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12-13-14-15 Maggio 2024
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Poesie d'esordio
2002-2016
Un sole spento
Un sole spento
ti accolse nella bara
trafitta tutt'intorno
da un'azzurrina lama
che esile bruciava.
Nel gran silenzio
soffice di neve
il pianto soffocato
di mia madre,
il pigolio di un passero
affamato
e quei rintocchi
lenti di lontano.
Il tempo non cancella
un solo istante
e il freddo di quel giorno,
lo sento dentro
e mi cammina accanto.
Bruno Castelletti
Senryu
la monachella
sul cavolo s'adagia -
prossimo pranzo
Laura Lapietra ©
La torre di Babele
Mi lascerò morire lentamente
il sangue fluirà dalle mie vene
mi spegnerò accorciando le mie pene
e te conserverò nella mia mente.
Te, ancor giovane, ultima arrivata
che sei apparsa all’ora del tramonto,
t’ho vista e ho detto cosa le racconto
in cuore appena vista mi eri entrata.
E ti brillavan gli occhi, eri serena,
da poco giunta in terra di Toscana
e balbettavi con cadenza strana
qualche parola che capivo appena.
Sembravi un gattino impaurito
che miagolava col primo arrivato
su quella spiaggia solo me hai incrociato,
ti ho parlato, la sera ti ho addolcito.
Su un foglio m’appuntasti il cellulare
io ti passai un biglietto coi miei dati
ci siamo dopo qualche dì incontrati
però quanta fatica a dialogare.
Tu parli, russo, ucraino e polacco
io spagnolo, francese ed italiano
ma grazie a google noi si va lontano
ed al linguaggio abbiamo dato smacco.
(Boccheggiano 10.12.2022 – 00:13)
Salvatore Armando Santoro
Amanti poi
Perché tu ci sei sempre
Nel tempo trovi il mio tempo
Ti sento in ogni passo
Nonostante il vento ed il distacco
Perché tu resti ti sento
Nonostante il silenzio
Gli anni i capricci
Forse sei andato
Partito solo per sbaglio
Poi Tornato
Chissà
Siamo anime compagne di viaggi diversi
O forse appoggiati allo stesso finestrino
Tu mi vuoi accanto un poco ogni tanto
Io forse solo agganciata all’idea del per sempre
Come un’immortale che attende la sua fine
Piacentino Alessandra
Come uno straniero nella città
Cammino guardando dritto
tra gli angoli dei palazzi
tra la gente rumorosa
tra i volti che non riconosco
sono uno straniero nella città
non capisco quello che dite
non sopporto questa musica
sembra una cantilena noiosa
mi manca l’aria sincera
il profumo del fornaio
della polenta brustolita
il profumo del mio paese
dove sono i bar che ricordavo?
non mi piacete per niente
con le vostre macchine scassate
con quelle macchine fumose
mi mancano i rumori sinceri
le voci del mio paese
sono uno straniero nella città
dove sono finiti i modi cordiali?
non mi piacciono i vostri modi
non mi piacciono per niente
non sento la quiete dei cortili
non riesco a trovare la mia quiete
non riesco a capire il mio posto
come uno straniero nella città.
Marco Cabassi
[Profumo di ricordi]
Profumo di ricordi
sulle onde di una remota musica.
Adolescenza teneramente ispida,
sogni e speranze all'orizzonte,
notti velate d'amore e giorni impetuosi.
Scorreva veloce la vita
inseguendo l'amore
e il mistero dell'esistenza.
Da Verso l'orizzonte
Nino Silenzi
Specchio in pezzi
.....e ti ritrovi smarrito
nei tuoi perché,
dovevo e non l'ho fatto,
potevo e non l' ho fatto,
occhi ciechi addosso
di chi punta il dito
senza guardarsi nello
specchio del proprio cuore.
Sentirsi sbagliati
sentirsi
in un' altra dimensione
con la sola colpa
di aver urlato amore,
aver urlato in un mondo di sordi
aver teso la mano e vedersi,
invece, spingersi
nel pozzo dell' indifferenza,
chiudere gli occhi nell' illusione
di ciò che non ci sarà mai.
11/05/2024.
Licia Minervini
Ti cerco nei miei pensieri nei miei silenzi
negli angoli vuoti della
mia vita
Ti cerco nei sorrisi nelle sfumature di parole
appena accennate nella grazia
di un risveglio
nella tiepida luce
di un tramonto
Ti cerco nelle mie paure ora svanite nel
rintocco dei secondi di un
tempo che corre
Negli spazi di pause che non fanno più
paura nel primo raggio
di sole di ogni
mattino
Nella delicatezza
di una carezza
nel sospiro di un
bacio
In un sogno che appare
di giorno
e sfuma
la sera
Franco Fronzoli
Sehnsucht nach Engeln
Die Häuser haben ihren Nebelschal
Über die Fenster gezogen,
Führen die Straßen aus dem Land.
Ein Laubhaufen markiert den Rinnstein
Bis ein Plastikbecher im Fahrtwind eines Autos
Eine Erinnerung überspringt.
