PREMI LETTERARI |
2024
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Assegnazioni di
premi-menzioni-attestati
dei Sitani
in concorsi letterari di poesia e narrativa.
Pubblicazioni di
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23 Novembre
Mostra ideata da Laura Toffoli
19 Novembre
Segnalazione evento poesia a Bettona - Riconoscimento del paese.
Dopo esattamente dieci anni dalla presentazione, e omaggio del suo volume “BETTONA TRA IMMAGINI E POESIA” a Bettona e ai bettonesi (novembre 2014),
ARMANDO BETTOZZI
è stato voluto come Ospite d’Onore all’evento organizzato in paese il 10 novembre 2024, per ricordare cose e personaggi del bel Borgo amato, tramite la lettura delle sue poesie inserite nel volume “Bettona tra immagini e poesia”. Alcune delle quali lette dallo stesso autore.
Le letture (in bettonese, o in lingua e in romano) eseguite da paesani dotati e ben preparati sono state intervallate dall’ottimo cantante-chitarrista-organettista del posto.
L’evento è stato memorabile, come tutto il resto del tempo trascorso a Bettona, e il cielo è stato di una limpidezza, e l’aria di una mitezza insperati su quella collina di fronte ad Assisi, in una metà novembre, in tutt’e tre i giorni del soggiorno bettonese.
Complimenti ad Armando Bettozzi.
7 Novembre
Conferimento
a:
ARMANDO BETTOZZI
TERZO PREMIO
al 12° Premio Artistico - Letterario
MYO-SOTIS
2024
Per il testo in lingua italiana:
“SONO IL PASSARE DEL TEMPO CHE PASSA”
MOTIVAZIONE:
Complimenti ad Armando
31 Ottobre
31 ottobre 2024
Cari amici, è mio grande piacere informarvi di una ulteriore attestazione d’alta qualità letteraria attribuita ad una splendida poesia del nostro amico Poeta
Santi Cardella
poesia che nell’importante concorso
Un monte di poesia XVIII edizione
organizzato dal Comune di Abbadia San Salvatore (AR)
in collaborazione con
l’accademia Vittorio Alfieri di Firenze
nella sezione “poesia in metrica”, da una severa giuria, ha ricevuto un meritatissimo
Terzo premio
Per il mio ed il vostro piacere qui di seguito vi propongo in lettura i pregevoli versi, nati da un profondo sentire, espressi con perfetta metrica da questo grande dell’arte della poesia.
A Santi, onore e vanto del nostro sito, invio, assieme a frementi applausi, i miei più sentiti complimenti ed un ad maiora! restando in attesa di ulteriori, meritatissime, sue affermazioni letterarie.
Piero Colonna-Romano
30 Ottobre
Conferimento a:
ARMANDO BETTOZZI
DIPLOMA d’ ONORE
al Premio Internazionale di Poesia
TROFEO PENNA D’AUTORE, 2024
RACCONTO
Per il testo “La fisarmonica – un amore trascurato”
16 Ottobre
15 ottobre 2024
Cari amici ancora una volta è per me gran piacere informarvi di un brillante risultato del nostro
amico e Poeta
Santi Cardella
che nel
Premio Letterario Nazionale
“Federico II” –Daunia & Sannio-
per la sua deliziosa poesia
“U gira…suli”
nella sezione dedicata alla poesia dialettale, da una competente e severa giuria
ha ricevuto un meritatissimo
Secondo premio
Così domenica scorsa, nella splendida sala dell’Auditorium “Jean Marie Martin”
di Troia (FG) –ex chiesa del’500, restaurata dall’appassionata opera dell’amministrazione comunale- ha ricevuta strepitosi, meritatissimi applausi per la sua pregevole arte.
A quegli applausi unisco, convintamente, i miei e, restando in attesa di suoi ulteriori successi letterari, vi invito a godere del sentimento che lo ha ispirato, reso con perfetta tecnica poetica.
‘U gira…suli / Il gira…sole
Sicilia, ‘nta ‘n’aricchia t’aiu a parrari d’un misteriu ca tegnu dinta o cori, fattu an un mi fa cchiù arragiunari: dunni va ‘u suli quannu scinni e mori?
S’ammuccia nicu nicu ‘nta li grutti di li vulcani sparsi sutta ‘u mari, astuta a luci e nni fa fissa a tutti ca ristamo alluccuti a talïari?
Ma doppu comu fa ‘stu schifiusu a spuntari ‘nto cielu suspirannu supra i pissiani dunni sta Maria?
E dda mi lassa stupitu e confusu quannu s’affaccia tenniru e cantannu sutta a li cigghia di la bedda mia!
|
Sicilia, in un orecchio ho da parlarti d’un mistero che vive nel mio cuore, fatto che non mi fa più ragionare: dove va il sole quando scende e muore?
Si cela piccolino nelle grotte dei vulcani che stanno sotto il mare, spegne la luce e prende in giro tutti noi che restiamo attoniti a mirare?
Ma dopo come fa questo folletto a spuntare dal cielo sospirando sulle persiane dove sta Maria?
E là mi lascia stupido e interdetto quando s’affaccia tenero e cantando sotto le ciglia della bella mia! |
Ad maiora, caro prezioso amico, ed a presto.
Piero Colonna-Romano
10 Ottobre
11 ottobre 2024
Cari amici , è per me gran piacere informarvi di un ulteriore, brillante risultato letterario del nostro amico e poeta
Bruno Castelletti
che nel
Premio Internazionale di Letteratura
“Il Sigillo di Dante”
X° Edizione anno 2024
nella sezione dedicata alla poesia dialettale,
da una professionale e qualificata giuria ha ottenuto il
Primo Premio
per la sua bellissima e struggente poesia
“Ma ti stame vissin”
Bruno Castelletti, onore e vanto del nostro sito otterrà meritati applausi, per la sua arte ormai meritatamente presente nella storia della poesia dialettale veneta, il prossimo 20 ottobre, presso il Park Hotel di Sarzana (SP).
