Commenti sulle poesie

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31/03/2008

Inizia una nuova settimana di poesia. "Cronache...quotidiane" di Fausto beretta, fino a quando ci sarà il coraggio di sdraiarsi d'avanti a dei carri armati, ci sarà sempre una speranza per un mondo più giusto. Ha fatto bene Fausto a ricordarcelo; "Speranze Tibetane" di Gianni Langmann, bei versi. Io sempre spero che quelle ali di piombo, possano un giorno diventare candido piumaggio, così che quelle speranze possano librarsi libere nell'aria; i versi della poesia "Se" di Tinti Balbini, mi hanno molto colpito, il genere umano, è purtroppo portato a dimenticare le proprie nefandezze o almeno a fingere di farlo. Forse, perche queste sono tanto orribili, che il sol pensiero di averle potute partorire e tanto orrendo, quanto il fatto stesso di averle messe in atto; Molto belle, "I miei Vecchi" di Beatrice Zanni e "Vecchiaia" di Maria Concetta Durante. Mentre Beatrice ci parla dei nostri vecchi che vediamo nelle nostre case o per le strade, (molte volte aimè con indifferenza), senza curarci di quello che questi sono stati e dell’immenso bene che questi ci hanno dato, Maria, guarda il suo passato e intraprende una battaglia con il tempo, non disposta ad abbandonarsi a questo. Leggendo i suoi emozionati versi, sono sicuro che la sua anima non ha alcun bisogno di essere ulteriormente abbellita; Versi molto belli quelli di Cristina Bove, della sua "Tra i ciottoli" che mi appassionano sempre in maniera particolare; Mi ha molto commosso "Valentina" di Santoro Salvatore Armando; Molto belli anche i versi di Maria Grazia Armone, della sua " Stanca di portare a spasso la solitudine"; Mi ha colpito anche lo "Sganassone"di Pierluigi Camilli, come diceva il mio vecchio babbo, (anche se in un altro dialetto) "Lo sganassone, quanno cè vò e mejo der pane". Grazie a tutti che quotidianamente, mi regalate belle giornate di poesia. Gaetano Gulisano

In effetti ,Fausto Beretta , le cose vanno proprio così, sono cronache di
ogni giorno che fanno davvero male , eppure ,ogni sera ,c'è chi crede di
poter dormire con la pace nel cuore.
Gianni Langmann .ecco l'esempio più lampante .episodi che dovrebbero
suscitare sentimenti riparatori. invece è sempre , e sarà il male di
vivere.come diceva Montale .che si eleva sull'umanità con il solo
privilegio dell'indifferenza . Tinti Baldini , quanti "se "ci poniamo ogni
giorno , e affinchè si avverino , dovremmo porre una condizione e trovare
un sostegno , non restare immobili ad aspettare, o a nasconderci.
Beatrice Zanni .dovrebbe essere un elogio alla vecchiaia.però .ho delle mie
riverse sul fatto di sentirsi dire " i vecchi" .Jean Guitton alla domanda
cosa pensasse della sua avanzata età di novantasei anni , rispose.non sono
vecchio , ho solo conosciuto più giovinezze , ora sono arrivata all'ultima
fase..come se avesse tutte le età nello stesso tempo.ma è vero che le
persone care restano sempre nel nostro cuore
Maria Concetta Durante.se siamo noi a parlare della propria vecchiaia ,
non dispiace, spesso , diciamo che siamo vecchi ..io lo dicevo e lo dico
sempre.però solo da un anno ho compiuto i miei sessant'anni .Però , io
credo che dentro di noi c'è anche il desiderio di non sentirsi chiamati
vecchi..la macchina del tempo è fatta di parole che evocano sempre il
passato e fotografano il presente .ma il futuro? quello è solo da
sperare ."quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia."
Cristina Bove.. tra ciotoli scorre la malinconia. la senti , ti prende e
gorgoglia amara
Aurelia Tieghi..l'ironia fa poesia .anche tra i banchi di un supermercato
Silvano Conti.altra bella poesia .riflessi o riflesso sul tempo .lui non sa
che siamo soli.e la solitudine che ci fa odiare il tempo .è stato il tempo
a respingerti in emozioni ancora profumate d'amore?
Santoro Salvatore Armando.. toccante poesia ,trasmette quell' emozioni che
appartengono solo alla sensibilità dei sentimenti.
Maria Grazia Armone..e sì , i pensieri non ci abbandonano mai.amici per la
vita.però ci fanno anche pensare ancora di più sul fatto che siamo soli. I
pensieri sono come quegli uccelli stanchi che non sanno dove posarsi
perché non hanno un nido.
Maria Cristina Latronico.perché la vita è un viaggio .e il nostro cuore è l'àncora
Fabrizio Lama.. ancora tanta tristezza e solitudine ,oggi . La sento anche
io tanto , forse è il cuore del poeta che avverte più la solitudine e
desidera una compagnia.accendiamo la candela del pensiero , della preghiera
potrebbe , chissà , servire per sentirci meno soli .o vedere meno l'orrore
che ci circonda.
Jacqueline Miu , poesia ed eros.congiunti nel tremor delle stelle
Giovanni Maria Gandolfi.se nessuna cosa sarà impermeabile, il lampo dell'ansia
sempre guizzerà.
Daniela Procida.dove siamo! purtroppo lo sappiamo, ma, per come stiamo
andando che non sapremo dove finiremo! Sarà la clessidra a darci la
risposta?
Pierluigi Camilli ..dopo una tragedia presentita.la disgrazia arriva, e
così sia, e li sganassoni che so' forti, forse dovremmo sparargli a
vista .
massimo pastore ..bella similitudine . Mentre Floriana Porta stanca e
pallida si tuffa e non respira più.sembra un quadretto ;Demo Martelli il
cuore è sempre un pianto antico
Enrico Tartagni.aprica di amori questa poesia ; Piergiorgio Zambolin una
speciale Pasqua ; Claudio Tedeschi . fragile , tenero e tardivo.però
rosseggia in agosto e si difende in autunno.
Su queste parole , su questi pensieri ,il mio tempo silenzioso .come il
tema di oggi frequenziale .porgo un grazie e un saluto
Antonia Scaligine

Ultimo giorno di marzo: ancora voci di sdegno, esortazioni a resistere, malinconici sguardi gettati sulla storia, un grazie a Fausto e Gianni. Io non mi ripeto e rimando alle considerazioni già fatte rispondendo ad Antonia; certamente la poesia non può cambiare il mondo, ma può aiutare a almeno a ricordare, a fermare nel tempo quella storia che qualcuno vuol rimuovere, a "non perdere il cielo nel cammino" come ammonisce Tinti. E a conservare il patrimonio di questa storia e di tutte le storie individuali sono anche i vecchi di Marbe, cui va il tributo d'amore e la riconoscenza delle generazioni che raccolgono il testimone. Cristina soffre un periodo di siccità del cuore, ma le piogge primaverili sono dietro l'angolo, e presto un gorgogliare di fresche acque tornerà a rinforzare la portata del torrente. Maria Cristina conosce il cuore dei marinai, che è il cuore di tutti noi, in perenne nostalgia del navigare: l'avventura, la sfida, la curiosità della vita, ci sono ancora tante terre da scoprire, e tante emozioni da provare. Jacqueline, la notte della verità e dell'essenza dell'amore, la madre di tutte le notti: esplode la passione come un petardo, metafora molto partecipata. Molto bella la definizione dell'ansia di Giovanni Maria Gandolfi, fedele custode, animale che sbrana. Conosciamo bene i suoi morsi. Ultimamente i messaggi di Daniela sono più criptati: affiora comunque alla coscienza l'immagine della clessidra stanca che ritma il nostro tempo, che è anche il nostro "dove", il senso del nostro "pendere", ma non sembra una immagine ottimistica. Dove è finito il nostro vulcano? Anche se non ho mai avuto bisogno di metterli in pratica con mio figlio, concordo con i metodi educativi di Pierluigi Camilli: una brusca tirata di redini può impedire la scelta di strade pericolose, evitando tardivi e irreparabili rimpianti.
Bella la poesia di Demo Martelli, con il cuore che non si riesce a staccare dalla scarpa, quel torturarsi nei ricordi dolorosi che è reso in maniera molto espressiva. Quella semplice immagine di risveglio mattutino dice tutto di Enrico e di quel tenero amore domestico che illumina le sue giornate. Chiude Claudio Tedeschi con un amore "autunnale" che aspetta di essere colto: visione perfetta e tocco delicato, il suo evidentemente non è un frutto proibito.
Ringrazio anche tutti gli altri poeti ed auguro buon inizio di settimana
Massimo Reggiani

Commento per Antonia Scaligine
Ho letto oggi "La poesia per un amore" di Antonia, oggi che per me è un brutto giorno davvero.
Ma quella poesia è dolcissima e le parole
"Dovevamo saperlo che l’amore
brucia la vita e fa volare il tempo"
oggi mi calzano proprio e mi hanno toccato in profondità.
Grazie Antonia: devo dirti che i tuoi versi mi hanno dato coraggio e mi hanno riportato un po' alla realtà anche se oggi ho inviato al buon Lorenzo una poesia terribile, "Minestrone", che leggerai nei prossimi giorni.
Salvatore Armando Santoro

Inferno e Liberazione di Beatrice Zanni quanto sono grandi questi “forse” e quanto sono pieni di bellezza - Di rose e di spine di Cristina Bove tra rose e spine molto bella - Di noi di Daniela Procida, dilemma il quesito. Forse, come fossimo vasi comunicanti, ci arriva tanto quanto quello che della sua parte protetta noi scopriamo, ciao. - Il mio cuore di Demo Martelli dolce e romantica l’immagine resa. Un saluto particolare a tutti. Fausto B

30/03/2008

"Ancora If" di Gianni Langmann e "Di noi" di Danielina.... nel mio piccolo cuore oggi. (senza nulla togliere agli altri).
E saluto dal profondo del cuore Fausto, Tinti, Cristina e... tutti gli altri poeti del sito (non ometto Lorenzone).
Un abbraccio a tutti.
Glò

La domenica è il giorno in cui si prega , ci si riposa .ma anche il giorno
più noioso , per me anche triste ,ora più che mai .
Anche oggi son tutte belle le poesie , le ho lette tutte , ma , diciamo che
stasera mi manca il tocco critico e non ho parole per commentarle
individualmente .ringrazio, e mi complimento come sempre con tutti
Assolutamente naturale ,bella e attenta riflessione dell'evoluzione
dell'uomo, Prometeo, colui a cui si attribuisce il merito di aver creato i
primi uomini, modellandoli con la creta. , il benefattore dell'umanità
.beh! forse . nella sua rivoluzione intorno al Sole, la Terra, scomparirà
, e dall 'Homo habilis , Homo erectus, Sapiens Sapiens .chissà se
diventerà quell' ipotetico alieno ?.forse.bene Tinti .Mi piace la tua
poesia Massimo Reggiani , Everest , madre dell'universo che ora soffre
come un crocifisso per l'umanità , bellissima poesia ,una preghiera sulle
tombe del martiri del nostro tempo e quello precedente , uomini , donne ,
bambini che ancora soffrono in quel silenzio dove la morte
assorda ..Antonia

Cari scrittori,
ho letto le poesie inserite il 27 marzo (le leggo sempre con il dovuto tempo), quelle che mi sono giunte maggiormente sono "Esili trame" di Angela Barnaba, ermetica ed incisiva, mentre Tinti è adorabile nel fissare i suoi ricordi e nel restare "...ragazza che vive come zattera..", bella immagine.
"Ricordi di zucchero filato"di Beatrice Zanni, intenso ricordo d'amore e "Il primo bacio" di Massimo Reggiani in cui ricorda dolcemente momenti di tenerezza, fissando attimi d'amore con delicata bravura.
Pierluigi Ciolini in "Risveglio" con incisività, esprime sofferenza per "sogni dispersi".
Complimenti a tutti i poeti!
Un caro saluto
Maristella

Daniela, mio dio, quanto siete...sei brava. Sono talmente nuovo del sito che davanti a tanto splendore ed amore rischio di sbagliare, no sbaglio, nel buttare giù le parole. La tua poesia " Di noi " che è una summa, insomma è Tutto, pone la domanda "cosa arriva all'altro di noi" Forse dipende dai casi, posso dire di me tanto cosa mi costa ormai, quello che proteggo! Ma se arrivasse all'altro anche quello che "mostriamo" potrebbe essere solo "quello" di quel momento! E' la verità che mostriamo? Siamo così sicuri di noi stessi? E poi cambiamo mostra, e dopo? Cosa succede? Ah, l'amore computerizzato!Quanto è complicato seppur bello e misterioso, ma non tanto! Penso all'uomo primitivo, esisteva l'incesto in quei gruppi altrimenti addio specie umana, di là ci sono arrivate tutte le problematiche psicologiche da regolare socialmente e legalmente, penso per esempio alla sua prima presa di coscienza della morte dei suoi simili e che lui stesso avrebbe fatto quella fine! Allora, fino a quell'istante di non coscienza della presenza della morte l'uomo o la donna primordiale già uguali a noi Sapiens nel corpo e nella scatola cranica avevano vissuto come animali sull'istinto puro, magari con la sensazione della morte quando si avvicinava il momento, ma avevano vissuto senza l'incubo del Nulla dopo la Morte, invece l'uomo o la donna primordiali che hanno concepito e realizzato la presenza fisica definitiva della morte, perchè quel corpo simile a loro non si muoveva più e si decomponeva, si sono trovati improvvisamente senza difese difronte al grande Enigma! Pensa Daniele quale spaventosa paura avranno provato quei nostri poveri progenitori! Poi segue tutto il resto della Storia.Sepolture, Religioni, Filosofie, Miti, Complessi ect..., sempre che si sia convinti della scienza evolutiva. Se poi si preferisce la Fede Cattolica è un'altra cosa, non so.Però i corpi, i crani, gli scheletri degli uomini primitivi di 4/5 milioni di anni fa esistono! Forse io ne sono un esempio vivente.Nooo,questa è presunzione. Dico, ma come ho fatto ad arrivare fin qui dalla tua "domanda"? Boh! Ciao Daniela. Enrico Tartagni

Ritorna Sandra Dee e sceglie una cronaca d'amore per farlo, un amore fisico, seppure circonfuso dall'alone di mistero ed attesa che solo una storia, forse proibita e tanto attesa, può dare.Bello
Devo ringraziare due poeti per aver dato inconsapevolmente voce ai miei pensieri, Gianni Langmann, con "Ancora If", che seppure solo nel titolo si avvicina alla mia poesia di oggi, versi i suoi da vero poeta e Daniela Procida, che esprime poeticamente una domanda che proprio in questi giorni mi pongo, e lo fa con la bravura di sempre.
Enrico Tartagni, sembra che nel giardino dei poeti la vita sia meno lineare e solare di quella che descrive come reale.
Infine Tinti, che tu possa leggere queste righe, scritte sia per salutarti che per commentare ancora una volta le tue rime, che individuano mi sembra proprio quanto con i nostri scellerati comportamenti ci siamo resi alieni nel nostro stesso mondo.
belle evidentemente tutte le altre poesie.
Maria Cristina latronico

E' vero amici, chiedo venia, sono scappato sulla prima spiaggia utile a due ore da qui, per sentire un po' di profumo di mare (ma non senza prima leggervi tutti come ogni mattina): il primo giorno di primavera autentica è stato irresistibile, ma oggi riscaldano pure le vostre poesie, anche se per motivi di ordine diverso: Fausto Beretta ha la sintesi del giudizio inappellabile sull'odierna temperie economico-sociale. Profetico. A Bruno che chiaramente ed efficacemente espone il suo punto di vista sulla "naturalità" dell'evoluzione, vorrei far presente che il discorso sull'eliminazione delle "specie inadatte poco utili brutte improduttive" l'ho già sentito da qualche parte (mi sfugge la traduzione dal tedesco ma mi sembra che non si parlasse di muli). Ritengo, sempre modestamente anch'io, che se quel ragazzaccio di Prometeo continuerà a dare aiutini a Darwin e consigli sul come migliorare la natura, non immagino quali scenari potremmo trovarci davanti in un futuro neanche tanto lontano, senza contare che gli alti motivi scientifici per cui lo fa (alimentazione transgenica, commercio di organi, monopoli industriali, industria bellica) non sono mai propriamente "disinteressati".... Ci sono in giro dei virus cui Darwin non potrebbe dare una spiegazione, ma certe case farmaceutiche sì.... Cambiamo scenario, il pudore dei sentimenti di Gianni, delicatissimo, o i sentimenti traditi di Marbe, che lasciano intuire vicende dolorose comunque elaborate nell'intimo e ricondotte ad una contemplazione per quanto possibile serena. Tinti forse per "alieni" intende non coinvolti, senza interesse o partecipazione? In questo caso concordo con lei. Cristina non si rassegna all'addio, ospite indesiderato della sera: meglio abbandonarsi al sonno per non sentire le sue pungenti spine. Antonia invece invoca la primavera dell'anima, con dolci accenti e ricche suggestioni. E di grande suggestione anche la lirica di Silvia Trabanelli, in cui traspare tutto il trasporto di un amore pieno e totale, a testimonianza del quale alla fine rimane però quella lacrima. Ancora amore, questa volta contrastato, forse geloso, forse finito: di questa spazzatura Salvatore non sa che farsene.
Maria Cristina invoca la potenza del sogno ma deve fare i conti con la dura realtà. Quel "canto di donna infinito" è straordinario, Jacqueline, quel mondo di sogni femminili, quel cosmo da fiaba che rendi così bene e che sfugge all'immaginario maschile (almeno al mio...) che non lo può comprendere. Daniela, di noi agli altri arriva quello che vogliamo fare arrivare, io credo che ci denudiamo solo quando amiamo veramente. Bella e ottimistica la visione estiva di Pierluigi Camilli (ma è troppo facile stando a Roma...). Bravo come al solito Massimo P., tutte immagini non scontate e precise nella sua retrospettiva... sentimental-libraria. Bellissimo altro quadro surrealista di Demo Martelli, poeta visionario delle piccole cose.
Grazie Enrico, credo che per tutti sia così, ma con il mondo di fuori, che di poesia non è certo prodigo, bisogna fare purtroppo i conti. Mi reclamano proprio ora alla "real life" e vi devo lasciare, ma ho gustato anche tutte le altre poesie....Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Daniela Procida
"Di noi" ,molto bella.
Gianni Langmann

29/03/2008

La pagina azzurra è sempre più ricca e bella. Oggi ho cominciato dal racconto e mi devo complimentare con l'autore de "La mostra d'arte" e cioè Gaetano Gulisano perché è proprio così: una vera opera d'arte provoca commozione ed anche.lacrime. E' quanto mi stava per accadere nel leggere la bellissima "Mio ragazzo" di Tinti. Le ho dovute ricacciare indietr, le lacrime, per poter leggere le altre.."De itinere vitae" di Gianni Langmann, di una tenerezza.! E poi Beatrice Zanni in "Quando.qualcosa" E poi.dovrei citarvi tutti perché ogni poesia è un regalo prezioso che.si commenta da solo! Vi abbraccio
Fata Morgana

Anche oggi le poesie si armonizzano l'una con l'altra ,e si trasformano
anche secondo la nostra fantasia , la nostra interpretazione , ma ciò che
mi colpisce è la elegia ,l'inchiostro con cui si scrive oggi la poesia ,
e che si evidenzia tra l'erica e cielo di Angela Barnaba ;
in quel desiderio di andare senza tornare di Bruno Amore;
in bagagli al seguito, di Fausto Beretta ,rincorrendo sempre aneliti;
De itinere vitae di Gianni Langmann.con la sindrome del Peter Pan delle
mamme ;
intenso , pieno di emozioni quel tuo ragazzo ,Tinti ,che tu descrivi con
tanto amore ;
Qualcosa c'è sempre dentro di noi , Beatrice Zanni , quando..qualcosa.ci
toglie il respiro.
Una brocca.come un vaso di pandora vorresti che contenesse la vita, Cristina
Bove.
E qui c'è anche la mia tristezza.una poesia scritta in fretta .ma subito
dopo mi son ravveduta , forse non dovevo neppure postarla , racchiude un
po' della mia sfiducia e di una recente delusione . Poesia per il mio
nuovo ,e appena nato amore .
Leggendo la tua poesia, Sara Lazzarini, mi accorgo ancor di più di quante
parole noi sprechiamo , di quante cose importanti tratteniamo , roviniamo e
distruggiamo , invece sarebbe ancor più facile dimostrare le nostre
emozioni e sensazioni alal luce del giorno .
Santoro Salvatore Armando...tu tocchi un argomento che mi sta a cuore ,ma
con troppi interrogativi per me;
conscio d'essere immortale, Stefano Giannini.per scalare la vetta più
alta.Massimo Colella,i gabbiani muoiono solo se non possono più volare.
Ciascuno di noi è, in verità,
un'immagine del Grande Gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti.
(Richard Bach)
Aci Trezza ,Gaetano Gulisano, bellissima terra , lì, ho lasciato i miei
primi ricordi di un amore adolescenziale, tutta la Sicilia è splendida, io
sono Pugliese,quindi il mito greco è radicato in noi.L'indicazione Antonio
Alvaro , troppo spesso le indicazioni son sbagliate ,seguire la propria orma
è ancor più difficile per tutti gli ostacoli che si incontrano .
La preghiera del giorno Zanarella Michela , un po' troppo complessa..
Ma non basta solo una preghiera.ci vuole anche una supplica di Fata
Morgana affinché il Signore ci possa ascoltare ..
Piangere, si, si può piangere, Maria Cristina Latronico
sempre e soprattutto quando non si è più giovani e da soli .
È un sabato molto profondo e pieno di versi , mi fermo un po' , lo so che
domani non li troverò più in prima pagina , ma so anche che domani ne
leggerò ancora di più belle e vere.
Ormai conosco tutti i nomi di voi poeti , e se voglio tornare su una vostra
poesia, mi basta collegarmi a questo splendido sito.
Antonia

Oggi, sono già le 15.50 e la pagina dei commenti è ancora vuota. Dove sono scappati, Tinti, Massimo Reggiani, Antonia Scaligine e tutti gli altri? Eppure, le belle poesie come ogni giorno non mancano. "Bagagli al seguito" di Fausto Beretta, pieni di bei versi della sua poesia, che liberati suscitano belle emozioni; molto emozionante e intensa nei pochi ma significativi versi "De itinere vitae" di Gianni Langmann; molto toccante anche "Mio ragazzo" di Tinti Baldini, come sempre le sue poesie mi emozionano molto; come non citare "Una Brocca" di Cristina Bove, molto bella. Come sempre (forse mi ripeto ma è ciò che sento) i suoi versi riescono ad appassionarmi e farmi vivere la primavera in una maniera che non avevo ancora vissuto; "Poesia per un amore" di Antonia Scaligine, molto bella e intensa, leggerla e rileggerla mi ha emozionato molto; "Dove muoiono i gabbiani" di Massimo Colella, mi ha fatto pensare ad un modo misterioso, dove finalmente in pace, potrò volare come quei gabbiani; Accorata "Supplica" quella di Fata Morgana, alla quale io mi unisco sentitamente. Complimenti anche a tutti gli altri che non ho commentato. Saluto tutti.
Gaetano Gulisano.

Bellissime tutte, meriterebbero tutte non solo il mio di commento ma anche quello di Carmen, che speriamo ritorni presto ad offrirci altre sue recensioni ad hoc.
Non ho nemmeno tempo, sta per nascere la mia nipotina Eva, da un momento all'altro, e sono molto presa da questo evento, fra l'altro è la prima femminuccia che avrò fra le braccia, dopo quattro figli maschi e tre nipotini maschi. ci sarà gran festa al femminile!
Ma un breve commento, devo assolutamente lasciarlo ad Enrico Tartagni, perchè la sua "Io, non voglio perdere niente" mi ha dato i brividi...caro Enrico, sapessi quanto ti capisco e quanto ti sono vicina, nel provare queste tue sensazioni...nel sentirmi come te precaria, in provvisoria licenza di vivere... Se permetti, ti rinvio al commento che hai lasciato nel mio blog: non voglio che tu muoia, mai!...ricordi?! Rivolgilo anche a te, ti prego. Un abbraccio.
Mi scuso, ma faccio anche i ringraziamenti, in questa sede, a tutti i miei commentatori cari ed attenti, sempre.
Saluto tutti i sitani e il Magnifico Ospite con un abbraccio affettuoso e corale.
cristina bove

28/03/2008

La regina bugiarda di Sandra Dee si distingue per il ben calibrato " stacco " fra le strofe.
Il rimpianto di Bruno Amore mi piace perché molto musicale e perché vi trovo il tema del " bene perduto " , la " res amissa " di Giorgio Caproni .
La facciata di palazzo di Tinti mi fa pensare che le città ci parlano anche se non ce ne accorgiamo ; e non sono solo un intrico di strade ed isolati; e forse se nella compravendita delled case si pensasse a quello che un appartamento ha rappresentato , col suo brulichio di famiglie e di volti che si sono succeduti nel corso degli anni , forse il problema della casa sarebbe meno drammatico, perché ci sarebbe più attenzione all' Uomo.
In libero volo di Beatrice Zanni : vi trovo la musicalità, la semplicità , la limpidezza di tante poesie studiate a scuola : Pascoli, Ada Negri... in una parola: la Poesia pura .
Gianfranco Stivaletti

Oggi, finalmente una giornata di sole, forse la primavera tanto attesa ha intenzione di arrivare e con lei do il benvenuto a Sandra Dee, con la sua bella "La Regina Bugiarda", la luna ispira sempre momenti felici e malinconici che fanno parte della vita di ognuno; Molto bella la poesia di Aurelio Zucchi "Sognai le stelle", mi ha fatto ritornare con la mente indietro negli anni, quando spesso contemplavo un cielo stellato in riva al mare e vagavo per mondi misteriosi; Bruno Amore con la sua poesia "Il Rimpianto", mi fa ripercorrere tutte quelle strade che avrei voluto percorrere e che non ho mai percorso (per fortuna sono poche) e spero anche per lui. (meglio errori che rimpianti...); Mi ha molto emozionato (come sempre), Cristina Bove con la sua bella poesia "Fantasma"; "Non so" di Stefano Giannini, molti dubbi ma una sola e la più importante certezza, dare e ricevere amore; Molto bella e intensa è "Visita al manicomio di Massimo Pastore. Molto belle ed emozionanti anche le altre che non ho commentato. Grazie a tutti per le emozioni che ogni giorno mi date. Un caro saluto.
Gaetano Gulisano.

Torna il sole finalmente, e sul prato azzurro sbocciano i poeti. Benvenuta a Sandra Dee e alla sua luna, alibi per le bugie di tutti i poeti e gli innamorati. L'eterna ricerca delle ragioni di Dio nella storia dell'uomo in Claudio Tedeschi, resa in maniera notevole. Belle anche le nuvole di Angela Barnaba, come un affollamento di anime che anelano il riposo. Cristiano Menaldo: qualcosa di disperato e angosciante (Munch insegna) proviene dal fondo della nostra coscienza ma non è in grado di smuoverla, forse fingiamo di non sentire o forse lo strazio è troppo forte per essere sopportato. Aurelio Zucchi: danzano i rimpianti, ben cadenzati sul palcoscenico della vita. Chissà perchè mi sono immaginato una malinconica alba sul mare e una rotonda ormai deserta. Rimpianto è anche il tema di Bruno: quello che è perso ha sempre un altro suono, una verità che è difficile da controbattere. Capisco la disillusione e la rabbia del trentenne Matteo Bertoncello Brotto: che ci porterà il domani? Il sole dell'avvenire, l'alba del superuomo, la riapertura della Borsa Valori...? In questa notte possiamo sperare di tutto, persino nella vita eterna. Silvano e le sue mani di donna, cosa c'è di più espressivo e allo stesso tempo misterioso, puro e magnifico terminale d'amore?
Il tema di Tinti è il formicaio che abita gli anonimi caseggiati del panorama urbano, dove brulicano i sentimenti e palpitano le esistenze in incessante percorso circolare di vita (reso bene dal flusso metrico), che peraltro condividiamo tutti. Sempre leggera e curiosa di vita l'anima di Marbe, volteggia come colorata e libera farfalla. Ancora senza ali Cristina, alla ricerca della forza vitale dell'amore che fa rinascere, sia pure nell'illusione del sogno. Elia afferma la vita, e la prova poetica sfida quella ontologica (vincendo, naturalmente, stupendo il finale "tempo vergine di un sussurro"). Il rispetto della vita e il rituale macello pasquale: in Salvatore non c'è solo il grido animalista, ma una profonda avversione per la cultura di morte che ci circonda e permea le nostre esistenze assuefatte: in terra di chianina e Morellino è coraggio di eresia. Stefano Giannini trova giustamente nell'amore tutti i perchè dell'esistere, mentre Antonio Alvaro, che ha ritmi ed espressioni che mi si confanno, descrive l'altalena di sensazioni bipolari di un orizzonte di depressione. E' il "tempo delle macerie" (efficace discesa nell'oscuro ventre del malessere) anche per Michela Zanarella, poesia accuratamente accostata alla precedente. Jacqueline chi è il tuo angelo? Sembra una persona innocente, vittima di un rifiuto, o forse troppo giovane per aver condiviso le "ferite del volo". Però sembra esserci un fiore anche per lui (il finale, come sempre bellissimo, è serena quiete sepolcrale). Ancora un irruzione del vissuto familiare nella poesia di Alberto, bellissimo ritratto dei sentimenti. Pierluigi Camilli ci riporta alla realtà, dobiamo smettere con le rime languide, descriviamo il mondo così com'è, con le sue contraddizioni, magagne e ingiustizie.... "L'amore che piace a Sua Eccellenza" è la famosa "poesia paradisiaca" di cui parlava Bruno nel dibattito qualche tempo fa. Giusto, però spezzo una lancia in favore dei lirici romantici, loro scrivono senza un referente, la loro committenza è il cuore, che male fanno un po' di luna e stelle e qualche sospiro di innamorato? Bello Michael il tuo caimano, qualcosa di mezzo tra Scrooge, Shilock e Berlusconi, il prototipo dell'economia vampira, molto emblematico. Un insolito Massimo P. (per il tema, non per il tratto inconfondibile) si specchia nell'ospite della "casa lunare", e qui scopre che l'insensato è il cosiddetto "libero", generando riflessioni sulla vera natura della malattia mentale. Floriana Porta è fulmine poetico: "misuro l'ignoto con un sospiro". Grande densità. Ad Antonella ed al suo bimbo non possiamo che fare i migliori auguri, lui è in buone mani. Ormai siamo già piacevolmente abituati alle immagini singolari di Demo Martelli: la sua "danza delle ore" è godibilissima. Se il paesaggio di Salvatore Sciarretta è desertico (ma allietato dal miracolo di un fiore), quello di Enrico è la lenta, secolare e paziente vita contadina di Lucania, con i suoi riti e le sue eterne attese, un panorama di saggezza ancestrale che rimane nel cuore. Grazie a tutti e buona serata (ma le mie ferie sono finite, presto tornerò a commenti più "a misura d'uomo"...)
Massimo Reggiani

Oggi è bello dare il benvenuto ad una nuova poetessa, che bel nome, lo stesso della bellissima ragazzina innamorata di "Scandalo al sole"! lei invece ci parla della luna, una visione notturna resa con delicatezza, la regina bugiarda che sembra sfiorarci ma è inafferrabile.
Sempre suo il breve racconto, che esprime grande delicatezza d'animo , ma un colpo da maestra nella scrittura quando per esemplificare la crescita da bambina a donna dice "peccato che tu non mi abbia visto con i tacchi", in poche parole dipinge un passaggio della vita tanto lungo e difficile.
Speriamo torni ancora a pubblicare sul sito azzurro.
Tinti, la mia cara, colpo di genio nel raccontare la vita dentro le case, dove effettivamente è l'essenza di noi tutti, le nostre case sono la rappresentazione di noi stessi, come sempre bella poesia.
Mi tocca molto, anche per la sua essenzialità "Visita al manicomio" di Massimo Pastore.
Lirica ed evocativa la poesia di Enriso Tartagni sul paesino del vino, splendida descrizione.
Bruno il grande è preso da tanti rimpianti, o rimorsi, forza Bruno qui tutti ti vogliamo bene!
Un saluto e complimenti sempre a tutti i poeti
Maria Cristina Latronico

Di buon mattino scopro una luna bugiarda ,la regina della poesia e della
vita.
Vicino a lei ci sono delle nuvole .effettivamente le vedo anche dalla mia
finestra .che
sembrano che invocano tramonti , ma anche pioggia .
E per un anima sospesa che invoca l'aurora ,c'è sempre " Colui che è ";
mentre noi sogniamo le stelle. loro, invece, ci guardano versare le
lacrime , e noi che le seguiamo con lo sguardo , come se in loro fosse
scritto il nostro futuro;
molto triste invece sono le ansie d'esistere di un giovane trentenne.per le
cose irraggiungibili ,ma cio' che veramente costituisce l'essenza dell'ansia
e' la capacita' di farci male da soli. Perché è difficile spiegare agli
altri cosa si prova di fronte ad una situazione che genera ansia, a volte
non si sa neppure il motivo della propria ansia , allora si richiamano
alla mente le cose più dolorose e più grandi che ci sono nel mondo, e si
avverte maggiormente l'emozione di chi soffre .chissà, forse questa è la
cura per la propria ansia,farsi coraggio di fronte a chi sta peggio di noi?
Dopo ogni sbaglio .c'è sempre un rimpianto .che col tempo diventa rimorso.
Noi , con tutti i sentimenti , emozioni , sensazioni , siamo sempre ad
osservare , presenti o assenti , ci siamo sempre come ombre di quel quadro
che chiamiamo vita.
Del libero volo...della farfalla si sente quel tocco effimero e delicato.
Mi divento fantasma ..una metamorfosi del fu.speriamo invece che diventi
del buon sarà.
Se pensi di non sapere . significa che ci sei
Se sai di saper amare .dunque , vuol dire che esisti .
perché è solo l'Amore a farci esistere;
.- che Amore,
dico con dispiacere,
fa rima con Dolore!
fa rima con Pudore!
fa rima con Terrore!
fa rima con Bruciore
e Avvelenatore!
.Fa rima anche con Creatore , e meno Pensatore ...
altrimenti si finisce con l'essere un Mortificatore ...
Mio figlio...è bello.OH! sì .è bello partorirlo , crescerlo , amarlo con
tutto il cuore , e poi, diventerà grande ,continuerai ad amarlo da lontano
, solo così puoi donargli un futuro tranquillo e felice. Perché è sempre
meglio una madre triste, che una moglie arrabbiata.
Chissà se l'amore per i nonni è di uguale intensità , sia che sian
paterni che materni , anche quando amano i nipoti con lo stesso ardore
?.io non posso dirlo .non ho conosciuto nessun nonno.
Le poesie , i pensieri che io leggo ogni giorno , e che voi amici della
poesia mi donate .servono anche a farmi meditare , ad immedesimarmi ,forse
anche troppo , in quel poco o tanto che la vita riserva , a farmi
riflettere sui vostri sentimenti e che ogni giorno mi coinvolgono ,
rabbia, incredulità, amore. desiderio ,scetticismo, paura , ansia , a volte
impossibili ed irraggiungibili , altre volte così vicini che basta un niente
per farli miei , ma ognuno di noi li vive ,anzi ,deve viverli
individualmente .
Bravi tutti , grazie
Antonia Scaligine

27/03/2008

Oggi la realtà ha avuto il sopravvento sulla poesia, posso salutare solo pochi amici ripromettendomi di commentare più ampiamente la prossima volta: Enrico naturalmente (come me pescatore di perle rare....) complimenti e auguri per il fiore sempre fresco e profumato del tuo amore! Arcangela Cammalleri, un pessimismo lapidario, peccato, la poesia è bellissima.
Bruno è vero, gli errori di un animo maldestro e inetto costano veramente tanto. Ma il rimorso è già un mezzo pentimento. Silvano lancia i suoi strali contro il bersaglio del perbenismo borghese (che per certi versi si traduce in pigrizia mentale, oblomovismo): confessa, l'hai scritta per il ventennale del '68.... Tinti fa un bell'omaggio ad una persona che si intuisce aver avuto un ruolo non secondario nella sua giovinezza. Sono proprio le piccole attenzioni, le cose di ogni giorno che fanno sedimentare a poco a poco i grandi sentimenti, e quando riaffiorano i ricordi ne riconosci l'importanza. E anche Marbe affida ai ricordi il suo racconto, dolce di caramello e zucchero fino al finale, inaspettato.... Nessuno è solo eppure ognuno è solo: Cristina è abituata ai miracoli, e quella rosa profuma ancora. Non occorre commento ad Antonio Alvaro, potente evocatore della pietà e della tragedia. Gianfranco, il tuo tributo ci ricorda che esistono ancora i martiri, non sono solo quelli che lottavano con i leoni nel circo. Una preghiera letterariamente perfetta ma il suo valore è ancor più grande perchè è veramente sentita. Bella Jacqueline quella rassegna di giorni in cui ne trovi uno "in cui sfidar la storia": ma è quello in cui è valsa la pena essere vissuti o è quello più rimpianto che la storia l'avrebbe potuta cambiare? Silvia Trabanelli, l'immagine dell'alga è di vera rarità, ma tutte le azioni naturali descritte (il bisbiglio, la danza, il fervore sommesso) intonano poesia vera. Pierluigi Camilli vede sempre il pelo nell'uovo? E' poesia anche questa, più disincantata, ma non per questo cinica. Maristella invece fa appello con successo alla sua fantasia: e invidio la sua borsa piena di idee e di pensieri... Outing brigantesco di Massimo P.: lo sospettavamo, il poeta è uno che ruba i pensieri alla notte, uccide il chiaro di luna e frequenta i peggiori bar di Caracas...ma a noi... ci piace così! Chiudo con Floriana Porta (bella e sofisticata la sua poesia, con significati culturali rilevanti) e con Demo Martelli ed il suo pesce, in cui unisce un'arguzia non indifferente ad un suo personale modo di vedere la realtà, da un'angolazione non comune. Gli esclusi sono stati altrettanto emozionanti, ma l'avevo premesso, oggi il tempo è poco. Saluti e buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Mi accingo a leggere stasera e trovo un fiore, una rosa , miracolo d'amore che Enrico dona ad Anna Maria, donna fortunata per cotal ardore e poi Angela B in sintesi poetica porge una trama tessuta di fili sottili che "rammendano stelle"ed arriva intensa ,originale come alcune liriche di Penna in semplicità d'infinito.L'incipit di Cristiano,di limpida chiarezza , novello Aurelio per magica atmosfera, ci offre un quadro un po' antico ed un po' moderno.Immediatezza d'immagine ed emozione è quella di Arcangela che sempre riesce in pochi versi ad essere efficace poetessa come Pierluigi e le "lenzuola mute" che da sole tutto dicono in versi.
L'inettitudine può recar dolore,Brù,credo di sì,non so consolare ma solo condividere soprattutto la bella chiusa,dolente.
Quanto s'avvicina, Bea, il tuo costume al mio (infatti le due poesie sono sapientemente accostate dal Nostro):eterna ragazza coi capelli al vento!
Nessuno è solo ma ciascuno è solo ..trafitto ..ma tutto sta ,come tu ben dici saggia Cri,nel non temere le solitudine..e risposta la trovo in Silvia immersa in natura complice ed amica.
Di sapore antico e pascoliana memoria è"Pudore materno" di Gianni.L, poliedrico poeta!
"Il primo bacio "di Massimo sembra essere ,complici il mare ed il sole,una delle sue prime bugie ..non mi par grave,amico .Bella.
Novella Emily è stasera Maristella che porge delicatamente il giorno in camicia da notte e corolle di fiori al collo:canto di colori in versi.Brava!
E vero Michael,i politici sono specchio di noi ,del paese ,non possiamo sempre schernirci dicendo "governo ladro",non sono razza a parte..
Gaetano ,anche il tema di stasera (già un poco sfiorato in passato) come quello sulla bella morte richiederebbe sedi adatte e un vis a vis...
Faccio mio il verso ,estrapolandolo e segnandomelo in memoria "Cammini coi pesi degli oceani appesi all'alma.." di Jaqueline:che dire?
Su tutte poi la poesia splendida di Maria Grazia A" ..ci sono momenti in cui il mio cuore ha visto prima dei miei occhi" va dritta dritta al cuore.Grazie
E grazie a tutti gli altri bravissimi e al nostro nume.
Notte in sogni
Tinti

Molto simili per l'animus che vi si intravede tra le righe sono " Dormire " di Tinti Baldini ed " Il primo bacio " di Massimo Reggiani . In ambedue c'é la tenerezza ineffabile dei  ricordi che ciascuno di noi si porta dietro per tutta la vita ; non già come un fardello, ma come dei compagni di viaggio sempre pronti a ricordarci quello che veramente siamo; e ad incoraggiarci così nello sconforto , a correggerci nell' errore. Appropriata , in Tinti, quell' immagine  dell' odore mistico dei libri vecchi , ricordi degli studi negli anni verdi : anch'io tante volte , entrando in una biblioteca , mi sono sentito investito da un' odore  sacrale , quasi di sacrestia , che mi richiamava alla mente l' attesa nella sala della Presidenza nella Scuola ! Delicatissimo é l' accenno al bacio pudico, cheda giovani sembra audacissimo , dato sulle gote rosse . Io, i baci , non mi decidevo mai a darli...e nemmeno le frasi d' amore...però alla fine i miei sentimenti riuscii ad esternarli, sennò non mi sarei sposato ! Sono contento di avere trovato oggi in queste due poesie una comunanza di sentimenti.
Gianfranco Stivaletti
.

26/03/2008

Questa mattina forse ho più tempo, ma già si preannunciano versi bellissimi da commentare: comincio dalla simpatica ricetta del nuovo poeta Demo Martelli, indicata per dimenticare anche solo per un momento ben altri...pasticci d'amore. Grazie a Daniele Locchi, presto mi associerò anch'io al coro di voci che denunciano i massacri in Tibet (perchè è di massacri che sicuramente si tratta), bellissima la lezione di storia in quattro valute. E' sempre difficile il commento alle poesie di Glò, intense, costellate di immagini contrastanti e di anfibologie, ma che ti prendono sempre ("tossisco versi d'infarto"). Io ci vedo una ricerca incessante di armonia e di compiutezza. Enrico mi sorprende con questa visione notturna da incubo opprimente ed inesorabile, resa benissimo, ma forse ci dovrà spiegare qualcosa. Un'altra fuga ce la propone Maudits, non fuga d'amore ma fuga dall'amore, con tutta l'amarezza di chi resta. Salvatore riflette sulla fredda contabilità delle lapidi che ricordano l'insensatezza della guerra. Confesserò qui la mia "passione" per i monumenti alla memoria e i cimiteri di guerra (che condivido con il grande Marco Paolini) dove amo sostare, spesso...rovinando le vacanze dei miei familiari al seguito. E' come volessi cercare un perchè e raccoglierlo nel silenzio di fronte a tutti quei nomi che ti guardano, e ti guardano dentro. Grazie Salvatore. Il professore non poteva non accostare questa poesia a quella di Claudio Tedeschi, bella e dolentissima: altre stragi, stragi di oggi, sempre di giovani, sempre insensate. Anche gli occhi piantati nel muschio ti guardano dentro. Arcangela Cammalleri per fortuna ci regala altri occhi, sguardi di bambini che sconfiggono il nostro cinismo. Brava. L'inganno di Daniela procede sul rigo in crescendo con il ritmo, l'armonia e le note che la contraddistinguono, ed il finale avvince: ma ho bisogno della chiave per capire la tonalità. Chi o che cosa la inganna? Antonia condensa magistralmente in poesia un trattato di psicologia dell'età evolutiva (temo però che in molte occasioni la luce confusa ritorni anche nell'età adulta). Gaetano Gulisano reclama dignità con forza e lucidità; ma il discorso sull'eutanasia sarebbe lungo e complesso e non è questa la sede per affrontarlo. L'interrogativo...astrofisico di Bruno si risolve in un cauto possibilismo, un qualche "divenire" ci aspetta. Bello il rovesciamento di prospettiva di Silvano: non è lui che contempla il bidone, parte del panorama esistenziale: è lui il bidone da rovesciare. Geniale. Un altro interrogativo, quello di Maria Cristina, asciutto e dolente: non possiamo comprendere la sfumatura di senso e di dolore che rappresenta (rabbia, rimpianto?) che appartiene al vissuto individuale, ma rimane quella sensazione di inadeguatezza del nostro cercare di dare ordine alla nostra vita nella cura delle piccole cose, nella meticolosità con cui vorremmo classificare e catalogare una realtà che ha un valore relativo ed è destinata a perire, mentre gli affetti veri le sopravvivono, ci sopravvivono. Bella l'immagine d'amore totalizzante, universale di Tiziana Cocolo, mentre i marinai di Tinti sono la metafora di tutti gli uomini nell'incerto destino di una navigazione che ci porta oltre l'orizzonte. Sulla strada di Marbe solo sorrisi di circostanza, che non la aiutano a sollevare il peso dei pensieri. Ma è solo un pomeriggio storto, e passerà. Grazie Gianfranco per la tua spinta vitale in romanesco (già solo la cadenza rincuora e ricorda che bisogna vivere con più ironia e ottimismo): il buon giorno si deve vedere fin dal mattino! Jacqueline, sempre specializzata in...finali: questo è splendido, un fiore in perenne attesa dell'alba che rilascia versi di profumo nell'aria... sono versi che si fanno leggere e rileggere (a proposito, poco fa è arrivato il pacco, grazie, mi metterò subto...al lavoro).
Alberto in un momento di intimità attende risposte dalla stagione che avanza, senza averne timore. Pierluigi Camilli invece si pensa uccellino a dormire, svegliarsi e volare lontano dai dolori della sua condizione quotidiana, resa con tutto il colore del vernacolo. Donatello Porrazzo gioca con le definizioni ardite della smorfia (forse il 69 è anche l'anno di questo quadretto alternativo-hippy) e ci offre un flashback di fresche speranze giovanili. Efficacissima l'immagine del guanto di Maria Concetta Durante, e non all'altezza degli avventori il ristorante di Michael Santhers. Chiude Massimo P. che rivendica un momento di sensualità terrena e completa. E completa è oggi la schiera degli amici poeti, che ringrazio per le belle emozioni, e a cui auguro buona serata
Massimo Reggiani

Benvenuto Demo Martelli, con questa simpatica ed originale poesia di un "Cenone di ferragosto"
Bellissima nel suo stile armonioso e inconfondibile "Quanto costa una tonaca rossa?" di Daniele Locchi.
Glòria D'Alessandro, "L'esser" un ritorno al Caos, dai processi sintropici a quelli entropici, passando attraverso le sensazioni umane...
Enrico Tartagni in un grido smorzato dagli incubi della notte, senza scampo ...poesia molto sofferta, immagino, e di sconsolato sentire. Ti sono vicina.
Maudits, sempre alle prese con questo amore micidiale che tutto divora e nulla dona.
"Monumento ai caduti" di Salvatore A.Santoro, poesia che non ha bisogno di commenti, la si legge appagandosi di ritmo e e di sostanza. Si avverte il pensiero e l'animo del poeta.
Bella di Daniela Procida, "L'inganno", misterica e filosofica, una chiusa che è da memorizzare...
Brava Antonia Scaligine a presentarci i disegni della memoria che dall'adolescena è un continuo evolversi della coscienza e dello spirito.
"Lucida mente" di Gaetano Gulisano, è più che una preghiera, una supplica all'uomo che in nome di dio, nega la fine della sofferenza a chi la vive di insostenibile dolore.
Bruno Amore e l'Asse verticale...bella tutta...poi "Con il capo nel vento - sento passi e suoni e odori - di un qualche divenire - che c'è."...pura poesia.
Silvano Conti...come puoi pensare di essere rovesciato come un cassonetto?! Sei un poeta! e quello che ti attenderà alla fine sarà ancora poesia...La struttura è precisa e la cadenza piacevole.
"Parole sul silenzio" di Tiziana Cocolo, sempre delicata, questa poetessa delle cose gentili e luminose, delle case del cuore...
Bellissima di Tinti Baldini, "Senza timone"..."...e paiono uomini - in fuga d'orizzonte."inarrivabile chiusa, eh?..
Jacqueline Miu, "Il poggio in riva agli olmi" è una poesia magica, in armonie siderali, ed atmosfera sognante.
Massimo Pastore mi incanta con questi suoi versi forti, intensi, di vita che arde e pure anela al volo...molto bella.
cristina bove

Obbs..mi sono dimenticata di scrivere il commento che più mi premeva ,lapsus freudiano:caro Gaetano poco riesco a dire perchè una drammatica esperienza diretta m'è toccato vivere in passato così viva ancor oggi da non impedirmi di piangere.Posso solo ricordare occhi che neanche riuscivano a dire basta in strazio di sofferenza su cui le parole non dicono nulla.
Tinti

Comincerei col dire che la pagina di stasera mi sembra ,per usare Ungaretti,nella trasparenza dell'acqua..mai invadente,delicata ma intensa e da bere.
Daniele.L ci ricorda che la colomba della pace sta bruciando e il grande Salvatore passa in lista quei visi di fanciulli caduti a migliaia e migliaia per "l'enorme stoltezza del genere umano". Quando ti soffermi e leggi sulla lapide"anni 15..anni 18.."non trovi ragione e diventi pietra....Grazie
Enrico vive incubo nero d'angoscia di morte o di vità? Qualcuno scrisse che la morte si sconta vivendo.
Su tutte m'incanta Arcangela e il suo sguardo amoroso e delicato posato sul volto candido, disarmante dei bambini ("I bambini ci guardano") e noi a volte passiamo oltre e non ne cogliamo la maraviglia.
Mi piace molto anche la poesia di Antonia che vede l'adolescenza come passaggio"dalla favola all'ebrezza" in "sogni infranti ..in vaghezza".Gli adolescenti sono barche nel bosco (vedi Mastrocola), navicella in tempesta in cerca del porto...è un periodo complesso ma stupendo ,di ricerca e di scoperta.
Tutto è terribilmente classificato,catalogato ,numerato..e poi?Pensiero in versi spesso,intenso,cara amica,M.C(te gusta l'abbreviazione?)
Marbe,stanca di sorrisi stereotipati ,di circostanza quando s'abbisogna di sincero sorriso.!Ciao
Intorno c'è il divenire e tu ,amico,vivi l'aba ,ora d'andare a vivere ed il tramonto ora di rintanarti.Bella e struggente.Ciao e ritorna un poco con noi :almeno qui l'alba la inventi tu.
Gianfranco,quella "Mosceria" è un po' la mia e tu c'hai raggione,sveiate!
Bellissimo quello"Scillittillu" di Pieluigi :quanto vorrei volare senza nostalgia ,come lui (di quale uccello si tratta?)
In chiusa Massimo.P sensuale ,caldo,quasi sofferente nel bisogno di carpire attimi alla vita.
Belle anche le poesie di Danieluzza,Gloriosa,Tiziana,Silvano,Jaqueline,Michael e tutti..
Ciao e un abbraccio a Lorenzo.
Tinti

25/03/2008

Mi associo nel commento di Massimo Reggiani, apprezzando la bellissima poesia di Pieluigi Ciolini, ...mi do le carte in una partita senza fine....
Poi Massimo, ovviamente, con Conchiglie e quell'unica perla, mi sembra tu abbia ritrovato la strada, e grazie anche per aver avvicinato la mia Stada a Sliding door, un film molto bello sulla importanza del caso
Ringrazio e saluto la cara Marbe
Ringrazio per il suo commento Antonia Scaligine
Due commenti particolari
la poesia di Cristina, con la meravigliosa chiusa.... noi che la vita ci ha portato qui......
la poesia di Tinti, ancora per la chiusa...i giorni inutili vani e senza scopo... sono veramente quelli belli da impazzire.
Maria Cristina

Ho letto le poesie inserite il 24 marzo e, tra tutte, mi ha toccato "I pendii" di Cristina Bove. Incisiva l'immagine poetica "i ritratti di te che cammini..." e la chiusa.
Brava Cristina!
Complimenti a tutti gli altri poeti e un caro saluto
Maristella Angeli

Bellissime poesie anche questo martedì, ma oggi faccio mio il "Due di picche" di Pierluigi Ciolini, che pare la versione aggiornata, naturalmente più "adulta" e disillusa, delle mie "Conchiglie" (se un giorno per caso non avessi trovato una scala reale servita vincendo una mano senza colpo ferire forse oggi i miei accenti sarebbero altri e la chiusa sicuramente molto diversa). Bellissima e condivisa (l'anima consunta appoggiata sulle spalle mi ha preso molto). Ma anche molte altre mi colpiscono particolarmente: il mestiere di perdonare, stupenda definizione-speranza di Maria Attanasio: invidiabile. Un bell'omaggio di Massimo P. ad un suo mentore espressionista (ma non bisogna essere originali.... ad ogni costo). Enrico, i figli diventano maestri anche per noi, lo so bene, e spesso io mi faccio da parte per seguire la lezione... Il tema del rimpianto: mentre Salvatore rende con intima partecipazione la sua nostalgia d'amore, Cristina ci trasporta in una atmosfera di festa berbera di cui giungono gli echi, i rumori, i profumi, le sensazioni lontane che popolano il ricordo della gioventù: dov'è realmente il deserto? All'onirica "libido mortis" di Silvano mette fine una provvidenziale sveglia (ci vedo un po' di quei film giapponesi dell'orrore che piacciono a mio figlio). Profonda la riflessione di Maria Cristina, riporta alla realtà mettendo anche a tacere tutti quegli interrogativi sulle "sliding doors" che sembrano averci condizionato la vita, tutte le scelte sbagliate e quelle non fatte. Mentre Marbe ha...forza da vendere e coraggio di spada, ecco i giorni inutili di Tinti (ma allora c'erano veramente?): ma quali giorni inutili, nelle nostre esperienze ci siamo noi, in tutti i nostri pensieri, anche nelle nostre ore vuote, persino nelle contraddizioni, negli errori e nei fallimenti, e ci porteremo sempre dietro quella valigia rossa da cui non possiamo nè vogliamo separarci. Chiudo con il misterioso musicista di Elia (mi piacerebbe scoprirlo e ascoltarlo, chitarrista, forse bassista?) e l'appello elettorale di Michael (ho paura che stavolta una pezza non ce la mette nessuno). Buona serata, qui sta tornando finalmente un po' di sole..... Ciao
Massimo Reggiani

Ciao Daniela! Ecco mantenuta la promessa. Ho scelto di approfondire questa tua bella poesia “Io e l’Infinito” perché mi era rimasta in mente da quando l’avevi pubblicata. Nella sua brevità, mi era parsa subito molto densa di significati e mi era piaciuta soprattutto per questo aspetto psicologico che hai messo così bene in evidenza. Mi piace anche moltissimo l’originalità del pensiero, la domanda essenziale “come sia possibile che lo spirito infinito sia contenuto dentro un corpo finito”: è davvero inesplicabile e tu ne hai reso l’idea con un’efficacia ed una essenzialità eccezionali.

Io e l’Infinito
(Daniela Procida)

Io e l’Infinito
(Commento.Carmen Lama, 25.3.’08)

Di dove in dove
accade che io mi lanci
e di quando in quando rilanci
per le arterie frastagliate
tempestose del discernimento
a segmentare l’intera psiche
che non si coglie,
a trovare una ragione
plausibile giustificazione
del perché quanto come s’amplia
dell’Io lo spazio mai totale,
l’inaudito motivo del come
la massa che mi argina
non limiti lo spirito
ma ne concede metamorfosi
accrescimento
corsa anelante la libertà d’essere.

 

In luoghi e momenti diversi, ma più spesso di quanto non sembri o si voglia dire, la “poeta” si impegna a lungo, ripetutamente, alla ricerca di se stessa, attraversando col pensiero la propria interiorità (“per le arterie frastagliate tempestose”), per cercare di comprendersi, con un lavoro minuzioso di indagine introspettiva, difficilissima, (“segmentare l’intera psiche che non si coglie”). Lo scopo di quest’autoanalisi è semplice: si vuol trovare una ragione, una giustificazione accettabile dell’ampliamento dello spazio dell’Io, che non è mai compiuto definitivamente, e si vorrebbe comprendere non solo il perché, ma anche la dimensione e il modo di questo suo continuo ampliarsi, e ancora… il motivo quasi inconcepibile (“inaudito”) del modo in cui la materialità corporea che delimita netti confini del sé (“la massa che mi argina”), non delimiti alla stessa maniera anche lo spirito, anzi sembra concedergli continue trasformazioni e crescita, spingendolo a desiderare fortemente la libertà di essere.

Anelare alla libertà di essere! Che bella espressione… è il non volersi mai accontentare di essere come si è perché consapevoli di non riuscire mai a raggiungere una forma (spirituale) che possa dirsi definitiva e completa. È la consapevolezza della propria mancanza, della propria limitatezza e il desiderio di migliorarsi continuamente. Io sostengo che in questa continua ricerca di un sé sempre migliore, molto concorrono gli altri, il confronto, gli stimoli che dagli altri ci vengono, quando siamo capaci di ascoltarci reciprocamente e di saper attingere alle nostre reciproche “ricchezze interiori”. Ed anche le letture importanti e le esperienze più varie che una vita non banale ci offre. Complimenti e grazie, Daniela e… alla prossima! Carmen Lama.

 E ora ritorno al bravissimo Elia, che anche oggi mi ha fatto vibrare l’anima con questi suoi bellissimi versi:

Erano giorni di desiderio erranti

(Elia Belculfinè, 22.3.’08, h 21.17)

Erano giorni di desiderio erranti

(Commento.Carmen,24.3.’08)

  Erano giorni di desiderio erranti. Facile

bandire il nome Dio nel cerchio pieno

di un sole di calci al muro – l’ora dei palloni rossi

  sale come un delirio. Il mio nome è

Marcel / nato nel cavo dei noccioli bianchi un 15 di

  inverno senza vento. Nelle orecchie

rimbalza lo sputo di Morrison francese. Ha la voce

del vento / il vento la mia voce. Sulla

mano alito vivo di cenere, mentre la pioggia geme

d’ombra fluida tra le erbe del viale. Vedo le

mie dita che erano tasti d’avorio, le mie dita 

  tagliate dai nylon sottili – sono lettere d’amore e

sillabe di albatros luciferi. Sono

     le tue parole che recitano dogmi di silenzio e il

mio nome è il tuo nome innato

che compie il vuoto numero della carne. E torno ai

giorni di vino aspro sotto i grossi portoni silenti;   

    dolce alle labbra finanche la bestemmia, e le mie  

    dita che erano candide piume

e lingue di sete, sono il taglio ferino dell’anima

     mia, strumento di riverberi di dolore altissimo, le

mie dita che pronunciano il volo muto del salice,

sono ora voci fuggenti di poesia.

 

È la rievocazione di giorni di un tempo passato, in cui ardevano nel cuore desideri “erranti” (molti e diversi desideri…). Rievocazione di un particolare momento, d’estate, quando il sole riempiva, ardendo, il suo cerchio pieno e si giocava a pallone: quel momento intenso di divertimento, torna in mente (“sale”) come un delirio. Il protagonista di questa rievocazione è Marcel, un ragazzo nato in un inverno senza vento (“nel cavo dei noccioli bianchi”: un’esperienza molto personale…). Gli rimbalza ancora nelle orecchie la musica aspra del cantante detto il “Morrison francese” che aveva la voce del vento, (dolce, carezzevole…) e come  vento è anche la voce di Marcel. Sulla mano “alito vivo di cenere”: qui sembra esserci qualcosa come un ossimoro, alito vivo da una parte, ma alito di cenere, dall’altra, quindi un alito vivo che sa di morte, mentre Marcel ricorda un altro momento, in cui piove e si nascondono ombre tra le alte erbe di un viale (anche qui, intuisco debba trattarsi di un’esperienza molto personale…). Marcel ricorda le sue dita che erano come un tutt’uno con i tasti d’avorio del pianoforte che suonava con molta abilità, e ora le vede tagliate da sottili fili di nailon, e le paragona - rispettivamente - a lettere d’amore (cantate con la musica del pianoforte) e parole soffocate, frammentate, (“sillabe di albatros”) che condannano all’inferno (“luciferi”).

