Poesie di Franco Fronzoli


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Non ho mai smesso di pensarti
        ti ho stretta ai miei
               desideri

Ho scritto mille lettere tra foglie
        d’autunno e fiori di
                 primavera

Ho ascoltato tramonti guardato
        stelle accompagnato
                   notti

Ho chiesto alla luna di calarsi
          tra rocce di una
              montagna

l’ho fatto
per te

Ho messo una sedia in un angolo
      del mio cuore ed aspetto
             che tu vada a

sederti

Ti ho guidata nei miei sogni tra
         piogge e temporali
               aspettando

l’arcobaleno

Mi sono seduto nel silenzio
    di una notte arrivata
            per caso

E continuo a pensarti riempiendo
        i vuoti dei giorni che
             attraversano

il tempo

E aspetto

aspetto i tuoi sorrisi
le tue parole

la tua grazia

Aspetto
 

Di te amo l’impossibile il sollevare
        il mondo con un solo
               pensiero

Amo il tuo coraggio il tuo andare
         a testa alta senza
                 timori

Di te amo quel tuo accarezzare
        i fiori l’accogliere
          il primo raggio

di sole

Amo il tuo camminare sotto la pioggia
      l’affrontare il temporale
               l’attendere

l’arcobaleno

Si amo tutto ogni secondo ogni minuto
       ogni ora dall’alba al tramonto
              e poi il tuo immergerti

nella notte
nei sogni

Amo come affronti la vita senza mai
        voltarti indietro decisa
             ad andare oltre

Oltre la fantasia oltre i confini oltre
    gli orizzonti oltre le nebbie
             oltre le oscurità

Sempre oltre
decisa

temeraria

infinitamente
donna

Infinitamente
madre

Infinitamente
bella
 

Vorrei vivere nella tua penombra
        respirare il tuo respiro
               senza mai

toccarti

Vorrei vivere nel tuo silenzio
       nei tuoi pensieri
              nelle tue

passioni

Vorrei vivere al tuo fianco confondermi
         con la tua ombra seguirti
               passo dopo passo

nel tuo cammino .

Vorrei proteggerti da ogni male oscuro
          dalle delusioni dalle bieche
                          opinioni

Vorrei cancellare le orme dei tuoi passi
              per non farti seguire
                     da uomini

meschini

Vorrei cancellare il tempo per farti
         rimanere bella come
                    ora sei

Vorrei placare la tua rabbia proteggere
          i tuoi sentimenti entrare
                  nei tuoi sogni

fermare gli incubi

Vorrei che tu dormissi in un letto di
      di margherite e svegliarti
                al primo raggio

di sole

Vorrei scrivere una poesia sui tuoi
        occhi blu sui tuoi capelli
                       neri

sul tuo sorriso

Vorrei sedermi a te vicino mentre la
   luna si affaccia dalla montagna
                 ed il tramonto

sale su una altalena
ad aspettar la notte

Vorrei difenderti dalle piogge e dai
         temporali dal vento
              di maestrale

Ti difenderò dai falsi amori dalle
    illusioni dall’oblio dalle
                cecità

Sarò sempre vicino a te come
       un’ombra e tu non lo
                   saprai

mai
 

Volo nel cielo e viaggio intorno
     al tuo cuore ti guardo
         e respiro le tue

emozioni

La mia vita la tua vita insieme
        attraversano ogni
                confine

Cavalcano tramonti di mille
    colori guardando la luna
           in fondo al mare

Ti guardo e ti tengo per mano
  mentre sorridi ed abbracci
              il destino

Soli nell’aria spinti dal vento
    liberi da tutto liberi
          d’amare

liberi
di sognare

liberi
 

Vivo a modo mio nel mio silenzio
     nella mia libertà nella mia
                   fantasia

Vivo oltre i confini della immaginazione
       tra tramonti e notti tra albe
                e respiri di

primavere

Vivo lontano seduto su una nuvola
        bianca tra i raggi di un
                arcobaleno

Vivo la pioggia mi lascio portare
            dal vento sdraiato
                 su onde del

mare

Vivo solo in deserti sperduti negli
    orizzonti della vita nei cuori
            di amori svaniti

Vivo solo nella pace di un silenzio
       che parla e sa cosa
                      dire

Vivo e cammino cammino e vivo
          senza pensare a ciò
               che fa male
 

Il dolce rumore della vita accarezza
       i tuoi capelli il tuo corpo
             le tue sensazioni

Guarda i tuoi occhi vive nei tuoi
       pensieri accompagna
           i tuoi desideri

È un dolce rumore che si posa sui tuoi
       sogni sul sorgere del sole
                 sull’imbrunire

Il dolce rumore della vita è come un
   amore appena nato sbocciato
           nel turbinio di una

bufera

È un dolce passare del tempo che si
      staglia su uno sfondo
             di leggera

primavera

Rumore di un sasso che rotola a valle
            e si ferma ai lati di
                    un fiume

Rumore di vita che entra nel silenzio
         di un cuore che soffre
                  nel destino

di un’anima
in pena

È dolce il rumore del tempo del vento
        del cader della pioggia
               del brusio di

onde nel mare

Il dolce rumore di palpiti del cadere di
        foglie nel primo autunno
                  dello scorrere

di acqua
da una
fontanella
 

Mi soffermo a guardare l’orizzonte
      della mia esistenza seduto
            su uno scoglio

in riva al mare

Ascolto l’avanzare del vento i
         pensieri raccolti
              per strada

Vedo la pioggia sottile scendere piano
          su prati fioriti e dare vita
                 ad alberi e fiori

