Commenti sulle poesie

Luglio - Agosto - Settembre 2015

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NO COMMENTI Salvatore Armando Santoro

 

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30/9/2015

Buonasera a tutti.
Con molto ritardo ma con grande entusiasmo, vorrei esprimere i miei complimenti al poeta Santi per il premio ottenuto!
Grazie Santi per le tue poesie!
Addis Marinella
 

29/9/2015

29 e 30 settembre 2015

Aurelia Tieghi –Emisferi-: Mezze sfere celesti, yin e yang a formare un tutt’uno, illuminati dalla stessa luce. Questa la poetica visione della coppia, regalataci dalla bravissima Aurelia.

Dario Menicucci –Una notte d’estate-: Suggestive immagini e visioni che paiono oniriche, in un’afosa notte d’estate. Poi il sogno svanisce in un concreto atto d’amore. Godibile molto la poesia di Dario.

Giampietro Calotti –Oratorio di Cerpiano 1944 –Marzabotto-: Straziante ricordo, narrato con struggenti versi, di un bestiale massacro della seconda guerra mondiale. Con le stesse motivazioni d’allora (le differenze tra individui) oggi massacra il cosiddetto califfato. Cambierà mai l’uomo con la sua ferinità?

Aurelio Zucchi –Albe (Hiku)-: Perfetto rispetto del 5 /7/ 5 e godibile acquerello di Aurelio.

Michael Santhers –Incendio estivo-: Con un quadro surrealmetafisico, Michael esprime tutto il suo sarcasmo contro questa singolare società nella quale viviamo, mescolando tutti i suoi simboli più significativi, in grottesche attività.  Forse non più grottesche di quanto le reali attività non siano. Divertimento ed invito a meditare donano le sue poesie.

Gloria D’Alessandro -“Vittoria di tenera accettazione”-: Liberi versi per colloquiare con se stessa, per recriminare, per consolarsi e per reagire, su di una, d’una e ad una delusione. Forte, intrigante e bella la poesia di Gloria.

Simone Magli –Mi sento leggero-: E la poesia è anche questo: liberare e far vivere sogni che non paiono più sogni ma realtà. E questo fa Simone, con questi suoi bellissimi versi.

Marino Giannuzzo –Possesso-: Marino riflette su ciò che ci appartiene, negandolo. Lasceremo in eredità un effimero possedere, questa la tesi del poeta che, scetticamente, attribuisce anche alle idee questa caratteristica di provvisorietà. Sbagliando.

Bruno Castelletti –El me presepi-: Deliziosa poesia a descrivere un presepe, con la sua atmosfera mistica e con i sentimenti che genera. Sempre apprezzabile la poesia di Bruno che addolcisce l’anima e tocca sentir profondi. Complimenti!

Una riflessione sulla parola “ensuccarè”, usata dal poeta: tradotta in italiano significa “zuccherato”. Usata in questa poesia dice di montagne imbiancate, come bianco è lo zucchero, ma anche dolci come dolce è l’intera atmosfera del componimento, grazie anche (secondo me soprattutto) a quell’ensuccaré. Spesso il dialetto  è più efficace dell’italiano per rendere atmosfere e sentimenti!

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ero migrante-: La storia di un antico esodo di italiani verso altre mete, dove trovare lavoro e dignità, molto ben raccontata dall’ottimo Giuseppe.

Laura Toffoli Luogo dimenticato dal tempo-: Ricordi nostalgici che nascono e s’intrecciano. Un paesaggio ed un volto. Un profumo ed un volto. Un colore ed un volto. E dentro tanta malinconia per quel che non c’è più. Bellissima poesia, densa d’atmosfera, molto ben resa dai versi di Laura.

Antonio Scalas –Cadono grevi gli aghi dei pini-: L’atmosfera dell’autunno è un pretesto per l’analisi di una pena profonda, per l’evidenza di un profondo malessere. Su tutto domina una misteriosa figura, artefice di quel sentire. Belli ed inquietanti  i versi di Antonio.

Maria Grazia Arnone –Granelli d’oro-: Quei granelli, che son metafora di un diverso guardare alla realtà, appagano mente e cuore e “dissolvono lo stupido ed ottuso ottimismo”. Il tutto detto con i liberi versi di Maria Grazia.

Jacqueline Miu –lei dorme-: Se si sapesse chi è questa misteriosa lei dormiente, probabilmente si gusterebbero meglio le suggestive immagini che seguono. Qui c’è sempre la Jacqueline fuori dagli schemi, eppure affascinante.

Pablo Neruda –La Poesia- proposta da Sandra Greggio-: L’incanto e la magia della poesia, della sua scoperta, del suo esprimersi in lei e con lei, in questa bellissima poesia di Neruda di cui suggerisco tenere a mente soprattutto gli ultimi quattro versi. Un grazie a Sandra per averla proposta.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


Caro Lorenzo,
ti invio alcuni commenti sulla pagina azzurra d'oggi,
scusandomi per la mancata partecipazione alla vita del sito nei tre giorni precedenti, poiché impegnato in un faticoso viaggio.
"Oratorio di Carpiano 1944 - Marzabotto -", di Giampietro Calotti - Drammatica rievocazione d'una orribile strage ed angosciosa descrizione d'una violenza disumana. A quali limiti di brutalità e di perdita di dignità può spingere l'animo umano una ideologia folle?
""Vittoria di tenera accettazione", di Gloria D'Alessandro - Le amarezze del vivere quotidiano esorcizzate con la speranza di "incontrare la rotta del vento". E in essa librarsi.
"Mi sento leggero", di Simone Magli - Suggestiva la visione di quell'amaca che comincia a volare, come tappeto volante alleggerito!
"El me presepi", di Bruno Castelletti - Il miracolo della natività rivissuto, con teneri versi, nei ricordi e nelle immagini di Bruno, con un coinvolgente brivido.
"Ero migrante", di Giuseppe Giampaolo Casarini - Il dramma dei poveri del pianeta nella esemplificazione, con personale stile, di una persona che l'ha vissuto e superato.
"Luogo dimenticato dal tempo", di Laura Toffoli - Tecnica pittorica e poetica si fondono nella descrizione d'un luogo e d'uno stato d'animo.
"Cadono grevi gli aghi dei pini", di Antonio Scalas - La tristezza d'un paesaggio autunnale sconvolto dal vento induce uno scoramento espresso con forti versi dal nostro collega.
"Inferno", di Piero Colonna Romano - Arguta e fantasiosa ricostruzione, con eleganti settenari, d'una ordinaria lite conseguente ad un incidente stradale. E conclusione morale, come si conviene ad una moderna favola di Esopo.
"Granelli d'oro", di Maria Grazia Armone - il cielo d'un sorriso o d'una carezza illumina il futuro d'una persona positiva. E induce e spande pensieri poetici.
"La poesia", di Pablo Neruda, consigliata da Sandra Greggio - Una mirabile invasione dell'anima da parte della poesia, descritta con splendidi versi dal Maestro Poeta cileno, rivissuta nell'elegante e colto invito di Sandra.

Colgo infine l'occasione per manifestare la mia gratitudine a Sandra Greggio, Antonia Scaligine, Piero Colonna Romano e Lorenzo De Ninis per l'affettuosa dimostrazione di giubilo per il premio da me conseguito a Galàtone.
Un caro saluto per tutti,
Santi

 

28/9/2015

Un grande grazie a Piero, che ci ha messo al corrente del premio conferito al nostro Santi. Come spesso mi succede, resto senza parole di fronte al "bello", sia esso una poesia, una statua, una chiesa, un'opera d'arte insomma. E allora, complimentandomi, dico a Santi che sono stata colpita dalla "sindrome di Stendhal", come mi è successo la prima volta che ho visto Firenze. Ecco come lo stesso Stendhal la descrive: " Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere. ". Applausi, Santi e grazie per questa perla.
Sandra Greggio
 

28 settembre 2015

Poesie a tema: Il bisogno di fare poesia

Antonia Scaligine –Siamo tutti poeti, perché…-: Analisi condivisibile di quel che è la poesia (arte magica, afferma il poeta) e di quali sono le sue motivazioni e gli effetti. E’ lieve e ritmato il poetare di Antonia e gradevole molto.

Poesie a tema libero

Giuseppe Gianpaolo Casarini –A ricordar profughi italiani-: Le poesie di Giuseppe spesso riportano alla mia memoria tempi lontani da me vissuti. Dopo la fine della guerra vissi a Gorizia e conobbi il dramma di quelle popolazioni di confine che furono, giustamente, generosamente accolte tra noi. Sempre affascinante il poetar del poeta, con quello stile che dona gradevole patina di prezioso antico ai suoi versi.

Carlo Chionne –Platone-: Ho letto molto di quel ch’è citato nella full immersion nella storia della filosofia che oggi ci regala Carlo. Poi ho avuto l’avventura di leggere il compendio poetico sulla filosofia (Storia della filosofia in versi) realizzato dal nostro ottimo amico ed è stato prezioso, sintetico ripasso. Lo suggerisco agli amanti della filosofia che potranno trovarlo nell’archivio di Poetare,  risparmiando tanto, tanto tempo, e capendo tutto prima.

Renzo Montagnoli –La fine dell’estate-: Un bel racconto pare questa fresca poesia di Renzo. La fine dell’estate e le nostalgie che porta, l’uggioso ma dolcissimo autunno con la sua sottile malinconia, con le sue prime nebbie. Rendono alla perfezione l’atmosfera della stagione in corso i versi di  questa poesia  e la similitudine che ci regala il poeta coinvolge, ahimè, molti di noi.

Gloria D’Alessandro –è come camminare tra i fili d’erba-: Direi che oggi Gloria ci ha regalato un aforisma degno d’attenzione. Vi leggo una lezione di vita: scrivere tra le righe, cioè sottintendere, per essere maggiormente efficaci nel dire. Ed il parlare diverrà più efficace, dando i giusti accenti alle parole (mi ricorda il parlar a nuora perché suocera intenda, o viceversa). Un grazie a Gloria per avercelo ricordato.

Marino Giannuzzo –Più non tornai-: Malinconica riflessione sulle regole della vita che obbligheranno, quasi sempre, i figli ad allontanarsi dai padri.

Bruno Amore –Che sia l’amore…-: Il primato dell’amore, l’amore salvifico e curativo. Rimedio alla solitudine e difesa contro i mali del mondo. Su tutto questo si interroga, con intensa poesia, l’ottimo Bruno.

Jacqueline Miu –speranza-: L’aforisma/ammonimento “lama d’acciaio il respiro freddo/ti trasforma in marmo se non hai dei sogni” lo leggo così: una vita fredda e senza ideali ti trasforma in marmo gelido. E l’inciso iniziale, che è dichiarazione e confessione della bravissima Jacqueline, dice che vive nel sogno, né potrebbe vivere diversamente una vita che è ancora tutta da scrivere. Bentornata nell’azzurro a questa poetessa presente nella letteratura contemporanea con rivoluzionario anticonformismo. Complimenti!|

Ciro Seccia –Quando il Sole Sorge-: Un romanticissimo Ciro ricama un’ode all’amore, con lievi e dolcissimi versi.

A voi tutti l’augurio per una serena settimana , immersi nella poesia. Un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Condivido in pieno gli applausi di Piero.
S olo
A pplausi
N aturalmente per
T e … Santi
I mpareggiabile poeta
Antonia Scaligine
 

28 settembre 2015
Cari amici, ancora una volta sono particolarmente lieto di annunciare altra strepitosa vittoria del grande Santi Cardella, la cui presenza onora il nostro azzurro sito, nel prestigioso Premio Internazionale di Poesia e Prosa "CITTA' DEL GALATEO".
Sabato scorso il nostro amico è stato incoronato vincitore, nell'ambito di una raffinata cerimonia, alla presenza di artisti nazionali ed internazionali e di politici di livello mondiale.
A Santi dedico applausi e complimenti vivissimi per questi suoi successi, certo che a quest'ultimo altri ne seguiranno.
Piero Colonna Romano


Di sera, nel mio orto, a primavera.

La luna disegnava nella quiete
d'un'erma sera l'ombra del carrubo
e Zefiro portava
chiacchiere degli ulivi oltre la rete.

Ma dal cancello aperto nella mente
entravano i ricordi
scalzi, stanchi e dolenti,
chiedendomi un'amaca e una coperta
per potersi scaldare.

Sedendo ho offerto l'ombra del carrubo
come coperta bruna
e ho sospeso quattro arpe fra gli ulivi
ché portassero al cuor le ninne nanne
erranti nel chiarore della luna;
chiudendo gli occhi è giunto il tuo profumo.

Quando mi stendo sotto l'ombra, a sera,
carezzati da Zefiro che arpeggia
arie di primavera,
i ricordi raccontano la storia
d'un'ombra su una barca
che nel lago del cuor lenta veleggia
trasfigurando in sogno la memoria.


Commento e motivazione della giuria:
La personificazione dei ricordi e di Zéfiro che li accarezza fino a trasfigurarli, colpisce il lettore per la forza evocativa delle immagini a cui è affidato un forte messaggio: la necessità di tramandare la memoria, sia essa di carattere privato o comunitario. La mitologia e la poesia si fanno ancelle della responsabilità civile, senza perdere in sonorità e purezza.

Galatone, 26 settembre 2015
 

27/9/2015

27 settembre 2015

Bruno Amore –M’aggiusto la camicia-: Rassegnazione, che si attenua nel sense of humor, al tempo che passa e reazione è quello stare sotto la pioggia, quasi un ripulir tristezze, quasi un rinascere.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Le cadute-: Diversi e diversamente trattati, persino nelle cadute, ricchi ed indigenti. E s’alza alto lo sdegno di Giuseppe, cui l’episodio rammenta, da colto qual’è, un’ode del Parini.

Francesco Albino –Risveglio al mattino-: Già, noi godiamo del canto degli uccelli ma gli uccelli che penseranno mai dei nostri cicaleggi? Quando la poesia fa riflettere…

Stefano Medel –Sapori d’autunno-: Rapido dipinto, quasi a colpi di spatola, che ci dice dell’autunno.

Gloria D’Alessandro –“Noi così”-: Suggestiva l’immagine iniziale dell’onda che colpisce la pietra  e suggestiva la similitudine con l’uomo indifeso dal tempo che passa (bello quel “Il lento scorrere/del tempo accartocciato”) come dall’acqua è indifesa la pietra. Ermetismo musicale è questa apprezzabile poesia di Gloria.

Marino Giannuzzo –Piccolo bar-: Porto di mare che accoglie storie e speranze, così ben lo descrive Marino.

Carmine De Masi –A nonna Lucia-: Malinconico ricordo ed intensa commemorazione di una amata nonna.

Laura Toffoli –Se è gentil d’aspetto-: Degna della “Settimana Enigmistica” (basta levar l’ultimo verso) questa bella descrizione del più romantico dei fiori, e chi meglio di Laura avrebbe potuto farla?

Antonia Scaligine –Cosa mi dice settembre?-: Bella l’immagine del vento che  “picchia sui vetri/della finestra/ormai chiusa all’estate” e malinconico questo salutar l’autunno, con i bei versi di Antonia.

A voi tutti il più cordiale dei saluti. in primis al nostro splendido Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

26/9/2015

26 settembre 2015

Marino Giannuzzo –Picasso-: Beh, resto in attesa di leggere quel che Marino dirà della poesia che circola oggi.

Alessandro Borghesi –Mio desiderio-: Una impietosa analisi di se stesso ed il desiderio (programmatico il titolo) di avere una vicinanza a conforto. Amarezza e desiderio espressi con forti e bei versi.

Bruno Amore –Anno Domini 3015-: Archeologia del futuro remoto narrata con molta fantasia dall’ottimo Bruno. Affascinante la narrazione di ciò che in quel futuro si troverà, scavando tra vetri, cementi ed acciai. Denso di significato quell’incomprendibile sigla strana, TVB, il cui senso si sarà perso nella notte dei tempi. A partire da oggi, secondo la pessimistica visione del poeta.

Aurelio Zucchi –Tra queste prime stille di settembre-: Ed, in effetti, malinconia e nostalgia esprime la poesia di Aurelio, con i suoi puliti e bei versi.

Raffaele Marchesi –Prima della fine-: Apocalittica è la previsione e disperato l’invito che Raffaele rivolge ai lettori, con i suoi forti ed inquietanti versi. Poesia degna d’apparire su “Torre di guardia”.

Gian Luca Sechi –Pace in terra-: Poesia ispirata da una grande fede in un amore universale, donato da Dio agli uomini. E prova tangibile di questo amore, secondo Gian Luca, è la bellezza della natura nella quale il demiurgo ci ha voluti inserire.

Francesco Albino –Precario-: Il disperato (e disperante) canto di un precario privo di prospettive e di progetti di vita, molto ben narrato da Francesco.

Enrico Tartagni –Fantasma (nessun oggetto)-: Suggestiva, surreale descrizione di uno stato d’animo, con poesia degna di Whitman e dei simbolisti francesi. Mi ha affascinato questo viaggio della fantasia nel sentimento d’amore, questo porgerlo con versi che sconfinano nella prosa, con grande libertà e musicalità. Ed Enrico in questo è maestro, come nel saper suscitare emozioni.

Gloria D’Alessandro –“La nostalgia del richiamo”-: Struggente nostalgia per tempi antichi ricchi di cultura (e non solo letteraria) e malinconica presa d’atto dell’aridità culturale nella quale oggi viviamo. Trasparenti e significative molto le metafore usate dalla bravissima Gloria.

Un grazie di cuore ad Antonia ed a Santi per l’attenzione ed i commenti alla mia “Memorie meneghine”.

A voi tutti l’augurio per un sereno weekend, ricco di poesia. Al nostro generoso Lorenzo un grande grazie per ciò che consente.

Piero Colonna Romano
 

“Picasso” - Marino Giannuzzo - trovo interessanti questi versi che descrivono lo stile particolare del grande pittore, visto con occhi scettici…
“Tra queste prime stille di settembre”- Aurelio Zucchi-
“Pace in terra” - Gian Luca Sechi –
Grazie a tutti i poeti per le belle letture
ciao
aurelia
 

25/9/2015

Santi Cardella , Divina natura, a tutti i tuoi richiami resto incantata , una conseguenza di voci iniziali svelano davvero che l’universo è amore…l’unica fonte meravigliosa di ogni cosa che si fa poesia.

Piero Colonna Romano, Memorie meneghine , bella poesia , i ricordi vissuti sono le espressioni più vere dell’essere umano, qualunque evento è sufficiente per sentirsi di nuovo vivo di partecipare a quei momenti che appartengono al passato, ricaricati, però, di una nuova bellezza e di una nuova emozione poetica

Sotto il cielo d'ottobre, bella palingenesi di ottobre che ritorna e che si rispecchia in questi bei versi di Nino Silenzi

Grazie di cuore ai bravi commentatori Piero e Santi e un bravo a tutti i poeti per le loro belle poesie Piccolo stupore coraggioso" di Gloria D'Alessandro , Sbadatamente… Armando Bettozzi

Il colore del silenzio nelle foglie di laura toffoli

Grazie Lorenzo per tutto , buona domenica a tutti
Antonia Scaligine
 

25 settembre 2015

Poesie a tema: Il bisogno di fare poesia

Santi Cardella –Divina natura-: Un canto d’amore alla natura e un’invocazione.

Santi ci incanta sempre e qui ci lascia ammirati ed ammiranti e per il suo dolcissimo verseggiare e dell’incanto della natura, così come lui la sa descrivere. Che dire se non applausi?

Poesie a tema libero:

Gloria D’Alessandro –“Piccolo stupore coraggioso”-: “nettare agghiacciante” e “deliziosa tempesta” son ossimori che Gloria propone, per meglio rendere uno stato d’animo impregnato di paura e di curiosità. Intrigante è il suo poetare, come sempre, e, come sempre, è un piacere leggerla.

Marino Giannuzzo –Pianto-: Sinteticissima descrizione di una pena profonda, ben resa dai versi di Marino.

Luigi Panzardi –Tenue vagare nello spazio del tempo-: Mi soffermo sul titolo che mi pare ipotizzare l’affascinante teoria di  una quarta dimensione, dove spazio e tempo si fondono, dandole vita.

Ma la poesia di Luigi è ridondante di suggestive immagini, dal vago sapor di fantascienza di un onirico viaggio e di un onirico guardar a se stessi, gradevolissima a leggersi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Torna oggi l’autunno-: Similitudine magistrale, questa di Giuseppe, che ad essa ci conduce dopo averci regalato magistrali immagini della stagione che stiamo vivendo.

Salvatore Cutrupi –Pensieri sparsi-: Ogni parola, pensata o udita, suscita un’immagine e Salvatore lo racconta col bel ritmo del settenario.

Laura Toffoli –Il colore del silenzio delle foglie-: Ed ancora la pura, colorata e musicale poesia di Laura. Decisamente ad alto lirismo il titolo e la prima strofa.

Antonia Scaligine- Sotto il cielo d’ottobre (di Nino Silenzi)-: Un grazie ad Antonia per averci proposto questa bellissima poesia di Nino Silenzi. Poesia che descrive, con i toni lievi dell’acquerello, l’autunno incipiente, per poi approfondire, e rendere, un pensoso stato d’animo, con la maestria del gran poeta.

Un grazie di cuore a Giovanni Abbate per il gradito commento alla mia “Hiba” ed un grazie all’amico Simone per il chiarimento datomi sulla sua “Vedo ogni lampo”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
auguro un buon fine settimana a te e a tutti i colleghi poeti.
E mando due brevi commenti:
"Memorie meneghine", di Piero Colonna Romano - Compiono cinquant'anni quelle memorie ed hanno il fascino della giovinezza, delle cose lasciate a macerare per qualche settimana negli aromi della coscienza. E tutto ora ritorna arricchito dalla dorata patina del tempo, anche le giovanili trasgressioni. Nel distico finale il rimpianto per ciò che poteva essere e ... non è stato.
Tra le poesie consigliate spiccano i delicati ed attuali versi di "Sotto il cielo d'ottobre", di Nino Silenzi, ricchi di poetiche visioni. Stupenda la strofe di chiusura ove "sospiri di pace/ alitano verso la luce/ dell'immenso". Un grazie alla sensibile Antonia Scaligine per avercela proposta. Coriandoli di pace e serenità per tutti,
Santi
 

24/9/2015

Caro Lorenzo,
certi giorni è una conquista potere passare qualche ora a leggere e gustare le poesie del giorno.
Un grazie a tutti i colleghi. Aggiungo qualche commento, ma l'intera pagina è attraente.
"Tacito dissenso", di Gloria D'Alessandro - Lucida e coinvolgente disamina d'una sofferta delusione, conclusa con tre illuminanti perché. E la poesia vola alta.
"Un tramonto", di Maria Savignano - Bella esposizione d'un sentimento poetico davanti ad un emozionante quadro della natura.
"L'ultimo vento", di Andrea Sbarra - Il vento della vita ravviva l'anima del nostro collega. E lui ci delizia soffiando, con i suoi versi, sui nostri sentimenti.
"Germoglio di bambù", di Laura Toffoli - Par di vederlo questo tenero germoglio che s'apre, "tintinnante di luce". Un po' più pallida la visione "d'una chiara oscurità"; ma il quadro è affascinante.
"La maglia del rimpianto", di Antonia Scaligine - Quanta malinconia in questi toccanti versi di Antonia! La bella tela che tesse Penelope ha bisogno dei ferri davvero speciali dell'oblio: per Antonia e per noi tutti.
Grazie a te, magnifico Lorenzo, a chi scrive e a chi commenta. A tutti un caro saluto,
Santi
 

23/9/2015

Caro Piero, il tuo ultimo commento su AGGIORNAMENTI PROVERBIALI è proprio da incorniciare e io l'ho fatto. Come da incorniciare sono alcune delle tue poesie e non solo le ultime due. A volte mi viene il sospetto che sia più bravo tu a fare i commenti che non io a scrivere "testi". Un abbraccio a te, Lorenzo e a tutta la ricca e variegata famiglia dei poeti "azzurri"
(Carlo Chionne)
 

23 settembre 2015

Gloria D’Alessandro –“Tacito dissenso”-: “.Brilla universo emotivo…/a farmi protezione” e “Sudo onestamente/questa vivace esistenza” sono i versi chiave di questa poesia che è confessione ed analisi di chi ha saputo lottare e rinunciare (quella chiave non usata lo dice). Didattici e da tenere a mente sono quei ”perché” che la bravissima Gloria ci invia.                                      

Marino Giannuzzo –Pazzia-:  Apocalittica visione del nostro essere, detta con infinita rabbia dentro.

Luigi Panzardi –Dopo la pioggia l’incomprensione-: Un malinconico tirar di somme, detto con incisivi versi da cui traspare gran pena.

Giuseppe Gianpaolo Casarini -Primavera è giunta-: Enjambements e iperbati a piene mani, in questo gradevole e bell’affresco di una primavera nascente che Giuseppe ci offre.

Maria Savignano –Un tramonto-: O è un ricordo, o è una previsione della primavera passata o di quella che verrà. Comunque sia c’è il desiderio di vivere la bellezza di un tramonto rendendone partecipe un lui. I versi di Maria sono lievi pennellate e sanno rendere il sentimento che li ha ispirati.

Rosino Maranesi –Prima che il sole s’alzi-: Sinteticissima descrizione di una notte non serena che preannuncia un non sereno giorno. Vagamente ermetici i suggestivi versi di Rosino.

Andrea Sbarra –l’ultimo vento-: Malinconica invocazione alla vita (di cui quel vento è metafora) detta con gli intensi, coinvolgenti (ahimè) e bei versi del bravo Andrea.

Fabrizio Lama –Il mio dolcissimo canto-: Mi pare sia una preghiera, un ricordo, una riflessione. Il tutto chiuso da un bellissimo distico finale.

Laura Toffoli –Germoglio di bambù-: Magica la strofa iniziale, dove si legge tutta la poetica di Laura. Belle le immagini successive (è sempre Laura!) che, forse, un’adeguata punteggiatura avrebbe reso più comprensibili nel loro senso.

Antonia Scaligine –La maglia del rimpianto-: Magistrale uso delle metafore, per regalarci una bellissima poesia che è lucida analisi della vita. Decisamente da applausi. Complimenti Antonia!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed, in primis, al nostro inossidabile Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Hiba..."quegli occhi belli....che guardano in tondo"....che delizia questi versi,mi sento più buono e pieno d'amore.Grazie Piero. Colgo l'occasione per un carissimo saluto al nostro illustre Lorenzo e a tutti gli amici del portale azzurro,Giovanni Abbate.


Caro Piero, ho composto la poesia "Vedo ogni lampo" mentre ero intento a pensare all'alternarsi continuo del dolore e della gioia, anzi più che altro all'alternarsi della presenza e dell'assenza delle emozioni e della vicinanza alle persone care... Grazie per i tuoi commenti.
Simo

 

22/9/2015

Grazie simone e piero
Grazie a tutti voi per la bellissima pagina azzurra e al vate lorenzo
Tinti Baldini
 

22 settembre 2015

Bruno Castelletti –Sere d’inverno-: Delizioso è di Bruno questo narrar d’antiche memorie. L’uso del dialetto rende alla perfezione l’atmosfera di quelle sere e rende molto realisticamente il vento l’onomatopea che il poeta usa verso la fine della poesia. Complimenti vivissimi.

Alessandro Borghesi –Lunga attesa-: Una lunga serie di chiare metafore per dir di rabbia, di paura e di rassegnazione per una lunga attesa

Marino Giannuzzo –Passato remoto-: Una sola volta sono andato ad una riunioni di vecchi compagni di classe. Ho smesso per i motivi che Marino cita a chiusura della sua poesia.

Bruno Amore –C’era tutto quel che c’era-: Tempi che passano e ricordi che restano e portano sottile nostalgia, con i puliti versi di Bruno,

Michael Santhers –La sveglia-: Uno strumento di masochistica tortura è la sveglia e Michael ce lo racconta di dritto e di rovescio con la sua fantasiosa, ma efficace, sintassi. Ed è sempre un piacere leggerlo.

Simone Magli –Vedo ogni lampo-: Probabilmente sbaglierò ma mi pare che Simone, con questi metaforici versi, ci dica della sua preveggenza su disastri che poi puntualmente accadono, così come il tuono segue il lampo.

Salvatofre Cutrupi –La mente veleggia-: Pare il racconto di un sogno ed in effetti è il racconto di un angolo dove si trova pace, detto con cantilenanti versi che danno l’impressione di un cullarsi.

Laura Toffoli –Poesia è…-:  E Laura ci racconta cosa è per lei la poesia, con poetico verseggiare.

Aurelio Zucchi –Autunno-: Il dolce autunno ben interpretato e reso dai limpidi versi di Aurelio.

Un sentito ringraziamento a Sandra per il gradito commento alla mia “Il giorno che nasce”.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro grande Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

21/9/2015

21 settembre 2015

Simone Magli –Un saliscendi di speranze si affida-: L’irresistibile bisogno d’evasione,  il desiderio di perdere peso e di annullarsi, ritornando in un protettivo utero, espressi con grande forza dal Poeta Simone.

Fausto Beretta –Nessuno più raccoglie-: Forte il grido di Fausto contro il consumismo imperante e forte la nostalgia per tempi vissuti con maggiore saggezza rispetto agli attuali. Poesia che è lezione di vita da fare nostra.

Tinti Baldini –Povero cielo-: Solitudine e malinconia per una natura che si deteriora sempre più, sono i temi dell’intensa,  piena di pena e  bella poesia di Tinti.

Nicola Cabras –Leggerezza-: Omaggio al sole, facitore di versi costruttori di poesia e fattore del nostro vivere. Il tutto detto col simpatico rimare di Nicola.

