31/03/2008
Inizia una nuova settimana di poesia.
"Cronache...quotidiane" di Fausto beretta, fino a quando ci sarà il coraggio
di sdraiarsi d'avanti a dei carri armati, ci sarà sempre una speranza per un
mondo più giusto. Ha fatto bene Fausto a ricordarcelo; "Speranze Tibetane"
di Gianni Langmann, bei versi. Io sempre spero che quelle ali di piombo,
possano un giorno diventare candido piumaggio, così che quelle speranze
possano librarsi libere nell'aria; i versi della poesia "Se" di Tinti
Balbini, mi hanno molto colpito, il genere umano, è purtroppo portato a
dimenticare le proprie nefandezze o almeno a fingere di farlo. Forse, perche
queste sono tanto orribili, che il sol pensiero di averle potute partorire e
tanto orrendo, quanto il fatto stesso di averle messe in atto; Molto belle,
"I miei Vecchi" di Beatrice Zanni e "Vecchiaia" di Maria Concetta Durante.
Mentre Beatrice ci parla dei nostri vecchi che vediamo nelle nostre case o
per le strade, (molte volte aimè con indifferenza), senza curarci di quello
che questi sono stati e dell’immenso bene che questi ci hanno dato, Maria,
guarda il suo passato e intraprende una battaglia con il tempo, non disposta
ad abbandonarsi a questo. Leggendo i suoi emozionati versi, sono sicuro che
la sua anima non ha alcun bisogno di essere ulteriormente abbellita; Versi
molto belli quelli di Cristina Bove, della sua "Tra i ciottoli" che mi
appassionano sempre in maniera particolare; Mi ha molto commosso "Valentina"
di Santoro Salvatore Armando; Molto belli anche i versi di Maria Grazia
Armone, della sua " Stanca di portare a spasso la solitudine"; Mi ha colpito
anche lo "Sganassone"di Pierluigi Camilli, come diceva il mio vecchio babbo,
(anche se in un altro dialetto) "Lo sganassone, quanno cè vò e mejo der
pane". Grazie a tutti che quotidianamente, mi regalate belle giornate di
poesia. Gaetano Gulisano
In effetti ,Fausto Beretta , le cose vanno
proprio così, sono cronache di
ogni giorno che fanno davvero male , eppure ,ogni sera ,c'è chi crede di
poter dormire con la pace nel cuore.
Gianni Langmann .ecco l'esempio più lampante .episodi che dovrebbero
suscitare sentimenti riparatori. invece è sempre , e sarà il male di
vivere.come diceva Montale .che si eleva sull'umanità con il solo
privilegio dell'indifferenza . Tinti Baldini , quanti "se "ci poniamo ogni
giorno , e affinchè si avverino , dovremmo porre una condizione e trovare
un sostegno , non restare immobili ad aspettare, o a nasconderci.
Beatrice Zanni .dovrebbe essere un elogio alla vecchiaia.però .ho delle mie
riverse sul fatto di sentirsi dire " i vecchi" .Jean Guitton alla domanda
cosa pensasse della sua avanzata età di novantasei anni , rispose.non sono
vecchio , ho solo conosciuto più giovinezze , ora sono arrivata all'ultima
fase..come se avesse tutte le età nello stesso tempo.ma è vero che le
persone care restano sempre nel nostro cuore
Maria Concetta Durante.se siamo noi a parlare della propria vecchiaia ,
non dispiace, spesso , diciamo che siamo vecchi ..io lo dicevo e lo dico
sempre.però solo da un anno ho compiuto i miei sessant'anni .Però , io
credo che dentro di noi c'è anche il desiderio di non sentirsi chiamati
vecchi..la macchina del tempo è fatta di parole che evocano sempre il
passato e fotografano il presente .ma il futuro? quello è solo da
sperare ."quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia."
Cristina Bove.. tra ciotoli scorre la malinconia. la senti , ti prende e
gorgoglia amara
Aurelia Tieghi..l'ironia fa poesia .anche tra i banchi di un supermercato
Silvano Conti.altra bella poesia .riflessi o riflesso sul tempo .lui non sa
che siamo soli.e la solitudine che ci fa odiare il tempo .è stato il tempo
a respingerti in emozioni ancora profumate d'amore?
Santoro Salvatore Armando.. toccante poesia ,trasmette quell' emozioni che
appartengono solo alla sensibilità dei sentimenti.
Maria Grazia Armone..e sì , i pensieri non ci abbandonano mai.amici per la
vita.però ci fanno anche pensare ancora di più sul fatto che siamo soli. I
pensieri sono come quegli uccelli stanchi che non sanno dove posarsi
perché non hanno un nido.
Maria Cristina Latronico.perché la vita è un viaggio .e il nostro cuore è l'àncora
Fabrizio Lama.. ancora tanta tristezza e solitudine ,oggi . La sento anche
io tanto , forse è il cuore del poeta che avverte più la solitudine e
desidera una compagnia.accendiamo la candela del pensiero , della preghiera
potrebbe , chissà , servire per sentirci meno soli .o vedere meno l'orrore
che ci circonda.
Jacqueline Miu , poesia ed eros.congiunti nel tremor delle stelle
Giovanni Maria Gandolfi.se nessuna cosa sarà impermeabile, il lampo
dell'ansia
sempre guizzerà.
Daniela Procida.dove siamo! purtroppo lo sappiamo, ma, per come stiamo
andando che non sapremo dove finiremo! Sarà la clessidra a darci la
risposta?
Pierluigi Camilli ..dopo una tragedia presentita.la disgrazia arriva, e
così sia, e li sganassoni che so' forti, forse dovremmo sparargli a
vista .
massimo pastore ..bella similitudine . Mentre Floriana Porta stanca e
pallida si tuffa e non respira più.sembra un quadretto ;Demo Martelli il
cuore è sempre un pianto antico
Enrico Tartagni.aprica di amori questa poesia ; Piergiorgio Zambolin una
speciale Pasqua ; Claudio Tedeschi . fragile , tenero e tardivo.però
rosseggia in agosto e si difende in autunno.
Su queste parole , su questi pensieri ,il mio tempo silenzioso .come il
tema di oggi frequenziale .porgo un grazie e un saluto
Antonia Scaligine
Ultimo giorno di marzo: ancora voci di sdegno,
esortazioni a resistere, malinconici sguardi gettati sulla storia, un grazie
a Fausto e Gianni. Io non mi ripeto e rimando alle considerazioni già fatte
rispondendo ad Antonia; certamente la poesia non può cambiare il mondo, ma
può aiutare a almeno a ricordare, a fermare nel tempo quella storia che
qualcuno vuol rimuovere, a "non perdere il cielo nel cammino" come ammonisce
Tinti. E a conservare il patrimonio di questa storia e di tutte le storie
individuali sono anche i vecchi di Marbe, cui va il tributo d'amore e la
riconoscenza delle generazioni che raccolgono il testimone. Cristina soffre
un periodo di siccità del cuore, ma le piogge primaverili sono dietro
l'angolo, e presto un gorgogliare di fresche acque tornerà a rinforzare la
portata del torrente. Maria Cristina conosce il cuore dei marinai, che è il
cuore di tutti noi, in perenne nostalgia del navigare: l'avventura, la
sfida, la curiosità della vita, ci sono ancora tante terre da scoprire, e
tante emozioni da provare. Jacqueline, la notte della verità e dell'essenza
dell'amore, la madre di tutte le notti: esplode la passione come un petardo,
metafora molto partecipata. Molto bella la definizione dell'ansia di
Giovanni Maria Gandolfi, fedele custode, animale che sbrana. Conosciamo bene
i suoi morsi. Ultimamente i messaggi di Daniela sono più criptati: affiora
comunque alla coscienza l'immagine della clessidra stanca che ritma il
nostro tempo, che è anche il nostro "dove", il senso del nostro "pendere",
ma non sembra una immagine ottimistica. Dove è finito il nostro vulcano?
Anche se non ho mai avuto bisogno di metterli in pratica con mio figlio,
concordo con i metodi educativi di Pierluigi Camilli: una brusca tirata di
redini può impedire la scelta di strade pericolose, evitando tardivi e
irreparabili rimpianti.
Bella la poesia di Demo Martelli, con il cuore che non si riesce a staccare
dalla scarpa, quel torturarsi nei ricordi dolorosi che è reso in maniera
molto espressiva. Quella semplice immagine di risveglio mattutino dice tutto
di Enrico e di quel tenero amore domestico che illumina le sue giornate.
Chiude Claudio Tedeschi con un amore "autunnale" che aspetta di essere
colto: visione perfetta e tocco delicato, il suo evidentemente non è un
frutto proibito.
Ringrazio anche tutti gli altri poeti ed auguro buon inizio di settimana
Massimo Reggiani
Commento per Antonia Scaligine
Ho letto oggi "La poesia per un amore" di Antonia, oggi che per me è un
brutto giorno davvero.
Ma quella poesia è dolcissima e le parole
"Dovevamo saperlo che l’amore
brucia la vita e fa volare il tempo"
oggi mi calzano proprio e mi hanno toccato in profondità.
Grazie Antonia: devo dirti che i tuoi versi mi hanno dato coraggio e mi
hanno riportato un po' alla realtà anche se oggi ho inviato al buon Lorenzo
una poesia terribile, "Minestrone", che leggerai nei prossimi giorni.
Salvatore Armando Santoro
Inferno e Liberazione di Beatrice Zanni quanto
sono grandi questi “forse” e quanto sono pieni di bellezza - Di rose e di
spine di Cristina Bove tra rose e spine molto bella - Di noi di Daniela
Procida, dilemma il quesito. Forse, come fossimo vasi comunicanti, ci arriva
tanto quanto quello che della sua parte protetta noi scopriamo, ciao. - Il
mio cuore di Demo Martelli dolce e romantica l’immagine resa. Un saluto
particolare a tutti. Fausto B
30/03/2008
"Ancora If" di Gianni Langmann e "Di noi" di Danielina....
nel mio piccolo cuore oggi. (senza nulla togliere agli altri).
E saluto dal profondo del cuore Fausto, Tinti, Cristina e... tutti gli altri
poeti del sito (non ometto Lorenzone).
Un abbraccio a tutti.
Glò
La domenica è il giorno in cui si prega , ci si
riposa .ma anche il giorno
più noioso , per me anche triste ,ora più che mai .
Anche oggi son tutte belle le poesie , le ho lette tutte , ma , diciamo che
stasera mi manca il tocco critico e non ho parole per commentarle
individualmente .ringrazio, e mi complimento come sempre con tutti
Assolutamente naturale ,bella e attenta riflessione dell'evoluzione
dell'uomo, Prometeo, colui a cui si attribuisce il merito di aver creato i
primi uomini, modellandoli con la creta. , il benefattore dell'umanità
.beh! forse . nella sua rivoluzione intorno al Sole, la Terra, scomparirà
, e dall 'Homo habilis , Homo erectus, Sapiens Sapiens .chissà se
diventerà quell' ipotetico alieno ?.forse.bene Tinti .Mi piace la tua
poesia Massimo Reggiani , Everest , madre dell'universo che ora soffre
come un crocifisso per l'umanità , bellissima poesia ,una preghiera sulle
tombe del martiri del nostro tempo e quello precedente , uomini , donne ,
bambini che ancora soffrono in quel silenzio dove la morte
assorda ..Antonia
Cari scrittori,
ho letto le poesie inserite il 27 marzo (le leggo sempre con il dovuto
tempo), quelle che mi sono giunte maggiormente sono "Esili trame" di Angela
Barnaba, ermetica ed incisiva, mentre Tinti è adorabile nel fissare i suoi
ricordi e nel restare "...ragazza che vive come zattera..", bella immagine.
"Ricordi di zucchero filato"di Beatrice Zanni, intenso ricordo d'amore e "Il
primo bacio" di Massimo Reggiani in cui ricorda dolcemente momenti di
tenerezza, fissando attimi d'amore con delicata bravura.
Pierluigi Ciolini in "Risveglio" con incisività, esprime sofferenza per
"sogni dispersi".
Complimenti a tutti i poeti!
Un caro saluto
Maristella
Daniela, mio dio, quanto siete...sei brava.
Sono talmente nuovo del sito che davanti a tanto splendore ed amore rischio
di sbagliare, no sbaglio, nel buttare giù le parole. La tua poesia " Di noi
" che è una summa, insomma è Tutto, pone la domanda "cosa arriva all'altro
di noi" Forse dipende dai casi, posso dire di me tanto cosa mi costa ormai,
quello che proteggo! Ma se arrivasse all'altro anche quello che "mostriamo"
potrebbe essere solo "quello" di quel momento! E' la verità che mostriamo?
Siamo così sicuri di noi stessi? E poi cambiamo mostra, e dopo? Cosa
succede? Ah, l'amore computerizzato!Quanto è complicato seppur bello e
misterioso, ma non tanto! Penso all'uomo primitivo, esisteva l'incesto in
quei gruppi altrimenti addio specie umana, di là ci sono arrivate tutte le
problematiche psicologiche da regolare socialmente e legalmente, penso per
esempio alla sua prima presa di coscienza della morte dei suoi simili e che
lui stesso avrebbe fatto quella fine! Allora, fino a quell'istante di non
coscienza della presenza della morte l'uomo o la donna primordiale già
uguali a noi Sapiens nel corpo e nella scatola cranica avevano vissuto come
animali sull'istinto puro, magari con la sensazione della morte quando si
avvicinava il momento, ma avevano vissuto senza l'incubo del Nulla dopo la
Morte, invece l'uomo o la donna primordiali che hanno concepito e realizzato
la presenza fisica definitiva della morte, perchè quel corpo simile a loro
non si muoveva più e si decomponeva, si sono trovati improvvisamente senza
difese difronte al grande Enigma! Pensa Daniele quale spaventosa paura
avranno provato quei nostri poveri progenitori! Poi segue tutto il resto
della Storia.Sepolture, Religioni, Filosofie, Miti, Complessi ect..., sempre
che si sia convinti della scienza evolutiva. Se poi si preferisce la Fede
Cattolica è un'altra cosa, non so.Però i corpi, i crani, gli scheletri degli
uomini primitivi di 4/5 milioni di anni fa esistono! Forse io ne sono un
esempio vivente.Nooo,questa è presunzione. Dico, ma come ho fatto ad
arrivare fin qui dalla tua "domanda"? Boh! Ciao Daniela.
Enrico Tartagni
Ritorna Sandra Dee e sceglie una cronaca
d'amore per farlo, un amore fisico, seppure circonfuso dall'alone di mistero
ed attesa che solo una storia, forse proibita e tanto attesa, può dare.Bello
Devo ringraziare due poeti per aver dato inconsapevolmente voce ai miei
pensieri, Gianni Langmann, con "Ancora If", che seppure solo nel titolo si
avvicina alla mia poesia di oggi, versi i suoi da vero poeta e Daniela
Procida, che esprime poeticamente una domanda che proprio in questi giorni
mi pongo, e lo fa con la bravura di sempre.
Enrico Tartagni, sembra che nel giardino dei poeti la vita sia meno lineare
e solare di quella che descrive come reale.
Infine Tinti, che tu possa leggere queste righe, scritte sia per salutarti
che per commentare ancora una volta le tue rime, che individuano mi sembra
proprio quanto con i nostri scellerati comportamenti ci siamo resi alieni
nel nostro stesso mondo.
belle evidentemente tutte le altre poesie.
Maria Cristina latronico
E' vero amici, chiedo venia, sono scappato
sulla prima spiaggia utile a due ore da qui, per sentire un po' di profumo
di mare (ma non senza prima leggervi tutti come ogni mattina): il primo
giorno di primavera autentica è stato irresistibile, ma oggi riscaldano pure
le vostre poesie, anche se per motivi di ordine diverso: Fausto Beretta ha
la sintesi del giudizio inappellabile sull'odierna temperie
economico-sociale. Profetico. A Bruno che chiaramente ed efficacemente
espone il suo punto di vista sulla "naturalità" dell'evoluzione, vorrei far
presente che il discorso sull'eliminazione delle "specie inadatte poco utili
brutte improduttive" l'ho già sentito da qualche parte (mi sfugge la
traduzione dal tedesco ma mi sembra che non si parlasse di muli). Ritengo,
sempre modestamente anch'io, che se quel ragazzaccio di Prometeo continuerà
a dare aiutini a Darwin e consigli sul come migliorare la natura, non
immagino quali scenari potremmo trovarci davanti in un futuro neanche tanto
lontano, senza contare che gli alti motivi scientifici per cui lo fa
(alimentazione transgenica, commercio di organi, monopoli industriali,
industria bellica) non sono mai propriamente "disinteressati".... Ci sono in
giro dei virus cui Darwin non potrebbe dare una spiegazione, ma certe case
farmaceutiche sì.... Cambiamo scenario, il pudore dei sentimenti di Gianni,
delicatissimo, o i sentimenti traditi di Marbe, che lasciano intuire vicende
dolorose comunque elaborate nell'intimo e ricondotte ad una contemplazione
per quanto possibile serena. Tinti forse per "alieni" intende non coinvolti,
senza interesse o partecipazione? In questo caso concordo con lei. Cristina
non si rassegna all'addio, ospite indesiderato della sera: meglio
abbandonarsi al sonno per non sentire le sue pungenti spine. Antonia invece
invoca la primavera dell'anima, con dolci accenti e ricche suggestioni. E di
grande suggestione anche la lirica di Silvia Trabanelli, in cui traspare
tutto il trasporto di un amore pieno e totale, a testimonianza del quale
alla fine rimane però quella lacrima. Ancora amore, questa volta
contrastato, forse geloso, forse finito: di questa spazzatura Salvatore non
sa che farsene.
Maria Cristina invoca la potenza del sogno ma deve fare i conti con la dura
realtà. Quel "canto di donna infinito" è straordinario, Jacqueline, quel
mondo di sogni femminili, quel cosmo da fiaba che rendi così bene e che
sfugge all'immaginario maschile (almeno al mio...) che non lo può
comprendere. Daniela, di noi agli altri arriva quello che vogliamo fare
arrivare, io credo che ci denudiamo solo quando amiamo veramente. Bella e
ottimistica la visione estiva di Pierluigi Camilli (ma è troppo facile
stando a Roma...). Bravo come al solito Massimo P., tutte immagini non
scontate e precise nella sua retrospettiva... sentimental-libraria.
Bellissimo altro quadro surrealista di Demo Martelli, poeta visionario delle
piccole cose.
Grazie Enrico, credo che per tutti sia così, ma con il mondo di fuori, che
di poesia non è certo prodigo, bisogna fare purtroppo i conti. Mi reclamano
proprio ora alla "real life" e vi devo lasciare, ma ho gustato anche tutte
le altre poesie....Buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Daniela Procida
"Di noi" ,molto bella.
Gianni Langmann
29/03/2008
La pagina azzurra è sempre più ricca e bella.
Oggi ho cominciato dal racconto e mi devo complimentare con l'autore de "La
mostra d'arte" e cioè Gaetano Gulisano perché è proprio così: una vera opera
d'arte provoca commozione ed anche.lacrime. E' quanto mi stava per accadere
nel leggere la bellissima "Mio ragazzo" di Tinti. Le ho dovute ricacciare
indietr, le lacrime, per poter leggere le altre.."De itinere vitae" di
Gianni Langmann, di una tenerezza.! E poi Beatrice Zanni in "Quando.qualcosa"
E poi.dovrei citarvi tutti perché ogni poesia è un regalo prezioso che.si
commenta da solo! Vi abbraccio
Fata Morgana
Anche oggi le poesie si armonizzano l'una con l'altra
,e si trasformano
anche secondo la nostra fantasia , la nostra interpretazione , ma ciò che
mi colpisce è la elegia ,l'inchiostro con cui si scrive oggi la poesia ,
e che si evidenzia tra l'erica e cielo di Angela Barnaba ;
in quel desiderio di andare senza tornare di Bruno Amore;
in bagagli al seguito, di Fausto Beretta ,rincorrendo sempre aneliti;
De itinere vitae di Gianni Langmann.con la sindrome del Peter Pan delle
mamme ;
intenso , pieno di emozioni quel tuo ragazzo ,Tinti ,che tu descrivi con
tanto amore ;
Qualcosa c'è sempre dentro di noi , Beatrice Zanni , quando..qualcosa.ci
toglie il respiro.
Una brocca.come un vaso di pandora vorresti che contenesse la vita, Cristina
Bove.
E qui c'è anche la mia tristezza.una poesia scritta in fretta .ma subito
dopo mi son ravveduta , forse non dovevo neppure postarla , racchiude un
po' della mia sfiducia e di una recente delusione . Poesia per il mio
nuovo ,e appena nato amore .
Leggendo la tua poesia, Sara Lazzarini, mi accorgo ancor di più di quante
parole noi sprechiamo , di quante cose importanti tratteniamo , roviniamo e
distruggiamo , invece sarebbe ancor più facile dimostrare le nostre
emozioni e sensazioni alal luce del giorno .
Santoro Salvatore Armando...tu tocchi un argomento che mi sta a cuore ,ma
con troppi interrogativi per me;
conscio d'essere immortale, Stefano Giannini.per scalare la vetta più
alta.Massimo Colella,i gabbiani muoiono solo se non possono più volare.
Ciascuno di noi è, in verità,
un'immagine del Grande Gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti.
(Richard Bach)
Aci Trezza ,Gaetano Gulisano, bellissima terra , lì, ho lasciato i miei
primi ricordi di un amore adolescenziale, tutta la Sicilia è splendida, io
sono Pugliese,quindi il mito greco è radicato in noi.L'indicazione Antonio
Alvaro , troppo spesso le indicazioni son sbagliate ,seguire la propria orma
è ancor più difficile per tutti gli ostacoli che si incontrano .
La preghiera del giorno Zanarella Michela , un po' troppo complessa..
Ma non basta solo una preghiera.ci vuole anche una supplica di Fata
Morgana affinché il Signore ci possa ascoltare ..
Piangere, si, si può piangere, Maria Cristina Latronico
sempre e soprattutto quando non si è più giovani e da soli .
È un sabato molto profondo e pieno di versi , mi fermo un po' , lo so che
domani non li troverò più in prima pagina , ma so anche che domani ne
leggerò ancora di più belle e vere.
Ormai conosco tutti i nomi di voi poeti , e se voglio tornare su una vostra
poesia, mi basta collegarmi a questo splendido sito.
Antonia
Oggi, sono già le 15.50 e la pagina dei
commenti è ancora vuota. Dove sono scappati, Tinti, Massimo Reggiani,
Antonia Scaligine e tutti gli altri? Eppure, le belle poesie come ogni
giorno non mancano. "Bagagli al seguito" di Fausto Beretta, pieni di bei
versi della sua poesia, che liberati suscitano belle emozioni; molto
emozionante e intensa nei pochi ma significativi versi "De itinere vitae" di
Gianni Langmann; molto toccante anche "Mio ragazzo" di Tinti Baldini, come
sempre le sue poesie mi emozionano molto; come non citare "Una Brocca" di
Cristina Bove, molto bella. Come sempre (forse mi ripeto ma è ciò che sento)
i suoi versi riescono ad appassionarmi e farmi vivere la primavera in una
maniera che non avevo ancora vissuto; "Poesia per un amore" di Antonia
Scaligine, molto bella e intensa, leggerla e rileggerla mi ha emozionato
molto; "Dove muoiono i gabbiani" di Massimo Colella, mi ha fatto pensare ad
un modo misterioso, dove finalmente in pace, potrò volare come quei
gabbiani; Accorata "Supplica" quella di Fata Morgana, alla quale io mi
unisco sentitamente. Complimenti anche a tutti gli altri che non ho
commentato. Saluto tutti.
Gaetano Gulisano.
Bellissime tutte, meriterebbero tutte non solo
il mio di commento ma anche quello di Carmen, che speriamo ritorni presto ad
offrirci altre sue recensioni ad hoc.
Non ho nemmeno tempo, sta per nascere la mia nipotina Eva, da un momento
all'altro, e sono molto presa da questo evento, fra l'altro è la prima
femminuccia che avrò fra le braccia, dopo quattro figli maschi e tre
nipotini maschi. ci sarà gran festa al femminile!
Ma un breve commento, devo assolutamente lasciarlo ad Enrico Tartagni,
perchè la sua "Io, non voglio perdere niente" mi ha dato i brividi...caro
Enrico, sapessi quanto ti capisco e quanto ti sono vicina, nel provare
queste tue sensazioni...nel sentirmi come te precaria, in provvisoria
licenza di vivere... Se permetti, ti rinvio al commento che hai lasciato nel
mio blog: non voglio che tu muoia, mai!...ricordi?! Rivolgilo anche a te, ti
prego. Un abbraccio.
Mi scuso, ma faccio anche i ringraziamenti, in questa sede, a tutti i miei
commentatori cari ed attenti, sempre.
Saluto tutti i sitani e il Magnifico Ospite con un abbraccio affettuoso e
corale.
cristina bove
28/03/2008
La regina bugiarda di Sandra Dee si distingue
per il ben calibrato " stacco " fra le strofe.
Il rimpianto di Bruno Amore mi piace perché molto musicale e perché vi trovo
il tema del " bene perduto " , la " res amissa " di Giorgio Caproni .
La facciata di palazzo di Tinti mi fa pensare che le città ci parlano anche
se non ce ne accorgiamo ; e non sono solo un intrico di strade ed isolati; e
forse se nella compravendita delled case si pensasse a quello che un
appartamento ha rappresentato , col suo brulichio di famiglie e di volti che
si sono succeduti nel corso degli anni , forse il problema della casa
sarebbe meno drammatico, perché ci sarebbe più attenzione all' Uomo.
In libero volo di Beatrice Zanni : vi trovo la musicalità, la semplicità ,
la limpidezza di tante poesie studiate a scuola : Pascoli, Ada Negri... in
una parola: la Poesia pura .
Gianfranco Stivaletti
Oggi, finalmente una giornata di sole, forse la
primavera tanto attesa ha intenzione di arrivare e con lei do il benvenuto a
Sandra Dee, con la sua bella "La Regina Bugiarda", la luna ispira sempre
momenti felici e malinconici che fanno parte della vita di ognuno; Molto
bella la poesia di Aurelio Zucchi "Sognai le stelle", mi ha fatto ritornare
con la mente indietro negli anni, quando spesso contemplavo un cielo
stellato in riva al mare e vagavo per mondi misteriosi; Bruno Amore con la
sua poesia "Il Rimpianto", mi fa ripercorrere tutte quelle strade che avrei
voluto percorrere e che non ho mai percorso (per fortuna sono poche) e spero
anche per lui. (meglio errori che rimpianti...); Mi ha molto emozionato
(come sempre), Cristina Bove con la sua bella poesia "Fantasma"; "Non so" di
Stefano Giannini, molti dubbi ma una sola e la più importante certezza, dare
e ricevere amore; Molto bella e intensa è "Visita al manicomio di Massimo
Pastore. Molto belle ed emozionanti anche le altre che non ho commentato.
Grazie a tutti per le emozioni che ogni giorno mi date. Un caro saluto.
Gaetano Gulisano.
Torna il sole finalmente, e sul prato azzurro
sbocciano i poeti. Benvenuta a Sandra Dee e alla sua luna, alibi per le
bugie di tutti i poeti e gli innamorati. L'eterna ricerca delle ragioni di
Dio nella storia dell'uomo in Claudio Tedeschi, resa in maniera notevole.
Belle anche le nuvole di Angela Barnaba, come un affollamento di anime che
anelano il riposo. Cristiano Menaldo: qualcosa di disperato e angosciante (Munch
insegna) proviene dal fondo della nostra coscienza ma non è in grado di
smuoverla, forse fingiamo di non sentire o forse lo strazio è troppo forte
per essere sopportato. Aurelio Zucchi: danzano i rimpianti, ben cadenzati
sul palcoscenico della vita. Chissà perchè mi sono immaginato una
malinconica alba sul mare e una rotonda ormai deserta. Rimpianto è anche il
tema di Bruno: quello che è perso ha sempre un altro suono, una verità che è
difficile da controbattere. Capisco la disillusione e la rabbia del
trentenne Matteo Bertoncello Brotto: che ci porterà il domani? Il sole
dell'avvenire, l'alba del superuomo, la riapertura della Borsa Valori...? In
questa notte possiamo sperare di tutto, persino nella vita eterna. Silvano e
le sue mani di donna, cosa c'è di più espressivo e allo stesso tempo
misterioso, puro e magnifico terminale d'amore?
Il tema di Tinti è il formicaio che abita gli anonimi caseggiati del
panorama urbano, dove brulicano i sentimenti e palpitano le esistenze in
incessante percorso circolare di vita (reso bene dal flusso metrico), che
peraltro condividiamo tutti. Sempre leggera e curiosa di vita l'anima di
Marbe, volteggia come colorata e libera farfalla. Ancora senza ali Cristina,
alla ricerca della forza vitale dell'amore che fa rinascere, sia pure
nell'illusione del sogno. Elia afferma la vita, e la prova poetica sfida
quella ontologica (vincendo, naturalmente, stupendo il finale "tempo vergine
di un sussurro"). Il rispetto della vita e il rituale macello pasquale: in
Salvatore non c'è solo il grido animalista, ma una profonda avversione per
la cultura di morte che ci circonda e permea le nostre esistenze assuefatte:
in terra di chianina e Morellino è coraggio di eresia. Stefano Giannini
trova giustamente nell'amore tutti i perchè dell'esistere, mentre Antonio
Alvaro, che ha ritmi ed espressioni che mi si confanno, descrive l'altalena
di sensazioni bipolari di un orizzonte di depressione. E' il "tempo delle
macerie" (efficace discesa nell'oscuro ventre del malessere) anche per
Michela Zanarella, poesia accuratamente accostata alla precedente.
Jacqueline chi è il tuo angelo? Sembra una persona innocente, vittima di un
rifiuto, o forse troppo giovane per aver condiviso le "ferite del volo".
Però sembra esserci un fiore anche per lui (il finale, come sempre
bellissimo, è serena quiete sepolcrale). Ancora un irruzione del vissuto
familiare nella poesia di Alberto, bellissimo ritratto dei sentimenti.
Pierluigi Camilli ci riporta alla realtà, dobiamo smettere con le rime
languide, descriviamo il mondo così com'è, con le sue contraddizioni,
magagne e ingiustizie.... "L'amore che piace a Sua Eccellenza" è la famosa
"poesia paradisiaca" di cui parlava Bruno nel dibattito qualche tempo fa.
Giusto, però spezzo una lancia in favore dei lirici romantici, loro scrivono
senza un referente, la loro committenza è il cuore, che male fanno un po' di
luna e stelle e qualche sospiro di innamorato? Bello Michael il tuo caimano,
qualcosa di mezzo tra Scrooge, Shilock e Berlusconi, il prototipo
dell'economia vampira, molto emblematico. Un insolito Massimo P. (per il
tema, non per il tratto inconfondibile) si specchia nell'ospite della "casa
lunare", e qui scopre che l'insensato è il cosiddetto "libero", generando
riflessioni sulla vera natura della malattia mentale. Floriana Porta è
fulmine poetico: "misuro l'ignoto con un sospiro". Grande densità. Ad
Antonella ed al suo bimbo non possiamo che fare i migliori auguri, lui è in
buone mani. Ormai siamo già piacevolmente abituati alle immagini singolari
di Demo Martelli: la sua "danza delle ore" è godibilissima. Se il paesaggio
di Salvatore Sciarretta è desertico (ma allietato dal miracolo di un fiore),
quello di Enrico è la lenta, secolare e paziente vita contadina di Lucania,
con i suoi riti e le sue eterne attese, un panorama di saggezza ancestrale
che rimane nel cuore. Grazie a tutti e buona serata (ma le mie ferie sono
finite, presto tornerò a commenti più "a misura d'uomo"...)
Massimo Reggiani
Oggi è bello dare il benvenuto ad una nuova poetessa,
che bel nome, lo stesso della bellissima ragazzina innamorata di "Scandalo
al sole"! lei invece ci parla della luna, una visione notturna resa con
delicatezza, la regina bugiarda che sembra sfiorarci ma è inafferrabile.
Sempre suo il breve racconto, che esprime grande delicatezza d'animo , ma un
colpo da maestra nella scrittura quando per esemplificare la crescita da
bambina a donna dice "peccato che tu non mi abbia visto con i tacchi", in
poche parole dipinge un passaggio della vita tanto lungo e difficile.
Speriamo torni ancora a pubblicare sul sito azzurro.
Tinti, la mia cara, colpo di genio nel raccontare la vita dentro le case,
dove effettivamente è l'essenza di noi tutti, le nostre case sono la
rappresentazione di noi stessi, come sempre bella poesia.
Mi tocca molto, anche per la sua essenzialità "Visita al manicomio" di
Massimo Pastore.
Lirica ed evocativa la poesia di Enriso Tartagni sul paesino del vino,
splendida descrizione.
Bruno il grande è preso da tanti rimpianti, o rimorsi, forza Bruno qui tutti
ti vogliamo bene!
Un saluto e complimenti sempre a tutti i poeti
Maria Cristina Latronico
Di buon mattino scopro una luna bugiarda ,la
regina della poesia e della
vita.
Vicino a lei ci sono delle nuvole .effettivamente le vedo anche dalla mia
finestra .che
sembrano che invocano tramonti , ma anche pioggia .
E per un anima sospesa che invoca l'aurora ,c'è sempre " Colui che è ";
mentre noi sogniamo le stelle. loro, invece, ci guardano versare le
lacrime , e noi che le seguiamo con lo sguardo , come se in loro fosse
scritto il nostro futuro;
molto triste invece sono le ansie d'esistere di un giovane trentenne.per le
cose irraggiungibili ,ma cio' che veramente costituisce l'essenza dell'ansia
e' la capacita' di farci male da soli. Perché è difficile spiegare agli
altri cosa si prova di fronte ad una situazione che genera ansia, a volte
non si sa neppure il motivo della propria ansia , allora si richiamano
alla mente le cose più dolorose e più grandi che ci sono nel mondo, e si
avverte maggiormente l'emozione di chi soffre .chissà, forse questa è la
cura per la propria ansia,farsi coraggio di fronte a chi sta peggio di noi?
Dopo ogni sbaglio .c'è sempre un rimpianto .che col tempo diventa rimorso.
Noi , con tutti i sentimenti , emozioni , sensazioni , siamo sempre ad
osservare , presenti o assenti , ci siamo sempre come ombre di quel quadro
che chiamiamo vita.
Del libero volo...della farfalla si sente quel tocco effimero e delicato.
Mi divento fantasma ..una metamorfosi del fu.speriamo invece che diventi
del buon sarà.
Se pensi di non sapere . significa che ci sei
Se sai di saper amare .dunque , vuol dire che esisti .
perché è solo l'Amore a farci esistere;
.- che Amore,
dico con dispiacere,
fa rima con Dolore!
fa rima con Pudore!
fa rima con Terrore!
fa rima con Bruciore
e Avvelenatore!
.Fa rima anche con Creatore , e meno Pensatore ...
altrimenti si finisce con l'essere un Mortificatore ...
Mio figlio...è bello.OH! sì .è bello partorirlo , crescerlo , amarlo con
tutto il cuore , e poi, diventerà grande ,continuerai ad amarlo da lontano
, solo così puoi donargli un futuro tranquillo e felice. Perché è sempre
meglio una madre triste, che una moglie arrabbiata.
Chissà se l'amore per i nonni è di uguale intensità , sia che sian
paterni che materni , anche quando amano i nipoti con lo stesso ardore
?.io non posso dirlo .non ho conosciuto nessun nonno.
Le poesie , i pensieri che io leggo ogni giorno , e che voi amici della
poesia mi donate .servono anche a farmi meditare , ad immedesimarmi ,forse
anche troppo , in quel poco o tanto che la vita riserva , a farmi
riflettere sui vostri sentimenti e che ogni giorno mi coinvolgono ,
rabbia, incredulità, amore. desiderio ,scetticismo, paura , ansia , a volte
impossibili ed irraggiungibili , altre volte così vicini che basta un niente
per farli miei , ma ognuno di noi li vive ,anzi ,deve viverli
individualmente .
Bravi tutti , grazie
Antonia Scaligine
27/03/2008
Oggi la realtà ha avuto il sopravvento sulla
poesia, posso salutare solo pochi amici ripromettendomi di commentare
più ampiamente la prossima volta: Enrico naturalmente (come me pescatore di
perle rare....) complimenti e auguri per il fiore sempre fresco e profumato
del tuo amore! Arcangela Cammalleri, un pessimismo lapidario, peccato, la
poesia è bellissima.
Bruno è vero, gli errori di un animo maldestro e inetto costano veramente
tanto. Ma il rimorso è già un mezzo pentimento. Silvano lancia i suoi strali
contro il bersaglio del perbenismo borghese (che per certi versi si traduce
in pigrizia mentale, oblomovismo): confessa, l'hai scritta per il ventennale
del '68.... Tinti fa un bell'omaggio ad una persona che si intuisce aver
avuto un ruolo non secondario nella sua giovinezza. Sono proprio le piccole
attenzioni, le cose di ogni giorno che fanno sedimentare a poco a poco i
grandi sentimenti, e quando riaffiorano i ricordi ne riconosci l'importanza.
E anche Marbe affida ai ricordi il suo racconto, dolce di caramello e
zucchero fino al finale, inaspettato.... Nessuno è solo eppure ognuno è
solo: Cristina è abituata ai miracoli, e quella rosa profuma ancora. Non
occorre commento ad Antonio Alvaro, potente evocatore della pietà e della
tragedia. Gianfranco, il tuo tributo ci ricorda che esistono ancora i
martiri, non sono solo quelli che lottavano con i leoni nel circo. Una
preghiera letterariamente perfetta ma il suo valore è ancor più grande
perchè è veramente sentita. Bella Jacqueline quella rassegna di giorni in
cui ne trovi uno "in cui sfidar la storia": ma è quello in cui è valsa la
pena essere vissuti o è quello più rimpianto che la storia l'avrebbe potuta
cambiare? Silvia Trabanelli, l'immagine dell'alga è di vera rarità, ma tutte
le azioni naturali descritte (il bisbiglio, la danza, il fervore sommesso)
intonano poesia vera. Pierluigi Camilli vede sempre il pelo nell'uovo? E'
poesia anche questa, più disincantata, ma non per questo cinica. Maristella
invece fa appello con successo alla sua fantasia: e invidio la sua borsa
piena di idee e di pensieri... Outing brigantesco di Massimo P.: lo
sospettavamo, il poeta è uno che ruba i pensieri alla notte, uccide il
chiaro di luna e frequenta i peggiori bar di Caracas...ma a noi... ci piace
così! Chiudo con Floriana Porta (bella e sofisticata la sua poesia, con
significati culturali rilevanti) e con Demo Martelli ed il suo pesce, in cui
unisce un'arguzia non indifferente ad un suo personale modo di vedere la
realtà, da un'angolazione non comune. Gli esclusi sono stati altrettanto
emozionanti, ma l'avevo premesso, oggi il tempo è poco. Saluti e buona
serata a tutti
Massimo Reggiani
Mi accingo a leggere stasera e trovo un
fiore, una rosa , miracolo d'amore che Enrico dona ad Anna Maria, donna
fortunata per cotal ardore e poi Angela B in sintesi poetica porge una trama
tessuta di fili sottili che "rammendano stelle"ed arriva intensa ,originale
come alcune liriche di Penna in semplicità d'infinito.L'incipit di
Cristiano,di limpida chiarezza , novello Aurelio per magica atmosfera, ci
offre un quadro un po' antico ed un po' moderno.Immediatezza d'immagine ed
emozione è quella di Arcangela che sempre riesce in pochi versi ad essere
efficace poetessa come Pierluigi e le "lenzuola mute" che da sole tutto
dicono in versi.
L'inettitudine può recar dolore,Brù,credo di sì,non so consolare ma solo
condividere soprattutto la bella chiusa,dolente.
Quanto s'avvicina, Bea, il tuo costume al mio (infatti le due poesie sono
sapientemente accostate dal Nostro):eterna ragazza coi capelli al vento!
Nessuno è solo ma ciascuno è solo ..trafitto ..ma tutto sta ,come tu ben
dici saggia Cri,nel non temere le solitudine..e risposta la trovo in Silvia
immersa in natura complice ed amica.
Di sapore antico e pascoliana memoria è"Pudore materno" di Gianni.L,
poliedrico poeta!
"Il primo bacio "di Massimo sembra essere ,complici il mare ed il sole,una
delle sue prime bugie ..non mi par grave,amico .Bella.
Novella Emily è stasera Maristella che porge delicatamente il giorno in
camicia da notte e corolle di fiori al collo:canto di colori in versi.Brava!
E vero Michael,i politici sono specchio di noi ,del paese ,non possiamo
sempre schernirci dicendo "governo ladro",non sono razza a parte..
Gaetano ,anche il tema di stasera (già un poco sfiorato in passato) come
quello sulla bella morte richiederebbe sedi adatte e un vis a vis...
Faccio mio il verso ,estrapolandolo e segnandomelo in memoria "Cammini coi
pesi degli oceani appesi all'alma.." di Jaqueline:che dire?
Su tutte poi la poesia splendida di Maria Grazia A" ..ci sono momenti in cui
il mio cuore ha visto prima dei miei occhi" va dritta dritta al cuore.Grazie
E grazie a tutti gli altri bravissimi e al nostro nume.
Notte in sogni
Tinti
Molto simili per l'animus che vi si intravede tra le righe sono
" Dormire " di Tinti Baldini ed " Il primo bacio " di Massimo Reggiani .
In ambedue c'é la tenerezza ineffabile dei ricordi che
ciascuno di noi si porta dietro per tutta la vita ; non già come un
fardello, ma come dei compagni di viaggio sempre pronti a
ricordarci quello che veramente siamo; e ad incoraggiarci così nello
sconforto , a correggerci nell' errore. Appropriata , in Tinti, quell'
immagine dell' odore mistico dei libri vecchi , ricordi degli
studi negli anni verdi : anch'io tante volte , entrando in una
biblioteca , mi sono sentito investito da un' odore sacrale , quasi di
sacrestia , che mi richiamava alla mente l' attesa nella sala della
Presidenza nella Scuola ! Delicatissimo é l' accenno al bacio pudico,
cheda giovani sembra audacissimo , dato sulle gote rosse . Io,
i baci , non mi decidevo mai a darli...e nemmeno le frasi d'
amore...però alla fine i miei sentimenti riuscii ad esternarli, sennò
non mi sarei sposato ! Sono contento di avere trovato oggi in queste due
poesie una comunanza di sentimenti.
Gianfranco Stivaletti.
26/03/2008
Questa mattina forse ho più tempo, ma già si
preannunciano versi bellissimi da commentare: comincio dalla simpatica
ricetta del nuovo poeta Demo Martelli, indicata per dimenticare anche solo
per un momento ben altri...pasticci d'amore. Grazie a Daniele Locchi, presto
mi associerò anch'io al coro di voci che denunciano i massacri in Tibet (perchè
è di massacri che sicuramente si tratta), bellissima la lezione di storia in
quattro valute. E' sempre difficile il commento alle poesie di Glò, intense,
costellate di immagini contrastanti e di anfibologie, ma che ti prendono
sempre ("tossisco versi d'infarto"). Io ci vedo una ricerca incessante di
armonia e di compiutezza. Enrico mi sorprende con questa visione notturna da
incubo opprimente ed inesorabile, resa benissimo, ma forse ci dovrà spiegare
qualcosa. Un'altra fuga ce la propone Maudits, non fuga d'amore ma fuga
dall'amore, con tutta l'amarezza di chi resta. Salvatore riflette sulla
fredda contabilità delle lapidi che ricordano l'insensatezza della guerra.
Confesserò qui la mia "passione" per i monumenti alla memoria e i cimiteri
di guerra (che condivido con il grande Marco Paolini) dove amo sostare,
spesso...rovinando le vacanze dei miei familiari al seguito. E' come volessi
cercare un perchè e raccoglierlo nel silenzio di fronte a tutti quei nomi
che ti guardano, e ti guardano dentro. Grazie Salvatore. Il professore non
poteva non accostare questa poesia a quella di Claudio Tedeschi, bella e
dolentissima: altre stragi, stragi di oggi, sempre di giovani, sempre
insensate. Anche gli occhi piantati nel muschio ti guardano dentro.
Arcangela Cammalleri per fortuna ci regala altri occhi, sguardi di bambini
che sconfiggono il nostro cinismo. Brava. L'inganno di Daniela procede sul
rigo in crescendo con il ritmo, l'armonia e le note che la
contraddistinguono, ed il finale avvince: ma ho bisogno della chiave per
capire la tonalità. Chi o che cosa la inganna? Antonia condensa
magistralmente in poesia un trattato di psicologia dell'età evolutiva (temo
però che in molte occasioni la luce confusa ritorni anche nell'età adulta).
Gaetano Gulisano reclama dignità con forza e lucidità; ma il discorso
sull'eutanasia sarebbe lungo e complesso e non è questa la sede per
affrontarlo. L'interrogativo...astrofisico di Bruno si risolve in un cauto
possibilismo, un qualche "divenire" ci aspetta. Bello il rovesciamento di
prospettiva di Silvano: non è lui che contempla il bidone, parte del
panorama esistenziale: è lui il bidone da rovesciare. Geniale. Un altro
interrogativo, quello di Maria Cristina, asciutto e dolente: non possiamo
comprendere la sfumatura di senso e di dolore che rappresenta (rabbia,
rimpianto?) che appartiene al vissuto individuale, ma rimane quella
sensazione di inadeguatezza del nostro cercare di dare ordine alla nostra
vita nella cura delle piccole cose, nella meticolosità con cui vorremmo
classificare e catalogare una realtà che ha un valore relativo ed è
destinata a perire, mentre gli affetti veri le sopravvivono, ci
sopravvivono. Bella l'immagine d'amore totalizzante, universale di Tiziana
Cocolo, mentre i marinai di Tinti sono la metafora di tutti gli uomini
nell'incerto destino di una navigazione che ci porta oltre l'orizzonte.
Sulla strada di Marbe solo sorrisi di circostanza, che non la aiutano a
sollevare il peso dei pensieri. Ma è solo un pomeriggio storto, e passerà.
Grazie Gianfranco per la tua spinta vitale in romanesco (già solo la cadenza
rincuora e ricorda che bisogna vivere con più ironia e ottimismo): il buon
giorno si deve vedere fin dal mattino! Jacqueline, sempre specializzata
in...finali: questo è splendido, un fiore in perenne attesa dell'alba che
rilascia versi di profumo nell'aria... sono versi che si fanno leggere e
rileggere (a proposito, poco fa è arrivato il pacco, grazie, mi metterò
subto...al lavoro).
Alberto in un momento di intimità attende risposte dalla stagione che
avanza, senza averne timore. Pierluigi Camilli invece si pensa uccellino a
dormire, svegliarsi e volare lontano dai dolori della sua condizione
quotidiana, resa con tutto il colore del vernacolo. Donatello Porrazzo gioca
con le definizioni ardite della smorfia (forse il 69 è anche l'anno di
questo quadretto alternativo-hippy) e ci offre un flashback di fresche
speranze giovanili. Efficacissima l'immagine del guanto di Maria Concetta
Durante, e non all'altezza degli avventori il ristorante di Michael
Santhers. Chiude Massimo P. che rivendica un momento di sensualità terrena e
completa. E completa è oggi la schiera degli amici poeti, che ringrazio per
le belle emozioni, e a cui auguro buona serata
Massimo Reggiani
Benvenuto Demo Martelli, con questa simpatica
ed originale poesia di un "Cenone di ferragosto"
Bellissima nel suo stile armonioso e inconfondibile "Quanto costa una tonaca
rossa?" di Daniele Locchi.
Glòria D'Alessandro, "L'esser" un ritorno al Caos, dai processi sintropici a
quelli entropici, passando attraverso le sensazioni umane...
Enrico Tartagni in un grido smorzato dagli incubi della notte, senza scampo
...poesia molto sofferta, immagino, e di sconsolato sentire. Ti sono vicina.
Maudits, sempre alle prese con questo amore micidiale che tutto divora e
nulla dona.
"Monumento ai caduti" di Salvatore A.Santoro, poesia che non ha bisogno di
commenti, la si legge appagandosi di ritmo e e di sostanza. Si avverte il
pensiero e l'animo del poeta.
Bella di Daniela Procida, "L'inganno", misterica e filosofica, una chiusa
che è da memorizzare...
Brava Antonia Scaligine a presentarci i disegni della memoria che dall'adolescena
è un continuo evolversi della coscienza e dello spirito.
"Lucida mente" di Gaetano Gulisano, è più che una preghiera, una supplica
all'uomo che in nome di dio, nega la fine della sofferenza a chi la vive di
insostenibile dolore.
Bruno Amore e l'Asse verticale...bella tutta...poi "Con il capo nel vento -
sento passi e suoni e odori - di un qualche divenire - che c'è."...pura
poesia.
Silvano Conti...come puoi pensare di essere rovesciato come un cassonetto?!
Sei un poeta! e quello che ti attenderà alla fine sarà ancora poesia...La
struttura è precisa e la cadenza piacevole.
"Parole sul silenzio" di Tiziana Cocolo, sempre delicata, questa poetessa
delle cose gentili e luminose, delle case del cuore...
Bellissima di Tinti Baldini, "Senza timone"..."...e paiono uomini - in fuga
d'orizzonte."inarrivabile chiusa, eh?..
Jacqueline Miu, "Il poggio in riva agli olmi" è una poesia magica, in
armonie siderali, ed atmosfera sognante.
Massimo Pastore mi incanta con questi suoi versi forti, intensi, di vita che
arde e pure anela al volo...molto bella.
cristina bove
Obbs..mi sono dimenticata di scrivere il
commento che più mi premeva ,lapsus freudiano:caro Gaetano poco riesco a
dire perchè una drammatica esperienza diretta m'è toccato vivere in passato
così viva ancor oggi da non impedirmi di piangere.Posso solo ricordare occhi
che neanche riuscivano a dire basta in strazio di sofferenza su cui le
parole non dicono nulla.
Tinti
Comincerei col dire che la pagina di stasera mi
sembra ,per usare Ungaretti,nella trasparenza dell'acqua..mai
invadente,delicata ma intensa e da bere.
Daniele.L ci ricorda che la colomba della pace sta bruciando e il grande
Salvatore passa in lista quei visi di fanciulli caduti a migliaia e migliaia
per "l'enorme stoltezza del genere umano". Quando ti soffermi e leggi sulla
lapide"anni 15..anni 18.."non trovi ragione e diventi pietra....Grazie
Enrico vive incubo nero d'angoscia di morte o di vità? Qualcuno scrisse che
la morte si sconta vivendo.
Su tutte m'incanta Arcangela e il suo sguardo amoroso e delicato posato sul
volto candido, disarmante dei bambini ("I bambini ci guardano") e noi a
volte passiamo oltre e non ne cogliamo la maraviglia.
Mi piace molto anche la poesia di Antonia che vede l'adolescenza come
passaggio"dalla favola all'ebrezza" in "sogni infranti ..in vaghezza".Gli
adolescenti sono barche nel bosco (vedi Mastrocola), navicella in tempesta
in cerca del porto...è un periodo complesso ma stupendo ,di ricerca e di
scoperta.
Tutto è terribilmente classificato,catalogato ,numerato..e poi?Pensiero in
versi spesso,intenso,cara amica,M.C(te gusta l'abbreviazione?)
Marbe,stanca di sorrisi stereotipati ,di circostanza quando s'abbisogna di
sincero sorriso.!Ciao
Intorno c'è il divenire e tu ,amico,vivi l'aba ,ora d'andare a vivere ed il
tramonto ora di rintanarti.Bella e struggente.Ciao e ritorna un poco con noi
:almeno qui l'alba la inventi tu.
Gianfranco,quella "Mosceria" è un po' la mia e tu c'hai raggione,sveiate!
Bellissimo quello"Scillittillu" di Pieluigi :quanto vorrei volare senza
nostalgia ,come lui (di quale uccello si tratta?)
In chiusa Massimo.P sensuale ,caldo,quasi sofferente nel bisogno di carpire
attimi alla vita.
Belle anche le poesie di Danieluzza,Gloriosa,Tiziana,Silvano,Jaqueline,Michael
e tutti..
Ciao e un abbraccio a Lorenzo.
Tinti
25/03/2008
Mi
associo nel commento di Massimo Reggiani, apprezzando la bellissima
poesia di Pieluigi Ciolini, ...mi do le carte in una partita senza fine....
Poi Massimo, ovviamente, con Conchiglie e quell'unica perla, mi sembra tu
abbia ritrovato la strada, e grazie anche per aver avvicinato la mia Stada a
Sliding door, un film molto bello sulla importanza del caso
Ringrazio e saluto la cara Marbe
Ringrazio per il suo commento Antonia Scaligine
Due commenti particolari
la poesia di Cristina, con la meravigliosa chiusa.... noi che la vita ci ha
portato qui......
la poesia di Tinti, ancora per la chiusa...i giorni inutili vani e senza
scopo... sono veramente quelli belli da impazzire.
Maria Cristina
Ho
letto le poesie inserite il 24 marzo e, tra tutte, mi ha toccato "I
pendii" di Cristina Bove. Incisiva l'immagine poetica "i ritratti di te che
cammini..." e la chiusa.
Brava Cristina!
Complimenti a tutti gli altri poeti e un caro saluto
Maristella Angeli
Bellissime poesie anche questo martedì, ma oggi
faccio mio il "Due di picche" di Pierluigi Ciolini, che pare la versione
aggiornata, naturalmente più "adulta" e disillusa, delle mie "Conchiglie"
(se un giorno per caso non avessi trovato una scala reale servita vincendo
una mano senza colpo ferire forse oggi i miei accenti sarebbero altri e la
chiusa sicuramente molto diversa). Bellissima e condivisa (l'anima consunta
appoggiata sulle spalle mi ha preso molto). Ma anche molte altre mi
colpiscono particolarmente: il mestiere di perdonare, stupenda
definizione-speranza di Maria Attanasio: invidiabile. Un bell'omaggio di
Massimo P. ad un suo mentore espressionista (ma non bisogna essere
originali.... ad ogni costo). Enrico, i figli diventano maestri anche per
noi, lo so bene, e spesso io mi faccio da parte per seguire la lezione... Il
tema del rimpianto: mentre Salvatore rende con intima partecipazione la sua
nostalgia d'amore, Cristina ci trasporta in una atmosfera di festa berbera
di cui giungono gli echi, i rumori, i profumi, le sensazioni lontane che
popolano il ricordo della gioventù: dov'è realmente il deserto? All'onirica
"libido mortis" di Silvano mette fine una provvidenziale sveglia (ci vedo un
po' di quei film giapponesi dell'orrore che piacciono a mio figlio).
Profonda la riflessione di Maria Cristina, riporta alla realtà mettendo
anche a tacere tutti quegli interrogativi sulle "sliding doors" che sembrano
averci condizionato la vita, tutte le scelte sbagliate e quelle non fatte.
Mentre Marbe ha...forza da vendere e coraggio di spada, ecco i giorni
inutili di Tinti (ma allora c'erano veramente?): ma quali giorni inutili,
nelle nostre esperienze ci siamo noi, in tutti i nostri pensieri, anche
nelle nostre ore vuote, persino nelle contraddizioni, negli errori e nei
fallimenti, e ci porteremo sempre dietro quella valigia rossa da cui non
possiamo nè vogliamo separarci. Chiudo con il misterioso musicista di Elia
(mi piacerebbe scoprirlo e ascoltarlo, chitarrista, forse bassista?) e
l'appello elettorale di Michael (ho paura che stavolta una pezza non ce la
mette nessuno). Buona serata, qui sta tornando finalmente un po' di
sole..... Ciao
Massimo Reggiani
Ciao Daniela! Ecco mantenuta la promessa. Ho scelto di approfondire
questa tua bella poesia “Io e l’Infinito”
perché mi era rimasta in mente da quando l’avevi pubblicata. Nella sua brevità,
mi era parsa subito molto densa di significati e mi era piaciuta soprattutto
per questo aspetto psicologico che hai messo così bene in evidenza. Mi piace
anche moltissimo l’originalità del pensiero, la domanda essenziale “come sia
possibile che lo spirito infinito sia contenuto dentro un corpo finito”: è
davvero inesplicabile e tu ne hai reso l’idea con un’efficacia ed una
essenzialità eccezionali.
Io
e l’Infinito
(Daniela Procida)
|
Io
e l’Infinito
(Commento.Carmen
Lama, 25.3.’08)
|
Di dove in dove
accade che io mi lanci
e di quando in quando rilanci
per le arterie frastagliate
tempestose del discernimento
a segmentare l’intera psiche
che non si coglie,
a trovare una ragione
plausibile giustificazione
del perché quanto come s’amplia
dell’Io lo spazio mai totale,
l’inaudito motivo del come
la massa che mi argina
non limiti lo spirito
ma ne concede metamorfosi
accrescimento
corsa anelante la libertà d’essere.
|
In
luoghi e momenti diversi, ma più spesso di quanto non sembri o si voglia dire,
la “poeta” si impegna a lungo, ripetutamente, alla ricerca di se stessa, attraversando
col pensiero la propria interiorità (“per le arterie frastagliate
tempestose”), per cercare di comprendersi, con un lavoro minuzioso di
indagine introspettiva, difficilissima, (“segmentare l’intera psiche che
non si coglie”). Lo scopo di quest’autoanalisi è semplice: si vuol
trovare una ragione, una giustificazione accettabile dell’ampliamento dello
spazio dell’Io, che non è mai compiuto definitivamente, e si vorrebbe
comprendere non solo il perché, ma anche la dimensione e il modo di questo suo
continuo ampliarsi, e ancora… il motivo quasi inconcepibile (“inaudito”)
del modo in cui la materialità corporea che delimita netti confini del sé (“la
massa che mi argina”), non delimiti alla stessa maniera anche lo spirito,
anzi sembra concedergli continue trasformazioni e crescita, spingendolo a
desiderare fortemente la libertà di essere.
|
Anelare
alla libertà di essere! Che bella espressione… è il non volersi mai
accontentare di essere come si è perché consapevoli di non riuscire mai a
raggiungere una forma (spirituale) che possa dirsi definitiva e completa. È la
consapevolezza della propria mancanza, della propria limitatezza e il desiderio
di migliorarsi continuamente. Io sostengo che in questa continua ricerca di un
sé sempre migliore, molto concorrono gli altri, il confronto, gli stimoli che
dagli altri ci vengono, quando siamo capaci di ascoltarci reciprocamente e di
saper attingere alle nostre reciproche “ricchezze interiori”. Ed anche le
letture importanti e le esperienze più varie che una vita non banale ci offre.
Complimenti e grazie, Daniela e… alla prossima! Carmen
Lama.
E ora ritorno al bravissimo Elia, che anche oggi mi ha fatto vibrare l’anima con
questi suoi bellissimi versi:
Erano giorni
di desiderio erranti
(Elia
Belculfinè, 22.3.’08, h 21.17)
|
Erano giorni
di desiderio erranti
(Commento.Carmen,24.3.’08)
|
Erano giorni di
desiderio erranti. Facile
bandire il nome
Dio nel cerchio pieno
di un sole di
calci al muro – l’ora dei palloni rossi
sale come un
delirio. Il mio nome è
Marcel / nato nel
cavo dei noccioli bianchi un 15 di
inverno senza
vento. Nelle orecchie
rimbalza lo sputo
di Morrison francese. Ha la voce
del vento / il
vento la mia voce. Sulla
mano alito vivo
di cenere, mentre la pioggia geme
d’ombra fluida
tra le erbe del viale. Vedo le
mie dita che
erano tasti d’avorio, le mie dita
tagliate dai
nylon sottili – sono lettere d’amore e
sillabe di
albatros luciferi. Sono
le tue
parole che recitano dogmi di silenzio e il
mio nome è il tuo
nome innato
che compie il vuoto
numero della carne. E torno ai
giorni di vino
aspro sotto i grossi portoni silenti;
dolce alle
labbra finanche la bestemmia, e le mie
dita che
erano candide piume
e lingue di sete,
sono il taglio ferino dell’anima
mia,
strumento di riverberi di dolore altissimo, le
mie dita che
pronunciano il volo muto del salice,
sono ora voci
fuggenti di poesia.
|
È la rievocazione di giorni di
un tempo passato, in cui ardevano nel cuore desideri “erranti” (molti
e diversi desideri…). Rievocazione di un particolare momento, d’estate,
quando il sole riempiva, ardendo, il suo cerchio pieno e si giocava a
pallone: quel momento intenso di divertimento, torna in mente (“sale”)
come un delirio. Il protagonista di questa rievocazione è Marcel, un ragazzo
nato in un inverno senza vento (“nel cavo dei noccioli bianchi”:
un’esperienza molto personale…). Gli rimbalza ancora nelle orecchie la musica
aspra del cantante detto il “Morrison francese” che aveva la voce del vento,
(dolce, carezzevole…) e come vento è anche la voce di Marcel. Sulla mano
“alito vivo di cenere”: qui sembra esserci qualcosa come un ossimoro, alito
vivo da una parte, ma alito di cenere, dall’altra, quindi un alito vivo che
sa di morte, mentre Marcel ricorda un altro momento, in cui piove e si
nascondono ombre tra le alte erbe di un viale (anche qui, intuisco debba
trattarsi di un’esperienza molto personale…). Marcel ricorda le sue dita che
erano come un tutt’uno con i tasti d’avorio del pianoforte che suonava con
molta abilità, e ora le vede tagliate da sottili fili di nailon, e le
paragona - rispettivamente - a lettere d’amore (cantate con la musica del
pianoforte) e parole soffocate, frammentate, (“sillabe di albatros”) che
condannano all’inferno (“luciferi”).
Qui
il poeta precisa il pensiero di Marcel: quello che in realtà torna alla sua
mente in modo tanto vivido, sono le parole di una persona molto importante
con cui Marcel sembra “fondersi” (quando dice: “il mio nome è il tuo nome
innato”), ma queste parole tanto più forti risuonano nel silenzio, come
fossero dogmi recitati. E quel nome innato “compie il vuoto numero della
carne”: sembra di assistere ad uno spettacolo (un numero di uno
spettacolo), in cui l’amore non si compie che come “vuoto numero”! E ancora
Marcel rievoca i giorni in cui si stava insieme in allegria (“torno ai
giorni di vino aspro”), di sera, di notte, vicino a casa mentre tutti
dormono (“sotto i grossi portoni silenti”); qualsiasi cosa ritorni
alla mente, che si riferisca a quel tempo passato, ritorna come “dolce
ricordo” (“dolce finanche la bestemmia”). Ma il ricordo, quanto più
porta in superficie la bellezza, la gioia di quei giorni lontani, (“le mie
dita che erano candide piume e lingue di sete” - “le mie dita che
pronunciano il volo muto del salice”), tanto più fa male all’anima che
subisce un “taglio ferino”, viene tagliata come belva, e dunque il
ricordo diventa strumento di riverberi di dolore altissimo, perché
quello che è stato si è definitivamente perduto.
Rimane
comunque qualcosa di estremamente bello, poiché quel riverbero di dolore
altissimo si trasforma in poesia (“voci fuggenti di poesia”); le dita
che accompagnano con la musica del pianoforte il volo muto del salice,
trasformano questo “canto muto, silenzioso, che si svolge dentro l’anima,
mentre si ascolta il ricordo struggente di quel passato amato e felice”, in
poesia.
|
Che dire? C’è un’altissima sensibilità anche nel rievocare, si vorrebbe far
tornare quel passato ormai lontano, ripercorrerne i momenti felici che ha
donato, ma lo si può fare solo attraverso il canto muto dell’anima-salice, che
fa fuggire via da sé questi bellissimi ma dolorosi ricordi, sotto forma di voci
e suoni e versi poetici. Bellissima poesia, perché il ricordo struggente porta
brividi ed emozioni fortissime anche in chi semplicemente legge questi versi
poetici, da “spettatore”! Ci si immedesima e l’anima reagisce così,
emozionandosi. Grazie Elia. Da
Carmen Lama.
sono stata rapita dalla bellezza della poesia
di Tinti, con la valigia rossa...come comprendo, bellissima, intensa piena
di ricordi...
Poi ho letto e riletto, quasi inghiottito , Incubo, del poeta S. Conti, mi è
piaciuta molto, sono stata penetrata dalle tue parole, che abilmente hanno
descritto una situazione che riconosco...Complimenti a Mcristina,La strada,
non serve commentare..!!!
Molto belle anche le altre, ma queste tre mi hanno conquistata, perchè
vicine al mio sentire..
Grazie a tutti i poeti, io mi inchino sempre dinanzi a tanta
magnificenza!!!!
Un saluto speciale al NS
Marbe
Il post festum è sempre un po' triste , vedere
partire i figli è come
lasciare un posto vuoto nel cuore , le lacrime scendono , ma c'è la poesia ,
almeno per me, a fare aumentare od allontanare la nostalgia, e a
convogliare la mente ad alio die , e anche se il giorno non ferma la sua
continuità, e l'ora sfarina nella clessidra , io mi allieto come sempre
con la pagina celeste, leggendo
la Salvezza di Maria Attanasio , Dio ci salverà se prima saremo noi a
perdonare.
Massimo Pastore, bellissimo omaggio al poeta tenero / turbatoche amava
baciare le donne.e che ha fatto innamorare anche gli uomini, dalla bellezza
ambiziosa che riversò nella compiaciuta contadinesca poesia russa .
Ali di carta , Glò, un'armonia di parole per esprimere un amore che si
avvicina , si allontana , che è presente , che è assente , ma assolutamente
più esaltato in versi
Con Due di picche di Pierluigi Ciolini un bel gioco di parole
Una Maestra di Enrico Tartagni , che dolce padre ha ...la figlia
maestrina .
Pasquetta, la befana ogni festa porta via .la pasquetta porta via i tristi
ricordi di Salvatore Armando Santoro e veleggiano per lidi lontani,
La poesia di Claudio Tedeschi son parole sensate .son sensi cullati ,
son ansie alitate.
Conchiglie, Massimo Reggiani - La tua tenera poesia è una conchiglia ,
nella quale pulsano i sentimenti , le emozioni che fai scorrere tra
infinite ombre gioiellale .
Oasi Cristina Bove , ancora ricordi che diventano sogni , ma che ritornano
sempre .
Elia Belculfinè , la tua poesia , pur nel suo diverso ordinamento , nasce
da un profondo sentire tra il silenzio e il dire.
Incubo di Silvano Conti , sornione appare , sembra quasi che l'attendiamo e
poi scoppia nel dentro di ognuno di noi .
Felicità di giorgio medda .la tua felicità si addentra tra pertugi
dischiusi .
la felicità entra sempre da qualche buco che non sapevamo neppure che
esistesse .
La strada di Maria Cristina Latronico.è vero , la giovinezza è talmente
egoista che tutte le strade sembrano fatte appositamente per lei.
La mia valigia di Tinti Baldini. invece a me capita di voler camminare o
viaggiare senza alcuna valigia , difficilmente possiamo farlo .perché la
nostra valigia è il cuore , che sarà sempre colmo di cose belle e di cose
tristi , di noi stessi .sempre delicate e belle le tue poesie.
Beatrice Zanni , Uragano che infoschi l'aria ,e al tuo passar l'anima
trema .
Alberto Borgia , magnifica rima fatta con un linguaggio di rabbia
Febbraru di Pierluigi Camilli. La saggezza popolare è la fonte dei proverbi.
donatello porrazzo , una storiella alla maniera di canzuncella
Slogan elettorale , Michael Santhers.e qui mi fermo anche io , bravo, hai
il mio totale appoggio
arriverderci e bravi tutti
Antonia Scaligine
Pancia piena ..casa a pezzi e così i lombi ma
l'azzurro attira ...
La pagina si apre stasera con Massimo.P in ricordo di Esenin, poeta russo
,mi pare, morto suicida a 30 anni,che di sè scrisse,poco prima di
morire,"dicono che diventerò grande poeta" e non attese e forse fu "troppo
originale".....
Gloriosa cara non riesce , perchè non si può, a "sottrarsi" ,nemmeno
costruendo barriere di cemento,a grida e lamenti!
Bellissimo, delicato ritratto in controluce, sfumato di figlia :grazie
Enrico,è bellissimo.
Claudio e la sua poesia che cerca "varchi" per esplodere in tutta la sua
forza prorompente "tra pareti di carne":immagine molto suggestiva ,che quasi
stordisce in suoni .
Mi piace molto "Conchiglie" ! Massimo passa in rassegna delicatamente, in
punta di piedi, i ricordi, cercando complicità in chi legge ed il passato si
dipana tra emozioni rivissute (occhi nocciola...incerti passi..la
maestrina..frasi mozzate..)...poi con il suo sacco di nostalgia sana sulle
spalle ritorna sui suoi passi.Bella.
Il ricordo di viaggio nel deserto m'accoglie e mi riporta indietro di dieci
anni quando tra le dune del Marocco fui coperta di pioggia e sabbia e mi
parve di tornare agli albori del mondo....Grazie Cri.
Ecco il fascino di Silvano quasi in visionaria attesa e poi ..il tocco
d'artista nel finale, da triller.
Tante paiono le strade dinnanzi a noi ma poi ci s'accorge che era solo una
...il destino : non so dar risposta ,cara amica Maria Cristina: a me sembra
oggi di averne dinnanzi piu' di una ....o forse è mera illusione?E' una
visione dolce amara ,pacata e tenera delle vicende della vita.Ciao e a
presto .
Su tutte stasera arriva" Uragano" che sconquassa senza far danni,senza
lasciar traccia o ferite :è di forte respiro poetico e lascia immaginare..il
suo mare.Ciao Marbe .
E ciao a tutti e al NOSTRO VATE.
Tinti
24/03/2008
Pasquetta un po' faticosa, ci si sente un po'
appesantiti, anche certe espressioni suonano gravi, e le riflessioni si
fanno impietose: due poesie sono accomunate, con registro e contenuto
diverso, da questa impressione di sfiducia nella poesia: "Saranno pietre
immobili al servizio di mura" dice Michael Santhers, e come replica Massimo
P. "queste parole non dicono niente". Il professore ha fatto un accostamento
molto appropriato, i nostri due "poeti maledetti" gridano con scettica
veemenza contro un mondo di illusioni spirituali o di mera afinalistica
carnalità. Il risultato dei due poeti è egregio sotto il profilo stilistico,
ma dove può condurre il loro battello ebbro se non verso uno sterile
nichilismo? Applausi amari. Ma ci sono anche temi diversi: l'auspicio di
Maria Attanasio, archetipica madre in attesa di scorgere all'orizzonte il
colore delle vele del ritorno, e la ricerca di stabilità e di fede di Enrico
(l'inseguito Dio...versi magnifici, complimenti!). Speculare a Maria è
Salvatore, qui è il nido che aspetta la madre, che forse non tornerà:
struggente, c'è la rondine di Pascoli ed anche molto altro. In Cristina
continua la metafora delle ali deposte, e la sua incessante ricerca sui
saliscendi della vita: dopo il riposo riprenderà senz'altro il cammino.
Jacqueline ritorna sul tema d'amore con tutta la sensualità che trabocca da
un cuore geloso. Tinti racconta che cosa l'ha ispirata e continua ad
ispirarla, ed è tutto un susseguirsi di immagini, colori e sensazioni che
sfociano in una melodia dell'anima. Anche Marbe è sull'altalena della vita:
in questo momento è giusto che non scenda e che si lasci dondolare
dolcemente. Chiudono le cure amorevoli di Alberto, che è infermiere del
corpo ma medico dell'anima, e forse anche Silvia sembra averne bisogno, con
il suo freddo nel cuore. Bravi tutti gli altri, naturalmente: per oggi
termino qui augurando una serata felice a tutti
Massimo Reggiani
Commento alla poesia "l'ultimo salto" di Luigi
Panzardi
Un intreccio di ermetismo, sei crepuscolare nato, decadentismo.
Complimenti
p.s.
Occhio alle aiuole che saranno pur belle ma fanno sballare il tutto.
Cordialmente
Roberto Bottiroli
Buona giornata a tutti voi poeti amici di questo
splendido sito azzurro.
Ieri non ho potuto commentare e nemmeno oggi posso farlo perchè c'è la mia
tribù che aspetta manicaretti et similia...Però non posso fare a meno di
leggere e, soprattutto ringraziare dei benevoli commenti che sempre avete al
mio riguardo.
Tinti, carissima, mi sei nel cuore, lo sai.
Massimo, ti ringrazio tanto, hai sempre una frase di commento, sentita e
sincera per le mie poesie. Un abbraccio.
Aurelia, carissima anche tu, comincio a leggere e subito capisco che sei tu
con quel bel commento...
Silvano,grazie ed un abbraccio affettuoso.
Salvatore, sempre grande come poeta e come commentatore.
Gaetano, sei molto caro, ti ringrazio.
Enrico, per me è un onore e un piacere vedervi e ospitarvi, ne sono
veramente felice. Grazie!
Fausto, i tuoi apprezzamenti sono sempre graditissimi.
Renzo, ti ringrazio anche qui, per tutti i motivi che tu sai.
E poi voglio salutare e ringraziare anche Glò, Daniela, Angelo,Gus (
prenderò un'altra delle tue per il mio Giardino, spero non ti dispiaccia) e
ancora Alberto che con la sua testimonianza di coerenza è un faro.
Antonia, Marbe, Maria Cristina, Jacqueline, Maria, Michael, Gabriele.
Gerardo e Gianmarco, Isabel e Gianni L e Gianni P. e Giorgio, Pierluigi,
Luigi, e Tiziana, il Gabbiano, Roberto B e Armando B. e Joseph...
Elia, un abbraccio. A Rosa un augurio ed un grazie speciale.
Sicuramente ne avrò omessi molti di quelli che mi fanno trascorrere bei
momenti di lettura, chiedo preventivamente scusa per non averli
ricordati....la memoria è quella che è e stamattina non ho molto tempo per
andare a, ma mi siete cari tutti.
Ed ora al Nostro amato Lorenzo: un GRAZIE per questo sito delle meraviglie,
uin grazie speciale perchè la mia "storia" è cominciata qui, sotto la sua
benevolenza e la sua guida, e se oggi posso offrire a mia volta un angolo di
poesia e serenità, lo devo a lui.Ti abbraccio forte, Lorenzo Magno, sei il
migliore Ospite del web.
cristina.
È notte tarda ma la poesia di apertura
dell'azzurro "Senza speranze",così come le parole di Alberto nei commenti
,mi hanno costretto a fermarmi e a pensare ed è ciò che voglio:io non so
graffiare nè dissacrare nè esprimere in versi speranze perdute, rabbia
d'abusi e volenze, il dolore che è mare attorno, quel sentirmi sempre piuì
straniera o altrove per non vedere( prima almeno lavorando mi sentivo un
poco utile agli altri con il fare..ora..)ogni tanto ci provo, mi cimento
ma..alla fine parlo narcisisticamente sempre e solo di me e il mio poetare è
intimista.Tu sei poeta perchè vuoi capire segreti e abbrutimenti,entri
dentro le cose affinando le tue armi senza timore,a volte inesorabile per
scoperchiare quella parte di misera umanità che preferisce il niente al
tutto.La tua vis ironica ,come per Alberto,Armando,Gabriele (per cui vale lo
stesso discorso),si serve di una lente d'ingrandimento oppure di un
microscopio e di uno specchio deformante per leggere il mondo e denunciarne
gli orrori,io mi servo solo di una bifocale.La tua è poesa e non sarà pietra
immobile,smarrita .Noi ti abbiamo sentito eccome!Grazie Michel.
E come non sentire quasi un continuum nell'accorata preghiera di Maria
"..vorrei vedere i figli tornare da tutte le guerre"
Mi piace molto,bosco Silvano,la tua e mi par di vederti ragazzo con la testa
tra le mani,capellone, che "attendi la vita"e non basterà un taglio di
capelli per perdere..i tuoi pensieri,
Jaqueline,stasera, più del solito, mi rende sua complice in quell'amore
gustoso fatto di mordicchiamenti e sapore ,di morbide labbra e di
odori..come non entrarci dentro,maga!
Ben d'altra natura è"Tocca ame"di Marbe che prende il posto d'altri ,più
sfortunato e bimba torna nel grembo con il peso delle sue valigie
.Bravissima sei come poetessa e come persona,cara amica.
Valentina voleva ,Alberto,solo volare e tu, leggero,delicato,la curi e le
pulisci le ali:emana da tutti i pori nel tuo poetare la ricerca di un senso
di purezza,di candore che incanta e spaventa,Non ci siamo più avvezzi.
La chiusa di Sivia è impagabile;non dà scampo,quasi feroce nella chiusa
;"non voglio più esser pasto da cani."(è così che ci si sente a volte)..me
ne andrò perchè ho perso i sogni in un viaggio a ritroso un poco naufraga e
un po' ribelle,Brava
Ciao tutti e la Magnifico.
Tinti
23/03/2008
Commento con ritardo: Anima mia di Tinti . Cara
Tinti, mi tocchi sempre da vicino, mia moglie direbbe che mi sta a pennello.
E’ molto bella, ciao Siamo angeli di Cristina Bove “...camminiamo adagio col
dolore che segue i nostri passi e labbra che non sanno pronunciare la
parola...AMORE,..” Troppo bella! Er monno de gesso Di Pierluigi Camilli
bella l’immagine nostalgica del quadro presentato a cui fa subito contrasto
la poesia spietata che segue Grande fratello del grande Michael Santhers
“...e in ogni casa un porcile che ha spodestato il presepe “. Terribile
pugno.
Solitudine di Anna Maria Guerrieri “...Laghi prosciugati i miei occhi ciechi
cercano nuove aurore”. Nonostante tutto la speranza resiste. Bella
Il testimone di Massimo Reggiani Molto belli e puliti tutti i passaggi
“...Adesso che stanco mi chiedo se quei tempi ho davvero vissuto, se ...fu
realtà o l'inganno di un giorno...”. E’ una domanda che penso tutti ci
poniamo. Nel momento che sono momenti ancora vivi dentro è perché sono stati
“realtà” e la nostalgia che portano è “la loro bellezza”: Come lo è per A
fine primavera di Gus, poesia dolce che sento molto vicina
“archi...fionde...rane...Non ho mai più provato il gran conforto che mi dava
quell'aria senza tempo”
Francesco Maria Attanasio “...un dolore...piagato d'infinito.” Semplicemente
bella. La camera da letto di Maria Cristina Latronico penombra, atmosfera,
fotografia, ricordi “il tuo viso”, amore, serenità. Dolcemente bella. Un
messaggio d'amore di Beatrice Zanni “... Vorrei ma non posso restare…Io devo
volare... Poi ritorno da me e una musica piano addormenta la donna che era
dentro di te….” Bisogno di volare da sola e bisogno sentire la donna ...
Descritto bene l’insieme di tutte queste aspirazioni
Con molto ritardo… Embolia nell'anima ( Contadini ) di Silvano Conti.
Colpisce molto l’introduzione “Ratti su amorfi sassi...” poche ed essenziali
le parole adoperate per presentare il quadro. Molto bella .
Fausto Beretta
Pagina densa e corposa stanotte letta tra un
agnolotto e un tiramisù, intensa ,non c'è che dire :grazie a tutti voi poeti
sitani e tanti auguri!
Grazie e grazie per l'augurio di pace di Antonia, Armando,Maurizio ed
Elvirita cara (Che dolcemente accarezza il fiume).
E poi la" passione" di Maria in cui Gesù sente tutta la sua solitudine e
quella di Salvatore Armando che faccio mia :"resurge" dalle ceneri coscienza
ottusa ! e la rinascita in solidarietà di Marbe in abbraccio"come estasi
d'amore" e la voce di sottofondo ,tarlo sano e verace del nostro Maichel
"bontà elargite in farse...smorfie sorrette da musoli facciali..santi
mediatici.."Grazie
Non posso non fermarmi a rileggere l'ode alla donna creatura sacrificale
,così autentica e forte di passione da commuovere:memorabile, Gus ,ciao.
Giocoliere è Massimo Pastore che si diverte con le parole ,le comanda ,le fa
"suonare".
Simpaticissime le due poesie d'amore di Enrico e di Maria Grazia (amore come
malattia e amore come carciofo dolce -amaro)!E che amore da invidia quello
di Armando.A per la sua PIna"riserva d'ottimismo"
Prende la mente un male e quale ne è la causa? La mancanza, ciò che fugge o
ci sfugge?Il senso di colpa? Ermeticamente calda,Brù.
Cristina come sempre fruga nelle emozioni più recondite come se le tirasse
fuori dal suo baule :s'invecchia fuori mentre dentro si canta col cuore
.."tra la culla e la bara"
E Jaqueline (che si riconosce dalla prima parola)..quell'anima quasi persa
soggiogata piacevolemte ,languidamente da Miriam"che si diverte s sorridere
con gli occhi":ne esce fuori un personaggio da film e mi ricorda alcune
figure di Zola.
Su tutte Giannilang : che meraviglia ,una delle tue più belle,la ricerca di
quel fil rouge,la linea dell'orizzonte, il filo tra il giorno e la notte
dove trovar spiraglio per ritornar indietro o vedere,sentire ,provare
..quante volte ci ho pensato.......Grazie ed auguri.
In qualche modo la poesia di Dani s'avvicina per tematica alla precedente
seppur con taglio e risvolti differenti per quell'altalenarsi sul filo del
rasoio ,andare o venire,restare o ripartire,volere o no,tra fuoco ed acqua
cheta.....vampiro:come sempre la chiusa è una sorpresa :bravissima
E concludendo la pagina ,a Pierluigi risponderei proprio di SI'
Caio e buona domenica.Un augurio ENORME a Lorenzo.
Tinti
22/03/2008
Caro Massimo, grazie a te per aver apprezzato
la mia poesia e per averne messo così bene in evidenza il senso.
L'amore coniugale richiede spesso "mani di colore" e non è sempre facile
passarle e ripassarle, ma forse proprio guardando alle cose quotidiane che
hanno una storia conosciuta solo ad una coppia riusciamo a ritrovare il
percorso giuso.
Una riflessione sulla tua bella poesia, e sull'amicizia, sugli amici,
veramente i testimoni della nostra vita, è peccato perderli,sei bravo e
forte tu che continui a cercarli, io spesso mi tiro indietro per paura di un
rifiuto.
Gianni langmann scrive oggi una prosa- poetica perfetta nella forma e
profonda nelle riflessioni che ci propone
Tinti, che ha la poesia che scaturisce direttamente dal cuore, e che cuore,
non commento, sarebbe anche bastato l'incipit "Anima mia" per dire tutto
Saluto e mi complimento per le loro poesie con tutti i poeti del sito.
Maria Cristina
Questo sabato santo plumbeo e piovoso ha
bisogno della vostra pagina azzurra per trovare un po' di sereno: oggi le
vostre poesie mi sembrano tutte bellissime e faccio fatica a scegliere
quelle che più mi colpiscono. E quanto a colpire Michael Santhers non è
niente male, il suo è un gran bell'uppercut che mette al tappeto, che forza
e quanta verità nella sua invettiva! (I..."sogni di raggrinziti scroti" poi
sono da Oscar). Ma anche il gioioso desiderio di Armando Bettozzi (se si
cambia lo spumante con il Falerno sembra Ovidio..) e il rimpianto d'infanzia
in vernacolo di Pierluigi Camilli. Poi tre brevi gioielli di diversa
fattura: un balenante Massimo P. che si arrende di fronte alla meraviglia di
un viso, una Anna Maria Guerrieri che offre dolenti e incisive metafore, e
Salvatore che rende benissimo la vacuità e l'uggia interiore di un tempo
sospeso. Bellissima e serena la Valtellina di Gus (cui sono legato purtroppo
da ricordi dolorosi riguardanti l'ospedale di Sondalo). Ma è proprio come me
la ricordo. Si parlava giorni addietro di trovare il modo per dare un senso
alla sofferenza: Maria Attanasio suggerisce quello di Francesco, ce n'è uno
migliore? Grazie Maria Cristina per questo quadro di amore coniugale, tinte
giuste in grado di resistere al tempo e a tutti gli agenti atmosferici (mi è
di vero conforto: in questo periodo sto ripassando..... una mano di colore).
Cristina, che bella immagine! Ma è proprio l'amore "che contiene l'infinito"
che ci fa riprendere le ali! Brava Antonia con la sua volta celeste,
proiezione di un Cielo ancora più alto, ed ancora astri per la fantasia dei
poeti, la mistica luna scesa in terra con occhi di donna per Claudio
Tedeschi. Poesia vera quella di Francesco Caporale, un naufragio
ineluttabile ma non disperato, un misterioso ordine cosmico che regola il
nascere e il morire, il veleggiare e l'arenarsi sul lido della vita.
Bellissima. Bruno ha ancora un'anima che gli suggerisce ciò che è giusto: di
certo non la vende come gli altri su quelle bancarelle nè la dà in pegno a
quelle banche.... Il manifesto di Gianni deve essere sottoscritto da tutti
noi, ci sono troppi luoghi nel mondo dove persino la parola è in catene:
finchè la nostra è libera dovremmo usarla e urlarla al posto di chi non può.
Giorgio Medda incanta sempre con il suo flusso ininterrotto di immagini
della memoria. Antonella siamo sicuri che quella è la stella giusta! Ancora
belli l'amore carnale di Mauro Pagliaro, l'agitazione matrimoniale di Loris
Pesce, il proposito determinato di Michela Zanarella. Jacqueline, oggi la
"telepatia" riguarda noi: anch'io avrei avuto conchiglie da raccogliere
(presto vi farò vedere la...collezione), ma "non accolgo fantasmi per cena":
l'ho sentita molto vicina. Tinti richiama la sua anima, un accorato appello
a ritrovare la chiave dei sentimenti e la fiamma che ravvivi il presente.
Paolo Ghelardini ci comunica la forza dell'amore e quella della poesia che
lo tiene in vita.
Ecco Marbe che invece ha perso qualcosa per strada, o forse ha perso per un
momento la direzione: il finale è bello ma solo in senso poetico, temo di
aver già sentito qualcosa del genere. Alberto Borgia riconciliato con se
stesso, ma sappiamo quanto sia utilmente vivo. Il finale (questo è un
record, credo di non aver tralasciato nessuno) con le frecce appassionate e
gli occhi penetranti di Giuseppe Cicozzetti, le pene di Silvia Sabbiavento
(purtroppo non c'è ragione che faccia evitare gli errori in questo campo) e
quell'"intruso" di Paolo Santangelo, che ha una inflessione dialettale per
me vagamente familiare (ma penso sia dialetto cittadino, molto diverso da
quello valligiano che ricordo).
Così posso augurare buona Pasqua veramente a tutti, grazie amici per la
bella mattinata passata....interamente con voi!
Massimo Reggiani
Nel rileggere il commento inviato, mi sono
accorta di aver lascato su un foglietto sparso le mie parole di condivisione
per la poesia di stasera che più ho sentito affine "Testimone" di Massimo.R
perchè mi ha fatto ripercorrere a collo torto una strada dolorosa d'attesa
che ancor oggi mi preme capire ..una amicizia grande e colma di sentire
univoco fin da bambine in storia d'abbandono e di amore ..e poi una fuga da
me ? da tutti? stessa bisaccia......e poi vuoti..rancore...rimorso..pena..e
poi speranza che infonde calda e dolce Massimo nella splendida chiusa.Eccome
servono le parole se sincere di cuore ,autentiche,senza mistificazioni!
Grazie
Tinti
Telo azzurro cucito d'amore , nostalgia , tormento,
lotta e speranza..di vita insomma.
Armando descrive sensualmente passione come la grande Bouffe di Ferreri
..antipasto ...sinuosi fianchi ..delizie :è godibilissima come la poesia di
Mauro.P
Belle anche "noia" di Salvatore, Antonia , " la stanza da letto" di Maria
Cristina, Claudio,Pierluigi,"francesco" di Maria..e molti altri.
Su tutte m'hanno proprio portata in alto:
Cristina ,cara amica ,"siamo angeli di passaggio..che per breve escursione
..abbiamo depositato le ali" :veramente qui mi occorrono i versi di Elio
Pecora per dirlo"nelle mie poesie oltrepasso cielo e terra " e così tu.
Brù " la vita moderna ..debordante di lardo copioso"...ipocrita ,che ignora
il dolore..e poi la chiusa splendida "forse l'anima ha da dirmi
qualcosa.."Di rado si riesce a raccontare in versi un mondo impazzito senza
direzione in cui l'uomo privo d' appigli cerca speranza nell'anima. in modo
così "poetico " e ad un tempo chiaro,limpido.Grande due volte!
Giannilang: "fuggire" inteso non come abbandono vile della lotta ma come
conquista di spazi interiori atti a riprendere la propria identità,il senso
del giusto,la "forza di identificarsi con gli sconfitti!"..Condivido tutto
,amico e credo fermamente nella linfa salvifica contenuta nella parola! Mi
viene in mente il linguista De Simone che all'Università ci ripeteva e
ripeteva " Dovete diventare padroni della lingua così da esserlo della
vostra vita"..forse troppo ottimista?
Jaqueline e Marbe accomunate in sensazioni ed emozioni:parole che
implodono,raccolgono, abbracciano comunque senza farsi "frustare dal
tempo":pare che il succo spremuto d'arancia succosa scorra da loro a
noi.Grazie e grazie.
Ciao e riciao al NOSTRO
Tinti
21/03/2008
Mi rapisce estasiandomi Silvia Sabbiavento.
Non si ha mai la certezza di una pienezza "chiamata amore" solo perchè ci si
estende oltre il suo significato negli anni.... poi la caramella la assaggi
e la si gusta con un palato diverso in ogni istante in cui si ha la
consapevolezza di crescere... a dir poco bella....
Fausto Beretta m'incanta nel suo sguardo infinito del domani che sa
percepire....
Massimo Colella: non so dare un perchè a tanta "superficialità" d'orecchie.
Il tuo un grido di forte denuncia.... che continua nel mondo devastato dal
potere di possedimento...
Gianni Langmann: i valori son sempre gli stessi, il modo d'affrontarli è
cambiata nella precarietà....; tu sei "coloro" che sa battagliare. prender
esempio dal "voltarsi" è causa di vero miglioramento-perchè una volta si era
capaci di trasmettere-. Ora? Bisognerebbe definire ed educare una "lotta"
ormai spenta per paura e codardia.... però... bravo assai!!!! Mi fai sperare
ancora nel "risvolto delle coscienze"!!!!
E poi: grandissima considerazione per Loris Pesce, Cristina Bove, Tinti,
Giorgio Medda....
Ogni poesia questa sera m'ha donato il senso d'Infinito.....
E ringrazio: Silvano Conti, Cristina Bove, Massimo Reggiani, Renzo
Montagnoli, Tinti per un pianto "partorito" pochi giorni fa.... ancora
presente, ma molto lontano.... nel recuperare quel senso d'esistenza che mi
regalava più di 30 anni fa... (Avvicinati papà)
Un abbraccio a tutti i poeti del sito ed al BIG Lorenzone.
Lovelly Glò
Armonica questa pagina celeste che si unisce
anche alla vivacità , all'uovo
pasquale ,e alla dolcezza della primavera .
Oggi , 21 marzo , equinozio di primavera , primo plenilunio della luna
,giorno in cui si stabilisce anche la data della domenica pasquale " l'
epatta.della bassa Pasqua "..
e anche perché , c'è un perchè in ogni cosa e per ogni cosa , beh! fosse
davvero così che una spiegazione potesse risolvere tanti perché ! ma
come ben dici Sabbiavento Silvia., è sempre l'emozione a spiegarci
tante cose.
Piergiorgio Zambolin mi hai fatto fare un salto nel passato con una bella
rimpatriata .
Alberto Borgia se potessimo urlare tutte le ingiustizie , credo che non
basterebbe tutto il fiato che abbiamo in corpo , ma ad ogni urlo corrisponde
un 'eco , la nostra voce che ci ritorna indietro.noi tentiamo di urlare solo
con la parola della poesia ,solo quella è ben salda .
Pierluigi Camilli , Vorei poté annammene lontano
E nun sentì e nun vede più nisuno;.quante volte l'ho desiderato .eccellente
capacità di protesta
È la bella satira dei nostri costumi , della politica e giustizia, ed è
giusto mettere in luce la loro distruttività .
Bravo anche Armando Bettozzi con Morti de serie A
Morti de serie B , grande esperto delle poesie retoriche
Una volta bambina , ma che te la ritrovi donna , con occhi aperti alla
vita. Fausto Beretta
Anna Maria Guerrieri è una Via Crucis eterna , l' importante è esserGli
sempre accanto.e il cammino continua .
Scrivere è questione da poco.Massimo Pastore.come parole su perimetrali
fogli .ma che dicono molto .
Ansie .è quel tocco che fa sempre palpitare il cuore di Maria Attanasio
Questo amore.non so di quale amore parli .non ha niente di tangibile .solo
un amore può essere tale .quello per Dio
Enrico Tartagni ci regala dei bei colori
Gaetano Gulisano sono sempre ricordi che straziano l'animo , quando l'amico
non c'è più . Silvano Conti ,bella la tua preghiera di tristezza , ma anche
di speranza
Randagi sono quei
giorni di bruma
Tinti Baldini. Bellissimo quadro di vita
Vorrei ancora di più commentare uno per uno tutti i poeti di questa pagina
, ma non ho tempo , oggi è anche quel grande e triste Venerdì , dove la
Morte viene sentita ancora come un richiamo alla preghiera in chiesa
bravi tutti e buona Pasqua Antonia
Venerdì di passione, almeno quella poetica è
vissuta sentitamente: prevalgono le invettive, le amare costatazioni, le
spietate analisi; il malessere "urlato" di Alberto Borgia, i morti
sbandierati o dimenticati di Armando Bettozzi, la banalità del male
descritta da Massimo Colella, soprattutto la meschinità l'ipocrisia e il
doppiogiochismo denunciati da Michael Santhers (quella dei "grandi della
storia" era una provocazione, vero.....o no?). C'è anche una breve
riflessione sul significato del poetare di Massimo P. con solito
inesauribile repertorio di espressioni geniali ("accoltellare la carta").
Anna Maria Guerrieri in tono con la giornata descrive la passione che
accomuna tutti gli uomini. La ricerca del senso del dolore è anche il tema
di Maria Attanasio (grande forza espressiva). Qual è l'amore che Maria
Cristina paragona ad una attesa inesorabilmente lunga, quello che non si
vede ma c'è o quello che sembra esserci ma che si rivela inconsistente?
Bella e ridente la tua collina di San Leo, Enrico, fa dimenticare la
sinistra presenza del conte di Cagliostro! Cristina affronta oggi il tema
del silenzio di di Dio, caro a mistici e filosofi: un'anima che ama o
comunque è alla ricerca dell'amore per gli altri, prima o poi quella Voce la
sente. Ed anche Silvano intona una inconsueta sommessa e bellissima
preghiera mettendo a nudo se stesso in cerca della medesima Voce (sono
passati vent'anni ma sono sicuro che il tempo non ha "cancellato le tracce
d'amore"). Un altro genere di amore nella poesia di Bruno, che rende onore
al suo nome e con insolito (per lui) lirico distacco ne dà una definizione
perfetta e senza tempo. Gianni Langmann è rivolto al passato (non è il solo,
a me dicono che ho il torcicollo..in parte è colpa dei tempi, in parte però
è una debolezza dovuta alla nostalgia). Bello e originale il consueto flusso
di immagini di Giorgio Medda, trattate con tocco vellutato e...felino. Bella
anche la riflessione di Mauro Pagliaro ("il nulla è un caro padrone") sulle
persone prive di valori, principi o ragioni di vita. Daniela, quale musica
ti ha ispirato? Se non è metaforica la voglio sentire anch'io! Magica
Jacqueline nel ruolo di Merlino, a chi non piacerebbero i suoi poteri? Tinti
trova stimoli nella quotidianità anche nei giorni all'apparenza più inutili,
ed infine Marbe, che scrive una bellissima lettera-preghiera (originata
evidentemente da una esperienza di vita vissuta) concludendo degnamente
questa giornata in cui la coscienza e la contemplazione del dolore si
uniscono alla speranza in un destino di resurrezione.
Buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Che gioia per me stasera leggere "A cena con la quinta
B" ed essere riportata di colpo in aula ,durante l'intervallo quando
qualche ragazzo ti si avvicina per parlarti ,altri fanno crocchio intono
alle "carine",qualcuno addenta merendine e intanto ripassa,i più scafati
vanno in cerca dei più"grandi" : quei visi in ricerca di sè non li posso
dimenticare! Grazie per l'emozione Piergiorgio.Z
Dopo l'urlo di Munch di Alberto alzato contro il malessere ,il disagio
dentro e le amare considerazioni di Armando, Pierluigi fora lo schermo
azzurro,a mio avviso,chiedendo di poter star rannicchiato per un poco in un
mondo senza niente,"strambalato" dove però ti senti protetto da ogni male
come nel ventre materno: è un sogno ricorrente..
Sorprende quasi il ritratto dolce , tenero di giovane mamma "con occhi
aperti alla vita" di Fausto.
Gioia e follia "accoltellare carta..ammalarsi dietro le parole...." scrivere
ferite.Dirompente,Massimo.P.
Immagine di uomo che ,come Cristo,da sofferenze si rialza e va....."resiste
senza sfasciarsi sotto i pesi l'UOMO"scrisse Sciascia...Grazie,tocchi corde
che commuovono.
Gaetano,la sventura unisce ,rende germani e ,a volte, fa rinascer piu'
sani..poeticamente ricomponi pezzi di vita..lentamente.
"Ansie" di Maria s'adatta oggi al mio sentire..quel cercare parole
"nere"(come l'urlo nero della madre) ispirate dalla buia notte e volerle
trovare.Toccare il fondo per poi risollevarsi?
Poesia d'amore di prevertiana memoria, Maria Cristina,cara"amore illecito ed
onesto".Bella.
Mi piace Angela persa ,senza il filo,in labirinto di vita forse per
raggiungere faticosamente cosa?"Quiete selvaggia " che non consente
pensiero.Meglio il caos e la vita vissuta spendendosi?Io la sento così.
Preghiera morbida e poi urlata ,forte,chiara,mai vile di chi anela ,vuole
amore ..e lo avrà,cara Cri.
Massimo mi fa sentire ancora le note della bellissima aria "Ad Auschwitz
c'era la neve..". Io ci sono stata tre volte,con la classe,con la famiglia e
da sola ma devo ancora tornare...
Fiaba in musica con fate,maghi e molta fantasia ,Jaqueline.
Beatrice con lessico pregno di significato chiede quasi supplice per chi
tanto ha sofferto di ricevere dall'alto un soffio"piano" quasi un nuovo
respiro.E' splendida.
La chiusa di Clara.L è poesia intatta nel porgere ciò che passa tra madre e
figlia in continuo dialogo di gesti e pensieri come "onde.. gittate in lago
clamo"
E poi Dani,Bruno,Giorgio,Silvano......Bravi tutti e soprattutto Lorenzo il
Magnifico.!
Ciao e notte.
tinti
20/03/2008
Oggi mi colpisce completamente
" Nel cortile " di Cristina Bove
mi ci ritrovo come riflessa in uno specchio...
per non parlare della melodia che sento leggendola
e rileggendola più volte. Molto bella, mi ha fatto tornare
bambina, in un passato di ricordi sempre presenti. Grazie
Aurelia Tieghi
commento
Intensamente bella "Nel tempo che lento freme" di Elia Belculfinè, e poi la
chiusa "...Ma sono solo un - vecchio,
vecchio, faticoso di innumeri - innesti falliti.Sarò bandito. Così mi
rimetterò in cammino - senza voltarmi, - nel tempo che geme il viaggio."
Drammatica "Bassa lega" di Gabriele Piretti, di un sarcasmo perfido verso il
discutibile personaggio.
"Azzurro trasparente" di Aurelio Zucchi, idilliaco e sospeso nell'ineffabile
visione.
"Avvicinati papà" di Gloria D'Alessandro, ricca di pathos, si può solo
prendere atto di quanto ancora può far male una incomprensione , e di come
il rapporto genitori figli sia sempre così importante!...Se sapessero quanto
basta ad un figlio solo essere apprezzato per quello che è...la mia cara
Glò, non avrebbe sofferto tanto!
Incantata, semplicemente incantata da "se ci fosse" di Claudio Tedeschi...la
via del Tao, la Montagna Sacra, il tutto è Uno...il molteplice che
l'assoluto trae da Sé per conoscersi...bella...grande...
Pietas assoluta nella bella e accorata poesia di Bruno Amore.
Tenera e delicata la rievocazione di Gianni Langmann,in quel bosco fatato.
Ed anche la giocosa reminiscenza di Tinti.
Carissimi tutti, un saluto e tanti auguri di buone feste.
Lorenzissimo, un abbraccio grande.
cristina bove
Commento del 20.03.2008
L'immenso è scegliere tra il desiderio e il sogno....
To day..... in the wind....
Simpatico l'augurale sonetto dialettale di Pierluigi Camilli che calza
molto, sia nelle assonanze, sia nei toni , all' elaborazione celebrale in
lingua frattigiana ( umbra altotiberina ) che mentalmente ho ricostruito
leggendomela.... incredibili, davvero, le somiglianze al romanesco.....
... sentita e profonda l'intensa preghiera del nostro Elia ( al solito) ....
- nel tempo che lento freme...- Forse un po' troppo articolata, quando
s'incunea in meandri assoluti e celebrali ... ma... lo premette egli stesso:
pazzo mi diranno e cieco e sordo.... e lì traspare la grandezza, l'ampiezza
d'un respiro che si fa stanco ed affannoso ( Ma sono solo un vecchio,
faticoso di innumeri innesti falliti) intriso di rimpianti.... Si riparte,
fuggitivi.... nel tempo che soffre per quel viaggio senza fine.....
... Gabriele: non mi è piaciuto... non per tifoseria dalla qualla sono
libero e immune, ma perchè è il pensiero, accecato dall'astio e dalla
demagogìa, che rende psico-nana la poesia. Spesso, ma non è assolutamente il
solo in questo cielo, si bendano gli occhi con occhiali ( demagogia-pseudo
impegno- rancore fine a se stesso ) che ne impediscono la luce ed il
respiro.....
... di converso e significativo, sono molto più vicino ad Antonia Scaligine...
al suo, non per questo rinunciatario, abbassare umile di testa, rendere
omaggio umilmente della nostra esistenza, per varcare la soglia ( la mia
porta ) verso uno squarcio d'azzuro... tangibile, possibile, credibile
Cielo!
... Appassionata, oggi, quella di Gloria D'Alessandro , intima, dedicata al
padre... mi è molto vicina, e per vicissitudini comuni, e per empatia...
Anch'io nella culla dell'infanzia a piangerlo, in assenza di un sorriso, mi
sono sobbarcato le parole che non ho pututo dirgli mai.....
.... Ancora Cristina Bove.... Come ignorare il tuo cortile, così composto,
quasi canzone occitanica, gelosamente racchiuso in mirabili endecasillabi
sciolti , ma prigionieri di ottave che ne delimitano lo spazio, rendendolo
amico, in sublime liminare metaforico al titolo..... Anche l'ultimo
segmento, a mio parere, è, più che una strofa quinaria, un'ottava stanza
perfetta dove tre endecasillabi muti danzano malinconici con una bambina mai
cresciuta, mai invecchiata..... E sono tre endecasillabi perfetti...
inarrivabili.... sublimi.... con tutto il clamore del silenzio.....
... Bruno Amore.... ed è un esempio, a mio avviso, di come debba la poesia,
per essere tale, cavalcare l'attualità politica... in modo discreto, potente
ma non invasivo, universale perchè non di parte. Sono interrogazioni che
provocano risposte interiori.... Si chiude col disprezzo, mai con l'odio,
perchè in poesia l'odio non esiste.... ciò che hai detto Bruno, è finitomo
alla poesia in quanto tale, oltre che a te stesso.....
Così Silvano Conti
Ancora un giovedì di emozioni. "Le parole..."
di Beatrice Zanni, (dimenticare il male non e facile, ma ricordare il bene
può esserlo), veramente bella mi ha colpito molto; "Malaria" di Armando
Bettozzi, molto emozionante, personalmente mi ha commosso molto e allo
stesso tempo indignato e dato un senso di impotenza per questi mali
dell'umanità; "La mia porta" di Antonia Scaligine, molto intensa e bella,
(da tempo non riesco a varcare quella porta); "Avvicinati papà" di Glò, mi
ha molto commosso e non ho aggettivi per dire quanto mi ha emozionato
leggerla; "Nel cortile" di Cristina Bove, come sempre riesce a darmi belle
emozioni nel leggere le sue poesie; "Se guardi" di Tinti Baldini, molto
bella, negli occhi dei bambini ci sono così tante emozioni e tanta gioia,
che il solo guardarli da un senso di pace indescrivibile. Molto belle anche
tutte le altre che non ho commentato ma che leggo e rileggo con immenso
piacere. Saluti a tutti. Gaetano Gulisano.
Oggi, Giovedì Santo, cercherò di essere
sintetico: Marbe (a proposito, ma hai cambiato... nome?) alle prese con la
rielaborazione del dolore ricostruisce con mattoni di poesia. Il tempo
pasquale e l'atmosfera mistica ispira molti poeti: lo slancio di fede di
Stefano Giannini, il profeta rifiutato di Elia (sempre grande visionario),
l'augurio bonario di Pierluigi Camilli, il falò di Aurelio Zucchi, la "Ianua
Coeli" di Antonia (mirabile preghiera). Ma ho già visto che non potrò essere
breve, oggi sono troppe le belle emozioni, potrei raggruppare per temi la
riprovazione e il disprezzo per chi dimentica i deboli o perseguita gli
inermi (Armando Bettozzi e Bruno con registri diversi) o l' indignazione per
gli amari frutti del nostro tempo (Fausto Beretta e Gabriele Piretti,
puntuali ciascuno a suo modo) o le sensazioni e gli echi del risveglio
primaverile (Gianni, Gianfranco ed Enrico tutte bellissime le vostre poesie)
o ancora la giornata del papà (Glò sublime rievocazione e Gaetano dolente
dedica d'affetto).
Cristina è davvero un tuo ricordo? Un'infanzia che ci fa rimanere
"rannicchiati" nella tristezza e senza parole da esprimere, hai detto tutto
e hai fatto comprendere molto. Come è diversa l'infanzia descritta da Tinti,
quella cui avrebbe diritto ogni bambino, e che vorremmo conservare nel
nostro cuore! Silvano come al solito lampeggia con le sue immagini
improvvise. Parla di contadini o di tutti i viventi che si offrono al
destino della vita? Daniela parla di emozioni che non incidono, lei che le
emozioni le esprime sempre così prodigalmente, sembra impossibile...
Ed è impossibile citare anche tutti gli altri, oggi veramente bravi come non
mai. Buona serata
a tutti
Massimo Reggiani
Aspirazione ad una serenità perduta , o forse
difficile da raggiungere ai nostri giorni , é l' augurio di " Bona Pasqua "
di Pierluigi Camilli ; mentre espressione di una fede cristiana limpida é la
" Pasqua di Resurrezione " di Stefano Giannini : una fede " proclamata " ,
come la voleva Papa Wojtila , specialmente nel finale " risorgerò anch'io "
. Oggi c'é proprio bisogno di proclamare questo Cristianesimo limpido ,
sull' esempio degli Autori del nostro Medioevo , come Jacopone da Todi .
Gianfranco Stivaletti
Alcune poesie del 20 marzo
Romantico Alberto Borgia con la sua
appassionata Una sensazione; Malaria!, una trepidante
invocazione di Armando Bettozzi; un bel ritratto di un noto personaggio in
Bassa lega, di Gabriele Piretti; un omaggio commosso al genitore in
Avvicinati papà, di Gloria D’Alessandro, come anche in Ai miei
papà, di Gaetano Gulisano, con l’aggiunta in questo caso di un padre
putativo; allegorica e figurativa Viale di marzo, di Enrico
Tartagni; incantevole e struggente nel ricordo di un in’infanzia che mai
tale è stata è poi Nel cortile, di Cristina Bove; l’illusione di
Tinti Baldini in Se guardi.
Renzo Montagnoli
GRAZIE Lorenzo per il pulcino,,è un amore!
E grazie per questa pagina memorabile ed intensa.
Marbe cara, avvolge in intenso afflato con l'immagine unica di "parole
"che"sono come mattoni e se le metti su carta puoi costruire palazzi
d'emozioni"Ecco la poesia che può fare.. e Alberto arde d'amor che brucia in
"sinfonia potente".Grazie per gli augri pasquali di Pierluigi C. di coraggio
e buon senso..di cui abbiamo immenso bisogno.Poi.. vedo bambini senza sogni
e bambini imbottiti di Kinder e l'uomo che sta a guardare :perfetta ,Armando
e Gabriele che sferza e colpisce ma purtroppo non basta colpirne uno ..per
colpirne cento..e Fausto che soffre in lamento di un mondo malato , chiuso a
riccio, senza più tempo ,senza solidarietà che è foresta che manda ossigeno
..Dolci note di Glò e Gaetano e i loro papà (io non ne ho ricordo) e danza
rosa in lirica di Enrico...l'incanto del bosco di betulle del poeta
dell'amore,Giannilang... .., l'ode all'amica vera di Gianna.F e quel pulsare
assiduo e paziente che entra nelle vene di Dani.e....altri e altri ancora.
Su tutte stasera quella bambina mesta,mai cresciuta ,che non invecchia
perchè vorrebbe ancora vivere l'infanzia rubata di Cri,la bellissima poesia
di Brù in stile mirabile con un messaggio da me molto sentito...disprezzo
senz'odio, e poi , dulcis in fundo,"Nel tempo che lento freme" di Elia , mi
par la sua piu' bella fino alla chiusa che sale alta "il tempo che geme il
viaggio senza fine"GRAZIE,
Grazie a tutti e la NOSTRO e notte-notte.
Tinti
19/03/2008
Un caloroso benvenuto a Carmen Moscariello, con
la sua poesia per i due fratellini Ciccio e Tore. I bimbi sono speranze e
noi li abbiamo persi in quelle maledette cento stanze; "Grazie a chi ogni
giorno" bella poesia di Doriana Puglisi ed io ringrazio ogni giorno sia lei
sia tutte quelle persone e quelle cose che mi danno conferma di essere, e
una di queste e certamente la "pagina azzurra"; "Non farlo..." di Beatrice
Zanni, pochi versi ma molto intensi, che mi destano vere emozioni; "Rivolta
nel sangue" di Gabriele Piretti, molto bella e commovente, mi desta tanta
rabbia il sapere che nel mondo ci siano così tante dittature sanguinarie, la
cosa che mi da ancora più rabbia è che nessuno dei cosiddetti potenti, si
muovono per metter fine a questo scempio; Molto bella "Adagio" di Cristina
Bove che mi suscita sempre forti emozioni nel descrivere i colori della
natura; Come non farsi rapire dai versi di "Per lei" di Massimo Reggiani, e
per versi come questi che ogni giorno mi perdo nella "pagina azzurra"; "Il
desiderio di vivere" di Renzo Montagnoli, molto intensa, mi ha fatto tornare
in mente, quando vedevo invecchiare mio padre e notavo le rughe che anni
prima non avevo notato e nonostante la sua malattia, la voglia di vivere e
di andare avanti erano così intensi come questa bella poesia. Molto intense
anche tutte le altre che non ho commentato. Un abbraccio a tutti.
Gaetano Gulisano
Su tutte oggi mi ha affascinato
"Per lei" di Massimo Reggiani.
Grande afflato poetico
Gianni Langmann
Su tutte oggi mi prendono
"Per lei", di Massimo Reggiani.... fermare il sipario del tramonto....
bellissimo verso, bellissimo sogno.
"A chi mai" e mai sapremo a chi, per volere del poeta, sono dedicati questi
spendidi versi, bella bella, grande Bruno.
" Problema mio" di Enrico Tartagni bella la poesia e bella la favola di
Amore e Psiche, ma triste la condanna di non poter mai vedere il volto
amato.
Saluto tutti i sitani sempre
Maria Cristina Latronico
A Silvana Trabanelli. Bravissima! Solo un
figlio prediletto di quella antica e meravigliosa terra brulla e sola, può
comprendere il significato dei suoi bellissimi versi sul ricordo della My
Old Calabria. Come scrive Renzo Montagnoli: “ Ci sono immagini che restano
dentro e che solo con abilità si riesce a trasferire in verbo. Grazie e
Buona Pasqua signora emiliana dal Gabbiano
Buon mercoledì. Oggi splende un bel sole,
chiaro e sincero. Ed è la sincerità che Marbe reclama, non vuote parole,
perchè non è di quello che ha bisogno. Alberto Borgia di fronte all'eterno
dilemma del senso della sofferenza, chi più di lui che la sofferenza ce l'ha
tutti i giorni sotto gli occhi? Ma se nulla ha un senso qual è il senso del
nulla? Apprezzo sentitamente la solidarietà di Gabriele Piretti con il
popolo tibetano. Dico solo per inciso che il genocidio in Tibet c'era
veramente ai tempi della Rivoluzione Culturale, ma accanto ai libretti rossi
di Mao non mi sembra di aver mai visto sventolare bandierine tibetane.... mi
associo pertanto alla poesia di Fausto Beretta considerando il '68 (con
quello che ne seguì) un periodo di anni bui, nei quali la realtà era
mistificata e contrapposizioni create ad arte portarono allo scontro e al
sangue una generazione intera mentre "sopra noi il nemico vero non si mosse
mai continuò a guardare". Dopo aver chiesto scusa per l'excursus proseguo
concordando con Aurelio Zucchi ed il suo bisogno di tempo: avremo amato
abbastanza e abbastanza vissuto per amare veramente? Auguri di buona
navigazione interiore a Pierluigi Ciolini, efficace artefice di metafore
marinare. Bella invocazione quella di Gaetano Gulisano, rivolta all'onda
della poesia creatrice che stimola la fantasia e fa viaggiare in "segreti
mondi". Enrico risolve l'eterno conflitto di Amore e Psiche con l'aiuto
delle...nuove tecnologie. Anche Cristina incontra un respiro gemello, un
punto dove far convergere due percorsi paralleli. E' geometria non euclidea
o miracolo d'amore? Devo leggere fùggiti e non fuggiti per capire la poesia
di Bruno, ma ovviamente la dedica rimane comunque misteriosa. Vedo poi
Silvano in tournée nel suo passato giovanile (ed evidentemente musicale),
con l'immagine di un sobbalzante torpedone che si porta tutto il suo
bagaglio di ricordi ed esperienze (anche..storte). Anche Gianni Langmann
racconta una storia che non può essere del tutto inventata: la bella chiusa
conferma sia la tragica conclusione che l'immortalità dell'amore. Ancora
altre belle poesie: stupendo il ritratto di padre offertoci da Gianfranco e
quello di madre di Giovanni Battistello, riflessione-bilancio allo specchio
di Renzo Montagnoli con la sua consueta fluidità di immagini, bel
ritorno-lampo di Anileda (le stelle ci sono, siamo noi che dobbiamo voltarci
a guardarle) e delicata lirica floreale di Maristella (e io ci vedo tutte le
donne, tutte regine di mimosa incoronate). Poi c'è Tinti, splendida e viva
nel desiderio e forse nel rimpianto, ma non voglio interpretare oltre. Ci
vorrebbe ancora spazio per commentare la lunga tirata di Elio De Luca che
giustamente auspica più uomini con la schiena dritta come Saviano (ma poi
mette troppa carne al fuoco), però il tempo non lo consente. Grazie a tutti
per le poesie di oggi, anche quelle non citate ma comunque belle. Buona
serata
Massimo Reggiani
Molto efficace il contrasto tra le " molli luci
e variopinte ombre " che " si annodano " nell' anima di Floriana Porta e l'
immagine delle " celesti nuvole " che si " rincorrono nel cielo screziato "
. Spesso noi indugiamo nell' introspezione , compiacendoci di pensieri che
sono solo ombre variopinte e luci " molli " , cioé inconsistenti ; e non ci
accorgiamo di ciò che sta a più grandi altezze e che é degno di attirare lo
sguardo . Queste " variopinte ombre " e " molli luci " che " si annodano "
nell' anima possono essere però anche i nostri ricordi dolorosi da cui é
difficile liberarsi . Talvolta però i ricordi dolorosi diventano pura poesia
, come dimostrano i versi di alcuni poeti del passato che hanno cantato i
propri cari scomparsi ( come il Foscolo in " In morte del fratello Giovanni
" , il Carducci in " Pianto antico " , Poe in " Annabel Lee " ... ) ; e
allora le " variopinte ombre " hanno una funzione liberatoria . Complimenti
, cara Floriana , per l' accurata scelta dei verbi e degli aggettivi
Gianfranco Stivaletti.
Alcune poesie del 19 marzo
Ci sono fatti di tragica attualità che meritano una riflessione e Gabriele
Piretti vi ha provveduto con Rivolta nel sangue, una poesia vibrante e
malinconica; Aurelio Zucchi, invece, si addentra, abilmente, nei meandri
della nostra incapacità di vivere compiutamente e ci fa dono di questa bella
Chissà; c’è poi una ricerca di sogni che corrono sul mare in Spumeggiante
onda di Gaetano Gulisano; l’Adagio di Cristina Bove non è come quello d’Albinoni,
ma poco ci manca; giusto il titolo Visioni primaverili di Claudio Tedeschi
per una poesia che è un vero e proprio dipinto; il desiderio per iniziare
bene la giornata in Come mi piacerebbe di Tinti Baldini; ci sono immagini
che restano dentro e che solo con abilità si riesce a trasferire in verbo, e
così l’emiliana Silvia Trabanelli ci offre il suo ricordo della Calabria.
Renzo Montagnoli
commento
Bentornato Elio De Luca, con la tua veemenza e la tua sete di verità. Della
tua lunga poesia condivido ogni verso, lo sai, e mai come in questi giorni
in cui viene evocata una passione e una resurrezione, mai come in questi
giorni c'è lo stridore tra quel messaggio e lo scempio che ne è stato fatto.
Oggi si festeggia con gite sulle "barche" dei ricconi, con politici che per
estorcere la pensione agli italiani hanno posticipato il giorno delle
elezioni, quel tanto che gli uscenti possano usufruirne, visto che non gli
basta quello che già hanno scippato al paese. So di approfittare della
benevolenza del Magnifico, ma non posso fare a meno di invitare a leggere
qui
http://www.clandestinoweb.com/ultime/2908-dipendenti-costo-568.000.000-euro-4.html
quanto ci costa il transatlantico.
Ho derogato dalla poesia, perciò me ne scuso e riprendo.
Con Gabriele Piretti, anche lui una voce fuori dal coro, sgomenta per quanto
accade in Tibet e in Myanmar, dove i monaci inermi, in silenziosa dissidenza
al regime, vengono barbaramente uccisi. E noi poeti, dovremmo tacere e
verseggiare solo di primavera ed uccellini? Bravi Elio e Gabriele, che non
temono di esprimere con la loro poesia, verità e tragedia.
Renzo Montagnoli, "Il desiderio di vivere" mi ha coinvolto, sento nei suoi
versi i miei pensieri inespressi, le nostalgie di un tempo che non tornerà
più, il doversi adeguare alla realtà di invecchiare, di prendere dai ricordi
quel tanto che aiuti ancora a vivere e...proiettarsi ancora in avanti...È
giocoforza, Renzo, ma abbiamo ancora frecce, e il nostro arco può ancora
scoccarle con forza. Tu nei racconti sei maestro, ed anche "Croci di guerra"
è un tuo narrare limpido, nella scelta dell'argomento e della forma, sempre
gradevolissimo da leggere.
Molto tenera "Accenderò un fuoco" di Francesca Obinu.
Tinti Baldini mi conquista con questa sua "Come mi piacerebbe" mi rivesto
delle sue immagini, scendo con lei a piedi nudi sul tappeto di terra ed
acqua, e dormirci dentro...che delicatezza!
Perdonami, Lorenzo, non ne ho potuto fare a meno! Grazie di questo spazio
azzurro in cui ci accogli.
cristina bove
Poesia sociale e intimista,poesia d'artista
..non c'è che dire, sitani, siete una bomba! Bravi tutti veramente.
Mi fermo solo su alcune perchè mi si chiudono gli occhi ...dalla stanchezza
ma le vorrei commentare una per una ..credetemi!
"...pietra d'infanzia ..."Carmen,sì, brava! (se hai voglia leggi la mia
poesia sullo stesso tema) e poi un'ode accorata ,sincera, autentica
sull'abuso delle parole sempre più ambigue e disoneste.Condivido cara Marbe.
Mi piace molto la chiusa di "Partenze" di Pierluigi.C "..l'estate va via e
tu pure.."come folata ma ..tosta!
Aurelio,mago d'emozioni e parole in versi, un poeta orientale scrisse che
occorrono tre vite,una per capire, l'altra per fare e l'ultima per gioire e
soffrire :tu cerchi ancora tempo per principi e fate..anch'io.
O capitano, mio capitano mi ha riportato alla memoria mia figlia al liceo
che cercava di impararla...e poi "l'attimo fuggente" e Bennato ..seconda
stella a destra ..nella sua isola senza gendarmi nè armi..un tuffo
bellissimo mi hai concesso Pierluigi Ciolini, te ne sono grata.
Ieri ,oggi ,Fausto..poco cambia? mi pare di vedere tanta indifferenza (salvo
qui).
Ulisse che riparte da Itaca ,dalla moglie, dal figlio per cercare ancora
...ecco Gaetano spirito poliedrico sull'onda spumeggiante che culla i suoi
versi.
Preghiera d'amore che quasi lo dilata: così intensa che commuove quasi al
pianto,Cri.
"A chi mai" Brù,è lirica pura ,tra le tue più belle,soprattutto nella chiusa
"..la vita crea si esalta dandoti fino la tua purezza" quasi classica in
stile ,splendida ,amico sempre.
Quasi ermetica nella sua forza che pian piano sale fino alla conclusione e
domanda senza risposta" per lei per lei sola avrei scelto l'inferno?" Molto
bella ,Massimo e chiusa della precedente(si fa per dire ..tutto continua)
Silvano mi porta con sè in viaggio sul torpedone in "continuo ruotare di
vicende in scatola"che dire? Perfetta.
Su tutte stasera ,Gabriele (lo sventurato rispose...): avevo provato in
questi giorni a buttar giù qualcosa ma mi era uscito solo un urlo..e tu
l'hai affrontato con la tua solita sagace capacità di cogliere ,di capire
"Dittatura fa male..ti spezza le gambe"grazie, giovane amico.
E poi la struggente nostalgia di Renzo, il profumo che inebria di Maristella,"accenderò
un fuoco" di Francesca in stile originale in volo..e le stelle di Anileda
che ricordano una poesia breve di Catullo e..la descizione ardente come
quella terra , di Silvia ,terra antica ,brulla e sola...e Gomorra ,i cento
passi ....il dolore di un giovane che vorrebbe capire...e Michel
,Enrico,Angelo,Alberto e tutti ,
Ciao ,notte serena e un abbraccio al Mister ,
Tinti
18/03/2008
18.03.2008
Blu le mille bolle blu.... mi prendono.... mi parlano
Oggi.... in the skay:
....Fata Morgana ... Classica con “Al tempio di
Atena” M'inchino e rendo omaggio al tuo
silenzio divino pullulante di voci ed echi e grida....
Lontane presenze ( Dei e Titani ) che permangono nel
sogno... fino a personificare la realtà.....
.... Luigi Panzardi... “L'ultimo salto”...
discreto e corretto sonetto ... privo di eccessive
forzature...
.... Cristiano Menaldo .. “ Nel silenzio
polindromo” ... Forse un po' troppo ricercato,
ma geniale nella costruzione e declinante, in rapida
sospensione, in una stupenda chiusura che scorteccia
le nostre vite, il nostro tempo, in innumerevoli
attimi di assenza.....
.... Pierluigi Camilli .... “Due cose, anzi
tre”..... bella immagine, spontanea e sentita,
lirica, di rara sensibilità e freschezza... senza
pretese, ma spesso, sono le pretese a mangiarsi la
poesia....
..... Cristina Bove... “ E poi le rose” ...
toni variopinti, degradanti verso il pensiero intimo,
allusivi, fortemente, al desiderio. É un rinascere a
nuova vita, una ripartenza, se pur tra le spine, è un
resistere-resistere-resistere, in questi sorprendenti
nuovi squarci ..... di nuovo è maggio a risvegliare le
coscienze e i sensi.....
.... Claudio Tedeschi... “Quietami”.....
Toccante e sensibile lirica, tenue e delicata, dal
tono sommesso e altamente melodioso, fino all'epilogo
magistrale che ha il suo esito con una interrogazione
profonda, allegorica e introspettiva, di raro pregio e
forza.....
Giovanni Battistello... “ Ove albergano le cose
celesti” ... Notevole la tematica, che mi è
comune e molto vicina. Nel contemporaneo nostro, tutto
si ribalta, si copovolge, e viceversa... ed è così che
il giorno va evitato, luogo malsano dove il chiasso,
il clamore (moderna immondizia dell'anima) si
accatastano e ci sovrastano. Così ci barrichiamo nella
notte, nostra barriera e manto al nostro spirito, ove
albergano le cose celesti, ove il Cielo è più vicino,
possibile Cielo, tangibile Cielo, sotto la luce magica
della luna che ci accarezza. Esangue, perchè di
sangue, non abbiamo più bisogno....
....Fabrizio Lama... “ Spazi immensi”....
buona nella tematica anche se non originale.Si veda:
Sono una Creatura/ Come questa pietra del S.Michele
così fredda, così dura, così prosciugata, così
refrattaria, così toltamente disanimata. Come questa
pietra è il mio pianto che non si vede. La morte si
sconta vivendo. Del maestro Giuseppe Ungaretti....
Troppe le analogìe.....
La migliore di oggi, a mio parere, naturalmente:
Massimo Pastore: - Visto che sono pazzo ti
racconto un amore – e sei talmente pazzo da
scrivere « un'amore » ma io sono anche più pazzo di
te, e te lo perdono. Visto che sono pazzo anch'io, ho
ascoltato il tuo racconto-grido. É un gridare
disperato, ovattato di dolore, che si schianta, con
tonfi sordi, sul vetro... in fondo al cuore
amplificato... Coraggio, prendiamo bene la mira,
inchiodiamo il logos al dispiacere, perforiamo di
silenzi la parola...... Io ti bacio lì, dove il miele
incontra la foglia; ed è iperbole di passione e di
desiderio ancora smisurato, fino ad incontrare il
silenzio.... ed è riflesso di passionalità e di audace
pazzia ( Dino Campana? ) Incupito dall'osteria che
ubriaca i sensi, per annegare la noia..... e poi....
una chiusura magica che voglio integralmente
riproporre al nostro cielo:
-Chiudimi nel tuo colore turchese...
-nella gioia delle bestie...
-ti tengo tutta dentro la mano...
-e ti sfoglio petalo dopo petalo...
-come fanno le stagioni.
Dolce, melanconica e immensa.
Così
Silvano Conti
La poesia è il mondo dove la vita , la natura ,
il sentimento e la
spiritualità fiorisce nella parola che diventa la limpida meraviglia per
chi legge ,ed è questo il momento che ti fermi a meditare , a leggere
anche una poesia molto bella.come la tua , Tinti Baldini .
Doriana Puglisi., che guardandosi e riguardandosi come in uno specchio
ritroverà il c'era o ciò che c'è .
Maria Beatrice Zanini , bellissima poesia solo una fata Morgana poteva
arrivare con passi piumati alla sapiente Atena, figlia prediletta di
Zeus.
L'ultimo salto , di Luigi Panzardi ,a sera la striscia d'oro invidiamoche
svanisce felice nel cobalto:
sempre pronti a negar l'ultimo salto, bella questa strofa.
Alberto Borgia , bella , sì, questa dedica a tua figlia , un buon motivo
per essere poeta del cuore e dell'amore.
Bella anche questa poesia .di Pierluigi Camilli
e sì .le cose più belle sono davvero i bambini.
anche io ho tre cose che mi danno contentezza .i miei figli , Lorenzo il
mio nipotino di appena 8 giorni , e i bambini di casa Marcellino, una casa
d'accoglienza per bambini senza una giusta guida.
La povesia moderna di Armando Bettozzi .capire la poesia non vuol dire
solo comprendere tutte le parole , oppure sapere che c'è qualcuno che vieta
l'uso di anima e di fiamma
La poesia è una particolarità dell'animo di chi scrive e usa le parole che
sceglie e che gli sembrano esprimere meglio il pensiero."Ho perso il
lavoro e con quello la dignità. Scusami" quanta amarezza e tristezza c'è in
questa poesia di
Gaetano Gulisano
Quante belle emozioni primaverili in questa poesia di Cristina Bove che
scioglie il freddo
Quietami Claudio Tedeschi dal tuo quietarsi nasce il poetare. Massimo
Pastore ..questa tua poesia , molto espressiva , è un grido , uno sfogo ,
un' esortazione di grande effetto .
Quesiti di Debora Chiti , quante cose si rinunciano per amore .è sempre
l'immagine
angosciosa del sarà ..
Per te Massimo Reggiani .la tua poesia è ben salda.
.Burning of a midnight lamp Silvano Conti , una lampada che si accende a
mezzanotte ma che non fa troppa luce come la tua poesia .
21 marzo, Primavera , magia della natura ..magia della sensualità
vissuta in versi
una lode faccio anche alle poesie di Gianni Langmann ,Giovanni
Battistello , giorgio medda, Loris Pesce , Fabrizio Lama
e la pagine celeste oggi si chiude con una bella cartolina illustrata di
Nervi
grazie a tutti Antonia
Oggi giornata di belle emozioni leggendo le
poesie della "pagina azzurra". La "Concessione" di Tinti Baldini, mi fa
provare belle sensazioni e non solo per un breve lasso di tempo. Molto bella
"Riguardandomi" di Doriana Puglisi, aprire un salvadanaio di gioia mi ha
aiutato e mi aiuterà nei nuovi giorni, veramente molto emozionante. Come non
farsi avvincere da "Al tempio di Atena" di Fata Morgana. Bella ed
emozionante "La Fragilità" di Antonia Scaligine. "Una margherita" di Aberto
borgia, mi ha colpito molto. Non credo che possa esserci emozione terrena
più forte dell'esser padre e leggendo questa poesia mi è sembrato di
provarla almeno in parte. grazie Alberto. Cristina Bove con la sua "E poi le
rose" riesce come al solito ad emozionarmi con i colori delle sue primavere.
Ancora molto bella "Per te" di Massimo Reggiani, le sue poesie riescono
sempre a colpirmi molto. E tutte le altre che non ho commentato ma che
comunque mi hanno emozionato moltissimo come sempre. Un saluto a tutti.
Gaetano Gulisano.
"Concessione" di Tinti Baldini, concessione
alle timide emozioni e sensazioni che pure se sembrano accantonate, basta
una parola, una scintilla, a farle risentire. Vera e delicata.
"Riguardandomi" di Doriana Puglisi, ..."merletti che una ricamatrice porta
cone sè - verso onde remote antiche poesie..."
Bella di Giovanna Giordani (Fata Morgana), "Al tempio di Atena", alata,
eroica, quasi anacreontica...mi è piaciuta davvero tanto.
Molto bella anche "La Fragilità" di Antonia Scaligine, che nei suoi versi
acquista immagini simboliche, e si delinea come baluardo alla violenza,
dolcezza che le si contrappone.
"Galoppa, Galoppa" di Angelo Taraschi, senti gli zoccoli e lo scalpitare,
senti che è ancora vita, e che ancora si può galoppare prima che sia finita.
Bellissima, "Nel silenzio palindromo" di Cristiano Menaldo, spunto originale
e magnificamente trattato.
"La dignità" di Gaetano Gulisano, mi ha fatto commuovere, ma anche
indignarmi per tutto quello che accade e porta dolore e morte, mentre noi
tutti continuiamo a stollerare e supportare sistemi sociali che uccidono.
Bravo!
"Quietami" di Claudio Tedeschi, scarna, essenziale,ma quanto significativa e
gradevole!
"Per te" di Massimo Reggiani, un vero inno all'amore coniugale, traboccante
di tenerezza, poeticamente presente nella vita di coppia, bellissima la
chiusa.
"..Burning of a midnight lamp" la luce di una lampada che fa sparire ciò che
poteva essere essenziale, e che mostra nella sua luce, per fioca che sia, la
vera natura abissale dell'uomo.; cui non manca il coraggio, però di
scandagliare se stesso, la sua verità del cuore.
Gianni Langmann, letteralmente mi incanta con questa sua "21 marzo,
Primavera" di cui ho già avuto un assaggio nel mio blog. Delicata come la
sua anima di poeta.
Molto bella anche " Ove albergano le cose celesti" di Giovanni
Battistello.bella anche qui la chiusa.
Accorata e bellissima "Spazi immensi" di Fabrizio Lama, mi è piaciuta tutta,
ma gli ultimi versi in particolare "...come questa voce al mio silenzio vado
- urlando nella sua assente fragilità - così è il mio stento - che non ha -
confini." Che dire? È poesia.
Grazie a tutti cari amici poeti, siete tutti bravi anche se qualcuno, senza
nulla togliere agli altri, è un pò più nelle mie corde.
cristina bove
Una nuova giornata di poesia. Mi scuserete
ma oggi il mio umore assomiglia a quel bigio cielo marzolino là fuori, e non
sarò molto brillante: il momento di serena riflessione espresso da Tinti
riesce a dare la giusta dimensione agli eventi della vita, un equilibrio
raggiunto che va mantenuto. Marbe reclama un'altra possibilità, almeno una
favola, se la realtà dice di no. Tutti ne abbiamo diritto, no? Antonia ci
presenta un pierrot, simbolo della nostra fragilità, della nostra
sensibilità ferita: la sua danza del cigno è di una malinconia dolente e
lunare. Che nessuno dica che la metafora di Luigi Panzardi non è chiara: per
quanto la vita sia lo "spazio di un breve tempo nero" non ci si rassegna
all'idea di dover fare l'ultimo salto, e il nostro sguardo continua a
seguire l'oro del tramonto. E' una poesia veramente molto bella, con buona
pace di... iati e dittonghi. Il ritmo galoppante di Angelo Taraschi prende
molto (c'è qualcosa nel ritmo e nel significato che mi rievoca un po' la
Samarcanda di Vecchioni). Bello il paradosso di Cristiano Menaldo e la sua
concezione del tempo. Se ci pensiamo il silenzio è sempre palindromo....
Pierluigi Camilli centra i valori della vita (quartum non datur), e Alberto
Borgia omaggia teneramente confermando quello forse più grande, l'amor
paterno. Gaetano Gulisano è come di consueto attento a illuminare le
coscienze cui non sempre giungono gli echi delle cronache in questo nostro
tempo distratto, in cui c'è abbondanza di tutto ma la dignità è veramente
merce rara. Divertente il tuo imbambolamento da innamorato, Enrico (succede
spesso, purtroppo invece il più delle volte chi è assorto pensa
semplicemente ad altro, io poi sono uno specialista nel perdermi almeno metà
delle frasi dell'interlocutore). Sorprendente la primavera di Cristina? No,
le sue risorse sono ben note, e le sue rose rifioriscono sempre. Massimo P.
ci regala un altro gioiello, un caleidoscopio di immagini forti e di
sensazioni "al limite" che rimangono impresse ben oltre il tempo della
lettura. Debora esprime bene il dissidio interiore ed il prezzo della
rinuncia. Silvano ritrae il dolore e la disperazione nella loro pura
essenzialità con le migliori tinte a sua disposizione. Gianni Langmann evoca
una visione quasi botticelliana, la primavera entra in noi e risveglia i
sensi sopiti. Bellissima l'atmosfera notturna di Giovanni Battistello e
bellissimo anche il fluente scorrere di lacrime di Giorgio Medda. Chiude il
volo del nostro Gabbiano affezionato ai lidi di Liguria. Mette una grande
voglia di parchi e di fiori che in questa giornata uggiosa ci starebbero
proprio bene. Buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Alcune poesie del 18 marzo.
Purtroppo il tempo tiranno mi impone di
limitarmi a quelle che, a prima lettura, più mi hanno colpito. E non si
può restare indifferenti al momento di felice creatività di Tinti Baldini,
che scopre in sé con Concessione ciò che è sempre presente in noi,
ma che gli affanni di una vita frenetica ci celano. Nemmeno si può restare
insensibili al fascino dell’atmosfera di un antico passato così ben
rappresentato da Fata Morgana con Al tempio di Atena.Né posso trascurare l’esistenziale
L’ultimo salto di un Luigi Panzardi in felice momento poetico. E che
dire poi dell’urlo sommesso di un dolore straripante così ben espresso da
Gaetano Gulisano con La dignità?La quieta e serena consapevolezza di Cristina
Bove in E poi le rose mi trova del tutto in accordo, anche se non
riesco a vedermi in questo suadente fiore, anzi mi ritrovo di più con un
vecchio glicine.E con Cristina Bove e con me pare ritrovarsi
Massimo Reggiani, in una ritrovata primavera in cui porta gemme di melo
Per te. Più esplicito, travolto dalla stagione degli
amori, Gianni Langmann celebra la sua ritrovata giovinezza con 21
marzo, Primavera.Infine Il Gabbiano ci vuole offrire immagini
e sensazioni di una riviera famosa ricorrendo ai versi e così ci ammalia
con la sua Una cartolina illustrata da Nervi.Volevo esser breve, ma troppe e troppo valide
sono le poesie del giorno e nello scusarmi con chi, solo per fretta, non
ho nominato, ora vi saluto e colgo l’occasione per augurare a tutti una
buona Pasqua.
Renzo
Montagnoli
Bellissima la metafora della vita umana ne "
L'ultimo salto " di Luigi Panzardi.
Gianfranco Stivaletti
Mi pare ,stasera,di trovare specchio al mio pensiero
in "Riguardandomi" di Doriana.."viva,sto vivendo,sono viva....rivisito la
memoria .è stato bello.. e in "Canzone " della cara Marbe in cui "preferisco
una favola che macchiare ancora l'anima.." tocca le corde giuste,per me.
E' meraviglia immaginare Fata con passi d'aria chiedere ad Orfeo ancora ed
ancora un canto per far durar l'incanto :è melodia ,grazie amica.
Specialista delle emozioni è Antonia....fragili siamo nel dolore che "anima
la vita" ma anche forti nel custodirlo e curarlo con dolcezza .Molto bella.
Vita al galoppo,di platoniana memoria,vita vissuta appassionatamente ed
intensamente,Angelo! Ciao
Che tenero excursus di sguardo d'amoroso padre che osserva crescere la sua
"margherita": Alberto ci hai offerto un fiore molto gradito.
Di " Visto che sono pazzo.." di Massimo .P non so dire perchè tutta la
riscriverei in quella ragnatela di parole e suoni e associazioni in cui ci
si perde ..è poesia .
"Per te " di Massimo (ti è piaciuto Trilussa?) a mio avviso è tra le sue
piu' intense ,vere in armonia delicata :l'immagine di madre maga che copre
macigni,scavalca monti e valli,allontana fantasmi con la forza dell'amore un
poco mi sono immedesimata.Bellissima e grazie.
Su tutte stasera "La dignità " di Gaetano (mi ricorda un poco il nostro
Gabriele che non leggo più) :leggerla e rileggerla genera un
forte,opprimente senso di impotenza ,di inadeguatezza e di vergogna :creiamo
alibi,false certezze,bugie ed inganni così da perdere e far perdere
veramente la dignità di uomo ..fatti non foste ..dove è finito?Il problema è
che sono notizie appena accennate che non fanno scoop ,mannaggia!
Il Gabbiano ,come sempre ,chiude in bellezza e c'immerge nella mia amata
Nervi, la passeggiata a mare,il bar dei gelati,il parco degli scoiattoli,i
marosi sugli scogli..l'angolo preferito dei poeti.Grazie e grazie per
avermelo portata in casa.
Notte notte,saluti a Bruno,Gianni caro e al nostro LORENZO.
Tinti
17/03/2008
Commento a Maria Cristina Latronico
Ho letto di sfuggita alcune poesie del giorno ma mi ha fortemente colpito "I
Libri" di Maria Cristina.
Poche ma emblematiche parole per farci capire che in fondo sono i libri a
scegliere i propri lettori.
Quante volte ci siamo persi dietro un autore o un titolo ed abbiamo cercato
di saperne di più?
Si Maria Cristina, è proprio vero! Sono i libri a scegliere noi e non
viceversa. Brava, hai reso stupendamente l'idea.
Salvatore Armando Santoro
commento
Mi piace veramente tanto "Azzardo" di Daniela Procida, di una sintesi
mirabile.
"Cielo" di Maria Beatrice Zanini, ne condiviso le suppliche e il desiderio
di abbraccio...molto bella.
"Dannato" di Maudits, mi fa stare in bilico fra il soffio angelico e la
zaffata demoniaca...e in mezzo l'uomo, sempre più inconsapevole, sempre più
disperato.
Bella anche "I libri" di Maria Cristina Latronico, perchè è proprio quello
che mi accade quando mi avvicino agli scaffali dei libri."....legandola
nella rete - di piccoli segni ordinati."
Bruno Amore mi commuove col suo "Scaricare sassi" ne sento il cuore ferito,
il pesante carico che lo opprime, e sono anche le parole ad essere pietr...e,
sì, caro Bruno, a te che bavero alzato procedi celando le tue debolezze, va
tutto il mio affetto sincero di amica e compagna di poesia.
Bentornata cocami, con questa tenerezza che trabocca per Camilla...
Bentornato anche a Silvano Notari, con la sua "Ossessioni" metafora della
vita umana, pregevolmente stilata.
Anche Angela Barnaba, bentornata, "Candidi risvegli" è una piccola perla.
Silvano Conti, mi piace questo tratteggio di una vita delusa, Di un
ritrovamento anche, che però non può fare a meno di notare il trascorrere
del tempo sull'amico e sulla sua umana vicenda. Molto sentita.
Permettetemi di ringraziare qui tutti gli amici poeti che hanno avuto
commenti gentili per me.
Un grazie speciale al Prof.
cristina bove
I Prigioni
Tinti, un'altra passione condivisa, e che passione, Michelangelo ed i suoi
prigioni!
E come descrivi bene con le parole quello che sembrerebbe di poter capire
solo guardando.
Latronico è in effetti il nome di un paesino lucano, probabilmente le
origini del mio nome vengono da lì, anche se la mia famiglia di origine è
materana, ed a Latronico io non ci sono mai neanche andata.
"Per un pugno di libri" è una bella trasmissione che quando posso vedo
anch'io, grazie per aver pensato a me.
Ti scrivo anche sulla tua posta, che gentilmente hai inviato.
Baci
Maria Cristina
Settimana di passione (ce lo segnala anche
Paolo Santangelo con i suoi quinari pasquali) e di passioni: con metafora
michelangiolesca Tinti ci ricorda che siamo tutti abbozzi d'anima in cerca
di finitezza, ma con un anelito imperioso di vita. Daniela ammonisce che chi
vince barando perde comunque (al massimo vince un addio). Marbe invoca
felicità, ma non deve smettere di pretendere il paradiso, perchè chi
dimostra di saper amare il paradiso se lo merita. Bentornato Maudits, oggi
dipinge in color terra di Siena tutto il rimpianto (sembra) di non aver
colto una rosa. E se la dannazione fosse consistita nel coglierla? Gaetano
Gulisano prosegue nel filone "civile" della sua poesia: la morale è
tristemente nota, da sempre in nome dei migliori ideali si compiono le più
grandi nefandezze. Maria Cristina bibliofila ci comunica con slancio la sua
passione per la lettura, ed Enrico la sua passione....telematica. Ma io mi
chiedo, le nostre passioni non saranno tutte falsate, fuorviate, illusorie,
perchè amiamo solo quello che crediamo di vedere o che ci piacerebbe vedere
anche al di là delle apparenze e della realtà visibile? Interrogativi
relazionali come quello di Bruno: ci conviene davvero denudarci dei nostri
intimi pensieri, e gli altri come potrebbero reagire? Del resto lo dice
anche Cristina: ".. nemmeno puoi sentire oltre la soglia quale gioco mi
perdo e quanto pago". Qual è il risultato e il senso del nostro comunicare
con gli altri? Rimane un che di inespresso e irrisolto nell'aria, ma è
proprio questo il compito del poeta, che non dà prescrizioni o ricette. Oggi
sono altrettanto belle le poesie di Silvano (un ritratto di amico che lascia
intravedere un'ombra non resa esplicitamente) e di Giovanni Battistello
(quel qualcosa che sopravvive anche alla morte e che sembra sconfiggerla).
Ma anche gli altri sono stati bravissimi. Il tempo incalza e auguro a tutti
una buona serata
Massimo Reggiani
Un altro buon incontro con le poesie e con gli autori
…
e con la vita che oggi si fa verso in tutte le poesie
Fabrizio Lama -che inizia la sua bella poesia alla maniera del grande
Ungaretti in Soldati
Tinti Baldini- I prigioni , la materia che lotta e i corpi
si liberano in spirito , Michelangelo è stato
il creatore di queste rappresentazioni ed
emozioni, attraverso non solo la poesia , ma soprattutto con
le sue opere marmoree
-Come sommesso brontolio , ora che questo mondo attorno è bianco di Doriana
Puglisi attenta ammirazione di un paesaggio con sommessi rumori :il fuoco ,
i copertoni e la tiritera della vecchina
Daniela Procida , un gioco che è finito con addio…quando si bara si finisce
sempre , “simbolicamente “ in una bara
Maria Beatrice Zanini con il suo cielo, bella ispirazione …
Da quel cielo , ecco una farfalla che non vuole volare che Alberto Borgia
descrive usando la matita a colori
Pierluigi Camilli , che tristezza vedere un bambino che ha fame …ma che si
fa., si compiange per secondo , e poi si gira canale, e si ritorna a magnar
come prima…son sempre profonde le tue poesie
Gaetano Gulisano , un minuto di silenzio in memoria di Aldo Moro …e una
preghiera di speranza per la pace che dopo 30 anni non s’è vista ancora
Maria Cristina Latronico i libri sono i luoghi d’incontro , e una lettura al
giorno toglie la noia di mezzo .
Transfert cibernetico.Si, mi ami, e quanto mi ami…!! mi ricorda una noiosa
pubblicità …tu , invece, Enrico Tartagni animi sempre la tua poesia
Bruno Amore, il voler scaricare sassi ,
è il momento per alleggerire la mente , per allontanare la solitudine .. o
per spargere parole senza movenze ? anche questa tua poesia è acuta
Cristina Bove , ho un pianto , bellissima poesia , davvero un pianto soffuso
di commozione
Bufera Guarda, è compiuto,Cristo è risorto! Paolo Santangelo ..
Ed È qui con noi, ora
Soffre per le piaghe
di questo mondo …bella poesia
bravi a tutti per le poesie ,animate sempre dalla vostra bravura…Antonia
Scaligine
Alcune poesie del 17 marzo
L’ironia è propria di Azzardo di Daniela Procida; veritiera e ben
strutturata I libri di Maria Cristina Latronico; a volte son macigni
certi sfoghi e Scaricare sassi di Bruno Amore ne sa cogliere
l’essenza; chiudo con la sottile amarezza di Cristina Bove in Ho un
pianto.
Renzo Montagnoli
"Via Fani" di Gaetano Gulisano
Con la poesia "Via Fani" Gaetano Gulisano, traccia una breve sintesi del
triste periodo che attraversò la democrazia italiana a cavallo degli anni
'70.
Una poesia d'impegno civile, quindi, che apprezzo perchè mi ci ritrovo nel
mio modo prevalente di poetare.
Proprio il 16 marzo è il giorno del mio compleanno. Quindi, un giorno
difficile da dimenticare anche se visto "trent'anni dopo".
E poi voglio anche ringraziare Gulisano per questo ricordo. Forse lui non lo
sa, ma mio padre era primo cugino del primo cugino di Aldo Moro.
Una storia che in fondo ci tocca, anche se alla lontana, come famiglia.
Salvatore Armando Santoro
s.a.santoro@circoloculturaleluzi.net
Sento stasera nell'azzurro tanta voglia di condividere
e la faccio mia.
Mi piace, Doriana,la similitudine d'acqua che scorre "come sommesso
brontolio di vecchina che racconta"...sempre più raro :pochi raccontano
forse perchè pochi ascoltano.Dardo che arriva al bersaglio,Danieluzza,:darai
l'addio ,persa la partita ma tu ..ancor padrona della tua vita. Brava!
Preghiera in richiesta d'amore,Marbe cara, dolcissima invocazione "Cielo
abbi cura di me".
Sguardo nero di "Fame" rende l'uomo altro e noi guardiamo e poi..sprechiamo
e togliamo agli altri..Grazie Pierluigi. Il libro che attira con il suo
canto magico ,come sirena,è bellissima immagine che sento mia, Maria
Cristina. Quella voglia irrefrenabile che viene di prendere dal"carro pieno"
del cuore le sofferenze e scaricarle come sassi sull'altro ,dice Bruno
amaramente,rende l'altro diffidente,quasi ostile,"Torvo ..insofferente".
Certo è che il dolore dell'altro ,se lo senti, fa male al cuore e ,a volte,
fa emergere le tue sofferenze ma...credo, per mia esperienza di vita, che
sia anche un modo di condividere e di amare.
Cri (grazie amica di pensiero) non fai sentire il tuo pianto,,i tuoi
rintocchi dentro ..tieni per te il dolore perchè forse lui non comprende o
capirà troppo tardi:pensiero sofferto in pura poesia.
Che bello ,Cocami,è nata Camilla ! (a me una nipotina di nome Carola) ed è
un tuffo. ..bentornata.
"Ossessioni " di Silvano .N: mirabile descrizione in pochi versi scarni
della fragilità umana.
Top della serata ,a mio avviso,il ritratto amorevole di un vecchio amico,
uomo-bambino tenero ,stanco "con su le pieghe della miseria".La pietas entra
nel cuore:bravissimo bosco Silvano.
Bravi tutti e notte di sogni in musica,
Un saluto particolare al mio amico Gianni e al Nostro esimio "gestore".
Tinti
16/03/2008
Ho potuto commentare solo stasera, sono un pò
stanca perciò vi chiedo scusa se tratterò solo di poche.
Ugo Mastrogiovanni, in "Ti aspetto ancora" sintetica, filosofica, in
particolare mi hanno colpito questi versi:
"...risposta e resoconto - di cosa che non so che sia - mentre chiara è la
via - dell'andata e del ritorno."
"Questa notte" di Tinti Baldini, forte e pervasa di sentimenti profondi, di
pietas per la condizione umana che l'amore non riesce del tutto a lenire.
"J'appelle le passé" di Francesco Sinibaldi, "Quando il suono della neve
cade in silenzio nella voce naturale, chiamo il passato. L'amore per la vita
arriva teneramente, una bella descrizione sembra solitaria e allora, come la
sera, l'amabile canzone descrive il poema." Scusami se la mia traduzione non
corrisponde in pieno alla tua poesia, ma mi fa piacere che anche chi non
conosce il francese possa gustarla.
"Sensazioni" di Maria Beatrice Zanini amletica , ossimorica, intensa.
"Una storia d'amore" di Renzo Montagnoli, un ricordo che è abbandono dei
sensi, nostalgia di un passato che torna alla memoria con poche ma
essenziali pennellate..."e il fuoco - lento - si spegne in cenere stanca."
bellissima chiusa.
"L'amore" di Maria Cristina Latronico, è suggestione di immagini e intensità
di emozioni...
Michela Zanarella, "Al cuore d'inverno" bella scrittura, immagini delicate e
metafore incisive. " Si svuotò la strada nelle mani - gonfie di freddo -
come le rose impiccate alla rete...." bella davvero!
Aurelia Tieghi, "L'appuntamento" un gioiellino, non si può aggiungere altro,
è perfetta.
"Nel Giardino" di Vincenza Ferrante, rarefatta e sospesa, delicatissima
poesia.
Cari saluti a tutti i sitani ed al Magnifico.
Cristina Bove
Cari poeti,
non riesco a leggere le vostre poesie ogni giorno, poichè preferisco avere
un tempo più lungo per apprezzarle, quindi commento quelle inserite il 13
marzo.
Massimo Reggiani Con la poesia La città senza nebbia, fa apparire ricordi
come foto nitide che tornano a parlare di sè ( la ricetta dei vincisgrassi
non la conosco) e M. Pastore con La trapezista poesia di forte impatto,
Armando Bettozzi mi sembra un po' Pasquino, molto defficace con il suo Tutti
in fila.
Tinti con la poesia Tre volte, dà sensazioni efficaci sul ricordo, mentre
Pina D'Ulisse tocca i sentimenti con Cenere.
Agli altri complimenti!
Un saluto a voi tutti
Maristella Angeli
Forse una delle più belle domeniche di poesia azzurra
da quando vi leggo, amici: comincio dal fondo ma non so se avrò
parole per tutti. Stefano Giannini: la nobiltà del lavoro e della fatica.
Grande lezione. Giovanni Battistello: breve, c'è tutta la fotografia dei
nostri tempi e l'amara caparbietà di chi conserva nel cuore il ricordo del
mondo che fu. Cristina è sempre troppo sensibile all'armonia per non
cogliere le note fuori posto: non sempre si riesce a mantenere l'intonazione
nel cantare una partitura d'amore. Bruno ci regala uno struggente ultimo
incontro in cui c'è atmosfera, sceneggiatura, colonna sonora, e sui titoli
di coda la firma di un grande regista. Enrico, questo era il tuo mondo, io
lo conosco bene, gli inutili conti, le nuvole alla finestra: stamattina non
posseggo parole magiche, da vicino di stanza ti posso venire a trovare e
proporti una pausa caffè. Aurelia bellissima quella "spesa di baci", ma
spero non si tratti solo di nostalgia. Maria Cristina hai trovato una
simbologia perfetta, ancora si può parlare di amore, grazie. Gaetano
Gulisano, questa è un'epoca in cui si estirpano le vecchie querce perchè
rovinano la vista ai truffatori dell'umanità, ma poi la terra senza radici
franerà loro addosso: al rifiuto dell'infanzia e della speranza, già
denunciato in tante vostre poesie, corrisponde in egual modo quello dello
vecchiaia, dell'esperienza, delle nostre radici, e senza rispetto per questi
valori la nostra è già una civiltà morta. Antonio Alvaro coglie le emozioni,
"post-it" per l'anima (bellissimo lampo) che ci ricordano di non dimenticare
i sogni soprattutto adesso che il tramonto si avvicina. Felice Serino prende
spunto dalla cronaca per ricordare la grandezza del perdono di fronte alla
bestialità degli uomini, virtù sovrumana eppure umana. Splendido Renzo
Montagnoli trattiene l'emozione che sta svanendo, una "memoria che sfugge
alla logica", so di che cosa si tratta. Armando Anzaldo, che splendida
giornata d'amore, il tempo non fa appassire le tue rose.
Ancora una volta il paesaggio metropolitano induce Gianni Langmann ad una
riflessione, i "segni" che diventano "sogni", e poi forse di nuovo segni che
l'Arcano Artista ci vuole far interpretare. Anche il pessimismo di Alberto
Borgia è evidenziato in modo conciso ed efficace, ma sappiamo che di tracce
lui ne lascia certamente molte, e sono buone tracce. lo stesso interrogativo
esistenziale se lo pone Marbe, ma la sua risposta è più aperta,
possibilista, femminilmente creatrice. Anche Daniela cerca l'essenza al di
là del trucco, dell'apparenza, del ruolo, e non v'è dubbio che la troverà.
Interrogativi esistenziali per tutti, oggi, Ugo Mastrogiovanni è
emblematico, molto bravo nel rendere il suo bisogno di ricomposizione
dell'anima. Ma è l'ora di Tinti, che questa mattina letteralmente sovrasta
tutte le mie emozioni: io non so se "Questa notte" sia l'essenza della
poesia, ma è senza dubbio l'essenza dell'amore. Non ci sono parole: non mi
vergogno a dirlo, leggendola ho pianto a lungo. Ciao a tutti
Massimo Reggiani
Poesie del 16 marzo
Armoniosa e pregna di dolente verità è Il dolore dell’umanità di Fabrizio
Lama; intensamente struggente è poi Questa notte di Tinti Baldini;
interessante la riflessione di Alberto Borgia in Una curva; accorata,
un’accusa a un sistema che rinnega il passato, non vede il presente e non
pensa al futuro, questa è I vecchi, di Gaetano Gulisano; un amore che, pur
diverso, si manifesti negli anni è il desiderio di Cristina Bove in
L’accidente; sul filo dei ricordi, il contrasto fra una vita vera e una
artificiosa, Una bisaccia e un pane,di Giovanni Battistello; pure Stefano
Giannini con Al vecchio mulino rimpiange un’epoca che non è solo quella
della sua gioventù, ma di una vita a misura d’uomo.
Renzo Montagnoli
Per Marbe, un saluto e, posso solo ripetermi
nel commento delle tue poesie.
Mi piace molto "L'appuntamento" di Aurelia Tieghi, ...fai la spesa di
baci...che bello!
Bruno, amico mio, che malinconia nella tua poesia, è un registro che mi pare
compaia più spesso di prima nelle tue rime, cosa dire. E' una bella poesia
di un uomo triste, posso permettermi di dirti così?
Tinti, la tua poesia è bellissima, traspare un amore grande e maturo, spero
che alcuni versi sulla sofferenza possano essere letti metaforicamente, se
non è così ed hai voglia di parlarne più esplicitamente sono qui.
Saluto tutti i poeti comunque bravissimi e che sempre fanno pensare e
sognare.
Un ringraziamento specialissimo al Prof. De Ninis per la sua indulgenza per
il mio "attacco di nepotismo" e per tutta la cortesia che dimostra sempre
verso di me.
Maria Cristina Latronico
Pagina di poesia veramente incantevole stasera,
sotto il ticchiettio della pioggia..tutte meritevoli e un poco avvolte nella
"saudade"..
Non vorrei far torto a nessuno ma sono rimasta colpita in modo particolare
da:
Ugo.M "Ho in cuore d'una vita il canto ..di pianto riempito il cielo " anima
"scomposta" che aspetta di capire ,di sapere :é bellissima e mi porta nel
mio pensare..
"La curva" di Alberto, parabola in terribile sintesi della vita !
Essenziale..perfetta,a mio avviso.
La storia d'amore di Renzo ,suono di un volto che ,come un vecchia foto, "si
scolora"..stanca della luce.Corda di melanconia ..come mi prende.
"Nel giardino" di Vincenza .F:giardino di pensieri in luce ed ombra,onde e
sole..armonia delicata .Brava!
Belli anche i versi di Br1, Cri, Maria Cristina, Marbe, Enrico,Angelo,
GianniLang, Stefano, Aurelia,Antonio, Michela (cuore d'inverno .....molto
tenera ) e tutti .
Grazie d'esserci e buona notte in sogno,
Abbraccio al Lorenzo
Tinti
Ho letto la poesia di Elvirita Tortorelli "
L'incanto" Per me è bellissima e con delle parole in più rovinerei tutto,
però avrei voluto scriverla io.Ciao Elvirita. Enrico.
15/03/2008
Benvenuta alla poetessa in erba Elvita Tortorelli.
Promette proprio bene.
"Sette paia" di Tinti Baldini, sulla falsariga della celebre filastrocca,
ricama immagini fuori dal tempo, ma forti e taglienti come la bufera.
Come sempre al top Salvatore Armando Santoro, autobiografico ma che si fa
autenticità di ciascuno, che coglie la vita di chi fatica a viverla.
"Vorrei" di Maria Attanasio,tutta bella e intensa ma la chiusa "...vorri
preservarti dal tempo / che porta via tutto / vorrei che il tempo non
portasse via noi." è veramente splendida.
"Sparirò tra stelle" di Enrico Tartagni, ..."Sono un pizzico di polvere,
sarà di stelle, / ma sparirò tra esse!"
"Solitudini distese" di Bruno Amore, malinconica e nostalgica, a inquadrare
l'orizzonte reale e quello della propria vita.
"L'oboe" di Elia Belculfinè, quasi musica, Prokofiev e l'angelo di
fuoco...Mozart e il Flauto magico...e il senso della vita nel suono
difficile di un oboe...suonarlo bene è da pochi, Elia non finisce mai di
incantarmi.
"Acqua" di Aurelia Tieghi, simpaticissima, originale, una vera cascatella
che va a finire saltellando in una chiusa ad effetto. Bravissima!
Bravi anche tutti gli altri, e grazie comunque a tutti per il dono di questa
pagina poetica.
Cristina Bove
Ringrazio Tinti per aver sentito la mia
mancanza e per avermi dato il bentornata.
Sono felice di essere di nuovo qui e come sempre leggo tutte le belle poesie
seppure non posso dire di ognuna.
La prima che leggo è quella di Cristina Bove, che non posso commentare, cosa
c'è da dire ancora?
Massimo Reggiani un saluto, grazie per leggermi sempre, come d'altronde
faccio io, che ancora prima di arrivare al tuo nome sotto i tuoi versi so
che li hai scritti tu.
Stefano Giannini rende così bene il tramonto sul mare che mi sembra di
esserne anch'io spettatrice
Molto significativa e bella la poesia di F. Lama, con una riflessione
interessante sulla distinzione tra emozione e sentimento
Saluto con tanto affetto Marbe, ho letto tutte le tue ultime poesie, ora che
sono tornata, la tua bella personalità si sta delineando sempre più, anche
sulla base di ciò che scrivi nei commenti,e le tue poesie sono sempre più
belle.
Ancora leggo Vorrei di Maria Attanasio e mi sembra che, come in altre poesie
cerchi di portare l'amore al di là della soglia della passione per arrivare
a qualcosa di più compiuto, sbaglio? Sarei curiosa di sapere la tua età, se
vuoi, per capire meglio.
Per ultima, ma non ultima, anzi, Tinti, sempre cara, grazie per considerare
interessanti le mie osservazioni ed esperienze, mi riferisco al tuo commento
di qualche giorno fa, e grazie sempre per la tua delicatezza; ciò detto la
tua poesia di oggi, seppure con toni meno forti di altre tue, mi pare
racconti la fatica e la difficoltà di vivere ogni giorno, tutti i giorni. Un
bacio
Un saluto ad Enrico, io ci sono e tu?
Maria Cristina
Finalmente il server ha ripreso a funzionare.
Oggi mi emoziono sin dalle prime poesie, complimenti ai nuovi poeti, Elvira
Tortorelli per il suo "Incanto"; Giovanni Battistello per la sua bella
"Notte"; Moran Darko per la sua "Angelo e Demone" che trovo molto
emozionante. Come poi non citare le forti emozioni che da un sì bel Tramonto
descritto da Stefano Giannini che ci "scompiglia" l'anima; "Momenti" di
Salvatore Armando Santoro, molto emozionante, prima della tua poesia, volevo
fermare quei momenti, ma fermandoli non potrei averne altri belli e intensi
come i precedenti.
Intense emozioni mi suscita "Ancora però" di Cristina Bove, che mi fa
ricordare il risveglio della primavera in alta montagna, che io credo sia
un'anticamera del paradiso. Molto belle come sempre sono anche tutte le
altre. Grazie a tutti i poeti, un caloroso saluto da
Gaetano Gulisano.
Commento alle poesie "Nebbia" e "La cisterna" di L. Panzardi
Interessanti le sdrucciole rimate (messe, ritengo, a capocchia) nei due
sonetti (si fa per dire) in una costruzione di sole piane.
Complimenti
Roberto Bottiroli
Stamane il sole scalda i cuori e mi sento in
vena d'afferrare l'incanto di Elvirita,dolce fanciulla ,a cui l'allegria
dello spettacolo naturale"corrispondeva",complimenti!, Ed entrare in lunga
notte quieta di GiovanniB che placa spiriti inquieti mentre
Silvia,delicatamente,vorrebbe che la notte non arrivasse per godere ancora
di"briciole di vita".
"Tramonto" di Stefano.G sprigiona colori e malinconia ma poi la
similitudine della chiusa rievoca nuovo orizzonte. Grazie Fausto ,sottile
,in rimpianto di scambi e intese...
Affascinano Isabel ,anima diffusa che danza con passo felpato tra vento e
terra dove trova pace e Marbe, piuma che vola tra ombre sconosciute e
tanto si può immaginare,ciao amiche.
Bellissima immagine,Maria Grazia, quasi in fattezza d'angelo,supera rabbia
e paura in danza profumata verso le stelle ,interlocutrice del cosmo,molto
vicina ad Enrico nella chiusa e ad Aurelia che ricompone attimi splendidi
per donarli al mondo.
Momento di dubbio e smarrimento di Antonia davanti ai fogli bianchi..e
come non sentirlo?
Tutto è un momento..anche la morte..condivido .Salvatore.
Al posto degli occhi... c'è sempre un secchio invece di specchio..diretto
e dirompente,Alberto e urlo di strazio di te,di noi impotenti,Gaetano!
La voce della bentornata Maria Cristina è messaggio sostanziale di sè che
scorre in immagini nel tempo.
Zanarella.M:"occhi di bambino"in accostamenti originali.
Tv e vuoto: vedo con te ,Angela!
Solitudine cosmica in versi bellissimi che arrivano al cuore,poeta Br1.
Massimiliano attende ancora un poco prima di vedere il mondo"corrergli
incontro" lessico che scorre pian piano e delinea contorni prima sfumati e
poi vivi..Bella,
Belle anche altre ma rischio di ripetermi.
Un abbraccio a tutti :mi siete mancati!
Ciao
Tinti
Commenti ad alcune poesie del
15 marzo 2008
Benché ora sia giorno e splenda il sole, mi
sembra assai suadente e originale La notte di Giovanni Battistello;
e già che siamo in tema non è possibile restare indifferenti a Tramonto
di Stefano Giannini, un momento tuttavia tutt’altro che tranquillo, con il
richiamo al tempo passato; più pacata, ma anche il tema trattato lo
richiede, è invece Tinti Baldini con Sette paia;
i Momenti di Armando Salvatore Santoro
sono dei flash di vita che tutti, chi più chi meno, abbiamo provato; la
primavera è sempre la stessa, ma le sensazioni sono diverse, perché il
tempo è trascorso in Ancora però di Cristina Bove.
Renzo Montagnoli
Quanti nuovi poeti oggi, tutti bravi: ma
permettetemi di complimentarmi con Elvirita, grande osservatrice della
natura e giovanissima promessa della poesia. Bravissima! Stefano Giannini,
dall'alto dei miei 19400 giorni (circa) concordo che ci siano affetti in
grado di sconfiggere qualsiasi cupo pensiero! Sempre originale Ugo
Mastrogiovanni, c'è un'eternità vera ed una....chirurgica. Citazione
carducciana per Tinti alla ricerca di qualcosa che non è fuori di noi ma
dentro il nostro spirito incessantemente indagatore. Marbe forse ci darà la
chiave di lettura della sua immagine che lascia inquietudine. Antonia
riflette in poesia sulla poesia, nell'attimo in cui scrive, e si arresta di
fronte al silenzio, ma perchè mai vanagloria? I momenti di Salvatore danno
significato alla vita, anche se fugaci. "Luci a San Siro" per Gianni
Langmann: persino io, da..."cugino spartano che non ride", mi unisco
sinceramente alla nostalgia (so che è difficile da credersi, ma anche a me
mancano le...foglie morte e le tante emozioni di un tempo!). Sarà per la
prossima volta, intanto speriamo che Dio stramaledica gli inglesi...
Interessante la teologia astronomica di Antonio Alvaro, e intensa
l'invocazione d'amore di Maria Attanasio. Maria Cristina ritorna in video e
in...voce (mi ricorda il monologo "La voce umana"). Enrico cede ad un
momento di pessimismo? E se il caso ci vedesse meglio di quanto sembra?
Bello l'autoritratto primaverile in flashback di Cristina, è un gioco di
specchi: chi guarda chi? Se la primavera è in noi possiamo ribaltare la
prospettiva. Bello anche l'esperimento stilistico di Aurelia Tieghi, e il
malinconico sguardo di Silvia Trabanelli sul piccolo tordo furtivo. Oggi ho
veramente poco tempo, e ho fatto torto a tantissime belle poesie: mi farò
perdonare un'altra volta. Buona domenica a tutti
Massimo Reggiani
Bravo Salvatore Armando Santoro per le sue
poesie!
Paolo Santangelo
Cari poeti,
ma quanto scriviamo! Siamo davvero vulcanici, ma è così bello scrivere che
si sta male quando non si riesce a farlo.
Ho letto le poesie inserite l' 11 marzo ed esprimo il mio parere su quelle
che mi hanno trasmesso forti sensazioni.
La poesia "Se tu mi ami" di Aurelio Zucchi, mi è sembrata dolce e intensa,
Cristina Bove, sempre incisiva, sa utilizzare al meglio l'espressione
poetica.
Aria di Massimo Reggiani, mostra uno spaccato sociale dal quale uscire nel
silenzio che permette di riflettere, di fermarsi ad ascoltare e ad
ascoltarsi in cerca di ciò che è più puro, mentre Jacqueline Miu ha una
poetica armonica e riesce ad utilizzare le parole come "gemme evocatrici".
Nel "Pettirosso", scritto da Salvatore Armando Santoro, ho percepito un
dolce incanto fermato dalle sue parole.
Complimenti a voi e a tutti gli altri scrittori.
Un caro saluto
Maristella Angeli
13-14/03/2008
Oggi, come ogni giorno sono d'avanti al pc a
contemplare l'azzurro, e resto affascinato come sempre da tutte le poesie,
che mi destano intense emozioni. Il"Sapore del Paradiso di Stefano Giannini,
mi fa ritornare alla mia infanzia, quando il cellulare era un mezzo blindato
per trasportare i detenuti. E non posso evitare di pensare a quel tempo con
rammarico ma al tempo stesso con gioia. "Senza il senzo" di Glò, veramente
molto emozionante, purtroppo fin troppe persone vivono senza un senzo umano.
E tutte le altre che non sto a citare ma che ugualmente mi emozionano. Un
grazie a tutti e saluti.
Gaetano Gulisano.
Il plesso celeste incombe mobile agli iridiaci
sogni.... ( De quolibet tactum )
El aqua coriente no ve las estrellas - Only you Cri,
to day :
Cristina Bove : “ si raccolsero pietre”,
come macigni.... Intensa ed estrema allegorìa
metaforica di una spersonalizzata muraglia, argine al
dolore, costruita pietra su pietra, di faticata
pazienza e sofferenza....
E nel divenire, è un
compiancersi in compulsivo andirivieni, è un
trascinarsi fino al crollo, imminente, improvviso,
avvertito ( quando il contrasto fu sì grande ). Il
muro, le difese, sono sgretolate dall'acqua, goccia a
goccia, inesorabile ed inevitabile, infiltratasi
nelle crepe..... inarrestabile.... É sicuramente
metafora di morte, anche se discreta e scongiurata,
ma, forse inconsciamente, è anche allusione ad un
primario bisogno ( ricerca? ), allo stesso tempo, di
un'acqua viva che disseti per sempre l'esistenza e la
consoli: di un'acqua misericordiosa che si infiltri
ancora, e questa volta definitivamente, nel muro del
silenzio, obliquo, che circonda la nostra nonvita.
Ti aiuti dentro, cara, quest'acqua viva, a ritrovare
quella luce.........
Affettuosamente Così
Silvano Conti
Mi trovo in piena goncordanza di sentimenti con
Maria Attanasio in " Prega per me " : spesso l' ateo crede senza saperlo ; e
la preghiera gli sgorga così spontanea dal cuore che é migliore di quella
dei credenti
Gianfranco Stivaletti
Commento a futura memoria sperando che il
dannato server riprenda a fare il suo dovere...... Intanto forse Cristina ci
guiderà all'interno della sua bella metafora, che"sgretola" certezze.
Abbiamo poi il tema degli anni verdi, mai come oggi così presente: il
profumo della pasta e patate di Aurelio Zucchi (pare di sentirlo) ed il
sapore di paradiso di Stefano Giannini sono così intensi che fanno
commuovere. Bella spontaneità e linguaggio fresco e diretto nella passione
descritta da Loris Pesce. Sconsolata e potente la lirica di Glò sull'attuale
condizione umana (ma il paradiso degli assassini è molto terrestre, in
quell'altro non serve essere raccomandati...). Con Gianfranco sembra che ci
siamo incrociati spesso ultimamente: l'anno scorso sono andato almeno tre
volte a Velletri a trovare una parente in una casa di riposo. Confermo la
bellezza dei luoghi (e la poeticità della descrizione). Grande ritorno per
Massimo P., allegoria e fantasia immaginifica (belle le nuvole in parto) per
un cuore zingaro e artista. Gustoso Armando Bettozzi (ma deve stare attento
se no lo accusano di maschilismo) e dolente il marito tradito di Ugo
Mastrogiovanni (spero descritto con distacco di terza persona). Tinti che
bella immagine (che in questo momento non posso che condividere...); il
ricordo nutre ma a volte voltarsi indietro è molto pericoloso.... Marbe se
il tuo è un autoritratto è bello davvero, sincero e...disincantato. La
chiusa è confortante. Fata (Giovanna), sicuramente la tua fiducia ostinata
nella vita e negli altri riceverà il suo premio. Fiducia in una nuova
stagione anche per Gianni Langmann. Poi come al solito manca lo spazio e
sono a metà del viaggio: posso trascurare le emozioni di Alessandra
Piacentino, o l'implorazione di Maria Attanasio, o l'indignazione civile di
Gaetano Gulisano? E Daniela, che esprime quasi un bisogno ancestrale di
ritorno al protettivo liquido amniotico? O il profluvio di immagini e di
omaggi poetici di Claudio Tedeschi? La mente "impossibilitata a gioire del
bene altrui"! Maristella ha colto tutto il senso dei tempi: l'anima va
risvegliata, che belle immagini positive! Chiudo con un rammarico: io non ho
"preferito" rimanere a casa, Gabbiano, se mi avessi detto che salivi sullo
Sciliar mi sarei attaccato alle tue ali pur di tornare in quel posto
divino....L'hai degnamente incorniciato! Buona serata a tutti, anche al
server (speriamo che si riprenda.....)
Massimo Reggiani
Vorrei provare a giocare stasera con i vostri versi
e cercar di accostarli a suoni,.musiche,profumi, colori.Ci provo
e ,per fortuna,se non VI aggrada mollate gli ormeggi e passate oltre ,se
invece vi va ditemi qualcosa...
"Si raccolsero pietre" di Cri cara amica invade lo schermo di colori forti
"compulsivi" e suoni lontani di tamburo e percussioni.....
I versi di Aurelio sono pregni d'arancio forte e caldo, giallo vivo e
profumo di cibi genuini e di autenticità e poi Stefano ed i suoi
bambini,bruciati dal sole, odorano di grano ed acqua di fonte e riportano
alla memoria antiche melodie popolari accompagnate dall'ocarina..vedi quasi
i contorni di quei volti,li vorresti toccare.Glò ed il suo "senza il senza"
senza un senso umano è quasi senza colore con sottofondo di musica
dodecafonica:sei maga nell'arte combinatoria di parole e significati.
Arriva Massimo che è tutto ,nei suoi bei versi,tutto profumi,colori..
bianche montagne, profumo dell'aria pulita,umido sapor della nebbia, rumore
dell'alba..lento ,morbido ritmo ...quasi una ballata oppure Vivaldi;vedi
tu.Comunque bellissima è la carrellata di ricordi.
Verde l'abbraccio di Gianfranco in leggerezza di volo affine e "la
trapezista" del bentornato Massimo.P mi fa sentire in sottofondo "la donna
cannone" in scenario felliniano,evidenziando sempre la peculiarità del suo
linguaggio.
"Disincanto "della cara Marbe..arduo è associare suoni ma moltre emozioni
sbocciano da quella" bimba ..in balia della vita",delicata ,toccante, di
parole che liberano sentimenti profondi.
Fata,come me stasera,si volta,come Orfeo, in attesa e si ode musica dolce,un
notturno di Chopin in blu' di cielo.Grazie Fata.
Il pensiero di Angelo,come quello di molti stasera,scorre e si focalizza sul
tempo che più non torna....e mi sovvien l'eterno..e anche un poco più
prosaicamente "vedrai ,vedrai "di Tenco.Ciao amico.
GianniLang stasera plasma così bene la lingua usando quasi termini
onomatopeici da evocare suoni che paiono passi strascicati su foglie secche
in colore ocra di terra.
"Prega per me" di Maria è talmente essenziale nella sua pura ed indifesa
preghiera che ferma ..per un attimo il tempo ,i suoni ed i
colori.Bravissima.
Dillo con forza ed amore,dolore e passione ,bravo Gaetano,sventola bandiera
di mille colori!
La dedica di Enrico a Cri vola nell'azzurro ed arriva accompagnata da
Schubert in sottofondo o forse Lorenzo Cherubini che tanto piace a lei.Il
demone di Vincenza.F riversa aspri pensieri ...è rosso fuoco e Wagner in
crescendo.
Le ali di Bruno,amico e consorte,danno vibrazioni di vita ,seppur lasse e in
quell'evanescenza eterea che unisce la poesia alla musica ..c'è Mozart che
t'accompagna ed io ti prendo la mano.
La chiusa del Gabbiano parla da sola ..sogno ad occhi aperti di bianco della
neve,mare ,lago,cielo sole ....e .."Stellutis alpinis"
Su tutte per me e la faccio mia e la ricopio o la imparo a memoria,Daniela e
il suo cullarsi da sè ,in sè ,per sè e me la saento in ogni poro..Grazie ...
Grazie a tutti ed un saluto a Gianni caro amico e ad Anileda e Fausto e
naturalmente notte all'illustrissimo nostro Lorenzo.
Tinti
Ps-Un caro pensiero va alla nostra Maria
cristina che ci manca.
Tinti
12/03/2008
Sms mobile dal cielo..... sottile cerniera che si
schiude sull'azzurro....
Cito: ( sibilla silvana in leggera sospensione aerea)
Bruno Amore " Maledetta mia destra storpia" - struggente melanconica
metafora
Paolo Santangelo " Oltre" - che mi ha lasciato nudo (
ignorante-credente-morto dentro)
Arcangela Cammalleri "Davanti a guernica" - ben costruita attorno al
dolore-orrore picassiano
Tinti Baldini "E quando" - fresca e toccante - fregola dal retrogusto
amaro...
Alberto Borgia "Un granello solo un granello" - pregna di autentica fede che
lascia muto
Antonio Alvaro "L'arte" - colta e raffinata, dai calzanti stupenti paragoni/
oasi essenziale dell'anima/ occhi di gatto brillanti al buio che rammendono
di luce l'oscurità....
Alessandra Piacentino "L'aquila smarrita porta il nome - Amore- dal delicato
acrostico che ne è talismano di lettura...
Peter pepato "E' cosa senza nome" - lirica di rara maestria, raffinata e
colta nella costruzione...
Michela Zabarella " Accanto alle lacrime - mistica ricerca che trova,
accanto alla sofferenza , e solo lì, nuovi sentieri verso la luce della
fede....
Sebastiano Sallemi - "Dolce morire" ... intendimenti intimi, intensi, vivi
di luce e di tenace speranza. É un morire dolce, che prelude a nuova vita...
Enrico Tartagni "Foglio bianco" - ab antiquo : il clamore del silenzio è la
parola... e viceversa.
Vincenza Ferrante "Un angelo" - sincera e sentita, quindi apprezzata. Il
cuore rimbalza dentro.
Al top di oggi ho visto :
Gianni Langmann - e il suo " Dipinto in poesia "..... delicata tavolozza
poetica acquerellata e variopinta - si veda - su fondo rosso magenta/
vestito blu-cobalto/ toni svariati di giallo colorati/ capelli scuri
lisci..-/ gamme essenziali di colori/ rosa e viola / rosso con il verde/
ardente/ bruno e l'ocra/ il bianco e i grigi... fino all'epilogo, scontato e
tragico: la cornice nera ( nero assoluto - risolutorio ) ove l'allusione al
silenzio è eloquente. Il quadro mai dipinto è la parola non detta. É perciò,
ed ancora, il silenzio che parla; la solitudine contemporanea ( viviamo
infatti nell'età dell'ansia) che genera inquietudine e terrore per una vita
che sfila come un guanto, ma è cornice nera, avvolgente, e, come il
silenzio, avvolge la parola...
Daniele Locchi - "La festa della donna serve all'uomo"....
Bellissima lirica del disincanto, dal taglio nettamente esistenziale, viva
ed immersa fino al collo nel contemporaneo-vissuto. Ricca di immagini,
flash, retrospettive un po' alla Prevert ( novello e reinventato ) un po'
decadente e crepuscolare , ma mai remissiva. Si accendono in essa improvvise
intermittenze pregne di emozioni-sensazioni-intuizioni e brividi... sono
immagini stupende e progressive , e la solitudine silenziosa, ancora non
zavorra, d'un pescatore che ci governa verso un posto nascosto ( un
non-posto) nel mare della nostra incomunicabilità. Retrogusto amaro: il
profumo di un addio....
Così
Silvano Conti
Qualche impressione
In "È cosa senza nome" Peter Pepato con la sua elegante ironia dà un colpo
alla retorica del facile sentimento e a quella del futile manierismo.
Tinti con le sue poesie scava nell'anima e allora ritrovi il sentimento di
te stesso e dai un valore al tuo vivere.
Antonia Scaligine affascina con la magia delle sue poesie intessute di
immagini ricche d'incanto e di temi incentrati sull'analisi della nostra
vita interiore e della realtà che, spesso, ci governa.
Angelo Taraschi
2/03/2008
Oggi Antonia ci offre il suo disincanto come fosse, invece, un invito a non
arrendersi alla morte della fantasia. Tranquilla, Antonia! Finché ci saranno
poeti con gli occhi stanchi per mille notti insonni a raccontare di sogni,
nessuna regina malvagia potrà averla vinta. Finché "quella fregola" che
coglie Tinti mentre taglia cipolle ( è bellissima questa immagine),
incontrerà il suo medium per esprimersi, il mondo sarà ogni volta un po'
migliore. Per dirla con Alda Merini:" … i poeti, nel loro silenzio fanno ben
più rumore di una dorata cupola di stelle".
L'hai dipinta infine, Gianni , la tua tela. E' come se l'avessimo davanti
agli occhi, con i tuoi colori, per tutte le stagioni. Che dire di "Io
poeta"? Semplicemente bravo, Ugo.
Dolce, dolente Cristina. Come si fa a lasciarti sola col tuo vino "al sapore
di fiele"? Bevo con te, carissima (come potrei non farlo?), goccia a goccia,
i sapori amari della vita. Ti confesso una cosa: quando leggo la pagina
azzurra, ho l'abitudine di farla scorrere molto lentamente, verso dopo
verso, per gustare ogni parola di ogni poesia. Quando incontro il tuo primo
verso, dico, e lo faccio a voce alta, con un sorriso, molto fiera di me: -
Questa è Cristina! -. Non sbaglio mai . Del tutto diverso ma ugualmente
bello il vino allegro di Stefano. Tensione spirituale, ricerca, quasi un
desiderio di fede in Alberto, in Michela. E poi, consentitemi, su tutti le
ali spiegate di Elia. La sua piccola casa è un inno a ogni più piccolo luogo
amato, ad ogni anfratto che la memoria illumina e riscalda , in cui trova
casa e lì, non altrove, riposa. Dove trovi, giovane amico, tanta limpida
bellezza? Provo la fatica gioiosa della tua scala, respiro quel tuo "vasto
sole" e mi sento felice. Grazie per aver condiviso con noi il dono di questo
luogo privilegiato, che sia rifugio o barricata, luogo dei ricordi, casa
come "chitarra andalusa" a cui far ritorno, quando la vita diventa terra
difficile.
E grazie a tutti voi, anche a chi non ho citato, non per assenza di
gradimento né di emozione, ma solo perché il tempo incalza e incalza la
vita, là fuori.
Un caldo abbraccio a tutti
Rosa
Commenti alle poesie del 12 marzo
Ieri predominava Venere, oggi mi sembra invece che i favori vadano a Bacco.
Però il vino di Cristina Bove è decisamente amaro, un prodotto che non
consiglierebbe nemmeno il sommellier più sprovveduto; da buon romagnolo,
Stefano Giannini, tanto per propagandare il Sangiovese delle sue terre, lo
rende partecipe dell’ultima cena con la sua Il vino; più morigerata è invece
Doriana Puglisi che sugge nettari di ben altra consistenza e fattura; assai
figurativa, per contro, e snella di stesura è L’uomo che vide il mare, di
Maria Grazia Armone, un titolo decisamente indovinato per un poesia
altrettanto valida; un richiamo alla realtà, un’immagine di orrori che è
stata la capostipite di tante altre successive bestialità, è poi la veemente
Davanti a Guernica, di Arcangela Cammalleri; decisamente graziosa e
accattivante Io poeta, di Ugo Mastrogiovanni; poi c’è quella che, a mio
giudizio, è oggi la migliore, sia per svolgimento del tema che per
l’argomento stesso, così ben trattato, senza enfasi, ma con raccolto dolore,
e mi riferisco a E quando, di Tinti Baldini; un incontro fra spiritualità e
religiosità, peraltro argomentando di questioni irrisolte, è poi Un
granello, solamente un granello, di Alberto Borgia; Gianni Langmann poi
vorrebbe dipingere in poesia ed ecco che lo fa subito, con un cromatismo
alla Tiziano pittato in Dipinta poesia; che certe feste non siano di un sol
giorno sembra volerci dire Daniele Locchi con La Festa della Donna serve
all’uomo; Gaetano Gulisano offre poi delle belle immagini della Sicilia, con
un monito finale però; originale e anche veritiera è poi Le carezze mai
date, di Maria Savignano; ringrazio poi Debora Chiti per il suo inno a La
pelata e penso che avrà la gratitudine di non pochi uomini…
Renzo Montagnoli
Torna il sole finalmente e la giornata si preannuncia
poetica: Bruno un po'criptico lamenta la fuga della sua musa... chi
sarà l'arpia? Scendiamo poi ...in cantina per una mattinata enologica di
tutto rispetto: Cristina assapora il vino della vita ma il contenuto non
sembra corrispondere all'etichetta. Stefano Giannini esalta invece le
qualità conviviali e gioiose di un buon bicchiere di nettare degli dei,
naturalmente "Sanguis Iovis". Doriana Puglisi preferisce le tisane, anche
queste distendono e fanno assaporare la vita (bell'atteggiamento positivo).
Due inviati speciali: Paolo Santangelo spettatore del Golgota lascia il
finale aperto al giudizio degli uomini, ed Arcangela Cammalleri da Guernica
dipinge lo strazio e la desolazione con tinte forti. Anche il poeta di
Jacqueline sembra aver perso la sua musa, ma nonostante tutto continua a
cantare. I sintomi di Tinti potrebbero assomigliare a... un attacco di
panico, ma forse è solo il suo "doppio" poetico che ha voglia di uscire nei
momenti più impensati. Marbe non si arrende, la vita sa dare sempre
occasioni e rivincite, basta prenderla con lo spirito giusto. E' vero
Antonia, il mondo non crede più ai miracoli e alle fate, ma questa pagina
azzurra non è forse un miracolo? Stupenda la "preghiera" di Alberto Borgia,
tutto il senso della condizione umana che cerca la fede riconoscendo i
propri limiti. Sgargianti i colori di Gianni Langmann, mentre di Daniele
Locchi mi ha colpito la sua "nuvola di vado via". Confesso che questa volta
sono rimasto sorpreso dagli impacci del bove di Daniela, non la riconosco in
questa immagine. Bentornata Debora, con gusto e ironia (attenzione ai
"pelati" di Romagna, qualcuno ha avuto anche troppo successo...). Silvano,
con una bellissima "cantilena" a ritmo di pendolo offre l'immagine della
contraddittorietà dell'uomo (che è anche la sua natura) nel contenere in sè
tutto ed il contrario di tutto. Bella riflessione Enrico sulle tue
inesaudite speranze, ma un foglio bianco si può riempire di nuovo... Aurelia
Tieghi offre una personale e brillante metafora dell'ispirazione poetica.
Infine il Gabbiano sorvola uno dei luoghi più belli e magicamente legati
alla poesia e all'amore. "Non ci vuole molto ad essere felici" a Portovenere,
davvero! Bravissimi anche gli esclusi, ma non c'è più tempo..... Buona
serata a tutti
Massimo Reggiani
Poesie dell'11/ 3/2008
Immenso cielo mobile.... denso... intenso.... penso:
"Se tu mi ami" .... di Aurelio Zucchi... ed "Emigranti 2 " ... di Michael
Santhers belle e meritevoli entrambe... sulle quali glisso il commento per
mancanza di tempo ( Mobile su di noi )....
Così pure "Aria" del mio conterraneo Massimo Reggiani... e, originalissima,
" Disposizioni per un esequie" di Ugo Mastrogiovanni e "L'intarsio del tempo
e il suo senso", notevole, di Alessandra Piacentino. Notevole, ancora, "(
lapidazione)" di Cristiano Menaldo che non mi ha lasciato indifferente ed il
tenerissimo "il pettirosso" di Salvatore Armando Santoro. Bella, anche se
troppo cervellotica e introversa ( a mio parere ) quella di oggi del sempre
magico Elia B. , ma, veniamo al dunque: oggi al top:
"Essere sè" di Bruno Amore....
Stupenda di oggi del nostro Bruno Amore il suo essere sé, così concreto e al
tempo stesso così onirico e trasognato. E' un essere sé nel ventre dell'
anima, tra i chiaroscuri, o meglio, tra i chiari che presto si fanno scuri
fino ad escogitare picchi di dolore regresso. E' il fardello dell'esistenza
e del vissuto che preme e tracima... Come il futuro è luogo di vuoto da
colmare, da descrivere e circoscrivere, o almeno si preannuncia tale, e
perciò contemporaneamente anche crocevia di possibilità e di rischio;così il
silenzio, ricco di potenziali significati, è anticipata speranza, messianica
e preparatoria, alla ricerca di un sé non ancora scovato, o, quantomeno, non
riconosciuto. Nell'insicurezza, le immagini, crude e cupe, portano alla
passata esistenza, anticipo del vuoto, reale e inadeguato, in un continuo
cercarsi tra i silenzi.
" Entra " di Cristina Bove.....
E si entra, in punta di piedi ( felpati per dirla alla Cristina ) in questa
stupenda e delicata lirica, accogliente ed appassionata. Si entra insomma
con accenno di danza, catturati ed attenti al calpestio della sognante
indifesa spaurita fragilità dell'animo di Cri...
-che ti colgano almeno i pensieri
-profilati di luna che a tratti
-si riflette nellombra tagliente
-dai margini netti
Parole che narrano di profondi silenzi e portano ad una accogliente, per
quanto fugace ed occasionale, predisposizione alla gioia, ancor più intensa
ed accorata poiché consapevole dell'incombenza della notte...
"Flash" ..... di Tinti Baldini
Apparve in atrio sontuoso con sguardo obliquo.... ecc. io ho visto, Tinti,
in questo tuo flash, correggimi se sbaglio, un figura uggiosa ed altera (
metafora della Morte o della Sorte ) che sfiora l'animo, gelido, di
patimenti e stenti, così categorica e ineluttabile ( in un sol gesto ) ...
indifferente così.................
Così
Silvano Conti
Apertura di foglio azzurro,Brù,nu poco ermetica
per me almeno, miserella.....intendi forse che ti sfugge l'estro per te
compagno e consolazione da melaconia ..?
Vino amaro in Cri (che bella poesia ti ha dedicato Elia!) e a Stefano,per me
sapor divino ha il Grignolino d'arancio sopraffino!
La quartina di Armando così sintetica in bellezza mi ricorda alcuni versi di
Hikmet"..all'improvviso talvolta mi desto con cuore impazzito chè nel sogno
t'ho perduta.."
Arcangela ,condivido appieno i tuoi pensieri davanti a
Guernica,quadro,città,storia.
Marbe combatte con ardore la sua battaglia con la vita sorniona,mendace..ma
alla fine la vince lei..Brava amica.
Quella dolce saudade del "c'era una volta" che ciclicamente ci ritorna
..nostalgia di fiabe,folletti,principi e fate di Antonia s'avvicina
all'atmosfera scaturita dai versi di GianniLang che vorrebbe dipingere un
quadro in poesia di "castelli d'infanzia"Entrambe ricche di suggestione.
Vorrei aver scritto io la chiusa di Silvano..si parte ,leggendo i suoi versi
in attesa della conclusione che arriva inaspettata e sempre sorprende ed
incanta..si ama quell'uomo che parte e non chiude la porta ..come chiocciola
che si porta la casa.Che dire?
E sento un poco miei quei fogli bianchi stesi di Enrico,immagine suggestiva
," che raccontano le verità di un oscuro universo.."