A quegli applausi unisco convintamente i miei e, restando in attesa di ulteriori suoi successi letterari, vi invito a leggere la poesia oggi premiata per goderne del sentimento che l’ha ispirata e della perfetta tecnica con la quale è stato espresso.
“Ma ti stame vissin”
(da “Robe da ciodi e sbaci de seren” Gabrielli editori ISBN 978-88-6099-302-1 )
No stà parlarme adesso de l’inverno. Me sento ancora drento el canto de le rose i giorni enpiturè de fantasia le corse a brassi verti encontra ‘l sol concerti de sigale saor de i primi basi e mile arcobaleni e mile fole.
Pàrleme de l’autunno e i so colori. Gh’è ancora l’aria tivia che me caressa a pian e l’orto pien de fiori el rossignol che fila la so malinconia el merlo che saltella sul verde del me pra.
Te podarè parlarme del fredo de l’inverno quando me sentarò el cor cuertà de bruma quando no ghe sarà nissuni che me ciama per saludarme e strénzerme la man.
Ma ti stame vissin. Con ti sempre darente l’inverno l’è lontan de là da l’orisonte.
|
Non parlarmi ora dell’inverno. Sento ancora dentro me il canto delle rose i giorni dipinti di fantasia le corse a braccia aperte incontro al sole concerti di cicale sapore dei primi baci e mille arcobaleni e mille favole.
Parlami dell’autunno e i suoi colori. C’è ancora l’aria tiepida che mi accarezza dolcemente e l’orto pieno di fiori l’usignolo che distilla la sua malinconia il merlo che saltella sul verde del mio prato.
Potrai parlarmi del freddo dell’inverno quando mi sentirò il cuore coperto di brina quando non ci sarà nessuno che mi chiama per salutarmi e stringerrmi la mano.
Ma tu stammi vicino. Con te sempre accanto l’inverno è lontano oltre l’orizzonte.
|
A Bruno vivissimi complimenti e… alla prossima.
Piero Colonna -Romano
3 Ottobre
Si segnalano i seguenti due riconoscimenti accordati a
ARMANDO BETTOZZI
al Concorso Internazionale di Poesia –
“IL SAGGIO – AULETTA TERRA NOSTRA”, 2024
24 Settembre
24 settembre 2024
Cari amici, è con gran piacere che vi informo dell’ultimo strepitoso successo letterario del nostro incommensurabile amico e poeta
Santi Cardella
che nel prestigioso XXVI° concorso letterario
Premio di Poesia
“Anni d’argento”
ha ottenuto per la sua bellissima e didattica poesia
“Materia grigia”
un meritatissimo
Secondo premio
Associazione Pensionati Guardiesi
66016 GUARDIAGRELE (Chieti) E-mail:ass.pens.ggrele@virgilio.it
Via Tripio,73 - Tel. 0871.800061
Concorso di poesia “Anni d’Argento” XXVI EDIZIONE
RISULTATI DEL CONCORSO
Graduatoria |
Titolo della poesia |
Autore |
PROVINCIA |
|
1°Premio |
“Una nuova vita” |
De Sanctis Fausto |
Chieti |
|
2°Premio |
“Materia grigia” |
Cardella Santi |
Palermo |
|
3°Premio |
“Solo la luna” |
Sala Ornella |
Monza |
|
1° Segnalato “La guerra nella notte
di S. Lorenzo” Pompetti Giuseppina Teramo
2° Segnalato “E rimbomba“ Del Beato Corvi Antonio L’Aquila
3° Segnalato “Io qui ti riconosco
nel mio sangue” Silveto Adolfo Napoli
4° Segnalato “ Mare d’Abruzzo” Fiorini Franco Frosinone
5° Segnalato “Come rondine implume” De Fanis Mario Ancona
6° Segnalato “Squadrata, romanica, Malta Elena Pescara
di pietra”
poesia che vi invito a leggere per goderne il senso, reso con perfetta tecnica metrica
Materia grigia
Ascolto il quieto mormorio del mare
e rivedo sbiaditi chiaroscuri
di persone che un dì mi furon care,
nubi vaganti oltre orizzonti puri.
Amori che hanno fatto palpitare
vite disgiunte da robusti muri,
ombre, luci e memorie dolci o amare
di speranze affidate ai dì futuri.
Sogni di gloria, lacrime cocenti,
tutto riporta il mar sulla battigia
col suo continuo andirivieni e senti,
come un migrante dalla sua valigia,
l’incessante mutar dei sentimenti
di cui il mare cancella le vestigia.
Mente, materia grigia
che, scomposta in un folle turbinio,
viene affidata al mare dell’oblio.
Agli applausi che Santi riceverà nella prossima premiazione unisco convintamente i miei, restando in attesa di suoi prossimi, inevitabili, successi letterari.
Complimenti vivissimi, caro amico, e ad maiora!
Piero Colonna-Romano
31 Agosto
Si segnala conferimento a:
ARMANDO BETTOZZI
al Premio Nazionale di Poesia
ALBEROANDRONICO ,
Campidoglio, 2024
per silloge in lingua:
“Poeta e Poesia”
Diploma di merito
12 Agosto
12 agosto 2024
Cari amici, è per me gran piacere informarvi di un ennesimo lusinghiero risultato letterario ottenuto dal nostro incommensurabile amico e Poeta
Santi Cardella
che nella XII° edizione del
Premio Nazionale di Poesia
Nino Ferrau’
per la sua splendida poesia
“Doppu ‘a guerra”
ha ottenuto, nella sezione dedicata alla poesia in vernacolo, uno strameritato
I° Premio
ed il prossimo 22 agosto, nella serata di premiazione otterrà vibranti applausi per la sua ammiratissima arte poetica della poesia premiata.