Enrico Galavotti –Stella mattutina-: Un’invocazione ed una richiesta d’aiuto inviata ad una timorosa “stella”. Ovviamente la poesia è tutta una metafora ed il(la) destinatario(a) è noto(a) solo al bravo Enrico.

Marino Giannuzzo –Pasqua in trincea-: Poesia che potrebbe essere stata ispirata da qualsiasi guerra, vicina e lontana. Se ne sente la pena e la condanna del poeta, nei confronti di questa assurda impresa dell’uomo.

Bruno Amore –Un altro autunno viene-: Suggestiva descrizione dell’incipiente autunno, detta con i bei versi di Bruno.

Carlo Chionne –Aggiornamenti proverbiali-: Perfetto aggiornamento di antico adagio (Matteo me lo consenta). Ho apprezzato particolarmente il richiamo al verso di Orban, degno solo di quel doppio zero, assieme a quanti la pensano come lui. Sempre complimenti al grande Carlo per la sua illuminata ed illuminante satira.

Tiziana Cocolo –Nell’anfora del tempo-: Una riflessione sulla vita e sullo scorrere ineluttabile del tempo, raffigurato come anfora contenitrice delle nostre vite. Suggestiva l’immagine di quel dissolversi dell’esistenza, letta come fragile cristallo che si dissolve in spirali. Poesia di grande effetto emotivo questa che la brava Tiziana ci offre.

Ciro Seccia –Fiume impetuoso-: Neppure una metafora che sia una, in questa limpida poesia erotica dal bravo Ciro. Suggerirei un’unica variante: al posto di quel “mortale” vedrei meglio un “vitale”. Anzi vitalissimo…

Con l’augurio per una settima densa di poesia, il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

"Povero cielo" di Tinti: gran bella poesia con un'efficace personificazione dell'ambiente che coinvolge. Complimenti!
Un saluto a tutti
Simone
 

20/9/2015

Non me ne vogliano i poeti della pagina azzurra di oggi se cito una sola poesia, quella di Piero Colonna Romano. L’ho letta e riletta e ogni volta faceva vibrare le corde del mio animo. In essa tutti gli ingredienti che amo di più, disposti in modo tale da creare una musica dolce. Il momento culminante nella chiusa, con “la preghiera” che sale verso il cielo. Applausi!
Sandra Greggio
 

20 settembre 2015

Simone Magli –A nervi scoperti-:  Guardarsi vivere, con la rabbia di non piacersi, in questa fortissima sintesi di Simone.

Alberto Rosso  -Il fascino delle cose-: Speculazione filosofica sulla verità, con richiami che vanno da Platone a Schopenhauer, messa in versi.

Santi Cardella –Mezzo amore-: Col suo stile pulito nel verseggiar,  Santi oggi ci narra di una delusione e di una mancanza. Belle le immagini che ci regala, intensa la malinconia che, nascosta tra i versi, emerge con forza. E sempre complimenti.

Fausto Beretta –Allarme!-: Grida il suo sdegno, il nostro Fausto, per i crimini contro l’umanità che si vanno compiendo nei mari ed in terre di confine.  Aylan, vittima sacrificale, resterà simbolo di un doloroso, ma inevitabile, esodo di popoli interi. La sua morte, come le migliaia d’altre, dovrebbe pesare sulle coscienze, dovrebbe fare riflettere. Invece si alzano barriere e si chiede di fermare l’esodo con la violenza. Come se si potesse fermare uno tsunami con quattro alberi sulla riva! Un Europa fatta da ottusi tecnocrati, privi del senso della storia e da ottusi razzisti, privi di cultura tout court,  pagherà, amaramente, le conseguenze di questi rifiuti. E con Fausto concordo.

Angelo Michel Cozza –Nero oltre il nero-: Riflessione, decisamente leopardiana, sulla vita e sulla morte. Particolarmente significativi, belli e da ricordare, gli ultimi otto versi.

Michael Santhers –Ombre-: Col suo inimitabile stile, oggi Michael ci intrattiene piacevolmente sulle ombre. Sulle caratteristiche delle ombre, così come il suo filosofarci sopra, gliele attribuisce. E noi lo seguiamo su questa strada, che sempre è scoperta di una realtà diversa da quel che ci appare, percorsa con sottile e disincantato sarcasmo dal nostro amico poeta.

Marino Giannuzzo –Palazzo ducale-: Un passeggiata nel Palazzo Ducale di Genova che riporta alla memoria antiche liti che giudici d’un tempo risolvevano. Non sono molto d’accordo sullo scetticismo di Marino, a proposito di antiche glorie (e potenza, amor vendetta invidia e gloria) cancellate dal tempo. Qui quelle si respirano nei saloni, nelle scale sontuose, restando nell’aria di questo edificio grandioso e affascinante.

Antonio Scalas –La sigaretta fa male-: Deliziosa ode alla sigaretta che mi fa tornare alla memoria Zeno Cosini ed il suo rapporto col fumo. Con un u.s. (ultima sigaretta) chiudeva i giorni del suo diario, disperatamente schiavo del vizio.

Mi chiedo cosa mai si facesse, dopo l’amore, prima che inventassero la sigaretta, ed informo che è vero che il fumo uccide, ma la vita pure. Complimenti, Antonio, per questa bella (e convincente) poesia.

A voi tutti l’augurio per una serena domenica ed un cordiale saluto, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

19/9/2015

19 settembre 2015

Marino Giannuzzo –Padri e figli-: L’eterna diatriba tra padri e figli, tra vecchia e nuova generazione, è il tema che Marino svolge, con saggezza, nei suoi versi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Sull’amicizia: cantar fuori dal coro?-: Bella e colta la considerazione che il nostro ottimo Giuseppe fa dell’amicizia, unendosi a Cicerone ed a Seneca, nell’apprezzarla quale primo tra i sentimenti.

Cristina Perilli –Essere sempre inquieti-: Un amore che sia protettivo e rassicurante è il rimedio ai problemi esistenziali, nati da problematiche convivenze. Di questo ci ammonisce la brava Cristina con i suoi dolenti versi.

Simone Magli –Ho lottato per anni controvento-: Un risorgere della speranza, negli intensi versi dell’amico Simone. Un caro saluto 

Giuseppe Stracuzzi –Erano tempi cupi-: Tempi cupi (passati e presenti) che generano incubi, sono quelli che ispirano Giuseppe per questa forte ed apprezzabile poesia.

Zenone Drisoli –Primo settembre 2004-: E’ il titolo che è tutto un programma! L’ottimo Zenone ci rammenta che è da tempo immemorabile che, ogni anno, inizia la Buona Scuola, per dettato del ministro di turno. E credo anch’io che gli insegnanti potrebbero far proprio l’inciso posto a margine della poesia.  Fustiga, col suo sarcasmo, Zenone, e colleghi e ministri. Ed io mi associo.

Alberto Rosso –Gabbiano notturno-: Pare il testo di una canzone, questa di Alberto. Versi forti come pittura a spatola e anafore decisamente musicali.

Michele Aulicino –è ora…-: Bell’esempio di poesia beatnik. Ricca di forti sentimenti e di metafore, dona emozioni, le stesse che hanno ispirato Michele.  

Carlo Chionne –Amore!...Amore!...Amore!...-: Amorodio, dunque, per togliere quella melensa patina che c’è nell’abusata parola “amore”. Questo il suggerimento che oggi ci dà il grande Carlo, col suo magistrale rimare.

Laura Toffoli –Racconti di me-: Ed anche da Laura un ammonimento: la vita è bella. Godetela con “immenso amore”, sempre diversa è l’alba e, quindi, è varia è la giornata.  

Tranquilla, continueremo a leggere e ad apprezzare il tuo poetare lieve e, spesso, coinvolgente.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, assieme all’augurio per un weekend immersi nella poesia. E sempre un grazie riconoscente al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

18/9/2015

Buongiorno ai poeti della pagina azzurra ogni volta colma di maree emozionali.
Anche oggi, come sempre, leggo profonde poesie, quelle più vicine al mio sentire sono :
- Incanto- Cristina Perilli
-Asfalto sulla mia pelle- Stefano Ripamonti
-Pace in terra- Gian Luca Sechi
-Impressionista del mio cuore- della dolcissima Laura Toffoli.

È un onore ricevere commenti, sono grata a Piero, e a chi gentilmente commenta ciò che scrivo, è spesso incoraggiante. Ciao
aurelia
 

18 set. 15

Marino Giannuzzo –Orgoglio-: Una piacevole ed imprevista sorpresa, che appaga ed esalta, è il tema della poesia di Marino.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Kaiservilla II-: Per la seconda volta tema della fascinosa poesia di Giuseppe è la tragedia che si consumò sul lago di Ginevra nel settembre del 1898. A struggente ricordo resta quel cuscino di cui narra il nostro amico, con i suoi funambolici iperbati.

Cristina Perilli –Incanto-: Chiara metafora delle illusioni che ci creiamo, ritenendole appaganti dei nostri desideri. Illusioni che, quando si scontrano con la realtà, divengono grigie, sfumano e lasciano l’amaro in bocca. La poesia di Cristina è lezione di vita.

Carla Persico –Risveglio-: Veloci ed incisive pennellate a raccontare un sogno, a raccontare un emozione ed un bisogno di vita.

Stefano Ripamonti –Asfalto sulla mia pelle-: Pochi e dolenti versi per una malinconica riflessione su se stesso, per non essere riuscito a realizzare quel che dentro premeva.

Gian Luca Sechi –Pace in terra-: Un grido d’amore rivolto all’umanità, detto con apprezzamento per la bellezza della natura e con grande fede nel divino.

Antonio Scalas –Ho messo le ali-: Un amore terreno che fa volare alto ma rifiutato dagli astri. Rabbiosa ed inutile è la reazione. Belli ed intensi i versi di Antonio.

Laura Toffoli –Impressionista del mio cuore-: Tenera e sensuale, ricca di dolcissimi e poetici versi, questa poesia di Laura. E scende lieve dentro il cuore di chi legge. Ancora una volta complimenti!

Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro splendido Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

17/9/2015

17 settembre 2015

Poesie a tema: Il bisogno di fare poesia

Antonia Scaligine –La poesia…perché-: Risponde, alla perfezione, al tema proposto, la bella poesia di Antonia e credo sia comune sentire quel che esprime. Domande, omaggi a Muse, incertezze, che  riguardano ogni poeta che abbia la sensibilità della nostra amica.

Poesie a tema libero

Enrico Tartagni –Il tuo rosso melograno-: Delizioso omaggio ad una donna amata. Romanticissima la similitudine, detta con magistrali e splendidi versi.

Marino Giannuzzo –Onestà-: Filosofeggia sulla disonestà, il nostro Marino. E dice cose vere con stringato verseggiare.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Pur in me s’acquetano i miei tristi pensieri-: Un immersione in un silenzioso tramonto che tutto copre. Narrato da Giuseppe con il suo inconfondibile e suggestivo stile antico.

Aurelia Tieghi –Fuochi-: Decisamente realistica la descrizione di giochi pirotecnici che ci offre Aurelia. Perfetto il climax discendente della poesia che ci porta da un vibrare, per onomatopee e per ritmi usati, al silenzio di quei fuochi che si spengono lentamente. Brava Aurelia!

Angelo Michele Cozza –Di me non hai ancora un volto-: Letta e riletta, mi ha commosso questa tenera dichiarazione d’amore che permane alla fine di un lungo percorso di vita. Poesia densa di gioia di vivere nell’amore, detta con intensi e bei versi. Particolarmente belli i versi di chiusura, con quell’invocazione, rivolta alla compagna, ad essere sostegno e difesa.

Piergino Pedrocco –Fisica dei corpi celesti-: Attrazione fatale, dunque, colpevole la gravità. Simpatica ed originale la poesia di Piergino.

Laura Toffoli –L’Autunno-: Il cambiamento di stagione descritto con suggestivi, rapidi versi, dalla brava Laura.

Carlo Chionne –Autobiografia poetica-: E’ autoironico nel narrarsi, il grande Carlo e ci delizia. Ma, cari amici, se volete conoscerlo meglio, ed apprezzare la sua grande arte, andate in Youtube e digitate il suo nome. Lo spasso è garantito, così come la full immersion nella gran cultura di questo artista a tutto tondo.

Ciro Seccia –Uomo Contro Uomo-: Forte denuncia della violenza che ci circonda, fatta con versi dall’intenso sapore amaro.

Antonio Scalas –Il nocciola dei suoi occhi-: Iperbolica dichiarazione d’amore, detta con suadenti e dolcissimi versi che dicono di un risveglio ricco di promesse.        

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Desidero ringraziare Piero,Santi e Simone per i positivi e troppo generosi commenti alla mia poesia " A messa prima " .Colgo l' occasione per scusarmi con gli amici del sito per i miei mancati commenti ad alcune poesie veramente meritevoli, ma io ,nonostante l' etá, non più verde,sono ancora molto impegnato professionalmente e quindi ho poco tempo a disposizione. A ció si aggiunga il fatto che ho poca dimestichezza con questi strumenti della nostra era e debbo scrivere faticosamente con un dito. Chiedo quindi di essere mandato assolto. Un caro saluto a tutti
Bruno Castelletti.


Sono stata assente dal sito in questi giorni e non ho potuto leggere i commenti alla mia poesia dedicata a Mattia, il mio alunno. Scusandomi, ringrazio ora Antonia, Simone, Santi e Piero ,il quale ultimo, come ha precisato, ebbe occasione di conoscerlo.
Grazie di cuore.
Sandra Greggio
 

16/9/2015

16 settembre 2015

Michael Santhers –Orologi-: Metafisiche funzioni degli orologi, elencate puntualmente da un attento, surreale e sempre sorprendente Michael.

Santi Cardella –Inno al sole-: Riflessione sul sole e sulla sua sacralità, dono del divino. Inno al sole, dunque, detto col bello stile del grande Santi.

Antonella Iacoponi –L’orsacchiotto-: Commovente rievocazione di una tragedia, divenuta simbolo di innumerevoli altre. Tutta la pena che ha potuto causare quella tremenda immagine, qui riassunta dalla sensibile Antonella.

Renzo Montagnoli –Notte d’estate-: Il violento contrasto tra la descrizione di una torrida estate ed il desiderato sogno di frescura, molto ben reso dai versi di un ottimo Renzo.

Marino Giannuzzo –Ombre sulla sabbia-: Ben descritta l’atmosfera che si crea su di una spiaggia al calar del sole.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Audace stanotte l’ardimento mio-: Con aulico ed antico stile ecco Giuseppe che passa a rassegna la vita, e, con l’aiuto di un angelo, separa e pesa il bene ed il male che vi sono stati spesi. Sconsolante il risultato: par che la bilancia penda dalla parte del male.

Pieno di buone intenzioni, per il lungo resto della strada, è quel “finora” in chiusura. E’ sempre un piacere leggerti, caro Giuseppe.

Bruno Amore –Sono la Poesia-: Così si presenta a noi la Poesia e del suo essere e dei suoi effetti ci parla, attraverso i bei versi di Bruno.

Antonio Scalas –E vedresti quanto, ti amo-: Riuscirà il nostro Antonio a farsi perdonare? La poesia è dichiarazione di colpa e di pentimento, i versi suadenti. Insomma, in bocca al lupo!           

Laura Toffoli –Sulla scia-: E verrà l’autunno e continuerai a regalarci bel poetare, cara Laura. Poetare che è né piccolo, né, men che meno, ingenuo e che sempre è godibile.

Cara Antonia rispondo alla tua osservazione che ritengo corretta in ogni sua parte. Capisco i timori tuoi e della maggior parte di noi, nei confronti di questo esodo.
Temo però che non sia più tempo né di buonismo né del suo opposto. Credo sia tempo di rendersi conto che ci troviamo ad assistere a qualcosa che mai nella storia dell’uomo è accaduta in questa misura, e cioè la migrazione di interi popoli.
Sul perché ciò avvenga si può discutere (e discuteranno gli storici del futuro) ma più che passare il tempo ad indagare su controverse cause, credo sarebbe più opportuno attrezzarci, per rendere l’evento meno doloroso possibile, anzi più utile possibile, per noi e per chi da noi arriva.
L’unica certezza che si può trarre da questo evento è che avverrà una mescolanza di razze e di culture. Fatto che ha sempre portato bene all’umanità, migliorandola. Un caro saluto.
Un grazie di cuore a Marinella ed Antonia per l’attenzione ed i graditi commenti alla mia “Hiba”.
Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al nostro illuminato vate.
Piero Colonna Romano
 

Come si fa a non arrossire e restare confusi leggendo i commenti di Piero ai miei testi, così sagacemente e sensibilmente interpretati
da ricavarne tutte le sfumature e le implicazioni ironiche, emozionali,linguistiche e creative. Mi riferisco sia a Romanzo Un po' polare e soprattutto a Le Vie del Signore Sono Finite. Poi ci si rende conto che Piero , oltre ad essere un buon lettore ed un attento critico è anche un bravo poeta e che quindi certe osservazioni e intuizioni gli vengono spontanee. Con l'occasione voglio estendere i miei ringraziamenti anche ad Antonia e a Pier Santi e ricordare a tutti che a me i complimenti imbarazzano sempre soprattutto quando non me li fanno. (Carlo Chionne)
 

15/9/2015

Inizio con ringraziare Lorenzo , l’autore e Piero il coadiutore del sito , mi complimento per la sua dolce e bella poesia H i b a (dono di Dio). Qualunque sia il colore della pelle un bambino, una vita , è sempre un dono di Dio .Vorrei un po’ spiegare i miei dubbi e le domande della mia poesia riguardo l’immigrazione . Ho nel cuore tanta tristezza quando li vedo , credimi Piero. Dicono che le chiese dovranno accoglierli , ma loro non sono tanto facili da gestire , hanno le loro tradizioni , religioni , preferiscono chiedere l’elemosina davanti ad un supermercato , o tra un rosso e un verde di un semaforo , non potete neppure pensare quanti ce sono a Taranto ogni giorno. Gli Italiani, generalmente sono sempre disponibili verso gli stranieri, credo che non siamo razzisti , c’è solo paura riguardo questo fenomeno che sta diventando troppo grande . Sbagliato è di certo pensare che il ragazzo nero può togliere il posto a quello bianco , perché loro ricoprono ruoli che il bianco rifiuta, e questo posso di sicuro affermarlo perché noi ( come ci chiamano della chiesa…)ce ne occupiamo in parte , quindi c’è solo la paura delle diverse credenze , soprattutto quella che viene dall’islam , che va a mirare le basi e le tradizioni cattoliche del nostro paese. Pensare , poi , che tutti sono delinquenti e ladri , questo è ancora più sbagliato , forse sono le notizie che sentiamo in TV che ci fanno vivere nella paura , cattiveria , bontà c’è in ognuno di noi , la cosa che mi terrorizza è che rischiano la pelle , povera gente . Il fenomeno dell'immigrazione è sempre esistito , vero, ma fino a qualche anno fa non era considerato come realtà complessa. Che cosa è successo?Il motivo è sempre lo stesso, la fame, la ricerca di una vita migliore, adesso però c'è una ragione in più che contribuisce alle loro migrazioni , la guerra in Libia. Certo noi italiani fatichiamo a ricordare la nostra emigrazione , che siamo stati anche noi degli immigrati e abbiamo accettato tutte le regole di chi ci accoglieva , abbiamo reso ricchi con il nostro lavoro nelle miniere e altro , anche i più umili , i Francesi , i Tedeschi e così via … Dal meridione d’Italia e dalle Isole, verso Torino, Milano, Genova , in questi paesi noi terroni come siamo stati stati trattati ? Forse l’abbiamo dimenticato ? Ebbene , ma dobbiamo ringraziare chi , malgrado tutto, ci ha aperto le porte , forse potremmo fare anche noi qualcosa per loro ?Me lo sto chiedendo ogni giorno , dal momento che loro soffrono molto , ma molto di più dei nostri poveri.

Belle sono anche le poesie ,Mattia di Sandra Greggio, e Romanzo un po’ polare di Carlo Chionne
saluto tutti Antonia Scaligine
 

15 settembre 2015

Bruno Amore -11 settembre (egain in September)-: Il numero 11, quello del settembre 2001, interpretato in chiave esoterica da Bruno che ci regala una triste profezia. E noi incrociamo, undici volte, le dita.

Enrico Tartagni –Mi regali un tramonto…come luce dorata-: Non è ben chiaro se ci sia più ermetismo o delicato romanticismo nelle suggestive immagini che Enrico ci regala. Romantermetismo, forse potrebbe essere il giusto neologismo, per definire la corrente poetica cui potrebbe appartenere. Comunque la poesia prende gola e cuore, regalando emozioni: ed è questo il compito della poesia e dei poeti.

Michael Santhers –Aria di settembre-: Un impareggiabile Michael si esibisce con i suoi versi che dicono di realtà, rendendola surreale. Suggestiva descrizione del settembre, colto nei suoi più salienti aspetti, in una poesia tutta da godere, strofa dopo strofa.

Bruno Castelletti –A messa prima-: Con l’uso di puliti e bei versi in vernacolo, Bruno rende palpabili i sentimenti provati in quei risvegli, in quel partecipare e servir messa. Sintesi curatissima dei partecipanti alla funzione e ottimamente descritta la trasformazione dell’officiante da “duro chiodo” a ieratica, santa figura, da brevi ed incisivi versi. Complimenti!

Marino Giannuzzo –Ombre-: Molto ben descritto questo sognare chi non c’è più. Forti e suggestive le immagini che Marino ci regala.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Migranti-: Dolente memento, questo di Giuseppe che ci ricorda d’altri migranti che si mossero dalle loro terre, alla ricerca di una vita più degna. E questa ricerca è il motivo che hanno in comune quelli con questi. Purtroppo questi, per quella vita più degna, rischiano, e spesso perdono, la vita. Bella, attuale e coinvolgente la poesia.

Laura Toffoli –Linee argentee-: Poetica definizione dei motivi che inducono a far poesia. Lievi e godibilissimi i versi che Laura ci regala.

Sandra Greggio –Mattia-:  Una straziante orazione, in ricordo di un caro allievo. C’è un profondo sentire in questi versi che esprimono dolore per quella mancanza e grande pena per come s’è compiuta quella tragica scomparsa. Intensa la poesia di Sandra ed a lei (avendo conosciuto Mattia) mi associo nel cordoglio.

Fausto Busatta –Santa Barbara-:  Omaggio e preghiera rivolti alla santa, detti con bel poetare.

Antonio Scalas –Se facessi l’inventario-: Un contrito chieder scusa ed un rendersi conto, chiedendo perdono, d’errori commessi, errori che son stati motivo di “umiliazioni e disinganni”, in questa poesia densa di malinconia.

Carlo Chionne  -Romanzo un po’ polare…-: Sempre superlativo il grande Carlo che oggi si (e ci) interroga sulla vita, letta come fosse romanzo. Forse ne scopriremo l’autore, dopo aver letta la parola fine sull’ultima pagina. Forse.

Ringrazio di cuore Santi e Simone per l’attenzione ed il commento alla mia “Hiba”.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Buongiorno a tutti.
Già dai primi versi, senza leggere il nome dell'autore, HIBA, mi ha detto:" questo è Piero."
Deliziosi e corretti doppi senari scritti da un "nonno" amorevole e commosso!
Non aggiungo altro. Hiba... sei fortunata
Addis Marinella
 

Caro Lorenzo,
profittando d'una attenuazione delle nuvole sull'orizzonte quotidiano mando alcuni commenti sulle poesie del giorno:

"A messa prima", di Bruno Castelletti - Dolcissima descrizione d'un ricordo che ha contribuito a forgiare l'anima nascente d'un poeta.
"Hiba" (dono di Dio), di Piero Colonna Romano - Ottima ed ispirata composizione di raffinata tecnica metrica associata ad una sensibilità poetica non comune; ciò ad ulteriore conferma che la classe non è acqua. Rileggendola mi sento anch'io un po' nonno di questa tenera creatura.
"Mattia", di Sandra Greggio - Nobile esaltazione della "missione" didattica, spiegata con toccanti versi dedicati ad un alunno scomparso, sopraffatto dall'inquietudine. Nel rimpianto poetico si legge il legame affettivo che unisce, ben oltre la durata dei corsi scolastici, il docente con l'allievo.
"Romanzo un po' polare", di Carlo Chionne - Musicale e poetica composizione sullo scorrere del tempo della nostra vita, con un finale misterioso. E col sottinteso rimpianto per l'amore dato ed avuto.

Un grazie a chi scrive e a chi commenta; un doppio grazie a te che coordini,
Santi


"A messa prima" di Bruno Castelletti: mirabile poesia che ci racconta di altri tempi con una lodevole narrazione. Ed il compito della poesia è proprio quello di raccontare la vita.
Un grazie caro Piero per il tuo commento sulla mia poesia "Vorrei qualcuno che mi amasse" e ricambio l'abbraccio con affetto. Complimenti per la poesia "Hiba", non sapevo di questa bella cosa.
Ti sono vicino, Sandra, amica mia, nel ricordo di "Mattia".
Un saluto a Lorenzo e a tutti i sitani.
Simone
 

12/9/2015

12 settembre 2015

Stefano Medel –Settembre-: Sintetico ed efficace affresco sul corrente mese.

Simone Magli –Vorrei che qualcuno mi amasse-: Alta poesia in questi versi che sono un grido di dolore che coinvolgono noi tutti. Complimenti, Simo ed un abbraccio.

Rosino Maranesi –Verso il falò-: E’ bella la descrizione (magistrale direi) della vendemmia. Versi da ricordare e rileggere. Ma il titolo e l’ultimo verso dicono di una rabbia repressa che si stempera nel sarcasmo. Complimenti.

Fabrizio Lama –C’è luce davanti a me-: Una pena esistenziale fa nascere un’intensa poesia che è analisi di una ricerca. Gli ossimori presenti                          sottolineano dicotomie brucianti.

Marco Pancrazi –Bruciare-: Un desiderio intenso di vivere la vita, di bruciarne gli attimi, per sentirsi realizzati, espresso con forti versi.

Nino Silenzi –Notte estiva-: Quell’intercalare domande, tra versi che sono poetica descrizione di una notte estiva, è segno dell’immergersi, curioso, nel mistero di una natura che incanta. E noi, con Nino e grazie a lui, di quell’incanto godiamo.

Marino Giannuzzo –Oltre la frontiera-: Un reverente omaggio a quei morti, detto con commossa partecipazione.

Giuseppe Giampaolo Casarini –Quanti sciacalli e nessuno si chiami fuori-: Condanna forte di un Poeta che ha l’anima straziata dal male che ci circonda. E sull’ipocrisia di chi sfrutta, a fini elettoralistici, il dramma dei migranti, alto si alza il grido di sdegno di Giuseppe. Giusto termine, per definirli, è sciacalli. Ed alla denuncia forte, che ha ispirato questa poesia, mi associo.

Carlo Chionne –Le vie del Signore sono finite-: Sconsolato e sconsolante il titolo ma quelle strade (vie) stimolano la fantasia di Carlo che ci regala una godibilissima poesia tutta giocata sulle attribuzioni che, nel parlare comune, riguardano, appunto, le vie. Umoristica e simil-biografica è indice dell’acutezza di una mente giovanile che si esprime con gustosa autoironia. Sempre complimenti, caro amico.

Laura Toffoli –Sibili di solitudine-: Ad una magistrale esposizione di bei quadretti estivi (particolarmente belli i versi “…gocce dondolano/appese a fili di vento”) segue una  riflessione, dolcemente malinconica, sullo scorrere del tempo. E, ovviamente, sempre complimenti ed un grazie per quel che sai dare.

Antonia Scaligine –Ma noi cosa possiamo fare?-: Terribile la domanda che si pone (e ci pone) la sensibile Antonia. Temo che l’unica possibile risposta sia prendere atto di un esodo al quale mai, nella storia del mondo, l’uomo ha assistito. Esodo, ineluttabile ed inarrestabile, che cambierà, per inevitabili sincretismi, le culture. Migliorandole. Esodo del quale prendere atto, attrezzandoci per dare l’accoglienza più dignitosa possibile. E si rassegnino gli ottusi razzisti, nostrani o meno.

Con un l’augurio per una serena domenica, un cordiale saluto a voi tutti e un grazie, riconoscente, al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

Sulla scia
del caldo scialle
lasciato dagli ultimi
caldi raggi
d’una estate
che sta chiudendo
la sua finestra,
ringrazio calorosamente
Piero per i suoi sempre
gentili commenti sulle mie
piccole e ingenue tracce.
laura


Grande verità hai scritto Marco, nella tua "Bruciare":
Il più grande ostacolo, a volte,
non è accettare quello che viviamo,
ma voler bruciare,
nel vivere quello che abbiamo paura di accettare
Una verità in cui purtroppo mi ritrovo.
Un saluto a tutti
Simone


Grazie Piero e grazie sempre a Lorenzo che pubblica le mie poesie.
Un saluto a tutti gli azzurri
Tinti Baldini

 

11/9/2015

11 settembre 2015

Poesie a tema: Il bisogno di fare poesia

Antonia Scaligine -…è già tanto che diventi poesia-: Una poetica descrizione della poesia, del suo perché, della sua fascinazione su chi ha la sensibilità per intenderla, della brava Antonia.

Poesie a tema libero

Giuseppe Giampaolo Casarini –Non importa al vecchio-: Un’amara analisi di ciò che è un uomo vecchio, del suo sentire, delle sue malinconie, secondo il nostro Giuseppe. E non solo…

Arturo Guzzardi –Non so quando-: Un malinconico tirar di somme che pare chiosa della poesia di Giuseppe.

