Poesie di Ben Tartamo
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"Il figlio dell'uomo"
Cervelli all'ammasso e uomini in bombetta,
teste d'uovo in fuga, la scelta perfetta.
Il cielo grigio e l'oceano al muretto,
una mela al viso, tutti in doppiopetto.
Eppure, sei morto in croce, e abbandonato,
perché nessuno escluso, fosse salvato....
ma questa nostra amara terra, comprata,
come il Campo del vasaio, desolata.
Rivelazione, Redenzione, Salvezza,
ma per questa terra, nessuna certezza.
"Fuggire", è il verbo, per la terra promessa:
qui è deserto, di Requiem, una messa.
19 aprile 23
"Parola mia stupisci"
Gemere di neve
nelle pieghe più nascoste
e portare lieve
tra montagne e dolci coste
- come un aquilone -,
una nuvola a passeggio.
Amara illusione
di una rosa a fine maggio
di poter restare
a mostrar la sua bellezza
e dimenticare
ciò che ruba giovinezza.
Scrivere di un sogno
nella quarta dimensione,
perché c'è bisogno
di uno sguardo di eccezione,
un cubismo orfico,
una danza di Dervisci.
Di metafisico,
parola mia stupisci,
di Luce e di Sale
illumina e da' sapore,
perché ciò che vale
è donare dal dolore.
17 aprile 23
"Il mio tenero incanto"
Il mio tenero incanto
di infinita meraviglia
in questo stellato canto
di mistero mi aggroviglia.
Una conchiglia mi parla
e mi sorride d'argento
con l'orizzonte che ciarla
col mio sguardo nel vento.
E vorrei chiederti tanto,
come quando ero bambino:
le mani e gli occhi al tuo manto
per sentirti a me vicino.
E non aver più parole
- il cuore gonfio di gioia -
Tu mio Mare, Tu mio Sole,
trasformi in Pace la noia.
E dai colore a ogni cosa:
Tu Amore, Tu Follia!
Cuor mio a forma di rosa:
batti solo Poesia!
10 aprile 23
"Risposte"
A cosa serve mai la poesia
se le stelle ci brillano nel cielo?
A cosa servono poi le parole
se dicono tanto di più gli sguardi?
E la pioggia che, cadendo, ci canta
che presto, dal mare tornerà al cielo.
E il vento che accarezza le foglie
per non farle cadere a primavera
se, l'autunno, giù le vedrà danzare.
A cosa servono tutti quei baci
se ogni respiro ne vorrà ancora
e ogni abbraccio e così ogni carezza...
se presto dovremo noi dirci addio?
Risposte non hai, chiuse nel tuo seno,
così, come la vita, ci nasconde
il mistero, che si dischiude a sera.
Risposte non ho, se non nel sogno,
che ci accende le notti di speranza.
4 aprile 23
"Smuovo gli stagni all'acqua che tace"
Baciami ancora, pagina bianca
adesso è l'ora che il cielo spranga
e in questa lanca, pallida e stanca,
la luna allunga ciò che canterà.
Un acquerello in me scioglierà
e sul più bello, con abilità:
segni traccerà, note donerà
e, a sazietà, con me danzerà.
Son verticale che spicca il volo
come cicale, che sogno e sfioro,
ma sempre solo, fragile piolo
che al Ciel che adoro, si orizzonterà.
E dicon di me che son poeta
ma chiedo, perché ancor si sieda
la Musa, lieta di stelle e seta,
dolce mia guida che mi rapirà.
Io so soltanto che son ribelle,
con ogni canto allerto antenne
di quelle stelle, tronfie sorelle,
Poter che indenne mai mi lascerà.
Son solitario, senza seguaci,
ma sul binario, di treni adagi,
folli e audaci e menti sagaci
cani randagi, Storia morderà.
Smuovo gli stagni all'acqua che tace,
perché guadagni su ogni croce
la chiara foce che, dolce induce,
Popolo duce verso libertà.
1 aprile 2023
"Se i pensieri"
Camminare
a piedi nudi nella notte
come un gatto
a caccia di pensieri,
per accorgersi
che è già l'alba
e sei solo
sulla riva di un fiume.
E provare
a raccogliere
quelli più neri
per lanciarli lontano
in una bottiglia di champagne.
E scoprire
tutto un mondo
in ascolto
dei tuoi stessi pensieri,
raccolti sulla sabbia
come conchiglie
da collezionare coi ricordi.
Non accorgersi
che pur camminando soli
soli, non lo si è mai,
per i vicoli delle solitudini.
Perché ogni tristezza
non viaggia mai da sola
e si fa compagnia
con la mia, con la tua,
con quella di un mondo
che, nello spazio
di un nanosecondo
più non c'è...
più non c'è...
Se i pensieri
fossero parole,
chissà che suono
scriverebbero
sul pentagramma
di una vita.
Se i pensieri
fossero nuvole
diverrebbero cieli sereni
dopo un temporale
acceso
sui titoli di coda
di un film.
20 marzo 23
"Ultime rime"
Poeta, cosa cerchi nei Tramonti?
Ricordi che hai lasciato per la strada,
gli amori che non ti hanno fatto sconti,
parole dal clangore di una spada?
Poeta, cosa cerchi dalla Vita?
Occhi grandi e sinceri o una carezza,
forse un senso a quest'impari partita
che tira calci a una palla di pezza?
Poeta, cosa cerchi dalla Morte?
Un mare immenso di abbracci e quiete,
la gloria di note su righe storte
scritte, colmando l'infinita sete?
Poeta, non basteranno tramonti
né un'intera vita di picchiate
e risalite in mari di racconti
se le tue ali non le hai mai spiegate.
Poeta, lascia quelle piume ai venti
come semi liberi, a disegnare,
le danze degli amori e dei tormenti,
e la rabbia che ti ha fatto sognare.
25 marzo 23
"Come Orlando"
E l'equin leggero cerco ancora,
il Rabicano, qui, in questa valle,
per scoprire poi, che le lacrime,
non son le sole ad esser sparite.
E i Sentimenti, che l'Alba indora,
con le Emozioni di questa calle,
scomparse anch'esse con le anime.
E chiedersi, perché, son sfiorite.
E di quanti Cavalieri, io dovrei,
cercare senno e virtù perduta,
se il fido Ippocrifo è fuggito
per cercare l'isola balena.
Morgana, ci sei? Scovarti vorrei,
con Alcina e Logistilla or muta
ché, come Astolfo, anch'io son finito.
E, nessuno ascolta la mia pena!
Vecchio Giovanni, l'Apocalisse
è ormai vicina e, sulla Luna,
nessuno vuol star con me a cercare
le ampolle giuste da riportare.
Aiutami, non sono mica Ulisse
e non credo nella dea Fortuna!
Se con l'Elmo continuo a sperare,
la Corazza lasciami indossare.
E di un Resto farò esercito
per fare di tutto pulizia,
di pagani col rosario in mano
farò cibo pel Galigorante.
E della romana, con impeto,
mi lancerò al suo scranno d'Arpìa,
ogni sodale mozzerò sano
e servo sciocco e pezzente orante.
Oh Italia, di virtù perdute,
su svegliati dal lungo torpore,
combatti il tiranno usurpatore
nell'attesa di Re Carlomagno.
E su quel colle di prostitute
non ci sarà più alcun protettore
con vesti di nobile signore,
false, come è ogni suo compagno
Con la durlindana, per la Fede,
ritroverò la Scienza perduta:
saranno le mie parole alate
a portarmi lassù, sulla Luna!
Non tacerò più, per chiunque crede
o per chi lo Spirito rifiuta.
Lotterò, fin che saran tornate,
senni e virtù, ad una ad una!
23 marzo 23
"Cos'è un bacio"
Cos'è un bacio, te lo sei chiesta mai?
Eppure è semplice, e tu non lo sai!
È la tua bocca che si unisce alla mia,
è la mia bocca che si unisce alla tua.
Cos'è un bacio, chissà se lo capirai,
un giorno, spero, che tu lo scoprirai.
È il tuo respiro che respira in me,
è il mio respiro che respira in te.
Cos'è un bacio ora lo conoscerai
se qui, più stretta a me, tu ti stringerai.
È l'anima tua che fonde con la mia,
è l'anima mia che fonde con la tua.
Cos'è un bacio, perché non mi stanco mai?
E nemmeno tu, ora, ti stancherai!
Son ciliege che ne chiedi sempre più...
e, la mia ciliegia, quella sei tu!
23 marzo 23
"E in un momento"
E io mi scopro
- giorno per giorno -
cieco e veggente,
come parole
scritte nell'ombra
per fare luce
al gran Mistero.
Come la vita
che ha in sé la morte,
come la luce
che assorbe il buio.
E ti incontrerò,
unico Padre
e, in quella Notte,
vedrò il Giorno
fermando il Tempo.
E in un momento,
sarà Eternità...
21 marzo 23
"La Caduta"
Navigare tra Sogni e Idee,
perché il Tramonto dell'Ignoranza
partorisca l'Alba della Conoscenza.
Difendere ogni Fiore appena nato,
perché la Primavera
non tardi ad arrivare.
E chiedere al Silenzio
la sua Parola,
perché l'Immensità torni a creare
quel mondo che, l'Amore,
sognò dall'Idea.
E poi:
Pensieri, come farfalle
Parole, come fiori.
E onde su onde,
come Abbracci che,
solo la Notte, accenda
in Lune di canti
di Lodi e Preghiera.
Essere Fratelli
di uno stesso Padre,
Figli
di una stessa Madre,
in un girotondo
che non conosca
il suono algido
di spade contro spade.
Non più disegni
negli azzurri cieli,
fumi e nebbie senza colori.
E mai più,
mai più ancora e, ancora,
sia fertile il ventre
della Caduta.
E si torni a scrivere
la sua parola Fine.
21 marzo 23
"Ogni cosa porta con sé"
Ogni cosa porta con sé
un messaggio che, parola,
ha il suono di mille perché.
Ogni nuvola che vola
tra raggi di sole o luna,
la foglia che resta sola.
Come te, non c'è nessuna,
che sa fare dei silenzi
la parola più opportuna.
Nei sorrisi lo sentenzi
come fa sabbia col mare:
amore accogli e potenzi.
Senza me non sai restare,
mi sai dissetare e bere:
così dolce è l'amare!
Non sapendo possedere
ogni cosa ha la risposta
che presto potrà sapere.
Così il vento senza sosta
che accarezza e fa godere
dei profumi valle e costa.
Che ogni bene è nel Sapere
che onoriamo Conoscenza
dalle albe che si fan sere.
Così come, l'Ignoranza,
è del male l'ombre nere
che solo in sé fan baldanza.
Così inverni e primavere,
pur la Morte con la Vita
tu le senti più sincere.
Ogni parola è infinita
perché in essa puoi vedere
il buon Dio che ci invita.
19 marzo 23
"Soltanto Lei"
Cadere,
dolce cadere,
dove il giorno va a finire.
Fuggire,
senza fuggire,
dove la notte sa gioire.
Capire,
dolce capire,
dove il sogno va a finire.
Svegliarsi
senza destarsi,
dove la poesia va ad iniziare.
E cadere
e rialzarsi,
dormire per gustarsi
ciò che della vita sognasti.
E vivere,
vivere soltanto,
di ciò che Lei sa donare.
Soltanto Lei, da amare:
Poesia...
18 marzo 23
"Sul trono della Menzogna"
Cercare,
tra misteriche allegorie
e simboli occulti,
la morale spicciola
delle pantagrueliche agapi,
perché lo spirito di vino
emuli quello divino.
E chiedersi, da sobri,
dov'è Dio, dove il Prossimo,
forse nascosto
nei cunicoli del ventre
del proprio essere.
Soggiogare le passioni
nei dizionari
per conoscere se stessi,
nascondendo le maschere
di volti che, il potere,
ha reso attori
di tragicomiche commedie.
Illudersi maestri
e confondere profani
nel professare una sapienza
da otri molli e gonfi di vento.
E stanchi e assetati capire,
tra le colonne di una vita,
che l'unica verità
è nel Caos delle proprie menti
piuttosto che nell'Ordine
di un grande architetto
che ritieni Dio,
ma è solo la farsa di un maestro.
Perché,
se l'Obbedienza è una virtù,
quella bendata,
è cibo del potere cieco
assisosi sul trono della Menzogna.
16 marzo 23
"In un Regno di liberi"
Aprire
le rugginose scatole cinesi
di incartapecoriti
anfitrioni e soloni,
con i sottili apriscatole
dei sorrisi giullari:
per capire il niente
e il suo mefistofelico potere.
Scoprire bendati
le scorciatoie della Conoscenza,
per veder sfiorire
la rigogliosa pianta
chiamata Speranza,
con abbondanti acquitrini
di virtù imbalsamate.
Lasciare,
a pneumatici falchi
l'illusione di sentirsi
inquilini dei cieli,
per restar se stessi, solinghi,
ma pur aquile vibranti.
Ascoltare e non parlare
per capire e, non dimenticare,
quanto è più fertile il servire,
che il comandare.
E restar ultimi
per accedere liberi
là, dove non c'è spazio,
per chi vive da primi.
Così va il mondo e i suoi satelliti,
illusi pianeti siderali,
papaveri e girasoli
di serre prigioni.
Non per noi,
sudditi fiori di campo,
meteore e stelle danzanti
di un Logos d'amore
in un Regno di liberi.
15 marzo 23
"Come un albero d'inverno"
E quanta neve siamo oggi
che si poggia e poi si annulla
negli abbracci di una strada.
Apparenti fiocchi informi
agli sguardi che, ignoranti,
non catturano i cristalli
e l'incanto che in essi c'è.
Siamo parole nel vento,
suono lieve che si perde
in un grido che è lamento.
Sussurro che non si spegne,
scioglie al cielo una preghiera
come un albero d'inverno
e, il sogno che palpita in sé.
14 marzo 23
"Quelle risposte che non ho"
Lasciatemi qui
tra le mie ali di carta
in questo tempio di sogni,
in questo fiume
affluente di pensieri,
finché al mare arriverò.
Mar di parole
che, di favole bagnerò.
E sarà così
che vedrò tra Troia e Sparta
asciugati i rossi stagni
che il bianco lume
di notti, nei cieli neri,
sirtaki di pace danzò.
Finché il sole,
sbadigliando, non si svegliò.
E se incontrassi
il vecchio e cieco potere
una domanda gli farò:
se lui, come me,
una mamma e un papà amò,
ma chissà per qual dolore
li dimenticò...
E la risposta non avrò.
Se rinascessi,
nel silenzio del sapere,
ancora, mi addormenterò.
Di mille perché
sempre, io lo tempesterò,
senza lasciare all'amore
che, ancora non so...
quelle risposte che non ho.
12 marzo 23
"Desideri da salvare!"
Sono infiniti mantelli
in fila come battelli
e cuori più leggeri
per spiccare voli veri.
Se fiducia e semplicità
voi verrete ad acquistare
nessuno ve li ruberà...
e saprete voi restare
come si era da bambini:
Desideri piccolini!
Solo allora il Re passerà
e tutti li accarezzerà
quei mantelli a primavera:
sarà sempre alba, anche a sera.
Questo Re senza castello
vestito solo di umiltà,
proprio allora, sul più bello,
ai vostri cuori chiederà
di poter al fin entrare:
Desideri da salvare!
E desiderare i Cieli
più azzurri e senza veli...
e desiderare Amore
senza più alcun dolore...
ed immaginare ancora
ciò ch'è bello da gustare.
Senza il tempo che ci indora,
libertà solo di amare...
un'Eterna giovinezza:
Desideri di Bellezza!
11 marzo 23
"Le trombe squilla"
Odiose gocce
di nero umore
di me berrete
ogni dolore.
Le vitree bocce
bruciate al sole
un dì vedrete
specchiar parole.
Sole, è tardi
alle tue grida,
chissà se pensi
che il ciel sorrida.
Ch'è negli sguardi
tutta la vita
e nei silenzi
di sabbia e dita.
È la coscienza
che ci ammaestra:
grazie Scintilla
che sei finestra.
E la Speranza
con la sua giostra,
le trombe squilla
di morte nostra.
10 marzo 23
"Davanti a te"
L'inesprimibile,
di soli gemiti,
è quel che m'accade
quando son da solo,
nudo, davanti a te.
Ché, così mi sento
in questa oscurità
di tremula luce
dov'è una croce
a dirci che sei Re.
Nessuna vergogna
e nessun timore
se non le parole
-sí, quelle parole-,
che io dirti vorrei.
Ma è nel silenzio
che ti fai Parola
e l'anima tutta
accarezzi e stringi
con la Tua presenza.
E ancora tacerò
se pur io t'amo
e di quest'amore
-sí, del nostro Amore-,
viver solo vorrei.
8 marzo 23
"Prigionieri"
Siamo prigionieri senza cella
e col sole
ci giochiamo a scacchi
e con la luna
all'amore.
Condannati senza processo
all'obbrobrioso supplizio
della solitudine e dell'inedia,
attendono, come tifosi,
la fine delle nostre partite.
E rodono in sé
-come cani idrofobi-
nel vederci in vita:
la nostra materna Musa
ci allatta e sostiene
di musica e parole.
Quelle parole che,
ogni santo giorno
ci condannano,
perché dire la verità
è un crimine e noi,
siamo pericolosi criminali.
Eppure, mentre ci condannate,
noi restiamo liberi,
perché così ci sentiamo,
perché così nascemmo:
è il nostro destino!
E le vediamo su di voi,
quelle invisibili catene:
ceppi arrugginiti
e museruole di un mondo,
palcoscenico di maschere.
6 marzo 23
"Viva viva all'Era nuova"
Quante cavie strette in fila
dietro impettiti pifferai
per l'uscita collettiva
dose d'aria autorizzata.
Ora l'aria è più pulita
e lo sarà sempre di più,
perché a muover tutto sarà
sua signora Elettricità.
Al ritorno pasta ai grilli
con birra all'acqua pesante:
poco alcool, perché si deve
tornar presto a lavorare.
Che la figlia di Agenore,
la principessa di Tiro
e gran regina di Creta
ci dona pane e libertà.
A che serve la famiglia
e questa ingiusta proprietà?
Siamo infondo noi fratelli
di un modello che è realtà.
Morte ai russi comunisti
viva viva all'Era nuova
senza chiese e religioni
e né patria e umanità.
Viva il Governo mondiale,
la Banca unica mondiale
con l'esercito mondiale:
guerra e pace, ma mondiale....
4 marzo 23
"Il mistero delle stelle''
Il mistero delle stelle,
sulla pelle, così vero,
ci sorprese all'improvviso.
Il tuo viso si distese
sui respiri miei leggeri
mentre eri solo sospiri.
E ti accarezzai pian piano
sulla mano che ti baciai,
così che, il sogno leggero,
dolce e nero, ci prese in se.
Ero notte e tu la luna
e nessuna, nelle rotte
della vita, lì, mi portò.
E, se ho un'anima infinita,
è la tua, che qui in me restò.
28 febbraio 23
"E ci dissero"
E ci dissero che,
la poesia fosse una pipa,
ma io, da un bel po',
avrei smesso di fumare...
E poi tutti, a giurare,
che la poesia è donna,
ed io, continuo ad amare,
ma da esse, a fuggire.
Forse è tutto un gioco
di immagini e parole,
così com'è la vita.
E a me, sai, piace tanto giocare.
Scusami, però Signore,
se a volte sono stanco
e vorrei soltanto,
sì, solo con Te, sognare.
28 febbraio 23
"Scodinzolo felice"
E sotto la tavola
imbandita del Cielo
scodinzolo felice
per le poche briciole
che le stelle pietose
mi lasciano cadere.
E riprovo a cantare
che, le sole parole,
forse non bastano più
a smuovere montagne
che mi appaiono isole
nell'oceano dei perché.
Ma so, sì che io lo so,
che se bimbo resterò
-come già folle sono-,
una chance in più avrò
per l'invito che farai
l'Alba nuova che verrai.
domenica 26 febbraio 23
"Nubi stanche"
Nubi stanche, al semaforo
del casello della vita,
le nostre anime pagano
un pedaggio di dolori.
Non è facile esser coro
in una gara in salita,
dove solo si fermano
solitari, i nostri cuori.
In attesa, rilassato,
sul comò di poesia,
parole che tu non scordi,
anche se ami fare il duro.
E se tutti noi, il passato,
riposto in cristalleria
tenessimo coi ricordi,
resterebbe poi il futuro.
26 febbraio 23
"Atona voce"
Ali di sedie e treni di banchi
nell'azzurra carta da parati
di cementata polvere e muffe.
File di penne su fogli stanchi,
strabici cannocchiali svitati
in attesa di prossime truffe.
Qualcuno dipinge su tele altrui
per dar colore a nuove parole
mentre una banda suona a singhiozzi.
E c'è chi sogna, in questi giorni bui,
lune nuove ed un farcito sole
danzante nel più profondo pozzo.
Non tremo ai silenzi di ombre a croce,
ma al rombo e all'urlo di rosso e nero
di ventri osceni e avvizzite rose.
E muoio al giorno di atona voce,
che copre il canto, più caldo e vero,
di questa pace in piccole cose.
25 febbraio 23
"Quattro passi tra le nuvole"
Quattro passi tra le nuvole
per capir cosa non va quaggiù,
forse è colpa delle cupole
se il sole non ce la fa più.
Troppe luci sotto i moggi,
tanto sale via col vento,
un silenzio che fa spavento,
lo sguardo a ieri e non all'oggi.
Dov'è finito tanto amore,
forse ucciso sulla croce là,
in quel mare d'ogni dolore
dove il povero voce non ha.
E siamo agnelli in mezzo ai lupi
su una barca scossa dai venti
tra miracoli e fallimenti
vediam giorni sempre più cupi.
Ma avevi tutto già predetto
e lo abbiam dimenticato,
manda a noi il fuoco benedetto
e tutto vedrem rinnovato.
Quattro passi tra le nuvole
per capir cosa non va quaggiù,
ma nelle cose più piccole
troviam pace, troviam te Gesù.
5 febbraio 23
"E null'altro so fare"
No, io non odio e né tengo lontano
quel Volgo, che tu apostrofi profano.
Ad Aletto, Mégera e Tisifóne
non brucerò alcun oscuro montone,
lascerò solo i miei esuli pensieri
sciogliersi al vento come nembi neri.
Perché io amo - e null'altro so fare -,
che soffrire, e poi, all'alma altrui donare,
che briciole lievi, dal tenue suono,
vento che accarezza solo perdono.
Sì, lo sai, solo questo io so fare:
intingere nel petto per cantare.
17 febbraio 23
"Infinito"
Calda è la notte e di stelle sparsa
e mi perdo in essa e nei suoi sguardi.
Ne ascolto la voce fatta di vento
e mi inebrio dei suoi arsi profumi.
Eppur smarrito, nel dolce suo mistero,
sento bussare piano alla mia porta:
sei Tu, tenero e tenace Infinito.
16 febbraio 23
"Incredula preghiera"
Di' la tua preghiera, fratello,
-che sia la prima o l'ultima-,
raccogli in pace il tuo fardello.
Fanne sereno, dell'anima,
il tuo lucido testamento.
Non ho nulla da insegnarti,
cogli l'attimo, il momento,
perché, anche tu possa donarti
la speranza di un sentimento,
di un dubbio che ti scava dentro.
Su, come un bambino balbetta,
fa' del tuo cuore l'epicentro
di quella tempesta perfetta
che spazzi via il baricentro
dell'ego della tua ragione.
Le mie parole sono antiche:
tu, inventane nuove e buone,
affinché diventino amiche,
-come in una nuova canzone-,
speranza, logica e follia!
E, se poi parole il tuo canto
non avrà, avrai la poesia
dell'immensità e, col tuo pianto,
laverai questa ipocrisia
che ti rubò fede e incanto.
12 febbraio 23
"Timida mattina d'inverno"
Timida mattina d'inverno,
per scherno, di pallida brina,
tumida hai la bocca d'amore.
Passano le ore, ma di sole
parole sussurri all'attesa,
e tesa, le mostri il tuo cuore.
Spogliarti di neve vorresti,
ma resti a specchiarti, sí lieve,
che darti il nome di sogno, oso.
E si fa ombroso il cielo, e il mare
appare tremulo aspettare,
le gare, del gabbian giocoso.
Timida mattina d'inverno,
io scerno in te dolce puttina
sapida di un cuore di sera.
Quel cuore audace che si dona,
perdona, e ridona la vita
infinita, che è Primavera!
8 febbraio 23
"E so solo questo"
E di tanta indigestione di parole
non resta altro che un acido languore.
E ne ho fin troppo di perfida Albione
e di coccodè di allegre comari,
di lame sottili tra carezze amiche,
di solidarietà effervescenti
e di pingui carità evanescenti.
E so solo questo, e oramai null'altro,
che lo star soli è la miglior compagnia.
Dammi retta poeta da strapazzo
non sprecar perle per porci da cortile,
ma canta le tue rime al pigro vento
che accarezza ormai la polvere d'argento.
E di quel fuoco che ti brucia dentro
ringrazia Dio che ti fece bambino,
adulto saggio al suo primo vagito,
eterno fanciullo dietro i suoi aquiloni.
4 febbraio 23
"Timida fedele compagna"
Tu, timida fedele compagna
dei miei giorni uguali pellegrina,
perché mai, tra alpi e fiumi e campagna
con quella tua maschera assassina
a un passo da me sei a distanza?
Tu, che osservi e guardi me curiosa
per la strada o al chiuso di una stanza,
sempre a sinistra, come una rosa,
che di sole ne ha più che abbastanza.
Un giorno, però, tu mi abbaglierai!
E tutti, alla tua caccia fuggono:
ma quanti, più umili, tu troverai?
Stolti, dalla Vita non traggono
quei saggi consigli che sola dai
Tu, che di Essa appari sua nemica!
Perché vivere nel sordo rumor?
Perché avere come stolta amica
la luce cangiante di ogni color
se pace è il silenzio e l'ombra antica?
Perché fuggirti se vuoi abbracciare?
Invece viviam nell'impazienza
e giammai Ti vogliamo ascoltare.
Quanto bene alla nostra coscienza
e meschinità da liberare
se fossimo attenti a ogni tuo gesto.
Tu sola sei saggia consigliera!
Oh, se a ogni pur piccolo imprevisto
si ascoltasse la voce che, vera,
rammenta che ciò che abbiamo e visto
tutto, come nebbia, scomparirà!
Sì, nulla cosa conta né alcuna
gente, di Te mai si libererà,
di Te, che il filo nella tua cruna,
tieni saldo e giammai si spezzerà
finché, uno alla volta, avrai toccato!
Perché al mondo, Tu sei il Cacciatore
che annulla il tempo, tranne al peccato,
rendendo inutile ogni dolore
dei rimpianti, dubbi del passato...
c’è solo il tempo di decidere!
Non importa quale decisione,
nulla con cui perdere o vincere,
se poi perdessimo l'occasione,
con coraggio, di ben decidere
per Te, oh Morte, che ci fai vivere!
2 febbraio 23
"Il Domani!"
Tutto è un carambolare
di eburnei satelliti
di infidi infami abietti
del più turpe potere.
Ai nobili fidati
non s'addicono inchini
per inclinare i giorni
a effetti da clamore.
Strappate dai salici
le arpe dorate di eroi
e col canto svegliate
le morfeiche coscienze.
Così, dalle faretre,
con frecce di parole
abbatterete i marmi
di orride cariatidi.
E i santi danzeranno
coi naviganti attesi,
gli eroi sorgeranno.
Dei Poeti è il Domani!
31 gennaio 23
"Per ritrovarti"
Ehi! Felicità, Felicità bambina
che alla mattina brontoli come il caffè
sai dirmi perché , solo alla carta vetro
dei ricordi, indietro torni per scacciare
questo mio mare di solitudini?
Abitudini solite dell'Anima
che spesso intima, al povero futuro,
il ruolo oscuro di madre di ogni causa
dell'andropausa di voglia di vivere.
Se nel piangere ti rivedrò sbocciare,
nel dolce mare di atavico dolore,
con puro amore Essa, a ogni giusta libertà,
rinuncerà, per ritrovarti, oh Felicità!
30 gennaio 23
"La terza fucina"
Straccetti di cuore
impanati e fritti,
e lingua con fiore
tra capelli ritti.
Bucata e farcita
di mute parole,
con spine cucita
di rose spagnole.
Ed occhi rigonfi
di un bue al macello
che, tra pianti e tonfi,
si sente più bello.
Il padre di Patria
che tace e acconsente,
un pollo di gloria
che fa il presidente.
E cioccolarmati
di Albione e Germania,
sí dolci e salati
tra Kiev e Polonia.
Che grande cucina!
Che macelleria!
La terza fucina
di massoneria.
28 gennaio 23
"La leggenda dell'Amore cieco"
E sarà leggenda o fantasia,
ma pare che un tempo, la Follia
i Sentimenti tutti Lei invitò,
un dì lontano che dirvi non so.
E furono abbracci e goliardia
- che allegra sempre fu la Follia -
tant'è che dopo aver ben libato
Essa un bel gioco aveva inventato.
E tutti domandavano in coro
che strambo gioco fosse per loro.
E Lei rispose, con il suo ghigno:
- Il nascondino, vuol lo mio ingegno!
Curiosità, non fece eccezioni,
e chiese lumi ed esposizioni
sul nuovo gioco del nascondino,
standole appresso e più da vicino.
- Nascondino è un gioco, in cui io conto,
e conto tanto, ma fino a cento,
e mentre conto, voi vi occultate,
finché di un, le membra avrò scovate!
E sappian tutti che il prim trovato
sarà prossimo a contar orbato.
Tutti accettaron per amicizia
tranne Paura assieme a Pigrizia.
Mentre Follia a contar cominciò
la Fretta si ascose ove capitò.
La Gioia corse in mezzo al giardino, incurante in un ver
nascondino.
La Timidezza, tutta impacciata,
tra gli alberi s'ascose sudata.
La Tristezza a piangere incominciò,
perché un angol, per Essa non trovò.
Invidia e Orgoglio, assieme, smargiassi
si occultaron dietro a grandi massi.
E Follia continuava a contar,
mentre gli amici a non farsi trovar.
Disperazione era sconfortata
che, a novantanove era arrivata...
Cento! - gridò la Follia - E, adesso, verrò a cercarvi...
dove sta il fesso?!
Chi fu la prima ad esser trovata ?
Curiosità, poiché l'imbranata,
non riuscì a impedirsi di uscire
per veder chi a farsi scoprire!
E poi del Dubbio venne il suo turno,
perché impalato e taciturno
era lì fermo e ancora intento
a cercar rifugio a quota cento!
E, di seguito, furon scoperte,
perché del giuoco tutte inesperte:
Gioia, Allegria e pur sor Tristezza
e, infin per ultima, Timidezza.
Ma quando tutti eran radunati,
Curiosità esclamò: Amici amati,
dov'è Amore? Qualcuno l'ha visto?
E ogni sentimento si fe' tristo...
Nessun sapeva dove Egli fosse,
così a Follia il cor si mosse
che il giuoco non era ancor concluso
e senza Amor, tutto era deluso.
E cercò in cima ad una montagna, lungo il fiume ed in ogni
campagna, ma dell'Amore, nessuna traccia...
e Follia ordinò: Tutti a caccia!
Setacciando in ogni parte e cose
Follia s'accorse che, tra le rose
e i rami di spine, a cento a cento,
c'era un fruscio misto a un lamento…
Era Amor, che soffriva angosciato, ché le spine l'occhi
avean bucato.
Follia non sapea più che fare,
da un dirupo si volea lanciare!
E implorò Amore per ore ed ore
che tanto contrito era il suo cuore:
- Perdon! Ti resterò sempre accanto,
perdono, Amor mio, io t'amo tanto!
E Amore accettò promesse e scuse
e il cuore suo come fiore schiuse.
Così da allora: l'Amore è cieco
e Follia lo accompagna seco.
28 gennaio 23
"Algido giorno"
Algido giorno
di acrilici colori
sei tornato
ad illudere di luci
l'anima mia.
Calda è la notte
con la sua coltre
di candide stelle
e nero mistero.
Mi illumina e rasserena.
22 gennaio 23
"Senza fine"
Il silenzio
mi divora
e nel buio
solo attendo
la parola,
la Tua sola.
E qui aspetto
la carezza
o il bacio
o il fuoco
che avvampa,
il Tuo solo.
Pace non ho
fino a quando
paura avrò
dell'Amore
che mi brucia
e dà vita.
Il Tuo per me,
il mio per Te.
Tutto è noia
e rumore.
Tu, Musica
che pervade.
Non tacerò
e canterò
ciò che Tu sei:
vera Pace,
senza fine
Felicità.
19 gennaio 23
"Il cielo è un bianco crisantemo"
Qui piove e, il cielo,
è un bianco crisantemo
di tenera luce e sogno.
Perché essere tristi
se è nuovo il giorno
d'un fiore profumato?
Non recidete fiori
il giorno del mio addio,
ma donate sorrisi
a chi, del Cristo,
ne porta ogni dolore.
16 gennaio 23
"Fra' Biagio è partito"
Cadono piume d'angeli
come foglie d'inverno
di una distratta primavera.
Biagio è partito
per un viaggio altro
e Palermo è più sola.
Un frappè di candele
e un cappuccino
da un"acquasantiera.
Se il seme non muore,
nulla può fiorire
e nemmeno donare.
Sentirsi soli
è un complice sentimento,
l'amore, invece, la vera risposta.
12 gennaio 23
"Ho provato"
Ho provato
i gelidi abbracci
dei ciechi ventri scoscesi
tra esperte grotte,
le laceranti rose
mascherate
da tumidi gelsomini,
i flessuosi artigli
calzati da guanti a coste.
Ho bevuto
amare rugiade
gustando, ad occhi chiusi,
nuove fonti sfuggite
a franati terreni,
le verdi lacustri acque
di me, immemore Narciso
di paludi sguscianti,
le salse gocce
di danzanti onde
tra anfratti di marosi notturni.
Per ritrovarmi
- perso e spento -
nel deserto senza miraggi,
della sterile, stanca dimora.
Non c'è,
più desolante solitudine
di un amore ostinato e illuso
che, cianotico, non vuol morire.
9 gennaio 23
"Ma un giglio è nato"
Non c'è un anfratto
- uno, e uno solo -
che tra le pietre
dei nostri campi
non urli noia,
solitudine,
rassegnazione.
Ma un giglio è nato,
sorride al cielo
nudo cobalto
e solo, canta.
Danzano le api
e, senza pena,
tornano all'arnia.
Con queste pietre
sulla mia tomba
canterò anch'io
la ritrovata
mia felicità.
28 dicembre 22
Haiku
#
Passano i giorni
di rugiada e di vento.
Lenti e uguali.
#
Di foglia in foglia
scorre un fiume segreto.
Cade una goccia.
#
E dei miei giorni
-sola e viva resterà-
la Primavera.
28 dicembre 22
"E siamo grumi"
E siamo grumi di nevrosi e ansie,
ragnatele di sorrisi e pianti,
ponti di carezze, pugni e grànfie.
Echi spenti di cachinni e canti
tra improvvisate croci di abbracci,
bianchi sepolcri di qualunquismi.
Ma nello scoprirsi uggia di stracci,
risplende ogni fronte, di quei crismi,
che fa di noi niente, atomi santi.
Del silenzio si sciolgono i lacci,
sterili preghiere di sofismi
si accendono di lodi inneggianti
E il deserto di isole vaganti
partorisce oasi di luci e prismi.
Noi rondini, in garriti festanti.
21dicembre22
"Il muro"
Sul muro del mio vecchio, incolto cortile
c'è scritto, che ero bimbo: Viva la Libertà!
Ci provo a raschiar quel muro, tornato Aprile,
ma la mia mano, da sola, non ce la fa!
E tra sguardi nascosti, ci provo e riprovo:
oh quanto aprir vorrei un bel foro, nell'aldiquà!
Ma prudenza! Il buon senso, invisibile rovo,
mi frena le ali di uno sguardo che, ancor non sa...