Poesia che vi invito a leggere per godere della tecnica e del sentimento magistralmente espressi da questo straordinario Poeta:
Doppu ’a guerra Dopo la guerra
Haiu un cappidduzzu Ho un cappellino
beddu, sapuritu, bello, grazïoso
quannu mi l’haiu a mettiri, quando potrò indossarlo,
quannu mi fazzu zitu. prima che vada sposo.
Scinnu pi lu Cassaru Scendo per il Cassaro
acchianu pi Panneri, risalgo via Pannieri
tutti chi mi salutanu e tutti mi salutano
bongiornu,Cavaleri!* buongiorno, Cavaliere!
Lu sentu ancora ’u cantu di me matri Lo sento ancora il canto di mia madre
mentri lavava i piatti ’nt’a cucina mentre rigovernava la cucina
e l’alligria arrivava ’nsinu a nuatri e l’allegria giungeva sino a noi
ca criscevamu a pani e lattuchina. alimentati a pane e lattughina.
Ed iu m’immaginava di passiari M’immaginavo allor di passeggiare
cu ’stu cappeddu ’nsirragghiatu ’n testa, col mio cappello ben calcato in testa,
ca ’un ci vinissi ’u sfiziu di vulari ché non avesse voglia di volare
comu aceddu, arrubbannumi la festa. come uccello, rubandomi la festa.
Quantu a farimi zitu ’un ci pinsava, Di aver la fidanzata non pensavo
però già mi piacia na picciridda ma già m’affascinava una bambina
d’ott’anni comu a mia ca s’annacava d’otto anni come me che civettava
ed iu, alluccutu, stavu appressu a idda. ed io, stordito, stavo a lei vicino.
Comu passaru sissant’anni e rrutti? Come passaron sessant’anni e rotti?
Quannu finiu l’età di la ’nnuccenza? Quando finì l’età dell’innocenza?
Prima ca ’a terra nni cummogghia a tutti, Pria che la terra ci ricopra tutti
si, mi piacissi riincuntrari a Enza. mi piacerebbe rivedere Enza.
Ma no china di rughi e di duluri, Ma non piena di rughe e di dolori,
arripudduta e stramma comu a mia, rammollita e balzana in età tarda,
ma profumata e bedda comu un ciuri. ma profumata e bella come un fiore.
E appressu…un picciriddu ca ’a talìa. E accanto…un bimbo assorto che la guarda.
*filastrocca popolare siciliana
Cassaru – (dall’arabo al-qasr) è la più antica via di Palermo, oggi corso Vitt. Emanuele
Panneri – via Pannieri, collega corso V. Emanuele con p.za Caracciolo, sede del mercato “Vucciria”
A quegli applausi unisco convintamente i miei complimentandomi con Santi per queste meritate attestazione di stima, restando in attesa di ulteriori, inevitabili, suoi successi letterari.
Piero Colonna-Romano
5 Agosto
5 agosto 2024
Cari amici con grande piacere vi informo di un importante premio ottenuto dal nostro incommensurabile amico e poeta
Bruno Castelletti
che nella terza edizione del premio
“Francesco Calzolari”
ha visto riconoscere il suo amore per la poesia e per il territorio veronese del Monte Baldo
da un meritatissimo attestato di profonda stima, le cui motivazioni leggerete nella recente pagina
de “La Cronaca” di Verona, qui di seguito.
Il premio ebbe inizio nel 2022 in occasione dei 500 anni della nascita di Francesco Calzolari, farmacista e botanico veronese, promossa dall’Amministrazione Comunale di Rivoli Veronese, con il coordinamento della Biblioteca Comunale, ed ogni anno premia due personalità che si siano distinte nello studio e nella divulgazione scientifico-naturalistica e culturale del Monte Baldo e del suo territorio.
Nadal 1944 En cucio scalcagnà fato de foie de soto a 'n baitel cuertà de tera. Te pense e te ripense al giorno maledeto che t'è dovù scapar e caminar per ore descalso ne la neve. Te pense a la fameia to mama, to pupà lontani, cissandove. Te pense al to destin sensa speransa. Ma eco la Lucia che riva co la sporta e la te ride. te varde la Lucia i oci che ghe sluse el so vestito novo: na cotoleta verde na camiseta bianca e sora en golfin rosso de lana petenà. Ancò l'è Festa Granda. Te varde la Lucia e te gh'è dito a pian co 'n fil de osse: mon Dieu, que tu es belle che bela che te sé! L'era Nadal e ti vint'ani apena.
Do lagrime nel cel
Mi canto |
Natale 1944 Un giaciglio sgangherato fatto di foglie sotto ad una piccola baita coperta di terra. Pensi e ripensi al giorno maledetto in cui sei dovuto scappare e camminare per ore senza scarpe nella neve. Pensi alla famiglia a tua mamma, a tuo papà lontani, chissà dove. Pensi al tuo destino senza speranza. Ma ecco Lucia che arriva con la sporta e ti sorride. Tu guardi Lucia i suoi occhi che brillano il suo vestito nuovo: una gonnellina verde una camicetta bianca e sopra un golfino rosso di lana pettinata. Oggi è Festa grande. Tu guardi Lucia e le hai detto sussurrando con un filo di voce: mio Dio, come sei bella, che bella che sei! Era Natale e tu appena vent'anni.