Aurelia poi ,come sempre ispira emozioni,sentimenti sereni ,trovando poesia
in ogni dove come il Gabbiano che chiude in pace ed ispirazione descrivendo
uno dei piu' romantici siti d'Italia:Portovenere dove,guarda caso,conobbi il
mio primo amore.
Su tutte però stasera vorrei cantare accompagnata dalla chitarra (ma ahimè
la mia discreta voce da contralto si è increspata per il fumo,mannaggia!) il
poeta (alla Brel)nell'ombra di Jaqueline,cantante senza piano,,gangster
della rima.." e "il poeta pescatore ..ballerino" di Ugo che si rivolge così
delicatamente da commuovere.
Ciao e notte a tutti e al Massimo vate .
Tinti
11/03/2008
Anche questa giornata di pioggia è resa piacevole
dalla pagina azzurra.
Forti emozioni come quelle che dà l'amore in tutte le sue forme e in tutte
le sue variopinte manifestazioni. Si, nulla è più tremendo che scoprirsi
senza amore o incapaci di amare caro Giovanni Maria Gandolfi. Molto
emozionante anche "Se tu mi ami" di Aurelio Zucchi, essere accolto dentro
l'anima da un'estasi indicibile. "Essere sè" di Bruno Amore, ancora
abbandonarsi nel ventre dell'anima. Molto emozionante anche "ASilvia" di
Stefano Giannini.
Come non emozionarsi per la poesia di Pina D'Ulisse che pone la tematica
dell'amore negato ai bambini, a quei bambini che saranno il nostro futuro.
Daniela Procida invece, pone la tematica dell'amore negato a quei bambini
troppo spesso abbandonati, che lo trovano fra le persone che io definisco
gli "angeli senza le ali" ossia tutto il personale ospedaliero che di
questi, amorevolmente si occupa sconfiggendo l'indifferenza di molte troppe
persone.
Emozionati sono anche le altre che non ho citato, ma che durante il giorno
leggo e rileggo, destandomi ogni volta sempre nuove e forti emozioni.
Un afettuoso saluto a tutti i poeti del sito.
Gaetano Gulisano.
Poesie dell’11 marzo
Come al solito una bella varietà, sia di stili che di temi. E così
interessante appare il discorso sull’amore di Giovanni Maria Gandolfi,
un’analisi di un sentimento in tutte le sue sfaccettature; veemente, quasi
imperioso, ma anche implorante, è l’innamorato di Aurelio Zucchi; più
riflessiva è invece l’introspezione di Bruno Amore; e sempre ritornando a un
tema che è forse il più diffuso, l’amore di Cristina Bove è sommesso, quasi
un sussurro in un anelito di speranza; diversa dalle solite, quasi tenera è
poi la dedica all’emigrante di Michael Santhers, con quella chiusa in cui la
naturale fine di ognuno appare più stemperata, meno triste se avviene dove
si è nati; un rimbrotto, ma rassegnato, alla società dei consumi è poi
l’aria, a caro prezzo, di Massimo Reggiani; il bilancio di mezza età è poi
il tema de La salita, di Antonio Alvaro, che ha saputo trovare parole
proprie per parlarne con tono non lamentoso, ma consapevole; Stefano
Giannini si precipita ad affermare il suo amore per Silvia, facendo
dipendere la sua esistenza dalla corresponsione di analogo sentimento; il
pettirosso di Santoro è poi testimone di un amore, quasi un putto che
accosta sapientemente un sentimento all’istinto.
Penso proprio che i primi semi di primavera comincino a dare i loro frutti.
Renzo Montagnoli
Martedì di poesia azzurra: si può definire
ancora in modo nuovo e diverso l'amore? Giovanni Maria Gandolfi ci riesce
egregiamente e in modo non scontato, e così anche Aurelio Zucchi con la sua
incalzante anafora sentimentale. Riflessione introspettiva quella di Bruno,
che raffigura la continua ricerca della propria soggettività consapevole.
Cristina invece coglie il momento in cui l'emozione entra nell'anima e ne
illumina il paesaggio, ed è ancora poetica danza. Bellissima la descrizione
della condizione di emigrante di Michael Santhers, che trova i modi e i toni
giusti, escludendo sia il melodramma che la retorica oleografica (quel "cani
fuori concorso" è splendido). Una visione dal contenuto difficile quella di
Jacqueline, che si lascia apprezzare per la musicalità e la scelta del
codice espressivo. Anche Tinti questa volta non dà troppi indizi per
individuare chi è il misterioso essere dalle spalle alte apparso "senza
aumentare la temperatura", ma sicuramente stamattina c'è qualche
commentatore più sveglio di me che provvederà alla bisogna. Tenera dedica di
Marbe agli "angeli rotti dalle ali macchiate" con i quali condivide
esperienze che arricchiscono l'anima e invitano a riflettere sui veri valori
della vita. Originale l'argomento di Ugo Mastrogiovanni, e l'eloquenza delle
immagini, ricche di particolari, rende godibile anche...l'ultimo spettacolo.
Il tema del tempo che avanza, ormai un "must" delle nostre rassegne
poetiche, è reso da Antonio Alvaro con raro equilibrio e con accenti che non
indulgono in alcun modo ad autocommiseranti compiacimenti. Drammatica ed
esplicita la condizione descritta da Cristiano Menaldo, tutta la forza del
disprezzo che si solidifica in pietra, è persino difficile immaginarsi
motivazioni e circostanze.
Bellissima l' invocazione d'amore di Stefano Giannini, che giunge al termine
di una impeccabile fotografia di ambiente rurale. Sembra che Pina D'Ulisse e
Daniela siano state illuminate dalla stessa luce: abbiamo un bisogno urgente
di proteggere l'infanzia dal sopruso, dalla violenza e dall'abbandono, che
sono i connotati orribili di questo tempo. Se i bambini sono il nostro
futuro, rinunciando a loro o negando la loro infanzia noi abbiamo rinunciato
al nostro futuro. Bravissime.
Vivo e saltellante il pettirosso di Salvatore, mentre Silvano ci riporta ad
un immaginario '68, ma senza barricate, con sincera nostalgia. Ma ce ne sono
ancora altre: l'aulico Elia, sempre impareggiabile, Enrico alpinista...della
domenica, Angelo Taraschi che ci fa sorridere con il suo episodio
metropolitano, e Silvia Trabanelli che chiude con una bella immagine delle
sue. Per non parlare di altri che non ho citato solo per mancanza di spazio.
A tutti buona poesia e buona serata
Massimo Reggiani
Stasera l'azzurro è colmo di stimoli,
temi.emozioni variegate..e tante che risulta difficile un commento come si
deve .
Mi piace assai l'atmosfera d'apertura creata dal nuovo poeta Giovanni.M:
amore-fetore-travolgente che "rifugge recinzioni",originale ed avvolgente
come la chiusa di Aurelio caro,che visita l'anima dell'amata.
"solitario vissuto che precede l'esser qui e cercare di essere sè.."Uno si
tiene d'occhio ogni giorno ,lecca le ferite ,sente il proprio silenzio e
poi..chi trova?Boh.Ciao Brù.
"Accenno di danza.."emozione che spinge per uscire,che "accende di vita la
vita"..in sobbalzo repentino del cuore,cara Cri.
Bravo Massimo! Le tue parole così ben legate e fluide sono quasi manna
perchè ,pian piano,assorbono dentro l'aria fritta,gonfia,il nulla venduto al
chilo che ci soffoca e.. ci fanno respirare ,seppur per poco.Sempre presente
il tuo tema,Jaqueline, splendidamente raccontato in "libere chiglie in
oceaniche vasche.."Ciao
Grande Marbe che ci parli di te..di loro.. con passione e "pietas":insegni
.Grazie e grazie.
Pierluigi,è inutile far confronti con poeti dialettali del passato..tu sei
tu e mi garbi!
L'incipit di Dani,bellissimo,non richiede commento così come il
messaggio:grazie cara amica.
Simpatico Angelo...tanto!
Mi hanno colpito particolarmente"Lapidazione"di Cristiano.M :si sentono
addosso insulti come sassi e violenza che passa a fiumi.Che dire?Serve forse
scriverlo e così bene?
E poi bosco Silvano con un inizio che mette in luce notevole capacità
d'assemblare le parole e stupire e il continuum in cui ogni verbo richiama
l'altro e l'altro ancora in dolceamara nostalgia . Sei sempre meglio!Ciao .
Ciao e notte notte a tutti e a Lorenzo.
Tinti
10/03/2008
L'emozione è il lievito della vita che fa
fermentare la poesia
ed io lieviterei solo la noia se non ci fosse la paginetta celeste di
poetare che oggi canta la natura, la terra , il tramonto .la satira . il
sentimento .che si scorgono
in quegli attimi immensi di Claudio Tedeschi , lì ,dove ombra , colori e
luce si confondono per poi unirsi con l'infinito del Creato ,
nella bella Lucania che oggi la rivedo nei versi di Enrico Tartagni , in
ogni sasso c'è un cuore sparso , son terre povere , con poveri di
spirito .
La tua firma è già poesia ,Bruno Amore , ma i tuoi tramonti stanno
uccidendo il tuo amore.
Cristina Bove si presenta oggi nelle vesti di un giullare, ma cosa nasconde
la sua canzone ? potrei dare più interpretazioni , ma questa è solo una mia
opinione.bella di certo è la tua poesia
Giovanni Maria Gandolfi ,guardando quel volo , il bisogno di spaziare più
oltre. la speranza di libertà che si riaccende quando vedi l'ebbrezza
volare sopra ad un grigiore .
Mentre la mente vagava , il cielo si mostrò qual era.il cielo ingombro (
Pascoli) ora Piove con IAllo.
mentre Nino Silenzi distende le mani su una pioggerellina di marzo che fa
nascere in lui dei ricordi.
E poi , Maria Attanasio con le sue belle domande , perché senti la
pioggia che batte sui vetri delle mie finestre?
Ma sono domande che non hanno risposta .. Fremiti notturni di foglie
Jacqueline Miu giocanodolci e spavalde ombre
Maria Beatrice Zanini che si perde in una notte di cielo stellato ,che resta
accanto all'amore .e con Paolo Santangelo che all'improvviso ci fa vedere
il sole.
che belle visioni !
Maria Grazia Armone come una pioggia scrosciante
di lacrime stemperate dall'arcobaleno.
Gianni Langmann cumuli che si accumulano negli anni
In questo raggruppamento di versi e di poeti riuniti la chiave poetica è
quasi sempre la stessa , il suono del creato , anche se ognuno di loro fa
poesia in modo diverso .
Son tutte belle queste poesie come anche quelle di
Michael Santhers con Inno d'Italia. dove ogni riga richiama il verso ..e il
suo pensiero coincide con tutti i versi
Se io non fossi Doriana Puglisi.cosa saresti? Riuscirò a scolpire ali per
imparare a volare?
Glò versi per rispecchiarsi donna in un'altra per ritrovare se stessa.
Siamo stati troppo fiduciosi di Loris Pesce, ogni verso enumerato ecco i
nuovi comandamenti in versi , originale poesia
Tinti Baldini solo nell' immagine statica di una cornice si può mettere
ogni cosa al proprio posto; nel dipinto , le ombre, i colori, l'anima del
quadro cambiano sempre dal modo e dal verso con cui si osserva.bella
poesia
Alberto Borgia le tue poesie, a volte ,per me sono un po' difficili da
interpretare.
La sedia insicura Maurizio Spagna, Er Papa nun ce va.. !Pierluigi
Camilli , assolutamente sì, "poesie attente e perspicaci , dove la
satira, l'ironia vien sempre espressa sotto forma di similitudine e che si
esprime secondo il pensiero di chi scrive , perché questi poeti sanno
scoprire sempre nuove somiglianze fra oggetti , animali e persone che vedono
simili o diversi a quelle che immaginano, anche se non sempre corrispondono
al giudizio di chi legge, la poesia sa arrivare a tutto e riguarda tutti .ma
a me piacciono tanto.Alessandra Piacentino con il suo segreto d'amore
Un poeta Salvatore Armando Santoro se stai parlando con
quel poeta che fu detto maledetto e pazzo .davvero un vagabondo per quel
suo bellissimo viaggio chiamato amore", ebbene ti capisco.poesia
emozionante la tua .quindi sei un poeta.
Silvano Conti . Nei corridoi
misteriosa l'attesa,
illuminante poesia
antonellad anche con qualche refuso , perchè errare humanum est, ciò che
scrivi è dolce. Vagando nell'essere Irene Pizzimenti .è vero che per
scrivere poesia occorrono le emozioni . e tu ne hai sempre, con quelle
scrivi.
Però il poeta deve anche saper isolare le sensazioni dalle emozioni per
poter riempire un foglio bianco con qualche pausa.o qualche enjambement
e quindi , chiudo questi miei pallidi commenti
con un verso sintagmatico ma
"di non sì gran saggezza" ciao a tutti
Antonia Scaligine
Bellissima la pagina azzurra, come sempre ricca
di stile e buongusto nel descrivere azioni, ricordi, paesaggi e sentimenti..
ma mi complimento in modo speciale, sempre per un mio sentire del momento,
con BRUNO con la sua Tramonti,CRISTINA in Si rappresenta, ( dopo averla
letta , mi è entrata talmente dentro che ne ho scritto una di getto,
dedicata a delle persone che ho vissuto sul lavoro, credo andrà impaginata
stasera..) e poi TINTI con Quadro, bellissima!Vorrei commentarle tutte ma
non sono all'altezza, magari un giorno conoscendovi meglio..
Ringrazio e saluto i miei commentatori ufficiali, che hanno imparato un pò a
conoscermi e quindi a cogliere nelle mie parole , la parte migliore di me,
quella senza le maschere,
Ciao e grazie sempre a Massimo, Tinti , al Ns illustrissimo, con affetto
Marbe !!!!!!! SMACK!!!!!!!
A rasserenare questo grigio lunedì è la visione
di Enrico, omaggio sentito alla terra di Basilicata, nascosta perla negletta
della nostra penisola. La similitudine è lo strumento del lavoro odierno di
Bruno, riuscito parallelismo sul tramonto. Il tema di Cristina si svolge tra
vita, amore, e morte: ma qual è il vero inganno? Cavalcata di satira e
sdegno di Michael Santhers, un bel collage dove c'è tutta l'Italia al
declino. Maria Grazia Armone rende giustizia ai segni del tempo, hanno tutti
il loro senso ed il loro valore. Glò abbandona i suoi tratti più ermetici
consegnandoci un autoritratto in cui risalta la sua ricerca di una nuova
consapevolezza. Una ricerca che sembra essere anche quella di Tinti, incerta
se ritagliarsi un posto nel quieto, sicuro e confortante paesaggio familiare
del quadro oppure "sgusciare" fuori immaginando un'altra realtà. Marbe
descrive un momento di ritrovato equilibrio che merita compiacimento, non
solo stilistico. Il ciclo del tempo con l'ammucchiarsi e il diradarsi dei
giorni è ben reso da Gianni Langmann. Bellissimo il ritratto-dedica di
Salvatore a Dino Campana, poeta di cui confesso di conoscere molto poco, e
sulla cui arte mi ha fatto venire la voglia di approfondire. Ritmo,
immagini, atmosfera intrigante e giocosa, tutto questo (e sicuramente altro
ancora) nella lirica di Silvano, un.... bijoux. "L'esistere vuole i suoi
tempi", è la riflessione distaccata e serena che ci offre Irene Pizzimenti
in una fluente analisi sul senso degli eventi e delle memorie della vita.
Belle emozioni quest'oggi (anche se continua a piovere). Saluti a tutti,
anche agli altri poeti ugualmente meritevoli
Massimo Reggiani
Sullo sfondo azzurro del Sito compare oggi l'
affascinante omaggio di Enrico Tartagni alla Basilicata , in cui le immagini
della Storia ( le città della Magna Grecia , i crociati... ) ci fanno
viaggiare con la fantasia e ci fanno venire il desiderio di visitare quei
luoghi . In versi liberi, adatti alla sensibilità moderna , Enrico Tartagni
ci introduce in un' atmosfera neo-romantica , come il Carducci nelle poesie
" La leggenda di Teodorico " o " Jaufrè Rudel ", in cui il lettore si sente
trasportato nella Storia.Michael Santhers riscrive il nostro Inno Nazionale
con spirito disincantato ma nello stesso tempo partecipe ; e ci fa capire
che il proprio paese si ama più con la critica impietosa che con la retorica
. Come Michael, vi sono stati tanti autori italiani che hanno descritto l'
Italia come un paese contraddittorio e inspiegabile , pigro e nello stesso
tempo dotato di inaspettate risorse . Basti citare Giuseppe Prezzolini ,
Indro Montanelli , Leo Longanesi...Come vedi, Michael, ho raccolto il tuo
invito della chiusa della tua poesia e non sono restato muto, non sono "
rimasto nel gregge ".Gianfranco Stivaletti.
Stasera apre all'immenso la pagina azzurra con
l'incipit del nuovo poeta Claudio.T e poi c'immerge in terra remota,aspra e
dolce , terra lucana così mirabilmente e passionalmente descritta da Enrico
per M.C.
Amore e morte,eros e thanatos,amore ucciso che,come occasum,"annichilisce
l'io" frattura anima e corpo:bellissima,Brù.
Lusinghe ed inganni....lampo che squarcia l'illusione ,sì,Cri ..come quel
volo "goffo a passo stentato.."di Giovanni,.M ma in espansione leggera di
volo verso ,pascolianamente,nessuna altra terra se non là nell'aere.
Baci e carezze in pioggia ,di Nino.S:che piacere leggerla e sentirla!
Rovescio della medaglia..pioggia che porta freddo e buio nel cuore,vuoto in
attesa di risposte:si sente brivido e poi calore di speranza.,Maria.
Invettiva efficace,per scuotere il gregge,Michel!
"..Non mi spiace vedere cio' che ha arato la vita" sul volto,segni di
lotta,d'amore..anche a me ,Maria Grazia,come spesso accade in sintonia.
"mi basta un assaggio...."Marbe,che tocco d'artista.Ciao
Bellissima la dedica al grande Dino,così ben disegnato ,vagabondo e
indolente genio in ansia di vita quasi da morirne..Grazie Salvatore.
Belli anche i versi di GianniLang,Silvano,Irene,Paolo,Alessandra,Alberto,Glò
(ciaooo) e Jaqueline.
Un saluto a tutti e al NOSTRO,
Tinti
09/03/2008
La mia città. Quanti cari ricordi e dolci
emozioni mi ha fatto rievocare questa bella poesia.
Sono ritornato nella mia citta dopo diversi anni e leggere questa poesia, mi
ha rievocato quelle stesse sensazioni, la profonda felicità per esservi
ritornato e aver visitato i luoghi della mia infanzia e l'amara tristezza
nel vedere come tutto sta cambiando in peggio, come persone senza scrupoli
martoriano le nostre belle coste e ghettizano i loro cittadini più
sfortunati curando solo i propi interessi.
Ma non smeterremo mai di amarla e vero.
Grazie Antonia Scalige per queste emoizioni e tutti i poeti del sito che
ogni giorno mi fanno compagnia destandomi sempre intense emozioni.
Un saluto a tutti da Gaetano Gulisano.
Commento a Poetare
Dopo un periodo che ha visto il mio tempo assorbito quasi totalmente da
impegni vari, anche letterari, mi riaffaccio su questa piazza poetica
sperando di sostarvi più spesso.
Potrete non crederci, ma mi sembra un ritorno a casa, soprattutto se penso
alla prima volta che diedi una sbirciatina al sito e ne fui subito
affascinato. E’ stato parecchio tempo fa, tanto che è quasi passato un
lustro, ma anche oggi non è cambiata l’emozione.
E non dico una bugia quando affermo che le mie poesie sono merito in larga
parte di “poetare” e del sostegno, prezioso, del caro amico Lorenzo.
In questa piazza trovo nomi nuovi e vecchi, amici di penna che parlano nel
solo modo che sanno fare, che s’aprono al mondo con il linguaggio dolce e
armonioso della poesia.
Ebbene, anch’io mi unirò a questa melodica conversazione, un coro di voci
del cuore.
A presto, anzi spero a prestissimo.
Renzo Montagnoli
Spesso alla poesia si può dare la forma che più si
vuole , l'interpretazione
personale.che a volte non è in empatia con l'autore.e per questo si è
reticente nell'emettere commenti e critiche negative .se son positive non
si sbaglia mai . Ma ciò che si scrive corrisponde sempre a verità,
oppure , è una bugia con tante belle sfaccettature di complimenti che
sotto, sotto nasconde una bella bugia?
Allora ti chiedi come fai tu , Salvatore Armando Santoro, forse son pazzo
se mai quel che penso,
questi poveri scritti,
inutili e soli,
cartelle volanti,
di quadri viventi che schizzano
in mente.ma quando si legge una così sentita poesia.non si può dire che sei
pazzo.sei un poeta.e il poeta è anche un tantino pazzo.vive nel pianeta
della spontaneità , facendo anche qualche pazzia , trampolino che fa
saltare fuori le idee anche a Enrico Tartagni che descrive una pazzia che
trascina tutta l'umanità , e con quella tua citazione finale..io riesco ad
immaginare quella Piazza, abbarbicati ad una vita ormai priva di
distanza,appesi l'uno all'altro come edera marcita..Sarà Ravenna ? bella
poesia
Ne approfitto per ringraziare e dire a Massimo Reggiani che la mia città è
Taranto. dal cielo sopra l'Ilva cade solo diossina .. che ci sta uccidendo
, ma, il suo mare, la sua storia greca e mitologica è indelebile per
questo io l'amo. Cristina Bove.la tua è una poesia da leggere ad alta
voce.Bruno Amore se non vedi il mondo in relazione a te . quell' alidore
pesante ti farà precipitare.Giovanni Maria Gandolfi Anche qui si parla di
vita ..l'argomento più affrontato di questa domenica. Gus.Immagini e altre
immagini ogni giorno
maledette che m' hanno svelato!occhi di bimbi colmi di terrore,
il linguaggio della poesia è sempre un linguaggio di immagini .ma che ti
trascinano anche in stati d'animo con argomenti sacri di Felice Serino,
Maria Attanasio . Tu rincorri Alberto Borgia colei che vorresti che fosse
sempre viva nell'affetto .Tinti Baldini esprimi il legame con il passato ,
e il ricordo vive nel tuo presente come a scrutare, a cercare la bambina
di un tempo, e tu che la guardi incantata. E per chiudere la pagina di
quest'oggi , Giuseppe Sparacino sventola una bandiera per esprimere la
rabbia contro i disonesti ladri, farabutti, ed arroganti. , che sputano
come draghi fiamme e fuoco e come serpenti veleno per gli
onesti.complimenti a tutti i poeti anche a quelli da me non citati .
Antonia Scaligine
Buona domenica a tutti, anche il cielo oggi è
azzurro, finalmente. Subito Salvatore con il suo solito bello stile pone
delle forti domande sul senso del poetare e su ciò che si vuole comunicare
in queste pagine, e sottende che oggi proprio i "sani valori" sono diventati
anticonformisti e vanno difesi dalla mediocrità e dal cattivo gusto. Sembra
fare eco Enrico con il "beato gregge ignorante della propria vacuità" che
contrasta con le vestigia storiche ravennati, cui si aggiunge quasi come....
canone polifonico il concetto di Antonia "dal passato indelebile al presente
abominevole" della sua città (ci ha già detto quale?). Accostamenti
perfetti, grazie professore. Alla riflessione-domanda di Cristina io
risponderei che tutti abbiamo un filo che ci lega al cielo, e continuiamo a
recitare e ricamare perchè tutto questo deve avere pure un senso. Splendido
il sogno come "zucchero a velo del tempo", bentornata Tiziana.
Bellissima presa di autocoscienza di Gus, il senso di smarrimento e forse
anche di colpa nell'acquistare la consapevolezza che i nostri termini di
riferimento (vogliamo dire occidentali, borghesi, semplicemente egoistici e
personali?) sono messi in crisi dalle tragedie dell'umanità, il tutto reso
con un una fluidità di stile ammirevole, con un finale superbo. Sulle cause
di quelle tragedie vedere la successiva potente lirica di Maria Attanasio.
Un grazie a Felice Serino per la sua indicazione evangelica, incisiva oltre
che poetica. Tinti sceneggia un bellissimo quadretto di quotidiana
semplicità, sicuramente visto dal vivo: neorealismo poetico. Marbe siamo
tutti d'accordo con te (vedi poesie di ieri), gridalo con forza di donna
qual è il motore del mondo! Isabel Gide immortala un contatto, un'intesa, un
unione: molto espressiva. Gianni Langmann esprime invece con gratitudine il
desiderio di ricambiare la gioia ricevuta nel quotidiano poetico feed-back
che anima le nostre pagine azzurre. E'...osmosi anche questa! Complimenti
anche tutti gli altri, sempre all'altezza della solita qualità. Buona serata
Massimo Reggiani
Stasera Grazie.D ci esorta a guardare avanti
senza però mai perdere di vista "L'abisso"per non ricaderci:saggio consiglio
in versi.
Salvatore, mi domando come tu faccia, soprattutto nelle ultime poesie, a
liberar lembi di penseri così veri di sapore ed autentici:i tuoi,i nostri
versi,che qualcuno può ritener folli sono colmi di principi e valori"sani"
e, per fortuna non ancora cenere! Non disperdiamoli e teniamoli
preziosamente caldi.
A Enrico,oggi sono andata in piazza Castello a Torino alla manifestazione
delle donne , era festa di giovani,bambini
,anziani,coppie,mariti,figli,vecchie amiche attempate coi nipoti, tutti
insieme in un luogo di bellezza infinita in condivisione .
Anch'io Antonia amo le mie Langhe dove ormai il Dolcetto è inflazionato dai
tedeschi,amo le colline degradanti color sabbia,il cimitero di Einaudi,la
piazza del mercato dei polli..amo ...
E come non sentir mia "Ma fino a quando" di Cri, come vorrei " in
lembi..raccogliermi.." e lasciare stanca il teatro della vita ma poi
qualcosa mi tira e mi immerge di nuovo..Ciao cara.
Che belle le stelle di Tiziana:le vedo in poesia.
Brù,si,sei solo se non vedi la ferita,non senti il dolore lancinante nè il
bisogno di guarila o attendere chi può farlo per te.Come comprendo..Ciao.
Senza spema,Gus,"solo e brullo orto malato della mia coscienza..":sapere
,capire, esser sempre più consapevoli è terribile condanna;bravissimo.Il tuo
pensiero ha un continuum in quel Giuda di Maria che ha scoperto il male e
tutte le sue corde con cui fa suonare il nostro mondo malato.Certo che ,come
scive Hesse in Siddharta,arrivare alla conquista della verità è vivere pene
infernali!
Che immagine di struggimento è la preghiera di Armando,la luna e le stelle
smettan di brillare per consentire che scendano le tenebre a dar pausa a noi
lassi!
E donne ancora ed ancora in Marbe,che ricuciono, rabberciano, soffrono,amano
insomma "fan girare i sentimenti"Non potevi dirlo meglio!Ciao
"Osmosi " di sensi ,cara Isabel,come sempre in sintesi asciutta voli alto.
E' proprio così GianniLang..quando vi leggo oppure mi allieto per una lode o
un appunto gradito mi piacerebbe vedere uno sguardo di luce o un
ammiccamento..ma quanto mi consente l'immaginario..mi trovo spesso disegnati
in testa i volti,le mosse,la casa,gli oggetti di alcuni di voi con cui sono
più in sintonia..ed è piacevolissimo volare..Per esempio t'immagino con
capelli chiari e colorito delicato che guardi le rose in un giardino..ed è
un piacere inspiegabile a parole.
Simpaticamente..Pierluigi!
Che piacevole canzone quella di Massimiliano ,cantata per noi a squarciagola
,a disposizione ..e vieni!
Chiusa di Giuseppe,S:anch'io.
Vorrei tutti commentare e tutti rileggere ma,,è notte fonda e sono sveglia e
domani è un altro giorno..ma il risveglio comincia ad essere troppo lento e
non mi è consentita,purtroppo,quella sana pigrizia che prende e ti lascia un
languore di rinascita.
Ciao amici e notte..
Tinti
08/03/2008
A Salvatore Armando Santoro ,” Dialogo d'amore”
in genere non commento mai una poesia sola e senza aver prima letto le
altre,oggi ho letto la tua e non sono più stato capace di proseguire, per
questo chiedo scusa agli altri poeti. Forse sono io troppo sensibile in
questo periodo, ma mi ha toccato nell’intima fibra e la commozione è totale.
Grazie, grazie per questa ennesima emozione. Gianni A
Pia
Il bene e il male, come apprezzare il bene se
non ci fosse il male? come combattere il male senza le armi del bene?
poesia veramente molto emozionante complimenti a Stefano Giannini.
Da quando navigo in questo sito, non riesco a fare altro (anche perchè a
causa di un incidente stradale sono costretto a stare a casa) e dolcemente
mi perdo nella lettura di tutte le poesie che sono veramente molto
emozionati.
Mai come in questo caso, il proverbio "non tutti i mali vengono per nuocere"
è veritiero, infatti da quando sono costretto a casa ho iniziato a scrivere
ed appassionarmi alla poesia. Un grazie a tutti voi.
Gaetano Gulisano.
Tra raggi di sole , qualche nuvola nera,
il soffio poetico è di nuovo tra noi ,con versi conversi a rendere
omaggio alla donna , all'anima , come un inno alla vita , all'Italia.."
povera fata che s'innamora di principi grassi , falsi che la lasciano
assopire su coltrice con coltre scabra .
Ecco perché distante s'ode d'improvviso un boato di Alberto Formenti. Eppur
se cantiamo fratelli d'Italia cara Sara Tanto.non cambierà niente .
Elia Belculfinè scriverei sui tuoi capelli un cantico di venti , per te
un bel ricordo è diventata poesia ,
A.S. Santoro.. cos'è un acrostico? Sono iniziali che accolgono dei bei
versi .
La poesia è la più difficile delle arti , il poeta non può che scegliere tra
il sublime ed il ridicolo .l'ha detto Baudelaire.ma anche tu Enrico Tartagni
un po' lo affermi con questi tuoi bei versi.
La donna traspare anche in un ideogramma , una forma poetica dove cinque ,
sette e ancora cinque versi diventano contemplazione , in cui il suono
della parola viene rappresentato da una forma che è immagine come questo
haiku .di Fata Morgana
E sì Cristina .è certamente più significativa una rosa per una donna che
una mimosa.e sai perché . La donna , , stira ,
scrive .cucina .lava.lavora.ecc.ecc.sono delle semplici azioni ..ma la
rendono unica ..perchè le riempie di luce.come questa tua poesia .
Scritta da un uomo , Massimo Reggiani una poesia sulla donna diventa davvero
luce e fiore.
Quale donna festeggeremo Bruno Amore.bellissima .Angelo Taraschi.sei
stupendo .giusto Giovanni Maria Gandolfi con la porta dell' anima
dischiusa vi entra l' Eterno , grande spiritualità
Un posto dove potermi sedere ed aspettarti.di Maria Attanasio e Porgere di
Doriana Puglisi .il sentimento li unisce. L'ombrello coatto .di Armando
Bettozzi.Vincenzo Del Core anche senza un titolo mi piace . Stefano
Giannini.anche questa poesia è un susseguirsi di sentimenti ..emozioni
..dalla mattina alla sera.
Scusami ..Scusami ancora di Tinti Baldini..delicata e partecipante .
Pierluigi Camilli tu con la rima sei il gran maestro . Per cui...il primo
premio te lo darei io . son troppo belle , davvero interessanti tutte le
poesie di questo 8 Marzo.Paolo Santangelo.. Un sole..sublime Alessandra
Piacentino.un tocco di anima .
Allora chi è la bestia ,il lupo o l'uomo? Gaetano Gulisano .siamo ciò che il
momento ci chiama ad essere .
Bisengambi Bibalu Léon-Perry ..alfa ..un principio di.
Ma se lui usava cocaina perchè rimproverarti la dipendenza da Maria
Cristina?
Echi .Aurelia Tieghi,
un soffio di note.Maria Beatrice Zanini , Piccola Bohème il suo nome è
"fantasia".
Gianni Langmann. Felicità , Pina D'Ulisse. Tutte davvero interessanti , ora
chiudo qui , ma prima che la pagina si schiude al nuovo giorno ci ritornerò
più tardi .perché vorrei leggere con calma il brano del paradosso umano di
Arcangela Cammalleri , ciao a tutti Antonia Scaligine
Buon 8 marzo a tutte le amiche poetesse del sito.
E se oggi commento solo loro? Me ne vorranno gli amici poeti maschi? Allora
parto subito: benevenuta Sara, qui tra i poeti c'è meno confusione che nel
"paese reale". Una fata è pur sempre una fata, non guardo la carta
d'identità, guardo allo stupendo "haiku" che condensa tutto il significato,
le attribuzioni ed il valore dell'essere donna. Un inchino, doppio se la
poesia dovesse venire... dall'altra metà del cielo. Antonia, la tua è poesia
sincera, e allo stesso tempo ricca di immagini così originali e calzanti !
Nessun ritrattista sarebbe riuscito a tanto, charme, senso pratico, sapiente
amore, estrosità da "cavallo mai domo": c'è proprio tutto quello che un uomo
vorrebbe da una donna! Ed ecco l'omaggio più bello, da donna a donne, con le
cadenze giuste e le giuste corde che solo Cristina sa pizzicare
accompagnando il suo canto: l'augurio è che ci siano degli uomini veri che
aiutino a portare queste rose. Grazie per l'ottimistica concessione. Il
sentimento, quello che le donne sanno dare: Maria Attanasio, commovente e
intensa, il finale "restarti dentro come un rimorso" è uno stupendo graffio
d'amore. Lo scambio di cuori di Doriana Puglisi è una passione da coltivare,
delicata come i suoi versi. Jacqueline nella sua metafora parla di un
rifiuto, una scelta che definisce "coraggiosa", di un voler "volare" per non
condividere una condizione; io ci vedo questo, ed un pianto di rabbia
finale. Forse ho frainteso il tutto, ma anche se avessi capito non mi
pronuncerei. Buon 8 marzo anche a te. Tinti proprio oggi queste scuse? Come
la dobbiamo considerare, arrendevolezza o ironica autodeterminazione?
Aurelia Tieghi sembra alludere alla fine deludente di una stagione di lotte
femminili (scusate ma il termine femminista non mi esce dai tasti). Ma
qualcosa pure è cambiato, o no? Delizioso gioco musicale quello di Marbe,
note d'amore sottolineano in modo perfetto il suo desiderio. Pina D'Ulisse
introduce in forma di "lettera" una vicenda che la riguarda: non porta
rancore, e questo vale più di ogni poesia. Atmosfera intimamente dolente
quella di Alessandra Piacentino, che usa belle metafore taglienti. E termino
con Maria Cristina la cui storia meriterebbe una ...analisi più
approfondita, ma mi sa che non è il caso. Comunque auguri, ed auguri per
questa festa, anche se solo simbolica, per qualcuno anche monotona o
desueta, o addirittura irritante. Non importa, coltiviamo questo simbolo nel
quotidiano, con sincerità, cercando di dare alle donne il posto che
meritano, nel nostro cuore e nella società. Buona domenica a tutte (ed anche
agli altri, naturalmente...)
Massimo Reggiani
Nella pagina di oggi 8 marzo vince la forza delle
donne, perchè le donne hanno la forza dell'amore..
" Una donna ha la forza che sorprende l'uomo, può controllare guai,può
portare carichi pesanti.Mantiene gioia,amore e opinioni.Sorride quando ha
voglia di gridare,canta quando ha voglia di piangere,piange quando è
contenta e ride quando è spaventata. Il suo Amore è incontrollabile!L'unica
cosa di sbagliato in lei che a volte dimentica quanto vale!!!!!!"
A tutte le donne delle pagine azzurre va il mio pensiero, alle coraggiose ,
alle sopravvissute, alle dimenticate, a quelle invisibili agli occhi di
certi uomini, a tutte quelle che in silenzio sono andate avanti, nonostante
il dolore che lacerava lembi di pelle,PURA..Vi abbraccio tutte amiche mie, e
mi consola sapere che fra qst pagine ci siano Uomini che sanno ancora
scrivere una Poesia per noi!!!GRAZIE MASSIMO, BRUNO, ENRICO, e a tutti gli
altri( mi sfuggono i nomi)..
BUONA GIORNATA amiche sitane , che la forza dell'amore vada sempre con voi
sottobraccio!!
Sinceramente Marbe.
Cielo di mobili pensieri ... di infiniti
bagliori.... cielo di incombenti trasparenze e soli:
Oggi tanto tanto Tinti---Bosco Silvano per niente lontano-- “Scusami” ...
i poeti scavano il silenzio attorno alle parole – sei nicchia calda ( come
Cristina, come Wilma, come Glo e Bruno e Aurelio e Massimo, come tutte Voi )
sul mio cuore... ma voglio dire, a ritroso, della tua ( stupenda di ieri
l'altro ) che avevo segnato e che non ho avuto tempo e modo di commentare:
“Piangeva dentro” .... E piange ancora.... d'un pianto segreto... dentro,con
occhi di foresta .... e mi ricorda la distinzione Heideggeriana tra dire e
parlare, così il tuo piangere intimo, così diverso dal lacrimare ( -lacrime
che non scendono, con tanto dolore, con tanto dolore-, scrivevo io su di una
mia vecchia poesia del Significante ) Si può parlare all'infinito senza dire
nulla e al tempo stesso si può tacere dicendo tante cose. Così si può
piangere ( piagnucolando) lacrimandosi addosso ma senza ( o con attenuata )
sofferenza , o si può piangere dentro, semplicemente ascoltando il proprio
dolore.... e c'è anche un terzo pianto, sospeso, metafisico, onirico.... è
quello che si avventa, mimetico ma imperturbabile, contro i limiti del
linguaggio.... Ho udito la tua canzone muta, Tinti, nel mio bosco silvano, è
sempre stata di casa......
Silvano Conti
Avevo segnato ( notevolissime sempre di ieri l'altro ) 6.03.2008 anche :
“Corpi vacanti” di Gabriele Piretti – bellissima sospenzione aponderale
“Chimera” di Jaqueline Miu ... “E' deserto” di Cristina Bove e “Nubi” di
Bruno Amore
tutte bellissime e meritivoli di commento, ahimè tralasciato, per mancanza
di tempo.
A tutti a presto
Silvano Conti
Cari poeti,
(riferendomi ai testi inseriti il 7 maggio)
devo dire che non pensavo che ci fosse un tal numero di poeti in questo
sito, ma è stata una bella sorpresa leggere così tante belle poesie.
Complimenti a tutti voi!
Di tutte non si riesce a commentare, quindi, senza offesa per gli autori non
citati, mi limito ad esprimere un mio commento sui componimenti poetici che
più mi hanno colpito.
Mauro con il suo testo "Pensiero", ha espresso spunti interessanti,
Jacqueline in "Frammenti", dà forza ad ogni parola significativa ed
evocativa.
Un complimento per Tinti, che ha affrontato con bravura una tematica
dolorosa, mentre Aurelia, dà una speranza in quei fiori riposti, anche se
secchi, in un cassetto.
Silvano Conti, con "Cuori Bianchi", ha saputo arrivare a toccare molte
"corde" che, sicuramente, vibrano.
Cristina Bove, è entrata, con bravura, in una tematica che apre a molte
riflessioni in "Al mercato dei sogni".
Veramente è un piacere leggervi!
Un saluto a tutti voi!
M. Angeli
Azzurro stasera colorato di donna..che godibile
pagina!
Dal dialogo d'amore di Salvatore che pare appassisca ma,dalla morte nasce
vita (molto suggestiva) ad Enrico che ci suggerisce di guardare il mondo col
cuore attraverso occhi puri,leggeri alla eloquente immagine evocata
dall'haiku di Fata(bentornata) di donna tigre,leonessa che genera vita..alla
donna in dolore,donna che affascina,esuberante o spenta,in amore(poesia
veramente) di Antonia alla donna a cui Cri dona rose senza spine a quella di
Massimo con luce differente negli occhi in cui c'è tutto il respiro del
mondo o l'altra metà dell'universo da amare in Br1 alle donne in corteo
.solo piu' echi nella memoria d'Aurelia a Maria(bellissimmo "restarti dentro
come un rimorso" ) a Marbe(fammi l'amore e suonami ancora..") tutto è
intriso d'amore e rispetto,Grazie amici.
"Torno con le dita alla tua lettera" di Elia:non commento perchè parla da sè.
Sarebbero da commentare anche le altre ma non ce la faccio e mi scuso.
Alla mia amica Maria Cristina ,vorrei chiedere se mi spiega "transfert"perchè
mi ha colpito ma ..devo "sentire" meglio..Ciao
A tutti notte di sogni.
Tinti
07/03/2008
Commento - 7 marzo '08 -
Voglio dare il Benvenuto a Mauro Pagliaro e Roberto Guerra.
Divertente, provocatoria Antonia Scaligine in questa sua "Sfoglio il
giornale e penso…".
Cristina…chi, almeno una volta, non ci è stato " Al mercato dei sogni"?
Cristina Bove, lei, l'incantevole di sempre - musa o poeta?
Tante le poesie di oggi e non ho, ahimé, tempo a sufficienza per rileggerle
tutte.
Penetranti, ermetiche, narrative alcune, liriche - bravi, in molti.
Elia Belculfinè
Mi piace lo stile crudo delle poesie di Pierluigi
Zorzi. Niente fronzoli, niente aggettivi superflui ma parole che
vanno dritte al cuore e ti conquistano. "Moby Dyck" è stupenda, in poche
righe esprime la paura e la fierezza della mitica balena bianca.
Arianna Molinari
In questa giornata di venerdì incontriamo
un'insolita Daniela alle prese con la complessa problematica della libertà e
delle possibilità dello spirito (mi astengo da considerazioni filosofiche di
cui non sono all'altezza). La bella considerazione di Salvatore si evidenzia
nel finale: in amore bisogna essere in due. Sarei curioso di capire chi è
l'interlocutore dell'arguto componimento di Gian Luigi A. Pia, molto
efficace. Intanto la domanda retorica di Antonia non può avere purtroppo che
una risposta, nessun capo ha intenzione di farsi piccolo....però forse
potremmo aiutarlo noi non votandolo... Enrico ci offre un tenero ricordo,
semplici toccanti parole per i grandi affetti della vita.
Bella atmosfera nella lirica di Pierluigi Ciolini, sensazioni quotidiane e
naturali che assumono un significato interiore, rimandando ad un ricordo
dolcemente malinconico. Eh, qui Cristina siamo in molti a frequentare quel
mercato....non posso immaginare esattamente di che genere di sogno si
tratti, ma il mio ha fatto una crepa bella grossa... Idea centratissima,
come centrata è l'immagine del dolore di Maria Attanasio, sicario
improvviso. Si palesa nuovamente la lirica sapientemente distruttiva di
Gabriele Piretti. Jacqueline invece sfodera con minuzia psicologica tutto un
caleidoscopio di emozioni d'amore e le condensa nell'invocazione finale,
molto bella. Renzo Montagnoli torna con una bella, vivida scena di altri
tempi (ma saranno davvero altri tempi?) che pare uscita da un film di
Ermanno Olmi. Una fame che si tocca con mano. Tinti ritorna sulla cronaca,
toccata dal dramma e dal paesaggio umano delle gravine a lei familiare. Ci
commuove e ci turba, e il finale è lancinante. Marbe verseggia con... classe
e disinvoltura nel descriversi colpita dalla pioggia della vita, ma anche
l'altra volta, si ricorderà, è uscito il sole. In pratica è la stessa
previsione-consiglio che Gianfranco offre a Tinti nel suo perfetto sonetto
che affonda le origini nel patrimonio genetico della romanità, dal Belli
fino agli stornellatori, la cui dignità letteraria rivendico senz'altro.
Bravissimo. Che possiamo dire di fronte al ritratto di quella paziente
descritto da Alberto Borgia? Grazie per testimoniare e farci capire.
Originale e sagace l'immagine di Rosanna Montesano (le chiavi del cuore). Mi
accorgo che anche oggi faccio torto a molti, ad Aurelia Tieghi, a Fausto
Beretta, a Bruno, Silvano, a Gianni Langmann e a tanti altri. Ma l'onda
azzurra è sempre più alta, e questo è un bene. Grazie a tutti
Massimo Reggiani
Fanno molto riflettere le vostre poesie...
su tutte:
"Francesco, Salvatore.. ed altri ancora" di Tinti Baldini
versi come lacrime di poesia, ..infanzia rubata di sguardi d'amore...
..agli occhi di una madre.. appaiono piccoli mai nati.. Bella!
"Demoli-toro" di Gianni A Pia
non facciamoci sbattere le porte da chi pensa di saperne di più, mi
raccomando!
La gentilezza deve mettere radici. Bravo!
Saluti a tutti
Aurelia Tieghi
Belle poesie oggi, tutte, ma come al solito
scrivo di quelle più vicine al mio sentire.
Maria Attanasio, "Come un nemico" il dolore , nemico a oltranza, che non da
tregua.
"Demolizione" di Gabriele Piretti, leggo e va in frantumi anche qualcosa
dentro di me...
"Fame" di Renzo Montagnoli, "...Non una parola - bocche dischiuse - lingue
sulle labbra, - Silenzio, - silenzio da fame." evoca spettri di una realtà
che non vogliamo più vedere, ma che è rimasta lì, nell'antro della nostra
indifferenza. Poi il cuore di un poeta, la sdogana...
Tinti Baldini, un urlo, una lacerante discesa di lama, in questo nostro
cuore che così facilmente dimentica il diritto alla vita...
Di grande leggiadria, "Lido di lavanda" di Aurelia Tieghi, fiori-parole mesi
in poesia, nei recessi del nostro quotidiano vivere.
Mi piace "Rispetto" di Gianni Langmann perchè è un garbato riconoscimento
della condizione femminile...ah! se in ogni uomo albergasse un poeta!...
"Cuori bianchi" di Silvano Conti, calligramma abbozzato, appena un pò di
scivolo, bella, mi ricorda vagamente Apollinaire.
Ciao a tutti.
cristina bove
Difficilmente trovo il tempo ma oggi è l'ora di
fermarsi
tutte bellissime oggi ne me ne vogliano gl'altri poeti ma
so per quale motivo sono attratto senza misura da due in particolare
Io e l’Infinito di Daniela Procida "l’inaudito motivo del come la massa che
mi argina non limiti lo spirito "brividi mi percorrono ancora
Al mercato dei sogni di Cristina Bove "eppure tu adesso ferita
racchiudi
il tuo sangue nell’ombra perché non si veda…"
Mamma mia la vorrei far leggere a chi so io in questo momento
Emozioni mi pervadono ancora facendomi sentire più vivo del solitoquando si
dice il peso delle
parole ti da una pacca sulla spalla per dire non vedi? questa è musica! un
saluto al Grandissimo Professore
De Ninis e a tutti quanti
Pierluigi Ciolini
Che serata di poesia notevole sia di nuovi sia
di "vecchi poeti e di vegliardi...ma dato il mio pessimo umore faccio miei i
pensieri in versi di Marbe..e il mascara che cola lento sul volto e il
dolore nemico che toglie il fiato quando arriva , imprevisto,alle
spalle..sapendo tutto di te di Maria.
Mi piace tutta la bellissima lirica di Jaqueline,colma d'amore
,inesausta,preziosa nei suoi frammenti di pensieri,pezzi d'anima
,profumi,turbamenti,,diario di un uomo:grande!
Grazie Gianfranco, il tuo soccorso amico è una gioia vera..e la lacrima che
scorre e mi rimette a nuovo il viso è dolcissima.Ecco ciò che fa il sito
:comprende ,assorbe,rimanda ,aiuta.Grazie
Belle le poesie di Cri,Brù,Salvatore.A,Dani,Aurelia,Enrico,Pierluigi,Gabriel,Alberto,Fausto,Gaetano,G,Arcangela,Antonia
e tutti .
Ciao e notte,
Tinti
06/03/2008
Buon pomeriggio poesia:
" Siamo corpi e anime" di Alessandra P., il titolo è retorico, la poesia
bella.
"Santa Caterina" di Salvatore A.S., la poesia della poesia.
"Mistero" della "I", spiegare Gian Luigi A.P.
"Sotto le metropoli" di Fauso B. lucido annichilito, quasi, nel caotico
quotidiano tra alieni della tua città.
"Gli spaccapietre" di Stefano G. (quanti anni hai?) scusami la leggerezza,
quel lavoro mi è stato minacciato come futuro per la mia scarsa voglia di
stuidiare.
"Diversa dimensione" di Giovanni Maria G., tema terribile, difficilissimo,
qui trattato come la sublimazione della sofferenza. Da paura...
"Figli del lavoro" di Gus, segue non a caso, vero Prof ? Quale senso può
avere la morte per lavoro se non che è una barbarie?
"Per voi" di Raffaele M. mette in guardia, ma i pifferai sono storici
appartenenti delle società complesse, e non sfuggirai annegando "...nel
mantello scuro della notte."
"E' deserto" di Cristina B. mi piace la chiusa:"...tu voli mentre...mi lasci
in questo torrido bruciare..."
"In fonfo all'anima" di Maria A. il più bel tema della poesia e della
psicologia umana: la mancanza. Struggente.
"Fugacità" di Paolo S. quasi - toccata e fuga - in un rapporto forzato: ben
detta l'intimità; non mi è chiaro - ...indifferentemente stretto come un
pugno, mercenario".
"Corpi vacanti" di Gabriele P. sociopolitica analisi dell'esserci, in un
mondo mal strutturato, devoto all'infelicità.
"Chimera" di Jaqueline M. speranza di un orgasmo. Bevi per eccitarti e ti
ecciti perchè hai bevuto, fuga nell'incoscenza, finita male.
"Piangeva dentro" di Tinti B., insieme all'atmosfera misteriosa di ...occhi
di foresta...mi pare dica di uno smarrimento interiore. Ermetica.
"Guardami" di Maria Beatrice Z. bella poesia d'amore, lieve e scorrevole
incede nell'invito.
"(Assenza)" di Cristiano M., come la mancanza, che sono il desiderio di
quello che non hai, tormentosa.
"...Eppure il cuore..." di Silvano C. neppure l'indifferenza lo vince, il
cuore.
Modestamente.
BR1
L’amore, è quell’attimo che fonde corpo e anima
nella sua unicità , per unirli nella sostanza. Siamo tutti fatti di corpo e
anima, ma solo l’amore li può unire…
Simbolicamente ci si può riferire alla Santa , al convento…non certo a Santa
Caterina nell’Alta Valtellina ,ma forse alla scogliera di Amalfi? Non è
importante , credimi, resta il fatto che la poesia mi piace…
Anche quel “mistero “è pieno di interezza… bella , davvero intensa .
Meravigliosa poesia …caramba , l’amicizia dura anche fuori dal tuo spazio,
ma non dal tempo..
per il tuo amico steve…che bella cosa avere per amico un poeta…
Metropoli…fortezze chiuse…piene di tutto ...ma senza più anima ,solo il buio
…
Bello questo quadro di spaccapietre…si intravede la fatica …il sudore di
questi uomini…come la donzelletta che vien dalla campagna…
In questa poesia c’è troppa acredine riguardo la vita , che non è cattiva la
vita ,ma sono gli uomini a renderla tale …la cattiveria è nella società.
Grazie a Dio ed anche al tecnico dell'Enel, la luce fu …simpatica poesia .
Questa poesia si espande su “diverse dimensioni” …futuro e speranza ,bella .
Figli del lavoro, morte bianca …uno dietro l’altro, ma tutti finiscono alla
fine nel dimenticatoio , resta soltanto il dolore di chi non può fare
niente….un giusto e apprezzato sentimento per chi lavora per pochi soldi
rischiando la vita…ogni tanto una poesia di questo genere potrebbe un po’
fare pensare di più ..mah!!!
Poi masse d’aggrovigliate lamiere buttano sangue nelle pattumiere, anche
questa poesia è intensa .
Suona , suona pifferaio , la tua musica è un po’ triste… la felicità è
soffocata dentro…
Tu , con le tue poesie riesci a volare sempre più in alto , non è deserto…la
tua poesia
portatemi dell’acqua
sta morendo.
chiuso nel mio silenzio
un cuore muto
Piangere in perfetto silenzio di lacrime…bellissima espressione, piangeva
dentro, ecco perché è una poesia profonda
Come me …ma perché si ha terrore del futuro ? eppure arriva senza alcun
preavviso…bella poesia
Dalla cima annerita della ciminiera …nella mia città esce solo gas , dalla
tua poesia anche dei bei versi…
Fanno più male i silenzi dove le parole sono seppellite dentro che non
lasciano intravedere l’emozione.…del resto sono silenzi assordanti
Chi s’accontenta…gode poco…ma chi si lagna sempre finisce sempre sotto la
tua penna…bravo come sempre .
Guardami…non solo, ma ti ho anche letta…come del resto ho letto tutte le
altre poesie …
È assolutamente vero , questa pagina di oggi ,6 marzo , è davvero piena di
versi …difficili da commentare e anche troppi per soffermarmi su tutti…anche
se in tutti rivelo qualcosa che mi affascina, e ciò che ne scaturisce è
sempre la stessa emozione , che la poesia ci rende umani , ma ci eleva dal
materialismo, perché si entra nel sentimento …che sia l ‘amore , che sia la
passione , che sia pur vita , satira e dileggio …la morale della favola è :
che la poesia è sempre interessante leggerla..
…grazie e ciao a tutti
Antonia Scaligine
Giornata di pungente grecale, questo giovedì:
Alessandra Piacentino ci regala un momento di rara intimità, mentre
Salvatore ci immerge nel suo mare profumato che scuote la memoria e la
pervade di emozioni nostalgiche. E' lo stesso tema della poesia di Gianni
Langmann, in cui sono i pensieri ed i sogni a parlarci del passato, ma
serenamente, senza toni di cupa malinconia o rimpianto. Elia sembra dirci,
nel suo consueto linguaggio alto, che di tutto si può dubitare, anche
dell'evidenza delle cose, ma non ci si può rifiutare di accettarla e
considerarla come tale. Abbiamo poi Fausto Beretta che denuncia la vuota
quotidianità della vita d'oggi, mentre Enrico chiude con un finale ironico
una considerazione che nella sua semplicità è inquietante: senza l'energia
saremmo nel Quaternario....Alessandro Cancian e Gus prendono spunto
dall'attualità, ed in entrambi i casi la lirica cede il passo alla tragedia.
Cattiva non è la vita ma la nostra coscienza distratta e malata. Un nuovo
"colloquio con l'anima" di Cristina, che comunica l'angoscia ed evoca il
deserto della solitudine. Ed angosciante senso di inutilità della vita lo
evoca Gabriele Piretti con i suoi "inutili corpi vacanti", nichilismo
militante già espresso in altre liriche. Jacqueline ci descrive un sogno
"chimerico", ma il desiderio è talmente vivo che ci sembra di toccarla,
quella creatura che sembra uscita dal film "Casablanca". Tinti che canzone
hai udito? Ti confesso che piangere dentro è una cosa che mi riesce
difficile, di solito inondo all'esterno.... Bruno coglie un momento di
quiete estiva e ne ricava un'ardita ascesa verso ignote desiderabili mete.
La differenza tra guardare e vedere è essenziale, sottolinea Marbe,
probabilmente è una prova d'amore vero. Esilarante Michael Santhers con la
sua feroce satira del "vippaio" nostrano (quella della motosega è
fantastica). Gianfranco, ho sempre avuto simpatia per il Soratte che
considero un po' il "gigante a guardia di Roma", ma quanto ci si mette per
salire in cima? Sicuramente ci ha messo meno il Gabbiano a salire con la
poesia fino a quel rifugio per regalarci tutta la bellezza di quella magica
notte stellata.
Anche oggi sto sforando e mi accorgo di sorvolare su poesie che invece trovo
molto belle, ma devo concludere. A tutti un grazie (grandissimo quello
rivolto al professore che mi ha fatto una concessione speciale) e a
rileggerci presto
Massimo Reggiani
Il ritratto dell' amico " Steve " di Massimo Reggiani
si distingue per la rapida carrellata di immagini rievocative , molto vive ,
tutte con un aggettivo molto " pregnante " che ti fa venire il desiderio di
conoscerlo . Per questo, mi sono collegato subito con il Sito proposto dall'
Autore ( www.arscomica.com ) , veramente godibilissimo per i raffinati
disegni che vi si possono ammirare. La presentazione dell' amico si chiude
come a teatro con un " sipario " : " Sento dal mio nascondiglio... che
troverò sempre accanto un amico ": segno, questo, che le immagini che la
poesia ci offre sono ben " calibrate " e culminano con uno " slancio "
lirico finale.
Carissima Tinti , ricordi ? Tempo fa proposi di scambiarci dei versi , come
in un " botta e risposta " , come facevano i poeti latini ( Catullo,
Orazio... ) . Oggi la tua " Piangere dentro " mi spinge a risponderti , come
puoi vedere , co' " 'Na lacrima sur viso " . Ciao.
Gianfranco Stivaletti.
Commento sulla poesia "Macchine" di Luigi Panzardi
Vedo che stiamo migliorando; splendida poesia ermetica...infatti a capirla
ci vorrebbero almeno 3 geni messi insieme!!!
Sempre cordialmente.
Roberto Bottiroli
Elia Belculfinè, "Puoi con credere che nel
nicchio" è una poesia di portata lirica intensa ed insolita, da
brivido...sono senza parole di fronte alla forza espressiva di questi versi,
e se a qualcuno possono sembrare costruiti io invece so per certezza che
sono scaturiti dalla sua anima che non tiene conto dei parametri usuali ma
che li piega, anzi, al fine di renderli anche visibilmente parlanti. Sono
sicura che Elia sia un poeta completo, che il suo linguaggio di elezione sia
proprio, inequivocabilmente la Poesia. Qui davvero ci vorrebbe Carmen Lama,
con le sue puntualizzazioni ed analisi accurate. Aspettiamo che torni
presto.
"Figli del lavoro" di Gus, accorato rimando alla tragedia di questi giorni,
all'infamia di chi si arricchisce a suon di vite umane...ecco l'odierno
Moloch. E i pifferai di turno lo incensano, mentre i cuori dei nostri
fratelli cessano di battere, nella totale indifferenza dei predoni.
"Macchine" di Luigi Panzardi, una poesia-riflessione sulle scelte degli
uomini, chiusi nei veicoli dove spesso lasciano la vita.
"In fondo all'anima" di Maria Attanasio, nostalgia dolente, ricordo vissuto
nel continuo presente, assenza che non concede l'oblio...bella.
"Corpi vacanti" ancora Gabriele Piretti ci conduce per le sue vie di
osservazione del reale, nel tentativo di scrutare il cielo.
"Piangeva dentro" di Tinti Baldini, carissima, questa la ritengo una delle
tue più belle, ha ritmo e significato e si fa strada nell'anima.
"Nubi", Bruno Amore, non startene lì impalato a guardare ciminiere, anche se
ti fanno scrivere versi belli come questi...dalla veranda della tua
malinconia, sporgiti a vedere chi passa...magari un sorriso ti verrà donato.
e potreste essere in due a guardare il cielo seduti sopra un dondolo...
Abitavo sotto Sant' Oreste, molti anni fa, Gianfranco Stivaletti, col suo
"Monte Soratte" mi ci ha riportato come in sogno, un poetico sogno.
"Eppure il cuore" di Silvano Conti, anacreontico quasi, sempre bello lo
stile e sempre ricchezza di metafore, cadenze sillabiche.
Ottimi il racconto e la poesia de "Il Gabbiano"
Belle tutte le altre, grazie.
Cari saluti, amici, a voi e al Curatore dell'azzurro sito.
cristina bove
Salvatore,che vena poetica
inesauribile...ancora ci "rimpizzi" d'emozioni in vana ricerca di "mutare il
moto delle onde" ..ma un filo di speranza nasce dall'amore,Grazie
Mi piace l'incipit,Gianni caro,dolce sempre.."Ormai tramonto in
fili..d'oro.."
"puoi non credere ..ma io l'ho udito.." anch'io Elia lo sento,gran poeta.
Fausto,"stranieri in casa " ci si sente,avulsi ,quasi obsoleti soli "in
fortezze chiuse" anche se con il riscaldamento autonomo a mille.BRAVO amico.
"Sono gli scariolanti oilì oilà che vanno a lavorà..volta e rivolta e torna
a rivoltar.."Grazie Stefano per averci ricordato chi ricurvo ,solitario e
cupo ha lavorato senza posa ..come molti ancora ed ancora ..e poi magari..
morire senza sorriso.
Bello l'incipit.Maria.
Sguardo asciutto ,Gabriele,senza speranza.....in cui piangono i neonatri per
far sentire e per sentire d'esserci ,d'esister..e noi?
Sogno"chimera,Jaqueline, in stile brechtiano con la musica di Kurt Waill che
ti accompagna: perfetta , a mio parere.
Chi è il pifferaio? ne conosco piu' d'uno ,non quello della fiaba dei
fratelli Grimm che portava con sè i bambini con l'incanto della musica.Bravo
Raffaele.
Deserto d'ombra intorno ed aria rovente: è deserto dell'anima che viene ma
poi il sangue riaccende la vita..Ciao Cri
Cisterna solforosa acquattata come belva feroce in attesa di nuove
vittime..la colpa è della cisterna ,vero,Gus? Bellissima immagine d'effetto
.Ci voleva!
Sguardo che passa oltre e non vede o non vuol vedere...molto significativi i
tuoi versi,Marbe,stasera.Ciao
Bello bello il "panorama di silenzio" non commentabile a parole,Gianfranco,
Notevoli anche le poesie di Alberto,Giannilang, Brù, Pierluigi,
Enrico,Antonio,Massimo ,Alessandro.C ,,,,e tutti ma non ce la si fa a
commentarvi tutti.!
La chiusa però non manca ed è il Gabbiano che ci saluta con "Il tempo" in
dimensione magica ,di pace,natura,amicizia a cui più non siamo avvezzi.
Sento stasera,più del solito ,le vostre parole nell'azzurro come strumento
per esplorare natura, pregnanti, armoniose.a volte dissacranti,
flessibili,concrete o fluttanti..che meraviglia e che fortuna
abbiamo,cerchiamo di coglierla fino in fondo.
Grazie di tutto ciò al Magnifico e a voi.
Notte
Tinti
05/03/2008
per Cristina Bove
…allora questa lama in te silente
si farà strada e doloroso appiglio
per ricondurti a me
nell’infinito,
e ne approfitto di questi tuoi bellissimi versi
per inviarti un grazie infinito
per Tinti Baldini
Quando d'improvviso
senza alcun preavviso
arriva questo bel commento da chi io stimo
sento il cuore scoppiare dalla gioia , grazie
per Massimo Reggiani
Non ti offro una rosa
per ciò che mi hai scritto,
ma insieme ai complimenti per ciò che scrivi
ti dico grazie , grazie infinite.
Approfitto anche per ribadire , assolutamente interessante è ogni pagina
poetica
che il grande Lorenzo De Ninis ogni giorno ci propone , complimenti e grazie
a tutti i poeti
Antonia
Spiegazione della poesia "La grande onda"
Intanto un grazie vivissimo a tutti coloro che l'hanno commentata ed a Tinti
in particolare che mi ha commosso, perché l'ha letta come io l'ho intesa.
Ma la risposta in primis va a Massimo Reggiani che l'ha prevista e, per
certi versi, sollecitata.
"La grande onda" comincia con un affanno a livello di inconscio che avverto
da lungo tempo, come un evento possibile in un mondo già altre volte colpito
da cataclismi improvvisi di fronte ai quali di certo c'è solo l'impotenza
dell'uomo, con le sue paure, e con la sua vigliacca ricerca di un "Dio"
(vilipeso da sempre) per chiedere un aiuto improbabile ed impossibile.
Ma ad inizio poesia questa "grande onda" è rappresentata proprio dalla morte
che ognuno disegna come il proprio inconscio la vede ("indumenti colorati e
bigi a volte indossa") e che "si rimpiatta dietro la porta chiusa" ed
aspetta, e non ha fretta.
Ma prima o poi arriva per tutti e non servono interventi chirurgici per
ringiovanirci o specialità mediche per allungarci la vita.
Ecco, allora che ognuno di noi, quando è assalito da questi tristi pensieri,
cerca di mettere a posto le proprie cose (io "sulla carta disegno poco
versi") e ad eliminare documenti o cose scomode che non si vogliono lasciar
vedere ai posteri o sistemare vecchie liti o superare rancori personali.
Poi, però, la morte si materializza proprio con il cataclisma vero e proprio
che io più volte immagino possa arrivare e sconvolgere davvero il mondo,
come già avvenuto altre volte nella storia della terra.
E come in un film osservo disinteressato questo dramma dell'umanità ed il
dolore e le paure che genera come se la cosa non dovesse toccarmi. E qui
entra in gioco la psicologia: ovvero la convinzione che ogni persona umana
ha di poterla fare sempre franca, come se la morte possa circuire o
accarezzare gli altri e noi restarne sempre immuni, a ciò protetti da una
sorta di vaccino praticato alla nascita e che ci dovrebbe perseverare da
tutti i mali, tranne soffrirne poi, quando una malattia, un accidenti, o un
lutto improvviso ci fa scoprire che quel vaccino in fondo non è servito a
nulla.
Ed ha ragione Tinti nelle sue considerazioni finali. In fondo il poeta
fustiga l'umanità, ma poi perdona, la flagella ma poi le allieva le ferite
con unguenti balsamici e con il perdono. Siamo in maniera inammissibile dei
presuntuosi che vorremmo paragonarci a un Dio che, però, molti
disconosciamo, ma che nel momento del pericolo e della paura riscopriamo
perché è scolpito nel nostro Dna primordiale e ci è stato trasmesso
dall'istinto dei nostri progenitori vaganti nella savana all'origine dello
sviluppo della specie umana.
Ma è anche la naturale conclusione della persona raziocinante che, grazie
alla sua esperienza personale ed alla conoscenza delle regole della natura,
sa anche che dopo innumerevoli cataclismi, la vita sulla terra si è
ricomposta ed ha continuato il suo corso.
Bene penso di essere stato convincente e, soprattutto, spero di aver rimosso
anche dal mio inconscio questa paura.
Ma, soprattutto, spero di aver trasmesso un po' di umanità e di presa di
coscienza dei nostri limiti e della stupidità della nostra superbia e delle
nostre inutili liti.
Salvatore Armando Santoro
Gloria D'Alessandro
"Fard" è un "master...",bellissima.
Gianni Langmann
Benvenuta a Maristella Angeli, che bel nome!
"Nell'immaginario" bella poesia in sospensione fra epica e casalinghitudine
che, certo, ci vuole una gran bravura a far confluire in una bella poesia
Gli occhi della notte - terribili e sacri - mi spiano, mi spogliano,, - mi
conducono, mi perdono. - Gli occhi della notte mi assassinano il sonno - mi
rubano il respiro - e non mi concedono...Per me, Silvano Conti tocca vertici
altissimi con questa sua poesia.
Et, oui, Antonia Scaligine, ogni cuore sbriciolato non smette di ripetere:
rendetemi la libertà...e perfino sotto preziosi chatouches, continua a
reclamare le sue parti perdute.
" La grande onda" di Salvatore A. Santoro, che descrive il cataclisma lo
tzunami della terra e dell'anima, poeticamente bene come solo lui sa fare.
Bella e inusualmente dolcemente romantica "Il cielo" di Gus.
"Sei... 2" di Maria Attanasio, bella come la prima.
Maria Cristina Latronico, dura che mi fa male, ma forse era l'unico modo per
costringere il cuore a pensare.
Jacqueline Miu, mi piace sempre, "Ali sugli occhi" e ..."pietre magiche -
che - tendo a gettar nel lago dei tuoi occhi - e due ginocchia azzurre sul
filo della speme - sono versi che mi affascinano.
Bruno Amore, "A volte ascolto" mi piace, mi piace, mi piace...."Se nessuno
rammenta di avermi amato - che amori saranno stati mai quelli - al par dei
miei che mille ferite - hanno inciso nell'anima mia - e non si rimarginano.
Love, Br1.
Antonio Alvaro, ottimo il contenuto, ma io la leggo più come prosa poetica
che poesia. Ottima prosa poetica.
Trilussiana quasi questa simpatica "Er mimo sur marciapiede" di Gianfranco
Stivaletti, sempre metricalmente perfetto. Ho visto il tuo commento alla mia
dopo aver inviato i ringraziamenti. ne approfitto e lo faccio qui. Grazie.
Mia carissima Glò(Gloria D'Alessandro), "Fard" è eccezionale, poi te la rubo
per metterla anche nel Giardino...magnifica dualità...
"Glicine", ispirata a Wilma dalla bella poesia di Renzo Montagnoli,
altrettanto bella e incisiva, intensamente struggente.
Grazie a tutti della bella lettura.
cristina bove
Affollamento di bellissime poesie, oggi, devo
essere impietoso e parziale (spero di no)? Subito mi colpisce l'ironia della
nuova poetessa Maristella Angeli, una ventata di arguzia e disincanto
entrata dalla...porticina. Poi Silvano ci porta con abilità registica
all'interno di una notte insonne da incubo, preda di misteriosi sguardi
indagatori. E Daniela? Il suo consueto ardore sembra placarsi nella serena
contemplazione di un bilancio sentimentale (le catene sciolte e riagganciate
della sua precedente poesia?): maturità d'animo e di composizione poetica.
Veramente sorprendente Antonia con questo omaggio all'eterno femminino
elegantemente cadenzato con raffinate espressioni e rimandi ad atmosfere
d'oltralpe. La chiusa « c'est formidable ». Bellissimo e travolgente
l'effetto descrittivo dell'onda di Salvatore (sul significato sicuramente ci
preciserà personalmente). Vai Enrico con la tua amabile ironia, nell'amore
ce n'è bisogno! Giovanni Maria Gandolfi riafferma il tema della sua
precedente poesia con composta sublimazione del dolore. Cristina sempre
grande (d'ora in poi ometterò superflui commenti stilistici) con quella lama
che vuole trattenere l'oggetto del suo amore per l'eternità. Maria Cristina
(non mi chiedo da dove venga l'ispirazione, ma il "dubbio" confesso che me
lo fai venire) non fa rimpiangere l'assenza di Massimo Pastore, la sua
chiusa è fenomenale. Roberto Bottiroli alza il tiro sparando bordate in
ottonario, aspettiamo la risposta delle batterie costiere. Jacqueline,
memorabile come al solito il finale, ci consegna una bella immagine di
complicità d'amore. Tinti ferma l'attimo dell'arrivo della malinconia, di
getto, con efficacia (lo so che dopo rimane, ma prima o poi dovrà
andarsene..). Molto bella anche la riflessione sull'ora delle "albe che
indietreggiano" di Aurelio Zucchi, consapevole del tempo che non concede
sconti. Ce ne sono ancora tante e tutte meritevoli di essere commentate:
Bruno che intona un insolito registro dolente, Marbe che ci avverte che la
finzione è più comoda e meno dolorosa della sincerità, Gianni Langmann che
trasforma in gioielli anche le cose semplici, l'ironia di Michael Santhers
in... controtendenza con i festeggiamenti dell'8 marzo, le denuncie sociali
di Antonio Alvaro e Alberto Borgia, lo stupendo sonetto di Gianfranco,
moderno Trilussa osservatore della quotidianità, l'essenza nascosta sotto il
trucco rivelata da Glò, e infine l'esplosione d'amore di Silvia. Ma almeno
altre dieci erano ugualmente belle. Per ora grazie a tutti, è stata una
mattina veramente piena di grande poesia.
Massimo Reggiani
Maristella Angeli con " Nell' immaginario " ci
porta in un mondo fantastico pur con un pizzico di autoironia della chiusa :
" Nell' immaginario da una porticina si può entrare ".
Potenti i versi de " La grande onda " di S.A.Santoro, culminanti in un'
immagine profetica.
" Come una lama " di Cristina Bove é un' analisi introspettiva con versi
molto incisivi di sapore classico : " infissa rimarrò respiro ardente " ...
" si farà strada doloroso appiglio " .
Belli gli slanci lirici di Maria Attanasio in " Sei...2 ".
Immagini di un sentimento forte e vissuto quelle di Maria Cristina Latronico
in " Invettiva ", che non esita a servirsi , nel finale, di parole crude,
come per sottolineare tutta la sincerità dei sentimenti. Mi richiama la
poesia di Giorgio Caproni , quella dedicata a Genova, nella quale l'
attrazione per la sua città di adozione viene espressa anche con espressioni
sgradevoli, che rendono bene l' idea di vicoli bui e maleodoranti . L' amore
, qualunque esso sia , si esprime anche così .
Gianfranco Stivaletti.
Sarà di Daniela Procida
Poesia d'amore struggente
L'arida solitudine di Gianluigi Pia, descrive in pochissimi versi un abbisso
profondo
Bellissima, e non poteva essere altrimenti, la lama di Cristina.
Tanto quanto è pacificato e sereno l'amore coniugale cantato da Enrico
Tartagni, così qui l'amore è sofferto, seppure immenso.
Molto bella la poesia di Maria Attanasio che mi sembra ispirata da un amore
materno
Tinti, ieri nel mio messaggio ti parlavo del mio umore triste e cupo, oggi
dai mirabilmente voce proprio a quel mio sentimento, grazie.
Bruno, quanto rimpianto, e quanto fanno male le ferite!
Marbe, lo spettacolo deve continuare, allora su la maschera di felicità!
Ringrazio Cristina Bove per la disponibilità ad aiutarmi con il blog, a
parte questo, ti scriverò una mail, visto che me lo consenti.
Bravi ovviamente anche tutti gli altri poeti
Saluto tutti voi ed il grande Prof. che ci da la possibilità di essere qui.
M. C. Latronico
Sempre più arduo diventa ,la
notte,commentare,non tralasciare,capire...siete talmente bravi!
Apre la pagina azzurra Maristella,neofita,e la sua poesia
"Nell'immaginario": mi pare "chieda"di entrare,far capolino nel mondo dei
poeti,brancaleoni fantasiosi e creativi ("grembiule arabescato") Che
immagine originale e pulita.Benvenuta.
Silvano e "Gli occhi della notte" terribili e sacri...spiano .spogliano..non
perdonano..entrano dentro quei fari accesi senza scampo nè consentono sogni
perchè scoprono e coprono ad un tempo.Tensione di ritmo e pensiero .Molto
bella ,amico(non mi saluti?)Ciao
Grande quel riposo del guerriero ,Dani!
La poesia di Antonia,stasera,luce raggiante ..frizzante come
champagne..tintinna in crescendo con andamento morbido,flessuoso.languido
,un poco trasognato e ti porge suoni,colori ,profumi..Grazie.
Gus porta in alto,fa volare in perfetta personificazione del cielo il cui
respiro è il vento,coltri le nubi,specchio il mare,amante il sole..è pace e
non si riesce a smettere di rileggerla.
Amore e morte,lama acuminata che rimarrà dentro e che non senti "finchè
durerà l'anestesia che ti propina sempre una risata"Che dire se non grazie
sempre.
Che invettiva,Maria Cristina cara, poliedrica, vieni fuori a sorpresa con
quella chiusa di schianto!
Faccio mia stasera e me la copio così la rileggo prima del sonno..è cio' di
cui ho bisogno ora ,un vin brulè perfetto soprattutto per la seconda strofa
,incantevole,Jaqueline.
Accorro in aiuto Aurelio ad aprirti le palpebre stanche ma ..di ossigeno ne
ho pochissimo..Ciao
Cercare di captare nel buio suoni,bisbigli d'amori passati e temere che
nessun rumore arrivi ,che nessuno rammenti:pura nostalgia in poesia
perfetta,Brù
A volte,Marbe,è vero ,è piu' facile mascherarsi come piace agli
altri..triste e dolce ad un tempo.
Foglia viva accostabile alla poesia di Angelo di ieri(?) accolta in
mano-culla caduta,caducea..la caducità...come d'autunno sugli alberi le
foglie..Grazie Giannilang.
Anch'io Antonio non ho parole per dirlo..leggo le tue che sembran scritte di
carne e sangue..è una lirica incisiva,lenta ma forte che pian piano prende
al petto..davanti a quegli uomini che camminano in silenzio ,squadrati da
caporali o Kapò, deportati senza parole ,,cose in movimento verso il
nulla.Che fare?Si sa ma poco si dice.
Bellissimo il glicine di Renzo ed altrettanto quello di Wilma,bentornata,..sei
tronco nudo senza arroganza ...e il tuo essere "aggrovigliato" è "speranza
d'eterna giovinezza" Qualche similitudine con la vita?
Chiusa di Silvia,d'amore, linfa preziosa in festa di parole fino alla
conclusione"Generando semi vittoriosi sulla morte" e tutto dice.Grazie
E tardi ormai ma devo rileggere ancora ed ancora la poesia che piu' mi ha
colpito testa ,cuore,pancia ,gambe ,tutto insomma..la grande onda di
Salvatore.A ..all'inizio mi ricorda la pagina della balena bianca e di quel
bianco che investe ogni parola..poi sento crescere il rumore dell'onda che
sta arrivando"cataclisma ..che sconvolge..tremendo ...spacca il mondo in
due.." è la fine di tutto,la debacle..e poi sconquassato riprende il ritmo
del cuore,il tuo,la calma passa nelle vene,la quiete dopo la tempesta,torna
la vita dopo quel dolore sordo che t'aveva attanagliato...quell'angoscia del
vivere che quasi ti muore dentro e poi..risorge. Ecco come il poeta riesce
ad esorcizzare,ricomporre e ridisegnare la vita. Bellissima non basta.Grazie
Grazie.
Ciao anche a Gianni caro,Glò,Maria,Gianfranco.
GRRRRRRRRRRRRRRazie a Lorenzo !
Tinti
04/03/2008
Immobile come la parola non detta, mobile come
il
grido del silenzio
oggi... sul nostro cilelo immenso:
Bentornata ad Isabel ed hai suoi sogni / echi di te
che ritornano a imprezosire il nostro cielo....
spero che le tue ali recise tornino presto a
volare.....
Oggi... immensa.... ancora : Cristina Bove... col suo
Amore per gioco condotto, pervaso da
suadenti convincimenti e risvegli.... Amore dai
contorni imprecisati-che giochi a nascondino nella
sera che aspetti un'emozione - assicurata....
è un incedere incerto, eppure appassionato, ma che,
inevitavilmente, è destinato all'abbandono e ripiega
, attraverso una magistrale metafora da tavolo verde
(il poker è maestro di vita, come la sorte) verso il
vuoto.... Per dirla alla Wittgenstein quando
non resta più domanda alcuna, ebbene, questa è la
risposta....
Poi Massimo Reggiani.... Rosa di
gennaio.... stupenda offerta, dai toni tenui e
cupi, finemente crepuscolari.... l'anafora ripetuta in
modo ossessivo si veda: ti offro... muto
silenzio... la colgo... te l'offro... e ancor questo
ti offro... ecc. ed è un'offerta struggente, di
malinconiche attese condivise e dun amore
possibile...
..... Bruno Amore.... ; Vacuità ....
M'hai corso dentro il cuore - Foglia nel vento
turbinavi; Ora mi piango il tuo silenzio
e la finale con una iperbolica assonanza
rosso-grasso che lascia di sasso, come l'incredulo
Bruno, sulla panchina d'un freddo cortile.....
.... Antonio Alvaro .... ; Il sole tramonta
sempre dalla stesso lato;....
é un' incredibile ikebana dell'anima, molto in
sintonia come tematica della mia di oggi il
tempo dell'attesa, a ben guardare. Il tempo è
intervallato, ora, brusco, accellera, ora si dipana
in altri spazi rallentando... Le immagini si
intersecano e si compenetrano. Ci si avvolge tutti ,
ci si muove leggermente in ritardo. Ci si dimentica
dell'ora muta, così affrettati a rincorrere il nostro
tempo, così frenetico e pericoloso, sempre all'erta
per non essere schiacciati da un piede distratto.
Anche qui, come nella mia Il tempo
dell'attesa , il silenzio è ricettabolo del
significato, e non può essere diversamente, dato che
il linguaggio, per colto che sia, è spesso
impossibilitato ad esprimerlo....
Così
Silvano Conti
04/03/2008
Grande Elia, tanto da lasciare senza parole. Eppure l'emozione incalza,
vorrebbe spiegare e spiegarsi, con la pretesa ( o l'illusione?) di riuscire
a comprendere la sua anima, i voli della mente, la sua poesia. Mi piace
pensare che quel "soffio di poeti gentili" che ha creato una strada e vive
nel suo petto siete tutti voi, cari amici del sito, a testimonianza di una
totale comunione di spiriti eletti. Non so se vi rendete conto di quanto
date, giorno dopo giorno, instancabilmente e, mi permetto di dire, con
infinito amore, anche a chi , semplice lettore e, purtroppo, giammai poeta,
ha la fortuna di passare sotto il vostro cielo azzurro. Grazie prima di
tutti a Lorenzo, poi a Davide, Pierluigi, Silvano, Daniela, Salvatore
Armando, Gian Luigi A., Isabel, Enrico, Salvatore, Giovanni Maria, Cristina,
Ida, Maria, Massimo R., Angelo, Stefano, Jacqueline, Tinti, Bruno, Antonio,
Cristiano, Gianfranco, Alberto, Gianna, Paola, Glò, Gaetano, Aurelia,
Maurizio… Ma quanti siete? Vorrei abbracciarvi tutti…
Rosa
Apro con la mia ammirazione in una frase di
Silvano Conti: "Il tempo dell'attesa/ è greve/ è irreltà d i l a t a ta." E
poi: "il tempo dell'attesa/ è gonfio di pioggia/: promette carezze/e non
precipita mai" E' semplicemente b e l l i s s i m a. Anche e soprattutto i
due punti all'inizio della frase... dà l'idea.
L'amore per una creatura adorata di Salvatore Armando Santoro... come lo
capisco e come sarebbe facile imparare da loro l'amore incondizionato che
c'insegnano nei loro singoli sguardi... densi... puri. Mi ha commossa.
L'amore per gioco di Cristina: io "passo" e ri-passo l'accento nella sua
fenomenale chiusa dopo la sofferenza nel petto che prova... spiegata con le
ali al vento, senza riserve... si dà e poi... si toglie.
Non so quante volte l'ho letta...
La "Foglia sola" di Angelo Taraschi: sublime, come l'espressione negli occhi
degli amanti di Ida Guarracino (seppur in modo diverso): semplicemente mi
ritrovo a guardare la scena come nel rallenty... e mi rimane dentro.
Corposa la poesia di Antonio Alvaro al quale mi "aggrappo" senza
schiacciarlo con "un piede distratto": lo seguo con l'ombra delle mie mie
orme silenziose. C'è dell'aria fresca tra le sue righe e la respiro a pieni
polmoni.
La pagina di oggi meriterebbe mooolta più attenzione, mi dispiace non
menzionare tutti...
Accompagno a questa mia succinta impressione i saluti a Tinti, Gianni il
Bello, Gianni Langmann, Aurelia, Bruno Amore, Massimo Reggiani, Maria
Attanasio, ISABEL:::: bentornata!!!!!!, Danielina.... tutti-tutti-tutti.
Al Prof un abbraccio grande come il nostro mare!
Glò
Leggo come un omaggio d'amore alle "loro
compagne di vita" le poesie di Massimo Reggiani e di Enrico Tartagni, che
considero simili nel sentimento, seppure diverse per costruzione e stile ma
ambedue bellissime e struggenti:
Complimenti alle loro belle capacità d'amare teneramente e a lungo.
Ciao
Maria Cristina
"...Il tempo dell'attesa" di Silvano Conti,
poesia filosofica, sospesa, intensa di significati.
"Segreti e catene" di Daniela Procida, qui in mirabile sintesi, sciolta e
gradevole.
Elia Belculfinè, ancora incantamento per questa "C'è una città nel mio
petto, una contrada" musica , che altro? Musica che ti pervade l'anima sono
questi versi dalla sonorità coinvolgente. Vorrei citarne qualche passaggio,
ma è talmente bella tutta che la dovrei riscrivere...caro Elia, tu non
scrivi poesia, tu sei la poesia.
Isabel, ben tornata...ma perchè anche tu le ali di gabbiano?...hai tante
frecce, lo so benissimo, scoccale!...
Su quel "letto affaticato d'amore" chiude benissimo, Enrico Tartagni, il suo
exploit d'innamorato.
Pesia dell'amore vissuto, poesia delle cose sognate, dei gesti
saputi..."Rosa di gennaio" bellissima di Massimo Reggiani.
"Foglia sola" di Angelo Taraschi, foglia che resiste nel respiro della
poesia.
Commovente di Stefano Giannini "le fortezze umane", caro poeta, come hai
fatto a cogliere con tanta sensibilità il mondo dei sopravvissuti alla vita?
il mondo dei vecchi? Attraverso te, diventa eroico. Grazie, non ci vorrà
molto perchè mi sieda anch'io sulla panchina...se mi basterà il tempo. Ma se
accadrà, avrò il tuo sguardo benevolo e poetico a farmi compagnia...
"Antologia di pathos" Jacqueline Miu, canto d'amore, meraviglioso canto...mi
rapisce e veleggio anch'io nel battito caldo del sole, "chiglia umana e
soave".
Mi piace anche questa brevissima foto di gruppo, dolcissima, che Tinti
Baldini ci ha scattato "Come datteri".
"Vacuità" di Bruno Amore, o delle occasioni perdute...e se ti piangi "...il
tuo silenzio scemo - sulla panchina d'un cortile freddo..." sai bene che è
solo per aver tralasciato, per aver taciuto oppure per aver malconsiderato
qualcosa che meritava più attenzione...bella e con un nuovo ritmo
"Amorevole".
"Festa di campagna" di Gianfraco Stivaletti, bucolico settenario di
endecasillabi (il tipo di verso che prediligo), per un delizioso quadro.
"Pagine scompaginate" di Paola Civiello.
"L'altro nulla esistente" ossimorico titolo e intrigante, come il resto
della poesia di Gloria D'Alessandro.
Ah, la mia carissima Aurelia Tieghi! "L'io!" morbido, lento, soave di panna,
agganciato a...fino a ventimila leghe sotto...bella, bella assai!
cristina bove
Una nuova giornata di poesia: Silvano la anima
con una lirica riflessiva: nessuno come lui è in grado di tradurre
l'impalpabile essenza dell'attesa. La chiusa è da manuale. Poi c'è Daniela
alle prese con il "gioco" dell'esistenza: si ride, si piange, si riprova, si
continua. Sarà bella proprio per questo la vita? Salvatore ci fa un tenero
ritratto della sua cagnolina, e solo chi è pratico di musi e coccole
notturne può capire.... Il tema di Elia Belculfinè è l'esilio del poeta,
condizione dell'anima perennemente inquieta e pervasa dal desiderio di
ritrovare la propria "casa": grande poesia. Enrico tira fuori dal cassetto
sottili emozioni che credeva perdute: e invece sono qui e sono bellissime
(in tutti i sensi). Bella la poesia di Giovanni Maria Gandolfi, se ho ben
capito di che viaggio si tratta: un sereno accostarsi di fronte al mistero
della vita. E di fronte alle lusinghe dell'amore (ma di che tipo di amore?)
Cristina rinuncia nella sua mano di poker, con felice metafora. Molto
profumate di vivo sentimento le rose di Maria Attanasio, e molto bella anche
la metafora naturalistica di Angelo Taraschi, con la vita che nasce accanto
a quella che muore. Bellissima anche l'immagine di Stefano Giannini, una
generazione segnata da lavoro, lotte e sofferenze, quella dei nostri padri e
dei nostri nonni: ma non c'è rimpianto, anzi, c'è il sogno di nuovi lidi.
Jacqueline trova sempre nuove espressioni per le sue suggestioni amorose
(belli gli occhi che navigano con le vele aperte). Tinti esprime sensazioni
di vicinanza ma non riesco a identificare quel "voi" . Antonio Alvaro è
molto efficace nella descrizione della convulsa e distratta quotidianità.
Gianfranco ci offre un quadro di festa agreste molto vivo e sereno. Paola
Civello rende molto bene l'immagine dei desideri che non si realizzano di
fronte al vento contrario del destino. Ma trovo molto belle anche altre
poesie, che avrebbero bisogno di commenti più estesi, e qui non c'è il
tempo....Sarà per la prossima volta
Buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Mi sto chiedendo se è più facile scrivere una
poesia , una critica , o un
commento? Ebbene , assolutamente è più difficile , almeno per me , scrivere
dei commenti , soprattutto quando non si è neppure poeta o scrittore.quindi
con tutta la mia sfrontatezza nel volerlo farlo , chiedo dapprima scusa a
tutti quanti.
Davide Venuda -.per arrivare a Pasqua , ci deve essere stato anche un buon
Natale ..e in quella festa pasquale che ci ritroveremo tutti .
Pierluigi Camilli - bella e bravo come sempre , quando ti leggo ritorno
quasi bambina , anzi, dirò di più , le tue filastrocche spesso sono per me
di ispirazione per i bambini della casa di cui mi prendo cura.
Silvano Conti -Il tempo dell'attesa.. è l'emotività di chi sta ad
aspettare , ed è racchiuso tra uno spazio e un tempo, e tu, in questa
poesia , l'hai saputo ben esprimere
Daniela Procida - i segreti sono davvero delle catene che a volte rende
schiavo il pensiero.
Salvatore Armando Santoro- anche perdere una cagnolina è triste , se pur la
si può sostituire facilmente, cambierà però il sentimento
Elia Belculfin- bella poesia , piena di passi poetici e voli di ricordi
Gian Luigi A. Pia - Auto =di se stesso o da se stessi , può sembrare una
presuntuosaggine, oppure una incertitudine, non la tua poesia s'intende...
Isabel Gide- breve proprio come un sogno
Enrico Tartagni- le sottigliezze possono essere delle leggerezze o dei
cavilli .ma la tua poesia è una buona , silenziosa ideazione .
Salvatore Presti - Scalare una montagna .è il grande desiderio di quasi
tutti .
Giovanni Maria Gandolfi- dall'intimo emerge la tua voce e il tuo dire.
Cristina Bove- per gioco si iniziano tante storie , a tal punto che si
gioca anche con i sentimenti , e alla fine non si prendono le
responsabilità, è una poesia molto profonda, brava
Ida Guarracino - la parola: sublime: è amore
Maria Attanasio. rosa, delicata e fragile ed anche per questo così utile per
far poesia
Massimo Reggiani - quante rose , oggi, amore e fiore è l'accostamento più
romantico , anche se non ci sono più le rose di una volta . sempre citate ,
cantate e desiderate,
però , oggi un roseto è diventato anche il campanellino d'allarme per il
giardino ,però le rose di questa tua poesia sono bellissime.anche se le
hai schiantate dall'urlo del vento
Angelo Taraschi - oggi , devo ammettere che questa pagina sembra un
giardino fiorito .più vado avanti nella lettura e più percepisco il profumo
Stefano Giannini Stavano- vivendo la loro desiderata primavera.
Jacqueline Miu - densa di emozioni
Tinti Baldini -come un aforisma riassumi tutto il succo della nostalgia ,
che poi è poesia.
Bruno Amore - anche questa poesia è nostalgica
Antonio Alvaro- ..chi con animo sereno, chi fiero
o adirato, in fila ognuno con il proprio
fardello ci si affanna per strada .Leggendo questo passo mi sovvengono le
allegorie , o le similitudini di Dante .mi piace
Cristiano Menaldo - l'importante è trovare riparo .alla maniera pascoliana
questa tua poesia
Alberto Borgia - Eh! sì ,è impossibile . ogni nostra sensazione è
sempre legata a qualcosa di possibile .bella
Faraon Gianna - quando si è troppo giovani non si ricorda facilmente il
passato , ma più passa il tempo, e non si sa il perché, più facilmente la
memoria ritorna a te.
Paola Civello -spero che un refolo di vento possa impaginare di nuovo le
tue pagine
Glò -un non-senso allucinato
di comprensione eterea...poesia dal contenuto difficile ..intenso Poesie
impegnate e profonde sono anche quelle di Gaetano Gulisano-Aurelia Tieghi-
Maurizio Spagna. posso aggiungere che anche oggi, ringraziando Dio che mi
ha dato i sensi e ancora un pò d' intelletto , le ho lette tutte , bravi ,
grazie e arrivederci
Antonia Scaligine
Stasera in torpore per il caldo innaturale..leggo
una pagina azzurra intensa al punto tale che tutte le poesie sarebbero
meritevoli di commenti e riflessioni..mi fermo solo su alcune ma a fatica.
Evviva ,e non posso non esprimere la mia gioia,Isabel , sei tornata sul
sito,cara amica e ,senza leggere il tuo nome ,ti ho riconosciuta sognante
mentre voli in "piume scarlatte" Credo di saper cosa intendi. Grazie di
cuore,
Silvano,una chiusa ispirata,attesa quasi come riscatto dalla nostra vacuità
..almeno io la vivo così,caro amico vicino e lontano.
Che immagine quella di una catena che si vuol possedere per poterla poi
"sganciare" una perfetta ,concreta rappresentazione della realtà,Brava
Vulcanella,
Canzone d'amore per la propria terra "città di fuoco" per dire alla luna
"son tornato ,vecchia amica.." ma "è una terra straniera il mio petto.."non
ho parole ,non servono.Mi pare tra le tue più belle e struggenti,Elia.
Dolente,quasi aspro Gianni ...farsi del male per sentirsi vivo!
Immersione totale nella natura: veramente trascinante la poesia -viaggio di
Massimo:è poesia.(scusa la ripetizione )
"Siamo nel letto affaticato dell'amore" pare un sussurro ,Enrico ,aspro e
dolce,tenero e duro,sogno e paura ..vita.Ciao
Passi..,Cri,nel gioco dell'amore.?.non credo , ne hai talmente tanto ancora
da dare!
Mi piace molto per la sua visione originale, l'idea dell'eguaglianza sulle
vette in cui"ognuno è centro e confine" etereo e leggero..c'è tutto il senso
delle cose .Bravo Salvatore.P
Sempre amore pervade l'azzurro e che delizia ,Jaqueline ,castigando "ragione
e suo tormento"tocco molto lirico e non solo.
Pace inafferrabile,monca..ebbene sì,Paola,C
Che cosa ti corre dentro ,br1,come cavalla pazza..non lo so ma è
bellissima!Ciao
Belle le poesie di Glò,Maria,Ida,Antonio.A, e poi... chiude Aurelia in
musica di panna morbida ,che prende ,come sempre e dà pace.Ciao amica cara.
Un saluto onirico a tutti per esserci e al nostro vate maximus.
Tinti
03/03/2008
" Monte Ventoso " di S.A.Santoro: anch'io ,come
te, una volta emulai il grande Francesco recandomi con un libro sulla cima
del Monte Soratte!
Bella la chiusa de " Er trenino " di Pierluigi Camilli: morale finale degna
dei migliori apologhi di Trilussa.
Mi é piaciuta l' ironia di Enrico Tartagni in " Sono un protozoo " : meglio
vivere alla giornata e non pensare alle prospettive apocalittiche dell'
umanità.
" Nessun luogo " di Cristina Bove : Il poeta ama davvero il " silenzio delle
cose " per cogliere quello che gli altri non avvertono perché impauriti dal
" baratro " che ci circonda.
Gianfranco Stivaletti.
Lunedì, alla fine ho trovato un monitor di
fortuna per sostituire quello che mi ha abbandonato singhiozzando. Una
lirica di Silvano insolitamente articolata propone i temi della quotidianità
e dell'abitudine con immagini di malinconica incomunicabilità (almeno questa
è la mia impressione). Il sole dell'altro giorno ha fatto effetto, Marbe
appare rivitalizzata da una musica interiore. Brava (non solo per lo stile).
Torna Salvatore seguace di Petrarca con la sua bella riflessione
sull'"inadeguatezza". La riflessione di Cristina invece oggi è breve ed in
tono con le ultime liriche: ma lei saprà sicuramente sollevarsi leggera
verso cieli più sereni sfruttando le correnti ascensionali della poesia.
