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Salvatore Armando Santoro

 

 

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2019

3 Marzo

3 marzo 2019

Poesie d’esordio

Raffaele Marchesi –Illusione e rabbia-: Quando un traguardo pare irraggiungibile, ecco sgorgare questi intensi e bei versi, pieni di rassegnata amarezza.

Poesie del giorno

Felice Serino -43 Preghiera-: Notevole sintesi di un atto di fede e di speranza, sono questi versi dell’ottimo Felice.

Marino Giannuzzo –Di paglia una vampata-: Secondo Cicerone l’amicizia è un puro sentimento (secondo soltanto alla sapienza) che può legare due individui. Ma dice di più ed estende il concetto al vivere civile, che di più elevata qualità sarà se pervaso (e nato) dal senso dell’amicizia. Seneca la considera il più alto e nobile dei sentimenti ma, con maggiore prudenza dell’altro, distingue tra amicizia disinteressata e amicizia per opportunismo. Forse prevedeva la fine che gli avrebbe fatto fare l’amico (suo allievo) Nerone… Il nostro Marino non ha via di mezzo: è un fuoco di paglia destinato a durare l’espace d’un matin e  questo sentire gli ispira questi versi dal pessimistico tono.

Fausto Beretta –Primo Incontro con la nera signora-: Il cupo racconto di un esperienza di vita, di vita perché questa contiene la morte, narrato con puntuali riferimenti dai versi, dal meditativo tono, del nostro Fausto.

Licia Minervini –“A mio figlio Daniele”-: Un affettuosa raccomandazione ad un amato figlio, detta con bei versi pieni di tenerezza

Sandra Greggio –Poesia semplice-: Siamo circondati da poesia, questo il messaggio che oggi Sandra ci invia. Servono ancora le parole per farla? Pare dire. Beh, ognuno di noi ha la sua risposta.

Carlo Chionne –Cervello in fuga-: Chapeau, caro Carlo! Questo si chiama essere poeti, perché solo un poeta potrebbe immaginare di poter continuare a  realizzarsi in quell’altrove che ci aspetta tutti. In quell’altrove ti do appuntamento
 

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Ho letto con molta attenzione e piacevole incanto,  le poesie dall'autrice Licia Minervini e, mi congratulo con lei per le emozioni che mi ha suscitato.

Rime, le sue, secche e intime, che arrivano direttamente all'anima. In esse, leggo un dolore che le strazia l'anima, ma a cui risponde con coraggio e discrezione da Donna forte e coraggiosa che, probabilmente, nella fede, riesce a trovare alimento per dar un senso a ciò che le appartiene ed è suo misterioso vissuto. Complimenti di cuore Licia, sei baciata dallo Spirito del Padre di tutti i doni e talenti. Continua così, attenderò con ansia di leggerti ancora, mia sconosciuta amica di parole.


  "A mio figlio Daniele"
Ama il tuo tempo
rispetta il tuo tempo
onora il tuo tempo.
Il tempo, fuggevole dono, regalerà
risposte ai tuoi dubbi,
alle tue paure,
ai tuoi amori.
Il mio tempo sarà sempre
parte del tuo cuore,
il tuo tempo sarà sempre
parte del mio cuore.

01/03/2019

Pioggia
I Tuoi passi coprono il rumore dei miei
verso casa

raccogli le mie lacrime, trasformandole in pioggia
col Tuo sguardo abbracci il mio dolore
Sei qui, adesso, e mi tieni per mano.

Fuori c'è chi soffre
Chi ha bisogno
Di una carezza
Di un abbraccio
Fuori ci sono gli altri
Quelli che non vediamo
io sono "gli altri"
io sono " quelli che stanno fuori"
Ma....TU dove sei????

--
Ben

 

 

2 Marzo

2 marzo 2019

Poesie d’esordio

Gaetano Gulisano –Neve-: Poetica descrizione di montagne innevate, realizzata con originale tecnica di versi, a vario metro,  affiancati e rime a fine verso.

Poesie d’oggi

Nino Muzzi traduce E. Kästner  -: Una descrizione del carnevale e del freddo mese di febbraio, resa col tono di una fiaba, ben tradotta dal nostro Nino.

Enrico Tartagni –Sparnazzile primaverile-: Il poeta si diverte e compone una filastrocca senza senso, divertendo.

Felice Serino -42 Cosa resterà-: La nostra storia mondana scritta sull’acqua, già. E Felice sul dopo riflette, con grande realistico pessimismo.

Marino Giannuzzo –Delusioni-: La lezione che se ne trae, leggendo questi versi, è che è meglio non crearsi illusioni.

Fausto Beretta –Donare sincero-: Forte invito, attualissimo e poeticamente realizzato, alla solidarietà umana, in questi intensi versi dell’ottimo Fausto.

Stefano Medel –Brezza-: Gli ultimi spifferi dell’inverno, forieri di primavera, ben descritti da Stefano.

Claudio Badalotti –L’aria del respiro-: Una filosofica riflessione, resa con bel poetare, sulla vita, sui luoghi vissuti, sugli spazi infiniti e sul nostro essere guardandoci essere, di un  assorto, riflessivo Claudio.

Licia Minervini –Pioggia-: La pioggia, a simboleggiare la pena interna, ed una intrinseca richiesta di comprensione, in questi intensi e bei versi di Licia.

Carlo Chionne –Amare-: Ode all’irrinunciabilità dell’amore, dunque, resa con i tenerissimi versi di un Carlo in poetica forma strepitosa.

Antonio Scalas –In questa notte così fredda-: Il bisogno di confortare, di dare amore, in versi di una forte intensità che ricreano una malinconica atmosfera.

Sandra Greggio –Due sillogi-: La descrizione dei sentimenti che hanno ispirato la prima e la seconda silloge (a breve in stampa) della bravissima Sandra. Comune ad entrambe l’amore per la poesia.

Salvatore Cutrupi –Sete-: Quel che muove la mano di un poeta, qui molto bene descritto dai versi di un attento e sensibile Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

1 Marzo

1 marzo 2019

Poesie d’esordio

Ida Guarracino –Fiore di pietra-: Il racconto di una disillusione, reso, con metaforiche e belle immagini, da versi densi d’amarezza. Già allora brava la nostra Ida, successivamente, giustamente apprezzata per il suo poetare.

Poesie del giorno

Licia Minervini –Fuori c’è chi soffre-: Benvenuta nell’azzurro, Licia! Forte questo esordio con poesia che è richiesta d’attenzione, forse d’amore, a chi pare distratto da altri interessi.

Nino Muzzi traduce E. Kästner -: Un rapporto che non porta alla conoscenza reciproca, descritto con grande maestria dai versi del poeta, che Nino oggi ha tradotto per noi.

Enrico Tartagni –Giunco d’alto mare…-: L’illusione d’essere “albero di maestra” e la realtà che ci fa diventare mare deserto, “squalo in gabbia”, “oceano in bufera” e, in definitiva, parere “miraggio nella sabbia” è un esistenziale problema che Enrico traduce, con grande maestria, nei suoi versi.

Felice Serino -41 Nel giro di poche lune-: L’incapacità del vivere, l’incapacità del cogliere l’attimo, molto ben resa dalla sintetica traduzione poetica dell’ottimo Felice.

Marino Giannuzzo –Delle tue azione-: La pietà e la comprensione di Dio, che sa leggere nei cuori, faranno la salvezza di chi, per le sue azioni, dall’uomo è giudicato negativamente. Questo nei fideistici versi di Marino.

Renzo Montagnoli –Nero e altro ancora-: La realtà che stiamo vivendo ispira l’ottimo Renzo per questi suoi versi didattici e densi d’amore per il prossimo. E come non concordare?

Carlo Festa –Ogni nave che affonda-: Versi metaforici che potrebbero essere interpretati come un invito a non scoraggiarsi per i fallimenti che possono accadere nella vita. (forse)

Fausto Beretta –Presenze nel tramonto-: Ricordi che tornano e si materializzano dolcemente, tradotti in questi intensi versi del bravissimo Fausto.

Stefano Medel –Sole the end di febbraio-: La rinascita della natura e dello spirito, raccontati dai  versi di Stefano, che paiono sospiro di sollievo.

Giusedppe Dabalà –Tu sei…-: Bisogna arrivare alla fine per capire che l’oggetto di tanta enfasi non è una donna bensì la poesia, per la quale non c’è iperbole che tenga ed alla quale Giuseppe volge questo inno d’amore.

Cristiano Berni –“Ho visto nei tuoi occhi…”-: Occhi, specchio dell’anima, dunque e Cristiano ne interpreta le emozioni che vi legge e compone questa intensa ode, colma d’affetto, dedicandola ad una sorella.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Due haiku che narrano della nascita della primavera come tenere pennellate.

Carlo Chionne –Lettera ad Antonella-: Un saluto intriso di nostalgia per quel Castellaccio che lo ha visto, lo vede e lo vedrà ancora a lungo, poeta colto e raffinato. Un caro saluto, Carlo e chissà che un giorno non riesca ad applaudirti in quel di Montenero.

Luigi Preziuso –Come un fuoco di paglia-: Bella ode ad un caduto di una delle tante inutili guerre che affliggono l’umanità, ben composta da un ispirato Luigi.

Antonia Scaligine –La speranza è vita-: Il giorno che nasce e che porta speranze, narrato con versi densi delle belle immagini poetiche di Antonia.

Sandra Greggio –La casa silenziosa-: La rassegna degli amori della vita, in questi intensi versi di Sandra che sono un vero e proprio atto d’amore per la famiglia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quello che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

27 Febbraio

23 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Stefano Ripamonti – E’ bello-: Un subitaneo innamoramento, ispira dolcissime immagine narrate con questi versi, dall’intenso tono, di Stefano.

Nino Muzzi traduce Verlaine-: La puntuale narrazione di un viaggio in treno i cui suoni divengono , di volta in volta, catene mosse da giganti e grida di civetta, nella strepitosa fantasia di Verlaine. Bella la traduzione che ne fa il bravissimo Nino.

Poesie del giorno

Arturo Guzzardi –Non solo amore-: Pare leggere la storia di più amori che, nati dalla passione più o meno consentita, si vanno spegnendo lentamente, forse perché tutto diviene abitudine, forse perché approdano al matrimonio che, talvolta, è noia. Ed Arturo la narra con versi dal sapore antico, per frequente uso d’iperbati.         

Nino Muzzi traduce Pierre Nepveu-: Una poetica riflessione sul tempo che passa, assieme al cambiare delle emozioni in questi bei versi ben tradotti da Nino.

Enrico Tartagni –Sogno-: Sogno di gastronomia (con qualche errore: non si beve sangiovese con le triglie alla livornese) e di riposo, nel tempo della vecchiezza che incombe. Poesia di bell’ermetismo che narra desideri e coinvolge il lettore, regalataci da un Enrico sempre convincente nel suo poetare.

Silvio Canapè –Sussulti-: Un’attesa sulle sponde di un indifferente fiume che continua a scorrere. Atmosfera molto ben resa dai bei versi di Silvio che chiude questa bella poesia, nata da ispirato sentire, con l’alta poesia di versi quali: “Mute lacrime solcarono le pupille!/Le tenni con tenerezza/avvolgendole nell’ultimo/raggio di sole.” che dicono anche della pena per l’inutilità di quell’attesa.

Felice Serino -40 Sogno bagnato-: Intensa riflessione sugli assassini che giornalmente si compiono in questo mondo, resa con la nota, magistrale sintesi dei versi di Felice.

Marino Giannuzzo –Cricrìa il grillo solitario-: Chiarissimo sbandamento di chi tra poco sarà chiamato alle urne per determinare chi andrà a rappresentarci in Europa. Difficile rispondere alla domanda di Marino ma, buon per lui, c’è un meraviglioso mare dalle sue parti…

Alessandra Piacentino –‘Il primo distacco, piccolo uomo che cresce’-: Dolcissimi e bei versi dedicati ad un figlio che cresce e del quale, nonostante la tenerissima età, si teme il futuro distacco.

Sandra Greggio –Il gioco-: Un simpatico colloquio con un birichino cuore, reso con i freschi versi di Sandra.

Antonio Scalas –E’ una piccola crepa-: La narrazione di un pessimistico stato d’animo che i versi, con bel climax ascendente, conducono  verso l’ottimismo. Belle e significative le immagini che Antonio ci regala, in questa poesia densa d’atmosfera.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

21-22 Febbraio

21 e 22 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Maddalena Gatto –L’attimo-: Un dolente, amaro saluto ad un terra straniera, dove (se ben ricordo) Maddalena visse anni giovanili, detto con versi ispirati da grande malinconia.

Arturo Guzzardi –L’attesa-: La realizzazione di un sogno premonitore, narrata con bel poetare da Arturo.

Poesie del giorno

Cristiano Berni –“Ciò che fui e che fummo in tanti”-: Il giovanile sogno, intriso della giustizia di una rivoluzione umanitaria, per salvare i deboli dai forti, i poveri dagli sfruttatori, infranto dalla nascita di nuovi fascismi (che poi non potranno essere diversi da quelli vecchi) in questi forti, malinconici versi di Cristiano che ricorda la generosità di Prometeo, duramente punito do Zeus.

Stefano Medel –Ascoltami-: Una forte richiesta di solidarietà e di compagnia, in questi versi del nostro Stefano.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il gioco della rella-: Il malinconico ricordo di un bel gioco dell’infanzia fa tornare alla mente compagni dei quali non si ricorda più il nome. E così il poeta rivive atmosfere giovanili, con qualche struggimento per il tempo che, inesorabile, passa.

Stefano Cona – La donna dei sogni-: Un romantico sogno, talmente reale da parere vero, come spesso sembrano i sogni, molto ben raccontato da bei versi dal dolcissimo tono. (auguri, comunque)

Filippo Genini –Perdonami se-: Un dolcissima dichiarazione d’amore, resa con qualche iperbole un tantino stucchevole.

Felice Serino -39 Graffio-: Con sintesi, che più sintetica di così non potrebbe essere, Felice narra le sensazioni che  la lettura di “Lume del tuo mistero”, di Giovanni Giudici, gli ha suscitato.

Marino Giannuzzo –Bisnonna ormai al tramonto-: Un intensa vita, fatta di numerosi discendenti, chiusa col  commovente ricordo e la richiesta d’aiuto alla madre. Bene narrano la sua storia i versi di un Marino vagamente sorpreso da quell’avventura mondana.

https://www.youtube.com/watch?v=Vc8w2O-Aj7M  riportando questo link in YOUTUBE potrete vedere il nostro Carlo Chionne recitare: “E’ una matassa senza più bandolo/ questo Paese ridotto all’angolo/con un governo così sbandato/piange l’Italia sul latte versato.

