PREMI LETTERARI

 

Pagina iniziale

Tematiche e testi

Poeti del sito

Narratori del sito

 Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Guida | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Creazione | Autori | Biografie

Assegnazioni di premi-menzioni-attestati
dei Sitani
in concorsi letterari di poesia e narrativa
 

Antologia poetica

L'amore - La donna - Morte dei propri cari - Affetto per i propri cari- Tristezza e solitudine - Il dolore - La nostalgia - Racconto di un episodio - La natura - Gli animali - Gli oggetti - I desideri - I ricordi - Il poeta e se stesso - Il poeta e i luoghi - Il poeta si diverte -


 
Novità | Concorsi di poesia | Poesie consigliate | Racconti consigliati

Invia i tuoi racconti      Recensioni       La sorgente delle poesie      La Nuova Giostra della satira      Rubrica di annunci    

Commenti


 

Invia le tue poesie

    

Consiglia una poesia

 


2023

26 Maggio

ARMANDO BETTOZZI 6° CLASSIFICATO
al Premio internazionale
“VILOTTE: STORIA IN CAMMINO…UN CAMMINO DI STORIA”
con “FOIBE 2005”
 


 

 

20 Maggio

20 maggio 2023

Cari amici è con gran piacere che vi informo dell’ultimo strepitoso successo letterario del Poeta

Aurelio Zucchi

che nel prestigioso concorso letterario

Poiesis
 

ha ottenuto dal Presidente della severa giuria

dott. Federico Moccia

il Premio Speciale

per la sua pregevole poesia

Lode a un' illusione

e domenica 11 giugno 23 riceverà scroscianti applausi durante la cerimonia di premiazione nella bellissima Sala del Trono di Palazzo Gallone in Tricase (Le)

A quegli applausi unisco, convintamente, i miei e resto in attesa di ulteriori, inevitabili, sue affermazioni letterarie.

Complimenti vivissimi, caro Aurelio e ad maiora!

Piero Colonna-Romano

 

 

18 Maggio

Complimenti a Santi Cardella!

Alessio Romanini

 

 

13 Maggio

13 maggio 2023

Cari sitani, è per me gran piacere informarvi di un ulteriore successo letterario del nostro prezioso amico

Santi Cardella

che nel

Premio Internazionale in ricordo di

Pina Alessio

organizzato dalla “Fondazione Pina Alessio” di Gioia Tauro (RC)

ha visto premiare, da una severa giuria e tra numerosissimi concorrenti, la sua bellissima poesia

Luce in fuga

con una strameritata

Menzione d’onore

All’amico Santi, poeta di vaglia la cui presenza è vanto di Poetare, unitamente a quelli che ha ricevuto nella cerimonia di premiazione, unisco i miei più calorosi applausi ed invito voi tutti a leggere questo splendido esempio di poesia moderna:

 

Luce in fuga

Fra le luci calanti del crepuscolo,

mutilo, silenzioso, eppur virente,

mi sembra d’esser tronco in mezzo al bosco

su cui dilegua il cielo del tramonto

e il sole cela sotto i rami un’ombra

in fuga, con la luce, ad occidente.

 

Amore in fuga, lungamente amato,

meteora luminosa d’anni verdi,

mentre incombe la notte t’allontani?

Nel mistero del buio che sopravviene

svanire è la tua sorte e la mia morte?

 

Mirando l’orma tua sul mio sentiero,

rassegnato e incapace di fermarti

a guisa di fantasma muto e immoto,

resto in attesa col respiro anelo

e un manto di rugiada sulla chioma

che oscura, con le stelle, anima e cielo.

Applausi ed ancora applausi, caro amico. Ad maiora!

Piero Colonna-Romano

 

 

5 Maggio

          

 

5 Maggio

Complimenti alla Bravissima Laura Toffoli!

Alessio Romanini

 

 

2 Maggio

Presentazione del libro "La farfalla bianca" di Laura Toffoli

 

 

28 Aprile

Conferimento Premio Letteratura d’Amore.

per il Poeta ARMANDO BETTOZZI -

MENZIONE SPECIALE della GIURIA Sez. Lingua Italiana – alla XXX Edizione del Premio Letteratura d’Amore, 2023  – indetto dal Centro Studi Cultura e Società, Torino.   