Mentre Roberto Bottiroli impartisce la sua lezione di ottonari, Daniele
Locchi ci guida nel suo catalogo di belle esperienze che riconciliano con la
vita. Sempre bellissimi i finali di Jacqueline, quell'anima come fondale è
un effetto filmico speciale. Che cosa riserverà questa giornata a Tinti
cosparsa di desideri in volo? Bruno dipinge il rimpianto con il ritmo giusto
e poche pennellate bene assestate (il senso lo trovo molto apparentato alle
mie giovanili "Occasioni perdute", si vede che sono considerazioni senza
tempo). Stilisticamente pregevole il sonetto di Peter Pepato, ma mi sembra
di capire che il suo perdono costa caro. Bravi anche tutti gli altri, che
hanno contribuito a rendere più leggero e sopportabile questo inizio di
settimana. Buona poesia a tutti
Massimo Reggiani
Commento
"e poi
spergiuri,
sull'erba del divano,
ci racconteremo ancora
le stesse bugie
e fra le parole
ci ameremo.
in un medesimo giorno
sotto un sole così poco credibile
e una luna infedele,
fra le parole
: - ti amo -" E' così bella questa "Fra le parole" di Silvano Conti che
meriterebbe di essere riportata tutta. Io l'ho letta e riletta con un
immenso piacere.
"Monte ventoso" altra splendida poesia del nostro Salvatore A. Santoro. La
classe non è acqua, si suol dire, e mai come in questo caso è azzeccato
questo detto. Salvatore ha il dono dell'armonia, tutto ciò che esprime in
versi, che sia amore, ricordo, o riflessione profonda come questa, entrano
nella mente e nell'anima con struggente partecipazione.
Bella anche "Poeti e origami" di Pierluigi Ciolini. con ottime metafore e la
splendida chiusa.
Daniele Locchi, poco assiduo ma risaltante per la qualità della sua poesia.
Infatti non si smentisce e questa sua "All inclusive" è uno dei suoi
gioielli, tutta da ammirare.
Jacqueline Miu, mi trasporta sulle ali della sua poesia, "Il cielo blu",
messaggio d'amore con tracce di malinconia..."...L'assenza pietrifica il
rumore..." e la chiusa notevole:
"...ma solo il tuo fiato,
al di la dell'orizzonte,
su una riva bagnata solo dal oceano dei miei sogni,
con la mia anima fondale,
che tu potresti attraversare volendo,
separando le sabbie dalle acque,
con un bacio."
Anche "Oggi" di Tinti Baldini, è un volo che condivido, malgrado la sabbia
che appesa.
"Tempi passati" di Gloria D'Alessandro, in cui i riferimenti all'amore e
all'amicizia sono filtrati dal linguaggio poetico che ha il suo vertice
negli ultimi due versi.
"La distanza" di Peter Pepato, preciso sonetto, amaro, pungente,
veritiero...sinceramente mi fa sempre riflettere molto, ma mi fa nascere
automatico il desiderio di non somigliare minimamente alla destinataria di
cotanti versi e di cotanto sottile significato...Non so spiegare il perchè.
Buona settimana a tutti, a cominciare Lorenzo De Ninis (Se non lo avete
ancora fatto, andatevi a leggere "Scuola
di matti", non ve ne pentirete).
cristina bove
Stasera entro in sintonia con Pierluigi C.e la
sua "Poeti ed origami" bella soprattutto nell'incipit.
Bravo bravo Roberto e grazie per l'ode alle donne!
Nessunu luogo è il mio luogo ..Cri in cui tutto concentri con mano leggera
ma toccante (mi ricordi una pagina di Kundera).
Jaqueline non sente lo scorrer del tempo,anima fondale in amore..un piacere
!
Quanto pesa il rimpianto di sogno infranto,Bruno:molto efficace.
Grazie anche a Gianni caro, Marbe,Silvano,Glò,Enrico,Peter e a tutti .
Un forte grazie a Lorenzo,
Tinti
02/03/2008
Molto toccante oggi Marbe la tua poesia, forse
una delle tue migliori.
Raramente ho commento le poesie di Cristina Bove perchè non mi sento
all'altezza, l'ho accomunata una volta nei miei saluti al grande Lorenzo De
Ninis proprio perchè la considero al di sopra di tutti noi, così come il
nostro tutore.
Devo però fare una considerazione rispetto alla sua bellissima poesia di
oggi, che rivolgo anche a Tinti, per ciò che ha scritto, è vero, in questo
momento, e lo sottolineo, la mia vita è tale da potermi permettere di
"perdere tempo" a scriver poesie, ma mi dico: Ho già pagato, ho già dato"
molte mie poesie sono proprio il frutto di quel dolore, se dovrò pagherò
ancora, per forza, come sottrarsi al destino, e allora mi prendo questa
felicità che mi da poter inseguire un'idea per metterla sulla carta e
comunicare un'emozione.
Maria Cristina Latronico
2 Marzo
È stato un piacere anche oggi
leggervi e ,con tutta la mia piccola capacità critica ,
posso dire che :
Lo spirajo di Gianfranco Stivaletti
-Mò ve dirò perché a me tanto me piace:
è che sti bei versi so' quelli dell'amore e della speranza
Maria Attanasio
Vivere nell'amore che si sceglie , e nell' amore che si partorisce
ridendo .bella poesia
Claudio Cisco
ogni immagine delle tue poesie esprimono i moti, i dolori , i sentimenti
più segreti del tuo animo, sempre portato
all' introspezione psicologica ,e i tuoi versi sono belli ed armoniosi, le
tue poesie sono così grandi , piene di emozioni tanto che io non mi sento
in grado di commentarle , posso solo dire che sei il poeta con la lettera
grande.
A. Piacentino .un bellissimo girotondo stellare.
Pierluigi Camilli :sempre bravo e pieno di originalità
Gabriele Piretti :versi molto interessanti , che ci fanno riflettere su
molte cose .vorrei anche io come te ridere di più
Michael Santhers: son belle le tue poesie , perché si coglie la concretezza
delle situazioni ...
Aurelio Zucchi :..Il pane della felicità è sempre lontano
e lungo la strada io l'annuso, l'assaggio
e quando mai l'inghiottirò?..
Forse lo abbiamo anche inghiottito , ma non l'abbiamo assaporato .bella
poesia
Maria Beatrice Zanini : anche in un attimo fuggente , come la caduta di
una meteora , puoi fermare un'immagine che può diventare l'istantanea
eseguibile nel tempo
Salvatore Armando Santorobella .poesia introspettiva , profonda
Gianni Langmann : bella descrizione per una magnifica illusione Enrico
Tartagnibella : connessione, legame tra te ..l'altra ..e il computer .
Maudits :quante maledizioni per una donna.ma ne vale la pena? e pur io sono
donna...
Antonio Cavallaro :bella poesia di speranza
Cristina Bove :si legge tutta d'un fiato e alla fine respiri ,perché nella
tua poesia , e sì ,
invece sì, c'è quella spuma di poeticità , molto bella .
Arcangela Cammalleri :il profumo è una delle cose che ti riporta indietro ,
e il
ricordo , bello o brutto che esso sia, resta nel tempo .
Jacqueline Miu :è bello far uscire anche la nostra vena blu ...
Bruno Amore :ciò che descrivi è davvero grande.come grande è il tema che tu
tratti ,
-siete liberi tutti e tutti uguali
perché l'unica vera autoritas
non è di questo mondo
e lo trascende
nell'intero universo.-
Alberto Borgia . piccola ,ma sembra un telescopio perché riesci a farci
vedere la tua sensazione
Glò (Gloria D'Alessandro)La solitudine è racchiusa in un piccolo spazio , è
vero , ma la puoi provare anche in spazi enormi,restando anche in mezzo agli
altri.
Peter Pepatole . filastrocche .vengono lette sempre con piacere
Francesco Sinibaldi: non conosco molto bene l'inglese , quindi non posso
commentarla .ma un muovo giorno è sempre -a beautiful light, that
illuminates the heart-
Ciao a tutti
Antonia Scaligine
"Mi nutro di te" di Maria Attanasio,
soprattutto per la stupenda chiusa "...perchè l'amore ci sceglie - e fa
scempio di noi - che restiamo a guardare - mai sazi, mai contenti ma vivi."
"Fosse facile", nella ricorrente, malinconica e realistica visione di
Gabriele Piretti, che, secondo il mio personale parere, tocca vertici
altissimi nella seconda strofa. Significativa tutta.
"Meteora" di Maria Beatrice Zanini, un excursus cosmico, e la fugace
apparizione sparizione di scintilla.
"Arida la mia scrivania" di Salvatore A. Santoro, con la solita musicalità
del verso, ancora si offre nel suo smarrimento d'amore e nel suo delicato
rovistare tra i ricordi...Proprio bella:
Enrico Tartagni, un bel quadro dei rapporti virtuali inter-rete..."...su
fequenze conosciute solo ai cuori,..." questo verso è quanto di più vicino
al tipo di amore che si intesse tra cibernauti. "Sinapsi di Lucania" ...e
mentre Carlo Levi è veramente un fermo immagine di un tempo che sembra
secoli addietro, "i radiotelescopi di Lucania" sono gli odierni strali di
Cupido.
"Il gigante" di Bruno Amore, che con questi suoi versi descrive il
fallimento dei seguaci di quell'Uno che si pose ad esempio di fratellanza,
di giustizia, di amore..Ed è penoso davvero sforzarsi di seguirlo mentre
intorno alla sua Idea sono state innalzate cattedrali d'oro ed i mercanti
hanno continuato a profanarne il tempio. Bello stile.
"Racchiusa" di Glò è davvero il senso che ne racchiude l'anima poetica, la
stanza come metafora dell'esistenza appartata ma non dimentica...
Cari saluti a tutti i sitani e al carissimo Prof.
cristina bove
Tenera è la notte ..e il vostro poetare mi
nutre come Maria in "Mi nutro di te".."..io sono i figli che non volevi e mi
partorirai ridendo,,".Pare grido straziante di vita!
Ecco Gabriele ,mi mancava la tua sana sferzata che mi fa uscire dalla
nicchia, dalla mota in cui m'accuccio e mi costringi a guardar questo mondo
che tanto amo e anche detesto,che m'addolora "senza anestesia" ed Aurelio
,mago di parole e suggestioni , quasi risponde(che puzzle Lorenzo!) lunga è
la strada della felicita',difficile,impervia...se ne sente il
sapore..l'odore e questo basta a spingerci all'attesa?Antonio.C si domanda
se "ci tocca..." ancora sperare in ondivago pensiero.Belle ,
Intensa descrizione Marbe in poesia. Dei bellissimi versi di Slvatore.A non
so dire altro se non che m'ha preso quell'amore in mezzo a polvere
ammonticchiata,scoperto d'incanto.Enrico,Cristo fermato ad Eboli, entra in
sinapsi nell'etere in viaggio di "messaggi sincopati" ,versi pieni d
fervore..mi piacciono assai! Mi faccio prendere dai profumi suggestivi e
pregnanti di Arcangela ,dal cielo sempre più blu della cara Jaqueline e da
quei graffi d'amore arrogante,amaro,pieno di livore ...sarà anche questo
amore? Perlomeno è vita! Ciao Antonia.
Serataccia di Peter: mai dimenticar la frusta per scuotere ,almeno un
poco,gli animi addormentati,anestetizzati.....Grazie.
Faccio mia mia mia la poesia di Cri "Invece no" perchè avrei voluto
scriverla io :spesso mi domando quando la smetterò di piangermi
addosso,madame Bauvary,Eleonora Duse alle tende appesa,....e me lo posso
permettere, io che ho tempo per dilettarmi in poesia o far la volontaria,ho
intorno chi mi ama ,non ho calli alle mani nè ho sofferto fame o freddo e mi
permetto pure di lamentarmi....poi sento quel vuoto dentro il petto,alla
bocca dello stomaco e che... fare? Ricacciarlo dov'era e farmi furba! Ciao
cara amica di pensiero.Un abbraccio a Glò e Anileda .Ciao Bru'
Con affetto e notte di sogni.
Tinti
01/03/2008
Commenti telegrafici:
Bello il ritmo di Peter Pepato ( Il ventunesimo secolo ) e di Marbe (
Io...me ).
" Mi sposo " : Anileda XXeka ci dà la perfetta sintesi dell' Amore.
Con " A Giulio... " Maria Cristina rivela un profondo senso religioso della
vita ; " manzoniano " , o mi sbaglio ?
In " Un giorno " di Tinti il dramma di una vita assume una grandezza " epica
" : chiunque si trovi a vivere un abbandono , voluto o no , dovuto a
malattia o a desiderio di fuga , é un po' come Ulisse che trova altri lidi
ed altri volti . Tutta la nostra esistenza é un " viaggio " .
Gianfranco Stivaletti.
T'amo di Armando Bettozzi. Dolce, simpatica e
in fondo vera. Fortunata Lisa
Non sono un poeta di Elia Belculfinè . Muove tante immagini con simpatia
lasciando l’opportunità ad ognuno di metterci dentro le sue ...perchè in
fondo siamo “uomo,io. Uomo soltanto”. Bella
Sei…Maria Attanasio. Molto bella
Sogni nani di Bruno Amore. Saranno “sogni nani”, sarà un “viaggio di
disarmo” ma quanta energia sprigioni ancora. Bella
Approfitto per salutare tutti i poeti del sito in modo particolare i “vecchi
amici”: l’amica Tinti, Daniela, Cristina, Glo, Anileda, Bruno, Lorenzo.
Fausto Beretta
Due pezzi, secondo me, antitetici per costruzione.
Di Elia Belculfine "Non sono poeta..." incipit appena appena retorico, ma -
come sempre - poesia stratosferica, che mi colpisce continuamente,ma non mi
abbatterà mai, usa proiettili d'oro, sterili.
Di Maria Cristina Latronico " A Giulio che mi a resa madre " una sciabolata
di catana da spaccarti in due con un colpo soltanto. Viva , vitale,
grondante sentimento vissuto fino laggiù, nella psiche. Morto!
Bravi, c...........
Modestamente.
BR1
Grandissima qualità quest'oggi. Elia Belculfinè,
profeta di nome e di fatto, rivendica l'autenticità della vera poesia che
non è sterile scorrere di fiume o volo cieco di colombo ma voce di uomo
calata nella vita reale. Stile sempre all'altezza. Ma è bellissima anche la
visione di Paolo Santangelo che allarga i confini del mare fino ad
abbracciare il globo terracqueo luccicante e vivo. Se lo scorso settembre
non avessi fatto una gita al lago di Vico non avrei colto appieno la
bellezza della poesia di Gianfranco (a proposito, come stanno i
noccioleti?). Resa in modo esemplare l'atmosfera leopardiana del "dì di
festa" nella triste quiete del lago. Anche Alessandra Piacentino ritorna con
il tema malinconico della "sfioritura" , ma non credo si tratti del tempo
(vista l'anagrafe). Molto efficace. Sempre un denso concentrato d'amore
senza se e senza ma il "biglietto" di Anileda per lo sposo, e sempre arguto
il duo satirico Camilli-Taraschi. Il primo ci ricorda che da sempre "homo
homini lupus" (ma immagino non sottenda la neutralità nel porsi di fronte
alla storia), e il secondo sappiamo bene a chi voglia alludere. Sottoscrivo
tutta la ripugnanza di Michael Santhers per il circo mediatico di nani e
ballerine che affligge il Festival ed il teleschermo in genere (affligge
meno chi come me ha smesso da un pezzo di degnarlo anche di ...striscio).
Però in generale, da appassionato di musica (tutta, non alzo snobisticamente
il sopracciglio su quella leggera che ho amato e amo) spero ogni tanto di
poter salvare qualche "nota da custodire" per il futuro anche in mezzo a
tanto ciarpame. Poi potrei lanciare anche un tema per il dibattito: i
cantautori sono poeti? Attendo conferme o smentite. Molto gradevole e
scorrevole il brano di Marbe "a tu per tu con se stessa" (in fondo sei
l'unica amica che non ti può tradire). Bella ancorchè desolata anche la
lettera di Maria Grazia Armone, mentre Gianni Langmann rievoca con pacata
malinconia il sapore di un amore presumo finito. Enrico se parli di questa
pagina azzurra sono felice che possa servire anche ad un piccolissimo aiuto
alla consapevolezza che "vale la pena" vivere e rapportarsi con gli altri:
naturalmente i figli sono quello per cui vale veramente la pena di andare
avanti (e speriamo ci sia qualcosa in più della polvere). Stranamente il
discorso si innesta alla perfezione nella poesia di Cristina (stavolta il
suo linguaggio è più esplicito e accorato) alla quale posso confermare
riflettendo sulla chiusa: anche meno di una giornata, un solo minuto di
quell'amore per figli e nipoti basta ad illuminare un'intera vita. Ragazzi,
vi assicuro, io nella "real life" passo per un pessimista incurabile (e
infatti spesso sono in sintonia con tante vostre poesie malinconiche o che
esprimono dolore) ma quando i nodi vengono al pettine bisogna riconoscere
quello che è vero e davvero importante. Per inciso ho un figlio di quasi 25
anni che è la migliore... poesia che mi sia mai riuscita. Vero Maria
Cristina? Meravigliosa la tua dedica che suggella tutto il discorso, che
potevi dire di più? Un abbraccio.
Tinti sottolinea che il male di vivere e l'insoddisfazione ce li portiamo
ovunque con noi e non dipendono dalle condizioni esterne (sinistra ed
efficace la terra nera che culla). Continua il bel poema d'amore di
Jacqueline, sembra un continuo dipanarsi di sensazioni concatenate nelle
diverse poesie. Ancora un brindisi senza rimpianti per Antonia Scaligine,
mentre non è mai troppo il rum per il commodoro Bruno sul suo brigantino
(bella e scorrevole metafora, ma non è ancora detto che il suo scafo male in
arnese non riesca a doppiare capo Horn...).
C'era anche molto altro ma se continuo rischio di annoiarvi...o già l'ho
fatto? Saluti e buona domenica a tutti!
Massimo Reggiani
Piacevolissima la perfetta ottava satirica di Peter
Pepato.
Elia Belculfiné mi incanta, semplicemente mi incanta "Non sono un poeta.
Sono uno che vive." scrive lui, di sé, e poi scrive
"...Sono il
guardiano del fuoco del tempo nuovo,
un matto che dice di barbe infinite, un
teatrante. Uomo, io. Uomo soltanto. Poeta,
no. Non ne ho il naso, certo. Il volo
di colombo
accecato."
E se non è questo un poeta...chi mai?
"La giostra" di Massimo Reggiani, che qui, mi pare, si schiera con quanti
vedono il degrado di quelle istituzioni religiose che, invece di attenersi
all'insegnamento ineffabile di "quel povero Cristo" , hanno abbracciato
potere e ricchezza, dimenticando i miseri, quelli che subiscono ingiustizia
e muoiono per ingrassare i ricchi sempre più insaziabili ed a fianco di
questi fanno man bassa della terra...spero di non essermi sbagliata, anche
perchè se è giusto quello che ho capito, siamo molto più vicini nella
coscienza di quanto si poteva supporre. A parte il significato, metrica e
metafore perfette.
"Mio sposo", altro gioiellino di Anileda Xeka.
"Io.....Me" di Maria Beatrice Zanini, amicizia amore e poesia.
Che tenerezza "Una rosa rossa" di Gianni Langmann! Una delicatezza assoluta,
un ricordo sospeso tra i fiori e nel cuore e la chiusa "...Un bacio alle tue
labbra o ai tuoi fiori - appassiti?" mi entra nell'anima.
Di Enrico Tartagni "Ne vale la pena" è una poesia da introspezione, da
meditazione..."Avere una figlia e dirle: "scusa amore se ti ho portato con
me sulla - Terra - dove in polvere ritornerai"...Un concetto che è stato mio
da quando sono diventata madre. Se vai a leggere la mia "Figli" ne avrai
contezza.
"Un giorno" di Tinti Baldini, tristezza e nostalgia insieme, in un profondo
sentire.
"Post Scriptum" di Jaqueline Miu..."...oh, potessi avere l'ala per
l'immenso,..." e "con i nostri occhi appesi al tram dell'orizzonte,- andrem
a mescolare i nostri passi alle albe, - sognanti fughe d'amore come
Primavere..." Io l'avrei conclusa qui, gli altri versi l'appesantiscono
inutilmente, mentre il resto è davvero poesia.
Antonia Scaligine ci offre con la sua "Aggiungi qualcosa..." un esempio di
musicalità dove la ripetizione della rima quadrupla fa da controcanto agli
altri versi, tutti però dotati oltre che di ritmo, di intenso contenuto.
Caro Bruno Amore, con questa tua mi hai proprio conquistata. Non so se tu te
ne accorgi di quanto hai bisogno di trasformarti in poesia, tu che a volte
sei nudo e crudo, hai questa incoercibile necessità di venire disarmato
all'espressione più alta della tua anima. E, credimi, non sono soltanto le
donne della mia età, quelle che tu credi condizionate e sessuofobiche, no,
questo linguaggio è sentito da tutte e da tutti, come quello che resta
quando, appunto, si conduce la nave in darsena...
"Sei" di Maria Attanasio...sei tutto quello che un poeta porta di suo
bagaglio nell'osservare e vivere la vita.
Buona giornata a tutti.
Prof. sempre nel mio cuore.
cristina bove
M'infilo nel mare azzurro e nuoto con piacere
stamane anche se da rondine in marcia veloce..
Auspicabile o ironico ,Peter?
Sono il salice,il vento,un soldato senza medaglia...bravissimo Elia!
"Se la ragione mettiamo sull'altare tutti fratelli potremo tornare.."
condivido appieno Massimo e trovo la tua poesia dialettica e molto ben
scritta.
"Io ..e me"di Marbe..quella faccia di te che piu' sta a cuore..Come
comprendo.Grazie
E che dire di quella lettera mai scritta di Maria Grazia:lirica ed
essenziale come Emily,ciao
Bella poesia d'intenso amore d'Armando..t'amo .anche quando non ti penso.."
Consapevolezza d'esistere..ne val la pena eccome,Enrico! Mi piace.
La piccola brocca di creta per dissetar le rose..come meglio esprimere
l'amore? Sei unico Giannilang.
Cri,non si riesci in una giornata a salutarla quella ragazza che abbiamo
dentro ..mai credo!Ciao amica.
Bruno,eterno Ulisse, con un incipit alla Coleridge!
Belli anche i versi di Maria,Angelo,Jaqueline.
A tutti un abbraccio
Tinti
Una carrellata veloce su questa pagina poetica.primo
giorno di Marzo sempre
interessante leggerla.-
-------
Poesia: per un angelo
l'angelo della gioia/l'angelo della vita.
-L'angelo che ci sta accanto ..è la vita -
Antonio Lisil' Ti voglio , ti voglio bene , ti amo ,
parole che quando vengono dette o sentite ,davvero ti portano in paradiso.
------- Peter Pepato
Di quale governo parli?
cosa fa la fantasia !.è solo poesia.-
----------
Non hai il naso ?.ma io riesco a sentire del tuo profumo poetico.Elia
Belculfinè-
-------
Il pianeta azzurro in continua caduta,Paolo Santangelo
Piccolo scorcio della natura , un classico per far poesia -
---
Alla maniera Cecco Angiolieri ti rispondo
" Il come né 'l perché ben lo sa Dio,
anche se ancor si uccide per un dio
assolutamente no , quello in cui credo io
e spero che in quel mondo posso vederLo io
Sempre bravo Massimo Reggiani
---
Salvatore Presti
vento di marzo in filastrocca -
-----
Claudio Cisco.anche sotto l'erba buona si nasconde un serpente.
------
L'ultima ispirazione A. Piacentino
Anche questa poesia è intensa
----
Armando Bettozzi.amor ,amore.per questo ti sposai.-
----
Da sempre-Pierluigi Camilli.sempre bravo il nuovo Trilussa !
-----
Angelo Taraschi
C'è sempre sotto qualche interesse .bella satira -
--------
Michael Santhers-
di pippi e di cantori ne ho su le scatole.
Figli d'arte , trombati e scassa.timpani
Tanto chi paga son sempre gli italiani
Tutto sommato il Festival di Sanremo è stato
un bel momento per gli italiani
ma ora è diventato solo una gara all' Audience
"Video o mio video chi ha visto di più ,Pippo o Mentana...?
Ma il punto interrogativo si affloscia nel punto esclamativo!
E basta !-
----
Io..Me
tu sei l'amica, l'amica sincera, sei l'altra me stessa
l'esatta metà Maria Beatrice Zanini
L'amicizia , è sempre complice di qualcosa.
---
La lettera che non mi hai mai scritto.Maria Grazia Armone
Mi ricorda un film .
----
Poi ti baciai e fu l'ultimo bacio.
Un bacio alle tue labbra o ai tuoi fiori
appassiti? povera rosa rossa Langmann-
---
Enrico Tartagni
Quanta tristezza .la polvere è solo un modo di dire.perché si ritorna a
Dio -
---
Ah! Quest'asincronia
Cristina Bove
Non bisogna abbattersi .e non svecchiamo la favola della fanciullezza .la
si ritrova ancora con un nipotino tra le braccia .-
---
Maria Cristina Latronico che bella cosa essere madre..
--
Tinti Baldini
Come è triste il ciao detto di spalle .-
---
L'animo.
L'animo, un fiore
Ogni petalo che cade
Uno sentimento che muore
Arcangela Cammalleri
Però è sempre un vaso di pandora resta sul fondo
la speranza --
---
Post Scriptum
Jacqueline Miu
Ben proscritto ..tra profumo di mito e di amore --
--
Ho aggiunto anche io qualcosa.non posso però commentarmi .perché sarebbe un
abbaglio --
---
Sogni nani
Bruno Amore
Con sogni nani hai fatto un lungo viaggio--
--
Occhi Azzurri
Roberto Bertagnin
Negli azzurri non sempre si rispecchia il cielo.---
--
Amor Morto Perduto
Simone Baldacci
Un bel canto baciato alla rima ---
-Alberto Borgia
U na preghiera a Gesù Bambino
Fa sempre bene ---
--
Sei.
Maria Attanasio
sei , siete bravi
---ciao Antonia Scaligine
Quante poesie belle oggi, come si fa ad entrare
in ognuna di esse!
Voglio salutare il nuovo amico Antonio Lisi.
Un caro saluto a Gianfranco Stivaletti, oggi quella che dici essere la tua
vera natura, al di là di quello che mi era apparso da alcune tue poesie, si
rivela maggiormente tra lo sfondo della festa ed il malinconico sciaquettio
dei remi sull'acqua scura del lago, suono che i tuoi versi fanno proprio
sentire. L'atmosfera che riesci ad evocare in così pochi versi mi ricorda
"Addio ai Monti".
Cito solo elencandoli per necessità di tempo e spazio tutti i poeti che ho
letto con ammirazione, Gianni Langmann, Marbe, come sempre, Anixelda Xeka e
tutti gli altri.
Poesia malinconica ma bellissima quella di Bruno, la metafora della nave e
del pirata è molto efficace. Anche io uso questa metafora oggi nella mia
poesia, ma la mia piccola nave è appena all'inizio del suo viaggio.
Ancora una volta leggo Maria Attanasio, che bella poesia d'amore, io l'ho
intesa così.
Enrico, per te il mio finale, "le tue parole mi hanno fatto battere il cuore
e tremere le mani", questa poesia è una risposta a tante domande che mi
pongo, dove tra l'amore per la compagna della vita e per la propria figlia,
le radici profonde, si insinua una intima conoscenza attraverso la pagina
azzurra. Ti chiedo, mi chiedo, è peccato essere amanti fluttuanti negli
spazi infiniti? Si fa torto a coloro che comunque per noi sono tutto se
andiamo a dormire con un piccolo pensiero fatto di versi?
Ciao
Maria Cristina
29/02/2008
Un commento particolare alla bellissima poesia di
Jaqueline Miu, "Eppur non è vero".
Finora non ero riuscita ad entrare nel suo pensiero attraverso le poesie
lette, ma in questa riconosco un linguaggio a me familiare.
Seppure abituata a tanti apprezzamenti voglio porgere anche il mio.
Bravissima
Maria Cristina latronico
Venerdì', altra giornata di poesia, vediamo che
cosa ci riserva: molto piacevole la poesia di Peter Pepato, fachiro e
gladiatore alle prese con un rapporto inquietante e misterioso. Auguri di
buon compleanno alla giovane Ida Guarracino (farei subito a cambio sia per
gli anni che per l'atteggiamento positivo). Confessione-testamento nel
solito stile elevato, quello di Elia. Cupo l'istinto di morte di Claudio
Cisco. Belli anche il quadretto bucolico di Giovanni Mascellaro e quello
paesano di Pierluigi Camilli. Si dedicano al paesaggio anche Gianni Langmann
ed Enrico (bello il paragone della navicella), con lusinghieri risultati .
Spunta il sole nel cielo di Marbe, e ne siamo tutti lieti. Torna invece al
registro malinconico Cristina, con versi gravi il cui ritmo accompagna in
"rallentando" e "diminuendo" la cupezza dei suoi pensieri. Sottoscrivo il
messaggio di Maria Cristina (che poi si riallaccia al commento di Tinti di
oggi, che parimenti condivido: forse via-web si è più sinceri, e forse nella
realtà a volte bisognerebbe esserlo meno, per non ferire gli altri. Infatti
se in questo momento sono in difficoltà lo sono proprio per non essere
riuscito a mascherare nemmeno "un poco"...). E a proposito, Tinti, la tua
immagine della scala è molto poetica e surreale. Ma fammi capire, nel luogo
dell'incontro dell'amore ci vuoi rimanere da sola? Della bella lirica di
Jacqueline trovo splendida la chiusa, che anche presa da sola sarebbe una
delle più belle poesie d'amore che abbia mai letto. Silvano coglie nel segno
sottolineando l'insipienza di tanti vuoti bla-bla, visti e sentiti troppe
volte. Perfetta e amara la definizione-denuncia di Antonio Alvaro:"un posto
e un tempo lontano, troppo lontano per tornare indietro". Grazie anche a
tutti gli altri per le emozioni di oggi. Buona serata
Massimo Reggiani
Anileda: perla TU; ad ogni senso tuo associo un
cuore grande, immenso e... vivace.
Bi-sogno di Aurelia Tieghi: spettacolare im-prigionarsi tra le corde della
tua vibrazione.
Dolcissimo percorso della neve di Gianni Langmann che resta immortale anche
nelle "gocce oceaniche" di mare. bella assai!
Maria Cristina Latronico: Vera, Verace, Mordente nell'occhio scrutatore che
Sa.
E poi... e poi: un salutone carissimo a Gianni (non era il mio compleanno
l'altro giorno... mancano un paio di mesetti per spegnere quella candelina
in +); grazie lo stesso del pensiero...
Ancora baci a Tinti, Cristina, Bruno, Silvano, Aurelio, Danielina... anche
se son latitante CI SONO, ma ogni tanto mi prendo una pausa per non essere
troppo ripetitiva.
In più ringrazio tutti coloro che nei giorni scorsi hanno commentate le mie
ultime; ho un piccolo pessimismo cosmico che tende a chiudermi a riccio e mi
rifugio così tra piccole pareti di casa...
Un bacione ENORME anche e soprattutto al Lorenzone, a cui voglio pure a lui
un sacco-un sacco di bene.
Glò
"La vita è affare di poeti"… Queste parole mi
cantano nell'orecchio mentre osservo il mare che, laggiù, è una sottile
striscia d'argento. Bello e gioioso il mondo visto da qui, bello e dolente
il cuore gonfio di Elia che non si risparmia mai. Quanta passione in questi
versi, quanto frenetico cercare! E' un'emozione che mi fa pizzicare gli
occhi, come se che un fiume debba da un momento all'altro straripare…
Un augurio infinito a Ida per le sue 44 primavere, raccolte ieri, 28
febbraio.
Le "ombre" di Cristina, le "scarpe tessute di luna" di Tinti, momenti magici
che rendono preziosa la pagina di oggi. Poi, il bi-sogno di Aurelia, il
sorriso ritrovato di Maria Beatrice, Luigi Panzardi e la sua "corsa"….
Grazie, poeti
Rosa
Mi spiace di non poter essere piu' attenta e
dilungarmi piacevolmente ...sarà così.. presto ....oggi m'hanno fatto
innamorare le metafore avvolgenti e l'ncipit di Peter , le mani di fata che
cacciano i cattivi pensieri di Fausto e le labbra che non hanno altro porto
dove ancorarsi.." di Jaqueline.Grazie.Un augurio ad Ida per un anno in piu'
di "vita" ed un abbraccio ad Anileda per un' ode all'amica definita perla
:bellissima.
Messaggio positivo che contagia,Marbe così come l'amor amor di br1 e il
Bi-sogno d'Aurelia in cui"tu mi rubi ..ed io t'imprigiono"
Ecco,Maria Cristina,proprio ciò intendevo,un SOS virtuale
verso occhi che spesso vanno oltre..
Faccio mie la poesia breve ed efficace di Arcangela e la chiusa che non si
dimentica di Cri :.in prestito la vita...Grazie
Un saluto a tutti e al caro Lorenzo.
Tinti
Un particolare grazie ad Antonia .benevola
verso i miei versi,un saluto affettuoso a Tintina da Tintina . A Massimo,
sicuramente i rapporti reali sono intrisi di passione e condivisione
ma,spesso sottostanno a "ruoli" a cui ci si confà ( se un 'amica è in un
momento difficile e tu ti senti per lei riferimento e supporto,cerchi di
mettere in un cantuccio i tuoi guai):qui sul sito ,egoisticamente,mi sento
,come dice Br1,"autoreferenziale" e mi pongo quel mi viene d'essere in quel
momento senza condizionamenti.In sintesi ,se voglio toccare il fondo per poi
risalire,lo esprimo,chi non ha voglia di leggermi ,è libero di farlo,un
figlio ,un amico,un compagno sentono anche loro dentro il dolore ,per
forza..a meno che non mi mascheri un poco.
A Dani,io scrivo su un foglietto i titoli ma,dato che non uso il mio
computer ed ho poco tempo,faccio una gran confusione .Mi riferivo prorio
alla Tua Poesia "E ' di sola carne!"cara.Sono ancora in minore e vi saluto
tutti .
Ad Enrico,della tua poesia,io ho colto un'apertura alle diversità .
Ciao
Tinti
Che bella giornata è oggi!
Qui da noi c'è un sole di primavera, e con spirito leggero leggo le tutte
belle poesie apparse oggi.
Prima di tutto Tinti che oggi ha superato se stessa, e non era facile,
con"Vorrei", bellissima davvero.
Saluto Marbe e sento nei suoi bei versi una serenità ben narrata che spero
la accompagni sempre.
Stefano Ripamonti, "Io invece sono solo anche quando non sono solo" Quant'è
vero, forse è per questo che siamo su questo sito?
Belle le composizioni di Maria Attanasio e Fausto Beretta.
Atmosfera da "Sabato del Villaggio" con Pierluigi Camilli, che leggo sempre,
resa con altrettanta atmosfera seppure con un linguaggio vernacolare, non mi
piace questa definizione ma non ne trovo un'altra, per me sentire la parlata
romana, leggerla con Trilussa e Pascarella, ascoltarla nelle canzoni,
parlarla io stessa è sempre un piacere.
Ultimo, ma non ultimo, Enrico Tartagni, che rende in modo mirabile la magia
che si crea stando con la persona che amiamo in un luogo che amiamo.
Buona giornata a tutti e, permettetemi la citazione da "Guerre sTellari...."che
la poesia sia con voi"
Maria Cristina Latronico
28/02/2008
Senza togliere nessun merito a tutti i poeti
che hanno postato le loro
poesie e che meritano di essere lette , perché alcune sono davvero molto
interessanti , un piccolo commento lo faccio solo a Tinti Baldini, E sì ,
per alcuni è fortissima la passione che li lega al pc .hai descritto il
tuo attaccamento in perfetto accordo con l'emozione .Bella poesia
La strada della luna di Aurelio Zucchi.anche se il tema è infinito , i
versi scivolano
Alberto Borgia magnificamente perché ancora non arriva quel momento!
arriva sempre il giusto momento per tutto.e poi la felicità bisogna
riconoscerla , molto triste questa tua poesia,..a presto
Antonia Scaligine
Giovedì con cielo grigio e aria pesante:
vediamo se la poesia riesce a scaldarci un po'. Intanto diamo il benvenuto
ai nuovi poeti (specialmente mi colpiscono le anime di Roberto Bertagnin,
con il loro positivo messaggio). Comunica serenità anche la metaforica
riflessione di Aurelio Zucchi sul sopraggiungere della sera. Il sonetto di
Peter Pepato ci presenta un conturbante ritratto di dark lady che porta
inevitabilmente "a perdizione". La poesia di Fausto Beretta mi ricorda la
situazione di un vecchia canzone di Tenco (Vedrai vedrai), ma forse è una
suggestione che mi viene solo dalla chiusa. Bella la richiesta di Marbe che
si affida ad un amore pieno e rigenerante. L'atmosfera della poesia di
Debora evoca sensazioni contrastanti, passione sì, ma anche recriminazioni o
sensi di colpa. Daniela invece non si smentisce trovando ancora efficaci
parole ed immagini per comunicarci l'"inequivocabile assillo" nell'ennesima
eruzione del suo prorompente talento descrittivo erotico (ho detto
descrittivo, naturalmente...). E' solo una mia impressione o vedo un filo
d'ironia nell'"Appartamento" di Enrico? Giorgio Medda si abbandona con i
consueti toni coinvolgenti alla triste costatazione della condizione del
poeta-sognatore. E appare come sogno e favola, incontro di due solitudini,
anche l'ardente invocazione d'amore di Cristina. Sulla poesia di Maria
Cristina aleggia l'enigma di un episodio drammatico, di una perdita che non
mi consente di sbilanciarmi in un commento. L'interrogativo di Tinti è lo
stesso di tutti noi che affidiamo i nostri pensieri ad una platea mediatica,
ma credo che l'atteggiamento sia uguale anche nei rapporti reali, dipende da
quello che vogliamo realmente far sapere di noi agli altri. Jacqueline offre
un'altra lirica in cui incertezza, distanza e desiderio si fondono in un
complesso paesaggio sentimentale. Bella la poesia di Bruno: quegli occhi che
ci guardano al di là del "limes" sono lì a ricordarci il peccato originale
della nostra civiltà. Complimenti anche a tutti gli altri, anch'essi autori
di questo bell'affresco policromo quotidiano.
Massimo Reggiani
Cielo azzurrissimo, cielo.... mobile...trasparente....
mirabili oggi:
... Peter pepato.... grande e tecnicamente ineccepibile il suo sonetto
classico “Nel ghiaccio”, scorrile, disinvolto... in preziosi endecasillabi
in rima ABBA le due quartine preparatorie e ( divine e dense di significato)
le due terzine finali in armonico lirismo, ricche e disinvolte, in stupenda
successione CDE .... raro e sfuggente, poetare che stordisce e lascia
muto.....
.... Daniela Procida ... “ Di sola carne” vestuta.... erotica donzella che
quivi parla, muta, così ti porterei, poco vestuta, sfrontato tuttavia,
seguace tuo accanito. Sarà pensiero audace, forse, eppure, stregato dal tuo
grano e bacche rosse, mi faccio aratro a incidere le fosse e ti darei ....
la pace.....
Affettuosissimo ..... tuo Melograno-Silvano.
.... Cristina Bove.... “Sorgi”.... mia Marion Zimmer Bradley.... piena di
immagini sopite ed odorose. Maestra di metafore allegoriche, fragranti di
spezie e desideri: mi vieni incontro, dentro il mio respiro, ed è ardito
delirio, solitudine settima che assaporo, vuoto che sazia.... immenso
palpito costante.... Grande Cristina....
Così Silvano Conti
Buon giorno poesia.
"Nel ghiaccio" di Pepato, esaltazione per una grande passione e rimorso (?)
per essercisi dannato.
"Esausto guerriero" di Beretta, eccola una semplice azzeccata metafora per
descrivere un quotidiano difficile.
"Eccomi" ...proteggimi dalle tempeste...affinchè possa dischiudermi ancora /
agli sguardi di chi mi sorprende. Bella chiusa Maria Beatrice Z.
"Di sola carne" assoluto piacere della mente e del corpo, leggere questa
magnifica sensuale poesia erotica (a qualcuno non sembri diminuzio) di
Daniela Procida. Seduto sotto un gazebo di vite d'uva fragola, la immagino
passare e...fare con gran lena il lavoro agricolo che serve. Bravissima.
"Appartamento in affitto" è un'intrigante immagine della modernità che
coinvolge la religione islamica (ma è più giovane della cristiana e della
ebraica) ed è arrivata a noi relativamente tardi. Non so se ho colto il
senso, Enrico T., se no, me lo chiarirai - grazie.
Cristina B. non avrebbe "...brindo al mio cuore...che liquefa ed espande il
desiderio...solitudine estrema che si sazia di un'altra solitudine
d'amore..." se lui non viene da Avalon, con capelli biondi e occhi azzurri,
sul cavallo bianco, anche qui a Tor Pignattara abbiamo amanti validi. Fuori
dallo scherzo, la chiusa è splendida.
"Le tue ceneri..." quasi cinica, questa di Maria Cristina L. Secca,
essenziale, profonda. (la madonna era intesa legata al medievalismo del
cognome, uno scherzo).
"Nuove parole vorrei inventare" di Pina D'U. un pensiero che mi perseguita:
scrivere nuovo.
"Che cosa?" lega al pc., Tinti, proprio quel ...senz'occhi...: arcate
sopraciliari che non si aggrotteranno quando ".solo lì denudo e
copro.provandone liberazione e piacere." Come girare per la stanza da letto,
piena di specchi, nudi come vermi, nonostante le "imperfezioni" fisiche che
ognuno porta. Esibizione pura, autoreferenziale.
"Un'idea compiuta" Arcangela C. beato a chi capita. Assolutamente
desiderabile.
"Via con me" di Maria A. un invito a volare alto, accada quel che vuole. Vai
ragazzo e brucia. La mediocrità è una condanna.
"Le mie mani non ti." amori difficili con Jaqueline M. ma se ce la fai ,
allora ".ti daro una pioggia calda che."
Modestamente.
BR1
Un'ode alla vita l'atteso racconto di
Gianfranco Stivaletti( grazie per averlo dedicato a tutti noi ), unito alla
poesia di ieri mi fa immaginare che tu sia una persona solare e positiva.
Bello.
Personalmente poi apprezzo anche il riferimento ad Anzio ed al suo porto, in
passato quel litorale romano l'ho conosciuto e frequentato, Lavinio,
Nettuno, Anzio ed ancora oggi Sabaudia.
Tintina, stai meglio? La telepatia del sito, come la definisce Massimo, fa
si che oggi io legga una tua bella poesia, dove rendi benissimo con
l'immagine di "foglio senza occhi" quello che significa questo schermo e i
rapporti che vi si intrecciano, anticipando un mio stesso pensiero che sarà
espresso in una poesia che dovrebbe apparire domani.
Mi sembra che in "Occidene & gli altri " di Bruno Amore e "Appartamento in
affitto" di Enrico Tartagni, si rivolga un comune omaggio a popoli e
religioni differenti.
La poesia, pur nascendo dall' esplorazione del proprio animo, trova in esso
anche pensieri non necessariamente legati al vissuto privato.
Grazie e complimenti anche per "Vieni via con me" di Maria Attanasio, che
ringrazio per l''apprezzamento nei miei confronti.
Belle comunque sempre tutte le poesie, e bello leggerle.
Maria Cristina
I due ultimi sonetti "Il testamento" e "Nel ghiaccio"
di Peter Pepato sono perfetti nello stile; permeati di richiami
culturali, trattano temi universali con quel sorriso ironico e sarcastico
che caratterizza i suoi testi.
Angelo Taraschi
Sempre a volo d'uccello leggo le vostre parole
che mi danno emozioni crescenti e variegate.Grazie amici e grazie a tutti
coloro chi mi dimostrano affetto e stima ricambiata.
Mi piace stamani l'immagine di Roberto.b: anime come lampare che si cercano
nell'oceano .Ecco quante visioni differenti possono nascere pensando alle
anime...io le ho nella mente come soffio di vento lieve...)
Chiusa che mi riporta a Sandro Penna quella di Peter.P: imbuto quasi
dantesco ....
"Eccomi" di Dani,esposta...é tra le piu' belle e complete liriche che hai
composto:complimenti!
Bentornato amico Fausto ; quel tuo guerriero esausto che cerca pace va in
parallelo al cavaliere che sorge in desiderio e stilla amore e sensualità in
Cri:belle entrambe.
Messaggio arrivato benissimo a destinazione quello del mio cumsorte Br1 e di
Enrico.
Toccante e molto in pochi ed intensi versi Maria Cristina e...poi Marbe,Jaqueline,Silvano.
Meritevoli tutte.
Ciao e a presto e con piu' calma.
Tinti
bella la poesia di Maria Cristina,come sono
belle tutte le altre,
sempre.
ringrazio Cristina Bove che ha sempre un pensiero gentile per
me.aspetto notizie di daniela
che non risponde alle mie e-mail,ma è
sempre nei miei pensieri.maria attanasio
Cara Maria Cristina, " Le tue ceneri arrivano a
Sabaudia "...Cosa si è
compiuto? Quello che hai scritto io non so se sia Poesia: so che per me non
solo è profondo e sereno, è divino. Sono con te.
Enrico.
27/02/2008
Oggi il livello è molto alto e le poesie
davvero tante, spero di non fare torto a nessuno: Aurelio Zucchi trova un
modo originale, dialogico, per affermare le sue aspettative nei confronti
della vita.
La saggia "composizione" del professore accosta due poesie
anti-istituzionali: Alberto Borgia denuncia con il consueto tono dolente
l'istituzione psichiatrica (ma l'amore per il lavoro e i pazienti resta) e
Peter Pepato non salva nulla degli ambienti formativi e lavorativi (salvo
capitolare di fronte all'amore, a quanto pare). Mentre questa volta in
Claudio Cisco prevale Thanatos (registro cupo e suggestivo), Renzo
Montagnoli si apre con sapiente garbo pittorico all'ottimismo primaverile.
Dalla primavera all'estate, con il bel ritmo di Gianfranco che allunga
l'ombra della nostalgia sul lido dei ricordi. Sottile il gioco di emozioni e
rimpianti evocato da Marbe, che fa intuire equilibri altrettanto sottili.
Sempre affermativa Anileda, che rivendica anche la sua autonomia nei
sentimenti. L'autoanalisi di Enrico continua: giusta considerazione, chi è
che non ha cumuli di errori dietro di sè? La pagina azzurra può aiutare (e
sicuramente lo fa), ma l'"anima" va ritrovata da soli: però Enrico c'è molto
vicino, la vediamo persino noi..... Il tema è analogo alla bella poesia di
Giorgio Medda, che esprime molto bene la difficoltà di scendere nel proprio
io profondo. Epitaffio di alta poesia quello di Elia Belculfinè, mentre
Cristina torna vigorosamente al tema filosofico-religioso con il laico
Spinoza (qui citerò Nanni Moretti: "no, il dibattito no...!", non è la sede
per aprire parentesi più lunghe di questa, quello che dici è tutto chiaro, e
l'hai detto molto bene). Ma sono solo a metà delle poesie? Come faccio?
Jacqueline profondissima e lirica nel dubbio esistenziale, l'altra faccia di
Perugia (Silvano hai perfettamente ragione, ma di una vecchia signora
millenaria non sta bene dire in pubblico i difetti....), il silenzio di
Stefano Giannini (una splendida conferma), l'educazione "sentimentale" di
Bruno, il gelato "salato" di Antonio Alvaro, la goccia di Aurelia, la pelle
di Michele Cristiano Aulicino, lo scavo di Glò e tutti gli
altri.....bravissimi, commentare comincia a diventare un lavoro improbo....
Buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Ho dimenticato nel commento ..gli occhi di
giorno e di notte le parole,,!di Michele A.Splendida!
Grazie per la delicatezza di Silvia,Cri,Antonia,Aurelia,Marbe.
A Massimo i tuoi commenti ironici e sdrammatizzanti mi fanno
sorridere.Grazie .
A presto spero
Tinti
Amici ,pc rotto e bronchite....ma a volo
d'uccello vi ho letti con immenso piacere:in un momento non brillante (per
usare un eufemismo) della mia vita,come si evince dal tono di miei ultimi
versi,a volte, le vostre poesie mi fanno aprire gli occhi spesso offuscati
(forse dalla miopia..?),Stamane il risveglio mi è stato offerto da tanti :
Glò nella difficoltà perenne di non riconoscersi,di non esistere..come
comprendo,cara .
Quella vita monella presente in ogni dove è una meraviglia ,grazie Aurelio.
Peter a nulla si piega se non all'amore:una dichiarazione dolcissima ,dietro
le parole.
Donna e i suoi profumi sempre dentro..Bruno,Scritta benissimo.
Aprono il cuore alla natura ed all'universo tutto Renzo,Gianfranco ed
Aurelia.
Anileda:che sintesi perfetta per definirsi e sentirsi unica nella propria
diversità!
In sintonia con me ed il mio sentire e pensare.Marbe,Cri,Arcangela,Elia,Angelo,GianniLan,Jaqueline....e
bravi tutti.Grazie al Vate esimio.
Tinti
Ringrazio Massimo per aver compreso e
positivamente commentato il mio tentativo di contaminazione tra poesia e
canzone.
L'esperimeno è nato dall'ascolto di Besame mucho e dalla lettura di Catullo,
e sono rimasta colpita dalla vicinanza dei testi, del resto l'amour c'est
toujours l'amour.
Forse qualcosa si è perso in quanto non è stato pubblicato il titolo che era
appunto Baci latino-americani.
Ho letto oggi con emozione le poesia di Anikeda Xeka, che leggo sempre con
stupore per le sue capacità, e quella di Paolo Ghelardini.
Peter Pepato scrive un bel Testamento, dove l'unico peccato o compromesso
della vita è stato con l'amore, mi piace.
Bella l'atmosfera da falò sulla spiaggia, di Gianfranco Stivaletti a cui
faccio gli auguri per il suo compleanno.
Non so quanti anni compi e se le atmosfere evocate nella poesia sono ancora
vita vissuta, io di quelle emozioni di compagnie e spensieratezza tipiche
della gioventù ho solo il ricordo, che tu hai magicamente evocato. Grazie
Bella anche oggi la poesia di Enrico, non so perch' il commento a quella di
ieri non è stato pubblicato, lo rinvio oggi
Grazie anche a tutti gli altri poeti che anche oggi regalano bella lettura
Un saluto a Bruno da Madonna ( Perchè? ) Cristina
Un bacio grande alle mie Tinti e Marbe
un ringraziamento al Magnifico lorenzo che veglia su di noi.
Maria Cristina
26/02/2008
davvero un grazie di cuore a Massimo Reggiani e
a Tinti... per le letture alle mie poesie....
sempre felice quando riesco a trasmettere emozioni...
Oggi ho letto qualche poesia...è difficile scegliere...Sono molto belle....
E' d'uopo commentare quella di REGGIANI ,è molto profonda un viaggio
introspettivo che analizza il suo sentire.
Vorrei aver spazio nell'anima
per dare ogni amore che sento
e a ciascuno la parte che vale,
amicizia, rispetto,
particolarmente questi versi mi son piaciuti....
DI PIU' di Tinti Baldini,,,aspettando l'autunno...quello vero...guardarlo in
faccia...Se si ha un'animo così sensibile...l'autunno
tarderà molto a venire...Poi mi è piaciuta quella di GIANMARIA CARMOSINO
...viaggio travagliato attraverso le passioni.
La vita offre spesso travagli che ci trascinano negl'anfratti silenziosi
della nostra anima e lì li custodiamo fino alla fine...
Veramente belle anche oggi...Peccato che il mio tempo finisce qui...Alla
prossima
ciao
silvia trabanelli
Sono tanti i poeti di oggi, e a prima vista
vedo anche molte novità stilistiche. Mi soffermerò su ciò che mi colpisce di
più: Marbe rovescia una situazione e coglie un punto di vista maschile con
singolare acutezza e benevola indulgenza. Come posso non notare che usa il
termine "tenera ossessione" (io altrove parlavo di "fragile ossessione") e
non essere empaticamente coinvolto? Anileda ricorda sempre di più la concisa
sensibilità dei lirici dell'antichità classica, con il loro sentimento
incondizionato, portato all'estremo senza falsi pudori o infingimenti.
Quella di Enrico è una bella dichiarazione d'amore verso l'eterno femminino,
con il suo solito stile sincero. Debora omaggia con fervore la sua Rimini
(ti dirò, a me piace anche quella invernale de "La prima notte di quiete").
Splendida l'ode al sorriso di Giorgio Medda, un condensato di verità.
Cristina invita a leggere e rileggere per sciogliere l'enigma (è il tempo
che sconforta e sfida, e sottrae la vita?). Simpatica e originale Daniela
nelle faticose operazioni matematiche della vita (io che la matematica l'ho
sempre odiata spesso consegno il compito....in bianco). A Tinti vorrei
consigliare (non potendo nascondere tutti gli specchi di casa) di
considerare l'autunno per la sua bellezza, i suoi colori meravigliosi e le
sue risorse, e quando arriva accoglierlo con felicità.... alla faccia
dell'anagrafe. Jacqueline cattura la magia delle parole e la loro capacità
di andare al di là della semplice funzione comunicativa. Ancora molto
efficace Stefano Giannini, per immagini e linguaggio; la sua lucertola è
bellissima. E bella è anche la denuncia di Antonio Alvaro, con il suo invito
finale a non rassegnarsi di fronte alla nostra triste realtà di oggi. Uno
sguardo del Gabbiano anche alle isole greche (ma sei sadico, a febbraio è
troppo presto per far venire così forte la voglia di partire....!) , e poi
arriviamo al personalissimo stile di Michele Cristiano Aulicino (comunque
attraente e significativo) e all'interessante esperimento di contaminazione
di generi di Maria Cristina, che coglie il comune denominatore "latino" tra
suggestioni classiche e musicali. Le pagine azzurre crescono, non trova
professore? Grazie a lei e a tutti gli amici poeti, ovviamente anche quelli
non citati oggi. A presto
Massimo Reggiani
Leggendo "Non odiarmi" di Bruno Amore e "Ho giurato"
di Massimo Reggiani, sento dentro di me che sono parti di uno stesso
discorso, reso da ambedue con capacità altissima.
Io ci leggo il conflitto, l'eterna domanda, che cosa portiamo via all'altro
per vivere noi pienamente e cosa portiamo via a noi stessi non facendolo.
E' una domanda che mi pongo da molto tempo e anche se non ho trovato
risposte certe nei vostri versi, cercando insieme forse si trova meglio.
ciao
Maria Cristina
Saluto , dopo qualche giorno di assenza dal Sito
, dovuta a un raffreddore che mi ha lasciato " intronato " , Massimo
Reggiani presente oggi con le profonde riflessioni di " Ho giurato " , in
cui l' amore per la sua compagna ha il sopravvento giustamente su ogni suo
desiderio di donare e di impegnarsi; senza però spegnerli del tutto . E
Daniela Procida a cui mi accomuna la poca familiarità con la Matematica (
Eppure , a pensarci bene , anche in essa si può trovare la Poesia,
specialmente quando con i " numeri immaginari " si possono calcolare le
distanze astronomiche...inimmaginabili ! Zichichi insegna ) . Colgo l'
occasione per dedicare a tutti gli amici poeti e al benemerito Professor De
Ninis il racconto che ho inviato oggi e che , essendo la vigilia del mio
compleanno , vuole essere una riflessione sulle mie " radici " .
Gianfranco Stivaletti.
Come tutte le mattine leggo e mi soffermo sulle poesie
del giorno e quasi
sempre riconosco
la mano del poeta , come me veterano del sito .
Alcune poesie sono davvero interessanti .
La pagina di oggi, martedì 26 Febbraio ,è all'insegna dell'amore e della
politica.
Molto bella è la poesia di Massimo Reggiani .Vorrei aver spazio nell'anima
per dare ogni amore che sento e a ciascuno la parte che vale.assolutamente
vero ,dovremmo trovare nel nostro cuore un giusto spazio per contenerci
l'amore.
il desiderio fuggì invano. intrappolato in gabbia di versi ora non accetta
rinunce.davvero dei bei versi
Belli anche quelli di Tinti Baldini: Di più : Mi osservo spesso non mi
dimentico.
Per capire che non siamo soli
e questo dolore ci giunge
solidale monito consolatorio
di Michael Santhers.anche questa poesia mi piace .
Perché questa terra non
può essere solo una pallottola
vagante, ma una promessa di
ideali recuperata tra i rifiuti
gettati in mare. ..e adesso ammazzateci tutti .molto interessante anche
questa poesia di Antonio Alvaro
Mi è piaciuto molto lo spazio canzonatorio e satirico della politica. La
Politica è cambiata. Di Pierluigi Cavilli. E ricomincerà la pantomima, che,
come sempre fatto, rifaranno
e torneremo a stà peggio de prima! Le sue poesie mi ricordano quelle di
Trilussa .
Ma simpaticissima è la filastrocca Il Programma delle tasse di Angelo
Taraschi
Al posto delle tasse,/ numerose e asfissianti/
vi sarà l'UNA TANTUM /da pagare alla nascita/
per poter poi morire/ ognuno in santa pace /senza pagar la tassa/ per entrar
nella cassa..la rima è perfetta , la satira è unica e il tema è
esilarante-
Antonia Scaligine
"Vecchio albero" di Michael Santhers
bellissimi questi versi, mi hanno letteralmente presa ed emozionata.
Albero: ... diario discreto di ognuno/ folti rami le tue pagine/ geroglifici
di cuore/
che solo il vento sa leggere.../ Come al solito, veramente notevole, grazie!
Elenco alcune poesie, per me, intense:
"Strane convinzioni" di Alberto Borgia
"Tenera ossessione... spiata" di Maria Beatrice Zanini
"Tu... più... dell'amore" di Anileda Xeka
"Che dire" di Enrico Tartagni
"E' lì" di Cristina Bove
"Di più" di Tinti Baldini
"Le anime della parola" di Jacqueline Miu
"Cadenti mura" di Stefano Giannini
"Fin là" di Antonia Scaligine
Grazie anche a tutti gli altri poeti, per le letture colme di saggezze. Cari
saluti
Aurelia Tieghi
Oggi poesie bellissime a cominciare da
"Universo d'amore" di Aurelia Tieghi, splendida forma e altrettanto
splendide metafore.
"Ho giurato" di Massimo Reggiani, una delle sue più belle, questa, almeno
per me.
"...Tu che m'ami hai timore del sempre,
un fantasma che infesta la casa
e in mezzo a noi la presa non lascia;
io invece ho paura del mai,
che con il ricordo di un volto
si porta dietro il mai più...." Pura poesia, Massimo, e delicata professione
d'amore. La chiusa eccezionale.
"Tu... più dell'amore" tutta la poesia vibra, grazie a quei puntini di
sospensione...
"Che dire" di Enrico Tartagni"
"... tu donna, sei vita,
hai la vita
che varca il confine del cielo
perchè la vita non è di questa Terra
soltanto
è Universo infinito, mai nato e mai visto finire,
che dire...
è Amore." Ogni aggiunta è superflua.
Molto divertente Angelo Taraschi con "Il programma delle tasse"...il Nostro
è riuscito a fare poesia perfino con le sigle degli enti arraffoni.
Interessante l'esperimento matematico di Daniela Procida.
"Di più" di Tinti Baldini, e anch'io vorrei vedere l'autunno, anzi no, anche
l'inverno, proprio in faccia...
Jaqueline Miu, "le anime della parola"...e sì, si impara a crescere coi
battiti del cuore...
E bello l'inconfondibile volo ricognitivo-poetico de Il Gabbiano
cristina bove
25/02/2008
Lunedì: bellissima introduzione con Antonia
Scaligine ed il suo brindisi "alla russa" con ottimistico compiacimento. I
sogni però sembrano i protagonisti di giornata, questo lunedì: popolano le
"notti esangui" di Aurelia Tieghi (bella riflessione "ipnagogica") e sono
inganni della mente per Pierluigi Ciolini. Debora ci offre uno scorcio di
vita quotidiana che ci riporta alle nostre comuni origini di "strapaese".
Tangibile l'esperienza dei sensi di Marbe (ma perchè reprimere e placare
l'ardire?) ed anche quella di Giorgio Medda, che ce la racconta con delicato
crescendo di immagini. Ancora più tangibile l'avventura di Bruno, resa con
notevole abilità descrittiva (mi piace il gatto che rassetta il muso). Molto
bello l'incontro di Felice Serino con l'eternità, una ben riuscita sintesi
di immagine e significato (speriamo sia veramente così). Due omaggi:
epigrafico quello di Armando Bettozzi alla sua Roma, e orgogliosamente
commosso quello di Pierluigi Camilli alla consorte, dipinto con il vernacolo
del cuore. C'è una suggestione malinconica nella favola astrale disegnata da
Cristina, forse lei ci potrà spiegare qualcosa in più. Mentre Tinti è alle
prese con una malattia che ci accomuna un po'tutti, Enrico racconta un
drammatico faccia a faccia con il volto crudele della nostra società che
emargina i deboli. Ma sappiamo che un nobile gesto di Samaritano purtroppo
non basta... Tre belle poesie d'amore: Jacqueline ci abitua sempre a
continui scambi di ruolo, e questa volta ci identifichiamo in una
passione...leggendaria, di grande presa. Silvano è concisamente efficace
(quel nome che scaccia i nuvoloni è tenerissimo). Silvia Trabanelli rende
esplicita la passione utilizzando l'ardente registro femminile. Anche oggi
devo fare torto a tanti altri ugualmente bravi, ma è solo lunedì...ci sarà
tempo per tutti. Buona poesia
Massimo Reggiani
Bellissima la Favola asincronica di Cristina Bove!
Mi ci ritrovo... ed è come fosse mia! Grazie.
E complimenti anche a Pierluigi Camilli, per la bell'immagine di su' moje,
nella quale anche mi ci ritrovo (presuntuosa-mente???). Grazie.
Wilma
Mi piace assai stasera l'apertura di pagina di
Antonia.S che esorta ,ed io ci provo, a bere un raggio di vino in gocce di
stelle ..è poesia e Felice.S che sarà goccia di luna ,non piu' materico,solo
"corpo d'amore"bellissimo.
Aurelia cara, riempie pian piano,in dolce bisbiglio il foglio azzurro la tua
isola avvolta da "forme di sospiri..ombre insinuanti ..al tramonto del
sole".Brava. Lapidario è Armando :complimenti! Cristina mi pare (per me è
complimentissimo! come dice mia nipote) ricreata in poesia l'atmosfera
surreale ed un poco chagalliana della "Donna cannone "di De Gregori.Grazie
cara.
E poi prorompe ,cari amici sitani,un fuoco di sensualità diffusa che prende
eccome prende...Marbe tra le lenzuola in mille campanelli, Giorgio.M è tutto
sensi(altro che la scena osee di "caos calmo"!) e "morderò la tua carne con
i baci"..di Yaqueline bravissima sempre più e in crescendo "quelle natiche
formose soffici.." di Brù fino a Silvia "Ti sento dentro ogni anfratto..Vi
siete proprio scatenati stasera e in modo mirabile ,gradevole
,avvolgente..sarà la primavera in arrivo? Sarà la domenica brumosa che
accende brame? Sarà il sito che crea sinergia ? Comunque grazie e in
particolare a chi sa così ben gestire il tutto e non è da poco.Ciao
Tinti
24/02/2008
Bellissima caro Bruno la tua poesia " Non odiarmi ".Ti
ho già detto che ti ritengo un maestro della poesia d'amore, ma questa la
preferisco su tutte per quel discorso che si intuisce tra una coppia, sono
cose che si imparano con il tempo.
Bravo, ciao
Maria Cristina
Commento alla poesia "un mistero" di Luigi Panzardi
Ammirevole il tentativo di dar vita a un sonetto; il sonetto però è in
endecasillabi (tutti i versi).
Saluti
Roberto Bottiroli
Stamane sono malaticcia e poco lucida ma mi
pare di sentire sulla pagina azzurra un'aura particolare di domande ,di
preghiere quasi struggenti e piene di pathos.Grazie a tutti .
Antonio esorta dolcemente a cercare la felicità nell'essenza stessa delle
cose,nell'onda ..con coraggio come scudo,cavaliere del 2007.Grazie
Aurelio"in questo tempo di presuntuoso millennio ..rischiamo di morire
vivi..di dimenticarci.." chiede e chiede di non disperder bellezza e
amore.Quanto è vero e condiviso il tuo bisogno,amico.
Dani,nottambula, cerca di rivivere emozioni attraverso "il libro"grande
farmaco amico anche per me,cara, e Alberto,pur vedendo i segni del tempo
allo specchio,si sente ancora cavallo al galoppo in una gradevole e
ottimistica ode alla vita.
E poi Maria Cristina e Marbe che accomuno per quel senso di mistero,di
incompiuto ,d'attesa che permea i loro intriganti versi....la goccia....
quel richiamo....Brave.
Elia ,prima gabbiano..sasso ora supplica quasi , se lo sapesse fare,di
mietere " i grani vivi del giorno"..Immagine bellissima e.. gli risponde
Gianni.Lang" sempre ..s'udiranno i poeti" nel movimento dell'onda ...Grazie
.
Si differenzia Br1,con la domanda "Non odiarmi prima ancora.." di sapere ,di
capire ,di provare...Sentitissima preghiera d'amore.
Su tutte Cristina che raggiunge l'apice del poetare con l'angelo disilluso
che torna sulla terra a soffrire con noi.Grande! Maria , terra che si apre
ad accoglier pioggia per cassare il dolore nel suo ventre e,quasi parallela
(bravissimo Lorenzo nel puzzle!) la gola arsa di Gabriele, bruciata dalle
parole ..quasi inutili che attende di calmar la sete.Tre splendide
poesie.Bravi anche Anileda,Antonella,Giorgio ,
Enrico e tutti tutti.Ciao
Tinti
Mattinata domenicale, c'è tempo per buona
poesia (il nuovo ingresso Michele Curtoni ci crede, è l'unico fuoco che
arde). Simpatica la divagazione olfattiva di Michael Santhers. Molto bella
la riflessione di Aurelio Zucchi sulla perdita del senso del bello e delle
cose che contano nell'attuale civiltà dei "gettoni d'oro". Da sottoscrivere.
E' bellissima la poesia di Maria Cristina, la goccia (del tempo, della vita,
dell'amore) cade ritmata e malinconica, e lascia l'amaro in bocca, come
anche la Tetraggine di Gabriele Piretti, espressiva e senza appello. Che
cosa cerca l'insonne Daniela tra le pagine d'autore? Positivo Alberto Borgia
che paragona la vitalità del suo cuore rispetto a tanti giovani che paiono
vecchi. Delicata Marbe cede al richiamo di una "inaspettata passione".
Anileda novella Penelope attende il suo Ulisse con accenti che sembrano
provenire autenticamente dai lirici dell'antica Grecia. La poesia di Giorgio
Medda ha singolari parallelismi con una vicenda che mi coinvolge: dietro
l'apparenza di uno sguardo che drago si cela? Molto suggestivo l'angelo con
cui Cristina simboleggia l'eterna impossibilità dell'umanità di comprendere
il mistero del dolore e della sofferenza, con il solito ricco, appropriato e
sincero corredo espressivo. Quello di Enrico sembra un autoritratto, è lui
il podista che attraversa la vita e arriva sicuramente alla meta con passo
deciso e caparbio! Espressivo anche Cristiano Menaldo con il suo silenzio
che sgretola e ferisce. Il freddo di Tinti, provocato da inattese risposte
(purtroppo succede), mette i brividi anche a me. Bellissima anche la nuova
poesia di Stefano Giannini, un uso eccezionale delle immagini e un ritmo
conseguente, Una rivelazione. Meravigliosa immagine di Gianni Langmann, la
voce dei poeti che sopravvive a tutto e nonostante tutto, potrebbe essere il
"manifesto" del sito! Per me la migliore di oggi. Chiudono Bruno con il suo
commiato-confessione e Jacqueline, con suggestioni che meritano
approfondimento e anche qualche "interpretazione autentica".
Complimentandomi anche con gli altri ringrazio tutti per la bella mattina di
poesia
Massimo Reggiani
23/02/2008
Commento in forma di racconto d'amore alla poesia
Basilicata di Enrico Tartagni
percorritore di passi comuni
Enrico, cosa c'entri tu con la terra dove Cristo non è mai arrivato?
Lì sono le mie origini, e dopo la laurea lì sono ritornata a scoprire che un
pezzetto del mio DNA portava stampato il marchio di quella terra, che
apparteneva per nascita ai miei genitori.
Ho vissuto lì undici anni della mia vita di adulta, un intermezzo tra un
prima, la mia giovinezza, ed un dopo, la mia adultità, mi si passi il
neologismo, e (come ho da allora pensato) il mio amore per un territorio,
per l'ambiente dell'uomo e per la natura, si è saturato in quella
esperienza, così che non ho più potuto amare così intensamente altri
paesaggi del luogo dove successivamente ho vissuto perchè non avevo più
amore da dare, se l'era preso tutto la terra di Basilicata.
I calanchi di Pisticci, che sono tutt'uno con le case bianche calcinate, il
vasto alveo del Basento pietroso, la via Appia che infila paesi misteriosi,
Grottole, Grassano, Tricarico, che quando la percorrevo al buio mi regalava
improvvisi alberi di natale, ed erano cespugli coperti di lucciole, i
falchetti che volavano in cerchio, e ne ho visti alzarsi in volo con una
serpe nel becco che pendeva contro il cielo azzurro, gli asparagi selvatici
che ho imparato a cercare per farne frittate, le cave geometriche che si
approfondivano nella terra come palazzi in negativo di tufo pianco e
polveroso con inclusioni da inizio del mondo di conchiglie marine, le misere
case dei miseri villaggi della riforma fondiaria degli anni cinquanta, i
borghi La Martella, Venusio, Picciano A e Picciano B, ( che fantasia !) i
burocrati non sono neanche riusciti a trovare due nomi diversi, perchè i
contadini non avevano diritti e quelli lucani meno degli altri, la felicità
mista a paura che mi procuravano i voli di rondine che stridendo sembrava
volessero schiantarsi contro le imposte delle fineste da cui le osservavo,
affacciata su grigio abbisso del Sasso Barisano in quella casa nel Palazzo
del Moro, per il profilo di uomo con l'orecchino ad anello scolpita
sull'arco che introduceva alla piazza della Cattedrale dove mia madre aveva
voluto battezzarmi, e dove tanti anni dopo rimossa una tela ottocentesca
emerse dall'intonaco un Giudizio Universale uguale a quello di Torcello,
misteri dell'arte che lega il mondo in un'unica linea.
Io cittadina della città eterna che pure tanto conoscevo ed amavo in tutte
le sue nobili parti, riscoprivo invece un altro tipo di amore, non quello
dell'architettura trionfante del potere, ma quella della mano dell'uomo che
costruisce la sua casa con quei mattoni creati con l'argilla della argillosa
terra traditrice che in un giorno di pioggia la dilaverà come terra essa
stessa, povere case curate da donne con facce volpine con gli occhi
verdegialli come quelli di mia madre, la scoperta di una umanità diversa ma
uguale a me nel profondo, solida, fedele, onesta,silenziosa.
Questo ricordo, e questo voglio ricordare di quegli undici anni trascorsi,
oggi tanto lontani, e non potrà cambiare questo amora la vita meno bella,
meno lustra, meno incantatrice che lì vi ho speso.
E tu, Enrico che cosa c'entri con la terra dove Cristo non è mai arrivato?
Maria Cristina Latronico
Questo sabato ci offre subito ottima poesia: la
metafora apistica di Bruno, che sugge di fiore in fiore in cerca del nettare
dell'amore, cadenzando con mestiere. Il cuore aperto di Antonio Alvaro, che
trova senso e conforto nella semplicità del vivere e nel rapporto con i
sentimenti duratori radicati nel quotidiano. Bello il malinconico effetto
eco di Marco Cabassi.
Suggestiva Antonia Scaligine con la sua luna rossa d'eclissi, e impietoso
Michael Santhers nella sua efficace anti-fotografia di moda. Armando
Bettozzi torna a regalarci un gustoso sonetto elettorale. Commovente la
tenerezza filiale di Aurelio Zucchi, e veramente dolce (ma assolutamente non
smielata) la notte magica di Daniela, con quella bellissima "inavvertibile
lucciola". Sempre efficace Claudio Cisco anche al di là del contesto
erotico. Marbe, conoscendo anche solo un poco di quello che c'è dietro
l'apparenza dei tuoi versi non si può dubitare che quel cavaliere riuscirà a
sconfiggere anche il tuo drago... La riflessione e il dubbio di Maurizio
Battistoni sono legittimi ed umani, ma dalla cima dell'acrocoro la vista
dovrebbe essere più chiara e completa, vale la pena salire. E anche Giorgio
Medda descrive un dubbio, una situazione ambivalente resa con esemplare
chiarezza. Insolito il finale di Jacqueline che viene a spezzare il consueto
lirico incantesimo con amare considerazioni di bilancio sentimentale. Ma
ecco Massimo Pastore con un bellissimo consapevole omaggio al paesaggio
umano di Fabrizio De André, nel tratteggiare con realismo dolente le "anime
salve" che abitano gli angiporti della nostra civiltà fintamente opulenta:
un altro registro per lui, nuovo e incisivo. Complimenti Massimo. Pierluigi
Camilli ci dice di aver vissuto la condizione di emigrante: un accorato e
malinconico quadretto natalizio (come anche la precedente nostalgica "ciao
mamma") reso con la semplicità familiare del vernacolo. Cristina lascia il
suo involucro quotidiano ed esce nel sole con l'anima e lo spirito (dotata
anche di tocco magico finale, anche in senso poetico). Uno scenario
geografico nuovo per Enrico (poi ci spiegherà): c'è proprio tutto, stupore
per la natura, angoscia per la condizione umana, amore, ma soprattutto
poesia: "ci abbracciamo tremanti riparati nella nostra piccola umanità di
amanti transitori" è un'immagine grandiosa. Gianni Langmann ci offre di
nuovo una riflessione "storica" e umana partendo da un paesaggio attuale:
una bella dissolvenza dei sentimenti, in campo lungo. Chiude Tinti, con una
immagine molto originale, sembra suggerire che ci sono ancora parole non
dette in fondo al cuore. Grazie a tutti, ed anche agli altri per questa
mattinata di poesia. Oggi ringrazio anche il professor Lorenzo, che veglia
preziosamente discreto su di noi. Che saremmo senza di lui? Buona domenica a
tutti!
Massimo Reggiani
Momenti preziosi, quelli dedicati alla poesia.
Tra le altre vorrei soffermarmi su: "Dentro te" di GIORGIO MEDDA-"Laceranti
distanze..../ti vivo intorno.../vorrei riscrivere il nostro romanzo ma temo
la fine /..." lessico sciolto e diretto. Non lascia spazio
all'immaginazione, il poeta riesce ad esternare il suo travagliato
sentimento, mi piace molto. "Oggi" di CRISTINA BOVE: si avverte già dai
primissimi versi, grande forza ,grande carattere. La parola "voglio" delinea
un'esigenza di fuggire, di oltrepassare i confini del dolore
dell'esistenza."E sguscio fuori all'aria del mattino..."Come sempre, anche
questa poesia è traboccante di significati che destano l'animo. "Riso amaro"
di GIANNI LANGMANN è un quadro ben dipinto di una verità anni '50-'60."/
Della memoria dei loro canti che consolava,a tarda sera,i loro corpi umidi e
stanchi/"è una vera "visione "di un mestiere duro e ormai antico, dove i
cori che intonavano, risollevavano il loro morale e quello di chi ,da
lontano, le udiva. Gradevolissima poesia. Ho voluto lasciare per ultima la
poesia "Extrasistole" di MASSIMO REGGIANI non perchè sia tale anzi ...è
sempre un piacere leggere ciò che sente. E' ben strutturata, si legge tutta
di un fiato dando il desiderio di capire cosa accade ...Ben strutturato
nello spazio della poesia il "soggetto malato" descritto come un orologio
stanco...che riprende...e che viene visto dal poeta come una giostra.
Complimenti! ( Grazie Massimo per i tuoi commenti alle mie poesie).
Debora Chiti
"Di corolla in calice" di Bruno Amore, sempre
attratto dalla femminea essenza, con grande passionalità ma anche con la
rassegnazione di chi conosce il limite sel suo raggio d'azione, e lo fa con
poesia.
"Pensieri dispersi" di Antonio Alvaro, mi ha preso per l'autenticità delle
immagini, semplici, del vivere quotidiano senza arzigogoli. E per la gioia
di vivere che la permea tutta, malgrado non disconosca il dolore.
"Mani" di Fata Morgana, un altro dei suoi gioiellini, peccato che ce li
centellina...
E come poteva non coinvolgermi "Extrasistole" di Massimo Reggiani? Sei
riuscito, Massimo, a fare di uno spauracchio quotidiano una poesia! Conosco
tutto quello che hai descritto, ed anche di più, purtroppo. So come ci si
sente quando la vita diventa una scommessa dalla notte al
mattino...Frullare, fibrillare, ecco i termini che a volte assillano e che
non si possono eludere, sapendo che l'agguato ultimo può esserti teso in
qualsiasi momento. E ciononostante amare la vita e coglierne ancora tutto il
possibile, soprattutto la poesia.
"Quanto rumore nel tuo silenzio" Di Maria Attanasio, che ci regala ancora la
sua sensibilità di poeta :"..vivo come in attesa e rimando ogni cosa a -
domani." Bella e intensa la chiusa, ma tu non rimandare anche l'invio al
sito azzurro, privandoci così di leggere le tue belle poesie.
"Il Cavaliere) di Maria Beatrice Zanini, lo abbiamo atteso, ma poi è
arrivato, e ci affianca con tutta la sua energia...Eh, sì, il coraggio non
ci manca davvero! Scusa se mi accomuno a te in questa tua evocazione
poetica, è che mi ci sento "dentro".
"Sempre con me" di Maurizio Battistoni, per la bella trasposizione in poesia
dei suoi pensieri costanti, del dubbio che tutti gli esseri umani sono
costretti ad affrontare quando viene a mancare la stampella della fede in un
dio predefinito ed umanizzato... allora si rimane sospesi alla speranza di
Dio, ma che sia realtà onnipervadente, non mera parola. E allora vale la
pena esistere. Ai figli è meglio lasciare in eredità la verità, non idoli.
Bellissima "Dentro te" di Giorgio Medda, nei suoi bei versi mi smarrisco
anch'io, mi piacerebbe che qualcuno li scrivesse per me, mi facesse il
regalo di un amore così forte eppur lieve. Essere amata in questo modo è
l'aspirazione di ogni donna, credo, almeno di quelle che riescono a vivere
l'amore soltanto se c'è poesia.
"Semplicente dolce"...Semplicemente stupenda! Jaqueline Miu, vuoi farmi
sciogliere totalmente, vero? Ho letto la tua poesia come incantata, l'ho
riletta e mi ha dato ancora di più...cosa ci posso fare se quanto trasmetti
con la poesia, entra e si adagia? Ci si sente l'anima.
Agli antipodi di Bruno, questa di Tinti Baldini sembra quasi una
risposta..."Ho scritto" milioni e milioni di lettere non spedite
"...odoravano di me in ogni segno..." parola che diventa senso e affiora
sulla pelle, passione che si fa strada con cautela fin quando è possibile,
ma poi prorompe e deve assolutamente essere "deglutita" Ah, l'amore!
Grazie della bellissima lettura. Buona giornata a tutti voi ed al nostro
impareggiabile Magnifico.
cristina bove
ps. Ho dimenticato il raccontino di Davide Camerin, così breve, così
intenso.
Spero che anche lui torni a farci partecipi di queste sue sintetiche
chicche.
cristina bove
L'apertura di pagina azzurra stasera è già mia
, Br1, la sento profondamente:grazie amico...
..e poi prendo le mani di Fata,bentornata, fragili ,leggere ali che
fluttuano arabescando verso il cielo..è musica per orecchie e cuore.
Poi Michele.A fa arrivare prima le sue parole come frecce metalliche che
,nella chiusa, respirano infinito.
Il Gesu' di Massimo P.,unico e puro in mezzo a briciole di miseria mi
riporta alla memoria "Esù" della "Storia " della Morante.
Il rumore del silenzio senza di te ..ecco che torna Maria ,che piacere..a
volte poi (molto personale) quando lui c'è ,il silenzio spesso non fa rumore
ma schiaccia .Meno male che mi solleva da tristi pensieri il cavaliere
solitario che porta con sè Marbe e le allevia sofferenza in sogno ....o
realtà.e allora lascio anch'io la mia casa, "signora un po' attempata" e
seguo Cri incontro al suo"sogno proibito"Bellissima veramente !
GianniLang mi riporta piacevolmente indietro quando cantavo accompagnata
dalla chitarra "mama mia mi sun stufa oi de fa la filerina....."oppure" son
la mondina ,son la sfuttata.." e mi sento , per un attimo, giovanissima:Grazzzie.
Basta con la diffidenza ad oltranza senza mai poter sognare!Messaggio
condiviso in poesia ,Alberto.
Bravi Aurelio, Dani, Jaqueline,Giorgio.M, Enrico e tutti tutti...Fatta per
me, mi pare quasisu misura , "Extrasistole " di Massimo.R: tutto cio' che
spesso provo la notte per un problema congenito al corasson è raccontato con
delicatezza e ritmo ,quasi quello del "frullo" d'ali che si sente,che ti par
non tuo,un toc toc di altri e non te ne capaciti finchè non te lo dicono i
medici e allora..ti accorgi che nulla sarà piu' come prima.Grazie e grazie
per aver potuto condividere:si soffre di meno
Notte a tutti e a Lorenzo Grande perchè ci concede questo "LUSSO"
Ciao
Tinti
22/02/2008
Non me ne vogliano gli altri, ma oggi ruba
tutto il mio tempo Elia, con la sua " Di un mulino ad acqua disfatto…". E
non me ne voglia Cristina, se dissento dal suo dissentire.
Mi sembra di intuire che Elia non nega l'intimo rapporto della parola con il
suo creatore, ma ribadisce l'eternità della Poesia come pura essenza d'arte,
che esiste a priori e trova la sua evidenza attraverso il sentire del poeta.
Legare la parola ad un concetto è una nostra necessità , non un bisogno
della Poesia. La scarpa "se ne frega" di chiamarsi scarpa poiché contiene in
sé l' "essere" scarpa. E così il fiore, il cane. La parola li identifica,
non ne garantisce né ne spiega l'essenza.
Mi capita, a volte, ( ma questo non sminuisce i poeti, credetemi; ne ho
troppo rispetto) di dimenticare chi sia l'autore di versi che, invece, essi
soli, mi tornano in mente e mi aiutano in tante circostanze della vita. Quel
" gomitolo di strade"in cui tuffarsi con infinita stanchezza…! Che importa
che sia di Ungaretti. Appartiene al mondo intero; anche a me, se fa diverso
ogni anno il mio Natale. Credo che Elia abbia voluto riaffermare
l'universalità della Poesia, senza nulla togliere all'unicità dell'atto
poetico. Il poeta asseconda l'ispirazione attraverso cui la Poesia trova il
canale giusto per manifestarsi; crea la sua opera, adoperando i suoi
personali strumenti e la sua personale sensibilità, e da quel momento smette
di possederne l'essenza che per un attimo ha tenuto fra le mani. La affida a
"labari di fuoco" che la conducano altrove, per sempre.
Buon pomeriggio a tutti
Rosa
Bravi i nuovi poeti di oggi, benvenuti nel
paese azzurro: mi piace molto l'immagine dei pipistrelli di Stefano Giannini
(bella e funzionale al concetto espresso, da condividere). Bello e
disincantato il finale dei "desiderata" di Antonio Alvaro. Armonioso il
canto d'amore di Marco Cabassi. Il cuore di Pierluigi Ciolini esce puro
dall'intrico di congetture ed elucubrazioni (ottime scelte lessicali aiutano
il concetto). Bellissimo il glicine di Renzo Montagnoli, metafora semplice
ma profonda resa con fluidità di ritmo. Tenera e originale la citazione
cinematografica di Maria Cristina, e arguta la metafora luminosa di Alberto
Borgia. L'autoritratto di Debora denota dimestichezza con gli strumenti
dell'arte pittorica, e scivola sicuro con rara cura delle immagini. Un
gioiello. Elia Belculfinè, con la consueta raffinatezza, sembra ammonire che
il poeta non è un demiurgo, mentre Giorgio Medda, Jacqueline e Silvia
Trabanelli ci offrono quadri di ore diverse del giorno con pari intensità e
musicalità.. Massimo Pastore ha in serbo sempre immagini e significati
originali (perchè, non è forse vero che l'atomica fa meno morti delle 6 e 30
del mattino?). Questa volta Cristina racchiude in una breve e significativa
immagine tutto il senso che sente di dover dare all'esistenza. Come solo lei
sa fare. Enrico si arrende incondizionatamente all'amore (molto espressivo e
convincente). Bellissimi e intensi il desiderio ed il perdono descritti da
Gianni Langmann, ma la vertigine di Tinti dimostra ancora una volta, come se
ce ne fosse bisogno, che la passione descritta al femminile ha sempre una
marcia in più. Non posso non chiudere con il contributo più toccante di
oggi: si intuisce cosa sia il bunker DHX Marbe, e di fronte ad esperienze
come la tua bisognerebbe fare tutti un passo indietro e riflettere sul
serio. E penso a Marco, Greta e tutti gli altri angeli come loro, che ci
accompagnano solo per un breve tratto di strada: a noi che continuiamo il
viaggio lasciano il dono di una grandissima luce. Grazie, non ho altre
parole.
E grazie anche a tutti gli altri poeti (come al solito ho dovuto escluderne
tanti) per aver riempito di grande poesia questa giornata di febbraio. Buona
serata a tutti!
Massimo Reggiani
Buon giorno poesia.
- Glicine - di Renzo M. bella l'immagine del ...tronco avvighiato all'umida
ringhiera...e lo vedo più che speranzoso, contorto affaticato nel tentare di
partorire foglie.
- E.T. - di Maria Cristia L. sensuale, erotica, meravigliosa poesia
sull'amore. La mano nocchiuta (anziana credo) tuttavia amabile come
l'orrido, colcissimo E.T. Geniale l'accostamento sentimetale.
- L'amore - di Marzio T. , specialista in aforismi, alcuni, come questo -
lapidari.
- Il mio impero - di Claudio C.sicuro di se come Antonio al ritorno
dall'Oriente.
- 1/4 di poesia - stimolanti le poesia di Massimo P. con quel tanto di
ermetico.
- Lasciar così - di Cristia B. un momento di abbandono al trascorrere del
tempo e della vita.
- L'amore di Dafne - Enrico T. quella che ricordo io per non starci fuggì
tramutadosi in lauro. Questa tua è molto meglio: c'è aria di primavera in
giro.
- Sensi - Gianni L. classicheggiante, con una crudezza "...la ferita
sanguina...il tuo sangue...che il labbro mio asciuga..." che non ho
afferrato.
- Vertigo - Tinti con ricordi così si campa di rendita un secolo. Molto
bella, sensuale ed elegante.
- A Guido - di Clara L. anche involontariamente mi ricorda il fascino
sessuomorboso della carne viva. Alla Parietti fecero fare un film sul
genere.
Modestamente.
BR1
“Spavalda” di BR1(ieri errore imperdonabile di
battitura,della mia “r”minuscola)Bellissima,mi è piaciuta tanto e mi ha
fatto pure sorridere l’ultimo verso”se avessi tempo…”
“Il glicine “di Renzo Montagnoli,che rimpiange la primavera,Quella
dell’età,forse o del cuore?ma pur sempre aggrappata alla vita.Molto bella
complimenti!
“L’amore” di Marzio Tinti, Piaciutissima!!!!l’amore che ti rende prigioniero
e libero nello stesso tempo.
“Autoritratto” di Debora Chiti,la trovo famigliare,le luci le ombre,che
appartengono a tutti
“Alba” di Giorgio Medda.lo sai già che mi piace questa!Mi piace questo
ritratto dell’alba,vista come una bella rosa,una bella donna,mi piace la
delicatezza dei versi.
“La notte” di Jaqueline Miu (che bel nome e cognome)molto bella
“Lasciar cosi” Di Cristina Bove,bella di forte impatto la chiusa
“Sensi “di Gianni L. molto bella,mi sono fermata a sentirne l’incanto!
Su tutte “VERTIGO”,lo bevuta tutta d’un fiatto!Bella davvero!!!!Di
Tinti,colgo l’occasione per ringraziare te del commento(mi sa che alla
fine,cancello tutto il resto e lascio solo l’ultima stroffa)e Massimo che è
Gentilissimo!
Grazie poeti Grazie poesia
Anileda Xeka
Complimenti a Maria Luisa Latronico per
l'originale poesia d' amore ispirata ad E.T., in cui l' auspicio di una vita
in comune che viene reso in modo magico e fiabesco.
Gianfranco Stivaletti.
"Il glicine" di Renzo Montagnoli, mi pare di vederlo, nel vento, anch'io
glicine in attesa di primavera...Bella sintesi poetica.
"Autoritratto" di Debora Chiti, ho un debole per i colori, per chi dipinge
armonie con parole.
Elia Belculfinè, bella poesia, ossimorica tutta, ma dissento: se non ci
fossero i poeti la Poesia starebbe fuori da una porta a bussare
inutilmente.per farsi conoscere. E la parola è nata dal bisogno dell'uomo di
proiettarsi fuori da se stesso...Nei primordi di concavi che cercavano
convessi per unirsi, poteva anche esserci poesia, ma la consapevolezza che
ci fosse, ebbe bisogno della parola per esprimersi. Nel tentativo di
sentirsi eterni. Spero di aver frainteso .
"Il Bunker DHX" di Maria Beatrice Zanini, una poesia coraggiosa. Dopotutto,
aver attraversato simili esperienze e perdite e poterne fare poesia, è quasi
un miracolo. Poteva qui la poesia esistere da sola? Chiedo ad Elia.
Jacqueline Miu, è bella "La notte"ma io glisso perchè ho l'idiosincrasia per
le iniziali maiuscole...problema mio, s'intende.
"Sensi" di Gianni Langmann, fa quasi da specchio ad alcune mie, ne sento il
contrappunto, risposta all'intenso desiderio di sentirsi amate, noi donne,
con la delicatezza che tu esprimi...
"Vertigo" di Tinti, un tuffo rovente nel passato ebbro di piacere, e sentire
che ancora qualche frammento di quei giorni si insinua nel corpo e ne esige
risposta...Bella e passionale.
Cristina Bove
Che piacevole e pastosa lettura stasera :siete
tutti tutti bravi veramente ma ,come sempre, annoto chi piu' m'è accanto qui
ed ora ....domani è un altro giorno.
Stefano.G racconta con estrema delicatezza e bravura d'uomo in decadenza, un
tempo integro,puro ,pulito e..poi assopito che appende pensieri"come
grappoli..di pipistrelli nella grotta.." come quelle cetre dondolanti al
vento che non possono piu' cantare "con il piede straniero sul cuore"Grazie
Br1,"Spavalda" che di sottecchi si riordina le vesti: immagine che prorompe
dal foglio!
Condivido e sento appieno quel profondo bisogno"di riciclo di coscienze"
espresso in poesia da Antonio.A e quel dono d'amore di Marco. che germoglia,
cresce spoglio ed intatto..dona pace.
Renzo, sei versi di perfetta personificazione in mirabile forma
.Complimenti!
Armando,il succo "succoso" d'anguria macchia il foglio,si sente la sua avida
polposità:ricorda una suggestiva poesia breve di Garcia Lorca sul mercato
della frutta .
Grazie Marbe per la tua capacità e sensibilità di "coglier l'attimo".
Massimo.P.ancora ed ancora taglia, apre, scoperchia,incide con la sua penna
quasi stridente ma incantatrice,novello Bukowski.
Mi piacciono assai "l'amore di Dafne" di Enrico.T,amore prepotente
,profumato di sensi quegli stessi di GianniLang..viscontiani,quasi decadenti
(nel senso della corrente letteraria)ma cosi' trascinanti.Grazie
Su tutte stasera "ET" di Maria Cristina:non so se tu ti riferissi a qualcosa
di particolare ma io vivo la tua bellissima poesia come la capacità di
riscoprire ,reinventare ogni giorno un rapporto.
Grazie a tutti e un saluto al mirabile vate .
Tinti
21/02/2008
Anche se non sono sempre presente col mio poetare,
l’azzurro tocca sempre il mio maestro ( Cuore) e si sente estremamente
felice nel dare il benvenuto a Martina Usalti – di soli 9 anni . Anche tu
come il tuo gabbiano ci dai un brivido d’amore. Ciao piccola e grazie.
Gianni A Pia
Salvatore Santoro
"Aria Fresca". Questo "Ulisse stanco / con la faretra piena
di saette", è innamorato dell'aria dei suoi paesi "dal dialetto
antico" posti "all'estremo confine di una patria".
Là nelle sue Puglie, sia quella dauna del biondo Tavoliere, sia quella
messapica del Salento greco, che ancor più pare appartenergli; qui lo
inebria "l'aria" tutta sua "dove lo sguardo si perde
/ tra la collina verde di Vereto / e l'acqua azzurra di un
mare cristallino ", e invoca luoghi di tutta la sua gente, Soleto,
Martano e Sternatia ... Si questa è l'aria di Puglia, aria di terra
selvaggia e ubertosa, di mare nostro, la Puglia collinosa delle Murge. Il
poeta giustamente rivendica l'origine mediterranea: il bacino sul quale
sono sorte e dal quale si propagano le più grandi civiltà. Grande questo
richiamo in un momento tragico per il nostro amato e struggente meridione,
martoriato da quelle molteplici metastasi che io chiamo tutte unendole le
"sacre 'ndrine". Il poeta elèva il canto suo, del suo popolo, quello sano
e vero, ma oppresso, che deve riscattare la sua anima.
Gus
Come si fa oggi a non dare il benvenuto a Martina!
E come si fa a dire che la poesia non ha un futuro? Ciao, Martina, e
complimenti! Incontriamo poi Tinti mescolata al popolo arcobaleno (ma perchè
"Scossa"?). Peter Pepato: "..stringe senza tregua la catena, ovvia e banale,
orribile e sublime". Amore non corrisposto, amore impossibile, addirittura
verso persona "ignara del prodotto". Mi inchino coinvolto e solidale. Un
canto d'amore struggente quello di Anileda, mentre il tempo che passa e i
ricordi (temi sempre nelle prime posizioni della nostra "hit parade"
poetica) sono efficacemente affrontati da Antonio Alvaro e Silvia Trabanelli.
La riflessione di Gianfranco sull'uscita dal tunnel ci ricorda che siamo
tutti in attesa di uno "sbocco finale luminoso" che risolva le nostre
domande e metta fine alle nostre paure. Sono un po' parenti le due poesie di
Michael Santhers e Giorgio Medda: in fondo che cos'è la poesia? Risponde
Marbe con il suo omaggio alle pagine azzurre : "..riconoscerò nei silenzi
rotti dei poeti le voci lo stesso mio soffrire…" ossia comunicare qualcosa
che qualcuno possa "intercettare" con la stessa sensibilità. Sempre pochi
semplici e vividi tratti bastano a Debora Chiti per descrivere tutta
l'atmosfera di una notte di luna. "Adesso": Cristina, posso definire la tua
richiesta di ragioni e significati una "preghiera laica"? (Sempre molto
coinvolgenti lo stile e le immagini scelte). E coinvolge sempre anche
Jacqueline con i suoi amanti notturni, Massimo Pastore con il suo ritratto
crudamente realistico e non convenzionale, e poi Salvatore con la sua elegia
pugliese (anche questo è amore). Confesso oggi che Serena mi è un po' oscura
nella sua "Perversione" (chiedo lumi), mentre Daniela è fin troppo esplicita
nel suo traboccante desiderio (energia pura). Tenero l'invito di Sergio
Burato alla compagna di vita, e tenera la dedica di Gianni Langmann, amore
ed esperienza che legano le generazioni. Complimenti anche a tutti gli altri
per la bella rassegna di oggi. Buona serata
Massimo Reggiani
Non posso fare a meno di citare la poesia di Martina
Usalti " Il gabbiano"
Ha aperto la pagina azzurra e il mio cuore, con ali di freschezza e
tenerezza infinita
Grazie Martina, continua così. Ciao!
Aurelia Tieghi
Per Martina Usalti:
brava! consentimi solo una carezza.
gianni Langmann
Magica apertura stasera, Martina, con quel
gabbiano che t'ispira "Brivido d'amore":tieni aperte le ali verso il nostro
cielo azzurro.