Guardo il tramonto e la luna che gli
         gli gira intorno ascolto
               il frinire di grilli

e cicale

Aspetto la notte ed i sogni che regala
           ai bambini alle mamme
              stanche dormienti

su un cuscino
di rose

Guardo la vita che scorre veloce con albe
        e tramonti che inseguono
                     il tempo

Cerco un amore svanito in un giorno
            di primavera e lo trovo
                   seduto su una

foglia
d’ autunno

che guarda
lontano

nell’orizzonte
di un giorno

qualunque
 

Ho scritto una lettera per te
       prima di andare
                 via

Non scappo ma mi allontano
        e lèggerai tutti i
            perché

in un solo foglio

Ho scritto questa lettera in un
         tramonto appena
             accennato
             
Prima che la notte assopisse
      i miei sensi le mie
             delusioni

le mie speranze
le mie certezze

Ti ho scritto perché l’amore
        trova più spazio
            nel silenzio

nella penombra
di una stanza

Una lettera una sola da quando
        ci siamo conosciuti
              una sola

per dirti
che mi allontano

perché ti amo

leggi amore mio e capirai
cancellerai i tuoi dubbi
   le tue perplessità

e se scende una lacrima
       lasciala andare
             sul fiore

che ho lasciato
tra le righe

tra le parole
tra i miei pensieri
 

Non farci caso se il tempo
   ti mostra allo specchio
             segni di

lineamenti
diversi

Non farci caso perché la vita
       è un succedersi
           di emozioni

Non vivere nel passato perché
         è il presente più
            che conta

Cerca oggi l’arcobaleno dopo
      la pioggia affidati
              al vento

Rincorri i tramonti guarda la luna
        aspetta il brillar delle
                    stelle

Un bacio ed un abbraccio non
         invecchiano mai
             come non

invecchia
una lacrima

La gioia ed il dolore non hanno
        tempo non seguono
              il calar della

sabbia
in una
clessidra

Non farci caso ed aspetta serena
      il nuovo giorno il nuovo
                    sole

Vai avanti senza fermarti raccogli
         gocce di pioggia
                fiocchi di

neve

Sorridi alla vita lascia che cammini
        tra le onde del mare che
               scali montagne

che riposi
tra le foglie
autunnali
 

Stringo tra le mie mani

Stringo tra le mie mani il tuo profumo
      il colore dei tuoi capelli
              dei tuoi occhi

Stringo tra le mie mani il tuo respiro
           i battiti del cuore
               la tua gioia

Stringo tra le mie mani il tuo dolore
            le tue lacrime le tue
                     delusioni

Stringo tra le mie mani i tuoi pensieri
          le tue speranze le tue
                    certezze

incertezze
paure

Stringo tra le mie mani il tuo amore
         il tuo lieve camminare
                 in quel nostro

viale

Stringo tra le mie mani quel bacio
        che mi hai dato prima
                 di andare

via

verso un infinito un cielo smarrito
           un tramonto dolente
                   una notte

sognante

Stringo tra le mie mani la pioggia
           il temporale la tua
                     smania

di un nuovo
sole

e ti guardo andare via verso ignoti
           orizzonti verso mari
                   sconosciuti

via da tutto
via da niente
 

Cammino
Cammino verso orizzonti ignoti
          verso silenzi mai
                percepiti

Cammino su prati con il cuore
       sospeso su crinali
                di monti

sconosciuti

Cammino con un peso sulle spalle
      di quando ero un comune
                    mortale

Cammino tra i tramonti di ogni
        stagione tra le onde
             di cento mari

Cammino in un viale nella solitudine
        di un eremita nel silenzio
              di un convento

sacro

Sono fuggito da un mondo perverso
          dal sangue di mille
                  bambini

Sono finalmente solo oltre ogni
       confine tra una stella
                e la luna

Fuori da ogni roboante parola
  da ogni confusione da ogni
       perversione morale

Sono libero e cammino verso il mio
       destino e guardo lontano
                 negli spazi

di un mondo sovrano
 

Nella tua disperazione ho cercato
        la mia disperazione

Nelle tue lacrime le mie lacrime
         nel tuo amore il mio
                    amore

Nella tua sofferenza ho cercato
          le spine le ombre
               le delusioni

Il tuo dolore naviga tra onde
      perdute nel mare
         e si infrange

in uno scoglio scolpito
      in una lastra di
            marmo

E ti guardo senza saper cosa fare
           per farti allontanare
             da quelle ombre

in una oscurità
esistenziale
 

Hai bussato ed ho aperto
           la porta

al tuo amore

alla tua delusione

al tuo dolore

alla tua disperazione

Ti ho fatto sedere e ti ho
            chiesto

perdono
 

Nel volto di donna scorre
 la mia vita dal presente
        al passato

Rivedo mia madre tra sorrisi
 e lacrime nella penombra
          di una stanza

Cerco in quel volto le carezze
        ricevute nel sonno
          al primo raggio

di sole

In quel volto vedo un universo
      un tramonto il sapore
            di pane antico

In quel volto vivo e mi scaldo
      nella luce degli occhi
                respiro

il silenzio

cammino in un viale di foglie
          cadute nei primi
                  giorni

d’autunno
 

Sempre vicino a te come un’ombra
            nella notte silente
              impercettibile

La mia mano nei tuoi capelli sulla
          tua pelle soffice
                  sopita

dalla voce
della notte

Ho respirato il tuo respiro le tue
       ansie le tue tristezze
              il transito

del tempo

Ho passeggiato nei tuoi sogni sia
    calmi che agitati tra foglie
           verdi frinii di

cicale

Sono sempre stato vicino a te con la
         mia involontaria assenza
              senza allontanarmi

mai

e mai
ti sarò
lontano

Amore sconosciuto
 

Vivo

Vivo tra parole e grida nella confusione
nella prevaricazione
nel buio di una

notte d’inverno

Vivo nei miei pensieri nelle mie delusioni
negli amori finiti nei tramonti
silenti