 

Centro Studi Cultura e Società

Associazione di Promozione Sociale (APS-ETS)

 

Premio Letteratura d’Amore

 

XXX Edizione

 

Oggetto: Conferimento Premio Letteratura d’Amore

Gentile Armando BETTOZZI

Abbiamo il piacere di informarLa che la Giuria della XXIX Edizione del Premio Nazionale Letteratura d’Amore, ha terminato i propri lavori, conferendo Menzione Speciale Cultura e Società per la sezione Poesia, per l’opera Sento il tempo cercar di separarci .

 

Domenica 21/05/2023 ore 15,30

Premio Letteratura d’Amore

Salone Imbesi via Moretta 57/A Torino

 

 

 

16 Aprile

Complimenti al poeta Bettozzi!

Alessio Romanini

 

 

14 Aprile

ARMANDO BETTOZZI DIPLOMA di MERITO con Medaglia da ALBEROANDRONICO– Campidoglio, Sala Giulio Cesare, 5 aprile 2023 – sez. vernacolo “Godémo mo’…domani nu è sicuro”.

 

 

1 Aprile

Complimenti e applausi all’ottimo Aurelio!

Alessio Romanini

 

27 Marzo

27 marzo 2023

Cari amici è per me piacere e privilegio informarvi di un ulteriore importantissimo successo letterario del nostro amico a Poeta

Aurelio Zucchi

che per la sua bellissima poesia

Da Lui mi aspetto quiete

dalla severa giuria dell’8° Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa

Città di Cefalù 2022-2023

ha visto attribuire, tra centinaia di partecipanti, un meritatissimo

I° Premio

nella Sezione C –poesia religiosa-

a ulteriore dimostrazione dell’eclettismo di questo grande della poesia moderna

 

 

 

Il 30 maggio prossimo, in una sala del Comune di Cefalù, il nostro amico riceverà meritatissimi applausi. A quegli applausi unisco convintamente i miei e invito voi tutti alla lettura della poesia giustamente premiata.

 

Da Lui mi aspetto quiete

Nell'era del tutto ha un prezzo,

vorremmo barattar con Gesù Cristo

le scialbe prove delle nostre vite

con uno dei Suoi miracoli perfetti.

 

Ma non chiediamo pani e pesci,

la Croce é ormai monotona leggenda,

non più icona di quell’eterna Fede

che ora é incolta, maltrattata, offesa.

 

Chiediamo invece nuovi luccichii,

fulgidi denti in un corpo perfetto

a far strada al manichino genuflesso

capace solo di mettersi in mostra.

 

Rumori a coprire silenzi,

a rischio è il blu del mare mio,

la fronte delle idee vibrante al sole

e d’animo le incalcolabili bellezze.

 

Da Lui mi aspetto quiete,

un punto e a capo promettente,

un altro segno d’indiscusso amore

che scuota l’aria, me, le genti.

 

Quale perdono é da vagheggiare?

Mentre insicuro tento di parlarGli,

mentre vacillo anch’io coi tanti,

da Lui mi aspetto quiete e... prego.

Ad maiora, caro Aurelio e complimenti vivissimi.

Piero Colonna-Romano
 

 

18 Marzo

Complimenti al bravo Bettozzi!

Alessio Romanini

 

 

17 Marzo

Armando Bettozzi: Segnalazione Menzione di Merito - Il Tiburtino - Aletti - 16 marzo 2023

Giro questa comunicazione su mail 16 marzo 2023.

(con allegata pergamena Menzione di Merito)

Gentile Armando Bettozzi,
in relazione alla sua partecipazione al Concorso “Il Tiburtino”, la Aletti Editore dopo aver visionato i componimenti giunti in redazione ha deciso di inserirla tra gli autori selezionati per il volume antologico di questa edizione, con la sua poesia “Felicità”. In allegato troverà anche la pergamena che è riservata agli autori scelti.

 

 

11 Marzo

Bravo Aurelio, non c’è due senza tre!

Applausi!