Glò cara, bentornata , mi porti con te in "Fiamme d'acqua" ,accostamento
inusuale che crea forte tensione emotiva.Brava!
Gianfranco,saltano davanti agli occhi ricordi ..quelle gallerie tanto attese
da me bambina in quel di Genova ,tanto attese perchè poi finivano e tornava
la luce.Grazie
Anileda,bellissimo ed da far proprio il messaggio di chiusa.
Silvia.T,accomunare la voce in mutamento con il mare che stravolge,trascina
fino al momento-clou e dell'immoto è perfetta.
Miche.S, d'ironia lucida e godibile sempre.
Elia, e chi non accorre a sognare le tue note che scorrono e ci offrono uno
spettacolo impagabile!
Marbe,che bella la tua dedica al nostro Lorenzo!Vorrei averla scritta io.
Cri,come unanime è il tuo sentire..dovrai spiegarmi ora il perchè..ritmo
lento e poi veloce in versi che quasi arrivano a capire ma ..altri perchè
offuscano, confondono..Ciao
Jaqueline, poesia "mobile" fluttuante tra sogno e realtà in perfetto
equilibrio che getta un ponte , porge la mano a chi legge ,accompagna.Grazie
Terribilmente vera e tengibile l'immagine evocata magistralmente da Serena.
"Transamore" di Massimo.P:gli ultimi sei versi sono sconvolgenti ,quasi
difficili da sopportare per quel senso dolente che li pervade.Grande
Gianni.Lang, solo chi ha sofferto in amore sa lenire ferite di cuore..quando
riesce a sopravvivere..dentro e non si spegne..Ciao
E tra tutte,Peter.P "la malattia mortale" catena che lega in rapporto
d'amore e morte ,di odio ed estasi,d'ovvio e sublime ..questo è amore
,quando si prova. Grazie per la forte emozione che passi .
Ciao a tutti e sogni d'amore .Un grazie al NOSTRO
Tinti
20/02/2008
Poesie del 20/02/2008
Bella pagina, oggi.
Gianni Langman: chi mai può rispondere alla tua "If"? E' un interrogativo
insito nell'uomo e mai risolto il dualismo sogno-realtà.
Ancora in tema Bruno Amore: dalla notte blu al profumo di caffè. Passaggio
quotidiano, quasi obbligato dal sogno alla realtà. Ma chi sa dirlo come te?
Mi sembra di star lì, invisibile spettatrice del tuo risveglio, mentre,
seduta al tuo tavolo, assaporo biscotti al miele.
Scivola leggero Elia, come una pioggerella d'aprile. Benefico, incantatore.
Conosce bene i segreti del cuore: i suoi sogni sono i nostri sogni, i suoi
tanti nomi che equivalgono a infinite maschere e a mille stati d'animo siamo
tutti noi. Tiene stretto il suo "quaderno di correnti" come un quaderno
delle meraviglie. La sua capacità di cogliere l' "immenso" in ogni cosa e di
stupirsene, di uno stupore sempre nuovo, condensa la ancor breve ma eterna
storia di un poeta che è tale nel più profondo di sé.
Che dire di quel treno dal " gemito sordo" di Massimo R.? Evocativo di
un'immensa stanchezza, sfondo di una solitudine collettiva e senza tempo.
Mute di suono ma altrettanto eloquenti le "voci" di Gus.
Alberto Borgia: la libertà sospesa del tuo sognare! Sei un poeta. Saprai
come recuperare, anche dopo un faticoso risveglio, la tua stradina eterea.
Sono certa che leggeremo di te di un nuovo andare lungo immaginari percorsi
non più interrotti.
Maurizio Battistoni: la Poesia come giustificazione del vivere. C'è materia
per un dibattito, che ne dite?
Cristina, le tue primavere di gigli e mimose sono un patrimonio dell'anima.
Irrinunciabile. La giostra , là fuori, continua i suoi giri tra maschere e
lame, tigri e lupi e tu ti chiedi se basti sognare. Forse non basta,
Cristina, ma, non so come, ci salva.
Grazie anche a Jacqueline , Daniela , Massimo Pastore, Tinti, ad Aurelia che
chiude degnamente la pagina. Non ho tempo per tutti, ma vi leggo tutti e vi
"sento". Ogni giorno mi rendete più leggero il passo e più lieta la vita. Vi
abbraccio
Rosa
Grande qualità quest'oggi, non riuscirò a
citare tutti: ad un primo ascolto mi colpisce il Silenzio di Michael
Santhers, denso di metafore complesse ma compiutamente sensate. Registro
diverso dal consueto per Claudio Cisco, molto coinvolgente. La speranza di
una mano amica, bella immagine di Gianfranco in controtendenza con il
pessimismo imperante (mi ci metto anch'io, come è evidente). Tinti esprime
con chiarezza il vano sforzo di arrivare al senso di quel granello
"dolente"; e il senso dolente dell'esistenza è il tema di Antonio Alvaro,
che enumera tutte le brutture e le contraddizioni del nostro tempo (le
stesse cui Serena risponde con una drastica "Meteora"). Intanto c'è chi si
ferma ad ascoltare la natura (Silvano) o dalla natura trae ispirazione per
una bella poesia d'amore (Roberto Bottiroli). Il risveglio "après l'amour"
ispira Bruno (scenografia da manuale) ed anche Maudits (consapevole
riflessione). Amore anche in Anileda, confessato senza reticenze. Fissare
l'illusione "fanatica" ed un pensiero folle, ancora solo per un attimo:
Marbe qualcosa di simile credo sia accaduta pure a me. Ma ecco Cristina: "Ma
tu che ne sai?" è una domanda rivolta a se stessa, cui si dà la risposta
giusta: "Sei tardo crepuscolo, è vero ma intorno hai l'amore". Che altro?
Non ho bisogno nemmeno di sottolineare la bellezza della metrica, delle
metafore e delle scelte lessicali. Un capolavoro di poesia, che continua
nella vita reale... Straordinario anche il verseggiare vigoroso ed
immaginifico di Jacqueline (Passeggiate in Blues), mentre Massimo omaggia il
poeta e cantautore "irregolare" Ciampi (ed ha...le carte in regola per
farlo). Stupiscono i sensi di colpa e le "scellerate condotte" cui allude
Daniela, con tono e metro inconsueto (ma non mi permetto di indagare).
Chiude Aurelia Tieghi con il suo aggrapparsi al domani che segue sempre ogni
notte per quanto inquieta sia. Ma anche tutti gli altri (penso a Glò, Elia
Belculfinè, Gianni Langmann, Gus, Alberto Borgia, Maurizio Battistoni, Vania
Pippi etc..) hanno dato grande prova di sè. Complimenti e buona serata
Massimo Reggiani
If di Gianni Langmann, breve e incisiva, mi
piace molto,come la poesia precedente sul gioco di sguardi.
Tinti, bella la tua poesia. Domanda: Il granello dolente e compatto, proprio
perchè dolente, non è meglio lasciarlo chiuso dov'è e magari dimenticare
anche la combinazione? Io cerco di fare così quando decido di volermi bene.
Massimo, anch'io ho subito colto la telepatia tra le nostre poesie di
qualche giorno fa, magie del sito.
Una collana di perle è pur sempre una collana di perle, e seppure con
qualcuna in meno, vale la pena di rinfilarla, soprattutto se tra quelle
perle c'e una figlia.
La tua poesia di oggi Ultimo metrò mi piace moltissimo, la definirei in
bianco e nero, sembra uno di quei brutti sogni in cui tutto ci riesce
difficile, riesce proprio a farmi percepire la sensazione dei difficili
passi delle suole di piombo.
Ultima, ma solo in ordine di lettura, la poesia di G. Stivaletti e la sua
mano tesa nel buio, bella bella.
Scusate se ho la presunzione di fare commenti.
Ciao a tutti i sitani ed un grazie sempre al nostro ospite.
Maria Cristina Latronico
Sono rimasto colpito oggi da due poesie d' amore
: " If " di Gianni Langmann e " Naturalezza di cuori " di Giò . Gianni
Langmann ben descrive il sentimento di incredulità che si prova quando ci si
" scopre " innamorati : da " soli " e " farfalloni " ci si accorge di essere
" importanti " per qualcuno e , quindi , che la nostra vita ha un senso .
Per questo, il primo sentimento che si prova é proprio il chiedersi se non
si stia sognando (" ...fosse il sogno la realtà della vita " ) . Giò ci
descrive il turbine , l' ebbrezza dei sensi , il perdersi nella persona
amata; vede il momento dell'amore come l' attimo di vita che l' " anima
sognante " non vorrebbe mai lasciare .
A Tinti che con " Cassaforte " canta l' inanità del nostro cercare , vorrei
che alcuni suoi versi , in questa come in altre poesie , hanno una
musicalità e un ritmo che bene sarebbe evidenziato dalla rima . Per esempio
: " E scavi e scavi / con arti adunchi ... " due quinari che , rimati con
altri versi nello stesso metro , renderebbero la lirica più " orecchiabile "
e ... memorabile .
L' " Ultimo metrò " di Massimo Reggiani é quasi un fotogramma tratto da un
film : " Il mio sguardo...fissa quell' unica lancetta di quadrante... " .
Sembra di rivedere l' inizio de " Il posto delle fragole " di Ingmar Bergman
!
Gianfranco Stivaletti
"If" di Gianni Langmann. Verrei volentieri nel
tuo sogno, e ci resterei, ad estasiarmi di tutti i sentimenti che nella
realtà non è possibile vivere...
Il tenero "Risveglio" di Bruno Amore, che fa trapelare tutta la sua
delicatezza di uomo innamorato, capace di vedere ancora bellezza in un letto
disfatto ed offrire alla sua donna un momento come questo...un caffè e "due
fiorellini azzurri di carta - ritagliati dalla confezione di biscotti al
miele"...mi conquista.
"Voci vive" di Gus...non credo si possa aggiungere altro quando una sintesi
poetica ha questo impatto nell'anima.
Tinti Baldini "Cassaforte" conosco quel lavoro di scavo, ho le unghie
spezzate e coperte di terra...ma non ci arrendiamo, cara, la combinazione
non è errata, l'abbiamo solo dimenticata e, prima o poi, ce la
ricorderemo....
Anileda Xeka, hai un ottimo slancio poetico ed immagini suggestive, ma credo
che l'eccessiva frammentazione del verso, e la maiuscola ad inizio,
appesantiscano la tua poesia. E' un parere personale, beninteso, senza
alcuna pretesa didattica, soltanto amichevole.
Bellissima, inequivocabilmente sua, leggiadra e intensa come solo lui ne sa
scrivere "Il mio quaderno di correnti" di Elia Belculfinè. Chiusa
strepitosa.
"Bolle di sapone" di Maria Beatrice Zanini. "...Lascia che il mio folle
pensiero - mi penetri fino all'anima."
"Interminabile" di Giorgio Medda...
"Passeggiate in blues" di Jaqueline Miu, trovo questa poesia davvero
originale, sapienti metafore mediate dal connubio di termini moderni con
quelli usuali e immagini come questa: ("...è un monolocale stretto - la
stoffa dei tuoi occhi assenti...)
"Notturno" di Aurelia Tieghi, che intesse di poesia il temuto vagare insonne
in attesa dell'alba.
Belle tutte le altre, assolutamente, ma dovevo pur scegliere...
Per eliminare le maiuscole ad inizio verso, c'è una opzione precisa in Word,
basta impostarla.
Un abbraccio a tutti gli amici poeti e, specialissimo, al Prof.
Cristina Bove
19/02/2008
Quella che mi ha preso di più: "Fotografie" di
Mario Filabozzi, scandita in endecasillabi gradevolissimi, bella tutta, non
c'è un verso che non mi piaccia.
Molto suggestiva " I miei Giganti fumanti" de Il Gabbiano, in volo libero
sulle isole e sui vulcani...
"Falco guerriero" di Michela Zanarella, una poesia forte e delicata nello
stesso tempo."respirare il tragitto dei tuoi boschi - raccogliere pietre
inzuppate di ghiaccio..." per chi è stata scritta, in quale circostanza, si
può intuire, ma è l'intensità dei versi che si coglie e si assapora. Perchè
il nome dopo il cognome?)
"Punto esclamativo di Silvano Conti e "Passato invano" di Gabriele Piretti,
belle entrambe.
"Coraggio d'amare" di Bruno Amore, amore amaro...E lui seduto "sui pensieri
miei"a vietarsi di amare...ho capito bene?
"Un certain régard" di Gianni Langmann, mi ha molto incuriosita...chi era
l'amica? e di chi?
Non l'ho capito molto bene, ma la poesia mi piace molto.
cristina bove
Debora Chiti "Sogni" "codesto compagno
fedele / narra lirico / profezie e visioni / provenienti da ancestrali
sentieri". Hai letto "La regina dei sogni" di Chitra B. Divakaruni ? Il
sogno viene visto così dalla scrittrice americana di origine indiana: prendi
due figure ovali legate fra loro da uno stretto corridoio. Traccia sul
perimetro di ognuna alcuni rettangoli. La prima figura ovale è la vita da
desti, la seconda da dormienti. La prima figura gira molto più velocemente,
la seconda più lentamente, ma se dal corridoio finisci in un rettangolo
dell'ovale più lento entri nel sogno. La scrittrice si chiede "quale delle
due esperienze è vera vita"?. Rivolgo a te questa domanda dato che senti la
derivazione del sogno da "ancestrali pensieri", siamo noi in questa
vita o in quelle che sogniamo? la tua poesia molto ci trasporta nella
seconda dimensione.
Gus
Martedì: i sensi si risvegliano questa mattina
con la bellissima poesia di Daniela, ennesimo esempio di come la passione al
femminile sia incondizionata e sincera (rimane impressa l'immagine del
ricordo che assesta colpi da boxeur). Un piccolo gioiello di sceneggiatura
quello di Gianni Langmann, con tutta una storia condensata nell'attimo di
uno sguardo (quante volte succede, nella vita....). Anche Bruno colpisce con
la sua vicenda interiore: ci vedo sensazioni che conosco (io scrivevo "al
mercato vendono amori fuori stagione..") e non posso che condividere. Molto
suggestivo, come fa Tinti, affidare alla mano il compito di interpretare
tutte le sfumature dell'anima. Lucida riflessione di Paolo Santangelo
sull'esistenza come "sala d'attesa", mentre Gabriele Piretti guarda alla
condizione umana con sconsolate metafore. Il genio fotografico di Silvano
trova sempre immagini originali per far parlare la natura, mentre Anileda ci
offre fremiti d'altri tempi. La poesia (ma soprattutto l'impegno personale)
di Maria Cristina non ha bisogno di commenti: il ritorno al reale è una
medicina che spazza via tutte le nostre "dolorose fantasie". Bella anche la
delicata e sensuale poesia di Marbe: lo so che siamo in inverno, ma mi
piacerebbe sapere perchè le donne sentono tutte la primavera vicina e gli
uomini invece vedono solo l'autunno.... L'"outing perugino" di Serena è una
sorpresa: ma allora l'avevi riconosciuta anche tu "Città", e non dicevi
niente? Quindi le lacrime sono di nostalgia! L'hai dipinta in un modo
veramente speciale, la mia "madre adottiva". Ti devo un grosso grazie
(adesso finisce, come si suol dire, che si "...esce a parenti"). Cristina
ripropone il tema dell'emozione che scalda e rischiara la stagione
dell'imbrunire, sempre con i consueti raffinati passi di danza. Belle le
"voci di dentro" di Giorgio Medda, e poesia alta i sogni di Debora Chiti,
per non parlare dei "venditori ambulanti di metamorfosi" di Michelangelo
Marchingiglio (tutti poeti amati dalle Muse). Forte e toccante la lettera
dall'Iraq di Cristiano Menaldo. Torna anche il Massimo Pastore cui siamo (io
dico piacevolmente) abituati: indubbiamente c'è sempre sostanza al di là del
superamento delle convenzioni lessicali. La buona stella di Enrico rischiara
le notti con emozione. Il volo del Gabbiano oggi omaggia le Eolie: gioco
facile per la bellezza e la potenza scenografica dei luoghi. Mi sono
dilungato eppure avrei ancora altri poeti da commentare...ma come si fa?
Buon lavoro e complimenti a tutti
Massimo Reggiani
Commento del 19 febbraio.
In questo meraviglioso spazio poetico, è difficile poter commentare tutto.
La poesia di Gabriele Piretti ( "Passato invano") subito mi prende,
dall'inizio, con la straziante immagine dello "scampolo d'uomo", alla
fine con "rimane viatico d'ebbrezza che illude di paradiso", bella davvero.
Mi piace il triste "falco guerriero" di Michela Zanarella; la triste, ma
forte, Giuseppina di Alberto Borgia in "Silenzi parlanti".
Bella l'immagine di Beatrice Zanini, "Sono il giunco che si incontra al
suo vento" in "Zefiro".
Giorgio Medda mi echeggia dentro, "Voci" dolorose, voce di coscienza,
grande poesia.
"Entra" di Cristina Bove, molto elegante, altissima in finale "tu mi
accendi di vita la vita sei una luce nel lungo imbrunire che fra poco
sarà notte fatta...".
Arriva intensamente al cuore Enrico Tartagni, "La stella", nella "stanza
oscura schiarita da gelida luce vetrata " si percepisce forte il dolore,
la solitudine e poi "un nuovo brillio", la speranza, l'amore, stupenda.
Apprezzo molto M.C. Latronico, che con "Volontaria" offre un contributo
importantissimo, un'esperienza di vita forte. Grazie.
(2/4/2003-Iraq) di Cristiano Menaldo, un "diario" che mi commuove
profondamente.
Serena Maschiella
Buon giorno poesia.
- La foglia - di Vania P. narra la paura di andare - morire - consueta,
aspettare sempre il sole della vita.
- Eroticamente - di Daniela P., sarà perchè l'argomento dell'eros è per me
il più fascinante in assoluto, ma questa è la più bella lirica che abbia mai
letto in vita mia, su questo sentimento. Bravissima.
- Un certain regard - di Gianni L., intrigante e malinconica.
- Mano - di Tinti, un arto come estroflessione dell'anima a cercare, dare,
avere consolare, salutare, scaldare il cuore dell'altro. Mano gigantesca
come un eliso, a volte - purtroppo - altro, quando si insenguina, ma anche
insanguinata accarezza. Grande spunto.
- Passato invano - di Gabriele P. bellissima e intensa disamina del sociale.
- Amo - di Anileda X. bella composizione, musicale e sciolta, lessico
moderno, diretto.
- Volontaria - DELLA VITA Maria Cristina L. brava e grazie per quello che
fai e l'esempio.
- Passioni fra donne - coraggioso ? Claudio C., che ne sai delle passioni
lesbiche? è il pensiero loro che ti erotizza ? come accade a tutti gli
uomini. L'avrei trovata molto più interessante e convincente, anche
poeticamente, avessi raccontato desiderio tra maschi.
- Entra - di Cristina B. cerebrale sempre e tuttavia epidermicamente
ricettiva. Decisamenvtei Erccontaos oggi la fa da padrone in pagina e le Ns
grazie tutte, non sfuggono alla sua malia.essessit
- Amante astratta - di Jaqueline M. Ragazzi qi uesta è forte. Scrive da dio,
con una scioltezza poetica che incante - almeno me - senza alcuna banalità.
Bravissima.
- Non essere banale - no di certo Massimo P., casomai dissacrante. Pane al
pane, vino al....fiato puzzolente. Mai scopato una che beve? Orribile, e poi
non viene mai. Scherzo.
- Fotografie - di Mario F., poesia classica, gradevolissima.
- Impaginazione del 19 febbraio 2008 del sito Poetare, complimenti vivissimi
al Prof Lorenzo De Ninis, per la composizione, l'accostamento, la sequenza
dei pezzi poetici pubblicati. Da maestro editore. Grazie.
Modestamente.
BR1
Vania Pippi , scrivi ancora ! Il tuo stile
conciso mi affascina . La tua " Foglia " che indugia sul ramo prima di
cadere é il ritratto di tutti coloro che solo in apparenza hanno paura di
non affrontare la vita e vogliono rimanere " legati prepotentemente al ramo
" . Possono apparire dei " bamboccioni " , per dirla con un' espressione che
la Politica ha fatto tornare di moda ; ma in realtà sono coloro i quali
amano soffermarsi a rimirare le cose belle della vita , quelle che gli "
indaffarati " dagli occhi distratti , trascurano : sono i poeti !
Massimo Marchingiglio, nei tuoi versi ci ritrovo Virgilio , il poeta che
amava la Natura in tutti i suoi aspetti : le " umili tamerici " , il "
faggio dal largo ombrello " sotto cui riposava Titiro , le " ombre che
scendono la sera dai monti " ... tu mi inviti a scrivere , quando dici che
il poeta fa risalire i corsi d' acqua alle fonti , ritrae il cinguettio
degli uccelli , apre i fiori delicati dei petali .
Gianfranco Stivaletti .
Per Michelangelo e il Gabbiano
Mirabili poesie sulla pagina di poetare. Tra tante, spiccano le visioni di
un mondo fantastico con il cinguettio degli uccelli chiacchieroni, nella
"divina estasi" di Michelangelo Marchingiglio e quella di un mondo
metafisico sovrastato dal suggestivo plastico "dei vulcani fumanti delle
isole vaganti", come plasmati dalle mani di un abile scultore, su cui
trasvola un Gabbiano sempre fanciullo.
Tiziana Cocolo
"Palloncini"- di Massimo Reggiani
Poesia fluida. Ricca di metafore. "-Leggeri salgono in balìa di un vento
bugiardo,come palloncini da mano di bimbo sfuggiti, tutti i miei anni-" ...
il tempo è sfacciato e beffardo, insorabilmente ci sfugge dalle mani .
Questi pochi versi sono una poesia piena di sfumature, nell'isieme la poesia
esprime vari significati antropologici. E' un dipinto monocromo di
malinconia tra ricordi sbiaditi, che il tempo si porta via... "Ancora notte"
di Giorgio Medda- "i miei pensieri non corrono forse quanto il volo di una
allodola ma gli stan dietro"- grande senso di libertà...ho chiuso gli occhi
per poter immaginare questi versi saturi di passione... e la sensazione è
stata molto gradevole. Oggi queste poesie servivano all'animo mio! Grazie a
tutti....
Debora Chiti
18/02/2008
Mi hanno particolarmente attratto per
l'originalità e la forza del pensiero "Mi rivesto" di Cristina Bove e "Mia
madre si chiama Utopia" di Massimo Pastore.
Angelo Taraschi
Solitudine, anni che fuggono, amore a distanza
(reale o virtuale): ecco i temi poetici di oggi. Ma è d'obbligo aprire con
la drammatica domanda formulata da Enrico, che riecheggia il grido del
Crocefisso: "Mio Dio perchè mi hai abbandonato?". E' poesia forte,
espressione di un travaglio esistenziale: non spetta naturalmente rispondere
nè al lettore nè al critico. Ma la redenzione potrebbe essersi già fatta
storia, varrebbe la pena considerarlo. La nuova riflessione di Daniela ha
già invece in sè la risposta: bisogna "curare il fuoco innato che sopisce
dentro". Forse che non siamo nati per amare? Belli i ricordi di Marco
Cabassi, "seppia al tempo" (mi fanno venire in mente le foto Alinari). Anche
Bruno parla di ricordi: come cambiano i luoghi e le persone! (Stupendi gli
"scalzi pensieri"). Gianni A. Pia fa venire un dubbio: ci si conosce meglio
di persona o a "distanza web"? Però vale la pena di tentarlo questo
poetare-day. O no? Debora Chiti scatta la foto ricordo del viaggio della
vita: folgorante. Natura che parla, come spesso accade nelle poesie di
Silvano. Qui una pioggia simbolica segna in modo efficace il passaggio del
tempo, in una consapevolezza improvvisa. Belle metafore di ambiente marino
di Michela Zanarella. Poi c'è il ricorrente fenomeno di tele-poesia (ormai
ampiamente studiato) che oggi mi lega a Maria Cristina: gli anni che
sfuggono dalle dita. Il concetto è limpidamente concentrato nel semplice
gesto di chinarsi a raccogliere le perle cadute. Efficacissimo. (Poi sul
come riuscire a farlo è un altro discorso...). Marbe comunica benissimo e ci
trasmette la sua eccitazione "virtuale" (Spero che le pillole le butti via
comunque...). E poi ancora l'artista di Marilisa Zanon, lo squillo del
telefono di Maurizio Battistoni, la notte di Giorgio Medda, la solitudine di
Palma Cassarà, l'ombrello di Jacqueline, il guado di Cristina (il "chimerico
riflesso della luna" è arte) e la consueta coda della cometa sulla pagina
azzurra disegnata con emozione da Silvia Trabanelli ed Irene Pizzimenti.
Infine Massimo Pastore, con una delle più belle poesie di oggi: il tema è la
ricerca di qualcosa che vada al di là, di un "senso oltre il senso" (e
quindi aggiungerei di un destino che superi il contingente). Lo stile
completa il tutto. Buon inizio di settimana a tutti
Massimo Reggiani
"Distanza web" di Gianni Pia, una poetica
verità, una vita a latere.
"Palloncini" di Massimo Reggiani, mi piacerebbe che fossero tali gli anni
passati e i pensieri, e gli errori...bello sarebbe poterli osservare mentre
si allontanano portandosi via un pò di noi...e restarsene qui, nell'altro
azzurro della poesia...
"Improvviso notturno"di Silvano Conti, bellissime metafore, e la chiusa
"...ricoprire i secoli - precipitati e inutili così! - fra scrosci di
rintocchi - sui tetti di eternit."
"Smanie" di Aurelio Zucchi, perfettamente cadenzata, squisitamente
significativa, immagini sempre originali "...aggrapparsi a spigolo di
luna..." "...agguantare in un sol colpo il mare..."
e "...Sarà, la vita, un nuovo tipo d'aquilone?..."Ecco la rileggo più volte
e mi piace sempre più. Anche il racconto è piacevole, sarcastico al punto
giusto.
"Comunque un brivido" di Maria Beatrice Zanini, tratteggio di un nuovo modo
di innamorarsi, ma anche di disilludersi...è tutto più veloce, si consumano
amori nel giro di pochi giorni...però la cosa che sconcerta davvero è
l'intensità con cui si vivono, forse più incisiva di quella "reale". Brava.
Su tutte "Un ombrello d'erba" di Jaqueline Miu, verso per verso un grande
piacevolezza, l'ho ancora riletta e la bellezza delle immagini mi ha preso
"...Per baciarti ogni tanto la bocca - mi fumo un fiore..." e "...gli occhi,
- non d'acqua ma di comete - con code." questa chiusa deliziosa. (Perchè la
maiuscole ad ogni inizio verso? penso che appesantiscano inutilmente la
poesia, parere strettamente personale, s'intende). Complimenti.
Buona poesia, buona settimana a tutti i sitani e al Magnifico.
Cristina Bove
Spunta la luna dal monte ...ed io non riesco a
leggervi tutti , vi sfioro solo con mani un poco stanche ..
Mi hanno colpito il delicatissimo messaggio d'amore di Gianni caro "per
essere piu' affini nel cammino comune", "Verso il tramonto " di Debora Chiti,immagine
abbagliante e lirica, "Anniversario" di Maria Cristina che raccoglie perle
che sfuggono ....mi sento affine, il brivido di Marbe al pc
divertente,ironico e dolce, e poi Cri, Br1, Massimo.P, Aurelio( sarà la vita
un nuovo tipo d'aquilone?), Jaqueline.M(per baciarti la bocca ogni tanto mi
fumo un fiore) e ... altri ed altri ancora
Grazie a tutti ed al Magnifico.
Tinti
17/02/2008
Mi scuserete ma rileggendo il mio commento
(forse questa domenica sono un po' assonnato) mi sono accorto di una
espressione che si presta ad un involontario malinteso, e di una
dimenticanza: il Massimo Pastore che non ti aspetti...misurato e
sincero...non è che me lo aspetto "smisurato" e "bugiardo", ho proprio
sbagliato i termini: intendevo appropriato nei toni (comunque intensi) ed
immediato nell'espressione, con un registro diverso dal suo consueto...così
penso si capisca meglio. Poi alla mia frettolosa rassegna mancava
imperdonabilmente Daniela coi suoi colori rubati al cielo (molto bella, al
suo solito). E qui auguro buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Buon giorno domenicale, poesia:
"I miei fiori" di Massimo P. molto piaciuta; dubito di aver esattamente
capito la metafora. Non che importi.
"Piano sette" di Enrico T., un viaggio di appena sette piani, ma viaggio
comunque, fino allo spazio in tre minuti. Bella idea.
"Ottobre a Vetralla" di Gianfranco S., che faremmo senza ricordi.
"S.Faustino" di Armando B. , frusta ragazzo frusta. Fino a l'altro giorno
non conoscevo San Faustino e la sua storia (?). Santo perchè fortunato?
"Nuance" di Daniela P. vena malinconica, dolce e ispiratrice di buonissimi
versi, come questa.
in "Sconosciuta" come cavalier servente, Pierluigi C., pone il suo scudo a
difesa della... sconosciuta a testa china che cerca tenerezza.
"Prima di addormentarsi" la bella lirica di Luigi P. sulla difficoltà di
paassare oltre la realtà della vita quotidiana.
"Where" di Gianni L. le cui metafore botaniche mi sfuggono, ma la poesia è
molto bella.
"Idiozia" di Michela Z. bellissima poesia che - a mio parere - musicalmente
risente di troppe interruzioni dovute all'interpunzione.
"Poeta" di Maria Cristina L., aforisma di ammissione di...., ma non è vero!
uno "scaracchio" di Aberto B. all'indirizzo dei "...i nuovi padroni", sputa
- lama - sputa, qualcuno deve farlo. Grazie.
"Retorica" fine colta composizionin di Marzio T. Complimenti.
Condivido il "tappetino" - Aforisma - di Aurelio Z. a Cristina B.
Erotica "Spremi il mio succo" di Claudio C. - bella la metafora dell'uva.
"Le onde" di Maurizio B. sembra faccia sentire l'inesorabilità dell'azione
meccanica della vita, sulle rocce, come nel corpo umano, che continuamente
cambiano.
"Grucce" di Tinti, grandissima questa immagine. L'ossatura fittizia, altra,
che si riveste della nostra immagine - i vestiti - usati per essere qualcuno
il giorno, qua e la nella vita. Per me questa: numero uno, oggi.
Giorgio M. di "Via del porto" ci farei un racconto breve. Non per
minimizzare la poesia, perchè si presterebbe ad un narrato complesso. Scusa
l'invadenza.
Jaqueline M invita a "Un amore impossibile" coraggiosa. Mi piace
l'argomento.
Modestamente, BR1
Oggi provo ad essere più sintetico, riassumendo
i titoli che più mi hanno convinto, senza nulla togliere alla "fatiche" di
tutti gli altri poeti: I miei fiori, un Massimo Pastore che non ti aspetti,
misurato e sincero. Piano sette. A parte c'è la spiegazione di tutto, che
Enrico Tartagni ci ha affidato con cuore aperto: la poesia non cresce sugli
alberi e non si crea sui quaderni di esercizi, ma nasce dalla vita.
Gianfranco: ma io ci vedo doppio, oltre a Giacomo vedo anche Giosuè, o forse
ho bevuto troppo Est Est Est? Luigi Panzardi: i ricordi del giorno che
ciarlano come telegiornali (bella immagine) sono il coronamento di una
suggestiva descrizione della fase che precede il sonno. Quello di Maria
Cristina, oggi laconica, è forse un elogio della reticenza? Se non è così, e
quindi non ho capito, vuol dire che con la poesia non si dice mai
abbastanza... Serena ci colpisce un'altra volta esplicitamente con il suo
difficile momento: il nostro è un riparo umile e senza pretese per la sua
tempesta, ma sincero. Sottoscrivo l'aforisma di Aurelio Zucchi, che è
corollario a quanto già detto prima a proposito di Enrico. Claudio Cisco,
con echi di carme latino, smussa in metafora gli angoli della sua incisiva
poesia erotica. Immagine di elegante espressionismo quella di Marbe, mentre
gli abiti di Tinti sono più surrealisti ma l'effetto è garantito (però mi
chiedo, la gente è davvero così o è una nostra proiezione che ce la fa
vedere in quel modo?). Chiudo la rassegna, oggi più breve per cause di forza
maggiore, con il barbone di Giorgio Medda, altro ritratto toccante della
nostra epoca, e con le liriche di grande atmosfera di Cristina e Jacqueline.
Anche questa domenica è stata arricchita dalle vostre voci poetiche: grazie
a tutti
Massimo Reggiani
Commento
"Piano sette" di Enrico Tartagni, per l'atmosfera stralunata che permea
questi suoi versi, che mi pare di riconoscere...
"Nuance" di Daniela Procida, mi sembra una delle sue più belle, per i miei
gusti, s'intende. Perchè sento una ulteriore sua acquisizione di forma che
meglio riesce ad esprimerne i contenuti altamente poetici.
Luigi Panzardi con "Prima di addormentarsi" con delle metafore lievi a
descrivere sogno e realtà..."...prima che arrivi lo stuolo di lucciole - a
seminarle intorno bagliori di temuti pensieri." contrapposto a "...e
ciarlano di eventi come telegiornali - i ricordi del giorno trascorso..."
con la chiusa che è veramente bella.
"Se sogno" di Bruno Amore, mi ha stupita, nel senso che mi ha trasmesso
tanto di quel suo sentire in questi pochi versi...molto di più che in altri
pure altrettanto validi. Sarà che vi colgo una vena erotica filtrata,
intensa ma sognante, nuda sotto velature che ne smussano gli aspetti forti
senza per questo renderli meno passionali...Proprio bella, Bruno!
Aurelio Zucchi, se l'aforisma si riferisce al fatto che tu mi attribuisci
"essere" poesia anzichè "farla", allora non mi resta che ringraziarti con
tutto il cuore...ma, e se poi tu volevi dire esattamente il contrario? mi
viene il dubbio...
"Grucce" di Tinti Baldini, abiti vuoti, cara, quanti se ne incontrano per
via...e quanti "ritornano - appesi nell'armadio." la sera....Lucida,
sintetica riflessione poetica.
Bella anche "Via del porto" di Giorgio Medda, una poesia che fa pensare...
cristina bove
Efficace per il ritmo incalzante “ Le onde “ di
Mauro Battistoni
Molta fantasia nelle “ Grucce “ di Tinti : sembra di vedere una scena di “
Fantasia “ , il film di Disney . Cara Tinti , questo commento mi è venuto “
a caldo “ appena letto la tua poesia : spero che tu non lo prenda come
troppo riduttivo . Anche Disney era un poeta !
Molto dolce quel “ perdersi “ di Marbe nel quadro di Kandinsky .
Caustico ed autoironico , specie nel finale , il S:Faustino “ di Armando
Bettozzi .
Di “ Padre “ di Massimo Reggiani di ieri che ho letto e riletto trovo molto
significativi gli ultimii versi : “ ...oggi di tanto in tanto posso sentire
/ quella voce ancor sonora e gaia / che il vento porta a consolarmi il cuore
“ . Spesso basta soffermarsi su un particolare di un panorama , su un angolo
della nostra città , per rivedere o riascoltare la voce di un padre o di una
madre che non c’è più : è come se i nostri cari trovino il modo di parlarci
.
Gianfranco Stivaletti.
Serena Maschiella, le tue poesie sono
bellissime! Portano alla superficie un dolore intimo e straziante. Posso
anche capire perchè. Carissima Serena,vorrei che tu trovassi conforto e
dalle tue poesie inserite nel sito e che tutti possano leggerle e dal sapere
che ti sono vicino con lo spirito, come tutti gli altri Poeti del resto, ne
sono certo.Enrico Tartagni.
16/02/2008
"Guarda se ti è chiaro" di Massimo Pastore,
chiarissima ironica, dissacratoria...
Bruno Amore, "Arringa del sette", bella ma mi ha anche messo addosso una
grande malinconia.
"Darei la mia strada - se potessi - per vestirmi di terra - e foglie - con
solo il viaggio - nella borsa." Chiusa formidabile per la poesia di Gabriele
Piretti, poesia che merita riletttura e che è piena di significato.
"Padre" di Massimo Reggiani, bella rievocazion di figure parentali , avvolte
dalla nostalgia per gli affetti e per i luoghi del passato, espressa con
garbo e senza cedimenti patetici.
Di Elia Belculfinè "Le tue parole alle mie mani" mi incanta...mi trasporta
con quelle parole che "...compongono sandali - di legno da - calzare per il
dedalo - dei giorni verso un passo di rotta - e la dignità d'essere -
polvere nel vento...." è pura poesia. Le parole di Elia si trasformano
davvero, trasportano in zone alte, un tappeto volante del pensiero...
"Rinascerò" di Aurelio Zucchi, indiscussa tecnica, preziosità di immagini.
Vorrei ancora sottolinearne altre ma purtroppo il tempo disponibile è
davvero poco. Ma le ho apprezzate tutte e ringrazio tutti gli amici poeti
che ci propongono il loro sentire procurandoci dolci emozioni.
cristina bove
Mattinata di sabato: ci incamminiamo sulla
strada azzurra di oggi incontrando subito le suggestioni amorose di
Jacqueline, che ci fanno volare in alto (affascinanti le "piste di
decollo"). Non mi pronuncio sul nuovo messaggio di Massimo Pastore
(confesso, ho paura che non mi sia chiaro per niente): ogniqualvolta credo
di aver intuito il significato di un verso rimango con più interrogativi di
prima. Passo la palla agli amici interpreti del sito. Il sonetto di Armando
Bettozzi dovrebbe essere di più agevole interpretazione (la trottola
immagino sia la Terra, e la confezione è impeccabile). Delicata e
sentimentale la dedica di Gianni Langmann: qui però si tratta di qualcosa di
più che telepatia, giuro su quello che volete che l'altro ieri ho scritto
una poesia per San Valentino in cui offrivo una rosa e i frutti
dell'autunno… e ho pure una testimone che sembra aver gradito (per fortuna
il contesto era molto diverso). Bruno torna al tema più intimo della sua
poesia, la declinante stagione della vita, con echi di carducciana memoria
("…sette paia di scarpe…etc.."). Viaggio grondante di immagini e metafore
quello di Gabriele Piretti, mentre Elia Belculfinè omaggia da pari a pari la
sua maestra e musa. Si imprime nell'anima l'immagine di morte fotografata da
Alberto Borgia, non può che appartenere alla sua esperienza. Buon compleanno
a Serena e buona lettura, chiunque sia l'autore della poesia, reale o
virtuale… Ancora orgoglio, ferite e duelli, bella e musicale la lirica di
Debora Chiti. Mi piacciono molto le quartine di Aurelio Zucchi: l'unico
rimpianto della sua vita sembra essere quello di avere avuto troppa
sensibilità…ma se così non fosse stato ora non sarebbe un poeta…Bello anche
il sincero autoritratto di Maria Beatrice, e bella l'immagine di Maurizio
Battistoni che mette al riparo l'innocenza dalla violenza del mondo. I versi
di Tinti li può facilmente ritrovare chiunque se segue la loro musica! Non
posso non associarmi al tributo di Martina Modesti a Giovanni Pascoli (a
proposito, il poetare-day si potrebbe fare a Castelvecchio, magari il 10
agosto….). Suggestivo l'incedere di Giorgio Medda, ma un po' pessimista
sulla capacità d'ascolto di certe categorie di persone…E via a chiudere con
le consuete conferme: la stupenda veglia d'amore di Cristina, il poetico
ottimismo di Irene Pizzimenti e l'incubo di Silvia Trabanelli, cui va
l'odierno premio speciale per la sceneggiatura, ma anche l'augurio che si
tratti di una metafora e non della vita reale. Buona poesia a tutti
Massimo Reggiani
15/02/2008
Commento della sera.
"Conducimi" chiede Cristina B. timorosa di un salto al quale non si sente
adeguata. Eppure l'altro è lì, con la mano tesa nonostante lei si schernisca
...il sole del tuo sguardo che non mi vede come son davvero...:
"Festa degli innamorati", Ida G. fà una dolcissima conferma d'amore.
"Fiori di limoni" di Jaqueline M. - stava andando in deliquio per la
sensualità dei versi, quando ho incontrato ...mi sento alla deriva / del tuo
carnale Dio (?) che attende il mio prego. Gradirei capire, non ci arrivo.
"Il silenzio" di Gianfranco S. romantico quadretto di luoghi passati, quasi
una gioventù.
"Come la cerniera..." forte Massimo P. che gode la poesia sensualmente e
sessualmente gli produce piacere. Di che millesimo sei? Non che sia
importante, per la scuola.
"Nel tuo antro" si legge una grande sofferenza in questa di Daniela P., ma
tanto orgoglio del suo amore, che indurirà - desertificherà - il cuore di
lui. Quale commento si può su un sentimento. La poesia è bellissima.
"Anche stasera" una aperta dichiarazione d'amore di Pierluigi C. ...incapace
di provare amore, se non per te...;
"Sgomento" di Alberto B. pesca nella sofferenza quotidiana, che tutti
vediamo, passando, e ce la sbatte sul grugno. Grazie.
"Le tue mani" di Claudio C., divertente. Potrei avere il cell. della esperta
signora? (scherzo eh?)
"Risvegli" di Maria Beatrice Z., sensualissima, sarà la primavera ragazzi.
In questi giorni ho scritto un "Risveglio" anch'io, vediamo chi è più
sveglio, poi!
"La spada" di Maurizio B., metafore guerresca di che? ...il cuore è nella
spada che brilla... dell'ardimento, l'intelligenza, la passione, l'amore?
"Di nuovo" e sempre, Tinti. Ogni mattina un boia cerca la sua vittima e la
vittima il suo boia. Così va questa m. di vita.
"Il mare dentro" Giorgio M. lo fa sentire acquatico, pioacevolmente
descrittivo.
"Al caldo del camino" di Irene P. a d dolce , romantica pace dei sensi.
Modestamente.
BR1
Venerdì: inizio sontuoso di mattinata. E'un
tema che incontriamo spesso nelle pagine azzurre, quello introdotto da
Cristina, che accomuna un po' tutti noi abitanti di questa stagione della
vita: il bisogno di un amore che "guarisca" e "rimargini" le ferite del
tempo. Ma non tutti sanno esprimerlo con il suo tocco di classe. Molto
intensa la dichiarazione d'amore di Ida Guarracino. Consueto turbinìo di
sensi per Jacqueline, su cui aleggia sempre un che di misterioso. Paolo
Ghelardini: mi piace molto l'aforisma dell'egoista (a volte mi ci ritrovo,
naturalmente nel ruolo dell'egoista..). Quella di Antonio Alvaro è una
storia di tutti i giorni, una malinconica denuncia della vita di oggi,
filmata con stupenda sensibilità registica. Non posso ignorare i silenzi di
Gianfranco, li abbiamo conosciuti un po' tutti. Sempre espressivo l'hard-talking
di Massimo Pastore. Omaggio di Gianni Langmann alle "terre dimenticate",
nella giornata del ricordo. Daniela, la tua metafora speleologica mi pare
davvero geniale (per esperienza aggiungo che i duelli di orgoglio
sedimentano pericolosamente fino a costruire muri). La denuncia di Alberto
Borgia (viene da lontano, per chi l'ha seguito da sempre) assume oggi toni
veramente commoventi. Marbe risveglia i sensi con un bel climax che è molto
più di una raffigurazione simbolica (un esempio che si contrappone ad altri
amici poeti più "espliciti"). Bella l'immagine del "guerriero" senza macchia
e senza paura di Maurizio Battistoni, mentre la domanda di Tinti oggi si
commenta da sè. Bello anche l'accostamento della luna al movimento furtivo
del gatto (Silvano), e di grande capacità evocativa il mare di Giorgio
Medda, universo interiore pullulante di creature riccamente illustrate.
Chiude il "tempo allungato" di Irene Pizzimenti, che ferma gli attimi con il
consueto sapiente lirismo. E gli altri naturalmente non sono da meno. Buona
serata a tutti
Massimo Reggiani
Oggi,sinceramente,invidio Carmen Lama,Perché
avrei voglia di commentare come si deve questa POESIA,e non ne sono capace.E’
a dir poco Meravigliosa
Conducimi
Conducimi per mano
amico dell’ombra
oltre le soglie della mia ferita
rimarginami il cuore
guariscimi la vita
e se pure non puoi ridarmi il tempo
dimmi che tutto non è mai perduto.
Dipingimi di note l’invisibile
ch’io lo possa mirare
svolgiti lento come brezza lieve
librata sulla pace dei miei sensi
pronuncia il nome mio
solo se puoi
rubarlo al sogno e renderlo diletto
Attraversami l’anima
e il mattino
avrà per oggi il sole del tuo sguardo
che non mi vede come son davvero
ma solo l’illusione d’un abbaglio.
E poi
quando la notte calerà in silenzio
sull’universo che per te ho creato
abbracciando te stesso abbraccerai
l’amore mio che in te si è riversato…
Grazie a Cristina Bove per questi stupendi versi!Ogni parole mi
rapisce,quindi ho deciso di fare un copia incolla,è stupenda!
Da Anileda Xeka
Commento alla Poesia "C'è dell'altro,194" di Bruno
Amore
Splendido affresco, anche se crudo, di taluni aspetti del mondo
contemporaneo.
Complimenti .... anche per la metrica ottonaria.....
Roberto Bottiroli
Oggi su tutte "Festa degli innamorati" di Ida
Guarracino, perchè una dichiarazione d'amore che attraversa il tempo
e può ancora esprimersi così "...e io mi innamoro di quel ragazzo - ogni
notte amando le sue rughe - il suo profilo i suoi saggi silenzi -
innamorarmi è viverti vicino." è straordinaria è meravigliosa. Ida mi hai
fatto volare!..
E poi "Una rosa sul davanzale" di Antonio Alvaro, anche questa bellissima e
tenera riflessione d'amore.
"Il silenzio" di Gianfranco Stivaletti, perfetta metrica ma ancor più intima
sospensione che nel silenzio percorre anche strade del cuore.
Le rime di Bruno Amore per "C'è dell'altro, 194" che con sapiente ironia ci
fanno pensare...
"Anche stasera" di Pierluigi Ciolini, altra bella dichiarazione d'amore...si
vede che S. Valentino ha veramente ispirato...
"Le speranze son partite" di Enrico Tartagni, mi risuona dolente nell'anima,
so che quell'Uomo è ancora di là da venire, e noi sempre più desolati.
E' un grido questo di Tinti Baldini, "Di nuovo", cara amica, di nuovo accade
tutto, corsi e ricorsi storici, ha scritto qualcuno...lo stiamo vivendo, il
ricorso, e non solo per questo...
Cristina Bove
Che atmosfera in simbiosi stanotte:amore e
passione ,denuncia , speranza..e poi di nuovo amore in un cerchio quasi
rasserenante e rassicurante,dico quasi ........
Cri cara, dato che mentre la leggevo , mi pareva d'averla scritta con te, mi
sono fatta condurre per mano dall'amico dell'ombra che rimargina ferite
..Dolce quest'altro da te che guarda il giardino non piu' in fiore ma pieno
di profumi.Così sento con te e quante volte.Grazie
Gianfranco, sempre di Giacomo seguace,fa apparire d'incanto quel silenzio
che accarezza l'anima e dà pace.Quanto lo vorrei sentire piu' spesso.!
Danieluzza,e che stile e che poetessa!" ti farà male ogni stilla di me che
avrai sciupato" ecco la Domina Plena dignitate.Ciao
Br1,che dire? Tutto hai raccontato in stile impeccabile con struggente
chiusa.Condivido ed apprezzo ,caro.
Enrico,"le speranze son partite", arriva quasi come un imperativo
l'esortazione ad andare altrove a cercare l'uomo del destino..ma quali sono
i lumi nuovi? quali lanterne ci guideranno nell'impervio cammino?
Marbe,perdizione in passione d'amore:come t'invidio!
Alessandra.V, "smarrimento" in crescendo raccontato con gusto sottile ed
acuta attenzione :bella la chiusa.
Irene, "m'allungava il vivere quel tuo sguardo.." fuori dal tempo,sogno
magico,dolce brezza,quasi languore in ritmo che accoglie.
Su tutte,Massimo.P:la poesia "perdente" ermetica come la cerniera dei
pantaloni che solo lei puo' aprire:bellissima dichiarazione
d'amore,invidiabile!Bravo!Il tuo stile cosi' sintetico e lirico fa grande
tenerezza.
Grazie a tutti e al nostro illustre e benefico vate.
Tinti
"Festa degli innamorati" di Ida Guarracino, con
linguaggio lirico di pura poesia, canta il vero amore; mi ha riempito di
dolcezza.
Angelo Taraschi
14/02/2008
Poesie del 14/02/2008
E torna Wilma. Quale giorno migliore della festa di San Valentino per la sua
dichiarazione d'amore? Un minuetto, un ricamo finissimo che lega due anime
attraverso le care voci note. Voci che ora si inventano sinfonie, ora
serenate, per un canto che si fonda e si perda nell'Infinito.
Cristina: se disfatta deve essere, infine, per ognuno di noi, che abbia ali
e voce come la tua.
Il nome tuo resta nell'aria, sospeso, lieve. Resiste alla tempesta e
sopravvive al naufragio. Non temere la dimenticanza. Il tempo è eterno e
così dura l'amore, per le anime belle.
Antonio Alvaro: mi sembra di vederla, potrei perfino disegnarla, la tua
bambina incredula, in attesa di vita.
Molto bene Aurelio Z. La tua goccia ti darà infine il la che attendi. Grande
Bruno! Lui fa così: getta una monetina e i tuoi pensieri incominciano a
fluire rapidi. Da cosa nasce cosa e una poesia diventa un racconto infinito.
Inventar parole, Tinti? E' quello che fai ogni giorno, con tenacia, con
ardore, con la fiducia di poter scavare un solco che indichi la via e lasci
un segno. Perché sei poeta e i poeti questo fanno: inventano parole in un
modo che nessun altro osa..
Grazie a Irene, a Silvia, a Silvano e a tutti quelli che oggi hanno lasciato
sulla pagina azzurra una scia d'amore.
Rosa
Aurelio Zucchi, ....se lo hai depositato
intatto per timore di mostrarlo al mondo..... è una immagine bellissima,
come tutta la tua "Goccia di Goccia"
Maria Cristina Latronico
Debora Chiti "Sempre". ... "chi potrà essere re
/ come te nel mio cuore". La donna ama veramente con tutta se stessa,
l'uomo, nell'amore è spesso meno generoso. Da ragazzo su di un medaglione
che donai alla ragazza che amavo scrissi su di un faccia "Tu" e sull'altra
"un angolo di vita". Ero sincero come Debora, ma lei, sono certo,
scriverebbe a tutto tondo "Tu" "la mia vita" . Che bello ! In realtà è molto
più bello amare che essere amati e in questo le donne in molti casi segnano
un gran punto a loro favore.
La poesia è bella, sincera, femminile e lirica. Continua a scrivere (magari
firmandoti col nome prima del cognome). Se anche nell'espressione di altri
sentimenti saprai essere così passionale e diretta, invidierò chi ti
conosca.
Gus
San Valentino, ho il presentimento che l'amore sarà il
protagonista di oggi: che cosa nascondono di attuale le "stanze"
ariostesche di Simone Baldacci? Poi ci si imbatte in Cristina e nel suo
malinconico naufragio, ed è una magnifica progressione, gli endecasillabi
finali sono una poesia nella poesia, di rara perfezione. Molto belle anche
le voci di Wilma Certhan, che esplorano l'infinito. Un amore diverso,
toccante, quello di Antonio Alvaro: l'infanzia derubata ritrova la speranza.
Delicatissimo. Altro amore, ancora diverso, la terza puntata della vicenda
narrata da Maudits: e se non l'ha capito ora.... Altro amore ancora, amore
per la libertà: nel quarantennale della primavera di Praga il bell'omaggio
di Gianfranco (poi la storia rimescola le carte, ma va sempre ricordato che
il '68 non fu per tutti un pranzo di gala...), ed anche Gianni Langmann
affonda la penna nel calamaio della storia per ricordare le fondamenta
dell'epoca in cui viviamo. Drammatico e furente il grido di vendetta di
Michael Santhers che fa appello a tutta la sua forza espressiva per
condannare l'indicibile crimine che qualcuno ha il coraggio di spacciare per
amore. Di originale surrealismo il colloquio di Bruno con il suo doppio
virtuale. Amore mercenario quello descritto da Claudio Cisco, con
malinconica riflessione. Ed ecco l'augurio di San Valentino di Maria
Beatrice che accolgo anch'io con piacere ed ottimismo (per una volta...). Ma
eri di passaggio a Verona o ci abiti? Ironico finale di Angelo Taraschi per
il suo San Valentino, molto indovinata la sceneggiatura. Bei versi d'amore
anche quelli di Aurelio Zucchi, ma anche quelli di Debora Chiti e di Aurelia
Tieghi. Non è in linea con il contesto amoroso di oggi l'espressiva e
dolente Eclissi senza speranza di Michela Zanarella (toni che non mi
aspetterei mai declinati al femminile). Quello di Tinti è un vero e proprio
manifesto elettorale in poesia: mi associo, ma da che parte andiamo? Sempre
in tema d'amore anche Silvano, vicenda forse ermetica ma la musicalità del
finale è chiarissima. Molto espressivo ed efficace anche il momento
descritto da Luigi Panzardi: mi evoca la tecnica registica del video-clip,
con dissolvenze, e repentini cambi di scena. Dalla Liguria stavolta la
cartolina del Gabbiano, cui la nostalgia non impedisce di proseguire il volo
della vita (se passi anche dalla Riviera di Ponente ho qualche luogo da
salutare anch'io..). Concludono come sempre le soavi liriche di Irene
Pizzimenti e Silvia Trabanelli, degne di una giornata come questa. Buon San
Valentino anche a tutti gli altri poeti
Massimo Reggiani
Che bella pagina !Che bel azzurro!
Aria e acqua di Giorgio Medda,scrivi il tuo nome in maiuscolo,per favore,non
posso vederlo cosi,perché non sei solo aria e acqua ma aggiungi la parola
Dolcezza e Poesia e moltiplicalo per l’infinito…Lo sento molto vicina questa
tua,comprendo la tua sofferenza. Grazie per i tuoi versi!E’ un vero piacere
leggerti. Altretanto bella la poesia Di Cristina Bove,mi vorrei perdere in
questi versi…Molto,ma molto bella “poema “di Jacqueline Miu,(in rima c on la
stella che prodiga nei tuoi occhi…l’assoluto)Che bel inno d’amore,in questo
San Valentino,”la voce “ Di Wilma,Grande,Brava,Bellissima,(perché possiamo
insieme esplorare,l’infinito) “fesso di un computer “di BR1,come darti
torto,capita anche a me. Bella “paura di ponderabile” di Marzio
Tinti.”goccia a goccia”di Aurelio Zucchi,che dire se non GRAZIE per questi
versi stupendi!Grazie anche ad Aurelia Pieghi,Alla cara Tinti(buttiamo alle
ortiche i vestiti,quelli che han coperto tanto infamità)”Chi sa quando”di
Maestro Silvano”precipitando mi chiamerai”.Un abbraccio a Daniela(a me piace
il tuo nuovo stile,non perché capisco qualcosa,ma perché mi piace la tua
ricerca,perché è una ricerca di te,del tuo sentire,lo fai alla Grande,in
qualsiasi stile) e a Gloria che oggi non leggo
Anileda Xeka
Giorgio Medda "Aria e acqua" in cui per un
attimo esistere...in astrazione osservarsi in introspezione viversi....
Antonio Fabi, finalmente ti sei rifatto vivo! Dissacratorio come sempre,
ritorna a dardeggiare dei tuoi strali ironici...
"La voce" di Wilma M. Certhan, la vibrazione dell'anima, questa la voce
degli uomini e questa la voce di Wilma, accorata, appassionata, che si fonde
con l'altra che vorrebbe alleviare, portare calore e tenerezza dove il buio
incombe...e da questa fusione nascere l'oro dei miracoli...Amica cara,
canta, canta più che puoi, l'etere risuonerà della tua anima e gli dei non
potranno restare indifferenti...un abbraccio.
Bruno Amore e il computer...e dai!...è pur sempre vita. che si svolga nel
tuo pensiero o si scarichi nei puntini di una tastiera, sei sempre tu che
dirigi...Tu, non lui.
"Preludio d'amore" Angelo Taraschi ha questa lucida ironia che lo porta a
sdrammatizzare le attese. Comincia con l'acquerellare una scena...poi ti
scaraventa su una panchina. Mi è piaciuta tanto.
"Soffio di cielo" di Aurelia Tieghi, un vero soffio leggero, bello questo
stile, cara, ti stai svolgendo in cerchi sempre più ampi di poesia.
"Presto" di Tinti Baldini, eh, sì amica mia, occorre proprio inventar
parole...e forse con le parole inventeremo anche i fatti.
"..E tu - certamente dimentica - inconsapevole amore - chissà quando -
precipitando - mi chiamerai." Bellissima chiusa per una originale e bella
poesia.
"Il golfo del Tigullio" de Il Gabbiano, una trasvolata sul paesaggio con le
ali di un pittore ed il cuore di un poeta...bella, bella.
cristina bove
Come sempre mi soffermo a commentare le poesie
che mi hanno più colpito scorrendo la pagina di oggi . Mi piacerebbe
commentarle tutte , ma il tempo é tiranno !
Efficace e graffiante l' epigramma di Fabi su Giuliano Ferrara : se cade
sotto gli " occhi giusti " passerà alla Storia.
L' Amore cantato da Wilma Maria Certhan come armonia a due voci é quanto di
meglio possa desiderare una coppia : il raggiungimento della fusione totale
tra due anime .
Semplicemente fantastica l' idea di Aurelio Zucchi di organizzare un "
Poetare-Day " per conoscerci di persona : c'é solo da sperare che si possa
svolgere in un luogo facilmente raggiungibile da tutti ; dal momento che ,
come presumo , noi " poeti azzurri " proverremmo da diverse parti d' Italia
. Vedere se davvero siamo come ci siamo immaginati ! Nell' attesa , é bello
anche far lavorare la fantasia .Colgo l' occasione per chiedere come fare
per mettere su una " pagina personale " sul Sito come hanno fatto alcuni di
noi con foto e note biografiche : sulle istruzioni sull' uso del Sito non ne
ho trovato traccia .
Un caro saluto e un augurio di un felice S.Valentino a tutti gli "
accoppiati " !
Gianfranco Stivaletti.
Belle e tutte meritevoli stasera ma mi soffermo su
quelle piu' in sintonia:
bentornato Antonio, mancavi veramente, sagace ed abilissimo..ed in gran
forma:effettivamente....e poi Jaqueline "poema" è un poema di lirismo
autentico"..se dovessi accendermi potrei brillarti in versi.." e le delicate
voci all'unisono di wilma ,benritrovata e,mi pare,serena e la delicata
Aurelia con tocco fatato e poi Brunaccio a cui sorrido di striscio , con
amarezza:questo aspetta figli e nipoti..parlare ad uno specchio muto e
spento? Della bella poesia di Marbe m'è rimasto impigliato e non se ne va
"..nell'aria si respira la magica emozione...d'avere in tasca ancora un
motivo e una ragione.." in speranza di dare il corpo al vento e correre
verso e ancora..Grazie e poi Angelo,Angelo ,Angelo mio ,quanta simpatia
emani intorno poetando!Aurelio domanda in soffio "dove hai riposto il
cuore?" a chi non ha voluto o potuto accordarsi "alla sua musica"
Il nostro Silvano con "..rovistare il cuore" m'ha fatto rivivere sensazioni
che mi parevano sepolte..macchè sono lì vigili e pronte ,in agguato sempre
come violazione che a volte si sfalda..Ringrazio tantissimo Il Gabbiano con
i cui versi ho volato nel "mio golfo" a sentire odori,a toccare "in paradiso
colorato": meglio di cosi'!
Su tutte stasera m'immergo e nuoto nel fluido scorrere di "aria ed acqua" di
Giorgio.M in cui quello che gli altri vedono di te non sei tu perchè ..sei
farfalla rarefatta nel cosmo.Stile e contenuto in sintesi perfetta.
Grazie a tutti voi e al nostro illustre e disponibilissimo Lorenzo il
magnifico,prof.eccelso.
Ciao Tinti
13/02/2008
Bella...sorrisi di Bruno Amore...
purtroppo ho poco tempo...
un saluto a tuttiiiii
Michele Cristiano Aulicino
Mattinata di mercoledì: protagonista del
"Respiro di ogni giorno" di Luigi Panzardi è la straniante quotidianità
metropolitana, con brillante chiusa "quasi a modo di Quasimodo", molto bella
(...ed è già stanca la sera). Bello anche l'invito rivolto alla malinconia
da Giorgio Medda. La ricetta per le lenti dell'anima di Cristina è
abbandonarsi al ricordo d'amore, tema spesso presente nelle sue liriche, e
ancora una volta le danze vengono chiuse con la qualità e lo stile consueti.
Antonia Scaligine ci conduce per mano davanti alla grotta di Lourdes,
illuminata da intensa fede mariana. Dubbi esistenziali espressi con grande
profondità concettuale quelli di Jacqueline (notevole la scelta
linguistica). Sia Gianni Langmann che Massimo Pastore attingono a drammi del
sociale, ovviamente con diversi stili e visioni, entrambi efficaci.
L'Hidalgo di Enrico Tartagni ha un bell'impatto immaginifico, ma rimane il
mistero sulla sua identità. Sottile disquisizione filosofica in versi quella
di Gabriele Piretti (ma basta il rasoio della razionalità per risolvere il
"desolante umano terrore"?). Meravigliosa immagine, quella di Serena, poesia
vera che può nascere solo da amore vero. Qualcuno ha il coraggio di
definirla una semplice... ecografia? Ed è amore anche quello di Anileda,
sempre limpido come il suo personale modo di esprimersi. Concordo poi con
Marzio Tinti (..nessuna lingua è comprensibile per il mediocre). Faccio mio
anche l'inno alla tolleranza religiosa di Maria Beatrice, in "entrambi i
sensi di marcia". E poi Tinti, che ammonisce sull'essere disponibili verso
gli altri che sono specchio dei nostri stessi bisogni. Molto bello l'Elogio
di Maurizio Donsanti, mette voglia di abbandonarsi alla vertigine (o
comunque di evadere dalla realtà "statica"). Chiudono i Dolori di Silvia
Trabanelli, sempre impeccabile nel suo stile avvolgente e musicale. Anche
stavolta ho dovuto escludere tanti poeti per motivi di spazio, ma assicuro
che nessuno era inferiore a quelli citati. Buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Poesie del 13/02/2008
Bella "Caterina è nello spazio" di Massimo P. Parole che giungono fin qui
come se avessero attraversato un mare infinito di onde psichedeliche. Il
volo di Caterina , tra satelliti e stelle radenti, scuote l'anima. Bruno,
davvero una follia stupenda la tua "Sorrisi". E poi Alessandra P.- "Siamo
contrasti di tante specie". "Eppure" di Tinti la dice lunga sulla difficoltà
di comprensione nelle relazioni umane. Straordinario Maurizio Donsanti:
farebbe bene a tutti rallentare ogni tanto e cedere alla vertigine. Cristina
" col gatto in grembo a riposare", sempre pronta a ripartire quando l'amore
chiama. Hai visto mai? "La felicità è amore, nient'altro." scriveva H. Hesse
. Grazie ancora una volta, Cristina. Elia magico che ferma il treno della
morte con il suo desiderio di vita. La formula scagliata contro la sorte è
un richiamo alla primavera, luogo mentale della fioritura (amygdalus=mandorlo)
e dunque della rinascita, anno dopo anno. Ciò che è davvero importante è
sempre anche fragile e delicatissimo. Come un'amicizia, come un bianco fiore
di mandorlo. Ma la persecuzione non fermerà la vita; Auscwitz non ha vinto,
infine. Un percorso comune a tanti quello descritto, con forza e rimpianto,
nello "Scrigno" di Massimo Reggiani. Brave Anileda, Irene, Silvia. Buon
pomeriggio a tutti
Rosa
Cari, ho cambiato email ....e stasera mi
scateno in questa lunga notte di luna e raccolgo nel mio cesto di rose
recise che dureranno per sempre "Hai visto mai" di Cri quando tu "allontani
il libro della vita e siedi col gatto al grembo" in pausa ma...poi basta un
fiato.."un filo di sentire" per risvegliar sensi e desideri in "paso
doble":quanto è mio il tuo sentire.
E poi entra nel cuore quel"giovane Amleto"di Jaqueline Miu, lui che non
conosce vie brevi al bene.." per culminare in una chiusa molto intensa.
Chissà perchè mi riporta alla mente "Rocco ed i suoi fratelli" di Visconti.
Appare nitida , chiara la visione di prato"pelato"in deserto d'amore di
Giannilang..forse tra le piu' belle , a mio parere e poi Br1"la sfida al
cielo imbronciato ci ripagò fino al midollo dell'ossa" di sensualità quasi
sofferta.
Gabriele sferzi in versi con l'armata nera di pappagalli a cui
aggiungerei,col tuo permesso,allocchi e qualche avvoltoio....Ciao
"Franco deve andare..è figlio di David..uno sporco ebreo.."Grazie Elia
sempre( qui a Torino proliferano sui muri del centro scritte terribili;pare
di essere stati scaraventati da una ignobile macchina del tempo
indietro.....)
Passato, MassimoR, di soffocante, affanosa ricerca che lascia tra le dita
solo rancori e rimorsi ma poi..piangendo e ripiangendo si cresce ,come ci
dice in versi eloquenti Maurizio.D
Compare a darci coraggio e nuova vita il dolcissimo bimbo che nuota "nel
mondo soffice di luna .." di Serena: miracolo condiviso e ciao.
Incipit di Anileda forte nel suo solito habitus secco ed incisivo per
sorprendermi poi pian piano con una chiusa candida in amore.
Condivisa appiena con Alberto l'atmosfera magica della sera in poesia.e la
conclusione poetica di Marbe:"ognuno sia padrone di una volontà che non
intacchi dell'altro la ragione"non semplice ..
Atmosfera felliniana in Claudio.C..ricorda la tettuta tabaccaia di Amarcord...molto
gradevole e l'elogio alla vertigine di Maurizio.D quello sbandamento che ci
restituisce come specchio in frantumi immagini delle tue
fragilità:bellissima metafora.
Grazie anche a tutti gli altri e al nostro
Tinti
Amici ringrazio per i bei commenti fatti alle
mie poesie....Debbo dire che leggo
poesie di questo sito e trovo che sono molto belle....mi è piaciuta lo
scrigno diMassimo Reggiani ,Il
respiro del giorno di ..Panzardi...Coinvolgente la poesia di A.Bettozzi..e
tante altre...Purtroppo
non ho molto tempo e leggo ' a pezzi e bocconi'
Ciao a tutti e grazie A presto
silvia
" Il respiro del giorno " di Luigi Panzardi é
un' elegia moderna , con ben riusciti " distici " che con una musicalità "
classica " descrivono la vita quotidiana dei giorni nostri : Molto efficace
é il verso : " il ritmo scandito degli affari impregna l' aria " ; infatti
quando ci troviamo al mattino in un bar , a gomito a gomito con impiegati e
legulei che consumano il cappuccino senza nemmeno togliersi da sotto braccio
la cartella , si prova quasi un senso di fastidio per la fretta con cui si
serve e si viene serviti al bancone .
Antonia Scaligine in " Nostra Signora di Lourdes " ci fa veramente
"rifulgere una luce " in questo sito ! Si distingue per il ritmo narrativo
delle strofe che ci presentano l' evento miracoloso dall' inizio sfolgorante
( " un lampo squarciò il buio dell' anima " ) fino al messaggio di speranza
per gli uomini di oggi ( " perché il morire sia un risveglio " ) .
" Lo scrigno " di Massimo Reggiani ci offre una riflessione sui ricordi
covati dentro di noi , che , pur ricchi di tesori , possono essere una
ricerca deludente se ci rifugiamo in essi come a dei " referenti di
sicurezza " senza trarne uno stimolo a salire per l' " ardua china " .
Gianfranco Stivaletti .
Commento 13.2.’08:
Anileda Xeka: Senza mai perderti: inno all’amore vero, quello che è e rimane
radicato dentro il cuore e fortunato l’uomo che ne è il destinatario! Bella,
coinvolgente poesia. Armando Bettozzi: Fuochi: Bel quadretto d’amore,
dipinto con i pennelli e i colori più belli esistenti: piace molto quel
seguire “in parallelo” cosa accade fuori e cosa accade dentro i cuori dei
due innamorati, al tramonto, sulla spiaggia. Bella, proprio bella, perfetta
anche nelle espressioni che si susseguono con un ritmo leggero, denso di
tenerezza. Elia Belculfinè: Viene il tempo del torrente: con acuta mente, il
poeta ha immaginato in questa poesia l’arrivo della primavera (che un
ragazzino aspettava da tempo, osservando dalle finestre di casa) attraverso
il tempo del torrente rosso. Il ragazzino prepara gli arnesi da pesca,
intanto che aspetta il suo amico Franco arrivare per insegnare anche a lui a
parlare con le rane. Ma Franco deve andare via, perché è un ebreo, deve
partire con un treno che lo porterà in un luogo da dove non si ritorna,
ahimè!. Il ragazzino, pronunciando la formula magica che ha imparato chissà
dove (amygdalus communis) pensa di poter fermare quel treno, affinché Franco
non parta e gli insegni la lingua delle rane, come promesso. La formula
magica è data da due parole (il nome scientifico del mandorlo) che suonano
strane per il ragazzino e per questo egli attribuisce loro un potere magico.
Qui, quello che emerge è il valore dell’amicizia, in nome della quale si
vorrebbero fare le cose più impossibili, perché si possa continuare a
goderne. E spero di aver compreso, Elia! Daniela Procida oggi manca, ma ho
in mente moltissime sue poesie che mi hanno letteralmente “rapita”, alcune
brevi ma forti, passionali, espresse in forma magistralmente poetica,
rinnovo i miei complimenti e mi riprometto, di commentarne in modo
approfondito qualcuna; per rispondere alla domanda rispetto allo stile che
stai sperimentando, Daniela, voglio dirti che a me piace moltissimo, la
poesia All’arenile è veramente e stupendamente bella. Anche Un angolo di te
mi è piaciuta moltissimo, in particolare per quello svelamento finale
inaspettato che dà ancor più valore ai versi che precedono. Sei molto brava,
complimenti!
Carmen Lama
A Dani,rileggendo le ultime poesie (mi piace
assai ..non chiedermi..) mi pare che il tuo stile già così personale e
pregnante per gli accostamenti lessicali,le ferrate metafore e lo stile
intrigante si stia muovendo verso lidi piu' antichi ,piu' morbidi attraverso
colline e valli in cui appaiono dirupi ben celati.Mi pare molto bello il tuo
mutare in ricerca di te in poesia.Grazie giovane amica.
Tinti.
12/02/2008
Sfuggono alla vista stasera......non tutte ho
potuto leggere e me ne rammarico nè rileggere ,come spesso mi capita e
allora tocco appena con garbo spero.
Silvano mio bosco,i tuoi fremiti e battiti sconquassano dentro!
Rientro gioioso e simpatico in forma smagliante di Roberto.
Pierluigi, basta l'incipit splendido ..mi ricorda l'inizio di un racconto
breve di Buzzati ,con tutt'altro messagio però.Complimenti.
Angelo,perfettamente rappresentato il teatrino ma io spero sempre ..che non
sia così .Dani,non sei tu quella che guardi da fuori..bravissima a scavare
dentro in poesia.
Serena,struggente Caino già dentro senza esser voluto.Stile scarno di
notevole efficacia espressiva..
Marzio.T, anch'io vorrei sotterrarmi!
Pier.Vittori, grido ,gemito di dolore per le donne piagate e piegare e
auspicio che i poeti possano parlare alle orecchie dei potenti(credo sia una
pia illusione)
Sento Miamia la poesia di Mariacristina ;..bendata deve aspettar di guarire!
Condivido appieno sensazioni,dolore ,speranza in stile sferzante e
pieno.Brava amica nel........
E grazie a tutti gli altri e in primis al vate dei vati, Laurentius.
Tinti
Commentata:
"Amore teneramente..." di Silvano C. assolutamente tenera, romantica e
dolce. Un pizzico anacronistica, a parer mio, ma si sa sono prosastico.
"Alla poeta" scrive Glò, l'altra, quella meno visibile - a noi - ma che lei
sa esserci, assoluta-mente, inevitabil-mente, preponderante-mente sempre,
anche quando non sembra.
"Esausta" la nostra Cristina B. - ...laciando il cartellino bene in
vista...superstiti di ruderi e abbandoni...inutilmente abbaglieranno il tuo
precipitare. - Toccare terra, alfine, potrebbe essere salutare, non temere.
Il volo è condizione aliena all'uomo.
"Tribolazione" di Salvatore A.S. quando - pregiudizi dominano - dannano
l'amore intragenerazionale. E si ripiega verso l'autoflagellazione come
salvacondotto per qualche pensiero ardito, almeno.
"Lontananze" di Tinti B. bella metafora vignaiola. Una speranza, spesso
inconfessata, di liberarsi dal tutore al quale sei legata per portare i
frutti lontani da terra, puliti e al sole che li renderà prodighi. Ma anche
la vite, credo, vorrebbe lasciarsi andare, sdraiare a terra, stendersi
morbosamente al sole di traverso.
"Io non sono me" di Daniela P. non si riconosce in quella che gli chiedono
di essere, altra, forse aliena alla sua natura, alla sua mente, alla sua
anima. Sentimento e pensieri, convincimenti come -...propaggini
dell'anima... - L'altro cerca in noi quel che ama o amerebbe, raramente
quello che c'è.
Modestamente.
BR1
Anche oggi colgo solo le impressioni più vive
che mi rimangono dalla lettura di tutte le poesie: il tenero piedino che
Silvano fa spuntare sul finale del suo Amore (che con fantastica immagine
"straripa dal bicchiere della notte"); il vespro di Luigi Panzardi, tempo
serale dell'esistenza, nostalgia del senso della vita perso nei viali della
depressione; il mal d'Africa di Giorgio Medda, potente ed evocativo,
colpisce anche chi in Africa non c'è mai stato, ma si può anche avere
nostalgia di luoghi dell'anima; l'eco shakespeariana nella bella lirica
proporzionata e compiuta di Gianni Langmann; la mente poetica di Glò, il
volo esausto di Cristina, la dissociazione di Daniela, il "filo di luce
lunato appeso nel blu notte fondo" di Bruno, la luce di speranza di Enrico
Tartagni, la donna vitruviana di Antonia Scaligine, l'apologo
dell'anticonformismo (o almeno questo mi sembra di intravvedere) di Michael
Santhers; la satirica pantomima elettorale di Angelo Taraschi; la commossa
descrizione di un sentimento resa con grazia e misura da Salvatore Armando
Santoro; l'inadeguatezza gridata da Maria Cristina; l'accorato lamento
raccolto da Pier Vittorio Pinnola; l'amplesso catartico di Claudio Cisco; la
fine dell'innocenza dell'umanità nell'emblematico stupro descritto da
Maurizio Battistoni; il bel paesaggio dell'anima per il riposo di Tinti (le
dune langarole le conosco, come sai Gallia Cisalpina me genuit...); ed
infine la memoria ospite (bella immagine) di Irene Pizzimenti.
Chiudo chiedendo a Serena di darmi l'"interpretazione autentica" del suo
Caino, che vedo più vittima che carnefice, se ho ben inteso.
Buona serata a tutti i poeti, sempre in grande spolvero, anche quelli non
citati
Massimo Reggiani
Veramente, veramente bellissime tutte, oggi...MI
sento imbarazzata a fare una scelta ,ma non potendo fare altrimenti mi
soffermo su quelle più vicine al mio sentire.
"Amore teneramente vicino" di Silvano Conti., ispirata dai versi bellissimi
di Alfonso Gatto.
"Alla poeta", espressione d'amore, di afflato, di grande respiro, e colei
cui è dedicato ne coglie ogni minimo segno, ogni massima traccia.
"Le campane del vespro. di Luigi Panzardi, "E ci distilla il cuore - la
malinconia delle ore dimesse - dei quadranti vuoti..." che bei versi!...
"Allegoria vitruviana" di Antonia Scaligine, una bella, colta, elegante
poesia.
"When" di Gianni Langmann, forse una delle sue più belle, almeno a mio
avviso, perchè reca immagini che mi si riflettono dentro come in uno
specchio...mi piace proprio!
"I commedianti" di Angelo Taraschi per la forza delle parole, dei concetti
forti e condivisi, della cadenza piacevole, per tutto, insomma.
"Tribolazione" di Salvatore A. Santoro, che a parte la consueta bravura, la
maestria del ritmo, si offre al nostro sguardo senza falsi pudori, aperto
cuore ed anima con i sentimenti di un amore delicato e solenne nello stesso
tempo.
"Sorridere" di Bruno Amore, versi che nascono dalla necessità di non tradire
il reale, di non scendere a patti con la mistificazione...bella.
"Io sono" di M.C. Latronico, che nell'immagine dell'ustionato che non può
esporsi alla luce, offre il quadro della condizione umana, feriti tutti e
mille cicatrici...
"Dentro gli occhi" di Pier Vittorio Pinnola, buona resa metrica, ben
trattato l'argomento, una poesia che fa pensare.
"Lontananze di Tinti Baldini, argomento indubbiamente profondo, ma trovo che
in questo verseggiare meno frammentato, si esprima benissimo, e che la
poesia ha un concatenamento di immagini e di sillabe davvero piacevole.
"Io non sono me" di Daniela Procida, rarefatta in questo essere duale, che
stenta a volte a riconoscere se stesso.
"Ali di vento" di Palma Cassarà, perchè una grande poetessa sta crescendo in
una piccola lei.
"Anomalie" apprezzo tutto , argomentazione, scorrimento, forma.
Grazie a tutti.
Cristina Bove
Le poesie che hanno fatto centro nel mio cuore oggi:
La mia immagine di P.L.Colini, soprattutto mi toccano i primi versi,"
sono un uomo riflesso in un tramonto senza fine" e verso la fine " quello
che aspetta un'alba nuova per indossarla"..Quel vestito mille volte
rattoppato( che si legge in una mia)mi pare si capire che è ormai
consunto..A tutti suggerisco di rinnovare abbigliamento..basta
crederci..!Molto bella complimenti; e poi veramente commovente "io
sono"..Cara M.C.Latronico, spesso gli inabili sono coloro che pur avendo non
danno..! Sei d'accordo?
Complimenti anche a te!
Molto belle e cariche anche le altre, Saluto tutti con profonda ammirazione
,Marbe.
11/02/2008
Cari sitani, siete proprio una droga , si
soffre d'astinenza senza questo bellissimo spazio azzurro cosparso di
stelle.la sera tardi. ed io ne avrò per un poco perchè internet e posta
vanno e vengono altalenanti ,vi posso leggere , a volte e non rispondere e
mi disturba.Se vi arriva,cosa che auspico, vorrei ringraziare tanto
veramente Marbe ,Serena e Maria Cristina( una vecchia canzone cantava "Maria
Cristina me quiere governar...non mi pare si adatti nè a te nè a me ,vero? )
di antenne sensibili e profonde , la cara amica CriCri,Gianfranco(bravissimo),
Massimo e gli altri che posso aver scordato.Ciau a Dani,Gianni,Angelo.Bentornato
Roberto..Non sono riuscita a leggere tutte le vostre poesie , solo una
scorsa ma Anileda e Massimo.P mi hanno presa..come spesso accade.Infine Glò
grande messaggera in "Africa".Un saluto a Melissa. Bruno sto ancora ridendo!
Ciao e a presto
Tinti
Commento 11-02
Daniela P. "Un angolo di te", mi pare assolutamente notevole - ...Rade umane
orme...e...sgomenta rimanesti...a fissare la tua coscenza -;
Glò " L'Africa" - dove "...L'Africa muore ingoiata in un morso d'alito di
confusionale indifferenza...Comprensibile senso di colpa
internazionalistico. Quanti hanno coscenza del rapporto proprio benessere /
malessere altrui?
Antonio A. "Un battito" -sufficiente ha metterci in difficoltà per le
implicazioni successive, mascolinamente centrata. Bravo.
Gianni L. "Risveglio" apprezzo moltissimo lo stile e la tecnica e trovo
l'utilizzi in basso profilo. Non so dove abiti, io che stò vicino ad una
foresta lirtoranea, non sento usignoli e le allodole le ho viste a mazzetti
di dodici, appese alle cinture dei cacciatori della maremma, sino a
quest'anno. Perdona la franchezza, scherzosa.
Salvatore A.S. ha un "Risveglio" più terra-terra, umanamente avvicinabile e
condivisibile, ancorchè poeticamente eclettico.
Mauditis (che minchia vorrà dire) con "Allora insisti?" denuncia la sua
ricerca - divertentissima - del poetare toscano birbone dell'intrattenimento
medievale.
Stivaletti "Tra le nuvole" con Zucchero Fornaciari: aquilone, palloncino,
dirigiobile, arcobaleno e via dal mondo terrestre.
Serena M. "Giurassico" - davvero ? Tempi moderni, Maschiella, bel cognome.
Anileda X. "Nostalgia" il vento della nostalgia ha un profumo di casa,
inconfondibile.
Claudio C. "Madre e figlio" come un rito di iniziazione alla conoscenza,
oltre il domestico egoismo, presa di coscenza del mondo, maturità umana e
sociale. Bella.
Aurelio Z. "Eroe no" fare un gesto importante come fosse quotidianità.
Bella; come da Lord Baden Pawel inventore dei boy scout.
Tinti "Come se" la parabola della vita e nel tragiito essere (forse) e
dall'apice non si può che scendere giù fino a diventare un soffio.
Modestamente.
BR1
MarBe, mi ha incuriosito molto che tu pensi che
abbiamo la stessa età.
In base a quali elementi ti sei fatta questa idea?
Allora sono andata a leggere tutto il
tuo "canzoniere", molto significativo, e ti dico non so che età tu abbia, ma
mi sembra che ci siano successe le stesse cose, se interpreto quello che
scrivi nel modo giusto, anche se, come ho detto in un commento sul sito, chi
legge una poesia veste i propri sentimenti con le parole del poeta.
Bellissime e proprio mie "Da quando le tue mani" con quelle parole
dolorosissime, vissute sulla mia carne "Ti ho staccato dalla corteccia della
mia anima", Gente e Fantasma inquieto.
Ciao Buonanotte
Maria Cristina
Commento sulla poesia "Paesaggi" di Gianfranco
Stivaletti
Splendido affresco in terzine endecasillabe rimate sul 1° e 3° verso.
Gianfranco è uno che sa scrivere oltre che comporre.
Complimenti
Roberto Bottiroli
Per Gianni Langmann
Nella tua poesia citazioni colte, D'Annunzio,- Ascolta/ Odi- e Shakespeare -
l'allodola e l'usignolo.
Bella
Maria Cristina Latronico
La pagina di oggi ci offre due meravigliosi risvegli:
Risveglio di S.A. Santoro e Risveglio di G.Langmann, molto belle e cariche
di un leggero tepore primaverile(seguiranno a gg i miei Risvegli) ,nell'aria
c'è un atmosfera che ci accomuna un pò ttt; risponde a ruota Il
simpaticissimo G. Stivaletti con Tra le nuvole,e come la leggi ti toglie un
peso dallo stomaco,complimenti!
E poi mi ha colpito M.Pastore con la sua Per ogni poesia c'è un poeta,
soprattutto i versi che la chiudono, quel malinconico andare su tutto quello
che si è saputo amare..Ma io aggiungo,i ricordi che restano dentro di noi
sono il battito migliore per far vibrare le corde dell'anima dei poeti!
Molto bella
Bravi sempre tutti e a tutti sempre grazie per quel tocco di magia che ogni
giorno leggiamo tra le righe!
MarBe
Lunedì che mi trova un po' scarico e non
esattamente in forma. Scusate ma oggi non riesco a commentare con serenità.
Provo a trovare un poco di buon umore con Maudits (forse Modì? Sento profumo
di cacciucco) e i suoi salaci toscanismi: però era più bella la prima
puntata ("Oh grullo"), piena di spirito e vivacità. Devo dire che
l'impressione più positiva mi viene proprio dalla poesia più
anticonvenzionale, "Per ogni poesia c'è un poeta": è agile e incisiva nella
forma, originale ed esplicita nel contenuto: il finale "un cane di uomo
nella notte tetra, un malinconico andare su tutto quello che si è saputo
amare" è una sintesi di genio poetico e consapevolezza. Grazie Massimo per
averla scritta. Ma chi o che cosa noi abbiamo saputo veramente amare?
Bravissimi tutti i poeti di oggi, sia che abbiano trattato l'amore per un
uomo o una donna, o per il genere umano. Però, e scusate ancora, oggi faccio
mia la dannunziana invocazione citata da Gianfranco, chiedendogli se mi fa
posto sull'isola sperduta ed incredibile...
A presto, sicuramente con un umore migliore, e buona poesia a tutti
Massimo Reggiani
Oggi inizio con dare un risalto particolare a
Daniela Procida: la chiusa della sua poesia rappresenta quell'attimo
d'eternità che in realtà si perde nella vastità del cosmo interiore e mi ha
colpito molto l'essenza della sua espressione. Grazie, Dani.
Gianni Langmann ed il risveglio ascoltato minuziosamente, un ballo di aperte
sensazioni perfino corporee tra colori.
Bella ed originale anche Gianfranco Stivaletti che nella poesia ci mette
anche quel sorriso che ci sa strappare....
Serena Maschiella "giurassica" nel suo vivere per vivere: la vita è questa
ogni giorno, ed il bello c'è quando non sorvoliamo il significato della
parola "vivere".
Anileda e le sue pillole mi rapiscono, ogni volta...
"Come se": Tinti come sempre sai "deformarti" egregiamente plasmandoti
incessantemente: verseggiare fluido, continuo, senza sosta, coinvolgente. Un
bacio.
Toccata anche da Adalberto Fornario con il suo "Eterno pensare"...
Un grandioso abbraccio a tutti, amici azzurri!
Glò
"L'Africa" di Gloria D'Alessandro, è un grido
che non smette di echeggiare, una voce che adopera la poesia per continuare
a farsi sentire...
"Come se noi qui fossimo esuli" di Luigi Panzardi, tutta bella e intensa da
"Siamo seduti tutti sul lungo muro di confine - come formiche immobili tra
la tana e il pane..."fino a "...come se fossimo soltanto brevissimi -
esuli." Occorre aggiungere altro?...
"Risveglio" di Gianni Langmann, mi ha rapita in questa dolce atmosfera
pre-primaverile, e la chiusa mi ha fatto sognare...
"Risveglio" di Salvatore Santoro, con il suo ritmo di versi cadenzati sa
descriverci le esperienze emotive di un uomo che, malgrado gli anni, ha
conservato in sè l'entusiasmo della giovinezza.
Bruno Amore, con "Un sorriso assente" mi ha aggiunto una tacca alle mie
giornate, nel computo delle ore, in attesa di quel rintocco che nessun senso
percepirà...malinconia ma ispirata poesia.
Perfetti endecasillabi per Gianfranco Stivaletti "Tra le nuvole" un vero
piacere leggere e simpaticamente esserne attratti.
"Giurassico" di Serena Maschiella, percorso di lava e lapilli, nel fumo e
nella cenere cercarsi...e poi...vivere per vivere. Sì, bella.
E altrettanto bella "Nostalgia" di Anileda Xeka.
"Eroe no" di Aurelio Zucchi, che si fa leggere sempre con grandissimo
piacere per quella musicalità che gli è propria..."...dimenticando come un
ombrello - un resto di felicità che ho lasciato..." non so perchè ma questi
due versi mi piacciono proprio tanto.
"Come se" di Tinti Baldini, novella Alice...dove lo hai trovato quel fungo?
Segui il Bianconiglio o il Cappellaio matto? Io sibillinamente il Gatto del
Cheshire. Solo un sorriso.
Complimenti e grazie a tutti .
cristina bove
Per Africa di Glò, poesia civile e bella, solo
due righe che proprio pensando all'Africa ho appuntato ieri sera,sarà anche
questa la telepatia di cui parla Massimo Reggiani?
attraverso i tuoi occhi vedo
gli orrori del mondo
Per Maria Beatrice Zanini bello e denso il tuo "Viaggio"
Maria Cristina Latronico
10/02/2008
Belle le due ultime poesie "Premesso che..." e
"Il Vesuvio ha parlato" di Joseph65. Attuali e ironiche fotografano bene
alcuni aspetti della nostra società.
Angelo Taraschi
Mi sono piaciuti molto , oggi , gli slanci
lirici – direi quasi i “ voli “ – di Maurizio Battistoni e di Giò . In
Cristina Bove ho trovato notevole lo “ stacco “ tra la quarta e la quinta
strofa ,, quasi un passaggio , un ritorno , alla cruda realtà . Tinti , con
la sua consueta , “ ellenica “ concisione , ci ha regalato una riflessione
sulla vita umana , tutta nell’ efficace gioco di parole “ Vita “ ... “ vita
“ ( La Vita non è un ballo , anche se a noi pare a volte di essere afferrati
come una dama per la “ vita “ e condotti nel vortice delle danze ) .
Gianfranco Stivaletti .
Mattinata di passioni forti, questa domenica:
Daniela, Jacqueline, Anileda, Irene ed Aurelia evocano fremiti, baci e
sensuali passi di danza. Tinti riflette sul valore del proprio vissuto: ma
non siamo forse tutti una bella collezione di sassi di ogni forma e colore
levigati dal mare della vita? Gabriele Piretti è alla ricerca di un nuovo
senso per le proprie parole, e Massimo Pastore sembra apprezzare la
rassegnazione degli sconfitti. Serena scusa, ma da quale fruttivendolo ti
servi? (Scherzo, naturalmente, c'è un bell'effetto onirico nei tuoi versi).
Peter Pepato stigmatizza con arguzia la distanza degli intellettuali dalla
realtà. Belli "i disordinati flutti del tempo" di Cristiano Menaldo. Intensa
la riflessione di Claudio Cisco sull'intreccio tra l'istinto della vita e il
destino della morte. Carlo Festa arringa con accorata partecipazione in
favore dei deboli. Dalla Romagna la cartolina di oggi, portata dal Gabbiano
in dolce volo nostalgico. Poi un invito, più che un commento: la vita
continua perché necessaria, anzi, indispensabile (anche per gli altri):
l'importante è essere ragazza dentro, vero Maria Cristina? Termino con un
altro episodio di telepatia in versi: il mio Capodoglio doveva in origine
chiamarsi "Mobbing". Per caso ho scoperto invece una stupenda poesia di
Michael Santhers di qualche tempo fa che trattava il tema con vera
profondità (vi invito a rileggerla) e naturalmente ho cambiato il titolo.
Proprio oggi Michael ripropone con toni ancora più incisivi le stesse
situazioni: come posso non essere in piena sintonia con lui? Saluti a tutti
i poeti del sito e buona domenica
Massimo Reggiani
Tre su tutte,”un istante fa”di Gloria… nasce un
sospiro lento…mi culla,tra l’etero essere rotondo(traspare sempre nei tuoi
versi il tuo essere rotondo,a 360°) tossico versi,per scoprire il centro di
un sole radioso(il donarsi ad una forza maggiore che non esige ricerche di
termini o parole appropriate,ma solo un lasciarsi andare…tra le braccia del
proprio sentire,ed è li che trovo la tua vera vera ricerca,sempre più vicina
a te,e sempre più profonda),non penetra ,non brucia,non parla…memoria di
filo spinato,appena sciolto con l’amore delle parole…(cassetti che abbiamo
chiuso,ma che non sono loro a non parlare,forse siamo noi che non vogliamo
sentire…finchè,t’accorgi che neanche questo basta per farli tacere…basta una
parola,un immagine,un suono…per capire che la chiave sta proprio in quel
amore per le parole e delle parole)adesso tra il mio respirare
stanco,presente convulso,per gli anni di sentimenti appena provati….rimuoio(
Il perdersi dolceamaro del ritrovarsi,lo trovo stupendo)il mio solfeggio di
sguardi,persi nelle sinfonie non ancora ascoltate (ti fasci la testa,prima
?!O è soltanto una consolazione per i tuoi domani passati,o per i tuoi ieri
di domani?!)
Lo so,non sono un gran chè,ma tutto questo mi è arrivato,leggendoti e un po
conoscendoti .Un abbraccio Anima Tonda
Romani di Gabriele- grazie per questi versi e del messaggio,che ci invita a
capire che le differenze non sono altro che un limite del nostro comprendere
o meglio nel nostro voler comprendere , e il generalizzare un errore di
tanti,purtroppo…
Sarò te e tu me di BR1 – Bellissima,
Un abbraccio a Tinti ,Daniela,Wilma che non vedo e un saluto a tutti
Grazie poeti Grazie poesia
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore Massimo,per il commento sulla mia
di ieri,grazie per la tua di sensibiltà.
Anileda Xeka
09/02/2008
Beh cosa dire della pagina di sabato 9...facciamo
largo ai sentimenti! Amore, amore bramato, sospirato, perduto..cmq sempre
amore..Mi piacciono tutte, ma la mia preferenza assoluta va a Tinti, pochi
versi esprimono l'essenza,ed io mi ci rispecchio completamente! Vi abbraccio
ttt amici poeti.
Marbe
Commento del 9 febbraio.
Sempre profonde, da meditare le tue poesie, Tinti, che anche con "Vita"
si apre poetico mistero.
Mi attira il "Falò di carta" di Gianni Langaman, emozioni forti ma
composte. "Scegli una lama" di Cristina Bove mi piace molto, anche nel
sottile gioco "perfida-mente.. precisa-mente".
Veramente senza parole mi lascia "Carne e silenzio il muro dei giorni"
di Elia Belcufinè:
"...Un gelo di fili d'erba piantato nelle ossa","....Un cielo ci
lasciarono di perenne cecità", meravigliosa.
Serena Maschiella
Tinti, Vita, bellissima!
Maria Cristina Latronico
Ogni volta che leggo le storie di Antonellad mi
vengono i brividi..
sembra di stare a parlare dello stesso uomo un po..
complimenti!
Pina D'Ulisse
Amici cari poeti! Una pagina come questa fa
correre rischi seri al mio cuore...E' uno stupefacente inno all'amore.
Si comincia con "Immagine d'amore" di Maurizio Battistoni e si finisce con
"Senza più ieri" di Irene.
In mezzo, le meraviglie di:
Tinti Baldini in "Vita", cinque brevissimi versi, una danza, e poi...
"Dietro il sipario" di Vincenzo Del Core, un'anima che vola fra rose e
fogliame, che osserva se stessa nel tempo...
La vulcanica Daniela Procida, si lascia andare tra succosi frutti da
assaporare con passione...
Gloria D'Alessandro con "Un istante fa" scrive con l'anima, più che con le
parole, e trasporta nel suo mondo di sogno e poesia.
Aurelia Tieghi ci infonde speranza con il suo "Inno all'unità"
"Casa nostra non è qui - ma ovunque sia viva - l'idea del vento che spira -
e chiama le nostre vele al mare - come spume d'acqua - ci orniamo d'onda -
nell'eterno bramare terra - e lasciarla sempre andare..." la poesia di
Gabriele Piretti, basta a se stessa per esserlo.
"Premesso che", di joseph65, perchè è divertente.
Arcangela Cammalleri con "Vibrazioni umorali", in un veemente tagliare e
scheggiare, ci offre la misura della sua fragilità di donna, ma anche della
sua fantasiosa poesia.
Gianni Langmann, "Falò di carta", ti prego, amico poeta, non sentirti così
esposto al freddo...anche a me è capitato di sentirmi così, ma poi la poesia
mi ha scaldato il cuore...a te serve solo accenderla ogni volta che vuoi.
Maudits, "Oh grullo" ecco un esempio di come si può fare poesia anche di un
amore "webale"...
Salvatore. A.Santoro, sei parole, non di più, ed è Poesia.
Bruno Amore, un amore di Amore, facile giocare con il tuo nome, "Sarò te e
tu me" che salvo tutta e ripongo nel cassetto dei sogni rubati.
Elia Belculfinè, "Nei silenzi che nessuno sa" mi ha rapita, mi ha fatto
entrare nel suo mondo poetico con la maestria che lo connota, e nel suo
mondo spirituale che va ben oltre la stessa poesia.
