Poesie di Ben Tartamo


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"Tutto Ti cerca"
Tutto mi racconta di Te
e sul mare scrive
poesie d'amore.
Solo il mio cuore
- ignorante com'è -
nel palpitare Perché
si chiede ancora
se giochi e Ti nascondi.
E mi parli di Infinito
con i tuoi silenzi che danzano,
mentre le stelle intonano
il loro canto.
Tutto Ti cerca,
anche la luna piange con me
dolce rugiada d'Amore...

22marzo24
 

 

"Non al tempo, né al dolore"
Non al tempo, né al dolore,
solo all'amore mi prostrerò.
E se ci sarà rimpianto,
sarà per un attimo soltanto,
per non aver amato abbastanza,
e per non aver cantato
con la feroce rabbia della passione,
l'unica sola ragione
che della vita ne ebbe il senso.

Per non aver difeso
con la carne e con il sangue,
con lo spirito e il pensiero
le sacre ragioni del Vero.
E perché quella scintilla
che di Esso è l'essenza,
sempre mi fu áncora e tormento,
cielo di unica stella.

Voce che gridò e soffiò
alla sabbia del mio deserto,
e ancora - e chissà -,
per quanto tempo ancora
graffierà il mio sentimento.
Un lacerarmi l'anima
di silenti parole
per un sopito pentimento.

14marzo24
 

 

"Sussurra senza posa"
Sulle reti del nulla
le certezze del Niente:
tanta luce fa paura
a chi il buio lo ama.
Prove di trazione
su fondamenta di creta
che s'incensano di Sapere
fuggendo la Sapienza.
Sulla leva del Mistero
si solleva la polvere:
sordi alle risposte,
che Natura,
canta Dono e Grazia.
Una scommessa
è la Fede
che si fa umile sentire:
non ha paura
chi la Luce cerca!
È nel giogo
della propria fragilità,
l'immensa forza.
È nell'umile ascolto,
la certezza.
Ciò che dici Silenzio
e Nulla disegni,
sussurra senza posa
tenerezza di un Padre.

8marzo24
 

 

"Stanco"
Stanco
come il mare
dopo una burrasca.
Schiuma di rabbia,
corto il respiro,
la spiaggia
teneramente
ti accoglie.
Le basta una carezza
di lucide pietre
alla sera.
E tu,
ancora sogni.

7marzo2024
 

 

"L'enəmə e lə tərràisə"
E dəciævə tatagrennə
e 'nzəstævə ognë məméndə:
- Ca ci tu nen vú fa dennə
(ca mə pàrə engörə u séndə)
l'enəmə a Cristə a da dà
e lə tərràisə, lasc' a ddà,
ci da crəstiènə vú chembà!

Ma, o munne ca vəvimmə,
ne chenòschə assé assé
ca da quennə nèuə chembimmə
nu soldə nen tu donnə mé.
Só ricchə, eppàurə dəsgraziàtə:
l'enəm'a pèrsə e scəttàtə
söp'o venghə du mərcàtə!

2marzo24
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"L'anima e il denaro"
E diceva mio nonno
insistendo ad ogni occasione:
- Che se non vuoi far danni
(e mi par di sentirlo ancora)
l'anima devi donarla a Cristo
e, il denaro, lascia perdere
se da cristiano vuoi vivere.

Ma, al mondo d'oggi,
ne conosco così tanti
da quando siamo nati,
che un soldo non ti darebbero mai.
Son ricchi, ma tanto disgraziati:
l'anima persa e gettata
sui banchi del mercato!
 

 

 

"Mai più solo"
È un dipinto
di azzurro e rosa,
la Sera.
Mani così delicate
potrebbero mai dimenticare
chi, tra le pieghe
del suo dolore,
- di esso, sognante -,
si innamora?
Nella calda coperta
della fertile Solitudine
il mio cuore canta
canzoni d'amore.
Mai più solo.

29 febbraio 24
 

 


 

"Sette vite, due vite"
(canzone)

- Ehi papà, perché i gatti
Hanno sette vite, e noi no?!
- Ma dai, che son detti fatti
Non è la verità, ohibò!

Piuttosto, impara a capire
che vita qui ce n'è una sola.
Preziosa, immensa, che dire?
No, non c'è altra parola!

- Eh no, papà sei in errore
I gatti, sette e noi, due almeno!
- E sì, mio dolce amore,
Adesso son più sereno!

Ma bada ben che la vita
cioè questa, non è tutta qua,
siam come nuvole in gita:
presto o poi, si passà di là!

Dove la parola guerra
Non c'è stata mai e mai sarà
Come la povera terra
Cieca, fermare non lo sa!

La Vita, sai cos'è amor mio?
La vita è un mistero
Racchiuso nel cuor di Dio
Perciò amala davvero.

Sì, questa vita seconda
come, dolcezza chiami tu
ci aspetta, sai come un'onda...
per volare assieme lassù!

24febbraio 2024
 

 

"Alla tua porta"
E batto e ribatto alla tua porta,
Non ho più mani, non ho più ossa.
Parola mi resta assai più corta,
Sussurro di foglia in una fossa.

E soffia il vento sulle parole,
Quelle più rare, quelle preziose
Come un tormento di neve e sole,
Suono di note viste leziose.

E canto e ricanto a quelle orecchie,
Io non ho più voce e tu udito,
D'ascoltar parole che sì vecchie,
Ne abbiam perduto quel senso avìto.

E invece vorrei farti gustare,
Se tu all'uscio ne sentissi il suono,
Di ciò che a tutti vorrei donare,
Dono d'addio detto Perdono.

E busso e ribusso al chiuso cuore
Che un dì, il mio fece danzare,
Perché la parola detta Amore,
Possa al mio stanco, ritornare.

220224
 

 

"Tutto tornerà com'era"
Passano le ore, passano
lentamente nel Dolore
e nella Gioia volano
rugiada di primavera.
Cos'è Pace, cos'è Amore
senza il Tempo che, guardiano,
stretta ci tiene la mano?

E presto verrà la Sera
a ricordarci che è l'Ora
che si fa dolce e severa
e che anticipa la Notte,
mistero che sarà Aurora.
Tutto tornerà com'era:
Inverno, e poi, Primavera!

19febbraio24
 


```"Sussurrami mare"
Sussurrami mare, quelle tue parole
che d'infinito sanno senza spiegare.
Conchiglia sarò, spicchi di luna e sole,
e il tuo segreto terrò per navigare.
Ed al sibilare del vento canterò
ciò che il silenzio delle smarrite stelle
sulla mia nuda pelle mi disegnò.
E nella notte blu assenzio, di scintille,
a mille a mille, ogni sogno io accenderò.

3febbraio24
 

 

 

"Solo il deserto"
Solo il deserto conosce la preghiera, come ogni duna ne ascolta il suo vento.
L'anima liquida si perde alla sera,
muta la luna intona il suo lamento.

Mare di stelle, perle dell'Altissimo, morbida seta ne copre i lombi il cielo. Presto la notte al sole alto e fierissimo,
calerà il sipario di mare, un velo.

31 gennaio 24
 

 

"Se vissuto intensamente"
Non sapere dove andare
Se restare o partire
Non sapere cosa dire
Se parlare o tacere
E aver voglia di fuggire
Perché non si vuol vedere
Che tutto è un lento morire
E se morire poi si deve
Meglio farlo in cui si crede
Stando in piedi e in cammino
E non fermi nel declino
Perché meglio la follia
Che una vita senza vita
Perché tutto è poesia
E non sabbia tra le dita
Se vissuto intensamente
Libero il cuore e libera la mente

26 gennaio 26
 

 

"A cosa serve"
A cosa serve scorrere tanto
Sulle pagine sporche d'inchiostro
Se poi ti perdi tutto l'incanto
Del silenzio che parla in un chiostro?

Se c'è scritta la storia del mondo
In queste pietre dal mare amate
Se il sapere più grande e profondo
Sta nelle cose dimenticate.

Nella danza delle api sui fiori
Nell'usignolo che canta a sera
E che riscrive nei nostri cuori
Quella fanciulla e antica preghiera

Che ci fa figli di un Padre solo
Che ci ricorda di esser fratelli
Mentre i sapienti non sanno il volo
Degli storni infiniti e bigelli.

Come grigio è il mondo malato
Che per noia si inventa una guerra
E poi piange col viso celato
Tra maschere di un effetto serra...

26 gennaio 24
 

"Se fosse..."
Aver voglia di dormire
Per continuare a sognare
Ciò che non può mai finire
Ma tende sempre a volare.

Se fosse un giorno qualunque
Sarebbe sempre un Tramonto
Che sospira all'Alba, e dunque,
Sole e Luna in un racconto.

Se fosse Cielo di stelle
Brillerebbero di giorno
Come le rose più belle
A primavera il ritorno.

Se fosse Mare col vento
Sarebbe danza infinita
Dolce valzer lento lento
Che duri tutta la vita.

Se fosse bacio o carezza
Non si potrebbe contare
Come fa la Tenerezza
Che si vuol sempre donare.

Fosse solo un'Illusione
Solo il tempo di Sognare
Intensa e breve Emozione
Che non lascia respirare?

Se fosse... sì, dico bene,
Perché è Insonnia e Follia
Chiamarlo Amore e catene
E sognarlo in Poesia.

25 gennaio 24
 

 

```"Fammi pescatore"
Dal mare in tempesta, pescami Signore
Fammi pescatore di ogni anima mesta
Che torni a far festa, col mio, ogni cuore
Che torni Signore, sia Speranza e Amore!

Che senso, la vita, può aver mai Signore
Se tutto è dolore e sabbia tra le dita?
Invita, su invita, a farsi dono e amore
Anche questo cuore che anela alla Vita!```

21 gennaio 24
 

 

"Catene"
E crudele può esser l'amore
che brama più d'ogni altra cosa
un corpo, e non sente dolore,
strappando i petali alla rosa.

Quel fuoco divampa improvviso
chi gli occhi vuol chiusi al suo cielo
e folle immerge in terra il viso
senza ombra di un pallido velo.

Catene che urlano follia,
prigioni d'anime bandite
in cerca di una poesia
le cui parole son smarrite.

20 gennaio 24
 

 

"E mi scopro felice"
Se chiudo gli occhi
il mondo è lontano
nell'attimo solo
che luce non oso.
Ritorno rugiada
e danzo tranquillo
di petalo in petalo
di foglia in foglia.
Mi turba il mattino
e la sua sicurezza,
mi calma la sera
di timida tenerezza.
E mi scopro felice
nella mia fragilità.

12 gennaio 24
 

 

"Sussurri di parole"
È un albero imbronciato
l'anima che, nella neve,
strascica i suoi passi, stasera.
Che invece di giocarci su
si lascia piegare dal gioco del vento
e lentamente schiacciare
dal peso del tempo
che sicuro incede.
È un albero disilluso
l'anima che, come salice,
le sue fronde affonda
sempre più nella terra,
anziché respirare
i rari raggi di un sole malato.
È un albero esausto
che nella soffice luce
di traslucido candore,
rivede se stesso
e ciò che Esso fu
e volle, straziandosi, restare.
E nel silenzio irreale
senza tempo e spazio,
nei lapidei merletti di cristallo
sembra scolpire,
sussurri di parole,
frattali di frasi che, nessuno,
parve mai ascoltare.
Che Primavera torni a soffiare
su quel ligneo cuore che appare
e gli usignoli, come assetati cadetti,
a ricamare di accenti
i suoi canuti fraseggi d'amore.

28dicembre23
 

 

"Clemenza, Clemenza"
"Clemenza, Clemenza,
oh nobile Giudice,
la sinfonia di un valzer mi rapì.
In questo vasto teatro della vita,
attori siamo
e, sulla scena infinita danziamo!"
Sono solo un perverso polimorfo,
il mistero della vita mi avvolge.
Credo ancora nella redenzione
di questa matta società,
se non per essa, almeno,
per tutta la sua tenera creazione.
Ed io, io cosa altro potrei fare
se non esser carne
di un cambiamento
che il mondo silente implora.
E per essa accetto, l'esemplare punizione:
questa la giusta misura di un uomo in sfida.
Infondo, il destino
è ciò che facciamo di noi stessi.
Vogliate, pertanto comminarmi,
nel vivere e morire,
null'altro che il Sacrificio.
La vita è un canto
offerto con cuore generoso,
poiché sublime è il ritmo
che cambia e che vibra
con gli occhi nel sogno
di un'identica armonia.

9 gennaio 24
 

"Come potrei dirti che ti amo?"
Come potrei dirti
che ti amo
e ti amo ancora
e ancora, ti amerò?
Vane, forse
le parole
che tu non ami:
dimmi, allora
come farò?
Basteranno, spero
i nostri silenzi
o la lontananza
a scrivere
nelle nostre anime
che ti amo ancora
e ancora
e per sempre
ti amo e ti amerò.

Buon 36° anniversario
Tuo Ben

14.02.24
 

 

"E nen chièngə"
E nen chièngə pu mèlə ca só avàutə
e menghə pu bënə ca tə só dàtə,
ma chiengə pu tiəmbə ca só pərdàutə
a crëtə a la bəsciàjə a spudoràtə
ca tu chiemìvə Emmörə, Emmörə
e invecə ërə cénghə emèrə e dəlörə.

Passənə l'ennə, só nnuvələ ind'o ciələ,
morənə rə ddàjə appiərsə a ognë nottə,
ma mé, mé ca pigghjə u stessə vuələ
curə penźiərə ca, l'enəm'e me a cottə,
strengə, strengə fin'a fall'a səffəquà
ind'a la rəcuərdə ca nen mə volənə allassà. 

Vàsə arrəbbàtə e carezzə a sprəcàtə
só achə ca mə levənə u rəspàirə,
abbrazzə də nu cörə nemməràtə
c'abbáttə 'nźiəmə a ognë səspàirə
com'o temmùrrə appiərsə a la Rətràtə
de la Médónn'e nostə, l'Addoloràtə.

6 gennaio 24
Ben Tartamo 

-traduzione dal molfettese-

"E non piango"
E non piango per il male ricevuto 
e nemmeno per il bene che ti ho donato,
ma piango per il tempo perduto 
nel credere in quella sfacciata bugia
che tu chiamavi Amore, Amore
e invece era amaro veleno e dolore.

Passano gli anni, sono nuvole nel cielo,
muoiono i giorni affianco ad ogni notte,
ma mai, mai che faccia lo stesso volo 
quel pensiero che, l'anima mia distrutta,
stringe, stringe fino a farla soffocare
nei ricordi che non mi vogliono lasciare.

Baci rubati e carezze sprecate 
sono aghi che mi tolgono il respiro,
abbracci di un cuore innamorato 
che batte insieme ad ogni respiro
come il tamburo funebre che accompagna 
la nostra Madonna, l'Addolorata.
 

 

"Tutt'u sapənə!"
Tutt'u sapənə, ma nisciàunə sapə nuddə.
Tuttə n'apparlənə, ma ne u'onnə me vistə.
E indendə, sə 'mbrogghjənə kə cuss'e cuddə,
ci dàiscə ca è bbünə e ci dàiscə ca è tristə.

E senzə, də səcàurə, nen žə pötə me stà
eppàurə, ci chèmbə senzə, libêrə sə sendə,
pərcé chenoscə u segretə pə pətè chembà:
u rəspettə, u'alləndènə e nen žə pendə.

È frischə e pàurə com' all'acquə də sorgìvə,
ma só səndàutə ca, də lə voltə, è vəlënə:
è tuschə pə ll'enəmə ci tënə corrivə
e chembə d'orgogliə, afflittə də tend'a pënə.

È ne parölə, ma nə vàlə cind'e àunə,
ci u'acchjə pə la stràtə, tinetiuə strittə:
nen gə vó nuddə, tu frechənə all'aschərdàunə!
È l'Emörə, è ne fərtàunə, ma chemb'afflittə!

3 gennaio 24
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Tutti lo conoscono!"
Tutti lo conoscono, ma nessuno ne sa nulla.
Tutti ne parlano, ma nessuno lo ha mai visto.
E intanto, si confondono con questo e quello,
c'è chi dice che è cosa buona, chi invece che sia cosa triste.

E senza, di certo, non si può stare
eppure, chi ne vive senza, si sente libero,
perché conosce il segreto del buon vivere:
lo rispetta, lo allontana e non si pente.

È fresco e puro come acqua di sorgente,
ma ho sentito dire che, a volte, è veleno:
è tossico per l'anima rancorosa
che vive d'orgoglio, afflitta da tanta pena.

È una parola, ma ne vale più di cento,
se lo trovi lungo la via, tienitelo stretto:
non ci vuol nulla a rubartelo a tradimento!
È l'Amore, è una fortuna, ma ne vivi afflitto!
 

"Grazia"
Dimenticare gli affanni per sognare
un mondo migliore da ricostruire.
E lasciare che il Tutto possa finire
ciò che sempre aveva voluto donare.

Restare a piedi nudi ad ammirare
le foglie col vento danzare leggere
e, in quel momento, trafiggere e vedere
il Mistero, grazia che lo fa svelare.

25dicembre23
 

 

"di Pane e di Rose"
Se avessi fame
- come ho fame di Te -,
al pane rinuncerei,
ma mai alle rose.
Ma Tu sei Pane,
Pane e Rose
e come l'ape
sugge ogni fiore
per donare il prezioso miele,
così io, mai potrei,
far a meno di Te.
Non vive, forse
di voli e canti
l'usignolo di saio vestito?
Così io, pellegrino stanco,
d'ogni briciola mi nutro
che sia sussurro e profumo
della tua Parola.
E di Pane e di Rose,
io vivrò.

20dicembre23
 

 

"E perdersi ancora"
Smarrire le parole
sulla spumeggiante battigia
scossa dal maestrale.
Come conchiglie dorate,
poterle ritrovare
nella ninna nanna
di una luna bambina
o in quella già madre.
Guancia a guancia,
nel riverbero di sussurri lontani,
per poter ascoltare
tutto il mare
che ogni anima nasconde.
E perdersi ancora
in un tramonto
per volerle dimenticare.

20dicembre23
 

 

݁
 

ܒ݁ܰܥܠܡܳܐ ܠܥܠܡܳܐ ܐ݈ܢ݈ܬ݁ܰܠܰܢ ܠܝܽܘܠܚܰܕ݁
ܒ݁ܰܢܥܰܢ ܠܰܢܬ݁ܥܰܠܰܢ ܐ݈ܢ݈ܬ݁ܰܠܰܢ ܠܰܝܡܢܳܐ
ܠܰܐܠܳܡܐ

Camminare, lento camminare
come quincunx in silenzio
apofatico timore,
perché l'Atto sia Potenza.

Partecipare, nella vita partecipare,
alla danza del divino,
dove, ogni cosa, canta l'Infinito
nel divenire sua Sussistenza.

Accarezzare, dolce accarezzare
nella mente,
quel Logos che dal caos
ci donò la Conoscenza.

Riflettere, profondo riflettere,
come uno specchio d'Anima,
quanto l'Amore illumina
per divenire tali e sua Essenza.

17dicembre23
 

 

L'Amore non si dimostra,
l'Amore si mostra.
L'Amore non si nasconde,
l'Amore si effonde.
L'Amore di silenzi farcito,
l'Amore di parole condito.
L'Amore il tempo non teme,
l'Amore nelle attese freme.
L'Amore è un'opera d'arte,
l'Amore dal cuore parte.
 