Alessio Romanini

 

 

7 Marzo

7 marzo 2023

Cari amici, è per me grande piacere informarvi, ancora una volta (e certamente non l’ultima) di un’altra prestigiosa affermazione letteraria del nostro brillante amico e poeta

Aurelio Zucchi

che nel Premio Artistico Letterario

ha visto attribuire, da una severa, composita giuria, alla sua splendida poesia

Un invito speciale

 un gratificante (forse riduttivo)

Secondo Posto

tra ben 580 partecipanti

e nel prossimo maggio, nel Museo Storico e Archeologico di Nola (Na) riceverà giusti e frementi applausi, ai quali unisco, convintamente, i miei.

Per godere dell’arte e del poetare di questo vero poeta, vi invito a leggere i versi che hanno ottenuto il plauso della competente giuria, formata da numerosi professori di letteratura italiana, attori, musicisti ed altri affermati poeti: 

UN INVITO SPECIALE

Ti invito alla festa dei colori

in via d’arcobaleno ventisei,

di fronte al vecchio salice ridente

appena dopo il giocattolaio.

 

Con te devi portar solo te stesso

possibilmente d’ansie disseccato

giacché saranno ore di rinnovo

di quell’ingenuità quasi sfibrata.

 

Sarà un ritorno pur se breve

a quattro calci dati ad un pallone,

al volo in giostra sull’aereo rosso,

ad un trenino in perenne giro.

 

Rimischieremo acqua e sapone

per fare bolle da spedire in cielo.

Faremo nuove corse sulla spiaggia

stringendo fili d’aquiloni in mano.

 

Ci tufferemo nell’azzurro mare

per setacciare ogni suo fondale

sperando di scovare qualche stella

con la paura d’una murena nera.

 

Il prezzo da pagare per l’evento

sarà la fine dell’evento stesso,

rientrare in questo ostile tempo

ed accettare ogni suo responso.

 

Decidi tu se la sorpresa vale,

se di ricordi l’eco può bastare

per dare senso a quanto ormai rimane

nel grigio andare in qualche direzione.

All’amico Aurelio i miei più vivi complimenti, convinto che continueremo ad assistere ai suoi meritatissimi successi, restandone in attesa.

Piero Colonna-Romano

 

 

1-2-3 Marzo

Sinceri complimenti al bravissimo Aurelio!

Alessio Romanini

 

 

25-26-27-28 Febbraio

28 febbraio 2023

Carissimi amici è per me gran piacere informarvi dell’ennesimo successo letterario conseguito dal nostro amico poeta

Aurelio Zucchi

che nella

organizzata da il

in

ha visto meritatamente premiare, da una severa e competente giuria, la sua splendida poesia

I tuoi occhi

con un lusinghiero

I° posto

 

con la seguente motivazione che sottolinea anche l’attribuzione al nostro prezioso amico del titolo di

Accademico dell’Arte Italiana

 

 

Complimentandomi con Aurelio per questo ulteriore successo letterario, unendo i i miei applausi a quelli che gli sono stati riservati domenica scorsa in Mesagne,  resto in attesa di  suoi ulteriori, inevitabili, attestazioni di stima e successi, e vi invito a leggere i versi di questa notevole poesia.

 I tuoi occhi

Adagiati sopra ogni mare,

ubriachi di mille calici di luna

e delle luci d’infinite stelle,

uguali a quelli di una bimba

nell’attesa dello svestir del seno,

sono i tuoi occhi.

 

Versati nell’universo amico,

mettono a ferro le mille sue sconcezze

e a fuoco i suoi sbalordimenti.

Nel fare del mio sguardo loro preda,

in un fervore sempre persistente

sono i tuoi occhi.

 

Occhi che vogliono fruire

di ogni tempo in cui vita s’accende

e delle ore dal sonno castigate.

Che vogliono spogliar quel tanto o poco

che, dalle palpebre scandito, il nero oscura,

sono i tuoi occhi.

 

Per far del tuo respiro ambito regno,

che io li veda escludendo specchi!

Che almeno possa copiarli ad arte

e, senza far ricorso all’amica stilla,

riuscire infine a lucidarli a fondo,

i tuoi occhi

Ad maiora, caro amico ed a presto.