Complimenti, Carlo, e speriamo sia stato profeta il grande Eduardo quando diceva “addà passà a nuttata”, perché, nel frattempo, a noi non resta che piangere

Euro Della Sala –L’aquilone-: Deliziosa e puntuale descrizione dell’andare di un aquilone, unitamente allo spirito di libertà che rappresenta, in questi bei versi del bravissimo Euro.

A voi tutti  il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quel che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

20 Febbraio

20 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Fabio Rocca –Nostalgia-: Uno smarrimento esistenziale, un sentirsi avulso dalla realtà e la nostalgia per quel che pare manchi,, in questi versi, dall’amaro tono, di Fabio.

Marino Giannuzzo –Figli-: Una fervida dichiarazione d’amore ed affetto ai figli, con promessa di un sentimento che non svanirà con la fine della vita, in questi versi dolcissimi di Marino.

Poesie del giorno

Isabel Gide –Al chiaro di luna-: La fine di un idillio, dunque, causato da un trasloco, in questa poesia, dal comico risvolto, che bene dipinge i personaggi e l’atmosfera.

Alessio Vailati –Vorrei dirti soltanto…-: Una delicata dichiarazione d’amore in un sognante ambiente serale, resa con tenere e poetiche espressioni.

Fabio Rocca –Il tuo sogno d’amore-: Un sogno, un desiderio d’amore, descritto con versi intrisi di intenso romanticismo. Poesia dal forte climax ascendente che si chiude con immagine dalla forte sensualità, resa con alta poesia.

Dario Sanseverino –Intro-: Una serie di suggestive immagini che paiono, quasi sempre, dire di un guardare dentro le passioni, le emozioni, gli esoterismi, per capire. Particolarmente bella l’immagine di chiusura, densa di poesia.

Zenone Drisoli –Collegio docenti-: Una forte accusa a questa nuova scuola che, più che formare studenti, pare generare docenti privi di motivazioni all’insegnare. Forte è lo sdegno del nostro Zenone e molto bene espressa la sua rabbia da questi forti versi accusatori.

Felice Serino -38 Abito celeste-: Il significato dei bellissimi, intensi versi di Felice, lo troviamo in quel sottotitolo, teologicamente inteso. Così, nel ritorno alla terra, per giudicare, mentre “tutta la creazione geme…” la luce ci vedrà  e giudicherà i nostri sogni di vetro. Solo chi non conosce (immagina forse, sarebbe meglio dire) il trascendente, quelli privi d’anima (quella lucy, quel rex) non potranno essere consapevoli di quel che accade.

In definitiva con questi versi l’ottimo Felice pare mettere a confronto trascendenza ed immanenza, nella consapevolezza (o nella non consapevolezza) di esseri viventi.

Marino Giannuzzo –Amo la vita-: Amore universale, dunque , che Marino regala a tutti ma, soprattutto, alla vita, narrato da ispirati versi.

Antonia Scaligine –Il pullman chiamato pensiero-: Allegorico è il pullman della nostra Antonia e simboleggia una mente affollata di pensieri dei quali, per qualcuno di loro, ci si vorrebbe liberare, non riuscendoci. E la nostra amica racconta così di un mondo caotico che ci riempie di impegni, talvolta sgradevoli ma inevitabili, con un intenso poetare che coinvolge.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19 Febbraio

19 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Antonella Frison –Credevo-: La presa d’atto di più illusioni, resa come confessione a se stessa con versi dal malinconico tono.

Claudio Tedeschi –Contemplando un fiore-: Perdersi ammirando la bellezza di un fiore, come omaggio alla natura intera, in questi intensi versi di Claudio

Poesie del giorno

Marino Giannuzzo –Un giorno ormai lontano-: La storia di una dolorosa separazione consensuale che si conclude con reciproca soddisfazione, in questo racconto in versi di Marino.

Enrico Tartagni –Rose e gentilezza-: La storia di un romantico rapporto che pare crescere nel tempo, come sembrano dire, anche graficamente, i prosastici versi di Enrico.

Carlo Festa –Inizia la rivoluzione-: Istruzioni per una civile rivoluzione, in questi versi di forte ispirazione sociale di Carlo, chiusi con un aforisma contenente grande verità. (insomma la negazione di “prima…i compari nostri” di salviniano detto)

Michele Aulicino –In biblioteca-: L’atmosfera calma di una biblioteca ed una visione che incanta e fa sognare in questi bei versi, fortemente descrittivi, del nostro Michele.

Claudio Tedeschi –Sangue e scorre…-: La violenza che pervade il nostro mondo, e la denuncia che ne fa il poeta, molto ben rappresentata dai versi di Claudio dove l’anafora “sangue” ne sottolinea l’orrore.

Felice Serino -37 Il raggio verde-: Uno sfuggente fenomeno ottico, quasi a simboleggiare la bellezza, la forza  ma anche quanto fugace possa essere l’amore che la carità cristiana può donare. Questa estrema sintesi dei versi di Felice propone forti riflessioni sull’animo umano e sul comportamento dell’uomo, in questo caso ne è il soggetto l’amore cristiano di Madre Teresa.

Sandra Greggio –Senza rotta-: Uno smarrimento esistenziale che non comporta comunque rinuncia a lottare, con ottimismo sul suo esito. Sensazione molto ben descritta dai versi della sensibile e brava Sandra

Tiziana Cocolo –Raggi e parole-: Un delicato inno alla poesia, al suo nascere, al suo confortare, reso con significativi e convincenti versi della bravissima Tiziana. Piacevolissima questa poesia e particolarmente apprezzabile la chiusa dell’ultima quartina di versi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo per quel che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

18 Febbraio

18 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Stefano Giannini –Uomo in decadenza-: Il tema del titolo svolto egregiamente con questa poesia che bene disegna (forse metaforicamente) la decadenza della nostra società e la sua esiziale dipendenza da un grande fratello (la TV?). Perfetta, in questa interpretazione, l’immagine di caotici pensieri, rappresentati da lugubri pipistrelli.

Sandra Greggio – Sardegna-: Deliziosa narrazione della splendida, fantastica isola, che ha ispirato, con le sue bellezze, la nostra Sandra, per questi bei versi.

Poesie del giorno

Stefano Giannini –Il tempo-: Pensosa considerazione sul tempo e sui suoi non graditi doni, in questi coinvolgenti versi di Stefano. Particolarmente disperante ed amara la chiusa, con quella “perla di rugiada/nell’immutato oceano dell’infinito/versata”.

Rosino Maranesi –Nel giuoco-: La leggo quale metafora della e nella vita, resa con fantasiose, suggestive immagini. Per il ritmo peccato averla chiusa con due ottonari, dopo lunga sequenza di settenari.

Marino Giannuzzo –A onde a onde uccelli-: Bentornato nell’azzurro, Marino! Bello questo acquerello che dipinge voli di  gioiosa primavera, su di un paesaggio che sta per rifiorire.

Felice Serino -36 Dai cieli del sogno-: Sogni di tempi lontani, descritti con splendidi versi ricchi di musicali immagini e di alta poesia.

Carlo Chionne –Resa condizionata-: Quello sperare nell’evoluzione potrebbe divenire un di-sperare. La salvezza allora sarà solo nella poesia. Questo il messaggio che il grande Carlo ci invia con questi intensi versi.

Salvatore Cutrupi –Diario-: Bella l’immagine del foglio di calendario che si stacca come foglia. Batte il tempo delle stagioni, quel foglio/foglia e dice del passare di un  altro anno da archiviare tra ricordi.

Jacqueline Miu –verso le stelle-: E verso le stelle vola il canto rap della nostra Jac.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Febbraio

17 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Bisengambi Bibalu Léon-Perry –Pirata-: Commosso, poetico omaggio al mitico Pantani, ricordando, con iperbole, le sue imprese.

Marcello Chinca –Caccia via le nubi-: Piuttosto ermetica, pare un invito a guardare in alto ed a dare solidarietà e compagnia.

Poesie del giorno

Felice Serino -35 Niente da perdere-: Un guardare alla morte come fosse una specie di catalizzatore che ci renderà atomi tra gli atomi del cosmo, reso con suggestive immagini dense di poesia. Complimenti, Felice, anche per questo avere messo in simbiosi Democrito e fede cristiana.

Rosa Giusti De Ruggiero –Ebbene devo dirlo-: Il dubbio che assale tutti i poeti che partecipano a concorsi non riuscendo nemmeno ad essere citati, espresso con poetica rabbia dalla nostra Rosa. (e se avesse ragione?)

Silvio Canapè –Il giardino, senza luna,-: Immagini suggestive e forti che paiono narrare di un sogno nato da un desiderio d’amore. Bello e da ricordare quell’arrotolare il tempo. Complimenti, Silvio.

Carlo Festa –La dolcezza del mare-: Inno alla saggezza del mare che, nonostante gli insulti che l’uomo porta al pianeta, attende ancora prevalga il buonsenso. Fino a quando?

Marcello Chinca -2 Splendi luce propria-: Di difficile esegesi questi versi di Marcello paiono invitare ad essere se stessi, liberandosi di orpelli convenzionali e falsi. E pure sembrano un invito a non giudicare, forse per non essere giudicati. Ma il poeta probabilmente, ermeticamente, intendeva altro.

Antonella Frison –Danzerà il vento-: Immagini di grande suggestione, per narrare, complice il vento, di un sentimento d’amore. Gradevolissima è questa poesia della brava Antonella.

Jacqueline Miu –Breakwater-: Fantastico l’attacco di questo poemetto della nostra impagabile Jac: “cento brividi al secondo/il mio cuore è un fienile circondato dal fuoco”. E poteva iniziare e così finire la composizione poetica ed invece ecco che la nostra amica ci porta a Parigi, dalle innumerevoli strade nelle quali smarrirsi tra gialle questioni, essendo, comunque , nelle sue vene. E quindi navighiamo agitati mari fatti di semafori, sotto gli occhi di tutti, compresi gabbiani. Ecc. ecc. ecc. fino al veleno che c’è nelle intenzioni di chi ci cerca, volendo conquistarci non appartenendole. E, a giustificazione di tutto ciò ecco, in chiusura, tornare l’affermazione “il mio cuore è un fienile circondato dal fuoco” ed il lettore non potrà che perdonare questa spettacolosa, fantasiosa, appassionata poetessa, applaudendola.

Il più cordiale dei saluti  voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

 

16 Febbraio

16 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Gian Luca Sechi –Voci-: Con ermetico poetare Gian Luca evoca problemi esistenziali generati dal confuso essere del mondo e della vita. Suggestive le immagini che disegnano palazzi effimeri (certezze metaforicamente rappresentate) sciolti da una lacrima e cime innevate irraggiungibili (i sogni) ecc. ecc. Bene prometteva il poeta che, in seguito, ci ha donato altre apprezzabili poesie.

Luigi Preziuso –I nostri vecchi-: Commosso omaggio agli anziani, maestri di vita e portatori di cultura e ricordi, da un attento Luigi.

Poesie del giorno

Felice Serino -34 Volti al cielo-: Serie di aforismi per descrivere, in sintesi estrema, le caratteristiche dei martiri della cristianità, come suggerisce il sottotitolo.

Rosa Giusti De Ruggiero –Adoro i fiori-: Il bisogno di sentimenti che non appassiscano come fiori freschi, questa la confessione esplicita, resa dai versi della nostra Rosa.

Renzo Montagnoli –Sotto la neve-: E’ un forte rimpianto per i più puliti tempi passati quello che emerge dai versi di Renzo, dove la neve, col suo candore di un tempo privo di inquinamenti, ne diviene, di quei tempi confrontati con quelli d’oggi, magistrale metafora.

Gian Luca Sechi –Compleanno 12-2-: Il monotono passare del tempo, col suo noioso ripetersi, fa desiderare di scordare ricorrenze sempre uguali una all’altra. Ma nei versi di Gian Luca c’è anche l’irrealizzabile desiderio di consigliare il bimbo ch’era in noi di mantenere purezza d’intenti, per comunicare, con onestà, con se stesso e con gli altri. (in ritardo ma auguri comunque)

Enrico Galavotti – Pubblicità-: Ironia e malizia ci sono in questi versi, dall’accusatorio tono, di Enrico.

Giuseppe Stracuzzi –Un pensiero povero-: Leggo nei versi di Giuseppe un’amara analisi del vivere, resa con significative immagini metaforiche (paglia per sfamarsi, briciole di cuore, cuore…dileggiato da nubi, asfalto della vita ecc.) chiusa dal pentimento, forse per l’incapacità di reagire a quel cuore “stressato da macerie”

Luigi Preziuso –Marisa My Love-: Dolcissimo, romantico ed innamorato, ecco Luigi comporre questo ringraziamento alla compagna della vita, nel giorno dedicato all’amore.

Jacqueline Miu –conquistatore-: Un conquistatore che immagina ampi ponti sul Tamigi ed annoda sacchetti del pattume, grida alla vita e protesta per l’inquinamento, rilegge Giovanni mutando verbo in luce, ospita mostri e gioca agli Immortali. Insomma la nostra eccellente Jac che si lascia ispirare dalla passione e traduce il suo sentire con fervida fantasia.

Un grazie di cuore a Santi per il graditissimo commento alla mia “Candela”

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

14-15 Febbraio

14 e 15 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Jacopo Bonfanti –Questo mondo-: Triste visione della vita che rammenta il pastore errante leopardiano. Poesia ispirata da forte pessimismo e resa con versi intrisi di rassegnata malinconia.

Antonio Sangervasio –eppur mi sfugge-: Un doloroso ricordo che non si può cancellare dalla memoria e che ciclicamente torna, generando lamento.

Poesie del giorno

Giuseppe Stracuzzi –La tua mano-: Il doloroso ricordo di un abbandono narrato con dure immagini poetiche da un ispirato Giuseppe.

Carlo Festa –Ignorando la causa-: Atto d’accusa contro tutti coloro che giudicano non conoscendo gli argomenti di cui parlano, in questi versi di un indignato Carlo.

Stefano Medel –Mattino soft-: Un risveglio mattutino, tra rumori ormai familiari, chiedendosi cosa mai riserverà il giorno, in questi pensosi versi di Stefano.

Antonio Alvaro –Di che colore è-: Se la giudicassi frutto di un filosofico sapere direi che il tema della composizione è il relativismo, o penserei ai contrari di Empedocle che si giustificano reciprocamente. Ma Antonio riflette su ciò che ci circonda, lo giudica caotico e rende il suo pensiero con poetiche immagini.

Felice Serino -33 Alberi che camminano-: Omaggio ad un grande del nostro tempo, Gino Strada, reso con le forti immagini negli intensi versi dell’ottimo Felice.

Antonio Sangervasio –L’orma-: La interpreto come una pessimistica analisi dell’inutile vivere dell’uomo. Orme inutili quelle che lascia, destinate a svanire per poi ricominciare ad evidenziarsi, avendo, quale unico senso, lo svanire.