Due lacrime nel cielo
Io canto |
A Bruno invio i miei applausi più vibranti, uniti a quelli che ha ricevuto nel corso della cerimonia.
Piero Colonna-Romano
19 Luglio
Il nostro Pietro Colonna Romano ha riscosso notevole successo nel Premio Letterario Winning Book 2024
con le sue opere Canzonierando e Di sonetti un arcobaleno.
A lui vanno i nostri più vivi complimenti.
Lorenzo De Ninis
5 Giugno
5 giugno 2024
Carissimi amici, è con grande piacere che vi informo di un ulteriore prestigioso risultato letterario realizzato dal nostro incommensurabile amico e Poeta
Santi Cardella
che dall’autorevole ed antica
Accademia Vittorio Alfieri di Firenze
organizzatrice dell’importante concorso
“Città del Giglio -Narrativa 2024-“
per il suo delizioso racconto
“Come una malattia”
ha ottenuto un lusinghiero
Secondo posto
Il nostro prezioso amico, onore e vanto di Poetare, lo scorso 2 giugno nella sala del
Centro Età libera –“La Luna – S. Salvi” di Firenze
ha ottenuto meritatissimi applausi, omaggio alla sua arte poetico/letteraria.
A quegli applausi unisco, convintamente, i miei ed invio al grande Santi
un fervente ad maiora ed invito voi tutti a leggere lo struggente, dolcissimo racconto premiato.
Come una malattia
Una delle nostre indimenticabili e ricreative passeggiate ci portò, una mattina dei primi giorni di giugno, dalle parti di Mongerbino, all’estremità orientale del golfo di Palermo, giovani innamorati sempre desiderosi di ammirare estasiati il mare, il volo dei gabbiani o i verdi ricami della vegetazione spontanea sulle bianche rocce. Già dall’alto del promontorio di Capo Zafferano il mare, nostro fratello talvolta implacabile, si esibiva in una calma distesa azzurra e scintillante, senza apparente movimento: nessun mormorio, nessun lamento infuriato. La scogliera, che nascondeva una minuscola spiaggetta, era molto ripida e per sua natura difficilmente accessibile se non attraverso una lunga gradinata scavata nella roccia e costituita da numerose giravolte che avevano il pregio di mostrarci inquadrature sempre nuove e suggestive di quell’indescrivibile paesaggio di pace dominato dalla presenza del mare.
A pochi passi dall’acqua però l’opera umana s’arrestava e lasciava i visitatori meno temerari nella perplessità di non poter raggiungere la sospirata e minuscola spiaggetta. Sia io che la mia bella e sorridente compagna non volevamo arrenderci, ma neanche rischiare di ferirci; qual era dunque la via per toccare, anzi per immergerci in quell’oasi di pace e d’infinito che avevamo davanti? E’ vero, il mare ci chiamava; aveva letto nei nostri occhi il desiderio che ci animava e manifestava tutto il suo fascino ora accarezzando lievemente gli scogli ai nostri piedi, ora lambendo con una brevissima corsa l’inaccessibile spiaggetta. Finalmente, tornando indietro, trovammo un varco: uno scoglio a mezz’altezza tra noi e l’acqua che permetteva di raggiungere con due salti il sospirato luogo del nostro sospirato incontro col mare. Così decidemmo di fare, poi ci scambiammo un bacio per il successo conseguito e, collocando più in alto scarpe, pantaloni e magliette, ci disponemmo alla nostra festosa comunione con l’acqua, l’oggetto del nostro desiderio che, nel sogno ad occhi aperti che stavamo vivendo, avevamo faticosamente conquistato.
Il contatto ci diede il primo lungo brivido; l’acqua, più fredda che fresca in quella mattina di primavera inoltrata, ci imponeva la sua temperatura, la sua diversità, le sue regole. Ma non ci scoraggiava, anzi; chiedeva solo un graduale lento contatto, quasi una consapevole preghiera prima di accoglierci nella sua anima; ci indicava che eravamo nel regno suo e di quei gabbiani che intrecciavano i loro voli poco lontano e invitava i nostri sensi ad adattarsi.
Lentamente, passo dopo passo, cominciammo a digradare sul fondo pietroso tenendoci per mano, attenti alle insidie dei sassi coperti da alghe e da madrepore, prendendoci qualche giocoso intervallo di tempo per l’adattamento termico dei nostri corpi al nuovo ambiente, lasciandoci inebriare dalla magia dei liberi voli che si svolgevano intorno, dal profumo e dai colori cangianti del liquido che gradualmente ci avvolgeva.
Quando non toccammo più il fondo cominciò la nostra comunione; il mare ci lasciava serenamente accomodare, ci concedeva il privilegio d’essere suoi graditi ospiti, ci sorreggeva permettendoci di respirare e sorridere, mostrava la serenità e lo splendore della sua superficie senza confini a confronto con quella terrestre che ci eravamo lasciati alle spalle, irta di difficoltà e di conseguenti preoccupazioni. Mormorai appagato una parola, guardando negli occhi la mia silente compagna: “liberi…”, e sentii nel suo fresco abbraccio l’estasi d’esistere in quello spazio, in quel mezzo e in quel limitato ma desiderato sogno d’eternità. Liberi, liberi come i gabbiani, ora distesi sul lenzuolo azzurro del mare, ora sprofondati in esso fino al mento, percorremmo con lo sguardo, in volo capovolto, tutte le strade luminose del cielo per un periodo di tempo che non so calcolare.
Felici per la comunione decidemmo alfine di tornare al nostro approdo e alla nostra accidentata terra, riemergendo lentamente ed esponendoci nuovamente all’aria e al sole, dirigendoci in cauta ed ordinata fila verso il nostro minuscolo lembo di riva, io avanti, lei dietro, sempre silenziosa.