Giampietro Calotti –Foto, di un Settembre al mare.-: Struggente ed intensa rievocazione di un altro dramma, reso più grande, e noto al mondo, dalla casualità d’una corrente marina. Ma temo, caro Giampietro, che, per ricordare ed agire, anche in questo caso prevarranno i tempi brevissimi delle notizie che passano attraverso i media. Presto dimenticheranno quelli che oggi si dicono commossi!

Stefano Medel –Estate settembrina-: Poche pennellate a dipingere il settembre, mese di vendemmia.

Raffaele Marchesi –L’agonia umana-: Intensissima poesia densa di delusione nei confronti di un mondo che scivola, sempre più, nell’indifferenza persino nei confronti degli orrori che ci circondano. E’ quasi un processo  mitridatico quello che subiamo, giorno dopo giorno, e che ci renderà sordi alla pietà. Giustamente Raffaele definisce questo processo “agonia umana” e, quale ancora di salvezza, ci indica la poesia che, forse più del bello (che sempre più diviene rarefatto) ci salverà.

Simone Magli  -Laghi Primavera, 09.09.2015-: C’è tanta malinconia in quei tre versi iniziali e profondo malessere nella conclusione. Ed è l’anima di un poeta che si esprime, soffre e coinvolge.

Antonietta Ursitti –Un getto d’acqua fresca-: Ed in effetti freschi sono i versi e luminosi, dell’ottima Antonietta che ci ha regalato un tranquillizzante quadretto.

Claudio Badalotti –Cumuli nembi-: Deliziosa descrizione di un cielo dove le nuvole sono modificate, nel loro aspetto,  da “brezza birba” e son presagi di temporale. Ottime le onomatopee e ottima la scelta concatenata di parole, che rendono la sensazione palpabile del rapido movimento. Ottima la chiusa che dice dell’arrendersi rassegnato alla natura. Complimenti!

Dario Menicucci –Verso l’autunno-: Altra bellissima descrizione dell’autunno incombente, realizzata con godibili, incisivi quadretti. Ancora una volta un bravo Dario!

Marino Giannuzzo –Nuvola-: Il racconto della sua vita fatto da una nuvola, con la mediazione dei versi del bravo Marino.

Antonio Scalas –Improvvisamente giunsero il vento e la tempesta-: Potrebbe essere la descrizione di una di quelle alluvioni che, ogni tanto, colpiscono il nostro bel paese. Potrebbe ma non è, in quanto Antonio usa il racconto quale metafora di uno stato d’animo, di una pena esistenziale. Molto belli i versi, magistralmente porti.

Laura Toffoli –Paesaggio amaro-: Ed ancora un’ottima descrizione di un paesaggio regalataci dall’attenta osservazione della bravissima Laura, con i suoi ispirati versi.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

10 settembre 2015

Aurelio Zucchi –Il profilo del tempo-: Limpido il verseggiar d’Aurelio, pur anche nelle trasparenti metafore. Complimenti, piaciuta molto.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Così oggi piange l’Adamello-: Bellissimo affresco di quella montagna ricca di storia e di dolore. Struggenti e suggestive le immagini che Giuseppe ci propone in questa poesia che è ammirazione per quella natura montana e ricordo malinconico per quell’essere stata teatro di sanguinosa guerra.

Michael Santhers –Filosiofie da cani-: Acuminato sarcasmo in spassosa poesia che odora tanto di metafora. Quei cani saranno, per caso, simbolo di certi uomini d’oggi? Forza Michael, sei grande!

Arturo Guzzardi –Impensabile giorno-: Un avvertimento, rivolto ad un amico apprezzato dal poeta ma non da una distratta lei. Versi chiari che scorrono tra iperbati e limpidezza sintattica, densi del sentimento dell’amicizia.

Carlo Chionne -8 settembre-: Di tutto il mondo fare un'unica nazione è visionaria speranza. Ma “Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia.” recitava Erasmo ed io con lui concordo e su questa strada seguo Carlo.

Giampietro Calotti –Oggi-: Un sorriso che apre a speranza. Una speranza che muore per un errore. E su tutto questo Giampietro intreccia versi dal vago sapore surreale. Mi ha incantato quel “desco senza sedie, colmo d’illusioni” che dona il senso di una irrimediabile solitudine, e quell’”Infinito che non riposa nella notte” il senso di un angoscia profonda. E quel “…per oggi/il nulla/può aspettare anche domani” che dice di una rassegnazione profonda. Caro Giampietro, meriti un vero e sincero sorriso.

Stefano Medel –Punto e basta-: La disperazione espressa con adeguati e forti versi accusatori.

Tinti Baldini –Hanno rubato-: Una serie di addolorati (forse rabbiosi) versi pieni di metafore che, come un grido, dicono che ci è stata rubata la speranza di una vita decorosa e dignitosa. Brava Tinti!

Raffaele Marchesi –Incubi notturni-: L’anafora sottolinea, con molta forza, uno stato d’animo straziato da un qualche ricordo, da una qualche delusione, molto ben evidenziata dai versi di Raffaele.

Marino Giannuzzo –Notturno-: Perfetta la similitudine tra luci che si spengono nella notte e speranze cadute in mare, assieme allo spegnersi del sole. Molto ben descritto il paesaggio notturno con quella candida luna che, mestamente, illumina.

Laura Toffoli –I ricordi delle pietre-: Direi che questa, tra le tante lette, è la più ermetica tra le poesia di Laura. Trovo molto belli i versi “nei vicoli dove il cielo/è frantumato dai tetti”. Per il resto mi pare si tratti di una riflessione sulla vita e sul suo svolgersi.

Ringrazio Gus per la precisazione, tirando un sospiro di sollievo. E ringrazio Alessandro sia per il chiarimento sulla sua poesia sia per il gradito commento che ha voluto fare su alcune mie poesie.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in  primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

10/9/2015

Parto subito con la "richiesta" del Sig. Piero Colonna e colgo l'occasione per RingraziarLo per le belle parole che usa per commentare le mie opere ed io ricambio molto volentieri questi apprezzamenti dicendoLe che i suoi componimenti sono molto gradevoli da leggere a tal punto che sono fonte d’ispirazione per me comunque il mio ultimo componimento parla di una storia d’amore finita molto male dove a farne le spese maggiori è una ragazza che conosco, ovviamente non sta passando un bel momento ed è convinta di rimanere sola per sempre e di non meritare nessuno da qui l’origine del titolo e di tutto “l’iter”, spero di essere stato esaustivo nella risposta, ringrazio nuovamente tutti i poeti che ogni giorno deliziano questo spazio virtuale gestito in modo magistrale e pulito dal Sig. Lorenzo.
Alessandro Borghesi
 

9/9/2015

Il saggio di Piero Colonna Romano mi riporta a studi ormai passati e, come tali, non sempre freschi alla mia memoria. Tuttavia, proprio per questo lo ringrazio, ossia per mantenere sempre viva la mia mente che, ineluttabilmente, con l'andare del tempo, si va ossidando. Quanto al saggio, come non rilevare la sua grande attualità?
Grazie
Sandra Greggio
 

9 settembre 2015

Poesia a tema: Il bisogno di fare poesia

Aurelio Zucchi –Quale poesia?-: Che dire se non BRAVO! ad Aurelio che spande poesia con bellissimi e fantasiosi versi?  Mi ha incantato leggerti, caro amico. Complimenti.

Poesie a tema libero

Marino Giannuzzo –Notte Nissena-: Di una suggestione ci narra Marino. Interessante questo richiamo alla storia, ispirato dall’arte barocca di quella pregevole chiesa, ma ancor più dall’atmosfera della Sicilia.

Enrico Tartagni –Perduto tra le luci della notte-: Rendono un atmosfera che affascina i versi di Enrico. Ed è un inquietante viaggio onirico quello che questa poesia ci offre.

Alessandro Borghesi –Sola-: Sembra il racconto di una violenza (o di un insulto) che un “saccente Re dei cretini” fa ad un “giglio gentile”, recitato da un “solitario vate” che, inoltre,  vorrebbe confortare il giglio gentile di cui sopra. Immagino che Alessandro abbia voluto narrare altro e bello sarebbe se chiarisse quanto di ermetico c’è in questo componimento che, d’altra parte, presenta una serie di bei versi.  

Giuseppe Gianpaolo Casarin –Crosta sottile-: Il dramma degli homeless muove a sdegno l’ottimo Giuseppe che ci regala questa intensa e forte poesia carica di insegnamenti morali.

Santi Cardella –Lassù-: C’è una grande malinconia nei fascinosi versi dell’ottimo Santi. E’ struggente l’invocazione al sole, prima “che tutto sia pervaso d’ombra”. Leggere questo Poeta è come bere acqua fresca in torrida estate.

Aurelia Tieghi –Occhi-: Occhi che ispirano un sentimento di gratitudine e portano Aurelia a comporre questa intensa poesia.

Michael Santhers –Spiaggia a settembre-: Mi mancavano le surreali immagini di Michael che oggi ci regala la sua visione di una spenta spiaggia settembrina. E’ attento il guardare di questo poeta che rende le immagini col filtro del suo sarcasmo e ci stupisce sempre, per la singolarità delle sue composizioni.

Arturo Guzzardi –Impedito-: Il ricordo di un innamoramento, dolcissimo e struggente, e di un sogno irrealizzato, muove la penna del bravo Arturo che ci regala questa poesia densa di malinconia e rimpianto.

Ciro Seccia –Smarrito-: La perdita dell’innocenza e della capacità di vedere il bello che ci circonda, ben descritta da Ciro. Ed è forse quello smarrire il bimbo che c’era in noi che ci impedisce di reagire anche all’orrore nel quale viviamo. Ed è anche un invito a riflettere, il messaggio che Ciro ci manda.

Mario Filabozzi –Riflessi d’ombra-:Quartine a rime abbracciate dal bello e cantilenante ritmo del doppio senario, usato da Mario per disegnare le romantiche immagini, ora solari, ora lunari, ora marine, di una gradevole poesia.

Laura Toffoli –Gabbiani-:  Sintetica e bella questa poesia che nasce da un attento osservare che Laura sa rivestire di poesia. Brava sempre.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, al nostro grande Lorenzo un grazie per ciò che consente.

Piero Colonna Romano
 

Complimenti ad Aurelio per aver onorato il tema di questo mese con una gran bella poesia.
Simone


Caro Colonna, con tutto il rispetto io non rassicuro nessuno sull'antirazzismo. Prendo atto del pregiudizio e della difficoltà' che questo sentimento che pure rende candido il selciato, non attecchisce.
Gus

 

8/9/2015

8 settembre 2015

Marino Giannuzzo –Notte d’agosto-: Scene di una calda notte estiva, ben disegnate da Marino, a comporre poesia d’atmosfera.

Antonella Iacoponi –L’ultimo viaggio-: Commozione e civile sdegno ispirano Antonella per questa intensa poesia, omaggio alla giustizia ed ad un grande uomo, suo servitore.

Laura Toffoli –Nel seno di un innamorata-: Strana grafica e strana poesia della fantasiosa Laura, che bene  fa  a suggerire trattarsi di almeno due poesie ad incastro reciproco.

Bruno Castelletti –El primo baso-: Dolcissimo ricordo raccontato con delicati versi. Incanta la versione in dialetto, per la tenerezza di cui riveste quel momento magico e per il ritmo da cantilenante fiaba. Complimenti Bruno!

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Torna a viver e a splender la Natura-: Quando a Catullo capitava di  non pensare a Lesbia, ecco che argomento delle sue poesie erano gli amici (che ogni tanto insultava) o la natura che lo incantava. Giuseppe prende a spunto il XLVI carme del grande sirmionese, lo fa suo e del suo ci aggiunge. Ne risulta un acquerello delizioso sulla primavera, con colori e profumi che emanano da ogni bel verso. Complimenti!

Stefano Medel –E’ stato bello sognare-: Un malinconico, dolcissimo ricordo, tradotto in versi dal nostro Stefano.

Gus –L’antirazzismo-: Con questo aforisma Gus rassicura i razzisti d’Italia e paraggi, dicendo loro che, in fondo, l’antirazzismo è solo un passeggero fatto di moda. E se lo dice lui…

Dario Menicucci –Aylan-: Aylan resterà simbolo struggente di questa migrazione di massa. Ci ha commosso ed ha scosso le coscienze del mondo e Dario esprime la sua pena con intensi ed incisivi versi.

Caro Carlo, ho letto con grande imbarazzo le parole che hai voluto dedicarmi. Arrossendo, e sperando di meritarle almeno in piccola parte, ricambio la stima con un forte abbraccio.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

A proposito della delicata poesia "El baso" e di altre dialettali, la scuola dovrebbe introdurre in ogni comune un'ora settimanale di "Vernacolo" per non disperdere il grande patrimonio linguistico delle parlate paesane.
Gus
 

Buongiorno a tutti.
Mi piace oggi " El primo baso" di Bruno Castelletti, perchè scrivere in vernacolo ci fa respirare storia, la nostra storia. E' come dipingere col cuore i sentimenti ed i luoghi dei sentimenti.
E poi c'è abbondanza di musicalità che rende la poesia piacevole e dolce.
Grazie per questa emozione.
Addis Marinella
 

7/9/2015

Un applauso al sempre grande e meraviglioso Carlo Chionne e alla sua ironia.
Un abbraccio
Sandra Greggio
 

7 settembre 2015

Poesie a tema: Il bisogno di fare poesia

Simone Magli –Canta, o dolce notte, il mio dolore,-: Spettacolosa invocazione di un grandissimo Simone che chiede alla notte la salvezza che può derivare dall’essere guidati dalla poesia.

Alta poesia è quella che oggi  ci viene regalata, con questi versi che sono motivazione e sommo omaggio alla poesia, oltre che analisi di un anima dolente che abbisogna di conforto. Da applausi!

Poesie a tema libero

Dario Menicucci –Preghiera alle nuvole-: Straziante saluto alla terra amata, dalla quale le vicende della vita li hanno strappati, senza speranza di tornarvi. Particolarmente significativo il confronto tra neve e mare e molto, molto ben narrato. Bellissimi e commoventi i versi del più che bravo Dario che, ancora una volta di più, ci incanta.

Carlo Chionne –Sensi e dis…sensi-: Ci dà una lezione di vita il grande Carlo, ammonendoci che prima, ed aldilà dei sensi, quel che conta è lo spirito. In lui l’amore per la cultura (quella grande che possiede e dona a piene mani) supera qualsiasi avversità fisica. Non gli daremo compassione ma gli inviamo un forte, sentito grazie, con un abbraccio.

Enrico Tartagni- Ti ho chiamato Amore fino alla luce dell’alba-: Racconto dolcissimo, detto con versi ad alto contenuto romantico. Particolarmente bella, e da ricordare, la chiusa di questa poesia gradevolissima, da leggere e rileggere. Complimenti Enrico!

Marino Giannuzzo –Nostalgia-: L’abbandono della terra natia lascia dentro un’amara nostalgia. Manca il senso d’appartenenza a nuove terre di cui non ci si sente figli. Di quel che possono sentire gli emigrati Marino fa una analisi psicologica e la traduce in convincenti versi.

Luigi Panzardi –Euridice-: Il disperato canto di un Orfeo dei giorni nostri, detto con versi bellissimi, dove ricordi di miti e attualità scientifica sono fusi con grande maestria. Decisamente gradevole questa immersione nella mitologia attualizzata. Complimenti!

Antonella Iacoponi –La gioia del poeta-: Le emozioni del poeta, e ciò che può essere fonte d’ispirazione, è molto ben descritto dalle terzine a rime incatenate della brava Antonella (bentornata!) che ci regala versi liberi, ad alto contenuto poetico, piacevolissimi a leggersi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La caverna dell’oblio-: Il platonico mito della caverna tradotto in poesia con lo stile inimitabile, denso di iperbati, del nostro Giuseppe.

Laura Toffoli –Luce nella solitudine-: Ispirata poesia di Laura a descrivere la solitudine di un albero in cima ad una collina luminosa. E mi torna alla mente un quadro di Van Gogh (Ulivi)  con quella luce che viene dall’alto e par “polvere di stelle”.

Ciro Seccia –Follia-: Infatti abbiamo perso il senso dell’umanità, non sappiamo più distinguere i confini del vivere dignitoso. E’ una denuncia questa di Ciro, dolente ed amara, detta con forti versi.

Ringrazio di cuore Sandra ed Antonia per l’attenzione e per i graditi commenti alla mia “Scende poesia”.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


"Preghiera alle nuvole" di Dario: una poesia bella, sentita e commovente, complimenti e grazie per l'emozione che mi hai dato.
Complimenti e un saluto a tutti i sitani.
Simone


A PIERO COLONNA ROMANO.- E’ sempre un bel tempo quello passato in compagnia di Piero Colonna Romano, con le sue spassose rime che ti portano a spasso ora su noti sentieri dannunziani, vialetti cardarelliani, viottoli carducciani, ma quelli di Piero sono più erbosi, riposanti e ombriferi perché portano la novità di una cultura e un sentire attualizzati tanto da produrre , nel solco consolidato di una tradizione, originalità e novità, come si conviene, appunto, ad un poeta. Questo mi sentivo di dire e l’ho detto. (Carlo Chionne)
 

 

6/9/2015

Poesia smarrita di Piero Colonna Romano
la bellezza della tua poesia
con le tue parole in sintonia
son reperti che affiorano dal tuo cuore al nostro cuore.
Un grazie rinnovo sempre a te e a Lorenzo.
Antonia Scaligine
 

Molto bella la poesia a tema di Piero Colonna Romano, seppure l’immagine che il poeta ci offre sia quella di una “poesia smarrita” che, dopo aver visitato la terra, avvilita  se ne va “ là dov’era venuta”.
Sandra Greggio
 

6 settembre 2015

Fulvia Minetti –Dai gusci di parole-: Un benvenuto nell’azzurro a Fulvia che esordisce con una poesia densa di belle immagini, che dicono amore, in stile ermetico. Particolarmente belli i versi “Nei tuoi occhi la notte/serba stelle” e “il canto della pelle/dai gusci di parole”.

Angelo Michele Cozza –Tiritera settembrina-: Colgo nella poesia di Angelo un che di rassegnato: cambia mai nulla, è il messaggio del poeta, ed il tempo, inesorabile “mostro/senza testa né coda”, continua a consumarci, stagione dopo stagione. Amarissima la chiusa di questa bella composizione.

Alessandro Borghese –Ultime parole…-: Un consolatorio commiato, dunque, espresso con delicate  e belle parole d’amore.

Marino Giannuzzo –Noia-: Né forti emozioni, né nere giornate: tutto è debilitante noia. E Marino ben la descrive, questa funerea condizione dello spirito.

Maria Savignano –Una donna-: Un excursus nella vita sentimentale, dai sogni fiabeschi della fanciullezza, alle incertezze dell’adolescenza, a quegli impetuosi uragani (dolci e amari) dell’età più matura e consapevole. Per chiudere con la saggezza dell’età più matura. Versi intensi ed incisivi, per una trasparente narrazione.

Luigi Panzardi –Solo nella sera incipiente-: Tutta la pena e la malinconia per quel tramonto che, all’improvviso, scende sull’uomo, raccontate col sommesso poetare di bei versi. Particolarmente significativa ed apprezzabile la prima strofa. 

Marinella Addis –Il fiore del deserto-: Forte denuncia degli egoismi e delle ipocrisie che ci circondano, espressa dalla brava Marinella. Egoismi di cui sono oggetto e vittime quelli che ormai vengono definiti “migranti”, capaci, talvolta, di gesti di generosità.

Laura Toffoli –Linea di speranza-: Una romantica immagine marina resa, come acquerello, dai pochi, lievi versi di Laura.

A voi tutti l’augurio per una serena settimana piena di poesia ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

5/9/2015

5 settembre 2015

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La leggenda dell’uomo che odiava le canne di bambù-: Singolare storia, narrata col suo inimitabile stile dal nostro amico Giuseppe.

Enrico Tartagni –Vela sottovento-: Leggendo Enrico mi capita di apprezzare quel che Ungaretti disse della poesia di Mallarmè, affermando che, prima di capirla, bisognava gustarne la musicalità. Ed in effetti c’è musica (triste e malinconica) nella poesia di Enrico e per adesso mi basta quella.

Carlo Chionne –Purtroppo…-: Sottoscrivo, convintamente, il titolo… Incredibile è il fatto che dopo un centinaio d’anni, dopo sanguinose guerre, dopo la resistenza, dopo la nascita della più moderna e giusta Costituzione, si debbano riporre le speranze per un mondo migliore in un papa, per quanto apprezzabile possa essere.

Marino Giannuzzo –Nebbia a primavera-: Da un aforisma al sottile confine tra odio e amore, allo scorrere inarrestabile del tempo ed, infine, alla presa d’atto della piccolezza infima dell’uomo. Un concentrato di speculazioni filosofiche è questa poesia di Marino!

Enrico Galavotti –La forza del mare-: Bella la descrizione iniziale (metafora di un triste guardare alla vita, probabilmente) di una passeggiata dal melanconico sapore.

Laura Toffoli -…-: Poesia che è l’espressione di un addolorato stato d’animo, per una speranza delusa.

Sandra Greggio –Se…un giorno-: Nasce da un profondo sentire questa intensa e bella poesia di  Sandra. Bello quel vestirsi di un ricordo e ben narrato. Brava!

Antonia Scaligine –Il tempo…una lama alle spalle-:  Una profonda riflessione sul tempo che passa, realizzata con limpidi e bei versi da un’ottima Antonia.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Rumorose campane, dunque! E Salvatore, infastidito, dedica loro tre versi tre.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grande grazie al generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

4/9/2015

Seppure in ritardo, non posso fare a meno di ringraziare il nostro principe dei commentatori per i riferimenti dotti e puntuali alla mia Tenzone. Ringraziamenti che estendo, con l'occasione, anche alla brava Antonia Scaligine. (Carlo Chionne)
 

4 settembre  2015

Poesie a tema: Il bisogno di fare poesia

Ciro Seccia –Compagna-: Il potere salvifico della poesia qui dimostrato da Ciro. Quella poesia cui ci si aggrappa, per esprimere quel che dentro noi preme per uscire, talvolta come un grido di denuncia o di sofferenza, talvolta come richiesta d’amore. Sempre come valvola di salvezza che, una volta aperta, dona serenità.

Poesie a tema libero

Nicola Cabras –Il tepore della sera-: Strana coincidenza questa: Ciro e Nicola trattano, seppur con diverso atteggiamento, lo stesso argomento, inviando una preghiera ed un ringraziamento alla Poesia. Belli i versi di Nicola che attribuiscono, ad autonome dita, il compito di comporre, per raggiungere la pace.

Dario Menicucci –Tramonto a settembre-: Presagi d’autunno, in colori che vanno spegnendosi, in questa bella poesia di Dario.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Alla ricerca di me stesso-: Interessante la poesia dell’amico Giuseppe. Credo che Freud l’avrebbe inserita nel suo ponderoso e fondamentale “L’interpretazione dei sogni”, a dimostrazione ulteriore che nel sogno  l’attività di guida della ragione viene fortemente ridotta, se non annullata. Ma, per scendere di qualche gradino, se riprendiamo la canzone di Cenerentola (i sogni son desideri) ecco che ritorniamo a quel che il poeta ci racconta nel titolo: si tratta , appunto, del desiderio di sapere chi siamo, quello sdoppiarsi in multiformi personalità.

Angelo Michele Cozza –E intanto andiamo-: Intenso ed amaro questo indagar su se stesso, questo rivivere il passato, con malinconico guardare. Lo spunto che ispira l’ottimo Angelo è il crepuscolo dell’estate e l’approssimarsi di uno spento autunno. Belli i versi ed intensi e coinvolgono ed invitano a riflettere su noi stessi , sul nostro passato, in questo tramontar del sole.

Marino Giannuzzo –Morti-: Tristi e dolorosi ricordi che affollano la mente.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Quasi aforisma i tre versi tre di Salvatore.

Laura Toffoli –Parliamo sempre tanto…-: Ottima riflessione, condivisibilissima, della brava Laura.

Sandra Greggio –La tua voce-: Una dichiarazione d’amore, addirittura un volare verso il cielo, causati da gradevoli fonemi. Sempre intense le belle poesie di Sandra.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie di cuore al nostro generoso Lorenzo, per ciò che consente.

Piero Colonna Romano

 

3/9/2015

3 settembre 2015

Poesie a tema: Il bisogno di fare poesia

Antonia Scaligine –Nessuno mi ha mai chiesto…-: Una domanda che credo ogni poeta dovrebbe porsi, questa di Antonia, che esprime anche il desiderio di migliorarsi, con grande onestà intellettuale (ma con eccesso di umiltà). Magari fosse di tutti! Non so se, prima o poi, berremo l’acqua del Parnaso ma so che il solo desiderare scalarlo indica che la strada intrapresa per la poesia è quella giusta. Bella la poesia che potrebbe essere di stimolo a riflettere. Un avvertenza: evitate il Lete se non c’è ad attendervi una Beatrice!  

Poesie a tema libero

Stefano Medel –Il poeta e il contadino-: E Stefano descrive le caratteristiche dei poeti e l’argomento principale del poetare. Faticoso lavoro quello del poeta e pieno di pene (d’amore quasi sempre, a dir del nostro poeta). Auguriamoci che il comporre carmi serva , almeno, a rendere più lieve il vivere!

Giovanni Abbate –Aristeide-: Ed ecco Giovanni che, in versione nonno,  si rivela narratore vecchia maniera. Camino acceso e nipoti che pendono dalle sue labbra, emergono dal suo bel commiato. Un grazie per aver allietato, con gran fantasia, un po’ del nostro tempo.

Nicola Cabras –Rabbia e Dolore-: Quindi la teoria di Nicola è che per sentirsi vivi, e reagire, si deve avere dentro rabbia e dolore. Ed è con questi sentimenti che il poeta ci prende per mano e ci regala un viaggio fantastico tra gli astri. Belli decisamente i versi che molto bene descrivono uno stato d’animo ed una poetica visione onirica.

Aldo Fontanazza –L’ardua scelta-: Una lotta tra continue dicotomie esistenziali descritta con forti, suggestivi versi.

Marino Giannuzzo –Montanaro-: L’amore e la nostalgia per i figli lontani, l’amarezza per saperli vivere in luoghi privi della purezza delle montagne, molto ben raccontati in questa di Marino.

Sandra Greggio –Amore senza tempo-: Ode all’amore dunque. Quell’amore che omnia vincit e cancella tempo e spazio, in questa ispirata poesia di Sandra.

Laura Toffoli –Porticciolo: Portopiccolo di Sistiana-: E così, leggendo Laura, ho rivisto quel luogo, risentito i suoi incanti e ripercorso il sentiero che vide Rilke. Struggente ricordo di anni persi nel tempo. Perfetta e piena di suggestioni la descrizione che ci regala la nostra amica che merita un grande grazie.

Vittorio Sereni –Settembre- consigliata da Marinella Addis-: Ed anche a Marinella un grande grazie per aver proposto in lettura questo capolavoro. Denso di nostalgico sentimento per quel lago e di metafore sulla vita, è da leggere e rileggere.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro grande vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2/9/2015

Grazie sempre Piero
Incantata dalla nascita della poesia in Sandra,  dalla incantevole punta di raso di Aurelia, dagli stranieri in paradiso di Bruno che ci lasciano tracce vere, dall'haiku di Salvatore,  da tutto il poetare della pagina azzurra
Grazie a voi e a Lorenzo
Tinti Baldini
 

2 settembre 2015

Poesia a tema: Il bisogno di fare poesia

Sandra Greggio –Il mio libro-: Appassionata narrazione della nascita di un amore. E’ metafora trasparente quel libro, come le belle immagini che Sandra ci regala e che sono metafora di ciò che può sentire un’anima innamorata. Bella ed intensa poesia della sempre più brava Sandra.

Poesie a tema libero

Fausto Beretta –presenza-: Un dolcissimo ricordo ed il dubbio d’essere il solo a ricordare, espressi con gli incisivi versi di Fausto.

Stefano Medel –Mancanza di te-: Vita vuota senza la sua presenza. E Stefano lo narra sommessamente, subendo il peso della solitudine.

Aurelia Tieghi –Settembre-: Come un bel dipinto astratto Aurelia narra il settembre e ci regala delicate immagini.

Aurelio Zucchi –Mentre l’afa della notte scemava-: La romantica visione di una notte d’agosto, raccontata con i puliti versi di Aurelio.

Bruno Amore –Stranieri in paradiso-: Forte la poesia dal forte (e condiviso) messaggio. Stiamo assistendo ad un ineluttabile rimescolamento di razze. Giusto l’auspicio di Bruno che le nuove culture che ne nasceranno siano decisamente più impregnate d’umanità e di giustizia, per diversa visione della vita e delle sue necessità. Struggente e bellissimo il verso “incideteci i graffiti delle vostre sofferenze”. Complimenti, Bruno!

Tinti Baldini –E quando-: Un sole che illumina, indifferentemente, gioie e dolori, ricchezze e miserie, monti e mari, è oggetto del desiderio del poeta. Bella la descrizione iniziale e bella la narrazione intessuta da Tinti.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il pellicano di Mikonos-: Col suo aulico stile l’ottimo Giuseppe ci narra la singolare storia di quello che divenne simbolo della bellissima isola. Gradevolissima la narrazione che accende il desiderio  di un viaggio in quel paradiso.

Enrico Tartagni –Malinconia 21-: Quella “parola ri-velata” è il concetto attorno alla quale ruota l’intera poesia, con le metafore e le similitudini (la parola che ha perso il suo significato e l’adige che non sa d’essere fiume di prateria) che Enrico adopera per esternare un esistenziale pena. Ermetica quanto basta e gradevolissima a leggersi.

