Commenti sulle poesie
 

Pagina iniziale

Tematiche e testi


Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Guida | Lettura | Creazione | Autori | Biografie | Poeti del sito

Poesie consigliate     La Giostra della satira     Recensioni    La Sorgente delle poesie   Concorsi

Scrivi il tuo commento Vedi la rubrica


 

NO COMMENTI Salvatore Armando Santoro

 

Commenti Gennaio-Febbraio 2014   Commenti Marzo-Maggio 2014   Commenti Giugno-Settembre 2014  Commenti Ottobre-Dicembre 2014
Commenti Gennaio-Marzo 2015     Commenti Aprile-Giugno 2015    Commenti Luglio-Settembre 2015    Commenti Ottobre-Dicembre 2015

Commenti Gennaio-Marzo 2016    Commenti Aprile-Giugno 2016     Commenti Luglio-Settembre 2016    Commenti Ottobre-Dicembre 2016


 

 2017

30 Giugno

30 giugno 2017

Fausto Beretta –Mare e pensieri e mare-: La sensazione, forse l’inconscio desiderio (metaforico) di perdersi nel mare ben rappresentata dagli intensi versi di Fausto.

Claudio Badalotti –Omaggio all’ancora-: Una malinconica atmosfera ben descritta e sottolineata da quella metaforica “sottocoperta al lume di torcia”. Malinconia esistenziale, resa da suggestivi versi.

Michael Santhers –Burocrati-: Il peggiore dei mali del nostro bel Paese, la burocrazia, qui analizzata con sarcasmo maligno, ma opportuno, dal nostro Michael.

NinoMuzzi traduce de Banville-: Ardua è l’impresa di Nino, nel tradurre questo sonetto di de Banville che è tutta musica, grazie al dolce francese, comunque apprezzabile.

Bruno Castelletti –L’anema e la roba-: Saggezza di un antico adagio e affilato sarcasmo nel renderlo poesia. Bentornato Bruno, ci sei mancato.

Francesco Soldini –Il vinile-: Il caldo suono, fruscii compresi, del vinile, narrato, con bel poetare, da Francesco.

Marino Giannuzzo –Fiumana-: Fiume di gente che si muove caoticamente, senza sapere dove andare, senza meta,  senza sentimenti, come automi di un teatro dell’irreale, in questa tragica descrizione dell’umanità che oggi ci ha regalato Marino.

Maria Attanasio –Tutto quello che respira-: Il tema è lo stesso della precedente poesia: la gente. Ma la differenza,  con quella di Marino, sta nell’umanità consapevole, i sentimenti, che Maria gli attribuisce, le gioie, i dolori, i desideri,  il sentirsi vivi.

Laura Toffoli –Mi arrabatto-: La poesia, mezzo d’auto appagamento, necessaria per dissetare assetati di vita, di soddisfazioni. Mezzo per realizzare se stessi ed affermarsi, ma non necessariamente nei confronti d’altri. Insomma linimento che consente sonni tranquilli, nell’appassionata descrizione che ne fa la bravissima Laura.

Luigi Preziuso –La mare de San Piero-: Così, anche quest’anno si è realizzato l’antico adagio che vuole che nel giorno di S. Pietro si scatenino tempeste. E Luigi ce lo racconta con humor e simpatico poetare. Bravo!

Salvatore Cutrupi –La conta degli abbracci-: Il bisogno di tenerezza, magistralmente raccontato con questi versi che sono anche un canto alla natura, ed ai quali l’anafora dà un malinconico tono. Piacevolissimo a leggersi,  è questo regalo del nostro Salvatore.

Antonio Scalas –Angeli-: Super, iper, iperbolica attestazione d’innamoramento, nei bellissimi, sognanti ed ispirati versi di un Antonio in grande spolvero. Decisamente notevole è quel che può far l’amore! Complimenti.

Jacqueline Miu –tritanuvole-: Affascinante fantasmagoria di immagini, secondo il personalissimo ed apprezzabile stile della grande Jac, dove ogni verso potrebbe essere il tema per un’altra poesia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie, caro amico per avermi nuovamente ospitato sul tuo sito, grazie a Piero per aver recensito con bravura e generosità il mio ultimo libro, grazie a Santi  per il suo benevolo commento.
A tutti un saluto affettuoso
Bruno


29 Giugno

29 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Roberto Soldà –L’eldorado del silenzio-: Forse lo spunto per questa ispirata composizione di Roberto è stato quel silenzio, denso d’attesa, che c’è prima dell’ascolto del Sol Sol Sol Fa-b, di quel destino che bussa, o forse  dell’ascolto di quel 4’ 33’’ di Cage, o forse lo è stato quel silenzio, pieno di meraviglia, su ciò che si è ascoltato, al termine dei brani.
Certamente è il bisogno di silenzio, necessario per osservare  la natura e goderne, che questi versi, dal riflessivo sapore, ci narrano invocandolo.
Poesia d’alto lirismo, con richiami colti e suadenti immagini, è lettura di grande godimento.

Poesie a tema libero

Maria Attanasio .Come un’ombra-: L’incapacità di comprendere l’anima dell’altro, qui espressa con una dolente anafora e con versi dall’addolorato tono.

Fausto Beretta –Amici i ricordi-: Intensa e bella è questa poesia, frutto di grande malinconica esistenziale resa con versi che dichiarano momentaneo, passeggero smarrimento.

Claudio Badalotti –Parole vane-: Significativa, e bene esposta, la similitudine tra lo scorrere dell’acqua e dell’amore cui ne segue il motivo, con quel dichiararsi incompreso. C’è una sorta di rassegnazione, in questi intensi versi di Claudio, sottolineata da quel desiderare d’essere saggio (e muto) come l’antico abete.

Michael Santhers –Cielo rovente-: Spassoso, come sempre, riecco la fantasmagorica descrizione di gioie e dolori di questa torrida estate, deformate, con humor, dall’attenta lente dell’insuperabile Michael.

Angelo Michele Cozza -Su corvine pigne di alicante-: Spettacolosa descrizione di una torrida estate, con colti riferimenti (quel “bruisce il mare” è capolavoro di fantasia, richiamando Montale) e uso di un bellissimo italiano musicale ed evocativo (per es. quelle “corvine pigne di alicante”, cioè grappoli d’uva rossa) Complimenti, Angelo, per questo piacevolissimo capolavoro ricco d’humor, che merita applausi.

Francesco Soldini –Un’esigenza-: Futuristica? Beh direi che è da qualche tempo che viviamo la nuova rivoluzione della produzione industriale, la terza dopo il telaio meccanico ed il fordismo. Con l’aggravante della globalizzazione. Ci abitueremo, sopravvivendo? E queste sono le considerazioni che ispirano il bravo Francesco per questi versi/denuncia.

Marino Giannuzzo –Figli-: Un malinconico, amorevole guardare ai figli ed al loro futuro, reso con sentiti versi.

Javqueline Miu –minuit-: Non avrebbe certamente perso suggestione, questa poesia, se fosse stata scritta per intero in italiano. Ma Jac è poliglotta e si lascia trascinare in questo mix di lingue. Affascinano sempre le sue fantasiose immagini, oggi quei sopravvissuti alla ricerca d’ombra, assieme a quei demoni che danzano sui tetti e quindi, per concludere, una romantica sirena gipsy che emerge da un carillon e ci fa sognare.

Laura Toffoli –Finestrino-: Le sensazioni di un viaggio in treno narrate, con apprezzabile sintesi, dalla nostra Laura.

Un grazie di cuore all’amico Pino, per il gradito commento che ha voluto dedicarmi, assieme ad un caro saluto.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
é davvero un grande piacere leggere e gustare le poesie di Bruno Castelletti,
che coniugano tanta spontaneità e profondità di sentimenti. Com'è bello perdersi nel bosco che verdeggia e parlare con i fiori e con le nuvole! Sinceri complimenti al grande cantore veronese! Ed un grazie anche a Lorenzo che ci offre questa possibilità.
Santi


Caro Piero, un sincero grazie per il tuo generoso commento su “lo specchio”. Avere la condivisione i complimenti da un vero e super premiato poeta, per me ha un valore inestimabile! Un abbraccio e tanta riconoscenza ancora al grande Lorenzo che ci accoglie.
Claudio Badalotti
 

28 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Santi Cardella –Antologia del silenzio-: Intensa e bella riflessione sulle pene che un amore può dare e sulla disperazione che può portare la sua fine, interpretata con maestria e grande sentimento dal nostro eccezionale Santi.

Poesie a tema libero

Marino Giannuzzo –Fede-: Laica riflessione su fede e religiosità che trova la sua conclusione nella quarta strofa con quel “Religione è ipotesi/dell’umana mente/ecc.”.

Nino Muzzi traduce de Banville-: Ed ecco il de Banville parnassiano, con le sue sonorità musicali, col bello scrivere. Ardua è l’impresa di Nino ma apprezzabilmente svolto il suo compito di colto traduttore.

Maria Attanasio –(figlie)-: Le preoccupazioni per il futuro delle figlie, in questo globalizzato ma insicuro mondo, ispirano Maria per questi intensi e bei versi che vogliono essere stimolo e conforto.

Dario Menicucci – Fiori secchi sul vecchio piano-: Un dolce ricordo, velato di malinconia, reso con gran sentimento dal bravissimo Dario.

Fausto Beretta –Ultima la speranza-: Questo mondo, preda della violenza e delle ingiustizie, spinge il sensibile Fausto a comporre questi versi, densi d’apprensioni ed amore, per la sfortunata infanzia che lo popola. C’è alto lirismo nella composizione. Complimenti.

Claudio Badalotti –Chiederti scusa-: Decisamente ermetico è Claudio in questa occasione, e ci offre una poesia che pare essere una riflessione sul disordine che c’è nel mondo attuale. Disordine però frutto di una serie di cause ed effetti, volute e programmate da un Dio creatore (del quale imperscrutabile è il volere).

Francesco Soldini –Un soffio-: L’osservazione della natura, con i suoi colori e profumi, è lenimento per l’animo. Questo, con i suoi sintetici versi, afferma il nostro Francesco.

Laura Toffoli –Guglie di sogno-: Una metafora sulla bellezza della natura, dono che d’alto proviene, della quale l’uomo distratto poco si cura, nei bei versi di Laura.

Salvatore Cutrupi –E parlavamo-: Giovanili, maliziosi ricordi di tempi persi nella memoria, ben narrati da Salvatore.

Jacqueline Miu –cacciatori di nuvole-: Deliziosa descrizione di quel che siamo ( o vorremmo essere o saremo) resa da una Jac che qui rivela anche una verve umoristica (“assaggiatori ufficiali di pane e nutella con olio di palma”). Sempre delizioso è leggerla.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

29 giugno 2017

Cari amici, è con gran piacere che vi presento l’ultima proposta poetica  del nostro ottimo amico

Bruno Castelletti

avvocato in Verona, politico appassionato e poeta nell’anima

che ha dato alle stampe (per Gabrielli editori - 2016 –S. Pietro in Cariano, Vr) la splendida silloge “Robe da ciodi e sbasi de seren” (robe da chiodi e squarci di sereno), dove le tematiche espresse nella sua precedente “Stele da l’Orsa” (stelle delle valle dell’orsa –in Ferrara di Monte Baldo- per Gabrielli editori - 2012), preannunciate dalla dedica “A me mama, a la me fameia, a la me zente”, qui si vestono d’acuta e, talvolta, umoristica, attenzione, nei confronti di questo nostro vivere, pur continuando ad esprimere un commovente amore per la sua terra e la gente che la abita.

L’incipit “A quei che val poco. Ai pori pitochi. A l’amor e la speranza.” è programmatico per tutto ciò che nel volume si può leggere.

Di questo grande della poesia dialettale veronese, a tutto titolo ormai nella storia della lirica in vernacolo (e non solo) vi presento alcune, significative composizioni, ricche d’humor e di sentimento. Composizioni che vengono dall’anima di Bruno che non dimentica, a buona ragione, d’usare abile tecnica poetica, fatta di perfetti ritmi e classici modi poetici.

Robe da ciodi

Se no volì scoltar metìve i tapi.
Democristiani e comunisti ensieme
e po scusème tanto, perdonème,
a Roma ancora vivi gh’è du Papi.
 
No l’è question che gh’enteressa ai capi
ma quel che crede e ci stà soto i teme
se possa baratar santi e biasteme
e scancelar parole scrite a lapi.
 
E no gh’è pì rispeto né creansa
no se ragiona pì come a sti ani
co ‘n poco de servel, ma co la pansa.
 
Tuti che vol saver anca se nani
l’è deventà sotile la speransa
de tègnerse per man come cristiani.
 
E quanti pori cani!
Ensoma mi voi dirve en tuti i modi
che propi le me par robe da ciodi

Cose da non credere: Se non volete ascoltare mettetevi i tappi/Democristiani e comunisti assieme/e poi scusatemi tanto, perdonatemi/a Roma ancora vivi ci sono due Papi//Non è questione che interessi a chi comanda/ma coloro che credono e sono governati temono/si possano barattare santi e bestemmie/e cancellare parole scritte a matita.//E non c’è più rispetto né creanza/non si ragiona più come un tempo/con un po’ di cervello ma con la pancia//Tutti che vogliono saperla lunga anche senza adeguata preparazione/è diventata esile la speranza/di tenersi per mano come fratelli//E quanti poveretti!//Insomma io voglio dirvi in tutti i modi/che mi sembrano proprio cose da non credere.//

L’Alfredo

Picolo, tracagnoto
lustro come en poèo
i oci che rideva.
E quando el t’encontrava
te se slargava el cor da l’alegria
ma tuto l’entusiasmo se smorsava
pena che ‘l te vegneva lì darente
perché, sto sacramento
el gheva sempre en mente
de tòrte le misure
per prepararte en tempo
en bel vestito novo,
fato de legno duro,
da mètertelo entorno
ne l’ora de l’adio.
Maestro de la musica
gran sonador d’armonica
a olte el n’envidava
zo ne la so bottega.
Lì se faseva festa enfin matina.
E quando i goti più no se contava
e i canti i se missiava co le stèle,
alora se rideva a crepapèl,
se scancelava i debiti e le tasse
vardando quei pì curti de servel
che i se proava drento ne le casse.

Alfredo: Piccolo, tarchiato/con la faccia linda come un bambino/gli occhi che ridevano/E quando ti incontrava/ti si allargava il cuore dalla gioia/ma tutto l’entusiasmo si smorzava/appena ti veniva lì vicino/perché, questo simpaticone/aveva sempre in mente/di prenderti le misure/allo scopo di prepararti per tempo/un bel vestito nuovo/fatto di legno duro/da metterti addosso/nel giorno della dipartita.//Maestro di musica/gran suonatore d’armonica/a volte ci invitava giù nella sua bottega//Lì si faceva festa fino al mattino//E quando i bicchieri di vino più non si contavano/e i canti si mescolavano con le stelle/allora si rideva a crepapelle,/si cancellavano i debiti e le tasse/guardando quelli più corti di cervello/che facevano le prove dentro le casse da morto.//

Desso che son rivà

Desso che son rivà en cao a la bina
e somenà i me versi en tera bona,
no stème dir ch’i è fati a la carlona.
Pitosto dovarì spetar na nina
 
almancco da la sera enfin matina
e po farme saver come i ve sona
perché gh’è drento l’estro de me nona
 e la sincerità de l’aria fina.
 
Ensieme a l’intension de farve rider
en meso a le miserie de sto mondo
i ò scriti per sercar de farve veder
 
che quel che par quadrato, l’è rotondo.
Ma son convinto che bisogna crèder
e seito a rumegar sempre pì fondo.
 
El gran l’è squasi biondo
na sghia de cel ancora la me vansa
torno a cantar l’amor e la speransa.

Ora che sono arrivato: Ora che sono arrivato in fondo al solco/e seminato i versi in terra fertile/non venitemi a dire che sono scritti in qualche maniera.//Piuttosto dovrete aspettare un pochino/almeno dalla sera fino al mattino/e dopo mi farete sapere come vi sembrano/perché c’è dentro l’estro di mia nonna/e la sincerità dell’aria frizzante.//Insieme all’intenzione di farvi ridere/in mezzo alle miserie di questo mondo/li ho scritti per cercare di farvi vedere//che ciò che sembra quadrato è tondo./Ma sono convinto che bisogna credere/e continuo a scavare sempre più in profondità.//Il grano è quasi maturo/una scheggia di cielo ancora mi rimane/torno a cantare l’amore e la speranza.//

E vegni via con mi

E vegni via con mi
no sta lassarme.
Te portarò en montagna
a respirar l’udor de la me tera
de l’erba che rebuta
enprofumà de viole e de narcisi.
E te farò scoltar
la osse del silensio
la sinfonia del bosco che sverdesa.
Te ensegnarò a discorer
co i fiori e co le piante
le nugole curiose che se sconde,
a consegnarghe ne le man del vento
voie e speranse che no pol morir.
Enventaremo ensieme le parole
per scriver poesie e cante nove
da far sognar el Baldo e le so greste
nel caldo de l’istà
nel coro de i colori dell’autunno
de soto al ninsol bianco de l’inverno.
E quando spuntarà la luna piena
te cuertarò de basi e de caresse
e sarà festa granda
come la prima sera.
 

E vieni via con me: E vieni via con me/non lasciarmi./Ti porterò in montagna/a respirare l’odore della mia terra/dell’erba che rinasce/profumata di viole e di narcisi//E ti farò ascoltare la voce del silenzio/la sinfonia del bosco che verdeggi//Ti insegnerò a parlare con i fiori e con le piante/con le nuvole curiose che giocano a nascondersi,/a consegnare nelle mani del vento/desideri e speranze che non possono morire//Inventeremo assieme le parole/per scrivere poesie e nuovi canti/da far sognare il Baldo e le sue creste/nel caldo dell’estate/nel coro dei colori dell’autunno/sotto il lenzuolo bianco dell’inverno//E quando spunterà la luna piena/ti coprirò di baci e di carezze/e sarà festa grande/come la prima sera.//

Attendiamo l’ottimo Bruno ad una prossima impresa poetica. Nel frattempo gli giungano i più sinceri complimenti, assieme ad un grazie per quanto ha saputo e continuerà a fare per la poesia.
Piero Colonna Romano

PS: per chi fosse interessato alla completa lettura di “Robe da ciodi e sbaci de seren” informo che l’ISBN è 978-88-6099-302-1

 

28 Giugno

Un forte abbraccio al grande Piero
Essergli amico mi rende fiero
Come in Guevara in lui prevale
Il pensiero libero, l’alta morale.
Pino
 

Antologia del silenzio di Santi Cardella: “ Da lì in ogni persona che ho incontrato, dopo un fugace sguardo alla sua pelle, ho amato luce e briciole di stelle.”  Bella la poesia, molto bella la chiusa.

(figlie) di Maria Attanasio:  lasciar andare, timore del futuro e far sentire che comunque ci sei “in ogni forma possibile”. Bella, coinvolgente.
Fausto Beretta


27 Giugno

27 giugno 2017

Francesco Soldini –La sonda Cassini-: L’incredibile, fantascientifico viaggio della sonda Cassini-Huygens, qui ricordato, con grande entusiastica meraviglia, dai versi di Francesco. Stimolante è la proposta del nostro poeta, per approfondire questo affascinante argomento.

Marino Giannuzzo –Farfalla-: Un malinconico, nostalgico ricordo di una persona dalla felice, allegra vita, troppo presto svanita, negli intensi e bei versi di Marino.

Nino Muzzi traduce de Banville-: Poesia di grande effetto musicale nell’originale che difficilmente può essere reso nella pur puntuale traduzione di Nino.

Maria Attanasio –Un amore per te-: L’amore a tutto tondo, quindi, con le sue esaltazioni e con la ragionevolezza di un rapporto equilibrato e consapevole, negli intensi e bei versi di Maria.

Raffaele Ciriello –Coraggio-: Ispirati da un momento di crisi esistenziale questi duri, pessimistici versi di Raffaele.

Claudio Badalotti –Lo specchio-: C’è una serena sensazione di libertà, nei bei versi di Claudio, sensazione che non si spegne nemmeno davanti alla realtà del tempo che passa. Bella sia nella prima parte che nella seconda. Leggerla è come  sentire un grande respiro liberatorio. Complimenti.

Jacqueline Miu –fiumane-: Il tema dell’amore ed il suo invocare, svolto con le forti immagini, grondanti grande sensualità, della nostra eccellente Jac.

Laura Toffoli –Respirando Iddio nel canto dei grilli-: Un mistico canto, dunque, diviene il frinir dei grilli, negli ispirati e bei versi dell’ottima Laura.

Grazie di cuore a Claudio per i complimenti inviatimi e complimenti ad Armando per il  risultato ottenuto nel premio letterario “Donne tra ricordi e futuro”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

III Edizione Premio letterario “Donne tra ricordi e futuro
a Camaldoli e Pratovecchio Stia il 24-25 giugno

MENZIONI SPECIALI
La Giuria del Premio Donne tra ricordi e futuro si è riunita e ha deliberato la rosa degli autori selezionati per una Menzione speciale
che verrà assegnata nel corso della cerimonia prevista a Pratovecchio Stia il 25 giugno p.v., a partire dalle ore 10,30,
presso il Monastero San Giovanni Evangelista Monache Benedettine Camaldolesi – Piazza Jacopo Landino, 20 Pratovecchio.
In particolare, si tratta degli autori e delle opere indicate in ordine alfabetico qui di seguito:

Menzioni speciali
Anna Maria Artini                                                           Una ragazza e basta
Claudia Barolo                                                                La notte
Armando Bettozzi      - Fuori concorso -                       Giannetta, bettonese
Franca Boattini                                                               Dedicato a te
Giacomo Canepa                                                            Un uomo autentico
Mario D’Errico                                                               Prigioniero di guerra
Lucia Esposito                                                                La storia di Rusella
Sister Mary Alvina George                                             A che serve?
Leone Stefania                                                                Il giorno del Civetta
Nando Maurelli                                                              L’attesa
Lucia Modugno                                                              Solare
Massimo Ferrucci (in memoria)                                       Anima
Cinzia Scalise                                                                 L’anima di Villa Serena
Scuola Primaria e Secondaria Bottarelli Pecci Poppi        Piatti tradizionali di Poppi
Sezione FIDAPA Battipaglia                                           La cucina è la più antica delle arti
Carla Tagliaferri                                                              Lettera al fiume Adige
Maria Teresa Vigiani                                                      Al di là del bene e del male
 

Complimenti di tutto cuore al grande Piero!
Siamo orgogliosi del tuo successo!
Claudio Badalotti
 

26 giugno 2017

Michael Santhers –Calura di giugno-: Versi che aggiungono calore a questa torrida estate, tanto bene ne riproducono la temperatura. Serie di bollenti immagini, distorte da un’asfissiante cappa di piombo,  oltre che dalla sfrenata fantasia del nostro Michael.

Francesco Soldini –La miglior vendetta-: Saggio aforisma del nostro Francesco sull’ignorare le offese.

Piergino Pedrocco –L’eternità dell’onda-: Veloce pennellata a descrivere il mare, con un pizzico di nostalgia.

Marino Giannuzzo –Divorzio-: La narrazione di un rapporto denso di incomprensioni, concluso con una ovvia separazione. Ma, afferma il nostro poeta, non c’è speranza neppure nel futuro. Leopardiana nel senso, insomma.

Giuseppe Stracuzzi –Una fanciulla-: Il dramma di una povera ragazza ben sintetizzato dagli incisivi versi di Giuseppe.

Antonio Scalas –Più lontano sembravano le nuvole-: Un innamoramento che fa provare l’effetto di volare, narrato in uno scenario marino che affascina, certamente meno di quegli occhi, nei bei versi di Antonio.

Jacqueline Miu –Quaderni 1 19/100-: Gli effetti dell’amore sulla mente e sul corpo, secondo la nostra eccelsa Jac. 

Laura Toffoli –Fiordaliso e lo specchio-: Un tourbillon di colori  (se ne contano almeno sei) per la piacevole fiaba che oggi ci racconta la nostra Laura.

Franco Fortini “Lontano lontano”, proposta da Poetare-: Fu uno dei miei “eroi” del ’68, per ciò che, politicamente, aveva tentato di realizzare, questo grande intellettuale italiano. Di gente di questa razza s’è persa la memoria e nero è il futuro.

Veniamo a questa interessantissima proposta di Poetare: fu scritta nel 1991, anno della guerra del Golfo. Quella guerra che voleva salvaguardare l’indipendenza del Kuwait (…e gli interessi petroliferi dell’occidente), violato da Saddam Hussein. Guerra decisamente a conclusione obbligata, viste le forze in campo.

Su questa guerra riflette Fortini ed ecco quel “Lontano lontano” (fisicamente da noi), ecco quel “Il sangue degli altri si sparge per terra” e, visto il generale clima favorevole alla coalizione occidentale, ecco quel “non posso parlare”. Così la conclusione, nel distico di chiusura, è amara.

Tecnicamente è poesia realizzata in distici fatti di doppi senari  a rima baciata, che ricordano, ma non casualmente credo, i cori delle tragedie manzoniane.

Un sentito grazie ad Antonia, Fausto e Giuseppe per i complimenti inviatimi.

A voi tutti i più cordiali saluti, assieme ad un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

26 Giugno

È con viva soddisfazione che mi complimento con Piero , vero e generoso amico, per il suo meritatissimo premio per la sua bella poesia De profundis per Che Guevara , congratulazioni te lo meriti davvero
Antonia Scaligine
 

complimenti vivissimi all'amico e maestro Piero per il Primo Premio conseguito con la sua "de profundis per Che Guevara": bella e "sentita"
Fausto


Bravo Piero: un continuo mietere successi!
ggc
 

25 giugno 2017

Giuseppe Stracuzzi –La fabbrica dei sogni-: Versi intrisi d’alto lirismo, per una dolcissima, intensa dichiarazione d’amore. Particolarmente ispirata la bellissima chiusa. Complimenti, Giuseppe!

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Umbria-: Spettacolosa descrizione del cuore verde d’Italia, del quale l’ottimo Giuseppe tralascia nulla di ciò che le è caratteristico, dalla natura generosa, al paesaggio, al vino (quel sacrantino di Monte Falco degno del più rinomato brunello di Montalcino) all’essere stata culla dell’arte rinascimentale, a quella battaglia che vide il massacro delle truppe romane ad opera di Annibale (battaglia di Tuoro, sul Trasimeno) all’essere stata culla di santi.  Regione da me molto amata, e frequentata anche per motivi di lavoro, che oggi questi evocativi versi mi riportano, nostalgicamente, alla mente.

Francesco Soldini –La pioggia-: Simpatica descrizione della pioggia e dei suoi benefici effetti.

Marino Giannuzzo –Dio-: Intensa preghiera, con alternanza di senari e settenari, per chiedere pace e saggezza a Dio.

Laura Toffoli –Ora vi voglio raccontare una storia-: Complimenti vivissimi alla nostra Laura per questi suoi successi. Chi volesse avere il piacere di vederla, nell’occasione da lei raccontata, potrà cercare in internet: Gold Tv –Poeti e Poesia- trasmissione del 20 giugno scorso.

A Laura il sincero augurio per ulteriori soddisfazioni dal suo bel poetare, certo che non le mancheranno.

Antonio Scalas –Storie-: Tra la veglia ed il sono si dipanano storia e realtà, confondendosi negli ispirati e bei versi di Antonio.

Jacqueline Miu –La Bella defunta-:  Un racconto gotico, granguignolesco, per narrare della disperata ricerca dell’amore. Racconto che solo Jac, col suo particolare ed affascinante stile, poteva regalarci.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Un particolare saluto all’amico Santi ed un ringraziamento per aver voluto comunicare l’affermazione di una mia poesia in un concorso letterario.

Piero Colonna Romano

 

25 Giugno

 

                                  

Cari colleghi,

con viva soddisfazione vi annuncio che il nostro generoso amico Piero Colonna Romano oggi è stato insignito del PRIMO PREMIO nel Concorso Straordinario di Poesia (a tema) bandito dal Circolo Culturale "HOSTARIA DELLE IMMAGINI" di Cortemaggiore (PC).

Il tema proposto quest'anno era "Ricordanze" e il nostro poeta l'ha onorato con l'opera "De profundis per Che Guevara", dedicata alla figura del rivoluzionario argentino nel cinquantesimo anniversario della morte.

