Poesie consigliate 1 |
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Antologia poetica |
E' tardi. Mare al mattino È assurdo Sognato per l'inverno Motivo dimenticato |
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Eternity Ho who bends to himself a Joy Doth the winged life destroy; But he who kisses the Joy as it flies Lives in Eternity's sunrise. William Blake -Poesia consigliata da Glò- |
Eternità Chi lega a sè una Gioia Distrugge la vita alata; Ma chi bacia la gioia in volo Vive nell'alba dell'Eternità William Blake |
Alla vita Non prenderai il mio rossore intenso - come le piene dei fiumi! Sei il cacciatore, ma io non cederò, sei l'inseguimento, ma io sono la fuga. Non prenderai la mia anima viva! Così, nel galoppo delle cacce - si china - e morde una vena il cavallo arabo. Marina Ivanovna Cvetaeva -Poesia consigliata da Carmen- 1 Alla marina
Ci sono dei fiori che vogliono uscir fuori Non c'è rondine (lettera a un bambino mai nato..)
Rose ai pilastri Prima d'incontrarti, io vivevo? Bosco autunnale Mi porto la
gioia sul petto
E
l'acqua
Canzone
d'amore
Sonetto
nuovo
Non capirsi
è terribile-
Di
primavera, i meli
Uccelli
Quando la
primavera se ne parte
Primavera
imminente
Fanciulle
del grano maturo,
Meravigliosa creatura
Esistere
psichicamente
Turbamento
Mattino
I tulipani
di Spinoza
Poesia di
compleanno per Angharad
La
ghiandaia azzurra in rissa tra i
cespugli segue
Son giunto
a un punto dove le parole più non
servono:
Il vero amore deve sempre fare
male.
Si è
squarciata la nube; ecco nel
cielo
Uno per uno
appaiono nel buio:
Sogno
Cravatte
Ho
incontrato in strada
Vergine
altera, o mia compagna, t'arde
Chi dice
mai
Lo
scricciolo
Il
messaggio
E così
anche a me
Anima che
accarezzo a sera, e sei un cane
Il mio voto
La casa
delle farfalle
A Tan Chiu
Tu vai
senza me, mia vita
Amico mio,
io non sono ciò che sembro.
caffè
all'aperto
Mangialuomo (Testo)
In questa
notte d'autunno
Questi, ch'andaron
già a studiare a Atene,
La Poesia
combatte col Rasoio
Serata
Voi sapete
e io so e tu sai
Io non ho
bisogno di denaro. |
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Animula
vagula blandula Hospes comesque corporis Quæ nunc abibis in loca Pallidula rigida nudula Nec ut soles dabis iocos Publio Elio Traiano Adriano -Poesia consigliata da Renzo Montagnoli- |
Soave
animuccia vagante Ospite e compagna del corpo Ora te ne andrai in luoghi Lividi freddi spogli E più non ti divertirai come suoli Trad. Lorenzo De Ninis |
Il testamento di un albero Un albero di un bosco chiamò a sé gli uccelli per fare testamento; Lascio i miei fiori al mare; Lascio le mie foglie al vento; I miei frutti al sole e poi tutti i semi a voi. A voi poveri uccelli che cinguettavate per me nella bella stagione. Voglio che i miei rami quando saranno secchi, servano al fuoco per i poveretti. Però e di ciò vi avviso, sul mio tronco c’è un ramo che deve essere memoria per la gloria degli uomini e di Dio. Poiché quel ramo semplice e modesto fu forte e generoso: e lo provò il giorno che sostenne un uomo onesto quanno ce s’impiccò Trilussa, "Er testamento d'un arbero", libera traduzione - Poesia consigliata da Amore- Il primo giorno dell'anno Lo distinguiamo dagli altri come se fosse un cavallino diverso dai tutti i cavalli. Gli adorniamo la fronte con un nastro, gli posiamo sul collo sonagli colorati e a mezzanotte lo andiamo a ricevere come se fosse un esploratore che scende da una stella. Così è: eppure piccola porta della speranza, nuovo giorno dell'anno, sebbene tu sia eguale agli altri come i pani a ogni altro pane, ci prepariamo a viverti in altro modo ci prepariamo a mangiare, a fiorire, a sperare. Pablo Neruda -Poesia consigliata da Tiziana Cocolo-
Miei versi
Nominativi
fritti, e mappamondi,
L'amore
Diventerai
sirena
I ragazzi
che si amano
Catene
d'acciaio
(…) Ascolta
questo messaggio
Alla madre
amore dopo amore
Sull'amicizia
Il tempo passato
Vivere una sola vita
La luna Potea non volle Ode alla vita
Le rondini C'era una volta
Tolleranza L'ospite aveva una piaga nascosta. Serena III Il mito di Arione di Metimna Questi sono gli occhi Venne a trovarmi
S'inchinano i rami per i pomi e i
serpenti Che vita mai, che gioia senza
Afrodite d'oro? Cento sonetti d'amore, XVII
Marina da guerra in amore. Ci sono pittori Vorrei donarti il mio sangue tutto E mare, mare, mare. A momenti
c'era da immaginare che fossero scomparse le terre dalla superficie del
globo, e che noi navigassimo sull'oceano universale, senz'approdare mai più.
Cuore di buffone La mia Bohème Io ti amo Il poeta Il clown
L'Albero degli amici Prometti a te stesso Parla, canta, sorridi al tuo bambino Non v'è nulla
Un sabato italiano
Citazione a braccio
Fontana di luce Ogni uomo semplice Dolce sentire Elegia delle tristezze Degli uomini poca...
"Che fece...il gran rifiuto" Porque el amor, mientras la vida nos
acosa, 'o ssaje comme fa 'o core Ho dipinto la pace Febbraio Poesia d'amore Poesia Nella
nebbia e nel gelo Al fiume Il lago Amata, di
quella sì dolce prigionia Imitazione Giorno d'inverno Amore non è
amore se muta quando scopre Chi muore (Ode alla vita)
LXIII Lettera
Se tu non parli
“Il
più certo modo di celare agli altri
S'i' fosse foco, arderei 'l mondo
Il piccolo usurpatore
Coperta di neve
Vale di più la tua ruga Stelle di
giorno
Il mago di Natale
Elevazione spirito mio tu ti muovi con
destrezza I poeti
conclamano il vero, Piccola
dedica poetica Io ti chiesi |
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La pobreza Ay no quieres, te asusta la pobreza, no quieres ir con zapatos rotos al mercado y volver con el viejo vestido. Amor, no amamos, como quieren los ricos, la miseria. Nosotros la extirparemos como diente maligno que hasta ahora ha mordido el corazón del hombre. Pero no quiero que la temas. Si llega por mi culpa a tu morada, si la pobreza expulsa tus zapatos dorados, que no expulse tu risa que es el pan de mi vida. Si no puedes pagar el alquiler sal al trabajo con paso orgulloso, y piensa, amor, que yo te estoy mirando y somos juntos la mayor riqueza que jamás se reunió sobre la tierra. Pablo Neruda - Poesia consigliata da Ida Guarracino - |
La povertà Ahi, non vuoi, ti spaventa la povertà, non vuoi andare con scarpe rotte al mercato e tornare col vecchio vestito. Amore, non amiamo, come vogliono i ricchi, la miseria. Noi la estirperemo come dente maligno che finora ha morso il cuore dell'uomo. Ma non voglio che tu la tema. Se per mia colpa arriva alla tua casa, se la povertà scaccia le tue scarpe dorate, che non scacci il tuo sorriso che é il pane della mia vita Se non puoi pagare l'affitto esci al lavoro con passo orgoglioso, e pensa, amore, che ti sto guardando e uniti siamo la maggior ricchezza che mai s'è riunita sulla terra. Pablo Neruda |
a Eugenio
Montale Il tuo
sorriso Ritorno
per un dolce Natale senza
titolo E' l'amore
che è essenziale |
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No man is an island entire in itself; every man is a piece of the continent, a part of the main. If a clod be washed away by the sea, Europe is the less, as well as if a house of thy friends or of thy own were. Any man's death diminishes me because I am involved in the mainkind; and therefore never ask to know for whom the bell tolls: it tolls for thee. John Donne - Poesia consigliata da Roberto Bottiroli - |
Nessun uomo è un'isola completo in se stesso, ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perchè io sono parte dell'umanità; E pertanto non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te. - Traduzione Roberto Bottiroli - |
La luna s'apre nei giardini del
manicomio La luna s'apre nei giardini del manicomio, qualche malato sospira, mano nella tasca nuda. La luna chiede tormento e chiede sangue ai reclusi: ho visto un malato morire dissanguato sotto la luna accesa. Alda Merini, da "La Terra Santa" - Poesia consigliata da Ida Guarracino - La ciocca bianca Amleto di carta La follia delle donne L'amore non bisogna implorarlo
Amami, e nel ricordo prendi
la fionda antica Per te amore mio Sangue e piume Alicante La disciplina della Terra Il vento Maria la serva Quel che invecchiando devi lasciar
nel tempo Fa pure del tuo peggio per
sfuggirmi
Posso scrivere i versi più tristi
stanotte Come ti amo? La mia anima mi ha parlato,
fratello, e mi ha illuminato. E spesso anche a Qui io ti amo Non riusciamo a cambiare le cose
secondo il nostro desiderio, ma gradualmente il nostro desiderio
cambia. A quelli nati dopo di noi
La filosofia dell'amore Cuore Gradini Te Dimmi donna A un poeta minore dell'antologia
Dietro ti cerco.. Tristezza d'estate Dagli occhi di un bambino... Poeti venturi Anche tu sei l'amore. Amore dopo amore Canto Il sole e l'ombra Io sono l'unica il cui destino Rivolgi a tutti gli amici, o cuore,