Die nächste Kurve holt meinen Atem ein,
Trägt das Gewand einer schwarzen Ampel,
Den Schatten ohne Flügel.
Christine Langer
Nostalgia degli angeli
Le case hanno tirato sulle finestre
il loro velo di nebbia,
conducono le strade dalla campagna.
Un mucchio di foglie segnale una cunetta
finché un bicchiere di plastica nella ventata di un'auto
supera un ricordo.
La prossima curva recupera il mio fiato,
porta la veste di un semaforo nero,
l'ombra senz'ali.
Christine Langer
traduzione di
Nino
Muzzi
Un 'ennesimo' fatto - una poesia
da agi.it, 22 aprile 2024 - Bimbo di 15 mesi azzannato e
ucciso da due pitbull nel Salernitano
È accaduto a Eboli. Il piccolo era in giardino, in braccio allo zio. Ferita
anche la madre. I due cani sono di un'amica della donna…Secondo una prima
ricostruzione, l'aggressione da parte dei due cani è avvenuta all'interno
dell'abitazione, all'arrivo dei sanitari del 118 il bimbo di poco più di un anno
era già morto. Il bimbo era in braccio a uno zio, pronto per uscire da casa,
quando è stato raggiunto dai cani appena fuori la porta di casa. I due pitbull
si sono scagliati contro il piccolo e lo hanno azzannato. L'uomo è rimasto
illeso, mentre la madre è rimasta ferita nell'aggressione. Quando si è resa
conto di ciò che stava succedendo, ha tentato di salvare il figlio, strappandolo
dalla furia dei due cani che le si sono rivoltati contro…"Una disgrazia che
addolora l'intera città", si legge in un post social del Comune di Eboli. "La
nostra comunità è profondamente scossa dall'immane tragedia verificatasi questa
mattina a Campolongo. L'attacco di due pitbull ha strappato alla vita un bimbo
di appena 15 mesi sotto gli occhi inorriditi della madre, anch'ella ferita. Ai
familiari del piccolo Francesco porgiamo con semplicità il nostro profondo
cordoglio, conosci che le parole, in tali casi, possono ben poco alleviare il
dolore", viene aggiunto nel post firmato dal sindaco e dall'Amministrazione
comunale.
Non esiste in Italia un elenco di cani potenzialmente "problematici". Nel 2006,
il ministero della Salute aveva emesso una ordinanza sulla tutela
dell'incolumità pubblica dall'aggressioni dei cani, nella quale era prevista una
lista di razze ritenute pericolose. "Successive ordinanze hanno poi abolito
questo elenco - precisa l'avvocato Claudia Taccani, responsabile dell'ufficio
legale dell'Oipa, l'organizzazione internazionale per la protezione degli
animali - a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della
discriminazione delle razze".
Ipocrisie …discorsi cretini…che non portano a niente! Questa è la 'millesima
volta!!!' (esagero, ma la tragedia porta grandi numeri e è continua nel tempo).
Questa è purtroppo l'ennesima che scrivo su questo tragico argomento, che mi
lascia sgomento…Ma che - però - pare che … non gliene freghi un … mazzo, in
parlamento.
QUEL CHE IMPORTA A <FILOSOFI &CO> È >NON DISCRIMINARE LE RAZZE>. SE POI
AMMAZZANO…
ARI-CHEJENEFREGAUNGRANBÈRCAZZOANISUNO! Mah…sto razzismoprezzemolo: sta bene
dapertutto. Pòri morti sbranati!!
E qui, si può concordare con quel buffo soggetto, che gridò in piazza:
"Vaffanculo…!"
(agli sbranamenti e a chi sbrana e a chi lo permette di … dritto e/o
di sponda)
Stàmm'a sentì, a 'zzico', o stai muto e zitto,
o un gran bèr 'vaffa' c'è puro pe tte!
E puro pe tte, animali', e pe scritto
si azzardi ancora a ddì:"Sì…ma è perché…"…
E - a onoré, te vòjo rispettà,
(uguale a 'zzicòloghi e a animalisti),
ma…Però!....E mmo basta!! Come se fa
ancora a chiacchierà … a ffà 'i sofisti…
Abbasta! Cazzo! Abbasta mille vòrte!
Nfra li cani ce sò quelli assassini!
Sò un'arma! E quànno che je ggira … è morte!
E sbràneno li grànni e 'i regazzini!
Punto! E basta! Mille leggi se fanno
pe le più gran cazzate…Sempre a ddì:
"P'er lavoro n se deve più morì!"…
N se deve morì manco pe un malanno…
E qui stàmo a 'ccettà tranquillamente
che l'assassini cani - e ce ne stanno!! -
seguitano a 'sbranà, ma…stranamente
nisuno in piazza!... Cioè…nun ce sta er 'danno'?!?