Giampietro Calotti Corvi –Due parole tra amici e, uno assente.-: Paiono parole in libertà, appunto due parole, tanto per dir qualcosa, tra amici. Ma con una ingombrante diapresenza che forse c’è o forse si spera ci sia, per incolparlo delle nostre nequizie. Giampietro chiarisce, con note a margine, il senso della poesia (della quale ho apprezzato in particolare la terzina di chiusura), sollevandomi dal compito di interpretarne il senso.

Marino Giannuzzo –Monologo-: Un profetico Marino nel 2004 ha fatto il disegno, preciso preciso, del nostro  Matteo/Giulio.  Altro che Pizia!

Laura Toffoli –Piccole grandi gioie-: Attacco capolavoro nella quartina d’apertura. Successivamente i versi di Laura si sciolgono nel magistrale descrivere stati di un anima innamorata, per concludere con un elegiaco distico. Da applausi.

Jacqueline Miu –l’amore riposa nell’idea-: Ed anche a Jacqueline dedico convinti applausi per questo capolavoro che ci narra, con alti toni poetici, di desiderio appagato, di sogni che rendono lieve il vivere, di un amore che può far soffrire quando è atteso. Bellissima la quartina d’inizio, ridondante erotismo, con trasparenti metafore. Bravissima!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Spinoso e dolcissimo, da conquistare con cautela e gustare godendone. I tre versi tre di Salvatore mi hanno riportato alla memoria tempi lontani. Tempi in cui, assieme a piccoli amici, li andavo a raccogliere, per dopo avere bisogno di un muro ruvido dove passare le mani piene di spine.

Un grazie di cuore ad Antonia ed a Sandra per l’attenzione e per i graditi commenti alla mia “I Poeti”.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Desidero ringraziare Addis Marinella per il suo dolce e appassionato 
commento riguardante il mio haiku.
In effetti i fichi d'India hanno oltrepassato i confini del Sud e si 
possono vedere nascere anche al Nord.
Ma i ricordi e le esperienze dell'infanzia sono impressi dentro di noi 
e suggeriscono spesso,con nostalgia, le nostre parole e i nostri versi. 
Grazie. Salvatore Cutrupi.

Buongiorno a tutti.
tra le poesie di oggi non poteva sfuggirmi, se pur la più breve, l'Haiku di Salvatore Cutrupi.
Tre versi dall'intenso sapore che l'estate racchiude nei suoi frutti più rappresentativi del sud....e non solo dato che anche in Liguria se ne trovano.
Frutti del sole che nella calda notte d'agosto riposano, sereni. Ecco, io leggo serenità in questi versi.
Grazie Salvatore.
Addis Marinella
 

1/9/2015

1 settembre 2015

Marino Giannuzzo –Mondo giusto-: Insomma: fate ciò che predico, non ciò che faccio. Questo l’atteggiamento pretesco che suscita lo sdegno del nostro Marino.

Fausto Beretta –Baia du Mont S. Michel-: Deliziosa descrizione di uno dei luoghi più famosi di Francia. Quelle maree (le più intense dell’Atlantico) sembrano essere la metafora della caducità, col loro coprire e scoprire paesaggi marini.  Fausto ha reso bene l’atmosfera del luogo, con belli e gradevoli versi.

Simone Magli –Ogni cosa se ne va-: Un disperato grido contro la solitudine, con sete d’amore.

Iallonardo –Non è lì-: E’ una figura simbolo consolatoria (forse un’icona religiosa) quella cui si riferisce Iallonardo. Simbolo di qualcosa che è dentro noi e dice d’amore per il prossimo, e di pena quando svanisce.

Carlo Chionne –Tenzone poetica-: Sembra una spassosa barzelletta quel che oggi ci dedica Carlo. Sembra, ma è dimostrazione della gran cultura del nostro amico poeta che rifà il distico elegiaco, lo trasforma in distico italiano (quello con rime, per esempio alla Caproni di Litania) e lo immerge in sagace salsa livornese. E appartiene ad antica cultura toscana quel giocar scommesse in rima, come lo era la lettura contadina dei classici, nelle sere fredde accanto ai camini, magari detti a memoria. Un grazie ed un chapeau Carlo! Ed a grande richiesta stornellate. 

Bruno Castelletti –L’amor-: In tempi in cui la poesia sempre più diviene prosa forse sarà il dialetto a mantenere il ricordo della poesia. E Bruno lo dimostra in tutte le sue composizioni.

Stefano Medel –Vivere un po’ di più-: Rimedio all’effimero della vita è gustarla maggiormente. Questo il suggerimento che ci proviene da Stefano.

Alessandro Borghesi –Vile riflessione-: Non vile ma amara riflessione su quanto di ottusamente bestiale, troppo spesso, ci sia nell’operar dell’uomo. A denuncia di questo, Alessandro, punta il dito e condanna con grande rassegnazione, usando forti versi, condivisibili nel senso.

Aurelia Tieghi –Ferrara-: Veloci pennellate a definire paesaggio, cultura, arte e storia  di una delle più belle città d’Italia. Poesia esemplare per sintesi e per ciò che quei pochi versi lasciano vedere.

Santi Cardella –Fra terra e pietra-: Omaggio ad una terra incantata, detto con commosso disincanto da un grande Santi. Perfetta la scelta della quartina a rime alternate e perfetto il distico finale a rima baciata, per esprimerlo e segno della gran cultura poetica del nostro amico.

Aurelio Zucchi –Di lunga luce l’estate si colora-: Surreale e bellissimo il contrasto tra l’azzurro del mare e del cielo. Aurelio lo vede veicolo d’amore, riscaldato dal calore del sole. Sempre limpidi i suoi versi, come nitide pennellate.

Salvatore Cutrupi –E’ un tempo nuovo-: Ecco arrivato il tempo dell’amore e della rinascita spirituale. Questo ci narra, con bell’alternanza di settenari e quinari, l’amico Salvatore.

Laura Toffoli –Tu, mio calice-: Richiesta di solidarietà, quale cura per la malinconia. Belli i versi e bella l’immagine di chiusura che dà senso all’intera poesia.

Antonia Scaligine –Ed ora…-: Ed ora, dopo aver goduto della seducente estate, si torna alla normalità con lo spirito più leggero. Gioiosamente, Antonia, saluta il ritorno agli impegni professionali di sempre, con belli e convincenti versi.

Salvatore “Totò” Quagnano –Trittico sulla vita-: Commovente omaggio a persone importanti per lo svolgersi della vita di Salvatore. Forte ed esplicativa la nota di chiusura.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso vate.

Piero Colonna Romano
 

E' l'azzurro di Piero Colonna Romano quello che oggi predomina nel sito: mi chiedo come si faccia a scrivere poesie sulla base di quelle di altri poeti in modo così fedele all'originale ma, nello stesso tempo, così fresco e nuovo. Applausi! E che dire della poesia consigliata? Che la scelta di Antonia Scaligine non poteva essere più appropriata: che delizia quel giocare con le parole! Non dimentico (come potrei?) Santi Cardella, sempre perfetto nello stile e così romantico nelle sue descrizioni, anche se non nasconde la triste realtà del nostro destino ("staremo all'ombra d'una fredda pietra).
Non posso non essere colpita da un sorprendente Simone Magli, stupendo seppure nella sua drammaticità o forse, proprio per questa, stupendo.
Sandra Greggio
 

Questo è un breve commento
non una tenzone ,ma mi cimento
batto le mani alle poesie tristi e lieti
di questo bel sito di bravi poeti
Un grazie a Piero il commentatore
e a Lorenzo il nostro gran signore
a Carlo Chionne dico bravo, riguardo la rima tu sei il re
la mia non può di certo competere con te
terra e pietra Santi Cardella
la tua poesia è di certo molto bella
“ove s'espande il coro”
davvero un capolavoro
Ah, perché non fui pur io co' 'stì poeti?
Piero Colonna anche con i tuoi versi il cuore allieti
Un applauso anche va
a Simone Magli con Ogni cosa se ne va
a Cutrupi al suo, è' un tempo nuovo
a Aurelia Tieghi con Ferrara, e a tutti un bravo rinnovo
Antonia Scaligine

 

30/8/2015

30 e 31 agosto 2015

Poesia a tema: L’amicizia

Antonia Scaligine –Niente di speciale, insomma…solo un’amica-: Una delicata sintesi di tutto ciò che nell’amicizia e per l’amicizia si dà e si riceve. Descrizione attenta di un sentimento che è anche difesa dall’ambiente che ci circonda, fatta da una sempre più brava Antonia.

Poesie a tema libero

Nunzia Tarsia –Tu non sai niente di me-:  Benvenuta nell’azzurro, Nunzia! Intensa la poesia d’esordio nel sito; poesia grondante amarezza per il non sentirsi conosciuta  né capita, nel suo modo d’essere, nel suo modo di guardare alla vita e nel suo impegnarsi nel sociale. L’anafora pone un definitivo ed amaro punto ad un rapporto divenuto inutile.

Dario Menicucci –Il profumo dei ricordi-: Molto, molto ben descritto il sentire del poeta che ci regala immagini soffuse di una grande e dolcissima malinconia.

Marino Giannuzzo –Mistificatori-: Violenta accusa all’ipocrisia che, secondo Marino, c’è in ogni religione. Non se ne salva una: tutto loglio e niente grano, insomma. Ma credo si debba fare mai di tutta l’erba un fascio.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ridestò quel profumo i sensi-: Caro Giuseppe, hai scavato nel mio cuore ed  hai riportato alla mia memoria quella terra. Quante volte, per lavoro e per turismo, ho fatto il percorso che hai magistralmente descritto ! Quante volte ho sentito quei profumi, goduto di quelle immagini! Un grazie di cuore per questo regalo.

Salvatore Presti –Selfie-: Il messaggio che ci manda Salvatore dice del desiderio dell’uomo di restare eternamente giovane. Cosa avrebbe scritto O. Wilde se a quel tempo ci fosse stato lo smartphone?

Giovanni Abbate –Aristeide-: Ed Aristo si rivela eroe magnanimo, in questa appassionante puntata della sua saga. Sempre ammirevole la fantasia di Giovanni, nonché la sua capacità descrittiva. Sempre di più l’opera diviene una chanson de geste, aggiornata nello stile.

Fausto Beretta –L’infinito dentro-: Un’analisi di quel bisogno d’esprimere le proprie emozioni, senza trovarne le parole adatte. Parole gelate che si bloccano in gola e che ci lasciano in un angosciante silenzio. Ma, in chiusura, prevale la speranza. Bella ed intensa la poesia del bravo Fausto.

Simone Magli –Legato contro un muro-: E’ la solitudine che genera pena ed è solo ad un irraggiungibile astro che possiamo affidare la nostra speranza.  Questo il tremendo messaggio che ci viene da Simone.

Glò e Pierluigi Ciolini –Georgius assaj!!-: A quattro mani (e che mani!) ci regalano un dolcissimo dialogo. Strofe che si rincorrono, si incastrano e volano verso un limpido cielo, alla ricerca d’amore. Due bellissime poesie regalateci da due ottimi Poeti.  Di difficile comprensione è il titolo per il quale sarebbero opportuni chiarimenti.

Enrico Tartagni –Silenzio-: L’inizio della poesia pare una speculazione filosofica sul silenzio, decisamente originale. In chiusura, dalla teoria, il nostro amico Enrico passa alla pratica e ci narra dei sentimenti d’inquietudine, e poi di pace, che può generare il silenzio. Vagamente surreale l’atmosfera che il poeta crea, in poesia decisamente apprezzabile.

Iallonardo –Ti amo, Ti odio-: Uno scambio di forti emozioni  contrastanti, generate dall’intrecciarsi di sguardi. A lieto fine la chiusa.

Carmine De Masi –Profumi e Amore-: Sin dal titolo gronda romanticismo la poesia di Carmine. Intensi e dolci i versi di questa che è dichiarazione d’amore, condita da forte sentimento e da altrettanto forte desiderio, che pare condiviso.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Gesto certamente allusivo, fatto in tre versi tre.

Ciro Seccia –Emozione-: Esplicita dichiarazione d’amore, detta con grande passione. Spero che Isabella, cui è dedicata, gradisca quel “tronfio”, altrimenti scarse sono le speranze. Ma immagino si tratti di un refuso: gonfio doveva essere quel tronfio.

Laura Toffoli –Inganno-: Una intensa riflessione sulla vita, con le solite belle e metaforiche immagini di Laura, che si risolve in un affettuoso consiglio sul come vivere la vita.

Salvatore “Totò” Quargnano- Trittico sulla morte-: Interessante unione di tre canzoni di ottimi cantautori, per farne sintesi e richiamo. Interessante la poetica considerazione finale che Salvatore ci regala.

Alda Merini –Le donne di Alda Merini- consigliata da Sandra Greggio-: Un grazie a Sandra per averci proposto questo grido di protesta. C’è in, questi versi, gran parte del sentire e della pena della grande Merini.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29/8/2015

Ringrazio Fata Morgana e Piero Colonna Romano per i loro gratificanti commenti.
Grazie, in particolare, a chi, pur non commentando espressamente, tutto vede e coordina, il nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Mi ha colpito per la sua verità e bellezza la poesia di Sandra Greggio "L'Amicizia" e riguardo alle altre poesie non posso che condividere i sempre bei commenti di Piero Colonna Romano che ancora una volta ringrazio e ammiro.
Buona continuazione poetica a tutti e sempre grazie al nostro prof. Lorenzo.
Fata Morgana
 

28/8/2015

27, 28 e 29 agosto 2015

Poesia a tema: L’amicizia

Sandra Greggio –L’amicizia-: Bella quest’ode all’amicizia narrata dalla nostra amica Sandra. Bella e da tenere a mente.

Poesie a tema libero

Iallonardo –Ho amato-: Una vita intessuta d’amore è quella di cui narra Iallonardo, con poesia ridondante sentimenti delicati. Versi lievi la rendono piacevole a leggersi.

Bruno Amore –Guardandoli migrare-: Argomento di grande, terribile attualità. I miserabili del mondo, i perseguitati da bestiali furie, gli sfruttati del mondo affogano a centinaia, mentre fuggono alla ricerca di pane e di pace. Bruno esprime il suo sdegno con forti e sentiti versi che descrivono la più grande tragedia cui abbiamo mai assistito, coinvolgendoci.

Carlo Chionne –Distici a Ignazio Marino-: La satira pungente del grande Carlo colpisce ancora. Ed è sconforto quello che ci prende, leggendo queste amare riflessioni.

Dario Menicucci –Un cuore in attesa-: Un’amarezza che il tempo non riuscirà a lenire, in versi pervasi da rassegnata malinconia.

Marino Giannuzzo –Mirko-: Un tenero benvenuto alla vita, un augurio ed una lezione di vita, con gli stringati versi di Marino.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Mattinata-: Ho conosciuto e vissuto quei luoghi. I bei versi descrittivi di Giuseppe me li riportano alla memoria, col loro incanto per intero. Un grazie all’amico poeta.

Bruno Castelletti –El saor de l’autuno-: Ancora una volta le due versioni si equivalgono in bellezza. Godibilissima la bella descrizione, venata di malinconia, dell’autunno, che l’ottimo Bruno ne fa.

Giampietro Calotti Corvi –Popolo o moltitudine-: Interessante riflessione su termini che paiono simili ma, in effetti, sono profondamente diversi. Là dove c’è unità di cultura, di lingua, di religione, cioè nel popolo, ecco che nella moltitudine tutto si perde e diviene caotico essere. Belli ed intensi i versi di Giampietro, che sono anche un invito a riflettere sulla nostra identità.

Fata Morgana –L’ombra-: Luminosa e ritmica la poesia che ci regala la ritrovata Fata Morgana. Sprazzi di luce e dolci colori son quelli che si vedono leggendo, assieme ad una gran pace che dentro scende. Complimenti!

Ricciardelli Frate Lorenzo –Speranza-: Delicati e bei versi, omaggio alla Speranza. Quella che aiuta a vivere e dà conforto.

Renzo Montagnoli –Pianto disperato-: Il commovente racconto, molto ben narrato, di un ricordo che porta a riflettere sul senso della vita. Senso alto, pieno di misticismo? Macché: Renzo in chiusura vola basso. Ed inciampa in una maxirata che fa venire voglia di dormire a lungo.

Laura Toffoli –Enigma d’amore-: Pare che Laura narri di una promessa mancata, che comunque lascia affascinati, con i suoi bei versi descrittivi, intrisi di romanticismo.

Roberto Soldà –Alla fine-: La ricerca di un luogo dove sentirsi protetti. Un luogo riservato ed esclusivo, dove trovare pace. Luogo vicinissimo a noi, afferma Roberto, perché è dentro noi: è il luogo dei dolci ricordi di vita vissuta.  Stringati e belli i versi che ci conducono, con leggera suspense, alla significativa conclusione. Bentornato Roberto!

Carmine De Masi –Luna-: Ode alla luna, alla quale il poeta dedica un canto (quasi) pagano.

Fausto Busatta –Anima depressa-: Giusto titolo per un componimento che parla di depressione estrema, pur con versi intensi e belli. E’ un riuscito scavar nell’anima, l’operazione che compie Fausto con le sue trasparenti metafore.

Lorena Turri –Agosto- consigliata da Marinella Addis-: Ho avuto modo di vedere Loredana Turri, alla premiazione del concorso Voci città di Abano Terme 2014. Ne ho ascoltato, da lei, la  bellissima poesia con la quale si classificò prima. Oggi Marinella ci propone altra ottima poesia della bravissima poetessa, poesia intrisa di grande malinconia, dalla splendida metaforica chiusa. Grazie Marinella!

Fernando Pessoa –Ho pena delle stelle- consigliata da Sandra Greggio-: Parla alle stelle, come fossero vive, come fossero metafora degli uomini per i quali provar pena. E poi, fuor di metafora, ecco la stanchezza del vivere che, prepotentemente, torna. E ci incanta. Grazie Sandra!

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

25/8/2015

24, 25 e 26 agosto 2015

Iallonardo –Specchio-: Ci si riflette negli altri, a volte. A volte, negli altri, cerchiamo solidarietà e comprensione. Stati d’animo che Iallonardo esamina e che lo ispirano, per narrarli in versi.

Bruno Amore –Momenti-: La rassicurante casa, della quale Bruno coglie la dolcezza, detta con sentiti e pacati versi.

Santi Cardella –Fame e sete-: Iperbolica dichiarazione d’amore, detta con la maestria e col gran sentimento dell’ottimo Santi. Piacevolissima a leggersi ed a rileggersi, come sempre è la produzione di questo superbo poeta.

Alessandro Borghesi –La decisione-: I sogni di bimbo che mai ti abbandonano e che ti guidano lungo la strada della vita, tradotti da  Alessandro in bella poesia dal sapore di fiaba.

Carlo Chionne –Colloquio-: Una poetica analisi della vita, detta con versi venati da malinconico sapore, con sottofondo di rabbia.

Giuseppe Dabalà –Tango…tànguero-: Molto ben descritto lo spirito del tango dal nostro Pino. In effetti il tango è quello narrato in questa poesia: il metaforico racconto di un sentimento d’amore, impregnato di passione ma anche di dolore.

Dario Menicucci –Una bara d’armonia-: Il dolore e la morte nello scenario splendido del mare. Un violento contrasto, nell’inquietante dipinto che il bravo Dario ci regala.

Pasquale Di Meo –Ti vorrei scrivere-: Un amore che lascia attoniti e muti. E’ bravo Pasquale a rendere questo sentire.

Marino Giannuzzo –Mio padre-: Un ricordo ed un omaggio al padre, del quale si sente la mancanza solo dopo la sua fine. Marino, in definitiva, afferma che le incomprensioni passano e restano i ricordi di ciò che di positivo ci fu.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Verso l’alba di un nuovo mondo-: Un affresco sulle negatività del mondo d’oggi (o del mondo tout court?) e la speranza che tutto cambi. Dice Giuseppe “il brutto, si muti tutto nel più bel bianco” ed a me torna in mente la chiusura del film Miracolo a Milano: “ed andarono in un mondo dove buongiorno vuol dire buon giorno”.

Sandra Greggio –Alba e luna piena-: Un delicato acquerello, fatto di lievi e bei versi, per dipingere e rendere omaggio alla Poesia, identificandosi in lei. Brava Sandra!

Laura Toffoli –Viaggio con le parole-: Un viaggio nel fantastico mondo delle parole, questo ci offre la fantasiosa Laura con i suoi appassionati versi. Bellissima la chiusa di questa apprezzabile poesia con quel “e sulla scia del loro magico/suono s’aprono scenari nuovi/dove lo stupore rende muta la parola.”

Ciro Seccia –Amo-: Un amore che esalta muove la mano del poeta. Ed ecco gli intensi versi di una convinta dichiarazione d’amore, regalatici da Ciro.

Eve Merriem –La poesia vive nella voce-:  Un grazie a Sandra per averci proposto questo forte invito all’amore per la poesia.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano

 

23/8/2015

Ringrazio Piero Colonna Romano e Santi Cardella per il commento alla poesia da me consigliata “I figli sono come aquiloni”. A Tiziana Cocolo l’augurio di una vita basata sull’amore e sul rispetto reciproco, sentimenti fondamentali di una vita a due.

A Lorenzo il mio profondo grazie, nonché i complimenti per aver così bene reso nella sua poesia l’atmosfera del sonnolente meriggio estivo, emblema del mistero della vita (splendida la parte finale con gli occhi che si chiudono, la mente che si apre e su tutto il cuore che batte).
Sandra Greggio

 

22/8/2015

21, 22 e 23 agosto 2015

Enrico Tartagni –Il limite dell’Amore-: Romanticissime le immagini che Enrico ci regala per dire di quel suo amore che guarda al cielo e che dal cielo attende ispirazione. Rime, anche interne, ne rendono gradevole la lettura.

Giovanni Abbate –Aristeide-: E prosegue la suggestiva fantasy story ed anche in questa puntata, (che pareva dovesse narrare di serenità, dopo le vittoriose ma cruenti azioni cui abbiamo assistito) fuochi e fiamme, con la inquietante scena dell’acqua del mare che si riversa nella lava di un vulcano. Mai fare annoiare il lettore, vero Giovanni?

Iallonardo –Nistagmo-: Quel frenetico, involontario movimento dei muscoli degli occhi dà a Iallonardo lo spunto per narrare di uno smarrimento esistenziale, con suggestivi versi.

Ben Tartamo –Non così solo”-: Un dialogo tra poeta e parole, ed una lezione di comportamento, per i poeti, nella bella strofa di chiusura. Dà discreto ritmo alla poesia l’alternarsi delle rime con ABABCCDD

Andrea Sbarra –quassù-:Di difficile interpretazione è il senso della poesia. Resta l’attento e buon uso dei cantilenanti ottonari.

Nino Silenzi –Meriggio-: Decisamente bella questa dell’ottimo Nino. Sonnolenza, data dall’afa estiva, che porta a guardarsi dentro, ad indagare sul mistero della vita  ed a sentirsi spaesati e privi di risposte a questo nostro vivere. Complimenti!

Giuseppe Stracuzzi –Gerontocomio-: Malinconica considerazione sullo scorrere del tempo, detta con gli incisivi versi del bravo Giuseppe.

Alberto Rosso –Contraddizione-: Contrastanti emozioni, ben narrate da Alberto.

Marino Giannuzzo –Mio figlio-: L’intensa commozione, che la nascita di un figlio causa, molto ben resa dai versi di Marino.

Gaetano Napoli –A cas’-: Ancora una volta il dialetto rende sentimento ed immagini in maniera più viva di quanto non possa fare l’italiano. Vengono dal cuore i versi, ed il cuore commuovono. Bella la poesia, anche nelle due versioni. Bravo Gaetano!

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Le vecchie de El Palito- Tragico il confronto che ci propone l’ottimo Giuseppe, col suo inconfondibile stile.  Giuste le considerazioni che il poeta fa e, probabilmente ed in aggiunta, a El Palito si invecchia prima. Ecco il motivo della “venal voluttà”, del “piacer sottile” ad appagare “turpi bramosie maschili” , sparse a piene mani.

Antonia Scaligine –Pazzia o speranza?-: Il tormento del dubbio, quello che strazia, quello che ti fa cercare assoluzione o condanna. Antonia si esamina, si interroga. E ci regala una forte poesia che coinvolge ed induce alla riflessione. Brava!

Laura Toffoli –Cos’è per me poesia?-: Una lunga serie di aforismi fanno da prologo all’affermazione fideistica sul senso della poesia. Bella poesia sulla poesia e sul suo valore esistenziale.

Erma Bombeck –I figli sono come aquiloni- Un grazie a Sandra per aver proposto l’interessante poesia della Bombeck. Dedicata a tutte le …mamme chiocce, perché riflettano.

Un grazie di cuore a Sandra per l’attenzione e per il commento alla mia “Sposa fedele”.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano


Caro Lorenzo,
oggi commento iniziando dalla poesia consigliata da Sandra Greggio, "I figli sono come aquiloni", di Erma Bombeck
- Profonda e sofferta riflessione sul compito gravoso ma gratificante che si assume ogni genitore nell'allevare un figlio e nel coltivare la sua ricchezza spirituale; la condivido in pieno.
Delicato inoltre, come è sempre nel suo stile, il commento della prof. Sandra alla mia "Migranti", che mi gratifica.
"Meriggio", di Nino Silenzi - Poesia del sentimento che dipinge egregiamente l'atmosfera tediosa di certi pomeriggi estivi in cui anche la natura ha le sembianze d'un vecchio addormentato. Unico movimento qualche esile sbuffo di vento, non idoneo ad appagare la mente che cerca, inquieta, il senso della vita.
"Pazzia o speranza", di Antonia Scaligine - Amletica riflessione della nostra amica Antonia che osserva con distacco l'assurdo comportamento umano: la continua illusione che ci dà la speranza, l'altrettanto continua presenza del disinganno. Ma, positivamente, conclude che è meglio illudersi per raccogliere almeno il sorriso.
"Cos'è per me poesia?", di Laura Toffoli - Bella riflessione sulla poesia della nostra collega Laura che inizia con un delizioso riconoscimento al Creatore e poi scava nella profondità dei sentimenti umani; e in essi trova l'impronta del dono divino. Complimenti per lo svolgimento del tema, di notevole impegno.
Un grazie ed un caro saluto a te ed ai colleghi,
Santi
 

21/8/2015

Ringrazia la sposa
e nel cuor forse osa
stringer a se' i pensier dei poeti.
Di cotanta dolcezza
ne prova l'ebbrezza
e procede gioiosa
con l'umile rosa.

Tiziana Cocolo
(Un grazie particolare al" Magnifico "e agli amici Antonia, Romano , Santi. Per tutti, i confetti sulla pagina personale)

Nozze condivise
con spirito di luce
di poeti amici
 

20/8/2015

Due vele bianche spiccano, a mio avviso, tra le altre nell'azzurro odierno, due vele stilisticamente perfette. L'invocazione d'aiuto di Santi Cardella: come non restare affascinati da quell'ultima mirabile strofa, in particolare? E la vela di Piero Colonna Romano: la morte rappresentata come una ballerina che arriva a passo di danza, piano piano, senza far rumore.
Così le ho lette e così mi piace presentarle ai Sitani, ai quali tutti va il mio saluto, dando però sempre la precedenza a chi li guida, il nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

19/8/2015

18, 19 e 20 agosto

Giuseppe Gianpaolo Casarini –A tesser dei miei pensier la tela-: Poesia nella quale abbondano gli iperbato, secondo il personale stile dell’ottimo Giuseppe che ci regala la bella similitudine della tela di ragno, con la tela tessuta da pensieri. Poesia densa dell’atmosfera sonnolenta di questa torrida estate.

Dario Menicucci –Non posso fermarmi-: Il duro percorso della vita ed i suoi traguardi sognati, narrati, con gran sentire, in questa metaforica poesia.

Enrico Tartagni –Un amore perso al gioco-: Ermetica descrizione di un amore vissuto come gioco d’azzardo, eppure tenero. Poesia intrisa d’Eros e di Thanatos, appunto come lo è la vita.

Alessandro Borghesi –Disperato…- Il forte richiamo a Notre dame de Paris che chiude la poesia, chiarisce l’amarezza che la pervade per intero.  Alessandro pare abbia interpretato lo stato d’animo di quel Quasimodo, verso dopo verso.

Bruno Amore –Spiaggia di pensieri-: Orme sulla sabbia che si cancellano, è triste metafora di ciò che di noi (non) resterà. Ma Bruno insegue pensieri, pensieri che svaniscono  così come sono svanite quelle orme. E conclude, il nostro pensoso amico, domandandosi quanta verità ci sia in ciò che facciamo, quante materiali “cose” o quanto illusorio sentimento.

Stefano Medel –Questa notte-: Così come Monet ha più volte dipinto la cattedrale di Reims, per coglierne aspetti diversi a seconda della luce, ecco Stefano che compie analoga operazione con la notte, sviscerandola in ogni suo aspetto, ahimè negativo.

Renzo Montagnoli –Temporale estivo-: Come non dire che Renzo coinvolge ? All’inizio climax ascendente e quindi discendente in chiusura. E leggi e senti l’afa, le prime gocce che sollevano ulteriore afa, il vento che preannuncia tempesta. E gli scrosci d’acqua. Poi tutto si placa e sorge un pulito arcobaleno. Poesia descrittiva come meglio non potrebbe esserlo un film. Complimenti vivissimi!