un animo duttile Ti guardo e il sole cresce La giovinezza chiama la vecchiaia Un sogno Se per un istante Dio dimenticasse
che sono una marionetta di stoffa e mi regalasse un poco di vita,
probabilmente non direi tutto quello che penso, però in definitiva
penserei tutto quello che dico. Pene della vita La vita è una canzone: cantala Se questo è un uomo Ai miei versi scritti così presto Il
banchiere e la moglie Silenzio Il debole ama la ragione Nuda è la terra Nell'aria della sera Come ti
amo? Il Sorriso Torna Nella nebbia Abbi Cura
Piccolo fiore nero Chi muore (Ode alla vita) Alla malinconia Dove vai, uomo? No Ad una Venere carnale Il principe Senza titolo Un brivido Tu Oggi la gente è affamata d'amore, Stanze Al crepuscolo Un campo d'erba Forse mi
prende malinconia a letto Temevo che la furia del mio vento Potessero le mie mani sfogliare
No, non dire mai che il mio cuore è stato falso
Elegia XIX: andando a letto Prima o poi l'amore arriva Donna Completa Non è il tuo amore che domando |
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The Prison The earth is a prison to man all his life. Therefore I say this truth to the fool: Though you rush about, the sky Surrounds you on all sides. Try to get Out, if you can. (Samuel Hanagid, trad. T. Carmi) - Poesia consigliata da Yasuke - |
La Prigione La terra è una prigione all'uomo per tutta la sua vita. Così io dico questa verità al matto: Sebbene corri attorno, il cielo Ti circonda da ogni lato. Prova ad andare Oltre, se puoi. (Libera Traduzione di Yasuke) |
Opposition
Opposizione
Sonnet: Dante Alighieri to Guido Cavalcanti
I am not among those who left our land
Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
Un uccelletto minore
Al lettore Senza titolo Natale È cosi breve il nostro cammino Se per Itaca volgi il tuo viaggio, Canto dello splendore dell'acqua Giovinezza, dolce sogno?
11 febbraio 1946 Lettera ad un figlio Il Paradiso non è più lontano Il Paradiso non è più lontano Della camera accanto - Se in quella camera un amico attende Felicità o rovina. Che forza c'è nell'anima Che riesce a sopportare L'accento di un passo che si appressa - una porta che si apre. (Emily Dickinson) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Non t'amo come se fossi rosa di sale Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio o freccia di garofani che propagano il fuoco: t'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, entro l'ombra e l'anima. T'amo come la pianta che non fiorisce e reca dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori; grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo il concentrato aroma che ascese dalla terra. T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove, t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio: così ti amo perchè non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno. (Pablo Neruda, Cento sonetti d'amore, XVII) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Nuda sei semplice Nuda sei semplice come una delle tue mani, liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente, hai linee di luna, strade di mela, nuda sei sottile come il grano nudo. Nuda sei azzurra come la notte a Cuba, hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli, nuda sei enorme e gialla come l'estate in una chiesa d'oro. Nuda sei piccola come una delle tue unghie, curva, sottile, rosea finché nasce il giorno e t'addentri nel sotterraneo del mondo. come in una lunga galleria di vestiti e di lavori: la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia e di nuovo torna a essere una mano nuda. (Pablo Neruda, Cento sonetti d'amore, XXVII) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Le cose che ho imparato nella vita Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita: -Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni. -Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla. -Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano. -Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi. -Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te. -Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze. -Che la pazienza richiede molta pratica. -Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo. -Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti. -Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso. -Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse. -Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso. -Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari. -Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo. -Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. -La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta. - È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi. -Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo. -Non cercare le apparenze, possono ingannare. -Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi. -Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia. -Trova quello che fa sorridere il tuo cuore. -Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero! -Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare. -Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice. -Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così. -Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. -L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the. -Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori. -Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange. (Paulo Coelho) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Dolore di bambino Mia madre gemette! mio padre pianse, nel periglioso mondo balzai, impotente, nudo, lamentandomi forte, come un fantasma nascosto in una nube. Lottando nelle mani di mio padre, agitandomi contro le bende che dovevano avvolgermi, legato e stanco, ritenni la cosa migliore il ripiegarmi sul petto di mia madre. (William Blake) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - A che cosa serve la poesia? Può servire. Vi faccio un esempio. Prendete una coppia che va abbastanza bene: due o tre lustri di convivenza casa figli interessi comuni. I coniugi però, non essendo nè sordi nè orbi nè privi di altri sensi naturalmente non immuni dal notare che il mondo è pieno di persone attraenti dell'altro sesso di cui alcune, per circostanze favorevoli, sarebbero passibili di un incontro a letto. Sorge allora un problema che propone tre soluzioni. La prima è la tradizionale repressione non concupire eccetera non appropriarti dell'altrui proprietà per cui il coniuge viene equiparato a un comò Luigi XVI o a un televisore a colori o a un qualsiasi oggetto di un certo valore che non sarebbe corretto rubare. La seconda soluzione è l'adulterio altrettanto tradizionale che crea una quantità di complicazioni la lealtà (glielo dico o non glielo dico?) lo squallore di motel occasionali la necessità di costruire marchingegni di copertura che non eliminano la paura di fastidiose spiegazioni. La terza soluzione è senza dubbio la più pratica Si prendono i turbamenti e i sentimenti le emozioni e le tentazioni si mescolano bene si amalgama l'immagine con un brodo di fantasia e ci si fa su una poesia che si mastica e si sublima fino a corretta stesura sulla macchina da scrivere e infine si manda giù si digerisce con un pò di amaro d'erbe naturali e poi non ci si pensa più. (Joyce Lussu) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - I bambini imparano ciò che vivono Se il bambino viene criticato, impara a condannare. Se vive nell'ostilità, impara ad aggredire. Se vive deriso, impara la timidezza Se vive vergognandosi, impara a sentirsi colpevole. Se vive trattato con tolleranza, impara ad essere paziente. Se vive nell'incoraggiamento, impara la fiducia. Se vive nell'approvazione, impara ad apprezzare. Se vive nella lealtà, impara la giustizia. Se vive con sicurezza, impara ad aver fede. Se vive volendosi bene, impara a trovare amore e amicizia nel mondo. (Dorothy Law Nolte) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - La fama è un'ape Ha un canto e un pungiglione Ah, ma anche le ali. (Emily Dickinson) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Donne piccole come stelle C'è qualcuno le vuole belle donna solo per qualche giorno poi ti trattano come un porno. Donne piccole e violentate molte quelle delle borgate ma quegli uomini sono duri quelli godono come muli. Donna come l'acqua di mare chi si bagna vuole anche il sole chi la vuole per una notte c'è chi invece la prende a botte. Donna come un mazzo di fiori quando è sola ti fanno fuori donna cosa succederà quando a casa non tornerà. Donna fatti saltare addosso in quella strada nessuno