"Va bbe' così!". Ecco, che vorèi sentì
da la Prampilla, dall'animalisti… ./…
.../.
da li 'zzicòloghi: "VA BBE' COSÌ!"…
Ma si così n va bbè…a li pòri cristi
morti sbranati da cani e canari,
sì - certo! - perché tèngheno sti cani…
e stanno sempre a ddì "sò bbòni e cari!",
"sò in tutto mèjo loro de l'umani!",
volémo dàje na soddisfazzione
-sippuro che mmo stanno sottotèra -
finènnola, st'incivilizzazzione
de fà morì la ggènte a sta magnera?!?
De cani e de canari, ce sò amico!
Ma nno - però - davanti a li sbranati!
Ar "…p'er lavoro, no!"... j'aggiungo e dico::
"Nemmanco più dàr cane! sotterati!"
Sinnò…ìtece voàntri a … morì-magnati!
Armando Bettozzi
Toti
Fate presto, fate presto :
è iniziato il… Totiarresto…
Tra Sinistra, Destra, Centro :
E iniziato il… Totidentro…
Chi l’ha visto a Chi l’ ha visti ?
Siamo… Totigarantisti !
Totizitti… Totibuoni … :
Ora c’è … Toti Meloni
E sapEte voi perché ?
C’è la … TotiSantanchè …
Carlo Chionne
Serenità
Sono uscita baciata dal sole
Col vento che giocava
Con i miei capelli inanellandoli
Sono uscita vestita di colori
Con la gonna che svolazzava
E la maglietta che scopriva le spalle
E dopo tanto tempo mi sono sentita
Serena e felice di esistere
E sorrisi senza più mascherina.
24 Giugno 2020
Sandra Greggio
demone contro
tutti i mostri che escono dai sogni
e ti accompagnano per mano ogni mattina
prendono le forme delle paure
che non usano le parole per strapparti a te stesso
non v’è vittoria contro il demone dentro
guerriero solo lo spirito che non lo vede
ma si trascina per anni con questa ombra
una balena col becco e le piume nere dei corvi
sotto il suo peso respiri piangi mangi e fotti
sotto quel peso uccidi colpisci e ricuci ferite
abominevole creatura che non ha volto
un alter ego che ti trascina all’angoscia
corri
corri
ma il mostro ti segue
ti nascondi
ti nascondi
ma lui ti vede
gli parli
gli urli
lui resta muto
non ha una fede
non ha un Dio
non ha paura
e ti sfida
con i dolori che il mondo ti mette contro
finché o soccombi o resti in piedi
per un altro giorno di torneo con altri mostri con altre prede
appena il sole godurioso inietta
nelle tue palpebre drogate di sogni – l'alba
demon vs
all the monsters that come out of dreams
and they accompany you by the hand every morning
they take the forms of fears
who don't use words to tear you away from yourself
there is no victory against the demon within
only the spirit that does not see him is a warrior
but it drags on for years with this shadow
a whale with the beak and black feathers of crows
under the weight of him you breathe, cry, eat and fuck
under that weight you kill, strike and sew up wounds
abominable creature that has no face
an alter ego that drags you into anguish
run
run
but the monster follows you
you hide
you hide
but he sees you
talk to him
you scream at him
he remains silent
he doesn't have a faith
it has no God
he's not afraid
and he challenges you
with the pains that the world puts against you
until you either succumb or remain standing
for another day of tournament with other monsters with other prey
as soon as the joyful sun injects in your eyelids drugged with dreams – the dawn
Jacqueline Miu
Ammira
i quadri di Jacqueline
Sposa fedele
(rilettura di "Alla morte" di Cardarelli)
Su! Giungi lieve,
come fedele sposa,
a compier dunque
la vita che fu amante.
Sii come neve,
che quando pian si posa
imbianca ovunque
e par gioir festante.
Vieni soave,
quale sospir d'amore,
dammi la mano
e guidami nell'oltre.
Là c'è la chiave
per decifrar quell'ore
d'un viver strano
che fu un'oscura coltre.
Da …Intricati Pensieri…, Filosofando
Piero Colonna Romano
"Si accende"
E ho chiuso in un cassetto
le foto di me e di te,
ciò che non ti ho mai detto
assieme a mille perché.
Viviamo le prigioni
che infondo ci scegliemmo:
ridicole ragioni,
speranze che perdemmo.
La notte ladra e folle
mi riapre quel cassetto:
fantasmi dalle molle
danzan sul mio letto.
E cantan nel silenzio
che non ti ho mai perduta.
Si accende nel blu assenzio
la musa mia muta.
10maggio24 h 5 am
Ben Tartamo
Al Destino
Forse il Destino non fu crudele…
Forse il suo sinuoso disegno
era all'animo mortale fedele.
Pensando in cuor non disdegno
ciò che egli per me ha deciso.
Non sempre ho seguito il volere
non ho colto il fuggente accadere,
porto i segni del dolore sul viso.
Forse il Destino è stato clemente!
Lui, in ogni dove è presente.
Dal mio quotidiano la sorte
ha allontanato, come la morte.
Come un gentile padre:
ha asciugato leggiadre
lacrime e mi ha sgridato.
In difficoltà mi ha aiutato.
A volte l'ho imprecato!
A volte non l'ho interpretato.
Ma lui, si lui, mi ha aiutato.
Alessio Romanini
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