 

```"Nel ciglioso crepuscolo della mia sera"
Io non so il tuo Nome
- forse nessuno lo sa -,
perché saperlo
suonerebbe mera presunzione,
essenza intrisa
del pungente amaro dell'inganno.
Sento solo l'Infinito
che si fa Presente
nel Tuo silente parlare.
Un sussurrare lento
di una melodia d'incanto,
che si fa luminosa armonia
di un'eterea serenità.
Dolcezza di una sinfonia,
risplendere di carezza,
il materno fluttuare
di un amorevole canto.
Chiarore radiante di un Sogno
che profuma delizie
nel ciglioso crepuscolo
della mia sera.```

15 dicembre 23
 

 

"Come un ragno in una clessidra"
Come un ragno in una clessidra
tessi la tela, sciogli la tela:
ma per quanto tempo ancora?
Costruire è una chimera
la sabbia, con i suoi grani,
come palude ti cingerà i piedi.
E vorresti incrinare questo cristallo
per disegnare altrove
con ogni filo un suono,
una nuova parola.
Ma tu, come me,
e ognuno al cosmo
tesse la sua melodia
nell'eternità sospesa,
finché, una benigna mano,
tutto capovolgerà.

14 dicembre 23
 

 

"Vele audaci"
Vele nel porto cullate dai venti
cosa aspettate, se il sole è già sorto?
Dolci momenti di pace e di quiete:
l'áncora giace, ma sorda ai lamenti,
dei vostri alberi frementi libertà.

L'alba s'indora di luci e colori,
Luna, su induci alla sveglia, che è ora:
lascia gli amori alla bianca banchina,
sciogli ogni stanca fune con i cuori
di chi, né lampi o dolori, fermerà.

Su, Vele audaci, in porto riparate,
il tempo è corto, le brezze fugaci,
via, lanciate verso gli orizzonti,
all'universo sogni liberate:
dolci speranze agognate Musa avrà!

11dicembre23
 

 

"Quando"
Quando il cuore è stanco, tutto è nero o bianco
nella mente che parla, che parla di sé.
Mi farò silenzio, miele e fior d'assenzio
come campo che nasce e cresce attorno a me.

Quando il vento tace, anche il buio è luce
sulla strada che porta, che porta da Te.
Mi farò leggero, sempre più sincero
come foglia che cade e non chiede perché.

Quando il cielo piange e ogni roccia tange
su quel prato che batte, che batte di Te.
Mi farò rugiada, cuor di perla e giada
come notte che sogna e agogna solo Te.

7 dicembre 23
 

 

"E se passassi di qui"
E se passassi di qui
sarebbe bello se tu
facessi un giro quaggiù
in questo labirinto
di stanze dell'anima.
Quante ombre, quante luci,
fango e cristalli di blu,
autostrade e deserto,
tunnel in prossimità.
Ci perdiamo e troviamo,
senza misura e tempo,
confusi e poi legati
a quei fili sottili
di sussurri e parole
che sai, cantano di noi.
E un canto d'amore
scala d'oro salirà,
maestro, quel dolore,
che in oasi rifiorirà.
Tu del dolore Maestro,
dell'amore Signore,
nel tessuto sottile
di questo nostro cuore.

5dicembre23
 

 

" La Làunə e u Mèrə "
Sönə, u viənd tottə la nəttàtə,
siəndə, siəndə comə sté arraggiàtə.
Chièngə, chièngə u mèrə nemməràtə:
la làunə, sul-sàul u' av'allassàt!

Stíddə, stíddə ca 'n 'giəl trəməlàtə
ué!, ne chenzönə a dolce vé chendàtə,
ca u mèrə, sté acchəssí appəcciàt,
ca, cu viənd, o ciələ av'arrevàt!

Oh Làunə, despəttösə a məlfəttësə
tu nen piənzə quand'è triste l'attësə
ca condə ognē ddàjə, d'ognë mësə,
pə vədettə le nottə assölë arrësə.

Arrësə o Mèrə ca è merchëse
e, pə té, regginə, nen bàdə a spësə!
Grennə è u cörə du mèrə məlfəttësə:
e dàllə nu vàsə, almën ne voltə o mësə!

5 dicembre 23
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"La Luna e il Mare"
Suona, suona il vento per tutta la notte,
ascolta, ascolta com'è arrabbiato.
Piange, piange il mare innamorato:
la luna, da solo, lo ha lasciato!

Stelle, stelle che nel cielo tremate
su, una dolce canzone va cantata,
che il mare è così inquieto
che, con il vento, fino al cielo è arrivato!

Oh Luna, dispettosa e molfettese,
tu non immagini quant'è triste l'attesa
che ti fa contare ogni giorno, di ogni mese,
per vederti la notte soltanto arresa.

Arresa al Mare che è marchese
e per te, regina, non bada a spese!
Grande, è il cuore del mare molfettese:
e su, dagli un bacio, almeno una volta al mese!

 

 

"E tornare nuvola"
E tornare nuvola tra le nuvole
per poter danzare leggera sul mare
o planare sulle sognanti colline
che implorano soltanto un po' di candore.
Come d'autunno, leggero, solo vorrei
lasciarmi andare al vento che viene dall'Est:
pallida linfa che piano si colora
di sole e sangue della fremente terra.
Nel fresco sogno, tutto dimenticare,
perché un dolce desiderio è il morire
senza la paura di lasciarsi andare.

2dicembre23
 

 

"Mio intessuto amore"
Mio intessuto amore, che l'alba feristi
di sguardi più tristi e del più frale cuore!
Ti prego, ti imploro: riaccendi quel sole
di dolci parole, carezze di un coro
che sussurra pace, e pure mi strazia,
di quella tua grazia che mi rende audace.

Qui, che tutto tace, l'alma mia sazia
di ciò ch'è dolcezza di vero perdono.
Tu sai ciò che sono: vergogna e pochezza,
rigonfia nullità, di fango farcito.
Oh Amore tradito, oh immensa Beltà!
Vera Felicità di un cielo infinito...

Qui poni il tuo dito e il mio tutto, rifa'
e non permetter più, che lontana ti sia
quest'anima mia, oh mio dolce Gesù!
Perché questa vita, sarebbe perduta,
anche se vissuta d'ogni cosa ambita,
che non sia Vita, d'amore intessuta.

28novembre23
 

 

"Cos'è il Tempo"
Cos'è il Tempo, che non riesco a capire,
misurare e nemmeno ad afferrare?
Cos'è mai il Tempo che sembra sfuggire,
che smarrito, poi cerco di arrestare,
come un filo da raggomitolare.

E vorrei, sì vorrei, fosse una palla
che, con un calcio, bucasse la rete
e, invece, quel filo, dietro la spalla,
si presenta e dice: Di me avrai sete,
sono il Passato, e ora corri alle mete!

Cos'è il Tempo, che vorrei disegnare,
una linea con punti colorati,
tanti quanti siamo noi a spezzare?
Cos'è il Tempo, che ci ha sempre stregati,
disorientati, smarriti e frustrati?

E vorrei, sì vorrei, fosse una vela
spinta dal vento, leggera, a volare
su nel cielo dipinto come tela
da disegnare e, assieme, colorare
di stelle e luna da farci sognare.

Cos'è il Tempo, che pensavo Futuro
e mi confonde di stanco Passato?
Cos'è il Tempo, a volte dolce e poi duro,
che si dice Presente, e mi ha fregato,
col solito Congiuntivo sbagliato!

23novembre23
 

 

"Tra te, e me"
Tra te, e me, l'asfalto
e pietre, su pietre.
Era scritto:
"Incensate la Bellezza!",
ma dimenticammo,
nella danza,
di invitare la Verità.
Mai più perdono,
forse solo Pace
a colmare il vuoto
che la rabbia e l'abbandono
aprirono tra noi.
Eppure,
ogni notte,
ripeto in preghiera
quelle parole che,
mai più ascolterai.
Le scriverò sui muri
e tra ogni riga
dei miei diari,
ma tu, tu sola,
-come solo anch'io-
non dimenticare di scolpirle
sulla roccia del tuo Santuario:
"LA BELLEZZA,
È SORELLA DELLA VERITÀ"!

21novembre23
 

Tanka d'Amore
E quando tace
Il rumore del mondo
Lo senti piano
Che qui tutto pervade:
Dio canta d'Amore.

11.11.23
 

"Cos'è il Morire"
Cos'è il Morire
che il Riposare,
l'Abbandonare
ciò che è Soffrire.

Cos'è il Sognare
se non Partire
per non Zittire
il bel Viaggiare.

Solo un Lasciare,
silente Dire:
non può Finire
il nostro Amare.

10 novembre 23

 

Cuor di tempesta, or accarezzi la brezza
un tempo erano i carminei
tulipani 

a rivestire le tue solitudini.
Ora, che ti sorridono i fiordalisi,
il rosso carnale del sole si spegne 
nell'azzurra dolcezza di questo mare.
Torna l'anima a battere col tuo cuore.

10 novembre 23
 

 

"Come nel Getsemani"
Come un cane
in cerca del padrone
nella notte più sorda.
Brividi alle foglie,
lacrime confuse
nei freddi colpi
di una pioggia tagliente.
Fredda e asonnata
è la notte:
solo, davanti agli incubi,
urli l'indifferenza
e l'abbandono
al Padre lontano.
Dove sono
gli osanna di ieri
e le gioiose palme?
E ancora,
nel silenzio di tremuli ombre
le tue braccia allarghi
e le mani tendi
alla solitudine.
L' amore si paga soffrendo,
la vita, morendo.
 

"Avverbi"
Nel vento degli incerti, transfughi pensieri,
Maestri dell'attimo, svelano sinceri,
ogni fuga dalla grigia monotonia,
brillanti figli di logica e poesia.
Magari, sa di speranza, di opportunità,
io lo amo al Certamente, che sa di ovvietà.
Come farfalla, danza il Delicatamente
tra le pagine in cui, uno sterile Ovviamente,
suona al ritmo folle di megafoni ottusi:
il disco rotto di un Anche e Oramai delusi.
E il Dolcemente, come l'abile pennello
di un Dalì o un de Chirico che, sul più bello,
sulla loro tela di crini e di merletti,
disegnano per noi, infiniti e pur perfetti,
segni di civiltà che si credeva perduta:
un Incredibilmente, che tutto trasmuta.

2 novembre 23
 

 

"La Morte sfiorando"
L'Io, Lazzaro parlante,
- la Morte sfiorando -
mi sussurra e mi confonde:
cos'è Morte e cos'è Vita?
E se fosse poi la Vita
della Morte a farsi beffa?!
Libero sarò, e Pace,
nello spirito io vivrò
se, affondando ogni male,
alla Fratellanza darò
ciò che Vita non mi donò.
La parola non è gioco,
l'Assoluto ci pervade
l'ironia non esclude
ciò che è Fede e Speranza.
E per Essa, io vivrò!

31ottobre23
 

 

"E non so"
E non so se finirà mai questa guerra,
se ci sarà la pace su questa terra,
proverò, però a farti come dono,
il mio sorriso e un sincero perdono.

E non so se sarà fatta mai giustizia,
se col nemico si farà amicizia,
proverò col dire sempre la verità
e un nuovo fiore al vento, vedrai danzerà.

E non so se sparirà mai ogni pianto,
se del poeta sarà libero il canto,
proverò con il lanciare il mio cuore:
come un sasso, farà il suo bel rumore.

E non so se domani sarà sereno,
se il cielo e il mare saranno calmi almeno,
proverò a colorare di parole
ogni pagina, e a disegnarci un bel sole.

30 ottobre 23
 

 

"Memento"
E vorrei essere santo
senza sentirmi tale,
perché sol ciò che vale
è del Signore il vanto.

A Egli l'eterna gloria,
l'onore e il mio canto,
sul volto mio il pianto,
perché resti memoria.

Amare, solo Amare,
che il resto è un nulla:
la tomba mia culla
fa presto ad arrivare.

Sia dolce il soffrire
per quello che ci attende:
la vita, sai, si spende
nel farsi dono e agire.

25 ottobre 23
 

così umano
da esser Dio.
E Infinito,
così infinito
da farsi Nulla.
Egli, Infinito,
farsi finito.
E Carne, e Sangue,
Vita e Passione,
Dolore e Morte.
Solitudine,
incredulità.
E ancora soffre,
per l'eternità.
Saperlo solo
mi rende umano
e, nel silenzio,
si fa Parola.
Egli, mio Dio:
si fa fratello,
non solo Padre.

26 settembre 23
 

 

"l'infinita e fragile mia nullità"
Perché, Signore, il silenzio mi attira
e pur, come abisso, mi fa paura?
Perché è un vortice il mio pensiero
se son sicuro che sei buono e vero
eppur mi spaventa il sapere che Tu
sei giusto Giudice e certo anche di più?

Se t'amo, come t'amo, perché temo,
mi manca il respiro, poi piango e tremo?
La mente e il cuore mi fanno uomo a metà
- confuso tra fantasia e realtà -
che vive in un sogno che ha dentro di sé
un altro Sogno di cui chiede i Perché!

Di sogno in sogno se mai si fermerà
questo viaggio notturno fatto a metà
che accende speranze e pur mi confonde
tra il Bene e il Male, tra onde, scogli e sponde...
senza la tua Grazia, nulla mai potrà,
l'infinita e fragile mia nullità!

22 ottobre 23
 

 

"Sul ring"
Sul ring
ci saltiamo tutti
dal primo vagito
all'ultimo rantolo.
Graffiamo l'aria
di ganci e affondi
lasciando i fianchi
nudi e scoperti.
Sempre da soli
- senza secondi -
attendiamo il verdetto.
E, il Tempo, mancino,
vincerà ancora.

19 ottobre 23
 

 

"E in forma di rosa"
E in forma di rosa
l'amore si dischiuse
e le sue spine infuse
nel cuore senza posa.

Come un' unica cosa
al dolore si arrese,
e la mente pretese
il soffrir coraggiosa.

Su, trafiggi Signore,
l'anima mia ancora
come l'alba che indora
di ogni luce e colore.

Un'estasi d'Amore
che mi strugge e che adora
il Bene che mi onora
visitar questo cuore.

15 ottobre 23
 

 

"E nel respiro del mondo"
E morire in un tramonto
per risorgere nell'alba:
che magnifica la danza
che ci unisce in mille abbracci
tra l'infinito del cielo
e un mare così terreno.
E nel respiro del mondo
avvertire il Tuo profondo
che mi fa così impazzire
come luna e come mare,
come vento a primavera.
Incomprendibile Amore
che si dona e dona vita
per morire ancora e ancora...

8ottobre23
 

"Silenzio, il viaggio è compiuto"
Divini divani di divine parole
chissà, se un giorno,
ci si potrà mai perdonare
l'apatia e l'indifferenza
verso ciò che ci respira attorno.
Salutare senza senso
da eterni treni in fuga
che sbuffano per un senso della vita
che pulsa forni di melanconia:
questo siamo noi!
Sui binari della Storia
è scritto il presente,
alla prossima ed ultima fermata,
il Futuro.
Silenzio, il viaggio è compiuto.

7 ottobre 23
 

 

``"La piccola e tenera luce dell'amore"
La piccola e tenera luce dell'amore
mi accolse, esangue che barcollavo.
Presto mi accorsi del fuoco fatuo acceso
in un terreno seminato a dolore.
La lonza mi soggiogò nelle sue calde membra,
dalla sua palude la divina mano mi liberò.
Donare il proprio cuore è una fertile follia,
ma renderlo schiavo di una donna,
una sterile pazzia.```

1 ottobre 23
 

 

"'Per rinascere ancora"'
Nessuno che osservi
o nessuno che pensi
che il fiore di campo
o il papavero rosso,
così come la rosa
e il grande girasole:
un giorno dopo l'altro
si piegheranno al vento
e al sole bruceranno.
Non siamo condannati
al vivere o al morire:
no, nessuno mai lo è!
Ma a dare colore,
a donare un profumo
alla vita di ognuno,
perché il fiore appassito
sia frutto e poi seme
di una vita che passa
per rinascere ancora.

27 settembre 23
 

"Troppo umano"
Troppo umano,
così umano
da esser Dio.
E Infinito,
così infinito
da farsi Nulla.
Egli, Infinito,
farsi finito.
E Carne, e Sangue,
Vita e Passione,
Dolore e Morte.
Solitudine,
incredulità.
E ancora soffre,
per l'eternità.
Saperlo solo
mi rende umano
e, nel silenzio,
si fa Parola.
Egli, mio Dio:
si fa fratello,
non solo Padre.

26 settembre 23
 

 

"'Quanto durano le rose"'
Quanto durano le rose
dirti, amore, io non so
forse come le spose
belle quanto più si può.

Quanto dura un amore
sai, risposte non ne ho
forse quanto il dolore
dell'autunno che vedrò.

Un bacio è primavera
dura un soffio questa età
scende presto la sera
e di rughe ferirà.

Ma non basta una vita
per capirne il senso, sai
forse quando è finita
l'amor mio capirai.

24 settembre 23
 

 

"l'ignobile Alleanza"
Mestizia postcoitale
l'umana specie assale
mai sazia d'ingoiare
per sete di potere

La sigaretta accesa
la cenere sospesa
maschera sempre in posa
di sangue altrui rappresa

Allegra sofferenza
blandita indifferenza
a Gaza or triste or ganza
l'ignobile Alleanza

16 ottobre 23

 

"Shemā Israel"

Lucido il sogno

che in Te mi accolse:

un vento d'oriente soffiò

su un  prato di papaveri rossi.

Le mie parole un canto

alle carezze delle palme danzanti.

Pace! Gioii e piansi.

Al risveglio, il Samün mi piegò

il Khamsin tutto ingoiò

con la speranza.

Shemā Israel:

oggi è notte, fumo e sangue,

urla e pianti.

E fatta notte, sarà giorno:

ogni  spada, un rastrello.

Un giardino di fratelli.

12 ottobre 23

Ben Tartamo
 

شيما إسرائيل

shima 'iisrayiyl

واضح الحلم

wadih alhulm

الذي رحب بي فيك:

aladhi rahab bi fik:

هبت ريح شرقية

habat rih sharqiatan

على مرج الخشخاش الأحمر.

ealaa marj alkhashkhash al'ahmaru.

كلماتي اغنية

kalimati aghnia

إلى مداعبات النخيل المتراقصة.

'iilaa mudaeabat alnakhil almutaraqisati.

سلام! فرحت وبكيت.

salamu! fariht wabakit.

عندما استيقظت، ثنيني السامون

eindama aistayqaztu, thanayni alsaamwn

ابتلع الخمسين كل شيء

abtalae alkhamsin kula shay'

بالأمل.

bial'amli.

شيما إسرائيل:

shima 'iisrayiyl:

اليوم ليل ودخان ودم

alyawm layl wadukhan wadam

يصرخ ويبكي.

yasrukh wayabki.

وبعد الليل يأتي نهار:

wabaed allayl yati naharu:

كل سيف أشعل النار.

kulu sayf 'asheal alnaari.

حديقة الاخوة .

hadiqat alakhua .

 

12 أكتوبر 23

بن تارتامو

12 'uktubar 23

bin tartamu

 

 

"Luna e Stelle"
Solitario, cupo e stanco
mi raccolsi dentro di me:
pallido fiore di campo,
tra i petali, mille perché.

Era tornata la luna
solitaria, tra le stelle.
Mi bagnò di calda bruma
e baciò la mia pelle.

Tenera, poi mi sorrise
e, con dolcezza, mi parlò:
Chi al mondo amò e, si spese,
solingo e povero restò.

Questo, è il tuo destino,
che nessuno può cambiare.
Resta te stesso e, nessuno,
ti potrà mai eguagliare.

Tu, non sai cos'è l'odiare
e, d'amor, si può morire.
Ama, che sai solo Amare:
Luna e Stelle, il tuo gioire.

21 settembre 23
 

 

"Vattínnə và!"
Vattínnə và, vattínnə và:
ci nen gə sté kiú u sœlə
dimmə, dimmə cé chèmb'a fà?!
Vœlə, u penzìərə vœlə
e nen m'allàssə kiú chembà
ca, m'abbràuscə kiú du sœlə,
com'a cenərə ca vœlə,
struttə, mə fàscə addəvəndà!
Tu, tu ïrə sœlə e ciələ,
addœrə də prəmeværə.
Tu, tu ïrə gaggènə o mülə,
vülə o ciələ də la særə,
emmörə, pascə e libertà.
Chèndə, pənzenn'a d'aiərə
u cörə mé ca, də chembà,
nen nə völə kiú a sapé
e sə nə vè kiènə kiènə
e tu sölə sé u pərcé.
Chèndə, l'emmörə e la pænə
ca, schərdà nen pózzə e nen zé!

-traduzione dal molfettese-

"Va' via!"
Va' via, va' via:
se non c'è più il sole
dimmi, dimmi che senso ha?!
Vola, il pensiero vola
e non mi lascia più vivere
che, mi brucia più del sole
- come cenere che vola -
consunto, mi riduce!
Tu, tu sei stata sole e cielo,
profumo di primavera.
Tu, tu sei stata gabbiano al molo,
volo nel cielo della sera,
amore, pace e libertà.
Canta, pensando a ieri
il mio cuore che, di vivere,
non vuole più saperne
e, muore pian piano,
e tu sola sai il perché.
Canta, l'amore e la pena
che, dimenticare non posso né sai!

19 settembre 23
 

 

"Məlféttə e mé"
(canzone)

rit:
Nu səndəmèndə nùvə
dó, p' l'àriə, sə nə vè,
pərcé nen vìnə e prùvə
Məlféttə e nostə ce d'è!

O pùrtə l'acquə abballə
d'argìndə, d'œrə e sætə,
essə cu sciarabballə
la làunə senz'e mætə,
r' núvələ p' sciàllə!

Chèndə p' tèrr'e cìlə
nu córə də gaggènə:
E mó fərnèscə aprilə
a mèscə dé le mènə...
cəràsə a chil'a chilə!

E chèndə la chenzœnə
u scugghjə nemməràtə,
u mèrə, dolcə, sœnə
a ognē vàsə arrəbbàtə...
e llàvə ognē pænə!

Məlféttə, Məlféttə e mé
ajə, səspàirə e chièngə,
nisciàunə sap'u pərcé:
è ll'àri'a tò ca mènghə...
ca mènghə, me mènghə assé!

-traduzione dal molfettese-

"Molfetta mia"
Un sentimento nuovo
qui, per l'aria se ne va,
perché non vieni e provi
la nostra Molfetta cos'è!

Nel porto l'acqua danza
di argento, oro e seta,
esce con il carretto
la luna senza meta,
le nuvole per scialle!

Canta per terra e cielo
un coro di gabbiani:
E ora finisce aprile
e a maggio darà la mano...
ciliege in quantità!

E canta la sua canzone
lo scoglio innamorato,
il mare, dolce, suona
ad ogni bacio rubato...
e cancella ogni pena!

Molfetta, Molfetta mia
io, sospiro e piango,
nessuno conosce il perché:
è la tua aria che mi manca...
mi manca, mi manca tanto!

16 settembre 23
 

 

 

"Se passassi qui, la notte"
E l'umore della Notte
bevvi per dimenticare:
mi sorpresero i ricordi
in un sogno di Infinito.

E spenta ormai era la luna
- mare di solitudine -
le stelle mi sorrisero
in un Alba d'oro e argento.

Era nato un nuovo amore
da quel nostro folle addio:
un Amore sconosciuto
che mi intinse d'eternità.

Se passassi qui, la notte,
sappi che ogni sole è spento,
ogni ferita guarita,
ma nell'anima resterai.

14 settembre 23
 

 

"Ritornare"
La mia,
è la tristezza
per un paradiso perduto
nel mio esser stato bambino
e fanciullo spensierato.
Se sorrido,
è il sorriso stanco
di un girasole a capo chino.
Se piango,
è il pianto dolce di una rosa
al vento pigro della sera.
Mio Sole
di Giustizia e Verità,
ferisci, ti prego,
questo mio vecchio cuore:
che il mio canto
sia come il vagito
alla vita che fiorisce.
Il mio sorriso,
satollo tra i seni
della Madre.

12 settembre 23
 

 

'''Poesia e Vita"'
Non sono io un chiodo piantato nel muro
sì, quel colabrodo che si finge un duro.
Eppure quel chiodo, lo infilo sicuro,
qui al centro del cuore ove non fa più male.

Non provo dolore più grande e usuale
per ciò che incolore mi suona banale.
Il restare per ore come fa un fanale,
il dormir d'allocchi che fuori si muore.

Perché è da sciocchi non sentir dolore,
piombar in abbiocchi da senza pudore,
il chiudere gli occhi, chiudendo anche il cuore,
a chi mi è fratello, qui o al di là del muro.

Vivere è bello se il cammino curo,
senza più ombrello, ma certo e sicuro
come agile uccello col becco più duro
che affronta la vita provando a volare.

Perché è finita se lascio inchiodare
le ali della vita senza più sognare.
Usando le dita provando a lottare:
Poesia e Vita, cambiare è amare!

10 settembre 23
 

 

"Ajə, ci fossə..."
Ajə, ci fossə u viəndə,
tə pərtessə ne rœsə
chəssì capisc'e siəndə
ca l'emœrə av'u lœsə
ci t'accarèzz'e pongə!
 
Ajə, ci fossə u mèrə,
com'a r dd'ugghjə ca onge
t'arrəvəgghjessə indérə
e pó, scæsə le nóttə,
t'assapressə, cràutə o cóttə!
 
Ajə, ci fossə u sœlə,
tə scaldessə də vàsə,
də carezzə e parœlə
dolcə dolcə e ardərœsə
comə sò tend'a pizzəch'e!
 
Ajə, ci fossə nu chénə,
t'alləcchess'e múzzəchə,
pərcé nen diənə pænə,
sì, də cússə cœrə me
ca tə vœlə nú bbænə!
 
Ajə, ci fossə nu rre,
tə facessə reggïnə
pə stá sembə kə te.
E tə déssə pó 'nzïnə
tuttə l'œr e r'argində
e la sætə kiù fïnə!
 
Ajə, ci tu nen siəndə
e la 'nghjummetə vu fà,
nen də venghə kiú drætə
ca, nen gə penz'a merdà,
ci s'addœrə e pó fætə
sì, də tend'a 'nfemətà!

5 settembre 23
Benedetto Tartamo

_traduzione dal molfettese_

"Io, se fossi..."
Io, se fossi il vento,
ti porterei una rosa
così capiresti e sentiresti
che l'amore ha colpa
se ti accarezza e ferisce!

Io, se fossi il mare,
come l'olio, che unge,
ti spalmerei tutta
e poi, fatta notte,
ti gusterei cruda o cotta!

Io, se fossi il sole,
ti scalderei di baci,
di carezze e parole
dolcissime e ardite
come sono tanti pizzicotti!

Io, se fossi un cane,
ti leccherei a morsi,
perché non provi pena,
sì, di questo mio cuore
che ti vuole un bene!

Io, se fossi un re,
ti farei mia regina
per star sempre con te.
E ti riempirei
di tutto l'oro e l'argento
e la seta più preziosa!

Io, se non mi ascolti
e vuoi far la sorda,
non ti verrò più dietro
che, non ci penso a sposare,
chi si improfuma e poi puzza
di tanta infamità!
 

 

"Leggera leggera"
Leggera leggera
qui cade la foglia
che voglia o non voglia
sarà a primavera.

Legata al suo ramo
carezze del vento
che dolce e attento
le canta il suo t'amo!

E tornerà il fiore
fra i rami il sorriso
del sole deciso
sul frutto d'amore.

Mi lascerò andare
io foglia leggera
che rinasce a sera
nei sogni a cullare.

4settembre23
 

 

"la Vita vera"
Se io fossi luce
sarei la Notte,
se fossi rumore
ne sarei il Silenzio.
Se io fossi partenza
sarei l'Attesa,
se fossi Vita
ne sarei il Passaggio.

Nella Tua Luce
io vivo la Notte,
nel mio rumore
il Tuo Silenzio.
Nell'attesa di Te
ogni mio partire,
nel morire a me stesso
la Vita vera.

29 agosto 23
 

 

"E ancora canto"
Tu con l'ombrello
ed io senza,
mano nella mano
in una giornata
di pioggia bambina.
Sorrido ai tuoi sguardi
di nuvola passeggera
mentre bevo i tuoi pensieri.
Il sole, le stelle,
non passeranno:
raccolte nei tuoi occhi
resteranno.
Racchiuso
nella tua mano
è il tuo giogo materno:
mi accompagnerà
lungo il viale della vita.
E ancora canto.```

29 agosto 23
 

 

"impazzire di luna"
Vorrei macchiarti, macchiarti tutta
e colorarti di fiori e frutta
in una lotta in cui sfiancarti,
perché non parti più via da me.

Vorrei parlarti, parlarti tanto,
senza stancarti, come in un canto,
che dolce e lento, sappia ammaliarti
per poi amarti, sì tutta per me.

Ed incontrarti nei nostri sguardi
per poi scordarti, fattosi tardi,
in cui ti perdi per ritrovarti,
nel mio amarti che ha sete di te.

Lento sfiorire di cielo e mare
come il morire per poi tornare
nel tramontare che fa gioire.
Ed impazzire di luna per te.

27 agosto 23
 

 

"Racattare frammenti di cuore"
Racattare frammenti di cuore
per farne un mosaico d'altare
e lasciare lo spazio al vento,
perché ci possa passare il sole.
Lo spazio di un solo momento,
di schegge di magiche parole.
Il mio cuore, fragile vetro,
vuoto tetro di reso dolore,
grumo colore, esangue e rappreso,
in un lucido sogno tornerà.
E sarà carezza di polvere,
e di cenere l'abbraccio darà,
lava di ghiaccio nel nostro mare.
Statua di sale d'un ricordo pentito
come lo smarrito nostro amore.```

23 agosto 23
 

 

"E nel sole delle messi"
Mia lucida Follia,
Parola che è Poesia
dà il ritmo a questo cuore.

Morire, morir d'Amore
sia Senso alla Partita
gioco serio della Vita.

Perdersi per Ritrovarsi,
Sognare per Svegliarsi
e Viaggiare per Restare.

Il mondo intero Osservare
con lo Sguardo di un bambino,
col candore del mattino.

La propria Notte vivere,
perché si può Rinascere
solo morendo a sé stessi.

E nel sole delle messi
gioire, perché quel seme
fu il Tutto, fu la Speme.

22agosto23
 

 

"del mio smarrito amore"
Eppure, quante parole
io vedo nel silenzio,
io che, in un batter d'ali,
sento il ritmo del Creato.

Io che, nascosto al sole,
bevo miele dall'assenzio
e attendo che luce sali
dal buio cielo stellato.

E non c'è parola alcuna
che la Notte non mi detti
colmando questa ignoranza
con le carezze del vento.

Eppure, canto alla luna
senza broccati e merletti,
all'aperto di una stanza...
stonando io, chiuso e spento.

Trovatore di parole
per ricucire le attese
del mio smarrito amore
pentitosi, eppure desto.

E su queste stanche suole
tornerò in quel paese
liberando ogni dolore...
cuore e lacrime in un cesto.

19agosto23
 

 

"ciò che l'anima sente"
Raggomitolato
tra stracci di nuvole
il sole, in cielo sta.
È tutto un pastello
di ombre e colori
che tutto avvolge,
accarezza e cattura...
il mare sfugge
dall'aldiquà.
Confuso,
io resto a guardare
ciò che l'anima sente
libertà.

15agosto23
 

 

"C'è una cosa sola al mondo"
Dietro agli occhi di un bambino
io vorrei stare a guardare
i colori da vicino
che non so più ammirare.

Dietro agli occhi di un bambino
vorrei ancora ricordare
ciò che il fumo di un camino
mi faceva disegnare.

C'è una cosa sola al mondo
che rimane sempre uguale
è lo sguardo che, profondo,
mi rende così speciale.

C'è una cosa sola al mondo
che resta come son nato,
sono gli occhi con cui, infondo,
tutto il mondo ho sempre amato.

E se ridi che son strano
cerca di esserlo altrettanto,
anzi, dammi un po' la mano,
e resta ancora a me accanto.

E se ridi che son strano
strana sei, anche tu, bambina...
chiudi gli occhi, e poi lontano:
sogna... che è già mattina!

8agosto23
 

 

"Fiore nascosto"
La parola ad effetto, non cerco più,
perché timida e fiera, si nasconde,
in forme e suoni e odori che, solo Tu,
ancora disegni dalle tue sponde.

Ma ancora, con la mia fame e sete,
cieco barcollo e, d'ombre percepisco,
che Tu sei Parola, in libere mete,
di un folle Amore che ben non capisco.

E, il mio, è un fiore nascosto
che, di tenera e struggente bellezza,
alle ombre della notte lascia il posto
nell'attesa di un suono ch'è certezza.

È il bagliore fugace di un lampo
che riverbera il tremare di un tuono
e trasforma, la canizie di un campo,
di iridescenti perle che hanno un dono.

6agosto23
 

 

"Estate"
Felini miei fratelli
dai flebili lamenti
anch'io piango con voi
questo perduto amore.

La luna fa fardelli
dei cuori e delle menti
ci illude e culla, ma poi,
è mare di dolore.

Cicale malandrine
di cetre senza chiavi
ammutolite il canto
al cielo dell'estate.

L'amore non ha fine
né mura, né architravi
e, se muore in un pianto,
sorge in albe dorate.

04 agosto 2023
 

 

"la sua sommessa danza"
Tramontare di sguardi
dietro parole semplici
che pur appaiono
incomprensibili:
questo siamo noi,
ma nulla accade per caso.
Anche le stelle
lanciano messaggi:
milioni di anni per ascoltarli
senza capire il perché.
Tu, vuoi essere stella,
mentre io,
lucida pietra di mare:
pace e felicità
la sua mai stanca carezza,
onde di semplici
e chiare parole,
la sua sommessa danza.

23 luglio 23
 

"noi esuli Peter Pan"
E anche noi,
- farfalle della notte -
ci lasciammo abbagliare
dalle false lune
e dalle bugiarde stelle
di fumante cobalto.
Anche noi
- figli delle Muse -
ci lasciamo morire
come Ulisse o Don Chisciotte,
noi esuli Peter Pan.
Tornate alla Madre, voi semi,
che al vento
di una folle canicola,
lanciammo come dardi
al Tempo e alla Memoria.

18 luglio 23
 

"accarezza la notte"
Bugiarda, la luna,
che mi parlò d'amore
e poi col mare, si trastullò.

Sincero, il sole,
che andando a dormire
mi disse: domani, ti brucerò!

Ciarliero vento
che, di ricordi,
mi soffi sul viso:
accarezza la notte
che risposte non ha.

17 luglio 23
 

 

"E tutto, rifiorirà."
Ciò che ora
tra le mani stringiamo,
domani non avremo più
e mai più riavremo.

Verrà il vento
e sarà polvere
e terra e fango,
poi nulla più.

Così quel bacio
che tra le labbra serri
senza dire una parola,
mai più sarà.

Lascia che sia
sospiro e sogno,
battito e sangue
e tutto, rifiorirà.

10 luglio 23
 

 

"Bambino"
- Io non credo che Dio abbia la barba!
lo dissi, così sicuro, al mio papà,
che lui mi rispose : la cosa mi garba,
sai, che io penso a un bimbo dall'eternità?!

La saggezza d'un bambino, non sorprese
un padre, che bimbo era sempre restato,
gioendo del poco e pagando le spese
in un mondo che vecchio, c'era già nato.

E ancora adesso ripenso a mio padre
- ora che anch'io canuto lo sono -,
e di scelte sbagliate e di mille strade
ne ho sentito i sassi, le spine, il perdono.

E chiudendo gli occhi, lo vedo giocare
con quel Bambino che io ho sempre sognato
e che la vita mi ha insegnato ad amare,
perché quel bimbo, sai, non è mai cambiato.

7 luglio 23
 

 

"Oasi di Parola"
Dove trovare il suono,
il ritmo giusto
a quelle parole-non parole
che nascondono il sentire?
Perché un uomo
dev'esser solo
per avere il Dono
di questo infinito cercare?
Eppure tangibile è
l'ebbrezza dei voli
come la Notte
che tutto, sempre pervade.
D'infinite, lontane stelle
senza nome,
è fatto il mio sguardo.
Ora lucido,
poi deluso e smarrito.
Ma mai si quieta
e, in questo deserto
di sete, sole e miraggi,
si nutre di ciò che fu
- e pur sempre sarà -,
Oasi di Parola.

6 luglio 23
 

"E non lasciate più parlare i poeti"
E non lasciate più parlare i poeti
che, con le loro così aguzze piume
intingono, sornioni, di inquietudini,
le vostre coscienze tanto delicate!
No, non lasciate piu parlare i poeti!

Loro, sanno innaffiare, da esegeti,
sempre di sogni le sabbie d'ogni fiume:
odiano la pace delle abitudini,
dribblano agili le vostre barricate!
Sì, fate tacere per sempre i poeti!

Sono bambini viziati e dispettosi
che, con leve d"assiomi, alzano macigni
d'ogni polveroso e ammuffito passato.
Oh! loro amano volare col futuro:
se ne fregano di chi ha le vertigini!

Si nutron d'utopie e son permalosi
con quegli idioti dai volti sempre arcigni
che amano le ombre, e il buio agognato.
Che fare, son poeti dal grugno duro:
esiliateli nelle solitudini!

6 luglio 23
 

 

"E vorrei sapere"
E vorrei sapere cos'è
sì, cos'è la Felicità?
Se ha un colore, un sapore
e se ha pure un suono, qual è?

E vorrei sapere dov'è
sì, dov'è la Felicità?
Se ha una casa e un paese,
se parla una lingua, qual è?

E vorrei sapere com'è
sì, com'è la Felicità?
Se ha un cuore e se ha un volto
e se non piange mai, perché?

E provo a chiederlo al cielo
e mi risponde di azzurro,
poi provo a chiederlo al mare
e mi risponde di sale.

E provo a chiederlo al vento
e mi risponde d'argento,
di rami e foglie danzanti
e di nuvole vaganti.

La sua casa è libertà
che paese e lingua non ha.
Batte nel cuore del mondo,
in ogni sguardo profondo.

È nel volo di un gabbiano
nella stretta di una mano.
Felicità sono anch'io:
se c'è Amore, c'è Dio.

1 luglio 23
 

 

"Come faccio a non amarti ?"
Come faccio a non amarti,
se non c'è nessuno al mondo
che, più del mondo sa darti,
come solo Tu sai fare?

Sei il mattino più giocondo
che si possa regalare,
anche quando tocco il fondo
sei lì, che non mi molli mai.

Come faccio a non amare
come amare Tu solo sai:
più profondo d'ogni mare
ed immenso più del cielo.

Tu sempre sei e sempre sarai,
vento dolce come velo,
rugiada che non sazia mai
tra le mani mi raccogli.

Vieni, accoglimi in un volo,
poi lasciami sugli scogli:
non resterò mai da solo
che col pianto mi salverai.

Il cuor mio sempre cogli
pure al buio lo troverai.
Di luce mi scaldi e sciogli...
mi ami, come solo Tu sai!

26 giugno 23
 

 

"Dalla mia finestra vedo"
Dalla mia finestra vedo
moto antiche, ancora sfrecciare,
con quella bella livrea blu
e lunghe bianche ali spiegate
come foulard al vento d'estate.
Col serbatoio sempre pieno
di lodi e di canti e preghiere
cercano anime da portare
per quel viaggio senza ritorno....
Angeli miei cari, qui, anch'io
vorrei volare, per tornare
a gridare al piccolo resto:
Su fate presto, non c'è tempo
per dormire o per sognare!
È tempo di uscire per strada
e con pattini e con bici blu
raccogliere il mondo in preghiera.
Come buffi bambini invecchiati
stando troppo tempo affacciati
alla finestra della vita.

22 giugno 23
 

«DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI»
Le nuvole sono come i pensieri
hanno in comune gli stessi colori
a volte candidi, altre grigi o neri.

Ma se si trasformassero in parole
sarebbe tutto un bel prato di fiori
dipinto dai più bei raggi del sole.

Ma per le note bisogna sudare
ci voglion esche con pezzi di cuori
e pazienza nel saperle pescare.

Ci ho provato in laghi, in fiumi e nei mari
ma eran pesche di pause e rumori
altro che suoni, solo stridii amari!

Perché le note che parlan d'amore
si trovan solo trai più bei colori
nel lago d'un cielo, nel mar d'un fiore.

Anche se, a volte, per farmi dispetto,
le trovo nel vento dai mille odori
o nascoste nei battiti del petto.

Su, ascolta: «DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI»
quest'è l'Arte che al Ciel par più si adori,
pur gli Angeli cantano in coro così!

16 giugno 23
 

 

"Pianto antico"
Teso
come un albero
in una tormenta
piango
le foglie che lasciai
rubare al vento.

Cielo
di brivido argento
lascia che i miei rami
rugiada
di fresca preghiera
bevi la mia terra.

sab 10 giugno 23
 


"io, più non so!"
Sul tetto della casa del mio ego
ci son troppe tegole a coprirlo.
Salirci non è facile, e prego,
affinché riesca al fin a compirlo
quest'atto di coraggio e umiltà.

Tante tegole, nomi Infiniti,
ma tutte pian piano, per carità,
vorrei divellere pur se ambìti
son i posti dove ognun d'essi sta:
iniziando, sì, dai pregiudizi!

E via! Li menerei di sotto,
ad uno ad uno, con quegli indizi
che li tengon legati: e che botto!
Nel cascare giù con quei giudizi
e quelle altezzose opinioni, che,,, bum!

E tonfete! E patatrac! Ah! Libertà
di far pulizia di tanti "Ego sum",
di rancori, di vendette e amenità,
di egoismi che fischiano e, patapum!
come razzi esploderli lì nel cielo!

Oh! Ci manca poco, e che gran fatica...
col rischio di piombare, per un pelo,
anch'io giù! Ma ora, che l'antica
sera, col vento attorno mi fa gelo:
il tetto divelto, or come coprirò?!

Verranno, ne son certo, pian pianino,
tutti i sogni che dal cuore uscirò,
quei pensieri giocondi da bambino
che mi resero strambo e ritroverò ...
e di cui vergognarmi, io, più non so!

1 giugno 23
 

"A volte"
A volte,
ci si serve anche dei servi
per recapitare un messaggio
a chi, fa il tiranno,
pensando che tutti siano servi.

A volte,
anche ai sognatori
capita di aver voglia di svegliarsi.
A volte,
da un incubo, altre dalla realtà.

A volte,
un gesto,
parla più di mille parole.
Ma così fan tutti,
maschera più, maschera meno.

Vile il potere,
vigliacco il silenzio.
Leone l'agnello
che cerca - belando -,
l'erba della verità
nel recinto della giustizia.

17 maggio 23
 

 

"Come una favola"
Sai l'amore spesso cresce nel silenzio,
perché con le parole non ci sa fare,
si ubriaca di tramonti come assenzio
dormendo con gli occhi aperti per sognare.

È come foglia alle carezze del vento
che, tremando, si riscalda con i baci
del sole che si accende in un tango lento,
ma lento lento lento nei casqué audaci.

E riposa nei sorrisi colorati,
poi si sveglia per accendere la luna:
abbracci di cieli e mari pastellati
come una favola in cerca di fortuna.

11 maggio 23
 

 

"Cos'è questa voce"
Cos'è questa voce
che mi parla
tra le pieghe del vento?
Come usignolo
nella coltre della notte
mi canta nell'anima.
Cos'è questa voce
che mi accarezza
e forte stringe
dicendo che solo m'ama?
Per la pace che dona
vorrei sempre,
come roccia silente,
starla ad ascoltare.
E capire,
senza mai dimenticare.
E provare
il volto a scoprire.
Oh morire,
morire d'amore!
Così, come un giorno,
- tutto a tutti -
per sempre ti donasti.
E come pioggia,
bagni semi di saggezza.
E come tuono,
ci vibri dentro
di Parola
e tremi,
come eco lontana.
Cos'è questa voce
antica ed eterna
come Padre?
Affettuosa e sincera
come di tutti
fratello?
Ti prego:
torna a nascere
e vagire,
nel cuore
di questa smarrita
Umanità.

10 maggio 23
 

 

"Il respiro della notte"
Sentire lacerare
il respiro della notte
dal pianto
di un gatto innamorato
per capire,
che di tutti è il soffrire.
Accarezzarlo,
per parlargli del mio dolore
mentre la luna va a dormire
e sentire che,
questa notte,
siamo in due a morire.
Così va il mondo
e solo una madre,
solo una madre
può capire.
Sola,
come pietra,
nel suo ventre accoglieva
nello strazio,
ciò che un giorno
sollevò al cielo
nella gioia.
Anche Tu, Padre,
eri distante
come ogni volta accade
- nel silenzio -,
quando la Notte arriva
- senza bussare -,
alle porte del freddo
nostro cuore.

3 maggio 23
 

 

"Non fu amore"
E mentre io, ancora,
cerco amore
e senza più illusioni,
tu ti illudi di quel sogno
che brucia e scalda,
ma l'anima consuma.
Non fu amore,
ma fatuo fuoco
che bruciò in fretta
ciò che restava
della nostra giovinezza.
Lo strazio della ferita,
il sale dell'indifferenza,
mi svegliò dal sogno
che in noi gustammo.
Bevendo alla stessa coppa
- fino all'ultima goccia -,
ciò che credetti miele,
ma scoprimmo veleno.

1 maggio 23
 

 

"Nell'immensità"
Tremare
al profumo del sereno
tra nuvole di fumo,
spirali d'arcobaleno.
Fluttuare
tra le note del silenzio
negli spazi siderali.
Disegnare
tra colori e luci
che si fondono danzanti,
quel che l'anima tace
in un turbine di emozioni.
Percepire,
nella mia mente,
oltre gli orizzonti,
oltre le dimensioni.
Forme sconosciute,
profumi mai avvertiti,
suoni di timpani e cetre,
violini e arpe celesti.
Viaggiare
nell'inconscio
- sempre più profondo -,
per riconoscere
in questa trance,
inebriante e visionaria,
la via per comunicare
con l'anima primordiale.
E sentirsi Nulla
nell'immensità
del Tutto.

24 aprile 23
 

A vous, P.C.M.
Je m'en fous
de votres clous
et de votre insolence.
Votre indifférence
fille de la violence.
Mon corps danse
et il ne pense
a votres ignorance.
Et voilà, le vent passe,
ma chère calebasse,
vide, faible et grasse.
Et balayer
votre poussière.
 


"Il figlio dell'uomo"
Cervelli all'ammasso e uomini in bombetta,
teste d'uovo in fuga, la scelta perfetta.
Il cielo grigio e l'oceano al muretto,
una mela al viso, tutti in doppiopetto.

Eppure, sei morto in croce, e abbandonato,
perché nessuno escluso, fosse salvato....
ma questa nostra amara terra, comprata,
come il Campo del vasaio, desolata.

Rivelazione, Redenzione, Salvezza,
ma per questa terra, nessuna certezza.
"Fuggire", è il verbo, per la terra promessa:
qui è deserto, di Requiem, una messa.

19 aprile 23
 

 

"Parola mia stupisci"
Gemere di neve
nelle pieghe più nascoste
e portare lieve
tra montagne e dolci coste
- come un aquilone -,
una nuvola a passeggio.

Amara illusione
di una rosa a fine maggio
di poter restare
a mostrar la sua bellezza
e dimenticare
ciò che ruba giovinezza.

Scrivere di un sogno
nella quarta dimensione,
perché c'è bisogno
di uno sguardo di eccezione,
un cubismo orfico,
una danza di Dervisci.

Di metafisico,
parola mia stupisci,
di Luce e di Sale
illumina e da' sapore,
perché ciò che vale
è donare dal dolore.

17 aprile 23
 

 

"Il mio tenero incanto"
Il mio tenero incanto
di infinita meraviglia
in questo stellato canto
di mistero mi aggroviglia.

Una conchiglia mi parla
e mi sorride d'argento
con l'orizzonte che ciarla
col mio sguardo nel vento.

E vorrei chiederti tanto,
come quando ero bambino:
le mani e gli occhi al tuo manto
per sentirti a me vicino.

E non aver più parole
- il cuore gonfio di gioia -
Tu mio Mare, Tu mio Sole,
trasformi in Pace la noia.

E dai colore a ogni cosa:
Tu Amore, Tu Follia!
Cuor mio a forma di rosa:
batti solo Poesia!

10 aprile 23
 

 

"Risposte"
A cosa serve mai la poesia
se le stelle ci brillano nel cielo?
A cosa servono poi le parole
se dicono tanto di più gli sguardi?
E la pioggia che, cadendo, ci canta
che presto, dal mare tornerà al cielo.
E il vento che accarezza le foglie
per non farle cadere a primavera
se, l'autunno, giù le vedrà danzare.
A cosa servono tutti quei baci
se ogni respiro ne vorrà ancora
e ogni abbraccio e così ogni carezza...
se presto dovremo noi dirci addio?
Risposte non hai, chiuse nel tuo seno,
così, come la vita, ci nasconde
il mistero, che si dischiude a sera.
Risposte non ho, se non nel sogno,
che ci accende le notti di speranza.

4 aprile 23
 


"Smuovo gli stagni all'acqua che tace"
Baciami ancora, pagina bianca
adesso è l'ora che il cielo spranga
e in questa lanca, pallida e stanca,
la luna allunga ciò che canterà.

Un acquerello in me scioglierà
e sul più bello, con abilità:
segni traccerà, note donerà
e, a sazietà, con me danzerà.

Son verticale che spicca il volo
come cicale, che sogno e sfioro,
ma sempre solo, fragile piolo
che al Ciel che adoro, si orizzonterà.

E dicon di me che son poeta
ma chiedo, perché ancor si sieda
la Musa, lieta di stelle e seta,
dolce mia guida che mi rapirà.

Io so soltanto che son ribelle,
con ogni canto allerto antenne
di quelle stelle, tronfie sorelle,
Poter che indenne mai mi lascerà.

Son solitario, senza seguaci,
ma sul binario, di treni adagi,
folli e audaci e menti sagaci
cani randagi, Storia morderà.

Smuovo gli stagni all'acqua che tace,
perché guadagni su ogni croce
la chiara foce che, dolce induce,
Popolo duce verso libertà.

1 aprile 2023
 

 

"Se i pensieri"
Camminare
a piedi nudi nella notte
come un gatto
a caccia di pensieri,
per accorgersi
che è già l'alba
e sei solo
sulla riva di un fiume.
E provare
a raccogliere
quelli più neri
per lanciarli lontano
in una bottiglia di champagne.
E scoprire
tutto un mondo
in ascolto
dei tuoi stessi pensieri,
raccolti sulla sabbia
come conchiglie
da collezionare coi ricordi.
Non accorgersi
che pur camminando soli
soli, non lo si è mai,
per i vicoli delle solitudini.
Perché ogni tristezza
non viaggia mai da sola
e si fa compagnia
con la mia, con la tua,
con quella di un mondo
che, nello spazio
di un nanosecondo
più non c'è...
più non c'è...
Se i pensieri
fossero parole,
chissà che suono
scriverebbero
sul pentagramma
di una vita.
Se i pensieri
fossero nuvole
diverrebbero cieli sereni
dopo un temporale
acceso
sui titoli di coda
di un film.

20 marzo 23
 

"Ultime rime"
Poeta, cosa cerchi nei Tramonti?
Ricordi che hai lasciato per la strada,
gli amori che non ti hanno fatto sconti,
parole dal clangore di una spada?

Poeta, cosa cerchi dalla Vita?
Occhi grandi e sinceri o una carezza,
forse un senso a quest'impari partita
che tira calci a una palla di pezza?

Poeta, cosa cerchi dalla Morte?
Un mare immenso di abbracci e quiete,
la gloria di note su righe storte
scritte, colmando l'infinita sete?

Poeta, non basteranno tramonti
né un'intera vita di picchiate
e risalite in mari di racconti
se le tue ali non le hai mai spiegate.

Poeta, lascia quelle piume ai venti
come semi liberi, a disegnare,
le danze degli amori e dei tormenti,
e la rabbia che ti ha fatto sognare.

25 marzo 23
 

 

"Come Orlando"
E l'equin leggero cerco ancora,
il Rabicano, qui, in questa valle,
per scoprire poi, che le lacrime,
non son le sole ad esser sparite.

E i Sentimenti, che l'Alba indora,
con le Emozioni di questa calle,
scomparse anch'esse con le anime.
E chiedersi, perché, son sfiorite.

E di quanti Cavalieri, io dovrei,
cercare senno e virtù perduta,
se il fido Ippocrifo è fuggito
per cercare l'isola balena.

Morgana, ci sei? Scovarti vorrei,
con Alcina e Logistilla or muta
ché, come Astolfo, anch'io son finito.
E, nessuno ascolta la mia pena!

Vecchio Giovanni, l'Apocalisse
è ormai vicina e, sulla Luna,
nessuno vuol star con me a cercare
le ampolle giuste da riportare.

Aiutami, non sono mica Ulisse
e non credo nella dea Fortuna!
Se con l'Elmo continuo a sperare,
la Corazza lasciami indossare.

E di un Resto farò esercito
per fare di tutto pulizia,
di pagani col rosario in mano
farò cibo pel Galigorante.

E della romana, con impeto,
mi lancerò al suo scranno d'Arpìa,
ogni sodale mozzerò sano
e servo sciocco e pezzente orante.

Oh Italia, di virtù perdute,
su svegliati dal lungo torpore,
combatti il tiranno usurpatore
nell'attesa di Re Carlomagno.

E su quel colle di prostitute
non ci sarà più alcun protettore
con vesti di nobile signore,
false, come è ogni suo compagno

Con la durlindana, per la Fede,
ritroverò la Scienza perduta:
saranno le mie parole alate
a portarmi lassù, sulla Luna!

Non tacerò più, per chiunque crede
o per chi lo Spirito rifiuta.
Lotterò, fin che saran tornate,
senni e virtù, ad una ad una!

23 marzo 23
 

 

"Cos'è un bacio"
Cos'è un bacio, te lo sei chiesta mai?
Eppure è semplice, e tu non lo sai!
È la tua bocca che si unisce alla mia,
è la mia bocca che si unisce alla tua.

Cos'è un bacio, chissà se lo capirai,
un giorno, spero, che tu lo scoprirai.
È il tuo respiro che respira in me,
è il mio respiro che respira in te.

Cos'è un bacio ora lo conoscerai
se qui, più stretta a me, tu ti stringerai.
È l'anima tua che fonde con la mia,
è l'anima mia che fonde con la tua.

Cos'è un bacio, perché non mi stanco mai?
E nemmeno tu, ora, ti stancherai!
Son ciliege che ne chiedi sempre più...
e, la mia ciliegia, quella sei tu!

23 marzo 23
 

 

"E in un momento"
E io mi scopro
- giorno per giorno -
cieco e veggente,
come parole
scritte nell'ombra
per fare luce
al gran Mistero.
Come la vita
che ha in sé la morte,
come la luce
che assorbe il buio.
E ti incontrerò,
unico Padre
e, in quella Notte,
vedrò il Giorno
fermando il Tempo.
E in un momento,
sarà Eternità...

21 marzo 23
 

 

"La Caduta"
Navigare tra Sogni e Idee,
perché il Tramonto dell'Ignoranza
partorisca l'Alba della Conoscenza.
Difendere ogni Fiore appena nato,
perché la Primavera
non tardi ad arrivare.
E chiedere al Silenzio
la sua Parola,
perché l'Immensità torni a creare
quel mondo che, l'Amore,
sognò dall'Idea.
E poi:
Pensieri, come farfalle
Parole, come fiori.
E onde su onde,
come Abbracci che,
solo la Notte, accenda
in Lune di canti
di Lodi e Preghiera.
Essere Fratelli
di uno stesso Padre,
Figli
di una stessa Madre,
in un girotondo
che non conosca
il suono algido
di spade contro spade.
Non più disegni
negli azzurri cieli,
fumi e nebbie senza colori.
E mai più,
mai più ancora e, ancora,
sia fertile il ventre
della Caduta.
E si torni a scrivere
la sua parola Fine.

21 marzo 23
 

"Ogni cosa porta con sé"
Ogni cosa porta con sé
un messaggio che, parola,
ha il suono di mille perché.

Ogni nuvola che vola
tra raggi di sole o luna,
la foglia che resta sola.

Come te, non c'è nessuna,
che sa fare dei silenzi
la parola più opportuna.

Nei sorrisi lo sentenzi
come fa sabbia col mare:
amore accogli e potenzi.

Senza me non sai restare,
mi sai dissetare e bere:
così dolce è l'amare!

Non sapendo possedere
ogni cosa ha la risposta
che presto potrà sapere.

Così il vento senza sosta
che accarezza e fa godere
dei profumi valle e costa.

Che ogni bene è nel Sapere
che onoriamo Conoscenza
dalle albe che si fan sere.

Così come, l'Ignoranza,
è del male l'ombre nere
che solo in sé fan baldanza.

Così inverni e primavere,
pur la Morte con la Vita
tu le senti più sincere.

Ogni parola è infinita
perché in essa puoi vedere
il buon Dio che ci invita.

19 marzo 23
 

"Soltanto Lei"
Cadere,
dolce cadere,
dove il giorno va a finire.
Fuggire,
senza fuggire,
dove la notte sa gioire.
Capire,
dolce capire,
dove il sogno va a finire.
Svegliarsi
senza destarsi,
dove la poesia va ad iniziare.
E cadere
e rialzarsi,
dormire per gustarsi
ciò che della vita sognasti.
E vivere,
vivere soltanto,
di ciò che Lei sa donare.
Soltanto Lei, da amare:
Poesia...

18 marzo 23
 

"Sul trono della Menzogna"
Cercare,
tra misteriche allegorie
e simboli occulti,
la morale spicciola
delle pantagrueliche agapi,
perché lo spirito di vino
emuli quello divino.
E chiedersi, da sobri,
dov'è Dio, dove il Prossimo,
forse nascosto
nei cunicoli del ventre
del proprio essere.
Soggiogare le passioni
nei dizionari
per conoscere se stessi,
nascondendo le maschere
di volti che, il potere,
ha reso attori
di tragicomiche commedie.
Illudersi maestri
e confondere profani
nel professare una sapienza
da otri molli e gonfi di vento.
E stanchi e assetati capire,
tra le colonne di una vita,
che l'unica verità
è nel Caos delle proprie menti
piuttosto che nell'Ordine
di un grande architetto
che ritieni Dio,
ma è solo la farsa di un maestro.
Perché,
se l'Obbedienza è una virtù,
quella bendata,
è cibo del potere cieco
assisosi sul trono della Menzogna.

16 marzo 23
 

 

"In un Regno di liberi"
Aprire
le rugginose scatole cinesi
di incartapecoriti
anfitrioni e soloni,
con i sottili apriscatole
dei sorrisi giullari:
per capire il niente
e il suo mefistofelico potere.
Scoprire bendati
le scorciatoie della Conoscenza,
per veder sfiorire
la rigogliosa pianta
chiamata Speranza,
con abbondanti acquitrini
di virtù imbalsamate.
Lasciare,
a pneumatici falchi
l'illusione di sentirsi
inquilini dei cieli,
per restar se stessi, solinghi,
ma pur aquile vibranti.
Ascoltare e non parlare
per capire e, non dimenticare,
quanto è più fertile il servire,
che il comandare.
E restar ultimi
per accedere liberi
là, dove non c'è spazio,
per chi vive da primi.
Così va il mondo e i suoi satelliti,
illusi pianeti siderali,
papaveri e girasoli
di serre prigioni.
Non per noi,
sudditi fiori di campo,
meteore e stelle danzanti
di un Logos d'amore
in un Regno di liberi.

15 marzo 23
 


"Come un albero d'inverno"
E quanta neve siamo oggi
che si poggia e poi si annulla
negli abbracci di una strada.
Apparenti fiocchi informi
agli sguardi che, ignoranti,
non catturano i cristalli
e l'incanto che in essi c'è.

Siamo parole nel vento,
suono lieve che si perde
in un grido che è lamento.
Sussurro che non si spegne,
scioglie al cielo una preghiera
come un albero d'inverno
e, il sogno che palpita in sé.

14 marzo 23
 

 

"Quelle risposte che non ho"
Lasciatemi qui
tra le mie ali di carta
in questo tempio di sogni,
in questo fiume
affluente di pensieri,
finché al mare arriverò.
Mar di parole
che, di favole bagnerò.

E sarà così
che vedrò tra Troia e Sparta
asciugati i rossi stagni
che il bianco lume
di notti, nei cieli neri,
sirtaki di pace danzò.
Finché il sole,
sbadigliando, non si svegliò.

E se incontrassi
il vecchio e cieco potere
una domanda gli farò:
se lui, come me,
una mamma e un papà amò,
ma chissà per qual dolore
li dimenticò...
E la risposta non avrò.

Se rinascessi,
nel silenzio del sapere,
ancora, mi addormenterò.
Di mille perché
sempre, io lo tempesterò,
senza lasciare all'amore
che, ancora non so...
quelle risposte che non ho.

12 marzo 23
 

"Desideri da salvare!"
Sono infiniti mantelli
in fila come battelli
e cuori più leggeri
per spiccare voli veri.
Se fiducia e semplicità
voi verrete ad acquistare
nessuno ve li ruberà...
e saprete voi restare
come si era da bambini:
Desideri piccolini!

Solo allora il Re passerà
e tutti li accarezzerà
quei mantelli a primavera:
sarà sempre alba, anche a sera.
Questo Re senza castello
vestito solo di umiltà,
proprio allora, sul più bello,
ai vostri cuori chiederà
di poter al fin entrare:
Desideri da salvare!

E desiderare i Cieli
più azzurri e senza veli...
e desiderare Amore
senza più alcun dolore...
ed immaginare ancora
ciò ch'è bello da gustare.
Senza il tempo che ci indora,
libertà solo di amare...
un'Eterna giovinezza:
Desideri di Bellezza!

11 marzo 23
 

 

"Le trombe squilla"
Odiose gocce
di nero umore
di me berrete
ogni dolore.

Le vitree bocce
bruciate al sole
un dì vedrete
specchiar parole.

Sole, è tardi
alle tue grida,
chissà se pensi
che il ciel sorrida.

Ch'è negli sguardi
tutta la vita
e nei silenzi
di sabbia e dita.

È la coscienza
che ci ammaestra:
grazie Scintilla
che sei finestra.

E la Speranza
con la sua giostra,
le trombe squilla
di morte nostra.

10 marzo 23
 

"Davanti a te"
L'inesprimibile,
di soli gemiti,
è quel che m'accade
quando son da solo,
nudo, davanti a te.

Ché, così mi sento
in questa oscurità
di tremula luce
dov'è una croce
a dirci che sei Re.

Nessuna vergogna
e nessun timore
se non le parole
-sí, quelle parole-,
che io dirti vorrei.

Ma è nel silenzio
che ti fai Parola
e l'anima tutta
accarezzi e stringi
con la Tua presenza.

E ancora tacerò
se pur io t'amo
e di quest'amore
-sí, del nostro Amore-,
viver solo vorrei.

8 marzo 23
 

 

"Prigionieri"
Siamo prigionieri senza cella
e col sole
ci giochiamo a scacchi
e con la luna
all'amore.
Condannati senza processo
all'obbrobrioso supplizio
della solitudine e dell'inedia,
attendono, come tifosi,
la fine delle nostre partite.
E rodono in sé
-come cani idrofobi-
nel vederci in vita:
la nostra materna Musa
ci allatta e sostiene
di musica e parole.
Quelle parole che,
ogni santo giorno
ci condannano,
perché dire la verità
è un crimine e noi,
siamo pericolosi criminali.
Eppure, mentre ci condannate,
noi restiamo liberi,
perché così ci sentiamo,
perché così nascemmo:
è il nostro destino!
E le vediamo su di voi,
quelle invisibili catene:
ceppi arrugginiti
e museruole di un mondo,
palcoscenico di maschere.

6 marzo 23
 

 

"Viva viva all'Era nuova"
Quante cavie strette in fila
dietro impettiti pifferai
per l'uscita collettiva
dose d'aria autorizzata.

Ora l'aria è più pulita
e lo sarà sempre di più,
perché a muover tutto sarà
sua signora Elettricità.

Al ritorno pasta ai grilli
con birra all'acqua pesante:
poco alcool, perché si deve
tornar presto a lavorare.

Che la figlia di Agenore,
la principessa di Tiro
e gran regina di Creta
ci dona pane e libertà.

A che serve la famiglia
e questa ingiusta proprietà?
Siamo infondo noi fratelli
di un modello che è realtà.

Morte ai russi comunisti
viva viva all'Era nuova
senza chiese e religioni
e né patria e umanità.

Viva il Governo mondiale,
la Banca unica mondiale
con l'esercito mondiale:
guerra e pace, ma mondiale....

4 marzo 23
 

 

"Il mistero delle stelle''
Il mistero delle stelle,
sulla pelle, così vero,
ci sorprese all'improvviso.
Il tuo viso si distese
sui respiri miei leggeri
mentre eri solo sospiri.
E ti accarezzai pian piano
sulla mano che ti baciai,
così che, il sogno leggero,
dolce e nero, ci prese in se.
Ero notte e tu la luna
e nessuna, nelle rotte
della vita, lì, mi portò.
E, se ho un'anima infinita,
è la tua, che qui in me restò.

28 febbraio 23
 

 

"E ci dissero"
E ci dissero che,
la poesia fosse una pipa,
ma io, da un bel po',
avrei smesso di fumare...

E poi tutti, a giurare,
che la poesia è donna,
ed io, continuo ad amare,
ma da esse, a fuggire.

Forse è tutto un gioco
di immagini e parole,
così com'è la vita.
E a me, sai, piace tanto giocare.

Scusami, però Signore,
se a volte sono stanco
e vorrei soltanto,
sì, solo con Te, sognare.

28 febbraio 23
 

"Scodinzolo felice"
E sotto la tavola
imbandita del Cielo
scodinzolo felice
per le poche briciole
che le stelle pietose
mi lasciano cadere.

E riprovo a cantare
che, le sole parole,
forse non bastano più
a smuovere montagne
che mi appaiono isole
nell'oceano dei perché.

Ma so, sì che io lo so,
che se bimbo resterò
-come già folle sono-,
una chance in più avrò
per l'invito che farai
l'Alba nuova che verrai.

domenica 26 febbraio 23
 

 

"Nubi stanche"
Nubi stanche, al semaforo
del casello della vita,
le nostre anime pagano
un pedaggio di dolori.

Non è facile esser coro
in una gara in salita,
dove solo si fermano
solitari, i nostri cuori.

In attesa, rilassato,
sul comò di poesia,
parole che tu non scordi,
anche se ami fare il duro.

E se tutti noi, il passato,
riposto in cristalleria
tenessimo coi ricordi,
resterebbe poi il futuro.

26 febbraio 23
 


"Atona voce"
Ali di sedie e treni di banchi
nell'azzurra carta da parati
di cementata polvere e muffe.

File di penne su fogli stanchi,
strabici cannocchiali svitati
in attesa di prossime truffe.

Qualcuno dipinge su tele altrui
per dar colore a nuove parole
mentre una banda suona a singhiozzi.

E c'è chi sogna, in questi giorni bui,
lune nuove ed un farcito sole
danzante nel più profondo pozzo.

Non tremo ai silenzi di ombre a croce,
ma al rombo e all'urlo di rosso e nero
di ventri osceni e avvizzite rose.

E muoio al giorno di atona voce,
che copre il canto, più caldo e vero,
di questa pace in piccole cose.

25 febbraio 23
 

"Quattro passi tra le nuvole"
Quattro passi tra le nuvole
per capir cosa non va quaggiù,
forse è colpa delle cupole
se il sole non ce la fa più.

Troppe luci sotto i moggi,
tanto sale via col vento,
un silenzio che fa spavento,
lo sguardo a ieri e non all'oggi.

Dov'è finito tanto amore,
forse ucciso sulla croce là,
in quel mare d'ogni dolore
dove il povero voce non ha.

E siamo agnelli in mezzo ai lupi
su una barca scossa dai venti
tra miracoli e fallimenti
vediam giorni sempre più cupi.

Ma avevi tutto già predetto
e lo abbiam dimenticato,
manda a noi il fuoco benedetto
e tutto vedrem rinnovato.

Quattro passi tra le nuvole
per capir cosa non va quaggiù,
ma nelle cose più piccole
troviam pace, troviam te Gesù.

5 febbraio 23
 

 

"E null'altro so fare"
No, io non odio e né tengo lontano
quel Volgo, che tu apostrofi profano.
Ad Aletto, Mégera e Tisifóne
non brucerò alcun oscuro montone,
lascerò solo i miei esuli pensieri
sciogliersi al vento come nembi neri.

Perché io amo - e null'altro so fare -,
che soffrire, e poi, all'alma altrui donare,
che briciole lievi, dal tenue suono,
vento che accarezza solo perdono.
Sì, lo sai, solo questo io so fare:
intingere nel petto per cantare.

17 febbraio 23
 

"Infinito"
Calda è la notte e di stelle sparsa
e mi perdo in essa e nei suoi sguardi.
Ne ascolto la voce fatta di vento
e mi inebrio dei suoi arsi profumi.
Eppur smarrito, nel dolce suo mistero,
sento bussare piano alla mia porta:
sei Tu, tenero e tenace Infinito.

16 febbraio 23
 

"Incredula preghiera"
Di' la tua preghiera, fratello,
-che sia la prima o l'ultima-,
raccogli in pace il tuo fardello.
Fanne sereno, dell'anima,
il tuo lucido testamento.

Non ho nulla da insegnarti,
cogli l'attimo, il momento,
perché, anche tu possa donarti
la speranza di un sentimento,
di un dubbio che ti scava dentro.

Su, come un bambino balbetta,
fa' del tuo cuore l'epicentro
di quella tempesta perfetta
che spazzi via il baricentro
dell'ego della tua ragione.

Le mie parole sono antiche:
tu, inventane nuove e buone,
affinché diventino amiche,
-come in una nuova canzone-,
speranza, logica e follia!

E, se poi parole il tuo canto
non avrà, avrai la poesia
dell'immensità e, col tuo pianto,
laverai questa ipocrisia
che ti rubò fede e incanto.

12 febbraio 23
 

 

"Timida mattina d'inverno"
Timida mattina d'inverno,
per scherno, di pallida brina,
tumida hai la bocca d'amore.

Passano le ore, ma di sole
parole sussurri all'attesa,
e tesa, le mostri il tuo cuore.

Spogliarti di neve vorresti,
ma resti a specchiarti, sí lieve,
che darti il nome di sogno, oso.

E si fa ombroso il cielo, e il mare
appare tremulo aspettare,
le gare, del gabbian giocoso.

Timida mattina d'inverno,
io scerno in te dolce puttina
sapida di un cuore di sera.

Quel cuore audace che si dona,
perdona, e ridona la vita
infinita, che è Primavera!

8 febbraio 23
 

 

"E so solo questo"
E di tanta indigestione di parole
non resta altro che un acido languore.
E ne ho fin troppo di perfida Albione
e di coccodè di allegre comari,
di lame sottili tra carezze amiche,
di solidarietà effervescenti
e di pingui carità evanescenti.
E so solo questo, e oramai null'altro,
che lo star soli è la miglior compagnia.
Dammi retta poeta da strapazzo
non sprecar perle per porci da cortile,
ma canta le tue rime al pigro vento
che accarezza ormai la polvere d'argento.
E di quel fuoco che ti brucia dentro
ringrazia Dio che ti fece bambino,
adulto saggio al suo primo vagito,
eterno fanciullo dietro i suoi aquiloni.

4 febbraio 23
 

"Timida fedele compagna"
Tu, timida fedele compagna
dei miei giorni uguali pellegrina,
perché mai, tra alpi e fiumi e campagna
con quella tua maschera assassina
a un passo da me sei a distanza?

Tu, che osservi e guardi me curiosa
per la strada o al chiuso di una stanza,
sempre a sinistra, come una rosa,
che di sole ne ha più che abbastanza.
Un giorno, però, tu mi abbaglierai!

E tutti, alla tua caccia fuggono:
ma quanti, più umili, tu troverai?
Stolti, dalla Vita non traggono
quei saggi consigli che sola dai
Tu, che di Essa appari sua nemica!

Perché vivere nel sordo rumor?
Perché avere come stolta amica
la luce cangiante di ogni color
se pace è il silenzio e l'ombra antica?
Perché fuggirti se vuoi abbracciare?

Invece viviam nell'impazienza
e giammai Ti vogliamo ascoltare.
Quanto bene alla nostra coscienza
e meschinità da liberare
se fossimo attenti a ogni tuo gesto.

Tu sola sei saggia consigliera!
Oh, se a ogni pur piccolo imprevisto
si ascoltasse la voce che, vera,
rammenta che ciò che abbiamo e visto
tutto, come nebbia, scomparirà!

Sì, nulla cosa conta né alcuna
gente, di Te mai si libererà,
di Te, che il filo nella tua cruna,
tieni saldo e giammai si spezzerà
finché, uno alla volta, avrai toccato!

Perché al mondo, Tu sei il Cacciatore
che annulla il tempo, tranne al peccato,
rendendo inutile ogni dolore
dei rimpianti, dubbi del passato...
c’è solo il tempo di decidere!

Non importa quale decisione,
nulla con cui perdere o vincere,
se poi perdessimo l'occasione,
con coraggio, di ben decidere
per Te, oh Morte, che ci fai vivere!

2 febbraio 23
 

"Il Domani!"
Tutto è un carambolare
di eburnei satelliti
di infidi infami abietti
del più turpe potere.

Ai nobili fidati
non s'addicono inchini
per inclinare i giorni
a effetti da clamore.

Strappate dai salici
le arpe dorate di eroi
e col canto svegliate
le morfeiche coscienze.

Così, dalle faretre,
con frecce di parole
abbatterete i marmi
di orride cariatidi.

E i santi danzeranno
coi naviganti attesi,
gli eroi sorgeranno.
Dei Poeti è il Domani!

31 gennaio 23
 

"Per ritrovarti"
Ehi! Felicità, Felicità bambina
che alla mattina brontoli come il caffè
sai dirmi perché , solo alla carta vetro
dei ricordi, indietro torni per scacciare
questo mio mare di solitudini?
Abitudini solite dell'Anima
che spesso intima, al povero futuro,
il ruolo oscuro di madre di ogni causa
dell'andropausa di voglia di vivere.
Se nel piangere ti rivedrò sbocciare,
nel dolce mare di atavico dolore,
con puro amore Essa, a ogni giusta libertà,
rinuncerà, per ritrovarti, oh Felicità!

30 gennaio 23
 

"La terza fucina"
Straccetti di cuore
impanati e fritti,
e lingua con fiore
tra capelli ritti.

Bucata e farcita
di mute parole,
con spine cucita
di rose spagnole.

Ed occhi rigonfi
di un bue al macello
che, tra pianti e tonfi,
si sente più bello.

Il padre di Patria
che tace e acconsente,
un pollo di gloria
che fa il presidente.

E cioccolarmati
di Albione e Germania,
sí dolci e salati
tra Kiev e Polonia.

Che grande cucina!
Che macelleria!
La terza fucina
di massoneria.

28 gennaio 23
 

"La leggenda dell'Amore cieco"
E sarà leggenda o fantasia,
ma pare che un tempo, la Follia
i Sentimenti tutti Lei invitò,
un dì lontano che dirvi non so.

E furono abbracci e goliardia
- che allegra sempre fu la Follia -
tant'è che dopo aver ben libato
Essa un bel gioco aveva inventato.

E tutti domandavano in coro
che strambo gioco fosse per loro.
E Lei rispose, con il suo ghigno:
- Il nascondino, vuol lo mio ingegno!

Curiosità, non fece eccezioni,
e chiese lumi ed esposizioni
sul nuovo gioco del nascondino,
standole appresso e più da vicino.

- Nascondino è un gioco, in cui io conto,
e conto tanto, ma fino a cento,
e mentre conto, voi vi occultate,
finché di un, le membra avrò scovate!

E sappian tutti che il prim trovato
sarà prossimo a contar orbato.
Tutti accettaron per amicizia
tranne Paura assieme a Pigrizia.

Mentre Follia a contar cominciò
la Fretta si ascose ove capitò.
La Gioia corse in mezzo al giardino, incurante in un ver nascondino.

La Timidezza, tutta impacciata,
tra gli alberi s'ascose sudata.
La Tristezza a piangere incominciò,
perché un angol, per Essa non trovò.

Invidia e Orgoglio, assieme, smargiassi
si occultaron dietro a grandi massi.
E Follia continuava a contar,
mentre gli amici a non farsi trovar.

Disperazione era sconfortata
che, a novantanove era arrivata...
Cento! - gridò la Follia - E, adesso, verrò a cercarvi... dove sta il fesso?!

Chi fu la prima ad esser trovata ?
Curiosità, poiché l'imbranata,
non riuscì a impedirsi di uscire
per veder chi a farsi scoprire!

E poi del Dubbio venne il suo turno,
perché impalato e taciturno
era lì fermo e ancora intento
a cercar rifugio a quota cento!

E, di seguito, furon scoperte,
perché del giuoco tutte inesperte:
Gioia, Allegria e pur sor Tristezza
e, infin per ultima, Timidezza.

Ma quando tutti eran radunati,
Curiosità esclamò: Amici amati,
dov'è Amore? Qualcuno l'ha visto?
E ogni sentimento si fe' tristo...

Nessun sapeva dove Egli fosse,
così a Follia il cor si mosse
che il giuoco non era ancor concluso
e senza Amor, tutto era deluso.

E cercò in cima ad una montagna, lungo il fiume ed in ogni campagna, ma dell'Amore, nessuna traccia...
e Follia ordinò: Tutti a caccia!

Setacciando in ogni parte e cose
Follia s'accorse che, tra le rose
e i rami di spine, a cento a cento,
c'era un fruscio misto a un lamento…

Era Amor, che soffriva angosciato, ché le spine l'occhi avean bucato.
Follia non sapea più che fare,
da un dirupo si volea lanciare!

E implorò Amore per ore ed ore
che tanto contrito era il suo cuore:
- Perdon! Ti resterò sempre accanto,
perdono, Amor mio, io t'amo tanto!

E Amore accettò promesse e scuse
e il cuore suo come fiore schiuse.
Così da allora: l'Amore è cieco
e Follia lo accompagna seco.

28 gennaio 23
 

"Algido giorno"
Algido giorno
di acrilici colori
sei tornato
ad illudere di luci
l'anima mia.

Calda è la notte
con la sua coltre
di candide stelle
e nero mistero.
Mi illumina e rasserena.

22 gennaio 23
 

"Senza fine"
Il silenzio
mi divora
e nel buio
solo attendo
la parola,
la Tua sola.

E qui aspetto
la carezza
o il bacio
o il fuoco
che avvampa,
il Tuo solo.

Pace non ho
fino a quando
paura avrò
dell'Amore
che mi brucia
e dà vita.

Il Tuo per me,
il mio per Te.
Tutto è noia
e rumore.
Tu, Musica
che pervade.

Non tacerò
e canterò
ciò che Tu sei:
vera Pace,
senza fine
Felicità.

19 gennaio 23
 

"Il cielo è un bianco crisantemo"
Qui piove e, il cielo,
è un bianco crisantemo
di tenera luce e sogno.
Perché essere tristi
se è nuovo il giorno
d'un fiore profumato?
Non recidete fiori
il giorno del mio addio,
ma donate sorrisi
a chi, del Cristo,
ne porta ogni dolore.

16 gennaio 23
 

"Fra' Biagio è partito"
Cadono piume d'angeli
come foglie d'inverno
di una distratta primavera.

Biagio è partito
per un viaggio altro
e Palermo è più sola.

Un frappè di candele
e un cappuccino
da un"acquasantiera.

Se il seme non muore,
nulla può fiorire
e nemmeno donare.

Sentirsi soli
è un complice sentimento,
l'amore, invece, la vera risposta.

12 gennaio 23
 

"Ho provato"
Ho provato
i gelidi abbracci
dei ciechi ventri scoscesi
tra esperte grotte,
le laceranti rose
mascherate
da tumidi gelsomini,
i flessuosi artigli
calzati da guanti a coste.
Ho bevuto
amare rugiade
gustando, ad occhi chiusi,
nuove fonti sfuggite
a franati terreni,
le verdi lacustri acque
di me, immemore Narciso
di paludi sguscianti,
le salse gocce
di danzanti onde
tra anfratti di marosi notturni.
Per ritrovarmi
- perso e spento -
nel deserto senza miraggi,
della sterile, stanca dimora.
Non c'è,
più desolante solitudine
di un amore ostinato e illuso
che, cianotico, non vuol morire.

9 gennaio 23
 

"Ma un giglio è nato"
Non c'è un anfratto
- uno, e uno solo -
che tra le pietre
dei nostri campi
non urli noia,
solitudine,
rassegnazione.
Ma un giglio è nato,
sorride al cielo
nudo cobalto
e solo, canta.
Danzano le api
e, senza pena,
tornano all'arnia.
Con queste pietre
sulla mia tomba
canterò anch'io
la ritrovata
mia felicità.

28 dicembre 22
 

Haiku

#

Passano i giorni
di rugiada e di vento.
Lenti e uguali.

#

Di foglia in foglia
scorre un fiume segreto.
Cade una goccia.

#

E dei miei giorni
-sola e viva resterà-
la Primavera.

28 dicembre 22
 

"E siamo grumi"
E siamo grumi di nevrosi e ansie,
ragnatele di sorrisi e pianti,
ponti di carezze, pugni e grànfie.

Echi spenti di cachinni e canti
tra improvvisate croci di abbracci,
bianchi sepolcri di qualunquismi.

Ma nello scoprirsi uggia di stracci,
risplende ogni fronte, di quei crismi,
che fa di noi niente, atomi santi.

Del silenzio si sciolgono i lacci,
sterili preghiere di sofismi
si accendono di lodi inneggianti

E il deserto di isole vaganti
partorisce oasi di luci e prismi.
Noi rondini, in garriti festanti.

21dicembre22
 

"Il muro"
Sul muro del mio vecchio, incolto cortile
c'è scritto, che ero bimbo: Viva la Libertà!
Ci provo a raschiar quel muro, tornato Aprile,
ma la mia mano, da sola, non ce la fa!

E tra sguardi nascosti, ci provo e riprovo:
oh quanto aprir vorrei un bel foro, nell'aldiquà!
Ma prudenza! Il buon senso, invisibile rovo,
mi frena le ali di uno sguardo che, ancor non sa...

Ho trovato! Attenderò la lucida notte
per cantare alle stelle: Forza, ce la si fa!
Uniamo le mani ai nostri sogni di lotte
e voleremo assieme, verso la Libertà!

18dicembre22
 

"Ho visto"
Ho visto serrare i fianchi
come le donne d'un tempo
come le frane in un lampo
come il vento sui calanchi.

Fluttuare si deve un cielo
ma voglio cadere supino
come fiume perso in volo
verso il mare in un mattino.

E se il soffio disperderà
come nubi le parole
come seme poi fiorirà
come neve verso il sole.

15dicembre22
 

"E ora che"
E, col tempo, aprii gli occhi alle profondità,
dormii poco, spendendo il tempo per sognare.
E mi tuffai, senza fiato, nelle immensità,
perché in me, quella sete e fame d'arrivare,
tutto obliò, ma fu solo, solo per amore.

Quell'amore che, pur il soffio delle lame,
non soffocò mai in un orrido di dolore
e né deturpò, quale sterile letame,
lo scettro, le sozze catene, né il furore
di una carezza sempre tarda ad arrivare.

E ora che, la polvere di stelle colora
le stanche e solinghe vele del mio mare,
lo sguardo e l'alma mia, d'un tratto, s'indora
e torna gaia, le mani tese a sperare,
le labbra, d'un soffio, come bimbo a cantare.

14dicembre22
 

"Dove l'ombra si fa luce"
Dove l'ombra si fa luce
e il silenzio, dolce induce,
la parola che par muta
ogni cuor essa trasmuta.

Il cuor mio è tutto un canto
che, da lode, si fa incanto,
le mie braccia sono ali
che all'alma dicon: sali!

E, nell'ombra, come stella,
c'è una rosa, la più bella,
che di madre Ella profuma
e pel Figlio si consuma.

Resta qui - mi dice triste -
lascia al mondo le sue feste!
Resta ancor, fa compagnia,
al Figliol che è vita mia.

È per te che andò in croce,
solo, al buio, ti fa luce.
Resta qui, che si fa sera,
nel silenzio che è preghiera.

Al tuo cuor si fa carezza
-Lui che è l'unica salvezza-,
e vedrai che il tuo dolore,
or si cambierà in amore.

2dicembre2022
 

"Come fanno le rose a primavera"
E baciami, amore! Su, ancora, e ancora
come fanno le rose a primavera.
Sono boccioli che pian si schiudono,
non han spine e l'anima catturano.

E stringimi, amore! Su, come allora:
lotte e danze nel mare della sera!
E poi, insieme, alle stelle che muoiono,
disegneremo l'alba che sognano.

22novembre22
 

"Il Giorno non giudica la Notte"
Il Giorno non giudica la Notte,
e la Notte, non lo fa col Giorno.
Non lo fa il Cielo con la Terra,
perché mai, noi Terra, invece sì?

La Tempesta dona Arcobaleni,
ma se cerchi Pace, e non la trovi,
ricordati che la Diversità
è vera essenza della Natura.

È nel dono di sé la Risposta,
nell'accettare che il tuo colore
si fondi col mio, per donare,
Pace che ama senza giudicare.

09novembre22
 

"Con gli occhi gonfi delle notti insonni"
Con gli occhi gonfi
delle notti insonni
sveglio il mattino
con la mia rugiada.
Il Poeta veglia
come sentinella
dell'altrui dolore.
Il Poeta canta
come carezza di cielo.
Eletto demiurgo
di un mondo malato.
Vittima sacrificale
che di sé offre,
la Parola fatta dono.

9 novembre 22
 

"Carezze di verità"
Vorrei trovar una cura
a questo mio dolore
che è fatto di paura
di cui io son dottore.

Vorrei trovar una cura
a tutta questa follia
di aspri cocci sulle mura
pittate di poesia.

E vorrei trovar me stesso
tra abbracci d'ipocrisia
mille maschere di gesso
di una stessa malattia.

E carezze di verità
dentro pugni di parole
perché la mia dignità
val più di uno scranno al sole.

05novembre22
 

"E mi pare di sentire"
E mi pare di sentire il tuo,
anche se il mio, vecchio com'è,
a volte finge di non ascoltare.
E lo sento, che di notte strilla
- come solo un bimbo sa fare -,
anche se il mio, oltre che vecchio,
è stanco, stanco da non batter più.
E un po' ci gioca, un po' è matto
come sempre, tu sai, lo è stato....
Matto, come un cane bastonato
folle, come un reduce di guerra
ubriaco, come il cielo di marzo
di solitudini e di rimpianti.
No, vedi? Non gli do più un nome.
E tu, potresti chiamarlo straccio
oppure sasso o vetro infranto,
sarebbe uguale, perché più non è
- come mai fu mio -, ció che chiami cuore.

04 novembre 22
 

Haiku

"Il sogno"

Strepita il fuoco
palpitando accanto a me.
Non penso che a te.

***

"Gli occhi"

Meraviglioso
specchio della tua anima.
Così mi scruti.

***
"Le tue labbra"

Che sole rosso!
Mi toglie e dà respiro
mordendo i sensi.

27ottobre22
 

"E basta poco"
E sognai, sognai così forte
che mi si svegliò il cuore
assopito, dietro lenti colorate.

E respirai, respirai così forte
che mi vidi sollevare qui,
su questo fazzoletto di cielo.

E cantai, cantai in un sussurro
che svegliò gli angeli sospesi
tra nuvole di smog e nebbia.

E basta poco, davvero poco,
per smuovere le montagne:
scusa se sogno, pregando un po'.

26ottobre22
 

"2 novembre"
E senza più te
passano uguali i giorni
come le notti.

Stanco di perché,
bacio i freddi contorni
dove tu più non lotti.

Cade la pioggia,
il vento dona sberle
anche alle stelle.

Piccola roggia
le mie timide perle,
fatue fiammelle.

Il tuo profumo
lasciato hai tra le foglie.
Sei qui, attorno a me.

Di terra, un grumo,
questi i miei sogni e voglie:
che mi sciolga in te.

02novembre22
 

 

"Ciò che fummo"
Nulla tornerà più come prima,
il fiume si perderà nel mare.
Sento le ultime tue parole,
il vento via da noi le porterà.

Odio la sera con la sua vela,
nuvole i ricordi che fan ombra.
Tornerà il sole sul mio viso,
rughe troverà, non più sorrisi.

Scivolano le onde coi gabbiani,
stelle cadenti i nostri pensieri.
Possa il vento portarci al perdono,
il Ciel perdonare ciò che fummo.

24ottobre22
 


 

"Haiku"
Il Mare canta,
danza la Luna d'oro.
Tace la Notte.

23ottobre22
 

"Un altro suono"
E cercavo, una parola,
-sì, una parola sola-
che dentro di sé avesse
tutto il senso che c'è al mondo.

E scritto, il cuor mio lesse,
tutto d'oro, sullo sfondo,
ciò che a tutti più consola,
ma che spesso, poi s'invola.

Ma l'Amor non è banale,
è Parola senza eguale
che non guarda mai al passato,
ma che spera in una svolta.

E cercavo in ogni strato,
dove Essa fosse sepolta
per sentir l'ameno suono,
oh sì, il suono suo almeno!

E l'Amore ritrovato
disse piano a me: Su, ascolta!
Io ti svelo un altro suono,
la Parola è, Perdono!

21ottobre2022
 

"Siamo tutti matti"
Siamo tutti matti,
matti da legare
ad un paio d'ali
per poter volare.

Siamo tutti matti
e così speciali:
cani contro gatti
per dir la verità.

Siamo come siamo
noi così diversi,
cercando libertà
forse ci siam persi.

Siamo come siamo,
la fame d'amore
non dimentichiamo
assieme al dolore.

Siamo quelli all'alba
svegli nella notte,
che con la paura
si fa sempre a botte.

Siamo quelli all'alba
in cerca di cura
per 'sta vita scialba
che si fa più dura.

Siam poeti e folli
con in tasca un sogno
ch'è sempre lo stesso,
carezza in un pugno.

Siam poeti e folli
adesso come ieri:
irti sempre i colli,
esuli i pensieri.

20ottobre22
 

Haiku

***
La mia vita
come il vento d'estate:
calda e fugace.

***

Inutilmente,
piove e piove sul mare:
di sale saprà.

***

Non mi macchierò
nel camminare lento
sotto la pioggia.

***

Nessun fiore mai
- cadendo giù dai rami -
muore per sempre.

19ottobre22
 

"Sí tərnètə!"
Ajə tə chièmə, e ne mə rəspúnnə,
ajə tə cerchə, ma nen d'acchjə.
Dimmə, dimmə: forsə ind'o fúnnə
du mèrə dúərmə, e fé la pacchjə?!

Forsə, sí tərnètə o ciələ
ca è da ddà ca fuəstə mennétə?
O forsə, sí pəgghjàtə u vuələ,
e mmó, simmə tuttə dennètə?!

Ajə tə pàrlə, ma sí nghjummètə...
forsə, è tottə ne bəsciàjə:
fússə mòrtə quennə sí nètə
chér'e nottə ca fací dàjə?!

Quennə scənnèjə Gesù Cristə
ca, pur'Iddə, comə nesciàjə,
quennə mé a Vú v'ha vistə
ca Səgnərí, sə nə fəciàjə?!

Ma ogn'e tendə, ind'all'attæsə,
ca tə cúllə ind'a cussə cœrə,
ajə tə séndə ind'ogn'e chièsə
ca mə dé gioj'e dəlœrə.

E tə séndə, sí tə séndə,
ca ogn'e cœsə càlmə sə fàscə...
allœrə tə crætə, e mə péndə:
sì! sí tərnètə, sí la Pàscə!

u 13 d'ottobrə du 22

-traduzione dal molfettese-

"Sei tornata!"
Io ti chiamo, e non mi rispondi,
io ti cerco, ma non ti trovo.
Dimmi, dimmi: forse nelle profondità
del mare dormi, e te la spassi?!

Forse sei tornata al cielo
che da lí fosti inviata?
O forse, hai preso il volo,
ed ora, siamo tutti dannati?!

Io ti parlo, ma sei sorda...
forse è tutta una bugia:
fossi morta appena nata
quella notte che si fece giorno?!

Quando discese Gesù il Cristo
che, pur Egli, appena nato,
quando mai vi ha incontrata
che, Sua Signoria, se ne fuggì?!

Ma, di tanto in tanto, nell'attesa,
che ti culli in questo cuore,
io ti avverto in ogni chiesa
che mi doni gioia e dolore.

E ti sento, sì ti sento,
che ogni cosa si fa calma...
allora ti credo, e mi pento:
sí, sei tornata, sei la Pace!

13 ottobre 2022
 

"Forse non lo sai"
Cos'è la Fede,
forse non lo sai;
cos'è l'Amore,
forse lo saprai.

Chiedi a chi crede,
ma non sentirai
ciò che nel cuore
dentro te già hai.

È la risposta
che tu doni a me,
quella che darai
con mille perché.

Perché nascosta
in ognuno c'è;
forse non lo sai
è già dentro te.

11ottobre22
 

"Perdersi per ritrovarsi"
Come stelle di primavera
luccicano mille pensieri,
come rondini stanche a sera
gli occhi tuoi, oggi che si fa ieri.

Rami di salice danzanti
i tuoi capelli al vento e al sole
e le tue mani, foglie oranti,
stringono al seno le parole.

Ed io vorrei regalarti
dolci disegni di sorrisi,
perché non basta solo amarti
or che ondeggiano i campi Elisi.

Perché vorrei tutto donare
questo cuore, folle bambino,
che non comprende che l'amare
non è sera senza mattino.

Non è carezza senza pianto,
è mare nero in cui specchiarsi,
non è musica senza canto,
è perdersi per ritrovarsi.

9ottobre22
 

"Rə nnuvələ"
E ddórmə, nn'úcchjə sàinə e u'alt nœnə
e penzə: megghjə l'odiə o u pərdœnə?!
U bbænə, u bbænə ca tə só ddàtə
dìmmə, è stàtə onestə o pəccàtə?

U tiəmbə, u tiəmbə passə e sə nə vœlə
e com"o viəndə, rə dd'occhjərə assœlə
t'allàssə pə chjéngə senz'a parœlə
cur calœrə ca t'appíccə chiú du sœlə.

E com'a rə nnuvələ ind'o ciələ
sə rəngorrənə l'arrəcuərdə, e vœlə
appiərsə chèrə c'arrəmenə du cœrə
ca tə dettə emœrə p'avè dəlœrə.

30 settembre 22
Ben Tartamo

- traduzione dal molfettese -

"Le nuvole"
E dormo con un occhio aperto e l'altro chiuso
e penso: meglio l'odio oppure il perdono?
Il bene, il bene che ti ho donato
è stato onesto o fu peccato?

Il tempo, il tempo passa e s'invola
e come fa il vento, ti lascia soltanto
gli occhi per piangere senza parole
per quel calore che t'incendia più del sole.

E come le nuvole nel cielo
si rincorrono i ricordi, e vola
appresso ciò che resta del cuore
che ti donò amore per aver in cambio dolore.

30 settembre 22
 

Haiku
E sboccia un fiore
tra le pieghe di fango:
quasi un sussurro.

23settembre22
 

"E mi hai detto"
E mi hai detto che scrivo sciocchezze,
che fa ridere ogni poesia;
che son solo uno stupido illuso
che nella vita nulla mai varrà.

E col silenzio io cucio pezze
su un vestito di malinconia
e mi struggo d'avere deluso
quell'idea d'uomo che una donna ha.

Ma tornerà, tornerà la luna
a tenermi dolce compagnia
su quel mare di scogli e di onde
che solo inverno ricorda per me.

Io cammello e tu esile cruna
in cui solo la mia follia
volle vedere le verdi sponde
d'un amore che non c'era e non c'è.

21settembre22
 

"Mi canta di te"
E da quando tu non ci sei più
sai, io ho smesso di dormire:
per questo, non so più sognare.

E anche questo cielo, così blu,
con me sembra voglia soffrire:
oh, esso sa cos'è amare.

Anche gli alberi restan svegli
e non smettono di cantare:
suonano, raccontando di te.

Sarà il vento che tu non cogli,
perché ti vuol accarezzare,
per questo mi colma di perché.

Gli alberi non potrei tagliare,
il vento neppure zittire:
lascio il cielo chino su di me.

Farò a meno di sognare
così come con il dormire:
che tutto, ormai, mi canta di te.

19settembre22
 

 

 

"Infinito Amore"
Volevo scrivere
un canto d'amore,
ma come fare
a raccontare
ciò che io provo per Te?
Non ci son parole,
è come un mare dentro:
il cuore si perde
assieme al respiro
e col pensiero
mi sento in Te!
Mio dolce Signore
mio Infinito Amore,
può forse amare
un Nulla come me?
Eppure mi rialzo
e mi addormento
con in mente solo Te.
Anche quando cado
vedo la Tua mano,
pur se mi allontano
sento il Tuo respiro
fuori e dentro di me.
E nella carezza
del rosso della sera
io sogno Te.
Infinito Amore,
sento la Tua pace
e riposo in Te...

13 settembre 22
 

"Colori"
Di che colore è l'attesa
che scorre con il tempo uguale,
quando la luna, appena accesa,
nel mare ci appare regale?

Le darò il color del cielo
nel quadro dei sogni sospesi
e d'argento stenderò un velo
di stelle con gli astri turchesi.

E di rosso e viola tingerò
l'orizzonte che abbraccia il mare
come le labbra che mi donò
chi mi illuse così di amare.

E di verde, acceso perdono,
macchierò le nubi danzanti,
perché pien di speranza sono
i cuori dei più tristi amanti.

E nell'attesa mi immergerò
sporcandomi dei suoi colori,
così che quando la rivedrò
sarà arcobaleno di cuori.

10 settembre 22
 

"E mi manchi"
E mi manchi, e ancor mi manchi
e, per quanto tempo ancora
tu, tu sola, mi mancherai!

Anche il vento, sui calanchi,
scrive e canta, come allora,
parole che, tu sola sai.

Scorre il fiume, pur nascosto
sotto questo cuor di roccia:
forse il tempo lo fermerà?

Così quanto abbiam riposto,
ciò che fu onda, goccia a goccia,
un dì al mare tornerà.

08settembre22

 

 

"Eppure Tu"
Cosa c'è dietro questo cancello,
perché ora non vedo e non sento
immerso in questa oscurità?

Se rondine fossi, sul più bello,
coglierei il giusto, esatto momento,
per librarmi verso la libertà.

Ma son solo quello che tu vedi,
un inutile, storpio poeta,
marinaio di melma e ottusità.

Eppure Tu, sento che Tu credi,
che dal mio caos, una cometa,
esplodendo di gioia danzerà.

Eppure Tu, Tu solo intravvedi,
- dietro questa cortina d'orgoglio -,
quanta fame e sete di Immensità.

E la roccia che col pianto ledi,
in un soffio, da arido scoglio,
fiume d'amore in tutto diverrà.

3 settembre 2022
 

"Forse"
Forse, ci ritroveremo
- nel mare di un tramonto -
a raccogliere nel vento
le foglie che scartammo.

Forse, ci riscopriremo
- tra i solchi di un racconto -
virgole di pentimento
per ciò che mai più osammo.

Forse, ci sorrideremo
- di buffa malinconia -
tra rime di poesia
che al cielo non cantammo.

23 agosto 22
 

"Se"
Se la voce fosse neve
- e di vento ogni carezza -
ogni sguardo di certezza
renderebbe il cuore lieve.

Se il cammino fosse foglia
- che si lascia giù cadere -
si potrebbe già godere,
anche in pace ogni doglia.

Se il pensiero fosse mare
- così profondo e immenso -
ogni cosa avrebbe senso,
anche morte da abbracciare.

Se io fossi ciò che sono
- senza tema del me stesso -
cuor felice, il mio, adesso,
perché gusta il suo perdono.

27 agosto 22
 

'Io son qual sono'
Io sono vento, vento d'estate
in un momento, pioggia che cade
voi che restate, però sappiate
lacrime rade Terra fiorirà.

Io sono mare, mare d'inverno
il mio amare non è mai fermo
il vostro scherno, fuoco d'inferno
sterile ed ermo presto inghiottirà.

Io sono fuoco, fuoco d'amore
vi pare un gioco il mio sole
ma questo cuore, fiume e dolore
con le parole vi travolgerà.

Io son carezza, carezza a sera
chi la disprezza, via qual vela
in notte nera, senza preghiera
alma che gela in sé affonderà.

Io son qual sono, ossimoro sono
rabbia e perdòno, angelo e uomo
silenzio e suono, strappo e dono
fragil mai domo, servo libertà.

15agosto22
 

'La rosa che non colsi'
La rosa che non colsi
profuma ancora per me.
E, di quelle che strappai,
petali sono i sogni
e le spine dentro me.

12 agosto 22

-versione spagnola-

'La rosa que no elegí'
La rosa que no elegí
todavía huele para mí.
Y, de esas que arranqué,
los pétalos son los sueños
y las espinas dentro de mí.

12 de agosto 22
 

"Cadendo"
E mi son messo a ricucire
parole che, s'eran strappate,
e scolorite e un po' macchiate
più non volevo rivestire.

E mi son messo a ripulire
le lenti mie un po' offuscate;
ed ingrigite e un po' graffiate,
più non capivo il non capire.

E mi son lasciato giù andare
come foglia che, vuol sentire,
se non è dolce poi il morire,
cadendo al suolo per volare.

24 luglio 2022
 

"Haiku"
Urla la notte
- doglie d'argento e sangue -
è nato il sole.

*
Danza di foglie
al saluto del sole.
Dolce è la sera.

*
Avevi scritto
su pagine di sabbia
il mio Amore.

21luglio22
 

"Qui è"
Non c'è un angolo di cielo
dove possa io specchiarmi
né una grotta, dove io solo,
possa stanco addormentarmi.

E se vado in riva al mare
chiedo alle onde d'abbracciarmi,
ma se pur non sanno amare
mi è sì dolce il lor cullarmi.

Ma nell'angol più remoto
dove il sole non arriva,
il cuor mio è tutto un moto
di armonia e pace viva.

Nel silenzio d'ombre a croce
trovo in Te, l'Amico solo,
che nel cuor si fa poi Voce:
qui, è grotta, è mare, è cielo!

17 luglio 22
 

Quanta pena mi fa
veder naufragare
la vela dell'amicizia
nel porto dell'indifferenza.
Più temibili delle tempeste
delle liti o incomprensioni,*
sono le bonacce
dell'ipocrisia e dell'affettazione.

13.07.22
 

"Haiku"
Occhi negli occhi.
Labbra che si schiudono.
Fuoco d'amore.
 

"Haiku"
Sciolta è la neve
e senza più pensieri.
Nuda, come me.

#

Cuor di velluto
m'accarezzasti piano.
Il segno ho di te.

#

E pur Ti sogno,
Infinito - e mi sveglio -
immenso Nulla.

10luglio22
 

"Ində a l'oscurità"
E sté, com'a Cristə sôpə a la crôscə,
ŕə d'occhiərə o ciələ, ca vu acciaffà;
la vocc'apertə, ca vəlessə dà vôscə
a stu delôrə ca nen fascə trafíà.

Essə, bienghə e rôsə, la làunə o valcônə
e, chə le mén'a lífətə e 'nghiədàtə,
l'inghiə də vàsə comə ci fussə uegnônə
chə la mənenn'a tó a fà nemməràtə.

Sciæsə è la særə, e da ləndènə sə sendə,
dolcə ogne chembènə, a le Memmə chendà;
pàrə ne chiesə, bienghə de fascə e tendə,
tuttə u spətàlə, ində a l'oscurità.

08luglio2022

-traduzione dal molfettese-

"Nell'oscurità"
E stai, come Cristo sulla croce,
gli occhi al cielo, che vorresti acciuffare;
le labbra aperte, che vorrebbero dar voce,
a questo dolore che non fa respirare.

Spunta, bianca e rosa, la luna al balcone
e, con la mano livida e inchiodata,
la riempi di baci come fossi ragazzo
con la tua bimba a far l'amore.

Scesa è la sera, e da lontano si sente,
dolce ogni campana cantare alla Mamma;
pare una chiesa, bianca di fasce e tende,
l'ospedale tutto, nell'oscurità.

08luglio2022
 

"Saggio danzar"
La rosa, vermiglio fulgore,
che ier solo fremeva d'ardore,
or triste, di grigio dolore,
si china al terreo fumar.

Le nubi, d'incanto nutrite,
leggiadre parean vestite,
or bigie, qual pelli sdrucite,
s'accalcan per presto spirar.

Il fiume d'argento s'invola
lasciando la neve più sola,
nel mare, felice s'immola,
cantando che questo è l'amar.

D'ognuno la vita è codesta,
che l'alma, allora sia desta:
la morte null'altro è che festa
a cui è ben saggio danzar!

2 luglio 22
 

"Vorrei far di te"
Vorrei far di te
il mio lenzuolo
al fresco della sera.
E petali di rosa
- le tue labbra -
ad accarezzar le mie.
E brezza di mare
a far danzar le onde,
cosi come fa nel petto
questo folle mio cuore.

1luglio22

- versione spagnola -

'Me gustaría hacerte'
Me gustaría hacerte
mi hoja
en el fresco de la noche.
Y pétalos de rosa
- tus labios -