Piero Colonna-Romano

 

Invio i miei sinceri complimenti all'amica poetessa Sandra Greggio per la sua recente soddisfazione letteraria. Un ringraziamento affettuoso a Miu e Piero Colonna Romano per ciò che ci regalano coi loro commenti e a Lorenzo per l'inesauribile impegno e passione al servizio del sito azzurro.
Aurelio Zucchi

 

Complimenti e plausi alla nostra Straordinaria Poetessa e Autrice Sandra Greggio. Continua a regalarci i più che meritati premi che risplendono nel Tempio Azzurro. Un augurio di altri innumerevoli successi.
Miu

 

24 Febbraio

Sinceri complimenti alla Bravissima Sandra Greggio

Per il risultato ottenuto e per la bellissima poesia.

Alessio Romanini

 

24 febbraio 2023

Cari amici è per me un piacere informarvi di una meritata soddisfazione avuta dalla nostra amica

Sandra Greggio

che ha visto pubblicare la sua bellissima poesia

La campana dell’Ave Maria

nella prestigiosa antologia

I maestri

dell’

avendone ricevuto anche un meritatissimo

Diploma d’onore

 

                

 

Per il vostro ed il mio piacere, qui di seguito ecco il testo della preziosa poesia

A Sandra invio i miei più sinceri complimenti ed, in attesa di ulteriori sue affermazioni, un forte ad maiora!

Piero Colonna-Romano

 

 

15 Febbraio

 I miei sinceri complimenti al nostro magnifico Aurelio Zucchi per il Primo Posto nel concorso di poesie organizzato da

Club Poetico.


 

Significativa la sua partecipazione letteraria nel Tempio Azzurro che brilla con prepotenza di potere poetico e ispirativa forza umana. 

Applausi al caro Aurelio accompagnati dall'augurio (anzi la sicurezza) di altri indiscussi successi in arrivo.
 

Jac

 

31 Gennaio

31 gennaio 2023

Cari amici è per me gran piacere informarvi su di un ulteriore, meritatissima affermazione letteraria del nostro brillante amico

Aurelio Zucchi

che nel concorso di poesie organizzato da

Club Poetico

Il portale dei poeti e scrittori

nella poesia a tema

“Versi di speranza:

una poesia per il futuro”

ha visto la sua bellissima poesia

“Scanserò le nuvole”

classificarsi al

Primo posto

Al nostro prezioso amico, unitamente agli applausi ricevuti alla premiazione unisco, con grande convinzione i miei, assieme ai più sinceri complimenti per questi suoi ripetuti , meritatissimi, successi e resto in attesa di sue altre meritorie affermazioni.

Sei forte, Aurelio, ad maiora!

Per il mio ed il vostro piacere, qui di seguito propongo il testo della poesia premiata, augurandomi sia di stimolo ad imparare questo pulito ed intenso poetare, tentando imitarlo.

SCANSERÒ LE NUVOLE

Come un lungo inverno

che, oltretempo, duro si trascina

tra stanche albe ed algidi tramonti,

così mi appare l’oggi

che troppo spesso sembra non curarsi

dei giorni duri tutti messi in fila.

 

Suadente primavera

verrà a bussare alle nostre case

chiedendoci d’uscire dalla rabbia;

d’immergerci con lei

nell’aria di fiducia data all’uomo

per peseguire pace e suoi dintorni.

 

Con ali di fortuna

prestate da un’aquila oziosa,

ritoccherò quel cielo sempre amato

col cuore mai stanco

di chiedere al presente nuovi impulsi

perché io creda nel mondo mio migliore.

 

Scanserò le nuvole

per farmi largo e bello tra i colori

e lì vedere se tutti quegli azzurri

ancora son gli stessi

sdraiati sul mio mar di sempre.

Se fosse, del doman paura non avrei.

Piero Colonna-Romano

 

 

26 Gennaio

Complimenti al Bravissimo Aurelio Zucchi!

Applausi.

