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Poesie del giorno
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Poesie e racconto pubblicati il 19-20 Gennaio 2021
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Poesie d'esordio
Amore mio
vorrei soffiare
la dolcezza
di queste parole,
sussurro rosso,
sui tuoi occhi chiari
vorrei aprire
le ali del tuo sorriso
vorrei dondolare
le tue notti
con la tenerezza
dei miei baci
vorrei nascondere
nel tuo cuore
la mia tristezza
vorrei accarezzare
la tua gioia
con il profumo
delle rose rosse
vorrei essere una goccia
del tuo respiro
e se nella sera tremante
vedrai scintillare le stelle
pensami e sentirai
questa voce cantare ancora
Renzo Giordani
Poesia pubblicata il 21 ottobre 2010
Itaca
La prua fende le onde
la vela tesa dall'Ostro
lo sguardo in avanti
a scorgere un segnale
un indizio di una terra
a cui alfine arrivare
un approdo in cui
finalmente riposare
Son lunghi questi anni
sempre di corsa
per andare non so dove
un susseguirsi di albe
e di tramonti a scandire
ore di attesa, di passi veloci,
di sogni nati e poi morti,
un orizzonte lontano e vagheggiato
che più cerco di avvicinare
più si allontana e sfuma
nelle brume di un tempo
che invano cerco di fermare.
E' sempre più lontana
ormai un miraggio
un sogno disperato e atroce
un'Itaca a cui alfine arrivare.
Da La Pietà
Renzo Montagnoli
Attrice! Attore!
Quando sul palco sei
fra i tanti uno di lì passati
quando il silenzio davanti
raccoglie tutte
le tue contate parole
l'applauso inaspettato
a tratti che ti sorprende
e di emozioni carica
invito è a continuare
quello nel finale poi
lungo e prolungato
che sognavi e arriva
col sipario che si riapre
e sulla pelle ti cammina
d'amore è un abbraccio
sulla bocca un bacio
sulla spalla mano amica
che con calore chiede
che il tuo teatro continui.
Fausto Beretta
Tempo di grave crisi governo, ma
riferimenti alla politica italiana sono del tutto…causali (17gen2021)
Il filo
Il filo s'intreccia
sul filo s'inciampa
però non si campa
se il filo non c'è.
Il filo s'annoda,
in più s'ammatassa
se tiri si scassa
e poi … più non c'è.
Il filo s'attira
su sé imprecazioni:
si fa a torciglioni
e…scioglilo te!
Il filo ha il suo capo
e ha anche una coda
ma questa è una moda
che qui non ce n'è.
Chè il filo, da noi
non va in linea retta.
Fa un cerchio e…disdetta!
Chi il taglia … non c'è!
Armando Bettozzi
L'Amore è...
è un'infinita proiezione
verità della mente
che cerca libertà nella disperazione
uno spostarsi per finire nel niente
sensazioni come di volar nello spazio
innamorarsi di pensieri letali
finire morti nell'anima e nello strazio
è una nuova accademia che solo sposta i mali...
il cuore m'esce dal petto
vuol battere un ritmo una cadenza
un groove che sia un diretto
avere un amore infinito senza scadenza...
enrico tartagni
La donna
All'albor dell'esistenza
donna fu il soffio di vita
che animò l'uomo e il grembo suo.
Dall'or lo generò,
ma dopo l'inizial vagito,
dell'immemore, l'oblio.
Tracotanza nel pensar
lui principe ella suddita;
non l'essere effimero
di fine acume
è la femminile indole;
ammaliante il suo agir.
Nelle tempeste della vita
se il timone a lei si lasciasse
la rotta giusta riuscirebbe a tracciar
e in mete tranquille sarebbe ad approdar.
Essenza celeste, ahimè, liei non è
e debolezze e peccati dell'umano
anche essa ha…
Vincenzo Patierno
Sapore di sale
Quando l’ardore cala e il senno sale
un consuntivo stilo del passato
per te ho salito e ridisceso scale
mi chiedo oggi cosa ho guadagnato.
