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Poesie pubblicate il 25-26-27 Settembre 2023
 

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Antologia poetica

L'amore - La donna - Morte dei propri cari - Affetto per i propri cari- Tristezza e solitudine - Il dolore - La nostalgia - Racconto di un episodio - La natura - Gli animali - Gli oggetti - I desideri - I ricordi - Il poeta e se stesso - Il poeta e i luoghi - Il poeta si diverte - La poesia per i poeti -


 
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Poesie d'esordio
2002-2016
 


 

Quando viene la notte mi siedo
       su un ramo d’ albero
                  antico

Ascolto le stelle che sciamano
         attorno alle foglie
                 cadute

Ascolto il fruscio del vento che
     muove i sorrisi di tanti
                bambini

Guardo la luna appena spuntata
       dal monte che illumina
            i baci degli ultimi

amanti

Sento il frinire di mille cicale che
        rompono il grigiore
              di un lungo

silenzio

E guardo il mare i suoi confini lontani
        le onde che si infrangono
              nelle scogliere

E mi addormento accompagnato da un
         sogno venuto da un tempo
                       lontano

Giace la notte
aspetta il primo
raggio di sole
Franco Fronzoli
 

Arrogante con il petto in fuori
Arrogante con il petto in fuori
sotto la cravatta a strisce rosse e blu.

Terrore suscitò ai malviventi
con odio e con livore
per subìti torti
da piccolo dai bulli.

La vendetta in cuore radicata
per far pagare
le sevizie antiche ricevute.

Ebbe mala sorte
a torto o a ragione,
lo seppellì il tritolo.

Trionfò la morte.

Fu giorno di gran lutto
per i pronipoti,
fu giorno di gran gioia
per tutti i vecchi bulli.

Il vendicatore giace
non si leva più.
Giace in galera chi gli diede morte.

L’altèro super uomo
ora è sugli altari
quale redentore
di chi in miseria visse
che da inedia amara
ricevé la morte.

Cadono gli eroi
gli inermi e gli indifesi
cadono anche i bulli
vigliacchi più dei padri.

L’eroe del giorno è morto.
Ha il trono sull’altare.
Un bullo l’ha ucciso
s’è voluto vendicare.

Alcamo, c/da Molinello 24.06.2023 ore 11,40.

Da Versi di un ottuagenario
Marino Giannuzzo


Un fatto, una poesia
da staseraitalia di Nicola Porro, 13sett2023 - Giornalista francese afferma che il gov. Macron ha chiuso la comunicazione con l'Italia per non voler vedere l'invasione infinita a Lampedusa. Sono in maggior parte francofoni e vogliono andare in Francia: 7000 in due giorni! Lo stesso afferma che sono stati disposti un gran numero di gendarmi a controllare/proteggere i confini. Ci sono in arrivo le elezioni europee e Macron teme che la destra possa prendere il sopravvento. Belpietro denuncia il fallimento della politica Macron nei paesi sotto l'influenza francese. La cara EU nei suoi paesi non ne vuole sapere. La Vonderleyen, più, o meno:"Sì, ci vuole fermezza, ma anche compassione…Mai stati così vicini all'accordo". Sansonetti dice che la Meloni non ha colpe. È in una pressa, tra i suoi elettori, e il Vaticano (in sintesi, elemento chiave in questa 'invasione'). Può appigliarsi all'ipocrita dichiarazione della Vonder. Fa il 'buffo' dicendo che ci vorrebbe Minniti. Se ci vuole questi, ci vuole Salvini…Per alcuni è tutto voluto dai poteri 'sinistri' per destabilizzare il governo italiano. Il tutto è stato ribadito a FuoridalCoro, 20sett2023-ennesime Cooperative salva-invasori, ladre di milioni di euro! E ancora c'è chi 'protegge' "questa" Europa?! È forse nemico di questa Nazione?

Disastro auspicato (?!?)

Menelavo e Menefrego
Menelavo, col fido Menefrego,
dalle torrette sue di guardia…guarda.
In mano ha la battaglia…e non battaglia.
Cucito ha i suoi confini e non si passa.
Poiché il passagio - come ha lui deciso -
è uno e quello resta … per entrare.
E quello resta! Pur per rimanere!

