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Poesie pubblicate il 19-22 Agosto 2025
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Poesie
d'esordio
2002-2016
Chi sei? Chi sono?
Chi sei tu che mi guardi
riflesso nel vetro,
sconosciuto?
Chi sono io che non conosco
questo volto?
La sera m'avvolge
col suo velo d'incertezze,
l'alba m'illumina
con l'avida luce ignota.
E questo volto diventa
sempre più sconosciuto.
Da Le strade della vita
Nino Silenzi
Se saprai
Se saprai starmi vicina ti porterò dove
volano le aquile dove
i tramonti
illuminano il mare
Se saprai starmi vicina ti accompagnerò
tra le foglie in mezzo ai campi
con mille fiori
ti porterò accucciata nel mio cuore verso
mondi migliori verso notti
senza rumori
Ti lascerò camminare sulle onde del mare
spinte dal vento verso spiagge
lontane
Se saprai starmi vicina scoprirai che colore
ha l’amore la bellezza del calare
del sole
potrai toccare le vette delle montagne e
riposare su distese di neve
coperta di sole
di baci e carezze dal tepore degli
abbracci dai sogni dal mio
amore
Se saprai starmi vicina camminerai
nelle stagioni tra foglie
autunnali
tra profumi
primaverili
tra piogge
invernali
Se saprai starmi vicina ti regalerò
mille poesia accenderò
le tue passioni
ti sfiorerò le labbra mentre guardi
i tramonti ti abbraccerò
ogni volta che
chiudi i tuoi occhi
Se saprai starmi vicina ti farò toccare
il primo raggio di sole
di ogni mattina
Franco Fronzoli
La sera della pieve
Lontano è un suono di campanella
che nel silenzio della sera
si espande fra i fianchi della valle,
risale lungo il ripido,
scala le montagne, si fionda in cielo
ove si perde fra nuvolette rosa,
riempiendo gli azzurri che
nell’ora si tingono di blu.
E’ la pieve che chiama al vespro,
donne avvolte negli scialli,
uomini con la pipa o il sigaro,
tutti s’affrettano verso il sagrato
animato dalle loro lunghe ombre
che il sole che ormai è quasi tramontato
disegna sui lastroni vecchi di secoli,
consunti dai passi di fedeli del passato.
Quando cessa il suono della campanella,
la porta viene chiusa,
tutto si fa silenzio,
poi si inizia a sgranare il rosario.
Da Sensazioni ed emozioni
Renzo Montagnoli
Andrea
Lo vedo Andrea,
Appare sorridente sopra il muro
La notte,
Quando il sonno tarda e indugia
E l'ombra nera intorno un po' m'affoga
Lui mi rallegra con il suo sorriso
Sembra mi dica:
"Non stare a pensare
Dove mi trovo ho ormai poco da fare.
E poltrisco,
Mi sveglio a mezzogiorno
Faccio la doccia e poi un caffè sorseggio
Fumo una sigaretta e ti dileggio
Ti sfotto e so che tu non te la prendi
Ogni tanto ancor mi ricordi e mi sorridi".
"Ti vedi pensieroso.
Ormai io più non penso
La vita è un breve tratto del percorso
Tu credi d'aver ben fatto la tua parte
Io, credo, la mia
Ora sei qui ed io da un'altra parte".
Cerco quell'altra parte
E non la trovo,
Ma trovo invece quello che m'han dato
Un suo ricordo e quello ch'è restato.
Andrea chissà dov'è,
Di lui mi resta un cappellino,
Sornione ride sopra il comodino.