passa donna fatti legare al palo e le tue mani ti fanno male. Donna che non sente dolore quando il freddo gli arriva al cuore quello ormai non ha più tempo e se n'è andato soffiando il vento. Donna come l'acqua di mare chi si bagna vuole anche il sole chi la vuole per una notte c'è chi invece la prende a botte. Donna come un mazzo di fiori quando è sola ti fanno fuori donna cosa succederà quando a casa non tornerà (Mia Martini) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Alla fine il segreto viene fuori Alla fine il segreto viene fuori, come deve succedere ogni volta, è matura la deliziosa storia da raccontare all'amico del cuore; davanti al tè fumante e nella piazza la lingua ottiene quello che voleva; le acque chete corrono profonde mio caro, non c'è fumo senza fuoco. Dietro il morto in fondo al serbatoio, dietro il fantasma sul prato da golf, dietro la dama che ama il ballo e dietro il signore che beve come un matto, sotto l'aspetto affaticato, l'attacco di emicrania e il sospiro c'è sempre un'altra storia, c'è più di quello che si mostra all'occhio. Per la voce argentina che d'un tratto canta lassù dal muro del convento, per l'odore che viene dai sambuchi, per le stampe di caccia nell'ingresso, per le gare di croquet in estate, la tosse, il bacio, la stretta di mano, c'è sempre un segreto malizioso, un motivo privato in tutto questo. (Wystan Hugh Auden) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Hollywood Ogni mattina, per guadagnarmi da vivere, Vado al mercato dove si comprano le bugie. Pieno di speranza Mi metto tra chi vende. (Bertolt Brecht) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Che tu abbia lei non è tutto il mio tormento (Sonetto 42) Che tu abbia lei non è tutto il mio tormento eppur si sa che l'ho teneramente amata; ma che lei abbia te è quanto più m'accora, una sconfitta in amore che mi brucia dentro. Amabili colpevoli, così voglio scusarvi: tu ami lei perché ben sai ch'io l'amo; e così per amor mio ella pure m'inganna lasciando che il mio amico l'ami per amor mio. Se perdo te, tal perdita è per lei un vantaggio e se perdo lei, è il mio amico a trovar tal perdita: entrambi vi trovate ed io vi perdo tutti e due e voi, per amor mio, m'infliggete questa croce. Ma eccone la gioia: lui ed io siamo una sol cosa: o dolce inganno, ella dunque ama me soltanto. (William Shakespeare) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Tempi brutti per la poesia Sì, lo so: solo il felice È amato. La sua voce È ascoltata con piacere. La sua faccia è bella. L'albero deforme nel cortile È frutto del terreno cattivo, ma Quelli che passano gli danno dello storpio E hanno ragione. Le barche verdi e le vele allegre della baia Io non le vedo. Soprattutto Vedo la rete strappata del pescatore. Perché parlo solo del fatto Che la colona quarantenne cammina in modo curvo? I seni delle ragazze Sono caldi come sempre. Una rima in una mia canzone Mi sembrerebbe quasi una spavalderia. In me si combattono L'entusiasmo per il melo in fiore E il terrore per i discorsi dell'imbianchino ¹. Ma solo il secondo Mi spinge alla scrivania. (Bertolt Brecht) ¹ Con "l'imbianchino" Brecht si riferisce a Hitler - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - |
Il Sole Lungo il vecchio sobborgo, ove le persiane pendono dalle catapecchie rifugio di segrete lussurie, quando il sole crudele batte a raggi raddoppiati sulla città e i campi, sui tetti e le messi, io mi esercito tutto solo alla mia fantastica scherma, annusando dovunque gli imprevisti della rima, inciampando nelle parole come nel selciato, urtando qualche volta in versi a lungo sognati. Questo padre fecondo, nemico di clorosi, sveglia nei campi i vermi e le rose, fa svaporare gli affanni verso il cielo, immagazzina miele nei cervelli e negli alveari. E' lui a ringiovanire coloro che vanno con le grucce e a renderli allegri, dolci come fanciulli, lui a ordinare alle messi di crescere e maturare entro il cuore immortale che vuol sempre fiorire. Quando, simile a un poeta, scende nelle città, nobilita le cose più vili e s'introduce da re senza rumore, senza paggi, entro tutti gli ospedali e tutti i palazzi. (Charles Baudelaire) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Quelle labbra che Amor creò con le sue mani (Sonetto 145) Quelle labbra che Amor creò con le sue mani bisbigliarono un suono che diceva "Io odio" a me, che per amor suo languivo: ma quando ella avvertì il mio penoso stato, subito nel suo cuore scese la pietà a rimproverar la lingua che sempre dolce soleva esprimersi nel dar miti condanne; e le insegnò a parlarmi in altro modo, "Io odio" ella emendò con un finale, che le seguì come un sereno giorno segue la notte che, simile a un demonio, dal cielo azzurro sprofonda nell'inferno. Dalle parole "Io odio" ella scacciò ogni odio e mi salvò la vita dicendomi "non te". (William Shakespeare) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Ragazza ignota in reparto maternità Bimbo, la corrente del respiro ha sei giorni. Piccola nocca t'accoccoli sul letto bianco, piccolo e forte, come una chiocciola rattratto ti rannicchi al seno. Le labbra sono animali, sei nutrito con amore. All'inizio la fame non è errore. Tentennano le cuffiette le infermiere, su ceste a rotelle sei pascolato con la nidiata dei senza nido, lungo corridoi inamidati. La tua testa al mio tocco s'inclina, vacilla piano come una tazzina. Senti l'appartenenza. Ma questo è un letto istituzionale. Non farai per molto la mia conoscenza. I dottori sono smaltati. Vogliono sapere i fatti. Si chiedono dell'uomo che mi ha lasciato, un'anima pendolo che viene e che va e come sempre ti lascia piena di bambino. Ma la nostra cartella clinica rimane vuota. Ti ho lasciato crescere, non ho fatto altro. Ora siamo qui, guardati da tutto il reparto. Hanno pensato che fossi strana Anche se non ho detto una parola. Sono esplosa e svuotandomi di te ti ho lasciato imparare cos'è l'aria. I dottori fanno grafici d'indovinelli. Volgo la testa altrove. Io non lo so. È tua la sola faccia che riconosco. Ossa da ossa mi bevi le risposte. Sei volte al giorno soddisfo il tuo bisogno, le tue labbra animali, il tepore della pelle che si fa paffuta. Vedo schiudersi le tendine degli occhi. Sono pietre blu, il muschio va sparendo. Sbatti le palpebre stupito, e mi chiedo cosa vedi strano parente che turbi il mio silenzio. Sono un riparo di menzogne. Dovrei di nuovo imparare a parlare, o senza speranza di salute mentale potrò toccare un viso che riconosco? Nel corridoio ritornano le ceste. Le mie braccia ti calzano a pennello, avvolgono le lanose infiorescenze dei tuoi salici piangenti, l'arnia ronzante d'api dei tuoi nervi, i muscoli e le grinze dei primi giorni. La tua faccia da vecchino disarma le infermiere. I dottori mi rimproverano ancora. Parlo allora. È a te che il mio silenzio nuoce. Dovevo saperlo. Devo far scrivere qualcosa. La voce s'allarma nella gola: ''Nome del padre: nessuno''. Ti tengo fra le braccia e ti nomino bastardo. E anche questa è fatta. Non ho più niente da dire, niente da perdere. Altre hanno già trafficato vita e non potevano parlare. Mi rattrappisco per evitare i tuoi occhi gufigni, mio fragile ospite. Sfioro le tue guance come fiori. Al contatto illividisci. Ci disconosciamo. Sono l'insenatura che t'accoglie, lo scoglio contro cui ti frangi. Ti stacchi. Scelgo l'unica via per te, piccolo erede, e ti do via, squassando i noi stessi che perdiamo. Va' bimbo che non sei nulla più d'un mio peccato. (Anne Sexton) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Il poeta chiede al suo amore di scrivergli Amor delle mie viscere, viva morte, invano aspetto tue parole scritte e penso, con il fiore che appassisce, che se vivo senza di me voglio perderti. Il vento è immortale. La pietra inerte non conosce l'ombra né la vita. Cuore interiore non ha bisogno del miele gelato che la luna versa. Ma ti ho sopportato. Tagliai le mie vene, tigre e colomba sulla mia cintura in un duello di morsi e di gigli. Calma, dunque, con parole la mia follia o lasciami vivere nella mia serena notte dell'anima ormai per sempre oscura. (Federico Garcia Lorca) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Amore Il terreno, grazie a te, piacevole, diventò celeste. Poi il celeste, grazie a me, piacevole, diventò umano. (Juan Ramon Jimenez) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Sono quella che sono Presenza Tutto è annuncio di te! Appare il sole radioso, e tu dietro a lui, spero. Esci fuori in giardino e sei rosa fra le rose, e sei giglio fra i gigli. Quando nel ballo ti muovi si muovono le stelle, insieme e intorno a te. Notte! E così sarebbe notte! Tu superi lo splendore soave e seducente della luna. Seducente e soave sei tu, e fiori, luna e stelle a te s'inchinano, o sole! Sole, sii anche per me artefice di giorni radiosi! Questa è vita, è eternità. (Wolfgang Goethe) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo -
Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
(Sonetto 18) Prendi un sorriso regalalo a chi non l'ha mai avuto. Prendi un raggio di sole fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima posala sul volto di chi non ha mai pianto. Prendi il coraggio mettilo nell'animo di chi non sa lottare. Scopri la vita raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza e vivi nella sua luce. Prendi la bontà e donala a chi non sa donare. Scopri l'amore e fallo conoscere al mondo. (Mahatma Gandhi) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Conversazione Tu sei un bel cielo d'autunno, chiaro e rosa! Ma la tristezza monta in me come il mare e lascia, rifluendo, sul mio labbro corrucciato, il ricordo cocente del suo fango amaro. - La tua mano scivola invano sul mio petto che si strugge; ciò che cerca, amica, è un luogo devastato dall'unghia e dal dente feroce della donna - Non cercare più il mio cuore: le belve l'hanno divorato. Il mio cuore è un palazzo lordato dalla folla: ci si ubriaca, ci si ammazza, ci si tira per i capelli. Un profumo ondeggia attorno al tuo seno nudo. Beltà, dura frusta delle anime, tu lo vuoi! Con i tuoi occhi di fuoco, splendenti come feste, tu bruci i brandelli che le belve han risparmiato. (Charles Baudelaire) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Come hanno fatto a me Ti racconteranno la storia e col passare del tempo ti benderanno gli occhi, come hanno fatto a me. Ti mostreranno l'ascia e passato un po' di tempo ti nasconderanno l'albero, come hanno fatto a me. Non ti serve a nulla sapere la verità e avere ragione, se quando gridi sai che non ti ascoltano più. Ti chiederanno di giurare ti chiederanno di marciare ti chiederanno le stesse cose come hanno fatto a me. Diranno che è tutto tuo e se tenti di cambiarlo ti pesteranno più forte come hanno fatto a me. Non ti serve a nulla sapere la verità e avere ragione, se quando gridi sai che non ti ascoltano più. Ti racconteranno la storia e col passare del tempo ti benderanno gli occhi, come hanno fatto a me. (Carlos Varela) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Arte Poetica La musica prima di tutto e dunque scegli il metro dispari più vago e più lieve, niente in lui di maestoso e greve. Occorre inoltre che tu scelga le parole con qualche imprecisione: nulla di più amato del canto ambiguo dove all'esatto si unisce l'incerto. Son gli occhi belli dietro alle velette, l'immenso dì che vibra a mezzogiorno, e per un cielo d'autunno intepidito l'azzurro opaco delle chiare stelle! Perché ancora bramiamo sfumature, sfumatura soltanto, non colore! Oh! lo sfumato soltanto accompagna il sogno al sogno e il corno al flauto! Fuggi più che puoi il Frizzo assassino, il crudele Motteggio e il Riso impuro che fanno lacrimare l'occhio dell'Azzurro, e tutto quest'aglio di bassa cucina! Prendi l'eloquenza e torcigli il collo! Bene farai, se con ogni energia farai la Rima un poco più assennata. A non controllarla, fin dove potrà andare? O chi dirà i difetti della Rima? che bambino stonato, o negro folle ci ha fuso questo gioiello da un soldo che suona vuoto e falso sotto la lima? E musica, ancora, e per sempre! Sia in tuo verso qualcosa che svola, si senta che fugge da un'anima in viaggio verso altri cieli e verso altri amori. Sia il tuo verso la buona avventura spanta al vento frizzante del mattino che fa fiorire la menta ed il timo... Il resto è soltanto letteratura. (Paul Verlaine) - Poesia consigliata da Ida Guarracino -
La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa
amare. Lussurie Carne, o solo frutto addentato dei giardini di quaggiù frutto dolceamaro che impasta i denti di chi è solo degli affamati di solo amore, bocche o gole, e buon dessert dei forti, loro allegro desinare. Amore! Sola emozione di coloro cui l'orrore di vivere non commuove, Amore, che stritoli sotto le tue mole gli indugi di libertini e ritrose per il cibo dei dannati che scelgono i sabba, Amore, tu m'apparisti a volte come un buon pastore di cui sogna la filatrice seduta presso il focolare le sere d'inverno, al calore di un chiaro sarmento, ed è la Carne quella filatrice, e l'ora è giunta che il sogno avvolgerà la sognatrice - ora santa o no! che importa al vostro delirio, Amore e Carne? (Paul Verlaine) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - La fanciulla Chi vede te vede una primavera, uno strano arboscello, che non reca fiori ma frutta. Un giorno ti tagliavano i capelli. Stavi, tra il tuo carnefice e la mamma, stavi ritta e proterva; quasi un aspro garzon sotto la verga, a cui le guance ira e vergogna infiamma, luccicavano appena i tuoi grandi occhi; e credo ti tremassero i ginocchi dalla pena che avevi. Poi con quale fierezza raccoglievi Quel tesoro perduto, quel magnifico tuo bene caduto, i tuoi lunghi capelli. Io ti porsi uno specchio. Entro la bruna Chioma vi tondeggiava il tuo bel volto Come un polposo frutto. (Umberto Saba) - Poesia consigliata da Aurelia Tieghi - Il fiore Ben poco ti preoccupi, povero fiore, che ho osservato per sei o sette giorni, e ho visto la tua nascita, e ho visto quanto ogni ora donava al tuo sviluppo, affinché tu crescessi fino a questa altezza, e ora che su questo ramo tu trionfi e ridi, ben poco ti preoccupi che gelerà fra breve, e che domani ti troverò caduto, o non ti troverò per nulla. Ben poco ti preoccupi, povero cuore, che ancora fatichi a costruirti un nido, e pensi qui svolando di conquistarti un luogo su un albero vietato o che a te si rifiuta, e speri di piegare, in un lungo assedio, la sua rigidezza: ben poco ti preoccupi, che prima che si desti il sole, domani mattina, dovrai con questo sole e insieme a me metterti in viaggio. Ma tu, che ami essere sottile a tormentarti, dirai: ahimè, se tu devi partire a me che importa? Qui son le mie faccende, qui voglio restare; tu vai da amici il cui affetto e i cui mezzi altro piacere arrecano agli occhi tuoi, agli orecchi, alla lingua, a ogni parte di te. Se quindi parte il tuo corpo, che bisogno hai di un cuore? Bene, allora rimani: ma sappi, quando sarai rimasto, e fatto del tuo meglio: un cuore nudo e pesante, che non fa mostra di sé, per una donna non è che una specie di spettro; come potrà conoscere il mio cuore; o non avendo cuore in te riconoscerne uno? La pratica le può insegnare a conoscere altre parti, ma, parola mia, non a conoscere un cuore. Vienimi incontro a Londra, allora, fra venti giorni, e mi potrai vedere più fresco e grasso, per la compagnia degli uomini, che se fossi rimasto insieme a te e a lei. Per amore di Dio, se ti è possibile, segui il mio esempio: laggiù ti vorrei dare a un altro amico, che si mostrerà felice di avere tanto il mio corpo quanto la mia anima. (John Donne) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Piccoli sogni Il camionista accende la radio e cala la notte, le luci sulla strada sono come i sogni, si avvicinano adagio e quando arrivano tornano ad andarsene. Nella cabina c'è il poster della ragazza di Playboy, lei lo guarda fisso, non lo lascia dormire, lui sa che queste non sono grandi cose, ma sono i suoi sogni, quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere. Lei ha appeso una foto mia sopra il letto, io so che a suo padre non piace, ma resto lì, crocifisso sulla parete senza poter far nulla, mi limito a guardarla fisso quando va a dormire. Lei sa molto bene che queste non sono le grandi cose, ma sono i suoi sogni, quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere. Mia madre metteva fiori alla foto di papà e lo guardava fissamente prima di dormire, lei sapeva che quelle non erano grandi cose, ma era il suo sogno, quei piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere. Ho un cappello, una paio di stivali, il mio amore e la mia chitarra, lei mi guarda fisso e non voglio dormire, so che non sono grandi cose, ma sono i miei sogni, quei piccoli sogni che mi aiutano anche loro a vivere. E così mi perdo camminando quando cala la notte, le luci della strada sono come i sogni, si avvicinano lentamente e quando arrivano ritornano via sono i piccoli sogni che aiutano anche loro a vivere, aiutano a vivere. (Carlos Varela) - Poesia consigliata da Ida Guarracino -
Quel che dissero i cinquant'anni
Il male
Pena
d'amore
Sera di febbraio
Ride la gazza, nera sugli aranci
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Un esercito di cavalieri, dicono alcuni,
Roma, pe' sempre
Il poeta dell'amore
Nous, les artistes
La mia ruota è nel buio!
