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Poesie pubblicate il 25-26-27 Luglio 2024
 

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Antologia poetica

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Poesie d'esordio
2002-2016
 




I frutti
dal modo in cui vivi
ti costruisci il tuo "altrove"

a cospirare
il bene donato
-l'angelo che in te si svela

sarà tempo di
vendemmia

9.11.23
Felice Serino


Il cammino
Voglia di gridare
voglia di tacere.
In questo altalenarsi
di attimi felici
e giorni di dolore
cammino nella notte
e verso il sole.
Bruno Castelletti
 

Sedoka
capanni in spiaggia -
brucia il sole a mezzodì
tra le palme di mare

dolci di cocco -
sollievo per la gola
nel fugace momento
Laura Lapietra ©


Un fatto, una poesia
da ilgiornale.it,14 luglio 2024-In 'Onda', G.Lerner: "Trump? Hanno sparato anche a Hitler"- Sono felice che Trump l'abbia scampata per pochi millimetri": Gad Lerner lo ha detto in collegamento con…In Onda su La7, commentando così il fallito attentato ai danni dell'ex presidente americano… "Sono colpito dalla reazione" del tycoon - ha poi aggiunto il giornalista - e sono consolato dal tweet in cui parla con calma di unire gli americani"…messaggio pubblicato da Trump sui social subito dopo l'episodio. "Certamente questo lo favorisce ma per me resta un modello pericoloso - ha spiegato Lerner -. Credo che questa estrema destra galvanizzata anche dall'attentato di oggi in Pennsylvania tornerà a unirsi in questa ideologia dell'uomo forte". A quel punto la Aprile ha ricordato che in passato Trump è stato estromesso da Twitter perché accusato di incitare all'odio. E Telese ha commentato: "Hanno sparato a lui". "Voglio ricordare - si è intromesso quindi Lerner - che hanno sparato anche a Hitler in passato. Questo però non ha fatto di lui un eroe". "Eh però un paragone Trump-Hitler...", ha detto stupito il conduttore.

Alcuni personaggi e 'personagge' (vari blogs in internet) hanno dato risalto al pugno alzato di Trump - come simbolo da despota! - E se la mano l'avesse tenuta - invece - distesa verso l'alto, gli stessi personaggi e 'personagge' avrebbero ugualmente gridato al 'simbolo da despota!'… Dunque?! Come l'avrebbe dovuta esprimere la sua ferma volontà - appena scampato alla morte da parte dell'attentatore (che cercano di far passare per repubblicano, ma che aveva dato un'offerta di 15 dollari dopo l'elezione di Biden…) di continuare a battersi "Fight! Fight! Fight!": con le mani in tasca? Infine, per non far mancare niente al solito menù, c'è chi dice: "È stata tutta una sceneggiata!"

da liberoquotidiano, 17giu2024- ….Quanto si preoccupano per quel "fight fight fight" pronunciato da Trump mentre il sangue scorreva sul suo viso, e che altro non era che un incitamento a non arrendersi di fronte al terrore…..

da Silvio a Donald…E si nun è chiaro!...

Se insulti, se minacci, se bastoni
scusato da chi - fosse un altro a farlo…!...
Il qual - se poi risponde - a titoloni
gogna ne avrebbe, e guai! giustificarlo!


A 'quartarepubblica' del 15 luglio 2024, colpe, pesi, contrappesi sono stati molto ben chiariti, riportando frasi e fatti delle 'parti avverse'. E la 'bilancia' pende tutta da una parte. E il clima velenoso creato (di cui -però - accusano gli avversari (ma per loro 'i nemici')-…porta all'attentato.


L'odiatori
(li veri…e l' inventati)

Se 'nvènteno de tutto...Urtimamente
se sò inventati de…scomunicà
chi schizza l'odio in internet…E ce sta!
E nu je se pò ddì davéro gnente.

Perché come sa ggià tutta la ggènte
è n segno de na grossa incivirtà
che nun s'adatta indo' la civirtà
l'avémo sempre avuta ne la mente.

Ma come - però - capita assai spesso,
na regola che in sé sarebbe bbòna
nun è più bbòna si f' annà a processo

sortanto chi è ch'è odiato da l'istessi
che se la sò 'nventata. E nun funziona,
si - côr ciarvello loro - n sò connessi.

………………………………………………..

È sempre pe la fàrza situazzione
indo' c'è chi se crede er più gajàrdo
che cerca de fregà (uso all'azzardo)
chi (lui, se penza!) - n pò èsse che n fregnone.