Silvia Trabanelli, musicalità dei versi, profondità di contenuto.
Al Magnifico Prof. delle meraviglie e a tutti voi, GRAZIE!.
cristina bove
Oggi vorrei fare un omaggio a tutti i bravi poeti del
sito, io che NON sono poeta. Perdonerete il mio osare, ma è un
pensiero obbligato dai versi poetici che voi offrite. In particolare
l'omaggio è per Elia che anche oggi ha regalato una nuova perla
preziosissima. E inoltre, per Lorenzo De Ninis, Silvano, Glò, Daniela,
Anileda, Silvia Trabanelli, Tinti, Cristina, Aurelio, Massimo Reggiani e
Massimo Pastore, Maurizio Battistoni, Gianfranco, Renzo, Armando Bettozzi,
Michele Aulicino, Angelo Taraschi, Avanti Vitellino (sic!), Wilma,
Alessandra Piacentino, Gabriele Piretti, Aurelia, Gus, Gianni Pia, Arcangela
Cammaleri, Salvatore Armando Santoro, Bruno, Nino Silenzi e molti altri.
Grazie delle emozioni che regalate.
Poeta
(ad Elia Belculfinè)
Aguzza, tua
sensibile mente
ti fa vedere
sotto la superficie,
nel profondo,
cose che ad altri
non è dato
neppure intuire.
E dopo aver letto
ogni tua poesia
mi restano gli occhi
pieni delle tue parole,
dolenti delle scalfitture,
bagnati delle lacrime
della tua sofferenza,
ridenti delle gioie della vita,
colmi della felicità
che mi regalano i tuoi sogni,
ardenti dei tuoi accorati silenzi
per tutto il male del mondo,
coperti dal velo spesso
della tua rassegnazione,
e pur sempre accesi
della luce della tua speranza.
Carmen Lama
Tenera è la notte stasera...
Glò, "Un istante fa" quasi ermetica in alcuni accostamenti lessicali,così
musicale penetra nella coscienza.
Aurelia cara,sempre attenta al mondo nel suo dolcissimo "Inno all'unità" per
tingere il futuro.... con nuove istanze.Preghiera di speranza.
Antonio.A passa nel profondo quell'amore smarrito ,che si è perso negli
occhi bambini innocenti.Bravo
Gabriele, Romani', condivisa e bella per stile ben fuso all'intenso e
corposo contenuto.
Gianfranco, mi suona dentro Leopardi,leggendoti.
Giannilang, quelle palline di carta ammonticchiate nella stufa mi ricordano
me bambina che ossessivamente le mettevo in fila e poi le riponevo .Grazie
per la rimembranza.
Arcangela e "l'ira improvvisa "nel volto dell'altro , a volte amico,che
"rovina" e Cri e "la lama sottile precisa-mente..." danno struggimento
intenso e tanto vero!
Brù,che goduria se fosse cosi'...
Alberto,sempre sulla breccia e "chi sarà mai che vi rispetta?". Bella
domanda.
Elia "..uomo quando questa parola strappano dalle tue vertebre.." e piu' non
dico.
Silvia,"..uno dorme ,uno veglia.." quasi cantilena..anzi canto di lavoro....Bello.Grazie
Grazie a tutti bravi e godibilissimi
Sogno e notte o notte in sogno opppure.....fate vobis..
Ciao al MAGNIFICO.
Tinti
Tra le tante perle di oggi, giornata veramente
densa di grande poesia, mi colpiscono le parole del finale di Elia
Belculfinè "Eppure fra spine di metallo, rose di sguardi a rifiorire: gli
occhi dei nostri figli - di luce ancora." E' il senso della nostra
esistenza. Poi le sentinelle di Silvia Trabanelli, originale cartolina dal
fronte: è solo un malinconico messaggio contro la guerra e la sua tragica
casualità o è una metafora dedicata a tutti noi in prima linea sul fronte
della vita? L'amore scappato via è una ispirata immagine di Antonio Alvaro,
e grandissima nella sua semplicità la similitudine del falò di Gianni
Langmann (qui Pascoli lo scomoderei proprio). Ma non è tutto qui: molto
belli il personale canto Rom di Gabriele Piretti e il pittoresco mercato
palermitano con l'indulgente fruttivendolo di Salvatore Presti. E che dire
della conturbante Daniela (siamo sempre in pieno Mediterraneo, e si sente..)
e del "solfeggio di sguardi persi nelle sinfonie non ancora ascoltate" di
Glò? E della lancinante visione di degrado urbano di Salvatore Armando
Santoro? E ancora la vita di Tinti, l'amore perso di Massimo Pastore, la
lama di Cristina, l'immagine di Maurizio Battistoni, il profumo orientale di
Jacqueline, i brividi di Alessandra Piacentino, ma anche la preghiera di
Simone Bevilacqua....Non posso però ignorare il gentile omaggio di
Gianfranco alla terra che mi ospita: vedo che da romano, e quindi vicino di
casa, la conosce molto bene...Ma naturalmente per poeti umbri intendevi il
San Francesco del Cantico, Jacopone da Todi, o magari Sandro Penna, vero...?
Grazie di cuore Gianfranco!
Grazie anche a tutti i poeti del sito per questa bella mattina di sabato che
ci avete regalato
Massimo Reggiani
08/02/2008
Oggi vorrei fare una cosa diversa, raccogliere
fior da fiore le immagini, le metafore, i lampi di poesia che più mi
colpiscono: comincio subito dall'"attimo che fa da capolino dal muro del
silenzio" (Alessandra Piacentino); molto belli il "sole che raggomitola i
raggi nel cesto della notte" (Livia Corradi), e "le ombre allusive del
cielo" di Silvano. Arcane presenze i "menhir eretti al cielo" di Tinti.
Immagine drammatica ma significativa quello "stuprare gli anni anzi che
vivere" di Daniela. Dolce e fugace il "bacio scappato per sbaglio" a
Jacqueline. Espressione indovinata "sicuro di essere al sicuro" di Maria
Cristina. "Noi abbiamo una lingua in più per poterci parlare" grande chiusa
di Massimo Pastore, che vale anche per tutti noi.
Poi abbiamo un momento di raro sentimento descritto con altrettanto rara
sensibilità da Anileda. Una dichiarazione d'amore travolgente quella di
Carlo Festa. Begli omaggi di civile indignazione di Renzo Montagnoli ai
"Native Americans " (con echi di "Soldato blu") e di Aurelia Tieghi ai
popoli schiavi. Antonio Alvaro è già in campagna elettorale (purtroppo ci
troviamo in una monarchia elettiva). Approvo il lamento di Gus ma non mi
azzardo a rispondere alla sua domanda. Ritmato, apparentemente minimalista
il Pianto di Gianni Langmann, ma più efficace di qualsiasi malinconica
descrizione dell'autunno. Complimenti per le rime "feline" di Pia Barletta
(il genere "filastrocca" non è mica così facile e marginale come sembra).
Impotenza dell'espressione e dei sentimenti quella tratteggiata da Bruno. "Pulvis
es et in pulverem reverteris" è infine il monito di Cristina, che sembra non
concedere agli umani nemmeno un po' di sepolcrale e foscoliana "eredità
d'affetti" (ma ho capito cosa intendi, c'è l'eco di un dibattito che
continua...).
A tutti voi ed anche agli altri bravissimi poeti un augurio di buona serata
Massimo
BR1 bella la tua "La mente ed il corpo".
Ti ho scritto che conosco forse un poco dite e la tua poesia me ne da la
conferma.
Posso dirti che una donna ama ugualmente, anzi di più? Entro troppo nel
persoale?
Se è così ti chiedo scusa .
Maria cristina Latronico
Le poesie che sento più vicine a me per
situazione ed emozioni:La nostra storia di
Carlo Testa, molto coinvolgente ,di una sensibilità tale da strapparmi
qualche lacrima, e poi quella di Massimo Pastore con Chi ama la poesia ha
una lingua in più, condivido in pieno, molto bella veramente.Complimenti
anche a Massimo Reggiani e a Tinti. le vs sono sempre così cariche di
effetti speciali e molto suggestive!
Complimenti sempre a tutti gli altri poeti !
Marbe
Mi soffermo soltanto su tre, oggi anche se le
altre sono tutte meritevoli di elogio.
"Nazione indiana" di Renzo Montagnoli, che in un crescendo di denuncia, ci
fa il quadro desolato e desolante della nostra cosiddetta "civiltà", quella
dell'uomo bianco, che non ha mai avuto rispetto per colori diversi dai suoi
ed ha sempre scippato la terra ai nativi, e sempre sterminato culture e
saggezza che lui nemmeno si sognava e che tuttora non possiede.
"Preghiera nera" di Aurelia Tieghi, che si ricollega a quella di Renzo.
E "Il bel paese" di Gus, di cui condivido ogni sillaba ed ogni sofferta
domanda.
A tutti grazie, anche dei commenti a me favorevoli. Un saluto speciale al
Nostro Prof.
Cristina Bove
Stasera che maraviglia..e spero vi
arrivi..amici ..sono un po' incasinata con la posta elettronica.
Come sempre Lidia fa fluire le parole arrotolate ,fluide scorrono dolcemente
in assonanza morbida ed avvolgente.Grazie cara.
Unisco per messaggio le due bellissime liriche di Renzo "..portarono la
civiltà dell'orrore " e piu' non dico ..e " noi guardavamo le stelle cadere
con gli occhi della notte ..memoria murata viva ....." di Aurelia.Grandi!
Poesie e poesia ancora ,Dani,"..come mai da sempre mi muore triste il cuore
.." verso di tal forza drammatica ...Ciao
Belle anche "Calvino" di Maria Cristina, Glò, Marbe, Aurelio,Irene,Bruno,la
chiusa di Cri diventata mia,Giannilang....e altri ancora.
Su tutte stasera Massimo Pastore e la lingua in piu' che hanno i poeti con
quel suo stile,seppur ammorbidito, tagliente ed originale.
Michele .A: dal primo verso ..è lui intrigante, inimitabile :amore da
mangiare mordere, con occhi addosso che non sempre trova ..che immagine!
Infine Gus e l' angosciante ed angosciosa domanda a cui risposta non so dare
"chi saprà far scorrere la scossa" per risvegliarci da neghittoso sonno?
Grazie sitani e grazie al vate e molto e sa perchè.
Ciao e notte di sogni veri.
Tinti
07/02/2008
Oggi cominciamo con gli auguri ad Aurelio Zucchi
(acquariano come me), che affronta con animo positivo ed ottimista
l'avanzare del tempo, rispondendo indirettamente alla domanda di Tinti: è
così che si riacquista l'armonia...beh, poi tra il dire e il fare....
Rimango sempre un po' senza argomenti di fronte all'ermetismo, più o meno
spinto, e mi limito a gustare le immagini e le atmosfere che mi evoca: mi
riferisco ad Alessandra Piacentino, a Silvano Conti, in parte anche a Glò.
Sono più in consonanza con il pennello di Gianfranco che dipinge la
nostalgia con le giuste tinte, e con il suo ritmo, un metro che si adatta ai
miei tempi. Il cuore di Daniela non smette di amare nonostante le
....lesioni da sovraesposizione solare. Legittimo il desiderio di
rottamazione del mondo di Michael Santhers, simpatico il topolino di Armando
Bettozzi, belle le emozioni descritte da Serena Maschiella, molto sensuale
oggi la "Giulietta" di Cristina, piena di luci rumori e odori l'attimo
descritto da Bruno, eteree e fluenti le ombre umane di Arcangela Cammilleri,
realistico il miraggio di Enrico Tartagni, significativo il canto del grillo
di Silvia Trabanelli (la speranza che rinasce anche nel più buio panorama
dell'anima) e misterioso il viaggio tra i segreti di donna di Irene
Pizzimenti. Ma oggi su tutte la struggente dedica di Maria Beatrice Zanini:
intuisco una vicenda su cui non intendo fare domande, ma il senso di dolce
compianto raggiunge il centro del cuore.
Purtroppo lo spazio non è sufficiente a comprendere gli altri poeti, che
sono sempre comunque accomunati dallo stesso plauso.
Buona serata
Massimo Reggiani
Carlo Festa
la tua poasia mi colpisce molto perchè pur esprimendo i sentimenti di chi è
abbandonato, riesce a cogliere il futuro di chi abbandona.E' vero che alcuni
amori non si dimenticano mai, per quanti buoni motivi ci siano stati per
chiuderli fuori dalla nostra vita.
Le tue parole mi hanno fatto tornare ragazza. ed anche ora che non lo sono
più a volte il suono del telefono, l'ingresso in una libreria, la folla di
un cinemami fa venire in mente chi ho lasciato.
Maria Cristina Latronico
Stasera m'immergo in Anileda "..palcoscenico è
la vita sempre meno mia " e poi mi rialzo e sogno il mio compleanno con
Aurelio che "accetterà gli auguri da chiunque avrà il coraggio ,," di non
dirgli che sta invecchiando.Grazie amici e buona notte.
Tinti
Aurelio!!! Tanti auguri di buon compleanno! Una
poesia, la tua, che non graffia gli anni che passano, anzi: è tenerissimo l'
approccio al tuo esser "cresciuto"! A-U-G-U-R-I, e brinderò... col rosso!
Il vento nel canneto: quell'"aprire gli inaccessibili candori" è quel soffio
di cui si ha bisogno, sempre, anche se l'esser fugaci è proprio di chi è
"stretto" dal tempo. Un caro saluto caro Gianfranco!
Tinti bella.... la tua poesia è il lifting naturale d'armonia e pensieri...
sento "a pelle" il tuo esser giovane dentro.
Anileda... tormentata e splendidamente presente a te stessa, senza paura.
Una poesia di coraggio e per questo mi è piaciuta, moltissimo.
Siamo solo... viaggiatori fatui del mondo. Arcangela Cammaleri. Che dire?
Vera nella forma, nelle figure, nelle vanità, in ogni parola scritta e...
letta ad alta voce.
E dulcis in fundo "Il profumo della neve" del Gabbiano: il bianco ed il
giallo insieme per mano nella regia incantevole e dolce della sua Grande
Poesia... ahhh, che bello potersi rifugiare in certe righe dopo momenti
Forzati e costretti dalla pagnotta!!!
Lorenzone! A Lei un inchino e delle rose...
Glò
Fabio Rocca la tua poesia di oggi mi ha toccato
l'anima...magari una speranza...e io ti dico che quella speranza diventerà
possibile e il tuo pensiero d'amore non resterà anonimo, è già arrivato
dentro a molti cuori spezzati...Grazie per la grande emozione che ci hai
donato!Ho sentito molto vicina a me anche Vento nel canneto di G.
Stivaletti, quel leggero e mite soffio di vento che stamattina ho avvertito
come una carezza..! Complimenti a tutti i grandi cantori del sito e non me
ne vogliate se non riesco a commentare tutti, non sono all'altezza!Saluto
Massimo R. Il tuo Drago mi ha commosso..Quanta poesia nelle vs parole..è
bello scoprire che esiste un mondo di uomini che sa parlare con gli occhi
del cuore..
Ciao Tinti,sempre grande,le tue mi piacciono tutte!
Abbraccio tutti, oggi è un giorno buono per me...
MarBe
Commento sulle poesie del 06/02/2008
Ciao stasera in poesia.
Preghiera quasi, alla gente indifferente,giudicante,ingannatrice che "ti
succhia la linfa..":piena di passione ,Marbe.
Bel quadretto ironico,calzante ..mi par di vederli,Gianfranco.
Forse siamo ridondanti e velleitari..ma che goduria ! Scritta come fiume in
piena,Arcangela.
Efficacissimo e condiviso il messaggio di Mazzimo.R: " non compro mercanti
d'effimera schiuma.."
Mi piace molto n.0001 di Serena ma non so spiegarne il perchè.
"...Ho sparato al tramomto.." chiusa da schianto,Massimo Pastore,bravo.
Cri,fluire caldo d'immagini e pensieri in amore ,quasi in punta di
piedi.Grazie
Bruno :bellissima lacrima seccata al vento su volto che diventa icona del
dolore universale.
Gabriele, sempre piu' sferzante il tuo colpo di frusta!
Pietas struggente in Salvatore A. e quiete dopo o prima della tempesta
,tregua ..in Irene che ci placa.
Su tutte stasera "Esiste per noi che guardiamo lo spazio tra le stelle.." di
Glò che entra dentro,Bisengambi e visione di sofferenza pura il Gesù,"povero
figlio di Dio..che chiede agli angeli il motivo vero della sua venuta?"
Daliborka e le parole che "pendono in aria come ghigliottina"(come meglio
esprimere il pensiero di parola che uccide più di una lama?
Grazie e notte a tutti e al Laurentius .
Tinti
Buon compleanno, Aurelio Zucchi, per tutta la
bellissima poesia, e per la chiusa che trovo eccezionale.
Ottimi gli endecasillabi di Gianfranco Stivaletti, godibilissimi nel
contesto di una bella poesia pervasa di liriche immagini.
"Corpo" di Tinti Baldini, mi ci ritrovo, sai, amica mia?
"Quando" di Bruno Amore, riflesso di un sentire che non si arrende alle
stagioni, che si attesta impavido e non cede che alla ineluttabilità del
fato.
Tenerissima "In memoria di Marco" di Maria Beatrice Zanini e intensa e
struggente.Pura commozione.
Cristina Bove
Commento
Oggi, pagina gialla di velluto, grazie a Cristina, che avvolge di dolcezza
ed inoltra in noi il suo pensiero di mimosa. Polline di stelle, profumo di
neve e di mimosa donate anche da un Gabbiano, sempre pronto a volare sulla
bellezza della vita. Profonda l'anima delle stelle di Alessandra e l'impatto
del raggio del sole che genera frantumi giallo oro di Daniela. Le stagioni
ormai lontane avvolte dal vento nel canneto di Gianfranco e gli aromi di
zagare e limoni, tra la burrasca dei lampi di Bruno, danno quel tocco
d'attesa di una prossima primavera.
Tiziana Cocolo
Ancora oggi , on a stage, nell'immenso cielo blu
La musica arcana dell' endecasillabo che soffia sul canneto del vento.
Mirabile davvero, l'endecasillabo sciolto di ,,,,,Gianfranco
Stivaletti....scorrevole e musicale... sobrio e pregno di presenze
misteriose al tempo stesso..... che dire: mi è piaciuto......
Così Silvano Conti
Poesie del 7 febbraio
Tre su tutte:
7 febbraio 2008, di Aurelio Zucchi
Nel formulare gli auguri all’autore non posso che apprezzare la vena
autoironica che pervade il testo e che onora un compleanno in modo del tutto
particolare.
Corpo, di Tinti Baldini
Stranamente si riallaccia alla bella poesia di Zucchi ed esprime sensazioni
che mi sono proprie. Che sia tipico di una certa età?
Oggi per te, di Cristina Bove
Grazie alla poesia e al sogno si può barare sull’età ed è quello che fa
Cristina, con un garbo e una delizia di tutto rilievo, un’aria di primavera
ricreata con straordinaria abilità.
Renzo Montagnoli
06/02/2008
Massimo R. bellissimo il tuo drago. Per
molto tempo ho creduto di essere una principessa e che il mio drago fosse
stato ucciso dal mio principe azzurro, ma, proprio lui l'ha resuscitato, più
spaventoso di prima.
Ora il drago dorme nella stanza accanto, con la porta ben chiusa a chiave, e
ho imparato ad accettare la sua presenza.
Buonanotte
Maria Cristina Latronico
Oggi sono protagoniste le donne, e molte
sembrano lamentare la mancanza, l'incompiutezza o l'infelicità dell'amore.
La colpa è senza dubbio di noi uomini: come facciamo a rimanere così
insensibili di fronte a tanta poesia, dimostrandoci traditori, persecutori o
semplicemente distratti, comunque immeritevoli di tanto amore? Esplicita
Maria Beatrice Zanini (la gente non sa immedesimarsi negli altri), molto
chiara anche Daniela (bellissima l'immagine delle carezze che si
incamminano), mentre sconsolata appare Serena Maschiella, con i suoi fili
elettrici strappati. Tiziana Cocolo invece scopre tepore di cenere capace
ancora di sciogliere la neve, forse è la via giusta... Alessandra Piacentino
fotografa la condizione (ben nota) della schiavitù volontaria d'amore. Più
complesse forse le motivazioni del lamento di Tinti, travolta dal galoppo di
sentimenti contrastanti. Altri scenari: Bella la riflessione lunare di Glò;
Arcangela Cammalleri mette spietatamente a nudo le velleità dei poeti, ma è
un'autocritica che sottende grande amore per la poesia vera. Sempre pieno di
verve Massimo Pastore, "poeta maledetto" dalle immagini forti: il finale ha
un forte impatto, quasi una frustata. Il vento d'amore e poesia di Cristina
soffia sempre caldo e intenso e riscalda l'anima del lettore. Le sonorità e
la secca metrica della poesia di Bruno rendono benissimo il ritratto della
sofferenza. Gabriele Piretti e il suo grande Occidente: stavolta mi
identifico non solo nello stile ma anche nel contenuto (diciamo che
condivido il giudizio sugli effetti, probabilmente non siamo in sintonia
sulle cause). I "corvi infami pettinati a dovere" sono da applauso. Applausi
anche agli amici poeti di origine straniera (presumo) Daliborka e
Bisengambi, una vera ventata fresca di genuina poesia. Splendidi. Il perdono
di Salvatore (che altrove si definisce miscredente) è quanto di più
cristiano ci possa essere. Mi inchino. Molto bella la dedica di Enrico
Tartagni, la semplice descrizione di un'estasi, quella che meriterebbe anche
Carlo Festa come impossibile premio alla sua invocazione d'amore. Non posso
non concludere con Fabio Rocca, pellegrino del Cammino, che indica la vera
meta: reggersi al bastone della fede per arrivare al conforto eterno. E
naturalmente bravi anche tutti gli altri! Buona serata
Massimo Reggiani
Bella, Tinti, profonda e meditata l'immagine
dei cavalli impazziti di
"Dentro polvere", poesia che sento vicina al mio vissuto e che ritengo
appartenga un pò ad ognuno di noi.
"Lezione di morte lontana", di Glò, è una poesia suggestiva, che mi
affascina molto.
Massimo Pastore mi colpisce, con la sua "Felice come una donna", poesia
forte, che scuote l'anima.
Vorrei commentare anche le altre, tutte molto belle, ma ancora non sono
pronta.
Serena Maschiella
Oggi splendenti sul nostro cielo mobile e immenso:
Massimo Pastore.... Cristina Bove.... e, nonostante gli errori perdonabili
per la diversa madre lingua, la rediviva Daliborka per la quale, da sempre,
ho sempre avuto un debole... a tutti ... a presto
Silvano Conti
commento
"Eremi del cuore" di Tiziana Cocolo, per la musicalità dei versi e la delicatezza delle immagini.
"Sotto la neve canta - la cenere del sole - che scioglie e si ritrova - sugli eremi del cuore." Non pare di essere lì, cumulo di neve candida a sciogliersi sotto il sole? Che benefico illumina anche i reecessi del cuore. Bella.
Fulmineo Silvano Conti, in questo "Addio" ungarettiano.
Bella "Non compro" di Massimo Reggiani, ed ai mercanti di effimera schiuma non resterà che riempirsi la vasca da bagno.
"L'ultimo incontro" di Gianni Langmann, perchè ne intravedo le sensazioni profonde che l'hanno ispirata, e mi commuove questa sua lucida rassegnazione.
"Il Grande occidente" di Gabriele Piretti, e qui ci vorrebbe un'analisi di parola per parola, perchè ciascuna fa da soglia all'altra. dico solo che mi piace.
Bellissima fra tutte "Olocausto" di Salvatore A. Santoro, in un crescendo di pathos, che sfocia in quegli ultimi versi di dignitosa pietà "Non ho alzato la mia mano per colpire - ma per fare una carezza ai suoi figli, - figli d'un mastino rimasto senza denti, che non riusciva più neppure ad abbaiare."
Grazie a tutti i poeti e al nostro impagabile Magnifico Lorenzo.
Cristina Bove
Nella poesia che apre la pagina di oggi Marbe ci offre una riflessione efficace sull' ipocrisia del mondo ; la tanta gente " convenzionale , " indifferente " , che " ti passa accanto senza salutare " , " sa solo giudicare " ( e , aggiungo io , quando ti dice buongiorno o buonasera c'é sempre un perché ) . Cara Marbe , la nostra speranza é sempre quella di trovare un luogo dove " buon giorno " voglia dire veramente " buon giorno " ( ricordi il finale di " Miracolo a Milano " , film di quel regista-poeta che era Cesare Zavattini ? ) . " Il gabbiano " di Maurizio Battistoni siamo noi tutti , che viviamo per " volare alto " anche se dobbiamo abbassarci sulla superficie del mare per procacciarci il cibo quotidiano . Ma guai se non volassimo alto , anche ritenendoci immortali ! Non esisterebbero più Arte, Scienza , Poesia e tutte le altre opere dell' Uomo . Massimo Reggiani , tu che " non compri la cresta dell' onda " , cioé , se ti ho ben capito , non ci tieni ad apparire a tutti i costi , forse potrai apprezzare quanto scrisseun poeta a me caro , Gaetano Arcangeli ( 1910-1970 ) , che amava definirsi " appartato " :
" ...l'onda su cui navigo
( ci sto così nel mondo )
non s' innalza ebbra e lieta
ma sciacqua insidiosa e tira a fondo . "
Gianfranco Stivaletti
05/02/2008
Commento del 05/02/2008
Molto bene oggi i due Maurizio: Battistoni e il nuovo arrivato Spagna.
Maria Cristina, come si fa a non definirti dolcissima? Grazie per il tuo
coniglietto. Ne ho avuto un'intera famiglia ( e quando si dice famiglia a
proposito i conigli, non so se mi spiego!) anch'io molti anni fa. Oggi sono
la felicissima mamma di tre figli e di sei gatti.
E la tua di oggi? Parole di una leggerezza aerea che dicono tanto senza
pesare.
Ida: come dire la differenza tra il dire e il fare, volere e potere. Eterno,
amletico dissidio che spesso si conclude e si dà, da sé, una risposta, più
spesso strazia.
Magnifica Tinti: mi piacerebbe vedere le cose, e la tua luna, con i tuoi
occhi. C'è qualcosa che fa vibrare in quei "mari indomabili".
Ida, Daniela, Bruno, Jacqueline, Glò, Fabio R., Irene, Silvano, Massimo R.,
Massimo P., Carlo T.: una rassegna d'alta classe, oggi. Poeti, poeti,
benedetti i poeti!
Elia: sempre più bravo, intenso, coinvolgente. Grazie per tanta emozione!
Entri nell'anima e non ne esci più. Non temere di osare, hai ali forti per
qualsiasi volo tu voglia tentare.
Quasi un haiku A.Piacentino.
Cristina, sorella dell'anima: una malinconia dolce, intessuta di sogni e
fiori. Sono lieta che la mia immagine di te, novella fenice, sia oggi da te
condivisa in questo "abitare il paradiso", luogo dell'anima e dell'eterno
fiorire. Amo recitare a voce alta le tue poesie; mi chiedo come sarebbero
lette da te…
E ora si va a festeggiare il Carnevale. Buona giornata a tutti…
Rosa
Martedì di vera poesia: non può non commuovere
la mozione di affetti di Alberto Borgia (specialmente se letta alla luce dei
suoi precedenti "messaggi" in versi). Armando Bettozzi usando la lingua di
Pasquino dice più di qualsiasi saggio di politologia! Sottoscritto con firma
autenticata. Maria Beatrice Zanini riprende il tema della sua precedente
poesia esplicitando con sincerità ed efficacia il suo attuale momento.
Maurizio Battistoni mi evoca tutti i significati primordiali e simbolici
dell'acqua legati al flusso vitale. C'è qualcosa di primordiale anche nella
luna di Tinti? La poesia di Daniela è tutto fuorchè inconsistente e
impalpabile. Bella la risacca di Anna Maria Guerrieri, ed anche la nuova
puntata del viaggio nel Bruzio di Francesco Caporale. Jacqueline esprime
vertici di grande eros (da inaspettata angolazione, ma la Poesia non
richiede spiegazioni). Glò contempla l'inespresso e l'incompiuto e Paolo
Santangelo descrive un momento di trasformazione e rinnovamento con sapiente
uso di anastrofi. Pietro Gandetto mette curiosità: sta parlando per caso
della villa della Dama Bianca? Pezzo di alta cucina... dei sentimenti di
Antonia Scaligine. Fotogramma di quotidianità urbana di Pierluigi Ciolini
(bella l'indifferenza che investe). Il solito grande Elia non ha bisogno di
tanti commenti: siamo semi sparsi ma che frutti eccezionali possiamo dare,
basta guardare quelle figure di missionari! Serena Maschiella termina la sua
riflessione con una immagine positiva e consolatoria. Poi abbiamo una bella
misteriosa dedica di Gianni Langmann, un ritorno ai temi di lacerato
realismo cari a Massimo Pastore e l'invito d'amore di Cristina,
irresistibile. Ma quante sono oggi le poesie! Alessandra Piacentino, Carlo
Tella, Bruno (tutti molto in forma, ma non posso sforare...) e poi Enrico
Tartagni e il suo "insulto originale", e tutti gli altri... Un ultimo
encomio per lo stile e l'espressività di Gabriele Piretti, ha veramente
detto tutto quello che ci si può aspettare da un "ateista": e in questa
temperie di finti chierichetti e untuosi miscredenti travestiti da teologi
non posso che apprezzare la genuinità del suo pensiero. Onore delle armi.
Saluti e buona poesia a tutti!
Massimo Reggiani
le poesie di oggi mi offrono molti spunti di
riflessione . Comincio da Gabriele Piretti , che dice di " stare in
pace senza Dio " ; ma in quel suo " sentirsi straniero " vi leggo un' ansia
verso l' alto . Caro Gabriele , hai mai letto la " Lettera a Diogneto "
dell' Anonimo del II sec. d.C. ? " I cristiani si sentono stranieri - cito
il senso perché non ricordo le esatte parole- in qualsiasi luogo della
terra, perché la loro patria é il Cielo ." Massimo Reggiani ne " Il drago "
fa capire che spesso i sogni di cui " ci bardiamo " sono conforto ai beni
perduti , a cui ripensiamo guardando una " gabbietta vuota " . Ne " Il fiume
" Maurizio Battistoni ci dimostra che si può ritrovare la bellezza della
Natura anche in città , osservando il lento scorrere del fiume che l'
attraversa ( nel fiume mi par di riconoscere il Tevere con i momenti di vita
che gli fanno da contorno , come i pescatori, i canottieri, ecc... Sei
romano anche tu, Maurizio ? I fiumi hanno anche fatto riflettere leonardo da
Vinci : " L' acqua che tu vedi dei fiumi é la prima di quella che va e
l'ultima di quella che viene... " L' intensa, breve lirica di Tinti alla
Luna si riallaccia alla " notte " di Maria Beatrice Zanini di qualche giorno
fa ; e mi conferma che la " casta diva " é da sempre la compagna cercata da
tutti i poeti . Gianfranco Stivaletti.
Stasera invece di commentare (è un'impresa
perchè tutte le poesie sono godibili e meritevoli) vi mando i pensieri in
versi che piu' m'hanno colpita,presa ,avvolta..come sguardi sull'azzurro che
si incrociano,ammiccano:
"..E lacrime saranno pensieri" (Silvanissimo)...Ecco"quello che posso ma non
quello che voglio.."(Ida).."..vado e vengo..aspettami..ma un passo più
avanti del punto di ieri."(Anna Maria)..."..Graffia un angolo d'amore non
espresso"(GLò)..."...Parlami d'Africa, lì ti chiamano per nome.."(Elia)"..la
via è breve e sono di fretta.."(Serena).."..ma l'uomo eretto...........(.Massimo.P)
ed infine Gabriele,giovane ardente con "..state attenti uomini,il vostro
lume è spento...la morte è l'ultima prova , siatene degni!" .
Grazie amici impagabili,grazie e notte .
Tinti
04/02/2008
E' lunedì e troviamo subito una
impressionante visione apocalittica descritta da Enrico Tartagni, in cui si
preannuncia peraltro una "rigenerazione". Alberto Borgia denuncia il lato
ipocrita del Natale con un una ritmata filastrocca. Bella riflessione allo
specchio di Maria Beatrice Zanini (ma che razza di persone hai incontrato?
Abbi fiducia, non sono tutti così...). Panorama invernale dell'anima, quello
di Silvano, di grande effetto. Confesso che stavolta, forse per l'orario
mattiniero, stento a capire appieno sia l'immagine del burattino di Maurizio
Battistoni che quella del passante di Tinti (anche se è vero che siamo tutti
passanti disgustati in questa vita, di motivi ce ne sono fin troppi).
Attendo lumi. Anche Daniela oggi è più criptica: forse stigmatizza le
costruzioni astratte (teorie filosofiche, psicologiche, religiose) o le
elucubrazioni che impediscono di cogliere il vero senso della realtà? Le
quartine di Jacqueline Miu dimostrano che amore e sogni sono possibili anche
all'interno di un panorama urbano "senza il verde in corpo". Dolcissimo il
coniglietto di Maria Cristina Latronico: è proprio vero, gli animali danno
sensazioni impagabili...gratuitamente! Le sedute di psicoterapia invece
costano, in tutti i sensi: auguro anche a Serena Maschiella migliori
incontri. Stupenda (e si sente che è vissuta nell'intimo) la lirica di
Maudits sull'amore che non c'è più, e bellissima quella sull'amore atteso di
Massimo Pastore, un cambiamento improvviso di stile, il suo, che denota
versatilità e ampiezza di registro. Gianfranco ci regala la sua fervida
epigrafe da Assisi (qui non ho bisogno di fare molta strada..in tutti i
sensi). Aria di leggenda con finale di saggezza "orientale" in Michael
Santhers, (efficace l'immagine della povertà che ipoteca i sogni). Poi c'è
Cristina, la consueta melodiosa danza di parole che fanno bene al cuore.
Dulcis in fundo Gabriele Piretti, vincitore di tappa: gli "artefatti oggetti
d'usura" è una immagine poundiana che non posso non sposare con entusiasmo.
Contro tutti gli inganni di questa epoca rivendichiamo tutti un grande
bisogno di dignità! Applauso.
Complimenti a tutti gli altri, come al solito il tempo non ci è amico..
Massimo Reggiani
Brevissimo oggi cito:
Cristina Bove e Daniela Procida.....
E faccio i complimenti a Gianfranco Stivaletti... per l'armonica
costruzione, scorrevole e musicale, di sapore trecentesca, delle sue due
terzine in rima alterna, ben costruiti in endecasillabi fluidi e solenni, a
celebrare un “Ascesi” che, come umbro doc ( Fractenses ut rusticanas ...
vedi Dante Alighieri “De vulgari eloquentia” libro primo - cap. 11° ) non
potevo non apprezzare e fare mio....
Silvano Conti
Veramemte suggestivo il paragone di Maurizio
Battistoni del Poeta che " taglia i fili " del burattino-uomo per
mettere in luce la sua vera essenza . la Poesia ,come arte della parola , é
appunto ricerca meditata della Verità che altri , presi come sono dalle cose
del mondo , non sanno o non vogliono scorgere.
Gianfranco Stivaletti.
Poesia
delle vostre poesie.
Cieli d’indaco
in un vuoto immenso
passeranno il nodo scorsoio di miliardi di
anni
in
un’atmosfera
pregna di mistica soavità
speranza in spalla, schiuderò silenzi…
…e scoprirò di nuovo la mia voce.
Illusione breve
di una sconcertante verità
poca e
misera
riluce
infagottata
quando
il poeta scrive
taglia i fili
lasciando dietro
tracce di stordimento
per
ingannare tralci
e non saperli scalare.
Sbocciano le luci ad una ad una
Son fiori di stelle, fiori di luna…
Luci
sulla città e nei parchi speranze
a pochi passi da un orizzonte stanco…
Di un
buio costellato di luce
quella pace m’appartiene.
Figlio
di me stesso e delle mie agonie
respiro profumo di inebrianti energie
talvolta invece cerca carezze
nella mia mano
o
dall’efficace movimento oculare,
scorto dietro l’occhiale.
Più di
una roccia desolata di una
basilica sconsacrata.
con le finestre eternamente chiuse
e le persiane tristemente spente
quello
che posso dirti è poco
ma invitami a ballare al chiaro di luna
dono
ai futuri, garanzia di Cielo
live e sereno segno dell’Amore
-io
seppi la storia e mi venne da dire
siamo tutti dei libri già scritti e il destino è il
lettore…
Potrà
questo continuo abbaiare
di fedeli guardiani
veder
gli alberi fiorire tutto l’anno
che l’obiettivo non si fosse spostato da sé…
A
contrastare il prossimo mio inverno
Tracce
di foglie caduche
Riempiono quest’animo appena sfiorito…
Al
freddo sono rimasti solo i cani
e un trascinare veloce i passi.
Mi
siedo qui su questa barricata di foglie
secche
Sul
binario morto
di lontananze vere e altre
lasciandoti vuoto
senz’anima e cuore
e il
tempo si ferma…
Cristina Bove
Carico di peso è l'incipit del neofita
Cristiano.M , benvenuto, come inesorabile ci raggiunge corteo di "anime nere
e bianche .." in Enrico sempre parco di parole ma efficacissimo..
Aurelio caro, in speranza autentica di "rifiatare ..e regalarsi qualche
minuto in piu'.." in respiro etico d'amore.Grazie
Simpaticamente ironica Serena in "Psicoterapia", dolcissimo il coniglietto
che non sa "avere senza dare "..s'ha da imparare..Maria Cristina.
Mutamento è bellissimo ritratto d'ambiente a pennellate sapienti e delicate,
Marbe.
Riecheggia dentro "tracce di foglie " di Alessandra.P.
Vieni nel mio castello,nel mio mondo e vivi "un attimo di me prima ch'io
vada "sublime.Un abbraccio, Cri
Dani, "Precario disegno" mi pare si leghi al già detto nei commenti: issare
muri e ponti per non salire in cima, non voler vedere il vero...fa male!
Saetta arrivata! Brava poetessa.
"Correre ,saltare,tenendosi per mano.." rimpianto in vita di rimpianti?
succede poi..passa oppure si parte !Ciao consorte.
Gabriele,di gandhiana memoria, in viaggio mentale di stordimento, evidenzia
quanto siamo lontani dal giusto e compriamo ,vogliamo ,aneliamo a ciò che
non abbiamo ed hanno altri...ed allora anche il tempo, Irene, si ferma in
attesa di un mondo migliore ed aspetta ...in silenzio.
Su tutte stasera mi sta a cuore e mi si confà la scena livida, alla Goya,
che emerge dai pochi ma embelmatici e forti versi di Peter.P ..volti
d'animali che abbaiano,urlano,si dimenano impazziti,biliosi di rabbia o
statue di cera in liquefazione.Ammiro il tuo spirito sagace e provo un
pizzico d' invidia perchè non ne son capace.
Tutte belle stasera ma è tardi e domani ho la sveglia all'alba.
Ciao e notte notte in particolare al nostro vate maximus .
Tinti
03/02/2008
Daniela oggi si lascia entrare. Mi ci vedo
riflessa.
Breve intensità portata nello scorrere delle mie ore.
L'illusione di Maria Cristina Latronico mi ha colpita. Un breve-piccolissimo
tratto di pensieri pensati, quell'attimo che ti sembrano ore e poi... i
respiri presenti.
Grazie anche a tutti gli altri poeti.
Buon inizio settimana a tutti!
Glò
Profondi , nell’ invettiva di Angelo Taraschi ,
gli aggettivi con cui definisce il suo Bel Paese ideale : “ onesto e
fantasioso / e di speranze pieno “ . Brama di dolcezza leggo nella “ Notte “
di Tinti , “ spumeggiante “ ( di sogni ? Di fantasie lasciate libere di
volare ? ) ; specialmente nell’ invito a spezzare “ quell’ ombra blanda “ .
Bruno Amore con “ In vena “ ci descrive il modo di riscoprire noi stessi in
un silenzio dove “ parlano “ solo i dolci rumori spesso dimenticati della
Natura , come “ la risacca “ : mi richiama le scene del film “ Il grande
silenzio “ . Gianfranco Stivaletti .
Stasera ci si domanda, quasi in sincronia, se ,
perchè e come valga ancora la pena di vivere in questo mondo sempre piu'
alieno.
Enrico.T, in stile sobrio e toccante, domani saprà se ne vale la pena.
Immagine superba(pare il racconto di un nuovo mito)
Gli risponde Bruno magistralmente:se piu' non reggi la fatica ...spegniti un
poco in languore per "tramutare i sogni in rade realtà".
Angelo vede parole al vento e fatti pochi ed un paese che non c'è più e...
gli risponde garbata e dolce Marbe "Ricongiungi speranze ed immaginazione" e
dobbiamo crederci!
Irene poi,clou del pensiero corale e condiviso, raccoglie lacrime nostre,
vostre come pioggia salvifica,purificante...?
Mi piacciono molto poi "Illusioni" di Maria Cristina in abbandono assoluto
"di solitudine perfetta" in cui ti senti immersa nei penseri e vorresti che
nulla e nessuno ti sfiorasse, rompesse l'incanto.Bella la sensazione ,unica
e tu la trasmetti con tocchi lirici.
Poi Daniela cara, Vulcanella, come cattura "mi lascio ,vivendo.." e la
chiusa di pasoliniana memoria. Brave brava.
Cristina stasera, a mio parere,ha dato il meglio "lasciami qui ...." non c'è
commento che tenga perchè le parole entrano dentro e rimangono ,per fortuna.
Ciao amici tutti bravissimi e Lorenzo.Ciao Fausto
Tinti.
La domenica si apre con una bella lirica di
Gabriele Piretti, (decadente forse anche come stile?). L'immagine finale
degli albatri è veramente ispirata. Sentita e condivisa l'invettiva di
Angelo Taraschi. Il mondo fantastico di Maria Beatrice non può essere altro
che il mondo della poesia (e lei ci abita a buon diritto) ! La chiusa di
Maurizio Battistoni vale un epigramma: "Il gusto di vivere ha un sapore
amaro". Tinti conferma la mia tesi: nessuno sa parlare d'amore come le
donne. E chi potrebbe mai dormire sentendo queste parole? Daniela si
dissocia da se stessa (ma è una efficace immagine). Bello il naturalismo
simbolico di Francesco Caporale. Anche Jacqueline Miu si "separa da se
stessa", con la consueta ritmica fluida e ricchezza lessicale. Bella anche
l'illusione di Maria Cristina Latronico (capita di frequente anche a me) e
la sincerità di Gianni A.Pia (purtroppo è vero, essere come un libro aperto
a volte è controproducente). Tocco internazionale per Francesco Sinibaldi
(la musicalità si avverte anche in castigliano) e Roberta Carbone (..adorable),
mentre Gianni Langmann affida ai poeti il compito di tener viva la speranza.
Non voglio intuire le motivazioni che ci sono dietro l'ennesima grande
poesia di Cristina, mi basta cercare di guizzare all'unisono con i suoi
versi. Bruno fotografa molto bene il bisogno di quiete per rigenerare lo
slancio vitale. Questa volta la cartolina dalla Sicilia la manda Antonio
Alvaro, un rapimento che è tutto negli occhi di chi guarda l'Etna, terribile
ma fascinoso gigante di fuoco.
Buona giornata a tutti (anche ai non citati, poeti sempre bravissimi)
Massimo Reggiani
02/02/2008
Maudit, la tua poesia è bellissima ed è
bellissimo soffrire per amore.Ho provato anch'io la lacerazione, l'ansia per
una voce che non chiama..... ma salvati finchè sei in tempo!!!!
Consiglio da chi non vuole
mai più soffrire per amore
Maria Cristina Latronico
"Il tempo corre" di Renzo Montagnoli, perchè è
riuscito ad esprimere poeticamente ciò che capita spesso anche a me, questa
sorta di smarrimento del tempo, di non sapersi più collocare in
esso...coraggio, amico mio, ci accade così, e dobbiamo avere forza per
continuare, almeno a goderci gli attimi fuggenti.
"Quartieri subliminali" di Luigi Panzardi, perchè è una poesia che si
affaccia sui deserti dell'anima, benchè affollati di luci e lacrime.
"Solo un pò di tristezza" nella bella poesia di Gabriele Piretti, rasentando
muri e stracci, con l'ultimo impossibile desiderio di tornare alla natura,
che ormai è un miraggio, nient'altro.
"Io amo" di Maudits, prima per il senso che emana d'amore irrealizzabile, e
poi per questa sua musicalità che mi affascina.
Bella, molto bella, "Kadika di Tinti Baldini, e commovente, un abbraccio.
Lasciatemelo dire, ma forse la più bella è "Eros" di Gus....è perfetta. Non
posso aggiungere altro, solo che vorrei averla scritta io.
"Amore geologico" di Elio De Luca...non la so commentare, ma mi piace,
davvero tanto...bentornato Elio.
Maria Cristina Latronico, la fulminante, il pensiero che spiazza le parole,
le rende significanti al di là del significabile...brava!
Bravissimi tutti gli altri, ma ho davvero poco tempo stasera e poco ne ho
avuto oggi, sto preparando la cena per tutti i miei figlioli,
Cristina Bove
Maria Beatrice Zanini con poche efficacissime
parole ha saputo rendere l’ idea dell’ emozione che ci coglie nel rimirare
lo spettecolo della Luna di notte : una visione capace di sciogliere i cuori
più induriti ( di cemento , appunto ) . La Luna è uno dei “ grandi temi “
della Poesia di tutti i tempi : i poeti la cercano come compagna , come
consolatrice , talora ispiratrice di sogni . Complimenti , Maria Beatrice ,
ti sei messa sulla scia dei Classici . Gianfranco
Stivaletti .
Cosparso di clessidra il "tempo" di oggi... che
passa; un ieri guardato aggrappato alla coscienza del "non succederà più
nemmeno l'istante che vivo adesso". Poesie che mi colpiscono, è come se
cercassi di provvedere ad un qualcosa che ho lasciato in sospeso. Parlo
d'affetti. Grazie Renzo, grazie Armando.
L'amare di Maudits sostenuto da un soffio fragile del suo guardare anche la
fine; amore-morte profondamente congiunti: l'uno non sa esistere senza
l'altro.
Un dolcissimo ri-evocare la bella poesia di Gianfranco Stivaletti: semplice,
accarezzata dal sorriso...
Condivisione di Tinti: il suo volto esteso alla comprensione cosmica di un
dolore...
Il non lasciare impronta sulla sponda della nostra Crì: lei rappresenta in
questa assenza d'impronte la continua ricerca di assolutezza divina intesa
come abbraccio comprensivo del "tutto intorno". Non è fantastico? I poeti
non arrivano mai alla fine della propria espressione; Cristina a me lo
insegna ogni giorno...
Per ora mi fermo qua. Grazie al Sommo Lorenzone che ci accarezza ogni giorno
con la sua attenzione...
Glò
Per Stefano Ripamonti, la poesia è bellissima,
sento mio il tuo desiderio, e tanto più mi avvincono le tue parole perchè
desidero anch'io una solitudine fatta di nulla.
Forse ritroverai qualcosa di qello che scrivi in una mia poesia sul piacere
della solitudine, chimera inseguita, che dovrebbe apparire sul sito forse
domani
Maria Cristina Latronico
le mie poesie?troppo sdolcinate per
alcuni,troppo fantasiose,troppo infantili...
infatti le mie non sono poesie,non do' loro un nome importante
come"poesia"...le poesie vanno scritte da grandi poeti,io sono solo un
ragazza di 25 anni che ama scrivere i propri sogni,ama scrivere quei sogni
realizzati per meta' e cio' che mi hanno lasciato dentro,raccontando la mia
vita...
racconto storie fantastiche,avvolte troppo fantastiche,ma che per meta' mi
sono appartenute nella vita reale...
parlo di amori ed amicizie che sono andate e venute,parlo di passioni...
spero solo di entrare nel cuore di tanti ragazzi/e,invogliando coloro che
hanno paura ad affrontare la vita ad affrontarla ed assaporarla,scrivedone
poi su un foglio le proprie emozioni...perche' le emozioni tutti cel'abbiamo,e
sarebbe bello fermarle in un semplice foglio,rendere partecipi altre persone
delle proprie emozioni senza paure...
nelle mie tante storie parlo di tutto cio' che vorrei vivere,rivivere,faccio
si che coloro che leggono le mie frasi,si emozionino perche' si rispecchiano
in qualcosa...
spero che coloro che leggono le mie storie siano felici o tristi insieme a
me...
spero di poter donare quella sensibilita' che mi appartiene,con essa posso
riuscire a trarre sfaccettature nella vita di tutti i giorni,anche di un
semplice giorno grigio come oggi,senza un fil di sole...non e' detto che il
sole non lo si possa desiderare a tal punto di poterlo anche vedere...
osserva il cielo e le sue ombre,osserva e cerca di vederne la parte piu'
chiara del cielo,dove le nuvole non sono accumulate,dove il cielo e' piu'
azzurro...
la fantasia fa parte della vita,tutti l'abbiamo...e' bello averla...
il mio messaggio e' solo per coloro che sanno capire,interpretare...
coloro che si buttano senza paura,coloro che hanno tanto dentro da poter
donare,invito coloro a non aver paura di farlo...
si soffre nell'amare,ma non per sempre,non tutte le volte,non
necessariamente...l'amore non e' solo sofferenza solo perche' lo e' stato
svariate volte,lo stesso vale per tutto,anche l'amicizia...
a me l'amicizia mi ha scottato tanto,forse cosi' tanto che dovrei non
parlarne,dovrei non volere mai piu' un amico,dovrei solo parlare male
dell'amicizia,non crederci...ma io ci credero',non puo' essere sempre cosi',non
puo' sempre farti soffrire...
un bacio a tutti!!!antonellad.
Vediamo che cosa ci regalano i poeti di oggi:
significativa la riflessione astronomica di Antonio Alvaro (ma l'infinito
potrebbe essere più a portata di mano…). Il tempo è il protagonista di
giornata, lento o veloce, inesorabile: più stilisticamente asciutto quello
di Renzo Montagnoli, più ritmato e riflessivo quello di Armando Bettozzi.
Visione metropolitana allucinata ed allucinante di Luigi Panzardi (bello
quel messia..disoccupato). Resa in modo tangibile da Gabriele Piretti la
sensazione della solitudine, bella l'immagine del soffio della ragione che
fa crollare i calcinacci. Una vaga eco catulliana nell'"eros e thanatos" di
Maudits. Geniale l'apologo sul denaro di Michael Santhers, con quel diavolo
tangentista (quanto al finale non ti preoccupare: per quel tipo di reato,
aggravato dalla qualità di "pubblico ufficiale del clero" esiste una
giustizia senza indulti…). Musicale e positiva la luna di Maria Beatrice
Zanini, così come positiva e pervasa di amore della vita la bellissima
lirica di Jacqueline Miu. Deliziosa la metafora di Serena Maschiella, (qui
l'eco forse è pascoliana) con finale che dispiace. Chi si tuffa a ripescare
la sua speranza? Molto bella la cartolina dalla Sicilia di Gianni Langmann,
vivida e profumata. Cristina ci lascia ancora una delle sue perle rare: c'è
tutto, immagini, ritmo, densità di significato, atmosfera: hors catégorie!
Sempre arduo ma affascinante il viaggio nelle metafore di Alessandra
Piacentino, mentre ti accompagnano cullandoti quelle di Doriana Puglisi. Più
tangibile la similitudine di Bruno, condotta con perfezione di stile e
coerenza di significato: mi sbaglierò ma su quest'ultimo aleggia qualcosa di
leopardiano… E poi Irene Pizzimenti, con quell'amore che solo le donne sanno
descrivere così bene. Una menzione speciale oggi però la merita Tinti: se la
tua fosse una fotografia, Tinti, sarebbe da premio Robert Capa, ma poi penso
a quante volte l'informazione sfrutta le tragedie umane, e allora dico
invece che la tua è una vera preghiera. Grande.
Saluti anche a tutti gli altri, bravi come sempre
Massimo Reggiani
Notte di pagina azzurra bellissima : mi pare
che ci sia una rigenerazione ,una rinascita di stimoli incredibile!Grazie a
tutti i sitani nuovi e "vecchi" e lontani!
Mi soffermo quindi su alcune poesie ma dovrei fermarmi su tutte perchè
riflettono anche mie sensazioni e riflessioni.
Renzo, il tempo corre così svelto che vorresti fermare il
calendario....annaspi ed "é già domani" Grazie poeta di chiara limpidezza.
E quel tempo riappare e scende,scende e "..chi non crede teme di non
svegliarsi più". Grande Armando.
Gabriele ,in tre strofe riesce ,in pensiero poetante,a raccontare
,facendocelo vivere,orizzonte complesso ,sfaccettato di dubbi,inerzia e
sofferenza per concludere in chiusa che ..fa male.Grazie ,vai sempre meglio.
Amore e morte:che dire di un amore che diventa passione quasi letale..vorrei
sentirmelo addosso io ..Bella,Maudits.
Jaqueline accende il cuore in dolce musica ovattata e,come già è stato
detto,mi porta alla mente le atmosfere di Prevert (Barbara in
particolare)Belle anche "Cuore di marmo",Fabio.R e il suo immmenso,il tesoro
amato di Serena dolcissima,In morte di Michele di Maria Grazia .
Cristina,porgi in assonanze mirabili un canto d'amore alla
luna,ardente,quasi preghiera con un' apertura perfetta.Grazie
Grazie anche a Carlo.T :l'incipit di suoni colori è eco fluido che prende.
Infine ,dulcis in fundo,Bruno e la mela (quella di Eva?) appesa ad un ramo
in metafora di vita quasi in attesa d'esser morsa o di morderla?Ciao amico.
La poesia che piu' mi piace stasera è ,per sintesi poetica, "..aspetterò due
giorni il tuo arrivo.."in barba alla morte:sprizza voglia d'amore ed è
sensualissima .BRAVO.
Un abbraccio a tutti e un continuo Grazie a Lorenzo.
Tinti
01/02/2008
01/02/2008 - Commento -
Antonio Alvaro: Steve Mc Queen testimone di libertà. Se ricordo bene ne fa
un simbolo anche Vasco Rossi in una sua canzone. Bella la poesia, un cult la
canzone.
Dà un'anima alle cose Armando Bettozzi. Perché no? Sensazioni notturne,
pensieri e oggetti che interagiscono attraverso il rumore-suono.
Molto bella "Effetto notte" di Silvano. A chi di noi non è mai capitato di
nascondersi dentro "un cappotto" avendo come unico compagno se stesso? Salvo
poi uscire dal rifugio e ritrovare il cielo.
Come dopo un temporale. Lo descrive in modo sublime Salvatore Armando nella
sua di oggi:
"Ma, dopo, il sereno rispunta nuovamente, come il bene ed il male si
compone…"
Apri le finestre, dolce Maria Cristina! Lascia che il vento entri e porti
via la polvere. Breve e bella la tua poesia.
Magica Tinti: ogni giorni ti doni, con una generosità che trascende ogni tua
stanchezza, ogni dubbio, ogni tuo faticoso cercare. Ed è solo amore ciò che
resta in chi ha la fortuna di leggerti.
Un'ombra Cristina, ma che ombra! Eterea, intoccabile, si disincarna per
offrirsi ( o per negarsi?) al ricordo. L'immagine che mi esplode nella mente
è quella di una novella fenice che " si ciba non di frutta o di fiori, ma
di incenso e resine odorose (Ovidio)".Così ti vivo, Cristina. Così vivo
la tua poesia. Preleva pure ciò che vuoi che mi appartenga. Ne sono onorata.
Familiari, antiche voci , le "voci lontane" di Carlo T. Peccato a volte
essere distratti e non saper ascoltare.
Elia, ti seguo con attenzione in questo tua ricerca di senso. Quella terra
nella gola che costringe al silenzio, insieme ai sorci e ad altra terra, ci
catapultano nell'orrore di una tragedia immensa. Esseri umani che resistono
perché sia messaggio di fratellanza la loro parola, la sofferenza . Al di là
del filo spinato ancora tragedia, se non c'è ascolto, se non matura il rosso
frutto del melograno, frutto difficile che va consumato con calma, poiché
richiede pazienza e impegno. Tiene il filo del coraggio un cielo antico, il
cielo dei padri, segno di un'appartenenza forte, indistruttibile, che fa
accettare anche "l'esodo senza fine" .
Gran bella pagine quella di oggi, non me ne vogliano quelli che non ho
menzionato, ma solo perché il tempo bussa e mi richiama a compiti doverosi.
Un abbraccio a tutti.
Rosa
Molto belle le poesie di Tinti Baldini,
"Ancora" di Pierluigi Ciolini "Legami" e di Cristina Bove"Un'ombra" che
ringrazio per il premio speciale che assegna alla mia poesia "la mia casa".
Sono commossa e ringrazio ancora tutti per il solo fatto di esistere.
Questo tempo che dedico a me sola, nell'arco della giornata e che ha trovato
persone e poesie per riempirlo è un tempo che aspetto come un appuntamento
d'amore.
Maria Cristina Latronico
Nella giornata di oggi, pur densa di bellissimi
versi ed emozioni provenienti da tutti gli amici del sito che spero mi
scuseranno, ritengo di dover fare un commento monografico al pamphlet di
Bruno Amore, confezionato con la consueta padronanza tecnica in quello stile
che qualche tempo fa ho definito "manierismo anticlericale". Raccolgo il
tema della ricerca del "cosa dice" il poeta (30/1) , parafrasando:
".......pesca a piene mani da luoghi comuni........, volgare esibizione di
caratteri ideologicamente legati........etc.." (giusto BR1?). Leggendo
"Custodi della vita" mi sono proprio ricordato di questo. Ora io penso che
il tema della vita e della libertà procreativa siano un tantino più
complessi per poterli banalizzare con una critica alla gerarchia
ecclesiastica, le cui raccomandazioni tra l'altro ognuno è perfettamente
libero di ignorare, sintonizzandosi su qualsiasi altra trasmissione di
contenuti. Lasciamo ai chierici il loro mestiere (non discuto, c'è chi lo fa
bene, chi male, chi in maniera indegna, poi i conti si fanno alla fine) e
pensiamo invece al nocciolo della questione. Se la vita non è un valore in
sè da difendere e tutelare comunque ed appartiene esclusivamente all'uomo
che ne decide i limiti, nulla quaestio. Se però si conferisce ad essa un
significato che trascende la mera sopravvivenza biologica, e quindi una
dignità che va salvaguardata, io non mi sento di subire il ricatto di un
altro dio, che si chiama mercato, da cui dipendono tutte le scelte etiche e
le campagne di ispirazione eugenetica ed abortista spacciate per battaglie
di libertà. Se a decidere se e come deve nascere un figlio sono i tecnici di
un laboratorio oppure i governanti di una dittatura capital-marxista (in
questo ossimoro risiede il vero miracolo cinese), oppure se sono le
condizioni economiche e sociali a costringere le donne a scelte etiche che
in piena libertà non farebbero mai, io non ci sto: ed è contro questo dio
che rivolgo la mia delusione, il mio sdegno, la mia furia e la mia lotta,
non contro quello cristiano che ha detto "crescete e moltiplicatevi"!
Termino sposando in pieno il verso di Maurizio Battistoni "Tecnologia che
oscura la mente": è fresca di oggi la notizia della scoperta della
possibilità di produrre cellule spermatiche dal midollo osseo. Non
domandatevi che cosa può succedere, ma chiedetevi chi paga e perchè......Tutto
il resto è...poesia!
Scusate per la divagazione e sogni d'oro a tutti
Massimo Reggiani
commento
Maudits (è un cognome o "maledetti"?) fra tutte, con "Il tuo silenzio"
perchè ha assonanze e cadenze che mi prendono e che, forse, un pò somigliano
alle mie. E per il senso, ovviamente.
"La mia casa" di Maria Cristina Latronico, un premio speciale, me lo invento
io, per quei mobili abusati coperti di polvere.
cristina bove
Tinti,oggi con " Ancora " pare che tu parli con
te stessa e del tuo bisogno di donare :
" Fai dello sguardo
rosa dischiusa... "
( ... )
" M' immergo
nell' amore
che m' insegni . "
Non so perché ( io non sono un critico letterario , nè un professore , ma
nelle poesie colgo l' eco di altri autori che ho letto ) ; ma nelle tue
liriche colgo l' essenzialità dei Lirici Greci . Ho letto una tua " poesia
consigliata " di Saffo e ciò rafforza in me l' idea che mi sono fatto della
tua arte . Gianfranco Stivaletti .
Stasera Armando evoca in modo sottile,insinuante
il mistero dei rumori della notte:tra le sue piu' belle come Silvano in
"Effetto notte" di stile "scattante (come era bello il film di Trouffeau!) e
poi bella bella ,Angelo,l'immagine dipinta di fiume che avvolge come
ventre(le ripetizioni danno un ritmo suggestivo..)
La chiusa perfetta di Salvatore.A è l'atteso epilogo di una narrazione in
immmagini della pioggia e non solo.
Amor che abbraccia al seno,in grembo dando energia e quindi eliminando paure
e sconfitte:inviadiabile e dolce,Gianni caro.
Stile sempre originale ,non confondibile di Arcangela.
Tra le poesie d'amore,Dani,questa mi piace assai:quel colore che manca e non
tinge parole,lasciando l'altro in algido silenzio:perfetta !
"Fratello" è parola che suona e risuona in Elia :grazie poeta .Belle anche
"Legame"di Pierluigi, la casa chiusa ,abusata,coperta di polvere :arriva
forte la metafora ..., il segnale di Maria Cristina.
Mettiamoci nei panni dell'altro togliendoci almeno un po' di scorza ..qui
sta il segreto e lo dici benissimo,caro e saggio Giannilang.
Sei ombra che ..non ha piu' respiro ma dà calore con versi ed amore:ciao Cri
,a presto.
Anche rileggo" le voci" di Carlo.T ,Almina,Silvia.T e tutti.
Dulcis in fundo mi hanno colpito ,attratto,ho condiviso,avrei voluto
scriverle io e.......
Bruno "..che Dio sarà mai ...che affida .....a stabilire come e quando la
donna...madre,moglie ,amante..debba procreare figli":non necessita di
commento ..chi ha figli ben sa quanto sia importante la consapevolezza di
volerli,amarli e renderli,per quanto è possibile,contenti della viita che è
stata loro offetta.
Gus"Ambizione":attraverso immagini arrivi al vero ,a quell'innarrestabile
ascesa che diventa discesa agli inferi (esser meschini anche se il porto è
angusto mi par terribile ma vero)
"Litania" di Aurelia,bentornata e con che stile :sembra un canto primitivo
scritto con il sudore del cuore.Grazie a tutti ed al Magnifico.
Non vi esorto a sognare perchè devo riuscirci di nuovo prima io !
Ciao sitani
Tinti
31/01/2008Una
bellissima entrata quella di Carlo Tella: il mito del focolare
sostiene il ritmo di tutta la poesia e la chiusa è ancora fortificata da
quel lume, anche se spento. Veramente bella.
Doriana Puglisi invece "balla" con le parole adattate a suon di.... Rap...
(?) correggetemi se sbaglio, ma mi è quasi venuta spontanea canticchiarla.
Musicalità moderna.
E poi... Alessandra Visco tiepidamente accosta una regia naturale ad una
immobilità che viaggia soffusa tra cuori bisognosi di conforto nella propria
volontà.
La crudezza di una verità senza scampo quella di Silvano... descritta
veramente... da dio!
Una naturale descrizione di un attimo di Jacqueline Miu: ..."Non un sospiro
a crocefigger il banale ma/ una corsa d'impronte verso un muro." Molto
bella.
Tutte le poesie mi hanno colpita. Ma quelle che mi hanno messo al muro sono:
Io mi trasformo di Cristina, Ragazze di frontiera di Gabriele e Stuprata di
Ida Guarracino; a quest'ultime non aggiungo parola, parlano da sole.
Un abbraccio, poi a Bruno, Tinti, Daniela e... al ragazzone Lorenzone!
Glò
Sarò
breve breve…..
Cristina che si trasforma per poter rinascere: ero certa del tuo risveglio,
dolce guerriera. E' ciò che farei anch'io, per amare ancora. Se avessi la
tua voce.
Bellissima Irene: mi sembra di sentire il tintinnio dei tuoi cristalli.
Evochi emozioni a catena; freddo liquido che si scioglie nel caldo e nel
colore, nella luce, nella sensazione tattile dei "corpi scalzi". Con pochi
versi hai coinvolto l'interezza dei sensi.
Fanno pensare Michael e il suo "Cicino".
Benvenuto Carlo! Ne conosco bene anch'io di "fragili sere" davanti ad un
fuoco che arde e fa volare lontano i pensieri. Sento che leggeremo di te
belle cose.
Massimo R. : semplicemente grande. La tua città trasuda d'amore. E' una
delle tue più belle poesie.
Inequivocabile e possente il messaggio di Bruno. Poi Peter, Alessandra, Ida,
Marco e tutti quelli che ho mancato di citare.…..siete tutti bravissimi.
Vorrei avere più tempo per ognuno di voi, ma sono costretta a fermarmi qui.
Vi saluto tutti….
Rosa
Commento
del 31.01.2008
Azzurri in cielo blu/ profondità ci danno/ e le
intenzioni vanno/ dove non sono più ...
Su di noi incombe, mobile il cielo di oggi:
Su tutti : Massimo Pastore..... con "Sapere
dove sono finite le mie parole".... che lascia
con un groppo in gola... Preziosa la costruzione,
asciutta e ricca al tempo stesso di sensazioni evocate
ed alluse dai ricordi... E si resta attoniti ed
inerti, senza parola alcuna, come occhio muto ad
annusare l'odore del vuoto, della sofferenza o,
peggio dell'ignoto... Belle parole, appunto,
inutili perchè inespresse.... con una chiusura che
lacia senza fiato... Non vi è dubbio alcuno, è,
questa di Massimo, altissima sonante poesia.... grazie
per avercela regalata......
Poi, ma non ho tempo per commentare, mi sono piaciute:
Peter pepato .... "Il congegno" .... al
solito sottile e raffinato
Massimo Reggiani .... "Città" ....
Altamente descrittiva
Pierluigi Ciolini.... "Senza parole"...
Chiara similitudine tra sguardi silenziosi e gli
ombrelli rotti in una fitta pioggia di in
comunicabilità.....
Jaqueline Miu ..... "8,59" ......
Eccezionale poesia, stile Prevert ( con qualche
troncatura di troppo che, suppongo, dipenda dalla
diversa lingua madre di Miu ) coltissima raffinata
immagine metropolitana.... che si brucia fra il
traffico e la pioggia.... meriterebbe più
approfondimento...
Silvano Conti
Un'
altra giornata poetica: alla violenza descritta con tanta
drammaticità da Ida Guarracino si contrappone l'amore pieno e rigoglioso
cantato da Marco Cabassi. Con "La mia solitudine" Maria Beatrice Zanini ha
anticipato in modo impressionante, fino alla letteralità del verso (Siamo in
tanti e destinati a moltiplicarci) il tema di una mia poesia scritta una
decina di giorni fa, che ho intenzione di proporre al sito prossimamente. Io
scrivo "Siamo in tanti, siamo sempre di più" riferendomi più specificamente
al mobbing, ma la morale è la stessa: questo mondo crea emarginazione e
solitudine, il sottoprodotto di scarto dell'opulenta ed illusoria società
del benessere. Grazie Maria Beatrice, questa è solidarietà... telepatica,
sono pienamente d'accordo con te.
Malinconica visione dell'estinguersi della vita, quella di Silvano, ma
quanto è bella quell'espressione "plana sul giorno l'abitudine col suo
paracadute"! Molto efficace anche Gabriele Piretti e la sua dolente denuncia
sociale (numeri sacrificali, azzeccata definizione). Maurizio Battistoni è
molto chiaro ed efficace in quello che vuole esprimere, ma perchè non ci
dice nome e cognome di quel "cattivo maestro" (forse possiamo azzardare
ipotesi)? Tinti, anche tu hai avuto doni scartati e aperti come i miei
pacchetti? Scherzo, la tua immagine è tutta diversa, all'interno di un
quadro di serena e positiva intimità. "Loro che vanno" sono i figli, o
sbaglio? Bello anche il rarefatto "big bang" di Daniela, e ben fotografato
il paesaggio urbano di Jacqueline Miu (8:59). Coraggiosa l'esortazione di
Gianni Langmann a sfidare il destino, forse è la stessa sfida che Cristina
porta alla giovinezza che se ne vorrebbe andare. Scuote senza dubbio il
linguaggio di Massimo Pastore (Sapere dove..), personalissimo e di raro
impatto visivo. E poi naturalmente Bruno Amore, Peter Pepato, Alberto
Borgia, Serena Maschiella, Pierluigi Ciolini. Elio Ria, Alessandra
Piacentino, Irene Pizzimenti, Michael Santhers, e ancora tutti gli
altri....ma non c'è proprio tempo! Complimenti a tutti
Massimo Reggiani
Commento alla poesia di Carlo
Tella:
benvenuto! Inizia un viaggio nuovo per te, caro amico. Un viaggio fatto di
persone con le quali condividere il cammino; non sarà facile. Fragili
sere davanti a un focolare, ci scaldiamo tutti con il fuoco delle tue
parole. Elia e Alessio Belculfinè
"Il
congegno" di Peter Pepato, ci leggo dentro qualcosa che mi parla e mi
scuote...qualcosa che mi fa star bene, qualcosa che mi fa star male...pura
emozione.
Ida Guarracino, mi ha fatto venire i brividi, per antiche memorie.
Bellissima "Città" di Massimo Reggiani, forse una delle sue più belle, a mio
parere, s'intende.Pervasa di musicalità e suggestione. Notevole la chiusa.
Silvano Conti che in questa sua sulla morte intesse di versi plastici e
calibrati un concetto universalmente temuto.
"Ragazze di frontiera" di Gabriele Piretti, mi lascia a bocca aperta. quello
che questo ragazzo riesce a evocare con la sua splendida penna ha del
magico, qualsiasi argomento, per tragico che sia, emerge dai suoi versi e si
assesta nell'anima.
Molto bella anche "Di madre". Qui Tinti Baldini ci offre una scena delicata,
fatta di ricordi e di sentimenti intensi rimasti immutati nel tempo e nel
cuore.
Elio Ria "Di te sogno" una passione in versi, un bellissimo sogno.
Saluti affettuosi a tutti i sitani, grazie per la loro offerta d'amore, ché
d'amore si tratta, questo esporsi di anime, checchè se ne possa pensare.
Mi siete cari tutti, in primis il magnifico Prof.
cristina bove
Stasera
amici non posso commentare nè voglio imitare Massimo ma .....elenco
solo quelle poesie , pur essendo tutte meritevoli,che piu' m'hanno
acchiappato il cuore.
-Il "Congegno" di Peter Pepato,"Stuprata "di Ida,le due poesie di gioia
contagiosa ,quasi un continuum,di Giorgio ed Enrico, Alberto sempre,MichelS,la
canzone d'amore sotto al pioggia di Jaqueline,Pierluigi, Giannilang,Bruno,Beatrice.
In particolare poi la traformazione di Cri che si plasma in giovinezza per
amare ancora e Silvano,grande, su cui,in atmosfera da "porto delle nebbie"
planano indifferenza ,solitudine,incertezza e poi..forse uno spiraglio?
Ciao a tutti e al nostro tutor GRAZIE.
Tinti
30/01/2008
E’ un tentativo questo mio di oggi, di
penetrare l’animo del poeta e cercarvi un riscontro realistico, pragmatico
con quello che esprime. Non la “poesia” in tutti i sensi possibili della
tecnica di composizione, ma “cosa dice”.
E scelgo questa “Vedo” di Maurizio B., perché mi porge più facilmente il
destro a ciò che più in generale voglio stigmatizzare:”Questo non è il mio
mondo”. La sensibilità del poeta percepisce anzitempo i venti che percorrono
la società in cui vive, la realtà verrà poi, non necessariamente ed
esattamente come l’aveva subdorate, ma certamente anticipata a larghe linee
ed il poeta è di questo mondo, oppure è un menestrello che canta arie e
fantasie romantiche ingenue. Maurizio, spero non me ne vorrà comunque, per
quello che dico, pesca a piene mai da “luoghi comuni”, situazioni di
quotidianità banale, commerciale, volgare esibizione di caratteri
ideologicamente legati al consumismo globale. Ma non è questo il mondo del
quale resterà eco o traccia e nel quale un intellettuale possa riconoscersi;
come in passato sono le “alte” realizzazioni che fanno un’epoca, come i
grandi ingegni che sono volati alti, sopra le miserie umane di sempre. Un
poeta dovrebbe esserci, lì, come può.
E “Condizionamento” di Tinti e direi imprinting Che se ci avessero allevati
a fare l’oca, starnazzeremmo ancora in tutti i cortili del mondo. (forse
qualcosa di simile si vede, comunque) Ma, per nostra fortuna, abbiamo
inventato lo specchio e chi vuole può vedercisi e se dovesse scoprire che i
lati del corpo sono, appunto speculari, (invertiti rispetto alla percezione
culturale che ne abbiamo) può cominciarci a ragionare e cercare cosa è
meglio per lui, nella solitudine intellettuale, non dell’anima: ho visto il
film “Into the Wild”, più o meno sul tema, finisce con lui che dice,
solissimo nella tundra, “la felicità non esiste se non c’è con chi
dividerla”.
Per l'amore:
"Pace sulle fiamme" di Jacqueline M. sensuale e dolcissima, benissimo
composta, musicale.
"Sentirci" di Irene P. appassionatamente bella. (se ne hai voglia mi dici
come si leggono le sospensioni?)
Modestamente.
BR1
Incombe
mobile sotto questo cielo....
Irene Pizzimenti.... “ Sentirci”.... e ti ho sentito Irene, estrema....
estremo senso.... estrema sensualità... accentuata in dolci e intense
sospensioni....( anche le righe.....................finemente allusive, ne
sottendono l'eros ) Grande e brava.....
Gabriele Piretti.... “Quello che siamo” ... esaltazione mirabile
dell'impotenza dell'essere che non significa rassegnazione.... Trionfa il
tragico nel nostro contemporaneo... la non rassegnata morte...
La faccio propria condividendola.... /abbracciati al nulla/ mai arresi
all'evidenza......
Tinti Baldini... “Condizionamento”.... chiudo con Tinti, condizionato da
Tinti e dalla sua ineluttabile interrogazione introspettiva finale dove
l'inquietudine, ancora calda, morde ancora il collo all'esistenza.... Me ne
approprio: sì, le nostre briciole di libertà, cara, sono soltanto immensa
solitudine..... ( rompe una stella, in tintinnio di gelo, il canto solitario
agli sciacalli )
Approfitto per un “double smach!” a Wilma e Carmen, per un grazie a Bruno e
Gianfranco, per un abbracccio a Anileda, a Cristina ed a Glo..... a presto,
a tutti
Silvano Conti
Oggi
vorrei provare a fare commenti telegrafici per descrivere in due
parole le mie impressioni sulle poesie, a costo di correre il rischio di
mancare il bersaglio o di essere più ermetico dei poeti: si comincia con
l'ermetismo (a proposito) musicale di Alessandra Piacentino con "Ho
dimenticato la benzina". Fluire malinconico di Doriana Puglisi (Invano).
Maestria scenografica di Bruno Amore (Metropolis). Amicale omaggio di
Aurelio Zucchi (Nino Emme) con una citazione per il verso "succhiati
dall'oblio del tempo" che mi colpisce particolarmente. Sapida strofa di
Angelo Taraschi (Il ritorno). Denuncia amara di Alberto Borgia (Robertino
emblema). Potente invettiva di Giorgio Medda (La nostra tragedia). Coralità
paesaggistica di Debora Chiti (Alle Ville). Sensibilità medianica in Maria
Beatrice Zanini (Fantasma inquieto). Lampo poetico di Silvano Conti (Dallo
spiraglio). Nichilismo furente di Gabriele Piretti (Quello che siamo).
Intimo dissidio di Maudits (Risveglio). Anaforico disgusto in "Vedo" di
Maurizio Battistoni (...che probabilmente condivido). Domanda retorica di
Tinti (Condizionamento). Interrogativo radicale di Daniela Procida (Non
resta). Pànico incanto di Silvia Trabanelli (Profumi di verde). Carnalità
ardente di Jacqueline Miu (Pace sulle fiamme). Oscura presenza di Serena
Maschiella (Secco l'occhio..). Accorata orazione di Gianni Langmann (In Loro
memoria). Emozioni strumentistiche di Cristina (Armonica a vetri).
Invocazione esplicita di Massimo Pastore (Si forse be si). Dichiarato amore
di Maria Cristina Latronico (Il mistero della tua giovinezza). Scusate, è
stato solo un gioco, ovviamente, non me ne vogliano sia i citati che gli
esclusi. Grazie a tutti per le emozioni regalate.
Massimo Reggiani
Di nuovo
quel filo che accomuna ...come il titolo di un bellissimo film degli
anni settanta"Gioventù, amore e rabbia".
Leggendovi mi è venuta alla mente una battuta di Allen "I buoni dormono
meglio la notte,i cattivi se la spassano meglio di giorno"
e noi auspichiamo tempi migliori....
La denuncia di Raffaele .D (...ti bucano dentro..), la satira di Angelo che
avrei titolato "trapianto" e quella terribile " mancanza di destino " che
entra nello sguardo di Enrico.T o la notevole e pregnante strofa di chiusa
di Gabriele che morde disperata e Dani che si domanda che può germogliare
dove non c'è terra fertile nè mani callose che la lavorano e GianniLang in
poesia raggelante perfettamente espressa e Maurizio(questo non è il mio
mondo..che dire?) sono legate e paiono quasi un unico pensiero ,un coro
greco che accompagna la tragedia ..ma ..poi arriva ed invade il campo
l'amore per cui si muore un poco (Jaqueline) in stile raffinato , passione
con occhi che sono "due fiammiferi uniti" In Massimo.P, corpo con "ventre
piatto colpito da un neo" di Maria.C. e poi,clou, Aurelio ,poeta di speranza
che immagina "cuori che continuano a battere perchè il mondo sia migliore.
Mi piacciono anche Silvano,Bruno,Cri ,Giorgio e Gianfranco e tutti..proprio
tutti .E' un diletto e siamo fortunati "
Notte a Lorenzo e agli amici vicini e lontani (Ciao Gianni caro) Grazie ad
Anileda per esser tornata e per le care e dolci parole che accarezzano e
scaldano ..un poco.Ciao
Tinti
29/01/2008
Che
bella poesia anche oggi, Gianfranco Stivaletti! Ho il dovere di
ringraziarti per la tua gentile dedica, graditissima, tanto più se la mia
"web" di qualche giorno fa fosse stata di stimolo a questa tua (Lo schermo
di notte), che mi è piaciuta molto: ed è proprio vero che a volte troviamo
da rilassarci navigando, ma poi la realtà si riprende la nostra anima e la
nostra mente. (Se vai sulla mia pagina ne trovi una un po' scherzosa sulla
tecnologia, "Prove tecniche", dedicata ai poeti del sito, "amici blu
iridati").
Già che ci sono mi piace evidenziare la poesia Cancel, di Silvia Ovis, che
ha reso l'aspetto dei sentimenti e dei ricordi in modo tecnologicamente
efficace... mi è piaciuta molto. Molte altre poesie oggi, sono da
apprezzare: Epigrafe, di Silvano Conti, efficacissima, così anche Uomini di
Maurizio Battistoni, La vita ai femori duri di Elia Belculfinè, Non vedo di
Tinti, Oltre l'apparennza di Daniela Procida (molto belle le tue ultime,
straordinariamente bella Sull'arenile, avrei voluta scriverla io!),
Sentimenti di Gianni Langmann (è bellissima anche la tua Non ha titolo: Come
posso offrirtelo se / non può essere offerto? / E se potessi offrirlo, /
sarebbe oggetto limitato / perchè l'oggetto offerto / ha un senso finito. /
Ma quello che non / posso offrirti, non ha / termine. / Ed è l'infinito.).
Ancora belle, Dai miei deserti, di Cristina Bove; Non più, di Giorgio Medda;
molto tenera e intima e delicata (così la trovo io) Versi di Salvatore
Armando Santoro; e ancora, L'atmofera dei versi di Alessandra Piacentino;
Quando mi sposi di Glò (e quell'urlo che volevi fare in un'altra tua
recente, vorrei farlo anch'io... da troppo tempo!); e brave anche le due
nuove poetesse Antonella Pratali con Elicriso e M. Cristina Latronico con
Guardo la tua foto. Un caro saluto a tutti, Wilma.
Bellissima,stupenda, " Cancel " di Silvia Osis.
Avrei voluto scriverla io!
Brava,brava e grazie. Enrico Tartagni,
Ravenna,29/1/08
"I
segreti del cuore non hanno mercato". Grande Salvatore Armando
Santoro, è l'essenza della passione per la poesia, il titolo migliore per la
rassegna odierna. Noi che condividiamo tutti quella "voglia d'azzurro" così
ben descritta da Gianfranco Stivaletti (Lo schermo di notte) sappiamo quali
sono le vere motivazioni che ci portano a scrivere e a leggere versi.
E' un paesaggio umano molto vivace quello di Antonio Alvaro (San Gimignano).
Ma è un paesaggio dei sentimenti quello di Cristina, con le sue dune e rose
del deserto, nostalgia di emozioni lontane che ti prende il cuore e
l'immaginazione. E' l'alba della vita quella descritta con toni delicati da
Jacqueline Miu nella sua dedica genitoriale ad Elisa, molto bella. Gianni
Langmann descrive con la solita densità poetica la volatilità dei
sentimenti. Tinti sembra parlare di un distacco, ma lo fa con gusto e giusta
cadenza (Non vedo). Riflessione forte quella di Daniela Procida (Oltre
l'apparenza), introspezione e poesia. Molto carina la metafora tecnologica
di Silvia Ovis (Cancel), è proprio vero che di fronte a certi ricordi il
nostro sistema si "pianta".
Omaggio doveroso per il tema affrontato da Elia Belculfinè (La vita ai
femori duri), poeta che non commento spesso solamente per mancanza di tempo
e non certo di stima, tanto complesso e raffinato è il suo scrivere, pieno
di rimandi e significati, uno stile che non ha confronti.
Grazie e buona serata a tutti
Massimo Reggiani
Commento del 29/01/2008
Salve a tutti,
bellissima avventura oggi, da vivere pienamente e con uno sguardo anche alle
pagine dei giorni scorsi che ho intensamente apprezzato ma, per mancanza di
tempo, non ho commentato. Il tempo è il mio tiranno, direi sempre, ma
particolarmente in questo periodo.
Cristina: la nostalgia, il sapore dei ricordi, la testimonianza di una
solitudine di cui è insieme protagonista e testimone, sullo sfondo -
metafora di un deserto su cui più " mai più fiorisce il sole". Sento mie le
tue briciole, frammenti di pelle e pensieri che si sgretolano in mille
granelli finissimi. Vorrei poterti accompagnare, alleggerire il peso del tuo
scudo per consentirti, ancora, di danzare ( è l'immagine poetica di te che
amo di più) ardente tra le "faville ardenti". So che infine ti leverai, alta
e leggera, su ogni tristezza, su ogni rimpianto. Perché sai, anima eletta,
che non c'é solo il grigio oltre il buio e il silenzio e il dolore. Ognuno
di noi ha una fiammella, anche fioca, che guida verso l'uscita. La tua
fiammella è la poesia ed è luce piena, devi solo sgombrare la mente da ogni
pensiero e lasciarti inondare. Perdonami se oso tanto.
Tinti che "pavoneggia" e mimetizza " il vero", in un'insolita
rappresentazione di sé, alla ricerca forse di nuove strade da percorrere.
Grande Bruno, dolce e dolente; ammaliante Irene, sempre più brava.
Salvatore Armando: con quella semplicissima "lacrima" hai reso tutto il
tormento del poeta nel momento in cui crea.
Daniela, Gianni, Glò, Maria Cristina ( benvenuta!), Gianfranco…….. Ci
sarebbe da scrivere per ore e mi riservo di tornare quanto prima sulle loro
poesie.
Dulcis in fundo ( ma non ultimo), Elia: una testimonianza altissima di
dolore, e di riscatto forse, attraverso il silenzio. Tacere su quelle vite
attaccate " ai femori duri", tentare in qualche modo una fuga
dall'iterazione perpetua del soffio di gas che uccide, dei respiri spezzati,
del dolore che fa ancora, di nuovo, per sempre sanguinare, dei cancelli di
mille Auschwitz che ingabbiano le voci e la carne, Un'iterazione dolorosa,
cocente che si consuma anche attraverso i versi interrotti, ritmati, quasi
sincopati. Dimenticare per non dimenticare, infine. Dimenticare per avere la
forza di guardare avanti. Leggo in Elia, anche nella sua di ieri - Più alto
dell'Oreb - , un'evoluzione incessante, che attraverso la sua sofferenza
poetica, che è poi sofferenza universale, ci offre l'occasione di un
incontro tra fede (fede-sentimento, diversa dalla fede-religione come dal
misticismo inteso in senso classico, pur con l'inevitabile contaminazione
dottrinale che in Elia mi pare funga soltanto da fonte) e letteratura da
tener presente e su cui forse intessere un dibattito che potrebbe avere
risvolti interessanti. A tutti voi, poeti, a Lorenzo e a tutti i lettori del
sito azzurro lancio il dardo di una comune riflessione.
Vi lascio, a malincuore, amici cari e, come sempre, grazie a tutti...
Rosa
Buon giorno poesia, non sono
particolarmente sveglio, ho preso la pasticca e le palpebre si accucciano
sugli occhi, tuttavia
Glò, tutta senza parentesi, ha scritto un incipit stupendo per la sua
"Quando mi sposi" dando un senso alla frase più che d'amore, di
compenetrazione di senso.
e invece "Malinconia d'amore" di Marco C., struggente quel sentimento che
non passa.
Salvatore A.S. con la chiuda alla sua "Versi" centra il senso dello scrivere
dei dilettanti. Il proprio sentire. Altri scrivono per l'editoria, vorremmo
farlo tutti. Gratificazione maxima, ma mestiere petrarchesco. (...chino la
fronte...)
Introverso il senso dell'acrostico "Senza vergogna" di Renato L., mi ci
ritrovo, ma non è un valore.
Debora C. "Morte" un tema suggestivo, se non la temi. Quando la cerchi non
viene da te, se non violentemente: così non è bella morte.
Silvano C. ha scritto una "...epigrafe" che faccio mia, neppure questo è un
valore:col permesso dell'autore.
"Non vedo" ...negandomi...sensualità...dice Tinti, ...mentre mi
spoglio...dei fermenti cerebro-vitali. voglia di un'altra occasione di vita,
forse ?
Daniela P. "Oltre l'apparenza" in bello scrivere, rimugina esperienze
dell'anima che in una vita, raramente, sono tutte facilmente sopportabili.
...e briciole di me / come cristalli / sono sfaccettature del mio viso /
frantumi di carezze ormai smarrite... di Cristina B. "Dai miei deserti"
rubo.
"Non urinare sotto la finestra del boia" titolo di Massimo P. m'ha
incuriosito, non ho capito le due prime strofe, dopo piaciuta assai. (avrtei
preferito: piscia sotto....)
"Sensuale" Irene P. ci avverte che le rose hanno spine, benissimo, il gusto
di coglierle sta nel timore di pungersi, di sanguinare.
Modestamente
BR1
Oggi mi hanno colpito " quando mi sposi " di Giò e " Epigrafe " di Silvano Contii . Giò ci presenta l' amore coniugale in modo direi quasi " immaginifico ". Belli , in modo particolare , i versi
" ...particelle d'eco
da sfamare solo
con la sicurezza
del tuo esserci "
in cui vi leggo quel bisogno dell' altro con i suoi pregi e con i suoi difetti , di cui non si può fare a meno ( é il catulliano " odi et amo " ? ) .Nella chiusa :
" Non morendo mai
in assilli ventosi
di inutili guerre di parole "
c'é forse l' auspicio ( correggimi , se sbaglio , cara Giò ) che nel rapporto d'amore la " magia " dei momenti d' intimità faccia dimenticare tutto il resto : incomprensioni , battibecchi ecc...
l' " EPIGRAFE " di Silvano Conti rientra nella migliore tradizione dell' Epigramma Italiano . Mi richiama alla mente lo stile lapidario di Marcello Marchesi , anche lui creatore di immaginari epitaffi , come :
" Uomo retto
dopo una vita lineare
morto in curva " .
Gianfranco Stivaletti .
S'apre la notte con "Elicriso" di Antonella.P
di ritmo morbido in ricerca lessicale che
incanta(pelle..gialle..follie...farfalle..miele..fiele..)Complimenti a te ed
anche a Maria Cristina ( mio nome anagrafico) per l'intenso flash !
"Quando mi sposi" ,Glò:come non rimanere coinvolti da tanta energia vitale
("::smembrare la solitudine in particelle..) Ciao amica.
Mi piace assai lo sfogo sincero, pulito ,senza fronzoli nè veli in autentica
poesia di Salvatore Armando:mi ci trovo dentro ..cammino tra le tue parole
perchè tu sai traghettarmi a riva.. e così vera e stilisticamente perfetta
in sofferenza "Oltre l'apparenza " di Dani..e bastano questi versi intensi
per commentarla"..ho pagato il prezzo senza sconto di mali inflitti ad altri
per amore di me stessa.." consapevolezza fiera!
L'immagine di Giorgio.M in cui vede la sua vita quasi una recita di due film
in cui spera sempre,almeno per uno ,un lieto fine e ..poi più non accetta è
carica di peso e profondità; si avverte quasi un senso di perdizione ..affascinante.Bravo.
Grazie a te Beatrice,dolcissima persona.
Di Massimo.P non tutto comprendo ma d'istinto la respiro e respiro il suo no
all'accettazione di tutto!
Stasera faccio mie "Esserci" del mio consorte per quel dolore sopito,quel
bisogno sempre piu' forte d'esserci sempre ,soprattutto nei momenti di
dolore "cereo d'emozioni". L'hai scritta benissimo e sento emozione.
Profondamente condivido quella rappresentazione della nostalgia -rimpianto
che ci accompagna a braccetto per la vita ,quasi una tana a volte,altre
dolore ed il segreto è rifugiarsi nel grigio che tutto ottunde e
attendere..sono con te nel tuo , nel mio deserto,Cristina (spero d'aver
inteso...) Ciao amica.
Buona notte a tutti ,a Lorenzo il Magnifico e sognate ..sognate
Tinti
28/01/2008
Buona sera poesia.
Quella di Glò, perchè mi sembra di capirla: "Confusione" quando scopri che
non c'è, sei solo e te la devi cavare, così. Benissimo reso il disagio
intimo.
Tempo cannibale - di Silvano C., apprezzabilissima.
Più alto dell'Oreb - di Elia B. - una poesia così mi fà sorvolare sulla
considerazione fideistica. Chi crede fermamente si esalta, in modo
ammirevole, così!
L'amore ripara - Massimo R., bellissimo auspicio e come tale lo accetto. Mi
pare poco realistico, ma in poesia pare sia comune.
Violenza inutile - di Tinti, quanto veridica, al limite scontata, ma è stato
detto che sarebbe "la levatrice della storia". Così vedo relazione tra
Massimo R. e Tinti, perchè l'amore - di parte - ha fatto danni enermi,
sempre. L'altro quello tutto maiuscolo, lo enunciò UNO che, pare, sia stato
crocefisso.
Procida, nel senso aulico della storia romantica, ti è di sigillo in questa
bellissima poesia - Dliin! - dolce e suadente come una canzone.
Anileda X. - Solitudine - vieni da noi, stracceremo i lembi di questa
sottane nera che ti apprime.
Il racconto - di Irene P. dolcissima poesia.
Modestamente.
BR1
E' bello cominciare la mattinata con
l'armoniosa musica di Cristina, alla ricerca del "suono dell'origine".
Adesso però, visto che sicuramente un brano l'ha ispirata, ci deve svelare
qual è...... Non sembra invece esserci musica capace di rasserenare la
solitudine esistenziale espressa a chiare parole da Glò (Confusione). Mi
auguro sia lo sfogo di un momento. Delizioso omaggio canino di Tiziana
Cocolo (Il tempo di Martino), che non può non intenerirmi, da cinofilo
praticante. Poi un'altra visione di pioggia, sempre cara a tutti i poeti:
stavolta è Bruno ad illustrare con onomatopeica maestria (Sinfonia). Aurelio
Zucchi stila il suo bilancio consuntivo dei sentimenti con la consueta
espressività (Quel che resta). Curiosa analogia tematica con la bellissima
poesia di Salvatore (Peccati), che immagina l'incontro con il...Revisore dei
conti. Apprezzo molto la risposta ottenuta, e lui sa perchè. Bella anche la
riflessione di Giorgio Medda sul tema, sempre molto vivo, del tempo che si
porta via la giovinezza (Solitario pensiero). Malinconia ma senza rimpianti.
Melodiosa e tenera l'invocazione di Debora Chiti perchè un'amicizia si
trasformi in amore (Caro amico mio). Definizione del tempo in stile di
lapidaria efficacia per Silvano (Tempo cannibale), ed ancora più lapidaria,
di fulminea presa, la Solitudine di Anileda Xeka. Molto belle anche le
poesie di Pierluigi Ciolini (Contrappeso) e Jacqueline Miu (Il senso
dell'alba) per equilibrio e scelte lessicali, la seconda anche venata di un
certo mistero. E poi la sensualità di Daniela che pervade e trasforma anche
il freddo e asettico mondo della tecnologia... Termino con l'esortazione di
Tinti "Affiniamo i sensi in lucido pensiero", brava Tinti, non c'è bisogno
di commenti. Oggi non c'è spazio per tutti ma tutti indistintamente hanno
regalato emozioni. Grazie
Massimo Reggiani
Oggi su tutte: Anileda.
Ed un grazie a tutti gli altri poeti del sito che ringrazio, ogni giorno, di
cuore.
Un abbraccio
Glò
Prima di tutto
ringrazio tutti gli amici poeti che mi leggono e che lasciano i loro
commenti, mi siete cari tutti.
Adesso cercherò di commentare questa bellissima pagina da antologia.,dovrò
putroppo soffermarmi solo su alcuni, ma sappiano gli altri che li stimo ed
apprezzo altrettanto.
Glò, perchè conosco da quale sentimento nasce questa poesia, per dirle che
lo ha espresso benissimo.
Aurelio Zucchi, "Quel che resta" è una poesia che ti incalza, che scorre
nella sua cadenza inappuntabile e nel suo significativo esistenziale. Anche
elegante, direi, ma col significato che ha così bene spiegato per me Massimo
Reggiani.
Bellissima, "Peccati" di Salvatore A. Santoro, un 'emozione senza fine, un
canto d'amore dolente e appassionato...Chapeau, Salvatore.
Bella anche "Solitario pensiero" di Giorgio Medda.
"Tempo cannibale" di Silvano Conti, e il Tempo lo vedo anch'io così.
Tinti, "Violenza inutile", forte e chiara, per non dimenticare.
"Dliin" di DAniela Procida...conosco quel dliin...hai espresso con ardore e
calore quello che si prova, il contrastato sentire delll'attesa e il
centellinare delle parole. Brava!
"Solitudine" di Anileda Xeka, una zoomata nel mistero dell'esistenza, una
sintesi perfetta. Uno splendido flash.
Grazie a tutti per la piacevolissima lettura.
Prof. un abbraccio!
Cristina Bove
Commento ad Elia Belculfinè
Incuriosito del commento di Carmen Lama ho voluto dare un'occhiata alle
poesie di Elia Belculfinè e, da perfetto miscredente, ho cercato anch'io di
leggere queste liriche non solo in chiave poetica ma ricercando anche i
contenuti morali che in esse sono sottesi.
Senza nulla togliere all'architettura del suo modo di comporre le proprie
liriche, che definirei tecnicamente perfette e ben aderenti alla struttura
del verso libero (più che del verso liberato), Elia è un mistico che riesce,
però, a coinvolgere con il suo poetare anche coloro che hanno un misticità
di tipo laico.
Il riferimento biblico racchiuso nelle sue composizioni, soprattutto nella
sua prima poesia "Più alto dell'Oreb ho udito", evidenzia in maniera lucida
un messaggio di tipo evangelico e, soprattutto, il passo "il Giordano è
viaggio senza fine" sottolinea questa indispensabile necessità di ricerca di
una fratellanza e di un amore tra gli uomini che va molto al di là del
semplice misticismo di tipo religioso, ed assume, quindi, una valenza
universale.