Alessio Romanini

 

 

23 Gennaio

23 gennaio 2023

 

III Concorso Internazionale 2022

“PAROLE IN LUCE”

  

Cari amici è per me gran piacere informarvi degli ulteriori brillanti successi letterari del nostro

Aurelio Zucchi

che nel III° Concorso Internazionale “Parole in luce”

ha visto premiare, da una severa e competente giuria, non solo una sua poesia ma anche, a dimostrazione del suo eclettismo artistico, anche un suo racconto breve.

 

La bellissima poesia

“Domani”

ha ottenuto il

Primo Premio del Presidente della Giuria

 

 

mentre il suo significativo e bel racconto

“Il cuore di pietra”

ha ottenuto una lusinghiera, meritatissima

Menzione di Merito

 

 

Per il vostro ed il mio piacere, qui di seguito vi invito a leggere  i due bei testi che hanno ottenuto tali brillanti risultati, complimentandomi col nostro poeta, onore e vanto del nostro sito, ed augurandogli ulteriori soddisfazioni per i sempre più brillanti risultati letterari che, inevitabilmente, saprà ottenere.

Domani

Domani,

appena il giorno mi si concederà,

di buona lena svestirò il futuro

e piano, senza arrecargli danno,

gli sottrarrò ventiquattrore solo.

 

Domani,

quando alla notte mi riconsegnerò,

nella capiente e trasparente coppa

con cura verserò quanto accaduto

e agiterò la soluzione del passato.

 

In controluce,

osserverò effervescenze e posa,

sospiri che tentano la via di fuga,

errori sedimentati in via definitiva

e, dell’amore, molecole impazzite.

 

Mi addormenterò

al ciao di due tre stelle amiche,

ne asseconderò amnesie e scintille

e al sorgere della mia alba muta

mi immetterò sulla scia del tempo.

 

Il cuore di pietra

   Al tramonto mancava poco. Nonostante l’impegnativa ascesa e i marciapiedi troppo stretti, quella strada non era sgradevole. Sì, è vero, in alcuni punti Luca sembrava un improbabile equilibrista, tanto evidente era il suo impaccio nel mantenersi ben messo, ritto, per evitare di invadere l’asfalto. Però, stimolato anche dal luminoso pomeriggio, aveva scelto volentieri di fare a piedi l’ultimo tratto del suo percorso. La provinciale era abbastanza trafficata. In tanti facevano ritorno verso i propri paesini dopo una giornata di lavoro in città o nei campi giù a valle.

Luca aveva parcheggiato l’auto qualche chilometro prima, in uno slargo sicuro. Lì, gustando un buon caffè, aveva ripassato bene a mente le indicazioni ricevute da Chiara, una poetessa sua amica di vecchia data. La stessa titolare del chiosco bar, una tipa pittoresca e sognatrice, gli aveva confermato l’eccellenza e il mistero del luogo dove si stava dirigendo.

   Proseguendo nel cammino, lo sguardo volgeva al paesaggio, agli arbusti sparsi qua e là, alle prime foglie in via di decadimento, a qualche fiore selvatico e alla graduale riduzione della luce del sole. Peccato che trattandosi di una strada interna rispetto alla costa, non potesse ancora scorgere il mare. L’aria, fresca e pulita, era quella di un godibile metà settembre. Le colorazioni del cielo offrivano suggestioni per lui non trascurabili.

   Tra immagini offerte dalla natura e qualche prolungata romanticheria, giunse a una curva dove la carreggiata si restringeva notevolmente. Udì un brusio, poi le note inconfondibili di una banda e cori, preghiere, grida d’invocazione e canti intervallati da momenti di prolungato silenzio. Preceduto da un prete anziano, il quadro della Vergine Maria era incastonato in una cornice molto larga e illuminata da piccole lampade. Da buon cattolico, Luca fece d’istinto il segno della Croce. La Madonna dell’Addolorata sembrava volesse guardare fin dentro i suoi occhi. Totalmente invischiato in quella situazione inaspettata, dopo qualche minuto si ritrovò in mezzo ai fedeli al seguito della sacra effige. La stranezza di quella situazione consisteva nel fatto che centinaia di persone andavano verso una direzione e lui soltanto verso quella opposta.