para acariciar mi.
Y la brisa del mar
para hacer bailar las olas,
como lo hace en mi pecho
este tonto corazón.

1 de julio22
 

Haiku
Gabbiani in volo
- brezza di poesia -
alba d'argento.

1 luglio 22
 

Haiku
Nella polvere
sgrano lenti rosari.
Solitudine.

27giugno22
 

"In cerca di sé"
Che cos'è un uomo, nella realtà,
così come me, nessuno lo saprà.
Perché, se solo lo si comprendesse,
non saremmo più maschere dismesse,
lupi che divorano miti agnelli,
sciacalli che fiutano altri brandelli
di una penosa larva di umanità.

In ogni lacrima, in ogni sorriso,
il riflesso unico del Paradiso.
Perché nessuno è mai solo lui stesso,
ma punti unici, incroci tra ieri e adesso,
fenomeni di un'occasione sola,
un'eco, forse, di quella Parola
divina, dello Spirito che fu e sarà.

La Sua essenza fatta carne viva,
afflato di Luce sempre più schiva
in cui, in ognuno, soffre tutto il creato,
e si crocifigge un Cristo salvato,
e si tortura ancora il Redentore,
perché chi sa, cos'é l'uomo e il Creatore?
Chi sa, cos'è la Morte o l'Eternità?!

Io so di non essere un sapiente,
ma un cercatore che, tra la gente,
non cerca libri né scruta più stelle,
ode la Verità, tra sangue e pelle,
e scrive, nel canto ch'è Poesia,
Sogni, Confusione, stolta Follia.
Come ogni uomo che mentire più non sa...

E, tra giorni brevi e notti infinite,
cerca sé stesso, le vie smarrite,
un nuovo sentiero appena accennato
di quel sé mai interamente trovato.
Perché essere uomini è la vera meta,
l'Amore, quell'astro e stella cometa,
che ci sottrae dall'esser nullità.

25 giugno 2022
 

Haiku
La luna piange,
rosea ombra tra le ombre.
Il mare sogna

20giugno22
 

"Ci tàuə fussə"
Ci tàuə fussə nu bellə strəmendə,
a ne chitarr'e nôvə assəməgghjəssə,
ca sônə o côrə mé, e all'e mméndə,
chèrə chenzônə, ca dolcə vəlèssə,
u viəndə assôlə, sembə pətè chendà.

Ci tàuə fussə càsə sôp'o mèrə,
aviss'a l'essə kə tend'a fənestrə
da ddó tràsə u sôlə ed éssə l'emèrə,
addôrə də ragú, rôsə e gənestrə,
ad'enghjàjə u côrə də felicità.

Ci tàuə fussə 'nziəmə mèrə e ciələ,
aviss'a l'essə nottə 'mbien'estàtə,
də stiddə e gaggənə, tuttə nu vûlə,
sôp'a ne lembàrə də ràitə tràtə,
dritt'a la làunə, pə pətell'acciaffà!

U dəcədúttə də giugnə du 2022

-traduzione dal molfettese-

"Se tu fossi"
Se tu fossi un ottimo strumento,
somiglieresti ad una chitarra nuova
che suona al mio cuore ed alla mente,
quelle canzoni che, dolce vorrebbe,
soltanto il vento, sempre poter cantare.

Se tu fossi casa affacciata sul mare,
saresti con tante finestre
da dove entra il sole ed esce l'amarezza,
odore di ragù, rose e ginestre,
a riempire il cuore di felicità.

Se tu fossi assieme mare e cielo,
saresti una notte di piena estate,
- di stelle e gabbiani tutto un volo -
a bordo di una lampara con le reti tirate,
diretti alla luna per poterla acciuffare!

18 giugno 2022
 

Nessuna Vita è inutile,
per quanto tale possa apparire.
Così la Morte, è la somma di ogni Giustizia.

15 giugno 2022
 

Perduta Mente
che nei Ricordi
ti ritrovai:
sciogli le Vele,
stacca le Cime!
Piacere al Mondo,
perdersi al buio.
Esser se stessi,
il Ritrovarsi.

15 giugno 2022
 

"U gùstə də lə cəràsə"
E discənə, ca u dəspiacërə pàsse
e, ca u tiəmbə, po' aggiustə ogn'e côsə;
ch'è com'a ne mədeciàinə, ca 'ngi'allàssə,
còm'a nu sòrtə də sfregiə, com'a nu lôsə.

E piənzə, ca te lëvə tutt'u dəlôrə,
ma u tiəmbə, cu'arrəcuərdə, è nu farabbuttə:
tə pìgghjə all'imbrovvisə, e tə strengə u côrə,
ca ogn'e chəlôrə, po' tu chengi'a lluttə.

Com'a nu ləndènə emôrə du passàtə,
fattə də carèzzə e abbràzzə e vàsə
ca, ci la giovendù, tə la sì schərdàtə,
tu suənnə engôrə u gùstə də lə cəràsə.

U dëscə də giùgnə du 2022

-traduzione dal molfettese-

"Il sapore delle ciliege"
E si dice che, il dispiacere passi
e, che il tempo, poi ripari ogni cosa;
che è come una medicina che, pur ci lascia,
una specie di sfregio, come una colpa.

E pensi, che ti tolga ogni dolore,
ma il tempo, con il ricordo, è un farabutto:
ti prende all'improvviso, e ti stringe il cuore,
tanto che, ogni colore, te lo cambia in lutto.

Come un lontano amore del passato,
fatto di carezze e abbracci e baci
che, se la gioventù, l'hai ormai dimenticata,
lo sogni ancora quel sapore di ciliege.

10 giugno 2022
 

"Chenzônə d'Emôrə"
Forsə ne steddə cadajə, do 'nderrə, quennə nesciəstə tu
e m'arrəbbiəstə u côre, e mó, nen mu vú dà 'ndrætə kiú.
E mó ca tə sí arrəbbàtə u côrə, dimmə, ce altə vú?!

Occhjərə acchəssí beddə, comə só beddə l'occhjərə tò
no, nen gə stonnə o munnə e cussə côrə u chèndə, meh, siəndə dó!
Siəndə, ce bell'a chenzônə e altə parôlə nen sacciə, però!

Oh Engələ, côrə də cussə côrə, nen tu só díttə më
ca tu sí la vàitə e nen esistə kiú vàitə senzə də te.
Engələ, tu sí u bbænə kiú grennə e ma dəmennə pərcé?!

Pərcé tu nen sí assôlə məgghjærə, ma pàurə chəmbègnə,
sí mèst'a sàggə ca dé coraggə e, də te, nen só më degnə,
pàurə ci t'arrəcchessə d'ôrə e argiəndə quendə nu regnə.

Tuttə discənə: Ué, l'Emôrə è com'ogn'e côsə, e sə nə vë,
comə môrə u fiôrə kiú béddə o sə stàutə ne steddə, ŕə sé?!
Ma ajə nen gə crætə, e ci la vàitə passə, e nen đænə pərcé...

No, l'Emôrə nuəstə nen pàssə, comə nen pàssə stu sôlə,
pərcé è com'a ll'acquə du mèrə, è com'a ŕə stíddə du ciələ...
e acque e piscə, e ciələ e stíddə nen stonnə më assôlə!

E l'acquə du mèrə e ŕə stíddə ci lə pôtə më chəndà?!
Acchəssí è l'Emôrə nuəstə ca, ci avess'a më passà,
nen'esəstessə u munnə e, menghə stu côrə pətess'a chembà!

U settə də giugnə du 2022

-traduzione dal molfettese-

"Canzone d'Amore"
Forse cadde una stella qui, sulla terra, quando nascesti tu
e mi rubasti il cuore ed ora, non ve lo vuoi restituire più.
Ed ora che ti sei presa il cuore cos'altro vorresti?!

Occhi così belli, come sono i tuoi occhi
no, non ce ne sono al mondo e, questo cuore te lo canta, su, vieni qua!
Ascolta, che bella canzone, di cui altre parole non so.

Oh Angela, cuore di questo cuore, non te l'ho mai detto
che tu, sei la vita, e non ci sarebbe più vita senza di te.
Angela, tu sei il bene più grande e mi chiedi il perché?!

Perché tu non sei soltanto moglie, ma anche compagna,
sei saggia maestra che dà coraggio e, di te, non sarò mai degno,
anche se ti tutto l'oro e l'argento di un regno.

Tutti dicono: - Ehi, l'Amore è come ogni cosa e fugge via,
come muore il fiore più bello o si spegne una stella, vuoi capirlo?!
- Ma io non ci credo, anche se la vita passa senza perché....

No, l'Amor nostro non sfiorirà, come non scompare questo sole,
perché è come l'acqua del mare, è come le stelle del cielo....
e acqua e pesci, e cielo e stelle, non possono mai esistere da sole!

E l'acqua del mare, e le stelle, chi potrebbe mai contarle?!
Così è per il nostro Amore che, dovesse mai passare,
non esisterebbe il mondo e, nemmeno questo cuore, potrebbe aver vita.

7 giugno 2022
 

"La Poesiə"
Ŕə sé, ca fàscə kiú rəmòrə u silènziə,
ca nu bellə temboràlə 'mbien'estàtə?
Parôlə ca nen dàiscə e né dé adenziə,
só fiàur ca donnə addôrə a la nəttàtə.

Só stiddə ca tə uàrdənə 'nemməràtə,
só carèzzə ca t'appiccənə nu ràis.
U viəndə sônə dolcə a la seràtə
e, u côrə, de 'mbittə vé 'mParadàis.

Ci siəndə ogn'e criatàurə, appen'assàisə
'nzàin' a le memmə, ca su strengə e vàsə,
squagghjə u côrə e nen avàstənə tərràisə,
pə comə chèndə chèr'a vocchə də rôsə.

Eppùrə nen dàiscə ne parôlə, aunə assôlə,
ma è zúcchərə e mælə ca fàscə sənné.
E invècə, u munnə nustə fattə də parôlə,
è ne uèrrə etèrnə ca nen sə pôt'a vədé.

Ma è tuttə n'elt'a rrobbə la Poesiə:
è fattə də parôlə, ma cittə cittə,
com'a nu chèndə dolcə, ne Avemariə,
com'a nu corə d'Engələ ch'essə de 'mbittə.

U quattə də giugnə du 2022
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"La Poesia"
Lo sai, che fa piú rumore il silenzio
che un bel temporale in piena estate?
Parole che non dici e né ascolti,
son fiori che profumano nella notte.

Sono stelle che ti guardano innamorate,
sono carezze che ti accendono un sorriso.
Il vento suona dolcemente alla sera
e, il cuore, dal petto sale in Paradiso.

Se ascolti ogni bambino, appena seduto
in grembo alla sua mamma, che se lo stringe e bacia,
ti si scioglie il cuore e, non basterebbe denaro,
per come canta quella boccuccia di rosa.

Eppure non dice una parola, una sola,
ma è zucchero e miele che fanno sognare.
E invece, il mondo nostro fatto di parole,
è un'eterna guerra che non si può tollerare.

Ma è tutta un'altra cosa la Poesia:
è fatta di parole, ma silenziose,
come un dolce canto di Ave Maria,
come un coro di Angeli che sgorga qui, dal petto.

4 giugno 2022
 

"U Ciəle e u Melətiəmbə"

(-Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste-
Santo Vangelo secondo Matteo 5, 48)

E díssə u Melətiəmbə o Ciələ apəirtə:
- Mə se dàiscə a cé sèrvə essə buənə
ci u cattàivə vé sembə nénzə e iərtə?
Vú vədè, ca ci emmènghə lèmbə e truənə,
fuscənə 'mbràimə e o pràimə suənə?

E u Ciələ, kə la voəscə du viəndə,
- rəspənnénnə a curə lazzarŏnə -
aprí l'uəcchjə e, a ciəndə a ciəndə,
stətàiə ŕə stíddə e la làunə o valcŏnə,
assəquénnə, cu sŏlə, ónni'e pəndŏnə.

E, comə dissə, ne voltə Gesùcristə,
a ci parlævə com'o Tiəmbə fətendə:
- U'Attènə mé, dé sŏlə o bûnə e o tristə;
emmænə l'acquə o giústə e o melemendə,
pərcé se sàlvə u sènə e ci sə pendə.

U dàuə də giugnə du 2022

-traduzione dal molfettese-

"Il Cielo e il Maltempo"

E il Maltempo disse al Cielo sereno:
- Mi sapresti dire a cosa serve esser buoni
se il malvagio va sempre avanti e primeggia?
Scommettiamo che se scateno un temporale
fuggono subito tutti e al primo accenno?

E il Cielo, con la voce del vento,
- rispondendo a quel lazzarone -
aprì gli occhi e, a cento a cento,
spense le stelle e la luna come affacciata al balcone,
asciugando, col sole, per ogni dove.

E, come disse un tempo, Nostro Signore
a chi si esprimeva come il Maltempo:
- Il Padre mio dona il sole al buono e al cattivo;
fa piovere sul giusto e sul malvagio,
perché si salvi il perfetto con chi si pente.

2 giugno 2022

 

Sete di stelle.
Le mie ali
son troppo pesanti
per camminare.

Fame di Te.
I miei piedi
son troppo stanchi
di volare.

Signore,
ascolta la preghiera
che il Tuo silenzio
mi donò.

28maggio2022
 

"U cörə mé"
U cörə mé, ŕə sé, è com'a nu púlpə
ca chiú u scazzə e u scazzə, e chiú s'arrízzə!
E, pùrə ci nen đènə nisciùna colpə,
se fàscə a təneriddə e senza stízzə.

U cörə mé, ŕə sé, è com'a nu məninnə
ca, ci chièngə, sə càlmə e pó pigghjə pàscə,
strittə 'nzàinə o addörə də ŕə mmennə
ca, comə chəsciàinə a la capə fàscə.

U cörə mé, ŕə sé, è com'a ne vëlə
ca stenghə, torn'o purtə ca fàscə sërə
e, com'a gaggènə, sognə, nu alt vülə,
söp'o cïlə də Məlféttə, a prəmevërə.

22 də mèscə 2022

-traduzione dal molfettese-

"Il mio cuore"
Il mio cuore, sai, è come un polpo
che più lo sbatti e ribatti, e più si arriccia!
E, anche se non ha alcuna colpa,
si fa tenero e senza stizza.

Il mio cuore, sai, è come un bambino
che, se piange, si calma e poi prende pace
stretto in grembo, al calore del seno
che, fa da cuscino al capo.

Il mio cuore, sai, è come una vela
che stanca, torna in porto al far della sera
e, come gabbiano, sogna l'ultimo volo,
nei cieli di Molfetta, a primavera.

22 maggio 2022
 

"Canto per te"
E le mani sotto il mento
i gomiti al davanzale.
Il suono dolce del vento
ti culla dove fa male.

Vorresti fuggire via,
ma hai paura di volare.
Magari una poesia
ti potrebbe far sognare.

Lo so, non sei più bambina
e ti dovrei più ascoltare,
ma il tempo già di mattina
fa presto a dimenticare.

Canto per te,
ma dell'amore cosa ne so!
Piango con te,
che per amore soffri, però.


E giocando col silenzio
ascolterò il tuo cuore.
Le parole sono assenzio
quando anneghi nel dolore.

L'amore è come il cielo,
non lo si può abbracciare,
ma se non provi il tuo volo
non lo potrai mai gustare.

Cadrai e ti dovrai rialzare
per capire che è un dono
e che sa davvero amare
chi si annulla nel perdono.

Canto per te,
che cerchi amore, ma dici no!
Danzo con te,
che più che amarti, io non so.


17 maggio 2022
 

"All'ultima foce"
È come un fiume,
tra le opposte rive
del dolore e della nostalgia,
la vita mia.
Felicità, il mare,
all'ultima foce.

5maggio22

 

"Viəndə"
Ŕə fənestə spalengàtə,
ləggiərə, senza vəstàitə,
u pənziərə pigghj'u vuələ.

E u ciələ, tutt'u ciələ,
tenghjə chiènə tutt'u cörə
ca, ogne paröle, mörə.

Cittə, tə 'nghendə a pənzà,
e l'enəmə par'a vəlà
söpə ogne stràtə e mèrə.

Dolcə addəvendə u emèrə,
dolcə t'accarèzzə u viəndə
ca, ogne dəlörə, nen siəndə.

3 də mèscə du 2022
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Vento"
Le finestre spalancate,
leggero, senza vesti,
il pensiero si invola.

E il cielo, tutto il cielo,
ti riempie piano tutto il cuore
che, ogni parola, muore.

Silenzioso, attonito a pensare,
l'anima sembra volare
su ogni strada e mare.

Dolce diventa l'amarezza,
dolce il vento ti accarezza
che, ogni dolore, non avverti più.

3 maggio 2022
 

Haiku
Timide mani al buio,
infinite carezze.
Il vento tra le foglie.

21 aprile 22

 

"Il respiro della sera"
Mi avvolge
un mare di papaveri rossi.
Carezze di velluto
e lacrime di rugiada:
tornata sei, oh Sera.
Il vento è un sussurro
di dolci care memorie.
Sentire il Sogno
che palpita a fianco
e il respiro
che mi canta di Te.

18aprile2022
 

"Amor son io, e canto"
Amor che sei tormento,
perché ti dici eterno
se bruci come inferno
e fuggi come il vento?

Se fossi ciò che dici,
in pace noi vivremmo
e senza pianto andremmo
lontano e sì felici.

Amor son io, e canto,
nè vendo mai illusioni,
le tue son passioni
di cui, Io non mi vanto.

Amor son quello vero
che si consuma in dono,
che al cuor dona perdono,
Amor sempre sincero.

Iddio mi fece uomo
dal sen di Donna pura
e d'Ella fece cura
di chi non è mai domo.

15 aprile 2022
 

"La mia notte"
Io muoio
giorno per giorno,
contento,
in ogni respiro profondo.

In ogni lacrima
di timida vergogna,
il mio grido di dolore
che nessuno vedrà.

Perché, nascosto sarà,
dietro questa maschera
di sorrisi e scherno,
di lucida follia.

Quanta fame
e quanta sete
di abbracci
e carezze amiche,

La notte,
la mia notte,
si completa
scoprendosi nell'alba.

14 aprile 2022


"Io sono quel che sono"
Io sono un trovatore
in cerca di parole

di gioia e di amore
di luna e di sole
di mare e di cielo;
seduto spicco il volo.

  Io sono un trovatore
 in cerca di farfalle
in cerca di un bel cuore

che non racconti balle

che sappia ascoltare

 che faccia anche cantare.

  Io sono un uccellino
caduto giù dal nido

col becco fino fino

di piume un po' nudo

 che vuol toccare il cielo
rischiando un altro volo.


  Io sono un uccellino
che non sa ben volare

 com'è ogni bambino
che prova a camminare

 che cerca un'altra mano
 pazienza sempre in dono.

  Io sono quel che sono
 tu dici son poeta
 in cerca di un bel suono
a coda di cometa

 ad arco di colori
 a forma di bei fiori.

  Io sono quel che sono
tu dici caro amico

 a cui chiedo perdono
 se t'amo non lo dico
 se salto come un gatto
se amo fare il matto.


  09 aprile 2022
 

"C'émmënə u sölə"
(chenzönə)

C'émmënə u sölə, cé mmënə!
Sckàrdə la pætə, sckàttə u pəmədörə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!

Biènghə è la chiènghə o pùrtə,
e cittə l'acquə du mèrə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!

Squàgghjə u chjəppönə e u cúrtə,
chèndə la cəcàlə emèrə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!

C'émmënə u sölə, cé mmënə!
Chièngə la frondə, perlə də sədörə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!

Fèrvə Məlfèttə o sölə
də calcə abbienghəsciàtə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!

Pæsə chiúmmə ogne parölə,
la làunə è totta sədàtə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!

Cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Scàltə la tignə, cöscə ogne məlönə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!

Quattə d'aprìlə 2022
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Come mena il sole"
(canzone)

Come mena il sole, come mena!
Scalpisce la pietra, spacca il pomodoro:
come mena il sole, come mena!

Bianca la chianca al porto,
e silenziosa l'acqua del mare:
come mena il sole, come mena!

Si scioglie lo spilungone ed il basso,
canta amaramente la cicala:
come mena il sole, come mena!

Come mena il sole, come mena!
Piange la fronte , perle di sudore:
come mena il sole, come mena!

Bolle Molfetta al sole
di calce tutta imbiancata:
come mena il sole, come mena!

Pesa come piombo ogni parola,
la luna è tutta sudata:
come mena il sole, come mena!

Come mena il sole, come mena!
Scalda la tigna, cuoce ogni testa pelata:
come mena il sole, come mena!

4 aprile 2022
 

"Eterno Presente"
Eterno Presente,
Passato senza tempo,
Infinito Futuro.
Senza Nome
dalla miriade di nomi.
Respiro dei nostri respiri,
Profondità senza fine,
Orizzonte aldilà di ogni confine.
Pensiero dei nostri pensieri,
Parola soffio di vita,
Luce senza fine.
Ch'io mi perda in Te,
prima che mi disperda
o smarrisca in me.
Ch'io respiri in Te,
prima che perda ogni respiro.
Ch'io riposi in Te,
Sogno che sei Realtà.

29 marzo 2022
 

"Y ahora, ve"
Y ahora, ve,
palabra que,
soñar me haces.
Ve, no te detengas,
Tú, vela de metáforas.

Y ahora, ve,
Tú, ola que,
bailar me haces.
Ve, y no tiembles
entre las estrellas.

Y ahora, ve,
Tú brisa que,
acaricias la mañana
para adornar de colores
el diadema de mis amores.

19 de marzo de 2022
Ben Tartamo

-traduzione dal castigliano-

''E ora, va',,
E ora, va',
parola che,
mi fai sognare.
Va', non fermarti,
Tu, vela di metafore.

E ora, va',
Tu, onda che,
mi fai danzare.
Va', e non tremare
tra le stelle.

E ora, va',
Tu brezza che,
accarezzi il mattino
per adornare di colori
il diadema dei miei amori.

19 marzo 2022
Ben Tartamo
 

"S'alz'u viəndə"
S'alz'u viəndə, s'alzə fòrtə
e sckèmə tòttə le nóttə.
Av'a rasciönə o av'a tùrtə
a ce sservə chessā lóttə?

Simm'o nen simmə crəstiènə,
o fors'a vóltə enəmèlə?!
Pó 'ngə strəngimmə le mènə:
ma simmə pazz'o normèlə?

E nen simmə, forsə fràtə,
mendrə parlimmə də pàscə?
E nelt'a bombə, pó càtə..
söp'ogne casə ne cröscə.

Tænə u stessə chəlörə
u senghə ind'a ŕə vænə
e u chièndə e u dəlörə
a tuttə quènd'appartænə.

4 febbràiə 2022
Ben Tartamo

- traduzione dal molfettese -

"Soffia il vento"
Soffia il vento, soffia forte
e urla tutta la notte.
Avrà ragione o torto:
a cosa serve questa lotta?

Siamo o no cristiani,
o forse, a volte, animali?!
Poi ci stringiamo la mano:
ma siamo matti o normali?

E non siamo, forse fratelli
mentre parliamo di pace?
E un'altra bomba, poi cade....
su ogni casa vi è una croce.

Ha lo stesso colore
il sangue nelle vene
e il pianto e il dolore
appartengono a tutti.
Ben Tartamo
 

"Cörə də memmə"
Cé ha səccìssə, figghjə mè,
pərcé vé tutt'affennétə?
E le nottə, örə nen'è,
cé tə criədə, ca nen vætə?!

- Memm' e mè, ajə vöch'acchiénnə,
do la Pascə e la Sperènzə
nen s'accàttə e nen sə vennə,
ma sté chiaènə la crədenzə!

Cörə mè, cörə də memmə,
dó sté pùrtə, dó sté fàrə!
Arrəpùsə ménd'e ghémmə,
vìənə dó, oh figghjə càrə!

Tra rə vràzzə də le memmə
acchj'u bænə chiú profondə..
viənə dó, le mènə demmə,
è stu cörə, ca tu condə.

26 də febbràiə 2022
Ben Tartamo

- traduzione dal molfettese -

"Cuore di mamma"
Cos'è accaduto, figlio mio,
perché sei così affannato?
E la notte non hai orari,
cosa pensi, che non me ne accorga?

- Madre mia, io vado cercando,
dove la Pace e la Speranza
non si compra e non si vende,
ma ne è piena la dispensa.

Cuore mio, cuore di mamma,
qui vi è il porto, qui il faro!
Riposa la mente e il corpo,
vieni qui, oh figlio caro!

Tra le braccia della mamma
trovi il bene più profondo...
vieni qui, dammi la mano,
è questo cuore che te lo chiede.
Ben Tartamo
 

"Ninnà nannə"
Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.

Stringə fórtə ŕə ménoddə
ca ognè uèrrə av'a passà.
La cuffièttə də lenoddə
dolcə, fàscə arrəpəsà.

Ca ci dúrmə, tu nen sìəndə
quend'è bbrúttə cússə múnnə.
Mettə uèrrə e nen sə pèndə
ci po vè, lìəndə o fúnnə.

Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.

Càlmə e dòlcə è ognè ondə,
l'Avemaríə chèndə kə mé.
Quend'a vàsə, a ognè spondə,
ci po sönə u zinnénné!

Sìəndə, sìəndə chessà vöscə:
è tatà da söpə o mèrə.
Ognè vaèlə è ne cröscə,
pórt'a Crìstə u mernèrə.

Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.

E kə Crìstə sté la Pàscə:
fà la nannə e fà la nìnnə
La Médónnə cé tə dàiscə?
Crìscə sèndə, ué, məninnə!

Crìscə sèndə e fattə grènnə,
e fà bbaènə a tutt'u múnnə,
ca la uèrrə fàscə dènnə,
ma l'emörə è məninnə!

Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.

27 də febbràjə 2022

-traduzione dal molfettese-

"Ninna nanna"
Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.

Stringi forte le manine
che ogni guerra deve passare.
La cuffietta di lanetta,
dolcemente, ti farà riposare.

Che, se ti addormenti, non sentirai,
quanto è malvagio questo mondo.
Crea guerre, e non si pente,
se poi va lentamente a fondo.

Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.

Calma e dolce è ogni onda,
l'Ave Maria, canta con me.
Quanti baci, ad ogni sponda,
se poi ti suono i sonagli!

Ascolta, ascolta questa voce:
è il papà che sta sul mare.
Ogni vela è una croce,
porta Cristo il marinaio.

Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.

E con Cristo vi è la Pace:
fai la nanna, su fai la ninna.
La Madonna, cosa ti dice?
Cresci santo, ehi, piccolo!

Cresci santo, e fatti grande,
e fa' il bene a tutto il mondo,
che, la guerra, fa danni,
ma l'amore è bambino!

Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.

27 febbraio 2022
 

 

"A me, invece, la libertà!"
(canzone)

Son stato anch"io travolto
come un treno deragliato;
in un lercio sacco avvolto
come un cane abbandonato.

Rit:
Son barbone e me ne vanto,
un cartone e son contento.
Faccio viaggi alla stazione,.
mentre il resto è prigione!

Come un sasso dietro l'altro,
giorni da dimenticare,
anche il topo si fa scaltro,
mentre io, son da buttare.

RIT

E che dire dell'amore
- che trovato e poi perduto -
non fa rima con il cuore
e a me resta sconosciuto.

RIT.

E che dire della Fede
che mi brucia dentro ancora:
è quel Cristo che in me crede...
bambino, io come allora!

RIT

Sono nato benestante
ed ora, eccomi: sono qua!
Una casa al benpensante,
a me, invece, la libertà!

RIT.

18 febbraio 2022
 

 

"Il mio cuore è"
Il mio cuore è un bambino,
timido come un ciclamino,
rosso vermiglio, a capo chino.

Mi rimprovera di ricordi
e mi abbraccia, perché non scordi,
che i suoi battiti non son sordi.

Il mio cuore è un calzino:
lo avvolgo alla sera, e al mattino,
da un cassetto fa capolino.

Così, ebbro di sogni, non parla...
vorrebbe, ma alla mia ciarla
si chiude, e poi di suoni mi burla.

Il mio cuore è un serraglio
degli amori nati per sbaglio,
finiti su un esule scoglio.

Come vela stanca, alla sera,
si riposa in una preghiera
che, l'inverno, fa primavera.

10 febbraio 2022

 

"Come un fiore"
Vorrei arrivare a sfiorare il tuo cuore
come le stelle sanno fare col mare.
Una canzone, sai potrebbe servire,
anche a danzare, qui sopra il tuo cielo.
Scacciare i gabbiani dei tuoi pensieri,
farti vivere l'Oggi malgrado l'Ieri.

E vorrei provare a toccare il dolore
come le rose che si fanno abbracciare.
Una preghiera, sai potrebbe lenire,
farti provare a spiccare il tuo volo.
Colorando quel mondo fatto prigione,
per farti sognare una nuova occasione.

E gridare, urlando coi pugni su al cielo,
che si può morire e che muori d'amore.
Sentire, più leggero d'un soffio o un volo,
quella voce, che ci parla dentro al cuore,
come un sussurro che suona dolce invito:
Coraggio! Quel che provi, Io l'ho vissuto!

E bagnare, come un fiume, unico e solo,
che va al mare senza fare alcun rumore.
La carezza di una piuma di usignolo
che lenisce fresca quel'intimo dolore...
e nei singulti, disegnare col dito,
come un fiore, che ora, si schiude all'aiuto.

30 gennaio 2022


"A danzare Bellezza"
Quanti sogni perduti nel tempo,
ma non è il tempo che, come un lampo,
brucia quei sogni che amammo tanto.

È soltanto, che spento l'incanto,
ogni canto si tace soltanto
in quel cuore sperduto in un campo.

In quel campo che fu giovinezza
e certezza di fede e fierezza
che l'orgoglio non rende se stessa.

Ma se il chiasso d'intorno poi cessa,
fan ressa Sogni e Canti di messa;
torna l'anima a danzare Bellezza.

28 gennaio 2022
 

"Nell'attesa"
E son già tre, le fumate nere,
che dall'ermo colle Quirinale
tarpan l'ali ai sogni e alle chimere.

Meschina Italia, offeso Stivale:
quel che fu, loco di Santi ed Eroi,
ridotto è ormai a un orrido spitale.

Che Domineddio, affretti per noi,
quell' atto che fu sempre solenne,
eppur semplice, tanto par che annoi.

In vero, in Esso, per lustri indenne,
si realizzò Democrazia:
coll'alto Ufficio, resti perenne!

Codesta ode e umile poesia
esprimer vuol voti augurali
che, il novello Presidente sia,

Uomo di ben nobili natali,
eminente di cristiane Virtù,
di Cultura e Governo che vali.

Che nobiliti, e renda sacri ai più,
civil Politica e Parlamento,
e fede nella Libertà, orsù!

Tosto venga, che sia il momento,
in cui risorga italica Unità,
Giustizia e Verità, un sol evento!

Col primo Cittadino, un sol canto:
Dei Padri, la sacra Terra, oh Beltà,
la Vergin cinga del suo Manto.

Oh Madre Santa, piena di bontà,
con Te al fianco, l'Italia risorga,
e torni a esser faro di Civiltà.

Invitta , al cuor d'Europa, porga
una fiera e nobile Aurora:
Oh Patria mia, sai, il Ciel, t'adora!

26 gennaio 2022
 

"La Mədəciàinə"
Ué, Nonna, nonna càrə
ajə tenghə nu dəlòrə!
La spaddə, e pə chəmbàrə,
ŕə ràinə, ca mo mòrə!

Ohi, figghjə, figghjə càrə,
cherə ca fascə mel'a té
è u pəsèndə, parə parə
o carəchə də nu rré!

Ué, Nonnə, Médónn'e mè,
purə l'ùcchiə nen 'gə vëtə,
nen gi'affíttə chiú ormè
né Bbënə e né chiú Fëtə!

Ohi, figghjə də stú cörə,
purə l'ücchjə vol'u sfiziə
e ci chièngə dəlòrə,
chièngə pə l'ingiustiziə!

Ué, Nonna, nonna bbéddə,
cé mëlə a la càpə...
ajə vëtə ogne stéddə
ca solə Cristə sàpə!

Ohi, figghjə bənədíttə:
Öscə è com'Aíərə,
nen d'altə tə s'ho díttə...
chïrə, so lə pənziərə!

Ué, Nonna, nonna sèndə,
ténghə nu pësə 'mbiəttə,
mə fàscə mël'u véndə
ca chiú nen gi'affíttə!

Ohi, figghjə, nen gapiscə:
l'enəmə arriv'o púndə
ca chiú nen dəgəriscə
e cu véndə, a té u còndə!

Ué, Nonnə ca sí mmemmə,
mo sckàttə pur'u cörə...
la mədəciàinə demmə,
ca passə stu dəlörə!

Ohi, figghjə, ma cé cörə,
nen gə völə u Spəziàlə!
Pə tuttə, è l'Emörə...
la mədəciàin' a speciàlə!

- traduzione dal molfettese-

"La Medicina"
Ehi, Nonna, nonna cara,
ho un dolore!
La spalla, e per compari,
i reni, che mi sento morire!

Ohi, figlio, figlio caro,
ció che ti fa male,
è il peso simile a quello
che porta addosso un re!

Ehi, Nonna, Madonna mia,
anche l'occhio più non vede,
non riesco a vedere ormai
nê Bene e né più Fede!

Ohi, figlio del mio cuore,
anche l'occhio vuole il suo sfizio,
e se piange dolore,
piange per l'ingiustizia!

Ehi, Nonna, nonna bella,
che male ho alla testa...
io vedo ogni stella
che, solo Cristo conosce!

Ohi, figlio benedetto:
Oggi, è come Ieri,
null"altro ti ho raccomandato:
quelli, sono i pensieri!

Ehi, Nonna, nonna santa,
ho un peso qui, al petto,
mi fa male il ventre,
che più non ci vedo!

Ohi, figlio, non comprendi:
anche l'anima arriva ad un punto
che, più non digerisce
e, te lo confida col ventre!

Ehi, Nonna che sei mamma,
ora mi scoppia pure il cuore...
dammi la medicina,
che passi, questo dolore!

Ohi, figlio, ma che cuore,
non ci vuole il farmacista!
Per tutti, è l'Amore...
la medicina miracolosa!
 

"Cé sò?!"
Cé sò, cé sò ŕə stìddə
ca ind'o ciələ chiàtrənə?
Sò femmənə chiú béddə
ca discənə: Ué, abbrazzəmə!

Cé sò, cé sò ŕə stìddə:
ŕə d'occhiərə c'abbrillənə?
La làunə fatt'a féddə,
ruffiènə, discə: Vàsəmə!

Sə fàscə rùssə u ciələ,
u mèrə, s'aggigghj'e abballə,
u còrə pigghjə u vùlə,
ogne stéddə chièngə e abbrillə!

Sə fàscə rùssə u ciələ:
all'e nèutə, sott'o sciàllə,
la làunə, cu rənzùlə,
scenn'o mèrə... e gòd'e strillə!

19 dĕ gennàjə 2022
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese"

"Che accade?!"
Cosa sono, cosa sono le stelle
che nel cielo tremano dal freddo?
Sono femmine, le più belle,
che dicono: Ehi, abbracciami!

Cosa sono, cosa sono le stelle:
solo occhi che brillano?
La luna fatta a fette,
ruffiana dice: Baciami!

Si fa rosso il cielo,
il mare, si eccita e danza,
il cuore prende il volo,
ogni stella piange e brilla!

Si fa rosso il cielo:
nuda, sotto lo scialle,
la luna, col lenzuolo,
scende dal mare... e gode e strilla!
Ben Tartamo

 

"Accoccolato"
Accoccolato, io vorrei restare,
tra i vostri Cuori, lí a riposare.
Per poi svegliarmi, sí fresco al mattino,
sempre sentendovi più a me vicino.
Che dolce, si fa la mia preghiera,
quando si accende tenue la sera:
mi par tornato nella mia culla,
tra piume d'angeli, io immenso nulla.

9gennaio2022
 

"La vöscə du cörə"
"Quend'a penšiərə ca tiənə!
Acchəssí, nen đə faciævə...
mó, ci tə dé u 'ndrəttiənə?!
Eh, ne voltə mə səndiəvə:
ajə tə dàvə la vöscə
e tàuə mə rəspənniəvə.

Irə məninnə, e la cröscə,
nen şapiəvə, pó ce d'ærə:
ma aiərə nen è ösce!
Quennə vænə prəmeværə,
pó, a nu trattə, mə siəndə,
e mə 'ndiənnə, adaværə...

Ca sönə e chèndə cu viəndə,
c'abbállə də fiörə 'n fiörə
e, tə vætə kiú attiəndə.
T'arrəcuərdə ogne dəlörə,
ogne carèzzə e ognə vàsə,
u chièndə e u pràim'emörə...

Ogne penşiərə ca tràsə,
ogne poesiə ca nèscə
e vé acchiénnə càsə...
Ca sə 'nsinuə, e mé fərnèscə
də dàiscə, a ogne örə:
Ajĕ 'ngə só, só u Cörə!"

20 dicèmbrə 2021

-traduzione dal molfettese-

"La voce del cuore"
"Quanti pensieri che hai!
Non ti facevo così...
ed ora, cosa ti trattiene?!
Ah, un tempo mi ascoltavi:
io ti davo voce
e tu, mi rispondevi.

Eri bambino, e la croce,
non sapevi cosa fosse:
ma ieri, non è più oggi!
Ma quando torna primavera,
ad un tratto, mi senti,
e mi capisci per davvero...

Che suono e canto col vento,
che danzo di fiore in fiore
e, ti vedo più attento.
Ti ricordi ogni dolore,
ogni carezza e ogni bacio,
il pianto e il primo amore...

Ogni pensiero che entra,
ogni poesia che nasce
e va cercando casa...
Che si insinua, e mai smette
di dire, tutte le ore:
Io ci sono, sono il Cuore!"

20 dicembre 2021


"Militum Christi"
Signore fa',
che la mia sete di Verità
non offenda la Speranza,
ma combatti la Menzogna.

Signore fa',
che la mia fame di Giustizia
non uccida la Carità,
ma lotti per la Libertà.

Signore fa',
che il mio grido di Dolore
non costruisca muri,
ma scuoti ogni Coscienza.

Signore fa',
che l'ultima battaglia persa
non soffochi la Fede,
ma spinga i miei passi al Dono di sé

20 dicembre 2021
 

"Strappo"
Scendo le scale del mio tormento,
dell'ansia sale il forte suo vento;
sbattono forte le mie finestre,
sull'uscio, urla il mare infinito, di te.

Danzan di giallo sparute ginestre,
dei corvi un coro di gelide orchestre;
un gong rimbomba di mille perché,
teatro già spento, che non aprirà.

Strappo le pagine che cantan di te,
brucio quei sogni che respirano in me;
se poi un nuovo giorno, perdono vedrà,
il vecchio sole, per noi, più scalderà.

15 dicembre 2021


"Marìə, Marìə, pərcé?!"
(chenzönə)

E chemèin' e chemèinə
e mə perdə pə stràtə,
e nen væt chiú fàinə...
e nen denghə chiú fiàt!

Só pərdàutə la Fætə,
oh Medónnə də Crist!
A nisciàun chiú cræt,
ognē cösə m'è tristə.

Marìə, Marìə a do sté?
Marìə, Marìə, ué, pərcé
tu nen mə vú chiú bænə
e stringə sti catænə?!

Pə cé cösə, mó dimmə,
valə la pænə chembà,
ci pó chièn nə scimmə
do nen sə pötə spərà!

Ci sə perdə l'Emörə,
ci tə dé chiú Spərènzə,
megghi' achiàutə stu cörə
com'è achiàusə sta stènzə!

Marìə, Marìə a do sté?
Marìə, Marìə, ué, pərcé
tu nen mə vú chiú bænə
e stringə sti catænə?!

Ma nu cörə nen dénghə,
ca səttəràt mó sté
e də bàilə mə scènghə...
e vu sapé u pərcé?!

Ca ne rösə tənæv
e mə dàvə la pàscə....
gnórend nen sapæv
ca nesc'e mörə a mèscə!

Marìə, Marìə a do sté?
Marìə, Marìə, ué, pərcé
tu nen mə vú chiú bænə
e stringə sti catænə?!

1 d'ottóbbrə 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Maria, Maria perché?!"
(canzone)

E cammini e cammino
e mi perdo per strada,
e non vedo più arrivo...
e non ho più fiato!

Ho perduto la Fede
oh Vergine Santa!
Non ho più fiducia in nessuno,
ogni cosa mi rattrista.

Maria, Maria dove sei?
Maria, Maria, ehi, perché
tu non mi ami più
e stringi queste catene?!

Per cosa, su dimmi,
vale la pena vivere
se poi, lentamente, andiamo,
dove non c'è più speranza?!

Se si perde l'Amore,
chi ti dona più Speranza,
molto meglio chiudere questo cuore
come chiusa è questa stanza!

Maria, Maria dove sei?
Maria, Maria, ehi, perché
tu non mi ami più
e stringi queste catene?!

Ma io non ho più un cuore,
perché è sottoterra
e mi strazio di amarezza...
e vorresti sapere il perché?!

Perché avevo solo una rosa
che mi donava pace...
ignorante, non capivo,
che essa nasce e muore a maggio!

Maria, Maria dove sei?
Maria, Maria, ehi, perché
tu non mi ami più
e stringi queste catene?!

1 ottobre 2021
Ben Tartamo


"Cé d'è ne lacrəmə"
Ma dimmə, cé d'è ne lacrəmə
ca sə nə scennə chienə chienə?
Valə, forsə nu cendesəmə,
eppùrə, comə sen'e senə!

Vàlə chiú d'argiənd'ed örə
ne lacrəmə ca dolcə scennə
e ll'enəm'a tottə, t'addörə
d'emörə, ca sé, nen sə vennə.

Nàonə, nen 'gə stè mé dəlörə
chiú emèrə, 'nfèmə e chiú trìstə,
də cúrə, ca sàopə o cörə,
nisciúna lacrəmə mé ha vìstə.

10 də səttìəmbrə 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Cos'è una lacrima"
Ma dimmi, cos'è mai una lacrima
che scivola pian piano?
Varrà, forse un nulla,
eppure, sapessi quanto può sanare!

Vale più d'argento e oro
una lacrima che dolce scende
e l'anima tutta, ti profuma
d'amore, che sai, non si vende.

No, non esiste nessun dolore
più amaro, infame e più triste,
di quello che, sul cuore,
nessuna lacrima ha mai visto.

10 settembre 2021
Ben Tartamo


"Quennə s'èmə..."
Mèrə-mèrə vöchə arénnə
pə lendèrnə sté la làunə;
ué Niní, ce vé facénnə,
ca l'emörə nen vé 'ndàunə?

Chiénə-chiénə vöchə acchiénnə
chèr'a steddə assé ləndènə,
ma u mèŕə vé dəcénnə
ca sò sciæmə sènə-sènə!

Mèrə mé, tin'a rasciönə,
ma o cörə ci chəmménnə
e assölə la passiönə
ca tə fræchə e po tə dénnə!

Sönə-sönə ogne chembènə,
dolcə-dolcə...tristə-tristə;
quattə nuvələ də lènə
stonnə 'ngröscə com'a Cristə.

Com'a Cristə, ca de 'ngröscə,
cussə cörə mé abbrazzə...
cittə-cittə, mə dé vöscə:
Quennə s'èmə, s'essə pazzə!

25 də novembrə 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Quando si ama..."
Lungo la riva vado vagando
per lanterna c'è la luna;
ehi, Ninetto, cosa vai facendo,
non sapevi che l'amore ha un prezzo?

Piano piano vado cercando
quella stella così lontana,
ma il mare va mormorando
che son matto tutto quanto!

Mare mio, hai ragione,
ma al cuore, chi comanda,
è soltanto la passione
che ti frega e poi ti danna!

Suona, suona ogni campana,
dolce dolce... triste triste;
quattro nuvole di lana
stanno in croce come Cristo.

Come Cristo, che dalla croce,
questo mio cuore abbraccia...
silenziosamente, poi mi parla e dice:
Amare, è una follia!
Ben Tartamo


"Senza pàscə"
Pàscə, Pàscə a tutt'u múnnə melàtə!
Pàscə a ci chembə o è səttərràtə,
Pàscə ind'o cörə e ind'a ogne càsə.
Pàscə a ci arrəmènə o ha scappàtə!

Pàscə dələcàtə com'a nu vàsə,
Pàscə schiettə com'a nu criatàurə,
Pàscə ca nen zombə, Pàscə ca dàurə,
fórtə com'ad agustə è cussə sölə!

Siəndə, comə sönə chess'a parölə,
ca pur'u viəndə, càlmə, sə nə völə
e tórnə o ciələ da dó è nètə...
siəndə com'è dolcə chess'a parölə!

E ca ci pùrə Cristə fu 'nghennètə,
mé da la vöcchə assí parölə emèrə,
ma vəlí bænə a túttə addáværə
e u pərdönə dettə a tutt'u múnnə.

Chess'a parölə è assé ləggiærə,
völə söp'o mèrə e nen vé o fúnnə.
Scàltə ogn'e cörə , metinə e særə,
chiènə sə chənzàumə, com'a la cærə.

Cærə də chennælə nenz'a l'altàrə,
cærə də luminə ca, càrə càrə,
pə tottə le nóttə fascənə làuscə
söpə ogne valcönə, com'a lembàrə.

E Pàscə a cússə múnnə ca sté 'ngröscə;
Pàscə a ci nen şàpə ce d'è la pàscə:
stènghə è cússə múnnə ca, comə cöscə,
pàrə ca mo mörə... ma senza pàscə!

16 də novembrə 2021
BenTartamo

-traduzione dal molfettese-

"Senza pace"
Pace, Pace a tutto il mondo ammalato!
Pace a chi vive o a chi è sepolto,
Pace nei cuori e in ogni casa,
Pace a chi resta o è fuggito!

Pace delicata come un bacio,
Pace sincera come un bambino,
Pace che non salta, Pace durevole,
forte come questo sole ad agosto!

Ascolta, come suona questa parola,
che, persino il vento, quietandosi si invola
e torna al cielo da dove è nato...
ascolta com'è dolce questa parola!

E se persino Cristo fu ingannato,
mai dalla sua bocca proferì parole d'accusa,
ma amò tutti per davvero
e donò perdono al mondo intero.

Questa parola è così leggera
che vola sul mare e non affonda mai.
Ogni cuore scalda, mattino e sera,
piano si consuma , come cera.

Cera di candele innanzi all'altare,
cera di lumini che, dolcemente,
donano luce per tutta la notte
sui balconi, come lampàre.

E Pace a questo mondo crocifisso;
Pace a chi non conosce pace:
stanco è questo mondo che, da come smània,
pare che muoia....ma senza pace!

16 novembre 2021
Benedetto Tartamo

 

"Ne cösə assölə..."
Drætə a ognë parölə
ngə sté sèmbə nu pənziərə,
comə drætə a ognë vàsə
ngə sté ne cösə assölə...

Ca u chièmə Mèrə o Sölə,
è nètə öscə o aiərə,
sàpə dolcə də cəràsə
cur'Emörə ca ngə völə!

14 d'agústə 2021

-traduzione dal molfettese-

"Una sola cosa..."
Dietro a ogni parola
c'è sempre un pensiero,
come dietro a ogni bacio
c'è una sola cosa...

Che lo chiami Mare o Sole,
sia nato oggi oppure ieri,
ha il dolce sapore di ciliege
l'imprescindibile Amore!

14 agosto 2021
 

"Ma poi, materna, la sera"
Spalancassi le finestre
di quest'anima mia:
sogni di rose e ginestre,
che dolce poesia!

Non avrei nella testa
più mille strane idee,
sarebbe tutta una festa
di conchiglie e maree.

E come foglie danzanti
tra gli abbracci del vento,
libererei i miei canti
al tuo firmamento.

Ma questo cuor fa domande
che non sanno risposte
e in queste brume di lande
cerca gioie nascoste.

Perché vivere, Signore,
se dobbiamo morire?
Perché poi tutto lasciare,
se la vita è un fiorire?

Tutto è un soffio fugace
di tenui fiori al vento;
ci lascia presto la pace,
al suo posto, il tormento.

Ma poi, materna, la sera,
dona le sua carezza;
è di speme, una preghiera:
calda tua tenerezza!

15 ottobre 2021
 

"Alla tua voce"
Stridono i rami, tenui al vento,
come le braccia, alla tua Croce!
Pien di rugiada, in me, il tormento,
trova in sé pace, alla tua Voce.

Come quest'Ave, oh, mi consola!
Calda carezza, stringe al seno:
l'anima mia, non più sola,
mi tinge il viso di sereno.

Tenero sei, oh mio Signore,
come le foglie, a primavera!
Brividi intensi al mio cuore,
così stretto nella sua sera.

Che dolce sei, Infinito Amore,
come il cielo e le tue stelle!
Potrebbe mai, questo dolore,
non increspar questa sua pelle?

Come fa il mare che si quieta
tra le braccia del suo sole.
Brilla d'argento e di fin seta:
di gioia non ha più parole!

23 ottobre 2021
 

"La Solitudine"
La Solitudine
è la mia saggia e dolce amica.
Mi stringe a sé
per consolarmi
e infondermi coraggio.
Mi parla coi suoi silenzi,
mi accarezza di ricordi.

05 settembre 2021
 

"U vérə Bbænə"
- E nen mə sendə tend'a bbúnə!
me dəciàjə, tristə, u Cörə.
- Tiənə paciènzə, ta dá passà!
rəspənnéttə, prondə, u Tiəmbə,
sprittə sprittə com'a nu lèmbə!

Ma l'Emörə, tra lèmb'e truənə,
chə nu ràisə assàjə da förə:
- Cé vú acchiénnə də lass'a stà?!
Cúrə dəlörə, fin ģa chèmbə
tu'a da pərtà, tra càpə e gghémmə!

U vérə Bbænə è schiett'e onestə,
se dönə túttə, senz'a pənzà.
È səngærə com'a mənínnə,
vàs'e abbrazzə, comə séndə,
pigghjə sckiàffə, ma mè sə péndə!

Mèutə, ind'o arrəcùrdə restə,
sə səttərræscə e torn'a chembà!
Nen dænə piàumə e menghə pínnə,
tra ciələ e mèrə mè s'arrénnə.
È də Cristə, ngə fàscə sèndə!

4 də səttiəmbrə 2021
Ben Tartamo

- traduzione dal molfettese-

"Il vero Bene"
- Sai, non mi sento affatto bene!
mi disse, triste, il Cuore.
- Abbi pazienza, ti passerà!
rispose, pronto, il Tempo,
sicuro di sé, come un lampo!

Ma l'Amore, tra lampi e tuoni,
sorridendo, uscì fuori:
- Ma che pretendi di lasciar stare?!
Quel dolore, finché vivrai,
te lo porterai appresso!

Il vero Bene è schietto e onesto,
tutto si dona, senza pensarci.
È sincero come un bambino,
bacia e abbraccia come sente,
prende schiaffi, ma mai si pente!

Muto, resta nel ricordo,
viene seppellito e torna a vivere!
Non ha né piume né pinne,
ma tra cielo e mare, mai si arrende.
Viene da Cristo, ci rende santi!

4 settembre 2021
 

"Dó məlötə"
E sò vístə dó məlötə
- nu meschələ e ne femmənə -
ca nen žapənə stà sötĕ.
S'aggirənə e nen ž'affèrmənə
- mələtàtə ind'a le mötə -
attùərnə a ne fəndénə
ca chéndə e chiéngə ogne pænə.
S'auéndənə p' ř' ménə,
dəcénnə àun'o alt: E mmænə!
Tàuə sí stórtə, ajə sò sènə!

S'allàssənə, s'auéndənə
e pó, s'ammúzzəquèscənə!
Pəndàitə, pó, sə vàsənə
vəciàinə a ne sərtùscənə.
Sə scènghən'e rəngorrənə
chə ř' ménə strettə 'nghénnə;
stengh'a ciúccə s'abbràzzənə
e sə spizzən'a ognə vénnə...
Chə la lenguə, serp'a grennə,
sə ř' gnottə senz'a dennə!

15 agosto 2021
Ben Tartamo

"Due scarafaggi"
E ho notato, due scarafaggi,
- uno maschio, l'altro femmina -
che non sanno star fermi.
Si rigirano e non si fermano
- rotolandosi nel fango -
attorno a una fontanella
che canta e piange ogni dolore.
Si prendono per le zampe,
dicendosi l'un l'altra: Su, forza!
Tu sei storta, io son sano!

Si lasciano, si prendono
e poi, si mordono!
Pentiti, poi si baciano
sotto lo sguardo di una testuggine.
Si straziano e rincorrono
con le zampe strette alla gola;
stanchi morti si abbracciano
spezzandosi da ogni parte....
Con le fauci, il serpente,
se li inghiotte in un boccone!
 

"Nel mare"
Bianche e lignee ossa di tronchi,
il vento, di rosa colora,
i vostri silenzi e sospiri.

Di noi, di sale e sole giunchi,
la sabbia, ogni orma già scolora,
nel mare dei nostri pensieri.

13 agosto 2021
Ben Tartamo


****************************

"In the Sea"
White and wooden bones of logs,
the wind, of pink colors,
your silences and sighs.

Of us, of salt and sun reeds,
the sand, every footprint already fades,
in the sea of our thoughts.

August 13, 2021
Ben Tartamo


*************************

"En el mar"
Blancos y de madera huesos de troncos,
el viento colorea de rosa
tus silencios y suspiros.

De nosotros, juncos de sal y sol,
la arena, cada huella ya descolorida,
en el mar de nuestros pensamientos.

13 de agosto de 2021
 

"Uard'o ciələ!"
- Mammà, ce d'è nu vàsə
ca mo mörə dəspəràtə?!
- Nen è méscə, ŕə cəràsə,
nen vonnə mè mərcàtə!

È uardassə ind'a ll'úcchiə
chə ll'enəmə da förə
ca sə uàrdə ind'o specchiə
e u siəndə u'addörə!

- Ma nen đenghə chiú cörə,
su'ha pərtàtə u dəstàinə...
saccə sol'u dəlörə
ca nen đænə chiú fàinə!

- Figghiə mé, uard'o ciələ:
le nóttə lass'u póstə
e túttə pigghiə u vúələ...
nen l'éssə sembə tristə!

Vàitə u sölə ind' e mmèrə
dé a tuttə chəlörə;
mettə senghə o mernèrə
ca sə scórdə u dəlörə!

11 d' agústə 2021

-traduzione dal molfettese-

"Guarda al cielo!"
- Mamma, cos'è un bacio
che muoio disperato?!
- Non siamo a maggio, e ciliege,
non costano mai poco!

È guardarsi negli occhi
con l'anima al di là
che si osserva nello specchio
e ne senti il profumo!

- Ma io non ho più un cuore,
che se l'è portato il destino...
conosco solo il dolore
che non ha mai fine!

- Figlio mio, osserva il cielo:
lascia il posto la notte
e tutto s'invola...
non esser sempre triste!

Guarda il sole nel mare,
dona colore a tutto;
rianima il marinaio
che dimentica ogni dolore!

11 agosto 2021

 

"Pròfəghə"
Mórbədə cürpə allassàtə
söp'a la ràivə du mèrə:
memm'e figghiə abbrazzàtə...
tàirə la rætə u mernèrə.

Chiéngə sengh'e salə u sölə,
càupə è ognë chembènə;
mormərə u viəndə, parölə,
a ci sté mèutə e ləndènə.

30 agustə 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Profughi"
Morbidi corpi abbandonati
sulla riva del mare:
mamma e figlio abbracciati....
tira la rete il marinaio.

Piange sangue e sale il sole,
cupa suona ogni campana:
mormora il vento, parole,
a chi resta muto e distante.

30 agosto 2021
 

"Il nostro fiume"
Spezzami il cuore,
spezzalo ancora.
Un altro colpo,
che vuoi che sia!
È stato facile
ferirmi così.

Schiacciami il cuore,
schiaccialo ancora.
Non ci hai pensato
che mi finivi, sì?
Già, non sapevi,
che mi uccidevi, così.

Rotola a valle
il monte dei sogni
e tutto copre,
tutto nasconde.
Toglie il respiro,
soffoca l'anima.

Ma il nostro fiume
scorrerà ancora,
sarà nascosto
tra valli e terra,
e domani o l'altro
nel ricordo sgorgherà.

10 agosto 2021
 

"Come il primo e l'ultimo bacio"
Avvicinale a me,
come un soffio,
una brezza
su petali di rosa.

Avvicinale alle mie,
con la stessa sete,
la stessa fame,
della prima sera.

Lascia che senti
il mio respiro, nel tuo.
Lascia che ascolti
il tuo sospiro, nel mio.

Gusta il sapore
del sole e del mare.
Senti il profumo
del cuore che esplode
e si fonde nel tuo.

E non dimenticarlo:
come il primo,
sarà l'ultimo nostro bacio,
di tenero amore.

04 agosto 2021
 

"Fin dentro l'anima"
Dove cerco la tua mano,
se la Notte lascia il posto all'Aurora?
Come risentire la tua voce,
se tutto è rumore e cerco silenzio?
Sarà il suono della pioggia estiva
a cantarmi dentro,
più del frinire delle cicale.
Mi fermerò ad ascoltare il vento,
per sentire, la tenera tua carezza
penetrarmi come fiume,
fin dentro l'anima.

1 agosto 2021
 

"Santa Chiara - Trento"
Là, dove batte il tempo
alla musica delle emozioni,
tu hai un macigno di crudele bellezza.
Là, dove nasce il suono
ad ogni seme di fecondi pensieri,
tu hai un abisso di voluttà e piaceri.
Tue tutrici furon Circe e Medea
e tra le tue spire, anch'io caddi.
Là, dove l'Adige colora le algide strade
di una vita vuota di veri sentimenti,
giace esangue il mio scrigno.
Mai più canterò il tuo nome che,
se non fosse il più dolce e pio,
avrei maledetto, pagandone l'eterno fio.
Mai più lascerò ai sogni di accarezzare pensieri.
Sepolto è per sempre, nel tuo ricordo, l'Amore.

30 luglio 2021
 

"Innamorarmi di te"
Io, non dovevo innamorarmi di te.
Avrei dovuto capirlo, che tu, Luna,
avevi mille e mille facce nascoste.
Che non potevi esser mia, ma del Mare.
E come il mare, anche tu, infida e infedele!

Io, non volevo innamorarmi di te.
Sì, avrei dovuto dare ascolto al Vento
che, tra le carezze, ti chiudeva gli occhi
mentre rifletteva i tuoi gelidi sguardi,
accendeva ricordi e spegneva sogni.

Io, non potevo innamorarmi di te.
Avrei dovuto capirlo che, proprio tu,
eri solo una nuova, grigia prigione.
Un ultimo morbido scoglio, di flutti,
di gorghi e riverberi di sole e stelle.

29 luglio 2021
 

"Come un cielo stellato"
Nuda come un cielo stellato
ti bacerò di lune,
ti accarezzerò di vento.
Nuda come un cielo stellato
ti cullerò di mare,
ti amerò di nuovo sole.
Nuda come un cielo stellato
ti canterò di sogni,
ti sognerò di canti.

24 luglio 2021
 

No, l'amore non finisce:
l'amore sparisce....
per tornare a sperare,
a sognare...

Si, l"amore non è mai morto:
l'amore è risorto...
nel morire a se stessi,
nel soffrire in silenzio
nel voler la felicità
di chi urlava libertà.

Si, amore mio
ovunque tu sei, io ti seguirò...
ti sognerò,
ti perdonerò,
anche se perdono non avrò.

Perché amare è follia,
è poesia...
È un canto che vive d'incanto
pur se freme tormento.
Si, io per sempre t'amerò...
t'aspetterò...
per te e con te morirò...
risorgerò!

18 luglio 2021
 

"A cé sèrvə?"
A cé sèrvə, a cé sèrvə, ci tuttə passə?
Eh, pətessə, pətessə sciàjə a la spassə
e senz'a cúrə pənzíərə ca mé t'allassə.

E tə straziə, tə straziə u píəttə e u cörə
cúr'emörə, cúr'emörə ca dé dəlörə
e t'abbattə, sàulə, də sènghə e sədöre.

Eh, pətessə, pətess'éssə com'o víəndə
dolc'e liəndə, liənd'e dolcə, ca tauə u síəndə
quennə t'accarèzzə cittə-cittə e attíəndə.

Eh, vəlessə, vəless'éssə cùrə chəsciàinə
bièngh'e fàinə, pə tənettə stríttə 'nzàinə
e vasàttə mendr'ind'o súənne, mə discə: sàinə!

A cé sèrvə, a cé sèrvə sta pó ləndènə,
ci le mènə assàuchə làcrəmə e nen śènə,
cúrə cörə ca, nen völə chiú stí catænə.

17 lúgliə 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"A cosa serve?"
A cosa serve, a cosa serve, se tutto passa?
Ah, potessi, potessi andare a spasso
e senza quel pensiero che non ci lascia mai!

E ti strazia, ti strazia il petto e il cuore
quell'amore, quell'amore che dà dolore
e ti abbatte, da solo, di sangue e sudore.

Ah, potessi, potessi essere come il vento
dolce e lento, lento e dolce, che tu lo avverti
quando ti accarezza silenzioso e tenero.

Ah, vorrei, vorrei essere quel cuscino
bianco e morbido per tenerti stretta a me
e baciarti, mentre nel sonno, mi dici di si!

A che serve, a che serve poi star lontani,
se la mano asciuga lacrime e non sana,
quel cuore che, non vuol piú queste catene.
 

"Amen!"
Ho bussato timidamente al tuo uscio,
incredulo di ricevere risposta.
Nel silenzio assordante della mia cella,
pensieri come arrotolate domande,
parole rotolanti sulla riva di un fiume,
come lucide pietre dal destino di sabbia.
La tremula calda fiammella mi rincuorava
e le lucide assi di legno mormoravano
nell'accogliere il mio sacco di polvere e fango.
Un fiume di calda rugiada ha accolto
la tua voce di foglie accarezzate dal vento
e il tuo sguardo limpido di paterno abbraccio.
Fresco tepore il tuo attento ascolto d'amico,
carezze di mamma il tuo saluto.
E l'invito fiducioso al cammino, nel commiato.
Amen!

16 luglio 2021
 

"U'addörə du mèrə"
M'allàssə senz'ā fiàtə
u mèrə ca sə spösə
cu ciələ nemməràtə.
E abbrazzə ogn'ē cösə
e mə scaltə də vàsə
u víəndə profumètə
də rösə e də cəràsə.

Nen sèndə chiú parölə
né súənə né dəlörə...
vəléssə mó, assölə,
chenòscĕ cur'emörə
ca vænə do Səgnörə.
Nú səspàirə, nú vülə...
e du mèrə, u'addörə!

1 luglio 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Il profumo del mare"
Mi lascia senza fiato
il mare che si sposa
innamorato del cielo.
E abbraccia ogni cosa
e mi scalda di baci
il vento profumato
di rose e ciliege.

Non sento più parole
né suono né dolore...
adesso, vorrei soltanto,
conoscere quell'amore
che viene dal Signore.
Un sospiro, un volo...
e il profumo del mare!


"Quend'ā paciènzə ca 'ngə völə!"
Quend'ā paciènzə ca 'ngə völə
fin da quendə sponde u söle.
Cussə múnnə è criàusə assé
ca, certə vóltə, nen vú vədé
menghə l'ombr'ā to e a dó sté!

Sè ca sté tend'ā gniorendətà
e nen žerv'ē núddə a parlá,
ca sə perdənə ŕə parölə
chə ci è mèulə, e ne ŕə völə
menghə stall'ā səndàiə assölə.

E allörə, sè cè sté da fá?
Stímmənə a ŕə càsə a rəpəgghiá
da cússə múnnə indifferèndə,
da tott'ā chéss'ā malagèndə
ca nen đə capíscə e t'offéndə.

Ma ne m'arrénnə, e vogghiə chendà,
ca la vaitə e Bbænə e Libertà
e, ci sò strenjə a cússə múnnə,
e nen žò quàdrə e menghə túnnə...
sté Cristə ca mə tàirə do fúnnə.

27 də giúgnə 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Quanta pazienza che ci vuole!"
Quanta pazienza che ci vuole
fin da quando spunta il sole.
Questo mondo è così strano
che, certe volte, non vorresti vedere
nemmeno la tua ombra e dove sei!

Sai che c'è tanta ignoranza
e nen serve a nulla parlare,
che si sprecano parole
per chi è duro e non vuole
nemmeno starle ad ascoltare.

E allora, sai che c'è?
Restiamo nelle nostre case a riprenderci
da questo mondo indifferente,
da tutta questa gente perfida
che non ti comprende e pur ti offende.

Ma non mi arrendo, e voglio cantare,
che la vita è Amore e Libertà
e, se sono straniero a questo mondo,
e non mi adeguo né mi uniformo...
c'è sempre il Signore che mi tira via dal fondo.


"L'emmídiə"
Eh, l'emmídiə, l'emmídiə, rə sé ce d'è?
Nu vəlænə ca nen sə pöt' a vədé
e u spəziàlə ca u vennə, com'è,
ca nen žu pigghiə e nen sə sàpə u pərcé!

E pigghiə la vaitə, la vaitə com'è,
ca ci 'ngə pinze, ci sté mé senz'a ué?
Ognunə de néuə tænə ne cröscə,
lass'u passàtə e pinzə a d'öscə.

Tæn'a ce ffà u rré e u patràunə,
ca la fərtàunə nen vé me 'ndàunə.
Perdə u suənnə, ci tərràisə chiú tænə,
ca u cazzə 'ngàulə, sembə tə vænə!

Eh, l'emmídiə, l'emmídiə, rə sé ce d'è?
Nu vəlænə ca nen sə pöt' a vədé
e u spəziàlə ca u vennə, com'è,
ca nen žu pigghiə e nen sə sàpə u pərcé!

Volənə l'aceddərə a dó lə pàrə,
mengənə e vevənə senz'a chəmbàrə.
Cé lə menghə? E chendənə Deograziə
ci è melətiəmbə, e o nèitə dəsgraziə!

Öscə sə chèmbə e cré nen sə sàpə,
e quend'a pənzïərə stonnə ind'a la càpə
scittələ o víəndə, ca cré essə u sölə...
nen zí chiengènnə, menghə Cristə rə völə!

Eh, l'emmídiə, l'emmídiə, rə sé ce d'è?
Nu vəlænə ca nen sə pöt' a vədé
e u spəziàlə ca u vennə, com'è,
ca nen žu pigghiə e nen sə sàpə u pərcé!

21 giugno 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"L'invidia"
Ah, l'invidia, l'invidia sai cos'è?
Un veleno che non si può vedere
e il farmacista, che lo vende, chissà come
non lo prende e non si sa il perché.

E prendi la vita, la vita com'è,
che se ci pensi, chi mai è senza guai?
Ognuno di noi porta una Croce
Lascia stare il passato, ma pensa all'oggi.

Ha il suo bel daffare, il re ed il padrone,
che la fortuna non è mai gratuita.
Perde il sonno chi ha più denari,
ché la malasorte è sempre dietro l'angolo!

Ah, l'invidia, l'invidia sai cos'è?
Un veleno che non si può vedere
e il farmacista, che lo vende, chissà come
non lo prende e non si sa il perché.

Volano i passeri, dove li pare,
mangiano e bevono senza aver amicizie.
Cosa li manca? E ringraziano Dio
se si abbatte il maltempo e, al nido, è disgrazia.

Oggi si vive , e del domani non ci è dato sapere,
e quanti pensieri hai nella mente
lanciali al vento che, domani, ci sarà il sole...
non piangere, nemmeno Cristo lo vuole!

Ah, l'invidia, l'invidia sai cos'è?
Un veleno che non si può vedere
e il farmacista, che lo vende, chissà come
non lo prende e non si sa il perché.


"U trídəcə də giúgnə"

E t'acchiémend'e acchiémendə
e sí sembə chiú bbéddə.
Sol'u rəspàirə sə sendə
mendrə dürmə, oh stéddə!

Chess'a stenzə è nu cìələ,
cússə líttə è u mèrə.
U pənżiərə pigghi'u vùələ,
addəvéndə mernèrə.

E vé pə mèrə e pə térrə,
com'o víəndə, ləggìərə.
Apr'u còərə, pó u 'nzérrə
com'a papègn'e mìərə.

Tu, mə 'mbriachə la capə,
e tə vəless'a vasà...
ma sol' u Cìələ, rə sàpə,
comə tə fazz'a rəspəttà!

E la grazi'a send'Endóniə
addəmènghə ogn'e daiə,
ca tə dé u combrendoniə
e nen mə fé məraiə!

Cússə trídəcə də giúgnə
fa fərnescə u səpplízziə:
u dəsədèriə è nu cúgnə,
nen'abbenghiə mè u sfiziə!

E chess'a Ròəsə, də spàinə,
nen mə stringə u còərə
e onéstə, fing'a la fàinə,
profúmə cúss'Emòərə.
 

-traduzione dal molfettese-


"Il 13 di giugno"

E ti guardo e ammiro
e sei sempre più bella.
Solo il respiro si ascolta
mentre dormi, oh stella!

Questa stanza è un cielo,
questo letto un mare.
Il pensiero s'invola
e diventa marinaio.

E va per mare e per terra,
leggero come il vento.
Spalanca il cuore, poi lo serra
come oppio e vino.

Tu, mi ubriachi la testa
e ti vorrei baciare...
ma lo sa solo il Cielo
come faccio a rispettarti!

E la grazia, a sant'Antonio,
chiedo ogni giorno,
che ti dia l'intelletto
e non mi fai morire!

Questo tredici di giugno
fa' finire questo supplizio:
il desiderio è un pungolo
che non sazia mai lo sfizio!

E che questa Rosa, di spine,
non mi stringa il cuore,
e onesto, fino alla fine,
profumi il nostro Amore.

13 giugno 2021
 

"Lacrime"
Le vorrei tener nascoste,
perché sono un po' bambine,
spesso ingenue e senza fine
come perle mal riposte.

E vorrebbero anche urlare,
uscir fuori dalla roccia
tutte insieme, goccia a goccia,
per non perdersi nel mare.

Ed invece, scava scava,
c'è un buco in fondo al cuore
grazie a un fiume di dolore:
folle lava che non lava!

Non importa a lor del mondo
- esse sono quel che sono -
sanno chiederti perdono
per la lama spinta affondo!

Sì, quel gelido pugnale,
che si chiama indifferenza
- spento arrivo ch'è partenza -
di una vita che fa male.

E mentre sto a ricordare,
una voce si fa canto,
mi rincuora, e per incanto,
già mi sento accarezzare...

"Beati voi ch'or piangete,
ché sarete consolati...
sì, Beati voi se odiati,
perché un dì gioirete!"

6 giugno 2021
 

"E sarà bellissimo"
Spente le luci su questo palcoscenico,
asciugandosi le lacrime, la gente andrà.
Di tante facce e battute, cosa resterà?
Ma chiuso il sipario, un concerto sinfonico
nel blu, solo per me, io so già che suonerà!

E sarà bellissimo,
vedrai che si danzerà.
Se piangi è bruttissimo,
nei sogni si volerà.

E pace e serenità,
un cielo azzurrissimo
per me piano si aprirà...
e sarà bellissimo!

Come un sipario di stelle e fari pianeti
un film di fiori e luci innanzi a me scorrerà.
Un battito d'ali solo per me suonerà
e nel giro di un respiro, senza più reti,
quel teatro di ieri, nei pensieri, svanirà.

E sarà bellissimo,
il pianto scomparirà.
E sarà dolcissimo,
perché solo si amerà.

E l'Amore regnerà,
e sarà purissimo;
tutti ci perdonerà...
sì, sarà bellissimo!

4 giugno 2021
Ben Tartamo

"Y será más hermoso"
Las luces se apagan en este escenario,
enjugando sus lágrimas, la gente se irá.
¿De tantas caras y bromas, qué quedará ?
Pero cuando se cierra el telón, un concierto sinfónico...
en el azul, sólo para mí, ¡sé que tocará!

Y más hermoso será,
habrá baile, ya verás.
Es feo, si lloras
en sueños volarás.

Y la paz y la serenidad,
el cielo más azul
se abrirá lentamente para mí...
¡y será más hermoso!

Como una cortina de estrellas y planetas
una película de flores y luces ante mí fluirá.
Un revoloteo de alas sólo para mí tocará
y en un suspiro, sin más redes,
el teatro de ayer, en pensamientos, se desvanecerá.

Y más hermoso será,
las lágrimas desaparecerán.
Y más dulce será,
porque solo amarás.

Y el Amor reinará,
y más puro será;
a todos perdonará...
¡sí, más hermoso será!

4 de junio de 2021
Ben Tartamo
 

"Siamo tutti lontani"
Siamo tutti lontani
e per questo vicini
come il cielo col mare.

Mani in cerca di mani,
un po' tutti bambini
col bisogno d'amare.

L'orizzonte lontano,
il silenzio di Dio
nel cantare del vento.

Ma di Cristo è la mano
che stringe forte quell'io
nel vitale tormento.

1 giugno 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia


"Todos estamos lejos"
Todos estamos lejos
y sin embargo tan cerca
como el cielo con el mar

Manos en busca de manos,
todos somos niños
con la necesidad de amar

El horizonte lejano,
el silencio de Dios
en el canto del viento.

Pero de Cristo es la mano
que sostiene firmemente que yo
en el vital tormento.

1 de junio de 2021
Ben Tartamo
 

"Un altro stanco giorno"
.
Un altro stanco giorno
di gelidi silenzi si copre
e, nel sogno, nasconde l'alba.

Morire, morire per tornare
ancora una volta ad essere feriti,
dalla luce indiscreta del sole.

Cosi i miei occhi, e i tuoi,
e le pallide, spente mani,
sulle labbra che mormorano poesie.

29 maggio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia

versione spagnola

"Otro día cansado"
.
Otro día cansado
se cubre de silencios helados
y, en el sueño, oculta el amanecer.

Morir, morir para volver
una vez más para ser herido
por la luz indiscreta del sol.

Así son mis ojos, y los tuyos,
y las manos pálidas y apagadas,
en labios que murmuran poesía.

29 de mayo de 2021
Ben Tartamo
 

"Canto d'amore"
(canzone)

E sarà sciocco, e forse da bambini,
chieder sempre se mi vuoi bene e quanto;
non mi importa se sarà da cretini...
ma tu dimmi che m'ami, e m'ami tanto!

Così fa la rosa al bimbo
che le passa sempre accanto
e le canta col suo mambo:
Sì che t'amo, e t'amo tanto!

E voglio sempre sentirmelo dire
quando il sole spunta su per incanto,
quando il vento si quieta all'imbrunire...
che tu mi ami, che mi ami sempre tanto!

Così fa la rondinella,
ninna nanna è il suo canto;
ogni nido ha la sua stella
che cinguetta: Vi amo tanto!

E vorrei che quell'essere bambini
mi accompagni canuto tutto quanto;
noi stretti, come fiori nei giardini
a sussurrarci : Ti amo ancora e tanto!

Così fa il lupo ululando
fedele alla luna il canto
e la lupa va abbracciando
col suo: Ti amo, Ti amo tanto!

27 maggio 2021
 

 

"Il mio cuore doneró"
Il mio cuore doneró,
a chi mi parla
con sussurri di farfalla.
A chi mi osserva
con sguardi di luna
e mi sveglia di aurore.

Il mio cuore suo sarà,
perché sempre mi rinfranca
di abbracci come il mare
e di baci di fiori.
Perché mi accarezza
di brezza e canti
dal mattino alla sera.

E nella notte più fredda
non mi sentirò mai solo,
perché già so,
che al di là del mare
batte sempre il Tuo Cuore,
mio dolce e buon Signore.

15 maggio 2021
 

"Nel deserto"
Stancamente polvere si posa
come spenti petali di rosa
sugli altari di ciò che è ricordo.
Salpa l'alma, con me stanco a bordo.

Soffia il vento sulle lasche vele
e disegna sulle mie tele
un sorriso, un bacio, una lacrima.
Una voce? La sua, l'ultima.

Ogni goccia pare un'illusione
e miraggio ciò che è emozione
nel deserto dove alberga il cuore
di chi canta il suo smarrito amore.

12 maggio 2021
Ben Tartamo

-traduzione in spagnolo-

"En el desierto"
Con cansancio el polvo se asienta
como pétalos de rosa apagados
en los altares de lo que es la memoria.
El alma zarpa, conmigo cansino a bordo.

El viento sopla en las flojas velas
y dibuja en mis lienzos
una sonrisa, un beso, una lágrima.
¿Una voz? Es su vos, la última.

Cada gota parece una ilusión
y espejismo lo que es emoción
en el desierto donde habita el corazón
de quien canta su amor perdido.

12 de mayo de 2021
Ben Tartamo
 

"U spécchiə"
Stemetàinə, steng'a ciuccə, mə so alzate,
n'úcchiə sàinə e u alt stavə stətatə
e, 'mbriachə, o spécchiə mə so acchiəməndàtə.

 U spécchiə s'ha dəspiaciàutə e m'ha parlatə:
"Uannà - m'ha díttə - a da stá propiə frəcàtə, 
aöh, cé state, la chəmmèrə t'av'alassàtə?!"

 E mmæchə, nu chièndə a səgghiúzzə m'ha pəgghiàtə,
do spécchiə, dolce, ne mènə m'ha consolàtə
ca, pu sckèndə, u alt uəcchiə mə so frəcàtə!

"Aehh, nen fərnescə u múnnə... chèr ca è stat, è stat!
La vaitə nen s'affərmə ci si stat alassàtə:
tauə, va 'nnenzə, da ognë ué s'éssə 'mbaràtə!"

"Chèrə, nen đórnə 'ndrætə pə l'emòərə ca si datə,
nen đórnə, pərcé o arrəcùərdə si ləgate,
nen đórnə menghə, ci tauə, càtə melàtə!"

"Né gaddàinə ne la pùətə təné attaccàtə,
ci u dəstàinə sciòəchə e s'ha 'ndərcəgghiàtə,
scì 'nnénzə è u rəmédiə, la sola stratə."

 "Sí com'a nu vasə rúttə, è assodàtə,
ma u còərə tò, nen sə tænə sətərràtə:
ci ində emòərə sté, vé assúəltə, vé datə!"

"L' emòərə è nu dòənə, nen vé sprəcàtə,
e ci ha passàtə u víəndə e ha trəməlàtə...
beh, nen su mərtævə, allòərə vé schərdàtə!"

"Ognë abbrazzə, ognë vàsə ca si ddatə, 
u víəndə, rə sé, fing'o sóələ l'ha pərtàtə
e də tæchə, pur'u Cìələ è 'nemməràtə!

2 maggio 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Lo specchio"
Stamattina, stanco come un asino, mi son alzato 
con un occhio aperto e l'altro spento
e, come ubriaco, allo specchio mi son guardato.
 
Lo specchio era dispiaciuto e, mi ha parlato:
"Ehi! - mi ha apostrofato - devi esser per davvero rovinato!
Ohi! cos'è accaduto, l'amante ti ha lasciato?!"
 
E mi ha preso un pianto con singhiozzi,
dallo specchio, una mano, dolcemente mi ha consolato
che, per lo spavento, anche l'altro occhio si è spento!
 
"Dai! non finisce il mondo... quel che è stato, è stato!
La vita non si ferma perché sei stato lasciato:
tu, va avanti, da ogni guaio si esce fuori più forti!"
 
"Quella lì, non torna indietro per l'amore che le hai donato,
non torna, perché al ricordo sei legato, 
non torna, nemmeno, se tu ti ammali!"
 
"Una gallina non la puoi tenere legata, 
se il destino, giocando, ti ha incasinato,
andare avanti è il rimedio, l'unica via d'uscita!"
 
"È certo, sei come un vaso rotto,
ma il tuo cuore non puoi tenerlo sepolto:
se dentro c'è amore, va liberato e donato!"
 
"L'amore è un dono, non va sprecato,
e, se al soffio del vento lei, ha tremato, 
beh, allora non lo meritava e va dimenticata!"
 
"Ogni abbraccio, ogni bacio che hai donato,
sappi, che il vento, al sole li ha portati
e, di te, anche il Cielo è innamorato!"
 

"È nu fiòərə ləggìrə"

E mə 'nghéndə a uardattə 

e trattenghə u rəspàirə.

Se, ca sìə berafattə,

ma nen đenghə u ardàirə

də uardàttə ind'a llucchiə?

 

E stu còərə səspàirə 

e chəmbàinə papúcchiə;

cittə, po s'arretàirə

comə fossə nu sìcchiə

ind'o fúənnə du puzzə.

 

Aiə pascə me acchiə

e nen saccə nu stuzzə,

po mə uardə ind'o specchiə:

n'elt pichə e mə spizze 

acchəpàtə ed afflittə.

 

Tuttə chendənə Emòərə,

ma è megghiə sta cittə

ca rə sàpə u Səgnòərə 

ciò ca tenghə dó 'mbittə

e nen đænə paràolə.

 

È nu fiòərə ləggìrə

ca làusce chiú du sòələ,

cussə dolcə penzìərə

ca do còərə, po vòələ,

e te vàsə e t'addòərə.

28 aprile 2021
Ben Tartamo 

-traduzione dal molfettese-

"È un fragile fiore"

E mi incanto ad ammirarti

e trattengo il respiro.

Sai, che sei cosi bella,

ma non ho il coraggio

di guardarti negli occhi?

 

E questo cuore sospira 

e combina guai;

silenzioso, poi si ritira

come fosse un secchio

nelle profondità di un pozzo.
 

Io non trovo mai pace

e non conosco cibo,

poi mi guardo nello specchio:

manca poco che mi spezzi 

così cupo ed afflitto.
 

Tutti cantano l'Amore, 

ma è molto meglio far silenzio 

che lo conosce solo il Signore

ciò che ho nel petto 

e non ha parola.

 

È un fragile fiore

che luccica più del sole,

questo dolce pensiero

che dal cuore, poi vola,

e ti bacia e rende omaggio.

Ben Tartamo

 

"E sarà come d'estate"
Tu, che ci sorridi come luna di notte
e nelle coscienze brilli più delle stelle.
Tu, che attraversi queste prigioni di carta
e ascolti il nostro dolore e soffi sui sogni:
torna a macchiarti del nostro sangue e sudore,
torna a parlarci nelle nostre umide grotte
dove il cuore palpita affamato di immenso.

Tu, che danzi tra gomitoli di nuvole
e tessi ogni giorno la coperta del cielo.
Tu, che spruzzi di sale i nostri terrei volti
e ne colmi le rughe di semi di sole:
torna a pescare con noi guizzi di speranza,
torna a spezzar pani fragranti di umanità
sui nostri deschi colmi di solitudini.

E sarà come d'estate, sulla collina
cullata da quel lago di Tiberiade.
Torneranno i nostri sguardi, così assopiti,
a riaprirsi all'alba di notti di speranza.
E non avremo più sonno noi, così stanchi.
E non avremo più fame, noi così afflitti.
E non avremo più sete, noi così sperduti.

25 aprile 2021
 

"RESILIÈNZA!"
O mĕmme, quend'a paròələ nòəvə!
Mó, tutte se sciaqquənə la vòcchə,
ca, ci sté u sòələ oppúrə chiòəvə,
nu termənə strenìərə, 'ngi'attócchə!

Mó, dic'aiə: ma simm'italiĕnə
oppurə, simmə tuttə giargenĕisə?!
Ca, nen gə capəscímmə, indomænə,
néuə, ca simmə pàurə məlfəttàisə!

Avit'a sapé ca sté ne paròələ
ca la tenghə dó, sop'o stóməchə!
Dəcimmə nu termənə assòəl,
ma ne stonn'assĕ də vūməchə!

Né paròələ ca è com'a nu mettòənə...
sàinə, pətrəsàinə ognĕ mənéstrə,
ca menghə nu cólpə də chennòənə
lə sckèndə, e le scéttə da la fənéstrə!

RESILIÈNZA! L'avitə sendàutə?!
Ne fædə, ca ci pìərdə la paciènzə
dop' a tend'a ué ca si avàutə...
tàuə, vé nnenzə, e senz'a pərdénzə!

Ma... ci chess'a capə nen gə penzə,
ne dàiə, a da fà nu arrəvùəltə
ca pó, m'attocc'a fa' pənəténzə:
chə la rasciòənə, tiənə pur'a ttùərtə!

Uè, məlfəttàisə, facimmə casinə:
dó, sə parlə italiènə o 'ndialéttə
ca nen simmə mic'a tend'a cretinə...
gnarnò, néuə, simmə də Məlfèttə!

17 aprile 2021
Ben Tartamo

- traduzione dal molfettese -

"RESILIENZA!"
Oh mamma, quante nuove parole!
Adesso, si danno tutti importanza
che, ci sia sole o pioggia,
un termine strano, ce lo mettono!

Ma dico io: ma siamo o no italiani
oppure, siamo tutti giargianesi?!
Che, non ci comprendiamo, pensa un po',
noi che siamo persino molfettesi!

Dovete sapere che c'è una parola
che, ce l'ho qui, sullo stomaco!
Diciamo un termine solo,
ma ce ne sarebbero tanti di vomitevoli!

Una parola che è come un mattone...
si, prezzemolo in ogni minestra
che nemmeno un colpo di cannone
li spaventa e poi li fa precipitare dalla finestra!

RESILIENZA! L'avete sentita?
Una fede, che se perdi la pazienza
dopo tanti guai avuti...
tu vai avanti comunque e senza rimetterci!

Ma... se questa mia testa non ragiona,
uno di questi giorni farò rivolta
che poi, mi toccherà far penitenza:
con tante ragioni, rischi di aver pur torto!

Ehi, molfettesi, facciamo casino!
Qui, si parla in italiano o dialetto
che non siamo mica tanto cretini...
signornò, noi, siamo di Molfetta!
Ben Tartamo


"Cé simmə véreméndə"
Cé simmə véreméndə,
e cé chémbimmə a fà,
nisciàunə u tæn'e mméndə
ca quennə, n'em'a salutà.

U tìəmbə d'assáiə o pondə
- la fənestr'a sgarrassàtə -
e u sòlə, dræt'o mondə,
féssə, n'av'a lassàte!

E dímme, dímmə ellòərə,
pərcé sòəp'a sta terrə
sə vàivə cú rengòərə
ci è bbrútt'ognë uerre?

Pərcé nisciàun'è ggiústə?
Se sbattə for'a la pórtə
persinə a Gesúcristə...
Cé strènə è chess'a sórtə!

È com'a chess'a spórtə
la vaitə ca sə nə vè...
è ggiústə solə le Mórtə
c'acciàffə provídd' e Rré!

E tìənəl'a vachèndə
la spórtə d'odi'e terràisə:
l'emòərə è 'mborténdə
ci vú u Paradàisə!

12 aprile 2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Cosa siamo per davvero"
Cosa siamo per davvero
e per cosa si vive,
nessuno se lo rammenta,
che quando, ci tocca salutarci.

L'attimo di uscire sul balcone
- la finestra socchiusa -
e il sole, dietro al monte,
come fessi ci ha lasciati!

E dimmi, dimmi allora,
perché su questa terra
si vive con il rancore
se è orribile ogni guerra?

Perché nessuno è giusto?
Si sbatte persino la porta
sul viso di Gesù Cristo...
che strana la nostra sorte!

È come questa cesta
la vita che se ne va...
è giusta solo la Morte
che prende poveri e Re!

E tienila vuota,
la cesta, di odio e denari:
solo l'Amore è importante
se cerchi il Paradiso!

Ben Tartamo


"Infinitamente femmina"
Infinitamente femmina,
pur sempre tale,
nelle carezze materne
come nei baci
che tolgono respiro.
Nella lucida follia
della passione
come nella caparbietà
della logica che si fa ragione.
E di Donne così, il mondo,
il nostro piccolo mondo
di uomini
pur sempre bambini,
ne ha dannatamente bisogno.
Perché senza femmine così
non saremmo mai cresciuti,
resi veri uomini
e, nemmeno mai nati.
Perché
è nei vostri sguardi di madri,
nei vostri sorrisi di sorelle,
nelle smorfie buffe e indispettire di mogli
il Sogno del maschio
che, domani, sara fatto Uomo.

12 aprile 2921

Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

*
* *

"Infinitamente femenino"
Infinitamente femenino,
pero siempre tal,
en las caricias maternas
como en los besos
que te dejan sin aliento
En la lúcida locura
de la pasión
como en la terquedad
de la lógica que se convierte en razón
Y de esas mujeres, el mundo,
nuestro pequeño mundo
de los hombres
todavía niños,
lo necesita con urgencia.
Porque sin mujeres así
nunca habríamos crecido,
hizo a los hombres de verdad
y ni siquiera haber nacido.
Porque
está en tu mirada maternal,
en tu sonrisas de hermana,
en las divertidas muecas de la esposa
el Sueño del varón
que, mañana, el Hombre hecho será.

12 de abril de 2021
Ben Tartamo


"Come giovani nuvole"
Come giovani nuvole
percorriamo i cieli
pensando di riempirli.
Calato lo scuro sipario
torniamo fragile rugiada.
Solo il vento ci fa grandi,
se nell'umile ascolto
con esso danziamo.

03 aprile 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

"Como nubes jóvenes"
Como nubes jóvenes
recorremos los cielos
pensando en llenarlos.
Cuando cae el telón oscuro
volvemos al frágil rocío.
Sólo el viento nos hace grandes,
si en la humilde escucha
con eso bailamos.

03 de abril de 2021
Ben Tartamo
 

"Orgoglioso silenzio"
Orgoglioso silenzio
mare senza orizzonte
ciel di smarrite stelle.
Osservo dentro di te
immagini riflesse.
ll sorriso beffardo
dello scorrer del tempo.

02 aprile 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


"Silencio orgulloso"
Silencio orgulloso
mar sin horizonte
cielo de estrellas perdidas.
Miro dentro de ti
imágenes reflejadas.
La sonrisa burlona
del paso del tiempo.

02 de abril de 2021
Ben Tartamo

 

"Stolto menestrello"
Nel mio impervio camminare
ho scoperto più che me stesso:
ciò che non sono né mai sarò.

Pur se mi è facile cantare,
così domani, come adesso,
del Poeta, io mai nulla avrò.

Chè, tutte quante le parole
le ha in sé ogni piccola rosa
rossa di petali e di spine.

Vive di poche cose sole
il passero che in vol si posa
tra melodie senza fine.

E, pur se amo, infine i colori
e le carezze di un pennello,
non sarò mai nemmen pittore.

Chè, cieli e mari, frutti e fiori,
più di me, stolto menestrello,
sanno di Dio tutto l'amore.

1 aprile 2021
 

"Cos'è vero Amore"
(canzone)

Dimmi un po' a cosa è mai servito
fare il mare fedele alla luna
se sei la prima che mi ha tradito
lupa infame in cerca di fortuna.

Occhi grandi che san divorare
lunghe gambe per esser prigione
bocca di rosa per ingannare
molle seno di pura illusione.

Chiedi perdono né vuoi rancore,
dimmi un po' come posso scordare
conoscevi il mio vecchio dolore,
ma giuravi di saper amare.

Non hai atteso nemmeno un tramonto
mentre io ripartivo, l'inganno
già avevi stilato in racconto
come sol le tue pari sanno.

Ma è per te questa mia canzone
or che io pace vado cercando
tra le braccia di chi con passione
terge lacrime e Amor va donando.

Occhi grandi che sanno guardare
dentro un cuor come il mio di stracci,
bocca che mi invita a perdonare,
braccia forti che stringono abbracci.

Che mi dice: continua ad amare,
non fermarti, cammina, va' avanti!
Anche Me, sai han voluto ingannare,
a Me che vita ho donato a tanti.

Sono Io, il tuo Maestro e Signore,
che ti libera da ogni peccato,
che ti insegna cos'è vero Amore,
che, sappi, non ti ha mai abbandonato.

23 marzo 2021
 

"Sogno dei miei sogni"
Il segreto della felicità
è nei tuoi occhi che mi sorridono.
Nei tuoi silenzi, la serenità,
di parole che non si perdono.

Il calore delle tue carezze
la purezza dei tuoi dolci baci
sono ormai, per me, quelle certezze,
che il paradiso è per gli audaci.

Per chi, come noi, stanco e deluso,
con l'Amore continua a volare
e, pur trafitto, e vilmente illuso,
di nuove passioni vuol sognare.

Come fa con il mare la luna,
la notte, ancor si farà cullare.
Perché né astro, né stella alcuna,
come te mi potrà più amare.

Tu, sogno dei miei sogni più vivi,
tu, unico bisogno e mio respiro,
tu, che sulle pagine mie scrivi
quella Bellezza che onoro e ammiro.

23marzo2021
 

"Testa o croce"
(canzone)

E lancio al cielo una moneta
testa o croce non ci vedremo più.
Non è il fato la nostra meta
né la fortuna come pensi tu.

È stato bello sognare assieme
adesso sogna con chi ti va di più.
L'amore è folle e nulla teme
non chiude il cuore come fai tu.

Lasciar tutti, lo chiami coraggio
io lo chiamo sterile follia.
E per le tue perle in assaggio
io non baratto la poesia.

Amore vero, Amore bugiardo,
ma quant'è triste questa realtà.
Io sarei poi quello bastardo
perché so cos'è la vera onestà.

E dire che ti avevo capita
eri donna di notti e di luna.
La prima volta ti sei tradita...
è vero, come te mai nessuna!

Testa o croce , testa o croce
sei falsa tu e stupido io.
Testa o croce, testa o croce
l'inganno tuo, la mia follia.

Adesso, forza fa la tua vita
con te, sicuro non ci casco più.
La tua commedia, sai è finita
e la parte adatta l'hai scelta tu.

Perché se io sono un pagliaccio
e la nostra solo un'avventura,
di' alla tua mamma che vi faccio
per te e lei una buona scrittura.

Testa o croce , testa o croce
sei falsa tu e stupido io.
Testa o croce, testa o croce
l'inganno tuo, la mia follia

22 marzo 2021
 

"Sola e unica"
Ridere di poco
ridere di niente
come il nostro gioco
tu, sei più importante.

Stringersi le mani
abbracciarsi ancora
fino a che domani
non vedrà più sera.

Mille e mille baci
soffici parole
che si fanno audaci
mentre più si sale.

Fossi una nuvola
sarei il temporale,
fossi una favola
sarei per te il sole.

Ma tu sei musica
ed io poesia,
tu la sola e unica...
gioia e malattia.

20 marzo 2021
 

"Chi sono"
የእግዚአብሔር ልጅ ጌታ ኢየሱስ ክርስቶስ ፣ ማረኝ ፣ እኔ ኃጢአተኛ ነኝ!

Sono un novello pubblicano.
Viandante metafisico
alla ricerca della Bellezza.
E mentre cerco
di scoprirla per adorarla,
è Essa che mi cattura!
Nel soffio del vento
e nei colori del Creato,
che si fa tra le mie mani,
Musica e Poesia.
Nel mare dei ricordi
ad asciugar rugiada.
Negli abbracci
a cercar rifugio
nel gelo degli inverni.
Nell'Amicizia
che si fa Solitudine.
Se vorrai vedere la mia ombra
e sentire la mia voce,
mi troverai
nel bosco di una chiesa
tra quattro alberi in croce.
Col capo chino
sulla cenere del Passato.
Amen

Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

*
* *

"Quién soy"
የእግዚአብሔር ልጅ ጌታ ኢየሱስ ክርስቶስ ፣ ማረኝ ፣ እኔ ኃጢአተኛ ነኝ!

Soy un recaudador de impuestos nuevo.
Vagabundo metafísico
en busca de la Belleza.
Y mientras busco
para descubrirla para adorarla, è Essa
¡Es lo que me cautiva!
En el soplo del viento
y en los colores de la Creación,
que se hace en mis manos,
Música y Poesía.
En el mar de los recuerdos
para secar el rocío.
En abrazos
buscar refugio
en el frio de los inviernos.
En amistad
que se convierte en Soledad.
Si quieres ver mi sombra
y escucha mi voz,
me encontrarás
en el bosque de una iglesia
entre cuatro árboles en la cruz.
Con la cabeza gacha
sobre las cenizas del pasado.
Amén!
Ben Tartamo
 

"U ballə du mernèrə"

(chenzåònə)

 Cussə è u ballə du mernèrə

essə e tràsə cu penèrə,

e su porte strittə strittə 

pichə piscə e melədittə.

 

Cé spəttáchələ è la såèrə

quennə våènə prəmevåèrə,

mèrə e ciələ viaolə e russe

essə assúttə ci sté 'mbussə.

 

Né mənennə for'o pondə 

sə 'nemmåòrə du tremondə

chendə e abballə citt'a cittə

berafattə e spritt'a sprittə.

 

Cussə è u ballə du mernèrə

essə e tràsə cu penèrə,

e su porte strittə strittə 

pichə piscə e melədittə.

 

Cé silenziə bell'assúttə

vonn'arennə lə presuttə:

ogne pagghie po se 'mbizzə

ogne còərə po s'attizzə.

 

Ma a Məlféttə sté la pàscə,

sté la ròəsə e sté la croəscə

Dop'aprilə våènə mèscə

cré e pəscré è megghiə d'oəscə.

 

Cussə è u ballə du mernèrə

essə e tràsə cu penèrə,

e su porte strittə strittə 

pichə piscə e melədittə.

13 marzo 2021
Ben Tartamo 
 

-traduzione dal molfettese-
 

"Il ballo del marinaio"

(canzone/rumba)

Rit.

Questo è il ballo del marinaio

entra ed esce col paniere

se lo tiene a sé stretto

pochi pesci e maledetti.

 

Che spettacolo è la sera 

quando arriva la primavera 

mare e cielo sono viola e rossi

esce asciutto chi è bagnato.

 

Una fanciulla al balcone

si innamora del tramonto,

canta e balla silenziosamente 

bellissima e tenace.

 

Rit.

Che silenzio bello e asciutto

vanno in giro bei prosciutti:

ogni cappello si tira su

ogni cuore si accende di passione.

 

Ma a Molfetta c'è la pace,

c'è la rosa e c'è la croce,

dopo aprile verrà maggio:

domani e l'altro sarà migliore di oggi.
 

Rit

Questo è il ballo del marinaio

entra ed esce col paniere

se lo tiene a sé stretto

pochi pesci e maledetti.

Ben Tartamo

 

"Il ricordo"
Il ricordo
è come il vento,
che dal mare viene
e porta con sé,
il profumo e il sapore del sale.

Il ricordo
è come il bacio,
che dalle labbra viene
e porta con sé,
il profumo e il sapore del cuore.

Al vento
chiederò di portarti
tutti i nostri ricordi,
col profumo e sapore
del primo e dell'ultimo bacio.

12 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


"El recuerdo"
El recuerdo
es como el viento
que viene del mar
y lleva consigo,
el aroma y el sabor de la sal.

El recuerdo
es como el beso
que sale de los labios
y lleva consigo,
el aroma y el sabor del corazón.

En el viento
voy a pedir llevarte
todos nuestros recuerdos,
con el aroma y el sabor
del primer y último beso.

12 de marzo de 2021
Ben Tartamo
 

 

Il tramonto è il sorriso
a un amore finito.
Un cuore che, dissolto,
al mare infinito, canta:
Io, ho amato!

09 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


La puesta de sol es la sonrisa
a un amor terminado.
Un corazón que, disuelto,
al mar infinito, canta:
¡Yo, yo amaba!

09 marzo 2021
Ben Tartamo


E regalerò
pagine di silenzi,
a te,
che più non sai ascoltare
la voce del mio scrigno.
Le mie parole
tornerò a donare
quando,
sciolta la neve del rancore,
i semi dello spazio
e del tempo
saranno fiori di perdono.

07 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


Y te daré
páginas de silencio,
para ti,
ya no sabes escuchar
la voz de mi ataúd.
Mis palabras
volveré a donar
cuando,
derritió la nieve del rencor,
las semillas del espacio
y tiempo
serán flores de perdón.

07 marzo 2021
Ben Tartamo


And I'll give
pages of silence,
to you,
that no longer you know to listen
the voice of my casket.
My words
I will return to donate
when,
melted the snow of rancor,
the seeds of space
and time
they will be flowers of forgiveness.

07 March 2021
Ben Tartamo
 

Vorrei bere le tue lacrime
per sentire il dolce e l'amaro,
e assaggiando le tue labbra
capire, da ogni tuo bacio,
che si può morire e vivere,
per un solo giorno o mille anni,
abbracciato fondendomi in te.

05 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

- traduzione in spagnolo -

Me gustaría beber tus lágrimas
para probar lo dulce y lo amargo,
y saboreando tus labios
saber, de cada beso,
que se puede morir y vivir,
por un solo día o por mil años,
abrazado fundiéndose en ti.
Ben Tartamo


"Io e te"
(canzone)

E con te, io vorrei starmi a specchiare
nel caffè che mi prepari al mattino,
la scusa buona per starti vicino:
sì, un nuovo giorno da colorare.

Io e te, siamo due pazzi da legare,
come il Re, che tutto amava trasformare
in oro, e poi non poteva più mangiare!

Ma io e te, siamo un tutt'uno assai speciale,
perché in noi, il Bene conta più del male,
e poi, è sempre l'amore ciò che vale!

E con te, vorrei starmi a sorseggiare
una tazza calda di un bel tramonto,
pucciando biscotti da mordicchiare
a labbra unite in un dolce racconto.

Io e te, due angeli con un'ala sola,
un perché spiegato solo se si vola,
io e te: mille fiori, una sola aiuola.

Ma io e te, possiamo fare tante cose:
dipingere arcobaleni sulle rose,
accendere albe sempre più luminose.

05 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

"Tu y yo"
(canción)

Y contigo quisiera estar mirándome
en el café que me preparas por la mañana,
la buena excusa para estar cerca de tí:
sí, un nuevo día para colorear.

Tu y yo, somos dos locos por atar
como el Rey, que amaba todo procesar
en oro, ¡y entonces ya no pudo comer!

Pero tu y yo somos muy especiales
porque en nosotros el bien cuenta más que el mal,
y luego, ¡el amor es siempre lo que vale!

Y contigo, me gustaría sentarme y beber
una taza caliente de una hermosa puesta de sol,
tapar galletas para picar
con labios unidos en una dulce historia.

Tú y yo, dos ángeles con un ala
una razón explicada solo si vuelas,
tú y yo: mil flores, un solo macizo de flores.

Pero tú y yo podemos hacer muchas cosas:
pintar arcoiris en rosas,
enciende amaneceres cada vez más brillantes.

05 de febrero de 2021
Ben Tartamo
 

"No, tu non lo sai"
(canzone)

No, tu non lo sai, quanto mi hai fatto male
e quant'è difficile dimenticare.
Sei una ferita su cui ci hai messo il sale,
il mattino dopo la notte a vegliare.

E quante notti, ma quante notti ancora
vedrò bagnar di lacrime le lenzuola
e fare finta di non vedere l'ora
che il tempo passi sotto le mie suola.

Maria, a quest'ora cosa starai facendo,
se sola, su quel divano stai ricordando
di come ci siamo amati, maledicendo
quell'orgoglio che, pian piano, si va asciugando.

E il tuo numero sempre da cancellare,
quelle foto e i video, tu così speciale:
come faccio, dimmi un po', a dimenticare,
se la nostalgia e la tristezza sale.

Le stelle malinconiche su quel lago,
la notte a Trento da te durava poco;
mi sussurravi e giuravi che ero un mago,
ma non ti ho mai creduta, eri ghiaccio e fuoco.

Maria, a quest'ora cosa starai facendo,
se sola, su quel divano, stai ricordando
di come ci siamo amati, maledicendo
quell'orgoglio che, pian piano, si va asciugando .

04marzo2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

"No, no lo sabes"
(canción)

No, no sabes cuanto me lastimaste
y lo difícil que es olvidar.
Eres una herida a la que le pones sal,
la mañana después de la noche para vigilar.

Y cuantas noches, pero cuantas noches mas
veré las sábanas mojadas de lágrimas
y finge que no puedes esperar
que el tiempo pasa bajo mis plantas.

María, ¿qué estás haciendo en este momento?
si solo, en ese sofa te acuerdas
de como nos amamos, maldiciendo,
ese orgullo que poco a poco se seca.

Y tu número siempre será cancelado
esas fotos y videos, eres tan especial:
como yo, dime un poquito, para olvidar,
si la nostalgia y la tristeza suben.

Las estrellas melancólicas en ese lago
la noche en Trento no duró mucho para ti;
me susurraste y juraste que era mago,
pero nunca te creí, eras hielo y fuego.

María que haces a esta hora
si solo, en ese sofa, te acuerdas
como nos amamos, maldiciendo
ese orgullo que poco a poco se seca.

04 de marzo de 2021
Ben Tartamo
traduzione a cura dell'autore


"E le stelle stanno a guardare"
(canzone)

E le stelle stanno a guardare,
sorridono, ma non scendono.
Se ne fregano del dolore...
restano lì, per farsi amare.

Non esiste l'Amor
che soltanto in TV.
Maschere e sorrisi,
cipria su papillon.

La luna, che conosce il pianto,
mi sa abbracciare e consolare.
Lei che dal mar, l'immenso ha intinto,
stasera scioglie il mio canto.

Non esiste l'Amor
che soltanto in TV.
Maschere e sorrisi,
cipria su papillon.

Maria, donna della notte,
la poesia e fantasia
no, non stanno bene su tutte...
di brillar per te, si son rotte!

Non esiste l'Amor
che soltanto in TV.
Maschere e sorrisi,
cipria su papillon.

01marzo2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

*
* *

"Y las estrellas miran"
(canción)

Y las estrellas miran
sonríen, pero no bajan.
No les importa el dolor ...
se quedan ahí, para ser amadas.

No hay amor
que solo en la televisión.
Máscaras y sonrisas
polvo facial en la pajarita.

La luna que sabe llorar
sabe abrazarme y consolarme.
La que sumergió lo inmenso del mar,
esta noche derrite mi canción.

No hay amor
que solo en la televisión.
Máscaras y sonrisas
polvo facial en la pajarita.

María, mujer de la noche,
poesía y fantasía
no, no se ven bien en todas ...
para brillar por ti, están rotas!

No hay amor
que solo en la televisión.
Máscaras y sonrisas
polvo facial en la pajarita.

01 de marzo de2021
Ben Tartamo


"Alla fine del mondo"
(canzone)

Fuggi, volpe, che il mio cuore più non ho.
Su, fuggi sui monti, da te ritornerò.
E, se sarai gazzella, io ti prenderò...
E, se sarai farfalla, con te volerò.

Alla fine del mondo, con te danzerò,
anche senza più il mio cuore, t'ameró.
Alla fine del mondo, con te canterò,
e il tuo folle odio in amore trasformerò.

La mantidea pelle, io ti strapperò .
Su, guardami, ma vedrai, io non bruceró.
E, se sarai un' aquila, i tuoi artigli, io avrò...
E, se sarai una lupa, i tuoi denti otterrò.

Alla fine del mondo, con te danzerò,
anche senza più il mio cuore, t'ameró.
Alla fine del mondo, con te canterò,
e il tuo folle odio in amore trasformerò.

Fuggi, lepre, il mio coraggio ti darò.
Su, fuggi, anche in capo al mondo t'acchiapperó.
E, se sarai una lince, il pelo intingeró...
E, se sarai ancor donna, in te, io sogneró.

Alla fine del mondo, con te danzerò,
anche senza più il mio cuore, t'ameró.
Alla fine del mondo, con te canterò,
e il tuo folle odio in amore trasformerò.

27 febbraio 2021

Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

*
*traduzione in spagnolo*

"En el fin del mundo"
(canción)

Huye, zorro, que ya no tengo mi corazón, aquí.
Vamos, huye a las montañas, yo volveré a ti.
Y, si eres una gacela, te llevaré ...
Y, si eres mariposa, contigo volaré.

Al fin del mundo contigo bailaré
incluso sin mi corazón, te amaré.
Al fin del mundo contigo cantaré
y tu loco odio en amor transformaré.

La piel de los mántides, pedazos te haré
Vamos, mírame, pero verás, no me quemaré.
Y, si eres un águila, tus garras, tendré ...
Y, si eres una loba, los dientes te sacaré.

Al fin del mundo contigo bailaré
incluso sin mi corazón, te amaré.
Al fin del mundo contigo cantaré
y tu loco odio en amor transformaré.

Huye, liebre, mi coraje te daré.
Vamos, huye, incluso en el fin del mundo te atraparé.
Y, si eres un lince, la piel mojaré...
Y, si aún eres mujer, en ti soñaré.

Al fin del mundo contigo bailaré
incluso sin mi corazón, te amaré.
Al fin del mundo, contigo cantaré
y, tu loco odio, en amor transformaré.

27 de febrero de 2021
Ben Tartamo


"Nel seme dell'inverno"
Innamorato perso
non mi ritrovo più.
Tu persa nel vento,
per me ritornerai
Nel mare dei ricordi,
ogni giorno che nasce,
con me danzerai.
L'amore che ti ho dato
vedrai rinascerà,
perché nulla è perduto:
nel seme dell'inverno
un giorno fiorirà.

25 febbraio 2021
 

"Innamorato perso"
Innamorato perso,
il mare si nascose nella sabbia,
e la sabbia lo accolse,
sapendo della sua immensità.

Ogni vero amore è follia,