Ho trovato! Attenderò la lucida notte
per cantare alle stelle: Forza, ce la si fa!
Uniamo le mani ai nostri sogni di lotte
e voleremo assieme, verso la Libertà!
18dicembre22
"Ho visto"
Ho visto serrare i fianchi
come le donne d'un tempo
come le frane in un lampo
come il vento sui calanchi.
Fluttuare si deve un cielo
ma voglio cadere supino
come fiume perso in volo
verso il mare in un mattino.
E se il soffio disperderà
come nubi le parole
come seme poi fiorirà
come neve verso il sole.
15dicembre22
"E ora che"
E, col tempo, aprii gli occhi alle profondità,
dormii poco, spendendo il tempo per sognare.
E mi tuffai, senza fiato, nelle immensità,
perché in me, quella sete e fame d'arrivare,
tutto obliò, ma fu solo, solo per amore.
Quell'amore che, pur il soffio delle lame,
non soffocò mai in un orrido di dolore
e né deturpò, quale sterile letame,
lo scettro, le sozze catene, né il furore
di una carezza sempre tarda ad arrivare.
E ora che, la polvere di stelle colora
le stanche e solinghe vele del mio mare,
lo sguardo e l'alma mia, d'un tratto, s'indora
e torna gaia, le mani tese a sperare,
le labbra, d'un soffio, come bimbo a cantare.
14dicembre22
"Dove l'ombra si fa luce"
Dove l'ombra si fa luce
e il silenzio, dolce induce,
la parola che par muta
ogni cuor essa trasmuta.
Il cuor mio è tutto un canto
che, da lode, si fa incanto,
le mie braccia sono ali
che all'alma dicon: sali!
E, nell'ombra, come stella,
c'è una rosa, la più bella,
che di madre Ella profuma
e pel Figlio si consuma.
Resta qui - mi dice triste -
lascia al mondo le sue feste!
Resta ancor, fa compagnia,
al Figliol che è vita mia.
È per te che andò in croce,
solo, al buio, ti fa luce.
Resta qui, che si fa sera,
nel silenzio che è preghiera.
Al tuo cuor si fa carezza
-Lui che è l'unica salvezza-,
e vedrai che il tuo dolore,
or si cambierà in amore.
2dicembre2022
"Come fanno le rose a primavera"
E baciami, amore! Su, ancora, e ancora
come fanno le rose a primavera.
Sono boccioli che pian si schiudono,
non han spine e l'anima catturano.
E stringimi, amore! Su, come allora:
lotte e danze nel mare della sera!
E poi, insieme, alle stelle che muoiono,
disegneremo l'alba che sognano.
22novembre22
"Il Giorno non giudica la Notte"
Il Giorno non giudica la Notte,
e la Notte, non lo fa col Giorno.
Non lo fa il Cielo con la Terra,
perché mai, noi Terra, invece sì?
La Tempesta dona Arcobaleni,
ma se cerchi Pace, e non la trovi,
ricordati che la Diversità
è vera essenza della Natura.
È nel dono di sé la Risposta,
nell'accettare che il tuo colore
si fondi col mio, per donare,
Pace che ama senza giudicare.
09novembre22
"Con gli occhi gonfi delle notti
insonni"
Con gli occhi gonfi
delle notti insonni
sveglio il mattino
con la mia rugiada.
Il Poeta veglia
come sentinella
dell'altrui dolore.
Il Poeta canta
come carezza di cielo.
Eletto demiurgo
di un mondo malato.
Vittima sacrificale
che di sé offre,
la Parola fatta dono.
9 novembre 22
"Carezze di verità"
Vorrei trovar una cura
a questo mio dolore
che è fatto di paura
di cui io son dottore.
Vorrei trovar una cura
a tutta questa follia
di aspri cocci sulle mura
pittate di poesia.
E vorrei trovar me stesso
tra abbracci d'ipocrisia
mille maschere di gesso
di una stessa malattia.
E carezze di verità
dentro pugni di parole
perché la mia dignità
val più di uno scranno al sole.
05novembre22
"E mi pare di sentire"
E mi pare di sentire il tuo,
anche se il mio, vecchio com'è,
a volte finge di non ascoltare.
E lo sento, che di notte strilla
- come solo un bimbo sa fare -,
anche se il mio, oltre che vecchio,
è stanco, stanco da non batter più.
E un po' ci gioca, un po' è matto
come sempre, tu sai, lo è stato....
Matto, come un cane bastonato
folle, come un reduce di guerra
ubriaco, come il cielo di marzo
di solitudini e di rimpianti.
No, vedi? Non gli do più un nome.
E tu, potresti chiamarlo straccio
oppure sasso o vetro infranto,
sarebbe uguale, perché più non è
- come mai fu mio -, ció che chiami cuore.
04 novembre 22
Haiku
"Il sogno"
Strepita il fuoco
palpitando accanto a me.
Non penso che a te.
***
"Gli occhi"
Meraviglioso
specchio della tua anima.
Così mi scruti.
***
"Le tue labbra"
Che sole rosso!
Mi toglie e dà respiro
mordendo i sensi.
27ottobre22
"E basta poco"
E sognai, sognai così forte
che mi si svegliò il cuore
assopito, dietro lenti colorate.
E respirai, respirai così forte
che mi vidi sollevare qui,
su questo fazzoletto di cielo.
E cantai, cantai in un sussurro
che svegliò gli angeli sospesi
tra nuvole di smog e nebbia.
E basta poco, davvero poco,
per smuovere le montagne:
scusa se sogno, pregando un po'.
26ottobre22
"2 novembre"
E senza più te
passano uguali i giorni
come le notti.
Stanco di perché,
bacio i freddi contorni
dove tu più non lotti.
Cade la pioggia,
il vento dona sberle
anche alle stelle.
Piccola roggia
le mie timide perle,
fatue fiammelle.
Il tuo profumo
lasciato hai tra le foglie.
Sei qui, attorno a me.
Di terra, un grumo,
questi i miei sogni e voglie:
che mi sciolga in te.
02novembre22
"Ciò che fummo"
Nulla tornerà più come prima,
il fiume si perderà nel mare.
Sento le ultime tue parole,
il vento via da noi le porterà.
Odio la sera con la sua vela,
nuvole i ricordi che fan ombra.
Tornerà il sole sul mio viso,
rughe troverà, non più sorrisi.
Scivolano le onde coi gabbiani,
stelle cadenti i nostri pensieri.
Possa il vento portarci al perdono,
il Ciel perdonare ciò che fummo.
24ottobre22
"Haiku"
Il Mare canta,
danza la Luna d'oro.
Tace la Notte.
23ottobre22
"Un altro suono"
E cercavo, una parola,
-sì, una parola sola-
che dentro di sé avesse
tutto il senso che c'è al mondo.
E scritto, il cuor mio lesse,
tutto d'oro, sullo sfondo,
ciò che a tutti più consola,
ma che spesso, poi s'invola.
Ma l'Amor non è banale,
è Parola senza eguale
che non guarda mai al passato,
ma che spera in una svolta.
E cercavo in ogni strato,
dove Essa fosse sepolta
per sentir l'ameno suono,
oh sì, il suono suo almeno!
E l'Amore ritrovato
disse piano a me: Su, ascolta!
Io ti svelo un altro suono,
la Parola è, Perdono!
21ottobre2022
"Siamo tutti matti"
Siamo tutti matti,
matti da legare
ad un paio d'ali
per poter volare.
Siamo tutti matti
e così speciali:
cani contro gatti
per dir la verità.
Siamo come siamo
noi così diversi,
cercando libertà
forse ci siam persi.
Siamo come siamo,
la fame d'amore
non dimentichiamo
assieme al dolore.
Siamo quelli all'alba
svegli nella notte,
che con la paura
si fa sempre a botte.
Siamo quelli all'alba
in cerca di cura
per 'sta vita scialba
che si fa più dura.
Siam poeti e folli
con in tasca un sogno
ch'è sempre lo stesso,
carezza in un pugno.
Siam poeti e folli
adesso come ieri:
irti sempre i colli,
esuli i pensieri.
20ottobre22
Haiku
***
La mia vita
come il vento d'estate:
calda e fugace.
***
Inutilmente,
piove e piove sul mare:
di sale saprà.
***
Non mi macchierò
nel camminare lento
sotto la pioggia.
***
Nessun fiore mai
- cadendo giù dai rami -
muore per sempre.
19ottobre22
"Sí tərnètə!"
Ajə tə chièmə, e ne mə rəspúnnə,
ajə tə cerchə, ma nen d'acchjə.
Dimmə, dimmə: forsə ind'o fúnnə
du mèrə dúərmə, e fé la pacchjə?!
Forsə, sí tərnètə o ciələ
ca è da ddà ca fuəstə mennétə?
O forsə, sí pəgghjàtə u vuələ,
e mmó, simmə tuttə dennètə?!
Ajə tə pàrlə, ma sí nghjummètə...
forsə, è tottə ne bəsciàjə:
fússə mòrtə quennə sí nètə
chér'e nottə ca fací dàjə?!
Quennə scənnèjə Gesù Cristə
ca, pur'Iddə, comə nesciàjə,
quennə mé a Vú v'ha vistə
ca Səgnərí, sə nə fəciàjə?!
Ma ogn'e tendə, ind'all'attæsə,
ca tə cúllə ind'a cussə cœrə,
ajə tə séndə ind'ogn'e chièsə
ca mə dé gioj'e dəlœrə.
E tə séndə, sí tə séndə,
ca ogn'e cœsə càlmə sə fàscə...
allœrə tə crætə, e mə péndə:
sì! sí tərnètə, sí la Pàscə!
u 13 d'ottobrə du 22
-traduzione dal molfettese-
"Sei tornata!"
Io ti chiamo, e non mi rispondi,
io ti cerco, ma non ti trovo.
Dimmi, dimmi: forse nelle profondità
del mare dormi, e te la spassi?!
Forse sei tornata al cielo
che da lí fosti inviata?
O forse, hai preso il volo,
ed ora, siamo tutti dannati?!
Io ti parlo, ma sei sorda...
forse è tutta una bugia:
fossi morta appena nata
quella notte che si fece giorno?!
Quando discese Gesù il Cristo
che, pur Egli, appena nato,
quando mai vi ha incontrata
che, Sua Signoria, se ne fuggì?!
Ma, di tanto in tanto, nell'attesa,
che ti culli in questo cuore,
io ti avverto in ogni chiesa
che mi doni gioia e dolore.
E ti sento, sì ti sento,
che ogni cosa si fa calma...
allora ti credo, e mi pento:
sí, sei tornata, sei la Pace!
13 ottobre 2022
"Forse non lo sai"
Cos'è la Fede,
forse non lo sai;
cos'è l'Amore,
forse lo saprai.
Chiedi a chi crede,
ma non sentirai
ciò che nel cuore
dentro te già hai.
È la risposta
che tu doni a me,
quella che darai
con mille perché.
Perché nascosta
in ognuno c'è;
forse non lo sai
è già dentro te.
11ottobre22
"Perdersi per ritrovarsi"
Come stelle di primavera
luccicano mille pensieri,
come rondini stanche a sera
gli occhi tuoi, oggi che si fa ieri.
Rami di salice danzanti
i tuoi capelli al vento e al sole
e le tue mani, foglie oranti,
stringono al seno le parole.
Ed io vorrei regalarti
dolci disegni di sorrisi,
perché non basta solo amarti
or che ondeggiano i campi Elisi.
Perché vorrei tutto donare
questo cuore, folle bambino,
che non comprende che l'amare
non è sera senza mattino.
Non è carezza senza pianto,
è mare nero in cui specchiarsi,
non è musica senza canto,
è perdersi per ritrovarsi.
9ottobre22
"Rə nnuvələ"
E ddórmə, nn'úcchjə sàinə e u'alt nœnə
e penzə: megghjə l'odiə o u pərdœnə?!
U bbænə, u bbænə ca tə só ddàtə
dìmmə, è stàtə onestə o pəccàtə?
U tiəmbə, u tiəmbə passə e sə nə vœlə
e com"o viəndə, rə dd'occhjərə assœlə
t'allàssə pə chjéngə senz'a parœlə
cur calœrə ca t'appíccə chiú du sœlə.
E com'a rə nnuvələ ind'o ciələ
sə rəngorrənə l'arrəcuərdə, e vœlə
appiərsə chèrə c'arrəmenə du cœrə
ca tə dettə emœrə p'avè dəlœrə.
30 settembre 22
Ben Tartamo
- traduzione dal molfettese -
"Le nuvole"
E dormo con un occhio aperto e l'altro chiuso
e penso: meglio l'odio oppure il perdono?
Il bene, il bene che ti ho donato
è stato onesto o fu peccato?
Il tempo, il tempo passa e s'invola
e come fa il vento, ti lascia soltanto
gli occhi per piangere senza parole
per quel calore che t'incendia più del sole.
E come le nuvole nel cielo
si rincorrono i ricordi, e vola
appresso ciò che resta del cuore
che ti donò amore per aver in cambio dolore.
30 settembre 22
Haiku
E sboccia un fiore
tra le pieghe di fango:
quasi un sussurro.
23settembre22
"E mi hai detto"
E mi hai detto che scrivo sciocchezze,
che fa ridere ogni poesia;
che son solo uno stupido illuso
che nella vita nulla mai varrà.
E col silenzio io cucio pezze
su un vestito di malinconia
e mi struggo d'avere deluso
quell'idea d'uomo che una donna ha.
Ma tornerà, tornerà la luna
a tenermi dolce compagnia
su quel mare di scogli e di onde
che solo inverno ricorda per me.
Io cammello e tu esile cruna
in cui solo la mia follia
volle vedere le verdi sponde
d'un amore che non c'era e non c'è.
21settembre22
"Mi canta di te"
E da quando tu non ci sei più
sai, io ho smesso di dormire:
per questo, non so più sognare.
E anche questo cielo, così blu,
con me sembra voglia soffrire:
oh, esso sa cos'è amare.
Anche gli alberi restan svegli
e non smettono di cantare:
suonano, raccontando di te.
Sarà il vento che tu non cogli,
perché ti vuol accarezzare,
per questo mi colma di perché.
Gli alberi non potrei tagliare,
il vento neppure zittire:
lascio il cielo chino su di me.
Farò a meno di sognare
così come con il dormire:
che tutto, ormai, mi canta di te.
19settembre22
"Infinito Amore"
Volevo scrivere
un canto d'amore,
ma come fare
a raccontare
ciò che io provo per Te?
Non ci son parole,
è come un mare dentro:
il cuore si perde
assieme al respiro
e col pensiero
mi sento in Te!
Mio dolce Signore
mio Infinito Amore,
può forse amare
un Nulla come me?
Eppure mi rialzo
e mi addormento
con in mente solo Te.
Anche quando cado
vedo la Tua mano,
pur se mi allontano
sento il Tuo respiro
fuori e dentro di me.
E nella carezza
del rosso della sera
io sogno Te.
Infinito Amore,
sento la Tua pace
e riposo in Te...
13 settembre 22
"Colori"
Di che colore è l'attesa
che scorre con il tempo uguale,
quando la luna, appena accesa,
nel mare ci appare regale?
Le darò il color del cielo
nel quadro dei sogni sospesi
e d'argento stenderò un velo
di stelle con gli astri turchesi.
E di rosso e viola tingerò
l'orizzonte che abbraccia il mare
come le labbra che mi donò
chi mi illuse così di amare.
E di verde, acceso perdono,
macchierò le nubi danzanti,
perché pien di speranza sono
i cuori dei più tristi amanti.
E nell'attesa mi immergerò
sporcandomi dei suoi colori,
così che quando la rivedrò
sarà arcobaleno di cuori.
10 settembre 22
"E mi manchi"
E mi manchi, e ancor mi manchi
e, per quanto tempo ancora
tu, tu sola, mi mancherai!
Anche il vento, sui calanchi,
scrive e canta, come allora,
parole che, tu sola sai.
Scorre il fiume, pur nascosto
sotto questo cuor di roccia:
forse il tempo lo fermerà?
Così quanto abbiam riposto,
ciò che fu onda, goccia a goccia,
un dì al mare tornerà.
08settembre22
"Eppure Tu"
Cosa c'è dietro questo cancello,
perché ora non vedo e non sento
immerso in questa oscurità?
Se rondine fossi, sul più bello,
coglierei il giusto, esatto momento,
per librarmi verso la libertà.
Ma son solo quello che tu vedi,
un inutile, storpio poeta,
marinaio di melma e ottusità.
Eppure Tu, sento che Tu credi,
che dal mio caos, una cometa,
esplodendo di gioia danzerà.
Eppure Tu, Tu solo intravvedi,
- dietro questa cortina d'orgoglio -,
quanta fame e sete di Immensità.
E la roccia che col pianto ledi,
in un soffio, da arido scoglio,
fiume d'amore in tutto diverrà.
3 settembre 2022
"Forse"
Forse, ci ritroveremo
- nel mare di un tramonto -
a raccogliere nel vento
le foglie che scartammo.
Forse, ci riscopriremo
- tra i solchi di un racconto -
virgole di pentimento
per ciò che mai più osammo.
Forse, ci sorrideremo
- di buffa malinconia -
tra rime di poesia
che al cielo non cantammo.
23 agosto 22
"Se"
Se la voce fosse neve
- e di vento ogni carezza -
ogni sguardo di certezza
renderebbe il cuore lieve.
Se il cammino fosse foglia
- che si lascia giù cadere -
si potrebbe già godere,
anche in pace ogni doglia.
Se il pensiero fosse mare
- così profondo e immenso -
ogni cosa avrebbe senso,
anche morte da abbracciare.
Se io fossi ciò che sono
- senza tema del me stesso -
cuor felice, il mio, adesso,
perché gusta il suo perdono.
27 agosto 22
'Io son qual sono'
Io sono vento, vento d'estate
in un momento, pioggia che cade
voi che restate, però sappiate
lacrime rade Terra fiorirà.
Io sono mare, mare d'inverno
il mio amare non è mai fermo
il vostro scherno, fuoco d'inferno
sterile ed ermo presto inghiottirà.
Io sono fuoco, fuoco d'amore
vi pare un gioco il mio sole
ma questo cuore, fiume e dolore
con le parole vi travolgerà.
Io son carezza, carezza a sera
chi la disprezza, via qual vela
in notte nera, senza preghiera
alma che gela in sé affonderà.
Io son qual sono, ossimoro sono
rabbia e perdòno, angelo e uomo
silenzio e suono, strappo e dono
fragil mai domo, servo libertà.
15agosto22
'La rosa che non colsi'
La rosa che non colsi
profuma ancora per me.
E, di quelle che strappai,
petali sono i sogni
e le spine dentro me.
12 agosto 22
-versione spagnola-
'La rosa que no elegí'
La rosa que no elegí
todavía huele para mí.
Y, de esas que arranqué,
los pétalos son los sueños
y las espinas dentro de mí.
12 de agosto 22
"Cadendo"
E mi son messo a ricucire
parole che, s'eran strappate,
e scolorite e un po' macchiate
più non volevo rivestire.
E mi son messo a ripulire
le lenti mie un po' offuscate;
ed ingrigite e un po' graffiate,
più non capivo il non capire.
E mi son lasciato giù andare
come foglia che, vuol sentire,
se non è dolce poi il morire,
cadendo al suolo per volare.
24 luglio 2022
"Haiku"
Urla la notte
- doglie d'argento e sangue -
è nato il sole.
*
Danza di foglie
al saluto del sole.
Dolce è la sera.
*
Avevi scritto
su pagine di sabbia
il mio Amore.
21luglio22
"Qui è"
Non c'è un angolo di cielo
dove possa io specchiarmi
né una grotta, dove io solo,
possa stanco addormentarmi.
E se vado in riva al mare
chiedo alle onde d'abbracciarmi,
ma se pur non sanno amare
mi è sì dolce il lor cullarmi.
Ma nell'angol più remoto
dove il sole non arriva,
il cuor mio è tutto un moto
di armonia e pace viva.
Nel silenzio d'ombre a croce
trovo in Te, l'Amico solo,
che nel cuor si fa poi Voce:
qui, è grotta, è mare, è cielo!
17 luglio 22
Quanta pena mi fa
veder naufragare
la vela dell'amicizia
nel porto dell'indifferenza.
Più temibili delle tempeste
delle liti o incomprensioni,*
sono le bonacce
dell'ipocrisia e dell'affettazione.
13.07.22
"Haiku"
Occhi negli occhi.
Labbra che si schiudono.
Fuoco d'amore.
"Haiku"
Sciolta è la neve
e senza più pensieri.
Nuda, come me.
#
Cuor di velluto
m'accarezzasti piano.
Il segno ho di te.
#
E pur Ti sogno,
Infinito - e mi sveglio -
immenso Nulla.
10luglio22
"Ində a l'oscurità"
E sté, com'a Cristə sôpə a la crôscə,
ŕə d'occhiərə o ciələ, ca vu acciaffà;
la vocc'apertə, ca vəlessə dà vôscə
a stu delôrə ca nen fascə trafíà.
Essə, bienghə e rôsə, la làunə o valcônə
e, chə le mén'a lífətə e 'nghiədàtə,
l'inghiə də vàsə comə ci fussə uegnônə
chə la mənenn'a tó a fà nemməràtə.
Sciæsə è la særə, e da ləndènə sə sendə,
dolcə ogne chembènə, a le Memmə chendà;
pàrə ne chiesə, bienghə de fascə e tendə,
tuttə u spətàlə, ində a l'oscurità.
08luglio2022
-traduzione dal molfettese-
"Nell'oscurità"
E stai, come Cristo sulla croce,
gli occhi al cielo, che vorresti acciuffare;
le labbra aperte, che vorrebbero dar voce,
a questo dolore che non fa respirare.
Spunta, bianca e rosa, la luna al balcone
e, con la mano livida e inchiodata,
la riempi di baci come fossi ragazzo
con la tua bimba a far l'amore.
Scesa è la sera, e da lontano si sente,
dolce ogni campana cantare alla Mamma;
pare una chiesa, bianca di fasce e tende,
l'ospedale tutto, nell'oscurità.
08luglio2022
"Saggio danzar"
La rosa, vermiglio fulgore,
che ier solo fremeva d'ardore,
or triste, di grigio dolore,
si china al terreo fumar.
Le nubi, d'incanto nutrite,
leggiadre parean vestite,
or bigie, qual pelli sdrucite,
s'accalcan per presto spirar.
Il fiume d'argento s'invola
lasciando la neve più sola,
nel mare, felice s'immola,
cantando che questo è l'amar.
D'ognuno la vita è codesta,
che l'alma, allora sia desta:
la morte null'altro è che festa
a cui è ben saggio danzar!
2 luglio 22
"Vorrei far di te"
Vorrei far di te
il mio lenzuolo
al fresco della sera.
E petali di rosa
- le tue labbra -
ad accarezzar le mie.
E brezza di mare
a far danzar le onde,
cosi come fa nel petto
questo folle mio cuore.
1luglio22
- versione spagnola -
'Me gustaría hacerte'
Me gustaría hacerte
mi hoja
en el fresco de la noche.
Y pétalos de rosa
- tus labios -
para acariciar mi.
Y la brisa del mar
para hacer bailar las olas,
como lo hace en mi pecho
este tonto corazón.
1 de julio22
Haiku
Gabbiani in volo
- brezza di poesia -
alba d'argento.
1 luglio 22
Haiku
Nella polvere
sgrano lenti rosari.
Solitudine.
27giugno22
"In cerca di sé"
Che cos'è un uomo, nella realtà,
così come me, nessuno lo saprà.
Perché, se solo lo si comprendesse,
non saremmo più maschere dismesse,
lupi che divorano miti agnelli,
sciacalli che fiutano altri brandelli
di una penosa larva di umanità.
In ogni lacrima, in ogni sorriso,
il riflesso unico del Paradiso.
Perché nessuno è mai solo lui stesso,
ma punti unici, incroci tra ieri e adesso,
fenomeni di un'occasione sola,
un'eco, forse, di quella Parola
divina, dello Spirito che fu e sarà.
La Sua essenza fatta carne viva,
afflato di Luce sempre più schiva
in cui, in ognuno, soffre tutto il creato,
e si crocifigge un Cristo salvato,
e si tortura ancora il Redentore,
perché chi sa, cos'é l'uomo e il Creatore?
Chi sa, cos'è la Morte o l'Eternità?!
Io so di non essere un sapiente,
ma un cercatore che, tra la gente,
non cerca libri né scruta più stelle,
ode la Verità, tra sangue e pelle,
e scrive, nel canto ch'è Poesia,
Sogni, Confusione, stolta Follia.
Come ogni uomo che mentire più non sa...
E, tra giorni brevi e notti infinite,
cerca sé stesso, le vie smarrite,
un nuovo sentiero appena accennato
di quel sé mai interamente trovato.
Perché essere uomini è la vera meta,
l'Amore, quell'astro e stella cometa,
che ci sottrae dall'esser nullità.
25 giugno 2022
Haiku
La luna piange,
rosea ombra tra le ombre.
Il mare sogna
20giugno22
"Ci tàuə fussə"
Ci tàuə fussə nu bellə strəmendə,
a ne chitarr'e nôvə assəməgghjəssə,
ca sônə o côrə mé, e all'e mméndə,
chèrə chenzônə, ca dolcə vəlèssə,
u viəndə assôlə, sembə pətè chendà.
Ci tàuə fussə càsə sôp'o mèrə,
aviss'a l'essə kə tend'a fənestrə
da ddó tràsə u sôlə ed éssə l'emèrə,
addôrə də ragú, rôsə e gənestrə,
ad'enghjàjə u côrə də felicità.
Ci tàuə fussə 'nziəmə mèrə e ciələ,
aviss'a l'essə nottə 'mbien'estàtə,
də stiddə e gaggənə, tuttə nu vûlə,
sôp'a ne lembàrə də ràitə tràtə,
dritt'a la làunə, pə pətell'acciaffà!
U dəcədúttə də giugnə du 2022
-traduzione dal molfettese-
"Se tu fossi"
Se tu fossi un ottimo strumento,
somiglieresti ad una chitarra nuova
che suona al mio cuore ed alla mente,
quelle canzoni che, dolce vorrebbe,
soltanto il vento, sempre poter cantare.
Se tu fossi casa affacciata sul mare,
saresti con tante finestre
da dove entra il sole ed esce l'amarezza,
odore di ragù, rose e ginestre,
a riempire il cuore di felicità.
Se tu fossi assieme mare e cielo,
saresti una notte di piena estate,
- di stelle e gabbiani tutto un volo -
a bordo di una lampara con le reti tirate,
diretti alla luna per poterla acciuffare!
18 giugno 2022
Nessuna Vita è inutile,
per quanto tale possa apparire.
Così la Morte, è la somma di ogni Giustizia.
15 giugno 2022
Perduta Mente
che nei Ricordi
ti ritrovai:
sciogli le Vele,
stacca le Cime!
Piacere al Mondo,
perdersi al buio.
Esser se stessi,
il Ritrovarsi.
15 giugno 2022
"U gùstə də lə cəràsə"
E discənə, ca u dəspiacërə pàsse
e, ca u tiəmbə, po' aggiustə ogn'e côsə;
ch'è com'a ne mədeciàinə, ca 'ngi'allàssə,
còm'a nu sòrtə də sfregiə, com'a nu lôsə.
E piənzə, ca te lëvə tutt'u dəlôrə,
ma u tiəmbə, cu'arrəcuərdə, è nu farabbuttə:
tə pìgghjə all'imbrovvisə, e tə strengə u côrə,
ca ogn'e chəlôrə, po' tu chengi'a lluttə.
Com'a nu ləndènə emôrə du passàtə,
fattə də carèzzə e abbràzzə e vàsə
ca, ci la giovendù, tə la sì schərdàtə,
tu suənnə engôrə u gùstə də lə cəràsə.
U dëscə də giùgnə du 2022
-traduzione dal molfettese-
"Il sapore delle ciliege"
E si dice che, il dispiacere passi
e, che il tempo, poi ripari ogni cosa;
che è come una medicina che, pur ci lascia,
una specie di sfregio, come una colpa.
E pensi, che ti tolga ogni dolore,
ma il tempo, con il ricordo, è un farabutto:
ti prende all'improvviso, e ti stringe il cuore,
tanto che, ogni colore, te lo cambia in lutto.
Come un lontano amore del passato,
fatto di carezze e abbracci e baci
che, se la gioventù, l'hai ormai dimenticata,
lo sogni ancora quel sapore di ciliege.
10 giugno 2022
"Chenzônə d'Emôrə"
Forsə ne steddə cadajə, do 'nderrə, quennə nesciəstə tu
e m'arrəbbiəstə u côre, e mó, nen mu vú dà 'ndrætə kiú.
E mó ca tə sí arrəbbàtə u côrə, dimmə, ce altə vú?!
Occhjərə acchəssí beddə, comə só beddə l'occhjərə tò
no, nen gə stonnə o munnə e cussə côrə u chèndə, meh, siəndə
dó!
Siəndə, ce bell'a chenzônə e altə parôlə nen sacciə, però!
Oh Engələ, côrə də cussə côrə, nen tu só díttə më
ca tu sí la vàitə e nen esistə kiú vàitə senzə də te.
Engələ, tu sí u bbænə kiú grennə e ma dəmennə pərcé?!
Pərcé tu nen sí assôlə məgghjærə, ma pàurə chəmbègnə,
sí mèst'a sàggə ca dé coraggə e, də te, nen só më degnə,
pàurə ci t'arrəcchessə d'ôrə e argiəndə quendə nu regnə.
Tuttə discənə: Ué, l'Emôrə è com'ogn'e côsə, e sə nə vë,
comə môrə u fiôrə kiú béddə o sə stàutə ne steddə, ŕə sé?!
Ma ajə nen gə crætə, e ci la vàitə passə, e nen đænə pərcé...
No, l'Emôrə nuəstə nen pàssə, comə nen pàssə stu sôlə,
pərcé è com'a ll'acquə du mèrə, è com'a ŕə stíddə du ciələ...
e acque e piscə, e ciələ e stíddə nen stonnə më assôlə!
E l'acquə du mèrə e ŕə stíddə ci lə pôtə më chəndà?!
Acchəssí è l'Emôrə nuəstə ca, ci avess'a më passà,
nen'esəstessə u munnə e, menghə stu côrə pətess'a chembà!
U settə də giugnə du 2022
-traduzione dal molfettese-
"Canzone d'Amore"
Forse cadde una stella qui, sulla terra, quando nascesti tu
e mi rubasti il cuore ed ora, non ve lo vuoi restituire più.
Ed ora che ti sei presa il cuore cos'altro vorresti?!
Occhi così belli, come sono i tuoi occhi
no, non ce ne sono al mondo e, questo cuore te lo canta, su,
vieni qua!
Ascolta, che bella canzone, di cui altre parole non so.
Oh Angela, cuore di questo cuore, non te l'ho mai detto
che tu, sei la vita, e non ci sarebbe più vita senza di te.
Angela, tu sei il bene più grande e mi chiedi il perché?!
Perché tu non sei soltanto moglie, ma anche compagna,
sei saggia maestra che dà coraggio e, di te, non sarò mai
degno,
anche se ti tutto l'oro e l'argento di un regno.
Tutti dicono: - Ehi, l'Amore è come ogni cosa e fugge via,
come muore il fiore più bello o si spegne una stella, vuoi
capirlo?!
- Ma io non ci credo, anche se la vita passa senza
perché....
No, l'Amor nostro non sfiorirà, come non scompare questo
sole,
perché è come l'acqua del mare, è come le stelle del
cielo....
e acqua e pesci, e cielo e stelle, non possono mai esistere
da sole!
E l'acqua del mare, e le stelle, chi potrebbe mai contarle?!
Così è per il nostro Amore che, dovesse mai passare,
non esisterebbe il mondo e, nemmeno questo cuore, potrebbe
aver vita.
7 giugno 2022
"La Poesiə"
Ŕə sé, ca fàscə kiú rəmòrə u silènziə,
ca nu bellə temboràlə 'mbien'estàtə?
Parôlə ca nen dàiscə e né dé adenziə,
só fiàur ca donnə addôrə a la nəttàtə.
Só stiddə ca tə uàrdənə 'nemməràtə,
só carèzzə ca t'appiccənə nu ràis.
U viəndə sônə dolcə a la seràtə
e, u côrə, de 'mbittə vé 'mParadàis.
Ci siəndə ogn'e criatàurə, appen'assàisə
'nzàin' a le memmə, ca su strengə e vàsə,
squagghjə u côrə e nen avàstənə tərràisə,
pə comə chèndə chèr'a vocchə də rôsə.
Eppùrə nen dàiscə ne parôlə, aunə assôlə,
ma è zúcchərə e mælə ca fàscə sənné.
E invècə, u munnə nustə fattə də parôlə,
è ne uèrrə etèrnə ca nen sə pôt'a vədé.
Ma è tuttə n'elt'a rrobbə la Poesiə:
è fattə də parôlə, ma cittə cittə,
com'a nu chèndə dolcə, ne Avemariə,
com'a nu corə d'Engələ ch'essə de 'mbittə.
U quattə də giugnə du 2022
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"La Poesia"
Lo sai, che fa piú rumore il silenzio
che un bel temporale in piena estate?
Parole che non dici e né ascolti,
son fiori che profumano nella notte.
Sono stelle che ti guardano innamorate,
sono carezze che ti accendono un sorriso.
Il vento suona dolcemente alla sera
e, il cuore, dal petto sale in Paradiso.
Se ascolti ogni bambino, appena seduto
in grembo alla sua mamma, che se lo stringe e bacia,
ti si scioglie il cuore e, non basterebbe denaro,
per come canta quella boccuccia di rosa.
Eppure non dice una parola, una sola,
ma è zucchero e miele che fanno sognare.
E invece, il mondo nostro fatto di parole,
è un'eterna guerra che non si può tollerare.
Ma è tutta un'altra cosa la Poesia:
è fatta di parole, ma silenziose,
come un dolce canto di Ave Maria,
come un coro di Angeli che sgorga qui, dal petto.
4 giugno 2022
"U Ciəle e u Melətiəmbə"
(-Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste-
Santo Vangelo secondo Matteo 5, 48)
E díssə u Melətiəmbə o Ciələ apəirtə:
- Mə se dàiscə a cé sèrvə essə buənə
ci u cattàivə vé sembə nénzə e iərtə?
Vú vədè, ca ci emmènghə lèmbə e truənə,
fuscənə 'mbràimə e o pràimə suənə?
E u Ciələ, kə la voəscə du viəndə,
- rəspənnénnə a curə lazzarŏnə -
aprí l'uəcchjə e, a ciəndə a ciəndə,
stətàiə ŕə stíddə e la làunə o valcŏnə,
assəquénnə, cu sŏlə, ónni'e pəndŏnə.
E, comə dissə, ne voltə Gesùcristə,
a ci parlævə com'o Tiəmbə fətendə:
- U'Attènə mé, dé sŏlə o bûnə e o tristə;
emmænə l'acquə o giústə e o melemendə,
pərcé se sàlvə u sènə e ci sə pendə.
U dàuə də giugnə du 2022
-traduzione dal molfettese-
"Il Cielo e il Maltempo"
E il Maltempo disse al Cielo sereno:
- Mi sapresti dire a cosa serve esser buoni
se il malvagio va sempre avanti e primeggia?
Scommettiamo che se scateno un temporale
fuggono subito tutti e al primo accenno?
E il Cielo, con la voce del vento,
- rispondendo a quel lazzarone -
aprì gli occhi e, a cento a cento,
spense le stelle e la luna come affacciata al balcone,
asciugando, col sole, per ogni dove.
E, come disse un tempo, Nostro Signore
a chi si esprimeva come il Maltempo:
- Il Padre mio dona il sole al buono e al cattivo;
fa piovere sul giusto e sul malvagio,
perché si salvi il perfetto con chi si pente.
2 giugno 2022
Sete di stelle.
Le mie ali
son troppo pesanti
per camminare.
Fame di Te.
I miei piedi
son troppo stanchi
di volare.
