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Poesie pubblicate il 19-20-21 Novembre 2025
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Poesie
d'esordio
2002-2016
A Ilaria
E c'era il sole in cielo
lontana la tempesta
in cuore la speranza
nel prato il pesco in festa.
C'era anche l'allegria
ed il sorriso pieno
e l'erba nel giardino
tagliata e dopo il fieno.
E c'era lei bambina
col viso sorridente
a ritirare un premio
e dopo un incidente.
Ognun per la sua via
senza sapere niente
io ad ammucchiare gli anni
lei col suo mal dormiente.
A un tratto in cielo un tuono
e arriva la tempesta
a risvegliar nel cuore
il dì dopo la festa.
A riscoprir lontano
quel viso sorridente
e un male che l'avvolge
e lei sola e impotente.
Nel cuore la speranza
la fede e la preghiera
Si crede a un brutto sogno
vedersi come si era
in un giorno d'autunno
con una targa in mano
su un palco sorridente...
come il destino è strano.
(Boccheggiano 12.6.2025 - 13:04)
Salvatore Armando Santoro
"Palma di Montechiaro, ombra e luce"
Palma si stende lenta tra colline antiche,
un quadro dai toni caldi e profondi,
dove il tempo sussurra storie nascoste
e il vento porta echi di leggende.
Le vie sono pennellate di pietra,
i palazzi raccontano silenzi e passioni,
e ogni angolo custodisce un segreto
che danza tra luce e ombra.
Il castello si erge come un custode,
un monolite di storia e mistero,
che osserva il cielo con occhi di pietra,
custodendo memorie di un passato vivo.
Palma è arte che vive nel silenzio,
nei volti, nei gesti, nei sogni sospesi,
è un dipinto che sfugge allo sguardo,
ma si sente profondo nel cuore.
Da "Sicilia: Pennellate di Poesia”
Letizia Miserendino
Leggerezza d’essere
Attraversi il sole
dai le spalle alla luna
un fascio di spighe
illumina il tuo volto
sei nemica dell’odio
cerchi leggerezza d’essere
per questo scaleresti vette
le più ripide le più spigolose…
Antonietta Ursitti
Mi godo il sole
Mi godo il sole
che si specchia sul mare,
la tempesta è alle spalle,
l'isola davanti.
Carlo Festa
Hypnos
"il mio nome è del sonno"
cosa vorrà mai dire ti chiedi
ha visioni distorte e voci
il nonsense che scioglie le briglie
e senza remore
sale su spiralante
come fumo dal cervello
di questo corpo come morto
29.5.25
Felice Serino
Pioppo
Ansando andavo
Per l’erta via,
un passo, l’altro appresso,
sempre più pesante.
Pensieri a tormentare,
tornano a ricordare,
quei gesti puri.
Fan muovere le mani
Sul caldo corpo tuo
Che qui non è.
Tu sei lontana come
L’innevata cima. Ed io
Son qui ed anche altrove.
Ammiro, prendendo fiato,
il pioppo ormai dorato,
di splendido tramonto.
Spoglia le sue fronde,
l’inverno arriverà.
Al freddo resterà,
come freddo e il vento
che tremare lo fa.
L’ombra e la nostalgia,
mi sono amiche,
alla finestra vado,
è aperta sulla notte,
respiro nel silenzio,
i raggi di luna nuova.
silvio canapè
A mio padre
C'è ancora tutta questa vita...
... è un aquilone la tortorella
che riempie di grazia
il nostro guardare in alto...
È una domenica spenta
di un novembre adagiato
sopra gli allori
di qualche estate fa,
che mi fa sentire l' abbraccio
dell' immensità di inverni passati
nella gioia tua e mia:
di chi ancora sono quando appare
chi sono adesso davanti a mia madre
nell' aura di chi mi ha veduto
bambina.
Ed è passata già una vita
da quella lode,
e anche la mamma ricorda
talvolta il colore
della nostra esistenza animata
dai bagliori delle scoperte
di un nulla
che appariva nelle scelte
più semplici e meno necessarie
per generare in noi la speranza.
Ciò che non passa è l' amore
che mi resta e la nostalgia dell' ora
in cui torna il passo amoroso
d' ognuno dei miei cari scomparsi
alla lode del giorno,
ma sempre presenti nella preghiera.
Credo, e non è facile
credere, in un dolore del genere,
che lascia solo alcuni nomi
al posto loro, mentre tutto tace
e si avvicina al ritorno a casa.