(Boccheggiano 7.12.2023 - 6:17)
Salvatore Armando Santoro
Il nostro sì
noi "siamo" - a prescindere
dal corpo di terra
che limita il volo
sognato
con ali di luce
essere
vita
non vuoto:
il nostro sì
9.2.25
Felice Serino
Fatti, una poesia (doppia)
Annullano elezioni (Romania e altrove, 2025)…manovrano
contro i provvedimenti del governo per limitare l’immigrazione (più recente:
2025, caso Albania, preso a modello da EU…sentenziano ‘mancanza di crudeltà’ per
omicidi da 74 coltellate (casi simili a iosa)…Lottano contro ‘i contrari’ alle
loro ideologie, mettendoli col loro immenso potere ‘in croce’ per farli cadere,
o almeno impedire un corretto e pieno svolgimento del programma di
governo…Ultimissimo caso: da Anteprima Rep, 18 luglio 2025 - Open Arms, Nordio
vuole bloccare la assoluzioni. In primo grado il ministro Matteo Salvini è stato
assolto dall’accusa di sequestro di persona. Adesso la procura di Palermo
ricorre in Cassazione: “I fatti sono accertati – hanno scritto i magistrati nel
loro provvedimento – è una questione di diritto”. I pubblici ministeri
contestano la ricostruzione fatta dal tribunale di Palermo, che nelle scorse
settimane ha depositato la motivazione della propria decisione. La premier…parla
di "accanimento surreale” da parte dei magistrati palermitani. ….
da AL Overview: …. IL CSM (presieduto dal PR), quindi, non può intervenire su
questo aspetto, ma può vigilare affinché l'attività politica dei magistrati non
influenzi negativamente il loro operato nella funzione giurisdizionale.
Purtroppo questo CSM col suo Presidente – come par sembrare – appaiono un
tantino cecati e – giustamente - non s’avvedono di quel che il tizio di strada
senza paraocchi s’avvede, invece.
Forse è proprio qui che…lo svitamento di una rotella fa funzionare male…il
funzionamento…(?)
Diva, in disgusto ancor non hai…
A un falso cielo, Diva, illuminati
ti van ponendo - alteri e supponenti,
e in nome tuo sentenziano potenti
spadroneggiando al fianco dei reati.
Diva in…ribasso, ancor non hai disgusto
pel mo’ che ti riservano, inglorioso,
ché più pel reo - con far che appar colposo -
coi lor cavilli umilian chi è nel giusto…
D’intervenir – si sa – non hai potere,
se non esisti in chi è di te custode.
Ché ad altro mira, e vuol diffonder…mode,
coll’…ideol-progressismo che ha in cantiere.
Ideologie imposte, non accètte
da chiunque crede ancora – per davvero –
che la democrazia sia - del pensiero!
garanzia. E no! di…estrose ricette.
da Anteprima Rep, 18 luglio 2025 - Open Arms, Nordio vuole bloccare la
assoluzioni. In primo grado il ministro Matteo Salvini è stato assolto
dall’accusa di sequestro di persona. Adesso la ./…
…/.
procura di Palermo ricorre in Cassazione: “I fatti sono accertati – hanno
scritto i magistrati nel loro provvedimento – è una questione di diritto”. I
pubblici ministeri contestano la ricostruzione fatta dal tribunale di Palermo,
che nelle scorse settimane ha depositato la motivazione della propria decisione.
La premier… parla di "accanimento surreale” da parte dei magistrati palermitani.
….
Cercando va d’imporsi e far figura
con strano modo, tal magistratura.
A …‘braccia aperte’ *…
(* ‘open arms’)
A…“braccia aperte” - ora - il togato accoglie
la voglia sua d’assecondar sue voglie
vogliose come quelle di suoi pari:
‘scarlatte’…E san vederlo anche i somari.
Covato hanno la voglia giorno e notte.
Insonni notti, da incubi interrotte:
l’assoluzione in testa martellava…
ricorrer si doveva…o si crepava.
Ché un lavorio di bile scombinato
di già annunciava un fegato malato.
Faceva, l’ulcera – anche - capolino.
Si preannunciava un misero declino.
Ecco, perciò, la nuova messa in croce
del bruto tizio assolto già a gran voce!
Quel traditor di Patria! E del mandato!
Per cui principalmente fu votato.