Signore,
ascolta la preghiera
che il Tuo silenzio
mi donò.
28maggio2022
"U cörə mé"
U cörə mé, ŕə sé, è com'a nu púlpə
ca chiú u scazzə e u scazzə, e chiú s'arrízzə!
E, pùrə ci nen đènə nisciùna colpə,
se fàscə a təneriddə e senza stízzə.
U cörə mé, ŕə sé, è com'a nu məninnə
ca, ci chièngə, sə càlmə e pó pigghjə pàscə,
strittə 'nzàinə o addörə də ŕə mmennə
ca, comə chəsciàinə a la capə fàscə.
U cörə mé, ŕə sé, è com'a ne vëlə
ca stenghə, torn'o purtə ca fàscə sërə
e, com'a gaggènə, sognə, nu alt vülə,
söp'o cïlə də Məlféttə, a prəmevërə.
22 də mèscə 2022
-traduzione dal molfettese-
"Il mio cuore"
Il mio cuore, sai, è come un polpo
che più lo sbatti e ribatti, e più si arriccia!
E, anche se non ha alcuna colpa,
si fa tenero e senza stizza.
Il mio cuore, sai, è come un bambino
che, se piange, si calma e poi prende pace
stretto in grembo, al calore del seno
che, fa da cuscino al capo.
Il mio cuore, sai, è come una vela
che stanca, torna in porto al far della sera
e, come gabbiano, sogna l'ultimo volo,
nei cieli di Molfetta, a primavera.
22 maggio 2022
"Canto per te"
E le mani sotto il mento
i gomiti al davanzale.
Il suono dolce del vento
ti culla dove fa male.
Vorresti fuggire via,
ma hai paura di volare.
Magari una poesia
ti potrebbe far sognare.
Lo so, non sei più bambina
e ti dovrei più ascoltare,
ma il tempo già di mattina
fa presto a dimenticare.
Canto per te,
ma dell'amore cosa ne so!
Piango con te,
che per amore soffri, però.
E giocando col silenzio
ascolterò il tuo cuore.
Le parole sono assenzio
quando anneghi nel dolore.
L'amore è come il cielo,
non lo si può abbracciare,
ma se non provi il tuo volo
non lo potrai mai gustare.
Cadrai e ti dovrai rialzare
per capire che è un dono
e che sa davvero amare
chi si annulla nel perdono.
Canto per te,
che cerchi amore, ma dici no!
Danzo con te,
che più che amarti, io non so.
17 maggio 2022
"All'ultima foce"
È come un fiume,
tra le opposte rive
del dolore e della nostalgia,
la vita mia.
Felicità, il mare,
all'ultima foce.
5maggio22
"Viəndə"
Ŕə fənestə spalengàtə,
ləggiərə, senza vəstàitə,
u pənziərə pigghj'u vuələ.
E u ciələ, tutt'u ciələ,
tenghjə chiènə tutt'u cörə
ca, ogne paröle, mörə.
Cittə, tə 'nghendə a pənzà,
e l'enəmə par'a vəlà
söpə ogne stràtə e mèrə.
Dolcə addəvendə u emèrə,
dolcə t'accarèzzə u viəndə
ca, ogne dəlörə, nen siəndə.
3 də mèscə du 2022
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Vento"
Le finestre spalancate,
leggero, senza vesti,
il pensiero si invola.
E il cielo, tutto il cielo,
ti riempie piano tutto il cuore
che, ogni parola, muore.
Silenzioso, attonito a pensare,
l'anima sembra volare
su ogni strada e mare.
Dolce diventa l'amarezza,
dolce il vento ti accarezza
che, ogni dolore, non avverti più.
3 maggio 2022
Haiku
Timide mani al buio,
infinite carezze.
Il vento tra le foglie.
21 aprile 22
"Il respiro della sera"
Mi avvolge
un mare di papaveri rossi.
Carezze di velluto
e lacrime di rugiada:
tornata sei, oh Sera.
Il vento è un sussurro
di dolci care memorie.
Sentire il Sogno
che palpita a fianco
e il respiro
che mi canta di Te.
18aprile2022
"Amor son io, e canto"
Amor che sei tormento,
perché ti dici eterno
se bruci come inferno
e fuggi come il vento?
Se fossi ciò che dici,
in pace noi vivremmo
e senza pianto andremmo
lontano e sì felici.
Amor son io, e canto,
nè vendo mai illusioni,
le tue son passioni
di cui, Io non mi vanto.
Amor son quello vero
che si consuma in dono,
che al cuor dona perdono,
Amor sempre sincero.
Iddio mi fece uomo
dal sen di Donna pura
e d'Ella fece cura
di chi non è mai domo.
15 aprile 2022
"La mia notte"
Io muoio
giorno per giorno,
contento,
in ogni respiro profondo.
In ogni lacrima
di timida vergogna,
il mio grido di dolore
che nessuno vedrà.
Perché, nascosto sarà,
dietro questa maschera
di sorrisi e scherno,
di lucida follia.
Quanta fame
e quanta sete
di abbracci
e carezze amiche,
La notte,
la mia notte,
si completa
scoprendosi nell'alba.
14 aprile 2022
"Io sono quel che sono"
Io sono un trovatore
in cerca di parole
di gioia e di amore
di luna e di sole
di mare e di cielo;
seduto spicco il volo.
Io sono un
trovatore
in cerca
di farfalle
in cerca
di un bel cuore
che non
racconti balle
che sappia
ascoltare
che faccia
anche cantare.
Io sono un
uccellino
caduto giù
dal nido
col becco
fino fino
di piume
un po' nudo
che vuol
toccare il cielo
rischiando
un altro volo.
Io sono un
uccellino
che non sa
ben volare
com'è ogni
bambino
che prova
a camminare
che cerca
un'altra mano
pazienza
sempre in dono.
Io sono
quel che sono
tu dici
son poeta
in cerca
di un bel suono
a coda di
cometa
ad arco di
colori
a forma di
bei fiori.
Io
sono quel che sono
tu
dici caro amico
a
cui chiedo perdono
se
t'amo non lo dico
se
salto come un gatto
se
amo fare il matto.
09 aprile 2022
"C'émmënə u sölə"
(chenzönə)
C'émmënə u sölə, cé mmënə!
Sckàrdə la pætə, sckàttə u pəmədörə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Biènghə è la chiènghə o pùrtə,
e cittə l'acquə du mèrə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Squàgghjə u chjəppönə e u cúrtə,
chèndə la cəcàlə emèrə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!
C'émmënə u sölə, cé mmënə!
Chièngə la frondə, perlə də sədörə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Fèrvə Məlfèttə o sölə
də calcə abbienghəsciàtə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Pæsə chiúmmə ogne parölə,
la làunə è totta sədàtə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Scàltə la tignə, cöscə ogne məlönə:
cé mmënə u sölə, cé mmënə!
Quattə d'aprìlə 2022
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Come mena il sole"
(canzone)
Come mena il sole, come mena!
Scalpisce la pietra, spacca il pomodoro:
come mena il sole, come mena!
Bianca la chianca al porto,
e silenziosa l'acqua del mare:
come mena il sole, come mena!
Si scioglie lo spilungone ed il basso,
canta amaramente la cicala:
come mena il sole, come mena!
Come mena il sole, come mena!
Piange la fronte , perle di sudore:
come mena il sole, come mena!
Bolle Molfetta al sole
di calce tutta imbiancata:
come mena il sole, come mena!
Pesa come piombo ogni parola,
la luna è tutta sudata:
come mena il sole, come mena!
Come mena il sole, come mena!
Scalda la tigna, cuoce ogni testa pelata:
come mena il sole, come mena!
4 aprile 2022
"Eterno Presente"
Eterno Presente,
Passato senza tempo,
Infinito Futuro.
Senza Nome
dalla miriade di nomi.
Respiro dei nostri respiri,
Profondità senza fine,
Orizzonte aldilà di ogni confine.
Pensiero dei nostri pensieri,
Parola soffio di vita,
Luce senza fine.
Ch'io mi perda in Te,
prima che mi disperda
o smarrisca in me.
Ch'io respiri in Te,
prima che perda ogni respiro.
Ch'io riposi in Te,
Sogno che sei Realtà.
29 marzo 2022
"Y ahora, ve"
Y ahora, ve,
palabra que,
soñar me haces.
Ve, no te detengas,
Tú, vela de metáforas.
Y ahora, ve,
Tú, ola que,
bailar me haces.
Ve, y no tiembles
entre las estrellas.
Y ahora, ve,
Tú brisa que,
acaricias la mañana
para adornar de colores
el diadema de mis amores.
19 de marzo de 2022
Ben Tartamo
-traduzione dal castigliano-
''E ora, va',,
E ora, va',
parola che,
mi fai sognare.
Va', non fermarti,
Tu, vela di metafore.
E ora, va',
Tu, onda che,
mi fai danzare.
Va', e non tremare
tra le stelle.
E ora, va',
Tu brezza che,
accarezzi il mattino
per adornare di colori
il diadema dei miei amori.
19 marzo 2022
Ben Tartamo
"S'alz'u viəndə"
S'alz'u viəndə, s'alzə fòrtə
e sckèmə tòttə le nóttə.
Av'a rasciönə o av'a tùrtə
a ce sservə chessā lóttə?
Simm'o nen simmə crəstiènə,
o fors'a vóltə enəmèlə?!
Pó 'ngə strəngimmə le mènə:
ma simmə pazz'o normèlə?
E nen simmə, forsə fràtə,
mendrə parlimmə də pàscə?
E nelt'a bombə, pó càtə..
söp'ogne casə ne cröscə.
Tænə u stessə chəlörə
u senghə ind'a ŕə vænə
e u chièndə e u dəlörə
a tuttə quènd'appartænə.
4 febbràiə 2022
Ben Tartamo
- traduzione dal molfettese -
"Soffia il vento"
Soffia il vento, soffia forte
e urla tutta la notte.
Avrà ragione o torto:
a cosa serve questa lotta?
Siamo o no cristiani,
o forse, a volte, animali?!
Poi ci stringiamo la mano:
ma siamo matti o normali?
E non siamo, forse fratelli
mentre parliamo di pace?
E un'altra bomba, poi cade....
su ogni casa vi è una croce.
Ha lo stesso colore
il sangue nelle vene
e il pianto e il dolore
appartengono a tutti.
Ben Tartamo
"Cörə də memmə"
Cé ha səccìssə, figghjə mè,
pərcé vé tutt'affennétə?
E le nottə, örə nen'è,
cé tə criədə, ca nen vætə?!
- Memm' e mè, ajə vöch'acchiénnə,
do la Pascə e la Sperènzə
nen s'accàttə e nen sə vennə,
ma sté chiaènə la crədenzə!
Cörə mè, cörə də memmə,
dó sté pùrtə, dó sté fàrə!
Arrəpùsə ménd'e ghémmə,
vìənə dó, oh figghjə càrə!
Tra rə vràzzə də le memmə
acchj'u bænə chiú profondə..
viənə dó, le mènə demmə,
è stu cörə, ca tu condə.
26 də febbràiə 2022
Ben Tartamo
- traduzione dal molfettese -
"Cuore di mamma"
Cos'è accaduto, figlio mio,
perché sei così affannato?
E la notte non hai orari,
cosa pensi, che non me ne accorga?
- Madre mia, io vado cercando,
dove la Pace e la Speranza
non si compra e non si vende,
ma ne è piena la dispensa.
Cuore mio, cuore di mamma,
qui vi è il porto, qui il faro!
Riposa la mente e il corpo,
vieni qui, oh figlio caro!
Tra le braccia della mamma
trovi il bene più profondo...
vieni qui, dammi la mano,
è questo cuore che te lo chiede.
Ben Tartamo
"Ninnà nannə"
Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.
Stringə fórtə ŕə ménoddə
ca ognè uèrrə av'a passà.
La cuffièttə də lenoddə
dolcə, fàscə arrəpəsà.
Ca ci dúrmə, tu nen sìəndə
quend'è bbrúttə cússə múnnə.
Mettə uèrrə e nen sə pèndə
ci po vè, lìəndə o fúnnə.
Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.
Càlmə e dòlcə è ognè ondə,
l'Avemaríə chèndə kə mé.
Quend'a vàsə, a ognè spondə,
ci po sönə u zinnénné!
Sìəndə, sìəndə chessà vöscə:
è tatà da söpə o mèrə.
Ognè vaèlə è ne cröscə,
pórt'a Crìstə u mernèrə.
Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.
E kə Crìstə sté la Pàscə:
fà la nannə e fà la nìnnə
La Médónnə cé tə dàiscə?
Crìscə sèndə, ué, məninnə!
Crìscə sèndə e fattə grènnə,
e fà bbaènə a tutt'u múnnə,
ca la uèrrə fàscə dènnə,
ma l'emörə è məninnə!
Fà la nannə e fà la nìnnə,
tu ca sì bellə məninnə.
Fà la nìnnə e fà la nannə,
beddə figghjə də le nónnə.
27 də febbràjə 2022
-traduzione dal molfettese-
"Ninna nanna"
Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.
Stringi forte le manine
che ogni guerra deve passare.
La cuffietta di lanetta,
dolcemente, ti farà riposare.
Che, se ti addormenti, non sentirai,
quanto è malvagio questo mondo.
Crea guerre, e non si pente,
se poi va lentamente a fondo.
Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.
Calma e dolce è ogni onda,
l'Ave Maria, canta con me.
Quanti baci, ad ogni sponda,
se poi ti suono i sonagli!
Ascolta, ascolta questa voce:
è il papà che sta sul mare.
Ogni vela è una croce,
porta Cristo il marinaio.
Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.
E con Cristo vi è la Pace:
fai la nanna, su fai la ninna.
La Madonna, cosa ti dice?
Cresci santo, ehi, piccolo!
Cresci santo, e fatti grande,
e fa' il bene a tutto il mondo,
che, la guerra, fa danni,
ma l'amore è bambino!
Fai la nanna, su fai la ninna,
tu, che sei un bel bimbo.
Fai la ninna, su fai la nanna,
figlio bello della nonna.
27 febbraio 2022
"A me, invece, la libertà!"
(canzone)
Son stato anch"io travolto
come un treno deragliato;
in un lercio sacco avvolto
come un cane abbandonato.
Rit:
Son barbone e me ne vanto,
un cartone e son contento.
Faccio viaggi alla stazione,.
mentre il resto è prigione!
Come un sasso dietro l'altro,
giorni da dimenticare,
anche il topo si fa scaltro,
mentre io, son da buttare.
RIT
E che dire dell'amore
- che trovato e poi perduto -
non fa rima con il cuore
e a me resta sconosciuto.
RIT.
E che dire della Fede
che mi brucia dentro ancora:
è quel Cristo che in me crede...
bambino, io come allora!
RIT
Sono nato benestante
ed ora, eccomi: sono qua!
Una casa al benpensante,
a me, invece, la libertà!
RIT.
18 febbraio 2022
"Il mio cuore è"
Il mio cuore è un bambino,
timido come un ciclamino,
rosso vermiglio, a capo chino.
Mi rimprovera di ricordi
e mi abbraccia, perché non scordi,
che i suoi battiti non son sordi.
Il mio cuore è un calzino:
lo avvolgo alla sera, e al mattino,
da un cassetto fa capolino.
Così, ebbro di sogni, non parla...
vorrebbe, ma alla mia ciarla
si chiude, e poi di suoni mi burla.
Il mio cuore è un serraglio
degli amori nati per sbaglio,
finiti su un esule scoglio.
Come vela stanca, alla sera,
si riposa in una preghiera
che, l'inverno, fa primavera.
10 febbraio 2022
"Come un fiore"
Vorrei arrivare a sfiorare il tuo cuore
come le stelle sanno fare col mare.
Una canzone, sai potrebbe servire,
anche a danzare, qui sopra il tuo cielo.
Scacciare i gabbiani dei tuoi pensieri,
farti vivere l'Oggi malgrado l'Ieri.
E vorrei provare a toccare il dolore
come le rose che si fanno abbracciare.
Una preghiera, sai potrebbe lenire,
farti provare a spiccare il tuo volo.
Colorando quel mondo fatto prigione,
per farti sognare una nuova occasione.
E gridare, urlando coi pugni su al cielo,
che si può morire e che muori d'amore.
Sentire, più leggero d'un soffio o un volo,
quella voce, che ci parla dentro al cuore,
come un sussurro che suona dolce invito:
Coraggio! Quel che provi, Io l'ho vissuto!
E bagnare, come un fiume, unico e solo,
che va al mare senza fare alcun rumore.
La carezza di una piuma di usignolo
che lenisce fresca quel'intimo dolore...
e nei singulti, disegnare col dito,
come un fiore, che ora, si schiude all'aiuto.
30 gennaio 2022
"A danzare Bellezza"
Quanti sogni perduti nel tempo,
ma non è il tempo che, come un lampo,
brucia quei sogni che amammo tanto.
È soltanto, che spento l'incanto,
ogni canto si tace soltanto
in quel cuore sperduto in un campo.
In quel campo che fu giovinezza
e certezza di fede e fierezza
che l'orgoglio non rende se stessa.
Ma se il chiasso d'intorno poi cessa,
fan ressa Sogni e Canti di messa;
torna l'anima a danzare Bellezza.
28 gennaio 2022
"Nell'attesa"
E son già tre, le fumate nere,
che dall'ermo colle Quirinale
tarpan l'ali ai sogni e alle chimere.
Meschina Italia, offeso Stivale:
quel che fu, loco di Santi ed Eroi,
ridotto è ormai a un orrido spitale.
Che Domineddio, affretti per noi,
quell' atto che fu sempre solenne,
eppur semplice, tanto par che annoi.
In vero, in Esso, per lustri indenne,
si realizzò Democrazia:
coll'alto Ufficio, resti perenne!
Codesta ode e umile poesia
esprimer vuol voti augurali
che, il novello Presidente sia,
Uomo di ben nobili natali,
eminente di cristiane Virtù,
di Cultura e Governo che vali.
Che nobiliti, e renda sacri ai più,
civil Politica e Parlamento,
e fede nella Libertà, orsù!
Tosto venga, che sia il momento,
in cui risorga italica Unità,
Giustizia e Verità, un sol evento!
Col primo Cittadino, un sol canto:
Dei Padri, la sacra Terra, oh Beltà,
la Vergin cinga del suo Manto.
Oh Madre Santa, piena di bontà,
con Te al fianco, l'Italia risorga,
e torni a esser faro di Civiltà.
Invitta , al cuor d'Europa, porga
una fiera e nobile Aurora:
Oh Patria mia, sai, il Ciel, t'adora!
26 gennaio 2022
"La Mədəciàinə"
Ué, Nonna, nonna càrə
ajə tenghə nu dəlòrə!
La spaddə, e pə chəmbàrə,
ŕə ràinə, ca mo mòrə!
Ohi, figghjə, figghjə càrə,
cherə ca fascə mel'a té
è u pəsèndə, parə parə
o carəchə də nu rré!
Ué, Nonnə, Médónn'e mè,
purə l'ùcchiə nen 'gə vëtə,
nen gi'affíttə chiú ormè
né Bbënə e né chiú Fëtə!
Ohi, figghjə də stú cörə,
purə l'ücchjə vol'u sfiziə
e ci chièngə dəlòrə,
chièngə pə l'ingiustiziə!
Ué, Nonna, nonna bbéddə,
cé mëlə a la càpə...
ajə vëtə ogne stéddə
ca solə Cristə sàpə!
Ohi, figghjə bənədíttə:
Öscə è com'Aíərə,
nen d'altə tə s'ho díttə...
chïrə, so lə pənziərə!
Ué, Nonna, nonna sèndə,
ténghə nu pësə 'mbiəttə,
mə fàscə mël'u véndə
ca chiú nen gi'affíttə!
Ohi, figghjə, nen gapiscə:
l'enəmə arriv'o púndə
ca chiú nen dəgəriscə
e cu véndə, a té u còndə!
Ué, Nonnə ca sí mmemmə,
mo sckàttə pur'u cörə...
la mədəciàinə demmə,
ca passə stu dəlörə!
Ohi, figghjə, ma cé cörə,
nen gə völə u Spəziàlə!
Pə tuttə, è l'Emörə...
la mədəciàin' a speciàlə!
- traduzione dal molfettese-
"La Medicina"
Ehi, Nonna, nonna cara,
ho un dolore!
La spalla, e per compari,
i reni, che mi sento morire!
Ohi, figlio, figlio caro,
ció che ti fa male,
è il peso simile a quello
che porta addosso un re!
Ehi, Nonna, Madonna mia,
anche l'occhio più non vede,
non riesco a vedere ormai
nê Bene e né più Fede!
Ohi, figlio del mio cuore,
anche l'occhio vuole il suo sfizio,
e se piange dolore,
piange per l'ingiustizia!
Ehi, Nonna, nonna bella,
che male ho alla testa...
io vedo ogni stella
che, solo Cristo conosce!
Ohi, figlio benedetto:
Oggi, è come Ieri,
null"altro ti ho raccomandato:
quelli, sono i pensieri!
Ehi, Nonna, nonna santa,
ho un peso qui, al petto,
mi fa male il ventre,
che più non ci vedo!
Ohi, figlio, non comprendi:
anche l'anima arriva ad un punto
che, più non digerisce
e, te lo confida col ventre!
Ehi, Nonna che sei mamma,
ora mi scoppia pure il cuore...
dammi la medicina,
che passi, questo dolore!
Ohi, figlio, ma che cuore,
non ci vuole il farmacista!
Per tutti, è l'Amore...
la medicina miracolosa!
"Cé sò?!"
Cé sò, cé sò ŕə stìddə
ca ind'o ciələ chiàtrənə?
Sò femmənə chiú béddə
ca discənə: Ué, abbrazzəmə!
Cé sò, cé sò ŕə stìddə:
ŕə d'occhiərə c'abbrillənə?
La làunə fatt'a féddə,
ruffiènə, discə: Vàsəmə!
Sə fàscə rùssə u ciələ,
u mèrə, s'aggigghj'e abballə,
u còrə pigghjə u vùlə,
ogne stéddə chièngə e abbrillə!
Sə fàscə rùssə u ciələ:
all'e nèutə, sott'o sciàllə,
la làunə, cu rənzùlə,
scenn'o mèrə... e gòd'e strillə!
19 dĕ gennàjə 2022
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese"
"Che accade?!"
Cosa sono, cosa sono le stelle
che nel cielo tremano dal freddo?
Sono femmine, le più belle,
che dicono: Ehi, abbracciami!
Cosa sono, cosa sono le stelle:
solo occhi che brillano?
La luna fatta a fette,
ruffiana dice: Baciami!
Si fa rosso il cielo,
il mare, si eccita e danza,
il cuore prende il volo,
ogni stella piange e brilla!
Si fa rosso il cielo:
nuda, sotto lo scialle,
la luna, col lenzuolo,
scende dal mare... e gode e strilla!
Ben Tartamo
"Accoccolato"
Accoccolato, io vorrei restare,
tra i vostri Cuori, lí a riposare.
Per poi svegliarmi, sí fresco al mattino,
sempre sentendovi più a me vicino.
Che dolce, si fa la mia preghiera,
quando si accende tenue la sera:
mi par tornato nella mia culla,
tra piume d'angeli, io immenso nulla.
9gennaio2022
"La vöscə du cörə"
"Quend'a penšiərə ca tiənə!
Acchəssí, nen đə faciævə...
mó, ci tə dé u 'ndrəttiənə?!
Eh, ne voltə mə səndiəvə:
ajə tə dàvə la vöscə
e tàuə mə rəspənniəvə.
Irə məninnə, e la cröscə,
nen şapiəvə, pó ce d'ærə:
ma aiərə nen è ösce!
Quennə vænə prəmeværə,
pó, a nu trattə, mə siəndə,
e mə 'ndiənnə, adaværə...
Ca sönə e chèndə cu viəndə,
c'abbállə də fiörə 'n fiörə
e, tə vætə kiú attiəndə.
T'arrəcuərdə ogne dəlörə,
ogne carèzzə e ognə vàsə,
u chièndə e u pràim'emörə...
Ogne penşiərə ca tràsə,
ogne poesiə ca nèscə
e vé acchiénnə càsə...
Ca sə 'nsinuə, e mé fərnèscə
də dàiscə, a ogne örə:
Ajĕ 'ngə só, só u Cörə!"
20 dicèmbrə 2021
-traduzione dal molfettese-
"La voce del cuore"
"Quanti pensieri che hai!
Non ti facevo così...
ed ora, cosa ti trattiene?!
Ah, un tempo mi ascoltavi:
io ti davo voce
e tu, mi rispondevi.
Eri bambino, e la croce,
non sapevi cosa fosse:
ma ieri, non è più oggi!
Ma quando torna primavera,
ad un tratto, mi senti,
e mi capisci per davvero...
Che suono e canto col vento,
che danzo di fiore in fiore
e, ti vedo più attento.
Ti ricordi ogni dolore,
ogni carezza e ogni bacio,
il pianto e il primo amore...
Ogni pensiero che entra,
ogni poesia che nasce
e va cercando casa...
Che si insinua, e mai smette
di dire, tutte le ore:
Io ci sono, sono il Cuore!"
20 dicembre 2021
"Militum Christi"
Signore fa',
che la mia sete di Verità
non offenda la Speranza,
ma combatti la Menzogna.
Signore fa',
che la mia fame di Giustizia
non uccida la Carità,
ma lotti per la Libertà.
Signore fa',
che il mio grido di Dolore
non costruisca muri,
ma scuoti ogni Coscienza.
Signore fa',
che l'ultima battaglia persa
non soffochi la Fede,
ma spinga i miei passi al Dono di sé
20 dicembre 2021
"Strappo"
Scendo le scale del mio tormento,
dell'ansia sale il forte suo vento;
sbattono forte le mie finestre,
sull'uscio, urla il mare infinito, di te.
Danzan di giallo sparute ginestre,
dei corvi un coro di gelide orchestre;
un gong rimbomba di mille perché,
teatro già spento, che non aprirà.
Strappo le pagine che cantan di te,
brucio quei sogni che respirano in me;
se poi un nuovo giorno, perdono vedrà,
il vecchio sole, per noi, più scalderà.
15 dicembre 2021
"Marìə, Marìə, pərcé?!"
(chenzönə)
E chemèin' e chemèinə
e mə perdə pə stràtə,
e nen væt chiú fàinə...
e nen denghə chiú fiàt!
Só pərdàutə la Fætə,
oh Medónnə də Crist!
A nisciàun chiú cræt,
ognē cösə m'è tristə.
Marìə, Marìə a do sté?
Marìə, Marìə, ué, pərcé
tu nen mə vú chiú bænə
e stringə sti catænə?!
Pə cé cösə, mó dimmə,
valə la pænə chembà,
ci pó chièn nə scimmə
do nen sə pötə spərà!
Ci sə perdə l'Emörə,
ci tə dé chiú Spərènzə,
megghi' achiàutə stu cörə
com'è achiàusə sta stènzə!
Marìə, Marìə a do sté?
Marìə, Marìə, ué, pərcé
tu nen mə vú chiú bænə
e stringə sti catænə?!
Ma nu cörə nen dénghə,
ca səttəràt mó sté
e də bàilə mə scènghə...
e vu sapé u pərcé?!
Ca ne rösə tənæv
e mə dàvə la pàscə....
gnórend nen sapæv
ca nesc'e mörə a mèscə!
Marìə, Marìə a do sté?
Marìə, Marìə, ué, pərcé
tu nen mə vú chiú bænə
e stringə sti catænə?!
1 d'ottóbbrə 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Maria, Maria perché?!"
(canzone)
E cammini e cammino
e mi perdo per strada,
e non vedo più arrivo...
e non ho più fiato!
Ho perduto la Fede
oh Vergine Santa!
Non ho più fiducia in nessuno,
ogni cosa mi rattrista.
Maria, Maria dove sei?
Maria, Maria, ehi, perché
tu non mi ami più
e stringi queste catene?!
Per cosa, su dimmi,
vale la pena vivere
se poi, lentamente, andiamo,
dove non c'è più speranza?!
Se si perde l'Amore,
chi ti dona più Speranza,
molto meglio chiudere questo cuore
come chiusa è questa stanza!
Maria, Maria dove sei?
Maria, Maria, ehi, perché
tu non mi ami più
e stringi queste catene?!
Ma io non ho più un cuore,
perché è sottoterra
e mi strazio di amarezza...
e vorresti sapere il perché?!
Perché avevo solo una rosa
che mi donava pace...
ignorante, non capivo,
che essa nasce e muore a maggio!
Maria, Maria dove sei?
Maria, Maria, ehi, perché
tu non mi ami più
e stringi queste catene?!
1 ottobre 2021
Ben Tartamo
"Cé
d'è ne lacrəmə"
Ma dimmə, cé d'è ne lacrəmə
ca sə nə scennə chienə chienə?
Valə, forsə nu cendesəmə,
eppùrə, comə sen'e senə!
Vàlə chiú d'argiənd'ed örə
ne lacrəmə ca dolcə scennə
e ll'enəm'a tottə, t'addörə
d'emörə, ca sé, nen sə vennə.
Nàonə, nen 'gə stè mé dəlörə
chiú emèrə, 'nfèmə e chiú trìstə,
də cúrə, ca sàopə o cörə,
nisciúna lacrəmə mé ha vìstə.
10 də səttìəmbrə 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Cos'è una lacrima"
Ma dimmi, cos'è mai una lacrima
che scivola pian piano?
Varrà, forse un nulla,
eppure, sapessi quanto può sanare!
Vale più d'argento e oro
una lacrima che dolce scende
e l'anima tutta, ti profuma
d'amore, che sai, non si vende.
No, non esiste nessun dolore
più amaro, infame e più triste,
di quello che, sul cuore,
nessuna lacrima ha mai visto.
10 settembre 2021
Ben Tartamo
"Quennə
s'èmə..."
Mèrə-mèrə vöchə arénnə
pə lendèrnə sté la làunə;
ué Niní, ce vé facénnə,
ca l'emörə nen vé 'ndàunə?
Chiénə-chiénə vöchə acchiénnə
chèr'a steddə assé ləndènə,
ma u mèŕə vé dəcénnə
ca sò sciæmə sènə-sènə!
Mèrə mé, tin'a rasciönə,
ma o cörə ci chəmménnə
e assölə la passiönə
ca tə fræchə e po tə dénnə!
Sönə-sönə ogne chembènə,
dolcə-dolcə...tristə-tristə;
quattə nuvələ də lènə
stonnə 'ngröscə com'a Cristə.
Com'a Cristə, ca de 'ngröscə,
cussə cörə mé abbrazzə...
cittə-cittə, mə dé vöscə:
Quennə s'èmə, s'essə pazzə!
25 də novembrə 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Quando si ama..."
Lungo la riva vado vagando
per lanterna c'è la luna;
ehi, Ninetto, cosa vai facendo,
non sapevi che l'amore ha un prezzo?
Piano piano vado cercando
quella stella così lontana,
ma il mare va mormorando
che son matto tutto quanto!
Mare mio, hai ragione,
ma al cuore, chi comanda,
è soltanto la passione
che ti frega e poi ti danna!
Suona, suona ogni campana,
dolce dolce... triste triste;
quattro nuvole di lana
stanno in croce come Cristo.
Come Cristo, che dalla croce,
questo mio cuore abbraccia...
silenziosamente, poi mi parla e dice:
Amare, è una follia!
Ben Tartamo
"Senza pàscə"
Pàscə, Pàscə a tutt'u múnnə melàtə!
Pàscə a ci chembə o è səttərràtə,
Pàscə ind'o cörə e ind'a ogne càsə.
Pàscə a ci arrəmènə o ha scappàtə!
Pàscə dələcàtə com'a nu vàsə,
Pàscə schiettə com'a nu criatàurə,
Pàscə ca nen zombə, Pàscə ca dàurə,
fórtə com'ad agustə è cussə sölə!
Siəndə, comə sönə chess'a parölə,
ca pur'u viəndə, càlmə, sə nə völə
e tórnə o ciələ da dó è nètə...
siəndə com'è dolcə chess'a parölə!
E ca ci pùrə Cristə fu 'nghennètə,
mé da la vöcchə assí parölə emèrə,
ma vəlí bænə a túttə addáværə
e u pərdönə dettə a tutt'u múnnə.
Chess'a parölə è assé ləggiærə,
völə söp'o mèrə e nen vé o fúnnə.
Scàltə ogn'e cörə , metinə e særə,
chiènə sə chənzàumə, com'a la cærə.
Cærə də chennælə nenz'a l'altàrə,
cærə də luminə ca, càrə càrə,
pə tottə le nóttə fascənə làuscə
söpə ogne valcönə, com'a lembàrə.
E Pàscə a cússə múnnə ca sté 'ngröscə;
Pàscə a ci nen şàpə ce d'è la pàscə:
stènghə è cússə múnnə ca, comə cöscə,
pàrə ca mo mörə... ma senza pàscə!
16 də novembrə 2021
BenTartamo
-traduzione dal molfettese-
"Senza pace"
Pace, Pace a tutto il mondo ammalato!
Pace a chi vive o a chi è sepolto,
Pace nei cuori e in ogni casa,
Pace a chi resta o è fuggito!
Pace delicata come un bacio,
Pace sincera come un bambino,
Pace che non salta, Pace durevole,
forte come questo sole ad agosto!
Ascolta, come suona questa parola,
che, persino il vento, quietandosi si invola
e torna al cielo da dove è nato...
ascolta com'è dolce questa parola!
E se persino Cristo fu ingannato,
mai dalla sua bocca proferì parole d'accusa,
ma amò tutti per davvero
e donò perdono al mondo intero.
Questa parola è così leggera
che vola sul mare e non affonda mai.
Ogni cuore scalda, mattino e sera,
piano si consuma , come cera.
Cera di candele innanzi all'altare,
cera di lumini che, dolcemente,
donano luce per tutta la notte
sui balconi, come lampàre.
E Pace a questo mondo crocifisso;
Pace a chi non conosce pace:
stanco è questo mondo che, da come smània,
pare che muoia....ma senza pace!
16 novembre 2021
Benedetto Tartamo
"Ne cösə assölə..."
Drætə a ognë parölə
ngə sté sèmbə nu pənziərə,
comə drætə a ognë vàsə
ngə sté ne cösə assölə...
Ca u chièmə Mèrə o Sölə,
è nètə öscə o aiərə,
sàpə dolcə də cəràsə
cur'Emörə ca ngə völə!
14 d'agústə 2021
-traduzione dal molfettese-
"Una sola cosa..."
Dietro a ogni parola
c'è sempre un pensiero,
come dietro a ogni bacio
c'è una sola cosa...
Che lo chiami Mare o Sole,
sia nato oggi oppure ieri,
ha il dolce sapore di ciliege
l'imprescindibile Amore!
14 agosto 2021
"Ma poi, materna, la sera"
Spalancassi le finestre
di quest'anima mia:
sogni di rose e ginestre,
che dolce poesia!
Non avrei nella testa
più mille strane idee,
sarebbe tutta una festa
di conchiglie e maree.
E come foglie danzanti
tra gli abbracci del vento,
libererei i miei canti
al tuo firmamento.
Ma questo cuor fa domande
che non sanno risposte
e in queste brume di lande
cerca gioie nascoste.
Perché vivere, Signore,
se dobbiamo morire?
Perché poi tutto lasciare,
se la vita è un fiorire?
Tutto è un soffio fugace
di tenui fiori al vento;
ci lascia presto la pace,
al suo posto, il tormento.
Ma poi, materna, la sera,
dona le sua carezza;
è di speme, una preghiera:
calda tua tenerezza!
15 ottobre 2021
"Alla tua voce"
Stridono i rami, tenui al vento,
come le braccia, alla tua Croce!
Pien di rugiada, in me, il tormento,
trova in sé pace, alla tua Voce.
Come quest'Ave, oh, mi consola!
Calda carezza, stringe al seno:
l'anima mia, non più sola,
mi tinge il viso di sereno.
Tenero sei, oh mio Signore,
come le foglie, a primavera!