Qui il poeta  precisa il pensiero di Marcel: quello che in realtà torna alla sua mente in modo tanto vivido, sono le parole di una persona molto importante con cui Marcel sembra “fondersi” (quando dice: “il mio nome è il tuo nome innato”), ma queste parole tanto più forti risuonano nel silenzio, come fossero dogmi recitati. E quel nome innato “compie il vuoto numero della carne”: sembra di assistere ad uno spettacolo (un numero di uno spettacolo), in cui l’amore non si compie che come “vuoto numero”! E ancora Marcel rievoca i giorni in cui si stava insieme in allegria (“torno ai giorni di vino aspro”), di sera, di notte,  vicino a casa mentre tutti dormono (“sotto i grossi portoni silenti”); qualsiasi cosa ritorni alla mente, che si riferisca a quel tempo passato, ritorna come “dolce ricordo” (“dolce finanche la bestemmia”). Ma il ricordo, quanto più porta in superficie la bellezza, la gioia di quei giorni lontani, (“le mie dita che erano candide piume e lingue di sete” - “le mie dita che pronunciano il volo muto del salice”), tanto più fa male all’anima che subisce un “taglio ferino”, viene tagliata come belva, e dunque il ricordo diventa strumento di riverberi di dolore altissimo, perché quello che è stato si è definitivamente perduto.

Rimane comunque qualcosa di estremamente bello, poiché quel riverbero di dolore altissimo si trasforma in poesia (“voci fuggenti di poesia”); le dita che accompagnano con la musica del pianoforte il volo muto del salice, trasformano questo “canto muto, silenzioso, che si svolge dentro l’anima, mentre si ascolta il ricordo struggente di quel passato amato e felice”, in poesia.

    Che dire? C’è un’altissima sensibilità anche nel rievocare, si vorrebbe far tornare quel passato ormai lontano, ripercorrerne i momenti felici che ha donato, ma lo si può fare solo attraverso il canto muto dell’anima-salice, che fa fuggire via da sé questi bellissimi ma dolorosi ricordi, sotto forma di voci e suoni e versi poetici. Bellissima poesia, perché il ricordo struggente porta brividi ed emozioni fortissime anche in chi semplicemente legge questi versi poetici, da “spettatore”! Ci si immedesima e l’anima reagisce così, emozionandosi. Grazie Elia. Da Carmen Lama.

sono stata rapita dalla bellezza della poesia di Tinti, con la valigia rossa...come comprendo, bellissima, intensa piena di ricordi...
Poi ho letto e riletto, quasi inghiottito , Incubo, del poeta S. Conti, mi è piaciuta molto, sono stata penetrata dalle tue parole, che abilmente hanno descritto una situazione che riconosco...Complimenti a Mcristina,La strada, non serve commentare..!!!
Molto belle anche le altre, ma queste tre mi hanno conquistata, perchè vicine al mio sentire..
Grazie a tutti i poeti, io mi inchino sempre dinanzi a tanta magnificenza!!!!
Un saluto speciale al NS
Marbe

Il post festum è sempre un po' triste , vedere partire i figli è come
lasciare un posto vuoto nel cuore , le lacrime scendono , ma c'è la poesia ,
almeno per me, a fare aumentare od allontanare la nostalgia, e a
convogliare la mente ad alio die , e anche se il giorno non ferma la sua
continuità, e l'ora sfarina nella clessidra , io mi allieto come sempre
con la pagina celeste, leggendo
la Salvezza di Maria Attanasio , Dio ci salverà se prima saremo noi a
perdonare.
Massimo Pastore, bellissimo omaggio al poeta tenero / turbatoche amava
baciare le donne.e che ha fatto innamorare anche gli uomini, dalla bellezza
ambiziosa che riversò nella compiaciuta contadinesca poesia russa .
Ali di carta , Glò, un'armonia di parole per esprimere un amore che si
avvicina , si allontana , che è presente , che è assente , ma assolutamente
più esaltato in versi
Con Due di picche di Pierluigi Ciolini un bel gioco di parole
Una Maestra di Enrico Tartagni , che dolce padre ha ...la figlia
maestrina .
Pasquetta, la befana ogni festa porta via .la pasquetta porta via i tristi
ricordi di Salvatore Armando Santoro e veleggiano per lidi lontani,
La poesia di Claudio Tedeschi son parole sensate .son sensi cullati ,
son ansie alitate.
Conchiglie, Massimo Reggiani - La tua tenera poesia è una conchiglia ,
nella quale pulsano i sentimenti , le emozioni che fai scorrere tra
infinite ombre gioiellale .
Oasi Cristina Bove , ancora ricordi che diventano sogni , ma che ritornano
sempre .
Elia Belculfinè , la tua poesia , pur nel suo diverso ordinamento , nasce
da un profondo sentire tra il silenzio e il dire.
Incubo di Silvano Conti , sornione appare , sembra quasi che l'attendiamo e
poi scoppia nel dentro di ognuno di noi .
Felicità di giorgio medda .la tua felicità si addentra tra pertugi
dischiusi .
la felicità entra sempre da qualche buco che non sapevamo neppure che
esistesse .
La strada di Maria Cristina Latronico.è vero , la giovinezza è talmente
egoista che tutte le strade sembrano fatte appositamente per lei.
La mia valigia di Tinti Baldini. invece a me capita di voler camminare o
viaggiare senza alcuna valigia , difficilmente possiamo farlo .perché la
nostra valigia è il cuore , che sarà sempre colmo di cose belle e di cose
tristi , di noi stessi .sempre delicate e belle le tue poesie.
Beatrice Zanni , Uragano che infoschi l'aria ,e al tuo passar l'anima
trema .
Alberto Borgia , magnifica rima fatta con un linguaggio di rabbia
Febbraru di Pierluigi Camilli. La saggezza popolare è la fonte dei proverbi.
donatello porrazzo , una storiella alla maniera di canzuncella
Slogan elettorale , Michael Santhers.e qui mi fermo anche io , bravo, hai
il mio totale appoggio
arriverderci e bravi tutti
Antonia Scaligine

Pancia piena ..casa a pezzi e così i lombi ma l'azzurro attira ...
La pagina si apre stasera con Massimo.P in ricordo di Esenin, poeta russo ,mi pare, morto suicida a 30 anni,che di sè scrisse,poco prima di morire,"dicono che diventerò grande poeta" e non attese e forse fu "troppo originale".....
Gloriosa cara non riesce , perchè non si può, a "sottrarsi" ,nemmeno costruendo barriere di cemento,a grida e lamenti!
Bellissimo, delicato ritratto in controluce, sfumato di figlia :grazie Enrico,è bellissimo.
Claudio e la sua poesia che cerca "varchi" per esplodere in tutta la sua forza prorompente "tra pareti di carne":immagine molto suggestiva ,che quasi stordisce in suoni .
Mi piace molto "Conchiglie" ! Massimo passa in rassegna delicatamente, in punta di piedi, i ricordi, cercando complicità in chi legge ed il passato si dipana tra emozioni rivissute (occhi nocciola...incerti passi..la maestrina..frasi mozzate..)...poi con il suo sacco di nostalgia sana sulle spalle ritorna sui suoi passi.Bella.
Il ricordo di viaggio nel deserto m'accoglie e mi riporta indietro di dieci anni quando tra le dune del Marocco fui coperta di pioggia e sabbia e mi parve di tornare agli albori del mondo....Grazie Cri.
Ecco il fascino di Silvano quasi in visionaria attesa e poi ..il tocco d'artista nel finale, da triller.
Tante paiono le strade dinnanzi a noi ma poi ci s'accorge che era solo una ...il destino : non so dar risposta ,cara amica Maria Cristina: a me sembra oggi di averne dinnanzi piu' di una ....o forse è mera illusione?E' una visione dolce amara ,pacata e tenera delle vicende della vita.Ciao e a presto .
Su tutte stasera arriva" Uragano" che sconquassa senza far danni,senza lasciar traccia o ferite :è di forte respiro poetico e lascia immaginare..il suo mare.Ciao Marbe .
E ciao a tutti e al NOSTRO VATE.
Tinti

24/03/2008

Pasquetta un po' faticosa, ci si sente un po' appesantiti, anche certe espressioni suonano gravi, e le riflessioni si fanno impietose: due poesie sono accomunate, con registro e contenuto diverso, da questa impressione di sfiducia nella poesia: "Saranno pietre immobili al servizio di mura" dice Michael Santhers, e come replica Massimo P. "queste parole non dicono niente". Il professore ha fatto un accostamento molto appropriato, i nostri due "poeti maledetti" gridano con scettica veemenza contro un mondo di illusioni spirituali o di mera afinalistica carnalità. Il risultato dei due poeti è egregio sotto il profilo stilistico, ma dove può condurre il loro battello ebbro se non verso uno sterile nichilismo? Applausi amari. Ma ci sono anche temi diversi: l'auspicio di Maria Attanasio, archetipica madre in attesa di scorgere all'orizzonte il colore delle vele del ritorno, e la ricerca di stabilità e di fede di Enrico (l'inseguito Dio...versi magnifici, complimenti!). Speculare a Maria è Salvatore, qui è il nido che aspetta la madre, che forse non tornerà: struggente, c'è la rondine di Pascoli ed anche molto altro. In Cristina continua la metafora delle ali deposte, e la sua incessante ricerca sui saliscendi della vita: dopo il riposo riprenderà senz'altro il cammino. Jacqueline ritorna sul tema d'amore con tutta la sensualità che trabocca da un cuore geloso. Tinti racconta che cosa l'ha ispirata e continua ad ispirarla, ed è tutto un susseguirsi di immagini, colori e sensazioni che sfociano in una melodia dell'anima. Anche Marbe è sull'altalena della vita: in questo momento è giusto che non scenda e che si lasci dondolare dolcemente. Chiudono le cure amorevoli di Alberto, che è infermiere del corpo ma medico dell'anima, e forse anche Silvia sembra averne bisogno, con il suo freddo nel cuore. Bravi tutti gli altri, naturalmente: per oggi termino qui augurando una serata felice a tutti
Massimo Reggiani

Commento alla poesia "l'ultimo salto" di Luigi Panzardi
Un intreccio di ermetismo, sei crepuscolare nato, decadentismo.
Complimenti
p.s.
Occhio alle aiuole che saranno pur belle ma fanno sballare il tutto.
Cordialmente
Roberto Bottiroli

Buona giornata a tutti voi poeti amici di questo splendido sito azzurro.
Ieri non ho potuto commentare e nemmeno oggi posso farlo perchè c'è la mia tribù che aspetta manicaretti et similia...Però non posso fare a meno di leggere e, soprattutto ringraziare dei benevoli commenti che sempre avete al mio riguardo.
Tinti, carissima, mi sei nel cuore, lo sai.
Massimo, ti ringrazio tanto, hai sempre una frase di commento, sentita e sincera per le mie poesie. Un abbraccio.
Aurelia, carissima anche tu, comincio a leggere e subito capisco che sei tu con quel bel commento...
Silvano,grazie ed un abbraccio affettuoso.
Salvatore, sempre grande come poeta e come commentatore.
Gaetano, sei molto caro, ti ringrazio.
Enrico, per me è un onore e un piacere vedervi e ospitarvi, ne sono veramente felice. Grazie!
Fausto, i tuoi apprezzamenti sono sempre graditissimi.
Renzo, ti ringrazio anche qui, per tutti i motivi che tu sai.
E poi voglio salutare e ringraziare anche Glò, Daniela, Angelo,Gus ( prenderò un'altra delle tue per il mio Giardino, spero non ti dispiaccia) e ancora Alberto che con la sua testimonianza di coerenza è un faro.
Antonia, Marbe, Maria Cristina, Jacqueline, Maria, Michael, Gabriele. Gerardo e Gianmarco, Isabel e Gianni L e Gianni P. e Giorgio, Pierluigi, Luigi, e Tiziana, il Gabbiano, Roberto B e Armando B. e Joseph...
Elia, un abbraccio. A Rosa un augurio ed un grazie speciale.
Sicuramente ne avrò omessi molti di quelli che mi fanno trascorrere bei momenti di lettura, chiedo preventivamente scusa per non averli ricordati....la memoria è quella che è e stamattina non ho molto tempo per andare a, ma mi siete cari tutti.
Ed ora al Nostro amato Lorenzo: un GRAZIE per questo sito delle meraviglie, uin grazie speciale perchè la mia "storia" è cominciata qui, sotto la sua benevolenza e la sua guida, e se oggi posso offrire a mia volta un angolo di poesia e serenità, lo devo a lui.Ti abbraccio forte, Lorenzo Magno, sei il migliore Ospite del web.
cristina.

È notte tarda ma la poesia di apertura dell'azzurro "Senza speranze",così come le parole di Alberto nei commenti ,mi hanno costretto a fermarmi e a pensare ed è ciò che voglio:io non so graffiare nè dissacrare nè esprimere in versi speranze perdute, rabbia d'abusi e volenze, il dolore che è mare attorno, quel sentirmi sempre piuì straniera o altrove per non vedere( prima almeno lavorando mi sentivo un poco utile agli altri con il fare..ora..)ogni tanto ci provo, mi cimento ma..alla fine parlo narcisisticamente sempre e solo di me e il mio poetare è intimista.Tu sei poeta perchè vuoi capire segreti e abbrutimenti,entri dentro le cose affinando le tue armi senza timore,a volte inesorabile per scoperchiare quella parte di misera umanità che preferisce il niente al tutto.La tua vis ironica ,come per Alberto,Armando,Gabriele (per cui vale lo stesso discorso),si serve di una lente d'ingrandimento oppure di un microscopio e di uno specchio deformante per leggere il mondo e denunciarne gli orrori,io mi servo solo di una bifocale.La tua è poesa e non sarà pietra immobile,smarrita .Noi ti abbiamo sentito eccome!Grazie Michel.
E come non sentire quasi un continuum nell'accorata preghiera di Maria "..vorrei vedere i figli tornare da tutte le guerre"
Mi piace molto,bosco Silvano,la tua e mi par di vederti ragazzo con la testa tra le mani,capellone, che "attendi la vita"e non basterà un taglio di capelli per perdere..i tuoi pensieri,
Jaqueline,stasera, più del solito, mi rende sua complice in quell'amore gustoso fatto di mordicchiamenti e sapore ,di morbide labbra e di odori..come non entrarci dentro,maga!
Ben d'altra natura è"Tocca ame"di Marbe che prende il posto d'altri ,più sfortunato e bimba torna nel grembo con il peso delle sue valigie .Bravissima sei come poetessa e come persona,cara amica.
Valentina voleva ,Alberto,solo volare e tu, leggero,delicato,la curi e le pulisci le ali:emana da tutti i pori nel tuo poetare la ricerca di un senso di purezza,di candore che incanta e spaventa,Non ci siamo più avvezzi.
La chiusa di Sivia è impagabile;non dà scampo,quasi feroce nella chiusa ;"non voglio più esser pasto da cani."(è così che ci si sente a volte)..me ne andrò perchè ho perso i sogni in un viaggio a ritroso un poco naufraga e un po' ribelle,Brava
Ciao tutti e la Magnifico.
Tinti

23/03/2008

Commento con ritardo: Anima mia di Tinti . Cara Tinti, mi tocchi sempre da vicino, mia moglie direbbe che mi sta a pennello. E’ molto bella, ciao Siamo angeli di Cristina Bove “...camminiamo adagio col dolore che segue i nostri passi e labbra che non sanno pronunciare la parola...AMORE,..” Troppo bella! Er monno de gesso Di Pierluigi Camilli bella l’immagine nostalgica del quadro presentato a cui fa subito contrasto la poesia spietata che segue Grande fratello del grande Michael Santhers “...e in ogni casa un porcile che ha spodestato il presepe “. Terribile pugno.
Solitudine di Anna Maria Guerrieri “...Laghi prosciugati i miei occhi ciechi cercano nuove aurore”. Nonostante tutto la speranza resiste. Bella
Il testimone di Massimo Reggiani Molto belli e puliti tutti i passaggi “...Adesso che stanco mi chiedo se quei tempi ho davvero vissuto, se ...fu realtà o l'inganno di un giorno...”. E’ una domanda che penso tutti ci poniamo. Nel momento che sono momenti ancora vivi dentro è perché sono stati “realtà” e la nostalgia che portano è “la loro bellezza”: Come lo è per A fine primavera di Gus, poesia dolce che sento molto vicina “archi...fionde...rane...Non ho mai più provato il gran conforto che mi dava quell'aria senza tempo”
Francesco Maria Attanasio “...un dolore...piagato d'infinito.” Semplicemente bella. La camera da letto di Maria Cristina Latronico penombra, atmosfera, fotografia, ricordi “il tuo viso”, amore, serenità. Dolcemente bella. Un messaggio d'amore di Beatrice Zanni “... Vorrei ma non posso restare…Io devo volare... Poi ritorno da me e una musica piano addormenta la donna che era dentro di te….” Bisogno di volare da sola e bisogno sentire la donna ... Descritto bene l’insieme di tutte queste aspirazioni
Con molto ritardo… Embolia nell'anima ( Contadini ) di Silvano Conti. Colpisce molto l’introduzione “Ratti su amorfi sassi...” poche ed essenziali le parole adoperate per presentare il quadro. Molto bella .
Fausto Beretta

Pagina densa e corposa stanotte letta tra un agnolotto e un tiramisù, intensa ,non c'è che dire :grazie a tutti voi poeti sitani e tanti auguri!
Grazie e grazie per l'augurio di pace di Antonia, Armando,Maurizio ed Elvirita cara (Che dolcemente accarezza il fiume).
E poi la" passione" di Maria in cui Gesù sente tutta la sua solitudine e quella di Salvatore Armando che faccio mia :"resurge" dalle ceneri coscienza ottusa ! e la rinascita in solidarietà di Marbe in abbraccio"come estasi d'amore" e la voce di sottofondo ,tarlo sano e verace del nostro Maichel "bontà elargite in farse...smorfie sorrette da musoli facciali..santi mediatici.."Grazie
Non posso non fermarmi a rileggere l'ode alla donna creatura sacrificale ,così autentica e forte di passione da commuovere:memorabile, Gus ,ciao.
Giocoliere è Massimo Pastore che si diverte con le parole ,le comanda ,le fa "suonare".
Simpaticissime le due poesie d'amore di Enrico e di Maria Grazia (amore come malattia e amore come carciofo dolce -amaro)!E che amore da invidia quello di Armando.A per la sua PIna"riserva d'ottimismo"
Prende la mente un male e quale ne è la causa? La mancanza, ciò che fugge o ci sfugge?Il senso di colpa? Ermeticamente calda,Brù.
Cristina come sempre fruga nelle emozioni più recondite come se le tirasse fuori dal suo baule :s'invecchia fuori mentre dentro si canta col cuore .."tra la culla e la bara"
E Jaqueline (che si riconosce dalla prima parola)..quell'anima quasi persa soggiogata piacevolemte ,languidamente da Miriam"che si diverte s sorridere con gli occhi":ne esce fuori un personaggio da film e mi ricorda alcune figure di Zola.
Su tutte Giannilang : che meraviglia ,una delle tue più belle,la ricerca di quel fil rouge,la linea dell'orizzonte, il filo tra il giorno e la notte dove trovar spiraglio per ritornar indietro o vedere,sentire ,provare ..quante volte ci ho pensato.......Grazie ed auguri.
In qualche modo la poesia di Dani s'avvicina per tematica alla precedente seppur con taglio e risvolti differenti per quell'altalenarsi sul filo del rasoio ,andare o venire,restare o ripartire,volere o no,tra fuoco ed acqua cheta.....vampiro:come sempre la chiusa è una sorpresa :bravissima
E concludendo la pagina ,a Pierluigi risponderei proprio di SI'
Caio e buona domenica.Un augurio ENORME a Lorenzo.
Tinti

22/03/2008

Caro Massimo, grazie a te per aver apprezzato la mia poesia e per averne messo così bene in evidenza il senso.
L'amore coniugale richiede spesso "mani di colore" e non è sempre facile passarle e ripassarle, ma forse proprio guardando alle cose quotidiane che hanno una storia conosciuta solo ad una coppia riusciamo a ritrovare il percorso giuso.
Una riflessione sulla tua bella poesia, e sull'amicizia, sugli amici, veramente i testimoni della nostra vita, è peccato perderli,sei bravo e forte tu che continui a cercarli, io spesso mi tiro indietro per paura di un rifiuto.
Gianni langmann scrive oggi una prosa- poetica perfetta nella forma e profonda nelle riflessioni che ci propone
Tinti, che ha la poesia che scaturisce direttamente dal cuore, e che cuore, non commento, sarebbe anche bastato l'incipit "Anima mia" per dire tutto
Saluto e mi complimento per le loro poesie con tutti i poeti del sito.
Maria Cristina

Questo sabato santo plumbeo e piovoso ha bisogno della vostra pagina azzurra per trovare un po' di sereno: oggi le vostre poesie mi sembrano tutte bellissime e faccio fatica a scegliere quelle che più mi colpiscono. E quanto a colpire Michael Santhers non è niente male, il suo è un gran bell'uppercut che mette al tappeto, che forza e quanta verità nella sua invettiva! (I..."sogni di raggrinziti scroti" poi sono da Oscar). Ma anche il gioioso desiderio di Armando Bettozzi (se si cambia lo spumante con il Falerno sembra Ovidio..) e il rimpianto d'infanzia in vernacolo di Pierluigi Camilli. Poi tre brevi gioielli di diversa fattura: un balenante Massimo P. che si arrende di fronte alla meraviglia di un viso, una Anna Maria Guerrieri che offre dolenti e incisive metafore, e Salvatore che rende benissimo la vacuità e l'uggia interiore di un tempo sospeso. Bellissima e serena la Valtellina di Gus (cui sono legato purtroppo da ricordi dolorosi riguardanti l'ospedale di Sondalo). Ma è proprio come me la ricordo. Si parlava giorni addietro di trovare il modo per dare un senso alla sofferenza: Maria Attanasio suggerisce quello di Francesco, ce n'è uno migliore? Grazie Maria Cristina per questo quadro di amore coniugale, tinte giuste in grado di resistere al tempo e a tutti gli agenti atmosferici (mi è di vero conforto: in questo periodo sto ripassando..... una mano di colore). Cristina, che bella immagine! Ma è proprio l'amore "che contiene l'infinito" che ci fa riprendere le ali! Brava Antonia con la sua volta celeste, proiezione di un Cielo ancora più alto, ed ancora astri per la fantasia dei poeti, la mistica luna scesa in terra con occhi di donna per Claudio Tedeschi. Poesia vera quella di Francesco Caporale, un naufragio ineluttabile ma non disperato, un misterioso ordine cosmico che regola il nascere e il morire, il veleggiare e l'arenarsi sul lido della vita. Bellissima. Bruno ha ancora un'anima che gli suggerisce ciò che è giusto: di certo non la vende come gli altri su quelle bancarelle nè la dà in pegno a quelle banche.... Il manifesto di Gianni deve essere sottoscritto da tutti noi, ci sono troppi luoghi nel mondo dove persino la parola è in catene: finchè la nostra è libera dovremmo usarla e urlarla al posto di chi non può. Giorgio Medda incanta sempre con il suo flusso ininterrotto di immagini della memoria. Antonella siamo sicuri che quella è la stella giusta! Ancora belli l'amore carnale di Mauro Pagliaro, l'agitazione matrimoniale di Loris Pesce, il proposito determinato di Michela Zanarella. Jacqueline, oggi la "telepatia" riguarda noi: anch'io avrei avuto conchiglie da raccogliere (presto vi farò vedere la...collezione), ma "non accolgo fantasmi per cena": l'ho sentita molto vicina. Tinti richiama la sua anima, un accorato appello a ritrovare la chiave dei sentimenti e la fiamma che ravvivi il presente. Paolo Ghelardini ci comunica la forza dell'amore e quella della poesia che lo tiene in vita.
Ecco Marbe che invece ha perso qualcosa per strada, o forse ha perso per un momento la direzione: il finale è bello ma solo in senso poetico, temo di aver già sentito qualcosa del genere. Alberto Borgia riconciliato con se stesso, ma sappiamo quanto sia utilmente vivo. Il finale (questo è un record, credo di non aver tralasciato nessuno) con le frecce appassionate e gli occhi penetranti di Giuseppe Cicozzetti, le pene di Silvia Sabbiavento (purtroppo non c'è ragione che faccia evitare gli errori in questo campo) e quell'"intruso" di Paolo Santangelo, che ha una inflessione dialettale per me vagamente familiare (ma penso sia dialetto cittadino, molto diverso da quello valligiano che ricordo).
Così posso augurare buona Pasqua veramente a tutti, grazie amici per la bella mattinata passata....interamente con voi!
Massimo Reggiani

Nel rileggere il commento inviato, mi sono accorta di aver lascato su un foglietto sparso le mie parole di condivisione per la poesia di stasera che più ho sentito affine "Testimone" di Massimo.R perchè mi ha fatto ripercorrere a collo torto una strada dolorosa d'attesa che ancor oggi mi preme capire ..una amicizia grande e colma di sentire univoco fin da bambine in storia d'abbandono e di amore ..e poi una fuga da me ? da tutti? stessa bisaccia......e poi vuoti..rancore...rimorso..pena..e poi speranza che infonde calda e dolce Massimo nella splendida chiusa.Eccome servono le parole se sincere di cuore ,autentiche,senza mistificazioni!
Grazie
Tinti

Telo azzurro cucito d'amore , nostalgia , tormento, lotta e speranza..di vita insomma.
Armando descrive sensualmente passione come la grande Bouffe di Ferreri ..antipasto ...sinuosi fianchi ..delizie :è godibilissima come la poesia di Mauro.P
Belle anche "noia" di Salvatore, Antonia , " la stanza da letto" di Maria Cristina, Claudio,Pierluigi,"francesco" di Maria..e molti altri.
Su tutte m'hanno proprio portata in alto:
Cristina ,cara amica ,"siamo angeli di passaggio..che per breve escursione ..abbiamo depositato le ali" :veramente qui mi occorrono i versi di Elio Pecora per dirlo"nelle mie poesie oltrepasso cielo e terra " e così tu.
Brù " la vita moderna ..debordante di lardo copioso"...ipocrita ,che ignora il dolore..e poi la chiusa splendida "forse l'anima ha da dirmi qualcosa.."Di rado si riesce a raccontare in versi un mondo impazzito senza direzione in cui l'uomo privo d' appigli cerca speranza nell'anima. in modo così "poetico " e ad un tempo chiaro,limpido.Grande due volte!
Giannilang: "fuggire" inteso non come abbandono vile della lotta ma come conquista di spazi interiori atti a riprendere la propria identità,il senso del giusto,la "forza di identificarsi con gli sconfitti!"..Condivido tutto ,amico e credo fermamente nella linfa salvifica contenuta nella parola! Mi viene in mente il linguista De Simone che all'Università ci ripeteva e ripeteva " Dovete diventare padroni della lingua così da esserlo della vostra vita"..forse troppo ottimista?
Jaqueline e Marbe accomunate in sensazioni ed emozioni:parole che implodono,raccolgono, abbracciano comunque senza farsi "frustare dal tempo":pare che il succo spremuto d'arancia succosa scorra da loro a noi.Grazie e grazie.
Ciao e riciao al NOSTRO
Tinti

21/03/2008

Mi rapisce estasiandomi Silvia Sabbiavento.
Non si ha mai la certezza di una pienezza "chiamata amore" solo perchè ci si estende oltre il suo significato negli anni.... poi la caramella la assaggi e la si gusta con un palato diverso in ogni istante in cui si ha la consapevolezza di crescere... a dir poco bella....
Fausto Beretta m'incanta nel suo sguardo infinito del domani che sa percepire....
Massimo Colella: non so dare un perchè a tanta "superficialità" d'orecchie. Il tuo un grido di forte denuncia.... che continua nel mondo devastato dal potere di possedimento...
Gianni Langmann: i valori son sempre gli stessi, il modo d'affrontarli è cambiata nella precarietà....; tu sei "coloro" che sa battagliare. prender esempio dal "voltarsi" è causa di vero miglioramento-perchè una volta si era capaci di trasmettere-. Ora? Bisognerebbe definire ed educare una "lotta" ormai spenta per paura e codardia.... però... bravo assai!!!! Mi fai sperare ancora nel "risvolto delle coscienze"!!!!
E poi: grandissima considerazione per Loris Pesce, Cristina Bove, Tinti, Giorgio Medda....
Ogni poesia questa sera m'ha donato il senso d'Infinito.....

E ringrazio: Silvano Conti, Cristina Bove, Massimo Reggiani, Renzo Montagnoli, Tinti per un pianto "partorito" pochi giorni fa.... ancora presente, ma molto lontano.... nel recuperare quel senso d'esistenza che mi regalava più di 30 anni fa... (Avvicinati papà)
Un abbraccio a tutti i poeti del sito ed al BIG Lorenzone.
Lovelly Glò

Armonica questa pagina celeste che si unisce anche alla vivacità , all'uovo
pasquale ,e alla dolcezza della primavera .
Oggi , 21 marzo , equinozio di primavera , primo plenilunio della luna
,giorno in cui si stabilisce anche la data della domenica pasquale " l'
epatta.della bassa Pasqua "..
e anche perché , c'è un perchè in ogni cosa e per ogni cosa , beh! fosse
davvero così che una spiegazione potesse risolvere tanti perché ! ma
come ben dici Sabbiavento Silvia., è sempre l'emozione a spiegarci
tante cose.
Piergiorgio Zambolin mi hai fatto fare un salto nel passato con una bella
rimpatriata .
Alberto Borgia se potessimo urlare tutte le ingiustizie , credo che non
basterebbe tutto il fiato che abbiamo in corpo , ma ad ogni urlo corrisponde
un 'eco , la nostra voce che ci ritorna indietro.noi tentiamo di urlare solo
con la parola della poesia ,solo quella è ben salda .
Pierluigi Camilli , Vorei poté annammene lontano
E nun sentì e nun vede più nisuno;.quante volte l'ho desiderato .eccellente
capacità di protesta
È la bella satira dei nostri costumi , della politica e giustizia, ed è
giusto mettere in luce la loro distruttività .
Bravo anche Armando Bettozzi con Morti de serie A
Morti de serie B , grande esperto delle poesie retoriche
Una volta bambina , ma che te la ritrovi donna , con occhi aperti alla
vita. Fausto Beretta
Anna Maria Guerrieri è una Via Crucis eterna , l' importante è esserGli
sempre accanto.e il cammino continua .
Scrivere è questione da poco.Massimo Pastore.come parole su perimetrali
fogli .ma che dicono molto .
Ansie .è quel tocco che fa sempre palpitare il cuore di Maria Attanasio
Questo amore.non so di quale amore parli .non ha niente di tangibile .solo
un amore può essere tale .quello per Dio
Enrico Tartagni ci regala dei bei colori
Gaetano Gulisano sono sempre ricordi che straziano l'animo , quando l'amico
non c'è più . Silvano Conti ,bella la tua preghiera di tristezza , ma anche
di speranza
Randagi sono quei
giorni di bruma
Tinti Baldini. Bellissimo quadro di vita
Vorrei ancora di più commentare uno per uno tutti i poeti di questa pagina
, ma non ho tempo , oggi è anche quel grande e triste Venerdì , dove la
Morte viene sentita ancora come un richiamo alla preghiera in chiesa
bravi tutti e buona Pasqua Antonia

Venerdì di passione, almeno quella poetica è vissuta sentitamente: prevalgono le invettive, le amare costatazioni, le spietate analisi; il malessere "urlato" di Alberto Borgia, i morti sbandierati o dimenticati di Armando Bettozzi, la banalità del male descritta da Massimo Colella, soprattutto la meschinità l'ipocrisia e il doppiogiochismo denunciati da Michael Santhers (quella dei "grandi della storia" era una provocazione, vero.....o no?). C'è anche una breve riflessione sul significato del poetare di Massimo P. con solito inesauribile repertorio di espressioni geniali ("accoltellare la carta"). Anna Maria Guerrieri in tono con la giornata descrive la passione che accomuna tutti gli uomini. La ricerca del senso del dolore è anche il tema di Maria Attanasio (grande forza espressiva). Qual è l'amore che Maria Cristina paragona ad una attesa inesorabilmente lunga, quello che non si vede ma c'è o quello che sembra esserci ma che si rivela inconsistente? Bella e ridente la tua collina di San Leo, Enrico, fa dimenticare la sinistra presenza del conte di Cagliostro! Cristina affronta oggi il tema del silenzio di di Dio, caro a mistici e filosofi: un'anima che ama o comunque è alla ricerca dell'amore per gli altri, prima o poi quella Voce la sente. Ed anche Silvano intona una inconsueta sommessa e bellissima preghiera mettendo a nudo se stesso in cerca della medesima Voce (sono passati vent'anni ma sono sicuro che il tempo non ha "cancellato le tracce d'amore"). Un altro genere di amore nella poesia di Bruno, che rende onore al suo nome e con insolito (per lui) lirico distacco ne dà una definizione perfetta e senza tempo. Gianni Langmann è rivolto al passato (non è il solo, a me dicono che ho il torcicollo..in parte è colpa dei tempi, in parte però è una debolezza dovuta alla nostalgia). Bello e originale il consueto flusso di immagini di Giorgio Medda, trattate con tocco vellutato e...felino. Bella anche la riflessione di Mauro Pagliaro ("il nulla è un caro padrone") sulle persone prive di valori, principi o ragioni di vita. Daniela, quale musica ti ha ispirato? Se non è metaforica la voglio sentire anch'io! Magica Jacqueline nel ruolo di Merlino, a chi non piacerebbero i suoi poteri? Tinti trova stimoli nella quotidianità anche nei giorni all'apparenza più inutili, ed infine Marbe, che scrive una bellissima lettera-preghiera (originata evidentemente da una esperienza di vita vissuta) concludendo degnamente questa giornata in cui la coscienza e la contemplazione del dolore si uniscono alla speranza in un destino di resurrezione.
Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Che gioia per me stasera leggere "A cena con la quinta B" ed essere riportata di colpo in aula ,durante l'intervallo quando qualche ragazzo ti si avvicina per parlarti ,altri fanno crocchio intono alle "carine",qualcuno addenta merendine e intanto ripassa,i più scafati vanno in cerca dei più"grandi" : quei visi in ricerca di sè non li posso dimenticare! Grazie per l'emozione Piergiorgio.Z
Dopo l'urlo di Munch di Alberto alzato contro il malessere ,il disagio dentro e le amare considerazioni di Armando, Pierluigi fora lo schermo azzurro,a mio avviso,chiedendo di poter star rannicchiato per un poco in un mondo senza niente,"strambalato" dove però ti senti protetto da ogni male come nel ventre materno: è un sogno ricorrente..
Sorprende quasi il ritratto dolce , tenero di giovane mamma "con occhi aperti alla vita" di Fausto.
Gioia e follia "accoltellare carta..ammalarsi dietro le parole...." scrivere ferite.Dirompente,Massimo.P.
Immagine di uomo che ,come Cristo,da sofferenze si rialza e va....."resiste senza sfasciarsi sotto i pesi l'UOMO"scrisse Sciascia...Grazie,tocchi corde che commuovono.
Gaetano,la sventura unisce ,rende germani e ,a volte, fa rinascer piu' sani..poeticamente ricomponi pezzi di vita..lentamente.
"Ansie" di Maria s'adatta oggi al mio sentire..quel cercare parole "nere"(come l'urlo nero della madre) ispirate dalla buia notte e volerle trovare.Toccare il fondo per poi risollevarsi?
Poesia d'amore di prevertiana memoria, Maria Cristina,cara"amore illecito ed onesto".Bella.
Mi piace Angela persa ,senza il filo,in labirinto di vita forse per raggiungere faticosamente cosa?"Quiete selvaggia " che non consente pensiero.Meglio il caos e la vita vissuta spendendosi?Io la sento così.
Preghiera morbida e poi urlata ,forte,chiara,mai vile di chi anela ,vuole amore ..e lo avrà,cara Cri.
Massimo mi fa sentire ancora le note della bellissima aria "Ad Auschwitz c'era la neve..". Io ci sono stata tre volte,con la classe,con la famiglia e da sola ma devo ancora tornare...
Fiaba in musica con fate,maghi e molta fantasia ,Jaqueline.
Beatrice con lessico pregno di significato chiede quasi supplice per chi tanto ha sofferto di ricevere dall'alto un soffio"piano" quasi un nuovo respiro.E' splendida.
La chiusa di Clara.L è poesia intatta nel porgere ciò che passa tra madre e figlia in continuo dialogo di gesti e pensieri come "onde.. gittate in lago clamo"
E poi Dani,Bruno,Giorgio,Silvano......Bravi tutti e soprattutto Lorenzo il Magnifico.!
Ciao e notte.
tinti

20/03/2008

Oggi mi colpisce completamente
" Nel cortile " di Cristina Bove
mi ci ritrovo come riflessa in uno specchio...
per non parlare della melodia che sento leggendola
e rileggendola più volte. Molto bella, mi ha fatto tornare
bambina, in un passato di ricordi sempre presenti. Grazie
Aurelia Tieghi

commento
Intensamente bella "Nel tempo che lento freme" di Elia Belculfinè, e poi la chiusa "...Ma sono solo un - vecchio,
vecchio, faticoso di innumeri - innesti falliti.Sarò bandito. Così mi rimetterò in cammino - senza voltarmi, - nel tempo che geme il viaggio."
Drammatica "Bassa lega" di Gabriele Piretti, di un sarcasmo perfido verso il discutibile personaggio.
"Azzurro trasparente" di Aurelio Zucchi, idilliaco e sospeso nell'ineffabile visione.
"Avvicinati papà" di Gloria D'Alessandro, ricca di pathos, si può solo prendere atto di quanto ancora può far male una incomprensione , e di come il rapporto genitori figli sia sempre così importante!...Se sapessero quanto basta ad un figlio solo essere apprezzato per quello che è...la mia cara Glò, non avrebbe sofferto tanto!
Incantata, semplicemente incantata da "se ci fosse" di Claudio Tedeschi...la via del Tao, la Montagna Sacra, il tutto è Uno...il molteplice che l'assoluto trae da Sé per conoscersi...bella...grande...
Pietas assoluta nella bella e accorata poesia di Bruno Amore.
Tenera e delicata la rievocazione di Gianni Langmann,in quel bosco fatato.
Ed anche la giocosa reminiscenza di Tinti.
Carissimi tutti, un saluto e tanti auguri di buone feste.
Lorenzissimo, un abbraccio grande.
cristina bove

Commento del 20.03.2008
L'immenso è scegliere tra il desiderio e il sogno....
To day..... in the wind....

Simpatico l'augurale sonetto dialettale di Pierluigi Camilli che calza molto, sia nelle assonanze, sia nei toni , all' elaborazione celebrale in lingua frattigiana ( umbra altotiberina ) che mentalmente ho ricostruito leggendomela.... incredibili, davvero, le somiglianze al romanesco.....

... sentita e profonda l'intensa preghiera del nostro Elia ( al solito) .... - nel tempo che lento freme...- Forse un po' troppo articolata, quando s'incunea in meandri assoluti e celebrali ... ma... lo premette egli stesso: pazzo mi diranno e cieco e sordo.... e lì traspare la grandezza, l'ampiezza d'un respiro che si fa stanco ed affannoso ( Ma sono solo un vecchio, faticoso di innumeri innesti falliti) intriso di rimpianti.... Si riparte, fuggitivi.... nel tempo che soffre per quel viaggio senza fine.....

... Gabriele: non mi è piaciuto... non per tifoseria dalla qualla sono libero e immune, ma perchè è il pensiero, accecato dall'astio e dalla demagogìa, che rende psico-nana la poesia. Spesso, ma non è assolutamente il solo in questo cielo, si bendano gli occhi con occhiali ( demagogia-pseudo impegno- rancore fine a se stesso ) che ne impediscono la luce ed il respiro.....

... di converso e significativo, sono molto più vicino ad Antonia Scaligine... al suo, non per questo rinunciatario, abbassare umile di testa, rendere omaggio umilmente della nostra esistenza, per varcare la soglia ( la mia porta ) verso uno squarcio d'azzuro... tangibile, possibile, credibile Cielo!

... Appassionata, oggi, quella di Gloria D'Alessandro , intima, dedicata al padre... mi è molto vicina, e per vicissitudini comuni, e per empatia... Anch'io nella culla dell'infanzia a piangerlo, in assenza di un sorriso, mi sono sobbarcato le parole che non ho pututo dirgli mai.....

.... Ancora Cristina Bove.... Come ignorare il tuo cortile, così composto, quasi canzone occitanica, gelosamente racchiuso in mirabili endecasillabi sciolti , ma prigionieri di ottave che ne delimitano lo spazio, rendendolo amico, in sublime liminare metaforico al titolo..... Anche l'ultimo segmento, a mio parere, è, più che una strofa quinaria, un'ottava stanza perfetta dove tre endecasillabi muti danzano malinconici con una bambina mai cresciuta, mai invecchiata..... E sono tre endecasillabi perfetti... inarrivabili.... sublimi.... con tutto il clamore del silenzio.....

... Bruno Amore.... ed è un esempio, a mio avviso, di come debba la poesia, per essere tale, cavalcare l'attualità politica... in modo discreto, potente ma non invasivo, universale perchè non di parte. Sono interrogazioni che provocano risposte interiori.... Si chiude col disprezzo, mai con l'odio, perchè in poesia l'odio non esiste.... ciò che hai detto Bruno, è finitomo alla poesia in quanto tale, oltre che a te stesso.....
Così Silvano Conti

Ancora un giovedì di emozioni. "Le parole..." di Beatrice Zanni, (dimenticare il male non e facile, ma ricordare il bene può esserlo), veramente bella mi ha colpito molto; "Malaria" di Armando Bettozzi, molto emozionante, personalmente mi ha commosso molto e allo stesso tempo indignato e dato un senso di impotenza per questi mali dell'umanità; "La mia porta" di Antonia Scaligine, molto intensa e bella, (da tempo non riesco a varcare quella porta); "Avvicinati papà" di Glò, mi ha molto commosso e non ho aggettivi per dire quanto mi ha emozionato leggerla; "Nel cortile" di Cristina Bove, come sempre riesce a darmi belle emozioni nel leggere le sue poesie; "Se guardi" di Tinti Baldini, molto bella, negli occhi dei bambini ci sono così tante emozioni e tanta gioia, che il solo guardarli da un senso di pace indescrivibile. Molto belle anche tutte le altre che non ho commentato ma che leggo e rileggo con immenso piacere. Saluti a tutti. Gaetano Gulisano.

Oggi, Giovedì Santo, cercherò di essere sintetico: Marbe (a proposito, ma hai cambiato... nome?) alle prese con la rielaborazione del dolore ricostruisce con mattoni di poesia. Il tempo pasquale e l'atmosfera mistica ispira molti poeti: lo slancio di fede di Stefano Giannini, il profeta rifiutato di Elia (sempre grande visionario), l'augurio bonario di Pierluigi Camilli, il falò di Aurelio Zucchi, la "Ianua Coeli" di Antonia (mirabile preghiera). Ma ho già visto che non potrò essere breve, oggi sono troppe le belle emozioni, potrei raggruppare per temi la riprovazione e il disprezzo per chi dimentica i deboli o perseguita gli inermi (Armando Bettozzi e Bruno con registri diversi) o l' indignazione per gli amari frutti del nostro tempo (Fausto Beretta e Gabriele Piretti, puntuali ciascuno a suo modo) o le sensazioni e gli echi del risveglio primaverile (Gianni, Gianfranco ed Enrico tutte bellissime le vostre poesie) o ancora la giornata del papà (Glò sublime rievocazione e Gaetano dolente dedica d'affetto).
Cristina è davvero un tuo ricordo? Un'infanzia che ci fa rimanere "rannicchiati" nella tristezza e senza parole da esprimere, hai detto tutto e hai fatto comprendere molto. Come è diversa l'infanzia descritta da Tinti, quella cui avrebbe diritto ogni bambino, e che vorremmo conservare nel nostro cuore! Silvano come al solito lampeggia con le sue immagini improvvise. Parla di contadini o di tutti i viventi che si offrono al destino della vita? Daniela parla di emozioni che non incidono, lei che le emozioni le esprime sempre così prodigalmente, sembra impossibile...
Ed è impossibile citare anche tutti gli altri, oggi veramente bravi come non mai. Buona serata
a tutti
Massimo Reggiani

Aspirazione ad una serenità perduta , o forse difficile da raggiungere ai nostri giorni , é l' augurio di " Bona Pasqua " di Pierluigi Camilli ; mentre espressione di una fede cristiana limpida é la " Pasqua di Resurrezione " di Stefano Giannini : una fede " proclamata " , come la voleva Papa Wojtila , specialmente nel finale " risorgerò anch'io " . Oggi c'é proprio bisogno di proclamare questo Cristianesimo limpido , sull' esempio degli Autori del nostro Medioevo , come Jacopone da Todi .
Gianfranco Stivaletti

Alcune poesie del 20 marzo
Romantico Alberto Borgia con la sua appassionata Una sensazione; Malaria!, una trepidante invocazione di Armando Bettozzi; un bel ritratto di un noto personaggio in Bassa lega, di Gabriele Piretti; un omaggio commosso al genitore in Avvicinati papà, di Gloria D’Alessandro, come anche in Ai miei papà, di Gaetano Gulisano, con l’aggiunta in questo caso di un padre putativo; allegorica e figurativa Viale di marzo, di Enrico Tartagni; incantevole e struggente nel ricordo di un in’infanzia che mai tale è stata è poi Nel cortile, di Cristina Bove; l’illusione di Tinti Baldini in Se guardi.
Renzo Montagnoli

GRAZIE Lorenzo per il pulcino,,è un amore!
E grazie per questa pagina memorabile ed intensa.
Marbe cara, avvolge in intenso afflato con l'immagine unica di "parole "che"sono come mattoni e se le metti su carta puoi costruire palazzi d'emozioni"Ecco la poesia che può fare.. e Alberto arde d'amor che brucia in "sinfonia potente".Grazie per gli augri pasquali di Pierluigi C. di coraggio e buon senso..di cui abbiamo immenso bisogno.Poi.. vedo bambini senza sogni e bambini imbottiti di Kinder e l'uomo che sta a guardare :perfetta ,Armando e Gabriele che sferza e colpisce ma purtroppo non basta colpirne uno ..per colpirne cento..e Fausto che soffre in lamento di un mondo malato , chiuso a riccio, senza più tempo ,senza solidarietà che è foresta che manda ossigeno ..Dolci note di Glò e Gaetano e i loro papà (io non ne ho ricordo) e danza rosa in lirica di Enrico...l'incanto del bosco di betulle del poeta dell'amore,Giannilang... .., l'ode all'amica vera di Gianna.F e quel pulsare assiduo e paziente che entra nelle vene di Dani.e....altri e altri ancora.
Su tutte stasera quella bambina mesta,mai cresciuta ,che non invecchia perchè vorrebbe ancora vivere l'infanzia rubata di Cri,la bellissima poesia di Brù in stile mirabile con un messaggio da me molto sentito...disprezzo senz'odio, e poi , dulcis in fundo,"Nel tempo che lento freme" di Elia , mi par la sua piu' bella fino alla chiusa che sale alta "il tempo che geme il viaggio senza fine"GRAZIE,
Grazie a tutti e la NOSTRO e notte-notte.
Tinti

19/03/2008

Un caloroso benvenuto a Carmen Moscariello, con la sua poesia per i due fratellini Ciccio e Tore. I bimbi sono speranze e noi li abbiamo persi in quelle maledette cento stanze; "Grazie a chi ogni giorno" bella poesia di Doriana Puglisi ed io ringrazio ogni giorno sia lei sia tutte quelle persone e quelle cose che mi danno conferma di essere, e una di queste e certamente la "pagina azzurra"; "Non farlo..." di Beatrice Zanni, pochi versi ma molto intensi, che mi destano vere emozioni; "Rivolta nel sangue" di Gabriele Piretti, molto bella e commovente, mi desta tanta rabbia il sapere che nel mondo ci siano così tante dittature sanguinarie, la cosa che mi da ancora più rabbia è che nessuno dei cosiddetti potenti, si muovono per metter fine a questo scempio; Molto bella "Adagio" di Cristina Bove che mi suscita sempre forti emozioni nel descrivere i colori della natura; Come non farsi rapire dai versi di "Per lei" di Massimo Reggiani, e per versi come questi che ogni giorno mi perdo nella "pagina azzurra"; "Il desiderio di vivere" di Renzo Montagnoli, molto intensa, mi ha fatto tornare in mente, quando vedevo invecchiare mio padre e notavo le rughe che anni prima non avevo notato e nonostante la sua malattia, la voglia di vivere e di andare avanti erano così intensi come questa bella poesia. Molto intense anche tutte le altre che non ho commentato. Un abbraccio a tutti. Gaetano Gulisano

Su tutte oggi mi ha affascinato
"Per lei" di Massimo Reggiani.
Grande afflato poetico
Gianni Langmann

Su tutte oggi mi prendono
"Per lei", di Massimo Reggiani.... fermare il sipario del tramonto.... bellissimo verso, bellissimo sogno.
"A chi mai" e mai sapremo a chi, per volere del poeta, sono dedicati questi spendidi versi, bella bella, grande Bruno.
" Problema mio" di Enrico Tartagni bella la poesia e bella la favola di Amore e Psiche, ma triste la condanna di non poter mai vedere il volto amato.
Saluto tutti i sitani sempre
Maria Cristina Latronico

A Silvana Trabanelli. Bravissima! Solo un figlio prediletto di quella antica e meravigliosa terra brulla e sola, può comprendere il significato dei suoi bellissimi versi sul ricordo della My Old Calabria. Come scrive Renzo Montagnoli: “ Ci sono immagini che restano dentro e che solo con abilità si riesce a trasferire in verbo. Grazie e Buona Pasqua signora emiliana dal Gabbiano

Buon mercoledì. Oggi splende un bel sole, chiaro e sincero. Ed è la sincerità che Marbe reclama, non vuote parole, perchè non è di quello che ha bisogno. Alberto Borgia di fronte all'eterno dilemma del senso della sofferenza, chi più di lui che la sofferenza ce l'ha tutti i giorni sotto gli occhi? Ma se nulla ha un senso qual è il senso del nulla? Apprezzo sentitamente la solidarietà di Gabriele Piretti con il popolo tibetano. Dico solo per inciso che il genocidio in Tibet c'era veramente ai tempi della Rivoluzione Culturale, ma accanto ai libretti rossi di Mao non mi sembra di aver mai visto sventolare bandierine tibetane.... mi associo pertanto alla poesia di Fausto Beretta considerando il '68 (con quello che ne seguì) un periodo di anni bui, nei quali la realtà era mistificata e contrapposizioni create ad arte portarono allo scontro e al sangue una generazione intera mentre "sopra noi il nemico vero non si mosse mai continuò a guardare". Dopo aver chiesto scusa per l'excursus proseguo concordando con Aurelio Zucchi ed il suo bisogno di tempo: avremo amato abbastanza e abbastanza vissuto per amare veramente? Auguri di buona navigazione interiore a Pierluigi Ciolini, efficace artefice di metafore marinare. Bella invocazione quella di Gaetano Gulisano, rivolta all'onda della poesia creatrice che stimola la fantasia e fa viaggiare in "segreti mondi". Enrico risolve l'eterno conflitto di Amore e Psiche con l'aiuto delle...nuove tecnologie. Anche Cristina incontra un respiro gemello, un punto dove far convergere due percorsi paralleli. E' geometria non euclidea o miracolo d'amore? Devo leggere fùggiti e non fuggiti per capire la poesia di Bruno, ma ovviamente la dedica rimane comunque misteriosa. Vedo poi Silvano in tournée nel suo passato giovanile (ed evidentemente musicale), con l'immagine di un sobbalzante torpedone che si porta tutto il suo bagaglio di ricordi ed esperienze (anche..storte). Anche Gianni Langmann racconta una storia che non può essere del tutto inventata: la bella chiusa conferma sia la tragica conclusione che l'immortalità dell'amore. Ancora altre belle poesie: stupendo il ritratto di padre offertoci da Gianfranco e quello di madre di Giovanni Battistello, riflessione-bilancio allo specchio di Renzo Montagnoli con la sua consueta fluidità di immagini, bel ritorno-lampo di Anileda (le stelle ci sono, siamo noi che dobbiamo voltarci a guardarle) e delicata lirica floreale di Maristella (e io ci vedo tutte le donne, tutte regine di mimosa incoronate). Poi c'è Tinti, splendida e viva nel desiderio e forse nel rimpianto, ma non voglio interpretare oltre. Ci vorrebbe ancora spazio per commentare la lunga tirata di Elio De Luca che giustamente auspica più uomini con la schiena dritta come Saviano (ma poi mette troppa carne al fuoco), però il tempo non lo consente. Grazie a tutti per le poesie di oggi, anche quelle non citate ma comunque belle. Buona serata
Massimo Reggiani

Molto efficace il contrasto tra le " molli luci e variopinte ombre " che " si annodano " nell' anima di Floriana Porta e l' immagine delle " celesti nuvole " che si " rincorrono nel cielo screziato " . Spesso noi indugiamo nell' introspezione , compiacendoci di pensieri che sono solo ombre variopinte e luci " molli " , cioé inconsistenti ; e non ci accorgiamo di ciò che sta a più grandi altezze e che é degno di attirare lo sguardo . Queste " variopinte ombre " e " molli luci " che " si annodano " nell' anima possono essere però anche i nostri ricordi dolorosi da cui é difficile liberarsi . Talvolta però i ricordi dolorosi diventano pura poesia , come dimostrano i versi di alcuni poeti del passato che hanno cantato i propri cari scomparsi ( come il Foscolo in " In morte del fratello Giovanni " , il Carducci in " Pianto antico " , Poe in " Annabel Lee " ... ) ; e allora le " variopinte ombre " hanno una funzione liberatoria . Complimenti , cara Floriana , per l' accurata scelta dei verbi e degli aggettivi
Gianfranco Stivaletti.

Alcune poesie del 19 marzo
Ci sono fatti di tragica attualità che meritano una riflessione e Gabriele Piretti vi ha provveduto con Rivolta nel sangue, una poesia vibrante e malinconica; Aurelio Zucchi, invece, si addentra, abilmente, nei meandri della nostra incapacità di vivere compiutamente e ci fa dono di questa bella Chissà; c’è poi una ricerca di sogni che corrono sul mare in Spumeggiante onda di Gaetano Gulisano; l’Adagio di Cristina Bove non è come quello d’Albinoni, ma poco ci manca; giusto il titolo Visioni primaverili di Claudio Tedeschi per una poesia che è un vero e proprio dipinto; il desiderio per iniziare bene la giornata in Come mi piacerebbe di Tinti Baldini; ci sono immagini che restano dentro e che solo con abilità si riesce a trasferire in verbo, e così l’emiliana Silvia Trabanelli ci offre il suo ricordo della Calabria.
Renzo Montagnoli

commento
Bentornato Elio De Luca, con la tua veemenza e la tua sete di verità. Della tua lunga poesia condivido ogni verso, lo sai, e mai come in questi giorni in cui viene evocata una passione e una resurrezione, mai come in questi giorni c'è lo stridore tra quel messaggio e lo scempio che ne è stato fatto. Oggi si festeggia con gite sulle "barche" dei ricconi, con politici che per estorcere la pensione agli italiani hanno posticipato il giorno delle elezioni, quel tanto che gli uscenti possano usufruirne, visto che non gli basta quello che già hanno scippato al paese. So di approfittare della benevolenza del Magnifico, ma non posso fare a meno di invitare a leggere qui http://www.clandestinoweb.com/ultime/2908-dipendenti-costo-568.000.000-euro-4.html  quanto ci costa il transatlantico.
Ho derogato dalla poesia, perciò me ne scuso e riprendo.
Con Gabriele Piretti, anche lui una voce fuori dal coro, sgomenta per quanto accade in Tibet e in Myanmar, dove i monaci inermi, in silenziosa dissidenza al regime, vengono barbaramente uccisi. E noi poeti, dovremmo tacere e verseggiare solo di primavera ed uccellini? Bravi Elio e Gabriele, che non temono di esprimere con la loro poesia, verità e tragedia.
Renzo Montagnoli, "Il desiderio di vivere" mi ha coinvolto, sento nei suoi versi i miei pensieri inespressi, le nostalgie di un tempo che non tornerà più, il doversi adeguare alla realtà di invecchiare, di prendere dai ricordi quel tanto che aiuti ancora a vivere e...proiettarsi ancora in avanti...È giocoforza, Renzo, ma abbiamo ancora frecce, e il nostro arco può ancora scoccarle con forza. Tu nei racconti sei maestro, ed anche "Croci di guerra" è un tuo narrare limpido, nella scelta dell'argomento e della forma, sempre gradevolissimo da leggere.
Molto tenera "Accenderò un fuoco" di Francesca Obinu.
Tinti Baldini mi conquista con questa sua "Come mi piacerebbe" mi rivesto delle sue immagini, scendo con lei a piedi nudi sul tappeto di terra ed acqua, e dormirci dentro...che delicatezza!
Perdonami, Lorenzo, non ne ho potuto fare a meno! Grazie di questo spazio azzurro in cui ci accogli.
cristina bove

Poesia sociale e intimista,poesia d'artista ..non c'è che dire, sitani, siete una bomba! Bravi tutti veramente.
Mi fermo solo su alcune perchè mi si chiudono gli occhi ...dalla stanchezza ma le vorrei commentare una per una ..credetemi!
"...pietra d'infanzia ..."Carmen,sì, brava! (se hai voglia leggi la mia poesia sullo stesso tema) e poi un'ode accorata ,sincera, autentica sull'abuso delle parole sempre più ambigue e disoneste.Condivido cara Marbe.
Mi piace molto la chiusa di "Partenze" di Pierluigi.C "..l'estate va via e tu pure.."come folata ma ..tosta!
Aurelio,mago d'emozioni e parole in versi, un poeta orientale scrisse che occorrono tre vite,una per capire, l'altra per fare e l'ultima per gioire e soffrire :tu cerchi ancora tempo per principi e fate..anch'io.
O capitano, mio capitano mi ha riportato alla memoria mia figlia al liceo che cercava di impararla...e poi "l'attimo fuggente" e Bennato ..seconda stella a destra ..nella sua isola senza gendarmi nè armi..un tuffo bellissimo mi hai concesso Pierluigi Ciolini, te ne sono grata.
Ieri ,oggi ,Fausto..poco cambia? mi pare di vedere tanta indifferenza (salvo qui).
Ulisse che riparte da Itaca ,dalla moglie, dal figlio per cercare ancora ...ecco Gaetano spirito poliedrico sull'onda spumeggiante che culla i suoi versi.
Preghiera d'amore che quasi lo dilata: così intensa che commuove quasi al pianto,Cri.
"A chi mai" Brù,è lirica pura ,tra le tue più belle,soprattutto nella chiusa "..la vita crea si esalta dandoti fino la tua purezza" quasi classica in stile ,splendida ,amico sempre.
Quasi ermetica nella sua forza che pian piano sale fino alla conclusione e domanda senza risposta" per lei per lei sola avrei scelto l'inferno?" Molto bella ,Massimo e chiusa della precedente(si fa per dire ..tutto continua)
Silvano mi porta con sè in viaggio sul torpedone in "continuo ruotare di vicende in scatola"che dire? Perfetta.
Su tutte stasera ,Gabriele (lo sventurato rispose...): avevo provato in questi giorni a buttar giù qualcosa ma mi era uscito solo un urlo..e tu l'hai affrontato con la tua solita sagace capacità di cogliere ,di capire "Dittatura fa male..ti spezza le gambe"grazie, giovane amico.
E poi la struggente nostalgia di Renzo, il profumo che inebria di Maristella,"accenderò un fuoco" di Francesca in stile originale in volo..e le stelle di Anileda che ricordano una poesia breve di Catullo e..la descizione ardente come quella terra , di Silvia ,terra antica ,brulla e sola...e Gomorra ,i cento passi ....il dolore di un giovane che vorrebbe capire...e Michel ,Enrico,Angelo,Alberto e tutti ,
Ciao ,notte serena e un abbraccio al Mister ,
Tinti

18/03/2008

18.03.2008
Blu le mille bolle blu.... mi prendono.... mi parlano
Oggi.... in the skay:
....Fata Morgana ... Classica con “Al tempio di
Atena” M'inchino e rendo omaggio al tuo
silenzio divino pullulante di voci ed echi e grida....
Lontane presenze ( Dei e Titani ) che permangono nel
sogno... fino a personificare la realtà.....
.... Luigi Panzardi... “L'ultimo salto”...
discreto e corretto sonetto ... privo di eccessive
forzature...
.... Cristiano Menaldo .. “ Nel silenzio
polindromo” ... Forse un po' troppo ricercato,
ma geniale nella costruzione e declinante, in rapida
sospensione, in una stupenda chiusura che scorteccia
le nostre vite, il nostro tempo, in innumerevoli
attimi di assenza.....
.... Pierluigi Camilli .... “Due cose, anzi
tre”..... bella immagine, spontanea e sentita,
lirica, di rara sensibilità e freschezza... senza
pretese, ma spesso, sono le pretese a mangiarsi la
poesia....
..... Cristina Bove... “ E poi le rose” ...
toni variopinti, degradanti verso il pensiero intimo,
allusivi, fortemente, al desiderio. É un rinascere a
nuova vita, una ripartenza, se pur tra le spine, è un
resistere-resistere-resistere, in questi sorprendenti
nuovi squarci ..... di nuovo è maggio a risvegliare le
coscienze e i sensi.....
.... Claudio Tedeschi... “Quietami”.....
Toccante e sensibile lirica, tenue e delicata, dal
tono sommesso e altamente melodioso, fino all'epilogo
magistrale che ha il suo esito con una interrogazione
profonda, allegorica e introspettiva, di raro pregio e
forza.....
Giovanni Battistello... “ Ove albergano le cose
celesti” ... Notevole la tematica, che mi è
comune e molto vicina. Nel contemporaneo nostro, tutto
si ribalta, si copovolge, e viceversa... ed è così che
il giorno va evitato, luogo malsano dove il chiasso,
il clamore (moderna immondizia dell'anima) si
accatastano e ci sovrastano. Così ci barrichiamo nella
notte, nostra barriera e manto al nostro spirito, ove
albergano le cose celesti, ove il Cielo è più vicino,
possibile Cielo, tangibile Cielo, sotto la luce magica
della luna che ci accarezza. Esangue, perchè di
sangue, non abbiamo più bisogno....
....Fabrizio Lama... “ Spazi immensi”....
buona nella tematica anche se non originale.Si veda:
Sono una Creatura/ Come questa pietra del S.Michele
così fredda, così dura, così prosciugata, così
refrattaria, così toltamente disanimata. Come questa
pietra è il mio pianto che non si vede. La morte si
sconta vivendo. Del maestro Giuseppe Ungaretti....
Troppe le analogìe.....