come ogni uomo vero
sa farsi bambino,
nel piccolo ventre di una donna.

25 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

*
* *

"Perdido en el amor"
Perdido en el amor
el mar escondido en la arena
y la arena le dio la bienvenida
conociendo su inmensidad.

Todo el amor verdadero es una locura
como cualquier hombre de verdad
puede convertirse en un niño,
en el pequeño vientre de una mujer.

25 de febrero de 2021
Ben Tartamo
 

 

"A poco, a poco"
Moriron tutti
- a poco a poco -
e, un po' alla volta,
sai, ci toccherà.

Vivere intenso
- frutto d'amore -
la poesia
sì, ci salverà.

Morire meno
- solo sapremo -
se seme e verso
noi, si getterà.

22 febbraio 2021

"Poco a poco "
Todos murieron
- poco a poco -
y, poco a poco,
ya sabes, nos tocará.

Vida intensa
- fruto del amor -
poesía
sí, nos salvará.

Morir menos
- solo lo sabremos -
si semilla y verso
nosotros, nos arrojará.

22 de febrero de 2021
 

"La solitudine cos'è"
(canzone/western)

La solitudine cos'è
è un cavallo dentro me
morde e strazia coi suoi perché,
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...

E Maria non c'è più
è andata via
non so dove sia...
no, lei non m'ama più.

Dicon ch'è fuggita
nel deserto laggiù,
Grande Spirito, orsù
ridammi la vita!

La solitudine cos'è
è un cavallo dentro me
morde e strazia coi suoi perché,
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...

Dicon sia morta
dov'è la sua tomba?
Il tuono rimbomba,
l'alba è già sorta.

Dimmi, vento, dov'è?
Sulla tomba vorrei
lasciar i versi miei
che una rosa non c'è!

La solitudine cos'è
è un cavallo dentro me
morde e strazia coi suoi perché,
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...

16febbraio2021
 

"Delle mie tante lacrime"
Delle mie tante lacrime
vorrei bagnarti dentro,
perché mai asciughi il ricordo
di quel che fu il nostro amore.

14 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

-versione in spagnolo-

"De mis muchas lagrimas"
De mis muchas lagrimas
Quisiera mojarte por dentro,
Porque nunca secar la memoria
De lo que fue nuestro amor.

14 de febrero de 2021
Ben Tartamo
Poemas Aforismos Cuentos
 

"Forse"
"Forse", è una parola che suona
come una poesia.
"Forse", ha i colori del Sogno.
Sanguina come un tramonto sul mare,
ma contiene tutta la luce
dell'alba che verrà.

"Maybe"
"Maybe", is a word that sounds
like a Poem.
"Maybe", has the colors of the Dream.
It bleeds like a sunset on the sea,
but it has all the light in it
of the dawn to come.

"Quizás"
"Quizás", es una palabra
que suena a Poema.
"Quizás", tiene los colores del Sueño.
Sangra como una puesta de sol en el mar
pero contiene toda la luz
del amanecer por venir.

Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


"Vorrei sentire il suono dell'amore..."
Quante voci, troppe voci
nel rumore della vita.
Quante luci, troppe luci
solitudine infinita.

Ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
e che canti anche per me.

Se ha voce, sia di usignolo,
che gorgheggi per me il suo canto,
che con me danzi, e spicchi il volo,
tra cieli di stupore e incanto.

Quante note, troppe note
per la strada, nella testa.
Sulle gote, le mie gote,
scorre un fiume in una festa.

Ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
e che canti anche per me.

Se ha voce, sia di poeta
che mi parli, qui accanto al cuore,
mi sussurri fino alla meta
e lenisca il mio dolore.

13 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

-versione spagnola-

"Me gustaría escuchar el sonido del amor ..."
Cuantas voces, demasiadas voces
en el ruido de la vida.
Cuantas luces, demasiadas luces
soledad infinita.

Pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
y que también cantes para mí.

Si tiene voz, sea un ruiseñor,
deja que su canto me trine,
que bailes conmigo, y vueles,
entre cielos de asombro y encanto.

Cuantas notas, demasiadas notas
en la calle, en la cabeza.
En mis mejillas, mis mejillas,
un río fluye en una fiesta.

Pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
y que también cantes para mí.

Si tiene voz, que sea poeta
que me hablas aquí al lado del corazón
me susurras a la meta
y aliviar mi dolor.

13 de febrero de 2021
Ben Tartamo


"Posso solo sognarti"
Oh, come è immenso il cielo,
così immenso, sei solo Tu.
Com'è profondo questo mare,
così profondo, sei solo Tu.
Anche se potessi volare,
lo spazio mai potrei colmare.
Anche se sapessi nuotare,
tutto mai ti potrei abbracciare.

Oh, com'è dolce questo prato,
così dolce, sei soltanto Tu.
Com'è armonioso ogni fiore,
così l'armonia doni Tu.
Anche se potessi correre,
nel vento mi potrei perdere.
Anche volendo dipingere,
poi mi fermerei nel piangere.

Oh, mia Bellezza infinita,
così meraviglioso sei Tu.
Come l'amore, tu sei fuoco,
che mi consuma sempre di più.
Anche se voglio solo amarti,
scopro che nulla so donarti.
Anche se volessi abbracciarti,
ora, posso solo sognarti.

11 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream- Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione in spagnolo-

"Solo puedo soñar contigo"
Oh, que inmenso es el cielo
tan inmenso, eres solo tú
Cuan profundo es este mar
tan profundo, eres solo tú
Incluso si pudiera volar
el espacio que nunca pude llenar.
Incluso si supiera nadar
Nunca podría abrazarte todo.

Oh que dulce es este prado
tan dulce, eres solo tu
Qué armoniosa es cada flor,
así le das armonía.
Incluso si pudiera correr
en el viento podría perderme.
Incluso queriendo pintar
entonces dejaba de llorar.

Oh mi infinita Belleza
tan maravilloso eres
Como el amor eres fuego
que me consume cada vez más.
Incluso si solo quiero amarte
Descubro que no sé nada para darte.
Incluso si quisiera abrazarte
ahora, solo puedo soñar contigo.

11 de febrero de 2021
Ben Tartamo
Team Poetry's Dream
 

"E vive e muore in te"
E scrivo ancor di te
che, chiuso macigno,
serrate hai le labbra
tra battiti di ali.

E penso ancora a te,
onda di ricordi
tra clivi docili
e aguzze montagne.

E vive e muore in te
quel fuoco mai spento
che, in una scintilla
di cielo, sognerà.

08 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
 

"Ritorno"
Avevo occhi per vedere,
eppure non osservavo.
Avevo un cuore che batteva,
eppure non amavo.
Avevo labbra per parlare,
eppure non respiravo
che nebbia e veleno.
Ed ora che nel pianto
gli occhi miei hai lavato,
fa' che orizzonti nuovi
sappia, così ammirare.
Che il cuore mio
sia sempre innamorato,
ed ogni mia parola
sia di bene e amore
per tutti, in Te, Signore.

7 febbraio 2021
Ben Tartamo
Team Artisti Venezuela-Italia
Poetry's Dream-Amici di versi
 

''Non hai perso un momento''
-canzone\tango-

Non hai perso un momento
per lanciarti nel fango,
che già scambi oro e argento,
fondi kizomba e tango.

No, non covi tormento,
nessun pianto e lamento,
che già giochi all'amore
senza cuore e dolore.

Lì, nel gelo di Trento,
il tuo fuoco mai stanco,
desiderio mai spento
di lascivia al tuo fianco.

No, non covi tormento,
nessun pianto e lamento,
che già giochi all'amore
senza cuore e dolore.

Tu sei donna fatale
calda, onesta e bugiarda,
baci di miele e sale
donna scaltra e codarda.

No, non covi tormento,
nessun pianto e lamento,
che già giochi all'amore
senza cuore e dolore.

05 febbraio 2021
 

"Femmina"
Discesa dai tacchi,
spento il rossetto
e senza abiti di scena,
deposta hai la tua maschera,
Femmina!
È al buio che ti amavo,
nelle sere fredde
scaldate da tenere coltri di parole.
Si, senza trucco non c'era inganno,
Donna!
Era essa che cercavo,
la tua vera essenza...
l'Anima!
Ma tu avevi altro da offrire
e per me, come per altri,
così per il Tempo,
resterai questo:
un Corpo!
Cenere ai vento
sul fuoco spento
dal mio fiume di sale
e grumi di cuore.
Null'altro resterà di te,
che lo sbiadito ricordo
del tuo Inganno...

1 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione in spagnolo-

"Hembra"
Fuera de sus tacones,
lápiz labial fuera
y sin ropa de escenario,
tu máscara está apagada
¡Hembra!
Fue en la oscuridad donde te amé,
en las noches frías
calentado por tiernas mantas de palabras
sí, sin maquillaje no había engaño,
Mujer...
Era lo que buscaba,
tu propia esencia...
¡el Alma!
Pero tú tenías más que ofrecer.
y para mí, como para otros,
así que para el tiempo,
seguirás siendo esto:
¡un Cuerpo!
Cenizas en el viento
sobre el fuego extinguido
por mi río de sal
y bultos del corazón.
No quedará nada de ti,
pero el recuerdo desvanecido
de tu Engaño...

1 de febrero de 2021
Ben Tartamo


"Like a bird"
Like a bird in the sky
like a bird I would fly
like a bird, me and thy,
oh sweet angel of mine.

Peace and Joy, Peace and Joy
dear Jesus I'm your toy
yeah, I jump like a boy
oh my soul, in Christ enjoy.

Like a bird in the sky
like a bird I would fly
like a bird, me and thy,
oh sweet angel of mine.

Pray and weep, weep and pray
in the heart of Lord stay
and with grace, sing and play,
his praises every day.

Like a bird in the sky
like a bird I would fly
like a bird, me and thy,
oh sweet angel of mine.

24gennaio2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

 

"Oh, Emèiscə me"
(ballàtə)

Oh, Emèiscə me, parìəndə e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!

E allor'a ce sérvə, dimm'a ce sérve
vaivə acchəssì, ca po simmə crəstiènə,
ca ci sí prìəngəpə, o ci sí sèrvə,
sembə sə mòərə, vəciàinə o ləndènə!

Oh, Emèiscə me, parìəndə e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!

Eppùr'è o vèərə ca ódiə e emòərə
avətənə ind'o stessə pərtòənə,
mo daisce: "beənə me... u còərə u còərə"
e pó t'accítənə senz'a pərdòənə!

Oh, Emèiscə me, parìəndə e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!

E Gesùcristə u'avèəvə dittə
"com'a pəchəròscə və ménnə o múnnə ..."
pərcé, ci è onèstə, chèmb'afflíttə,
u múnnə è quadre, ma pare tùnnə!

Oh, Emèiscə me, parìəndə e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!

15gennaio2021
BenTartamo 

-traduzione dal molfettese-

"Oh, Amici miei"
(ballata)

Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!

E allora, a cosa serve, dimmi a cosa serve
vivere così, se poi siamo Cristiani,
che tu sia principe, che tu sia servo,
tutti si muore, vicini o lontani!

Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!

Ed è proprio vero che, Amore e Odio,
abitino nello stesso palazzo.
adesso dici: "bene mio e cuore mio..."
e poi, ti uccidono senza perdono!

Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!

E Gesù, il Cristo, lo aveva detto:
"vi mando nel mondo come pecore..."
perché chi è onesto, vive afflitto,
il mondo è storto, anche se appare tondo!

Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!

15gennaio2021
BenTartamo 
 

"Uno specchio infranto"
(canzone)

E scorre dentro, dentro di me,
quell'emozione che ancora c'è:
un tormento, che come il vento,
mi porterà lontano, da te.

E scorre lento, lento con me,
quel folle fiume, coi suoi perché:
caldo tango di fiori e fango
che mi risucchia dentro di sé.

Uno specchio infranto, batte e batterà per te;
coi pezzi di ricordi, rifletterà di me
questo triste cuore, che spento se ne muore
e illuso aspetta il sole, quel sole che non c'è.

E graffia e graffia la sirena
del nuovo giorno, e la sua pena,
compagnia che, poesia,
qui presto, al buio, andrà in scena.

E solca e solca il mio volto
ogni lacrima che mi ha tolto
ogni carezza e tenerezza,
falsa com'è il tuo volto...

Uno specchio infranto, batte e batterà per te;
coi pezzi di ricordi, rifletterà di me
questo triste cuore, che spento se ne muore
e illuso aspetta il sole, quel sole che non c'è.

10gennaio2021
 

"Donna e Destino"
(ballata)

Io, che non ho mai creduto al destino,
eppure il Destino, si è accorto di me.
Io, che scambiavo sorrisi improvvisi
coi sogni già presi, qui al mercato del Re.

Oh Donna e Destino son la stessa cosa
che giammai scoprirai se non dietro di te!
Su, spalle robuste! Non è faticosa
la Vita, se dietro un pianto il sorriso c'è!

Io, mai cresciuto e abusato bambino,
lo stesso Bambino, che sogna e sbuffa in te.
Io, dell'Amore affamato e innamorato,
ma sempre fregato e deluso di perché.

Oh Donna e Destino son la stessa cosa
che giammai scoprirai se non dietro di te!
Su, spalle robuste! Non è faticosa
la Vita, se dietro un pianto il sorriso c'è!

Sogno da desto e poi nel sogno mi desto
(chissà se son desto?!) dentro e fuori di me.
E dormo su un libro già scritto e distrutto
da quel farabutto Destino... se, poi c'è!

Oh Donna e Destino son la stessa cosa
che giammai scoprirai se non dietro di te!
Su, spalle robuste! Non è faticosa
la Vita, se dietro un pianto il sorriso c'è!

06gennaio2021
 

"In punta di piedi"
In punta di piedi,
sul palcoscenico del mondo
sei apparsa tu.
Luci alla ribalta
o a fari spenti,
siamo attori, io e te.
Cosi il mondo,
nessuno escluso.
Così noi, si deve andare:
ad ognuno la sua parte.
Ci si sbuccerà le mani
e, il dolce e acre
odor del sangue
torneremo a sentire,
come quando
la prima alba salutammo.
Siamo in battaglia,
che tu ci creda o no,
che tu lo voglia o meno....
e combatteremo!
Forza, ad ognuno la sua parte,
in punta di piedi o saltellando,
fischi o applausi,
cosa importa!
E se il mondo non ci ama
e di noi sorriderà,
avremo reso il nostro ruolo.
Ad occhi chiusi
ed il cuore all'impazzata,
il Regista, ci abbraccerà.

26 dicembre 2020
 

"Lacrəmə"
E scinnə dolcə da l'ucchjə
fondə de còərə e də stíddə.
Sè de mèrə e dəlòərə
com'emèrə è l'emoərə.

Nòənə, nen şaccə chiú bbèənə,
la vàit'e mè è catèənə
mó ca mə nə sò scappàtə
da stu vəgliacchə pəccàtə!

E affóəch'ognə paròələ
ind'a rə lacrəmə sòlə,
ma nen şə staut'u rəcùərdə...
e ind'o chiendə mə perde.

04dicembre2021
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Lacrime"
E scendi dolce dagli occhi
fonte di cuori e di stelle.
Sai di mare e dolore
com'è amaro l'amore.

No, non so più cos'è il bene,
la mia vita è prigione
ora, che pur son fuggito
da questo peccato vigliacco!

E sfogo ogni parola
nelle sole lacrime,
ma non si spegne il ricordo...
e nel pianto mi perdo.

04dicembre2021
 

"Come una campana"
Quanto vorrei farmi dondolare
come una campana in mezzo al mare,
per risuonare in mezzo al deserto
d'ogni silenzio, maestro esperto.

Da ogni suono nascano parole,
come da ogni notte nasce il sole
e da ogni stella una poesia,
da ogni lacrima un po' di allegria.

E suonerò alla nuova vita,
a chi rinasce quando è finita,
a chi si unisce per non star solo:
una sola ala, ma un nuovo volo.

Quanto vorrei farmi dondolare,
lasciandomi docile suonare
sui campanili, mosso dal vento:
che ogni nota, sia eco di cento.

Che ogni piazza non resti mai sola,
ma che sia spezzar di parola
come il buon pane, sacro alimento
che riscalda e, ogni cuor, fa contento.

20dicembre2020
 

"Infinito conoscersi"
Infinito conoscersi:
sguardo perso all'orizzonte,
immerso in te, mio Cielo!

E ne assaporo i silenzi
e la carezza dei suoni,
smarrito in te, mio Vento!

Mi scaldo al tuo sorriso
tenero e forte d'amore,
bruciando in te, mio Sole!

E mi inebrio di te solo,
spaurito dall'immensità
liquida, in te, mio Mare!

E mentre mi culli e abbracci,
scopro il sognante mistero:
rutilante coltre, oh Terra!

16dicembre2020
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione in spagnolo-

"Conocimiento infinito"
Conocimiento infinito:
perdido en el horizonte,
inmerso en ti, mi cielo!

Y saboreo los silencios
y la caricia de los sonidos,
perdido en ti, mi Viento!

Me caliento con tu sonrisa
tierno y fuerte con amor,
ardiendo en ti, mi Sol!

Y me embriago de ti sólo,
asustado por la inmensidad
líquida, en ti, mi Mar!

Y mientras me acunan y me abrazan,
descubro el soñante misterio,
púrpura manta, ¡oh, Tierra!
 

"Ben is back"
Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!

Sai, ti abbiamo atteso tanto...
Oh, Glory, Glory, Halleluja!
Nostra gioia e nostro vanto,
miele e nduja, miele e nduja!

Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!

Di', per quanto tempo ancora
e ancora, dovrai fuggire?
Non è, forse questa l'ora
di tornar, per non svanire?

Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!

Resta e canta poesia:
tutta qua la Felicità!
Su, dona a noi l'Allegria:
Gesù per noi, ora suonerà!

Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!

14dicembre2020
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione in spagnolo-

"Ben ha vuelto"
Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga, cantaban,
Tan seráfico y negro

Sabes, te hemos estado esperando...
¡Oh, Gloria, Gloria, Aleluya!
Nuestra alegría y nuestro orgullo,
¡miel y nduja, miel y nduja!

Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga, cantaban,
tan seráfico y negro!

Digamos, ¿cuánto tiempo más
¿Y cuánto tiempo más debes correr?
# ¿No es hora de
¿Regresar y no desvanecerse?

Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga cantaban,
¡Tan seráfico y negro!

Quédate y canta poesía:
¡De eso se trata la felicidad!
Vamos, danos un poco de alegría:
¡Jesús jugará para nosotros ahora!

Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga, cantaban,
tan seráfico y negro!

14Diciembre2020
Ben Tartamo
 

"Ho sognato"
E ho sognato di essere un aquilone
colorato, ma pieno di rattoppi;
suggestione, eppure i segni eran troppi
che volavo la vita, con passione!

E ho sognato di essere un aquilone
che spezzato aveva il filo di nodi;
illusione, se in vita tu non godi,
d'ogni sogno con la stessa passione!

E volavo su, in alto, sì volavo!
Asciugavo ogni lacrima e dolore
su nel sole, e nel cielo riposavo,
ricambiando l'odio col mio amore!

T'ho sognato, amico mio bambino,
abbracciato e le lacrime asciugato:
sta' vicino a me, non esser turbato
dall'invidia di un mondo sì piccino!

T'ho sognato, amico mio bambino,
sollevato con me dall'aquilone;
un inchino a chi vive la passione
per la vita, alla faccia del meschino!

E volavo su, in alto, sì volavo!
Asciugavo ogni lacrima e dolore
su nel sole, e nel cielo riposavo,
ricambiando l'odio col mio amore!

Anche tu, che ascolti questa canzone,
ed il perché ti chiedi a chi fa il male,
l'occasione per essere speciale
non sprecarla, ma sii un aquilone!

Anche tu, che ascolti questa canzone,
assieme a me vola più alto che puoi;
l'eccezione sii al mondo che tu vuoi:
solo amando, si fa rivoluzione!

E volavo su, in alto, sì volavo!
Asciugavo ogni lacrima e dolore
su nel sole, e nel cielo riposavo,
ricambiando l'odio col mio amore!

03dicembre2020


"La Ballata degli Stronzi"
Parlo a voi, a voi che siete sempre in tanti
col coraggio da leoni mutanti.
Miti agnelli con chi vi fa paura,
veri sciacalli nella dittatura.

Il cartellino sempre pronto in tasca,
quello giallo o rosso, e verde in burrasca.
Nella vita cosa avete da fare
che, il tempo, lo sprecate a giudicare!

Degli Stronzi questa è la Ballata
delle Streghe la loro Serenata
dei Potenti l'ignobile Bachata:
tutta musica sempre più stonata!

Miserabili a caccia della sfiga
sì, vorrei mettervi anch'io tutti in riga
per pesare tutto il vostro valore:
nelle fogne cercate il vostro onore!

Maestri nelle stalle del potere,
registi di chiappe di altrui sedere,
sempre pronti a fare la morale:
l'ipocrisia, il vostro capitale!

Degli Stronzi questa è la Ballata
delle Streghe la loro Serenata
dei Potenti l'ignobile Bachata:
tutta musica sempre più stonata!

Il vostro tempo, sappiate, è scaduto:
fiato sprecato, urlare ancora aiuto,
degli sciacalli e delle iene, il Cornuto
vostro Re, non è più sopravvissuto!

Questo tempo, è per noi Silenziosi,
noi, dal pianto, tornati vittoriosi.
Dalle nubi è sorto il nostro Sole:
sulla via, piovono rose e viole!

23novembre2020
 

"Tu sei la mia finestra"
Tu sei, tu sei la mia finestra:
mi affaccio, e mi sveglio con il sole.
Tu sei musica, tu sei parole;
ti voglio al centro e alla mia destra.

Tu sei, tu sei la mia tavola:
di te ceno e bevo nei pensieri.
Tu sei l'Oggi, il Domani e l'Ieri;
tu sei il cielo dietro ogni nuvola.

Tu sei, tu sei questa mia stanza:
ti sembra nulla, ma è già casa,
come un giardino con una rosa.
Mio profumo e mia fragranza.

22novembre2020
 

"Un pacco rifiutato"
Fino a quando trascinerò
dell'infanzia le catene
e i miei polsi ferirò
con i vetri delle pene?

Sono un uomo, ma per metà
- cerco ancora quel bambino -
la mia ingenua realtà,
nei pensieri un gran casino.

Ma dove sei, madre mia
dal nome dimenticato?
Ricordi, che andavi via,
mentre urlavo disperato?

E quante volte ho creduto
sai, di averti ritrovata
in ogni sogno vissuto
in quella donna che ho amata.

Invece, è sempre un partire
senza poter ritornare;
un eterno riscoprire
che non so cos'è amare.

È difficile capire
la fame di tenerezza,
quella voglia di morire,
forse l'unica certezza.

Mentre ancora spero e sbaglio
- questo amore ritrovato -
ha già pronto il suo bagaglio...
sono un pacco rifiutato.

18novembre2020
 

In un cono di luce, di notte ti imprigionai
tu Luna, nella calda culla del mio mare...
 

Lasciatemi ai miei Sogni,
voglio veder crescere ancora
quel bambino che veglia in me.

13novembre2020
 

"Increduli e sognanti"
Fluttuano cristalli liquidi dal corvo cielo
trafitti da raggi di fari indaci, in un velo
di morbida nebbia. E pensandoti, ancor mi gelo.

Io non so più chi sono o sarò, e nemmeno
chi ero. Cosi vuoto, ma pur sempre cosi pieno
dei ricordi di me, chino al tuo casto seno.

Chiedi: Ti prendi gioco di me? Dimmi, è vero
che è cosi? Domande sciolte nel fiume nero
delle mie paure, al tremulo chiaror di un cero.

Non mi faccio domande: breve è il respiro
delle mie labbra sulle tue, folle giro
di valzer sulle tue curve, che accolgo e viro.

E come vela in burrasca, noi due danziamo,
legati stretti, giù all'àncora dei nostri Ti Amo.
Increduli e sognanti , tra i flutti, ci abbracciamo.

12novembre2020
 

"La vita è"
La vita è parabola
che spunta come un fiore
coperto da nuvola,
in terra nasce e muore.

La vita è come il sole,
eppur si fa scaldare;
un fiume di parole,
ma basta solo amare.

La vita è solo Amore,
nessuno vuol capire;
fa rima con il cuore
quando sta per finire.

La vita si accontenta
pur di un dolce sorriso,
può sembrare anche spenta,
ma esiste un Paradiso.

La vita è una canzone,
ha la sua Armonia.
La vita è un'Occasione
per esser Poesia.

7novembre2020
 

"My soul on news"
Your nimble fingers
play on me,
piano for a night.
With its springs singers
under knee,
bed trot as a knight.
It's true, you're my blues,
my soul on news.

05novembre2020
 

"Vasəmə"
Acchjəmə, quennə u sòələ tèənə sùənnə
circhəmə, ində o mèrə o fúnn'o fúnnə.
Scùərdəmə, e pó vaitə, ci ngap'o múnnə,
u pənzìərə nen đə vèənə pó a d'acchià.

 Lassəmə, e nen şé kiù ce d'è la pascə
pirdəmə, com'o vìənde u virnə fascə.
Stringəmə, pó com'a ne ròəsə də méscə 
e capìscə u dəlòəre ca a da səppərtà.

 Pinzəmə, comə sí fattə mé a nisciàunə 
aspìəttəmə, com'o mèrə chə la làunə.
Tìənəmə strittə, e pó, all'aschərdàunə,
vasəmə, senzə ca pozzə kiù trafəià.

3novembre2020
Ben Tartamo 

-traduzione dal molfettese-

"Baciami"
Trovami, quando il sole tramonta
cercami, nelle profondità del mare.
Dimenticami, e poi vedrai, se in capo al mondo
il pensiero di me non ti verrà a trovare.

Lasciami, e non saprai più cos'è la pace
perdimi, come fa il vento d'inverno.
Stringimi, poi come una rosa di maggio
e capirai il dolore che devo sopportare.

Pensami, come non hai fatto mai con nessuno
aspettami, come il mare fa con la luna.
Tienimi stretto, e poi, all'improvviso,
baciami, senza che possa più respirare.

3novembre2020
Ben Tartamo
 

"Libero"
Libero, io sono libero,
e canto con le foglie al vento
sì, libero da ogni tormento,
danzo come uno spoglio acero.

Di rosse foglie un manto farò
la nuda terra in me sognerà
con i miei ricordi donerò
la primavera che tornerà.

Libero, io sono libero,
come le folli onde del mare,
come urla di gabbiani in volo.

Libero, affronto il cerbero,
perché morendo posso amare
e canto, e canto non più solo.

01novembre2020
Ben Tartamo

*traducción*

"Libre"
Libre, yo soy libre,
y cantar con las hojas en el viento
Sí, libre de todo tormento,
bailando como un arce desnudo.

De hojas rojas un manto que haré
la tierra desnuda en mí soñará
con mis recuerdos donaré
el resorte que regresará.

Libre, yo soy libre,
como las locas olas del mar,
como los gritos de las gaviotas en vuelo.

Libre, me enfrento al Cerbero,
porque al morir puedo amar
y canto, y ya no canto solo.

01Noviembre2020
Ben Tartamo
 

"Canto per Eco"
Come l'onda, come l'onda scorre sulla rena,
passerò il mio tempo, il mio tempo per te.
Ogni passo perduto, perduto e cancellato,
in ogni parola scritta, io in te ritroverò.

Come nuvole, nuvole sulla mia pena,
danzerà il tuo corpo, il tuo corpo su di me.
Ogni bacio donato, donato e ricambiato,
rosa fatta poesia, solo in te pianterò.

E picchiano le ore sul cuore mio malato
lacerano lo spazio di nera fantasia;
ma Eco, la mia dolce Eco, adesso fuggirà,
e tra le braccia di Giove, riparo troverà.

Era, mia cara Era, il tempo è ormai passato,
di coriandoli hai reso ogni mia poesia;
non sai com'è tenera, e come tenera sarà,
ogni rosa che, l'anima mia, ancor canterà.

27ottobre2020
Ben Tartamo


-traduzione in spagnolo-


"Cantando por Eco"
Como la ola, como la ola fluye sobre la arena,
Pasaré mi tiempo, mi tiempo para ti.
Cada paso perdido, perdido y borrado,
en cada palabra escrita, la encontraré en ti.

Como nubes, nubes sobre mi dolor,
bailará tu cuerpo, tu cuerpo sobre mí.
Cada beso dado, dado y correspondido,
La rosa hecha poesía, sólo en ti la sembraré.

Y latir las horas en mi corazón enfermo
destrozar el espacio de la negra fantasía;
pero Eco, mi dulce Eco, ahora huirá,
y en los brazos de Júpiter, refugio encontrará.

Hera, mi querida Hera, el tiempo ha pasado,
de papelillos que has hecho todos los poemas que he escrito;
no sabes lo tierno que es, y lo tierno que será,
cada rosa que, mi alma, cantando seguirá.

27 de octubre de 2020
Ben Tartamo
 

"E vəless'a sapé"
E vəless'a sapé
quennə dourmə, addó vé;
ind'o sounnə, ci sté,
nu alt múnnə da vədé.

E vəlessə partàjə
comə stòchə ind o liəttə,
ca le nóttə e la daje
cussə còərə, ind o pìəttə,
battə sembə chiú afflittə.

Ué Marì, ma ce sounne,
quennə scennə lé nóttə?
Ci ind'a cùrə múnnə
fé ne bótt'e ne bóttə
comə fascənə tottə!

E vəless'a sapé
quennə dourmə, addó vé;
ind'o sounnə, ci sté,
nu alt múnnə da vədé.


E gnarnò, maritə mé,
tu, tə sbagliə, də groussə,
e sé bounə u pərcé
- ca tu vu l'essə 'mbussə! -
mó addəvìəndə rùssə!

E so carèzz'e vasə
- ca nen sò chiú peccatə -
e so ròs'e cəràsə,
pó cadimm'abbrazzàtə
sembə chiú nemməràtə.

E vəless'a sapé,
rəsvəgghjàtə, ce ffé;
ci emòərə mə dé
senz'a fattə vədé!


24ottobre2020
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"E vorrei sapere"
E vorrei sapere
quando dormi, dove vai ;
se nel sogno esiste
un altro mondo da scoprire.

E vorrei partire
adesso, dal letto,
che notte e giorno
questo cuore, nel petto
batte sempre più afflitto.

Ehi, Maria, ma cosa sogni
quando scende la notte?
Se in quel mondo di sogno
non mi sei leale
come fan tutte.

E vorrei sapere
quando dormi, dove vai ;
se nel sogno esiste
un altro mondo da scoprire.

Nossignore, marito mio!
Ti sbagli alla grande
e ne conosci il motivo
- che ti possino -
ora diventerai rosso!

E sono carezze e baci
- niente più peccato -
e sono rose e ciliege,
poi cadiamo abbracciati
sempre più innamorati.

E vorrei sapere,
sveglio, cosa fai;
se mi doni amore
senza farti scoprire!

24ottobre2020
Ben Tartamo
 

"Figlia di Venere"
E lì, dov'è la tua bella testa,
c'è una catena di nuvole
morbide e agili, come i pensieri.
E poi, due splendidi laghi alpini
che riflettono sguardi di boschi
e riflessi di freschi smeraldi.
Il tuo naso, i tuoi zigomi,
sono morbide colline che, a valle,
culminano con due ebbre labbra
che sanno di fragola e ciliegia.
Poi, viene il sogno a rapirmi inerme:
le tue spalle, le tue lunghe braccia,
le curve infinite dei tuoi fianchi
che, ondeggiano, a coppia con i seni.
E mi rapisce infine, il profumo
inebriante e fonte di vita
che chiamano monte di Venere!
Ed è lì, ormai perdutamente tuo,
che in ginocchio, mi tuffo imprudente
in quella grotta di flutti e muschi...
Gusto ogni dolce, sapido frutto
che è del mare , come dal mare
misterioso e immenso tu provieni,
dolce amica, figlia di Venere!

18ottobre2020
 

"Alla Musa"
Eppur, mi allattavi di spazi e note
e sulle mie rive ti trastullavi;
con me, bambino, sognavi e giocavi,
di me, fanciullo, asciugavi le gote.

Dell'Amore, con te scoprii le quote,
dalle illusioni idiote mi curavi;
per me, rotolavi le pietre immote
degli ideali e con me ti libravi.

Or, che sole e luna danzan veloci
con il Tiranno verso l'Orizzonte,
alterni assenze con i tuoi silenzi.

Or che il Male, coi suoi cachinni atroci,
di Suoni e Spazi fa crollare il ponte
ti prego, oh Musa, allattami di assenzi!

22ottobre2020
Ben Tartamo
*
*traducción*

"A la Musa"
Y aún así, me estabas amamantando con espacios y notas
y en mis costas estabas jugando contigo mismo;
Conmigo, niño, soñaste y jugaste,
de mí, muchaco,
solías secar mis mejillas

De amor, contigo descubrí los picos,
de las ilusiones idiotas que me curaste;
para mí, has hecho rodar las piedras inmóviles
de los ideales y tú revoloteaste conmigo.

Ahora, deja que el sol y la luna bailen rápido
con el Tirano al Horizonte,
alternas las ausencias con tus silencios.

Ahora que el mal, con su atroces risas salvajes
de Sonidos y Espacios colapsa el puente
por favor, oh Musa, amamantame con absenta.

22 de octubre de 2020
Ben Tartamo
 

"Chiamami!"
"Chiamami!" mi chiese, chi io amo,
"Chiamo - solerte le risposi -
se Ella rammenta ciò che siamo!"
Per Amor, lo scettro deposi!

Siam forse amanti, che amandosi
s' illudono d'esser felici?
Perché, i cuor tormentandosi
di sé, si dicon solo Amici?

Su, dimmi! E parla al mio cuore:
In verità, noi cosa siamo?
Giacché amiamo, e quell' ardore
s'accende e si spegne in un Ti Amo!

Su, parlami! E più non tardare:
d' Amor si vive, eppur si muore,
se questo nostro triste amare
non è libero con onore!

Non dir più: "Chiama!", ma "Parlami!"
fosse anche nel cuor della notte.
Ed io risponderei: "Amami!"
su talamo di dolci lotte!

17ottobre2020
 

"E vorrei un cuore che ride"
E vorrei un cuore che ride
come il sole, qui sui vetri.
Una finestra che stride
e il vento, che dolce arretri,
suonando soltanto per me.

E vorrei un letto di fiori
ed uno spicchio di luna.
Stelle di mille colori
che mi portino fortuna
per averti ancora con me.

E poi, una vela che danza
senza mai averne abbastanza
del mare di questa stanza
che ci accorci ogni distanza
tra ghiaccio e fuoco intorno a noi.

E vorrei amarti di neve
e accarezzarti di sole.
Che il silenzio sia lieve
di singhiozzanti parole:
labbra che respirino in me.

E vorrei sognarti sveglio
e poi svegliarti sognando.
Cullarti ad ogni risveglio
di rami e foglie, danzando
sciolto e stretto, più stretto a te.

Ed una nuvola stanca
su questa pagina bianca
in cui ogni nota si affianca
ad ogni pausa che arranca
tra baci e silenzi tra noi.

(testo e melodia by Ben Tartamo)
 

"Tutto quello che so"
Se la Notte viene prima del Giorno
Se il Sole si incontrerà con la Luna
Se gli Astri avranno Stelle sempre attorno
Se ogni Donna sarà per me nessuna

Perché nessuna è come te, vera
Come la Notte e il Giorno, Sole e Luna
Come Estate nasce da Primavera
E non c'è Fato, Destino o Fortuna.

Se il Cielo abbraccerà infine il Mare
Se in ogni Pianto è nascosto un Sorriso
Se ci sarà Tramonto al nostro Amare
Se questo Inferno vedrà un Paradiso.

Non ho risposte, non so nulla, Amore
Se sei Realtà, Sogno o Fantasia
Se sarà Vita oppur Morte e Dolore...
Tutto quello che so, è Poesia!

15ottobre2020
 

"Scende stanca la rugiada"
Come pali della luce
stiamo a dare il suono al vento
questa sera mi conduce
fuori dal mio tormento.

Corvi scuri i miei pensieri
persi su nell'infinito
l'oggi e domani come ieri
questo amore un po' bandito.

Sono un fiume in piena oramai
che si perderà nel mare
degli abbracci sentiti mai
di quei baci da sognare.

Sono vela tra i marosi
scogli infranti dal dolore
fuochi a bordo un po' dolosi
mente il faro dell'amore.

Scende stanca la rugiada
dolce accarezza le dita
canta con me per la strada
il ricordo d'una vita.

12ottobre2020
 

"Perché la rosa è rossa"
La rosa di un giardino,
di un bel bianco vestita,
guardava su, impettita,
ad ogni passettino.

Essa, era innamorata,
ed a ogni ragazzino
strizzava l'occhiolino:
perché bella e sfrontata!

E così, un bel giorno,
- facendosi coraggio -
il tredici di maggio
volle guardarsi attorno.

Le radici su al cielo,
danzando un po' nel vento
senza nessun spavento,
si circondò d'un velo.

Il cielo era radioso,
- di lucciole un gran coro -
lo sposo, un cuore d'oro,
la strinse a sé amoroso.

E dal trafitto petto
venne rossa rugiada
che ancor non si dirada
sul fiore benedetto.

Così, tra i più bei fiori,
la Rosa, per le spine,
di rosso, senza fine,
ebbe color dei cuori.

09ottobre2020
 

"Còərə bəsciàrdə"
Còərə bəsciàrdə, ca me dəcìstə ca èrə emòərə,
invecə erə dəlòərə, dəlòərə e nur'altə,
mó certə, sì chəndéndə ca vè facennə u səgnòərə,
tə sìəndə fórtə e imbortèndə, re mèənə ində a rə faltə!

 Còərə bəsciàrdə, ca sì tradətòərə e disonéstə
mo, ca pùətə fa la fəstə, ca 'ndérrə sí allássàtə
stu cùərpə mè melàtə, ca nuddə chiauə lə réstə...
dimmə, sì chəndéndə, ca mòərə e mòərə nemməràtə?!

09ottobre2020
Ben Tartamo 


-traduzione dal molfettese-


"Cuore bugiardo"
Cuore bugiardo, che mi dicesti che era amore,
invece era dolore, dolore e null'altro,
ora, certo sarai contento di fare il gran signore,
ti sentirai forte e importante con le mani in tasca!

Cuore bugiardo, che sei traditore e disonesto
ora che puoi far festa, che per terra hai lasciato
questo mio corpo malato, che nulla più gli resta...
dimmi, sarai contento che muoia, e muoia innamorato?!
Ben Tartamo 


-traduzione in spagnolo-


"Corazón Mentiroso"
Corazón mentiroso, que me dijiste que era amor,
pero era dolor, dolor y nada más,
Ahora, estoy seguro que estarás feliz de jugar al gran señor,
te sentirás fuerte e importante con las manos en los bolsillos!

Corazón mentiroso, que eres un traidor y deshonesto
ahora que puedes festejar, que dejaste en el suelo.
este cuerpo enfermo mío, al que no le queda nada...
Dime, ¿te alegrarás de que muera, y de que muera enamorado?
Ben Tartamo 


"Serendipità"
Nel cercare una Passione
- sopita, perché fallita -
ho scoperto un'Emozione
in te, Amore, che dai Vita.

Tesoro più grande non c'è
- nell'inattesa sorpresa -
che si fa dono, per me e te,
Maestra mia, mai arresa!

05ottobre2020
Ben Tartamo


-traduzione in spagnolo castigliano-


"Serendipia"
En la búsqueda de una Pasión
- inactiva, porque fallida...
Descubrí una Emoción
en ti, Amor, que das la vida.

No hay un tesoro más grande
- en la sorpresa inesperada -
que se da a sí mismo, para ti y para mí,
¡Mi Maestra, que nunca te rindas!

05Octubre2020
Ben Tartamo


"Concienciación"
Señor, deja que mi visión se aclare,
especialmente mirando en mi corazón.
Por ahí, mirando hacia afuera,
todavía puedo soñar;
mirando dentro, puedo despertar.

3 de octubre de 2020
Ben Tartamo

"Consapevolezza"
Signore, fa' che la mia visione diventi chiara,
soprattutto nel guardare dentro il mio cuore.
Così, guardando fuori,
io possa ancóra sognare;
osservando dentro, mi possa svegliare.

3ottobre2020
Ben Tartamo
 

E, fragile alle foglie,
il vento si commosse
accarezzando un sogno.

26settembre2020
Ben Tartamo

- traduzione in spagnolo -

Y, frágil a las hojas,
el viento se movió
acariciando un sueño.

26settembre2020
Ben Tartamo
 

" E con la notte il sogno "
Mi mancherai,
tutta la notte mi mancherai.
Ma tu, tu sognami,
e se nel sogno
accanto a me resterai,
più non mi mancherai.
Mi ribello al giorno
come al destino.
Lotto col tempo
e con lo spazio mi batto
per una tua parola in più,
per il tuo respiro in me
e le mie mani tra le tue.
Mi mancherai,
finché torni la notte
e con la notte il sogno, tu.

22settembre2020
 

 

"Mare e Onda"
E l'Onda, sbattuta e affranta,
in un giorno di tempesta,
tra gli scogli si rifugiò.

Del Mare, sai, si racconta,
che, con la sua rabbia spenta,
egli, al Cielo pianse e poi urlò.

Così, l'Onda chiese al Vento
di issarla sul suo manto
e triste, al Mare, domandò:

"Perché, non sei mai contento,
di rabbia, vivi soltanto,
m'ami allora, io più non so?"

- "Vedi, quando ti allontani
e, con la Spiaggia ti trattieni,
tu geloso, mi fai perciò.

Il Sole, vedrai domani,
vieni a me, ancora vieni,
senza di te, io non vivrò!

Io t'amo, e t'amo tanto,
m'inquieto, ma poi mi pento"
- disse il Mare - e l'Onda abbracciò.

E l'Onda, con tono affranto
rispose: "Il mio tormento
è che con te, pace mai ho!"

- "Io sono il tuo Mare,
tu, l'unico mio amore,
dolce Onda, non dir più di no."

- "Io, Onda che sa aspettare:
nel profondo tuo cuore...
il mio amore verserò."

20settembre2020
 

"Lo spazio tra te e me"
È fatto di solitudini
lo spazio tra te e me.
Può il tempo colmarlo
di soli nascenti e lune calanti,
ma il mare, ci ricorda ch'è infinito
come l'amore che, tempo e spazio,
accarezza come fa coi sogni.

15settembre2020
Ben Tartamo

"El espacio entre tú y yo"
Se compone de soledad
el espacio entre tu y yo.
¿Puede el tiempo llenarlo?
de soles nacientes y lunas menguantes,
pero el mar nos recuerda que es infinito
como el amor que, tiempo y espacio,
caricias como lo hace con los sueños.

15 de septiembre de 2020
Ben Tartamo
 

"La fine di un amore"
Solo, un uomo nella nebbia,
si confonde con la strada.
Luna, fa' che nulla accada,
la tristezza, in lui non abbia,
la sua grigia e fredda guida.

Se la fine di un amore
con la vita lotta e grida,
quel dolore, no, mai elìda
ciò ch'è mente e ciò che cuore;
stretto nodo di parole.

Se, mai lei si prese gioco
e rese freddo anche il sole,
la Speranza, che non duole,
fa che soffi su quel fuoco,
doni luce alla sua strada.

E torni presto a cantare
Poesia di contrada,
a danzare per la strada
folle amore da sognare,
vita nuova che sa amare.

13settembre2020
 

"Non chieder"
No, non chiedermi amore!
Io, io sono il Fuoco
che tutti ci divora,
riscalda, ma consuma.
Tu, la mia Cenere!

Non chieder felicità!
Io son la Tristezza
che, come acqua, ci veste,
ci trascina e poi inghiotte.
E tu, l'oscuro Mare!

No, io non son vero!
Io sono la Notte
che vive, ma ci inganna
di cieli, lune e stelle.
E tu, sei il mio Sogno!

09settembre2020
Ben Tartamo

- traduzione in spagnolo -

"No preguntes"
¡No, no me pidas amor!
Yo soy el Fuego
que nos devora a todos,
calienta, pero consume.
¡Tú, mi Ceniza!

¡No pidas la felicidad!
Yo soy Tristeza
que como el agua nos viste,
nos arrastra y luego nos traga.
¡Y tú, el Mar oscuro!

¡No, no soy verdad!
Yo soy la Noche
que vive, pero nos engaña
de cielos, lunas y estrellas.
¡Y tú, eres mi Sueño!

9 de septiembre de 2020
Ben Tartamo

 

"Gaviotas en vuelo"
Y como los vientos nos braman,
así nuestras almas se buscan.

Seguro puerto a tu vela
cuando, en tormenta, todo vuela.

Como niños nos abrazamos,
gaviotas en vuelo, cantamos.

08settembre2020
Ben Tartamo

_traduzione dallo spagnolo_

"Gabbiani in volo"
E come il vento ci ruggisce,
cosi le nostre anime si cercano.

Porto sicuro alla tua vela
quando, nella tempesta, tutto vola.

Come bambini ci abbracciamo,
gabbiani in volo, cantiamo.


"Famme sognà"
(canzone)

Eh daje, daje
famme 'mbriacà...
famme 'mbriacà de te!
Eh daje, daje
famme sognà...
famme sognà de te,
n'antra storia impossibile !

Tutte, sai, sò annate via
e ce posto sai, pe quest'anima mia.
L'artre nun ce sò mai state
come ce stai drento te.
Passerà questa estate
ma te regina ed io tuo re...

Eh daje, daje
famme 'mbriacà...
famme 'mbriacà de te!
Eh daje, daje
famme sognà...
famme sognà de te,
sì, n'antra storia impossibile !

An vedi, tutto er monno è annato via
e la strada è casa mia.
Poche luci quaggiù al molo
gli occhi tuoi, che capolavoro!
Damme la mano, che famo 'n volo...
tienla stretta, che de te.... me moro !

Eh daje, daje
fatte 'accarezzà...
come fossi tu la sposa !
Eh daje, daje
fatte spoglià...
petalo a petalo
come na rosa, la mia rosa !

6agosto2018
 

"Il tuo sorriso"
Lunghe file di perle mi accolsero:
il dolce tuo sorriso al mattino;
porto sicuro, me triste bambino,
le cui tracce, chissà, si persero.

Canta la mia vela, gonfia al vento,
bevendo gocce di calda speranza
nel mare stanco di una grigia stanza.
In te, la luna, accende il sole spento.

06settembre2020
 

"Sappi parola"
E non pensavo di esserne capace
di creare, io una parola nuova
che, nata timida, poi si fa audace
ed ogni lacrima dal viso lava.

Una parola, che ha ben cinque dita,
e nello spazio breve di una mano,
col suo calore, alla pace ci invita,
sciogliendo in abbracci chi era lontano.

E allora, vorrei tutto trasformare
con la magia di questa parola,
che crea e trasforma, e sa come amare,
anche quell'anima più triste e sola.

A te che ascolti e conosci tristezza,
sappi parola chiamata carezza.

03settembre2020
Ben Tartamo

-traduzione in spagnolo-

"Sabes palabra"
Y no pensé que fuera capaz de eso
para crear una nueva palabra
que, nacida tímida, luego se vuelve atrevida
y cada lágrima de la cara lava.

Una palabra que tiene cinco dedos
y en el corto espacio de una mano,
con su calor nos invita a la paz,
disolviendo a los lejanos en abrazos.

Y luego, me gustaría transformar
todo con la magia de esta palabra,
que crea y transforma, y ??sabe amar,
incluso esa alma más triste y solitaria.

A ti que escuchas y conoces la tristeza,
sabes la palabra llamada caricia.

3 de semptiembre de 2020
Ben Tartamo


"Albero solitario"
(canzone metafisica) vers.2020

Sul naso aveva un picchio di color canarino
che gli chiedeva spesso di chinarsi più vicino.
Per spalle, aveva poi un' enorme e coriacea gruccia
a prova di fulmini, con in testa una gran cuccia.
E le braccia erano nastri colorati e fiori blu
le mani eran due farfalle variopinte in tutu.
Che dire delle gambe: due colonne corinte
e ai piedi lunghi fasci di bambù a fosche tinte.

Oh Robur, Morale e Fisica: Estasi e Logica...
Magnificat, San Matteo: Musica e Lirica.
Gea, Umanità, Immagini: Follia e Colore...
Mulini e Girasoli: l'Amore ed il Dolore.
Anch'io ti pianto, qui: nel cuor mio terreno...
Forza e Nobiltà: il Viaggio infin, rendimi sereno!

Ma nel petto, gli batteva per scherzo una grancassa
fatta di piume d'Angeli incollate con melassa.
E, se mai, nella mente pascolavano pensieri
eran solo teneri e stanchi uccelli passeggeri.
E infine - resta incerto - se un nome, l'avrà mai avuto:
occhi di giada, fronte ambrata, e guance di velluto.
Solo la Luna, di notte, teneva compagnia
asciugando foglie, per un amor fuggito via.

Oh Robur, Morale e Fisica: Estasi e Logica...
Magnificat, San Matteo: Musica e Lirica.
Gea, Umanità, Immagini: Follia e Colore...
Mulini e Girasoli: l'Amore ed il Dolore.
Anch'io ti pianto, qui: nel cuor mio terreno...
Forza e Nobiltà: il Viaggio infin, rendimi sereno!

10.04.2017 / 30.08.2020
 

"Io non so"
(canzone)

E così, e così, hai voluto andar via
niente nuvole sparse per compagnia,
ma mille diamanti e colori, solo per te,
riflettevan quella luce tutta per me.

Io non so, se c'è un'autostrada lassù,
che mi porti volando, là dove sei tu,
che mi porti danzando, dove canti tu.

E così, e così, senza lasciar scritto
un addio e senza acquistar un biglietto,
il tuo viaggio solingo, così sognato,
con la gioia sul viso lo hai guadagnato.

Io non so, se c'è un'autostrada lassù,
che mi porti volando, là dove sei tu,
che mi porti danzando, dove canti tu.

E così, e così, quelle nubi sparse
bagnano di nostalgia le anime arse
di chi si specchiò nei tuoi profondi sguardi
e quel viaggio, sogna per sé, non s'attardi
.
Io non so, se c'è un'autostrada lassù,
che mi porti volando, là dove sei tu,
che mi porti danzando, dove canti tu.

28 agosto 2020

-traduzione in spagnolo castillano-

"Yo no sé"
(canción)

Y así, y así, querías irte
sin nubes dispersas por compañía,
pero mil diamantes y colores, solo para ti,
reflejé esa luz para mí.

No sé, si hay una carretera allá arriba
que me lleves volando, donde tu estas,
que me lleves a bailar, donde cantas.

Y así, y así, sin dejar escrito
adios y sin comprar boleto,
tu viaje solitario, tan soñado,
con la alegría en tu rostro te lo has ganado.

No sé, si hay una carretera allá arriba
que me lleves volando, donde tu estas,
que me lleves a bailar, donde cantas.

Y así, y así, esas nubes dispersas
bañan con nostalgia las almas quemadas
de los que se reflejan en tus ojos profundos
y ese viaje, sueña por si mismo, no tardes .

No sé, si hay una carretera allá arriba
que me lleves volando, donde tu estas,
que me lleves a bailar, donde cantas.

28 de agosto de 2020
 

 

"Per dipingere l'amore"
Per dipingere l'amore
che colore, mai servirà?
Ne basterà una goccia
che, da roccia, zampillerà?

Rossa come il mio cuore
nel dolore, che nessun sa.
Rossa, com'è ogni rosa,
come sposa che un bacio dà.

Rossa come la tua bocca,
che mi blocca e poi, più non fa,
il respiro risalire
e svenire, sì mi farà.

Per dipingere l'amore
che colore, mai servirà?
Bianco, com'è sol la neve,
lieve lieve, che danzerà.

Bianco, com'è ogni aurora,
che c'indora e rallegrerà
e ci darà un nuovo sole
e parole e serenità.

Bianco, com'è una stella,
mai più bella, di te sarà.
Stella, che dà senso e vita
e ci invita a felicità.

24agosto2020
 

"La vaitə è bbéddə"

È bbéddə, è bbéddə ci tə pìərdə,

ma pó, chiènə-chiènə, t'acchjə arrèetə.

E sə vé dolcə-dolcə o fúənnə:

tuttə scùrdə e nisciáunə vèetə!

 

Arrəcurdətə: nn è mèe tardə

pə lassássə tutte quendə drèətə 

Tərnè arràetə a nnéscə o múnnə:

la vaitə è bbéddə, ma nen sə crèetə!

 

traduzione dal molfettese 

 

"La vita è bella"

È bello, è bello perdersi,

ma poi ritrovarsi.

E si va dolcemente a fondo:

si dimentica tutto e nessuno se ne accorge!


 

Ricordati: non è mai tardi

per lasciarsi tutto quanto dietro.

Tornare nuovamente a nascere:

la vita è bella, ma non si crede!

15agosto2020
 

"Me fui"
Dejé entreabierta
la puerta de mi corazón.
Si el viento por despecho
nos la mantuviera cerrada,
no te des más dolor
ya no te golpees el pecho.

La clave del amor
sabrás dónde encontrarla.
No se necesitan palabras
pero solo cuentan las horas
ve y vuelve a abrirla
para traer el sol.

8 de agosto de 2020
Ben Tartamo

-traduzione dallo spagnolo-

"Ho lasciato"
Ho lasciato socchiusa
la porta del mio cuore.
Se il vento per dispetto
ce la serrasse chiusa,
non darti più dolore
non batterti più il petto.

La chiave dell'amore
saprai dove trovarla.
Non servono parole,
ma contan solo le ore
passate a riaprirla
per far rientrare il sole.

08agosto2020
 

"Sin Ti"
Cada día, cada día más
es como una ola, como una ola
quien me lleva y luego se arrastra.
Puedo nadar, puedo ir bajo el agua
pero ya no puedo contener la respiración ...
Y finge que no amas
este mar, tu playa,
¿me dará algo de espacio para respirar?
Naufragado, me veo cansado
quemado por sal y sol,
pero con una certeza en mente:
¡Me volveré loco, solo sin ti!

-traducción del italiano-

"Senza te"
Ogni giorno, ogni giorno di più
è come un'onda, come un'onda
che mi prende e poi trascina a sé.
So nuotare, so andar sott'acqua,
ma non tengo più il respiro...
E far finta di non amare
questo mare, la tua spiaggia,
mi darà un po' di respiro?
Naufrago, mi osservo stanco
bruciato dal sale e dal sole,
ma con in mente una certezza:
impazzirò, solo senza te!

07agosto2020
 

"La Sperènzə"

Ne lacrəmə s'affaccə rədénnə

e mə uàrdə cittə e pənzénnə

ca l'emoərə, pàurə fasce dènnə.

 

Chènd'u mèrə saòp'a rə scogghjərə

la gaggènə gràitə, vol'accógghjərə,

ma la rèətə nen zàp'assógghjərə.

 

Sòən'u vìəndə soəp'a la parènzə

chiaove stenghə ind'a chess'a stènzə:

scennə soələ e 'mbossə la Sperènzə.

 

Ne carèzzə valə chiú də cìəndə 

lə tərràisə sə lə port'u vìəndə

scùrr'u múnnə, ma pó statt'attìəndə.

 

Parə núddə ne paròəl'a bòənə

com'o vìəndə rənfrèsck'e sòənə:

chèr'emèrə, abbràusc'e 'pó stòənə.

 

Scald'u sòlə e tèngə la stènzə

dé chəlòərə a ci chièng'e pénzə:

scald'u còərə a tuttə la Sperènzə.

  

~traduzione dal molfettese~

 

"La Speranza"

Una lacrima si affaccia ridendo

e mi guarda silenziosa e pensando

che, anche l'amore, fa danni.

 

Canta il mare sulla scogliera 

il gabbiano urla, vorrebbe raccogliere,

ma non sa sciogliere la rete.

 

Suona il vento sulla paranza 

piove stancamente in questa stanza:

scende sola e bagnata la Speranza.

 

Una carezza vale tantissimo,

il denaro se lo porta via il vento 

gira il mondo, ma fa sempre attenzione.

 

Pare nulla una buona parola 

come il vento rinfresca e suona:

quella amara, brucia e poi stona.

 

Scalda il sole e tinge la stanza

dà colore a chi piange e pensa:

scalda il cuore a tutti la Speranza.

07agosto2020 
 

 

"E nen mə pózzə schərdà"

E mə 'nghèndə a uardáttə

- ne paroələ nen dàiscə -

e ca síə berafáttə,

e ca síə u 'nghəlàiscə,

pàurə u ciələ rə sàpə

e nə parlə cu mèrə.

 

E m'aggiàirə la capə:

tàuə síə rèətə e mernèrə

ca pəscàtə stu còərə;

pó su pòərtə ləndènə.

E nen điənə dəlòərə?

Nen tə fazzə mè pèənə?

 

...Alassámmə acchəssí!

E ddímmə ne paròələ,

dimmə nòənə o gnorsì!

Pràimə ca cussə sòələ

sə nə fauscə ləndènə

e 'ngə mènnə la launə.

 

Ca də pascə 'ngə sèənə

e pó, all'aschərdàunə,

n'allàssə sàulə a pənzà.

Ca síə ròəsə e cəràsə

e nen mə pózzə schərdà

com'è dolcə ogné vàsə

ca mə tocchə assaprà.

 

-traduzione dal molfettese-

 

"E non posso dimenticare"

E mi incanto a guardarti 

- non dici una parola -

e che sei stupenda,

e che sei il Desiderio,

anche il cielo lo sa

e ne parla col mare.

 

E mi gira la testa:

tu sei rete e marinaio

che pescato questo cuore,

poi se lo porta lontano.

E non provi dolore?

Non ti faccio mai pena?

 

.. Lasciarmi così!

Ma dimmi una parola,

dimmi di no, oppure di si!

Prima che questo sole

se ne fugga lontano

e ci mandi la luna.

 

Che di pace ci sana

e poi, all'improvviso,

ci lascia soli a pensare.

Che sei rosa e ciliegia

e non posso dimenticare 

com'è dolce ogni bacio

che ho la fortuna di assaggiare.

03agosto2020

 

"A volte"
A volte, mi par di sentire una voce
che calda e densa, sì tutto mi pervade
e mi rammenta che sotto questa croce
Egli sostiene l'erta e, pur con me cade,
affranto assieme da quel dolce dolore
che vita e morte donò a noi per amore.

A volte è il vento, musica di carezze
a volte il mare con i suoi freschi abbracci.
E ci riempie le notti di certezze
che l'alba torni a scioglier i nostri i ghiacci
con le sue stelle e la luna in compagnia
di questa vita di triste poesia.

01agosto2020
 

 


 

Y en tus ojos encontraré
lo que pasó y ya no tengo.
Las cicatrices de un pasado
los rostros que siempre he amado...

"Nelle mie parole troverai"
Nelle mie parole troverai
ciò che hai sentito e capito mai.
Quella tristezza senza un nome
senza un perché e senza un come
un fiume che mi porta via:
melanconia, amica mia.

E nei tuoi occhi io ritroverò
ciò ch'è accaduto e più non ho.
Le cicatrici di un passato
i volti di chi ho sempre amato
quella passione e poesia:
follia, dolce amica mia.

Nelle mie parole troverai
il senso al mio lento oramai.
Quella paura che toglieva
a noi speranza e ci spingeva
in quegli abbracci da bambini:
divisi forse e più vicini.

29luglio2020
 

"Oscə ne voəscə m'ha dítte"

Oscə ne voəscə m'ha dítte:

nen è ne croəscə u vəlè

tuttə u beənə ca cíttə

ində nen se pótə tənè.

 

Nu səndəméndə assòələ

tə pigghjə e tə fascə vəlà

oltrə a stú ciələ, ind'o soələ,

beənə ca tə pótə abbrəscià.
 

In ogné lingue du munnə 

u sùənə è li stessə, rə ssè?

Ca sìə quadrə o sìə tùnnə

u beənə se fascə vedè.
 

È ne chenzoənə all'endàichə

scrittə da pràimə du munnə

forsə nen saccə ce dàichə 

o m'ha stənètə u sùnnə!

 

Sùnnə ca u Padrə Eternə

ssè, fací scennə ləggìərə

trénnə nu stuzzə də carnə 

senza papègnə e né mìərə...
 

a cùrə féssə d'Adèmə

ca sùələ sàulə chiengèəvə

- u pràimə attènə e sèəmə -

pərcé chəmbègnìə vəlèəvə.
 

E chéssà voəscə m'ha dítte

ca da Adèmə nesciáiə

chèrə ca u malədittə

sə daisce pàurə frəcàiə!

 

Evə, ca pràimə dəciàiə

chèrá paroələ c'addòərə

e ca pó a tutte frəcàiə

chəndènnə è dolcə l'Emoərə!

- traduzione dal molfettese -

"Oggi una voce mi ha detto"
Oggi una voce mi ha detto:
non è una croce il volere
tutto il bene che, silenziosamente,
non si può trattenere dentro

Un solo sentimento
di prende e ti fa volare
oltre questo cielo, nel sole,
bene che ti può bruciare.

In ogni lingua del mondo
il suono è lo stesso, lo sai?
Che tu sia quadro o tondo
il bene si fa vedere.

È una canzone antica
scritta prima del mondo
forse non so cosa dico
o mi ha buggerato il sonno!

Sonno che il Padreterno
sai, fece scendere leggero
togliendo un pezzo di carne
senza oppio né vino...

a quel fesso di Adamo
che piangeva da solo
- il primo padre e seme -
perché desiderava una compagna.

E questa voce mi ha detto
che da Adamo nacque
colei che, il maledetto,
si dice abbia pure buggerato!

Eva, che per prima pronunciò
quella parola che profuma
e che poi fregò tutti
raccontando com'è dolce l'Amore!

25luglio2020
 

E pich' a la voltə tuttə s'av' aggəstà

ogne coəs' a tòrtə, vaitə s'av' addrəzzà.

Memmé decèvə: Tre díə sə chiengə u muərtə!

Pó s'arrəchərdàvə ca chess'è la sórtə 

ca tocchə o crəstienə, o drittə e o stùrtə

a ci vé e vèənə, o irtə ò o cùrtə.
 

E nuddə pot'essə chiú negrə de lə nóttə

u sòlə tras'e esse e ogne coəsə ha cúttə.

E tatà decèvə: E chendə Rinellə!

La nonnə rəspənnèvə: U chegnə tə sèndə!

E tuttə passə e voələ com'o viəndə

u tiəmbə scassa, tu 'nzacchə e nen đu siəndə!
 

 

~traduzione dal molfettese~


 

"Tre giorni si piange il morto!"

E un po' per volta si aggiusta tutto

ogni cosa storta, poi si raddrizza.

Mia mamma diceva: Tre giorni si piange il morto!

Poi si rammentava che, questa è la sorte 

di ogni uomo, sia buono o malvagio 

a chi va di fretta, a chi è alto o basso.

 

E nulla potrà essere più scuro della notte 

il sole tramonta e sorge ma cuoce tutto.

E papà diceva: E canta Rinella!

E nonna rispondeva: Che il cavolo ti ascolta!

E tutto passa e vola comə il vento

il tempo sconquasso, ti penetra e non te ne accorgi!

 

21luglio2020

"Como lo hace la luna con el mar"
Quédate conmigo por la noche,
la nieve caerá y será hermoso
míralo bajar juntos.

Quédate conmigo por la noche,
vendrá la oscuridad y será difícil
prescindir de tu aliento.

Quédate conmigo por la noche,
el silencio caerá y será dulce
escribir esa canción juntos.

Quédate conmigo, no te vayas,
déjate caer en mí
como lo hace la luna con el mar.


~traduzione dallo spagnolo~


"Come la luna fa col mare"
Resta con me la notte,
cadrà la neve e, sarà bello
vederla scendere insieme.

Resta con me la notte,
verrà il buio e, sarà dura
far a meno del tuo respiro.

Resta con me la notte,
scenderà il silenzio e, sarà dolce
scrivere insieme quella canzone.

Resta con me, non andar via,
lasciati cadere in me
come la luna fa col mare.

20luglio2020
 

"Rio enfermo"
Río enfermo
que te apresuras impetuoso
porque herido por el amor;
río incrédulo
que ya no refleja y lames
sé que el mar
en sus brazos
te dará la bienvenida.
Y en ella encontrarás
todo amor terminado
cada cara perdida
y en sus olas sentirás
cada latido gastado en la vida.

~traduzione dallo spagnolo~

"Fiume malato"
Fiume malato
che scorri impetuoso
perché ferito dall'amore;
fiume incredulo
che più non rifletti e lambisci
sappi che il mare
tra le sue braccia ti accoglierà.
E in esso ritroverai
ogni amore finito
ogni volto perduto
e nelle sue onde risentirai
ogni battito speso nella vita.

20luglio2020
 

 

"Amore che ho atteso e atteso tanto"
E starò lì, sulla porta ad aspettarti,
per dirti: Ehi, ma come mai ci hai messo tanto?!
Amore orgoglioso, tu che sai vantarti,
e sorridi di chi hai acceso oppure spento.

Amore che ho atteso e atteso tanto
Amore che vivi di un incanto
aquila in cielo o gabbiano in mare
quanto tempo mi hai fatto aspettare.

E non guardi né te ne cali del tempo
che lampo fugace illumina la notte
e ci illude d'un bagliore in mezzo a un campo
di rovi e sterpi, di crepe e zolle rotte.

Amore che ho atteso e atteso tanto
Amore che vivi di un incanto
aquila in cielo o gabbiano in mare
quanto tempo mi hai fatto aspettare.

Eppur ti loderò per quella carezza
che pezza stanca sulla più stanca sera
scalderà d'una svogliata tenerezza
quella bramosia che si fa preghiera.

Amore che ho atteso e atteso tanto
Amore che vivi di un incanto
aquila in cielo o gabbiano in mare
quanto tempo mi hai fatto aspettare.

14luglio2020
 

 

"Bonenóttə, bonenóttə"
E sò accùltə rə paroələ
comə perle də nu fiàumə:
nen şò pó raggə de sòələ,
ma rəfléssə də la launə
ca u sùnnə də lə nóttə
tə portənə strittə 'nzàinə...
ca u sùnnə də lə nóttə
tə portənə strittə 'nzàinə.

Bonenóttə, bonenóttə
vochə dəcennə a ogne coəsə
a stu viəndə, a sta sórtə,
a stu mèrə e a sta ròəsə,
a stu ciələ e a la stéddə
ca me dàiscə senza poəsə
ca sì dolce, ca sì bbéddə
e l'emoərə teənə u lòəsə!


E sò accùltə u rəmoərə
də le nóttə, cittə-cittə,
e ogne lacrəmə e dəlòərə
mu so strittə a mèəchə 'mbiəttə
ca u viəndə də lə nóttə
dolcə chendə sop' o liəttə...
ca u viəndə də lə nóttə
dolcə chendə sop' o liəttə...

Bonenóttə, bonenóttə
vochə dəcennə a ogne coəsə
a stu viəndə, a sta sórtə,
a stu mèrə e a sta ròəsə,
a stu ciələ e a la stéddə
ca me dàiscə senza poəsə
ca sì dolce, ca sì bbéddə
e l'emoərə teənə u lòəsə!


~traduzione dal molfettese~


"Buonanotte, buonanotte"
E ho raccolto le parole
come perle di fiume:
non saranno raggi di sole,
ma riflessi di luna
che il sogno della notte
ti portano stretto al seno...
che il sogno della notte
ti portano stretto al seno.

Buonanotte, buonanotte
vado dicendo a ogni cosa
a questo vento, a questa sorte
a questo mare, a questa rosa
a questo cielo e alla stella
che mi dice senza posa
che sei dolce, che sei bella
ed è colpa dell'amore!


E ho raccolto il rumore
della notte, silenziosamente,
ed ogni lacrima e dolore
l'ho stretto in seno a me
ché il vento della notte
canti dolce sul tuo letto...
ché il vento della notte
canti dolce sul tuo letto...

Buonanotte, buonanotte
vado dicendo a ogni cosa
a questo vento, a questa sorte
a questo mare, a questa rosa
a questo cielo e alla stella
che mi dice senza posa
che sei dolce, che sei bella
ed è colpa dell'amore!

10luglio2020
 

"E munnə è statə e munnə av'a l'éssə"

E s'a fatte dajə

simmə prondə a lə ué

iddə, tauə ed ajə

rə sapimmə com'è.

 

La vaəitə è penèrə

ca s'enghjə, ma a metà

e senza dənèrə

nen sə sàpə ce ffà.

 

E chessa metìnə

nóttə av'adəvəndà:

chəvèrtə nen đinə?

Uannà, ta da adattà!

 

E chessə è tuttə:

chemmèəisə strazzàtə

va cu culə rutte

chərneəutə e mezziàtə!

 

U ricchə pəlaəusə

sə freəkə u penèrə,

pərcé è ardəraəuse

ci teənə dənèrə. 

 

E munnə è statə

e munnə av'a l'éssə

ci croəscə t'à date

tə pigghjə pə fféssə!


~traduzione dal molfettese~
 

"E mondo è stato, e mondo sarà"

E si è fatto giorno 

siamo pronti ai guai

lui, tu ed io

lo sappiamo come va.

 

La vita è un cesto,

ma che si riempie a metà 

e senza denari 

non si sa come fare.

 

E questo mattino

diverrà notte:

non hai coperte?

Ehi, ti devi adattare!

 

E questo è tutto:

camicia strappata 

va col sedere piagato 

cornuto e mazziato!

 

Il ricco impellicciato

si ruba il cesto,

perché è arrogante

chi ha denaro 

 

E mondo è stato

e mondo sarà 

chi croce ti ha dato

ti tratta da fesso!

05luglio2020
 

 

"Quennə u solə rəsàlə"

E mə uàrdə e nen parlə,

ce pənžirə ca tìənə?

Cùr səuardə, nu tarlə,

ma nen scinnə, nen viənə?

 

Stökə senza paroələ 

ma kə mille pənžirə

e nu səuardə, aun assoələ,

mə rəportə ad aiərə.

 

Irə launə e sənniəvə,

eərə mèrə e vaseəvə,

ind'o suənnə dəciəvə

quennə beənə vəleəvə.

 

Irə roəsə e sciardinə

stedd'a sòələ ind o ciələ

solə de la metinə

e stu coərə, nu vuələ!

 

Mo nen simmə kiù nuddə

e nen saccjə u pərcé

tu ləndènə, ajə o Suddə...

mó l'emoərə, a do sté?!

 

Quend'a lacrəmə emèrə

voche chiengénnə e nen sé,

ma re ssapə u mèrə

bèən'e dəlòərə a do sté.

 

Nen saccje ci u timbə

av'a l'essə liàlə 

e te veətə, ci chèmbə, 

quennə u solə rəsàlə...

 

ca le ménə me stringə

e nu sorrisə mə fè

e də lacrəmə tingə

vocchə e pagənə mè.

 
~traduzione dal molfettese~
 

"Quando il sole risorge"

E mi guardi e non parli,

che pensieri hai?

Quel tuo sguardo, un tarlo,

ma non scendi, non vieni?

 

Sto senza parole,

ma con mille pensieri

e uno sguardo, uno solo,

mi riporta a ieri.

 

Eri luna e sognavi,

ero mare e baciavo,

nel sonno dicevi

quanto bene sentivi.

 

Eri rosa e giardino

sola stella nel cielo

sole del mattino...

e il mio cuore, in volo!

 

Ora, non siamo più nulla,

e non so il perché 

tu lontana, io al Sud...

ma l'amore dov'è finito?

 

Quante lacrime amare 

vado piangendo e non lo sai,

ma lo sa il mare

bene e dolore dove sono.

 

Non so se il tempo

sarà con me leale 

e ti rivedrò, se vivo,

quando il sole risorge...

 

che mi stringi la mano

e mi fai un sorriso 

e di lacrime tingi

la bocca e il mio diario.

03luglio2020

 

"L'Amore è un'altra cosa"
L'Amore, sai non è un bel tramonto
è l'alba che ci appare in una rosa
lo so, è dolce e caldo e fa sognare...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.

L'Amore sbaglia e non sa far di conto,
ma giura di voler sempre imparare,
timido e curioso come ogni sposa...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.

L'Amore è stanco, com'è stanco il mare
la notte con la luna che sta sola,
si fa specchio immenso come fa il cielo...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.

L'Amore sa aspettare e ripartire
come un gabbiano vola e mai si posa
l'Amore sa guarire e anche ferire...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.

L'Amore è Parola, ma anche Silenzi
splende come la pietra più preziosa
e vive felice anche se in povertà...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.

L'Amore ubriaca e brucia i sensi
e questa, poi non è una novità,
l'Amore non si vende e non si dosa...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.

03luglio2020
 

"Novella Elena"
E canto l'incanto e la malizia
che fu di Eva e di te, sua figlia.
Canto l'infamia e l'impudicizia,
l'inganno di cui ti credi spoglia
e che ti servì per profanare
i corpi di chi vanti d'amare.

Canto in te la fine d'un amore
che nell'Ade, avvinto mi ha prostrato.
Donna che, qual Medusa, disonore
donasti a chi, in ver, t'ha solo amato.
Lingua mielosa, ma vera fogna
che ingoia linfa senza vergogna.

Eppur, della Vergin porti il nome
tu, perfida serpe ingannatrice
che infangasti famiglie e cognome
per asservir corpi, oh ammaliatrice!
Sai pianger bene e contar la storia
provetta attrice senza memoria!

Novella Elena, presto, sì verrà,
il Menelao affranto e cornuto
a tagliar l'ali d'una libertà
che non ti sarà mai più d'aiuto.
Piangi, su, piangi e chiedi perdono
a chi del cuor suo ti fece dono.

Taci, e non osar più ingannare
chi vede in te solo la bellezza
che ti servì per intrappolare
nella lascivia e in ogni bassezza.
Che di te, Vanità, presto muoia
anche il ricordo, figlia di Troia.

25giugno2020
 

"Elizabethan sonnet"

"Be seeing London, I have seen as much of life as the world can show"
(Samuel Johnson)

Fanali ubriachi mi vengono incontro,
tulle di seta umidi mi avvolgono.
Al George Inn, col Bardo assorto, mi scontro;
tre oche di Winchester mi accolgono.

E spalle alla riva sud, io canto,
al sidro e al pelo fulvo che m'accende
più del Globe coll'infinito suo incanto,
ma il pony mio spinge e non s'arrende.

E canta il Tamigi al mio sonetto,
urla l'orso cieco alla sua catena,
scivola solitario il vil traghetto,
mentre il cielo grigio non si dà pena.

E stanco della vita e del soffrire
sogno te, Londra, che vita sai offrire.

23giugno2020
 

"Conosco tante lingue"
Conosco tante lingue,
ma quella dell'Amore
vorrei di più imparare.
So fare tante cose,
ma anche far soffrire,
non mi voglio vantare.
E con poche carezze
beh, so farti impazzire,
ma con un solo bacio
riesco a far sognare...
Amore non è un gioco
l'amore che proviamo,
ma mi va sempre tanto
e tanto di giocare,
che tu ci hai preso gusto...
e godi nel far godere
che tutto il resto al mondo
si vada a benedire!
Giochiamo allora, andiamo!
Andiamo verso il sole:
Amore, Amore, Amore...
il resto è dolore!

21giugno2020
 

"La magia ch'è in te"
La magia ch'è in te
ha l'odore buono
di quelle cose che
dimentichi di più...
sei come il pane che
il giorno sa di te
sei come rosa che
s'accende rossa in me.

La magia ch'è in te
ha quel dolce suono
che porta sempre in sé
amore e perdono...
sei come l'acqua che
scorre immemore in me
sei come il cuore che
batte senza un perché.

La magia ch'è in te
è la semplicità
che fa di te con me
la rara unicità...
sei la diversità
vestita di umiltà
sei la libertà
dono di sé e bontà.

La magia ch'è in te
nasce nel pensiero
che pian piano in me
è canto sincero...
e tutto danza in me
due mondi io e te
che senza più perché
si fondono in sé.

20giugno2020
 

 

"Mamma"
Mamma, dove sei...
dove mai sarai
se negli occhi miei
tu, sguardi non hai?
Su, dimmi perché
io mai avrò
ricordi di te
che il nome non so
e mai più saprò
né conoscerò.

Mamma, non è facile mentire,
tra mille volti cerco ancora te
in mille donne vorrei sentire
quella risposta che ancora non c'è.

Mamma, non lo sai
che viso mai ho
sono un uomo ormai
ma dentro non so
quel bimbo dov'è
se c'è stato mai
con i suoi perché
che non sentirai
tra le tue mani,
mai più, domani.

Mamma, non è facile capire
chi come me non ha nome e perché.
Non sai come ci si può sentire
amando odiando in cerca di te.

18giugno2020
 

 

"Se io fossi"
Se io fossi il mare
ti verrei a cullare.
Se io fossi il lago
ti farei sognare.
Se io fossi il sole
tutta ti scalderei.
Se fossi la luna
io ti ammaglierei.

Ma io sono quello che tu già sai
sono altro vedrai, sì che vedrai,
un giorno o l'altro te ne accorgerai.

Se io fossi una rosa
tutta ti pungerei
poi come un prato
di baci ti coprirei.
Se io fossi farfalla
nel cielo mi librerei
con te sola accanto
leggero volerei.

Ma io sono quello che tu già sai
sono altro vedrai, sì che vedrai,
un giorno o l'altro te ne accorgerai.

Se fossi il tuo cane
tutta ti leccherei
per sempre fedele
a te io resterei.
Se io fossi la notte
a te stretto dormirei
e al nuovo giorno
per te sola canterei.

Ma io sono quello che tu già sai
sono altro vedrai, sì che vedrai,
un giorno o l'altro te ne accorgerai.

16giugno2020
 

"Viəndə de terrə" *
U lembadàriə rússə du ciələ
com'a merengə s'av'appəcciàtə.
Ogne gaggènə, vuələ pə vuələ,
chend'e soənə alla nemməràtə.

E d'argində, d'aəorə e crəstallə
splendə e brillə l'acquə du mèrə,
mendrə la lembàrə, dolcə abballə,
də póppə e də proərə o mernèrə.

Viəndə də terre, fammə chəndéndə,
puərtə lə vàsə a cində a cində
fallə carezzə soəp'a la frondə,
ma dolcə-dolcə, ué, statt'attiəndə!

Vində de terrə, ca la mənénnə,
dorm'abbrazzatə e strett'o suənnə
səspàirə e ràitə com'a quénnə
a lə vàsə me, dolcə, s'arrénnə.
 

~traduzione dal molfettese~

 

"Libeccio" *
Il rosso lampadario del cielo
come un'arancia si è acceso.
Ogni gabbiano, di volo in volo,
canta e suona alla sua innamorata.

E d'argento, d'oro e cristallo
splende e brilla l'acqua del mare,
mentre la lampara, dolce balla,
a poppa e a prua del marinaio.

Libeccio, fammi contento,
porta i baci a cento a cento
falle carezze sulla fronte,
ma dolcemente, fa' attenzione!

Libeccio, che la mia ragazza,
dorme abbracciata e stretta al sogno,
sospirando e ridendo come quando 
ai miei baci, dolce, si arrende.


(*) Il libeccio è il vento che soffia da sud-ovest. Durante la stagione estiva il vento di libeccio soffia generalmente come brezza
di mare lungo le coste occidentali italiane e come brezza di terra lungo quelle orientali, in condizioni di stabilità atmosferica.

16giugno2020

 

 

"E piove"
Sognavo
quando scrissi il mio ti amo.
E ora
che al giorno ci voltiamo
vorrei
nel sogno ritornare.

Il Cielo
si può dimenticare,
ma io
e tu, cosa faremo?
Nel tempo,
stanchi ci smarriremo.

E piove
confuso nostro pianto...
d'Addio
la sera intona il canto.

05giugno2020
 

"L'Amore e il pungiglione"
(canzone)

L'Amore non esiste
è solo un'illusione
diceva affranto e triste
il perfido scorpione.

Di là una farfalla
si trovò a passare
gli disse : È una balla
se non provi ad amare!

Anche una tartaruga
si fece a lui vicino :
l'Amore non è in fuga
riprovaci piccino!

In coro i pettirossi
lanciando mille rose :
esci da questi fossi
ti aspettano le spose!

Allora lo scorpione
ci volle un po' provare...
mannaggia al pungiglione:
faceva spaventare!

Soltanto Tartaruga
facendosi coraggio
- sorrisi in ogni ruga -
gli volle dar passaggio.

Tre notti e un giorno intero
attraversando il bosco
lo giuro, dico il vero,
la storia la conosco.

Ma giunti in riva al lago
in preda all'emozione
Scorpione un po' vago
estrasse il pungiglione.

Tartaruga sospirò
pensando d'esser stanca,
ma la vista s'annebbiò
mentre era tutta bianca!

E Scorpione annegando
salutò i suoi fossi...
all'Amore imprecando
con tutti i pettirossi!

04giugno2020


"Ya no puedo"
Ya no puedo tocar
mi alma, como abandonada,
en el silencio se cerró.
Ya no puedo cantar
tu alma, tan desesperada,
en lagrimas se perdió.

Ya no puedo hablar
cada palabra vana sería
y pensamiento para ti.
Ya no puedo estar
sólo el recuerdo quedaría
cantando suspiros para mi.

~ traduzione dallo spagnolo ~

"Non posso più"
Non posso più suonare
la mia anima, come abbandonata,
nel silenzio si è chiusa.
Non posso più cantare
la tua anima, così disperata,
nel pianto si è persa.

Non posso più parlare
vana sarebbe ogni parola
e pensiero per te.
Non posso più restare
solo il ricordo resterebbe
cantando sospiri per me.

02giugno2020
 

"Milonga feliz"

Mi vida es una milonga feliz

un entrelazado de pasos 

deslumbrado por tus ojos 

encantado por tus labios

 

Puro placer verte alegre bailar

aleteo de almas que saben amar 

nos emborrachamos de miradas 

devorándonos juntos con besos

 

Y bebo sonrisas en tu càliz

borracho mis pensamientos 

soplando en mis tormentos

cantando mis sentimientos

 

Puro placer verte alegre bailar

aleteo de almas que saben amar 

nos emborrachamos de miradas 

devorándonos juntos con besos

 

Eres ungüento en cada cicatriz 

a mis oídos, Armonía

a mi corazón, Poesía

cancion, loca Fantasía

 

Puro placer verte alegre bailar

aleteo de almas que saben amar 

nos emborrachamos de miradas 

devorándonos juntos con besos


 

~ traduzione dallo spagnolo ~


 

"Felice milonga"

La mia vita è una felice milonga 

un intreccio di passi 

abbagliato dai tuoi occhi 

incantato dalle tue labbra 

 

Puro piacere vederti allegra danzare

battito di anime che sanno amare

noi ci ubriachiamo di sguardi

divorandoci assieme di baci

 

E bevo sorrisi dal tuo calice 

ubriacando i miei pensieri 

soffiando sui miei tormenti 

cantando i miei sentimenti

 

Puro piacere vederti allegra danzare

battito di anime che sanno amare

noi ci ubriachiamo di sguardi

divorandoci assieme di baci

 

Sei unguento su ogni cicatrice 

alle mie orecchie Armonia

al mio cuore Poesia 

canzone, folle Fantasia
 

Puro piacere vederti allegra danzare

battito di anime che sanno amare

noi ci ubriachiamo di sguardi

divorandoci assieme di baci

01giugno2020
 

"Perdendosi nel Vento"

L'Amore è un Sentimento 

che vive di parole 

che chiamano Risposte 

tra il Sogno e il poi mi pento.

 

L'Amore è come il Sole

tra nuvole frapposte 

l'Amore è come il Mare

che infrange e mai si duole.

 

E supera le coste 

perché sa anche volare

l'Amore è come il Vento 

per le anime nascoste.

 

L'Amore sa donare

ma prende a tradimento

breve come un Ti Amo

che non si fa scordare.

 

L'Amore è un Momento 

che ci urla che ci siamo

non muore nel Ricordo 

risorge in Pentimento.

 

E l'Amore che io amo

salpò con me a bordo

perdendosi nel Vento

d'un Porto che cerchiamo.

 

30maggio2020

 

" Oh memm'e me com'a da fà ?! "

(chenzòənə)

E schèngə le nóttə come fosse la daje

e a mezzadajə ajə nen saccjə ci sò.

A d'orə də nóttə, mənénn'e mé mə s'í fattə

sÍ berafattə, ma me daisce sembə gnarnò!

 

Oh memm'e me com'a da fà

nen pozze chiauə trafəià!

Figghjə mejə a va passà

ce ngə vú fà, làssəl'a stà!

 

Sò 'mbəschəlàtə, ogne vàsə è vəlèenə

s'ho díttə: ci tèenə ne mədəciàinə da dà?

Ma chəmba Spəziàlə daiscə: và o spətàlə

pigghjə rə sálə, ajə nen đə pozz'aiətà!

 

Oh memm'e me com'a da fà

nen pozze chiauə trafəià!

Figghjə mejə a va passà

ce ngə vú fà, làssəl'a stà!

 

M'ha 'ndəssəquàtə, pə fféssə m'ha pəgghjàtə

tradətòərə è statə chə chiss'occhiərə bbeddə

sta meləmbassàtə, chessa paupə frəcàtə

ca vəlèenə m'ha ddatə, sta "pupaciúbbeddə"!

 

Oh memm'e me com'a da fà

nen pozze chiauə trafəià!

Figghjə mejə a va passà

ce ngə vú fà, làssəl'a stà!

  

~ traduzione dal molfettese ~

 

" Oh mamma come devo fare?! "

(canzone folk)

E scambio la notte per il giorno 

e a mezzogiorno non so più chi io sia.

Come la notte, bimba mia, mi hai reso

sei bellissima, ma mi dici sempre di no!

 

Oh mamma mia, come devo fare 

non riesco più a respirare!

- Figlio mio ti passerà 

cosa ci vuoi fare, lasciala perdere!

 

Sono sciupato, ogni bacio è veleno

vado dicendo: chi ha una medicina da darmi!

Ma compar Farmacista dice: va' in ospedale 

o prendi del sale che non posso aiutarti!

 

Oh mamma mia, come devo fare 

non riesco più a respirare!

- Figlio mio ti passerà 

cosa ci vuoi fare, lasciala perdere!

 

M'ha intossicato, si è presa gioco di me

traditrice è stata con i suoi occhi belli

questa maledetta, questa pupa svampita

che mi ha dato veleno, questa pupa vanitosa!

 

Oh mamma mia, come devo fare 

non riesco più a respirare!

- Figlio mio ti passerà 

cosa ci vuoi fare, lasciala perdere!
 

29maggio2020
 

"...Mi hai dimenticata ?!"
Se ti dimenticassi,
si prosciugherebbe tutto il mio cantare
e il mio intimo fiume,
arido di amore e vita diverrebbe!

27maggio2020
 

"New Jersey 1973"
E la piccola poesia
che mi scrivi sulle labbra
vocalizza : A - E - I - O - U - Y !
- You are smiling, tell me why...
Honey, I love only you
tell me, please what do you do.

Eravamo due ragazzini
sulle coste del Garden State
con le Twin in costruzione
mamma mia che confusione:
Sorry, I don't speak very well...
- Let's go, is ringing school's bell!

Chissà adesso cosa farai
e a chi mai tu canterai
se, come giuri mi penserai
dear lonely sweet moon
my crazy dream of the 'noon...
- Ben, come back very soon.

25maggio2020
 

"Dirti che"
(canzone)

E voglio consolarti e dondolarti
sulle mie bianche ali di farfalla
lasciarti addormentare e poi sognare
mentre questa luna tra le onde balla.

Dirti che come te non c'è nessuna
e nessuna mi sa dare ciò che dai,
accarezzarti tra ogni colle e duna,
perché al mondo, tu sola sei e sarai.

E voglio accompagnarti e poi smarrirti
su ogni nuvola che salti e salterai
ritrovarti per non lasciarti e dirti
che una come te non l'ho trovata mai.

Dirti che sei l'unica poesia
che non ho mai scritto e non scriverò mai
cantarti su quell'unica armonia
degli sguardi e di quei baci che mi dai.

24maggio2020
 

"Ce d'è nu vasə "
Máa, ma ce d'è nu vasə?!
- È ròəsə e cəràsə...
Com'o sòələ è càlt!
Ci u còərə fossə fàlt
nisciáunə u pərdéssə 
oppùrə, s'u schərdéssə!

 Ci è com'a ne ròəsə
e com'a ne cəràsə,
allòərə nen è scuse:
nen đenghə chiú pərtusə
pə méttələ da partə...
eppùrə, ajə só sàrtə!

 - Mənénnə, mənénn'e mé!
U sòələ, rə sé com'è:
è bèllə e ddé chəlòərə,

ma com'u pràim'emòərə
è gióiə ed è dəlòərə 
t'abbràəuscə, e pó sə mòərə!

Màa, ma də chissə vasə,
nə píchə, pur'a casə,
mə lə vəlèssə pərtá:
ca, chə tuttə u ceffà,
- chəcəné, strich'e llàvə -
ne nə vèetə... da mó àvə!

~ traduzione dal molfettese ~

" Cos'è un bacio "
Mamma, ma cos'è un bacio?!
- È rosa e ciliegia...
È caldo come il sole!
Se il cuore fosse una tasca
nessuno lo perderebbe
oppure, lo dimenticherebbe!
 
Se è simile a una rosa 
e a una ciliegia,
allora non è una scusa:
non ho più pertugi
per metterli da parte...
eppure, io sono sarta!
 
- Bambina, bambina mia!
Il sole, lo sai com'è:
è bello e dà colore,
ma come il primo amore
è gioia ed è dolore
ti brucia, e poi si muore!
 
Mamma, ma di questi baci,
un po', anche a casa,
me li vorrei portare:
che, con tutto il daffare 
- cucinare, strofinare e lavare -
non ne vedo... e da tanto!

22maggio2020
 

"Smettila!"
(canzone)

Smettila ah ah
ed io la smetterò
oh oh - oh oh
a farmi buttar via
come un pupazzo che
che vuoi mai che sia.
Ho capito: adesso tocca a me....

Smettila ah ah
ed io ti lascerò
oh oh - oh oh
son quella tartaruga
che l'infido scorpione
alla riva trasportò.
Ho capito: adesso pungi me...

Smettila ah ah
ed io la pianterò
oh oh - oh oh
magari piangerò
e tu rivivrai
e libera sarai.
Ho capito: adesso uccidi me...

17maggio2020
 

"Sol'u mernèrə"
Le nóttə, è fattə pə vasassə,
mendrə, la dajə, pə d'abbrazzassə:
comə a la launə fascə cu mèrə
e u ciələ, chə la terrə 'ndèerə.

Tra rə nnuvələ, la rəndəneddə,
s'enghjə de sòələ, se fascə bbeddə
s'abbrazzə o vùələ, ca parə abballə,
fing'a la sèerə, stíddə pə sciállə.

Sol'u mernèrə, stritt' o təmòənə,
abbrazzə u vìəndə ca frísck'e sòənə 
vasə u ciələ pə ci sté ləndènə
e sénghjə də lacrəmə rə mènə.

 
~ traduzione dal molfettese ~
 

"Solo il marinaio"
La Notte, è fatta per baciarsi,
mentre, il giorno, per abbracciarsi:
così la luna fa col mare
e il cielo, con il mondo intero.
 
Tra le nuvole, la rondinella,
si riempie di sole e si fa bella
si abbraccia in volo, che pare danzi 
fino a sera, stelle per scialle.
 
Solo il marinaio, stretto al timone,
abbraccia il vento che fischia e suona
- un bacio al cielo per chi è lontano -
e riempie di lacrime le mani.

20maggio2020
 

"Tutto passerà"
(canzone)

Tutto passa, tutto passerà
anche questa casa a pezzi andrà
come pietre di fiume sarà
come sabbia al vento danzerà.

Tutto passa, tutto passerà
di ogni cosa nulla resterà
come Morte che passa verrà
ogni Farfalla bruco sarà.

Tutto passa, tutto passerà
anche la Bellezza un giorno andrà
come Sole che al tramonto va
come ogni Stella si spegnerà.

Tutto passa, tutto passerà
anche il nostro Amore svanirà
come ogni Fuoco incenerirà
Tenerezza forse diverrà.

Tutto passa, tutto passerà
ogni Pianto, presto scioglierà
come neve Sorriso sarà
Seme che muore Fiore darà.

18maggio2020
 

 

"Tra cìəl'e mèrə"
(chenzaònə)

Cé meravigliə quenn'u saòlə spóndə
e d'argində chəlaòrə mèrə e mónde.
Ognie providdə è rricch'e 'mbortendə
e ognie rricchə sté attíndə attíndə.
Smiccə mədiàusə chèr ca nen đænə 
mendrə u providdə nen zə pigghjə pænə.

 Stiddə du cìələ, la vàit'e béddə,
ma chiend'e ràisə vonn'a braccéttə.
Zuəmbə gaggènə e vùl' acciəddə
tra cìəl'e mèrə brillə Mələfèttə.

Cé meravìgliə quenn'u saòlə, sténghə,
cìəl'e sdenghə chəlaòrə d'aòrə e sénghə.
Ogniə mənennə səspàirə e penzə
o nemməràt e a la partenzə.
Chiend'e sənghjúzzə, u vapaòre saònə,
aggiàir'u dischə la stess'a chenzaònə.

Stiddə du cìələ, la vàit'e béddə,
ma chiend'e ràisə vonn'a braccéttə.
Zuəmbə gaggènə e vùl' acciəddə
tra cìəl'e mèrə brillə Mələfèttə.
 

~ traduzione dal molfettese ~


"Tra cielo e mare"
(canzone)

Che meraviglia quando il sole spunta
e d'argento colora mare e monti.
Ogni povero è ricco e importante
mentre il ricco si fa guardingo.
Sbircia invidioso ciò che non ha
mentre il povero non si dà pena.
 
Stelle del cielo, la vita è bella,
ma pianto e riso vanno a braccetto.
Salta gabbiano, vola uccello,
tra cielo e mare brilla Molfetta 
 
Che meraviglia quando il sole, stanco,
cielo e gambe colora d'oro e sangue 
Ogni ragazza sospira e pensa
all'innamorato e alla sua partenza.
Pianti e singhiozzi, la nave saluta,
gira il disco la stessa canzone.
 
Stelle del cielo, la vita è bella,
ma pianto e riso vanno a braccetto.
Salta gabbiano, vola uccello,
tra cielo e mare brilla Molfetta 

15maggio2020
 

"Felicità"
Felicità... a dó tt'acchjə?
Ca, ci te pigghjə, ce saccjə...
ce saccjə, ce tə pozzə fa'!
Ajə, te vəléss'abbrazzà
eh, ma ci tt'auénd'a tæchə
ca me nisciáunə te fræchə!
Ajə, te vəléss'a vasà,
ma te pozzə paurə strəppià!

E sì, mə pigghiə pə féssə:
tràsə, ràitə e po issə!
Certe, ca síi pàurə strènə:
nen ğapischə, indomænə...
ærə tend'a chiú chéndendə
ind'a nu jausə fətendə
ca mó, ca nen mèngə nuddə
eppúrə, so chiú providdə.

Felicità, s'ò capàitə
pərcé nen đə fé u zàitə!
Avævə rasciaòn'u nonnə
ca la vaitə, ind'o munnə,
è n'essáutə de fənéstə:
ne dajə dàurə la féstə;
è ne sgarràssə də cóscə
ca s'achiàutə ind'a ne cascə!

~ traduzione dal molfettese ~

"Felicità"
Felicità... dove ti trovi?
Che, se t'acciuffo, chissà...
chissà cosa ti potrei fare!
Io, ti vorrei abbracciare,
ma, a te, chi ti prende
che mai nessuno ti sorprende!
Io, ti vorrei baciare,
ma potrei anche farti male!

E certo, tu mi prendi in giro:
entri, ridi e poi fuggi!
Certo, che sei anche strana:
non capisco, addirittura
ero molto più contento
in un basso lurido
che, adesso, che non mi manca nulla
eppure son più povero.

Felicita... ho capito,
perché non ti fidanzi mai!
Aveva ragione il nonno
che la vita, in questo mondo,
è una rapida uscita alla finestra:
dura un solo giorno la festa;
è uno schiudere di cosce
che si chiude in una cassa!

14maggio2020
 

"Cara Məlfèttə "

E só arrəvatə all'età ca po scennə

pə la stratə ca a ogne vichə addəmennə

quend'a timbə cə vaòlə engaòrə pə d'arrəvà

fing'o mèrə do sté l'onnə ca ma v'à pəgghià.

 

E a ogne meurə u attócchə e accarezzə

ca məninnə, cu nonnə assəquèvə la rezzə

e ind'a llariə salævə chiènə nu chèndə 

də mernèrə semb'in lòttə conđr'a ogne vində.

 

E u addaòrə du ragú chendævə chəndendə

da ogne valcaònə e ogne jausə fətendə

e də criatàurə u strataònə ærə chiàinə

chə la vaòscə də rə mèmmə a ci stavə 'nzàinə.

 

Cara Məlfèttə quend'a timbə à passate

ma də tæchə so sembə chiauə nemməratə

ne mə scordə né u dolcə e né u emèrə

e mó allassə ca acchjə pascə ind o mèrə.

 

Ind'a stu mèrə də lembàrə e də stiddə

mə vogghj'a chəlquá sənnénnə re d'occhjərə béddə 

də la Médònnə ca də nisciàunə se scordə 

e sott'o mendə de stiddə tuttə 'ngi'arrəvogghjə.


 

"Cara Molfetta"

E sono giunto all'età che va in discesa

per quella strada che a ogni vico domanda

quanto tempo ci vorrà ancora per giungere 

fino al mare dove c'è l'onda che mi accoglierà.

 

E vado toccando e accarezzando ogni muro

su cui, da bambino con il nonno, asciugavo le reti

e nell'aria saliva piano un canto

di marinai sempre in lotta contro ogni vento.

 

E l'odore del ragù cantava contento 

da ogni balcone e basso maleodorante 

e di bambini lo stradone era pieno 

con la voce delle mamme a chi avevano in grembo.
 

Cara Molfetta quanto tempo è passato 

ma di te son sempre più innamorato 

non dimentico dolcezze e amarezze

e ora,  lascia che trovi pace nel tuo mare.

 

In questo mare di lampare e di stelle

mi vorrei coricare sognando gli occhi belli

della Madonna che non si dimentica di nessuno

e sotto il Suo manto di stelle tutti ci protegge.

14maggio2020


"Criatàurə!"
E mə nə stavə cittə cittə
chə ll'ucchiə sprittə ind'o saolə
ca ne paraòl' acchəssí'afflittə
cittə cittə l'avev'a fà stà.

Ca l'emaòrə aiə nen żapævə
e scəquèvə a com'a vasà
e, lass'a sta', ci po pənżæve
c'avæv'assè, assè da 'mbarà.

Ca nu vasə è nu spavìndə
nə vó cinđə po pə d'asaprá
cəràsə cá tauə nen'attíndə
ma po sìndə, ce tə paòtə fà.

E cittə cittə t'arruàinə
c'assé chiáinə, no, mè tə sində
e po te pəində quendə 'nzàinə
tauə l'attíndə.... e ta dá 'nzərà!

08maggio2020

~ traduzione dal molfettese ~

"Bambino!"
E me ne stavo zitto zitto
con gli occhi vivaci nel sole
che, una parola così triste
nel silenzio doveva restare.

Che l'amore non conoscevo
e giocavo a come baciare
e, lasciamo perdere, se immaginavo
di aver tanto, ma tanto da imparare.

Che un bacio porta spavento
ce ne vorrebbero cento per gustare
quella ciliegia che non si può toccare,
ma poi, ascolta, cosa può farti.

E silenziosamente ti rovini
che così sazio non ti senti mai
per poi pentirti quando, il grembo,
lo tocchi... e ti tocca sposarti!

 

"E penz e tə rəpenz"

(chenzaònə/tèngh)

E penz e tə rəpenz engaòrə

steddə də rə d'ócchiər me,

sì u saolə ca a ognə aòrə

m'arrəcòrdə u dəlaòrə ce d'é.

 

Né sté raòsə senza spaìnə, uégnò

né sté stratə senza pætə, uagliò 

né fənèstrə senza vìtrə, perciò 

tàir la rætə, ca u pèscə, vén dó!


 

E penz e tə rəpenz engaòrə

u caòrə né nə vó sapé

də schərdart, emaòrə, emaòrə

m'allassíst senz'a nu pərcé.

 

Né sté raòsə senza spaìnə, uégnò

né sté stratə senza pætə, uagliò 

né fənèstrə senza vìtrə, perciò 

tàir la rætə, ca u pèscə, vén dó!

 

E penz e tə rəpenz engaòrə

u mèrə saòn la chenzaònə

e də vàs'e múzzəch, maòr,

saòp'a la pætə ca chièng'e saòn.


 

Né sté raòsə senza spaìnə, uégnò

né sté stratə senza pætə, uagliò 

né fənèstrə senza vìtrə, perciò 

tàir la rætə, ca u pèscə, vén dó!

~ traduzione dal molfettese ~

"E penso e ti ripenso"

(canzone/tango)
 

E penso e ti ripenso ancora 

stella degli occhi miei,

sei il sole che in ogni ora

mi ricorda il dolore cos'è.

 

Non c'è rosa senza spina, ragazzo

non c'è strada senza pietre, giovane

non c'è finestra senza vetri, perciò 

tira la rete, che il pesce, verrà da te!

 

E penso e ti ripenso ancora 

il cuore non ne vuol sapere

di dimenticarti, amore, amore

che mi lasciasti senza un perché.
 

Non c'è rosa senza spina, ragazzo

non c'è strada senza pietre, giovane

non c'è finestra senza vetri, perciò 

tira la rete, che il pesce, verrà da te!

 

E penso e ti ripenso ancora 

il mare suona la canzone

e di baci a morsi, muore

sulla pietra che piange e suona.

 

Non c'è rosa senza spina, ragazzo

non c'è strada senza pietre, giovane

non c'è finestra senza vetri, perciò 

tira la rete, che il pesce, verrà da te!
 

05maggio2020

 

 "U Partaitə də lə Melàtə" 

E sacchièrənə, ne daje, mezz'o vúrghə, 

Quarèndenovə, u Rré də l'autospurghə,

Minghiarain, u sèe, u figghiə du Menghjə,

Acciáisə, memmèrə də Zəzì Senz'onghjə,

Vətəpèrjə, naorə de la 'Ndəssəquàtə

Pəsèndə, u sərughə de l'Ambəschəlàte,

la saorə du Chenəstràtə, 'Nghéndèsəmə,

u pəstrəgghiàusə də Mizzəcendesəmə....

e, mə pàrə, ce stavə paurə Pəlpésə 

la məgghiærə du múzzə, u Genovæsə.

 

A da sapèe, ca ær u dumil'e vvində,

e la Spegnaolə (aha, ce melə də dində!)

avævə vənéutə, tau pinz nə píchə,

da la Cinə, chə nu tedesche səmefrichə.

Nen ďə daichə Məlfèttə, ær nu spətàl!

O Ghəvəìrnə, tənemmə nu Carnəvalə,

nu Conďə ca nen zapæv'a fa' lə cúndə

faciævə rə leggə senz'a virghələ e púndə....

e dəciævə : "da aoscə tauə nen'issə

ci nen púrtə le masckərə e u pərmessə"!

 

- Capə də menghiə, e ce d'ær, nu Fascistə?

Naon, chiú megghiə, nu falsə comuniste.

- E mé, ce facevənə tutte sti crəstiènə

mezz'a la la chiazzə, ma de cape, erənə sene?!

Sainə frate mè, in Italiə, a da sapè

ca tuttə quennə, rə sé, volənə chəmennè.

E allaorə, chèr'a dajə, mezz'o vúrghə,

Quarèndenovə e Acciáisə, che l'autospurghə

parterənə pə Raomə, o Parlemèndə,

senz'a uardà 'minacce, meng'a lə Sèndə!

 

E fù acchəssì, ca la Rəvələziaonə,

partaiə da Məlfèttə, staziaonə pə staziaonə.

E a Raomə, chə l'autospurghə tuttə vèrde

enghierənə u Parlemèndə chiainə de mèrdə

ca nu profumə acchəssì fainə nen sə səndævə

do timbə də Mussolìnə ca su məttæve!

Sə məttì ordənə chə la disciplìnə

e saol'a scacchə pə latrə e sfalzinə.

E l'Italiə tərneiə a l'essə rəspettàtə

grazi'o Partaitə, dittə də lə Melàtə!
 

03maggio2020


" Ce sí ! "

E ogn'e pənzirə e ogn'e parölə 

è ne bavə də vində sott'a stu söle.

E sí com'o cìlə, chiainə d'ogn'e stidde:

dolcə m'accárizzə frondə e capíddə.

Mə vas'e scaldə com'a llonnə du mèrə

sí mælə e pæpə, sí dolcə e emèrə.

Sí ne chenzönə ca ìndə mè m'allasse,

a ogn'e pəndönə e a ogn'e passə

mə chènd'e sönə la capə e u cörə,

mə scraiv'e tengə de lauscə e ogn'e chəlörə.

Ce sí? Ce sí! Ne nə stònnə kiù parölə

o forsə sáine, ma áunə, áun'assölə!

E sí rös'e spainə, sí gioi'e dəlörə:

tauə si la pascə, tauə sí l'emmörə.
 

~ traduzione dal molfettese ~
 

"Cosa sei!"

E ogni pensiero, e ogni parola 

è una bava di vento sotto questo sole.

E sei come il cielo pieno di ogni stella:

dolce mi accarezzi fronte e capelli.

Mi baci e scaldi come le onde del mare

sei miele e pepe, sei dolce e amara.

Sei una canzone che dentro non mi lascia mai,

in ogni spazio e a ogni passo 

mi canti e suoni nella testa e nel cuore

mi scrivi e tingi di ogni luce e colore.

Che cosa sei? Cosa sei! Non ci sono più parole 

o forse sì, ma una, una sola!

E sei rosa e spina, sei gioia e dolore:

tu sei la pace, tu sei l'amore.
 