Vivo e sogno un campo di fiori con nuvole
sparse a braccia alzate
vivo seduto

su un sasso
sotto la pioggia

Vivo in un groviglio di sentimenti tra stormi
di uccelli tra foglie
di un autunno

impigrito

Vivo addormentato in un letto di girasoli
che guardano il sole
senza parole

Vivo in una poesia nell’ascolto di musica
jazz nel ricordo di Fabrizio
De André

Vivo nel mio silenzio ed aspetto il primo
rumore che viene dal mare
e si adagia sopra
uno scoglio
 

Buongiorno autunno , silenzioso e triste ,
         che ti adagi tra foglie
                     gialle

cadute da alberi stanchi appoggiate
          su viali su panchine
                    su sterili

sassi
bianchi

Buongiorno autunno mese
     di boschi ingrigiti
            di fiori

addormentati

Autunno di sciarpe al collo di mani
        infreddolite di nebbie
              su irti colli

di poeti
di Carducci

di pensieri che vanno lontano
       di gocce di pioggia
             di stanche

parole

di giorni
più brevi

Autunno di animali in letargo
        di mestizia di
          malinconia

di castagne nascoste nei ricci
       di spore che cadono
            a terra e funghi

che spuntano
tra foglie nel
bosco

Benvenuto
autunno
 

È già morto .

È già morto chi non conosce una passione
           d’amore chi si sveglia
            e non guarda il sole

È già morto chi non conosce le stagioni
         chi non assapora il gusto
                di una primavera

chi non è folle

È già morto chi non ascolta musica chi non
      legge un libro chi non conosce
                          una poesia

È già morto chi non prova emozioni chi
         non piange chi non prova
                        dolore

È già morto chi non consola un bambino
          che piange chi non asciuga
         una lacrima ad una mamma

che ha perso
suo figlio

È già morto chi prova piacere per un fucile
       che spara ed un animale che
                         muore

È già morto chi non guarda un tramonto
              una stella cadente
                    una goccia

di pioggia una foglia che scende lentamente
            chi non cammina nei prati
                   chi non prende

una rosa

È già morto chi non sa assaporare la libertà
         chi chiude gli occhi davanti
             ad una responsabilità

È già morto
chi vive di
niente

e nel
niente
 

Cammini nei miei sogni .

Cammini nei miei sogni aggrappata
            ad una foglia solitaria
                  ad una goccia

d’acqua piovana

Cammini nei miei sogni senza dire niente
          silente elegante travolgente
                     sorridente

Cammini nei miei sogni senza mai fermarti
        senza mai riposarti cammini
              e non mi dici niente

Cammini nei miei sogni vestita di petali
       di rosa passeggi in un viale
              di colori autunnali

Commini nei miei sogni lieviti in spazi
        irreali appesa ad una stella
                all’ombra di una

luna

Cammini nei miei sogni e ti lascio stare
        non voglio perderti al primo
                raggio di sole
 

Le poesie le scrivo sopra le pietre
          sotto la pioggia sotto
               il sole cocente

La poesia non ha tempo ne ragione
        è solamente aspirazione
              momento magico

fiammella
di un fiammifero

La poesia è lampo tuono fulmine
          vento temporale
             arcobaleno

La poesia nasce in un momento d’amore
        di passione di odio di dolore
                   di meditazione

La poesia travolge sconvolge arricchisce
         la poesia è elegante silente
                          urlante

La poesia nasce da un’onda del mare
          da una foglia che cade
            da un raggio di sole

nasce all’imbrunire con la luna che sta
           a guardare o alla prima
            stella che si accende
                
nel cielo

La poesia non ha poeti cammina nell’aria
    è di chi la raccoglie chi la sogna
            chi la vede in una punta

di penna

La poesia nasce nei cuori sofferenti
        tra le lacrime nei sorrisi
              di bambini

tra mani rugose di persone anziane
         tra le labbra di donna
            tra le ali di un ape

La poesia non muore rimane attaccata
          dentro una perla dentro una
                   ostrica negli abissi

del mare
 

Genova Città
Genova città regale pasionaria
         rivoluzionaria

Città silenziosa strepitosa irriducibile
        combattiva resistente

Città di mare di colli di montagne
        di chiese cattedrali

Città profumata antica partigiana
            ferita calpestata

Città risorta amata desiderata
             lusingata

Città insanguinata

Città brutalizzata da una giustizia
           non applicata

Città in lacrime

Città unica

Città ineguagliabile

Città risorta

Città sopita

Città risvegliata

Città colorata

adorata
 

La mia vita è una tempesta la pioggia
         una mia amica il fulmine
                fa luce sulla mia

strada

Aspetto il quietarsi del fortunale per
   vedere sorgere un arcobaleno
             tra cielo e terra

La vita è una tempesta l’amore una
     luce accesa che ogni tanto
           si spegne e poi si

riaccende

La mia vita è nata nella furia degli
       elementi senza mai
                piegarsi

senza mai arrendersi

Il rumore della pioggia è sempre stata
         una cantilena che mi ha
                     aiutato

a dormire

I sogni tumultuosi non mi hanno mai
                  fatto paura

Vivo nella tempesta ed aspetto ogni tanto
      un raggio di sole un arcobaleno
               per poi tornare ad

abbracciare la pioggia
il fulmine
il temporale
 

Quando viene la notte mi siedo
       su un ramo d’ albero
                  antico