La migliore di oggi, a mio parere, naturalmente:
Massimo Pastore: - Visto che sono pazzo ti
racconto un amore – e sei talmente pazzo da
scrivere « un'amore » ma io sono anche più pazzo di
te, e te lo perdono. Visto che sono pazzo anch'io, ho
ascoltato il tuo racconto-grido. É un gridare
disperato, ovattato di dolore, che si schianta, con
tonfi sordi, sul vetro... in fondo al cuore
amplificato... Coraggio, prendiamo bene la mira,
inchiodiamo il logos al dispiacere, perforiamo di
silenzi la parola...... Io ti bacio lì, dove il miele
incontra la foglia; ed è iperbole di passione e di
desiderio ancora smisurato, fino ad incontrare il
silenzio.... ed è riflesso di passionalità e di audace
pazzia ( Dino Campana? ) Incupito dall'osteria che
ubriaca i sensi, per annegare la noia..... e poi....
una chiusura magica che voglio integralmente
riproporre al nostro cielo:
-Chiudimi nel tuo colore turchese...
-nella gioia delle bestie...
-ti tengo tutta dentro la mano...
-e ti sfoglio petalo dopo petalo...
-come fanno le stagioni.
Dolce, melanconica e immensa.
Così
Silvano Conti

La poesia è il mondo dove la vita , la natura , il sentimento e la
spiritualità fiorisce nella parola che diventa la limpida meraviglia per
chi legge ,ed è questo il momento che ti fermi a meditare , a leggere
anche una poesia molto bella.come la tua , Tinti Baldini .
Doriana Puglisi., che guardandosi e riguardandosi come in uno specchio
ritroverà il c'era o ciò che c'è .
Maria Beatrice Zanini , bellissima poesia solo una fata Morgana poteva
arrivare con passi piumati alla sapiente Atena, figlia prediletta di
Zeus.
L'ultimo salto , di Luigi Panzardi ,a sera la striscia d'oro invidiamoche
svanisce felice nel cobalto:
sempre pronti a negar l'ultimo salto, bella questa strofa.
Alberto Borgia , bella , sì, questa dedica a tua figlia , un buon motivo
per essere poeta del cuore e dell'amore.
Bella anche questa poesia .di Pierluigi Camilli
e sì .le cose più belle sono davvero i bambini.
anche io ho tre cose che mi danno contentezza .i miei figli , Lorenzo il
mio nipotino di appena 8 giorni , e i bambini di casa Marcellino, una casa
d'accoglienza per bambini senza una giusta guida.
La povesia moderna di Armando Bettozzi .capire la poesia non vuol dire
solo comprendere tutte le parole , oppure sapere che c'è qualcuno che vieta
l'uso di anima e di fiamma
La poesia è una particolarità dell'animo di chi scrive e usa le parole che
sceglie e che gli sembrano esprimere meglio il pensiero."Ho perso il
lavoro e con quello la dignità. Scusami" quanta amarezza e tristezza c'è in
questa poesia di
Gaetano Gulisano
Quante belle emozioni primaverili in questa poesia di Cristina Bove che
scioglie il freddo
Quietami Claudio Tedeschi dal tuo quietarsi nasce il poetare. Massimo
Pastore ..questa tua poesia , molto espressiva , è un grido , uno sfogo ,
un' esortazione di grande effetto .
Quesiti di Debora Chiti , quante cose si rinunciano per amore .è sempre l'immagine
angosciosa del sarà ..
Per te Massimo Reggiani .la tua poesia è ben salda.
.Burning of a midnight lamp Silvano Conti , una lampada che si accende a
mezzanotte ma che non fa troppa luce come la tua poesia .
21 marzo, Primavera , magia della natura ..magia della sensualità
vissuta in versi
una lode faccio anche alle poesie di Gianni Langmann ,Giovanni
Battistello , giorgio medda, Loris Pesce , Fabrizio Lama
e la pagine celeste oggi si chiude con una bella cartolina illustrata di
Nervi
grazie a tutti Antonia

Oggi giornata di belle emozioni leggendo le poesie della "pagina azzurra". La "Concessione" di Tinti Baldini, mi fa provare belle sensazioni e non solo per un breve lasso di tempo. Molto bella "Riguardandomi" di Doriana Puglisi, aprire un salvadanaio di gioia mi ha aiutato e mi aiuterà nei nuovi giorni, veramente molto emozionante. Come non farsi avvincere da "Al tempio di Atena" di Fata Morgana. Bella ed emozionante "La Fragilità" di Antonia Scaligine. "Una margherita" di Aberto borgia, mi ha colpito molto. Non credo che possa esserci emozione terrena più forte dell'esser padre e leggendo questa poesia mi è sembrato di provarla almeno in parte. grazie Alberto. Cristina Bove con la sua "E poi le rose" riesce come al solito ad emozionarmi con i colori delle sue primavere. Ancora molto bella "Per te" di Massimo Reggiani, le sue poesie riescono sempre a colpirmi molto. E tutte le altre che non ho commentato ma che comunque mi hanno emozionato moltissimo come sempre. Un saluto a tutti. Gaetano Gulisano.

"Concessione" di Tinti Baldini, concessione alle timide emozioni e sensazioni che pure se sembrano accantonate, basta una parola, una scintilla, a farle risentire. Vera e delicata.
"Riguardandomi" di Doriana Puglisi, ..."merletti che una ricamatrice porta cone sè - verso onde remote antiche poesie..."
Bella di Giovanna Giordani (Fata Morgana), "Al tempio di Atena", alata, eroica, quasi anacreontica...mi è piaciuta davvero tanto.
Molto bella anche "La Fragilità" di Antonia Scaligine, che nei suoi versi acquista immagini simboliche, e si delinea come baluardo alla violenza, dolcezza che le si contrappone.
"Galoppa, Galoppa" di Angelo Taraschi, senti gli zoccoli e lo scalpitare, senti che è ancora vita, e che ancora si può galoppare prima che sia finita.
Bellissima, "Nel silenzio palindromo" di Cristiano Menaldo, spunto originale e magnificamente trattato.
"La dignità" di Gaetano Gulisano, mi ha fatto commuovere, ma anche indignarmi per tutto quello che accade e porta dolore e morte, mentre noi tutti continuiamo a stollerare e supportare sistemi sociali che uccidono. Bravo!
"Quietami" di Claudio Tedeschi, scarna, essenziale,ma quanto significativa e gradevole!
"Per te" di Massimo Reggiani, un vero inno all'amore coniugale, traboccante di tenerezza, poeticamente presente nella vita di coppia, bellissima la chiusa.
"..Burning of a midnight lamp" la luce di una lampada che fa sparire ciò che poteva essere essenziale, e che mostra nella sua luce, per fioca che sia, la vera natura abissale dell'uomo.; cui non manca il coraggio, però di scandagliare se stesso, la sua verità del cuore.
Gianni Langmann, letteralmente mi incanta con questa sua "21 marzo, Primavera" di cui ho già avuto un assaggio nel mio blog. Delicata come la sua anima di poeta.
Molto bella anche " Ove albergano le cose celesti" di Giovanni Battistello.bella anche qui la chiusa.
Accorata e bellissima "Spazi immensi" di Fabrizio Lama, mi è piaciuta tutta, ma gli ultimi versi in particolare "...come questa voce al mio silenzio vado - urlando nella sua assente fragilità - così è il mio stento - che non ha - confini." Che dire? È poesia.
Grazie a tutti cari amici poeti, siete tutti bravi anche se qualcuno, senza nulla togliere agli altri, è un pò più nelle mie corde.
cristina bove

Una nuova giornata di poesia. Mi scuserete ma oggi il mio umore assomiglia a quel bigio cielo marzolino là fuori, e non sarò molto brillante: il momento di serena riflessione espresso da Tinti riesce a dare la giusta dimensione agli eventi della vita, un equilibrio raggiunto che va mantenuto. Marbe reclama un'altra possibilità, almeno una favola, se la realtà dice di no. Tutti ne abbiamo diritto, no? Antonia ci presenta un pierrot, simbolo della nostra fragilità, della nostra sensibilità ferita: la sua danza del cigno è di una malinconia dolente e lunare. Che nessuno dica che la metafora di Luigi Panzardi non è chiara: per quanto la vita sia lo "spazio di un breve tempo nero" non ci si rassegna all'idea di dover fare l'ultimo salto, e il nostro sguardo continua a seguire l'oro del tramonto. E' una poesia veramente molto bella, con buona pace di... iati e dittonghi. Il ritmo galoppante di Angelo Taraschi prende molto (c'è qualcosa nel ritmo e nel significato che mi rievoca un po' la Samarcanda di Vecchioni). Bello il paradosso di Cristiano Menaldo e la sua concezione del tempo. Se ci pensiamo il silenzio è sempre palindromo.... Pierluigi Camilli centra i valori della vita (quartum non datur), e Alberto Borgia omaggia teneramente confermando quello forse più grande, l'amor paterno. Gaetano Gulisano è come di consueto attento a illuminare le coscienze cui non sempre giungono gli echi delle cronache in questo nostro tempo distratto, in cui c'è abbondanza di tutto ma la dignità è veramente merce rara. Divertente il tuo imbambolamento da innamorato, Enrico (succede spesso, purtroppo invece il più delle volte chi è assorto pensa semplicemente ad altro, io poi sono uno specialista nel perdermi almeno metà delle frasi dell'interlocutore). Sorprendente la primavera di Cristina? No, le sue risorse sono ben note, e le sue rose rifioriscono sempre. Massimo P. ci regala un altro gioiello, un caleidoscopio di immagini forti e di sensazioni "al limite" che rimangono impresse ben oltre il tempo della lettura. Debora esprime bene il dissidio interiore ed il prezzo della rinuncia. Silvano ritrae il dolore e la disperazione nella loro pura essenzialità con le migliori tinte a sua disposizione. Gianni Langmann evoca una visione quasi botticelliana, la primavera entra in noi e risveglia i sensi sopiti. Bellissima l'atmosfera notturna di Giovanni Battistello e bellissimo anche il fluente scorrere di lacrime di Giorgio Medda. Chiude il volo del nostro Gabbiano affezionato ai lidi di Liguria. Mette una grande voglia di parchi e di fiori che in questa giornata uggiosa ci starebbero proprio bene. Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Alcune poesie del 18 marzo.
Purtroppo il tempo tiranno mi impone di limitarmi a quelle che, a prima lettura, più mi hanno colpito. E non si può restare indifferenti al momento di felice creatività di Tinti Baldini, che scopre in sé con Concessione ciò che è sempre presente in noi, ma che gli affanni di una vita frenetica ci celano. Nemmeno si può restare insensibili al fascino dell’atmosfera di un antico passato così ben rappresentato da Fata Morgana con Al tempio di Atena.Né posso trascurare l’esistenziale L’ultimo salto di un Luigi Panzardi in felice momento poetico. E che dire poi dell’urlo sommesso di un dolore straripante così ben espresso da Gaetano Gulisano con La dignità?La quieta e serena consapevolezza di Cristina Bove in E poi le rose mi trova del tutto in accordo, anche se non riesco a vedermi in questo suadente fiore, anzi mi ritrovo di più con un vecchio glicine.E con Cristina Bove e con me pare ritrovarsi Massimo Reggiani, in una ritrovata primavera in cui porta gemme di melo Per te. Più esplicito, travolto dalla stagione degli amori, Gianni Langmann celebra la sua ritrovata giovinezza  con 21 marzo, Primavera.Infine Il Gabbiano ci vuole offrire immagini e sensazioni di una riviera famosa ricorrendo ai versi e così ci ammalia con la sua Una cartolina illustrata da Nervi.Volevo esser breve, ma troppe e troppo valide sono le poesie del giorno e nello scusarmi con chi, solo per fretta, non ho nominato, ora vi saluto e colgo l’occasione per augurare a tutti una buona Pasqua.
Renzo Montagnoli

Bellissima la metafora della vita umana ne " L'ultimo salto " di Luigi Panzardi.
Gianfranco Stivaletti

Mi pare ,stasera,di trovare specchio al mio pensiero in "Riguardandomi" di Doriana.."viva,sto vivendo,sono viva....rivisito la memoria .è stato bello.. e in "Canzone " della cara Marbe in cui "preferisco una favola che macchiare ancora l'anima.." tocca le corde giuste,per me.
E' meraviglia immaginare Fata con passi d'aria chiedere ad Orfeo ancora ed ancora un canto per far durar l'incanto :è melodia ,grazie amica.
Specialista delle emozioni è Antonia....fragili siamo nel dolore che "anima la vita" ma anche forti nel custodirlo e curarlo con dolcezza .Molto bella.
Vita al galoppo,di platoniana memoria,vita vissuta appassionatamente ed intensamente,Angelo! Ciao
Che tenero excursus di sguardo d'amoroso padre che osserva crescere la sua "margherita": Alberto ci hai offerto un fiore molto gradito.
Di " Visto che sono pazzo.." di Massimo .P non so dire perchè tutta la riscriverei in quella ragnatela di parole e suoni e associazioni in cui ci si perde ..è poesia .
"Per te " di Massimo (ti è piaciuto Trilussa?) a mio avviso è tra le sue piu' intense ,vere in armonia delicata :l'immagine di madre maga che copre macigni,scavalca monti e valli,allontana fantasmi con la forza dell'amore un poco mi sono immedesimata.Bellissima e grazie.
Su tutte stasera "La dignità " di Gaetano (mi ricorda un poco il nostro Gabriele che non leggo più) :leggerla e rileggerla genera un forte,opprimente senso di impotenza ,di inadeguatezza e di vergogna :creiamo alibi,false certezze,bugie ed inganni così da perdere e far perdere veramente la dignità di uomo ..fatti non foste ..dove è finito?Il problema è che sono notizie appena accennate che non fanno scoop ,mannaggia!
Il Gabbiano ,come sempre ,chiude in bellezza e c'immerge nella mia amata Nervi, la passeggiata a mare,il bar dei gelati,il parco degli scoiattoli,i marosi sugli scogli..l'angolo preferito dei poeti.Grazie e grazie per avermelo portata in casa.
Notte notte,saluti a Bruno,Gianni caro e al nostro LORENZO.
Tinti

17/03/2008

Commento a Maria Cristina Latronico
Ho letto di sfuggita alcune poesie del giorno ma mi ha fortemente colpito "I Libri" di Maria Cristina.
Poche ma emblematiche parole per farci capire che in fondo sono i libri a scegliere i propri lettori.
Quante volte ci siamo persi dietro un autore o un titolo ed abbiamo cercato di saperne di più?
Si Maria Cristina, è proprio vero! Sono i libri a scegliere noi e non viceversa. Brava, hai reso stupendamente l'idea.
Salvatore Armando Santoro

commento
Mi piace veramente tanto "Azzardo" di Daniela Procida, di una sintesi mirabile.
"Cielo" di Maria Beatrice Zanini, ne condiviso le suppliche e il desiderio di abbraccio...molto bella.
"Dannato" di Maudits, mi fa stare in bilico fra il soffio angelico e la zaffata demoniaca...e in mezzo l'uomo, sempre più inconsapevole, sempre più disperato.
Bella anche "I libri" di Maria Cristina Latronico, perchè è proprio quello che mi accade quando mi avvicino agli scaffali dei libri."....legandola nella rete - di piccoli segni ordinati."
Bruno Amore mi commuove col suo "Scaricare sassi" ne sento il cuore ferito, il pesante carico che lo opprime, e sono anche le parole ad essere pietr...e, sì, caro Bruno, a te che bavero alzato procedi celando le tue debolezze, va tutto il mio affetto sincero di amica e compagna di poesia.
Bentornata cocami, con questa tenerezza che trabocca per Camilla...
Bentornato anche a Silvano Notari, con la sua "Ossessioni" metafora della vita umana, pregevolmente stilata.
Anche Angela Barnaba, bentornata, "Candidi risvegli" è una piccola perla.
Silvano Conti, mi piace questo tratteggio di una vita delusa, Di un ritrovamento anche, che però non può fare a meno di notare il trascorrere del tempo sull'amico e sulla sua umana vicenda. Molto sentita.
Permettetemi di ringraziare qui tutti gli amici poeti che hanno avuto commenti gentili per me.
Un grazie speciale al Prof.
cristina bove

I Prigioni
Tinti, un'altra passione condivisa, e che passione, Michelangelo ed i suoi prigioni!
E come descrivi bene con le parole quello che sembrerebbe di poter capire solo guardando.
Latronico è in effetti il nome di un paesino lucano, probabilmente le origini del mio nome vengono da lì, anche se la mia famiglia di origine è materana, ed a Latronico io non ci sono mai neanche andata.
"Per un pugno di libri" è una bella trasmissione che quando posso vedo anch'io, grazie per aver pensato a me.
Ti scrivo anche sulla tua posta, che gentilmente hai inviato.
Baci
Maria Cristina

Settimana di passione (ce lo segnala anche Paolo Santangelo con i suoi quinari pasquali) e di passioni: con metafora michelangiolesca Tinti ci ricorda che siamo tutti abbozzi d'anima in cerca di finitezza, ma con un anelito imperioso di vita. Daniela ammonisce che chi vince barando perde comunque (al massimo vince un addio). Marbe invoca felicità, ma non deve smettere di pretendere il paradiso, perchè chi dimostra di saper amare il paradiso se lo merita. Bentornato Maudits, oggi dipinge in color terra di Siena tutto il rimpianto (sembra) di non aver colto una rosa. E se la dannazione fosse consistita nel coglierla? Gaetano Gulisano prosegue nel filone "civile" della sua poesia: la morale è tristemente nota, da sempre in nome dei migliori ideali si compiono le più grandi nefandezze. Maria Cristina bibliofila ci comunica con slancio la sua passione per la lettura, ed Enrico la sua passione....telematica. Ma io mi chiedo, le nostre passioni non saranno tutte falsate, fuorviate, illusorie, perchè amiamo solo quello che crediamo di vedere o che ci piacerebbe vedere anche al di là delle apparenze e della realtà visibile? Interrogativi relazionali come quello di Bruno: ci conviene davvero denudarci dei nostri intimi pensieri, e gli altri come potrebbero reagire? Del resto lo dice anche Cristina: ".. nemmeno puoi sentire oltre la soglia quale gioco mi perdo e quanto pago". Qual è il risultato e il senso del nostro comunicare con gli altri? Rimane un che di inespresso e irrisolto nell'aria, ma è proprio questo il compito del poeta, che non dà prescrizioni o ricette. Oggi sono altrettanto belle le poesie di Silvano (un ritratto di amico che lascia intravedere un'ombra non resa esplicitamente) e di Giovanni Battistello (quel qualcosa che sopravvive anche alla morte e che sembra sconfiggerla). Ma anche gli altri sono stati bravissimi. Il tempo incalza e auguro a tutti una buona serata
Massimo Reggiani

Un altro buon incontro con le poesie e con gli autori …
e con la vita che oggi si fa verso in tutte le poesie
Fabrizio Lama -che inizia la sua bella poesia alla maniera del grande Ungaretti in Soldati
Tinti Baldini- I prigioni , la materia che lotta e i corpi
si liberano in spirito , Michelangelo è stato
il creatore di queste rappresentazioni ed
emozioni, attraverso non solo la poesia , ma soprattutto con
le sue opere marmoree
-Come sommesso brontolio , ora che questo mondo attorno è bianco di Doriana Puglisi attenta ammirazione di un paesaggio con sommessi rumori :il fuoco , i copertoni e la tiritera della vecchina
Daniela Procida , un gioco che è finito con addio…quando si bara si finisce sempre , “simbolicamente “ in una bara
Maria Beatrice Zanini con il suo cielo, bella ispirazione …
Da quel cielo , ecco una farfalla che non vuole volare che Alberto Borgia descrive usando la matita a colori
Pierluigi Camilli , che tristezza vedere un bambino che ha fame …ma che si fa., si compiange per secondo , e poi si gira canale, e si ritorna a magnar come prima…son sempre profonde le tue poesie
Gaetano Gulisano , un minuto di silenzio in memoria di Aldo Moro …e una preghiera di speranza per la pace che dopo 30 anni non s’è vista ancora
Maria Cristina Latronico i libri sono i luoghi d’incontro , e una lettura al giorno toglie la noia di mezzo .
Transfert cibernetico.Si, mi ami, e quanto mi ami…!! mi ricorda una noiosa pubblicità …tu , invece, Enrico Tartagni animi sempre la tua poesia
Bruno Amore, il voler scaricare sassi ,
è il momento per alleggerire la mente , per allontanare la solitudine .. o per spargere parole senza movenze ? anche questa tua poesia è acuta
Cristina Bove , ho un pianto , bellissima poesia , davvero un pianto soffuso di commozione
Bufera Guarda, è compiuto,Cristo è risorto! Paolo Santangelo ..
Ed È qui con noi, ora
Soffre per le piaghe
di questo mondo …bella poesia
bravi a tutti per le poesie ,animate sempre dalla vostra bravura…Antonia Scaligine

Alcune poesie del 17 marzo
L’ironia è propria di Azzardo di Daniela Procida; veritiera e ben strutturata I libri di Maria Cristina Latronico; a volte son macigni certi sfoghi e Scaricare sassi di Bruno Amore ne sa cogliere l’essenza; chiudo con la sottile amarezza di Cristina Bove in Ho un pianto.
Renzo Montagnoli

"Via Fani" di Gaetano Gulisano
Con la poesia "Via Fani" Gaetano Gulisano, traccia una breve sintesi del triste periodo che attraversò la democrazia italiana a cavallo degli anni '70.
Una poesia d'impegno civile, quindi, che apprezzo perchè mi ci ritrovo nel mio modo prevalente di poetare.
Proprio il 16 marzo è il giorno del mio compleanno. Quindi, un giorno difficile da dimenticare anche se visto "trent'anni dopo".
E poi voglio anche ringraziare Gulisano per questo ricordo. Forse lui non lo sa, ma mio padre era primo cugino del primo cugino di Aldo Moro.
Una storia che in fondo ci tocca, anche se alla lontana, come famiglia.
Salvatore Armando Santoro
s.a.santoro@circoloculturaleluzi.net

Sento stasera nell'azzurro tanta voglia di condividere e la faccio mia.
Mi piace, Doriana,la similitudine d'acqua che scorre "come sommesso brontolio di vecchina che racconta"...sempre più raro :pochi raccontano forse perchè pochi ascoltano.Dardo che arriva al bersaglio,Danieluzza,:darai l'addio ,persa la partita ma tu ..ancor padrona della tua vita. Brava! Preghiera in richiesta d'amore,Marbe cara, dolcissima invocazione "Cielo abbi cura di me".
Sguardo nero di "Fame" rende l'uomo altro e noi guardiamo e poi..sprechiamo e togliamo agli altri..Grazie Pierluigi. Il libro che attira con il suo canto magico ,come sirena,è bellissima immagine che sento mia, Maria Cristina. Quella voglia irrefrenabile che viene di prendere dal"carro pieno" del cuore le sofferenze e scaricarle come sassi sull'altro ,dice Bruno amaramente,rende l'altro diffidente,quasi ostile,"Torvo ..insofferente". Certo è che il dolore dell'altro ,se lo senti, fa male al cuore e ,a volte, fa emergere le tue sofferenze ma...credo, per mia esperienza di vita, che sia anche un modo di condividere e di amare.
Cri (grazie amica di pensiero) non fai sentire il tuo pianto,,i tuoi rintocchi dentro ..tieni per te il dolore perchè forse lui non comprende o capirà troppo tardi:pensiero sofferto in pura poesia.
Che bello ,Cocami,è nata Camilla ! (a me una nipotina di nome Carola) ed è un tuffo. ..bentornata.
"Ossessioni " di Silvano .N: mirabile descrizione in pochi versi scarni della fragilità umana.
Top della serata ,a mio avviso,il ritratto amorevole di un vecchio amico, uomo-bambino tenero ,stanco "con su le pieghe della miseria".La pietas entra nel cuore:bravissimo bosco Silvano.
Bravi tutti e notte di sogni in musica,
Un saluto particolare al mio amico Gianni e al Nostro esimio "gestore".
Tinti

16/03/2008

Ho potuto commentare solo stasera, sono un pò stanca perciò vi chiedo scusa se tratterò solo di poche.
Ugo Mastrogiovanni, in "Ti aspetto ancora" sintetica, filosofica, in particolare mi hanno colpito questi versi:
"...risposta e resoconto - di cosa che non so che sia - mentre chiara è la via - dell'andata e del ritorno."
"Questa notte" di Tinti Baldini, forte e pervasa di sentimenti profondi, di pietas per la condizione umana che l'amore non riesce del tutto a lenire.
"J'appelle le passé" di Francesco Sinibaldi, "Quando il suono della neve cade in silenzio nella voce naturale, chiamo il passato. L'amore per la vita arriva teneramente, una bella descrizione sembra solitaria e allora, come la sera, l'amabile canzone descrive il poema." Scusami se la mia traduzione non corrisponde in pieno alla tua poesia, ma mi fa piacere che anche chi non conosce il francese possa gustarla.
"Sensazioni" di Maria Beatrice Zanini amletica , ossimorica, intensa.
"Una storia d'amore" di Renzo Montagnoli, un ricordo che è abbandono dei sensi, nostalgia di un passato che torna alla memoria con poche ma essenziali pennellate..."e il fuoco - lento - si spegne in cenere stanca." bellissima chiusa.
"L'amore" di Maria Cristina Latronico, è suggestione di immagini e intensità di emozioni...
Michela Zanarella, "Al cuore d'inverno" bella scrittura, immagini delicate e metafore incisive. " Si svuotò la strada nelle mani - gonfie di freddo - come le rose impiccate alla rete...." bella davvero!
Aurelia Tieghi, "L'appuntamento" un gioiellino, non si può aggiungere altro, è perfetta.
"Nel Giardino" di Vincenza Ferrante, rarefatta e sospesa, delicatissima poesia.
Cari saluti a tutti i sitani ed al Magnifico.
Cristina Bove

Cari poeti,
non riesco a leggere le vostre poesie ogni giorno, poichè preferisco avere un tempo più lungo per apprezzarle, quindi commento quelle inserite il 13 marzo.
Massimo Reggiani Con la poesia La città senza nebbia, fa apparire ricordi come foto nitide che tornano a parlare di sè ( la ricetta dei vincisgrassi non la conosco) e M. Pastore con La trapezista poesia di forte impatto, Armando Bettozzi mi sembra un po' Pasquino, molto defficace con il suo Tutti in fila.
Tinti con la poesia Tre volte, dà sensazioni efficaci sul ricordo, mentre Pina D'Ulisse tocca i sentimenti con Cenere.
Agli altri complimenti!
Un saluto a voi tutti
Maristella Angeli

Forse una delle più belle domeniche di poesia azzurra da quando vi leggo, amici: comincio dal fondo ma non so se avrò parole per tutti. Stefano Giannini: la nobiltà del lavoro e della fatica. Grande lezione. Giovanni Battistello: breve, c'è tutta la fotografia dei nostri tempi e l'amara caparbietà di chi conserva nel cuore il ricordo del mondo che fu. Cristina è sempre troppo sensibile all'armonia per non cogliere le note fuori posto: non sempre si riesce a mantenere l'intonazione nel cantare una partitura d'amore. Bruno ci regala uno struggente ultimo incontro in cui c'è atmosfera, sceneggiatura, colonna sonora, e sui titoli di coda la firma di un grande regista. Enrico, questo era il tuo mondo, io lo conosco bene, gli inutili conti, le nuvole alla finestra: stamattina non posseggo parole magiche, da vicino di stanza ti posso venire a trovare e proporti una pausa caffè. Aurelia bellissima quella "spesa di baci", ma spero non si tratti solo di nostalgia. Maria Cristina hai trovato una simbologia perfetta, ancora si può parlare di amore, grazie. Gaetano Gulisano, questa è un'epoca in cui si estirpano le vecchie querce perchè rovinano la vista ai truffatori dell'umanità, ma poi la terra senza radici franerà loro addosso: al rifiuto dell'infanzia e della speranza, già denunciato in tante vostre poesie, corrisponde in egual modo quello dello vecchiaia, dell'esperienza, delle nostre radici, e senza rispetto per questi valori la nostra è già una civiltà morta. Antonio Alvaro coglie le emozioni, "post-it" per l'anima (bellissimo lampo) che ci ricordano di non dimenticare i sogni soprattutto adesso che il tramonto si avvicina. Felice Serino prende spunto dalla cronaca per ricordare la grandezza del perdono di fronte alla bestialità degli uomini, virtù sovrumana eppure umana. Splendido Renzo Montagnoli trattiene l'emozione che sta svanendo, una "memoria che sfugge alla logica", so di che cosa si tratta. Armando Anzaldo, che splendida giornata d'amore, il tempo non fa appassire le tue rose.
Ancora una volta il paesaggio metropolitano induce Gianni Langmann ad una riflessione, i "segni" che diventano "sogni", e poi forse di nuovo segni che l'Arcano Artista ci vuole far interpretare. Anche il pessimismo di Alberto Borgia è evidenziato in modo conciso ed efficace, ma sappiamo che di tracce lui ne lascia certamente molte, e sono buone tracce. lo stesso interrogativo esistenziale se lo pone Marbe, ma la sua risposta è più aperta, possibilista, femminilmente creatrice. Anche Daniela cerca l'essenza al di là del trucco, dell'apparenza, del ruolo, e non v'è dubbio che la troverà. Interrogativi esistenziali per tutti, oggi, Ugo Mastrogiovanni è emblematico, molto bravo nel rendere il suo bisogno di ricomposizione dell'anima. Ma è l'ora di Tinti, che questa mattina letteralmente sovrasta tutte le mie emozioni: io non so se "Questa notte" sia l'essenza della poesia, ma è senza dubbio l'essenza dell'amore. Non ci sono parole: non mi vergogno a dirlo, leggendola ho pianto a lungo. Ciao a tutti
Massimo Reggiani

Poesie del 16 marzo
Armoniosa e pregna di dolente verità è Il dolore dell’umanità di Fabrizio Lama; intensamente struggente è poi Questa notte di Tinti Baldini; interessante la riflessione di Alberto Borgia in Una curva; accorata, un’accusa a un sistema che rinnega il passato, non vede il presente e non pensa al futuro, questa è I vecchi, di Gaetano Gulisano; un amore che, pur diverso, si manifesti negli anni è il desiderio di Cristina Bove in L’accidente; sul filo dei ricordi, il contrasto fra una vita vera e una artificiosa, Una bisaccia e un pane,di Giovanni Battistello; pure Stefano Giannini con Al vecchio mulino rimpiange un’epoca che non è solo quella della sua gioventù, ma di una vita a misura d’uomo.
Renzo Montagnoli

Per Marbe, un saluto e, posso solo ripetermi nel commento delle tue poesie.
Mi piace molto "L'appuntamento" di Aurelia Tieghi, ...fai la spesa di baci...che bello!
Bruno, amico mio, che malinconia nella tua poesia, è un registro che mi pare compaia più spesso di prima nelle tue rime, cosa dire. E' una bella poesia di un uomo triste, posso permettermi di dirti così?
Tinti, la tua poesia è bellissima, traspare un amore grande e maturo, spero che alcuni versi sulla sofferenza possano essere letti metaforicamente, se non è così ed hai voglia di parlarne più esplicitamente sono qui.
Saluto tutti i poeti comunque bravissimi e che sempre fanno pensare e sognare.
Un ringraziamento specialissimo al Prof. De Ninis per la sua indulgenza per il mio "attacco di nepotismo" e per tutta la cortesia che dimostra sempre verso di me.
Maria Cristina Latronico

Pagina di poesia veramente incantevole stasera, sotto il ticchiettio della pioggia..tutte meritevoli e un poco avvolte nella "saudade"..
Non vorrei far torto a nessuno ma sono rimasta colpita in modo particolare da:
Ugo.M "Ho in cuore d'una vita il canto ..di pianto riempito il cielo " anima "scomposta" che aspetta di capire ,di sapere :é bellissima e mi porta nel mio pensare..
"La curva" di Alberto, parabola in terribile sintesi della vita ! Essenziale..perfetta,a mio avviso.
La storia d'amore di Renzo ,suono di un volto che ,come un vecchia foto, "si scolora"..stanca della luce.Corda di melanconia ..come mi prende.
"Nel giardino" di Vincenza .F:giardino di pensieri in luce ed ombra,onde e sole..armonia delicata .Brava!
Belli anche i versi di Br1, Cri, Maria Cristina, Marbe, Enrico,Angelo, GianniLang, Stefano, Aurelia,Antonio, Michela (cuore d'inverno .....molto tenera ) e tutti .
Grazie d'esserci e buona notte in sogno,
Abbraccio al Lorenzo
Tinti

Ho letto la poesia di Elvirita Tortorelli " L'incanto" Per me è bellissima e con delle parole in più rovinerei tutto, però avrei voluto scriverla io.Ciao Elvirita. Enrico.

15/03/2008

Benvenuta alla poetessa in erba Elvita Tortorelli. Promette proprio bene.
"Sette paia" di Tinti Baldini, sulla falsariga della celebre filastrocca, ricama immagini fuori dal tempo, ma forti e taglienti come la bufera.
Come sempre al top Salvatore Armando Santoro, autobiografico ma che si fa autenticità di ciascuno, che coglie la vita di chi fatica a viverla.
"Vorrei" di Maria Attanasio,tutta bella e intensa ma la chiusa "...vorri preservarti dal tempo / che porta via tutto / vorrei che il tempo non portasse via noi." è veramente splendida.
"Sparirò tra stelle" di Enrico Tartagni, ..."Sono un pizzico di polvere, sarà di stelle, / ma sparirò tra esse!"
"Solitudini distese" di Bruno Amore, malinconica e nostalgica, a inquadrare l'orizzonte reale e quello della propria vita.
"L'oboe" di Elia Belculfinè, quasi musica, Prokofiev e l'angelo di fuoco...Mozart e il Flauto magico...e il senso della vita nel suono difficile di un oboe...suonarlo bene è da pochi, Elia non finisce mai di incantarmi.
"Acqua" di Aurelia Tieghi, simpaticissima, originale, una vera cascatella che va a finire saltellando in una chiusa ad effetto. Bravissima!
Bravi anche tutti gli altri, e grazie comunque a tutti per il dono di questa pagina poetica.
Cristina Bove

Ringrazio Tinti per aver sentito la mia mancanza e per avermi dato il bentornata.
Sono felice di essere di nuovo qui e come sempre leggo tutte le belle poesie seppure non posso dire di ognuna.
La prima che leggo è quella di Cristina Bove, che non posso commentare, cosa c'è da dire ancora?
Massimo Reggiani un saluto, grazie per leggermi sempre, come d'altronde faccio io, che ancora prima di arrivare al tuo nome sotto i tuoi versi so che li hai scritti tu.
Stefano Giannini rende così bene il tramonto sul mare che mi sembra di esserne anch'io spettatrice
Molto significativa e bella la poesia di F. Lama, con una riflessione interessante sulla distinzione tra emozione e sentimento
Saluto con tanto affetto Marbe, ho letto tutte le tue ultime poesie, ora che sono tornata, la tua bella personalità si sta delineando sempre più, anche sulla base di ciò che scrivi nei commenti,e le tue poesie sono sempre più belle.
Ancora leggo Vorrei di Maria Attanasio e mi sembra che, come in altre poesie cerchi di portare l'amore al di là della soglia della passione per arrivare a qualcosa di più compiuto, sbaglio? Sarei curiosa di sapere la tua età, se vuoi, per capire meglio.
Per ultima, ma non ultima, anzi, Tinti, sempre cara, grazie per considerare interessanti le mie osservazioni ed esperienze, mi riferisco al tuo commento di qualche giorno fa, e grazie sempre per la tua delicatezza; ciò detto la tua poesia di oggi, seppure con toni meno forti di altre tue, mi pare racconti la fatica e la difficoltà di vivere ogni giorno, tutti i giorni. Un bacio
Un saluto ad Enrico, io ci sono e tu?
Maria Cristina

Finalmente il server ha ripreso a funzionare. Oggi mi emoziono sin dalle prime poesie, complimenti ai nuovi poeti, Elvira Tortorelli per il suo "Incanto"; Giovanni Battistello per la sua bella "Notte"; Moran Darko per la sua "Angelo e Demone" che trovo molto emozionante. Come poi non citare le forti emozioni che da un sì bel Tramonto descritto da Stefano Giannini che ci "scompiglia" l'anima; "Momenti" di Salvatore Armando Santoro, molto emozionante, prima della tua poesia, volevo fermare quei momenti, ma fermandoli non potrei averne altri belli e intensi come i precedenti.
Intense emozioni mi suscita "Ancora però" di Cristina Bove, che mi fa ricordare il risveglio della primavera in alta montagna, che io credo sia un'anticamera del paradiso. Molto belle come sempre sono anche tutte le altre. Grazie a tutti i poeti, un caloroso saluto da Gaetano Gulisano.

Commento alle poesie "Nebbia" e "La cisterna" di L. Panzardi
Interessanti le sdrucciole rimate (messe, ritengo, a capocchia) nei due sonetti (si fa per dire) in una costruzione di sole piane.
Complimenti
Roberto Bottiroli

Stamane il sole scalda i cuori e mi sento in vena d'afferrare l'incanto di Elvirita,dolce fanciulla ,a cui l'allegria dello spettacolo naturale"corrispondeva",complimenti!, Ed entrare in lunga notte quieta di GiovanniB che placa spiriti inquieti mentre Silvia,delicatamente,vorrebbe che la notte non arrivasse per godere ancora di"briciole di vita".
"Tramonto" di Stefano.G sprigiona colori e malinconia ma poi la similitudine della chiusa rievoca nuovo orizzonte. Grazie Fausto ,sottile ,in rimpianto di scambi e intese...
Affascinano Isabel ,anima diffusa che danza con passo felpato tra vento e terra dove trova pace e Marbe, piuma che vola tra ombre sconosciute e tanto si può immaginare,ciao amiche.
Bellissima immagine,Maria Grazia, quasi in fattezza d'angelo,supera rabbia e paura in danza profumata verso le stelle ,interlocutrice del cosmo,molto vicina ad Enrico nella chiusa e ad Aurelia che ricompone attimi splendidi per donarli al mondo.
Momento di dubbio e smarrimento di Antonia davanti ai fogli bianchi..e come non sentirlo?
Tutto è un momento..anche la morte..condivido .Salvatore.
Al posto degli occhi... c'è sempre un secchio invece di specchio..diretto e dirompente,Alberto e urlo di strazio di te,di noi impotenti,Gaetano!
La voce della bentornata Maria Cristina è messaggio sostanziale di sè che scorre in immagini nel tempo.
Zanarella.M:"occhi di bambino"in accostamenti originali.
Tv e vuoto: vedo con te ,Angela!
Solitudine cosmica in versi bellissimi che arrivano al cuore,poeta Br1.
Massimiliano attende ancora un poco prima di vedere il mondo"corrergli incontro" lessico che scorre pian piano e delinea contorni prima sfumati e poi vivi..Bella,
Belle anche altre ma rischio di ripetermi.
Un abbraccio a tutti :mi siete mancati!
Ciao
Tinti

 

Commenti ad alcune poesie del 15 marzo 2008

Benché ora sia giorno e splenda il sole, mi sembra assai suadente e originale La notte di Giovanni Battistello; e già che siamo in tema non è possibile restare indifferenti a Tramonto di Stefano Giannini, un momento tuttavia tutt’altro che tranquillo, con il richiamo al tempo passato; più pacata, ma anche il tema trattato lo richiede, è invece Tinti Baldini con Sette paia;

i Momenti di Armando Salvatore Santoro sono dei flash di vita che tutti, chi più chi meno, abbiamo provato; la primavera è sempre la stessa, ma le sensazioni sono diverse, perché il tempo è trascorso in Ancora però di Cristina Bove.

Renzo Montagnoli

Quanti nuovi poeti oggi, tutti bravi: ma permettetemi di complimentarmi con Elvirita, grande osservatrice della natura e giovanissima promessa della poesia. Bravissima! Stefano Giannini, dall'alto dei miei 19400 giorni (circa) concordo che ci siano affetti in grado di sconfiggere qualsiasi cupo pensiero! Sempre originale Ugo Mastrogiovanni, c'è un'eternità vera ed una....chirurgica. Citazione carducciana per Tinti alla ricerca di qualcosa che non è fuori di noi ma dentro il nostro spirito incessantemente indagatore. Marbe forse ci darà la chiave di lettura della sua immagine che lascia inquietudine. Antonia riflette in poesia sulla poesia, nell'attimo in cui scrive, e si arresta di fronte al silenzio, ma perchè mai vanagloria? I momenti di Salvatore danno significato alla vita, anche se fugaci. "Luci a San Siro" per Gianni Langmann: persino io, da..."cugino spartano che non ride", mi unisco sinceramente alla nostalgia (so che è difficile da credersi, ma anche a me mancano le...foglie morte e le tante emozioni di un tempo!). Sarà per la prossima volta, intanto speriamo che Dio stramaledica gli inglesi... Interessante la teologia astronomica di Antonio Alvaro, e intensa l'invocazione d'amore di Maria Attanasio. Maria Cristina ritorna in video e in...voce (mi ricorda il monologo "La voce umana"). Enrico cede ad un momento di pessimismo? E se il caso ci vedesse meglio di quanto sembra? Bello l'autoritratto primaverile in flashback di Cristina, è un gioco di specchi: chi guarda chi? Se la primavera è in noi possiamo ribaltare la prospettiva. Bello anche l'esperimento stilistico di Aurelia Tieghi, e il malinconico sguardo di Silvia Trabanelli sul piccolo tordo furtivo. Oggi ho veramente poco tempo, e ho fatto torto a tantissime belle poesie: mi farò perdonare un'altra volta. Buona domenica a tutti
Massimo Reggiani

Bravo Salvatore Armando Santoro per le sue poesie!
Paolo Santangelo

Cari poeti,
ma quanto scriviamo! Siamo davvero vulcanici, ma è così bello scrivere che si sta male quando non si riesce a farlo.
Ho letto le poesie inserite l' 11 marzo ed esprimo il mio parere su quelle che mi hanno trasmesso forti sensazioni.
La poesia "Se tu mi ami" di Aurelio Zucchi, mi è sembrata dolce e intensa, Cristina Bove, sempre incisiva, sa utilizzare al meglio l'espressione poetica.
Aria di Massimo Reggiani, mostra uno spaccato sociale dal quale uscire nel silenzio che permette di riflettere, di fermarsi ad ascoltare e ad ascoltarsi in cerca di ciò che è più puro, mentre Jacqueline Miu ha una poetica armonica e riesce ad utilizzare le parole come "gemme evocatrici".
Nel "Pettirosso", scritto da Salvatore Armando Santoro, ho percepito un dolce incanto fermato dalle sue parole.
Complimenti a voi e a tutti gli altri scrittori.
Un caro saluto
Maristella Angeli

13-14/03/2008

Oggi, come ogni giorno sono d'avanti al pc a contemplare l'azzurro, e resto affascinato come sempre da tutte le poesie, che mi destano intense emozioni. Il"Sapore del Paradiso di Stefano Giannini, mi fa ritornare alla mia infanzia, quando il cellulare era un mezzo blindato per trasportare i detenuti. E non posso evitare di pensare a quel tempo con rammarico ma al tempo stesso con gioia. "Senza il senzo" di Glò, veramente molto emozionante, purtroppo fin troppe persone vivono senza un senzo umano. E tutte le altre che non sto a citare ma che ugualmente mi emozionano. Un grazie a tutti e saluti.
Gaetano Gulisano.

Il plesso celeste incombe mobile agli iridiaci
sogni.... ( De quolibet tactum )
El aqua coriente no ve las estrellas - Only you Cri,
to day :
Cristina Bove : “ si raccolsero pietre”,
come macigni.... Intensa ed estrema allegorìa
metaforica di una spersonalizzata muraglia, argine al
dolore, costruita pietra su pietra, di faticata
pazienza e sofferenza....
E nel divenire, è un
compiancersi in compulsivo andirivieni, è un
trascinarsi fino al crollo, imminente, improvviso,
avvertito ( quando il contrasto fu sì grande ). Il
muro, le difese, sono sgretolate dall'acqua, goccia a
goccia, inesorabile ed inevitabile, infiltratasi
nelle crepe..... inarrestabile.... É sicuramente
metafora di morte, anche se discreta e scongiurata,
ma, forse inconsciamente, è anche allusione ad un
primario bisogno ( ricerca? ), allo stesso tempo, di
un'acqua viva che disseti per sempre l'esistenza e la
consoli: di un'acqua misericordiosa che si infiltri
ancora, e questa volta definitivamente, nel muro del
silenzio, obliquo, che circonda la nostra nonvita.
Ti aiuti dentro, cara, quest'acqua viva, a ritrovare
quella luce.........
Affettuosamente Così
Silvano Conti

Mi trovo in piena goncordanza di sentimenti con Maria Attanasio in " Prega per me " : spesso l' ateo crede senza saperlo ; e la preghiera gli sgorga così spontanea dal cuore che é migliore di quella dei credenti
Gianfranco Stivaletti

Commento a futura memoria sperando che il dannato server riprenda a fare il suo dovere...... Intanto forse Cristina ci guiderà all'interno della sua bella metafora, che"sgretola" certezze. Abbiamo poi il tema degli anni verdi, mai come oggi così presente: il profumo della pasta e patate di Aurelio Zucchi (pare di sentirlo) ed il sapore di paradiso di Stefano Giannini sono così intensi che fanno commuovere. Bella spontaneità e linguaggio fresco e diretto nella passione descritta da Loris Pesce. Sconsolata e potente la lirica di Glò sull'attuale condizione umana (ma il paradiso degli assassini è molto terrestre, in quell'altro non serve essere raccomandati...). Con Gianfranco sembra che ci siamo incrociati spesso ultimamente: l'anno scorso sono andato almeno tre volte a Velletri a trovare una parente in una casa di riposo. Confermo la bellezza dei luoghi (e la poeticità della descrizione). Grande ritorno per Massimo P., allegoria e fantasia immaginifica (belle le nuvole in parto) per un cuore zingaro e artista. Gustoso Armando Bettozzi (ma deve stare attento se no lo accusano di maschilismo) e dolente il marito tradito di Ugo Mastrogiovanni (spero descritto con distacco di terza persona). Tinti che bella immagine (che in questo momento non posso che condividere...); il ricordo nutre ma a volte voltarsi indietro è molto pericoloso.... Marbe se il tuo è un autoritratto è bello davvero, sincero e...disincantato. La chiusa è confortante. Fata (Giovanna), sicuramente la tua fiducia ostinata nella vita e negli altri riceverà il suo premio. Fiducia in una nuova stagione anche per Gianni Langmann. Poi come al solito manca lo spazio e sono a metà del viaggio: posso trascurare le emozioni di Alessandra Piacentino, o l'implorazione di Maria Attanasio, o l'indignazione civile di Gaetano Gulisano? E Daniela, che esprime quasi un bisogno ancestrale di ritorno al protettivo liquido amniotico? O il profluvio di immagini e di omaggi poetici di Claudio Tedeschi? La mente "impossibilitata a gioire del bene altrui"! Maristella ha colto tutto il senso dei tempi: l'anima va risvegliata, che belle immagini positive! Chiudo con un rammarico: io non ho "preferito" rimanere a casa, Gabbiano, se mi avessi detto che salivi sullo Sciliar mi sarei attaccato alle tue ali pur di tornare in quel posto divino....L'hai degnamente incorniciato! Buona serata a tutti, anche al server (speriamo che si riprenda.....)
Massimo Reggiani

Vorrei provare a giocare stasera con i vostri versi e cercar di accostarli a suoni,.musiche,profumi, colori.Ci provo
e ,per fortuna,se non VI aggrada mollate gli ormeggi e passate oltre ,se invece vi va ditemi qualcosa...
"Si raccolsero pietre" di Cri cara amica invade lo schermo di colori forti "compulsivi" e suoni lontani di tamburo e percussioni.....
I versi di Aurelio sono pregni d'arancio forte e caldo, giallo vivo e profumo di cibi genuini e di autenticità e poi Stefano ed i suoi bambini,bruciati dal sole, odorano di grano ed acqua di fonte e riportano alla memoria antiche melodie popolari accompagnate dall'ocarina..vedi quasi i contorni di quei volti,li vorresti toccare.Glò ed il suo "senza il senza" senza un senso umano è quasi senza colore con sottofondo di musica dodecafonica:sei maga nell'arte combinatoria di parole e significati.
Arriva Massimo che è tutto ,nei suoi bei versi,tutto profumi,colori.. bianche montagne, profumo dell'aria pulita,umido sapor della nebbia, rumore dell'alba..lento ,morbido ritmo ...quasi una ballata oppure Vivaldi;vedi tu.Comunque bellissima è la carrellata di ricordi.
Verde l'abbraccio di Gianfranco in leggerezza di volo affine e "la trapezista" del bentornato Massimo.P mi fa sentire in sottofondo "la donna cannone" in scenario felliniano,evidenziando sempre la peculiarità del suo linguaggio.
"Disincanto "della cara Marbe..arduo è associare suoni ma moltre emozioni sbocciano da quella" bimba ..in balia della vita",delicata ,toccante, di parole che liberano sentimenti profondi.
Fata,come me stasera,si volta,come Orfeo, in attesa e si ode musica dolce,un notturno di Chopin in blu' di cielo.Grazie Fata.
Il pensiero di Angelo,come quello di molti stasera,scorre e si focalizza sul tempo che più non torna....e mi sovvien l'eterno..e anche un poco più prosaicamente "vedrai ,vedrai "di Tenco.Ciao amico.
GianniLang stasera plasma così bene la lingua usando quasi termini onomatopeici da evocare suoni che paiono passi strascicati su foglie secche in colore ocra di terra.
"Prega per me" di Maria è talmente essenziale nella sua pura ed indifesa preghiera che ferma ..per un attimo il tempo ,i suoni ed i colori.Bravissima.
Dillo con forza ed amore,dolore e passione ,bravo Gaetano,sventola bandiera di mille colori!
La dedica di Enrico a Cri vola nell'azzurro ed arriva accompagnata da Schubert in sottofondo o forse Lorenzo Cherubini che tanto piace a lei.Il demone di Vincenza.F riversa aspri pensieri ...è rosso fuoco e Wagner in crescendo.
Le ali di Bruno,amico e consorte,danno vibrazioni di vita ,seppur lasse e in quell'evanescenza eterea che unisce la poesia alla musica ..c'è Mozart che t'accompagna ed io ti prendo la mano.
La chiusa del Gabbiano parla da sola ..sogno ad occhi aperti di bianco della neve,mare ,lago,cielo sole ....e .."Stellutis alpinis"
Su tutte per me e la faccio mia e la ricopio o la imparo a memoria,Daniela e il suo cullarsi da sè ,in sè ,per sè e me la saento in ogni poro..Grazie ...
Grazie a tutti ed un saluto a Gianni caro amico e ad Anileda e Fausto e naturalmente notte all'illustrissimo nostro Lorenzo.
Tinti

Ps-Un caro pensiero va alla nostra Maria cristina che ci manca.
Tinti

12/03/2008

Sms mobile dal cielo..... sottile cerniera che si schiude sull'azzurro....
Cito: ( sibilla silvana in leggera sospensione aerea)
Bruno Amore " Maledetta mia destra storpia" - struggente melanconica metafora
Paolo Santangelo " Oltre" - che mi ha lasciato nudo ( ignorante-credente-morto dentro)
Arcangela Cammalleri "Davanti a guernica" - ben costruita attorno al dolore-orrore picassiano
Tinti Baldini "E quando" - fresca e toccante - fregola dal retrogusto amaro...
Alberto Borgia "Un granello solo un granello" - pregna di autentica fede che lascia muto
Antonio Alvaro "L'arte" - colta e raffinata, dai calzanti stupenti paragoni/ oasi essenziale dell'anima/ occhi di gatto brillanti al buio che rammendono di luce l'oscurità....
Alessandra Piacentino "L'aquila smarrita porta il nome - Amore- dal delicato acrostico che ne è talismano di lettura...
Peter pepato "E' cosa senza nome" - lirica di rara maestria, raffinata e colta nella costruzione...
Michela Zabarella " Accanto alle lacrime - mistica ricerca che trova, accanto alla sofferenza , e solo lì, nuovi sentieri verso la luce della fede....
Sebastiano Sallemi - "Dolce morire" ... intendimenti intimi, intensi, vivi di luce e di tenace speranza. É un morire dolce, che prelude a nuova vita...
Enrico Tartagni "Foglio bianco" - ab antiquo : il clamore del silenzio è la parola... e viceversa.
Vincenza Ferrante "Un angelo" - sincera e sentita, quindi apprezzata. Il cuore rimbalza dentro.

Al top di oggi ho visto :

Gianni Langmann - e il suo " Dipinto in poesia "..... delicata tavolozza poetica acquerellata e variopinta - si veda - su fondo rosso magenta/ vestito blu-cobalto/ toni svariati di giallo colorati/ capelli scuri lisci..-/ gamme essenziali di colori/ rosa e viola / rosso con il verde/ ardente/ bruno e l'ocra/ il bianco e i grigi... fino all'epilogo, scontato e tragico: la cornice nera ( nero assoluto - risolutorio ) ove l'allusione al silenzio è eloquente. Il quadro mai dipinto è la parola non detta. É perciò, ed ancora, il silenzio che parla; la solitudine contemporanea ( viviamo infatti nell'età dell'ansia) che genera inquietudine e terrore per una vita che sfila come un guanto, ma è cornice nera, avvolgente, e, come il silenzio, avvolge la parola...

