Pubblicazione Poesie del giorno

Pagina iniziale

Tematiche e testi

Poeti del sito

Narratori del sito

 Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Guida | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Creazione | Autori | Biografie

Poesie pubblicate il 27-28-29 Aprile 2024
 

Nell'inviare le poesie,  attenersi al regolamento
-cliccare per leggerlo-

Tutti i testi,  per essere pubblicati il giorno seguente, devono pervenire entro le ore 19.00

Le poesie, i racconti ed altro materiale devono essere inviati a
lurienzo@tiscali.it
 

In questa pagina non vengono inserite immagini

 

Antologia poetica

L'amore - La donna - Morte dei propri cari - Affetto per i propri cari- Tristezza e solitudine - Il dolore - La nostalgia - Racconto di un episodio - La natura - Gli animali - Gli oggetti - I desideri - I ricordi - Il poeta e se stesso - Il poeta e i luoghi - Il poeta si diverte - La poesia per i poeti -


 
Novità | Concorsi di poesia | Poesie consigliate | Racconti consigliati

Invia i tuoi racconti      Recensioni       La sorgente delle poesie      La Nuova Giostra della satira      Rubrica di annunci    



 

Invia le tue poesie

    

Consiglia una poesia

 

Commenti  Premi letterari
 


Poesie d'esordio
2002-2016
 




Io sono le mie emozioni
(visione)

-stanotte ti verrò a trovare-
mi ha detto

-eccomi: sono
con soma o senza
le mie emozioni - grumo
di passioni il cuore
staccato da terra

-mi dici
dov'è il tuo pungiglione?

Da Coordinate dell'anima
Felice Serino
 

fosse primavera
svelle gli aculei il biancospino
dalla crocefissione
e veste i petali bianco splendente
della resurrezione
sono rosse di sangue quelle punte
strappate appena là poco lontano
chiedono pietà a tutto spiano
sordo recita salmi il buon cristiano
bruno amore [br1]
 

Nell’universo intero
Nell’ infinita campagna
che termina in fondo
forse dove il cielo limpido
mostra le montagne, le cime innevate
e oltre le fila di alberi
sul lato opposto fino alle colline
sotto il cielo immoto surreale
mi sento pienamente vivo
posso sentire il respirare
in piedi sul tondo della terra
sono parte dell’ universo intero.
Marco Cabassi
 

Amo il primo minuto di ogni mattino
            la pioggia che cade
              il sole che sorge

Amo il tuo sorriso la tua mano tra
        i miei capelli il tuo bacio
            appena siam svegli

Amo quel vento che scompiglia i
      capelli la tua mano
            che stringe

la mia

Amo le onde del mare gli orizzonti
            notturni la luna che
                 scende giù

dal monte

Amo la rosa gialla che hai sulla
        testa la tua forza
           la resistenza

Amo guardarti quando scende
   la nebbia quando la neve
              ti imbianca

i capelli

Amo la vita la tua e la mia
     amo il cielo con
        l’arcobaleno

Amo camminare con te sotto
         la pioggia con gli
            alberi inquieti

mossi dal vento

Ti amo da quando eri bambina
    quando ti vidi raccogliere
               un fiore
Franco Fronzoli
 

On an Ohioan Autumn, Remembering Reetika
(In Memory of Reetika Vazirani, 1962-2003)

Standing at the serrated edge
of a Goghian field,
the stalks, like jagged fingers,
stabbing obscenely at the sky,
I think of another woman.
A poet,
a mother,
she killed her child and then herself.

There is the dull gold of decay,
corn husks and dying light of day
and one lone blackbird.

I, who have traveled
from a place of excess fecundity,
a land so pregnant
that the undergrowth teems,
I stand in this aridity,
a dark desiccation,
a Foreigner.
Dipika Mukherjee


In un autunno dell'Ohio, ricordando Reetika
(In memoria di Reetika Vazirani, 1962-2003)

In piedi sul bordo seghettato
di un campo alla van Gogh,
con gli steli, simili a dita dentellate,
che pugnalano oscenamente il cielo,
io sto pensando a un'altra donna.
Una poetessa,
una madre,
che uccise suo figlio e poi se stessa.