Nella sua poesia, riportata qui in allegato, il nostro stimato collega ci ricorda, con eleganti e ritmati pentametri, il nobile ideale di eguaglianza fra gli uomini che animò il grande "Che", fino alla sua morte per mano degli imperialisti.

Partecipi dello stesso nobile ideale manifestiamo la nostra solidale stima al caro Piero con cordiali applausi e rinvigoriamo il nostro senso di appartenenza al sito "Poetare.it", palestra di profondi sentimenti.
Santi
 

De profundis per Che Guevara
(carducciana)

Per te che fosti
principio immenso,
materia e spirito,
ragione e senso,

là nel turibolo
l'incenso fuma,
per un ricordo
che ci consuma.

E corre un fremito
lungo la schiena:
sei stato ucciso!
Grand'è la pena.

Per te sfrenavasi
quella speranza
di par diritti
nell'abbondanza.

Desti speranza
a tanta gente
di degna vita,
con sgombra mente,

vedesti gli uomini
uguali stare,
ci fu gran luce
nel tuo lottare !

Or che sei morto
lasci il messaggio
di libertà
degno d'omaggio.

Vivrem nel giusto
nostra stagione
se intenderemo
la tua lezione.
Piero Colonna Romano

 

24 Giugno

Un grazie sincero a Piero, Santi e Antonia per aver apprezzato la mia poesia "Povero ma ricco".
Simone

Commento per "De profundis per Che Guevara"di Piero Colonna Romano
Martellanti versi carducciani di una trasparente rievocazione storica che si perde tra il mito e la leggenda di quel bravo libertario, sostenuto fin nel lessico da ribattuti ritmi satanici che danno voce e luce a immagini che ben contribuiscono al diffondersi di una nostalgica atmosfera di osteria di intramontabili tempi in cui la sete di giustizia e libertà è alimentata e non certo spenta da corali bevute.

L'Osteria, nella migliore tradizione popolare, non "populista" ( vedi Pascarella, Trilussa ecc.? è luogo tutt'altro che da ubriachi, come vorrebbe una certa tradizione denigratoria, ma il luogo delle migliori elaborazioni popolari dove sentimenti genuini, di onestà, libertà e giustizia, come tu metti bene in evidenza nel tuo inno, non venivano certo oscurati da qualche buona bevuta di buon vino. Sembra che il primo spunto di Inno a Satana di cui nel tuo ci sono colti e interessanti richiami, sia nato proprio in un osteria della Val Tiberina.
Non dimentichiamo poi il famoso: In taberna quando sumus /ignoramus quid sit humus, dove nascono i primi pensieri laici e libertari. Vorrei che questa precisazione trovasse spazio, in qualche modo, nei commenti.
Carlo Chionne
 

24 giugno 2017

Giuseppe Stracuzzi –La coltre dei misteri-: Una riflessione sull’impotenza della ragione e sull’inaffidabilità della morte, in questi versi, dal macabro tono, di Giuseppe.

Francesco Soldini –Sorridi-: L’appagamento di un sogno è il poetare. Questo leggo nei sintetici versi di Francesco.

Marino Giannuzzo –Dalla finestra-: Un rassicurante, fresco panorama, si rivela al risveglio agli occhi del poeta e rende ottimistico l’affrontare la nuova giornata. Così traduco i bei versi descrittivi del nostro Marino.

Maddalena Gatto –Amiche care-: Una commovente rimpatriata, tra amiche che il tempo ha diviso per quarant’anni, descritta con l’emozione che questi intensi versi di Maddalena rendono e comunicano.

Laura Toffoli –Roma-:   Veloci, significative pennellate per descrivere la Città Eterna e le emozioni che regala, nei significativi versi di Laura.

Jacqueline Miu –Ragtimae-: A ritmo di rag time si susseguono, si intrecciano, si rincorrono le fantasiose, gotiche immagini di Jac in una poesia dall’andamento ciclico, con quella strega che, inizialmente, bisbiglia incantesimi ed in chiusura si ribella ed esce dal petto nel quale era rinchiusa, e che pare essere metafora di un bisogno di libertà e di sogno.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

23 Giugno

Santi Cardella in primis grazie per il tuo bellissimo commento
In più ci inviti a commentare , certo sarebbe bello ,ma non è facile, ecco perché tu e Piero siete davvero due persone speciali .Oggi mi complimento con te per la bellissima poesia Rianimazione
“Con il passepartout del sentimento hai aperto un vecchio scrigno arrugginito”;
con Simone per la sua descrizione del Povero ma ricco <Portami via da una stanza con le pareti,
voglio invecchiare nel vento per vedere i tuoi capelli danzare
all’ombra di tutti i perché.>
Un grazie davvero con il cuore pieno di riconoscenza a Piero per i suoi bellissimi commenti che ti aiuta a continuare a scrivere e un grazie a Lorenzo sempre pronto ad accoglierci con la sua sensibilità e gentilezza
Buon fine settimana Antonia Scaligine
 

23 giugno 2017

Claudio Badalotti –Haiku-: In questa affermazione c’è una sottile malinconia nata da versi, densi di ispirazione poetica, dell’ottimo Claudio.

Simone Magli –Povero ma ricco-: Un inedito, spettacoloso, Simone ci regala questa bellissima poesia nel più bello stile simbolista. Poeticamente espresso il bisogno d’amore, conquistano i versi del nostro ottimo amico. Complimenti vivissimi!

Roberto Soldà –L’origine e…la festa-: Il fascino della poesia al servizio del fascino della scienza, per narrare della domanda più angosciante dell’uomo e dello scienziato, quella sull’origine della vita. Per questi versi, dal meditativo tono, il nostro ottimo Roberto si è ispirato a quelle caratteristiche ottiche che alcune sostanze chimiche possiedono di distorcere la luce polarizzata, caratteristiche il cui motivo resta misterioso alla scienza attuale e che, se svelate, potrebbero chiarire l’origine della vita.
La poesia si dipana dai ricordi, e dai dubbi giovanili sul mondo e sulla vita, alle considerazioni sull’amore per la chimica di un professore, avuto a scuola, che fu determinante per il suo futuro di chimico e poeta.
Scorrono i versi come un bel racconto e, dentro il lettore, sorgono dubbi (e magari speranze di risposte) sul senso della vita.
Complimenti, Roberto, per questa ottima, intrigante poesia.

Santi Cardella –Rianimazione-: Romanticissimo Santi! Oggi ci regala questa deliziosa chicca, fatta di versi densi d’amore e di speranza, resi con grande ispirazione poetica.

Giuseppe Stracuzzi –Un qualche sogno-: I sogni ed i dolci ricordi, portati dalla notte alla mente, narrati con gli ispirati versi dell’appassionato, bravissimo Giuseppe.

Giuseppe Gianpaolo Casarin –Riflessione-: Dal tempio d’Apollo a Delfi al dubbio cartesiano (ed ampiamente oltre nel tempo) l’esistenziale crisi dell’uomo, incapace di sapere di se stesso e, perciò, di vivere in costanti incertezze.  Questo nei bei versi, densi di filosofiche considerazioni, del nostro ottimo Giuseppe.

Francesco Soldini –Scriversi-: La tecnologia ha reso più semplici e rapide le comunicazioni e, purtroppo, sta cambiando anche la lingua italiana (e le altre) che diviene essenziale (causa tariffe…) e, in un certo senso, sinteticamente espressiva di sentimenti. Questo mi ispirano i versi di Francesco.

Marino Giannuzzo –Compagna-: Struggente dedica, piena d’amore, alla compagna di una vita.

Jacqueline Miu –Capitano! Mio Capitano!-: Ispirata dalla celebre poesia di Whitman, l’ottima Jac ci propone una lunga riflessione su vita ed amore, ricca di spettacolari immagini metaforiche. Impossibile non rileggere questa bellissima poesia, anche per le filosofiche lezioni di vita che propone.

Cito, per tutti, i seguenti versi:

questo è un terribile presagio _ will be haunted! _ non lo capite?
marciamo sopra acque predando cacciando uccidendo
tutto si paga
a quella che scrive il destino nei nostri palmi

Difficile trovare altri termini per elogiare questa grande della poesia moderna, resta solo applaudire, rileggere e tornare ad applaudire.

Antonia Scaligine –Il cielo di Giugno-: ”Una tuta di stelle/tra ricami di luna/un nero velluto di cielo”, sono versi da ricordare, di una poesia da ricordare per l’alto lirismo che ha mosso la penna di una Antonia in strepitosa forma. Applausi, applausi, applausi.

Anna Maria Recchia –A Loredana-: Il ricordo di un drammatico evento, assieme a quello di una fraterna amicizia che ha salvato la vita in tempi lontani. Indimenticabile amicizia e doveroso omaggio, con gran sentimento reso da questi intensi versi.

Salvatore Cutrupi –Porta con te-: Ricordi di tempi lontani, che addolciscono il cuore, velati di malinconia e resi con molto sentimento dai versi di Salvatore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
un po' di commenti potrebbe incentivare la penna di qualche altro volenteroso...:

"Povero ma ricco", di Simone Magli - In questo componimento il nostro collega ci dà la misura della ricchezza del suo sentimento, ribadita con straordinarie metafore; direbbe Fellini, otto e mezzo!

"L'origine e la festa", di Roberto Soldà - Un ricordo scolastico, trasfigurato nei bei versi di Roberto, fa rivivere nel lettore una commossa partecipazione alla festa della vita, particolarmente feconda tra i banchi di scuola, quando si hanno professori tanto ispirati.

"Un qualche sogno", di Giuseppe Stracuzzi - L'autore accompagna con fervida fantasia il percorso dei sogni e con suadenti versi ci induce a cercare "nelle vetuste oasi di cielo/ le melodie perdute", capaci di far nascere altri germogli.

"Il cielo di Giugno", di Antonia Scaligine - Che belle e permanenti sensazioni dà la lettura di quest'opera di Antonia; con lei passeggiamo sul carro trainato da stelle partecipando col cuore alla fantastica sfilata.

"Porta con te", di Salvatore Cutrupi - L'atmosfera calda e accattivante d'una antica amicizia è riccamente rappresentata nei bei versi di Salvatore, che hanno il pregio di richiamare in noi la nostalgia dei piaceri perduti.

Con un sentito ringraziamento a te e a Piero, mando per tutti un affettuoso saluto,
Santi

 

22 Giugno

21 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Antonia Scaligine -      Silenzio-: Ritmo incalzante per una doppia poesia che diviene spirale, a formarne una terza, per dire delle emozioni che si possono vivere nel silenzio.

Dario Menicucci –L’armonia del silenzio-: Il silenzio, protettivo, saggio amico, nel quale trovare pace e conforto, nei bei versi di Dario.

Poesie a tema libero

Marino Giannuzzo –Come stai?-: Un monologo, reso in forma di dialogo con se stesso, in questi versi, dal tono riflessivo e dalle belle immagini, del nostro Marino.

Claudio Badalotti –Ciò che rimane-: Una malinconica riflessione sui ciò che resta del nostro vivere, dove solo i ricordi si salvano dalla dissoluzione, detta con pessimistici toni.

Nino Muzzi traduce Heine-:  Un’ingombrante coscienza è il soggetto principale di questa lunga poesia del grande Heine, una coscienza che indica la strada ed amareggia la mente negli errori. Didattica è quindi la composizione che l’ottimo Nino ha tradotto per noi.

Enrico Tartagni –Senza Ossigeno-: La suggestiva descrizione, resa con forti e fantasiose immagini, di una pena esistenziale che strazia l’anima e toglie il fiato, in questa composizione decisamente simbolista del nostro Enrico.

Alessia Bertozzi –occhi-: Iperbolica dichiarazione d’ammirazione e d’amore, negli incisivi versi di Alessia.

Michael Santhers –Anonimo in incognito-: Un giorno (forse una vita) da mulo da soma, descritto dalla fervida, brillante fantasia del nostro Michael, col suo originale ed apprezzabile stile.

Francesco Soldini –Dolce Napoli-: Pochi, sintetici versi, per descrivere l’anima e la bellezza di questa splendida città.

Salvatore Cutrupi –Intoppi-: E’ l’ipocrisia che rende difficile il vivere. Questo afferma, nella prima parte della poesia, Salvatore che poi la conclude con lirici versi dal malinconico tono.

Carlo Chionne –Ritorno-:  Torna in mente “Davanti a S. Guido” nel leggere questi bellissimi versi del grande Carlo. Preziosi settenari, densi di sentimento malinconico, magistralmente porti da questo colto artista a tutto tondo. Complimenti vivissimi, assieme ad un caro saluto.

Jacqueline Miu –Heden-: Con Jac ci si annoia mai. Ed anche in questa occasione il piacere, nel leggerla, è assicurato. Tra le fantasiose, spesso surreali, immagini, giudico che indimenticabile sia  quella di Dio nella parte di Gene Kelly. Strepitosa!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

21 Giugno

21-22 Giugno
"L'agonia del silenzio":
caro Dario, il silenzio ti suggerisce delle grandi parole.
Simone

 

19 Giugno

19 giugno 2017

Francesco Soldini –In quel dell’Insubria-: L’inquinamento atmosferico, causa di innumerevoli malattie, messo sotto accusa  dagli affilati versi di Francesco.

Marino Gianuzzo –Casetta-: Un malinconico, nostalgico ricordo, d’un luogo che vide la serena infanzia. Luogo sparito per far posto ad altra costruzione che però non cancellerà mai il dolce vissuto giovanile.

Dario Menicucci –Non c’era timore-: Ed anche in questa risuona un dolcissimo ricordo d’amore, con la grande malinconia che emana dagli intensi versi dell’ottimo Dario.

Maddalena Gatto –Nacqui-: Sintetica autobiografia e confessione della nostra Maddalena che intendo anche quale lezione comportamentale che, da quei versi, ci arriva.

Michael Santhers –Vento imparziale-: Gli effetti, dolci o amari, del vento, qui analizzati e resi con la grande fantasia del grande Michael.

Jacqueline Miu –Kamasutra City-: Una fantasmagoria d’immagini suggestive, per narrare di un bisogno d’amore, col noto stile della strepitosa Jac.

Laura Toffoli –Filo di ragnatela-: Dio è ovunque, afferma Laura con ispirati versi, e la sua grandezza può essere rivelata persino dalla perfezione di una ragnatela.

Antonio Scalas –Per sfuggire ai miei tormenti-: Un suggestivo racconto, reso con surreali e metaforiche immagini, per narrare di una esistenziale pena alla quale tentare di sottrarsi. Poesia densa d’atmosfera, piacevole a leggersi.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Il tramonto della primavera sostituita dalla calda estate, romanticamente narrato da questo haiku di Salvatore.

G. Caproni “Congedo del viaggiatore cerimonioso”, proposta da Poetare-: Una bella composizione, velata di malinconia ed intessuta di metaforiche immagini, con la quale il poeta afferma di abbandonare la vita immaginando di rivolgere questo lungo monologo a compagni di viaggio. Grazie a Poetare per questa proposta che spero sia incentivo a leggere questo grande poeta sparito una cinquantina d’anni fa.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

18 Giugno

18 giugno 2017

Renzo Montagnoli –La sera nei ricordi-: Bel racconto neorealista di tempi passati che tornano alla memoria con sottile malinconica. Delicati schizzi sono i quadretti che i versi di Renzo vanno a formare, per la nostra memoria, per la nostra nostalgia.

Francesco Soldini –Dell’essere gentile-: Un confronto tra antichi tempi sereni e quelli d’oggi turbinosi e angoscianti, nei significativi versi di Francesco.

Marino Giannuzzo –Carovana-: Il racconto di un doloroso esodo, alla ricerca di un più dignitoso vivere, reso con versi colmi d’amarezza.

Vito Tagliaferri –Il compito-: La leggo come una metafora della vita, con i compiti che ci sono assegnati, con quel foglio bianco da riempire d’azioni, augurandosi di non andar fuori tema.

Andrea Bucci –Inno alla tua grazia-: Col tono de “Il cantico dei cantici” ecco questo canto alla donna reso con versi grondanti ammirazione ed innamoramento.

Davide68 –Via dei morti-: Un macabro panorama per descrivere, forse, di una profonda pena esistenziale nata da uno scoramento per ciò che ci circonda.

Zenone Drisoli –La ballata dello scrutinio finale-: La rivolta d’un professore d’altri tempi, tempi in cui la scuola assolveva il compito di selezionare la futura classe dirigente del paese, con logica severità. Leggere Zenone, per capire quanto i tempi siano cambiati e, di conseguenza, quanto in peggio ancora cambieranno. Cantilenanti ottonari, per versi densi d’amaro sarcasmo.

Carlo Chionne –Ancora-: Un guardare al tempo che passa, reso con i ritmici e bei versi del grande Carlo dal quale ancora grandi artistiche imprese ci aspettiamo. E…niente scuse.

Jacqueline Miu –Light-: Le confessioni di un sognatore innamorato dell’amore, con i noti, forti versi della nostra eccezionale Jac.

Garcia Lorca “Paesaggio”, proposta da Poetare -: Suggestiva descrizione di un paesaggio, resa con versi che paiono lievi pennellate. Grazie a Poetare per questa proposta, omaggio ad un grande della poesia e della storia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed  un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Giugno

17 giugno 2017

Michael Santhers –Finestra poetica-: Fantastico Michael! Rieccolo, con la sua strepitosa fantasia, a distorcere, piacevolmente, immagini già suggestive per loro conto e a divertirci, con grande maestria.

Simone Magli –Un mare in tempesta mi porta-: Il senso della più cupa disperazione, reso con incisive e forti immagini.

Francesco Soldini –Il distacco-: Città inquinate, anche per l’assenza di verde, descritta con versi dal tono amaro.

Fabio Alessandro Tagliacollo –Astronauta-: Un’angosciosa solitudine che fa compiere un fantascientifico viaggio, alla ricerca di un approdo certo. Molto ben costruito l’iperbato nei primi quattro versi e piacevole è la poesia, ispirata da un profondo sentire.

Marino Giannuzzo –Camilla-: O aveva qualcosa da nascondere la Camilla, o il nostro Marino eccede in malizia. Comunque simpatico racconto su di una figura paesana, reso con senso dell’umorismo.

Maria Attanasio –Tu pensavi che fosse amore, invece era-:  Si può anche ridere, leggendo questa sintesi di un rapporto coniugale e magari ricordare “La guerra dei Roses” ma, alla fine, sono versi che invitano alla riflessione.

Jacqueline Miu –Dark Byron-: Sinteticamente: masochista cerca sadico per giochi estremi. Ancora una volta la nostra Jac  esprime il suo sentire con versi roventi ad alta intensità emotiva. E ci affascina e seduce. Complimenti!

Tiziana Cocolo –Il divenire del tempo-: Bella riflessione sul tempo e sull’amore, resa con incisivi e bei versi.

Laura Toffoli –L’oriente nei mie occhi-:  Una romantica stampa giapponese, descritta con lievi versi, pennellati a mo’ d’acquerello, secondo il bello stile della nostra Laura.

De Amicis “Gli emigranti”, proposta da Marino Giannuzzo-: Struggente descrizione della pena di chi, per fame o per ricerca di vita più dignitosa, è costretto a migrare. La direi poesia di grande attualità: basta guardare all’odierna Africa ed al Medio Oriente. Grazie a Marino per averla proposta.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

16 Giugno

16 giugno 2017

Claudio Badalotti –Per saperne di più-: Per saperne di più ed approdare ad una conoscenza causale di un qualche sapere. Filosofica riflessione sui poteri della mente, resa con intensi versi dall’ermetico tono.

Francesco Soldini –I denti-: L’evoluzione dell’odontoiatria nei versi di Francesco, pieno di meraviglia.

Stefano Giannini –Tormenti dell’anima-: Alti e bassi umorali, resi con metaforiche, romantiche immagini, attribuiti alla coscienza, guida della mente.

Romano –La regina del lago di ghiaccio-: Una lezione morale, in quei primi quattro versi, che si conclude con fiabesca immagini. Insomma mi pare una sorta di fiaba capovolta, resa con bei versi.

Marino Giannuzzo –Buona Pasqua-: Sempre gradito un augurio a tutti indirizzato, anche se decisamente estemporaneo.

Maria Attanasio –Siamo noi  viaggio e valigia-: La realizzazione di una perfetta simbiosi, nell’amore, detta con incisivi e bei versi.

Antonio Scalas –I rametti dell’edera-:  Un sogno, una fiaba romantica raccontata con i piacevoli versi dell’ottimo Antonio.

Jacqueline Miu –Fuckin’ America-: Che sia il nuovo corso politico del biondo presidente USA ad avere ispirato questi versi a Jac? Certo che è forte la denuncia della nostra poetessa, forte e sarcastica, a cominciare dal titolo. Ed io mi associo.

Gozzano “La signorina Felicita”, proposta da G.G. Casarini-: Deliziato rileggo questo classico di Gozzano, ringraziando, ancora una volta,  l’amico Giuseppe per queste ottime proposte di lettura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, assieme ad un grande grazie per il nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

15 Giugno

15 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Dario Menicucci –Tra le braccia del silenzio-: Poesia di grande effetto che ricrea un’atmosfera soffusa e dolcissima, con i magistrali versi dell’ottimo Dario.

Poesie a tema libero

Maria Attanasio –Una lunga lettera d’addio-: E quel “noi che riprende fiato” che alla fine prevale sul pessimistico scenario iniziale, in questa poesia dagli intensi, amarissimi versi.

Michael Santhers –Bar della sport-: Ed ecco che il nostro Michael, fingendosi ebro d’ombre, narra quel che accade, tra ebri d’ombre, al bar sport un lunedì mattina. Si ondeggia, leggendo questo nostro, ma quanta realtà c’è nei suoi versi!

Santi Cardella –Abbracciami-: Un romanticissimo Santi invoca tenerezza con questi bei versi dal bel ritmo settenario. Come sempre piacevole leggere questo nostro eccezionale amico.

Enrico Tartagni –Mistica-: Ermetici versi che evocano panorami mondani che rievocano e somigliano a quelli ultra mondani, dove l’anima discioglierà il corpo. Ermetica e surreale, come spesso sono le composizioni del nostro ottimo Enrico.

Alessandro Borghesi –Guerra-: La leggo come un atto d’accusa contro le storture che ci circondano, dalle guerre alle rivalse del capitalismo vincente, dalla negazione delle dignità dell’uomo a quei freddi, impersonali bit che pare sostituiranno le umane discussioni. E c’è grande malinconia in quella penultima terzina che pare un grido di dolore, per ciò che perdiamo, giorno dopo giorno.

Francesco Soldini –Innamoramento-: Intensa e bella descrizione di ciò che è l’innamoramento.

Nino Muzzi traduce  Ron Winckler-: Interessante lettura di ciò che può accadere nell’erba o all’erba. Non conosco questo Winkler ma, avendo letto questa traduzione del colto Muzzi, non ne sento proprio il bisogno.

Marino Giannuzzo –Beato-: Tre interessanti aforismi del nostro Marino.

Jacqueline Miu –fantasmi sul mare-: Inquietante, più delle sirene che tentarono Ulisse, è il personaggio descritto dalla nostra Jac in questa poesia dai suggestivi e bei versi che si legge come una fiaba dal misterioso tema.

Salvatore Cutrupi –La mia alba-: Molto ben resa la malinconica atmosfera che può esserci nelle notti, quando neppure l’alba ci potrà rendere il sospiro di un sorriso. Belli ed intensi i versi di Salvatore, piacevole la lettura di questa poesia 

Laura Toffoli –Alba allo specchio-: Un ottimistico guardare al giorno che nasce, con i lievi e bei versi di una Laura, sempre attenta a descrivere la dolcezza di paesaggi e colori, con bella maestria.

Gozzano “Le due strade-: Ho mai capito perché Gozzano (assieme ad altri a cavallo tra fine ottocento e primi del novecento) sia considerato “crepuscolare”, ma se lo è allora viva il crepuscolo! Questo delizioso, grande poeta è da leggere e rileggere per godere dell’eleganza dei suoi versi e della sua sottile ironia. Come non citare “La signorina Felicita”, “Le golose”, “L’assenza” ed invitare tutti alla loro lettura?  Ne trarremo giovamento per la pulizia del verso, per i magistrali enjambement, per quelle rime incrociate (presenti in questi versi alessandrini de “Le due strade”) per la rigorosa metrica che fa scorrere, leggera, la lettura con gran piacere per l’anima. Ancora grazie a Giuseppe per le sue proposte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

14 Giugno

14 giugno 2017

Marino Giannuzzo –Artisti-: Il diverso modo di interpretare l’arte, nei sagaci, prosastici versi di Marino.

Simone Magli –Nel cuore ho la notte-: La rappresentazione di uno smarrimento, di un sottile timore di una pensosa  anima, negli amari versi di Simone.

Maria Attanasio –Io scrivo di me,-: La pena di un abbandono, resa con versi pieni di dolore che bene la comunicano.

Gaia Giacon –In piedi sotto una pioggia insistente-: Ed anche in questi amarissimi versi di Gaia c’è la forte rappresentazione di un profondo dolore, molto ben comunicata al lettore.

Dario Sanseverino –Padre del mare-: Densa d’atmosfera e di significative metafore è questa intensa poesia del bravissimo Dario. Piacevole a leggersi, anche per il bel ritmo che propone, ci trasporta in un sogno.

Francesco Soldini –Tutto uno sbocciare-: Si riempie di tenerezza il cuore del poeta allo sbocciare della primavera ed all’arrivo della Pasqua. Peccato che a ripieni gastronomici siano soggetti i poveri capretti, vicinissimi ai voraci ritmi della città.

Carlo Chionne –Tentennamenti- Autoironico il nostro grande Carlo che esprime, con magistrali versi, il suo sentire. Facciamo cin cin assieme, brindando alla tua immutabile giovinezza. Un caro, affettuoso saluto.

Anna Maria Recchia –A mia nonna Liberata e al suo mondo-: Deliziosa, nostalgica descrizione di tempi passati, dove tutto pareva più pulito e legato alla natura. Piacevoli a leggersi sono i versi di Anna Maria e, con lei, ci immergiamo in quella verde valle, sentendone profumi e sapori.

Jacqueline Miu –Rondini e api di fuoco in una Super Nova-: Solo un poeta può recitare quel “per tessere lunghi fili di miele sopra lo spazio del ti amo”. E Jac poeta è, ed i suoi versi, anche quando intrisi di violenza, ci trasportano sempre in un sogno. Complimenti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un ringraziamento al nostro Lorenzo, per quel che consente.

Piero Colonna Romano
 

"Ho scritto" di Ben: con semplicità genuina questa poesia riesce ad arrivare in profondità, dove abitano i bisogni del cuore, complimenti.
Simone

 

13 Giugno

Caro Lorenzo,
invio qualche commento sulle poesie del giorno, premettendo il mio benvenuto ad Anna Maria Recchia sulla pagina azzurra del nostro sito:

"Capisco, vecchi, la solitudine che vi fa stare all'ombra", di Simone Magli - Condivido l'amara considerazione di Simone verso chi viene escluso dalla vita attiva, aspirando, come sottinteso nei suoi versi, ad una società più caritatevole ed equa.

"Ora sempre e mai", di Antonio Sangervasio"- Bella poesia che, come un lieve ricamo, lascia intravedere il senso di smarrimento che può dare un amore, vissuto e rievocato attraverso le tracce lasciate nel cuore.

"Terra madre", di Maria Attanasio - Vigoroso componimento, che trae origine da un profondo sentire, sulle vicissitudini penose che la vita ci presenta ogni giorno. E la poetessa osserva, con partecipe meditazione, che alcuni rimangono indifferenti ed altri cercano di capire il viaggio delle nuvole.

"Certi accenti", di Antonio Scalas - Una piacevole carrellata sugli stati d'animo che il tempo atmosferico brutto può indurre in noi, con una conclusiva gioiosa partecipazione ai festosi giorni di primavera.

Un sentito ringraziamento a te che ci coordini e a Piero che ci commenta.
Santi

 

12 Giugno

12 giugno 201

Francesco Soldini –Dodici lustri-: Così il nostro Francesco ripensa al fallimento di una speranza, rimpiangendo un’irrealizzata (forse irrealizzabile) integrazione di nazioni europee.