Daniele Locchi - "La festa della donna serve all'uomo"....
Bellissima lirica del disincanto, dal taglio nettamente esistenziale, viva ed immersa fino al collo nel contemporaneo-vissuto. Ricca di immagini, flash, retrospettive un po' alla Prevert ( novello e reinventato ) un po' decadente e crepuscolare , ma mai remissiva. Si accendono in essa improvvise intermittenze pregne di emozioni-sensazioni-intuizioni e brividi... sono immagini stupende e progressive , e la solitudine silenziosa, ancora non zavorra, d'un pescatore che ci governa verso un posto nascosto ( un non-posto) nel mare della nostra incomunicabilità. Retrogusto amaro: il profumo di un addio....
Così
Silvano Conti

Qualche impressione
In "È cosa senza nome" Peter Pepato con la sua elegante ironia dà un colpo alla retorica del facile sentimento e a quella del futile manierismo.
Tinti con le sue poesie scava nell'anima e allora ritrovi il sentimento di te stesso e dai un valore al tuo vivere.
Antonia Scaligine affascina con la magia delle sue poesie intessute di immagini ricche d'incanto e di temi incentrati sull'analisi della nostra vita interiore e della realtà che, spesso, ci governa.
Angelo Taraschi

2/03/2008
Oggi Antonia ci offre il suo disincanto come fosse, invece, un invito a non arrendersi alla morte della fantasia. Tranquilla, Antonia! Finché ci saranno poeti con gli occhi stanchi per mille notti insonni a raccontare di sogni, nessuna regina malvagia potrà averla vinta. Finché "quella fregola" che coglie Tinti mentre taglia cipolle ( è bellissima questa immagine), incontrerà il suo medium per esprimersi, il mondo sarà ogni volta un po' migliore. Per dirla con Alda Merini:" … i poeti, nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle".
L'hai dipinta infine, Gianni , la tua tela. E' come se l'avessimo davanti agli occhi, con i tuoi colori, per tutte le stagioni. Che dire di "Io poeta"? Semplicemente bravo, Ugo.
Dolce, dolente Cristina. Come si fa a lasciarti sola col tuo vino "al sapore di fiele"? Bevo con te, carissima (come potrei non farlo?), goccia a goccia, i sapori amari della vita. Ti confesso una cosa: quando leggo la pagina azzurra, ho l'abitudine di farla scorrere molto lentamente, verso dopo verso, per gustare ogni parola di ogni poesia. Quando incontro il tuo primo verso, dico, e lo faccio a voce alta, con un sorriso, molto fiera di me: - Questa è Cristina! -. Non sbaglio mai . Del tutto diverso ma ugualmente bello il vino allegro di Stefano. Tensione spirituale, ricerca, quasi un desiderio di fede in Alberto, in Michela. E poi, consentitemi, su tutti le ali spiegate di Elia. La sua piccola casa è un inno a ogni più piccolo luogo amato, ad ogni anfratto che la memoria illumina e riscalda , in cui trova casa e lì, non altrove, riposa. Dove trovi, giovane amico, tanta limpida bellezza? Provo la fatica gioiosa della tua scala, respiro quel tuo "vasto sole" e mi sento felice. Grazie per aver condiviso con noi il dono di questo luogo privilegiato, che sia rifugio o barricata, luogo dei ricordi, casa come "chitarra andalusa" a cui far ritorno, quando la vita diventa terra difficile.
E grazie a tutti voi, anche a chi non ho citato, non per assenza di gradimento né di emozione, ma solo perché il tempo incalza e incalza la vita, là fuori.
Un caldo abbraccio a tutti
Rosa

Commenti alle poesie del 12 marzo
Ieri predominava Venere, oggi mi sembra invece che i favori vadano a Bacco.
Però il vino di Cristina Bove è decisamente amaro, un prodotto che non consiglierebbe nemmeno il sommellier più sprovveduto; da buon romagnolo, Stefano Giannini, tanto per propagandare il Sangiovese delle sue terre, lo rende partecipe dell’ultima cena con la sua Il vino; più morigerata è invece Doriana Puglisi che sugge nettari di ben altra consistenza e fattura; assai figurativa, per contro, e snella di stesura è L’uomo che vide il mare, di Maria Grazia Armone, un titolo decisamente indovinato per un poesia altrettanto valida; un richiamo alla realtà, un’immagine di orrori che è stata la capostipite di tante altre successive bestialità, è poi la veemente Davanti a Guernica, di Arcangela Cammalleri; decisamente graziosa e accattivante Io poeta, di Ugo Mastrogiovanni; poi c’è quella che, a mio giudizio, è oggi la migliore, sia per svolgimento del tema che per l’argomento stesso, così ben trattato, senza enfasi, ma con raccolto dolore, e mi riferisco a E quando, di Tinti Baldini; un incontro fra spiritualità e religiosità, peraltro argomentando di questioni irrisolte, è poi Un granello, solamente un granello, di Alberto Borgia; Gianni Langmann poi vorrebbe dipingere in poesia ed ecco che lo fa subito, con un cromatismo alla Tiziano pittato in Dipinta poesia; che certe feste non siano di un sol giorno sembra volerci dire Daniele Locchi con La Festa della Donna serve all’uomo; Gaetano Gulisano offre poi delle belle immagini della Sicilia, con un monito finale però; originale e anche veritiera è poi Le carezze mai date, di Maria Savignano; ringrazio poi Debora Chiti per il suo inno a La pelata e penso che avrà la gratitudine di non pochi uomini…
Renzo Montagnoli

Torna il sole finalmente e la giornata si preannuncia poetica: Bruno un po'criptico lamenta la fuga della sua musa... chi sarà l'arpia? Scendiamo poi ...in cantina per una mattinata enologica di tutto rispetto: Cristina assapora il vino della vita ma il contenuto non sembra corrispondere all'etichetta. Stefano Giannini esalta invece le qualità conviviali e gioiose di un buon bicchiere di nettare degli dei, naturalmente "Sanguis Iovis". Doriana Puglisi preferisce le tisane, anche queste distendono e fanno assaporare la vita (bell'atteggiamento positivo). Due inviati speciali: Paolo Santangelo spettatore del Golgota lascia il finale aperto al giudizio degli uomini, ed Arcangela Cammalleri da Guernica dipinge lo strazio e la desolazione con tinte forti. Anche il poeta di Jacqueline sembra aver perso la sua musa, ma nonostante tutto continua a cantare. I sintomi di Tinti potrebbero assomigliare a... un attacco di panico, ma forse è solo il suo "doppio" poetico che ha voglia di uscire nei momenti più impensati. Marbe non si arrende, la vita sa dare sempre occasioni e rivincite, basta prenderla con lo spirito giusto. E' vero Antonia, il mondo non crede più ai miracoli e alle fate, ma questa pagina azzurra non è forse un miracolo? Stupenda la "preghiera" di Alberto Borgia, tutto il senso della condizione umana che cerca la fede riconoscendo i propri limiti. Sgargianti i colori di Gianni Langmann, mentre di Daniele Locchi mi ha colpito la sua "nuvola di vado via". Confesso che questa volta sono rimasto sorpreso dagli impacci del bove di Daniela, non la riconosco in questa immagine. Bentornata Debora, con gusto e ironia (attenzione ai "pelati" di Romagna, qualcuno ha avuto anche troppo successo...). Silvano, con una bellissima "cantilena" a ritmo di pendolo offre l'immagine della contraddittorietà dell'uomo (che è anche la sua natura) nel contenere in sè tutto ed il contrario di tutto. Bella riflessione Enrico sulle tue inesaudite speranze, ma un foglio bianco si può riempire di nuovo... Aurelia Tieghi offre una personale e brillante metafora dell'ispirazione poetica. Infine il Gabbiano sorvola uno dei luoghi più belli e magicamente legati alla poesia e all'amore. "Non ci vuole molto ad essere felici" a Portovenere, davvero! Bravissimi anche gli esclusi, ma non c'è più tempo..... Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Poesie dell'11/ 3/2008
Immenso cielo mobile.... denso... intenso.... penso:
"Se tu mi ami" .... di Aurelio Zucchi... ed "Emigranti 2 " ... di Michael Santhers belle e meritevoli entrambe... sulle quali glisso il commento per mancanza di tempo ( Mobile su di noi )....
Così pure "Aria" del mio conterraneo Massimo Reggiani... e, originalissima, " Disposizioni per un esequie" di Ugo Mastrogiovanni e "L'intarsio del tempo e il suo senso", notevole, di Alessandra Piacentino. Notevole, ancora, "( lapidazione)" di Cristiano Menaldo che non mi ha lasciato indifferente ed il tenerissimo "il pettirosso" di Salvatore Armando Santoro. Bella, anche se troppo cervellotica e introversa ( a mio parere ) quella di oggi del sempre magico Elia B. , ma, veniamo al dunque: oggi al top:
"Essere sè" di Bruno Amore....
Stupenda di oggi del nostro Bruno Amore il suo essere sé, così concreto e al tempo stesso così onirico e trasognato. E' un essere sé nel ventre dell' anima, tra i chiaroscuri, o meglio, tra i chiari che presto si fanno scuri fino ad escogitare picchi di dolore regresso. E' il fardello dell'esistenza e del vissuto che preme e tracima... Come il futuro è luogo di vuoto da colmare, da descrivere e circoscrivere, o almeno si preannuncia tale, e perciò contemporaneamente anche crocevia di possibilità e di rischio;così il silenzio, ricco di potenziali significati, è anticipata speranza, messianica e preparatoria, alla ricerca di un sé non ancora scovato, o, quantomeno, non riconosciuto. Nell'insicurezza, le immagini, crude e cupe, portano alla passata esistenza, anticipo del vuoto, reale e inadeguato, in un continuo cercarsi tra i silenzi.
" Entra " di Cristina Bove.....
E si entra, in punta di piedi ( felpati per dirla alla Cristina ) in questa stupenda e delicata lirica, accogliente ed appassionata. Si entra insomma con accenno di danza, catturati ed attenti al calpestio della sognante indifesa spaurita fragilità dell'animo di Cri...
-che ti colgano almeno i pensieri
-profilati di luna che a tratti
-si riflette nellombra tagliente
-dai margini netti
Parole che narrano di profondi silenzi e portano ad una accogliente, per quanto fugace ed occasionale, predisposizione alla gioia, ancor più intensa ed accorata poiché consapevole dell'incombenza della notte...
"Flash" ..... di Tinti Baldini
Apparve in atrio sontuoso con sguardo obliquo.... ecc. io ho visto, Tinti, in questo tuo flash, correggimi se sbaglio, un figura uggiosa ed altera ( metafora della Morte o della Sorte ) che sfiora l'animo, gelido, di patimenti e stenti, così categorica e ineluttabile ( in un sol gesto ) ... indifferente così.................
Così
Silvano Conti

Apertura di foglio azzurro,Brù,nu poco ermetica per me almeno, miserella.....intendi forse che ti sfugge l'estro per te compagno e consolazione da melaconia ..?
Vino amaro in Cri (che bella poesia ti ha dedicato Elia!) e a Stefano,per me sapor divino ha il Grignolino d'arancio sopraffino!
La quartina di Armando così sintetica in bellezza mi ricorda alcuni versi di Hikmet"..all'improvviso talvolta mi desto con cuore impazzito chè nel sogno t'ho perduta.."
Arcangela ,condivido appieno i tuoi pensieri davanti a Guernica,quadro,città,storia.
Marbe combatte con ardore la sua battaglia con la vita sorniona,mendace..ma alla fine la vince lei..Brava amica.
Quella dolce saudade del "c'era una volta" che ciclicamente ci ritorna ..nostalgia di fiabe,folletti,principi e fate di Antonia s'avvicina all'atmosfera scaturita dai versi di GianniLang che vorrebbe dipingere un quadro in poesia di "castelli d'infanzia"Entrambe ricche di suggestione.
Vorrei aver scritto io la chiusa di Silvano..si parte ,leggendo i suoi versi in attesa della conclusione che arriva inaspettata e sempre sorprende ed incanta..si ama quell'uomo che parte e non chiude la porta ..come chiocciola che si porta la casa.Che dire?
E sento un poco miei quei fogli bianchi stesi di Enrico,immagine suggestiva ," che raccontano le verità di un oscuro universo.."
Aurelia poi ,come sempre ispira emozioni,sentimenti sereni ,trovando poesia in ogni dove come il Gabbiano che chiude in pace ed ispirazione descrivendo uno dei piu' romantici siti d'Italia:Portovenere dove,guarda caso,conobbi il mio primo amore.
Su tutte però stasera vorrei cantare accompagnata dalla chitarra (ma ahimè la mia discreta voce da contralto si è increspata per il fumo,mannaggia!) il poeta (alla Brel)nell'ombra di Jaqueline,cantante senza piano,,gangster della rima.." e "il poeta pescatore ..ballerino" di Ugo che si rivolge così delicatamente da commuovere.
Ciao e notte a tutti e al Massimo vate .
Tinti

11/03/2008

Anche questa giornata di pioggia è resa piacevole dalla pagina azzurra.
Forti emozioni come quelle che dà l'amore in tutte le sue forme e in tutte le sue variopinte manifestazioni. Si, nulla è più tremendo che scoprirsi senza amore o incapaci di amare caro Giovanni Maria Gandolfi. Molto emozionante anche "Se tu mi ami" di Aurelio Zucchi, essere accolto dentro l'anima da un'estasi indicibile. "Essere sè" di Bruno Amore, ancora abbandonarsi nel ventre dell'anima. Molto emozionante anche "ASilvia" di Stefano Giannini.
Come non emozionarsi per la poesia di Pina D'Ulisse che pone la tematica dell'amore negato ai bambini, a quei bambini che saranno il nostro futuro. Daniela Procida invece, pone la tematica dell'amore negato a quei bambini troppo spesso abbandonati, che lo trovano fra le persone che io definisco gli "angeli senza le ali" ossia tutto il personale ospedaliero che di questi, amorevolmente si occupa sconfiggendo l'indifferenza di molte troppe persone.
Emozionati sono anche le altre che non ho citato, ma che durante il giorno leggo e rileggo, destandomi ogni volta sempre nuove e forti emozioni.
Un afettuoso saluto a tutti i poeti del sito.
Gaetano Gulisano.

Poesie dell’11 marzo
Come al solito una bella varietà, sia di stili che di temi. E così interessante appare il discorso sull’amore di Giovanni Maria Gandolfi, un’analisi di un sentimento in tutte le sue sfaccettature; veemente, quasi imperioso, ma anche implorante, è l’innamorato di Aurelio Zucchi; più riflessiva è invece l’introspezione di Bruno Amore; e sempre ritornando a un tema che è forse il più diffuso, l’amore di Cristina Bove è sommesso, quasi un sussurro in un anelito di speranza; diversa dalle solite, quasi tenera è poi la dedica all’emigrante di Michael Santhers, con quella chiusa in cui la naturale fine di ognuno appare più stemperata, meno triste se avviene dove si è nati; un rimbrotto, ma rassegnato, alla società dei consumi è poi l’aria, a caro prezzo, di Massimo Reggiani; il bilancio di mezza età è poi il tema de La salita, di Antonio Alvaro, che ha saputo trovare parole proprie per parlarne con tono non lamentoso, ma consapevole; Stefano Giannini si precipita ad affermare il suo amore per Silvia, facendo dipendere la sua esistenza dalla corresponsione di analogo sentimento; il pettirosso di Santoro è poi testimone di un amore, quasi un putto che accosta sapientemente un sentimento all’istinto.
Penso proprio che i primi semi di primavera comincino a dare i loro frutti.
Renzo Montagnoli

Martedì di poesia azzurra: si può definire ancora in modo nuovo e diverso l'amore? Giovanni Maria Gandolfi ci riesce egregiamente e in modo non scontato, e così anche Aurelio Zucchi con la sua incalzante anafora sentimentale. Riflessione introspettiva quella di Bruno, che raffigura la continua ricerca della propria soggettività consapevole. Cristina invece coglie il momento in cui l'emozione entra nell'anima e ne illumina il paesaggio, ed è ancora poetica danza. Bellissima la descrizione della condizione di emigrante di Michael Santhers, che trova i modi e i toni giusti, escludendo sia il melodramma che la retorica oleografica (quel "cani fuori concorso" è splendido). Una visione dal contenuto difficile quella di Jacqueline, che si lascia apprezzare per la musicalità e la scelta del codice espressivo. Anche Tinti questa volta non dà troppi indizi per individuare chi è il misterioso essere dalle spalle alte apparso "senza aumentare la temperatura", ma sicuramente stamattina c'è qualche commentatore più sveglio di me che provvederà alla bisogna. Tenera dedica di Marbe agli "angeli rotti dalle ali macchiate" con i quali condivide esperienze che arricchiscono l'anima e invitano a riflettere sui veri valori della vita. Originale l'argomento di Ugo Mastrogiovanni, e l'eloquenza delle immagini, ricche di particolari, rende godibile anche...l'ultimo spettacolo. Il tema del tempo che avanza, ormai un "must" delle nostre rassegne poetiche, è reso da Antonio Alvaro con raro equilibrio e con accenti che non indulgono in alcun modo ad autocommiseranti compiacimenti. Drammatica ed esplicita la condizione descritta da Cristiano Menaldo, tutta la forza del disprezzo che si solidifica in pietra, è persino difficile immaginarsi motivazioni e circostanze.
Bellissima l' invocazione d'amore di Stefano Giannini, che giunge al termine di una impeccabile fotografia di ambiente rurale. Sembra che Pina D'Ulisse e Daniela siano state illuminate dalla stessa luce: abbiamo un bisogno urgente di proteggere l'infanzia dal sopruso, dalla violenza e dall'abbandono, che sono i connotati orribili di questo tempo. Se i bambini sono il nostro futuro, rinunciando a loro o negando la loro infanzia noi abbiamo rinunciato al nostro futuro. Bravissime.
Vivo e saltellante il pettirosso di Salvatore, mentre Silvano ci riporta ad un immaginario '68, ma senza barricate, con sincera nostalgia. Ma ce ne sono ancora altre: l'aulico Elia, sempre impareggiabile, Enrico alpinista...della domenica, Angelo Taraschi che ci fa sorridere con il suo episodio metropolitano, e Silvia Trabanelli che chiude con una bella immagine delle sue. Per non parlare di altri che non ho citato solo per mancanza di spazio. A tutti buona poesia e buona serata
Massimo Reggiani

Stasera l'azzurro è colmo di stimoli, temi.emozioni variegate..e tante che risulta difficile un commento come si deve .
Mi piace assai l'atmosfera d'apertura creata dal nuovo poeta Giovanni.M: amore-fetore-travolgente che "rifugge recinzioni",originale ed avvolgente come la chiusa di Aurelio caro,che visita l'anima dell'amata.
"solitario vissuto che precede l'esser qui e cercare di essere sè.."Uno si tiene d'occhio ogni giorno ,lecca le ferite ,sente il proprio silenzio e poi..chi trova?Boh.Ciao Brù.
"Accenno di danza.."emozione che spinge per uscire,che "accende di vita la vita"..in sobbalzo repentino del cuore,cara Cri.
Bravo Massimo! Le tue parole così ben legate e fluide sono quasi manna perchè ,pian piano,assorbono dentro l'aria fritta,gonfia,il nulla venduto al chilo che ci soffoca e.. ci fanno respirare ,seppur per poco.Sempre presente il tuo tema,Jaqueline, splendidamente raccontato in "libere chiglie in oceaniche vasche.."Ciao
Grande Marbe che ci parli di te..di loro.. con passione e "pietas":insegni .Grazie e grazie.
Pierluigi,è inutile far confronti con poeti dialettali del passato..tu sei tu e mi garbi!
L'incipit di Dani,bellissimo,non richiede commento così come il messaggio:grazie cara amica.
Simpatico Angelo...tanto!
Mi hanno colpito particolarmente"Lapidazione"di Cristiano.M :si sentono addosso insulti come sassi e violenza che passa a fiumi.Che dire?Serve forse scriverlo e così bene?
E poi bosco Silvano con un inizio che mette in luce notevole capacità d'assemblare le parole e stupire e il continuum in cui ogni verbo richiama l'altro e l'altro ancora in dolceamara nostalgia . Sei sempre meglio!Ciao .
Ciao e notte notte a tutti e a Lorenzo.
Tinti

10/03/2008

L'emozione è il lievito della vita che fa fermentare la poesia
ed io lieviterei solo la noia se non ci fosse la paginetta celeste di
poetare che oggi canta la natura, la terra , il tramonto .la satira . il
sentimento .che si scorgono
in quegli attimi immensi di Claudio Tedeschi , lì ,dove ombra , colori e
luce si confondono per poi unirsi con l'infinito del Creato ,
nella bella Lucania che oggi la rivedo nei versi di Enrico Tartagni , in
ogni sasso c'è un cuore sparso , son terre povere , con poveri di
spirito .
La tua firma è già poesia ,Bruno Amore , ma i tuoi tramonti stanno
uccidendo il tuo amore.
Cristina Bove si presenta oggi nelle vesti di un giullare, ma cosa nasconde
la sua canzone ? potrei dare più interpretazioni , ma questa è solo una mia
opinione.bella di certo è la tua poesia
Giovanni Maria Gandolfi ,guardando quel volo , il bisogno di spaziare più
oltre. la speranza di libertà che si riaccende quando vedi l'ebbrezza
volare sopra ad un grigiore .
Mentre la mente vagava , il cielo si mostrò qual era.il cielo ingombro (
Pascoli) ora Piove con IAllo.
mentre Nino Silenzi distende le mani su una pioggerellina di marzo che fa
nascere in lui dei ricordi.
E poi , Maria Attanasio con le sue belle domande , perché senti la
pioggia che batte sui vetri delle mie finestre?
Ma sono domande che non hanno risposta .. Fremiti notturni di foglie
Jacqueline Miu giocanodolci e spavalde ombre
Maria Beatrice Zanini che si perde in una notte di cielo stellato ,che resta
accanto all'amore .e con Paolo Santangelo che all'improvviso ci fa vedere
il sole.
che belle visioni !
Maria Grazia Armone come una pioggia scrosciante
di lacrime stemperate dall'arcobaleno.
Gianni Langmann cumuli che si accumulano negli anni
In questo raggruppamento di versi e di poeti riuniti la chiave poetica è
quasi sempre la stessa , il suono del creato , anche se ognuno di loro fa
poesia in modo diverso .
Son tutte belle queste poesie come anche quelle di
Michael Santhers con Inno d'Italia. dove ogni riga richiama il verso ..e il
suo pensiero coincide con tutti i versi
Se io non fossi Doriana Puglisi.cosa saresti? Riuscirò a scolpire ali per
imparare a volare?
Glò versi per rispecchiarsi donna in un'altra per ritrovare se stessa.
Siamo stati troppo fiduciosi di Loris Pesce, ogni verso enumerato ecco i
nuovi comandamenti in versi , originale poesia
Tinti Baldini solo nell' immagine statica di una cornice si può mettere
ogni cosa al proprio posto; nel dipinto , le ombre, i colori, l'anima del
quadro cambiano sempre dal modo e dal verso con cui si osserva.bella
poesia
Alberto Borgia le tue poesie, a volte ,per me sono un po' difficili da
interpretare.
La sedia insicura Maurizio Spagna, Er Papa nun ce va.. !Pierluigi
Camilli , assolutamente sì, "poesie attente e perspicaci , dove la
satira, l'ironia vien sempre espressa sotto forma di similitudine e che si
esprime secondo il pensiero di chi scrive , perché questi poeti sanno
scoprire sempre nuove somiglianze fra oggetti , animali e persone che vedono
simili o diversi a quelle che immaginano, anche se non sempre corrispondono
al giudizio di chi legge, la poesia sa arrivare a tutto e riguarda tutti .ma
a me piacciono tanto.Alessandra Piacentino con il suo segreto d'amore
Un poeta Salvatore Armando Santoro se stai parlando con
quel poeta che fu detto maledetto e pazzo .davvero un vagabondo per quel
suo bellissimo viaggio chiamato amore", ebbene ti capisco.poesia
emozionante la tua .quindi sei un poeta.
Silvano Conti . Nei corridoi
misteriosa l'attesa,
illuminante poesia
antonellad anche con qualche refuso , perchè errare humanum est, ciò che
scrivi è dolce. Vagando nell'essere Irene Pizzimenti .è vero che per
scrivere poesia occorrono le emozioni . e tu ne hai sempre, con quelle
scrivi.
Però il poeta deve anche saper isolare le sensazioni dalle emozioni per
poter riempire un foglio bianco con qualche pausa.o qualche enjambement
e quindi , chiudo questi miei pallidi commenti
con un verso sintagmatico ma
"di non sì gran saggezza" ciao a tutti
Antonia Scaligine

Bellissima la pagina azzurra, come sempre ricca di stile e buongusto nel descrivere azioni, ricordi, paesaggi e sentimenti..
ma mi complimento in modo speciale, sempre per un mio sentire del momento, con BRUNO con la sua Tramonti,CRISTINA in Si rappresenta, ( dopo averla letta , mi è entrata talmente dentro che ne ho scritto una di getto, dedicata a delle persone che ho vissuto sul lavoro, credo andrà impaginata stasera..) e poi TINTI con Quadro, bellissima!Vorrei commentarle tutte ma non sono all'altezza, magari un giorno conoscendovi meglio..
Ringrazio e saluto i miei commentatori ufficiali, che hanno imparato un pò a conoscermi e quindi a cogliere nelle mie parole , la parte migliore di me, quella senza le maschere,
Ciao e grazie sempre a Massimo, Tinti , al Ns illustrissimo, con affetto Marbe !!!!!!! SMACK!!!!!!!

A rasserenare questo grigio lunedì è la visione di Enrico, omaggio sentito alla terra di Basilicata, nascosta perla negletta della nostra penisola. La similitudine è lo strumento del lavoro odierno di Bruno, riuscito parallelismo sul tramonto. Il tema di Cristina si svolge tra vita, amore, e morte: ma qual è il vero inganno? Cavalcata di satira e sdegno di Michael Santhers, un bel collage dove c'è tutta l'Italia al declino. Maria Grazia Armone rende giustizia ai segni del tempo, hanno tutti il loro senso ed il loro valore. Glò abbandona i suoi tratti più ermetici consegnandoci un autoritratto in cui risalta la sua ricerca di una nuova consapevolezza. Una ricerca che sembra essere anche quella di Tinti, incerta se ritagliarsi un posto nel quieto, sicuro e confortante paesaggio familiare del quadro oppure "sgusciare" fuori immaginando un'altra realtà. Marbe descrive un momento di ritrovato equilibrio che merita compiacimento, non solo stilistico. Il ciclo del tempo con l'ammucchiarsi e il diradarsi dei giorni è ben reso da Gianni Langmann. Bellissimo il ritratto-dedica di Salvatore a Dino Campana, poeta di cui confesso di conoscere molto poco, e sulla cui arte mi ha fatto venire la voglia di approfondire. Ritmo, immagini, atmosfera intrigante e giocosa, tutto questo (e sicuramente altro ancora) nella lirica di Silvano, un.... bijoux. "L'esistere vuole i suoi tempi", è la riflessione distaccata e serena che ci offre Irene Pizzimenti in una fluente analisi sul senso degli eventi e delle memorie della vita. Belle emozioni quest'oggi (anche se continua a piovere). Saluti a tutti, anche agli altri poeti ugualmente meritevoli
Massimo Reggiani

Sullo sfondo azzurro del Sito compare oggi l' affascinante omaggio di Enrico Tartagni alla Basilicata , in cui le immagini della Storia ( le città della Magna Grecia , i crociati... ) ci fanno viaggiare con la fantasia e ci fanno venire il desiderio di visitare quei luoghi . In versi liberi, adatti alla sensibilità moderna , Enrico Tartagni ci introduce in un' atmosfera neo-romantica , come il Carducci nelle poesie " La leggenda di Teodorico " o " Jaufrè Rudel ", in cui il lettore si sente trasportato nella Storia.Michael Santhers riscrive il nostro Inno Nazionale con spirito disincantato ma nello stesso tempo partecipe ; e ci fa capire che il proprio paese si ama più con la critica impietosa che con la retorica . Come Michael, vi sono stati tanti autori italiani che hanno descritto l' Italia come un paese contraddittorio e inspiegabile , pigro e nello stesso tempo dotato di inaspettate risorse . Basti citare Giuseppe Prezzolini , Indro Montanelli , Leo Longanesi...Come vedi, Michael, ho raccolto il tuo invito della chiusa della tua poesia e non sono restato muto, non sono " rimasto nel gregge ".Gianfranco Stivaletti.

Stasera apre all'immenso la pagina azzurra con l'incipit del nuovo poeta Claudio.T e poi c'immerge in terra remota,aspra e dolce , terra lucana così mirabilmente e passionalmente descritta da Enrico per M.C.
Amore e morte,eros e thanatos,amore ucciso che,come occasum,"annichilisce l'io" frattura anima e corpo:bellissima,Brù.
Lusinghe ed inganni....lampo che squarcia l'illusione ,sì,Cri ..come quel volo "goffo a passo stentato.."di Giovanni,.M ma in espansione leggera di volo verso ,pascolianamente,nessuna altra terra se non là nell'aere.
Baci e carezze in pioggia ,di Nino.S:che piacere leggerla e sentirla! Rovescio della medaglia..pioggia che porta freddo e buio nel cuore,vuoto in attesa di risposte:si sente brivido e poi calore di speranza.,Maria.
Invettiva efficace,per scuotere il gregge,Michel!
"..Non mi spiace vedere cio' che ha arato la vita" sul volto,segni di lotta,d'amore..anche a me ,Maria Grazia,come spesso accade in sintonia.
"mi basta un assaggio...."Marbe,che tocco d'artista.Ciao
Bellissima la dedica al grande Dino,così ben disegnato ,vagabondo e indolente genio in ansia di vita quasi da morirne..Grazie Salvatore.
Belli anche i versi di GianniLang,Silvano,Irene,Paolo,Alessandra,Alberto,Glò (ciaooo) e Jaqueline.
Un saluto a tutti e al NOSTRO,
Tinti

09/03/2008

La mia città. Quanti cari ricordi e dolci emozioni mi ha fatto rievocare questa bella poesia.
Sono ritornato nella mia citta dopo diversi anni e leggere questa poesia, mi ha rievocato quelle stesse sensazioni, la profonda felicità per esservi ritornato e aver visitato i luoghi della mia infanzia e l'amara tristezza nel vedere come tutto sta cambiando in peggio, come persone senza scrupoli martoriano le nostre belle coste e ghettizano i loro cittadini più sfortunati curando solo i propi interessi.
Ma non smeterremo mai di amarla e vero.
Grazie Antonia Scalige per queste emoizioni e tutti i poeti del sito che ogni giorno mi fanno compagnia destandomi sempre intense emozioni.
Un saluto a tutti da Gaetano Gulisano.

Commento a Poetare
Dopo un periodo che ha visto il mio tempo assorbito quasi totalmente da impegni vari, anche letterari, mi riaffaccio su questa piazza poetica sperando di sostarvi più spesso.
Potrete non crederci, ma mi sembra un ritorno a casa, soprattutto se penso alla prima volta che diedi una sbirciatina al sito e ne fui subito affascinato. E’ stato parecchio tempo fa, tanto che è quasi passato un lustro, ma anche oggi non è cambiata l’emozione.
E non dico una bugia quando affermo che le mie poesie sono merito in larga parte di “poetare” e del sostegno, prezioso, del caro amico Lorenzo.
In questa piazza trovo nomi nuovi e vecchi, amici di penna che parlano nel solo modo che sanno fare, che s’aprono al mondo con il linguaggio dolce e armonioso della poesia.
Ebbene, anch’io mi unirò a questa melodica conversazione, un coro di voci del cuore.
A presto, anzi spero a prestissimo.
Renzo Montagnoli

Spesso alla poesia si può dare la forma che più si vuole , l'interpretazione
personale.che a volte non è in empatia con l'autore.e per questo si è
reticente nell'emettere commenti e critiche negative .se son positive non
si sbaglia mai . Ma ciò che si scrive corrisponde sempre a verità,
oppure , è una bugia con tante belle sfaccettature di complimenti che
sotto, sotto nasconde una bella bugia?
Allora ti chiedi come fai tu , Salvatore Armando Santoro, forse son pazzo
se mai quel che penso,
questi poveri scritti,
inutili e soli,
cartelle volanti,
di quadri viventi che schizzano
in mente.ma quando si legge una così sentita poesia.non si può dire che sei
pazzo.sei un poeta.e il poeta è anche un tantino pazzo.vive nel pianeta
della spontaneità , facendo anche qualche pazzia , trampolino che fa
saltare fuori le idee anche a Enrico Tartagni che descrive una pazzia che
trascina tutta l'umanità , e con quella tua citazione finale..io riesco ad
immaginare quella Piazza, abbarbicati ad una vita ormai priva di
distanza,appesi l'uno all'altro come edera marcita..Sarà Ravenna ? bella
poesia
Ne approfitto per ringraziare e dire a Massimo Reggiani che la mia città è
Taranto. dal cielo sopra l'Ilva cade solo diossina .. che ci sta uccidendo
, ma, il suo mare, la sua storia greca e mitologica è indelebile per
questo io l'amo. Cristina Bove.la tua è una poesia da leggere ad alta
voce.Bruno Amore se non vedi il mondo in relazione a te . quell' alidore
pesante ti farà precipitare.Giovanni Maria Gandolfi Anche qui si parla di
vita ..l'argomento più affrontato di questa domenica. Gus.Immagini e altre
immagini ogni giorno
maledette che m' hanno svelato!occhi di bimbi colmi di terrore,
il linguaggio della poesia è sempre un linguaggio di immagini .ma che ti
trascinano anche in stati d'animo con argomenti sacri di Felice Serino,
Maria Attanasio . Tu rincorri Alberto Borgia colei che vorresti che fosse
sempre viva nell'affetto .Tinti Baldini esprimi il legame con il passato ,
e il ricordo vive nel tuo presente come a scrutare, a cercare la bambina
di un tempo, e tu che la guardi incantata. E per chiudere la pagina di
quest'oggi , Giuseppe Sparacino sventola una bandiera per esprimere la
rabbia contro i disonesti ladri, farabutti, ed arroganti. , che sputano
come draghi fiamme e fuoco e come serpenti veleno per gli
onesti.complimenti a tutti i poeti anche a quelli da me non citati .
Antonia Scaligine

Buona domenica a tutti, anche il cielo oggi è azzurro, finalmente. Subito Salvatore con il suo solito bello stile pone delle forti domande sul senso del poetare e su ciò che si vuole comunicare in queste pagine, e sottende che oggi proprio i "sani valori" sono diventati anticonformisti e vanno difesi dalla mediocrità e dal cattivo gusto. Sembra fare eco Enrico con il "beato gregge ignorante della propria vacuità" che contrasta con le vestigia storiche ravennati, cui si aggiunge quasi come.... canone polifonico il concetto di Antonia "dal passato indelebile al presente abominevole" della sua città (ci ha già detto quale?). Accostamenti perfetti, grazie professore. Alla riflessione-domanda di Cristina io risponderei che tutti abbiamo un filo che ci lega al cielo, e continuiamo a recitare e ricamare perchè tutto questo deve avere pure un senso. Splendido il sogno come "zucchero a velo del tempo", bentornata Tiziana.
Bellissima presa di autocoscienza di Gus, il senso di smarrimento e forse anche di colpa nell'acquistare la consapevolezza che i nostri termini di riferimento (vogliamo dire occidentali, borghesi, semplicemente egoistici e personali?) sono messi in crisi dalle tragedie dell'umanità, il tutto reso con un una fluidità di stile ammirevole, con un finale superbo. Sulle cause di quelle tragedie vedere la successiva potente lirica di Maria Attanasio. Un grazie a Felice Serino per la sua indicazione evangelica, incisiva oltre che poetica. Tinti sceneggia un bellissimo quadretto di quotidiana semplicità, sicuramente visto dal vivo: neorealismo poetico. Marbe siamo tutti d'accordo con te (vedi poesie di ieri), gridalo con forza di donna qual è il motore del mondo! Isabel Gide immortala un contatto, un'intesa, un unione: molto espressiva. Gianni Langmann esprime invece con gratitudine il desiderio di ricambiare la gioia ricevuta nel quotidiano poetico feed-back che anima le nostre pagine azzurre. E'...osmosi anche questa! Complimenti anche tutti gli altri, sempre all'altezza della solita qualità. Buona serata
Massimo Reggiani

Stasera Grazie.D ci esorta a guardare avanti senza però mai perdere di vista "L'abisso"per non ricaderci:saggio consiglio in versi.
Salvatore, mi domando come tu faccia, soprattutto nelle ultime poesie, a liberar lembi di penseri così veri di sapore ed autentici:i tuoi,i nostri versi,che qualcuno può ritener folli sono colmi di principi e valori"sani" e, per fortuna non ancora cenere! Non disperdiamoli e teniamoli preziosamente caldi.
A Enrico,oggi sono andata in piazza Castello a Torino alla manifestazione delle donne , era festa di giovani,bambini ,anziani,coppie,mariti,figli,vecchie amiche attempate coi nipoti, tutti insieme in un luogo di bellezza infinita in condivisione .
Anch'io Antonia amo le mie Langhe dove ormai il Dolcetto è inflazionato dai tedeschi,amo le colline degradanti color sabbia,il cimitero di Einaudi,la piazza del mercato dei polli..amo ...
E come non sentir mia "Ma fino a quando" di Cri, come vorrei " in lembi..raccogliermi.." e lasciare stanca il teatro della vita ma poi qualcosa mi tira e mi immerge di nuovo..Ciao cara.
Che belle le stelle di Tiziana:le vedo in poesia.
Brù,si,sei solo se non vedi la ferita,non senti il dolore lancinante nè il bisogno di guarila o attendere chi può farlo per te.Come comprendo..Ciao.
Senza spema,Gus,"solo e brullo orto malato della mia coscienza..":sapere ,capire, esser sempre più consapevoli è terribile condanna;bravissimo.Il tuo pensiero ha un continuum in quel Giuda di Maria che ha scoperto il male e tutte le sue corde con cui fa suonare il nostro mondo malato.Certo che ,come scive Hesse in Siddharta,arrivare alla conquista della verità è vivere pene infernali!
Che immagine di struggimento è la preghiera di Armando,la luna e le stelle smettan di brillare per consentire che scendano le tenebre a dar pausa a noi lassi!
E donne ancora ed ancora in Marbe,che ricuciono, rabberciano, soffrono,amano insomma "fan girare i sentimenti"Non potevi dirlo meglio!Ciao
"Osmosi " di sensi ,cara Isabel,come sempre in sintesi asciutta voli alto.
E' proprio così GianniLang..quando vi leggo oppure mi allieto per una lode o un appunto gradito mi piacerebbe vedere uno sguardo di luce o un ammiccamento..ma quanto mi consente l'immaginario..mi trovo spesso disegnati in testa i volti,le mosse,la casa,gli oggetti di alcuni di voi con cui sono più in sintonia..ed è piacevolissimo volare..Per esempio t'immagino con capelli chiari e colorito delicato che guardi le rose in un giardino..ed è un piacere inspiegabile a parole.
Simpaticamente..Pierluigi!
Che piacevole canzone quella di Massimiliano ,cantata per noi a squarciagola ,a disposizione ..e vieni!
Chiusa di Giuseppe,S:anch'io.
Vorrei tutti commentare e tutti rileggere ma,,è notte fonda e sono sveglia e domani è un altro giorno..ma il risveglio comincia ad essere troppo lento e non mi è consentita,purtroppo,quella sana pigrizia che prende e ti lascia un languore di rinascita.
Ciao amici e notte..
Tinti

08/03/2008

A Salvatore Armando Santoro ,” Dialogo d'amore” in genere non commento mai una poesia sola e senza aver prima letto le altre,oggi ho letto la tua e non sono più stato capace di proseguire, per questo chiedo scusa agli altri poeti. Forse sono io troppo sensibile in questo periodo, ma mi ha toccato nell’intima fibra e la commozione è totale. Grazie, grazie per questa ennesima emozione. Gianni A Pia

Il bene e il male, come apprezzare il bene se non ci fosse il male? come combattere il male senza le armi del bene?
poesia veramente molto emozionante complimenti a Stefano Giannini.
Da quando navigo in questo sito, non riesco a fare altro (anche perchè a causa di un incidente stradale sono costretto a stare a casa) e dolcemente mi perdo nella lettura di tutte le poesie che sono veramente molto emozionati.
Mai come in questo caso, il proverbio "non tutti i mali vengono per nuocere" è veritiero, infatti da quando sono costretto a casa ho iniziato a scrivere ed appassionarmi alla poesia. Un grazie a tutti voi.
Gaetano Gulisano.

Tra raggi di sole , qualche nuvola nera,
il soffio poetico è di nuovo tra noi ,con versi conversi a rendere
omaggio alla donna , all'anima , come un inno alla vita , all'Italia.."
povera fata che s'innamora di principi grassi , falsi che la lasciano
assopire su coltrice con coltre scabra .
Ecco perché distante s'ode d'improvviso un boato di Alberto Formenti. Eppur
se cantiamo fratelli d'Italia cara Sara Tanto.non cambierà niente .
Elia Belculfinè scriverei sui tuoi capelli un cantico di venti , per te
un bel ricordo è diventata poesia ,
A.S. Santoro.. cos'è un acrostico? Sono iniziali che accolgono dei bei
versi .
La poesia è la più difficile delle arti , il poeta non può che scegliere tra
il sublime ed il ridicolo .l'ha detto Baudelaire.ma anche tu Enrico Tartagni
un po' lo affermi con questi tuoi bei versi.
La donna traspare anche in un ideogramma , una forma poetica dove cinque ,
sette e ancora cinque versi diventano contemplazione , in cui il suono
della parola viene rappresentato da una forma che è immagine come questo
haiku .di Fata Morgana
E sì Cristina .è certamente più significativa una rosa per una donna che
una mimosa.e sai perché . La donna , , stira ,
scrive .cucina .lava.lavora.ecc.ecc.sono delle semplici azioni ..ma la
rendono unica ..perchè le riempie di luce.come questa tua poesia .
Scritta da un uomo , Massimo Reggiani una poesia sulla donna diventa davvero
luce e fiore.
Quale donna festeggeremo Bruno Amore.bellissima .Angelo Taraschi.sei
stupendo .giusto Giovanni Maria Gandolfi con la porta dell' anima
dischiusa vi entra l' Eterno , grande spiritualità
Un posto dove potermi sedere ed aspettarti.di Maria Attanasio e Porgere di
Doriana Puglisi .il sentimento li unisce. L'ombrello coatto .di Armando
Bettozzi.Vincenzo Del Core anche senza un titolo mi piace . Stefano
Giannini.anche questa poesia è un susseguirsi di sentimenti ..emozioni
..dalla mattina alla sera.
Scusami ..Scusami ancora di Tinti Baldini..delicata e partecipante .
Pierluigi Camilli tu con la rima sei il gran maestro . Per cui...il primo
premio te lo darei io . son troppo belle , davvero interessanti tutte le
poesie di questo 8 Marzo.Paolo Santangelo.. Un sole..sublime Alessandra
Piacentino.un tocco di anima .
Allora chi è la bestia ,il lupo o l'uomo? Gaetano Gulisano .siamo ciò che il
momento ci chiama ad essere .
Bisengambi Bibalu Léon-Perry ..alfa ..un principio di.
Ma se lui usava cocaina perchè rimproverarti la dipendenza da Maria
Cristina?
Echi .Aurelia Tieghi,
un soffio di note.Maria Beatrice Zanini , Piccola Bohème il suo nome è
"fantasia".
Gianni Langmann. Felicità , Pina D'Ulisse. Tutte davvero interessanti , ora
chiudo qui , ma prima che la pagina si schiude al nuovo giorno ci ritornerò
più tardi .perché vorrei leggere con calma il brano del paradosso umano di
Arcangela Cammalleri , ciao a tutti Antonia Scaligine

Buon 8 marzo a tutte le amiche poetesse del sito. E se oggi commento solo loro? Me ne vorranno gli amici poeti maschi? Allora parto subito: benevenuta Sara, qui tra i poeti c'è meno confusione che nel "paese reale". Una fata è pur sempre una fata, non guardo la carta d'identità, guardo allo stupendo "haiku" che condensa tutto il significato, le attribuzioni ed il valore dell'essere donna. Un inchino, doppio se la poesia dovesse venire... dall'altra metà del cielo. Antonia, la tua è poesia sincera, e allo stesso tempo ricca di immagini così originali e calzanti ! Nessun ritrattista sarebbe riuscito a tanto, charme, senso pratico, sapiente amore, estrosità da "cavallo mai domo": c'è proprio tutto quello che un uomo vorrebbe da una donna! Ed ecco l'omaggio più bello, da donna a donne, con le cadenze giuste e le giuste corde che solo Cristina sa pizzicare accompagnando il suo canto: l'augurio è che ci siano degli uomini veri che aiutino a portare queste rose. Grazie per l'ottimistica concessione. Il sentimento, quello che le donne sanno dare: Maria Attanasio, commovente e intensa, il finale "restarti dentro come un rimorso" è uno stupendo graffio d'amore. Lo scambio di cuori di Doriana Puglisi è una passione da coltivare, delicata come i suoi versi. Jacqueline nella sua metafora parla di un rifiuto, una scelta che definisce "coraggiosa", di un voler "volare" per non condividere una condizione; io ci vedo questo, ed un pianto di rabbia finale. Forse ho frainteso il tutto, ma anche se avessi capito non mi pronuncerei. Buon 8 marzo anche a te. Tinti proprio oggi queste scuse? Come la dobbiamo considerare, arrendevolezza o ironica autodeterminazione? Aurelia Tieghi sembra alludere alla fine deludente di una stagione di lotte femminili (scusate ma il termine femminista non mi esce dai tasti). Ma qualcosa pure è cambiato, o no? Delizioso gioco musicale quello di Marbe, note d'amore sottolineano in modo perfetto il suo desiderio. Pina D'Ulisse introduce in forma di "lettera" una vicenda che la riguarda: non porta rancore, e questo vale più di ogni poesia. Atmosfera intimamente dolente quella di Alessandra Piacentino, che usa belle metafore taglienti. E termino con Maria Cristina la cui storia meriterebbe una ...analisi più approfondita, ma mi sa che non è il caso. Comunque auguri, ed auguri per questa festa, anche se solo simbolica, per qualcuno anche monotona o desueta, o addirittura irritante. Non importa, coltiviamo questo simbolo nel quotidiano, con sincerità, cercando di dare alle donne il posto che meritano, nel nostro cuore e nella società. Buona domenica a tutte (ed anche agli altri, naturalmente...)
Massimo Reggiani

Nella pagina di oggi 8 marzo vince la forza delle donne, perchè le donne hanno la forza dell'amore..
" Una donna ha la forza che sorprende l'uomo, può controllare guai,può portare carichi pesanti.Mantiene gioia,amore e opinioni.Sorride quando ha voglia di gridare,canta quando ha voglia di piangere,piange quando è contenta e ride quando è spaventata. Il suo Amore è incontrollabile!L'unica cosa di sbagliato in lei che a volte dimentica quanto vale!!!!!!"
A tutte le donne delle pagine azzurre va il mio pensiero, alle coraggiose , alle sopravvissute, alle dimenticate, a quelle invisibili agli occhi di certi uomini, a tutte quelle che in silenzio sono andate avanti, nonostante il dolore che lacerava lembi di pelle,PURA..Vi abbraccio tutte amiche mie, e mi consola sapere che fra qst pagine ci siano Uomini che sanno ancora scrivere una Poesia per noi!!!GRAZIE MASSIMO, BRUNO, ENRICO, e a tutti gli altri( mi sfuggono i nomi)..
BUONA GIORNATA amiche sitane , che la forza dell'amore vada sempre con voi sottobraccio!!
Sinceramente Marbe.

Cielo di mobili pensieri ... di infiniti bagliori.... cielo di incombenti trasparenze e soli:
Oggi tanto tanto Tinti---Bosco Silvano per niente lontano-- “Scusami” ...
i poeti scavano il silenzio attorno alle parole – sei nicchia calda ( come Cristina, come Wilma, come Glo e Bruno e Aurelio e Massimo, come tutte Voi ) sul mio cuore... ma voglio dire, a ritroso, della tua ( stupenda di ieri l'altro ) che avevo segnato e che non ho avuto tempo e modo di commentare: “Piangeva dentro” .... E piange ancora.... d'un pianto segreto... dentro,con occhi di foresta .... e mi ricorda la distinzione Heideggeriana tra dire e parlare, così il tuo piangere intimo, così diverso dal lacrimare ( -lacrime che non scendono, con tanto dolore, con tanto dolore-, scrivevo io su di una mia vecchia poesia del Significante ) Si può parlare all'infinito senza dire nulla e al tempo stesso si può tacere dicendo tante cose. Così si può piangere ( piagnucolando) lacrimandosi addosso ma senza ( o con attenuata ) sofferenza , o si può piangere dentro, semplicemente ascoltando il proprio dolore.... e c'è anche un terzo pianto, sospeso, metafisico, onirico.... è quello che si avventa, mimetico ma imperturbabile, contro i limiti del linguaggio.... Ho udito la tua canzone muta, Tinti, nel mio bosco silvano, è sempre stata di casa......
Silvano Conti
Avevo segnato ( notevolissime sempre di ieri l'altro ) 6.03.2008 anche :
“Corpi vacanti” di Gabriele Piretti – bellissima sospenzione aponderale
“Chimera” di Jaqueline Miu ... “E' deserto” di Cristina Bove e “Nubi” di Bruno Amore
tutte bellissime e meritivoli di commento, ahimè tralasciato, per mancanza di tempo.
A tutti a presto
Silvano Conti

Cari poeti,
(riferendomi ai testi inseriti il 7 maggio)
devo dire che non pensavo che ci fosse un tal numero di poeti in questo sito, ma è stata una bella sorpresa leggere così tante belle poesie.
Complimenti a tutti voi!
Di tutte non si riesce a commentare, quindi, senza offesa per gli autori non citati, mi limito ad esprimere un mio commento sui componimenti poetici che più mi hanno colpito.
Mauro con il suo testo "Pensiero", ha espresso spunti interessanti, Jacqueline in "Frammenti", dà forza ad ogni parola significativa ed evocativa.
Un complimento per Tinti, che ha affrontato con bravura una tematica dolorosa, mentre Aurelia, dà una speranza in quei fiori riposti, anche se secchi, in un cassetto.
Silvano Conti, con "Cuori Bianchi", ha saputo arrivare a toccare molte "corde" che, sicuramente, vibrano.
Cristina Bove, è entrata, con bravura, in una tematica che apre a molte riflessioni in "Al mercato dei sogni".
Veramente è un piacere leggervi!
Un saluto a tutti voi!
M. Angeli

Azzurro stasera colorato di donna..che godibile pagina!
Dal dialogo d'amore di Salvatore che pare appassisca ma,dalla morte nasce vita (molto suggestiva) ad Enrico che ci suggerisce di guardare il mondo col cuore attraverso occhi puri,leggeri alla eloquente immagine evocata dall'haiku di Fata(bentornata) di donna tigre,leonessa che genera vita..alla donna in dolore,donna che affascina,esuberante o spenta,in amore(poesia veramente) di Antonia alla donna a cui Cri dona rose senza spine a quella di Massimo con luce differente negli occhi in cui c'è tutto il respiro del mondo o l'altra metà dell'universo da amare in Br1 alle donne in corteo .solo piu' echi nella memoria d'Aurelia a Maria(bellissimmo "restarti dentro come un rimorso" ) a Marbe(fammi l'amore e suonami ancora..") tutto è intriso d'amore e rispetto,Grazie amici.
"Torno con le dita alla tua lettera" di Elia:non commento perchè parla da sè.
Sarebbero da commentare anche le altre ma non ce la faccio e mi scuso.
Alla mia amica Maria Cristina ,vorrei chiedere se mi spiega "transfert"perchè mi ha colpito ma ..devo "sentire" meglio..Ciao
A tutti notte di sogni.
Tinti

07/03/2008

Commento - 7 marzo '08 -
Voglio dare il Benvenuto a Mauro Pagliaro e Roberto Guerra.
Divertente, provocatoria Antonia Scaligine in questa sua "Sfoglio il giornale e penso…".
Cristina…chi, almeno una volta, non ci è stato " Al mercato dei sogni"? Cristina Bove, lei, l'incantevole di sempre - musa o poeta?
Tante le poesie di oggi e non ho, ahimé, tempo a sufficienza per rileggerle tutte.
Penetranti, ermetiche, narrative alcune, liriche - bravi, in molti.
Elia Belculfinè

Mi piace lo stile crudo delle poesie di Pierluigi Zorzi. Niente fronzoli, niente aggettivi superflui ma parole che vanno dritte al cuore e ti conquistano. "Moby Dyck" è stupenda, in poche righe esprime la paura e la fierezza della mitica balena bianca.
Arianna Molinari

In questa giornata di venerdì incontriamo un'insolita Daniela alle prese con la complessa problematica della libertà e delle possibilità dello spirito (mi astengo da considerazioni filosofiche di cui non sono all'altezza). La bella considerazione di Salvatore si evidenzia nel finale: in amore bisogna essere in due. Sarei curioso di capire chi è l'interlocutore dell'arguto componimento di Gian Luigi A. Pia, molto efficace. Intanto la domanda retorica di Antonia non può avere purtroppo che una risposta, nessun capo ha intenzione di farsi piccolo....però forse potremmo aiutarlo noi non votandolo... Enrico ci offre un tenero ricordo, semplici toccanti parole per i grandi affetti della vita.
Bella atmosfera nella lirica di Pierluigi Ciolini, sensazioni quotidiane e naturali che assumono un significato interiore, rimandando ad un ricordo dolcemente malinconico. Eh, qui Cristina siamo in molti a frequentare quel mercato....non posso immaginare esattamente di che genere di sogno si tratti, ma il mio ha fatto una crepa bella grossa... Idea centratissima, come centrata è l'immagine del dolore di Maria Attanasio, sicario improvviso. Si palesa nuovamente la lirica sapientemente distruttiva di Gabriele Piretti. Jacqueline invece sfodera con minuzia psicologica tutto un caleidoscopio di emozioni d'amore e le condensa nell'invocazione finale, molto bella. Renzo Montagnoli torna con una bella, vivida scena di altri tempi (ma saranno davvero altri tempi?) che pare uscita da un film di Ermanno Olmi. Una fame che si tocca con mano. Tinti ritorna sulla cronaca, toccata dal dramma e dal paesaggio umano delle gravine a lei familiare. Ci commuove e ci turba, e il finale è lancinante. Marbe verseggia con... classe e disinvoltura nel descriversi colpita dalla pioggia della vita, ma anche l'altra volta, si ricorderà, è uscito il sole. In pratica è la stessa previsione-consiglio che Gianfranco offre a Tinti nel suo perfetto sonetto che affonda le origini nel patrimonio genetico della romanità, dal Belli fino agli stornellatori, la cui dignità letteraria rivendico senz'altro. Bravissimo. Che possiamo dire di fronte al ritratto di quella paziente descritto da Alberto Borgia? Grazie per testimoniare e farci capire. Originale e sagace l'immagine di Rosanna Montesano (le chiavi del cuore). Mi accorgo che anche oggi faccio torto a molti, ad Aurelia Tieghi, a Fausto Beretta, a Bruno, Silvano, a Gianni Langmann e a tanti altri. Ma l'onda azzurra è sempre più alta, e questo è un bene. Grazie a tutti
Massimo Reggiani

Fanno molto riflettere le vostre poesie...
su tutte:
"Francesco, Salvatore.. ed altri ancora" di Tinti Baldini
versi come lacrime di poesia, ..infanzia rubata di sguardi d'amore...
..agli occhi di una madre.. appaiono piccoli mai nati.. Bella!
"Demoli-toro" di Gianni A Pia
non facciamoci sbattere le porte da chi pensa di saperne di più, mi raccomando!
La gentilezza deve mettere radici. Bravo!
Saluti a tutti
Aurelia Tieghi

Belle poesie oggi, tutte, ma come al solito scrivo di quelle più vicine al mio sentire.
Maria Attanasio, "Come un nemico" il dolore , nemico a oltranza, che non da tregua.
"Demolizione" di Gabriele Piretti, leggo e va in frantumi anche qualcosa dentro di me...
"Fame" di Renzo Montagnoli, "...Non una parola - bocche dischiuse - lingue sulle labbra, - Silenzio, - silenzio da fame." evoca spettri di una realtà che non vogliamo più vedere, ma che è rimasta lì, nell'antro della nostra indifferenza. Poi il cuore di un poeta, la sdogana...
Tinti Baldini, un urlo, una lacerante discesa di lama, in questo nostro cuore che così facilmente dimentica il diritto alla vita...
Di grande leggiadria, "Lido di lavanda" di Aurelia Tieghi, fiori-parole mesi in poesia, nei recessi del nostro quotidiano vivere.
Mi piace "Rispetto" di Gianni Langmann perchè è un garbato riconoscimento della condizione femminile...ah! se in ogni uomo albergasse un poeta!...
"Cuori bianchi" di Silvano Conti, calligramma abbozzato, appena un pò di scivolo, bella, mi ricorda vagamente Apollinaire.
Ciao a tutti.
cristina bove

Difficilmente trovo il tempo ma oggi è l'ora di fermarsi
tutte bellissime oggi ne me ne vogliano gl'altri poeti ma
so per quale motivo sono attratto senza misura da due in particolare
Io e l’Infinito di Daniela Procida "l’inaudito motivo del come la massa che
mi argina non limiti lo spirito "brividi mi percorrono ancora
Al mercato dei sogni di Cristina Bove "eppure tu adesso ferita
racchiudi
il tuo sangue nell’ombra perché non si veda…"
Mamma mia la vorrei far leggere a chi so io in questo momento
Emozioni mi pervadono ancora facendomi sentire più vivo del solitoquando si dice il peso delle
parole ti da una pacca sulla spalla per dire non vedi? questa è musica! un saluto al Grandissimo Professore
De Ninis e a tutti quanti
Pierluigi Ciolini

Che serata di poesia notevole sia di nuovi sia di "vecchi poeti e di vegliardi...ma dato il mio pessimo umore faccio miei i pensieri in versi di Marbe..e il mascara che cola lento sul volto e il dolore nemico che toglie il fiato quando arriva , imprevisto,alle spalle..sapendo tutto di te di Maria.
Mi piace tutta la bellissima lirica di Jaqueline,colma d'amore ,inesausta,preziosa nei suoi frammenti di pensieri,pezzi d'anima ,profumi,turbamenti,,diario di un uomo:grande!
Grazie Gianfranco, il tuo soccorso amico è una gioia vera..e la lacrima che scorre e mi rimette a nuovo il viso è dolcissima.Ecco ciò che fa il sito :comprende ,assorbe,rimanda ,aiuta.Grazie
Belle le poesie di Cri,Brù,Salvatore.A,Dani,Aurelia,Enrico,Pierluigi,Gabriel,Alberto,Fausto,Gaetano,G,Arcangela,Antonia e tutti .
Ciao e notte,
Tinti

06/03/2008

Buon pomeriggio poesia:
" Siamo corpi e anime" di Alessandra P., il titolo è retorico, la poesia bella.
"Santa Caterina" di Salvatore A.S., la poesia della poesia.
"Mistero" della "I", spiegare Gian Luigi A.P.
"Sotto le metropoli" di Fauso B. lucido annichilito, quasi, nel caotico quotidiano tra alieni della tua città.
"Gli spaccapietre" di Stefano G. (quanti anni hai?) scusami la leggerezza, quel lavoro mi è stato minacciato come futuro per la mia scarsa voglia di stuidiare.
"Diversa dimensione" di Giovanni Maria G., tema terribile, difficilissimo, qui trattato come la sublimazione della sofferenza. Da paura...
"Figli del lavoro" di Gus, segue non a caso, vero Prof ? Quale senso può avere la morte per lavoro se non che è una barbarie?
"Per voi" di Raffaele M. mette in guardia, ma i pifferai sono storici appartenenti delle società complesse, e non sfuggirai annegando "...nel mantello scuro della notte."
"E' deserto" di Cristina B. mi piace la chiusa:"...tu voli mentre...mi lasci in questo torrido bruciare..."
"In fonfo all'anima" di Maria A. il più bel tema della poesia e della psicologia umana: la mancanza. Struggente.
"Fugacità" di Paolo S. quasi - toccata e fuga - in un rapporto forzato: ben detta l'intimità; non mi è chiaro - ...indifferentemente stretto come un pugno, mercenario".
"Corpi vacanti" di Gabriele P. sociopolitica analisi dell'esserci, in un mondo mal strutturato, devoto all'infelicità.
"Chimera" di Jaqueline M. speranza di un orgasmo. Bevi per eccitarti e ti ecciti perchè hai bevuto, fuga nell'incoscenza, finita male.
"Piangeva dentro" di Tinti B., insieme all'atmosfera misteriosa di ...occhi di foresta...mi pare dica di uno smarrimento interiore. Ermetica.
"Guardami" di Maria Beatrice Z. bella poesia d'amore, lieve e scorrevole incede nell'invito.
"(Assenza)" di Cristiano M., come la mancanza, che sono il desiderio di quello che non hai, tormentosa.
"...Eppure il cuore..." di Silvano C. neppure l'indifferenza lo vince, il cuore.
Modestamente.
BR1

L’amore, è quell’attimo che fonde corpo e anima nella sua unicità , per unirli nella sostanza. Siamo tutti fatti di corpo e anima, ma solo l’amore li può unire…
Simbolicamente ci si può riferire alla Santa , al convento…non certo a Santa Caterina nell’Alta Valtellina ,ma forse alla scogliera di Amalfi? Non è importante , credimi, resta il fatto che la poesia mi piace…
Anche quel “mistero “è pieno di interezza… bella , davvero intensa .
Meravigliosa poesia …caramba , l’amicizia dura anche fuori dal tuo spazio, ma non dal tempo..
per il tuo amico steve…che bella cosa avere per amico un poeta…
Metropoli…fortezze chiuse…piene di tutto ...ma senza più anima ,solo il buio …
Bello questo quadro di spaccapietre…si intravede la fatica …il sudore di questi uomini…come la donzelletta che vien dalla campagna…
In questa poesia c’è troppa acredine riguardo la vita , che non è cattiva la vita ,ma sono gli uomini a renderla tale …la cattiveria è nella società.
Grazie a Dio ed anche al tecnico dell'Enel, la luce fu …simpatica poesia .
Questa poesia si espande su “diverse dimensioni” …futuro e speranza ,bella .
Figli del lavoro, morte bianca …uno dietro l’altro, ma tutti finiscono alla fine nel dimenticatoio , resta soltanto il dolore di chi non può fare niente….un giusto e apprezzato sentimento per chi lavora per pochi soldi rischiando la vita…ogni tanto una poesia di questo genere potrebbe un po’ fare pensare di più ..mah!!!
Poi masse d’aggrovigliate lamiere buttano sangue nelle pattumiere, anche questa poesia è intensa .
Suona , suona pifferaio , la tua musica è un po’ triste… la felicità è soffocata dentro…
Tu , con le tue poesie riesci a volare sempre più in alto , non è deserto…la tua poesia
portatemi dell’acqua
sta morendo.
chiuso nel mio silenzio
un cuore muto
Piangere in perfetto silenzio di lacrime…bellissima espressione, piangeva dentro, ecco perché è una poesia profonda
Come me …ma perché si ha terrore del futuro ? eppure arriva senza alcun preavviso…bella poesia
Dalla cima annerita della ciminiera …nella mia città esce solo gas , dalla tua poesia anche dei bei versi…
Fanno più male i silenzi dove le parole sono seppellite dentro che non lasciano intravedere l’emozione.…del resto sono silenzi assordanti
Chi s’accontenta…gode poco…ma chi si lagna sempre finisce sempre sotto la tua penna…bravo come sempre .
Guardami…non solo, ma ti ho anche letta…come del resto ho letto tutte le altre poesie …
È assolutamente vero , questa pagina di oggi ,6 marzo , è davvero piena di versi …difficili da commentare e anche troppi per soffermarmi su tutti…anche se in tutti rivelo qualcosa che mi affascina, e ciò che ne scaturisce è sempre la stessa emozione , che la poesia ci rende umani , ma ci eleva dal materialismo, perché si entra nel sentimento …che sia l ‘amore , che sia la passione , che sia pur vita , satira e dileggio …la morale della favola è :
che la poesia è sempre interessante leggerla..
…grazie e ciao a tutti
Antonia Scaligine

Giornata di pungente grecale, questo giovedì: Alessandra Piacentino ci regala un momento di rara intimità, mentre Salvatore ci immerge nel suo mare profumato che scuote la memoria e la pervade di emozioni nostalgiche. E' lo stesso tema della poesia di Gianni Langmann, in cui sono i pensieri ed i sogni a parlarci del passato, ma serenamente, senza toni di cupa malinconia o rimpianto. Elia sembra dirci, nel suo consueto linguaggio alto, che di tutto si può dubitare, anche dell'evidenza delle cose, ma non ci si può rifiutare di accettarla e considerarla come tale. Abbiamo poi Fausto Beretta che denuncia la vuota quotidianità della vita d'oggi, mentre Enrico chiude con un finale ironico una considerazione che nella sua semplicità è inquietante: senza l'energia saremmo nel Quaternario....Alessandro Cancian e Gus prendono spunto dall'attualità, ed in entrambi i casi la lirica cede il passo alla tragedia. Cattiva non è la vita ma la nostra coscienza distratta e malata. Un nuovo "colloquio con l'anima" di Cristina, che comunica l'angoscia ed evoca il deserto della solitudine. Ed angosciante senso di inutilità della vita lo evoca Gabriele Piretti con i suoi "inutili corpi vacanti", nichilismo militante già espresso in altre liriche. Jacqueline ci descrive un sogno "chimerico", ma il desiderio è talmente vivo che ci sembra di toccarla, quella creatura che sembra uscita dal film "Casablanca". Tinti che canzone hai udito? Ti confesso che piangere dentro è una cosa che mi riesce difficile, di solito inondo all'esterno.... Bruno coglie un momento di quiete estiva e ne ricava un'ardita ascesa verso ignote desiderabili mete. La differenza tra guardare e vedere è essenziale, sottolinea Marbe, probabilmente è una prova d'amore vero. Esilarante Michael Santhers con la sua feroce satira del "vippaio" nostrano (quella della motosega è fantastica). Gianfranco, ho sempre avuto simpatia per il Soratte che considero un po' il "gigante a guardia di Roma", ma quanto ci si mette per salire in cima? Sicuramente ci ha messo meno il Gabbiano a salire con la poesia fino a quel rifugio per regalarci tutta la bellezza di quella magica notte stellata.
Anche oggi sto sforando e mi accorgo di sorvolare su poesie che invece trovo molto belle, ma devo concludere. A tutti un grazie (grandissimo quello rivolto al professore che mi ha fatto una concessione speciale) e a rileggerci presto
Massimo Reggiani

Il ritratto dell' amico " Steve " di Massimo Reggiani si distingue per la rapida carrellata di immagini rievocative , molto vive , tutte con un aggettivo molto " pregnante " che ti fa venire il desiderio di conoscerlo . Per questo, mi sono collegato subito con il Sito proposto dall' Autore ( www.arscomica.com ) , veramente godibilissimo per i raffinati disegni che vi si possono ammirare. La presentazione dell' amico si chiude come a teatro con un " sipario " : " Sento dal mio nascondiglio... che troverò sempre accanto un amico ": segno, questo, che le immagini che la poesia ci offre sono ben " calibrate " e culminano con uno " slancio " lirico finale.
Carissima Tinti , ricordi ? Tempo fa proposi di scambiarci dei versi , come in un " botta e risposta " , come facevano i poeti latini ( Catullo, Orazio... ) . Oggi la tua " Piangere dentro " mi spinge a risponderti , come puoi vedere , co' " 'Na lacrima sur viso " . Ciao.
Gianfranco Stivaletti.