Jacopo Bonfanti –Unico-: Gli stessi sogni, dunque, per esserne orgogliosi e per riempire la giornata con unità d’intenti. Suggestive le belle immagini narrate dai versi di Jacopo.

Jacqueline Miu –fior d’alghe-: Una continua lotta per l’amore e per le avventure della vita, narrata con immagini marine, fortemente metaforiche e belle, dalla nostra ottima Jac.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


Caro Lorenzo,
sperando in un futuro più fecondo per le mie attività poetiche mando un breve commento:
"Candela", di Piero Colonna Romano -Col suo inimitabile stile il nostro Piero ci regala un magnifico sonetto in cui fanno a gara la maestria tecnica e la malinconia del contenuto. Con un invito a lasciare un angolino aperto alla speranza esprimo i miei complimenti. Un caro saluto a te e a tutti i colleghi,
Santi

 

Ciao a tutti, oggi mi ha colpito la poesia di esordio di Jacopo Bonfanti, che con semplicità e profondità disegna il destino a cui andiamo incontro in molti, se non cambiamo qualcosa. Suscita riflessioni importanti e attuali, complimenti.
Un saluto a tutti i sitani!
Simone
 

 

13 Febbraio

13 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Romano –La rondine-: Deliziosa filastrocca (decasillabi frantumati quasi tutti i versi) che parla di primavera e di volo di rondini, fra scampanio di campane, quale colonna sonora.

Giuseppe Dabalà –Creola-: Un sentito omaggio a chi sa donare emozioni d’amore, reso con ispirati ed intensi versi.

Poesie a tema: Poesie su febbraio

Antonia Scaligine –San Valentino-: Un bacio, quale francobollo d’un messaggio d’amore, è invenzione d’alta poesia che la nostra ottima Antonia oggi ci regala in questo omaggio al febbraio, mese preludio a primavere piene di sentimento. Brava Antonia!

Poesie del giorno

Romano –Il grano che muore-: Il grano che muore e rinasce a primavera, metafora del Cristo morto e risorto, donando, entrambi, frutti e nutrimento all’uomo. Ed i versi di Romano sintetizzano la similitudine con bella maestria.

Giuseppe Dabalà –Rimpianto-: Una struggente similitudine che diviene simbolo del racconto di un amore disatteso, del quale si può avere solo profondo rimpianto. Questo, con bel poetare, narrano gli ispirati versi del bravissimo Pino, cui invio  un caro saluto.

Giuseppe Stracuzzi –Segesta-: Magistrale, colta e suggestiva descrizione di un luogo incantato della Sicilia, ricco di pace, arte e cultura. Un giorno, vagabondando in un intervallo del lavoro, lo scoprii restandone affascinato. I tuoi versi, caro Giuseppe, me ne fanno rivivere la magia e, come allora, tornano alla mente Enea, Anchise, Elimo, Aceste e le loro avventure perpetuate dai miti.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un momento già vissuto-: Il tempo spegne certe pene. Questo ci narrano, con convincente maestria, i versi del nostro amico Giuseppe.

Anna Maria Guerrieri –Saint Tropez-: “ogni volta che parto/ti lascio con gli occhi di un amante” versi di forte intensità che chiudono questo commosso omaggio alle bellezze di quel luogo. (per inciso, concordo)

Nino Silenzi –Ali-: Dolcissimo ricordo della gioventù, con sogni che facevano volare a conquistare il cielo, confrontati con la realtà di una maturità che pare non consentirli più.  Eppure Nino ha la capacità di fare sognare chi lo legge e, con i suoi versi, volare.

Felice Serino -32 Giorni orfani-: Fulminea immagine di una pena: quella del poeta privo di ispirazione, quella della perdita della bellezza che può donare la poesia. Hai ragione, Felice, quelli dell’assenza del poetare, sono giorni orfani del bello.

Jacqueline Miu –bright light-: Arduo è il confronto della persona cui questi versi sono dedicati e Syd Barrett . Difficile la similitudine tra chi ha smarrito la mente e chi si vuole amante, eroe, combattente appassionato. Ma Jac è così, dipinge per iperbole persone e sentimenti, come iperbolico è il titolo di questa composizione. Ed affascina sempre.

Antonio Scalas –Io credo-: Sogno è vita o vita è sogno? Questo il tema, svolto con maestria, dai bei versi descrittivi di Antonio.

Silvia Trabanelli –Senza voglia-: L’esistenziale difficoltà del vivere, la noia che può prendere, l’inutilità dell’essere, tutto questo leggo nei versi di Silvia, densi di struggente malinconia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto ciò che ci consente.

Piero Colonna Romano

 

12 Febbraio

12 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Alchimista –Volere non mio-: Una riflessione sull’amore chiesto e quello negato che questi versi, vagamente enigmatici, sembrano attribuire ad un divino potere che tutto governa.

Vincenzo Melino –Una vita volgare-: Il desiderio di una vita più emozionante e varia, narrato con prosastici versi.  

Poesie del giorno

Carlo Festa –Strano questo mondo-: Il mondo capovolto, insomma, dove pare dominare la disonestà, scambiata per furbizia, è quello contro cui si scagliano i taglienti versi di Carlo.

Silvano Notari –Mi arrampico…-: Suggestive, surreali immagini per descrivere una ricerca di se stesso, conclusa con una malinconica sconfitta, non trovando (immagino nella mente e nei suoi circuiti) purificazione né collegamenti ma “solo il vuoto”.

Vincenzo Melino –Interludio-: Un identificarsi con la natura, cui affidare sogni e sentimenti, per ritrovarsi, sconsolatamente, solo, in questi versi dall’amaro sapore.

Alchimista –Goodbye sweetye.-: Il malinconico addio inviato a chi, dopo l’amore, diverrà dolcissimo ricordo, in questi intensi e bei versi di Alchimista.

Felice Serino -31 Una luce-: Decisamente ermetica evoca narrazioni evangeliche (la prima pietra, il canto del gallo, l’angelo che redime, la luce e la croce) ma non solo quelle, ‘ché pare anche un invito (forse rivolto ad un viaggiatore che torna a casa) a redimersi (a strapparti dall’oscenità).  

Carlo Chionne –Spes, ultima dea-: Assieme alla bellezza che salverà il mondo (Dostoevski) il nostro eccellente Carlo pone la poesia, e lo narra con questi versi dove lo scetticismo viene cancellato dalla speranza. E come non concordare con lui?

P. Gianni Fanzolato –Tutto nasce dalla bellezza di Dio-: Un Dio pantocratore, e panteistico per la bellezza che a tutto dona, in questa poetica prosa, densa di fede, di padre Gianni.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Piero sempre, grazie Lorenzo e un caro saluto agli azzurri tutti
tinti baldini
 

 

11 Febbraio

11 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Aldo Calò Gabrieli –Il sentiero dei tulipani pungenti-: Una filastrocca a rime baciate che, come poi è avvenuto, lasciò presagire bella poesia.

Carlo Tella –Fragili sere-: Intimistica atmosfera di tempi passati, narrata con le immagini seppia di antiche foto. Strana la chiusa, che direi ossimorica.

Poesie del giorno

Felice Serino -30 Nell’urlo-: Una dolente previsione della crocefissione,  la cui pena e la cui salvezza che ne deriverà viene resa con magistrale sintesi coinvolgente. Applausi.

Antonio Spagnuolo –“Silenzi”-: Suggestive immagini per dire di un sentire, sensuale amore che pare portare pena. Ermetici ed evocativi sono i versi, resi con la grande maestria di un moderno poetare nato da profonda conoscenza della lingua e della musicalità delle parole. Complimenti vivissimi.

Santi Cardella –Sentimenti-: Un malinconico pensare a ciò che verrà dopo, reso con un gran sentimento che coinvolge e costringe a pensarlo, quel dopo, assieme a questo grande della poesia. E sempre meritati complimenti, caro amico.

Rosa Giusti De Ruggiero –Pesciolino d’argento-: Il suggestivo, fantastico racconto di un rapporto con un delizioso pesce argenteo che vive in altro continente, eppure pare avere superato lo spazio/tempo, per deliziare la nostra bravissima, fantasiosa Rosa.

Tinti Baldini –Se fossi-: Deliziosa Tinti! Con questi suoi sogni, che mai l’hanno abbandonata, così magistralmente resi!

Carlo Tella –Ti rivedo ancora nonna-: Il commosso ricordo di un amata nonna, detto con forte sentimento d’amore.

Aldo Calò Gabrielli –Scenari sbiaditi-: Una carrellata di versi che narrano di uno scenario politico di qualche tempo fa, di una visione pessimistica del mondo, del passare del tempo con le filosofiche considerazioni che porta, e chiude con uno sguardo a se stesso, reso con malinconica rassegnazione.

Laura Toffoli –Pallido giallo sole-: La serenità del giorno che finisce, descritta con le lievi immagini della nostra bravissima Laura che bene ne rendono l’atmosfera.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 Febbraio

10 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Gilbert Paraschiva –B i j o u-: Il racconto di un reciprocamente fortunato incontro, reso con gran sentimento.

Antonio Scalas –Misteriosa signora-: Ode alla notte ed al suo fascino, molto ben narrato da un fantasioso Antonio.

Poesie del giorno

Felice Serino -29 Emanuel Swedenborg-: Omaggio ad un eccentrico personaggio un po’ mistico, un po’ stregone, un po’ filosofo, considerato il padre dello spiritismo, che fu oggetto di studio anche da parte di Kant, detto con i bei versi di Felice.

Antonio Spagnuolo –“Ultima pagina”-: Splendida poesia di un poeta moderno che con ogni parola che usa regala emozione e musica. Così “l’ultima pagina” cessa di spaventare e pare aprire un confortante panorama sul nostro dopo, né diviene cancellazione della memoria, anzi. E’ un grande della poesia contemporanea, Antonio, ed è un onore  e grande piacere averlo tra noi.

Gilbert Paraschiva –La bella sveva-: Il gusto dell’orrido che attrae e respinge, in questi descrittivi versi di Gilbert.

Luigi Cavallone –Lager-: Il ricordo della disumanità dei lager ispira Luigi per questi intensi versi, intrisi di pena e condanna. Complimenti, caro amico, per come qui hai saputo rendere il tuo sentire.

Vincenzo Celli –immagini d’amore-: Il sogno di un amore che sfugge, in questi versi che lo evocano con angoscia.

Claudio Badalotti –Ritorno all’aria aperta-: Il bisogno di conoscere, di sapere e sapersi, in questi versi che nascono da quello, ed il bisogno di una libertà dalle costrizioni e dalle norme del vivere quotidiano, narrati con intensi, coinvolgenti versi.

Jacqueline Miu –Mezza luna ma splendente-: Un’appassionata ed appassionante descrizione di se stessa in questi bellissimi versi di una strepitosa (come sempre, più di sempre)  affascinante Jac.  Complimenti (come sempre, più di sempre).                                                                   

Antonio Scalas –Nelle ombre dei monti-: Un Antonio strepitoso con questi versi, pieni di fantasia e di metaforiche immagini, di notevole bellezza, che narrano di un sentimento d’amore e di pena,  ambientato in un suggestivo mare, con alti accenti poetici. Decisamente da applausi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

9 Febbraio

Vorrei complimentarmi con Antonio Scalas per la splendida lirica sognante "Com'è bello ascoltare".
Un saluto a tutti i sitani.
Simone
 

 

7-8 Febbraio

7 e 8 febbraio 2109

Poesie d’esordio

Euro Della Sala –Bella-: Iperbolica dichiarazione d’amore, resa con poetiche, ispirate immagini. Complimenti tardivi (non frequentavo ancora Poetare allora) ma meritati.

Antonio Lisi –Poesia: per un angelo-: Struggente dichiarazione d’amore e di desiderio, ispirata da forte emozione.

Poesie del giorno

Nino Muzzi traduce M. Kalèko-: Sintetica biografia ricca di considerazioni su quell’essere migranti, perché figli di migranti e, successivamente, madre di migrante. Vite che si ripetono una nell’altra, in questi versi che Nino ha tradotto per noi.

Giuseppe Stracuzzi –Parole affacciate-: Il conforto che può dare la poesia, per questa vita inconcludente, disordinata e zeppa di “scogli”, ben narrato dai versi del nostro ottimo Giuseppe.

Carlo Festa –Pazienza e forza-: Una violenta protesta contro un mondo che pare volerci rendere schiavi degli altrui desideri e di norme coercitive, resa con molta forza dai versi di Carlo.

Antonio Lisi –Quando cerchi un amore-: Istruzioni per l’uso dell’amore, in rime e versi del saggio Antonio che certamente avrà letto l’ Ars Amatoria di Ovidio.

Felice Serino –27 Ho sognato di essere trasparente-: Strepitoso Felice! Due versi di grande intensità che ci trasportano nel suo altissimo mondo poetico. Applausi scroscianti.

Antonio Spagnuolo –“Lacrime”-: La triste visione del proprio essere, espressa con immagini metaforiche ora tratte  dalla genetica, ora mutuate dal filosofico sapere. C’è un’atmosfera d’estrema malinconia in questa autoanalisi, in questo guardarsi perdente, comunque narrato con poesia decisamente moderna ed apprezzabile. Complimenti, Antonio.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Decisamente romantico è questo haiku di Salvatore.

Euro Della Sala –Il sorriso-: Il sorriso secondo Euro, consolatore e salvifico, in questa bella e convincente rivisitazione, ricca di suggestive immagini.

Francesco Soldini -101. De Andrè-: Un giusto omaggio ad un grande della poesia tradotta in canzoni tutte da ricordare, tutte didattiche, Mi associo e mi complimento con Francesco per come ha saputo esprimerlo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

6 Febbraio

6 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Luigi Cavallone –Ragazzo mio-:  Tenero ammonimento ad un figlio che s’affaccia alla vita e promessa di protezione, resi con versi dl tono dolce ed affettuoso.

Filippo Genini –Giovani in maschera-: Pare la descrizione di una giornata di carnevale, detta con veloci versi che la raccontano per renderne la gioiosa atmosfera.

Poesie a tema: su febbraio

Jacqueline Miu –Febbraio-: Il sogno di un amore che scaldi anima e corpo, in un gelido febbraio. E qui leggiamo sempre la nostra Jac, con la sua passionalità e la capacità di narrarla, con forti immagini, e coinvolgere. 

Poesie del giorno

Antonio Spagnuolo –“Vertigini”-: Versi, densi di un sentimento d’amore e di ammirazione, ambientati in panorami romantici (chiarore dell’alba, gabbiani in volo, nuvole impazzite). Versi che, nella seconda parte, paiono sciogliersi nel sogno, e dicono dello svanire del soggetto del sentimento. Poesia di grande effetto, che la musicalità dei versi rende affascinante.