C'è l'oro opaco della decadenza,
bucce di mais e la luce del giorno che smuore
e un merlo solitario.

Io, che ho viaggiato
da un luogo di estrema fertilità,
una terra di tale pregnanza
che il sottobosco ne pullula,
ora sto in piedi in questa aridità,
una scura secchezza,
una straniera.
Dipika Mukherjee    traduzione di Nino Muzzi
 

a Lisa

Omaggio fò alla 'semplice' bellezza,
per contro a chi di deprezzar s'attrezza.
Ché già è bellezza, in sé, naturalezza.


Sei tanto bella che non sembri vera
Sei tanto bella che non sembri vera,
che pari prato in piena fioritura,
al naturale, o dentro una pittura.
Forse sei figlia della Primavera.

Che con le rose veste la Natura;
di voli e canti, l'aria, giorno e sera,
e fa avverare i sogni di chi spera…
Sei l'ombra fresca contro la calura.

Ma più semplicemente sei te stessa:
non cerchi di sembrar quel che non sei,
e al vanto non ti pieghi come ossessa.

Semplicità è un bel dono naturale,
e di più punge i sentimenti miei.
Per me, e ogn'altro, resta tale e quale.
Armando Bettozzi
 

Passaggio a nord ovest
In certi momenti
s'accorda il corpo alle memorie
dolente passaggio a nord ovest
ove nelle spargugliate celestiali mappe non risulta
cui prodest
rivelarne le rimandate storie
svegliare le addormentate fate
rotolare degli occhi e gli sguardi tra gialle giunchiglie di campi sorridenti San Leo
a svolazzare all'indietro su lupi sudditi di boschi di rovi intricati
animale di carni affamato in ciclo continuo di guerre battaglie di lotte reo
studiò il divo Cesare perforato il Furlo di percorrere le Gallie
Sostantivo
son sempre lì a tappar le falle
ascoltare le faglie
impressionato da un urlo
avviluppato in un loop di temporali fulminato nel cervello
canto Tracy Spencer con Bud Spencer in canoa con Spencer Tracy

e quindi so che il mio corpo non ha memorie
che dell'anima faccian le veci
enrico tartagni
 

Basta una sola stella
Ora che più non canta l'usignolo
nel buio della notte
e che i tuoi occhi stanchi
più non hanno
lacrime calde ancora da versare,
tendi lo sguardo oltre l'orizzonte
cerca un pertugio breve
nell'anima smarrita,
ché pure al navigante
sperduto in mezzo al mare,
basta una sola stella
per ritornare a riva.
Bruno Castelletti


Haiku
quel picco bianco
di mite maggio spicca -
resta la neve
Laura Lapietra ©


Haiku – Luna
Luna piangente -
ad una barca appesa
fili d'argento

Boccheggiano 8.12.2022 – 23:58)
Salvatore Armando Santoro
 

Il sogno
Il vento accompagna
in volo il giovane
in luoghi senza tempo
il colle del paese
dove luce aprì
sovrasta la verde vallata
disteso il fiume scorre
lontano sguardo specchia
il cielo blu nel mare
i caldi raggi del sole
il colle vivente colora
alberi verdi e frutti maturi
al suolo l'odore del fieno
ristora al passaggio il respiro


Il garbino
Improvviso s'alza
il garbino pomeridiano
folate di vento cocente
allentano il sonno
piegano le membra
scombussolano la mente
vampate dal canale
saturano l'aria
s'alza stordito il giovane


Ore cinque del pomeriggio
Il sole versa i raggi
sull'increspato mare
russano sugli sdrai i villeggianti
rosei
violacei
il giovane sopra i tavoli
piatti
posate
bicchieri
apparecchia per la cena
dei signori villeggianti

Da "Una giornata del giovane
cameriere stagionale estivo"
,
dal libro di poesie autoedito
nel mese di marzo del 2024.
Rosino Maranesi


