Poesie di Franco Fronzoli
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Non ho mai smesso di pensarti Ho scritto mille lettere tra foglie Ho ascoltato tramonti guardato Ho chiesto alla luna di calarsi l’ho fatto Ho messo una sedia in un angolo sederti Ti ho guidata nei miei sogni tra l’arcobaleno Mi sono seduto nel silenzio E continuo a pensarti riempiendo il tempo E aspetto aspetto i tuoi sorrisi la tua grazia Aspetto Di te amo l’impossibile il sollevare Amo il tuo coraggio il tuo andare Di te amo quel tuo accarezzare di sole Amo il tuo camminare sotto la pioggia l’arcobaleno Si amo tutto ogni secondo ogni minuto nella notte Amo come affronti la vita senza mai Oltre la fantasia oltre i confini oltre Sempre oltre temeraria infinitamente Infinitamente Infinitamente Vorrei vivere nella tua penombra toccarti Vorrei vivere nel tuo silenzio passioni Vorrei vivere al tuo fianco confondermi nel tuo cammino . Vorrei proteggerti da ogni male oscuro Vorrei cancellare le orme dei tuoi passi meschini Vorrei cancellare il tempo per farti Vorrei placare la tua rabbia proteggere fermare gli incubi Vorrei che tu dormissi in un letto di di sole Vorrei scrivere una poesia sui tuoi sul tuo sorriso Vorrei sedermi a te vicino mentre la sale su una altalena Vorrei difenderti dalle piogge e dai Ti difenderò dai falsi amori dalle Sarò sempre vicino a te come mai Volo nel cielo e viaggio intorno emozioni La mia vita la tua vita insieme Cavalcano tramonti di mille Ti guardo e ti tengo per mano Soli nell’aria spinti dal vento liberi liberi Vivo a modo mio nel mio silenzio Vivo oltre i confini della immaginazione primavere Vivo lontano seduto su una nuvola Vivo la pioggia mi lascio portare mare Vivo solo in deserti sperduti negli Vivo solo nella pace di un silenzio Vivo e cammino cammino e vivo Il dolce rumore della vita accarezza Guarda i tuoi occhi vive nei tuoi È un dolce rumore che si posa sui tuoi Il dolce rumore della vita è come un bufera È un dolce passare del tempo che si primavera Rumore di un sasso che rotola a valle Rumore di vita che entra nel silenzio di un’anima È dolce il rumore del tempo del vento onde nel mare Il dolce rumore di palpiti del cadere di di acqua Mi soffermo a guardare l’orizzonte in riva al mare Ascolto l’avanzare del vento i Vedo la pioggia sottile scendere piano Guardo il tramonto e la luna che gli e cicale Aspetto la notte ed i sogni che regala su un cuscino Guardo la vita che scorre veloce con albe Cerco un amore svanito in un giorno foglia che guarda nell’orizzonte qualunque Ho scritto una lettera per te Non scappo ma mi allontano in un solo foglio Ho scritto questa lettera in un le mie speranze Ti ho scritto perché l’amore nella penombra Una lettera una sola da quando per dirti perché ti amo leggi amore mio e capirai e se scende una lacrima che ho lasciato tra le parole Non farci caso se il tempo lineamenti Non farci caso perché la vita Non vivere nel passato perché Cerca oggi l’arcobaleno dopo Rincorri i tramonti guarda la luna Un bacio ed un abbraccio non invecchia La gioia ed il dolore non hanno sabbia Non farci caso ed aspetta serena Vai avanti senza fermarti raccogli neve Sorridi alla vita lascia che cammini che riposi Stringo tra le mie mani Stringo tra le mie mani il tuo profumo Stringo tra le mie mani il tuo respiro Stringo tra le mie mani il tuo dolore Stringo tra le mie mani i tuoi pensieri incertezze Stringo tra le mie mani il tuo amore viale Stringo tra le mie mani quel bacio via verso un infinito un cielo smarrito sognante Stringo tra le mie mani la pioggia di un nuovo e ti guardo andare via verso ignoti via da tutto Cammino Cammino su prati con il cuore sconosciuti Cammino con un peso sulle spalle