Marino Giannuzzo –Angela-: Uno straziante ricordo raccontato con versi densi d’amarezza.

Antonio Alvaro –Tenue-: La narrazione di uno smarrimento, causato da un’assenza, resa con gli intensi e bei versi di questa poesia d’amore.

Emilio Tasca –S’accartoccia la foglia-: Il ricordo d’un amore estivo torna, struggente, nel freddo inverno ed il sentimento che genera è ben descritto da bei versi di Emilio.

Andrea Sbarra –speranza-: Un’invocazione al sogno di libertà, detta con puliti, tambureggianti decasillabi.

Sandra Greggio –Voglia di libertà-: Un forte bisogno di libertà, un’analisi ed un ripensamento, il tutto con queste forti immagini metaforiche di Sandra.

Laura Toffoli –Poesia…”scrivo per l’anima di tutti”-: Forse la vera missione della poesia è proprio quella, così come racconta, citando un recente ricordo, la nostra Laura alla quale va il mio grazie per l’attenzione che mi ha dedicato.

Jacqueline Miu –la proprietà straordinaria di modellare le nuvole-: Tra fantasmi di carta, collezionisti di nuvole e navi fantasma per mari senza fondali, si sviluppa la composizione poetica della nostra Jac che ha, come afferma, la capacità di modellare le nuvole, che è metafora per dirci della sua infinita capacità di rendere il suo sentire mediante l’uso di immagini fantasiose costruite, magistralmente, col suo suggestivo narrare.

Carducci “Traversando la Maremma Toscana”, proposta da G.G. Casarini-: Una malinconica descrizione di un paesaggio amato e sempre ricordato e la previsione della morte, addolcita da quel ricordo nella terzina di chiusura. Chapeau, ovviamente, assieme all’invito a leggere e rileggere questo sonetto, per quel che può insegnarci. E, ovviamente, sempre grazie al nostro generoso Giuseppe  per queste proposte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

11 Giugno

Nella vita ci sono momenti che condividiamo con altre persone
in cui si impara qualcosa di importante, in uno di questi, vissuto recentemente,
mi rimarrà per sempre impressa la frase detta da Piero sul palco di Abano Terme PD
ieri sabato 10 giugno al ritiro della premiazione per la sua poesia:
“… scrivo per l’anima di tutti”.
Ma non solo, voglio sottolineare l’umiltà di quest’uomo che nel discorrere
con lui emerge; una umiltà di pensiero che lo premia poi con i riconoscimenti che ottiene. laura
 

8 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Giuseppe Dabalà –Ora…prima che il silenzio-: Bellissima poesia di grande respiro, detta con immagini suggestive e metaforiche di una riflessione sul tempo che passa. Un atmosfera malinconica nasce dai bellissimi versi di Pino, al quale vanno i più vivi complimenti per questa composizione che dimostra la grande maturità di questo ottimo poeta.

Poesie a tema libero

Daniele Giovacchini –Odo il silenzio-: Benvenuto nell’azzurro, Daniele! Bello questo esordio, reso con brevi, sintetici versi di grande spessore emotivo.

Claudio Badalotti –Ricominciare-: Un desiderio di quella purezza del fanciullino di un tempo, muove l’ispirata penna di Claudio che ci regala questa intensa riflessione, invitandoci a riflettere.

Giuseppe Stracuzzi –Giugno-: Una bella immersione nella natura, raccontata con questo bell’acquerello formato dai delicati versi dell’ottimo Giuseppe.

Enrico Tartagni –Rotazioni-: Una malinconica considerazione sulla ciclicità inarrestabile della natura e sull’immutabile destino dell’uomo, nei significativi e bei versi di Enrico.

Gabriele Marcon –Baciare-: Parrebbero richiesta  ed offerta d’amore li intensi e bei versi di Gabriele e questo sarebbero se non ci fosse quella rassegnata, pessimistica affermazione di chiusura.

Francesco Soldini –Odisseo-: L’auspicio per un diverso, più umano, atteggiamento,, nei confronti dei derelitti migranti, assieme ad una forte accusa contro chi, su loro, specula arricchendosi. Forti i versi, nati da un sensibile sentire che vorrei condiviso da tutti.

Carmelo Luparello –Ho sognato stanotte-: Un dolce, appagante sogno, narrato con versi densi di sentimento del bravo Carmelo.

Marino Giannuzzo –Alieni-: Interessante riflessione su quella che potrebbe essere la vita su altri pianeti, vita d’esseri che, forse, prima o poi si riveleranno. Ipotesi che esclude che l’uomo sia unico nell’universo, noto o ignoto che sia, nei significativi versi di Marino.

Maria Attanasio –Sarà una notte d’estate tra vent’anni-: Leggo, in questi versi di Maria, la negazione di un futuro, un futuro dove ci sia consapevolezza d’amore, nata da un profondo pessimismo.

Jacqueline Miu –l’amore tra origami rossi e scheletri di carta-: Bellissima considerazione sui poeti e sul bisogno che hanno di capire il perché dei loro voli oltre le nuvole. Come sempre il tema di base, col quale nasce la poesia di Jac, è “condito” di spettacolari immagini, ricche di fantasia e di colti richiami.

Laura Toffoli –senza titolo-: Ottimo e condivisibile aforisma della riflessiva e sensibile Laura.

Filippo Traavaglini –Tu, mia follia-: Un iperbolica dichiarazione d’amore, resa con romantiche immagini.

Sandra Greggio –Nostalgia-: Sandra parla di begli attimi, ma fuggenti, che lasciano dentro grande nostalgia. E ci regala puliti e bei versi, nati da profondo, ispirato sentire.

Salvatore Cutrupi –Quiete-: Il bisogno di pace, che cresce col passare degli anni, molto ben descritto da Salvatore, in particolare nella seconda parte dal bel ritmo. Bella poesia che pare essere destinata ad un “target” particolare di lettori: quelli che dipingono d’azzurro “quel che resta della strada”.

Foscolo “All’amica risanata”, proposta da G.G. Casarini-: Tralascio la nota storia ed i vari riferimenti, sia personali del poeta, sia mitologici ed invito a notare quell’alternanza di settenari, chiusi, nel distico finale delle sestine, da endecasillabi a rima baciata. Da notare sono anche i frequenti enjambement che prolungano il verso nel successivo. Grazie sempre al nostro Giuseppe per le sue colte proposte di lettura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 Giugno

10 giugno
Delle poesie di oggi mi ha colpito "Plutone" di Enrico
: poesia originale che dichiara amore con forza.
Simone

 

9 Giugno

9 giugno 2017

Giuseppe Stracuzzi –L’onda dei rimpianti-: Suggestive immagini per descrivere un ricordo che porta pena, rimpiangendo un dolce passato. Intensi e pieni di sentimento i bei versi di Giuseppe.

Francesco Soldini –La giornata dell’acqua-: Memento, dunque, per l’esaurimento, sempre più veloce, del bene più prezioso per l’umanità, quel bene per il quale si prevedono guerre.

Marino Giannuzzo –Alloro-: Il ciclo della vita vegetale descritto, con estrema sintesi, al nostro Marino.

Maria Attanasio –Intorno ai vent’anni-: Il ricordo della gioventù che torna confuso alla mente e genera smarrimento per ciò che s’è perduto, ben raccontato dai versi di Maria.

Tinti Baldini –Ora-: La leggo come rimpianto per chi non è più, una persona che ha attraversato la vita quasi inconsapevolmente, narrato con bei versi dal malinconico tono.

Luigi Panzardi –Illusione-: Poesia di grande effetto per l’uso di termini suggestivi e numerose metafore. Molto ben reso il sentire amaro e pessimistico del poeta, in questa ottima poesia.

Nino Silenzi –Monotonia-: Un malinconico guardare al tempo che passa e che consuma attimi di vita. Nino è magistrale nel rendere questo suo sentire ed altrettanto lo è nel coinvolgerci, obbligandoci a pensarlo assieme a lui. Particolarmente significativa, per forte considerazione filosofica, la chiusa. Complimenti vivissimi.

Laura Toffoli –Sogno di stella-: Breve poesia di grande respiro. Ispirati molto i dolcissimi versi, gradevoli a leggere, di una ottima Laura.

Jacqueline Miu –La tempesta di Desmod O’ Grady-: Spettacoloso omaggio al grande poeta irlandese, reso con suggestive e bellissime immagini, frutto della preziosa fantasia di questa eccezionale poetessa. Complimenti vivissimi, Jac.

Arnaldo Fusinato “A Venezia”. Proposta da G: G: Casarini-: Una delle poesie che a scuola ci fecero imparare a memoria, ecco che torna per la cortesia del nostro Giuseppe cui va un grande grazie, per aver fatto rinascere nostalgici ricordi di tempi giovanili. Una ritmata, cantilenante composizione in quinari, infarcita, con grande maestria, di sdrucciole, malinconico omaggio ad una Venezia che a quel tempo soggiaceva sotto l’usurpazione austro-ungarica, nata dal patriottico sentimento risorgimentale del Fusinato.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ai Poeti Piero, Santi e Armando
Invio con cenno di cuore
Un caloroso e sincero applauso…Laura
 

Un grazie e un affettuoso abbraccio ai colleghi che ancora una volta mi hanno manifestato il loro apprezzamento,
Santi


Oggi lancio uno strale contro la:
"Monotonia", di Nino Silenzi - Caro Nino, tu ci ricordi, con i tuoi sapienti versi, che il tempo non ha anima.L'unico antidoto sarebbe disattivare la memoria, ma non è facile e costa sacrifici. E visto che qualche momento buono il tempo ce lo offre, meglio lasciare le cose come stanno e rimandare il tempo della libertà (quando non c'è più tempo!) Comunque tanti complimenti per l'acuta analisi.
Santi Cardella


Da un grande grazie a Piero, passo a complimentarmi con Santi , sua figlia , sempre bravi ,
con tutti quei poeti che partecipano ai concorsi , anche con quelli che non vincono niente
certamente sono migliori di me perché non partecipo proprio , non per quella modestia apparente , ma so che la mia poesia non vale molto , purtroppo sono fatta così , per cui scrivo solamente per Lorenzo e per me stessa .
Mi complimento oggi con Maria Attanasio con la sua poesia Intorno ai vent'anni , con Tinti - Ora … sei terra nera rigata di silenzi , brava
Monotonia del tempo che scorre nell'immobilità , profonda poesia, quella sgradevole sensazione che tutto si svolge sempre uguale e ci sentiamo prigionieri in questa specie di giro vizioso , ma tu , Nino Silenzi, alla fine dici … Sempre uguale…
sempre monotono.. fino a quando sarai libero. Come diceva Martha Medeiros
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
però mi piace aggiungere la frase di Pessoa :è saggio colui che rende monotona l’esistenza, perché allora ogni piccolo accidente possiede il privilegio della meraviglia, e questa tua poesia è piena di saggezza e meraviglia Antonia Scaligine
 

Ringrazio Piero e Simone per i preziosi commenti alla mia poesia"
Malinconie d'un poeta" Salvatore Cutrupi

 

8 Giugno

Ad Armando, Santi, e Piero Colonna Romano, le più vive felicitazioni
per i meritatissimi riconoscimenti ricevuti.
Giuseppe Dabalà
 

7 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Salvatore Cutrupi –Malinconie di un poeta-: Credo sia questa una tra le più belle poesie di Salvatore. La malinconica previsione dell’assenza d’ispirazione, assieme alla certezza che sarà dalla natura che quella tornerà prepotente. C’è un gran sentimento in questi intensi e bei versi, che bene  lo rendono e dalla piacevole lettura.        

Poesie a tema libero

Maria Attanasio –Ti penso come si pensa ai morti: con nostalgia-: Un’amara riflessione sulla fine di un sentimento. Fine che, al contrario di ciò che afferma la poetessa, lascia rancore e la ricerca di un po’ di  consolante pace.

Claudio Badalotti –Tornar da te-: Un pentimento per ciò che si è perso ed il forte desiderio di rivivere ciò che dava senso alla vita, espresso con intensi versi e da quella anafora che ne sottolinea l’urgenza.

Giuseppe Stracuzzi –Non piove-: Il desiderio di purificazione, espresso dall’anafora “ma non piove”, di questo male, di questo odio che affligge la nostra epoca, espresso con significative metafore, dal sensibile e bravo Giuseppe.

Terence –Orchidea-: Un amore talmente grande da togliere il respiro, detto con questa dichiarazione che, più che essere d’amore, è di sorpresa per ciò che non si immaginava potesse realizzarsi. Sentimento reso con romantici  ed intensi versi da un ispirato Terence.

Francesco Soldini –Un manto di stelle-: Un romantico volo nell’infinito, per un desiderio di conoscenza che solo nell’infinito potrà essere appagato. Leggo così i fantasiosi versi del nostro Francesco.     

Marino Giannuzzo –Adele-: Bentornato nell’azzurro, Marino! Intensissimo è questo ricordo, narrato con versi dal tono amaro e rassegnato di questa bella poesia.

Antonio Scalas –Figure di sabbia-: Il racconto di un amore realizzato e poi svanito, raccontato con versi pieni di un profondo, amaro sentire, chiusi dalla grande ispirazione poetica  che c’è nei tre versi finali.

Jacqueline Miu –Invesus Mundi-: Una fantasmagoria di immagini, nel più bello stile della nostra Jac,  che narrano della ricerca dell’amore in un mondo decisamente malato.

Laura Toffoli –Il gocciolare della pioggia-: Il ritmico ticchettio della pioggia diviene musica suadente e fa scordare questa realtà priva di poesia, nei bei versi di Laura.

Leopardi “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, proposta da G.G. Casarini-: Il pessimismo cosmico di Leopardi, qui si esprime con tutta l’amarezza e la disillusione per i destini dell’uomo. Assieme a “La ginestra” credo sia la più intensa e significativa poesia di Leopardi. Sempre grazie a Giuseppe per le sue ottime proposte di ri-lettura di questi grandi classici.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro ineguagliabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

A Santi e ad Armando dal gran bel poetar Maestri,
complimenti vivissimi!
A loro, al Mecenate dell’Azzurro Sito Prof. Lorenzo, a Piero commentator Poeta e a Voi tutti,
il mio cordial saluto.
ggc
 

8 giugno 2017

 

XII° EDIZIONE CONCORSO LETTERARIO

“VOCI CITTA’ DI ABANO TERME”

 

Cari amici, ho il gran piacere d’informarvi che su Poetare piovono ancora premi e riconoscimenti:

Il grande, inimitabile, incommensurabile Poeta

Santi Cardella

ha ottenuto MENZIONE D’ONORE, nella sezione “poesia in dialetto”, per la sua poesia

 “U girasuli”

’U gira…suli                                 Il gira…sole

Sicilia, ’nta ’n’aricchia  t’aiu a parrari         Sicilia, in un orecchio ho da parlarti

d’un misteriu ca tegnu dinta o cori             d’un mistero che vive nel mio cuore,

fattu ca nun mi fa  cchiù arragiunari:          fatto che non mi fa più ragionare:

dunni va ’u suli quannu scinni e mori?       dove va il sole quando scende e muore?

 

S’ammuccia nicu nicu ’nta li grutti             Si cela piccolino nelle grotte

di li vulcani sparsi sutta ’u mari,                 dei vulcani che stanno sotto il mare,

astuta a luci e nni fa fissa a tutti                 spegne la luce e prende in giro tutti

ca arristamu alluccuti a talïari?                    che restiamo stupiti ad ammirare?

 

Ma doppu comu fa ’stu schifïusu                Ma dopo come fa questo folletto

a spuntari ’nto cielu sbarigghiannu              a spuntare dal cielo sbadigliando

supra i pissiani dunni sta Maria?                  sulle persiane dove sta Maria?

 

e dda mi lassa stupitu e cunfusu                 e là mi lascia attonito e interdetto

quannu s’affaccia tenniru e cantannu         quando s’affaccia tenero e cantando

sutta a li cigghia di la bedda mia!               sotto le ciglia della bella mia!

 

e, non pago del succitato risultato, ha ottenuto un PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA, nella sezione “poesia in metrica”, per la sua poesia “Rinuncia a evadere”

Rinuncia a evadere

In tutto il mondo non esiste un fiore

cui la bellezza fugga dallo stelo,

ma il tuo sorriso provoca un languore

che nasce in terra e va a fiorire in cielo.

Come brezza che spira sulla pelle,

tu accendi il fuoco e fai sognar le stelle.

 

Fior del passato e fiore di stagione,

colore del mio astro preferito,

i tuoi begli occhi sono una prigione

in cui la detenzione è il premio ambito.

Hai il fascino d’un bosco sempre verde

nei cui sentieri l’anima… si perde.

Come se ciò non bastasse,  a merito della nostra pagina azzurra, nello stesso concorso e nella sezione “poesia in dialetto”, l’ottimo
 

Armando Bettozzi

ha ottenuto MENZIONE DI MERITO per la sua poesia “La befana de oggiggiorno”.

Ed infine, altra MENZIONE DI MERITO, per la sezione “poesia in metrica”, è stata attribuita da una generosa giuria al sottoscritto, per la poesia “Punta Buonfiglio a Manarola”.

A Santi e ad Armando, assieme agli applausi loro tributati dal numerosissimo pubblico presente nel teatro dell’Hotel Alexander di Abano Terme, vanno i miei complimenti ed un supplemento di applausi. I vostri assieme ad i miei.

 

 

Poetare fa bene alla vita.

  Onore al merito al grande Lorenzo De Ninis che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano
 

Un caloroso benvenuto a Daniele Giovacchini, con la sua prima breve e interessante poesia sulla pagina azzurra.
Molto bella "Nostalgia" di Sandra, chiusa notevole.
Un plauso anche a "Quiete" di Salvatore.
Simone

 

7 Giugno

6 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Laura Toffoli –Il silenzio-: La magia di una natura che esplode di colori, molto ben narrata con questi sintetici ed ispirati versi della nostra romantica poetessa.

Antonia Scaligine –Provi a non credere…-: Una profonda riflessione sulla bestialità di chi interpreta malignamente  gli insegnamenti di una religione che dovrebbe dire amore e che, al contrario, genera morte. Un allibito silenzio è quello che muove l’ispirata penna della sensibile Antonia.

Poesie a tema libero

Lorenzo Abate –Senza te-: Benvenuto nell’azzurro, Lorenzo!  Bello questo esordio che dice, con accenti poetici, della pena che un’assenza genera e della speranza che, comunque, consola.

Maria Attanasio –Alberi-: Una malinconica riflessione, detta con intensi e bei versi, sulla solitudine detta anche con quel metaforico bisogno d’aria pura.

Enrico Tartagni –I Canadesi di Villanova di Bagnacavallo-: Molto ben raccontato un episodio della seconda guerra mondiale che vide la strage di un battaglione di canadesi, allora sepolti nel cimitero citato da Enrico. Ispirati e toccanti i versi del poeta, dai quali traspare il dolore, ed anche il malinconico ricordo di una natura, un tempo rasserenante, oggi  mutata nell’inquinamento. Poesia di grande spessore è questa dell’ottimo nostro amico. Complimenti.

Michael Santhers –Oscure trame-: I più classici dei versi santhersiani, in questa poesia dalle suggestive, talvolta surreali, immagini. E’ sempre un godimento leggerti, ottimo amico!

Claudio Badalotti –Spruzzi di vernice-: Un acrostico che, con maestria, narra dello stato d’animo di chi, con qualche malinconia, si guarda allo specchio, ritrovandovi un’immagine mutata. Molto ben resa questa sensazione dagli intensi e bei versi di Claudio.

Francesco Soldini –Ticinesi-: Uno squarcio di Svizzera, nei versi descrittivi del nostro Francesco.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Deliziosa descrizione di un risveglio al canto di un usignolo, nei bei versi di Salvatore.

Jacqueline Miu –Sick Yeats-: Un grido di dolore ed una richiesta di liberazione dalle pene, narrate con i suggestivi, violenti versi della nostra Jac. C’è sempre gran fascino nel poetare della nostra poetessa e leggerla è sempre un piacere.

Manzoni “Marzo 1821”, proposta da G. G. Casarini-: Ed ancora un grazie all’amico Giuseppe per queste proposte di lettura che mi riportano a giovanili tempi scolastici.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

"Malinconie d'un poeta" di Salvatore: stupenda! Andare a raccattare le parole della natura con un foglio bianco è una metafora straordinaria.
"Non piove" di Giuseppe: altra grande poesia piena di significato riguardo ciò che stiamo vivendo nella vita e nella storia del mondo.
Simone

 

5 Giugno

5 giugno 2017

Francesco Soldini –E’ tornata la primavera-: Festoso saluto alla stagione mite e colorata.

Maria Attanasio –L’effetto domino degli errori-: Un’amara considerazione, molto ben costruita dai versi dal tono malinconico della nostra Maria, su quel lasciarsi andare, su quel far prevalere il cuore che acceca la ragione, nell’amore.

Santi Cardella -Falò-: Poesia di grande effetto che narra di un tenero ricordo, perso nel tempo eppur ancora vivo nel cuore e nella mente. Bello il ritmo degli endecasillabi del grande Santi che bene sa comunicare il suo sentire, coinvolgendo il lettore nell’emozione.

Gilberto Paraschiva –Ieri e oggi-: Forte invettiva sul mal costume imperante oggi, con tanta nostalgia per tempi passati, resa con versi, dall’amaro tono, del nostro Gilberto.

Jacqueline Miu –stormland-: Spettacolosa richiesta d’amore, detta con versi di una violenza unica (anche nel poetare della nostra grandissima Jac) che affascinano e coinvolgono il lettore. Dovrei citare molti dei versi di questa poesia, per sottolinearne l’alto valore poetico ma, uno per tutti,  perché mi pare raggiunga vette inarrivabili, è quell’ “indossa le mie labbra”. E non siate maliziosi: è pura poesia! Terra di tempesta è il giusto titolo, preludio ad un infuocata (tuoni e fulmini) composizione. Complimenti Jac!

Laura Toffoli –Rapita dall’estate-: Nel più bello stile toffoliano questa romantica descrizione delle bellezze dell’estate e dei sentimenti che fa nascere. Acquerello, a lievi pennellate, sono i bei versi della nostra ottima amica.

Antonia Scaligine –Campomarino-: Bellissima descrizione di quella costa molisana, costa che, in altri tempi, ho avuto modo di frequentare, ritrovandola qui, con un pizzico di nostalgia, nei bei versi della bravissima Antonia.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Acqua dal cielo, scorrente per terra e perdentesi nell’infinità del mare, nei  sintetici e ben descrittivi versi di Salvatore.

Sandra Greggio –L’incontro-: Di grande impatto emotivo sono i versi che oggi l’ottima Sandra ci regala. Vi leggo, quasi fosse una preghiera, una grande religiosità, la previsione di un incontro extramondano, detto con ispirato poetare. Complimenti.

Manzoni “coro dell’atto III° dell’Adelchi”, proposto da G.G. Casarini-: E’ la caduta del regno Longobardo, che il Manzoni rappresenta nella tragedia “Adelchi”, ma è in questo coro che il poeta esprime il suo disilluso insegnamento sulle speranze di pace e prosperità che il popolo italiano poneva nei vincitori (i Franchi). Versi alessandrini, dall’incalzante ritmo, che affascinano e ben rendono la visione morale (e religiosa) che della storia aveva il Manzoni. Grazie sempre al nostro ottimo Giuseppe per questi inviti alla rilettura dei grandi della nostra poesia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Chiar.mo Prof. Lorenzo per l’inserimento del Coro dell’Adelchi manzoniano: i versi in corsivo sono quelli che mancano all’Adelchi, quale venne pubblicato vivente l’autore, in obbedienza ai voleri della Censura austriaca.
A Lei e a tutti: Poetesse. Poeti, Commentatori e Lettori del Sito Azzurro, buona giornata e cordiali saluti.
ggc

 

4 Giugno

Ringrazio tutti quanti per i complimenti e dedico a voi di Poetare.it il premio. Giovanna Cardella

 

3 Giugno

3 giugno 2017

Poesie a tema: Il silenzio

Simone Magli –Fai silenzio: troppe bocche già parlano di niente.-: L’antico adagio “un bel tacere non fu mai scritto”  spiegato brillantemente dal nostro ottimo Simone.

Poesie a tema libero

Nino Muzzi traduce Lamartine-: Aveva vista lunga e mente acuta il Lamartine, e di Byron aveva capito tutto, come dimostra questo lungo e bell’omaggio al grande, avventuroso poeta inglese. Puntuale la bella traduzione che Nino ci regala.

Michele Aulicino –Filastrocca della sera (ovvero come nasco le stelle)-: Simpatica filastrocca di un poeta che si diverte e diverte.

Fabio Alessandro Tagliacollo –Strane Notti-: Un sogno, dunque, che, come pare siano tutti i sogni, è desiderio. Ben raccontato, in una bella atmosfera ben creata dai versi di Fabio.

Michael Santhers –Primizie di spiaggia-: Il dissacrante humor del grande Michael gronda da questi spassosi versi, frutto di …attenta osservazione di queste piacevoli primizie d’estate.

Francesco Soldini –Con la legna-: Concordo con “lo scarso mercato/della creazione poetica” e, in certo senso, direi che le foreste della Svizzera hanno nulla da temere. Per il resto mi pare trattasi di un’amara considerazione del nostro Francesco.

Maria Attanasio –Per cosa si scrive-: No, cara Maria, è per niente facile. Fortunatamente c’è, a riempire vuoti, la poesia. Bella e forte questa invettiva, nata dall’anima.

Jacqueline Miu –acerbo-: L’appassionata Jac che conosciamo qui si confessa , implorando amore. Versi, di notevole forza e di gran contenuto poetico, che affascinano e conquistano il lettore. Complimenti.

Sandra Greggio –Ebbene si !-: Sandra si confessa e ci narra, con bei versi dal tono deciso, del suo romantico guardare al mondo. Decisamente apprezzabile la poesia di questa ispirata poetessa.

Laura Toffoli –Il giardino del mio passato-: Lieti ricordi che tornano, nel rivedere una casa di tempi giovanili, ormai passati. Colori che allietano sono quelli dei fiori e c’è una sottile malinconia nella descrizione che ne fa Laura. Malinconia che si scioglie in quel bel verso di chiusura di questa bella poesia.

G. Leopardi “Ad Angelo Mai”, proposta in lettura da G.G. Casarini-: C’è quasi tutto Leopardi in questa lunga canzone dedicata allo scopritore di gran parte del De repubblica di Cicerone. L’amore per la cultura, il ricordo nostalgico di grandi italiani della letteratura, il disprezzo per il secolo “buio” nel quale ritenne di vivere, l’invettiva contro quegli italiani che del loro glorioso passato si sono dimenticati e l’invito a tornare a coltivare alti ideali. Insomma del Leopardi che conosciamo manca un amore non goduto, il senso dell’infinito e la malvagità della natura, matrigna per l’uomo. Ricordo, rileggendo questa poesia, una mia ottima professoressa di italiano che molto si soffermò nella spiegazione di questo Leopardi. Ed è un dolce, malinconico ricordo, di tempi tramontati. Anche per questo grazie Giuseppe.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Bravo Simone per il tuo profondo aforisma sul silenzio , brava anche Sandra con la sua poesia Ebbene sì ! Romantica fino in fondo. Un saluto e un grazie a tutti , in primis a Piero e al nostro gentilissimo Lorenzo sempre chiuso nel suo silenzio che sa rispettare tutti, perché il silenzio è la virtù che dà rilievo alla parola anche non detta. Grazie Antonia Scaligine M-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-a, davvero illuminante, la poesia premiata di Giovanna Cardella, a cui porgo i miei sinceri i complimenti per il meritato successo. Simone "Ebbene si!" di Sandra è una poesia matura e saggia, scritta per chi deve lottare tanto, magari più di altri, ma in qualche modo capisce che accettandosi nell'insieme, la vita non è poi così male. Simone Mi congratulo con la poetessa Giovanna Cardella per il prestigioso premio ricevuto .Una poesia molto bella e particolarmente profonda. Salvatore Cutrupi

 

Premio Letterario Artistico al femminile

“Maria Cumani Quasimodo”

I° edizione

3 giugno 2017

Cari amici, ho il gran piacere d’informarvi che la nostra ottima poetessa ed amica

Giovanna Cardella

ha conseguito il terzo posto nel I°  Premio Letterario “Maria Cumani Quasimodo”.