02maggio2020

 

 "E aggiairə, aggiairə l'eləchə"
(chenzönə)

Com'a gaggènə ind'a ll'ariə 
lə penşìrə vonn'e venghənə
ca pu stu sckifə də melàriə 
tutt'a rə casərə ce tenghənə.

Lə capiddə fascənə bienghə
tənimmə la varvə də Mosé
də ne fa nuddə simme sténghe
e ngə sənimmə u zinn'e nné!

E aggiairə, aggiairə l'eləchə
tauə vu fəciaiə a l'Emèrəchə
ma sə sté megghiə dó a l'Italiə 
páurə chə stu chegnə də melàriə!

Zəzì vattínnə, ué vattínnə
ca tauə le cúndə lə se fà
tauə mengə e nneuə chinnə 
mərimmə də fèmə pə pagà!

E sì Conđə, ma nen şé chendà
sì fattə mèlə assè lə cùndə
ca la pacienzə pötə spəccià 
e la cape t'inghiə də pùndə!

E aggiairə, aggiairə l'eləchə
tauə vu fəciaiə a l'Emèrəchə
ma sə sté megghiə dó a l'Italiə 
páurə chə stu chegnə də melàriə!

~ traduzione dal molfettese ~

"E gira, gira l'elica"
(canzone)

Come gabbiani nell'àere
i pensieri vanno e vengono
che per 'sto schifo di malaria
ci tengono tutti a casa.

I capelli fanno bianchi
abbiamo la barba di Mosè
siamo stanchi di non far nulla
e ci suoniamo i piatti!

E gira, gira l'elica
tu, vorresti fuggire in America,
ma si sta meglio qui, in Italia,
anche con 'sto cavolo di malaria!

Ehi, vattene! su, vattene!
che ti sei fatto bene i conti
tu mangi e noi, stupidi,
moriamo di fame per pagare!

E sei Conte, ma non sai contare
li hai fatti molto male i conti,
perché la pazienza potrebbe esaurirsi
e ti ritroveresti con la testa rotta!

E gira, gira l'elica
tu, vorresti fuggire in America,
ma si sta meglio qui, in Italia,
anche con 'sto cavolo di malaria!

29aprile2020
 

"Pèn'e cəràsə"

(chenzönə)
 

E scennə la særə, scennə com'a nu væl 

millə penşir, com'a rə stiddə ind'o ciəl.

E com'a la launə, te ne sté dræt'o mèrə

oh, com'a nisciáun è l'enəm'e mé emèrə. 

 

Pèn'e cəràsə, pèn'e cəràsə

demmə nu vàsə, demmə nu vàsə.

Rös'e cəràsə, rös'e cəràsə

t'aspett'a casə, t'aspett'a casə.

 

E ind'o cörə mé nen gə sté kiù la pascə

s'addəmennə pəccé ogn'e rösə də mèsce.

Rösə ardərösə ca sté söp'a la vòcchə

də la mənenn'e mé ca pongə ci l'attócchə.
 

Pèn'e cəràsə, pèn'e cəràsə

demmə nu vàsə, demmə nu vàsə.

Rös'e cəràsə, rös'e cəràsə

t'aspett'a casə, t'aspett'a casə.

 

E passə u vìnd, passe söp'a ogn'e cöse

ci ne l'attínde, po' la cenərə se pösə.

E demmə nu vàs, demm'elmæn le mènə

fauə pə l'enəm'e mé, ca chièngə ləndènə.

 

Pèn'e cəràsə, pèn'e cəràsə

demmə nu vàsə, demmə nu vàsə.

Rös'e cəràsə, rös'e cəràsə

t'aspett'a casə, t'aspett'a casə.

 

~ traduzione dal molfettese ~

 

"Pane e ciliege"

(canzone)

 

E scende la sera, scende come un velo

mille pensieri, come le stelle nel cielo.

E come la luna te ne stai dietro al mare

oh, come nessuna è amara l'anima mia.

 

Pane e ciliege, pane e ciliege

dammi un bacio, dammi un bacio.

Rose e ciliege, rose e ciliege

ti aspetto a casa, ti aspetto a casa.

 

E nel mio cuore non c'è più pace

e si chiede il perché ogni rosa di maggio. 

Rosa orgogliosa che stai sulla bocca

della mia innamorata e che punge chi la tocca.

 

Pane e ciliege, pane e ciliege

dammi un bacio, dammi un bacio.

Rose e ciliege, rose e ciliege

ti aspetto a casa, ti aspetto a casa.

 

E passa il vento, passa su ogni cosa

se non la trattieni, poi la cenere si posa.

E dammi un bacio, dammi almeno la mano

fallo per l'anima mia che piange lontana.

 

Pane e ciliege, pane e ciliege

dammi un bacio, dammi un bacio.

Rose e ciliege, rose e ciliege

ti aspetto a casa, ti aspetto a casa.
 

28aprile2020

 

"L'attesa"
C'è una porta che dà sul mare:
i tuoi occhi che portano al cuore!
C'è una casa che sa aspettare:
le mie braccia, oh dolce dolore!

27aprile2020
 

"Miraggio"
Ed erano rossi petali di rosa
ciò che nascondevano le tue spine.
Il sole mi raggiunse che era già sera:
fu un miraggio, ultima carezza del fato.

22aprile2020
 

"Quando in ciel"
Io non cerco che parole
suoni in volo da donare.
Se mi batte in petto il sole
son carezze per scaldare,
se nel cuore vi è un fiume
saran gocce da asciugare.
Nero inchiostro, bianche piume
traccian note da cantare
quando in ciel v'è argenteo lume.
Se mi trovi taciturno
sarò a caccia di farfalle,
quando, poi sarà il turno,
da lassù verranno a valle.
Le farfalle colorate
danzeranno a te intorno,
le parole mie amate...
oh dolce, etereo ritorno.

16aprile2020
 

"Ci sò ?"

Mezz'a la stratə stökə 

sott'o sölə o la chiövə 

e nu uegnönə sciökə,

mə piscə e sə skəmmövə. 

Nisciünə m'acchiéméndə:

ci sò? Sò l'arruméndə!
 

Nen şèrvə, nen serve kiáuə

sò statə o Comùnə:

ci sò aiə e ci si táuə....

nen şó nisciùnə!

Nisciünə kiù m'atténdə:

ci sò? Sò l'arruméndə!
 

Ci sò? Aiə sò la sköscə 

nen serve kiù e nnudde

aiərə forsə, me öscə 

sò com'a nu rəpuddə.

Nisciünə kiù me sendə:

ci sò? Sò l'arruméndə!
 

Eh, ce bell'a società

nen gə stè kiù rəspettə,

ma ci mə la fascə fà:

chèmbə afflittə ci ve nettə!

Stökə 'nderrə ma nen m'arréndə:

ci sò? Sò l'arruméndə!

~traduzione dal molfettese~

" Chi sono? "
Sono in mezzo a una strada
sotto il sole o la pioggia
e un ragazzo, giocando,
mi urina su e si scuote.
Nessuno mi osserva:
chi sono? Sono il pattume!

Non servo, non servo più;
sono stato al Comune
a far discussione...
non sono più niente!
Nessuno più mi tocca:
chi sono? Sono il pattume!

Chi sono? Sono l'immondizia
non servo più a nulla;
ieri forse, ma oggi
sono come un fuscello.
Nessuno più mi ascolta:
chi sono? Sono il pattume!

Ahi, che bella società
non c'è più rispetto,
ma chi me la fa fare:
campa afflitto chi è onesto!
Sto per terra, ma non mi arrendo:
chi sono? Sono il pattume!

16aprile2020
 

"L' Amore non ha nome"
L' Amore non ha nome
non ha bisogno di Parole.
Non ha Perché e Come
se tutti scalda più del Sole.

L' Amore non ha lingua
parla e canta come fa il Cuore.
Se vuoi che si distingua
rispondi Amore con Amore.

L' Amore non ha età
perché il Tempo non gli appartiene.
L' Amore, sai scorre e va
di calendari non ne tiene.

L' Amore non ha muri
come il Vento sfugge ogni cosa.
È dolce con i duri
ma trafigge più di una Rosa.

L' Amore ha mille note
ma non sta mai in uno spartito.
L' Amore sulle gote
scorre senza esser mai partito.

L' Amore dà dolore
l' Amore è pur Poesia.
Se tu mi chiami Amore
che Amore - e solo Amore - sia!

10aprile2020
 

 

" Scəvədì sèndə "
Arvərə melàtə, ca sələtàriə te nə sté,
da quend'a tìmbə nen đ'arriəscèv'a vədé!
Ind'o lùchə, le nótt'è missə u chələtriəddə
e u ciələ d'aprilə è lifətə də stiddə.

Arvərə d'alaəivə, acchəssì schərciàtə e sturtə,
mə pàr com'e n'omməne 'ngröscə, appæn' è mùrtə.
Nen điənə chiù fogghiə né chiù nu rèmə dritte :
arvərə gióvənə, ci è statə, ci t'ha melədəittə ?

"Pə chess'a terrə, pur'aiə chiengə u peccatə
com'a Cristə ca, mərènnə, a tuttə v'ha salvàtə.
Va figghiə, pə mæchə nen ste chiù nnúdde da fa'
turn'a casətə, cuss'è tiəmbə, tiəmbə də pregà."

Strittə teng'u piəttə e ogn'e chiésə è stətatə
ogn'e stratə è acchəpatə, u munnə melàtə...
Tuttə parənə fəciaəutə, l'enəm'e mè assölə 
chiengə sop'o sagratə, præghə e sə ne völə !

~traduzione dal molfettese~

"Giovedì santo"
Albero malato, che solitario te ne stai,
da quanto tempo non riuscivo a vederti!
Nell'orto, la notte ha messo la coltre
e il cielo d'aprile è livido di stelle.

Olivo, così decorticato e piegato,
mi pari come un uomo in croce, appena morto.
Non hai più foglie né più un ramo diritto :
giovane albero, chi è stato, chi ti ha maledetto ?

" Per questa terra, anch'io piango i peccati
come Cristo che, morendo, tutti vi ha salvati.
Va' figlio, per me non c'è più nulla da fare
tornatene a casa, questo è tempo, tempo di pregare ! "

Ho il petto chiuso e ogni chiesa è spenta,
ogni strada è cupa, il mondo malato...
Tutti sembrano fuggiti, l'anima mia soltanto
piange sul sagrato, prega e se ne vola!

09aprile2020
 

 

"Far finta di essere umani"
(canzone)

Far finta di essere umani
che gran superbo mestiere,
sono artigli anche le mani
che accarezzano il potere.

Piange il cane il suo padrone
sulla tomba muor di fame,
ma l'uomo col suo bastone
picchia in testa come infame.

Sfida il vento ogni gabbiano
per portar cibo al suo nido
mentre il bimbo nella mano
strappa l'esca e l'amo infìdo.

Far finta di essere umani
che gran superbo mestiere,
sono artigli anche le mani
che accarezzano il potere.

Fan quadrato le formiche
a chi di lor è ferita,
la gente umana ha nemiche
ogni pietà pur avìta.

Tu umano poco umano
metti fuori il tuo cuore,
non nascondere la mano
tra lacrime di dolore.

Far finta di essere umani
che gran superbo mestiere,
sono artigli anche le mani
che accarezzano il potere.

06aprile2020
 

"I would like to know"
I would like to know
what there is
over the rainbow,
cause I miss
the guiding star
with innocence and peace.
But my guitar
playing so sweet
wise me says
you've to walk and meet
for the rest of yours days
many people to sing to:
Love is all...
therefore love and fight too!

traduzione

"Mi piacerebbe sapere"
Mi piacerebbe sapere
cosa c'è
oltre l'arcobaleno,
perché mi manca
la stella guida
con l'innocenza e la pace.
Ma la mia chitarra
suonando dolcemente
saggia mi dice:
devi camminare e incontrare
per il resto dei tuoi giorni
molte persone a cui cantare:
l' Amore è tutto...
quindi ama e lotta!

02aprile2020
 



opera del maestro molfettese Gaetano Grillo

"Versi diversi"
E, di verso in verso, scrissi versi,
per ritrovarmi, che già mi persi.
Esser se stessi, ma a poli inversi,
oppur uguali nel grigio immersi?
Ciò, sempre mi chiesi, e mi detersi
tra fango e sassi, su cieli tersi.
Ma a volte, in versi, si è perversi,
quando si vuol apparir diversi.

02aprile2020"Ind a nu'arrəcùrdə"  

La chennælə, chièn chièn s"av'a stətà,

ca passə u vind söp'ogn'e cösə,

ma la fièmmə, ind'a ll'ariə la pút'acchjà

tra chessə nnúvələ o sàp'a ne rösə.

 

U profùm, chièn chièn u pùt'acciaffà

quenn'u mèrə chə rə scògghjərə se spösə,

ne carezzə ind'o sùnn tə poşş dà

pàurə ci nen mə pút dá kiàuə u lösə!

 

E púrə ind a ogn'e tratàur scəgghjàt

tra chemmèisə, calzə e pedàl sfaus,

chièn chièn, pùt acchjà chèr ca so stat

pənzènnə a ogn'e vàs mé ardəràus.

 

E parləmə, sì, quennə le nóttə scennə 

e accarizzəmə ind a nu'arrəcùrdə,

po scrivəmə, chə chèr'a ləggiær'a pennə

ca so ogn'e pənzirə ca mè te scuərdə.

~ traduzione dal molfettese ~

"In un ricordo"

La candela, pian piano si spegnerà,
perché il vento passa su ogni cosa
ma la fiamma la potrai ritrovare
tra queste nuvole o su di una rosa.

Il profumo, pian piano lo potrai acciuffare
quando il mare con la scogliera si sposa,
una carezza, nel sonno, ti potrò dare
anche se non potrai darmi più la colpa!

E anche in ogni cassetto disordinato,
tra camicie, pantaloni e calzini sfusi,
pian piano potrai ritrovar ciò che son stato
ripensando a ogni mio bacio rubato

E parlami, su, quando la notte scende
e accarezzami in un ricordo,
poi scrivimi con quella leggera penna
che è ogni pensiero che non dimentichi mai.

31marzo2020
 

 

"Ogni rondine tornò a danzare"
E, c'era troppo chiasso nel mondo
che il Cielo, un dì, ebbe difficoltà
ad ascoltare quel finimondo
di donne e uomini di ogni età.

Certo, che il mondo era così strano!
Eppure, Dio, nella sua Bontà
lo aveva fatto di prima mano,
perché giù regnasse la Felicità.

Grigio, era il verde della Natura
grigio, era il Mare, ma perché, chissà!
E stanca, poi era ogni Creatura
di osservare il Cielo e l'Immensità.

Dio, chiamò a Sè la Parola
e disse: Silenzio, d'ora in poi si fa!
L'Umanità si scoprì da sola
ben rinchiusa in casa, di qui e di là.

Eppure il Silenzio fa rumore
a volte, sai non è Poesia.
E tutti chiedevano un dottore
ché c'era una brutta malattia!

Il Cielo era infondo più pulito
il Mare, cristallo colorato
i fiori e le bestie, a menadito,
dicevan Grazie a tutto il Creato!

Eppur, si partiva all'improvviso:
pareva una guerra senza bombe,
un ghigno d'aria su per il viso
e in tutto il Pianeta un'ecatombe!

E l'Uomo, capì d'aver paura
chiuso, così senza più capire
- stretto per giorni tra quattro mura -
come sarebbe andata a finire!

Come Adamo, disse: sono nudo!
- le mani strette e il pianto sul viso -
urlò: di salvarmi, non mi illudo,
senza di Te, Re del Paradiso!

E, per tre volte, furon Quaranta
chiusa ogni casa, ogni Chiesa a tremar.
Ma poi, la Grazia che tutto ammanta,
s'impietosì e si tornò a sperar...

Ogni rondine tornò a danzare
ogni bimbo a giocar per la via
ogni petto tornò a scaldare
altri cuor d'Amore e Poesia.

29marzo2020
 

 

"U Virùss"

Stemmə ləndenə,

a nu métrə də dəstenzə!

Stemmə ləndenə,

ma nen mə döchə 'mbortenzə!

Ca, ci le menə 

t'avess'a dà, ajə, po penzə,

ca kiù ləndenə,

pöt'essə, ce fascənə stà!
 

Stemmə ləndenə,

e achiautə re d'occhjərə.

Stemmə ləndenə,

naonə, ca nen şo chiacchjərə:

te vogghjə bænə,

assé assé... so nnùmərə?!

Vale la pænə?

Po, kiù stritte, vəlímmə stà!

 

- Vu stà ləndenə...

e pə quend'a timbə a me sta'

chə chess'e mènə

ca, rə sè, me völ'attəqquà?! -

Stammə ləndenə,

ca po, eh... ci te l'av'a dà

nu vàsə sènə!

Ci stè 'ngində, com'a me fà?!

 

Məné, viənə dò!

- Uannà, ca vu l'essə "mbusse! -

Məné, viənə dò!

- ...Ste mesckərə sop'o musse... -

Com'a ne rösə!

- ...Stu chegnə... nà, ce d'è cusse?! -

Məné, pəlppæsə...

calmə, ca nen'è u Virùss!


- traduzione dal molfettese -


"Il Virus"
Stammi lontana,
e a un metro di distanza!
Stammi lontana,
ma non pensare che mi dia importanza!
Che, se la mano
ti dovessi dare, immagino,
che più lontani,
poi ci faranno restare!

Stammi lontana,
e chiudi quegli occhi!
Stammi lontana,
no, non sono frottole
se ti dico che ti voglio bene
tanto tanto...do i numeri?!
Ne vale la pena?
Poi vorremo stare più stretti!

- Vuoi star lontano...
e per quanto tempo vorresti ancora
con questa tua mano
che non vede l'ora di toccarmi?! -
Stammi lontana,
che poi chi mi fermerà
da un solo bacio?!
E se resti incinta, come faremo?!

Piccola, vieni qua!
- Dai, che ti possono!
Piccola, vieni qua!
- ...Questa maschera sul muso... -
Come una rosa!
- ... Sto cavolo... ahi! ma che cos'è?!
Piccola, sciocchina...
sta' calma, che non è il Virus!

28marzo2020
 

 

"La lembàrə"
E sòp'o mèrə, ləndénə, stè ne lembàrə
grenn'a grennə, de parəində, emèəiscə e chəmbàrə;
fórtə u vində, e nu timbə appəcciàtə,
u mèrə è negrə, lifətə, arraggiàtə...

 E stiddə e launə se n'onnə a fəciàutə
com'a gaggènə scimm'a grədennə aiautə;
la fuàrə du mèrə ce sbienghə de salə
fing'a rə case dəvəndàtə com'a spətàlə!

 Cristə mèjə, Cristə Sèndə, dimmə, a do ste?!
Ce sté a səcciætə a cusse munnə, pərcé?!
Pərcé ne rəspunnə e ngi'allàssə abbéndənètə...
ce peccatə è, ca nen pətimm' ess' appərdənètə?!

 Ste vöscə, ca Cristə parlə ind a le nóttə
chə neuə, scəiöchə a voltə, a fa la lóttə,
ca simme com'a crəiatàurə scapacərràtə
vəzəiausə, bərəiausə, e paurə melə 'mbaratə.

 E allaorə, a volte, com'a nu búnə attènə 
allassə ca la varchə s'enghjə chiènə chiènə
chəssì, capəscìmmə ca nen şə potə fa 'e mænə
də nu Attènə, ca serie, 'ngə voələ bænə!


- traduzione dal molfettese -


"La lampara"
E sul mare, lontano, c'è una lampara
molto grande e piena di parenti, amici e compari;
forte il vento e il tempo assurdo,
il mare è nero livido e arrabbiato...

E le stelle e la luna si sono rifugiate
come gabbiani andiam gridando aiuto;
la violenza del mare ci sbianca di sale
fin dentro le case divenute ospedali.

Cristo mio, Cristo Santo, dimmi, dove sei?!
Cosa sta accadendo a questo mondo, e perché?!
Perché non rispondi e ci lasci abbandonati...
di che peccato si tratta, che non possiamo esser perdonati?

Corre voce, che Cristo, parli nella notte
che con noi giochi, a volte, a far la lotta,
che siamo come bambini ribelli,
viziosi, boriosi e anche maleducati.

E allora, a volte, come un buon padre,
lascia che la barca si riempia pian piano
così, comprendiamo che non si può far a meno
di un Padre che, seriamente, ci vuol bene!

27marzo2020
 

"Un bel zero!"
- Cos'è il mondo, papà? Dimmi, cos'è!
Figlio, il mondo, è il Bianco e il Nero:
la Luce, mio caro, è il Bianco che c'è
il Nero, è la Notte, che in vero,
ama il Giorno ch'è più bianco di te!

- Ma cos'è la Luce, dimmi cos'è?
Tu, a scuola, hai scoperto lo zero,
sembra nulla, ma conosci che c'è.
- Sì, papà, ciò che dici è vero,
ma io non mi spiego il come e il perché!

Sai, lo zero è vuoto, ma è tondo
ed è il numero che, dentro di esso,
può contenere un intero mondo,
perché ad esso è tutto permesso:
sembra nulla, ma è un girotondo!

Anche tu eri un Nulla bello tondo,
ma quell'Uno ch'era Mamma e Papà
hanno fatto un pensiero profondo
e adesso, quell'Uno, eccolo qua:
sei il nostro mondo... un finimondo!

- Sei una frana mio caro papà
saprai scriver parole d'Amore,
ma a far di conto, eccoti qua,
fai pasticci, lo dico col cuore,
un bel Zero, per te solo, ci sta!

26marzo2020
 

"Ammorbata Primavera"
Proserpīna, Proserpīna
se l'accento a te non piace
fatti forza e sii audace
ch'è il ventuno è stamattina!

Su, non fare la ritrosa,
se Plutone ti trattiene
di' a lui, che gli conviene,
che pur liberi te sposa.

Mamma Cerere, arrabbiata,
il suo gelo ancor trattiene,
sulla Terra tutto sviene
e ti piange addolorata.

Queste lacrime di cielo
questo vento vespertino
con il sole a capo chino
di tristezza è tutto un velo.

Ogni pianta è ammalata
ogni umano desolato
ogni fior solo sognato
sai, ti acclama sua agognata.

Proserpina dispettosa
se sapessi come stiamo
se capissi che ti amiamo
non faresti la scontrosa.

Qui la Terra è ammalata
di un bacillo orientale
Nord e Sud in ospedale
Proserpina disgraziata!

Cosa aspetti, la corona?
Non ti piange proprio il cuore
che si ghiacci nel dolore,...
Proserpina dolce e buona?

Di' allo sposo tuo Plutone
che pur giù deve tornare
e se ha voglia d'ammazzare
si prendesse 'sto minchione!

Proserpina, vien la sera,
questo morbo fa' sparire
rischiam tutti di morire:
Proserpina... è primavera!

21marzo2020
 


"E penz' a tæchə"

E penz' a tæchə, pərcé nen'è o værə 

ca u timbə passə, no, u timbə, arrəmènə!

Pərcé nen đə scòrdə, metaəinə e særə

sì sembə curə pənzirə ca vé e vænə,

ca pass'e trasə e nen ş'affermə, com'o vində

e mè se stenghe, com'o mèrə, d'accarəzzà.

E penz' a tæchə, e chénde, ma nen me sinde

ca pass' u timbə e nen şə völ'a schərdà!

- traduzione dal molfettese -

"E penso a te"

E penso a te, perché non è vero
che il tempo passi, no, il tempo resta!
Perché non ti dimentico, mattina e sera
sei sempre quel pensiero che va e torna
che passa ed entra e non si ferma come il vento
e mai è stanco, come il mare, di accarezzare.
E penso a te, e canto, ma non mi ascolti
che il tempo passa e non si vuole dimenticare!

19marzo2020
 

"L'uomo di vetro"
(canzone)

Ed in un tempo oramai passato
c'era uno strambo e onesto avvocato
che il mal d'amore aveva stregato
povero uomo, cosi sfortunato.

E, - non mi toccate -, andava urlando
- state lontano, sono di vetro -,
a chi con perfidia e sghignazzando
lo apostrofava dandogli dietro.

L'amor si vende, l'amor comprato,
ma il cuor mio non voglio perduto
su queste labbra di rosso prato
dove, un dì, io sono caduto.

Ed in un tempo oramai passato
c'era uno strambo e onesto avvocato
che il mal d'amore aveva stregato
povero uomo, cosi sfortunato.

Tu del mio amore hai sempre riso
perché son fragile e delicato,
tu del mio cuore hai pur sorriso
fingendo amor che non hai donato.

Non la guerra fa l'uomo virile,
ma il saper con dolcezza abbracciare
come le viole al mese di aprile,
petalo a petalo, sanno a fare.

Ed in un tempo oramai passato
c'era uno strambo e onesto avvocato
che il mal d'amore aveva stregato
povero uomo, cosi sfortunato.

State lontano che son sincero
che, dico io sempre la verità,
solo chi ama ciò ch'è puro e vero
oh, di me meschino, egli avrà pietà.

State lontani, di voi ho paura,
son trasparente e fragile vetro
con questa mia triste figura,
state lontani, su, andate retro.

Ed in un tempo oramai passato
c'era uno strambo e onesto avvocato
che il mal d'amore aveva stregato
povero uomo, cosi sfortunato.

Com'è bello tutto accarezzare
fare silenzio e tacere, anche in se,
com'è soave, sai anche asciugare
le tante lacrime senza perché.

Sì, lo so, sono cupo e ammalato,
sono ammalato di fragilità,
ma la poesia mi ha salvato
e, per medicina, la libertà.

16marzo2020
 

 

"Sempre tale resterà"
Rispetta il sentimento,
ciò che tra noi c'è stato.
Non in una parola
si nasconde l'amore,
ma in ogni pensiero
e nel suo ricordo.
Per piccolo che sia,
è stato grande, immenso....
sempre tale resterà.

14marzo2020
 

"U cörə mè"

Eh! ci u cörə mè pətessə a parlà...

sè quend'a cöse tə vəlessə racchəndà:

də tuttə lə vàsə ca 'ngə simmə datə

e po', də chèrə carezzə arrəbbatə!
 

Eh! ci u cörə mè pətessə a parlà...

dəcessə ca nen đ'vogghjə mé a'llàssà 

e grədess'o munnə, ca tə vogghjə bænə,

ma nu bænə, ca spəzzess'ogn'e catæne!
 

Eh! ci u cörə mè pətessə a parlà...

e ngə prövə, sīnə, ma ci tə l'av'a dà!

U cörə mè è mèutə, ma è chəndéndə:

chend'e sönə pə tæchə, e mé s'aleméndə!


~traduzione dal molfettese~


"Il mio cuore"
Ah, se il mio cuore potesse parlare...
sai quante cose ti potrebbe raccontare:
di tutti i baci che ci siamo scambiati,
e poi, di quelle carezze rubate!

Ah, se il mio cuore potesse parlare...
direbbe, che non ti voglio mai lasciare
e griderebbe al mondo che ti voglio bene,
ma un bene, che spezzerebbe ogni catena!

Ah, se il mio cuore potesse parlare...
e ci prova, sì, ma non c'è nulla da fare!
Il cuore mio è muto, ma è contento:
canta e suona per te, e mai si lamenta!

01marzo2020
 

"Sai"
Sai, anche le nuvole, temono
di non restare nel cielo, un giorno di più.
Poi, piangono di gioia quando cadono
perdendosi lontano dal blu.

Sai, che anche gli Angeli temono
che un giorno essi, possano non volare più.
Poi, cantano di gioia quando scendono
sporcandosi qui tra noi, quaggiù.

Sai, anche l'amore ha testa e cuore
non è fatto solo di dolci parole
così come di logiche e di pensieri :
raggi di luna, e anche di sole.

Sai, ci vuol coraggio e passione,
libertà e catene come rose e spine;
nel perdersi e ritrovarsi la ragione
del nostro amore senza fine.

01marzo2020
 

"Chicchi di riso"
Tanti chicchi di riso
porterò sul cammino,
ogni chicco, un sorriso,
per sentirti vicino.
La paura, pian piano,
giunta appena la sera,
andrà via lontano
con la dolce preghiera.

Tanti chicchi di riso
per tracciare la strada
a ogni pianto e sorriso,
e poi tutto pervada :
la tua Grazia sincera,
il tuo Amore profondo
- dolce più primavera -
ci risvegli giocondo.

Se la strada al contrario,
- perché forse smarrito
su di un grigio binario -
di paura impazzito
vorrò mai ritrovare,
di quei chicchi di riso
vedrò solo danzare,
tra le piante, un Sorriso.

Il tuo volto, Signore,
e di tanti miei amici,
in ogni chicco, un cuore,
ci vedrà poi felici
se durante il Cammino,
noi avremo piantato
un sorriso bambino
nel Sogno più amato.

27febbraio2020
 

"Se"
Se lo sguardo arrancasse
per amore donare
non sarebbe un tormento
se potesse volare.

Se il tatto non osasse
la tua pelle sfiorare
la tua voce al momento
ti farebbe gustare.

Se la bocca restasse
muta al dolce baciare
pur sarei io contento
di poterti abbracciare.

Se il profum si librasse
da non farsi afferrare
ogni fiore mai spento
mi farebbe sognare.

Se l'udito stentasse
la parola ascoltare
il cuor mio pur attento
la farebbe vibrare.

Se mai il cuore cessasse
di cantare e suonare
ci sarebbe poi il vento
il suo suono a portare.

28febbraio2020
 

"Eppure sono lieve"
Eppure sono lieve
come un batter di ciglia
eppure son leggero
come fiocco di neve.
Mi dici complicato
- ma è solo apparenza -
come nuvole basse
che toccano il selciato.
Sono solo un cipresso
sul viale di un tramonto
che al vento dell'inverno
ricorda la sua estate.
Sono passero solo
che canta primavera
e col suo gaio volo
saluta la sua Sera.

23febbraio2020
 

"Sono nato"
(canzone)

Sono nato per uno scherzo del destino
sono nato che ero già vecchio da bambino
e mia mamma tutta tette e niente latte
per dieci figli da sfamare a sabbia e blatte.

Ma lo sai che non ho paura di morire
perché vorrei che un giorno potessi scoprire
giocando con la Morte in faccia, a tavolino,
cosa c'è di bello nell'essere bambino.

Sono nato per uno scherzo del destino
sono nato che ero già vecchio da bambino
e mia mamma tutta tette e niente latte
per dieci figli da sfamare a sabbia e blatte.

Voi che vivete nelle grandi e grigie città
candeggiate le coscienze mentre tutto va
in quel fiume di latte e bocche da tappare
per quei confetti di piombo da barattare.

Sono nato per uno scherzo del destino
sono nato che ero già vecchio da bambino
e mia mamma tutta tette e niente latte
per dieci figli da sfamare a sabbia e blatte.

Ma adesso che ho anch'io il mio bel fucile in mano
so guardare come voi sempre più lontano,
verrò a strapparvi lo scudo in doppiopetto
bimbo sarò per rubarvi pace e ogni affetto.

Sono nato per uno scherzo del destino
sono nato che ero già vecchio da bambino
e mia mamma tutta tette e niente latte
per dieci figli da sfamare a sabbia e blatte.

22febbraio2020
 

"Questa maschera"
È fatta di sorrisi
questa maschera che mi ritrovo.
Nasconde le lacrime di una vita
passata cercando felicità.

16febbraio2020


"Prosit a te"
Prosit a te, buon pro ti faccia!
Prosit a te, da sempre a caccia
dentro di me, perfetto idiota,
tenero cuore e testa vuota.

Sei stata brava, hai fatto centro,
spingi la lama ancor più dentro
non troverai neppure il cuore
che s'è già sciolto nel dolore.

È tutto qua quello che sono
di me, lo sai, t'ho fatto dono
non ho più nulla da donarti
non ho lacrime per pagarti.

E di quel frutto a me donato
oh quante volte l'ho pagato!
Gli anni assieme sono volati
e come siamo ormai cambiati.

Di quel sogno cosa ne hai fatto?
Ogni tuo sguardo ha un ricatto
jn ogni giudizio una lama...
cuore che piange, cuore che ama.

Quando la notte sarai sola
ricorda ogni mia parola
non sarò più tuo bersaglio...
è nel ricordo ogni bagaglio.

06febbraio2020
 

"E dimmi che c'è"
E dimmi che c'è:
che mi fa dormire sveglio
che mi fa svegliare in sonno
sei tu sola ciò che voglio
tutto il giorno, tutto l'anno ...
e non c'è un perché!

E dimmi che c'è:
che mi fa cantare muto
che mi fa suonar stonato
sei la sola che ho avuto
e che il cielo mi ha mandato ...
e mi chiedo perché!

E dimmi che c'è:
che mi fa parlare solo
che mi batte forte il cuore
sei la sola con cui volo
con cui mangio pane e amore ...
e sei tu il Perché!

E dimmi che c'è
che mi dà malinconia
che mi parla alla coscienza
che mi porta alla follia
con dolcezza e con pazienza ...
mamma, quanti perché!

29gennaio2020
 

"Ti aspetterò"
Ti aspetterò,
come il mare sa aspettare,
ti aspetterò.
Ti cullerò,
come la luna si fa cullare,
ti cullerò.
Ti accarezzerò,
come il vento tra i rami,
ti accarezzerò.
Ti amerò,
sei l'oggi e il domani,
ti amerò.
Ti sognerò,
sempre nei miei pensieri,
ti sognerò.
Ti raggiungerò,
come quando tu non c'eri,
ti raggiungerò.

28gennaio2020
 

"Sogno"
Se dal sogno che vivo, io mi svegliassi,
il sole potrebbe restare tramonto
e mare e luna potrebbero dormire,
perché mi basterebbe che tu restassi
nello spazio breve del nostro racconto,
nel sussurro dolce di chi sa sentire.

Se dal sogno che vivi, tu ti svegliassi,
vicino resterei nel calmo cullare,
ti accarezzerei come piume nel vento
affinché presto ti riaddormentassi
all'armonioso suon del mio cantare
che, questo Sogno, non vuol mai sia spento.

27gennaio2020
 

"Sőr'e Mórtə"
Sör'e nostə, sőr'e nostə
nen şo fattə a l'appóstə
nen şo nétə cu pərmèssə
ce vəlīte da stu fessə?!
Ajə so nétə ind'o chjendə 
nen şo bûnə nè 'mbortendə
e nen sində ca nu graitə
ca la vőscə de sta vaitə
da parecchiə s'ha stətatə:
sör'e Mórtə ha salutatə!  

  25gennaio2020

~traduzione dal molfettese~

"Sorella Morte"
Sorella nostra, sorella nostra
non l'ho fatto apposta,
sono nato senza permesso 
cosa cercate da 'sto fesso?!
Io, son nato nel pianto
non sono né bravo e né importante 
e non senti che un grido
che, la voce di questa vita,
da tempo si è spenta:
Sorella Morte ha salutato!

 

"Il nostro Amore è per sempre"
Non temere!
Il nostro Amore è forte
come antiche e forti sono le montagne.
Non disperare!
Il nostro Amore è fresco
come agile e fresco è il fiume.
Non dubitare!
Il nostro Amore è per sempre
come il cielo e il mare sono per sempre,

20gennaio2020
 

"Tu sei"
Tu sei per me la vita che guarda lontano
che mi sorride come il sole in una mano.
Tu sei il mare che abbraccia la sua scogliera,
tu sei, sì, tu sei ciò che Amore è ed era
e non m'importa più che sarà del futuro
lo copriremo di colori sopra il nero,
dipingeremo di sorrisi il mondo intero.
Tu sei il senso della vita, quello più vero.

Tu sei in me in ogni battito e in ogni respiro ,
tu sei ciò che sogno, sei ciò che adoro e ammiro.
Tu sei l'estate che nasconde Primavera,
mi resti amica e pur amante più sincera,
sposa ribelle che vuol volare su ancora,
femmina e donna, bimba che sempre mi adora.

15gennaio20
 

"Come la notte"
Per i tuoi occhi
ho perso la luna
in un mare di stelle.
Per la tua bocca
ho perso il respiro
in un bacio infinito,
come la notte.

13gennaio2020
https://www.facebook.com/groups/1703364529883909/permalink/2681628078724211/


"Il colore dei tuoi occhi"
Non ho fatto in tempo
a carpire il colore dei tuoi occhi,
che il grigio mondo del mio tempo
mi ha rapito nel suo vortice,
come un oscuro temporale.
L'ansia di rivederti e stringere a me
ha le vene squarciate da una ferita
che nessuno mai può rimarginare,
più del sogno che s'è fatto carne, in te.

07gennaio2020
 

"Negli occhi miei"
Amore mio perduto
smarrito e ritrovato
oh quanto t'ho cercato
pianto e desiderato.
Ovunque tu sia stato
sarai pur sempre amato
per sempre perdonato
da me solo onorato.

Se un giorno mi tradissi
che Amore più saresti
così mi perderesti
e solo resteresti.
Amore che non resti
tu che Amore promettesti
nei ricordi pur vivresti
negli occhi miei più mesti.

06gennaio2020
 

"Con quale penna"
Con quale penna potrei scriverti il mio Ti Amo
se dalla Mente attingo solo parole vane?
Fredda è la Ragione per dirci ciò che siamo,
come la stagione delle viole più lontane.

L'intingerò nel calamaio del mio cuore
- che da un bigio saio pende quella Poesia -
immemore di calde lacrime di dolore
delle cui falde è sorgente d'Armonia.

03gennaio2020


"Come ogni primo Amore"
Ed io ti aspetterò
come luce del mattino,
ed io ti attenderò,
ti vorrò a me vicino
come il mare fa col sole
come un fiume di parole
che travolge ogni silenzio
come miele sull'assenzio.

Ed io ti accoglierò
come il più dolce canto,
ed io ti incontrerò
sorriso sopra ogni pianto
come azzurro nell'immenso
come il tuo Ti Amo e Penso
come soffio sul calore
carezza sul mio dolore.

E ti amo e amerò
come ogni primo Amore
e in te mi immergerò
come gabbiano nel cuore
come il fiume fa col mare
cresce e muore nell'amare
come nuvola nel cielo
come rondini su in volo.

31dicembre19
 

"Dormi!"
Dormi:
un passo dietro l'altro
dentro ai sogni;
dormi:
potessi averti qui
sai, che sogni!
Un mare immenso
i tuoi sguardi,
la mano nella mano
i nostri voli,
che planano pian piano...
non sono più ricordi,
ma morbide realtà!
Dormi:
Amore dolcissimo,
raccontami
che sogni che fai!
Se ci sono anch'io
dentro ai sogni tuoi
e urli che mi vuoi.
Amore mio,
adesso dormi!
Abbraccia il cuscino
e sognami:
io presto, sognerò con te!

31dicembre19
 

"L'anno che muore"
Il profumo caldo della pioggia
è una dolce musica che poggia
nota su nota, goccia su goccia.

Cuore di roccia, cuore di roccia,
canta in silenzio il suono del vento,
canta e respira il tuo tormento.

Batti le mani al ritmo del tempo
e trema e vibra al rombo d'un lampo,
squarcia il cielo che parla d'immenso.

Solo, comprendo che tutto ha un senso,
anche il dolore che brucia dentro
e mi colpisce e fa sempre centro.

Sola tu danzi a un nuovo incontro,
brinda audace all'anno che muore:
che quello nuovo ti doni amore.

31dicembre19
 

''Come una nuvola un po' stanca''
Ed oggi sto un po' così,
come una nuvola un po' stanca....
un tuffo su nel sole,
poi giù, tra mille capriole !

Sarà che è lunedì,
e la domenica già ci manca....
un mare di parole,
e il silenzio dolce delle viole !

Non ci dimenticherà
il sole con le sue carezze....
un volo nel passato,
più su, là, dov'ero già stato !

E mai più mi lascerà
questa voglia di tenerezze....
che in te ho sempre amato,
più giù, dove mai t'ho accarezzato !

28dicembre19


"Ne ho fatto una collana"
Ho raccolto ad una ad una
ogni perla dai tuoi occhi.
Ne ho fatto una collana
che stringa il tuo collo
di amorevoli abbracci
e, che arrivi fino al cuore,
di quel geloso tuo dolore.

23dicembre19
 

''Scende la neve''
Scende la neve
e cerco te
scende la neve
scioglila in me.

Strade deserte
vento che va
strade deserte,
ma non sei qua.

Luna malata
luna, perché?!
Luna malata
danza in me.

Fiocchi in tempesta
nuvole blu
fiocchi in tempesta
non ci sei tu.

Notte gelata
sto chiuso in me
notte gelata,
ma lei non c'è.

15dicembre19
 

"Ora, è Natale!"
E un ospedale senza bambini
- tranne quando sono ancora piccini -
che urlano alla vita il loro buongiorno
e incanto e meraviglia stanno intorno.

Ora, è Natale! Un Natale speciale,
non quello solito e così banale!
Perché il sorriso scaldi ogni famiglia:
un Natale, sì ma di meraviglia!

E danze felici attorno alla Terra
e urla di gioia, perché d'ogni guerra
non si conosce né volto né nome:
siam tutti fratelli, stesso cognome!

Ora, è Natale! Un Natale speciale,
non quello solito e così banale!
Perché il sorriso scaldi ogni famiglia:
un Natale, sì ma di meraviglia!

E Mamma e Papà che tornano assieme
perché senza orgoglio nessun si teme;
ci vuole coraggio a fare la pace
perché è l'Amore, sai che tutto tace!

Ora, è Natale! Un Natale speciale,
non quello solito e così banale!
Perché il sorriso scaldi ogni famiglia:
un Natale, sì ma di meraviglia!

19dicembre19
 

''Dimmi che lo vuoi''
-canzone-

E bevo, sai, sai, sai
alla Felicità
perfetta sconosciuta della vita.
E bevo, dai, dai, dai
a questa Realtà
finché la bottiglia non è finita.

E bevi, su
bevi, dai
dimmi che ci stai.
E bevi, su
bevi, dai
dimmi che lo vuoi.

E canto, sai, sai, sai
a questa Libertà
che aspetta ancora d'essere servita.
E canto, dai, dai, dai
a questa Verità
finché la Giustizia non sia ambita.

E canta, su
canta, dai
dimmi che ci stai.
E canta, su
canta, dai
dimmi che lo vuoi.

E danzo, sai, sai, sai
alla tua Allegria
che scalda colorata il mio cammino.
E danzo, dai, dai, dai
alla Fantasia
perché dentro rimanga un bambino.

E danza, su
danza, dai
dimmi che ci stai.
E danza, su
danza, dai
dimmi che lo vuoi.

17dicembre19
 

''Amami''
Amami,
che ci importa della gente...
Baciami,
sempre più' intensamente.
Straziami,
di baci indecentemente...
Prendimi,
con il corpo e con la mente...
Spogliami
e fallo selvaggiamente...
Gustami,
e fallo più dolcemente...
Mordimi,
che di me non resti niente...
Strappami,
come rosa più pungente...
Piegami,
son tua incoscientemente...
Donami
ciò che sai, ardentemente...
Saziami,
sempre di più follemente...
Bevimi,
anima e corpo fremente...
Sognami,
accanto perdutamente...

14dicembre19
 

"Come un sigillo"
Mettimi sul tuo cuore come un sigillo
portami sempre con te come un gioiello.
Non lasciarmi mai per tutto l'oro al mondo
e tutto attorno sarà sempre più giocondo.
Piccola cosa è pur sempre la vita
nella sua immensità non è infinita.
Portami come una stella nel tuo cielo
cullami come luna e gabbiano in volo.
Danzami affianco come foglia sul ramo
e grida al vento sempre il tuo Ti Amo,
esso lo porterà con se più lontano
e ci stringerà come mano nella mano.
Scrivi sulla sabbia la rabbia e il tuo dolore
parlami col cuore e scrivimi d'amore,
non dimenticarmi come brucia un fuoco
t'ho amato per davvero e non per un giuoco.

13dicembre19
 

"Rinasci folle in me"
(canzone)

E che ne sarà di noi, che ne sarà domani
al cielo alzo lo sguardo e tendo le mie mani.
Che ne sarà di noi, così piccoli e insicuri
dal cuore di torrone e i visi da finti duri.
Che ne sarà domani di questo grande amore
che batte in noi il ritmo a stagioni di dolore
che fa asciugare la rugiada sui volti stanchi
e ci fa gridare ancora, e ancora, che mi manchi!

E mi manchi così tanto Amore sconosciuto
a volte ritrovato temendolo perduto.
Mi manchi come il sole, mi manchi come il mare
Amor mio ti giuro, non ti vorrei mai lasciare,
ma si fa presto a dire Amore Unico e Solo
che il cuore ha già preso il cielo per un altro volo.
Si fa per dire, ma credimi sono sincero,
tu sei la poesia di un lago e un cigno nero.

Tu sei l'Armonia che mi manca per davvero
un pentagramma immenso scritto quando non c'ero
perché sei di un altro mondo, di un'altra realtà,
sei Sogno e Fantasia che mi riempie per metà,
mi gira attorno e attorno, spero non si stanchi mai
perché come son fatto io soltanto tu lo sai.
Oh Amore riscoperto, ma mai per intero....
su, rinasci folle in me e riscopriti più vero.

13dicembre19
 

"Ti attendo"
Ti attendo,
come la sera
fa la luna col mare.
Ti aspetto,
come la rugiada
su ogni bocciolo in fiore.
Non tarderai,
non tarderò ad abbracciarti...
come le nuvole e il sole
come il mare e la sabbia
come il sogno e la notte.
Come ogni primavera
trattiene l'estate.

12dicembre19
 

''A Mary Az''
Che cosa c'è tra te e me
è un arcano mistero.
Come il mare all'orizzonte
nessuno mi saprà dire
dove ha inizio, e dove ha fine
il tuo mistero, la tua immensità.
Dimmi, quale è la tua essenza?
Se sei fatta di un sogno
o sei la rugiada ed io il tuo stelo.
Di quante nuvole
è fatto il tuo cielo
per nascondere il sole
che ti danza dentro?
Sei la brezza della sera
che mi calma e mi consola
eppure, mi fa paura
lo scirocco che, le nostre vele,
presto, molto presto, gonfierà.

11dicembe19
 

"Corpo e anima"
Le mie labbra sulle tue labbra
per provare lo stesso respiro,
le mie dita tra le tue dita
per sentire lo stesso legame.
E il calore dei nostri abbracci
per fondervi assieme corpo e anima.

08dicembre19
 

"Dimmə a do sté"
Dimmə, dimmə a do sté, tə vogghjə vədé

da quend'a timbə tə vöchə acchjénnə!

Pàssənə rə dajə, pàssənə l'énnə....

tə sénde, ma po, nen șaccjə u pərcè,

tə perdə... e nen saccjə kiáuə com'è!

 

Dimmə a do sté, dimm'a do tə poșș'acchjá:

passənə rə dajə e nottə fàscə

e ormé, ajə, nen pigghjə kiú pàscə,

vöch'arennə e nen șaccə kiú ce fá...

e də Səgnəríė, ci tə l'àv'a dà!

    *

Oh figghjə mèjə, figghjə sfərtənètə

sapìssə, eh! comə vöchə kiengénnə

e pə tæchə, pur'ajə, vöch'arennə!

Lə Memm'e mé, tə vætə senz'e mætə

eppùrə, nen vïtə, ma tə stöchə drætə!

 

Saccə ogn'e  səspïrə e ogn'e passə

ogn'e lúcchə e lacrəmə ca s'í sciütə

ogn'e delörə e ogn'e cadütə...

tə crəïtə sàulə, ma Ajə mé t'allassə:

tauə nen mə pinșə e vé all'aspassə!
 

Do sò? Sò u próviddə söp'a rə scàlə,

sò u'attènə ca cerchə la fatïchə,

e sò u zinghərə ind'All'Endïchə

sò u nònnə, sàulə ind'o spətàlə...

nen șò assoələ u Cristə də Netàlə!

 
~traduzione dal dialetto di Molfetta~
 

"Dimmi dove sei"
Dimmi, dimmi dove sei, ti vorrei vedere
da quanto tempo ti sto cercando!
Passano i giorni, passano gli anni...
ti sento, ma poi non so il perché,
ti perdo...e non so come sia accaduto!

Dimmi dove sei, dimmi dove posso trovarti:
passano i giorni, e si fa notte
e ormai io, non trovo più pace,
vado in cerca e non so più che fare...
e di Voi, Signore, non vi è traccia!
*
Oh figlio mio, figlio sfortunato,
sapessi, ahi! come piango,
e di te, anch'io, vado in cerca!
Mia Madre, ti vede senza meta
eppure, non osservi, ma sono dietro di te!

Conosco ogni sospiro e ogni passo,
ogni urlo e lacrima che hai versato
ogni dolore e ogni caduta...
ti credi solo, ma Io non ti lascio:
tu mi trascuri e vai in cerca!

Dove sono? Sono il povero sulle scale,
sono il padre in cerca di lavoro,
e sono lo zingaro nei bassi,
sono il vecchio lasciato solo all'ospedale...
non sono soltanto il Cristo di Natale!

06dicembre19
 

"È Netàlə"

È Netàlə, sté ci sönə e sté ci chèndə,

ci festeggjə kə parìndə e kə chəmbegnə

e ci 'nvècə du spumèndə, vævə u chièndə:

ca ne féstə nen'é pə tuttə ne cucchègnə.

E vəless'a səndajə engörə chèr'a Vöscə

pə ci nen đænə vöscə, e cussə Netàlə,

dræt'o Prəsépə vætə kiendàtə ne cröscə;

ne vöscə de Criəatàurə ca dolcə salə,

e dönə a ogn'e cöre u bænə də la Pascə.


~traduzione dal dialetto di Molfetta~
 

"È Natale"

È Natale, c'è chi suona e c'è chi canta,

chi festeggia con parenti ed amici

e chi, invece dello spumante, beve il suo pianto:

ché una festa, non è per tutti una cuccagna.

E vorrei sentire ancora quella Voce

per chi non ha voce, e questo Natale,

dietro al Presepe vede piantata una croce;

una voce di Bambino che, dolce sale,

e dona a ogni cuore il bene della Pace.

04dicembre19
 

"Aspətténnə u túrnə"

Av'arrəvatə u túrnə, mə na da sciàjə, 

ebbènə, ma da prəparà, a da partajə!

Mittə ca po fascə notte? Megghjə la dajə!

La valaiscə də cartönə stöch'a prəparà

e fazz'attənziöne,  ca nuddə ma da skərdà:

ca stu viaggə, nen se pöte propiə rəmendà.

S'ho missə da iəndə rəcurdə all'a scəgghjatə,

kiéndə, dəlàurə e, nu parə də rəsate,

qualch'e carezzə, e lə vàsə ca s'ho ddatə.

E da iəndə nen s'ho missə nuddə da mengià

né ne chengiàtə, ca m'honne dittə: Lassə stà!

Pərcé, da ddà, sə vè, ca tə vú arrəpesà.
 

~traduzione dal dialetto di Molfetta~
 

"Aspettando il turno"

È arrivato il mio turno, me ne debbo andare

ebbene, mi debbo preparare, devo partire!

Metti che poi fa notte? Meglio di mattina!

Sto preparando la valigia di cartone

e faccio attenzione che non voglio dimenticare nulla

che, questo viaggio, non si può proprio rimandare.

Ho messo dentro i ricordi, in maniera disordinata,

pianti, dolori, e un paio di risate,

qualche carezza, e i baci che ho dato.

E dentro, non ho messo nulla per mangiare,

né un cambio, che mi hanno detto : Lascia perdere!

Perché di là, si va, che ti vuoi riposare.

02dicembre19 
 

si accende piano e all'improvviso
quel dolce e caldo tuo sorriso.
Non mi par vero, ma sei reale
ch'è poca cosa dire speciale.
Cosa importa se tanto ho sofferto
ci provo ancora, sarò più esperto
nel dar fuoco all'intima passione,
perché non tutto è un'illusione.
Va bene, resterà una ferita,
ma infondo, è questa la nostra vita.
Non chiuder mai il cuore nel dolore,
ma spera sempre e credi nell'amore.

01dicembre19
 

E all'angolo dell'ultimo sogno ti attenderò.
Sognante e leggera tra le nuvole ti rapirò
e nel sogno della vita mai più solo resterò.

30novembre19
 

"Ama"
Ama
come nessuno ti hai mai amato.
Ama
come se nessuno ti abbia mai ferito.
Ama
e dimentica ciò che hai perduto.
E se un sogno nel cassetto fa capolino
accoglilo come il sole
e come il mare lasciati abbracciare.
Io ti sarò vicino
come un bacio al mattino
Io ti scalderó
come carezza alla sera
e mi abbandoneró
come bimbo in preghiera
che nulla teme e pur di tutto ha paura.
E ti accoglieró
come speranza ch'era perduta
e ti amerò
come la vita che vuol essere vissuta.

28novembre19
 

"E 'rə sàp'assòl u viəndə"
E 'rə sàp'assòl u viəndə
tuttə lə vàsə ca tə sò ddatə.
E quennə, u cìələ, soəl' acchjemìndə
tènnə arrəcurdə cé si allassàtə.

---traduzione dal molfettese---

"E lo sa solo il vento"
E li conosce solo il vento
quanti baci ti ho dato.
E quando, da sola, il cielo ammiri,
allora ricordi ciò che hai perduto.

02novembre19

 

''Estás dentro de mí''
(canción - tango 4/4)

Estás dentro de mí, justo en el alma
y desde aquí, ya sabes, nadie te traerá
como una gota dulce e íntima
clara roca con el tiempo se convertirá.

Estás dentro de mi, en mi mente
un fuego que todo devorará
y no te quedes callado, no le importa
del dolor que me provocará.

Estás dentro de mí, aurora y noche.
eres el sueño que me loco volverás
la necesidad de esas dulces luchas
fantasía que nunca aplacada será.

Estás dentro de mí, sol de la mañana
esa sonrisa que me abrumará
paraíso para mí, hombre y niño
que la madre, en cada mujer querrá.


---traduzione dallo spagnolo---

''Sei dentro me''
Sei dentro me, fin dentro l'anima
e di qui, sai, nessun ti porterà
come goccia che, dolce e intima,
chiara roccia col tempo diverrà.

Sei dentro me, nella mia mente
un fuoco che, tutto divorerà,
e non tace, non gli importa niente
del dolore che in me provocherà.

Sei dentro me, dall'alba alla notte
sei tu il sogno che impazzire farà
il bisogno, di quelle dolci lotte,
fantasia che mai si placherà.

Sei dentro me, sole del mattino
quel sorriso che mi travolgerà,
paradiso per me, uomo e bambino
che la mamma, in ogni donna vorrà.

24novembre19
 

"Rə crəstiènə"
Sté nu fattə assë criəausə
ca mu tenghə 'mbittə 'nghjausə
e mu tenghe strittə strittə
ca nen đend assé 'ngi'affittə!

Ajə nen șaccjə, rə crəstiènə,
vonn'acchjénnə senș'ó mænə
ca lə daiscə ogn'e fattə
ca nen'é , po' bərəfattə!

Ma possíbələ, dicc'ajə
- e u Səgnaörə u dəciájə -
ca sapàitə saol'avvədé
chèrə ca stè ind'all'ucchjə mé?

E'uardaitə rə córnə vòstə
ca nen'é ne caös'appostə
ca vəlàitə sembə sapè
chìr fattə ca so lə mè!

Chèrə è zócchələ e puttènə
cùrə nen'è nu crəstiènə...
e cé ccaösə, Médònn'e mè
nen və poșșə kiauə vədè!

Ehe, la sapàitə long'assé
nen vəlàitə propjə'avvədè
ca Məlfèttə s'ha uastatə
pə sta lénguə assé frəcàtə!

Acchjədàitə chèrə 'mbostjə:
chə cé faccjə la Send'Ostjə
ind'o cörə La pegghjàitə
ci u Vengiælə ne u senđàitə?!

A cé sèrvė ca chér'e ménə
və la daitə indomænə
pə ne Pascə ca è all'appóstə
e tagghjaitə senșa sóstə?!

E facitəl'a fərnèutə
e parlàitə ind o mèutə
ca la vaitə è com'o víndə
mo stè bounə, po' nen đə sində!

Simmə tuttə də passàggə
comm'a tendə cacaraggə
vaenə le Mórtə all'aschərdàunə
e 'ngə pórtə ad aun ad aun!


~traduzione dal dialetto di Molfetta~

"I cristiani"
C'è un fatto assai curioso
che mi porto nel profondo
e lo tengo chiuso in me
che non vedo tanto chiaro!

Io non comprendo la gente,
va cercando sollecita
che le racconti ogni cosa
che non è affatto bella.

Ma possibile mai, dico io
= e il Signore lo disse =
che sapete solo guardare
ai difetti degli altri?!

E guardate le corna vostre
che non è affatto simpatico
voler sempre conoscere
i fatti altrui!

Quella è una poco di buono e fa la prostituta
quello non è un buon cristiano...
e che diamine, Madre Santa,
non vi sopporto più!

La sapete assai lunga
non volete proprio capire
che Molfetta si è rovinata
per colpa delle malelingue!

Chiudete quelle persiane:
con quale coraggio l'Ostia santa
prendete nel vostro cuore
se il Vangelo non lo ascoltate?!

A cosa serve che vi diate la mano
ve la stringete persino
per uno scambio di Pace finto
se giudicate senza sosta?!

E fatela finita
e parlate con discrezione
che la vita è come il vento
ora sei in forma, poi stai poco bene!

Siamo tutti di passaggio
e come tanti scarafaggi
viene la Morte all'improvviso
e ci porta via ad uno ad uno!

23novembre 19
 

''Come rondini''
Come rondini vi lascio in libertà,
ma dei cardellini ciechi avrò pietà.
Con le braccia l'orizzonte abbraccerò
- melodia di note io imprimerò
sul pentagramma della fantasia -
e al cielo affiderò questa armonia
che mi lega, e per sempre mi legherà,
tra sogni di luce e oscura realtà.
E tu chiamala, se vuoi, Poesia,
ma, sai è tutta qua la vita mia.

21novembre19
 

"Quando a bussar verrai da me''
Ti fregherò col sorriso,
ti ruberò quella voglia
di farti cantar vittoria
quando a bussar verrai da me.

E ci sarà un Paradiso
che come fragile foglia
m'accoglierà con baldoria
per far posto a un povero me.

Perché l'inferno ho vissuto
tra strade senza ritorno
e finestre senza più luce
fuori, ma anche dentro di me.

Sorella dal volto ossuto
vedrò io il tuo scorno
nella Speranza che induce
quella Fede che brucia in me.

20novembre19
 

"T'ho cercato"
(canzone ~ tango valz ~ 3/4)

T'ho cercato trai prati vibranti di fior
mi parevi nascosto trai riccioli d'or
sentivo il respiro tra le spighe nel sol...
mentre danzava cosi folle il mio cuor.

Amore mio, Amore mio
dimmi un po' se sei qui
che io possa dirti di Sì.
Amore mio, Amore mio
vorrei dirti di si
finalmente il mio Sì.

T'ho cercato trai monti di neve e di ciel
mi parevi nascosto tra le aquile in vol
sentivo la tua voce nei fiumi d'or...
mentre danzava cosi folle il mio cuor.

Amore mio, Amore mio
dimmi un po' se sei qui
che io possa dirti di Sì.
Amore mio, Amore mio
vorrei dirti di si
finalmente il mio Sì.

Quante paia di scarpe consumato
io ho
quante vesti tra i rovi stracciato perciò
quante volte per te disperato non so...
mi scoppiava il cuor: io che cuore non ho.

Amore mio, Amore mio
dimmi un po' se sei qui
che io possa dirti di Sì
Amore mio, Amore mio
vorrei dirti di si
finalmente il mio Sì.

E t'ho baciato su labbra dicenti Amor
t'ho abbracciato nella folle danza del cuor
per poi piegarmi su me stesso nel dolor...
non eri Tu, non era il vero mio Amor.

Amore mio, Amore mio
dimmi un po' se sei qui
che io possa dirti di Sì.
Amore mio, Amore mio
vorrei dirti di si
finalmente il mio Sì.

E mentre io ti cercavo, e ti cercavo ancor,
forse io t'ho trovato nel silenzio d'or
che m'aspettavi nascosto nel mio cuor
che si scioglieva in preghiera di lode e amor.

Amore mio, Amore mio
T'ho scoperto sei qui
che aspettavi il mio Sì.
Oh Padre mio, Signore mio,
eri Tu, mio Dio,
l'Amore vero mio.

19novembre 19


"La sete che ho di te"
(canzone-tango milonga, 2/4)

Ti prego, amami
amami col cuore e con la mente,
amami intensamente,
non ti stancare mai di me.

La pioggia cade
ci bagna la pelle lungamente
e poi teneramente
ci abbraccia e stringe dolce a se.

Che dolce poesia
fantastica armonia
passione a fantasia
amore e gelosia.

Ti prego, sognami
sognami col cuore e con la mente
e poi perdutamente
non ti staccare più da me.

Amore, baciami
e baciami appassionatamente
calda, dolce e fremente
sana la sete che ho di te.

Che dolce poesia
fantastica armonia
passione a fantasia
amore e gelosia.

17novembre19
 

''Se tu fossi con me''
Se tu fossi con me non avrei più paura
la tua mano sicura mi stringerebbe a se
tu saresti dolce regina e io il tuo re.

Un uomo non piange, un uomo è sicuro
ma che c'è di più puro di una lacrima che
scende dolce come goccia di miele qui in me.

Se tu fossi con me volerei su nel cielo
spiccherei quel gran volo e così, più leggero,
planerei sicuro sul mare più nero che c'è.

Ma questa realtà non è cosi speciale
anzi, è bestiale, come la bestia ch'è in me
e che cerca rifugio nel bosco che vive in te.

Se tu fossi con me inventerei le parole
più calde del sole che brucia immenso in te,
ma a me basta quella parola che dà senso ai perché.

Tu sei l'angelo che mi presta le sue ali
che spicca i suoi voli e mi insegna a volare
cosi a danzare la musica che è in me.

16novembre19

 

"Pajaisə mè"

Itagliə, Terrə ca nen scordə mè
cé finə sí ffattə, dimmə a do stè?
Ajə, nen tə chenòschə kiauə...rə ssè?!
Cé memmə sì, ca rə figghjə allassə
mezz'a ne stratə, e tə nə vè all'aspassə?!
Memmə: da cé munnə e munnə è statə
neuə, simmə figghjə d'emigrëndə
carnə'a fresckə, baonə p'alt Statə
pə nu stuzzə də pënə fəténdə.
E mó, forzə, dimmə, cé chiengə'a ffá?
Nen chjengïvə l'amata Libertà?!
E'nvèce, rə ssè, ta d'acchəndéndà
də chessə povərə òssərə nóstə,
pərcé, ormé u facimm'appostə
chəssí, nen gə pútə khiauə skərdà!

 

---traduzione dal molfettese---

 

''Paese mio''

Italia, Terra che non dimentico mai
che fine hai fatto, dimmi dove sei?
Io, non ti riconosco più, lo sai?!
Che mamma sei che i tuoi figli abbandoni
in mezzo ad una strada mentre ti diverti?!
Mamma: da che mondo e mondo è stato
noi, siamo figli di emigranti,
carne fresca, buona per altri Stati
per un tozzo di pane ammuffito.
Ed ora, forza, dimmi, perché piangi?
Non desideravi l'amata Libertà?
E invece, lo sai, devi accontentarti
di queste povere nostre ossa,
perché, oramai, lo facciamo apposta
così, non ci potrai più dimenticare!


13novembre 19
 

 

''All'improvviso arrivi tu''
(canzone)

Ed ero steso a pancia in giù,
un cuscino per battello:
all'improvviso arrivi tu
come dire sul più bello.

Faccia di luna, ora saranno guai
non mi fermi, sai... e non mi fermerai
chissà di me, ormai cosa penserai
dopo un bacio, quante cose vedrai:
un mare in tempesta con me sarai.

Ero immerso nel blu più blu,
ma forse erano i tuoi occhi
questa stanza non c'era più:
cosa fermi, cosa blocchi!

Faccia di luna, ora saranno guai
non mi fermi, sai... e non mi fermerai
chissà di me, ormai cosa penserai
dopo un bacio, altri cento ne avrai:
un mare in tempesta con me sarai.

10novembre19
 

''Buonasera a te''
(canzone)

Buonasera a te, luna dolce mia amica
alzarmi dal letto, sai mi costa fatica
si sta bene da soli, e così lasciami un po',
ma tu mi guardi e sorridi e così più' non so.

E mi chiedi il perché, poi mi chiedi anche il come
mi accarezzi di stelle e sussurri quel nome,
ma il ricordo fa male e mi può far morire:
meglio tacere, sai si potrebbe impazzire.

Luna, luna tu, sì che sai capire
luna, luna tu, che mi fai impazzire.
Luna incanto e magia d'ogni amore
luna scaldi i sogni e dai batticuore.

Cosa dirti, lo sai, non mi va di parlare
e sto come uno scoglio, solo in mezzo al mare
mi spruzzano le onde e mi faccio accarezzare
perché stando da soli, sai si può amare.

Faccio bagni di sogni e barche di parole
poi le lascio andare lontano verso il sole,
ma tu ridi perché sai, da lei non c'e' il mare
cosa importa, dai sogni mi faro' cullare.

Luna, luna tu, sì che sai capire
luna, luna tu, che mi fai impazzire.
Luna incanto e magia d'ogni amore
luna scaldi i sogni e dai batticuore.

09novembre19
 


"Il silenzio intorno a noi"
(canzone)

E resto senza parole
nell'ascoltare il rumore
del silenzio intorno a noi;
l'onda della tua voce
che accende piano una luce
e torno quello che tu vuoi.

E torna caldo come il sole
lo sguardo tuo d'amore
che mi dice: fa' quel che vuoi,
ma di' piano e sottovoce
che son dolce miele e croce
da cui non ti staccherai mai.

E mi basterà un sorriso
e non resterò deluso
ché in se mi imprigionerà
per mille anni ancora e ancora
come un usignolo a sera
che canta amore in libertà.

E una lacrima sul viso
dirà che non sono illuso
che il fuoco mai si spegnerà
e che oggi come fu allora
ogni minuto ed ogni ora
di gioia ci travolgerà.

07novembre19
 

"Alla lembə - alla lembə"
(canzone folk)

E u timbə è lazzaraonə
e nen dænə mé pərtaonə
corr'e fauscə com'o lemb
fasc'u trûnə e po tə sckendə.
 

rit. 2v.
Alla lembə - alla lembə
a ci maorə e a ci chembə
chend'e sûnə, e raitə sembə
ca la vaitə è com'o lemb

E ne m'é cchjà po ne dajə
- Chessa vaitə se ca spiccjə -
"ci si tauə e ci so ajə":
a ce serve cussə piccjə?!
 

rit. 2v.
Alla lembə - alla lembə
a ci maorə e a ci chembə
chend'e sûnə, e raitə sembə
ca la vaitə è com'o lemb

E ci ne mènə pūtə dà :
fa u baenə e scurdatinnə
maenə, u mèlə làssuə sta'
e du restə frecatinnə.
 

rit. 2v.
Alla lembə - alla lembə
a ci maorə e a ci chembə
chend'e sûnə, e raitə sembə
ca la vaitə è com'o lemb

E ne paraolə é ppichə
e forsə dô sò pur'assèe;
tau tə spizzə e nen tə chjəchə
e rə saccjə ajə u pərcjèe.
 

rit. 2v.
Alla lembə - alla lembə
a ci maorə e a ci chembə
chend'e sûnə, e raitə sembə
ca la vaitə è com'o lemb

05novembre19

---traduzione dal molfettese---

'Alla lampa – alla lampa''
(lampa= lampada, in italiano antico)

E il tempo è lazzaron?
e non ha mai ricovero
corre e fugge come un lampo
fa un tuono e cosi' ti spaventa

rit. 2v.
Alla lampa - alla lampa
a chi muore e a chi campa
canta e suona e ridi sempre
che la vita è come un lampo

E ci ritroveremo un giorno
- questa vita, si sa, finisce -
...chi sono io, chi sei tu...
a cosa serve questo capriccio ?!

E se una mano puoi dare
fa' il bene e dimenticatene
forza, lascia stare il male
e del resto fregatene.

E una parola è poca
e forse due son troppe;
ti spezzeresti, ma non ti piegheresti
ed io ne conosco il 'Alla lampa – alla lampa''
(lampa= lampada, in italiano antico)

E il tempo è lazzaron?
e non ha mai ricovero
corre e fugge come un lampo
fa un tuono e cosi' ti spaventa

rit. 2v.
Alla lampa - alla lampa
a chi muore e a chi campa
canta e suona e ridi sempre
che la vita è come un lampo

E ci ritroveremo un giorno
- questa vita, si sa, finisce -
...chi sono io, chi sei tu...
a cosa serve questo capriccio ?!

E se una mano puoi dare
fa' il bene e dimenticatene
forza, lascia stare il male
e del resto fregatene.

E una parola è poca
e forse due son troppe;
ti spezzeresti, ma non ti piegheresti
ed io ne conosco il perché
 

"Dormi, dormi Angelina"
(canzone)

Ero perso nel bosco dei miei pensieri
non avevo oggi né domani e né ieri.
Triste, di una tristezza infinita e nera
solo inverni senza estate e primavera.

Dormi, dormi Angelina
dormi e sogna serena
si farà presto mattina
e fuggirà ogni pena.

Senza redini correvo verso il mare
io, in cerca della luna da abbracciare
tu, persa nei tuoi sogni più colorati
dove stanchi noi, si dormiva abbracciati.

Dormi, dormi Angelina
dormi e sogna serena
si farà presto mattina
e fuggirà ogni pena.

E darò il ritmo a nuove canzoni
spingerò i miei passi verso emozioni
con gli occhi curiosi d'eterno bambino
la mano al cuore, con la tua vicino.

Dormi, dormi Angelina
dormi e sogna serena
si farà presto mattina
e fuggirà ogni pena.

E ti abbraccio forte forte nella notte
quante dolci carezze e morbide lotte
tra veglia e sogni andrà a letto la luna
e il nuovo sole ci porterà fortuna.

Dormi, dormi Angelina
dormi e sogna serena
si farà presto mattina
e fuggirà ogni pena.

04novembre19
 

"Y tu eres"
Y tu eres,
como el viento
en las mejillas
calientes por el tormento.
Y tu eres,
como las olas
en mis pasos cansados.
Mi corazon, sabes
es un río de palabras:
si me esperas
en su boca,
te contaré todo sobre mí.

---traduzione dallo spagnolo---

"E tu sei"
E tu sei,
come il vento
sulle guance
calde di tormento.
E tu sei,
come le onde
sui miei passi stanchi.
Il mio cuore, sai
è un fiume di parole:
se mi aspetterai
alla sua foce,
ti dirà tutto di me.

02novembre19
 

"Dentro di me"
Io ti guardo
e Tu mi osservi:
ricambi i miei sguardi
fuori e dentro di me.
Tutto è silenzio
e, dentro di me,
Ti fai Parola.
Mai più solo:
nessuno è solo
nella nudità della vita
se al centro batte un cuore
fatto di Te.

31ottobre19
 

''Povera Donna''
Povera Donna, com'è caduta
gambe all'aria in terra è seduta
in terra è seduta e si dispera
sotto la gonna aspetta la sera
pare uno sporco e vecchio stivale
ormai immerso in un pieno pitale.

Ahi povera Italia, Italia mia
almeno una prece e così sia !
Povera Italia nella tempesta
sul corpo tuo fan tutti festa !

Povera figlia, che disgraziata
è tutta nera, pare ammalata
si sparton le vesti tra villani
ti palpan tutta e poi alzan le mani
e nessun saprà mai chi è stato
povero corpo, ormai profanato.

Ahi povera Italia, Italia mia
almeno una prece e così sia !
Povera Italia nella tempesta
sul corpo tuo fan tutti festa !

Venite, venite che qui è festa
si spara in pancia, si spara in testa
non attendete, che qui c'è posto
si mangia a sbafo senza alcun costo
si dorme in casa del buon padrone
lui resta fuori, tanto è coglione.

Ahi povera Italia, Italia mia
almeno una prece e così sia !
Povera Italia nella tempesta
sul corpo tuo fan tutti festa !

Venite avanti, nessuna offesa
potete bivaccare anche in chiesa
se qualcun vi tocca son razzisti
su dategli in testa son fascisti
e son fascisti perché italiani
i piedi in aria, i chiodi alle mani.

Ahi povera Italia, Italia mia
almeno una prece e così sia !
Povera Italia nella tempesta
sul corpo tuo fan tutti festa !

29ottobre19
 

 Puoi stringere una rosa senza ferirti ?
Così è l'amore, difendilo, ma non soffocarlo mai !

29ottobre19
 

"Il mio cuore poeta"
Il mio cuore poeta
conosce quelle parole
che, la Musica, Essa non sa!

E, il mio, sai non ha meta
scalda senza fuoco o sole,
perché catene mai avrà.

Balbetta, e là si confonde,
quando vorrebbe parlare
timido e ignorante com'è !

Come un mare di scogli e onde
che, pur quieto, vuol danzare
e non sa quanto amore ha in sé.

27ottobre19
 

"A spasso fra le stelle"
(canzone)

A spasso per le stelle
questa notte me ne vò
un sogno ora è nato
e con esso viaggerò.

E rose tanto belle
come gemme pianterò
perché innamorato
di te sempre resterò.

La nuvola Speranza
al volo io prenderò
e leggero, planando,
su di te mi adagerò.

E con te, in questa stanza,
un nuovo sogno farò,
perché soltanto amando
questo sogno io vivrò.

22ottobre19
 

"Kess'è tott la chenzaone !"
E a pik' a pike
se ne vonne tutte
com'a r fermike
e allassene u lutte.

É com'a stu buche
ca tutte se gnòtte
e pure ci t'arrùche
li stesse te fotte.

Ce t'agetisce 'a ffá
ca tutte s'allasse :
da ddó s'av'a passá
sì dritte o sì fesse !

La vaite è kèss'a ssaol :
nu chjende 'p ci nesce
né fèst ca se ne vaol
e tutte po' sparesce!

Sind'e maeke, chiend'e rais
aveten u stess pertaone ;
e ce ssò po' r terraise?
Kess'è tott la chenzaone !

Traduzione dal nordbarese:

"E questo è tutto"
E, a poco a poco,
se ne vanno tutti
come tante formiche,
lasciandoci nel lutto.

È come questo formicaio
che ingoia tutto:
non serve nascondersi
ci fregherà tutti!

A che serve agitarsi
che, tutto dobbiamo lasciare.
Sarà così per tutti:
belli o brutti!

La vita è tutta qua:
il primo pianto appena nati
poi la festa vola via
e tutto svanisce.

Ascoltami, il pianto ed il sorriso
abitano uno accanto all'altro;
a cosa serve il denaro?
E questo è tutto.

22ottobre19


''Fuggi lontana''
Avevo messo su questo cuore
un gran cartello a ventiquattrore
vi era scritto col fumo più scuro
ciò che infelice rende sicuro.

Era un'arcigna, grigia parola
che tanto rendeva, essa, da sola,
tutto sbilenco il mio cammino
come di chi mi fosse vicino.

Più il tempo, arrancando passava,
tutto più grave a me diventava
come un macigno posto sul petto
che lacerando dava diletto.

Truci corvi, su me saltellando,
si facevan beffe canticchiando,
mentre nel cielo sempre più nero
brillava, esangue, un pallido cero.

Vile parola, turpe cartello
canto funereo, lugubre uccello
di me non avrai ciò che mi resta:
cupo il cuore, ma dura la testa!

Da questo pozzo scuro e profondo
saprò uscirne stanco e giocondo:
vince l'Amore ch'è Giovinezza
fuggi lontana, stolta Tristezza!

19ottobre19
 

"Ed io, infinito niente"
Invano cercai
l'aurora dei tuoi sguardi
nella luce delle stelle.
Invano amai
l'acquerello dei tramonti
sognando i tuoi abbracci.
Eri dentro di me
già prima che fossi idea,
fame di carezze e fuoco di passione.
Eri lì, mentre ti cercavo
come ancora ti cerco
Infinita e pura Essenza,
Padre e Madre dell'anima mia.
Mio tutto, eterno Dono...
ed io, infinito niente.

18ottobre19
 

No star shines like your eyes
no rose smells like your lips
and nobody loves you like me
that loving, leaves you free

17ottobre19
 

''Un giorno o l'altro''
Un giorno o l'altro, cadrai ai miei piedi
Amore che piangi, Amore che siedi:
saranno i fiori, saranno i ceri
Amore di oggi, Amore di ieri.

Un giorno o l'altro, a me t'inchinerai
Amore che togli, Amore che dai:
saranno le rose, saranno le spine
Amore ch'è vita, Amore ch'è fine.

16ottobre19
 

"Passi su passi"
(da Canzoni e poesie per bambini d'ogni età)

E scale su scale
noi arriveremo
e pietre su pietre
sì, pace faremo.

E Bene su male
con voi canteremo
pianti e poi cetre
d'amore vivremo.

Nessuno è uguale
con voi lotteremo
siam frecce e faretre
amici saremo.

E passi su passi
cosi danzeremo
e mani su mani
cosi canteremo.

E fiori su sassi
al mondo daremo
tra oggi e domani
un volto sereno.

E santi o non santi
noi Santi saremo
e tra suoni e canti
ci ritroveremo.

13ottobre19


"T'amo!"
T'amo!
Non ho altre parole per dirti il mio bene.
Il mio sguardo per raccontarlo.
Il silenzio per non sciuparlo.

14ottobre19
 

"Singing for thy"
Look at the moon in the sky
it's so sweet and flies
around the stars and says:
you look like a rose of May.

Singing a carol for thy
I'm folling in love so right
that I never will sad
but for you I will go mad

This is an italian song
translated in english so wrong
but my love is true
love me babe, love me do.

13ottobre19
 

"Spogliarmi di tutto"
Vorrei spogliarmi di tutto e lasciarmi accarezzare
senza vergognarmi delle cicatrici e dell'intimo dolore.
Come fa la nuda terra all'apparire del sole.

12ottobre19
 

"In principio"
E, in principio, era il Soffio,
poi venne il Vento
e, infine, il Suono:
e tutto fu Parola.
Senza di Essa,
il mondo non sarebbe.
Così, venne la Sabbia, poi il Mare,
ed esso scrisse su di essa
la prima Parola.
Il Vento la raccolse
e la portò al Cielo
così, nacquero le Stelle e il Sole
e, nell'Immensità, ogni Terra.

E, in principio, fu il Sorriso,
poi il Soffio dei nostri battiti
che il Suono rapì:
e tutto fu Amore.
Senza di Esso,
il mondo non sarebbe.
Così, venne la Gioia, poi la Felicità,
ed esse scrissero sulla Terra
la nostra Parola.
Il Vento la raccolse
e la portò al Cielo
così, nacquero il Giorno e la Sera
e, la Vita, con le sue Stagioni.

09ottobre19
 

"Il tuo sguardo"
Dove si perde il tuo sguardo
c'è l'orizzonte.
Dove, timide, le tue parole si nascondono
c'è il fragore del silenzio.
Tu sei, ciò che a pochi traspare,
ma la tua anima è altro.

07.10.19
 

"Sometimes"
Sometimes I'm so sad
that I'd burn what I made
but my soul, singing, me said
come on, don't be afraid!

No money for dreams
no pats for tears
but your heart can love
like a dazzling dove

Sometimes I'm so sad
and for Justice gone mad
but my soul, singing, me said
come on, don't be afraid!

No money for dreams
no pats for tears
but your heart can love
like a dazzling dove

06ottobre19


"Vorrei"
Vorrei non odiarti
e nemmeno amarti,
solo, solo in me.

Vorrei scordarti
per poi ritrovarti
fuori, fuori di me.

Vorrei non pensarti
ma solo sentirti
dentro, dentro di me.

Vorrei non cercarti,
solo ricordarti,
assieme, assieme a te.

Vorrei declinarti
e tempo su tempo
esser presente, in te.

05ottobre19
 

 

"Lascia che"
Lascia che il tuo cuore si schiuda
come fiore al mattino
lascia che il tuo viso si accenda
come quando bambino.
E un cielo di stelle nascoste
brillerà dentro di te
e un mare di nubi riposte
ti nasconderà in me.

Lascia che questa voce risuoni
come fiume dentro te
lascia che ogni carezza si doni
senza chiedere perché.
E un prato di rose mai viste
si espanderà dentro te
e vedrai che non sarai più triste
perché tu vivrai in me.

04ottobre19
 

"Ode all'Amatriciana"
Oh lento, lento rigirare
del tridente nel mio mare
di spaghi di spighe dorate
rosee reti avviluppate.

E brune barche di guanciale
ondeggianti senza far male
e bei fiocchi di pecorino
negli occhi miei di bambino.

Soave e fumante tramonto
che mi canta un vecchio racconto
tra docili armenti e pastori
di antichi preziosi sapori.

No, il mio cuore non mi inganna,
e a stento trattiene gli Osanna
per te che ora appari risorta
tra casali senza più porta.

Per te, queste rime, Amatrice
che a tutti Poesia dice
quel piatto di cucina sana
che in tanti invochiam : Matriciana!

02ottobre19


"Ode alla caffettiera"
Quanta umiltà c'é in te, mia cara,
e, quale toccante parsimonia
che, di sola acqua, tu ti alimenti.
Eppur, temprata col fuoco ogni dì,
di te, eroica, sempre ci fai dono.
Oh, profumo dolce della casa
sai, solo d'amore tu sei fatta
che, in te vive, dolcezza e amarezza.
Certo che, qual giovane femmina,
borbotti bisbetica e tenace,
ma sì, che lo fai, a fin di bene!
Ci avvisi, solerte, che hai per noi
il nero e bollente tuo nettare.
Eppur, cinta di ferrea corazza,
sei tu, cosi tanto delicata
che, se non ben girata, svalvoli!
Oh, pensiero dolce del mattino,
oh, meriggio caldo e agognato,
a te la mia ode, stregato,
di te, sempre più innamorato!

01ottobre19
 

 

"Che ne sai del vento"
Che ne sai del vento
dimmi un po', che ne sai?
Dolce, io lo sento:
dimmi, su, dove vai?
Vengo io dal mare
e poi, salgo ai monti,
per accarezzare
i tuoi tramonti.
E poi, per suonare
nei tuoi racconti,
le foglie accarezzo
strette ai loro rami.
La sera, da un pezzo,
ha detto che mi ami:
ma tu, dell'Amore,
dimmi, cosa ne sai?
Non temer dolore
tu, se amore non dai,
ma se batte un cuore
in te, lo scoprirai.

30settembre19
 

"preghiera"
Dov'è il mio monte, Signore
ch'io possa cantarti nel silenzio?
La Notte lascia spazio all'Aurora:
è il tuo Respiro, oh Padre.

29settembre19


"Dietro questa maschera"
E dietro questa maschera
che spezza rughe di pianto :
pallidi sorrisi a sera
urla che si fanno canto.

E dietro questa maschera
intravedi ciò che sono :
Anima ch'è altro, e preghiera
che si fa Pace e Perdono.

28settembre19


"Di rosse foglie d'autunno"
Di rosse foglie d'autunno
è tessuta la mia vita.
Triste gioia di vivere.

26settembre19
 

"Un timido raggio di sole"
E t'aspettavo da tempo
Autunno fresco e gentile.
Un timido raggio di sole
di pace tutto colora :
e, con le distese foglie,
sogno il di là della vita.

24settembre19
 

"Inquieto"
Inquieto, la sera mi sorprese
di fresche lacrime di cielo
ad accarezzare il mio dolore.

22settembre19
 

"E ti vorrei"
E ti vorrei suonare le canzoni che ho già dentro
che non ho scritto mai, ma le sento ogni momento
nei fiori che tu hai, con te bocciolo al centro
il cui profumo, sai pur lontano io lo sento.

E ti vorrei cantare che sei dolce armonia
il mare che mi abbraccia e che mi fa sognare
la rima dolce che mi tiene compagnia
il vento sulle foglie che fischia e fa tremare.

Ma sono quel che sono, tu mi conosci bene
so chiedere perdono e non lesino mai abbracci
son come un canto libero, senza mai catene
e a te, dono davvero, il cuore mio di stracci.

21settembre19
 

"L'amore, a volte"
Mi manchi tanto, amica dolce e sincera
mi manchi come fosse ancor quella sera
in quell'auto, al buio, forte mi stringevi
e d'amarti così, in pianto imploravi.

Furon caldi baci e singhiozzi strozzati
mentre, illuso, lottavo e ti respingevo
ed eran baci mille volte sognati
eran carezze in cui pian piano credevo.

Chissà se mi pensi, or ch'è tutto finito
se sogni girasoli e un campo infinito
se canti piano e t'asciughi a ogni parola
mentre t'accorgi che sei sempre più sola.

L'amore, a volte, è uno stupido gioco
in cui ognuno ti vuol soltanto avere
e non comprende che il sogno dura poco
se non è dono che non sa possedere.

20settembre19
 

"Felice sbaglio"
Se amarti, è stato uno sbaglio,
felice sbaglio, felice sbaglio.

Se amarti, ci ha dato dolore,
non fu errore, non fu errore.

Se la mente prese un abbaglio
felice sbaglio, felice sbaglio.

E, se piangi ancora d'amore
non fu errore, non fu errore.

Forse la luna si nasconde
tra mille onde, tra mille onde.

Io, invece, ti canterò
l'amore che andò, l'amore che andò.

E, se un altro fiore sboccerà
lo stesso profumo, mai ci darà.

18settembre19
 

"Un cuore troppo tenero"
Non sei cambiata affatto
hai un cuore troppo tenero
per essere scambiato per un sasso.
Ed è inutile che tu lo adorni
di spine come gioielli:
io lo so, che attorno e dentro te,
pulsa un amore grande
come la vita.

17settembre19
 

"Senza possibilità"
Senza possibilità di rimarginare
da un dolore troppo grande da guarire
quando ti accorgi che non puoi più dormire
perché farlo, vorrebbe dire dimenticare.

E invece, vuoi capire, soltanto capire,
come si può non morire, morire d'amore,
e respirare il dolore, sino a sfinire,
ogni cellula del proprio stupido cuore.

17settembre19
 

"Un libro aperto"
Il mio cuore
è ormai un libro aperto
con le pagine al vento.
Tra una dedica
e la parola fine.

12settembre19
 

"Come allora"
E con te io non avrò rimpianti
perché tu, ben sai, che t'ho vissuta
nei sogni come nei mille canti
per te, per te che ho oramai perduta.

Vedrai che torneranno le rose
a fiorire a maggio dentro di te
belle, come son tutte le spose,
che all'amore non chiedono perché.

E saranno le mie carezze
che ti accenderanno di ricordi
o le mie buffe tenerezze
su quelle labbra che ancora mordi.

E poi, una sera, come d'incanto,
fuggirai per tornare a me ancora
scioglierai i capelli e, il tuo canto,
intonerai per me come allora.

09settembre19
 

"Come la malva"
Sei calda come la malva,
profumi di terra e cielo
come la pioggia d'estate.
E di nuvole e di sole
tu mi accarezzi la vita.

08settembre19
 

 

"A domani"
Vorrei essere acqua di cielo
per tuffarmi un'altra volta giù,
mille lacrime perse in volo
che, nel petto, non ci stanno più.

Per cadere tra le tue mani
e restarmene sicuro lì
senza paura del domani,
senza timore di dirti Sì.

Per riscoprire quanto amore
c'è in una lacrima che va giù
perché dentro me batte un cuore
che vuole amare, amare di più.

Ma io sono quel che sono
cosi piccolo e insicuro
bisognoso del tuo perdono
e di un cuore di nuovo puro.

Avrei cosi, ali di aquila,
e nel tuo cielo danzerei,
forte nel vento che sibila,
calmo, sul mare immenso che sei.

A domani, dolce Signore,
mio sole che mi scalderà,
anche quando, la luna in fiore,
si addormenta e, in Te, mi cullerà.

3settembre19
 

 

"Armonia"
Il mare e la luna
aspettano la notte
per incontrarsi,
cosi il Sogno con la Poesia.
Non c'è Amore senza Follia,
cosi l'Anima e il Pensiero.
Quando il Dolore
non ha Parola
lo chiamano Pazzia,
ma tu sei ricca di Suoni,
come un pentagramma
di vibrante Armonia.

29agosto19
 

 

"Avevi intinto"
Avevi intinto nei colori della ragione
il sogno e il senso di questa arida mia vita.
Poi venne la nebbia, ma la luce dei ricordi,
folle, ancor mi acceca, la mente e pure l'anima.

28agosto18
 


"Un'isola"
E il mare si accorse di me
quando, stanco, arrivò l'estate.
Mi illusi nei suoi abbracci
e per un attimo dimenticai,
nel sole all'orizzonte,
di essere solo un'isola.

25agosto19
 

"Cavalcare la tigre"
E ho lasciato la rosa
nel libro a essicare
e ho baciato la sposa
che non voleva lasciare
il corpo mio fremente
per l'idea di partire.
Lasciar tutto e la mia gente
per rinascere e non morire.

Su, forza Popolo, cavalca la tigre
per troppo tempo è durato il torpore
arma le braccia e stira le membra pigre
sveglia il Sogno e per la Patria fatti onore.

E ho lasciato i miei sogni
nei vasi a nutrirsi ancora
ho chiuso gli occhi ai bisogni
che del corpo non è più ora
ma dell'Italia che sarà
è questo l'unico scopo ;
la Patria che risorgerà
di lustro e onore a poco a poco.

Su, forza Popolo, cavalca la tigre
per troppo tempo è durato il torpore
arma le braccia e stira le membra pigre
sveglia il Sogno e per la Patria fatti onore.

Terra dei padri , risorgi !
Dona il senso a questa vita
Invitta , il cuor tuo porgi
in questa lotta infinita.
Tu , fiera e nobile Aurora ,
rendi Eroe ogni tuo figlio
Patria mia , il Ciel , t'adora
Stella immensa, candido giglio.

Su, forza Popolo, cavalca la tigre
per troppo tempo è durato il torpore
arma le braccia e stira le membra pigre
sveglia il Sogno e per la Patria fatti onore.

24agosto19
 

"La Vita chiama la vita"
E la Vita chiama la vita
come la sabbia fa con l'onda.
Così il cielo vestito di stelle
richiama gli sguardi e i nostri sorrisi.
Vestiti a festa anima mia
più non tardare e vivi la danza!
La Vita richiama la vita
come l'Amore chiama l'amore.

22agosto19
 

"Vorrei"
(canzone)

E vorrei capire ciò che Tu sei per me
vorrei sentire ciò che sono io per te
ascoltare la tua voce
ai piedi di questa croce
così abbandonarmi in Te
che sei sempre tutto per me.

E troppe cose inutili
tante parole futili
l'importante è amare Te:
la risposta ad ogni perché.

Vorrei solo amare come sai fare Tu
e vorrei guardare ed ascoltare di più
questa gente che cammina
e con me a Te si avvicina
cosi essere gli occhi tuoi
che fratelli sempre ci vuoi.

E troppe cose inutili
tante parole futili
l'importante è amare Te:
la risposta ad ogni perché.

09.08.19
 

"Sguardi"
Come passi sulla sabbia
le mie cadute,
come cielo d'estate
il Tuo sguardo su di me.

Le parole amano,
le parole uccidono,
come carezza e lame
ho rigato il tuo Volto, Signore.

Eppure, Ti ascolto sussurrare:
"Non temere, non temere...
più non giacere su di te...
ascolta la mia Voce, va'!"

Ancora una volta
mi hai teso la mano:
al chiarore di una lanterna,
respiro il tuo Amore...

Mai più Signore, mai più!
Fa', che lungo il cammino,
scopra i tuoi occhi nello sguardo
di chi lontano, come me.

04agosto19
 

"La vita, in me"
Quante poesie ho perduto:
non le ho più ritrovate,
ed erano le più belle.

Sarà che andare a capo
è sempre più difficile,
e anch'io, anch'io mi son smarrito.

C'era una rosa nel mio giardino,
l'avevo ritrovata,
ma ora, ora l'ho perduta.

Vorrei ricordare, non ritrovare,
il bambino che sono stato
e, che a volte, riecheggia in me.

Come quelle poesie,
come quella rosa
è la vita, in me.

03agosto19
 

"Ricordi e rifiuti"
(canzone)

Io non butto i ricordi
non son mica un rifiuto
anche se poi mi scordi
mi verranno in aiuto.

rit.:
E ricordi e rifiuti
su, qualcuno mi aiuti!
Oh, che male che fa
sì, una storia che va;
un amore che fugge
non uccide e distrugge!


Tante foto e sorrisi
e mille poesie
nella plastica, i visi
carta, per le armonie.

La collana la tengo
come scacciapensieri:
anche se li respingo
mi riportano a ieri.

E le notti a guardarti
nei video piccanti
servono per odiarti
perché più non m'incanti.

E le lacrime solo
getterei nell'umido...
prendo l'ultimo volo
son solo uno stupido!

2 agosto 19
 

"Sulla rupe del silenzio"
(canzone)

E sulla rupe del silenzio
ho asciugato il mio dolore
dov'era miele c'è assenzio
mai più per me sarà amore.


Sogno di te ancora e ancora
ovunque guardo vedo te
il pensiero mi divora
e mi chiedo come e perché.

E sulla rupe del silenzio
ho asciugato il mio dolore
dov'era miele c'è assenzio
mai più per me sarà amore.

Come il Sole con la Luna
è dolore e confusione
non ci sarà mai fortuna
è del mare l'illusione.

E sulla rupe del silenzio
ho asciugato il mio dolore
dov'era miele c'è assenzio
mai più per me sarà amore.

Eppure un di t'incontrerò
questa rabbia si scioglierà
come neve in te fonderò
come lava amore sarà.

E sulla rupe del silenzio
ho asciugato il mio dolore
dov'era miele c'è assenzio
mai più per me sarà amore.

31luglio2019
 

"Amata mia"
(canzone)

Il fuoco dentro non può restare
come l'amore si vuol donare
così è l'acqua d'una sorgente
che sgorga pura e non si pente
se pura a lungo non può restare
perché al mare vuol arrivare.

Ogni carezza vuole scaldare
ciò che l'orgoglio sa raffreddare
così ogni bacio, dolcemente,
si posa lieve e silentemente
dice parola che non sa osare
e in fondo al cuore vuol restare.

Così, Amore, non soffocare,
come fiore torna a profumare
ciò che paura vuol impedire
ciò che l'odio vuol solo ferire.
Torna, ti prego, torna a sperare
tu, che sei vita, che sa creare.

Tu, che sei Bellezza da ammirare
dolce mio canto che vuol volare
al di là di tutto, anche del cielo,
soffio di vento, leggero velo.
Tu, di rose e piume colorata,
amata mia, da sempre amata.

25luglio2019
 

"Quando un amore finisce"
(canzone)

Quando un amore finisce
non si sa mai cosa fare
cerchi colpe e ti ferisce
tanto silenzio che vuole assordare.

Mentre una lacrima tace
dolce osserva, poi cade giù,
ogni ricordo ch'è brace
fredda, ma ti brucia di più.

Quando un amore finisce
non si sa più cosa dire
cerchi parole e finisce
che il tuo cuore vorrebbe scoppiare.

Mentre una lacrima tace
dolce osserva, poi cade giù,
ogni ricordo ch'è brace
fredda, ma ti brucia di più.

Vorresti solo morire
volare sempre più in là
pensi che, forse impazzire,
possa dar quella pace che il cuor non sa.

Mentre una lacrima tace
dolce osserva, poi cade giù,
ogni ricordo è brace
fredda, ma ti brucia di più.

Mentre scrivi una canzone
squilla il telefono laggiù
non è lei, ma la passione
che ti prende e ti lacera sempre più

20luglio19
 

"E sarai"
E ti perderai, si ti perderai,
tra le braccia mie, ti smarrirai.
Come luna sarai, per me sarai,
e in me, mare, cullare ti farai.
Ti addormenterai, e in me tu sognerai
quell'amore che, con me, tu vivrai.
E se piangerai, ti consolerai,
con baci e carezze che da me avrai.
E il mondo si fermerà, lo vedrai,
ma tu girerai, con me girerai.
Stanca sarai, ma non ti pentirai,
mia terra che, in me ti scalderai.
Soffierai, come vento soffierai
e i miei pensieri, tutti spazzerai,
di lontananza un fuoco accenderai
e d'amore, tutto mi incendierai.
E d'amore, tutto illuminerai.

10luglio19
 

"Ridi"
(canzone)

Ridi, se il cielo è scuro
Ridi, se fuori piove
Se è così grigio il muro
Che non sai, quando e dove
Il sole mai sorgerà.

Ridi, se pure hai pianto
Ridi, fammi contento
E salga al cielo il canto
Miele d'ogni momento
Che d'amore vibrerà.

Ridi, non sei più sola
Ridi, dona il sorriso
Ricco d'ogni parola
Luce di Paradiso
Che assieme ci irradierà.

Ridi, presto saremo...
Ridi, una cosa sola...
E assieme canteremo
Quell'unica parola
Che mai ridere farà.

7luglio19
 

"Fortunati noi"
Fortunata te che il sonno ti è gentile
a me questo dono non mi fu mai reso
fortunata te che il mondo così vile
alla tua costanza par, si sia arreso.

Fortunato me che m'abbeverai di te
e di Bellezza e Nobiltà mi accerchiai
fortunato me che mi chiedo ancor perché
del nostro Amor che, smarrito, alfin trovai.

Fortunato chi nell'Amor ha sempre fede
e tra mari di sassi e spine cammina
non incede mai d'un palmo, forte crede,
che la Notte all'Alba, il dolce capo inchina.

05luglio19
 

"Amore cantami"
(canzone)

T'ho sognata nelle stanche sere d'estate
ritrovata nelle timide primavere
nelle notti insonni delle albe più sudate
nei singhiozzi di addii e lacrime sincere.

Amore cantami la tua canzone preferita
vibrami ancora con le tue note, e per la vita,
rincorri il sogno che ti alita che eri una bambina
tu, Immensa, ma resti sempre la mia piccolina...

T'ho vista nuda senza esserti mai spogliata
nei miei abbracci e gli sguardi truci di tua madre
e t'ho ascoltata in ogni carezza rubata,
nel viso stanco e bonario di tuo padre.

Amore cantami la tua canzone preferita
vibrami ancora con le tue note, e per la vita,
rincorri il sogno che ti alita che eri una bambina
tu, Immensa, ma resti sempre la mia piccolina...

T'ho giudicata perché libera e ribelle
dimenticata mentre mi ferivo il cuore
per quel tuo profumo sulla mia pelle
che non va via assieme a quel tuo dolore.

Amore cantami la tua canzone preferita
vibrami ancora con le tue note, e per la vita,
rincorri il sogno che ti alita che eri una bambina
tu, Immensa, ma resti sempre la mia piccolina...

E adesso ti respiro anche stando a occhi chiusi
e ci sciogliamo in un sorriso e penetriamo
di sguardi di passione a volte un po' delusi,
perché lontani, ma pur distanti, ci amiamo.

Amore cantami la tua canzone preferita
vibrami ancora con le tue note, e per la vita,
rincorri il sogno che ti alita che eri una bambina
tu, Immensa, ma resti sempre la mia piccolina...

1luglio19
 

 

"È l' Amore che c'è"
Quante lacrime io ho pianto per te
quelle lacrime che doni tu a me.
Ti chiedo, se piangi, dimmi il perché ?
Mi rispondi: è l' Amore che c'è !

Con ogni lacrima ti bagnerò
e i tuoi occhi, cosi, io laverò,
e nei miei occhi solo amore vedrò
quell'amore che, per sempre, ti do.

E gli orecchi, anch'essi, io coprirò
d'ogni lacrima che scende e non può
altro dirti che t'amo e, più non so,
come dirti che t'amo e ti amerò.

Coi miei baci, le labbra asciugherò
e di lacrime, ancora innonderò,
la tua bocca che di amore non può
e quel fior, reciso, io mai vedrò.

29giugno19
 

"Tu sei"
Tu sei Fuoco
e mi lascio scaldare,
se mi dovessi bruciare
sarebbe bello
donarti tutto di me
Tu sei Acqua
e mi lascio cullare,
se dovessi affogare,
sarebbe bello
morire in te.
Tu sei Vento,
e mi lascio sfiorare
tra carezze e sferzate
io sento la tua voce.
Se dovesse spingermi lontano,
presto, mi riporterebbe da te.
Tu sei Cielo,
immenso e chiaro
e, un giorno, sicuro in te,
mi perderò.

25giugno19

 

"Storia di un Amore"
Solo, mi fece compagnia l'Amore.
Triste, la Mente mi donò i Ricordi.
Di me, ebbe pietà il Sogno
e, di te, mi parlò.
Con la Vita litigai
e con la Realtà mi scontrai.
Cercavo te, te volevo, te Sola.
Mi afferrò la Ragione
e, crudelmente mi disse:
"Il tuo, è un Amore impossibile !"
Si affacciò la Paura, e mi urlò:
"È rischioso, fuggi via !"
"Non hai Speranza !"
sogghignò l'Invidia.
E la Morte, mandò a me le sue sorelle:
Angoscia, Malattia, Disperazione.
Una sera di maggio,
il Cuore uscì dal silenzio
e, al mio orecchio sussurrò:
"Provaci !"
Il Tramonto e il Mare riflessero la tua Immagine:
eri Tu, eri il Sogno, eri l'Amore!

13 maggio 19
 

"A te"
(canzone in Sol Re Sol , Moderato, Andante)

A te, che saluti uno stanco mattino
a te, che vorresti cambiare la luna,
sapessi quanto vorrei starti vicino
e dirti che, come te, non c'è nessuna.
A te, che ti specchi in un caffè bollente
e sorridi alla gatta che si strofina
sospiri, pensando a tutta quella gente
così grigia e chiusa di prima mattina.

A te, il mio stolto canto di perdono
a te, che amo, ma poi resto quel che sono.
A te, di cui conosco ogni dolore,
il mio canto triste, di triste amore.

A te, con il cuore e la pelle ferita
a te, che cerchi sempre quel vecchio amore
e che giochi ancora a scacchi con la vita
bevendo lacrime e ingoiando dolore.
A te, che litighi spesso, anche con Dio
lo preghi di nascosto e lo sfidi ognora
a te, che nuoti e affoghi, come faccio anch'io,
in un buon bicchiere, la tristezza ancora.

A te, il mio stolto canto di perdono
a te, che amo, ma poi resto quel che sono.
A te, di cui conosco ogni dolore,
il mio canto triste, di triste amore.

20giugno2019
 

 

"Ciò che tu sei per me"
Ciò che tu sei per me,
forse non ha parole.
Ciò che tu sei per me
lo dice il mare
che, dolce e violento abbraccia la sabbia.

Ciò che tu sei per me,
forse non ha un suono.
Ciò che tu sei per me
lo canta il cielo
che, di nuvole e rondini, ci sorride.

Ciò che tu sei per me,
forse non ha sapore.
Ciò che tu sei per me
lo sanno solo le rose
che, di carezze e spine, dicono Bellezza.

Ciò che tu sei per me
lo sa solo il mare, il cielo e le rose.
Ciò che tu sei per me,
non ha bisogno di parole:
poiché tu sei l'amore, l'amore, e nulla più.

17giugno2019
 

 

"E ci amiamo"
(canzone in Sol4 - Re/Fa# , Moderato 67bpm)

Ci perdiamo
In un bacio all'improvviso
Ci smarriamo
Nella luce di un sorriso
Ci ritroviamo
Anche se siamo lontani
In un "Ti amo !"
Ci telefoniamo, e sogniamo mille mani
Ci sfioriamo e accarezziamo: ed è già domani!
E il tempo non c'è più, con lo spazio è sparito
Monaco è vicina e la tocco con un dito:
Tu, la mia bambina ed io tuo marito!

E ci amiamo
Che eravamo dei bambini
Sì, ci amiamo
Maliziosi cherubini
Che caduti
Cercano quel paradiso
Sopravvissuti
Alla tempesta, con la rabbia ed un sorriso
Con un sogno folle, acceso all'improvviso
Come un fuoco che ci divora piano piano
Tu sei cielo, e io mare, mano nella mano:
Non è più un sogno se mi canti il tuo "Ti amo !"

15giugno19
 

"Ciò che ami in me"
(canzone)

Nell'angolo più remoto del tuo cuore
ci sarà un posto, anche per me
per me, che credo ancora nell'amore
e poi, sto a chiedermi il perché!

Se nella terra io scavo più a fondo
certo, dell'acqua, alla fine troverò
così, nell'animo più profondo
un po' di gioia, in me, ritroverò.

Vorrei regalarti la dolcezza
più infinita che al mondo c'è
assieme a quella tenerezza
che tanto, dici, tu ami in me.

E in me prevale invece la tristezza
forse un'arma, che usare più non so,
per difendere quella Bellezza
che in te io sempre scoprirò.

12giugno2019

"Avrei voluto"
(canzone pop rock)

Avrei voluto vivere una vita più leggera
e invece eccomi qui in inverno, ma è primavera.
avrei voluto mangiare e bere soltanto amore
e invece eccomi qui a raccontarti questo dolore
che non mi lascia mai, non va più via, qui a casa mia !

E basterebbe solo un'illusione
per vivere questa nostra passione
un po' di sogni sparsi, di qua e di là
per far più bella la nostra realtà

Avrei voluto regalarti ogni giorno dei fiori
e mille baci e mille abbracci, infiniti colori
ma invece no, ma invece sì, è tutto così triste
in ogni notte, in ogni giorno, sì, che chiaman feste
che non ci sono mai, che vuoi che sia, qui a casa mia !

E basterebbe solo un'illusione
per vivere questa nostra passione
un po' di sogni sparsi, di qua e di là
per far più bella la nostra realtà

Avrei voluto portarti in giro come una rosa
e invece no, qui abbraccio solo spine ed una sposa
avrei voluto raccontarti fiabe e poesie
e invece no, sono rabbia e rancore le armonie
assieme a tanti guai, che non mancano mai, e tu lo sai !

E basterebbe solo un'illusione
per vivere questa nostra passione
un po' di sogni sparsi, di qua e di là
per far più bella la nostra realtà.

4giugno2019

 

"L'amore cerca amore"
A te che sei di un altro
e di un altro resterai
ti lascio una canzone
così poi mi penserai.

Quando questa stagione
lunga e triste passerà
cercherai invano amore
senza sogni in libertà.

Cercherai le mie mani
ma io ormai sorriderò
là dov'è solo pace
e nei ricordi vivrò.

L'amore cerca amore
null'altro gli basterà
l'amore cerca casa
non vive mai per metà.

4giugno2019
 

 