Brividi intensi al mio cuore,
così stretto nella sua sera.
Che dolce sei, Infinito Amore,
come il cielo e le tue stelle!
Potrebbe mai, questo dolore,
non increspar questa sua pelle?
Come fa il mare che si quieta
tra le braccia del suo sole.
Brilla d'argento e di fin seta:
di gioia non ha più parole!
23 ottobre 2021
"La Solitudine"
La Solitudine
è la mia saggia e dolce amica.
Mi stringe a sé
per consolarmi
e infondermi coraggio.
Mi parla coi suoi silenzi,
mi accarezza di ricordi.
05 settembre 2021
"U vérə Bbænə"
- E nen mə sendə tend'a bbúnə!
me dəciàjə, tristə, u Cörə.
- Tiənə paciènzə, ta dá passà!
rəspənnéttə, prondə, u Tiəmbə,
sprittə sprittə com'a nu lèmbə!
Ma l'Emörə, tra lèmb'e truənə,
chə nu ràisə assàjə da förə:
- Cé vú acchiénnə də lass'a stà?!
Cúrə dəlörə, fin ģa chèmbə
tu'a da pərtà, tra càpə e gghémmə!
U vérə Bbænə è schiett'e onestə,
se dönə túttə, senz'a pənzà.
È səngærə com'a mənínnə,
vàs'e abbrazzə, comə séndə,
pigghjə sckiàffə, ma mè sə péndə!
Mèutə, ind'o arrəcùrdə restə,
sə səttərræscə e torn'a chembà!
Nen dænə piàumə e menghə pínnə,
tra ciələ e mèrə mè s'arrénnə.
È də Cristə, ngə fàscə sèndə!
4 də səttiəmbrə 2021
Ben Tartamo
- traduzione dal molfettese-
"Il vero Bene"
- Sai, non mi sento affatto bene!
mi disse, triste, il Cuore.
- Abbi pazienza, ti passerà!
rispose, pronto, il Tempo,
sicuro di sé, come un lampo!
Ma l'Amore, tra lampi e tuoni,
sorridendo, uscì fuori:
- Ma che pretendi di lasciar stare?!
Quel dolore, finché vivrai,
te lo porterai appresso!
Il vero Bene è schietto e onesto,
tutto si dona, senza pensarci.
È sincero come un bambino,
bacia e abbraccia come sente,
prende schiaffi, ma mai si pente!
Muto, resta nel ricordo,
viene seppellito e torna a vivere!
Non ha né piume né pinne,
ma tra cielo e mare, mai si arrende.
Viene da Cristo, ci rende santi!
4 settembre 2021
"Dó məlötə"
E sò vístə dó məlötə
- nu meschələ e ne femmənə -
ca nen žapənə stà sötĕ.
S'aggirənə e nen ž'affèrmənə
- mələtàtə ind'a le mötə -
attùərnə a ne fəndénə
ca chéndə e chiéngə ogne pænə.
S'auéndənə p' ř' ménə,
dəcénnə àun'o alt: E mmænə!
Tàuə sí stórtə, ajə sò sènə!
S'allàssənə, s'auéndənə
e pó, s'ammúzzəquèscənə!
Pəndàitə, pó, sə vàsənə
vəciàinə a ne sərtùscənə.
Sə scènghən'e rəngorrənə
chə ř' ménə strettə 'nghénnə;
stengh'a ciúccə s'abbràzzənə
e sə spizzən'a ognə vénnə...
Chə la lenguə, serp'a grennə,
sə ř' gnottə senz'a dennə!
15 agosto 2021
Ben Tartamo
"Due scarafaggi"
E ho notato, due scarafaggi,
- uno maschio, l'altro femmina -
che non sanno star fermi.
Si rigirano e non si fermano
- rotolandosi nel fango -
attorno a una fontanella
che canta e piange ogni dolore.
Si prendono per le zampe,
dicendosi l'un l'altra: Su, forza!
Tu sei storta, io son sano!
Si lasciano, si prendono
e poi, si mordono!
Pentiti, poi si baciano
sotto lo sguardo di una testuggine.
Si straziano e rincorrono
con le zampe strette alla gola;
stanchi morti si abbracciano
spezzandosi da ogni parte....
Con le fauci, il serpente,
se li inghiotte in un boccone!
"Nel mare"
Bianche e lignee ossa di tronchi,
il vento, di rosa colora,
i vostri silenzi e sospiri.
Di noi, di sale e sole giunchi,
la sabbia, ogni orma già scolora,
nel mare dei nostri pensieri.
13 agosto 2021
Ben Tartamo
****************************
"In the Sea"
White and wooden bones of logs,
the wind, of pink colors,
your silences and sighs.
Of us, of salt and sun reeds,
the sand, every footprint already fades,
in the sea of our thoughts.
August 13, 2021
Ben Tartamo
*************************
"En el mar"
Blancos y de madera huesos de troncos,
el viento colorea de rosa
tus silencios y suspiros.
De nosotros, juncos de sal y sol,
la arena, cada huella ya descolorida,
en el mar de nuestros pensamientos.
13 de agosto de 2021
"Uard'o ciələ!"
- Mammà, ce d'è nu vàsə
ca mo mörə dəspəràtə?!
- Nen è méscə, ŕə cəràsə,
nen vonnə mè mərcàtə!
È uardassə ind'a ll'úcchiə
chə ll'enəmə da förə
ca sə uàrdə ind'o specchiə
e u siəndə u'addörə!
- Ma nen đenghə chiú cörə,
su'ha pərtàtə u dəstàinə...
saccə sol'u dəlörə
ca nen đænə chiú fàinə!
- Figghiə mé, uard'o ciələ:
le nóttə lass'u póstə
e túttə pigghiə u vúələ...
nen l'éssə sembə tristə!
Vàitə u sölə ind' e mmèrə
dé a tuttə chəlörə;
mettə senghə o mernèrə
ca sə scórdə u dəlörə!
11 d' agústə 2021
-traduzione dal molfettese-
"Guarda al cielo!"
- Mamma, cos'è un bacio
che muoio disperato?!
- Non siamo a maggio, e ciliege,
non costano mai poco!
È guardarsi negli occhi
con l'anima al di là
che si osserva nello specchio
e ne senti il profumo!
- Ma io non ho più un cuore,
che se l'è portato il destino...
conosco solo il dolore
che non ha mai fine!
- Figlio mio, osserva il cielo:
lascia il posto la notte
e tutto s'invola...
non esser sempre triste!
Guarda il sole nel mare,
dona colore a tutto;
rianima il marinaio
che dimentica ogni dolore!
11 agosto 2021
"Pròfəghə"
Mórbədə cürpə allassàtə
söp'a la ràivə du mèrə:
memm'e figghiə abbrazzàtə...
tàirə la rætə u mernèrə.
Chiéngə sengh'e salə u sölə,
càupə è ognë chembènə;
mormərə u viəndə, parölə,
a ci sté mèutə e ləndènə.
30 agustə 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Profughi"
Morbidi corpi abbandonati
sulla riva del mare:
mamma e figlio abbracciati....
tira la rete il marinaio.
Piange sangue e sale il sole,
cupa suona ogni campana:
mormora il vento, parole,
a chi resta muto e distante.
30 agosto 2021
"Il nostro fiume"
Spezzami il cuore,
spezzalo ancora.
Un altro colpo,
che vuoi che sia!
È stato facile
ferirmi così.
Schiacciami il cuore,
schiaccialo ancora.
Non ci hai pensato
che mi finivi, sì?
Già, non sapevi,
che mi uccidevi, così.
Rotola a valle
il monte dei sogni
e tutto copre,
tutto nasconde.
Toglie il respiro,
soffoca l'anima.
Ma il nostro fiume
scorrerà ancora,
sarà nascosto
tra valli e terra,
e domani o l'altro
nel ricordo sgorgherà.
10 agosto 2021
"Come il primo e l'ultimo bacio"
Avvicinale a me,
come un soffio,
una brezza
su petali di rosa.
Avvicinale alle mie,
con la stessa sete,
la stessa fame,
della prima sera.
Lascia che senti
il mio respiro, nel tuo.
Lascia che ascolti
il tuo sospiro, nel mio.
Gusta il sapore
del sole e del mare.
Senti il profumo
del cuore che esplode
e si fonde nel tuo.
E non dimenticarlo:
come il primo,
sarà l'ultimo nostro bacio,
di tenero amore.
04 agosto 2021
"Fin dentro l'anima"
Dove cerco la tua mano,
se la Notte lascia il posto all'Aurora?
Come risentire la tua voce,
se tutto è rumore e cerco silenzio?
Sarà il suono della pioggia estiva
a cantarmi dentro,
più del frinire delle cicale.
Mi fermerò ad ascoltare il vento,
per sentire, la tenera tua carezza
penetrarmi come fiume,
fin dentro l'anima.
1 agosto 2021
"Santa Chiara - Trento"
Là, dove batte il tempo
alla musica delle emozioni,
tu hai un macigno di crudele bellezza.
Là, dove nasce il suono
ad ogni seme di fecondi pensieri,
tu hai un abisso di voluttà e piaceri.
Tue tutrici furon Circe e Medea
e tra le tue spire, anch'io caddi.
Là, dove l'Adige colora le algide strade
di una vita vuota di veri sentimenti,
giace esangue il mio scrigno.
Mai più canterò il tuo nome che,
se non fosse il più dolce e pio,
avrei maledetto, pagandone l'eterno fio.
Mai più lascerò ai sogni di accarezzare pensieri.
Sepolto è per sempre, nel tuo ricordo, l'Amore.
30 luglio 2021
"Innamorarmi di te"
Io, non dovevo innamorarmi di te.
Avrei dovuto capirlo, che tu, Luna,
avevi mille e mille facce nascoste.
Che non potevi esser mia, ma del Mare.
E come il mare, anche tu, infida e infedele!
Io, non volevo innamorarmi di te.
Sì, avrei dovuto dare ascolto al Vento
che, tra le carezze, ti chiudeva gli occhi
mentre rifletteva i tuoi gelidi sguardi,
accendeva ricordi e spegneva sogni.
Io, non potevo innamorarmi di te.
Avrei dovuto capirlo che, proprio tu,
eri solo una nuova, grigia prigione.
Un ultimo morbido scoglio, di flutti,
di gorghi e riverberi di sole e stelle.
29 luglio 2021
"Come un cielo stellato"
Nuda come un cielo stellato
ti bacerò di lune,
ti accarezzerò di vento.
Nuda come un cielo stellato
ti cullerò di mare,
ti amerò di nuovo sole.
Nuda come un cielo stellato
ti canterò di sogni,
ti sognerò di canti.
24 luglio 2021
No, l'amore non finisce:
l'amore sparisce....
per tornare a sperare,
a sognare...
Si, l"amore non è mai morto:
l'amore è risorto...
nel morire a se stessi,
nel soffrire in silenzio
nel voler la felicità
di chi urlava libertà.
Si, amore mio
ovunque tu sei, io ti seguirò...
ti sognerò,
ti perdonerò,
anche se perdono non avrò.
Perché amare è follia,
è poesia...
È un canto che vive d'incanto
pur se freme tormento.
Si, io per sempre t'amerò...
t'aspetterò...
per te e con te morirò...
risorgerò!
18 luglio 2021
"A cé sèrvə?"
A cé sèrvə, a cé sèrvə, ci tuttə passə?
Eh, pətessə, pətessə sciàjə a la spassə
e senz'a cúrə pənzíərə ca mé t'allassə.
E tə straziə, tə straziə u píəttə e u cörə
cúr'emörə, cúr'emörə ca dé dəlörə
e t'abbattə, sàulə, də sènghə e sədöre.
Eh, pətessə, pətess'éssə com'o víəndə
dolc'e liəndə, liənd'e dolcə, ca tauə u síəndə
quennə t'accarèzzə cittə-cittə e attíəndə.
Eh, vəlessə, vəless'éssə cùrə chəsciàinə
bièngh'e fàinə, pə tənettə stríttə 'nzàinə
e vasàttə mendr'ind'o súənne, mə discə: sàinə!
A cé sèrvə, a cé sèrvə sta pó ləndènə,
ci le mènə assàuchə làcrəmə e nen śènə,
cúrə cörə ca, nen völə chiú stí catænə.
17 lúgliə 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"A cosa serve?"
A cosa serve, a cosa serve, se tutto passa?
Ah, potessi, potessi andare a spasso
e senza quel pensiero che non ci lascia mai!
E ti strazia, ti strazia il petto e il cuore
quell'amore, quell'amore che dà dolore
e ti abbatte, da solo, di sangue e sudore.
Ah, potessi, potessi essere come il vento
dolce e lento, lento e dolce, che tu lo avverti
quando ti accarezza silenzioso e tenero.
Ah, vorrei, vorrei essere quel cuscino
bianco e morbido per tenerti stretta a me
e baciarti, mentre nel sonno, mi dici di si!
A che serve, a che serve poi star lontani,
se la mano asciuga lacrime e non sana,
quel cuore che, non vuol piú queste catene.
"Amen!"
Ho bussato timidamente al tuo uscio,
incredulo di ricevere risposta.
Nel silenzio assordante della mia cella,
pensieri come arrotolate domande,
parole rotolanti sulla riva di un fiume,
come lucide pietre dal destino di sabbia.
La tremula calda fiammella mi rincuorava
e le lucide assi di legno mormoravano
nell'accogliere il mio sacco di polvere e fango.
Un fiume di calda rugiada ha accolto
la tua voce di foglie accarezzate dal vento
e il tuo sguardo limpido di paterno abbraccio.
Fresco tepore il tuo attento ascolto d'amico,
carezze di mamma il tuo saluto.
E l'invito fiducioso al cammino, nel commiato.
Amen!
16 luglio 2021
"U'addörə du mèrə"
M'allàssə senz'ā fiàtə
u mèrə ca sə spösə
cu ciələ nemməràtə.
E abbrazzə ogn'ē cösə
e mə scaltə də vàsə
u víəndə profumètə
də rösə e də cəràsə.
Nen sèndə chiú parölə
né súənə né dəlörə...
vəléssə mó, assölə,
chenòscĕ cur'emörə
ca vænə do Səgnörə.
Nú səspàirə, nú vülə...
e du mèrə, u'addörə!
1 luglio 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Il profumo del mare"
Mi lascia senza fiato
il mare che si sposa
innamorato del cielo.
E abbraccia ogni cosa
e mi scalda di baci
il vento profumato
di rose e ciliege.
Non sento più parole
né suono né dolore...
adesso, vorrei soltanto,
conoscere quell'amore
che viene dal Signore.
Un sospiro, un volo...
e il profumo del mare!
"Quend'ā paciènzə ca 'ngə
völə!"
Quend'ā paciènzə ca 'ngə völə
fin da quendə sponde u söle.
Cussə múnnə è criàusə assé
ca, certə vóltə, nen vú vədé
menghə l'ombr'ā to e a dó sté!
Sè ca sté tend'ā gniorendətà
e nen žerv'ē núddə a parlá,
ca sə perdənə ŕə parölə
chə ci è mèulə, e ne ŕə völə
menghə stall'ā səndàiə assölə.
E allörə, sè cè sté da fá?
Stímmənə a ŕə càsə a rəpəgghiá
da cússə múnnə indifferèndə,
da tott'ā chéss'ā malagèndə
ca nen đə capíscə e t'offéndə.
Ma ne m'arrénnə, e vogghiə chendà,
ca la vaitə e Bbænə e Libertà
e, ci sò strenjə a cússə múnnə,
e nen žò quàdrə e menghə túnnə...
sté Cristə ca mə tàirə do fúnnə.
27 də giúgnə 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Quanta pazienza che ci vuole!"
Quanta pazienza che ci vuole
fin da quando spunta il sole.
Questo mondo è così strano
che, certe volte, non vorresti vedere
nemmeno la tua ombra e dove sei!
Sai che c'è tanta ignoranza
e nen serve a nulla parlare,
che si sprecano parole
per chi è duro e non vuole
nemmeno starle ad ascoltare.
E allora, sai che c'è?
Restiamo nelle nostre case a riprenderci
da questo mondo indifferente,
da tutta questa gente perfida
che non ti comprende e pur ti offende.
Ma non mi arrendo, e voglio cantare,
che la vita è Amore e Libertà
e, se sono straniero a questo mondo,
e non mi adeguo né mi uniformo...
c'è sempre il Signore che mi tira via dal fondo.
"L'emmídiə"
Eh, l'emmídiə, l'emmídiə, rə sé ce d'è?
Nu vəlænə ca nen sə pöt' a vədé
e u spəziàlə ca u vennə, com'è,
ca nen žu pigghiə e nen sə sàpə u pərcé!
E pigghiə la vaitə, la vaitə com'è,
ca ci 'ngə pinze, ci sté mé senz'a ué?
Ognunə de néuə tænə ne cröscə,
lass'u passàtə e pinzə a d'öscə.
Tæn'a ce ffà u rré e u patràunə,
ca la fərtàunə nen vé me 'ndàunə.
Perdə u suənnə, ci tərràisə chiú tænə,
ca u cazzə 'ngàulə, sembə tə vænə!
Eh, l'emmídiə, l'emmídiə, rə sé ce d'è?
Nu vəlænə ca nen sə pöt' a vədé
e u spəziàlə ca u vennə, com'è,
ca nen žu pigghiə e nen sə sàpə u pərcé!
Volənə l'aceddərə a dó lə pàrə,
mengənə e vevənə senz'a chəmbàrə.
Cé lə menghə? E chendənə Deograziə
ci è melətiəmbə, e o nèitə dəsgraziə!
Öscə sə chèmbə e cré nen sə sàpə,
e quend'a pənzïərə stonnə ind'a la càpə
scittələ o víəndə, ca cré essə u sölə...
nen zí chiengènnə, menghə Cristə rə völə!
Eh, l'emmídiə, l'emmídiə, rə sé ce d'è?
Nu vəlænə ca nen sə pöt' a vədé
e u spəziàlə ca u vennə, com'è,
ca nen žu pigghiə e nen sə sàpə u pərcé!
21 giugno 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"L'invidia"
Ah, l'invidia, l'invidia sai cos'è?
Un veleno che non si può vedere
e il farmacista, che lo vende, chissà come
non lo prende e non si sa il perché.
E prendi la vita, la vita com'è,
che se ci pensi, chi mai è senza guai?
Ognuno di noi porta una Croce
Lascia stare il passato, ma pensa all'oggi.
Ha il suo bel daffare, il re ed il padrone,
che la fortuna non è mai gratuita.
Perde il sonno chi ha più denari,
ché la malasorte è sempre dietro l'angolo!
Ah, l'invidia, l'invidia sai cos'è?
Un veleno che non si può vedere
e il farmacista, che lo vende, chissà come
non lo prende e non si sa il perché.
Volano i passeri, dove li pare,
mangiano e bevono senza aver amicizie.
Cosa li manca? E ringraziano Dio
se si abbatte il maltempo e, al nido, è disgrazia.
Oggi si vive , e del domani non ci è dato sapere,
e quanti pensieri hai nella mente
lanciali al vento che, domani, ci sarà il sole...
non piangere, nemmeno Cristo lo vuole!
Ah, l'invidia, l'invidia sai cos'è?
Un veleno che non si può vedere
e il farmacista, che lo vende, chissà come
non lo prende e non si sa il perché.
"U trídəcə də giúgnə"
E t'acchiémend'e acchiémendə
e sí sembə chiú bbéddə.
Sol'u rəspàirə sə sendə
mendrə dürmə, oh stéddə!
Chess'a stenzə è nu cìələ,
cússə líttə è u mèrə.
U pənżiərə pigghi'u vùələ,
addəvéndə mernèrə.
E vé pə mèrə e pə térrə,
com'o víəndə, ləggìərə.
Apr'u còərə, pó u 'nzérrə
com'a papègn'e mìərə.
Tu, mə 'mbriachə la capə,
e tə vəless'a vasà...
ma sol' u Cìələ, rə sàpə,
comə tə fazz'a rəspəttà!
E la grazi'a send'Endóniə
addəmènghə ogn'e daiə,
ca tə dé u combrendoniə
e nen mə fé məraiə!
Cússə trídəcə də giúgnə
fa fərnescə u səpplízziə:
u dəsədèriə è nu cúgnə,
nen'abbenghiə mè u sfiziə!
E chess'a Ròəsə, də spàinə,
nen mə stringə u còərə
e onéstə, fing'a la fàinə,
profúmə cúss'Emòərə.
-traduzione dal molfettese-
"Il 13 di giugno"
E ti guardo e ammiro
e sei sempre più bella.
Solo il respiro si ascolta
mentre dormi, oh stella!
Questa stanza è un cielo,
questo letto un mare.
Il pensiero s'invola
e diventa marinaio.
E va per mare e per terra,
leggero come il vento.
Spalanca il cuore, poi lo serra
come oppio e vino.
Tu, mi ubriachi la testa
e ti vorrei baciare...
ma lo sa solo il Cielo
come faccio a rispettarti!
E la grazia, a sant'Antonio,
chiedo ogni giorno,
che ti dia l'intelletto
e non mi fai morire!
Questo tredici di giugno
fa' finire questo supplizio:
il desiderio è un pungolo
che non sazia mai lo sfizio!
E che questa Rosa, di spine,
non mi stringa il cuore,
e onesto, fino alla fine,
profumi il nostro Amore.
13 giugno 2021
"Lacrime"
Le vorrei tener nascoste,
perché sono un po' bambine,
spesso ingenue e senza fine
come perle mal riposte.
E vorrebbero anche urlare,
uscir fuori dalla roccia
tutte insieme, goccia a goccia,
per non perdersi nel mare.
Ed invece, scava scava,
c'è un buco in fondo al cuore
grazie a un fiume di dolore:
folle lava che non lava!
Non importa a lor del mondo
- esse sono quel che sono -
sanno chiederti perdono
per la lama spinta affondo!
Sì, quel gelido pugnale,
che si chiama indifferenza
- spento arrivo ch'è partenza -
di una vita che fa male.
E mentre sto a ricordare,
una voce si fa canto,
mi rincuora, e per incanto,
già mi sento accarezzare...
"Beati voi ch'or piangete,
ché sarete consolati...
sì, Beati voi se odiati,
perché un dì gioirete!"
6 giugno 2021
"E sarà bellissimo"
Spente le luci su questo palcoscenico,
asciugandosi le lacrime, la gente andrà.
Di tante facce e battute, cosa resterà?
Ma chiuso il sipario, un concerto sinfonico
nel blu, solo per me, io so già che suonerà!
E sarà bellissimo,
vedrai che si danzerà.
Se piangi è bruttissimo,
nei sogni si volerà.
E pace e serenità,
un cielo azzurrissimo
per me piano si aprirà...
e sarà bellissimo!
Come un sipario di stelle e fari pianeti
un film di fiori e luci innanzi a me scorrerà.
Un battito d'ali solo per me suonerà
e nel giro di un respiro, senza più reti,
quel teatro di ieri, nei pensieri, svanirà.
E sarà bellissimo,
il pianto scomparirà.
E sarà dolcissimo,
perché solo si amerà.
E l'Amore regnerà,
e sarà purissimo;
tutti ci perdonerà...
sì, sarà bellissimo!
4 giugno 2021
Ben Tartamo
"Y será más hermoso"
Las luces se apagan en este escenario,
enjugando sus lágrimas, la gente se irá.
¿De tantas caras y bromas, qué quedará ?
Pero cuando se cierra el telón, un concierto sinfónico...
en el azul, sólo para mí, ¡sé que tocará!
Y más hermoso será,
habrá baile, ya verás.
Es feo, si lloras
en sueños volarás.
Y la paz y la serenidad,
el cielo más azul
se abrirá lentamente para mí...
¡y será más hermoso!
Como una cortina de estrellas y planetas
una película de flores y luces ante mí fluirá.
Un revoloteo de alas sólo para mí tocará
y en un suspiro, sin más redes,
el teatro de ayer, en pensamientos, se desvanecerá.
Y más hermoso será,
las lágrimas desaparecerán.
Y más dulce será,
porque solo amarás.
Y el Amor reinará,
y más puro será;
a todos perdonará...
¡sí, más hermoso será!
4 de junio de 2021
Ben Tartamo
"Siamo tutti
lontani"
Siamo tutti lontani
e per questo vicini
come il cielo col mare.
Mani in cerca di mani,
un po' tutti bambini
col bisogno d'amare.
L'orizzonte lontano,
il silenzio di Dio
nel cantare del vento.
Ma di Cristo è la mano
che stringe forte quell'io
nel vitale tormento.
1 giugno 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia
"Todos estamos lejos"
Todos estamos lejos
y sin embargo tan cerca
como el cielo con el mar
Manos en busca de manos,
todos somos niños
con la necesidad de amar
El horizonte lejano,
el silencio de Dios
en el canto del viento.
Pero de Cristo es la mano
que sostiene firmemente que yo
en el vital tormento.
1 de junio de 2021
Ben Tartamo
"Un altro stanco
giorno"
.
Un altro stanco giorno
di gelidi silenzi si copre
e, nel sogno, nasconde l'alba.
Morire, morire per tornare
ancora una volta ad essere feriti,
dalla luce indiscreta del sole.
Cosi i miei occhi, e i tuoi,
e le pallide, spente mani,
sulle labbra che mormorano poesie.
29 maggio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia
versione spagnola
"Otro día cansado"
.
Otro día cansado
se cubre de silencios helados
y, en el sueño, oculta el amanecer.
Morir, morir para volver
una vez más para ser herido
por la luz indiscreta del sol.
Así son mis ojos, y los tuyos,
y las manos pálidas y apagadas,
en labios que murmuran poesía.
29 de mayo de 2021
Ben Tartamo
"Canto d'amore"
(canzone)
E sarà sciocco, e forse da bambini,
chieder sempre se mi vuoi bene e quanto;
non mi importa se sarà da cretini...
ma tu dimmi che m'ami, e m'ami tanto!
Così fa la rosa al bimbo
che le passa sempre accanto
e le canta col suo mambo:
Sì che t'amo, e t'amo tanto!
E voglio sempre sentirmelo dire
quando il sole spunta su per incanto,
quando il vento si quieta all'imbrunire...
che tu mi ami, che mi ami sempre tanto!
Così fa la rondinella,
ninna nanna è il suo canto;
ogni nido ha la sua stella
che cinguetta: Vi amo tanto!
E vorrei che quell'essere bambini
mi accompagni canuto tutto quanto;
noi stretti, come fiori nei giardini
a sussurrarci : Ti amo ancora e tanto!
Così fa il lupo ululando
fedele alla luna il canto
e la lupa va abbracciando
col suo: Ti amo, Ti amo tanto!
27 maggio 2021
"Il mio cuore doneró"
Il mio cuore doneró,
a chi mi parla
con sussurri di farfalla.
A chi mi osserva
con sguardi di luna
e mi sveglia di aurore.
Il mio cuore suo sarà,
perché sempre mi rinfranca
di abbracci come il mare
e di baci di fiori.
Perché mi accarezza
di brezza e canti
dal mattino alla sera.
E nella notte più fredda
non mi sentirò mai solo,
perché già so,
che al di là del mare
batte sempre il Tuo Cuore,
mio dolce e buon Signore.
15 maggio 2021
"Nel deserto"
Stancamente polvere si posa
come spenti petali di rosa
sugli altari di ciò che è ricordo.
Salpa l'alma, con me stanco a bordo.
Soffia il vento sulle lasche vele
e disegna sulle mie tele
un sorriso, un bacio, una lacrima.
Una voce? La sua, l'ultima.
Ogni goccia pare un'illusione
e miraggio ciò che è emozione
nel deserto dove alberga il cuore
di chi canta il suo smarrito amore.
12 maggio 2021
Ben Tartamo
-traduzione in spagnolo-
"En el desierto"
Con cansancio el polvo se asienta
como pétalos de rosa apagados
en los altares de lo que es la memoria.
El alma zarpa, conmigo cansino a bordo.
El viento sopla en las flojas velas
y dibuja en mis lienzos
una sonrisa, un beso, una lágrima.
¿Una voz? Es su vos, la última.
Cada gota parece una ilusión
y espejismo lo que es emoción
en el desierto donde habita el corazón
de quien canta su amor perdido.
12 de mayo de 2021
Ben Tartamo
"U spécchiə"
Stemetàinə,
steng'a ciuccə, mə so alzate,
n'úcchiə sàinə
e u alt stavə stətatə
e, 'mbriachə, o
spécchiə mə so acchiəməndàtə.
U spécchiə s'ha
dəspiaciàutə e m'ha parlatə:
"Uannà - m'ha
díttə - a da stá propiə frəcàtə,
aöh, cé state,
la chəmmèrə t'av'alassàtə?!"
E mmæchə, nu
chièndə a səgghiúzzə m'ha pəgghiàtə,
do spécchiə,
dolce, ne mènə m'ha consolàtə
ca, pu sckèndə,
u alt uəcchiə mə so frəcàtə!
"Aehh, nen
fərnescə u múnnə... chèr ca è stat, è stat!
La vaitə nen s'affərmə
ci si stat alassàtə:
tauə, va 'nnenzə,
da ognë ué s'éssə 'mbaràtə!"
"Chèrə, nen
đórnə 'ndrætə pə l'emòərə ca si datə,
nen đórnə,
pərcé o arrəcùərdə si ləgate,
nen đórnə
menghə, ci tauə, càtə melàtə!"
"Né gaddàinə ne
la pùətə təné attaccàtə,
ci u dəstàinə
sciòəchə e s'ha 'ndərcəgghiàtə,
scì 'nnénzə è u
rəmédiə, la sola stratə."
"Sí com'a nu
vasə rúttə, è assodàtə,
ma u còərə tò,
nen sə tænə sətərràtə:
ci ində emòərə
sté, vé assúəltə, vé datə!"
"L' emòərə è nu
dòənə, nen vé sprəcàtə,
e ci ha passàtə
u víəndə e ha trəməlàtə...
beh, nen su
mərtævə, allòərə vé schərdàtə!"
"Ognë abbrazzə,
ognë vàsə ca si ddatə,
u víəndə, rə
sé, fing'o sóələ l'ha pərtàtə
e də tæchə,
pur'u Cìələ è 'nemməràtə!
2 maggio 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Lo
specchio"
Stamattina, stanco come un asino, mi son alzato
con un occhio aperto e l'altro spento
e, come ubriaco, allo specchio mi son guardato.
Lo specchio era dispiaciuto e, mi ha parlato:
"Ehi! - mi ha apostrofato - devi esser per davvero rovinato!
Ohi! cos'è accaduto, l'amante ti ha lasciato?!"
E mi ha preso un pianto con singhiozzi,
dallo specchio, una mano, dolcemente mi ha consolato
che, per lo spavento, anche l'altro occhio si è spento!
"Dai! non finisce il mondo... quel che è stato, è stato!
La vita non si ferma perché sei stato lasciato:
tu, va avanti, da ogni guaio si esce fuori più forti!"
"Quella lì, non torna indietro per l'amore che le hai donato,
non torna, perché al ricordo sei legato,
non torna, nemmeno, se tu ti ammali!"
"Una gallina non la puoi tenere legata,
se il destino, giocando, ti ha incasinato,
andare avanti è il rimedio, l'unica via d'uscita!"
"È certo, sei come un vaso rotto,
ma il tuo cuore non puoi tenerlo sepolto:
se dentro c'è amore, va liberato e donato!"
"L'amore è un dono, non va sprecato,
e, se al soffio del vento lei, ha tremato,
beh, allora non lo meritava e va dimenticata!"
"Ogni abbraccio, ogni bacio che hai donato,
sappi, che il vento, al sole li ha portati
e, di te, anche il Cielo è innamorato!"
"È nu fiòərə ləggìrə"
E mə 'nghéndə a uardattə
e trattenghə u rəspàirə.
Se, ca sìə berafattə,
ma nen đenghə u ardàirə
də uardàttə ind'a llucchiə?
E stu còərə səspàirə
e chəmbàinə papúcchiə;
cittə, po s'arretàirə
comə fossə nu sìcchiə
ind'o fúənnə du puzzə.
Aiə pascə me acchiə
e nen saccə nu stuzzə,
po mə uardə ind'o specchiə:
n'elt pichə e mə spizze
acchəpàtə ed afflittə.
Tuttə chendənə Emòərə,
ma è megghiə sta cittə
ca rə sàpə u Səgnòərə
ciò ca tenghə dó 'mbittə
e nen đænə paràolə.
È nu fiòərə ləggìrə
ca làusce chiú du sòələ,
cussə dolcə penzìərə
ca do còərə, po vòələ,
e te vàsə e t'addòərə.
28 aprile 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"È un fragile fiore"
E mi incanto ad ammirarti
e trattengo il respiro.
Sai, che sei cosi bella,
ma non ho il coraggio
di guardarti negli occhi?
E questo cuore sospira
e combina guai;
silenzioso, poi si ritira
come fosse un secchio
nelle profondità di un pozzo.
Io non trovo mai pace
e non conosco cibo,
poi mi guardo nello specchio:
manca poco che mi spezzi
così cupo ed afflitto.
Tutti cantano l'Amore,
ma è molto meglio far silenzio
che lo conosce solo il Signore
ciò che ho nel petto
e non ha parola.
È un fragile fiore
che luccica più del sole,
questo dolce pensiero
che dal cuore, poi vola,
e ti bacia e rende omaggio.
Ben Tartamo
"E sarà come d'estate"
Tu, che ci sorridi come luna di notte
e nelle coscienze brilli più delle stelle.
Tu, che attraversi queste prigioni di carta
e ascolti il nostro dolore e soffi sui sogni:
torna a macchiarti del nostro sangue e sudore,
torna a parlarci nelle nostre umide grotte
dove il cuore palpita affamato di immenso.
Tu, che danzi tra gomitoli di nuvole
e tessi ogni giorno la coperta del cielo.
Tu, che spruzzi di sale i nostri terrei volti
e ne colmi le rughe di semi di sole:
torna a pescare con noi guizzi di speranza,
torna a spezzar pani fragranti di umanità
sui nostri deschi colmi di solitudini.
E sarà come d'estate, sulla collina
cullata da quel lago di Tiberiade.
Torneranno i nostri sguardi, così assopiti,
a riaprirsi all'alba di notti di speranza.
E non avremo più sonno noi, così stanchi.
E non avremo più fame, noi così afflitti.
E non avremo più sete, noi così sperduti.
25 aprile 2021
"RESILIÈNZA!"
O mĕmme, quend'a paròələ nòəvə!
Mó, tutte se sciaqquənə la vòcchə,
ca, ci sté u sòələ oppúrə chiòəvə,
nu termənə strenìərə, 'ngi'attócchə!
Mó, dic'aiə: ma simm'italiĕnə
oppurə, simmə tuttə giargenĕisə?!
Ca, nen gə capəscímmə, indomænə,
néuə, ca simmə pàurə məlfəttàisə!
Avit'a sapé ca sté ne paròələ
ca la tenghə dó, sop'o stóməchə!
Dəcimmə nu termənə assòəl,
ma ne stonn'assĕ də vūməchə!
Né paròələ ca è com'a nu mettòənə...
sàinə, pətrəsàinə ognĕ mənéstrə,
ca menghə nu cólpə də chennòənə
lə sckèndə, e le scéttə da la fənéstrə!
RESILIÈNZA! L'avitə sendàutə?!
Ne fædə, ca ci pìərdə la paciènzə
dop' a tend'a ué ca si avàutə...
tàuə, vé nnenzə, e senz'a pərdénzə!
Ma... ci chess'a capə nen gə penzə,
ne dàiə, a da fà nu arrəvùəltə
ca pó, m'attocc'a fa' pənəténzə:
chə la rasciòənə, tiənə pur'a ttùərtə!
Uè, məlfəttàisə, facimmə casinə:
dó, sə parlə italiènə o 'ndialéttə
ca nen simmə mic'a tend'a cretinə...
gnarnò, néuə, simmə də Məlfèttə!
17 aprile 2021
Ben Tartamo
- traduzione dal molfettese -
"RESILIENZA!"