Nino Muzzi traduce M. Kalèko-: Una preghiera per chiedere  le tenerezze di una vita normale, in un ambiente autunnale ben descritto dai versi della Kalèko che Nino traduce per noi.

Michael Santhers –Incertezze-: Bella serie di filosofiche considerazioni sulla vita e sulle metafore trasparenti della natura che, talvolta, la descrive con poetiche similitudini. C’è tutto il Michael che conosciamo e che sempre ci incanta col suo fantasioso narrare, col suo profondo guardare agli uomini, alla natura, alla società che ci circonda.

Filippo Genini –Adolescenza-: Le foglie ed il loro essere effimere, paiono similitudine della vita ed il loro cadere ne rammenta l’autunno. Questo narrano i versi di Filippo, innamorato della vita.

Felice Serino –26 Dentro silenzi d’acque-: Un dolcissimo acquerello realizzato con versi che, per alto contenuto poetico,  incantano.

Antonia Scaligine –La fanciullezza-: Una riflessione (malinconica) sulla fanciullezza, tempo di speranze e di sogni, che resta, sempre più labile, nella memoria, in questi bei versi della nostra Antonia.

Francesco Soldini -100. Rete e democrazia-: Francesco, con questi versi, mi pare sostenga che la rete (quindi la globalizzazione, internet, la maggiore facilità di scambi di opinione e di culture) potrebbe arricchire la diffusione (e l’affermazione) della democrazia. Io resto a guardare con una punta di scetticismo, ricordando 1984 di Orwell, ed incrociando le dita.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5 Febbraio

5 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Dario Sanseverino –Dimmi-: Sensualissima …richiesta d’informazioni. Poesia ad alto contenuto passionale, espresso senza metafore dai forti versi di Dario.

Jacqueline Miu –Una lenta ultima ora d’amore-: L’ottima nostra amica esordisce con appassionati  versi che narrano di un bisogno d’amore, necessario per respirare quanto lo è l’aria. Jac, successivamente con le sue bollenti poesie, conferma, verso dopo verso, il suo sentire, trasformandolo in poesie grondanti passionalità e cultura.

Poesie del giorno

Felice Serino –A Stephane Mallarmé-: Ungaretti dei versi di Mallarmè disse che prima di capirli bisognava sentirne ed amarne la musicalità. E qui, per questo Felice, faccio mia quella frase.

Nino Muzzi traduce M. Kalèko-: Bella la similitudine tra la malinconia dell’autunno e quella dello spirito e particolarmente significative le immagini che paiono determinarla. Poesia di grande effetto ben tradotta dal nostro Nino.

Silvio Canapè –Notte tetra e buia-: Uno scenario da tregenda nel quale si perde lo spirito. Questo descrive, con bella maestria, Silvio, per dire di un suo malessere esistenziale.

Enrico Tartagni –Fioreluce-: Una malinconica riflessione, nata forse dal confronto tra un fiore e ciò che diventeremo, narrata con versi dalle suggestive immagini di Enrico.

Fabio Rocca –In questo mondo, l’amore eterno-: Un intenso amore che mai vide conclusione appagante. Resta nel sogno e nel desiderio e Fabio bene lo narra con i suoi versi che grondano malinconica nostalgia.

Dario Sanseverino –Genoma-: Il racconto di un innamoramento reso con fantasiose e suggestive immagini, espresse con prosastici versi. Poesia di grande effetto scenico, grazie a surreali paesaggi molto bene descritti.

Claudio Tedeschi –Attimi immensi-: Una malinconica riflessione sul trascorrere della vita, resa con metaforiche immagini. Particolarmente significativa e di gran contenuto poetico è la chiusa con quel “ritornare nel mare/e annullarsi/per sempre/nell’oblio delle onde/che si rincorrono/all’infinito.”

Francesco Soldini -99. L’attesa-: L’inevitabile esodo cui stiamo assistendo, narrato dai forti versi di Francesco che ne coglie il senso, la speranza e la disperazione, nonché la vergogna di chi preferisce annegati a utili ospiti che potrebbero portare nuovo e più pulito sangue in questa declinante Europa.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

4 Febbraio

4 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Alessio Vailati –La vermena-: I vagamente ermetici versi di Alessio narrano del ricordo (di cui la vermena è la metafora) che cinge la mente come corona e può divenire “lampada e una tettoia” per la nostra strada nella vita.

Isabel Gide –Vento-: Il vento quale metafora di una forte pena improvvisa, in una intensa poesia ben descrittiva di un sentire.

Poesie del giorno

Felice Serino -24 Versi per un tramonto sul lago-: Un suggestivo dipinto (tra metafisica e surreale) di un tramonto, con parole che divengono pennellate.

Nino Muzzi traduce M. Kalèko-: Bellissima descrizione, piena di poesia, dell’autunno, in questi versi  magistralmente descrittivi della Kalèko, tradotti da Nino.

Isabel Gide –Lutto-: Sembra poesia dedicata alla “secca comare”, con l’invito ad andare altrove, dopo avere eseguito la sua missione. Ma forse mi sbaglio.

Alessio Vailati –Vorrei dirti soltanto…-: Una dichiarazione d’amore , resa con grande enfasi ed ambientata in un romantico paesaggio. Semplicemente delizioso e da ricordare quel  “sarà la cruna d’ago a ricamare/trine e stelle sui tetti delle case.”

Francesco Soldini -98. Inquinamento da plastica-: La soffocante, velenosa plastica che ormai riempie mari, terre e fiumi e con i cibi l’assumiamo avvelenandoci, suscita l’indignazione e la condanna di Francesco, rese evidenti in questi forti versi.

Antonia Scaligine –L’ Amo /re-: L’amo costituto dall’amore al quale, talvolta, abbocchiamo, in questa deliziosa considerazione poetica della bravissima Antonia.

Carlo Chionne –Nihil sub sole novi-: “Ciò che è stato sarà e ciò che è stato fatto si rifarà. Non c’è niente di nuovo sotto il sole.” Così l’Ecclesiaste (il saggio Salomone?) nella Bibbia. Ed il nostro Carlo, con malinconica considerazione sulla giustizia, l’assume quale sempiterna regola di vita, dove mai si realizzerà giustizia retributiva e, inevitabilmente, i ricchi resteranno tali in quanto mantenuti  sempre dai poveri. A quando altro 14 luglio 1789, a quando altro ottobre rosso?

Rammento a tutti i frequentatori di questo splendido sito che opportuno sarebbe contribuire alla sua vivacità C O M M E N T A N D O

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto ciò che ci consente.

Piero Colonna Romano

 

3 Febbraio

3 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Antonia Scaligine –Sentimenti e sensazioni-: L’intensa poesia di Antonia mi rammenta quel che scrisse ai Corinzi S. Paolo nella sua prima lettera: «Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.” Stesso il senso: senza sentimenti non ci sarebbe né ordine, né umanità, né regole di vita. Brava Antonia, sin dai suoi inizi.

Poesie del giorno

Felice Serino -23 A come Amore-: Una poetica interpretazione del prima della creazione, quando c’era solo amore e solo l’amore la consentì, in questi bellissimi (in grossa misura filosofici –ricordano vagamente Empedocle-) versi del Poeta Felice.

Claudio Badalotti –Fare sulla soglia-: La noia del vivere porta a rifugiarsi nei sogni, restando guardinghi per le trappole che la vita può approntare. Questo il messaggio che Claudio, con le metafore di un magistrale poetare, ci invia.

Nino Muzzi traduce Mascha Kalèko-: Una malinconica riflessione sulla morte, la nostra e quella degli altri, in questi versi, dal pensoso tono, di M. Kalèko che Nino traduce per noi.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Haiku che disegnano ottimamente la fine dell’inverno.

Francesco Soldini -97. Misteri-: Francesco conferma, con quel che scrive a proposito della verità, che tra religione e scienza c’è da sempre la mediazione (con provvisorie sentenze in divenire) della filosofia. Profondo il pensare del poeta, bene reso dai suoi versi.

Laura Toffoli –Il mio arco temporale-: La gioia di vivere ben narrata da questi versi , pieni di lievi e belle immagini, di Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2 Febbraio

2 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Joseph65 –La ballata della morte !!!-: Inquietante serie di immagini, per descrivere quanto alla “comare secca” si attribuisce, in questa forte poesia con la quale Joseph65 esordisce in Poetare.

Claudio Badalotti –Che sarà?-: La definirei un lungo sillogismo aristotelico, per dimostrare il nulla dell’oltremondano con assenza di premi o di punizioni.

Poesie a tema: Poesie su febbraio

Antonia Scaligine –Febbraio-: Deliziosa descrizione del mese più breve dell’anno, resa con belle immagini dalla fantasiosa e brava Antonia.

Poesie del giorno

Enrico Tartagni –Dobbiamo andare-: Il deserto, quale metafora della vita, da attraversare più velocemente possibile per subire il meno possibile delle sue aridità (pene e dolori). Uno sguardo al cielo che pare speranza per un dopo più appagante, ed un filosofico pensare al tempo infinito che ci ospita. Tutto questo leggo nella lunga, intensa poesia del nostro Enrico.

Stefano Medel –Neve di nuovo-: Quanto sia scomoda e poco amata la neve, per Stefano, lo dice quell’ultimo verso che la definisce “jella nera”, coerente chiusa di una descrittiva poesia.

Jaoseph65 –Vieni con me-: Pare la (rassicurante ?) risposta della “comare secca” alla poesia d’esordio, passati 12 anni. Ed ancora ricordo lo straordinario romanzo di Saramago, intitolato “Le interferenze della morte”, leggendo questo Joseph65.

Felice Serino 22 William Blake-: Magistrale sintesi dell’essere di W. Blake, artista e filosofo, mistico e visionario. Complimenti, Felice!

Claudio Badalotti –Nel pensier mio-: La visione di una farfalla, col suo volare alla ricerca di nutrimento, con i suoi colori e col suo essere effimera, porta Claudio a riflettere sul bene e sul male che la vita ci dedica senza motivazioni, senza che ci sia un perché al vivere, essendo effimero quanto lo può essere una farfalla.

Carlo Festa –Vuoto incolmabile-: La ricerca di un perduto sentimento d’amore, che lascia un tragico vuoto dentro, espresso con questi intensi versi di Carlo.

Laura Toffoli –S’apre il sipario-: C’è grande suggestione in questo poetico accostamento tra cuore e violino, tra il canto di questo e la  musica di quello, col triste silenzio che segue il cessare della musica e il cessare di un amore. Così Laura ci regala quest’altra “chicca” poetica, deliziandoci.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Romantico guardare alla luna calante, quasi rappresentasse la fine di un amore, ma presagio di un nuovo inizio. Ed ecco che il secondo haiku pare, appunto, celebrazione di quell’ulteriore inizio. Due haiku (valido maggiormente il primo) strettamente collegati tra loro, quindi.

Carlo Chionne –Soluzione-: Giusta soluzione sarebbe, caro Carlo. Il guaio è che prima di aprire i cuori bisognerebbe aprire le menti. E pare impresa impossibile, dato l’attuale fase di sviluppo mentale e culturale dei pentaleghisti che ci governano.

Francesco Soldini -96. Montagne-: Ottima ode ai monti ed ai montanari, con le loro gustose abitudini culinarie. Paesaggi ed abitudini magistralmente descritti dai suggestivi versi di Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis a nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

31 gennaio -1 Febbraio

31 gennaio e 1 febbraio 2019

Poesie d’esordio

Michele Aulicino –Chissà il mare…-: Un connubio tra mare e peccati, in questa ricerca di Michele, resa con ispirati versi.

Laura Toffoli -Sasso-: Non sono casuali gli infortuni che costellano la vita, piccoli come sassolini o enormi come massi, questa la tesi svolta, con bel poetare, dalla nostra Laura al suo esordio nell’azzurro sito.

Poesie del giorno

Renzo Montagnoli –La neve in città-: La delusione che genera il mutarsi del bel bianco della neve in fango marrone, descritto con bella maestria dai versi di Renzo.

Enrico Tartagni –Dio è nato dagli ioni?-: La ricerca dell’inizio del tutto, che sempre ha affascinato l’uomo, eccola qui tradotta in versi da Enrico. Non c’è risposta alla domanda che ci pone il poeta, perché la sola, possibile risposta sarebbe una infinita teoria di “ e prima?”.

Santi Cardella –La spesa quotidiana-: Un ironico, delizioso Santi fa il bilancio della sua stagione mondana (che ancora lunga sarà, per deliziarci con la sua arte) e guarda ai suoi desideri passati ed attuali, guarda ai sogni ed anche ai progetti che ancora si possono realizzare e rende tutto con metaforiche merci esposte sugli scaffali della sua fervida fantasia. E noi rileggiamo il bel suono del suo magistrale poetare.

Stefano Medel –Sole invernale-: Il desiderio di fare della casa un confortevole, rassicurante rifugio, in questi descrittivi versi, densi d’atmosfera, di Stefano.

Michele Aulicino -…mesi inoperosi-: Un ermetico Michele narra di sentimenti di un tempo, capaci di rallegrare ancora l’attuale. E riempie i suoi versi di colori e di mare, che non bastano a sanare la solitudine, anzi la moltiplicano.

Felice Serino -21 La linea sottile-: La leggo come fosse un invito a non temere il superare quella linea che divide la vita dal sogno (cioè da quella che sarà la realtà oltremondana) perché, questo l’avvertimento che ci invia Felice, dopo inizierà la vera vita.

Cristiano Berni –“Intanto…….”-: Un attesa piena di una pesante noia esistenziale, l’attesa, priva di fiducia, di qualcosa che colori di rosa la vita. C’è un forte pessimismo nel dopo e manca la voglia di reagire. Sono versi densi d’amarezza, questi di Cristiano e bene ne descrivono lo stato d’animo.

Francesco Soldini -95. Vento freddo-: L’amore per la  montagna molto bene espresso dai descrittivi e bei versi di Francesco.

Jacqueline Miu –Il Cantore-: La poesia che supera e vince la morte, in questi versi che Jac dedica ad un cantore di città lontane e di sogni, con la sua solita forza e fantasia.

Laura Toffoli –Il volto della tristezza-: Capita di avere momenti in cui il cielo non appare brillante come sempre. Ecco che un velo grigio scende a coprire il sole ed ecco che, quasi a cercare aiuto, riemerge la poesia per dirla la tristezza, quasi per esorcizzarla. Ed è quel che la bravissima Laura realizza con questa sua poesia.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: La tristezza che può generare il passare del tempo, molto bene descritta dai sintetici versi di Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano


 

30 Gennaio

30 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Tiziana Cocolo –Gocce-: La fine di una bollente estate diviene preludio di un tenero sentimento, che sarà denso di ricordi. Belle le romantiche, sensuali immagini che i versi  vanno a formare.