"Senza rumore"
La mia poesia, non sa gridare,
eppur conosce ogni singolo dolore.
La mia poesia, non vuol urlare,
poiché tutti sentirebbero il mio amore.
La mia poesia vuol bisbigliare,
a chi vicino, la musica del cuore.
Eppur, più d'ogni altra cosa, sa ascoltare,
quel silenzio che vibra e non fa rumore.

1giugno19
 

 

"Nei sogni miei"
Sai, che dei tuoi baci,
non mi sazierei mai.
Taci, e mi sorridi,
sguardi così audaci
vidi, negli occhi tuoi,
negli occhi tuoi soli.
Voli nei sogni miei
e mai, mai ti posi,
tu, farfalla e rosa
che amarmi solo sai.
Sposa e amica, che più
della vita, io amai.

1giugno2019

 

"Sotto le stelle del Sud "
(canzone jazz)

Sotto le stelle del Sud
quanti amori son nati
sotto le stelle del Sud
quanti amori finiti

Sotto le stelle del Sud
quante parole d'amor
sotto le stelle del Sud
tutte bruciate dal sol

Meine Liebe, küsse mich
Du weißt, ich liebe dich
und mach das heute Nacht
ist eins liebesnacht

Sotto le stelle del Sud
tutto è poesia
sotto le stelle del Sud
tutto è armonia

Sotto le stelle del Sud
il sogno è realtà
sotto le stelle del Sud
l'amore sempre vivrà

Meine Liebe, küsse mich
Du weißt, ich liebe dich
und mach das heute Nacht
ist eins liebesnacht

25maggio19
 

 

"Così è la rosa"
(canzone)

Oh quanti sogni affogati nel mar
e a quanti d'essi dovrò rinunciar
pene d'amore e pene d'inferno
son come fuoco nel ghiaccio inverno.

Canta usignolo, canta leggero
almeno tu sii dolce e sincero
libera il volo da questa mano
su, vola da lei, vola lontano.

L'amore è un dono, l'amore è tormento
vive di un sogno ch'è fuggevol momento.
Così è la rosa che vive d'incanto
così ogni nota del triste mio canto.

Dolce armonia della tua voce
è come acqua di una pura foce
tu sei quel sogno, forse perduto
la vita, il mare, che mi ha bevuto.

Suona campana, suona ch'è festa
quanta allegria, ma cosa resta
solo l'eco nella mia mente
e questo cuore che non si pente.

L'amore è un dono, l'amore è tormento
vive di un sogno ch'è fuggevol momento.
Così è la rosa che vive d'incanto
così ogni nota del triste mio canto.


19maggio19


"Dacci il Padre!"
("Signore mostraci il Padre e ci basta" - Gv 14,8)

Dove sei Dio, mio Dio Onnipotente
perché resti sordo a questa mia preghiera?
Dove è finita la tua spada tagliente
io piango e mi dispero, ogni giorno e sera.

Dove sei Dio, mio Dio Onnipotente
Dio di Mosè, Dio di Liberazione?
Nella mia anima mi distruggo impotente,
perché mi abbandoni nella disperazione?

Piangi, figlio mio, figlio mio adorato
ma comprendi, che il mio Amore è follia?
Io, Padre, sono qui col Figlio inchiodato
non son fuggito, anima dell'anima mia!

Fa' come Filippo, forza, osa domandare!
Il Tempo mi appartiene, ed ogni dimensione
ma tu torna a credere, su, torna a sperare.
Vivi la Preghiera nell'intima Passione.

18maggio19

 

"Notte che vieni, Notte che vai"
(canzone)

Scivolo dal letto
la Notte è appena iniziata
che stile perfetto
leggero come carta oleata.

Incorreggibile
Don Giovanni senza gloria e inganno
è impossibile
starmi dietro senza un po' d'affanno.

Oh Notte che vieni, Notte che vai
all'alba cosa mi regalerai?
Oh Notte che vai, Notte che vieni
coi tuoi tramonti incita e sostieni.


Oh Stelle del cielo
che eterne splendete e ci guidate
su, togliete il velo,
alle donne calde e innamorate.

Oh Luna di maggio
che dal mare ti lasci cullare
donami coraggio
e la magia nel conquistare.

Oh Notte che vieni, Notte che vai
all'alba cosa mi regalerai?
Oh Notte che vai, Notte che vieni
coi tuoi tramonti incita e sostieni.


17maggio19

"Quante volte"
(canzone)

Quante volte mi son detto
che la smetto, che la smetto
per sentirmi nuovamente
ridicolo e impotente.

Quanta strada, quanta gente
che non portano che al Niente
l'importante credo sia
far ormai di testa mia.

Ahia ahia ahiai
ahia ahia ahiai
quanti scivoloni
mio Dio, quanti guai !

Ma che sciocco motivetto
suona come per dispetto
per cantare questa vita
di ruzzoloni e salita.

Per cantare il bene e il male
non c'è nulla di speciale
quattro note impertinenti
le mie scelte incoerenti.

Ahia ahia ahiai
ahia ahia ahiai
quanti scivoloni
mio Dio, quanti guai !

16maggio19

 

"La gente che ne sa"
(canzone)

Sei come schiuma di mare
bella solo da guardare
se ti potessi toccare
ti dovrei dimenticare.

Ma la gente, la gente che ne sa
sempre pronta solo a giudicare,
ma la gente, la gente non lo sa
che c'è sempre un modo per amare.

rit.2v.
Schiuma di mare sei
schiuma di mare tu

Sei come rosa di maggio
che ci vuol tanto coraggio:
del tuo profumo, un assaggio,
sarò dolce e sarò saggio.

Ma la gente, la gente cosa fa
di te vuole solo approfittare,
ma la gente, la gente ti vorrà
tutta per sé, solo da rubare.

rit.2v.
Rosa di maggio sei
rosa di maggio tu

14maggio19

 

"Questa notte"
Questa notte, Amor mio, ho preso una Stella
ma una bella, la più bella che c'era.
Sai, l'ho fatto per scriver lassù nel cielo
che la più Bella - si, la più bella - eri tu.
Con quella ho tracciato una snella parola:
AMORE, ti ho scritto. AMORE, e nulla di più!

E quanto vorrei che, una nuvola sola,
piantasse per te dei magnifici fiori
che, il sole nel cielo, colorasse per noi
di mille colori, che nessuno usa più.
...E, che il vento in volo, asciugasse anche per te,
ogni lacrima dolce che hai pianto per me.

13maggio19

"Mare amore"
(canzone)

M'accarezzi coi sassi
sulla riva del mare
sono perle di pace
che non fanno mai male.

E cancelli i miei passi
mentre mi fai cantare
sempre libero e audace
fresco di schiuma e sale.

Oh Mare amore
portami via:
dolce dolore,
Anima mia


Sogni di lune e cieli
e non hai mai legàmi
Sei scura profondità
e orizzonti lontani.

A te il canto e i miei voli
mi trascini e non m'ami
nelle tue verità
e in te affondo le mani.

Oh Mare amore
portami via:
dolce dolore,
Anima mia


09maggio19

 

"E dimme cher'è"
(canzone in SIm7)

Cher'è, ca me sient na skifezza
quann stràccu torn'a sera
e vurria nu poch'e tennerezza
ma tu rire a sta preghiera.

E dimme cher'è
e parl'a stu' ccore!
E dimme pecché
se chiagne pp' ammore.

Ch?r'è, chesta brutta malatia
ca nun pass e resta ccà:
a gente a chiam' a malincunia
rire, cuot' a capa e s'ann và.

E dimme cher'è
e parl'a stu' ccore!
E dimme pecché
se chiagne pp' ammore.

Tien'a mente ca ce sta u sole
e si 'pur'o cielo è nniro
basta na catarra e doje parole
ca te passa stu pensiero.

E dimme cher'è
e parl'a stu' ccore!
E dimme pecché
se chiagne pp' ammore.


traduzione dal campano:

"E dimmi cos'è"
Cos'è, che mi sento una schifezza
quando stanco torno a sera
e vorrei un po' di tenerezza
ma tu ridi alla mia preghiera.

E dimmi cos'è
e parla al mio cuore!
E dimmi perché
si piange per amore.

Cos'è questa brutta malattia
che non passa e resta qua:
la gente la chiama Malinconia
ride, scuote la testa, e se ne va.

rit.

Ricorda, però che c'è sempre il sole
e se anche il cielo è nero
basta una chitarra e poche parole
per mandar via questo pensiero.

08maggio19

"Vorrei, vorrei, vorrei"
(canzone in Re diesis)

Vorrei, vorrei, vorrei
sapere dove vanno a finire i sogni tuoi
e i miei, e i miei, e i miei
se sono almeno un poco uguali ai sogni che fai.
Se splendono di sole o di stelle
se bagnano di nuvole o di mare
se donano carezze sulla pelle
se piangono ricordi d'amore.

Vorrei, vorrei, vorrei
sognare come fanno d'infinito gli occhi tuoi
e i miei, e i miei, e i miei
se sanno ancora perdersi come i pensieri che hai.
Se cantano di pioggia o di vento
se scaldano di abbracci a piene mani
se bruciano di baci e sentimento
se sperano ancora nel domani.

4maggio2019

"Artisti"
Artisti...
sempre con la testa tra le nuvole!
Teppisti...
di Sentimenti, eterni saltimbanchi
tra mari di realtà e favole!
Comari...
da salotto, dagli sguardi mai stanchi!
Somari...
intelligenti, in cerca di parole
esistenze folli, ma spesso sole.

04maggio18

"Eppure"

Eppure ti alzerai
in cerca dei miei abbracci.
Solo allora capirai
il senso di un amore
di cui spesso sorridevi.
È all'alba d'un tramonto
che ripensi alla notte
e alle sue stelle.

30aprile2019

"Anima solitaria"
Anima solitaria,
ma quanti viaggi, quanti sogni nella notte
Anima solitaria,
il tuo colore porterò via con me.
Cielo e mare, luna e stelle, faranno a botte
per aver quegli occhi tuoi, una notte con se.

Anima solitaria,
ma quanti poeti maledetti io ho letto
Anima solitaria,
per parlarti di quel mio infido dolore
per donarti le parole che non ho detto
che porto, come perle nascoste, nel cuore.

25aprile19

"Giovedì santo"
Son passato per parlarti, e non ti ho trovato.
La gente, incredula, come me ti cercava.
Dove sei Signore, dove mai sarai andato?
Ancora una volta, mentre il sole calava,
ti avranno rapito: dove ti hanno portato?
Non vorrei cercarti, dove mai sei passato.
Non vorrei rifiutarti, in chi ti sei incarnato.

18aprile19

"Il Poeta in Cammino"
"Dio esiste!"
- disse un fervente credente;
"Dio non c'è!"
- lo apostrofò
un ateo convinto.
Passò di lì un poeta
e, in silenzio,
il loro alterco ascoltò.
"Perché ci osservi?"
- chiesero all'unisono i due;
"Perché mi allietate il cammino...."
- rispose il Poeta, tornando nel silenzio.
I due, incuriositi,
lo invitarono a parlare,
a dirimere la tenzone,
vedendo in lui un'aurea di saggezza.
E il Poeta disse:
"Avete ragione entrambi!"
- "Come, ti prendi gioco di noi?!"
- lo ripresero i due, ma egli,
sollevando lo sguardo,
li salutò dicendo:
"No, no! Anch'io non credo in Lui,
ma riprendo il Cammino...
lo sto cercando!"

16aprile19

"Fabbricante di sogni"
(canzone)

Fabbricante di sogni io mai diventerò
so dosare emozioni con le parole che ho
bollicine e palloncini nei pensieri miei...
sono quello che sono, e forse non vorrei.


E salta con me sulla luna storta che c'è
dondolando tra le stelle, in alto porterà,
il mio cuore e il tuo che batte di Perché
e una nuova Stella in cielo, così nascerà.

Ogni tua lacrima, giuro, raccoglierò
nelle mani mie di colori e verità
e sognando, un nuovo volto io disegnerò
con la luna, le stelle e la giusta realtà.

Fabbricante di sogni io mai diventerò
so dosare emozioni con le parole che ho
bollicine e palloncini nei pensieri miei...
sono quello che sono, e forse non vorrei.


Faccio passi da gigante ed inciampo ogni tre
dici che son bello, ma uno specchio non ce l'ho
guarda dentro, ti prego, guarda dentro di me
sono un uomo nudo, come il cuore che ti do.

E in questa strana primavera di pioggia e guai
non ci mancheranno i sogni e le poesie
cara amica e dolce sorella canta ciò che sai...
e di quel dolore ne faremo armonie.

Fabbricante di sogni io mai diventerò
so dosare emozioni con le parole che ho
bollicine e palloncini nei pensieri miei...
sono quello che sono, e forse non vorrei.


14aprile19

 

"La Margherita"
(canzone)

Raccolgo i petali della margherita
che nella vita, al vento, io spesso lanciai
e cambio la mia vecchia cantilena:
"M'amo o non m'amo", presto, anche tu, lo saprai
così, la pena, dal cuore allontanerai.

E mi domando chi sono veramente,
in questa mente, la parte vera qual è?
Il vero IO dove mai si è nascosto,
dov'è andato a finire e, se ancora c'è!
In quale posto l'ho abbandonato, e perché.

E m'amo o non m'amo: questa domanda è per me...
m'amo o non m'amo: stessa domanda, ponila a te!

Non condannarti mai, amico mio caro:
sei tu quel faro, la Luce è dentro te!
Perché accusarti e starti a giudicare:
solo Dio è perfetto ed è proprio in te!
Non biasimare, ma accetta ciò ch'è in te.

Apro i cassetti di questo mio cuore
lì, c'è Amore, ma anche Odio e Gelosia!
Il grigio Orgoglio sta col bianco Perdono,
e Rabbia e Rancore, assurda malattia:
son quel che sono, qui, nell'anima mia!

E m'amo o non m'amo: questa domanda è per me...
m'amo o non m'amo: stessa domanda, ponila a te!


Se finalmente, con coraggio mi amerò
e m'accetterò, sì! per quello che sono,
scoprirò che dietro le mie emozioni
c'è un Dolore che mi chiede perdono
e, se lo aziono, sai, si trasforma in Dono!

Dentro di me raccoglierò il Dolore
che il mio cuore mi nascose a me stesso
e, tutte quelle mie negatività
trasformerò, perché poi viva il successo
nella Libertà e Amor che canto adesso!

E m'amo o non m'amo: questa domanda è per me...
m'amo o non m'amo: stessa domanda, ponila a te!


12aprile19

"Cuore ignorante"
E questo mio cuore ignorante
confonde spesso suoni e parole,
ne conosce una sola, e importante,
che gli brucia dentro più del sole.
E come di marzo, il suo cuore,
la teme, ma non sa farne a meno,
balbetta e singhiozza:"Amore Amore"...
si asciuga, e spera, torni il sereno.

12aprile19
 

 

"Suono"
Angosciante tik tak del tempo,
assordante shi del silenzio.
Il guizzo strisciante di un lampo
come caldo e ipnotico assenzio
tra le aride rughe di un campo.

Tutto tace: suoni e parole...
ma audace, si fa spazio un suono,
un dolce, sommesso rumore
che copre il rombare di un tuono:
il lieve tum del mio cuore!

Come dolce tonfo di pioggia
or, gli fa eco, quella parola,
un plin picchiettante di goccia
che, calda accarezza, essa sola,
il cuor mio, candida roccia.

11aprile19

"Anima"
(canzone)

Tu profumi di notte
e respiri di vento,
danzi di rami e foglie
sogni morbide lotte,
mentre mi chiedo perché.

E ti basta un momento
per sopire le voglie
che in ogni tuo sguardo
c'é sole, cielo e mare
che porta via con se.

E vorrei mi rapissi
e per questo mi attardo
nel cercare e guardare
in quegli occhi in cui fissi
ciò che è spirito in me.

Anima, tu sei Anima...
Anima, dolcissima...
Anima, tu sei Anima...
Infinita e a me intima...


Tu per me resterai
una dolce sorella
mentre io quel fratello
che non ha capito mai
quanto amore c'era in te.

Tu che sogni una stella
e vedi ciò che è bello
in questo povero me,
dimmi se credi ancora
in quello che ero e perché.

E vorrei fuggire
senza chiedermi perché
per far quello che allora
non riuscivo a capire,
ma si è acceso in te.

Anima, tu sei Anima...
Anima, dolcissima...
Anima, tu sei Anima
Infinita e a me intima...


05aprile19

"Solo Te"
Il mio cuore cerca Te:
solo Te, solo Te.
La mia anima si strugge in me:
vuole Te, solo Te.
Non c'è pace in questo mondo
che in Te, solo in Te.
Nulla al mondo io vorrò
che Te, solo Te.
Non avrò pace fino a quando
non avrò che Te,
solo Te, solo Te.
Quanti doni Tu mi hai fatto
or io li dono a Te:
a che serve aver tanto,
se non ho Te, solo Te.
Nulla al mondo più mi importa,
che Te, solo Te.
...E se non potrò averti....
prendi me, via con Te.

09aprile19

“Tangata”
Fiore che cresci forte nel mio giardino
dona a me soltanto, il dolce tuo profumo
lo porterò lontano, dalla mia amata
la stringerò a me e, ti sentirò vicino.

La vita è soffio sai, è soltanto fumo
oggi è nata, ma domani è andata.
E custodirò, perciò ogni tuo dono
donerò sorrisi assieme al mio perdono.

Canta con me, amica, questa strana tangata
danza leggera con me lungo questa strada
il tuo profumo andrà fin lassù, nel cielo
e d'argento accenderà la notte stregata.

Fiore di seta e spine fa che nulla accada
copri lei di petali come fosse un velo
e ferisci chi oserà solo lei sfiorarla
fiore che, come me, sai follemente amarla.

Rit.: Rosa che sai di mare
labbra che sanno amare
spina che vuoi ferire
e di amore sfinire


07aprile19

"Vetri"
Vetri: vederti
e non poterti toccare.
Lasciarmi solo osservare
e penetrare
da ciò che sa possederti:
il tuo sguardo.
Nel tramonto rosso e tardo
stanco, sognarti...
Pioggia che cade
e, lenta, tutto pervade.
....
Nella brezza della sera
soffia, Speranza!
Lascia, che nella preghiera
di una solitaria stanza,
possa toccarti.
Dolce carezza,
oh Infinita dolcezza!
Luce di stella,
un suono, voce che culla...
e poi, colmi il mio nulla!

03.aprile19

 

"Il fuoco dentro"
(canzone)

Dura poco un bacio, attento:
se non ti fermi sono guai!
Di carezze ne vuol cento
ti dirà: "Non fermarti mai!"

Ma se quella ha il fuoco dentro
le parole son candele
con un soffio ti fa centro
manda al largo quelle vele!

-rit.:
Come passa questo tempo
è come un soffio di vento
come un tuono dopo un lampo
luce e suono in un momento.


Amico, fuggi finché puoi
o per te non c'é più scampo
ti userà anche se non vuoi
ti brucerà come un campo.

Solleva le mani al cielo
e vedrai quell'animale
fuggire via in un volo
anche se ti farà male.

-rit.:
Come passa questo tempo
è come un soffio di vento
come un tuono dopo un lampo
luce e suono in un momento.


E solo il tempo guarirà
il vuoto che tu avrai dentro
pur se il ricordo resterà
a strapparti il cuore al centro.

E in altri occhi rivedrai
quell'amore di un momento
nei tuoi figli scoprirai
che ha fine il tuo tormento.

-rit.:
Come passa questo tempo
è come un soffio di vento
come un tuono dopo un lampo
luce e suono in un momento.


01aprile19

"Mistero"
(canzone)

C'é una domanda che gira sempre in testa
che mi batte, che mi batte sempre di più;
non capisco, se mi va di dire: "Festa!"
tu ti giri e mi rispondi : "Io sono giù!"

Anche il cuore, di domande sue ne ha tante,
che mi batte, che mi batte sempre di più;
lui si chiede se per te sono importante
e se mi ami come t'amo, perché sei giù?

- rit.: 2v
Oh com'è strano questo mondo:
si vuole pace e si fa guerra;
non è quadrato, non è tondo
come la testa è questa terra!


Com'è grande e così immenso il nostro mondo
che gira e rigira non lo raggiungi mai,
ciò ch'è piccolo è più grande e profondo
come piccola e immensa sei te e non lo sai!

C'é una domanda che mi frulla ancora in testa:
"se dopo le nubi il sole riapparirà?"
e se dentro una lacrima, quella festa
come in un sogno, alla fine, poi ci sarà!

- rit.: 2v
Oh com'è strano questo mondo:
si vuole amore e si fa guerra;
non è quadrato, non è tondo
siam tutti matti in questa terra!


31marzo19

"Libero e folle"
(canzone)

E ho capito dalla vita
che c'è sempre da imparare,
che una ripida salita
la devi pure affrontare.

E che il mare più profondo
è quello che abbiamo dentro,
ma che ci basta un secondo
per portar l'amore al centro.

rit.: Libero, libero di cantare
folle, folle, folle da danzare
perché scopro che so ancora amare
sì, nel donarmi e nel perdonare....


Che ci mancano parole
che riempiamo di sorrisi,
come quando scopri il sole
tra le nuvole dei visi.

Che la sete di carezze
non ha singole stagioni,
che abbiamo poche certezze
confusi dalle passioni.

rit.

Che in un angolo perduto
ci sarà il Gesù smarrito
nel barbone là seduto
che da te cerca un invito.

Che nel cuore ormai invecchiato
canta ancora quel bambino
che avevi anche tu scacciato
nell'orgoglio più meschino.

rit.

29marzo19

"Amica cara"
(canzone)

Amica cara, tu non lo sai
come si vive con quel peso
ti porta giù, non si ferma mai
mentre quel fuoco lasci acceso;
da un seme nasce sempre un fiore:
lo hai reciso col nostro amore.


Ma sai che freddo fa stasera
in questa strana primavera
adesso che tu non ci sei più.
E cambio canale alla TV,
ma in ogni film lo stesso viso:
in primo piano il tuo sorriso.

Amica cara, tu non lo sai
come si vive con quel peso
ti porta giù, non si ferma mai
mentre quel fuoco lasci acceso;
da un seme nasce sempre un fiore:
lo hai reciso col nostro amore.


Adesso spengo e vado via
non passa questa malattia
è come un tarlo nella mente
chiede perdono e non si pente
cercando quella felicità
dove non c'è, né mai ci sarà.

Amica cara, tu non lo sai
come si vive con quel peso
ti porta giù, non si ferma mai
mentre quel fuoco lasci acceso;
da un seme nasce sempre un fiore:
lo hai reciso col nostro amore.


24marzo19

"In un Segno"
Raggomitolato su di te
cerco quel tepore che non ho,
ma quanto freddo ho nell'anima.

E nella notte cerco un Perché
che, al tutto, dia un Senso che non so
nella piaga mia più intima.

Per ritrovarmi, mi perderò
tra le braccia di chi non ha niente,
ma è ben più ricco di un regno.

E nel donarmi, riceverò
più di quanto, perdutamente,
cercai in un Sogno o in un Segno.

23marzo19

"La Reciprocità"
(Luca 6, 36)
"...Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro..."

E la vita è più che una scommessa
e non, un saper dire o saper fare;
perché la gente non è mai la stessa
e ci tocca sempre dimenticare.

Perché rimestare continuamente,
puntigliosamente in ciò ch'è passato,
per ritrovarsi a vivere un presente
ch'è irrimediabilmente inquinato?

E allora via, via, via!
Metti al bando ogni simmetria
ogni spuria reciprocità
dosa sempre Amore e Libertà...

E, quando il dubbio, sordo, mi assalirà,
che sei Misericordia ricorderò
così, ogni paura scomparirà
e nel perdono, la Pace riavrò.

Solo allora, finalmente capirò
di quella buona misura, pigiata
scossa e traboccante che anch'io otterrò
con quella Vita, vera, ormai svelata!

E allora via, via, via!
Metti al bando ogni simmetria
ogni spuria reciprocità
dosa sempre Amore e Libertà...

Le tue Parole, oh mio Signore,
svelano quella piccola speranza
che ci dà al presente quel sapore
che illumina il futuro in una stanza.

Riscoprire quant'è bella la vita
e quant'è preziosa ogni relazione
non badando ai falli d'una partita
perché nel gioco c'è gioia e passione.

E allora via, via, via!
Metti al bando ogni simmetria
ogni spuria reciprocità
dosa sempre Amore e Libertà...

19marzo19

"Non vi è Quiete"
Non vi è Quiete:
tutto è Movimento;
non vi è Pace,
ma Spada e Tradimento.
Scelta e Audacia.
Non vi è Salvezza nel Silenzio,
né Libertà nella sola Pietà;
come non c'é Amore
in chi non ha Nemici:
la Morte si combatte vivendo.

15marzo19

"Intorno a quel Fuoco"
E navighiamo tra cieli stellati
su osceni oceani di spazzatura,
arrivando poi alla sera stremati,
sporchi di vita con l'anima dura!

E come ciechi guidati da ciechi
non sentiamo ciò che il vento ci canta
e lasciamo che ogni fiore si sprechi
sotto la melma che tutto poi ammanta.

Eppur, ci basterebbe così poco:
tener accesa fede con speranza
e raccoglierci poi intorno a quel Fuoco
che dell'amore non ha mai abbastanza...

09marzo19

"Bellezza"
Quante scale ho salito
quante ancora ho disceso
mai domo, né pentito,
ma pur sempre sorpreso
nel scoprirne l'assenza...

Quante fiasche di pianto
e capelli strappati
per provarne l'incanto
dei persi innamorati,
e carpirne l'essenza...

E ho scoperto in un canto,
nella timida rosa,
nei singulti d'un pianto
su una guancia curiosa,
si, quella tua presenza...

Eri tu, Sconosciuta!
Eri tu, Giovinezza,
così dolce e perduta!
Eri tu, la Bellezza...
oh! smarrita innocenza!

Eri tu, Poesia!
Eri tu, Semplicità!
E la dolce Ave Maria
con la mia povertà,
Conoscenza e Impazienza...

Eri nella Preghiera
e nel nostro Cammino,
nell'Alba e nella Sera,
negli occhi d'un Bambino:
Bellezza ch'è Presenza!

05marzo19

"Nella mia sacca"
(canzone)

Nella mia sacca ci sarà
qualcosa di buono anche per te...

Dimmi cosa c'è, dimmi cosà c'è ?

Un seme di speranza uscirà,
lo pianterò nei tuoi Perché.

Dimmi cosa c'è, dimmi cosà c'è ?

Ci sarà un raggio di sole
che il ghiaccio del cuore scioglierà.

Dimmi cosa c'è, dimmi cosà c'è ?

E semi di dolci parole
e, un sogno nuovo, in te danzerà

Dimmi cosa c'è, dimmi cosà c'è ?

Nella mia sacca, in quantità,
ci son semi di Fede e Bontà...

Ecco cosa c'è, ecco cosa c'è

Son tuo Dio e tuo Papà
su, donami Amore e Fedeltà...

E il Paradiso in terra sboccerà.

02marzo19

"Risposte"
Restare, Partire.
Partire, Restare.
Silenzio o Parola,
Ascolto o Chiusura.
Conoscere il Tutto
o Dimenticare.
Soffrire o Gioire
Vivere od Odiare
Amare o Morire.
Quale la Risposta
tale è la Vita,
il Senso, il Mistero.
Attendere ancora
oppure Scegliere,
l'io col Divino:
ciò fa di me un Uomo...
il resto, non conta.

20febbraio19

"E così"
Le ali mi tirano su
mentre i piedi mi tengono giù.
E così, mi lacero l'anima.

20febbraio19

"Tammurriata nenna nenna"
(canzone folk)

E balla balla balla ohi nenna bella
a pier scauz e susa a unnella
è vota e ggira, nun te fermàre
freska è a rena e doce lu mare.
Ride a luna pe come tu vase
ma statt'attienta, i mane so rose.

Balla balla balla fin a dimmane
zomba zomba zomba e batte li mane

Balla balla balla sott'a luna
ma nun te fermà si vuò a furtuna.
Passarà a notte, turnerà matina
fusce femmena e tuorna nennina.
E ssògghj i capille o ventariell
ohi nenna nenna sì doce sì bella.

Balla balla balla fin a dumane
zomba zomba zomba e batte li mane

"Tammuriata bambina"

Danza danza danza piccola donna
a piedi nudi e solleva la gonna
gira su te stessa, non ti fermare
fresca la sabbia, dolce Il suo mare.
Riderà la luna dei tuoi baci
ma fuggi il fuoco delle mani audaci.

Danza danza danza sino a domani
salta salta salta, batti le mani
rit.(3v a sfumare)

Danza danza danza sotto la luna
no, non fermarti se vuoi fortuna.
Passerà la notte e sarà mattina
fuggirai donna, tornerai bambina.
Scioglierai i capelli alla dolce brezza
sorriderai al mare che ti accarezza.

Danza danza danza sino a domani
salta salta salta, batti le mani

"Non aver paura"
Non aver paura della Notte
vi è molta più luce nel buio
che nel sole di luglio, a mezzodì.
Non aver timore della Morte
è al di là di Essa che c'è vita,
Vita vera, che tutti noi attende.
Non diffidare più dell'Amore
Esso è Luce e Vita, è Dio.

14febbraio19

"Ho sognato"
Ed ho sognato che Noi eravamo Notte
e, gli Altri, i soliti Altri, fossero Giorno.
E Loro venivano incontro a Noi, Notte,
e si intrattenevano alle nostre luci
per scrivere poesie o nuove canzoni,
mentre Noi si fuggiva ciò che eravamo.
Strano sogno, strano come ciò che siamo:
soli, infelici e soli, pur ci fuggiamo.

11febbraio19

"I Sentimenti"
I sentimenti
sono parole scritte nell'anima
balbettii confusi di sogni e desideri.
Sono nuvole trafitte dal sole
perle di rugiada su petali di rosa.
Carezze in un pugno
e sorrisi che nascondono lacrime.
Prima che la polvere del tempo
doni il suo grigio colore
alla pietra che, pietosa, coprirà il mio cuore
sarà la mia poesia a dar loro la voce
di cui le parole non conoscono suono.

09febbraio19

"Come un bambino"
Voglio giocare con Dio come un bambino
a piedi nudi sulla sabbia a me vicino
che mi tiene forte forte sempre per mano
saltar le onde per naufragare più lontano.

E volteggiare e planare come un gabbiano
senza più paura di perdermi e cadere
senza l'oblio e il grigiore di chi crede invano
perché è un Dio che possiamo vedere

nelle lacrime di chi piange per amore
nella gioia che ci scompiglia dentro il cuore
quando nasce un fiore e profuma di bambino
quando il sole nasce o arriva al suo declino.

Perché lo so, il nostro è un Dio d'Amore
che scende in terra, ma si sporca anche le mani
lavora e suda con noi senza contar le ore
perché crede in noi e nel migliore di un domani.

Sì, il nostro Dio, è un Dio d'amore
che disegna cieli e mari come un pittore
che canta con gli usignoli come un poeta
e su ali di farfalla ci indica la meta.

9febbraio19

"Attenderti"
Attenderti supino io non vorrei
ma preferirei, prono, ingoiar terra
e sangue in guerra, morendo poi in battaglia.
Ma tu, canaglia, tu nata dal peccato,
da appena nato, che mi tenti ogni agguato.

E di me sorridi e ti sollazzi in vero,
col tuo umor nero, per ogni caduta.
Non sai, ch'ormai perduta hai la tua corona
e, se l'ora sona, è per il saluto:
non gemo a te aiuto, ma do il benvenuto!

03febbraio19

"Le mie ali"
(preghiera)

Signore, custodisci le mie ali nella notte
e, se le troverai sporche o prive di piume
Tu, saprai cosa fare, ne sono certo.
Ho fiducia in Te.
Qualcuno sorriderà stasera, ma non importa!
So di non essere un angelo...
Non lo sono mai stato! E, forse, mai lo diverrò.
Ma sento lo stesso che Tu me le donasti,
alla nascita e, soprattutto, che ce le ho ancora.
Sono nel canto, nelle mie poesie e preghiere...
Ti prego, guariscile!
Dona alle mie ali la forza di sognare.
Di sperare e volare ancora.
Senza paura delle cadute e delle ferite.
Se no, Signore, perché me le avresti donate?!
Nel silenzio della notte,
ad occhi chiusi, Ti cercherò.
Che esse riposino in Te.
Amen

31gen19

"Sogno d'infanzia"
Della mia infanzia ricordo
il dolce tempo passato a star da solo.
La piccola nave dei miei pensieri
prendere il volo
nello sconosciuto oceano delle parole.
Il fresco tepore del mio cuscino
a far da timone al mio sogno:
sarò poeta!

30gennaio19

"Sulle rocce"
È così: sì, tutto passa, tutto finisce,
come la luna, sai, ci incanta, e poi se ne va.
Si alza la marea e ci avvolge e porta via,
ma tu immagina e sogna, su cammina ancora,
nonostante tutti cambino o si fermino,
nonostante luna, vento od ogni marea.
Tu, resta ciò che sei, nella sabbia del tempo
o in piedi, sulle rocce delle tue idee.

28gennaio19

''Facciam tutti finta di non vedere''
Facciam tutti finta di non vedere,
facciam tutti finta di non capire
con gli occhi spenti di chi, in un bicchiere,
vorrebbe affogare e non reagire.

Tanto il mondo non cambia, né cambierá,
con una doccia ti senti pulito
e lo straccione che ti guarda al di lá
sente il tuo puzzo di uomo finito.

Sai, è così facile bestemmiare
contro il potere o l'assurda violenza
e non comprendi come, a derubare,
c'è anche quella tua smorta coscienza.

Facciam tutti finta di non vedere,
facciam tutti finta di non capire
con gli occhi spenti di chi, in un bicchiere,
vorrebbe affogare e non reagire.

Che sei mafioso tu, e in ogni momento,
quando non sai piú che cosa vuol dire
sporcarsi le mani in un sentimento
assieme a chi sa soltanto soffrire.

Quando tu lodi e sprechi il tuo incenso
col potente che ti spiana la via
o quando cerchi il comodo consenso
mascherandoti ancor di ipocrisia.

Facciam tutti finta di non vedere,
facciam tutti finta di non capire
con gli occhi spenti di chi, in un bicchiere,
vorrebbe affogare e non reagire.

19gennaio19

 

"Non ho ricordi"
Non ho ricordi di essere nato
tranne di un lungo, sordo dolore,
mentre venivo su risucchiato
e triturato senza pudore.

Mi dissero esser frutto d'amore,
ma mai nessuno mi ha strinto a se,
nessun sorriso o pallido fiore
e, ancora oggi, mi chiedo il perché.

E avrei voluto una carezza
sentire il profumo della pelle,
la stessa luce e dolce purezza
che qui hanno in cielo solo le stelle.

Cara mamma ci vuole coraggio
a chiudermi gli occhi senza addio;
sporco di sangue nero selvaggio
or la ninna la canta il buon Dio.

11gennaio19

"Bambino"
Sorrido al tuo sguardo innocente
con la tenerezza e il tormento di un ricordo.
Nel tuo sguardo, il mio,
e il sorriso smarrito di un tempo.
Nelle tue mani, le mie,
e i sogni perduti strada facendo.
Ogni giorno riprendo il cammino
per ritrovare quello stesso bambino.
Ogni notte asciugo le sue lacrime,
perduto in un sogno chiamato realtà.

09gennaio19

"Hudson"
Quando ero bambino,
di là, dall'altra parte dell'oceano,
sfidavo il sole
ad abbassare il suo sguardo.
Il sole d'America
mi è rimasto dentro da allora.
Era il '72, e l'Hudson rifletteva alla sera
l'embrione delle Twin Towers.
Mai più rivedrò quelle luci.

07gennaio2019

"Cicatrici"
Siamo tutti segnati
da cicatrici invisibili:
come tatuaggi discreti
ricordano un dolore.
E le lacrime, sorelle della sera,
donano sollievo
al tormento che ci brucia
sin dentro l'anima.

05gennaio19

"Il vostro canto"
Vento e Mare, Mare e Vento
il vostro canto io sento
e, mi incanto, ad osservare,
l'abbracciare e scivolare
delle onde di schiuma e sale.

Vento e Mare, Mare e Vento
ascolto il vostro tormento
infranto in gocce di pianto:
per voi questo mio canto
d'argento e oscuro lamento.

Vento e Mare, Mare e Vento,
di scogli, tonfi e fermento;
nel manto di verdi flutti
gli amori folli coi lutti,
desideri mai sconfitti.

28dicembre18

"Spleen"
Come pali nella rena
ci cantiamo quella pena
che non vuole andare via.
Maledetta malattia.

Scorre il vento, passa il mare
senza mai lasciarsi andare;
siam gabbiani senza volo.
Spente ali, sai d'esser solo.

E ci brucia e taglia il sole
sono schiuma le parole
e ogni pallida carezza.
Solo il buio è certezza.

Bimbi corron sulla sabbia
mentre in noi cresce la rabbia
che ci esplode in frustrazione.
Fiumi secchi di passione.

Fan paura i desideri
ed il prezzo d'esser seri.
Bestemmiando primavera
ci accorgiamo ch'è già sera.

20dicembre2018

"Io ti cerco"
Quante paia di scarpe dovrò consumare
per tornare da te, per tornare a sperare?
Lunga è la strada e pur ripido il cammino
per giungere sino a te e restarti vicino.

Quante lacrime, sì, quante lacrime amare
dovrò versare, per tutto dimenticare?
Colmo è il fiume, d'ogni mio dolore:
io ti cerco, di te ha sete il mio cuore.

Quante corde di violino dovrò vibrare
e suonare, senza dovermi mai stancare?
Triste è il mio canto, triste e sí solo:
dolce Il riposo, tra le tue braccia, in volo.

19dicembre2018

"Partenza"
Ho messo nella mia valigia
un po' di ricordi, oggetti alla rinfusa,
e un paio di sorrisi e qualche carezza.
Nulla da mangiare, farò spuntino con il sole.
E se sarò stanco, mi siederò sopra ad aspettare,
finché si riapra ed esca la Speranza.

16dicembre18

"Oltre le nuvole"
(canzone)

Oltre le nuvole
il sole ci sarà,
oltre le nuvole
tutto sorriderà.


Cambia il vento,
tutto cambia,
anche il tempo
sì, cambierà.

Nuove danze
le nuvole,
nuovi film
si girerà.

Oltre le nuvole
il sole ci sarà,
oltre le nuvole
tutto sorriderà.


Le stagioni,
le opinioni,
pioggia e sole
di parole.

Tutto passa,
tutto cambia
e di luce
si tingerà.

Oltre le nuvole
il sole ci sarà,
oltre le nuvole
tutto sorriderà.


05dicembre18

"Celeste malattia"
Appollaiato sta il mio dolore
tra cielo e terra ad aspettare
che metta a nudo il mio cuore
così, libero, poterlo straziare.

Sognante, però sta il sentimento
illuso di poter ricominciare,
e mai si posa in pace un momento
che, coi suoi sospiri, vuol sperare.

Celeste malattia è l'amore
e mai nessun risparmia nella vita
felice di questo dolce dolore
ed ogni sua pena infinita.

1dicembre18

"Se solo potessi sentire"
Se solo potessi sentire
il cuor mio che musica fa,
allora potresti capire
quanta pena l'amore mi dà.

A che serve questa libertà
se, sola, poi debbo soffrire;
al cielo ridò le ali, e chissà,
non sia poi dolce il morire.

Amore mio dolce e caro,
mio tenero e cieco amore,
dolce miele così amaro
per te prego, sempre il Signore.

Perché mai sei così crudele:
un sol bacio ti costa tanto!
Quelle labbra di rosa e fiele
son mia gioia e mio incanto.

Sì, lo so, altre mani tu stringi
mentre di pena e tenerezza
nell'anima mia tu intingi
quel sogno che fu giovinezza.

23novembre2018

"Alla stazione dei ricordi"
Alla stazione dei ricordi mi son fermato:
il treno dell'amore, mi han detto, già passato.
E nel guardar, dei binari, la fila infinita,
mi sono sorpreso a capire, cos'è la vita.
Sul plumbeo metallo, il sole, m'ha abbacinato
ed in questo stanco tramonto, di te, ho sognato.

Son tornato fanciullo e quel sorriso ho rubato,
sembrava perduto, ma ora, in te, l'ho ritrovato;
come, la carezza smarrita di quella sera,
or le guance m'asciuga nella tarda preghiera.
"Non tutto è perduto" - mi dico - "abbiam la Fede!"
E questo esangue mio cuore, or folle, ci crede.

15.11.2018

'' E l' Amore trionferà !''
La bottiglia appena aperta
non é quella la tua porta
che lontana ti porterà.

Con i piedi ben piantati
mani ai fianchi ben arcuati
su, in marcia, noi si lotterà!

Una battaglia perduta
è soltanto una caduta,
ma vedrai, ci si rialzerà!

Se nessuno può capire
io saprò pur sentire
nel tumulto che il cuore fa!

Non importa della gente
essa si sente innocente,
ma chissà se un'anima c'ha!

Lotteremo ancora assieme
perché a noi il Mal ci teme
e con Fede si vincerà!

Una brezza di Speranza
ed un fiume di Costanza
e l' Amore trionferà!

04novembre2018

"E di quel fiore"
Avevi il sole dentro di te,
ma nascondevi le nuvole:
quanta pioggia hai versato su me
che restan polvere e briciole.

Son lampi d'argento sul fiume
il tempo che folle, scorre e va:
quella casa non ha più lume,
ma sabbia e vento che danzerà.

E di quel fiore che sognammo
nessuno saprà la verità:
con l'amore, forse giocammo,
per noi la morte sorriderà.

28ottobre2018

"Paura d'amore"
Taci Poeta,
non hai più parole da spendere
per comprar scampoli di verità.
Taci Poeta,
a lungo io ti attesi al tramonto
per svelarti tutto il mio amore.
Taci Poeta,
ogni luce ed ogni ombra, ti spaura
ché, in quel tramonto, mi smarrirai.

29ottobre2018

"Signore, ascolta"

(canzone)

Signore, ascolta la mia preghiera
ho tanta paura anch'io, stasera.
Anche le stelle, lontane son per me
nel buio, da solo, non cerco che Te;
nel pianto Perdono, un Senso ed un Perchè.

Signore, asciuga le mie parole
son lacrime che sgorgano da sole
riempiono silenzi e grigio stupore...
che lavino questo mio dolore:
Signore, tu vero e smarrito Amore.

Signore, osserva queste mie mani
sono chiodi i miei figli ormai lontani
ed un amore tradito e abusato;
osserva, anche il mio cuor è squarciato
e questo corpo mio, profanato.

Signore, tu che doni, e in abbondanza,
fa' che stasera rinasca Speranza
in questa stanza ch'è l'anima mia.
Fa' che guarisca da questa follia:
che io doni perdono e, così sia!

29ottobre2018

''Come quella foglia''
E come quella foglia
riposarmi io vorrei,
quando stanca la sera
sogna, ch'è primavera.

28ottobre2018

"Gomitolo"
Come un gomitolo mi hai stretto a te
- soffice, caldo filo di lana -,
mi avvolgi di lacrime e ricordi.
La gatta ribelle della vita
ci vuol sempre giocare con esso,
ma ogni capo, nelle nostre mani,
tiene accanto quei cuori smarriti.
È pien di strappi e rapidi nodi :
passato e presente, stretti sono,
per riavvolgere il nostro futuro.

25ottobre2018

"E brillava una stella"
Nella mente e nel cuore
- pregando sempre per te -
ho scoperto l'amore,
quello vero, dentro me.

Ed ho chiesto, al Signore,
dona Pace e Gioia a lei;
dono a Te questo cuore
fa' di me ciò che vuoi.

E brillava una stella
- nostra Madre Maria -
la più dolce e più bella,
cuore di poesia.

Non sarai più da sola
ogni goccia asciugherò,
nel buio, la Parola,
io, per te, annunzierò.

21.10.18

"La nostra favola"
Ed ho raccolto, ad una ad una,
le mie parole smarrite.
Ho ritrovato te, e me, assieme.
È nel bosco di quei ricordi,
che vive, la nostra favola.

13ottobre2018

"Immensa e piccola"
Non vorrei tu fossi diversa,
ma che fossi sempre te stessa.
Come una stella par piccola
solo perché così lontana,
così calda, immensa, sei per me.
Anche se fossi una lucciola
mi scalderei, pur sempre, di te.
E così piccola ti terrei
nel taschino del mio cuore.

12ottobre2018

"Una di quelle sere"
Stasera, sai, è una di quelle strane sere,
in cui vorresti bere il cielo per intero,
e non vedi che stelle, semplici stelle nere.
E, ti vedi riflesso, in un bicchiere leggero,
e, ti senti sommerso, in un fiume, fiume nero.

È una di quelle sere in cui, le parole,
fanno a gara per soffocarti dentro l'anima,
di gracili addii e, di lacrime che, da sole,
ti annegano ogni memoria, che soffice e intima
si dice speranza, che si uccide per ultima.

Sera in cui, arrivi a far conti, anche col buon Dio
e nulla ti appare vero, nulla così giusto,
che voler partire senza ricordi o un addio;
veder sé stessi, piangere e ridere di gusto,
in un film che scorre addosso, presto, troppo presto.

06ottobre2018

"Vorrei sapere"
(canzone/pop)

Vorrei sapere se c'è
una bilancia per te
e una bilancia per me
che ci pesi l'anima...
Se pesa come piuma
oppure come schiuma
come schiuma leggera
che raccogli alla sera
dolce come preghiera.

A te, che spesso pesi
ogni tua carezza
e lasci anche sospesi
baci di tenerezza.

Se c'é anche un mercato
per l'amore che svendi
e io pago salato...
perché, non mi comprendi.

Vorrei sapere il perché
non comprendo più te e me
e se questo amore c'é.
Se poi, è mai esistito
se è tutto finito
come un sogno abortito,
come ali di farfalla,
come nube che balla
o una vela che ha falla...

A te, che più non credi
in sogni od utopie
né in ciò che pur vedi
e che chiami bugie.

Di', quanto pesa un sogno
e ogni puro pensiero,
o quel dolce bisogno
che ti rende più vero?

03ottobre2018

"Che vita speciale!"
(canzone)

Che vita, che vita speciale:
svegliarsi alle tre del mattino
'sta faccia da tonto becchino
con l'erba del mio vicino....
oh mamma, che vita speciale!

Sognare l'America,
una teleferica,
viaggiar tra spazio e tempo
come il vento, in un lampo,
ma l'America, è qua....

Che vita, che vita speciale:
dormire nel treno due ore
tra morti viventi e un amore
che fa male, fa male al cuore....
oh mamma, che vita speciale!

Sognare l'America,
una teleferica,
viaggiar tra spazio e tempo
come il vento, in un lampo,
ma l'America, è qua....

Che vita, che vita speciale:
montare per ore bulloni
in mezzo a trecento papponi
otto ore da zombie e coglioni....
oh mamma, che vita speciale!

Sognare l'America,
una teleferica,
viaggiar tra spazio e tempo
come il vento, in un lampo,
ma l'America, è qua....

Che vita, che vita speciale:
i bambini tra asilo e nonna
la moglie che stringe la gonna
il capo un po' duce e un po' donna....
oh mamma, che vita speciale!

Sognare l'America,
una teleferica,
viaggiar tra spazio e tempo
come il vento, in un lampo,
ma l'America, è qua....

Che vita, che vita speciale:
ora la Jeep è nostra, si sa
e la Cinquecento ancora va
e l'America è tutta qua....
oh mamma, che vita speciale!

Sognare l'America,
una teleferica,
viaggiar tra spazio e tempo
come il vento, in un lampo,
ma l'America, è qua....

Che vita, che vita speciale:
è pronto il funerale di già
per le ferie, chissà, si vedrà
tra un anno fuggo via di qua....
oh mamma, che vita speciale!

Sognare l'America,
una teleferica,
viaggiar tra spazio e tempo
come il vento, in un lampo,
ma l'America, è qua....

01ottobre2018

"Emozioni autunnali"
(canzone/tango)

I colori dell'autunno, porterò dentro di me
l'arancio del castagno, e del sogno che ho dentro di te.

Il giallo delle foglie, farà tappeto attorno a noi
col rosso dei funghi, il bosco, sarà quello che vuoi.

Lena, mia cara Lena, come un'altalena
il mio cuore salta di qua e di là.
Lena, mia cara Lena, no non darti pena
se l'autunno, presto, anche noi coprirà.

I colori dell'autunno, porterò dentro di te
rosa , viola e bianco, fior di loto sarai tu per me.

E nel rosso melograno, la tua bocca intingerò
mentre un ritmo sincopato, sulle zucche batterò.

Licia, mia dolce Licia, non è cupidigia
questa passione che ci divorerà.
Licia, mia dolce Licia, forza, l'uva pigia
così, un nettare rosso si berrà.

I colori dell'autunno, ci faranno sognare
nel verde che piange e si spegne accanto a un focolare.

Il grigio della nebbia, si scioglierà in abbraccio
l'amor nostro, pura neve, non diverrà mai ghiaccio.

Cinzia, mia folle Cinzia, su, forza, silenzia
quell'orgoglio nero e grigio rancore.
Cinzia, mia folle Cinzia, ti prego licenzia
chi, tu illudi, di un amor senza cuore.

30settembre2018

"Una notte andata"

(canzone)

Che notte strana questa notte
le stelle stanno capovolte
negli occhi tuoi c'é la luna
come te, no... non c'é nessuna.

A fari spenti corro via
folle canto una poesia
rincorro note nella notte
e con le pause faccio a botte!

Vorrei provare ancora ad abbracciarti
stringerti forte fino a soffocarti
ma tu sorriderai fredda e spietata
mentre io singhiozzo alla storia andata

Che gran casino nella testa
son tutti ubriachi per la festa
mentre io resto a disegnarti
in un altro sogno a occhi aperti.

Mi macchio triste di rugiada
confondo stanco anche la strada
vorrei fuggir via lontano
ma non trovo più la tua mano....

Vorrei provare ancora ad abbracciarti
stringerti forte fino a soffocarti
ma tu sorriderai fredda e spietata
mentre io singhiozzo alla storia andata

Ripenso alle parole dette
quelle bruciate e maledette
follia di un tradito addio
mentre affogo ego e super-io.

Tornare indietro, sai non si può
uscirne fuori nemmeno so
e brindo alla nostra follia
affogo il pianto in poesia.

Vorrei provare ancora ad abbracciarti
stringerti forte fino a soffocarti
ma tu sorriderai fredda e spietata
mentre io singhiozzo alla storia andata

29settembre2018

"Amore ritrovato"
Era un fiore profumato
il nostro amore,
il nostro amor ritrovato.
Bello, di tenui colori
il nostro amore,
di bei colori striato.
Or non temere, amor mio,
se il tempo l'ha seccato:
or è un frutto squisito
il nostro amore;
quei color non ha smarrito
e quel sapore,
no, non ha dimenticato.
È nei suoi timidi semi
tutto il nostro amor
che, d'aver perduto, temi.
Sì, quel nostro amor
smarrito, ma ritrovato.

26settembre2018

"Viva la Notte"
Viva la Notte, la Notte che è gentile,
la Notte fresca e molle di metà aprile.
Viva la Notte che abbiamo tutti nel cuore,
la Notte intera, passata a fare all'amore.

Viva la Notte , poche stelle e tanta luna,
la Notte di sangue freddo e poca fortuna.
Viva la Notte, che sogna come bambina,
la Notte pazza, la Notte ladra e assassina.

Viva la Notte, che caccia a calci ogni sera,
la Notte di canti stonati e di preghiera.
Viva la Notte, mare di mille colori,
la Notte che graffia e urla senza far rumori.

Viva la Notte, calda di infinite storie,
la Notte ossuta e grigia senza più memorie.
Viva la Notte, disperata e di consiglio,
la Notte di dieci lune ed in dono un figlio.

Viva la Notte, la Notte senza ragioni,
la Notte stanca delle passate stagioni.
La Notte più nera, del più nero peccato,
la Notte santa che il Santo ha per noi svelato.

Viva la Notte, la Notte più silenziosa,
la Notte ubriaca e nei suoi sogni fiduciosa.
Viva la Notte, che si fa fredda e più scura,
la Notte che guarda al buio senza paura.

Viva la Notte, amante mia e sconosciuta,
la Notte mistero di una vita vissuta.
Viva la Notte che si fa dolce promessa
negli occhi dell'Alba, poesia riflessa.

21settembre2018

''L'Alfabeto dell'Amore''
E con l'alfabeto dell'Amore
io vorrei sempre sillabare;
con le mie lettere, per ore,
io vorrei starmene a giocare.
Ebbene, figliolo mio caro
vogliamo, giustappunto iniziare?!
Perchè, nel silenzio, così raro...
sai, come sarà bello imparare!
Ora, ripeti con me e, sta' attento
che, se bene tu farai attenzione,
nello spazio d'un breve momento
capirai bene questa lezione.
E con l'Alfabeto dell'Amore
gioirà ogni bimbo col cuore.

A di Amicizia, sempre sincera
B di Bontà, come un gran signore
C di Carità, mattino e sera
D di Domani, giorno migliore
E di Emozione, timida rosa
EFFE di sincera Fratellanza
G di Gioia posta in ogni cosa
ACCA che pare una buffa stanza
sempre accogliente, ma anche curiosa
I di Italia, nostra amata Patria
ricca di Eroi e d'Arte assai preziosa
ELLE di Libertà, somma gloria.
Or siamo a metà dell'Alfabeto...
ma tutto svelo del gran segreto!

EMME di Mamma sempre piu' bella
ENNE di Noia da cancellare
O di Opinione fulgida stella
P di Passione da respirare
Q di Qualità che hai dentro di te
ERRE di Resilienza infinita
ESSE di Saggezza in ogni perchè
T, come ''TI AMO'' tutta la vita
U di Unione che forza ci dona
V di Vittoria di Fede e Onore...
manca la ZETA che striscia e suona
...su, silenzio! Non fare rumore...
vien da lontano, dai! ha tanto cuore:
or, è colmo, l'ABC d'Amore!

13settembre2018

"Il tuo volto"
Su ogni vetro è riflesso il tuo volto,
su ogni muro è trascritto il tuo nome,
anche il vento, tra il grano or ora raccolto,
chiede di te e mi sferza di un quando e un come.

E non trovo risposte, oppure ragioni
per capire quello che appare accaduto :
la tempesta di fuoco delle passioni,
di un amore folle ed oramai perduto.

So soltanto che, quando arriva la notte
il pensiero mi afferra e ferisce a un tempo,
e mi atterra ogni volta in infide lotte
dove sogno e realtà, nulla ha più scampo.

E mi afferro alla vela di quella fede
che illumina ancora il tortuoso cammino;
la speranza mi scuote e fa che non cede
questo cuore che si è fatto bambino.

10settembre2018

"Sorella Solitudine"
Vieni avanti, su, dolce sorella!
Amante mia dal nome triste,
vieni avanti che, sei sempre bella,
e non serve cambi la tua veste.

Tanto, il viso tuo già conosco
e se cambi nome è lo stesso;
che stia dentro casa, oppure esco,
quel nome, mi truccherà di gesso.

E proverò con una canzone
ad amarti folle, qui, anche adesso,
Solitudine, unica passione :
ebbrezza, vertigine ed abisso.

Ti accoglierò e più ti lascerò,
dolce, i miei capelli accarezzerai
di ricordi che mai cancellerò,
d'affetti lontani mi abbraccerai.

Parole amiche mi sussurrerai
più Solitudine ti chiamerò,
e, di nostalgia mi bagnerai
nella tristezza che, in te, io amerò.

08settembre2018

Il sole sta ai tuoi occhi
come l'alba alle tue labbra.
Il cielo è nei tuoi abbracci
il mare, nel mio cuore.

"Partirò"
(canzone)

Quante volte ho detto che parto
per un viaggio senza ritorno
chiedo al vento, ch'è un buon sarto,
un vestito per solo giorno.

• rit. 2v.
Partirò, sì partirò
me ne andrò, dove non so!

Quante volte ho pianto e urlato
per il male che soggiogava :
non c'é giusto o uomo fidato
né donna che io amo o m'amava.

• rit. 2v.
Partirò, sì partirò
me ne andrò, dove non so!

Quante volte buon Dio dovrò
per il mio dolore urlare :
non ho pace e la gioia non so
so soltanto io mendicare.

• rit. 2v.
Partirò, sì partirò
me ne andrò, dove non so!

Tempo ancora dovrai aspettare
figlio mio ch'io amo tanto.
Se il cuor tuo saprà amare
scoprirai la Gioia e l'Incanto.

• rit. 2v.
Partirò, sì partirò
per quel mondo che dentro ho !

25agosto2018

"Romeo e Giulietta"
Tu mi parlerai senza dire parole
mi illuminerai senza accendere luci
mi scalderai degli sguardi tuoi audaci
che, tutto in te, è ben più caldo del sole.

Dimmi, per te, cosa sono le nuvole
dimmi, cos'è, questo profumo di rose
e, se finirà , come tutte le cose,
questo nostro amor di soffici briciole.

Scintillano le spade e scorre veleno
notte e alba per sempre si rincorreranno
forse odio e morte per sempre prevarranno
mentre il cielo finge d'essere sereno

E non sarà una statua d'oro puro
a dar pace alle nostre povere anime,
ma la fine delle vostre lotte infime
e la libertà del ben nostro sicuro.

31agosto2018

"Sei stata solo un'illusione"
Sei stata solo un'illusione:
Guerra e Pace,
Guerra e Pace!
Sei stata la tempesta
e da te, chissà come,
ne sono uscito :
non sarà più lo stesso,
non sarò più lo stesso.
La tempesta perfetta,
la tempesta perfetta!
In questo mondo
siamo tutti matti: io e te.
Non saresti venuta da me
se non lo fossi stata.
Alice, mia dolce Alice!
Mi avevi chiesto d'amarti,
mi avevi detto d'amarmi,
ma l'amore, già sapevo, non esiste.
Anche il tuo era un'illusione.
Ogni cosa è illuminata,
ma tu, tu eri la Notte!
Ho provato di tutto,
ho provato anche te.
Ho attraversato il tuo mare,
ma quanto immenso e bello
sarebbe stato quello
in cui non provammo a immergerci.
Mi dicesti: ti darò un figlio!
Ma quel frutto acerbo
non cadrà mai tra le nostre mani.
Che giorni belli ho vissuto con te,
che stupende paure:
ma quella bellezza che ci struggeva
non la scopriremo più.
Tutto sarà ormai, come le parole.
Le mie parole non dette
saranno le poesie più dolci
che avevo già scritto,
dentro di me.

28agosto2018

"Mi mancherai"
Mi mancherai,
come mancano le nuvole al sole,
come l'acqua, al letto d'un fiume,
come la neve alle montagne,
e il mare alla battigia.
Mi mancherai,
come la luna alla notte,
come le stelle al cielo,
come il vento alle foglie,
e i petali alle rose.
Mi mancherai,
come i battiti al cuore,
come i sorrisi sul volto,
come le pupille agli sguardi,
e le parole a una poesia.
Mi mancherai...

31agosto2018

"Ci sarai"
So, che ovunque io andrò
Tu, sarai lì, con me.
Ci sarai, ci sarai...
ma so, che al tramonto,
( e io amo i tramonti)
mi smarrirò, in Te,
e non capirò se
e dove mai sarai....
ma ci sarai, con me.
Odio il gelo, e il buio,
ma qui, la tua mano,
io la sentirò:
sì, sarà la luna!
Ci sarai, ci sarai...
Tu sarai nel vento,
nel mare di schiuma,
sarai quella vela
stanca della sera.
Ci sarai, ci sarai...
Come eri in quel bacio
e in quelle carezze,
come eri nel pianto
e nelle dolcezze
del sole al mattino.
Ci sarai, ci sarai...
Non mi abbandonerai
se urlo nella notte
quello sconosciuto
Nome, che mi dirai:
ci sarai, ci sarai!
So, che ovunque io andrò
Tu, sarai lì, con me.

31agosto2018

"Sulla strada del ritorno"
(canzone)

Sulla strada del ritorno
trovai un sasso ad aspettare,
diedi calci tutto il giorno,
ma di là non volle andare!
"Non son io per l'inciampo
ma per farti un po' saltare !
- disse il grigio in fondo al campo -
perché mai mi vuoi odiare?"

"Ogni ostacolo è fatto
sol per esser superato :
con ingegno e tanto tatto
anche un monte avrai scalato.
La pazienza vince tutto
alla pari contro il fato,
anche quello farabutto...
con la fede, avrai fregato!"

Quest'è solo una canzone
per i grilli e le cicale,
forse solo riflessione
per coglier bene dal male.
A nulla serve agitarsi :
resta Luce, resta Sale,
l'importante è amarsi...
tu sei un essere speciale!

24agosto2018

"Apro gli occhi"
Apro gli occhi al mattino
e, di tutto, mi innamoro:
quanto immensa è la tua Poesia!
Non riuscirò mai a scrivere cosi
bisognerebbe avere un fiume dentro...
e il mio, ormai, è solo un torrente
che, folle di ghiaccio e sole,
tumultuosamente scorre al mare.

28luglio2018

"Donna, musica e poesia"
(canzone)

Ehi guardala, guardala che arriva
come l'acqua che, tutto porta via.
Tra gli scogli, la mia e la tua riva:
Era tua, sì, ma ora non è più mia!

Guardala, osservala, come si insinua
e persino il vento, lei sola, schiva!
Non ti fidare, che non è ingenua
e se t'appare spenta, no! É viva!

Donna di malaffare
che non vuol mai mollare;
gioca sempre col cuore
confonde sesso e amore.

Donna che sa abbagliare
che sa ben incastrare;
donna di disonore
donna senza pudore!

Perfida come il mare, come il vento.
ti attira come onda, ti porta via
e cambia come il tempo, in un momento:
pare musica, ma è poesia.

Non ascoltarla, è una sirena!
Non guardarla negli occhi, ti ammalierà.
Ti ucciderà con la sua lunga pena
e del suo pianto, non aver pietà!

Donna di malaffare
che non vuol mai mollare;
gioca sempre col cuore
confonde sesso e amore.

Donna che sa abbagliare
che sa ben incastrare;
donna di disonore
donna senza pudore!

26luglio2018

"L'Uomo Nuovo"
(canzone)

Sono l'Uomo Nuovo del Potere
dammi gli occhi e ti farò vedere
come ogni cosa farò cambiare:
fa' silenzio, stammi ad ascoltare!


Abbasso la Proprietà privata
su, noi condividiamo ogni bene;
viva la democrazia armata
senza più fede e nè più catene.

Russia e Cina stanno ad aspettare,
un colpo alla nuca al traditore;
Libertà che non vuol arrivare
Comunismo: viltà, disonore!

Sono l'Uomo Nuovo del Potere
dammi gli occhi e ti farò vedere
come ogni cosa farò cambiare:
fa' silenzio, stammi ad ascoltare!


La Patria viene prima di tutto
sì, l'Uomo Nuovo noi creeremo;
ebreo e zingaro il farabutto:
il dio ariano noi adoreremo!

Con noi sarà Pace in ogni dove
cosa importa la cenere e il fumo
pensate a scaldar le vostre alcove
e se c'è puzzo, usate il profumo!

Sono l'Uomo Nuovo del Potere
dammi gli occhi e ti farò vedere
come ogni cosa farò cambiare:
fa' silenzio, stammi ad ascoltare!


Sono venuto nella povertà,
sono venuto per liberarvi
ed in cambio di Amore e di Pietà
sto qui ancora in croce ad implorarvi!

Su te Pietro fonderò la Chiesa
in cui ognuno sarà fratello;
ma ora ne avete fatto un'impresa:
non è più un tempio, ma un bordello!

Sono l'Uomo Nuovo del Potere
dammi gli occhi e ti farò vedere
come ogni cosa farò cambiare:
fa' silenzio, stammi ad ascoltare!


Oh Dio di Amore e vera Pace
quel Sangue non è caduto invano
se ogni uomo, un giorno, sarà capace
di offrire al fratello la sua mano.

Perché Servire, è il Potere
che rendo l'Uomo libero e uguale
d'un Regno che mai potrà cadere
dove l'Amore è ciò che vale!

24luglio2018

"Passioni estive"
Guarda su, è tornato il sóle:
oh, melodia di lacrime,
pie gocce, diluite in parole.
Sì, tenui colori alle anime
che, amando, si sentono sòle;
sopravvissute, eppure ultime
fiamme, d'estivo temporale.

24luglio2018
 

"Donna"
E dalle tue metà, io nacqui:
eterno Amore tu, Genio e Follia!
Morii e risorsi, quando in te giacqui:
oh celeste Musica e Poesia!
Il corpo tuo, volle esser Femmina
ed esausto, in te, appago ogni bisogno.
Natura, ha tue sembianze, e gemmina:
Donna, il nome, e l'anima tua, fu il Sogno!

21luglio2018

"In volo"
Sollevata dal suolo
l'anima mia vola.
Sole e nebbia; uno stuolo
di rondini, s'invola...

20luglio2018

 

 "Cuore ignorante"
E del mio cuore ignorante, vorrei farne un sasso,
e lanciarlo il più distante, laggiù, fin dove posso.
Questo cuore così scosso e, sì poco intelligente,
che oramai, io più non posso, definire importante.
Di domande, quante, oh quante! Tutte, senza risposte!
Che, la sua mente intrigante, sai, arcane le ha rimaste.
Mille idee, folli o caste, cratere d'un cervello
sì pingue, ma sul più bello, di San Vito fa un ballo!
Triste preda di uno sballo, d'ossuta e grigia mente,
questo cuore deficiente, tradito da una amante
che, ormai, esulta trionfante, nè giammai, in sé si pente!

16luglio2018
 

"Tu non sai"
(canzone)

Tu non sai, sì, quanto amore io ho dentro me
e quanti sono, poi, i miei perchè
ora che, non sei più con me.

Tu non sai, quanta nebbia c'è attorno a me
tutto è grigio, e divora in se,
il sogno mio che era in te.

E vola via, poesia, vola da lei
chiedi perdono, se sono, ciò che non vorrei!

Tu non sai, che follia alberga dentro me,
quanti giorni ho pianto io per te
ora che, non sei più con me.

Tu non sai, ch'è uno scoglio il cuore mio
nè capirai, se prego Iddio
che, il Sogno, non abbia Addio!

E vola via, poesia, vola da lei
chiedi perdono, se sono, ciò che non vorrei!

15.07.2018
 

"Finché"
Finché le tue dita, fiori di campo,
tremeranno tenui tra le mie corde,
questo folle cuore non avrà mai scampo
e, si perderà, tra le parole sorde
dei nostri baci, strappati e morsi al tempo.

E finché gli occhi tuoi, gemme di lago,
scalderanno quest' anima mia sola,
il pensier mio non sarà mai più vago
e, tra le labbra, affiorerà la parola
più dolce della vita e, sua stessa imago.

13luglio2018

"Se tu fossi"
Se tu fossi Notte, negli occhi tuoi mi rifletterei,
le mie mani, come ali al cielo, libero agiterei.
Se tu fossi Mare, in te, senza timori, naufragherei
e piedi e braccia, nella tua oscurità, io immergerei.
Se tu fossi Angelo, anche la mia anima, ti donerei
e questo mondo, alle sue brame, sicuro lascerei.
Se tu fossi Morte, alla tua falce, pur certo mi offrirei
perché già lo so, che felice, solo con te io sarei.

09.07.2018

"Metti la testa sotto la sabbia"
Metti la testa sotto la sabbia,
sotto la sabbia del disonore,
finché non abbia, finché non abbia
spento il tuo fuoco il mio cuore.

L'amore cieco, l'amore sordo
tu volesti un dì a me donare
con l'amor proprio salisti a bordo
e me lasciasti qui a sanguinare.

Metti la testa sotto la sabbia,
sotto la sabbia del disonore,
finché non abbia, finché non abbia
spento il tuo fuoco il mio cuore.

Tu fosti assenzio, tu fosti miele
bevvi in un sorso la medicina
che preparasti col tuo fiele,
donna crudele e pur assassina!

Metti la testa sotto la sabbia,
sotto la sabbia del disonore,
finché non abbia, finché non abbia
spento il tuo fuoco il mio cuore.

Oh, quanto con me tu fosti avara,
mi giocasti come gatta e topo:
era una trappola, era una bara
mai capirò qual fu il tuo scopo.

Metti la testa sotto la sabbia,
sotto la sabbia del disonore,
finché non abbia, finché non abbia
spento il tuo fuoco il mio cuore.

Or sei felice, di', sei felice
del mio amor ch'è ormai follia?
Chissà come gusti me infelice,
quanto ridi d'ogni poesia!

Metti la testa sotto la sabbia,
sotto la sabbia del disonore,
finché non abbia, finché non abbia
spento il tuo fuoco il mio cuore.

03.luglio2018

"Lucia, dolce Lucia"
(canzone)

La testa tra le nuvole
gli occhi tuoi come il cielo
e leggo sul tuo viso
ogni piccolo pensiero.

E sei vera ed irreale,
ci scrivi poesie in volo
col dolce tuo sorriso
e ogni sogno par più vero.

Lucia, dolce Lucia
se canti io trovo pace
e provo passi di danza
sulla timida rugiada.

Torino è poesia,
è un po' grigia, ma audace;
io chiuso in questa stanza
prego il sole che t'invada.

24.06.18

"Un ombrello fatto di stelle"
(canzone)

Un ombrello fatto di stelle,
fatto di stelle, fatto di te...
tu mia bella tra le belle,
bella davvero e chiedi il perchè!

Un ombrello fatto di stelle,
fatto di stelle, fatto di te...
tu mia bella tra le belle,
bella davvero e chiedi il perchè!

Vorrei parlarti un momento
per fermare il tempo che va;
sai, come un soffio di vento
carpire l'anima cos'ha.

Gli occhi tuoi negli occhi miei,
le mani che vanno qua e là!
Tu ingenua: ma ci fai o ci sei...
l'amore non è libertà!

Un ombrello fatto di stelle,
fatto di stelle, fatto di te...
tu mia bella tra le belle,
bella davvero e chiedi il perchè!

Un ombrello fatto di stelle,
fatto di stelle, fatto di te...
tu mia bella tra le belle,
bella davvero e chiedi il perchè!

Onda su onda i baci tuoi
risacca che in te danzerà;
dimmi che m'ami, e lo vuoi
quel frutto che presto verrà.

Salite dopo discese
l'amor nostro sempre sarà;
un mare di mille imprese
unica vela solcherà.

Un ombrello fatto di stelle,
fatto di stelle, fatto di te...
tu mia bella tra le belle,
bella davvero e chiedi il perchè!

Un ombrello fatto di stelle,
fatto di stelle, fatto di te...
tu mia bella tra le belle,
bella davvero e chiedi il perchè!

27giugno2018
 

"Fëmmənə"

Ahä, má è nu səppliziə...
cé cråoscə e cé dəliziə,
cé femmənə, cé sfiziə!

Eh sapissə memm'ë mè
é megghjə ca né r sè
ë u saccj' ajə u pərcè!

Femmən' a disonestə
mə sí fattə la fĕstə
e mó, dimmə, cé tə restə?!

Pə nu pittə aggəstatə
la capə mə sí uastatə
... ca aerə già frəcatə!

Nu meschələ, cé cråøscə!
Facimmə ërtə la våøscə
ë nen valimmə nuddə åøscə.

Megghjə nè məgghjærə onestə
ca jaunə ca tə fascə la fëstə:
né päupə a la fənestə!

Ci assaprə u dolcə ë nu üé
pirdə tuttə... e pó, pərcé?
Pə d'äunə ca cré nen şé!

Fratə mé sind' a mæchə
chërə t'addrizzə ë pó tə chjækə...
é ne zocchələ... e ci la frækə!

25giugno18
 

- traduzione dal molfettese

"Femmina"
Ah! ma è un supplizio...
che croce e che delizia
che femmina, che sfizio!

Sapessi madre mia,
ma è meglio tacere
e ne so il motivo!

Femmina disonesta
mi hai fatto la festa
e ora, che ti resta?!

Per un seno rifatto
mi hai leso la testa ...
che era già rovinata!

Noi uomini, che croce!
Alziamo la voce
e non valiamo nulla oggi.

Meglio una moglie onesta
che una sconosciuta che ti fa la festa:
solo una bella pupa in mostra.

Se gusti il dolce è un guaio
perdi tutto, e poi per cosa?!
Per una donna senza futuro?!

Fratello mio, ascoltami:
quella lì, ti fa duro e poi ti spezza.
È una poco di buono, temila!
Ben Tartamo

"Cinzia"
(canzone)

Cinzia, la tua malizia e perversione
credi che ti diano sempre ragione,
ma ben presto sai, ogni cosa finirà:
anche la bellezza, presto sfiorirà.

Sai, che tutto questo finirà
la verità presto prevarrà
e sarà gioia con libertà
al posto della tua falsità


Cinzia, t'è troppo facile mentire,
dosi folle amore e poi sai ferire
che con quella tua sublime indecenza
mascheri malizia con innocenza.

Sai, che tutto questo finirà
la verità presto prevarrà
e sarà gioia con libertà
al posto della tua falsità


Cinzia, per te non ci sarà perdono
la tua grazia e fede, perdute sono
in quella tua sete di possedere
l'anima altrui che sai far godere.

Sai, che tutto questo finirà
la verità presto prevarrà
e sarà gioia con libertà
al posto della tua falsità


Cinzia, il tuo amore è illusione
perfido calcolo della ragione
che non ammette mai che i sentimenti
prevalgano su sconci turbamenti.

Sai, che tutto questo finirà
la verità presto prevarrà
e sarà gioia con libertà
al posto della tua falsità


23giugno18

"Tu solo Amore"
Sai, è come un mare, oggi, la mia anima.
E, il mio corpo, come sabbia incredula.
Fragile e scossa, fin nella più intima
e trasparente, recondita cellula.
E il cuor mio, sì, di tenebre pullula!

Sapessi quanto ti odio in me, Tenerezza!
Fossi tu, unica causa del mio male?
E che dire di te, dannata Dolcezza!
Sì, io mi odio, come ferita e sale
è questa mia faccia di carnevale!

Amicizia, Amore di fonti limpide,
ora, in me, siete ormai acque torbide e inquiete.
Folli fantasie, vuote scelte stolide,
mai sazierete la mia giusta sete,
mai colmerete, la fame di quiete.

Forse, solo di beffarda ipocrisia
è tutta la mia inutile esistenza.
Danze di follia e tremula abulia
fuggono la Pace e, per me, ogni Pazienza!
Oh! Misericordia di me, e Penitenza!

Oh, fa o Signore ch'io infine mi perdoni,
che sappia amarmi, come so donar bene.
Le mie preci, non sian più bronzei suoni
e, alle orride bestie, serra le catene!
Tu solo Amore e gioia alle mie pene!

23.06.2018

"Al primo raggio di sole"
Mio cuore,
come t'illudi
al primo raggio di sole.
Verrà la rugiada
e, la nebbia, tutto a offuscare.
La fresca primavera
lascerà il posto
al fuoco dell'estate.
L'autunno, con l'inverno,
tutto cancellerà.

17giugno18

"Mai più"
E non ci sorrideremo mai più ...
sai, come sole e luna siamo noi.
Quei caldi raggi ti sfioreranno
mentre tu, nella notte, resterai.
Passeremo come cieli e mari
stanche nubi e sabbia sogneremo.
Di rose e rovi, i nostri ricordi.

12giungo18

"Nel silenzio"
(canzone)

Nel silenzio che si fa rumore
ho sentito battere il tuo cuore
e batteva di mille carezze
sussurrava a me, poche certezze,

che la mente non osa, oppur non sa:
la Tenerezza si fa realtà;
giro di valzer, vibra d'incanto,
nella notte d'argenteo manto.

- rit. : Salirai su una vela d'argento,
e salirai e, in un solo momento,
vivrai un sogno che vibra d'eterno:
Paradiso, dopo questo inferno!


Sono gocce di fresca rugiada,
pur sicure - accada quel che accada -,
come il vento con il suo mistero
soffia e canta un Amore sincero.

E non so che cantare parole,
tenui nuvole calde di sole,
lievi gocce del più puro miele
che, la vita donò solo fiele.

- rit. : Salirai su una vela d'argento,
e salirai e, in un solo momento,
vivrai un sogno che vibra d'eterno:
Paradiso, dopo questo inferno!


E sarò un'ala in mezzo al cielo
squarcerò per te l'assurdo velo
che toglie il sereno alla tua vita:
sarà folle volo e, non più, salita.

Ed è scritto in due sole parole
ciò che stilla di rose e di viole,
ciò che brucia ogni buio dolore
e sussurra: "Amore dolce Amore..."

- rit. : Salirai su una vela d'argento,
e salirai e, in un solo momento,
vivrai un sogno che vibra d'eterno:
Paradiso, dopo questo inferno!


Canto Vita, mentre suoni Morte,
e ti abbandoni alla malasorte
che ti rubò figli e il loro amore
per colpa di un mostro senza cuore.

Ma aggrappàti alla vita noi siamo
e liberarci, no! non possiamo:
siamo parte di un'Anima sola
che unita, solo unita, Essa vola.

- rit. : Salirai su una vela d'argento,
e salirai e, in un solo momento,
vivrai un sogno che vibra d'eterno:
Paradiso, dopo questo inferno!


02.giugno18

"Io vi scongiuro"
Io vi scongiuro,
vi offro il mio specchio
per guardare meglio il mio dolore.
Ma a voi no, vi basta il giudizio,
e i sorrisi di pietà.
Il dolore della porta accanto
non è il vostro dolore
e, il mio, sfugge a ogni perché.
È un dolore senza nome
che lacera l'anima, senza pietà.
Io ti supplico, Signore,
fa che il sale del rancore
non bruci oltre le mie ferite
e, marchi a fuoco, la speranza.
Sulla strada della follia
è lastricata questa esistenza,
unica isola, nel mare della vita.

25maggio18

"Mare d'estate portami via!"
(canzone)

La mia città sai, offre mille colori
e mentre tu pensi soltanto ai suoi odori
tutto è passato saltando indietro a Ieri :
cosa ci resta? Liberiamo i pensieri!

Mare d'estate, mare d'estate portami via
una canzone, un'altra vela come poesia
mare d'estate, mare d'estate portami via
questa città, senza lei, non ha la stessa armonia

Destra e Sinistra uffa!, quanta inquietudine :
lo stesso martello e noi sempre incudine!
Tutto passa e tutto resta sempre uguale
e il Parlamento, nessuno ancora assale!

Mare d'estate, mare d'estate portami via
una canzone, un'altra vela come poesia
mare d'estate, mare d'estate portami via
questa città, senza lei, non ha la stessa armonia

Oh Dio d'Amore, oh Dio di Libertà
quanto costa questa falsa Felicità
fatta di sogni e illusioni come piombo :
tutti alieni, ma c'è l'Uovo di Colombo!

Mare d'estate, mare d'estate portami via
una canzone, un'altra vela come poesia
mare d'estate, mare d'estate portami via
questa città, senza lei, non ha la stessa armonia

10giugno18
 

"Musica eri"
E tu, Musica eri, Musica in cerca di parole,
mio foglio bianco per una nuova Poesia.
E tu, mio fiore stanco di uno smarrito sole,
colonna sonora della mia malinconia.
Note sparse, e intervalli, in cerca di vera armonia.

Mi mancherai, come può mancare la luna al mare,
mi mancherai, come la neve manca alle montagne.
E più non darai il ritmo al vitale mio cantare,
solare girasole, alle brulle nostre campagne.
E tutto sarà, filo spinato e latrar di cagne.

E in altri occhi, un giorno, per caso, tu mi ritroverai
smarrito io, in un viale di tappeti di foglie.
In altre mani, folli danze d'amore intreccerai,
suggerai nettare e fiele di mai sopite voglie
al limitar della notte che, piano, tutti accoglie.

24maggio2018

"Quanto è buono il tuo profumo"
(canzone)

Quanto è buono il tuo profumo sai
quanti guai e quanti marinai....
sa di ginestre in riva al mar.

Di quell' abbraccio, io, mi inebriai
da quell'abbraccio, più non tornai
lo sguardo attento all'orizzonte
tra cielo e mare sarai il ponte

Onda su onda il tuo mare navigai
no, tu non puoi bastarmi mai
ti starò sempre ad aspettar.

Di quell' abbraccio, io, mi inebriai
da quell'abbraccio, più non tornai
lo sguardo attento all'orizzonte
tra cielo e mare sarai il ponte

E cresce dentro, come un tarlo, il vuoto
girasole e fior di loto
dimmi perché fuggita sei....

Di quell' abbraccio, io, mi inebriai
da quell'abbraccio, più non tornai
lo sguardo attento all'orizzonte
tra cielo e mare sarai il ponte

22maggio2018

"A una Musa"
A chi illude, illudendosi,
che sia tenerezza e affetto sincero
il suo essere Musa.
Non è passando di fiore in fiore
che donerai o troverai amore:
scoprirai solitudine sui binari del tempo.
È il prezzo della vita.

22maggio 2018

"Come rondini"
Le mie parole, come rondini,
torneranno ai loro nidi.
Il vento, disperderà,
i baci che ti ho donato.

20maggio18

"Non potrò mai dimenticare"
(canzone)

No, credimi, io non potrò mai dimenticare
di ferro e fuoco bruciano le mie ferite;
aiutami Signore, aiutami a perdonare
chi mi rubò il cuore e donò pene infinite

Chi violenta le notti con i suoi falsi amori
e chi spergiura sui figli un'eterna fedeltà
chi gioca a dadi con il più tenero dei cuori
e dimentica il più dolce bacio con crudeltà.

No, credimi, io non potrò mai dimenticare
di ferro e fuoco bruciano le mie ferite;
aiutami Signore, aiutami a perdonare
chi mi rubò il cuore e donò pene infinite

Chi per viltà uccide il più tenero dei fiori
e, casta diva, brucia incenso alla sensualità,
chi si finge rosa senza spine e né colori
e svende l'esser madre in vortici di libertà.

No, credimi, io non potrò mai dimenticare
di ferro e fuoco bruciano le mie ferite;
aiutami Signore, aiutami a perdonare
chi mi rubò il cuore e donò pene infinite

16maggio18

"Come un fiume"
(canzone)

...E Dio Padre inventò le lacrime per lavare il dolore"
- "Quanti fiumi serviranno per il mio, padre?"
- "Chiudi gli occhi e sogna: il sole del mattino, le asciugherà...."

Oṃ......quanti fiumi dovrò affrontare
per lavare il mio dolore
- tanta paura d'affogare -,
di non farcela, farcela più.
E tu, dimmi se ce l'hai un cuore
che, quello mio l'hai preso tu
ora ridammelo, ridammelo...su!

Tutto scorre, come un fiume al mare va
il mio pianto, col tuo, passerà.
Sii serena, il perdono arriverà
e con esso, anche la tua felicità.

Oṃ......e quanti monti dovrò scalare
perché questo stupido amore
e la sua smania di volare
non mi appartenga, appartenga più.
E tu, non saprai mai quante ore
son rimasto a piangere e di più.
Ora puoi anche ridere, riderci su!

Tutto scorre, come un fiume al mare va
il mio pianto, col tuo, passerà.
Sii serena, il perdono arriverà
e con esso, anche la tua felicità.

10maggio18

...Io non sono un'illusione,
ma forse, solo un'emozione...
la mano amica di dolcezza
un petalo di tenerezza...

09maggio2018

"Eh già !"
(canzone)

Eh già !
si fa presto a dire amore
(ahia hiaja hiai!)
Eh no !
non è tutto ciò che rima con cuore
(no no no no no!)
Sono facili i tuoi sentimenti (eh sì!)
come anche i miei turbamenti.
(laila laila laaaa)

Lo so
non si può pesare un bacio
(ahia hiaja hiai!)
Eh no !
dammi un morso e dimmi che sapore ha. (no no no no no !)
Non ha lingua né età l'amore (eh sì !)
come anche, nel mondo, il dolore.
(laila laila laaaa)

Eh già
che bella la tenerezza
(ahia hiaja hiai!)
Eh sì !
senza età, eterna giovinezza.
(sì sì sì sì si !)
Non ha testa, logica o ragioni (eh sì !)
e cosi è per le passioni.
(laila laila laaaa)

8maggio18

"Mi ha lasciato"
E la mia rosa delicata
se n'è andata, se n'è andata.
Mi ha lasciato assieme al suo profumo
le spine, le spine dentro di me.
E non le importa se mi consumo
e, lento brucio, di mille perché.

7maggio18

"Dolce veleno"
Ho esplorato tutte le stanze del mio cuore,
in ognuna di esse hai lasciato il tuo profumo.
Hai tu la chiave, anche quella del mio dolore,
che tutti i sogni miei, son ora, soltanto fumo.
Ed ho aperto ogni finestra per dimenticare :
passa il vento e smuove la polvere dei ricordi.
Io, io non so più vivere, ma solo amare...
amare te, dolce veleno, che più non scordi.

04.05.2018

"Ti canterò"
E a piedi nudi, sulla sabbia
un giorno o l'altro ti troverò.
Sarai conchiglia, gemma o perla,
spina di riccio, ma gioirò.

Nella notte, sotto la luna
io nel silenzio, t'amerò.
Sarai una volpe, gatta o topo,
serpe che striscia, t'acchiapperò.

Nelle parole o nelle note
io sempre viva ti terrò.
Sarai violino, clarino o arpa,
sempre nel cuore, ti canterò.

01.05.2018

"L'Amore è come la morte"
(canzone)

Ho chiesto a un saggio
di potermi aiutare
a dimenticare, a dimenticare
un amore che è forse finito
e non mi lascia neppure sperare.

Il saggio ha detto
se proprio vuoi guarire
impara a morire, impara a morire:
l'amore così, sai, è come un lutto
bisogna attendere e saper soffrire.

Ahi ahi ahi ahi
l"Amore è come la morte
Ahi ahi ahi ahi
che nessun dolore è più forte....
Ahi ahi ahi ahi

E ho chiesto a Dio
di potermi salvare :
no, non mi lasciare, non mi lasciare!
Lei per me era tutto, per me era tutto :
da solo, posso solo disperare !

E nel silenzio
il Signore ha parlato :
" tu sei già salvato, sei già salvato
basta la mia fede, miele e assenzio...
da questa croce, a Me, Io t'ho abbracciato!

Ahi ahi ahi ahi
l"Amore è come la morte
Ahi ahi ahi ahi
che nessun dolore è più forte....
Ahi ahi ahi ahi

1° maggio 2018

"E vedrai"
(canzone)

E mi hai detto che sono malato
un vero pazzo che va curato
perchè io son sempre sincero :
sono strambo sì, ma dico il vero.

E vedrai, vedrai, vedrai
che un bel giorno capirai;
la Verità, ha un prezzo :
spesso, solo disprezzo.

E non m'importa quello che hai detto
che io sono un folle, un uomo oggetto
uno zimbello per mia moglie :
sciocco servo di stolide voglie.

E vedrai, vedrai, vedrai
che un bel giorno capirai;
la Verità, ha un prezzo :
spesso, solo disprezzo.

Ho compreso cos' è accaduto
forse, no, non tutto è perduto
tu volevi un uomo tutto per te,
ma hai scelto me, su, ora dimmi perché?

E vedrai, vedrai, vedrai
che un bel giorno capirai;
la Verità, ha un prezzo :
spesso, solo disprezzo..

La vera pazzia ha nome Amore
si dice Gioia, e veste Dolore
si macchia a volte di Felicità,
ma questo forse, nessuno lo sa.

E vedrai, vedrai, vedrai
che un bel giorno capirai;
la Verità, ha un prezzo :
spesso, solo disprezzo

29aprile2018

"Un foglio colorato"
Ed era un foglio colorato
il nostro amore abbacinato.
Un foglio tutto disegnato
di un bel cielo blu e un girasole
al centro, come immenso sole.
E v'era posto per parole
calde di lucide mattine
strette strette e così vicine
da non veder parola fine.
Quel foglio il vento l'ha portato,
l'ho smarrito, e ora, addolorato,
lo grido al Cielo, disperato.

27.04.18

"Ultime rime"
Ti mancherà
tutto di me,
anche la follia.
Mi mancherà
tutto di te,
anche la musica
che si fa poesia.
Le mie mani,
i tuoi occhi.
I miei sogni,
le tue paure.
Ci mancherà
tutto di noi,
anche le notti in fuga
con le albe grigie.
Su di noi,
il vento di maestrale
che si abbatte gagliardo
coi suoi spruzzi di sale.
Noi foglie,
foglie al vento.
Noi fuoco,
fuoco di un momento.
Lava e mare,
cielo e cenere.
Sorrisi in pugno
e lacrime in tasca.
Parole lucide di lama
e cupi petali di rosa.
Ti mancherà
tutto di me,
e tornerai a sognare.
Mi mancherà
tutto di te,
e tornerò lento
a morire.

24.04.18

"Foglia in libertà"
E la foglia si abbandona
alla brezza della sera
nulla teme, anzi perdona,
sua Madre, Primavera.
E lontana dalla pianta
vola tra le nubi e danza,
la rugiada pian l'ammanta
mentre lieve, in lontananza,
va il respiro delle stelle.
Il silenzio, dolce canta,
di carezze sulla pelle,
ninna nanna che ci incanta
come bimbo nella culla.
Armonia d'una foglia
che non teme, ormai, più nulla
poesia, folle voglia
di cantare, ma in libertà.
Su nel cielo, su lontano,
leggerezza e felicità
che si posa in ogni mano.

21aprile18

"Giorno verrà"
(canzone)

Giorno verrà
in cui sapremo amar,
e soffierà
un vento di libertà.

Nulla, più nulla, ci potrà separar;
giorno verrà, che tutti conquisterà.

Notte sarà
se non sapremo sperar,
e gelerà
chi nei sogni più non va.

Nulla, più nulla, ci potrà separar;
giorno verrà, che tutti conquisterà.

Tempo sarà
di nuovi Ciel d'ammirar,
e volerà
ogni anima in libertà.

Nulla, più nulla, ci potrà separar;
giorno verrà, che tutti conquisterà.

Giorno verrà
che vedrà tutti danzar,
e canterà
un inno di libertà.

Nulla, più nulla, ci potrà separar;
giorno verrà, che tutti conquisterà.

Pace sarà
nessun più saprà odiar,
felicità
ogni cuore abbraccerà.

Nulla, più nulla, ci potrà separar;
giorno verrà, che tutti conquisterà.

19.04.18

"Nel silenzio"
(canzone)

Io vorrei
far rumore,
sono stanco
del silenzio.

Io vorrei
su volare,
questo mondo
da lasciare.

Io vorrei
fosse miele
questo assenzio
che divora.

E solo ora
sì, comprendo,
fa rumore
Il silenzio.

Cambia il mondo
questa neve,
nel silenzio
più fecondo.

Cambia il cuore
la preghiera,
nel silenzio
della sera.

E l'amore
è giocondo,
in un bacio
d'un secondo.

E tornerà
il sereno,
nel silenzio
c'è parola.

E l'anima
non è sola,
nel Creato
essa vola.

È musica,
è concerto,
un abbraccio
nel silenzio.

Dolci note,
dolci stelle,
nel silenzio,
la tua pelle.

Ed è Luce
questo giglio,
come l'oro,
nostro figlio.

13.04.18

"Amor ch'è Follia"
É, forse, l'unico rimedio la Follia?
Ridammi il cuore mio, il cuore mio indietro!
Se lo tenessi teco, ahimé, vita mia....
resterei gracile fiore, fragile vetro!
Ma tu, immemore, no, tu non vuoi ascoltarmi,
ti dici rosa, unica e tenue mia rosa,
e così, credi di amarmi, ma non sai amarmi!
Tu, amica, sorella, e di sé sognante sposa,
ridammi il cuor, Amor che, hai già l'anima mia.
Ma il tuo dolore non sa più ascoltare,
cieco vuol restare, ed àtona poesia,
Amor ch'è Follia, vittima sull'altare.

11.04.18

"Della mia rosa"


("Sai... il mio fiore... ne sono responsabile! Ed e' talmente debole e talmente ingenuo. Ha quattro spine da niente per proteggermi dal mondo...".
- da, Il Piccolo Principe - Antoine de Saint-Exupéry
)

C'è una dolce rosa in quel giardino
- nel giardino ch'è del mio vicino -,
perso, la vado spesso ad ammirare
a donarle acqua e, piano, accarezzare.
Quel vicino, è andato ormai via,
ma dice: "la rosa, è tutta mia!"
Io, ho una rosa nel mio giardino
che, mi vuole sempre stretto e vicino;
mi scongiura: “No, non mi trascurare,
se andassi via, non saprei che fare!”
E così, nel giardino son rimasto,
come trespolo, in spine avvinto e guasto,
mentre la notte, gelida, è scesa...
incanto di vita mia, sospesa.

11.04.2018

"Baciami"
Baciami,
baciami ancora,
come se fosse
il primo bacio.

Baciami,
baciami sempre,
come se fosse
l'ultimo bacio.

Baciami,
e chiudi gli occhi,
come se fosse
il nostro sogno.

Baciami,
e nel silenzio,
come pensieri
di una farfalla.

Il primo bacio,
l'ultimo bacio.
Il nostro sogno
di una farfalla.

07.04.18

"Il Paese del Sorriso"
Nel mio lungo vagabondare
mi vorrei un giorno, stanco fermare,
nel Paese dov'è il sorriso.
Come dici? Ah, c'è il Paradiso!
Hai ragione, certo, amico caro,
ma intanto, il viver qui, è amaro!
Io vorrei, oh, che bel sogno strano...
che quel posto non sia lontano
che sindaco lì, fosse un bambino
con pur la fascia sul pannolino!

E fiori, rose di ogni colore,
annaffiati di elisir d'amore;
e gente allegra, man per la mano
che si scambia baci da lontano,
che si dona abbracci ad ogni incontro,
che ci sia Pace e mai uno scontro
che sia mattina o sia sera....
e per stagione, la Primavera!
E innamorati, in ogni contrada
che, coi baci, dian luce a ogni strada!

E, all'ingresso, c'è un bel cartello:
"Benvenuto, Ospite mio bello...
al bando il broncio, su tutti i visi
qui c'è posto, solo per sorrisi!
Non c'è rancore, solo perdono
e in ogni lite, si scambia un dono!"
Che dici, amico mio sincero?
Ciò è impossibile! Davvero?!
Ed allora: il cielo, il mare e il sole...
son soltanto sogni, oppur parole?

Che, non esista questo Paese
se non nelle nostre menti accese?
E questi doni, allor, per chi sono?
A che servono? Ahi, che vuoto suono!
Io penso, invece, che l'Amore,
può ricreare, ed in ogni cuore,
quel paese, sì, quel del Sorriso...
e render il mondo, un paradiso!
Su, che non ci vuol nessun permesso:
per Sindaco, un Bimbo abbiamo messo!

05.04.18

"Tormento"
Nessuno conosce a fondo il tuo dolore
se non vive attimo per attimo affianco a te.
Quello che pensi essere solo il mio cuore
è un mare in tempesta senza soste e perché.
Nei miei occhi, riflessi nei tuoi, buio e luce,
nelle mie mani, il tormento di una vita.
Tu che vedi Amore, troverai spine e croce,
nella tenerezza, una passione finita.

01.04.18

"Io avevo una perla"
Io avevo una perla ed or l'ho perduta
mentre guardavo l'immensità del mare;
quanti anni passerò dove è caduta
tra la sabbia che non sa dimenticare.

Io avevo una perla di oro tessuta
non l'ho ben stretta, non l'ho saputa amare
per paura e per una vita vissuta
senza mai il coraggio di voler volare.

Nei suoi occhi, una volta ancor, vorrei specchiare
quest'anima mia, sì triste e sperduta
ora che il coraggio di voler volare
brilla negli occhi della notte caduta.

Con la sua bocca vorrei ancor respirare
ogni battito che mi burla e saluta:
profumo di rose, di sole e di mare
d'una rara perla ch'è ormai perduta.

03.04.18 - 00:00

"I nostri primi baci"
Ed erano ciliege dall'albero rubate
ed erano fragole sul prato morsicate.
Le nostre guance rosse, di sapori e colore
disegnavano, così, il nostro primo amore

"Ti sognerò"
Ti sognerò
quando l'alba si fa d'oro.
Ti sognerò.

Ti sognerò,
le tue mani stringerò.
Ti sognerò.

Ti sognerò,
il sole, in quei baci, riavrò.
Ti sognerò.

Ti sognerò
nelle notti che più vedrò.
Ti sognerò.

Mi sognerai,
di rugiada mi avvolgerai.
Mi sognerai.

Mi sognerai
in quel mare che abbraccerai.
Mi sognerai.

Mi sognerai
e in altri occhi mi rivedrai.
Mi sognerai.

Mi sognerai
quando altri sogni scalderai.
Mi sognerai.

30.03.18

"Il nostro amore è morto"
(canzone)

Ed ho chiesto al mare il suo tormento
ed onda su onda lui mi ha parlato,
mi ha raccontato di quando è spento
di sponda in sponda, triste ed ammalato.
Ed io, che ho anche più di un mare dentro,
spaventato da un cielo sì immenso,
mi son chiesto cosa mai batte al centro
di questo corpo mio senza senso.

Il nostro amore è morto
in questo mare di sale
d'aria sempre più a corto:
ci scoppia il cuore e fa male.


Dolce amica mia di una stagione
vuoi dare un senso al mio dolore
farcendo notti accese di passione,
ma non comprendi questo mio cuore
cieco di noia, folle e disilluso.
Non puoi guarire questa malattia
(che ogni briciola di gioia ha rinchiuso)
in un bacio di dolce armonia.

Il nostro amore è morto
in questo mare di sale
d'aria sempre più a corto:
ci scoppia il cuore e fa male.


E in un abbraccio caldo come il sole,
fuggi lontano, ora che ne sei in tempo
e non badare alle mie parole:
la nostra vita sfugge come un lampo.
Sai, la tua vita e la tua felicità
che credi esista se è esistita ,
non è nel donarmi quella libertà
che appena nata mi è già sparita!

Il nostro amore è morto
in questo mare di sale
d'aria sempre più a corto:
ci scoppia il cuore e fa male.

Non è in queste mani tormentate
che bruciano carezze di velluto
sulla tua pelle che sa già d'estate.....
No! il nostro amore è nato perduto
nel perbenismo di gente sapiente
nel moralismo che uccide speranza
nell'ipocrisia di chi, brava gente,
ha sempre pronta la nostra sentenza.

Il nostro amore è morto
in questo mare di sale
d'aria sempre più a corto:
ci scoppia il cuore e fa male.


Amica mia, non devi soffrire,
questo amore così folle e ostinato
la tua gioia può far solo svilire
non ha futuro, ma solo passato.
No! il nostro amore, forse, è già morto
mentre un mandorlo rosa era sbocciato;
la tua passione, forse l'ha risorto,
nel sogno, di quel fiore appena nato...

"Angiulè"
Angiulè, famme nu favore :
e nun parlamme chiù pe n'ore
e nun parlamme chiù d'ammore,
ma guardammece rind a l'uocchie
e cu i mane stritte a 'mpiette
ije me mette anche in ginocchie
zitte, guè, ohi damme rette.

Quanda tiempe ca è passate
chille vase te l'é scurdate
tutte e lagreme sprecate
pe chiste nuoste triste ammore.
Mo ce guardamme comme cane
mille muorse pe na carezza.
Sí, chesta capa nun è sane
sul sogna ammore e tenerezza.

No, rind o core toje nun ce stà.....
l'ammore? Vulimme pazziã !
Pe te contane i turnese, e chissà,
quante cose chiú m'portante!
Pe me conta na cosa sola :
e ije preghe tutte e Sante
ca tu scopre chesta Parola.

22.03.18

"Sabbia e mare"
E disse la sabbia al mare:
" Io sono pazza di te
dimmi, mi vuoi sposare? "
Il mare di mille perché
rispose con sincerità :
" Appartengo da sempre a te,
e così, per l'eternità.
Non bastano le mie onde
e ogni mia profondità ?
Può l'orizzonte aver sponde ?
Così, l'amor mio, sarà."
Pianse la sabbia di gioia
e il ciel, fu tutto un sorriso;
la luna, che mai s'annoia,
si tuffò nel paradiso.
......
Tu, amor mio, sei la sabbia
che, immensa, si nutre di me.
Ed io, il tuo mar che abbia,
infine pace, solo in te.

17.03.2018

"Sorella e amico"
(canzone /elettroswing)

Fragile, quale rosa, tu sei
- vento non farle mai del male -,
libera, quale rondine vai...
sabbia e mare, goccia di sale.

Nuvola rosa dei cieli miei
- sole non farla mai bruciare -,
nascosta nel cielo, cosa fai!
Piangi con me, lasciati andare.

Un fiume azzurro diverremo
- ostacoli, noi si salterà -,
di roccia in roccia salteremo
forse la sorte, ci fermerà?

Come aquiloni danzeranno
i nostri pensieri, su nel ciel
e come grilli canteranno
ali abbracciate, in unico vol!

La vita che ci ha fatto incontrar
sì, strapperà quel grigio vel:
sorella e amico potrem cantar
un inno d'amor, con un cuor sol!

15.03.2018

"A te"
(canzone)

E vorrei che per un solo istante
capissi quanto è importante
un bacio, oppure una carezza,
un abbraccio e tanta tenerezza.

E per te che vivi di ragione
e te ne freghi d'ogni emozione,
di una lacrima o di un batticuore,
di un pensiero dolce come un fiore.

A te che sei la mia illusione
un sogno vero solo per metà
sappi che questa mia canzone
vibra anche senza la tua realtà


Ti ho chiamato "amore", "amore caro"
che un tuo sorriso, così raro,
mi faceva leggero volare,
nel tuo mare, poi naufragare.

Che per te sarò, solo un poeta,
un imbranato senza arte e meta,
un illuso, un folle sognatore
che ancora crede, sì, nell' Amore.

A te che sei la mia illusione
un sogno vero solo per metà
sappi che questa mia canzone
vibra anche senza la tua realtà


E con te, solo solitudine,
trenta lunghi anni di inquietudine
per non capire che la verità
tua, calpesta la mia dignità.

Ti prego, quando sarò lontano
solo un bacio, con la tua mano,
tanto poi so, che una tua lacrima,
resterà ignota alla tua anima.

A te che sei la mia illusione
un sogno vero solo per metà
sappi che questa mia canzone
vibra anche senza la tua realtà


13.03.2018

"Tatuaggio"
Sai, io ho un tatuaggio
che pare un fiore;
qui, con coraggio
mi segna il cuore.
Disegno astratto,
tenue colore,
d'artista matto
triste d'amore.
Sembra farfalla
o grillo scaltro
che salta e balla
o canta d'altro.
Nessuno nota
una lacrima...
la firma immota
che, pur anima,
questo tatuaggio :
di calde chiome,
d'amore saggio,
senza più nome!
Goccia d'inchiostro
su pelle stanca,
l'amore nostro
pagina bianca....

13.03.2018

"Amor Sacro e Amor Profano"
Io, che vorrei cantarti
si, come mai ti ho cantato;
io, che pur vorrei amarti
come mai, in vero, ti ho amato,
gusto ogni mia lacrima
teneramente sgorgata,
tra me avvolto, nell'intima
duna, dal vento baciata.
Oh sì , l'Amore è Gioia!
- Tu, sempre mi ricordavi -,
perché allora, la Noia
solo in me, così bruciavi?
Tra la sabbia del deserto
ritrovai l'Amor Profano :
con al petto, il colpo inferto