   Col trascorrere del tempo un fastidioso nervosismo si impadroniva di lui. Pensando alla sua destinazione finale, doveva trovare una rapida soluzione per evitare quel caos ma la strada stretta e nessuna via d’uscita disponibile acuivano le difficoltà di liberarsi dalla morsa. Allungò quindi il passo stando molto attento a non scontrarsi con chierichetti, bambini, donne, uomini e soprattutto vecchiette. Una di queste lo guardò con sospetto e un’altra, a mani rigorosamente giunte, gli rimproverò di non avere alcun rispetto per la cerimonia. Effettivamente Luca rappresentava un intralcio al transito di quella moltitudine di gente di cui non era la lentezza a preoccuparlo ma l’alta densità distribuita in lungo e in largo su quel tratto di provinciale.

   A una ragazza (quanto era bella!) domandò:

«Sai dirmi quanto manca per il Cuore di pietra

«Ah, conosco benissimo il posto! Alla prossima curva troverai un casolare diroccato. Vai a sinistra e continua sul sentiero in terra battuta per duecento metri. Vedrai tre querce. Guardati attorno e troverai ciò che cerchi.»

«Sei gentile oltre che carina, grazie! Mi chiamo Luca.»

«Io sono Greta. Se vuoi, più tardi raggiungimi all’uscita del Santuario e così mi dirai le tue impressioni.»

«Dove si trova questo Santuario?»

«Ancora dieci minuti di processione e svolteremo verso il boschetto.» gli rispose Greta con un incantevole sorriso.

Confuso ed emozionato, Luca fu tentato di mettersi al fianco della ragazza e abbandonare il progetto iniziale. Decise, però, di continuare il suo cammino. Si scambiarono i numeri di cellulare e la salutò:

«Chissà, magari avremo modo di rivederci, ciao e grazie!»

Solo per un attimo riguardò il cielo. Affrettò il passo e, approfittando di una sosta del corteo, sfruttò tutti i varchi liberi per passare. Urtò più volte persone assorte nella preghiera e visibilmente disturbate dalla sua presenza. I minuti intanto scorrevano, ormai erano le 18,30. Soltanto mezzora per essere puntuale. Da svelto il passo diventò di corsa e lo slalom cui fu sottoposto lo fece quasi sorridere perché, a dire il vero, non era mai stato un atleta. Le vecchie Superga che indossava, tuttavia, gli furono d’aiuto e finalmente raggiunse e superò la coda della processione.

Sistemandosi i jeans all’ombra di un muro di sostegno, guardò indietro per valutare meglio la marea di gente dentro la quale si era, suo malgrado, infilato.

   Adesso bisognava soltanto correre. Molto sudato e un po’ inquieto, sollecitò al massimo la forza dei suoi ventiquattro anni in quella lotta contro il tempo. In certi punti la pendenza del percorso era davvero critica ma non ci fece caso. Tirò comunque un gran sospiro di sollievo quando, finalmente, vide il sentiero in terra battuta. Si concedette qualche attimo per prendere fiato. La totale assenza di nuvole favoriva ancora un’ottima visibilità ma l’azzurro del cielo virava già verso i primi toni del tramonto. Riprese a volare scansando rami secchi e pietre taglienti. Le tre querce indicate da Greta ora erano là. Bisognava soltanto oltrepassarle, cosa che gli riuscì agevolmente, per poi trovarsi in mezzo ad un agglomerato di grandi sassi disseminati in prossimità di uno strapiombo sul mare. Si arrampicò per avere una visuale migliore e scorse ciò che andava cercando: il masso si trovava leggermente sotto, proprio sul punto più critico del precipizio. Scese giù prestando attenzione a non scivolare ed evitando di distrarsi alla vista della scogliera. Infine, stanco ma soddisfatto, raggiunse la pietra. Che strana! A parte la forma, un cuore di circa tre metri quadrati, guardandola da vicino, il colore tendeva al rossastro e la sua superficie levigata, lucida, pareva emanasse qualcosa di molto simile a energia.