Cammino tra i tramonti di ogni Cammino in un viale nella solitudine sacro Sono fuggito da un mondo perverso Sono finalmente solo oltre ogni Fuori da ogni roboante parola Sono libero e cammino verso il mio di un mondo sovrano Nella tua disperazione ho cercato Nelle tue lacrime le mie lacrime Nella tua sofferenza ho cercato Il tuo dolore naviga tra onde in uno scoglio scolpito E ti guardo senza saper cosa fare in una oscurità Hai bussato ed ho aperto al tuo amore alla tua delusione al tuo dolore alla tua disperazione Ti ho fatto sedere e ti ho perdono Nel volto di donna scorre Rivedo mia madre tra sorrisi Cerco in quel volto le carezze di sole In quel volto vedo un universo In quel volto vivo e mi scaldo il silenzio cammino in un viale di foglie d’autunno Sempre vicino a te come un’ombra La mia mano nei tuoi capelli sulla dalla voce Ho respirato il tuo respiro le tue del tempo Ho passeggiato nei tuoi sogni sia cicale Sono sempre stato vicino a te con la mai e mai Amore sconosciuto Vivo Buongiorno autunno , silenzioso e triste , cadute da alberi stanchi appoggiate sassi Buongiorno autunno mese addormentati Autunno di sciarpe al collo di mani di poeti di pensieri che vanno lontano parole di giorni Autunno di animali in letargo di castagne nascoste nei ricci che spuntano Benvenuto È già morto . È già morto chi non conosce una passione È già morto chi non conosce le stagioni chi non è folle È già morto chi non ascolta musica chi non È già morto chi non prova emozioni chi È già morto chi non consola un bambino che ha perso È già morto chi prova piacere per un fucile È già morto chi non guarda un tramonto di pioggia una foglia che scende lentamente una rosa È già morto chi non sa assaporare la libertà È già morto e nel Cammini nei miei sogni . Cammini nei miei sogni aggrappata d’acqua piovana Cammini nei miei sogni senza dire niente Cammini nei miei sogni senza mai fermarti Cammini nei miei sogni vestita di petali Commini nei miei sogni lieviti in spazi luna Cammini nei miei sogni e ti lascio stare Le poesie le scrivo sopra le pietre La poesia non ha tempo ne ragione fiammella La poesia è lampo tuono fulmine La poesia nasce in un momento d’amore La poesia travolge sconvolge arricchisce La poesia nasce da un’onda del mare nasce all’imbrunire con la luna che sta La poesia non ha poeti cammina nell’aria di penna La poesia nasce nei cuori sofferenti tra mani rugose di persone anziane La poesia non muore rimane attaccata del mare Genova Città Città silenziosa strepitosa irriducibile Città di mare di colli di montagne Città profumata antica partigiana Città risorta amata desiderata Città insanguinata Città brutalizzata da una giustizia Città in lacrime Città unica Città ineguagliabile Città risorta Città sopita Città risvegliata Città colorata adorata La mia vita è una tempesta la pioggia strada Aspetto il quietarsi del fortunale per La vita è una tempesta l’amore una riaccende La mia vita è nata nella furia degli senza mai arrendersi Il rumore della pioggia è sempre stata a dormire I sogni tumultuosi non mi hanno mai Vivo nella tempesta ed aspetto ogni tanto abbracciare la pioggia Quando viene la notte mi siedo Ascolto le stelle che sciamano Ascolto il fruscio del vento che Guardo la luna appena spuntata amanti Sento il frinire di mille cicale che silenzio E guardo il mare i suoi confini lontani E mi addormento accompagnato da un Giace la notte Giocavamo sulla sponda di un lago lasciate nell’acqua Guardavamo le lente onde che sfioravano Eri bambina ed ora non più sei una donna e tieni in mano il filo di un aquilone colorato Sei bella con occhi verdi capelli neri come abbandonati nel vento Sei bella sempre più bella il tuo sorriso inoltrato