da Amor Sacro e, di sua mano.
Io, volevo cantarti,
ma nel silenzio sprofondai;
Io, che volevo amarti
mi nutro, di ciò che non dai.

11.03.18

"Mia dolce Musica"
Sei la mia dolce musica
a questa mia poesia
e sei sacra danza ieratica
farfalla di luce e armonia.

E per ogni mia canzone
sei la voce dell'immensità
il pentagramma di passione
note di colore e realtà.

E sei il verde delle colline
dolce purezza delle nevi
l'acqua sul viso le mattine
come caffè, mi gusti e bevi.

E sei il più grande dono avuto
Passione, Gioia, Felicità
quello che avevo già perduto
l'ho ritrovato in te gratuità.

Sei buffo gioco, e anche serietà
tu unico balsamo all'anima
sei l'Amore fresco e senza età
follia e ebbrezza a me intima.

Di te, non mi potrò stancare
profumo di mandorlo in fiore
paura e voglia di volare
goccia su goccia in questo cuore

"Mi legasti a te"
Mi legasti a te con un atto d'amore
ora, il mio cuore, senza te, non ha ali.
Mi portasti con te su vette di cielo
vertigini e sublimi dolcezze, in volo,
rapirono la mia anima assetata.
Che sarà di me, che sarà di noi, soli ?
Il mio cuore non ha pace, e te brama,
di te solo ha sete e né più d'altro ha fame.
Liberami, ti prego, dalle catene
librati con me, dov' è pace e quiete
che, la dolcezza provata più del miele,
non sia fiele all'alme nostre, provate.
Sorella, dolce nome che il cuor sublima
torna a stringere forte le mie mani
che tutto in me, vibra e trema e mi spaura.
Ai piedi ancor di Gesù, miserevoli,
torniamo in pianto, a chieder grazie e perdono
se l'amor nostro immenso, fu folle e cieco.
Queste parol mie scrivile nel petto,
come scrigno, tienile sempre a te strette
che vento nè fuoco nulla mai potranno.

"Dolce risveglio"
E, si spengono ad una ad una,
mentre l'alba già si colora,
si congeda pia la Luna
dal suo mare, che l'adora.
Solo tu vegli quale Stella
incendiando questo cuor mio,
tu, tra le Gioie la più bella
di realtà dolce desio.
Al mio fianco dorme il Sogno
che, soave, ti abbraccia e culla,
tu vitale mio bisogno:
averti mia, poi più nulla.

"Lebbroso"
Geloso, chiuso in te stesso là te ne stavi
raggomitolato come un filo di luce,
geloso pur di quel dolore, che ingoiavi
come fiele offerto sulla tua ignota croce.

Curioso, raccogliere nei tuoi occhi tristi
candidi sorrisi come di neve al sole,
curioso, poi vederti abbracciare altri Cristi
affamati d'affetto e gonfi di parole.

Lebbroso! Ti invitavano sempre ad urlare
scacciato come una mosca su carni al sole.
Lebbroso io, mille ferite da leccare
stasera, farei bastarmi due parole.

22.02.18

"Ho fatto a fette il mio dolore"
(canzone)

Stasera ho fatto a fette il mio dolore
e l'ho diviso per bene in parti uguali
su stasera, cari amici di buon cuore
fatevi sotto, che son fette speciali!

Un pezzo va, a chi dice che gli son caro
un altro, a chi mi saluta da lontano
in entrambi l'abbraccio è cosi raro....
ma non per questo arretro la mia mano.

Un pezzo, anche a chi mi chiama "Amore mio" !
e un'altro a chi io, purtroppo, avrò deluso
per tutti l'abbraccio vero del buon Dio
il Suo Spirito, caldo sole infuso.

E se qualcuno mai avrò dimenticato
sono rimaste queste poche briciole
le terrò con me per chi è già andato,
lontano nel sole, dietro le nuvole.

22.02.18

"Un Amore troppo grande"
Silente la mia anima s'avvide
d'un Amore troppo grande
per essere compreso.
Chiusi gli occhi alla Follia
diedi ascolto alla Ragione.
Restò aperta una ferita
là, dov'era scritto: Spera!

"Il verbo che amo di più"
E di tutti i verbi, quello che ho più amato
no, non è il Presente e, neppure il Passato.
Il Presente? Non esiste, è già andato!
Eppure, quanto mi affascina l'Io Sono
sai, m'è dolce, è il verbo dell'Abbandono.
Il Passato? È dei ricordi e del perdono....
Ma il Futuro, che verbo! Quale esuberanza!
Con esso io vedo il Cielo qui, in questa stanza!
Il Futuro amo di più, perché.... è Speranza!

14.02.18

"La gioia di Gesù"
(canzone - rap)

-rit. 2 v.-
La gioia di Gesù,
la gioia di Gesù
per me, per me sei tu.

Ricordo, quando t'ho conosciuta :
tu smarrita, un passero caduto
dal nido, dal vento della vita.
Ed il tuo uomo, un falso, un venduto
ad un dio più falso e violento.
E la tua colpa, essere fragile
e libera, senza pentimento.
La forza, una fede incrollabile ...
e ora corri, gazzella nel vento !

-rit. 2 v.-
La gioia di Gesù,
la gioia di Gesù
per me, per me sei tu.

Non piangere ora, chi ti colpirà ?
No, per te no, nessuna pietra c'è !
La tua casa è roccia e non cadrà,
guardi indietro? Non ci sono perché !
Qui c'è un fratello di lacrima
- stessa lacrima che si fonde in te -,
goccia di rugiada unita e intima.
Tu sei regina e verrà presto un re,
oh stella che brilli nell'anima !

-rit. 2 v.-
La gioia di Gesù,
la gioia di Gesù
per me, per me sei tu.

(dedicata a Cinzia "Chiara" M.)
10.02.18

"Ritorna a noi in dono"
E si era persa la Speranza
ben chiusa a chiave in una stanza
in fondo a un vaso di Pandora.
Tristi ubriachi nella controra
camminavamo ciechi e soli,
ma non può una notte intera
cancellare al sogno i suoi voli.

E quella semplice parola
come un fiore, s'aprì da sola,
negli accessi bui dell'anima.
E si rese a noi più intima,
- petali d'azzurro perdono -,
fresca rugiada ogni lacrima
calda che, ritorna a noi in dono.

"Mandorlo in fiore"
(A.T. - Geremia 1, 11-12)

Mi dicesti "Guarda e vedi !"
lì, era un mandorlo in fiore
eri tu, la Primavera
il Sogno dopo il dolore.
- " Ora, al mio amor tu credi ?
Quante volte nella sera
per te, ha pianto il mio cuore
dolce e triste mio amore."

Quanti baci t'ho rubato
- resta con me ancora un poco -,
oh bocciol di tenerezza :
questo amor non è un gioco!
Quanta pace m'hai donato
quanta forza e sicurezza
ogni dì io ti invoco :
dolce tempesta di fuoco !

"Sconosciuto Amore"
Amore senza nome,
Tu, sconosciuto Amore
che mi rapisti il cuore
giocando col mio onore.
Dei tanti miei errori
di te, mai mi pentirò.
Amore senza nome
perché mi doni le ali
e poi togli libertà?

"Amore senza nome"
Cos'è questo Amore
così piccolo e grande
come un bimbo in fasce
che sorride sereno.
Questo Amore
così dolce e profumato
come una rosa.
Potrei mai coglierlo
senza ferirlo,
potrei trattenerlo,
solo per me?
Cos'è questo Amore
allegro come il vento
forte come il mare d'inverno
oscuro e bianco di schiuma.
Questo Amore che mi spaventa
e mi trascina come foglia
che mi immerge e nasconde
mentre vorrei solo gridare
tutto l'Amore, questo nostro Amore,
dallo sconosciuto nome.
Se sei un sogno, svegliami!
Se sei miele, nutrimi!
Se sei sole, scaldami!
Oppure nascondimi,
Amore senza nome,
come notte d'estate
tra le tue vesti, per sempre,
mi addormenteró.

"Ali di farfalla"
Ali di farfalla
quanti prati, quanti fiori che t'aspettano
Ali di farfalla
nei miei sogni, i tuoi sogni, io sempre vedrò
Ali di farfalla
la tue mani, nelle mie che pregano,
dolci lacrime che sgorgano io asciugherò.

Ali di farfalla
quante spine, quante pietre sulla tua strada
Ali di farfalla
tra le mani, petali di rosa stringerò
Ali di farfalla
nella nostra vita, vada un po' come vada
nuovi cieli, nuovi soli con te abbraccerò.

Ali di farfalla
sorella dall'abbraccio più caldo del sole
Ali di farfalla
il mio cuore stanco in te si riscalderà
Ali di farfalla
spero che il cuor tuo, con le mie parole,
di meraviglia e stupore, presto danzerà.

29.01.2018

"Celeste era l'Aurora..."
Celeste era l'Aurora,
nel suo argento mi rapì:
fuggita era la Notte
che il mio amore non capì.


"L'Acque, u Fuche e u Ciucce"

L'Acque e u Füche s'acchiérene ne daje.
- "Aje só 'mbortende, aje, 'r sè, só la vaite" -
l'Acque, scennenne do cïle, 'o Fuche deciaje.
- "Ue, acquafreske ! Aje daoche calaore, sì capaite ?!
Senze de maeche pene nenn'é e mur de fëme !"
- "Ue Fuche beriause, ma 'r sè ca aje te staute ?!
E la fernisce de shi facenne u shaeme !"
- deciaje l'Acque, 'ngazzate com'o temborale.
Da ddà passì nu Ciucce, se scaldaje e vevette .
- " Ue, è cè sò sti laite ! Saite propje senza sale !
- ragghiaje la bestie, redenne e po' s'assedette -,
Taue Acque, do cile scinne e o cile te ne ve
e tu Fuche, sì dolce solemende ci nen crisce.
Indende, aje sò ciucce k te Acque ind 'o vend me
e a taeche, care Fuche, se cé ste? Mo te pisce !"
Ben Tartamo

"L'Acqua, il Fuoco e l'Asino"
L'Acqua ed il Fuoco si ritrovarono un giorno.
"Io sono importante, io, lo sai, che sono la vita?"
- disse l'Acqua al Fuoco, scendendo giù dal cielo -,
- "Ehi, acquafresca! Io dono calore, lo comprendi?
Senza di me non avresti pane e di fame moriresti!"
- "Ehi, Fuoco borioso, ma lo sai che posso spegnerti
così la smetteresti di fare il presuntuoso ?!"
- disse l'Acqua arrabbiata come un temporale -,
di là, intanto, passò un asino si scaldò e bevve.
- "Ehi! ma cosa sono queste liti? Siete proprio senza sale in zucca !
- ragliò la bestia ridendo e, si sedette -,
Tu, Acqua, dal Cielo scendi e , ad Esso ritorni
mentre tu, Fuoco, sei dolce solo se non cresci.
Intanto, io sono asino, ma con te Acqua nel mio ventre
e per te, caro Fuoco, sai che c'è ? Ora ti piscio !"
Ben Tartamo - traduzione dal vernacolo di Molfetta -

"A Cinzia "Chiara" M."
Sono sorgenti pure, d'acque limpide,
questi occhi tuoi di singhiozzante pianto,
per me, che dalle gote tue morbide
ne gusto lacrime e poi ne vergo il canto.

Fossi poeta vero, libero e audace
come aquila, lassù, sulle mie vette
t'accoglierei serena in danze di pace,
ma il pavido cuor mio, d'osar temette.

Tu, che sola ami l'Amore per l'amore
non ti fidar mai delle parole mie,
che sola tremi e bruci e, smani dolore
per tre rime sciocche, che chiami poesie.

"Partenza!"
La secca Signora mi vuol parlare
chissà cosa mai mi vuol propinare.
"A tu per tu" - con la falce mi dice - ,
"Vedrai che poi, ne sarai sì felice !"

- Amici miei belli, inutile fuggire :
su presto in viaggio, bisogna partire !

"Il tempo, è ormai certo scaduto
nessuno a te, potrà esser d'aiuto.
Il tempo dei giochi è bello e andato
assieme all'Amor s'è incamminato."

- Amici miei belli, inutile fuggire :
su presto in viaggio, bisogna partire !

Oscura Signora, certo, ho capito
e pure da un pezzo che era finito.
Son indolente, diciam per natura,
e forse fu questa la fregatura !

- Amici miei belli, inutile fuggire :
su presto in viaggio, bisogna partire !

Quel seminato dovrà pur uscire
che Morte e Vita lo sanno sancire.
Soltanto, io chiedo, un po' di clemenza :
conoscere il di per questa partenza !

- Amici miei belli, inutile fuggire :
su presto in viaggio, bisogna partire !

Saluto voi in prima, Amori fugaci
e voi, Sogni miei belli e sempre audaci.
Saluto i fiori, con una carezza
in cuor porto voi, soave bellezza !

- Amici miei belli, inutile fuggire :
su presto in viaggio, bisogna partire !

E saluto Te, oh Musa Poesia
assieme a ogni parola, amica mia,
l'azzurro del mare, le nuvole blu
e chi ho amato da sempre, ancora di più!

- Amici miei belli, inutile fuggire :
su presto in viaggio, bisogna partire !

"Sorella"
Oh su, baciami, e ancora baciami, sorella :
che, dei baci tuoi, ha sete la mia pelle.
Chiara più della luna tu sei, e dolce e bella :
luciccano gli occhi tuoi, più delle stelle.
Accarezzami, fame ha di te il mio viso
che, nei soli tuoi più soavi sorrisi
trova pace l'anima, come Paradiso.
E amami, ora : che già siam noi, de prati elisi.

"Dolce ristoro"
Oh che dolce ristoro
è quell'ameno luogo
dove stanco io poso
il capo mio in fuoco.

E di lacrime d'oro
bagno il tuo giuogo :
Maestro generoso
su, accoglimi qui un poco!

Oh che lento morire
e mesto camminare
è questa nostra vita
di luce e amaro sale.

È sì dolce il finire
ai pie' del tuo altare
la mia erta salita
quando il pianto m'assale.

A Te elevo la voce :
che non resti deluso
tra spine, il mio cuore
sì d'Amor bisognoso.

Tu mi doni la croce
del tuo sangue infuso,
e lo colgo qual fiore
più di rosa prezioso.

"Ogni parola"
Ogni parola, un bacio :
io vivo in un sogno !
È fatta di carezze
e di timidi abbracci
la mia poesia.
Come un bimbo svezzato
è questa mia vita.

"Noi due"
Un unico filo d'erba questa vita :
noi due, gocce di rugiada tremanti.
Di sale e di sole, il vento ci sussurra:
presto sarete del mare, un solo abbraccio !

"Nel ventre della notte"
E fuggono gli alberi al cammino
strappando sogni, a ogni finestrino.
E nuvole e stelle si infrangono
di luci e di ombre poi, si fondono.
Gagliardo e sincero vola il treno,
nel ventre della notte, sereno.
Gli occhi come fari, attendo ancora,
i palpiti d'oro dell' Aurora.

"Canto per te"
Quello che le parole non dicono
i tuoi occhi di fonte, lo scoprono.
Le tue labbra scaldano sorrisi
e piegano sguardi che si chiudono.
Le tue mani, tenui fiordalisi,
accarezzano cuori così lisi
che, si spezzano, in tenero perdono.

"Il vento non cancella"
(canzone)

Desiderio di lasciarsi andare,
un sogno che non ti vuol lasciare,
vorresti, ma non puoi più fuggire.
Corri da gatta che vuol ruggire
che storia questa, dura a morire.

E vorrei, vorrei, crederci ancora,
ma è pagina senza parole
è lacrime d'inchiostro quest'ora
che strappa i raggi all'ultimo sole

Una canzone non può creare
un amore che non sa volare;
il vento non cancella le rughe
il tempo non conosce le fughe
lo spazio poi, è in poche righe.

E vorrei, vorrei, crederci ancora,
ma è pagina senza parole
è lacrime d'inchiostro quest'ora
che strappa i raggi all'ultimo sole

L'inverno, furbo, accarezza le foglie
la nebbia resta con mille voglie
ti tinge i capelli di tristezza
e ti macchia la tua giovinezza
unica forza, folle certezza.

E vorrei, vorrei, crederci ancora,
ma è pagina senza parole
è lacrime d'inchiostro quest'ora
che strappa i raggi all'ultimo sole

Fanciulla corri, è tuo il prato
son un vecchio folle io, ammalato
di quella bestia di malattia
che temo a chiamare nostalgia;
non è amore, ma poesia.

E vorrei, vorrei, crederci ancora,
ma è pagina senza parole
è lacrime d'inchiostro quest'ora
che strappa i raggi all'ultimo sole

"Asinello in cammino"
(canzoncina/filastrocca per bambini d'ogni età)

Io sono un asinello in cammino
(yahaa yahoo)
a volte, esuberante qual destriero
(yahaa yahoo)
mi credo aquila e son solo un pulcino
(yahaa yahoo)
che ha perso di vista il suo sentiero!

-(Rit.2v.)
Yahaa yahoo, quanta strada ho da fare, ohibò!
mi credevo di esser già arrivato
perché la soma in groppa io più non ho
invece, eccomi stanco ed angosciato!

Cercavo in un pozzo la bella luna
(yahaa yahoo)
fuggivo dal mio dolce padrone
(yahaa yahoo)
pensando di far una gran fortuna
(yahaa yahoo)
gustando carote senza bastone!

-(Rit.2v.)
Yahaa yahoo, quanta strada ho da fare, ohibò!
mi credevo di esser già arrivato
perché la soma in groppa io più non ho
invece, eccomi stanco ed angosciato!

Piangendo e pregando feci gran pena
che un angelo vestito da viandante
mi indicò, paziente, l'oasi amena :
era la mia stalla e non distante!

-(Rit.2v.)
Yahaa yahoo, su , in groppa, ma da soli no!
Fidarsi, oh Signore, che serenità :
-invece di ragliar sempre, yahaa yahoo-
or posso volare in piena libertà!

"E vorrei essere"
E vorrei, sai, essere il tuo sorriso
per scaldarmi di sole, anche alla sera
e poi, bagnarmi di luce sul viso
con i tuoi sguardi di primavera.

E vorrei essere le tue pupille
per specchiarmi così, nella tua anima
e dissetarmi di fresche scintille
dalla fonte tua arcana ed a me intima.

E vorrei esser la rosea tua bocca
per respirar dei tuoi baci soli
e scalar fin su quell'erta tua rocca
che fa spiccar i più audaci voli.

E infine, vorrei esser i tuoi sogni
e navigar con te, man per la mano,
per più naufragar nel mar dei bisogni
che, dalla quiete, mi tien lontano.

"Messaggio in bottiglia"
Sono chiuso come un messaggio
sottovuoto in una bottiglia,
per uscirne ci vuol coraggio,
con fantasia e meraviglia.

Forse, a me manca un po' ogni cosa;
sballottato da venti e mare
con in mente un sogno, una rosa,
che mi sappia guarire e amare.

Spero, che arrivi alla deriva
consumato da sole e sale
e tu, curiosa, sulla riva,
mi apri piano, senza far male.

Troverai scritta un'incisione:
"l'Amore non è sentimento
è Risposta, è Decisione.
Io ti amo, sai? E non mi pento!"

"La nostra storia"
(canzone)

Ed i Sentimenti sai, non han scadenze
e gli amori son diversi, ma importanti :
binari paralleli, "arrivi e partenze".

Di amori nella vita ne ho avuti tanti
di follie ne ho commesse, che scemenze :
noi maschi siamo bestie, ma anche eroi o santi!

Non bevo e non fumo, io so quel che dico
trent'anni si, ma non ti ho dimenticata :
non sai essere amante, ma ti sono amico.

Ti dici, sempre di un altro innamorata,
stanca del marito, ormai tuo nemico :
... la nostra storia non l'hai dimenticata!

"Un seme germoglierà"
(canzone)

Mi sudano le mani
mi trema anche la voce,
ma ad aspettar domani
mi sento come in croce.

Un soffio caldo su me
e cado ai tuoi piedi
mi chiami pazzo, perché
all'amore non credi?

Mi specchio nei tuoi occhi
ti stringo, mi sei intima,
con gli sguardi mi tocchi
qui, fin dentro l'anima.

Sciogli i tuoi capelli,
fa che danzino al vento;
è un canto di uccelli
magia d'un momento.

Se la sera scenderà
ricorda ciò ch'è stato:
la fiamma ancor brucerà
di quel folle passato.

E scende già la neve
tra un po' tutto coprirà,
ma nella terra lieve
un seme germoglierà.

"Mi chiamò rosa"
No, non fu per rancore,
per orgoglio neppure,
che io aggiunsi le spine
al corpo esile mio.
In principio, ero un fiore
tra tanti, in Paradiso.

Fu colpa dell' Amore
e delle sue paure.
Egli, volle por fine
all"abuso di un dio
che profanó l'onore
mio, con un sorriso.

E Bellezza e Dolore
furon le mie cure
che, la bontà incline,
mi rese eterno il fio:
mi chiamó rosa, e un cuore
io ebbi e, di Eva, il viso.

“Libertà”
Libertà,
tu sei Lotta oppur Chimera
tu sei il Vento e una Bandiera
tu sei il Sole anche di sera
sei Speranza e Primavera.

Libertà,
Dono divino senza età
certezza di Felicità
Tu, più dolce d'ogni Bontà
Tu, sei la Vita che sarà.

Libertà,
non sei solo una passione
o idee in circolazione,
follia e rivoluzione
una scelta d'occasione.

Libertà,
tu sei il sogno più sognato,
un amico ritrovato,
un torto dimenticato,
un sorriso mai scontato.

Libertà,
declinare al singolare
il plurale di volare,
il futuro dell'amare,
il passato da scordare.

Libertà,
non è gusto del proibito,
non è un puntare il dito,
un amore mai sbiadito,
un ricordo mai smarrito.

Libertà,
è scegliere di rischiare,
è catene da spezzare,
è la gioia di volare,
nostalgia di planare.

"Foglia"
Quando, libera, danza una foglia
il vento tace, tutto è silenzio.
Quando, leggera, cade una foglia
la nuda pietra è soffice culla.
La terra grigia rugiada stilla
quando poi stanca, dorme una foglia.

"Come la neve"
Quando io sarò lontano
-e spero più vicino
di quando nel mondo fui -,
nulla sarà perduto:
io sarò dentro di te
e tu, sicura in me.
La terra respira,
la terra riposa e veglia,
si trasforma e cammina:
così noi, dal basso
alle Immensità.
Sii presente a te stessa:
il tempo, fuggevole dono,
vedrai ti apparterrà.
Io sarò con te
e in ogni pensiero
respirerà il suono,
eco delle mie parole.
Come il vento sarò
e ti accarezzerò il viso
spazzando via quell'ombra
che ti gela il sorriso.
Come la neve verrò,
e coprirò ogni cosa
di soffici ricordi.
Il mondo, nel suo candore,
come notte che si fa Alba
balenando scomparirà.
Io sarò dentro di te
e tu, sognante, dentro me.

"Io ti amo"
Io ti amo
e Tu, mi ami.

L'amor nostro
è più forte
della morte.
È libero
più del vento
e del sole
ben più caldo.

Io ti amo
e Tu, mi ami.

Sentimento
dolce e vero
come il cielo.
Come il mare
forte e immenso.
Delicato
come un fiore.

Io ti amo
e Tu, mi ami

Sconosciuto
mio Amore,
balbettio
di parole,
soffio e suono,
più leggero
sei dell'aria.

Io ti amo
e Tu, mi ami.

Dolce miele,
sacro favo
che in me stilli.
Tu ti immoli
come carne,
come brace
sull'altare.

Io ti amo
e Tu, mi ami.

Mia fiamma
sempre viva,
mia luce
sempre accesa,
mio fuoco
nella mente
e nel cuore.

Io ti amo
e Tu, mi ami.

Sì, Tu m'ami,
sempre m'ami,
ma io, ti amo
quanto m'ami?
Tu Infinito,
sempre Eterno
ed umano?

Io ti amo
e Tu, mi ami.

Tu, dolore
nel sapere
dì non fare
abbastanza.
Dispiacere
che ti offese
mille volte.

Io ti amo
e Tu, mi ami.

Vieni e pianta
nel cuor mio
quella croce
che ti uccise
e Ti rese
Uomo e Dio,
Amor mio!

"L'Amore è"
L'Amore non nasce,
l'Amore esiste.
L'Amore, è.
L'Amore non muore,
l'Amore riposa.
L'Amore, è.
L'Amore non cambia,
l'Amore ci cambia.
L'Amore, è.
L'Amore non distrugge,
l'Amore costruisce.
L'Amore, è.
L'Amore non fugge,
l'Amore resta.
L'Amore, è.
L'Amore sei tu,
l"Amore è lui.
L'Amore, è.
l'Amore siamo noi,
assieme a voi.
L'Amore, è.
L'Amore è carezza,
l'Amore è semplicità.
L'Amore, è.
l'Amore è dolcezza,
l'Amore è libertà.
L'Amore, è.
L'Amore è cielo,
l'Amore è mare.
L'Amore, è.
l'Amore è vento,
l'Amore è sole.
L'Amore, è.
L'Amore è parola,
l'Amore è silenzio.
L'Amore, è.
L'Amore non è momento,
l'Amore è eternità.
L'Amore è l'Amore.
L'Amore, è.

"Vo cercando"
Vo cercando per ogni dove
vo chiedendo dov'è l'Amore
ed anche al Vento io l'ho chiesto :
"Tu che sempre sei dappertutto
dimmi dov'è Lui, fa presto !"

Chiedo al Mare, a ogni suo flutto
od alla sabbia innamorata,
persino agli scogli orgogliosi
e a ogni fresca onda scatenata,
anche ai suoi pesci silenziosi.

Nessuno sa dov'è andato
nemmeno se è mai esistito.
Chiedo al Sole e alle sue Stelle
ai Pianeti dei ciel lontani
e alla Notte di fredda pelle.

Son ferite le mie mani
ed i miei piedi ormai ghiacciati,
forse il cuor mio batte invano?
Son i miei occhi, fiumi asciugati
per un Amore ormai lontano.

Vo gridando oramai impazzito :
"Dove sei Amor mio perduto?"
T'ho cercato e forse scovato :
eri già dentro me smarrito,
nel mio animo, ritrovato.

"Notte"
Non so più come cercarti
non so più dove trovarti
dolce mio Signore e Re
dimmi se il dolore ha perché
se tutto questo finirà
se esiste un'altra realtà.
Questo cuore non resiste
nella Notte così triste
ho paura si spegnerà
come fiamma si estinguerà.

Figlio, sono Io a cercarti
fuggi, e Io vorrei abbracciarti
il mio Cuore cerca te
Esso si strugge dentro sè
e mentre cerchi libertà
ancora per te soffrirà.
Vedi che solo in te insiste
quel che cerchi e mi resiste.
È scintilla di Verità
è fuoco di dolce Bontà.

"Dolce Amore"
(canzone)

Il vento non teme i monti
né il mare la scogliera,
come l'acqua delle fonti
essa va oltre ogni barriera.

Come nuvole sul mare
libere e serene altrove
nel coraggio d'affrontare
venti e fulmini ognidove.

Come foglie nella pioggia
come fiori in camposanto
ogni goccia pian s'appoggia
ogni piede ode l'incanto.

Nulla ferma mai l'amore
se non l'attimo, l'attesa
come il battito del cuore
folle dopo ogni sorpresa.

Canto a Te dolce Signore
canto all'Acqua e al tuo Vento
Soffio sempre creatore
dolce Amore, folle e attento.


 

"Saole arremëne"
Nu stùzze de pëne,
nu surse de mïre
la pæne nen sëne.
U'addaore du mëre,
nu pizze de cïle
e tutte u'emëre
poö pigghie u vule.
Saole arremëne
chesse éneme 'è mè
ca, pasce nen taene,
e nen θape u percé...
Ben Tartamo

"Sola resta"
Un pezzo di pane,
un sorso di vino
non sanano la sofferenza.
Il profumo del mare,
un pezzo di cielo
e tutta l'amarezza
poi vola via.
Resta sola
questa mia anima
che, pace non ha
e non conosce il perché...
Ben Tartamo   traduzione dal molfettese

"Rovi"
Hai mai visto svolazzare
un pettirosso fra i rovi?
Vorrei che le mie parole
fossero così audaci.
Le corde della mia lira
suonano mosse dal vento.
È di esso il canto, e del tempo,
sabbia tra le mie mani.

"Piccolo borghese"
(canzone)

Sì, già lo so, ciò che tu mi dirai,
che son solo un piccolo borghese
ma alla fine, tu lo sai, i nostri guai
fuggono il ventisette del mese.
Sì, non ci sono più, come anche tu
per le strade di questo paese
dove ogni virtù, conta poco più
d'un rugginoso mezzo tornese.

Sono solo questo qua, quello che vedi
un piccolo borghese, che tu non credi,
possa avere nelle sue mani offese
le fondamenta d'uno sporco paese

La felicità, eccotela qua
pronta per ogni ignobile abuso
tanto una battona, eccotela là
ha solo vent'anni, per ogni uso.
Cara compagna mia di letto
rivoluzione è in disuso;
la democrazia ha benedetto
ogni potere oramai colluso.

Sono solo questo qua, quello che vedi
un piccolo borghese, che tu non credi,
possa avere nelle sue mani offese
le fondamenta d'uno sporco paese

Mentre in quella testa di letame
pensi che abbia vinto il comunismo
grazie al gran tuo governo infame
noi siam servi del capitalismo.
Meglio l'anarchia, bel gran salame
che l'allergia per il patriottismo
di questo parlamento pollame
servo sciocco del plutofascismo.

Sono solo questo qua, quello che vedi
un piccolo borghese, che tu non credi,
possa avere nelle sue mani offese
le fondamenta d'uno sporco paese

Con un piccol borghese come me
tornerai a sognar la Dittatura
che darà risposta ai tuoi perché,
non sarà più inutile iattura,
ma chi spargerà sangue anche per te
e per la tua Nazione futura.
Così la terra patria ancor berrà
sangue mio, seme di cultura.

Sono solo questo qua, quello che vedi
un piccolo borghese, che tu non credi,
possa avere nelle sue mani offese
le fondamenta d'uno sporco paese
 

"Païàise mé ..."
U sënghe nen'è aqque e mènghe mïre
e cu pètroglie u dimme a le frestïre.
E u dimme come fòsse aqqu'a fresche
u sënghe nuste, cu velæne se mèsche.
Nen'addáore u mëre - cälte com'ó bröte -,
e u pesce, da póppe se scett'a pröte.
Né volte s'aggeræve atturn'a la ville
e de uègnöstre ne stavene a mille.
Sï, á chengiäte u munne a ddavaëre
u virne é com'a l'éstate o premévaëre.
Eh Melefètt'è mè nen de chenöske chiaue
cusse païàise nen è cure ca par'a vaue
sï, s'á 'mbestate tutte e ogn'é caose
paur'ú rizze négre pare né pelaose!
E la mètaine quenne mmálze da saop'o litte:
Païàise mé ... cé fïte! Ce te s'ó dítte!
Ben Tartamo

"Paese mio...."
Il sangue non è acqua e nemmeno vino
e con il petrolio lo doniamo ai forestieri.
Lo regaliamo come fosse acqua fresca
il nostro sangue, col veleno si mescola.
Non profuma più il mare - caldo come brodo -,
e il pesce appena pescato, da poppa si rigetta a prua.
Un tempo giravano per i giardini
e di ragazze ce n'erano tante.
Sì, è davvero cambiato il mondo
l'inverno si confonde con l'estate o la primavera.
Ah Molfetta mia non ti riconosco più!
Questo paese non è quello che a voi sembra.
Si, si è ormai confusa ogni cosa
anche il riccio di mare pare un granchio peloso!
E al mattino, appena alzato,
Paese mio... che cattivo odore! Cosa avevo detto?!
Ben Tartamo    Traduzione dal molfettese

Un giorno, il Niente pensò:
"A casa del Tutto andrò
e, piangente, gli dirò
della vita che io fo".
Al suo uscio, allor bussò,
in ginocchio lo pregò:
"Oh immenso Tutto, nulla ho,
così vi prego, perciò
di donarmi solo un po'
di quel che Ella certo può!"

Il Tutto lo apostrofò
in tal guisa che, non so,
se poi dirlo, ovvero, no!
" A vil nullità, ohibò!
al Niente, nulla darò,
di nulla mi disfarò;
son il Tutto io, perciò
per te nulla mai farò!
Privarmi io, non potrò
se no, il Tutto, più sarò.

Ed il tapino Niente
per quell'inconveniente
così tanto indecente,
pianse infinitamente.
Capì che, mai si pente
l'arido strafottente,
che sfrutta e non consente
a chi, decentemente,
vuol viver piamente
e pur modestamente.

Così, d'allor il Niente
rimase quel pezzente
che il fato impertinente
- marrano irriverente -,
ci gioca con la gente
restando impenitente.
Così tu, tieni a mente
e usa efficacemente
l'aforisma indecente:
"O sei Tutto ... o sei Niente!"

"La Musica nel cuore"
Son nato con la Musica nel cuore
oh! grazie Signore, che grande onore,
ma come ogni uomo io, non son perfetto
c'ho il mio difetto, ah! che gran difetto!

♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
♪ PO PO♫ PO PO ♫
PO PO♪♪ PO PO PO♪♫
♫PO PO ♫PO PO♫♪

Dicevo, che ho la Musica nel cuore
sì, che batte amore, per tutte le ore,
ma perdona Signor, che gran peccato:
son sfortunato io, sono stonato!

♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
♪ PO PO♫ PO PO ♫
PO PO♪♪ PO PO PO♪♫
♫PO PO ♫PO PO♫♪

Allora mi son messo nella testa
di fare festa, con le mie gesta
di diventar un grande musicista:
e allora pista, farò il pianista!

♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
♪ PO PO♫ PO PO ♫
PO PO♪♪ PO PO PO♪♫
♫PO PO ♫PO PO♫♪

Ricordo, mia mamma disperata
per quei tasti suonati all'impazzata
disperato anche il mio buon maestro:
"...tu sei da capestro, altro che maldestro!"

♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
♪ PO PO♫ PO PO ♫
PO PO♪♪ PO PO PO♪♫
♫PO PO ♫PO PO♫♪

E allora, con coraggio mi son detto :
sarà diletto mio ... il clarinetto!
E dunque, sono andato in una banda
...fischiai a una bionda: che baraonda!

♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
♪ PO PO♫ PO PO ♫
PO PO♪♪ PO PO PO♪♫
♫PO PO ♫PO PO♫♪

Mi dissi allor: "che ritmo la grancassa!"
... che però si scassa, ah! come se scassa!
Peccato, la gente non apprezzava
...finii suonato, oh come ritmava!

♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
♪ PO PO♫ PO PO ♫
PO PO♪♪ PO PO PO♪♫
♫PO PO ♫PO PO♫♪

Son nato con la musica nel cuore
oh mio Signore, che grande onore!
Peccato per voi che, ho ‘sta malattia
che non va mai via, la Poesia!

♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
♪ PO PO♫ PO PO ♫
PO PO♪♪ PO PO PO♪♫
♫PO PO ♫PO PO♫♪

"E asciugherò"
(canzone)

E asciugherò le tue lacrime ancora
e lascerò tra le labbra ogni parola;
solo vivrò, senza te, non più di un'ora
perché lo so, noi siamo un'anima sola.

Sì, amare, amare è un po' volare
planare dolcemente, oppure cadere.
Sognare ad occhi aperti e così danzare;
impazzire nel donarsi e possedere.

Ti coprirò di baci e petali rosa
e volerò, farfalla d'un solo fiore;
di te sarò, umile schiavo e signore
in te avrò, amante e amica, madre e sposa.

Sì, amare, amare è un po' volare
planare dolcemente, oppure cadere.
Sognare ad occhi aperti e così danzare;
impazzire nel donarsi e possedere.

E assaggerò, da te, il mio dolce miele
così vivrò ogni giorno un'avventura;
e proverò, more, fragole e pur fiele
sì, già lo so, la vita, a volte, è dura.

Sì, amare, amare è un po' volare
planare dolcemente, oppure cadere.
Sognare ad occhi aperti e così danzare;
impazzire nel donarsi e possedere.

09.luglio.17

“Aurora”
E vivo adesso , il momento :
nelle mie scarpe , il vento
nelle mia testa , il tempo .
Tutto sarà come lampo
che , stanco , poi , si abbatterà .
E la Falce , sorriderà !
Io , povero resterò
e pur sempre ricco sarò
del mio argenteo mare
d'una luna da cullare
di carezze delle foglie
dell'amore che mi coglie .
E resterò a guardare
questa folle gente andare ,
verso questo sole nero
sempre più grande e , leggero .
Come offerta , le parole ,
povere , leggere e sole
urlo del mio dolore
per ciò che, pian piano, muore .
Incosciente ed immatura
finge non aver paura
di ciò che strozza e circonda ,
questa gente senza sponda .
In fiamme, tutto brucerà ,
pur questa finta libertà .
Terra dei padri , risorgi !
Invitta , il cuor tuo porgi
Tu , fiera e nobile Aurora ,
Patria mia , il Ciel , t'adora .

30.giugno.17

"Dolore"
Il mio cuore è trafitto
da raggi di sole
e riflessi di luna.
Confuso com'è,
scambia spesso
la notte col dì
e l'alba, con la sera.
Il vento passa
e sussurra parole
mai ascoltate.
Come una coltre,
il silenzio, nasconde
anime e volti
e, nel pianto,
dona conforto.

28giu17

"Naples nights"
Oh Night, Night
Like a fly
With a tight
Oh so right!
Neaple night
Naples fight.

Notte, notte nira
De fruntiera
Tu sí o vera
Notte nira
Nira nira...

You"re velvet
Cool bullet
Stars set
Pink n' violet
Neaple night
Naples fight.

Notte, notte 'nfame
Figlie e puttane
Suse a suttane
Damme a mane
Notte 'e cane....

Filthy toilets
Softly nets
Black cats
Dirty and crazy
Funny and lazy
Naples amazing

Notte e passione
Orgoglie e Nazione
Rivoluzione
Liberazione
È prucessione....

Blow away
Every day
Is yesterday
Rose of may
Naples ray
Dream and stay

25.giù.17

“Notte Nera”
Notte, Notte Nera
Notte, Notte vera.

Oh Notte foriera
di un'Idea fiera.
Notte, fumo e cera.
Notte mai sincera.

Notte, Notte Nera
Notte, Notte vera.

Oh Notte italiana
figlia di puttana
che alzi la sottana
e non sei più sana.

Notte, Notte Nera
Notte, Notte vera.

Io sempre t'amo
anche se piangiamo
ed un po' t'odiamo
poi, insieme restiamo.

Notte, Notte Nera
Notte, Notte vera.

Notte di passione
di Rivoluzione
Orgoglio e Ambizione.
Di Liberazione.

Notte, Notte Nera
Notte, Notte vera.

Notti, Notti belle
Notti senza stelle:
ci sono i tuoi occhi
cielo, la tua pelle.

23giug17

"Accordi"
Sai, ogni corda suona una nota sola
e a volte stona, pizzicata male,
ma con gli accordi diventa parola
ed ogni suono è così, speciale.
Il mondo sai, è una grande orchestra
quando ogni strumento suona assieme
e, all'improvviso, s'apre una finestra
cancellando il grigio poi, in un insieme
di luce, colori, suoni ed odori.
Su ogni volto splende un suo sorriso,
regala carezze e scalda poi i cuori
disegnando pezzi di paradiso.
E suona suona su, chitarra mia
non ti fermare mai, ma suona ancora,
regalami una felice armonia:
d'azzurro, l'anima mia colora.

23giugno17

"Questo è il tempo"
Questo è tempo di combattere
e non per amare o soggiacere.
Questo è il tempo di credere
e non restare fermi a vedere.
Questo è tempo di decidere
come vuoi, che vada a finire.
Questo è il tempo di imparare,
di sperare, lottare o morire.

Questo è il tempo, si sa
per cambiare la realtà.
Questo è il tempo, vedrai
che te stesso poi, cambierai.
Sì, è tempo di soffrire
di sognare, e poi morire!

Questo è il tempo d'ubbidire
allo Spirito del combattere
contro chi vuol sempre che, a morire
sian le idee giuste, da abbattere.
Questo è il tempo di lottare
per una Patria da difendere.
Questo è il tempo in cui amare,
sognare, rima con uccidere.

Questo è il tempo, si sa
per cambiare la realtà.
Questo è il tempo, vedrai
che te stesso poi, cambierai.
Sì, è tempo di soffrire
di sognare, e poi morire!

Questo è tempo in cui, Fratello
l'essere così, veri Italiani
lo si associa ad olio e manganello
ad un passato, di quei lontani
che questa Storia ha più che bollato
col marchio infame di tirannia.
La storia di chi, s'è poi inventato
questo schifo di democrazia.

Questo è il tempo, si sa
per cambiare la realtà.
Questo è il tempo, vedrai
che te stesso poi, cambierai.
Sì, è tempo di soffrire
di sognare, e poi morire!

Tempo di chi, su rosse poltrone
ha già deciso il nostro destino;
ci ha già venduti per l'occasione
con contratti e sangue a tavolino.
Tempo di toglier pane ai figli,
di restare senza scuole e case
per chi ne sforna come conigli
e ormai anche le chiese, ha già invase.

Questo è il tempo, si sa
per cambiare la realtà.
Questo è il tempo, vedrai
che te stesso poi, cambierai.
Sì, è tempo di soffrire
di sognare, e poi morire!

Tempo di chi ci vede bestiame
ben pungolato per transumare
per far più posto ad ogni letame
del mondo intero da sotterrare.
Nuova Era sì, nuova fregatura
fede Unica ed Unico pensiero,
è cultura anche la spazzatura.
Che futuro, che futuro nero.

Questo è il tempo, si sa
per cambiare la realtà.
Questo è il tempo, vedrai
che te stesso poi, cambierai.
Sì, è tempo di soffrire
di sognare, e poi morire!

23giugno17

"Quale Storia?"
Chi se ne frega della Storia!
Ma quale storia? Sta baldoria?
Sì, una storia di falsità:
Nord ladro e Sud senza dignità!

Le Province? Sono soppresse!
I Comuni? Sono deserti!
E le strade sempre le stesse
dai tempi dei romani esperti!
E le campagne? Abbandonate!
Con arance made in Morocco,
le terre nostre avvelenate
e l'olio vergine tarocco!

Chi se ne frega della Storia!
Ma quale storia? Sta baldoria?
Sì, una storia di falsità:
Nord ladro e Sud senza dignità!

E come ai tempi dei Borboni
quando c'era vero progresso ,
una vil banda di massoni
fece il popolo del Sud fesso,
grazie a laidi Francesi e Inglesi
e ai giuda liberal baroni
venduti a potere e tornesi
ai Savoia, fior di ladroni!

Chi se ne frega della Storia!
Ma quale storia? Sta baldoria?
Sì, una storia di falsità:
Nord ladro e Sud senza dignità!

Ci bloccaron la Ferrovia
si portaron i macchinari
poi smantellaron la Polizia
rubaron banche e abbecedari.
Con la favola dell’Unità
distrussero Musei e Scuole
schiacciando Chiesa e umanità
codesti eroi, bronzi di aiuole!

Chi se ne frega della Storia!
Ma quale storia? Sta baldoria?
Sì, una storia di falsità:
Nord ladro e Sud senza dignità!

E dove, disoccupazione
era stata sì debellata,
cancellando stato sociale,
fede e libertà ammorbata
e ogni patrimonio morale,
divennero eroi nazionali
sì, una cricca, assai speciale
dei ben peggiori criminali.

Chi se ne frega della Storia!
Ma quale storia? Sta baldoria?
Sì, una storia di falsità:
Nord ladro e Sud senza dignità!

Bixio, Cialdini e, pur Mazzini
Cavour, Garibaldi, De Luca
immonda feccia d'assassini,
fecer d'un Regno, negra buca.
E, ancor oggi, c'è chi rinnega
e non si scuote dal torpore
e stolto attende che, una Lega
possa ridargli il leso Onore!

Chi se ne frega della Storia!
Ma quale storia? Sta baldoria?
Sì, una storia di falsità:
Nord ladro e Sud senza dignità!

Ricordino, però costoro:
sorgeremo dalla sventure
e spogliati, senza più oro
sol con le nude mani dure
vinceremo infin, l'iniquità;
Noi sì, eroici andremo avanti
soffocando ogni stolta viltà:
veri Re, rinati briganti!

Chi se ne frega della Storia!
Ma quale storia? Sta baldoria?
Sì, una storia di falsità:
Nord ladro e Sud senza dignità!

20giugno17

"Eterna Primavera"
(canzone)

Guarda il Sole e la Luna lassù
Splendono assieme di Gioia
Anche il Mare è calmo di più
Abbraccio d'Amore fraterno.

Le Nuvole gonfie di noia
fuggono assieme all'inverno.
Tutto è azzurro e sereno
dolce carezza dell'Eterno.

La Terra ha gonfio il suo seno
ogni ramo offre i suoi doni.
Tutto è canto e felicItà
anche il vento crea i suoi suoni.

Eterna Primavera sarà
quando sapremo guardarci
per quello che siamo in realtà:
Fratelli, sì! Perché odiarci?

18giugno17

"Valzer di nostalgia"
Valzer, stanco valzer
della nostra passata gioventù.
Ridi, adesso ridi
mentre una lacrima ora scende giù.
Gira, forza gira
mentre ogni ricordo sale più su.
Stringi, forte stringi
so che non vorresti fermarti più.
Brillano le luci
d'oro e argento tra mille colori.
Brillano i tuoi occhi
mentre io sogno i tuoi sapori.
Sogna, ancora sogna
sguardi persi di fotografia.
Danza, ancora danza
il tuo valzer di nostalgia.
Lei è d'un altro ormai
in altri occhi, stanca, si perderà;
tra le tue braccia
la sua sola ombra, dolce danzerà.

16giugno17

"Ho scritto"
Io ho scritto solo Amore
tra le pieghe storte del tuo cuore,
ho scritto persino Gioia
tra le spine strette della tua noia
ed ho scritto Felicità
su ogni muro sporco della tua città.
E mentre tu mi cercavi
nella stanca penombra della sera
eri Me, che poi trovavi
nelle pieghe dolci d'una preghiera.
E cercami ancora adesso
non importa come - sai, fa lo stesso -,
e nella tua fragilità
scoprirai la mia vera Umanità.
Non aspettar d'esser santo
per liberare al Cielo il tuo canto
amami ora, fallo adesso
e sii felice, senza permesso;
ti dono Amore e Libertà:
sì, la mia ricetta è tutta qua.

12.giugno.17

"Attraverso noi"
(canzone)

Sento il vento che , soffia e no , non si ferma mai
come gocce di pioggia che scendono su noi .
Occhi su nel Ciel , sono le stelle stasera ,
mani d'angeli le foglie : canti e preghiera .

Nulla potrà cambiare mai il mondo attorno a noi
nulla mai , se non l'Amore vero fra di noi .

L' Universo poi , respira anche attraverso noi ,
respira in ogni gesto d'Amore , più che mai .
Alza le braccia fiacche e su , danza assieme a noi .

Nulla potrà cambiare mai il mondo attorno a noi
nulla mai, se non l'Amore vero fra di noi .

11maggio17

"Tra cielo e mare"
Baciami amore,
di mille baci
saziami ancora.
Verrà la sera
e, tra le ciglia,
sarà il sole
a scomparire.
Tu sole sarai
e cielo e mare,
tra queste braccia.

08.mag.17

"Silenzio!"
Silenzio: è sera!
Assenzio o Preghiera?
Perdersi, lontano.
Trovarsi vicino
La Luna sul letto.
Nessuna m'ha detto
Parole sì vere.
Le sole, sincere.
Carezze e Sogni,
Dolcezze, Bisogni.
Dormiamo, sei vera!
Sì, t'amo... oh Sera!

06maggio17 h 21:00

"La vita è tutta qua"

(canzone)

Tu mi chiedi cosa c'è, cosa c'è nel mio cuore
e risponderti potrei, se mi stessi ad ascoltare
invece tu - pensi a tutto tu - e non vuoi parlare.

La vita, sì, la vita sì, la vita è tutta qua
un volo, un sogno di sfuggita per dove non si sa

La vita è fatta soltanto di piccole cose
di spine cosparse su steli di splendide rose
di nuvole leggere su cartoline di case.

La vita, sì, la vita sì, la vita è tutta qua
un volo, un sogno di sfuggita per dove non si sa

Ed io vivo sai, di queste piccole emozioni.
del rumore del vento che crea composizioni
scrivendo sui rami armonie e mille nuove canzoni.

La vita, sì, la vita sì, la vita è tutta qua
un volo, un sogno di sfuggita per dove non si sa

Io vivo sai, di tutto ciò che ormai è passato
con gli occhi d'un bambino curioso ed abbandonato
sulla spiaggia dei ricordi che non ha mai calpestato.

La vita, sì, la vita sì, la vita è tutta qua
un volo, un sogno di sfuggita per dove non si sa

Io vivo sai, una favola soltanto per metà
l'altra parte dov'è mai volata, nessuno lo sa
forse nel tuo castello che, spero, mai svanirà.

La vita, sì, la vita sì, la vita è tutta qua
un volo, un sogno di sfuggita per dove non si sa

04.maggio.17 h 00:00

"Fratelli"
Un solo Cuore
Un solo Grido
Un solo Amore
Contro l'infìdo
Nemico, in Armi
Saremo pronti.
Quando l'Allarmi
- Di ponti in ponti -
Suonerà teso;
Sarem Fratelli
Del Sole atteso
E Forti e Belli
Sarem Difesa
E Roccia dura
Di calda attesa
E Fede pura.
Viva l'Italia
Di bocca in bocca!
Viva l'italia
Sotto a chi tocca!
Di cuore in cuore
- I bracci tesi -
Gloria e Onore
Agli Eroi offesi.
E lo Spirito
Fermi tenderà
Ogni anelito
Nostra Libertà.

"Canicola"
Sassi e corti sterpi
fruscii di serpi
bava di chiocciola
linfa che gocciola.
Dell'erba d'un prato
un manto bruciato
e sberle di sole
su fiacche parole.
Schegge di silice
volti di pomice;
smorto, un cane giace
tra ulivi di brace.

30maggio17

"Ultima poesia"
Questa è un'ultima poesia
e forse un'ultima mia canzone
che stanca e astratta , triste sinfonia
forse priva d'ogni tenue passione.

E questa è un'ultima parola
dolce bacio, appena disegnato
su ogni piccola rosa chiusa e sola
che ogni bacio ha pur dimenticato.

Passan stanche nel cielo le nuvole
copron dal sole questo mio cuore
che vive sol di libere parole
come campo arato per ogni fiore.

28maggio17

“Nei tuoi occhi”
E mi rifletto in mille specchi
sono verdi laghi i tuoi occhi
son rosse accese queste labbra;
tu batti il ferro come fabbra
ed arroventi questo cuore :
batti e picchi senza dolore.

M'addormento tra i tuoi seni
a occhi aperti, sogni sereni
mani come dolci farfalle
del paradiso dolce valle
amor, delizia, rosa e croce
come ruscello la tua voce.

Son più d'un secolo i nostri anni
amore, quanti pianti e affanni,
ma tu sei sempre quella stella
sei dolce amica, umile ancella
sei maestra severa e saggia
la mia isola, deserta spiaggia.

E nell'immenso tuo mare
vorrei sempre più naufragare
perdermi nei tuoi pensieri
così profondi, così veri.
Su, dischiudi questa rosa :
amante mia, dolce sposa.

21maggio17 h 00:00

"Anno Zero"
(canzone)

Manuale del vivere numero zero :
io che, mi immaginavo sempre eterno
son arrivato vivo, ma al cimitero
dove la stagione è sempre l'inverno.

Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Pum, pum! Cloffete... Poff!

Ho accumulato tanto per la vecchiaia
- si sa, bisogna pur sempre lavorare -,
non mi son concesso un momento di gioia
e adesso, la vita, mi vuole fregare.

Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Pum, pum! Cloffete... Poff!

Non mi importava niente dell'amicizia
di Fede e Ideali me ne son fregato;
or non comprendo cos'è questa mestizia,
ma è troppo tardi, il tempo è andato.

Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Pum, pum! Cloffete... Poff!

E sì, che io di amori ne ho sempre avuti
come di passioni, passioni sincere:
che peccato li abbia per sempre perduti
tra un pocker di fumo ed un nero bicchiere.

Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Pum, pum! Cloffete... Poff!

Ed or che anch'io sono salito sul monte
con la brama di sapere, saper tutto
m'accorgo solo adesso che son un niente
e che ogni color s'è trasformato in lutto.

Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Pum, pum! Cloffete... Poff!

Che rabbia che mi fa tutta questa gente:
mi chiaman "dottore", mi fan gran signore
ed io mi sento solo un deficiente
che vede sfumar ogni giorno con le ore.

Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Pum, pum! Cloffete... Poff!

Manuale del dolce morire Anno Zero:
è ben più felice di me quel barbone
che mi sorride, mentre piango e un po' spero
che c'e posto in Cielo, assieme al San Ladrone!

Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Pum, pum! Cloffete... Poff!

19mag17

"Gli Innamorati"
Come virgulti, intrecciati
soli, stan gli Innamorati.
Luce, di Luce estasiati
di Vita ebbri, appassionati.

13mag17 h11:30

"Una canzone"
E mi chiedi amore, una canzone a cosa servi mai
se poi una canzone, tra rime e pause, parla di noi.
La vita cos'è, se non un lungo canto d'amore
che spero - io sempre spero - con te, non finisca mai.
Si, è vero, anche la luna giura e poi fugge via,
ma io e te siamo mica la luna, ma stelle e cielo
che cambiano, si nascondono, ma il sole sempre c'è.
Ed è questo sole, la nostra canzone d'amore
che spero lassù - prima o poi - qualcuno canti per noi.
Vedi, è l'una ed io non dormo, ma scrivo di noi...

13maggio17 h 01:30

"Sense, Nonsense"
Ehi, tu sei Sens ed io Nonsens
tu, for ever Alba, ed io Tramont.
Quindi, ti dico: vedi se ci pens
tu con me ar iu rong; hai fat mal i cont.
Ed è inutile poi, parlare
ai só meridiunal e tu, du Nord
si finisce ever per litigare:
ai con l'American non vad d'accord.
Si, va bè, -ai nó- mai neims Benedet
yes, só tanto guud a cucinar
ma iu si bona -azz!- solamente tu lett
plis, ma mi vuoi far proprio incazzar?
None! Io no seguire e né sposar
só Italian va bù, ma no strunz:
e ghiv i chiapp luntan con i dollar
che c'i'm'incazz -altr che Bomb- ai don't penz.

07maggio17

"Rosa nella notte"
Oh rosa d'organza vestita
ora, t'ho sorpresa tremula
al fresco abbraccio della notte.
Ed al mio sguardo smarrito
ha risposto il tuo profumo
di gracili, dolci emozioni.

07maggio17 h 01:00

"E vorrei, vorrei, vorrei..."
E vorrei, vorrei, vorrei giocare
come quando, ricordi, noi si era
dai nonni, laggiù in riva al mare.
E quei mille perché della sera
e le pietre lanciate alla luna.
Ricordi, le tue buffe paure
che poi, si faceva sempre l'una
con quelle strane fiabe immature
e, ci si addormentava sempre in tre!

E vorrei, vorrei, vorrei portare
ancora lo zaino della scuola;
le tue lacrime da asciugare
e in gola la magica parola:
"Papà, papà, papà...papà...papà...
no! qui non ci voglio proprio entrare.
Ti prego, non mi puoi lasciare qua!"
Con te c'era sempre da sudare...
come sempre, però, vincevi tu!

E vorrei, vorrei, indietro tornare
per non ripetere gli errori miei
ed aver più tempo per giocare;
ascoltar di più, per capir chi sei.
Magari, scriver meno poesie
per imparare un po' di più da te
e non chiudermi nelle fantasie
così, rispondere ai tuoi perché!

Quante lune ormai son già passate
i miei grigi me lo ricordano.
Quelle notti insonni son volate
quegli schiaffi ancora bruciano,
ma tutto questo ti ha reso grande.
Ora io, ti guardo dal basso in su
e ti faccio mille strane domande
per cui, Ingegnere, non ne puoi più...
pazienza: è fatto così, papà!

E vorrei, vorrei, proprio sapere
se lei è la tipa giusta per te,
se ancora una volta, nelle sere
qualcuno mi porrà i suoi "perché"
e, se ti farai chiamare papà
come facevi tu, mille volte;
se ritorneranno quei tempi là
per raccontar le fiabe raccolte
dal tuo buffo ed ingenuo papà!

06mag17 h 00:50

"Sogno di una notte di mezza primavera"
Sognavo, ma all'improvviso
un caldo suono ho avvertito.
Era certo un clarinetto...
dimmi, cos'è quel sorriso?
Davvero, io l'ho sentito
ai piedi del mio letto
soffiare le sue note.

Suo amico, era un violino
- però, io l'ho avvertito -,
per ben delle sue gote
di non picchiar di fino
con l'archetto divertito.
...Erano note su note:
che infinito dolce tatto!

Sarà stata una magia
ma poi, il ritmo è cambiato:
all'improvviso un gran botto!
Finita la poesia:
una grancassa ha suonato
con un bel tamburo al trotto
e piatti per compagnia!

Ma che assurda folle banda
- mio Dio, che spavento -,
è piombata in casa mia!
Che cos'è 'sta sarabanda
via, via, in un momento
questa assurda sinfonia!
Ma guarda te, che folle crack!

Poi è apparso un fantasma
ed io stavo morendo.
Era vestito con un frac
ed aveva pure l'asma,
m'ha sorriso poi, battendo
la bacchetta con un bel "tac"!
Ed io, sarò svenuto.....

Ogni cosa era diversa
non era più casa mia
al mattino poi, svegliato.
Sì, di note e pause immersa
con la scritta: POESIA!!!
ogni muro, colorato.
Matto eh?! Ma non ho sognato!

04.mag.17 h 00:30

"Impossibile Sogno"
(haiku)

Tu Aurora, e io Tramonto
ci incontrammo un bel giorno,
nello spazio d'un Sogno.

Tu Sogno, e io Realtà
ci scontrammo nel buio
d'una Notte senza età.

03mag17 h 22:50

"Volersi bene"
Volersi bene
senza catene
non è mai stato
facile per me.

Volersi bene
e senza paure
non è mai stato
facile per te;
cos'è facile
su, dillo tu a me!

Volersi bene
bene davvero
come io voglio
bene, solo a te.

Volersi bene
gli occhi negli occhi
per respirare
un sol respiro.

Volersi bene
vuol dire amare
anche soffrire
fino a morire;
morir d'amore
soltanto per te.

Volersi bene
bene davvero
come io voglio
bene, solo a te.

Noi siamo boschi
siam prateria
cieli su immensi
e poesia.

Noi siamo stelle
nell'immensità.
Noi siam gabbiani
nella libertà;
cieli sereni
dolce azzurrità.

Volersi bene
bene davvero
come io voglio
bene, solo a te.

02maggio17

"Stanza di sera"

Scale dopo scale
e vetri su vetri
questa è la vita
vestita la sera.

Male, sordo male
in due, tre metri
conti tra le dita
quella tua preghiera.

Un suono di tuba
ti batte sul cuore
e ricorda ancora
che è ormai sera.

E l'ansia ti ruba
la gioia e ogni amore
lasciando in quell'ora
la sola preghiera.

Capo sul cuscino
e pensieri strani
vorresti volare
ma non sai mai dove.

Vorresti vicino
solo quelle mani
per accarezzare
sogni in dolci alcove.

Sera dopo sera
tutto è uguale
e nulla cambia ormai
a quel capezzale.

Stanca primavera
stanza d'ospedale:
è finito, lo sai
anche il tuo male.

01maggio17

"Frii frii!"
"Frii frii ..." sembra un grillo
la mia loquace piuma
quando la foglia sua scorre.

"Frii ...." sì, forse un po' brillo
ma a volte, vorace puma
se idea sua vuol imporre.

Vorreste farlo tacere?
Sol perché lei odia la Fede
e, quella sacra di Patria.

Vorreste, ergo provvedere
con il silenzio: lei crede?!
Egli però, mai s'adagia....

E né mai, certo lo farà.
Egli, ha un cuore canterino
lo lasci dir, si rassegni;

egli vive di Libertà
come un eterno bambino....
suvvia, d'altro s'impegni!

"Frii frii...." ora lo sente
com'è ciarliero ed allegro;
vispo come ogni ragazzo.

Sí, è così, non si pente:
cuor di cristallo, mai negro
e spesso, ahimè.... un po' pazzo!

S'interessi di poeti
non di grilli un po' malati;
lasci correr professore.

Io e lui, siam idioti
pagherem prezzi salati
nella Vita, buon dottore!

1° maggio17

"Acrostico ai Potenti"
V erdi di rabbia repressa
A ndiamo meditando follie
F ermi nell'Innocenza macchiata
F orti dell'alienazione rimossa
A mici della Libertà
N emici dell'Ipocrisia
C erti che il mondo cambi
U rlando in viso la Realtà
L iberi nella Verità
O ppressa dal cieco Potere
!

29.04.17

"25 aprile 1945"
E venne il tempo, per noi, di far pulizia
d'un fascio d'erba e d'un maestro dittatore
chiamando folli, "sanguinaria tirannia"
un ventennio di nerbo e sacro patrio amore
misto a ilare, tutta italica idolatria.
Ogni scuola e palestra, in breve, fu macello
venduto oramai, lo stanco e odiato pastore;
tutto perduto, senza nocchiero il vascello
per smania, d'un infido re traghettatore.
E così, l'Italia, da Popol di Poeti
Artisti, Geni, Eroi, Santi e Navigatori
- servi altrui, di libertà analfabeti -,
fummo al mondo inter , genia di traditori.

25 aprile 2017

"Come lava"
Piango e canto, come lava nel mare
Signore, di me cosa mai resterà?!
Sono libero, e mi lascio legare
chissà quando tutto questo finirà!
Stella danzante, oppure fuoco fatuo
il possibile, d'un tratto si fa arduo.

Piango e canto, come lava nel mare
sangue e fumo che tutto intorpidirà.
Innocenza, non lasciarti stuprare!
Semplicità, qualcosa, ti ingabbierà!
Solitudine, tu insormontabile
unico fascino intollerabile!

24.04.17 24:00

"Senti?"
Le stesse strade, la stessa identica gente
tutti che fuggono, chiusi nel loro niente.
Nessuno più che ascolti il rumore del vento
io che, solo, mi fermo, e quasi mi pento
di poter capire la voce del silenzio
di saper scoprire su, in questo cielo assenzio
le stesse identiche facce sempre scontente
e voler gridare che, non è vero niente!
Ci hai dato il sole col suo caldo sorriso
ci hai dato il mare col suo moto improvviso
le onde che danzano e ci abbracciano di schiuma
la luna che, scalda innamorati, di bruma.
E tu, che vorresti ancora fuggire via...
Senti? Suona anche per te, questa poesia.

26.04.17 h 00:30

"Note da liberare"
Il mare, e ti viene voglia di danzare.
Il mare, e senti il tuo cuore impazzire.
E, come un delfino vorresti saltare
perché, restare qui, è come morire.

Il cielo, e ti viene voglia di cantare.
Il cielo, e senti che puoi ancora capire.
E, come un gabbiano vorresti volare
perché, restar qui, ti fa solo soffrire.

Un prato, e ti viene voglia di sognare.
Un prato, e comprendi che, non può finire.
E, come cicala vorresti cantare
senza mai porre fine al suo strinire.

Un foglio, e ti viene voglia di suonare.
Un foglio, e alle tue parole fai dire
le note che, nel cuore, hai da liberare
così, che quel dolore, si può lenire.

23.04.17 h 23.00

"Poesia allo specchio"

(da "Come Parole nel Vento" - cento poesie ed un racconto, per adulti bambini)

Stop! Su, fermati a pensare!
No! A destra non puoi svoltare
....sinistra? Vuoi barare?!
Ogni auto è uno specchio
e se poi, strizzi un po' l'occhio
si trasforma in un bel cocchio!
Le ruote, in puledri bianchi
e via, in volo, mai stanchi
tra cielo e nuvole in banchi.
Un girasole per sole
cielo, un fiume di parole
tra i punti, mille capriole!
E togli il broncio dal muso
e se poi, appari un po' fuso
cosa importa? Vige l'uso
in questa nostra realtà
d'usare una maschera, ma....
le abbiam vietate, noi di qua!
Il cuore è trasparente
ognuno di noi ha una lente
per comprendere ogni gente.
Non serve parlare molto
le parole in ogni volto
ed il senso ognun ha colto!
É poesia allo specchio
di sorrisi, pieno un secchio
ed al bando, ogni malocchio!

"Scrivo il tuo Nome"
Scrivo il tuo nome sulla mia agenda
Lo scrivo al mattino e al ritorno, la sera
E scopro il tuo nome sopra ogni tenda
Alle finestre e nella notte più nera
Poi voli in burrasca e ti chiamo gabbiano
E sei sveglia al mattino nella campagna
Mi sei vicino se poi cerco una mano
Sei pur sulle nevi di ogni alta montagna
E mi osservi con gli occhi d'ogni bambino
Sei carezza alla sera e mani di madre
Sei certezza per ogni triste declino
Sei nel sudore e nei calli d'ogni padre
Sei celeste sereno e ti chiamo cielo
Sei più scura tempesta e ti chiamo mare
Sei nel vento, tra i nidi e fiori d'un melo
Nel miele, e nel sale di giornate amare
Sei nei caldi baci e ventri d'ogni sposa
Sei giocosa discesa ed ardua salita
E se ti chiamo spina, diventi rosa
Se ti piango morte, poi risplendi vita.

19.04.17 h 22:15

"Cane solitario"
Vecchio cane che disegni sole e nuvole
sopra i freddi vetri d' una rosticceria
la tua coda triste -in un brodo di giuggiole-,
sventola nell'aria "mayday" di compagnia.

Il tuo muso umido vorrei vicino a me
col suo tepore scioglierebbe il mio cuor
e mi farebbe cosí sognare ancor di te
anziché rigar di lacrime e grigio dolor.

Vecchio cane solitario e stanco come me
sai, dietro quei vetri c'è un mondo alieno a noi
che, dell'amicizia non conosce i suoi perché
sopravvive di ricordi ed inciampa in un "poi".

Noi, che del tempo conosciamo ogni battuta
ci ristorerem di dolci canti alla luna
d'un panino in due e, una candida bevuta
battendo il ritmo alla notte, nella sua cruna.

19.04.17 h 02:00

"Estote parati!"
"Estote parati!" "Siate pronti, siate!"
sì, è questa, la Parola di congedo
del nostro divin Maestro - che, crediate
o meno -, altro, io non comprendo nè vedo
che, necessità d'esser pronti in attesa.
Preparati come soldati all'attacco
ché, vita o libertà ne faccian poi spesa
e, per ignavia, si resti sotto scacco.
Sì, anime snelle come sentinelle
cuor di leoni, con sorrisi rocciosi
che, nelle infìde avversità, come stelle
brillino per fede e audacia, vittoriosi!
E, se Egli, ci vuol così, forse non anche
la nostra materna Patria? Su, Fratelli!
Risollevate membra e spade ormai stanche:
su, raccogliete forza e coraggio, oh imbelli!
Urlate ancor l'antico Inno per l'Italia
per donarle Onore e Gloria imperitura.
Questo il nostro Destin: morir in battaglia
poiché siam stirpe d'Eroi, senza paura!

17.04 17 h 01:00

"Venerdì"
E finì dove tutto iniziò
venerdì, in quel campo che Io ho
vissuto, in costante preghiera
temuto, quell'ultima sera.
I grilli cantavano a festa
sigilli esplodevano in testa
terrore puro, io in tempesta
sudore scuro e fragilità.

Un urlo, e tornò la realtà
silenzio e tanta tetra viltà
d'amici, assonnati e impauriti
turbati, infelici, e fuggiti.
E lui poi, amico sapiente
con i suoi, che perfida gente
un bacio, e perdutamente
quel socio chiarì, la Volontà.

Popolo mio, nessuno sa
dove Dio fosse mai, chissà!
Anche per me, Io, suo Figlio:
senza un perchè, pallido giglio
nessun amico a consolarmi
l'eterno nemico a esortarmi
ch'Io fuggissi, sì, per salvarmi
ch'Io tradissi l'esser Deità.

Popolo mio, la verità
quella, son Io, con Umiltà
ma sappi che, un uomo più solo
su, pur tra mille angeli in volo
di me, mai c'è stato e ci sarà.
Ho vissuto stesse realtà
ho patito, freddo e povertà.
Forse, la morte, mi risparmiò?

Dimmi, che male ho fatto o farò
per meritarmi quel che in cambio ho:
tanto livore e futilità
nessun pudore, nè carità.
Così, solo, torno ogni sera
e in quell'orto, volo in preghiera.
Piango, e soffro sete più nera
e ancor offro Amor, tutto per te.

Venerdì santo, 14.04.2017

"Nonna"
(a mia nonna Enza, faro di saggezza)

Al crepitare ardente di ceppi al fuoco
strider di linfa, di rivoli un giuoco.
Tizzoni gli occhi, per specchio d'un camino
e nell'acre profumo, avverto vicino
soffio di speme, virginee faville
oh, ben più lucide e soavi scintille.
E volano i giorni con le settimane
con il fruscio di vegliarde sottane
attente al singhiozzare della polenta.
- Su Nonna, la tua mano si fa più lenta
ti prego: lascia ch'io t'aiuti almeno un po'...
- Tu studia figliolo, che io so quel che fò.
Or la tua voce si perde nel frastuono
ma io, di tanto in tanto, ne avverto il suono
che si fa carezza, che si fa preghiera
unica certezza, sul far della sera.

13.04.17 h 23:30

"Sognando"
Ho bisogno di coccole
tante coccole, coccole
proprio quelle che tu mi fai

Ed ho bisogno d'amore
tanto amore, tanto amore
proprio quello che tu mi dai

Vorrei cavalcare l'onda
l'onda su l'onda, su l'onda:
il caldo brivido che sei

Ho bisogno solo di te
di te, di te, solo di te
come cielo sole e mare

Vorrei volare nel vento
accarezzare la luna
cullandosi poi sul mare

Ma tu, sei come la luna
ti si può solo guardare
e da lontano, ammirare

E io sono quel salice
piegato da sale e vento
bruciato, da sole e tempo

Ed il tempo ormai passato
ci sorriderà di scherno:
Paradiso, o forse, inferno.

11.04.17 h 23:45

"Albero solitario"
(canzone metafisica)

Sul naso aveva un picchio di color canarino
che gli chiedeva spesso di chinarsi più vicino.
Per spalle, aveva poi un' enorme e coriacea gruccia
a prova di fulmini, con in testa una gran cuccia.
E le braccia erano nastri colorati e fiori blu
le mani eran due farfalle variopinte in tutu.
Che dire delle gambe: due colonne corinte
e ai piedi lunghi fasci di bambù a fosche tinte.
Ma nel petto, gli batteva per scherzo una grancassa
fatta di piume d'Angeli incollate con melassa.
E, se mai, nella mente pascolavano pensieri
eran solo teneri e stanchi uccelli passeggeri.
E infine - resta incerto - se un nome, l'avrà mai avuto:
occhi di giada, fronte ambrata, e guance di velluto.
Solo la Luna, di notte, teneva compagnia
asciugando foglie, per un amor fuggito via.

10.04.2017 h 19:45

"Salita"
Ed ho imparato dalla vita
che, quando smette una salita
non puoi dire che è finita
ma che hai davanti un'altra impresa:
perché una vita ben spesa
deve esser continua sorpresa.
E puoi cadere mille volte
per poi scoprire, tante svolte
e capir cosi, che, se accolte
- ogni ferita e fragilità -
significano opportunità
che trasformano ogni realtà.
Ti ringrazio, oh mio Signore
perché rendi nuovo ogni cuore
donando, Libertà e Amore.

09.04.2017 Domenica delle Palme

"Io Sono"
Io sono goccia che palpita
Io sono roccia che l'ospita
Io sono fiocco che candida
Io sono pozza che limpida
Io sono quell'onda che danza
Io sono la sabbia sua stanza
Io sono vento che musica
Io sono ramo che lirIca
Io sono mano che accarezza
Io sono ancora di salvezza
Io sono orizzonte infinito
Io sono immensità che invito
Io sono cielo che sa di te
Io son risposta ai tuoi perché

07.04.17 h 04:00

 

"Drento'n bacio"
E drento’n bacio er Paradiso
nelle tu mani er monno’ntero
ma te prego, famme stò soriso
e dime’npò se è tutto vero.

Daje, famme sentì stò sbatticòre
famme toccà er celo’nfinito
Eppòi, famme capì’ndò stà st'amore
che, quello mio, è così stranito.

Er core mio, n’sé po’ cormà
e dà retta a me, che sò onesto
tu co' me, poi sortanto ch'abbrucià
fingo d’esse filice, e sò tristo.

Daje, famme sentì stò sbatticòre
famme toccà er celo’nfinito
Eppòi, famme capì’ndò stà st'amore
che, quello mio, è così stranito.

31.03.17 h 23:30

"In un bacio"
E, in un bacio, il Paradiso
nelle tue mani, il mondo intero
ti prego, però: fammi un sorriso
e dimmi poi, se è tutto vero.

Su, fammi sentire questo batticuore
fammi toccare il cielo infinito
e poi, fammi capire dov'è l'Amore
che il mio, è ormai smarrito.

Il mio cuore non si può colmare
dammi retta, sarò onesto:
con me, ti puoi solo bruciare
tu mi vedi felice, ma sono mesto.

Su, fammi sentire questo batticuore
fammi toccare il cielo infinito
e poi, fammi capire dov'è l'Amore
che il mio, è ormai smarrito.

31.03.17 h 23:30

 

"Svegliarmi tra cent'anni"
Vorrei dormire e svegliarmi tra cent'anni
dimenticare tristezza ed affanni
restar sospeso, tra nubi sole e cielo
cullato lento dal vento: io, da solo.
Monti, colline, sognare vorrei, e te.
Non chieder nulla, a cosa servono i perché:
non è un lento stanco morir la vita?
Il nostro regno è Poesia e di più
quello che vivi non è altro che gita:
lasciati andare, dormi anche tu!

Ci sveglieremo poi assieme, fra cent'anni
niente lacrime, nè guerre e nè malanni.
Neppure morte o stolte rivoluzioni
parlamenti e vuote rappresentazioni.
Niente piu armi - per difender poi cosa -
vedrai, vedrai, che vita sarà esplosa:
nuove piante, nuovi animali e marziani!
Ci terremo tutti per mano e abbracciati
resteremo per sempre giovani e sani
medici e farmaci, ormai dimenticati!

Vorrei svegliarmi fra cent'anni, poco più
spero al risveglio mi sia accanto sempre tu.
Io non vorrei mai nessun altra, sai:
è difficile sapermi solo, che guai!
Così, magari facciam mille bambini
all'aria aperta, fiori per cuscini
sotto due soli, stelle e mille lune.
Sabbie bianche e mari caldi di cristallo
case accoglienti , capanne tra le dune
per dormire e far sogni, ancora, da sballo!

21.03.2017 h 24:00

"Sete"
(canzone - rap)

Sete di potere
Voglia di arrivare
Dimmi se conviene
Questo trattenere
Smania di lottare
Rompersi le vene
Per ciò ch'è banale

Lasciami respirare
lasciami danzare
lasciami sognare
lasciami cantare

Tutto ha un inizio
Tutto ha una fine
Tutto è uguale
Che assurdo sfizio
Senza mai confine
Folle cieco male
Quello d'arraffare

Lasciami respirare
lasciami danzare
lasciami sognare
lasciami cantare

Ogni fior di campo
Il sole tutto arde
Che sia oro o paglia
Vedi non c'è scampo
Tutto poi si perde
Il vento attanaglia
E spoglia ogni foglia

Lasciami respirare
lasciami danzare
lasciami sognare
lasciami cantare

24.03.17 h 00.00

"Profumo d'infanzia"
(a mio nonno Biagio, pescatore di sogni)

Quanti fiumi ho versato
sorgenti di dolore
quante volte ho pregato
singhiozzando il Signore.
Caro nonno dove sei
perché mai, sei fuggito?
Qui ci sono farisei
che ci puntano il dito
sai, sepolcri imbiancati
d'ipocrisia e falsità
tristi, folli e ingabbiati
di grigia banalità.
E quel braccio levato
al sole che rinasce
spesso sai, m'ha fregato
ma dai, non mi rincresce.
Tu, profumo d'infanzia
dizionario d'Idee
coraggiosa denunzia
volo di diomedee.
Quante domande ancora
io vorrei farti sai
ma quel tempo d'allora
con te, è scomparso ormai.
M'insegnavi che Patria
non è solo un Valore
che chi, come te, espatria
non è un traditore.
Patria è, dolce mamma,
compagna e pure amante
la cui immensa fiamma
t'illumina ogni istante.
Tutto ora è cambiato
ma quel tuo profumo
sai, non mi ha mai lasciato:
è nel mare, nel fumo
di navi all'orizzonte.
Nel sogno disperato
di vitali bisogni
sì, come te, emigrato....
pescatore di sogni.

30.03.2017

"Spento"
(canzone - rap)

Spento: così, mi sento
spento: in ogni momento
spento: il battito lento
spento: e vigilo attento

Non trovo più ragioni
Niente più passioni
Solo stanche emozioni
Solo ovvie situazioni

Spento: così, mi sento
spento: in ogni momento
spento: il battito lento
spento: e vigilo attento

Stanco è questo amore
Stanco è questo umore
Stanco di solite ore
Stanco d'un solo cuore

Spento: così, mi sento
spento: in ogni momento
spento: il battito lento
spento: e vigilo attento

Dov'è fiamma di Fede?
Il mio occhio non vede
che noia che lede
e spegne chi non crede

Spento: così, mi sento
spento: in ogni momento
spento: il battito lento
spento: e vigilo attento

Sarà solo un momento
una prova, o strumento
per dir il mio "mi pento".
Oh Dio, io ci tento!

Spento: così, mi sento
spento: in ogni momento
spento: il battito lento
spento: e vigilo attento

26.03.17 h 15.00

"Lotterò"
E affronterò la vita con viso ilare
l'affronterò, seppure senza destriero
libererò il corpo da ogni armatura.
Affronterò solo il mondo, per lottare
e non avrò con me elmo, scudo o scudiero
ma lotterò con un'arma più sicura:
quella potente e certa della preghiera.

E zoppicherò per giungere al castello
spesso cadrò tra rocce e sterpi, ferito
ma rialzerò queste ossa fiacche e tremanti.
E mi libererò da ogni stolto orpello
alzerò gli occhi al Cielo tuo infinito
e se mi piegherò tra le onde sferzanti
sarò fragile e forte contro i potenti.

E renderò sempre Gloria a Te Signore
umilierò di polvere questo viso
mi glorierò della bontà Tua infinita.
Sempre sarò felice nel mio cuore
onorerò la Fede, forza e sorriso
conoscerò alla fine un'altra vita
se questa carnale, in Te, l'avrò vissuta.

24.03.17

"Sorgenti"
Le mie, sono parole scritte in fretta
per paura di non avere più tempo.
Le mie, sono confessioni materne
son saggi orecchi d'ascolto e comprensione.
Son olio su cicatrici di dolore
sono sorgenti di timide effusioni.
Son nero e bianco divenuti colori
son voci straniere per chi sa ascoltare.

25.03.17 h 11:00

"C'era scritto "
C'era scritto biodegradabile
nel nostro di enne a.
Sì, materiale indistruttibile
solo per metà.
Anche se tu osservi impassibile
questa realtà
nulla mai è immarcescibile.
Certo, si vedrà.
Ogni cosa è deperibile
questa roccia qua
che pure t'appare inscalfibile
l'acqua l'aprirà.
Non c'è nulla d'incorruttibile
tutto sparirà.
Cieli nuovi, l'Inconoscibile
ci regalerà.
Nuove terre, l'Impenetrabile
presto, ci darà.
Ma l'Amore sembra impossibile
Esso, rimarrà.

19.03.2017

"Poeta"
Il mio mare
È duro di sassi
Di troppe parole.
Il mio mare
È spietato di sale
Di lacrime versate.
Il mio cuore
È amaro cesto
Di timidi dolori.
La mia casa
È un bianco muro
Su cui Poesia
Spara i suoi colori.

09.03.17 h 12:50

"Nel labirinto"
Nel labirinto
fuggo sospinto
dal mio tormento.
Se vedo il cielo
è un momento:
pallido velo
d'oscura realtà.
Dove sei Beltà
nell'assurdità
d'una prigione
di mondanità
ed illusione.
V'è una fiamma
- voce di mamma -
che non m'inganna
e mi sospinge.
Follia o manna?
Luce che finge?
Ma il cuore batte
freme e combatte
in questa Notte
senza mattino.
E sogna lotte
contro il Destino.
Nel labirinto
fuggo d'istinto
mosso dal vento
che mi percuote.
Tetro momento
fiamma che scuote.
Non son più io...
Dove sei Dio?!
...È tutto oblio
verme e cenere
roccia d'un Fio
in itinere.
Fatta è sera
ma tu Preghiera
dolce e amara
torna bambina.
Oh Vita avara
fatti piccina!
Torna, Speranza!
Torna, Costanza
ed Innocenza
del tempo che fu.
Fede: Te senza
non posso far più!

18.03.17 - Alba

"Il nostro vero amore"
E vorrei amarti qui
sotto la luna confusa
come tra nuvole e cielo.
Vorrei stringerti a me
tra salici e pioppi
come muschio e terra.
Essere fango e guazza
filo d'erba e farfalla
come lepri d'autunno.
Il nostro amore, però
è lettera già scritta
abbandonata alle correnti
relegata in fondo di bottiglia.
I flutti, il vento, il sole
il destino, il tempo, lo spazio
tutto ci separa e soffoca
nel grigio silenzio.
Il nostro vero amore
- giocoso e fecondo -
fiore solitario
d'uno scuro selciato
è nel coraggio d'una libertà
che chiamano follia.

13.03.2017

Il sorriso d'un bimbo
m'inchioda l'anima
di cielo.
E nei suoi occhi
mi scaldo di sole
perdendomi di mare.

14.03.2017

"Bambine"
Sono bambine
lasciale stare
così carine
che posson fare?
Sì, son armonie
non fan rumore
sono sinfonie
per ogni cuore.
Se fanno chiasso
è per giocare
ed a ogni passo
devon cantare.
Son birichine
e un po' leggiadre
tanto piccine
di dolce Madre.
Cantano amore
chiedon rispetto
son Fede e Onore
rabbia e dispetto.
Se piangono Eroi
non chiedon morte
son ciò che vuoi
in ogni sorte.
Patria e Bellezza
follia o Virtù
son Giovinezza
del tempo che fu.
Stan tra le rime
tra cielo e mare
son come fiume
da navigare.
Farle tacere?
Farmi morire
vuoi vedere!
Perché zittire
il mio cuore?
Imbavagliare
questo rumore
come tagliare
alberi ed ali.
Spegnere il Bene
lasciando i mali
senza catene.
Sono bambine
non fanno male
son malandrine
piuma speciale
nere d'inchiostro
bianche di neve.
No, nessun mostro
ma mano lieve
dolci carezze
e bei sorrisi.
Sono certezze
e paradisi
son Felicità
giocoso suono.
Sono Libertà
Pace e perdono.

12.03.17 h 16:15

"I nostri paradisi"
(canzone)

Sei stata brava, hai scoccato il tuo arco!
E proprio bene, ha colpito la freccia:
ora il mio cuore è tutto un varco
il tuo sorriso, è la sua breccia.
Cosa farò, io dirti non saprei
e forse volerò come aquilone
- dimmi se potrò, tu sai, io non vorrei -
essere fuoco alla tua passione.
Perché, danzerò nei tuoi pensieri
sai, li renderò nuvole leggere
e ci faranno ombra ai ricordi di ieri.
Proteggeranno da queste chimere.
E diverrò il fumo dei camini
e tu sarai finestra di sorrisi
urla felici, giochi di bambini
e terre infinte, i nostri paradisi.

11.03.17 h 15:30

" Stasera ho parlato con Dio "
Stasera ho parlato con Dio.
Detto così, lo so anch'io
puo sembrare assurdo,
folle, inverosimile.
Stasera, ho parlato con Dio,
ma non con un dio così,
a propria immagine
o dimensione, no!
Stasera, ho parlato
con un Dio amico.
E, come un vero amico
che non vedevo
o sentivo da tanto tempo
cosa mai potevo dirgli?
Ad un Dio così
non si può che chiedere scusa
e sperare che, oltre a comprendere
possa perdonare
questa mia mancanza di sensibilità.
Perché è un Dio sensibile
il nostro Dio.
Un Dio d'Amore,
tenero, immenso, infinito.
Inconcepibile!
Ancora una volta,
nel suo pudore
di chi sa cos'è il dolore
ha fatto finta di non ricordare,
di non dar peso alle mie mancanze.
Nella sua lealtà, però
mi ha guardato
nella profondità del mio essere.
E, ancora una volta,
come solo un amico vero sa fare,
mi ha donato il suo tempo,
le sue poche ma sagge parole,
i ricordi, le immagini, i suoni
e i profumi della nostra amicizia.
Mi ha fatto sentire importante
e, nel salutarmi, mi ha sussurrato:
" Abbi cura di te, Io ci sarò.
Sempre."

"Ninna nanna d'amore"
Ninna nanna e Amore per te
su una nuvola soffice.
Ninna nanna e Pace per te
sotto la luna complice.

Oh che notte di luna
oh che notte di note
come te c'è nessuna
che begli occhi e che gote.
Oh che dolce canzone
per ogni innamorato
ci terrà la lezione
un bel gatto stregato....

Ninna nanna e Amore per te
su una nuvola soffice.
Ninna nanna e Pace per te
sotto la luna complice.

Oh piccola nuvola
su polvere di stelle.
Oh leggera lucciola
che brilli sulla pelle.
No, non sei un'avventura
resta pure da sola
no, non aver paura
dimmi quella parola....

Ninna nanna e Amore per te
su una nuvola soffice.
Ninna nanna e Pace per te
sotto la luna complice.

Oh dormi al mio fianco
oh stringimi la mano
mai sarò di te stanco.
Voleremo lontano
nei più bei e dolci sogni
di celeste armonia
dove per sempre regni
la nostra poesia....

Ninna nanna e Affetto per te
dormi dolce Amore per me.
Ninna nanna e Gioia per te
dormi Amor, cullato da me.

08.03.2017 h 20:00

"Stai attenta!"
Stai attenta, puoi bruciarti
son fuoco i sentimenti.
Stai attenta, non legarti
son lacci ciò che senti.
Ricordi e turbamenti
passioni ed ideali
soffocano le menti
sensibili ed uguali:
anime incredibili!
Siam simili e speciali
e nei guai imbattibili!
Non conosciamo mali
- fragili ed incoscienti -
che vivere d'amore
e l'esser impazienti:
che assurda rima il cuore!
Stai attenta amore, attenta....
fuggi via; ora che puoi
non voglio che ti penta:
attenta, e tu non vuoi!

05.03.2017 h 22:45

"Se io fossi"
S'io fossi un'anima
leggero volerei.
Come una nuvola
su te, mi poserei.
E con la mia ombra
dolce, ti coprirei
e poi, cieli immensi
solo per te sarei.

Se io fossi vento
lieve accarezzerei.
I tristi pensieri
poi, via soffierei
dai tuoi capelli.
Allegria darei
poi scompigliandoli
e, a essi, mi legherei.

Se io fossi fiore
cogliere mi farei
e il mio profumo
sempre ti donerei.
Tra le tue mani
appassire vorrei:
di dolci ricordi
solo mi sazierei.

02.03.17 h 19:30

"Tutto"
Tutto fa
Tutto è
Leggero:
Nuvole
e Vento
ed Onde
e Schiuma.
Tutto fa
Tutto è
Sereno:
il Cielo
la Stanza
e Sole
Silenzio.
Tutto, sì
passerà
resterà:
polvere
e fango
Anima
e carne.
Solo Tu
solo io:
Immenso
e Pace
Momento
Eterno.

28.02.2017 h 21:00

"Illusioni d'amor"
(canzone/swing)

Vivo sai, di sentimenti
di ricordi un po' sospesi
tonfi al cuore accelerati
d'ogni pur piccola emozion!

E d'affetti poco attenti
con i cuori spesso lesi
ganci e tagli assai affilati
d'ogni ipocrisia e perdizion!

Volo intanto dolcemente
e chi mai mi può fermare?
E del tempo faccio nastri:
com'è dolce il mio soffrir!

Sciocca e petulante gente
che non sa cos'è l'Amare
ridi pur dei miei disastri
tanto poi dovrà pur finir!

Se dovessi mai abbracciarti
forse non potrò staccarmi:
di baci ne vorrò cento
sì, non mi potrò mai stancar!

Sì, non ho saputo amarti
e vorresti ora lasciarmi
nell'inganno più violento
che mi vuole sol tormentar!

Vuoi solo divertirti
e sorridere alla vita:
già, per te tutto è gioco:
che t'importa del mio cuor?!

Sai, non vorrei mai ferirti
ma alla fine questa gita
ti parrà durata poco
tanto inutile, senza Amor!

27.02.2017 h 23:00

Haiku
"Temporale"


Schizzi d'Infinito.
Macchie d'Immenso.
Tu, l'arcobaleno.

Matera, 26.02.2017

 


"Professoressa"
(canzone-rock)

Professoressa su, che voto mi dai
Così cattivo non sono stato mai
Questione di chimica tu mi dirai
Io dico di cuore e adesso lo sai

Alla lavagna ci vengo di cuore
Si ho studiato, ma questo batticuore
Mi creda, lo giuro, sul mio onore
È colpa sua, colpa è dell'amore

OK, va bene, non faccio più lo scemo
Ci vado al preside, mica lo temo
Ci canto canzoni più di Sanremo
Mi guardi, lo vede: che io non tremo

Che cosa vuole poi, che siano gli anni
La prego, mi creda, no non si affanni
Son solo baci, non sono malanni
L'amo davvero, ma lei non mi inganni

E chi se ne frega poi della gente
Se è una Prof ed io studente
Il cuore non conta, nemmeno sente
Di lezioni non vuol saperne niente

Forza la prego, su andiamo lontano
E se poi ha freddo mi dia la sua mano
Su non tremi così, che vado piano
Se stiamo stretti, vedrà non cadiamo

L'anno è volato, son in Facoltà
Mi pensa ancora, dica la verità
Ora son più grande che effetto le fa...
Aspetta un bimbo.... sono il suo papà? !

"Come le foglie"
Siam come le foglie
le foglie d'autunno
smarrite, e sì stanche
nella nuda terra.
E il sole ci toglie
pur dagli occhi il sonno
in questa arsa serra.
Nulla può il vento
il vento danzante
che tristi sorrisi
con il canto lento
a volte guizzante
fin tra i campi elisi.
Non abbiam più voglie
non abbiam più canti
che di cupi uccelli.
La terra urla doglie
di figli eroi e santi.
Ci chiama: Fratelli!

25.02.17 h 03:00

 

"Ammor ammor ammor..."
Ammor ammor ammor
ammor sfortunàt
sule, rinde a notte
I vaco tormentàt.
A luna sa na fotte
e ride dispettòsa
non sà quant na rosa
po sanà o fà murì.
Oh Ammor, dimme a rò sì!

Ammor ammor ammor
Ammor maje scurdàt
tu sì o mie tormènt:
o core mio malàt
chiagne, nun truve abbiènte
pecchè ha perdùt a tè
senza sapè o pecchè.
E lènt se ne more
Ammor ammor ammor...

21.02.17

"Immagina"
Immagina
se tutto fosse più semplice
se tu non fossi più complice
d'un sistema assurdo e duplice.

Immagina
la mano stretta nella mia
strade piene di poesia...
tutto il resto lascia che sia!

Immagina
un mondo pieno di colori
solo danze musica e cori
sogni, prati e niente rumori.

Immagina
un volo di farfalle e fiori
sorrisi acerbi e nuovi amori
niente guerre, ma pace e onori.

Immagina
un mondo né scudi e né muri
e cuori più nobili e puri
tutti più felici e sicuri.

19.02.2017

"Mistero a me stesso"
Sono un mistero a me stesso:
che scoperta, che successo!

Quello che alberga dentro me
forse non ha nome e perché
e pare solitudine
forse è solo abitudine
a credersi soli al mondo
risucchiati nel profondo,
ripiegati su se stessi
tra lacrime e successi.

Sono un mistero a me stesso:
che scoperta, che successo!

Quello che vedi, fratello
è una maschera e un sacello
consacrati a un Dio d'Amore
che espugna ogni cuore
con tenerezza e libertà
profumandola di verità.
Anche il mio ha già rapito
che era spento e assopito.

Sono un mistero a me stesso:
che scoperta, che successo!

"E vorrei"
E vorrei stringerti
fino a farti male.
Toglierti il respiro
lasciarti e prendere
come più mi pare.
Per poter capire
per poter sentire
se si può morire
- morire d'amore -
per una come te
che non sa l'amore
l'amore che cos'è.

Tu sei mare e sale
tu sei nebbia e cielo
tu sei neve e roccia
tu sei grano e terra
sei follia e pace.
E vorrei fuggire
- forse scomparire -
come può sparire
la gioia dentro me.
Per una come te
....per una come te
che forse, più non c'è.

15.02.2017

"Dedicata, a te!"
E m'apparve insolita ed imperfetta
una fugace e timida certezza
-forse orgoglio con pavida fierezza
d'ariete-, dinanzi a saggia capretta.

Il rosso dei papaveri nel sole
divampò il fuoco nel nostro cuore
confondendo rapido, sesso e amore
singhiozzando d'accenti le parole.

Come onde sulla sabbia danzavamo
mi dicevi: "Sono tua", e io sognavo
come faccio ancor oggi, e non capivo
che piano piano noi, ci perdevamo.

E, all'improvviso, balenó un grido
a lacerare il blu dell'infinito
mentre scrivevi al cielo con un dito:
"Tu non fuggirai mai...di te mi fido !"

E furono i gabbiani a ricordare
che l'estate sì, stava per finire
e che con lei, doveva pur svanire
la nostra storia da dimenticare.

E chissà se tu, mi pensi un po', ancora
in questi meriggi senza parola
dove il nostro pensiero solo, vola
al nostro piccolo amore d'allora.

13.02.2017

"E mi piace ogni cosa"
E mi piace sì, ogni cosa
di quel che dici, di quel che dai
e quei sorrisi che poi mi fai
con quella bocca tua di rosa.

Ed i tuoi occhi di cristallo
le tue mani di velluto
i tuoi seni, che tessuto
i tuoi fianchi son da sballo.

E vivo un sogno ad occhi aperti
io non riesco a concentrarmi
e non riesco più a svegliarmi
ma smanio sempre per vederti.

E pur lo so che tutto questo
prima o poi sì, dovrà finire
che l'innocenza può morire....
ma senza te è buio pesto.

E pur la luna è gelosa
del tuo viso, delle mani
io ho paura del domani
oh dolce amica e mia sposa.

Urlo al cielo il mio terrore
così vorrei con te fuggire
dove nulla può mai morire
sì, come il nostro dolce amore.

12.02.2017

"La strada"
(canzone - swing)

Quanta strada mai farà
questa vecchia auto qua
quante buche prenderà
per giunger da te lassù!

(Rit. 2 v.)
Solo,
semplicemente solo
per la strada me ne vò
Solo,
vedo un ombra al mio fianco....
Pero!

Il motore piu non va
la marmitta tosse fa
per i fari poi, chissà
Ci arriverò mai lassù?!

(Rit. 2 v.)
Solo,
semplicemente solo
per la strada me ne vò
Solo,
vedo un ombra al mio fianco....
Pero!

E tu sei scesa di già
lasciando 'sto baccalà
che non sa come farà
a raggiungerti fin sù.

(Rit. 2 v.)
Solo,
semplicemente solo
per la strada me ne vò
Solo,
vedo un ombra al mio fianco....
Pero!

Un angelo con la gru
pregherò di scender giù
vedrà che non reggo più
ritto al gelo e solo, qua!

(Rit. 2 v.)
Solo,
semplicemente solo
per la strada me ne vò
Solo,
vedo un ombra al mio fianco....
Pero!

Quante preci costerà
questa mia avventura qua;
chissà come finirà
questo viaggio lassù!

(Rit. 2 v.)
Solo,
semplicemente solo
per la strada me ne vò
Solo,
vedo un ombra al mio fianco....
Pero!

09.02.2017

"Alberi"
Danzano felici gli alberi
salutano liberi al vento.
Il canto, soffio d'un momento
un sentimento di passeri.

Così, mi vestirò di fiori
lascerò gli amori sfiorire
dire che è dolce il morire
gioire dimentichi, fuori.

Sorridono tristi le nubi
stridono cubi di cemento
su questo manto nero al vento.
Che incanto, la città sui tubi!

Dicono che scorri oro nero
credono ch'è vero progresso
e che esso porterà successo.
Sì, han promesso. Un cimitero.

Ora danzano ossuti alberi
cantano liberi alle foglie;
raccoglie il vento tetre doglie
e accoglie, cuori di passeri.

05.02.2017

"Immensa"
Hai nel cuore spicchi di luna
tra i capelli raggi di stelle.
Le tue labbra sono poesia
le mani, petali di rosa.
E come te non c'è nessuna
campo di fiori la tua pelle
sei sogno vero e fantasia
donna immensa, soave sposa.

05.02.2017

"E la vita va"
E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

Nani e ballerine
scene e musicanti
docili sgualdrine
i politicanti

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

Usano i colori
nebbia per le menti
droga per i cuori
di noi deficienti

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

Siamo poi fratelli
nelle ovvie avversità
cani coi coltelli
sciacalli di viltà

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

Facile rubare
nelle tasche vuote
salvo poi blindare
quelle piene e note

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

Ripudiam le guerre
ma smerciamo armi
in lontane terre.
Pupazzi e gendarmi

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

La Costituzione
dà pane e lavoro:
che bella invenzione
un capolavoro!

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre.

Popolo migrante
ospitiamo pure:
non è importante
nè case e nè cure

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

E cambiamo tutto
per non cambiar niente:
morte al farabutto
che sa usar la mente

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

Evviva i teppisti
e zitti i patrioti
son solo fascisti:
Italiani idioti!

E la vita va
con le sue mostre
nulla cambierà:
solite giostre

04.02.2017

"Crack on the reality"
Gridavano manichini
e dall'alto di scure gru
osservavano sul mare
la danza delle stelle blu.
E bruciavano bambini
con madri intente a cullare.
Nulla più per cui danzare.
E maschere e burattini
giornali mossi da TV
maiali da ammaestrare
scimmie con il naso all'insù
e fuochi fatui e bikini.
Cosa ci facessi io e tu
me lo volevan spiegare
scienziati dai modi fini
con algoritmi cretini
in grado di influenzare
sacerdoti efebi in tutù.

04.02.2017

"Stan sui rami"
E sfoglio di petali le rose
per dimenticarmi d'un dolore,
Nell'aria sentirò il profumo
che mi ricorderà delle cose
del nostro dolce e smarrito amore.
Mentre canto e, piano, mi consumo.
Cammin contando pietra su pietra
dimentico di polvere e nebbia,
Scuro, oramai ogni raggio di sole.
Il cuor non ha più casa e, s'arretra
dietro un vitreo scorrer di sabbia.
Si spengono in gola le parole.
Mi commuovo al suono delle foglie
che, vestono a festa primavera
su tappeti di fiori appassiti.
Anche la terra urla per le doglie
piegandosi su di se alla sera.
Stan sui rami passeri smarriti.

02.02.2017 h 00:00

"Sentimenti"
Risaliranno la corrente
come salmoni, i sentimenti
e dalla mente torneranno
senza impedimenti, poi al cuore.
Salteranno speditamente
con fragore ed iridescenti;
le lente code agiteranno
lucenti e poi, senza pudore
semineranno dolcemente.
Onore e fede nelle menti
follemente, alimenteranno
sorgenti di soave amore.

01.02.2017 h 00:00

"All'improvviso"
E del mondo, sai
io più non so
i suoi profumi.
E non avrò mai
né più scoprirò
i suoi barlumi.
Perché nel sole
sì, mi perderò
con un sorriso.
Senza parole
io resterò
all'improvviso.
Ed impazzirò
ritrovando Te
ormai perduto.
E poi volerò
nel blu dei perché
che ho mai vissuto.
Senza ali ed etá
né più dolore.
All'improvviso.
E sarà Beltà
soave Amore
mio Paradiso.

26.01.2017

"Perdersi"
Dormire, dormire
senza più certezze
senza più soffrire
delle debolezze.

Svegliarsi, svegliarsi
e sentirsi amati
e così, amarsi
sentirsi accettati.

Capire, scoprire
la Tua tenerezza
e non più dormire
per la contentezza.

Il Tuo esser Padre
il mio esser figlio
il Tuo esser Madre
amorevol Giglio.

Perdersi, perdersi
tra le tue braccia
e folli immergersi
finché, tutto taccia.

22.01.2017

Accettare la malattia, accettarsi dopo.
Scherzando anche su quanto di più sacro c'è dopo la Vita: il Dolore.


"E mi ricordo ancora"
(canzone/swing)

E, mi ricordo ancora
sbattevan porte a cento a l'ora
tutto era così bianco
che più bianco non si può.
Mi sentivo assai stanco
di quel tanfo e flebo a gogó.

E noi, si va tra la perduta gente
dove si soffre e non si dice niente
Dove ogni mal è così indecente
così, poi si muore perdutamente
Dov'è dolore e stridore di denti
e poi con l'oppio, tutti intelligenti!

Ti ricordo e sai perché
stanza d'ospedale numero tre:
oh che belle infermiere
che più belle non si può.
Peccato eran anche vere
come punture sul popò.

E noi, si va tra la perduta gente
dove si soffre e non si dice niente
Dove ogni mal è così indecente
cosí, poi si muore perdutamente
Dov'è dolore e stridore di denti
e poi con l'oppio, tutti intelligenti!

E son passati anni tre
ma ti ricordo ancora e sai perché:
che brutta cicatrice
dall'ombelico fin giù
assurda tentatrice
si, di non farcela più.

E noi, si va tra la perduta gente
dove si soffre e non si dice niente
Dove ogni mal è così indecente
così, poi si muore perdutamente
Dov'è dolore e stridore di denti
e poi con l'oppio, tutti intelligenti!

Tu eri così lontana
avevi da far con la tua lana,
Ed io che impazzivo
con le braghe olezzanti
il Doc, poi così schivo
gli altri eran importanti.

E noi, si va tra la perduta gente
dove si soffre e non si dice niente
Dove ogni mal è così indecente
cosi, poi si muore perdutamente
Dov'è dolore e stridore di denti
e poi con l'oppio, tutti intelligenti!

Dov'eri tu, fratello
oh, ti divertivi un sacco, bello.
Ed io che smaniavo
e da voi Ferragosto;
col cell vi salutavo:
"tranquilli, tutto a posto!"

E noi, si va tra la perduta gente
dove si soffre e non si dice niente
Dove ogni mal è così indecente
cosi, poi si muore perdutamente
Dov'è dolore e stridore di denti
e poi con l'oppio, tutti intelligenti!

(luglio-agosto-settembre 2014)

"Ti cerco"
Io sono gazzella
in cerca d'acqua pura:
dove mai sei Sorgente?
Son io la tua Bella
in cerca delle mura
riparo dalla gente.

Io ti cerco oh Amore
si voglio te Signore
non avrà pace il cuore
nè fedeltà e onore

Io sono cammella
tra dune di deserto
l'Oasi vó cercando.
Io non vedo Stella
per lo sguardo inesperto
piango e vó disperando.

Io ti cerco oh Amore
si voglio te Signore
non avrà pace il cuore
nè fedeltà e onore

Io sono lebbroso
lontano dalla città
in cerca di riparo.
Tutto è tenebroso
nessuno di me ha pietà.
Dove sei oh Dio caro?

Io ti cerco oh Amore
si voglio te Signore
non avrà pace il cuore
nè fedeltà e onore

Io sono fanciullo
senza fratelli e padre:
Sì, non so più chi sono!
Son divelto fuscello:
solo Tu resti, oh Madre
per ottener perdono.

