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17-18-19 Marzo 2024
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Poesie d'esordio
2002-2016
Come un sogno
Come un sogno Gallipoli mi appare
il castello già vedo in mezzo al mare
vedo la piazza coi venditor di pesce,
nei vicoli un bottegaio che mesce
e i pescatori sui sassi ad imprecare
se dall’amo un pesce sa scappare,
vedo i vecchi sull’uscio borbottare
ed un cane che mi sta a scodinzolare.
Passa una barca pien di nasse e reti
coi pescatori simili ad atleti
il viso e il corpo muscoloso e nero
i remi sembran spade d’un guerriero.
E poi le urla gioiose dei bambini
saltar sui massi rotti e cinerini
cercando cozze e ricci anche spinosi
scivolando sui sassi limacciosi.
Ma è un sogno che finisce sempre all’alba
in fondo lascia in cuor soltanto rabbia
perché da quel tuo sogno piano piano
ti svegli e soffri d’essere lontano.
(Boccheggiano 1-12-2022 – 1:36)
Salvatore Armando Santoro
Giusto il tempo di un caffè
I lampioni stasera camminano tra le nubi
Gli animi gentili dormono sopra materassi imbottiti di piume ed emozioni e
morbide trapunte di sogni e sussurri
Ti chiesi un caffè per ingannare la memoria
E profumare ettari di solitudine
Ancora una volta una carezza increspata
Un abbraccio di primavera
Un passo sofferto di una poesia
Ed è subito compagnia.
Piacentino Alessandra
Avigliana
era solo ieri guarda ti dicevo
in questa foto di famiglia
sono quello che fa solecchi
e mia madre mi sorride
oggi il lago è uno specchio lucente
ove annegare le ambasce
tu
nello scatto sorridi alle rughe
mentre faccio solecchi
Da Coordinate dell'anima
Felice Serino
La MORTE è sempre li......
La MORTE è sempre li......
dal momento stesso in cui nasciamo,
e senza che ce ne accorgiamo
pazientemente ci corteggia,
finché all'improvviso la scorgiamo
seduta al nostro capezzale.
La MORTE è sempre li...
al nostro fianco,
senza parlare o fare rumore,
attende con eterna mitezza,
il nostro turno
e non gli importa
se siamo pronti oppure no,
non ha fretta,
ma quando deciderà
di toglierci tutto
lo farà senza pensarci un istante.
La MORTE è sempre li...
a volte puoi anche intravederla,
ti basta osservare un qualsiasi balcone,
indossa un lenzuolo lavato e disinfettato,
e solo per un attimo sarà,
soddisfatta e rilassata,
mentre digrigna i denti e dice:
" Di qua sono già passata "
Joseph65
Battito...
Il tempo di un battito
e turbini piano.
Sul fare del tempo
discendi pian piano.
Scuoti la testa,
cercando lontano.
Fermi lo sguardo
e rifuggi di nuovo.
Cercando lontano,
quel che hai vicino.
Flora Fazzari
Ti ho cercata nelle nebbie della mia
inquietudine
tra
i pensieri
di notti
inquiete
Ti ho cercata tra i raggi di sole tra
le onde del mare
nella
penombra
di un
tramonto
Ti ho cercata negli orizzonti della
mia vita nelle mie
illusioni
nelle mie
speranze
Ho cercato te anche tra le foglie cadute
spostate dal vento
tra la pioggia
tra le parole di
una poesia
tra le note di
una canzone
Ti ho cercata nel mio cuore
e ti ho trovata
addormentata
su un letto
di rose
Franco Fronzoli
Umanità provetta
Mostro batterio infido
si annida
nelle sembianze umane
orrido alberga
nella turbolenza
dona sentire gelido.
Sembra che il tempo
stia ruggendo afflitto
chiede udienza
all’infinito cielo.
Umanità provetta,
non lasciarti traviare
dai proventi
di bramosie di armi,
non trascinarti
a fonte degli strazi,
piuttosto inventa
un siero che vaccini
questo incombente male.
Giuseppe Stracuzzi
Vero, questo sentir profondo.
Di questo mondo
nessun mare
potrà mai arginare
questo sentir profondo.
Vero,
agitato, poi sereno
eppur sempre sincero,
che mai viene meno.
Nei giorni di bonaccia
oh, giorni benedetti,
che in cuor tengo sì stretti,
il mio amor t'abbraccia,
in quelli di tempesta
il luminoso tuo sorriso
quasi etereo, s'arresta
e ti s'incupisce 'l viso.