Commento sulla poesia "Macchine" di Luigi Panzardi
Vedo che stiamo migliorando; splendida poesia ermetica...infatti a capirla ci vorrebbero almeno 3 geni messi insieme!!!
Sempre cordialmente.
Roberto Bottiroli

Elia Belculfinè, "Puoi con credere che nel nicchio" è una poesia di portata lirica intensa ed insolita, da brivido...sono senza parole di fronte alla forza espressiva di questi versi, e se a qualcuno possono sembrare costruiti io invece so per certezza che sono scaturiti dalla sua anima che non tiene conto dei parametri usuali ma che li piega, anzi, al fine di renderli anche visibilmente parlanti. Sono sicura che Elia sia un poeta completo, che il suo linguaggio di elezione sia proprio, inequivocabilmente la Poesia. Qui davvero ci vorrebbe Carmen Lama, con le sue puntualizzazioni ed analisi accurate. Aspettiamo che torni presto.
"Figli del lavoro" di Gus, accorato rimando alla tragedia di questi giorni, all'infamia di chi si arricchisce a suon di vite umane...ecco l'odierno Moloch. E i pifferai di turno lo incensano, mentre i cuori dei nostri fratelli cessano di battere, nella totale indifferenza dei predoni.
"Macchine" di Luigi Panzardi, una poesia-riflessione sulle scelte degli uomini, chiusi nei veicoli dove spesso lasciano la vita.
"In fondo all'anima" di Maria Attanasio, nostalgia dolente, ricordo vissuto nel continuo presente, assenza che non concede l'oblio...bella.
"Corpi vacanti" ancora Gabriele Piretti ci conduce per le sue vie di osservazione del reale, nel tentativo di scrutare il cielo.
"Piangeva dentro" di Tinti Baldini, carissima, questa la ritengo una delle tue più belle, ha ritmo e significato e si fa strada nell'anima.
"Nubi", Bruno Amore, non startene lì impalato a guardare ciminiere, anche se ti fanno scrivere versi belli come questi...dalla veranda della tua malinconia, sporgiti a vedere chi passa...magari un sorriso ti verrà donato. e potreste essere in due a guardare il cielo seduti sopra un dondolo...
Abitavo sotto Sant' Oreste, molti anni fa, Gianfranco Stivaletti, col suo "Monte Soratte" mi ci ha riportato come in sogno, un poetico sogno.
"Eppure il cuore" di Silvano Conti, anacreontico quasi, sempre bello lo stile e sempre ricchezza di metafore, cadenze sillabiche.
Ottimi il racconto e la poesia de "Il Gabbiano"
Belle tutte le altre, grazie.
Cari saluti, amici, a voi e al Curatore dell'azzurro sito.
cristina bove

Salvatore,che vena poetica inesauribile...ancora ci "rimpizzi" d'emozioni in vana ricerca di "mutare il moto delle onde" ..ma un filo di speranza nasce dall'amore,Grazie
Mi piace l'incipit,Gianni caro,dolce sempre.."Ormai tramonto in fili..d'oro.."
"puoi non credere ..ma io l'ho udito.." anch'io Elia lo sento,gran poeta.
Fausto,"stranieri in casa " ci si sente,avulsi ,quasi obsoleti soli "in fortezze chiuse" anche se con il riscaldamento autonomo a mille.BRAVO amico.
"Sono gli scariolanti oilì oilà che vanno a lavorà..volta e rivolta e torna a rivoltar.."Grazie Stefano per averci ricordato chi ricurvo ,solitario e cupo ha lavorato senza posa ..come molti ancora ed ancora ..e poi magari.. morire senza sorriso.
Bello l'incipit.Maria.
Sguardo asciutto ,Gabriele,senza speranza.....in cui piangono i neonatri per far sentire e per sentire d'esserci ,d'esister..e noi?
Sogno"chimera,Jaqueline, in stile brechtiano con la musica di Kurt Waill che ti accompagna: perfetta , a mio parere.
Chi è il pifferaio? ne conosco piu' d'uno ,non quello della fiaba dei fratelli Grimm che portava con sè i bambini con l'incanto della musica.Bravo Raffaele.
Deserto d'ombra intorno ed aria rovente: è deserto dell'anima che viene ma poi il sangue riaccende la vita..Ciao Cri
Cisterna solforosa acquattata come belva feroce in attesa di nuove vittime..la colpa è della cisterna ,vero,Gus? Bellissima immagine d'effetto .Ci voleva!
Sguardo che passa oltre e non vede o non vuol vedere...molto significativi i tuoi versi,Marbe,stasera.Ciao
Bello bello il "panorama di silenzio" non commentabile a parole,Gianfranco,
Notevoli anche le poesie di Alberto,Giannilang, Brù, Pierluigi, Enrico,Antonio,Massimo ,Alessandro.C ,,,,e tutti ma non ce la si fa a commentarvi tutti.!
La chiusa però non manca ed è il Gabbiano che ci saluta con "Il tempo" in dimensione magica ,di pace,natura,amicizia a cui più non siamo avvezzi.
Sento stasera,più del solito ,le vostre parole nell'azzurro come strumento per esplorare natura, pregnanti, armoniose.a volte dissacranti, flessibili,concrete o fluttanti..che meraviglia e che fortuna abbiamo,cerchiamo di coglierla fino in fondo.
Grazie di tutto ciò al Magnifico e a voi.
Notte
Tinti

05/03/2008

per Cristina Bove
…allora questa lama in te silente
si farà strada e doloroso appiglio
per ricondurti a me
nell’infinito,
e ne approfitto di questi tuoi bellissimi versi
per inviarti un grazie infinito

per Tinti Baldini
Quando d'improvviso
senza alcun preavviso
arriva questo bel commento da chi io stimo
sento il cuore scoppiare dalla gioia , grazie

per Massimo Reggiani
Non ti offro una rosa
per ciò che mi hai scritto,
ma insieme ai complimenti per ciò che scrivi
ti dico grazie , grazie infinite.
Approfitto anche per ribadire , assolutamente interessante è ogni pagina poetica
che il grande Lorenzo De Ninis ogni giorno ci propone , complimenti e grazie a tutti i poeti
Antonia

Spiegazione della poesia "La grande onda"
Intanto un grazie vivissimo a tutti coloro che l'hanno commentata ed a Tinti in particolare che mi ha commosso, perché l'ha letta come io l'ho intesa.
Ma la risposta in primis va a Massimo Reggiani che l'ha prevista e, per certi versi, sollecitata.
"La grande onda" comincia con un affanno a livello di inconscio che avverto da lungo tempo, come un evento possibile in un mondo già altre volte colpito da cataclismi improvvisi di fronte ai quali di certo c'è solo l'impotenza dell'uomo, con le sue paure, e con la sua vigliacca ricerca di un "Dio" (vilipeso da sempre) per chiedere un aiuto improbabile ed impossibile.
Ma ad inizio poesia questa "grande onda" è rappresentata proprio dalla morte che ognuno disegna come il proprio inconscio la vede ("indumenti colorati e bigi a volte indossa") e che "si rimpiatta dietro la porta chiusa" ed aspetta, e non ha fretta.
Ma prima o poi arriva per tutti e non servono interventi chirurgici per ringiovanirci o specialità mediche per allungarci la vita.
Ecco, allora che ognuno di noi, quando è assalito da questi tristi pensieri, cerca di mettere a posto le proprie cose (io "sulla carta disegno poco versi") e ad eliminare documenti o cose scomode che non si vogliono lasciar vedere ai posteri o sistemare vecchie liti o superare rancori personali.
Poi, però, la morte si materializza proprio con il cataclisma vero e proprio che io più volte immagino possa arrivare e sconvolgere davvero il mondo, come già avvenuto altre volte nella storia della terra.
E come in un film osservo disinteressato questo dramma dell'umanità ed il dolore e le paure che genera come se la cosa non dovesse toccarmi. E qui entra in gioco la psicologia: ovvero la convinzione che ogni persona umana ha di poterla fare sempre franca, come se la morte possa circuire o accarezzare gli altri e noi restarne sempre immuni, a ciò protetti da una sorta di vaccino praticato alla nascita e che ci dovrebbe perseverare da tutti i mali, tranne soffrirne poi, quando una malattia, un accidenti, o un lutto improvviso ci fa scoprire che quel vaccino in fondo non è servito a nulla.
Ed ha ragione Tinti nelle sue considerazioni finali. In fondo il poeta fustiga l'umanità, ma poi perdona, la flagella ma poi le allieva le ferite con unguenti balsamici e con il perdono. Siamo in maniera inammissibile dei presuntuosi che vorremmo paragonarci a un Dio che, però, molti disconosciamo, ma che nel momento del pericolo e della paura riscopriamo perché è scolpito nel nostro Dna primordiale e ci è stato trasmesso dall'istinto dei nostri progenitori vaganti nella savana all'origine dello sviluppo della specie umana.
Ma è anche la naturale conclusione della persona raziocinante che, grazie alla sua esperienza personale ed alla conoscenza delle regole della natura, sa anche che dopo innumerevoli cataclismi, la vita sulla terra si è ricomposta ed ha continuato il suo corso.
Bene penso di essere stato convincente e, soprattutto, spero di aver rimosso anche dal mio inconscio questa paura.
Ma, soprattutto, spero di aver trasmesso un po' di umanità e di presa di coscienza dei nostri limiti e della stupidità della nostra superbia e delle nostre inutili liti.
Salvatore Armando Santoro

Gloria D'Alessandro
"Fard" è un "master...",bellissima.
Gianni Langmann

Benvenuta a Maristella Angeli, che bel nome! "Nell'immaginario" bella poesia in sospensione fra epica e casalinghitudine che, certo, ci vuole una gran bravura a far confluire in una bella poesia
Gli occhi della notte - terribili e sacri - mi spiano, mi spogliano,, - mi conducono, mi perdono. - Gli occhi della notte mi assassinano il sonno - mi rubano il respiro - e non mi concedono...Per me, Silvano Conti tocca vertici altissimi con questa sua poesia.
Et, oui, Antonia Scaligine, ogni cuore sbriciolato non smette di ripetere: rendetemi la libertà...e perfino sotto preziosi chatouches, continua a reclamare le sue parti perdute.
" La grande onda" di Salvatore A. Santoro, che descrive il cataclisma lo tzunami della terra e dell'anima, poeticamente bene come solo lui sa fare.
Bella e inusualmente dolcemente romantica "Il cielo" di Gus.
"Sei... 2" di Maria Attanasio, bella come la prima.
Maria Cristina Latronico, dura che mi fa male, ma forse era l'unico modo per costringere il cuore a pensare.
Jacqueline Miu, mi piace sempre, "Ali sugli occhi" e ..."pietre magiche - che - tendo a gettar nel lago dei tuoi occhi - e due ginocchia azzurre sul filo della speme - sono versi che mi affascinano.
Bruno Amore, "A volte ascolto" mi piace, mi piace, mi piace...."Se nessuno rammenta di avermi amato - che amori saranno stati mai quelli - al par dei miei che mille ferite - hanno inciso nell'anima mia - e non si rimarginano. Love, Br1.
Antonio Alvaro, ottimo il contenuto, ma io la leggo più come prosa poetica che poesia. Ottima prosa poetica.
Trilussiana quasi questa simpatica "Er mimo sur marciapiede" di Gianfranco Stivaletti, sempre metricalmente perfetto. Ho visto il tuo commento alla mia dopo aver inviato i ringraziamenti. ne approfitto e lo faccio qui. Grazie.
Mia carissima Glò(Gloria D'Alessandro), "Fard" è eccezionale, poi te la rubo per metterla anche nel Giardino...magnifica dualità...
"Glicine", ispirata a Wilma dalla bella poesia di Renzo Montagnoli, altrettanto bella e incisiva, intensamente struggente.
Grazie a tutti della bella lettura.
cristina bove

Affollamento di bellissime poesie, oggi, devo essere impietoso e parziale (spero di no)? Subito mi colpisce l'ironia della nuova poetessa Maristella Angeli, una ventata di arguzia e disincanto entrata dalla...porticina. Poi Silvano ci porta con abilità registica all'interno di una notte insonne da incubo, preda di misteriosi sguardi indagatori. E Daniela? Il suo consueto ardore sembra placarsi nella serena contemplazione di un bilancio sentimentale (le catene sciolte e riagganciate della sua precedente poesia?): maturità d'animo e di composizione poetica. Veramente sorprendente Antonia con questo omaggio all'eterno femminino elegantemente cadenzato con raffinate espressioni e rimandi ad atmosfere d'oltralpe. La chiusa « c'est formidable ». Bellissimo e travolgente l'effetto descrittivo dell'onda di Salvatore (sul significato sicuramente ci preciserà personalmente). Vai Enrico con la tua amabile ironia, nell'amore ce n'è bisogno! Giovanni Maria Gandolfi riafferma il tema della sua precedente poesia con composta sublimazione del dolore. Cristina sempre grande (d'ora in poi ometterò superflui commenti stilistici) con quella lama che vuole trattenere l'oggetto del suo amore per l'eternità. Maria Cristina (non mi chiedo da dove venga l'ispirazione, ma il "dubbio" confesso che me lo fai venire) non fa rimpiangere l'assenza di Massimo Pastore, la sua chiusa è fenomenale. Roberto Bottiroli alza il tiro sparando bordate in ottonario, aspettiamo la risposta delle batterie costiere. Jacqueline, memorabile come al solito il finale, ci consegna una bella immagine di complicità d'amore. Tinti ferma l'attimo dell'arrivo della malinconia, di getto, con efficacia (lo so che dopo rimane, ma prima o poi dovrà andarsene..). Molto bella anche la riflessione sull'ora delle "albe che indietreggiano" di Aurelio Zucchi, consapevole del tempo che non concede sconti. Ce ne sono ancora tante e tutte meritevoli di essere commentate: Bruno che intona un insolito registro dolente, Marbe che ci avverte che la finzione è più comoda e meno dolorosa della sincerità, Gianni Langmann che trasforma in gioielli anche le cose semplici, l'ironia di Michael Santhers in... controtendenza con i festeggiamenti dell'8 marzo, le denuncie sociali di Antonio Alvaro e Alberto Borgia, lo stupendo sonetto di Gianfranco, moderno Trilussa osservatore della quotidianità, l'essenza nascosta sotto il trucco rivelata da Glò, e infine l'esplosione d'amore di Silvia. Ma almeno altre dieci erano ugualmente belle. Per ora grazie a tutti, è stata una mattina veramente piena di grande poesia.
Massimo Reggiani

Maristella Angeli con " Nell' immaginario " ci porta in un mondo fantastico pur con un pizzico di autoironia della chiusa : " Nell' immaginario da una porticina si può entrare ".
Potenti i versi de " La grande onda " di S.A.Santoro, culminanti in un' immagine profetica.
" Come una lama " di Cristina Bove é un' analisi introspettiva con versi molto incisivi di sapore classico : " infissa rimarrò respiro ardente " ... " si farà strada doloroso appiglio " .
Belli gli slanci lirici di Maria Attanasio in " Sei...2 ".
Immagini di un sentimento forte e vissuto quelle di Maria Cristina Latronico in " Invettiva ", che non esita a servirsi , nel finale, di parole crude, come per sottolineare tutta la sincerità dei sentimenti. Mi richiama la poesia di Giorgio Caproni , quella dedicata a Genova, nella quale l' attrazione per la sua città di adozione viene espressa anche con espressioni sgradevoli, che rendono bene l' idea di vicoli bui e maleodoranti . L' amore , qualunque esso sia , si esprime anche così .
Gianfranco Stivaletti.

Sarà di Daniela Procida
Poesia d'amore struggente
L'arida solitudine di Gianluigi Pia, descrive in pochissimi versi un abbisso profondo
Bellissima, e non poteva essere altrimenti, la lama di Cristina.
Tanto quanto è pacificato e sereno l'amore coniugale cantato da Enrico Tartagni, così qui l'amore è sofferto, seppure immenso.
Molto bella la poesia di Maria Attanasio che mi sembra ispirata da un amore materno
Tinti, ieri nel mio messaggio ti parlavo del mio umore triste e cupo, oggi dai mirabilmente voce proprio a quel mio sentimento, grazie.
Bruno, quanto rimpianto, e quanto fanno male le ferite!
Marbe, lo spettacolo deve continuare, allora su la maschera di felicità!
Ringrazio Cristina Bove per la disponibilità ad aiutarmi con il blog, a parte questo, ti scriverò una mail, visto che me lo consenti.
Bravi ovviamente anche tutti gli altri poeti
Saluto tutti voi ed il grande Prof. che ci da la possibilità di essere qui.
M. C. Latronico

Sempre più arduo diventa ,la notte,commentare,non tralasciare,capire...siete talmente bravi!
Apre la pagina azzurra Maristella,neofita,e la sua poesia "Nell'immaginario": mi pare "chieda"di entrare,far capolino nel mondo dei poeti,brancaleoni fantasiosi e creativi ("grembiule arabescato") Che immagine originale e pulita.Benvenuta.
Silvano e "Gli occhi della notte" terribili e sacri...spiano .spogliano..non perdonano..entrano dentro quei fari accesi senza scampo nè consentono sogni perchè scoprono e coprono ad un tempo.Tensione di ritmo e pensiero .Molto bella ,amico(non mi saluti?)Ciao
Grande quel riposo del guerriero ,Dani!
La poesia di Antonia,stasera,luce raggiante ..frizzante come champagne..tintinna in crescendo con andamento morbido,flessuoso.languido ,un poco trasognato e ti porge suoni,colori ,profumi..Grazie.
Gus porta in alto,fa volare in perfetta personificazione del cielo il cui respiro è il vento,coltri le nubi,specchio il mare,amante il sole..è pace e non si riesce a smettere di rileggerla.
Amore e morte,lama acuminata che rimarrà dentro e che non senti "finchè durerà l'anestesia che ti propina sempre una risata"Che dire se non grazie sempre.
Che invettiva,Maria Cristina cara, poliedrica, vieni fuori a sorpresa con quella chiusa di schianto!
Faccio mia stasera e me la copio così la rileggo prima del sonno..è cio' di cui ho bisogno ora ,un vin brulè perfetto soprattutto per la seconda strofa ,incantevole,Jaqueline.
Accorro in aiuto Aurelio ad aprirti le palpebre stanche ma ..di ossigeno ne ho pochissimo..Ciao
Cercare di captare nel buio suoni,bisbigli d'amori passati e temere che nessun rumore arrivi ,che nessuno rammenti:pura nostalgia in poesia perfetta,Brù
A volte,Marbe,è vero ,è piu' facile mascherarsi come piace agli altri..triste e dolce ad un tempo.
Foglia viva accostabile alla poesia di Angelo di ieri(?) accolta in mano-culla caduta,caducea..la caducità...come d'autunno sugli alberi le foglie..Grazie Giannilang.
Anch'io Antonio non ho parole per dirlo..leggo le tue che sembran scritte di carne e sangue..è una lirica incisiva,lenta ma forte che pian piano prende al petto..davanti a quegli uomini che camminano in silenzio ,squadrati da caporali o Kapò, deportati senza parole ,,cose in movimento verso il nulla.Che fare?Si sa ma poco si dice.
Bellissimo il glicine di Renzo ed altrettanto quello di Wilma,bentornata,..sei tronco nudo senza arroganza ...e il tuo essere "aggrovigliato" è "speranza d'eterna giovinezza" Qualche similitudine con la vita?
Chiusa di Silvia,d'amore, linfa preziosa in festa di parole fino alla conclusione"Generando semi vittoriosi sulla morte" e tutto dice.Grazie
E tardi ormai ma devo rileggere ancora ed ancora la poesia che piu' mi ha colpito testa ,cuore,pancia ,gambe ,tutto insomma..la grande onda di Salvatore.A ..all'inizio mi ricorda la pagina della balena bianca e di quel bianco che investe ogni parola..poi sento crescere il rumore dell'onda che sta arrivando"cataclisma ..che sconvolge..tremendo ...spacca il mondo in due.." è la fine di tutto,la debacle..e poi sconquassato riprende il ritmo del cuore,il tuo,la calma passa nelle vene,la quiete dopo la tempesta,torna la vita dopo quel dolore sordo che t'aveva attanagliato...quell'angoscia del vivere che quasi ti muore dentro e poi..risorge. Ecco come il poeta riesce ad esorcizzare,ricomporre e ridisegnare la vita. Bellissima non basta.Grazie Grazie.
Ciao anche a Gianni caro,Glò,Maria,Gianfranco.
GRRRRRRRRRRRRRRazie a Lorenzo !
Tinti

04/03/2008

Immobile come la parola non detta, mobile come il
grido del silenzio
oggi... sul nostro cilelo immenso:

Bentornata ad Isabel ed hai suoi sogni / echi di te
che ritornano a imprezosire il nostro cielo....
spero che le tue ali recise tornino presto a
volare.....

Oggi... immensa.... ancora : Cristina Bove... col suo
Amore per gioco condotto, pervaso da
suadenti convincimenti e risvegli.... Amore dai
contorni imprecisati-che giochi a nascondino nella
sera che aspetti un'emozione - assicurata....
è un incedere incerto, eppure appassionato, ma che,
inevitavilmente, è destinato all'abbandono e ripiega
, attraverso una magistrale metafora da tavolo verde
(il poker è maestro di vita, come la sorte) verso il
vuoto.... Per dirla alla Wittgenstein  quando
non resta più domanda alcuna, ebbene, questa è la
risposta....

Poi Massimo Reggiani.... Rosa di
gennaio.... stupenda offerta, dai toni tenui e
cupi, finemente crepuscolari.... l'anafora ripetuta in
modo ossessivo si veda: ti offro... muto
silenzio... la colgo... te l'offro... e ancor questo
ti offro... ecc. ed è un'offerta struggente, di
malinconiche attese condivise e dun amore
possibile...

..... Bruno Amore.... ; Vacuità ....
M'hai corso dentro il cuore - Foglia nel vento
turbinavi; Ora mi piango il tuo silenzio
e la finale con una iperbolica assonanza
rosso-grasso che lascia di sasso, come l'incredulo
Bruno, sulla panchina d'un freddo cortile.....

.... Antonio Alvaro .... ; Il sole tramonta
sempre dalla stesso lato;....
é un' incredibile ikebana dell'anima, molto in
sintonia come tematica della mia di oggi il
tempo dell'attesa, a ben guardare. Il tempo è
intervallato, ora, brusco, accellera, ora si dipana
in altri spazi rallentando... Le immagini si
intersecano e si compenetrano. Ci si avvolge tutti ,
ci si muove leggermente in ritardo. Ci si dimentica
dell'ora muta, così affrettati a rincorrere il nostro
tempo, così frenetico e pericoloso, sempre all'erta
per non essere schiacciati da un piede distratto.
Anche qui, come nella mia Il tempo
dell'attesa , il silenzio è ricettabolo del
significato, e non può essere diversamente, dato che
il linguaggio, per colto che sia, è spesso
impossibilitato ad esprimerlo....
Così
Silvano Conti

04/03/2008
Grande Elia, tanto da lasciare senza parole. Eppure l'emozione incalza, vorrebbe spiegare e spiegarsi, con la pretesa ( o l'illusione?) di riuscire a comprendere la sua anima, i voli della mente, la sua poesia. Mi piace pensare che quel "soffio di poeti gentili" che ha creato una strada e vive nel suo petto siete tutti voi, cari amici del sito, a testimonianza di una totale comunione di spiriti eletti. Non so se vi rendete conto di quanto date, giorno dopo giorno, instancabilmente e, mi permetto di dire, con infinito amore, anche a chi , semplice lettore e, purtroppo, giammai poeta, ha la fortuna di passare sotto il vostro cielo azzurro. Grazie prima di tutti a Lorenzo, poi a Davide, Pierluigi, Silvano, Daniela, Salvatore Armando, Gian Luigi A., Isabel, Enrico, Salvatore, Giovanni Maria, Cristina, Ida, Maria, Massimo R., Angelo, Stefano, Jacqueline, Tinti, Bruno, Antonio, Cristiano, Gianfranco, Alberto, Gianna, Paola, Glò, Gaetano, Aurelia, Maurizio… Ma quanti siete? Vorrei abbracciarvi tutti…
Rosa

Apro con la mia ammirazione in una frase di Silvano Conti: "Il tempo dell'attesa/ è greve/ è irreltà d i l a t a ta." E poi: "il tempo dell'attesa/ è gonfio di pioggia/: promette carezze/e non precipita mai" E' semplicemente b e l l i s s i m a. Anche e soprattutto i due punti all'inizio della frase... dà l'idea.
L'amore per una creatura adorata di Salvatore Armando Santoro... come lo capisco e come sarebbe facile imparare da loro l'amore incondizionato che c'insegnano nei loro singoli sguardi... densi... puri. Mi ha commossa.
L'amore per gioco di Cristina: io "passo" e ri-passo l'accento nella sua fenomenale chiusa dopo la sofferenza nel petto che prova... spiegata con le ali al vento, senza riserve... si dà e poi... si toglie.
Non so quante volte l'ho letta...
La "Foglia sola" di Angelo Taraschi: sublime, come l'espressione negli occhi degli amanti di Ida Guarracino (seppur in modo diverso): semplicemente mi ritrovo a guardare la scena come nel rallenty... e mi rimane dentro.
Corposa la poesia di Antonio Alvaro al quale mi "aggrappo" senza schiacciarlo con "un piede distratto": lo seguo con l'ombra delle mie mie orme silenziose. C'è dell'aria fresca tra le sue righe e la respiro a pieni polmoni.
La pagina di oggi meriterebbe mooolta più attenzione, mi dispiace non menzionare tutti...
Accompagno a questa mia succinta impressione i saluti a Tinti, Gianni il Bello, Gianni Langmann, Aurelia, Bruno Amore, Massimo Reggiani, Maria Attanasio, ISABEL:::: bentornata!!!!!!, Danielina.... tutti-tutti-tutti.
Al Prof un abbraccio grande come il nostro mare!
Glò

Leggo come un omaggio d'amore alle "loro compagne di vita" le poesie di Massimo Reggiani e di Enrico Tartagni, che considero simili nel sentimento, seppure diverse per costruzione e stile ma ambedue bellissime e struggenti:
Complimenti alle loro belle capacità d'amare teneramente e a lungo.
Ciao
Maria Cristina

"...Il tempo dell'attesa" di Silvano Conti, poesia filosofica, sospesa, intensa di significati.
"Segreti e catene" di Daniela Procida, qui in mirabile sintesi, sciolta e gradevole.
Elia Belculfinè, ancora incantamento per questa "C'è una città nel mio petto, una contrada" musica , che altro? Musica che ti pervade l'anima sono questi versi dalla sonorità coinvolgente. Vorrei citarne qualche passaggio, ma è talmente bella tutta che la dovrei riscrivere...caro Elia, tu non scrivi poesia, tu sei la poesia.
Isabel, ben tornata...ma perchè anche tu le ali di gabbiano?...hai tante frecce, lo so benissimo, scoccale!...
Su quel "letto affaticato d'amore" chiude benissimo, Enrico Tartagni, il suo exploit d'innamorato.
Pesia dell'amore vissuto, poesia delle cose sognate, dei gesti saputi..."Rosa di gennaio" bellissima di Massimo Reggiani.
"Foglia sola" di Angelo Taraschi, foglia che resiste nel respiro della poesia.
Commovente di Stefano Giannini "le fortezze umane", caro poeta, come hai fatto a cogliere con tanta sensibilità il mondo dei sopravvissuti alla vita? il mondo dei vecchi? Attraverso te, diventa eroico. Grazie, non ci vorrà molto perchè mi sieda anch'io sulla panchina...se mi basterà il tempo. Ma se accadrà, avrò il tuo sguardo benevolo e poetico a farmi compagnia...
"Antologia di pathos" Jacqueline Miu, canto d'amore, meraviglioso canto...mi rapisce e veleggio anch'io nel battito caldo del sole, "chiglia umana e soave".
Mi piace anche questa brevissima foto di gruppo, dolcissima, che Tinti Baldini ci ha scattato "Come datteri".
"Vacuità" di Bruno Amore, o delle occasioni perdute...e se ti piangi "...il tuo silenzio scemo - sulla panchina d'un cortile freddo..." sai bene che è solo per aver tralasciato, per aver taciuto oppure per aver malconsiderato qualcosa che meritava più attenzione...bella e con un nuovo ritmo "Amorevole".
"Festa di campagna" di Gianfraco Stivaletti, bucolico settenario di endecasillabi (il tipo di verso che prediligo), per un delizioso quadro.
"Pagine scompaginate" di Paola Civiello.
"L'altro nulla esistente" ossimorico titolo e intrigante, come il resto della poesia di Gloria D'Alessandro.
Ah, la mia carissima Aurelia Tieghi! "L'io!" morbido, lento, soave di panna, agganciato a...fino a ventimila leghe sotto...bella, bella assai!
cristina bove

Una nuova giornata di poesia: Silvano la anima con una lirica riflessiva: nessuno come lui è in grado di tradurre l'impalpabile essenza dell'attesa. La chiusa è da manuale. Poi c'è Daniela alle prese con il "gioco" dell'esistenza: si ride, si piange, si riprova, si continua. Sarà bella proprio per questo la vita? Salvatore ci fa un tenero ritratto della sua cagnolina, e solo chi è pratico di musi e coccole notturne può capire.... Il tema di Elia Belculfinè è l'esilio del poeta, condizione dell'anima perennemente inquieta e pervasa dal desiderio di ritrovare la propria "casa": grande poesia. Enrico tira fuori dal cassetto sottili emozioni che credeva perdute: e invece sono qui e sono bellissime (in tutti i sensi). Bella la poesia di Giovanni Maria Gandolfi, se ho ben capito di che viaggio si tratta: un sereno accostarsi di fronte al mistero della vita. E di fronte alle lusinghe dell'amore (ma di che tipo di amore?) Cristina rinuncia nella sua mano di poker, con felice metafora. Molto profumate di vivo sentimento le rose di Maria Attanasio, e molto bella anche la metafora naturalistica di Angelo Taraschi, con la vita che nasce accanto a quella che muore. Bellissima anche l'immagine di Stefano Giannini, una generazione segnata da lavoro, lotte e sofferenze, quella dei nostri padri e dei nostri nonni: ma non c'è rimpianto, anzi, c'è il sogno di nuovi lidi. Jacqueline trova sempre nuove espressioni per le sue suggestioni amorose (belli gli occhi che navigano con le vele aperte). Tinti esprime sensazioni di vicinanza ma non riesco a identificare quel "voi" . Antonio Alvaro è molto efficace nella descrizione della convulsa e distratta quotidianità. Gianfranco ci offre un quadro di festa agreste molto vivo e sereno. Paola Civello rende molto bene l'immagine dei desideri che non si realizzano di fronte al vento contrario del destino. Ma trovo molto belle anche altre poesie, che avrebbero bisogno di commenti più estesi, e qui non c'è il tempo....Sarà per la prossima volta
Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Mi sto chiedendo se è più facile scrivere una poesia , una critica , o un
commento? Ebbene , assolutamente è più difficile , almeno per me , scrivere
dei commenti , soprattutto quando non si è neppure poeta o scrittore.quindi
con tutta la mia sfrontatezza nel volerlo farlo , chiedo dapprima scusa a
tutti quanti.
Davide Venuda -.per arrivare a Pasqua , ci deve essere stato anche un buon
Natale ..e in quella festa pasquale che ci ritroveremo tutti .
Pierluigi Camilli - bella e bravo come sempre , quando ti leggo ritorno
quasi bambina , anzi, dirò di più , le tue filastrocche spesso sono per me
di ispirazione per i bambini della casa di cui mi prendo cura.
Silvano Conti -Il tempo dell'attesa.. è l'emotività di chi sta ad
aspettare , ed è racchiuso tra uno spazio e un tempo, e tu, in questa
poesia , l'hai saputo ben esprimere
Daniela Procida - i segreti sono davvero delle catene che a volte rende
schiavo il pensiero.
Salvatore Armando Santoro- anche perdere una cagnolina è triste , se pur la
si può sostituire facilmente, cambierà però il sentimento
Elia Belculfin- bella poesia , piena di passi poetici e voli di ricordi
Gian Luigi A. Pia - Auto =di se stesso o da se stessi , può sembrare una
presuntuosaggine, oppure una incertitudine, non la tua poesia s'intende...
Isabel Gide- breve proprio come un sogno
Enrico Tartagni- le sottigliezze possono essere delle leggerezze o dei
cavilli .ma la tua poesia è una buona , silenziosa ideazione .
Salvatore Presti - Scalare una montagna .è il grande desiderio di quasi
tutti .
Giovanni Maria Gandolfi- dall'intimo emerge la tua voce e il tuo dire.
Cristina Bove- per gioco si iniziano tante storie , a tal punto che si
gioca anche con i sentimenti , e alla fine non si prendono le
responsabilità, è una poesia molto profonda, brava
Ida Guarracino - la parola: sublime: è amore
Maria Attanasio. rosa, delicata e fragile ed anche per questo così utile per
far poesia
Massimo Reggiani - quante rose , oggi, amore e fiore è l'accostamento più
romantico , anche se non ci sono più le rose di una volta . sempre citate ,
cantate e desiderate,
però , oggi un roseto è diventato anche il campanellino d'allarme per il
giardino ,però le rose di questa tua poesia sono bellissime.anche se le
hai schiantate dall'urlo del vento
Angelo Taraschi - oggi , devo ammettere che questa pagina sembra un
giardino fiorito .più vado avanti nella lettura e più percepisco il profumo
Stefano Giannini Stavano- vivendo la loro desiderata primavera.
Jacqueline Miu - densa di emozioni
Tinti Baldini -come un aforisma riassumi tutto il succo della nostalgia ,
che poi è poesia.
Bruno Amore - anche questa poesia è nostalgica
Antonio Alvaro- ..chi con animo sereno, chi fiero
o adirato, in fila ognuno con il proprio
fardello ci si affanna per strada .Leggendo questo passo mi sovvengono le
allegorie , o le similitudini di Dante .mi piace
Cristiano Menaldo - l'importante è trovare riparo .alla maniera pascoliana
questa tua poesia
Alberto Borgia - Eh! sì ,è impossibile . ogni nostra sensazione è
sempre legata a qualcosa di possibile .bella
Faraon Gianna - quando si è troppo giovani non si ricorda facilmente il
passato , ma più passa il tempo, e non si sa il perché, più facilmente la
memoria ritorna a te.
Paola Civello -spero che un refolo di vento possa impaginare di nuovo le
tue pagine
Glò -un non-senso allucinato
di comprensione eterea...poesia dal contenuto difficile ..intenso Poesie
impegnate e profonde sono anche quelle di Gaetano Gulisano-Aurelia Tieghi-
Maurizio Spagna. posso aggiungere che anche oggi, ringraziando Dio che mi
ha dato i sensi e ancora un pò d' intelletto , le ho lette tutte , bravi ,
grazie e arrivederci
Antonia Scaligine

Stasera in torpore per il caldo innaturale..leggo una pagina azzurra intensa al punto tale che tutte le poesie sarebbero meritevoli di commenti e riflessioni..mi fermo solo su alcune ma a fatica.
Evviva ,e non posso non esprimere la mia gioia,Isabel , sei tornata sul sito,cara amica e ,senza leggere il tuo nome ,ti ho riconosciuta sognante mentre voli in "piume scarlatte" Credo di saper cosa intendi. Grazie di cuore,
Silvano,una chiusa ispirata,attesa quasi come riscatto dalla nostra vacuità ..almeno io la vivo così,caro amico vicino e lontano.
Che immagine quella di una catena che si vuol possedere per poterla poi "sganciare" una perfetta ,concreta rappresentazione della realtà,Brava Vulcanella,
Canzone d'amore per la propria terra "città di fuoco" per dire alla luna "son tornato ,vecchia amica.." ma "è una terra straniera il mio petto.."non ho parole ,non servono.Mi pare tra le tue più belle e struggenti,Elia.
Dolente,quasi aspro Gianni ...farsi del male per sentirsi vivo!
Immersione totale nella natura: veramente trascinante la poesia -viaggio di Massimo:è poesia.(scusa la ripetizione )
"Siamo nel letto affaticato dell'amore" pare un sussurro ,Enrico ,aspro e dolce,tenero e duro,sogno e paura ..vita.Ciao
Passi..,Cri,nel gioco dell'amore.?.non credo , ne hai talmente tanto ancora da dare!
Mi piace molto per la sua visione originale, l'idea dell'eguaglianza sulle vette in cui"ognuno è centro e confine" etereo e leggero..c'è tutto il senso delle cose .Bravo Salvatore.P
Sempre amore pervade l'azzurro e che delizia ,Jaqueline ,castigando "ragione e suo tormento"tocco molto lirico e non solo.
Pace inafferrabile,monca..ebbene sì,Paola,C
Che cosa ti corre dentro ,br1,come cavalla pazza..non lo so ma è bellissima!Ciao
Belle le poesie di Glò,Maria,Ida,Antonio.A, e poi... chiude Aurelia in musica di panna morbida ,che prende ,come sempre e dà pace.Ciao amica cara.
Un saluto onirico a tutti per esserci e al nostro vate maximus.
Tinti

03/03/2008

" Monte Ventoso " di S.A.Santoro: anch'io ,come te, una volta emulai il grande Francesco recandomi con un libro sulla cima del Monte Soratte!
Bella la chiusa de " Er trenino " di Pierluigi Camilli: morale finale degna dei migliori apologhi di Trilussa.
Mi é piaciuta l' ironia di Enrico Tartagni in " Sono un protozoo " : meglio vivere alla giornata e non pensare alle prospettive apocalittiche dell' umanità.
" Nessun luogo " di Cristina Bove : Il poeta ama davvero il " silenzio delle cose " per cogliere quello che gli altri non avvertono perché impauriti dal " baratro " che ci circonda.
Gianfranco Stivaletti.

Lunedì, alla fine ho trovato un monitor di fortuna per sostituire quello che mi ha abbandonato singhiozzando. Una lirica di Silvano insolitamente articolata propone i temi della quotidianità e dell'abitudine con immagini di malinconica incomunicabilità (almeno questa è la mia impressione). Il sole dell'altro giorno ha fatto effetto, Marbe appare rivitalizzata da una musica interiore. Brava (non solo per lo stile). Torna Salvatore seguace di Petrarca con la sua bella riflessione sull'"inadeguatezza". La riflessione di Cristina invece oggi è breve ed in tono con le ultime liriche: ma lei saprà sicuramente sollevarsi leggera verso cieli più sereni sfruttando le correnti ascensionali della poesia. Mentre Roberto Bottiroli impartisce la sua lezione di ottonari, Daniele Locchi ci guida nel suo catalogo di belle esperienze che riconciliano con la vita. Sempre bellissimi i finali di Jacqueline, quell'anima come fondale è un effetto filmico speciale. Che cosa riserverà questa giornata a Tinti cosparsa di desideri in volo? Bruno dipinge il rimpianto con il ritmo giusto e poche pennellate bene assestate (il senso lo trovo molto apparentato alle mie giovanili "Occasioni perdute", si vede che sono considerazioni senza tempo). Stilisticamente pregevole il sonetto di Peter Pepato, ma mi sembra di capire che il suo perdono costa caro. Bravi anche tutti gli altri, che hanno contribuito a rendere più leggero e sopportabile questo inizio di settimana. Buona poesia a tutti
Massimo Reggiani

Commento
"e poi
spergiuri,
sull'erba del divano,
ci racconteremo ancora
le stesse bugie
e fra le parole
ci ameremo.
in un medesimo giorno
sotto un sole così poco credibile
e una luna infedele,
fra le parole
: - ti amo -" E' così bella questa "Fra le parole" di Silvano Conti che meriterebbe di essere riportata tutta. Io l'ho letta e riletta con un immenso piacere.
"Monte ventoso" altra splendida poesia del nostro Salvatore A. Santoro. La classe non è acqua, si suol dire, e mai come in questo caso è azzeccato questo detto. Salvatore ha il dono dell'armonia, tutto ciò che esprime in versi, che sia amore, ricordo, o riflessione profonda come questa, entrano nella mente e nell'anima con struggente partecipazione.
Bella anche "Poeti e origami" di Pierluigi Ciolini. con ottime metafore e la splendida chiusa.
Daniele Locchi, poco assiduo ma risaltante per la qualità della sua poesia. Infatti non si smentisce e questa sua "All inclusive" è uno dei suoi gioielli, tutta da ammirare.
Jacqueline Miu, mi trasporta sulle ali della sua poesia, "Il cielo blu", messaggio d'amore con tracce di malinconia..."...L'assenza pietrifica il rumore..." e la chiusa notevole:
"...ma solo il tuo fiato,
al di la dell'orizzonte,
su una riva bagnata solo dal oceano dei miei sogni,
con la mia anima fondale,
che tu potresti attraversare volendo,
separando le sabbie dalle acque,
con un bacio."
Anche "Oggi" di Tinti Baldini, è un volo che condivido, malgrado la sabbia che appesa.
"Tempi passati" di Gloria D'Alessandro, in cui i riferimenti all'amore e all'amicizia sono filtrati dal linguaggio poetico che ha il suo vertice negli ultimi due versi.
"La distanza" di Peter Pepato, preciso sonetto, amaro, pungente, veritiero...sinceramente mi fa sempre riflettere molto, ma mi fa nascere automatico il desiderio di non somigliare minimamente alla destinataria di cotanti versi e di cotanto sottile significato...Non so spiegare il perchè.
Buona settimana a tutti, a cominciare Lorenzo De Ninis (Se non lo avete ancora fatto, andatevi a leggere "Scuola di matti", non ve ne pentirete).
cristina bove

Stasera entro in sintonia con Pierluigi C.e la sua "Poeti ed origami" bella soprattutto nell'incipit.
Bravo bravo Roberto e grazie per l'ode alle donne!
Nessunu luogo è il mio luogo ..Cri in cui tutto concentri con mano leggera ma toccante (mi ricordi una pagina di Kundera).
Jaqueline non sente lo scorrer del tempo,anima fondale in amore..un piacere !
Quanto pesa il rimpianto di sogno infranto,Bruno:molto efficace.
Grazie anche a Gianni caro, Marbe,Silvano,Glò,Enrico,Peter e a tutti .
Un forte grazie a Lorenzo,
Tinti

02/03/2008

Molto toccante oggi Marbe la tua poesia, forse una delle tue migliori.
Raramente ho commento le poesie di Cristina Bove perchè non mi sento all'altezza, l'ho accomunata una volta nei miei saluti al grande Lorenzo De Ninis proprio perchè la considero al di sopra di tutti noi, così come il nostro tutore.
Devo però fare una considerazione rispetto alla sua bellissima poesia di oggi, che rivolgo anche a Tinti, per ciò che ha scritto, è vero, in questo momento, e lo sottolineo, la mia vita è tale da potermi permettere di "perdere tempo" a scriver poesie, ma mi dico: Ho già pagato, ho già dato" molte mie poesie sono proprio il frutto di quel dolore, se dovrò pagherò ancora, per forza, come sottrarsi al destino, e allora mi prendo questa felicità che mi da poter inseguire un'idea per metterla sulla carta e comunicare un'emozione.
Maria Cristina Latronico

2 Marzo
È stato un piacere anche oggi
leggervi e ,con tutta la mia piccola capacità critica ,
posso dire che :
Lo spirajo di Gianfranco Stivaletti
-Mò ve dirò perché a me tanto me piace:
è che sti bei versi so' quelli dell'amore e della speranza
Maria Attanasio
Vivere nell'amore che si sceglie , e nell' amore che si partorisce
ridendo .bella poesia
Claudio Cisco
ogni immagine delle tue poesie esprimono i moti, i dolori , i sentimenti
più segreti del tuo animo, sempre portato
all' introspezione psicologica ,e i tuoi versi sono belli ed armoniosi, le
tue poesie sono così grandi , piene di emozioni tanto che io non mi sento
in grado di commentarle , posso solo dire che sei il poeta con la lettera
grande.
A. Piacentino .un bellissimo girotondo stellare.
Pierluigi Camilli :sempre bravo e pieno di originalità
Gabriele Piretti :versi molto interessanti , che ci fanno riflettere su
molte cose .vorrei anche io come te ridere di più
Michael Santhers: son belle le tue poesie , perché si coglie la concretezza
delle situazioni ...
Aurelio Zucchi :..Il pane della felicità è sempre lontano
e lungo la strada io l'annuso, l'assaggio
e quando mai l'inghiottirò?..
Forse lo abbiamo anche inghiottito , ma non l'abbiamo assaporato .bella
poesia
Maria Beatrice Zanini : anche in un attimo fuggente , come la caduta di
una meteora , puoi fermare un'immagine che può diventare l'istantanea
eseguibile nel tempo
Salvatore Armando Santorobella .poesia introspettiva , profonda
Gianni Langmann : bella descrizione per una magnifica illusione Enrico
Tartagnibella : connessione, legame tra te ..l'altra ..e il computer .
Maudits :quante maledizioni per una donna.ma ne vale la pena? e pur io sono
donna...
Antonio Cavallaro :bella poesia di speranza
Cristina Bove :si legge tutta d'un fiato e alla fine respiri ,perché nella
tua poesia , e sì ,
invece sì, c'è quella spuma di poeticità , molto bella .
Arcangela Cammalleri :il profumo è una delle cose che ti riporta indietro ,
e il
ricordo , bello o brutto che esso sia, resta nel tempo .
Jacqueline Miu :è bello far uscire anche la nostra vena blu ...
Bruno Amore :ciò che descrivi è davvero grande.come grande è il tema che tu
tratti ,
-siete liberi tutti e tutti uguali
perché l'unica vera autoritas
non è di questo mondo
e lo trascende
nell'intero universo.-
Alberto Borgia . piccola ,ma sembra un telescopio perché riesci a farci
vedere la tua sensazione
Glò (Gloria D'Alessandro)La solitudine è racchiusa in un piccolo spazio , è
vero , ma la puoi provare anche in spazi enormi,restando anche in mezzo agli
altri.
Peter Pepatole . filastrocche .vengono lette sempre con piacere
Francesco Sinibaldi: non conosco molto bene l'inglese , quindi non posso
commentarla .ma un muovo giorno è sempre -a beautiful light, that
illuminates the heart-
Ciao a tutti
Antonia Scaligine

"Mi nutro di te" di Maria Attanasio, soprattutto per la stupenda chiusa "...perchè l'amore ci sceglie - e fa scempio di noi - che restiamo a guardare - mai sazi, mai contenti ma vivi."
"Fosse facile", nella ricorrente, malinconica e realistica visione di Gabriele Piretti, che, secondo il mio personale parere, tocca vertici altissimi nella seconda strofa. Significativa tutta.
"Meteora" di Maria Beatrice Zanini, un excursus cosmico, e la fugace apparizione sparizione di scintilla.
"Arida la mia scrivania" di Salvatore A. Santoro, con la solita musicalità del verso, ancora si offre nel suo smarrimento d'amore e nel suo delicato rovistare tra i ricordi...Proprio bella:
Enrico Tartagni, un bel quadro dei rapporti virtuali inter-rete..."...su fequenze conosciute solo ai cuori,..." questo verso è quanto di più vicino al tipo di amore che si intesse tra cibernauti. "Sinapsi di Lucania" ...e mentre Carlo Levi è veramente un fermo immagine di un tempo che sembra secoli addietro, "i radiotelescopi di Lucania" sono gli odierni strali di Cupido.
"Il gigante" di Bruno Amore, che con questi suoi versi descrive il fallimento dei seguaci di quell'Uno che si pose ad esempio di fratellanza, di giustizia, di amore..Ed è penoso davvero sforzarsi di seguirlo mentre intorno alla sua Idea sono state innalzate cattedrali d'oro ed i mercanti hanno continuato a profanarne il tempio. Bello stile.
"Racchiusa" di Glò è davvero il senso che ne racchiude l'anima poetica, la stanza come metafora dell'esistenza appartata ma non dimentica...
Cari saluti a tutti i sitani e al carissimo Prof.
cristina bove

Tenera è la notte ..e il vostro poetare mi nutre come Maria in "Mi nutro di te".."..io sono i figli che non volevi e mi partorirai ridendo,,".Pare grido straziante di vita!
Ecco Gabriele ,mi mancava la tua sana sferzata che mi fa uscire dalla nicchia, dalla mota in cui m'accuccio e mi costringi a guardar questo mondo che tanto amo e anche detesto,che m'addolora "senza anestesia" ed Aurelio ,mago di parole e suggestioni , quasi risponde(che puzzle Lorenzo!) lunga è la strada della felicita',difficile,impervia...se ne sente il sapore..l'odore e questo basta a spingerci all'attesa?Antonio.C si domanda se "ci tocca..." ancora sperare in ondivago pensiero.Belle ,
Intensa descrizione Marbe in poesia. Dei bellissimi versi di Slvatore.A non so dire altro se non che m'ha preso quell'amore in mezzo a polvere ammonticchiata,scoperto d'incanto.Enrico,Cristo fermato ad Eboli, entra in sinapsi nell'etere in viaggio di "messaggi sincopati" ,versi pieni d fervore..mi piacciono assai! Mi faccio prendere dai profumi suggestivi e pregnanti di Arcangela ,dal cielo sempre più blu della cara Jaqueline e da quei graffi d'amore arrogante,amaro,pieno di livore ...sarà anche questo amore? Perlomeno è vita! Ciao Antonia.
Serataccia di Peter: mai dimenticar la frusta per scuotere ,almeno un poco,gli animi addormentati,anestetizzati.....Grazie.
Faccio mia mia mia la poesia di Cri "Invece no" perchè avrei voluto scriverla io :spesso mi domando quando la smetterò di piangermi addosso,madame Bauvary,Eleonora Duse alle tende appesa,....e me lo posso permettere, io che ho tempo per dilettarmi in poesia o far la volontaria,ho intorno chi mi ama ,non ho calli alle mani nè ho sofferto fame o freddo e mi permetto pure di lamentarmi....poi sento quel vuoto dentro il petto,alla bocca dello stomaco e che... fare? Ricacciarlo dov'era e farmi furba! Ciao cara amica di pensiero.Un abbraccio a Glò e Anileda .Ciao Bru'
Con affetto e notte di sogni.
Tinti

01/03/2008

Commenti telegrafici:
Bello il ritmo di Peter Pepato ( Il ventunesimo secolo ) e di Marbe ( Io...me ).
" Mi sposo " : Anileda XXeka ci dà la perfetta sintesi dell' Amore.
Con " A Giulio... " Maria Cristina rivela un profondo senso religioso della vita ; " manzoniano " , o mi sbaglio ?
In " Un giorno " di Tinti il dramma di una vita assume una grandezza " epica " : chiunque si trovi a vivere un abbandono , voluto o no , dovuto a malattia o a desiderio di fuga , é un po' come Ulisse che trova altri lidi ed altri volti . Tutta la nostra esistenza é un " viaggio " .
Gianfranco Stivaletti.

T'amo di Armando Bettozzi. Dolce, simpatica e in fondo vera. Fortunata Lisa
Non sono un poeta di Elia Belculfinè . Muove tante immagini con simpatia lasciando l’opportunità ad ognuno di metterci dentro le sue ...perchè in fondo siamo “uomo,io. Uomo soltanto”. Bella
Sei…Maria Attanasio. Molto bella
Sogni nani di Bruno Amore. Saranno “sogni nani”, sarà un “viaggio di disarmo” ma quanta energia sprigioni ancora. Bella
Approfitto per salutare tutti i poeti del sito in modo particolare i “vecchi amici”: l’amica Tinti, Daniela, Cristina, Glo, Anileda, Bruno, Lorenzo.
Fausto Beretta

Due pezzi, secondo me, antitetici per costruzione.
Di Elia Belculfine "Non sono poeta..." incipit appena appena retorico, ma - come sempre - poesia stratosferica, che mi colpisce continuamente,ma non mi abbatterà mai, usa proiettili d'oro, sterili.
Di Maria Cristina Latronico " A Giulio che mi a resa madre " una sciabolata di catana da spaccarti in due con un colpo soltanto. Viva , vitale, grondante sentimento vissuto fino laggiù, nella psiche. Morto!
Bravi, c...........
Modestamente.
BR1

Grandissima qualità quest'oggi. Elia Belculfinè, profeta di nome e di fatto, rivendica l'autenticità della vera poesia che non è sterile scorrere di fiume o volo cieco di colombo ma voce di uomo calata nella vita reale. Stile sempre all'altezza. Ma è bellissima anche la visione di Paolo Santangelo che allarga i confini del mare fino ad abbracciare il globo terracqueo luccicante e vivo. Se lo scorso settembre non avessi fatto una gita al lago di Vico non avrei colto appieno la bellezza della poesia di Gianfranco (a proposito, come stanno i noccioleti?). Resa in modo esemplare l'atmosfera leopardiana del "dì di festa" nella triste quiete del lago. Anche Alessandra Piacentino ritorna con il tema malinconico della "sfioritura" , ma non credo si tratti del tempo (vista l'anagrafe). Molto efficace. Sempre un denso concentrato d'amore senza se e senza ma il "biglietto" di Anileda per lo sposo, e sempre arguto il duo satirico Camilli-Taraschi. Il primo ci ricorda che da sempre "homo homini lupus" (ma immagino non sottenda la neutralità nel porsi di fronte alla storia), e il secondo sappiamo bene a chi voglia alludere. Sottoscrivo tutta la ripugnanza di Michael Santhers per il circo mediatico di nani e ballerine che affligge il Festival ed il teleschermo in genere (affligge meno chi come me ha smesso da un pezzo di degnarlo anche di ...striscio). Però in generale, da appassionato di musica (tutta, non alzo snobisticamente il sopracciglio su quella leggera che ho amato e amo) spero ogni tanto di poter salvare qualche "nota da custodire" per il futuro anche in mezzo a tanto ciarpame. Poi potrei lanciare anche un tema per il dibattito: i cantautori sono poeti? Attendo conferme o smentite. Molto gradevole e scorrevole il brano di Marbe "a tu per tu con se stessa" (in fondo sei l'unica amica che non ti può tradire). Bella ancorchè desolata anche la lettera di Maria Grazia Armone, mentre Gianni Langmann rievoca con pacata malinconia il sapore di un amore presumo finito. Enrico se parli di questa pagina azzurra sono felice che possa servire anche ad un piccolissimo aiuto alla consapevolezza che "vale la pena" vivere e rapportarsi con gli altri: naturalmente i figli sono quello per cui vale veramente la pena di andare avanti (e speriamo ci sia qualcosa in più della polvere). Stranamente il discorso si innesta alla perfezione nella poesia di Cristina (stavolta il suo linguaggio è più esplicito e accorato) alla quale posso confermare riflettendo sulla chiusa: anche meno di una giornata, un solo minuto di quell'amore per figli e nipoti basta ad illuminare un'intera vita. Ragazzi, vi assicuro, io nella "real life" passo per un pessimista incurabile (e infatti spesso sono in sintonia con tante vostre poesie malinconiche o che esprimono dolore) ma quando i nodi vengono al pettine bisogna riconoscere quello che è vero e davvero importante. Per inciso ho un figlio di quasi 25 anni che è la migliore... poesia che mi sia mai riuscita. Vero Maria Cristina? Meravigliosa la tua dedica che suggella tutto il discorso, che potevi dire di più? Un abbraccio.
Tinti sottolinea che il male di vivere e l'insoddisfazione ce li portiamo ovunque con noi e non dipendono dalle condizioni esterne (sinistra ed efficace la terra nera che culla). Continua il bel poema d'amore di Jacqueline, sembra un continuo dipanarsi di sensazioni concatenate nelle diverse poesie. Ancora un brindisi senza rimpianti per Antonia Scaligine, mentre non è mai troppo il rum per il commodoro Bruno sul suo brigantino (bella e scorrevole metafora, ma non è ancora detto che il suo scafo male in arnese non riesca a doppiare capo Horn...).
C'era anche molto altro ma se continuo rischio di annoiarvi...o già l'ho fatto? Saluti e buona domenica a tutti!
Massimo Reggiani

Piacevolissima la perfetta ottava satirica di Peter Pepato.
Elia Belculfiné mi incanta, semplicemente mi incanta "Non sono un poeta. Sono uno che vive." scrive lui, di sé, e poi scrive
"...Sono il
guardiano del fuoco del tempo nuovo,
un matto che dice di barbe infinite, un
teatrante. Uomo, io. Uomo soltanto. Poeta,
no. Non ne ho il naso, certo. Il volo
di colombo
accecato."
E se non è questo un poeta...chi mai?
"La giostra" di Massimo Reggiani, che qui, mi pare, si schiera con quanti vedono il degrado di quelle istituzioni religiose che, invece di attenersi all'insegnamento ineffabile di "quel povero Cristo" , hanno abbracciato potere e ricchezza, dimenticando i miseri, quelli che subiscono ingiustizia e muoiono per ingrassare i ricchi sempre più insaziabili ed a fianco di questi fanno man bassa della terra...spero di non essermi sbagliata, anche perchè se è giusto quello che ho capito, siamo molto più vicini nella coscienza di quanto si poteva supporre. A parte il significato, metrica e metafore perfette.
"Mio sposo", altro gioiellino di Anileda Xeka.
"Io.....Me" di Maria Beatrice Zanini, amicizia amore e poesia.
Che tenerezza "Una rosa rossa" di Gianni Langmann! Una delicatezza assoluta, un ricordo sospeso tra i fiori e nel cuore e la chiusa "...Un bacio alle tue labbra o ai tuoi fiori - appassiti?" mi entra nell'anima.
Di Enrico Tartagni "Ne vale la pena" è una poesia da introspezione, da meditazione..."Avere una figlia e dirle: "scusa amore se ti ho portato con me sulla - Terra - dove in polvere ritornerai"...Un concetto che è stato mio da quando sono diventata madre. Se vai a leggere la mia "Figli" ne avrai contezza.
"Un giorno" di Tinti Baldini, tristezza e nostalgia insieme, in un profondo sentire.
"Post Scriptum" di Jaqueline Miu..."...oh, potessi avere l'ala per l'immenso,..." e "con i nostri occhi appesi al tram dell'orizzonte,- andrem a mescolare i nostri passi alle albe, - sognanti fughe d'amore come Primavere..." Io l'avrei conclusa qui, gli altri versi l'appesantiscono inutilmente, mentre il resto è davvero poesia.
Antonia Scaligine ci offre con la sua "Aggiungi qualcosa..." un esempio di musicalità dove la ripetizione della rima quadrupla fa da controcanto agli altri versi, tutti però dotati oltre che di ritmo, di intenso contenuto.
Caro Bruno Amore, con questa tua mi hai proprio conquistata. Non so se tu te ne accorgi di quanto hai bisogno di trasformarti in poesia, tu che a volte sei nudo e crudo, hai questa incoercibile necessità di venire disarmato all'espressione più alta della tua anima. E, credimi, non sono soltanto le donne della mia età, quelle che tu credi condizionate e sessuofobiche, no, questo linguaggio è sentito da tutte e da tutti, come quello che resta quando, appunto, si conduce la nave in darsena...
"Sei" di Maria Attanasio...sei tutto quello che un poeta porta di suo bagaglio nell'osservare e vivere la vita.
Buona giornata a tutti.
Prof. sempre nel mio cuore.
cristina bove

M'infilo nel mare azzurro e nuoto con piacere stamane anche se da rondine in marcia veloce..
Auspicabile o ironico ,Peter?
Sono il salice,il vento,un soldato senza medaglia...bravissimo Elia!
"Se la ragione mettiamo sull'altare tutti fratelli potremo tornare.." condivido appieno Massimo e trovo la tua poesia dialettica e molto ben scritta.
"Io ..e me"di Marbe..quella faccia di te che piu' sta a cuore..Come comprendo.Grazie
E che dire di quella lettera mai scritta di Maria Grazia:lirica ed essenziale come Emily,ciao
Bella poesia d'intenso amore d'Armando..t'amo .anche quando non ti penso.."
Consapevolezza d'esistere..ne val la pena eccome,Enrico! Mi piace.
La piccola brocca di creta per dissetar le rose..come meglio esprimere l'amore? Sei unico Giannilang.
Cri,non si riesci in una giornata a salutarla quella ragazza che abbiamo dentro ..mai credo!Ciao amica.
Bruno,eterno Ulisse, con un incipit alla Coleridge!
Belli anche i versi di Maria,Angelo,Jaqueline.
A tutti un abbraccio
Tinti

Una carrellata veloce su questa pagina poetica.primo giorno di Marzo sempre
interessante leggerla.-
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Poesia: per un angelo
l'angelo della gioia/l'angelo della vita.
-L'angelo che ci sta accanto ..è la vita -
Antonio Lisil' Ti voglio , ti voglio bene , ti amo ,
parole che quando vengono dette o sentite ,davvero ti portano in paradiso.
------- Peter Pepato
Di quale governo parli?
cosa fa la fantasia !.è solo poesia.-
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Non hai il naso ?.ma io riesco a sentire del tuo profumo poetico.Elia
Belculfinè-
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Il pianeta azzurro in continua caduta,Paolo Santangelo
Piccolo scorcio della natura , un classico per far poesia -
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Alla maniera Cecco Angiolieri ti rispondo
" Il come né 'l perché ben lo sa Dio,
anche se ancor si uccide per un dio
assolutamente no , quello in cui credo io
e spero che in quel mondo posso vederLo io
Sempre bravo Massimo Reggiani
---
Salvatore Presti
vento di marzo in filastrocca -
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Claudio Cisco.anche sotto l'erba buona si nasconde un serpente.
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L'ultima ispirazione A. Piacentino
Anche questa poesia è intensa
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Armando Bettozzi.amor ,amore.per questo ti sposai.-
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Da sempre-Pierluigi Camilli.sempre bravo il nuovo Trilussa !
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Angelo Taraschi
C'è sempre sotto qualche interesse .bella satira -
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Michael Santhers-
di pippi e di cantori ne ho su le scatole.
Figli d'arte , trombati e scassa.timpani
Tanto chi paga son sempre gli italiani
Tutto sommato il Festival di Sanremo è stato
un bel momento per gli italiani
ma ora è diventato solo una gara all' Audience
"Video o mio video chi ha visto di più ,Pippo o Mentana...?
Ma il punto interrogativo si affloscia nel punto esclamativo!
E basta !-
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Io..Me
tu sei l'amica, l'amica sincera, sei l'altra me stessa
l'esatta metà Maria Beatrice Zanini
L'amicizia , è sempre complice di qualcosa.
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La lettera che non mi hai mai scritto.Maria Grazia Armone
Mi ricorda un film .
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Poi ti baciai e fu l'ultimo bacio.
Un bacio alle tue labbra o ai tuoi fiori
appassiti? povera rosa rossa Langmann-
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Enrico Tartagni
Quanta tristezza .la polvere è solo un modo di dire.perché si ritorna a
Dio -
---
Ah! Quest'asincronia
Cristina Bove
Non bisogna abbattersi .e non svecchiamo la favola della fanciullezza .la
si ritrova ancora con un nipotino tra le braccia .-
---
Maria Cristina Latronico che bella cosa essere madre..