E si capisce come tutto questo
sia giusto, mentre io resto
ancora un poco assieme a te
per immaginare cos'altro sarà
dopo questa vita terrestre
che chiama a seguire l'intelletto
e tace la rabbia che c' osserva
dal cielo, sempre più pieno d' acqua
e di gloria nell' infinito dell' amore.
Rosa Notarfrancesco
"In una fredda notte ... a Betlemme, nella Notte Santa, andiamo a
contemplare il Dio Vivente, l' Emmanuel, il Dio con noi" -Entro nella
grotta, un brivido mi assale mentre scorgo e mi compenetro nella sublime
"Apparizione del Dio Bambino", adagiato nella mangiatoia Senza niente, Senza
neanche un cuscino. -"Oh Mio Gesù, adagiato in una mangiatoia di legno
tarlato, riscaldato dal fiato di un bue e un asinello, quanto Amore mi hai
donato in quell' istante ormai passato!"
Quel tepore rende confortevole il regale giaciglio. In questa piccola dimora
regni, oh Re Bambino, circondato dall' affetto e dal calore della Mamma e
del Papà.
Da questa piccola e misera culla irradi nel Mondo il Tuo Mistero, il Mistero
di un Dio Incarnato che si è fatto Uomo. Il Tuo sguardo soave mi dona
serenità e la speranza di una vita che non finirà,ma che continuerà per l'
Eternità. La Cara Mamma ti avvolge con dolcezza infinita in un panno di lino
bianco con un abbraccio colmo di Amorevole Santità ed ebbrezza. Ti affida a
San Giuseppe, l' Uomo Giusto e Pio, che con tanta umiltà pensa solo a
portare avanti il progetto di Dio. Egli si prende cura di Te con profondo
rispetto e abbandono, facendo la Sua volontà, la Volontà del " Padre Tuo
Buono", e della Sua Vita un Eroico Dono. Nella Sua Divina Volontà Vi
custodirà, Vi proteggerà con coraggio e tenerezza, finché Dio vorrà lo farà!
Un Coro di Angeli fuori dalla grotta allieta il cuore dei pastori solerti,
infreddoliti e stanchi, venuti ad adorarti, che si riscaldano attorno al
fuoco in questa notte stellata e beata. Hanno ricevuto per primi la lieta
notizia e son corsi a renderTi omaggio pieni di letizia!
-" Gloria a Dio nell' Alto dei Cieli!" - cantano gli Angeli in coro.
- "Pace in Terra agli uomini di buona volontà, amati dal Signore! Santo,
Santo,Santo! Onore e Gloria a Lui nei Secoli in Eterno. Amen Amen Amen"
Rosa Venuto di Acquedolci
Colloquio con mia madre
Dolore segreto
T'ho vista piangere
di nascosto,
mentre il sole di novembre
si posava stanco
sui tuoi capelli bianchi
e gli anni fuggivano tumultuosi
verso il tramonto della vita.
Doni
Tu hai seminato in me
soltanto cose buone,
prime fra tutte
l'allegria e la mitezza.
Quando sei morta,
è fiorita
anche l'accettazione del dolore
e della morte.
Dalle colline al mare
Nino Silenzi
La ricchezza del lavoro
La vasta pianura
ricoperta di variopinta rugiada
dà il benvenuto ai canti
dei contadini e mondine
che svegliano un pigro sole,
all’orizzonte il solenne porto,
—meta di naviganti e malfattori—
lussureggiante quel mare increspato
dalle storie e leggende di tutto il globo,
nelle sperdute lande, mani
—sporche di nobile lavoro—
colgono con sapienza,
i frutti attesi con tanta pazienza.
Pochi sanno apprezzare tutto ciò,
molti puntano il dito contro…
L’ottusità regna nel tempio degli idioti,
l’ignoranza scorre nelle loro vene…
Non capisco come fanno a disprezzare
la bellezza dei nostri territori,
delle nostre antiche radici,
questi diavoli superbi!