Sulla spiaggetta ebbi la prima curiosa sorpresa: si notavano ancora le mie orme, provenienti da un punto prossimo allo scoglio più elevato ove avevamo appoggiato i vestiti ed allineate fino alla battigia, ma non quelle della mia taciturna compagna. Senza voltarmi rivolsi a lei che mi seguiva una spiritosa osservazione sul suo peso che non lasciava traccia ma, giunto allo scoglio, ebbi la seconda inquietante sorpresa: erano spariti i vestiti e le scarpe sportive di lei. Cominciando a maledire l’ignoto ladro e frugando con lo sguardo su per la ripida gradinata che dovevamo percorrere, constatai che non c’era anima viva. Allora mi voltai desolato verso la mia compagna: ma, in piena luce, anche lei era scomparsa.
Un capogiro, un improvviso mancamento, le gambe e le braccia molli mi convinsero a sedermi. Scrutai per un tempo imprecisabile tutta la superficie visibile del mare, anche la parte più lontana che lei non avrebbe potuto raggiungere e constatai, in un silenzio surreale, d’essere assolutamente solo. Infine mi alzai e come una bestia ferita ripercorsi una parte del tratto d’acqua che ci aveva battezzato e purificato; di lei nessuna traccia. Per colmo, avevo nel cuore e nella mente la sua indimenticabile figura ma, nello stato estremamente penoso in cui mi trovavo, giuro che non ricordavo più neanche il suo nome, non riuscivo ad invocarla. Provavo lo stesso senso di vertigine, irruente e incontrollabile, che mi aveva preso anni prima, da ragazzo, sulle curve in discesa d’un otto volante, aggrappato al manubrio d’un carrello che scendeva velocissimo su una pericolosa incastellatura del Luna Park, eretta allo scopo di far provare emozioni estreme. Ed io ero lì, come allora sospeso in un angolo di quel paesaggio emozionante ma improvvisamente ostile, muovendomi senza freni e senza la certezza di raggiungere incolume la terra che mi continuava a girare attorno.
Quando cominciai a riprendermi, verso la fine di quell’apparente stato di delirio, arrivai perfino a dubitare d’esistere e guardai prima verso il sole che proiettava regolarmente la mia ombra, poi nuovamente e lungamente la tavola immota del mare, nell’inconfessata speranza che essi, talismani silenti del creato, si facessero improvvisamente veicoli della mia disperazione, molto prossima al pianto, e mi restituissero quella presenza confortevole che mi era stata misteriosamente sottratta. Ma estranei al mio dolore splendevano indifferenti nella loro immensa solitudine e, come testimoni reticenti, portavano il mio sguardo verso l’impervia lunga scala che avrei dovuto risalire per tornare con la mia ombra, volendo, alle solitarie strade di casa, luoghi della mia ordinaria follia in cui lei, simile all’acqua della risacca, passava ogni giorno, ma senza mai fermarsi; con le sue scarpe da tennis e … il suo ricordo appeso alla mia mente, come una malattia senza rimedio.
Dedica: Alla mia prima e indimenticabile compagna degli anni verdi, ormai scomparsa, cui ho dedicato in anni recenti anche la seguente composizione in versi, in ricordo dei luoghi che ci unirono:
Via Gaspare Palermo
La strada da evitare è sempre quella
se vago per le vie della città;
temo d’udire ancora la favella
d’una monella che nel cuor mi sta.
Del firmamento fu la prima stella,
l’acqua di fonte che ancor sete dà;
sognai che fosse lei l’anima bella,
il mio orizzonte di felicità.
Ahi, che mistero son le vie d’amore,
quanta malinconia per un affetto!
In quella via m’immergo nel dolore
mentre un tizzone mi s’accende in petto.
E nel ricordo che non ha più età
ritorna un volto e un fiore di lillà.
Piero Colonna-Romano
2 Giugno
Premio letterario per Aurelio Zucchi nel Concorso La Torre in versi, sezione a tema "Paese Mio"
Ecco la poesia premiata
ECO CHE NON PUÒ MORIRE
Al cielo della terra che mi vide,
dapprima acerbo e dopo quasi uomo,
girovagar tra strade parallele
o sui poggi da cui mirar lo Stretto,
consegno un cuore colmo di ricordi.
Da zero e fino al picco dei vent’anni
la vita mi donò il privilegio
di darmi il mare come primo amico
e di toccar nell’arco d’un respiro
azzurre acque, quelle verdi e le viola.
Nell’oggi come allora amo sentire
le voci del passeggio lungo il Corso,
l’odor di bergamotto nei giardini
e d’aria e sale sulla via Marina.
È solo eco che non può morire.
Di mille facce è l’attivo prisma
da cui estrarre tracce d’ogni guisa,
un Duomo bianco e la sua bella piazza,
le mura di un Castello Aragonese,
lo stocco al bagno steso sopra un marmo.
E fichi d’india da staccare in fretta,
vecchiette e non seguire la Madonna,
ragazzi a marinar la buona scuola
perché Fata Morgana non aspetta.
E coni, traboccanti di colori.
Virtù, offerte a chi ne sa fruire,
che fanno a pugni con arcani vizi.
Mi viene in mente l’indolenza folle
d’accontentarsi d’essere presenti
senza aggredire la cattiva sorte.
Sdraiate sui fondali del Tirreno,
magnifiche sirene son propense
a liberar di nuovo il loro canto
da propagar su quelle antiche sponde
per ridestar bellezza e nuove voglie.
*
Stesura Febbraio 2024
IV° Posto alla I Edizione di LA TORRE IN VERSI – Maddaloni 25/05/2024
Grazie!