--
Tinti Baldini
Come è triste il ciao detto di spalle .-
---
L'animo.
L'animo, un fiore
Ogni petalo che cade
Uno sentimento che muore
Arcangela Cammalleri
Però è sempre un vaso di pandora resta sul fondo
la speranza --
---
Post Scriptum
Jacqueline Miu
Ben proscritto ..tra profumo di mito e di amore --
--
Ho aggiunto anche io qualcosa.non posso però commentarmi .perché sarebbe un
abbaglio --
---
Sogni nani
Bruno Amore
Con sogni nani hai fatto un lungo viaggio--
--
Occhi Azzurri
Roberto Bertagnin
Negli azzurri non sempre si rispecchia il cielo.---
--
Amor Morto Perduto
Simone Baldacci
Un bel canto baciato alla rima ---
-Alberto Borgia
U na preghiera a Gesù Bambino
Fa sempre bene ---
--
Sei.
Maria Attanasio
sei , siete bravi
---ciao Antonia Scaligine

Quante poesie belle oggi, come si fa ad entrare in ognuna di esse!
Voglio salutare il nuovo amico Antonio Lisi.
Un caro saluto a Gianfranco Stivaletti, oggi quella che dici essere la tua vera natura, al di là di quello che mi era apparso da alcune tue poesie, si rivela maggiormente tra lo sfondo della festa ed il malinconico sciaquettio dei remi sull'acqua scura del lago, suono che i tuoi versi fanno proprio sentire. L'atmosfera che riesci ad evocare in così pochi versi mi ricorda "Addio ai Monti".
Cito solo elencandoli per necessità di tempo e spazio tutti i poeti che ho letto con ammirazione, Gianni Langmann, Marbe, come sempre, Anixelda Xeka e tutti gli altri.
Poesia malinconica ma bellissima quella di Bruno, la metafora della nave e del pirata è molto efficace. Anche io uso questa metafora oggi nella mia poesia, ma la mia piccola nave è appena all'inizio del suo viaggio.
Ancora una volta leggo Maria Attanasio, che bella poesia d'amore, io l'ho intesa così.
Enrico, per te il mio finale, "le tue parole mi hanno fatto battere il cuore e tremere le mani", questa poesia è una risposta a tante domande che mi pongo, dove tra l'amore per la compagna della vita e per la propria figlia, le radici profonde, si insinua una intima conoscenza attraverso la pagina azzurra. Ti chiedo, mi chiedo, è peccato essere amanti fluttuanti negli spazi infiniti? Si fa torto a coloro che comunque per noi sono tutto se andiamo a dormire con un piccolo pensiero fatto di versi?
Ciao
Maria Cristina

29/02/2008

Un commento particolare alla bellissima poesia di Jaqueline Miu, "Eppur non è vero".
Finora non ero riuscita ad entrare nel suo pensiero attraverso le poesie lette, ma in questa riconosco un linguaggio a me familiare.
Seppure abituata a tanti apprezzamenti voglio porgere anche il mio. Bravissima
Maria Cristina latronico

Venerdì', altra giornata di poesia, vediamo che cosa ci riserva: molto piacevole la poesia di Peter Pepato, fachiro e gladiatore alle prese con un rapporto inquietante e misterioso. Auguri di buon compleanno alla giovane Ida Guarracino (farei subito a cambio sia per gli anni che per l'atteggiamento positivo). Confessione-testamento nel solito stile elevato, quello di Elia. Cupo l'istinto di morte di Claudio Cisco. Belli anche il quadretto bucolico di Giovanni Mascellaro e quello paesano di Pierluigi Camilli. Si dedicano al paesaggio anche Gianni Langmann ed Enrico (bello il paragone della navicella), con lusinghieri risultati . Spunta il sole nel cielo di Marbe, e ne siamo tutti lieti. Torna invece al registro malinconico Cristina, con versi gravi il cui ritmo accompagna in "rallentando" e "diminuendo" la cupezza dei suoi pensieri. Sottoscrivo il messaggio di Maria Cristina (che poi si riallaccia al commento di Tinti di oggi, che parimenti condivido: forse via-web si è più sinceri, e forse nella realtà a volte bisognerebbe esserlo meno, per non ferire gli altri. Infatti se in questo momento sono in difficoltà lo sono proprio per non essere riuscito a mascherare nemmeno "un poco"...). E a proposito, Tinti, la tua immagine della scala è molto poetica e surreale. Ma fammi capire, nel luogo dell'incontro dell'amore ci vuoi rimanere da sola? Della bella lirica di Jacqueline trovo splendida la chiusa, che anche presa da sola sarebbe una delle più belle poesie d'amore che abbia mai letto. Silvano coglie nel segno sottolineando l'insipienza di tanti vuoti bla-bla, visti e sentiti troppe volte. Perfetta e amara la definizione-denuncia di Antonio Alvaro:"un posto e un tempo lontano, troppo lontano per tornare indietro". Grazie anche a tutti gli altri per le emozioni di oggi. Buona serata
Massimo Reggiani

Anileda: perla TU; ad ogni senso tuo associo un cuore grande, immenso e... vivace.
Bi-sogno di Aurelia Tieghi: spettacolare im-prigionarsi tra le corde della tua vibrazione.
Dolcissimo percorso della neve di Gianni Langmann che resta immortale anche nelle "gocce oceaniche" di mare. bella assai!
Maria Cristina Latronico: Vera, Verace, Mordente nell'occhio scrutatore che Sa.
E poi... e poi: un salutone carissimo a Gianni (non era il mio compleanno l'altro giorno... mancano un paio di mesetti per spegnere quella candelina in +); grazie lo stesso del pensiero...
Ancora baci a Tinti, Cristina, Bruno, Silvano, Aurelio, Danielina... anche se son latitante CI SONO, ma ogni tanto mi prendo una pausa per non essere troppo ripetitiva.
In più ringrazio tutti coloro che nei giorni scorsi hanno commentate le mie ultime; ho un piccolo pessimismo cosmico che tende a chiudermi a riccio e mi rifugio così tra piccole pareti di casa...
Un bacione ENORME anche e soprattutto al Lorenzone, a cui voglio pure a lui un sacco-un sacco di bene.
Glò

"La vita è affare di poeti"… Queste parole mi cantano nell'orecchio mentre osservo il mare che, laggiù, è una sottile striscia d'argento. Bello e gioioso il mondo visto da qui, bello e dolente il cuore gonfio di Elia che non si risparmia mai. Quanta passione in questi versi, quanto frenetico cercare! E' un'emozione che mi fa pizzicare gli occhi, come se che un fiume debba da un momento all'altro straripare…
Un augurio infinito a Ida per le sue 44 primavere, raccolte ieri, 28 febbraio.
Le "ombre" di Cristina, le "scarpe tessute di luna" di Tinti, momenti magici che rendono preziosa la pagina di oggi. Poi, il bi-sogno di Aurelia, il sorriso ritrovato di Maria Beatrice, Luigi Panzardi e la sua "corsa"….
Grazie, poeti
Rosa

Mi spiace di non poter essere piu' attenta e dilungarmi piacevolmente ...sarà così.. presto ....oggi m'hanno fatto innamorare le metafore avvolgenti e l'ncipit di Peter , le mani di fata che cacciano i cattivi pensieri di Fausto e le labbra che non hanno altro porto dove ancorarsi.." di Jaqueline.Grazie.Un augurio ad Ida per un anno in piu' di "vita" ed un abbraccio ad Anileda per un' ode all'amica definita perla :bellissima.
Messaggio positivo che contagia,Marbe così come l'amor amor di br1 e il Bi-sogno d'Aurelia in cui"tu mi rubi ..ed io t'imprigiono"
Ecco,Maria Cristina,proprio ciò intendevo,un SOS virtuale
verso occhi che spesso vanno oltre..
Faccio mie la poesia breve ed efficace di Arcangela e la chiusa che non si dimentica di Cri :.in prestito la vita...Grazie
Un saluto a tutti e al caro Lorenzo.
Tinti

Un particolare grazie ad Antonia .benevola verso i miei versi,un saluto affettuoso a Tintina da Tintina . A Massimo, sicuramente i rapporti reali sono intrisi di passione e condivisione ma,spesso sottostanno a "ruoli" a cui ci si confà ( se un 'amica è in un momento difficile e tu ti senti per lei riferimento e supporto,cerchi di mettere in un cantuccio i tuoi guai):qui sul sito ,egoisticamente,mi sento ,come dice Br1,"autoreferenziale" e mi pongo quel mi viene d'essere in quel momento senza condizionamenti.In sintesi ,se voglio toccare il fondo per poi risalire,lo esprimo,chi non ha voglia di leggermi ,è libero di farlo,un figlio ,un amico,un compagno sentono anche loro dentro il dolore ,per forza..a meno che non mi mascheri un poco.
A Dani,io scrivo su un foglietto i titoli ma,dato che non uso il mio computer ed ho poco tempo,faccio una gran confusione .Mi riferivo prorio alla Tua Poesia "E ' di sola carne!"cara.Sono ancora in minore e vi saluto tutti .
Ad Enrico,della tua poesia,io ho colto un'apertura alle diversità .
Ciao
Tinti

Che bella giornata è oggi!
Qui da noi c'è un sole di primavera, e con spirito leggero leggo le tutte belle poesie apparse oggi.
Prima di tutto Tinti che oggi ha superato se stessa, e non era facile, con"Vorrei", bellissima davvero.
Saluto Marbe e sento nei suoi bei versi una serenità ben narrata che spero la accompagni sempre.
Stefano Ripamonti, "Io invece sono solo anche quando non sono solo" Quant'è vero, forse è per questo che siamo su questo sito?
Belle le composizioni di Maria Attanasio e Fausto Beretta.
Atmosfera da "Sabato del Villaggio" con Pierluigi Camilli, che leggo sempre, resa con altrettanta atmosfera seppure con un linguaggio vernacolare, non mi piace questa definizione ma non ne trovo un'altra, per me sentire la parlata romana, leggerla con Trilussa e Pascarella, ascoltarla nelle canzoni, parlarla io stessa è sempre un piacere.
Ultimo, ma non ultimo, Enrico Tartagni, che rende in modo mirabile la magia che si crea stando con la persona che amiamo in un luogo che amiamo.
Buona giornata a tutti e, permettetemi la citazione da "Guerre sTellari...."che la poesia sia con voi"
Maria Cristina Latronico

28/02/2008

Senza togliere nessun merito a tutti i poeti che hanno postato le loro
poesie e che meritano di essere lette , perché alcune sono davvero molto
interessanti , un piccolo commento lo faccio solo a Tinti Baldini, E sì ,
per alcuni è fortissima la passione che li lega al pc .hai descritto il
tuo attaccamento in perfetto accordo con l'emozione .Bella poesia
La strada della luna di Aurelio Zucchi.anche se il tema è infinito , i
versi scivolano
Alberto Borgia magnificamente perché ancora non arriva quel momento!
arriva sempre il giusto momento per tutto.e poi la felicità bisogna
riconoscerla , molto triste questa tua poesia,..a presto
Antonia Scaligine

Giovedì con cielo grigio e aria pesante: vediamo se la poesia riesce a scaldarci un po'. Intanto diamo il benvenuto ai nuovi poeti (specialmente mi colpiscono le anime di Roberto Bertagnin, con il loro positivo messaggio). Comunica serenità anche la metaforica riflessione di Aurelio Zucchi sul sopraggiungere della sera. Il sonetto di Peter Pepato ci presenta un conturbante ritratto di dark lady che porta inevitabilmente "a perdizione". La poesia di Fausto Beretta mi ricorda la situazione di un vecchia canzone di Tenco (Vedrai vedrai), ma forse è una suggestione che mi viene solo dalla chiusa. Bella la richiesta di Marbe che si affida ad un amore pieno e rigenerante. L'atmosfera della poesia di Debora evoca sensazioni contrastanti, passione sì, ma anche recriminazioni o sensi di colpa. Daniela invece non si smentisce trovando ancora efficaci parole ed immagini per comunicarci l'"inequivocabile assillo" nell'ennesima eruzione del suo prorompente talento descrittivo erotico (ho detto descrittivo, naturalmente...). E' solo una mia impressione o vedo un filo d'ironia nell'"Appartamento" di Enrico? Giorgio Medda si abbandona con i consueti toni coinvolgenti alla triste costatazione della condizione del poeta-sognatore. E appare come sogno e favola, incontro di due solitudini, anche l'ardente invocazione d'amore di Cristina. Sulla poesia di Maria Cristina aleggia l'enigma di un episodio drammatico, di una perdita che non mi consente di sbilanciarmi in un commento. L'interrogativo di Tinti è lo stesso di tutti noi che affidiamo i nostri pensieri ad una platea mediatica, ma credo che l'atteggiamento sia uguale anche nei rapporti reali, dipende da quello che vogliamo realmente far sapere di noi agli altri. Jacqueline offre un'altra lirica in cui incertezza, distanza e desiderio si fondono in un complesso paesaggio sentimentale. Bella la poesia di Bruno: quegli occhi che ci guardano al di là del "limes" sono lì a ricordarci il peccato originale della nostra civiltà. Complimenti anche a tutti gli altri, anch'essi autori di questo bell'affresco policromo quotidiano.
Massimo Reggiani

Cielo azzurrissimo, cielo.... mobile...trasparente....
mirabili oggi:
... Peter pepato.... grande e tecnicamente ineccepibile il suo sonetto classico “Nel ghiaccio”, scorrile, disinvolto... in preziosi endecasillabi in rima ABBA le due quartine preparatorie e ( divine e dense di significato) le due terzine finali in armonico lirismo, ricche e disinvolte, in stupenda successione CDE .... raro e sfuggente, poetare che stordisce e lascia muto.....
.... Daniela Procida ... “ Di sola carne” vestuta.... erotica donzella che quivi parla, muta, così ti porterei, poco vestuta, sfrontato tuttavia, seguace tuo accanito. Sarà pensiero audace, forse, eppure, stregato dal tuo grano e bacche rosse, mi faccio aratro a incidere le fosse e ti darei .... la pace.....
Affettuosissimo ..... tuo Melograno-Silvano.
.... Cristina Bove.... “Sorgi”.... mia Marion Zimmer Bradley.... piena di immagini sopite ed odorose. Maestra di metafore allegoriche, fragranti di spezie e desideri: mi vieni incontro, dentro il mio respiro, ed è ardito delirio, solitudine settima che assaporo, vuoto che sazia.... immenso palpito costante.... Grande Cristina....
Così Silvano Conti

Buon giorno poesia.
"Nel ghiaccio" di Pepato, esaltazione per una grande passione e rimorso (?) per essercisi dannato.
"Esausto guerriero" di Beretta, eccola una semplice azzeccata metafora per descrivere un quotidiano difficile.
"Eccomi" ...proteggimi dalle tempeste...affinchè possa dischiudermi ancora / agli sguardi di chi mi sorprende. Bella chiusa Maria Beatrice Z.
"Di sola carne" assoluto piacere della mente e del corpo, leggere questa magnifica sensuale poesia erotica (a qualcuno non sembri diminuzio) di Daniela Procida. Seduto sotto un gazebo di vite d'uva fragola, la immagino passare e...fare con gran lena il lavoro agricolo che serve. Bravissima.
"Appartamento in affitto" è un'intrigante immagine della modernità che coinvolge la religione islamica (ma è più giovane della cristiana e della ebraica) ed è arrivata a noi relativamente tardi. Non so se ho colto il senso, Enrico T., se no, me lo chiarirai - grazie.
Cristina B. non avrebbe "...brindo al mio cuore...che liquefa ed espande il desiderio...solitudine estrema che si sazia di un'altra solitudine d'amore..." se lui non viene da Avalon, con capelli biondi e occhi azzurri, sul cavallo bianco, anche qui a Tor Pignattara abbiamo amanti validi. Fuori dallo scherzo, la chiusa è splendida.
"Le tue ceneri..." quasi cinica, questa di Maria Cristina L. Secca, essenziale, profonda. (la madonna era intesa legata al medievalismo del cognome, uno scherzo).
"Nuove parole vorrei inventare" di Pina D'U. un pensiero che mi perseguita: scrivere nuovo.
"Che cosa?" lega al pc., Tinti, proprio quel ...senz'occhi...: arcate sopraciliari che non si aggrotteranno quando ".solo lì denudo e copro.provandone liberazione e piacere." Come girare per la stanza da letto, piena di specchi, nudi come vermi, nonostante le "imperfezioni" fisiche che ognuno porta. Esibizione pura, autoreferenziale.
"Un'idea compiuta" Arcangela C. beato a chi capita. Assolutamente desiderabile.
"Via con me" di Maria A. un invito a volare alto, accada quel che vuole. Vai ragazzo e brucia. La mediocrità è una condanna.
"Le mie mani non ti." amori difficili con Jaqueline M. ma se ce la fai , allora ".ti daro una pioggia calda che."
Modestamente.
BR1

Un'ode alla vita l'atteso racconto di Gianfranco Stivaletti( grazie per averlo dedicato a tutti noi ), unito alla poesia di ieri mi fa immaginare che tu sia una persona solare e positiva. Bello.
Personalmente poi apprezzo anche il riferimento ad Anzio ed al suo porto, in passato quel litorale romano l'ho conosciuto e frequentato, Lavinio, Nettuno, Anzio ed ancora oggi Sabaudia.
Tintina, stai meglio? La telepatia del sito, come la definisce Massimo, fa si che oggi io legga una tua bella poesia, dove rendi benissimo con l'immagine di "foglio senza occhi" quello che significa questo schermo e i rapporti che vi si intrecciano, anticipando un mio stesso pensiero che sarà espresso in una poesia che dovrebbe apparire domani.
Mi sembra che in "Occidene & gli altri " di Bruno Amore e "Appartamento in affitto" di Enrico Tartagni, si rivolga un comune omaggio a popoli e religioni differenti.
La poesia, pur nascendo dall' esplorazione del proprio animo, trova in esso anche pensieri non necessariamente legati al vissuto privato.
Grazie e complimenti anche per "Vieni via con me" di Maria Attanasio, che ringrazio per l''apprezzamento nei miei confronti.
Belle comunque sempre tutte le poesie, e bello leggerle.
Maria Cristina

I due ultimi sonetti "Il testamento" e "Nel ghiaccio" di Peter Pepato sono perfetti nello stile; permeati di richiami culturali, trattano temi universali con quel sorriso ironico e sarcastico che caratterizza i suoi testi.
Angelo Taraschi

Sempre a volo d'uccello leggo le vostre parole che mi danno emozioni crescenti e variegate.Grazie amici e grazie a tutti coloro chi mi dimostrano affetto e stima ricambiata.
Mi piace stamani l'immagine di Roberto.b: anime come lampare che si cercano nell'oceano .Ecco quante visioni differenti possono nascere pensando alle anime...io le ho nella mente come soffio di vento lieve...)
Chiusa che mi riporta a Sandro Penna quella di Peter.P: imbuto quasi dantesco ....
"Eccomi" di Dani,esposta...é tra le piu' belle e complete liriche che hai composto:complimenti!
Bentornato amico Fausto ; quel tuo guerriero esausto che cerca pace va in parallelo al cavaliere che sorge in desiderio e stilla amore e sensualità in Cri:belle entrambe.
Messaggio arrivato benissimo a destinazione quello del mio cumsorte Br1 e di Enrico.
Toccante e molto in pochi ed intensi versi Maria Cristina e...poi Marbe,Jaqueline,Silvano.
Meritevoli tutte.
Ciao e a presto e con piu' calma.
Tinti

bella la poesia di Maria Cristina,come sono belle tutte le altre,
sempre.
ringrazio Cristina Bove che ha sempre un pensiero gentile per
me.aspetto notizie di daniela
che non risponde alle mie e-mail,ma è
sempre nei miei pensieri.maria attanasio

Cara Maria Cristina, " Le tue ceneri arrivano a Sabaudia "...Cosa si è
compiuto? Quello che hai scritto io non so se sia Poesia: so che per me non
solo è profondo e sereno, è divino. Sono con te. Enrico.

27/02/2008

Oggi il livello è molto alto e le poesie davvero tante, spero di non fare torto a nessuno: Aurelio Zucchi trova un modo originale, dialogico, per affermare le sue aspettative nei confronti della vita.
La saggia "composizione" del professore accosta due poesie anti-istituzionali: Alberto Borgia denuncia con il consueto tono dolente l'istituzione psichiatrica (ma l'amore per il lavoro e i pazienti resta) e Peter Pepato non salva nulla degli ambienti formativi e lavorativi (salvo capitolare di fronte all'amore, a quanto pare). Mentre questa volta in Claudio Cisco prevale Thanatos (registro cupo e suggestivo), Renzo Montagnoli si apre con sapiente garbo pittorico all'ottimismo primaverile. Dalla primavera all'estate, con il bel ritmo di Gianfranco che allunga l'ombra della nostalgia sul lido dei ricordi. Sottile il gioco di emozioni e rimpianti evocato da Marbe, che fa intuire equilibri altrettanto sottili. Sempre affermativa Anileda, che rivendica anche la sua autonomia nei sentimenti. L'autoanalisi di Enrico continua: giusta considerazione, chi è che non ha cumuli di errori dietro di sè? La pagina azzurra può aiutare (e sicuramente lo fa), ma l'"anima" va ritrovata da soli: però Enrico c'è molto vicino, la vediamo persino noi..... Il tema è analogo alla bella poesia di Giorgio Medda, che esprime molto bene la difficoltà di scendere nel proprio io profondo. Epitaffio di alta poesia quello di Elia Belculfinè, mentre Cristina torna vigorosamente al tema filosofico-religioso con il laico Spinoza (qui citerò Nanni Moretti: "no, il dibattito no...!", non è la sede per aprire parentesi più lunghe di questa, quello che dici è tutto chiaro, e l'hai detto molto bene). Ma sono solo a metà delle poesie? Come faccio? Jacqueline profondissima e lirica nel dubbio esistenziale, l'altra faccia di Perugia (Silvano hai perfettamente ragione, ma di una vecchia signora millenaria non sta bene dire in pubblico i difetti....), il silenzio di Stefano Giannini (una splendida conferma), l'educazione "sentimentale" di Bruno, il gelato "salato" di Antonio Alvaro, la goccia di Aurelia, la pelle di Michele Cristiano Aulicino, lo scavo di Glò e tutti gli altri.....bravissimi, commentare comincia a diventare un lavoro improbo.... Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Ho dimenticato nel commento ..gli occhi di giorno e di notte le parole,,!di Michele A.Splendida!
Grazie per la delicatezza di Silvia,Cri,Antonia,Aurelia,Marbe.
A Massimo i tuoi commenti ironici e sdrammatizzanti mi fanno sorridere.Grazie .
A presto spero
Tinti

Amici ,pc rotto e bronchite....ma a volo d'uccello vi ho letti con immenso piacere:in un momento non brillante (per usare un eufemismo) della mia vita,come si evince dal tono di miei ultimi versi,a volte, le vostre poesie mi fanno aprire gli occhi spesso offuscati (forse dalla miopia..?),Stamane il risveglio mi è stato offerto da tanti :
Glò nella difficoltà perenne di non riconoscersi,di non esistere..come comprendo,cara .
Quella vita monella presente in ogni dove è una meraviglia ,grazie Aurelio.
Peter a nulla si piega se non all'amore:una dichiarazione dolcissima ,dietro le parole.
Donna e i suoi profumi sempre dentro..Bruno,Scritta benissimo.
Aprono il cuore alla natura ed all'universo tutto Renzo,Gianfranco ed Aurelia.
Anileda:che sintesi perfetta per definirsi e sentirsi unica nella propria diversità!
In sintonia con me ed il mio sentire e pensare.Marbe,Cri,Arcangela,Elia,Angelo,GianniLan,Jaqueline....e bravi tutti.Grazie al Vate esimio.
Tinti

Ringrazio Massimo per aver compreso e positivamente commentato il mio tentativo di contaminazione tra poesia e canzone.
L'esperimeno è nato dall'ascolto di Besame mucho e dalla lettura di Catullo, e sono rimasta colpita dalla vicinanza dei testi, del resto l'amour c'est toujours l'amour.
Forse qualcosa si è perso in quanto non è stato pubblicato il titolo che era appunto Baci latino-americani.
Ho letto oggi con emozione le poesia di Anikeda Xeka, che leggo sempre con stupore per le sue capacità, e quella di Paolo Ghelardini.
Peter Pepato scrive un bel Testamento, dove l'unico peccato o compromesso della vita è stato con l'amore, mi piace.
Bella l'atmosfera da falò sulla spiaggia, di Gianfranco Stivaletti a cui faccio gli auguri per il suo compleanno.
Non so quanti anni compi e se le atmosfere evocate nella poesia sono ancora vita vissuta, io di quelle emozioni di compagnie e spensieratezza tipiche della gioventù ho solo il ricordo, che tu hai magicamente evocato. Grazie
Bella anche oggi la poesia di Enrico, non so perch' il commento a quella di ieri non è stato pubblicato, lo rinvio oggi
Grazie anche a tutti gli altri poeti che anche oggi regalano bella lettura
Un saluto a Bruno da Madonna ( Perchè? ) Cristina
Un bacio grande alle mie Tinti e Marbe
un ringraziamento al Magnifico lorenzo che veglia su di noi.
Maria Cristina

26/02/2008

davvero un grazie di cuore a Massimo Reggiani e a Tinti... per le letture alle mie poesie....
sempre felice quando riesco a trasmettere emozioni...
Oggi ho letto qualche poesia...è difficile scegliere...Sono molto belle....
E' d'uopo commentare quella di REGGIANI ,è molto profonda un viaggio introspettivo che analizza il suo sentire.
Vorrei aver spazio nell'anima
per dare ogni amore che sento
e a ciascuno la parte che vale,
amicizia, rispetto,
particolarmente questi versi mi son piaciuti....
DI PIU' di Tinti Baldini,,,aspettando l'autunno...quello vero...guardarlo in faccia...Se si ha un'animo così sensibile...l'autunno
tarderà molto a venire...Poi mi è piaciuta quella di GIANMARIA CARMOSINO ...viaggio travagliato attraverso le passioni.
La vita offre spesso travagli che ci trascinano negl'anfratti silenziosi della nostra anima e lì li custodiamo fino alla fine...
Veramente belle anche oggi...Peccato che il mio tempo finisce qui...Alla prossima
ciao
silvia trabanelli

Sono tanti i poeti di oggi, e a prima vista vedo anche molte novità stilistiche. Mi soffermerò su ciò che mi colpisce di più: Marbe rovescia una situazione e coglie un punto di vista maschile con singolare acutezza e benevola indulgenza. Come posso non notare che usa il termine "tenera ossessione" (io altrove parlavo di "fragile ossessione") e non essere empaticamente coinvolto? Anileda ricorda sempre di più la concisa sensibilità dei lirici dell'antichità classica, con il loro sentimento incondizionato, portato all'estremo senza falsi pudori o infingimenti. Quella di Enrico è una bella dichiarazione d'amore verso l'eterno femminino, con il suo solito stile sincero. Debora omaggia con fervore la sua Rimini (ti dirò, a me piace anche quella invernale de "La prima notte di quiete"). Splendida l'ode al sorriso di Giorgio Medda, un condensato di verità. Cristina invita a leggere e rileggere per sciogliere l'enigma (è il tempo che sconforta e sfida, e sottrae la vita?). Simpatica e originale Daniela nelle faticose operazioni matematiche della vita (io che la matematica l'ho sempre odiata spesso consegno il compito....in bianco). A Tinti vorrei consigliare (non potendo nascondere tutti gli specchi di casa) di considerare l'autunno per la sua bellezza, i suoi colori meravigliosi e le sue risorse, e quando arriva accoglierlo con felicità.... alla faccia dell'anagrafe. Jacqueline cattura la magia delle parole e la loro capacità di andare al di là della semplice funzione comunicativa. Ancora molto efficace Stefano Giannini, per immagini e linguaggio; la sua lucertola è bellissima. E bella è anche la denuncia di Antonio Alvaro, con il suo invito finale a non rassegnarsi di fronte alla nostra triste realtà di oggi. Uno sguardo del Gabbiano anche alle isole greche (ma sei sadico, a febbraio è troppo presto per far venire così forte la voglia di partire....!) , e poi arriviamo al personalissimo stile di Michele Cristiano Aulicino (comunque attraente e significativo) e all'interessante esperimento di contaminazione di generi di Maria Cristina, che coglie il comune denominatore "latino" tra suggestioni classiche e musicali. Le pagine azzurre crescono, non trova professore? Grazie a lei e a tutti gli amici poeti, ovviamente anche quelli non citati oggi. A presto
Massimo Reggiani

Leggendo "Non odiarmi" di Bruno Amore e "Ho giurato" di Massimo Reggiani, sento dentro di me che sono parti di uno stesso discorso, reso da ambedue con capacità altissima.
Io ci leggo il conflitto, l'eterna domanda, che cosa portiamo via all'altro per vivere noi pienamente e cosa portiamo via a noi stessi non facendolo.
E' una domanda che mi pongo da molto tempo e anche se non ho trovato risposte certe nei vostri versi, cercando insieme forse si trova meglio.
ciao
Maria Cristina

Saluto , dopo qualche giorno di assenza dal Sito , dovuta a un raffreddore che mi ha lasciato " intronato " , Massimo Reggiani presente oggi con le profonde riflessioni di " Ho giurato " , in cui l' amore per la sua compagna ha il sopravvento giustamente su ogni suo desiderio di donare e di impegnarsi; senza però spegnerli del tutto . E Daniela Procida a cui mi accomuna la poca familiarità con la Matematica ( Eppure , a pensarci bene , anche in essa si può trovare la Poesia, specialmente quando con i " numeri immaginari " si possono calcolare le distanze astronomiche...inimmaginabili ! Zichichi insegna ) . Colgo l' occasione per dedicare a tutti gli amici poeti e al benemerito Professor De Ninis il racconto che ho inviato oggi e che , essendo la vigilia del mio compleanno , vuole essere una riflessione sulle mie " radici " .
Gianfranco Stivaletti.

Come tutte le mattine leggo e mi soffermo sulle poesie del giorno e quasi
sempre riconosco
la mano del poeta , come me veterano del sito .
Alcune poesie sono davvero interessanti .
La pagina di oggi, martedì 26 Febbraio ,è all'insegna dell'amore e della
politica.
Molto bella è la poesia di Massimo Reggiani .Vorrei aver spazio nell'anima
per dare ogni amore che sento e a ciascuno la parte che vale.assolutamente
vero ,dovremmo trovare nel nostro cuore un giusto spazio per contenerci l'amore.
il desiderio fuggì invano. intrappolato in gabbia di versi ora non accetta
rinunce.davvero dei bei versi
Belli anche quelli di Tinti Baldini: Di più : Mi osservo spesso non mi
dimentico.
Per capire che non siamo soli
e questo dolore ci giunge
solidale monito consolatorio
di Michael Santhers.anche questa poesia mi piace .
Perché questa terra non
può essere solo una pallottola
vagante, ma una promessa di
ideali recuperata tra i rifiuti
gettati in mare. ..e adesso ammazzateci tutti .molto interessante anche
questa poesia di Antonio Alvaro
Mi è piaciuto molto lo spazio canzonatorio e satirico della politica. La
Politica è cambiata. Di Pierluigi Cavilli. E ricomincerà la pantomima, che,
come sempre fatto, rifaranno
e torneremo a stà peggio de prima! Le sue poesie mi ricordano quelle di
Trilussa .
Ma simpaticissima è la filastrocca Il Programma delle tasse di Angelo
Taraschi
Al posto delle tasse,/ numerose e asfissianti/
vi sarà l'UNA TANTUM /da pagare alla nascita/
per poter poi morire/ ognuno in santa pace /senza pagar la tassa/ per entrar
nella cassa..la rima è perfetta , la satira è unica e il tema è
esilarante-
Antonia Scaligine

"Vecchio albero" di Michael Santhers
bellissimi questi versi, mi hanno letteralmente presa ed emozionata.
Albero: ... diario discreto di ognuno/ folti rami le tue pagine/ geroglifici di cuore/
che solo il vento sa leggere.../ Come al solito, veramente notevole, grazie!
Elenco alcune poesie, per me, intense:
"Strane convinzioni" di Alberto Borgia
"Tenera ossessione... spiata" di Maria Beatrice Zanini
"Tu... più... dell'amore" di Anileda Xeka
"Che dire" di Enrico Tartagni
"E' lì" di Cristina Bove
"Di più" di Tinti Baldini
"Le anime della parola" di Jacqueline Miu
"Cadenti mura" di Stefano Giannini
"Fin là" di Antonia Scaligine
Grazie anche a tutti gli altri poeti, per le letture colme di saggezze. Cari saluti
Aurelia Tieghi

Oggi poesie bellissime a cominciare da "Universo d'amore" di Aurelia Tieghi, splendida forma e altrettanto splendide metafore.
"Ho giurato" di Massimo Reggiani, una delle sue più belle, questa, almeno per me.
"...Tu che m'ami hai timore del sempre,
un fantasma che infesta la casa
e in mezzo a noi la presa non lascia;
io invece ho paura del mai,
che con il ricordo di un volto
si porta dietro il mai più...." Pura poesia, Massimo, e delicata professione d'amore. La chiusa eccezionale.
"Tu... più dell'amore" tutta la poesia vibra, grazie a quei puntini di sospensione...
"Che dire" di Enrico Tartagni"
"... tu donna, sei vita,
hai la vita
che varca il confine del cielo
perchè la vita non è di questa Terra
soltanto
è Universo infinito, mai nato e mai visto finire,
che dire...
è Amore." Ogni aggiunta è superflua.
Molto divertente Angelo Taraschi con "Il programma delle tasse"...il Nostro è riuscito a fare poesia perfino con le sigle degli enti arraffoni.
Interessante l'esperimento matematico di Daniela Procida.
"Di più" di Tinti Baldini, e anch'io vorrei vedere l'autunno, anzi no, anche l'inverno, proprio in faccia...
Jaqueline Miu, "le anime della parola"...e sì, si impara a crescere coi battiti del cuore...
E bello l'inconfondibile volo ricognitivo-poetico de Il Gabbiano
cristina bove

25/02/2008

Lunedì: bellissima introduzione con Antonia Scaligine ed il suo brindisi "alla russa" con ottimistico compiacimento. I sogni però sembrano i protagonisti di giornata, questo lunedì: popolano le "notti esangui" di Aurelia Tieghi (bella riflessione "ipnagogica") e sono inganni della mente per Pierluigi Ciolini. Debora ci offre uno scorcio di vita quotidiana che ci riporta alle nostre comuni origini di "strapaese". Tangibile l'esperienza dei sensi di Marbe (ma perchè reprimere e placare l'ardire?) ed anche quella di Giorgio Medda, che ce la racconta con delicato crescendo di immagini. Ancora più tangibile l'avventura di Bruno, resa con notevole abilità descrittiva (mi piace il gatto che rassetta il muso). Molto bello l'incontro di Felice Serino con l'eternità, una ben riuscita sintesi di immagine e significato (speriamo sia veramente così). Due omaggi: epigrafico quello di Armando Bettozzi alla sua Roma, e orgogliosamente commosso quello di Pierluigi Camilli alla consorte, dipinto con il vernacolo del cuore. C'è una suggestione malinconica nella favola astrale disegnata da Cristina, forse lei ci potrà spiegare qualcosa in più. Mentre Tinti è alle prese con una malattia che ci accomuna un po'tutti, Enrico racconta un drammatico faccia a faccia con il volto crudele della nostra società che emargina i deboli. Ma sappiamo che un nobile gesto di Samaritano purtroppo non basta... Tre belle poesie d'amore: Jacqueline ci abitua sempre a continui scambi di ruolo, e questa volta ci identifichiamo in una passione...leggendaria, di grande presa. Silvano è concisamente efficace (quel nome che scaccia i nuvoloni è tenerissimo). Silvia Trabanelli rende esplicita la passione utilizzando l'ardente registro femminile. Anche oggi devo fare torto a tanti altri ugualmente bravi, ma è solo lunedì...ci sarà tempo per tutti. Buona poesia
Massimo Reggiani

Bellissima la Favola asincronica di Cristina Bove! Mi ci ritrovo... ed è come fosse mia! Grazie.
E complimenti anche a Pierluigi Camilli, per la bell'immagine di su' moje, nella quale anche mi ci ritrovo (presuntuosa-mente???). Grazie. Wilma

Mi piace assai stasera l'apertura di pagina di Antonia.S che esorta ,ed io ci provo, a bere un raggio di vino in gocce di stelle ..è poesia e Felice.S che sarà goccia di luna ,non piu' materico,solo "corpo d'amore"bellissimo.
Aurelia cara, riempie pian piano,in dolce bisbiglio il foglio azzurro la tua isola avvolta da "forme di sospiri..ombre insinuanti ..al tramonto del sole".Brava. Lapidario è Armando :complimenti! Cristina mi pare (per me è complimentissimo! come dice mia nipote) ricreata in poesia l'atmosfera surreale ed un poco chagalliana della "Donna cannone "di De Gregori.Grazie cara.
E poi prorompe ,cari amici sitani,un fuoco di sensualità diffusa che prende eccome prende...Marbe tra le lenzuola in mille campanelli, Giorgio.M è tutto sensi(altro che la scena osee di "caos calmo"!) e "morderò la tua carne con i baci"..di Yaqueline bravissima sempre più e in crescendo "quelle natiche formose soffici.." di Brù fino a Silvia "Ti sento dentro ogni anfratto..Vi siete proprio scatenati stasera e in modo mirabile ,gradevole ,avvolgente..sarà la primavera in arrivo? Sarà la domenica brumosa che accende brame? Sarà il sito che crea sinergia ? Comunque grazie e in particolare a chi sa così ben gestire il tutto e non è da poco.Ciao
Tinti

24/02/2008

Bellissima caro Bruno la tua poesia " Non odiarmi ".Ti ho già detto che ti ritengo un maestro della poesia d'amore, ma questa la preferisco su tutte per quel discorso che si intuisce tra una coppia, sono cose che si imparano con il tempo.
Bravo, ciao
Maria Cristina

Commento alla poesia "un mistero" di Luigi Panzardi
Ammirevole il tentativo di dar vita a un sonetto; il sonetto però è in endecasillabi (tutti i versi).
Saluti
Roberto Bottiroli

Stamane sono malaticcia e poco lucida ma mi pare di sentire sulla pagina azzurra un'aura particolare di domande ,di preghiere quasi struggenti e piene di pathos.Grazie a tutti .
Antonio esorta dolcemente a cercare la felicità nell'essenza stessa delle cose,nell'onda ..con coraggio come scudo,cavaliere del 2007.Grazie
Aurelio"in questo tempo di presuntuoso millennio ..rischiamo di morire vivi..di dimenticarci.." chiede e chiede di non disperder bellezza e amore.Quanto è vero e condiviso il tuo bisogno,amico.
Dani,nottambula, cerca di rivivere emozioni attraverso "il libro"grande farmaco amico anche per me,cara, e Alberto,pur vedendo i segni del tempo allo specchio,si sente ancora cavallo al galoppo in una gradevole e ottimistica ode alla vita.
E poi Maria Cristina e Marbe che accomuno per quel senso di mistero,di incompiuto ,d'attesa che permea i loro intriganti versi....la goccia.... quel richiamo....Brave.
Elia ,prima gabbiano..sasso ora supplica quasi , se lo sapesse fare,di mietere " i grani vivi del giorno"..Immagine bellissima e.. gli risponde Gianni.Lang" sempre ..s'udiranno i poeti" nel movimento dell'onda ...Grazie .
Si differenzia Br1,con la domanda "Non odiarmi prima ancora.." di sapere ,di capire ,di provare...Sentitissima preghiera d'amore.
Su tutte Cristina che raggiunge l'apice del poetare con l'angelo disilluso che torna sulla terra a soffrire con noi.Grande! Maria , terra che si apre ad accoglier pioggia per cassare il dolore nel suo ventre e,quasi parallela (bravissimo Lorenzo nel puzzle!) la gola arsa di Gabriele, bruciata dalle parole ..quasi inutili che attende di calmar la sete.Tre splendide poesie.Bravi anche Anileda,Antonella,Giorgio ,
Enrico e tutti tutti.Ciao
Tinti

Mattinata domenicale, c'è tempo per buona poesia (il nuovo ingresso Michele Curtoni ci crede, è l'unico fuoco che arde). Simpatica la divagazione olfattiva di Michael Santhers. Molto bella la riflessione di Aurelio Zucchi sulla perdita del senso del bello e delle cose che contano nell'attuale civiltà dei "gettoni d'oro". Da sottoscrivere. E' bellissima la poesia di Maria Cristina, la goccia (del tempo, della vita, dell'amore) cade ritmata e malinconica, e lascia l'amaro in bocca, come anche la Tetraggine di Gabriele Piretti, espressiva e senza appello. Che cosa cerca l'insonne Daniela tra le pagine d'autore? Positivo Alberto Borgia che paragona la vitalità del suo cuore rispetto a tanti giovani che paiono vecchi. Delicata Marbe cede al richiamo di una "inaspettata passione". Anileda novella Penelope attende il suo Ulisse con accenti che sembrano provenire autenticamente dai lirici dell'antica Grecia. La poesia di Giorgio Medda ha singolari parallelismi con una vicenda che mi coinvolge: dietro l'apparenza di uno sguardo che drago si cela? Molto suggestivo l'angelo con cui Cristina simboleggia l'eterna impossibilità dell'umanità di comprendere il mistero del dolore e della sofferenza, con il solito ricco, appropriato e sincero corredo espressivo. Quello di Enrico sembra un autoritratto, è lui il podista che attraversa la vita e arriva sicuramente alla meta con passo deciso e caparbio! Espressivo anche Cristiano Menaldo con il suo silenzio che sgretola e ferisce. Il freddo di Tinti, provocato da inattese risposte (purtroppo succede), mette i brividi anche a me. Bellissima anche la nuova poesia di Stefano Giannini, un uso eccezionale delle immagini e un ritmo conseguente, Una rivelazione. Meravigliosa immagine di Gianni Langmann, la voce dei poeti che sopravvive a tutto e nonostante tutto, potrebbe essere il "manifesto" del sito! Per me la migliore di oggi. Chiudono Bruno con il suo commiato-confessione e Jacqueline, con suggestioni che meritano approfondimento e anche qualche "interpretazione autentica". Complimentandomi anche con gli altri ringrazio tutti per la bella mattina di poesia
Massimo Reggiani

23/02/2008

Commento in forma di racconto d'amore alla poesia Basilicata di Enrico Tartagni
percorritore di passi comuni

Enrico, cosa c'entri tu con la terra dove Cristo non è mai arrivato?
Lì sono le mie origini, e dopo la laurea lì sono ritornata a scoprire che un pezzetto del mio DNA portava stampato il marchio di quella terra, che apparteneva per nascita ai miei genitori.
Ho vissuto lì undici anni della mia vita di adulta, un intermezzo tra un prima, la mia giovinezza, ed un dopo, la mia adultità, mi si passi il neologismo, e (come ho da allora pensato) il mio amore per un territorio, per l'ambiente dell'uomo e per la natura, si è saturato in quella esperienza, così che non ho più potuto amare così intensamente altri paesaggi del luogo dove successivamente ho vissuto perchè non avevo più amore da dare, se l'era preso tutto la terra di Basilicata.
I calanchi di Pisticci, che sono tutt'uno con le case bianche calcinate, il vasto alveo del Basento pietroso, la via Appia che infila paesi misteriosi, Grottole, Grassano, Tricarico, che quando la percorrevo al buio mi regalava improvvisi alberi di natale, ed erano cespugli coperti di lucciole, i falchetti che volavano in cerchio, e ne ho visti alzarsi in volo con una serpe nel becco che pendeva contro il cielo azzurro, gli asparagi selvatici che ho imparato a cercare per farne frittate, le cave geometriche che si approfondivano nella terra come palazzi in negativo di tufo pianco e polveroso con inclusioni da inizio del mondo di conchiglie marine, le misere case dei miseri villaggi della riforma fondiaria degli anni cinquanta, i borghi La Martella, Venusio, Picciano A e Picciano B, ( che fantasia !) i burocrati non sono neanche riusciti a trovare due nomi diversi, perchè i contadini non avevano diritti e quelli lucani meno degli altri, la felicità mista a paura che mi procuravano i voli di rondine che stridendo sembrava volessero schiantarsi contro le imposte delle fineste da cui le osservavo, affacciata su grigio abbisso del Sasso Barisano in quella casa nel Palazzo del Moro, per il profilo di uomo con l'orecchino ad anello scolpita sull'arco che introduceva alla piazza della Cattedrale dove mia madre aveva voluto battezzarmi, e dove tanti anni dopo rimossa una tela ottocentesca emerse dall'intonaco un Giudizio Universale uguale a quello di Torcello, misteri dell'arte che lega il mondo in un'unica linea.
Io cittadina della città eterna che pure tanto conoscevo ed amavo in tutte le sue nobili parti, riscoprivo invece un altro tipo di amore, non quello dell'architettura trionfante del potere, ma quella della mano dell'uomo che costruisce la sua casa con quei mattoni creati con l'argilla della argillosa terra traditrice che in un giorno di pioggia la dilaverà come terra essa stessa, povere case curate da donne con facce volpine con gli occhi verdegialli come quelli di mia madre, la scoperta di una umanità diversa ma uguale a me nel profondo, solida, fedele, onesta,silenziosa.
Questo ricordo, e questo voglio ricordare di quegli undici anni trascorsi, oggi tanto lontani, e non potrà cambiare questo amora la vita meno bella, meno lustra, meno incantatrice che lì vi ho speso.
E tu, Enrico che cosa c'entri con la terra dove Cristo non è mai arrivato?
Maria Cristina Latronico

Questo sabato ci offre subito ottima poesia: la metafora apistica di Bruno, che sugge di fiore in fiore in cerca del nettare dell'amore, cadenzando con mestiere. Il cuore aperto di Antonio Alvaro, che trova senso e conforto nella semplicità del vivere e nel rapporto con i sentimenti duratori radicati nel quotidiano. Bello il malinconico effetto eco di Marco Cabassi.
Suggestiva Antonia Scaligine con la sua luna rossa d'eclissi, e impietoso Michael Santhers nella sua efficace anti-fotografia di moda. Armando Bettozzi torna a regalarci un gustoso sonetto elettorale. Commovente la tenerezza filiale di Aurelio Zucchi, e veramente dolce (ma assolutamente non smielata) la notte magica di Daniela, con quella bellissima "inavvertibile lucciola". Sempre efficace Claudio Cisco anche al di là del contesto erotico. Marbe, conoscendo anche solo un poco di quello che c'è dietro l'apparenza dei tuoi versi non si può dubitare che quel cavaliere riuscirà a sconfiggere anche il tuo drago... La riflessione e il dubbio di Maurizio Battistoni sono legittimi ed umani, ma dalla cima dell'acrocoro la vista dovrebbe essere più chiara e completa, vale la pena salire. E anche Giorgio Medda descrive un dubbio, una situazione ambivalente resa con esemplare chiarezza. Insolito il finale di Jacqueline che viene a spezzare il consueto lirico incantesimo con amare considerazioni di bilancio sentimentale. Ma ecco Massimo Pastore con un bellissimo consapevole omaggio al paesaggio umano di Fabrizio De André, nel tratteggiare con realismo dolente le "anime salve" che abitano gli angiporti della nostra civiltà fintamente opulenta: un altro registro per lui, nuovo e incisivo. Complimenti Massimo. Pierluigi Camilli ci dice di aver vissuto la condizione di emigrante: un accorato e malinconico quadretto natalizio (come anche la precedente nostalgica "ciao mamma") reso con la semplicità familiare del vernacolo. Cristina lascia il suo involucro quotidiano ed esce nel sole con l'anima e lo spirito (dotata anche di tocco magico finale, anche in senso poetico). Uno scenario geografico nuovo per Enrico (poi ci spiegherà): c'è proprio tutto, stupore per la natura, angoscia per la condizione umana, amore, ma soprattutto poesia: "ci abbracciamo tremanti riparati nella nostra piccola umanità di amanti transitori" è un'immagine grandiosa. Gianni Langmann ci offre di nuovo una riflessione "storica" e umana partendo da un paesaggio attuale: una bella dissolvenza dei sentimenti, in campo lungo. Chiude Tinti, con una immagine molto originale, sembra suggerire che ci sono ancora parole non dette in fondo al cuore. Grazie a tutti, ed anche agli altri per questa mattinata di poesia. Oggi ringrazio anche il professor Lorenzo, che veglia preziosamente discreto su di noi. Che saremmo senza di lui? Buona domenica a tutti!
Massimo Reggiani

Momenti preziosi, quelli dedicati alla poesia. Tra le altre vorrei soffermarmi su: "Dentro te" di GIORGIO MEDDA-"Laceranti distanze..../ti vivo intorno.../vorrei riscrivere il nostro romanzo ma temo la fine /..." lessico sciolto e diretto. Non lascia spazio all'immaginazione, il poeta riesce ad esternare il suo travagliato sentimento, mi piace molto. "Oggi" di CRISTINA BOVE: si avverte già dai primissimi versi, grande forza ,grande carattere. La parola "voglio" delinea un'esigenza di fuggire, di oltrepassare i confini del dolore dell'esistenza."E sguscio fuori all'aria del mattino..."Come sempre, anche questa poesia è traboccante di significati che destano l'animo. "Riso amaro" di GIANNI LANGMANN è un quadro ben dipinto di una verità anni '50-'60."/ Della memoria dei loro canti che consolava,a tarda sera,i loro corpi umidi e stanchi/"è una vera "visione "di un mestiere duro e ormai antico, dove i cori che intonavano, risollevavano il loro morale e quello di chi ,da lontano, le udiva. Gradevolissima poesia. Ho voluto lasciare per ultima la poesia "Extrasistole" di MASSIMO REGGIANI non perchè sia tale anzi ...è sempre un piacere leggere ciò che sente. E' ben strutturata, si legge tutta di un fiato dando il desiderio di capire cosa accade ...Ben strutturato nello spazio della poesia il "soggetto malato" descritto come un orologio stanco...che riprende...e che viene visto dal poeta come una giostra. Complimenti! ( Grazie Massimo per i tuoi commenti alle mie poesie).
Debora Chiti

"Di corolla in calice" di Bruno Amore, sempre attratto dalla femminea essenza, con grande passionalità ma anche con la rassegnazione di chi conosce il limite sel suo raggio d'azione, e lo fa con poesia.
"Pensieri dispersi" di Antonio Alvaro, mi ha preso per l'autenticità delle immagini, semplici, del vivere quotidiano senza arzigogoli. E per la gioia di vivere che la permea tutta, malgrado non disconosca il dolore.
"Mani" di Fata Morgana, un altro dei suoi gioiellini, peccato che ce li centellina...
E come poteva non coinvolgermi "Extrasistole" di Massimo Reggiani? Sei riuscito, Massimo, a fare di uno spauracchio quotidiano una poesia! Conosco tutto quello che hai descritto, ed anche di più, purtroppo. So come ci si sente quando la vita diventa una scommessa dalla notte al mattino...Frullare, fibrillare, ecco i termini che a volte assillano e che non si possono eludere, sapendo che l'agguato ultimo può esserti teso in qualsiasi momento. E ciononostante amare la vita e coglierne ancora tutto il possibile, soprattutto la poesia.
"Quanto rumore nel tuo silenzio" Di Maria Attanasio, che ci regala ancora la sua sensibilità di poeta :"..vivo come in attesa e rimando ogni cosa a - domani." Bella e intensa la chiusa, ma tu non rimandare anche l'invio al sito azzurro, privandoci così di leggere le tue belle poesie.
"Il Cavaliere) di Maria Beatrice Zanini, lo abbiamo atteso, ma poi è arrivato, e ci affianca con tutta la sua energia...Eh, sì, il coraggio non ci manca davvero! Scusa se mi accomuno a te in questa tua evocazione poetica, è che mi ci sento "dentro".
"Sempre con me" di Maurizio Battistoni, per la bella trasposizione in poesia dei suoi pensieri costanti, del dubbio che tutti gli esseri umani sono costretti ad affrontare quando viene a mancare la stampella della fede in un dio predefinito ed umanizzato... allora si rimane sospesi alla speranza di Dio, ma che sia realtà onnipervadente, non mera parola. E allora vale la pena esistere. Ai figli è meglio lasciare in eredità la verità, non idoli.
Bellissima "Dentro te" di Giorgio Medda, nei suoi bei versi mi smarrisco anch'io, mi piacerebbe che qualcuno li scrivesse per me, mi facesse il regalo di un amore così forte eppur lieve. Essere amata in questo modo è l'aspirazione di ogni donna, credo, almeno di quelle che riescono a vivere l'amore soltanto se c'è poesia.
"Semplicente dolce"...Semplicemente stupenda! Jaqueline Miu, vuoi farmi sciogliere totalmente, vero? Ho letto la tua poesia come incantata, l'ho riletta e mi ha dato ancora di più...cosa ci posso fare se quanto trasmetti con la poesia, entra e si adagia? Ci si sente l'anima.
Agli antipodi di Bruno, questa di Tinti Baldini sembra quasi una risposta..."Ho scritto" milioni e milioni di lettere non spedite "...odoravano di me in ogni segno..." parola che diventa senso e affiora sulla pelle, passione che si fa strada con cautela fin quando è possibile, ma poi prorompe e deve assolutamente essere "deglutita" Ah, l'amore!
Grazie della bellissima lettura. Buona giornata a tutti voi ed al nostro impareggiabile Magnifico.
cristina bove

ps. Ho dimenticato il raccontino di Davide Camerin, così breve, così intenso.
Spero che anche lui torni a farci partecipi di queste sue sintetiche chicche.
cristina bove

L'apertura di pagina azzurra stasera è già mia , Br1, la sento profondamente:grazie amico...
..e poi prendo le mani di Fata,bentornata, fragili ,leggere ali che fluttuano arabescando verso il cielo..è musica per orecchie e cuore.
Poi Michele.A fa arrivare prima le sue parole come frecce metalliche che ,nella chiusa, respirano infinito.
Il Gesu' di Massimo P.,unico e puro in mezzo a briciole di miseria mi riporta alla memoria "Esù" della "Storia " della Morante.
Il rumore del silenzio senza di te ..ecco che torna Maria ,che piacere..a volte poi (molto personale) quando lui c'è ,il silenzio spesso non fa rumore ma schiaccia .Meno male che mi solleva da tristi pensieri il cavaliere solitario che porta con sè Marbe e le allevia sofferenza in sogno ....o realtà.e allora lascio anch'io la mia casa, "signora un po' attempata" e seguo Cri incontro al suo"sogno proibito"Bellissima veramente !
GianniLang mi riporta piacevolmente indietro quando cantavo accompagnata dalla chitarra "mama mia mi sun stufa oi de fa la filerina....."oppure" son la mondina ,son la sfuttata.." e mi sento , per un attimo, giovanissima:Grazzzie.
Basta con la diffidenza ad oltranza senza mai poter sognare!Messaggio condiviso in poesia ,Alberto.
Bravi Aurelio, Dani, Jaqueline,Giorgio.M, Enrico e tutti tutti...Fatta per me, mi pare quasisu misura , "Extrasistole " di Massimo.R: tutto cio' che spesso provo la notte per un problema congenito al corasson è raccontato con delicatezza e ritmo ,quasi quello del "frullo" d'ali che si sente,che ti par non tuo,un toc toc di altri e non te ne capaciti finchè non te lo dicono i medici e allora..ti accorgi che nulla sarà piu' come prima.Grazie e grazie per aver potuto condividere:si soffre di meno
Notte a tutti e a Lorenzo Grande perchè ci concede questo "LUSSO"
Ciao
Tinti

22/02/2008

Non me ne vogliano gli altri, ma oggi ruba tutto il mio tempo Elia, con la sua " Di un mulino ad acqua disfatto…". E non me ne voglia Cristina, se dissento dal suo dissentire.
Mi sembra di intuire che Elia non nega l'intimo rapporto della parola con il suo creatore, ma ribadisce l'eternità della Poesia come pura essenza d'arte, che esiste a priori e trova la sua evidenza attraverso il sentire del poeta. Legare la parola ad un concetto è una nostra necessità , non un bisogno della Poesia. La scarpa "se ne frega" di chiamarsi scarpa poiché contiene in sé l' "essere" scarpa. E così il fiore, il cane. La parola li identifica, non ne garantisce né ne spiega l'essenza.
Mi capita, a volte, ( ma questo non sminuisce i poeti, credetemi; ne ho troppo rispetto) di dimenticare chi sia l'autore di versi che, invece, essi soli, mi tornano in mente e mi aiutano in tante circostanze della vita. Quel " gomitolo di strade"in cui tuffarsi con infinita stanchezza…! Che importa che sia di Ungaretti. Appartiene al mondo intero; anche a me, se fa diverso ogni anno il mio Natale. Credo che Elia abbia voluto riaffermare l'universalità della Poesia, senza nulla togliere all'unicità dell'atto poetico. Il poeta asseconda l'ispirazione attraverso cui la Poesia trova il canale giusto per manifestarsi; crea la sua opera, adoperando i suoi personali strumenti e la sua personale sensibilità, e da quel momento smette di possederne l'essenza che per un attimo ha tenuto fra le mani. La affida a "labari di fuoco" che la conducano altrove, per sempre.
Buon pomeriggio a tutti
Rosa

Bravi i nuovi poeti di oggi, benvenuti nel paese azzurro: mi piace molto l'immagine dei pipistrelli di Stefano Giannini (bella e funzionale al concetto espresso, da condividere). Bello e disincantato il finale dei "desiderata" di Antonio Alvaro. Armonioso il canto d'amore di Marco Cabassi. Il cuore di Pierluigi Ciolini esce puro dall'intrico di congetture ed elucubrazioni (ottime scelte lessicali aiutano il concetto). Bellissimo il glicine di Renzo Montagnoli, metafora semplice ma profonda resa con fluidità di ritmo. Tenera e originale la citazione cinematografica di Maria Cristina, e arguta la metafora luminosa di Alberto Borgia. L'autoritratto di Debora denota dimestichezza con gli strumenti dell'arte pittorica, e scivola sicuro con rara cura delle immagini. Un gioiello. Elia Belculfinè, con la consueta raffinatezza, sembra ammonire che il poeta non è un demiurgo, mentre Giorgio Medda, Jacqueline e Silvia Trabanelli ci offrono quadri di ore diverse del giorno con pari intensità e musicalità.. Massimo Pastore ha in serbo sempre immagini e significati originali (perchè, non è forse vero che l'atomica fa meno morti delle 6 e 30 del mattino?). Questa volta Cristina racchiude in una breve e significativa immagine tutto il senso che sente di dover dare all'esistenza. Come solo lei sa fare. Enrico si arrende incondizionatamente all'amore (molto espressivo e convincente). Bellissimi e intensi il desiderio ed il perdono descritti da Gianni Langmann, ma la vertigine di Tinti dimostra ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, che la passione descritta al femminile ha sempre una marcia in più. Non posso non chiudere con il contributo più toccante di oggi: si intuisce cosa sia il bunker DHX Marbe, e di fronte ad esperienze come la tua bisognerebbe fare tutti un passo indietro e riflettere sul serio. E penso a Marco, Greta e tutti gli altri angeli come loro, che ci accompagnano solo per un breve tratto di strada: a noi che continuiamo il viaggio lasciano il dono di una grandissima luce. Grazie, non ho altre parole.
E grazie anche a tutti gli altri poeti (come al solito ho dovuto escluderne tanti) per aver riempito di grande poesia questa giornata di febbraio. Buona serata a tutti!
Massimo Reggiani

Buon giorno poesia.
- Glicine - di Renzo M. bella l'immagine del ...tronco avvighiato all'umida ringhiera...e lo vedo più che speranzoso, contorto affaticato nel tentare di partorire foglie.
- E.T. - di Maria Cristia L. sensuale, erotica, meravigliosa poesia sull'amore. La mano nocchiuta (anziana credo) tuttavia amabile come l'orrido, colcissimo E.T. Geniale l'accostamento sentimetale.
- L'amore - di Marzio T. , specialista in aforismi, alcuni, come questo - lapidari.
- Il mio impero - di Claudio C.sicuro di se come Antonio al ritorno dall'Oriente.
- 1/4 di poesia - stimolanti le poesia di Massimo P. con quel tanto di ermetico.
- Lasciar così - di Cristia B. un momento di abbandono al trascorrere del tempo e della vita.
- L'amore di Dafne - Enrico T. quella che ricordo io per non starci fuggì tramutadosi in lauro. Questa tua è molto meglio: c'è aria di primavera in giro.
- Sensi - Gianni L. classicheggiante, con una crudezza "...la ferita sanguina...il tuo sangue...che il labbro mio asciuga..." che non ho afferrato.
- Vertigo - Tinti con ricordi così si campa di rendita un secolo. Molto bella, sensuale ed elegante.
- A Guido - di Clara L. anche involontariamente mi ricorda il fascino sessuomorboso della carne viva. Alla Parietti fecero fare un film sul genere.
Modestamente.
BR1

“Spavalda” di BR1(ieri errore imperdonabile di battitura,della mia “r”minuscola)Bellissima,mi è piaciuta tanto e mi ha fatto pure sorridere l’ultimo verso”se avessi tempo…”
“Il glicine “di Renzo Montagnoli,che rimpiange la primavera,Quella dell’età,forse o del cuore?ma pur sempre aggrappata alla vita.Molto bella complimenti!
“L’amore” di Marzio Tinti, Piaciutissima!!!!l’amore che ti rende prigioniero e libero nello stesso tempo.
“Autoritratto” di Debora Chiti,la trovo famigliare,le luci le ombre,che appartengono a tutti
“Alba” di Giorgio Medda.lo sai già che mi piace questa!Mi piace questo ritratto dell’alba,vista come una bella rosa,una bella donna,mi piace la delicatezza dei versi.
“La notte” di Jaqueline Miu (che bel nome e cognome)molto bella
“Lasciar cosi” Di Cristina Bove,bella di forte impatto la chiusa
“Sensi “di Gianni L. molto bella,mi sono fermata a sentirne l’incanto!
Su tutte “VERTIGO”,lo bevuta tutta d’un fiatto!Bella davvero!!!!Di Tinti,colgo l’occasione per ringraziare te del commento(mi sa che alla fine,cancello tutto il resto e lascio solo l’ultima stroffa)e Massimo che è Gentilissimo!
Grazie poeti Grazie poesia
Anileda Xeka

Complimenti a Maria Luisa Latronico per l'originale poesia d' amore ispirata ad E.T., in cui l' auspicio di una vita in comune che viene reso in modo magico e fiabesco. Gianfranco Stivaletti.