Ed appunto perché questo messaggio è di tipo universale sicuramente non può
che essere condiviso sia dai credenti che dai non credenti.
Salvatore Armando Santoro
Graditissima sorpresa mi ha fatto Elia quest'oggi! Non me ne vogliano
gli altri poeti, ma non posso fare a meno di approfondire oggi questa
bellissima poesia "Più alto dell'Oreb ho udito… Vorrei essere più presente e
commentare molte altre belle poesie che ogni giorno leggo, ma ho pochissimo
tempo in questo periodo. Sono affascinata da molte poesie di Daniela
Procida, ad es., di Tinti, di Glò, di Maurizio Battistoni, di Gianfranco
Stivaletti, di Cristina Bove, di Silvia Trabanelli, e oggi anche da quelle
di Alberto Borgia, di Massimo Reggiani, di Anileda Xeka, di Silvano Conti,
di Debora Chiti, di Antonio Alvaro, di Aurelio Zucchi, di Alessandra
Piacentino, di Bruno Amore, del toccante Paolo Gherardini, di Salvatore
Armando Santoro, di Gianni Langmann, di Michele Cristiano Aulicino. Ma ora
mi concentro su Elia… che ringrazio di cuore per il suo gentile pensiero.
Più alto
dell'Oreb ho udito
Elia
Belculfinè |
Più alto
dell'Oreb ho udito..
Commento.Carmen, 28.1.’08 |
Più alto dell'Oreb ho udito
il gemito celeste come foglia
sincera discendere
sopra la nudità dell'anima mia.
Ed era acqua. Io, ultima
creatura, filo d'erba, ho visto:
il Giordano è viaggio senza
fine.
Più alto dell'Oreb
ho camminato.
E tu, fratello che
levi l'opera eccelsa,
chiedi meriti, talenti: vana, ahimé
la tua fatica! Più grave è portare
negli occhi il silenzio
di Zaccaria. Più degno alle mani il
dono dell'incenso;
migliore il compenso dei giorni.
Così lascia gli arnesi diletti!
Tu, filo d'erba sublime, avrai nome
altissimo innanzi al Signore. |
L’OREB
biblico:
è
il monte di Mosé e di Elia (sic!) sul quale essi hanno potuto
incontrare e contemplare il Volto di Dio; è il luogo del “roveto
ardente”, dell’Alleanza; luogo dell’intimità e del silenzio che, da
sempre, offre al pellegrino il senso misterioso di una Presenza: così
trovo che questa apertura della poesia ci trasporti immediatamente in
un’atmosfera mistica, in cui il senso delle cose nasce da sé, dal
silenzio e da tutto quello che sta intorno; e da questo silenzio emerge
in modo potente e prepotente anche la nudità dell’anima che contempla!
La piccolezza, la fragilità anche, della creatura (“ultima”) che
è l’uomo, fragile come filo d’erba. E questo “gemito celeste”
udito “era acqua”: era “il Giordano, viaggio senza fine”.
Credo di intravedere qui una bellissima metafora tanto dell’esistenza
umana, quanto della vita in generale; della prima, singolarmente,
individualmente, intesa come lo scorrere di un fiume che inesorabilmente
si perde nell’ampio mare, dove ha termine; della seconda, perché il
fluire della vita è eterno, al di là di ogni esistenza singola,
individuale.
E
la poesia continua, con un richiamo del poeta ad ogni “fratello”:
ognuno di noi presenta a Dio il frutto “eccelso” (quando lo è!) della
propria opera, del proprio fare, chiedendo meriti, mostrando i propri
talenti. Ma non è questo ciò che importa veramente. Più profonda gioia
ognuno acquisisce dalla propria esperienza se ne gode interiormente, in
silenzio, per il solo scopo di aver agito in funzione del bene, senza di
ciò vantarsi; più profonda considerazione si acquisisce agli occhi di
Dio, se a Lui si rivolge l’animo con le proprie opere o, meglio, se
quanto si fa è semplicemente dettato da un atteggiamento di amore verso
gli altri, che significa aver interiorizzato fortemente l’insegnamento
cristiano. Se si affronta la vita con questa disponibilità interiore
verso gli altri, è un omaggio a Dio che si offre, agendo, come dire…, in
Suo nome! Così, al termine del viaggio che ognuno compie su questa
terra, si lascino “gli arnesi diletti”, tutto ciò che è servito
per operare bene, e ci si presenti al cospetto di Dio con l’umiltà di un
filo d’erba, sublime nella sua fragilità, perché creatura di Dio, che
adempie alle funzioni di cui è investito in modo naturale. E questo
semplice stare nel mondo secondo il fine assegnato sarà ricompensato con
meriti altissimi “innanzi al Signore”! |
Credo che la bellezza di questa poesia stia soprattutto nel messaggio
d'amore verso gli altri e la natura che trasmette, soprattutto in un mondo
che sta gradualmente perdendo il senso vero dell'esistenza. E credo che
questo messaggio possa essere anche sganciato dall'aspetto
biblico-mistico-cristiano, in quanto, secondo il mio punto di vista, l'uomo
può dirsi veramente Uomo se e solo se sta e vive in comunione con gli altri,
perché insieme si realizza meglio l'umanità di ciascuno e si dà valore alla
propria e altrui esistenza e persona. Al di là dell'essere credenti o no,
sarebbe sufficiente la fede nell'amore come motore della vita. Proprio per
questo aspetto universale del messaggio, la poesia acquista un suo profondo
significato e valore.
A me sembra straordinariamente bella questa tua nuova poesia, Elia! E, visto
che me l'hai dedicata, la prendo come un augurio anche per me, che mi sento
in questi giorni più fragile di un filo d'erba. Continua comunque a scrivere
anche altre poesie di questo tipo… questa sembra scritta da una persona che
ha una fede piena e convinta e sembra voglia essere come un testimone di
questa sua fede. Che poi è il compito che ogni buon cristiano dovrebbe
avere. Mi fa molto piacere scoprire in te questo aspetto che ti rende ancora
più ricco interiormente. Complimenti, Elia. E grazie ancora per la dedica.
Carmen Lama.
Massimo Reggiani , nella sua poesia sull'
Amore di oggi , ha " parafrasato " il noto " elogio della carità " di
S.Paolo ( " la carità é paziente , la carità si adatta , é benigna , tutto
copre , tutto sopporta ... " ) , con il linguaggio di oggi . Il riferimento
al " cucire " , nei versi finali , dà proprio l'idea dell' opera paziente di
chi ama ; sia che si tratti del missionario , del filantropo impegnato " nel
sociale " , sia che si tratti dell' attenzione verso la persona amata ,
oggetto a volte di un amore incompreso . L' amore va " ricucito " ogni
giorno ! gianfranco Stivaletti .
Oggi, flash su quella di ANILEDA :
solitudine settima... stupenda... disperata...
disperante... : mi vedo ombra nelle sue mani,
cieche....
Così Silvano Conti
Poesia in notte incantevole.
Bella l'entrata del nuovo poeta Paolo.G "Ho sentito tutto":racconto stupito
in crescendo fino a scoprire "un mondo così nobile e così ignobile"
Stile originale di Massimo.P , neofita:mi piace la chiusa ,d'effetto.
"Non c'è posto" Glò per chiedere aiuto, per darlo, c'è vuoto ed indifferenza
intorno ma noi continuiamo ad urlare e qualcuno ci sentirà..Ciao
Brunocaro,l'avrei titolata"Armonia" perchè così è,dolce ed ammaliante.
Bilancio di errori e di "carezze omesse" in slancio di voglia di vivere che
permea ogni tuo verso,Aurelio e si trasmette..come un virus sulla pagina
azzurra..Evocativa l'immagine di Narciso in Giorgio.M come la splendida
metafora :le parole" echeggiano lontano...come richiamo delle balene..." di
Antonio.A.
Beatrice, solo con L'AMORE saremo più forti e "padrone della vita!" si ,è
così.
"..tempo cannibale che mangia le ore..." amico ,precedi il mio pensiero
!Bravissimo Silvano
Pierluigi,mi piace per stile e pensiero "Contrappeso" poesia avvolta in
atmosfera di nebbia,inquietudine,incertezza "Porta che cigola..malinconia
come ruggine" che faccio un po' miei,stasera.Grazie
L'amore ricuce,ripara, risalda....messaggio positivo di Massimo. così come
quello,aperto alla natura e all'universo tutto,di Maria Graziea: si scalda
un poco il cuore.
Due su tutte :la sensualità lenta ,molle,sopita di Michele.A " ..Cappello
che si addomestica ai capelli...occhi che baciano.." e Anileda,bentornata
cara amica di pensiero,con la tua freccia ,tre versi che dicon tutto e danno
emozioni forti !L'immagine di orme che "precedono "lascia basiti.Brava
Grazie a tutti , al magister Laurentius ,ciao Fausto, RobertoB.,Antonio.F..e
notte a tutti di cuore.
Tinti
Ps.Ho notato che ,se spesso si"chiamano" i nostri poeti nomadi e viandanti,
sollecitati e un poco inorgogliti ,riappaiono ..allora ci provo.
26/01/2008
Grande
giornata di poesia quella odierna.
Fuggire di Gianni Langmann, vero, sarebbe bello poter fuggire da questo
"marcitoio"
Cristina Bove con "Possono le parole", esplorativa e indagatrice
Gianni Medda con di "Pensiero e sofferenza", molto amletico e profondo
Armando Bettozzi con "La tigna", sublime ed esilarante
Angelo Taraschi con Senatore Tale dei Tali", un' ode davvero tragicomica.
Un caro saluto al Magnifico
Patrizio Spinelli
Senso di solitudine,di non appartenenza,di
ricerca e di fuga permeano la pagina stamane e..anch'io un poco mi sento
così e faccio mie "vivere nella fantasia ,per la scrittura ..." di Giannilag,
mi sento "tartaruga che tiene visioni e desideri finchè qualcuno.."di Cri,
bellissima, il desiderio di cambiamento in Beatrice,Sebastiano che
"scappa..", solitudine struggente in Giorgio.M.Sempre quella sintonia e
comunione si legge e si sente.
Belle anche le poesie di Gabriele e Br1(condivido) e soprattutto l'invettiva
sanguigna di Angelo: come meglio esprimere la sconcia volgarità di un
parlamento (ahimè il nostro) esempio lampante di squallore che nulla tiene
al bene del paese ma alla propria ingessata poltrona.
Infine poesia e poesia in Michele .A: è un dardo di sintesi lirica molto
bello .Grazie
Grazie a tutti amici e buona domenica.
Tinti.
Oggi non ho tempo... per essere breve (Oscar
Wilde?), ma ci proverò: protagoniste le parole, quelle di Gianni Langmann,
fuggiasco in una desiderabile oasi, con la loro "bellezza irripetibile", e
quelle di Cristina, con il loro inconfondibile stile: non so se ne
interpreto bene il senso, ma secondo la mia visione della vita a volte
bisognerebbe correre il rischio di vedere scardinate le proprie convinzioni
e i propri sogni, che forse ci proteggono ma che costituiscono il nostro
limite (e mi fermo qui perchè il discorso ci porterebbe molto lontano dalla
bellissima metafora della tartaruga). Incanto in tutti i sensi l'istante
descritto da Glò. Mi unisco poi all'ovazione per la natura dopo la pioggia
di Gabriele Piretti, e concordo sulla ricompensa preziosa alle cure
genitoriali cui accenna Alberto Borgia. Mi piacerebbe seguire la rotta della
vita come Antonio Alvaro, con spirito di sognatore e di marinaio senza paura
(che sa fare il punto da navigante esperto del ritmo e della concisione
poetica), mentre non ha fortuna in senso nautico l'altrettanto esperto
comandante Maudits, imbarcatosi per raggiungere un amore impossibile (non è
il solo..). Anche qui le metafore galleggiano però molto bene, come anche la
vela di pelle e ossa di Michele Cristiano Aulicino.
Una citazione la merita il sonetto di Armando Bettozzi con il suo immediato
e vivace ritratto: tenacia, fermezza, ostinazione, spirito di
contraddizione...insomma, tigna.
Naturalmente tutti bravissimi gli altri, non ci si annoia mai qui...
Saluti a tutti e buona domenica
Massimo Reggiani
25/01/2008
Nella vetrina di oggi, due o tre bellissime, a
parer mio.
- Il filo - di Tinti, bellissima costruzione, con una sua aria che conduce
come un racconto. L'esistenza tutta percorsa da questo cordone ombelicale:
fratelli (uguali?).
- Ancora salirò - Cristina B. da un luogo alto, come sacerdotessa, declama
l'amore etereo come la traccia nell'aria dell'ala d'un gabbiano.
- Esserci - di Glò, la sento intimistica e apprezzandola per lo svolgersi
musicale, tuttavia, mi sfugge.
Modestamente.
BR1
La
giornata si apre con la bellissima allegoria mitologica di Tinti
(Filo): gli uomini affratellati dalla condizione umana, il filo
dell'esistenza che ci accomuna tutti. Gianni Langmann, un fremito che
attraversa il tempo e si fa rimpianto (su questo tema con me avrai sempre
gioco facile e partita vinta). Cristina (Ancora salirò) . Semplicemente
poesia e amore. Straordinario. Michael Santhers, divertente acrostico di
attualità: ma per caso i versi sono anagrammi? Bruno Amore (Eppure) con le
lusinghe di una speranza illusoria, ben tratteggiate. Bella l'allegoria
della vita di Enrico Tartagni (Tobruk), con un pensiero per chi rimane
indietro. Joseph65 novello Bergman mette in scena la "madre di tutte le
partite" (finisce patta ma è un arguto e poetico scacco matto). Gianfranco
Stivaletti: sonetto dialettale da antologia, con bellissima morale finale.
Silvano Conti (Ah quei giorni!) si riconcilia con se stesso grazie alla
natura. Maurizio Battistoni (Sofia) confeziona un tenero dipinto di bimba
che sembra uscire viva dal quadro. Molto bello.
Serena Maschiella (Colore) imprime un'immagine che esalta i sensi e il
movimento, molto efficace (sulle motivazioni non azzardo pronunciarmi, ho
pochi elementi). Bellissime immagini le Riflessioni di Silvia Trabanelli:
quel "malessere che penetra toccando le radici nel disgelo dei pensieri" è
da premio letterario.
Scusate se ho dimenticato qualcuno tra i poeti, ce ne sono molti che
meritano altrettanta attenzione.
Alla prossima volta
Massimo Reggiani
Suggestivo é il tuo paragone , o Tinti , tra il " filo " Di Arianna ,
di Aracne , delle Parche ( e i " fili " della tela di Penelope, aggiungo io
) , quasi un " archetipo " dell' Umanità , e il " filo " della Vita ,
invisibile legame che dovrebbe tenere uniti tutti gli uomini e farli "
germani " , cioè fratelli . Mi colpisce anche l' immagine , nella poesia di
Massimo Reggiani " Notte dell'Epifania " , della " matta " che occhieggia
beffarda sotto il mazzo delle carte crollate sul piano del tavolo dopo aver
tentato di costruirci un castello : c'é sempre un aspetto amaro e ironico
nelle nostre sventure ; ma ciò può essere anche un invito a cogliere l'
aspetto umoristico della Vita che ci aiuta ad andare avanti .
Gianfranco Stivaletti .
"Esserci", nell'eterna primavera di Glò, a me
che amo le colline e il vento, e fuggo dall'assideramento
dell'anima....bella.
"Eppure" di Bruno Amore, che mi coglie sorpresa tra i profumi di un
impossibile amore...e la discesa ormai...non si può mai dire, amico mio, a
volte ritornano...
A"Tobruk", come a Kerouan o a Tozeur...luoghi della mia giovinezza...quando
il deserto era profumo di notti stellate e la vita pulsava spensierata...Eh,
sì, la traversata non è lunga uguale...Grazie, Enrico Tartagni, per avermi
acceso dei bei ricordi con la tua poesia.
"Intorno a te" di Giorgio Medda, poesia malinconica, del tempo che apporta
esperienza ma sottrae giovinezza..."...arduo ritrovare la regola nelle
cose..."le rose sfinite, talvolta, fioriscono ancora.
"Notte di Epifania" di Massimo Reggiani, "Notteinsonne, - notte di cuori e
di picche, - notte di rovine. - Nulla è rimasto in piedi - del mio castello
di carte. - Da sotto il mazzo riverso sul tavolo - occhieggia beffarda la
Matta". Commento migliore non ho trovato, è bellissima.
"Ah, quei giorni!" di Silvano Conti, "Ah, quei giorni! - cui perdonandomi
dono il respiro." Chiusa ineffabile.
"Anche oggi" di Pierluigi Ciolini, mi ha emozionata. "...dove gli invisibili
sguardi - delle tue distanze incatenate - le spezzo con i battiti di
cuore..." Intensa poesia.
Cristina Bove
Un filo sottile,di seta ma resistente e quasi visibile
,stasera,unisce il sito azzurro ...
"..Ti chiamerò coi nomi dell'amore...e sarai ovunque mare del mio mare.." in
abbandono ed estasi ,Cri,in un certo senso si collega a quell'"esserci " di
Glò in emozioni e natura ,sempre( bellissima la chiusa) e all'inno alla vita
di Aurelio,amico,che corre "facendo l'andatura" trovando la quadra ..per
insegnare al figlio come trovare "domani bellezze antiche" e poi la scia
continua con Alessandra
che,in ritmo d'abbraccio,"sveglia la culla del mio cuore.." e poi Livia ,in
stile inconfondibile,rasserenante, che racconta ...al cielo,agli stormi,.. a
tutti.
Legate da un senso di nostalgia ed amarezza mi paiono "..Questo inverno è un
po' me pauroso d'esser come natura.." di Golan.T( se s'invecchia in mitezza
e mai scomposti,"senza sfregar le mani...ma solo i denti.." va bene a tutti
,non crea disagio? questo intendi?)Essenziale in poesia ....come quel"..mi
dileggi alludendo al ritorno.."..eppur si sogna egualmenta,irriducibile
Brunaccio!
Immagini che colpiscono ,come colori spruzzati contro una parete,quelle
evocate da Enrico.T, da Massimo (efficace metafora il tuo "colpevole
castello di carta") e l'onirica ,chagalliana "Colore" di Serena ,nel suo
esprimersi in modo sobrio e pungente ("...Spingi l'anima fuori.."che dire se
non complimenti!) e Pierluigi ,macchia di color avorio e ocra,in "..Ho
attaccato un pezzo d'anima.."
Dolce racconto di un ricordo ,un fotogramma che arriva "la partita" di
Antonio.A mentre nel mio caro bosco Silvano diventa forte,pesante ripianto
(molto bella)
Infine W Michel.S:OK e grazie ad Alberto per quelle fotografie che non si
possono nè si devono dimenticare..(Serafina cappuccino..tricotomia e bere
vino...)
Non so dire altro per concludere se non che ringrazio tutti,veramente tutti
voi per le emozioni che mi date ,sempre di piu'
Grazie al Maximus Princeps e a Letterio .
Ciao e notte sonnolenta.
Tinti
24/01/2008
Il
percorso poetico di oggi, che per motivi di tempo non si può
soffermare su tutti gli autori comunque bravissimi, inizia con il naufragio
di Pieruligi Ciolini, metafora condotta ..in porto con coerenza e stile,
molto bella. Originale il modo che ha scelto Tinti per descrivere il
contrasto tra stato d'animo e realtà circostante (Là). Molto bello il "volo
di falena" di Cristina con sottofondo barocco (là dove l'aggettivo, sia
detto a chiare lettere, riguarda solo l'autore della musica). L'insistenza
di un pensiero ed una presenza che tornano viene tratteggiata con drammatico
vigore da Bruno Amore (Sei di nuovo qui). Che si può dire della dolente ed
esplicita storia raccontata da Alberto Borgia (Risvegli)? I versi in certi
casi possono servire fino ad un certo punto. Complimenti ad Alberto come
poeta e auguri come padre, e se ho capito bene, anche come nonno. Enrico
Tartagni torna al pessimismo esistenziale e lo fa con immagini vivide e
tangibili (Esame autoptico). Sulla stessa scia troviamo Giorgio Medda e la
sua Notte, concetti pesanti trattati con belle e ritmiche cadenze. Però io
voglio sperare che tutte le anime intrappolate o rubate presto tornino a
librarsi libere e serene. Chi sarà il misterioso Ladro di Antonio Alvaro, un
bellissimo incedere di significanti metafore? Non azzardo ipotesi, che tengo
per me (quello del commentatore è diventato un... lavoro rischioso). Bello e
positivo il programma di vita di Gianfranco Stivaletti, stupirsi sempre ed
essere curiosi della vita. Una visione azzeccata. Silvano stupisce sempre
per concisione e concentrato di significati, anche se vorrei capire meglio
che intende esattamente per "intenti ciechi". Molto apprezzabile anche
Debora Chiti (Non dirmi che te ne vai) con la sua scelta di una bugia
amorevole preferita ad una verità dolorosa, un esempio di grande sensibilità
femminile. A Silvia Trabanelli, la cui poesia è un Respiro di nome e di
fatto, auguro di non smettere di cercare.
Oggi la mia preferenza va al Miracolo di Daniela Procida, ed alla sua
descrizione dell'espressività del pensiero che si fa parola, davvero
ammirevole per efficacia di immagini ("fine transitabile intreccio di fili"
..."porose trasparenze a filtrare randagi pensieri") . Aggiungo che a volte
per sintonizzarsi con gli altri ci vuole un miracolo anche da parte di chi
legge o ascolta.... Complimenti anche a tutti gli altri poeti e saluti a
tutti
Massimo Reggiani
Tinti Baldini, Gianni Langmann, Glò, in queste
poesie mi siete entrati dentro.
Daniela Procida, sintesi miracolosa per un ottimo risultato poetico.
"Esame autoptico" di Enrico Tartagni si è miscelata con i miei pensieri, ha
portato a galla le paure connesse alla nostra condizione umana...
Silvano Conti, non v'è peggior cieco di chi non vuol vedere...lo hai
espresso molto bene!
Bella "La voce di Gianni Pia, per la delicatezza delle immagini e il senso
malinconico che la ispira.
"Respiro" di Silvia Trabanelli, alle domande senza una risposta, offriremo
tutta e sempre la nosra poesia...Qualcuno si commuoverà?
Grazie a tutti , e grazie al Magnifico con un grande abbraccio.
cristina bove.
Difficile scegliere oggi...
soprattutto se leggendole e rileggendole spuntano sempre gli stessi nomi:
Pierluigi Ciolini, Tinti e Gianni Langmann.
"MA POI"? Nessuna evasione da nessuna poesia se essa mi segna graffiandomi
in righe sparse. Un abbraccio a tutti. Al Lorenzone in primis.
Glò
Commento
del 24/01/2008
- Ma poi che male c'è nel denudarsi il cuore? - Mio Dio, Cristina,anima
bella!
In due versi hai condensato il senso di un'intera vita. E' bellissimo
denudarsi il cuore per esporlo,con sincerità e slancio generoso a chi sappia
raccogliere questa " nudità". Mi sembra di vederti , di vedere proprio te,
Cristina, danzare d'amore, ribelle e liberata. Grazie per la gioia e
l'intima condivisione che sempre mi regali.
Poi c'è Tinti che gira scalza e, nel suo cercare, trova come silenziosa
interlocutrice una mensola. Sapessi quante volte ho pensato che ci sia una
stanchezza anche nelle cose e mute domande sul vagare umano, ma non avrei
mai saputo metterlo in versi. Tutti noi dovremmo essere grati ai poeti per
come riescono a permetterci di volare pur non avendo ali.
Un piccolo, efficace miracolo, il "miracolo" di Daniela.
E Silvano Conti? Un' assenza degli intenti che è solo una pausa o,
piuttosto, un'attesa densa di echi, come si conviene ad un poeta sensibile e
profondamente introspettivo quale egli è.
Sempre molto bene i sonetti shakespeariani di Letterio.
Ariosa e dolente Irene.
Mi manca Elia e la sua poesia che prima avvolge, cattura e poi, docile, si
lascia assaporare. Dove sei, giovane amico?
Bruno, non è mai vuota l'anima che partorisce simili pensieri e li regala al
vento. Continua sicuro il tuo volo, poeta!
Ancora grazie a tutti per l'idea di felicità che, semplicemente,
quietamente, ogni giorno mi donate…
Rosa
Subito mi pesca in emozioni "..schiavo d'amore"
del neofita Sebastiano.S e.. più non mi fermo presa ,trasportata dal fascino
sensuale ,che quasi divora in "Scompiglio" di Cristina, grido in profumi di
"silfide in abito da sposa": si rimane quasi confusi....GRAZIE.
Ed ecco Glò che dona altre emozioni di donne che vanno, vengono dal "suo
corpo"con libertà riconquistate con coraggio;faccio mio il pensiero.Ciao.
Bruno,"Sei di nuovo qui?"( Si fa per dire) è donna che figlia "paure" o è
quell'ansia che prende al petto quando anche solo "s'immagina una nuova
vita"?..
Belle "Miracolo" di Dani , quella voce "che in amor seduce" di Gianni
caro,Serena, morbida madre che "sfiora " e non afferra .. e l'incipit della
poesia-racconto di Beatrice.Ad Armando dico che non tutto condivido ma
ringrazio per gli stimoli .
Su tutte stanotte "Il ladro" di Antonio.A: suoni ,ritmo ,pensieri danno
quasi ebrezza e ti portano ad interpretare cio' che vuoi e senti,libera
e"Attratto dalla luce "di Gianfranco.S, scarna ma piena come piace a me
.Grazie.
Notte notte a tutti ,a Lorenzo e a chi vorrei leggere ancora..
Tinti
le poesie più ... di oggi
Ritorno al faro - delicata e raffinata, grazie Massimo, ben arrivato!
La mia vita è il tuo respiro- chi ti ama può gioire di tanta dolcezza.
Avvenne- l'amore arriva così, come tu l'hai poeticamente descritto.
Un fiore per la strada- è un fiore reciso già prima calpestato ,descritta
con la sofferenza nel cuore. Molto toccante.
Amore dalle ali di pietra- carissima Cristina le tue poesie sono sempre
tanto belle che ogni commento mio è piccola cosa.
La parola nella mente- Aurelia tu le parole le trasformi squisita poesia.
Nebulosa- di Renzo Montagnoli- grazie alla fantasia si riesce ad evadere da
una realtà che a volte non accettiamo. Mi piace molto la chiusa, bella
tutta.
quelli che.. di A Borgia,- poesia anaforica , quasi una denuncia.
Solo una traccia- di S A Santoro, una traccia di luce che spero illumini il
pensiero di chi vive nel buio senza poesia.
Dio ha sbagliato.. di Joseph 65 sono d'accordo, paghiamolo sto conto!
grazie a tutti i poeti per la bella lettura.
Corradi Livia.
23/01/2008
Ero
passato oltre la pagina dei commenti, pigrizia mentale, così ho letto
- Avvenne - quella di Tinti la dolce : una cannonata ! bellissima, fluida,
sensuale ti scivola addosso come quando ti slacciano (le donne) i bottoni
della camicia. Goduria.
e allora vieniii:
- L'amore dalle ali di pietra - di Cristina B., oggi c'è una corazzata alla
rada ed ecco un'altra cannonata. Non vola quell'amore o non più, o non può.
Anche se cerca di "...tingere di rosso il suo giorno griogio...cerca il suo
succo...il suo riso...allodola muta...il segreto...ingabbia la vita."
Cappello !
Che dicevo ? Livia C. - Sono spenti... - lirica bellissima dell'intimismo,
musicale.
- ...una traccia - lasceremo di noi sul web, dice Salvatore A.S., cose che
denuncioamo scrivere solo per noi, voleranno autonomamente. Credo che anche
inconsciamente vogliamo lasciare traccia di noi.
Modestamente.
BR1
Giornata di sole oggi finalmente, irradiata di poesia.
Il primo incontro, consueto, è quello con Tinti: una passione improvvisa
descritta con passione (non indagherò se avvenne proprio così...). E
com-passione, nel senso etimologico del termine, suscita il Fiore di strada
di Gianni Langmann, al di là della riflessione morale e sociale. Non sarebbe
male come plot per un cortometraggio...
Grandi immagini di poesia La parola nella mente di Aurelia Tieghi (quel
galoppo di amazzone è proprio irresistibile) e le Malinconie di Aurelio
Zucchi, ritmo, senso e qualità (vogliamo davvero arrivare all'eccelso?). Poi
naturalmente c'è Bruno con la sua Gocce di pioggia, metafora della vita,
stile e tratto invidiabili. Della Nebulosa di Renzo Montagnoli mi piace
soprattutto il concetto espresso (peraltro al suo solito livello): il
mistero rende le cose più desiderabili e migliori di quanto non siano in
realtà. Salvatore mi ha sorpreso terminando il suo pezzo bello e originale
sulla sorte delle poesie in rete con una chiusa che sottende un giudizio
negativo sulla capacità di apprezzare i versi da parte del pubblico: i
propri figli si amano indipendentemente da tutto, e poi si sa, vanno per la
loro strada... Enrico Tartagni, finalmente un bel sogno dopo tanti incubi in
quell'ufficio (simile al mio). Un sogno bello in tutti i sensi, anche
stilisticamente. L'ironia di Josep65 (Dio è sbagliato) è ben confezionata,
ma di certo non risolve il problema filosofico del male nella storia. Serena
Maschiella: (Entrare nel cerchio: detenuti) evoca in modo veramente toccante
una esperienza di cui non colgo la reale soggettività (vista, raccontata,
vissuta?).
Oggi però la palma non può che andare a Cristina. Non c'è bisogno di parole
per commentare il suo Amore dalle ali di pietra. Basta leggerla. E' vero,
"il segreto è una povera cosa che ingabbia la vita", ma a me piacerebbe
comunque possedere il segreto per scrivere così.
Belle comunque tutte le altre, ma lo spazio è tiranno... Sogni poetici a
tutti
Massimo Reggiani
"Avvenne" di Tinti Baldini, mi ha letteralmente incantata, è un
flusso di sentimenti e pensieri che conducono al bellissimo abbraccio
finale...
"La parola nella mente", di Aurelia Tieghi, ne ho apprezzato
l'intensificarsi del senso man mano che dalla bocca procede, fino a
diventare galoppo dell'anima.
Anche bella di Livia Corradi "Sono spenti assenti" mi sono piaciuti molto
questi versi:"il silenzio dal passo felino - ruba maschere di cuore" e "un
affresco di parole - dipinto sulla tua bocca". Bella.
Aurelio Zucchi ci offre una delle sue poesie cadenzate dagli endecasillabi
sciolti, e dalla sua abilità nel trasformare immagini in
parole...Piacevolissima.
"Nebulosa" di Renzo Montagnoli, il poeta qui si trasforma in abile
osservatore della Realtà fra apparenza e substrato dell'essere. Analisi
della condizione umana soggiacente all'infinito. mistero di cui non
conosciamo che un'infinitesima parte. Bella davvero.
"Dentro" di Gabriele Piretti, è quasi uno specchio riflettente il pensiero,
è un modo armonioso di descrivere la sensazione ineffabile che produce la
musica in un' anima sensibile e poetica, e ci riesce veramente bene.
"Solo una traccia" di Salvatore A. Santoro, comunica in maniera limpida la
sua certezza che le parole di un poeta mai andranno perse...e "Le tue opere
non saranno più tue, saranno come un gioiello - che un artista costruisce
per gli altri." mi sembra una immagine così rispondente a quello che un
creatore di suggestioni ed immagini, tramite la parola, riesca a
trasmettersi per essere fonte di godimento alle anime dotate di altrettanta
sensibilità! Profondamente vera e bella.
Joseph65, con "Dio ha sbagliato" ha fatto un ritratto chiarissimo di tutto
quello che l'umanità percepisce come sbagliato e funesto, e dio qui è
metafora dell'Assoluto, così io comprendo.
Mi ha divertito molto la chiusa...magari facciamo una colletta, eh?
Simpaticissima.
"Verità sola" di Silvano Conti, fra il detto e il non detto, versi di
rarefatta delicatezza, "Crebbi ricordi - :ritornerò partenze."...
Bello il racconto di Diego Cocolo. Saluti a "Il Gabbiano".
Grazie per la bella pagina a tutti e all'impagabile Prof.
Cristina Bove
Mi
soffermo su due poesie di oggi che hanno per tema l' amore . Ne " La
mia vita é nel tuo respiro " Gianni A.Pia canta un amore totalizzante che
prende tutto l'essere , anche nel distacco dalla persona amata :
" Senza di te é vuoto !
E io brancolo nel buio . "
In " Avvenne " bello é il " crescendo " del sentimento d' amore che da " un
poco opaco " prende consistenza fino a " trascinarla con sè " .
Gianfranco Stivaletti .
Serata di pagina azzurra indimenticabile tutta
..mi ero prefissa : commento accurato e preciso di due o tre poesie al
massimo.Non è possibile
perchè una porta dentro e con sè l'altra (merito anche del nostro esperto di
puzzle, Lorenzo il Magnifico).
Suggestiva partenza in sintesi lirica del neofita Massimo.B,benvenuto, con
"ritorno al faro (perfetti l'incipit e la chiusa) e poi la dolce e sincera
dedica all'amore di Gianni caro..e sempre amore è "vicino all'orecchio usava
mettere una rosa" amore per l'altro ,chiunque esso sia,in Giannilang e
ancora amore "dalle ali di pietra " di spine ,di ferite,quell'"attimo
d'aria" che lascia muta "l'allodola" che voleva volare ma invece è in
gabbia. (Bellissima) e da quella prigione esce come onda ,Aurelia ,cavallo
in galoppo "Amazzone sulla folgore" la vita da acchiappare , l'attimo
fuggente .Grazie care amiche.
Livia ,anche tu porti il sogno in poesia, in atmosfera di malinconia
attutita,d'attesa (Ciao) e nostalgia arriva a passo di danza,dolcemente con
Aurelio,caro,bentornato, tu che vorresti esser gran poeta per raccontarti..e
poi altro pensiero un poco triste di Br1:la pioggerella estiva, lieve e
senza peso è la nostra vita ora ..mentre tanto ci piacevano( e ci piacciono
ancora )le burrasche!Comprendo appieno,caro amico..e ..la "saudade" molle e
avvolgente ci porta anche Renzo con la bellissima "nebulosa"in cui il bello
in assoluto è il mistero..altrove ,in" pulviscoli d'eternità" fino a quel
senso di impotenza "non ho mani nel cogliere il senso.." di Gabriele che ci
fa ascoltare il suono del silenzio ..il tutto Bravo.
Messaggio forte in Alberto che raggiunge il clou "quelli che dipingono il
mondo col sangue e quelli il cui sangue è usato per dipinger"Che dire? Una
saetta a bomba!
Bravo Joseph ,tornato con molto da dirci.Grazie
Versi,gioiello consegnato al mondo: bella immagine Salvatore,come sempre.
Mi pare perfetta la chiusa di Antonio.A.;vai così e Cosi Silvano conclude la
sua silloge d'incanto.
Atmosfera tra gli Intillimani e Paolo Conte in Cettina Calò.
Concludo anche se vorrei continuare con tutti , nessuno escluso,con Serena.M
che ringrazio per aver toccato un terreno difficile con estrema chiarezza e
essenzialità poetica.
Notte onirica.
Tinti
Son dura-dura di sonno ma il benvenuto a
Massimo Botturi lo devo dare. L'ho conosciuto per caso, e devo dire che le
sue poesie hanno quell'aria eterea corposa. Le sue parole son culle. Un
poeta delicatissimo.
Mi tocca dentro Gianni Langmann con "Un fiore da strada": struggente l'aver
capito...
Quell' "attimo d'aria" di Cristina mi percuote: il cuore della poesia, la
colonna portante con la sinuosità dell'essere così morbida e attaccante allo
stesso tempo... da brivido.
Renzo Montagnoli con la sua "Nebulosa" coltiva la meditazione "da grammo"
dell'essere umano inesistente di fronte a tanta eternità... "Nulla è più
bello/ di ciò che s'ignora.../ ...tutto purchè/ non sia dove stiamo."
Gabriele Piretti... Note d'evanescenza.
E poi: Silvano, Bruno, considerevole attenzione Alberto Borgia e Antonio
Alvaro, senza dimenticare Aurelio Zucchi e Livia Corradi.
Tinti: un abbraccione. Ed al grande Lorenzone: un bacione.
'Notte, Glò
22/01/2008
Grande
bella compagnia in questa pagina, da giorni, si vede che il Prof ha
aumentato il soldo pro die.
Adelante Pedro...
Ben trovata Jaqueline Miu, un po' d'esotico intriga, ancor più con questa -
...lenta ultima ora - struggente nel testo, elegante nella stesura.
Go Pistorius - go! Che razza di mondo: plaude al bombardamento tecnologico
intelligente, allo scudo tecnologico spaziale per distruggere all'altro capo
del mondo "lo stato canaglia" di turno, e un "menomato" fisico,
tecnologicamente restituito al movimento, non può gareggiare, per questioni
etico-sportive ? Ma "V". Grazie Elio Ria, benvenuto.
Ora voglio - anch'io scriverne una così. Bellissima, armoniosissima; fosse
una Prof nascosta, Daniela P., brava, molto.
Terra - ora madre, sposa, amante e tutto quando ci sfami i sentimenti.
Diventa tua anche se ci sei caduto. Sentito molto il sentimento, Tinti.
Indiscreto - di Gianni L. poesia che va via liscia, elegante, "dabbene" come
invita a fare in generale. A meno che non abbia frainteso, non mi sento di
condividere il contenuto della medesima, quasi un invito a poersia da
intrattenimento.
Si va - con Cristina B. nel percorso della vita, tra ricordi, esperienze e
ricordi di esperienze. Il passato dilegua, il presente lo cancella, il
futuro...(non lo dice)
Viaggio...amaro - di Raffaele M. nel viaggio, anche senza andare via, c'è
sempre qualcosa che si perde o che si teme di non ritrovare, al ritorno.
Addio - Massimo R. bella quella di "distillando lentamente l'amaro suco
dell'addio".
Modestamente.
BR1
Commento del 22/01/2008
Amici cari, amici tutti,
da tempo vi leggo, vi ammiro, vi rubo emozioni, linfa vitale dell'esistere,
sottilmente vi invidio. Io che non sono poeta, mi avvicino ogni giorno con
timore e speranza al vostro mondo. Apro la pagina e incomincio il mio
viaggio. Vi amo tutti, ma oggi il mio cuore batte con Cristina, Tinti, Elia.
Cristina, meravigliosa creatura, letteralmente vola , troppo grande per
essere commentata; Tinti "la dolce" l'accompagna e insieme tengono per mano
Elia che oggi, con la sua "Tra le mani ho preso due pezzi" ha superato se
stesso, regalandomi sensazioni intense, fatte di un comune sentire, un
sentire espresso con quel suo stile pieno e inconfondibile (credo che ne
riconoscerei le poesie se anche non fossero firmate), sicuramente frutto di
una appassionata ricerca estetica oltre che interiore.
- L'ispirazione, qualunque cosa sia, nasce da un incessante "non so".-
Questo scriveva Wislawa Szymborska nel discorso tenuto in occasione del
conferimento del premio Nobel. Ed è proprio questo "non sapere" , la
tensione costante che spinge a cercare risposte e poi nuove domande e ancora
risposte, incessantemente,che fa di ogni poeta un uomo in cammino, verso
quella fonte che calmerà infine la sete, sua e di chi ne condivide la fatica
e insieme la gioia . Ma esiste quella fonte? Chissà! Ancora Wislawa che in
chiusura scrive ed è un augurio: - A quanto pare i poeti avranno sempre
molto da fare.-
Vi confesso che oggi l'impareggiabile trio mi ha fatto piangere. Croce e
delizia, dunque. Se non è poesia questa! Grazie, infinitamente grazie a
tutti…
Rosa
Poesia di pregio e sostanza.
Il nuovo ingresso di Jacqueline Miu (Una lenta ultima ora d'amore) introduce
con efficacia una passione descritta senza reticenze, tema non
frequentemente declinato al femminile. La "danza terapia" di Daniela Procida
mette voglia di imitarla, e dato l'effetto le sue musiche interiori devono
essere davvero belle. Giocando a leggere solo il testo per cercare di
indovinare la firma non ho avuto esitazione a riconoscere Tinti: esprime
sempre chiarezza di concetti senza cadere mai nella banalità espressiva. E'
vero, le emozioni ti legano ai luoghi e probabilmente è per questo che chi
non è capace di provarne si sente straniero ovunque. Grande ritorno a temi
dell'intimo per Cristina (Si va), eleganza e contenuto. Anche qui mi
sorprende l'analogia lessicale "lascio che sia il passato a dileguare" con
il mio più modesto "l'età si dilegua". Non trattandosi di plagio nè di
telepatia devo dedurre che forse qualche affinità di sentire ci accomuna, e
ciò mi lusinga.
Non potendo citarle tutte, ricorderò solo il Time out di Silvano, che come
al solito lavora di merletto ma lascia immagini solidamente scolpite, e
l'Uomo di Doriana Puglisi con il suo gioco di eco contrapposte e l'effetto
"tutto d'un fiato" che si addice al contenuto malinconico del brano.
Notte poetica a tutti
Massimo Reggiani
Bravo il
nuovo arrivato Elia Ria con "Go Pistorius", un vero inno alla tenacia
di questo atleta che ha trovato il modo di correre, di volare direi, anche
senza gambe...Go, Pistorius!
Daniela Procida "Ora voglio!" quasi tutti endecasillabi a cadenza fluente,
il tema della rivincita della mente sulla depressione, la voglia di danzare
al ritmo della vita...
Bella di Tinti Baldini "Terra" come luogo dell'essere, patria del pensiero e
delle emozioni, paese della propria conoscenza.
"Tra le mani ho..." di Elia Belculfinè, parole diamantine per susseguirsi di
immagini archetipe, linguaggio poetico che si svolge tra metafore suggestive
e significanze che vanno ben oltre il comune sentire...Spero che Carmen la
tenga pesente.
"Amore e Psiche" di Joseph65, una garbatissima rispolverata al mito, con
delicata esposizione poetica.
Trovo tenerissima "Degli alberi le foglie" di Antonio Alvaro, una
dichiarazione d'amore costante nel tempo, al di là di ogni umana domanda,
ancora l'amore.
Ida Guarracino, con la sua sulla monnezza campana, mi coinvolge, mi
rappresenta, posso scandire con lei i versi incisivi di questa sua bella,
lucida, inconfutabile poesia
cristina bove.
-Terra - Tinti Baldini ha trasformato un sogno
in una poesia e una poesia in un sogno.
-Si va- Cristina, questa poeisa fa bene al cuore, aiuta ad accettare questo
tempo che vola via veloce come se fosse un fiume che arrivato quasi alla
foce non ricorda più la sua sorgente.
-Quattro soldi- Alberto Borgia scrive un inno da ricordare ogni giorno per
sentirsi meglio con se stessi e con Dio
-Elena_ Enrico Tartagni- in uno sguardo , riparo e amore. semplice e molto
carina.
-Amore e psiche-molto poetica e vera , si potrebbe fare un a commedia tipo
W. Shakespeare.
-Sempre monnezza- di Ida .G.mi piace questa voce di Napoli, non è mai
perdente e riesce a fare acuti formidabili!
grazie anche a tutti gli altri poeti del sito della bella lettura.
Corradi Livia.
Jacqueline Miu
bella poesia melanconica
Gianni Langmann
Ringraziamento e commento alla poesia di Massimo
Reggiani
Devo ringraziare Massimo Reggiani per il favorevole commento alla mia poesia
"Fiori di Pesco" (che è nata grazie ad una foto pubblicata in rete da una
giovane poetessa che stimo moltissimo per la sua sensibilità).
A dire il vero la particolare attenzione che ha riservato alla mia poesia e
le sue esplicite dichiarazioni di parzialità e "sensibilità al tema" che ho
trattato mi ha spinto anche di andare a verificare queste affinità che ci
accomunano nel nostro modo di comporre.
E così ho letto alcune delle poesie on line di Massimo e, sorpresa delle
sorprese, ho notato che pur essendo abbastanza diversi su alcune tematiche
(ad esempio lui è molto credente io, invece, molto miscredente) risponde al
vero che ci rassomigliamo abbastanza interiormente ed abbiamo anche una
identica "fede" nell’amore e nella poesia.
Infatti, sono rimasto favorevolmente colpito da Fiore di Luce (pervasa di
una intensa fede), Io ti conosco, Ballata, Sera, Partire (brevissima ma
molto significativa ed intensa), Uccellino (impegnata e riflessiva), L’era
dell’Acquario (che da ateo apprezzo ugualmente) e Pesce Spada (breve,
significativa, stupenda e commovente).
Pertanto, non solo merita i miei complimenti per il suo modo di scrivere, ma
penso meriti anche una maggiore attenzione da parte degli amici che navigano
su Poetare.
Salvatore Armando Santoro
Molto belle le poesie del 22 01
"Si va" di Cristina Bove bellissima, lo scorrere del tempo, una vita
raccontata nell'essenza,inginocchiata l'anima
e sorpresa dai nubifragi, c'è tutto in questa poesia di come la vita ci
riserva le sorprese e i fiori che escono da un corpo già provato ti
permettono di volare ,è una delle tue poesie più belle complimenti Cristina.
Il maestro di Santoro una poesia per riflettere
Amore e Psiche di Joseph65 vince chi fugge ma chi resta se ne fa una
ragione ,molto carina la descrizione.
Metafore d'amore di Shanters spiritosa ma lui sorprende sempre nelle sue
poesie.
Ora voglio di Daniela Procida una magnifica danza con la determinazione
tutta femminile.
Siete tutti bravi sitani Tinti, Silvano Glò, Aurelia , Renzo non riesco a
commentare tutti ma leggo le vostre poesie tutte.
L'amicizia virtuale di Antonio Turbian un tema attuale la realtà delle
nuove comunicazioni ,di relazionare senza frequentarsi ,fidarsi ed
emozionarsi virtualmente
Sempre con voi nel sito
Ida Guarracino
Mi piace stasera l'apertura della pagina
azzurra di Jaqueline .M, nuova poetessa, "Una lenta ultima ora d'amore",
mollemente fluida,quasi musica di"..tuoi passi nella mia testa.." e così il
ritmo continua in armonia latina con Daniela e porta lontano Che emozioni!
Simpatia comunica Michel e senso di immensa profondità la nostra Cristina ,
amore amor in Joseph,ben tornato,viaggio e nostalgia in Raffaele.
Come sempre è poesia ,anzi direi un'ode ,quasi una preghiera la poesia
d'Elia.
Su tutte ho apprezzato molto "Indiscreto " di Giannilang.che mi par poter
così intendere..la parola detta o scritta arriva inopportuna quando l'altro
è lontano mille miglia e non ci tiene ad esser "disturbato" oppure si
difende da nuove ferite inferte sulle vecchie ?Sbaglio o sento una punta
d'ironia?Bravo e ciao.
Brava Ida! Così si fa!
Notte notte a tutti,un saluto a Gianni caro, Angelo,Fausto,Silvano lontano e
,come sempre ,grazie a Letterio e al NOSTRO.
Tinti
21/01/2008
Stasera
mi hanno colpito la scorrevole e ironica filastrocca della new entry
Maria Beatrice Zanini e, per contrasto, l'attonito e glaciale paesaggio
sentimentale descritto dall'altra nuova poetessa Serena Maschiella a cui va
tutto il mio augurio di trovare più sintonia con il proprio nome di
battesimo.
Mi impressiona la somiglianza di alcuni versi e temi di Silvano Conti con
quelli di mie recenti poesie (il bilancio, il posarsi stanco). Giuro Silvano
che non li avevo mai letti! Per il resto il tuo è un pregevole "Train de
vie": conosco gli stati d'animo di quella "linea"...che non assomiglia certo
alla Ferrovia Centrale Umbra.
Sono tutte belle oggi le poesie, mi viene da commentarle tutte:chi non ha
mai sostato all'ombra di se stesso (Daniela Procida), e chi non ha mai
desiderato di evadere dal tetro vivere (Maurizio Battistoni)? E la delusione
di Tinti nel non trovare più la luce di un tempo (spero di aver capito
male)? Tutte emozioni espresse in modo vivido ed efficace, come l'urlo
trattenuto di Glò (grande vigore espressivo). Un discorso a parte merita
Cristina con il suo ennesimo robusto canto civile. A prescindere dalla forma
poetica indiscutibile devo dire che se da una parte condivido praticamente
tutto, l'orgia del potere, le mosche cocchiere, gli editti e gli appalti,
non sono in sintonia con l'idea di un Dio superbo, perchè la superbia è
tutta degli uomini, e mi sembra che lo abbiano dimostrato ampiamente in ogni
tempo. Ritorno al concetto già altrove espresso, non è questo il luogo del
confronto di idee e concezioni del mondo e della storia, del resto io
continuerò ad ammirare il Carducci dell'Inno a Satana e il Leopardi della
Ginestra, mentre mi immagino che Cristina non abbia nulla da eccepire sulla
poesia di quel guelfo bianco di Dante…
Chiudo con la mia preferita di oggi, i Fiori di pesco di Salvatore Armando
Santoro. Pur ammettendo di essere molto parziale perchè sensibile al tema,
devo dire che il rimpianto per la giovinezza in fuga è reso oggettivamente
con uno stile ed una fluidità impeccabili.
Buona poesia a tutti
Massimo Reggiani
21
gennaio 2008
Tra le poesie del giorno spicca particolarmente "Si possono contare" di
Cristina Bove. E' proprio vero, sono rimaste ben poche le persone che hanno
il coraggio di difendere le loro opinioni anche a costo di andare
controcorrente, e generalmente queste persone pagano cara la loro ribellione
al sistema, perché non accettano di asservirsi ai politici di turno. Gli
ultimi avvenimenti relativi alla più recente cronaca ci indicano quanto
attualmente sia in pericolo la libertà di opinione. E buia resta la
prospettiva sul futuro. Importante e impegnato il contenuto, convincente ed
efficace la forma. Brava Cristina!
Rossella Maria Luisa Bartolucci
volevo
complimentarmi per i bellissimi racconti di antonellad..
mi rivedo in ciò che scrive...
alcune volte mi immedesimo nei suoi racconti sembra stia parlando
di me.
Brava!Anzi ti capisco..
Pina D'Ulisse
Poesie del 21 gennaio
Non me ne vogliano gli altri, ma questa volta mi soffermo su una sola
poesia.
Il motivo è da ricondurre essenzialmente alla tematica in cui trovo la
drammaticità di una situazione quale quella attuale che può muovere solo al
riso unicamente per non versare amare lacrime.
Purtroppo è una verità dolente quella di Si possono contare, di
Cristina Bove, un monito di chi ancora sa analizzare il fenomeno a
prescindere da ideologie o da parassite convenienze.
Cristina riesce a rendere con la capacità che da sempre le riconosco
sensazioni che non sono elucubrazioni mentali, ma corrispondono a reali
stati dell’individuo. Il suo è un canto di libertà, una parola spesso usata
a sproposito, ma che nella sua essenza, nel suo autentico significato
finiremo fra non molto con il rimpiangere.
E’ la poesia di una donna dignitosa, è il dramma di chi vede e nulla può
fare se non rimanere sempre se stesso e questo per un ideale di democrazia e
di libertà contro cui l’orgia del potere (non c’è un termine migliore per
definire il comportamento di una casta ) si accanisce per depredare l’uomo
del suo diritto naturale a essere soggetto e non oggetto.
Renzo Montagnoli
Complimenti , Maria Beatrice Zanini , per il
sottile humour della tua poesia e per lo spirito di osservazione . E
benvenuta ! Gianfranco Stivaletti .
E' notte tarda ,sono sveglia ed il freddo di
Serena.M, nuova poetessa entra nelle ossa e nel cuore...."..mai una culla.."
qui ,sull'azzurro ,sentirai calore,e tanto.Ciao
Anche Silvano in " bilancio" porta dentro dolore ma anche amore,contiene
messaggi variegati, natura, bisogno dell'altro ,ironia in fotogrammi che
passano veloci su treno (quello del vivere) che comunque scorre.. ( mi pare
di ricordare un averso della Spaziani" fatemi scendere ...") Glò che sente
arrivare quell'oppressione di cui non comprende l'origine ,pesante
d'angoscia :solo l'urlo sano ci può salvare.
Appieno condivisi il messaggio in versi di Giannilang, pelle biana e pelle
nera in amore non hanno confini e non solo in amore..e quello di Cri ,forte
e chiaro:chi dice il vero e ne ha il coraggio rischia grosso..corruzione e
nepotismo sono nella norma e chi si scandalizza è "un po' strano!" Dove
andremo ..non so rispondere se non esortare tutti ad esprimere il dissenso
senza paura.
Passa inesorabile il tempo e Salvatore lo descrive in poesia in modo
mirabile :bellissimo" ricordi lieve la carezza che sui seni scorreva e
deliziava il tatto..". Emozione grande!
Su tutte molto pregevoli, stasera, m'affascina "non riposa l'età" di Dani,in
sentire orme sul corpo che avanzano "adagio ma non troppo" :mite ,dolce
accettazione in freschezza poetica e la forza autentica ,chiara e toccante
di Gabriele, poeta coerente e mai banale:"molte rese e pianto..poche
verità.. scivolose.." : ecco quello strato d'ambiguità ,di chiaroscuri che
ci si porta addosso ( vedo tema comune alla bellissima poesia di Gus )
.L'uso della similutudine attraverso la natura è veramente pura,genuina.
Ciao a tutti ,ciao a Br1 e ..Anfra dove sei? Ciao Fata e Wilma e tutti
Notte serena,potendo
Tinti
Livia Corradi descrive bene in “ Parole “ l’
Arte Poetica intesa proprio come “ Arte della Parola “ , in quanto dimostra
come l’ opera del Poeta sia impegno e sofferenza . Nel verso finale “ Parole
, solo parole “ io credo ch’ella voglia dire questo : Il Poeta spesso è
cosciente di non essere capito e la sua parola , dove ha messo tutto il suo
impegno , “ vola lontano “ col vento . Gianfranco
Stivaletti .
20/01/2008
Stasera sarò telegrafico. Oggi mi sono piaciuti
la ricetta del Rispetto di Danela Procida, le Immagini di Gabriella
Brancaleone, il volo del Pettirosso di Maurizio Battistoni e la tenorile
ammissione di errore di Gianni Langmann. Mi ha poi intenerito e commosso il
ricordo filiale di Nadia Borean. Quanto all'indigesta sovraesposizione
gastronomica che televisione ed editoria ci ammanniscono, credo che Tinti
abbia sollevato giustamente la questione: è di cibo per l'anima che abbiamo
bisogno, ma purtroppo quello scarseggia.
Un'ultima annotazione: scrivere bene non esime dal leggere con più
attenzione, se proprio non si può fare a meno di criticarli, i discorsi e le
encicliche papali. L'anticlericalismo di maniera a volte è più noioso di una
brutta poesia.
Non me ne voglia nessuno, per carità, siamo su un sito di poesia, non di
teologia....
Buona notte a tutti!
Massimo Reggiani
Ad Aurelia un dolcissimo bacio... solo per aver
menzionato il paese della regione mia! Quanti riflessi nei miei ricordi!
Le "Parole" di Livia Corradi appesi tra i sogni che si vivono solo vivendoli
tra i loro suoni (scusate il gioco di parole)
"Nel cemento" di Gabriele... così presente, troppo, tanto... persino nel
cielo.
L'"Indigesto" di Tinti: il malessere forzato attraverso i bocconi spinti a
forza... per non vedere!
Nadia Borean con il suo 16 settembre a cui non aggiungo parola...
Un grande abbraccio a tutti. Buona domenica.
Glò
"Alba Adriatica", di Aurelia Tieghi è un
delizioso quadretto, dipinto più che descritto, pare di vederne i
particolari e starsene così, a rimirare palme e oleandri e mare e sole...
Daniela Procida, buono il ritmo, anche il tema, un tantino polemica ma anche
un pò generica, come se non avessi voluto affrontare fino in fondo
l'argomento. E' la mia impressione, beninteso, mi scuso se mi sono
sbagliata.
"Evasioni" di Pierluigi Ciolini, per quei delicati "muri di vetro" che lo
fanno comunque sentire prigioniero, annodando parole e sospiri, chissà, si
potrebbe conquistare la libertà...
"L'evoluzione" di Salvatore A.Santoro, divertente metafora molto più
profonda però di quell'apparenza ologochetica appetibile al merlo...in
divenire, anellide passibile di trasformazione, come l'umano vivere.
"Monnezza è ricchezza" di Renzo Montagnoli, mai tanta lucidità e sarcasmo
furono meglio impiegati, riletto con inalterato piacere e condivisione.
Quando l'ironia produce questi effetti, bisogna fare tanto di cappello alla
mente che l'ha espressa.
cristina bove
Poesie del 20 gennaio
C’è un po’ di tutto in questa giornata e così si va dal ricordo del focolare
domestico con Casa di ieri, di Glò (le idee ci sono, anche se non molto
ordinate) al ritratto realistico di un borgo marino con Alba Adriatica, di
Aurelia Tieghi.
Non mancano anche le riflessioni di Livia Corradi che con Parole affida al
verbo il compito di esprimere le sue emozioni..
Sempre presente, quasi ossessivo, ma indispensabile è poi il commento feroce
di Michael Santhers che, con Presagio, lancia un monito che avremmo voluto
sentire dalla bocca del pontefice, parte invece di questo insano meccanismo
che rovina l’umanità.
Il pessimismo di Nel cemento, di Gabriele Piretti, riflette quel senso di
distacco dell’uomo dalla natura che lo allontana sempre di più da una vita
serena. E questo ritorno a un’esistenza in armonia con il mondo che ci
circonda è ripreso da Maurizio Battistoni con la deliziosa Pettirosso (Il
volo la tua sete di libertà/ La natura la tua filosofia). La tematica del
rifiuto di una realtà e di un modo di vita alienante è poi propria di
Indigesto, di Tinti Baldini, e un invito a fermarsi, a riprendere un antico
filo che sembra ormai perduto è presente anche in Nebbia, di Gianni Langmann.
E’ talmente diffuso questo senso di impotenza e di infelicità che si arriva
a esprimerlo anche in vernacolo, come in Mala tempora currunt, di Gianfranco
Stivaletti. Si unisce al coro pure Alberto Borgia con Proporzione, mentre
tenta di staccarsene Salvatore Armando Santoro, con un più generico destino
della vita, che pur tuttavia è sintomatico della generale inquietitudine.
E laddove non è esplicitamente espresso questo male profondo dell’umanità si
manifesta attraverso la metafora, come in Pioggia, di Antonio Alvaro.
Renzo Montagnoli
“Occhi sprigionati...” , “ Innocenza di voli,,,
“ , “ Sogno immerso in frantumi ... “ : tutte bellissime immagini che colgo
in “ E’ propizio “ , o Tnti . Ti confesso che nel trovare queste immagini
liriche io ho molto da imparare da te ; e lo dico sinceramente , non per
vana adulazione . Sono quegli “ accostamenti di immagini “ che si trovano
nella Poesia , ingiustamente definita “ Ermetica “, Di un Quasimodo o di un
Alfonso Gatto . Gianfranco Stivaletti .
Serata no ,amici e scarsa attenzione..percio'
mi fermo su alcune poesie che sono entrate in sintonia con il mio stato
d'animo.
"Parole" di Livia,vis poetica che sento in ogni verso e piu' non dico per
non togliere nulla.
"Evasioni" di Pierluigi.C : senso d'appartenenza a quell' annodar lenzuola,
ciocche di capelli per evadere da"sbarre di burro".
"Ti ho vestita,pettinata..." mi porta alla memoria gli stessi gesti e lo
vivo con te, Nadia, il 16 Settembre.
Mi piacciono anche "Evoluzione" di Salvatore e quelle braccia che avvolgono
Irene dormiente .
Grazie e notte ,se potete,serena.
Ciao
Tinti
Commento
Da lettore ( nulla di pregiudiziale ) : per la pagina di oggi non ho
particolari parole per qualcuno. Mi riesce difficile esprimere “preferenze”.
Di fatto non ne ho: è una pagina splendida, sana, limpida...”serena”.
Complimenti a tutti. Ma per davvero!...Degnissima apertura con Gloria
D’Alessandro – Casa di ieri – e altrettanto limpida ultima pagina (
si fa per dire ) di Renzo Montagnoli – La monnezza è ricchezza – ( è
riuscito a tenermi incollato al testo sino alla fine, gentile Autore. Non mi
capita spesso...). Ammetto però, a me stesso, che Rispetto di Daniela
Procida mi ha letteralmente ipnotizzato. Per interi, interminabili, minuti
sono rimasto fisso su questo testo...ammetto pure di non comprenderne il
perché. È molto particolare ‘sto testo. A me “sconvolge” qualcosa ( in
positivo, in positivo...). Infine, sperando di non esser tacciato di
incoerenza, permettetemi di citare il Pettirosso di Maurizio
Battistoni...è volato via dalle parole, dallo schermo e si è fatto
accogliere – teneramente – posandosi sul mio cuore – rimasto piacevolmente -
interdetto...Grazie. A proposito la nebulosa del suo Orione è quella
della Testa di cavallo o M42 ( anche se quest’ultima è un po’ più a sud
della cintura propriamente detta )? Bravi tutti.
Serena vita, per quanto possibile, a tutti.
Giuliano da Rocca del Santo
19/01/2008
Oggi, per non dilungarmi, tra le molte
belle composizioni ne citerò solo alcune:
Il resto è solo silenzio di Renzo Montagnoli. Un accorato requiem che
esprime tutto l'indicibile smarrimento di fronte all'insensatezza della
guerra.
Utopia di Gabriele Piretti. La pessimistica costatazione del prevalere del
male sul bene, articolata con efficacia d'immagine e fluidità di testo.
L'uomo perduto di Gus. Il rimpianto per la morte dell'innocenza e del sogno
condensato in poche righe di grande presa. Il "congegno inutile e nocivo" è
una perla.
L'amico libro di Gianfranco Stivaletti è all'altezza dei suoi migliori
quadretti dialettali.
Chiudi gli occhi di Nadia Borean. Bellissimo questo "mantra" che unisce la
delicatezza del testo alla capacità di centrare il concetto del desiderio di
oblio.
Ovviamente belle tutte quelle non citate, ma oggi scelgo Enrico Tartagni ed
il suo beffardo futuro, perchè sono troppo in sintonia con la sua perfetta e
lucida descrizione di una situazione a me nota. Sei il mio vicino di stanza
Enrico?
A proposito, devo fare ammenda per il mio commento di ieri, perchè ad una
attenta rilettura della poesia Sono sorpreso (le poesie andrebbero sempre
rilette) forse lo stupore di scoprirsi diversi prendendo le distanze da chi
è "ottenebrato dal desiderio di eternità" sottintende un'anelito che non ha
nulla di pessimista.
Complimenti sempre a tutti i poeti del sito
Massimo Reggiani
Commento:
Cristina Bove… nulla potrà mai costringerti alla rassegnazione! Tu,
non crisalide ma già sua metamorfosi. Gus che usa un linguaggio di corte e
chiude con "Se manca il sogno, vedi, tutto manca
né altrove trovi la consolazione"… fa riflettere. L'uomo perduto ritrova la
via? Bruno Amore con " Nuda come la luna è nuda…": ricorda un po'
Neruda questo incipit… bel ricordo per me. Una bella lettura davvero.
Elia Belculfinè
commento
"Il resto è solo silenzio" di Renzo Montagnoli, su tutte, perchè è una
poesia lineare, senza aggettivazioni
tortuose o posposizioni di verbi (come fanno taluni pensando che basti
questo a fare poesia). Renzo scrive con una musicalità intrinseca, senza
dover ricorrere a tropi incomprensibili o metafore tirate per i piedi. Mi
piace per questo e per il suo incisivo modo di denunciare tutti gli
scompensi di questa assurda società in cui viviamo e... moriamo.
Gilbert Paraschiva, al contrario, pensa di detenere tutta la verità, che la
sua religione possa essere imposta anche a chi non la condivide, che le
donne tornino a fare la calzetta, come si diceva una volta, l'angelo del
focolare a custodia dei diritti degli uomini, di violentarle, renderle
arrendevoli, schiave e contente...mi ritengo profondamente offesa, come
donna e come spirito libero e laico. Avevo deciso di ignorarlo, e lo farò da
adesso, dovesse pure scrivere la prossima divina commedia.
E non posso che essere d'accordo con la bella poesia di Gus, per come è
scritta e per quello che esprime, che condivido.
Un suggerimento: non mettete l'accento su qui e qua, su sto e sta, e su
tante altre parole e voci verbali dove non occorre, fanno scadere
l'eventuale bellezza di una poesia. Un buon sito da consultare per fugare i
propri dubbi: " Scrivere " .
Scusatemi se mi sono permessa di esprimere quanto sopra, ma a me capita
spesso che, quando leggo qualcosa di buono ma con evidenti errori, ne
distolgo l'attenzione, forse questo può capitare anche ad altri lettori, con
evidente danno per il poeta.
Vi saluto tutti con stima ed affetto.
Un saluto speciale al Magnifico.
cristina bove
Poesie del 19 gennaio
Eccellenza, sempre a un livello di eccellenza
sono le giornate di questo sito e con poesie di argomenti quanto mai vari.
Si passa così dalla riflessione sullo
sfruttamento, chiusa dall’indifferenza, quasi un momentaneo excursus
mentale di Le grandi firme, di Antonio Alvaro, alla sensuale
Nuda di Bruno Amore, per approdare al disincanto di Utopia, di
Gabriele Piretti. Non mancano ispirazioni di fantasia astronomica, come in
Orione, di Maurizio Battistoni, né le ricerche introspettive di
Tinti Baldini con E’ propizio?, e nemmeno la ricerca di una visione
della vita più istintiva (L’uomo perduto, di Gus). Immancabile è
poi la presenza di una Cristina Bove tornata a temi esistenziali (Svolgersi),
così come noto il ritorno del Gabbiano con una sognante lirica d’amore (Sognando
lungo la battigia), un invito al ritorno a una vita più equilibrata,
in sintonia con la natura.
Insomma, direi che il lettore ha quanto gli
serve per appagare gli occhi e il cuore.
Renzo Montagnoli
Commento alla poesia Con
abile mano guardate, di Elia Belculfinè:
Con abile mano
guardate
Elia Belculfinè |
Con abile mano
guardate
Commento. Carmen. 19/1/’08 |
Con abile mano
guardate, maestri.
Facile è la forma
della vita: di
celesti altezze poco
mi interesso.
Ammirate! Per ogni
strada la mia firma.
Inferriate
battute con il
muscolo della fame.
Quel balcone, lì, la
fontana
muta, grate alle
finestre.
Colombaie ardite,
cancelli; alla
maniera di mio padre
e da buon
cristiano, lavorati
con occhio
raro e fuoco buono
di forgia. Ahi,
vita, scienza mia!
Sono il
mastro ferraio e
dico – niente c’è
di meglio sotto il
sole
che un filo di
limatura rilucente. E
quando, infine,
banderuola al
fumaiolo, dall’alto,
vivo
e nudo innanzi al
Signore! Così
lasciatemi. Non son
degno di
blasone né porterà
il mio nome il
viale aperto fra i
tigli. Non so
che il metallo audace
del crogiolo, eppure che
ridere per bocche di
taverna! Venite,
artisti. Toccate la
mia barba, essa è la lunghezza
intera dell’anima
mia. Non
mi unisco al canto
unanime, no.
Sono il mastro
ferraio. Di me
pagherà il tempo il
sogno antico in
grani di ruggine e
silenzio. Basti
alle mie mani per
l’ultima canzone.
|
E se tutto questo bel discorso sul fabbro
ferraio (anzi, mastro ferraio!) fosse una bella metafora del
poeta che “forgia le sue opere d’arte” con abile mano, con il
muscolo della fame, con occhio raro e fuoco buono,
utilizzando al suo scopo le cose più semplici?
Sì, perché le cose più facili da
descrivere o su cui comporre versi poetici sono proprio le forme della
vita…e non tanto, invece, le altezze celesti.
E il poeta invita ad ammirare ciò che ha
saputo produrre e che, minuziosamente, elenca: tutte opere che sono ben
visibili perché di ottima qualità.
Ed è la stessa vita la scienza che ispira
il poeta nel suo lavoro: “niente c’è / di meglio sotto il sole
/ che un filo di limatura rilucente”; il poeta migliora sempre più
le sue espressioni poetiche, con attento e delicato lavoro di limatura,
utilizzando termini appropriati, immagini evocative di situazioni,
metafore e quanto di meglio riesce a dare il senso di ciò che egli vuole
trasmettere. E quando infine, mostra agli altri l’esito del proprio
lavoro, è come mostrare viva e nuda, autentica, la propria anima al
Signore! C’è tutto se stesso in ogni sua opera. Ma ciò non dì significa
che il poeta si attenda di ricevere onori, né che sia reso importante
dall’intitolazione di qualche viale col proprio nome. No. Il poeta si
interessa solo della propria arte (“Non so / che il metallo audace /
del crogiolo”), forse irrisa da buontemponi (“eppure che / ridere
per bocche di / taverna!”). Ma i veri artisti, gl’intenditori,
coloro che condividono la stessa arte, s’accorgono immediatamente che il
poeta con la propria opera mette in mostra tutta intera la sua anima! Il
mastro ferraio non ama confondersi e unirsi con quanti trattano
allo stesso modo le stesse cose (“Non / mi unisco al canto unanime,
no.”). Il sogno che il poeta
ha alimentato fin da bambino (“il sogno antico”), sarà il tempo a
farlo apprezzare. E tanto basterà al poeta per riuscire a comporre fino
all’ultima canzone… |
Intelligente metafora
utilizzata da Elia per dimostrare come sia difficile e lungo il lavoro del
poeta perché possa dirsi vera arte. Se ho interpretato correttamente il suo
pensiero (io ho azzardato…!) devo dire, in tutta sincerità, che lo condivido
pienamente, e lo dimostra il fatto che mi piace molto analizzare le sue
poesie, proprio perché alla prima lettura sento stimolanti le immagini e la
loro combinazione, e ciò m’induce ad andare più a fondo per scoprire anche
quello che non è subito evidente. Se Elia desse un piccolo riferimento
rispetto a quanto intendeva esprimere con questi suoi versi, ne sarei
contenta… serve anche a me capire fino a che punto abbia colto almeno il
messaggio complessivo…! Ciao Elia, resto in attesa del tuo riscontro.
Carmen Lama.
Notte veramente da sogno:non si smetterebbe
di leggervi mai tutti ,tutti, siete splendidi cantori nel buio della
sera.GRAZIE.
Sempre piu' condivido pensiero in poesia di Antonio.A. e pertecipo "in
sensi" a "Nuda" dell'amor di Bruno.
Intensa , penetrante, profonda Glò che fonde ed amalgama mente e cuore "é
lacerante sposarsi con il dolore..." e dolorosamente faticoso esser se
stessi, dopo aver messo e tolto e rimesso maschere..Grazie amica.
Incanto d'incantamento, Daniela il tuo canto negli occhi,eco di Prevert e
Neruda e summa in te che ancora canti per noi.
Non trovo parole per dirlo e Renzo lo fa benissimo,come sempre e "..il resto
è solo silenzio" .
Attesa di risveglio,Gabriele oppure è solo illusione , utopia, fantasia?
Bravo ancora.
Nadia,Sirio bianca e lucente appari ,soffia e soffio in uso di parole che
viaggiano alla velocità della luce.
Rapisci ,come sempre, Aurelio caro, mago di sogni , accendi la notte ..e si
sente..Ciao
Toccante Elia "..toccate la mia barba ,essa è la lunghezza intera dell'anima
mia.."Grazie
Cometa in metafora della giovinezza che fugge tuttavia (rimebri
ancor..)..eco lonatana, meteora...Bella,Massimo e grazie per il commento.
Gianfranco.,simpaticamente descrivi il Pc e il sito amico che"risponde solo
se richiesto.." che si vuole di piu' ...beh mancano le carezze e gli
sguardi.Ciao
Mi piacciono anche "Promessa "di Alberto, "Beffardo futuro" di Enrico, gioie
e sorrisi generati da Paola.T,la dolcissima chiusa del Gabbiano.
Cristina , amica, sei grande in sofferenza , sfarfallata crisalide ....
Stasera su tutte, perchè avrei voluto scriverla io, oggi, proprio oggi,
"L'uomo perduto" di Gus :di chiara verità che agghiaccia e riporta alla
memoria com'eri e come sei. Si sente un lungo, ampio e meditato
sconvolgimento sincero d'anima ,quando innocenza, sogno,semplicità sembrano
"miti"lontani ormai,inafferabili , quando le sovrastrutture quasi non ti
lasciano piu' capire,piu' ritovarti....é sensazione terribile .Molto
bella.Grazie
Grazie a tutti, a Letterio e al nostro .
Notte notte.
Tinti
18/01/2008
Leggendo alcune poesie di Gus dopo aver risposto alla
sua critica : non tutte per ora. Molte mi piacciono, ha il dono della
delicatezza dosata al punto giusto. E quell'atmosfera mistica che tanto mi
affascina ultimamente. Sto leggendo la Bibbia. Per ora Qoelhet e Cantico dei
Cantici e altre cose prese alla rinfusa. Li ho sentiti e compresi i suoi
versi. Approfondirò, perché è una cosa bella. Sa che trovo addirittura delle
somiglianze tra i nostri linguaggi poetici? Quindi posso osare dire che
parlando a me parlava anche a se stesso? Ora capisco!
Elia Belculfinè
Due parole a proposito della mia poesia " Con abile
mano guardate, maestri….". Non che ci sia molto da spiegare, in
verità. Volevo tuttavia ampliare il discorso e raccontare alcune cose.
Con abile mano guardate, maestri.
Facile è la forma della vita: di
celesti altezze poco
mi interesso. Ammirate! Per ogni
strada la mia firma. Inferriate
battute con il muscolo della fame.
Quel balcone, lì, la fontana
muta, grate alle finestre.
Colombaie ardite, cancelli; alla
maniera di mio padre e da buon
cristiano, lavorati con occhio
raro e fuoco buono di forgia. Ahi,
vita, scienza mia! Sono il
mastro ferraio e dico - niente c'è
di meglio sotto il sole
che un filo di limatura rilucente. E
quando, infine, banderuola al
fumaiolo, dall'alto, vivo
e nudo innanzi al Signore! Così
lasciatemi. Non son degno di
blasone né porterà il mio nome il
viale aperto fra i tigli. Non so
che il metallo audace
del crogiolo, eppure che
ridere per bocche di
taverna! Venite, artisti. Toccate la
mia barba, essa è la lunghezza
intera dell'anima mia. Non
mi unisco al canto unanime, no.
Sono il mastro ferraio. Di me
pagherà il tempo il sogno antico in
grani di ruggine e silenzio. Basti
alle mie mani per l'ultima canzone.
Dicono che l'artista debba essere anche un buon artigiano. E' da chiarire:
per l'artigiano il discorso è diverso. Non intendo però dare il via adesso
ad un largo dibattito che si allontanerebbe dall'abito puramente poetico né
voglio in alcun modo definire cosa è arte e cosa non lo è.
Quante volte siamo passati davanti a botteghe e laboratori, stupiti che fra
tanto fermento si evidenzi, più alto, il canto di chi sta lavorando? - Non
c'è assolutamente, in questa poesia, identificazione tra poeta e io narrante
-. Il personaggio è però figura a me familiare: il mastro ferraio. "Facile è
la forma della vita". La vita è la forma del suo metallo lavorato. Poco
attento o addirittura indifferente a ciò che sospinge i grandi artisti a
farsi un passaporto per l'immortalità. Il mastro ferraio per altri motivi
costruisce, non per la notorietà. Per il pane! Nessun museo per i suoi
cancelli e colombaie ardite - di certo non di quelli convenzionali -,
nessuna strada porterà il suo nome. E' assente il segno di quella nobiltà
inflazionata tipica dell'arte come abbiamo imparato a conoscerla, bensì
diversa nobiltà si intravede e non ha bisogno di blasoni che la testimonino.
Che soddisfazione camminare alla sera e vedere la propria firma liberamente
esposta quasi dappertutto! Figlio di una scienza antica tramandata da padre
a figlio - quella della vita. E' naturale che sia la limatura del ferro ciò
che considera più bello e di valore, nonostante del ferro ne sia in effetti
lo scarto. Attento al proprio mestiere, si fa quasi beffa dei grandi maestri
e li invita a venire, ad ammirare, ad infilare le mani tra la sua barba.
Declina un implicito invito, non si unisce al "canto unanime". Quando ogni
quadro sarà esposto ed ogni libro venduto e terminate le sculture, il mastro
sarà vivo e nudo davanti a Dio, montato il suo lavoro ed intascata la paga.
Di tutti gli altri, i grandi, resterà qualcosa. Il mastro ferraio sa che il
ferro è affare difficile, fragile " di me pagherà il tempo il sogno antico
in grani di ruggine e silenzio" ma non c'è tristezza alcuna, anzi. Il mastro
ferraio sente che è giunta l'ora di "andare" c'è però ancora spazio nel suo
cuore per un'ultima canzone scandita magari dal ritmo cadenzato
dell'incudine battuta. Mentre, come per anni ed anni, forgia con occhio raro
un'altra meraviglia per dar forma alla vita, così, semplicemente e "da buon
cristiano".
Questo mastro ferraio, personaggio preso dalla realtà viva della mia
dimensione di appartenenza, pare venuto alla luce da un romanzo di Marquez.
Un anziano signore che lavora il ferro quasi totalmente alla vecchia
maniera, in un piccolo laboratorio annerito di fumo e polveri che si
affaccia su una strada. Io mi faccio suo portavoce, non certo di esserne
veramente degno. Probabilmente lui non leggerà questi trentatre versi, per
naturale coerenza. Sta di fatto che quest'uomo c'è. Ha data di nascita,
indirizzo, pensieri, amori, fatica, fame ma, soprattutto, lavoro, lavoro,
lavoro. E se io mi faccio suo portavoce, lui diviene portavoce della propria
categoria e di tutti gli artigiani. Una delle cose che ricordo è che quando,
una decina di anni fa o poco più, era in ristrutturazione la casa dove oggi
abito, fu proprio di lui che ci servimmo per le grate alle finestre, i
pergolati, i cancelli e di quanto altro si necessita in simili circostanze.
Quando però gli si chiedeva il prezzo della commissione volgeva il capo
all'indietro, con uno strano, inspiegabile senso del pudore, quasi si
vergognasse. E tentennava per interi minuti e minuti prima di dar voce ad
una somma, in effetti irrisoria. Questo credo, secondo la linea della mia
poesia: soldi, pochi: quelli sufficienti per una vita onesta e dignitosa. Il
vero compenso? Il lavoro. Forse quello che nobilita l'uomo. L'ho già detto.
E non c'è altro lignaggio che tenga.
Elia Belculfinè
Angelo Taraschi: Palle da biliardo.
Interessante poetica allegoria. Chi è il Grande Giocatore che ci manovra? un
Dio, Un Gene, il Destino, il Caso...certo è che intanto noi "schizziamo
verso la nostra buca / con forza o levità / direttamente / o con traiettorie
d'effetto / e là finiamo". Dunque la nostra vita è un gioco d'altri?
Gus
Stasera vedo molte poesie ...a pari merito.
Per me tutte superiori alla media. Vediamo, non sorprende più l'alba di
Cristina, è la solita conferma. Anche il bacio di Aurelia Tieghi (sembra di
sentirne il profumo).
L'altro me di Antonio Alvaro (bella autoanalisi) e Cuore di Michael
Santhers, che smaschera con cinismo allegro (ma non troppo) l'ipocrisia
delle metafore romantiche.
Poi il Cosmo di Tinti e il fiume di Silvia Trabanelli, la cui corrente
perfetta e misurata (non c'è una parola nè una virgola in più nè in meno)
sfocia nel modo migliore.
Ci sono tre bellissime poesie che hanno secondo me un tratto comune: Palle
da biliardo di Angelo Taraschi con il suo tirannico destino, Nero di
Maurizio Battistoni con la sua chiusa che lascia poco spazio ad una
definizione ottimistica del senso dell'esistenza, e Sono sorpreso di Enrico
Tartagni, grande sintesi per una visione tra il metaforico e l'onirico, però
apparentemente, anche qui, con poca speranza di eternità. Osservazione
meramente statistica: sembra che gli uomini si lascino andare di più al
pessimismo-nichilismo mentre le donne invece comunicano visioni più solari e
sognanti.
Oggi però "quoto" (come si dice nei blog) Bruno Amore con la sua Sincerità:
bello lo stile, l'effetto ed il concetto espresso.
Sincerità per sincerità sciolgo anche l'enigma del fiore di luce: nulla di
arcano, è un appellativo di donna.
Saluti e complimenti a tutti i poeti
Massimo Reggiani
Per me oggi, sono nate due albe rigeneranti:
" L'alba sorprende " di Cristina Bove
versi che mi trasportano con fragile trasparenza
nel sogno della vita, grazie, è bella!
" All'alba " di Ida Guarracino
un'alba del sentire, nei gesti d'amore, complimenti.
"Palle da bigliardo " di Angelo Taraschi
fantasioso il destino nel mistero della vita...
" Sincerità " di Bruno Amore
mi rispecchia molto il tema della sincerità verso sé stessi, grazie
" Cosmo " di Tinti Baldini
questa poesia mi trasmette amore solo con il titolo
è come entrare nella natura delle cose e percepire...
Bellissime anche
" Nero " di Maurizio Battistoni
" Fiore di luce" di Massimo Reggiani
" Cuore" di Michael Santhers
" Genesi " di Gianfranco Stivaletti
" Ancora una speranza " di Rossella M. L. Bartolucci
grazie anche a tutti gli altri poeti, a leggervi ancora ciao.
Aurelia Tieghi
Commento
Da lettore ( e nulla di pregiudiziale ) : oggi mi sento coinvolto
particolarmente dal Bacio di Aurelia Tieghi; Cuore di Michael
Santhers: [...] – Lasciatelo in pace/ questo devoto operaio di fabbrica/
in solo umile mira di pensione/ invece eletto con violenza/ in metamorfosi/
di infinite farse. E sia, lasciamolo andare gentile “poeta”...Fiore
di luce ( titolo bellissimo ) di Massimo Reggiani. Sono sorpreso
di Enrico Tartagni ( oggi il testo da me preferito ): sorprendesi sempre al
dono della vita. Vero?...Verdi note di Doriana Puglisi : vivere al
tempo di Natura – Creato ché [...] a dismisura il faggio fratello...a far
crescere foglia sua...nonostante e comunque: sempre?...Ancora:
Sincerità di Bruno Amore. Cosmo di Tinti Baldini : coinvolgersi
nel Tutto con animo bimbo e sorridere al sole (?!...). M’intriga Nero
di Maurizio Battistoni. Infine: Il tuo dolore...di antonellad. Se può
servire a qualcosa: che tu possa essere felice, gentile “poetessa”,
nonostante e comunque. Nonostante... e...comunque...
Serena vita, per quanto possibile, a tutti.
Giuliano da Rocca del Santo
E' mezzogiorno, calo la pasta e...poesia.
L'alba sorprende Cristina B. al rientro dal ballo, a palazzo reale. L'ha
afferrato subito Asia, quando ho insistito su carrozza, zucca, cristallo.
Hai cellule intatte da ...anni-
Bacio - di Aurelia T., sensuale come il racconto e film sulla cioccolata.
Godibile.
Ora - All'alba - di Ida S. si spande questo rosato che sa d'amore, questa
volta gratificante, da testimoniare il vissuto.
Come - Palle da bilirado - vede le nostre esistenze, Angelo T., in balia di
un Gran Giocatore, che immagina saggio (?)
Antonio A. - L'altro me - la facciata e la psiche, come essere e come
sentire, sembrano scelte e si accettano come regali per se stessi, per
vivere.
Michael S. in difesa del - Cuore - muscolo/pompa, fatto sede di tutto il
bene e male umano possibile, per restituirgli la sua semplice ma
fondamentale funzione biologica.
Con Maurizio B. azzardo una sommessa domanda critica: uno che scrive in
questo eccellente modo, preferisce allungare in varie metafore, anche se
bellissime, la poesia nel concetto che vuole esprimere, piuttosto che
sintetizzare, contrarre e fulminare chi legge ?
Tinti Baldini come plasma dell'universo tutto in - Cosmo - vive partecipando
così alla vita in generale, altrimenti sente di non essere.
Fiore di luce - di Massimo R. sospetto di non aver capito cosa voglia dire,
nel bel contesto.
Splendide letture quelle di Arcangela C. che utilizza i titoli per farne
poesia. Piacevole.
Alberto B. ha un "cuore" romantico e ricorda - Profumi perduti - nostalgie
di tutti quelli che hanno amato.
Rosso Trevi-remake di Gianni L. riferito al bizzarro di Roma. Ho pensato a
quei luoghi degli asili dove i bambini si tuffano nelle palline. Trinità dei
Monti: il passato importante il nuovo dissacrante.
Bella - perchè amo il fiume - di Silvia T. il corso d'acqua, da sempre
veicolo di desideri, sogni, voglia di andare.
Enrico T. - Sono sorpreso - dal suo - elitario - sentirsi vivo in un mondo
di morti, che sogna l'eternità.
Modestamente.
BR1
"All'alba" di Ida Guarracino, è una
dolcissima riflessione sull'amore, quello che a volte non si riconosce
subito, ma che ci lascia tracce nell'anima e ci da la certezza che senza non
possiamo esistere.
"Palle da biliardo" di Angelo Taraschi,mi piace questo suo giocare con le
parole, bilie che finiscono, con effetti o senza, sempre comunque in
buca...Il Gran Giocatore è un concetto che si presenta spesso alla mia
mente. A proposito, Angelo, se non lo hai ancora letto ti consiglio "L'io
della mente" di Hofstadter e Dennett, sono sicura che ti piacerà. Mi farai
sapere.
Bella nella sua pacata rassegnazione al ruolo che, in fondo in fondo, è
anche quello in cui meglio si esprime, "L'altro me" di Antonio Alvaro.
"Nero" di Maurizio Battistoni, trovo i sentieri interessanti del pensiero
scientifico in antitesi con quello metafisico, molto simili ai percorsi
della mia mente. Rassegnazione anche qui, mi pare, o forse ancora una grande
disponibilità all'abbandonarsi al fluire degli eventi...insondabili, magici.
In questa stessa ottica colloco " Cosmo"di Tinti Baldini in cui si trasporta
lei stessa in questa dimensione
akashica, particella partecipe e autoconsapevole del Tutto.
"Ancora una speranza" di Rossella M. L.Bartolucci, un'ala di speranza che
affiora, che emerge dal grigio di un mare lontano e da rive pietrose da cui
solo con un volo ci si può sollevare.
Cristina Bove
Alcune poesie del 18 gennaio
L’alba sorprende, di Cristina Bove
E io mi illumino d’immenso.
Bacio, di Aurelia Tieghi
Dolce poesia, in tutti i sensi.
All’alba, di Ida Guarracino
Giornata di albe radiose, dove rifulge l’amore.
Palle da biliardo, di Angelo Taraschi
Originale metafora dell’umanità, in cui mi vedo più pallino che palla.
L’altro me, di Antonio Alvaro
Abbandonate le visioni agresti, questo autore dipinge il suo io con la
stessa soffusa dolcezza.
Sincerità, di Bruno Amore
C’è un innato timore a essere sinceri con se stessi.
Cuore, di Michael Santhers
Un’anatomica lezione di poesia.
Cosmo, di Tinti Baldini
Con piacere vedo a un ritorno alle metafore figurative, terreno in cui Tinti
mi sembra si destreggi con pregevole abilità.
Profumi perduti, di Alberto Borgia
Il miracolo della natura risveglia ricordi, che fan piangere il cuore.
Perché amo il fiume? , di Silvia Trabanelli
Altra riuscita metafora dove si riscopre l’intimo afflato con la natura.
Ancora una speranza, di Rossella Maria Luisa Bartolucci
Anche in questa la natura è spunto di riflessione, con una vena malinconica
stemperata dalla speranza rappresentata dal gabbiano che s’invola.
Renzo Montagnoli
Cristina Bove
L'alba sorprende...
e ha sorpreso anche
il mio cuore di cristallo...
giannilang
Cri, vedo affinità tra "l'alba sorprende" e
"cosmo" ....quel sentire aria sul volto e guizzi d'aniama.Ciao
Visione forte ,direi quasi t'ammutolisce "esser palle da biliardo" manovrate
da una stecca tiranna....ma esiste ancora il libero arbitrio? Siamo
ondivaghi fantasmi in mano al fato..oppure,se non giriamo la faccia ad altri
lidi(Dante), possiamo sperare d'esser ancora persone?Mandela scrive"...Se ci
liberassimo di paure e pregiudizi la nostra presenza automaticamente
libererebbe gli altri.." ...ciao caro amico ritrovato.
Onestà ,almeno con se stessi,senza dover "...studiar risposte.." Si
Bruno,si.
Cuore "devoto operaio in fabbrica .."sottile ironia amara e gradevole
,Michel.
In "Genesi"(grazie )Gianfranco ,mi pare già di scorgere l'oltre, un mondo
"rinnovato in un incanto" : molto bella soprattutto l'immagine"l'aria tersa
è un acquario"in cui immergersi e guardare il fuori ... oppure purificarsi
....per sperare ancora ed ancora.Grazie per lo stimolo a riflettere.
Anche Silvia.T entra in atmosfera cosmica :esser fiume ,aria vento ,acqua.
natura ....e ricorda Pavese nell'ultima strofa, quando vede il mare...
Mi piace molto Enrico.T, breve ,conciso,essenziale.Che dire Silvano,bella
bella ,"umanità fragile" nuda e sempre piu' sola. Sensualità in ricerca di
suoni e parole e pause ...Brava Irene .
Notte e sogno .
Tinti
17/01/2008
Son le 5
della sera e non va bene niente.
Così, benvenuto Daniele Barrese con - Contrario Umana-mente - il verso
giusto è una ricerca infinita e impossibile, sembra dire.
e Silvano C. con - ...Principessa - incantata lirica poesia del sogno.
la disperazione di Pierluigi C. - Nella mia mente - alla ricerca indefessa
di un equilibrio, che nulla garantisce venire.
la "pasionaria" Cristina B. dedica la sua - Desaparisidos - alle
pietosamente note Madri di Piazza de Majo, chissà quanti "vamos" ancora
bisognerà gridare per dar loro giustizia.
un - Fulmine - lungo una vita, questa di Glò. Bellissima poesia con squarci
assolutamente lirici, come "...un ronzio del tempo che scorre / tra le
nostre occhiate..." e "...altezzosa e candida...rivelatrice...La punta
spinata delle mie dita." Bella.
il - Blocco formulato - di Aurelia T., ruggine della psiche che soltanto
lavorando da dentro si scioglie e la porta si apre.
uno -Stillicidio - Daniela P. la speranza di realizzare "...le ambizioni
calcificate nello scolo dell'anima / che ancora spera." La vita che ti
tocca, imperversa sull'anima che anela l'oltre, C'è sempre un vulcano, in
qualche parte del mondo, che aspetta di poter dare sfogo alla sua potenza
costretta, nell'uomo l'anima. Forte.
il - Web - ci dice Wilma M.C. porta voci silenziose, le più diverse,
irrompono nelle nostre vite da uno schermo che noi, accendiamo.
la - neve - di Daniele L. in un bell'incipit tutto poetico.
oh si Tinti - Pavlov - ogni esperienza della vita richiama - per riflesso
condizionato - amore.
avvilente la qualità dei miei versi al confronto di quelli che Letterio C.
traduce da William Shachespeare, leggere allora e ammirare. Grazie.
non sottovalutarmi - Mai - chiede, Doriana P. quasi avesse letto il commento
precedente, a chi t'ama odice di farlo.
- Parole per una emozione - come fosse una canzone ti corre dentro, tra
ricordi, pensieri mentre ...il tempo, sorridendo ti passeggia accanto. Molto
bella.
Modestamente.
BR1
Permettetemelo, amici... su tutte oggi: il
grido d'ultrasuono di Cristina nel "Desaparecidos": l' atavico grido che non
smette mai di vibrare.
Glò
Commento alla poesia Pavlov di Tinti Baldini
Questa volta penso che la Tinti abbia stordito tanti con la sua poesia
"psicologica".
Chiamare in causa "Pavlov" ed i suoi riflessi condizionati per parlarci
d'amore non è da tutti.
Ma al sottoscritto certe "finezze" non sfuggono.
Brava tinti e grazie per l'emozione che mi hai dato oggi.
Salvatore Armando Santoro
Molto belle le poesie di oggi.
Come al solito di grande spessore Cristina con la sua dolente dedica alle
vittime dell'oppressione, poi ho apprezzato Fulmine di Glò e Stillicidio di
Daniela Procida (lo "scafandro dei ruoli" è perfetto) e naturalmente
Laetitia di Gianni Langmann, che ha un ritmo che mi si confà
particolarmente, Pavlov di Tinti (siamo tutti in "affanno di eternità"...) e
la commovente Mia madre di Enrico Tartagni. Voglio menzionarne però altre
tre: La Voce lassù di Gianfranco Stivaletti che con pochissimi tratti, e
senza usare il suo efficace vernacolo, ha fotografato l'animo dei fedeli
sgomenti per la perdita di Papa Wojtyla. Poi Maudits con Un affetto al
tramonto, che sembra descrivere vicende che assomigliano in modo
sconcertante anche al mio vissuto. Infine la Principessa di Silvano, mio
corregionale: ultimamente mi rendo conto di aver riempito forse troppo di
lacrime le mie poesie, ma a lui ne è bastata una per creare un effetto
veramente delicato, con misura e stile, e secondo me neanche troppo
ermetico. Chapeau!
Massimo Reggiani
Desaparecidos di Cristina Bove è semplicemente un canto struggente.
Più che un canto, forse, ha più il tono della bestemmia urlata contro un
sordo e via... meravigliosa. Una luce che brucia gli occhi e ne stilla
sangue come stigmate. Molto simpatica Web di W.M. Certhan. E ancora, fra le
altre, ho apprezzato molto Principessa di Silvano Conti e Pensare di Bruno
Amore che pone interrogativi antichi come l'uomo ma sempre di forte
attualità. Ciao a tutti!
Elia Belculfinè
Cari amici sitani, ieri ho letto delle cose
bellissime, ma per un forte mal di testa ho mancato di commentare,
riproponendomi di farlo in serata, ma poi sono subentrati altri impegni e
non ho potuto farlo, così sono rimasta con il desiderio di esprimere
ammirazione per molte delle poesie di ieri, Tinti, Wilma, Glò, Gabriele e
molti altri che adesso non riesco a ricordare. E Gianni Langmann che
addirittura me l'ha dedicata, e che ringrazio dal profondo del cuore. Spero
vogliate scusarmi .
Oggi li faccio subito i commenti e comincio con Gloria D'Alessandro che con
"Fulmine" ha praticamente inondato la pagina di luce e di significato.
Bella.
Anche Aurelia Tieghi con "Blocco formulato" mi ha piacevolmente intrigata,
per quell'apparente antinomia del non potersi aprire dall'esterno se non con
la fatica dello spirito e e nello stesso tempo chiusa dall'interno...dove
sarà mai Chi deve entrare?...Molto interessante.
"Pensare" di Bruno Amore mi ha fatto pensare...è una bella e sintetica
poesia, un solo dubbio, sei proprio sicuro, Br1, che l'uomo non catturi
prede?
"Web" di Wilma è una poesia mormorata, quasi sussurrata fra sé e sé...ma
infinitamente vera. Felice di rileggerti, aspetto le altre.
"Neve" di Daniele Locchi è un delizioso quadretto, sento la neve sulla punta
della lingua, il vento che sfiocca nel grigio, e il sole su una
scacchiera...
"Pavlov" di Tinti Baldini, in chiusa quell' "...affanno d'eternità." che è
l'epilogo di ogni ricerca scientifica di ogni indagine filosofica...trovo
che sia espressa con grande poetica e profonda saggezza.