Santi Cardella –Migranti-:  Esodo biblico. Ma questa volta i diseredati non corrono verso una terra promessa. Nessuno s’è sognato di prometterla loro. Sono certo che, al di là del nostro umano sentire, dovrà prevalere la presa d’atto di un fenomeno inarrestabile: uno scoglio non può fermare l’acqua del mare! Ed allora sarà bene attrezzarci all’accoglienza, e, magari, pensare che si sta realizzando quel che sempre è stato nella storia del mondo: la benefica comunione di razze.

Santi ci ha regalato magistrali versi pieni di passione. Possono solo essere condivisi. 

Bruno Castelletti –Enamorarse-: In questa occasione, che sia in dialetto o in italiano, nulla cambia in ciò che questa deliziosa poesia ci regala in termini di dolcezza. Ancora una volta, bravo Bruno!

Marino Giannuzzo –Mimosa-: Una confronto è ciò che ci propone Marino. Un confronto carico di rassegnata invidia. La mimosa risorgerà ma non lo spirito di un poeta disperato nel proprio tormento.

Laura Toffoli –Il richiamo forte della natura-: Natura descritta con la solita maestria da Laura ma, in questa occasione, pare, natura galeotta…

Tiziana Cocolo –Annuncio di nozze-: Limpidi versi ridondanti gioia. Commosso per come hai saputo comunicare la tua gioia ti invio gli auguri più sinceri per una felice vita matrimoniale.

Antonia Scaligine –Colui che ama, lascia amare!-: Simpatica lezione di vita da tenere presente. Spiritosa e saggia la nostra amica Antonia.

Un grazie di cuore ad Antonia ed a Santi per la loro attenzione ed i graditi commenti alla mia “Sposa fedele”

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
due brevi commenti sulle poesie d'oggi e su un gradito commento ricevuto:

"Sposa fedele", di Piero Colonna Romano - Prodotta dopo una meditata rilettura d'una poesia di V. Cardarelli, questa poesia del nostro Piero, bella e profonda come quella da cui prende spunto, rivendica una morte che, serenamente accettata, giunga a chiuderci gli occhi con la carezza d'una sposa fedele. Ed ha la leggerezza d'un fiocco di neve, d'una calma meditazione prima d'intraprendere il viaggio nell'oltre. Poesia bella e piena di mistero come la superficie d'un mare calmo; merita gli applausi.
"Annuncio di nozze", di Tiziana Cocolo - Bei versi che sgorgano dall'anima d'una collega che s'appresta alla più importante cerimonia della sua vita. Partecipo commosso alla sua gioia e mi unisco al coro dei poetici auguri.
Caro Simone,
con la poesia "Migranti" mi riferivo a tutti gli uomini di buona volontà, italiani o non. Ma tu hai ragione: l'Italia e qualche altro paese mediterraneo stanno operando egregiamente, altri assistono indifferenti, quasi infastiditi se li tiriamo per la giacca. A proposito ti ricordo gli ultimi versi della mia "Lampedusa" pubblicata sul nostro sito qualche tempo fa:
"Hanno scoperto in mare la menzogna
e le miserie d'una Europa tetra
che dietro gli ideali ha la vergogna
di tanti cuori trasformati in pietra."

Grazie per il commento, grazie a Lorenzo che ci pubblica, un caro saluto,
Santi


In primis grazie sempre ai grandi del sito
Lorenzo. Piero – Santi e a tutti i poeti


A tesser dei miei pensier la tela ,giuseppe gianpaolo casarini , troppo lungo preferisco ggc , bel pensiero

Non posso fermarmi , Se il mio passo indugiasse,sopraffatto dal buio,
perderei nelle tenebre
quel barlume lontano.
Dario Menicucci , vero , mai fermarsi , bravo

Migranti ,caro Santi io sono d’accordo con te , Se tante e tante chiese
non furo erette invano,
ogni figlio di Dio
può dar loro una mano

In parte , nel mio piccolissimo spazio, tempo e chiesa , do , diamo sempre una mano a chi ce la tende , e ti dirò che la felicità che si prova è immensa , ma tutto questo , io la chiamo elemosina , e non basta . Dare un euro , una busta di viveri a chi ti supplica e ti chiama mamma , se pur non lo sei , non risolve la situazione. La fede è condividere la carità , non solo quella dell’elemosina , ma anche quella dell’accoglienza , ma bisogna anche far capire loro che la speranza di trovare un lavoro o altro , qui nel profondo sud , dove tutto è quasi arido come da loro , non c’è , non c’è neppure per noi che abbiamo piantato da sempre le nostre radici . C’è gente che lavora dalla mattina alla sera nelle nostre campagne per pochi soldi e muore anche per il caldo e altro , non solo immigrati , ma anche italiani .La battaglia che mai bisognerebbe perdere per nulla al mondo è il coraggio di combattere e questa povera gente sembra non averlo perso . C’è sempre in noi , volontari , quella paura di deluderli , di illuderli . però non si può fare o dare sempre ciò che ci chiedono , anche la chiesa , quella sacra e vera, ha i suoi limiti . Bella poesia

Piero Colonna Romano ,bravo come sempre per l’unicità e originalità delle tue poesie , splendida

Tiziana Cocolo il tuo Annuncio di nozze è davvero invitante e bello , complimenti e auguri per la cerimonia calda di luce
e profumata di poesia
Antonia Scaligine
 

18/8/2015

Per Santi
Con la poesia "Migranti" spero ti riferissi all'Europa, perché l'Italia è sempre in prima linea, ogni giorno a salvare migranti. Ed è una delle poche che lo fa.
Simone


Aristeide.Grazie Piero per il tuo continuo incoraggiamento e per il tuo suggerimento di farne fare un fumetto.Non ci avevo pensato.Un caro saluto a te ,a tutto il
portale azzurro e al sempre prezioso,insostituibile Lorenzo,Giovanni Abbate.
 

16/8/2015

Grazie Piero e a tutto il sito e a Lorenzo
Tinti Baldini

 

15/8/2015

15, 16 e 17 agosto 2015

Marino Giannuzzo –Milite-: Il racconto di un fatto di guerra che diviene metafora di tutti i dolori provocati, di tutte le lacrime piante da madri in inutile attesa.

Simone Magli –Lui pesca, fermo nel silenzio;-: Un pensoso Simone riflette su immagini sfocate, come fossero sogno, e ci regala un filosofico aforisma.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ancor vorrei sentire-: Un accavallarsi di emozionanti ricordi, dall’isola di Rodi alla Giordania, alle luci ed alla voce del mare ed a i suoni degli uccelli marini. Per approdare, infine, alla ricordo della voce di lei. Ricordi che sempre più sfumano e si dissolvono nella malinconia.

Dario Menicucci –La nostra culla d’amore-: Un romanticissimo Dario invoca stelle, vento e tempo

 affinché siano benevoli verso il suo sentire. E ricama versi delicati che dichiarano amore.          

Enrico Tartagni –Soffio al cuore-: Aritmie che hanno una duplice motivazione: l’amore e l’età. Enrico lo racconta con intensi e bei versi pieni di malinconia.

Tinti Baldini –Sette paia-: Racconta, Tinti, il percorso della sua vita, il suo modo di guardare a quella e di viverla e lo fa con tono di fiaba. Fascinosi i versi, ricchi di significative metafore. La nostra amica smentisce mai la sua bravura, col suo bel poetare.

Alessandro Borghesi –Falsa-: Passano i tempi ma il modo d’esprimere la propria rabbia, nei confronti di una donna che ha deluso,  rimane immutata, da Catullo ad Alessandro.

Maria Savignano –Un manto di stelle-: Pressante invito ad alzare gli occhi al cielo, quale rimedio contro la malvagità che avvolge questo mondo, detto con i convincenti e bei versi della brava Maria.

Gian Luca Sechi –Vuota-: Una delusione, nata da un illusione, espressa con accorati termini. GianLuca  analizza un rapporto, assolvendosi ed accusando. Ed il titolo è sintesi dei forti versi che seguono.

Antonia Scaligine –Noi siamo i soli guardiani di quel faro-: Profonda riflessione sul nostro guardare alla vita ma, soprattutto, sulla gestione che ne facciamo. Da lontano viene la domanda di Antonia sul senso della vita e la risposta riescono a darla i credenti, indipendentemente dalla religione praticata. Interessante, e conseguente alla poesia, l’aforisma di Thurber che ci invita a vivere con saggezza (facendo della vita luce che illumina) mentre, al contrario, una vita dissoluta potrà abbagliare, accecandoci.

Laura Toffoli –Inutile squadratura-: L’amore come pallina di flipper, vuoti d’aria che son percezione di disordine, ordine che si scioglie in bollicine frizzanti e, a concludere, tutto ciò è eccitante caos. Le “squadrature”, ammonisce Laura, sono inutili, quel che conta sono le “pagine variopinte” che diverranno i nostri giorni. Ed io ricordo l’oraziano carpe diem.

Fausto Busatta –Sbatte la finestra, stasera-: “le anime dei pensanti/…/scappano dalle loro paure” mi paiono i versi centrali, la chiave di lettura per le numerose metafore metereologiche di cui è formata la poesia. Particolarmente ben riuscita la chiusa, nella terzina conclusiva.

Tiziana Cocolo –Carezze del vento-: Ritmo incalzante, dato da allitterazioni in rima, rendono piacevolissima la lettura di questa bella poesia della brava Tiziana. Una vera chicca.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

OTIA LITTERARIA IN LAUDE AUGUSTI IMPERATORIS CUI ADHUC DEBEMUS nostra DELECTATIO FERIAE AUGUSTAE QUAE etiam nunc nomen suum feruntur.

Gli Otia consistono nella traduzione di due tipici canti novecenteschi che ho tentato di rendere in latino per conferire ai medesimi quella certa patina arcaicizzante che essi indubbiamente meritano e che, cosa notevole, possono essere cantati con la stessa melodia. Provate per credere. Io li dedico a tutti i poeti e commentatori di Poetare.it. In primis al nostro Lorenzo De NINIs e Piero Colonna Romano. (Carlo Chionne)

1.

VEXILLA RUBRA
eamus, popule, ad pugnandum
vexilla rubra, vexilla rubra
eamus, popule, ad concutendum
vexilla rubra triumphanda sunt
Io! communismus libertas etiam
io communnismus libertas etiam
eamus popule, ad pugnandum
vexilla rubra triumphanda sunt

2.
OS NIGRUM PARVUM
Os nigrum parvum
pulchra abyssina,
morare, speraque
iam hora apropinquat,
cum perveniemus apud te
tibi dabuntur
lex altera, alterque rex
Carlo Chionne
 

14/8/2015

Caro Lorenzo,
due brevi commenti sulle poesie d'oggi:

"E' proprio vero, non siamo mai contenti", di Antonia Scaligine - Uno sguardo sull'inquietudine dell'uomo, sempre alla ricerca di nuove emozioni, mai contento del presente. Malinconica e poetica osservazione dell'animo umano, sensibile alle prime avvisaglie del tempo che muta e d'una stagione che sta per andar via, seminando qualche nostalgia.
"Poemi minuscoli", di Jacqueline Miu - Appassionata composizione sul valore rappresentativo delle parole, poemi minuscoli che rivelano i moti del cuore; acuta osservazione sullo sguardo che anticipa il linguaggio.
Buon ferragosto per tutti e viva la poesia! W poetare!
Santi
 

13/8/2015

13 e 14 agosto 2015

Marino Giannuzzo –Michela-:  E che altro si può narrare di un intenso rapporto fatto di desideri appagati? Marino disegna alla perfezione la sensualità e l’atmosfera rovente di un incontro d’amore, con torridi versi.

Simone Magli -Identità-: Un surreale monologo, dai forti versi, rivolto al mare. Fatto di un grido, denso di speranza, e di considerazioni amare sulla poesia e sui poeti: “pirati commerciano sogni;/nei forzieri chiudono la vita.” Simone sa come comunicare il proprio sentire e lo dimostra, una volta di più, in questa poesia.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Che ferisce il cuor questo richiamo-: Malinconico e nostalgico ricordo suscitato da un soffio di vento. Come sempre Giuseppe affascina e per ciò che narra e per come lo narra. Stile inimitabile e piacevole il suo.

Bruno Amore –Gocce di solitudine-: Ode alla solitudine, compagna tenera e rassicurante, rifugio certo che dona pace. E Bruno ne intesse una poesia piena di similitudini e godibilissima.

Giovanni Abbate –Aristeide-: Ed ecco, come in tutti i thriller che si rispettano, inizia il lieto fine: il matrimonio e la morte della malvagia. Ma l’appassionante storia non è ancora finita e resto in attesa della conclusione. Un suggerimento: hai mai pensato di farne fare un fumetto da un disegnatore?  Credo avrebbe successo.

Stefano Medel –La notte che non sai-: La notte quale insufficiente panacea per una pena, così la disegna oggi il nostro Stefano.

Dario Menicucci –Soltanto macerie-: Un disperato canto per dire della pena immensa che può dare la fine di un amore. Perfette le metafore usate e ben comunicato il sentire del poeta.

Salvatore Cutrupi –Momenti-: Momenti ed emozioni dipinti egregiamente strofa dopo strofa. Risaltano suoni e colori e particolarmente riuscita è la seconda strofa.

Antonia Scaligine –E’ vero, non siamo mai contenti-: Che dire se non concordare con Antonia? Vero: la rimpiangeremo questa torrida estate. Un cordiale saluto e l’augurio per serene ferie.

Ciro Seccia –Lampi-: E lampi sono i liberi versi che Ciro usa per descrivere le sue fuggenti emozioni.

Laura Toffoli –Passione-: Versi che narrano di una travolgente passione, con trasparentissime metafore. Ammirevole questo elegante narrare, degno delle più apprezzabili poesie erotiche. Inevitabili  i complimenti.

Jacqueline Miu –Poemi minuscoli-: Analisi accurata di quel che sono (o possono essere) le parole. Sottili e profondi i versi di Jacqueline che portano ad una conclusione a sorpresa: non con le parole ma con gli sguardi si può meglio comunicare e, forse, meglio capire quel che ci circonda.

A voi tutti i più sinceri auguri per un lieto ferragosto, in primis al nostro Lorenzo cui va anche un riconoscente grazie per la sua preziosa attività.

Piero Colonna Romano
 

Buon Ferragosto a tutti
Simone

 

12/8/2015

11 e 12 agosto 2015

Dario Menicucci –Verso Santorini-: Affascina la descrizione che chiude la poesia: Santorini, dopo un suggestivo viaggio e l’attesa, esplode di luci e colori.

Enrico Tartagni –Gli amori perseguiti-: Un inedito Enrico ci regala i dolcissimi e romantici versi di una superlativa poesia. Ritmo, rime baciate e malinconica atmosfera, quasi fosse ricordo. Complimenti!

Carlo Chionne –Populista-: Carlo grida la sua delusione per le battaglie perse e, come accade alla maggioranza dei delusi, decide, sconsolatamente, di farsi  i fatti suoi.

Santi Cardella –L’addio-: Un addio al padre, detto con i magistrali versi di un Santi in gran forma. Commuove e coinvolge la bellissima  poesia del nostro amico che sa come parlare al nostro profondo.

Marino Giannuzzo  -Meriggio romano-: Ben descritta la confusione nella quale vive la città ed altrettanto ben espresso il desiderio di pace.

Simone Magli –Le badanti sono angeli-: Dolcissima descrizione, sotto forma d’aforisma, di questi preziosi personaggi.

Bruno Castelletti –La luna-: Decisamente magistrale questo descrivere la luna, quelle nuvole che corrono ed il sentimento che genera questo spettacolo. Da fiaba la chiusa di questa deliziosa poesia.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Solitudine di una vecchia prostituta-: Il dramma della prostituzione, qui narrato a forti tinte dall’ottimo Giuseppe, in una poesia che lascia l’amaro in bocca ed invita a riflettere su quella condizione.

Jacqueline Miu –Oro-: Mi pare di leggere una doppia poesia con due temi diversi, ma dallo stesso titolo. Decisamente ermetica la prima parte che nell’ultimo verso svela la forte aspirazione alla libertà della poetessa. Nella seconda parte quel desiderio pare realizzarsi in quelle gocce di pioggia che rammentano un mare sul quale sognare e navigare “arditi”.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un ossimoro realizzato in tre versi tre.

Antonia Scaligine –Chissà cosa succede lassù-: S’interroga sull’infinito, la nostra Antonia, con entusiastica curiosità. Simpatica la similitudine tra la notte di S. Lorenzo e l’azzurro del nostro  Lorenzo. Sempre brava la poetessa ad intrecciar versi.

Ciro Seccia –Molte lune-: Le belle immagini che Ciro ci regala, ci portano, strofa dopo strofa, al vero scopo della poesia: narrare di  un amore, durato lo spazio di una stagione,  che lascia rimpianti. Suggestivi e belli i versi.

Laura Toffoli –Fili di pensiero-: La ricerca di chiarezza nelle cose della vita, narrata con le significative metafore di bei versi, dalla nostra Laura.

A tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
oltre gli auguri (un po' tardivi) per il tuo onomastico, ti invio alcune impressioni evocate da alcune poesie d'oggi:

"Verso Santorini", di Dario Menicucci - Gradevolissima cronaca/emozione d'un viaggio, nello stile inconfondibile del nostro collega. Complimenti!
"Populista", di Carlo Chionne - Tutto possiamo dire del bravo Carlo, ma voglio sottolineare la sua poetica chiarezza;
vox populi, vox dei, dice il proverbio ed io aggiungo che poeti si nasce;
"Meriggio romano", di Marino Giannuzzo - Il tedio e l'ansia di volare sopra un pomeriggio afoso ed una città caotica. Poesia quanto mai attuale.
"La luna", di Bruno Castelletti - Tenera invocazione alla luna ("grande come una polenta") e in vena di giocare. Molto simpatica ed impreziosita dal dialetto veneto.
"Chissà cosa succede lassù", di Antonia Scaligine - Affettuoso e condivisibile omaggio poetico al nostro Lorenzo De Ninis, nel giorno di San Lorenzo, ispiratore di tante poesie e di tante "notti liete".
"Molte Lune", di Seccia Ciro - Romantica visione dello spazio e del tempo, rischiarati dalla luce lunare. E l'amore, assente o lontano, aggiunge un velo di malinconia.
"Fili di pensiero", di Laura Toffoli - Sembra la descrizione d'un sogno, fatta da Laura con incisiva chiarezza e con il colore della speranza.
Grazie a chi scrive, a chi commenta, a chi coordina,
Santi
 

11/8/2015

Santi Cardella mi complimento per la tua bellissima poesia L’ Addio , bravissimo
Un bravo anche al Populista Carlo Chionne .
Grazie Piero e Lorenzo , buon ferragosto a tutti
Antonia Scaligine
 

Auguri ferragostani
Al Prof. Lorenzo dell’azzurro Sito Vate sommo
e alquanto munifico tanto e generoso Mecenate
ai gentili commentatori tra i qual l’agile penna
di Piero amico e Poeta senza dubbio eccelle
a Poetesse e Poeti che con i carmi loro tanti
le giornaliere pagine rendono sempre più e più
preziose e fresche dolci e ai tanti lettori amici
vadan questi Auguri: lieto e sereno Ferragosto
ggc


Ti ringrazio,caro Piero,per i tuoi commenti su Aristeide.Sei molto generoso.E grazie anche a te , carissimo Lorenzo, per tutto questo.Ed ora un Buon augurio di Ferragosto a tutti gli amici di
questo meraviglioso portale azzurro.Ciao,Giovanni Abbate.
 

9/8/2015

8, 9 e 10 agosto 2105

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un giugno antico-: Certamente è tenero e nostalgico il ricordo di quella saggia nonna. E Giuseppe usa colti esametri (almeno mi pare) antichi come quel giugno, per raccontarci questo suo sentire.

Bruno Amore  -Muori fratello, muori-: C’è solo l’imbarazzo della scelta, tanto numerose sono le guerre, di religione e non, che affliggono, in questi lugubri anni, il pianeta. Contro questa violenza si alza il grido poetico di Bruno.

Stefano Medel –Piccolo fottutissimo paese-: Ed anche Stefano alza il suo grido fatto di sdegno, limitando il suo orizzonte a questa Italia che, da Monti a Letta a Renzi, precipita sempre più nel baratro dell’indigenza, degli egoismi, delle incomprensioni. Vien quasi da dire arriadatece er nano! Quello, per fortuna, ogni tanto si distraeva, dal demolire il tutto pro domo sua, col bunga bunga.

Renzo Montagnoli –C’era una volta-: La nostalgia di tempi che furono muove la penna dell’ottimo Renzo. Ed ecco che intesse per noi una fiaba. Fiaba che narra di tempi più umani, più riflessivi, confrontati con le frenesie e la perdita d’umanità di quelli odierni.

Loris Pesce –Forse è lei-: Pare un immaginario dialogo tra un lui innamorato ed una lei lontana. Lontana ma che incita a …darsi una mossa, perché chi tardi arriva male alloggia.

Giovanni Abbate –Aristeide-: Prosegue la soap fantasy istoria di Aristo. Ancora una volta ammiriamo la fantasia di Giovanni e la sua fatica nel mantenere costantemente quelle rime abbracciate, strofa dopo strofa. E godiamo di questa epica avventura.

Nicola Cabras –Alla poesia-: Il fascino della poesia e l’incitamento a coglierla, affermando che essa è in ogni luogo ed in ogni cuore. Questo il messaggio che leggo nei versi di Nicola.

Michele Aulicino –Antisuono-: Speculazione filosofica su suono e silenzio. Antisuono, dunque, nato dalla simbiosi tra suono e silenzio. Affascinante teoria, detta con efficaci versi che, a conclusione del loro porgersi, conducono alla suprema entità. Complimenti, Michele!

Marino Giannuzzo –Meriggio nisseno-: L’incanto del tramonto sul monte Capodarso fa da sfondo alla bella e tenera fiaba d’amore che Marino ci racconta. Belli i versi e dolci, in particolare quelli che iniziano da “Ricordi l’immensa frescura”  fino a “nel sole del tardo meriggio” per l’incalzante ritmo dato loro.  

Sandra Greggio –Verso la pace-: Una metaforica poesia per narrare di uno stato d’animo, per narrare di una pace che si può trovare solo nella pace di un lago. Intensa e bella la poesia di un’ispirata Sandra.

Jacqueline Miu –Il covo dei poeti-: Un invito suadente, questo di Jacqueline: vieni al covo dei poeti, svenduto alla poesia. Invito esplicito che arriva dopo la narrazione di surreali immagini, secondo il consolidato e fascinoso stile poetico della brava poetessa.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: C’è chi ci vide l’infinito, oltre la siepe. Salvatore si accontenta di un po’ di sole.

Laura Toffoli –Io-: Un dolce, riflessivo stato d’anima, raccontato con lievi e bei versi da Laura.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

8/8/2015

Mi è piaciuta la favola di altri tempi dal finale amaro di Renzo.
Ho trovato poi molto interessante e lodevole la strofa iniziale di "Alla poesia" di Nicola, nella quale si sente il rapporto viscerale del poeta con i suoi versi e l'urgenza di scrivere, davvero molto efficace.
Complimenti e grazie a tutti.
Simone
 

6/8/2015

Caro Lorenzo,
invito i colleghi sportivi a soffiare in direzione di Rio de Janeiro
ove domani l'equipaggio italiano dell'otto (tra loro anche mio nipote Mirko) va all'assalto del titolo mondiale juniores. Col soffio poetico in poppa la barca azzurra andrà più forte...
Grazie, un caro saluto per tutti,
Santi
 

6 e 7 agosto 2015

Marino Giannuzzo –Marina-: Intenso e bel racconto di un amore campestre, sotto un infuocato cielo estivo. Rendono bene la forte atmosfera sensuale, i versi di Marino.

Fausto Beretta –Hotel Ibis, dalla finestra-:  Un tranquillo hotel di periferia, insomma. Nel racconto breve di Fausto c’è tutta la rabbia per un riposo mancato, espressa alla perfezione da quell’assente bazooka…

Alessandro Borghesi –Sentimenti-: Una forte dichiarazione d’amore, di un amore talmente profondo da rendere inadeguate le parole che abbiamo, per dichiararlo.  

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Più non sente il vecchio-: Riso amaro e amore disperso nel tempo ma ancora vivo nella memoria. Col suo stile d’antan ecco quel che ci racconta, affascinandoci, il nostro amico Giuseppe.

Bruno Amore –Spaesato da una vita-: Anche in questa poesia leggo un tirar di somme, un confrontare passato e presente, un sentirsi avulso da una realtà che, appunto, non può piacere per quel rimpianto di ciò che fu. Malinconica molto la poesia di Bruno che ci coinvolge in questa sua visione della vita.

Loris Pesce –Ma cosa vuoi da me-: Penso sia meglio attendere lo svilupparsi della trama citata, per poi capire cosa vuole Loris.

Laura Toffoli –Il ponte luna-: Poetico il titolo e ricchi di lirismo i versi che disegnano lievi e belle immagini. Da ricordare il distico di chiusura. Complimenti per come espressa l’ispirazione che ha mosso la penna.

Antonio Scalas –E la notte si illumina-: Decisamente convincente, per l’alto contenuto poetico, la similitudine tra acqua che si insinua ed anime che si fondono. Interamente da godere la poesia per come Antonio sa rendere, nei versi, il suo sentire. Bravo!

Antonia Scaligine –La luna blu-: Magistrali le anafore che troviamo all’interno di più versi, gran bel modo di sottolineare e rendere vivo un paesaggio lunare, con i forti colori e le sensazioni che ci ha dato questo raro evento. Godibilissima l’intera poesia della brava ed attenta Antonia.

Jacqueline Miu –Tu sei il mio compleanno-: Uno struggente augurio di buon compleanno, inviato verso un cielo dove splende una luce qui mancante ma che continua a confortare. Come sempre sono vigorosi i versi di Jacqueline, in questa occasione velati da una sottile malinconia. E la poetessa merita, ancora una volta, complimenti.

Marinella Addis –L’inutile donna-: Un melanconico, ma bel racconto, di uno stato d’animo addolorato, fatto con i convincenti versi della bravissima Marinella  Un caro saluto.

Salvatore Cutrupi –Là nella valle-: Immagini, dall’atmosfera soffusa di serenità, molto ben raccontate dal nostro Salvatore.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

4/8/2015

Grazie caro Piero , sei davvero un amico per ciò che mi scrivi ,dai speranza , voglia e coraggio di esternare ciò che agita il cuore e spesso offusca la mente, con l’auspicio di essere compresa da qualcuno , come te , Lorenzo ed altri poeti come voi dal cuore buono che sanno accogliere , ascoltare , scrivere , perché come ben dici hanno vissuto esperienze simili
Un grazie e ci sono ancora , se pur con versi un po’ spiccioli, ma veri.
Antonia Scaligine
 

4 e 5 agosto 2015

Bruno Castelletti –Natale 1944-: Delicato e commovente racconto di un fatto struggente dell’ultima guerra. Molto ben resa la contrapposizione tra la pena che ha dentro quel partigiano e la luce che porta Lucia, con la sua presenza. Complimenti Bruno!

Stefano Medel –Poesia io, il poeta-: Ed ancora una volta ecco che Stefano si presenta col suo essere ribelle ed anticonformista.

Marino Giannuzzo –Mani rosse-:  “com’acqua inquinata/sotterra/invade ogni falda” Marino scrive nel 2001 questi versi profetici che oggi potrebbero essere il racconto degli odi che ci circondano, delle violenze, delle cruente e bestiali guerre di religione, che noi, stolti mortali, non capiamo quanto a fondo stiano scavando nella nostra educazione, per le nostre coscienze narcotizzate, per la nostra indifferenza.

Fausto Beretta –Oceano-: Una finestra aperta sull’oceano, visto attraverso il bel racconto di Fausto. Poesia che profuma di salso portato dal vento, che dice di un profondo osservare e sentire.

Ciro Seccia –Reminiscenze-: Un bel raccontare ricordi con i  brevi ed intensi flash delle belle immagini che Ciro ci regala.

Alessandro Borghesi –Io dico no-: C’è nulla da aggiungere al narrare poetico di un crimine infame, salvo concordare con l’indignazione che ha mosso la penna di Alessandro.

Simone Magli –Solo la semplicità può indossare la bellezza-: Concordo, caro Simone, con questo veritiero aforisma.

Salvatore Cutrupi –Pensieri fragili-: Quell’ “inventa pure bugie” diviene struggente nel contesto della poesia. C’è dentro una rassegnata malinconia, la dichiarazione, a se stesso, di una sconfitta irrimediabile. Poesia che dice di una profonda pena, con versi pieni di dolore.

Laura Toffoli –Diario: il bosco ci parla-: Immersione nella natura con i bei versi descrittivi, e della stessa e dei sentimenti che provoca, della brava Laura, che ci porta per mano, con i suoi bei versi, in un bosco di fiaba.

Antonio Scalas –Nonostante             quella luna-: Suggestive e belle le immagini che narrano d’amore, in questa bella poesia di Antonio.

Antonia Scaligine –Ti sento lontana, poesia-: Direi che l’attesa è finita, cara  Antonia, perché quel che hai scritto è poesia. Hai saputo descrivere lo stato d’animo di ogni poeta, quando pare venir meno l’ispirazione allo scrivere. E lo hai fatto da poeta, quale sei. Complimenti.