"Il glicine" di Renzo Montagnoli, mi pare di vederlo, nel vento, anch'io glicine in attesa di primavera...Bella sintesi poetica.
"Autoritratto" di Debora Chiti, ho un debole per i colori, per chi dipinge armonie con parole.
Elia Belculfinè, bella poesia, ossimorica tutta, ma dissento: se non ci fossero i poeti la Poesia starebbe fuori da una porta a bussare inutilmente.per farsi conoscere. E la parola è nata dal bisogno dell'uomo di proiettarsi fuori da se stesso...Nei primordi di concavi che cercavano convessi per unirsi, poteva anche esserci poesia, ma la consapevolezza che ci fosse, ebbe bisogno della parola per esprimersi. Nel tentativo di sentirsi eterni. Spero di aver frainteso .
"Il Bunker DHX" di Maria Beatrice Zanini, una poesia coraggiosa. Dopotutto, aver attraversato simili esperienze e perdite e poterne fare poesia, è quasi un miracolo. Poteva qui la poesia esistere da sola? Chiedo ad Elia.
Jacqueline Miu, è bella "La notte"ma io glisso perchè ho l'idiosincrasia per le iniziali maiuscole...problema mio, s'intende.
"Sensi" di Gianni Langmann, fa quasi da specchio ad alcune mie, ne sento il contrappunto, risposta all'intenso desiderio di sentirsi amate, noi donne, con la delicatezza che tu esprimi...
"Vertigo" di Tinti, un tuffo rovente nel passato ebbro di piacere, e sentire che ancora qualche frammento di quei giorni si insinua nel corpo e ne esige risposta...Bella e passionale.
Cristina Bove

Che piacevole e pastosa lettura stasera :siete tutti tutti bravi veramente ma ,come sempre, annoto chi piu' m'è accanto qui ed ora ....domani è un altro giorno.
Stefano.G racconta con estrema delicatezza e bravura d'uomo in decadenza, un tempo integro,puro ,pulito e..poi assopito che appende pensieri"come grappoli..di pipistrelli nella grotta.." come quelle cetre dondolanti al vento che non possono piu' cantare "con il piede straniero sul cuore"Grazie
Br1,"Spavalda" che di sottecchi si riordina le vesti: immagine che prorompe dal foglio!
Condivido e sento appieno quel profondo bisogno"di riciclo di coscienze" espresso in poesia da Antonio.A e quel dono d'amore di Marco. che germoglia, cresce spoglio ed intatto..dona pace.
Renzo, sei versi di perfetta personificazione in mirabile forma .Complimenti!
Armando,il succo "succoso" d'anguria macchia il foglio,si sente la sua avida polposità:ricorda una suggestiva poesia breve di Garcia Lorca sul mercato della frutta .
Grazie Marbe per la tua capacità e sensibilità di "coglier l'attimo".
Massimo.P.ancora ed ancora taglia, apre, scoperchia,incide con la sua penna quasi stridente ma incantatrice,novello Bukowski.
Mi piacciono assai "l'amore di Dafne" di Enrico.T,amore prepotente ,profumato di sensi quegli stessi di GianniLang..viscontiani,quasi decadenti (nel senso della corrente letteraria)ma cosi' trascinanti.Grazie
Su tutte stasera "ET" di Maria Cristina:non so se tu ti riferissi a qualcosa di particolare ma io vivo la tua bellissima poesia come la capacità di riscoprire ,reinventare ogni giorno un rapporto.
Grazie a tutti e un saluto al mirabile vate .
Tinti

21/02/2008

Anche se non sono sempre presente col mio poetare, l’azzurro tocca sempre il mio maestro ( Cuore) e si sente estremamente felice nel dare il benvenuto a Martina Usalti – di soli 9 anni . Anche tu come il tuo gabbiano ci dai un brivido d’amore. Ciao piccola e grazie. Gianni A Pia

Salvatore Santoro "Aria Fresca". Questo "Ulisse stanco / con la faretra piena di saette", è innamorato dell'aria dei suoi paesi "dal dialetto antico" posti "all'estremo confine di una patria". Là nelle sue Puglie, sia quella dauna del biondo Tavoliere, sia quella messapica del Salento greco, che ancor più pare appartenergli; qui lo inebria "l'aria" tutta sua "dove lo sguardo si perde / tra la collina verde di Vereto / e l'acqua azzurra di un mare cristallino ",  e invoca luoghi di tutta la sua gente, Soleto, Martano e Sternatia ... Si questa è l'aria di Puglia, aria di terra selvaggia e ubertosa, di mare nostro, la Puglia collinosa delle Murge. Il poeta giustamente rivendica l'origine mediterranea: il bacino sul quale sono sorte e dal quale si propagano le più grandi civiltà. Grande questo richiamo in un momento tragico per il nostro amato e struggente meridione, martoriato da quelle molteplici metastasi che io chiamo tutte unendole le "sacre 'ndrine". Il poeta elèva il canto suo, del suo popolo, quello sano e vero, ma oppresso,  che deve riscattare la sua anima.
Gus

Come si fa oggi a non dare il benvenuto a Martina! E come si fa a dire che la poesia non ha un futuro? Ciao, Martina, e complimenti! Incontriamo poi Tinti mescolata al popolo arcobaleno (ma perchè "Scossa"?). Peter Pepato: "..stringe senza tregua la catena, ovvia e banale, orribile e sublime". Amore non corrisposto, amore impossibile, addirittura verso persona "ignara del prodotto". Mi inchino coinvolto e solidale. Un canto d'amore struggente quello di Anileda, mentre il tempo che passa e i ricordi (temi sempre nelle prime posizioni della nostra "hit parade" poetica) sono efficacemente affrontati da Antonio Alvaro e Silvia Trabanelli. La riflessione di Gianfranco sull'uscita dal tunnel ci ricorda che siamo tutti in attesa di uno "sbocco finale luminoso" che risolva le nostre domande e metta fine alle nostre paure. Sono un po' parenti le due poesie di Michael Santhers e Giorgio Medda: in fondo che cos'è la poesia? Risponde Marbe con il suo omaggio alle pagine azzurre : "..riconoscerò nei silenzi rotti dei poeti le voci lo stesso mio soffrire…" ossia comunicare qualcosa che qualcuno possa "intercettare" con la stessa sensibilità. Sempre pochi semplici e vividi tratti bastano a Debora Chiti per descrivere tutta l'atmosfera di una notte di luna. "Adesso": Cristina, posso definire la tua richiesta di ragioni e significati una "preghiera laica"? (Sempre molto coinvolgenti lo stile e le immagini scelte). E coinvolge sempre anche Jacqueline con i suoi amanti notturni, Massimo Pastore con il suo ritratto crudamente realistico e non convenzionale, e poi Salvatore con la sua elegia pugliese (anche questo è amore). Confesso oggi che Serena mi è un po' oscura nella sua "Perversione" (chiedo lumi), mentre Daniela è fin troppo esplicita nel suo traboccante desiderio (energia pura). Tenero l'invito di Sergio Burato alla compagna di vita, e tenera la dedica di Gianni Langmann, amore ed esperienza che legano le generazioni. Complimenti anche a tutti gli altri per la bella rassegna di oggi. Buona serata
Massimo Reggiani

Non posso fare a meno di citare la poesia di Martina Usalti " Il gabbiano"
Ha aperto la pagina azzurra e il mio cuore, con ali di freschezza e tenerezza infinita
Grazie Martina, continua così. Ciao!
Aurelia Tieghi

Per Martina Usalti:
brava! consentimi solo una carezza.
gianni Langmann

Magica apertura stasera, Martina, con quel gabbiano che t'ispira "Brivido d'amore":tieni aperte le ali verso il nostro cielo azzurro.
Glò cara, bentornata , mi porti con te in "Fiamme d'acqua" ,accostamento inusuale che crea forte tensione emotiva.Brava!
Gianfranco,saltano davanti agli occhi ricordi ..quelle gallerie tanto attese da me bambina in quel di Genova ,tanto attese perchè poi finivano e tornava la luce.Grazie
Anileda,bellissimo ed da far proprio il messaggio di chiusa.
Silvia.T,accomunare la voce in mutamento con il mare che stravolge,trascina fino al momento-clou e dell'immoto è perfetta.
Miche.S, d'ironia lucida e godibile sempre.
Elia, e chi non accorre a sognare le tue note che scorrono e ci offrono uno spettacolo impagabile!
Marbe,che bella la tua dedica al nostro Lorenzo!Vorrei averla scritta io.
Cri,come unanime è il tuo sentire..dovrai spiegarmi ora il perchè..ritmo lento e poi veloce in versi che quasi arrivano a capire ma ..altri perchè offuscano, confondono..Ciao
Jaqueline, poesia "mobile" fluttuante tra sogno e realtà in perfetto equilibrio che getta un ponte , porge la mano a chi legge ,accompagna.Grazie
Terribilmente vera e tengibile l'immagine evocata magistralmente da Serena.
"Transamore" di Massimo.P:gli ultimi sei versi sono sconvolgenti ,quasi difficili da sopportare per quel senso dolente che li pervade.Grande
Gianni.Lang, solo chi ha sofferto in amore sa lenire ferite di cuore..quando riesce a sopravvivere..dentro e non si spegne..Ciao
E tra tutte,Peter.P "la malattia mortale" catena che lega in rapporto d'amore e morte ,di odio ed estasi,d'ovvio e sublime ..questo è amore ,quando si prova. Grazie per la forte emozione che passi .
Ciao a tutti e sogni d'amore .Un grazie al NOSTRO
Tinti

20/02/2008

Poesie del 20/02/2008
Bella pagina, oggi.
Gianni Langman: chi mai può rispondere alla tua "If"? E' un interrogativo insito nell'uomo e mai risolto il dualismo sogno-realtà.
Ancora in tema Bruno Amore: dalla notte blu al profumo di caffè. Passaggio quotidiano, quasi obbligato dal sogno alla realtà. Ma chi sa dirlo come te? Mi sembra di star lì, invisibile spettatrice del tuo risveglio, mentre, seduta al tuo tavolo, assaporo biscotti al miele.
Scivola leggero Elia, come una pioggerella d'aprile. Benefico, incantatore. Conosce bene i segreti del cuore: i suoi sogni sono i nostri sogni, i suoi tanti nomi che equivalgono a infinite maschere e a mille stati d'animo siamo tutti noi. Tiene stretto il suo "quaderno di correnti" come un quaderno delle meraviglie. La sua capacità di cogliere l' "immenso" in ogni cosa e di stupirsene, di uno stupore sempre nuovo, condensa la ancor breve ma eterna storia di un poeta che è tale nel più profondo di sé.
Che dire di quel treno dal " gemito sordo" di Massimo R.? Evocativo di un'immensa stanchezza, sfondo di una solitudine collettiva e senza tempo.
Mute di suono ma altrettanto eloquenti le "voci" di Gus.
Alberto Borgia: la libertà sospesa del tuo sognare! Sei un poeta. Saprai come recuperare, anche dopo un faticoso risveglio, la tua stradina eterea. Sono certa che leggeremo di te di un nuovo andare lungo immaginari percorsi non più interrotti.
Maurizio Battistoni: la Poesia come giustificazione del vivere. C'è materia per un dibattito, che ne dite?
Cristina, le tue primavere di gigli e mimose sono un patrimonio dell'anima. Irrinunciabile. La giostra , là fuori, continua i suoi giri tra maschere e lame, tigri e lupi e tu ti chiedi se basti sognare. Forse non basta, Cristina, ma, non so come, ci salva.
Grazie anche a Jacqueline , Daniela , Massimo Pastore, Tinti, ad Aurelia che chiude degnamente la pagina. Non ho tempo per tutti, ma vi leggo tutti e vi "sento". Ogni giorno mi rendete più leggero il passo e più lieta la vita. Vi abbraccio
Rosa

Grande qualità quest'oggi, non riuscirò a citare tutti: ad un primo ascolto mi colpisce il Silenzio di Michael Santhers, denso di metafore complesse ma compiutamente sensate. Registro diverso dal consueto per Claudio Cisco, molto coinvolgente. La speranza di una mano amica, bella immagine di Gianfranco in controtendenza con il pessimismo imperante (mi ci metto anch'io, come è evidente). Tinti esprime con chiarezza il vano sforzo di arrivare al senso di quel granello "dolente"; e il senso dolente dell'esistenza è il tema di Antonio Alvaro, che enumera tutte le brutture e le contraddizioni del nostro tempo (le stesse cui Serena risponde con una drastica "Meteora"). Intanto c'è chi si ferma ad ascoltare la natura (Silvano) o dalla natura trae ispirazione per una bella poesia d'amore (Roberto Bottiroli). Il risveglio "après l'amour" ispira Bruno (scenografia da manuale) ed anche Maudits (consapevole riflessione). Amore anche in Anileda, confessato senza reticenze. Fissare l'illusione "fanatica" ed un pensiero folle, ancora solo per un attimo: Marbe qualcosa di simile credo sia accaduta pure a me. Ma ecco Cristina: "Ma tu che ne sai?" è una domanda rivolta a se stessa, cui si dà la risposta giusta: "Sei tardo crepuscolo, è vero ma intorno hai l'amore". Che altro? Non ho bisogno nemmeno di sottolineare la bellezza della metrica, delle metafore e delle scelte lessicali. Un capolavoro di poesia, che continua nella vita reale... Straordinario anche il verseggiare vigoroso ed immaginifico di Jacqueline (Passeggiate in Blues), mentre Massimo omaggia il poeta e cantautore "irregolare" Ciampi (ed ha...le carte in regola per farlo). Stupiscono i sensi di colpa e le "scellerate condotte" cui allude Daniela, con tono e metro inconsueto (ma non mi permetto di indagare). Chiude Aurelia Tieghi con il suo aggrapparsi al domani che segue sempre ogni notte per quanto inquieta sia. Ma anche tutti gli altri (penso a Glò, Elia Belculfinè, Gianni Langmann, Gus, Alberto Borgia, Maurizio Battistoni, Vania Pippi etc..) hanno dato grande prova di sè. Complimenti e buona serata
Massimo Reggiani

If di Gianni Langmann, breve e incisiva, mi piace molto,come la poesia precedente sul gioco di sguardi.
Tinti, bella la tua poesia. Domanda: Il granello dolente e compatto, proprio perchè dolente, non è meglio lasciarlo chiuso dov'è e magari dimenticare anche la combinazione? Io cerco di fare così quando decido di volermi bene.
Massimo, anch'io ho subito colto la telepatia tra le nostre poesie di qualche giorno fa, magie del sito.
Una collana di perle è pur sempre una collana di perle, e seppure con qualcuna in meno, vale la pena di rinfilarla, soprattutto se tra quelle perle c'e una figlia.
La tua poesia di oggi Ultimo metrò mi piace moltissimo, la definirei in bianco e nero, sembra uno di quei brutti sogni in cui tutto ci riesce difficile, riesce proprio a farmi percepire la sensazione dei difficili passi delle suole di piombo.
Ultima, ma solo in ordine di lettura, la poesia di G. Stivaletti e la sua mano tesa nel buio, bella bella.
Scusate se ho la presunzione di fare commenti.
Ciao a tutti i sitani ed un grazie sempre al nostro ospite.
Maria Cristina Latronico

Sono rimasto colpito oggi da due poesie d' amore : " If " di Gianni Langmann e " Naturalezza di cuori " di Giò . Gianni Langmann ben descrive il sentimento di incredulità che si prova quando ci si " scopre " innamorati : da " soli " e " farfalloni " ci si accorge di essere " importanti " per qualcuno e , quindi , che la nostra vita ha un senso . Per questo, il primo sentimento che si prova é proprio il chiedersi se non si stia sognando (" ...fosse il sogno la realtà della vita " ) . Giò ci descrive il turbine , l' ebbrezza dei sensi , il perdersi nella persona amata; vede il momento dell'amore come l' attimo di vita che l' " anima sognante " non vorrebbe mai lasciare .
A Tinti che con " Cassaforte " canta l' inanità del nostro cercare , vorrei che alcuni suoi versi , in questa come in altre poesie , hanno una musicalità e un ritmo che bene sarebbe evidenziato dalla rima . Per esempio : " E scavi e scavi / con arti adunchi ... " due quinari che , rimati con altri versi nello stesso metro , renderebbero la lirica più " orecchiabile " e ... memorabile .
L' " Ultimo metrò " di Massimo Reggiani é quasi un fotogramma tratto da un film : " Il mio sguardo...fissa quell' unica lancetta di quadrante... " . Sembra di rivedere l' inizio de " Il posto delle fragole " di Ingmar Bergman !
Gianfranco Stivaletti

"If" di Gianni Langmann. Verrei volentieri nel tuo sogno, e ci resterei, ad estasiarmi di tutti i sentimenti che nella realtà non è possibile vivere...
Il tenero "Risveglio" di Bruno Amore, che fa trapelare tutta la sua delicatezza di uomo innamorato, capace di vedere ancora bellezza in un letto disfatto ed offrire alla sua donna un momento come questo...un caffè e "due fiorellini azzurri di carta - ritagliati dalla confezione di biscotti al miele"...mi conquista.
"Voci vive" di Gus...non credo si possa aggiungere altro quando una sintesi poetica ha questo impatto nell'anima.
Tinti Baldini "Cassaforte" conosco quel lavoro di scavo, ho le unghie spezzate e coperte di terra...ma non ci arrendiamo, cara, la combinazione non è errata, l'abbiamo solo dimenticata e, prima o poi, ce la ricorderemo....
Anileda Xeka, hai un ottimo slancio poetico ed immagini suggestive, ma credo che l'eccessiva frammentazione del verso, e la maiuscola ad inizio, appesantiscano la tua poesia. E' un parere personale, beninteso, senza alcuna pretesa didattica, soltanto amichevole.
Bellissima, inequivocabilmente sua, leggiadra e intensa come solo lui ne sa scrivere "Il mio quaderno di correnti" di Elia Belculfinè. Chiusa strepitosa.
"Bolle di sapone" di Maria Beatrice Zanini. "...Lascia che il mio folle pensiero - mi penetri fino all'anima."
"Interminabile" di Giorgio Medda...
"Passeggiate in blues" di Jaqueline Miu, trovo questa poesia davvero originale, sapienti metafore mediate dal connubio di termini moderni con quelli usuali e immagini come questa: ("...è un monolocale stretto - la stoffa dei tuoi occhi assenti...)
"Notturno" di Aurelia Tieghi, che intesse di poesia il temuto vagare insonne in attesa dell'alba.
Belle tutte le altre, assolutamente, ma dovevo pur scegliere...
Per eliminare le maiuscole ad inizio verso, c'è una opzione precisa in Word, basta impostarla.
Un abbraccio a tutti gli amici poeti e, specialissimo, al Prof.
Cristina Bove

19/02/2008

Quella che mi ha preso di più: "Fotografie" di Mario Filabozzi, scandita in endecasillabi gradevolissimi, bella tutta, non c'è un verso che non mi piaccia.
Molto suggestiva " I miei Giganti fumanti" de Il Gabbiano, in volo libero sulle isole e sui vulcani...
"Falco guerriero" di Michela Zanarella, una poesia forte e delicata nello stesso tempo."respirare il tragitto dei tuoi boschi - raccogliere pietre inzuppate di ghiaccio..." per chi è stata scritta, in quale circostanza, si può intuire, ma è l'intensità dei versi che si coglie e si assapora. Perchè il nome dopo il cognome?)
"Punto esclamativo di Silvano Conti e "Passato invano" di Gabriele Piretti, belle entrambe.
"Coraggio d'amare" di Bruno Amore, amore amaro...E lui seduto "sui pensieri miei"a vietarsi di amare...ho capito bene?
"Un certain régard" di Gianni Langmann, mi ha molto incuriosita...chi era l'amica? e di chi?
Non l'ho capito molto bene, ma la poesia mi piace molto.
cristina bove

Debora Chiti "Sogni" "codesto compagno fedele / narra lirico / profezie e visioni / provenienti da ancestrali sentieri". Hai letto "La regina dei sogni" di Chitra B. Divakaruni ? Il sogno viene visto così dalla scrittrice americana di origine indiana: prendi due figure ovali legate fra loro da uno stretto corridoio. Traccia sul perimetro di ognuna alcuni rettangoli. La prima figura ovale è la vita da desti, la seconda da dormienti. La prima figura gira molto più velocemente, la seconda più lentamente, ma se dal corridoio finisci in un rettangolo dell'ovale più lento entri nel sogno. La scrittrice si chiede "quale delle due esperienze è vera vita"?. Rivolgo a te questa domanda dato che senti la derivazione del sogno da "ancestrali pensieri", siamo noi in questa vita o in quelle che sogniamo? la tua poesia molto ci trasporta nella seconda dimensione.
Gus

Martedì: i sensi si risvegliano questa mattina con la bellissima poesia di Daniela, ennesimo esempio di come la passione al femminile sia incondizionata e sincera (rimane impressa l'immagine del ricordo che assesta colpi da boxeur). Un piccolo gioiello di sceneggiatura quello di Gianni Langmann, con tutta una storia condensata nell'attimo di uno sguardo (quante volte succede, nella vita....). Anche Bruno colpisce con la sua vicenda interiore: ci vedo sensazioni che conosco (io scrivevo "al mercato vendono amori fuori stagione..") e non posso che condividere. Molto suggestivo, come fa Tinti, affidare alla mano il compito di interpretare tutte le sfumature dell'anima. Lucida riflessione di Paolo Santangelo sull'esistenza come "sala d'attesa", mentre Gabriele Piretti guarda alla condizione umana con sconsolate metafore. Il genio fotografico di Silvano trova sempre immagini originali per far parlare la natura, mentre Anileda ci offre fremiti d'altri tempi. La poesia (ma soprattutto l'impegno personale) di Maria Cristina non ha bisogno di commenti: il ritorno al reale è una medicina che spazza via tutte le nostre "dolorose fantasie". Bella anche la delicata e sensuale poesia di Marbe: lo so che siamo in inverno, ma mi piacerebbe sapere perchè le donne sentono tutte la primavera vicina e gli uomini invece vedono solo l'autunno.... L'"outing perugino" di Serena è una sorpresa: ma allora l'avevi riconosciuta anche tu "Città", e non dicevi niente? Quindi le lacrime sono di nostalgia! L'hai dipinta in un modo veramente speciale, la mia "madre adottiva". Ti devo un grosso grazie (adesso finisce, come si suol dire, che si "...esce a parenti"). Cristina ripropone il tema dell'emozione che scalda e rischiara la stagione dell'imbrunire, sempre con i consueti raffinati passi di danza. Belle le "voci di dentro" di Giorgio Medda, e poesia alta i sogni di Debora Chiti, per non parlare dei "venditori ambulanti di metamorfosi" di Michelangelo Marchingiglio (tutti poeti amati dalle Muse). Forte e toccante la lettera dall'Iraq di Cristiano Menaldo. Torna anche il Massimo Pastore cui siamo (io dico piacevolmente) abituati: indubbiamente c'è sempre sostanza al di là del superamento delle convenzioni lessicali. La buona stella di Enrico rischiara le notti con emozione. Il volo del Gabbiano oggi omaggia le Eolie: gioco facile per la bellezza e la potenza scenografica dei luoghi. Mi sono dilungato eppure avrei ancora altri poeti da commentare...ma come si fa? Buon lavoro e complimenti a tutti
Massimo Reggiani

Commento del 19 febbraio.
In questo meraviglioso spazio poetico, è difficile poter commentare tutto.
La poesia di Gabriele Piretti ( "Passato invano") subito mi prende,
dall'inizio, con la straziante immagine dello "scampolo d'uomo", alla
fine con "rimane viatico d'ebbrezza che illude di paradiso", bella davvero.
Mi piace il triste "falco guerriero" di Michela Zanarella; la triste, ma
forte, Giuseppina di Alberto Borgia in "Silenzi parlanti".
Bella l'immagine di Beatrice Zanini, "Sono il giunco che si incontra al
suo vento" in "Zefiro".
Giorgio Medda mi echeggia dentro, "Voci" dolorose, voce di coscienza,
grande poesia.
"Entra" di Cristina Bove, molto elegante, altissima in finale "tu mi
accendi di vita la vita sei una luce nel lungo imbrunire che fra poco
sarà notte fatta...".
Arriva intensamente al cuore Enrico Tartagni, "La stella", nella "stanza
oscura schiarita da gelida luce vetrata " si percepisce forte il dolore,
la solitudine e poi "un nuovo brillio", la speranza, l'amore, stupenda.
Apprezzo molto M.C. Latronico, che con "Volontaria" offre un contributo
importantissimo, un'esperienza di vita forte. Grazie.
(2/4/2003-Iraq) di Cristiano Menaldo, un "diario" che mi commuove
profondamente.
Serena Maschiella

Buon giorno poesia.
- La foglia - di Vania P. narra la paura di andare - morire - consueta, aspettare sempre il sole della vita.
- Eroticamente - di Daniela P., sarà perchè l'argomento dell'eros è per me il più fascinante in assoluto, ma questa è la più bella lirica che abbia mai letto in vita mia, su questo sentimento. Bravissima.
- Un certain regard - di Gianni L., intrigante e malinconica.
- Mano - di Tinti, un arto come estroflessione dell'anima a cercare, dare, avere consolare, salutare, scaldare il cuore dell'altro. Mano gigantesca come un eliso, a volte - purtroppo - altro, quando si insenguina, ma anche insanguinata accarezza. Grande spunto.
- Passato invano - di Gabriele P. bellissima e intensa disamina del sociale.
- Amo - di Anileda X. bella composizione, musicale e sciolta, lessico moderno, diretto.
- Volontaria - DELLA VITA Maria Cristina L. brava e grazie per quello che fai e l'esempio.
- Passioni fra donne - coraggioso ? Claudio C., che ne sai delle passioni lesbiche? è il pensiero loro che ti erotizza ? come accade a tutti gli uomini. L'avrei trovata molto più interessante e convincente, anche poeticamente, avessi raccontato desiderio tra maschi.
- Entra - di Cristina B. cerebrale sempre e tuttavia epidermicamente ricettiva. Decisamenvtei Erccontaos oggi la fa da padrone in pagina e le Ns grazie tutte, non sfuggono alla sua malia.essessit
- Amante astratta - di Jaqueline M. Ragazzi qi uesta è forte. Scrive da dio, con una scioltezza poetica che incante - almeno me - senza alcuna banalità. Bravissima.
- Non essere banale - no di certo Massimo P., casomai dissacrante. Pane al pane, vino al....fiato puzzolente. Mai scopato una che beve? Orribile, e poi non viene mai. Scherzo.
- Fotografie - di Mario F., poesia classica, gradevolissima.
- Impaginazione del 19 febbraio 2008 del sito Poetare, complimenti vivissimi al Prof Lorenzo De Ninis, per la composizione, l'accostamento, la sequenza dei pezzi poetici pubblicati. Da maestro editore. Grazie.
Modestamente.
BR1

Vania Pippi , scrivi ancora ! Il tuo stile conciso mi affascina . La tua " Foglia " che indugia sul ramo prima di cadere é il ritratto di tutti coloro che solo in apparenza hanno paura di non affrontare la vita e vogliono rimanere " legati prepotentemente al ramo " . Possono apparire dei " bamboccioni " , per dirla con un' espressione che la Politica ha fatto tornare di moda ; ma in realtà sono coloro i quali amano soffermarsi a rimirare le cose belle della vita , quelle che gli " indaffarati " dagli occhi distratti , trascurano : sono i poeti !
Massimo Marchingiglio, nei tuoi versi ci ritrovo Virgilio , il poeta che amava la Natura in tutti i suoi aspetti : le " umili tamerici " , il " faggio dal largo ombrello " sotto cui riposava Titiro , le " ombre che scendono la sera dai monti " ... tu mi inviti a scrivere , quando dici che il poeta fa risalire i corsi d' acqua alle fonti , ritrae il cinguettio degli uccelli , apre i fiori delicati dei petali .
Gianfranco Stivaletti .

Per Michelangelo e il Gabbiano
Mirabili poesie sulla pagina di poetare. Tra tante, spiccano le visioni di un mondo fantastico con il cinguettio degli uccelli chiacchieroni, nella "divina estasi" di Michelangelo Marchingiglio e quella di un mondo metafisico sovrastato dal suggestivo plastico "dei vulcani fumanti delle isole vaganti", come plasmati dalle mani di un abile scultore, su cui trasvola un Gabbiano sempre fanciullo.
Tiziana Cocolo

"Palloncini"- di Massimo Reggiani
Poesia fluida. Ricca di metafore. "-Leggeri salgono in balìa di un vento bugiardo,come palloncini da mano di bimbo sfuggiti, tutti i miei anni-" ... il tempo è sfacciato e beffardo, insorabilmente ci sfugge dalle mani . Questi pochi versi sono una poesia piena di sfumature, nell'isieme la poesia esprime vari significati antropologici. E' un dipinto monocromo di malinconia tra ricordi sbiaditi, che il tempo si porta via... "Ancora notte" di Giorgio Medda- "i miei pensieri non corrono forse quanto il volo di una allodola ma gli stan dietro"- grande senso di libertà...ho chiuso gli occhi per poter immaginare questi versi saturi di passione... e la sensazione è stata molto gradevole. Oggi queste poesie servivano all'animo mio! Grazie a tutti....
Debora Chiti

18/02/2008

Mi hanno particolarmente attratto per l'originalità e la forza del pensiero "Mi rivesto" di Cristina Bove e "Mia madre si chiama Utopia" di Massimo Pastore.
Angelo Taraschi

Solitudine, anni che fuggono, amore a distanza (reale o virtuale): ecco i temi poetici di oggi. Ma è d'obbligo aprire con la drammatica domanda formulata da Enrico, che riecheggia il grido del Crocefisso: "Mio Dio perchè mi hai abbandonato?". E' poesia forte, espressione di un travaglio esistenziale: non spetta naturalmente rispondere nè al lettore nè al critico. Ma la redenzione potrebbe essersi già fatta storia, varrebbe la pena considerarlo. La nuova riflessione di Daniela ha già invece in sè la risposta: bisogna "curare il fuoco innato che sopisce dentro". Forse che non siamo nati per amare? Belli i ricordi di Marco Cabassi, "seppia al tempo" (mi fanno venire in mente le foto Alinari). Anche Bruno parla di ricordi: come cambiano i luoghi e le persone! (Stupendi gli "scalzi pensieri"). Gianni A. Pia fa venire un dubbio: ci si conosce meglio di persona o a "distanza web"? Però vale la pena di tentarlo questo poetare-day. O no? Debora Chiti scatta la foto ricordo del viaggio della vita: folgorante. Natura che parla, come spesso accade nelle poesie di Silvano. Qui una pioggia simbolica segna in modo efficace il passaggio del tempo, in una consapevolezza improvvisa. Belle metafore di ambiente marino di Michela Zanarella. Poi c'è il ricorrente fenomeno di tele-poesia (ormai ampiamente studiato) che oggi mi lega a Maria Cristina: gli anni che sfuggono dalle dita. Il concetto è limpidamente concentrato nel semplice gesto di chinarsi a raccogliere le perle cadute. Efficacissimo. (Poi sul come riuscire a farlo è un altro discorso...). Marbe comunica benissimo e ci trasmette la sua eccitazione "virtuale" (Spero che le pillole le butti via comunque...). E poi ancora l'artista di Marilisa Zanon, lo squillo del telefono di Maurizio Battistoni, la notte di Giorgio Medda, la solitudine di Palma Cassarà, l'ombrello di Jacqueline, il guado di Cristina (il "chimerico riflesso della luna" è arte) e la consueta coda della cometa sulla pagina azzurra disegnata con emozione da Silvia Trabanelli ed Irene Pizzimenti. Infine Massimo Pastore, con una delle più belle poesie di oggi: il tema è la ricerca di qualcosa che vada al di là, di un "senso oltre il senso" (e quindi aggiungerei di un destino che superi il contingente). Lo stile completa il tutto. Buon inizio di settimana a tutti
Massimo Reggiani

"Distanza web" di Gianni Pia, una poetica verità, una vita a latere.
"Palloncini" di Massimo Reggiani, mi piacerebbe che fossero tali gli anni passati e i pensieri, e gli errori...bello sarebbe poterli osservare mentre si allontanano portandosi via un pò di noi...e restarsene qui, nell'altro azzurro della poesia...
"Improvviso notturno"di Silvano Conti, bellissime metafore, e la chiusa "...ricoprire i secoli - precipitati e inutili così! - fra scrosci di rintocchi - sui tetti di eternit."
"Smanie" di Aurelio Zucchi, perfettamente cadenzata, squisitamente significativa, immagini sempre originali "...aggrapparsi a spigolo di luna..." "...agguantare in un sol colpo il mare..."
e "...Sarà, la vita, un nuovo tipo d'aquilone?..."Ecco la rileggo più volte e mi piace sempre più. Anche il racconto è piacevole, sarcastico al punto giusto.
"Comunque un brivido" di Maria Beatrice Zanini, tratteggio di un nuovo modo di innamorarsi, ma anche di disilludersi...è tutto più veloce, si consumano amori nel giro di pochi giorni...però la cosa che sconcerta davvero è l'intensità con cui si vivono, forse più incisiva di quella "reale". Brava.
Su tutte "Un ombrello d'erba" di Jaqueline Miu, verso per verso un grande piacevolezza, l'ho ancora riletta e la bellezza delle immagini mi ha preso "...Per baciarti ogni tanto la bocca - mi fumo un fiore..." e "...gli occhi, - non d'acqua ma di comete - con code." questa chiusa deliziosa. (Perchè la maiuscole ad ogni inizio verso? penso che appesantiscano inutilmente la poesia, parere strettamente personale, s'intende). Complimenti.
Buona poesia, buona settimana a tutti i sitani e al Magnifico.
Cristina Bove

Spunta la luna dal monte ...ed io non riesco a leggervi tutti , vi sfioro solo con mani un poco stanche ..
Mi hanno colpito il delicatissimo messaggio d'amore di Gianni caro "per essere piu' affini nel cammino comune", "Verso il tramonto " di Debora Chiti,immagine abbagliante e lirica, "Anniversario" di Maria Cristina che raccoglie perle che sfuggono ....mi sento affine, il brivido di Marbe al pc divertente,ironico e dolce, e poi Cri, Br1, Massimo.P, Aurelio( sarà la vita un nuovo tipo d'aquilone?), Jaqueline.M(per baciarti la bocca ogni tanto mi fumo un fiore) e ... altri ed altri ancora
Grazie a tutti ed al Magnifico.
Tinti

17/02/2008

Mi scuserete ma rileggendo il mio commento (forse questa domenica sono un po' assonnato) mi sono accorto di una espressione che si presta ad un involontario malinteso, e di una dimenticanza: il Massimo Pastore che non ti aspetti...misurato e sincero...non è che me lo aspetto "smisurato" e "bugiardo", ho proprio sbagliato i termini: intendevo appropriato nei toni (comunque intensi) ed immediato nell'espressione, con un registro diverso dal suo consueto...così penso si capisca meglio. Poi alla mia frettolosa rassegna mancava imperdonabilmente Daniela coi suoi colori rubati al cielo (molto bella, al suo solito). E qui auguro buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Buon giorno domenicale, poesia:
"I miei fiori" di Massimo P. molto piaciuta; dubito di aver esattamente capito la metafora. Non che importi.
"Piano sette" di Enrico T., un viaggio di appena sette piani, ma viaggio comunque, fino allo spazio in tre minuti. Bella idea.
"Ottobre a Vetralla" di Gianfranco S., che faremmo senza ricordi.
"S.Faustino" di Armando B. , frusta ragazzo frusta. Fino a l'altro giorno non conoscevo San Faustino e la sua storia (?). Santo perchè fortunato?
"Nuance" di Daniela P. vena malinconica, dolce e ispiratrice di buonissimi versi, come questa.
in "Sconosciuta" come cavalier servente, Pierluigi C., pone il suo scudo a difesa della... sconosciuta a testa china che cerca tenerezza.
"Prima di addormentarsi" la bella lirica di Luigi P. sulla difficoltà di paassare oltre la realtà della vita quotidiana.
"Where" di Gianni L. le cui metafore botaniche mi sfuggono, ma la poesia è molto bella.
"Idiozia" di Michela Z. bellissima poesia che - a mio parere - musicalmente risente di troppe interruzioni dovute all'interpunzione.
"Poeta" di Maria Cristina L., aforisma di ammissione di...., ma non è vero!
uno "scaracchio" di Aberto B. all'indirizzo dei "...i nuovi padroni", sputa - lama - sputa, qualcuno deve farlo. Grazie.
"Retorica" fine colta composizionin di Marzio T. Complimenti.
Condivido il "tappetino" - Aforisma - di Aurelio Z. a Cristina B.
Erotica "Spremi il mio succo" di Claudio C. - bella la metafora dell'uva.
"Le onde" di Maurizio B. sembra faccia sentire l'inesorabilità dell'azione meccanica della vita, sulle rocce, come nel corpo umano, che continuamente cambiano.
"Grucce" di Tinti, grandissima questa immagine. L'ossatura fittizia, altra, che si riveste della nostra immagine - i vestiti - usati per essere qualcuno il giorno, qua e la nella vita. Per me questa: numero uno, oggi.
Giorgio M. di "Via del porto" ci farei un racconto breve. Non per minimizzare la poesia, perchè si presterebbe ad un narrato complesso. Scusa l'invadenza.
Jaqueline M invita a "Un amore impossibile" coraggiosa. Mi piace l'argomento.
Modestamente, BR1

Oggi provo ad essere più sintetico, riassumendo i titoli che più mi hanno convinto, senza nulla togliere alla "fatiche" di tutti gli altri poeti: I miei fiori, un Massimo Pastore che non ti aspetti, misurato e sincero. Piano sette. A parte c'è la spiegazione di tutto, che Enrico Tartagni ci ha affidato con cuore aperto: la poesia non cresce sugli alberi e non si crea sui quaderni di esercizi, ma nasce dalla vita. Gianfranco: ma io ci vedo doppio, oltre a Giacomo vedo anche Giosuè, o forse ho bevuto troppo Est Est Est? Luigi Panzardi: i ricordi del giorno che ciarlano come telegiornali (bella immagine) sono il coronamento di una suggestiva descrizione della fase che precede il sonno. Quello di Maria Cristina, oggi laconica, è forse un elogio della reticenza? Se non è così, e quindi non ho capito, vuol dire che con la poesia non si dice mai abbastanza... Serena ci colpisce un'altra volta esplicitamente con il suo difficile momento: il nostro è un riparo umile e senza pretese per la sua tempesta, ma sincero. Sottoscrivo l'aforisma di Aurelio Zucchi, che è corollario a quanto già detto prima a proposito di Enrico. Claudio Cisco, con echi di carme latino, smussa in metafora gli angoli della sua incisiva poesia erotica. Immagine di elegante espressionismo quella di Marbe, mentre gli abiti di Tinti sono più surrealisti ma l'effetto è garantito (però mi chiedo, la gente è davvero così o è una nostra proiezione che ce la fa vedere in quel modo?). Chiudo la rassegna, oggi più breve per cause di forza maggiore, con il barbone di Giorgio Medda, altro ritratto toccante della nostra epoca, e con le liriche di grande atmosfera di Cristina e Jacqueline. Anche questa domenica è stata arricchita dalle vostre voci poetiche: grazie a tutti
Massimo Reggiani

Commento
"Piano sette" di Enrico Tartagni, per l'atmosfera stralunata che permea questi suoi versi, che mi pare di riconoscere...
"Nuance" di Daniela Procida, mi sembra una delle sue più belle, per i miei gusti, s'intende. Perchè sento una ulteriore sua acquisizione di forma che meglio riesce ad esprimerne i contenuti altamente poetici.
Luigi Panzardi con "Prima di addormentarsi" con delle metafore lievi a descrivere sogno e realtà..."...prima che arrivi lo stuolo di lucciole - a seminarle intorno bagliori di temuti pensieri." contrapposto a "...e ciarlano di eventi come telegiornali - i ricordi del giorno trascorso..." con la chiusa che è veramente bella.
"Se sogno" di Bruno Amore, mi ha stupita, nel senso che mi ha trasmesso tanto di quel suo sentire in questi pochi versi...molto di più che in altri pure altrettanto validi. Sarà che vi colgo una vena erotica filtrata, intensa ma sognante, nuda sotto velature che ne smussano gli aspetti forti senza per questo renderli meno passionali...Proprio bella, Bruno!
Aurelio Zucchi, se l'aforisma si riferisce al fatto che tu mi attribuisci "essere" poesia anzichè "farla", allora non mi resta che ringraziarti con tutto il cuore...ma, e se poi tu volevi dire esattamente il contrario? mi viene il dubbio...
"Grucce" di Tinti Baldini, abiti vuoti, cara, quanti se ne incontrano per via...e quanti "ritornano - appesi nell'armadio." la sera....Lucida, sintetica riflessione poetica.
Bella anche "Via del porto" di Giorgio Medda, una poesia che fa pensare...
cristina bove

Efficace per il ritmo incalzante “ Le onde “ di Mauro Battistoni
Molta fantasia nelle “ Grucce “ di Tinti : sembra di vedere una scena di “ Fantasia “ , il film di Disney . Cara Tinti , questo commento mi è venuto “ a caldo “ appena letto la tua poesia : spero che tu non lo prenda come troppo riduttivo . Anche Disney era un poeta !
Molto dolce quel “ perdersi “ di Marbe nel quadro di Kandinsky .
Caustico ed autoironico , specie nel finale , il S:Faustino “ di Armando Bettozzi .
Di “ Padre “ di Massimo Reggiani di ieri che ho letto e riletto trovo molto significativi gli ultimii versi : “ ...oggi di tanto in tanto posso sentire / quella voce ancor sonora e gaia / che il vento porta a consolarmi il cuore “ . Spesso basta soffermarsi su un particolare di un panorama , su un angolo della nostra città , per rivedere o riascoltare la voce di un padre o di una madre che non c’è più : è come se i nostri cari trovino il modo di parlarci .
Gianfranco Stivaletti.

Serena Maschiella, le tue poesie sono bellissime! Portano alla superficie un dolore intimo e straziante. Posso anche capire perchè. Carissima Serena,vorrei che tu trovassi conforto e dalle tue poesie inserite nel sito e che tutti possano leggerle e dal sapere che ti sono vicino con lo spirito, come tutti gli altri Poeti del resto, ne sono certo.Enrico Tartagni.

16/02/2008

"Guarda se ti è chiaro" di Massimo Pastore, chiarissima ironica, dissacratoria...
Bruno Amore, "Arringa del sette", bella ma mi ha anche messo addosso una grande malinconia.
"Darei la mia strada - se potessi - per vestirmi di terra - e foglie - con solo il viaggio - nella borsa." Chiusa formidabile per la poesia di Gabriele Piretti, poesia che merita riletttura e che è piena di significato.
"Padre" di Massimo Reggiani, bella rievocazion di figure parentali , avvolte dalla nostalgia per gli affetti e per i luoghi del passato, espressa con garbo e senza cedimenti patetici.
Di Elia Belculfinè "Le tue parole alle mie mani" mi incanta...mi trasporta con quelle parole che "...compongono sandali - di legno da - calzare per il dedalo - dei giorni verso un passo di rotta - e la dignità d'essere - polvere nel vento...." è pura poesia. Le parole di Elia si trasformano davvero, trasportano in zone alte, un tappeto volante del pensiero...
"Rinascerò" di Aurelio Zucchi, indiscussa tecnica, preziosità di immagini.
Vorrei ancora sottolinearne altre ma purtroppo il tempo disponibile è davvero poco. Ma le ho apprezzate tutte e ringrazio tutti gli amici poeti che ci propongono il loro sentire procurandoci dolci emozioni.
cristina bove

Mattinata di sabato: ci incamminiamo sulla strada azzurra di oggi incontrando subito le suggestioni amorose di Jacqueline, che ci fanno volare in alto (affascinanti le "piste di decollo"). Non mi pronuncio sul nuovo messaggio di Massimo Pastore (confesso, ho paura che non mi sia chiaro per niente): ogniqualvolta credo di aver intuito il significato di un verso rimango con più interrogativi di prima. Passo la palla agli amici interpreti del sito. Il sonetto di Armando Bettozzi dovrebbe essere di più agevole interpretazione (la trottola immagino sia la Terra, e la confezione è impeccabile). Delicata e sentimentale la dedica di Gianni Langmann: qui però si tratta di qualcosa di più che telepatia, giuro su quello che volete che l'altro ieri ho scritto una poesia per San Valentino in cui offrivo una rosa e i frutti dell'autunno… e ho pure una testimone che sembra aver gradito (per fortuna il contesto era molto diverso). Bruno torna al tema più intimo della sua poesia, la declinante stagione della vita, con echi di carducciana memoria ("…sette paia di scarpe…etc.."). Viaggio grondante di immagini e metafore quello di Gabriele Piretti, mentre Elia Belculfinè omaggia da pari a pari la sua maestra e musa. Si imprime nell'anima l'immagine di morte fotografata da Alberto Borgia, non può che appartenere alla sua esperienza. Buon compleanno a Serena e buona lettura, chiunque sia l'autore della poesia, reale o virtuale… Ancora orgoglio, ferite e duelli, bella e musicale la lirica di Debora Chiti. Mi piacciono molto le quartine di Aurelio Zucchi: l'unico rimpianto della sua vita sembra essere quello di avere avuto troppa sensibilità…ma se così non fosse stato ora non sarebbe un poeta…Bello anche il sincero autoritratto di Maria Beatrice, e bella l'immagine di Maurizio Battistoni che mette al riparo l'innocenza dalla violenza del mondo. I versi di Tinti li può facilmente ritrovare chiunque se segue la loro musica! Non posso non associarmi al tributo di Martina Modesti a Giovanni Pascoli (a proposito, il poetare-day si potrebbe fare a Castelvecchio, magari il 10 agosto….). Suggestivo l'incedere di Giorgio Medda, ma un po' pessimista sulla capacità d'ascolto di certe categorie di persone…E via a chiudere con le consuete conferme: la stupenda veglia d'amore di Cristina, il poetico ottimismo di Irene Pizzimenti e l'incubo di Silvia Trabanelli, cui va l'odierno premio speciale per la sceneggiatura, ma anche l'augurio che si tratti di una metafora e non della vita reale. Buona poesia a tutti
Massimo Reggiani

15/02/2008

Commento della sera.
"Conducimi" chiede Cristina B. timorosa di un salto al quale non si sente adeguata. Eppure l'altro è lì, con la mano tesa nonostante lei si schernisca ...il sole del tuo sguardo che non mi vede come son davvero...:
"Festa degli innamorati", Ida G. fà una dolcissima conferma d'amore.
"Fiori di limoni" di Jaqueline M. - stava andando in deliquio per la sensualità dei versi, quando ho incontrato ...mi sento alla deriva / del tuo carnale Dio (?) che attende il mio prego. Gradirei capire, non ci arrivo.
"Il silenzio" di Gianfranco S. romantico quadretto di luoghi passati, quasi una gioventù.
"Come la cerniera..." forte Massimo P. che gode la poesia sensualmente e sessualmente gli produce piacere. Di che millesimo sei? Non che sia importante, per la scuola.
"Nel tuo antro" si legge una grande sofferenza in questa di Daniela P., ma tanto orgoglio del suo amore, che indurirà - desertificherà - il cuore di lui. Quale commento si può su un sentimento. La poesia è bellissima.
"Anche stasera" una aperta dichiarazione d'amore di Pierluigi C. ...incapace di provare amore, se non per te...;
"Sgomento" di Alberto B. pesca nella sofferenza quotidiana, che tutti vediamo, passando, e ce la sbatte sul grugno. Grazie.
"Le tue mani" di Claudio C., divertente. Potrei avere il cell. della esperta signora? (scherzo eh?)
"Risvegli" di Maria Beatrice Z., sensualissima, sarà la primavera ragazzi. In questi giorni ho scritto un "Risveglio" anch'io, vediamo chi è più sveglio, poi!
"La spada" di Maurizio B., metafore guerresca di che? ...il cuore è nella spada che brilla... dell'ardimento, l'intelligenza, la passione, l'amore?
"Di nuovo" e sempre, Tinti. Ogni mattina un boia cerca la sua vittima e la vittima il suo boia. Così va questa m. di vita.
"Il mare dentro" Giorgio M. lo fa sentire acquatico, pioacevolmente descrittivo.
"Al caldo del camino" di Irene P. a d dolce , romantica pace dei sensi.
Modestamente.
BR1

Venerdì: inizio sontuoso di mattinata. E'un tema che incontriamo spesso nelle pagine azzurre, quello introdotto da Cristina, che accomuna un po' tutti noi abitanti di questa stagione della vita: il bisogno di un amore che "guarisca" e "rimargini" le ferite del tempo. Ma non tutti sanno esprimerlo con il suo tocco di classe. Molto intensa la dichiarazione d'amore di Ida Guarracino. Consueto turbinìo di sensi per Jacqueline, su cui aleggia sempre un che di misterioso. Paolo Ghelardini: mi piace molto l'aforisma dell'egoista (a volte mi ci ritrovo, naturalmente nel ruolo dell'egoista..). Quella di Antonio Alvaro è una storia di tutti i giorni, una malinconica denuncia della vita di oggi, filmata con stupenda sensibilità registica. Non posso ignorare i silenzi di Gianfranco, li abbiamo conosciuti un po' tutti. Sempre espressivo l'hard-talking di Massimo Pastore. Omaggio di Gianni Langmann alle "terre dimenticate", nella giornata del ricordo. Daniela, la tua metafora speleologica mi pare davvero geniale (per esperienza aggiungo che i duelli di orgoglio sedimentano pericolosamente fino a costruire muri). La denuncia di Alberto Borgia (viene da lontano, per chi l'ha seguito da sempre) assume oggi toni veramente commoventi. Marbe risveglia i sensi con un bel climax che è molto più di una raffigurazione simbolica (un esempio che si contrappone ad altri amici poeti più "espliciti"). Bella l'immagine del "guerriero" senza macchia e senza paura di Maurizio Battistoni, mentre la domanda di Tinti oggi si commenta da sè. Bello anche l'accostamento della luna al movimento furtivo del gatto (Silvano), e di grande capacità evocativa il mare di Giorgio Medda, universo interiore pullulante di creature riccamente illustrate. Chiude il "tempo allungato" di Irene Pizzimenti, che ferma gli attimi con il consueto sapiente lirismo. E gli altri naturalmente non sono da meno. Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Oggi,sinceramente,invidio Carmen Lama,Perché avrei voglia di commentare come si deve questa POESIA,e non ne sono capace.E’ a dir poco Meravigliosa

Conducimi
Conducimi per mano
amico dell’ombra
oltre le soglie della mia ferita
rimarginami il cuore
guariscimi la vita
e se pure non puoi ridarmi il tempo
dimmi che tutto non è mai perduto.