Ascolto le stelle che sciamano
         attorno alle foglie
                 cadute

Ascolto il fruscio del vento che
     muove i sorrisi di tanti
                bambini

Guardo la luna appena spuntata
       dal monte che illumina
            i baci degli ultimi

amanti

Sento il frinire di mille cicale che
        rompono il grigiore
              di un lungo

silenzio

E guardo il mare i suoi confini lontani
        le onde che si infrangono
              nelle scogliere

E mi addormento accompagnato da un
         sogno venuto da un tempo
                       lontano

Giace la notte
aspetta il primo
raggio di sole
 

Giocavamo sulla sponda di un lago
          con aeroplani di carta
                   barchette

lasciate nell’acqua

Guardavamo le lente onde che sfioravano
         i nostri piedi e sorridevi
                     felice

Eri bambina ed ora non più sei una donna
           ora seduta sulla riva di un
                         fiume

e tieni in mano il filo di un aquilone colorato
                  di giallo il tuo colore
                     la tua passione

Sei bella con occhi verdi capelli neri come
                 carbone sciolti alla luce
                            del sole

abbandonati nel vento
      appoggiati su
  un sasso del fiume

Sei bella sempre più bella il tuo sorriso
               si perde tra gli alberi
                    di un autunno

inoltrato

Vicino a te tre aeroplani di carta tre barchette
             uguali a quelli di un tempo
                    per ricordare

tempi passati
tempi vissuti

infanzia felice

Eri bella
Sei bella
Sarai sempre bella
 

Non invecchierai mai perché fermerò il tempo
        ti sveglierai sempre al mio fianco
                 cammineremo insieme

nei tramonti

Ti nasconderò nel mio cuore dormirai sempre
           in un letto di mimose ti sveglierai
                   insieme al primo raggio

di sole

Sarà un mio bacio quando ti svegli
      e quando vai a dormire
           a farti compagnia

Ti farò salire sul carro del vento e ti porterò
                           lontano
                  tra nuvole orizzonti

isole deserte

Ti immergerò nel silenzio e ti racconterò
             favole e poesie mentre
                     la pioggia cade

la luna ci
farà compagnia

No non ti farò invecchiare e lascerò che
         il più bel sorriso abiti nel
                      tuo cuore

No
non
ti
farò
invecchiare

mai
 

Quella luce nella mia solitudine
        che parla al vento
          solca la pioggia

aspetta l’arcobaleno

Una luce che entra nei miei pensieri
         li illumina li accarezza
                li ascolta

li lascia andare

Ed io solo appoggiato al tronco
      di un albero guardo le
              foglie che

cadono
lente

silenti

Una luce che entra nel cuore illumina
     gli amori perduti nel tempo
               baci e carezze

spariti
per sempre

fermi nei
miei ricordi

Luce di vita che mi prese per mano
          e mi porta lontano
                nel silenzio

di una notte
senza stelle
nel cielo
 

Nella mia mente circola un groviglio
          di pensieri alcuni chiari
                   altri scuri

Pensieri che si infrangono nella quotidianità
             nel barlume di una notte
                        sofferta

nel vento lento in una goccia di pioggia
              caduta per caso

Un pensiero nel tramonto ha atteso la
          luna poi si è perso tra le
                  ombre del calar

della sera

Pensieri fugaci permanenti resistenti
         evanescenti che scrutano
                    la mia mente

Pensieri audaci irriverenti violenti
         suadenti intriganti
                pensieri

adolescenti

pensieri
prigionieri

Pensieri
rivoluzionari

E nel buio accarezzo il silenzio dei miei
           pensieri e li lascio correre
                 mentre il respiro

si quieta

e torna la
luce
 

Vorrei camminare tra le nuvole
       di una notte magica
             dove le stelle

si accendono
lentamente

ad una
ad una

Vorrei fosse una notte tutta mia
   senza magia con un vento
        leggero che sposta

le nuvole
lentamente

Vorrei fosse una notte sussurrata
          profumata silente
               irriverente

Notte senza futuro ferma seduta
         su pianeti invisibili
               arroccata

sui miei
pensieri

Una notte tra un tramonto ed un’alba
         chiusa tra due poesie
               tra due canzoni

solo le mie

Una notte con musica jazz che solca
          i mari e le montagne
              i sorrisi di mille

bambini

Una notte
una sola
notte

tutta
mia
 

Il primo bacio nella penombra
        in un vicolo cieco
                mentre

spuntava
il tramonto

Fu lieve appena sfiorato dolce
         atteso sfumato
                   fu

un minuscolo
bacio

Un solo bacio sussurrato
       sulle tue labbra
             mentre

ti tenevo
le guance

con le mie
mani

Un attimo solo un attimo un bacio
    solo un bacio una emozione
         una sola emozione

scolpita nel cuore

e fu
un attimo
d’amore
 

Ai piedi di un faggio guardo
       i colori trasportati
              dal vento

Ascolto il cinguettio di una
     cincia posata su un
               ramo

il fruscio di foglie cadute
       il cigolio di rami
           mossi da un

vento
leggero

Profumi di cedro e sandalo
   si concentrano nell’aria
          si espandono

come
onde

nel
mare

Sento il silenzio che si sdraia
    nel prato vedo il ritrarsi
          di raggi di sole

incombe il tramonto con i suoi
        soffici colori serali
               e la luna che

occhieggia
dal monte

Stendo un lenzuolo di percalle
     mi sdraio guardo l’arrivo
              delle stelle

e lascio che Orfeo mi prenda
    per mano ed un sogno
           si faccia strada

nel mio
subconscio
 

Sono tra le foglie tra i rami
     tra i respiri di un
              grande

passato

Ho vissuto i profumi i colori gli
    aliti di una gioventù
              diversa

concreta
responsabile

Guardavo i miei monti ero ragazzo
         guardavo lo scorrere
                del fiume

ero ragazzo

Ho chiuso nel cuore ogni emozione
     ogni bacio ogni sorriso
            dato e ricevuto