Rosino Maranesi –La fabbrica-: Puntuale descrizione di quello che fu un tempo il lavoro degli operai in una fabbrica, con ritmi ossessivi in malsani ambienti di lavoro. Ma quello spettro che un tempo si aggirava per l’Europa che fine ha fatto, visto che, da allora, poco o nulla è cambiato?

Poesie del giorno

Rosino Maranesi –Candido velo bianco-: Delicato acquerello, a disegnare un paesaggio invernale immerso nella neve, con versi che bene ne  rendono l’atmosfera.

Stefano Giannini –Sapore di paradiso-: Lievi immagini di tempi andati, tempi di focolari e di fiabe, oggi sostituiti da Tv che hanno spento il colloquio serale in famiglia e cellulari che hanno reso sinteticamente asettico il rapporto tra individui. Restiamo in attesa del Grande Fratello, prossima meta del nostro viaggio mondano.

Joseph65 –Ho viaggiato su un treno-: Struggente verità c’è in questi versi, pieni di dolore, del nostro Joseph che ci ricorda la drammatica deportazione degli ebrei del ghetto di Roma, realizzata da nostri indegni compatrioti. Ma oggi, caro Joseph, si sta affermando il negazionismo ed è alto il rischio di rivivere , tra non molto, quegli obbrobri, vista l’aria che tira.

Nino Muzzi traduce Mascha Kalèko-: Traduzione che è giusto omaggio, in questi giorni dedicati alla memoria, ad una poetessa tedesca ebrea che ebbe vita travagliata ai tempi del nazifascismo.

Felice Serino -20 Vita in salita-: Bellissimi versi che evocano, con magistrale sintesi, la difficoltà del vivere.

Tiziana Cocolo –La notte avvolge-: Decisamente bello è questo aforisma dalla forte caratterizzazione sensuale.

Carlo Chionne –EPIGRAMMI -: Tagliente, come deve essere un epigramma, queste riflessioni sul mondo che ci circonda, rese da un attento osservatore dei tempi che viviamo. Complimenti, Carlo!

Francesco Soldini -94. Fine anno-: I bei versi di Francesco dicono del positivo bilancio di un anno che finisce, perché pieno di poesia,  che sarà preludio ad altro anno dove le pagine del diario  si riempiranno d’altrettanta ispirata poesia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Un caloroso benvenuto ai nuovi esordienti. Possiate infiammare i cuori e la natura umana per l’avvenire. Sia la vostra strada Musa sempre accompagnata da tempeste e arduo cammino, il vostro verso messo alla prova per eccellere e divenire l’ideale di altri sognatori.
Benvenuti
JM
 

 

29 Gennaio

29 gennaio 2019

Poesie d’esordio 

Enrico Galavotti –Sol absconditus-: Grande è la suggestione che donano i descrittivi versi di Enrico. Mare che brilla e ferme barche con una misteriosa figura che si presenta. Poesia che forse è la magistrale descrizione di un sogno.

Acquaviva –Fiore del Mediterraneo-: L’incanto che può donare una figura femminile, qui descritto con versi che sono delicata dichiarazione d’amore e che, talvolta, richiamano il Cantico dei Cantici.

Poesie del giorno 

Felice Serino -19 Nascosto starò nella rosa-: C’è una grande forza evocativa del sentimento d’amore, in questi bellissimi versi di Felice.

Acquaviva –Il silenzio della parola-: Una cupa riflessione sulla vita, resa con immagini inquietanti, e sul suo non senso. Ed il poeta resta muto ed impotente e “l’ultima parola possibile…/…è il silenzio”.

Enrico Galavotti –Il bacio d’una sirena-: Enrico non vuole rimpianti, insomma, ed avrebbe ceduto  alle lusinghe. Se anche Ulisse si fosse lasciato tentare (siamo nel 12mo libro su 24 totali) il suo viaggio sarebbe finito tra Scilla e Cariddi, assieme all’Odissea, con tutte le conseguenze negative del caso. Per fortuna non andò così e ad Enrico lasciamo il sogno del bacio di una sirena. (per inciso: apprezzata la poesia del nostro amico)

Gian  Luca Sechi –Non dimenticare-: Intenso e bello è questo omaggio al cantante  di  folk rock, scomparso anni fa, con questa poesia ispirata, come dichiara Gian Luca, da Forget her.

Marcello Chinca -1 Mi richiamo ai precetti-: Non semplice l’esegesi di questa composizione dove mi pare di leggere ossimori a ripetizione, porti a qualcuno quali avvertimenti o lezioni di vita.

Fausto Beretta –L’ultimo treno-: Così potrebbe proseguire la vita, rinunciando all’ultimo treno e restando ad attendere un nuovo giorno ricco di tenerezza.  Fausto narra di un sogno, di un desiderio  di vita e d’amore, con versi dal dolcissimo tono.

Francesco Soldini -93. Note-: La festosa atmosfera natalizia e l’auspicio che da questa possa nascere solidarietà ed amore tra gli uomini, in questi convincenti versi di Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

28 Gennaio

28 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Carlo Festa –Essere protagonista-: Intensa dichiarazione d’amore, e di disponibilità totale, con fremente richiesta…d’esclusiva, in questi caldissimi versi di Carlo.

Salvatore Cutrupi –Cuore ignorante-: Il conforto dolcissimo che può dare l’amore ben reso dai versi di Salvatore, versi chiusi da una bella intuizione poetica.

Poesie del giorno

Felice Serino -18 Effeta-: Versi che paiono nati dalla visione della creazione michelangiolesca della cappella Sistina e che bene ne rendono l’emozione. (questo sento ma non è detto…)

Antonio Alvaro –Quello che penso-: Dolcissima l’atmosfera che ricreano i versi di Antonio, con questo sereno pensare tenere immagini piene d’amore.

Antonio Sangervasio –I dispersi-: Una visione del tempo che viviamo, dove immagini dense di pessimismo si alternano ad altre luminose di speranza. Suggestive le immagini rese con forte intensità, spesso con grande ispirazione poetica.

Zenone Drisoli –Incontro con il professor Sagrado ancora in servizio-: Storie di triste presente sono quelle che il prof. Sagrado racconta. Zenone scappa, impressionato più dalla triste realtà della scuola di oggi che dal tono del dire del collega. Castiga ridendo mores, il nostro ottimo prof. Ma quanto poco da ridere c’è!

Fausto Beretta –Degli affetti i sorrisi-: Il valore di un sorriso ben sottolineato dai bei versi del nostro Fausto.

Francesco Soldini -92. Invasione-: L’accidente che ogni anno affligge noi tutti,  costringendoci al caldo di un letto, ispira questi versi dell’amico Francesco, capace, comunque, di reagire all’attacco del virus, risultando vittorioso.

Laura Toffoli –Esodo-: La drammatica realtà delle migrazioni cui stiamo assistendo, sottolineata da questi intensi versi della sensibile e brava Laura.

Silvia Trabanelli –Monologo-: Dopo un attacco decisamente leopardiano inizia un monologo con se stessa la nostra Silvia. E crea immagini suggestive con le quali riflette sui sentimenti dell’uomo e su quei neuroni che le veicolano in qualche maniera.

Carlo Chionne –Prima di tutto…L’Italiano-: Con estrema sintesi, e forte similitudine, il nostro prezioso Carlo ci porta da una piazza italica, dove folleggia una felpa nera, alle piazze venezuelane dove i colonizzatori USA di sempre stanno dando al mondo spettacolo di democrazia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

27 Gennaio

27 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Stefano Cona –Ecco la sera-: “Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme/che vanno al nulla eterno e intanto fugge/ecc.” i bei versi, ben ritmati, di Stefano riportano alla memoria il dolcissimo, intenso sonetto del Foscolo e mi pare che lo spirito delle due opere sia lo stesso: la dolce, attesa sera, con i suoi doni di pace e serenità, descritta con grande maestria anche da, allora, un promettente Stefano.

Fausto Beretta –Opera d’arte-: La conclusione di una giornata di fatiche ma produttiva, descritta con profondo sentire, ed ottimo poetare, dal bravissimo Fausto.

Poesie a tema libero

Fausto beretta –Albero piegato-: La pena che prova un amico e lo smarrimento che provoca, narrata con magistrale sintesi dai versi di Fausto.

Michael Santhers –Il collezionista-: I ricordi che riportano alla memoria cose abbandonate qui descritti con l’originale, fantasioso stile del nostro Michael che oggi, nella chiusa di questa bella poesie, raggiunge dolcissime vette poetiche con  quella antica macchina da cucire che ha cucito sogni con fili di seta. Da applausi.

Felice Serino -17 Libro-: Il libro, metafora della vita, descritto con magistrali, ermetici versi, densi di profonda riflessione, dell’ottimo Felice.

Anna Maria Guarneri –Scirocco-: L’attesa dell’uomo amato dal mare, ed il brivido di piacere che provoca il pensarlo accanto, descritto con bellissimi versi, densi di sensualità, della bravissima Anna Maria. Complimenti!

Vincenzo Melino –Vela bianca-: Un immedesimarsi nella natura, inebriandosi dei profumi e godendo della calma delle ombre di un bosco, molto ben descritto dagli ispirati versi di Vincenzo, chiusi da un distico d’alta poesia.

Romano –Lavinia-: Una suggestiva  immagine, che pare nata da un sogno, descritta da versi che bene rendono la meraviglia del poeta.

Francesco Soldini -91. La piccola cometa-: Il fascino di una cometa natalizia, unito alla meraviglia per quegli innumerevoli satelliti che collegano l’intera Terra, ispirano il nostro ottimo Francesco per questi suoi versi che ne dicono lo stupore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un  grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quello che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

24-25 Gennaio

24 e 25 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Renzo Montagnoli –Immenso-: Iperbolica dichiarazione d’amore, resa, a similitudine con quel sentire, con immagini della natura di grande forza. 

Silvano Notari –Rose di muschio-: Romanticissima dichiarazione d’amore, che vagamente risuona di note stilnovistiche, in particolare per quelle immagini di rose profumate che la ornano.

Poesie d’oggi

Giuseppe Stracuzzi –Stupro-: Un allegorica rappresentazione dello stupro, tramite il voluto far sfiorire di un fiore, in questi versi dell’ottimo Giuseppe.

Rosa Giusti De Ruggiero –Figli ingrati-: Ricordo un proverbio che recita: un padre campa cento figli ma cento figli non campano un padre. E la poesia di Rosa me lo riporta alla mente con questo drammatico racconto di un ingiusto rapporto tra madre e figli. Ma c’è una lezione di vita in questa poesia: dei figli non si può essere succubi amici.

Silvio Canapè –L’attesa-: Ben disegnata la fredda atmosfera invernale e l’attesa di quella neve che donerà  una silenziosa gioia, dai bei versi di Silvio

Silvano Notari –La sera-: La sensazione di pace che può donare la sera ben narrata dal bel poetare di Silvio.

Aldo Calò Gabrieli –Istanti soffocanti-: Un dramma esistenziale dona il rendersi conto dei sentimenti negativi che ci circondano. E’ una sensazione d’asfissia quella che i versi (vagamente ermetici) di Aldo bene rendono.

Eleonora Pozzuoli –Svenimento-: Sintetici versi, pieni di pessimismo, che sembrano l’ultimo saluto a chi ci ha lasciati per sempre.

Felice Serino -15 Cuore trasparente-: Distici, resi con alta ispirazione poetica, dove il primo pare essere un invito a maggiore consapevolezza di se stesso, ed il secondo dove il bellissimo primo verso viene immediatamente negativamente chiuso dal secondo (con climax decisamente discendente). Sintesi magistrali, dunque, di un sentire profondo, di cui il titolo è (appunto) il trasparente  strumento di indagine.

Francesco Soldini -89. Diritti umani-: Temo che quei “semi di giustizia nel mondo”, seminati sette decadi fa, si siano dispersi nel vento degli egoismi, delle prevaricazioni, dei fascismi incombenti, che hanno cancellato “sani diritti/per il rispetto di tutti.” Bisogna solo sperare che la notte non duri a lungo e che, prima possibile, nasca una nuova aurora di speranza.

Il più cordiale saluto per voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

23 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Tinti Baldini –Vento-: Le coercizioni che si possono subire, le rifiutate regole da rispettare, ispirano la bravissima Tinti per questa poesia che dice di un malessere che deriva da un impossibile desiderio di indipendenza.  L’anafora sottolinea quella pena, alla quale ci si può solo rassegnare.

Giuseppe Stracuzzi –I colori del tempo-: La leggo come un guardare ad un immobile mondo, dove le persone sono pietre ferme, soggette all’usura del tempo e vittime di una meccanizzata società. Suggestive le immagini che Giuseppe ci regala con questa significativa poesia, densa di malinconiche considerazioni sul nostro vivere.

Poesie del giorno

Nino Muzzi traduce Montero-: Le azioni compiute in vita, le conquiste, le arti create, insomma tutto ciò che si è compiuto di positivo, secondo la visione di Montero può dare un’immortalità e la morte non potrà cancellarle, in questa poesia ben tradotta da Nino.

Michael Santhers –Alberi in inverno-: La direi quadro astratto, fosse un dipinto. Michael usa le parole come pennelli che compongono immagini privi di controllo, autonomamente. E ne derivano suggestioni, spesso dense di poesia, talvolta grottesche. Ma le sue poesie si leggono fino in fondo e si rileggono, godendone.

Giuseppe Stracuzzi –Lontananza-: Un malinconico ricordare ciò che è fu, nel vedere scorrere il tempo verso la sua foce, in questi bellissimi versi dell’ottimo Giuseppe.

Tinti Baldini –E’ proprio-: Decisamente ermetica, evoca sensazioni nate dall’osservazione di ciò che ci circonda, sensazione che si trasformano in immagini, quasi sognanti, di lune, di barche, di corse affannate in stretti vicoli. Esistenziali riflessioni, dunque, su ciò che viviamo, rese con magistrale poetare da un ispirata, bravissima Tinti.

Rosa Giusti De Ruggiero –Ad Agrigento-: Creare ricchezza dalla povertà, questo lo scopo di quell’iniziativa che, quale primo esperimento, fu realizzato da Sgarbi, al tempo sindaco di Calatafimi ed oggi è ripreso ad Agrigento. Ma questa notizia ispira Rosa per altra giustissima e condivisibile considerazione sulla ricchezza che porteranno, nel tempo, quelle migliaia di emigranti che un certo ottuso razzismo preferirebbe annegati.

Carlo Tella –Togli il silenzio che ti avvolge-: Un dolce, romantico sentire dedicato ad un amore e reso con la creazione di immagini che paiono sorte da un sogno. Bella è questa poesia che regala  forte suggestione.

Felice Serino -14 Casa di vetro-: Una casa di sogno da un sogno, narrata con fantasiose, suadenti immagini.