 

Ieri, presso il “Centro Europeo di Toscolano” di Avigliano Umbro (Tr) (scuola di musica del paroliere e poeta Mogol) Giovanna ha ricevuto meritati applausi dai numerosissimi presenti, applausi che hanno sottolineato, con convinzione, il giudizio che una qualificatissima giuria, presieduta da Alessandro Quasimodo, ha attribuito alla sua poesia “Assenza”.

Assenza
Quando morirò, per favore, 
non mi esponete:
niente croci, né torce, 
a rivendicare ciò che non ero.
Abbandonate il mio corpo
che io stessa avrò lasciato.
Io, comunque, non sarò lì.
Non baciatemi la fronte gelida, 
non posate su di me sguardi
che io non possa ricambiare.
Non piangete per voi stessi, piangendo me, 
non ponetemi domande che io non possa udire.
Fidatevi della mia assenza,
lasciate che io sia altrove, 
o non sia del tutto.
E ricordatemi vibrante e piena 
di vita, ché ho vergogna 
del mio corpo denudato dell'anima,
del mio viso senza espressione.
Portate di me un ricordo di quelli 
che sovvengono all'improvviso,
e piangendo vi venga da ridere.
E non cercatemi dentro una bara,
ma nei vostri occhi davanti a uno specchio e mantenete il segreto, 
vi prego, quando mi avrete trovata li.

A quegli applausi unisco i miei, assieme a vivissimi complimenti ed all’augurio per altre soddisfacenti imprese poetiche, che, ne sono certo, non mancheranno di darle grandi soddisfazioni.

Piero Colonna Romano

 

2 Giugno

2 giugno 2017

Maria Attanasio –Alba-: Un risveglio pieno di speranza e determinazione, detto con bella sintesi poetica.

Dario Menicucci –Noi e la luna-: Delicato quadretto è questo incanto che regala la luna, acquerello dipinto dai lievi e bei versi di Dario.

Acquaviva –Terra arida-: Inquietanti immagini che narrano di una terra esausta a causa dello sfruttamento criminale che ne fa l’uomo, per appagare la sua vanità.

 Massimo Pierozzi -Er robot e a Cariola-: La morale di questa divertente (ma quanto amara!) storiella è che il progresso voluto dall’uomo, per meno faticare, porta alla diminuzione di quel lavoro che rende umano il vivere. Piacevole è la lettura dei versi di Massimo che invitano a riflettere sul futuro che ci attende.

Fabrizio Lama –Un titolo-: Decisamente ermetica, costruita con armoniche parole e suggestive immagini, è la poesia di Fabrizio.

Giuseppe Stracuzzi –Terra-: Una bizzarra ode alla terra, del nostro fantasioso Giuseppe, è questa singolare, originalissima poesia.

Santi Cardella traduce Juan Ramòn Jimenez-: Un romantico colloquio con l’anima, pieno di intenso sentimento. Un omaggio a quella parte spirituale di noi, reso con gratitudine, ricco di suggestivi e bei versi. Il tutto nella perfetta traduzione del sensibile e ottimo Santi.

Laura Toffoli –Traccia d’estate-: Descrizione, dai toni romantici, di questo scorcio d’estate in una assolata campagna, resa con i bei versi di Laura.

Jacqueline Miu –warrior-: Ancora una volta leggiamo versi, dall’appassionato tono, che narrano d’amore, con il bello, suggestivo stile della nostra fantasiosa Jac.

Antonio Scalas –Parlava alla terra-: E’ questa poesia di grande spessore, che ci narra, con grande maestria, la storia di vita di un contadino innamorato della terra. E’ storia d’amore questa, amore per la madre natura, resa con gran sentimento da un Antonio ispirato, Complimenti vivissimi, assieme ad un lungo applauso.

G. Parini “L’innesto del vaiolo” proposta da G.G. Casarini-: Gli interessi civili e la convinzione che la poesia possa intervenire nella società didatticamente, spinse il Parini a comporre le Odi, trattando eterogenee materie. Il poeta, con illuministico atteggiamento, crede fermamente nello sviluppo delle conoscenze dell’uomo, e quindi nella crescita civile dell’umanità. Ed in questo componimento lo esprime chiaramente con quel “Erra chi dice/che natura ponesse all’uom confine”. Di conseguenza nasce in lui entusiasmo per quell’iniziatore della pratica del vaccino e gli dedica questo lunghissimo componimento. E altro Parini conosciamo nel “Giorno”, un  Parini fustigatore di costumi.

Credo varrebbe la pena rileggere questo grande della letteratura, attualissimo nei suoi insegnamenti e nelle sue invettive.

Sempre grazie a G.G. Casarini per queste ottime proposte di lettura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

2 Giugno 2017
Ben composta e gradevole "Alba" di Maria Attanasio.
Buona Festa della Repubblica a tutti.
Simone

 

1 Giugno

1 giugno 2017

Francesco Soldini –La via della seta-: Un furto di bachi da seta, portati dalla Cina a Venezia, diede al mondo il prezioso tessuto. Francesco riassume, con brevi e significativi versi, quell’avvenimento e le sue conseguenze.

Maria Attanasio –Impressioni-: Sensazioni, nate da un accavallarsi di immagini, raccontate con versi che paiono veloci e suggestive pennellate. Piena di fascino il riferimento finale alla famosa canzone di De Andrè (La guerra di Piero) con quella sorpresa che non lasciò scampo al distratto Piero. Bella poesia ricca di profondo sentire.

Filippo Genini –E il pensiero corre e va-: Iperbolica dichiarazione d’amore e di speranza, resa con intensissimi versi da Filippo.

Davide68 –Ballata dei vigliacchi-: Una drammatica analisi del nostro modo di vivere, in un mondo malato che abbiamo contribuito a costruire. Amarissimi sono i versi di Davide e privi di speranza.

Andrea Bucci –Al Verano-: Endecasillabi, rime baciate ed enjambement, a disegnare un triste scenario, non allietato né dal garrire delle rondini, né da un estate incombente.  Bene è resa la tristezza malinconica del poeta da questo intenso e bel poetare.

Salvatore Cutrupi –Lancette-: Il bisogno di pace che ci assale quado il nostro tempo volge al tramonto, qui molto ben raccontato dai versi, pieni di sottile malinconia, del bravo Salvatore.

Laura Toffoli –Alla ricerca del pensiero perduto-: Forse è il bisogno di qualcosa di nuovo, qualcosa che possa donare altre emozioni da tradurre in versi, muove la mano della nostra Laura, per questa lirica dal malinconico sapore.

Jacqueline Miu –skelai-: Piuttosto ermetica, in questa occasione, la nostra Jac  ci offre una rutilante serie di suggestive immagini che, partendo da Turner, ci conducono fino alla magia che può esserci nell’oltre. Resta il mistero del titolo dove potremmo trovare la soluzione della composizione, anagrammandolo in qualche modo.

G.Carducci “Carlo Goldoni”, proposta da G.G. Casarini-: C’è tutto il furore giovanile e l’indignazione di Carducci in questo sonetto tratto da Juvenilia. E sempre grazie al nostro Giuseppe per queste colte proposte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo per quel che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

31 Maggio

31 maggio 2017

Francesco Soldini –Il punto di svolta-: Interessante riflessione sul progresso della scienza che può lasciarci attoniti, fino all’adattamento…privo di vera comprensione.

Maria Attanasio –Non ti dimentico-: Un abbandono che provoca un dolore tanto profondo da far desiderar di non essere mai nati, reso con gli intensi e bei versi di Maria.

Claudio Badalotti –Conosci te stesso-: Una profonda pena esistenziale, una sorta di stanchezza, che porta a guardare a se stessi con profonda delusione, reso con significativi e bei versi, nati, forse, quale riflessione su quel “conosci te stesso” (il cui senso potrebbe essere renditi conto della tua limitatezza e finitezza) motto che fu scritto sulla porta del tempio ad Apollo in Delfi, come racconta la leggenda, da uno dei sette savi della storia dell’antica Grecia. (Solone?)

Enrico Tartagni –Instatico-: Una passeggiata  nella natura (ben rappresentata da descrittivi versi) che, in effetti, è passeggiata, e smarrimento, nella mente. Parole e sogni che si inseguono e si intrecciano, privi di conclusioni logiche. In definitiva, l’ottimo Enrico, ci narra di un’infruttuosa ricerca di “una parola…/un colore…” che dà esistenziale pena.

Aurelia Tieghi -**-: La spasmodica ricerca del Padre narrata con intensi e suggestivi versi della nostra Aurelia.

Roberto Soldà –La luce dell’ombra-: Un sorprendente e divertente Roberto ci narra di un suo ricordo giovanile. Ma, da quel brillante chimico che poi divenne, pare festeggiare quella ritrovata libertà  (bisogno di libertà che c’era anche in quel dipinto di Carel, oltre che nelle oche al pascolo) con l’illuminazione che può derivare dalla parte più calda dell’alambicco. Fiat lux, dunque, e complimenti vivissimi per questo bello e colto poetare.

Romano –La noia-: I noiosissimi effetti della noia ben rappresentati dai sintetici versi di Romano

Stefano Giannini –La luce-: Bella questa ode alla luce ed ai suoi benefici effetti. Forse fu un improvvisa “luce” che, il 25 luglio del ’43, aprì gli occhi ai 19 membri del Gran Consiglio del Fascismo che, illuminati, diedero il ben servito al Duce.

Jacqueline Miu –Scalatori di acque-: Spettacolosa descrizione del mare e delle sue onde amanti. Soffia vento di mito nei suggestivi versi di una ispirata Jac.

Tiziana Cocolo –Cieli del tempo-: Ampio, gioioso respiro, nei bei versi di Tiziana che canta amore con deliziose immagini.

Salvatore Cutrupi –Voli arditi-: Il forte bisogno di versi per “scuote il cuore/di chi non ama”, reso con l’ispirato poetare dell’ottimo Salvatore.

Laura Toffoli –Pillola oceano contro gli affanni-:  E’ da quelle acque che viene la vita.  Laura sente fortemente questa antica maternità e la esalta con questi suoi belli ed intensi versi, pieni d’amore per il mare.

G. Berchet “Il giuramento di Pontida”, proposta da G.G. Casarini-: Altro che “Va pensiero”! E’ questo l’inno leghista, che più leghista non si può. L’ho imparata a memoria a scuola questa poesia (e non mi era piaciuta) la ritrovo qui, grazie alla proposta di G.G. Casarini e, a lui grato, faccio un tuffo nel passato ormai remoto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo per ciò che ci concede.

Piero Colonna Romano

 

30 Maggio

30 maggio 2017

Renzo Montagnoli –Sera di maggio-: Il misticismo che c’è nel mese mariano, qui bene evidenziato dai limpidi e suggestivi versi dell’ottimo Renzo.

Dario Menicucci –Timida stella-: Romantico, dolcissimo inno a Venere, vista come stella, con i delicati e bei versi di Dario.

Francesco Soldini -71. Da tutte le parti-: Un’amara riflessione sull’ecologia violata e sulla rapacità ottusa dell’uomo nella gestione del pianeta. Forse sbaglio ma mi pare che Francesco ne attribuisca la causa al crescere dell’anzianità dell’uomo e ad un eccessivo numero di pensioni…

Iallonardo -…Se…-: Bella indagine sull’anima dell’uomo d’oggi, resa con i significativi versi dell’attento e tollerante Iallonardo.

Maria Attanasio –Aver ragione-: Interessante e condivisibile aforisma nel primo verso di questa composizione. Aforisma poi illustrato, nel suo senso e rischi, in quel che segue dai bei versi di Maria.

Gaia Giacon –Il Genio della Creatività deve essere un po’ folle-: Un’analisi profonda su quel che sia il genio della creatività, resa con consapevolezza e sottile humor dalla bravissima Gaia. Complimenti!

Dario Sanseverino –Pablo-: Un intensa dedica, resa ad un amico, con sentiti ed ispirati versi, densi di malinconia.

Claudio Tedeschi –Mio Dio sono ancora bambino-: C’è  una gran voglia di vivere sopra le righe, di perdersi, per obliare, in “medicine fulminanti”, in questa dura poesia di Claudio, che pare il racconto di una notte di trasgressioni e di allucinazioni, date anche da suoni con troppi watt. Titolo e chiusa potrebbero esserne la giustificazione o il grido di dolore per un’ormai impossibile crescita.

Michael Santhers –Inconsistenza del tempo-: Il tempo non esiste, afferma, convintamente, Michael. Convenzione, dunque, sarebbe, per misurare la vita, gli amori, la storia. Tra filosofia e scienza si svolgono questi versi del nostro che, sempre con molto gradimento, leggiamo.

Ivana Zantedeschi –Vita-: Una forte determinazione ispira questi bei versi densi d’ottimismo. Nella stringente sintesi c’è la rivelazione di un temperamento combattivo, certamente positivo.

Jacqueline Miu –Whitman e mezzanotte-: Suggestive immagini, spesso dense di poetica ispirazione, in questa poesia omaggio a Whitman ed al suo simbolismo. Trovo particolarmente apprezzabili (e tipicamente di Jac) “esausto l’amore langue/nell’idea” e “rime di cenere rime in aria in una lingua conosciuta da pochi” e quel “Whitman e mezzanotte col pieno di stelle nel petto esplode farfalla”.

Carlo Goldoni proposto da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: “A Voi, miei amorosissimi Protettori ed Amici, consacro e dedico il primo Volume delle mie barzellette in verso, dette abusivamente Poesie, poiché la Divina Poesia va trattata diversamente, ed io l’amo e la venero troppo, per abusarmi del nome suo, e de’ soavi suoi attributi.” Questo scrive l’immenso Goldoni, padre della commedia italiana, nella prefazione di una sua raccolta di deliziosi e sagaci sonetti (Componimenti Poetici –Arnoldo Mondadori edit. 1955). Grazie, caro Giuseppe per queste colte proposte di lettura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29 Maggio

Cesare Pascarella: un sentito grazie per la bella traduzione della sua poesia consigliata al Poeta Armando Bettozzi che segue in grande le orme dei grandi Poeti Romaneschi ed al Vate del Sito Prof. Lorenzo.

A tutti buona giornata e cordiali saluti
ggc
 

 

28 Maggio

28 maggio 2017

Santi Cardella –Via Gaspare Palermo-: E’ un godimento leggere Santi, sia per la musicalità della sua magistrale metrica (qui leggiamo un sonetto di stampo scespiriano) sia per come sa rendere il suo sentire, coinvolgendo il lettore. Puliti e belli sono i versi che oggi ci regala questo grande della poesia.  Complimenti.

Michael Santhers –Recidività (Aforisma)-: Italici difetti fustigati dal nostro Michael che castigat ridendo mores. Riso amaro, purtroppo, per la troppa verità contenuta nei suoi versi.

Antonio Alvaro –Parabole-: Giorni bui che improvvisamente sono illuminati da un sorriso e da occhi la cui bellezza un pittore non riuscirà a descrivere sulla sua tela. Questo il racconto che Antonio, con i suoi bei versi, oggi ci ha regalato.

Cristina Perilli –Pomeriggio d’agosto-: La prima strofa (bellissima la descrizione dell’arrivo di un temporale che porta al cuore una dolce tristezza) pare preludio alla seconda, dove le emozioni, di un indefinito lui, esplodono, a similitudine delle esplosioni del temporale.  Particolarmente intensa la chiusa, ricca di ispirazione poetica.

Andrea Sbarra –vivere mai-: Una dichiarazione d’amore, nata da un profondo senso di colpa, che pare richiesta di perdono, nei forti versi, densi di dolore, di Andrea.

Jacqueline Miu –BlueWhale-: Pare sia nato nel web un gioco per deboli menti. Le sue regole sono bene illustrate, nel sottotitolo, dalla nostra Jac che ribadisce il suo stupore, per questa incommensurabile idiozia, con i suoi fantasiosi e suggestivi versi. Complimenti.

Antonio Scalas –Gli echi dei monti-: Deliziosa, e decisamente poetica, è la descrizione di quegli echi dei monti che ripetono canti di merli, sbuffi d’acqua ecc. Ma l’estate incombente, nel nostro Antonio, fa nascere nostalgie per il lontano autunno e, con bel poetare, ci narra di stormir di pioppi e di voli di foglie.

Salvatore Cutrupi –Piange il fantoccio-: Magistrale e puntuale descrizione di una festa paesana. Odorano d’erba tagliata di fresco i versi di Salvatore e, in sottofondo, sento la musica di una villotta per un ballo sul brear. Quanti ricordi, caro amico, mi ha riportato questa tua poesia! A Gorizia ho vissuto per più di vent’anni, in tempi ormai lontanissimi. Grazie.

Laura Toffoli –Ombre del meriggio estivo-: “Ombra” è termine che ricorre quattro volte in questa poesia (cinque col titolo) e non credo sia casuale. Forse dice di bisogno di pace, ma forse di una sensazione di timore che danno quei tuoni portati dal vento, dopo la sensazione di serenità data da quella farfalla. Laura qui alterna le due emozioni, con i suoi versi limpidi ed ispirati.

Giovanni Meli, “Lu labbru”, proposta da G.G. Casarini -: Delizioso è l’arcadico Meli e magistrale è Santi con la traduzione che ne ha fatto, riuscendo a mantenere il ritmo ed il senso che il poeta ha voluto dare a questo suo poetare. Sempre grazie all’amico Giuseppe per queste sue graditissime proposte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Poesia consigliata,
per la sua brillante traduzione dal siciliano un sentito grazie e vivissimi complimenti a Santi Cardella degno epigono del grande Giovanni Meli.
Un grazie pure al Mecenate e Vate del Sito Prof. Lorenzo per la sua intercessione a tale compimento.
A tutti i miei più cordiali saluti e buona domenica.
ggc

 

27 Maggio

27 maggio 2017

Claudio Badalotti –Senza ragione-: Una sconsolata analisi di istintive emozioni, rese con suggestive immagini, ma che sono prive del logos di un’inutile ragione. Così riflette, con bel poetare, il nostro Claudio.

Giuseppe Stracuzzi –Estate al mare-: Prime immagini marine di un incipiente estate, rese con descrittivi e bei versi dell’attento Giuseppe.

Dario Menicucci –La giovane ombra-: Un alone di mistero circonda quell’ombra danzante al nascere del giorno. Ed i versi di Dario descrivono suggestive e belle immagini, secondo la consolidata, piacevole abitudine del nostro amico.

Laura Toffoli –C’era una volta-: Come tutte le fiabe anche questa inizia con un “c’era una volta”. E qui il personaggio principale è una finestra antropomorfa e, nel bene e nel male, dagli umani sentimenti. Omaggio alla fantasia della nostra ottima Laura!

Jacqueline Miu –Numeri al limite del contatto-: Il desiderio di libertà, il bisogno di avere ali per volare e sognare, sono sempre presenti nelle suggestive e fantasiose poesie di Jac che, in questa occasione, chiude il suo racconto con una saggia lezione di vita, con profonda riflessione sull’amore.

Sandra Greggio –Senza fretta-: Destinato a tutti quei poeti, in crisi di astinenza dalla poesia, è questo invito all’attesa dell’ispirazione, non disperando. Chissà quanti te ne saranno grati, Sandra!

Carlo Chionne –A Emma per i suoi dodici anni-: Un più bell’augurio, nonno Carlo, non poteva fare: restare bimbi dentro per sempre. Ed io mi unisco al suo augurio.

Antonio Scalas –Stanotte voglio nutrirmi di vento-: Una panteistica visione della natura, magistralmente e romanticamente descritta dall’ottimo Antonio.

Gioacchino Belli “Li galoppini”, proposta da G.G. Casarini-: Sagace narratore della romanità, il Belli resta nella storia della letteratura quale grande poeta in vernacolo dalla strabordante produzione (soltanto in sonetti se ne contano più di 2.200). Spassoso quel che Giuseppe ci propone, quale assaggio della produzione di questo acuto personaggio della nostra storia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

26 Maggio

26 maggio 2017

Claudio Badalotti –Parole inutili-: Parole inutili per pensieri che, silenziosi, si sperdono. Dice di uno smarrimento, questa poesia, di un non più ritrovarsi né con se stesso né con gli altri. Dice di quella sensazione di un vivere nel nulla, quando non ci sono parole per definire il nulla. Esistenziale poesia che dice di esistenziali crisi, passeggere. E prende alla gola.

Giuseppe Stracuzzi –Gocce di dolore-: Il doloroso ricordo di passati abbracci e la profonda pena generata dalla loro perdita, molto ben espressi con i versi, dal tono amaro, di Giuseppe e da quella splendida, ispirata, chiusa.

Michael Santhers –Maggio-: Immagini di maggio distorte dal fantastico stile del nostro grande Michael che è sempre piacevole leggere.

Antonio Scalas –Chissà a che pensiamo-: Bella riflessione sulla vita, fugace  ed effimero attimo, dove resta positivo ed inamovibile soltanto il cuore, con tutto ciò che rappresenta, nei bei versi di Antonio.

Laura Toffoli –Non esiste il grigio nel mio spazio vitale-: Una intensa, dolcissima descrizione di un paesaggio amato. Paesaggio che entra nel cuore, così come fosse un atto d’amore, a rendere tutto luminoso. E’ un’emozione quella che qui racconta la nostra bravissima Laura con i suoi limpidi e bei versi.

Jacqueline Miu –vortex-: L’espressione di una pena d’amore inappagato, eppure fortemente sentito quale vitale forza creativa, dai bellissimi, intensi versi di Jac che talvolta paiono disperate urla.

Sandra Greggio –Canzone-: Una intensa e bella canzone dedicata alla natura, strofa per strofa, presente e viva. Convincente poesia è questo poetico omaggio, reso da un attenta, sensibile Sandra.

Filippo Travaglini –Un giorno-: Una bucolica atmosfera, molto bene disegnata, quale sfondo di un desiderio, dolcemente espresso. Godibile la lettura dei versi del bravo Filippo.

Giovanni Meli,“Li surci”, proposta da G.G. Casarini-: Un grazie particolare all’amico Giuseppe per questa proposta la cui lettura mi riporta alla mente alcune tipiche frasi, dense di senso, del dialetto siciliano, quali: “la via di l’acitu” (che, grosso modo, significa la via aspra e negativa che a volte si intraprende) “zappau all’acqua” ( cioè perdere tempo, tentando di convincere qualcuno) “chiaccu chi t’affuca” (nodo che ti soffoca, detto anche come maledizione indirizzata a qualcuno) “Scutta pi quannu isti a la taverna” (paga per le scelte sbagliate che hai fatto). Potenza del dialetto (di tutti i dialetti) e grandezza di Giovanni Meli, certamente poeta dialettale di eccezionale spessore, che giustamente resta nella storia della letteratura, assieme al Belli, al Porta, al Trilussa.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

25 Maggio

Grazie Piero per i tuoi commenti , è vero non si vedono soluzioni , ci sono state e ci saranno sempre stragi e gente innocente a morire per mano di demoni , ma non possiamo neppure arrenderci, anche se la situazione sta davvero diabolicamente degenerando in tutti i sensi . Stanno attaccando il nostro modo di vivere, viviamo nell’angoscia per tutto, anche dell’aria che respiriamo, e mi riferisco a quelli che credono di cambiare il mondo con i loro interessi politici , economici ed ideologie. Un grazie ancora a te , un grazie di cuore a Lorenzo .
Antonia Scaligine
 

24 e 25 maggio 2017

Micahel Santhers –Lucciole-: Romantica, ispirata descrizione di quelle che Sciascia definì “li cannileddi di lu pecuraro”, resa col noto, apprezzabile stile del nostro fantasioso ed ottimo Michael.

Santi Cardella –A cavallo del 2000-: Una ricerca affannosa della giovinezza è qui, metaforicamente, narrata dal grande Santi che, nel suo peregrinare, si imbatte in quell’ancora di salvezza, vero elisir di lunga vita, che è la poesia. Perfetta la scansione dei versi, affascinante il narrare, di questa bella poesia del nostro ottimo amico.

Dario Menicucci –Nuvole di maggio-: Delicate pennellate, tipiche del bel poetare di Dario, a disegnare nuvole nel cielo di maggio e a dire di un desiderio d’estate.

Nadia Borean –Sogno di un sogno-: Il forte bisogno del padre ed il desiderio di ritrovarlo nei sogni ispirano Nadia per questi dolcissimi versi, pieni di un malinconico ricordo.

Enrico Galavotti –In piscina-: Canzone d’amore che canta un assenza e dice di un sogno, con i bei versi di Enrico.

Giuseppe Stracuzzi –La corsa della vita-: Bella similitudine tra la vita e lo scorrere delle stagioni, resa con romantiche immagini nei versi di Giuseppe.

Antonia Scaligine –Ho visto qualcosa di triste stasera, strage a Manchester-: Molto bene espressa, in questi forti versi di Antonia, la pena ed il timore che derivano da questa recrudescenza dell’odio. Sul mondo, come funerea coperta, si spande l’ombra della nera bandiera, che pare dire che Satana sta prevalendo su di un bene mai veramente realizzato.

Difficile dire quanto di interessi economici e quanto di perversa ideologia (quella religiosa) ci sia in questa guerra tra civiltà ma probabilmente gli schemi di sempre non cambiano: gli interessi economici (basti pensare al petrolio) sono la vera causa di questa guerra la cui realizzazione è affidata a psicopatici dall’intelligenza inferiore a quella degli animali (basti pensare alla loro credenza di vergini che li accoglieranno in paradiso dopo “eroica” morte.).

Che fare? Non vedo immediati rimedi risolutivi. Credo che la strada per la salvezza sarà lunga e dolorosa e credo che l’unica possibile sia quella di creare una vera cultura laica. Dubito che qualcuno di noi riuscirà a vedere quei tempi, ammesso che, prima o poi, possano arrivare.

Antonio Scalas –Forse son le sue ciglia-: Uno smarrimento creato da forte emozione d’amore, raccontato con floreali immagini che turbinano nella mente e stordiscono.

Laura Toffoli –Grappoli di maggio-: Sintetica, ma fortemente significativa e bene espressa, la similitudine tra grappoli di nuvole e grappoli di desideri.

Jacqueline Miu –Tamigi in fiamme-: Ampie pennellate per disegnare una romantica e colta Parigi. Sempre suggestivi e fascinosi i racconti della nostra Jac.

A. Maria Canossi “Fiola de scarpulì” proposta da G.G. Casarini-: Omaggio amorevole al padre ed al suo modesto mestiere, fatto con amore. E sempre grazie al nostro amico Giuseppe per queste sue originali e colte proposte di lettura.

A tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

23 Maggio

23 maggio 2017

Giuseppe Stracuzzi –Goccia a goccia-:  Amore, natura e vita uniti in un connubio narrato con la dolcezza dei versi di Giuseppe.

Michael Santhers –Solitudine-: Una surreale descrizione, in perfetto stile santhersiano, del silenzio e dei suoi effetti, resa con versi che affascinano.

Claudio Badalotti –Il gioco dell’oca-: Riecheggiano Gorgia ed il suo nichilismo questi versi, densi di filosofiche considerazioni, dell’ottimo Claudio.

Emilio Tasca –Emozioni e ricordi-: Ricordi dolorosi che tornano a tormentare, narrati con forti versi pieni di pena.

Claudio Tedeschi –Sorrido…-: Pare che i bei versi di Claudio dicano di un rassegnato modo di guardare alla vita, coprendolo con un amaro sorriso.

Jacqueline Miu –esercizio-: Il bisogno d’amore e di fuga dalla realtà muove la penna della nostra Jac che ci regala ancora i suoi forti, apprezzabili versi.

Antonia Scaligine –Basta una parola-: Disquisisce sulla parola, la nostra Antonia, quella parola che può divenire pietra o dolce miele. E nell’intera poesia c’è la ricerca della più dolce delle parole, quella “che precipita dalla bocca/in fondo al cuore” e che dice amore.

Filippo Travaglini –Ombre-: Una romantica similitudine, usata per dire amore con teneri e bei versi.

Laura Toffoli –Persa nello specchio del tempo-: Probabilmente questa poesia è il completamento della precedente dedicata a Villa Varda di Brugnera. E’ l’incanto di quella settecentesca villa veneto-friulana che porta la nostra Laura a viversi in altro, romantico tempo e bene è descritta questa sensazione. Brava!