Oh mamma, quante nuove parole!
Adesso, si danno tutti importanza
che, ci sia sole o pioggia,
un termine strano, ce lo mettono!
Ma dico io: ma siamo o no italiani
oppure, siamo tutti giargianesi?!
Che, non ci comprendiamo, pensa un po',
noi che siamo persino molfettesi!
Dovete sapere che c'è una parola
che, ce l'ho qui, sullo stomaco!
Diciamo un termine solo,
ma ce ne sarebbero tanti di vomitevoli!
Una parola che è come un mattone...
si, prezzemolo in ogni minestra
che nemmeno un colpo di cannone
li spaventa e poi li fa precipitare dalla finestra!
RESILIENZA! L'avete sentita?
Una fede, che se perdi la pazienza
dopo tanti guai avuti...
tu vai avanti comunque e senza rimetterci!
Ma... se questa mia testa non ragiona,
uno di questi giorni farò rivolta
che poi, mi toccherà far penitenza:
con tante ragioni, rischi di aver pur torto!
Ehi, molfettesi, facciamo casino!
Qui, si parla in italiano o dialetto
che non siamo mica tanto cretini...
signornò, noi, siamo di Molfetta!
Ben Tartamo
"Cé simmə véreméndə"
Cé simmə véreméndə,
e cé chémbimmə a fà,
nisciàunə u tæn'e mméndə
ca quennə, n'em'a salutà.
U tìəmbə d'assáiə o pondə
- la fənestr'a sgarrassàtə -
e u sòlə, dræt'o mondə,
féssə, n'av'a lassàte!
E dímme, dímmə ellòərə,
pərcé sòəp'a sta terrə
sə vàivə cú rengòərə
ci è bbrútt'ognë uerre?
Pərcé nisciàun'è ggiústə?
Se sbattə for'a la pórtə
persinə a Gesúcristə...
Cé strènə è chess'a sórtə!
È com'a chess'a spórtə
la vaitə ca sə nə vè...
è ggiústə solə le Mórtə
c'acciàffə provídd' e Rré!
E tìənəl'a vachèndə
la spórtə d'odi'e terràisə:
l'emòərə è 'mborténdə
ci vú u Paradàisə!
12 aprile 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Cosa siamo per davvero"
Cosa siamo per davvero
e per cosa si vive,
nessuno se lo rammenta,
che quando, ci tocca salutarci.
L'attimo di uscire sul balcone
- la finestra socchiusa -
e il sole, dietro al monte,
come fessi ci ha lasciati!
E dimmi, dimmi allora,
perché su questa terra
si vive con il rancore
se è orribile ogni guerra?
Perché nessuno è giusto?
Si sbatte persino la porta
sul viso di Gesù Cristo...
che strana la nostra sorte!
È come questa cesta
la vita che se ne va...
è giusta solo la Morte
che prende poveri e Re!
E tienila vuota,
la cesta, di odio e denari:
solo l'Amore è importante
se cerchi il Paradiso!
Ben Tartamo
"Infinitamente femmina"
Infinitamente femmina,
pur sempre tale,
nelle carezze materne
come nei baci
che tolgono respiro.
Nella lucida follia
della passione
come nella caparbietà
della logica che si fa ragione.
E di Donne così, il mondo,
il nostro piccolo mondo
di uomini
pur sempre bambini,
ne ha dannatamente bisogno.
Perché senza femmine così
non saremmo mai cresciuti,
resi veri uomini
e, nemmeno mai nati.
Perché
è nei vostri sguardi di madri,
nei vostri sorrisi di sorelle,
nelle smorfie buffe e indispettire di mogli
il Sogno del maschio
che, domani, sara fatto Uomo.
12 aprile 2921
Ben
Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
*
* *
"Infinitamente femenino"
Infinitamente femenino,
pero siempre tal,
en las caricias maternas
como en los besos
que te dejan sin aliento
En la lúcida locura
de la pasión
como en la terquedad
de la lógica que se convierte en razón
Y de esas mujeres, el mundo,
nuestro pequeño mundo
de los hombres
todavía niños,
lo necesita con urgencia.
Porque sin mujeres así
nunca habríamos crecido,
hizo a los hombres de verdad
y ni siquiera haber nacido.
Porque
está en tu mirada maternal,
en tu sonrisas de hermana,
en las divertidas muecas de la esposa
el Sueño del varón
que, mañana, el Hombre hecho será.
12 de abril de 2021
Ben
Tartamo
"Come giovani nuvole"
Come giovani nuvole
percorriamo i cieli
pensando di riempirli.
Calato lo scuro sipario
torniamo fragile rugiada.
Solo il vento ci fa grandi,
se nell'umile ascolto
con esso danziamo.
03 aprile 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"Como nubes jóvenes"
Como nubes jóvenes
recorremos los cielos
pensando en llenarlos.
Cuando cae el telón oscuro
volvemos al frágil rocío.
Sólo el viento nos hace grandes,
si en la humilde escucha
con eso bailamos.
03 de abril de 2021
Ben Tartamo
"Orgoglioso silenzio"
Orgoglioso silenzio
mare senza orizzonte
ciel di smarrite stelle.
Osservo dentro di te
immagini riflesse.
ll sorriso beffardo
dello scorrer del tempo.
02 aprile 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"Silencio orgulloso"
Silencio orgulloso
mar sin horizonte
cielo de estrellas perdidas.
Miro dentro de ti
imágenes reflejadas.
La sonrisa burlona
del paso del tiempo.
02 de abril de 2021
Ben Tartamo
"Stolto menestrello"
Nel mio impervio camminare
ho scoperto più che me stesso:
ciò che non sono né mai sarò.
Pur se mi è facile cantare,
così domani, come adesso,
del Poeta, io mai nulla avrò.
Chè, tutte quante le parole
le ha in sé ogni piccola rosa
rossa di petali e di spine.
Vive di poche cose sole
il passero che in vol si posa
tra melodie senza fine.
E, pur se amo, infine i colori
e le carezze di un pennello,
non sarò mai nemmen pittore.
Chè, cieli e mari, frutti e fiori,
più di me, stolto menestrello,
sanno di Dio tutto l'amore.
1 aprile 2021
"Cos'è vero Amore"
(canzone)
Dimmi un po' a cosa è mai servito
fare il mare fedele alla luna
se sei la prima che mi ha tradito
lupa infame in cerca di fortuna.
Occhi grandi che san divorare
lunghe gambe per esser prigione
bocca di rosa per ingannare
molle seno di pura illusione.
Chiedi perdono né vuoi rancore,
dimmi un po' come posso scordare
conoscevi il mio vecchio dolore,
ma giuravi di saper amare.
Non hai atteso nemmeno un tramonto
mentre io ripartivo, l'inganno
già avevi stilato in racconto
come sol le tue pari sanno.
Ma è per te questa mia canzone
or che io pace vado cercando
tra le braccia di chi con passione
terge lacrime e Amor va donando.
Occhi grandi che sanno guardare
dentro un cuor come il mio di stracci,
bocca che mi invita a perdonare,
braccia forti che stringono abbracci.
Che mi dice: continua ad amare,
non fermarti, cammina, va' avanti!
Anche Me, sai han voluto ingannare,
a Me che vita ho donato a tanti.
Sono Io, il tuo Maestro e Signore,
che ti libera da ogni peccato,
che ti insegna cos'è vero Amore,
che, sappi, non ti ha mai abbandonato.
23 marzo 2021
"Sogno dei miei sogni"
Il segreto della felicità
è nei tuoi occhi che mi sorridono.
Nei tuoi silenzi, la serenità,
di parole che non si perdono.
Il calore delle tue carezze
la purezza dei tuoi dolci baci
sono ormai, per me, quelle certezze,
che il paradiso è per gli audaci.
Per chi, come noi, stanco e deluso,
con l'Amore continua a volare
e, pur trafitto, e vilmente illuso,
di nuove passioni vuol sognare.
Come fa con il mare la luna,
la notte, ancor si farà cullare.
Perché né astro, né stella alcuna,
come te mi potrà più amare.
Tu, sogno dei miei sogni più vivi,
tu, unico bisogno e mio respiro,
tu, che sulle pagine mie scrivi
quella Bellezza che onoro e ammiro.
23marzo2021
"Testa o croce"
(canzone)
E lancio al cielo una moneta
testa o croce non ci vedremo più.
Non è il fato la nostra meta
né la fortuna come pensi tu.
È stato bello sognare assieme
adesso sogna con chi ti va di più.
L'amore è folle e nulla teme
non chiude il cuore come fai tu.
Lasciar tutti, lo chiami coraggio
io lo chiamo sterile follia.
E per le tue perle in assaggio
io non baratto la poesia.
Amore vero, Amore bugiardo,
ma quant'è triste questa realtà.
Io sarei poi quello bastardo
perché so cos'è la vera onestà.
E dire che ti avevo capita
eri donna di notti e di luna.
La prima volta ti sei tradita...
è vero, come te mai nessuna!
Testa o croce , testa o croce
sei falsa tu e stupido io.
Testa o croce, testa o croce
l'inganno tuo, la mia follia.
Adesso, forza fa la tua vita
con te, sicuro non ci casco più.
La tua commedia, sai è finita
e la parte adatta l'hai scelta tu.
Perché se io sono un pagliaccio
e la nostra solo un'avventura,
di' alla tua mamma che vi faccio
per te e lei una buona scrittura.
Testa o croce , testa o croce
sei falsa tu e stupido io.
Testa o croce, testa o croce
l'inganno tuo, la mia follia
22 marzo 2021
"Sola e unica"
Ridere di poco
ridere di niente
come il nostro gioco
tu, sei più importante.
Stringersi le mani
abbracciarsi ancora
fino a che domani
non vedrà più sera.
Mille e mille baci
soffici parole
che si fanno audaci
mentre più si sale.
Fossi una nuvola
sarei il temporale,
fossi una favola
sarei per te il sole.
Ma tu sei musica
ed io poesia,
tu la sola e unica...
gioia e malattia.
20 marzo 2021
"Chi sono"
የእግዚአብሔር ልጅ ጌታ ኢየሱስ
ክርስቶስ ፣ ማረኝ ፣ እኔ
ኃጢአተኛ ነኝ!
Sono un novello pubblicano.
Viandante metafisico
alla ricerca della Bellezza.
E mentre cerco
di scoprirla per adorarla,
è Essa che mi cattura!
Nel soffio del vento
e nei colori del Creato,
che si fa tra le mie mani,
Musica e Poesia.
Nel mare dei ricordi
ad asciugar rugiada.
Negli abbracci
a cercar rifugio
nel gelo degli inverni.
Nell'Amicizia
che si fa Solitudine.
Se vorrai vedere la mia ombra
e sentire la mia voce,
mi troverai
nel bosco di una chiesa
tra quattro alberi in croce.
Col capo chino
sulla cenere del Passato.
Amen
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
*
* *
"Quién soy"
የእግዚአብሔር ልጅ ጌታ ኢየሱስ
ክርስቶስ ፣ ማረኝ ፣ እኔ
ኃጢአተኛ ነኝ!
Soy un recaudador de impuestos nuevo.
Vagabundo metafísico
en busca de la Belleza.
Y mientras busco
para descubrirla para adorarla, è Essa
¡Es lo que me cautiva!
En el soplo del viento
y en los colores de la Creación,
que se hace en mis manos,
Música y Poesía.
En el mar de los recuerdos
para secar el rocío.
En abrazos
buscar refugio
en el frio de los inviernos.
En amistad
que se convierte en Soledad.
Si quieres ver mi sombra
y escucha mi voz,
me encontrarás
en el bosque de una iglesia
entre cuatro árboles en la cruz.
Con la cabeza gacha
sobre las cenizas del pasado.
Amén!
Ben Tartamo
"U ballə du mernèrə"
(chenzåònə)
Cussə è u ballə du mernèrə
essə e tràsə cu penèrə,
e su porte strittə strittə
pichə piscə e melədittə.
Cé spəttáchələ è la såèrə
quennə våènə prəmevåèrə,
mèrə e ciələ viaolə e russe
essə assúttə ci sté 'mbussə.
Né mənennə for'o pondə
sə 'nemmåòrə du tremondə
chendə e abballə citt'a cittə
berafattə e spritt'a sprittə.
Cussə è u ballə du mernèrə
essə e tràsə cu penèrə,
e su porte strittə strittə
pichə piscə e melədittə.
Cé silenziə bell'assúttə
vonn'arennə lə presuttə:
ogne pagghie po se 'mbizzə
ogne còərə po s'attizzə.
Ma a Məlféttə sté la pàscə,
sté la ròəsə e sté la croəscə
Dop'aprilə våènə mèscə
cré e pəscré è megghiə d'oəscə.
Cussə è u ballə du mernèrə
essə e tràsə cu penèrə,
e su porte strittə strittə
pichə piscə e melədittə.
13 marzo 2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Il ballo del marinaio"
(canzone/rumba)
Rit.
Questo è il ballo del marinaio
entra ed esce col paniere
se lo tiene a sé stretto
pochi pesci e maledetti.
Che spettacolo è la sera
quando arriva la primavera
mare e cielo sono viola e rossi
esce asciutto chi è bagnato.
Una fanciulla al balcone
si innamora del tramonto,
canta e balla silenziosamente
bellissima e tenace.
Rit.
Che silenzio bello e asciutto
vanno in giro bei prosciutti:
ogni cappello si tira su
ogni cuore si accende di passione.
Ma a Molfetta c'è la pace,
c'è la rosa e c'è la croce,
dopo aprile verrà maggio:
domani e
l'altro sarà migliore di oggi.
Rit
Questo è il ballo del marinaio
entra ed esce col paniere
se lo tiene a sé stretto
pochi pesci e maledetti.
Ben Tartamo
"Il ricordo"
Il ricordo
è come il vento,
che dal mare viene
e porta con sé,
il profumo e il sapore del sale.
Il ricordo
è come il bacio,
che dalle labbra viene
e porta con sé,
il profumo e il sapore del cuore.
Al vento
chiederò di portarti
tutti i nostri ricordi,
col profumo e sapore
del primo e dell'ultimo bacio.
12 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"El recuerdo"
El recuerdo
es como el viento
que viene del mar
y lleva consigo,
el aroma y el sabor de la sal.
El recuerdo
es como el beso
que sale de los labios
y lleva consigo,
el aroma y el sabor del corazón.
En el viento
voy a pedir llevarte
todos nuestros recuerdos,
con el aroma y el sabor
del primer y último beso.
12 de marzo de 2021
Ben Tartamo
Il tramonto è il sorriso
a un amore finito.
Un cuore che, dissolto,
al mare infinito, canta:
Io, ho amato!
09 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
La puesta de sol es la sonrisa
a un amor terminado.
Un corazón que, disuelto,
al mar infinito, canta:
¡Yo, yo amaba!
09 marzo 2021
Ben Tartamo
E regalerò
pagine di silenzi,
a te,
che più non sai ascoltare
la voce del mio scrigno.
Le mie parole
tornerò a donare
quando,
sciolta la neve del rancore,
i semi dello spazio
e del tempo
saranno fiori di perdono.
07 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
Y te daré
páginas de silencio,
para ti,
ya no sabes escuchar
la voz de mi ataúd.
Mis palabras
volveré a donar
cuando,
derritió la nieve del rencor,
las semillas del espacio
y tiempo
serán flores de perdón.
07 marzo 2021
Ben Tartamo
And I'll give
pages of silence,
to you,
that no longer you know to listen
the voice of my casket.
My words
I will return to donate
when,
melted the snow of rancor,
the seeds of space
and time
they will be flowers of forgiveness.
07 March 2021
Ben Tartamo
Vorrei bere le tue lacrime
per sentire il dolce e l'amaro,
e assaggiando le tue labbra
capire, da ogni tuo bacio,
che si può morire e vivere,
per un solo giorno o mille anni,
abbracciato fondendomi in te.
05 marzo 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
- traduzione in spagnolo -
Me gustaría beber tus lágrimas
para probar lo dulce y lo amargo,
y saboreando tus labios
saber, de cada beso,
que se puede morir y vivir,
por un solo día o por mil años,
abrazado fundiéndose en ti.
Ben Tartamo
"Io e te"
(canzone)
E con te, io vorrei starmi a specchiare
nel caffè che mi prepari al mattino,
la scusa buona per starti vicino:
sì, un nuovo giorno da colorare.
Io e te, siamo due pazzi da legare,
come il Re, che tutto amava trasformare
in oro, e poi non poteva più mangiare!
Ma io e te, siamo un tutt'uno assai speciale,
perché in noi, il Bene conta più del male,
e poi, è sempre l'amore ciò che vale!
E con te, vorrei starmi a sorseggiare
una tazza calda di un bel tramonto,
pucciando biscotti da mordicchiare
a labbra unite in un dolce racconto.
Io e te, due angeli con un'ala sola,
un perché spiegato solo se si vola,
io e te: mille fiori, una sola aiuola.
Ma io e te, possiamo fare tante cose:
dipingere arcobaleni sulle rose,
accendere albe sempre più luminose.
05 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"Tu y yo"
(canción)
Y contigo quisiera estar mirándome
en el café que me preparas por la mañana,
la buena excusa para estar cerca de tí:
sí, un nuevo día para colorear.
Tu y yo, somos dos locos por atar
como el Rey, que amaba todo procesar
en oro, ¡y entonces ya no pudo comer!
Pero tu y yo somos muy especiales
porque en nosotros el bien cuenta más que el mal,
y luego, ¡el amor es siempre lo que vale!
Y contigo, me gustaría sentarme y beber
una taza caliente de una hermosa puesta de sol,
tapar galletas para picar
con labios unidos en una dulce historia.
Tú y yo, dos ángeles con un ala
una razón explicada solo si vuelas,
tú y yo: mil flores, un solo macizo de flores.
Pero tú y yo podemos hacer muchas cosas:
pintar arcoiris en rosas,
enciende amaneceres cada vez más brillantes.
05 de febrero de 2021
Ben Tartamo
"No, tu non lo sai"
(canzone)
No, tu non lo sai, quanto mi hai fatto male
e quant'è difficile dimenticare.
Sei una ferita su cui ci hai messo il sale,
il mattino dopo la notte a vegliare.
E quante notti, ma quante notti ancora
vedrò bagnar di lacrime le lenzuola
e fare finta di non vedere l'ora
che il tempo passi sotto le mie suola.
Maria, a quest'ora cosa starai facendo,
se sola, su quel divano stai ricordando
di come ci siamo amati, maledicendo
quell'orgoglio che, pian piano, si va asciugando.
E il tuo numero sempre da cancellare,
quelle foto e i video, tu così speciale:
come faccio, dimmi un po', a dimenticare,
se la nostalgia e la tristezza sale.
Le stelle malinconiche su quel lago,
la notte a Trento da te durava poco;
mi sussurravi e giuravi che ero un mago,
ma non ti ho mai creduta, eri ghiaccio e fuoco.
Maria, a quest'ora cosa starai facendo,
se sola, su quel divano, stai ricordando
di come ci siamo amati, maledicendo
quell'orgoglio che, pian piano, si va asciugando .
04marzo2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"No, no lo sabes"
(canción)
No, no sabes cuanto me lastimaste
y lo difícil que es olvidar.
Eres una herida a la que le pones sal,
la mañana después de la noche para vigilar.
Y cuantas noches, pero cuantas noches mas
veré las sábanas mojadas de lágrimas
y finge que no puedes esperar
que el tiempo pasa bajo mis plantas.
María, ¿qué estás haciendo en este momento?
si solo, en ese sofa te acuerdas
de como nos amamos, maldiciendo,
ese orgullo que poco a poco se seca.
Y tu número siempre será cancelado
esas fotos y videos, eres tan especial:
como yo, dime un poquito, para olvidar,
si la nostalgia y la tristeza suben.
Las estrellas melancólicas en ese lago
la noche en Trento no duró mucho para ti;
me susurraste y juraste que era mago,
pero nunca te creí, eras hielo y fuego.
María que haces a esta hora
si solo, en ese sofa, te acuerdas
como nos amamos, maldiciendo
ese orgullo que poco a poco se seca.
04 de marzo de 2021
Ben Tartamo
traduzione a cura dell'autore
"E le stelle stanno a guardare"
(canzone)
E le stelle stanno a guardare,
sorridono, ma non scendono.
Se ne fregano del dolore...
restano lì, per farsi amare.
Non esiste l'Amor
che soltanto in TV.
Maschere e sorrisi,
cipria su papillon.
La luna, che conosce il pianto,
mi sa abbracciare e consolare.
Lei che dal mar, l'immenso ha intinto,
stasera scioglie il mio canto.
Non esiste l'Amor
che soltanto in TV.
Maschere e sorrisi,
cipria su papillon.
Maria, donna della notte,
la poesia e fantasia
no, non stanno bene su tutte...
di brillar per te, si son rotte!
Non esiste l'Amor
che soltanto in TV.
Maschere e sorrisi,
cipria su papillon.
01marzo2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
*
* *
"Y las estrellas miran"
(canción)
Y las estrellas miran
sonríen, pero no bajan.
No les importa el dolor ...
se quedan ahí, para ser amadas.
No hay amor
que solo en la televisión.
Máscaras y sonrisas
polvo facial en la pajarita.
La luna que sabe llorar
sabe abrazarme y consolarme.
La que sumergió lo inmenso del mar,
esta noche derrite mi canción.
No hay amor
que solo en la televisión.
Máscaras y sonrisas
polvo facial en la pajarita.
María, mujer de la noche,
poesía y fantasía
no, no se ven bien en todas ...
para brillar por ti, están rotas!
No hay amor
que solo en la televisión.
Máscaras y sonrisas
polvo facial en la pajarita.
01 de marzo de2021
Ben Tartamo
"Alla fine del mondo"
(canzone)
Fuggi, volpe, che il mio cuore più non ho.
Su, fuggi sui monti, da te ritornerò.
E, se sarai gazzella, io ti prenderò...
E, se sarai farfalla, con te volerò.
Alla fine del mondo, con te danzerò,
anche senza più il mio cuore, t'ameró.
Alla fine del mondo, con te canterò,
e il tuo folle odio in amore trasformerò.
La mantidea pelle, io ti strapperò .
Su, guardami, ma vedrai, io non bruceró.
E, se sarai un' aquila, i tuoi artigli, io avrò...
E, se sarai una lupa, i tuoi denti otterrò.
Alla fine del mondo, con te danzerò,
anche senza più il mio cuore, t'ameró.
Alla fine del mondo, con te canterò,
e il tuo folle odio in amore trasformerò.
Fuggi, lepre, il mio coraggio ti darò.
Su, fuggi, anche in capo al mondo t'acchiapperó.
E, se sarai una lince, il pelo intingeró...
E, se sarai ancor donna, in te, io sogneró.
Alla fine del mondo, con te danzerò,
anche senza più il mio cuore, t'ameró.
Alla fine del mondo, con te canterò,
e il tuo folle odio in amore trasformerò.
27 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
*
*traduzione in spagnolo*
"En el fin del mundo"
(canción)
Huye, zorro, que ya no tengo mi corazón, aquí.
Vamos, huye a las montañas, yo volveré a ti.
Y, si eres una gacela, te llevaré ...
Y, si eres mariposa, contigo volaré.
Al fin del mundo contigo bailaré
incluso sin mi corazón, te amaré.
Al fin del mundo contigo cantaré
y tu loco odio en amor transformaré.
La piel de los mántides, pedazos te haré
Vamos, mírame, pero verás, no me quemaré.
Y, si eres un águila, tus garras, tendré ...
Y, si eres una loba, los dientes te sacaré.
Al fin del mundo contigo bailaré
incluso sin mi corazón, te amaré.
Al fin del mundo contigo cantaré
y tu loco odio en amor transformaré.
Huye, liebre, mi coraje te daré.
Vamos, huye, incluso en el fin del mundo te atraparé.
Y, si eres un lince, la piel mojaré...
Y, si aún eres mujer, en ti soñaré.
Al fin del mundo contigo bailaré
incluso sin mi corazón, te amaré.
Al fin del mundo, contigo cantaré
y, tu loco odio, en amor transformaré.
27 de febrero de 2021
Ben Tartamo
"Nel seme dell'inverno"
Innamorato perso
non mi ritrovo più.
Tu persa nel vento,
per me ritornerai
Nel mare dei ricordi,
ogni giorno che nasce,
con me danzerai.
L'amore che ti ho dato
vedrai rinascerà,
perché nulla è perduto:
nel seme dell'inverno
un giorno fiorirà.
25 febbraio 2021
"Innamorato perso"
Innamorato perso,
il mare si nascose nella sabbia,
e la sabbia lo accolse,
sapendo della sua immensità.
Ogni vero amore è follia,
come ogni uomo vero
sa farsi bambino,
nel piccolo ventre di una donna.
25 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
*
* *
"Perdido en el amor"
Perdido en el amor
el mar escondido en la arena
y la arena le dio la bienvenida
conociendo su inmensidad.
Todo el amor verdadero es una locura
como cualquier hombre de verdad
puede convertirse en un niño,
en el pequeño vientre de una mujer.
25 de febrero de 2021
Ben Tartamo
"A poco, a poco"
Moriron tutti
- a poco a poco -
e, un po' alla volta,
sai, ci toccherà.
Vivere intenso
- frutto d'amore -
la poesia
sì, ci salverà.
Morire meno
- solo sapremo -
se seme e verso
noi, si getterà.
22 febbraio 2021
"Poco a poco "
Todos murieron
- poco a poco -
y, poco a poco,
ya sabes, nos tocará.
Vida intensa
- fruto del amor -
poesía
sí, nos salvará.
Morir menos
- solo lo sabremos -
si semilla y verso
nosotros, nos arrojará.
22 de febrero de 2021
"La solitudine
cos'è"
(canzone/western)
La solitudine cos'è
è un cavallo dentro me
morde e strazia coi suoi perché,
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
E Maria non c'è più
è andata via
non so dove sia...
no, lei non m'ama più.
Dicon ch'è fuggita
nel deserto laggiù,
Grande Spirito, orsù
ridammi la vita!
La solitudine cos'è
è un cavallo dentro me
morde e strazia coi suoi perché,
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
Dicon sia morta
dov'è la sua tomba?
Il tuono rimbomba,
l'alba è già sorta.
Dimmi, vento, dov'è?
Sulla tomba vorrei
lasciar i versi miei
che una rosa non c'è!
La solitudine cos'è
è un cavallo dentro me
morde e strazia coi suoi perché,
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
mi trascina via con se...
16febbraio2021
"Delle mie tante
lacrime"
Delle mie tante lacrime
vorrei bagnarti dentro,
perché mai asciughi il ricordo
di quel che fu il nostro amore.
14 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
-versione in spagnolo-
"De mis muchas lagrimas"
De mis muchas lagrimas
Quisiera mojarte por dentro,
Porque nunca secar la memoria
De lo que fue nuestro amor.
14 de febrero de 2021
Ben Tartamo
Poemas Aforismos Cuentos
"Forse"
"Forse", è una parola che suona
come una poesia.
"Forse", ha i colori del Sogno.
Sanguina come un tramonto sul mare,
ma contiene tutta la luce
dell'alba che verrà.
"Maybe"
"Maybe", is a word that sounds
like a Poem.
"Maybe", has the colors of the Dream.
It bleeds like a sunset on the sea,
but it has all the light in it
of the dawn to come.
"Quizás"
"Quizás", es una palabra
que suena a Poema.
"Quizás", tiene los colores del Sueño.
Sangra como una puesta de sol en el mar
pero contiene toda la luz
del amanecer por venir.
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"Vorrei sentire
il suono dell'amore..."
Quante voci, troppe voci
nel rumore della vita.
Quante luci, troppe luci
solitudine infinita.
Ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
e che canti anche per me.
Se ha voce, sia di usignolo,
che gorgheggi per me il suo canto,
che con me danzi, e spicchi il volo,
tra cieli di stupore e incanto.
Quante note, troppe note
per la strada, nella testa.
Sulle gote, le mie gote,
scorre un fiume in una festa.
Ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
ma io vorrei sentir
il suono dell'amore,
che voce ha, cosa dice...
e che canti anche per me.
Se ha voce, sia di poeta
che mi parli, qui accanto al cuore,
mi sussurri fino alla meta
e lenisca il mio dolore.
13 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
-versione spagnola-
"Me gustaría escuchar el sonido del amor
..."
Cuantas voces, demasiadas voces
en el ruido de la vida.
Cuantas luces, demasiadas luces
soledad infinita.
Pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
y que también cantes para mí.
Si tiene voz, sea un ruiseñor,
deja que su canto me trine,
que bailes conmigo, y vueles,
entre cielos de asombro y encanto.
Cuantas notas, demasiadas notas
en la calle, en la cabeza.
En mis mejillas, mis mejillas,
un río fluye en una fiesta.
Pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
pero me gustaria escuchar
el sonido del amor,
cual es su voz, que dice ...
y que también cantes para mí.
Si tiene voz, que sea poeta
que me hablas aquí al lado del corazón
me susurras a la meta
y aliviar mi dolor.
13 de febrero de 2021
Ben Tartamo
"Posso solo
sognarti"
Oh, come è immenso il cielo,
così immenso, sei solo Tu.
Com'è profondo questo mare,
così profondo, sei solo Tu.
Anche se potessi volare,
lo spazio mai potrei colmare.
Anche se sapessi nuotare,
tutto mai ti potrei abbracciare.
Oh, com'è dolce questo prato,
così dolce, sei soltanto Tu.
Com'è armonioso ogni fiore,
così l'armonia doni Tu.
Anche se potessi correre,
nel vento mi potrei perdere.
Anche volendo dipingere,
poi mi fermerei nel piangere.
Oh, mia Bellezza infinita,
così meraviglioso sei Tu.
Come l'amore, tu sei fuoco,
che mi consuma sempre di più.
Anche se voglio solo amarti,
scopro che nulla so donarti.
Anche se volessi abbracciarti,
ora, posso solo sognarti.
11 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream- Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
-traduzione in spagnolo-
"Solo puedo soñar contigo"
Oh, que inmenso es el cielo
tan inmenso, eres solo tú
Cuan profundo es este mar
tan profundo, eres solo tú
Incluso si pudiera volar
el espacio que nunca pude llenar.
Incluso si supiera nadar
Nunca podría abrazarte todo.
Oh que dulce es este prado
tan dulce, eres solo tu
Qué armoniosa es cada flor,
así le das armonía.
Incluso si pudiera correr
en el viento podría perderme.
Incluso queriendo pintar
entonces dejaba de llorar.
Oh mi infinita Belleza
tan maravilloso eres
Como el amor eres fuego
que me consume cada vez más.
Incluso si solo quiero amarte
Descubro que no sé nada para darte.
Incluso si quisiera abrazarte
ahora, solo puedo soñar contigo.
11 de febrero de 2021
Ben Tartamo
Team Poetry's Dream
"E vive e muore
in te"
E scrivo ancor di te
che, chiuso macigno,
serrate hai le labbra
tra battiti di ali.
E penso ancora a te,
onda di ricordi
tra clivi docili
e aguzze montagne.
E vive e muore in te
quel fuoco mai spento
che, in una scintilla
di cielo, sognerà.
08 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"Ritorno"
Avevo occhi per vedere,
eppure non osservavo.
Avevo un cuore che batteva,
eppure non amavo.
Avevo labbra per parlare,
eppure non respiravo
che nebbia e veleno.
Ed ora che nel pianto
gli occhi miei hai lavato,
fa' che orizzonti nuovi
sappia, così ammirare.
Che il cuore mio
sia sempre innamorato,
ed ogni mia parola
sia di bene e amore
per tutti, in Te, Signore.
7 febbraio 2021
Ben Tartamo
Team Artisti Venezuela-Italia
Poetry's Dream-Amici di versi
''Non hai perso
un momento''
-canzone\tango-
Non hai perso un momento
per lanciarti nel fango,
che già scambi oro e argento,
fondi kizomba e tango.
No, non covi tormento,
nessun pianto e lamento,
che già giochi all'amore
senza cuore e dolore.
Lì, nel gelo di Trento,
il tuo fuoco mai stanco,
desiderio mai spento
di lascivia al tuo fianco.
No, non covi tormento,
nessun pianto e lamento,
che già giochi all'amore
senza cuore e dolore.
Tu sei donna fatale
calda, onesta e bugiarda,
baci di miele e sale
donna scaltra e codarda.
No, non covi tormento,
nessun pianto e lamento,
che già giochi all'amore
senza cuore e dolore.
05 febbraio 2021
"Femmina"
Discesa dai tacchi,
spento il rossetto
e senza abiti di scena,
deposta hai la tua maschera,
Femmina!
È al buio che ti amavo,
nelle sere fredde
scaldate da tenere coltri di parole.
Si, senza trucco non c'era inganno,
Donna!
Era essa che cercavo,
la tua vera essenza...
l'Anima!
Ma tu avevi altro da offrire
e per me, come per altri,
così per il Tempo,
resterai questo:
un Corpo!
Cenere ai vento
sul fuoco spento
dal mio fiume di sale
e grumi di cuore.
Null'altro resterà di te,
che lo sbiadito ricordo
del tuo Inganno...
1 febbraio 2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
-traduzione in spagnolo-
"Hembra"
Fuera de sus tacones,
lápiz labial fuera
y sin ropa de escenario,
tu máscara está apagada
¡Hembra!
Fue en la oscuridad donde te amé,
en las noches frías
calentado por tiernas mantas de palabras
sí, sin maquillaje no había engaño,
Mujer...
Era lo que buscaba,
tu propia esencia...
¡el Alma!
Pero tú tenías más que ofrecer.
y para mí, como para otros,
así que para el tiempo,
seguirás siendo esto:
¡un Cuerpo!
Cenizas en el viento
sobre el fuego extinguido
por mi río de sal
y bultos del corazón.
No quedará nada de ti,
pero el recuerdo desvanecido
de tu Engaño...
1 de febrero de 2021
Ben Tartamo
"Like a bird"
Like a bird in the sky
like a bird I would fly
like a bird, me and thy,
oh sweet angel of mine.
Peace and Joy, Peace and Joy
dear Jesus I'm your toy
yeah, I jump like a boy
oh my soul, in Christ enjoy.
Like a bird in the sky
like a bird I would fly
like a bird, me and thy,
oh sweet angel of mine.
Pray and weep, weep and pray
in the heart of Lord stay
and with grace, sing and play,
his praises every day.
Like a bird in the sky
like a bird I would fly
like a bird, me and thy,
oh sweet angel of mine.
24gennaio2021
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia
"Oh, Emèiscə me"
(ballàtə)
Oh, Emèiscə me, parìəndə
e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!
E allor'a ce sérvə, dimm'a
ce sérve
vaivə acchəssì, ca po simmə crəstiènə,
ca ci sí prìəngəpə, o ci sí sèrvə,
sembə sə mòərə, vəciàinə o ləndènə!
Oh, Emèiscə me, parìəndə
e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!
Eppùr'è o vèərə ca ódiə e
emòərə
avətənə ind'o stessə pərtòənə,
mo daisce: "beənə me... u còərə u còərə"
e pó t'accítənə senz'a pərdòənə!
Oh, Emèiscə me, parìəndə
e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!
E Gesùcristə u'avèəvə dittə
"com'a pəchəròscə və ménnə o múnnə ..."
pərcé, ci è onèstə, chèmb'afflíttə,
u múnnə è quadre, ma pare tùnnə!
Oh, Emèiscə me, parìəndə
e chəmbàrə
eh! la vaitə è strenə, la vaitə è strenə,
da ne sgarràssə s'essə parə parə,
pó tuttə sə tràsə ind'a ne barə!
15gennaio2021
BenTartamo
-traduzione dal molfettese-
"Oh, Amici miei"
(ballata)
Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!
E allora, a cosa serve, dimmi a cosa serve
vivere così, se poi siamo Cristiani,
che tu sia principe, che tu sia servo,
tutti si muore, vicini o lontani!
Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!
Ed è proprio vero che, Amore e Odio,
abitino nello stesso palazzo.
adesso dici: "bene mio e cuore mio..."
e poi, ti uccidono senza perdono!
Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!
E Gesù, il Cristo, lo aveva detto:
"vi mando nel mondo come pecore..."
perché chi è onesto, vive afflitto,
il mondo è storto, anche se appare tondo!
Oh, Amici miei, parenti e compari
eh! la vita è strana, la vita è strana,
da una fessura si esce pari pari,
poi tutti si entra in una bara!
15gennaio2021
BenTartamo
"Uno specchio infranto"
(canzone)
E scorre dentro, dentro di me,
quell'emozione che ancora c'è:
un tormento, che come il vento,
mi porterà lontano, da te.
E scorre lento, lento con me,
quel folle fiume, coi suoi perché:
caldo tango di fiori e fango
che mi risucchia dentro di sé.
Uno specchio infranto, batte e batterà per te;
coi pezzi di ricordi, rifletterà di me
questo triste cuore, che spento se ne muore
e illuso aspetta il sole, quel sole che non c'è.
E graffia e graffia la sirena
del nuovo giorno, e la sua pena,
compagnia che, poesia,
qui presto, al buio, andrà in scena.
E solca e solca il mio volto
ogni lacrima che mi ha tolto
ogni carezza e tenerezza,
falsa com'è il tuo volto...
Uno specchio infranto, batte e batterà per te;
coi pezzi di ricordi, rifletterà di me
questo triste cuore, che spento se ne muore
e illuso aspetta il sole, quel sole che non c'è.
10gennaio2021
"Donna e Destino"
(ballata)
Io, che non ho mai creduto al destino,
eppure il Destino, si è accorto di me.
Io, che scambiavo sorrisi improvvisi
coi sogni già presi, qui al mercato del Re.
Oh Donna e Destino son la stessa cosa
che giammai scoprirai se non dietro di te!
Su, spalle robuste! Non è faticosa
la Vita, se dietro un pianto il sorriso c'è!
Io, mai cresciuto e abusato bambino,
lo stesso Bambino, che sogna e sbuffa in te.
Io, dell'Amore affamato e innamorato,
ma sempre fregato e deluso di perché.
Oh Donna e Destino son la stessa cosa
che giammai scoprirai se non dietro di te!
Su, spalle robuste! Non è faticosa
la Vita, se dietro un pianto il sorriso c'è!
Sogno da desto e poi nel sogno mi desto
(chissà se son desto?!) dentro e fuori di me.
E dormo su un libro già scritto e distrutto
da quel farabutto Destino... se, poi c'è!
Oh Donna e Destino son la stessa cosa
che giammai scoprirai se non dietro di te!
Su, spalle robuste! Non è faticosa
la Vita, se dietro un pianto il sorriso c'è!
06gennaio2021
"In punta di piedi"
In punta di piedi,
sul palcoscenico del mondo
sei apparsa tu.
Luci alla ribalta
o a fari spenti,
siamo attori, io e te.
Cosi il mondo,
nessuno escluso.
Così noi, si deve andare:
ad ognuno la sua parte.
Ci si sbuccerà le mani
e, il dolce e acre
odor del sangue
torneremo a sentire,
come quando
la prima alba salutammo.
Siamo in battaglia,
che tu ci creda o no,
che tu lo voglia o meno....
e combatteremo!
Forza, ad ognuno la sua parte,
in punta di piedi o saltellando,
fischi o applausi,
cosa importa!
E se il mondo non ci ama
e di noi sorriderà,
avremo reso il nostro ruolo.
Ad occhi chiusi
ed il cuore all'impazzata,
il Regista, ci abbraccerà.
26 dicembre 2020
"Lacrəmə"
E scinnə dolcə da l'ucchjə
fondə de còərə e də stíddə.
Sè de mèrə e dəlòərə
com'emèrə è l'emoərə.
Nòənə, nen şaccə chiú bbèənə,
la vàit'e mè è catèənə
mó ca mə nə sò scappàtə
da stu vəgliacchə pəccàtə!
E affóəch'ognə paròələ
ind'a rə lacrəmə sòlə,
ma nen şə staut'u rəcùərdə...
e ind'o chiendə mə perde.
04dicembre2021
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Lacrime"
E scendi dolce dagli occhi
fonte di cuori e di stelle.
Sai di mare e dolore
com'è amaro l'amore.
No, non so più cos'è il bene,
la mia vita è prigione
ora, che pur son fuggito
da questo peccato vigliacco!
E sfogo ogni parola
nelle sole lacrime,
ma non si spegne il ricordo...
e nel pianto mi perdo.
04dicembre2021
"Come una campana"
Quanto vorrei farmi dondolare
come una campana in mezzo al mare,
per risuonare in mezzo al deserto
d'ogni silenzio, maestro esperto.
Da ogni suono nascano parole,
come da ogni notte nasce il sole
e da ogni stella una poesia,
da ogni lacrima un po' di allegria.
E suonerò alla nuova vita,
a chi rinasce quando è finita,
a chi si unisce per non star solo:
una sola ala, ma un nuovo volo.
Quanto vorrei farmi dondolare,
lasciandomi docile suonare
sui campanili, mosso dal vento:
che ogni nota, sia eco di cento.
Che ogni piazza non resti mai sola,
ma che sia spezzar di parola
come il buon pane, sacro alimento
che riscalda e, ogni cuor, fa contento.
20dicembre2020
"Infinito conoscersi"
Infinito conoscersi:
sguardo perso all'orizzonte,
immerso in te, mio Cielo!
E ne assaporo i silenzi
e la carezza dei suoni,
smarrito in te, mio Vento!
Mi scaldo al tuo sorriso
tenero e forte d'amore,
bruciando in te, mio Sole!
E mi inebrio di te solo,
spaurito dall'immensità
liquida, in te, mio Mare!
E mentre mi culli e abbracci,
scopro il sognante mistero:
rutilante coltre, oh Terra!
16dicembre2020
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia
-traduzione in spagnolo-
"Conocimiento infinito"
Conocimiento infinito:
perdido en el horizonte,
inmerso en ti, mi cielo!
Y saboreo los silencios
y la caricia de los sonidos,
perdido en ti, mi Viento!
Me caliento con tu sonrisa
tierno y fuerte con amor,
ardiendo en ti, mi Sol!
Y me embriago de ti sólo,
asustado por la inmensidad
líquida, en ti, mi Mar!
Y mientras me acunan y me abrazan,
descubro el soñante misterio,
púrpura manta, ¡oh, Tierra!
"Ben is back"
Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!
Sai, ti abbiamo atteso tanto...
Oh, Glory, Glory, Halleluja!
Nostra gioia e nostro vanto,
miele e nduja, miele e nduja!
Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!
Di', per quanto tempo ancora
e ancora, dovrai fuggire?
Non è, forse questa l'ora
di tornar, per non svanire?
Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!
Resta e canta poesia:
tutta qua la Felicità!
Su, dona a noi l'Allegria:
Gesù per noi, ora suonerà!
Gli angeli mi aspettavano:
Ben is back, Ben is back!
Nel loro slang, cantavano,
cosi serafico e black!
14dicembre2020
Ben Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia
-traduzione in spagnolo-
"Ben ha vuelto"
Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga, cantaban,
Tan seráfico y negro
Sabes, te hemos estado esperando...
¡Oh, Gloria, Gloria, Aleluya!
Nuestra alegría y nuestro orgullo,
¡miel y nduja, miel y nduja!
Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga, cantaban,
tan seráfico y negro!
Digamos, ¿cuánto tiempo más
¿Y cuánto tiempo más debes correr?
# ¿No es hora de
¿Regresar y no desvanecerse?
Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga cantaban,
¡Tan seráfico y negro!
Quédate y canta poesía:
¡De eso se trata la felicidad!
Vamos, danos un poco de alegría:
¡Jesús jugará para nosotros ahora!
Los ángeles me estaban esperando:
¡Ben ha vuelto, Ben ha vuelto!
En su jerga, cantaban,
tan seráfico y negro!
14Diciembre2020
Ben Tartamo
"Ho sognato"
E ho sognato di essere un aquilone
colorato, ma pieno di rattoppi;
suggestione, eppure i segni eran troppi
che volavo la vita, con passione!
E ho sognato di essere un aquilone
che spezzato aveva il filo di nodi;
illusione, se in vita tu non godi,
d'ogni sogno con la stessa passione!
E volavo su, in alto, sì volavo!
Asciugavo ogni lacrima e dolore
su nel sole, e nel cielo riposavo,
ricambiando l'odio col mio amore!
T'ho sognato, amico mio bambino,
abbracciato e le lacrime asciugato:
sta' vicino a me, non esser turbato
dall'invidia di un mondo sì piccino!
T'ho sognato, amico mio bambino,
sollevato con me dall'aquilone;
un inchino a chi vive la passione
per la vita, alla faccia del meschino!
E volavo su, in alto, sì volavo!
Asciugavo ogni lacrima e dolore
su nel sole, e nel cielo riposavo,
ricambiando l'odio col mio amore!
Anche tu, che ascolti questa canzone,
ed il perché ti chiedi a chi fa il male,
l'occasione per essere speciale
non sprecarla, ma sii un aquilone!
Anche tu, che ascolti questa canzone,
assieme a me vola più alto che puoi;
l'eccezione sii al mondo che tu vuoi:
solo amando, si fa rivoluzione!
E volavo su, in alto, sì volavo!
Asciugavo ogni lacrima e dolore
su nel sole, e nel cielo riposavo,
ricambiando l'odio col mio amore!
03dicembre2020
"La Ballata degli Stronzi"
Parlo a voi, a voi che siete sempre in tanti
col coraggio da leoni mutanti.
Miti agnelli con chi vi fa paura,
veri sciacalli nella dittatura.
Il cartellino sempre pronto in tasca,
quello giallo o rosso, e verde in burrasca.
Nella vita cosa avete da fare
che, il tempo, lo sprecate a giudicare!
Degli Stronzi questa è la Ballata
delle Streghe la loro Serenata
dei Potenti l'ignobile Bachata:
tutta musica sempre più stonata!
Miserabili a caccia della sfiga
sì, vorrei mettervi anch'io tutti in riga
per pesare tutto il vostro valore:
nelle fogne cercate il vostro onore!
Maestri nelle stalle del potere,
registi di chiappe di altrui sedere,
sempre pronti a fare la morale:
l'ipocrisia, il vostro capitale!
Degli Stronzi questa è la Ballata
delle Streghe la loro Serenata
dei Potenti l'ignobile Bachata:
tutta musica sempre più stonata!
Il vostro tempo, sappiate, è scaduto:
fiato sprecato, urlare ancora aiuto,
degli sciacalli e delle iene, il Cornuto
vostro Re, non è più sopravvissuto!
Questo tempo, è per noi Silenziosi,
noi, dal pianto, tornati vittoriosi.
Dalle nubi è sorto il nostro Sole:
sulla via, piovono rose e viole!
23novembre2020
"Tu sei la mia finestra"
Tu sei, tu sei la mia finestra:
mi affaccio, e mi sveglio con il sole.
Tu sei musica, tu sei parole;
ti voglio al centro e alla mia destra.
Tu sei, tu sei la mia tavola:
di te ceno e bevo nei pensieri.
Tu sei l'Oggi, il Domani e l'Ieri;
tu sei il cielo dietro ogni nuvola.
Tu sei, tu sei questa mia stanza:
ti sembra nulla, ma è già casa,
come un giardino con una rosa.
Mio profumo e mia fragranza.
22novembre2020
"Un pacco rifiutato"
Fino a quando trascinerò
dell'infanzia le catene
e i miei polsi ferirò
con i vetri delle pene?
Sono un uomo, ma per metà
- cerco ancora quel bambino -
la mia ingenua realtà,
nei pensieri un gran casino.
Ma dove sei, madre mia
dal nome dimenticato?
Ricordi, che andavi via,
mentre urlavo disperato?
E quante volte ho creduto
sai, di averti ritrovata
in ogni sogno vissuto
in quella donna che ho amata.
Invece, è sempre un partire
senza poter ritornare;
un eterno riscoprire
che non so cos'è amare.
È difficile capire
la fame di tenerezza,
quella voglia di morire,
forse l'unica certezza.
Mentre ancora spero e sbaglio
- questo amore ritrovato -
ha già pronto il suo bagaglio...
sono un pacco rifiutato.
18novembre2020
In un cono di luce, di notte ti imprigionai
tu Luna, nella calda culla del mio mare...
Lasciatemi ai miei Sogni,
voglio veder crescere ancora
quel bambino che veglia in me.
13novembre2020
"Increduli e sognanti"
Fluttuano cristalli liquidi dal corvo cielo
trafitti da raggi di fari indaci, in un velo
di morbida nebbia. E pensandoti, ancor mi gelo.
Io non so più chi sono o sarò, e nemmeno
chi ero. Cosi vuoto, ma pur sempre cosi pieno
dei ricordi di me, chino al tuo casto seno.
Chiedi: Ti prendi gioco di me? Dimmi, è vero
che è cosi? Domande sciolte nel fiume nero
delle mie paure, al tremulo chiaror di un cero.
Non mi faccio domande: breve è il respiro
delle mie labbra sulle tue, folle giro
di valzer sulle tue curve, che accolgo e viro.
E come vela in burrasca, noi due danziamo,
legati stretti, giù all'àncora dei nostri Ti Amo.
Increduli e sognanti , tra i flutti, ci abbracciamo.
12novembre2020
"La vita è"
La vita è parabola
che spunta come un fiore
coperto da nuvola,
in terra nasce e muore.
La vita è come il sole,
eppur si fa scaldare;
un fiume di parole,
ma basta solo amare.
La vita è solo Amore,
nessuno vuol capire;
fa rima con il cuore
quando sta per finire.
La vita si accontenta
pur di un dolce sorriso,
può sembrare anche spenta,
ma esiste un Paradiso.
La vita è una canzone,
ha la sua Armonia.
La vita è un'Occasione
per esser Poesia.
7novembre2020
"My soul on news"
Your nimble fingers
play on me,
piano for a night.
With its springs singers
under knee,
bed trot as a knight.
It's true, you're my blues,
my soul on news.
05novembre2020
"Vasəmə"
Acchjəmə, quennə u sòələ tèənə sùənnə
circhəmə, ində o mèrə o fúnn'o fúnnə.
Scùərdəmə, e pó vaitə, ci ngap'o múnnə,
u pənzìərə nen đə vèənə pó a d'acchià.
Lassəmə,
e nen şé kiù ce d'è la pascə
pirdəmə, com'o vìənde u virnə fascə.
Stringəmə, pó com'a ne ròəsə də méscə
e capìscə u dəlòəre ca a da səppərtà.
Pinzəmə,
comə sí fattə mé a nisciàunə
aspìəttəmə, com'o mèrə chə la làunə.
Tìənəmə strittə, e pó, all'aschərdàunə,
vasəmə, senzə ca pozzə kiù trafəià.
3novembre2020
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Baciami"
Trovami, quando il sole tramonta
cercami, nelle profondità del mare.
Dimenticami, e poi vedrai, se in capo al mondo
il pensiero di me non ti verrà a trovare.
Lasciami, e non saprai più cos'è la pace
perdimi, come fa il vento d'inverno.
Stringimi, poi come una rosa di maggio
e capirai il dolore che devo sopportare.
Pensami, come non hai fatto mai con nessuno
aspettami, come il mare fa con la luna.
Tienimi stretto, e poi, all'improvviso,
baciami, senza che possa più respirare.
3novembre2020
Ben Tartamo
"Libero"
Libero, io sono libero,
e canto con le foglie al vento
sì, libero da ogni tormento,
danzo come uno spoglio acero.
Di rosse foglie un manto farò
la nuda terra in me sognerà
con i miei ricordi donerò
la primavera che tornerà.
Libero, io sono libero,
come le folli onde del mare,
come urla di gabbiani in volo.
Libero, affronto il cerbero,
perché morendo posso amare
e canto, e canto non più solo.
01novembre2020
Ben Tartamo
*traducción*
"Libre"
Libre, yo soy libre,
y cantar con las hojas en el viento
Sí, libre de todo tormento,
bailando como un arce desnudo.
De hojas rojas un manto que haré
la tierra desnuda en mí soñará
con mis recuerdos donaré
el resorte que regresará.
Libre, yo soy libre,
como las locas olas del mar,
como los gritos de las gaviotas en vuelo.
Libre, me enfrento al Cerbero,
porque al morir puedo amar
y canto, y ya no canto solo.
01Noviembre2020
Ben Tartamo
"Canto per Eco"
Come l'onda, come l'onda scorre sulla rena,
passerò il mio tempo, il mio tempo per te.
Ogni passo perduto, perduto e cancellato,
in ogni parola scritta, io in te ritroverò.
Come nuvole, nuvole sulla mia pena,
danzerà il tuo corpo, il tuo corpo su di me.
Ogni bacio donato, donato e ricambiato,
rosa fatta poesia, solo in te pianterò.
E picchiano le ore sul cuore mio malato
lacerano lo spazio di nera fantasia;
ma Eco, la mia dolce Eco, adesso fuggirà,
e tra le braccia di Giove, riparo troverà.
Era, mia cara Era, il tempo è ormai passato,
di coriandoli hai reso ogni mia poesia;
non sai com'è tenera, e come tenera sarà,
ogni rosa che, l'anima mia, ancor canterà.
27ottobre2020
Ben Tartamo
-traduzione in spagnolo-
"Cantando por Eco"
Como la ola, como la ola fluye sobre la arena,
Pasaré mi tiempo, mi tiempo para ti.
Cada paso perdido, perdido y borrado,
en cada palabra escrita, la encontraré en ti.
Como nubes, nubes sobre mi dolor,
bailará tu cuerpo, tu cuerpo sobre mí.
Cada beso dado, dado y correspondido,
La rosa hecha poesía, sólo en ti la sembraré.
Y latir las horas en mi corazón enfermo
destrozar el espacio de la negra fantasía;
pero Eco, mi dulce Eco, ahora huirá,
y en los brazos de Júpiter, refugio encontrará.
Hera, mi querida Hera, el tiempo ha pasado,
de papelillos que has hecho todos los poemas que he escrito;
no sabes lo tierno que es, y lo tierno que será,
cada rosa que, mi alma, cantando seguirá.
27 de octubre de 2020
Ben Tartamo
"E vəless'a sapé"
E vəless'a sapé
quennə dourmə, addó vé;
ind'o sounnə, ci sté,
nu alt múnnə da vədé.
E vəlessə partàjə
comə stòchə ind o liəttə,
ca le nóttə e la daje
cussə còərə, ind o pìəttə,
battə sembə chiú afflittə.
Ué Marì, ma ce sounne,
quennə scennə lé nóttə?
Ci ind'a cùrə múnnə
fé ne bótt'e ne bóttə
comə fascənə tottə!
E vəless'a sapé
quennə dourmə, addó vé;
ind'o sounnə, ci sté,
nu alt múnnə da vədé.
E gnarnò, maritə mé,
tu, tə sbagliə, də groussə,
e sé bounə u pərcé
- ca tu vu l'essə 'mbussə! -
mó addəvìəndə rùssə!
E so carèzz'e vasə
- ca nen sò chiú peccatə -
e so ròs'e cəràsə,
pó cadimm'abbrazzàtə
sembə chiú nemməràtə.
E vəless'a sapé,
rəsvəgghjàtə, ce ffé;
ci emòərə mə dé
senz'a fattə vədé!
24ottobre2020
Ben Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"E vorrei sapere"
E vorrei sapere
quando dormi, dove vai ;
se nel sogno esiste
un altro mondo da scoprire.
E vorrei partire
adesso, dal letto,
che notte e giorno
questo cuore, nel petto
batte sempre più afflitto.
Ehi, Maria, ma cosa sogni
quando scende la notte?
Se in quel mondo di sogno
non mi sei leale
come fan tutte.
E vorrei sapere
quando dormi, dove vai ;
se nel sogno esiste
un altro mondo da scoprire.
Nossignore, marito mio!
Ti sbagli alla grande
e ne conosci il motivo
- che ti possino -
ora diventerai rosso!
E sono carezze e baci
- niente più peccato -
e sono rose e ciliege,
poi cadiamo abbracciati
sempre più innamorati.
E vorrei sapere,
sveglio, cosa fai;
se mi doni amore
senza farti scoprire!
24ottobre2020
Ben Tartamo
"Figlia di Venere"
E lì, dov'è la tua bella testa,
c'è una catena di nuvole
morbide e agili, come i pensieri.
E poi, due splendidi laghi alpini
che riflettono sguardi di boschi
e riflessi di freschi smeraldi.
Il tuo naso, i tuoi zigomi,
sono morbide colline che, a valle,
culminano con due ebbre labbra
che sanno di fragola e ciliegia.
Poi, viene il sogno a rapirmi inerme:
le tue spalle, le tue lunghe braccia,
le curve infinite dei tuoi fianchi
che, ondeggiano, a coppia con i seni.
E mi rapisce infine, il profumo
inebriante e fonte di vita
che chiamano monte di Venere!
Ed è lì, ormai perdutamente tuo,
che in ginocchio, mi tuffo imprudente
in quella grotta di flutti e muschi...
Gusto ogni dolce, sapido frutto
che è del mare , come dal mare
misterioso e immenso tu provieni,
dolce amica, figlia di Venere!
18ottobre2020
"Alla Musa"
Eppur, mi allattavi di spazi e note
e sulle mie rive ti trastullavi;
con me, bambino, sognavi e giocavi,
di me, fanciullo, asciugavi le gote.
Dell'Amore, con te scoprii le quote,
dalle illusioni idiote mi curavi;
per me, rotolavi le pietre immote
degli ideali e con me ti libravi.
Or, che sole e luna danzan veloci
con il Tiranno verso l'Orizzonte,
alterni assenze con i tuoi silenzi.
Or che il Male, coi suoi cachinni atroci,
di Suoni e Spazi fa crollare il ponte
ti prego, oh Musa, allattami di assenzi!
22ottobre2020
Ben Tartamo
*
*traducción*
"A la Musa"
Y aún así, me estabas amamantando con espacios y notas
y en mis costas estabas jugando contigo mismo;
Conmigo, niño, soñaste y jugaste,
de mí, muchaco,
solías secar mis mejillas
De amor, contigo descubrí los picos,
de las ilusiones idiotas que me curaste;
para mí, has hecho rodar las piedras inmóviles
de los ideales y tú revoloteaste conmigo.
Ahora, deja que el sol y la luna bailen rápido
con el Tirano al Horizonte,
alternas las ausencias con tus silencios.
Ahora que el mal, con su atroces risas salvajes
de Sonidos y Espacios colapsa el puente
por favor, oh Musa, amamantame con absenta.
22 de octubre de 2020
Ben Tartamo
"Chiamami!"
"Chiamami!" mi chiese, chi io amo,
"Chiamo - solerte le risposi -
se Ella rammenta ciò che siamo!"
Per Amor, lo scettro deposi!
Siam forse amanti, che amandosi
s' illudono d'esser felici?
Perché, i cuor tormentandosi
di sé, si dicon solo Amici?
Su, dimmi! E parla al mio cuore:
In verità, noi cosa siamo?
Giacché amiamo, e quell' ardore
s'accende e si spegne in un Ti Amo!
Su, parlami! E più non tardare:
d' Amor si vive, eppur si muore,
se questo nostro triste amare
non è libero con onore!
Non dir più: "Chiama!", ma "Parlami!"
fosse anche nel cuor della notte.
Ed io risponderei: "Amami!"
su talamo di dolci lotte!
17ottobre2020
"E vorrei un cuore che ride"
E vorrei un cuore che ride
come il sole, qui sui vetri.
Una finestra che stride
e il vento, che dolce arretri,
suonando soltanto per me.
E vorrei un letto di fiori
ed uno spicchio di luna.
Stelle di mille colori
che mi portino fortuna
per averti ancora con me.
E poi, una vela che danza
senza mai averne abbastanza
del mare di questa stanza
che ci accorci ogni distanza
tra ghiaccio e fuoco intorno a noi.
E vorrei amarti di neve
e accarezzarti di sole.
Che il silenzio sia lieve
di singhiozzanti parole:
labbra che respirino in me.
E vorrei sognarti sveglio
e poi svegliarti sognando.
Cullarti ad ogni risveglio
di rami e foglie, danzando
sciolto e stretto, più stretto a te.
Ed una nuvola stanca
su questa pagina bianca
in cui ogni nota si affianca
ad ogni pausa che arranca
tra baci e silenzi tra noi.
(testo e melodia by Ben Tartamo)
"Tutto quello che so"
Se la Notte viene prima del Giorno
Se il Sole si incontrerà con la Luna
Se gli Astri avranno Stelle sempre attorno
Se ogni Donna sarà per me nessuna
Perché nessuna è come te, vera
Come la Notte e il Giorno, Sole e Luna
Come Estate nasce da Primavera
E non c'è Fato, Destino o Fortuna.
Se il Cielo abbraccerà infine il Mare
Se in ogni Pianto è nascosto un Sorriso
Se ci sarà Tramonto al nostro Amare
Se questo Inferno vedrà un Paradiso.
Non ho risposte, non so nulla, Amore
Se sei Realtà, Sogno o Fantasia
Se sarà Vita oppur Morte e Dolore...
Tutto quello che so, è Poesia!
15ottobre2020
"Scende stanca la rugiada"
Come pali della luce
stiamo a dare il suono al vento
questa sera mi conduce
fuori dal mio tormento.
Corvi scuri i miei pensieri
persi su nell'infinito
l'oggi e domani come ieri
questo amore un po' bandito.
Sono un fiume in piena oramai
che si perderà nel mare
degli abbracci sentiti mai
di quei baci da sognare.
Sono vela tra i marosi
scogli infranti dal dolore
fuochi a bordo un po' dolosi
mente il faro dell'amore.
Scende stanca la rugiada
dolce accarezza le dita
canta con me per la strada
il ricordo d'una vita.
12ottobre2020
"Perché la rosa è rossa"
La rosa di un giardino,
di un bel bianco vestita,
guardava su, impettita,
ad ogni passettino.
Essa, era innamorata,
ed a ogni ragazzino
strizzava l'occhiolino:
perché bella e sfrontata!
E così, un bel giorno,
- facendosi coraggio -
il tredici di maggio
volle guardarsi attorno.
Le radici su al cielo,
danzando un po' nel vento
senza nessun spavento,
si circondò d'un velo.
Il cielo era radioso,
- di lucciole un gran coro -
lo sposo, un cuore d'oro,
la strinse a sé amoroso.
E dal trafitto petto
venne rossa rugiada
che ancor non si dirada
sul fiore benedetto.
Così, tra i più bei fiori,
la Rosa, per le spine,
di rosso, senza fine,
ebbe color dei cuori.
09ottobre2020
"Còərə
bəsciàrdə"
Còərə bəsciàrdə, ca me dəcìstə ca èrə emòərə,
invecə erə dəlòərə, dəlòərə e nur'altə,
mó certə, sì chəndéndə ca vè facennə u səgnòərə,
tə sìəndə fórtə e imbortèndə, re mèənə ində a rə faltə!
Còərə bəsciàrdə, ca sì
tradətòərə e disonéstə
mo, ca pùətə fa la fəstə, ca 'ndérrə sí allássàtə
stu cùərpə mè melàtə, ca nuddə chiauə lə réstə...
dimmə, sì chəndéndə, ca mòərə e mòərə nemməràtə?!
09ottobre2020
Ben
Tartamo
-traduzione dal molfettese-
"Cuore bugiardo"
Cuore bugiardo, che mi dicesti che era amore,
invece era dolore, dolore e null'altro,
ora, certo sarai contento di fare il gran signore,
ti sentirai forte e importante con le mani in tasca!
Cuore bugiardo, che sei traditore e disonesto
ora che puoi far festa, che per terra hai lasciato
questo mio corpo malato, che nulla più gli resta...
dimmi, sarai contento che muoia, e muoia innamorato?!
Ben Tartamo
-traduzione in spagnolo-
"Corazón Mentiroso"
Corazón mentiroso, que me dijiste que era amor,
pero era dolor, dolor y nada más,
Ahora, estoy seguro que estarás feliz de jugar al gran señor,
te sentirás fuerte e importante con las manos en los bolsillos!
Corazón mentiroso, que eres un traidor y deshonesto
ahora que puedes festejar, que dejaste en el suelo.
este cuerpo enfermo mío, al que no le queda nada...
Dime, ¿te alegrarás de que muera, y de que muera enamorado?
Ben Tartamo
"Serendipità"
Nel cercare una Passione
- sopita, perché fallita -
ho scoperto un'Emozione
in te, Amore, che dai Vita.
Tesoro più grande non c'è
- nell'inattesa sorpresa -
che si fa dono, per me e te,
Maestra mia, mai arresa!
05ottobre2020
Ben Tartamo
-traduzione in spagnolo castigliano-
"Serendipia"
En la búsqueda de una Pasión
- inactiva, porque fallida...
Descubrí una Emoción
en ti, Amor, que das la vida.
No hay un tesoro más grande
- en la sorpresa inesperada -
que se da a sí mismo, para ti y para mí,
¡Mi Maestra, que nunca te rindas!
05Octubre2020
Ben Tartamo
"Concienciación"
Señor, deja que mi visión se aclare,
especialmente mirando en mi corazón.
Por ahí, mirando hacia afuera,
todavía puedo soñar;
mirando dentro, puedo despertar.
3 de octubre de 2020
Ben Tartamo
"Consapevolezza"
Signore, fa' che la mia visione diventi chiara,
soprattutto nel guardare dentro il mio cuore.
Così, guardando fuori,
io possa ancóra sognare;
osservando dentro, mi possa svegliare.
3ottobre2020
Ben Tartamo
E, fragile alle foglie,
il vento si commosse
accarezzando un sogno.
26settembre2020
Ben Tartamo
- traduzione in spagnolo -
Y, frágil a las hojas,
el viento se movió
acariciando un sueño.
26settembre2020
Ben Tartamo
" E con la notte il sogno "
Mi mancherai,
tutta la notte mi mancherai.
Ma tu, tu sognami,
e se nel sogno
accanto a me resterai,
più non mi mancherai.
Mi ribello al giorno
come al destino.
Lotto col tempo
e con lo spazio mi batto
per una tua parola in più,
per il tuo respiro in me
e le mie mani tra le tue.
Mi mancherai,
finché torni la notte
e con la notte il sogno, tu.
22settembre2020
"Mare e Onda"
E l'Onda, sbattuta e affranta,
in un giorno di tempesta,
tra gli scogli si rifugiò.
Del Mare, sai, si racconta,
che, con la sua rabbia spenta,
egli, al Cielo pianse e poi urlò.
Così, l'Onda chiese al Vento
di issarla sul suo manto
e triste, al Mare, domandò:
"Perché, non sei mai contento,
di rabbia, vivi soltanto,
m'ami allora, io più non so?"
- "Vedi, quando ti allontani
e, con la Spiaggia ti trattieni,
tu geloso, mi fai perciò.
Il Sole, vedrai domani,
vieni a me, ancora vieni,
senza di te, io non vivrò!
Io t'amo, e t'amo tanto,
m'inquieto, ma poi mi pento"
- disse il Mare - e l'Onda abbracciò.
E l'Onda, con tono affranto
rispose: "Il mio tormento
è che con te, pace mai ho!"
- "Io sono il tuo Mare,
tu, l'unico mio amore,
dolce Onda, non dir più di no."
- "Io, Onda che sa aspettare:
nel profondo tuo cuore...
il mio amore verserò."
20settembre2020
"Lo spazio tra te e me"
È fatto di solitudini
lo spazio tra te e me.
Può il tempo colmarlo
di soli nascenti e lune calanti,
ma il mare, ci ricorda ch'è infinito
come l'amore che, tempo e spazio,
accarezza come fa coi sogni.
15settembre2020
Ben Tartamo
"El espacio entre tú y yo"
Se compone de soledad
el espacio entre tu y yo.
¿Puede el tiempo llenarlo?
de soles nacientes y lunas menguantes,
pero el mar nos recuerda que es infinito
como el amor que, tiempo y espacio,
caricias como lo hace con los sueños.
15 de septiembre de 2020
Ben Tartamo
"La fine di un amore"
Solo, un uomo nella nebbia,
si confonde con la strada.
Luna, fa' che nulla accada,
la tristezza, in lui non abbia,
la sua grigia e fredda guida.
Se la fine di un amore
con la vita lotta e grida,
quel dolore, no, mai elìda
ciò ch'è mente e ciò che cuore;
stretto nodo di parole.
Se, mai lei si prese gioco
e rese freddo anche il sole,
la Speranza, che non duole,
fa che soffi su quel fuoco,
doni luce alla sua strada.
E torni presto a cantare
Poesia di contrada,
a danzare per la strada
folle amore da sognare,
vita nuova che sa amare.
13settembre2020
"Non chieder"
No, non chiedermi amore!
Io, io sono il Fuoco
che tutti ci divora,
riscalda, ma consuma.
Tu, la mia Cenere!
Non chieder felicità!
Io son la Tristezza
che, come acqua, ci veste,
ci trascina e poi inghiotte.
E tu, l'oscuro Mare!
No, io non son vero!
Io sono la Notte
che vive, ma ci inganna
di cieli, lune e stelle.
E tu, sei il mio Sogno!
09settembre2020
Ben Tartamo
- traduzione in spagnolo -
"No preguntes"
¡No, no me pidas amor!
Yo soy el Fuego
que nos devora a todos,
calienta, pero consume.
¡Tú, mi Ceniza!
¡No pidas la felicidad!
Yo soy Tristeza
que como el agua nos viste,
nos arrastra y luego nos traga.
¡Y tú, el Mar oscuro!
¡No, no soy verdad!
Yo soy la Noche
que vive, pero nos engaña
de cielos, lunas y estrellas.
¡Y tú, eres mi Sueño!
9 de septiembre de 2020
Ben Tartamo
"Gaviotas en vuelo"
Y como los vientos nos braman,
así nuestras almas se buscan.
Seguro puerto a tu vela
cuando, en tormenta, todo vuela.
Como niños nos abrazamos,
gaviotas en vuelo, cantamos.
08settembre2020
Ben Tartamo
_traduzione dallo spagnolo_
"Gabbiani in volo"
E come il vento ci ruggisce,
cosi le nostre anime si cercano.
Porto sicuro alla tua vela
quando, nella tempesta, tutto vola.
Come bambini ci abbracciamo,
gabbiani in volo, cantiamo.
"Famme sognà"
(canzone)
Eh daje, daje
famme 'mbriacà...
famme 'mbriacà de te!
Eh daje, daje
famme sognà...
famme sognà de te,
n'antra storia impossibile !
Tutte, sai, sò annate via
e ce posto sai, pe quest'anima mia.
L'artre nun ce sò mai state
come ce stai drento te.
Passerà questa estate
ma te regina ed io tuo re...
Eh daje, daje
famme 'mbriacà...
famme 'mbriacà de te!
Eh daje, daje
famme sognà...
famme sognà de te,
sì, n'antra storia impossibile !
An vedi, tutto er monno è annato via
e la strada è casa mia.
Poche luci quaggiù al molo
gli occhi tuoi, che capolavoro!
Damme la mano, che famo 'n volo...
tienla stretta, che de te.... me moro !
Eh daje, daje
fatte 'accarezzà...
come fossi tu la sposa !
Eh daje, daje
fatte spoglià...
petalo a petalo
come na rosa, la mia rosa !
6agosto2018
"Il tuo sorriso"
Lunghe file di perle mi accolsero:
il dolce tuo sorriso al mattino;
porto sicuro, me triste bambino,
le cui tracce, chissà, si persero.
Canta la mia vela, gonfia al vento,
bevendo gocce di calda speranza
nel mare stanco di una grigia stanza.
In te, la luna, accende il sole spento.
06settembre2020
"Sappi parola"
E non pensavo di esserne capace
di creare, io una parola nuova
che, nata timida, poi si fa audace
ed ogni lacrima dal viso lava.
Una parola, che ha ben cinque dita,
e nello spazio breve di una mano,
col suo calore, alla pace ci invita,
sciogliendo in abbracci chi era lontano.