   Si sentii avvolto in una spirale di magia. Di fronte a lui il mare, il cielo e il sole: c’era di che sentirsi straricchi. Da quella posizione, lo sguardo assorbiva per intero l’essenza della sua profondità più interiore, l’anima. Sì, l’anima da sempre pensata come una derivazione incorporea, e che invece adesso Luca avvertiva come cosa concreta, un’appendice del corpo legata a muscoli e ossa, al battito del cuore e al proprio respiro. La quiete agevolava quella scena dominata da una persistente introspezione. Per rispettarla, qualche gabbiano evitava di battere le ali, le ultime lucertole restavano immobili per non rumoreggiare strisciando, i passeri se ne stavano zitti quasi fossero stati privati del dono del canto. L’unico brusio proveniva da giù, dal mare, per il costante toccare e lasciare la falesia. Lo strapiombo era oggettivamente inquietante eppure a Luca non sfuggì la schiuma delle onde: si disperdeva tutta intorno per poi ricomparire in un gioco d’acqua e riflessi dalle cadenze perfette.

   Come quando stiamo sorbendo un gelato, piano piano per non privarci troppo presto del nostro gusto preferito, allo stesso modo lui sollevava lo sguardo, adagio, quasi col timore di abbracciare troppo presto il mare. L’alternarsi dei colori sulle onde lo incuriosiva a tal punto da chiedersi come cavolo facesse il sole a governare quelle mille sfumature di luce. Si sentiva un privilegiato prigioniero della potenza della natura. Da quella prospettiva la linea dell’orizzonte coincideva con una retta, spezzata qua e là soltanto dalle sagome delle navi di passaggio.

   Perché tanto stupore? Da sempre adorava il mare e chissà in quante altre occasioni lo aveva già ammirato, alba o tramonto che fosse. Adesso, e questa era la novità, palpava con più convinzione il bisogno della poesia. L’accorato invito della poetessa Chiara a non privarsi di quella veduta, lo aveva forse condizionato? Oppure, il cuore di pietra sul quale stava ora seduto, quasi ipnotizzato, nascondeva qualche arcaico mistero?

   Nel frattempo il sole, un cerchio che più perfetto non si può, si stava immergendo in quella retta. A Luca ricordò l’intingere un biscotto nel tè. Il giusto amalgama di aria, luce, venti e correnti sfociava in una nitidezza ottica che non ricordava di aver riscontrato in altri luoghi. Il mare, man mano che l’occhio cercava sempre più il largo, sembrava dirgli: "Vedi quanto sono calmo?"

Suggestioni, magnetismi, d’accordo, ma urgeva fondersi in quell’appagante luogo di serenità. La bellezza così vicina, assaporata a piccole dosi, gli strillava la certezza di essere più vivo che mai. Infelicità, stress e fatica si allontanarono repentinamente e, con essi, gli angusti locali del Call Center dove trascorreva le giornate, legato come vittima sacrificale al totem del profitto altrui.

Allo scopo di riscoprire fascino e di sedare il vortice della quotidianità, era utile fermarsi un po’. Fermarsi, sì, e, prima di affidarsi a quel tramonto, usare il linguaggio dei silenzi del cuore rivolgendo parola alle nuance in ordinato divenire sull’acqua, alle striature che il cielo vi incideva, al sole dai contorni così vicini da poter esser toccato con mano.

   La spiccata sensibilità di Luca, peculiarità tanto necessaria quanto temeraria in una società artefatta, fluiva nel posto giusto al momento giusto. E fu per questo che non si meravigliò di sentire umidi i suoi occhi. Immerso in atmosfere ad alto tasso glicemico, ormai pretendeva che quel sole non morisse più. E che paura lo assalì quando, lo sguardo ormai consegnato al cielo, temette il rischio di intravedere parvenze di luna esordire nel “suo” teatro! Per allontanare questo pensiero, viaggiò dentro l’amaranto e il vermiglio di riflessi impareggiabili. Intanto, l’orizzonte aveva un tenero sussulto. Il sole si offriva a metà: un semicerchio disegnato col compasso, una gigantesca lampara rossa.