Su tutte, trovo bellissima "Mia madre" di Enrico Tartagni, a parte la
musicalità dei versi, il fluire delle sillabe, la felice scelta lessicale, è
una delle più intense espressioni di amore filiale che io abbia letto, così
carica di emozione, così intessuta di sentimenti dolci e contrastanti, di
ricordo e di rimpianto..."...ha vetri di cielo la tua stanza" "...reclinato
i tuoi capelli bianchi - sul davanzale del sole." la chiusa che è un
commovente addio... Ripeto, bellissima!
Cari saluti e ringraziamenti a tutti.
Al nostro Magnifico Lorenzo, un saluto e un GRAZIE super.
cristina bove
Alcune poesie del 17 gennaio
…Principessa, di Silvano Conti
Molto armonica e resa in modo pregevole questa metafora quasi sognante.
Desasparecidos (per le madri di Plaza de Majo)
Drammaticamente espressa l’impotenza di queste madri, un turbine di
sensazioni che si affievolisce nella rassegnazione.
Fulmine, di Goria D’Alessandro
Noto con piacere che Glò ha iniziato un percorso di ricerca interiore
partendo dall’osservazione della realtà che ci circonda.
Chi è libero?, di Antonio Alvaro
Da una poesia elegiaca a una poesia di impegno sociale, una riflessione
tuttavia dai toni soffusi propri di questo autore.
Web, di Wilma Marian Certhan
Il mondo di Internet quale strumento per aprire il proprio animo, per
partecipare virtualmente ad una società che nella realtà è sempre più
chiusa.
Neve, di Daniele Locchi
Immagini e sensazioni espresse con toni soffusi, quasi una carezza lieve
come una piuma.
Laetitia, di Gianni Langmann
Un elegiaco madrigale espresso con un linguaggio consono a un’epoca ormai da
troppo tempo andata.
Renzo Montagnoli
Serata melanconica...
"Principessa" "..impigliata ad uno stelo di giunco.." un poco ermetica ,per
me ovviamente,da interpretare :ritratto estremamente coinvolgente.Sempre
piu' versatile il nostro Silvano.
Pierluigi, senza via d'uscita, in attesa di "sperduta carezza" in mondo di
sordi ed algidi fantasmi..
Non ho parole per il tema scelto e per il senso profondo sotteso nei versi
di Cristina ,versi che narrano dolenti una tragedia "una cordata di vestiti
vuoti" che molti voglion scordare...Lorca insegna ..Grazie amica.
Un po' criptica Glò in chiusa esemplare.Ciao
La chiave magica occorre, Aurelia, per aprir porte e finestre del dolore e
del degrado.
Mi piace assai l'incalzare di pensieri al galoppo fino alla chiusa che quasi
riporta a respiro calmo e dà pace al tormento del giorno,Antonio.A
Domanda di Bruno:Homo si distingue per il pensiero, l'amore, la compassione,
la solidarietà , la speranza .....spero..
Bellissima, Danieluzza,in forma e tema la tua "Stillicidio":lo scafandro dei
ruoli inamidati ,dell'apparire che ferisce passioni in anima che "ancor
spera"ecco l'uomo di Bruno?
Immagine viva,sonora,luminosa ,.Wilma ..sei con noi !
Faccio mia stasera "Neve"di Daniele.L sempre percorso da vena lirica
dolce,tenera, persuasiva.
Attenzione evocativa, ansia di comunicare la lotta contro il male,l'ignot
che assale "..Fa scender la notte su volti amati..sbarra la strada ai
viandanti.." Enfasi espressiva notevole in Massimo.R
Belle anche "Mia madre "di Enrico e "Mai " di Doriana e tutte tutte .Ciao
e..tenera è la notte.Ciao amici
Tinti
Nel tuo “ anno che verrà “ , finissima Tinti ,
tu vedi un mondo rinnovato , popolato di uomini che all’ alba di un nuovo
giorno sono pronti a far crescere “ nuovi germogli “ . Ma questo mondo nuovo
, “ immaginario “ , come tu ammetti , si può scorgere come illuminato da un
provvido “ raggio sottile “ nella delicata e rassicurante entrata in scena
di “ un bimbo col suo aquilone “ , simbolo di un’ umanità che deve
riscoprirsi fiduciosa e capace di meraviglia . Vi ho trovato una consonanza
con il mio sentire : perciò ti ho dedicato la poesia “ Genesi “ che or ora
ho inviato al nostro Sito . Gianfranco Stivaletti
.
16/01/2008
Alle 5
della sera, signori : poesia.
Brutta me la vedo stasera
. c'è una ragazza di gran - Temperamento - Anna Maria Guerrieri, come no con
quel cognome, e allora ragazza BRUCIA, per la miseria, una battaglia vale
certo una messa. Grazie per l'incitamento.
. in un - Giorno qualunque - di Cristina B. si annida la morte civile di
popoli succubi, comprati, col famoso piatto di lenticchie. Bella.
. in un - Grido di lontano - afono messaggio mnemonico di esperienze passate
che ancora chiedono lettura. Non è il tempo che passa, sono i neuroni che si
consumano.
. Aurelia T. - Inquinamento - mai visto chi, dovendo indossare una
mascherina antipolveri sottili, va ad uno specchio o vetro, per verificare
quanto e se le dona?
. Aurelio Z. - Lascia cantare... - molto bella. Sensualmente consapevole;
quella lì ha fascino da vendere.
. Daniela P. ha nell'anima la dimora dell'amore, con una porta, socchiusa,
per accoglierlo quando verrà, salutarlo quando se ne andrà (flusso e
deflusso). Metafora di maturità sentimentale.
. Gabriele P. - Gnosi (?) irrangiungibile - il fiume - metafora nota - della
vita che scorre. E perplessità nel suo corso, per scelte - forse - per
accadimenti, anche, però ci sono le "...poche intuizioni..." in cui la gioia
ha cullato il pensiero.
- L'anno che verrà - con la chiusa del bambino che fà volare l'aquilone è
visione ottimistica del futuro. Bella, Tinti, la poesia :-)
. Alberto B. - Primo Maggio - dalle periferie della nostra esistenza
quotidiano un bellissimo "sputo" a tutte le ipocrisie.
. non ho la minima idea di come un poeta possa essere tradotto,
indispensabile che lo sia - alla grande - chi si accinge a farlo. Letterio
C., potrei leggere una cosa, soltanto tua ?
. Irene P. tengo per me, in mente, la piramide principale di - Pensiero
libero - che a me pare esaustiva così.
Modestamente.
BR1
C'è tanta contemporaneità nei versi quest'oggi,
ossia c'è il filone di chi afferra il senso del poetare tradizionale e chi
abbraccia le grida di un mondo che cammina male, zoppicando e inciampando
nelle ingiustizie....
Ultimamente mi "sento" anch'io di colpevolizzare alcune fonti che parlano o,
meglio ancora, predicano bene e razzolano male, malissimo.
Grida d'accusa che vengono assimilati da persone non solo sensibili o
attente, ma anche da chi si ferma in questo sito, solo di passaggio,
rimanendone colpiti. (l'ho scoperto da chi legge saltellando qua e la in
rete, senza scrivere).
Oggi elenco soltanto:
Versi "tradizionali":
Un volo di rondine di Doriana Puglisi.
Pace di lontano di Bruno Amore.
Lascia cantare la mia speranza di Aurelio Zucchi.
L'anno che verrà di Tinti Baldini.
Gianni Langmann con la sua bellissima dedica alla nostra grande Cristina!
La panchina di Maria Concetta Durante.
Dulcis in fundo il meraviglioso Gabbiano con l'arpeggio delle sue parole nel
Paesaggio innevato.
Cogliendo ora le poesie tutt'altro che stridule e lamentose, ma di grande
determinazione nell'elegante fraseggiare cito:
Primo maggio di Alberto Borgia.
La stanza nova di Gianfranco Stivaletti (grandioso!).
La perfezione di Maurizio Battistoni.
Gabriele Piretti con la sua Gnosi irraggiungibile.
Inquinamento di Aurelia Tieghi.
Un giorno qualunque di Cristina.
Temperamento di Anna Maria Guerrieri.
Tutto in una notte di Pierluigi Ciolini.
Grazie davvero a tutti: riuscite a mettere a tappeto i miei nervi...
Un caloroso abbraccio.
Glò
Ciao ,che bella pagina stamane!
La chiusa di Cri è perfetta sintesi del tutto.Grazie
Atmosfera rarefatta di luci ed ombre,suoni, respiri in Glò..e l'uso del
condizionale rende quel bisogno trattenuto di perdizione e straniamento.
Aurelia sempre piu' spesso ci porti a riflettere con i tuoi bei versi sulle
piccole e grandi cose.Grazie
"..Il letto del fiume....culla al mio pensiero" verso che esperisce la tua
realtà cognitiva ,perfettamente,Gabriele.Complimenti!
Metafora del dover essere e dell'essere in sintesi efficace,Silvano.
Quanto m'identifico nella donna che "nonostante gli anni.." si butta in
"giuste o in utili tenzoni"..!Ciao Maria Grazia.
"Lascia cantare le mie speranze" struggente e bella preghiera alla morte di
Aurelio a me caro.Piena di vità!
Quella pace dentro che arriva da lontano in sguardo "caricato di verità"
entra , t'avvolge ed i ricordi fluttuano tra le ninfee di Monet.
Ciao Bruno
Bella "ela sua porta " di Danielina e la poesia di Giannilang dedicata a Cri
e grazie sempre ad Alberto che mai "molla" e c'insegna...
Dulcis in fundo,onde di libertà al vento...futuro, andare ...in spazi
immensi di Irene.Bella
Buona giornata a tutti e a Lorenzo in primis.
Tinti
Bellissime poesie anche oggi, vorrei avere la
concentrazione di altri bravi commentatori per approfondirle come
meriterebbero, ma il mio stato d'animo è esattamente quello descritto da
Massimo Anzil ne' L'istante (solo cambiando l'ultima parola in "tristezza").
Comunque, bellissima E la sua porta, di Daniela Procida, delicata L'anno che
verrà, di Tinti Baldini, profonda Gnosi irraggiungibile, di Gabriele Piretti,
forte, libera, possente, Un giorno qualunque di Cristina Bove, mia anche
Grido lontano di Glò, elegante ...In pompa magna, di Silvano Conti
(grande!), al femminile, come dev'essere, Temperamento, di Anna Maria
Guerrieri, ritrovata pace "Pace di lontano, di Bruno Amore, intelligente
Lascia cantare la mia speranza, di Aurelio Zucchi, illusione La stanza nova,
di Gianfranco Stivaletti, malinconica La panchina, di M. Concetta Durante,
gentile Componimento infantile, di Gianni Lagmann, "nerudiana" Paesaggio
incantato, de' Il Gabbiano, aperta all'immenso Pensiero libero, di Irene
Pizzimenti, vera, troppo vera, La perfezione, di Maurizio Battistoni. Grazie
a tutti voi. Wilma M. Certhan
15/01/2008
Bella la
“ Notte “ di Livia Corradi ( ecco un’ altra poetessa attratta dal
tema della Sera e della Notte ! Gianfranco Stivaletti
.
Cara Cristina,
La tua "Glitter" è un sequenza musicale molto attraente.
Versi gradevoli,incoronati da un titolo efficace.
Gianni Langmann
ho smesso di seminare
di Enrico Tartagni
Toccante e reale l'immagine e stringe il cuore la resa.
Corradi Livia.
"Notte " di Livia Corradi, suggestione di
immagini, alchimia delle parole..."in ascolto del tuo passo di luna:" e
"Notte, con i tuoi soffitti bassi - mi limiti il respiro - e per difendermi
- raccolgo in questa stanza - le mie ali di luce." Bella davvero.
"Credibilità istantanea" di Glò-ria D'Alessandro, un'anima che si espone con
pudore alla passione e non consente alla paura l'affondo alle ferite...
"Il bucaneve" di Fata Morgana, è come un allegro battimani di bambino, uno
scorgere di elfo in controluce che muove alla tenerezza ed al sorriso.
Brava!
Aurelia Tieghi, con "Aorta" mi ha dato i brividi, provare queste sensazioni
è come restare in balia delle onde del proprio pensiero, come annaspare per
non esserne sommersi...
"Fuori da me" di Giorgio Medda, è difficile aggiungere commenti a questi
versi, così intrisi di sgomento per la realtà della vita, per gli svariati
aspetti in cui un essere umano può trovarsi a vivere...e a morire...Si sente
il cuore che ha cercato nei meandri della poesia un modo per esprimerli.
Per Elia Belculfinè, non bisogna far altro che andare a leggere la sua
stessa spiegazione a questa bellissima poesia.
"Nebbia" di Tinti Baldini, che pare ti entri perfino nei pensieri, che ti
stinga di grigio ogni cosa e ti faccia precipitare in un vuoto dal quale,
forse, soltanto mani affettuose ti possono salvare, cavando via i sassi che
ancora ti pesano nel cuore...
"Io sono scintille" di Palma Civiello, in questo zigzagare a ritroso, in
questo prendersi e lasciarsi andare, consapevole però che l'unica cosa che
conta davvero è quell' essere "scintille che ancora potranno bruciare - la
pelle dei miei giorni."
Grazie per la piacevole lettura a tutti.
Cristina Bove
Buon giorno e buona poesia.
Ben arrivato Enrico Tartagni, con una malinconica ma bella "Ho smesso di
seminare", però se scrive ha pronta la nuova semina.
. Cavolo Guglielmo (WS), " Due amori..." anche tu eri della partita
antifemminista! Grazie Letterio C.
. Livia C. - Notte - come mi piace questa "Fra sospiri casldi di lenzuola /
e fredde solitudini / avanzi nelle piccole ore / e ogni rumore si spegne /
in ascolto del tuo passo di luna."
. "Credibilità istantanea" di Glò, si è presi d'incantamento da certi visi,
espressioni.
. Aurelia T. - Aorta - come il fiume impetuoso, essenziale della vita.
. "Cirillo l'orologio" di Micheal S. brillantissima poesia di popolaresca
memoria, divertente.
. Elia B. - Saranno i giorni... - grazie della dissertazione esplicativa
data ieri di questa intensa poesia.
. Tinti dalla "Nebbia" aspettiamo sempre che - ...diradi ...e mani svettan
carezze... -
. Palma C. - Io sono scintille - mai sopita la voglia di essere, in qualche
modo.
. Silvia T. - Infanzia... - romantica, nostalgica di un paesaggio, anche
intimo, che è cambiato.
. Applauso a Donna Irene Pizzimenti per la consapevolezza di se.
Modestamente.
BR1
Ciao notte e poesia.
Bello l'incipit di Enrico .T , neofita. e la chiusa del viaggio dentro di
Palma. C.
Grazie Bruno per la dedica ad una donna di coraggio!
Che dire del POETA Elia che è"rondine impaurita e ritorna aria": null'altro
che"GRAZIE".
E poi bentornate Lidia e Fata!
Lidia arriva e porta nel sito con la sua lente magica (da Elia) una folata
lirica di una notte ancor differente "a passo di luna"da cui quasi si
difende
con le sue "ali di luce".Bellissima .Ciao
Fata, che ventata fresca , cristallina , delicata di natura che "bussa
lieve" evviva!
Grazie a tutti ed al nostro Magnifico !
Sognate sempre ,mi raccomando ,sempre.
Tinti
Commento alla poesia
Saranno i giorni della rosa ardente, di Elia
Belculfinè:
Saranno i giorni
della rosa ardente
Elia Belculfinè |
Saranno i giorni
della rosa ardente
Commento. Carmen, 15.1.’08 |
Saranno i giorni della rosa ardente,
oltre il cortile antico dei limoni.
Saranno i giorni che alzeremo il
nostro vessillo; diremo a tutti –
siamo poeti e funamboli e briganti.
Certo, potrebbero bandirci,
ma se vita, infine,
iperbole sublime, ne sarà
valsa la pena. Ce ne
staremo, così, a farci meraviglia
di un fiore di melo, come
fosse uguale a Dio.
Ogni affare più valente sul piatto
della sorte. Saranno i giorni
delle bambole e un giro di sogno
nei quadri della campana. Ci
vorrà pane per essere
uomini! Ma parte il viaggio
oltre la finestra. Senti il pugno del
tamburo? Fugge sopra i tetti
come un canto la rondine impaurita
e ritorna aria. Lì segue la strada.
|
Il poeta, ormai adulto, rievoca i giorni
della sua infanzia felice, ma è come se immaginasse, da bambino, ciò che
l’aspetta nel suo futuro: è, diciamo così, un suo sguardo retrospettivo
sul proprio passato, sguardo che illumina quel tempo “antico”
alla luce della consapevolezza del percorso da lì a qui, da allora ad
ora. E dunque il bambino immaginava che sarebbero arrivati giorni di
passione (“la rosa ardente”, simbolo dell’amore), oltre il
cortile di casa, uscendo fuori nel mondo. E i giorni futuri sarebbero
stati pieni di soddisfazioni, tanto da poter esserne fieri (“alzeremo
il nostro vessillo”), da poter dimostrare al mondo, agli altri, (“a
tutti”) di essere una personalità poliedrica: seria e creativa
(poeti), allegra e divertita/divertente, (funamboli), ma anche severa e
arguta (briganti). Immagina quel bambino-futuro poeta, che potrebbero
esserci anche dei contraccolpi nel futuro, dei momenti negativi, come il
non sentirsi accettati (“potrebbero bandirci”), ma finché si avrà
la propria vita, iperbole sublime, la cosa più importante in
assoluto il cui valore è all’apice di tutto, sarà comunque valsa la pena
essere stati personaggi ricchi di interiorità oltre che di intelligenza
e creatività. E da vero poeta, immagina quel bambino, di essere in grado
di stupirsi, di provare meraviglia per le cose semplici, come per un
fiore di melo, come fosse uguale a Dio. E sarà comunque il destino a
guidare i giorni futuri, i giorni migliori (“ogni affare più valente”).
Intanto, si vive la fanciullezza con i giochi delle bambole e della
campana. Ci vorrà tempo, tanto tempo e alimento, non solo del corpo, ma
soprattutto dell’intelletto, per poter diventare dei veri uomini!
E la fantasia, ormai liberata, vola oltre
la finestra di casa, il bambino poeta si proietta nel proprio futuro. E
sente già musiche e suoni di tamburo, immagine che prefigura l’allegria
dei giorni che verranno. Ma forse la fantasia è stata troppo ardita e il
bambino che s’immagina di volare alto come rondine sopra i tetti, si
ferma quasi impaurito della propria ambizione e ritorna a respirare
sereno. Da lì in avanti, segue la propria strada ed ecco che il poeta
si ritrova quello che avrebbe voluto essere. |
È un bel rievocare speranze, sogni, aspettative, ed è
una bella soddisfazione il potersi ritrovare nel proprio mondo sognato. C’è
la visione intro- e retro-spettiva del percorso di crescita. È la scoperta
piacevole del realizzarsi di un sogno.
Mi ha affascinato anche quel parlare al plurale, come un plurale
maiestatis(?) o forse meglio, come un dare ali alla fantasia anche di
altri (e in realtà io stessa mi ci sono ritrovata dentro questo itinerario
di vita… - anche se non sono poeta…!)
Bella poesia, belle espressioni, come sempre. E alcune di queste forse
potrebbero significare altro da quello che a me hanno suggerito: ma solo il
poeta può dirlo…
Complimenti e grazie ad Elia e alle sue capacità di fare vera poesia con
poche ma suggestive immagini. Carmen Lama
14/01/2008
Scrivo
qualche rigo a commento della mia poesia " Saranno i giorni della rosa
ardente…" per offrire una chiave di lettura del mio modo di scrivere
agli amici del sito che spesso ritengono criptiche, o addirittura
incomprensibili, le mie poesie. Senza dimenticare che ogni poesia è aperta a
innumerevoli interpretazioni, dando giusto merito a chi, pur non conoscendo
il poeta e le mille sfumature di un testo, ne scopre il cuore e ne condivide
il messaggio secondo il proprio insindacabile sentire.
Saranno i giorni della rosa ardente,
oltre il cortile antico dei limoni.
Saranno i giorni che alzeremo il
nostro vessillo; diremo a tutti -
siamo poeti e funamboli e briganti.
Certo, potrebbero bandirci,
ma se vita, infine,
iperbole sublime, ne sarà
valsa la pena. Ce ne
staremo, così, a farci meraviglia
di un fiore di melo, come
fosse uguale a Dio.
Ogni affare più valente sul piatto
della sorte. Saranno i giorni
delle bambole e un giro di sogno
nei quadri della campana. Ci
vorrà pane per essere
uomini! Ma parte il viaggio
oltre la finestra. Senti il pugno del
tamburo? Fugge sopra i tetti
come un canto la rondine impaurita
e ritorna aria. Lì segue la strada.
"Non è mai troppo tardi per rifarsi un'infanzia felice" mi scrisse su un
foglietto, anni fa, il mio insegnate di filosofia…. Ed eccomi oggi a vivere
questa meravigliosa seconda adolescenza! La poesia tratta infatti del
crescere e diventare uomini. Discorso che potrebbe valere per un qualunque
ragazzo, la poesia ha però forti tratti autobiografici, nulla di pedagogico
strettamente inteso. Giorni meravigliosi come una rosa che arda di bellezza
(richiamo ad una psichedelica o addirittura a un surrealismo, parti della
mia cultura musicale o visionaria) aspettano oltre il cortile dell'infanzia,
quando avremo il coraggio di gridare al vento le nostre identità "briganti",
"funamboli" - ovvero, poeti -. Certo, c'è chi vorrebbe metterci al bando.
Essere poeta è per la maggior parte della gente attività spiacevole,
sfortunata, ad ogni modo, di poco conto e che, come minimo, provoca invidia
e qualche risatina di scherno. "Chi sarà mai quell'uomo che se ne sta seduto
lì a guardare e scribacchiare? Chi è, a che pensa? Che sfrontato! Dovremmo
avvertire la polizia" Ma quel grido, quel vessillo o blasone che è la nostra
condanna e, insieme, la nostra nobiltà, varrà la pena di tenderlo al vento
se renderà la vita una esperienza sublime, condivisa iperbole di grandezza -
sii la miglior scopa della valle - vita esaltazione della vita stessa. Noi,
nel frattempo, aspettiamo e a nostra personale maniera: ci meravigliamo di
un piccolo fiore di melo come fosse un miracolo o addirittura Dio stesso
manifesto - forse come bambini? - Oh, visto da dietro questa magica lente,
tutto assume un valore ben più importante; questa lente non deforma né
rimpicciolisce, in realtà. Rende in vero le cose per quel che sono: grandi,
enormemente grandi! - Il poeta marca un netto vantaggio ché questa lente
speciale fa parte della sua genesi naturale -. "Saranno i giorni delle
bambole e un giro di sogno nei quadri della campana" è futuro perché e
memoria portata verso un futuro possibile. Memoria storica che appartiene a
me per i racconti famigliari; il fuoco amico che scricchiola nel camino, un
vecchio che parla… Ce ne vorrà per diventare grandi! Ma se ben vedi il
viaggio inizia. Oltre la finestra, questa volta. Mentre passa la fanfara
della festa e batte il tamburo che impaurisce la rondine già in fuga sopra i
tetti a farsi aria nell'aria. Questa è la strada da percorrere. Crescere
quindi, trasformarsi e allo stesso tempo semplificarsi. Ma non il crescere
sterile, la rinuncia al sogno, bensì seguire un tragitto che non esclude a
priori il volo, il sogno: il cammino indicato dalla rondine che svetta
dietro il vetro della finestra. Non è una totale rievocazione, quindi. Forse
non lo è affatto. Il tempo usato non è il passato, il modo non è il
condizionale, bensì futuro indicativo "saranno, saranno, saranno…" non c'è
incertezza. Sarà così e lo sarà ad ogni modo, contro ogni ostacolo. Il
plurale, il "tu"
della poesia è un espediente fortunato. Vuole far in modo che siano compresi
in questo cammino tutti quelli che guardano al proprio presente con occhio
sempre nuovo, inusuale, una lente magica. Ma che non smettono di vivere
l'istante che passa in tutta la sua forza, con tutta la propria forza; chi
l'infanzia o l'adolescenza se l'è vista portare via da qualche "serpentello"
interiore o per cause diverse. Tutti sono coinvolti infatti. L'età poco
importa! Non è mai troppo tardi per rifarsi un'infanzia felice, lo ripeto.
Elia Belculfinè
Alle 5 della sera, poesia.
- Anche le stelle si amano - felice di sapere che questo sentimento,
assolutamente ed eclusivamente umano (quello trascendente, intendo), ha
raggiunto le stelle, notoriamente piuttosto fisico-chimiche, Gianni L.
- Silvano C. "Falsa partenza", bello l'incipit, poi troppo esplicito.
- Cristina B. in "Viene col freddo" dice dell'esperienza drammatica della
depressione, che ti prende come un morbo, quasi ad indicare una sola uscita,
quella dalla vita.
- Tortuoso anche l'andare dei "Sensi" di Glò, quasi fosse possibile
eliminare l'ingiusto.
- La notte - di Tinti, come l'angoscia di sopportare un tempo infinito,
senza la consolazione del riposo fisico.
- Bellissima questa di Patrizia P. - Lenzuola di noia - già dal titolo. Un
amore a due (uno) corpi e nessuna anima.
- Irene P. - Titolo architettonico letterario - col compleanno, risorge la
fenice (?)
- Silvia T. - Quanto - piove sul bagnato ? e la vita va.
Modestamente.
BR1
commento
Di ieri, fra le pur tante poesie degne di elogio, mi è rimasto dentro il
grido silenzioso di Wilma M. Certhan, mi sono sentita in parte anche
colpevole di averla trascurata. Cara amica, oggi ti vorrei infondere la
speranza e la forza necessaria per affrontare qualunque evenienza difficile,
ma posso solo offrirti tutta la mia comprensione, e incoraggiarti, perchè a
volte le vicende anche quelle più sofferte, ci fanno scoprire migliori. Un
abbraccio.
Oggi sono attratta da "Sensi" di Gloria D'Alessandro, per la limpida sintesi
poetica e il profondo significato che è riuscita ad esprimere in pochi,
intensissimi versi.
Saluto tutti i poeti amici del sito e li ringrazio per la piacevole lettura
e per i loro commenti favorevoli.
Un saluto speciale al Magnifico Prof.
Cristina Bove
Manto di maliconia avvolge e copre e , come
osserva Glò, molti pensieri e versi, magari non citati restano nei casstti
della memoria e del cuore.Grazie a tutti i sitani quindi.
Caro Giannilang, quanto guardo le stelle perchè ho la fortuna di aver per
compagno un astronomo immerso tra telescopi,nane e galassie e il riferimento
alle stelle"binarie" m'ha commosso.Sublime amore , "non privilegio di nostra
natura".Graziiiiie.
Grande Silvano, amico di pensiero, che ci racconti in un lampo cicatrici e
ferite ..perchè noi viviamo sempre di più ai bordi del mondo.Ciao
Non si può non gioire alla lettura del sonetto di W.S tradotto dal nostro
Letterio: infante chiede coccole e ninne a madre presa d'altro....
E' un crescendo adamantino di scoppiettii, rumori, suoni, calore e fuga in
un aggrapparsi alla parola "fuoco" in Doriana.P.Bella
Amo l'urlo di Glò :il valore che ognuno di noi dà ad una sillaba, un gesto,
una pausa, una virgola non sempre è inteso e quale sofferenza....Spesso i
giusti non vengono compresi e poi ..è tardi. Ciao amica .
Stordisce e riecheggia la voce straziata di Maurizio in "la madre" quasi una
natura leopardiana che crea e poi abbandona e tradisce( un po'l'altra faccia
di ciò che stiamo facendo noi a nostra madre terra che distruggiamo e
corrompiamo a poco a poco)Bravo
Mi piace ..mi prende e m'attira l'atmosfera di Patrizia.P, il ritmo, la
chiusa.."lampi di sangue....gli anni della mia vita.." in cui la notte "gira
tra vivi e morti" neghittosa...
Infine ,dulcis in fundo ,quella piu' amata stasera ,Cristina che dà voce ,e
che voce, a quell'istante che t'attanaglia, tagliando l'aria ,sconquassa in
attimo di sperdimento,terribile demone da cui guarisci,in parte,(è sempre in
agguato!) solo in "nido caldo" Grazie ,perfetta .
Notte di sogni e di chimere .....ma una chitarra suona ....
Tinti
13/01/2008
Wilma,
struggente corsa quella della lepre che si riversa nel mutismo assoluto. Non
c'è che dire... colpita.
Quell'"Altrimenti" di Amore che si riversa nel vorticoso spaziare tra le due
realtà giorno-notte e si vuol vivere "viceversando".
Gianni Langmann mi fa perdere la bussola della perdizione... per pura
immersione nel suo Verseggiare Maiuscolo degli aliti che s'icontrano...
Sempre un Grande Sei!
L'uomo, dal mio punto di vista, forse sbagliato, diventa il fine per una
pura continuazione al "non sentire, non ascoltare, non pensare, non amare"
delle macchine... per lasciare alla vita stessa quel senso del Due che
Maurizio Battistoni sa maestosamente far risorgere con la sua chiusa.
Tinti: non son quelle... difficili, e non son nemmeno tanto sudati quei
giochetti che dan forma alla nostra sostanza interiore. (Se ho sbagliato
qualcosa, ti prego dimmelo!!!) Ti abbraccio con grosso affetto.
E cosa dire di te... Gabriele Piretti? Così sostanziale nell'esprimere col
diaframma la tua oasi interiore?
Dimestichezza in Loris Pesce: quel J'accuse che io amo tanto perchè
spiattella la verità tale e quale a quella che è... vista da noi comuni
mortali...
Giorgio Medda... con l'occhio e il cuore che sanno esprimere d'altre
esperienze. Altro Grande...
...Come grandioso si rivela il senso delle parole di Pierluigi Zorzi:
proiettili rinforzati che forano lastre d'acciaio!
Sapete? Facilmente si cade nei piccoli sensi di colpa in queste letture
quotidiane d'azzurro... non si vorrebbe mai tralasciare nessuno; ma di una
cosa son certa e me ne faccio forza: ci sono frasi o versi che adotto ogni
giorno facendoli "miei", e non solo di coloro che menziono...
Un grande bacio a tutti, indistintamente.
Glò
Efficace e sintetica la poesia di Wilma Marian Certhan
“ Corri “ : invita a riflettere sulla condizione umana .
Gianfranco Stivaletti .
Alle 5 della sera...
Leggo una cosa di Wilma M.C. - Corri - quante paure inculcate hanno fatto
fuggire, verso il recinto, sicuro (?) della solitudine.
William S. "ne sapeva più di Cacco" una logica stringata, sebbene in
sentimenti; ce la porge l'ottimo Letterio C.
Evviva, Salvatore A.S. - Resurrezione - e, vai rondione, vaiiiiiiiiiiiiiiii
Arcangela C. - La seonda metà della vita - schematica e profonda,
assolutamente condivisa nel contenuto.
Gabriele P. è - Stanco - di essere, della sofferenza che comporta esistere
senziente e ragionante: sltanto pura energia ? a che pro, senza cervello non
ci sono sensazioni.
- Il volo - di Daniela P., brevi immagini di sentimento.
Irene P. - in - Diversi gli occhi - racconta benissimo la veridicità del
detto "gli occhi specchio dell'anima" e quando hanno fatto all'amore,
veramente, danno lo splendore di tutto il vissuto con l'amato.
Modestamente.
BR1
Caro Antonio Alvaro , che vedi nella Poesia l’
arte che “ prepotente vince / la grettezza della vita “ , vorrei dirti che i
tuoi versi mi richiamano alla mente quanto disse Luciano Lucarini , editore
di “ Pagine “ , nel presentare il Festival della Poesia Romanesca il
24-9-2007 . “ La Poesia è come una stretta di mano : in una società dove
tutti sono aggressivi ; e tanti , come aprono bocca , cominciano il discorso
con una parolaccia , uno che ti porge la mano è come un balsamo ! E la
Poesia è , appunto , una stretta di mano , perché il Poeta apre il proprio
cuore agli altri , creando un occasione di dialogo .
Gianfranco Stivaletti .
Mai pago , mio cumsorte, che sogni "di vivere o
vivere per sognare": che bello leggerti e sentire quel bisogno d'uscire ..vivendo.Ciao
Bruno.
Rapisce, di soppiatto, "nell'oscurità", caro Giannilag, per la ricchezza di
suggestioni ...
Quella virgola, pausa, riposo da una vita "senza fiato e volontà ad insegure
il nulla" ..par di sentir l'affano e poi il silenzio.Bravo Antonio.A
Pierluigi.C, struggente ed amaro"...tormento l'anima..."
Cri, hai ragione e la similitidine con l'astice e perfetta!
Gabriele, grande..anch'io vorrei esser "vento e neve ..albero vecchio" per
non dover sempre capire,distinguere,giudicare, perchè sarei "essenza "pura.Grazie.
Grazie ad Alberto poeta intriso d'amore e a Dani per "il volo"
Di lirica efficacia , essenziale Pieluigi.Z in "Parole..proiettili ..." Un
altro dardo che colpisce nel segno come gli occhi "Diversi "dopo l'amore di
Irene.Belle.
Direi stasera che si fa fatica a non elencarle tutte sempre piu'
sottili,raffinate..
Stasera però trovo bellissima, Wilma che è lepre che corre ,corre e
poi..rimane sola davanti all'indifferenza del mondo ..oggi per me vera e
toccante ,cara amica..ma domani è un altro giorno e potrebbero seguirci
nella corsa" maestosi cavalli dai mille volti"..Chissa'e bentornata!Ciao
Un saluto a tutti,Letterio e Lorenzone.
Notte di sogni
Tinti
12/01/2008
Alle 5
della sera, c'è poesia.
Non è che voglia pavoneggiarmi, ma se una mia copertina e relativa raccolta
di poesie, muovono cotanti versi - All'arenile - della Emerita Daniela
Procida, qualche merito l'avrò. Scherzo ! Trovo il lessico di Daniela,
specialmente in questo pezzo, eccellente, liscio, essenziale, fraseggio
armonioso, il sentimento contenuto, commovente (in questo commento mi gioco
la carriera, Bho?)
- Aurelio Z. - chiede - Quand'è - che ci sveglieremo dal torpore
dell'insensibilità: mai! temo, e scrivendone lo ammette egli stesso.
- Bella questa della - Creatività - furtiva, quasi irrazionale, che
scaturisce inconsciamente e dice. Benissimo Gianni L.
- Guglielmo (William S.) per mano di Letterio C., colpisce ancora "...Non
t'amo con gli occhi; E' il cuore che ama...e a dispetto della vista, delira
in te perduto." Giù il cappello, signori e signore.
- Splendida - Pane nero - di Michael S. "...ove impiccata scende bassa la
storia / invisibile a quelli che furono / d'umani /...gli occhi".
Complimentio vivissimi.
- più che - Il disorientamento - Cristina B. "...siamo solo concime /
compostaggio / di alimenti azotati a largo raggio..." è chimica
dell'universo, altro che creazione.
- Non so se Maurizio B. in - La formula - ha trovato o si è dato una
risposta, la mia sarebbe : vivere, oppure morire.
- Conosco poco Salvatore A.S.e quel poco me lo mostrava lontanissimo da quei
pensieri che da qualche tempo esterna : benvunuto nella città di Malynconia.
" Il Natale passato " mi pare più l'anno, non passano, non vanno da nessuna
parte, sono le nostre particelle, che si consumano: carbonio docet.
- Tinti - ha una - Visione - allettante, un sogno che dolcemente ha fatto
tanta strada, "...domani sarà un'altra cosa ?".
Mdestamente.
BR1
Bruno
Amore "Vincere", novello Radames, e l'alba è già arrivata, e ti
immagino con la voce di Pavarotti alzare al cielo il tuo grido. Ma tu hai
già vinto, e non avrai bisogno di sacrificare la vita per ottenere la
vittoria...Tu hai la tua poesia.
"La formula" di Maurizio Battistoni, criptica ma non tanto da non poterne
cogliere l'essenzialità..."...tra noi solo una virgola - ma è una distanza
immensa." un verso bellissimo.
"Il Natale passato" di S.A. Santoro, un pò leopardiana, con quella
sospensione di immagini e sentimenti che ti segnano dentro , che ti portano
la consapevolezza del tempo che segna mentre la giovinezza intorno non la
coglie. Una poesia tenera, lucida e sofferta.
Suggestiva la "Visione" di Tinti Baldini, il maniero abitato dai nostri
sogni, dai nostri sentimenti soavi.
Cristina Bove
Occhi
cisposi,naso chiuso e ossa a pezzi... per cui mi limito ad un elenco
di quelle piu' mie..
"All'arenile"-Dani
"Sole notturno"Massimo
"Vincere"-Br1
"IL disorientamento"-Cri
"Quand'è che"-Aurelio
"Il natale passato"-Salvatore Armando(molto)
e poi Giannilag, Irene e Michel.S.
Bravi tutti cari amici e serena notte.
Tinti
Ciao Gianni caro.
11/01/2008
E' vero,
Daniela, i profumi dei colori che la poesia emana non ha paragoni:
breve, tinteggiante di pastelli delicati.
Il "Senza titolo" silenzioso di Vincenzo Del Core: lascia messaggi urlanti
dentro chi lo legge. C'è verità, senza sfumature ombreggianti e non fa che
parlare con la ricezione dei nostri occhi.
Profondità assoluta in "Pane quotidiano" di Pierluigi Ciolini con una chiusa
d'incanto...
E poi... un mio vecchio amore: Silvano Conti; le sue "...Effimere parole" si
snodano tra i "...crudi contorni/della torta del giorno/Affettata in parti
uguali/dagli orologi..."
E poi... mi son piaciute anche, mooolto, altre, tante, forse è meglio se li
elenco soltanto:
Daniele Locchi: Il cielo aveva un suono appiccicoso.
Tinti Baldini: Bologna.
Vito Bologna: Pianto notturno.
Salvatore Cutrupi: Uomini saggi.
Salvatore Armando Santoro: Tramonto.
Pina D'Ulisse: Sole e tempesta.
Grazie a tutti, amici azzurri!!!
BRuno, non mi son dimenticata di te... un bacio anche a te.
Glò
Gloria D’Alessandro , in “ Giorni Lontani “ mi
fa capire che la nostalgia , pure se tinta di “ colori di seta “ è un
sentimento evanescente che genera solo incomprensioni : il rinchiudersi nel
proprio mondo può essere dolce , costituire un referente di sicurezza ; ma
alla lunga può rivelarsi un sentimento sterile. Ecco perché noi sentiamo
qualcosa che “ urla dentro di noi “ : è il nostro animo che vuole donarsi
agli altri , parlare, scrivere, cantare , dipingere...tutto, fuorché
starsene “ al calduccio “ in “ un modo di essere che non c’è più .
Complimenti per la tua analisi introspettiva , Gloria !
Gianfranco Stivaletti .
Oggi ,a
febbre scesa,mi trovo a rileggere un passo del"mito ritrovato"della
fortissima Gloriosa:quel "nuotare sulla vita dei nostri gradini è solo
conquista di libertà..." che mi ha intrigata significa vivere assaporando
tutto ,nel bene e nel male,senza sempre seguire strade o guide d'altri in
attesa di conferme ma ..capendo sè e l'altro in abbraccio?A me piace l'idea
.....non facile in pratica ma..è un mito che parte da un fatto reale ma poi
...vive di fantasia e creatività....Ciao cara.
Tinti
"Icaro
2008" di Aurelio Zucchi, mi ha dato il brivido del volo, mi ha
comunicato quell'insopprimibile desiderio di spazio e di cielo...senza per
questo dimenticare la terra...anzi.
"Altrove" di Gabriele Piretti, che non finisce più di sorprendermi..."
abbiamo rincorso la notte - per mille anni - ma il sole ancora non spariva -
impedendoci l'eternità..." versi davvero incantevoli.
"Un dono" di Anna Maria Guerrieri, in cui la solitudine reclama spazi di
ricordi, almeno, da riempirne cassetti e cuore.
"...Effimere parole" di Silvano Conti...la torta del giorno - affettata in
parti uguali - dagli orologi - e dalle cicale...e la chiusa "ciliegina"...
"Tramonto" di Salvatore A. Santoro, ha un che di aulico ma in sincrono con
il moderno sentire di un poeta che legge la vita e ne riporta le sofferte
note a margine.
In questa "Il mito ritrovato" di Gloria D'Alessandro c'è qualcosa che mi
lascia un pò perplessa, forse sono io che non riesco a collegare il senso
delle parole, Questo non mi impedisce di esserne travolta piacevolmente. C'è
poi la chiusa "...i nostri aver amato - amando ancora.." che mi piace molto.
"Il cielo aveva un suono appiccicoso" di Daniele Locchi, un poeta che non
delude mai, che ha delle metafore a dir poco stupefacenti...per me un
piacere immenso leggerlo, sempre. "...Il mondo alle caviglie - e nelle
scarpe il cielo." Che ci posso fare se mi piace farli risuonare dentro di
me? Li trovo meravigliosi.
Cristina Bove
Buon giorno poesia.
Benvenuto Giuseppe Cicozzetti, con questo bell'omaggio alla lingua che
usiamo, forse inconsapevoli della storia che ha scritto lo spartito.
Alberto B. - Perchè tu - niente è più opinabile della bellezza umana (ogni
scarrafone.....) e certamente la TU della poesia, sarà felice d'essere la
prediletta.
Daniela P. di arte in arte, similitudini alte, poesia, pittura e altro
possibile, in - Com'acquarello.
Armando B.belle immagini di innamoramento in - Colpo di fulmine.
Menagramo il riferimento a - Icaro 2008 - Aurelio Z. perchè neppure lui
riuscì, il "...tempo brezza..." non spira.
Massimo R. - Partire - porta con se un bisogno, sempre.
Anna M.G. un piccolo - Dono - per una grande, malinconica solitudine.
Cristina B. - Sono come folate - voglia irresistibile di volare, l'amore
figlio della rete, fuori dal solito, nel blu del sito o del cielo, la durata
? un sospiro - una vita.
Maurizio B. del quale non so l'età, ma la desumo, ci dà l'immagine
dell'Italia prevalente del passato - Campagna - appunto, quasi tutta, che le
città, anche grandi erano più che altro borghi, piene di borghesi.
Nostalgia, in fondo, di semplicità, sopravalutata a posteriori. Bella la
poesia, ad ogni buon conto.
Brava Tinti, io non ricordo più l'Osteria dove cantava Guccini a - Bologna -
città tassello della storia di questa nostra povera Italia.
Modestamente.
BR1
Bellissima pagina ma la febbre incipiente
m'impedisce una buona concentrazione.Vado quindi a volo d'uccello su chi
m'ha piu' "acchiappata".
Incipit evocativo e gradevole il testo di Giuseppe.C,nuovo poeta.
Poesia di colori in emozione,sì ,Dani,è così.
Aurelio ,mi porti con te alato a veder "le teste dei potenti della terra " e
saprei io quale liquido far cader loro addosso!Scusami ma quando cè vo' cè
vo'.Ciao
Bellissima soprattutto la prima strofa di Gabriele ,quasi esaustiva nella
sua lirica essenzialità.
Stuggente "Il dono, per pathos :l'acqua"che scolara anche l'anima" Bella
bella ,Anna Maria.
Arcano,remoto senso dell'ieri in Giannilag.
Elogio della solitudine, musicale quasi profumato ..di Massimo.A
Su tutte" partire" di Massimo:ecco quel dardo che arriva al cuore come il
vagabondo di Bruno,col volto incollato alle vetrine in festa,cacciato e
alieno.. e cosi' Angelica,senza vezzi ma intensa in sintesi poetica e la
grande Cri che ,con soffi leggeri e fluttuanti riesce a parlar del filo
d'amore nel sito che va e viene come onda ..Grazie
Per concludere mi ficco dentro perchè appien non entro ma m'intriga "il
suono appiccicoso del cielo..e il mondo alle cavilglie"
Grazie a Lorenzo sempre e a Letterio.
Tinti
Alcune poesie dell’11 gennaio
Com’è acquarello, di Daniela Procida
Riuscita idealizzazione della poesia dai toni e colori policromi.
Colpo di fulmine, di Armando Bettozzi
Proprio così, una sensazione che non è facile a descriversi, perché spesso
non si riesce a dare una spiegazione logica.
E’ Natale…non badare, di Bruno Amore
Delicati versi di impegno sociale.
Sbanda il gregge, di Gianni Langmann
Indovinata metafora che riesce ad avvincere per la bellezza delle immagini.
Sono come folate, di Cristina Bove
Cuori on line.
Il mito ritrovato, di Gloria D’Alessandro
Glò, un mito.
Bologna, di Tinti Baldini
Sul filo del ricordo, immaginato e che emerge dal passato, l’incontro con la
realtà di ogni giorno.
Renzo Montagnoli
Commento alle poesie di Salvatore Cutrupi
Forse perché Cutrupi si chiama come me ha delle assonanze e delle
somiglianze (anche interiori) nel suo modo di comporre i suoi versi.
Nostalgia, rimpianti, affetti incompiuti, sentimenti fioriti in cuore con
spontaneità e non realizzati a pieno.
Su tanti punti ci incontriamo e la sua poesia è leggiadra, dolce, piacevole
a leggerla e suscita comprensione e partecipazione.
La suggerisco ai navigatori che si affacciano la sera su poetare. Leggete
qualcuna delle poesie di Cutrupi prima di addormentarvi la sera: sono
indicate per "cuori delicati".
Salvatore Armando Santoro
10/01/2008
E' sera
e ti leggo ora, poesia, solo un po'.
Mi assale Tinti e dice - Sputa - il marcio che c'è intorno, "...mastica..."
soffertenza e amore e diventerai libero.
Conturbante Daniela P.in - Amorosa creatura - invita l'amato a berla presto
prima che svapori la sua passione.
La vena pessimista tortura la poesia di Salvatore A.S. ne - Impotenza - del
corpo che segue le leggi naturali del nascere, crescere, naturare e perire.
La nostalgia per - I giorni lontani - di Glò quando la freschezza faceva
trascendere le incomprensioni.
Modestamente.
BR1
Seguo ormai da tempo i versi di Tinti Baldini,
che maturano come frutti sugli alberi e per lei mi sconvolge "Amore che da
solo/ contiene e possiede/il vero, vergine e puro/in altra dimensione"
Gus
Oggi mi soffermo su alcuni poeti che hanno la
forza di trasmettere anche in poesia il loro impegno civile e morale.
Gabriele Piretti che in "Napoli e dintorni" traccia la mappatura di un
sistema sociale e politico stantio, quando non criminale, ed auspica un
risveglio del vulcano, forse ultima risorsa per un rinnovamento...Come lo
capisco...
"Sette" di Renzo Montagnoli, perchè la memoria non si inceppi. Perchè ci si
distrae con la stessa rapidità con cui si consuma ogni cosa, lasciandoci
sfuggire che il seme dell'ingiustizia rimane fra di noi anche per il nostro
ignavo silenzio...
"Buona fortuna" di Silvano Conti che esplora le soffitte della vita ed
augura un risveglio portatore di nuova coscienza...
Divertenti gli accostamenti dei titoli con cui la brava Arcangela Cammalleri,
riesce a far poesia...
E divertente pure l "Internet" visto da Gianfranco Stivaletti, con quel
finale "..Parlo co' tutti, ma so' sempre solo." che è una vera chicca.
Cristina Bove
Renzo Montagnoli
"Sette": bella!
Mi piace pensare che
ad ognuno sia stato
regalato uno dei sette
colori dell'Arcobaleno...
giannilangmann
Alcune poesie del 10 gennaio
Sputa, di Tinti Baldini
Uno sfogo liberatorio espresso in versi.
Per te sorrido, di Alberto Borgia
Tutta la freschezza e l’ardore proprie dell’innamoramento, un susseguirsi di
emozioni esposte con trepidanti versi.
Napoli e dintorni, di Gabriele Piretti
Prosegue l’impegno civile di questo autore, cogliendo i risvolti di una
vicenda che sta destando, giustamente, tanto clamore.
Una semplice preghiera, di Gianni Langmann
Ecco questa è la preghiera che dovrebbero recitare sempre i religiosi, a
cominciare dal pontefice.
I miei confini, di Cristina Bove
Se questi son confini, ben vengano.
Impotenza, di Salvatore Armando Santoro
Quanta amarezza, quasi una consapevole desolazione sottendono questi versi.
Renzo Montagnoli
Commento alla poesia "Sette" di Renzo Montagnoli
"Abbiamo fatto male a non farci capire" aveva detto Mario Luzi a proposito
della scelta maturata dagli Ermetisti di parlare un linguaggio
incomprensibile ai più durante il ventennio fascista.
E bene ha fatto Renzo Montagnoli a chiarire bene il suo punto di vista
elevando forte la sua denuncia contro l'aumento degli incidenti sul lavoro
che ci stanno riportando paurosamente indietro, all'inizio degli anni '60,
quando per lavorare si moriva per assenza di sicurezza nei posti di lavoro.
E l'ha fatto utilizzando lo strumento della poesia e dimostrando, ancora una
volta, il ruolo che può svolgere il poeta nel far prendere coscienza ai
popoli sulla necessità che si ponga fine allo sfruttamento dell'uomo
sull'uomo perché di lavoro non si debba più morire.
Bravo Renzo. Mi unisco volentieri al coro.
Salvatore Armando Santoro
Che forza e vigore emanate tutti! Grazie per la
gioia che mi date nel leggervi!
Stasera su tutte prorompe il messaggio forte,dolente di "tanti, troppi
stuprati da uomini senz' anima" quasi preghiera d'anima sofferente che sente
pesi d'altri sulle spalle .GRAZIE Renzo ! Grande!
Poi ,subito dopo, Gabriele e il "vedi Napoli e poi muori" che diventa realtà
.Cominciano ad aumentare sul sito versi riferiti al sociale e a cio' che ci
investe ogni giorno e sono molto apprezzabili. Grazie altrimenti ci facciamo
scivolare tutto sull'impermeabile comprato in saldo.
Auguri alla tua "nascita "Massimo.A e a Davide che ci porta lontano in notte
fatale .....
"Filari d'anima mirano stupite la vita..."è bella immagine di Antonio .A
come quegli"occhi azzurri come il cielo" di Vito.B che mi immergono in
atmosfera alla Faber (la canzone di Marinella)
Amaro lascia in bocca "il nano" di Paolo.S e folgora la metafora partenopea
"Chi mi ama a sangue pianti..le sue arterie.."Splendida, Dani.
Gioisco con te Alberto e la tua leggiadra gazzella che inzia a emettr versi
delicati dalle labbra.
Belle anche "Siamo così" di Angelica di proustiana memoria, Medda, Cri, Glò,
Silvia .T, Irene, Pier Vittorio....
Dulcis in fundo ,piu' intimiste ma altrettanto mie "Impotenza" di Savatore
.A nell'eterna illusione di fermare il tempo(?) ,le rughe,lo sfiorire ma poi
lo specchio tutto scopre e rivela ..amara e vera così come Bruno,caro
amico,a cui par d'esser arrivato a conoscere l'essensa,a mangiare il frutto
o almeno a sentirne il profumo, anela, spera e poi...tutto sfugge "una volta
ancora" (pensiero a me vicinissimissimo).
Infine ringrazio Silvano che con "Buona fortuna "(mi pareva così lunga da
non riuscire a leggerla e poi è volata..mi ha preso e toccato tutte le corde
) è stato illuminante.Ciao amico.
Grazie a tutti gli altri bravissimi ma non citati per non fare un mero e
freddo elenco.
Notte notte e ciao a Lorenzo esimio.
Tinti
Belle , cara Gloria D’ Alessandro , le tue “ Stelle “
: sembra di scorgere in esse la sintesi di una vita ! La tua breve lirica mi
piace per due motivi : primo , per perché “ ritmata “ e , quindi , “
musicale “ ; poi perché si ricorda facilmente , può essere “ memorabile “ ;
e se un poeta è “ memorabile “ , nel senso che la s sua poesia può essere
mandata facilmente a memoria , diventa - come scrisse Gaetano Arcangeli (
1910 -1970 ) – facilmente famoso . Gianfranco
Stivaletti .
09/01/2008
Buona
sera poesia.
- ben arrivata Carla Cavalli, con "Ho composto qualcosa per te" della quale
ho apprezzato molto la strofa di chiusura.
- Glò in "Stelle", parafrasando "...per me si va..." tutto scorre, trascorre
e per fortuna discorre, nel frattempo.
- Aurelia T. ne il "Platano marginato" come baluardo naturale, turris
potente, contro gli attacchi di insensati nulla.
- Tinti in questa "Tg" denuncia il suo (nostro) limite rispetto a quello
strumento che circola il mondo.
- Daniela P. irrefrenabile ha "Sulla mia pelle" il "...romantico desiderio /
d'abboccamento..." e i giorni bruciano le distanze, nell'impazienza.
- Gus ci fà una "Rivelazione" terrificante: bianco o nero, tutta la
conoscenza? No!
- Silvano C. invidiatissimo in questa esperienza nel "...Bungalow" anche
soltanto mentale. Bellissima.
- Aurelio Z. non da meno in questi "Cieli" duranti un'esistenza piena.
- Michael S. ha la sciabola sempre pronta e il "Mobbing" affetta, senza
pietà.
- Gianna F. dolcissimamente mantiene il "Contatto" con la persona amata e
ripercorre sentieri - ...nel bene e nel male... - tuttavia vissuti.
- Turbian A. solo una strofa per dirci delle "Emozioni" negative, ma -
Emozione è....vita.
- Loris P. poesia di denuncia la sua "Bisogna fare alla svelta" - io non so
di forma, ma i temi sociali mi intrigano.
- Arcangela C. ha deliziosamente ordinato un gruppo di bei titoli letterari
in "Si sta facendo sempre più tardi", forse lo sarà anche questo. Augu
Modestamente.
BR1
Aurelia
e Tinti oggi su tutti... per la forza della voce esterna dei rumori
mortali da una parte, per un sentirsi infinitamente piccola di fronte ai
disastri del mondo (di cui ce ne viene messa a conoscenza solo in minima
parte, altrimenti vivremmo in un continuo incubo di non ritorno...-già
così...-) di Tinti. Parlano tutt'e due le poesia lasciandone l'eco della
riflessione.
Antonio Alvaro si tuffa tra la voglia di vedere i suoi figli, placidi, tra
le coperte... in istanti in cui il sonno sembra di non voler prendere il
sopravvento per questo dolcissimo motivo.
Vi saluto tutti affettuosamente dando anche il BENTORNATO alla Tinti
presenza meravigliosa di questo immenso azzurro.
(Ciao Aurelio, Daniela, Gianni il bello, Gianni L., Cristina, Gerardo... )
Glò
Nelle poesie del sito noto spesso un'eccessiva
indulgenza verso espressioni incomprensibili che mi ricordano un fine
poetico non condivisibile. Se il Marino, molto ingenuamente diceva "E' del
poeta il fin la meraviglia/io dico dell'eccelso e non del goffo/chi non sa
far stupir vada alla striglia", io alla striglia manderei tutti coloro che,
quando leggo i loro brani, mi impegnano fino infondo per cercare,spesso
inutilmente, di capirli.La poesia non è enigma e riterrò tale solo quella
che ti trasmette con immediatezza l'intuizione poetica.
Molto bene oggi Irene Pizzimenti "Come una sveglia antica". Il suo desiderio
di germogliare come seme da lungo assopito, di affrontare la vita per
goderla in modo rinnovato è espresso molto felicemente in questa ode
cristallina come il desiderio di ballare scalza sull'erba verde e di
aspergere il corpo nell'acqua di mare.
Gus
Benvenuta, Carla Cavalli, "Ho composto qualcosa
per te" è una delicata visione sapientemente evocata, di qualcosa di perduto
e qualcosa che permane malgrado la vita umana e i suoi ricordi. E' bello il
torrente che scorre pur avendo fissato per sempre immagini vive di
fanciullezza ed amore.
"Platano marginato" di Auelia Tieghi, ti fa sentire dentro lo sconcerto per
la velocità con cui stupidamente l'uomo perde il senso della sua vita,
mentre il secolare vivere dell'albero, è testimone della sua corsa inutile.
Tinti Baldini, mia cara, mi hai fatto venire i brividi...anche io ho spesso
questa sensazione di impotenza...non aggiungo altro perchè i tuoi versi sono
la summa di questo sentire.
Gus, la "Rivelazione" nel concetto che la conoscenza sembra un fiume con due
foci ha tratteggiato il perenne defluire delle pulsioni umane, nell'una o
nell'altra direzione...un continuo inganno, mi viene da pensare, perchè è
solo apparenza che si sia divisi, l'amore e l'odio sono due rami di una
stessa foce...Profondamente bella.
Mi è piaciuta molto "Bungalow" di Silvano Conti, perchè con rara maestria è
riuscito a pervadere di sensualità ogni verso, con leggiadria, con immagini
intense e delicate insieme, con la lievità di un pittore che, pur dipingendo
un nudo, ne rappesenta l'anima.
I "Cieli" di Aurelio Zucchi, diventano titani in un giocoso rincorrersi di
giorni, mutevoli e cangianti, cieli che il poeta descrive come testimoni
della vita sulla terra e della propria vita.
Grazie a tutti per il piacevole tempo trascorso a leggervi.
Cristina Bove
Che pagina azzurra stanotte!GRAZIE!
Carla.C, ben arrivata per una chiusa di joyciana memoria ,di viandante del
cuore in approdi senza barca nè vela .Grazie
Glò cara,intimo abbandono all'avventura della vita nel godere anche
dell'"ultimo sospiro dell'età che si spegne" verso che faccio un poco
mio.Ciao
Bellissimo e magistralmente pennellato il tuo"platano marginato",Aurelia
cara,ciao.
Sensuale eros e poesia, bruciante ,acchiappa ed accende ..il nostro Vulcano
attivissimo!
Giannilag," come in volo di gabbiani t'insegnerei a volare .." mi basta e mi
offre emozioni impagabili.Grazie.
Condivisa "Rivelazione " di Gus, così vera e sentita .Grazie anche a
Letterio sempre.
Mi piace assai, di Antonio A, quell'atmosfera ovattata d'attesa, sospesa, in
incubazione, lontano dallo stordimento del fuori...
Eros e sensi e torpore ..in Silvano che ci trasporta
"d'abbrivio..".Bella,bella.
Aurelio, acrobata con le parole (non solo in poesia e tu sai vero...), apri
la tua immensa casa ai cieli per noi ,cieli che "pelano le stelle e
..scippano la luna.."Grande.
Teribilmente concreto,quasi un appello che balza fuori dal foglio" a casa
indosserai l'anima stipata ...." di Michel.S
Viaggio d'Ulisse di Pina.D, di noi passeggeri del mondo in ricerca di noi
stessi,di un senso, di riscatto ..Mi piace come una mareggiata di Marzo.
Poesia ..e basta "A Martina "di Salvatore.A
Gianna.F, "Contatto" dona a chi legge emozione dolce come Anna Maria e
delicatamente dedica con "grandi occhi" Massimo.R:che piacere !
Grazie Gabbiano e sempre a Laurentius, artifex abilis et probus.
Ciao e notte .
Tinti
08/01/2008
Buon pomeriggio poesia.
Massimo R. - Colui che mantiene - mi fà astenere da qualsiasi commento.
Glò - Libertà - finalmente conquistata, che lotta ragazzi.
Elia B. - Erano i giorni... - sempre aria di "boeme" e lessico da "bei tempi
passati" nelle poesie romantiche del nostro Maximo.
Tinti - Verità - bellissimo "...sul labbro umido sta poggiata da tempo
domanda..." Un Dio s'è suicidato per mostrare amore, che possiamo noi ?
Paolo S. - All'aslba dei vent'anni - godibile e fresca come l'età che vuole
ricordare, una canzone.
Daniela P. - In bilico - lessico elegante per dire di un'incertezza o il
timore di una certezza.
Maurizio B. - Io sono... - memoria storica del tempo vissuto, rimpianto per
esser stati solo una lacrima su un foglio.
Gabriele P. - Viaggio solo irreale - "...partire è un pò morire..." quindi
andiamo con la mente, chi verso l'aurora chi verso la notte. Ognuno secondo
bisogno.
Salvatore A.S. - La statua - un lamento per l'indifferenza a valori
importanti perchè presi dal merro contingente.
Modestamente.
BR1
Tinti ritorna e subito ci fa scoprire con
la sua poesia la verità su questo nostro mondo, svelandoci il segreto per
avere tutti giustizia. Solo l'amore può eliminare le disuguaglianze.
Notevole "Viaggio solo irreale" di Gabriele Piretti: illusione, speranza,
tenacia si snodano con ritmo malinconico fino alla visione eterna delle
stelle.
Quante volte, voltandoci indietro, soffriamo per qualcosa che avevamo ed ora
ci è indifferente. Maudits ce lo fa ricordare con la sua "Indifferenza".
Interessanti e apprezzabili i temi sociali e civili trattati da Loris Pesce.
Peccato che la forma, alquanto trasandata, non sia adeguata ai contenuti
espressi.
Angelo Taraschi
commento
Nella "Libertà" di Glòria D'Alessandro, le sfumature di una sofferta
rivincita sul condizionamento di assurdi schemi sociali che giudicano
aprioristicamente, senza senso. Uscirne vincenti, conquistando il diritto
alla libertà dell'essere, è opera grande, di un'anima grande.
"Erano i giorni di pioggia..." di Elia Belculfinè..sgomento, rimpianto,
residua speranza di un miracoloso sogno, di un desiderio ch epossa essere
esaudito...ma la consapevolezza di una perdita, che sia luce od argento od
amore, ne intesse di nero la percezione. Molto bella.
"Verità" di Tinti Baldini, sembra quasi una rispresa del filo di Elia, anche
se in maniera diretta, qui la domanda, è ancora speranza di una risposta da
altre dimensioni.
Grazie del "...fascio di rose" a Gianni Langmann. dal cuore delicato.
Nel viaggio procrastinato di Gabriele Piretti il senso della diffile scelta
dei poeti, che si attardano quando altri vanno via, che sono capaci di
ciaggiare intorno ad una stanza...
Mi piace molto "Affinità" di Bruno Amore, ha un che di suadente, di
volteggiare di profumo e di petali...
Buona poesia a tutti.
Cristina Bove
“ Fetido lezzo putrido e inquinato “ di Armando Bettozzi : Complimenti per
il sapiente uso della terzina dantesca . Non è da tutti usare la rima
alternata con linguaggio moderno e comprensibile a tutti .
Gianfranco
Stivaletti
Commento alla poesia Erano i giorni di
pioggia, di Elia Belculfinè:
Erano i giorni di
pioggia
Elia Belculfinè |
Erano i giorni di
pioggia
Commento Carmen, 7.1.’08 |
Erano i giorni di pioggia o il
tempo antico in cui il vetro
dei sogni feriva il fiato come
rosa gli occhi di sole spine.
Non bastava la vita a
fare da contrappeso. Eppure
vita, ancora. Sopra ogni
cosa – dicevi. Quali
foglie il vento! E te ne andavi
per strade e strade,
passeggero di visioni. Tu,
di che celeste alchimia! Di te
niente ora che l’argento
nero. Né mi intendi ché nel
petto hai altra venatura di
delizia. Oh, se solo
chiedessi, saremmo noi
colombe gemelle, a una
balza del mattino. Due di uno,
fieri. Ignari, quel tanto per
un po’d’amore, del dardo agli
occhi audaci dell’arciere.
|
Malinconia! Quanta
malinconia si riversa nell’animo nei giorni di pioggia, come se il
“pianto” del cielo volesse estendersi anche dentro di noi. I giorni
piovosi hanno questo effetto: ci inducono a rinchiuderci in noi stessi
lasciando che i pensieri affollino la mente e sono spesso pensieri
nostalgici, che vorrebbero rendere presenti dei ricordi di un tempo
ormai lontano, come per farli ri-vivere. Ma anche il rievocare un
passato felice, sapendo che non può ritornare, ferisce l’anima, più
ancora della malinconia che ci assale nei giorni di pioggia. Ferisce
ricordare dei sogni, infranti come fossero schegge di vetro, così come
una rosa che si presenta con il solo stelo pieno di spine fa male agli
occhi.
Ma c’è una pienezza di
vita che comunque soddisfa, che potrebbe ben compensare i momenti
tristi. Ma non sempre è così, non sempre questo avviene. E la vita,
comunque, prosegue. E deve essere tenuta in massimo conto (“sopra
ogni cosa”): Così diceva “lei” al poeta. Ma libera, come le foglie
quando si lasciano trasportare lontano dal vento, e come un viaggiatore
che ha voglia di conoscere e vedere sempre nuovi luoghi e persone, lei
andava via… Mostrava tutta la sua ricchezza d’animo, la sua bellezza,
bontà e chissà quante e quali altre qualità, che attiravano il poeta!
Ma mentre il poeta
rievoca, prende consapevolezza del cambiamento che è avvenuto in lei,
almeno nei suoi confronti: è come quando l’argento si ossida e cambia
colore, diventa scuro, non è più brillante, come se non avesse più
valore. È così che gli appare lei, o meglio, che gli si mostra e che non
riesce neppure più a comprendere quanto il poeta la ami, poiché i suoi
(di lei) pensieri sono per altre delizie, per altri piaceri (si
potrebbe trattare dei viaggi, ma anche di nuovi amori…).
Tuttavia, il poeta le
offre ancora un’altra possibilità: se solo lei chiedesse di tornare,
sarebbero insieme come due anime gemelle, e fieri di essere due come se
fossero “uno”: qui si sente il trasporto della passione amorosa, il
desiderio di fondersi con l’amata, senza neppure rendersi conto che sia
stato l’audace Cupido (l’arciere) a scagliare la sua freccia!
Come se tutto fosse già stato scritto nel libro del destino! |
La poesia è un cantico d'amore:
- nella prima parte, prevale l'aspetto nostalgico,
il ricordo di un tempo antico che il poeta vorrebbe far tornare, pur
consapevole che
non tornerà;
- nella seconda parte, dopo un breve passaggio in
cui il poeta evidenzia il cambiamento dell'amata, si avverte l'alta marea
della passione
che fa "aprire le braccia" al poeta per
accoglierla e realizzare quel sogno, interrotto, di quel "tempo antico" che
gli torna alla mente
con tanta insistenza.
Il tema di questa poesia può dirsi "universale", e per questo è tanto più
bella, perché si può farla propria e immedesimarsi, vivendo gli stessi
sentimenti e le stesse emozioni che il poeta ha così bene espresso. Io l'ho
intesa così. Grazie, Elia!
Carmen Lama
volevo fare i complimenti a tutti ,
belle poesie...
Ma oggi in modo particolare a antonellad e a Marchesi Raffaele.
Pina D'Ulisse
Fra tutte le bellissime di oggi. mi colpiscono due fiori...
" Un fascio di rose " di Gianni Langmann
non servono le parole quando il pensiero è nel gesto dolce e amabile...
grande dedica, grazie.
"Anniversario" di Silvano Conti
un fiore d'amore vero, per rinascere e ricominciare, molto bella, grazie.
Aurelia Tieghi
Benritrovati Cri,Fata,Dani,Gianni caro e tutti..ma ora adelante ..
LIBERA ,Glo',evviva,sono con te e con una punta d'invidia ,cara.Mi pare così
difficile ..e poi libera di ..o libera da..? Ci sarebbe da scrivere un
poema...
Non trovo nè voglio trovar parole ,Elia,se non che mi par di leggere Blake
.GRAZIE,ispiratore di danze mentali!
Ciao amica di cuore e testa, Aurelia,che bello leggerti e vederti dipingere
"inguine di sposa fedele a se stessa"..traguardo non da poco.Intrigante e
gradevole.
Che maraviglia ,Giorgio Medda, poter leggere in versi una rinascita
esemplare già prigioniera di catene dorate ,quando si è"finalmente spogli
d'ogni costrutto fasullo.."e il teatro è spento....per un millesimo di
secondo ,in quel liquido fetale si prova ebbrezza d'immenso..credo.Ciao
Dolcissimo e tenero padre di Teresa,Alberto,adorabile!
Maraviglia ancora ed ancora ,Giannilag, quel fascio di rose porto al grembo
di madre che lo accoglie come pargolo in fasce!GRAZIE
Magistrale l'immagine di chi si sporge dal"dirupo del tempo.."in sospesa
attesa.Bella vulcanella mia.
Armando,governo centrale, amministrazione locale, aziende colluse,
criminalità, indifferenza, ignoranza,interessi ...ecc..ecc...responsabilità
di tutti e quindi di nessuno....come al solito...basta ripulire un metro
quadrato dinnanzi alle scuole e tutto è risolto.Siamo ridicoli!Ma qualcuno
s'azzarda anche a dire pubblicamente che Napoli non ci riguarda , non è
Italia...Che dire?
Salvatore.A come non sentire aghi di spillo morderti dentro nel veder fumo
,liquami e puzzo sommergere la nostra storia!
E...poi poeta in punta di piedi,di tocco , Bruno ,ed i petali leggeri in
sintonia, affinità, sinfonia ...Sun ..insieme ..piccole cose insieme
...forse è un mondo ,un modo possibile?
Sera,vocio sommesso,nostalgia,in cui le parole sono"Farfalle
d'emozione":quanto mi piaci Irene , mi dai gioia e stimoli positivi.
Gabriele, i tuoi"viaggi non partono"ma guardano sogni"volando
controcorrente"molto stimolante :bravo ,buon 2008!
Bella e struggente nella chiusa d'artista" anniversario" del mio amico
Silvano.Auguri
Una buona notte a tutti amici vivini e lontani...
Tinti
07/01/2008
Buon
pomeriggio poesia.
. Cristina B. sarà anche - Esausta - ma che musica maestro!
. Massimo R. - Piazza vuota - "...alla donna che ti ha scoperto / mentri eri
uno specchio...", roba buona, roba buona.
. Glò - La luna - eterea creatura che consente momenti indicibili di
intimità, riservati unici spazi fuori dal mondo.
. Giorgio M. - Il bacio - una tempesta di emozioni, alle bocche "di
Bonifacio" ?
. Silvia T. - Macerie - molto bella, dolorosamente bella.
. Daniela P. - Nello scrigno - posto per cose preziose avute e spazio per
quella della speranza di avere. Dolce e languida.
. Gianni L. - Ad un'amica sconosciuta - canta il grande Jannacci "...non
farti mai mancare / qualcosa da aspettare..."
. Armando B. - Napoli! Napoli! - come non condividere ma, fa dire un regista
a Emiliano Zapata " Un popolo forte e consapevole non ha bisogno di uomini
forti che lo guidino". In Democrazia il popolo ha un potere fondam,entale,
quando abdica, per il fatidico piatto di lenticchie...
. Maurizio B. - Il parto - "...tra felicità e morte / in un mondo / senza la
cultura / degli indifesi" realismo o provocaziopne ?
. Alessandra P. - Osservo - l'ombra, quella parte di noi che esiste e non
puoi controllare.
. Silvano C. - Il Sud - immagini nostalgiche e queste, anche se non
nuovissime "...Le onde arrampicate sugli scogli / litigano col vento...spuma
che ricade sugli occhi / e li consuma" molto belle.
. Salvatore A.S. - Tedio - titolo poetico per eccellenza, nobilità la noia,
anche mentale, che descrive.
. Aurelio Z. - Silenzio! si gira - La vita è un film. Hanno sempre detto una
commedia, in tempi classici-borghesi. E noi attori, spesso inconsapevoli, o
consapevolmente irrilevanti, perchè solo spettatori - i più.
Modestamente.
BR1.
Cristina, ogni giorno abbagli di raggio ultrapotente gli occhi di chi
ti legge come donna, poeta, e... sfera d'emozioni... non aggiungo altro. un
bacio.
Massimo Reggiani con il suo grido mi fa avvertire un gran bisogno di
comunicabilità d'amore da cui ancora bisogna imparare. Intensa!
Incantevole passione di un bacio che Giorgio Medda rappresenta tra le sue
strofe... non ci si distacca mai... e nemmeno se ne vorrebbe...
Semplice e riflessivo Paolo Santangelo tra le "reti" del destino....
Ogni "maceria" decanta una sua condizione... c'è molta poesia in Silvia
Trabanelli... soprattutto nella splendida chiusa...
GRANDISSIMO Aurelio Zucchi... tra il girar dei film esterni se ne torna alla
pace delle sue mille foto... e come lo capisco, ma questo non vuol dire
essere malinconici....
Concludo abbracciando anche e soprattutto Silvano, Bruno, Daniela, Gianni
L., Gianni il bello, e... Tinti assente... che manca.
Un bacione infinito...
Lu prime jè sembre alù prufessore...
Glò
Seppur in ritardo,mi trovo presa ed avvolta in
fiaba e verità dalla mia amica Daniela ed il suo "Scrigno"socchiuso.Ciao e
ben ritrovata.!
Tinti
La
luna, attraverso gli occhi e la poesia di Glò, ci osserva,
imperturbabile, da tempi remoti di galassie , dai primi balbettii
dell'uomo...non chiede altro, la poeta, che riceverne ancora luce e magia
nei momenti di buio dell'anima. Veramente bella.
"Tra discese e salite" di Pierluigi Ciolini, nel dipanarsi della vita, nel
biforcarsi delle strade e delle anime...
"Macerie" di Silvia Trabanelli, dalla musicalità accattivante, in ondate di
metafore forti ma anche di lessico quanto mai appropriato ed originale.
Brava, si fa leggere con grande piacere.
"Il sud" di Silvano Conti..."...sbadigli e canzoni tra i denti..." e
"...bianchissima spuma - ricade sugli occhi - e li consuma."
"Tedio" di S.A.Santoro, tutta bella, ma "Le braccia - stese al sole ad
asciugare..." è una immagine talmente efficace che riesco a vederla: il
terrazzo del mondo, e noi esseri umani, pinzati sui fili dei nostri destini,
esposti ad ogni intemperia, ad asciugarci delle nostre lacrime...
Con questa immagine chiudo. Ringrazio tutti, della piacevole lettura.
Cristina Bove
Cristina Bove :
"Esausta"
La tua bravura poetica e la tua esperienza
femminile ne hanno fatto un piccolo capolavoro.
Mi auguro sia chiara.
gianni langmann
06/01/2008
Commento alla poesia "Lanterne" di Cristina Bove
Chiaramente non potevo restare indifferente alla bellissima poesia di
Cristina Bove "Lanterne".
Che dire?
Per un ateo ricorrere ai salmi del profeta Sofonia è il massimo della
libidine. Ma quando ci vuole ci vuole, almeno per dare un'idea a credenti e
non sulla inderogabilità di cominciare ad aprire gli occhi sui drammi
dell'integralismo religioso, che sta sconvolgendo una parte del mondo tra
l'indifferenza degli stati, e fare udire anche noi la nostra voce
indispensabile per la conversione dei popoli alla logica della ragione più
che a quella dell'astrattismo di una religione di parte strumentalizzata
ancora una volta in chiave di potere.
"IV. PROMESSE
Conversione dei popoli
[9]Allora io darò ai popoli un labbro puro
perchè invochino tutti il nome del Signore
e lo servano tutti sotto lo stesso giogo."
E a quel punto non avrà più importanza la perdita della capacità di
percepire gli odori perché sicuramente è stata soppiantata da un aumento
della percezione sulla necessità di donare l'amore vero al nostro prossimo.
Salvatore Armando Santoro
Buon
giorno poesia.
La pagina blu mi intimidisce, oggi, cose eccelse ma lontane come galassie.
Queste però sono nella stessa orchestra nella quale modestamente suono.
- Fiori di vetro - di Renzo M., eclettica, essenziale nell'espressione di un
disagio che vivo anch'io.
- Con in mano... - di Pil Martire, struggente momento esistenziale, che
conosco, ben descritto con poesia.
Ciao,
BR1
Carissimi poeti, ho letto ieri le vostre
poesie, le ho trovate tutte davvero degne di nota, perciò perdonatemi se non
ho commentato. Oggi, belle altrettanto, mi sembra.
Massimo Reggiani con "Sera" mi ha trasportata in atmosfere che conosco
"...nell'ora battuta dagli orologi, coro di lancette e soprabiti da sera..."
Suggestiva metafora.
"Profumi di poesia" di Glò-ria D'Alessandro, un bel sentore di poesia
aleggiante, sospesa a barlumi di suoni, fra la "...vicinanza - col vissuto -
o per il - sarà..." Bella chiusa.
Gabriele Piretti in "Fiori caduti", bella e intensa tutta, ma della quale mi
ha particolarmente colpita l'immagine del poeta che parla di sè come
"...d'un latitante ormai certo - l'io che vi parla come un me..." che trovo
di una pregnanza struggente.
"Fiori di vetro" di Renzo Montagnoli...i nostri ideali sbriciolati come
fiori di vetro...Già, ma talvolta quei fiori hanno anime di diamante...
Scusatemi se mi limito a pochi commenti, se ieri ho trascurato Gus, Fata,
Santoro, Aurelio, ed altri che avrebbero meritato certamente lodi.
Vi saluto tutti caramente. Un saluto speciale al Magnifico. Grazie.
Cristina Bove
05/01/2008
Commento quelle con le quali ho sentito più affinità senza nulla
togliere alle altre che pure sono validissime e belle.
Futuro nichilista di BR1: l'umanità dovrebbe imparare dal passato a non
ripetere gli stessi errori al fine di salvaguardare quello di cui essa ha
principalmente bisogno: la pace e l'amore. Quei canti celtici sono
splendidi.
Infine di Daniela Procida: una pratolina tenerissima. Un gioiellino.
In punto di me di Cristina Bove: una musica di parole che avvolge e
coinvolge.
Paura d'essere di Alberto Borgia: quanti sono rimasti vittime di quella
paura! Molto bella bella.
Anche Gianni Langmann ha descritto magistralmente la Tristezza!
Solitudine di Gus: sono incantata!
Aurelio Zucchi: musica di emozioni e..il mare che sorride sornione!
Interessante la Filosofia di Maurizio Battistoni!
Sussulto di Francesca Bergonzini: "di quanto stupore parleranno ancora".e la
vita continua..!
Bella anche "se mi ami" di Pina d'Ulisse.
"E mi vesto" di Pil Martire. Mi è piaciuta.
Simpatico anche il racconto di Gianna Faraon.
ANCORA UN FELICE ANNO A TUTTI VOI
Fata Morgana
Buon
giorno poesia.
- Infine - Daniela P. in atmosfera minimale si sente una pratolina,
figurarsi, questa orchidea carnosa dell'Avana - ma ci sono periodi della
vita che si sente il bisogno di volarte basso e piano. La poesia è bella.
- Fata Morgana - Neve - dolce quadretto forse intimistico, anche.
- In un punto di me - Cristina B. sa che c'è l'altra lei, spesso in
apparente opposizione, ma assolutamente vera, più di quella che vorrebbe
essere "...sopravanza a scuotere cassetti...". Chi è bravo è bravo!
- Solitudine - di Gus, suadente ascolto d'un silenzio surreale dove un
tromba dal suono flebile, raccoglie l'attenzione del pensiero.
- Un'emozione in più - della premiata Ditta Zucchi A. che non si smentisce e
non delude "...la buffa pioggià a pois...al suolo spiegherà il foulard".
- Letterio Cassata, il sonetto di Giacomo S. di oggi, è stupefacente, sembra
post Froid.
- Tommaso P. - Gocce di tempo - ti rubo "...il cuore versa pagine di
vita...", bellissima.
- Alessandra P. - Pirata d'albe - come pirata a te rubo questa "...scogli
sgomitare / per esser i primi / ad essere varcati..."
- Mai sentito tanto in sintonia con una persona - per quello che mi fa
leggere - come Salvatore Armando Santore. Ultimamente dice cose che mi
sembrano mie.
- " A sera / avvolta nelle tuer stesse braccia /vagabondi tra sessualità
desiderate / ...nel ripetersi muto.../ di nomi mai dimenticati..." sempre
bravissima Irene P.
Modestamente
BR1
04/01/2008
Oggi,
o meglio, stasera:
Gabriele Piretti...
Cristina Bove...
Rosa Maria Armentano,
Michelangelo Marchingiglio,
E non può mancare un grande grazie agli altri amici sitani.
Da lunedì 7 gennaio torno alla normalità.
La mia ultimamente è una sosta breve... ma intensa.
Un bacio a tutti!
Glò
Premetto,
come spesso faccio, che ho trovate belle tutte le poesie di oggi,
quindi commento solo alcune, per affinità e non altro. E anche perchè non ce
la faccio a stare a lungo davanti al pc.
Ho colto il grido di dolore di Ida Guarracino che in "Anima stanca" pare
faccia confluire tutta la condizione femminile, di pesanti virtù, di rinunce
e mancanza di spazio.. La pazienza, cara Ida...so anch'io quanta ce ne
vuole! Per la speranza non so, forse quella è da riporla negli uomini
migliori, quelli veri, che per fortuna esistono ancora.
E mi ha colpito quel "condurre due malinconie - a inventare una sintonia."
di Bruno Amore, dalle chiuse magistrali.
"Macchie d'inchiostro" di Gabriele Piretti, il poeta della denuncia
accorata, che in questa, oltre alla eccezionale esposizione delle idee, ha
dato una cadenza veramente piacevole, liscia che si fa leggere tutta d'un
fiato.
Bella sintetica e incisiva "Nel mio ieri di Daniela Procida.
"Solo" di Gianni Langmann...e se quella eco fosse finalmente portatrice di
Amore?...
"L'aquila" di Antonio Alvaro, per un senso di smarrimento nel vuoto e nel
tempo...e in se stesso.
Vi saluto e ringrazio tutti.
Cristina Bove
Buon giorno poesia, ma Tinti non c'è.
A Salvatore Q. benearrivato lui, il suo - Natale - da poco, anche per uno
che non crede.
e Palma C. con gli - Amici - chiude in speranza una giornata qualsiais.
. Ida G. - Anima stanca - quasi la descrizione della donna (ruolo
tradizionalista), che sia Lei, la donna, l'anima?
. Vincenzo D.C. - una paura di esserci incombente, totalizzante e ,
tuttavia, affascianante e...inevitabile.
. Gabriele P. - Macchie d'inchiostro - bellissima esortazione dichiarazioni
di intenti. E ci saranno tanti varchi di verifica.
. Daniela P. - Nel mio ieri - languido e larvato rimpianto per vènti che
l'hanno appena sfiorata e sempre un pensiero sensuale.
. Cristina P. - Reclino - specialmente la chiusa, malinconica e dolcissima.
. Alberto B. - Pattumiera - un lasciarsi vivere anche nelle peggiori
condizioni materiali, voltati dall'altra parte come se nulla avesse
veramente senso.
. Gianni L. - Solo - si, anche la solitudine ha fascino.
. Alessandra P. - Come pula... - molto intensa e bella. Sono rimasto
spiazzato da "...l'eco suo..." in rapporto alla "prima persona" di quanto
precede e segue (?)
. Salvatore A.S. - Pulcinella - una triste constatazione della incapacità
dell'altra di essere adeguata.
. Turbian - Corpi infuocati - turbinio di sensi nella scoperta di se -
intimamente e sessualmente - il vissuto di Lei.
. Pil Martire - Se c'è una storia - bello scriverla così spumeggiante,
godibilissima.
Modestamente.
BR1
Commento alla poesia "Padre" di Armentano Rosa Maria
Bella la poesia "Padre" di Rosa Maria Armentano.
E' una storia che si ripete all'infinito con i padri che danno consigli e
con i figli che si tappano le orecchie e non vogliono ascoltare.
Orgoglio, voglia di apparire maturi e di sapere fare le nostre scelte senza
il consiglio dei "grandi", situazioni già viste altre volte, che si
rinnovano e che, poi, la lezione della vita (il senno del poi) ci presenterà
il conto dei nostri errori per non aver neppure tentato una volta di seguire
i consigli di chi ci voleva veramente bene.
Servirà tutto questo ad altri? Io spero di si, perché intanto la poesia di
Armentano ci dimostra che a lei la lezione é sicuramente servita anche se
rimane in lei la consapevolezza che tutto ciò non cambierà più il corso
della sua vita poiché ha tardivamente capito che a certi errori non si potrà
più porre rimedio.
Salvatore Armando Santoro
Cristina Bove,
hai sfiorato con le dita le corde
di un'arpa e il suono lo sento
nell'intimo imponderabile. Grande.
Gianni Langmann
03/01/2008
Un
esploit intenso di Willy Bruschi: ci si appoggia, ci si lascia
cullare dalle "poesie della tradizione"; son il nostro input, il nostro
sentire profondo che poi tramandiamo attraverso la nostra scrittura in
versi...
La monotonia di Angelo Taraschi corre dietro la coda di cometa: un'immagine
fotografata in un istante dell'anno, ogni anno un pò più "rosicchiata".
Bella.
Lo sbracciare intenso di Wilma mi affascina e m'intenerisce...
Il fermarsi di Daniela Procida di fronte alle cose che fino ad "ora" avrebbe
voluto... mi rivedo molto nella sua di oggi...
Uno stile impeccabile, quello di Gianni Langmann così descrittivo tra
l'improvviso "temporale" che dalla penna sua sa solo accarezzare... fresca e
non violenta tra le "violenze naturali" che si lasciano prendere... (scusate
il gioco di parole)
Un bellissimo "fluttuare" di parole quello di Maurizio Battistoni, la
modernità qui non fa perdere il senso musicale dei versi appropriamente
uniti dalla modernità.
E mi fermo qui abbracciando anche Gianni Pia, Silvano Conti, Bruno Amore,
LORENZONE... e un dolcissimo bacio a Cristina che non sta bene in lotta con
l'influenza...
Glò
Buon
giorno (prestissimo) poesia.
Ben arrivati Willy e Lucrezia.
- Maria A. - Comandamenti - come aforismi.
Scia di desideri confessati, celati, pensati da Ciolini, Taraschi, Gabrieli
riuniti in cometa caduta nel lago di Wilma, ancora appresso nella pagina,
espressi in bella forma.
Silvano C. - Filastrocca - sciorina vocaboli musicali.
Periodo scuro da profondità magmatiche - Ora - di Daniela P. sommovimrnto di
sentimenti in attesa della stura "...dispersa tra desideri incompiuti".
- Il pagliaccio - di Aurelia T. il tuo amore che si libera di se per
divertirti e farsi amare.
- Solo - di Giorgio M. bella e in alcuni passi contraddittoria. (il cieco
vero o di sentimenti è solo per antonimasia; il vuoto che hai dentro è
sinonimo di solitudine).
Letterio Cassata ci regala un'altro splendido sonetto di Giacomo S. -
grazie.
- Le occasioni perdute - Massimo R., il termine "rimpianti" è come
onomatopeico rispetto al sentimento che piangi per le "occasioni perdute".
- Il tè berbero - di Antonio A. presumo un detto tribale, reso benissimo
anche nel suono.
Alessandra P. - Sono istanti... - "...me entro me...battaglia di falsi
rimorsi..." e "...nell'orma mia sta racchiuso il tempo" come vissuto. Molto
bella.
Salvatore A.S. - Un treno - "...a scartamento ridotto..." da o verso casa,
porta via o riporta, col suo accompagnamento "musicale" tutto quello che
oggi è impaginato.
Gianni A.P. - La notte senza te - tormentato l'incipit, delusione nella
chiusa, comunque attesa e desiderio.
La chiude, giustamente, - Il tempo si ferma - di Irene P., chiedendosi/ci
perchè domande, domande e attesa, attesa.
Perfettamente riuscito l'intarsio, Prof, una goduta.
Modestamente.
Bruno Amore
02/01/2008
Buon
giorno poesia.
. "Torno su" dall'estenuante lettura della "bolla" Marchingiglio (cognome
assolutamente papale, secondo me), sfinito anche per la fatica di capire
come un comune mortale (sbaglio?) possa farsi carico di tali e tanti
insegnamenti. Mi perdoni la sincerità e l'ironia.
. Quanta lampante verità in - Siamo pecore di Gianni A.P., ma non sento
poesia, denuncia si!
. Maria A. - La poesia dei panni stesi - svolazzano come lievi anime, ci si
legge una vita, in un bucato steso al sole. Bella.
. Armando B. - E' nata una poesia - propriò così nascono queste seducenti
ragazze in lettere.
. "Big poet" , Elia B. ha figliato un'altra perla - Si identifica... - che
stavolta acchiappo nel senso. Grazie.
. Silvano C. - Gialli sollevatori - inventarsi poeia in un lavoro, nenche
tanto esaltante. Ben fatta.
. Aurelio Z. - Nessun rumore ferma il mare - neppure lo sferragliare del
treno che ti porta via (?)
. Glò - Generazioni - il fluire del sangue da una all'altra giù giù per il
divenire, porta messaggi, a volte riconoscibili.
. Alberto B. - Passaggio - riflessivo percorso di spazi di vita, costruttivo
o meno, verso il traguardo, maturo?
. Bella la riflessione di Gianni L. - autocritica e autoassolutaria.
. Sogno d'inverno - di Massimo R. un bel flash.
. Antonio A. - Burattino - se trovi il posto dove fuggire, vengo anch'io,
che trovo invincibile ..."dover seguire" con qualche rantolo di ribellione.
. Tiziana C. - 2008 - ammalia l'icipiente anno con possibili Ns aspettative
che dovrà incaricarsi di esaudire.
. Alessandra P. - Esser donna - e...la perfezione è li dietro il famoso
angolo. Bel lampo.
. Salvatore A.S. - L'albero di natale - (il minuscolo è volutamente mio)
quando ci si immedesima - in una pianta, come qui - mi viene in mente un
romanzo triller e un film, dove viene scoperto l'assassino, sottoponenendo a
esame tipo encefalografico, una pianta da appartamento, presente suo luogo
del delitto. Dal tracciato, in corrispondenza del momento dello sparo, c'era
un picco da schok, nel tracciato nervoso della pianta. Bellissimo.
In molti hanno evidenziato la banalità dei festeggiamenti mercantili delle "nataliadi"
ne sono contento e ringrazio covenendo con loro.
Modestamente.
Bruno Amore
E' - Non è - di Maurizio Battistoni: Prova a
pungerti, se di ahi!, certamente esisti.
Siamo Pecore - di Gianni A. Pia:Bé, se la metti così, non siamo neanche
pecore
La poesia dei panni stesi - di Maria Attanasio: L'importante è che siano
panni puliti in modo che io possa specchiarmici dentro
E' nata una poesia - di Armando Bettozzi - Bello il pensiero leggiadro e
gentile adagiato lievemente su di un foglio e trasformato in poesia.
Avvolti nella luce - di Felice Serino: Non legati ad una promessa di sangue,
ma ad una promessa d'amore
Generations - di Glò D'alessandro:Bella.... E questo lo sai perché ci
succede? Perché è lo spirito che muove tutte le cose. Si dice, infatti: la
carne invecchia, ma lo spirito è sempre giovane e guai se non fosse così,
perché saremmo dei morti viventi.
Passaggio - di Alberto Borgia: Tutto vero, anche il titolo mi piace perché
racchiude una grande verità, delicata la chiusa
Riflessioni - di Gianni Langman: Tra fantasia e realtà c'è nei fanciulli un
filo sottile assolutamente incompresibile ed è quello che per noi adulti
rappresenta un rifugio che imprigiona l'anima. Tutta la letteratura dei
bambini è imperneata sulla fantasia e sul fantastico; tu prova a metterci
anche un pizzico d'amore, perché qui sta il segreto di diventare gioiosi
come bambini.
Il Burattino - di Antonio Alvaro: Bella! Mi ha dato delle forti emozioni,
io, pero' la chiusa l'avrei fatta più forte, più convincente.
Essere donna - di Alessandra Piacentino: Che la mente colta possa dare
sublimazione, io, sarei un po' cauto a enunciarlo, perché sono tanti i
diavoletti che ci girerebbero attorno. Ti rammento, infatti l'introduzione
del FAUST di Goet: Ed ho studiato ahimé filosofia, giurispudenza, nonché
medicina, a lungo vò menando per il naso i miei scolari, ma mi accorgo che
nulla sò e nulla è dato di sapere agli uomini, nulla di nulla.
Pastore di un piccolo gregge - di Gianfranco Stivaletti: Piccola ma
avvincente, mi ha dato emozioni di gioia
Mi fermo qui. - Mi scuso, ma mi stanno chiamando da un po'. Rinnovo a tutti
i sitani sereno e felice anno.
Michelangelo Marchingiglio
Commento 1/01/2008
Mi scuso per non aver inviato prima a tempo debito il mio commento,
purtroppo ieri sera mi ha colto di sorpresa un forte mal di pancia e vomito
che mi hanno tenuto fuoiri combattimento, ora eccomi qui, allora:
Diserzione - di Salvatore Armando Santoro: Mi viene in mente il popolo
d'Israele ribelle che chiede al profeta Samuele, intermediario tra l'uomo e
Dio, di volere un re, così dicendo: Noi vogliamo un re! Un re che sia la
nostra forza, il nostro vanto, il nostro orgoglio. Un re che ci conduca alla
vittoria di mille battaglie e che tutti temeranno. E Samuele: A che vi serve
un re? Non è forse Dio il vostro re? Non è forse, Egli, colui che via ha
fatto uscire dalla schiavitù d'egitto e vi ha sfamati nel deserto e vi ha
dato una terra per far crescere in virtù i vostri figli? Ascolta Israele al
re tuo fratello, perché Io non faccio nessuna distinzione tra il più misero
di voi e lui, dovrai inginocchiarti, dare i tuoi servigi, obbedire alle sue
leggi, pagare i tributi, dare i tuoi figli i cui cuori al ritorno saranno
induriti dal sangue di tanti innocenti versato per una vana gloriae priva di
buon senso. Molti di essi, non faranno ritorno e la vedova e madre piangerà
i suoi figli, il suo compagno. Caro Salvatore, l'uomo non si è mai evoluto.
Sì, certo siamo andati sulla luna, in cerca di babbaluci (ossia lumache),
l'America si è costruito lo scudo spaziale per difendersi al suo stesso
obbrobio con il quale sta piano piano inquinando il mondo senza curarsi
dell'uomo creatura ricca di sentimenti. E' da osservare, infatti che ogni
anno la natura si rinnova e sfocia in mille colori; l'uomo, invece rimane
sempre un enigma. A chi dare la colpa di tutto questo se non a noi stessi?
E' da osservare anche che se lei ricorda tutto questo, penso che qualcosa di
buono suo padre lo ha lasciato nel suo cuore seppur velato di tristezza e di
incomprensione che è anche anelito.
La Perla - di Giancarlo Stivaletti: Non tutte le ciambelle riescono col
buco. A chi dare la colpa? In ogni prato ci sono fiori e fiori. Ci sono
fiori dall'aspetto rigoglioso e variopinto, ma che non emanano nessun
profumo. Ci sono fiori, invece sottili, striminziti che emanano un profumo
forte, paradisiaco. Quale di questi butteresti via? Non si butta via niente
in natura. Ti consiglio di aspirare ad un'altro cuscio, che non abiti in
acque inquinate e che ti dia grande gioia interiore. Comunque, è
provocatoria ed invita al dialogo; ben ritrovato in questo sito, fai vedere
il meglio.
Dalla polvere - di Luigi Ciolini: E' vero le esperienze sono luce per
aggiustare il passo che conduce alla verità e fanno spiccare il volo.
Poesia - di Silvano Conti: Bella. Ma la poesia è questa, fatta di emozioni e
di grande sensibilità.
Stella - di Tinti Baldini: Seguila la tua stella è ad oriente, quindi è sul
nascere ed è tutta da scoprire.
Io sono quella - di Daniela Procida: La poesia è scritta bene e intende
benissimo la tua condizione, ma con che coraggio posso dire che è bello un
sentimento di dolore e di scarsa considerazione di sé? Concediti alla vita
con in un rapporto di grande lealtà, frequenta persone che ti stimano. Vedo
in te delle qualità che sono meravigliose e abbi fiducia: Tutto arriva a chi
sa aspettare.
Ci sarò per te - di Pina D'ulisse: Un Augurio! Una dolcezza che solo le
mamme sanno dare. Cosa rara di questi tempi. Se tutte le mamme del mondo non
fossero state dolcezza infinita, seppur la vita è ricca di bui sentieri,
chissà che fine avrebbe fatto il mondo.
En passant - di Gloria D'alessandro: La cura neticolosa dell'immagine e....
gli anni passando. Bella, fa da specchio.
Rinnovo a tutti tanti auguri. Che qest'anno appena iniziato sia un anno
diverso, ricco di buone sementi che danno buon frutto - Buon anno.
Michelangelo Marchingiglio
|