Francesco Soldini -88. La tenda-: Un bel ricordo giovanile chiuso dalle magistrali immagini poetiche della chiusa.

Un grazie di cuore all’amico Fausto  per il gradito commento alla mia “Bibì e Bibò a Zelig”

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Lorenzo sempre
Tinti Baldini
Ciao azzurri
 

 

23 Gennaio

Piero Colonna Romano Della notte. Molto bella. Il tempo che sembra sospeso in attesa di qualcosa. I ricordi che nel giorno e nella notte vanno e vengono, il buio con il suo silenzio e il conforto del palpitar di stelle. Una speranza. Bibì e Bibò a Zelig condivido; politici senza un minimo di umiltà, pieni di arroganza, di presunzione e nessuna considerazione per chi è costretto ( anche da noi) ad abbandonare con dolore i propri luoghi di origine. Adesso si vuol far passare il fatto che questi “partono” ( non dicono “scappano”) perche ci sono le navi umanitarie che li salvano. Hai ragione Piero, c’è da vergognarsi di simili rappresentanti. In qualsiasi momento o occasione dobbiamo manifestare il nostro profondo dissenso.
Fausto Beretta
 

 

22 Gennaio

22 gennaio 2019

Poesie d’esordio:

Michael Santhers –Parole fredde-: Un romantico, addolorato Michael, ci regalò questi intensi, amarissimi versi che narrano della fine di un rapporto. Metafore ed iperbole si susseguono e sembrano prodromi della poesia che il nostro amico ci regalerà successivamente.

Poesie a tema libero

Felice Serino – 13  Di altrove-: Decisamente ermetici versi che evocano giudizi morali resi come  fossero aforismi.

Nino Muzzi traduce Baudelaire -: La più lunga poesia de “I fiori del male”, piena di simbologie quali il mare, universo nel quale si può realizzare il viaggio dell’uomo (il capitano). Viaggio che quale meta finale ha la morte, intesa non come una fine ma come l’inizio d’altro viaggio in misterioso sito che muove a curiosità. Apprezzabile lo sforzo di Nino per tradurre questo lungo poemetto.

Michael Santhers –Una giornata di gennaio-: Ed ecco come si è evoluto il poetare di questo ottimo , fantasioso poeta, inventore di surreali immagini, dense di significato. Una giornata di gennaio, dunque, con le sue atmosfere sonnolente, i suoi silenzi e con pensieri che il freddo pare rallentare. Pare, da questi versi, che il tempo stesso si sia fermato e, come le parole “dure all’innesco e al disinnesco” non abbia più senso.

Giuseppe Stracuzzi –Siamo noi-: Il viaggio dell’uomo nel suo tempo, con i suoi sogni, le sue vittorie e sconfitte, i suoi ricordi, in un “perenne disgregarsi”, in questi riflessivi e bei versi di Giuseppe.

Renzo Montagnoli –Il signore d’inverno-: Bellissima, poetica descrizione del signor inverno, resa con immagini, pennellate con forza, che bene rendono l’atmosfera gelida, e provocano un freddo brivido lungo la schiena. Poesia di grande effetto descrittivo di un Renzo in gran forma.

P. Gianni Fanzolato –Ti vorrei felice-: La consolazione che può dare l’amore di Dio ai diseredati, molto bene espressa in questi intensi versi, ricchi di rasserenanti immagini, del nostro P. Gianni.

Stefano Chiùcchiù-: …un po’ d’amore…-: Quando l’amore non è vita, anzi, bene lo dicono questi amarissimi versi di uno sconfitto amante.

Francesco Soldini -87. Navigli-: Certamente i navigli sono, per me, la zona di Milano più ricca di memorie antiche e nostalgiche, “Andavo per navigli a passeggiare/da San Lorenzo alle colonne in poi/dov’eran zoppicanti ballatoi/ma in chiare acque si potea pescare/ecc.” scrivevo in un mia poesia ed i tuoi versi mi riportano alla memoria anni lontani, persi nel tempo. Grazie.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

21 Gennaio

21 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Franco Soldini –Vita-: Poetico aforisma sulla vita e sul suo scorrere, reso con significativi e bei versi.

Poesie a tema libero

Felice Severino –Aung san suu kyi-: Intensa ode, resa con magistrale sintesi poetica, alla gran donna birmana, Nobel per la pace nel 1991, strenua difenditrice dei diritti umani.

Corrado Cioci –Il figlio del male-: L’enfatica descrizione, con richiami storici e mitologici, di un assassino finalmente rimesso là dove tribunali lo avevano destinato.

Nino Muzzi traduce Montero-: Le parole, dunque, per e dell’amore, per e dei rapporti umani, parole per dire e per portarci dentro a paesaggi ed alla natura, in questa lunga, poetica disamina, piena di significative immagini, ben tradotta dal nostro Nino.

Antonio Lisi –E’ giunta l’ora-: Uno struggente saluto ed un analisi malinconica di ciò che si è stati, chiedendosi quale ricordo di sé si lascerà, in questi intensi e bei versi di Antonio che molto ricordano “Il congedo del viaggiatore cerimonioso” del grande Giorgio Caproni. E ad Antonio auguriamo vedere ancora infinite stazioni.

Vincenzo Celli –predisposizioni-: Difficile trovare le parole per dire del silenzio, eppure Vincenzo ci prova e qui pare riuscirci. Bellissime, piene di poesia, le due immagini d’inizio.

Francesco Soldini -86. Indiani-: Pellerossa in piazza del duomo a Milano, con la loro musica, che narra del loro guardare alla vita, e con la loro nostalgia, molto ben descritti dai versi di Francesco.

Antonio Scalas –Mai più-: Poetiche iperboli, per dire di uno sguardo che innamora e per chiedere vicinanza in un particolare giorno dell’anno. Gradevole la poesia che dice di un sincero sentimento.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo, che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano

 

20 Gennaio

20 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Carlo Chionne –Uomo di…parole-: Dichiarazione d’intenti, dunque, è questa deliziosa poesia del grande Carlo. Amante della rima, innamorato di Caproni, profondo conoscitore della lingua italiana, qui ci dà una dimostrazione di questa sua capacità di coniugare amore e conoscenza, allietandoci.

Poesie a tema libero

Cristiano Berni –“In memoria di F.D.A.”-: Fervente ode ad un grande della poesia che ,posta in musica, diviene arma rivoluzionaria, contro l’ipocrisia ed il mal costume dei cosiddetti benpensanti. L’ho seguito ed amato sin dalla sua nascita e mi manca. Grazie, Cristiano, per averlo qui ricordato.      

Gilberto Paraschiva -Lascia in pace i santi-: Barzelletta posta in prosastici versi.

Felice Serino -11 Riempire i vuoti-: Vuoti di cielo, cioè mancanza di sogni ai quali si può rimediare con la luce di un sorriso. Questo mi pare sia il messaggio di questa ermetica e musicale poesia, zeppa di enjambement.

Stefano Medel –E’-: Il nostalgico ricordo dell’infanzia, mentre passa veloce il tempo della vita, in questi sintetici versi di Stefano.

Carlo Chionne –I poeti e le donne-: Delizioso, colto excursus negli amori (veri o sognati) dei più grandi poeti della nostra letteratura. Ogni distico richiama una composizione poetica fatta di storia, di polemiche,  di amarezze, di sogni, che ognuno di noi si porta dentro, quali ricordi, dalla scuola o dalle letture successive. A Carlo un doveroso grazie, assieme a complimenti per la ferrea memoria che dimostra avere, oltre che per la suadente malizia della chiusa.

Francesco Soldini -85. Solare-: Le emozioni che dona l’amore molto ben descritte dagli ispirati versi di Francesco.

Laura Toffoli –Il cammino-: Un cammino verso la luce attraversando il buio, in questo metaforico racconto in tre tempi della brava e fantasiosa Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19 Gennaio

19 gennaio 2019

Poesie d’esordio

Enrico Tartagni –Ho smesso di seminare-: Un malinconico tirar di somme di ciò che si è fatto e dei risultati ottenuti, per concluderlo nel nero sconforto. Fortunatamente qualcosa, successivamente, è avvenuto di positivo ed il nostro Enrico ha continuato a deliziarci col suo suggestivo e bel poetare.

 

Rosa Giusti De Ruggiero –E’ arrivata-: Un attesa, dunque, di una lei per la quale si perde il sonno e  che solo al risveglio renderà lieta la giornata, per quel che saprà dire la sua voce. Poesia per interposta persona, evidentemente, scritta, forse maliziosamente, per dire del sentire d’altra persona.

Poesie a tema libero

Enrico Tartagni –La casa-: Idealizzazione di una casa, luogo ove albergano desideri ed amore. E di questo amore diviene la rappresentazione. “aleggia d’intenti e di salvezza/profumo disteso di legni e d’intarsi di pensieri…” da applausi questo descriverla. Complimenti, Enrico!

Rosa Giusti De Ruggiero –Download maledetti-: Umoristica descrizione degli accidenti che possono accadere, usando l’infernale, malefico pc. Non prendertela, Rosa, che sei in buona compagnia.

Claudio Badalotti –L’orizzonte azzurro dei sogni-: Il bisogno di libertà, che potrà realizzarsi solo nel dopo, vissuto come fosse sogno e reso, con bella maestria, da immagini colorate e lievi. Poesia che narra di un esigenza esistenziale: il desiderio di alzarsi verso il cielo, volando in quel sogno che può può esserci soltanto in  “un’orizzonte azzurro di speranza”. Poesia di grande sostanza che prende il lettore e lo incanta.

Felice Serino -10 Barabba-: Il Figlio diviene, nella descrizione del Padre, albero di sangue che porrà radici profonde nella cultura dell’umanità. Questo narrano questi intensi, sinteticissimi versi di un ottimo poeta particolarmente ispirato.

Stefano Medel –Vicinanza-: Una vicinanza che regala energia e che merita la dichiarazione d’amore (e di necessità) che c’è in questi forti versi di Stefano.

Jacqueline Miu –Passaggio tra i monti-: Un amore che riporta alla mente   il dramma di Romeo e Giulietta, il dolcissimo romanticismo di un Keats ed il surreale mostro Frankenstein, il tutto mescolato a formare un cocktail  suggestivo, che dona emozioni, ambientato in uno dei siti più romantici ci siano al mondo: i ponti di Parigi. Poesia, apprezzabile come sempre, che è sintesi del sentire della bravissima amica Jac.

Francesco Soldini -84. Distratto-: Guardarsi vivere, pensarsi ed accettare le imperfezioni fisiche che ci condizionano, mantenendo intatta la capacità di sognare, in questi versi, dal riflessivo sapore, del bravissimo Francesco.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto ciò che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

Caro Lorenzo,caro Piero,non trovo le parole giuste o quelle più appropriate per ringraziarvi,sia per la gentile ospitalità sia per i commenti. Oramai sono tanti anni che sono presente su Poetare e ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli altri sitani i quali mi hanno da una parte riempito l'animo con i loro scritti e dall'altra hanno migliorato notevolmente le mie capacità di scrittura. Insomma ho imparato molto e senza fingere non ho dato molto. I commenti poi ai mie scritti,passati e presenti, mi sono stati di grande stimolo, a migliorarmi ed anche a capire la funzione della poesia nella realtà di tutti giorni. Una realtà che, a mio modesto avviso, è sempre più arida e chiudendosi in se stessa sempre più barbara. Forse la poesia non cambierà questa triste e desolante realtà,ma può tenere aperto un piccolo spiraglio per continuare a pensare ad un mondo migliore,meno lugubre e più colorato e gioioso. Ancora un grande ringraziamento a voi tutti.
 sc
 

 

17-18 Gennaio

17 e 18 gennaio 2019

Poesie a tema: La speranza nel futuro

Antonia Scaligine –Sarà, chissà, ma continuo a sperare-: L’angoscia per ciò che può riservarci il futuro, attenuata (magari scaramanticamente) da una ottimistica speranza, in questi intensi versi, pieni di metaforiche immagini, della bravissima Antonia.

Poesie a tema libero

Stefano Medel –Bacio-: Un romantico, dolcissimo saluto, che dice di un arrivederci denso di promesse, in questi limpidi versi di Stefano.

Santi Cardella –Il gabbiano-: Uno spettacoloso Santi ci offre un esempio brillante di sonetto dal dolce suono dantesco. Decisamente affascinante l’immagine del gabbiano che diviene, inevitabilmente, la personificazione del sentire del poeta, con i suoi voli, col suo guardare al cielo, con la sua speranza d’amore. Applaudo, convintamente, all’ottimo Santi, complimentandomi e continuando a godere della sua arte.

Silvio Canapè –‘O mare e ‘o viento-: Cosa può esserci di più adatto, per narrare di una pena d’amore, del  musicale dialetto napoletano? Così Silvio ce ne dà una dimostrazione con questi ispirati e bei versi, densi di romanticismo e di dolore. E, come non bastasse, la poesia si chiude con un melanconico, bellissimo aforisma. Complimenti, Silvio!

Arturo Guzzardi –Estroso artista-: Nascono dal dolore questi intensi versi che sono riconoscente omaggio ad un amata persona scomparsa, e bene narrano della pena per la perdita di un fratello, amico e consigliere prezioso.

Enrico Tartagni –L’Odio 2-: Inno all’odio, reso con i forti versi di Enrico che lo esaltano. Lo stesso Dio citato diviene, tuttalpiù, un mezzo per sanare ferite, una sorta di iodio disinfettante e lo si evita, perché potrebbe apportare amore. Dio è morto, insegnava Zaratustra, e questa pare la speranza del poeta.

Dario Sanseverino –L’innocente-: Forse Dario attribuisce ad un Dio caratteristiche spinoziane. Sive natura, quindi da dovunque   può osservarci ed anche dal ventre del mondo, forse amandoci, forse giudicandoci. Poesia fortemente evocativa di una riflessione sul divino, resa con suggestive immagini.

Felice Serino -9 Riesserci-: La ricerca di noi stessi ed il senso delle nostre emozioni, attribuendo a Dio il nostro essere ed il nostro stupore per la scoperta. Interpreto così i sintetici versi di Felice.

Francesco Soldini -83. Fiori-: Ottimistica visione del crescere delle città, tra cementi, vetri e plastiche e, così come fioriscono i fiori per divenire poi frutta, immaginandone positiva evoluzione. Speriamo in bene, caro Francesco!

Poesie d’esordio:

Silvio Canapè –Dal tempo rinsecchita-: Esordì in Poetare con una riflessione sulla vita, identificata da quella foglia, inizialmente tenera quindi scossa dai venti della vita, l’ottimo Silvio, e si rivelò sin da subito poeta.

Santi Cardella –Orazio, ode IX-: Una delle più significative odi oraziane costituì il colto esordio di un Santi che, da allora, non smise più di stupirci gradevolmente, per il suo essere poeta di grande spessore e  personaggio di grande cultura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto quello che ci consente.