Intanto anche chi invade…invade e basta.
Non servono armi…e neanche guerreggiare
ch' è atipica e pacifica...'invasione'.
È stato decretato che …l' 'invaso'
-così, come lo vuole Menelavo
assieme a Menefrego e lor gregari,
nemmen s' azzardi a storcere un po' il naso.

Fatto è che al gran malesser che serpeggia
c'è chi ci trae la linfa sua vitale.
Chi s'arricchisce, chi ne fa sua arma
per battere chi odia (che è odiatore!),
e non gl' importa se ha la casa invasa
e il viver qui si fa - spesso - meschino…
E spera (?!?) che per tutti, ciò, s'aggravi.

Ed a soffiar sul tutto è Benglivoglio
(che bene vuole a un modo…deleterio),
che dall'impenetrabile castello
l'assalto al nostro, par stia ad incitare.
Nemmen si cura quanto può costare
a chi fedele gli è…No…Non gli cale.
Fa dir: 'al suo alto ruolo non fa pro!'.

È 'guerra'! E Menelavo e Menefrego
san solo fare ciarle e i propri affari.
E 'sparano', così, quei lor dettami
su chi invasion non regge, anche per loro,
ché troppi impegni han nel propinare
-gloriandosi - insulse ipocrisie.
Genia bugiarda, falsa, e supponente.

E dalla torre più alta ancor magheggia
con la pretesa, ancor! d'esser creduta
Vonpìopelcul (la grossa faccia tosta),
che in preda ad un dei suoi momenti clou
dichiara che 'l'accordo s'avvicina!'.               (nella sua visita all'isola col ns capo del gov.)
Con ciò dando conferma d'esser falsa,
e spinge a 'ognun per sé', e al 'ciao, EU'!
Armando Bettozzi
 

Dona ragione al cuore
Sentire quella voce
che non parla
implora come lacrima
nel cuore
fa respirare aliti di gioia
come premio assegnato
a vincitori lumi
contro grumi
che assalgono in agguato
nella latebra
delle ostruzioni.
S'acquetino le acque
renitenti,
Si scongiuri la lotta
della crudeltà
contro il dolore.
Diamo ragione al senso
che declama
Il credo della pace
e dell’amore.
Non vestirti d’immenso
essere umano
dona ragione al cuore.
Giuseppe Stracuzzi
 

laudato sii meo signore...
dopo l'incendio spargono la cenere
chi nel denso fumo dell'aria
chi nel torbido gange dindù
chi nel fluente lamone d'adriatico
il fuoco nel mentre uccide animali che scappano... dove?
la selva diventa oscura
non si passa
rovi bruciano more
e passeri silenti
tace la natura
ride di noi
mi tracima l'inondazione
via fino al mare pesante del futuro
i miei delitti
e i miei difetti
shaming di un miserabile me stesso
dopo asciugo vestiti e stracci
al sole cocente del mai sarà come una volta
se vi sarà
rispondo solo alle tue domande
mio signore
a te devo risposte
non le ho
e non ho domande
della terra spirito incompleto
osservo che non ho occhi per il giudizio
ne il fuoco in the fire
ne lacqua---l'acqua
dissolti nell'aere
che tracima dall'anima
semper laudatu sii
meo signore
enrico tartagni
 

[Vielleicht ging ein Summen]
Vielleicht ging ein Summen
durch dein Herzskelett
wie an der Schnur gezogen.

Ich lege die Hand auf die Brust
Jahre spa?ter, ein Herzschlag
als ha?tte einer einen Brief eingeworfen.

Zwischen geborgten Erinnerungen
verlaufen fein gespannte Netze
darin Zeilen, die ich zeitlebens

nicht schreiben werde
die aufscheinen in fremden Sa?tzen
hasenherzig, zag.
S. Garzetti


[Forse un ronzio trascorse]
Forse un ronzio trascorse
lo scheletro del tuo cuore
come fosse trascinato da una fune.

Poso la mano sul petto
anni dopo, un colpo al cuore
come uno dopo aver imbucato una lettera.