Jacqueline Miu –L’amore tutto spinge-: Leggo una malinconica analisi di un vivere, narrata ad un amico non particolarmente fortunato, al quale, quale unico conforto, si ricorda che amor omnia vincit.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Natale 1944 di Bruno: piacevole e nostalgica nella sua drammaticità, toccante sicuramente.
Caro Stefano, mi sembra di capire dalle tue poesie che sei tu che ti ostini a fare il bastian contrario, sono sicuro che gli altri non ce l'hanno con te. Comincia a sorridere, ne hai diritto.
Pagina molto intensa e ricca oggi, complimenti e grazie a tutti.
Simone
 

3/8/2015

2 e 3 agosto 2015

Simone Magli –Il tempo zuppa il pennello-: Pare un surreale aforisma, in effetti è un concentrato di bella poesia.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –L’asino di Thugga-: Un flash sulle fascinose rovine romane tunisine, nostalgico tuffo nel passato. Ma un asino sonnolento riporta alla realtà alla quale Giuseppe guarda traendo la  rassegnata riflessione che nulla cambierà mai per gli oppressi; ieri, come oggi, destinati a soccombere o alla totale indifferenza a ciò che li circonda (come, appunto, nei due asini: questo e quello che mastica cardi nella carducciana Davanti a S. Guido).

Stefano Medel -Pozzo notturno-: Anche se non originalissima è sempre bella l’immagine della luna nel pozzo. Immagine  che Stefano usa per “illuminare” normali scene di vita notturna.

Dario Menicucci –Vicini-: Ancora una volta Dario usa colpi di spatola per disegnare, con maestria, uno scenario marino, dal grande fascino. Fascino sopravanzato soltanto dagli occhi di una lei, che riesce a cambiare il sibilo del vento in dolci canti di sirene. Se questa non è una dichiarazione d’amore, che è?

Bruno Amore –Non così lunga la strada-: Un profondo sconforto ed una stanchezza che debilita, lungo una strada della quale non si vede, auspicandola però, la fine. Questo il sentire che ha ispirato il poeta nel comporre questi amari versi.

Santi Cardella -Sentimenti eterni (Sulpicia)-: Eterni e contrastanti, come possono essere i sentimenti d’amore. E Santi, con la sua limpida traduzione, ci presenta due degli stati d’animo vissuti da  Sulpicia,  nel suo amore per Cerinto.

Marino Giannuzzo –Malinconia-: Infatti la poesia quella esprime, con addolorati versi. Il ricordo di ciò che si è perduto, di ciò che non si può più dare, è bruciante. Il pensiero di quel che resterà è denso di sconforto e Marino comunica, con maestria, questi stati d’animo.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un dolce quadretto con qualche rintocco.

Laura Toffoli –Mantra in montagna-: Ed ancora un bell’omaggio alla natura. Questa volta è di scena la montagna, ed il suo spirito si fonde con quello del poeta, nei bei versi che Laura ci regala.

Jacqueline Miu –Quando viene sera-: Attacca con un iperbato la nostra Jacqueline, segue un romantica descrizione di ciò che può accadere (o si desidera accada) in riva al mare. Involontariamente spassosa quella micia innescata, che immagino si debba leggere come “mina”

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro magnifico Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Ringrazio per i positivi commenti. Saluti a tutti
Fausto Busatta
 

2/8/2015

Ringrazio Piero Colonna che,generosamente, mi riserva sempre positivi commenti.
Bruno Castelletti


Vorrei ringraziare LORENZO DE NINIS per la presentazione sul sito della mia silloge ma anche per il fatto che se sono arrivato a pubblicarla è stato anche grazie allo spazio e alla possibilità di confronto che trovo su Poetare.

Vorrei ringraziare anche le amiche poetesse TINTI BALDINI e ANILEDA XEKA per il contributo che hanno portato alla silloge.

In modo particolare vorrei ringraziare PIERO COLONNA ROMANO che in questo percorso, con la sua grande disponibilità e i suoi consigli, mi è stato compagno e amico. Il suo sostegno è stato determinante in questa mia scelta

Non ultimo vorrei ringraziare tutti i poeti che con i loro scritti fanno bella la pagina azzurra.
Fausto Beretta
 

Un caloroso grazie, Piero, per i tuoi commenti, ormai mi conosci bene. Un grazie a Salvatore per l'apprezzamento sulla mia ultima poesia scritta dal Pontile di Lido, mio luogo dell'anima a 80 km da casa.
Complimenti a Fausto Beretta per la sua pubblicazione.
Un saluto a tutti.
Simone
 

1/8/2015

31 luglio 1 agosto 2015

Simone Magli –Ho steso un foglio bianco-: Una malinconica autoanalisi: fermo il lago, inutili poesie e sensazione di annegamento. Unica consolazione quel panino. Immagini forti e lievi per dire dello smarrimento di un poeta.

Bruno Castelletti –Do lagrime nel cel/Due lacrime nel cielo-: Dolcissimo ricordo, narrato con la profonda commozione che c’è nei magistrali e coinvolgenti versi di Bruno. Ancora una volta l’originale in dialetto strapazza la versione tradotta, per ritmo e per resa sentimentale.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Care bucoliche figure-: Forte è la nostalgia di tempi andati e Giuseppe narra, con sapienza pittorica, le scene della mietitura, rimpiangendone la smarrita atmosfera bucolica.

Stefano Medel –Il poeta-:  Va controcorrente, il nostro Stefano, e l’afferma con orgoglio e determinazione.

Aldo Fontanazza –Come un uragano-: Un travolgente sentimento d’amore, e il desiderio d’annullarsi in quello, narrato con versi grondanti passione.

Marino Giannuzzo –Magda-: Marino aggiunge alla sua galleria di personaggi questa madre, costretta, dall’amore per le figli, a vendere altro tipo d’amore. E’ angosciante leggere questi versi che denunciano una triste realtà della quale vergognarsi.

Davide Rovidone –Pezzi di me-:  Una dicotomia della personalità, nata da un disadattamento esistenziale che nasce dla rifiuto della realtà.  L’anafora sottolinea, con forza, quel sentire.

Giovanni Abbate –Aristeide-: Proseguono le epiche avventure dell’eroico Aristo, narrate con la maestria e la fantasia di Giovanni.

Jacqueline Miu –Tornando da te-: Ancora una volta Jacqueline ci offre suggestive immagini che narrano di un bisogno/offerta d’amore. L’anafora rende alla perfezione l’intensità di quel sentimento.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Romantica immagine marinara, resa con tre versi tre.

Fausto Busatta –Mi vesto di ritagli di luce-: Intenso canto d’amore, velato da una sognante malinconia. Complimenti, Fausto.

Laura Toffoli –L’impronta di Francesco-: Laura riproduce, con i suoi versi, l’atmosfera mistica che si respira alla Porziuncola, quella nella quale sei immerso visitando il luogo dove Francesco visse a lungo e volle morire. Particolarmente intensa è la strofa conclusiva che la riassume con grande ispirazione. Sempre brava Laura!

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie al generoso Lorenzo, per ciò che ci consente.

Piero Colonna Romano
 

1 agosto 2015
Cari amici ho il grande piacere d’informarvi che il prestigioso “Aletti editore” ha dato alle stampe la silloge “Per tutti la più bella” del nostro amico e collega…in versi Fausto Beretta.


A Fausto i più vivi complimenti ed un grande in bocca al lupo per un meritato successo.
Piero Colonna Romano
 

31/7/2015

"Due lacrime nel cielo" di Bruno Castelletti: veramente molto toccante e delicata.
Ho trovato delicata e ruvida allo stesso tempo "Magda" di Marino.
Poesia di belle immagini è "Mi vesto di ritagli di luce" di Fausto.
Complimenti e grazie a tutti per le emozioni che quotidianamente regalate.
Simone
 

Seguo con interesse le pagine azzurre e colgo con gratitudine i commenti di Piero Colonna Romano sempre tanto generoso. Un saluto carissimo a tutti i sitani, in particolar modo al vate Lorenzo e all'insostituibile Piero. Antonietta Ursitti.
 

30/7/2015

29 30 luglio 2015

Davide Rovidone -Sogni,-: Benvenuto nell’azzurro, Davide. Ed esordio con versi che paiono un suggestivo dipinto astratto. Intrigante molto l’ossimoro di chiusura.

Simone Magli –Pontile di Lido, 27.07.2015-:  Più che la previsione di ciò che potrebbe essere, mi colpisce quell’ultimo verso che dice di una profonda simbiosi con quel mare dal quale, pare, proveniamo. Poesia dall’ampio, pensoso respiro del sensibile Simone.

Carlo Chionne –Proustiana-: Carlo (ed è una fortuna..) è molto più sintetico ed incisivo di Marcel, e di quell’ “opera cattedrale” (che è una ponderosa analisi filosofica del fluire del tempo) sa cogliere e rendere l’essenza  con i suoi pochi, malinconici versi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Un luogo antico-: Il malinconico e bel racconto del ritorno in un luogo, conosciuto e vissuto molto tempo addietro,  e della delusione nel ritrovarlo squallidamente trascurato. Eppure, ecco risentirne i suoni e rivederne i personaggi che lo avevano animato, e resuscitarli, nella mente,  con la nostalgia di un affettuoso ricordo.

Michael Santhers –Pensieri e calura-: E riecco il nostro surrealmetafisico poeta, con le sue immagini che paiono distorte e confuse dai vapori di caldo che si sollevano dagli asfalti e dalle sabbie. Immagini da una torrida estate, trasportate in questo azzurro sito, suggestive e tutte da gustare. Bentornato, Michael!

Bruno Amore –Nuvole e bambole-: Malinconici e nostalgici ricordi, nel riepilogo di una parte di vita. Delizioso quell’imbarazzo narrato, sorto da uno scrupolo poi rivelatosi eccessivo. Romantiche le belle immagini che Bruno ci regala, con l’aggiunta di quel pennino a forma di campanile che, tra tutti, era il mio preferito.

Stefano Medel –Tunnel-: E riecco uno dei “tormentoni “ preferiti da Stefano: notte infinita, in attesa di un’alba sempre in ritardo.

Ciro Seccia –Le Porte Dell’Ade-: Ciro ci narra di un sogno, un sogno a lieto fine. Adeguata al sogno l’atmosfera creata dai versi del poeta.

Sergio Basciu -Tra le pieghe della città-: Un’avvilente normalità, quella che tarpa le ali, quella che non ti solleverà mai da terra, per volare alto, descritta con maestria da Sergio

Aurelio Zucchi –Io come te-: Leggo un dialogo/confronto tra il poeta ed il mare. Poesia dove alcuni versi sono da ricordare per il loro alto lirismo (per es.: “di vetri e cristalli buoni a specchiare/mutar della luna addosso alla pelle.”) e sempre condotta con limpida scrittura.

Marino Giannuzzo –Mafia ed antimafia-: Una sconsolata analisi di una triste realtà siciliana (e non solo).
Ma ci leggo anche qualcosa che, anni fa, provenne dalla penna di Sciascia, quando condannò (equivocando assai) l’antimafia e quelli che definì, per loro opportunità, i “professionisti dell’antimafia”.

Forse sono io che equivoco ma, nel caso così non fosse, penso che esiste chi pratica il male e che deve esserci chi il male combatte. Professionalmente o meno.

Giovanni Abbate –Aristeide-: Prosegue l’epica soap opera di Aristo, tra scene dantesche e reminescenze mitologiche, combinate insieme, magistralmente, dal fantasioso Giovanni. Col fiato sospeso attendo la prossima puntata.

Laura Toffoli –L’anima di un sogno-: Un sogno che sa di fiaba, narrato da Laura che sa creare un’atmosfera d’attesa sul suo concludersi.

Roberto Soldà –Invincibile-: Il viaggio verso Plutone, recentemente concluso da una navicella umana, ispira l’ottimo Roberto che ci regala un sogno ed una speranza. Affascinante la terza strofa ed, ancor di più, la domanda finale. Bentornato nell’azzurro, caro amico!

Jacqueline Miu –Amore cannibale-: Ancora una volta dai versi di Jacqueline esplode una rovente passione. E’ amore torrido quello di cui la poetessa ci narra, con i suoi violenti versi. Ma la forza e la vemenza che permeano l’intera, suggestiva composizione, si stemperano nella dolcezza del verso di chiusura che dice di un immenso bisogno di tenerezza. Ancora una volta complimenti!

Sandra Greggio –Passeggiando con papà-: Un grido d’amore, nato da un bisogno di protezione, narrato con un poetare che coinvolge e commuove. Brava Sandra!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Un ottimistico saluto al nuovo giorno, in tre versi tre.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

29/7/2015

"Tra le pieghe della città": ogni uomo dovrebbe prendere coscienza che ha già le ali. Buona poesia, complimenti Sergio.
Simone
 

Nei bei versi di Simone"Pontile di Lido" sembra di sentire,lontano ma
vicino, lo scroscio dei flutti contro la scogliera. Salvatore Cutrupi
 

28/7/2015

27/ 28 luglio 2015

Marino Giannuzzo –Luigi-: Prosegue la galleria di personaggi che Marino ci presenta. Questa volta si tratta di uno spacciatore, disonesto con i disonesti, che fa una brutta fine. Ma il cuore di una madre non lo vedrà mai personaggio negativo, accecata dall’amore.

Bruno Castelletti –Tra senge e sgrèbani/Tra rocce e dirupi-: Malinconico, orgoglioso e dolcissimo ricordo di vita, che coinvolge e commuove. In questo bel componimento il dialetto è un valore aggiunto all’emozione.

Dario Menicucci –Eccomi-: Speranze ed illusioni svanite, rendono amara la giornata e la sera che incombe si popola di fantasmi. Questo narra Dario, con malinconica poesia.

Nino Silenzi –Affanno-: Amaro osservare il nostro tempo che passa,  con la certezza di un improbabile domani per il quale è inutile l’affaticarsi delle formiche/uomo.  L’ottimo Nino ambienta questa sua riflessione tra il mormorio del mare ed il frinir di cicale, e la rende dolcemente malinconica.

Carla Persico –Estate-: Non la ama l’estate, Carla. E la dipinge con una poesia coerente con lo scarso amore, anzi con il fastidio che le causa.

Andrea Sbarra –vite perdute-: Una dolente analisi, densa di rimpianti e di pentimenti, di una vita, narrata con versi grondanti amarezza.

Sergio Basciu –L’alba più bella-: Ci leggo la speranza di rinascita, nella metafora di una calma e bella alba. Belle le immagini che Sergio ci regala e suggestivo il richiamo all’affascinante Sardegna.

Santi Cardella –Corpo o anima?-: La dicotomia principale del nostro essere: difficile scelta quella che il bravissimo Santi ci pone con questa intensa e tambureggiante poesia, dall’interessante schema metrico chiuso da una consonanza.

Salvatore Cutrupi -Haiku-: Vince sempre la mamma, e Salvatore ce la presenta in una classica  attività, sempre con stringati versi.

Laura Toffoli –Un pomeriggio estivo-: Laura dipinge, con grande maestria, l’atmosfera sonnolenta di un caldo pomeriggio estivo. Usa, com’è sua abitudine, belle ed incisive immagini… e mi ha fatto venire una gran voglia d’anguria.

Jacqueline Miu –Le porte del fuoco-: Confermo: Jacqueline è iscritta d’ufficio al simbolismo francese, con un di più dato dalla sua passionalità. Sono pura violenza i versi che ci regala; violenza con forte componente d’amore. E suggestionano ed affascinano i suoi racconti, che fanno intravedere, spesso, un inquietante oltre.

Antonio Scalas –Ti potrei ricolmare di ogni cosa-:  “Fa bene a porci e limosina a parrini” recita un antico adagio siciliano ed Antonio farà bene a tenerlo presente, vista l’ingratitudine. Scherzi a parte, la poesia è un grido di dolore ed un accusa, detta con versi pieni di rabbia contenuta.

Il più cordiale dei saluti a voi tutti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
nella tregua canicolare delle ore antelucane ragiono su alcune poesie del giorno:

"L'affanno", di Nino Silenzi - Il poeta sente lo scorrere inesorabile del tempo e cerca nel suo inconscio le motivazioni per una duratura pace interiore; ma constata d'essere una tra le tante formiche che s'affannano alla ricerca del nulla o d'un improbabile domani. E sottolinea la dicotomia fra la serenità di lassù e il vano affanno di quaggiù. Rara e profonda poesia sui limiti dell'indagine umana nel confronto con la complessità e con l'armonia dell'universo.
"Estate", di Carla Persico - La stagione in cui maturano i frutti e le messi non riesce a confortare con la sua luce e i suoi colori le "lacrime nascoste" nell'io narrante, né a scalfire il suo muro di tristezza. E' un suggestivo canto disperato in cui si intravede un barlume di speranza nel "roseo tramonto" o nella danza allegra (ma non finta) dei passeri.
"Vite perdute", di Andrea Sbarra - Ulteriore analisi soggettiva e finemente poetica di fonti vitali inaridite dal tempo e dalla sorte.
"L'alba più bella", di Sergio Basciu - In questa coinvolgente poesia l'autore spande a piene mani la sua fiducia in un'alba che verrà, per la quale ha già preparato "spazi infiniti e infinito amore".
"Ti potrei ricolmare d'ogni cosa", di Antonio Scalas - Simpatico e problematico confronto con la persona amata, incontentabile "bastian contrario" che vuole sempre qualcosa di più. Meglio lasciare che agisca lei o aspettare un offuscamento dell'orgoglio; intanto l'hai inondata di bei versi.
Santi
 

27/7/2015

Ringrazio Simone per le sue attenzioni che mette verso i miei haiku e
per i suoi apprezzamenti. Salvatore
 

Ciò che è espresso nella poesia "Affanno" di Nino Silenzi mi trova perfettamente d'accordo: i momenti di pienezza sono pochi durante la giornata, che per il resto l'affrontiamo in un modo frenetico ed è la mente a fare da padrona. Cosa che succede molto meno in certe realtà del mondo orientale, che è molto più vicino al corpo e all'anima.
Mi è piaciuto l'haiku di Salvatore, che però stavolta trovo molto più poesia vera e propria. Complimenti.
Un caro saluto a tutti.
Simone
 

26/7/2015

A Massimo Biason…
pur non essendo il mio genere
la trovo molto espressiva,
in alcuni punti sento quasi
il rumore del ferro
quando viene battuto…
ma il rumore secco si scioglie
e diviene gorgoglio dolce d’acqua
che lava che rasserena…
un film in bianco e nero
mi sembra….che si tinge di rosa
col finale….laura
 

Ringrazio Santi per l'apprezzamento alla mia poesia "oblio" e resto affascinato dal commento di Piero Romano Colonna che cita Pirandello.In effetti, lontanamente,c'è nei miei versi qualcosa che ricorda "il fu Mattia Pascal" di Pirandello. Salvatore Cutrupi
 

25/26 luglio 2015

Massimo Biason –the emotive dead-: Benvenuto nell’azzurro, Massimo! Esordio con racconto thriller,  in stile beatnik. On the road amaro, che però termina con un “e vissero felici e contenti”.

Rosino Maranesi –Paese di collina-:Bella e malinconica descrizione di un paese sperduto nel tempo. Bella metafora della vita, dalla serenità della giovinezza, alle avventure nell’altrove, al ritorno nei ricordi nostalgici.

Marino Giannuzzo –Le leggi-: Considerazioni filosofiche sul senso delle leggi e sulla loro motivazione, dette con perentori (e condivisibili) versi.

Carlo Chionne –Tutti a casa-: Solo nell’oltre avremo pace e riposo, questo  lo sconfortante ammonimento del grande Carlo.

Enrico Galavotti –La fine-: Autoironica analisi di quel che di noi resta e di ciò che è stato.         

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Il vecchio gatto grigio-: Narra di un gatto, il bravo Giuseppe, come fosse un vecchio amico cui si è affezionati. Racconto che si svolge come fosse fiaba, priva di lieto fine, col solito bello stile del nostro amico.

Sandra Greggio –Il sogno-: L’aspirazione all’amore, quasi volo verso l’alto, molto ben narrata da una romantica Sandra.

Salvatore Cutrupi –Oblio-: Già, chi siamo per noi stessi? E Salvatore fa di sé una fantasiosa analisi. E Pirandello svolazza nello sfondo.

Laura Toffoli –Pensiero semplice d’amore-: Un romantico ricordo nella serenità di un azzurro mare. Piedi sfiorati da onde, che sembrano lievi baci, in una ben resa atmosfera di pace.

Jacqueline Miu –La fame-: Un ouverture tenebrosa per poi narrare di un bisogno esistenziale di volare alto e di ricerca d’amore. E’ fame di libertà quella di cui ci parla la simbolista Jacqueline, ed i suoi forti versi suggestionano e lasciano stupiti. Particolarmente bello quel “A volte vorrei esplodere per contaminare tutto di stelle”. Brava!!

Il più cordiale dei saluti a voi tutti , in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
Commento brevemente alcune poesie del giorno:

"Tutti a casa", di Carlo Chionne - Carlo ci ricorda, con belle rime, che la corsa verso la casa finale è aperta. L'importante è andare avanti lentamente, magari soffermandosi a scrivere qualche poesia...
"Il sogno", di Sandra Greggio - Sono lieto che Sandra, riconquistato un po' di tempo libero, abbia guardato dentro di sé; e ci ha trovato un gabbiano ansioso di conquistare l'azzurro. Belle immagini, bei versi.
"Oblio", di Salvatore Cutrupi - Poetica riflessione sulle proprie inquietudini, espressa con vigorosi settenari e coinvolgenti metafore.
"Pensiero semplice d'amore", di Laura Toffoli - Una ulteriore testimonianza delle ottime attitudini di Laura, poetessa dal carattere sempre positivo.
La fame", di Jacqueline Miu - Poesia e immagini spontanee, testimoni d'una immensa inquietudine e d'una grande energia.
"I Presocratici", di Umberto Eco - Colto suggerimento di Piero Colonna Romano che, insieme all'autore, si prende gioco delle mode filosofiche succedutesi nel tempo, e auspica la serenità e la pace dello spirito.
Cari saluti a tutti,
Santi
 

24/7/2015

Ho apprezzato molto i commenti di Piero e di Tinti relativi al mio “oltre”. Una confessione: mi chiedo sempre cosa sia, sapete?
Grazie di cuore a Lorenzo che mi ospita nel suo azzurro mare.
Sandra Greggio
 

Grazie sempre Piero
Grazie a tutti voi dell'azzurro
Bravi! Pagina splendida
Particolarmente colpita dall'oltre di Sandra e da quel destino in amore di Simone
Grazie a Lorenzo
Tinti Baldini
 

23/7/2015

23 luglio 2015

Poesia a tema: L’amicizia

Guillaume Apollinaire –Amica mia penso a te-: Con tutto il rispetto per questo grande della letteratura francese (strepitosa la raccolta di poesie “Alcools”) non mi sembra che la poesia qui presentata sia degna della sua fama. Mi pare una melensa, iperbolica dichiarazione d’amore, più che d’amicizia, che nella traduzione dal francese all’italiano perde in musicalità, anche se non in ritmo, visto che questo non esisteva nel simbolismo.

Poesie a tema libero

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Solo oggi ricordo-: E’ singolare che a distanza di cinquant’anni non si sia risolto un dubbio: m’ama o non m’ama? Ama me al di là di questo mondo o ha sbagliato quaderno? Ma quel che conta è che Giuseppe riesca ad esprimere, poeticamente, la giovinezza del suo cuore, i suoi ricordi nostalgici, coinvolgendoci.

Tinti Baldini –Notte-: Una pessimistica visione della notte  che la poetessa ritiene sia “ore sottratte alla vita” ed ancor più negativo diviene quello spazio notturno che è fatto di veglie, e diviene “ buio trafitto/in mare nero”. Intensa e bella la poesia della brava Tinti.

Dario Menicucci -Il silenzio del tramonto-: Un’atmosfera sospesa nel tempo, emana dai bei versi descrittivi del bravo Dario.

Simone Magli –C’è una forza scritta nel destino-: Il tempo dell’amore pare scritto nel destino, questo afferma il nostro Simone che chiude con la bella immagine di quelle poesie che, portate dal vento, si racconteranno in una vecchia osteria.

Marino Giannuzzo –Lampi-: L’incanto del “cinema nel cielo” ed il desiderio d’acqua sulla asciutta terra, sono belle immagini di un temporale estivo molto ben descritto da Marino.

Bruno Castelletti –Mi presento-: Che dire se non “piacere” ? Simpatica e spiritosa la presentazione di questo nostro nuovo amico che ben racconta dell’imbarazzo nel rispondere alla domanda sulla sua provenienza, fino a quando la provenienza, per altri meriti, diviene famosa.

Jacqueline Miu –La danza di fuoco-: Di una sensuale ricerca dell’amore ci narra Jacqueline, con i suoi forti e brucianti versi.  E’ un fuoco che sale dai piedi alla mente e crea affanno che poi si stempera nella ricerca della rassicurante bellezza, per riaccendersi, con violenza, nella chiusa di questa passionale poesia.

Sandra Greggio –Il mio “oltre”-: C’è un estraniarsi in queste prime strofe di Sandra, un vivere in un diversa realtà. Quasi un presentimento di quell’oltre che arriva e riempie la mente. Sensazioni molto ben descritte dalla brava poetessa.

Salvatore Cuttrupi –Haiku-: Se si potesse dare un titolo all’haiku per questo potrebbe essere “La solitudine di un altalena”.

Tiziana Cocolo –Nel vero del sogno-: Ermeticamente sognante. Similitudine ad alto contenuto poetico, in una gradevole e suggestiva poesia, dall’attacco decisamente affascinante.

Laura Toffoli –L’ombra del silenzio/Ombra-: Una nuova, diversa e sorprendente Laura ci presenta due poesie aventi lo stesso tema. Tema svolto con suggestivo ermetismo nella prima, mentre nella seconda c’è un ritorno al suo classico stile che conosciamo, compreso il miracolo nato dalla fede di cui narra. Inedita, dunque, è la nostra amica e l’attendiamo ad altre prove con curiosità.

Un cordiale saluto a voi tutti, in primis al nostro illuminato vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Un sentito ringraziamento, oltre che al già citato Piero Colonna Romano, anche al caro amico Santi Cardella relativamente alla mia poesia "Grazie", mi piace molto l'aggettivo "limpida" con cui l'ha definita.
Un cordiale saluto a tutti, in particolare a Lorenzo.
Sandra Greggio
 

Oggi ho apprezzato la poesia nostalgica/ironica "Mi presento" di Bruno Castelletti e la suggestiva immagine data dal secondo e dal terzo rigo dell'haiku di Salvatore.
Un caro saluto a tutti. W la poesia.
Simone
 

21/7/2015

21 luglio 2015

Bruno Castelletti –Mi canto (Io canto)-: Benvenuto nell’azzurro, Bruno! Esordio con poesia che è commosso inno d’amore alla sua terra ed è un dipinto dagli intensi colori che affascinano e che così possono essere espressi solo dall’anima innamorata di un poeta. Complimenti.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –La bimba e il nonno-: e Giuseppe ci regala una commozione d’altro genere: quella di un nonno che rivive le emozioni di padre di un tempo e che nascono dal sorriso di una neonata che illumina cuore e mente. Coinvolge, il nostro poeta, e ricordi affiorano.

Edoardo Canale –inaspettata amante-: Dolcissima iperbole, per dichiarare amore e stupore. E quell’ “inaspettata” vieppiù accentua la meraviglia.

Stefano Ripamonti –Non dimenticare-: Un concentrato di sconforto, negli essenziali versi di Stefano, che si guarda attorno  non trovando più alcuna morale, né regole civili di vita. Di quelle ci siamo tutti scordati, nell’assenza di ideali.

Marino Giannuzzo –Labirinto-: ed ecco la conseguenza di quella perdita di ideali, detta sopra da Stefano: ci perderemo in un inestricabile labirinto, perdendo, prima di tutto, noi stessi.

Renzo Montagnoli –I celti, tanto tempo fa-: Un sognante viaggio indietro nel tempo con i bei versi, pieni di nostalgia, dell’ottimo Renzo. Fresche le immagini che il poeta ci regala con questa gradevolissima, malinconica poesia.

Carlo Chionne –Monte Soratte (a Santi Cardella)-:  Meritatissima dedica, da un grande ad un grande,  di questa che è una delle più belle odi oraziane, dalla quale emana quell’invito al carpe diem che tutti dovremmo fare nostro.

Giovanni Abbate –Aristeide-: Prosegue l’epico poema, che talvolta assume toni gotici, del bravo Giovanni. Thriller che ti prende ed affascina, narrato con grande fantasia.

Laura Toffoli –Coro per la vita-: Un pressante invito al rispetto della natura. Quella natura che abbiamo avuto in…comodato d’uso e che dovremmo rendere intonsa, così come l’abbiamo conosciuta, ai nostri figli. Ottimo messaggio di Laura che non rinuncia ai suoi bei versi descrittivi, pieni di luci e colori.

Jacqueline Miu –Il fiore bianco-: Una dichiarazione d’amore nel perfetto, fascinoso stile di Jacqueline. Colgo quelli che mi paiono i versi centrali più significativi: “i miei occhi non riescono a spiegarti l’infinito”, “Ma l’inizio di tutto a ogni alba che avremo assieme”, “la vita è un sorso di un bene”, “Di come mi fai sentire se assente”.

Sandra Greggio –Grazie-: Una preghiera, un ringraziamento denso di fede e di speranza, detto con passione dalla brava Sandra.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Una folla che si reca al lavoro, studenti sotto il peso dei loro zaini. Una giornata che inizia con i suoi sogni, le sue delusioni, le sue speranze. Tutto questo leggo negli stringati versi di Salvatore.