Vicino a te tre aeroplani di carta tre barchette tempi passati infanzia felice Eri bella Non invecchierai mai perché fermerò il tempo nei tramonti Ti nasconderò nel mio cuore dormirai sempre di sole Sarà un mio bacio quando ti svegli Ti farò salire sul carro del vento e ti porterò isole deserte Ti immergerò nel silenzio e ti racconterò la luna ci No non ti farò invecchiare e lascerò che No mai Quella luce nella mia solitudine aspetta l’arcobaleno Una luce che entra nei miei pensieri li lascia andare Ed io solo appoggiato al tronco cadono silenti Una luce che entra nel cuore illumina spariti fermi nei Luce di vita che mi prese per mano di una notte Nella mia mente circola un groviglio Pensieri che si infrangono nella quotidianità nel vento lento in una goccia di pioggia Un pensiero nel tramonto ha atteso la della sera Pensieri fugaci permanenti resistenti Pensieri audaci irriverenti violenti adolescenti pensieri Pensieri E nel buio accarezzo il silenzio dei miei si quieta e torna la Vorrei camminare tra le nuvole si accendono ad una Vorrei fosse una notte tutta mia le nuvole Vorrei fosse una notte sussurrata Notte senza futuro ferma seduta sui miei Una notte tra un tramonto ed un’alba solo le mie Una notte con musica jazz che solca bambini Una notte tutta Il primo bacio nella penombra spuntava Fu lieve appena sfiorato dolce un minuscolo Un solo bacio sussurrato ti tenevo con le mie Un attimo solo un attimo un bacio scolpita nel cuore e fu Ai piedi di un faggio guardo Ascolto il cinguettio di una il fruscio di foglie cadute vento Profumi di cedro e sandalo come nel Sento il silenzio che si sdraia incombe il tramonto con i suoi occhieggia Stendo un lenzuolo di percalle e lascio che Orfeo mi prenda nel mio Sono tra le foglie tra i rami passato Ho vissuto i profumi i colori gli concreta Guardavo i miei monti ero ragazzo ero ragazzo Ho chiuso nel cuore ogni emozione Ricordo le sfumature del vento Ho vissuto caparbiamente vissuto Gioventù diversa forte decisa alle Ho cavalcato sogni speranze illusioni la vita la mia vita Ti ho scritto mille lettere due parole Le ho scritte lungo la notte poco di sole Sempre quelle volutamente Due parole cinque lettere quelle Per ognuna un valore diverso diverso Una volta sola l’ho pronunciata un fiume Poi solo lettere da ogni parte penna lo stesso cuore la stessa passione Ora e sempre Quanta bellezza nei tuoi passi di notte Sempre elegante sempre bella Le sfumature della notte su quella Gauguin tu eri il colore Mi venisti incontro un sorriso ambrata Una tua mano sulla mia guancia e sempre con eleganza ti allontanasti cercando Tornerò Tornerò a guardare i miei monti il verde E quel gruppo di case incastonate tra Tornerò nel mio silenzio che ritrovo Tornerò ad abbracciare i miei ricordi invecchiare Tornerò a camminare su strade deserte Tornerò a pregare per amici perduti Tornerò a guardare dall’alto quello che quanto era Tornerò sui passi di mio padre su impronte ragazzi Mi fermerò a guardare il cielo al tramonto Tornerò a guardare il nostro leccio oramai Mi sdraierò tra sassi di fiume e guarderò verso Tornerò … Lenta sorniona affabile timida Bella elegante accattivante Genova Ti specchi nei tuoi vicoli antichi ti culli tra le onde che lambiscono De André scivoli verso il mare accarezzi il porto Piangi ancora per un ponte crollato in libertà dormi una vita Il nostro amore fragile caparbio resistente Un amore notturno diurno nascosto tra la Amore di mille colori verde come i tuoi Il nostro amore leggero silente fatto di Amore viandante tra stagioni stupende Amore perduto riconquistato inseguito Il nostro amore accarezzato nei giorni Un amore strano nato per caso nel primo Amore sgualcito da tanti perché