Ricordo le sfumature del vento
    della pioggia della neve
         delle primavere

Ho vissuto caparbiamente vissuto
   momenti felici altri difficili
        mai in ginocchio

Gioventù diversa forte decisa alle
       volte indisponente
          rivoluzionaria

Ho cavalcato sogni speranze illusioni
        certezze incertezze ho
                 cavalcato

la vita

la mia vita
 

Ti ho scritto mille lettere due parole
                    sole
                  ti amo

Le ho scritte lungo la notte poco
         prima del tramonto
            al primo raggio

di sole

Sempre quelle volutamente
                quelle
                ti amo

Due parole cinque lettere
       sempre quelle
           mille volte

quelle

Per ognuna un valore diverso
      profondità diversa
             significato

diverso

Una volta sola l’ho pronunciata
        e tu eri presente
             ai bordi di

un fiume

Poi solo lettere da ogni parte
        del mondo con
             la stessa

penna

lo stesso cuore

la stessa passione

Ora e sempre
       ti amo
 

Quanta bellezza nei tuoi passi
      mentre scendevi quella
                scalinata

di notte

Sempre elegante sempre bella
        sensuale seducente
              sorridente

Le sfumature della notte su quella
       scalinata sembravano
               un quadro di

Gauguin

tu eri il colore

Mi venisti incontro un sorriso
     lieve e silente una
            sfumatura

ambrata
sugli occhi

Una tua mano sulla mia guancia
        un leggero e soffice
                    bacio

e sempre con eleganza ti allontanasti
         camminando tra foglie
                 autunnali

cercando
l’alba
 

Tornerò

Tornerò a guardare i miei monti il verde
         degli alberi l’ombra che li
                      accarezza

E quel gruppo di case incastonate tra
       le foglie verdi di una folta
                    foresta

Tornerò nel mio silenzio che ritrovo
         ogni anno lassù dove
              scorre un fiume
                 
amico

Tornerò ad abbracciare i miei ricordi
        le mie sensazioni i miei
              desideri lasciati

invecchiare

Tornerò a camminare su strade deserte
       levigate dal tempo bruciate
                dal sole perenne

Tornerò a pregare per amici perduti
          nel verde minuto di un
              piccolo cimitero

Tornerò a guardare dall’alto quello che
            fu un campo di calcio
                  per ricordare

quanto era
bello
segnare

Tornerò sui passi di mio padre su impronte
         svanite nel tempo sui sorrisi
                  di noi giovani

ragazzi

Mi fermerò a guardare il cielo al tramonto
         ascoltando il fruscio di alberi
               mossi dal vento

Tornerò a guardare il nostro leccio oramai
       vecchio testimone di gioventù
                       passate

Mi sdraierò tra sassi di fiume e guarderò
            lo scivolare dell’acqua
                      che corre

verso
il
mare

Tornerò …
 

Lenta sorniona affabile timida
     sorridente scontrosa
            presuntuosa

Bella elegante accattivante
   accogliente sapiente
              se tu

Genova

Ti specchi nei tuoi vicoli antichi
        profumi di pesto
         cima focaccia

ti culli tra le onde che lambiscono
             Boccadasse
                ascolti

De André

scivoli verso il mare accarezzi il porto
          saluti ogni mattina
                la lanterna

Piangi ancora per un ponte crollato
       per una ingiusta giustizia
               per colpevoli

in libertà

dormi
e sogni

una vita
migliore
 

Il nostro amore fragile caparbio resistente
         un amore così fatto di tutto
                    fatto di niente

Un amore notturno diurno nascosto tra la
           luna e tramonto tra mare
                     e montagna

Amore di mille colori verde come i tuoi
        occhi profumato come i tuoi
                      capelli

Il nostro amore leggero silente fatto di
         baci abbracci sogni
                impertinenti

Amore viandante tra stagioni stupende
             tra foglie che cadono
                 sorrisi di bimbi

Amore perduto riconquistato inseguito
           cullato respinto attratto
                   accettato

Il nostro amore accarezzato nei giorni
      più tristi nei freddi d’inverno
           nel tumulto dei cuori

Un amore strano nato per caso nel primo
             giorno di una lontana
                    primavera

Amore sgualcito da tanti perché da troppi
            pensieri da tante illusioni
                da molte speranze

Amore ferito rianimato salvato da giudizi
          impertinenti da invidie
                   emergenti

Amore facile difficile perduto recuperato
             un amore che abbiamo
                sempre desiderato
 

Se tu fossi qui seduta al mio fianco
           con davanti il mare
                 aspetterei

il tramonto

Lascerei che le onde camminino
          leggere sopra noi
                   la luna

spunti
e ci guardi

mentre ti
bacio

Se tu fossi qui in questo dolce
   silenzio ti guarderei senza
              dire niente

Se tu fossi qui vorrei tu mi raccontassi
       come e perché finì il nostro
                     amore

ti declamerei ancora una volta quella
             poesia che scrissi
                 col tuo nome