È l'anno duemila
L' altro giorno -ho
perso
Anima logorata da consunto lutto
Sopra una tomba
Il tuo sorriso
Ciò che ho scritto di noi
Perché tu possa ascoltarmi
Come i pesci
Il Momento
Gli amici le portano un albero di Natale
Canzone Alla malinconia Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino, perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura, e nelle braccia dell' amore ed ascoltando il liuto ti dimenticai, io tuo figlio infedele. Tu però in silenzio mi seguivi, ed eri nel vino che disperato bevevo, ed eri nel calore delle mie notti d' amore, ed eri anche nello scherno, che t' esprimevo. Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo, ora che dai miei viaggi son tornato: tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te. (Hermann Hesse) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - La stella del mattino La stella del mattino e della sera sorge per prima ed ultima tramonta la più bella di tutte e la più viva, ma annuncia con il suo nascere la notte, annuncia il giorno, ma con il suo morire. Sorga alla sera e tramonti nell'alba, la stella in ciel più bella è la più vera significando ai terrestri una sorte al di là della vita oltre la morte, la stella della sera e del mattino. (Riccardo Bacchelli) - Consigliata da Giuseppe Del Duca -
Nessuna Verità può
contraddirne un'altra, E fu a quell'età... Venne la poesia a cercarmi. Non so, non so da dove uscì, da quale inverno o fiume. Non so come né quando, no, non eran voci, non erano parole, né silenzio, ma da una strada mi chiamava, dai rami della notte, all'improvviso tra gli altri, tra fuochi violenti o mentre rincasavo solo, era lì senza volto e mi toccava. Io non sapevo che cosa dire, la mia bocca non sapeva chiamare per nome, i miei occhi erano ciechi, e qualcosa pulsava nella mia anima, febbre o ali perdute, e mi formai da solo, decifrando quella bruciatura, e scrissi il primo verso vago, vago, senza corpo, pura sciocchezza, pura saggezza di colui che nulla sa, e vidi all'improvviso il cielo sgranato e aperto, pianeti, piantagioni palpitanti, l'ombra trafitta, crivellata da frecce, fuoco e fiori, la notte travolgente, l'universo. E io, minimo essere, ebbro del grande vuoto costellato, a somiglianza, a immagine del mistero, mi sentii parte pura dell'abisso, ruotai insieme alle stelle, il mio cuore si distese nel vento. (Pablo Neruda) - Poesia consigliata da Anna Perrino - Lascia colare il tuo bacio Lascia colare il tuo bacio come una fonte - filo fresco nella tazza del mio cuore! Il mio cuore, poi, sognando, ti restituirà, doppia, l'acqua del tuo bacio, dal canale del sogno, da sotto la vita. E l'acqua del tuo bacio - o nuova aurora della fonte! sarà eterna, perché il mio cuore sarà la sua sorgente. (Juan Ramon Jimenez) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Tristezza della Luna Questa sera la luna sogna più languidamente; come una bella donna che su tanti cuscini con mano distratta e leggera prima d'addormirsi carezza il contorno dei seni, e sul dorso lucido di molli valanghe morente, si abbandona a lunghi smarrimenti, girando gli occhi sulle visioni bianche che salgono nell'azzurro come fiori in boccio. Quando, nel suo languore ozioso, ella lascia cadere su questa terra una lagrima furtiva, un pio poeta, odiatore del sonno, accoglie nel cavo della mano questa pallida lagrima dai riflessi iridati come un frammento d'opale, e la nasconde nel suo cuore agli sguardi del sole. (Charles Baudelaire) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Non celare il segreto del tuo cuore, Non celare il segreto del tuo cuore, amico mio. Dillo a me, solo a me, in segreto. Tu che sorridi tanto gentilmente, sussurralo sommessamente, il mio cuore l'udrà, non le mie orecchie. La notte è fonda, la casa è silenziosa, i nidi degli uccelli son coperti di sonno. Dimmi tra lacrime esitanti, tra sorrisi titubanti, tra dolore e dolce vergogna, il segreto del tuo cuore! (Rabindranath Tagore) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Non dovresti conoscere la disperazione se le stelle scintillano ogni notte; se la rugiada scende silenziosa a sera e il sole indora il mattino. Non dovresti conoscere la disperazione - seppure le lacrime scorrano a fiumi: non sono gli anni più amati per sempre presso il tuo cuore? Piangono, tu piangi, così deve essere; il vento sospira dei tuoi sospiri, e dall'inverno cadono lacrime di neve là dove giacciono le foglie d'autunno; pure, presto rinascono, e il tuo destino dal loro non può separarsi: continua il tuo viaggio, se non con gioia, pure, mai con disperazione! (Emily Bronte) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Questo Dicon che fingo o mento quanto io scrivo. No: semplicemente sento con l’ immaginazione, non uso il sentimento. Quanto traverso o sogno, quanto finisce o manco è come una terrazza che dà su un’ altra cosa. É questa cosa che è bella. Così, scrivo in mezzo a quanto vicino non è: libero dal mio laccio, sincero di quel che non è. Sentire? Senta chi legge. (Fernando Pessoa) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Il Passato E' una curiosa creatura il passato Ed a guardarlo in viso Si può approdare all'estasi O alla disperazione. Se qualcuno l'incontra disarmato, Presto, gli grido, fuggi! Quelle sue munizioni arrugginite Possono ancora uccidere! (Emily Dickinson) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Hai colorato i miei pensieri Hai colorato i miei pensieri e i miei sogni, con gli ultimi riflessi della tua gloria, Amore, trasfigurando la mia vita per la prossima bellezza della morte. Come il sole, al tramonto, ci lascia intravedere un angolo di cielo, hai mutato il mio dolore in gioia immensa. Per incanto, Amore, vita e morte sono diventate per me la stessa grande meraviglia. (Rabindranath Tagore) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Chi è in favore delle proprie stelle Chi è in favore delle proprie stelle si vanti di pubblico onore e superbi titoli, mentre io, cui la sorte nega simili trionfi, godo insperatamente chi maggiormente apprezzo. I favoriti dei potenti schiudono i bei petali soltanto come calendule allo splendor del sole, è già sepolto in loro il loro proprio orgoglio perché alla prima nuvola cade la loro aureola. L'eroico combattente, famoso per valore se dopo tante vittorie subisce una sconfitta, per sempre vien radiato dall'albo dell'onore e in più dimenticato ogni successo ardito: felice sono io che amo e son riamato dove l'amor non cambia né può esser ripudiato. (William Shakespeare, Sonetto 25) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo e Ida Guarracino - Ma è il mio cuore amore mio I tuoi occhi m'interrogano tristi. Vorrebbero sapere i miei pensieri come la luna che scandaglia il mare. Dal principio alla fine ho denudato la mia vita davanti ai tuoi occhi, senza nulla celarti o trattenere. Ed è per questo che non mi conosci. Se fosse soltanto una gemma, la romperei in cento pezzi e con essi farei una catena da mettere attorno al tuo collo. Se fosse soltanto un fiore, rotondo e piccolo e dolce, lo coglierei dallo stelo per metterlo nei tuoi capelli. Ma è il mio cuore, mia diletta Dove sono le sue spiagge e il suo fondo ? Di questo regno tu ignori i confini e tuttavia sei la sua regina. Se fosse solo un momento di gioia fiorirebbe in un facile sorriso, lo potresti capire in un momento. Se fosse soltanto un dolore si scioglierebbe in limpide lacrime, rivelando il suo più intimo segreto senza dire una sola parola. Ma è il mio cuore, amore mio. Le sue gioie e i suoi dolori sono sconfinati, e infiniti i suoi desideri e le sue ricchezze. Ti è vicino come la tua stessa vita, ma non puoi conoscerlo interamente. (Rabindranath Tagore) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Simile a un dio mi sembra quell'uomo che siede davanti a te, e da vicino ti ascolta mentre tu parli con dolcezza e con incanto sorridi. E questo fa sobbalzare il mio cuore nel petto. Se appena ti vedo, sùbito non posso più parlare: la lingua si spezza: un fuoco leggero sotto la pelle mi corre: nulla vedo con gli occhi e le orecchie mi rombano: un sudore freddo mi pervade: un tremore tutta mi scuote: sono più verde dell'erba; e poco lontana mi sento dall'essere morta. Ma tutto si può sopportare... (Saffo) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Dai il meglio di te Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici non importa, fa' il bene. Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici non importa realizzali. Il bene che fai verrà domani dimenticato. Non importa fa' il bene L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile non importa, sii franco e onesto. Dà al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci. Non importa, dà il meglio di te. (Madre Teresa di Calcutta) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - A se stesso Or poserai per sempre, Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai Palpitasti. Non val cosa nessuna I moti tuoi, né di sospiri è degna La terra. Amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo. T'acqueta ormai. Dispera L'ultima volta. Al gener nostro il fato Non donò che il morire. Ormai disprezza Te, la natura, il brutto Poter che, ascoso, a comun danno impera, E l'infinità vanità del tutto. (Giacomo Leopardi) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - Ti ho invocato così spesso Musa Ti ho invocato così spesso Musa ottenendo tal favore alla mia poesia, che ogni altra penna ha seguito il mio costume e diffonde i suoi versi in tuo servigio. I tuoi occhi che erudiron il muto a spiegare il canto E alla crassa ignoranza a volar sublime, hanno aggiunto penne alle ali dei sapienti e conferito doppia maestà alla grazia. Però sii maggiormente fiero di quanto io compongo Perché tua è l'ispirazione e da te è nata: nei versi altrui tu non migliori che lo stile e l'arte loro è favorita dalle tue dolci grazie. Per me tu solo sei tutta la mia arte Ed elevi a sapienza la mia rude ignoranza. (William Shakespeare, Sonetto 78) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Seguidille Bruna ancora non avuta io ti voglio quasi nuda sopra un sofà tutto nero in un boudoir tutto giallo, come s’usava nell’anno milleottocentotrenta. Quasi nuda e non nuda, la tua carne intraveduta da una nube trasparente di merletti che si schiude, la tua carne dove corre la mia bocca delirante. Ti voglio troppo ridente e inoltre dovrai essere imperiosa, e cattiva e perfida e qualcosa di più se ti piacesse, ma così lussuriosa! Ah, il tuo corpo nero e rosa, di chiar di luna soffuso! Ah, te ne prego, posa il gomito sul mio cuore e il tuo corpo vittorioso, tutto il tuo corpo che adoro. Ah, il tuo corpo, che si corichi sull’anima mia dolorosa e su essa si riposi e la soffochi se può, e se il tuo capriccio vuole, ancora, ancora, ancora! splendide, gloriose, bellamente furiose, agitate nei loro giovani giochi focosi, sbatti il mio orgoglio giù, sotto quelle tue chiappe gioiose! (Paul Verlaine) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - I fiumi Mi tengo a quest'albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Stamani mi sono disteso in un'urna d'acqua e come una reliquia ho riposato L'Isonzo scorrendo mi levigava come un suo sasso Ho tirato su le mie quattr'ossa e me ne sono andato come un acrobata sull'acqua Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato a ricevere il sole Questo è l'Isonzo e qui meglio mi sono riconosciuto una docile fibra dell'universo Il mio supplizio e quando non mi credo in armonia Ma quelle occulte mani che m'intridono mi regalano la rara felicità Ho ripassato le epoche della mia vita Questi sono i miei fiumi Questo è il Serchio al quale hanno attinto duemil'anni forse di gente mia campagnola e mio padre e mia madre Questo è il Nilo che mi ha visto nascere e crescere e ardere d'inconsapevolezza nelle estese pianure Questa è la Senna e in quel suo torbido mi sono rimescolato e mi sono conosciuto Questi sono i miei fiumi contati nell'Isonzo Questa è la mia nostalgia che in ognuno mi traspare ora ch'è notte che la mia vita mi pare una corolla di tenebre (Giuseppe Ungaretti) - Poesia consigliata da Silvano Notari - Notte dell'amore insonne Notte alta, noi due e la luna piena; io che piangevo, mentre tu ridevi. Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti attimi e colombe incatenate. Notte bassa, noi due. Cristallo e pena, piangevi tu in profonde lontananze. La mia angoscia era un gruppo di agonie sopra il tuo cuore debole di sabbia. L'alba ci ricongiunse sopra il letto, le bocche su quel gelido fluire di un sangue che dilaga senza fine. Penetrò il sole la veranda chiusa e il corallo della vita aprì i suoi rami sopra il mio cuore nel sudario avvolto. (Federico Garcia Lorca) - Poesia consigliata da Ida Guarracino -
Afrodite, tronoadorno, immortale, |
Can l'erba fresch' e lh
folha Qan l'erba fresch' elh folha par e la flors boton' el verjan, el rossinhols autet e clar leva sa votz e mou so chan, joi a de lui, e joi ai de la flor e joi de me e de midons major; daus totas partz sui de joi claus e sens, mas sel es jois que totz autres jois vens. Ai las! com mor de cossirar! Que manhtas vetz en cossir tan: lairo m'en poirian portar, que re no sabria que·s fan. Per Deu, Amors! be'm trobas vensedor ab paucs d'amics e ses autre senhor. Car una vetz tan midons no destrens abans qu'eu fos del dezirer estens? (Bernart de Ventadorn) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - |
Quando l'erba tenera
appare e la foglia Quando l'erba tenera appare e la foglia, il fiore sboccia sul ramo, e l'usignolo alta e chiara leva la sua voce e intona il suo canto, gioia ho di lui e gioia ho del fiore, gioia ho di me e più grande di Madonna, da ogni parte sono dalla gioia chiuso e cinto, ma questa è gioia che tutte le altre vince. Ahimè, come muoio di nostalgia! Tante volte ne sono tanto assorto che i ladroni mi potrebbero portar via, senza saper ciò che fanno. Dio, Amore! Ben ti è facile vincermi: con pochi amici e senz'altro signore. Perché una volta almeno non costringi Madonna all'amore, prima che io sia consunto dal desiderio? (Bernart de Ventadorn) - Traduzione di Tiziana Cocolo - |
Amo in te Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo amo in te l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte amo in te le cose lontane amo in te l'impossibile entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole e sudato affamato infuriato ho la passione del cacciatore per mordere nella tua carne. amo in te l'impossibile ma non la disperazione. (Nazim Hikmet) - Poesia consigliata da Giuseppe Gravante - Vorrei poter suonare Vorrei poter suonare quei violini che solo a notte adeguano le stelle e dirti e dirti che così vicini possiamo amare tante cose belle; ma tu ti rifugi nel silenzio delle tue stanze e non odi oscuro questa divina musica lontana che sì mi batte ancor tanto sovrana che mi fa meraviglia delle stelle. (a te ho dato le cose mie più belle) (Alda Merini) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Che sta facendo adesso Che sta facendo adesso adesso, in questo momento? È a casa? Per la strada? Al lavoro? In piedi? Sdraiata? Forse sta alzando il braccio? Amor mio come appare in quel movimento il polso bianco e rotondo! Che sta facendo adesso adesso, in questo momento? Un gattino sulle ginocchia lei lo accarezza. O forse sta camminando ecco il piede che avanza. Oh i tuoi piedi che mi son cari che mi camminano sull’anima che illuminano i miei giorni bui! A che pensa? A me? o forse... chi sa ai fagioli che non si cuociono. O forse si domanda perché tanti sono infelici sulla terra. Che sta facendo adesso Adesso, in questo momento? (Nazim Hikmet) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Il corpo del povero cadrebbe subito in pezzi se non fosse legato ben stretto dal filo dei sogni (Poeta anonimo indiano) - Poesia consigliata da Salvatore Armando Santoro - Quando Lui glielo chiese - si alzò Il più bello dei mari Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto. (Nazim Hikmet) - Poesia consigliata da Giuseppe Gravante - L'alba Ecco, arriva, rosea, leggera, tranquilla, col suo lungo mantello carezza il cielo e con un soffio sottile spegne le stelle. Ed ora apre un sorriso, il sole la vede e comincia a spuntare; sorride, sorride, sorride e se ne va. (Alice Sturiale, da: Il libro di Alice) - Poesia consigliata da Manuela Fiaccadori Prati - La madre E il cuore quando d'un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d'ombra, Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all'Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia. Come quando spirasti Dicendo: Mio Dio, eccomi. E solo quando m'avrà perdonato, Ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d'avermi atteso tanto, E avrai negli occhi un rapido sospiro. (Giuseppe Ungaretti) - Poesia consigliata da Manuela Fiaccadori Prati - Sono cortesie minuscole, un fiore in boccio, un libro, sono loro a deporre i semi del sorriso- che sbocciano nel buio. (Emily Dickinson) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida scorta per avventura tra le petraie d'un greto, esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi; e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto. Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano, se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua, o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano. Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma, e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia schietto come la cima d'una giovinetta palma... (Eugenio Montale) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - Fammi un quadro del sole così che possa appenderlo nella mia stanza e credere che mi stia scaldando quando gli altri lo chiamano "Giorno"! Disegna per me un pettirosso, su un ramo così sognerò che lo sento cantare e quando la melodia finirà nei frutteti deponga io la finzione. Dimmi se realmente è caldo a mezzogiorno se sono i ranuncoli che si librano o le farfalle che fioriscono? Poi evita il gelo sui campi e la ruggine sugli alberi, dammi l'illusione che questi, non arrivino mai. (Emily Dickinson) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Sfavorevole agli addii Sii prudente. La tua vita apri solo a venti che portano carezza di lontananza. Sopporta la mancanza, la voce alza soltanto in notti di solitudine. Sappi il giorno, il tempo giusto, l'attimo, e non incalzare. Volgiti a ciò che tace. L'ombra che giace sotto il guscio di carne sappi benedire, non nasconderti dentro le parole. Siedi con sapienza di verme, raziocinio di lombrico. Non aspettare. (Natan Zach) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Dies iræ Dies illa, dies iræ, calamitatis et miseriæ! Dies illa, dies magna et amara valde. Come sono arrossati gli occhi dei buoi che tirano l'aratro! Questi giorni terribili in cui i demoni cacciano le mani nei vasetti di miele, in cui tutte le strade sono una trappola e non portano da nessuna parte. Agonizzanti, non solleviamo neppure lo sguardo e il sangue scorre scarmigliato graffiando le ossa e nella bocca ci schiuma la saliva facendosi amara. (Manuel Forcano) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - I ragazzi che si amano Serenata indiana Nel primo dolce sonno della notte mi risveglio dai sogni in cui tu appari, quando sospira lievemente il vento e splendono le stelle luminose: mi risveglio dai sogni in cui tu appari, e uno spirito allora mi ha condotto, chissà come, vicino alla finestra della tua camera, o dolcezza mia! Le arie vagabonde illanguidiscono lungo il ruscello oscuro e silenzioso, i profumi del Champak svaniscono come dolci pensieri in un sogno; muore il lamento dell'usignolo sul cuore della diletta, proprio come me destinato a morire sul tuo, o tu che sei la mia amata! Oh, ti prego, sollevami dall'erba! Muoio e mi sento debole e languido! Oh, che il tuo amore piova in mille baci sulle mie labbra e sulle smorte palpebre. Ahimè, le guance sono fredde e pallide, ed il mio cuore batte impetuoso e forte! Oh, stringilo al tuo cuore nuovamente, dove alla fine si dovrà spezzare! (Percy Bysshe Shelley) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - ...Darei valore alle cose non per
quello che valgono |
Cuerpo de mujer Cuerpo de mujer, blancas colinas, muslos blancos, te pareces al mundo en tu actitud de entrega. Mi cuerpo de labriego salvaje te socava y hace saltar el hijo del fondo de la tierra. Fui solo como un tunel. De mi huian los pajaros, y en mi la noche entraba su invasion poderosa Para sobrevivirme te forje como un arma, como una flecha en mi arco, como una piedra en mi honda. Pero cae la hora de la venganza, y te amo. Cuerpo de piel, de musgo, de leche avida y firme. Ah los vasos del pecho! Ah los ojos de ausencia! Ah las rosas del pubis! Ah tu voz lenta y triste! Cuerpo de mujer mia, persistire en tu gracia. Mi sed, mi ansia sin limite, mi camino indeciso! Oscuros cauces donde la sed eterna sigue, y la fatiga sigue, y el dolor infinito. (Pablo Neruda) - Poesia consigliata da Manuela Fiaccadori Prati - |
Corpo di donna Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche tu simile al mondo nel tuo atteggiamento d'abbandono. Il mio corpo di contadino selvaggio ti scava e fascaturire il figlio dal fondo della terra. Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli, e in me la notte entrava invadendomi poderosamente. Per sopravvivermi ti ho forgiata come un'arma, come una freccia al mio arcome una pietra nella mia fionda. Ma cade l'ora della vendetta, e ti amo. Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo. Ah le coppe del petto! Ah gli occhi d'assenza! Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste! Corpo di donna mia, persisterò nella tua grazia. Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino indeciso! Oscuri fiumi dove la sete eterna continua, e la fatica continua, e il dolore infinito. - Traduzione di Manuela Fiaccadori Prati - |
Cancion del Macho y de
la Hembra Cancion del macho y de la hembra! La fruta de los siglos exprimiendo su jugo en nuestras venas. Mi alma derramandose en tu carne extendida para salir de ti mas buena, el corazon desparramandose estirandose como una pantera, y mi vida, hecha astillas, anudandose a ti como la luz a las estrellas! Me recibes como al viento la vela. Te recibo como el surco a la siembra. Duermete sobre mis dolores si mis dolores no te queman. Amarrate a mis alas, acaso mis alas te ilevan, endereza mis deseos, acaso te lastima su pelea. Tu eres lo unico que tengo desde que perdì mi tristeza! Desgarrame como una espada o tactame como una antena! Besame, muerdeme, incendiame, que yo vengo a la tierra solo por el naufragio de mis ojos de macho en el agua infinita de tus ojos de hembra! (Pablo Neruda) - Poesia consigliata da Manuela Fiaccadori Prati - |
Canzone del maschio e
della femmina! Canzone del maschio e della femmina! Il frutto dei secoli che spreme il suo succo nelle nostre vene. La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa per uscire migliore da te, il cuore che si diffonde stirandosi come una pantera, e la mia vita, sbriciolata, che si annoda a te come la luce alle stelle! Mi ricevi come al vento la vela Ti ricevo come il solco il seme. Addormentati su i miei dolori se i miei dolori non ti bruciano, Aggrappati alle mie ali forse le mie ali ti innalzeranno, dirigi i miei desideri, forse ti duole la loro lotta. Tu sei l'unica che posseggo da quando persi la mia tristezza! Lacerami come una spada o sentimi come un'antenna! Baciami, Mordimi, Incendiami che io vengo alla terra solo per il naufragio dei miei occhi di maschio nell'acqua infinita dei tuoi occhi di femmina! (Pablo Neruda) - Traduzione di Manuela Fiaccadori Prati - |
I limoni Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguanta noi ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. Meglio se le gazzarre degli uccelli si spengono inghiottite dall'azzurro: più chiaro si ascolta il sussurro dei rami amici nell'aria che quasi non si muove, e i sensi di quest'odore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta. Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni. Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura, il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità. Lo sguardo fruga d'intorno, la mente indaga accorda disunisce nel profumo che dilaga quando il giorno piú languisce. Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana che si allontana qualche disturbata Divinità. Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolla il tedio dell'inverno sulle case, la luce si fa avara - amara l'anima. Quando un giorno da un malchiuso portone tra gli alberi di una corte ci si mostrano i gialli dei limoni; e il gelo dei cuore si sfa, e in petto ci scrosciano le loro canzoni le trombe d'oro della solarità. (Eugenio Montale) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - Dorcas Gustine I was not beloved of the villagers, But all because I spoke my mind, And met those who transgressed against me With plain remonstrance, hiding nor nurturing Nor secret griefs nor grudges. That act of the Spartan boy is greatly praised, who hid the wolf under his cloak, Letting it devour him, uncomplainingly. It is braver, I think, to snatch the wolf forth And fight him openly, even in the street, Amid dust and howls of pain. The tongue may be an unruly member- But silence poisons the soul. Berate me who will - I am content (Edgar Lee Masters, Spoon River Anthology) - Poesia consigliata da Manuela Prati - L'anima si sceglie il proprio compagno Poi chiude la porta così che la maggioranza divina non possa più turbarla. Impassibile vede i cocchi che si fermano laggiù un cancello Impassibile vede un Re inginocchiarsi alla sua soglia. Io so che tra tantissimi L'anima ne scelse uno Per poi sigillare come fossero pietra le valve della sua attenzione. (Emily Dickinson) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - I versi Se ne scrivono ancora. Si pensa ad essi mentendo ai trepidi occhi che ti fanno gli auguri l’ultima sera dell’anno. Se ne scrivono solo in negativo dentro un nero di anni come pagando un fastidioso debito che era vecchio di anni. No, non è più felice l’esercizio. Ridono alcuni: tu scrivevi per l’Arte. Nemmeno io volevo questo che volevo ben altro. Si fanno versi per scrollare un peso e passare al seguente. Ma c’è sempre qualche peso di troppo, non c’è mai alcun verso che basti se domani tu stesso te ne scordi. (Vittorio Sereni) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Cigola la carrucola del pozzo l'acqua sale