E allora, vorrei tutto trasformare
con la magia di questa parola,
che crea e trasforma, e sa come amare,
anche quell'anima più triste e sola.
A te che ascolti e conosci tristezza,
sappi parola chiamata carezza.
03settembre2020
Ben Tartamo
-traduzione in spagnolo-
"Sabes palabra"
Y no pensé que fuera capaz de eso
para crear una nueva palabra
que, nacida tímida, luego se vuelve atrevida
y cada lágrima de la cara lava.
Una palabra que tiene cinco dedos
y en el corto espacio de una mano,
con su calor nos invita a la paz,
disolviendo a los lejanos en abrazos.
Y luego, me gustaría transformar
todo con la magia de esta palabra,
que crea y transforma, y ??sabe amar,
incluso esa alma más triste y solitaria.
A ti que escuchas y conoces la tristeza,
sabes la palabra llamada caricia.
3 de semptiembre de 2020
Ben Tartamo
"Albero solitario"
(canzone metafisica) vers.2020
Sul naso aveva un picchio di color canarino
che gli chiedeva spesso di chinarsi più vicino.
Per spalle, aveva poi un' enorme e coriacea gruccia
a prova di fulmini, con in testa una gran cuccia.
E le braccia erano nastri colorati e fiori blu
le mani eran due farfalle variopinte in tutu.
Che dire delle gambe: due colonne corinte
e ai piedi lunghi fasci di bambù a fosche tinte.
Oh Robur, Morale e Fisica: Estasi e Logica...
Magnificat, San Matteo: Musica e Lirica.
Gea, Umanità, Immagini: Follia e Colore...
Mulini e Girasoli: l'Amore ed il Dolore.
Anch'io ti pianto, qui: nel cuor mio terreno...
Forza e Nobiltà: il Viaggio infin, rendimi sereno!
Ma nel petto, gli batteva per scherzo una grancassa
fatta di piume d'Angeli incollate con melassa.
E, se mai, nella mente pascolavano pensieri
eran solo teneri e stanchi uccelli passeggeri.
E infine - resta incerto - se un nome, l'avrà mai avuto:
occhi di giada, fronte ambrata, e guance di velluto.
Solo la Luna, di notte, teneva compagnia
asciugando foglie, per un amor fuggito via.
Oh Robur, Morale e Fisica: Estasi e Logica...
Magnificat, San Matteo: Musica e Lirica.
Gea, Umanità, Immagini: Follia e Colore...
Mulini e Girasoli: l'Amore ed il Dolore.
Anch'io ti pianto, qui: nel cuor mio terreno...
Forza e Nobiltà: il Viaggio infin, rendimi sereno!
10.04.2017 / 30.08.2020
"Io non so"
(canzone)
E così, e così, hai voluto andar via
niente nuvole sparse per compagnia,
ma mille diamanti e colori, solo per te,
riflettevan quella luce tutta per me.
Io non so, se c'è un'autostrada lassù,
che mi porti volando, là dove sei tu,
che mi porti danzando, dove canti tu.
E così, e così, senza lasciar scritto
un addio e senza acquistar un biglietto,
il tuo viaggio solingo, così sognato,
con la gioia sul viso lo hai guadagnato.
Io non so, se c'è un'autostrada lassù,
che mi porti volando, là dove sei tu,
che mi porti danzando, dove canti tu.
E così, e così, quelle nubi sparse
bagnano di nostalgia le anime arse
di chi si specchiò nei tuoi profondi sguardi
e quel viaggio, sogna per sé, non s'attardi
.
Io non so, se c'è un'autostrada lassù,
che mi porti volando, là dove sei tu,
che mi porti danzando, dove canti tu.
28 agosto 2020
-traduzione in spagnolo castillano-
"Yo no sé"
(canción)
Y así, y así, querías irte
sin nubes dispersas por compañía,
pero mil diamantes y colores, solo para ti,
reflejé esa luz para mí.
No sé, si hay una carretera allá arriba
que me lleves volando, donde tu estas,
que me lleves a bailar, donde cantas.
Y así, y así, sin dejar escrito
adios y sin comprar boleto,
tu viaje solitario, tan soñado,
con la alegría en tu rostro te lo has ganado.
No sé, si hay una carretera allá arriba
que me lleves volando, donde tu estas,
que me lleves a bailar, donde cantas.
Y así, y así, esas nubes dispersas
bañan con nostalgia las almas quemadas
de los que se reflejan en tus ojos profundos
y ese viaje, sueña por si mismo, no tardes .
No sé, si hay una carretera allá arriba
que me lleves volando, donde tu estas,
que me lleves a bailar, donde cantas.
28 de agosto de 2020
"Per dipingere l'amore"
Per dipingere l'amore
che colore, mai servirà?
Ne basterà una goccia
che, da roccia, zampillerà?
Rossa come il mio cuore
nel dolore, che nessun sa.
Rossa, com'è ogni rosa,
come sposa che un bacio dà.
Rossa come la tua bocca,
che mi blocca e poi, più non fa,
il respiro risalire
e svenire, sì mi farà.
Per dipingere l'amore
che colore, mai servirà?
Bianco, com'è sol la neve,
lieve lieve, che danzerà.
Bianco, com'è ogni aurora,
che c'indora e rallegrerà
e ci darà un nuovo sole
e parole e serenità.
Bianco, com'è una stella,
mai più bella, di te sarà.
Stella, che dà senso e vita
e ci invita a felicità.
24agosto2020
"La vaitə è bbéddə"
È bbéddə, è bbéddə ci tə pìərdə,
ma pó, chiènə-chiènə, t'acchjə arrèetə.
E sə vé dolcə-dolcə o fúənnə:
tuttə scùrdə e nisciáunə vèetə!
Arrəcurdətə: nn è mèe tardə
pə lassássə tutte quendə drèətə
Tərnè arràetə a nnéscə o múnnə:
la vaitə è bbéddə, ma nen sə crèetə!
traduzione dal molfettese
"La vita è bella"
È bello, è bello perdersi,
ma poi ritrovarsi.
E si va dolcemente a fondo:
si dimentica tutto e nessuno se ne accorge!
Ricordati: non è mai tardi
per lasciarsi tutto quanto dietro.
Tornare nuovamente a nascere:
la vita è bella, ma non si crede!
15agosto2020
"Me fui"
Dejé entreabierta
la puerta de mi corazón.
Si el viento por despecho
nos la mantuviera cerrada,
no te des más dolor
ya no te golpees el pecho.
La clave del amor
sabrás dónde encontrarla.
No se necesitan palabras
pero solo cuentan las horas
ve y vuelve a abrirla
para traer el sol.
8 de agosto de 2020
Ben Tartamo
-traduzione dallo spagnolo-
"Ho lasciato"
Ho lasciato socchiusa
la porta del mio cuore.
Se il vento per dispetto
ce la serrasse chiusa,
non darti più dolore
non batterti più il petto.
La chiave dell'amore
saprai dove trovarla.
Non servono parole,
ma contan solo le ore
passate a riaprirla
per far rientrare il sole.
08agosto2020
"Sin Ti"
Cada día, cada día más
es como una ola, como una ola
quien me lleva y luego se arrastra.
Puedo nadar, puedo ir bajo el agua
pero ya no puedo contener la respiración ...
Y finge que no amas
este mar, tu playa,
¿me dará algo de espacio para respirar?
Naufragado, me veo cansado
quemado por sal y sol,
pero con una certeza en mente:
¡Me volveré loco, solo sin ti!
-traducción del italiano-
"Senza te"
Ogni giorno, ogni giorno di più
è come un'onda, come un'onda
che mi prende e poi trascina a sé.
So nuotare, so andar sott'acqua,
ma non tengo più il respiro...
E far finta di non amare
questo mare, la tua spiaggia,
mi darà un po' di respiro?
Naufrago, mi osservo stanco
bruciato dal sale e dal sole,
ma con in mente una certezza:
impazzirò, solo senza te!
07agosto2020
"La Sperènzə"
Ne lacrəmə s'affaccə rədénnə
e mə uàrdə cittə e pənzénnə
ca l'emoərə, pàurə fasce dènnə.
Chènd'u mèrə saòp'a rə scogghjərə
la gaggènə gràitə, vol'accógghjərə,
ma la rèətə nen zàp'assógghjərə.
Sòən'u vìəndə soəp'a la parènzə
chiaove stenghə ind'a chess'a stènzə:
scennə soələ e 'mbossə la Sperènzə.
Ne carèzzə valə chiú də cìəndə
lə tərràisə sə lə port'u vìəndə
scùrr'u múnnə, ma pó statt'attìəndə.
Parə núddə ne paròəl'a bòənə
com'o vìəndə rənfrèsck'e sòənə:
chèr'emèrə, abbràusc'e 'pó stòənə.
Scald'u sòlə e tèngə la stènzə
dé chəlòərə a ci chièng'e pénzə:
scald'u còərə a tuttə la Sperènzə.
~traduzione dal molfettese~
"La Speranza"
Una lacrima si affaccia ridendo
e mi guarda silenziosa e pensando
che, anche l'amore, fa danni.
Canta il mare sulla scogliera
il gabbiano urla, vorrebbe raccogliere,
ma non sa sciogliere la rete.
Suona il vento sulla paranza
piove stancamente in questa stanza:
scende sola e bagnata la Speranza.
Una carezza vale tantissimo,
il denaro se lo porta via il vento
gira il mondo, ma fa sempre attenzione.
Pare nulla una buona parola
come il vento rinfresca e suona:
quella amara, brucia e poi stona.
Scalda il sole e tinge la stanza
dà colore a chi piange e pensa:
scalda il cuore a tutti la Speranza.
07agosto2020
"E nen mə pózzə schərdà"
E mə 'nghèndə a uardáttə
- ne paroələ nen dàiscə -
e ca síə berafáttə,
e ca síə u 'nghəlàiscə,
pàurə u ciələ rə sàpə
e nə parlə cu mèrə.
E m'aggiàirə la capə:
tàuə síə rèətə e mernèrə
ca pəscàtə stu còərə;
pó su pòərtə ləndènə.
E nen điənə dəlòərə?
Nen tə fazzə mè pèənə?
...Alassámmə acchəssí!
E ddímmə ne paròələ,
dimmə nòənə o gnorsì!
Pràimə ca cussə sòələ
sə nə fauscə ləndènə
e 'ngə mènnə la launə.
Ca də pascə 'ngə sèənə
e pó, all'aschərdàunə,
n'allàssə sàulə a pənzà.
Ca síə ròəsə e cəràsə
e nen mə pózzə schərdà
com'è dolcə ogné vàsə
ca mə tocchə assaprà.
-traduzione dal molfettese-
"E non posso dimenticare"
E mi incanto a guardarti
- non dici una parola -
e che sei stupenda,
e che sei il Desiderio,
anche il cielo lo sa
e ne parla col mare.
E mi gira la testa:
tu sei rete e marinaio
che pescato questo cuore,
poi se lo porta lontano.
E non provi dolore?
Non ti faccio mai pena?
.. Lasciarmi così!
Ma dimmi una parola,
dimmi di no, oppure di si!
Prima che questo sole
se ne fugga lontano
e ci mandi la luna.
Che di pace ci sana
e poi, all'improvviso,
ci lascia soli a pensare.
Che sei rosa e ciliegia
e non posso dimenticare
com'è dolce ogni bacio
che ho la fortuna di assaggiare.
03agosto2020
"A volte"
A volte, mi par di sentire una voce
che calda e densa, sì tutto mi pervade
e mi rammenta che sotto questa croce
Egli sostiene l'erta e, pur con me cade,
affranto assieme da quel dolce dolore
che vita e morte donò a noi per amore.
A volte è il vento, musica di carezze
a volte il mare con i suoi freschi abbracci.
E ci riempie le notti di certezze
che l'alba torni a scioglier i nostri i ghiacci
con le sue stelle e la luna in compagnia
di questa vita di triste poesia.
01agosto2020
Y en tus ojos encontraré
lo que pasó y ya no tengo.
Las cicatrices de un pasado
los rostros que siempre he amado...
"Nelle mie parole troverai"
Nelle mie parole troverai
ciò che hai sentito e capito mai.
Quella tristezza senza un nome
senza un perché e senza un come
un fiume che mi porta via:
melanconia, amica mia.
E nei tuoi occhi io ritroverò
ciò ch'è accaduto e più non ho.
Le cicatrici di un passato
i volti di chi ho sempre amato
quella passione e poesia:
follia, dolce amica mia.
Nelle mie parole troverai
il senso al mio lento oramai.
Quella paura che toglieva
a noi speranza e ci spingeva
in quegli abbracci da bambini:
divisi forse e più vicini.
29luglio2020
"Oscə ne voəscə m'ha dítte"
Oscə ne voəscə m'ha dítte:
nen è ne croəscə u vəlè
tuttə u beənə ca cíttə
ində nen se pótə tənè.
Nu səndəméndə assòələ
tə pigghjə e tə fascə vəlà
oltrə a stú ciələ, ind'o soələ,
beənə ca tə pótə abbrəscià.
In ogné lingue du munnə
u sùənə è li stessə, rə ssè?
Ca sìə quadrə o sìə tùnnə
u beənə se fascə vedè.
È ne chenzoənə all'endàichə
scrittə da pràimə du munnə
forsə nen saccə ce dàichə
o m'ha stənètə u sùnnə!
Sùnnə ca u Padrə Eternə
ssè, fací scennə ləggìərə
trénnə nu stuzzə də carnə
senza papègnə e né mìərə...
a cùrə féssə d'Adèmə
ca sùələ sàulə chiengèəvə
- u pràimə attènə e sèəmə -
pərcé chəmbègnìə vəlèəvə.
E chéssà voəscə m'ha dítte
ca da Adèmə nesciáiə
chèrə ca u malədittə
sə daisce pàurə frəcàiə!
Evə, ca pràimə dəciàiə
chèrá paroələ c'addòərə
e ca pó a tutte frəcàiə
chəndènnə è dolcə l'Emoərə!
- traduzione dal molfettese -
"Oggi una voce mi ha detto"
Oggi una voce mi ha detto:
non è una croce il volere
tutto il bene che, silenziosamente,
non si può trattenere dentro
Un solo sentimento
di prende e ti fa volare
oltre questo cielo, nel sole,
bene che ti può bruciare.
In ogni lingua del mondo
il suono è lo stesso, lo sai?
Che tu sia quadro o tondo
il bene si fa vedere.
È una canzone antica
scritta prima del mondo
forse non so cosa dico
o mi ha buggerato il sonno!
Sonno che il Padreterno
sai, fece scendere leggero
togliendo un pezzo di carne
senza oppio né vino...
a quel fesso di Adamo
che piangeva da solo
- il primo padre e seme -
perché desiderava una compagna.
E questa voce mi ha detto
che da Adamo nacque
colei che, il maledetto,
si dice abbia pure buggerato!
Eva, che per prima pronunciò
quella parola che profuma
e che poi fregò tutti
raccontando com'è dolce l'Amore!
25luglio2020
E pich' a la voltə tuttə s'av' aggəstà
ogne coəs' a tòrtə, vaitə s'av' addrəzzà.
Memmé decèvə: Tre díə sə chiengə u muərtə!
Pó s'arrəchərdàvə ca chess'è la sórtə
ca tocchə o crəstienə, o drittə e o stùrtə
a ci vé e vèənə, o irtə ò o cùrtə.
E nuddə pot'essə chiú negrə de lə nóttə
u sòlə tras'e esse e ogne coəsə ha cúttə.
E tatà decèvə: E chendə Rinellə!
La nonnə rəspənnèvə: U chegnə tə sèndə!
E tuttə passə e voələ com'o viəndə
u tiəmbə scassa, tu 'nzacchə e nen đu siəndə!
~traduzione dal molfettese~
"Tre giorni si piange il morto!"
E un po' per volta si aggiusta tutto
ogni cosa storta, poi si raddrizza.
Mia mamma diceva: Tre giorni si piange il morto!
Poi si rammentava che, questa è la sorte
di ogni uomo, sia buono o malvagio
a chi va di fretta, a chi è alto o basso.
E nulla potrà essere più scuro della notte
il sole tramonta e sorge ma cuoce tutto.
E papà diceva: E canta Rinella!
E nonna rispondeva: Che il cavolo ti ascolta!
E tutto passa e vola comə il vento
il tempo sconquasso, ti penetra e non te ne accorgi!
21luglio2020
"Como lo hace la luna con el mar"
Quédate conmigo por la noche,
la nieve caerá y será hermoso
míralo bajar juntos.
Quédate conmigo por la noche,
vendrá la oscuridad y será difícil
prescindir de tu aliento.
Quédate conmigo por la noche,
el silencio caerá y será dulce
escribir esa canción juntos.
Quédate conmigo, no te vayas,
déjate caer en mí
como lo hace la luna con el mar.
~traduzione dallo spagnolo~
"Come la luna fa col mare"
Resta con me la notte,
cadrà la neve e, sarà bello
vederla scendere insieme.
Resta con me la notte,
verrà il buio e, sarà dura
far a meno del tuo respiro.
Resta con me la notte,
scenderà il silenzio e, sarà dolce
scrivere insieme quella canzone.
Resta con me, non andar via,
lasciati cadere in me
come la luna fa col mare.
20luglio2020
"Rio enfermo"
Río enfermo
que te apresuras impetuoso
porque herido por el amor;
río incrédulo
que ya no refleja y lames
sé que el mar
en sus brazos
te dará la bienvenida.
Y en ella encontrarás
todo amor terminado
cada cara perdida
y en sus olas sentirás
cada latido gastado en la vida.
~traduzione dallo spagnolo~
"Fiume malato"
Fiume malato
che scorri impetuoso
perché ferito dall'amore;
fiume incredulo
che più non rifletti e lambisci
sappi che il mare
tra le sue braccia ti accoglierà.
E in esso ritroverai
ogni amore finito
ogni volto perduto
e nelle sue onde risentirai
ogni battito speso nella vita.
20luglio2020
"Amore che ho atteso e atteso
tanto"
E starò lì, sulla porta ad aspettarti,
per dirti: Ehi, ma come mai ci hai messo tanto?!
Amore orgoglioso, tu che sai vantarti,
e sorridi di chi hai acceso oppure spento.
Amore che ho atteso e atteso tanto
Amore che vivi di un incanto
aquila in cielo o gabbiano in mare
quanto tempo mi hai fatto aspettare.
E non guardi né te ne cali del tempo
che lampo fugace illumina la notte
e ci illude d'un bagliore in mezzo a un campo
di rovi e sterpi, di crepe e zolle rotte.
Amore che ho atteso e atteso tanto
Amore che vivi di un incanto
aquila in cielo o gabbiano in mare
quanto tempo mi hai fatto aspettare.
Eppur ti loderò per quella carezza
che pezza stanca sulla più stanca sera
scalderà d'una svogliata tenerezza
quella bramosia che si fa preghiera.
Amore che ho atteso e atteso tanto
Amore che vivi di un incanto
aquila in cielo o gabbiano in mare
quanto tempo mi hai fatto aspettare.
14luglio2020
"Bonenóttə, bonenóttə"
E sò accùltə rə paroələ
comə perle də nu fiàumə:
nen şò pó raggə de sòələ,
ma rəfléssə də la launə
ca u sùnnə də lə nóttə
tə portənə strittə 'nzàinə...
ca u sùnnə də lə nóttə
tə portənə strittə 'nzàinə.
Bonenóttə, bonenóttə
vochə dəcennə a ogne coəsə
a stu viəndə, a sta sórtə,
a stu mèrə e a sta ròəsə,
a stu ciələ e a la stéddə
ca me dàiscə senza poəsə
ca sì dolce, ca sì bbéddə
e l'emoərə teənə u lòəsə!
E sò accùltə u rəmoərə
də le nóttə, cittə-cittə,
e ogne lacrəmə e dəlòərə
mu so strittə a mèəchə 'mbiəttə
ca u viəndə də lə nóttə
dolcə chendə sop' o liəttə...
ca u viəndə də lə nóttə
dolcə chendə sop' o liəttə...
Bonenóttə, bonenóttə
vochə dəcennə a ogne coəsə
a stu viəndə, a sta sórtə,
a stu mèrə e a sta ròəsə,
a stu ciələ e a la stéddə
ca me dàiscə senza poəsə
ca sì dolce, ca sì bbéddə
e l'emoərə teənə u lòəsə!
~traduzione dal molfettese~
"Buonanotte, buonanotte"
E ho raccolto le parole
come perle di fiume:
non saranno raggi di sole,
ma riflessi di luna
che il sogno della notte
ti portano stretto al seno...
che il sogno della notte
ti portano stretto al seno.
Buonanotte, buonanotte
vado dicendo a ogni cosa
a questo vento, a questa sorte
a questo mare, a questa rosa
a questo cielo e alla stella
che mi dice senza posa
che sei dolce, che sei bella
ed è colpa dell'amore!
E ho raccolto il rumore
della notte, silenziosamente,
ed ogni lacrima e dolore
l'ho stretto in seno a me
ché il vento della notte
canti dolce sul tuo letto...
ché il vento della notte
canti dolce sul tuo letto...
Buonanotte, buonanotte
vado dicendo a ogni cosa
a questo vento, a questa sorte
a questo mare, a questa rosa
a questo cielo e alla stella
che mi dice senza posa
che sei dolce, che sei bella
ed è colpa dell'amore!
10luglio2020
"E munnə è statə e munnə av'a l'éssə"
E s'a fatte dajə
simmə prondə a lə ué
iddə, tauə ed ajə
rə sapimmə com'è.
La vaəitə è penèrə
ca s'enghjə, ma a metà
e senza dənèrə
nen sə sàpə ce ffà.
E chessa metìnə
nóttə av'adəvəndà:
chəvèrtə nen đinə?
Uannà, ta da adattà!
E chessə è tuttə:
chemmèəisə strazzàtə
va cu culə rutte
chərneəutə e mezziàtə!
U ricchə pəlaəusə
sə freəkə u penèrə,
pərcé è ardəraəuse
ci teənə dənèrə.
E munnə è statə
e munnə av'a l'éssə
ci croəscə t'à date
tə pigghjə pə fféssə!
~traduzione dal molfettese~
"E mondo è stato, e mondo sarà"
E si è fatto giorno
siamo pronti ai guai
lui, tu ed io
lo sappiamo come va.
La vita è un cesto,
ma che si riempie a metà
e senza denari
non si sa come fare.
E questo mattino
diverrà notte:
non hai coperte?
Ehi, ti devi adattare!
E questo è tutto:
camicia strappata
va col sedere piagato
cornuto e mazziato!
Il ricco impellicciato
si ruba il cesto,
perché è arrogante
chi ha denaro
E mondo è stato
e mondo sarà
chi croce ti ha dato
ti tratta da fesso!
05luglio2020
"Quennə u solə rəsàlə"
E mə uàrdə e nen parlə,
ce pənžirə ca tìənə?
Cùr səuardə, nu tarlə,
ma nen scinnə, nen viənə?
Stökə senza paroələ
ma kə mille pənžirə
e nu səuardə, aun assoələ,
mə rəportə ad aiərə.
Irə launə e sənniəvə,
eərə mèrə e vaseəvə,
ind'o suənnə dəciəvə
quennə beənə vəleəvə.
Irə roəsə e sciardinə
stedd'a sòələ ind o ciələ
solə de la metinə
e stu coərə, nu vuələ!
Mo nen simmə kiù nuddə
e nen saccjə u pərcé
tu ləndènə, ajə o Suddə...
mó l'emoərə, a do sté?!
Quend'a lacrəmə emèrə
voche chiengénnə e nen sé,
ma re ssapə u mèrə
bèən'e dəlòərə a do sté.
Nen saccje ci u timbə
av'a l'essə liàlə
e te veətə, ci chèmbə,
quennə u solə rəsàlə...
ca le ménə me stringə
e nu sorrisə mə fè
e də lacrəmə tingə
vocchə e pagənə mè.
~traduzione dal molfettese~
"Quando il sole risorge"
E mi guardi e non parli,
che pensieri hai?
Quel tuo sguardo, un tarlo,
ma non scendi, non vieni?
Sto senza parole,
ma con mille pensieri
e uno sguardo, uno solo,
mi riporta a ieri.
Eri luna e sognavi,
ero mare e baciavo,
nel sonno dicevi
quanto bene sentivi.
Eri rosa e giardino
sola stella nel cielo
sole del mattino...
e il mio cuore, in volo!
Ora, non siamo più nulla,
e non so il perché
tu lontana, io al Sud...
ma l'amore dov'è finito?
Quante lacrime amare
vado piangendo e non lo sai,
ma lo sa il mare
bene e dolore dove sono.
Non so se il tempo
sarà con me leale
e ti rivedrò, se vivo,
quando il sole risorge...
che mi stringi la mano
e mi fai un sorriso
e di lacrime tingi
la bocca e il mio diario.
03luglio2020
"L'Amore è un'altra cosa"
L'Amore, sai non è un bel tramonto
è l'alba che ci appare in una rosa
lo so, è dolce e caldo e fa sognare...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.
L'Amore sbaglia e non sa far di conto,
ma giura di voler sempre imparare,
timido e curioso come ogni sposa...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.
L'Amore è stanco, com'è stanco il mare
la notte con la luna che sta sola,
si fa specchio immenso come fa il cielo...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.
L'Amore sa aspettare e ripartire
come un gabbiano vola e mai si posa
l'Amore sa guarire e anche ferire...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.
L'Amore è Parola, ma anche Silenzi
splende come la pietra più preziosa
e vive felice anche se in povertà...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.
L'Amore ubriaca e brucia i sensi
e questa, poi non è una novità,
l'Amore non si vende e non si dosa...
ma l'Amore, l'Amore è un'altra cosa.
03luglio2020
"Novella Elena"
E canto l'incanto e la malizia
che fu di Eva e di te, sua figlia.
Canto l'infamia e l'impudicizia,
l'inganno di cui ti credi spoglia
e che ti servì per profanare
i corpi di chi vanti d'amare.
Canto in te la fine d'un amore
che nell'Ade, avvinto mi ha prostrato.
Donna che, qual Medusa, disonore
donasti a chi, in ver, t'ha solo amato.
Lingua mielosa, ma vera fogna
che ingoia linfa senza vergogna.
Eppur, della Vergin porti il nome
tu, perfida serpe ingannatrice
che infangasti famiglie e cognome
per asservir corpi, oh ammaliatrice!
Sai pianger bene e contar la storia
provetta attrice senza memoria!
Novella Elena, presto, sì verrà,
il Menelao affranto e cornuto
a tagliar l'ali d'una libertà
che non ti sarà mai più d'aiuto.
Piangi, su, piangi e chiedi perdono
a chi del cuor suo ti fece dono.
Taci, e non osar più ingannare
chi vede in te solo la bellezza
che ti servì per intrappolare
nella lascivia e in ogni bassezza.
Che di te, Vanità, presto muoia
anche il ricordo, figlia di Troia.
25giugno2020
"Elizabethan sonnet"
"Be seeing London, I have seen as much of life as
the world can show"
(Samuel Johnson)
Fanali ubriachi mi vengono incontro,
tulle di seta umidi mi avvolgono.
Al George Inn, col Bardo assorto, mi scontro;
tre oche di Winchester mi accolgono.
E spalle alla riva sud, io canto,
al sidro e al pelo fulvo che m'accende
più del Globe coll'infinito suo incanto,
ma il pony mio spinge e non s'arrende.
E canta il Tamigi al mio sonetto,
urla l'orso cieco alla sua catena,
scivola solitario il vil traghetto,
mentre il cielo grigio non si dà pena.
E stanco della vita e del soffrire
sogno te, Londra, che vita sai offrire.
23giugno2020
"Conosco tante lingue"
Conosco tante lingue,
ma quella dell'Amore
vorrei di più imparare.
So fare tante cose,
ma anche far soffrire,
non mi voglio vantare.
E con poche carezze
beh, so farti impazzire,
ma con un solo bacio
riesco a far sognare...
Amore non è un gioco
l'amore che proviamo,
ma mi va sempre tanto
e tanto di giocare,
che tu ci hai preso gusto...
e godi nel far godere
che tutto il resto al mondo
si vada a benedire!
Giochiamo allora, andiamo!
Andiamo verso il sole:
Amore, Amore, Amore...
il resto è dolore!
21giugno2020
"La magia ch'è in te"
La magia ch'è in te
ha l'odore buono
di quelle cose che
dimentichi di più...
sei come il pane che
il giorno sa di te
sei come rosa che
s'accende rossa in me.
La magia ch'è in te
ha quel dolce suono
che porta sempre in sé
amore e perdono...
sei come l'acqua che
scorre immemore in me
sei come il cuore che
batte senza un perché.
La magia ch'è in te
è la semplicità
che fa di te con me
la rara unicità...
sei la diversità
vestita di umiltà
sei la libertà
dono di sé e bontà.
La magia ch'è in te
nasce nel pensiero
che pian piano in me
è canto sincero...
e tutto danza in me
due mondi io e te
che senza più perché
si fondono in sé.
20giugno2020
"Mamma"
Mamma, dove sei...
dove mai sarai
se negli occhi miei
tu, sguardi non hai?
Su, dimmi perché
io mai avrò
ricordi di te
che il nome non so
e mai più saprò
né conoscerò.
Mamma, non è facile mentire,
tra mille volti cerco ancora te
in mille donne vorrei sentire
quella risposta che ancora non c'è.
Mamma, non lo sai
che viso mai ho
sono un uomo ormai
ma dentro non so
quel bimbo dov'è
se c'è stato mai
con i suoi perché
che non sentirai
tra le tue mani,
mai più, domani.
Mamma, non è facile capire
chi come me non ha nome e perché.
Non sai come ci si può sentire
amando odiando in cerca di te.
18giugno2020
"Se io fossi"
Se io fossi il mare
ti verrei a cullare.
Se io fossi il lago
ti farei sognare.
Se io fossi il sole
tutta ti scalderei.
Se fossi la luna
io ti ammaglierei.
Ma io sono quello che tu già sai
sono altro vedrai, sì che vedrai,
un giorno o l'altro te ne accorgerai.
Se io fossi una rosa
tutta ti pungerei
poi come un prato
di baci ti coprirei.
Se io fossi farfalla
nel cielo mi librerei
con te sola accanto
leggero volerei.
Ma io sono quello che tu già sai
sono altro vedrai, sì che vedrai,
un giorno o l'altro te ne accorgerai.
Se fossi il tuo cane
tutta ti leccherei
per sempre fedele
a te io resterei.
Se io fossi la notte
a te stretto dormirei
e al nuovo giorno
per te sola canterei.
Ma io sono quello che tu già sai
sono altro vedrai, sì che vedrai,
un giorno o l'altro te ne accorgerai.
16giugno2020
"Viəndə de terrə" *
U lembadàriə
rússə du ciələ
com'a merengə
s'av'appəcciàtə.
Ogne gaggènə,
vuələ pə vuələ,
chend'e soənə
alla nemməràtə.
E d'argində, d'aəorə
e crəstallə
splendə e
brillə l'acquə du mèrə,
mendrə la
lembàrə, dolcə abballə,
də póppə e də
proərə o mernèrə.
Viəndə də
terre, fammə chəndéndə,
puərtə lə vàsə
a cində a cində
fallə carezzə
soəp'a la frondə,
ma dolcə-dolcə,
ué, statt'attiəndə!
Vində de terrə,
ca la mənénnə,
dorm'abbrazzatə
e strett'o suənnə
səspàirə e
ràitə com'a quénnə
a lə vàsə me,
dolcə, s'arrénnə.
~traduzione dal molfettese~
"Libeccio" *
Il rosso lampadario del cielo
come un'arancia si è acceso.
Ogni gabbiano, di volo in volo,
canta e suona alla sua innamorata.
E d'argento, d'oro e cristallo
splende e brilla l'acqua del mare,
mentre la lampara, dolce balla,
a poppa e a prua del marinaio.
Libeccio, fammi contento,
porta i baci a cento a cento
falle carezze sulla fronte,
ma dolcemente, fa' attenzione!
Libeccio, che la mia ragazza,
dorme abbracciata e stretta al sogno,
sospirando e ridendo come quando
ai miei baci, dolce, si arrende.
(*) Il libeccio è il vento che soffia da sud-ovest.
Durante la stagione estiva il vento di libeccio soffia generalmente
come brezza
di mare lungo le coste occidentali italiane e come
brezza di terra lungo quelle orientali, in condizioni di stabilità
atmosferica.
16giugno2020
"E piove"
Sognavo
quando scrissi il mio ti amo.
E ora
che al giorno ci voltiamo
vorrei
nel sogno ritornare.
Il Cielo
si può dimenticare,
ma io
e tu, cosa faremo?
Nel tempo,
stanchi ci smarriremo.
E piove
confuso nostro pianto...
d'Addio
la sera intona il canto.
05giugno2020
"L'Amore e il pungiglione"
(canzone)
L'Amore non esiste
è solo un'illusione
diceva affranto e triste
il perfido scorpione.
Di là una farfalla
si trovò a passare
gli disse : È una balla
se non provi ad amare!
Anche una tartaruga
si fece a lui vicino :
l'Amore non è in fuga
riprovaci piccino!
In coro i pettirossi
lanciando mille rose :
esci da questi fossi
ti aspettano le spose!
Allora lo scorpione
ci volle un po' provare...
mannaggia al pungiglione:
faceva spaventare!
Soltanto Tartaruga
facendosi coraggio
- sorrisi in ogni ruga -
gli volle dar passaggio.
Tre notti e un giorno intero
attraversando il bosco
lo giuro, dico il vero,
la storia la conosco.
Ma giunti in riva al lago
in preda all'emozione
Scorpione un po' vago
estrasse il pungiglione.
Tartaruga sospirò
pensando d'esser stanca,
ma la vista s'annebbiò
mentre era tutta bianca!
E Scorpione annegando
salutò i suoi fossi...
all'Amore imprecando
con tutti i pettirossi!
04giugno2020
"Ya no puedo"
Ya no puedo tocar
mi alma, como abandonada,
en el silencio se cerró.
Ya no puedo cantar
tu alma, tan desesperada,
en lagrimas se perdió.
Ya no puedo hablar
cada palabra vana sería
y pensamiento para ti.
Ya no puedo estar
sólo el recuerdo quedaría
cantando suspiros para mi.
~ traduzione dallo spagnolo ~
"Non posso più"
Non posso più suonare
la mia anima, come abbandonata,
nel silenzio si è chiusa.
Non posso più cantare
la tua anima, così disperata,
nel pianto si è persa.
Non posso più parlare
vana sarebbe ogni parola
e pensiero per te.
Non posso più restare
solo il ricordo resterebbe
cantando sospiri per me.
02giugno2020
"Milonga feliz" Mi vida es una milonga feliz un entrelazado de pasos deslumbrado por tus ojos encantado por tus labios
Puro placer verte alegre bailar aleteo de almas que saben amar nos emborrachamos de miradas devorándonos juntos con besos
Y bebo sonrisas en tu càliz borracho mis pensamientos soplando en mis tormentos cantando mis sentimientos
Puro placer verte alegre bailar aleteo de almas que saben amar nos emborrachamos de miradas devorándonos juntos con besos
Eres ungüento en cada cicatriz a mis oídos, Armonía a mi corazón, Poesía cancion, loca Fantasía
Puro placer verte alegre bailar aleteo de almas que saben amar nos emborrachamos de miradas devorándonos juntos con besos
~ traduzione dallo spagnolo ~
"Felice milonga" La mia vita è una felice milonga un intreccio di passi abbagliato dai tuoi occhi incantato dalle tue labbra
Puro piacere vederti allegra danzare battito di anime che sanno amare noi ci ubriachiamo di sguardi divorandoci assieme di baci
E bevo sorrisi dal tuo calice ubriacando i miei pensieri soffiando sui miei tormenti cantando i miei sentimenti
Puro piacere vederti allegra danzare battito di anime che sanno amare noi ci ubriachiamo di sguardi divorandoci assieme di baci
Sei unguento su ogni cicatrice alle mie orecchie Armonia al mio cuore Poesia
canzone, folle Fantasia Puro piacere vederti allegra danzare battito di anime che sanno amare noi ci ubriachiamo di sguardi divorandoci assieme di baci 01giugno2020 "Perdendosi nel Vento" L'Amore è un Sentimento che vive di parole che chiamano Risposte tra il Sogno e il poi mi pento.
