Poesie di Franco Fronzoli


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Ma tu chi sei che entri nei miei
      sogni senza bussare
            che mi stai

vicina
senza
parlare

 Chi sei che avanzando lenta nella
       mia notte cerchi di
            rubare i miei

segreti
i miei pensieri

Io non ti conosco nessuno ti conosce
    eppure sei presente riservata
                 e schiva

Ti nascondi tra le foglie di un autunno
        avanzato dietro un albero
                  tra il fruscio

di un tramonto
appena spuntato

Cerchi nel mio cuore emozioni svaniti
          altri vissuti altri ancora
                     presenti

Tu sconosciuta irriverente insolente
        impertinente cammini
             come padrona

dentro di me

dentro le mie
illusioni

le mie
speranze

il mio
passato

Cosa vuoi da me dimmelo non tacere
      da troppo tempo mi sei
                   vicina

e sorridi
senza dire
niente
 

Io uomo sciagurato ubriaco di sogni
      girovago senza pensieri
             triste pensoso

notturno
scapestrato

infelice
arrabbiato

Io uomo senza meta senza desideri
          senza passioni
               senza

illusioni

odiato
amato
allontanato
disprezzato

Io uomo arrampicato
  su pareti di scialbe
          illusioni

di tristi presagi
di sguardi fugaci

Io uomo folle pazzo incline a stare
     da solo perduto in sogni
               inanimati

Io che non ho mai amato senza
       amicizie non tollerato
               ripudiato

Io sono un uomo che vive nel nulla
       tra lotte fughe ombre
              di carta

Sono un uomo così che vive tra
       nuvole nere piogge
              insistenti

temporali
di vita
mai coerente
 

Quel silenzio nella notte di un inverno
        lontano nel tempo come
          un quadro stampato

nel cielo

Sogni svaniti portati via dal vento
    bambini dormienti lacrime
              su cuscini

di seta

Sorrisi rimasti appesi su una poesia
        gioia e dolore camminano
                    insieme

verso
confini
di un mondo
perduto

Tramonti che lasciano profumi di donne
   nell’aria notturna di primavera
        nel silenzio profondo

adagiato
sul prato

Notte incantata come magia ferma
       nel tempo di un cielo
                 stellato

Silenzio che accompagna le ombre
       verso il primo raggio
                 di sole

di un nuovo
giorno

di nuova
speranza

di nuova
vita

Ed io cammino solo verso
            un destino
                  che

non conosco
che non respiro
 

Note stupende di una poesia sciamano
         come api all’orizzonte
                  in un mare

di follia

Leggeri rintocchi di campane lontane
      muovono l’aria la rendono
                       pura

Parole trovate tra passato e presente
           tra albe e tramonti
                   in sogni

infantili

Poesia leggera silente appoggiata sul
      bordo di una torre antica
                  si espande

si ferma
in un campo
di rose

Il tiepido caldo di una primavera
     fa da cuscino alle note
           sublimi di una

canzone

Api che volano in gruppo verso arnie
    baciate dal vento con spille
                di nettare

dolci
parole

su un foglio bianco
    dove è nata

la poesia

 

La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
            ti rendono più bella
              come una luce
tenue
in un
tramonto

Mostri serena le tue rughe appena
     apparse nel tuo volto
           di ceramica

Cammini elegante in quel viale con
         alberi scossi dal vento
          e quel cielo ingrigito

da nuvole
sparse

Ti spogli lenta nel silenzio di una
        notte magica mentre
          la luna ti guarda

il tuo sorriso
illumina la
stanza

Sei bella come una stella cresciuta
        ai bordi di una montagna
               come acqua

sorgiva

E ti guardo i capelli spettinati
      da un un tuo sospiro
            e quel bacio

raccolto
nel
prato

Mentre lasci cadere l’ultimo pezzo
         di stoffa che mostra
              il tuo corpo

libero da orpelli da mostrare ad un
             grande pittore
            mentre il vento

asciuga
l’ultima
 lacrima
 

Nuoto nel mare nella sua tempesta
      nella sua calma nel suo
            spumeggiare

Nuoto accarezzato dalle onde
     nella serenità del suo
            viaggiare

nel suo
tiepido
rumore

Mare rifugio di pescatori velieri
      pescherecci custodia
        di relitti inabissati

cimitero
di tante
persone

Mare clemente inclemente pacifico
      furioso custode di mille
                   segreti

tollerante
intollerante

amico
nemico

amante
sfuggente

Mare specchio di un cielo sempre
         diverso di piogge di
               temporali

di gabbiani
danzanti

di notti

di stelle
di lune
calanti

 


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