Fra ricordi riposti
corrono reti finemente tese
con dentro righe che in vita mia

non scriverò
che fanno capolino in frasi estranee
timide, dal cuor di coniglio.
Sascha Garzetti                  traduzione di Nino Muzzi
 

Forse
Forse il nostro addomesticamento
non è stato davvero fedele al cliscè
animo mite modi gentili voce suadente
generoso empatico disponibile collaborativo
per poter dar vita a un duo trio quartetto clan
orda comunità cittadinanza nazione continente
pacificamente conviventi nel reciproco rispetto
secondo gli insegnamenti del selezionatore
che dato per risplendente è sparso per l’infinito
multiverso
Ma poiché per naturale equilibrio universale
ad una forza buona se ne oppone una contraria
questa pare aver conquistato il nostro universo
così domina l’arrogante il volgare il prepotente
l’egoista il crudele il predatore il sanguinario
che ogni giorno s’avventa sull’altra schiera
per crudeltà inimicizia sete di potere e ricchezza ma
si dice sia scritto … il bene vincerà sul male …
Forse
bruno amore [br1]


Soffrire
È una sera triste. Come una stella senza cielo un paesaggio Marino che ha perso l’acqua. Come una foglia che cade nel vuoto. È una sera triste.
Come me. Restare e dire: tristezza ti sento. E lui esausto di se. E forse di me. Di noi di loro di tutto.
Triste di tristezza.
Ognuno nel suo soffrire celato dalla sera.
Alessandra Piacentino
 

Fine estate
Già l'aria s'intristisce
nella malinconia di una stagione
che va via, lasciando
campi riarsi e stoppie ingiallite.

Lontano è il frinir delle cicale
e le corse dei bimbi nei giardini
e che a scuola si apprestano
a tornare, a quei banchi

che al finir di primavera
avevano lasciato impazienti
di quell'estate che ora
a capo chino sta per lasciare.

Fra il verde del fogliame
l'arancio vivo delle melagrane,
nei filari fra i pampini
rosseggia l'uva ormai matura.

A presto la raccolta con il carro
e poi nei grandi tini la pigiatura.
Qualche stormo fa prove di volo,
la partenza è ormai vicina.

Anche questa estate di soffocante
calura, di spiagge brulicanti
di bagnanti, di chiassose comitive
è finalmente in attesa sulla banchina

nella stazione del tempo
dove tutto inizia e tutto finisce.
Fra sbuffi di vapore arriverà l'autunno,
un rapido passaggio di consegne,

le solite cose, le consuete raccomandazioni,
poi a capo chino, stanca e assonnata,
senza un saluto, né un augurio,
l'estate se ne andrà via.

Da Lungo il cammino
Renzo Montagnoli
 

Nota d'autunno
L'estate smarrita
Riempie di rimpianti
Il chiaroscuro dell'anima,
Come un lampo improvviso
E fendente sulla pietra del ricordo
Che preme.

Si può anche andare oltre il perimetro
Della dissolvenza umana tra i fitti
Pianti di pioggia e le torbide colonne
Nere di nuvole vaganti.

E far finta di nulla che si muova dentro per tenere costante l'orecchio al fruscio silenzioso
Delle foglie morte e di altre stagioni che passano veloci come il vento.

Tornare semplici da dove si era partiti, umili come monaci con i loro
Copricapi neri di penitenza
Per difendere il mondo smarrito
dalle fugaci e contrastanti intemperie della vita.

Prato, 23/09/2020
Pasquale Mesolella
 

Motteggiar per non pagar
Chi mai ama un poeta, chi lo vuole?
E una persona difficile da amare
spesso si perde, se ne sta a sognare,
sugli affanni del mondo poi si duole.

Ed è noioso, fa discorsi seri,
un’amica un volta l’ha ripreso
lui, però, non si è per nulla offeso
ha cambiato discorso volentieri.

L’ha motteggiata ed ha sorriso pronto,
le ha detto: “parlerò di cose serie,
abbian bevuto e tu non sei in miserie
per questo adesso paga anche il mio conto”.

Lei rise, ed era quello che cercava,
voleva si parlasse d’allegria
e lui sapeva far anche ironia
e intanto il conto suo altri pagava.

(Boccheggiano 11.09.2022 . 14:41)
Salvatore Armando Santoro
 

Chi mi venne in sogno stanotte
sapendo che ero sul punto di morire?
Cercò di salvarmi
                        ma le mani ricadevano
e il corpo riprendeva la postura
                       della vita nel grembo.
Gemeva il gomitolo
– come per nascere – gemeva.
                        Il filo nascosto
che mi avrebbe tirato via da quell’inferno
non fu mai trovato.