Ringrazio Giovanni per il gradito commento alla mia “Punta Buonfiglio a Manarola”.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro vate Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
attraverso la nostra rubrica esprimo la mia gratitudine a te, Sandra e Piero per l'affettuosa partecipazione alla mia poetica affermazione in quel di Verzella (CT).
Mi ha commosso la dedica fattami da Carlo Chionne della bella poesia "Monte Soratte", eternamente vestito di neve(anche in queste ore canicolari!), oggetto d'una famosa poesia di Orazio, da me tradotta e mio 1° contributo a "poetare.it"; tutto ciò a conferma che la poesia, mediante l'immaginazione, crea un mondo "emozionale" più bello di quello reale e non soggetto al logorio del tempo. Possiamo perciò dire, con Orazio:
"Fies nobilium tu quoque montium,/ dicente Horatio et Carolo iterante" (Anche tu resterai fra i monti illustri,/già dal momento che lo disse Orazio/ e Carlo ti ricorda col suo canto!).
Infine mi ha emozionato la limpida poesia "Grazie", di Sandra Greggio, nella quale si avverte la presenza del Creator mundi e si conferma, in fede, la nostra origine divina.
Un caro saluto per tutti,
Santi
 

20/7/2015

Vivissimi complimenti alla bravura di Santi Cardella nel comporre poesie così delicate ed armoniose che non trascurano però anche un esercizio stilistico ammirevole. Un grazie a Simone per aver notato la poesia da me consigliata e a Piero Colonna Romano per il consueto azzeccatissimo giudizio sulle mie poesie.
Un caloroso saluto a tutti ed un ringraziamento particolare al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio
 

20 luglio 2015
Ancora una volta il nostro grande Santi Cardella vede riconosciuti i suoi meriti letterari con un secondo posto al prestigioso trofeo Antonio Filote Omodei 2015 (Verzella -CT-).
Orgoglioso per la sua presenza nel nostro azzurro spazio, sono lieto presentavi la poesia premiata ed il meritatissimo commento a questa destinato. Piero Colonna Romano

'U gira…suli
Sicilia, 'nta 'n'aricchia t'aiu a parrari
d'un misteriu ca tegnu dinta o cori
fattu ca nun mi fa cchiù arragiunari:
dunni va 'u suli quannu scinni e mori?

S'ammuccia nicu nicu 'nta li grutti
di li vulcani sparsi sutta 'u mari,
astuta a luci e nni fa fissa a tutti
ca arristamu alluccuti a talïari?

Ma doppu comu fa 'stu schifïusu
a spuntari 'nto cielu sbarigghiannu
supra i pissiani dunni sta Maria?

e dda mi lassa stupitu e cunfusu
quannu s'affaccia tenniru e cantannu
sutta a li cigghia di la bedda mia!

Il gira…sole
Sicilia, in un orecchio ho da parlarti
d'un mistero che vive nel mio cuore,
fatto che non mi fa più ragionare:
dove va il sole quando scende e muore?

Si cela piccolino nelle grotte
dei vulcani che stanno sotto il mare,
spegne la luce e prende in giro tutti
che restiamo stupiti ad ammirare?

 Ma dopo come fa questo folletto
a spuntare dal cielo sbadigliando
sulle persiane dove sta Maria?

e là mi lascia attonito e interdetto
quando s'affaccia tenero e cantando
 sotto le ciglia della bella mia!

 

20 luglio 2015

Per migliore lettura della motivazione data alla poesia “U gira…suli” la riporto qui di seguito:
“Un sonetto costruito nel pieno rispetto dei canoni metrici, un canto semplice e immediato quanto denso di passione, nel filone di tante serenate della tradizione popolare siciliana, dove gli accenti d’amore rivolti alla donna amata si traducono anche in accenti d’amore per la propria terra.” Maristella Dilettoso

Poesie a tema: L’amicizia

Nicola Cabras –Ad un amico-: Tenero e dolcissimo invito, detto con versi pieni di sentimento.

Poesie a tema libero

Carlo Chionne –Noemi e Kengiro-: Come non approvare l’istanza egalitaria del bravissimo Carlo? Complimenti e speranzosi applausi, per un mondo migliore, l’unico possibile (oltre che inevitabile se si vorrà sopravvivere).

Michele Aulicino –Crisi Pensosa-: Uno smarrimento esistenziale, detto con metafore trasparenti e forti versi che entrano prepotentemente dentro. Complimenti Michele e bentornato nell’azzurro.

Maria Savignano –Amore è-: Spettacolosa, intensa ode all’amore universale. Tutta da gustare, tutta da ricordare, per farla nostra. Complimenti vivissimi a Maria!

Antonietta Ursitti –Disegno ali d’angelo-: Ancora una volta la bravissima Antonietta ci delizia con dolcissimi e malinconici versi che nascono da una osservazione profonda che nasce da un sensibile animo. Ancora una volta complimenti, uniti ad un caro saluto.

Marino Giannuzzo –La voce del poeta-: E’ grande lo sconforto di Marino nel giudicare lo scopo dell’esistenza di un poeta. Ma questi versi che ci regala, ne sono certo, resteranno a sottolineare il poeta che c’è nel nostro amico.

Dario Menicucci –La voce della notte-: Fantasiosi ed affascinanti versi che, pur nella loro asciuttezza, dipingono alla perfezione lo spirare del giorno nella vittoria della notte. Bravo Dario!

Gian Luca Sechi –Un sogno piccolo-: Un analisi addolorata sull’effimero dei sogni, piena di rassegnazione.

Enrico Galavotti –Come Ulisse-: Spietata analisi della cosiddetta evoluzione della nostra civiltà. Poesia che è filosofia ed invito ad un vivere più semplice, in definitiva più umano.

E credo abbia ragione Enrico quando afferma che popoli più genuini del nostro siano destinati a sopravviverci. Che l’esodo biblico al quale stiamo assistendo sia l’inizio del miglioramento, forse della speranza?

Antonio Scalas –Solo per dirti-: Una promessa che, in definitiva, è speranza di salvifico amore, detta con i bei versi di Antonio.

Laura Toffoli –Rapita dall’insieme-: Una full immersion nella natura che coinvolge. Poesia densa d’ispirati versi dai quali emana tutta la meraviglia e l’amore di Laura per ciò che ci circonda. Particolarmente significativo quell’identificarsi col vento ed altamente poetici i versi  conclusivi: “e il pensiero diviene astratto e pieno/e lo sento sfumare all’orizzonte/come delicato sogno/che con le ali del desiderio/si dilata divenendo lama luminosa/d’unione tra cielo e terra/abbracciando tutto il mondo.” Complimenti vivissimi!

Jacqueline Miu –Il vestito rosa-: La visione di un vestito rosa, esposto in una vetrina, scatena ricordi nostalgici che aggravano ancor più l’atmosfera grigia di una grigia città della quale s’è perso il profumo d’un tempo. E pure resta grande dolcezza e desta ancora desiderio quel vestito rosa, “Il desiderio ardente ogni alba al risveglio”. Poesia dalla forte intensità sentimentale, espressa col personalissimo stile di Jacqueline.

Sandra Greggio –Un soffio-: Indelebile il ricordo consolatorio dell’amato padre che Sandra esprime con poesia molto ben costruita, da un prologo fatto di sofferenza alla consolazione finale ed alla gratitudine per quel rivelarsi amorevole. Brava Sandra!

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Commento arduo. Salvatore narra di una ripetitiva normalità. La poesia consente proprio tutto!

A voi tutti il più cordiale saluto ed un grande grazie al nostro splendido Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

A Piero,
infinitamente grazie,Piero,per i tuoi commenti alla mia Aristeide.Sono commosso;mi hai dato nuova forza di cui avevo bisogno.A proposito del tuo “ Punta Buonfiglio a Panarola “
....è senza somiglio,non ho... parola.Incomparabile.
Ora che sono rientrato da una breve vacanza riprenderò l’invio dei successivi canti.Approfitto per un saluto a tutti gli amici che finalmente potrò leggere,e aggiungo un carissimo saluto
per il nostro super Lorenzo,Giovanni Abbate.
 

19/7/2015

Per Salvatore
Certo Salvatore, fai bene, un abbraccio anche a te.
Simone
 

18/7/2015

"Domenica già programmata" di Rosino Maranesi: ci ho letto un passivo adattamento all'automatismo dettato dal consumismo, reso bene quindi il problema, se trattasi di questo.
Ho trovato sensazioni familiari ne "Il volo" di Cristina Perilli: è vero, di solito cambiamo quando c'è da scegliere, ma bisognerebbe cambiare anche prima di arrivare alla scelta, avere sempre una predisposizione al cambiamento, vivere nel cambiamento, ma per l'uomo è cosa ben difficile, una delle più difficili.
Particolarmente intenso l'azzurro di oggi.
Un caro saluto a tutti.
Simone
 

Mi complimento con Cristina Perilli per la sua bella poesia"Il vento".
Una disamina cosciente sulle nostre possibili scelte esistenziali e la
sua paura di "volare".Molto poetica e con una sfumatura malinconica la
parte finale della poesia dove Cristina mette a nudo le sue titubanze e
le sue fragilità. Salvatore Cutrupi
 

18 luglio 2015

Santi Cardella -19 luglio, Paolo Borsellino-: Commovente orazione funebre, dalle preziose immagini e densa di speranza, dell’ottimo Santi, nata da un profondo senso della giustizia, quello che permeò la vita di Paolo Borsellino.

Rosino Maranesi –Domenica già programmata-: L’aspirazione alla libertà (che può dare un giorno festivo) destinata a restare, appunto, aspirazione. Poesia impregnata di pessimismo e di rassegnazione.

Giuseppe Stracuzzi –Lucciole-: Colpi di spatola sono i versi di Giuseppe e vanno a disegnare un mondo caotico che si vorrebbe cambiare. Rabbiosa e bella la chiusa.

Cristina Perilli –Il volo-: La certezza rassicurante di ciò che si ha o il volare alla ricerca d’emozioni nuove ? Ardua scelta ed è questo il dubbio che Cristina esprime in bei versi.

Marco Pancrazi –Ascoltando-: Intimistica  riflessione su di una speranza che coinvolge vita ed amore.

Marino Giannuzzo –La verità-: C’è qualcosa che ci impedisce di vedere la verità. Secondo Schopenhauer la nostra vista è impedita dal metaforico velo di Maya, secondo Marino, decisamente più pragmatico, sono gli egoismi personali a negarcela.

Salvatore Cutrupi –Bosco-: Salvatore ci regala belle immagini silvestri, ai margini di una casa con allegre voci di bimbi e frusciar di ruscello. Un acquerello, insomma.

Antonio Scalas –Prima di perdersi-:  Inarrivabile ma anche non capita. Per questo ci si può punire, pentendosi senza speranza. Poesia densa d’amarezza espressa con forti e spesso metaforici versi.

Laura Toffoli –Essere-: Lezione di vita da Laura: per godere delle magie dell’universo, guardare a questo con occhi di bimbi. Come sempre fascinose le descrizioni della natura che ci regala la poetessa.

Jacqueline Miu –L’albero-: Il cuore dell’uomo è senza limiti, afferma Jacquelline in chiusura di una intensa poesia ridondante amore. Bellissima l’immagine dell’albero che trae vita dai sogni e, con quelli, s’innalza verso il cielo. Che dire di questa nostra fantasiosa amica se non applaudirla?

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Grazie Simone per i tuoi apprezzamenti sui miei Haiku. Visto che non
riesco a comporre poesie con una certa frequenza ,scrivere haiku è
anche un modo, da parte mia, per vivere frequentemente il nostro sito .
Un abbraccio. Salvatore.
 

17/7/2015

Grazie Piero e un caro saluto tutti voi dell'azzurro e a Lorenzo in primis
Tinti Baldini
 

17 luglio 2015

Marino Giannuzzo –La tela bianca-: Il fantasioso Marino in definitiva ci parla d’arte moderna. Quella dei tagli di Fontana e dei monocromi di Malevic. Di realismo e d’astrattismo, dell’immagine e del suo annullarsi.  Cioè di tutto ciò che è (o dovrebbe essere) la pittura. E ci regala una gradevole poesia che dice  di libertà d’espressione e di scelte.

Carlo Chionne –Endecasillabi-: Principe della rima, il nostro Carlo oggi ci dà una lezione sulla fisiologia dell’endecasillabo. Tutti noi “respiriamo” in endecasillabi e quando tiriamo il fiato è come se andassimo a capo, ci avete mai pensato? E Carlo lo sottolinea col suo ritmico e bel poetare.

Giuseppe Dabalà –Breve, come un respiro-: Densa di un pathos sensuale, la bella filastrocca del bravo Pino ci narra di un risveglio dove il desiderio esplode “Come l’acqua di un torrente”, per esaurirsi nello spazio di una troppo breve stagione. Belli i versi, belle le immagini: complimenti!

Tinti Baldini –Terra-: E’ un ritorno a casa il morire, così ci avverte Tinti con bei versi ridondanti serenità.

Fabrizio Lama –Nessuno ascolta il nostro dolore-: E’ come un grido di dolore questa di Fabrizio. Pena esistenziale e solitudine si intrecciano, verso dopo verso, nel cupo scenario della vita.

Pasquale Di Meo –Mentre Ascoltavo una melodia-: Un incanto che blocca mente ed impedisce parole, detto con dolci versi da Pasquale.

Carla Persico –Notte d’amore-:  E’ profonda la delusione che emerge dai malinconici e bei versi di Carla. C’è un‘atmosfera di fiaba nell’attacco della poesia, poi chiusa da una salvifica rassegnazione. Terribile quel “Ho aperto. Ti ho cercato.” che dice dell’impossibilità di riconoscere qualcuno di cui avevamo immagine diversa da quella che rivela.

Jacqueline Miu –Se non avessi un corpo-: La leggo come si trattasse di un’offerta/richiesta d’amore, resa con la violenza  che solo un “sangue alieno” può avere. Sempre molto forti e suggestivi i versi della nostra Jacqueline, in questa occasione alquanto criptica.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Che dire se non buon per lui?

Fausto Busatta –Per cercar la via più corta-: Il sottotitolo chiarisce la metafora che è l’intera bella poesia. Fausto ci ammonisce sui pericoli che ci sono nel vizio del gioco, quasi discesa all’inferno, pur lasciando aperto uno spiraglio di speranza,  per quella finestra socchiusa da cui arriva  “un ritaglio di luce”.

Laura Toffoli –Voci dell’estate 2015-: Laura descrive un paesaggio estivo, con la solita sua maestria. Poi la scena s’accende di fuochi pirotecnici cui segue un cuore che palpita, sognante e ardente d’amore.

R.M. Rilke –Sii paziente-: un grazie a Sandra per la proposta di questo saggio invito che ci arriva dal grande Rilke

Un sentito grazie a Simone ed a Sandra per il loro commento alla mia “Punta Buonfiglio di Manarola”.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

"Endecasillabi": l'endecasillabo è la forma più semplice, genuina e musicale con la quale si possa comporre musica e poesia, è stata la forma più usata ed è tutt'ora molto usata, perciò sono con te Carlo.
Mi è piaciuta l'immagine data dall'haiku di Salvatore, che si sta facendo sue queste composizioni in tre versi, sembrano esserti più congeniali ultimamente.
Nella poesia consigliata da Sandra, "Sii paziente" di Rainer Maria Rilke c'è saggezza da estrapolare.
Un caloroso saluto a tutti
Simone
 

16/7/2015

Oggi mi hanno colpito in modo particolare le seguenti poesie: "Ecco così vorrei" per la delicata atmosfera che ha creato il suo autore, Giuseppe Gianpaolo Casarini; "Tim e Tom" di Dario Menicucci: quanta tristezza!; il grido di dolore di Simone Magli , al quale vorrei riuscire a dare una risposta; la serenità e la pace della poesia di Piero Colonna Romano, a cui dico anche "grazie" per avermi fatto conoscere un posto paradisiaco (come vorrei andarci!).
Un "caloroso" saluto a tutti ed uno più grande al nostro Lorenzo.
Sandra Greggio


Complimenti Piero per il suggestivo quadro "Punta Buonfiglio a Manarola", nel quale mi hai fatto perdere.
Un saluto a tutti
Simone
 

16 luglio 2015

Poesie a tema: L’amicizia

Marziale –Giulio, che sei il più caro di tutti i miei amici-: L’affilata penna di Marziale in questo epigramma si stempera nel sentimento dell’amicizia. Giulio magari farà anche gli scongiuri, ma si sentirà consigliare, con affetto, l’oraziano carpe diem.

Poesie a tema libero

Aurelio Zucchi –Disinganno-: Ed in effetti ogni strofa è l’espressione, con bel poetare, di una disillusione, con una chiusa che è sognante e bell’aforisma.

Marino Giannuzzo –La poiana-: Ben resa la meraviglia di chi osserva questo inconsueto volatile.

Simone Magli –Le ossessioni mi pungono come mosquitos-: Dà pena esistenziale questo vivere, questa solitudine soffoca. E Simone rende alla perfezione un amaro stato d’animo, con forti e coinvolgenti versi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Ecco così vorrei-:  Un aspirazione ad immedesimarsi con la natura col sogno d’ “esser vento e fiore e primo sole”. Fascinosa poesia degna d’applausi e complimenti.

Giampietro Calotti –Europa-: Il subdolo Zeus che, trasformatosi in bianco toro, rapisce Europa. Così inizia la bella poesia di Giampietro e se Zeus lo facciamo divenire simbolo della Grecia di oggi, ecco che la nemesi  si realizza: Europa lo sodomizza. Sul resto concordo: Tsipras ha dato lezione di democrazia a tutti (con quel referendum) ed il popolo greco lezione di dignità.
Viviamo tempi bui, quelli di una terza guerra mondiale finanziaria che come posta ha la colonizzazione dell’Europa da parte della Germania. E speriamo si realizzi il proverbio che recita “non c’è due senza tre”…

Dario Menicucci –Tim e Tom (i due pesciolini rossi)-: Epicedio commovente questo di Dario. Poetico molto il narrare dell’oltre di Tim: mi è molto piaciuta la freschezza delle immagini, rese da bei versi.

Pasquale Di Meo –Dimenticarti mi sarà impossibile-: Presa d’atto d’un profondo amore .

Edoardo Canale –Per sempre-.: Iperbolica e romantica dichiarazione d’amore.

Laura Toffoli –Rinnovata promessa-: Lievi pennellate a dipingere la nascita di un giorno denso di speranze.

Jacqueline Miu –Prati lunari-: Come sempre suggestivi i versi che Jacqueline ci dedica. Oggi di  promesse per un sensuale futuro è prodiga, con qualche se e qualche ma.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: In questo momento sono le 17. Vengono a fagiolo i versi di Salvatore.

Un grazie di cuore all’amico Santi per l’attenzione ed i graditi complimenti che dedica alle mie composizioni, con un caro saluto.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al nostro grande Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo, ecco alcuni commenti sulle poesie del giorno:
"Le ossessioni mi pungono come mosquitos", di Simone Magli - Forte ed amara poesia, sembra un'invocazione di pioggia dopo una lunga siccità;
"Ecco così vorrei", di Giuseppe Gianpaolo Casarini - Originale pensiero poetico d'un amante della natura;
"Europa", di Gianpietro Calotti - Malinconico canto di chi pensava che l'Europa avesse anche un'anima. Meglio tornare a chiamarla MEC (Mercato Europeo Comune) ove valgono solo le regole di qualsiasi mercato; il resto è solo utopia;
"Per sempre", di Edoardo Canale - Gradevole composizione che parla d'un sentimento dalle forti radici, con una bella chiusa;
"Rinnovata promessa, di Laura Toffoli - Ariosa canzone di chi sente ed ama la bellezza del Creato;
"Prati lunari", di Jacqueline Miu - Sentimento profondo di chi cerca di volare, tra le spine, verso le stelle;
"Punta Bonfiglio a Manarola", di Piero Colonna Romano - Le emozioni d'un sapiente poeta immerso in uno dei paesaggi più suggestivi delle Cinque Terre. E Piero ce ne riporta con suadenti versi il sentimento di pace e d'armonia, la sensazione che il tempo si fermi, l'incanto che coinvolge e fa palpitare. Versi magici, come al solito.
Un grazie riconoscente ed un caro saluto,
Santi
 

15/7/2015

15 luglio 2015

Marino Giannuzzo  -La macchia-: Forte la nostalgia per i tempi della giovinezza e poesia che è espressione di quella pena, di quel che s’è smarrito per non più ritornare. Tutto cambia, narra Marino, noi con la natura che ci circonda, con una pena ci morde dentro.

Simone Magli –Non ho parole-: Violenta la pena per una vita finita. Il dolore  profondo è lo spunto per questa amara poesia, dalla consolatoria chiusa, del più che bravo Simone.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Bianca farfalla-: Una confronto, che genera quasi invidia, tra quel volare lieve e la pesantezza della vita, detto col solito affascinante stile del nostro ottimo Giuseppe.

Iallonardo –Nomi e cognomi-: Interessante la riflessione che ci propone Iallonardo: siamo nome e cognome, come fossimo catalogati e schedati da una qualche entità che ci sovrasta e condiziona. Fascinoso il richiamo a quel Raimondo di Sangro che volle andare (forse) oltre l’affermazione dell’individuo in quanto spirito e ne cercò, e rese evidenti, i più recessi circuiti, per dirci che carne siamo. Circuiti che non possono mostrare le emozioni che rendono l’uomo unico ed irripetibile, come afferma il nostro poeta.

Tiziana Cocolo –Cade l’aurora-: E Tiziana ci regala una bella poesia d’amore dalle suggestive immagini.

Laura Toffoli –Esplosione di vita-: Un racconto che inizia con un temporale che spaventa, che si snoda col dare forti immagini, e termina con un delicato atto d’amore.  Il tutto con le luci ed i colori, sapientemente usati, cui Laura ci ha abituati.

Jacqueline Miu –I miei sogni-: No, non sono una sorpresa questi versi di Jacqueline. Nella sua produzione che finora conosciamo, a ben vedere, c’era un bisogno di tenerezza. La sua richiesta, mascherata dalla violenza del verso, quasi a scudo di una fragilità,  oggi, con questi dolcissimi versi, si rivela.

Un cordiale saluto a voi tutti ed un grazie riconoscente al nostro grande Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
molto interessante la pagina azzurra d'oggi che induce a numerose riflessioni:

"Esegesi del plazer: Guido i' vorrei...", di Piero Colonna Romano - Gustosissimo, colto ed autentico "plazer" del nostro Piero che fa le pulci a padre Dante, autore del sonetto "Guido i' vorrei...", in cui il sommo poeta esprime un desiderio d'amicizia e d'amore ipotizzando il magico isolamento su un vascello per due suoi cari amici e per sé stesso, insieme con le tre donne oggetto dei rispettivi propri desideri: Monna Vanna, Monna Alagia ed una terza Monna nominata in codice, ma che certamente non è Beatrice. E qui Piero si domanda: "Ma come, prima ci propini un volume intero della tua Commedia in cui esalti l'amore spirituale per Beatrice e invece sul vascello vorresti appartarti - con quella ch'è sul numer de le trenta/ e quivi ragionar sempre d'amore -" ?
Azzardo io la risposta, suggeritami in sogno dallo stesso padre Dante: "Ma, secondo Piero, che bisogno ci sarebbe stato di purificarmi se prima non avessi conosciuto i piaceri terreni? e se Monna Beatrice purifica lo spirito, a chi avrei dovuto rivolgermi per purificare le mie pulsioni erotiche, se non a Monna 30^, che fa paralizzare il traffico in tutta Firenze?"
Pertanto un trenta e lode a Piero che ci ha presentato un Dante più umano e un prosit a tutti i poeti e le poetesse che cantano l'amore (Dante compreso).
Infine un sincero applauso a Tiziana Cocolo per la magica atmosfera creata dai versi di "Cade l'amore" ed un altro a Jacqueline Miu per la sintesi e la forza poetica della quartina "I miei sogni".
Grazie ed un caro saluto,
Santi
 

14/7/2015

Interessante e saggio il punto di vista contenuto ne "La lezione" di Marino Giannuzzo. Filosofia materialista ma forse la più saggia.
Magnifica (tenera e suggestiva) l'immagine resa nell'haiku da Salvatore.
Grazie e complimenti a tutti.
Simone
 

14 luglio 2015

Poesie a tema: L’amicizia

Dante Alighieri: Guido i’ vorrei-: “Narra dell’amicizia il grande Dante,/non disdegnando di parlar di sesso./Non è poi chiaro s’ei fu un po’ furfante/e il dubbio ci riman fino ad adesso.”

Poesie a tema libero

Renzo Montagnoli –Caldo-: Più attuale di così non potrebbe essere una poesia. E’ con maestria che Renzo sintetizza le sensazioni di noi tutti, prima che le sue, con questa poesia che dà…i brividi di caldo.

Marino Giannuzzo –La lezione-: Singolare lezione di vita donataci da Marino.

Simone Magli –Accucciato all’angolo di un vicolo-: Un concentrato di disillusioni negli accorati versi del bravo Simo.

Luigi Panzardi –Terre natie-: Decisamente ben resa la descrizione di un’autostrada, di un paese sullo sfondo, di una campagna che digrada al mare. E’ il desiderio dell’estate, assieme a nostalgici ricordi, che emerge forte dai versi di Luigi.

Raffaele Marchesi –Pensieri in libertà-: Bella poesia piena di domande esistenziali sulla vita e sul suo significato, ovviamente prive di soluzione, così come conclude Raffaele.

Dario Menicucci –Insieme alle rondini-: Poesia che è espressione di quel desiderio di libertà che preme forte dentro. Belle le immagini che coinvolgono ed invitano a guardare verso l’alto, nella luce.

Jacqueline Miu –Se dovessi accendermi,-:  Parrebbe una minaccia, invece è una delle più dolci dichiarazioni d’amore mai scritte, detta con versi ad alto contenuto poetico. E romantico.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Lievi versi per dire di un sogno/bisogno.

Fausto Beretta –La tua poco umile bellezza-: Iperbolica descrizione di una bellezza che poi diviene, nella chiusa, lezione di vita e di morale.

Laura Toffoli –Lettura delle altrui idee-: Il desiderio di  imparare dagli altri per far della nostra mente “pergola fiorita”.

Un grazie di cuore ad Antonia per l’attenzione ed il commento alla mia “A Francesco P.”, assieme ai più sinceri auguri di buon vacanze nel paradiso di Campomarino.

Un cordiale saluto a voi tutti e tanta riconoscenza al nostro splendido Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Se pur non sono a Taranto , e quindi senza computer, ho solo un telefonino, per me è un po’ difficile scrivere , comunque voglio esprimere la mia gratitudine a chi scrive , a chi commenta. Ieri le poesie erano bellissime , Santi con Bosco ceduo , bellissima
Cicale con il loro ardente frinire di Nino Silenzi che ha descritto così bene il frinire delle cicale , tanto che quando l’ho letta la cicala la sentivo per davvero perché era sul pino della casa di fonte alla mia ,durante il mese di luglio non fa che rompere con il suo cra …cra, la cicala s’intende…
La nostra voce s'alzerà suadente e resterà il lettor pago ed ardente. Piero Colonna Romano…bellissima. Certo che tu tra Dante e Petrarca ci bazzichi bene , grazie per gli auguri. Venerdì 17, speriamo che “ meno e meno “ dà più , anche se non succede sempre,
forse è meglio che me ne sto in casa sola con i miei 69 anni , grazie Piero .
Bello è anche il pensiero di Simone :Accucciato all'angolo di un vicolo
Un grazie di cuore al grande Lorenzo, sempre disponibile ed accogliente , un abbraccio caloroso , ma fresco e limpido come il mare di Campomarino,
qui, dove Il mare, frattanto ,
m’avvince il suono che s’alza ogni giorno
e la notte nella sua cruna
infilo il filo del mio sogno
di raccogliere nel secchiello tutto il mare
ma, frattanto
lo lascio sulla spiaggia alla luce della luna.

Tra una preghiera e un buon augurio di buone vacanze
saluto tutti della pagina azzurra…
e lì nella poesia a tema lascio questo pensiero

L’amica più vera è come la speranza
la ritrovi all’alba , a sera e a notte fonda
e se l’accogli sempre con costanza
della tua vita sarà la fortunata onda
che scende segreta ed umile
in ogni scavo del cuore
come un prezioso monile
fa brillare l’amore
Antonia Scaligine
 

13/7/2015

13 luglio 2015

Poesie a tema: L’amicizia

Simone Magli –Pontile di Lido, Ferragosto 2014-: Un grazie di cuore per la dedica e per l’immagine di questo squarcio di mare che mi affascina.

Poesie a tema libero

Dario Menicucci –In compagnia delle mie ombre-: E’ la luce che le fuga quelle ombre, poi torna la notte a farle prevalere. Poesia dalle belle immagini e dall’atmosfera soffusa di malinconia.

Santi Cardella –Bosco ceduo-: Bellissima metafora del viaggio della vita. Strofa dopo strofa il poeta ci narra di desideri che vanno spegnendosi, di ricordi e del malinconico finire di un viaggio, compiuto in compagnia ma terminato da solo. Strepitosa la simbologia di quel bosco ceduo, a dirci dell’intera umanità, inevitabilmente condannata e superba la metamorfosi finale “in pianta tra le piante”.  Complimenti vivissimi.

Giuseppe Gianpaolo Casarini –Allor amaramente pianse-: Quello che colpisce, nel poetare di Giuseppe, è lo stile quasi arcaico che ci propone. Stile che riveste le sue belle poesie di una suggestiva patina d’antico. In questa ci racconta di un’amara presa d’atto dell’esaurirsi dell’inventiva poetica, esaurita la musa contadina e del ritrovare vecchi versi dei quali oggi si può sorridere.