Se tu fossi qui ti farei ascoltare ancora
         la nostra canzone nata
                una notte di

primavera

Se tu fossi qui vicino a me ti abbraccerei
             forte e poi ti lascerei
                       andare

ciao
amore
 

In quella stanza buia ho riposto
           i miei pensieri
                le mie

delusioni

Ho appeso alle pareti i miei
            sogni le mie
               illusioni

In quel silenzio senza colore mi
         lascio trasportare
               lascio le

ombre del mio
passato

In quella stanza buia vive solo
         la mia speranza
              di trovare

un amore
una candela accesa
un soffio di vento

una goccia di rugiada
il caldo del tramonto
         ed una

stella
una sola
 

Tornerò a rincorrere il vento
       a fuggire dai luoghi
               comuni

Ho bisogno di sogni dove il vento
         mi porta lontano
            a cercare un

amore un bacio fuggito dalle tue
        labbra un sorriso
              lasciato per

caso sulle note di una chitarra
       sull’ultima pagina
         di una poesia

Supererò la pioggia il temporale
         varcherò il mare
                a cavallo

di un’onda che corre verso il tramonto
         di una primavera appena
                    arrivata

Tornerò a rincorrere il vento che soffia
          forte che muove alberi
             scavalca montagne

attraversa
il mio
passato

Via via via col vento lontano verso un
   nuovo universo verso il silenzio
                in cerca di pace

per il mio cuore

Lontano
verso un
mondo migliore
 

Le tempeste nella vita sono necessarie
            lottare è necessario
                   rialzarsi è

necessario

Combattere sempre è necessario mai
      piegarsi è vitale in attesa che
           spunti sulla montagna

l’arcobaleno

Tutto viene regalato dal sole ai tramonti
           dalla pioggia alla neve
               alla primavera

Ci vengono regalate le stelle le notti
        le albe ed anche i sogni
                  più belli

Ci viene regalato un cuore che batte
        un amore un desiderio
                un raggio

di sole

Ho ricevuto te come regalo più bello
            da anni ti sono vicino
                   un amore mai

spento

e nel cielo
brilla una
stella

sei tu
la più
bella
 

Genova ferita caduta rianimata
     Genova violata offesa
                ferita al

cuore

Genova mia Genova in mano a
        delinquenti soprusi
              malfattori

Genova 43 come i morti di quel
         14 agosto del 18
             uccisi da mani

conosciute

Genova senza giustizia Genova
   in ginocchio maltrattata
        da uomini corrotti

Genova della passerella di un
        crollo annunciato
              di politici

incapaci

Genova in lacrime piagata dal dolore
       accoltellata alla schiena
              tormentata

dal ricordo
di un tragico
rumore

Genova lanterna mare montagna
         bella affascinante
                 con una

freccia
nel suo
cuore
 

Non ho più musica e nemmeno parole
          avvolto nel mio silenzio
               cammino a passi

lenti

Come un eremita cammino nel vuoto
       di un deserto attraverso
            posti sconosciuti

Non c’è nessuno oltre me nella strada
           della vita tra le foreste
               tra fiumi in piena

Mi spingo oltre senza guardare dove
           la coscienza appannata
               da tanti pensieri

mi
porterà

Una poesia mi passa vicino mi prende
       per mano recita parole
                 d’amore

Una poesia scritta dal vento sotto una
      pioggia pressante in un giorno
                      qualunque

Diventa un’ombra la mia ombra una
       presenza discreta come
            il silenzio che siede

vicino

Ed io cammino e guardo le foglie
        che cadono lente da
             alberi stanchi

E vado avanti con i miei pensieri
            le mie illusioni
           le trasgressioni

Cammino lentamente
verso il mio destino
 

Ti bacio in silenzio tu ferma
                dormi

Ti prendo il volto tra le mie
            mani e ti bacio
                 ancora

dormi

Sento il tuo respiro che avanza
           ti metto le mani
              tra i fianchi

dormi

Un bacio sfiorato sul collo leggero
             sfumato delicato
                     soffice

dormi

Appoggio una rosa nei tuoi capelli
          si sente il profumo
                ti svegli

mi baci
 

Sorridi ma io vedo una lacrima
      che come un petalo
           si adagia sul

cuore

Sono lacrime che occupano
      spazio nel tempo
           nel cuore

nel vento

Lacrime di gioia di dolore
   lacrime di delusione
            d’amore

Una lacrima scende piano
     come foglia che
            cade

in autunno

La lacrima è desiderio di una
       notte d’amore
           bacio

di un bimbo

sogno di un viaggio lontano
           verso confini

mai conosciuti

Dove cade una lacrima germoglia
          una rosa cresce la
              margherita

un sasso si apre e lascia passare
            un bel fiore

La lacrima è forza resistenza
        coraggio lotta
           passione

È voglia di continuare
              a
         lottare
 

Nuoto nel silenzio accompagnato
       dalle onde del mare
                   nuoto

Nuoto nella mia coscienza nella
      sua memoria mi perdo
            nel suo passato

Siedo su una roccia sotto una
       montagna nel cielo
        splende il silenzio

Guardo all’imbrunire l‘acqua di un
          fiume che scorre
          si adagia nel suo

letto

scivola via verso il mare lontano
          accarezza le foglie
                     cadute

bagnate

Ed il silenzio vaga si accoppia
      col vento abbraccia
              la pioggia

mi prende
per mano

Tutto tace la luna le stelle i pianeti
              tace l’universo
                    tacciono

i pensieri

Nel silenzio della notte si compiono
          misfatti si uccidono
                   speranze

si cancellano sogni si spengono
                 desideri

si asciugano lacrime di bambini
      camminano lente favole
                 di mamme

vicine ai lettini
 

Quelle tue delicate fragilità
che ti hanno resa
vulnerabile

io
le
amo

Quel tuo sguardo incerto quel
tuo camminare
titubante

Quelle tue incertezze che ti rendono
sempre più bella
delicata

come un fuscello
al vento

Io ti starò vicino discretamente senza
far pesare la mia presenza
ti proteggerò

Ogni tanto raccoglierò un fiore e con
delicatezza lo appoggerò
tra i tuoi capelli