Ieri 25/05/2024, presso il VILLAGGIO DEI RAGAZZI si è svolta la cerimonia di premiazione della I^ Edizione del Premio Nazionale di Poesia La Torre in Versi promosso dalla Pro-Loco San Michele con il patrocinio del Comune di Maddaloni, ideato e organizzato dagli instancabili Giovanna Santangelo e Leonardo Ancona.
Nel rinnovare i miei complimenti ai vincitori, ai premiati e ai partecipanti delle varie sezioni in gara, ringrazio la Giuria per l’attenzione dedicata alla mia scrittura con il riconoscimento di IV classificata attribuito a “Eco che non può morire”, sezione A a tema “Paese mio”, poesia per me molto importante, dedicata a Reggio Calabria, citta dove sono nato e dove ho vissuto fino all’età di 20 anni.
Ringrazio tutto lo staff organizzativo per l’impegno e la trasparenza messi a disposizione di noi tutti.
Ringrazio anche il Sindaco di Maddaloni ed il suo Assessore alla Cultura per i complimenti ricevuti di persona e per le belle parole spese a favore della mia scrittura.
Sono felice di aver partecipato a questa bellissima manifestazione per molteplici motivi:
- per le forti emozioni che la cerimonia ha regalato tra poesia, musica, danza e, soprattutto, per la presenza di tanta gioventù.
- per la poesia con la quale ho partecipato (ringrazio ancora Leonardo Ancona per la declamazione)
- per aver conosciuto amabili persone (Rossana Lupoli, Emanuel Fatello, Marianna Cossentino, Maria Natale, Anna Callipo)
- per aver rivisto amabili persone (Giovanna Santangelo, Leonardo Ancona, Teresa Boccacini, Assunta Longobardi, Veronica Bruno Scrittrice, Vincenzo Galluzzi, Francesco Carlucci, Gianni Venafro)
Unico rammarico è stato non potermi godere la condivisione del fine serata e della cena conviviale.
Grazie ancora nell’attesa già da adesso della II Edizione di questo evento da annoverare fin dal suo esordio tra gli avvenimenti letterari che danno pregio alla cultura italiana.
Aurelio Zucchi
Roma, 26 Maggio 2024
23 Maggio
ARMANDO BETTOZZI
1° PREMIO
al Concorso Letterario Internazionale
L’ANFORA Di CALLIOPE
ERICE, 13 aprile 2024
11 Maggio
11 maggio 2024
Cari amici, è mio grande piacere informarvi di questo ulteriore, meritatissimo, successo letterario del nostro eccellente amico e Poeta, onore e vanto del nostro sito,
Santi Cardella
che nel
PREMIO LETTERARIO DI POESIA KHALO, WOOLF, D’ARCO
TUTTI I COLORI DELLE DONNE E DELLA LORO BELLEZZA.
“Un concorso per omaggiare la potenza femminile in ogni suo aspetto, alla loro forza e debolezza, alla loro bellezza interiore ed esteriore, a tutto il mondo che hanno dentro e difendono ogni giorno.”
ha visto premiare, nella sezione A –Poesia-, la sua splendida composizione
Femminicidio
con uno strameritato
Secondo posto con Menzione di Merito
ed il giorno 11 maggio, a Rimini nei saloni del ristorante “Mulino” di Misano Adriatico
riceverà scroscianti applausi, doverosi per la sua arte.
A tali applausi unisco, convintamente, i miei, assieme ad i più vivi complimenti per il suo splendido percorso nell’arte poetica ed invito tutti a goderne leggendo i magistrali, ispirati, versi di questo capolavoro di bellezza , nato da un profondo sentire.
Femminicidio
Fra tetre brume cavalcano
mille cadaveri armati;
seguono il corso dell’odio,
fiume di gemme e di sangue.
Sprizzano fiamme le orecchie
dei cavalieri impazziti,
sono serpenti le chiome,
celano in bocca pugnali.
Hanno la mente bacata;
cercano solo il possesso
d’anime e corpi abusati
per differenza di sesso.
Hanno nel cuore il permesso
scritto da Satana: “uccidi,
fai tuo per sempre il rimorso
d’aver negato una vita!”
Suonano sotto gli zoccoli
vuoti di fosse e dirupi
ove coperchi di bare
saltano spinti dall’urlo.
Dentro le bare le zagare
di mille fiori spezzati
gemono invano il diritto
di profumare la terra.
Ad maiora, Santi !
Piero Colonna-Romano
20 Aprile
Premio letterario per Armando Bettozzi
ARMANDO BETTOZZI
QUARTO PREMIO ex-aequo per poesia in lingua
(mail 15 aprile 2024)
Centro Studi Cultura e Società
Associazione di Promozione Sociale (APS-ETS)
Premio Piemonte Letteratura
Concorso Nazionale per Poesia e Narrativa breve
Oggetto: Conferimento Premio Piemonte Letteratura
Gentile Armando BETTOZZI
Abbiamo il piacere di informare che la Giuria della XXXII Edizione del Premio Piemonte Letteratura, ha terminato i propri lavori, conferendo Quarto Premio ex-aequo per la sezione Poesia a Tema Libero all’opera
Cara Poesia .
E’ nostra intenzione realizzare la cerimonia di premiazione sia in presenza che in in Video Conferenza per dare a tutti l’opportunità di partecipare
Domenica 12/05/2024 ore 15,30
Nell’ambito del Salone Off del Salone Internazionale del Libro
Premiazione Premio Piemonte Letteratura – XXXII Edizione
Salone Imbesi via Moretta 57/A Torino
10 Aprile
10 aprile 2024
Cari amici , è per me gran piacere comunicarvi ulteriore riconoscimento d’arte poetica attribuito al nostro amico e Poeta
Aurelio Zucchi
che ha visto attribuire, da una competente giuria, alla sua splendida silloge
“Silenzi e dintorni”
un meritatissimo
Primo Premio
nell’importante concorso internazionale
ed alla sua splendida poesia
“Un giorno ti racconterò”
l’attribuzione di poesia finalista.