Così…quanto ce prova! a dettà llégge!
Ma mmo se sa da n pezzo ch'è n buciardo
(sai la storiella de la 'gatta ar lardo'…?)
Però, cell'ha ner sangue e nun s'arègge.

Si dichi: "L'odio che stann'a spajà,
ha fatto fà 'i delitti che se sanno:
presempio er tiro in testa a chi è da odià,

e quer delirio de 'sparà ar <nimico>'…!"…
li 'rièscheno' a giustificà sparànno
raggioni che n chiarìscheno n bèr fico!

……………………………………………………..

Però, così è, si vvòi fà la frittata
coll' òva e 'r parmiggiano che…nun ciai.
Perfino pònno creàtte seri guai
spignènno 'i matti a ffà quarche mattata,

coll'aria che la vònno avvelenata
dall'odio che - a vedé - gne passa mai,
e in quarchiduno schioppa, dai e dai,
e arfine se fa puro 'manoarmata'!

È che nciànno àrtro…E si je fai capì
che ciànno n gran probblèma a…'tiené er piatto'
s' accènneno de un…rosso da stordì.

Ed èccote qua, l'urtima dall'USA:
le fucilate ar candidato adatto
a pià voti, che - certo! è…uno che abbusa!
Armando Bettozzi


Incertezze
Quale sarà il mio destino, il tuo?
Sei apparsa lungo il mare, una sirena,
col sole che spariva all'orizzonte
che disegnava tracce sulla rena
che il suo colore ti spalmava in fronte.

Il primo amico a cui ti sei attaccata
che sorrideva e poco ti capiva
ma dentro al cuore subito sei entrata
col traduttore ti sentivo viva
capì che dalla guerra eri scappata.

Ed io la guerra già la conoscevo
nella mia mente c'era ancora traccia
il sapore l'avevo già provato
la paura disegnata in faccia
ed ero certo che ancor t'avrei incontrato.

Ma forse eri ricca di incertezze
forse quel traduttore ci ha ingannati
tradusse le mie cure in invadenza
e l'anno nuovo ci ha poi separati
ma questo cuor ancor soffre e ti penza.

Un giorno capirai cosa hai rimesso
io solo capir vorrei cosa è successo.

Se a dare amor si paga questo prezzo
è meglio regalar odio e disprezzo.

(Boccheggiano 23.01 2023 – 16:52)
Salvatore Armando Santoro
 

La visione
Forse a sera, di quelle sere torve
fui avvolto, da un silenzio lasso
e dinnanzi esso m' apparve!
lo vidi innanzi quasi a un passo.

Lungo la strada opaca o nera
lo seguii sospinto in processione
v'era intorno una rara atmosfera
poi si mostrò alla luce la visione.

Era giovane e mostrava mill'anni
or era immoto, poi lesto filava
non era nè ieri nè all'indomani
compresi allor chi il mister celava.

Mai, persi attimi alle sue parole
camminai a ritroso tra le sue mani
da quella strada scura incolore
riemersi in un campo di tulipani.
Marco Cabassi
 

La Magnolia e i suoi fiori.
Li apre a poco a poco,
forse in due giorni,
rivelando bellezza delicata
e dolcissimo profumo.

Libera poi i suoi pistilli,
corti semi delicati
che sembrano fiammiferi,
attirando impollinatori
e colorati insetti vari:
api, formiche, coleotteri
e la cimice rosso nera,
detta Carabiniera …

e sfiorisce liberando a terra
tutti i suoi grandi petali,
affidando silente alla natura
la continuazione del ciclo.
Fausto Beretta
 

Perímetros cercenados
por la perpendicular
de certezas ocultadas
bajo sábanas al azar
de quien sufre y se desgasta.

Labios
que sonríen a medias,
porque la otra mitad
la mandaron sin querellas
a hacerse bendecir más.

Juguetes incinerados
en la pira del tiempo viejo,
payaso y risueño.

Reír, sufrir, dudar,
nunca acabar.

Nace un sol despeinado,
pero es solo la luna
que en carnaval ha jugado.

24 de julio de 24
Marino Spadavecchia

-versione italiana-

Perimetri cercenati
dalla perpendicolare
delle certezze celate
sotto lenzuola a cascare
di chi soffre e si consuma.

Labbra
che sorridono a metà,
ché l'altra parte,
senza alcun dilemma,
fu mandata a benedire.

Giocattoli inceneriti
sulla pira del tempo antico,
pagliaccio e gioviale.

Ridere, soffrire, dubitare,
mai terminare.

Nasce un sole spettinato,
ma è solo la luna
che gioca a carnevale.