Nicolò Bacigalupo “A poexia dialettale”, proposta da G.G. Casarini-: Ode al dialetto, dunque, di questo spassoso poeta ligure del quale ricordo quel divertente  “Manezzi pe majâ unna figgia” (maneggi per sposare una figlia) recitato dall’indimenticabile e grande Gilberto Govi.  Grazie, Giuseppe, per questa proposta che mi riporta, con la memoria, in terra molto amata.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

"Goccia a goccia" di Giuseppe: Notevole personificazione della primavera e in generale della vita.
Simone

 

22 Maggio

Grazie Piero e grazie Lorenzo carissimo. Un saluto a tutti gli azzurri.
Tinti Baldini

 

22 maggio 2017

Tinti Baldini –Al sole-: Forte invito a mettersi in gioco sempre, nonostante il desiderio di arrendersi di fronte alle difficoltà della vita, reso, con forti e bei versi, dalla nostra ottima Tinti.

Dario Menicucci –Volti lontani-: Amici e amori di tempi passati, ormai quasi cancellati dalla memoria che dalla memoria, talvolta, ritornano, portando con sé nostalgie, nel bel racconto di Dario.

Luigi Panzardi –Meditazione-: La magica pietra, cercata per i suoi poteri alchemici, qui, nei fantasiosi e bei versi di Luigi, diviene metafora del desiderio di un più sereno vivere.

Rosino Maranesi –Lampi di dolore-: Magistrale descrizione degli effetti di un profonda pena, nei significativi versi di Rosino.

Marco Lai –Una foglia-: Un senso di smarrimento, sintetizzato in questi versi dall’amaro tono.

Giuseppe Stracuzzi –Conosci la dolcezza?-: Un confronto tra sogno e realtà, reso con romantici  e bei versi dal nostro amico Giuseppe.

Nino Silenzi –Al vento-: Il forte bisogno d’evasione, dagli angosciosi pensieri che può dare la vita, reso con la maestria di bei versi, che questo desiderio comunicano coinvolgendoci. Qui il vento diviene strumento per realizzarlo quel bisogno, ed a lui si alza la preghiera del nostro ottimo Nino.

Laura Toffoli –Passi domenicali nel parco di Villa Varda di Brugnera-: Puntuale descrizione del bel giardino attraversato dal Livenza e dei sentimenti che genera nell’attenta e sensibile Laura. Godibili questi freschi versi della nostra amica.

Jacqueline Miu –Tornando a Blake-: Giusto il richiamo a Blake, che Jac fa con questi suoi affascinanti versi. Blake, già proprio lui, per le sue poesie ed, ancora di più, per i suoi dipinti, probabilmente ispira molto della produzione poetica della nostra fantasiosa e bravissima poetessa. E, come sempre, complimenti.

Nino Costa “Razza montana”, proposta da G.G. Casarini-:  L’amore per la sua terra, e per la gente che la abita e la rende viva, è qui espresso con forti e sentiti versi da Nino Costa. Sempre un grazie all’ottimo G.G. Casarini per queste sue colte ed interessanti proposte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
la primavera in fior mena... commenti:


"Volti lontani", di Dario Menicucci - Il collega Dario ci presenta, con nitidi versi,un bel componimento sulle persone che hanno lasciato una notevole traccia nella nostra vita. E con nostalgica amarezza riflette sul fluire del tempo e sugli eventi che giorno dopo giorno, allontanano quelle persone dalla nostra memoria.

"Meditazione", di Luigi Panzardi - Breve ma suggestiva riflessione sulla luce e sulle emozioni suscitate dal ricordo.

"Lampi di dolore", di Rosino Maranesi - Efficace esposizione, con bei versi, degli stati d'animo associati agli eventi dolorosi che ci colpiscono.

"Conosci la dolcezza?", di Giuseppe Stracuzzi - Bella opera poetica sulle caratteristiche della dolcezza - associata al dominio del sogno - contrapposta alla durezza della realtà, arida e talvolta violenta.

"Al vento", di Nino Silenzi - Alata poesia del nostro amico Nino, capace di scolpire, con suadenti
metafore, un'immagine quasi antropomorfa del vento. Opera dotata d'una eccezionale leggerezza e di coinvolgente forza emotiva.

"Passi domenicali nel parco di Villa Varda di Brugnera -Non conosco quest'angolo di paradiso, ma l'incanto con cui lo descrive la nostra Laura è così forte e fascinoso da farlo collocare fra gli oggetti del desiderio.

"Tornando a Blake", di Jacqueline Miu - Intensa e commovente rievocazione del poeta e pittore inglese, cantore profetico dell'immaginazione, resa con la consueta forza dei versi della nostra collega.

Un grazie particolare a G. G. Casarini che porta spesso sul nostro sito delle perle poco conosciute, come quella odierna di Nino Costa, poeta torinese.

Non posso trascurare un doveroso e riconoscente ringraziamento a Piero e a Lorenzo, autentiche colonne portanti della pagina azzurra.
Santi


"Nei tuoi occhi" di Ben Tartamo: davvero un bel poetare e una sincera dedica alla donna della vita e alle donne in generale, complimenti.
Simone
 

21 Maggio

21 maggio 2107

Maurizio Mazzotti –Se busserai alla mia porta-: Un malinconico, dolcissimo monologo rivolto alla morte, reso con poetiche  e belle immagini. Poesia, densa d’una atmosfera meditativa, che affascina.

Santi Cardella –Tempio antico-: L’incanto di Segesta e di quel tempio immerso in una verde valle, stimolano la fantasia dell’ottimo Santi che ci racconta un sogno tra mito e storia. Gradevolissima è questa poesia che oggi il nostro amico ci regala.

Nino Muzzi traduce Machado-: Bellissimo inno alla primavera che ci sorprende, dopo un buio e freddo inverno, col suo tepore, i suoi colori, i suoi profumi. Metaforico inno alla rinascita dello spirito, dunque, ben tradotto da Nino.

Michele Aulicino –Sulle Piccole rivoluzioni antistaminiche e nascita del neo Rinascimento-: Surreali immagini che si rincorrono, forse effetto dell’alcool, a formare panorami che stordiscono. Poesia di grande effetto suggestivo, resa con maestria dal fantasioso e bravissimo Bibappalula, del quale ho molto apprezzato le sue “Parole diversamente abili”.

Antonio Scalas –Sotto il cielo dei presagi-: Intense immagini che preludono una profferta d’amore, il tutto in liberissimi versi.

Carlo Chionne –Rolex-: Tagliente epigramma di un giustamente sdegnato Carlo. E noi con lui.

Laura Toffoli –Un piccolissimo pensiero-: Un consolatorio pensiero, a lenire pene d’amore, narrato con belle, metaforiche immagini della nostra Laura.

Jacqueline Miu –king-: E riecco la nostra appassionata Jac che si narra, aprendo anima e cuore, con i suoi roventi versi. C’è sempre il desiderio violento di volare, d’avere ali adatte  a raggiungere le alte vette dell’amore e della libertà, nei fascinosi versi di questa grande della poesia d’oggi.

Leo Maltoni “Esam ad quinta in campagna”, proposta da G.G. Casarini-: Grazie, Giuseppe, per averci fatto conoscere questo poeta, attraverso questo bel ritratto di una timorosa ragazza alle prese con un interrogazione.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

Florilegio oggi di belle poesie che l’animo rallegrano ..a tutti i miei vivissimi complementi e un plauso grande e un grazie particolare al Poeta Santi Cardella per il suo carme che richiama la più pura delle classicità!
Un grazie poi e buona domenica al Vate e Mecenate Prof. Lorenzo senza dimenticare il commentatore amico e Poeta Piero.
ggc


Molto suggestiva e toccante "Se busserai alla mia porta" di Maurizio Mazzotti.
Un caro saluto e un sentito grazie a tutti i sitani che emozionano e commentano ogni giorno.
Simone

 

20 Maggio

19 maggio 2017

Fausto Beretta –Difficile amore-: Talvolta le storie d’amore possono essere estremamente complicate e l’ottimo Fausto lo narra con bei versi, vagamente ermetici ma certamente didattici.

Maria Attanasio –Noi-: Un malinconico ricordo di tempi grondanti buone parole, detto con versi che riecheggiano, vagamente, Euclide e certe impossibilità.

Enrico Tartagni –Tappeto di sottigliezze-: Probabilmente Enrico narra, con magistrali metafore, di un litigio infarcito di bizantinismi, per capelli tagliati in quattro. Fortunatamente resta quel rosso seme d’amore, destinato a sbocciare.

Giuseppe Stracuzzi –Gli occhi-: Suggestive e belle immagini in una poesia che nella chiusa pare narri di un impossibile scalata (sociale? d’amore?) nella vita.

Marianna Fici –Desiderando l’anima-: Il bisogno di un amorevole protezione, detto con romantici e bei versi di una poesia che si chiude con una scaramantica previsione.

Fabio Alessandro Tagliacollo –Oceani mentali-: Un pressante invito a volare nell’amore, alla ricerca di un rifugio tanto salvifico quanto immaginario, reso con intensi versi da Fabio.

Vitale Tagliaferri –Dimmi, capita anche a te?-: Contrastanti emozioni nascono da situazioni opposte per dolcezza e furia. Stati d’animo variabili raccontati con adeguati versi.

Roberto Soldà –Stamattina-: Il suggestivo racconto di un idem sentire, nel non comprendere il perché di tanta crudeltà volle il destino esser destinatari Giordano Bruno ed il soggetto dolente di questa originalissima similitudine, nata da profonda cultura e sensibilità del nostro eccellente Roberto. Complimenti vivissimi per i significativi e bei versi, assieme ad un grazie per aver ricordato la figura del grande teologo/filosofo Giordano Bruno e le sue poco note poesie.

Ivana Zantedeschi –Sulla lavagna-: Un’analisi di certi stati d’animo ed uno smarrimento, di fronte all’ineluttabilità di quanta illusione possa esserci nelle fantasie d’amore, raccontata con i brevi ed incisivi versi liberi della brava Ivana.

Laura Toffoli –Laguna rossa-: La luce che cambia al tramonto e gli incanti che genera, molto ben descritti dalla nostra ottima Laura.,

Jacqueline Miu –aprite le ali cercatene i lampi-: Un forte invito a cercare libertà ed amore, detto con i noti, suggestivi versi, pieni di forti immagini, della nostra eccellente Jac.

Aderendo al tuo invito ho votato per Bicilok cliccando su questo link: https://it.surveymonkey.com/r/GJ1617 ed invito tutti a farlo. Renderemo un po’ più semplice la vita dei frequentatori  del liceo “Maria Curie” di Meda (Mi).

Salvatore Di Giacomo “Marzo” proposta da G.G. Casarini-: Un grazie a Giuseppe per averci ricordato la dolcezza, il romanticismo e la maestria tecnica che c’è nelle poesie del grande poeta della canzone napoletana Salvatore Di Giacomo.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19 Maggio

19 maggio 2017

Complimenti vivissimi, alla brava nostra amica Laura, per avere raggiunto altro bel traguardo alla sua produzione poetica. Alla significativa raccolta “Pensieri di luce” auguro tutto il successo che merita, certo che sarà fonte di grandi soddisfazioni per la sua creatrice.
Ad maiora, Laura!
Piero Colonna Romano


Vivissimi complimenti gentil Poetessa Laura T.
ggc

 

 

18 Maggio

L'ultima raccolta poetica di Laura Toffoli
 

 

cara Jacqueline sostengo tutti i progetti dei giovani, soprattutto nella mia realtà di paese, perché loro sono il nostro futuro e dobbiamo dare loro  fiducia ma mi rendo conto sempre più che ormai abbiamo linguaggi diversi e quello che per loro è acquisito e scontato per me, di una certa età, non lo è per niente. Voglio aderire all’appello ma non ho Facebook e dopo aver cliccato sul link indicato non so più come andare avanti e se non ho altre indicazioni mi perdo. Dammi qualche indicazione in più.

Con simpatia fausto

nb chiedi pure a Lorenzo la mia mail se vuoi  
Fausto Beretta
 

 

Vorrei chiedere il permesso alla community di Poetare, ai suoi esimii fautori,  e agli amici presenti qui con me da anni di sostenere il progetto di giovani menti del liceo MARIE CURIE MEDA e della classe 4 A Scienze Applicate di mia figlia Ann Marie che partecipano a un concorso Green Jobs – con l’idea di un posto sicuro e sorvegliato e gratuito per le bici dei pendolari. Il costo di un click può essere importante anche per ragazzi che cercano di dare un aiuto alla comunità senza altro premio che il sostegno e a condivisione quindi solo un click sul progetto  e magari un lick alla loro piccola pagina Facebook. Sosteniamo i progetti dei giovani in modo da tenere pulito il mondo.

Buongiorno - vi chiedo di votare per il progetto liceale Green Jobs di mia figlia Valeria - il progetto non ha fine di lucro e prevede assistenza e sorveglianza per bici che i pendolari possono lasciare in custodia . Il Progetto è del Liceo Marie Curie Meda classe 4 A Scienze Applicate- _________________ https://it.surveymonkey.com/r/GJ1617 e vota per Bicilock. Grazie

Con tutta la mia stima per tutti quelli che aderiscono e non e per gli ospiti e filantropi di questa Community che ad oggi cresce sempre più- Onorata di essere presenta tra voi

Jacqueline Miu
 

18 maggio 2017

Fausto Beretta –Amico-: Alla maniera di Catullo questo bell’epigramma dell’ottimo Fausto.

Maria Attanasio –Madre-: La libertà acquisita consente di realizzare antichi desideri ed un ritorno alle gioie infantili. Questo il messaggio che Maria affida ai suoi puliti versi.

Santi Cardella –L’anima del passato-: Un ammonimento, ricco di pessimismo, viene ai poeti da questi giusti settenari del nostro ottimo Santi: i sentimenti, quelli che generano anche poesia, hanno effimera vita e poi si annientano “nel mare dell’oblio”.

Isabel Gide –Catene-: Nonostante bene attrezza per difendersi, la nostra Isabel cede alle suggestioni di Eros. Quando si dice che le sconfitte dolci possono essere mi pare lo dicano questi versi, dove assente è la ribellione.

Fabrizio Lama -.Percezione-: Versi, liberi e prosastici, che grondano dolore e che narrano di una triste sorte fatta di malinconici e duri ricordi.

Marianna Fici –Non andare via-: Il commovente racconto di una notte passata ad assistere una persona amata, nella sua malattia, reso con versi di grande intensità emotiva.

Carlo Chionne –Rime-: Caro Carlo questa tua mi fa ricordare quel che diceva Caproni della rima: “Per lei torni in onore/la rima in cuore e amore” e, ancora, “Per lei voglio rime chiare,/usuali, in are” . Quindi viva la rima! Quando non è banale. E mai “amore” e “cuore” banali saranno. Un caro saluto.

Laura Toffoli –Novembre in maggio-: Immagini e suoni che riportano alla memoria ricordi, in questi descrittivi e bei versi di Laura.

Jacqueline Miu –Red pink and violet-: Un dipinto astratto composto con suggestive immagini che si sovrappongono e scompongono, nei fantasiosi versi della bravissima Jac.

Biagio Marin “E ‘ndeveno cussì le vele al vento” proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Semplicemente deliziosa è questa descrizione di una gita in barca nella fascinosa laguna di Grado. Grazie, Giuseppe, per aver voluto ricordare questo grande poeta dialettale, la cui lettura mi riporta a tempi lontani in cui in quei luoghi vissi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17 Maggio

Caro Lorenzo,
data l'ora tarda ecco alcuni brevi commenti alle poesie del giorno:


"Riposa amore", di Marianna Fici - Un caloroso benvenuto a Marianna che ci presenta un promettente quadretto d'un amore avvolto nella calda coperta del sogno. Ad maiora...

"Memento", di Ivana Zantedeschi - Ammirevole analisi del contenuto del cassetto della memoria che muove corde ora liete, ora tristi. E la scoperta, emozionante, che il ricordo è come una luce, ogni volta di tonalità diversa, che spandiamo sullo stesso oggetto: cioè vita, quel misterioso attorno che "circonda l'anima".

"La nomina del cappellan", di Carlo Porta - Un grazie a Giuseppe Giampaolo Casarini che ci consiglia la lettura d'un'opera di un grande poeta dialettale, delizioso componimento che è un ritratto dell'epoca.

Un caro saluto a tutti i colleghi e un sentito ringraziamento al nostro regista,
Santi
 

17 maggio 2017

Marianna Fici –Riposa amore-: Benvenuta nell’azzurro, Marianna. L’incanto dell’amore e la dolce tenerezza del dopo, narrati con dolcissimi, romantici versi di questa nostra nuova amica.

Claudio Badalotti –Tanka-: Decisamente ermetici sono questi versi che evocano un angoscioso stato d’animo, uno smarrimento esistenziale.

Nino Muzzi traduce Mallarmè-: Rileggere, nella puntuale traduzione di Nino, il più famoso poema simbolista di Mallarmè e risentire le note dell’orchestra e del flauto di Debussy è un tutt’uno. Un grazie al nostro amico per la defatigante opera cui si è sottoposto, per il nostro godimento.

Fausto Beretta –Voce amica-: Come un piccolo raggio di sole possa illuminare una nera giornata lo racconta l’ottimo Fausto con questi suoi incisivi, significativi versi.

Maria Attanasio –Tramonto-: Una riflessione, dal malinconico tono, ed un’affettuosa dedica, nei sintetici versi di Maria.

Jacqueline Miu –Aspettando le navi-: Surreali, suggestive immagini per dire di un attesa, forse priva di speranza nei fascinosi versi di Jac.

Ivana Zantedeschi –Memento-:  Ivana pare ammonirci, con questi suoi lapidari ma intensi versi, che di ricordi viviamo. Ricordi dolci o da dimenticare.  Ricordi che a volte lasciano senza fiato (quel “Un silenzio/mi scrive…). Ricordi che sono e saranno la nostra vita. C’è forte atmosfera, ben resa, in questa di Ivana, cui va un bentornata nell’azzurro.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Veloci pennellate per disegnare una solitudine, col sottofondo di confuse gride.

Carlo Porta “La nomina del cappelan” proposta da G.G. Casarini-: Decisamente spassoso questo satirico affresco di una certa nobiltà dell’epoca del Porta e, soprattutto, affilata molto è la satira al clero realizzata (e non solo qui) dal grande poeta dialettale milanese.  Illuminante è la lettura del commento sottostante, per meglio intendere quell’epoca di passaggio, preludio alla breve ed illusoria repubblica Cisalpina.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Piero, A proposito di SINISTRA, grazie per aver scomodato Marziale e addirittura Orazio. Naturalmente tu ti riferivi a
“L’altro Orazio satiro che vene,
Ovidio è il terzo, l’ultimo è Lucano” .
Ma io vengo molto, molto, molto, molto dopo Lucano e non solo nel tempoe soprattutto non sarò mai “ sesto tra cotanto senno”. Vivissime cordialità e buon lavoro.
(Carlo Chionne).

 

16 Maggio

16 maggio 2017

Gabriele Marcon –Poesia-: Splendida serie di definizioni della poesia. Poetica serie, ovviamente. Bravo Gabriele, sarai certamente apprezzato ed io applaudo.

Simone Magli –Oggi esiste, oltre al consumismo economico, anche un consumismo della vita:-: La bruciamo la vita, non ne gustiamo l’essenza. Questo racconta, con profondo guardare, il bell’aforisma di Simo.

Renzo Montagnoli –Una strana primavera-: E’ metafora del nostro cambiare invecchiando, questa poesia, dal malinconico tono pieno di rimpianti, dell’ottimo Renzo. Tutto ci pare cambiato, ma forse è solo la nostra mente che, invecchiando, mantiene i ricordi più positivi dei migliori tempi andati. Bella e riflessiva poesia, resa con limpidi versi.

Claudio Badalotti –Perdono di che?-: Il nostro naturale essere non abbisogna d’alcun perdono. Siamo natura nella natura. Questo il messaggio che ci arriva dai versi del nostro amico Claudio.

Filippo Genini –In settimana-: Il ciclo della vita dove lavoro e svago si intrecciano e, in qualche modo, si giustificano reciprocamente, narrato con umorismo, dal tono rassegnato ed amaro, dei versi di Filippo.

Nino Muzzi traduce Dehmel-: Sensuale invito all’amore, reso con romantiche immagini, nella traduzione di Nino.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Il lento e faticoso inizio del giorno di lavoro, bene reso con i versi di Salvatore.

Carlo Chionne –Sinistra-: Tra Marziale ed Orazio, ecco che Carlo lancia la sua invettiva contro la deludente e sconfitta sinistra italiana., ormai resa fantasma che non s’aggira più d’alcuna parte.

Jacqueline Miu –Esploratori-: Un analisi del nostro essere e dei nostri  tarpati desideri di libertà, in perfetto stile simbolista. Whitman approverebbe.

Antonio Scalas- Corre il vento sopra  i tuoi occhi-: La dichiarazione di un innamoramento, resa con suggestive, romantiche immagini e limpidi similitudini, del bravo Antonio.

Laura Toffoli –Campo d’emozione-: Il dolce, malinconico ricordo del primo amore, torna alla mente, qui richiamato dalle immagini che lo avevano accompagnato. Sono sempre piacevoli le descrizioni della natura  e dei sentimenti che Laura, con bella maestria, sa regalarci.

Vivissimi complimenti ad Armando Bettozzi, gran poeta dialettale romanesco e cultore della poesia, per il brillante risultato ottenuto in quel di Barletta, nella XVIII edizione del premio Massimo D’Azeglio.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, assieme ad un grazie riconoscente al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

 

15 Maggio

15 maggio 2017

Poesie a tema: Volersi bene

Simone Magli –Un motivo-: Negli intensi ed amari versi di Simone leggo la disperante impossibilità d’amarsi, forse per un eccesso di severità nel giudicarsi.

Poesie a tema libero

Gabriele Marcon –JB-: Il racconto di una solitudine , cui si cerca di porre rimedio affogandone nell’alcool il ricordo, nei prosastici versi di  Gabriele.

Davide68 –Non ho più-: Profonda crisi esistenziale, narrata con versi grondanti disperazione per l’incapacità di reagire. Come un mantra si ripete l’anafora che comunica quella pena e coinvolge il lettore.

Andrea Bucci –Distanze-: Il sacrificio di Gesù, e la distanza dell’uomo da lui, qui rappresentato con le metaforiche immagini di un sonetto denso di dolore,

Laura Toffoli –Angolo di pensiero-: Una full immersion nella natura, descritta con i toni lievi e romantici della brava ed attenta Laura. Un’immersione che placa anima e cuore del poeta, resa con fascinose immagini.

Salvatore Cutrupi –Poeta-: Quel che sente un poeta di fronte alla natura, e come la sua ispirazione riesce a tradurla poeticamente, è qui molto ben descritto dal nostro Salvatore che, con quell’anafora, sottolinea ancor più il sentimento che muove la mano del poeta.

Carlo Chionne –Prevertiana-: Quanta malinconia in questi belli e malinconici versi del grande Carlo! Ma ancora lontane sono quelle pietre che, un giorno, non saranno più la nostra strada, caro amico. Un saluto affettuoso ed un ad maiora sempre!

Jacqueline Miu –Io sono uragano-: La sognante descrizione di un guerriero nell’anima, resa con l’ormai classico stile di questa strepitosa nostra amica.

“Tutto sfuma” di Trilussa proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Con iati e tronche ecco Trilussa che compone uno spassoso, perfetto sonetto che pare un dispetto, per rivalsa, verso quella che un giorno fu l’infedele Zazà. E grazie a Giuseppe per avercelo fatto gustare.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


Suggestiva e profonda "Poeta" di Salvatore.
Simone
 


14 Maggio

13 e 14 maggio 2017

Poesie a tema: Volersi bene

Antonia Scaligine -.Tanka-: Un poetico aforisma sul volersi bene, seguito da una delicata riflessione sull’amore che dona emozione, dalla nostra ottima Antonia.

Poesie a tema libero 

Dario Sanseverino –Passione-: Versi grondanti sensualità che si stemperano in una chiusa ad alto contenuto poetico.

Gaia Giacon –Raggi immacolati dentro agli occhi, nella testa-: L’esaltante sensazione d’essere luce, resa con inquietanti ma suggestivi versi della bravissima Gaia.

Romano –Il cielo più alto-: E’ vero un tempo il cielo ci appariva più alto e più viva era la sensazione di libertà, più dolci (più umani) i rapporti con gli altri. E Romano bene narra questo ricordare, con belli e descrittivi versi che dicono di rimpianto.

Stefano Giannini –Il cacciatore seduto-: Un atto d’accusa contro la caccia, in questo duro racconto di Stefano.

Marco Lai –La mia vita-: Lo smarrimento che ci regala un disumano vivere, tra egoismi e crudeltà, ben reso dai versi, dal tono accusatorio, di Marco.

Jacqueline Miu –Confini-: Amore e prepotente desiderio di libertà, raccontati con belle immagini nate da poetica ispirazione. Versi che vibrano di passione, sono questi della nostra grande Jac. Complimenti!

Laura Toffoli –Ingenuità-: Decisamente ermetica, in questa occasione, è la nostra Laura le cui  immagini suggestive vanno a rendere un atmosfera meditativa. Poesia decisamente gradevole, ispirata da un particolare momento dello spirito.

Salvatore Cutrupi –Senza fretta-: Ottimo racconto di una giornata come tante altre, intessuto di immagini solite e di una gran malinconia. Molto sentita la chiusa e molto ben resa.

Canzone d’amore di Herman Hesse, proposta alla lettura da Poetare -: Il filosofo scrittore di “Siddharta”, di “Narciso e Boccadoro”, del “Lupo della steppa” era anche un gran romanticone, come ci dimostra la dolcissima poesia che oggi Poetare ci suggerisce in lettura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie a Lorenzo che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano

 

12 Maggio

12 maggio 2017

Michael Santhers –Giornata di maggio-: Bello schizzo di una giornata di maggio, quando la noia è cancellata dalla vista di un primaverile seno. Ed è sempre con surreale distorsione delle immagini che l’ottimo Michael ci delizia.

Angelo Michele Cozza –Se l’idrovora non vuota la sentina-: Bellissima, metaforica poesia che narra, con suggestive immagini, di un’analisi di se stessi e di quel tempo che, passando, riempie la mente di ricordi dei quali ci si vorrebbe liberare. Complimenti, Angelo, per questi intensi e bei versi, pieni di malinconia.

Nino Silenzi –Val di Foro-: Un bellissimo acquerello della Val di Foro, tra Maiella ed il mare, reso con grande maestria dall’ottimo Nino che non si limita alla suggestiva descrizione di quel paesaggio ma riflette sul passare del tempo con versi dal tono malinconico e ci incanta.

Claudio Badalotti –Haiku-: Leggo il peso dato da una grande solitudine, in questi bei versi del bravissimo Claudio.

Antonio Sangervasio –di nuovo, corro-: Reagisce alla noia, il nostro Antonio e, ispirato, ci regala questa bel guardare, con ottimismo, al futuro.

Fabio Alessandro Tagliacollo –Ore 7,54-: Un viaggio da pendolare con sempre lo stesso treno, le stesse campagne, le stesse persone che ormai sembrano far parte del paesaggio. Ma c’è di più in questi viaggi giornalieri: a cacciare la noia, dando un brivido di piacere, a volte c’è una lei tra anonimi pendolari.

Sandra Greggio –La tazzina di caffè-: Deliziosa descrizione di come ci si può voler bene. Poesia dalla bella atmosfera, ben costruita dalla nostra Sandra.

Antonia Scaligine –Di madre in madre-: Una dolcissima, nostalgica dedica alla madre della quale si ereditano le virtù e si ricorda la dolce saggezza. Lievi e belli sono i versi che un’ispirata Antonia ci regala e particolarmente toccante è la splendida chiusa. Complimenti!

Tiziana Cocolo –Linfa del tempo-: Un suggestivo raccontare del tempo che passa nella ciclicità. Versi intrisi di bella poesia che dicono, in particolare nella chiusa, di un ottimistico guardare alla vita.

Jacqueline Miu –Tu crescerai-: Solo Jac può sapere a chi ha dedicato questo forte inno alla libertà, questa previsione augurale. Noi ci limitiamo a godere del suo stile narrativo e dei suoi forti e bei versi di sempre.