Piero Colonna Romano

 

16 Gennaio

16 gennaio 2018

Felice Severino -7 Di qua del velo-: Mistico sogno, reso con lieve, fantasiosa immagine.

Stefano Medel –Vivendo-: Una riflessione sul passar del tempo e della vita, tra vittorie e sconfitte, con malinconico guardare.

Rosa Giusti De Ruggiero - --Sei davvero diversa-: Forse sono proprio gli anni della maturità i migliori, quelli godibili, se confrontati con i duri anni di una giovinezza soggetta a regole che non si capirono né accettarono. Credo sia questo che determina l’atteggiamento della persona di cui parli nella tua poesia, ricca di riflessioni.

Filippo Genini –La poesia del perdente-: Dura invettiva contro un personaggio  vacuo e fortemente negativo, resa con forti versi di condanna.

Claudio Tedeschi –Nel vento-: Il vento, dunque, è anafora che sottolinea l’effimero che c’è nella vita e nell’amore, in questi ispirati versi di Claudio.

Fabio Rocca –Sui monti all’imbrunire-: Bella poesia che disegna un’atmosfera di pace, descrivendo un dolcissimo panorama notturno dalle serene immagini.

Zenone Drisoli –L’eterna adolescente-: Caustico ritratto di chi non vuol rassegnarsi al tempo che passa. Muovono al riso i suoi sforzi, per apparire quel che non è più, ed il nostro Zenone dà lezione di buon senso, con questi suoi taglienti versi.

Luigi Cavallone –Un taglio -: Sii stesso, e disinteressati di chi ti critica. Questa la lezione di vita che Luigi impartisce ad un amico e, forse, a noi tutti.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Due lievi acquerelli, che disegnano ricordi, i primi due. Di maggiore sostanza poetica il terzo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano

 

16 gennaio 2019


 GIORNALE DI SICILIA

MARTEDI’ 15 GENNAIO 2019

 

Cari amici, ancora una volta  Giornale di Sicilia, meritatamente dedica spazio ai nostri poeti

Santi Cardella

e

Giovanna Cardella

i cui meriti artistici, ed i brillanti risultati ottenuti in vari concorsi letterari, non sono stati ignorati da un’attenta giornalista del prestigioso quotidiano isolano e nazionale.

A Santi e Giovanna, le cui presenze in Poetare  sono motivo di vanto per noi tutti, invio i più vivi complimenti per la loro meritoria attività artistica, certo che tale pubblicizzazione dei loro meriti sarà d’ulteriore stimolo per una sempre più brillante produzione poetica.

Piero Colonna Romano

 

15 Gennaio

15 gennaio 2019

Felice Serino -6 A ritroso-: influenzati da Huysman, e dal suo “Au rebours”, sembrano questi ragazzi giapponesi che si isolano “chiusi nella loro stanza fuori dal mondo”. Decadenti quindi, come lo fu lo scrittore francese? E Felice sintetizza, con maestria, questo isolarsi  dalla società e dai suoi riti, e bene lo narra con i suoi versi.

Stefano Medel –Sorriso-: Un ancora di salvezza è quel luminoso sorriso e consola, dando speranza. Intensi i versi di Stefano e bene descrivono lo stato d’animo del poeta.

Nino Muzzi traduce Peter Filkins-: Beh, che Agostino morente pensasse ai combattimenti tra galli, meditando sulla bellezza delle loro mosse, proprio non lo sapevo e, sinceramente, credo che, in quegli ultimi momenti, caso mai, la sua mente era impegnata ad ammirare (o sperare in) altre bellezze: quelle che gli riservava Dio. Ma Nino traduce con fedeltà la poetica prosa di  (un forse immaginifico) Filkins.

Rosa Giusti De Ruggiero –Intuito femminile-: Credo che Rosa abbia messo il dito nella piaga del maschilismo più sfrenato. Quello fatto di violenza e prevaricazioni, frutto di chiusure mentali che paiono talmente radicate da non lasciare adito a speranze d’evoluzione. Suggerisco un possibile rimedio : alle prossime elezioni le donne votino soltanto per altre donne. Potrebbe essere l’inizio di una civile rivoluzione.

Alessio Vailati –Occhiluce-: L’incanto magico che possono dare occhi di donna, molto ben narrato da questi versi, dalla forte suggestione, dell’ottimo poeta Alessio. Complimenti.

Domenico Caruso –A Padre Pio-: Un intensa preghiera, in perfetta forma sonetto, indirizzata ad un santo a noi contemporaneo.

Carlo Chionne –Il burattino-: Un analisi del proprio essere, del proprio sviluppo, dei propri errori e di quelle pulsioni che consentirebbero di distinguere il bene dal male, ma che non riescono a tenerci lontani da questo, stante il suo maggiore fascino, rispetto al bene. E, richiamandosi al personaggio mitico del Collodi, ecco un riflessivo Carlo che si esamina e si giudica. E, come spesso è sua abitudine, in definitiva ci invita a riflettere su noi stessi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

14 Gennaio

14 gennaio 2019

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Giunge la sera-: La calma della sera invita a tirar le somme di quel che è stato il giorno. E capita, come narra Giuseppe, di accorgersi d’avere sprecato un tempo che poteva essere usato proficuamente.

Cristiano Berni –“Gli ultimi tramonti”-: Deliziosa dedica, resa con intenso poetare, alla grande, indimenticabile Merini.

Felice Serino -5 Dove piove musica-: Bellissima, ispirata preghiera, composta dal poeta che la immagina recitata da Davide Maria Turoldo.

Stefano Medel –Insieme-: Una rivitalizzante presenza, dunque, che dona senso alla vita col suo divenirne catalizzatore di emozioni, cui Stefano dedica questa riconoscente ode.

Jacqueline Miu –quando il cor’ s’appiccia-: Due cuori uniti, che scintillano amore, innalzano un canto alla natura ed al cielo, in questi romanticissimi versi della nostra Jac.           

Domenico Caruso –L’addio dell’emigrante-: In perfetta forma canzone questo lamento dell’emigrante, con i suoi ricordi e le sue nostalgie. Bella poesia che rende alla perfezione lo stato d’animo di chi deve rinunciare alla propria terra, per cercare vita più dignitosa altrove. Bravo Domenico!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


 

12-13 Gennaio

Quello che ho trovato nei commenti di Poetare mi lascia senza fiato. Mai avrei immaginato che qualcuno (ma per me questo “qualcuno” è il grande Carlo Chionne, che ammiro e stimo moltissimo) spendesse simili parole sulla mia poesia e su come uso il linguaggio. A me piace sognare e queste splendide parole sembrano realizzare il mio desiderio di essere apprezzata da chi se ne intende davvero. Oggi è un giorno fortunato: mai nessuno aveva scritto questo di me. Sono parole che terrò in serbo in cura e che arricchiranno la prefazione del mio secondo libro che sta per nascere.
Che dire? Fuori è inverno, il cielo è cupo, ma questo commento è per me preludio di primavera!
Grazie infinite a Carlo, ma anche a Lorenzo che ci ospita nell'azzurro e dal quale ho ricevuto i complimenti.
Sandra Greggio
 

Ultime da Sandra Greggio
Con le poesie di Sandra Greggio mi succede sempre questo. La mia comprensione è più percettiva che analitica e discorsiva. Ho persino cercato di tradurre in inglese alcune delle sue poesie. Evidentemente tradurre un poeta è il miglior modo di leggerlo.

Rileggendo alcune delle sue ultime poesie:DOMANDE, STAGIONI, MAGIA, TENTATIVI, TEPORE, UN MONDO MIGLIORE, ho riscoperto la forza depuratrice, disintossicante dell’italiano di Sandra Greggio. Il suo lessico è misto e ibrido, ma la sua dizione è immancabilmente pura. Si intuisce subito che è proprio la purezza della dizione lo scopo per cui scrive. Quando una cosa è precisamente detta, la mente guarisce dal malessere, dalla malattia dell’imprecisione. La purezza non è altro

che il risultato dell’energia e vitalità linguistica e poetica di Sandra.

La sua energia è soprattutto la possibilità di ottenere il massimo con la minima quantità di parole.

Bisogna ringraziare questa poetessa che rende fieri della propria lingua e ne esalta le risorse.

” mi fa pensare a volte a Emily Dickinson)

Per questo certi suoi versi giungono diretti al lettore come dei propri, veri baci che lo stesso trattiene a lungo nel cavo della sua bocca per poterli assaporare fino in fondo.

Le poesie di Sandra Greggio, più che su semplici fogli di carta, come si faceva un tempo, sembrano scritte su foglie, sì, sulle foglie di certi alberi, grazie alle quali respiriamo e ristoriamo i nostri sensi, ma anche perché delle foglie, di certe foglie, conservano tutta la preziosa fragilità che è poi la fragile preziosità della vita stessa. E se ogni poesia, in fondo, non è che un tentativo, ma che cos’è la vita, in fondo, proprio la poesia TENTATIVI, mi sembra uno dei più riusciti.

E basterebbe leggere e rileggere ogni tanto MAGIA o TEPORE per sentirsi subito in un mondo migliore.
(C. Chionne)

 

12 e13 gennaio 209   

Giuseppe Stracuzzi –Piuttosto che-: Bella e decisamente spinoziana, per ispirazione religiosa. Deus sive natura. Bravo Giuseppe!

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Di te il viso-: Un amore non corrisposto il cui ricordo torna nel tempo, portando ancora vago senso di pena, in questi bei versi dell’ottimo Giuseppe.

Antonio Alvaro –Il tempo passa-: Un amara considerazione sul passare del tempo, quel tempo che non lenisce né consola, in questi forti versi di Antonio.

Michele Aulicino –“Che bell’inganno sei Anima mia.”-: Un triste guardare alla vita, ed al proprio realizzarvisi, in questi amarissimi versi di Michele che la vita definisce “anima mia”.

Felice Severino -4 Per metafore-: Versi che, nell’attacco, paiono aforisma, reso con grande lirismo, seguiti da due immagini dense di surrealismo. E’ poesia fortemente evocativa, quella che ci propone l’ottimo Felice, decisamente moderna e suggestiva.

Stefano Medel –Strano,-: Infatti è poesia beat, come immaginavi nella tua precedente. On the road dunque, a cogliere immagini, suoni, odori, emozioni. Bene così Stefano!

Salvatore Cutrupi –Parole buone-: Un narrarsi, consolando ed anche cercando consolazione dagli altri, in questi discorsivi versi del bravissimo Salvatore.

Carlo Chionne –I dieci propositi del 2019-: Un decalogo nato dalla cultura e dalla grande umanità del grande Carlo. E dentro vi risuonano, ben metabolizzati, Socrate e Seneca. Grazie, caro amico, cercheremo di fare nostra questa saggezza. Ed ancora auguri per un anno ricco di meritati successi.

Jacqueline Miu –Varco a i sogni-: Passione, che combatte e supera il dio della morte, scorre nelle vene di chi ama per amore. Questo il messaggio forte che Jac lancia a chi dell’amore fa ragione di vita. Superare i sogni si deve, per sublimarsi nella passione. Insomma c’è tutta la Jac che conosciamo in questi versi ardenti.

Domenico Caruso –A Natuzza Evolo-: Intensa preghiera, in forma sonetto, indirizzata alla mistica Natuzza, prossima beata della chiesa cattolica.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie a l nostro generoso Lorenzo, per tutto quello che ci consente.

Piero Colonna Romano

 

11 gennaio 2019

Stefano Medel –Poesiola beat-: In effetti molte delle poesie di Stefano lo sono. Questa è un po’ la summa di quelli che furono gli ideali della beat generation, resa con molta spontaneità dai suoi versi.

Giuseppe Stracuzzi –Introspezione-: Guardarsi dentro, esaminando ciò che uno specchio ci fa vedere, in questi versi, dal tono malinconico. Già, chi siamo in definitiva? Che sviluppo ha avuto il nostro passato? Queste le domande che si pone Giuseppe e che tutti coinvolgono.

Silvio Canapè –Migranti-: Il difficile vivere di migranti, tra paure e fame, qui ben sintetizzato dai forti versi di un attento, commosso Silvio.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Nel silenzio-: Un bilancio della propria vita, in questi evocativi, suggestivi versi dell’ottimo Giuseppe, che si esamina e si giudica.

Carlo Festa –Avere delle domande-: Interrogarsi su se stessi, confrontare il bene ed il male realizzati, aspirare a nuovi orizzonti fatti d’aria pura,  desiderare nuove avventure di vita, in questi intensi versi di Carlo.

Enrico Tartagni –Il volo del falco-: Suggestive immagini che mescolano paesaggi da Far West,  romantiche emozioni e preghiere di pellerossa. Su tutto l’attento volo di un falco. E la bella fantasia del nostro Enrico ci regala tutto questo, per il nostro godimento.

Felice Serino -3 Il lato oscuro-: Non mi pare che Jung abbia ipotizzato la metempsicosi, ma la poesia può tutto. E Felice ce ne offre un esempio con questi suoi suggestivi versi.

Domenico Caruso –Il lamento dell’onesto-: Con bel ritmo anapestico e chiusura delle quartine con tronche  (decisamente manzoniano- vedi coro del conte di Carmagnola-)  ecco la forte denuncia  di Domenico nei confronti di questo Stato, simil Dracula, che opprime e toglie dando poco o nulla. Feroce satira dunque, che coinvolge Comuni ed Europa, e che può solo essere sottoscritta, complimentandoci con l’autore.

Laura Toffoli –Pallida impalpabile rosea alba-: Il romantico racconto di un sogno, nel più bello stile di Laura che ama comporre acquerelli, incantandoci. Complimenti, cara amica.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 gennaio 2019

Poesie a tema: La speranza nel futuro

Tiziana Cocolo –Il lumino della speranza-: La speranza dunque, quella che dona luce all’esistenza, qui descritta con bella poesia. A sottolinearne la suggestione (e l’inderogabilità dello sperare) ecco il bellissimo finale di questa poesia, là dove recita “saprà sciogliere le catene/in un canto d’usignolo”.

Poesie a tema libero

Felice Severino -2 L’angelo-: Poesia di grande spessore, che, resa con immagini dense di sentimento e lirismo, svela un sogno: quello di un clemente angelo che mostra (“solleva l’angelo un lembo di cielo”, recita il poeta) il dopo che ci attende.

Stefano Medel –On the road-: Il senso d’oppressione che dona questa civiltà, con i suoi ritmi, i suoi egoismi, le sopraffazioni dei forti sui più deboli, i suoi grigi muri che soffocano, generano un bisogno di libertà, ben narrato dagli intensi versi di Stefano.