Da Prove per atto unico, I luoghi dei labirinti
Maria Benedetta Cerro   


Nascita
più a nascere che a morire pensiero
capovolto dal profondo in dormiveglia
il girasole ebbro di luce dice vita
e tu languida
sul divano mi chiami
per accostare il mio orecchio al tuo ventre
rotondo

come un mondo

Da La vita immaginata, 2022
Felice Serino

Villana violenza
Finché rozza e volgare
mano dell'uomo, che usa
violenza sopra il corpo
femmineo; libertà non potrà
esserci per la Donna.

Finché la mano barbara e villana
dell'uomo, recherà
offesa alla Donna; la libertà
per essa sussistere non potrà.

Che infamia è questa contro la vita?

La Donna è: madre moglie compagna
figlia amica...È essenza di vita.
Alessio Romanini  
 

siamo troppo giovani per guardare al confine del mare

siamo troppo giovani per guardare al confine del mare
possiamo recidere ancora le radici e dirci salvi
bruciare di qualsiasi passione inneschi l’assenza di sonno
o rinunciare alla luce perché al buio i sussurri beatificano le nostre labbra

siamo così giovani che il fuoco non si stanca mai nel nostro petto
i sogni cercano le favole dal caldo abbraccio
nel sudore
che lasciano impure le ore
che sublimano la carne
e rendono giustizia a tutti i silenzi tra innamorati
unici colpevoli della proprio gioia

Denso impudico leggermente radioattivo


we are too young to look to the edge of the sea

we are too young to look to the edge of the sea
we can still cut the roots and say we are safe
burning with whatever passion triggers the absence of sleep
or give up the light because in the dark the whispers beatify our lips

we are so young that the fire never tires in our chest
dreams seek fairy tales from the warm embrace
in sweat
that leave the hours impure
that sublimate the meat
and do justice to all the silences between lovers
the only ones guilty of their own joy

Dense lewd slightly radioactive

Jacqueline Miu

 Ammira i quadri di Jacqueline
 

"Ajə, ci fossə..."
Ajə, ci fossə u viəndə,
tə pərtessə ne rœsə
chəssì capisc'e siəndə
ca l'emœrə av'u lœsə
ci t'accarèzz'e pongə!
 
Ajə, ci fossə u mèrə,
com'a r dd'ugghjə ca onge
t'arrəvəgghjessə indérə
e pó, scæsə le nóttə,
t'assapressə, cràutə o cóttə!
 
Ajə, ci fossə u sœlə,
tə scaldessə də vàsə,
də carezzə e parœlə
dolcə dolcə e ardərœsə
comə sò tend'a pizzəch'e!
 
Ajə, ci fossə nu chénə,
t'alləcchess'e múzzəchə,
pərcé nen diənə pænə,
sì, də cússə cœrə me
ca tə vœlə nú bbænə!
 
Ajə, ci fossə nu rre,
tə facessə reggïnə
pə stá sembə kə te.
E tə déssə pó 'nzïnə
tuttə l'œr e r'argində
e la sætə kiù fïnə!
 
Ajə, ci tu nen siəndə
e la 'nghjummetə vu fà,
nen də venghə kiú drætə
ca, nen gə penz'a merdà,
ci s'addœrə e pó fætə
sì, də tend'a 'nfemətà!

5 settembre 23
Benedetto Tartamo

_traduzione dal molfettese_

"Io, se fossi..."
Io, se fossi il vento,
ti porterei una rosa
così capiresti e sentiresti
che l'amore ha colpa
se ti accarezza e ferisce!

Io, se fossi il mare,
come l'olio, che unge,
ti spalmerei tutta
e poi, fatta notte,
ti gusterei cruda o cotta!

Io, se fossi il sole,
ti scalderei di baci,
di carezze e parole
dolcissime e ardite
come sono tanti pizzicotti!

Io, se fossi un cane,
ti leccherei a morsi,
perché non provi pena,
sì, di questo mio cuore
che ti vuole un bene!

Io, se fossi un re,
ti farei mia regina
per star sempre con te.
E ti riempirei
di tutto l'oro e l'argento
e la seta più preziosa!