Mira l'orizzonte
e, nel sol che cala, brucia
tutto ciò che ti sfiducia
nell'amor c'hai di fronte
e sarà nuova aurora
e poi sarà mattino
e già senti che riaffiora
per me che son vicino.
Vittoria, 10.03.2024
Emilio Tasca
"E' giorno ma…"
E' giorno ma annotta dentro l'anima,
splende ilare un Sole caldo
e ammanta di luce il giorno.
Come ossimoro il buio e il grido dentro me,
un prisma riflette gli stanchi raggi del cuore,
così un gigantesco dolore
s'annida ed alberga in me.
E gli occhi si fanno piccoli
e i gesti lenti.
Come perso nei meandri
d'un Dedalo infinito,
rantolo ed arranco,
nel grigiore dell'Estate.
25/06/2016
Cristiano Berni
Dinamiche emozioni
Arrivato a quell'età
che si vive alla giornata
perché programmare
più non si può,
mi capita un fatto
la sera quando
mi corico e spengo
la luce nell'attesa
che mi colga il sonno.
E' allora che in rapida
sequenza balenano
immagini di un lontano passato,
di quando pure io ero bimbo
ed è stato tanti anni fa.
Sotto le coperte non conto
le pecorelle ma mi prende
una gioiosa malinconia
nel vedermi fare le capriole,
nel correre a perdifiato,
nel gettarmi a terra
a guardare il cielo,
dinamiche emozioni
di un tempo che è stato.
Mi commuovo, mi dico
che ero io, quello che ora
fatica a far le scale e che
all'epoca s'inebriava
nel vento della corsa.
Percepisco piccole emozioni
di quelle che da bimbo provavo,
ma mi dico che ogni cosa ha
il suo tempo e che ora rammentare
il mio passato è l'emozione più
grande di una vita,
è la certezza
d'aver vissuto.
E' allora che la serenità mi coglie
e che finalmente gli occhi
si chiudono con un sorriso.
Da Lungo il cammino
Renzo Montagnoli
Jazz freddo
Vengo domani amore mio
oggi ascolto jazz underground
Sinatra commenta Sammy Davis
Dean Martin veleggia su Jerry Lewis
Ascolto il ritmo groove
Santalberto Paolo Fresu mi spumeggia freddo l'estetica e relaxing smouth night
su versi armoniosi di Stechetti and friends
Senza strumenti chilled instrumental il mio sogno segue illuso il battito
perché è un cuore che si sperde in queste frange di Bach Chopin Mozart e
Beethoven poi smonto le ostruzioni ardite
Atterro dove zio Giacomo sognava passerotti usignoli coi merli fischiettanti
Romanzelletta giovanotta in sul calar del giorno
O per caso solo il divin poeta donazione ravennate svezzato a polenta e pinoli e
lonze di pinete in sul lito di Classe...
Amore sto venendo fin dentro te
Armonioso nel velenoso dolce vortice delle penetranti note del mio future killed
sweet jazz
enrico tartagni
Storie in cerchio
Persone in cerchio,
persone deluse,
arrabbiate,
persone che si guardano negli occhi,
si confrontano,
cercano di capire i loro errori,
come rimediare.
Persone che ci hanno provato,
ma le avversità hanno avuto la meglio,
una dietro l'altra,
sono finite fuori dal ring,
uno dietro l'altro,
pugni allo stomaco che hanno fatto male,
pugni al volto che non hanno dimenticato.
Persone che alzano la mano,
vogliono parlare,
essere ascoltate,
persone che vogliono reagire,
avere un'altra possibilità,
tornare nella società,
lasciare il segno.
Carlo Festa
trincea
stasera al bivacco ti parlerò di Lilly
tu mi libererai dai pidocchi ‘sti capelli
il fronte urla lontano questa notte
siamo in retrovia al fronte vanno a frotte
le sue cosce fatte in quel di Carrara
i capezzoli rubati alla rosa canina
sentissi la voce dolce della mattina
quando calda ancor del letto si prepara
piange ogni giorno e io sono lontano
hanno notizie vedono questa miseria
facciamo guerra ma è già un pantano
è disperazione è tutta una maceria
la gente tutto perde e non aveva niente
schiacciata da eventi decisi in un altrove
tanto lontano misterioso da non sapere dove
magari all’inferno o in un altro continente
arriverà a Lui tanto forte l’eco dell’eccidio
dei disperati in Terra senza Santi
questa tragedia dissangua tutti quanti
che vorrà alfine degnarci – eziandio.