Calmerò le tue ansie le tue paure
le tue indecisioni
i tuoi affanni

Non mi vedrai ma ci sarò sempre
sovrapposto alla tua
ombra

Vivrò nei tuoi respiri nelle tue ansie
nelle tue fragilità
nel tuo

cuore
 

Strade piene di luce soffusa di chiari
   di luna di carezze di prostitute
              nei vicoli bui

di amore comprato
amore venduto

Tu sei Genova con vele spiegate nel
      mare con torri e campanili
              sorrisi leggeri

carruggi
dormienti

fari
accecanti

Genova timida con labbra carnose
       baci soffusi al caldo
              della macaia

Città discreta rivoluzionaria resistente
         fatta di colore di poesia
                      pigra

sonnolente

Città di antichi vicoli che si svegliano
      ogni mattina e mostrano
               panni distesi

in vecchi
balconi

Genova di quel ponte crollato ferita
          violata senza giustizia
                 perseguitata

Città di specchi di vecchi edifici di acqua
         sorgiva di parole lasciate
           andare sulle montagne

in fondo al mare

Genova con fiori all’occhiello capelli
         al vento passi leggeri
              sguardi fugaci

Città di passione
di donne eleganti

di grande inventiva
di soffice
poesia
 

Quel leggero vento che mi accompagna
         nei passi della mia vita
                spinge le mie

emozioni

Un vento soffice che mi prende per mano
         che anticipa i miei pensieri
                 muove le foglie

al mio passare

Un vento amico che protegge le mie parole
        le porta lontano verso lidi
                    sconosciuti

Vento che mi accompagna nei tramonti
       che muove le acque dei fiumi
                 spinge le onde del

mare

Vento di primavera che si appoggia
       ai fiori che si riposa sugli
                      alberi

dorme
sugli
scogli

Vento d’autunno che guarda il cader
        delle foglie le muove
                  nei viali

Vento d’estate che allontana il caldo
       che mi si siede accanto
           e cammina con me

sino alla notte

Vento d’inverno che si adagia
         su una coltre di neve
             si addormenta

poi al primo sole
scala una
montagna
 

Lenta come una piuma spinta
      da un vento leggero
              ti posasti

sul mio cuore

In quel viale bagnato dalla rugiada
       sopra un letto di foglie
                camminavi

verso
il
tramonto

Ti ho vista nuotare tra le onde del
         mare nuda elegante
                 sorridente

coinvolgente

Ti guardavo mentre sospesa in un
     mio sogno danzavi sopra
         un manto di stelle

In una foglia scesa da un albero
      appoggiasti un sorriso
       lasciando che il vento

lo librasse
nell’aria

Adesso sei qua a me vicina ed una
          lacrima scende sul
                 tuo volto

senza che io
sappia il
perché
 

Aspettando una … lacrima
Non sapevo il perché del tuo silenzio
    del tuo guardare in basso
          della tua ritrosia

Un dolore apparente circondava il
        tuo volto le tue mani
              che reggevano

il volto

Eri seduta sulla solita panchina color
        arcobaleno e guardavi
                   lontano

verso un tramonto
non ancora vicino

Ti ero vicino e stavo in silenzio per
    rispetto verso quel triste
                  momento

Attesi aspettando una lacrima una
      liberazione una notte
                 diversa

un giorno migliore

Una lacrima che cadde su un fiore
           senza fare rumore
                  la raccolsi

la lasciai asciugare ai primi raggi di
                sole una sola
                      lacrima

una sola
lacrima

una sola
 

Ruberò i tuoi pensieri i tuoi sogni
      il colore dei tuoi occhi
            le tue delusioni

le tue passioni

Ruberò il tuo sguardo il tuo sorriso
     se tu vorrai ruberò la tua
            ruga nella mano

Ruberò il tuo amore e lo mischierò
       al mio custodirò un tuo
           bacio in una rosa

del giardino

Rinuncerò a tutto quello che può
         farti male alla mia
                 gelosia

alla mia frenesia

Dimenticherò i tuoi amori passati
         le tue incertezze
             i tuoi dubbi

Ti guarderò da lontano quando ti
        apparti con il silenzio
               quando sola

aspetti il tramonto

Ti amerò con discrezione senza fare
      pesare la mia presenza
            sopporterò

la tua assenza

Ruberò la prima onda del mare che
         ti sfiora al mattino
            l’ultima stella

che si spegne
la notte

Veglierò sul tuo sonno sul tuo sogno
             sul primo sole di
                 primavera

ti lascerò una rosa
sul cuscino
ogni sera
 

Scivolò dal tuo volto una lacrima
       e cadde su un greto
              di un fiume

Una piccola onda la portò con se
   verso il mare attraversando
          immaginari confini

Una piccola lacrima nata in un amore
          svanito messo da parte
                     dimenticato

E avanza lenta nello scrosciare di
       acqua nata in alta
             montagna

Attraversa il tramonto e guarda la luna
          spuntata per caso dietro
                    una nuvola

inizia
la pioggia

Percorre la notte si adagia in un sogno
      si lascia cullare dalla tristezza
              in fondo al cuore

Lacrima dolce lacrima amara lacrima fatta
       di tanto dolore lascia scivolata
           nel vento della passione

Solo
una
lacrima
 

Addio ….