Laura Toffoli –Piccola spilla d’amore appuntata al petto pieno d’ardore-: Ma quanto romantica è la nostra ottima Laura? Poesia che, nella produzione della nostra amica, definirei un classico, dove il sentimento d’amore è reso con colori e profumi di rose, con timidi sguardi e timido arrossire. Insomma, in questi versi, c’è tutta la Laura che conosciamo ed apprezziamo.

Un sentito grazie all’amico Fausto per i graditi complimenti.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Delle poesie odierne mi ha colpito "La tazzina di caffé" di Sandra, perché quella tazzina emana saggezza con semplicità e amore.
Simone

 

11 Maggio

11 maggio 2017

Maria Attanasio –Attesa-: Non c’è confusione che tenga, né consola un alcolico drink; si resta in dolce attesa di un rilassante lui. Il tutto nei versi, dal malinconico tono, della nostra Maria.

Michael Santhers –Il perdono (Aforisma)-: Lezione di morale contro l’ipocrisia, nei didattici versi del nostro ottimo Michael.

Acquaviva –Nuovo giorno-: C’è un gran bisogno di pace in questi belli e riflessivi versi di Acquaviva. Quel senso di serenità che dona la luce della luna è confrontato all’eccitazione che può dare quella del sole. Ed il componimento bene rende quelle sensazioni e quel desiderio.

Vitale Tagliaferri –La notte in cui piansero le stelle-: Ermetici, suggestivi versi densi d’atmosfera e di poesia.

Gian Luca Sechi –Vedere il futuro-: Uno smarrimento, nella metaforica nebbia, che può esserci nel vivere e la speranza di tornare ad udire il suono confortante di un’umanità persa. Leggo questo nei bei versi di Gian Luca.

Laura Toffoli –Pensiero di piuma-: Sempre intrisi di dolce romanticismo sono i versi della nostra Laura che oggi ci regala una godibile poesia/acquerello 

Jacqueline Miu –Aforisma-: “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi” questo è quel che mi ricorda l’aforisma di Jac.
Ma quello era l’inizio del famoso monologo di “Blade Runner”, detto da un automa sul punto di morire, mentre quello che afferma la nostra ottima amica è, conoscendola, un progetto di speranza e di vita densa d’amore.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10 Maggio
 

In ritardassimo …. Complimenti e ancora complimenti a Sandra, a Santi e all’amico Piero per i premi conseguiti … complimenti anche a Lorenzo per il sito
Fausto

 

10 maggio 2017

Maria Attanasio –Il mio amore-: L’amore quale sicura guida di vita, detto con convincenti versi dal bel ritmo.

Massimo Pierozzi –Ciumachella-: Per la grafica sembrano tre sonetti, resi in liberi versi dall’ondulante metro. Versi, dalle fresche immagini, che sono un chieder rispetto per la donna, resi in bel romanesco.

Claudio Badalotti –Il glicine-: Romantica, poetica similitudine tra l’evoluzione di un glicine, nella sua vita, ed un sentimento d’amore nel suo crescere. Dolci, e gradevoli a leggersi, i versi dell’ottimo Claudio.

Claudio Tedeschi –L’ombra spalmata-: Decisamente ermetica con suggestive immagini, evocative di un sentire ecologico. (almeno mi pare)

Filippo Travaglini –La mia Musa-: Bell’omaggio alla Musa che ispira e consola, reso con lievi versi.

Salvatore Cutrupi –Fiori di speranza-: Ed anche questa mi pare ermetica poesia dalle suggestive immagini che sembra parlino di una rinascita della mente in tarda età.

Laura Toffoli –La pioggia al mare-: Una giornata di pioggia al mare, narrata con limpidi, descrittivi versi.

Sandra Greggio –La clessidra-: Un grido di dolore per le sofferenze che la vita ci regala. Vorrebbe che il tempo si fermasse, la nostra poetessa, per fermare quella pena. E tutto questo è reso con versi dalla forte intensità.

Jacqueline Miu –lasciami bruciare in questo angolo di eterenità vicino al sole-: “appetito del lontano”, per un viaggio infinito verso mete sognate. Così inizia questa poetica  invocazione della nostra Jac. Invocazione al sogno ed alla liberà, per vivere d’ideali, per non morire dentro.

Un grazie di cuore a Claudio per i complimenti inviatimi.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
emozionato per le numerose manifestazioni di stima, mando a tutti i colleghi un caloroso abbraccio
, sollevando il tuo braccio per la magnifica regia del sito azzurro,
Santi

 

9 Maggio

Carissimi: i complimenti più sinceri a Sandra, Santi e Piero per i meritatissimi premi e riconoscimenti. E’ con gioia ed un vero sentimento di orgoglio che partecipo a questo clima di poetica festa che ci appartiene……. grazie a Lorenzo De Ninis che ne è il grande artefice. Claudio Badalotti

 

8 Maggio

Seppure in ritardo,
a Sandra, Santi e Piero: vivissimi complimenti.
ggc

 

8 maggio 2017

Dario Menicucci –Crepe nella fortezza-: La trasparente metafora, rappresentata dalla fortezza, viene svelata in chiusura di questa bella poesia, densa di un malinconico guardare agli effetti del tempo che passa.

Cristina Perilli –Difesa-:  Cocenti delusioni, dai fatti della vita, ispirano questi versi dall’amaro tono. Chiudersi a difesa, dunque, con grande amarezza dentro, è la soluzione che pare unica alla sensibile e brava Cristina.

Maria Attanasio –Per D.-: Talvolta c’è relazione (causa/effetto?) tra l’amore ed il tunnel carpale, relazione che ispira questi versi della nostra riflessiva Maria.

Jacquelinee Miu –Il vento-: Il mutar del vento al mutar delle stagioni, descritto, poeticamente, da l’attento  osservare della nostra Jac.

Filippo Travaglini –Nel mio cuore una rosa-: Un romanticissimo Filippo ci regala questa dolcissima metafora, dove una donna s’incarna in una rosa.

Antonio Scalas .La luce della luna-: Suggestivo racconto di una notte insonne, per di più disturbata da una capricciosa nube.

Laura Toffoli –Ardore-: Per dare luce e calore ad una stanza è più efficace “l’ardore in petto”, piuttosto che un caminetto! Pochi versi che sono esplosione di sensualità, dalla nostra ottima Laura.

Un grazie di cuore a Laura per i complimenti inviatimi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

7 Maggio

7 maggio 2017

Maria Attanasio –Kamikaze-: Ed anche l’ottima Maria sembra temere il diverso e, da questo sentimento ispirata, compone questi intensi versi. Ma è nuovo sangue che affluisce in quello occidentale, che è ormai sangue annacquato, per rafforzarlo per la nascita (ma è sempre stato così dalla notte dei tempi) di una nuova e migliore civiltà.

Michael Santhers –Bosco nella valle-: Suggestive immagini, a cominciare dal titolo, rese col noto e piacevole stile astrattista dell’amico Michael.

Nadia Borean –Vecchia quercia-: Lo smarrimento che causa la perdita di quello che fu punto di riferimento e consolazione, narrato con versi che commuovono regalatici da un’ispirata e sensibile Nadia.

Antonio Alvaro –Il deserto-: Una bella e malinconica dichiarazione d’amore nata in una dolente solitudine. Ed è anche ricerca dell’amore, resa con intensi versi, carichi di pena.

Andrea Sbarra –la mia notte-: Il tenero sogno di un’emozione vissuta, narrato con dolcissimi, intensi versi grondanti sentimento. Bravo Andrea!

Enrico Galavotti  -Il tempo-: Ed anche in questa il tema è l’amore e la solitudine, mentre il tempo, inesorabile, passa. Concetto bene espresso dai versi dal malinconico tono di Enrico.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Delicato, intenso e bell’haiku, denso di poesia, dell’ottimo Salvatore.

Jacqueline Miu –The Rose-: Una metamorfosi causata dall’amore, in questi versi che regalano suggestive e bellissime immagini. Complimenti sempre, Jac.

Laura Toffoli –Regalarsi un altro punto di vista-: Pochi versi, intrisi di poesia, ci regalano la stessa emozione che li ha ispirati. Complimenti vivissimi, Laura!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, ed un grande grazie al nostro illuminato Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ai carissimi… Piero e Santi, che ho avuto l’onore di conoscere nel mese di maggio dell’anno scorso ad una loro premiazione, invio le più belle lodi per i riconoscimenti ricevuti, aggiungendo giustamente meritati, e a Sandra, non meno brava di loro, invio le mie più sincere congratulazioni.
Rimango in attesa di una nuova gradita vostra premiazione…
Laura


Mi hai commosso…Ben…un grazie carico di grazie….ti invio. Laura
 

7 Maggio 2017

Piovono premi e riconoscimenti
sull'azzurro sito Poetare
ed è con gran piacere che vi informo che
nel prestigioso "Premio Letterario e Artistico Internazionale"
"AMBIART"
promosso da SIMA col patrocinio del comune di Milano



 



La nostra ottima poetessa

Sandra Greggio

ha conseguito il quarto posto, nella affollatissima sezione "Poesia a tema libero"
con la poesia:

Vuoto

Ho preso un foglio,
un foglio bianco.
Vi ho disegnato il vuoto;
dentro vi ho scritto:
mi manchi.
Sandra è stata calorosamente applaudita, nell'auditorium "Teresa Sarti Strada" di Milano, ieri 6 maggio. A quegli applausi ho unito ed unisco i miei, assieme ai più vivi complimenti.

E mi corre l'obbligo d'aggiungere alla bella notizia precedente, l'informazione che nello stesso concorso e sezione e nello stesso auditorium, la mia poesia "Ofelia" è stata premiata da una generosa giuria che le ha attribuito il primo posto.


Ofelia
(da un dipinto di Millais)

Va verso il mare e m'incanto a guardare,
l'acqua la culla e lei sembra dormire,
fronde s'inchinan, col loro stormire
par che un saluto le vogliano dare.

Lieve la veste, le forme a svelare,
labbra un sorriso vorrebbero aprire,
ma sul bel viso, a volerlo abbruttire,
passan ricordi, malvagi a pensare.

Mente che visse promesse d'amore,
perse ragion per la grande illusione,
marcio sfuggì per crudele emozione.

Or che nel mare avrà liete le ore,
or che svaniscon frementi passioni,
potrà cantar le più dolci canzoni.


Ma non è finita qui perché il nostro strepitoso, unico, inarrivabile, irripetibile, incommensurabile

Santi Cardella

nel premio letterario nazionale 2017
"Nicola Zingarelli"
di Cerignola-Fg- (città dove nacque il grande linguista)



con la poesia:

L'accordo

Inseguo una farfalla luminosa,
quasi ne tocco l'ali,
ma la farfalla che anima il mio sogno
volteggia per giardini surreali
dentro un pugno di luce
impalpabile, etereo;
e mi riporta tenera la voce
felice del tuo canto
che da un sentiero alpestre colmo d'oro
s'effonde tra i miei sensi e il firmamento.

Farfalla luminosa tra le dita,
tu che conosci i tasti del mio cuore
e sai l'angoscia del mio sentimento,
portami in volo al sospirato guado
ove la via celeste alta s'annida
fra quei suoni e quei canti;
e sulla scala magica del sogno
guida la mano a indovinar le note
profonde, emozionanti,
dell'accordo fra questa e l'altra vita.

è stato classificato, da una qualificatissima giuria, al terzo posto e, sempre il 6 maggio (in contemporanea con le due precedenti premiazioni dell'Ambiart) nel teatro "S. Mercadante" della bella cittadina della capitanata pugliese, è stato subissato da una valanga d'applausi, ai quali unisco il mio con i più sinceri complimenti.



Sandra, Santi ed io dedichiamo queste vittorie a Lorenzo De Ninis
perché a lui spetta gran parte del merito della nostra attività e per la sua opera appassionata di diffusione della poesia.

Piero Colonna Romano
 

Passata la mezzanotte, pur stanco per una giornata dura, mi vado abbeverando alla fonte delle Muse per ritrovare forza e senso alle azioni quotidiane.
Scopro così, ancora una volta, un vero gioiello: Laura.
Provo emozioni profonde, brividi veri sulla mia pelle. e come non provarli con queste splendide parole:

Regalarsi un altro punto di vista
Pallido regalo
è oggi il petalo baciato
dal timido tremulo raggio…
allora sorrido
e la rosa svela armonia.
laura toffoli
Ben Tartamo

 

6 Maggio

Grazie piero e grazie a voi azzurri e a lorenzo sempre
Tinti Baldini

 

5 Maggio

5 maggio 2017

Santi Cardella –Il varo-: Splendida similitudine tra pranzo e vita, resa con musicali versi dal perfetto ritmo. E’ un grande il nostro Santi e merita una valanga d’applausi sempre. Complimenti vivissimi, caro amico.

Claudio Badalotti –Haiku-: Concentrato di filosofica riflessione, resa con limpidi versi.

Maria Attanasio –A prezzo pieno, niente sconto.-: Metafore ed espressioni amare, per giungere ad un’amarissima considerazione finale, dalla sintetica e brava Maria.

Tinti Baldini –Nero-: Il colore del lutto declinato, con maestria, nelle sue varie accezioni dall’ottima Tinta.

Enrico Tartagni –Mani nel tempo-: Una riflessione sul tempo, resa con suggestivi versi dall’ermetico stile.

Jacqueline Miu –Libertà-: La libertà cantata da Jac col suo noto stile. Particolarmente poetico è quel bellissimo secondo verso.

Salvatore Cutrupi –La stessa voce-: Poesia di grande suggestione, ti incanta come fosse fiaba. Salvatore rende alla perfezione quello che pare un sogno, facendocene vivere la fiabesca atmosfera.

Carlo Chionne –META(Europa)…FISICA-: Un troppo modesto Carlo giudica, severamente, la sua produzione poetica, e mi trova in totale disaccordo, ricordando, per esempio, le sue fiabe di Fedro riviste e rese in poesia, la sua storia della filosofia e la sua ultima fatica del “De verum cultura”. Di poeti come lui pochi ne circolano! Quel “En marche pour Dimanche” è ciò che gli auguro, Europa a parte. Un caro saluto.

Laura Toffoli –Due destini si incrociano-: Il romanticissimo racconto di un incontro d’amore, detto con bei versi coinvolgenti dalla nostra bravissima ed ispirata Laura. Particolarmente bella la strofa in corsivo, ma tutta la poesia scorre come un gradevole narrare.

Olindo Guerrini –Quando tu sarai vecchia- proposta da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Ironico, ed un tantino funereo, è questo Guerrini che sfoga la sua pena con strofe saffiche chiuse, come Manzoni propose, da settenari. E sempre un grazie a Giuseppe per queste colte proposte di un bel poetare, purtroppo, d’altri tempi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un riconoscente grazie al nostro generoso Lorenzo, per ciò che concede.

Piero Colonna Romano
 

Molto bella "Il varo" di Santi, la chiusa lascia senza fiato:
/quel tocco freddo non lo puoi evitare,/
paga, sorridi... e scivola nel mare./
Simone

 

4 Maggio

4 maggio 2017

Poesie a tema: Volersi bene

Simone Magli -<<Cosa cercheremo mai,-: Interessante riflessione su quell’amore che dovremmo darci, per un senso di  corretta autostima.

Antonia Scaligine –“Ti amo”, disse il Piccolo Principe. “Anche io ti voglio bene”, rispose la rosa-: Rilegge e rielabora, con maestria, il capolavoro di  ‎Antoine de Saint-Exupéry, la nostra ottima Antonia e ci delizia ancora una volta.

Poesie a tema libero

Nino Muzzi traduce Goethe-: Tradurre Goethe è impresa da far tremare le vene e i polsi, ma Nino ce ne regala una versione che certamente, come lui stesso afferma riferendosi al grande letterato, è di notevole modernità.

Dario Menicucci –Pioviggine-: Ed ancora una volta l’ottimo Dario ci regala il delizioso acquerello di una piovigginosa mattina, fatto di lievi e gradevoli immagini.

Michael Santhers –Il tempo-: Intensa riflessione del nostro grande Michael sul tempo e sugli effetti del suo passare, sempre col suo inimitabile, fantasioso e piacevole stile.

Giuseppe Dabalà –Voce di speranza-: A me pare una bella poesia, ricca di riflessioni, con qualche sprazzo di romanticismo, con immagini più che gradevoli e, per concludere, con un ottimistico messaggio a non perdere la speranza in un mondo migliore.

E da Pino questo ci aspettiamo e lui questo continua a regalarci. Un caro saluto.

Massimo Pierozzi –L’Umiltà-: L’umiltà è il primo dei sentimenti di cui s’è persa la memoria e Massimo, elencandone altri ugualmente dimenticati, sfoga la sua indignazione (che è anche la mia) con questa apprezzabile poesia, alla quale il bel romanesco conferisce maggiore verve. Complimenti, anche per questa lezione di civiltà.

Maria Attanasio –Città di mare-: Un lungo aforisma sulle città di mare con la bella immagine di quegli occhi, incrostati di sale e d’amore.

Laura Toffoli –Il marinaio-: Suggestiva descrizione di un uomo di mare e della sua avventurosa vita, resa con i bei versi della nostra Laura.

Jacqueline Miu -Pt.2-: L’aspirazione alla libertà più assoluta, in questa lunga invocazione di Jac che, ancora una volta,  fa precedere i suoi versi da un misterioso titolo. (parte 2? Ma di che cosa?)

Meriggio estivo di Luigi Panzacchi, consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Grazie, Giuseppe, per aver riesumato un poeta che fu molto apprezzato dal  suo amico Carducci.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Nell’eco del frusciare del vento
Da nord a sud di questa meravigliosa penisola
Arrivi a Ben un grazie per aver compreso la mia composizione….laura…la friulana
 

Ti ringrazio Simone per il tuo apprezzamento alla poesia a tema, in verità devo dirti
che ho avuto delle incertezza riguardo il tema “ volersi bene “ ma c’è chi mi ha chiarito le idee ,
tu, invece l’hai centrato in pieno , bella poesia , grazie a tutti in primis a Piero e a Lorenzo
Antonia Scaligine
 

Delle poesie di oggi ho apprezzato in particolare quella a tema di Antonia, della quale mi è piaciuto il riferimento a "Il piccolo principe" e questo passaggio:
/trasforma il nostro esilio/
tetro domicilio/
in un luogo di villeggiatura/
e allontana ansia e paura./
Complimenti e grazie a tutti
Simone
 

3 maggio 2017

Claudio Badalotti –Voler essere di più-: Con perfetta alternanza di settenari ed endecasillabi, ecco una poetica riflessione su ciò che è stato e ciò che sarà, conclusa con pessimistica previsione alla quale un raggio di sole dà conforto.

Aurelia Tieghi –Donatrice-: Un atto di generosità ben sintetizzato dalla nostra Aurelia.

Nino Muzzi traduce J. Becher-: Bell’esempio d’espressionismo tedesco, ben reso dalla puntuale (almeno ritengo) traduzione di Nino.

Giuseppe Stracuzzi –Non mi fido dei pensieri-: Una riflessione epistemologica in versi, regalataci, con apprezzabile poetare, dal nostro amico Giuseppe al quale suggerisco, per dirimere il problema tra empirismo e razionalismo, di ricorrere al sempre utile rasoio di Ockham.

Jacqueline Miu – Ò9-: Risuona, vagamente, Prevert, in questi versi di Jac, che cantano l’amore e la difficoltà di trovarlo, col suggestivo stile  che conosciamo. Misterioso è quel Ò9, forse richiamo d’amore in una qualche sconosciuta lingua.

Antonio Scalas –Riempitemi quel secchio-: E, a proposito d’amore, eccone un fantasiosa, bellissima descrizione. Affondare assieme, nei cerchi dell’acqua di un secchio illuminato dalla luna, è immagine ad altissimo contenuto poetico della quale complimentarsi con Antonio.

Laura Toffoli –Specchio d’amore-: Ed ecco altra rappresentazione dell’amore, resa dalla romanticissima Laura con dolcissimi versi e bellissime immagini.

Un sentito grazie ad Antonia per le belle parole indirizzatami ed il graditissimo commento alla mia “Splendeva il sole”, assieme ad un caro saluto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

3 Maggio

Salute e Pace a tutti voi, azzurri Vati del più celeste dei siti.

Che dire oggi: mi avete regalato una splendida giornata con la prima lettura dedicata alle azzurre rime odierne.
Belle tutte davvero, pregne di alta poeticità iniziando dalla stupenda "
Amore d'altri tempi" del sempre ottimo Salvatore Armando Santoro.. Che atmosfera ha ricreato nelle sue terzine con distico! Ha sempre la magica capacità di far sentire al lettore, suoni colori ed umori di quel che canta. Complimenti sinceri.

Poi, "Voler esser di più" così pregno di realismo quotidiano e, a mio umile avviso, della odierna dualità delle scelte: bene o male, fiducia o chiusura, grigiore o "raggio di sole". Bravo Claudio Badalotti.

Splendida "Donatrice" della Aurelia Tieghi con il suo  ermetico rammentarci del valore immenso del dono di se.

Poi, a risollevarci dalla seriosità dei ricordi e dei valori pregnanti della vita, ci pensa il sempre pittoresco  Armando Bettozzi con i suoi accattivanti sonetti in romanesco che, col suo fresco e roboante "Er cartellino e li furbetti...E li furboni!"  ci delizia e, nel contempo, ci fa riflettere su furbetti e cattiva amministrazione "der carrozzone italico".

Tornando seri per un attimo, ci immergiamo nel fresco fiume di elevata poeticità del nostro Giuseppe Stracuzzi con la dolce e velatamente pessimista 
"Non mi fido dei pensieri "

E, con la poesia magistrale della Jacqueline Miu col suo poetare avveniristico e futuristico ci tuffiamo ancora una volta in un mare di sensualità - questa volta molto meno spinta per come ci ha abituati -, che, con le strofe di "Ò9" tenta di insegnarci, da perfetta sacerdotessa del dio Amore, tutti i suoi schemi ricchi di patòs.

Come dimenticare poi, il sempre impeccabile Piero Colonna Romano che, ancora una volta sa sorprenderci con le sue strofe di alta poesia, ricca di reminiscenze dantesche speziate, nel sottotitolo, di boccacesca memoria della sua frizzante “Al vincitor della partita di pallone

Non mi è possibile chiudere,  dimenticando Antonio Scalas con la sua romantica poesia "Riempitemi quel secchio" : poesia d'alto livello e buona scuola oserei dire.

E, di secchio in secchio…..per chiudere, dolcetto finale, ma di quelli ipercalorici e pur sempre buoni della nostra tradizione siculo-pugliese,  il gioiello incastonato nel diadema sfolgorante azzurro dal titolo "Secchio d'amore" della dolcissima e ammirevole Laura Toffoli.

Complimenti vivissimi a tutti voi e, infiniti ringraziamenti al vate maximum Lorenzo de Ninis.
Vostro
Ben Tartamo


Grazie a tutti sempre.
Maria Attanasio

 

2 maggio 2017

Federico Urso –colori dell’amore-: Iperbolica disquisizione sull’amore, ispirata da colori che affascinano, solo se riferiti ad una lei che può soltanto innamorare. Fantasiosa e bella poesia, che rende, intensamente, il sentire del poeta.

Maria Attanasio –Poesie d’amore-: Un ispirata Maria compone questa breve, dolente ode all’amore, ad un amore distratto. Magistrale condensato di un profondo sentire, regalatoci dalla nostra amica.

Matteo Bertoncello –Jolly-: Il bisogno di estraniarsi da se stesso, un ricordo smarrito che torna ed un’analisi di ciò che si sente, negli intensi versi, dal buon ritmo, di Matteo.

Rosino Maranesi –Rossa fiamma la luna-: Suggestiva e bella descrizione del variar dei colori, dalla notte all’alba. Ottima, Rosino!

Luigi Panzardi –Insonnia-: Bel sonetto ricco di un sentimento di pena molto ben reso. Ben realizzata è la conseguenza discorsiva tra fronte e sirma, ma suggerirei maggiore attenzione ad iati che divengono dittonghi.

Giuseppe Stracuzzi –Che succede!-: “Un coro di culti imprigiona/il dolce sentire” sono i versi attorno ai quali si compone la poesia, poesia che è canzone dolente sulle malvagità di quest’epoca e forte atto d’accusa verso disumani comportamenti. Così, l’ottimo Giuseppe, ci invita a riflettere, rammentandoci sentimenti d’amore e di tolleranza.

Laura Toffoli –Pensieri nostalgici…i miei…tutti miei…e adesso anche un po’ di chi li leggerà…-: Già, cara Laura, la magia di quell’età che resta nel cuore e nella mente e che, talvolta riemerge nostalgicamente. Credo, quando ricordi quei “dischi neri coi solchi” tu ti riferisca a quei racconti di fiabe il cui jingle diceva “a mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar” e che molti di noi hanno ascoltato e ricordano, magari, come è stato per me, per averle regalate ai figli. Bello e piacevole il tuo racconto pieno di nostalgia, che si chiude con la gioia d’aver trasmesso amore e, di questo, essere appagata.

Jacqueline Miu –Aforisma-: Semplicemente deliziosa questa considerazione romantica di Jac.

“Comare Colletta” di Palazzeschi, suggerita da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Ritmo e allitterazioni, per disegnare la figura di una ex bella donna, ex ballerina, ormai invecchiata e derisa, nella poesia di un Palazzeschi attento al sociale. E sempre grazie a Giuseppe per queste didattiche proposte.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

1 Maggio

Piero Colonna Romano, dal momento che ogni giorno leggo con piacere tanti bei commenti che scrivi per noi con generosità estrema, se pur è tardi, sento di dover dirti, prima di tutto sempre grazie, e poi ti meriti anche tu un vero e grande applauso per questa tua bellissima poesia “Splendeva il sole”
(nel 70mo anniversario della strage di Portella delle Ginestre) se ben ricordo tu sei di Palermo quindi quell’ eccidio lo ricordi con più tristezza, bravo Piero.
Grazie Lorenzo, Antonia Scaligine.
 

1 maggio 2017

Giuseppe Stracuzzi  -Per trovare Dio-: Un Dio senza intermediari è quello cui aspira Giuseppe che lo dichiara, convintamente, con questi versi che sono anche un invito a riflettere.

Federico Urso –La vita……-: Lunga riflessione sulla vita, alla quale si guarda, fideisticamente, come fosse dono di un Dio. Vita che, secondo Federico, sarebbe troppo breve per riuscire a capirne il senso.

Maria Attanasio –Scomposizione-: Jekill ed Hide dentro di noi si combattono. Di questa dicotomia, causa di sbalzi d’umore, narrano i puliti versi della nostra Maria.

Jacqueline Miu –Il danno-: Istruzioni per l’uso, suggerite in lettura da un masochista ad un sadico. Questa potrebbe essere la sintesi esegetica di questa appassionata invocazione della nostra ottima Jac che non finirà mai di stupirci, godendo dei suoi versi.

Laura Toffoli –Cercalo-: Un misterioso, metafisico, sentiero attira l’attenzione di Laura e ne ispira questi descrittivi versi dove un’anafora sottolinea la meraviglia che certi particolari fanno sorgere. Piacevole a leggersi, come tutte le sue altre, è la poesia della nostra amica.

Carlo Chionne –Bucolica 2017-: Decasillabi spezzati in tre versi, per una piacevole, cantilenante filastrocca che dice di una verità…scatologica.  Ok Carlo, sono con te!

Antonio Scalas –Mia gattina-: Delizioso racconto di un affettuoso rapporto tra un uomo ed una gatta.

La fontana malata di Palazzeschi, consigliata da Giuseppe Gianpaolo Casarini-: Non è assurta a manifesto del futurismo, questa deliziosa poesia di Palazzeschi, ma certamente ne è  presente l’ideologia rivoluzionaria. Ma la leggo anche come metafora del nostro restar muti, del nostro smarrire, talvolta, l’ispirazione per far versi. Grazie, Giuseppe, per questa utile proposta che è, anche, invito a riflettere sulla poesia.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

30 Aprile

30 aprile 2017

Maria Attanasio –Non avrei mai fatto del male-: Bell’invenzione quella “anestesia etica” per prevenire e, nel caso, lenir pene d’amore. Poesia che è invocazione per un rispettoso sentimento.