Bruno Amore [br1]
E mi chiedo perché
…e mi chiedo
perché ci siam fermati
sull'orlo dell'abisso
a discutere di niente
e non lasciati andare
sull'onda dell'amore.
Fulgeva il tuo sorriso
sull'erba rallegrata
dal coro di cicale
al limite del bosco
che insieme ai nostri corpi
fremeva di passione.
Sapeva la tua pelle
di viola e ciclamino
e le tue rosse labbra
di fragola e ciliegia.
Non colsi quella notte
il bocciolo di rosa
che soffice s'apriva.
Poi, alle prime luci del mattino
la tenue sua fragranza
era di già svanita.
Bruno Castelletti
La promessa
Scrivimi ti prego una poesia
come quelle di un tempo
ma che sai fare ancora se vuoi.
Non soffocare i tuoi sentimenti
non importi il silenzio
non costruire attorno al cuore
una corazza che imprigiona
tutte le cose belle che avevamo in comune.
Parlamene ancora ti prego.
Poi ti prometto che non te lo chiederò più
e me le farò bastare finché avrò vita.
26 aprile 2020
Sandra Greggio
Insorgi o Popolo!
insorgi o popolo che parli in lingua a Dante
cerca il ribelle con fede non solo in cielo
e restituisci ai figli di questa umana terra
la libertà d’essere la forma dei loro sogni
rifiuta i mali che chiedono d’essere pagati per bene d’altri
non in ginocchio che tu performi il gran valore
di quella pace che non va solo in tv sognata
ma urge decisione per dare cura al cancro
non siano le armi a fermarti
nemmeno le astuzie di volgari seni
è rivoluzione quando la legge non tocca popolo affatto
insorgi cuore italico – insorgi contro l’Ade!
Rise up - you People!
rise up you people who speak in Dante's language
seek the rebel with faith not only in heaven
and give back to the children of this human earth
the freedom to be the shape of their dreams
rejects the evils that ask to be paid for for the good of others
not on your knees you'll perform the great valor
of that peace that is not only dreamed of on TV
but a decision is needed to provide care
... to cancer
don't let the guns stop you
not even the wiles of vulgar breasts
it is revolution when the law does not affect its own people
rise up, Italian heart – rise up against Hades!
Jacqueline Miu
"Solo il deserto"
Solo il deserto conosce la preghiera, come ogni duna ne ascolta il suo vento.
L'anima liquida si perde alla sera,
muta la luna intona il suo lamento.
Mare di stelle, perle dell'Altissimo, morbida seta ne copre i lombi il cielo.
Presto la notte al sole alto e fierissimo,
calerà il sipario di mare, un velo.
31 gennaio 24
Ben Tartamo
La vie
Oui, la vie est une merveille :
le matin je me réveille:
puis je fais un tour à Paris:
quand je rentre je fais pipi…
L’après-midi je fais dodo,
Puis je reste un peu au chaud
Et le soir quand vient la nuit,
Je vais encore au lit
Si je rencontre une fille jolie,
Je lui dis toujours : “ Oui, oui”!
Mais quand je rencontre ma femme,
Cette vie devient un drame …
Oui, la vie est une merveille
(refrain)
Carlo Chionne
Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:
Vorrei che la mia voce
(che vibra nel silenzio )
non colpisse l' orecchio
di chi mi ascolta
ma diventasse eco
e ritornasse
tra le mie labbra
per risentirla senza astio e rabbia
e se mai cambiarla
con parole di pace e d’ amore
Vorrei che dalle mie labbra
uscissero solo parole
capaci di abbracciare
di chiacchierare con i fiori
odorosi di freschi giardini
per parlare con te ,Dio
ringraziarti di quest’alba
che ho visto stamattina
se pur ancora priva del
garrire delle rondini
e di caldi nidi sopra i tetti
perché si ode ancora
il fresco canto del vento
di questo metà Marzo
Vorrei che quell’arco lucente di luna
che vedo dondolarsi nel cielo
stasera
che ogni notte ti porto nel mio letto
raccogliesse tutte quelle frecce infuocate
inviate dall’uomo sulla terra.
Antonia Scaligine
Malibù dancing
Occhi ridenti nel lor luccicare,
luci vibranti a volerli esaltare,
come diamanti brillavano i denti,
dalla sua bocca sorrisi suadenti.