Addio profumi ancestrali di foglie autunnali
          di tempi mutati di sguardi
                        sbiaditi

Addio case di pietre che fermano il tempo
          che resistono al tempo
               che non crollano

mai

Addio neve puntuale come fosse un
    rituale fiocchi che scendono
           lenti e si posano

su alberi spenti

Addio mia gioventù senza gli orpelli
        camice di seta firmate
                da gnomi che

non dicono niente

Addio stretta di mano che sanciva un
     accordo scolpito nel marmo
           come fosse sigillo

tra uomini
veri

Addio libri di scuola sgualciti girati
      e rigirati letti e riletti
               custoditi

nel tempo

Addio sbuffare del treno rumore
     di acqua che scorre nel
              fiume vicino

Addio sorrisi di gioia corse sui prati
         amici fraterni giochi
                    eterni

Addio onde pulite che solcano il
       mare e si appoggiano
                  su scogli

silenti

Addio stagioni puntuali primavere
        ridenti raccolte di
                di fiori

Addio baci sofferti conquistati senza
        rumore amori perduti
                riconquistati

Addio …
 

Ma tu chi sei che entri nei miei
      sogni senza bussare
            che mi stai

vicina
senza
parlare

 Chi sei che avanzando lenta nella
       mia notte cerchi di
            rubare i miei

segreti
i miei pensieri

Io non ti conosco nessuno ti conosce
    eppure sei presente riservata
                 e schiva

Ti nascondi tra le foglie di un autunno
        avanzato dietro un albero
                  tra il fruscio

di un tramonto
appena spuntato

Cerchi nel mio cuore emozioni svaniti
          altri vissuti altri ancora
                     presenti

Tu sconosciuta irriverente insolente
        impertinente cammini
             come padrona

dentro di me

dentro le mie
illusioni

le mie
speranze

il mio
passato

Cosa vuoi da me dimmelo non tacere
      da troppo tempo mi sei
                   vicina

e sorridi
senza dire
niente
 

Io uomo sciagurato ubriaco di sogni
      girovago senza pensieri
             triste pensoso

notturno
scapestrato

infelice
arrabbiato

Io uomo senza meta senza desideri
          senza passioni
               senza

illusioni

odiato
amato
allontanato
disprezzato

Io uomo arrampicato
  su pareti di scialbe
          illusioni

di tristi presagi
di sguardi fugaci

Io uomo folle pazzo incline a stare
     da solo perduto in sogni
               inanimati

Io che non ho mai amato senza
       amicizie non tollerato
               ripudiato

Io sono un uomo che vive nel nulla
       tra lotte fughe ombre
              di carta

Sono un uomo così che vive tra
       nuvole nere piogge
              insistenti

temporali
di vita
mai coerente
 

Quel silenzio nella notte di un inverno
        lontano nel tempo come
          un quadro stampato

nel cielo

Sogni svaniti portati via dal vento
    bambini dormienti lacrime
              su cuscini

di seta

Sorrisi rimasti appesi su una poesia
        gioia e dolore camminano
                    insieme

verso
confini
di un mondo
perduto

Tramonti che lasciano profumi di donne
   nell’aria notturna di primavera
        nel silenzio profondo

adagiato
sul prato

Notte incantata come magia ferma
       nel tempo di un cielo
                 stellato

Silenzio che accompagna le ombre
       verso il primo raggio
                 di sole

di un nuovo
giorno

di nuova
speranza

di nuova
vita

Ed io cammino solo verso
            un destino
                  che

non conosco
che non respiro
 

Note stupende di una poesia sciamano
         come api all’orizzonte
                  in un mare

di follia

Leggeri rintocchi di campane lontane
      muovono l’aria la rendono
                       pura

Parole trovate tra passato e presente
           tra albe e tramonti
                   in sogni

infantili

Poesia leggera silente appoggiata sul
      bordo di una torre antica
                  si espande

si ferma
in un campo
di rose

Il tiepido caldo di una primavera
     fa da cuscino alle note
           sublimi di una

canzone

Api che volano in gruppo verso arnie
    baciate dal vento con spille
                di nettare

dolci
parole

su un foglio bianco
    dove è nata

la poesia

 

La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
            ti rendono più bella
              come una luce
tenue
in un
tramonto

Mostri serena le tue rughe appena
     apparse nel tuo volto
           di ceramica

Cammini elegante in quel viale con
         alberi scossi dal vento
          e quel cielo ingrigito

da nuvole
sparse

Ti spogli lenta nel silenzio di una
        notte magica mentre
          la luna ti guarda

il tuo sorriso
illumina la
stanza

Sei bella come una stella cresciuta
        ai bordi di una montagna
               come acqua

sorgiva

E ti guardo i capelli spettinati
      da un un tuo sospiro
            e quel bacio

raccolto
nel
prato

Mentre lasci cadere l’ultimo pezzo
         di stoffa che mostra
              il tuo corpo

libero da orpelli da mostrare ad un
             grande pittore
            mentre il vento

asciuga
l’ultima
 lacrima
 

Nuoto nel mare nella sua tempesta
      nella sua calma nel suo
            spumeggiare

Nuoto accarezzato dalle onde
     nella serenità del suo
            viaggiare

nel suo
tiepido
rumore

Mare rifugio di pescatori velieri
      pescherecci custodia
        di relitti inabissati

cimitero
di tante
persone

Mare clemente inclemente pacifico
      furioso custode di mille
                   segreti

tollerante
intollerante

amico
nemico

amante
sfuggente

Mare specchio di un cielo sempre
         diverso di piogge di
               temporali

di gabbiani
danzanti

di notti

di stelle
di lune
calanti

 


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