Giuseppe Stracuzzi –Certo che esiste!-: Interessante similitudine è questa dell’ottimo Giuseppe che paragona vita ad acque di un fiume, quelle acque che mantengono la loro integrità anche quando paiono confondersi con quelle del mare. Così come la vita manterrà la propria nel dopo che l’attende.

Cristiano Berni –“Ma che occhi hai?”-: L’incanto che possono donare occhi fatati, qui molto ben descritto dai versi di un innamorato Cristiano.

Isabel Gide –Dove?-: Il pericoloso fascino del mare, dunque, invita a goderne la vista standosene a riva. Così ci avverte la nostra amica Isabel.

Rosino Maranesi –La vita prosegue-: Una filosofica considerazione sulla vita, resa con suggestive immagini.

Laura Toffoli –Il sogno: ladro del mio essere-: Invocazione al sogno perché, continuando a farci sognare, ci porti nella spirale di sogni incantati. E Laura la realizza con versi che disegnano immagini di fiaba, affascinandoci.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

 

11 Gennaio

9 gennaio 2019

Enrico Tartagni –Un amore ignavo-: Un ritmato canto di dolore, ispirato dalla solitudine che, talvolta, c’è nell’amore non contraccambiato. Piaciuta molto.

Felice Severino –Verità di te solo- 1 E tu a dirmi-: La luce abbagliante che può dare un incontro inatteso, incontro che fa rivivere sensazioni s’amore, magistralmente sintetizzato, con splendido poetare, da Felice. Perfetto il richiamo ad un’emozione del grande Ungaretti, perfettamente sviluppata dai versi del nostro amico. Complimenti.

Silvio Canapè –Si posano gli occhi-: Elegante descrizione di un sensuale incontro d’amore, densa di poetiche immagini. Versi di grande intensità e coinvolgenti, che meritano applausi e complimenti.

Stefano Giannini –L’abito-: E neppure Stefano scherza con questa descrizione, che lascia senza fiato, di un sensualissimo corpo fasciato (e quindi reso evidente nella sua sensualità) da un trasparente abito che nulla lascia alla fantasia. Bravo Stefano!            

Antonio Sangervasio –la mostra di quadri-: Magistrale descrizione delle sensazioni che si possono provare davanti a quadri che sono espressione di un anima e visioni di una mente. Quadri nei quali il poeta si immedesima, quasi a cercarvi se stesso, quasi a trovarvi identità di sentimenti col pittore.

Vincenzo Melino -.Accademia dei silenzi-: Immagini poetiche per versi che evocano una dolente ricerca di se stesso.

Stefano Medel –I sogni di pianomen-: Un invito a cantare (o suonare) di certi sentimenti ormai caduti in disuso in una civiltà sempre più permeata d’egoismo e di mancanza d’amore, in questi versi di un sensibile Stefano.

Laura Toffoli –Aporia-: Tenersi lontani da ciò che è insolubile, pare dicano i bei versi (vagamente ermetici) della nostra Laura, continuando ad emozionarsi della vita.

Silvia Trabanelli –Ritornerà-: Il bisogno del respiro tiepido della primavera, mentre si attraversa la stagione invernale, in questi intesi e bei versi di Silvia che leggo quale metafora del bisogno d’uscire da situazioni negative, per respirare cieli più sereni.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Sempre deliziose le immagini che Salvatore costruisce con i brevi versi dell’haiku. Oggi particolarmente apprezzabile (almeno per me) è quel bellissimo, meditativo secondo haiku che merita complimenti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo, per tutto ciò che ci consente.

Piero Colonna Romano

 

10 Gennaio

Un caro saluto a Lorenzo e a tutti i poeti del sito. Un grazie per la cortese ospitalità.sc
 

 

8 Gennaio

8 gennaio 2019

Poesie a tema: La speranza nel futuro

Nino Silenti –Le palpebre della vita-:Nino affronta l’eterno, irrisolto quesito sul dopo vita, tra ragione e fede. Ed esprime il suo scettico sentire con questi versi, densi di poesia e di grande spessore. Tema delicato che, con lieve, magistrale poetare, il nostro amico sa rendere.

Poesie a tema libero

Enrico Galavotti –Il bambino bello-: Certamente originale questo avvertimento al Cristo bambino, cui il poeta ricorda il triste destino verso il quale si incammina e l’ingratitudine dell’uomo, con versi che hanno il ritmo della filastrocca.

Eleonora Pozzuoli –Mi frastaglio-: Originali, ma decisamente esplicativi, i termini che Eleonora adopera, per dire di un suo dolente sentire un abbandono. Forte poesia, volutamente ritmata, che pare volere ripetere singhiozzi.

Gian Luca Sechi –Soldati-: Il presagio della fine, nella mente di un soldato, bene reso dai versi di Gian Luca.

Romano –Messaggio in bottiglia-: Metaforica è quella bottiglia che dice della vita dell’uomo e del suo inutile percorso terreno. Ottima la sintesi che sa farne Romano.

Stefano Medel –Cicala cicala-: Il vero soggetto della poesia non è la cicala ma l’uomo che vorrebbe avere la sua libertà d’essere e che vorrebbe accompagnarsi a lei in quella ricerca. Così leggo la significativa composizione di Stefano.

Nino Muzzi traduce Andreas Altmann-: Ricordi d’infanzia del poeta, narrati, con bella maestria, per immagini in questa poesia che Nino traduce per noi.

Carlo Chionne –Dialogo interreligioso-: Il vero Dio ed i dubbi di un sensibile poeta espressi dal grande Carlo in sintetici, coinvolgenti versi. (magari, in questa poesia, c’è anche un tantino d’ironia, per chi vuole essere malizioso…)

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo che tutto questo consente.

Piero Colonna Romano

 

Grazie Piero sempre
Tinti Baldini


Buon 2019 considerando che è ancora giovane e buon lavoro a tutti voi.
sc
 

 

7 Gennaio

7 gennaio 2019

Nino Muzzi traduce Crispin Best-: Surreali visioni di un mondo in evoluzione dalla preistoria alla moderna età, nate, molto probabilmente, da numerose canne fumate dall’autore, dal cervello già fumato per conto suo. E Nino traduce per noi, per il nostro divertimento.

Aurelio Zucchi –Vita-: Una visione surreale della vita, amandola ed essendone amato e/o respinto, in questi singolari versi, zeppi di fantasiose immagini, del nostro Aurelio.

Tinti Baldini –L’anno che verrà-: Un guardare all’anno nuovo con metaforiche immagini che dicono di  speranze, di timori , di fatiche, chiuso dall‘immagine delicata di un bimbo che insegue, gioiosamente, un aquilone, per dire di ottimistica speranza. Buon anno, Tinti!

Silvano Notari –Romanzo d’arpa-: Delicata, romantica dichiarazione d’amore, chiusa con immagini intrise d’alta poesia. Complimenti, Silvano.

Aldo Calò Gabrieli –Al venir giù di biglie piumate-: La purezza della neve e quella della poesia si confrontano in questi ispirati e bei versi di Aldo. La calma che può dare un paesaggio innevato è la stessa che può dare la presenza e la nascita della poesia. Bella e significativa è la composizione proposta in lettura, fatta di magistrali immagini, ben rese dai versi.

Acquaviva - Non so chi sia io per tentare di interpormi tra te e il tuo dolore...-: Un’amara analisi di se stesso, del proprio vivere, del proprio sentire vita e rapporti, pessimisticamente reso col prosastico, intenso poetare di suggestivi versi.

Stefano Medel –Masaniello è tornato-: Un descriversi ribelle alla società ed alle norme che la regolano, in versi dal forte tono.

Carlo Chionne –Befana 2019-: Una misericordiosa Befana si aggira per l’Europa, alla disperata ricerca d’amore. Ma quel che può regalare è soltanto liquame al liquame nel quale affonda questo ignobile continente. E Carlo analizza con molta lucidità quel che accade,  lo rende in magistrali versi, ed io concordo con lui.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Lorenzo sempre
Poesia vecchia ma oggi valida per me come non mai
Un saluto affettuoso a tutti gli azzurri
Tinti Baldini
 

 

6 Gennaio

6 gennaio 2109

Stefano Medel –La casa in cima al mondo-: Limpidi versi per narrare di un limpido sentire.

Nino Muzzi traduce Louise Bouchard-: Un amore che finisce, raccontato con ispirata poesia ben tradotta da Nino.

Antonio Lisi –Definizione dell’amore-: Bella lezione di vita di una madre alla figlia, resa con prosastico poetare.

Gilbert Paraschiva –Mamma: sublime parola!-: Commossa ode alla madre, per i sentimenti che sa donarci e per l’amore che merita, in questi intensi versi di Gilbert.

Dario PABLO Sanseverino –Carezze-: Il suggestivo racconto di un incontro d’amore vissuto con grande passione,  in questi forti e significativi versi, grondanti sensualità, di Dario.

Carlo Tella –Tutti i giorni ancorati-: La suggestiva descrizione di un cambiar di stagione, metafora del mutare dell’anima, in questi versi, fortemente evocativi e belli, di un ottimo Carlo.

Domenico Caruso –Buon Anno 2019-: Spietata analisi di questa società tecnologica che divide gli uomini e fremente augurio per un anno diverso, più ricco d’umanità, in questa filastrocca fatta di versi tambureggianti.

Carlo Chionne –Ite, missa est-: La messa quale opportunità di confronto tra diverse “scale” sociali. La messa quale opportunità di pettegolezzo fatto di un taglia e cuci nato dall’invidia. La messa che cessa d’essere mistica celebrazione di un sacrificio e diviene spettacolo squallido di boriose esibizioni di ricchezza. Ed ecco che su tutto ciò si alza la forte voce di Carlo, per accusare e condannare, con i suoi taglienti versi, l’ipocrisia dominante un certo tipo di società.

Laura Toffoli –Silenzio …di dorata essenza-: Un aforisma sull’esperienza che nasce dal passare di un  tempo che matura, trasformando corpo ed anima,. Riflessione che Laura sa tradurre in convincente poesia, secondo quella che ormai è sua apprezzata abitudine. Brava Laura!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5 Gennaio

5 gennaio 2019

Elda Chindemi –Natale e una cometa-: Ben arrivata nell’azzurro, Elda. Bello questo esordio, ispirato dalla dolcezza e dallo spirito di queste festività, reso con poetiche e belle immagini, sottolineate  e rafforzate dell’anafora.

Carlo Festa –A te che cadi e ti rialzi-: Un fervido augurio a chi continuerà a contare sulla forza della propria volontà, per vivere,  e sopravvivere, in questo mondo pieno di difficoltà.

Claudio De Lutio –Sarà qui-: La luce di una speranza che ogni anno si rinnova, ben descritta da questi ispirati versi di Claudio.

Michael Santhers –Il vento racconta-: Un  suggestivo racconto, nel più bello, surreale stile del nostro ottimo, fantasioso Michael che ci insegna a cogliere gli aspetti più stimolanti (forse più significativi) di cose della natura e di fatti della vita. Ed ecco che in questa poesia troviamo il vento che pascola nuvole, che racconta fiabe millenarie, che colleziona lamenti, e ne godiamo.

Corrado Cioci –Il passero-: Ode al passero e riflessione sulla differenza d’atteggiamento che c’è, nei confronti della vita e della morte, tra l’inconsapevole volatile e l’uomo.

Stefano Medel –Hospital-: Veloce affresco sulla vita che si svolge, freneticamente, in un ospedale, in questi ben descrittivi versi di Stefano.

Andrea Zanuso –Antiche pire-: Sintetica, suggestiva descrizione del passare della vita, cadenzata dallo scorrere del tempo.

Nino Muzzi traduce  Louise Bouchard-: Una pessimistica analisi del vivere, resa con metaforiche immagini e ben tradotta dal nostro Nino.

Jaqueline Miu –Il Natale dei borghesi-: “Il Natale non era per bambini ?” questa la domanda che ispira questi versi della grande Jac. E tutta la poesia è condanna del consumismo e condanna della mancanza d’amore che pervade questa società, resa con  forti, pensosi versi.

Domenico Caruso –Buon Natale 2018!-: Ispirata e bella filastrocca augurale in ottonari, dove più forte diviene l’anafora, per quel suo rimare col precedente verso.

Fausto Busatta –Sottobosco-: Ermetico evocare la pace del bosco, forse intendendolo quale salvifico rifugio, in questi bei versi di Fausto.

Carlo Chionne –VOCI DA UN PRESEPIO DEL 2018-: Una commovente sintesi del Natale e dei suoi racconti, attualizzata per farne metafora della cattiveria di questa società escludente e timorosa dell’altro, del diverso. Soltanto la cultura e la fantasia del grande artista Carlo poteva così tradurre l’indignazione, che dovrebbe pervadere noi tutti, osservando certi razzisti comportamenti di “apprezzati” politici nostrani. Quel che qui abbiamo letto è stato testo per uno spettacolo teatrale, recentemente tenutosi in Livorno, recitato dal nostro impagabile amico. Che la sua voce non resti voce nel deserto, ma divenga seme per una migliore e più equa società. Complimenti Carlo!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed al nostro insostituibile, generoso Lorenzo, assieme agli auguri più sinceri per un nuovo anno ricco di serenità e di poesia.

Piero Colonna Romano

 

5 gennaio 2019

22ª edizione del Premio Letterario Internazionale
 


 

Cari amici, il nuovo anno inizia con la bella notizia di un ulteriore affermazione della nostra amica

Giovanna Cardella

che nel prestigioso Premio Letterario Internazionale

“Trofeo Penna d’Autore”, organizzato dall’Associazione Letteraria Italiana di Torino

con la sua bellissima poesia

“Per sempre ottobre”

è stata classificata al

III° posto

da una severa giuria che ha dovuto giudicare tra innumerevoli, agguerriti concorrenti.

Alla bravissima, apprezzata Giovanna, assieme agli applausi dei qualificati giudici unisco, convintamente, i miei e, restando in attesa di ulteriori sue affermazioni, vi invito a godere dei versi di questa nostra preziosa amica.

Per sempre ottobre

Chissà se devo ancora a te
questa notte senza sonno,
con dentro l'urlo di un dolore muto
e un bisogno nuovo di sfinirmi
di passi senza scopo.

Ti ho visto ieri pieno di sole
dove ti avevo già incontrato
in carne e ossa e vita,
in uno fra i tanti posti
ove per me esisti ancora.

Ci siamo scambiati un ritornello
e una risata, che ancora echeggiano
sotto quel balcone,
incapaci di svanire nel ricordo,
per mancanza di altro presente.

Chissà se tornerai a trovarmi
in questa notte di ottobre,
quella in cui ho imparato
che il dolore più grande non si dice
e che volere bene è un verbo infinito.

Io mi farò trovare sveglia,
per mostrarti la mia ferita d'oro
là dove ti ho perso,
là dove custodisco per sempre
il dono di averti trovato.

Piero Colonna Romano

 



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