Cigli e sbadigli
Notte insonne che sboccia d’amore
Mentre tu fumi
Ed io ardo dell’amore che suona il violino
Di un amore di un tempo passato che permane
Intimo come La Guerra
arso come il destino
La padrona di casa è tornata
Brucia la Terra
Scotta la testa
Mille coriandoli in volo
Con le braccia piene di ali a dipingere farfalle
Si torna a potare le vigne
Tra ferite e germogli
Tra sbadigli e riflessi
Ed il crepuscolo del mare all’orizzonte
Ed il silenzio poi tra i monti alti e le colline tonde
La natura -forziere del tempo- giace e riposa
Abbandona i suoi tentacoli e libera sogni
Mentre gli angeli catturano i tramonti d’autunno di chi se ne va..
Nobili frammenti della vita com’è. Assaggi di luna e stelle, voragini di cielo al contrario.
Tutto qui

Da ”cigli e sbadigli”
Piacentino Alessandra
 


"Nessun dorma"
E mi lascio pervadere
da questi brividi
che provo sempre,
ogni volta nel finale
di" Nessun dorma".
Brividi non solo umani,
ma che sanno di infinito,
di musiche celestiali,
di un "oltre" che ha una voce,
che ha una parola: DIO!

11 Giugno 2020
Sandra Greggio
 

sospiri
quando gli alberi tremano
il mare racconta loro dei nostri sogni in viaggio verso le stelle
frappando i relitti per dire degli audaci la leggenda
o abbracciando in sospiri le radici
e quando tu mi pensi
l’aria diventa un fiume di falene danzanti un lampione
che ti manda segnale di luci attraverso ogni era
in cui ci siamo follemente amati


sighs
when the trees tremble
the sea tells them of our dreams traveling towards the stars
carving the wrecks to tell the legend of the brave
or embracing the roots in sighs
and when you think of me
the air becomes a river of dancing moths a street lamp
that sends you a signal of lights through every era
in which we madly loved each other
Jacqueline Miu

 Ammira i quadri di Jacqueline
 

"Vivo la notte"
....che cicatrici sono le parole
su questa mia pelle di papiro,
bisturi la penna che ghigna al sole.
E nelle piaghe affondo e pur rigiro
un calamaio oscuro, il mio cuore.

Graffi di note e pause di dolore
null'altro canto nel buio ristoro.
E cachinni echeggiano le stanche ore,
sincopato ritmo di un triste coro.
Vivo la notte e non conosco amore.

2aprile24
Ben Tartamo

 

Tempus fugit
Un battito di ciglia e son passati,
sciogliendosi in effimere memorie
fatti di delusioni e di vittorie,
i primi ottanta e svelti sono andati.

Vorrei tornare ancora su quei prati,
ove ispirato scrissi belle storie
di miti e di leggende ammonitorie,
oggi che altri ottanta ho già iniziati.

Nei nuovi tempi vagherò pian piano
e d'ogni istante gusterò dolcezza,
facendo di quest'anni passeggiata

in lunga, dolce e amabile giornata,
foriera di novella giovinezza,
che non diverrà sogno vago e vano.

Così non sarà strano
far con Comare Secca un gioco e un patto
e al dunque … rifilarle scaccomatto !
Piero Colonna Romano


Echi distanti
Come spartiti muti non abbiamo
le melodie da echeggiare nel vento.
Nebule mute le quali ondeggiano
silenti nell'indaco, lieve afflato.
Lo stormire di parole si perde
nell'infinitesimo eco del tempo.
Alessio Romanini
 

L'uomo ha scoperto l'universo
conquistando miracoli
ma per ogni affamato
una pioggerella di briciole
e un luccicante brillare
di volersi divorare la luna,
sempre in guerra
e geme la Terra
per la Città planetaria
che ne ha perso l'armonia,
dove dipingo poesie
su questo ramo della galassia
immerso nell'immenso
con gli esseri ad amarsi.

Da Poesie di un uomo di lago.
Francesco Soldini

 


Poesia consigliata
-Leggi le altre-

 


Racconti e testi vari


 


Racconto consigliato
-Leggi gli altri-

 



 Commenti - Poesie consigliate



 

Pagina iniziale

Tematiche e testi

Poeti del sito

 

 Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Guida | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Creazione | Autori | Biografie

Torna su

Poetare.it © 2002