24 luglio 24
Marino Spadavecchia
 

E poi tuona e risuona
Velieri dissolti all’orizzonte
Tra gli sbadigli delle nuvole e le rughe del mare
E poi tuona e risuonano lampi
E colorano di luce il tuo volto
Mormorio di bellezza interiore inebriante
Un angolo controcorrente dove appassire inebriati
Antologia di luci e colori
Tra albe e tramonti il desiderio risorge
E poi tuona e risuona questo amore
Piacentino Alessandra
 

Lento il tramonto scende verso
               il mare

La luna nascosta dietro il monte
              si affaccia

al firmamento

Un ragazzo una ragazza seduti
         su uno scoglio

ammirano l’universo

un’onda spinta dal vento li bagna
              mentre una barca

si allontana
verso l’orizzonte

Dolce la notte avanza verso un
          nuovo mattino

mentre i sogni svaniscono in un’alba
                      inquieta

La vita cammina e lascia impronte
           destinate a sparire

al primo raggio di sole
Franco Fronzoli


kleine eiszeit
es ist jetzt still und kühl unter den gewitterbäumen,
der schnee hat sich ungefragt übers erste grün gelegt,
wie ein keimling steh ich schon seit märz im frost,
nichts als schmelzwasser im kragen, nächte sickern
weiss durch die wimpern und blenden von innen,
versengen das kerngehäuse meiner geduld.
ich könnte mir selbst von kamelen erzählen,
vom schatten der lamellen im sommer an der wand,
stattdessen lausch ich dem wasser in meinen stiefeln,
verkapsle mich entlang der fontanellen.
erinnerungen wie kleine grüne erbsen, die von innen
gegen die schote drücken, und jede gärtnerin weiss:
was den ersten frost überlebt, wird süsser.
Simone Lappert

piccola era glaciale
ora è silenzio e freddo fra gli alberi della tempesta,
la neve senza chiederlo si è posata sul primo verde,
come un germoglio io da marzo sto nel gelo,
niente nel collo se non acqua di disgelo, le notti filtrano
bianche fra le palpebre e accecano da dentro,
seccano il nocciolo della mia pazienza.
potrei narrare a me stessa di cammelli,
dell'ombra delle doghe sulla parete in estate,
e invece ascolto l'acqua nei miei stivali,
mi rannicchio lungo le fontanelle.
ricordi simili a pisellini che premono dall'interno
contro il baccello, e ogni ortolana lo sa:
quel che sopravvive al primo gelo, diventa più dolce.
Simone Lappert   traduzione di Nino Muzzi
 

 

Sick Yeats
Am I sick?
Rosa malata di speme chiusa in profumo.
Corpo dolce al verme, tu m’ignori e seduci l’aria triste e
il suo volto vacuo d’ombre affaccendate nello sfuggire al sole.
Dimmi mio sole, non è vero che il tuo odore cerca la mia carne,
il mio sangue
per brillare,
è troppo presto per aprire le ali?
Sarò troppo giovane per bruciare nel tuo fuoco?
Allora morte venga dolce in questo istante
e mi cancelli il dolore della tua assenza.
Cara colpa strapparti …
ecco i miei palmi col tuo sangue rosso e caldo,
Il mio crimine grida, vittoria!
Il mio cuore piange il misfatto!
Possiedimi finché t’avrò ceduto il mio tutto.
Prenditi i miei sogni,
i miei vizi,
questo contagio allegorico di magie _
Prenditi la mia dipendenza dai mali
dai piccoli peccati e dalle gioie.
Trova cura all’infermità della carne,
guida alla gloria quest’essere curioso_
Stringimi tra le tue spire,
infettami con le mille legioni di poemi in un bacio
poi abbandonami
al disperare più acuto sulle rive nere del Tamigi,
nel cerchio del più puro dolore_
a invocare del tuo perduto
morente in me resiliente solo nella speranza.

Da “La rosa dalla schiena nera”
Jacqueline Miu

 Ammira i quadri di Jacqueline
 

Tempus fugit ?
Un battito di ciglia e son passati,
sciogliendosi in effimere memorie
fatti di delusioni e di vittorie,
i primi ottanta e svelti sono andati.

Vorrei tornare ancora su quei prati,
ove ispirato scrissi belle storie
di miti e di leggende ammonitorie,
oggi che altri ottanta ho già iniziati.

Nei nuovi tempi vagherò pian piano
e d'ogni istante gusterò dolcezza,
facendo di quest'anni passeggiata

in lunga, dolce e amabile giornata,
foriera di novella giovinezza,
che non diverrà sogno vago e vano.

Così non sarà strano
far con Comare Secca un gioco e un patto
e al dunque … rifilarle scaccomatto !