Giuseppe Stracuzzi –Lapidazione-: Un rito barbaro praticato da barbari individui, in nome di una incredibile norma che vuole le donne soggette ed inferiori a presunti uomini. E Giuseppe sfoga la sua indignazione con questi forti versi, condivisibili per il senso.

Sati Cardella –Magia-: Bellissima ode al poeta con gli intensi e dolci versi del grande Santi.

Renzo Montagnoli –Una sera d’aprile-: Suggestiva descrizione di una sera d’aprile, resa con significative similitudini ed un pulito e bel poetare.

Federico Urso –Senza-: Iperbolica dichiarazione d’amore e di dipendenza, detta con forti similitudini che, di quella dipendenza, sottolineano la necessità per sopravvivere.

Jacqueline Miu –collapse-: Immagini suggestive e forti, alle quali Jac ci ha abituato, che paiono dire di una rassegnazione, in attesa del crollo.

Laura Toffoli –Invito-: Pressante invito alla dolcezza ed alla comprensione, da questi ispirati e bei versi della nostra Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro illuminato Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

29 aprile 2017

Maria Attanasio –Passerà-: Versi, imbevuti d’alto lirismo, che parlano di pena e di apprensione. Versi che dicono, magistralmente, di un rassegnato amore. Complimenti vivissimi, Maria.

Fausto Beretta –Idealità e amori che si ritrovano-: Un dolcissimo incontro, a rendere vivi e vitali i ricordi, narrato con versi ad alto contenuto sentimentale, da un ottimo Fausto.

Dario Menicucci –Onde-: Dipinge con i versi, l’ottimo Dario, e ci regala uno splendido quadro marino nel quale par di udire quella risacca, quelle grida di gabbiani. E’ un maestro, il nostro amico, nel rendere paesaggi ed atmosfere; leggerlo è sempre un gran piacere.

Giuseppe Stracuzzi –Così è la vita-: Splendida sequenza di romantiche immagini, rese con grande proprietà di linguaggio, dal bravissimo e sensibile Giuseppe.

Claudio Badalotti –Intuire o dedurre?-: C’è la base dell’epistemologia nel titolo, e, nei  versi impregnati di filosofia di Claudio, risuona Empedocle e la sua teoria dei contrari che si contrappongono, ma reciprocamente si giustificano (confermata nella nota a margine!). In effetti sono spinose questioni  quelle sollevate, in chiusura della poesia, da Claudio, quindi meglio “godere or dunque”, prima di feroci emicranie. Cosa si può fare con la poesia, oggi lo ha dimostrato il colto nostro poeta che ha affrontato grevi argomenti, con ritmico verseggiare.

Gabriele Marcon –Emozioni -: Una serie di immagini, talvolta romantiche, talvolta realistiche, talvolta poetiche (per es. nel distico finale) affogate in un incredibile serie di enjambement.

Nino Muzzi traduce I. Bachmann-: Non conoscendo il tedesco mi affido alla traduzione di Nino per capire il senso di questa poesia. Dove trovo un affastellamento di immagini e di racconti, a volte vagamente gotici.

Forse nella lingua originale c’è ritmo e musicalità difficilissimi da rendere nella traduzione, ma così come l’ha proposta il colto traduttore direi che sia poesia di scarso valore.

Michael Santhers –Elettori e animali-: Elettori che nel regno animale trovano similitudini non è originale idea. Un tempo ci fu chi definì il popolo “bue”,  ed oggi c’è chi immagina (magari con ragione) che, pur non definendolo tale, lo si possa trattare da bovino, quindi quel che scrive, con maligno sarcasmo, Michael ci sta tutto. Ma il nostro amico, a differenza dei nostri illuminati politici che fanno piangere di vergogna, ci strappa un sorriso, restando ammirati per la sua fantasia e per la sua capacità caricaturale.

Laura Toffoli –Bianca tela-: Serie di allitterazioni per dire, nel più bello stile di Laura, di un rilassato stato d’animo e di un desiderio di vivere.

Antonio Scalas –Ogni volta che guardi-: Il perdersi, innamorato, in uno sguardo, raccontato con grande passione e maestria nei versi, che affascinano  e donano suggestive immagini, di Antonio.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Rapide pennellate a disegnare una passeggiata in un parco.

Sandra Greggio –Presentimento-: Pessimistica previsione della fine di un sentimento, detta con significativa similitudine e resa con versi dal tono rassegnato e malinconico da una brava Sandra.

Jacqueline Miu 60 sec-: Un concentrato di passionalità in questi infuocati versi, densi di forti e suggestive immagini quali: “in questa forgia di fuoco chiamato petto”, “io impotente gli ascolto il pianto (del cuore)”, “cuore in catena grida di voler libertà dagli ossi” ed infine “ma resto una polpetta di fiamma”. 60 secondi di apnea, appunto.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

28 Aprile

28 aprile 2017

Michael Santhers –Tra aprile e maggio-: Un poderoso affresco sul cambiar di stagioni, sempre con le fantasiose immagini del nostro Michael che stempera il suo sarcasmo nell’umorismo e ci allieta.

Maria Attanasio –Passione-: Mai titolo fu più adeguato ai versi, amarissimi, che seguono. Passione, dunque, quella che esalta e distrugge, descritta magistralmente da un ispirata Maria.

Fausto Beretta –Colpa, Dolore e Figli-: Una addolorata analisi ed una lezione di comportamento, detta con gran sentimento dal nostro Fausto.

Dario Menicucci –Ninfee (di Claude Monet)-: Un analisi critica della fantastiche ninfee di Monet, resa con attenta, entusiastica visione. Versi che ti fanno entrare dentro quei sublimi dipinti e li rendono vivi e godibili.

Arturo Guzzardi –Doloroso viaggio-: Commovente racconto di una profonda pena, reso con grande partecipazione emotiva dal sensibile Arturo.

Luca Marella –Albione-: Forte invettiva contro la Gran Bretagna, sottolineando la sua decadenza sia finanziaria che culturale. E forte (e veritiera) è anche la profezia che troviamo nei versi di Luca, così come giusto è il suo invito, a quella che fu chiamata Albione, a rileggere i nostri classici. Ritmica è la lunga canzone  che il nostro nuovo amico ci regala e piacevole è la sua lettura.

Jacqueline Miu –lunanide-: Anomalie stagionali di una lunanide che qui oggi si confessa. Confessa il suo smarrimento, il suo desiderio, il suo inevitabile, rassegnato amore. E la nostra Jac, come sempre, ci obbliga ad arrivare alla fine dei suoi suggestivi versi, restando in apnea.

Laura Toffoli –La gioiosa danza-: Miracoli della poesia! La nostra attenta e fantasiosa Laura inventa una similitudine tra un’immaginaria danza di un vermetto ed le gioiose risate di bambini. E lo fa col suo noto buon gusto per le descrizioni, che paiono lievi pennellate.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio affettuosamente Piero e Antonia per il loro incoraggiamento, complimenti a tutti per la vivace attività sul sito.
Giovanna Cardella

 

27 Aprile

27 aprile 2017

Poesie a tema: Ricordi nostalgici

Antonia Scaligine –Sfiorano sempre le grigie nostalgie…-: Grandi intuizioni poetiche in moltissimi versi di questo malinconico, nostalgico ricordare di un’Antonia in strepitosa forma. Ne cito una per tutte, avendo apprezzato l’intera poesia: “Come un film, scene nostalgiche/proietto sul grigio muro del ricordo”. Complimenti e convinti applausi, per come ha saputo rendere un sentimento, facendocelo vivere assieme a lei.

Poesie a tema libero

Luca Marella –La resa (alla Musa)-: Benvenuto nell’azzurro, Luca! Intenso e bell’epigramma, espresso con grande maestria. Complimenti!

Michael Santhers –Torpore-: La sensazione del sonnolento passar del tempo, resa con la stupefacente fantasia descrittiva di un superlativo Michael.

Maria Attanasio –Coscienza-: Quella coscienza che pesa, ma che spesso non condiziona il nostro fare, ben descritta dagli amari, accusatori versi della nostra Maria.

Fausto Beretta –I nostri mondi diversi-: L’incapacità di trovare un punto d’accordo, per diversa visione della vita, qui molto ben espressa dai bei versi del nostro ottimo amico Fausto.

Claudio Badalotti –Pensare non mi basta-: In liberi versi, dal pensoso tono, un’intensa, coinvolgente riflessione sull’inutilità del pensare al nostro dopo, regalataci dal bravissimo Claudio.

Michele Aulicino –Sulla miseria-: Ottima, filosofica riflessione, sulla ricerca di un inutile ricchezza, motivata dalla consapevolezza, come afferma Michele, “di essere/niente”. Insomma è una rivincita sul nulla del dopo vita, questa angoscia dell’affermarsi, dell’arricchirsi nel nostro effimero percorso.

Laura Toffoli –Diario: oggi 26/4/2017-: Un acquerello dai colori, ora delicati, ora forti, sulla pagina di un diario che narra di “…nostalgici ricordi/lieti e mesti.” Della romantica e sensibile Laura.

Jacqueline Miu –radici e ali-: Forse è quella via d’uscita che c’è sempre a dare speranza ai derelitti che attraversano il mare, tagliando le loro radici ma fidando sulle ali della speranza. Leggo così gli intensi e bei versi di Jac.

A voi tutti il più cordiale saluto, assieme ad un riconoscente grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Sento il bisogno di esprimere un grazie sincero e riconoscente a Piero e a Santi per al loro presenza e per il loro attento e costante impegno nei commenti che ci aiutano a migliorare per essere veramente poeti ed in particolare al grande ed essenziale Lorenzo.
Claudio Badalotti


Un caloroso benvenuto a Luca Marella e complimenti a tutti per la splendida e ricca pagina azzurra di oggi!
Simone

 

25 Aprile

25 aprile 2017

Nino Muzzi traduce G. Trakl-: Altro bell’esempio dell’espressionismo tedesco, vagamente velato di gotico, nella traduzione che Nino ci regala di Trakl.

Dario Menicucci –Premurose penombre-: Poesia di grande effetto, densa di malinconia.  Coinvolge, nel leggere, questo bisogno di pace che trova altissima vetta poetica  in quell’ “odore del silenzio”. Ancora complimenti, Dario.

Simone Magli –Chi non è felice non ama abbastanza-: Aforisma dal profondo significato, dal nostro Simo.

Maria Attanasio –La prima volta-: Già, la prima volta. Quella che resta indelebile nella mente e nel cuore, raccontata con grande amarezza dalla sensibile Maria che non riesce, come accade a tante altre, a ricordare l’ultima, forse per sopravvenuta abitudine, quando l’emozione dell’inizio si scioglie nell’abitudine, nell’indifferenza che lascia amaro in bocca.

Laura Toffoli –Luce nella via , e non sulla via-: Bellissima similitudine tra la luce del giorno, che piano si scioglie in quella della notte, e la luce dei giorni della vita. E’ magistrale, la nostra Laura, a rendere questo sentire, con i suoi dolcissimi versi.

Antonia Scaligine –Ricoloriamo l’Italia che la pace irradia-: Nel giorno anniversario della liberazione dal turpe nazifascismo, ecco una profonda riflessione, densa di speranza, della bravissima Antonia che ci invita a continuare a resistere a chi propone scenari dittatorial/razzisti.

Jacqueline Miu –Ci sono posti o cose visibili soltanto ai sognatori-: Aforisma che i poeti non possono che condividere, tratto da uno dei numerosi romanzi scritti dalla nostra prolifica Jac.

Maia di D’Annunzio, proposta da G.C. Casarini-: Un grazie a Giuseppe per questa proposta che è stimolo a rileggere, del Vate, opere e vita.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie a tutti, in particolare a Piero che mi fa sentire compresa e non è poco.
Maria Attanasio

 

24 Aprile

24 aprile 2017

Maria Attanasio –Ora-: Unico conforto è la poesia, salvifico rifugio alle incomprensioni che possono esserci in un rapporto. E con questi versi, dall’addolorato tono, Maria lo grida, magistralmente, forte.

Giuseppe Stracuzzi –Un vento antico-: Dura analisi e forte accusa, nonostante la dolcezza dei versi, di quel che opprime troppi popoli. Splendida poesia/invettiva di uno Giuseppe in strepitosa forma. Complimenti!

Nino Muzzi traduce G. Trakl-: Grande è la suggestione che emanano questi versi espressionisti di un ispirato Trakl e bene rende queste sensazioni la traduzione di Nino.

Dario Menicucci –Soltanto i gabbiani-: Wow che spettacolosi versi! Dario, che è maestro nel disegnare paesaggi e le emozioni che donano, qui si supera. Merita applausi convinti e sentiti complimenti.

Michael Santhers –Aprile-: “lingue a termometro di refrigerio”, “torrenti balbuzienti”, “tramite ambasciatori si corteggiano”, “Via vai di pagliuzze e batuffoli”, “il vecchio si stiracchia/aggiorna il calendario”, sono alcuni esempi di come, con strepitosa fantasia, il grande Michael sappia riscrivere e rendere immagini e sentimenti, facendo godibile poesia. Complimenti!

Jacqueline Miu –Telesto-: La surreale descrizione di un lui, uomo dello spazio che dello spazio si ciba, nei versi, sempre affascinanti, della nostra Jac. (per inciso, ed ancora una volta da Wiki, Telesto è uno dei satelliti di Saturno).

Laura Toffoli –Te…a te…la mano saggia-: Ancora, una volta la fantasiosa e sempre più brava Laura, ci regala un intreccio di due poesie aventi per soggetto la mano. Bella, secondo acquisita tradizione, la descrizione di un paesaggio montano, ed ancora una volta esplode un sentimento d’amore negli intensi versi in corsivo.

Antonia Scaligine –Vediamo ciò che crediamo-: Poesia ispirata dalla convinta fede della bravissima Antonia e resa con versi che di quella fede sono intrisi. Ma la nostra colta amica, in questa composizione, accenna anche a quella che fu la disputa sugli universali che infiammò la scolastica nel XII°/XIII° secolo, con quel “se vuoi vedere devi credere” che è la traduzione dell’antico “ragiono perché ho fede” o, viceversa, “ho fede perché ragiono”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

23 Aprile

23 aprile 2017

Maria Attanasio –Buon sangue-: Struggente invocazione d’amore, detta con versi dal suggestivo tono. Bella poesia, densa di sentimento. Brava Maria!

Giuseppe Stracuzzi –Buona Pasqua-: La drammatica descrizione della realtà nella quale viviamo, detta con versi che nascono da un profondo sentimento d’amore e grande nostalgia per una civiltà che pare smarrita nell’odio imperante. Complimenti, Giuseppe.

Nino Muzzi traduce Georg Trakl-: Per capire bisogna sapere. E Wiki in questo è di grande aiuto ed ecco che la lettura della squallida biografia del Trakl chiarisce il senso di questi amarissimi versi che, in definitiva, sono un processo a se stesso, privo d’assoluzione. E sempre un grazie a Nino, per questo proporre sconosciuti poeti al sito.

Aurelia Tieghi –L’abbraccio-: Emozioni, appunto, descritte con versi dal sincopato ritmo, adatto a narrarli, coinvolgendo.

Dario Menicucci –Il crocifisso-: Pregevole sintesi della Passione e di quell’amore che l’ha determinata.

Massimo Pierozzi -L’oste er Diavolo e l’Acqua Santa-: Un fantasioso racconto ricco di spunti sui quali meditare. Particolarmente struggente si fa quando rievoca l’atroce morte di quel piccino, in fuga dalla violenza, che il mare lasciò su di una spiaggia. E quell’orrore supera la malvagità del demonio e cancella il potere salvifico dell’acqua santa. Molto più può l’implacabile crudeltà dell’uomo. Questa la morale della bella poesia del bravissimo, sensibile e riflessivo, Massimo.

Salvatore Cutrupi –Le mie mani-: In liberi versi ricchi di poesia, ecco la descrizione sognante di quel che possono fare, romanticamente, le mani.

Jacqueline Miu –Mephistophenia-: Ed ancora una volta la passionale Jac ci incanta ed emoziona con questi suoi racconti che grondano sensualità e sono intrisi di colti riferimenti.

Laura Toffoli –Raccolta nell’onda-: Dolcissime immagini campestri per dire di un bisogno di tenerezza che, in quelle immagini, trova compiutezza. Bel poetare che la nostra Laura, anche in questa occasione, ci regala.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, con l’augurio per una settimana immersi nella poesia. Ed al nostro Lorenzo, assieme a questi, un grazie riconoscente.

Piero Colonna Romano
 

A Santi e a sua figlia Giovanna Cardella un mio sincero applauso per il loro ben meritato premio.
Grazie sempre all’amico Piero , per i suoi dolcissimi commenti
Un vero e sincero grazie a Lorenzo che per noi fa davvero tanto , anzi direi che fa il massimo possibile affinchè noi possiamo incontrarci nel suo sito, grazie di cuore.
Antonia Scaligine

 

22 Aprile

22 aprile 2017

Maria Attanasio –Cercavo un amore che contenesse-: Quanta malinconia in questa romantica considerazione della sensibile Maria! Eppure potrà sembrare ricerca utopica, quella evidenziata nei forti, amari versi ma, resa poeticamente come sa fare la nostra amica, pare possibile trovarlo. Impegniamoci, dunque, e lo troveremo!

Giuseppe Stracuzzi –La strada della croce-: Una strada quale simbolo del dolore di ieri e di oggi, nei bellissimi versi di un ispirato Giuseppe.

Nino Muzzi traduce J.M. Flahaut-: Tenero racconto di un dolce, paterno rapporto, ben reso dalla traduzione che ci offre Nino.

Gilbert Paraschiva –L’oro e il sole-: Insomma, babbo Natale non esiste e meglio essere pratici e, magari, un tantino prosaici. Questo l’insegnamento, pieno di pragmatismo, reso a chi vuol sognare. E il fanciullino?

Terence –Se solo…-: In un certo senso pare la prosecuzione della poesia di Gilbert, ci trovo lo stesso pragmatismo, velato d’un filo d’arroganza.

Laura Toffoli –Essere-: Una ricerca dolente di se stessa, con l’aspirazione alla libertà, negli intensi e bei versi della nostra Laura.

Carlo Chionne –Testamento bioeretico-: Un grande dono a testamento: il dono dell’amore, forse inespresso, ma vivo e palpitante sempre. I versi di Carlo sono spesso, come in questa occasione, invito a riflettere, invito ad aprire il cuore.

Jacqueline Miu –Tamigi col sesso gabbiano-: Suggestiva rappresentazione di un bisogno d’amore, nello scenario di una Londra romantica, dove anche i fish and chips divengono poesia.  Versi che strabordano di passione, sono  quelli che ci regala la nostra amica, versi che Dino Campana avrebbe sottoscritto. Versi che lasciano senza fiato per la bellezza delle immagini che disegnano. Versi, come sempre, di un perverso fascino. Complimenti!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

22 aprile 2017

Carissimi amici, ho il gran piacere di comunicarvi l’ennesima, meritatissima affermazione del nostro incommensurabile compagno di viaggio nell’azzurro

Santi Cardella

che nella IV edizione del premio letterario

“VITULIVARIA”

si è classificato al primo posto con la bellissima poesia che qui segue

Il nostro olio
Ho chiuso in cuore alcuni versi in pegno
dei sogni d’oro che con te ho vissuto;
sotto la scorza del mio ulivo il legno
genera un olio denso, sconosciuto.
 
Nel tardo autunno spremerai  quel frutto
che ha maturato lentamente il sole;
così nei versi potrai coglier tutto
l’aroma ignoto delle mie parole.
 
Nessuno sa qual è l’effetto arcano
che le tue cure han dato a quest’ulivo;
non ha confini il sentimento umano
che muta il cuore in un vulcano attivo.
 
Sulla battigia non c’è più l’impronta
che ha conservato, nei suoi abissi, il mare,
ma la sua voce magica racconta
d’un sentimento che non puoi scordare.
 

Santi riceverà il meritato riconoscimento, e scroscianti applausi, nella bella città di Novoli (Le) lunedì 24 prossimo. A quegli applausi mi unisco, onorato dell’amicizia di questo grande della poesia.

 

Ma, come si dice, buon sangue non mente, così mi giunge notizia che la nostra

Giovanna Cardella

nel prestigioso I° Premio Artistico Internazionale (organizzato da Aletti editore)

“Maria Cumani Quasimodo”

è risultata finalista nella sezione dedicata alla poesia, con il componimento che segue:

Assenza
Quando morirò, per favore, 
non mi esponete:
niente croci, né torce, 
a rivendicare ciò che non ero.
Abbandonate il mio corpo
che io stessa avrò lasciato.
Io, comunque, non sarò lì.
Non baciatemi la fronte gelida, 
non posate su di me sguardi
che io non possa ricambiare.
Non piangete per voi stessi, piangendo me, 
non ponetemi domande che io non possa udire.
Fidatevi della mia assenza,
lasciate che io sia altrove, 
o non sia del tutto.
E ricordatemi vibrante e piena 
di vita, ché ho vergogna 
del mio corpo denudato dell'anima,
del mio viso senza espressione.
Portate di me un ricordo di quelli 
che sovvengono all'improvviso,
e piangendo vi venga da ridere.
E non cercatemi dentro una bara,
ma nei vostri occhi davanti a uno specchio e mantenete il segreto, 
vi prego, quando mi avrete trovata li.

Resto in attesa di conoscere l’esito di questa prestigiosa manifestazione (che ha una qualificatissima giuria presieduta da Alessandro Quasimodo) certo che sarà gratificante per la nostra Giovanna.

A lei un in bocca al lupo, un forte applauso, anticipato ma meritatissimo, assieme a vivissimi complimenti.

Piero Colonna Romano

 

21 Aprile

Caro Lorenzo,
vorrei inviare un sentito ringraziamento a Claudio e a Piero
per i loro generosi commenti alla mia ultima poesia pubblicata; ed un altro grazie a te per la tua infaticabile opera,
Santi
 

21 aprile 2017

Enrico Tartagni –Moderne memorie d’amore-: Memorie d’amore narrate con un tourbillon frenetico di musicali termini, forse a significare uno smarrir di sensi in un atto che diviene trascendente e trasporta nel sogno. Ed anche questo è poesia.

Maria Attanasio –Erithacus rubecula-: In effetti questo narra la leggenda di quel pietoso pettirosso. E Maria traduce il mito in poesia.

Giuseppe Stracuzzi –La luna-: Un confronto, dunque, tra i raggi della romantica luna che, un tempo, accendevano amore ed i raggi dello schermo di un pc che possono donare amore d’altro genere. Ma pare,  da questi versi sconsolantemente resi dal nostro Giuseppe, che la luna ne uscirà sconfitta.

Dario Menicucci –Verso la notte-: Il malinconico dipinto sulla fine del giorno, nei significativi, belli e descrittivi versi di Dario.

Antonietta Ursitti –Mi tuffo un istante nella luce-: Poesia di grande effetto per descrivere un bisogno di luce e di libertà, appunto, “per non morire”. Sintetico ed efficace è questo poetare dell’ottima Antonietta, cui do il bentornata nell’azzurro.

Gabriele Marcon –Tutto, niente di meno-: Un indagine su di un’esperienza vissuta, immagino, da un amico al quale si chiede di quanto sia stata appagante o deludente. Di, dopo, quanto sia cambiata la visione del mondo, nei liberi versi di Gabriele.

Nino Muzzi  traduce H. Heine -: Risuona, in questi versi di Heine, la voce di Marx. Versi che sono un atto d’accusa contro lo sfruttamento del lavoro, pieni di forti imprecazioni contro gli sfruttatori. E Nino bene li traduce, mantenendo inalterata tutto la rabbia del poeta.

Corrado Cioci –Purgatorio-: Ampio excursus nella seconda cantica dantesca, nel classico, inimitabile stile di Corrado.

Jacqueline Miu –Mih-: Secondo Wiki, mih sarebbe o una sorta di cornamusa o una grave malattia dei denti. Poi leggendo i versi della stupefacente nostra Jac si scopre una specie di romanticissimo aforisma, ricco di alte note poetiche. Ed io sbando.

Salvatore Cutrupi –Piange il fantoccio-: Una metafora, narrata come un’antica fiaba, che dice dell’abbandono di campi non più redditizi. Piacevole a leggersi, fa tornare alla memoria lo spaventapasseri del Mago di Oz.

Laura Toffoli –Oggi sono così…-: Deliziosa analisi di uno stato d’animo, reso con belli e riflessivi versi della bravissima Laura. Non adatto a chi sta a dieta l’ultimo verso, decisamente ipercalorico.

Antonia Scaligi8ne –Cos’è la vita-: Bella riflessione della nostra Antonia su quello spazio nel tempo che è la vita, con le sue gioie, i suoi dolori e, in definitiva, con l’irrisolto mistero del suo senso. Piacevoli i versi, anche per l’alternanza del rimare scelto dalla poetessa.

Luigi Preziuso – I n   v i l l e g g i a t u r a -: Un piacevole raccontino naif del nostro amico Luigi.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

12-18 Aprile

Sincera Buona Pasqua a tutti gli Ospiti e al nostro caro Lorenzo.
Jacqueline Miu

 

Auguri a tutto il mondo azzurro e a Lorenzo
Tinti Baldini



"Sento i tuoi occhi stanchi" di Tiziana: meravigliosa.
Emozionanti e incisive anche tutte le altre poesie. Buona pasqua sitani!
Simone


Nino Silenzi - Notte serena. Mi permetto aggiungere all’ottimo commento di Piero, che condivido interamente, un sincero apprezzamento per l’armonia ritmica dei versi imparisillabi e l’enjambement ricorrente che rendono il recitativo perfetto, avvincente e affascinante. Un’emozione continua nel rileggerla. Claudio Badalotti.


Santi Cardella – Deriva sulla zattera del tempo. Che dire del grande Santi! Perfetti endecasillabi di una poesia stimolante, di lettura coinvolgente per ritmo e contenuto, da vero poeta. “E mi disseto tacito e soletto/
coi palpiti già uditi sul suo petto” Me la sono letta tutta di un fiato. Claudio Badalotti


Un sincero augurio di buona Pasqua, a Nino, a Santi, Piero, Simone, Jacqueline, Laura, Antonia…. a Tutti ed in particolare al nostro grande Lorenzo.
Claudio Badalotti

…auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Tra le piume bianche d’una colomba
ho messo messaggi di pura luce……..
pensieri di pace e serenità
profumati dai fiori di prati novelli
tintinnanti di campane a festa
colmi di sorrisi sinceri…
e nel becco un nastro d’azzurro cielo
con la scritta ….soffice Pasqua a tutti.
…auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
laura

 

11 Aprile

11 aprile 2017

Poesie a tema: Ricordi nostalgici

Santi Cardella –Deriva sulla zattera del tempo-: Perfetto sonetto inglese (vedi quelli di Shakespeare) denso di sentimento e rispettoso della tecnica poetica. Bellissimo a leggersi, entra dentro e rinnova ricordi nel lettore. Applausi convinti e sinceri complimenti.

Tiziana Cocolo –Senti i tuoi occhi stanchi-: Un brivido scende lungo la schiena leggendo questo malinconico, bellissimo ricordo dello scomparso Il Gabbiano che ho avuto il piacere di conoscere, leggendo le sue poetiche descrizioni di paesaggi incantati. Grazie, Tiziana, per questa memoria che resterà  in me sempre viva.    

Antnia Scaligine –Spesso vado per ricordi-: E’ la Pasqua che ispira questa dolcissima analisi del passato. Analisi densa di speranza, donata da un incrollabile fede. Belli e suggestivi i versi della nostra ottima amica. Complimenti.                                                                               

Poesie a tema libero

Michael Santhers –Comunismo-: Tragica visione di un sistema economico che fece da contraltare al capitalismo e, in qualche maniera, ne bilanciò i nefasti effetti. Caduto il muro rimase, vittorioso, il sistema che, nella migliore delle ipotesi, si può definire compassionevole. Come sempre il nostro Michael usa il suo stile ed il suo sarcasmo tagliente, per esprimere il suo sdegno e, come sempre, in questo senso, è apprezzabile. E con lui concordo per quelle “mal’interpretate origini Marxiste”.