da troppi Amore ferito rianimato salvato da giudizi Amore facile difficile perduto recuperato Se tu fossi qui seduta al mio fianco il tramonto Lascerei che le onde camminino spunti mentre ti Se tu fossi qui in questo dolce Se tu fossi qui vorrei tu mi raccontassi ti declamerei ancora una volta quella Se tu fossi qui ti farei ascoltare ancora primavera Se tu fossi qui vicino a me ti abbraccerei ciao In quella stanza buia ho riposto delusioni Ho appeso alle pareti i miei In quel silenzio senza colore mi ombre del mio In quella stanza buia vive solo un amore una goccia di rugiada stella Tornerò a rincorrere il vento Ho bisogno di sogni dove il vento amore un bacio fuggito dalle tue caso sulle note di una chitarra Supererò la pioggia il temporale di un’onda che corre verso il tramonto Tornerò a rincorrere il vento che soffia attraversa Via via via col vento lontano verso un per il mio cuore Lontano Le tempeste nella vita sono necessarie necessario Combattere sempre è necessario mai l’arcobaleno Tutto viene regalato dal sole ai tramonti Ci vengono regalate le stelle le notti Ci viene regalato un cuore che batte di sole Ho ricevuto te come regalo più bello spento e nel cielo sei tu Genova ferita caduta rianimata cuore Genova mia Genova in mano a Genova 43 come i morti di quel conosciute Genova senza giustizia Genova Genova della passerella di un incapaci Genova in lacrime piagata dal dolore dal ricordo Genova lanterna mare montagna freccia Non ho più musica e nemmeno parole lenti Come un eremita cammino nel vuoto Non c’è nessuno oltre me nella strada Mi spingo oltre senza guardare dove mi Una poesia mi passa vicino mi prende Una poesia scritta dal vento sotto una Diventa un’ombra la mia ombra una vicino Ed io cammino e guardo le foglie E vado avanti con i miei pensieri Cammino lentamente Ti bacio in silenzio tu ferma Ti prendo il volto tra le mie dormi Sento il tuo respiro che avanza dormi Un bacio sfiorato sul collo leggero dormi Appoggio una rosa nei tuoi capelli mi baci Sorridi ma io vedo una lacrima cuore Sono lacrime che occupano nel vento Lacrime di gioia di dolore Una lacrima scende piano in autunno La lacrima è desiderio di una di un bimbo sogno di un viaggio lontano mai conosciuti Dove cade una lacrima germoglia un sasso si apre e lascia passare La lacrima è forza resistenza È voglia di continuare Nuoto nel silenzio accompagnato Nuoto nella mia coscienza nella Siedo su una roccia sotto una Guardo all’imbrunire l‘acqua di un letto scivola via verso il mare lontano bagnate Ed il silenzio vaga si accoppia mi prende Tutto tace la luna le stelle i pianeti i pensieri Nel silenzio della notte si compiono si cancellano sogni si spengono si asciugano lacrime di bambini vicine ai lettini Quelle tue delicate fragilità io Quel tuo sguardo incerto quel Quelle tue incertezze che ti rendono come un fuscello Io ti starò vicino discretamente senza Ogni tanto raccoglierò un fiore e con Calmerò le tue ansie le tue paure Non mi vedrai ma ci sarò sempre Vivrò nei tuoi respiri nelle tue ansie cuore Strade piene di luce soffusa di chiari di amore comprato Tu sei Genova con vele spiegate nel carruggi fari Genova timida con labbra carnose Città discreta rivoluzionaria resistente sonnolente Città di antichi vicoli che si svegliano in vecchi Genova di quel ponte crollato ferita Città di specchi di vecchi edifici di acqua in fondo al mare Genova con fiori all’occhiello capelli Città di passione di grande inventiva Quel leggero vento che mi accompagna emozioni Un vento soffice che mi prende per mano al mio passare Un vento amico che protegge le mie parole Vento che mi accompagna nei tramonti mare Vento di primavera che si appoggia dorme Vento d’autunno