Io, se non mi ascolti
e vuoi far la sorda,
non ti verrò più dietro
che, non ci penso a sposare,
chi si improfuma e poi puzza
di tanta infamità!
Ben Tartamo
 

Chimera
Prenderti per mano
E correre con te
Per verdi prati
Non ancora calpestati
Al tramonto salutare
Insieme il sole che muore
Poi con un volo
Salire verso il cielo
Posandoti su un fiocco di luna
Dove potrai dar tregua
Ai tuoi affanni
Attendendo con serenità
L'aurora dalle dita rosate
Foriera di un nuovo giorno
Trapuntato da gocce di sole.

5 agosto 2023
Sandra Greggio
 

Eppure una cosa faccio spesso
Scrivo …ma scrivere per chi ?

Scrivo per …
liberare la mia mente
da tutto ciò che mi acceca
per quello che ha già tanto
e non gli è mai abbastanza

Per penetrare nella luce della luna
che si accende quando il sole
ci dà la buona notte
per liberarmi dal ronzio di un insetto
che mi ronza nell’orecchio

Scrivo per cercare il cielo
perché temo l’inferno

Scrivo sulle foglie bagnate dalla pioggia
disseminate dal vento
quando gli alberi si spogliano

Scrivo se una nuvola nera
passa nel mio cielo sereno
allora che il mio scritto si riflette
nell’acqua del mare
nelle onde che baciano le sponde
e si disciolgono nei ricordi e nei sogni
come castelli sulla sabbia

Son solo parole …parole infinite
che diventano niente
così come la luna nello stagno

C’è bisogno di scrivere per …dire al mondo
che noi non siamo niente
Il monte si sbriciola
l’oceano si prosciuga
c’è bisogno di un cuore e di una penna
per scrivere ,là dove volteggia il male ,
la parola pace e amore
per scrivere che
in autunno
si raccolgono tristemente le foglie
ma in primavera
ritornano sull’ albero e passano le doglie
Antonia Scaligine


Tra le palme di un deserto
all' interno di un caveau, più prezioso
di un gioiello di valore incomparabile,
è custodito il suo cuore inespugnabile.
Chi ha coraggio può provare
a derubarlo, può provare mille chiavi
in una notte, o in mille notti,
se non s' apre la sua porta, spinga forte
ma stia attento
che qualcosa non lo inganni,
e se vuol fantasticare, pur chi trova il suo
cuore trasformato in un diamante,
non si illuda, che può essere
un miraggio, od il graffio del suo gatto!
Ma c' e ancora uno spiraglio,
tra gli enigmi e i pensieri chiusi a chiave
nei meandri della mente cerchi ancora,
un' altra chiave.
Antonio Scalas
 

La notte e il giorno si susseguono
Dove abiti la notte ?

Nelle fredde e ormai stanche
stanze della mente ?

o nelle pieghe, delle pagine
di un libro già riletto ormai ingiallito ?

Come vesti i tuoi sogni ogni giorno ?

Con la pena di un insaziabile sudario
in cerca di un sepolcro ?

o con le braccia di bambina
in cerca di conforto ?

E cosa resta di questi stanco giorno ?

La cura con cui si cresce un seme per farlo fiorire ancora?

O crescendo, hai nutrito la speranza
credendo ancora che come un albero
l'avresti poi vestito ?

Eppure è stato un solo giorno

E un solo colpo al cuore

Ma non pensavi che ...

mai e poi mai

avresti potuto ferirlo.
Pierluigi Ciolini
 

"Ma perché dare al sole,
perché reggere in vita
chi poi di quella consolar convenga ?"
(Canto notturno di un pastore errante dell'Asia
-G. Leopardi-
)

Vagito
Segna quel suon l'inizio della fine,
come il silenzio chiama a ritirata,
così ci dice che sarà illusione
la vita che pensiam sarà vissuta.

Malati terminal luce vediamo
è pianto di gran pena quel vagito
per ciò che con dolor abbandoniamo
per camminar sentieri pien di spine.

Forse perché della fatal quiete…
disse un poeta e vide quel ch'è vero,
allora che alla pace torneremo.

Sciolti in un nulla dolce e protettivo
dove obliare pene e le tenzoni.
E' là che svaniranno le passioni.
Piero Colonna Romano
 


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