La bocca mia sa solo di sale
per anni in abbondanza ne ho gustato
e adesso dimmi te più cosa vale
d’avere il cuor riempito di salato.
Rimangono i filmati e la tua pelle
nuda, indecente, che ho fotografato,
rimangono le notti e tante stelle
che sul Vereto m’hanno accompagnato
insieme al gracidar di raganelle
ed al mio pianto triste ed angosciato.
- Sonetto
(Boccheggiano 17.09.2020 – 14:25)
Armando Santoro
Sólo una palabra se hubiera llevado el dolor
Con el beso amargo de aquel licor
Hubiera bastado, mi amor
Sólo una mentira se viene conmigo a pasear
Sentirme querida en aquel abrazo en el mar
Con el vestido azul que un día conociste
Me marcho sin saber si me besaste antes de irte
Te di mi corazón y tú lo regalaste
Te di todo el amor que pude darte y me robaste
He rasgado mi vestido con una copa de vino
Hoy tu amor corta como el cristal
En el cielo hay playas donde ves la vida pasar
Donde los recuerdos no hacen llorar
Vienen muy despacio y se van
Sólo una caricia me hubiera ayudado a olvidar
Que no eran mis labios los que ahora te hacen soñar
Con el vestido azul que un día conociste
Me marcho sin saber si me besaste antes de irte
Te di mi corazón y tú lo regalaste
Te di todo el amor que pude darte y me robaste
He rasgado mi vestido con una copa de vino
Hoy tu amor corta como el cristal
Buena suerte en tu camino yo ya tengo mi destino
Con mi sangre escribo este final
Da Poemas venenosos
federico rivero scarani
Musica della vita
Le note se ne vanno
lontano dolci e amare,
musica dell’amore
che rimane e non torna
diverso dal passato.
E’ l’essere che resta
come se fosse fermo,
è il suono senza voce
della vita nel ritmo
perfetto del respiro,
è il colore di rosa
dei petali che fanno
da cornice al profumo
dei tuoi pensieri incerti.
La musica riprende
nel mistero del sonno
che rivive nei sogni
l’inutile risveglio.
Claudio Badalotti
Epitaffio
Alla fine del giro della vita
nell'ora che ebbero anche loro
vorrei ritrovarli come fossero vivi
al tempo che fu per loro migliore
io nello splendore della gioia pubere
come so soltanto dalle fotografie
quando fantasticavano d'inventare
quella che sarebbe stata la mia storia.
Per parlare di come è andata davvero
come e quando quello che mi dettero
lo misi a frutto e quanto costò loro.
Dirgli di quanto è stato tutto vero
quanto duro per quella via camminare
che onestamente m'avevano avvisato.
Che ho dubitato, spesso deviato
costruito e distrutto, un poco raccattato
chiedergli perdono, che non era parodia
ch'io credessi, spesso, d'essere inadatto
per un difetto non di casato ma di crescita
e responsabilità soltanto mia.
Trovare insieme a loro la pace dell'addio
farmi prendere per mano come allora
riunendoci nella serenità che da l'oblio
di quanto fu, è stato, sarà ancora … un poco.
Bruno Amore (br1)
18
Ed è sangue in luce
esilio di carne
anse d'ombre
ed è sangue in luce
l'ancestrale fiorir
d'appigli
a schiudere il giorno
Da Le voci remote, 2017
Felice Serino
Profumo
(tributo a Garcia Lorca)
"Bisogna diffondere il profumo
chiuso delle nostre anime"
"Bisogna essere canto,
luce e bontà"
Ma quanta difficoltà
per noi che viviamo
tra luce e tenebre
e cerchiamo il cammino di gioia.
"Bisogna essere come l'albero
che è sempre in preghiera
come l'acqua del fiume
fissa all'eternità"
E' là che ci attende
ciò che abbiamo costruito
nei cuori
con chi ci ha sempre amato
e ci ama da sempre.