Qui di seguito, per il vostro ed il mio piacere, unisco il testo dell’apprezzata, splendida poesia di questo grande Poeta, onore e vanto del sito Poetare:
Un giorno ti racconterò
Un giorno, appena guaderò il passato,
ti racconterò le storie che ho vissuto.
Inizierò da un grembiule quadrettato
col fiocco azzurro sempre a posto.
Seguiterò narrando di capelli al vento,
di corse sotto il sole, là verso il mare
dove eccitato e stanco io m’infilavo
tra onde e onde tutti i giorni amiche.
È lì che ho conosciuto me,
in schegge di mattino che volevo nuovo,
in ripetute danze di guizzanti pesci
che dipingevo con i colori della fantasia.
Ti parlerò di certe sere d’altri tempi,
di lune parcheggiate su chine di ginestre
e non trascurerò di dirti, figlio mio,
cosa sentivo stringendo quasi donne
che all’istante battezzavo fate azzurre
per poi imbrattarle col nero delle streghe,
rigarne i volti con malcelate occhiate
e farle diventare presto non ricordi.
Premura mia sarà di metterti al corrente
di ciò che accadeva al quasi uomo,
i primi peli a far da distintivi
al timido ostentar del mio coraggio.
Dal più capiente dei miei mille cassetti
per te deprederò camicie riciclate,
catene finto oro e persistenti odor di cene
assieme ai miei quattro fratelli,
la mamma a destreggiare le porzioni,
papà ancora col sudore addosso,
patate a mille attorno a poca carne,
la dignità al segno della Croce.
Memorie, oggi, ma ieri buone leve
a tirar su domani che fossero migliori,
che dessero risposte a centinaia di cose,
alle speranze, per esempio quelle vive,
da coltivare in tempo e in ogni tempo
al pari di un roseto di principesca villa
avendo cura di mai irritar le spine
per evitare graffi a esordi di chimere.
Un giorno, appena guaderò il passato,
ti racconterò le storie che ho vissuto,
il mare per intero amato e le stelle,
sì le stelle, che senza perdere altro tempo,
tu puoi guardare, esattamente come me,
se solo alle tue notti alzassi gli occhi,
felici o tristi non deve poi importarti
perché capaci di illuminarsi tutti!
Ad Aurelio, assieme agli applausi che gli sono stati dedicati a Milano lo scorso sette marzo, unisco convitamente i miei, con i più sinceri complimenti per la sua eccelsa arte poetica ed unisco, restando in attesa di ulteriori suoi successi, un vibrante ad maiora!
Piero Colonna-Romano
1 Aprile
31 marzo 2024
Il nostro amico Poeta Bruno Castelletti riceve doveroso e giusto omaggio anche dal settimanale veronese “Verona sette news” che gli dedica la sotto esposta 17ma pagina
A Bruno, orgoglio e vanto del nostro sito Poetare, ormai di diritto entrato nella storia della poesia veneta, i miei più vivi complimenti, restando in attesa di ulteriori sue affermazioni letterarie.
Piero Colonna-Romano
28 Marzo
Segnalazione Premio:
ARMANDO BETTOZZI
TERZO PREMIO ASSOLUTO
alla XXXI Edizione del Premio Letteratura d’Amore in lingua italiana
a Torino - febbraio 2024
26 Marzo
26 marzo 2024
Cari amici è con gran piacere che vi informo di un ulteriore prestigioso riconoscimento letterario ottenuto dal nostro amico e poeta
Aurelio Zucchi
che nel
V° Concorso Internazionale di Poesia
“Gaeta perla del Lazio”
per la sua ispirata e bellissima poesia
“Chiederò mare in burrasca”
da una competente giuria ha ottenuto i seguenti attestati di stima ed apprezzamento:
La poesia è entrata a far parte della pregevole antologia contenente le migliori poesie partecipanti a questo importante concorso letterario.
Qui di seguito ve la offro in lettura perché apprezziate l’alta ispirazione che l’ha generata.
Chiederò mare in burrasca
Bruco accovacciato,
guardo le sabbie morte
sbrunire i colori del mare.
E non fiato, non fiuto, non ascolto.
Sedato sopra l’aria stanca,
vedo le acque di luna chiara
bagnare gli anni della giovinezza.
E parlo, fiuto, ascolto.
Così,
rinasco come alba
che aspetto tra le danze
inventate in questa notte
dalle fantasie di un insorto.
Al sole,
che intanto s’alza,
chiederò mare in burrasca
perché la barca rimanga qui.
Risentirò i suoni delle onde.
Ai frementi applausi che il nostro Aurelio ha ottenuto lo scorso 22 marzo, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Gaeta, unisco convintamente i miei, complimentandomi vivamente per questi suoi ripetuti, meritatissimi riconoscimenti d’arte.
Piero Colonna-Romano
25 Marzo
"Ringrazio di cuore l'amico Santi
per l'evidenza data al risultato di una mia partecipazione al
Concorso Internazionale "L'anfora di Calliope" di Erice e mi
complimento vivamente con lui per il brillante risultato
(meritatissimo primo posto) recentemente ottenuto nella I° Edizione
Premio Letterario Nazionale "Equilibri Di-Versi" di Avola, per la sua
splendida poesia dialettale "Doppu 'a guerra".