“Sia condannato – or! – pe’ aver protetto
il territorio nostro e il suo rispetto!”.
Senza a nessun far male, eccetto a quelli
che come tal togati han quei cervelli.
Ancor! Giustizia, stanno a strapazzarti
per cose loro…e prendere le parti
di chi il Paese nostro tiene in odio
ché più non hanno…per salir sul podio!
Armando Bettozzi
Sempre a metà
E siamo sempre a metà.
E non prima, nei pensieri
venuti di soppiatto a noi
per riportare qui altri tempi,
completamente felici di sé
e di ciò che s'era creduto.
Rosa Notarfrancesco
```«Quennə duərmə»
- Quennə duərmə, dimmə cé suənnə,
dimmə cé piənzə, dimm' a do vé?
Ci mé mə scuərdə e 'ngap'o munnə
dimmə cé dàiscə e chə ci sté?!
Pərcé ràitə tuttə chəndendə?
Tu stringə mènə ca nen sò mé!
Dimmə, ci è chess'a fətendə....
ué, dimmə ci è, dimmə ci è?!
Ajə, tə sónnə e, ogne nottə,
fazzə nu viàggə e nen saccə a do è!
Tə strengə, facimmə la lottə
po pə vasattə, ca menghə ŕə sè!
Vœchə pə mèrə, e vœchə pə terrə,
cœr'a cœrə, a te abbrazzàtə
fin'a quennə u sœlə sə 'nzerrə....
e pàscĕ a tuttə lə nemməràtə!
10agosto2025```
Ben Tartamo
- traduzione dal molfettese -
"Quando dormi"
- Quando dormi, dimmi, cosa sogni,
dimmi cosa pensi e dove vai?
Se mi dimentichi e dall'altra parte del mondo
dimmi cosa dici e con chi sei?!
Perché ridi tutto contento?
Tu, stringi mani che non sono le mie!
Dimmi, chi è questa disonesta....
ehi, dimmi chi è? Dimmi chi è?!
Io, ti sogno e, ogni notte,
faccio un viaggio ma non so dove!
Ti stringo, facciamo la lotta
poi per baciarti che, nemmeno immagini!
Vado per mari, e vado per terre,
cuore a cuore a te abbracciato
fino a quando il sole si nasconde....
e pace a tutti gli innamorati!```
Ben Tartamo
Mezzanotte, ombre dolci alle porte e astri
mezzanotte in strada con auto vittime legate a un parcheggio
e ombre distribuite dolcemente lungo le case
rumori timidi i passi sul marciapiedi gli astri
origliano alle porte di chi prima di addormentarsi ha chiamato fortuna
qualcuno prega ancora davanti a una icona
qualcun altro fa zapping selvaggio dentro un divano
l'amore non ha bisogno di calde coperte cerca gli abbracci
di tutte le ombre che sospirano un nome al buio
arriva in punta dei piedi senza gridare
l'ora dei diavoli dei mostri dei vampiri degli amanti
ti scrivo lunghe lettere d'amore su una piccola stella
che diverrà tua appena darai al cuore il volo
sciroppo di nuvole
e lunghe carcasse
la spazzatura dipinge la strada
blu l'onda seta sopra il cielo
cammino e per te io prendo la forma di ali
Da "caste virtù nutrite con legno e tarli per dare leggenda - poesia
sperimentale"
Jacqueline Miu
Topante
(-un apologo-)
(28.03.21, menzione d'onore nel concorso internazionale "Poesie da tutti i
cieli" di Messina)
Un giorno un topo vide, s'era di primavera,
un'elefanta al bagno, scendeva già la sera.
Fu galeotto il lago, magici quei colori
e alla visione il topo narrò dei suoi bollori:
"O dolce mia piccina di te m'innamorai,
del cuor la mia regina per sempre tu sarai."
La dolce elefantessa, che invero fu stupita,
rispose un pò' perplessa: "Vorretti per la vita.