L’ora cominciava a chiamarsi sera e, intenso, il profumo di salsedine saliva dalla scogliera. Sull’acqua i tocchi degli ultimi riflessi favorivano il formarsi di un cono di luce surreale all’interno del quale il ballo cadenzato delle onde si apriva e si chiudeva a loro piacimento. Qualche orlo del giorno resisteva ancora ma il crepuscolo incalzava.

   Incendiato dagli impulsi di quelle irresistibili seduzioni, Luca viaggiò a ritmi felpati all’interno della sua giovane vita battendo i sentieri della consapevolezza dei propri errori ma anche quelli dell’autostima e della gratificazione per ciò che di giusto e leale era fino a quel momento riuscito a fare. Svolazzò nel futuro accompagnato dalla fiducia e dalla speranza per una vita migliore. Si soffermò sul presente perché tutto inzuppato nell’incanto del luogo che stava vivendo. Poi, per quanto felice di aver respirato un tramonto speciale e quasi esclusivo, un velo di tristezza lo colse quando, tra le ombre della sera, si sentì solo.

   A Luca mancava l’amore vero di una donna. Qualche breve esperienza e qualche flirt gli avevano lasciato solo tracce gradevoli, non segni inconfondibili. La visione romantica della giovinezza che stava cavalcando e del domani che era dietro l’angolo, presumeva all’esterno una buona ricezione del suo sentire. Un ragazzo per bene, amante della famiglia e dei buoni sentimenti non ha spazio - pensò - nella giungla del tutto subito e del tutto pronto.

“Non devo demordere, chiamo subito Greta e la raggiungo al Santuario. A volte si potrebbe mirare a un lembo di cielo e poi conquistarlo, se solo si alzasse lo sguardo.” - si disse.

   Quel giorno si era recato al Cuore di pietra su invito di una poetessa e fu poesia senza scriverla. Lo aveva fatto con l’entusiasmo di un bambino smanioso di vivere una formidabile caccia al tesoro. In quell’Eldorado forse ritrovò se stesso, la ricchezza migliore per non essere povero del tutto.

Piero Colonna-Romano

 

 

11 Gennaio

11 gennaio 2023

Cari amici, è per me gran piacere informarvi che alla nostra brillante amica

 

Sandra Greggio

 

la giuria del prestigioso concorso letterario

 

 

ha attribuito alla sua bella poesia

 

Temporale d’amore

 

una lusinghiera e meritatissima

 

Segnalazione speciale

 

                       

           

Per il piacere di leggere un ispirato e bel poetare, ve ne ripropongo i versi, augurando a Sandra un nuovo anno ricco di innumerevoli soddisfazioni.

 

Temporale d'amore

Ti penso

stesa sul letto

mentre ogni goccia di pioggia

in un bacio trasformo.

Ed alla pioggia mi concedo,

lasciando che mi inondi

mentre quei baci

affidati al vento

carezza divengono.

 

Unico e desiderato riparo

le tue braccia

spumose nuvole

che sempre mi accolgono.

 

E i tuoi occhi son ora

fulmini che mi saettano

Ed i vestiti inzuppati

intravedere lasciano

un tiepido raggio.

 

Ma forse non basterà a sciogliere

quei due chicchi di tempesta

spalancati

su un temporale

d'amore.

 

Sinceri complimenti, Sandra, e convintamente mi unisco agli applausi che certamente ti sono stati attribuiti dalla giuria del prestigioso concorso letterario “Fiori d’inverno”.

Piero Colonna-Romano

 

7 Gennaio

IMPORTANTE RICONOSCIMENTO.:per ARMANDO BETTOZZI


La Editrice Pagine, di Roma, ha voluto considerare il poeta Armando Bettozzi di nuovo meritevole di essere ospitato (gratuitamente) come in anni precedenti nella sua Agenda "Le pagine del Poeta"  2023
 con brani scelti dall’autorevole redazione della casa editrice (volume in vendita ad Euro 26.90), ancora a fianco di poeti/letterati di rilevanza nazionale.  

 

 

 


 

Pagina iniziale

Tematiche e testi

Poeti del sito

 

 Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Guida | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Creazione | Autori | Biografie

Torna su

Poetare.it © 2002