Claudio Badalotti –Destino nell’infinito-: Una profonda, filosofica riflessione sul senso della vita che diviene pena nel viverla, non avendo risposte per giustificarla. Allora ecco l’amara conclusione che la definisce “peccato” e l’attesa di un dopo che, forse, tutto discioglierà in un misterioso, imperscrutabile infinito. Gli intensi versi di Claudio, sono un invito a riflettere, forse a rassegnarsi. 

Enrico Tartagni –Le parole-: Il misterioso fascino delle parole, analizzato da Enrico con questi versi dal tono riflessivo e dalle belle intuizioni poetiche, quali: “in prigione dentro al cuore”, “voleranno/poi/sulle ali degli angeli”, conchiglie che le catturano e ne rendono l’eco.

Maria Attanasio –Giuda-: Anche in questa, come in quella di Antonia, è la Pasqua che muove la penna di Maria che, di quella storia, amaramente coglie l’aspetto negativo, quello del tradimento e lo declina in forti versi.

Giuseppe Stracuzzi –La supremazia-: Ad una deliziosa descrizione del risveglio, allietato da canti d’uccelli, segue una surreale visione di rive contrapposte (forse conseguenza di quel “lambiccandomi/dietro i programmi”) che paiono dire d’incertezze, forse di ricerca di supremazia. Sempre gradevole, anche se più ermetico di un tempo, è il poetare dell’ottimo Giuseppe.

Isabel Gide –Rumori-: Malinconici ricordi, dunque, ispirano  Isabel, per questi bei versi densi di pena.

Filippo Genini –Le giovani stagioni-: Fosca previsione di come si evolverà l’amore, dalla gioiosità della primavera al triste grigiore dell’inverno, nei significativi versi di Filippo, costruiti su di una  malinconica similitudine

Fabrizio Lama –Si sta-: Una pena esistenziale, espressa con ungarettiana malinconia, nei bei versi, densi di pena, di Fabrizio.

Filippo Travaglini –Sperduti nella brughiera-: Suggestive e belle immagini che sono metafora di uno smarrimento esistenziale, detto con questi intensi versi che, mi pare, presentino un errore di battitura nel verso conclusivo che, così com’è, pare dire che è la brughiera a concedersi al fato. Ma l’autore forse intendeva scrivere o “concederla” (l’anima) o “concedermi” (se stesso).

Jacqueline Miu –stick-: Surreali e fantasiose le immagini che Jac ci regala e che vanno a comporre una ermetica poesia, densa d’evocazioni e di suggestione.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Viola macchiato di giallo rimbalza, prepotentemente, dai descrittivi versi del nostro amico Salvatore.

D’Annunzio proposto da Giuseppe Gianpaolo Casarini -: Un grazie all’amico Giuseppe per questa proposta che indica il suo attaccamento all’azzurro sito.

Per quanto riguarda il testo poetico, credo mi attirerò strali roventi perché a me pare che in quei versi ci sia un eccesso d’enfasi che copre il malinconico senso del ritorno a casa, la dolce debolezza della madre, il ritrovare un ambiente familiare da tempo abbandonato. Tutte situazioni che, secondo me, hanno bisogno, per essere resi, di una commozione assolutamente assente in quei versi autobiografici. Il grande D’Annunzio resta, ovviamente, tale e da me amato. Ma non qui.

 Seppure in ritardo ringrazio Antonia e Salvatore per gli auguri pasquali e li ricambio caramente.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro illuminato Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Auguro Buona Pasqua agli instancabili Lorenzo e Piero Colonna Romano.
Un augurio anche a tutti gli" azzurri" del fantastico gruppo Poetare !
Salvatore Cutrupi

 

10 Aprile

10 aprile 2017

Poesie a tema: Ricordi nostalgici

Nino Silenzi –Notte serena-: Ecco come una raffinata tecnica può creare suggestioni e può dire di quanta poesia può esserci nella concatenazione di musicali parole. Versi come questi fanno pensare che la poesia sia ancora viva e serva ancora a dire emozioni e a trasmetterle.

Una notazione: le anafore di solito servono a sottolineare un sentire e separano strofe, qui un superlativo Nino le usa per dilatare e dare maggiore evidenza ad un particolare aspetto descrittivo che ha maggiormente impressionato il poeta, rendendole consecutive. Tecnica raffinata, appunto, di un grande poeta che ci regala poesia da applausi.

Poesie a tema libero

Gaia Giacon –Voglio sprofondare negli abissi silenziosi e immobili-: L’ho letta e  poi riletta sentendo dentro Gershwin e quelle note sono il giusto sottofondo per versi che sono espressione di una ricerca nel mistero dell’universo, dove è necessario elevare il pensiero verso alti cieli, appunto quale l’effetto che regala la rapsodia.

Davide68 –La serra-: Ecco una poesia che è sceneggiatura di neorealistici fatti di vita, resa con l’attento osservare di Davide.

Andrea Bucci –Sette aprile-: La drammatica descrizione della fine di una persona amata, narrata con versi che lasciano un nodo in gola.

Stefano Giannini –Primavera-: Un primaverile, profumatissimo e coloratissimo acrostico, omaggio e descrizione romantica della stagione più dolce dell’anno.

Laura Toffoli –Primavera amore-: La primavera è simbolo di rinascita della natura e dell’amore e Laura, ispirata, compone versi che dell’una e dell’altro narrano con emozione.

Sandra Greggio –Intimità-: Ritrovare nei gesti di tutti i giorni la poesia che può esserci, la sensazione di sicurezza, in definitiva, se stessi. Questo, con i suoi bei versi, racconta un’ispirata Sandra.

Filippo Travaglini –Lei il mio sogno-: Una struggente, dolcissima, dichiarazione d’amore, nei romanticissimi versi di Filippo.

Jacqueline Miu –banshee-: Violenti ed amari i versi della nostra Jac, che pare guardare ad un gotico dopo, per esprimere dolenti sensazioni d’inappagato amore. C’è morte nel titolo e disperazione nello svolgimento del tema, fino a quando questa non si scioglie nel rifugio della dimora, nel ronzio delle api, “nel continuo incantesimo legato più di ogni cosa in terra”.

Assieme a sinceri auguri per delle serene festività pasquali, a voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ho letto la poesia di Nino Silenzi e come poteva non essere amore a prima vista? Complimenti vivissimi. Ringrazio Santi , Simone e Antonia per i loro commenti, a me graditissimi.
Sandra Greggio
 

Grande poeta Nino!!! Meravigliose gocce di luce sgorgano dai suoi pensieri, stampate nel tempo della memoria ma vive e palpitante come quel cinguettio dolce e profondo che invade i nostri cuori. Grazie per questo dono, bellissima poesia.
Tiziana Cocolo
 

Caro Lorenzo,
ecco alcuni brevi commenti alle poesie del giorno:

"Notte serena", di Nino Silenzi - Con gli occhi della mente il nostro poeta penetra nella notte e ci rivela un paesaggio che alimenta l'anima: stelle, alberi, nuvole, luna, il mormorio d'un fiume che accarezza i sassi e le piante. La natura, madre dei nostri sentimenti, vibra nel canto del poeta e sfolgora nella luce che trasmette alla sua anima; e noi vibriamo con lui, commossi dal suo canto.
"Sette aprile", di Andrea Bucci - Una perdita irreparabile, narrata con profonda partecipazione da chi non può far nulla contro un destino crudele. E il dolore per la scomparsa accomuna il marito e l'ignaro figlio, privati del suo amore da quella data in poi. Versi toccanti che suscitano la partecipazione umana.
"Intimità", di Sandra Greggio - Il tramonto delle illusioni, dei sogni ad occhi aperti, lascia un'eco nostalgica nel cuore, ma la nostra poetessa è pronta ad affrontare la realtà del momento tra le mura domestiche, calda coperta sui ricordi felici.
Con un sentimento di gratitudine per i nostri infaticabili Piero e Lorenzo, mando a tutti i colleghi un fervido augurio di Buona Pasqua.
Santi


"Intimità" di Sandra: poesia saggia che mostra lo spirito giusto per vivere in serenità.
Mi ha preso molto anche "Lei il mio sogno" di Filippo Travaglini.
Simone


Notte, sei luce,
luce vibrante
d'un rapido momento
che mai tornerà”
ognuno di noi si porta dentro dei ricordi ,un luogo , una notte che diventa luce di un momento, per te Nino Silenzi il ricordo è diventato un respiro che rinfranca i tuoi pensieri e i tuoi versi , bellissima poesia .
Intimità
“E' bello anche così…
ai quali però dai un valore nuovo, nel solenne rito quotidiano della vita insieme
Sandra Greggio bella poesia

Un grazie di cuore assolutamente non può mancare per Piero e per Lorenzo , un applauso a tutti i poeti del sito e auguro a tutti una serena Pasqua , piena di pace e speranza , grazie
Antonia Scaligine

 

8 Aprile

8 aprile 2017

Fausto Beretta –Bisogno il tuo di sereno-: Una dolcissima dichiarazione d’amore, dove l’amore è conforto e salvezza da un mondo che affanna, resa con suggestive e belle immagini dall’ottimo Fausto.

Aurelia Tieghi –Avevo bisogno di nascere…-: Suggestiva descrizione della propria nascita, avvenuta durante un gelido inverno, in questa riflessione della bravissima Aurelia che in quel contesto iniziale della vita, trova ragione del suo incanto verso la fragilità.

Acquaviva –La petit mort-: Uno svenimento, un senso d’abbandono della realtà, una sconfitta nella vita, questo il senso di quel “la petite mort” del titolo e tema ben svolto, con i suoi intensi versi dal melanconico tono, da Acquaviva.

Gian Luca Sechi –Paura-: Gian Lucca riflette, con i suoi sincopati versi, sull’effimero della vita ed è quella consapevolezza che genera la sua paura.

Antonio Sangervasio –sagome-: Il desiderio di svanire e, per contro , il timore d’essere poi ignorato, quindi cancellato, ispira questi riflessivi versi dalle forti immagini di Antonio.

Michael Santhers –Sabato notte-: La drammatica descrizione della notte di un sabato da tregenda. C’è proprio nulla di Leopardi in questi versi del fantasioso, ottimo Michael.

Michele Mastroianni –Saggezza-: La saggezza che, col passare del tempo , l’uomo perde, la possiamo trovare solo negli occhi di chi resta fanciullo dentro. Questo il messaggio che ci arriva dai versi, in stile simbolista, del nostro Michele.

Laura Toffoli –Amori del tempo-: La costanza dell’edera, nel suo svilupparsi, paragonata all’effimero dell’amore, in questi significativi versi dell’amica Laura.

Jacqueline Miu –Temple of you-: Di grande lirismo il verso iniziale (ogni giorno prendo la mia pietra –fino a quando muoio sussurrando al cielo) cui segue un’implorazione alla pace e all’amore, detta con versi che sono sempre di grande violenza (e fantasia) della nostra impagabile Jac.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Gian Luca, con la sua poesia "Paura", ha colto in profondità la vera causa per cui molti di noi non vivono, ovvero la paura. Una paura che ci blocca dalle relazioni, dalle emozioni, dal fluire della vita. Rendendoci più che altro spettatori. Grazie per lo spunto.
Un saluto a tutti i sitani.
Simone

 

7 Aprile

7 aprile 2017

Poesie a tema: Ricordi nostalgici

Salvatore Cutrupi –Un po’ di me-: La nostalgia per tempi passati e più sereni, bene espressa nei versi di Salvatore che ci narrano di ricordi comuni a molti di noi e ci fanno fare un tuffo nei tempi andati.

Poesie a tema libero:

Claudio Badalotti –Là dove noi non siamo-: Dolcissime, malinconiche immagini per narrare di una pena, di una mancanza d’amore da noi lontano. Bei versi, pieni di un intenso sentire.

Renzo Montagnoli –Meglio…-: Una profonda amarezza muove la penna del nostro Renzo. Amarezza per giorni felici che durano lo spazio di un meraviglioso mattino e si dissolvono veloci nell’aria. Meglio morire quando quei momenti ci esaltano e fanno gioire, piuttosto che vivere le noiose consuetudini della vita, con la loro falsità. Questa la pessimistica analisi che ha ispirato il poeta per questi versi dal sapore dolente.

Dario Menicucci –Briciole d’amore-: Una pena profonda dona quel non poter regalare il residuo amore e ispira Dario per questi versi dall’amaro sapore.

Fausto Beretta –Parole senza vergogna-: L’inganno che c’è nei messaggi pubblicitari, quelli che promettono paradisi e che in quelli affermano che viviamo, confrontati con la dura realtà di una vita grama, negli intensi ed accusatori versi dell’ottimo Fausto.

Michael Santhers .Epitaffio l’attrice-: Da tempo non leggevamo gli epitaffi, in stile Spoon River, di Michael che oggi, con quest’ultimo, ritornano godibilissimi. Complimenti.

Jacqueline Miu –Regina della Notte-: Ovviamente il flauto magico c’entra proprio nulla e,  inoltre, nei versi di Jac, è assente il ritmico picchettato favoloso di Mozart. Al contrario la nostra spettacolosa amica oggi ci riserva una poetica, vagamente gotica, prosa dalle suggestive immagini e dal lungo respiro che porta, come sempre, ad una carezza desiderata fortemente ma non ottenuta.

Antonio Scalas –Tu sei nata questa sera-: Romantica iperbole per dire di un innamoramento, per disegnare un immagine dolcissima, in definitiva per dire amore con intensi, magistrali versi. Complimenti.

Laura Toffoli –La mia rondine-: Primavera, dunque, e tornano rondini a rallegrarci. Mi pare di ricordare una poesia, di simile argomento, che la nostra Laura ci dedicò lo scorso anno, ma di normale poesia si trattava. Oggi qui sono proposti versi che, vagamente, richiamano l’alternarsi metrico dell’haiku dove l’unica affinità con quello è il richiamo alla primavera. Ma c’è lirismo e sentimento in quel che la nostra amica propone col suo fresco dire. 

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

6 Aprile

6 aprile 2017

Michael Santhers –Figure Panini-: Proposta indecente, dunque. Ma simpatica, in perfetto stile santhersiano. Attendiamo sapere come è andata a finire.

Santi Cardella –Ebbrezza-: Immagino che il nostro magnifico Santi attenda una coppa di champagne, da mettere assieme agli infiniti trofei (parlo di poesia, ovviamente…) conquistati. Ed il suo poetare è sempre didattico, esprime un romantico sentire e ci parla di un anima dove la poesia domina sempre. Complimenti.

Claudio Badalotti –Passo dopo passo-: L’espressione di una pena esistenziale, resa con versi dal tono malinconico che dicono, magistralmente, di una sensazione d’impotenza e di costrizione. Intensa dall’inizio alla fine, affascina questa analisi dell’ottimo Claudio.

Enrico Galavotti –Mi basterebbe-: Come, con una ispirata similitudine, si possa dire amore, lo dimostra Enrico con questi suoi versi che divertono ed inteneriscono.

Laura Toffoli –Ligneo meditare-: Un inedita Laura in questi versi ispirati dall’analisi del pesante vivere di doveri inevitabili. Talvolta leggiamo versi dall’ermetico suono ma che bene evocano il sentire della nostra ottima amica.

Carlo Chionne –Epicurea-: Epicureo al massimo grado si dimostra il nostro grande Carlo, con questi versi che richiamano anche il celebre detto di Epicuro (che, più o meno, diceva: “non temo la morte perché quando arriverà lei io non ci sarò più”).

Mi permetto di suggerire al nostro grande amico, scusandomi per l’autocitazione, la mia “L’ultimo scherzo” dove dicevo:

Farò uno scherzo alla secca comare

e quando arriverà per sua missione

basita resterà com’un minchione:

io vivo, allor, non mi farò trovare.”

Ma al nostro eclettico artista va, convintamente, un augurio ed una previsione: della sua arte godremo tutti ancora molto a lungo. Un caro, affettuoso saluto.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una pennellata di profumata primavera nei bei versi di Salvatore.

Jacqueline Miu –Crudele astro-: Con spettacolose iperbole, ecco una strepitosa Jac che dichiara il suo masochistico bisogno d’amore e lo indirizza ad un personaggio che solo sadico può essere. Amore sado/masochistico, insomma che, quale traguardo finale aspira a Thanatos. Come spesso accade, anche oggi la nostra amica ci regala un poesia di grande fascino e continua a meritare applausi convinti.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro Lorenzo che tutto ciò consente.

Piero Colonna Romano

 

5 Aprile

4 e 5 aprile 2017

Poesie a tema: Ricordi nostalgici

Antonia Scaligine –Quando i ricordi-: Belle le immagini e ben reso il sentimento, velato di malinconia, del ricordare. Originale e poetica l’idea di un quaderno che tutti li raccolga e riassuma.

Poesie a tema libero

Nino Muzzi  traduce Gomez Rodriguez -: Il suggestivo racconto della visione del fascino della notte e di un notturno mare, nella bella traduzione che Nino fa di Gomez Rodriguez.

Tinti Baldini –Supermercato-: Al supermercato Tinti osserva quel che la circonda e compone quadretti di un’umanità svagata e, talvolta, dolente, che lo frequenta, con versi di grande realismo e di  sottile analisi psicologica.

Cristina Perilli -L’inganno-: Magistrale metafora di un rapporto destinato a portare disillusione e pena, detta con versi dall’amaro tono.

Nadia Borean –L’amore-: Una dichiarazione d’amore priva di speranza, negli addolorati versi di Nadia.

Antonio Alvaro –Guardo il mare-: Due volte è citato il mare in tempesta, nei versi di Antonio. Ed in effetti quella tempesta è dentro l’anima del poeta, che canta la sua solitudine, la sua impotenza di fronte all’impossibile avere quell’amore.

Michael Santhers –Il disoccupato-: La pena e la vergogna di chi perde il lavoro, qui espresse con le fantasiose, significative immagini del nostro Michael.

Jacqueline Miu –trawling stars-: Surreali immagini emergono dalle nebbie di una gelida Londra, nate dalla strepitosa fantasia della nostra Jac a pesca di stelle.

Filippo Travaglini –Complice il vento-: Galeotto sia il vento, è speranza di Filippo espressa con questi delicati versi pieni d’amore e dal sapore di fiaba.

Laura Toffoli –Partenza…da luogo a luogo-: L’affettuoso saluto ad un amico diviene poesia con i bei versi di Laura.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, ed al nostro Lorenzo un grande grazie.

Piero Colonna Romano

 

3 aprile 2017

Poesie a tema: Ricordi nostalgici

Andrea Sbarra –Ricordo d’amore-: Malinconica previsione di una pena che si vivrà, detta con versi dall’amaro tono.

Poesie a tema libero

Enrico Tartagni –Poesia a mano-: Già, “…quale è st’orgasmo che mi spinge al vano/ecc” così si interroga Enrico, cercando di capire da dove gli viene questa frenesia dello scrivere amore, percorrendo tortuosi percorsi astronomico/filosofici. E’ sempre un piacere leggere questo poeta per decifrare il suo ermetico, fascinoso verso.

Nino Muzzi traduce Evtuschenko-: Quando muore un poeta muore una parte di noi e bene fa Nino a proporre questa poesia, in  ricordo del grande poeta russo.

Dario Menicucci –Vorrei incontrarti (da un genitore a un bambino autistico)-: Credo sia giusto il titolo e non solo per dirci quale sarà il tema che la poesia andrà a svolgere, ma perché è in una realtà che non è la nostra che viaggia la mente dei bambini autistici. Vorrei incontrarti, dunque, usando per te ed alla tua maniera, i cinque sensi; questo con la sua intensa, commovente poesia, dice il nostro Dario.

Angelo Michele Cozza –Tu, di certo, non ricordi-: Il racconto, denso di malinconia, della fine di un amore, reso col bello stile simbolista di Angelo, che si chiude con un distico ad alto contenuto poetico.

Giuseppe Stracuzzi –Ho paura del sole-: E’ nella rassicurante notte che si può meglio vivere l’amore. Questa la tesi che l’ottimo Giuseppe svolge con versi che dipingono suggestive e belle immagini.

Simone Magli –Quando hai paura non fuggire-: Un aforisma che è lezione di vita, resaci dal nostro ottimo Simone.

Laura Toffoli –Ciliegio d’esistenza-: Un delizioso acquerello, nel più bello stile della nostra Laura, che descrive l’attuale stagione, quando fioriscono i bianchi ciliegi.

Jacqueline Miu –Una splendida giornata-: Una misteriosa presenza, dunque, con la quale dialogare ed alla quale esprimere i più nascosti desideri. Una misteriosa presenza che è metafora del nostro ego doppio, col quale, in ogni istante, dialoghiamo, nei fantasiosi e bei versi della nostra Jac.

Antonio Scalas –In mezzo alla laguna-: La poetica rappresentazione di una romantica notte su di una laguna illuminata dalla luna, nei bei versi di Antonio.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro infaticabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

4 Aprile

Mi è piaciuta molto "Complice il vento" di Filippo, efficace il dialogo col vento.
"Supermercato" di Tinti: lodevole la tua capacità di osservare la gente e riportarne i dolori e le speranze.
Simone


Grazie lorenzo e grazie a tutti voi dell'azzurro!
Tinti Baldini


 

3 Aprile

L'impotente struggimento e l'amore incondizionato sono i due ingredienti della speciale poesia di Dario sull'autismo.
Simone

 

2 Aprile

Un cordiale benvenuto a Michele Mastroianni che con uno stile nuovo, almeno qui su poetare, lancia un incipit interessante.
Molto bella "Inseguendo il vento" di Antonio, originale e armoniosa.
Un caro saluto a tutti i sitani
Simone
 

2 aprile 2017

Michele Mastroianni –La materia influenza e confonde i nostri sensi-: Leggo, nella poetica prosa, del nostro nuovo amico Michele, cui do il benvenuto nell’azzurro, un forte richiamo all’immaginifico, platonico mondo delle idee ed, ancor di più, al secondo principio della termodinamica per quelle mutazioni di stato che portano all’entropia. Entropia che, poeticamente, nello scritto del nostro, diviene luce. Complimenti, Michele, per queste colte citazioni, rese con un  poetare in bello stile simbolista.

Michale Santhers –L’asino-: In definitiva il nostro Michael ha composto un’ode all’asino. E lo ha fatto col suo attento osservare, filtrato e tradotto in versi da densi di humor e sarcasmo.

Corrado Cioci –Inferno-: Dopo la tragica descrizione delle pene dell’inferno, ecco arrivare un duro monito, dai versi di Corrado. A fare i bravi, ci esorta, se vogliamo evitare di cadere nelle fauci del luminoso angelo precipitato in basso, a punizione della sua superbia.

Luigi Panzardi –La corsa-: Un metaforico componimento, in grafica di sonetto, che, probabilmente, narra di quel che è la vita dell’uomo.

Gus –Oltre il muro-: Riflette sul tramonto, l’ottimo Gus, cui do il bentornato, e lo fa con profondità di pensiero invitandoci, forse involontariamente, a riflettere ed a navigare nello spazio/tempo con quel pensiero che, per rapidità, è l’unico mezzo più veloce della luce, né troverà mai ostacoli.

Giuseppe Stracuzzi –Ti adoro – Non ti adoro-: Tanto per chiarezza, insomma, Giuseppe fissa paletti con regole comportamentali. Ma, in definitiva, resta il termine “adoro” che dice che non ci saranno confini invalicabili, in questa romanticissima attestazione d’amore.

Antonio Scalas –Inseguendo il vento-: Il sogno di un ballo senza fine, dedicato ad un dolce, idealizzato amore.

Laura Toffoli –Il lago d’anima-: Sensazione di pace regalano questi lievi, dolcissimi versi della nostra ottima Laura.

Jacqueline Miu –committed to Hades-: Parodiando Saramago definirei questa di Jac “le intermittenze dell’amore”, per quel fantastico, sensualissimo accendere e spegnere. E la nostra superlativa amica prosegue nella sua confessione, a cuore ed anima aperti, regalandoci passionali rappresentazioni di un essere che aspira al calore degli inferi, se da questo deriverà amore.

Assieme all’augurio per una serena settimana, immersi nella poesia, il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

La materia influenza e confonde i nostri sensi…di Michele Mastroianni… Sono entrata nella tua poesia in punta di piedi…per entrare dentro di me, e il mio essere interiore ha seguito passo dopo passo la danza della tua anima e ho respirato l’immenso…bellissima…grazie Michele.Laura


Un cordiale saluto a tutti i curatori del sito
e ai lettori delle sue pagine...
Angelo Michele Cozza
 

1 aprile 2017

Giuseppe Stracuzzi –Donne-: Mi pare ci sia gran rimpianto per tempi passati, nei versi, dal malinconico tono, del nostro Giuseppe.

Michael Santhers –Là dove il mare-: Visioni marine, distorte dall’impagabile stile e dal fantasioso guardarle e renderle di Michael.

Michele Aulicino –Eccomi! Sono qua!-: Rileggersi e riscoprirsi, rileggersi e non accettarsi, rileggersi e ritrovare sentimenti d’amore dimenticati, in questa bella poesia di Michele, ricca di critico sentire.

Rosino Maranesi –Nell’ora di mezzo del giorno-: Una serie di flash a cogliere belle immagini.

Matteo Bertoncello –D’un pomeriggio (09/02/06)-: Di difficile interpretazione questi criptici versi di Matteo. Forse narrano di un ubriaco, dei suoi ricordi d’amore, dei suoi sogni, in un panorama che vaga dal bucolico dell’inizio al chiuso di una taverna del seguito. Indubbiamente è poesia di grande effetto per le suggestive immagini che propone.

Dario Menicucci –Paese-: Delizioso acquerello a descrivere un paese con  i suoi suoni ed i suoi profumi. Descrizione resa con la nota maestria del nostro Dario.

Jacqueline Miu –Desii palicantropi-: L’espressione, nel più bello stile di Jac, di un desiderio, di una voglia primordiale d’amore che, per essere meglio espressa, necessita di neologismi, non essendoci parole adeguate per descriverla.

Sandra Greggio –Sabbie mobili-: Un’ispirata Sandra ci regala questo capolavoro denso di sentimento, espresso con grande maestria. Complimenti vivissimi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

1 Aprile
 

31 marzo 2017

Nino Muzzi traduce  A. de Musset -: Quando l’amore è pura passione è destinato a durare anche oltre qualche passeggera deviazione. Questa la lezione che Orazio ci invia col suo celebre carme, rivisitato e tradotto da numerosi eccelsi poeti, de Musset tra gli altri, ben tradotto da Nino.

Giuseppe Stracuzzi –Se pensi che c’è tempo per amare-: Il tempo che passa non spegne né i ricordi né la sete d’amore, questo Giuseppe, con dolcissimi, malinconici versi, ci narra.

Michael Santhers –Disillusioni-: Una similitudine, dunque, che accomuna nella disillusione, farfalle, capre, maiali e poeti, nei versi dall’inimitabile stile del nostro Michael.

Claudio Badalotti –Me ne vado distratto-: Vagamente ermetica, questa è poesia dove l’indifferenza della gente, il desiderio di pulizia ed il bisogno di libertà si mescolano in descrittivi versi.

Enrico Tartagni –L’universo-: Lo spazio/tempo descritto con veloce pennellata da Enrico.

Laura Toffoli –Primavera del mio essere-: L’amore, nello scenario dolcissimo della primavera, ben narrato dai romanticissimi versi della nostra Laura, nel suo rinascere.

Carlo Chionne –Preparativi-: Fortunatamente il carnevale per quest’anno è passato. Il tutto è rinviato ad uno dei tanti prossimi carnevali. C’è un humor…scaramantico nel bell’epigramma del nostro grande Carlo ed a lui auguriamo lunga e feconda vita, anche per continuare a godere della sua arte.

Antonia Scaligine –Taci, sera-: Un malinconico stato d’animo dà vita a questi intensi, amari versi di Antonia.

Jacqueline Miu –Blu lussuria-: Una lunga, intensa e dolente, invocazione all’amore, nel più classico stile della nostra Jac che ci offre numerose immagini, talvolta gotiche, dense di suggestione.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 



Pagina iniziale

Tematiche e testi


Poetare | Poesie | Licenze | Fucina | Strumenti | Metrica | Figure retoriche | Guida | Lettura | Creazione | Autori | Biografie | Poeti del sito

Torna su

Poetare.it  © 2002