L'Amore è come il Sole tra nuvole frapposte l'Amore è come il Mare che infrange e mai si duole.
E supera le coste perché sa anche volare l'Amore è come il Vento per le anime nascoste.
L'Amore sa donare ma prende a tradimento breve come un Ti Amo che non si fa scordare.
L'Amore è un Momento che ci urla che ci siamo non muore nel Ricordo risorge in Pentimento.
E l'Amore che io amo salpò con me a bordo perdendosi nel Vento d'un Porto che cerchiamo.
30maggio2020
" Oh memm'e me com'a da fà ?! " (chenzòənə) E schèngə le nóttə come fosse la daje e a mezzadajə ajə nen saccjə ci sò. A d'orə də nóttə, mənénn'e mé mə s'í fattə sÍ berafattə, ma me daisce sembə gnarnò!
Oh memm'e me com'a da fà nen pozze chiauə trafəià! Figghjə mejə a va passà ce ngə vú fà, làssəl'a stà!
Sò 'mbəschəlàtə, ogne vàsə è vəlèenə s'ho díttə: ci tèenə ne mədəciàinə da dà? Ma chəmba Spəziàlə daiscə: và o spətàlə pigghjə rə sálə, ajə nen đə pozz'aiətà!
Oh memm'e me com'a da fà nen pozze chiauə trafəià! Figghjə mejə a va passà ce ngə vú fà, làssəl'a stà!
M'ha 'ndəssəquàtə, pə fféssə m'ha pəgghjàtə tradətòərə è statə chə chiss'occhiərə bbeddə sta meləmbassàtə, chessa paupə frəcàtə ca vəlèenə m'ha ddatə, sta "pupaciúbbeddə"!
Oh memm'e me com'a da fà nen pozze chiauə trafəià! Figghjə mejə a va passà ce ngə vú fà, làssəl'a stà!
~ traduzione dal molfettese ~
" Oh mamma come devo fare?! " (canzone folk) E scambio la notte per il giorno e a mezzogiorno non so più chi io sia. Come la notte, bimba mia, mi hai reso sei bellissima, ma mi dici sempre di no!
Oh mamma mia, come devo fare non riesco più a respirare! - Figlio mio ti passerà cosa ci vuoi fare, lasciala perdere!
Sono sciupato, ogni bacio è veleno vado dicendo: chi ha una medicina da darmi! Ma compar Farmacista dice: va' in ospedale o prendi del sale che non posso aiutarti!
Oh mamma mia, come devo fare non riesco più a respirare! - Figlio mio ti passerà cosa ci vuoi fare, lasciala perdere!
M'ha intossicato, si è presa gioco di me traditrice è stata con i suoi occhi belli questa maledetta, questa pupa svampita che mi ha dato veleno, questa pupa vanitosa!
Oh mamma mia, come devo fare non riesco più a respirare! - Figlio mio ti passerà cosa ci vuoi
fare, lasciala perdere! 29maggio2020
"...Mi hai dimenticata ?!"
"New Jersey 1973"
"Dirti che"
"Ce d'è nu vasə " Ci è com'a ne ròəsə -
Mənénnə, mənénn'e mé! ma
com'u pràim'emòərə Màa, ma də chissə vasə, ~ traduzione dal molfettese ~ " Cos'è un bacio "
"Smettila!" "Sol'u mernèrə" Tra rə nnuvələ, la rəndəneddə, Sol'u mernèrə, stritt' o təmòənə, "Solo il marinaio" "Tutto passerà"
"Tra cìəl'e mèrə" Cé meravigliə
quenn'u saòlə spóndə Stiddə
du cìələ, la vàit'e béddə, Cé meravìgliə
quenn'u saòlə, sténghə, Stiddə du
cìələ, la vàit'e béddə, ~ traduzione dal molfettese ~
Che meraviglia quando il sole spunta
"Felicità" 14maggio2020 "Cara Məlfèttə " E só arrəvatə all'età ca po scennə pə la stratə ca a ogne vichə addəmennə quend'a timbə cə vaòlə engaòrə pə d'arrəvà fing'o mèrə do sté l'onnə ca ma v'à pəgghià.
E a ogne meurə u attócchə e accarezzə ca məninnə, cu nonnə assəquèvə la rezzə e ind'a llariə salævə chiènə nu chèndə də mernèrə semb'in lòttə conđr'a ogne vində.
E u addaòrə du ragú chendævə chəndendə da ogne valcaònə e ogne jausə fətendə e də criatàurə u strataònə ærə chiàinə chə la vaòscə də rə mèmmə a ci stavə 'nzàinə.
Cara Məlfèttə quend'a timbə à passate ma də tæchə so sembə chiauə nemməratə ne mə scordə né u dolcə e né u emèrə e mó allassə ca acchjə pascə ind o mèrə.
Ind'a stu mèrə də lembàrə e də stiddə mə vogghj'a chəlquá sənnénnə re d'occhjərə béddə də la Médònnə ca də nisciàunə se scordə e sott'o mendə de stiddə tuttə 'ngi'arrəvogghjə.
"Cara Molfetta" E sono giunto all'età che va in discesa per quella strada che a ogni vico domanda quanto tempo ci vorrà ancora per giungere fino al mare dove c'è l'onda che mi accoglierà.
E vado toccando e accarezzando ogni muro su cui, da bambino con il nonno, asciugavo le reti e nell'aria saliva piano un canto di marinai sempre in lotta contro ogni vento.
E l'odore del ragù cantava contento da ogni balcone e basso maleodorante e di bambini lo stradone era pieno con la voce delle mamme a chi avevano in
grembo. Cara Molfetta quanto tempo è passato ma di te son sempre più innamorato non dimentico dolcezze e amarezze e ora, lascia che trovi pace nel tuo mare.
In questo mare di lampare e di stelle mi vorrei coricare sognando gli occhi belli della Madonna che non si dimentica di nessuno e sotto il Suo manto di stelle tutti ci protegge. 14maggio2020
"E penz e tə rəpenz" (chenzaònə/tèngh) E penz e tə rəpenz engaòrə steddə də rə d'ócchiər me, sì u saolə ca a ognə aòrə m'arrəcòrdə u dəlaòrə ce d'é.
Né sté raòsə senza spaìnə, uégnò né sté stratə senza pætə, uagliò né fənèstrə senza vìtrə, perciò tàir la rætə, ca u pèscə, vén dó!
E penz e tə rəpenz engaòrə u caòrə né nə vó sapé də schərdart, emaòrə, emaòrə m'allassíst senz'a nu pərcé.
Né sté raòsə senza spaìnə, uégnò né sté stratə senza pætə, uagliò né fənèstrə senza vìtrə, perciò tàir la rætə, ca u pèscə, vén dó!
E penz e tə rəpenz engaòrə u mèrə saòn la chenzaònə e də vàs'e múzzəch, maòr, saòp'a la pætə ca chièng'e saòn.
Né sté raòsə senza spaìnə, uégnò né sté stratə senza pætə, uagliò né fənèstrə senza vìtrə, perciò tàir la rætə, ca u pèscə, vén dó! ~ traduzione dal molfettese ~ "E penso e ti ripenso" (canzone/tango) E penso e ti ripenso ancora stella degli occhi miei, sei il sole che in ogni ora mi ricorda il dolore cos'è.
Non c'è rosa senza spina, ragazzo non c'è strada senza pietre, giovane non c'è finestra senza vetri, perciò tira la rete, che il pesce, verrà da te! E penso e ti ripenso ancora il cuore non ne vuol sapere di dimenticarti, amore, amore che mi lasciasti senza un perché. Non c'è rosa senza spina, ragazzo non c'è strada senza pietre, giovane non c'è finestra senza vetri, perciò tira la rete, che il pesce, verrà da te!
E penso e ti ripenso ancora il mare suona la canzone e di baci a morsi, muore sulla pietra che piange e suona.
Non c'è rosa senza spina, ragazzo non c'è strada senza pietre, giovane non c'è finestra senza vetri, perciò tira la rete, che il pesce, verrà da te! 05maggio2020
"U Partaitə də lə Melàtə" E sacchièrənə, ne daje, mezz'o vúrghə, Quarèndenovə, u Rré də l'autospurghə, Minghiarain, u sèe, u figghiə du Menghjə, Acciáisə, memmèrə də Zəzì Senz'onghjə, Vətəpèrjə, naorə de la 'Ndəssəquàtə Pəsèndə, u sərughə de l'Ambəschəlàte, la saorə du Chenəstràtə, 'Nghéndèsəmə, u pəstrəgghiàusə də Mizzəcendesəmə.... e, mə pàrə, ce stavə paurə Pəlpésə la məgghiærə du múzzə, u Genovæsə. A da sapèe, ca ær u dumil'e vvində, e la Spegnaolə (aha, ce melə də dində!) avævə vənéutə, tau pinz nə píchə, da la Cinə, chə nu tedesche səmefrichə. Nen ďə daichə Məlfèttə, ær nu spətàl! O Ghəvəìrnə, tənemmə nu Carnəvalə, nu Conďə ca nen zapæv'a fa' lə cúndə faciævə rə leggə senz'a virghələ e púndə.... e dəciævə : "da aoscə tauə nen'issə ci nen púrtə le masckərə e u pərmessə"! - Capə də menghiə, e ce d'ær, nu Fascistə? Naon, chiú megghiə, nu falsə comuniste. - E mé, ce facevənə tutte sti crəstiènə mezz'a la la chiazzə, ma de cape, erənə sene?! Sainə frate mè, in Italiə, a da sapè ca tuttə quennə, rə sé, volənə chəmennè. E allaorə, chèr'a dajə, mezz'o vúrghə, Quarèndenovə e Acciáisə, che l'autospurghə parterənə pə Raomə, o Parlemèndə, senz'a uardà 'minacce, meng'a lə Sèndə!
E fù acchəssì, ca la Rəvələziaonə, partaiə da Məlfèttə, staziaonə pə staziaonə. E a Raomə, chə l'autospurghə tuttə vèrde enghierənə u Parlemèndə chiainə de mèrdə ca nu profumə acchəssì fainə nen sə səndævə do timbə də Mussolìnə ca su məttæve! Sə məttì ordənə chə la disciplìnə e saol'a scacchə pə latrə e sfalzinə. E l'Italiə tərneiə a l'essə rəspettàtə grazi'o Partaitə, dittə də lə Melàtə! 03maggio2020
E ogn'e pənzirə e ogn'e parölə è ne bavə də vində sott'a stu söle. E sí com'o cìlə, chiainə d'ogn'e stidde: dolcə m'accárizzə frondə e capíddə. Mə vas'e scaldə com'a llonnə du mèrə sí mælə e pæpə, sí dolcə e emèrə. Sí ne chenzönə ca ìndə mè m'allasse, a ogn'e pəndönə e a ogn'e passə mə chènd'e sönə la capə e u cörə, mə scraiv'e tengə de lauscə e ogn'e chəlörə. Ce sí? Ce sí! Ne nə stònnə kiù parölə o forsə sáine, ma áunə, áun'assölə! E sí rös'e spainə, sí gioi'e dəlörə: tauə si la pascə, tauə sí l'emmörə.
~ traduzione dal molfettese ~ "Cosa sei!" E ogni pensiero, e ogni parola è una bava di vento sotto questo sole. E sei come il cielo pieno di ogni stella: dolce mi accarezzi fronte e capelli. Mi baci e scaldi come le onde del mare sei miele e pepe, sei dolce e amara. Sei una canzone che dentro non mi lascia mai, in ogni spazio e a ogni passo mi canti e suoni nella testa e nel cuore mi scrivi e tingi di ogni luce e colore. Che cosa sei? Cosa sei! Non ci sono più parole o forse sì, ma una, una sola! E sei rosa e spina, sei gioia e dolore: tu sei la pace, tu sei l'amore. 02maggio2020
"E aggiairə, aggiairə l'eləchə"
Com'a gaggènə ind'a ll'ariə Lə capiddə fascənə bienghə E aggiairə, aggiairə l'eləchə Zəzì vattínnə, ué vattínnə E sì Conđə, ma nen şé chendà E aggiairə, aggiairə l'eləchə
~ traduzione dal molfettese ~ "Pèn'e cəràsə" (chenzönə) E scennə la særə, scennə com'a nu væl millə penşir, com'a rə stiddə ind'o ciəl. E com'a la launə, te ne sté dræt'o mèrə oh, com'a nisciáun è l'enəm'e mé emèrə.
Pèn'e cəràsə, pèn'e cəràsə demmə nu vàsə, demmə nu vàsə. Rös'e cəràsə, rös'e cəràsə t'aspett'a casə, t'aspett'a casə.
E ind'o cörə mé nen gə sté kiù la pascə s'addəmennə pəccé ogn'e rösə də mèsce. Rösə ardərösə ca sté söp'a la vòcchə də la mənenn'e mé ca pongə ci l'attócchə. Pèn'e cəràsə, pèn'e cəràsə demmə nu vàsə, demmə nu vàsə. Rös'e cəràsə, rös'e cəràsə t'aspett'a casə, t'aspett'a casə.
E passə u vìnd, passe söp'a ogn'e cöse ci ne l'attínde, po' la cenərə se pösə. E demmə nu vàs, demm'elmæn le mènə fauə pə l'enəm'e mé, ca chièngə ləndènə.
Pèn'e cəràsə, pèn'e cəràsə demmə nu vàsə, demmə nu vàsə. Rös'e cəràsə, rös'e cəràsə t'aspett'a casə, t'aspett'a casə.
~ traduzione dal molfettese ~
"Pane e ciliege" (canzone)
E scende la sera, scende come un velo mille pensieri, come le stelle nel cielo. E come la luna te ne stai dietro al mare oh, come nessuna è amara l'anima mia.
Pane e ciliege, pane e ciliege dammi un bacio, dammi un bacio. Rose e ciliege, rose e ciliege ti aspetto a casa, ti aspetto a casa.
E nel mio cuore non c'è più pace e si chiede il perché ogni rosa di maggio. Rosa orgogliosa che stai sulla bocca della mia innamorata e che punge chi la tocca.
Pane e ciliege, pane e ciliege dammi un bacio, dammi un bacio. Rose e ciliege, rose e ciliege ti aspetto a casa, ti aspetto a casa.
E passa il vento, passa su ogni cosa se non la trattieni, poi la cenere si posa. E dammi un bacio, dammi almeno la mano fallo per l'anima mia che piange lontana.
Pane e ciliege, pane e ciliege dammi un bacio, dammi un bacio. Rose e ciliege, rose e ciliege
ti aspetto a casa, ti aspetto a casa. 28aprile2020
"L'attesa"
"Miraggio"
"Quando in ciel" "Ci sò ?" Mezz'a la stratə stökə sott'o sölə o la chiövə e nu uegnönə sciökə, mə piscə e sə skəmmövə. Nisciünə m'acchiéméndə: ci sò? Sò l'arruméndə! Nen şèrvə, nen serve kiáuə sò statə o Comùnə: ci sò aiə e ci si táuə.... nen şó nisciùnə! Nisciünə kiù m'atténdə: ci sò? Sò l'arruméndə! Ci sò? Aiə sò la sköscə nen serve kiù e nnudde aiərə forsə, me öscə sò com'a nu rəpuddə. Nisciünə kiù me sendə: ci sò? Sò l'arruméndə! Eh, ce bell'a società nen gə stè kiù rəspettə, ma ci mə la fascə fà: chèmbə afflittə ci ve nettə! Stökə 'nderrə ma nen m'arréndə: ci sò? Sò l'arruméndə! ~traduzione dal molfettese~ "L' Amore non ha nome"
" Scəvədì sèndə " Arvərə d'alaəivə, acchəssì schərciàtə e sturtə, "Pə chess'a terrə, pur'aiə chiengə u peccatə Strittə teng'u piəttə e ogn'e chiésə è stətatə 09aprile2020
"Far finta di essere umani"
"I would like to know"
02aprile2020
La chennælə, chièn chièn s"av'a stətà, ca passə u vind söp'ogn'e cösə, ma la fièmmə, ind'a ll'ariə la pút'acchjà tra chessə nnúvələ o sàp'a ne rösə.
U profùm, chièn chièn u pùt'acciaffà quenn'u mèrə chə rə scògghjərə se spösə, ne carezzə ind'o sùnn tə poşş dà pàurə ci nen mə pút dá kiàuə u lösə!
E púrə ind a ogn'e tratàur scəgghjàt tra chemmèisə, calzə e pedàl sfaus, chièn chièn, pùt acchjà chèr ca so stat pənzènnə a ogn'e vàs mé ardəràus.
E parləmə, sì, quennə le nóttə scennə e accarizzəmə ind a nu'arrəcùrdə, po scrivəmə, chə chèr'a ləggiær'a pennə ca so ogn'e pənzirə ca mè te scuərdə.
~ traduzione dal molfettese ~
"Ogni rondine tornò a danzare"
"U Virùss" Stemmə ləndenə, a nu métrə də dəstenzə! Stemmə ləndenə, ma nen mə döchə 'mbortenzə! Ca, ci le menə t'avess'a dà, ajə, po penzə, ca kiù ləndenə, pöt'essə, ce fascənə stà! Stemmə ləndenə, e achiautə re d'occhjərə. Stemmə ləndenə, naonə, ca nen şo chiacchjərə: te vogghjə bænə, assé assé... so nnùmərə?! Vale la pænə? Po, kiù stritte, vəlímmə stà!
- Vu stà ləndenə... e pə quend'a timbə a me sta' chə chess'e mènə ca, rə sè, me völ'attəqquà?! - Stammə ləndenə, ca po, eh... ci te l'av'a dà nu vàsə sènə! Ci stè 'ngində, com'a me fà?!
Məné, viənə dò! - Uannà, ca vu l'essə "mbusse! - Məné, viənə dò! - ...Ste mesckərə sop'o musse... - Com'a ne rösə! - ...Stu chegnə... nà, ce d'è cusse?! - Məné, pəlppæsə... calmə, ca nen'è u Virùss!
"La
lembàrə" E stiddə e launə se n'onnə a
fəciàutə Cristə mèjə, Cristə Sèndə,
dimmə, a do ste?! Ste vöscə, ca Cristə parlə
ind a le nóttə E allaorə, a volte, com'a nu
búnə attènə
"Un bel zero!" "Ammorbata Primavera"
"E penz' a tæchə" E penz' a tæchə, pərcé nen'è o værə ca u timbə passə, no, u timbə, arrəmènə! Pərcé nen đə scòrdə, metaəinə e særə sì sembə curə pənzirə ca vé e vænə, ca pass'e trasə e nen ş'affermə, com'o vində e mè se stenghe, com'o mèrə, d'accarəzzà. E penz' a tæchə, e chénde, ma nen me sinde ca pass' u timbə e nen şə völ'a schərdà! - traduzione dal molfettese -
"L'uomo di vetro"
"Sempre tale resterà" "U cörə mè" Eh! ci u cörə mè pətessə a parlà... sè quend'a cöse tə vəlessə racchəndà: də tuttə lə vàsə ca 'ngə simmə datə e po', də chèrə carezzə arrəbbatə! Eh! ci u cörə mè pətessə a parlà... dəcessə ca nen đ'vogghjə mé a'llàssà e grədess'o munnə, ca tə vogghjə bænə, ma nu bænə, ca spəzzess'ogn'e catæne! Eh! ci u cörə mè pətessə a parlà... e ngə prövə, sīnə, ma ci tə l'av'a dà! U cörə mè è mèutə, ma è chəndéndə: chend'e sönə pə tæchə, e mé s'aleméndə!
"Sai"
"Chicchi di riso"
"Se"
"Eppure sono lieve"
"Sono nato"
"Questa maschera"
"E dimmi che c'è"
"Ti aspetterò"
"Sogno"
"Sőr'e Mórtə"
"Sorella Morte"
"Il nostro Amore è per sempre"
"Tu sei"
"Come la notte"
"Negli occhi miei"
"Con quale penna"
"Dormi!"
"L'anno che muore"
''Come una nuvola un po' stanca''
''Scende la neve''
"Ora, è Natale!"
''Dimmi che lo vuoi''
''Amami''
"Come un sigillo" "Rinasci folle in me" "Ti attendo" ''A Mary Az'' "Corpo e anima" "Dimmə a do sté" da quend'a timbə tə vöchə acchjénnə! Pàssənə rə dajə, pàssənə l'énnə.... tə sénde, ma po, nen șaccjə u pərcè, tə perdə... e nen saccjə kiáuə com'è!
Dimmə a do sté, dimm'a do tə poșș'acchjá: passənə rə dajə e nottə fàscə e ormé, ajə, nen pigghjə kiú pàscə, vöch'arennə e nen șaccə kiú ce fá... e də Səgnəríė, ci tə l'àv'a dà! * Oh figghjə mèjə, figghjə sfərtənètə sapìssə, eh! comə vöchə kiengénnə e pə tæchə, pur'ajə, vöch'arennə! Lə Memm'e mé, tə vætə senz'e mætə eppùrə, nen vïtə, ma tə stöchə drætə!
Saccə ogn'e səspïrə e ogn'e passə ogn'e lúcchə e lacrəmə ca s'í sciütə ogn'e delörə e ogn'e cadütə... tə crəïtə sàulə, ma Ajə mé t'allassə: tauə nen mə pinșə e vé all'aspassə! Do sò? Sò u próviddə söp'a rə scàlə, sò u'attènə ca cerchə la fatïchə, e sò u zinghərə ind'All'Endïchə sò u nònnə, sàulə ind'o spətàlə... nen șò assoələ u Cristə də Netàlə! "Dimmi dove sei" "È Netàlə" È Netàlə, sté ci sönə e sté ci chèndə, ci festeggjə kə parìndə e kə chəmbegnə e ci 'nvècə du spumèndə, vævə u chièndə: ca ne féstə nen'é pə tuttə ne cucchègnə. E vəless'a səndajə engörə chèr'a Vöscə pə ci nen đænə vöscə, e cussə Netàlə, dræt'o Prəsépə vætə kiendàtə ne cröscə; ne vöscə de Criəatàurə ca dolcə salə, e dönə a ogn'e cöre u bænə də la Pascə.
"È Natale" È Natale, c'è chi suona e c'è chi canta, chi festeggia con parenti ed amici e chi, invece dello spumante, beve il suo pianto: ché una festa, non è per tutti una cuccagna. E vorrei sentire ancora quella Voce per chi non ha voce, e questo Natale, dietro al Presepe vede piantata una croce; una voce di Bambino che, dolce sale, e dona a ogni cuore il bene della Pace. 04dicembre19 "Aspətténnə u túrnə" Av'arrəvatə u túrnə, mə na da sciàjə, ebbènə, ma da prəparà, a da partajə! Mittə ca po fascə notte? Megghjə la dajə! La valaiscə də cartönə stöch'a prəparà e fazz'attənziöne, ca nuddə ma da skərdà: ca stu viaggə, nen se pöte propiə rəmendà. S'ho missə da iəndə rəcurdə all'a scəgghjatə, kiéndə, dəlàurə e, nu parə də rəsate, qualch'e carezzə, e lə vàsə ca s'ho ddatə. E da iəndə nen s'ho missə nuddə da mengià né ne chengiàtə, ca m'honne dittə: Lassə stà! Pərcé, da ddà, sə vè, ca
tə vú arrəpesà.
~traduzione dal dialetto di Molfetta~ "Aspettando il turno" È arrivato il mio turno, me ne debbo andare ebbene, mi debbo preparare, devo partire! Metti che poi fa notte? Meglio di mattina! Sto preparando la valigia di cartone e faccio attenzione che non voglio dimenticare nulla che, questo viaggio, non si può proprio rimandare. Ho messo dentro i ricordi, in maniera disordinata, pianti, dolori, e un paio di risate, qualche carezza, e i baci che ho dato. E dentro, non ho messo nulla per mangiare, né un cambio, che mi hanno detto : Lascia perdere! Perché di là, si va, che ti vuoi riposare. 02dicembre19 si accende piano e all'improvviso E all'angolo dell'ultimo sogno
ti attenderò. "Ama"
"E 'rə sàp'assòl
u viəndə" 02novembre19
''Estás dentro de mí''
"Rə crəstiènə"
Ajə nen
șaccjə, rə crəstiènə,
Ma
possíbələ, dicc'ajə
E'uardaitə
rə córnə vòstə
Chèrə è
zócchələ e puttènə
Ehe, la
sapàitə long'assé
Acchjədàitə chèrə 'mbostjə:
A cé
sèrvė ca chér'e ménə
E
facitəl'a fərnèutə
Simmə
tuttə də passàggə
23novembre 19
''Come rondini''
"Quando a bussar verrai da me''
"T'ho cercato"
''Se tu fossi con me''
"Pajaisə mè"
Itagliə,
Terrə ca nen scordə mè ---traduzione dal molfettese---
''Paese mio'' Italia,
Terra che non dimentico mai
''All'improvviso arrivi
tu''
''Buonasera a te''
"Alla lembə - alla lembə"
E u timbə è lazzaraonə
rit. 2v.
E ne m'é cchjà po ne dajə
rit. 2v.
E ci ne mènə pūtə dà :
rit. 2v.
E ne paraolə é ppichə
rit. 2v. 05novembre19 ---traduzione dal molfettese---
"Dormi, dormi Angelina"
"Y tu eres"
02novembre19
"Dentro di me"
''Povera Donna''
Puoi stringere una rosa
senza ferirti ?
"Il mio cuore poeta"
"A spasso fra le stelle"
"Kess'è tott la chenzaone !"
"Ed io, infinito niente"
No star shines like your eyes
''Un giorno o l'altro''
"Passi su passi"
"Singing for thy"
"Spogliarmi di tutto"
"In principio"
"Il tuo sguardo"
"Sometimes"
"Lascia che"
"Ode all'Amatriciana"
"Che ne sai del vento"
"preghiera"
"Un timido raggio di sole"
"Inquieto"
"E ti vorrei"
"L'amore, a volte"
"Felice sbaglio"
"Un cuore troppo tenero"
"Senza possibilità"
"Un libro aperto"
"Come allora"
"Come la malva"
"A domani"
"Armonia"
"Avevi intinto"
"Un'isola"
"Cavalcare la tigre"
"La Vita chiama la vita"
"Vorrei"
"Sguardi"
"La vita, in me"
"Ricordi e rifiuti"
"Sulla rupe del silenzio"
"Amata mia" "Quando un amore finisce" "E sarai" "Ridi" "Fortunati noi" "Amore cantami"
"È l' Amore che c'è" "Tu sei" "Storia di un Amore" "A te"
"Ciò che tu sei per me"
"E ci amiamo" "Ciò che ami in me" "Avrei voluto"
"L'amore cerca amore"
"Senza rumore"
"Nei sogni miei"
"Sotto le stelle del Sud "
"Così è la rosa"
"Dacci il Padre!"
"Notte che vieni, Notte che vai" "Quante volte"
"La gente che ne sa"
"Questa notte" "Mare amore"
"E dimme cher'è" "Vorrei, vorrei, vorrei" "Artisti" "Anima solitaria" "Giovedì santo" "Il Poeta in Cammino" "Fabbricante di sogni"
"La Margherita" "Cuore ignorante"
"Suono" "Anima" "Solo Te" “Tangata” "Vetri"
"Il fuoco dentro" "Mistero" "Libero e folle" "Amica cara" "In un Segno" "La Reciprocità" "Non vi è Quiete" "Intorno a quel Fuoco" "Bellezza" "Nella mia sacca" "Risposte" "E così" "Tammurriata nenna nenna" "Non aver paura" "Ho sognato" "I Sentimenti" "Come un bambino" "Attenderti" "Le mie ali" "Sogno d'infanzia" "Sulle rocce" ''Facciam tutti finta di non vedere''
"Non ho ricordi" "Bambino" "Hudson" "Cicatrici" "Il vostro canto" "Spleen" "Io ti cerco" "Partenza" "Oltre le nuvole" "Celeste malattia" "Se solo potessi sentire" "Alla stazione dei ricordi" '' E l' Amore trionferà !'' "E di quel fiore" "Paura d'amore" ''Come quella foglia'' "Gomitolo" "E brillava una stella" "La nostra favola" "Immensa e piccola" "Una di quelle sere" "Vorrei sapere" "Che vita speciale!" "Emozioni autunnali" "Amore ritrovato" "Viva la Notte" ''L'Alfabeto dell'Amore'' "Il tuo volto" "Sorella Solitudine" Il sole sta ai tuoi occhi "Partirò" "Romeo e Giulietta" "Sei stata solo un'illusione" "Mi mancherai" "Ci sarai" "Sulla strada del ritorno" "Apro gli occhi" "Donna, musica e poesia" "L'Uomo Nuovo" "Passioni estive" "Donna" "In volo"
"Cuore ignorante"
"Tu non sai"
"Finché" "Se tu fossi"
"Metti la testa sotto la sabbia" "Lucia, dolce Lucia" "Un ombrello fatto di stelle" "Fëmmənə"
Ahä, má è nu səppliziə...
Eh sapissə memm'ë mè Femmən' a disonestə Pə nu pittə aggəstatə Nu meschələ, cé cråøscə! Megghjə nè məgghjærə onestə Ci assaprə u dolcə ë nu üé Fratə mé sind' a mæchə 25giugno18 - traduzione dal molfettese
"Cinzia"
"Tu solo Amore"
"Al primo raggio di sole"
"Mai più"
"Nel silenzio"
"Io vi scongiuro"
"Mare d'estate portami via!"
"Musica eri"
"Quanto è buono il tuo profumo"
"A una Musa"
"Come rondini"
"Non potrò mai dimenticare"
"Come un fiume"
Oṃ......quanti fiumi dovrò affrontare
Oṃ......e quanti monti dovrò scalare
...Io non sono un'illusione,
"Eh già !"
"Mi ha lasciato"
"Dolce veleno"
"Ti canterò"
"L'Amore è come la morte"
"E vedrai"
"Un foglio colorato" "Ultime rime" "Foglia in libertà" "Giorno verrà" "Nel silenzio" "Amor ch'è Follia" "Baciami" "Il Paese del Sorriso" "Tormento" "Io avevo una perla" "I nostri primi baci" "Ti sognerò"
"Il nostro amore è morto" "Angiulè"
"Sabbia e mare" "Sorella e amico" "A te" "Tatuaggio" "Amor Sacro e Amor Profano" "Mia dolce Musica" "Mi legasti a te" "Dolce risveglio" "Lebbroso" "Ho fatto a fette il mio dolore" "Un Amore troppo grande" "Il verbo che amo di più" "La gioia di Gesù"
"Ritorna a noi in dono"
"Mandorlo in fiore" "Sconosciuto Amore" "Amore senza nome" "Ali di farfalla" "Celeste era l'Aurora..." |
"A Cinzia "Chiara" M."
"Partenza!"
"Sorella"
"Dolce ristoro"
"Ogni parola"
"Noi due"
"Nel ventre della notte"
"Canto per te"
"Il vento non cancella"
"Asinello in cammino"
"E vorrei essere"
"Messaggio in bottiglia"
"La nostra storia"
"Un seme germoglierà"
"Mi chiamò rosa" “Libertà”
"Foglia"
"Come la neve"
"Io ti amo"
"L'Amore è" "Vo cercando" "Notte" "Dolce Amore" |
"Rovi"
"Piccolo borghese"
Un giorno, il Niente pensò:
"La Musica nel cuore"
♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
Dicevo, che ho la Musica nel cuore
♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
Allora mi son messo nella testa
♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
Ricordo, mia mamma disperata
♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
E allora, con coraggio mi son detto :
♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
Mi dissi allor: "che ritmo la grancassa!"
♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫
Son nato con la musica nel cuore
♪ PO ♫ PO ♪ ♪ PO PO ♫ ♫ "E asciugherò" “Aurora” "Dolore" "Naples nights" “Notte Nera” "Accordi" "Questo è il tempo" "Quale Storia?" "Eterna Primavera" "Valzer di nostalgia" "Ho scritto" "Attraverso noi" "Tra cielo e mare" "Silenzio!" "Fratelli" "Canicola" "Ultima poesia" “Nei tuoi occhi” "Anno Zero" "Gli Innamorati" "Una canzone" "Sense, Nonsense" "Rosa nella notte" "E vorrei, vorrei, vorrei..." "Sogno di una notte di mezza primavera" "Impossibile Sogno" "Volersi bene" "Frii frii!" "Acrostico ai Potenti" "25 aprile 1945" "Come lava" "Senti?" "Note da liberare" "Poesia allo specchio" "Scrivo il tuo Nome" "Cane solitario" "Estote parati!" "Venerdì" "Nonna" "Sognando" "Albero solitario" "Salita" "Io Sono" |
"Drento'n bacio" |
"In un bacio" |
"Svegliarmi tra cent'anni"
"Sete"
"Profumo d'infanzia"
"Spento"
"Lotterò"
"Sorgenti"
"Il nostro vero amore"
Il sorriso d'un bimbo
"Bambine"
"I nostri paradisi"
" Stasera ho parlato con Dio "
"Ninna nanna d'amore" "Stai attenta!" "Se io fossi" "Tutto" "Illusioni d'amor" Haiku
"Come le foglie"
"Ammor ammor ammor..." "Immagina" "Mistero a me stesso" "E vorrei" "Dedicata, a te!" "E mi piace ogni cosa" "La strada" "Alberi" "Immensa" "E la vita va" "Crack on the reality" "Stan sui rami" "Sentimenti" "All'improvviso" "Perdersi" Accettare la malattia, accettarsi dopo. "Ti cerco" "Fermati" "Un posto" "Alla porta del mio cuore" "Festa di Virtú" "E furono le foglie" |
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"Tempo che passi" |
Dedicata ai geni gentili e azzurri del celeste sito Poetare. |
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"Canto del Silenzio" "Alla sera, io vorrei"
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"Inaspettatamente" a Martha Rivera-Garrido "Angelo" "Una Storia a metà" "In quella Notte" "Principessa" "E fu" "Io non ci sarò" "Fiori" "Bonnie & Clyde" "Epitaffio" "....che guai!" "Scintilla!" "Sola" "Del mio perduto amore" "Non c'è pena" “Il Paese dei Sogni” "Oh Madre" “Addio” “Noi due” "Vorrei" "Come un fiume in piena" "giù" "Una sola Anima" “Quando l'Amore busserà” "Poesia è" "Attenderó" "Senza parole" “Hanno ucciso i clown”
"Nostalgia" "Il fu Ben Tartàmo” “Profumo di donna” "Non piangere per me" "Soldato" "Bersaglio" “Mistero di Tenerezza” "Tu sei" "Foglie di settembre" “Salmo 100-101” "Io e te" "Salmo 8" "Le mie bambine" "Pause" "Urlo" "Tornerò” "Canto psicolabile" "vivere" "Come passeri del cielo" "Illetterate allitterazioni swing"
Patria "Ipocrisia" "Parà" "Bella" "Resurgit" Torre "Donna" "Ossimori" "Angela" "Illusioni rap" (canzone)
Sposi “Non così solo” "Ve l'hanno già detto?!" "Severa maestra" "Celeste sogno" "Sacerdote" "Le stelle" "Le nuvole" "Mistero" Poesia! Il dono offeso Le parole non dette "Nel cuore, nella mente, tra le labbra" "Il tuo volto" "Stanza d"Ospedale 8/8/2014" "Brezza" "Mia città"
…..Little Rose of May…. A Giulio: Fratello, Amico, Uomo …Grazie a te…… …….La mia amichetta…… .......Solo..... ......Ideali.......(fà che non sia così) .....Il vento quassù.... ........Mio mare....... ……….Fiori a sera……. ...Parole nel vento... .....Un mattino (12 maggio 2007)... .........Coriandoli...... .............Ricordi..................... |