Nino Silenzi –Cicale-: Delicati colpi di pennello, sono quei versi che narrano di una torrida estate, con i suoi suoni ed i suoi profumi. E’ magistrale la composizione, rendendo alla perfezione l’atmosfera della stagione che stiamo vivendo. Complimenti vivissimi Nino!

Marino Giannuzzo –La barca-: Ed anche questa poesia è come un affresco che, in pochi versi, narra del lavoro del pescatore, della sua esigenza di dare pane a chi lo aspetta, il tutto nello scenario misterioso del mare.

Arturo Guzzardi –Solerzia-: Un fortunato, seppur voluto, incontro tra persone dai simili problemi esistenziali, ben raccontato da Arturo.

Laura Toffoli –E’….-: Come minimo, alla fine della scrittura di questa poesia, le dita di Laura qualche crampo lo avranno avuto.

Crampo a parte, la poetessa ci narra dell’angelo custode e delle sue “amorevoli piume”. Ho incrociato le dita leggendo di quella pietra fredda e bianca sulla quale l’angelo poggia (sornione?) la schiena.

Jacqueline Miu –Ricordati di me-: Intensa invocazione ad essere ricordata per tutte quelle qualità che l’hanno caratterizzata, in primis quel “grande appetito di vita”. Quello che emerge con forza dai forti e bei versi di Jacqueline.

Salvatore Cutrupi –Ciao-: E Salvatore compone una gradevole poesia sulla premonizione.

Un grazie di cuore a Tiziana ed all’amico Santi per l’apprezzamento alla mia “A Francesco P.”, con un caro saluto ad entrambi.

A voi tutti il più cordiale dei saluti, in primis al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Lorenzo,
complimenti a Simone per la poesia a tema (l'amicizia),
in cui risalta l'augusta figura di Piero Colonna Romano, l'amico che tutti vorrebbero avere; santo, anche senza miracoli. E fa bene Simone ad interpretare un sentimento corale.
"Cicale", di Nino Silenzi. - Senza nominare l'estate il nostro poeta ci presenta un gustoso quadro d'insieme in cui si succedono i caratteristici segni della sua presenza. E ci trasporta in un paesaggio profumato e calmo, in cui la mente "tace" ed il cuore "riposa", un'estate sognata.
"A Francesco P.", di Piero Colonna Romano. - Suggestivo sonetto che rivela l'uso d'una tecnica sopraffina anche nel commento in versi ad un "collega antico". Oltre all'elegante sintassi colpisce, nei versi di Piero, l'eterna freschezza del sentimento.
Un caro saluto per te e per i colleghi,
Santi
 

Questa torrida estate incalza, il vento rovente si cela tra le righe nel calore dei suoni come il frinire stridulo della cicala, con le sensazioni di un poeta che culla il suo cuore e riesce a rilassarsi e a trovar quiete nella frescura dei versi, composti e intensi: bravo Nino Silenzi. Mentre assaggiano questo sapore di mare tra le onde siamo magicamente traghettati dal poeta Marino Giannuzzo col suo carico di sole, pane, pesce e speranza. E lassu' sull'Olimpo della poesia innalza il suo canto il nostro dantesco Piero Colonna omaggiando nuovi poeti e lettori e nell'alma dolce scopriamo quel brivido azzurro che rinfresca la nostra giornata. Grazie e bravi a tutti.
Tiziana Cocolo


Sempre squisite le immagini di Dario Menicucci, come oggi in "In compagnia delle mie ombre".
Simone
 

12/7/2015

12 luglio 2015

Poesie a tema: L’amicizia

Francesco Petrarca –Per la morte di Cino da Pistoia-:  Ecco un novel collega che dà lustro/a quest’azzurro ch’è la casa nostra./Con grande amore canta il sentimento/che a Cino da Pistoia lo legò/e d’essere suo allievo fu contento,/ma poi quel novo stile migliorò.

Poesie a tema libero

Arturo Guzzardi –Debolezza-: Una poetica reprimenda per un errore di… prospettiva per eccesso di autoconsiderazione. Arturo fustiga (per meglio dire…bacchetta) e moraleggia, con toni da predicatore d’altri tempi, dimenticando che debole è la carne.

Aurelio Zucchi –Sognare così-: L’aspirazione al cielo, dove saranno liberi i pensieri, solo luogo dove si potrà tornar bambini. Bella la riflessione scientifica  che segue, con quello spazio in continua espansione che rende tutto sempre più piccolo e  noi sempre più fragili e spersi.

Dario Menicucci –Con la mia penna-: Nella prima e nell’ultima quartina è racchiuso il senso della poesia. Un vento nuovo spazza le nubi (metafora di una pena che va scomparendo) ed, a conclusione, il ritrovare la forza (“ho rimesso l’inchiostro”) per rivivere altre appaganti storie d’amore. Nel corpo della poesia gran belle immagini, usuali nel poetare di Dario.

Alberto Rosso –L’acqua del torrente-: Non sono certo che Alberto intendesse fare una lunga metafora per narrare quello che, a causa dell’incoscienza dell’uomo, sarà l’apocalisse futura per l’umanità. Certamente, ad ogni modo, la poesia è costruita con suggestive e fresche immagini.

Stefano Ripamonti –Colpevoli sorvoliamo i cieli-: Una confessione, un pentimento ed una speranza di redenzione affidata all’aurora.

Marino Giannuzzo –Kimba-: L’indispensabile eutanasia, per un amato cane troppo malato, espressa con la commozione che emerge dai versi di Marino.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Pietà e tenero amore concentrato in tre versi tre.

Laura Toffoli –Il miracolo degli occhi di Maria-: Laura ci narra di un miracolo avvenuto tempo fa in quel di Roma. Miracolo che fu inteso quale avvertimento di future disgrazie (colera, Napoleone invasore?).

Jacqueline Miu –Sorridi e scaldi l’aria-: Mai colpo di fulmine fu meglio narrato: “sorridi e scaldi l’aria”, “spazzi via la noia delle strade” , “battito impazzito”,  “Del mio respiro che muore per un attimo” e, per completare l’iperbole “Mentre il tempo scaglia le lancette contro i vetri dei negozi”. Grande Jacqueline, per come sa esprime la sua passionalità attraverso versi che sono frustate.

A voi tutti l’augurio per una settimana piena di fresche  (ci vuole proprio!) poesie, con un cordiale saluto, in primis al nostro grande Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

11/7/2015

Un benvenuto a Remo Badoer che con la sua poesia fa riflettere sull'inutilità della teoria. Complimenti.
Simone
 

11 luglio 2015

Poesie a tema: L’amicizia

Alessandro Borghesi –Confessione-: Un suggestivo excursus sulla propria vita, dai pensieri e dalle disillusioni giovanili, fino alle certezze della maturità e fino a quel grido finale che sublima il tutto, nell’affermazione di quanto grande sia l’amicizia.

Poesie a tema libero

Remo Badoer –Poesie ;)-: Decisamente scettico sul valore (e magari anche sul senso) del far poesia, Remo usa poetici e bei versi per ammonirci.

Marino Giannuzzo –In aereo-:  Molto ben descritte le sensazioni che si provano in volo, da quel cielo nel quale ci immergiamo, a quei cambi repentini di quota, a quel parere d’essere in altra dimensione.

Carlo Chionne –Darwiniana-: Una riflessione sulla vita, sulla sua meccanicità ineluttabile, sulla evoluzione alla quale tutti noi contribuiamo. Ed un pensiero sulla inevitabile fine e sul mistero del dopo, con chiamata in causa di un impotente Papa.

Giampietro Calotti –Epitaffio, ad uno scrivente pigro-: Mi sorge un dubbio: che siano i pigri a diventar poeti, per pigrizia? Comunque sia, i quattro versi che Giampietro ci regala sono frutto forse di un pigro, sicuramente di un poeta.

Arturo Guzzardi –Assenzio-: Bella la similitudine tra amore ed assenzio. Amaro talvolta, sempre stordente. Intensa e bella la sintesi di Arturo.

Stefano Medel –Se tu mi amassi di più-: Un amaro canto sulla delusione che può dare un rapporto, seppur lungo, quando ci si sente incompresi.

Ciro Seccia –Sogni di Lacrima-: Il significato delle lacrime e la loro funzione calmante e purificatrice, raccontate con bel poetare da Ciro.

Maria Grazia Armone –Ode a Mare-: Omaggio ad una felina amica, molto ben descritta, nelle sue abitudini e nel suo fascino, dall’attenta Maria Grazia.

Salvatore Cutrupi –Haiku-: Mi pare molto vicino allo spirito degli haiku originali questo, poeticissimo, di Salvatore.

Laura Toffoli –Poesia d’ulivo-: Mi pareva di leggere la solita e bella poesia di Laura sulla natura, ma al termine ne ho sentito la religiosità che la pervade per intero. Belle le immagini, dettate dalla fede, appropriati i simboli religiosi. Ed ancora brava Laura!

Jacqueline Miu –Risveglio-: La leggo come un’analisi della dicotomia che c’è tra l’apparire e l’essere, tra le pulsioni e la riflessività. Giusto il richiamo al “bambino eterno” ed a quella fatica che c’è nel perseguire principi. E, come sempre, i versi di Jacqueline sono stordenti ed affascinanti, come pericolose montagne russe.

A voi tutti il più cordiale dei saluti. Un bentornato al nostro Lorenzo, assieme ad un grazie.

Piero Colonna Romano

 

4/7/2015

4 luglio 2015

Ciro Seccia –Il Banco-: Comprensibile e condivisibile sfogo del nostro Ciro. I fondatori dell’Europa unita si rivolteranno nella tomba, vedendo a quale degrado sia arrivata. Per rispondere ad una delle obiezioni di Ciro ricorro ad una frase di Petrolini: “bisogna prendere i soldi dove ci sono: dai poveri. Ne hanno pochi, ma sono tanti”.

Comunque abbiamo una speranza: è in atto la terza guerra mondiale, dove tuonano i cannoni della finanza. Se è vero che non c’è due senza tre anche questa volta la Germania la perderà. Spero che la sconfitta inizi con la vittoria del no al referendum greco.

Marino Giannuzzo –Il treno-: Forse Marino ci parla di uno dei tanti sprechi che ci sono in questo nostro singolare paese, con le sue suggestive immagini. Ma forse quel treno è metafora di una vita priva di scopo, senza speranza.

Simone Magli –Se vuoi fare una cosa falla subito,-: Dal suo aforismario ecco che Simone estrae un aforisma che è un invito a… darsi una mossa.

Corrado Cioci –I misteri della vita-: Un indagine sui misteri della vita. Indaga, Corrado, senza trovar risposte.

Stefano Medel –Notte sempiterna-: A colpi di spatola Stefano dipinge la notte, così come lui la intende, nella sua essenzialità.

Santi Cardella –Il licantropo-: Bella la similitudine tra licantropo e malinconia, inventata dall’ottimo Santi. Questa come quello, par che dalla nostra mente ululi la sua pena. E suggestivo lo scenario fantastico nel quale il poeta ambienta la sua riflessione. Come sempre applausi meritati e per la fantasia e per il magistrale ritmo della poesia.

Dario Menicucci –C’era una volta un cuore maestoso-: Un’analisi addolorata di un percorso di vita. Definirei l’intensa poesia un compianto per un cuore spento.

Tinti Baldini –Condizionamento-: E Tinti si ribella ai condizionamenti che limitano la nostra libertà, forse la nostra stessa umanità. Lo fa con pacatezza ma con determinazione, secondo il suo apprezzabile stile.

Antonietta Ursitti –Luna ridente-:  Una bella riflessione su quel che può pensare la luna di ciò che le facciamo vedere, fatta con gli stringati e bei versi della brava Antonietta.

Rosino Maranesi –Il costante giro di pensieri-: Non si sfugge ai ricordi, neppure durante la notte. Questo narra Rosino di una veglia notturna

Andrea Sbarra –vagabondo-: La pena che danno i diseredati, quegli homeless, quei vagabondi cui la vita ha negato tutto, e l’indifferenza della gente, molto ben espresse in questa di Andrea.

Michele Aulicino –Un disagio interiore…-: Una pena esistenziale, un guardarsi e riconoscersi smarriti in un mondo che rifiutiamo e che, pare, ci rifiuti, portano Michele a gridare la sua inutile protesta che si conclude, conseguentemente, con l’insulto finale alla vita. Ancor più drammatica la citata metempsicosi che non lascia proprio speranza neppure per future, ipotetiche vite.

Ben Tartamo –“Ve l’hanno già detto?!”-: Non si salva nessuno, par di capire, tra coloro che in qualche maniera ci governano e guidano. Sì, caro Ben, glielo hanno detto e ripetutamente, ma sai che c’è? C’è che non hanno solo la faccia da culo ma pure una foresta di pelo sullo stomaco e fanno gli gnorri. Opportuna la lunga anafora che hai proposto.

Giovanni Abbate –Aristeide-: Continuo a risentire l’eco della teogonia di Esiodo (in particolare quell’Eracle che guadagna un magico scudo, ed anche le sue numerose avventure)  in questo piacevole racconto di Giovanni. Attendo la prossima puntata.

Jacqueline Miu –Il non poema-: In versione aliena (come recita il primo verso) Jacqueline esprime la sua protesta e la sua confessione: non sono una forma, esclama la nostra, ma un essere. Si dibatte nelle prigioni della carne e conclude (omaggio all’ermetismo) con una riflessione su putridi imperi che ci insidiano (metafora esplicita della società nella quale viviamo) e sulla caducità che la rende eroica. Io resto affascinato dalla forza e dalla fantasia che questa poetessa esprime con i suoi versi.

Antonia Scaligine –Luglio scalpita dentro di me dal primo giorno che vidi la sua luce.-: Non specifica il giorno compleanno la brava Antonia, ma merita auguri affettuosi per tutto il mese, giorno dopo giorno. Ed è lei che regala a noi una deliziosa e gradevole poesia che è anche analisi dolce del suo tempo passato. Ancora auguri ed un caro saluto.

Salvatore Cutrupi –O forse si-: Un sogno, che dura anche durante la veglia, molto ben raccontato con lievi e belle immagini. Forse non lo voleva, o forse sì, ma nel cuore della poesia c’è un haiku.

Laura Toffoli –Giallo in piazza-: E’ maestra, a disegnare ambienti ed atmosfere, Laura, ed oggi ci offre un bel quadretto dove prevale la natura e quell’atmosfera mistica e calma di un convento. Godibile (e goduta) la sua poesia.

A voi tutti il più cordiale dei saluti ed un grande grazie al generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano
 

Caro Andrea, tra poeti ci si dà del tu e spero quindi che non me ne vorrai. Dopo aver letto la tua poesia "vagabondo", ho cliccato sul tuo nome e si è aperta la tua pagina personale. Si capisce che per te scrivere è importante ed hai scritto, nella presentazione, una cosa molto vera che voglio riportare qui, certo di non violare la tua privacy:
"Scrivere credo sia la scorciatoia più breve per poter raggiungere i sogni e le speranze che troppo spesso ci sembrano così lontani.". Condivido in pieno queste parole bellissime e profonde che racchiudono la forza e l'amore che ci sono nella poesia. Complimenti.
Un caro saluto a tutti.
Simone
 

3/7/2015

3 giugno 2015

Poesia a tema: L’amicizia

Salvatore Cutrupi –L’amico lontano-: L’amico lontano, la nostalgia per questo e per tempi lontani ben espressa con delicati e bei versi.

Poesie a tema libero

Ciro Seccia –Un Fiore Di Parole-: L’amarezza ed il vuoto che resta al termine di un grande amore, ben raccontata da Ciro con intensi versi. Bello il titolo, bella la chiusa.

Marino Giannuzzo –Il tempo-: Riflette sul tempo, Marino e, con filosofico approccio, ne elenca le caratteristiche non sempre favorevoli all’uomo.

Simone Magli –Mi costringe la notte a pensieri violenti-: Altra poesia di Simone piena d’amarezza e dolenti metafore. Ma, sullo sfondo, c’è, anche in questa, la speranza.

Roberto Bottiroli –Sognando-: Un alternarsi di novenari e doppi senari (entrambi multipli del ternario, ritmo prevalente dunque) danno a questa poesia una piacevole musicalità con quel “tocco” d’arcadico  (del suo tema, sottolineato dalle parole tronche) che è caratteristica dell’ottimo Roberto. Con lui ci si annoia mai. Con un bentornato, un caro saluto.

Angelo Michele Cozza –Forte su flavi campi picchia il sole-: L’amore di Angelo per  desuete parole, che in questa poesia abbondano, dà una piacevole patina d’antico e di romantico, qualunque sia il tema che tratta.

Oggi il poeta riflette sulla natura e sul passar del tempo, con  belle immagini e bei versi che inducono a riflettere. Particolarmente profonda la chiusa di questa importante composizione.

Ricciardelli Frate Lorenzo –Musica sei-: Inno pieno di gioia all’amore che dà brividi ed è musica. Deliziosa e ben composta poesia che merita complimenti.

Stefano Medel –Sono quello che sono-: Interessante la presentazione che di se stesso fa il nostro Stefano.

Laura Toffoli –Pensiero plastico-: Attacco suggestivo cui segue un trionfo di colori nel ritmo della danza delle onde. Sempre brava la nostra Laura.

Jacqueline Miu –“pupa”-: Un enigmatico aforisma, nel perfetto stile di Jacqueline.

Antonio Scalas –Bella ma triste-: Iperbolica dichiarazione d’amore che si stempera, con climax discendente, in una malinconica chiusa. Belli i versi, realisticamente descrittivi, di questo magistrale poeta. Complimenti.

Antonia Scaligine –Un quadro di gran valore-: Così Antonia lo fa vivere nei nostri occhi, quel quadro, grazie ad una descrizione che è poesia e fotografia nello stesso tempo. Brava Antonia!

Clelia Maria Parente –Misterioso amore-: Un dolcissimo amore che, se non bastasse la poesia, trova sottolineatura nella nota esplicativa.

Un cordiale saluto a voi tutti, un grazie di cuore per ciò che ci regala il grande Lorenzo ed a lui i più sinceri auguri per delle serene ferie.

Piero Colonna Romano

 

2 luglio 2015

Poesie a tema: L’amicizia

Antonia Scaligine-Ti sto ancora aspettando, amico, vieni, altrimenti la cena si raffredda.-: Bellissimo inno al sentimento che i nostri antenati romani ritenevano il più importante tra tutti i sentimenti. Ed Antonia ce lo ricorda con un poetare pieno di teneri versi.

Poesie a tema libero

Stefano Medel –La massa-: Tema ricorrente questo trattato dal nostro Stefano, tema che è diventato una specie di tormentone. Ed anche per questa vale il commento fatto a “L’uomo delle macchinette”

Ciro Seccia –Emigranti-: Diverrà un esodo biblico quello che milioni di disperati realizzeranno, alla ricerca della libertà e della dignità d’uomini. Bene fa Ciro a rammentarci il nostro passato di emigranti, invitandoci alla solidarietà, sulla base di pari diritti tra gli esseri umani. Piaccia o non piaccia ai numerosi fascistelli d’accatto che infangano, loro sì, questo paese.

Marino Giannuzzo –Il televisore-: Solo pochi anni fa pareva un’inarrivabile magia, un sogno. In tempo reale vedere ciò che accade dall’altra parte del mondo! Questo strumento tecnologico ha cambiato la cultura della terra, la globalizzazione è iniziata, probabilmente, da quest’occhio sul mondo. E Marino ne elenca le caratteristiche con meraviglia e con asciutto poetare.

Corrado Cioci –La specie umana-: Convinta l’affermazione iniziale, anche se a me pare azzardata previsione. Corrado lancia un ammonimento all’uomo: rispettare la natura se di questa non si vuol restare “vittima indifesa”.

Massimo Pierozzi –Un cassetto na’ storia-: Deliziosa poesia densa di nostalgici ricordi. Mi piace molto quell’alternar vernacolo e lingua italiana, la rende viva. La fantasia, che può esserci in un sogno, apre la serie di versi intrisi di malinconia. Poi seguiamo, incantati, il racconto che Massimo ci regala, ritrovandoci anche un po’ di noi stessi. Complimenti.

Dario Menicucci –Un aquilone nella tempesta-: Bella la similitudine proposta da Dario e chiaramente esposto quel sentirsi sballottato tra le nuvole, quel desiderare d’essere ancora in balia di un amore, quel temere troppo esile, e precario, un legame.

Simone Magli – Mi affaccio alla finestra del giorno-: Uno smarrimento, un sentirsi avulso e rifiutato, eppure con la consapevolezza che esiste una salvifica nave, con gli addolorati versi dell’ottimo Simone.

Carlo Chionne –Italia! Italia!-: Ma Ungaretti dice pure: “Sono un frutto/d’innumerevoli contrasti d’innesti/maturato in una serra” e ci rende edotti del nostro essere uomini, uguali a gli altri uomini. Carlo, con una punta di rimpianto, ricorda un’altra Italia ma incita a voler bene anche a questa nuova Italia.

Giovanni Abbate –Aristeide-: Seguo con interesse le avventure di Aristo che mi rammentano quelle degli dei della teogonia esiodana. E attendo, con curiosità, la prossima puntata di questo soap poema.

Clelia Maria Parente –Le tue mani-: Nulla da aggiungere alla nota di Clelia, tranne l’aver rilevato l’intenso sentimento col quale ha composto questa poesia.

Salvatore Cutrupi –Lavori estivi-: Altra magistrale pennellata del nostro amico Salvatore.

Marinella Addis –Operetta-: “La calunnia è un venticello” è la frase che ha ispirato la bravissima Marinella nel comporre questa divertente poesia satirica (ma solo lei sa nei confronti di chi…) dal bello e corretto ritmo. Complimenti.

Laura Toffoli –Foto dal finestrino-: Ed ancora bei versi sulla natura, regalatici dalla brava Laura.

Jacqueline Miu –Resta con me-: Un’invocazione alla complicità ed alla protezione che può nascere, ed essere data, solo dall’amore, detta con i versi forti nati dalla fantasia sfrenata di Jacqueline. Ed anche in questa poesia c’è il forte richiamo al peccato, in questa occasione non casualmente, originale. Complimenti.

Ermanno Nicoli –Sono fiori-: (proposta in lettura da Roberto Soldà) Ancora un grazie all’amico Roberto per la proposta in lettura della mia “Sogno mare” ed un ulteriore, grande, grazie per aver proposto i bellissimi versi di Ermanno. Poesia densa di sentimento, reso con ottime metriche musicali sempre e dalla chiusa bellissima che mi rammenta la Merini.

Un cordiale saluto a voi tutti, in primis, con un riconoscente grazie, al nostro generoso Lorenzo.

Piero Colonna Romano

 

2/7/2015

Il ringraziare è disegnare un fiore
profumato sul cuore di colui
che lo riceve, e il suo profumo
è carezza di pensiero
sfumando di colori
la pagina del quotidiano vivere.
Grazie Antonia, e grazie a tutti voi
che riempite con i vostri pensieri
la pergamena di questo Sito
regalando sensazioni sempre fresche
e dal taglio unico.
laura
 

30 giugno 2015

Carlo Chionne –Europa! Europa!-: Il nostro spettacoloso Carlo sintetizza, con tutto il sarcasmo che gli è consono, il disgusto generale per certe incredibili iniziative di questo simulacro d’Europa, cui il Pulci direbbe “vogliam, per sempiterna tua memoria/un simulacro farti d’oro saldo.” Mi associo, complimentandomi.

Stefano Medel –L’uomo delle macchinette-: Insiste, Stefano, nell’esporre la sua amarezza nei confronti della gente inconsapevole ed egoista, che di lui non si cura.

Ciro Seccia –Quel volto-: Commovente e bella dedica, densa d’amore, ad una saggia e certamente colta nonna.

Santi Cardella –L’appuntamento-: L’amore, quando è travolgente sentimento, non può non essere che ricambiato. E questa è l’interpretazione, tra le numerose altre di segno opposto, che preferisco.

Santi, con malinconica e bellissima poesia, si duole e piange per non aver saputo ricambiare. E lacrime scendono nella quartina di chiusura. Applausi scroscianti e sinceri a questo Poeta che onora il sito con la sua colta presenza e con la sua alta sensibilità.

Antonio Scalas –Dille che io l’amo-: E, sempre in tema d’amore, il bravo Antonio affida alla poesia quella che pare una supplica, forse nata da un rimorso. Belli i versi liberi, intenso il sentimento che li ha generati.

Michael Santhers -Sabbia e miraggi-: Sempre surreali e piene di fascino le immagini (qui del deserto immenso, di sabbie e di gente che vi abita) che Michael produce ed offre, così come un pittore tra impressionismo e cubismo prima maniera. Luce che abbaglia e stordisce, nei versi del nostro più che bravo amico.

Marino Giannuzzo –Il suicida-: Ben descritto, con sottile analisi psicologica, lo stato d’animo di chi rinuncia alla vita, non sopportandola più.

Giovanni Abbate -Aristeide-: Favola epica che affascina. La suspense  prende alla gola e muove a curiosità. Come andrà a finire?

Jacqueline Miu –block-: Altro modo di descriver l’amore, quello che esalta i sensi, è questo dell’ottima Jacqueline. Leggendola, verso dopo verso, si resta, con curiosità, in attesa della conclusione. E se ne resta appagati per la forza del poetare di questa originale e modernissima poetessa. Complimenti vivissimi.

Clelia Maria Parente –P E N S A N D O T I-: Dolcissima dichiarazione d’amore e di desiderio in bell’acronimo.

Salvatore Cutrupi –Notte di stelle-: Aforisma deliziosamente poetico.

Marinella Addis –Senza meta-: C’è una grande angoscia tra i malinconici versi della brava Marinella. La descrizione addolorata di un grande vuoto esistenziale (che talvolta è di tutti) che si conclude con una domanda che ne è la sintesi. Complimenti vivissimi per come sai rendere uno stato d’animo e come sai coinvolgere.

Ringrazio  di cuore Marinella e Santi per l’attenzione e per il commento alla mia “Rime chiocce” e ringrazio Sandra per il commento alla mia “L’ultimo scherzo”

Un particolare ringraziamento all’amico Roberto Soldà per aver proposto in lettura la mia “Sogno mare”

Un cordiale saluto a voi tutti ed, in primis, al nostro illuminato vate.

Piero Colonna Romano
 

Solo poche parole, ma un cuore pieno di grazie a chi legge , a chi commenta , scrive poesie , a chi ci vuole uniti tutti qui , grazie Lorenzo,grazie Santi , grazie Piero ,bellissima poesia è questo” Sogno mare”; grazie Simone , bella anche la tua poesia “Mi affaccio alla finestra del giorno” Grazie a tutti , complimenti a Carlo Chionne , a Salvatore Cutrupi , a Laura Toffoli.Cosa c’è di più importante oltre l’amore e l’amicizia , per me è ricevere e poter sempre dire grazie ,anche quando non ho il motivo per dirlo o riceverlo
Antonia Scaligine
 

Caro Lorenzo,
commento, un po' di fretta, alcune poesie della pagina d'oggi:

Poesia a tema: "L'amicizia", di Antonia Scaligine - Il più tenero e disinteressato dei sentimenti umani trattato con affettuosa cura dalla nostra Antonia, ben consapevole del suo valore; in esso lei ripone la sua fiducia, tenendo sempre la porta aperta per un nuovo amico.
"Emigranti", di Ciro Seccia - Una bella esposizione del fenomeno della migrazione, con una umana e condivisibile conclusione: oggi a te, domani a me, quindi evitiamo gli egoismi.
"Il televisore", di Marino Giannuzzo - Acuta disamina d'un oggetto che, da poco più di cinquant'anni, ha quasi annullato le distanze sulla terra.
"Un aquilone nella tempesta", di Dario Menicucci - Rassegnata e malinconica osservazione dello scorrere del tempo sulle nostre vite, specialmente nelle ore tempestose, quando ci lasciamo sopravvivere.
"Mi affaccio alla finestra del giorno", di Simone Magli - Descrizione, simile alla precedente, di ore passate, ma non vissute a causa dei pericoli che ci circondano.
"Italia, Italia", di Carlo Chionne - Incredula constatazione d'un acuto osservatore dei cambiamenti sociali e dei comportamenti umani nell'Italia del benessere. Siamo vecchi, Chevalley, vecchissimi...
"Operetta", di Marinella Addis - Divertente ed ironica rievocazione d'un genere musicale, ahimè, tramontato.
"Foto dal finestrino", di Laura Toffoli - Flash di Laura su un'emozione quasi ermetica.
"Resta con me", di Jacqueline Miu - I voli pindarici di Jacqueline mi lasciano con un senso di vertigine, ma il titolo e la conclusione amorosa mi rassicurano.
Cari saluti per tutti,
Santi
 

Rende molto bene il concetto di amicizia, quella vera e incondizionata, la poesia a tema di Antonia, originale il titolo che fa anche da chiusa, complimenti.
Simone


Molto fresca e senza sovrastrutture,secondo me, la bella poesia "un
filo nella tempesta" di Dario Menicucci.

Un amore stanco ma ancora vivo e la speranza flebile ma lucida che
tutto può rinascere,rifiorire.Complimenti.
Salvatore Cutrupi


Oggi faccio ammenda a me stessa per la palese inettitudine con la tastiera.
In "operetta" la parola sparito è in realtà spartito! Ma dato che troppo spesso chiedo al padrone di casa,Lorenzo, di correggere le mie sviste, resterà così!
Chiedo venia a chi porrà attenzione alla mia poesia!
Addis Marinella

 

1/7/2015

Buonasera!
Pagina ricca quella di oggi...
passando per la compostezza lirica di Santi, la passione estrema di Antonio....e la simpatica satira di Piero.
Complimenti a tutti!
Addis Marinella


 



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