Piero Colonna Romano
22 Marzo
Cari colleghi,
per delega di Piero Colonna Romano, illustre e glorioso componente del nostro sito letterario, il prossimo 13 aprile andrò ad Erice per ritirare il premio da lui conseguito nel
CONCORSO LETTERARIO L'ANFORA DI CALLIOPE , SEZ. POESIA IN METRICA,
in cui la Giuria gli ha assegnato un meritatissimo 2° posto per il magnifico sonetto intitolato "Punta Buonfiglio a Manarola, che qui vi allego affinché possiate gustarne l'incanto.
Al nostro comune amico vanno i miei complimenti e l'augurio per ulteriori gloriose affermazioni
Punta Buonfiglio a Manarola
Il cielo brilla ed è quieto il mare,
ascolto l’onda carezzar gli scogli,
riflette l’acqua verdi colli e cogli
di quella pace il lieve respirare.
In quel silenzio io vorrei restare
sfogliando della vita tutti i fogli;
guardando l’acque al vento vele sciogli
e nascon sogni, dolci da sognare.
Si svaga la mia mente nel turchese
e le speranze mie son sempre tese
a viver di quiete tra quell’onde,
vola il mio sguardo dove si confonde
del mar la linea con l’azzurro velo,
sospeso è il tempo e nulla sembra vero.
Pare sogno davvero,
salso respiro e nel profondo scende
la grazia dell’incanto che mi prende.
Nel contempo rendo noto che ieri sono stato ad Avola (provincia SR) per ritirare il diploma conferitomi come primo classificato nella sez. B, poesie in dialetto siciliano, come può evincersi dalla foto qui acclusa. Un cordiale saluto per tutti;
Santi F. Cardella
5 Marzo
ARMANDO BETTOZZI
MENZIONE DI MERITO
per Poesia in lingua all’VIII Premio Internazionale
SALVATORE QUASIMODO, 2023
Complimenti vivissimi per Armando Bettozzi.
2 Marzo
2 marzo 2024
Cari amici, ho il grande piacere informarvi di un ulteriore, prestigioso premio letterario conferito al nostro amico Poeta
BRUNO CASTELLETTI
che nel
31° Concorso Letterario Internazionale
“Festival di Poesia e Narrativa”
dedicato all’amore ed alla pace
organizzato dalla
LAPS
Di Fucecchio (Fi)
Club Libera
Associazione Poeti e Scrittori
LAPS
per la sua pregevole silloge
“Il prato dei ricordi”
ha ricevuto un meritatissimo
Primo Premio
come qui di seguito comunicatogli dalla severa e qualificata giuria:
PRIMO PREMIO
SEZIONE M – libro di poesie
per il libro di poesie edito “Il prato dei ricordi”
Nel congratularci con Lei per l’importante riconoscimento, Le confermiamo che la cerimonia di premiazione, alla quale La invitiamo ad essere presente per ritirare il diploma e il premio, avrà luogo
Domenica 10 marzo 2024 ore 10
Oratorio di Gesù Pellegrino - Sala “Dei Pretoni” - Via San Gallo, 22 - Firenze
Nota importante per coloro che hanno intenzione di venire alla premiazione a Mestre (come da bando). Vi comunichiamo che a causa di imprevisti lavori di ristrutturazione della sede di Mestre, la cerimonia di premiazione avrà luogo il 16 marzo alle ore 10:30 presso il
RISTORANTE OSTERIA AL CAMINETTO – Via Rielta, 33 – Mestre
Mi unisco ai frementi applausi che il nostro Bruno riceverà alla prevista premiazione e mi congratulo vivamente con lui per questi giusti riconoscimenti attribuiti alla sua superiore arte poetica.
Informo voi tutti che l’intero contenuto della silloge premiata apparirà, da oggi in poi, nell’azzurro sito Poetare, di cui Bruno Castelletti è orgoglio e vanto.
Piero Colonna-Romano
19 Febbraio
19 febbraio 2024
Cari amici è con grande piacere che vi informo di un ulteriore, meritato successo letterario del nostro amico ed affermato poeta
Bruno Castelletti
che nel concorso nazionale di poesia
Premio San Valentino
organizzato dal
Comune di Bussolengo (Vr)
ha visto premiare la sua deliziosa poesia d’amore
“E d’improvviso”
col
Primo Premio
Del grande Bruno, ormai da tempo presente , ed a giusta ragione, nella storia della poesia dialettale veneta è mio piacere proporvi, per leggerla assieme a voi, la bellissima poesia vincitrice, tratta dalla silloge
“Il prato dei ricordi”
de “Il Segno dei Gabrielli editori”
ISBN 978-88-6099-421-9
E d’improvviso
Ti ho guardata mille volte
senza vederti
mille volte ascoltata
senza sentirti
e d’improvviso come per incanto
mi sei entrata dentro
nell’anima e nel sangue
del tuo sorriso
e delle tue parole.
A Bruno, onore e vanto di Poetare, invio i miei più calorosi complimenti e mi unisco ai frementi applausi che, alla lettura della poesia, sabato 10 scorso, sono scaturiti dall’emozione dei presenti nella stracolma “Sala Polivalente Sportiva” di Bussolengo.
Restando in attesa di ulteriori affermazioni letterarie invio al prezioso amico uno scontato ad maiora!
Piero Colonna-Romano
28 gennaio
Complimenti ad Armando Bettozzi per la
Menzione d'onore.
MENZIONE d'ONORE al Concorso “ALI PENNA D’AUTORE” – POESIA RELIGIOSA – TORINO, 2023 -
24 Gennaio
Segnalazione per
ARMANDO BETTOZZI
3° PREMIO Poesia in lingua al Premio Letterario
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