"Allora nell'ombra del cuore
tarlato del mondo
riflettiamo la luce,
come la mia vita sospesa
tra ricordi e giornate reali
e..
come ci canta l’autore
Garcia Lorca
" vedremmo passare una nuvola,
Dio"
Adriana Lombardi
Umiltà
Mi basta una spiga,
non un campo di grano.
Mi basta un grappolo d'uva,
non un filare di viti.
Mi basta una goccia,
non l'intero mare.
È bastata la nascita
di un Bambino
per insegnarci l'umiltà.
E con questa salvare il mondo.
17 Dicembre 2020
Sandra Greggio
Il tempo attizza ricordi e affanni
Cammino nel viale della mia memoria
alla ricerca di un fiore
chissà forse fiorito di botto
e poi appassito tra le pagine ingiallite
Ma una mano fredda ha spogliato i suoi petali
accartocciati dal tempo
Non vorrei che quei ricordi
fossero reliquie di calendari ingrati così li
aggancio agli argini di quella memoria inferma .
Antonia Scaligine
Parole mute
Silenzio eloquente, eguali vene
e quel non favellarci, che discosto
ci ha portato. Silente, eri nascosto
anche nelle tue silenti pene.
Due stranieri, le parole aliene
nello stesso nido, il costato opposto.
La memoria perduta, decomposto
il ricordo che al silenzio appartiene.
Nell'anima l'incurabile male;
ti sottrasse la vita con dolore.
Tacito, trapassò il manovale.
Nel mio cuor non ti porto rancore;
porto il pesante tarmato scaffale
dell'assenza tua, il tuo non amore.
Nell'anima il dolore
arde, dalle ciaffate ricevute.
Padre, oramai le parole son mute.
Alessio Romanini
Ermione
di Lorenor
Loripe
Narratore
terza parte
il vento e qualche uccellaccio arrogante
di cui conservano i pavimenti in pietra certe ossa
succhiate dalle polveri astute come serpenti
sono usati da questo inferno come ultimo canto del cigno
nulla resiste al tempo se non il tempo stesso
par dire la dimora
con poche dozzine di stanze per dare fatica al sole
quando si spinge con forza dentro i muri
freddo ogni suo lato a ricordare l’inverno
tra sud e nord non c’è mai differenza
è un quesito che sfida la natura di quelle cose
che regolano il principio dei giorni e delle notti
destriero di Troia ma in magnesite
cordone di corallo morto il non vitale cinto
seduce con la sua forza del negarsi
agli avventurieri golosi di qualche storia
si vede è certo in quegli angoli segreti
i resti del buono salito per guardare
mentre il dio insetto gioiva del banchetto
nel nome di un Dio antico di cui la casa è are
la pioggia segna il suo trionfo sulla carne
spettacolare e copiosa sferzante acqua
che frusta aspra ogni buon detrito
mentre la casa gode al panorama con sadici silenzi
è umido ogni suo arto
falangi lunghe le grezze mura
lo scheletro odora a putride carcasse
sebbene sia rimasto poco di loro negli anni
Jacqueline Cristina Miù DeSaint Jarry
Poesia
consigliata
-Leggi le altre-
Art poetique
Dans un sommeil m'entraîne
où je ne savais pas
creusant la nuit, ma monture somnambule
si loin qu'au réveil il faudra
(revenue, la limitée vision diurne)
pas à pas tout refaire à l'envers,
l'oreille attentive aux rythmes, et l'oeil
à la géométrie,
un à un glanant mes cailloux
parmi le soulèvement imperceptible du
dessous
pour jeter des ponts sur l'air
Sylviane Dupuis
Arte poetica
In un sonno mi trascina
dove non sapevo
scavando la notte, la mia montura sonnambula
così lontano che al risveglio bisognerà
(ritornata la limitata visione diurna)
passo passo rifar tutto a ritroso,
l'orecchio attento ai ritmi e l'occhio
alla geometria,
raccattando uno ad uno i miei sassi
fra il sollevamento impercettibile del
sotto
per lanciare in aria dei ponti.
Sylviane Dupuis traduzione di
Nino Muzzi
-proposta da Piero Colonna Romano
Racconti e testi vari
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