che guarda il cader Vento d’estate che allontana il caldo sino alla notte Vento d’inverno che si adagia poi al primo sole Lenta come una piuma spinta sul mio cuore In quel viale bagnato dalla rugiada verso Ti ho vista nuotare tra le onde del coinvolgente Ti guardavo mentre sospesa in un In una foglia scesa da un albero lo librasse Adesso sei qua a me vicina ed una senza che io Aspettando una … lacrima Un dolore apparente circondava il il volto Eri seduta sulla solita panchina color verso un tramonto Ti ero vicino e stavo in silenzio per Attesi aspettando una lacrima una un giorno migliore Una lacrima che cadde su un fiore la lasciai asciugare ai primi raggi di una sola una sola Ruberò i tuoi pensieri i tuoi sogni le tue passioni Ruberò il tuo sguardo il tuo sorriso Ruberò il tuo amore e lo mischierò del giardino Rinuncerò a tutto quello che può alla mia frenesia Dimenticherò i tuoi amori passati Ti guarderò da lontano quando ti aspetti il tramonto Ti amerò con discrezione senza fare la tua assenza Ruberò la prima onda del mare che che si spegne Veglierò sul tuo sonno sul tuo sogno ti lascerò una rosa Scivolò dal tuo volto una lacrima Una piccola onda la portò con se Una piccola lacrima nata in un amore E avanza lenta nello scrosciare di Attraversa il tramonto e guarda la luna inizia Percorre la notte si adagia in un sogno Lacrima dolce lacrima amara lacrima fatta Solo Addio …. Addio profumi ancestrali di foglie autunnali Addio case di pietre che fermano il tempo mai Addio neve puntuale come fosse un su alberi spenti Addio mia gioventù senza gli orpelli non dicono niente Addio stretta di mano che sanciva un tra uomini Addio libri di scuola sgualciti girati nel tempo Addio sbuffare del treno rumore Addio sorrisi di gioia corse sui prati Addio onde pulite che solcano il silenti Addio stagioni puntuali primavere Addio baci sofferti conquistati senza Addio … Ma tu chi sei che entri nei miei vicina Chi sei che avanzando lenta nella segreti Io non ti conosco nessuno ti conosce Ti nascondi tra le foglie di un autunno di un tramonto Cerchi nel mio cuore emozioni svaniti Tu sconosciuta irriverente insolente dentro di me dentro le mie le mie il mio Cosa vuoi da me dimmelo non tacere e sorridi Io uomo sciagurato ubriaco di sogni notturno infelice Io uomo senza meta senza desideri illusioni odiato Io uomo arrampicato di tristi presagi Io uomo folle pazzo incline a stare Io che non ho mai amato senza Io sono un uomo che vive nel nulla Sono un uomo così che vive tra temporali Quel silenzio nella notte di un inverno nel cielo Sogni svaniti portati via dal vento di seta Sorrisi rimasti appesi su una poesia verso Tramonti che lasciano profumi di donne adagiato Notte incantata come magia ferma Silenzio che accompagna le ombre di un nuovo di nuova di nuova Ed io cammino solo verso non conosco Note stupende di una poesia sciamano di follia Leggeri rintocchi di campane lontane Parole trovate tra passato e presente infantili Poesia leggera silente appoggiata sul si ferma Il tiepido caldo di una primavera canzone Api che volano in gruppo verso arnie dolci su un foglio bianco la poesia
La curva dei tuoi occhi intorno al cuore Mostri serena le tue rughe appena Cammini elegante in quel viale con da nuvole Ti spogli lenta nel silenzio di una il tuo sorriso Sei bella come una stella cresciuta sorgiva E ti guardo i capelli spettinati raccolto Mentre lasci cadere l’ultimo pezzo libero da orpelli da mostrare ad un asciuga
Nuoto nel mare nella sua tempesta Nuoto accarezzato dalle onde nel suo Mare rifugio di pescatori velieri cimitero Mare clemente inclemente pacifico tollerante amico amante Mare specchio di un cielo sempre di gabbiani di notti di stelle |