alla luce e vi si fonde. Trema un ricordo nel ricolmo secchio, nel puro cerchio un'immagine ride. Accosto il volto a evanescenti labbri: si deforma il passato, si fa vecchio, appartiene ad un altro... Ah che già stride la ruota, ti ridona all'atro fondo, visione, una distanza ci divide. (Eugenio Montale) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. (Eugenio Montale) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - Il poeta Alla sera, al caffè, con gli amici si parlava di donne e motori si diceva son gioie e dolori lui piangeva, e parlava di te. Se si andava in provincia a ballare si cercava di aver le più belle lui restava a guardare le stelle sospirando e piangendo per te. Alle carte era un vero campione lo chiamavano il ras del quartiere ma una sera, giocando a scopone, perse il punto, parlando di te. Ed infine, una notte si uccise, per la gran confusione mentale un peccato, perché era speciale, proprio come parlava di te. Ora dicono fosse un poeta, che sapesse parlare d’amore. Cosa importa se, in fondo, uno muore e non può più parlare di te? (Bruno Lauzi) - Poesia consigliata da Chiara Antonacci - Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. (Eugenio Montale) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - Se tu mi avessi abbandonato O mormora parole di fuoco! Sorridi, come se queste parole dovessero bruciarmi, stringimi come fa l'amante - O bacia e del tuo cuore fa la mia urna - O amami davvero! (John Keats) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Di se stesso Perché taccia il rumor di mia catena di lagrime, di speme e di amor vivo, e di silenzio; ché pietà mi affrena, se con lei parlo, o di lei penso e scrivo. Tu sol mi ascolti, o solitario rivo, ove ogni notte Amor seco mi mena, qui affido il pianto e i miei danni descrivo, qui tutta verso del dolor la piena. E narro come i grandi occhi ridenti arsero d'immortal raggio il mio core, come la rosea bocca, e i rilucenti adorati capelli, ed il candore delle divine membra, e i cari accenti m'insegnarono alfin pianger d'amore. (Ugo Foscolo) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - La capra Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d' erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell' uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita. (Umberto Saba) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - Mi piaci silenziosa Essenza Puoi costruire la pace Guarda il cielo di settembre, L' egoismo non consiste nel vivere secondo Dall'altra parte Scrivo La guerra che verrà Valse brillante Ti ho sempre soltanto veduta, Amatevi l'un l'altro, ma non fatene
una prigione d'amore. Ci sono due uomini nel mondo, che Amandosi sperarono Passione La canzone dell’amor perduto Il Piacere Una camera, poco importa se dà sul
mare, Un punto microscopico Il mito Non posso essere sola, Il Canto Se…….. Una sensazione solenne sentire
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Io so bene che dentro la mia stanza |
On the Sea It keeps eternal whisperings around Desolate shores, and with its mighty swell Gluts twice ten thousand caverns; till the spell Of Hecate leaves them their old shadowy sound. Often 'tis in such gentle temper found That scarcely will the very smallest shell Be moved for days from whence it sometime fell, When last the winds of heaven were unbound. O ye who have your eyeballs vext and tir'd, Feast them upon the wideness of the Sea; O ye whose ears are dinned with uproar rude, Or fed too much with cloying melody - Sit ye near some old cavern's mouth and brood Until ye start, as if the sea nymphs quired. (John Keats) - Poesia consigliata da Liliana Lorenzi - |
Sul Mare Di sussurri immortali avvolge lidi desolati E con ansito possente riempie mille caverne, Sin che l'incanto d'Ecate non l'avverte Di ritirarsi, e lasciarle all'ombra sempiterna Colme di grida. Spesso è così felice Che la sua calme per giorni e giorni non smuove La conchiglia caduta, quando i venti del cielo Liberi infuriano in tempesta cupa. Oh tu che hai le pupille stanche e afflitte, Nutrile dell'immensità del mare; Tu che le orecchie hai stordite di volgare rumore O troppo sazie di troppo ricche melodie, Ascolta, sino a trasalire, ciò che dicono le vecchie caverne: Il coro, sembra, delle antiche ninfe del mare. ............ |
Non nasce in un' ora il vero amore né dà scintille a comando la sua pietra, ma lento nasce e si propaga dopo una lunga complicità che lo rafforza. Invulnerabile diventa alla noia e agli abbandoni. Dura poco quanto vediamo nascere all' improvviso. Sono una terra dura e rocciosa, aspra alla vegetazione; ma se una pianta vi affonda le radici non deve temere le piogge di primavera. (Ibn Hazm, poeta arabo, 994-1064) - Poesia consigliata da Ida Guarracino - Vento leggero che parli Canto di me stesso Poeti futuri |
Conservare lo spirito
dell'infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere il piacere di capire la voglia di comunicare. (Bruno Munari) - Poesia consigliata da Tiziana Cocolo - Passione Dalle Confessioni di Sant'Agostino. Sui figli Trova il tempo Toglimi il pane, se vuoi, Ode alla vita Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
Istanti Da soli Un altro tempo Il più bello dei mari Come ti amo?
Code
Eterno
Nuvola
Stammi vicino
La spina nel fianco
Vagabondi
Non avessi sperato in te
Distacco
Insonnia invernale
Canto d'amore
Requiem
L’ippocampo
Nuovamente atterrito
"23.11.2002".
Una notte dal cielo la luna guardava
Mio padre
Il sonno che aleggia
Uomo
Romagna
Vado alla ricerca
Momentaneamente lontano
L' illusione degli umani immagina l'amore
Ancora oggi, se rivedo lei
L'immensità dell'attimo
Mentre la neve si
Se ami, non mostrare mai un animo abbandonato,
Al funerale d' una foglia morta
Inni al destino
Il tempo dell'illusione
Le poesie di Neri Tanfucio
Amami adesso
Mi hai fatto senza fine
Fiocchi di poesia
Nel lago dei tuoi occhi assai profondo
Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e profondità succhiando tutto
il midollo della vita per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non
scoprire in punto di morte che non ero vissuto
La felicità
Amleto
Non capirsi è terribile
Amleto
Vorrei diventare acqua,
Quando in disgrazia con la Fortuna e con gli occhi degli uomini,
I suoi occhi...
Finché si teme la morte,
O falce di luna calante
La diletta che incontrai per caso
Ll' oro d''o Pueta
Fiocchi di poesia
Quando le piste su Marte... sempre l'amore che unisce gli uomini
Ll'ammore
Molta follia è saggezza divina-
Dedica
Variazioni sul tema della rosa
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Dono
"L'amore è come un'onda del mare
...vorrei possedere il dono della poesia,
"La felicità di chi scrive
Un giorno dopo l'altro
Moneta falsa *
I bambini giocano alla guerra
In quali territori
Se vuoi divenire cittadino del mondo devi prima
Chi troppo a lungo vivere
Questo è il cuore dei monti
Era un giorno di sole |
Il sonetto Dante il mover gli diè del cherubino e d'aere azzurro e d'òr lo circonfuse: Petrarca il pianto del suo cor, divino rio che pe' versi mormora, gl'infuse. La mantuana ambrosia e 'l venosino miel gl'impetrò da le tiburti muse Torquato; e come strale adamantino contro i servi e' tiranni Alfier lo schiuse. La nota Ugo gli diè de' rusignoli sotto i ionii cipressi, e de l'acanto cinsel fiorito a' suoi materni soli. Sesto io no, ma postremo, estasi e pianto e profumo, ira ed arte, a' miei dì soli memore innovo ed a i sepolcri canto. (G. Carducci) - Poesia consigliata da Fabio Martini -
Catene
Nevicata
Deh, Vïoletta, che in ombra d’Amore
Lettera di commiato agli amici
Per quanto sta in te
Io vogl’ del ver la mia donna laudare
Ho visto la sabbia del deserto
Biltà di donna e di saccente core
O iubelo de core
La chiocciola
Il calabrone
I gattici
Fate Morgane
George Gray
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
Ode alla Vita
O falce di luna...
Lavandare
Svegliatevi poeti
Violetta
Allegria di naufragi
Lettere
L'agrifoglio
I Limoni
Canto primo
L’Infinito
E' il mattino pieno
E' nel mio sogno...
Sonetto della neve
Una vita inutile
Gli incontri di una lumaca avventurosa.
Là nel giardino dei salici
Canzone dei dodici mesi
Bastimento in viaggio
A un ruscello
Poesia
Gabbiani
Una carogna
L'uomo e il mare
L'amicizia
A me pare uguale agli Dei
Il crepuscolo della sera
La Beatrice
Media luna
Autunno
siamo tutti politici (e animali):
Lontano lontano...
Le parole
S'una fede amorosa...
Solo et pensoso i più deserti campi
Meriggiare pallido e assorto
Congedo del viaggiatore cerimonioso
Quant'è felice il sassolino
Il colloquio
Tempo
Sorriso nel pianto
Mia moglie
Versi nuovi?
Solo
Cadeau (per Carol)
L’appuntamento
Quartina
La farfalletta
Imitazione, da Catullo
Anima mundi
San Martino del Carso
Fra le mie dita tenevo un gioiello
L’Orsa Maggiore
Baudelaire
Dimmi, qual è il tuo compito, Poeta?
Protesta nel sesto anno di Chien Fu |