Da …Intricati Pensieri…, Filosofando
Piero Colonna Romano
 

"Pàssə u tiəmbə"
E u Tiəmbə pàssə e néuə u scimmə appiərsə
o forsə è iddə ca 'ngə vænə 'mbrondə!
'Nzacchə u chiüvə e u'aggiàirrə all'emmersə,
chə l'arrəcurdə, u Passàtə 'ngə condə.
Tàirə nu ʃcaffə e s'apprəsendə Crë,
stàutə rə d'occhjərə e sté già a Pəscrë.

E com'aiərə, acchəssí vé u munnə,
ca storiə è stàtə e storiə sarà:
chiengə u providdə e u ricchə sté tunnə,
alla facc'e nostə e du baccalà!
Pàssə, pàssə u Tiəmbə e volə gheggènə,
settə dàjə fàscənə ne səmmènə!

E quattə səmmènə fàscənə nu mæsə:
Sparamə-'mbittə e Pupə-ciú-beddə
mó lə tənghənə sembə chiú appæsə!
Dormə u sölə e s'appiccə ogn'e steddə,
tengənə d'argiəndə vàrvə e capiddə.
Völə ind'o sünnə l'enəmə a rə stiddə...

12luglio24
Ben Tartamo

-traduzione dal molfettese-

"Passa il Tempo"
E il Tempo passa e noi gli andiamo appresso
o forse è esso che ci viene in fronte!
Infila il chiodo e lo gira al contrario,
che i ricordi, il Passato ci racconta.
Tira una sberla e si presenta Domani,
spegni gli occhi e sei già a Dopodomani!

E come ieri, così va il mondo,
che storia è stata e storia sarà:
piange il povero ed il ricco è in carne,
alla faccia nostra e del baccalà!
Passa, passa il tempo e vola gabbiano,
sette giorni fanno una settimana!

E quattro settimane fanno un mese:
Sparami-in-petto e Pupa-più-bella
ora le hanno sempre più appese!
Dorme il sole e si accende ogni stella
tingendo d'argento barbe e capelli.
Vola nel sogno l'anima alle stelle...
Ben Tartamo
 

“Se avete un padre trattatelo con cura. Perché non conoscerete mai il dolore
 finché non vedrete la sua sedia vuota.” Frida Kahlo.

La sedia vuota
Eri seduto su la
sedia color ciliegio.

Il vetro di cristallo
del tavolo ciliegio.

Tu, eri seduto lì
dentro il tuo silenzio.

L'assenzio nell'anima
del tuo silenzio.

Chi sa a cosa pensavi!
In silenzio, tu amavi.

Su la silente sedia
scrivevi la quiete.

Adesso scriver vorrei...
La sedia la quiete.
Alessio Romanini
 

Vorrei dire NO
Non voglio più cercare
altri motivi
che avvelenano la mia anima
per sventolarli nel mio silenzio
tra i miei perché…
vorrei dire no
al mio improvviso impeto di collera
se pur motivato e necessario
che rovina la mia vita
vorrei dire no
a chi crede di aver sempre ragione
far capire i loro sbagli
“di certo li faccio anche io"
Vorrei dire di no
a tutti gli inganni
a sogni e desideri ormai inutili
a chi ti toglie l’energia per sentirti libera
ma c’è solo un senso di rassegnazione
Vorrei dire no
a chi è assetato di potere e denaro
di morte al nostro cuore già distrutto
a quella freccia di fuoco scoccata in cielo
caduta sulla terra
che si fa voce , si fa rabbia
ti fa gridare NO
a questo sciame di politici corrotti
a quel rifiuto dei poveri del mondo
Come vorrei dire di si
ai miei giorni di quiete
alla terra pieni d’ulivi
e mandorli in fiore
Per tutti i miei no
chiedo perdono
ma continuo a gridare
la mia rabbia ad un cielo
che sta rendendo triste anche Dio
ma dov’è l’uomo
senza parole di superbia , di immodestia
io vedo più uomini di fuoco e cenere
Si odono solo passi di gente senza volto
tra nebbia ed aria infetta
e tra loro c’è sempre un nemico
Antonia Scaligine
 

L'attimo di serenità
Afferrare l'inafferrabile
Tenerlo per un attimo tra le dita
Godere della sua presenza
Che sai essere fugace
Rimirarlo con gli occhi lucidi
Perché sai che non lo puoi
Trattenere tanto è incostante
Ti senti allora già paga così
Di averlo avuto per un attimo
Impercettibile che ad altri è negato.
Ed inizi motivando la tua giornata
Dopo aver già assaporato
Il tuo momento di serenità.

21 luglio 2022
Sandra Greggio
 


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