M'ahimè topino bello digià promessa fui,
voler di mio fratello ma anche pur d'altrui.
Ma 'sta tenzone amara, tra cuore ed il dovere,
io scioglierò stasera. Branco deve sapere !"
Scese nella radura, vide tutti gli astanti,
nel cuore la paura, ma col dover davanti:
in cerchio tutti quanti scrutavan la gran rea,
e udirono vocianti quello che dir volea.
Quindi iniziò un tumulto: "Perché tu vuoi codesto?
Da che paese arriva? Non vedi ch'è foresto?
Non mangia le banane. Col corpo pien di peli
ai nostri dei non crede, sconosce i lor vangeli.
Persino i boscaioli la caccia già gli danno
e la foresta è piena di chi ci arreca danno.
Quel pugno di briganti, così venian dicendo,
turbandole la mente. Lacrime van scendendo.
Poi si levò il gran saggio: "Mia elefantessa rogna,
tu sai che a noi fa aggio che sposi chi t'agogna.
Al branco un grande dono quel giorno porterà,
deh chiedi il suo perdono, d'amor ti riempirà.
E poi non ti scordare, siamo la razza pura,
con quello che vuoi fare, tu ne farai lordura.
Perciò quest'io ti chiedo, curvo su mie ginocchia,
non darci questo spiedo, cessa di far la 'ntrocchia."
Sdegnata ed avvilita così lasciò il consesso,
s'arrampicò in salita tornando al suo possesso.
L'amato che attendeva di molto trepidante,
sentenza chiese allora, la voce avea tremante.
E quando alfin conobbe la storia dall'amata,
le fece un giuramento: l'avrebbe mai lasciata.
Cercaron cieli puri, per farne il loro mondo,
prezioso fu l'amare, felici a tutto tondo.
E un dì giunse l'inverno. Vibrava con splendore
la coda d'una stella, la neve era un candore.
Un suono allor s'espanse, nell'aria tersa e chiara
e un tenero vagito salì da quella cara.
Al cielo sale svelto, quel morbido sospiro,
va a traforar quegli astri, portando il suo respiro.
Topante ei fu chiamato, lo accolse questo coro:
"Tu toglierai peccati, se amore avrai per loro."
E palpitaron stelle, col cielo che s'aperse:
infamità e nequizie poi il vento le disperse.
Così quando le trombe sonarono inquietanti,
nell'ora del giudizio cercando i lestofanti,
per quel sublime amore che tutto avea mondato
il Trombettier non vide neppure un sol peccato.
Piero Colonna Romano
Un attimo
É solo un attimo
una scintilla di luce
pervade l'anima
Scoprire che l'amore
esiste
in un solo sguardo
Al di la dell' Oceano
al di la della ragione
é l'infinito
Ciro Seccia
Malumore
E tuba silenziosa la colomba dal
collare, da roggio tegole verso
il vento di mare. Bianchi vapori
aleggiano nella cupola azzurra;
mi duole la cervicale: sarà
la postura, lo stress o l'età.
Sarà ciò che sarà, ma il tedio è
l'oblio di ogni intrinseca attività.
Alessio Romanini
Fino all’ultimo respiro
Sei sempre stato nascosto
In un angolo del mio cuore
Era discreta la tua presenza
Non creavi disturbo
Ed io vivevo spensierata
La mia stagione d’amore
Dimenticando che eri lì.
Eppure sognavo sempre i tuoi ba
Aspettando il momento in cui
Diventassero reali come li volevo
Per me eri un enigma apparivi
E scomparivi di continuo
Ed allora così ti accettai infine
E come d’incanto sentii una
Delicata carezza sul mio cuore
Che mise le ali arrivando da te
E da allora come per magia
Mi feci onda che ha trovato il suo mare
e gabbiano sazio di cibo
e la mia ricerca ebbe fine.
Avrei vissuto con te e per te
Finché avrei avuto respiro
6 maggio 2025
Sandra Greggio
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