Io ti cerco oh Amore
si voglio te Signore
non avrà pace il cuore
nè fedeltà e onore

21.01.2017

"Fermati"
Fermati:
su, fermati un momento.
Ascolta:
ti prego ascolta il Vento.
Fermati:
Musica son le Foglie.
Ascolta:
il Vento, non le coglie.
E poi, Api, Prati e Fiori:
che profumi e sapori!

Fermati:
no, non c'è più tempo ormai.
Ascolta:
presto te ne pentirai.
Osserva:
com'è dolce oggi il Sole.
Rifletti:
senti le mie parole?
Tu fuggi, non hai tempo:
la Vita, è un lampo!

Osserva:
che Nuvole nel Cielo.
Rifletti:
togli via quel velo!
Osserva:
che mare, che colore.
Rifletti:
lo senti il suo dolore?
Sai, la Vita è Dono:
no, non chieder perdono!

20.01.17

"Un posto"
Ed un urlo nella notte ho sentito
la bella luna la luce ha smarrito
la spoglia panca, lei sola ha lasciato
una stanca ombra, stramba ed impietrita.
Sola nella notte lei, ti ha cercato
nel tuo corpo d'anima sdrucita.

E al mattino ti cercheranno ancora
non capiranno che la tua triste ora
è suonata prima della risata
solita per i tuoi canti stonati.
Nessuna lacrima sarà versata
sui tuoi giorni grigi ed ormai andati.

E un pianto di sirena lacererá
la notte di dicembre e bestemmierá
questo addio da cane solitario.
E mille luci vacue brillerranno
sul tuo corpo - cencio di sudario -,
ed il tuo freddo soffio scalderanno.

Di te, poi cosa ancora resterà:
note e versi persi nella tua città
questi amori di stanca tenerezza
sguardi in cerca d'un senso (chissà se c'è)
e la tua folle assoluta certezza
che un posto, lì nel blu, ci sarà per te.

18.01.17

"Alla porta del mio cuore"
Un giorno sentii bussare
alla porta del mio cuore:
" Avanti -dissi -, può entrare "
e così, con il batticuore
confuso, mi dovetti alzare:
era l'Anima, oh cosa strana
e chi me l'avrebbe mai detto!
- "Giungo da Terra assai lontana
- un luogo ameno e benedetto -
e porto con me l'Amicizia"
Le mani aprì, v'era un'intrusa
si presentó senza malizia:
- "Son Nostalgia, e chiedo scusa
son malata, mi può curare?"
- "In un colpo troppe sorprese
così, mi farete ammalare!"
Le vidi sorridere tese:
"Già mi volete salutare
che fate? Quel che mi donate
è cosa gradita e preziosa....
vi prego, non m'abbandonate.
Non è sol con una leziosa
Poesia, ch'io possa darvi
in cambio, il bene a me donato.
Promessa, però voglio farvi:
ricambiar quel bene agognato
con umiltà e sincerità.
Donando perle di saggezza
con dolce musica, in gratuità.
Onorando in cuor la Bellezza."

17.01.17

"Festa di Virtú"
Un giorno l'Amore s'alzó
un po' triste per qualcosa
e, dalla Pace, allora andò.
- " Forse , Ti manca una sposa!
Forza, andiamo dalla Gioia
Lei, è cosi spiritosa....
via, sta' in guardia dalla Noia! "
E Amor, Pace e Gioia assieme
da Agape, s' avvidero
che, mancava ancor la Speme.
Così, con Fede accorsero
a casa di Felicità.
Lì, trovarono la Grazia
con Speme ed anche Carità.
E Amor, sì, amó Letizia!

15.01.17

"E furono le foglie"
E furono le foglie a ricordarmi che
il tempo era passato, anche per me.
E venne il mare amico a raccontarmi che
un tempo ero stato come sei te.
E fugge il tempo, fugge e non si ferma mai
inutile poi, chiedersi il perché:
è come il vento, non si fermerà, lo sai.
Ed ora sono polvere nel vento anch'io
un tempo ero fiore ed eri ape tu.
E furono le nubi a nascondere il mio
sogno d'estate che, non trovo più:
le stelle dei tuoi occhi brillavano per me
oh che dolce melograno eri te.
La neve tornerà, vedrai, senza ma o se
e tutto coprirà. Anche te e me.

14.01.17


"Timb. ca pass."

Timb. ca pass., ca pass'e t. n. vè
sì com'o vind., ci t. pœt'aff.rmè?!

E cat.n r. fogghj. chien chien
chièch. pur. la chigli la tram.ndën!

Timb. ca pass., ca pass'e t. n. vè
sì com'o vind., ci t. pœt'aff.rmè?!

Cé fridd. ca fasc., è propje emër.:
mö, ghemm. a salzizz. k la frasciær!

Timb. ca pass., ca pass'e t. n. vè
sì com'o vind., ci t. pœt'aff.rmè?!

Cïl'ë mèr. sò tutt. nu ch.lœr. :
t.nimm.c. stritt., a cœr. a cœr.

Timb. ca pass., ca pass'e t. n. vè
sì com'o vind., ci t. pœt'aff.rmè?!

10.01.2017
Ben Tartamo

"Tempo che passi"
Tempo che passi e fuggi via
sei come il vento: chi può fermarti?

E cadono le foglie pian piano
piega anche la chiglia la tramontana.

Tempo che passi e fuggi via
sei come il vento: chi può fermarti?

Che freddo che fa: è dura.
Avremo le gambe come salsicce con il braciere!

Tempo che passi e fuggi via
sei come il vento: chi può fermarti?

Cielo e mare hanno lo stesso colore:
teniamoci stretti stretti, con tenerezza.

Tempo che passi e fuggi via
sei come il vento: chi può fermarti?

10.01.2017
Ben Tartamo ...traduzione dal vernacolo di Molfetta (BA)...


Dedicata ai geni gentili e azzurri del celeste sito Poetare.
Al loro delicato commentare
e al giocoso e libero cantare.


"Parole in libertà"
Ed ho sognato parole in libertà
ritmi difficili
rime impossibili.
Strofe che baciano
e poi s'intrecciano.

E ho surfato nuvole d'ingenuità
sogni incredibili
storie flessibili.
Iati e malinconie
dittonghi e sinfonie.

E ho cantato liriche in semplicità
cuori sensibili
menti ingestibili.
Allitterazioni
similitudini.

E ora eccomi, stoccami banalità
danze inguardabili
visi inscalfibili.
E vaghe antitesi
vacue, tristi enfasi.

Il mondo è teatro di falsità
di suoni insinuanti
rumori inquinanti.
Sfiancanti anafore
stolte metafore.

Il canto è vera rivoluzione
sorrisi fratelli
e sguardi fanciulli.
Astuti ossimori
allori e ceneri.

08.01.2017

 


E tu dic.: "Medönn. quend_é bell. le naev. !"

- Cè p.ccat., ca cu cr.duzz., 'n_dërr. só cadut. !
E, ci u sal. né mitt., u ghiaccj. nen s. lãev.
ê pur. tu sc.v.lisc. ê, sì partut. !
Ehe dì, t'à piaciüt. a scì söp. o mont. ?
T'aviv. scucciat. du_addœr. du mër.
ê mò sì ca t'arr.pus. : dritt. sœp. o pond. !
E acch.sí pass. la di. ca pø, væn. la sær !

*da Matera sognando Molfetta
6.01.2017

E tu dici: "Madonna quant'è bella la neve!"
Peccato, poi, sia cascato di sedere per terra.
E, se il sale non spargi, il ghiaccio non andrá mai via
e così, scivolerai anche tu...e addio!
Dì la verità: ti è piaciuto andar per monti ?
Ti eri annoiato del profumo del mare...
bene, ora ti riposerai... ben steso al balcone!
E così, passerai i giorni con le sere!

*da Matera sognando Molfetta
6.01.2017

"Canto del Silenzio"
Oh Silenzio gelido e lieve:
stringi tenue il mio paese
abbraccia di candida neve
suona dolci note sospese
per ogni solitario cuore
che, canta armonie che più non sa.

Lui si illude ancor d'amore
come brucia di fraternitá
e, se maschera il suo volto
è fanciullo timido incanto
di chi s'avverte non accolto
mentre in te, Silenzio, il canto va.

Matera, 6.01.2017

"Alla sera, io vorrei"
(canzone)

Io vorrei darti tanto
più di quanto è il mondo
e mai, così e soltanto.
Vorrei, ma tu sai che, infondo
le parole contan poco:
vive d'un battito d'ali
l'amore. Non è un gioco.
Cosa fai: scendi oppur sali?
Così, non si può volare
si può solo soffocare!

E così, dolcemente alla sera
ci doniamo carezze in preghiera;
passerà l'inverno coi dolori
sarà primavera di colori

Io vorrei amarti tanto
più di quanto si può fare
e non amarti soltanto:
donarmi e non solo dare
stringerti da farti male
saziarti di mille baci....
chiudi gli occhi che, non vale!
Su sogna, bacia e poi, taci:
ci basta questo soltanto.
Ti par poco, ma è tanto!

E così, dolcemente alla sera
ci doniamo carezze in preghiera;
passerà l'inverno coi dolori
sarà primavera di colori

Matera, 03.01.2017


Dedico questa poesia-non poesia e tutti gli amanti della buona musica.
La dedico di cuore ai pregiatissimi commentatori di questo nostro meraviglioso azzurro sito.
Affinché ognuno di noi, grazie ad esso, possa sempre più vivere il Sogno celestiale delle Muse.

"Sulla nave"
(canzone)

Sembran pugili sul ring
questi alberi picchiati
sotto un vento -svelto swing-,
ritmi un po' sincopati.
Urla la tramontana
strepita la balera
dal porto s'allontana
non teme la bufera.
Striscia e gela la pioggia
che nasconde i tuoi guai:
l'amore che s'assaggia
promessa da marinai.

E se il faro piano ti sfiora
anche lui di te s'innamora
scioglie al vento i tuoi capelli
e saluta poi i suoi battelli

Sul ponte danza piano
al braccio d'un timone
beccheggia e rolla invano
se casca, usa il gommone.
Saluta il bastimento
voce profonda e maschia
confonde ogni lamento
suona più forte e raschia.
Si va per mar, lontani
forse non si torna più:
afferra le mie mani
guarda le stelle lassù.

E se il faro piano ti sfiora
anche lui di te s'innamora
scioglie al vento i tuoi capelli
e saluta poi i suoi battelli

Matera, 03.01.2017

"L'ombra"
Un giorno, un bel bimbo si fermò
era un vecchio e, così salutò:
"Nonnino, ehi! Cosa osservi mai?
Dietro di te, sì, che cosa c'è
io vedo nulla, invece te?"
- "Piccolo, forse tu non lo sai
vedo un amico che, segue me
lui non mi lascia e, sai perché?
Egli è ombra - come sarai -,
del passato che fugge via.
Quell'ombra, sará amica tua.

Matera, 30.12.16


"Snowflake"

Caresses of the night
after spreading the cloths
each snowflake
that rests on me

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

Sweet prayer
to calm my worries
It's every slight bow
going down thanks to You

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

It's sounds your voice
in this white blanket
It's the hand that guides me
and that does'nt make me lose

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

It's delights and then cross
in this sad Valley
every day that entrusts us
and singing, makes soothe

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

Reflect the stars
Red drops on the white
but I see light footsteps
join to those mine

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

Caresses to the skin
in my weary journey
the prayer that raises
to Heaven that yourself are

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

Snow is everywhere
It's now full night
in the heart freezes fear
I feel me so far away

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

Life is elsewhere
the cheers snow
already beyond these walls
yes, I see Your hand

You know Mother
sweet Mama
You know Mother
dear Mama

(with a great help of my Mom)
Ben Tartamo

"Neve"
Carezze della sera
dopo aver steso i panni
ogni fiocco di neve
che si posa su di me

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

Dolcissima preghiera
per calmare i miei affanni
è ogni fiocco lieve
che scende giú grazie a te

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

È suono la tua voce
in questa coltre bianca
è mano che mi guida
e che non mi fa smarrir

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

È delizia e poi croce
in questa valle stanca
ogni dì che ci affida
e il cantare fa lenir

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

Riflettono le stelle
gocce rosse sul bianco
ma vedo passi lievi
congiungersi a quelli miei

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

Carezze sulla pelle
nel mio cammin stanco
la preghiera che elevi
al Ciel che, Tu stessa sei

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

La neve in ogni dove
è notte oramai piena
nel cuor ghiaccia paura
mi sento si lontano

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

La Vita è altrove
la neve rasserena
già oltre queste mura
sí, vedo la Tua mano

Oh sai Madre
dolce Mamma
Oh sai Madre
cara Mamma

29.12.16 Matera
Ben Tartamo


"Girotondo"

Benvenuti al mondo
con pianto giocondo
un bel girotondo
e giù, all'inferno
che, folle ed eterno
è orbita e perno.
Il sole è spento
la luna d'argento
e, in un sol momento
ti prende la vita
la voglia infinita
tra le tue dita
d'istinto suonare
da bimbi cantare
d'amore danzare.
E bimbi si torna
né ali e né corna:
ogni casa adorna
di lucine in festa
dolci canti in testa
del Signor le gesta.
Di un Dio bambino
che si fa piccino
senz'agi e oro fino.
Bentornati al mondo
con fare profondo
per farlo più tondo
e assieme tornare
a ben colorare
la parola Amare.

Matera, 28.12.2016

"D'un perduto amore"
Noi due da soli
campagne nel sole
mille sogni e voli
senza più parole
le rondini ai nidi
un bacio rubato
così non ti fidi
del cuore malato
che si batte per te
nascosti tra l'erba
a contare i perché
e quello che serba
il domani per noi
il coro dei grilli
il vuoi e non vuoi
ormai siamo brilli
a render fremente
la voglia sopita
e perdutamente
raggiunta e scolpita
statue di sale
d'un perduto amore
che fa solo male
col batter dell'ore

Matera, 27.12.16

"L'Infinito"
E come acqua ti espandi
intorno a me
e come aquila voli
sopra di me.
Potró mai raccoglierti
dentro di me
potrò mai raggiungerti
poi, fin lassù?
E se io, il tuo cielo
osservo, poi
mi perdo fin dentro al blu
e se il tuo
mare ammiro, io vado
sempre più giù.
Vorrei allora perdermi
dentro l'aria
sapendo sì che, ci sei
pur sempre Tu.
Vorrei infine librarmi
su leggero
certo che, l'Infinito
contiene Te:
è il Tuo respiro
è l'Anima
dell'imperscrutabile
Amor tuo.

Matera, 22.12.16

"In Te"
Io sono respiro
di Te.
Tu, sei sangue di vita
per me.
Ogni fiore profuma
di Te.
Ogni rondine torna
per Te.
Ogni notte t'aspetto
perché
ritornerai col sole
in me.
Nella sabbia, sei mare
-di più-,
nell' aria, cielo e stelle
sei Tu.
E, se volto lo sguardo
da Te
ogni cosa ricorda
di Te.
Se volessi fuggire
da Te
tutto ricondurrebbe
a Te.
Il mio essere nulla
a Te
anela e, solo spera
in Te.
Io, son solo un nulla
ma Tu
desti tutta la vita
per me.
Mia dolce Immensità
sei Tu
e mia vera Pace,
si, Tu.
Unica Felicità
Gesù.

Matera, 21.12.16

"Come mare"
Ehi su, baciami
di mille gocce abbracciami:
io esisto solo per te.

E su, accarezzami
di mille onde travolgimi:
io vivo solo di te.

Ehi tu, cosa fai
nel tuo mar mi porterai:
io respiro grazie a te.

Ehi risucchiami
onda su onda mi cullerai
come sabbia mai sazierai.

Matera 18.12.16

"Inaspettatamente"
E, al buio, ed inaspettatamente
la Luna aprì le porte del mare
e, lo scopri a giocar all'amore
con le più dolci e leggiadre stelle.
- "Fu la solitudine a tradirmi" -
egli, confuso e triste, rispose.
- "Io, attendo la notte che, il sole
non mi bruci per sua gelosia" -
Essa, piangente, così protestó.
Così per me, oggi, come fu allora
Tu, non capirai e, come ogni notte
da solo, irto di scogli, resterò.

Matera, 18.12.16

a Martha Rivera-Garrido

E, del tuo essere Poesia io, mi innamorai.
Come mi innamoro dei sogni che, mi donano il volo.
Delle tue parole, ne feci gioielli.
Non li nascosi, ma ne sono geloso.
Dei tuoi occhi, mi illuminai i pensieri
e nei tuoi capelli avvolsi i ricordi.
La rosa che sboccia ogni giorno, dalla tua bocca
mi dice: "Ama, ma non desiderare!"
E' come acqua del mare che,
lentamente, bacia la sabbia
e che, perdutamente, si lascia attraversare.

Matera, 18.12.16

"Angelo"
Ehi "belle Ali"
scendi giù da lì
su, vieni, vieni
cosa fai così?
Tu, tutti i mali
- sì, non ci tieni -,
ma, conoscerai.

Vieni, vieni, su
e così vedrai:
com'è il mare
tu, lo capirai;
scendi, scendi giù
vorrai pregare
e, ti sporcherai.

E, con le mani
se mi presterai
un'ala sola
tu vedrai, vedrai
chi son gli umani
senza parola.
Così, capirai.

Vieni, vieni giù
e inorridirai
del male che c'è
e ti scoprirai
impotente, tu
che voli e, che in te
v'è solo Amore.

Dammi un'ala su
sentirai il cuore
battere in tanti:
per il Signore,
si farà di più;
saremo santi
un giorno solo!

Vieni, vieni, su
lascia dai, il volo:
è il magico
Natal che, solo,
può fare di più.
Un autentico
gran miracolo!

17.12.2016 h 21:50

"Una Storia a metà"
Ogni uomo è una Storia
che, si piace raccontare
in parte, soltanto a metà;
ed il resto è memoria
che, si vuol dimenticare
per ciò, che chiami realtà.

Ogni uomo sai, ha due mani
ma se vuoi, poi, che voli
sappi che, ha ali solo a metá;
servono anche piedi sani
serve anche non esser soli
vivendo in giusta Libertà.

Ogni uomo è Poesia
impastata anche dal fango
di questa dura realtà;
un vaso di fantasia
di rock o valzer o tango
e mai soltanto per metà.

Ogni uomo è una Scelta
frutto sempre dell'Amore
di una profonda realtà
che, solo se viene accolta
con semplicità di cuore
è Vita, ma mai per metà.

13.12.2016 h 22:25

"In quella Notte"
E le stelle stanno ancora lì a guardare
l'asinello che, lento e calmo vi portava
in quel gelido inverno tra cielo e deserto
in cerca d'un riparo che, si allontanava.
- "Oh padrona vi supplico, ci lasci entrare
noi, non siam di qui e poi, non son così esperto
abbi pietà di lei... sa, deve partorire...
viaggiam da lungo tempo, potrebbe svenire."

- "Questa è casa di signori, via di qua!
Forza su, non fatemi perder tempo ancora
sto impastando, e poi, vedete quanto gelo c'è
e, per i bimbi di andar a letto è l'ora...
su, via di qui straccioni, Yalla Yalla... Mashallah!"
- "Oh Signore Iddio, scusa, se chiedo il perché
anche le stelle hanno un riparo su nel cielo
mentre per noi, c'è solo sabbia vento e gelo!"

E mentre lui, il vento, baciava le dune
e nel ciel brillava una luce sfolgorante
-masticando preghiere sempre più bambine-,
apparve una stella dalla coda accecante
come un gancio in mezzo al Cielo con una fune;
dolce passò le mani tra l'umido crine:
" Forza, coraggio Immà Myriam, è giunta l'ora...
osserva, una schiera d'angeli già t'adora!

E accadde che, una greppia maleodorante
d'uno sconosciuto villaggio di pastori
diventò, da quella notte fredda e smarrita
calda reggia d'un Re povero e senza onori.
Amici, un bue e un asino lungimirante
festante, una folla lercia ed infreddolita.
E, in quella notte, noi tutti ancora sogniamo
e, come bimbi adoranti, così torniamo.

13.12.2016 00:00

"Principessa"
Oh bella Principessa che lasci il tuo castello
sta' ben attenta, la notte furba presto scenderà.
Coraggio, metti il tuo scialle e usa il mio drappello
se non t'affretti, il buio da sola ti sorprenderà.

E la nebbia, presto tutti ci coprirà
e di grigio e di verde ci sorprenderà;
la luna di nascosto, poi ci ammalierà
ma tu tienimi stretto, il sole sorgerà

Oh dolce mio Principe, io fuggo per libertà
vorrei respirare il caldo vento che, viene da te
la vita fu crudele ché di me non ebbe pietà
ti prego, lasciami andare, senza chiedermi il perché.

E la nebbia, presto tutti ci coprirà
e di grigio e di verde ci sorprenderà;
la luna di nascosto, poi ci ammalierà
ma tu tienimi stretto, il sole sorgerà

E sarò per te albero se ti perderai nel bosco
con i miei rami, dalla fredda brina ti coprirò
sarò per te fiore d'un profumo che non conosco
e con stami di velluto, la notte ti veglierò.

E la nebbia, presto tutti ci coprirà
e di grigio e di verde ci sorprenderà;
la luna di nascosto, poi ci ammalierà
ma tu tienimi stretto, il sole sorgerà

Un nuove sole vedrai, per te domani sorgerà
nella radura dopo il bosco sola con me vivrai
come incendio d'estate l'amore ci sorprenderà
ed un nuovo canto al Cielo, di gioia, tu eleverai.

E la nebbia, presto tutti ci coprirà
e di grigio e di verde ci sorprenderà;
la luna di nascosto, poi ci ammalierà
ma tu tienimi stretto, il sole sorgerà

10.12.2016 h 21.50

"E fu"
E fu fiato
poi, sussurro
e, infine
Parola.
Finita
e, infinita
come un fiume
che lento,
ma inesorabile
scende a valle.
Come il vento
caldo dell'estate
impalpabile
ed umido.
Silenzioso
e ricco di suoni.
E fu fiato
poi, sussurro
e, infine
Parola.

09.12.2016 h 23:20

"Io non ci sarò"
E passeran le nubi e passeranno ancora
come migranti gabbiani nella controra.
Ed il mare scioglierà i tuoi pensieri
nella sabbia dai grani sempre così neri.
Un dì, ti ritroverai da sola a pensare
gli occhi nel sole e quella voglia di scappare....

No, io non ci sarò, nell'ombra io dormirò.
Sì, non ci sarò, perduto per sempre sarò.
No, non mi ritroverai, lì, dove fuggirò.

E fuggiranno i treni tra nebbie ed ulivi
scenderanno schivi dai monti ai nostri clivi.
E così, vorrai fuggir dalla nostalgia
che suonava in cuor ogni mia poesia.
E, mi cercherai ancor nella fanciulla città
fatta di miele e sale e sordida realtà....

No, io non ci sarò, nell'ombra io dormirò.
Sì, non ci sarò, perduto per sempre sarò.
No, non mi ritroverai, lì, dove fuggirò.

09.12.2016 h 22:45

"Fiori"
Nastri di rose, petali blu
lingua dei fiori per me, sei tu.
Ciclamini e fiori d'arancio
fior d'acacia e gemme d'incenso
in volo, petali ti lancio
con i profumi e, quel che penso
coi segreti, io ti doneró.
In un bosco d'incanto che so.

I Sogni rugiada son per me
non chieder nulla, lascia i perché;
si, passano gli anni di viole
salici si curvan al bianco
ma le mie tristi parole
non trovan spazio nello stanco
mio cuore, oramai malato.
Fiori d'amore mai scordato.

08.12.16 h 16:30

"Bonnie & Clyde"
Vestiamo la notte, dai
forza, che storie che fai:
usciamo....sì, usciamo!

Metto la luna, caro
sul décolleté chiaro:
partiamo....sì, partiamo!

Uno spray di stelle
lava è la tua pelle:
andiamo....sì, andiamo!

E, su nastri di rose
con ruote spiritose:
voliamo....sì, voliamo!

Non ci fermeranno mai
siamo Bonnie & Clyde, sai:
fuggiamo....sì, fuggiamo!

06.12.16 h 23:00

"Epitaffio"
Amore....Amore:
Lieto dolore
Sempre incontrato
Mai conosciuto.
Eppur smarrito

06.12.16  h 05:05

"....che guai!"
Seduto affranto
ad aspettare
all'alba canto
questo dolore.
Seduto affianco
mi può bastare
ed è già tanto
poterlo fare....

forse non lo sai
sì che, lo saprai:
amar te, che guai!

Ahi! questo letto
è da fachiri
e, per dispetto
tu, ti rigiri.
Che male è mai
stupido amore
se tu troppo dai
fa male al cuore....

forse non lo sai
sì che, lo saprai:
amar te, che guai!

E passeranno
le notti in bianco
consoleranno
quest'uomo stanco
le sole note
un pò ruffiane.
Sai, le tue gote
son come il pane....

forse non lo sai
sì che, lo saprai:
amar te, che guai!

06.12.2016 h 03:45

"Scintilla!"
Vorrei regalarti le parole più belle, sai
come son belle le stelle che, non hai visto mai.
Scioglieremo la notte e nelle note tu vedrai
le parole nascoste che, tu presto sentirai.
Taglieremo la luna e nelle pause leggerai
tutta la gioia che c'è in me e, solo tu mi dai.

Un oceano di stelle
e di luna la tua pelle
poi, mille dolci carezze
le mie sole certezze

Amica mia cara, per te sboccia stasera
questa soffice rosa di rugiada sincera
tenera, come son le tue mani di cera
profumata, come è solo la primavera
delicata, com'è questa calda notte nera.
Bella e pungente come sai esser tu, che sei vera.

Un oceano di stelle
e di luna la tua pelle
poi, mille dolci carezze
le mie sole certezze

Pregherò per te, che dici non saperlo fare
io che, nelle lacrime ora, vorrei affogare
ogni mia sciocca incertezza e così, sperare
in quell'Amore che solo, tutto sa creare.
Oh mio dolce Signore, no, non puoi lasciare
questa scintilla sola, che sai, vuol solo amare.

Un oceano di stelle
e di luna la tua pelle
poi, mille dolci carezze
le mie sole certezze

04.12.2016 h 23:00

"Sola"
Una notte buia ancora:
passerà leggera, in volo
la mia anima, da solo
sarà un secondo un'ora.

Libera dalle catene
sopra rovi, guglie e rocce
trasparenti come gocce
rugiada le mie vene.

E vedrò città e mura
sempre più in alto, in cielo
senza inganni, laidi veli
senza viver di paura.

Sorriderò di te, sola
trappola di mille trucchi
gingilli di specchi e stucchi
e per te sarò Parola.

Sarò seme nella mente
tua, di mille rime e storie
le tue stanche memorie
svelerò, perdutamente.

04.12.2016 h 00:45

"Del mio perduto amore"
E del mio perduto amore
io ne feci un gioiello:
era cameo e corallo
ed eburneo candore.
Erano perle di fiume
le nostre lievi parole
erano sguardi di viole
e calde fiamme di lume.
Eran carezze di vento
e praterie di sogni
a tacere i nostri bisogni
d'un falò mai più spento.

25.11.16 h 23:45

"Non c'è pena"
Non c'è pena
più atroce
d'un perduto amore
non c'è croce
più orrida
di questo mio cuore
che canta amore,
ma suona morte
che scrive diritto
sulle righe storte
della sua follia.
Amica mia,
se sapessi leggere....
amica mia,
se sapessi tradurre
la mia lingua assurda
se sapessi comprendere
la mia pazzia.
E adesso piove
e, dolce e lieve,
rugiada si posa
sulle mie gote
e, sulle tue
che vorrei asciugare
di mille baci
che vorrei scaldare
di mille carezze.
Il vento tace
la luna sussurra
parole strane
di oscura magia.
Forse, un sortilegio
colpì il nostro amore:
eravamo simili
troppo simili....
come gocce gemelle
le nostre anime
sorelle
di un unico dolore.

25.11.2016 h 00:00

“Il Paese dei Sogni”
Svegliati Alice che è l'ora del tea
e non chiederti il Come, il Quando ed il Perché:
è solo giunta l'Ora di stare con me

Sono Ben, l'amico che vive di sogni
e che sogna sempre, ma soltanto di te.
Sì lo so, questo Paese dei Bisogni
non è il tuo posto di meraviglie
per cui hai lasciato la tua vecchia città.
No, quest'è un posto di vecchie canaglie
in cui il migliore, sì, coscienza non ha.

Svegliati Alice che è l'ora del tea
e non chiederti il Come, il Quando ed il Perché:
è solo giunta l'Ora di stare con me

Son Ben, che vive di leggere parole
che canta col cuore, canta solo di te
in una Terra dove c'è sempre il Sole
dove si danza assieme mattina e sera
dove si canta d'amicizia e d'amore
non c'è mai l'Inverno, ma sol Primavera
e di cristallo e fiori è ogni cuore.

Svegliati Alice che è l'ora del tea
e non chiederti il Come, il Quando ed il Perché:
è solo giunta l'Ora di stare con me

Sono Ben, quello che chiaman "Tutto Matto"
e che in questa follia trascina anche te;
vorresti andar via, perché non adatto
per una donna reale come sei tu....
ricorda però, questa cosa soltanto
al mondo son i folli che amano di più
ed è loro il Sogno ed un mondo d'incanto.

Svegliati Alice che è l'ora del tea
e non chiederti il Come, il Quando ed il Perché:
è solo giunta l'Ora di stare con me

23.11.2016 h 23:50

"Oh Madre"
Oh Madre Natura, baciami
sì, di mille baci bruciami,
son figlio che già dimentica
il vulcano che su mi eruttò;
poi, di giada in foglie mendica
chi quell'amore folle rubò.

E, di mille rami abbracciami
di chiare stelle illuminami
così che, il cammino improvvido
del mio tempestoso errare
tra ghiaccio etere oppur torrido
si possa alla fin arrestare.

Oh Madre, ti prego accoglimi
ogni spuria scoria toglimi
e lascia ch'io possa tornare
nell'armonioso ventre tuo
così, che Tu possa ridare
al patrio Ciel, il dono suo.

20.11.2016 h 16:45

“Addio”
E chiedi sempre al tuo cuor
come possa io mai stare
amore, unico mio amor
che solo io posso amare.
No, non posso riposare
amore mio lontano
sai quanto vorrei abbracciare
- ma so che io sogno invano -,
il corpo tuo che bramo
amore che, soltanto amo.

Anima dell'anima mia
dolce unica poesia
come puoi tu, dirmi addio
tu unico Amor, amor mio

Il nostro inverno passerà
con i suoi grigi dolori
il ghiaccio sai, si scioglierà,
ma non per i nostri cuori.
No, non posso più aspettar
amore mio lontano
come potrò dimenticar
i caldi baci e, la mano
che, dolce mi accarezzava
e che a te sol, mi legava.

Anima dell'anima mia
dolce unica poesia
come puoi tu, dirmi addio
tu unico Amor, amor mio

19.11.2016 h 22:40

“Noi due”
T'ho donato i miei occhi perché tu scoprissi
i ricordi che ho nascosto dentro di essi
ed ora, che non c'è più luce a scaldare
questo freddo cuore, io vorrei tornare,
ma non trovo più la tua piccola mano.
Ora che il tuo scrigno, ormai, è di un altro
e il tempo, lo spazio, tutto è lontano
tu sorridi, e vorresti fossi più scaltro
e capissi che ciò che tra noi c'è stato
appartiene solo ad un tempo, il passato.

T'ho donato le rime perché sapessi
ed il loro suono perché comprendessi
com'è assurdo per me dimenticare
questa declinazione del verbo amare;
noi due, così vicini, e pur lontani
ruotiamo come mondi in più dimensioni
che ci rendono alieni simili e strani
vivendo le stesse, identiche passioni.
Che tu voglia capire, ammetterlo o meno:
sarai sempre mia -forse tua-, e, di nessuno.

16.11.2016 h 22:45

"Vorrei"
Vorrei dormire
e poi, dormire
dormire ancora,
per poi svegliarmi
con te, all'Aurora.
E, risvegliarmi
per più dormire
e fare Giorno
senza finire
e fare Notte
sol con te adorno.
Cosi, sognare
e poi, sognare
sognare ancora,
vivere il Sogno
che Tu sei, ogn'ora.

14.11.2016

"Come un fiume in piena"
È come un fiume in piena
la mia anima stasera
son come pietre al mare
le pene che scendon giù.

Stanca è la mia schiena
hanno perso la cera
le mie ali e, di volare
adesso non mi và più.

E passeranno le ore
-non mi importa dI nulla-,
urlando ogni verità
senza aver più paura.

Hai giocato all'amore
come chi si trastulla
in quel mar d'ingenuitá
che è la mia figura.

13.11 20 h 17:00

"giù"
Un giornale nel vento
e la nebbia che fugge
le strade che corrono
la luna che sbadiglia
uno svogliato sole:
ed io, che corro giù
per acciuffar pensieri.

Le parole che sento
nostalgia che strugge
sorrisi che sfuggono
ricordi sulla soglia
verde di tristi aiuole:
ed io, che casco giù
per ritrovare te, ieri.

09.11.2016 h 22:25

"Una sola Anima"
Io, sono lava
e tu, acqua che fredda;
io, sono fiume
tu, lago che accoglie.
Io, sono fiore
tu, snella farfalla;
io, sono favo
e tu, ape regina.
Tu, viso di luna
io, il tuo cielo:
se brillo di stelle
tu resti a guardare.
Tu, sei il mio mare
io, fermo scoglio:
nascondo poesie
di pesci e coralli
di stelle marine
e verdi meduse.
Tu, dolci carezze
io, pugni chiusi
e morse d'abbracci:
sono morsi e baci
di languide labbra,
sono miele e sangue
e tu, vino e mirra.
Io, son parola
tu, mille pensieri;
io, fresco giorno
e tu, umida notte:
mai ci fermeremo
sempre torneremo
ad accoglierci noi
e, cercarci ancora.
A perderci assieme
ritrovarsi ancora
e ancora, fino a che:
non sarà più cielo
non sarà più mare;
non sarà più sole
non sarà più luna;
non sarà più lava
né acqua che gela;
non sarà più fiume
né lago di valle;
non sarà più pioggia
né nebbia e né neve;
non sarà più roccia
né rose e né terra.
Niente più battiti
o arrancar di corpi;
niente guerre e pace
niente più lacrime
né urla ed affanni:
solo Pace e Gioia.
Una sola Anima:
solo Io, solo Tu.

08.11.2016 h 23:00

“Quando l'Amore busserà”
Quando l'Amore busserà alla mia porta
io sarò già lungo le strade del niente
smarrito e confuso, tra la perduta gente
senza respiro, tasche e né cuore di scorta.

Quando l'Amore busserà alla mia porta
starò raccattando io, briciole di pena
starò rubando, stanchi sorrisi di scena
su lerci marciapiedi d'una fila smorta.

Quando l'Amore busserà alla mia porta
sarò solo, ma sognante, al Bar dei Perduti
in compagnia di mille volti caduti
in una spoglia strada che si fa più corta.

Quando l'Amore busserà alla mia porta
sarò chiuso come campana alla finestra
sarò orbo, ma scoprirò alla mia destra
quella Luce che scalda e che sempre conforta

07.11.2016 h 23:00

"Poesia è"
È una serata bellissima:
vestiti su, e usciamo!
Do un calcio a un pallone:
forza che, ci siamo!
Guarda che luna, è stranissima:
banane e lampone.
Gli occhi son di giada:
un nastro, la strada!

Poesia è: tenerti per mano!
Poesia è: guardare lontano!
Poesia è: baciare te, piano!

Questa serata è incantata
e tu sei magia!
Mi sento un leone:
tu, la prateria.
Sai che, la tua bocca è fatata:
non è sol passione.
Che pelle setata,
che mani di fata!

Poesia è: cantare la notte!
Poesia è: fare per te a botte!
Poesia è: smarrire le rotte!

05.11.2016 h 22:55

"Attenderó"
E, vorrei perderti
per poi ritrovarti
-come un grano d'oro-,
nella sabbia che fu.

Che sarà di te, sola
tu, foglia tremula
tesa all'albero
della memoria?

Occhi di giada
labbra di corallo
mani di conchiglia
fragile, nel vento.

Il mare scorrerà
-liquido diamante-,
tutto oblierà
nelle sue profondità.

Le ovvie stagioni
cieche passeranno
portando con loro
suoni ed umori.

Io, giunco al vento
nero di maestrale
da solo, attenderó,
le sciolte tue vele.

02.11.2016 h 23:00

"Senza parole"
Senza parole resto
- e mi elèvo -,
sul tacito candore
mio cielo.
E mi bevono i pensieri:
nuvole disciolte
nell'oscurità
del mio mare.

“Hanno ucciso i clown”
Hanno ucciso i clown, i lor sorrisi
e la voglia di giocare
coi bimbi, nei paradisi
dai colori da mangiare.
E le mamme rosse e un po' sudate
dai trapezisti sempre ammaliate.

Ho voglia di andar via, di volare, di fuggire
da questo insulso vivere che, è un po' morire
per tornare a sognare e a suonare ciò che ho da dire.

Il circo dei pagliacci tornerà
con i suoi colletti bianchi
e le tristi cravatte a pois
poggiate stanche sui banchi.
Torneranno a parlar, pieni di se
tronfi di parole senza perché.

Ho voglia di andar via, di volare, di fuggire
da questo insulso vivere che, è un po' morire
per tornare a sognare e a suonare ciò che ho da dire.

Hanno imprigionato le farfalle
con i loro bei colori
e le raffinate calle
hanno perso i lor candori.
Non c'è primavera, né autunno:
delle stagioni s'è perso il turno.

Ho voglia di andar via, di volare, di fuggire
da questo insulso vivere che, è un po' morire
per tornare a sognare e a suonare ciò che ho da dire.

Per un oro nero come inchiostro
han perso il verde le foglie;
non c'è più pace e né chiostro
dove poter frizzar voglie.
Nemmeno un solo prete ieratico
a donarci al cuore il viatico.

Ho voglia di andar via, di volare, di fuggire
da questo insulso vivere che, è un po' morire
per tornare a sognare e a suonare ciò che ho da dire.

Che dire della parola amore,
del fascino femminile
di dolcezza, fede e onore:
tutto ormai è un canile
ci si sbrana per poche briciole
ululando solo alle lucciole.

Ho voglia di andar via, di volare, di fuggire
da questo insulso vivere che, è un po' morire
per tornare a sognare e a suonare ciò che ho da dire.

31.10. 2016 h 22:00

"Illusione d'amore"
Solo nel deserto
millecinquecento
chilometri da te
ed un folle sole
accanito su me.
Triste e inesperto
ascolto e non sento
che, vuote parole
senza più un perché.

Illusione d'amore
non mi rendi libero;
perversione di cuore
spogli come un albero.
Un miraggio di pace
una brezza di sabbia
un abbraccio audace
e carezza di nebbia.

Sola nella neve
millecinquecento
chilometri da me
e una cieca luna
silenziosa su te.
Il tramonto lieve
un gelido vento
ed una laguna
che, si ghiaccia in se.

Illusione d'amore
non ti rende sincera;
confusione di cuore
nella noia più nera.
Un ghiacciaio di sale
un pupazzo dal ghigno
ti sorride e fa male
sordido sole arcigno.

27.10.2016

“T'ho incontrato male di vivere”
E t'ho incontrato al bar dei perduti
col sorriso assente più sincero
di chi non conosce amici o aiuti
se non nell'infido vino nero.

T'ho cercata per strade di boschi
a scaldare anime sole e in pena
con lo sguardo ebreo dei più foschi
a penetrar la solita scena.

Eri all'angolo della stazione
con le tue mani in stanca preghiera
con coperte di lercio cartone
a scaldare una gelida sera.

Eri nelle sue stanche parole
d'un amore segnato e perduto
come profumo di grigie viole
per un distratto e tinto saluto.

Galleggiavi in un fiume di schiuma
con le bocche di neri vapori
ed una bestia tra cane e puma
a comprar anime e i suoi dolori.

T'annoiava una terra sudata
e sognavi sulfurei bagliori
ed ora ch'è avvinta e stuprata
non cresce l'erba e nemmeno i fiori.

Sei pur negli angoli più remoti
nelle facce d'oblò della gente
con gli occhi chiusi e così idioti
di chi si chiude perdutamente.

Sei nascosto nei finti sorrisi
e nella paura di soffrire
nei sogni, liquidi paradisi
dei mercati tetri del morire.

Sei dietro ogni inutile maschera
- che le lacrime tra sé nasconde -,
illudendosi d'esser libera
tra finte gote e ciglia più monde.

Sei anche in ogni plastica parola
di chi finge quell'eterno amore
ch'è racchiuso in quella carne sola
e che palpita nel nostro cuore

23.10.2016 h 00:15

"Sorella Notte"
E Sorella Notte
-come buona madre-,
di coltre accarezza
ogni casa e strade.
Cancella le lotte
ed ogni tristezza
nascondendo il sole
con dolci parole.

Sogni e sentimenti
è la Sua anima
e serra le selle
-soave e intima-,
di docili armenti.
Gli occhi, sue stelle
donano coraggio
ed ai sensi, assaggio.

19.10.2016 h 22:30

“Nella tua mano”
Ed uno scalino, poi due e poi tre
io scendo da solo o scendi con me?

Se vien via la luce, non c'è paura
se casco poi, che gran bella figura!
E dammi la mano, andiamo lontano
che cosa c'importa se poi non sappiamo
cos'è il saltare, oppure il volare:
l'amore è un gioco e tu, sai amare.

Ed uno scalino, poi due e poi tre
io scendo da solo o scendi con me?

La senti la musica che batte in testa
se sei felice, è un giorno di festa.
Non chiudere gli occhi se soffia il vento
ti perdi la gioia di questo momento
se poi piangi ti viene da ridere
e le lacrime sai, aiutano a vivere.

Ed uno scalino, poi due e poi tre
io scendo da solo o scendi con me?

Che cosa ci importa di questa gente
che vive di noia perdutamente:
tu vivi e ama questa nostra follia
ed essa uccide la loro ipocrisia.
Noi due siamo il sole in un campo di grano
i tuoi occhi il cielo e, le ali, la tua mano.

Ed uno scalino, poi due e poi tre
io scendo da solo o scendi con me?

“Mai e poi mai”
Mio Amore, dolcissimo amore
le nostre ore di silenzio
no, non soffocheranno mai
dico mai,
mai e poi mai,

queste nostre sorgive acque pure
che sgorgan dal nostro cuore
e che, non finiranno mai;
mai e poi mai
tu lo sai.

Non sarà poi, questo nostro assenzio
che maschera di prudenza
ogni timida bugia;
mai e poi mai,
dico mai.

Non sarà la nostra lontananza
a seppellire nel cuore
il nostro amore fanciullo
mai e poi mai,
tu lo sai.

Vorrei sì, che queste mie parole
assieme ai nostri silenzi
gridassero le verità
che tu sai
e dirai.

Dolcissimo amor mio senza età
questo fiore che ti donai
no, non puoi buttarlo via;
mai, e poi mai
lo farai.

Fior profumato di poesia
e tanta dolce tristezza
ti prego portalo con te
per sempre.
Per sempre.

Dolce, mia eterea nostalgia
l'amore è come l'aria
sarà ovunque tu sia;
sì, sempre
per sempre.

18/10/2016 h 00:00

Ciàu bimba!
Ehi, ciao bimba, domani all'alba partirò
e questi luoghi sì, io lascerò.
E lo senti il treno ti saluta già ....
cuff cuff aah je jà jà jaaa

Sì lo so, che non è così bello dirsi Addio!
ma tu lo sai il perché, amore mio.
E lo senti il cuore come batte qua ....
pum pum aah ta ta ta taaa

In amore o dai tutto o pure niente, tu lo sai
tu non vuoi, non puoi, non lo lascerai.
E le sento già le scuse che dirai ....
ehi ciàu baba, no te brigolà!

17/10/2016 h 22:30

"Perdutamente"
Ho lanciato il mio cuore come un sasso
ed è andato perduto in fondo al mare;
se per caso passassi con la tua nave
io ti prego, se puoi, vallo a pescare.

Innamorato, innamorata
perdutamente, innamorati

Ho lanciato i miei occhi come due stelle
me li ha rubati un cielo triste e ingrigito;
tu che voli su, nello spazio infinito;
ti scongiuro, per me valla tu a cercare.

Innamorato, innamorata
perdutamente, innamorati

16.10.2016 h 00:30

"Ama i tuoi Sogni"
Io che vivo solo di sogni
amo te che vivi di realtà;
tu per me sei tutti i miei bisogni
tu che sei roccia e pure ingenuità.
E non sai quanto io vorrei
amarti per quello che sei.

- Guarda che tempo che fa
tornerà poi il sereno;
è dura la realtà
se dei sogni fai a meno.

Guarda fuori il cielo nella nebbia
potrà mai rubare il nostro sole,
come il mare che va nella sabbia
come pure un fiume di parole
così tu, unico amore che
sì, vivrai i sogni assieme a me.

- Guarda che tempo che fa
tornerà poi il sereno;
è dura la realtà
se dei sogni fai a meno.

Come pietra dura la realtà,
assai ferrea e anche spigolosa,
ma tu sai i sogni sono verità
che trasformano infine ogni cosa
in così grande splendore
che ridona poi colore.

- Guarda che tempo che fa
tornerà poi il sereno;
è dura la realtà
se dei sogni fai a meno.

E poi, se con me tu camminerai
stretta forte forte alla mia mano
so che presto anche tu lo scoprirai
aldilà di questo arcobaleno
la magia che legherà
noi, e mai più sai, scomparirà.

Guarda che tempo che fa
tornerà poi il sereno;
è dura la realtà
se dei sogni fai a meno.

Il mare tu non lo puoi fermare
come i nostri liberi pensieri,
così le nuvole puoi arrestare;
lascia al mondo ciò ch'è il nostro ieri
vivi Oggi e quel che ci darà
e sia quello che sarà.

Guarda che tempo che fa
tornerà poi il sereno;
è dura la realtà
se dei sogni fai a meno.

Scorron fiumi profondi dentro noi
non son fatti di sole parole
anche essi fermarli tu, no non puoi.
Forza, chiudi gli occhi al nuovo sole
che l'Amore è Libertà
come il Sogno poi realtà.

Guarda che tempo che fa
tornerà poi il sereno;
è dura la realtà
se dei sogni fai a meno.

15.10.2016 H 00:50

"Mia Farfalla"
Ciao, dolce e cara Farfalla
ma lo avverti il mio profumo?
Nell'aria, ti accarezza e balla:
sono io, il Tuo fiore amico.
Per te, m'apro e così consumo
t'accarezzo e poi benedico:
su, quando ti vorrai posare?
L'ape, il mio nettare sugge
e fugge, senza salutare
e tu, cosa fai, danzi e voli:
ti fermano solo le piogge
lasciando i nostri cuori soli.
Ciao, petali colorati
ciao, profumo rose e viole:
Gioia di cuori innamorati
follia di perdute menti.
È sera, ma verrà il sole:
io ti chiamo e tu, non senti.

12.10.2016 H 18:30

"Waiting my turn..."
Waiting my turn
in the darkest night
I discovered a light
in your eyes, hey bro'.
I don't fear,
my heart awaits
the Sunrise
that will come.
I have fought
the good fight,
what I have to fear?
Leave me here,
in the bare earth:
I will rise again
at the Dawn
of your tomorrow.

Aspettando il mio turno ...
Aspettando il mio turno
nella notte più buia
ho scoperto una luce
nei tuoi occhi, fratello.
Non ho paura:
il mio cuore attende
l'alba che verrà.
Ho combattuto
la buona battaglia,
cosa dovró temere?
Lasciami qui,
nella nuda terra:
Io risorgerò all'alba
del vostro domani.

"Come goccia"
Come goccia di miele
scendi morbida e calda
le labbra mie di fiele.
Poi, come olio, rinsalda
sana le mie ferite,
cospargi la mia pelle
di perle tue infinite
di rugiada di stelle.
Tu sei dolce veleno
tu sei lotta e poi pace
sei lago sí ameno
ed onda sempre audace.
Tu sei pioggia con vento
togli e doni respiro.
Tu sei ciò che io sento
che sogno, soffro, ammiro.
Sei all'anima catena
sei angelo e pur paura
tu sei greppia serena
tu, mia isola sicura.

10.10.2016 H 23:30

"Parole"
Parole,
sai feriscono più delle lame
posson esser profumo o letame

Parole amare,
Parole belle:
non vi ascolto più

Parole,
sai che arrivano fino alle stelle
posson fender l'inferno o la pelle

Parole amare,
Parole belle:
non vi ascolto più

Parole,
son creazione pure divina
Amore puro o mente assassina

Parole amare,
Parole belle:
non vi ascolto più

Parole,
son Gioia e Pace in ogni momento
donano morte e pur turbamento

Parole amare,
Parole belle:
non vi ascolto più

Parole,
danno Vita e appagano bisogni
posson uccidere i nostri Sogni

Parole amare,
Parole belle:
non vi ascolto più

Parole,
con un Sí puoi creare Speranza
con un No non hanno più sostanza

Parole amare,
Parole belle:
non vi ascolto più

08.10.2016 h 07:00

"Quanto t'ho cercata" (canzone per Simona)
Bimba, dov'eri quando io ti cercavo
eri lontana e pure nei miei pensieri;
donna bambina che pur sempre io amavo
mi sembra oggi, mentre è già sparito ieri.

Ti ho incontrata una sera, davvero strana
tante stelle in cielo, una luna stregata
la città una giungla, gli amici da liana:
io Tarzan, tu mia Jane immacolata.

Bimba, dov'eri quando io ti cercavo
eri lontana e pure nei miei pensieri;
donna bambina che pur sempre io amavo
mi sembra oggi, mentre è già sparito ieri.

Uno sguardo, e notavo che già smaniavi
il tuo strano slang toscano e trentino
e restavo in silenzio ché mi estasiavi
poi i miei strani scherzi: mamma che cretino!

Bimba, dov'eri quando io ti cercavo
eri lontana e pure nei miei pensieri;
donna bambina che pur sempre io amavo
mi sembra oggi, mentre è già sparito ieri.

E poi, quello strano modo di vestire,
così leggera e buffa, non ti fregava
sì, se mia mamma la facevi impazzire
col mondo fuori che già ci stressava.

Bimba, dov'eri quando io ti cercavo
eri lontana e pure nei miei pensieri;
donna bambina che pur sempre io amavo
mi sembra oggi, mentre è già sparito ieri.

Tu poi così diversa, sempre leggera
rosso fiore, mia farfalla delicata
oh sai quante volte ho passato la sera
a chiederti se eri proprio innamorata.

Bimba, dov'eri quando io ti cercavo
eri lontana e pure nei miei pensieri;
donna bambina che pur sempre io amavo
mi sembra oggi, mentre è già sparito ieri.

E poi, sono passati sai, già trent'anni
e ancora no, io non t'ho dimenticata...
sì, ognuno ha la propria vita, i suoi affanni...
sei felice bimba? Oh, quanto t'ho cercata.

07,10,2016 h 01:45

"Nostalgia"
Potessero le lacrime
lavare il mio dolore:
esse che sono intime
del cuor dell'anima mia.
Volessi Tu oh Signore
che codesta nostalgia
divenisse più leggera:
io, come colomba in volo
che saluta primavera
nel cielo mi librerei
e, non sarei più solo.
Ma Tu sai, ch' io non sarei
quello che ero e sono
se, per rupi, fango e fiumi
non cercassi quel perdono
che Tu solo sai donare.
Vi supplico, santi Numi
ch'io sappia sempre amare
che non faccia più soffrire
che doni senza attendere
che sappia pure morire
per amore dell'Amore
senza mai più pretendere
né Gioia e né Onore.

06.10.2016 h 00:30

"Il fu Ben Tartàmo”
Ieri l'altro, sai, mentre ero di ritorno a casa
m'avvidi che, di lontano, v'era una gran fila
che, lenta e ordinata, ma davvero strana cosa ,
(saran stati cento , ma parean centomila),
saliva su, sino in fondo a una ben erta china.
E così, tu sai quanto io sia assai curioso:
il tempo era soave, la gamba birichina
così, con il mio fare certo e ardimentoso
mi dissi: "Ben, che cosa vuoi mai che ti accada
se allunghi un po', così, per tentare di capire."
E poi, caro ragazzo, ma vada come vada
la vita bella se varia, dovrà pur finire!
E in mente, poi, che vuoi, mille sceneggiature:
-"Sarà forse che dire, un politico affermato
uno di quelli che mollan mille fregature
...oppure, un frammassone assai strambo e avventato.
No! forse una marcia, sai, di quelle libertine
tipo quella per le unioni fra li Sanculotti
parificate, oh madre, alle nozze adamantine.”
Lesto, m'affrettai, ma poi, giunto coi piedi cotti
m'accorsi con stupore misto a grande sconcerto
che, la fila, era una marcia, ma da funerale!
E allora, che fare? Così sudato e inesperto
mi dissi: "se entro in chiesa poi, cosa v'è di male?!"
Oh che profumi e che scintillio di colori:
mazzi, corone, cere, pur ai pie' dell'altare
non parean esser più, cangianti e sì bei fiori,
ma bomboniere, matrimonio d'un militare!
E poi, che dire, della musica celestiale!
Tanto fu, insomma, che come fanciullo commosso
in preda ai suoni e poi, ad un olezzo si bestiale
caddi prono in ginocchio, a pregar a più non posso.
Di tanto in tanto, un brusio ahimè!, mi distraeva:
- "Oh che peccato!" ; "È morto sí, un gran signore",
da un gruppo, con fare sommesso, dir si sentiva.
- "Avea mal moderno, o forse fu crepacuore";
- "Peccato" dicea altri, che s'era rimbambito;
alcuni, invece, mostravan tal disinvoltura
che parea, lo dir frottole, premio assai ambito
si non fosse per buon'anima, una fregatura!
- “Che lavoro facea? Ah! L'ufficiale postale...”
- “Ma no – che dici , l'ho visto spesso in uniforme,
tutto lui...la puzza al naso, sempre formale!”
- “Zitti, ignoranti! Il suo, era lavor...non conforme
per questo, ogni tanto, egli spariva all'improvviso.
Insomma, come dirlo...egli, era provetta spia!”
- “Ah! Che belle mani! E poi, che angelico sorriso!”
- “..ma tu senti questo grullo! Sì, un' anima pia!”
- “Era sposato, avea du' figli ed altri sparsi,
ma corre voce, persino, sai che aberrazione,
che avesse, come dire, beh! gusti un po' diversi...”
- ”Parea un sant'uomo: Ah, vergogna! Che delusione!”
- “Ma cosa dite mai,?! A me, ne sono più che certo,
consta altra verità: cioè, che se l'intendesse
persino, con una giunonica Tridentina
e che, dalla Terronia al Nord, si sollazzasse
con ogni procace pollastra , lercia e meschina”.
- “ E basta, finiamola, che maleducazione!
Coraggio su, avanti con le condoglianze, in fila;
così finisce sta lagna, cioè, la funzione!”
E fu così che, li cento o forse centomila,
ubriachi di requiem aeternam e incenso
mandarono, persin Monsignore in confusione
il quale sai, con baci e abbracci senza consenso
congedò gli astanti per ilare commozione ,
con un ispirato, ma travagliato commiato:
“ Auguri! Buon funerale Pace a te, fratello.....
come cavolo si chiama... il pover disgraziato....
ah sì! Ce l'ho proprio... sulla punta del fringuello....
pardon.... volea dir, della lingua mia, confusa....
da un cognome, via! direi proprio tanto strano...
scelto forse dal caso, così, alla rinfusa......”
E partì, al fin, un boato: “Ei fu, Ben Tartàmo!”

01.10.2016 h 00:00

“Profumo di donna”
Profumo di donna, complice
s'insinua nell'aria, abile;
resta in silenzio a danzare
ammicca, mi sento spogliare.

Cosa vuoi tu da me?
Dimmi come e perché:
sembra impossibile
apparire poi così
il cuore instabile
spinto ormai da qui.

Musica di banda, flebile
s'incunea, serpe docile;
resta nell'aria a vibrare
aumenta, mi farà librare.

- Cosa vuoi tu da me?
Dimmi come e perché:
sembra impossibile
apparire poi così
il cuore instabile
spinto ormai da qui.

Occhi di ghiaccio solubile
laser di Venere ignobile;
togli il respiro vitale
spire di boa immorale.

- Cosa vuoi tu da me?
Dimmi come e perché:
sembra impossibile
apparire poi così
il cuore instabile
spinto ormai da qui.

30.09.2016 h 22:00

"Non piangere per me"
No more tears, oh dear,
no more tears, oh dear.
No more tears, oh no!
Don't U cry for me.

Ho promesso tanto
- troppe parole -,
no, nel mio cuore
non c'è rispetto
che, per la Patria.
Per questo, cara:

No more tears, oh dear,
no more tears, oh dear.
No more tears, oh no!
Don't U cry for me.

La piccola volpe
piange la tana
ma poi, alla fine
sa cosa fare,
sa dove andare.

No more tears, oh dear,
no more tears, oh dear.
No more tears, oh no!
Don't U cry for me.

Se tu piangi, donna
non pianger per me;
perchè io sia forte
non puoi pianger,
no, non devi più
piangere per me.

No more tears, oh dear,
no more tears, oh dear.
No more tears, oh no!
Don't U cry for me.

Piangi per la terra
- quella degli Avi -,
piangi per il Suolo
che, Altri ti donò.
Per la Libertà
e l'Onore, sì!

Oh you can cry, dear
yes, you have to cry;
you can still cry, dear
to your motherland, dear.

28.09.2016 h 21:00

"Soldato"
Cosa posso dirti, Amore?
Qui, si sta soli, senza poter pensare.
Pallidi di brina o rossi di sole
tra le labbra, sempre le stesse parole,
lontane chimere in questa realtà.
Tutto passa come soffio di vento,
ma se ti fermi un solo momento
t'accorgi di quant'è crudele
questa nostra giovane vita,
arida d'amore e libertà.

"Bersaglio"
Siamo bersaglio facile
dell'altrui stupidità
gelosia improbabile
delle nostre nudità.

Ed è un fuoco l'idiozia
che gioca con le anime
di questa tetra follia
di virtù sempre minime.

Ma è questa casa mia
dirlo proprio non saprei
alienazione, malattia
ciò che sono non vorrei.

Quant'e bella la verità
che ci rende più leggeri
poesia della libertà
di passi, voli e pensieri.

Innamorato sono io
dell'altrui felicità
basta poco oh mio Dio
in tasca quello che ci sta.

Fare il bene per il Bene
render bene per il male
allevia le nostre pene
è luce e sale che poi vale.

È per te questa canzone
che ti dia tranquillità
importante è l'emozione
per noi e la vita che verrà.

“Mistero di Tenerezza”
E ci giocavi anche te da bambina
a far da mamma a mille creature
e col tuo sguardo di dolce regina
ti sognavi già mamma senza paure
con le tue gioie, tra braccia sicure.

Ma il tempo dei giochi passò pur per te:
volevi ascoltare la voce del cuore,
volevi dare ai tuoi sogni un perché,
per quel geloso strano senso d'amore
non già per un uomo, ma per il Signore.

E il tempo passò della fanciullezza
con un colpo di vento il ramo spezzò
rigando la tua soave bellezza;
ti portarono al tempio a dir “ti amo!”:
non era il Signore, ma un vecchio uomo.

Le tue lacrime in fondo al ruscello
lavavan piano il tuo muto dolore
cantavi a Dio un bel ritornello
di dolci colombe e pesci in amore
mentre i giorni contavi con le sue ore.

Non eri più bimba, ma dolce fanciulla
e non capivi Dio cosa volesse
da te che, ti consideravi un nulla:
chiedeva che da te, un figlio nascesse
senza saper come accader ciò potesse.

E dolore e paura già conoscesti
per quel frutto di cui nessuno sapeva:
ripudio e morte Giuseppe non chiedesti
- da vero uomo che tutto comprendeva -,
così salvasti ogni figlio di Eva.

E il vostro mistero di Tenerezza
così trasformò, ogni antica Parola,
in una favola di sacra certezza
in cui una Madre fu Figlia e, da allora,
conobbe il mondo una nuova aurora.

23,09,2016 h 23:30

"Tu sei"
Tu, sei Mare:
non ti lasci fermare
Tu, sei Cielo:
non ti lasci toccare
Tu, sei Vento:
non ti lasci carpire
Tu, sei Pianta
che, sa sempre fruttare
Tu, sei Terra
da cui, chi vuol fuggire?
Tu, sei Fame
che, non si può colmare
Tu, sei Cuore
che, sa solo donare
Tu, sei Sogno
d'un dolce divenire
Tu, sei Tutto
ciò che possa bastare
Tu, sei Vita
che, non può mai finire

23.09.2016 h 24:00

"Foglie di settembre"
Settembre è tornato
di solita smania:
gli alberi nudi
di rosa vestiti,
le strade uguali
truccate di grigio.
Che questo insolito
- lento funerale -,
accompagni anche me
al suo capezzale.
Le notti insonni
le stracche uscite
dolenti campane
sodali pentite.
E nel suo cuore
batte un inverno
di rosa canina
più freddo di tomba
senza più preghiere.
Nel cielo spento
si rifà il trucco
la Luna ubriaca;
nelle pozzanghere
danzano le foglie
un ritmo di valzer
di sopite voglie.

22.09.2016 h 05:00

“Salmo 100-101”
Io son sacerdote e debbo cantare
per la ricca dote che m'hai donato
e per la Giustizia voglio lottare
perché, chi in mestizia, sia sanato
nel suo cuore affranto e turbato.

Io sono qui e Ti voglio lodare
eh yalla allalè yalla allalà
e fermo qui io resto a lottare
eh yalla allalè yalla allalà

Tu, che di real manto, m'hai coperto
donami su, fronte e viso leale;
fa che affronti monte alto o deserto
che non tema mai chi semina male,
ma ch'io abbia coraggio senza eguale.

Io sono qui e Ti voglio lodare
eh yalla allalè yalla allalà
e fermo qui io resto a lottare
eh yalla allalè yalla allalà

Chi ha lingua affilata di spada
io lontano terrò, lontano da me
ed in ogni desolata contrada
sì! io la bocca gli chiuderò perché
sono un giusto tra chi più non lo è.

Io sono qui e Ti voglio lodare
eh yalla allalè yalla allalà
e fermo qui io resto a lottare
eh yalla allalè yalla allalà

Prima o poi noi dovremo stroncare
chi la Verità vuol solo coprire;
chi sempre Giustizia vuol soffocare
anch'egli alla fine dovrà perire
e la malvagità potrà finire.

Io sono qui e ti voglio lodare
eh yalla allalè yalla allalà
e fermo qui io resto a lottare
eh yalla allalè yalla allalà

20.09.2016 h 23.00

"Io e te"
Odio la banalità
la mia mente non ci sta:
è polvere che scorre
sulla nostra realtà;
è cenere di torre
che presto crollerà.

Dammi solo un minuto
il tempo ormai, sai è muto:
siamo soli si, io e te
senza ali, senza perché.
Io e te... è bellissimo
è, così poi, dolcissimo.

Odio l'ipocrisia
e tu sai che cosa sia:
è fango che poi copre
la nostra ingenuità;
è maschera che scopre
le nostre identità.

Dammi solo un minuto
il tempo ormai, sai è muto:
siamo soli si, io e te
senza ali, senza perché.
Io e te... è bellissimo
è, così poi, dolcissimo.

18.09.2016 h 15:00

"Salmo 8"
Oh Signore che sei Gioielliere
inventa Luna da vero sballo
che sia lucente come bicchiere
che sia splendente come cristallo.

Oh Signore immenso Artista
che con i Blu ci sai proprio fare
disegna un Cielo di cartapesta
zeppo di Stelle da far sognare.

Oh Signore che sei sì Geniale
tra Prati e Boschi da scoprire
inventaci un buffo Animale
che faccia ridere da morire.

Oh Signore che sei Pescatore
getta le reti dove ti pare
colora d'azzurro ogni Cuore
che ci si possa anche tuffare.

Oh Signore che sei gran Poeta
inventa una nuova Parola
che brilli come Stella cometa
che rendi noi una cosa sola.

Oh Figlio caro, più d'ogni Dono
t'ho reso grande e in Libertà
quella Parola conosce suono
si chiama Amore e non ha età.

17.09.2016 h 24:00

"Le mie bambine"
Queste bambine
ah, fanno chiasso!
Vorrei tenerle
ferme e attente,
ma svicolano,
si ribellano
e poi, sfuggono!
Sono tiranne
è proprio vero:
ma cosa fare?!
Sono mie figlie,
sempre d'amare
e custodire.
Impossibile,
a volte, stargli
dietro: scappano!
E mi tocca poi
riacciuffarle;
ed io, non ho più,
come si dice?
Ah ecco, l'età!
Le mie Poesie!

17.09.2016 h 02:30

"Pause"
Le tue, son parole
di roccia materna.
E, con queste pietre
acide di calce,
su questo sepolcro
nudo , il mio epitaffio
freddo, preparerò.
Radici gelate
e rami al vento
suonano il tormento
alle pene d'amor.
Nemmeno la luna
osa rincuorarmi:
ormai, tutto è spento
dietro le nuvole.
Anche il mio canto
tra le note cerca,
la vibrante pausa
che, tutto tacerá.

17.09.2016 h 24:30

"Urlo"
Un urlo oggi è il cielo
su terra desolata
di lacrime un velo
l'anima addormentata.

E piange la Bellezza
nel volto già ferita
è coltre di tristezza
la Natura avìta.

Nulla sfugge alla Morte
tutto è fango e polvere
in questa grassa Corte
cupidigia e cenere.

Affranto è il mio canto
di tanta stolta ignavia
commosso copre un manto
la strada solitaria.

15.09.2016 h 06:00

"Tornerò”
Popol mio cos'hai fatto?
Miele e latte ti donai
pelle dolce al tatto
e la luce che tu sai.
Popol mio cosa ho detto
per meritare questo?
Tu ch'eri il mio diletto
torna qui da me, presto.

- Sono io la puttana
sono io l'infedele:
è calda la mia lana
il ventre mio, crudele!

Giustizia accecata
Libertà sì venduta
Verità ammorbata
Felicità perduta.
Ed i mandorli in fiore,
i ciliegi nel sole
il nostro dolce amore....
Io non ho più parole.

- Sono io il vero male
sono io l'impostore:
come me non v'è eguale,
infido traditore!

Tornerò, l'ho promesso
non manco alla Parola
ho da chieder permesso
a mia Madre, Lei sola.
Solo lei potrà capir
solo Lei comprenderà
Io vorrei solo morir
come quella volta, là.

- Son io, proprio tuo figlio,
anche se t'ho tradito:
amorevole Giglio
d'un Profumo infinito!

13,09,2016 - h 01.00

"Canto psicolabile"
Sono macchiato
di salsedine
come il peccato
di libidine.
E quest'odore
non mi lascerà
col suo furore
preda in libertà.
Ferita al fianco
è la mia nave,
a poppa arranco:
canto soave
d'una sirena;
a prua beccheggio
e rendo amena
- con un solfeggio -,
quest'anelito
di notorietà
che, attonito,
pur mi lascerà.

Che fortuna è
il "do mobile",
senza un perché
psicolabile.
Canto oh oh oh oh
canto per me,
canto oh oh oh oh
canto per te!
Vivo oh oh oh oh
vivo per te;
vivo oh oh oh oh
un pò per me!

Sono malato:
la putredine
del mio passato
d'inquietudine.
Salperò, Mare
non m'abbatterò:
si può lavare
le Vele, lo so!
Tirando reti,
baciando soli
con inquieti
rapidi voli
di nostalgia.
Un pescatore
fa una magia:
con pio amore
le reti lancia
e giù dal cielo
- lesto aggancia -,
d'ali un velo.

Che fortuna è
il "do mobile"
senza un perché
psicolabile.
Canto oh oh oh oh
canto per me,
canto oh oh oh oh
canto per te!
Vivo oh oh oh oh
vivo per te;
vivo oh oh oh oh
un pò per me!

11.09.2016 - h 19:00

"vivere"
Io? Io vivo di Sogni
e tu, tu, di Realtà.
Perché mai piangi, perché?
Ti fanno così tanta
paura poi, i sogni?
I sogni, i nostri sogni
son fatti di nuvole,
di fumo e sorrisi
e di soli nascosti.
Invece, la realtà,
di sabbia e polvere
e occhi chiusi al vento.
Io, osservo il Silenzio
e lo ascolto attento:
lui mi parla contento
che io, ad ascoltarlo,
mi soffermi ancora.
Lui, vive per me, per te,
sai, per ognuno di noi
e, potrebbe morire
- morire di dolore -,
e di solitudine.
Non turbarti ancora:
Essi sai, della Vita,
sono i figli più cari
e tu vorresti che io
ne facessi a meno!
Senti questa carezza?
Scesa è la nostra sera,
su, non vivere in pena,
ma lasciati cullare,
anche tu, dalla Luna.

09.09.2016 h 01:00

"Come passeri del cielo"
Su un guscio di noce lentamente se ne va
tutta la nostra vita stoltamente senza età.
Un passero nell'aria dolcemente canta sé
lui vola e danza, danza e vola senza mai un perché.
Ed io che vorrei, si quanto vorrei, fuggire via
mi scopro a tremare per paura di volare via.
E navigare, lento naufragare, dentro di Te.
E planare, dolce planare, ali al vento, in Te.
E sognare, stanco sognare, il nido caldo in Te.

"Illetterate allitterazioni swing"
Ciliege e rose
gelate di sera
gerani e rami
di pesco in fiore.
Se esco un'ora
rinfresco l'amore
cantando, stonando
tonde note di blues.
Ronfando da gatta
scalciando da matta
bagnando il letto
di mille bolle blu.

05.09.2016 h 23:30

"Il Precipizio"
La Verità imbavagliata
un dì si trovò a parlare
con la Giustizia accecata.
- "Mai potrò Io assicurare
ai miei figli la certezza
che Noi potremo finalmente
e con assoluta contezza,
alla teoria demente
- tappar la bocca invereconda -,
che ci vuol ormai, più che morte!"
- "E' gente ignava e feconda
-oh sì assurda malasorte-
di un incesto incontinente
- triste, la Sorella rispose -,
che, ci vuole - guarda che mente -,
vittime di Trame e burrascose
lotte, dei nostri paladini!"
Si trovò a passar la Morte:
- "Ma codesti vili cretini
- esordì con corde ritorte-,
non sanno che comando io
e che infine il giudizio
che vale, è soltanto il mio?!
Beh - forza voi -, nel Precipizio!"

05.09.2016 h 01:30 am

"Compagnia"
Malinconia:
no, non c'è gioia
ad esser tristi.
Vai, fuggi via!

Tu, Paranoia:
lo so che esisti,
ma serva di me
sei solo Noia.

Solitudine
senza un perché:
riva di prati
d'Inquietudine.

Cieli stellati
che sospirate,
voi indulgete
troppo, su di me.

Che Compagnia
allegra siete:
così danzate,
sopra il mio cuor.

30.08.2016 h 03:00 am

"Profumo di campagna"
La senti la Luna
- la Luna leggera -,
che dolce carezza
stasera che fa;
ci canterà ancora
la brezza d'argento
la sua ninna nanna
di tanti anni fa.
E le lucciole
danzano in cielo
tra mille colori:
che effetto che fa.
Sentiamo ancora
i grilli cantare
che pregano pioggia
che presto cadrà.
Profumo di fieno
papaveri blu:
la città è lontana
- finalmente lontana -,
a uno schioppo laggiù.

02.09.2016 h 02.00 am

"Felicità"
E da uno scuro selciato
un fiore è appena sbocciato
così dal mio cuor di nullità
un canto s'è ora svegliato
nella grigia noia di città.

Felicità cosa sei? Chissà!
Nessuno lo sa né lo saprà.
Gioia d'un bimbo in libertà.

Cerco da solo compagnia
nelle note di una poesia
e mentre ti giri svogliata
e fuggi da me ancora via
un'altra canzone ora è nata.

Felicità cosa sei? Chissà!
Nessuno lo sa né lo saprà.
Gioia d'un bimbo in libertà.

31/08/2016

"...È Notte "
...È Notte:
la Luna
d'argento
si lascia
cullare.
La bocca
mia, tace
con la tua.
Il Vento,
audace,
ci stringe
forte a se.
...Silenzio:
nel buio,
sorride
e spia
i nostri
sospiri,
il Mare.

26. 08. 2016 h 02:00

"Domani"
Non so dove andrò
né tu, dove sarai
domani.
Ciò che forse dirò,
che tu indosserai
domani.
Lacci di salice
onde di pomice
vento di silice
intorno a me.
Casa di chiocciola
tarlo che scricchiola
dentro di me.
Sabbia di cenere
perfida Venere
sorridi di me.
Un punto a dondolo
mi fa da angolo
infondo al cielo.
Alito di brezza
timida carezza
che dolce, poi spezza
rugiada fuor di me.

"Lacrima"
Mi son sempre chiesto da dove vieni tu
Lacrima che, all'improvviso, scendi giù:
dov'è il tuo cielo, dove batte il cuore tuo,
dolce rugiada senza nome o perché?
- L'Anima è un fiume che scorre di suo
e, se a volte vien fuori e scende da te
è perché vive di silenzi e pensieri;
non ha voce né suono, oggi o domani
sai, non ha età, ma sembra nata ieri.
Vola senza ali, accarezza senza mani
ed è lungo il suo viaggio, dalla sorgente,
alla limpida foce della tua mente.
E ogni Sua piccola goccia è preziosa:
solo se non l'asciughi, assaporerai,
quanto è amara e pur deliziosa
come Gioia e Allegria o Dolore e Guai.

"Lui c'è"
Tu mi chiedi, se Dio esiste.
Nella poesia di una farfalla: Dio c'è.
Nella forza fresca del mare: Dio c'è.
Nel profumo soave dei fiori: Dio c'è.
Nel tuo libero pensiero...
come nella mia fede bambina:
Dio c'è.
Nelle nostre parole
come nel mio e nel tuo respiro:
Dio c'è.
Nel tuo sorriso
come nel pianto d'un bambino:
Dio c'è.
Nella mano sicura d'un padre:
Dio c'è.
Nel seno caldo di una madre: Dio c'è.
Nei nostri baci d'amore:
Dio c'è.
Nelle nostre carezze
come nei fraterni abbracci: Dio c'è.
Nella tua sfida alla vita
come in chi, ad Essa si arrende:
Dio c'è.
Nella tua domanda,
come nel mio cammino:
Dio c'è

"Cumuli"
E il vento fresco dell'inverno
tornerà a schiaffegiarci il viso
tornerà a toglierci il sorriso
dagli alberi di pazienti attese.

E il nero pesto dell'inferno
tornerà a ghiacciarci il cuore
tornerà a rubarci amore
dalla nostre anime sospese.

E queste pietre, fredde parole
torneranno a cancellare corpi
torneranno a coprire storpi
scheletri di aride macerie.

E queste croci, candide e sole
suoneranno lugubri al vento
raschieranno il nostro tormento
di quest'estate di cupe ferie.

Amatrice, 28.08.2016

"Rivoluzione"
E hai saltato la lezione
per tuffarti trai tulipani,
te ne freghi dai, del domani;
ridi sui graffi, soffi sui guai
forse non sai, oh, si che lo sai:
anche questa, è Rivoluzione.

Tu dai sempre retta alla passione
discuti con i prof di storia
t'incazzi con chi fa baldoria;
leggere non ti dà mai noia
tutto il resto è paranoia:
anche questa, è Rivoluzione.

E il cappuccio in stazione
con Mohamed non può saltare
se finisci per litigare;
la religione è altra cosa
e con la libertà non si sposa:
anche questa, è Rivoluzione.

Sei futuro per la nazione
e dovrai pur sempre lottare
con chi ti vuole ingannare;
il mondo non è una corsa
il tuo cuore non sta in Borsa:
anche questa, è Rivoluzione.

"Cuore usignolo"
....Cos'è stato?!
Un rumore nella notte
m' ha svegliato...
Han bussato!
Nel cuore dei sogni:
chi è stato?!
....ma questo è il mio cuore,
che fa?
Martella sempre più
mi butta a fondo
sempre giù!
No, io non resisto
m'alzo, fuggo, non desisto.
Non è un gioco!
È forse un sogno, chissà!
Si chiamano sorelle
- si presentano -,
son gemelle:
le mie Paure!
Ormai la Notte
s'è dileguata
e ha lasciato spazio
ad un' Alba già sdrucita:
che liberazione....
Sono ancora vivo
mio Dio, perché?
.....
Un usignolo
alla finestra
mi risponde nella testa:
"Non temere,
ti prego resta
e canta un po' con me!
Hai visto che vestito
tutto piume, colorato...
Non l'ho acquistato,..
Sai?!
E l'Alba argentata
e la Notte coi suoi gioielli..."
- Veramente?!
" Sí! Non aver paura
mai di nulla.
Resta quel che sei."
- Un tuffo
nel cielo più blu
- quattro note come stelle -,
e sempre più su!
Il saltimbanco
- ecco cosa farò -,
e le mie poesie
come fiori,
donando, m'arricchiró!

"Fotografie"
Fotografie,
luci, colori
e profumi fuggiti via;
fogli di carta
pieni di nostalgia:
io resto qua
a lavare il passato
con le sue unghie
puntate sul cuore,
con il suo sguardo
dentro di me.

Fotografie
squallide realtà
così, come oggi,
il tempo sarà.

Fotografie,
polvere di stelle
e graffi sulla mia pelle;
squallido trucco
che trasforma i sorrisi
in rugiada di pietà:
io sono qua
a donarvi un nome,
a regalarvi un'identità,
come una maschera
senza etá.

Fotografie
squallide realtà
così, come oggi,
il tempo sarà.

"È Ferragosto (forse lo era)"
Sono in una scatola racchiuso
con i miei pensieri fuori uso;
solo e sottovuoto, vorrei fuggir,
ma ho dimenticato le ali:
sono in riparazione a dormir
per guarirle sì, dai propri mali.

È Ferragosto, forse lo era
biascico lento una preghiera
stropiccio lesto ali di cera:
sciocca Estate, torna Primavera!

Suona il vento alla finestra
con le sue manine di ginestra,
bussa anche alla mia prigione,
ma una musica mi trattiene:
trombe e clarini, un'esplosione
di colori, nastri e sirene.

È Ferragosto, forse lo era
biascico lento una preghiera
stropiccio lesto ali di cera:
sciocca Estate, torna Primavera!

Musica no, la devi finire
così uccidi il mio Sentire!
Note folli, senza educazione
faccio a meno della mia Libertà:
meglio una scatola di cartone
che una vita senza dignità!

È Ferragosto, forse lo era
biascico lento una preghiera
stropiccio lesto ali di cera:
sciocca Estate, torna Primavera!

"Ascolta!"
Ascolta il Silenzio
ognuno è Parola.
Raccogli i ricordi
guardando e tacendo:
Splendore e Dolcezza
Preghiera e Incanto
Natura e Amore.

Patria
Patria, Io non sono un Poeta,
e parole come lustrini
non conosco, e mi inquieta
come quando s'era bambini
- ritti in piedi alla lavagna -,
il recitar versi, con lagna!

Io so, soltanto una cosa:
che, per quanto Tu sia antica,
resti per noi sempre preziosa
e, pur vegliarda, sei Amica
che dolce, sa comprender tutto,
dal figlio amato o derelitto.

Una mamma, per quanto vecchia,
è pur sempre dolce e bella
come palazzo o catapecchia
è pur sempre casa che stella;
così Tu, per quanto derisa,
di Pace e Amor sei intrisa.

Tu per noi, sei anche Famiglia,
Strada maestra, Cielo stellato,
Luna che, nudo mar abbiglia
d'ogni gioiello agognato.
Com'io, umile e triste figlio
stretto a Te, solido Scoglio.

"Ipocrisia"
E ci scopriamo
ad osservare con tenerezza
le nostre più perverse
polimorfe pulsioni.
Strabico sguardo
di ipocrita indulgenza
che ferisce, senza pietà,
la più fragile tendenza.

"Parà"
Camminiamo in sacchi di iuta
e viaggiamo in bare d'acciaio;
e sorridendo, ad ogni bevuta,
brindiamo al greve e bigio Saio.
Sì, della morte, noi ci beffiamo
visi di bronzo e cuor di sale
ma come angeli, nel Blu danziamo
avvinghiati a zaino e pugnale.
Forza sergente, tira la fune
serra i ranghi, in unico cuore,
slancia le ali, nostre fortune,
urla Folgore, senza timore!
E chi nel Vol c'avrà superato
sarà la nostra vivida Stella,
menti e cuori al Suol agognato:
Evviva l'Italia, Patria bella!

"Bella"
Io non posso vederti,
ma so che ci sei:
sento il tuo profumo
di coltre bagnata
che mi accarezza l'anima.
E il tuo muso umido
di melanconia,
mi sorride ancora,
ad ogni passo.
Una ciabatta lacera
mi batte sul petto
e mi rimprovera sorda
con i suoi "Se tu fossi qui".
Quel pezzo di ramo
l'ho appeso al camino
e mi riporta i suoi ricordi:
il vento alle orecchie,
il muschio tra le unghie
e le capriole tra le foglie.
Bella, io non so sai,
se c'è un Cielo anche per voi,
ma in questa notte
di stelle cadenti, solo,
anch'io abbaio alla luna.

"Resurgit"
Oh Dio d' Amore,
io non sono
uomo di Pace,
ma di lotta.
Ti prego, però
per la Patria:
donagli Fuoco
nell'anima,
Acqua che svegli,
Alba nuova
senza tramonto.
Che sia Sole,
Resurrezione
di Popolo.

Torre
"Chiuso, come una Torre,
è oggi il mio cuore;
solo così, trascorre,
e lava il suo dolore.
Sa che il Sole splende
e, a tutti, sorride,
ma l'anima non svende
che indomita s'avvide.
Nel buio, si ristora,
spera, e s'innamora."

"Donna"
Sai, avverto forte, come tanti,
anch'io il bisogno di donarti
parole chiare, come brillanti,
mai scontate, come regalarti
cioccolatini o rosse rose;
parole semplici, coraggiose.

Sai, un sostantivo si fa forza
nella mia mente, maschia e negletta:
è come un soffio che, tenue smorza,
ogni rancore e rabbia reietta
e dispone il cuore alla pace
e al dono di sé, più audace.

Donna! Sì, è questa la Parola
che in se tutto racchiude,
come in te incarna - te sola -,
ogni Virtù che giammai delude,
che tutto soave, sempre rende
e senza chieder nulla, si spende.

A te, Madre, Regina, Fanciulla,
l'Augurio, da Amico sincero,
l'Ammirazione di chi, un Nulla,
sa solo d'onorare il Vero.
Donna, amante di Bellezza e Arte,
casta Venere, domina Marte.

"Ossimori"
Che triste festa
questa nostra
morente vita.
Stanco vento
rumoroso silenzio.
Atone parole
fredda passione
soffici palpiti
di neve al sole.
Solo i tuoi occhi,
poi il vuoto.
Eppure, - sordo
alla tua voce -,
sento forte
il tuo respiro.
E sveglio di sogni
riprendo il cammino.

"Angela"
Hai negli occhi il candore della neve
che, lenta, si scioglie a primavera.
Sulle labbra i morbidi sorrisi
dei tramonti, ed il tuo viso di luna
mi illumina e abbraccia alla sera.
Le tue mani, come piccole foglie,
lasciano ad ogni carezza, un lieve
profumo di memorie: e i sogni
mi catturano l'anima, nei sospiri.

 "Illusioni rap" (canzone)
E ho scoperto che la Morte
Non ha buona educazione;
Che le bugie vivono a corte
E la Verità è Rivoluzione.

Ho capito che chi dice Amore
Poi nasconde una pistola;
Troppo facili lacrime e cuore
Solo sterile una parola.

E che i buoni sentimenti
Fanno ricco ogni pezzente;
Che mafiosi e Parlamenti
Hanno spesso la stessa mente.

E intanto canto 'sta canzone
E spengo i sogni a mezzanotte
Per cacciar via ogni illusione
Poche carezze e pioggia di botte.

Solo tu mi sorridi Luna
E mi soffi sulle labbra ancora;
Un cammello passa tra la cruna:
Già d'argento l'alba si colora.

Chiaove
Chiaove, chiaove: oh come chiaove
ê raite la laun'e naove.
Spinghele e ache m'baccie....
- Fernesce o naone?! Cè saccie!
Av'a l' esse premevaere
nen pó t'esse sembe saere!
E, cusse feuche appecciate
nen z'paote mè stetá,
ci pare n pic'a melate....
'n piche de veinde... E sav'appecciá!
Mlefett'e me com'a stu tìmbe
ê u caõre, cusse caõre mè.
E trune, chiaove, vind'e lembe
da te më, me potene allendené.

Piove
Piove, piove... oh come piove
mentre ride la luna nuova.
Spille ed aghi sul viso...
- Avrà mai fine? Chissà!
Tornerà la primavera,
forse, è sempre sera?
E questo fuoco robusto
non potrà mai spegnersi
e, se appare un po' estinguersi...
un po' di vento... e si avvamperá!
Molfetta mia, come in tempesta
è il cuore, questo mio cuore.
E tuoni, pioggia, vento e fulmini
non potranno mai, da te, allontanarmi.

Sposi
Che la Strada - ogni strada - vi venga incontro
ed il Vento, sempre, vi sospinga dolcemente:
senza fretta, senza ansie e mai nessuno scontro.
E che il mare accarezzi la vostra terra
e vi renda amici nel corpo e nella mente.
Voglia il Sole illuminare il vostro sorriso
e la rugiada irrigare il vostro campo:
sia la vostra casa, fermata di paradiso
e l'Arcobaleno irrompi dopo ogni lampo!
Che gli Angeli vi coprano con le loro ali
e gli amici vi allietino ogni ritrovo:
i vostri Sogni siano liberi, astrali
e Madre Natura vi sia sempre dolce covo!

“Non così solo”
- “C’è nessuno?! Ohhh, c’è nessunooo?!”
Ogni tanto, sento mormorar
nella mia testa, qualcuno!
E allora, mi metto ad ascoltar:
forse, non son così solo!
Dunque, prenderò al volo
questa profferta inattesa
e l’ansia così, sarà lesa!

Forse neuroni solitari,
oppure, voci dall’al di là.
Criptici e strambi frasari
piombati così, nell’al di qua
per farmi allegra compagnia.
Oppure, no! Lucida follia
ch’alberga dentro me da tanto
e mi vuol cingere, affranto.

- “C’è nessuno?! Ohhh, c’è nessunooo?!
Chi siete? Cosa mai volete?
Io son solo, soltanto Uno,
perché gioco di me vi prendete?
Esser estranei a se stessi
senza infamia o successi
fu frutto del caso, o volontà…
or cosa cercate? Via di qua!”

- “Che dici? Non ci riconosci?!
Siam le tue amiche parole,
che fai? Adesso ammutolisci?!
Siamo noi a sentirci sole
e, per questo, la tua compagnia
ovunque noi cerchiamo, suvvia!
Forza, dai! Prendici per mano:
voleremo con te, lontano!”

- “Tu pensi che, non ti comprenda
nessuno, e così t’inganni.
Pensi che viver sia ammenda
dei propri errori e danni;
no! Viver è ricerca, attesa.
Lottar con se stessi, in contesa,
non ti darà mai Felicità:
sii poeta, canta in libertà!”

"Ve l'hanno già detto?!"
Dedico 'sta poesiola
a tanta gente che ce fa
e che, come na moviola
se move pe' cosa, chissà!

Ma t'hanno già detto che c'hai
'na gran faccia da culo, sai?
E questo è un complimento
- tra rutti e scoreggie a tempo -
sapessi che armonia,
che suoni, che sinfonia!

Amico mio politico,
signor docente de chissà
vorrei esser sintetico
e dirve quello che c'ho qua....

Ma t'hanno già detto che c'hai
'na gran faccia da culo, sai?
E questo è un complimento
- tra rutti e scoreggie a tempo -
sapessi che armonia,
che suoni, che sinfonia!

Bondí sor Sindacalista,
ossequi sor Generale,
se Paris val pur 'na messa
a quanno er funerale?!

Ma t'hanno già detto che c'hai
'na gran faccia da culo, sai?
E questo è un complimento
- tra rutti e scoreggie a tempo -
sapessi che armonia,
che suoni, che sinfonia!

"Severa maestra"
Affacciato alla finestra
ascolto il suono della notte
e mi penetra il profumo
del vento, che tutto accarezza.
Io non so nulla di voi, stelle
che mi sorridete bonarie.
Pare che voi si, conosciate,
tutto il mio muto dolore
e bagnandomi di luce
tramutate piombo in argento.
Anche le foglie, in silenzio,
vorrebbero per me danzare,
ma la luna, severa maestra,
tace tutto, e invita a sognare.

"Celeste sogno"
Anche la luna
a volte,
si nasconde;
chiude gli occhi
dietro le nuvole,
alle luci dell'alba.
Così io,
chiuso
tra grate di calce
ad acciuffar pensieri.
Il vento sferza
una finestra isterica
e mi scompiglia
i capelli,
accarezzando
solchi di nostalgia.
Ho fame
e sete:
desiderio informe,
celeste sogno
di Libertà.

"Sacerdote"
Che tu sia,
per il tuo gregge
Pastore prudente.
Che il tuo cuore,
sia porta di Misericordia.
Il tuo udito,
Confidenza amica;
la tua mente,
colonna di Sapienza.
Che tu sia mensa
di caldo pane infranto,
mano tesa
e profumo di Preghiera.
Carezze,
su ogni lacrima;
sorriso in dono.
Che tu sia
umile grembiule,
ai piedi degli ultimi.
Sacerdote, per sempre.

"Le stelle"
No, non spegnerle,
lasciale accese,
ancora per un po'.
Solo così, potrò
leggere negli occhi
della notte, l'anima
che dà respiro
e sogno, al canto
dei miei sospiri.
Mi penetrerá
ancora una volta
la luna di gesso,
e coi suoi sguardi
m'ammalierá,
perdutamente.

"Le nuvole"
Ghiaccio e polvere di stelle
e solchi sulla tua pelle,
le nuvole corrono via:
non c'è ombra che resti mia!

La vita non è tutta qui
no, non può essere così!

Il primo pianto un sorriso
e l'ultimo sul tuo viso,
poche perle da sgranare
molte spine da sanare:

No, la vita non è così
non può essere tutta qui!

Mentre t'affanni, t'accorgi
che tutto ha fine e scorgi
la tua china avanti a te
e ti chiedi ora, perché?!

No! Perché è tutto così
triste e finisce proprio qui?!

Corri su per la collina,
una sorgente vicina
ti ristorerá la sete
e forzerá nuove mete:

No, non finisce tutto qui
si può sperare ancora, sì!

"Mistero"
Che Mistero insondabile
il guarire nell'anima
mentre, inaffidabile,
nella piega più intima
il corpo, affranto giace.
Che gioia impagabile
e che ritrovata pace
in questa impalpabile
ed arsa solitudine.
Il perdere le certezze
ed ogni abitudine
bevendo le amarezze
in gocce di soave miele.
Il smarrire ormai tutto
- dissetandosi di fiele,
come immondo farabutto -
su un patibolo orrendo:
e ritrovar poi, se stessi.
E riscoprire, partendo,
che si, quei luoghi promessi,
sono altrove e vicini,
e nello stesso momento.
D'essere, grandi e piccini,
sodali di un tormento
che chiamiamo esistenza.
Che quanto chiamiamo Vita
è arrivo e partenza
di una sognante gita.

Poesia!
Le mie bambine Parole
son tornate a far compagnia
e con loro, sì - esse sole -
do voce alla malinconia:
Poesia!

I miei grani di Rosario
accarezzo, e leggere,
sollevando il sudario
si trasformano in preghiere:
Poesia!

Sono Danza, sono Sogno
sono Pianto e Allegria
sono dolce mio bisogno
di Musica all'anima mia:
Poesia!

Sono Patria, sono Fede
sono un inno alla Gioia
sono scrigno in cui risiede
la medicina alla Noia:
Poesia!

E quando un dì anch'io,
spero sereno, me ne andrò,
vorrei tanto, ultimo fio,
per commiato, sì, "Il Rio Bo":
Poesia!

Il dono offeso
E danziamo, senza respiro,
un sincopato ritmo che cambia
in un lento rintocco di campane.
Perché noi, viviamo?
No, noi no!
Noi lentamente moriamo:
ottenebrati da un oscuro macigno
trasciniamo la vita
sul carro del Dovere.
E intanto,
le stelle nascono
le stelle muoiono
e noi non ci accorgiamo più
di tenui bagliori né di sfolgoranti colori.
E intanto,
le foglie nascono
le foglie muoiono
e nel giallo e nel rosso
nascondono a noi il sogno
di nuove primavere.
Come ciechi con cieche guide
osserviamo il mondo
- in un vorticoso cammino -
occhieggiando da fondi di bicchiere.
E intanto,
ci sfuggono sguardi
smarriamo sorrisi
tra soli appena nati
e lune morenti.
Non ci trapassa più
il profumo del grano né quello delle rose
non ci commuove più
la musica d'una poesia
e sfuggono nel vento le parole d'amore.
In questa notte d'inverno
solo ora comprendo, Signore
- trafitto da gocce di rugiada -
il tuo geloso dolore.
E chiedo perdono
per il dono offeso della Vita,
mentre nel cielo senza luna
cerco la tua mano.

Le parole non dette
Le parole non dette
non nasceranno più:
sulla sabbia dei ricordi
il mare è già passato.
Vive solo d'un soffio
il fiore appena sbocciato;
così io, chiuso nei miei perché.
Le carezze non date
non riscalderanno più:
sul prato dei nostri giochi
han preso posto ferree gru.
Vive solo per una notte
la luna innamorata;
così il mio cuore, smarrito.

"Nel cuore, nella mente, tra le labbra"
Ho nel cuore un amore che mi strazia:
si chiama Patria.
Ho in mente un sogno che mi da' forza e speranza:
si chiama Giustizia.
Ho tra le labbra una Parola che mi da' respiro o affanno:
si chiama Verità.

"Il tuo volto"
E mi scopro ad osservare
il tuo volto, cotto dal sole.
Rughe d'aratro scorrono
a dar frescura e carezze
al tuo pianto ormai silente.

Basilicata, mia amata!
mille volte stuprata.
di inganni e fallaci dignità.
Di te, amata terra mia:
il gusto dolce e amaro
l'orgoglio aspro dei calanchi
e nel verde oblio il sogno,
di curvi aironi planare......

"Stanza d"Ospedale 8/8/2014"
Giornate di vento
Mosso come giunco
Mi piego incredulo
Al peso del tempo.
Seguo con lo sguardo
Il profilo del cielo
Chiudendo gli occhi
Per un solo attimo
A questo asettico
Dolente candore.

"Brezza"
Brezza leggera che suoni armonie
Tra foglie e rami ti prego, vieni da me:
Oggi, son come arse pietre al sole
La mente e il mio cuore dentro di me.
Son così lontane le voci d'amici,
Fuochi già spenti quando la luna è giù.
Ed io, che resto a cantare da solo
Con in tasca mille liquidi perché.

"Mia città"
Chiudo gli occhi
E ti scruto:
Così bella,
Come realmente sei!
Tu,
Con la tua veste di luna
Mi hai fatto innamorare....
Ma tu mi illudi
Ti prendi gioco di me:
Con gli occhi mi sorridi
Mentre mi allontani
Senza un perché.
Ed io,
Io non posso più fuggire
E non so più cosa fare
Amata mia Città....
Tu,
Del mio amore fanciullo
Cosa ne hai fatto?
Coriandoli! Per riderci su.
......
Poi,
Alle prime luci
Dell'alba annoiata
Sei sempre lì
A volermi stupire
- Gioconda Maddalena -,
Di nardo e vanità.
Ti prego però,
Metti giù
Questa maschera antica
Che ti slava l'anima
Di grigia tristezza.
Di te,
Vorrei,
Solo le vesti
Per assaporarne i profumi
Che non mi bastano mai.
Il tuo corpo,
Già so,
È degli altri
Che non sanno amarti
Che non sanno ascoltarti
Che mai comprenderanno
Dai tuoi silenzi,
La musica sognante
Che ti colora, Matera!

…..Little Rose of May….
....my little piece of sky, are U, my friend....
when U smile and hold me if I cry, I stand
although I lie into the dust......really!
U are for me a must to be alive 'n softly.
He know, I'm just a crazy italian guy
and U my amazing, unequalled ray
of Hope 'n Faith... my little rose of May.

Traduzione
Piccola rosa di maggio
Tu sei il mio piccolo pezzo di Cielo, amica mia...
quando sorridi e mi abbracci se piango, io mi rialzo
anche se sto nella polvere, sul serio!
Tu sei per me il necessario per sentirsi vivi e amorevoli.
Si sa, io sono semplicemente un pazzo italiano
e tu, il mio fantastico ed ineguagliabile raggio
di Speranza e Fede: mia piccola rosa di maggio.
 

A Giulio: Fratello, Amico, Uomo

……BRICIOLE……
Nel raccattar frammenti d'amore
mi son scoperto ricco,
-da donare-,
le tenui briciole del mio cuore
Ben Tartamo

. ………….ESSER NULLA………
Il mio piccolo esser nulla
al Tuo tutto solo anela.
Oh mio dolce e buon Maestro
fa di me ciò che a Te piace:
Tuo umile grembiule ai piedi degli ultimi.

.......IL MIO DOLORE.......
Il mio dolore è il saper
di non amarti mai abbastanza.
Poiché, se dico: T'amo!
Vorrei amarti ancor più.
Vane le parole ed ogni dolce mio pensiero,
se non capissi che, Tu solo, sai esser Amico,
?l' Unico, il Vero ?
che sempre sa donarsi.
Perdermi vorrei, tra le tue braccia,
e comprendere e mai tacere
ciò che Tu sei per me.
Mia dolce Immensità
mia vera Pace
mia senza fine Felicità.

...........UN MATTINO (12 maggio 2007).........
Fu un mattino senza sole
- quel mattino -
la notte, presaga,
era stata orfana, di stelle.
Come quella pagina del tuo diario,
pallida, senza parole.
E fu un urlo sordo
orbite smarrite, senza pianto
con il vento a straziare
- carezze senza pelle -
la pietra di calcare.
Fu un falò cieco,
un tonfo freddo e smarrito

…del cigno l'ultimo canto.
Noi tutti, cereo niente
noi soli, con in tasca
i nostri Perché.

…Grazie a te……
Grazie a te..io oggi..potrò....
un sorriso ancora donare.
Grazie a te, forse, userò
ancora il verbo Amare.
Grazie a te, le mie piccine,
quasi inutili parole,
avranno un loro fine:
saran rose, saran viole,
profumeranno i tuoi capelli.
Saran luci tra l'immensità
per i dolci occhi tuoi belli,
saran perle d'affettuosità.
E se un giorno, lontano
troverò infine, il coraggio
di stringerti dolce, la mano....
grazie a te sarà un raggio,
d’un sole abbacinante.
Scioglierà il ghiaccio mio cuore
come cometa danzante,
nelle viscere del dolore.
Grazie a te, sì, amica mia:
ritorna l’arpa a strimpellare
sulle note d’una poesia
che alla vita vuol cantare.

…….La mia amichetta……
Solo e muto me ne sto
su questa collinetta,
accovacciato a far l’amor
con la mia amichetta.
Solitudine è il suo nome,
così discreta, perfetta!
non tiene paragone.
Ed è inutile il Perché
il Come e il Quando
ed il “Proprio a me!”.
Doveva andare così
ed ora, ti ci mando,
prima che tu, ‘gnorsì
lo faccia a me!
E’ la vita, amore mio
non c’è altra spiegazione.
Non tormentarti la capa
e che esagerazione!
Il tempo passa…
È passato…..il passato
sì, anche per te
e pure per me.
L’ho fatto bene il conto
quando tempo ancora
la vita ci può regalare?
Ognuno per la sua strada…
ma sì, fatti l’amante pure tu!
E fattelo di carne e ossa
non di solo pensiero
come a ‘sto fesso qua!
Sì, lo voglio gridare
e non mi stancherò,
senza vergogna, paura
e sconvolgimento:
MI SON FATTO L’AMANTE!
Sì, embè che c’è?!
Il suo nome è Solitudine
sua sorella, Felicità!

.......Solo.....
Finestre isteriche,
crudeli mura
io mi sorprendo
nel buio ristoro
ad asciugar sorgenti
di cui m'innamoro.
L'alpi domestiche,
tra cui stanco svendo
la mia triste figura,
d'amor non han momenti.
E vivo allora
d'ogni piccola gioia
che la sorte mi dona.
Del sorriso del sole
o d'un fiore sbocciato
in mezzo alla noia
d’ uno scuro selciato.
E del pensier della morte
che nessuno perdona.

......Ideali.......(fà che non sia così)
Ideali, ali di cera
spuntate una sera
calda di idee.
Il sole del mattino
le avrà già sciolte:
nella mia ipocrisia,
nell'egoismo altrui.

.....Il vento quassù....
Com'è dolce il vento quassù
smuove piano l'aghi de' pini:
così dolci son sol le tue mani
tra' miei capelli, all'imbrunire.

........Mio mare.......
Irto di scogli
mio mar m'appari,
spuma di rabbia
alla tua bocca.
Eterno selvaggio
sempre in rivolta
contro un mondo
che cieco e folle
ti dona morte.
Tu che canti vita
lascia che luna
sorrida e sogni
tra le tue braccia.
E che l'ultimo
sole smarrito
sia caldo invito.

……….Fiori a sera…….
Sai, mi pare che sognano
i fiori, caduta la sera.
Chissà mai cosa pensano,
chiusi così, come in preghiera.
Sognano bimbi che giocano
e una nuova primavera.
Speran nel sorriso del sole
e in una nuvola stanca,
come nuove, dolci parole
su questa pagina bianca.

...Parole nel vento...
Parole nel vento
sono le mie poesie.
Parole nel vento
portate lontano,
come arie notturne
che sanno d'immenso.
Volano leggere
assieme al fumo
denso dei camini.
Come castagne nei cartocci
profumano di caldo.
Son semi sotto la neve,
futuri fili d'erba
mossi dal vento.
Ci posso giocare,
sorridere e piangere
tenendole per mano.
No, non luccicano ori,
ma solo ricordi.
Non possono far male,
son soffici palpiti
che cantano la vita.
Sai, come parole nel vento
sono le mie poesie.

.....Un mattino (12 maggio 2007)...
...Un mattino senza sole,
una notte senza stelle
......pagina senza parole,
carezze senza pelle.
Un urlo sordo, nessun pianto
falò cieco senza fiamma
......del cigno ultimo canto,
sterile sogno di mamma.

.........Coriandoli......
....del mio amore fanciullo
che cosa ne hai mai fatto:
coriandoli, per riderci sù.
Ed io che ancora mi cullo
in un sogno che esatto
mi butta mille volte giù;
mi giro e ancor mi giro
tuffando d'assalto il cuore
nel domani che mai verrà.
Nel buio, solo, sospiro
affogando nel dolore
per la tua folle cecità.

.............Ricordi.....................
.......ricordi, quando ci dicevamo:
che non ci saremmo lasciati mai?
Poi, da lontano, venne il vento, sai
e con le nostre parole: t'amo!
cancellò i nostri lenti passi
sulla sabbia d'oro; e quei massi
così solitari e percossi
son come i nostri cuori, appesi
all'amo dei ricordi, sospesi.
Come di seppia, i grigi ossi
le nostre dolci parole, nel vento
a raschiare il nostro tormento
per far posto ad un nuovo falò.
Null'altro resta di noi, oramai
nulla che io potrò, che tu saprai,
in quello scrigno che più aprirò.......
che il sapore dei nostri baci
ed il sole, nelle carezze audaci.