Alessandro Borghesi
5 novembre
Grazie Dio
Che hai risposto al mio pianto
Hai fatto del mio compleanno un miracolo di luce
Ho provato cosa significa bussare e trovare aperto
Ho provato cosa significa la tua carezza immortale
Ho provato quell’amore che ti entra dentro e ti pervade tutto ed escono
lacrime a fiotti
Ti libera
E ti senti in pace
Perdonata
Accolta
Ascoltata
Io così piccola son stata oggetto del tuo grande amore e non mi sembra vero
che proprio io
Così minuscola ed imperfetta proprio io sia stata ascoltata confortata
Succede così a chi dona il suo poco o nulla
In un giorno qualsiasi
Quando nessuno ci fa conto
Alessandra Piacentino
Ti ho tenuta per mano
Ti ho sempre tenuta per mano
per non perderti
Ti ho sfiorato sempre le labbra
per sentirmi libero
Ti ho sempre guardata quando
nuotavi tra le onde
del mare
Ho asciugato i tuoi capelli ho spento
le tue delusioni le tue
malinconie
Ho cercato il primo raggio di sole
dipinto nel tuo volto
prima del tuo
risveglio
Ti ho regalato un tramonto di primavera
ed una notte piena di stelle
ed anche un sogno
di poche
parole
Ti ho regalato la cosa
più preziosa
il mio
amore
Franco Fronzoli
Erano tutti Li
Erano tutti Li
ad osservare mentre venivi
Inchiodato in Croce.
Il Figlio dell ' Eterno
trattato alla stregua
d'un ladro miserable.
Non v'era pietá alcuna
da parte dei tuoi accusatori,
farisei in attesa del Messia.
Accecati da quello che credevano
di sapere,consumati nel peccato
e nella carne.
Hanno trasgredito il Padre ,
versando del figlio,l' innocente sangue.
Con questo atto il peccato originale
ha redento all' Uomo.
Verrsando Dio Onnipotente ,lacrime
che hanno inondato il mondo.
Ciro Seccia
Notte di novembre
Scarnifico la mente
nell'oscurità di novembre: bianco
è l'effluvio di comignoli muti
e le spoglie fronde. Solo stormisco
come un lunare raggio
increspato nel sipario stellato.
Fiorisce un idea o forse è quella
lacrima mai versata.
Rabbia e delusione; illusione e gabbia:
questa sera silente.
Alessio Romanini
Amore a modo mio
Ti sfioro la guancia
Come la cima dei monti
Sembra sfiorare il cielo
Sussurrandogli ‘buonanotte’
Sorride sorniona la luna
26 settembre 2025
Sandra Greggio
```«Concerto per passero solo»
E solitario, come un passero,
un po’ m’involo e un po’ mi poso:
un capitano, sopra il cassero,
che incita alla pugna ardimentoso.
Dirigo marce con le ossute ali,
do fiato a ottoni e pugni ai tamburi;
nell’aria disegno note astrali,
picchiando sulle pause ai più duri.
E nei silenzi vado cantando,
dipingendo sorrisi d’argento;
maschere tristi vado rubando,
e la Gioia scacci ogni tormento.
Sulle magre zampe, saltellando,
io, passero di tenerezza,
con un’altra rima strimpellando,
saluto il mondo e la giovinezza.
2novembre25```
Ben
Tartamo
Brusio autunnale
Balugina la luce serotina
il vento spoglia i rami
delle ultime foglie
aggricciate
vago fluttuare
d'attoniti
fotoni ed elettroni
nello stato indeterminato
della probabilità
Un gabbiano smarrito
ricerca l'azzurro
del suo mare.
Roberto Soldà
Malati terminali di sogni
loro sono lì sulle rive degli astri a contemplare l’ingranaggio
da quando il Big Bang il libro eterno è rimasto aperto sulla stessa pagina
capitani che non possono più scendere dalla propria nave
brindano dal ponte gli uni agli altri
requiem in Terra per gli illustri che vogliamo senza pace perché non ci
abbandonino
voci rimaste silenti ma con gli occhi al sole cui vanno l’amore e il poema
mentre un trasandato inventerà la perfezione del cuore
una lirica scritta col fiato e mandata agli eterni perché non si sentano
più soli
“qui sopravvive l’uomo” canta la pagina d’un libro
le sue macchie d’inchiostro si sciolgono nel mar del dispero come una
medicina
e noi tutti malati terminali di grandi sogni
in fila ordinata al botteghino dove sono rappresentate come se fossero vere
le nostre vite
With eyes to the sun
They are there on the shores of the stars contemplating the machinery
since the Big Bang, the eternal book has remained open on the same page
captains who can no longer leave their ships
toast each other from the bridge
requiem on Earth for the illustrious we want without peace so they don't
abandon us
voices left silent but with eyes to the sun where love and poetry go
while a scruffy man will invent the perfection of the heart
a lyric written with breath and sent to the eternal so they no longer feel
alone
"Here man survives" sings the page of a book
its ink stains dissolve in the sea of despair like a medicine
and all of us, terminally ill with great dreams
in an orderly line at the box office where our lives are represented as if
they were real
Jacqueline Miu
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