Ritmo avea musica e un dolce cantare
volava nell'aria a farci sognare,
forma flessuosa, promessa d'eventi,
senso donava a quei nostri momenti.
Biondi i capelli ondeggiavano lievi,
di primavera donavan profumo,
mentre leggeri sfioravano il viso.
Restano sol di quel tempo le nevi
e nella mente di pena c'è un grumo
che dalle labbra cancella il sorriso.
Piero Colonna Romano
Molo di Levante (Viareggio)
Sul "Muraglione" di Levate nella
quiete del Tirreno, hai camminato
silente fra le grida del gabbiano
e il fulgente barbaglio del sole.
Neri scogli e un tarabuso romito:
in silenzio il diafano mare amare.
Raggiunto il verde faro che segnala
al viaggiatore il porto sicuro,
hai immerso il guardo nell'interminato
orizzonte ed hai sognato il passato.
Sugli scogli bianchi hai come compagni
le verdeggianti sculture fanciulle
gioconde, di bambini e di bambine
spensierate che danzano e giocano.
Ti confondi con il mare, il silenzio
e il passato...Quando eri un giovanetto
con gli amici e il primo amore passavi
qui meriggi delle passate estati.
Oh com'è mesto il ricordar l'età
fuggita! Ora sei sfiorito ed ammiri
il tuo presente: “Tu sei vivo oggi!”
“Non vivi il vetusto ricordo o il falso
avvenire: nell'animo chimera.”
Alessio Romanini
Poesia
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Racconti e testi vari
L'ultimo giorno di scuola
Gli esami sono finiti. Oggi è l'ultimo giorno di scuola.
Io sono contenta e triste nello stesso tempo. Sono contenta perché non dovrò
più alzarmi presto, non dovrò più andare a dormire col libro di storia o col
quaderno dei vocaboli sotto il cuscino, non dovrò più stare con la
preoccupazione del compito in classe che mi aspetta l'indomani. Sono contenta,
ma sono anche triste e sento che avrò nostalgia dei miei compagni, e anche dei
professori.
Il pensiero mi dà una sensazione di malinconia.
Dire addio è sempre difficile. Dire addio alla scuola è come dire addio al
pezzo più bello della vita.
Per me la scuola è proprio finita. Io non andrò all'università come la maggior
parte delle mie compagne. Mio padre ha un'azienda ben avviata ed a partire dal
prossimo anno lavorerò con lui.
Ora nelle aule e nel corridoio c'è una grande animazione.
Alunni e professori riuniti in piccoli gruppi, parlano tra loro, si scambiano
gli ultimi saluti prima di separarsi.
Mentre sono immersa nei pensieri sento qualcuno che mi chiama:
"Fiorenza... Fiorenza!" Mi volto e vedo Cristina e Luisa che mi vengono
incontro.
Tutti e tre ci abbracciamo. Siamo state tanto bene insieme!
Ciascuna di noi conosce le ansie, le preoccupazioni, e persino i segreti delle
altre due.
Cristina e Luisa sono state a scuola sempre insieme.
Sono state compagne di banco fin dalla prima elementare, si può dire che sono
cresciute insieme. Ora dopo tanto tempo devono separarsi, vogliono seguire vie
diverse: Cristina studierà fisica e matematica, Luisa invece vuole diventare
una dottoressa e studierà medicina.
Cristina dice con malinconia: "Chissà quando potremo rivederci!"
Luisa risponde: Verrò a trovarti quando sarò tornata dalle vacanze. Quest'anno
andremo in Grecia, mio papà ha già prenotato un albergo per 15 giorni, proprio
vicino al mare. Esso ha anche una spiaggia privata. Partiremo lunedì prossimo,
andremo col treno poiché d'estate nei luoghi turistici c'è sempre molto
traffico. Quest'anno voglio stare tranquilla. Non visiterò né musei, né
monumenti come vuole mio padre, né discoteche o locali notturni come vuole mia
sorella e nemmeno negozi come vuole la mia mamma. Andrò ogni giorno in
spiaggia, mi porterò un bel libro oppure qualche giornale e starò dalla mattina
alla sera a prendere il sole ed a fare tante lunghe nuotate.
Tu dove andrai?
Cristina risponde: "Quest'anno i miei genitori hanno comprato una nuova auto e
vogliono risparmiare, penso che andrò soltanto in piscina".
Giuseppe Stracuzzi
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