Dipingimi di note l’invisibile
ch’io lo possa mirare
svolgiti lento come brezza lieve
librata sulla pace dei miei sensi
pronuncia il nome mio
solo se puoi
rubarlo al sogno e renderlo diletto

Attraversami l’anima
e il mattino
avrà per oggi il sole del tuo sguardo
che non mi vede come son davvero
ma solo l’illusione d’un abbaglio.
E poi
quando la notte calerà in silenzio
sull’universo che per te ho creato
abbracciando te stesso abbraccerai
l’amore mio che in te si è riversato…
Grazie a Cristina Bove per questi stupendi versi!Ogni parole mi rapisce,quindi ho deciso di fare un copia incolla,è stupenda!
Da Anileda Xeka

Commento alla Poesia "C'è dell'altro,194" di Bruno Amore
Splendido affresco, anche se crudo, di taluni aspetti del mondo contemporaneo.
Complimenti .... anche per la metrica ottonaria.....
Roberto Bottiroli

Oggi su tutte "Festa degli innamorati" di Ida Guarracino, perchè una dichiarazione d'amore che attraversa il tempo e può ancora esprimersi così "...e io mi innamoro di quel ragazzo - ogni notte amando le sue rughe - il suo profilo i suoi saggi silenzi - innamorarmi è viverti vicino." è straordinaria è meravigliosa. Ida mi hai fatto volare!..
E poi "Una rosa sul davanzale" di Antonio Alvaro, anche questa bellissima e tenera riflessione d'amore.
"Il silenzio" di Gianfranco Stivaletti, perfetta metrica ma ancor più intima sospensione che nel silenzio percorre anche strade del cuore.
Le rime di Bruno Amore per "C'è dell'altro, 194" che con sapiente ironia ci fanno pensare...
"Anche stasera" di Pierluigi Ciolini, altra bella dichiarazione d'amore...si vede che S. Valentino ha veramente ispirato...
"Le speranze son partite" di Enrico Tartagni, mi risuona dolente nell'anima, so che quell'Uomo è ancora di là da venire, e noi sempre più desolati.
E' un grido questo di Tinti Baldini, "Di nuovo", cara amica, di nuovo accade tutto, corsi e ricorsi storici, ha scritto qualcuno...lo stiamo vivendo, il ricorso, e non solo per questo...
Cristina Bove

Che atmosfera in simbiosi stanotte:amore e passione ,denuncia , speranza..e poi di nuovo amore in un cerchio quasi rasserenante e rassicurante,dico quasi ........
Cri cara, dato che mentre la leggevo , mi pareva d'averla scritta con te, mi sono fatta condurre per mano dall'amico dell'ombra che rimargina ferite ..Dolce quest'altro da te che guarda il giardino non piu' in fiore ma pieno di profumi.Così sento con te e quante volte.Grazie
Gianfranco, sempre di Giacomo seguace,fa apparire d'incanto quel silenzio che accarezza l'anima e dà pace.Quanto lo vorrei sentire piu' spesso.!
Danieluzza,e che stile e che poetessa!" ti farà male ogni stilla di me che avrai sciupato" ecco la Domina Plena dignitate.Ciao
Br1,che dire? Tutto hai raccontato in stile impeccabile con struggente chiusa.Condivido ed apprezzo ,caro.
Enrico,"le speranze son partite", arriva quasi come un imperativo l'esortazione ad andare altrove a cercare l'uomo del destino..ma quali sono i lumi nuovi? quali lanterne ci guideranno nell'impervio cammino?
Marbe,perdizione in passione d'amore:come t'invidio!
Alessandra.V, "smarrimento" in crescendo raccontato con gusto sottile ed acuta attenzione :bella la chiusa.
Irene, "m'allungava il vivere quel tuo sguardo.." fuori dal tempo,sogno magico,dolce brezza,quasi languore in ritmo che accoglie.
Su tutte,Massimo.P:la poesia "perdente" ermetica come la cerniera dei pantaloni che solo lei puo' aprire:bellissima dichiarazione d'amore,invidiabile!Bravo!Il tuo stile cosi' sintetico e lirico fa grande tenerezza.
Grazie a tutti e al nostro illustre e benefico vate.
Tinti

"Festa degli innamorati" di Ida Guarracino, con linguaggio lirico di pura poesia, canta il vero amore; mi ha riempito di dolcezza.
Angelo Taraschi

14/02/2008

Poesie del 14/02/2008
E torna Wilma. Quale giorno migliore della festa di San Valentino per la sua dichiarazione d'amore? Un minuetto, un ricamo finissimo che lega due anime attraverso le care voci note. Voci che ora si inventano sinfonie, ora serenate, per un canto che si fonda e si perda nell'Infinito.
Cristina: se disfatta deve essere, infine, per ognuno di noi, che abbia ali e voce come la tua.
Il nome tuo resta nell'aria, sospeso, lieve. Resiste alla tempesta e sopravvive al naufragio. Non temere la dimenticanza. Il tempo è eterno e così dura l'amore, per le anime belle.
Antonio Alvaro: mi sembra di vederla, potrei perfino disegnarla, la tua bambina incredula, in attesa di vita.
Molto bene Aurelio Z. La tua goccia ti darà infine il la che attendi. Grande Bruno! Lui fa così: getta una monetina e i tuoi pensieri incominciano a fluire rapidi. Da cosa nasce cosa e una poesia diventa un racconto infinito. Inventar parole, Tinti? E' quello che fai ogni giorno, con tenacia, con ardore, con la fiducia di poter scavare un solco che indichi la via e lasci un segno. Perché sei poeta e i poeti questo fanno: inventano parole in un modo che nessun altro osa..
Grazie a Irene, a Silvia, a Silvano e a tutti quelli che oggi hanno lasciato sulla pagina azzurra una scia d'amore.
Rosa

Aurelio Zucchi, ....se lo hai depositato intatto per timore di mostrarlo al mondo..... è una immagine bellissima, come tutta la tua "Goccia di Goccia"
Maria Cristina Latronico

Debora Chiti "Sempre". ... "chi potrà essere re / come te nel mio cuore". La donna ama veramente con tutta se stessa, l'uomo, nell'amore è spesso meno generoso. Da ragazzo su di un medaglione che donai alla ragazza che amavo scrissi su di un faccia "Tu" e sull'altra "un angolo di vita". Ero sincero come Debora, ma lei, sono certo, scriverebbe a tutto tondo "Tu" "la mia vita" . Che bello ! In realtà è molto più bello amare che essere amati e in questo le donne in molti casi segnano un gran punto a loro favore.
La poesia è bella, sincera, femminile e lirica. Continua a scrivere (magari firmandoti col nome prima del cognome). Se anche nell'espressione di altri sentimenti saprai essere così passionale e diretta, invidierò chi ti conosca.
Gus

San Valentino, ho il presentimento che l'amore sarà il protagonista di oggi: che cosa nascondono di attuale le "stanze" ariostesche di Simone Baldacci? Poi ci si imbatte in Cristina e nel suo malinconico naufragio, ed è una magnifica progressione, gli endecasillabi finali sono una poesia nella poesia, di rara perfezione. Molto belle anche le voci di Wilma Certhan, che esplorano l'infinito. Un amore diverso, toccante, quello di Antonio Alvaro: l'infanzia derubata ritrova la speranza. Delicatissimo. Altro amore, ancora diverso, la terza puntata della vicenda narrata da Maudits: e se non l'ha capito ora.... Altro amore ancora, amore per la libertà: nel quarantennale della primavera di Praga il bell'omaggio di Gianfranco (poi la storia rimescola le carte, ma va sempre ricordato che il '68 non fu per tutti un pranzo di gala...), ed anche Gianni Langmann affonda la penna nel calamaio della storia per ricordare le fondamenta dell'epoca in cui viviamo. Drammatico e furente il grido di vendetta di Michael Santhers che fa appello a tutta la sua forza espressiva per condannare l'indicibile crimine che qualcuno ha il coraggio di spacciare per amore. Di originale surrealismo il colloquio di Bruno con il suo doppio virtuale. Amore mercenario quello descritto da Claudio Cisco, con malinconica riflessione. Ed ecco l'augurio di San Valentino di Maria Beatrice che accolgo anch'io con piacere ed ottimismo (per una volta...). Ma eri di passaggio a Verona o ci abiti? Ironico finale di Angelo Taraschi per il suo San Valentino, molto indovinata la sceneggiatura. Bei versi d'amore anche quelli di Aurelio Zucchi, ma anche quelli di Debora Chiti e di Aurelia Tieghi. Non è in linea con il contesto amoroso di oggi l'espressiva e dolente Eclissi senza speranza di Michela Zanarella (toni che non mi aspetterei mai declinati al femminile). Quello di Tinti è un vero e proprio manifesto elettorale in poesia: mi associo, ma da che parte andiamo? Sempre in tema d'amore anche Silvano, vicenda forse ermetica ma la musicalità del finale è chiarissima. Molto espressivo ed efficace anche il momento descritto da Luigi Panzardi: mi evoca la tecnica registica del video-clip, con dissolvenze, e repentini cambi di scena. Dalla Liguria stavolta la cartolina del Gabbiano, cui la nostalgia non impedisce di proseguire il volo della vita (se passi anche dalla Riviera di Ponente ho qualche luogo da salutare anch'io..). Concludono come sempre le soavi liriche di Irene Pizzimenti e Silvia Trabanelli, degne di una giornata come questa. Buon San Valentino anche a tutti gli altri poeti
Massimo Reggiani

Che bella pagina !Che bel azzurro!
Aria e acqua di Giorgio Medda,scrivi il tuo nome in maiuscolo,per favore,non posso vederlo cosi,perché non sei solo aria e acqua ma aggiungi la parola Dolcezza e Poesia e moltiplicalo per l’infinito…Lo sento molto vicina questa tua,comprendo la tua sofferenza. Grazie per i tuoi versi!E’ un vero piacere leggerti. Altretanto bella la poesia Di Cristina Bove,mi vorrei perdere in questi versi…Molto,ma molto bella “poema “di Jacqueline Miu,(in rima c on la stella che prodiga nei tuoi occhi…l’assoluto)Che bel inno d’amore,in questo San Valentino,”la voce “ Di Wilma,Grande,Brava,Bellissima,(perché possiamo insieme esplorare,l’infinito) “fesso di un computer “di BR1,come darti torto,capita anche a me. Bella “paura di ponderabile” di Marzio Tinti.”goccia a goccia”di Aurelio Zucchi,che dire se non GRAZIE per questi versi stupendi!Grazie anche ad Aurelia Pieghi,Alla cara Tinti(buttiamo alle ortiche i vestiti,quelli che han coperto tanto infamità)”Chi sa quando”di Maestro Silvano”precipitando mi chiamerai”.Un abbraccio a Daniela(a me piace il tuo nuovo stile,non perché capisco qualcosa,ma perché mi piace la tua ricerca,perché è una ricerca di te,del tuo sentire,lo fai alla Grande,in qualsiasi stile) e a Gloria che oggi non leggo
Anileda Xeka

Giorgio Medda "Aria e acqua" in cui per un attimo esistere...in astrazione osservarsi in introspezione viversi....
Antonio Fabi, finalmente ti sei rifatto vivo! Dissacratorio come sempre, ritorna a dardeggiare dei tuoi strali ironici...
"La voce" di Wilma M. Certhan, la vibrazione dell'anima, questa la voce degli uomini e questa la voce di Wilma, accorata, appassionata, che si fonde con l'altra che vorrebbe alleviare, portare calore e tenerezza dove il buio incombe...e da questa fusione nascere l'oro dei miracoli...Amica cara, canta, canta più che puoi, l'etere risuonerà della tua anima e gli dei non potranno restare indifferenti...un abbraccio.
Bruno Amore e il computer...e dai!...è pur sempre vita. che si svolga nel tuo pensiero o si scarichi nei puntini di una tastiera, sei sempre tu che dirigi...Tu, non lui.
"Preludio d'amore" Angelo Taraschi ha questa lucida ironia che lo porta a sdrammatizzare le attese. Comincia con l'acquerellare una scena...poi ti scaraventa su una panchina. Mi è piaciuta tanto.
"Soffio di cielo" di Aurelia Tieghi, un vero soffio leggero, bello questo stile, cara, ti stai svolgendo in cerchi sempre più ampi di poesia.
"Presto" di Tinti Baldini, eh, sì amica mia, occorre proprio inventar parole...e forse con le parole inventeremo anche i fatti.
"..E tu - certamente dimentica - inconsapevole amore - chissà quando - precipitando - mi chiamerai." Bellissima chiusa per una originale e bella poesia.
"Il golfo del Tigullio" de Il Gabbiano, una trasvolata sul paesaggio con le ali di un pittore ed il cuore di un poeta...bella, bella.
cristina bove

Come sempre mi soffermo a commentare le poesie che mi hanno più colpito scorrendo la pagina di oggi . Mi piacerebbe commentarle tutte , ma il tempo é tiranno !
Efficace e graffiante l' epigramma di Fabi su Giuliano Ferrara : se cade sotto gli " occhi giusti " passerà alla Storia.
L' Amore cantato da Wilma Maria Certhan come armonia a due voci é quanto di meglio possa desiderare una coppia : il raggiungimento della fusione totale tra due anime .
Semplicemente fantastica l' idea di Aurelio Zucchi di organizzare un " Poetare-Day " per conoscerci di persona : c'é solo da sperare che si possa svolgere in un luogo facilmente raggiungibile da tutti ; dal momento che , come presumo , noi " poeti azzurri " proverremmo da diverse parti d' Italia . Vedere se davvero siamo come ci siamo immaginati ! Nell' attesa , é bello anche far lavorare la fantasia .Colgo l' occasione per chiedere come fare per mettere su una " pagina personale " sul Sito come hanno fatto alcuni di noi con foto e note biografiche : sulle istruzioni sull' uso del Sito non ne ho trovato traccia .
Un caro saluto e un augurio di un felice S.Valentino a tutti gli " accoppiati " !
Gianfranco Stivaletti.

Belle e tutte meritevoli stasera ma mi soffermo su quelle piu' in sintonia:
bentornato Antonio, mancavi veramente, sagace ed abilissimo..ed in gran forma:effettivamente....e poi Jaqueline "poema" è un poema di lirismo autentico"..se dovessi accendermi potrei brillarti in versi.." e le delicate voci all'unisono di wilma ,benritrovata e,mi pare,serena e la delicata Aurelia con tocco fatato e poi Brunaccio a cui sorrido di striscio , con amarezza:questo aspetta figli e nipoti..parlare ad uno specchio muto e spento? Della bella poesia di Marbe m'è rimasto impigliato e non se ne va "..nell'aria si respira la magica emozione...d'avere in tasca ancora un motivo e una ragione.." in speranza di dare il corpo al vento e correre verso e ancora..Grazie e poi Angelo,Angelo ,Angelo mio ,quanta simpatia emani intorno poetando!Aurelio domanda in soffio "dove hai riposto il cuore?" a chi non ha voluto o potuto accordarsi "alla sua musica"
Il nostro Silvano con "..rovistare il cuore" m'ha fatto rivivere sensazioni che mi parevano sepolte..macchè sono lì vigili e pronte ,in agguato sempre come violazione che a volte si sfalda..Ringrazio tantissimo Il Gabbiano con i cui versi ho volato nel "mio golfo" a sentire odori,a toccare "in paradiso colorato": meglio di cosi'!
Su tutte stasera m'immergo e nuoto nel fluido scorrere di "aria ed acqua" di Giorgio.M in cui quello che gli altri vedono di te non sei tu perchè ..sei farfalla rarefatta nel cosmo.Stile e contenuto in sintesi perfetta.
Grazie a tutti voi e al nostro illustre e disponibilissimo Lorenzo il magnifico,prof.eccelso.
Ciao Tinti

13/02/2008

Bella...sorrisi di Bruno Amore...
purtroppo ho poco tempo...
un saluto a tuttiiiii
Michele Cristiano Aulicino

Mattinata di mercoledì: protagonista del "Respiro di ogni giorno" di Luigi Panzardi è la straniante quotidianità metropolitana, con brillante chiusa "quasi a modo di Quasimodo", molto bella (...ed è già stanca la sera). Bello anche l'invito rivolto alla malinconia da Giorgio Medda. La ricetta per le lenti dell'anima di Cristina è abbandonarsi al ricordo d'amore, tema spesso presente nelle sue liriche, e ancora una volta le danze vengono chiuse con la qualità e lo stile consueti. Antonia Scaligine ci conduce per mano davanti alla grotta di Lourdes, illuminata da intensa fede mariana. Dubbi esistenziali espressi con grande profondità concettuale quelli di Jacqueline (notevole la scelta linguistica). Sia Gianni Langmann che Massimo Pastore attingono a drammi del sociale, ovviamente con diversi stili e visioni, entrambi efficaci. L'Hidalgo di Enrico Tartagni ha un bell'impatto immaginifico, ma rimane il mistero sulla sua identità. Sottile disquisizione filosofica in versi quella di Gabriele Piretti (ma basta il rasoio della razionalità per risolvere il "desolante umano terrore"?). Meravigliosa immagine, quella di Serena, poesia vera che può nascere solo da amore vero. Qualcuno ha il coraggio di definirla una semplice... ecografia? Ed è amore anche quello di Anileda, sempre limpido come il suo personale modo di esprimersi. Concordo poi con Marzio Tinti (..nessuna lingua è comprensibile per il mediocre). Faccio mio anche l'inno alla tolleranza religiosa di Maria Beatrice, in "entrambi i sensi di marcia". E poi Tinti, che ammonisce sull'essere disponibili verso gli altri che sono specchio dei nostri stessi bisogni. Molto bello l'Elogio di Maurizio Donsanti, mette voglia di abbandonarsi alla vertigine (o comunque di evadere dalla realtà "statica"). Chiudono i Dolori di Silvia Trabanelli, sempre impeccabile nel suo stile avvolgente e musicale. Anche stavolta ho dovuto escludere tanti poeti per motivi di spazio, ma assicuro che nessuno era inferiore a quelli citati. Buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Poesie del 13/02/2008
Bella "Caterina è nello spazio" di Massimo P. Parole che giungono fin qui come se avessero attraversato un mare infinito di onde psichedeliche. Il volo di Caterina , tra satelliti e stelle radenti, scuote l'anima. Bruno, davvero una follia stupenda la tua "Sorrisi". E poi Alessandra P.- "Siamo contrasti di tante specie". "Eppure" di Tinti la dice lunga sulla difficoltà di comprensione nelle relazioni umane. Straordinario Maurizio Donsanti: farebbe bene a tutti rallentare ogni tanto e cedere alla vertigine. Cristina " col gatto in grembo a riposare", sempre pronta a ripartire quando l'amore chiama. Hai visto mai? "La felicità è amore, nient'altro." scriveva H. Hesse . Grazie ancora una volta, Cristina. Elia magico che ferma il treno della morte con il suo desiderio di vita. La formula scagliata contro la sorte è un richiamo alla primavera, luogo mentale della fioritura (amygdalus=mandorlo) e dunque della rinascita, anno dopo anno. Ciò che è davvero importante è sempre anche fragile e delicatissimo. Come un'amicizia, come un bianco fiore di mandorlo. Ma la persecuzione non fermerà la vita; Auscwitz non ha vinto, infine. Un percorso comune a tanti quello descritto, con forza e rimpianto, nello "Scrigno" di Massimo Reggiani. Brave Anileda, Irene, Silvia. Buon pomeriggio a tutti
Rosa

Cari, ho cambiato email ....e stasera mi scateno in questa lunga notte di luna e raccolgo nel mio cesto di rose recise che dureranno per sempre "Hai visto mai" di Cri quando tu "allontani il libro della vita e siedi col gatto al grembo" in pausa ma...poi basta un fiato.."un filo di sentire" per risvegliar sensi e desideri in "paso doble":quanto è mio il tuo sentire.
E poi entra nel cuore quel"giovane Amleto"di Jaqueline Miu, lui che non conosce vie brevi al bene.." per culminare in una chiusa molto intensa.
Chissà perchè mi riporta alla mente "Rocco ed i suoi fratelli" di Visconti.
Appare nitida , chiara la visione di prato"pelato"in deserto d'amore di Giannilang..forse tra le piu' belle , a mio parere e poi Br1"la sfida al cielo imbronciato ci ripagò fino al midollo dell'ossa" di sensualità quasi sofferta.
Gabriele sferzi in versi con l'armata nera di pappagalli a cui aggiungerei,col tuo permesso,allocchi e qualche avvoltoio....Ciao
"Franco deve andare..è figlio di David..uno sporco ebreo.."Grazie Elia sempre( qui a Torino proliferano sui muri del centro scritte terribili;pare di essere stati scaraventati da una ignobile macchina del tempo indietro.....)
Passato, MassimoR, di soffocante, affanosa ricerca che lascia tra le dita solo rancori e rimorsi ma poi..piangendo e ripiangendo si cresce ,come ci dice in versi eloquenti Maurizio.D
Compare a darci coraggio e nuova vita il dolcissimo bimbo che nuota "nel mondo soffice di luna .." di Serena: miracolo condiviso e ciao.
Incipit di Anileda forte nel suo solito habitus secco ed incisivo per sorprendermi poi pian piano con una chiusa candida in amore.
Condivisa appiena con Alberto l'atmosfera magica della sera in poesia.e la conclusione poetica di Marbe:"ognuno sia padrone di una volontà che non intacchi dell'altro la ragione"non semplice ..
Atmosfera felliniana in Claudio.C..ricorda la tettuta tabaccaia di Amarcord...molto gradevole e l'elogio alla vertigine di Maurizio.D quello sbandamento che ci restituisce come specchio in frantumi immagini delle tue fragilità:bellissima metafora.
Grazie anche a tutti gli altri e al nostro
Tinti

Amici ringrazio per i bei commenti fatti alle mie poesie....Debbo dire che leggo
poesie di questo sito e trovo che sono molto belle....mi è piaciuta lo scrigno diMassimo Reggiani ,Il
respiro del giorno di ..Panzardi...Coinvolgente la poesia di A.Bettozzi..e tante altre...Purtroppo
non ho molto tempo e leggo ' a pezzi e bocconi'
Ciao a tutti e grazie A presto
silvia

" Il respiro del giorno " di Luigi Panzardi é un' elegia moderna , con ben riusciti " distici " che con una musicalità " classica " descrivono la vita quotidiana dei giorni nostri : Molto efficace é il verso : " il ritmo scandito degli affari impregna l' aria " ; infatti quando ci troviamo al mattino in un bar , a gomito a gomito con impiegati e legulei che consumano il cappuccino senza nemmeno togliersi da sotto braccio la cartella , si prova quasi un senso di fastidio per la fretta con cui si serve e si viene serviti al bancone .
Antonia Scaligine in " Nostra Signora di Lourdes " ci fa veramente "rifulgere una luce " in questo sito ! Si distingue per il ritmo narrativo delle strofe che ci presentano l' evento miracoloso dall' inizio sfolgorante ( " un lampo squarciò il buio dell' anima " ) fino al messaggio di speranza per gli uomini di oggi ( " perché il morire sia un risveglio " ) .
" Lo scrigno " di Massimo Reggiani ci offre una riflessione sui ricordi covati dentro di noi , che , pur ricchi di tesori , possono essere una ricerca deludente se ci rifugiamo in essi come a dei " referenti di sicurezza " senza trarne uno stimolo a salire per l' " ardua china " .
Gianfranco Stivaletti .

Commento 13.2.’08:
Anileda Xeka: Senza mai perderti: inno all’amore vero, quello che è e rimane radicato dentro il cuore e fortunato l’uomo che ne è il destinatario! Bella, coinvolgente poesia. Armando Bettozzi: Fuochi: Bel quadretto d’amore, dipinto con i pennelli e i colori più belli esistenti: piace molto quel seguire “in parallelo” cosa accade fuori e cosa accade dentro i cuori dei due innamorati, al tramonto, sulla spiaggia. Bella, proprio bella, perfetta anche nelle espressioni che si susseguono con un ritmo leggero, denso di tenerezza. Elia Belculfinè: Viene il tempo del torrente: con acuta mente, il poeta ha immaginato in questa poesia l’arrivo della primavera (che un ragazzino aspettava da tempo, osservando dalle finestre di casa) attraverso il tempo del torrente rosso. Il ragazzino prepara gli arnesi da pesca, intanto che aspetta il suo amico Franco arrivare per insegnare anche a lui a parlare con le rane. Ma Franco deve andare via, perché è un ebreo, deve partire con un treno che lo porterà in un luogo da dove non si ritorna, ahimè!. Il ragazzino, pronunciando la formula magica che ha imparato chissà dove (amygdalus communis) pensa di poter fermare quel treno, affinché Franco non parta e gli insegni la lingua delle rane, come promesso. La formula magica è data da due parole (il nome scientifico del mandorlo) che suonano strane per il ragazzino e per questo egli attribuisce loro un potere magico. Qui, quello che emerge è il valore dell’amicizia, in nome della quale si vorrebbero fare le cose più impossibili, perché si possa continuare a goderne. E spero di aver compreso, Elia! Daniela Procida oggi manca, ma ho in mente moltissime sue poesie che mi hanno letteralmente “rapita”, alcune brevi ma forti, passionali, espresse in forma magistralmente poetica, rinnovo i miei complimenti e mi riprometto, di commentarne in modo approfondito qualcuna; per rispondere alla domanda rispetto allo stile che stai sperimentando, Daniela, voglio dirti che a me piace moltissimo, la poesia All’arenile è veramente e stupendamente bella. Anche Un angolo di te mi è piaciuta moltissimo, in particolare per quello svelamento finale inaspettato che dà ancor più valore ai versi che precedono. Sei molto brava, complimenti!
Carmen Lama

A Dani,rileggendo le ultime poesie (mi piace assai ..non chiedermi..) mi pare che il tuo stile già così personale e pregnante per gli accostamenti lessicali,le ferrate metafore e lo stile intrigante si stia muovendo verso lidi piu' antichi ,piu' morbidi attraverso colline e valli in cui appaiono dirupi ben celati.Mi pare molto bello il tuo mutare in ricerca di te in poesia.Grazie giovane amica.
Tinti.

12/02/2008

Sfuggono alla vista stasera......non tutte ho potuto leggere e me ne rammarico nè rileggere ,come spesso mi capita e allora tocco appena con garbo spero.
Silvano mio bosco,i tuoi fremiti e battiti sconquassano dentro!
Rientro gioioso e simpatico in forma smagliante di Roberto.
Pierluigi, basta l'incipit splendido ..mi ricorda l'inizio di un racconto breve di Buzzati ,con tutt'altro messagio però.Complimenti.
Angelo,perfettamente rappresentato il teatrino ma io spero sempre ..che non sia così .Dani,non sei tu quella che guardi da fuori..bravissima a scavare dentro in poesia.
Serena,struggente Caino già dentro senza esser voluto.Stile scarno di notevole efficacia espressiva..
Marzio.T, anch'io vorrei sotterrarmi!
Pier.Vittori, grido ,gemito di dolore per le donne piagate e piegare e auspicio che i poeti possano parlare alle orecchie dei potenti(credo sia una pia illusione)
Sento Miamia la poesia di Mariacristina ;..bendata deve aspettar di guarire! Condivido appieno sensazioni,dolore ,speranza in stile sferzante e pieno.Brava amica nel........
E grazie a tutti gli altri e in primis al vate dei vati, Laurentius.
Tinti

Commentata:
"Amore teneramente..." di Silvano C. assolutamente tenera, romantica e dolce. Un pizzico anacronistica, a parer mio, ma si sa sono prosastico.
"Alla poeta" scrive Glò, l'altra, quella meno visibile - a noi - ma che lei sa esserci, assoluta-mente, inevitabil-mente, preponderante-mente sempre, anche quando non sembra.
"Esausta" la nostra Cristina B. - ...laciando il cartellino bene in vista...superstiti di ruderi e abbandoni...inutilmente abbaglieranno il tuo precipitare. - Toccare terra, alfine, potrebbe essere salutare, non temere. Il volo è condizione aliena all'uomo.
"Tribolazione" di Salvatore A.S. quando - pregiudizi dominano - dannano l'amore intragenerazionale. E si ripiega verso l'autoflagellazione come salvacondotto per qualche pensiero ardito, almeno.
"Lontananze" di Tinti B. bella metafora vignaiola. Una speranza, spesso inconfessata, di liberarsi dal tutore al quale sei legata per portare i frutti lontani da terra, puliti e al sole che li renderà prodighi. Ma anche la vite, credo, vorrebbe lasciarsi andare, sdraiare a terra, stendersi morbosamente al sole di traverso.
"Io non sono me" di Daniela P. non si riconosce in quella che gli chiedono di essere, altra, forse aliena alla sua natura, alla sua mente, alla sua anima. Sentimento e pensieri, convincimenti come -...propaggini dell'anima... - L'altro cerca in noi quel che ama o amerebbe, raramente quello che c'è.
Modestamente.
BR1

Anche oggi colgo solo le impressioni più vive che mi rimangono dalla lettura di tutte le poesie: il tenero piedino che Silvano fa spuntare sul finale del suo Amore (che con fantastica immagine "straripa dal bicchiere della notte"); il vespro di Luigi Panzardi, tempo serale dell'esistenza, nostalgia del senso della vita perso nei viali della depressione; il mal d'Africa di Giorgio Medda, potente ed evocativo, colpisce anche chi in Africa non c'è mai stato, ma si può anche avere nostalgia di luoghi dell'anima; l'eco shakespeariana nella bella lirica proporzionata e compiuta di Gianni Langmann; la mente poetica di Glò, il volo esausto di Cristina, la dissociazione di Daniela, il "filo di luce lunato appeso nel blu notte fondo" di Bruno, la luce di speranza di Enrico Tartagni, la donna vitruviana di Antonia Scaligine, l'apologo dell'anticonformismo (o almeno questo mi sembra di intravvedere) di Michael Santhers; la satirica pantomima elettorale di Angelo Taraschi; la commossa descrizione di un sentimento resa con grazia e misura da Salvatore Armando Santoro; l'inadeguatezza gridata da Maria Cristina; l'accorato lamento raccolto da Pier Vittorio Pinnola; l'amplesso catartico di Claudio Cisco; la fine dell'innocenza dell'umanità nell'emblematico stupro descritto da Maurizio Battistoni; il bel paesaggio dell'anima per il riposo di Tinti (le dune langarole le conosco, come sai Gallia Cisalpina me genuit...); ed infine la memoria ospite (bella immagine) di Irene Pizzimenti.
Chiudo chiedendo a Serena di darmi l'"interpretazione autentica" del suo Caino, che vedo più vittima che carnefice, se ho ben inteso.
Buona serata a tutti i poeti, sempre in grande spolvero, anche quelli non citati
Massimo Reggiani

Veramente, veramente bellissime tutte, oggi...MI sento imbarazzata a fare una scelta ,ma non potendo fare altrimenti mi soffermo su quelle più vicine al mio sentire.
"Amore teneramente vicino" di Silvano Conti., ispirata dai versi bellissimi di Alfonso Gatto.
"Alla poeta", espressione d'amore, di afflato, di grande respiro, e colei cui è dedicato ne coglie ogni minimo segno, ogni massima traccia.
"Le campane del vespro. di Luigi Panzardi, "E ci distilla il cuore - la malinconia delle ore dimesse - dei quadranti vuoti..." che bei versi!...
"Allegoria vitruviana" di Antonia Scaligine, una bella, colta, elegante poesia.
"When" di Gianni Langmann, forse una delle sue più belle, almeno a mio avviso, perchè reca immagini che mi si riflettono dentro come in uno specchio...mi piace proprio!
"I commedianti" di Angelo Taraschi per la forza delle parole, dei concetti forti e condivisi, della cadenza piacevole, per tutto, insomma.
"Tribolazione" di Salvatore A. Santoro, che a parte la consueta bravura, la maestria del ritmo, si offre al nostro sguardo senza falsi pudori, aperto cuore ed anima con i sentimenti di un amore delicato e solenne nello stesso tempo.
"Sorridere" di Bruno Amore, versi che nascono dalla necessità di non tradire il reale, di non scendere a patti con la mistificazione...bella.
"Io sono" di M.C. Latronico, che nell'immagine dell'ustionato che non può esporsi alla luce, offre il quadro della condizione umana, feriti tutti e mille cicatrici...
"Dentro gli occhi" di Pier Vittorio Pinnola, buona resa metrica, ben trattato l'argomento, una poesia che fa pensare.
"Lontananze di Tinti Baldini, argomento indubbiamente profondo, ma trovo che in questo verseggiare meno frammentato, si esprima benissimo, e che la poesia ha un concatenamento di immagini e di sillabe davvero piacevole.
"Io non sono me" di Daniela Procida, rarefatta in questo essere duale, che stenta a volte a riconoscere se stesso.
"Ali di vento" di Palma Cassarà, perchè una grande poetessa sta crescendo in una piccola lei.
"Anomalie" apprezzo tutto , argomentazione, scorrimento, forma.
Grazie a tutti.
Cristina Bove

Le poesie che hanno fatto centro nel mio cuore oggi: La mia immagine di P.L.Colini, soprattutto mi toccano i primi versi,"
sono un uomo riflesso in un tramonto senza fine" e verso la fine " quello che aspetta un'alba nuova per indossarla"..Quel vestito mille volte rattoppato( che si legge in una mia)mi pare si capire che è ormai consunto..A tutti suggerisco di rinnovare abbigliamento..basta crederci..!Molto bella complimenti; e poi veramente commovente "io sono"..Cara M.C.Latronico, spesso gli inabili sono coloro che pur avendo non danno..! Sei d'accordo?
Complimenti anche a te!
Molto belle e cariche anche le altre, Saluto tutti con profonda ammirazione ,Marbe.

11/02/2008

Cari sitani, siete proprio una droga , si soffre d'astinenza senza questo bellissimo spazio azzurro cosparso di stelle.la sera tardi. ed io ne avrò per un poco perchè internet e posta vanno e vengono altalenanti ,vi posso leggere , a volte e non rispondere e mi disturba.Se vi arriva,cosa che auspico, vorrei ringraziare tanto veramente Marbe ,Serena e Maria Cristina( una vecchia canzone cantava "Maria Cristina me quiere governar...non mi pare si adatti nè a te nè a me ,vero? ) di antenne sensibili e profonde , la cara amica CriCri,Gianfranco(bravissimo), Massimo e gli altri che posso aver scordato.Ciau a Dani,Gianni,Angelo.Bentornato Roberto..Non sono riuscita a leggere tutte le vostre poesie , solo una scorsa ma Anileda e Massimo.P mi hanno presa..come spesso accade.Infine Glò grande messaggera in "Africa".Un saluto a Melissa. Bruno sto ancora ridendo!
Ciao e a presto
Tinti

Commento 11-02
Daniela P. "Un angolo di te", mi pare assolutamente notevole - ...Rade umane orme...e...sgomenta rimanesti...a fissare la tua coscenza -;
Glò " L'Africa" - dove "...L'Africa muore ingoiata in un morso d'alito di confusionale indifferenza...Comprensibile senso di colpa internazionalistico. Quanti hanno coscenza del rapporto proprio benessere / malessere altrui?
Antonio A. "Un battito" -sufficiente ha metterci in difficoltà per le implicazioni successive, mascolinamente centrata. Bravo.
Gianni L. "Risveglio" apprezzo moltissimo lo stile e la tecnica e trovo l'utilizzi in basso profilo. Non so dove abiti, io che stò vicino ad una foresta lirtoranea, non sento usignoli e le allodole le ho viste a mazzetti di dodici, appese alle cinture dei cacciatori della maremma, sino a quest'anno. Perdona la franchezza, scherzosa.
Salvatore A.S. ha un "Risveglio" più terra-terra, umanamente avvicinabile e condivisibile, ancorchè poeticamente eclettico.
Mauditis (che minchia vorrà dire) con "Allora insisti?" denuncia la sua ricerca - divertentissima - del poetare toscano birbone dell'intrattenimento medievale.
Stivaletti "Tra le nuvole" con Zucchero Fornaciari: aquilone, palloncino, dirigiobile, arcobaleno e via dal mondo terrestre.
Serena M. "Giurassico" - davvero ? Tempi moderni, Maschiella, bel cognome.
Anileda X. "Nostalgia" il vento della nostalgia ha un profumo di casa, inconfondibile.
Claudio C. "Madre e figlio" come un rito di iniziazione alla conoscenza, oltre il domestico egoismo, presa di coscenza del mondo, maturità umana e sociale. Bella.
Aurelio Z. "Eroe no" fare un gesto importante come fosse quotidianità. Bella; come da Lord Baden Pawel inventore dei boy scout.
Tinti "Come se" la parabola della vita e nel tragiito essere (forse) e dall'apice non si può che scendere giù fino a diventare un soffio.
Modestamente.
BR1

MarBe, mi ha incuriosito molto che tu pensi che abbiamo la stessa età.
In base a quali elementi ti sei fatta questa idea?
Allora sono andata a leggere tutto il
tuo "canzoniere", molto significativo, e ti dico non so che età tu abbia, ma mi sembra che ci siano successe le stesse cose, se interpreto quello che scrivi nel modo giusto, anche se, come ho detto in un commento sul sito, chi legge una poesia veste i propri sentimenti con le parole del poeta.
Bellissime e proprio mie "Da quando le tue mani" con quelle parole dolorosissime, vissute sulla mia carne "Ti ho staccato dalla corteccia della mia anima", Gente e Fantasma inquieto.
Ciao Buonanotte
Maria Cristina

Commento sulla poesia "Paesaggi" di Gianfranco Stivaletti
Splendido affresco in terzine endecasillabe rimate sul 1° e 3° verso.
Gianfranco è uno che sa scrivere oltre che comporre.
Complimenti
Roberto Bottiroli

Per Gianni Langmann
Nella tua poesia citazioni colte, D'Annunzio,- Ascolta/ Odi- e Shakespeare - l'allodola e l'usignolo.
Bella
Maria Cristina Latronico

La pagina di oggi ci offre due meravigliosi risvegli: Risveglio di S.A. Santoro e Risveglio di G.Langmann, molto belle e cariche di un leggero tepore primaverile(seguiranno a gg i miei Risvegli) ,nell'aria c'è un atmosfera che ci accomuna un pò ttt; risponde a ruota Il simpaticissimo G. Stivaletti con Tra le nuvole,e come la leggi ti toglie un peso dallo stomaco,complimenti!
E poi mi ha colpito M.Pastore con la sua Per ogni poesia c'è un poeta, soprattutto i versi che la chiudono, quel malinconico andare su tutto quello che si è saputo amare..Ma io aggiungo,i ricordi che restano dentro di noi sono il battito migliore per far vibrare le corde dell'anima dei poeti! Molto bella
Bravi sempre tutti e a tutti sempre grazie per quel tocco di magia che ogni giorno leggiamo tra le righe!
MarBe

Lunedì che mi trova un po' scarico e non esattamente in forma. Scusate ma oggi non riesco a commentare con serenità. Provo a trovare un poco di buon umore con Maudits (forse Modì? Sento profumo di cacciucco) e i suoi salaci toscanismi: però era più bella la prima puntata ("Oh grullo"), piena di spirito e vivacità. Devo dire che l'impressione più positiva mi viene proprio dalla poesia più anticonvenzionale, "Per ogni poesia c'è un poeta": è agile e incisiva nella forma, originale ed esplicita nel contenuto: il finale "un cane di uomo nella notte tetra, un malinconico andare su tutto quello che si è saputo amare" è una sintesi di genio poetico e consapevolezza. Grazie Massimo per averla scritta. Ma chi o che cosa noi abbiamo saputo veramente amare? Bravissimi tutti i poeti di oggi, sia che abbiano trattato l'amore per un uomo o una donna, o per il genere umano. Però, e scusate ancora, oggi faccio mia la dannunziana invocazione citata da Gianfranco, chiedendogli se mi fa posto sull'isola sperduta ed incredibile...
A presto, sicuramente con un umore migliore, e buona poesia a tutti
Massimo Reggiani

Oggi inizio con dare un risalto particolare a Daniela Procida: la chiusa della sua poesia rappresenta quell'attimo d'eternità che in realtà si perde nella vastità del cosmo interiore e mi ha colpito molto l'essenza della sua espressione. Grazie, Dani.
Gianni Langmann ed il risveglio ascoltato minuziosamente, un ballo di aperte sensazioni perfino corporee tra colori.
Bella ed originale anche Gianfranco Stivaletti che nella poesia ci mette anche quel sorriso che ci sa strappare....
Serena Maschiella "giurassica" nel suo vivere per vivere: la vita è questa ogni giorno, ed il bello c'è quando non sorvoliamo il significato della parola "vivere".
Anileda e le sue pillole mi rapiscono, ogni volta...
"Come se": Tinti come sempre sai "deformarti" egregiamente plasmandoti incessantemente: verseggiare fluido, continuo, senza sosta, coinvolgente. Un bacio.
Toccata anche da Adalberto Fornario con il suo "Eterno pensare"...
Un grandioso abbraccio a tutti, amici azzurri!
Glò

"L'Africa" di Gloria D'Alessandro, è un grido che non smette di echeggiare, una voce che adopera la poesia per continuare a farsi sentire...
"Come se noi qui fossimo esuli" di Luigi Panzardi, tutta bella e intensa da "Siamo seduti tutti sul lungo muro di confine - come formiche immobili tra la tana e il pane..."fino a "...come se fossimo soltanto brevissimi - esuli." Occorre aggiungere altro?...
"Risveglio" di Gianni Langmann, mi ha rapita in questa dolce atmosfera pre-primaverile, e la chiusa mi ha fatto sognare...
"Risveglio" di Salvatore Santoro, con il suo ritmo di versi cadenzati sa descriverci le esperienze emotive di un uomo che, malgrado gli anni, ha conservato in sè l'entusiasmo della giovinezza.
Bruno Amore, con "Un sorriso assente" mi ha aggiunto una tacca alle mie giornate, nel computo delle ore, in attesa di quel rintocco che nessun senso percepirà...malinconia ma ispirata poesia.
Perfetti endecasillabi per Gianfranco Stivaletti "Tra le nuvole" un vero piacere leggere e simpaticamente esserne attratti.
"Giurassico" di Serena Maschiella, percorso di lava e lapilli, nel fumo e nella cenere cercarsi...e poi...vivere per vivere. Sì, bella.
E altrettanto bella "Nostalgia" di Anileda Xeka.
"Eroe no" di Aurelio Zucchi, che si fa leggere sempre con grandissimo piacere per quella musicalità che gli è propria..."...dimenticando come un ombrello - un resto di felicità che ho lasciato..." non so perchè ma questi due versi mi piacciono proprio tanto.
"Come se" di Tinti Baldini, novella Alice...dove lo hai trovato quel fungo? Segui il Bianconiglio o il Cappellaio matto? Io sibillinamente il Gatto del Cheshire. Solo un sorriso.
Complimenti e grazie a tutti .
cristina bove

Per Africa di Glò, poesia civile e bella, solo due righe che proprio pensando all'Africa ho appuntato ieri sera,sarà anche questa la telepatia di cui parla Massimo Reggiani?
attraverso i tuoi occhi vedo
gli orrori del mondo
Per Maria Beatrice Zanini bello e denso il tuo "Viaggio"
Maria Cristina Latronico

10/02/2008

Belle le due ultime poesie "Premesso che..." e "Il Vesuvio ha parlato" di Joseph65. Attuali e ironiche fotografano bene alcuni aspetti della nostra società.
Angelo Taraschi

Mi sono piaciuti molto , oggi , gli slanci lirici – direi quasi i “ voli “ – di Maurizio Battistoni e di Giò . In Cristina Bove ho trovato notevole lo “ stacco “ tra la quarta e la quinta strofa ,, quasi un passaggio , un ritorno , alla cruda realtà . Tinti , con la sua consueta , “ ellenica “ concisione , ci ha regalato una riflessione sulla vita umana , tutta nell’ efficace gioco di parole “ Vita “ ... “ vita “ ( La Vita non è un ballo , anche se a noi pare a volte di essere afferrati come una dama per la “ vita “ e condotti nel vortice delle danze ) . Gianfranco Stivaletti .

Mattinata di passioni forti, questa domenica: Daniela, Jacqueline, Anileda, Irene ed Aurelia evocano fremiti, baci e sensuali passi di danza. Tinti riflette sul valore del proprio vissuto: ma non siamo forse tutti una bella collezione di sassi di ogni forma e colore levigati dal mare della vita? Gabriele Piretti è alla ricerca di un nuovo senso per le proprie parole, e Massimo Pastore sembra apprezzare la rassegnazione degli sconfitti. Serena scusa, ma da quale fruttivendolo ti servi? (Scherzo, naturalmente, c'è un bell'effetto onirico nei tuoi versi). Peter Pepato stigmatizza con arguzia la distanza degli intellettuali dalla realtà. Belli "i disordinati flutti del tempo" di Cristiano Menaldo. Intensa la riflessione di Claudio Cisco sull'intreccio tra l'istinto della vita e il destino della morte. Carlo Festa arringa con accorata partecipazione in favore dei deboli. Dalla Romagna la cartolina di oggi, portata dal Gabbiano in dolce volo nostalgico. Poi un invito, più che un commento: la vita continua perché necessaria, anzi, indispensabile (anche per gli altri): l'importante è essere ragazza dentro, vero Maria Cristina? Termino con un altro episodio di telepatia in versi: il mio Capodoglio doveva in origine chiamarsi "Mobbing". Per caso ho scoperto invece una stupenda poesia di Michael Santhers di qualche tempo fa che trattava il tema con vera profondità (vi invito a rileggerla) e naturalmente ho cambiato il titolo. Proprio oggi Michael ripropone con toni ancora più incisivi le stesse situazioni: come posso non essere in piena sintonia con lui? Saluti a tutti i poeti del sito e buona domenica
Massimo Reggiani

Tre su tutte,”un istante fa”di Gloria… nasce un sospiro lento…mi culla,tra l’etero essere rotondo(traspare sempre nei tuoi versi il tuo essere rotondo,a 360°) tossico versi,per scoprire il centro di un sole radioso(il donarsi ad una forza maggiore che non esige ricerche di termini o parole appropriate,ma solo un lasciarsi andare…tra le braccia del proprio sentire,ed è li che trovo la tua vera vera ricerca,sempre più vicina a te,e sempre più profonda),non penetra ,non brucia,non parla…memoria di filo spinato,appena sciolto con l’amore delle parole…(cassetti che abbiamo chiuso,ma che non sono loro a non parlare,forse siamo noi che non vogliamo sentire…finchè,t’accorgi che neanche questo basta per farli tacere…basta una parola,un immagine,un suono…per capire che la chiave sta proprio in quel amore per le parole e delle parole)adesso tra il mio respirare stanco,presente convulso,per gli anni di sentimenti appena provati….rimuoio( Il perdersi dolceamaro del ritrovarsi,lo trovo stupendo)il mio solfeggio di sguardi,persi nelle sinfonie non ancora ascoltate (ti fasci la testa,prima ?!O è soltanto una consolazione per i tuoi domani passati,o per i tuoi ieri di domani?!)
Lo so,non sono un gran chè,ma tutto questo mi è arrivato,leggendoti e un po conoscendoti .Un abbraccio Anima Tonda
Romani di Gabriele- grazie per questi versi e del messaggio,che ci invita a capire che le differenze non sono altro che un limite del nostro comprendere o meglio nel nostro voler comprendere , e il generalizzare un errore di tanti,purtroppo…
Sarò te e tu me di BR1 – Bellissima,
Un abbraccio a Tinti ,Daniela,Wilma che non vedo e un saluto a tutti
Grazie poeti Grazie poesia
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore Massimo,per il commento sulla mia di ieri,grazie per la tua di sensibiltà.
Anileda Xeka

09/02/2008

Beh cosa dire della pagina di sabato 9...facciamo largo ai sentimenti! Amore, amore bramato, sospirato, perduto..cmq sempre amore..Mi piacciono tutte, ma la mia preferenza assoluta va a Tinti, pochi versi esprimono l'essenza,ed io mi ci rispecchio completamente! Vi abbraccio ttt amici poeti.
Marbe

Commento del 9 febbraio.
Sempre profonde, da meditare le tue poesie, Tinti, che anche con "Vita"
si apre poetico mistero.
Mi attira il "Falò di carta" di Gianni Langaman, emozioni forti ma
composte. "Scegli una lama" di Cristina Bove mi piace molto, anche nel
sottile gioco "perfida-mente.. precisa-mente".
Veramente senza parole mi lascia "Carne e silenzio il muro dei giorni"
di Elia Belcufinè:
"...Un gelo di fili d'erba piantato nelle ossa","....Un cielo ci
lasciarono di perenne cecità", meravigliosa.
Serena Maschiella

Tinti, Vita, bellissima!
Maria Cristina Latronico

Ogni volta che leggo le storie di Antonellad mi vengono i brividi..
sembra di stare a parlare dello stesso uomo un po..
complimenti!
Pina D'Ulisse

Amici cari poeti! Una pagina come questa fa correre rischi seri al mio cuore...E' uno stupefacente inno all'amore.
Si comincia con "Immagine d'amore" di Maurizio Battistoni e si finisce con "Senza più ieri" di Irene.
In mezzo, le meraviglie di:
Tinti Baldini in "Vita", cinque brevissimi versi, una danza, e poi...
"Dietro il sipario" di Vincenzo Del Core, un'anima che vola fra rose e fogliame, che osserva se stessa nel tempo...
La vulcanica Daniela Procida, si lascia andare tra succosi frutti da assaporare con passione...
Gloria D'Alessandro con "Un istante fa" scrive con l'anima, più che con le parole, e trasporta nel suo mondo di sogno e poesia.
Aurelia Tieghi ci infonde speranza con il suo "Inno all'unità"
"Casa nostra non è qui - ma ovunque sia viva - l'idea del vento che spira - e chiama le nostre vele al mare - come spume d'acqua - ci orniamo d'onda - nell'eterno bramare terra - e lasciarla sempre andare..." la poesia di Gabriele Piretti, basta a se stessa per esserlo.
"Premesso che", di joseph65, perchè è divertente.
Arcangela Cammalleri con "Vibrazioni umorali", in un veemente tagliare e scheggiare, ci offre la misura della sua fragilità di donna, ma anche della sua fantasiosa poesia.
Gianni Langmann, "Falò di carta", ti prego, amico poeta, non sentirti così esposto al freddo...anche a me è capitato di sentirmi così, ma poi la poesia mi ha scaldato il cuore...a te serve solo accenderla ogni volta che vuoi.
Maudits, "Oh grullo" ecco un esempio di come si può fare poesia anche di un amore "webale"...
Salvatore. A.Santoro, sei parole, non di più, ed è Poesia.
Bruno Amore, un amore di Amore, facile giocare con il tuo nome, "Sarò te e tu me" che salvo tutta e ripongo nel cassetto dei sogni rubati.
Elia Belculfinè, "Nei silenzi che nessuno sa" mi ha rapita, mi ha fatto entrare nel suo mondo poetico con la maestria che lo connota, e nel suo mondo spirituale che va ben oltre la stessa poesia.
Silvia Trabanelli, musicalità dei versi, profondità di contenuto.
Al Magnifico Prof. delle meraviglie e a tutti voi, GRAZIE!.
cristina bove

Oggi vorrei fare un omaggio a tutti i bravi poeti del sito, io che NON sono poeta. Perdonerete il mio osare, ma è un pensiero obbligato dai versi poetici che voi offrite. In particolare l'omaggio è per Elia che anche oggi ha regalato una nuova perla preziosissima. E inoltre, per Lorenzo De Ninis, Silvano, Glò, Daniela, Anileda, Silvia Trabanelli, Tinti, Cristina, Aurelio, Massimo Reggiani e Massimo Pastore, Maurizio Battistoni, Gianfranco, Renzo, Armando Bettozzi, Michele Aulicino, Angelo Taraschi, Avanti Vitellino (sic!), Wilma, Alessandra Piacentino, Gabriele Piretti, Aurelia, Gus, Gianni Pia, Arcangela Cammaleri, Salvatore Armando Santoro, Bruno, Nino Silenzi e molti altri. Grazie delle emozioni che regalate.
Poeta
(ad Elia Belculfinè)

Aguzza, tua
sensibile mente
ti fa vedere
sotto la superficie,
nel profondo,
cose che ad altri
non è dato
neppure intuire.

E dopo aver letto
ogni tua poesia
mi restano gli occhi
pieni delle tue parole,
dolenti delle scalfitture,
bagnati delle lacrime
della tua sofferenza,
ridenti delle gioie della vita,
colmi della felicità
che mi regalano i tuoi sogni,
ardenti dei tuoi accorati silenzi
per tutto il male del mondo,
coperti dal velo spesso
della tua rassegnazione,
e pur sempre accesi
della luce della tua speranza.
Carmen Lama

Tenera è la notte stasera...
Glò, "Un istante fa" quasi ermetica in alcuni accostamenti lessicali,così musicale penetra nella coscienza.
Aurelia cara,sempre attenta al mondo nel suo dolcissimo "Inno all'unità" per tingere il futuro.... con nuove istanze.Preghiera di speranza.
Antonio.A passa nel profondo quell'amore smarrito ,che si è perso negli occhi bambini innocenti.Bravo
Gabriele, Romani', condivisa e bella per stile ben fuso all'intenso e corposo contenuto.
Gianfranco, mi suona dentro Leopardi,leggendoti.
Giannilang, quelle palline di carta ammonticchiate nella stufa mi ricordano me bambina che ossessivamente le mettevo in fila e poi le riponevo .Grazie per la rimembranza.
Arcangela e "l'ira improvvisa "nel volto dell'altro , a volte amico,che "rovina" e Cri e "la lama sottile precisa-mente..." danno struggimento intenso e tanto vero!
Brù,che goduria se fosse cosi'...
Alberto,sempre sulla breccia e "chi sarà mai che vi rispetta?". Bella domanda.
Elia "..uomo quando questa parola strappano dalle tue vertebre.." e piu' non dico.
Silvia,"..uno dorme ,uno veglia.." quasi cantilena..anzi canto di lavoro....Bello.Grazie
Grazie a tutti bravi e godibilissimi
Sogno e notte o notte in sogno opppure.....fate vobis..
Ciao al MAGNIFICO.
Tinti

Tra le tante perle di oggi, giornata veramente densa di grande poesia, mi colpiscono le parole del finale di Elia Belculfinè "Eppure fra spine di metallo, rose di sguardi a rifiorire: gli occhi dei nostri figli - di luce ancora." E' il senso della nostra esistenza. Poi le sentinelle di Silvia Trabanelli, originale cartolina dal fronte: è solo un malinconico messaggio contro la guerra e la sua tragica casualità o è una metafora dedicata a tutti noi in prima linea sul fronte della vita? L'amore scappato via è una ispirata immagine di Antonio Alvaro, e grandissima nella sua semplicità la similitudine del falò di Gianni Langmann (qui Pascoli lo scomoderei proprio). Ma non è tutto qui: molto belli il personale canto Rom di Gabriele Piretti e il pittoresco mercato palermitano con l'indulgente fruttivendolo di Salvatore Presti. E che dire della conturbante Daniela (siamo sempre in pieno Mediterraneo, e si sente..) e del "solfeggio di sguardi persi nelle sinfonie non ancora ascoltate" di Glò? E della lancinante visione di degrado urbano di Salvatore Armando Santoro? E ancora la vita di Tinti, l'amore perso di Massimo Pastore, la lama di Cristina, l'immagine di Maurizio Battistoni, il profumo orientale di Jacqueline, i brividi di Alessandra Piacentino, ma anche la preghiera di Simone Bevilacqua....Non posso però ignorare il gentile omaggio di Gianfranco alla terra che mi ospita: vedo che da romano, e quindi vicino di casa, la conosce molto bene...Ma naturalmente per poeti umbri intendevi il San Francesco del Cantico, Jacopone da Todi, o magari Sandro Penna, vero...? Grazie di cuore Gianfranco!
Grazie anche a tutti i poeti del sito per questa bella mattina di sabato che ci avete regalato
Massimo Reggiani

08/02/2008

Oggi vorrei fare una cosa diversa, raccogliere fior da fiore le immagini, le metafore, i lampi di poesia che più mi colpiscono: comincio subito dall'"attimo che fa da capolino dal muro del silenzio" (Alessandra Piacentino); molto belli il "sole che raggomitola i raggi nel cesto della notte" (Livia Corradi), e "le ombre allusive del cielo" di Silvano. Arcane presenze i "menhir eretti al cielo" di Tinti. Immagine drammatica ma significativa quello "stuprare gli anni anzi che vivere" di Daniela. Dolce e fugace il "bacio scappato per sbaglio" a Jacqueline. Espressione indovinata "sicuro di essere al sicuro" di Maria Cristina. "Noi abbiamo una lingua in più per poterci parlare" grande chiusa di Massimo Pastore, che vale anche per tutti noi.
Poi abbiamo un momento di raro sentimento descritto con altrettanto rara sensibilità da Anileda. Una dichiarazione d'amore travolgente quella di Carlo Festa. Begli omaggi di civile indignazione di Renzo Montagnoli ai "Native Americans " (con echi di "Soldato blu") e di Aurelia Tieghi ai popoli schiavi. Antonio Alvaro è già in campagna elettorale (purtroppo ci troviamo in una monarchia elettiva). Approvo il lamento di Gus ma non mi azzardo a rispondere alla sua domanda. Ritmato, apparentemente minimalista il Pianto di Gianni Langmann, ma più efficace di qualsiasi malinconica descrizione dell'autunno. Complimenti per le rime "feline" di Pia Barletta (il genere "filastrocca" non è mica così facile e marginale come sembra). Impotenza dell'espressione e dei sentimenti quella tratteggiata da Bruno. "Pulvis es et in pulverem reverteris" è infine il monito di Cristina, che sembra non concedere agli umani nemmeno un po' di sepolcrale e foscoliana "eredità d'affetti" (ma ho capito cosa intendi, c'è l'eco di un dibattito che continua...).
A tutti voi ed anche agli altri bravissimi poeti un augurio di buona serata
Massimo

BR1 bella la tua "La mente ed il corpo".
Ti ho scritto che conosco forse un poco dite e la tua poesia me ne da la conferma.
Posso dirti che una donna ama ugualmente, anzi di più? Entro troppo nel persoale?
Se è così ti chiedo scusa .
Maria cristina Latronico

Le poesie che sento più vicine a me per situazione ed emozioni:La nostra storia di
Carlo Testa, molto coinvolgente ,di una sensibilità tale da strapparmi qualche lacrima, e poi quella di Massimo Pastore con Chi ama la poesia ha una lingua in più, condivido in pieno, molto bella veramente.Complimenti anche a Massimo Reggiani e a Tinti. le vs sono sempre così cariche di effetti speciali e molto suggestive!
Complimenti sempre a tutti gli altri poeti !
Marbe

Mi soffermo soltanto su tre, oggi anche se le altre sono tutte meritevoli di elogio.
"Nazione indiana" di Renzo Montagnoli, che in un crescendo di denuncia, ci fa il quadro desolato e desolante della nostra cosiddetta "civiltà", quella dell'uomo bianco, che non ha mai avuto rispetto per colori diversi dai suoi ed ha sempre scippato la terra ai nativi, e sempre sterminato culture e saggezza che lui nemmeno si sognava e che tuttora non possiede.
"Preghiera nera" di Aurelia Tieghi, che si ricollega a quella di Renzo.
E "Il bel paese" di Gus, di cui condivido ogni sillaba ed ogni sofferta domanda.
A tutti grazie, anche dei commenti a me favorevoli. Un saluto speciale al Nostro Prof.
Cristina Bove

Stasera che maraviglia..e spero vi arrivi..amici ..sono un po' incasinata con la posta elettronica.
Come sempre Lidia fa fluire le parole arrotolate ,fluide scorrono dolcemente in assonanza morbida ed avvolgente.Grazie cara.
Unisco per messaggio le due bellissime liriche di Renzo "..portarono la civiltà dell'orrore " e piu' non dico ..e " noi guardavamo le stelle cadere con gli occhi della notte ..memoria murata viva ....." di Aurelia.Grandi!
Poesie e poesia ancora ,Dani,"..come mai da sempre mi muore triste il cuore .." verso di tal forza drammatica ...Ciao
Belle anche "Calvino" di Maria Cristina, Glò, Marbe, Aurelio,Irene,Bruno,la chiusa di Cri diventata mia,Giannilang....e altri ancora.
Su tutte stasera Massimo Pastore e la lingua in piu' che hanno i poeti con quel suo stile,seppur ammorbidito, tagliente ed originale.
Michele .A: dal primo verso ..è lui intrigante, inimitabile :amore da mangiare mordere, con occhi addosso che non sempre trova ..che immagine!
Infine Gus e l' angosciante ed angosciosa domanda a cui risposta non so dare "chi saprà far scorrere la scossa" per risvegliarci da neghittoso sonno?
Grazie sitani e grazie al vate e molto e sa perchè.
Ciao e notte di sogni veri.
Tinti

07/02/2008

Oggi cominciamo con gli auguri ad Aurelio Zucchi (acquariano come me), che affronta con animo positivo ed ottimista l'avanzare del tempo, rispondendo indirettamente alla domanda di Tinti: è così che si riacquista l'armonia...beh, poi tra il dire e il fare.... Rimango sempre un po' senza argomenti di fronte all'ermetismo, più o meno spinto, e mi limito a gustare le immagini e le atmosfere che mi evoca: mi riferisco ad Alessandra Piacentino, a Silvano Conti, in parte anche a Glò. Sono più in consonanza con il pennello di Gianfranco che dipinge la nostalgia con le giuste tinte, e con il suo ritmo, un metro che si adatta ai miei tempi. Il cuore di Daniela non smette di amare nonostante le ....lesioni da sovraesposizione solare. Legittimo il desiderio di rottamazione del mondo di Michael Santhers, simpatico il topolino di Armando Bettozzi, belle le emozioni descritte da Serena Maschiella, molto sensuale oggi la "Giulietta" di Cristina, piena di luci rumori e odori l'attimo descritto da Bruno, eteree e fluenti le ombre umane di Arcangela Cammilleri, realistico il miraggio di Enrico Tartagni, significativo il canto del grillo di Silvia Trabanelli (la speranza che rinasce anche nel più buio panorama dell'anima) e misterioso il viaggio tra i segreti di donna di Irene Pizzimenti. Ma oggi su tutte la struggente dedica di Maria Beatrice Zanini: intuisco una vicenda su cui non intendo fare domande, ma il senso di dolce compianto raggiunge il centro del cuore.
Purtroppo lo spazio non è sufficiente a comprendere gli altri poeti, che sono sempre comunque accomunati dallo stesso plauso.
Buona serata
Massimo Reggiani

Carlo Festa
la tua poasia mi colpisce molto perchè pur esprimendo i sentimenti di chi è abbandonato, riesce a cogliere il futuro di chi abbandona.E' vero che alcuni amori non si dimenticano mai, per quanti buoni motivi ci siano stati per chiuderli fuori dalla nostra vita.
Le tue parole mi hanno fatto tornare ragazza. ed anche ora che non lo sono più a volte il suono del telefono, l'ingresso in una libreria, la folla di un cinemami fa venire in mente chi ho lasciato.
Maria Cristina Latronico

Stasera m'immergo in Anileda "..palcoscenico è la vita sempre meno mia " e poi mi rialzo e sogno il mio compleanno con Aurelio che "accetterà gli auguri da chiunque avrà il coraggio ,," di non dirgli che sta invecchiando.Grazie amici e buona notte.
Tinti

Aurelio!!! Tanti auguri di buon compleanno! Una poesia, la tua, che non graffia gli anni che passano, anzi: è tenerissimo l' approccio al tuo esser "cresciuto"! A-U-G-U-R-I, e brinderò... col rosso!
Il vento nel canneto: quell'"aprire gli inaccessibili candori" è quel soffio di cui si ha bisogno, sempre, anche se l'esser fugaci è proprio di chi è "stretto" dal tempo. Un caro saluto caro Gianfranco!
Tinti bella.... la tua poesia è il lifting naturale d'armonia e pensieri... sento "a pelle" il tuo esser giovane dentro.
Anileda... tormentata e splendidamente presente a te stessa, senza paura. Una poesia di coraggio e per questo mi è piaciuta, moltissimo.
Siamo solo... viaggiatori fatui del mondo. Arcangela Cammaleri. Che dire? Vera nella forma, nelle figure, nelle vanità, in ogni parola scritta e... letta ad alta voce.
E dulcis in fundo "Il profumo della neve" del Gabbiano: il bianco ed il giallo insieme per mano nella regia incantevole e dolce della sua Grande Poesia... ahhh, che bello potersi rifugiare in certe righe dopo momenti Forzati e costretti dalla pagnotta!!!
Lorenzone! A Lei un inchino e delle rose...
Glò

Fabio Rocca la tua poesia di oggi mi ha toccato l'anima...magari una speranza...e io ti dico che quella speranza diventerà possibile e il tuo pensiero d'amore non resterà anonimo, è già arrivato dentro a molti cuori spezzati...Grazie per la grande emozione che ci hai donato!Ho sentito molto vicina a me anche Vento nel canneto di G. Stivaletti, quel leggero e mite soffio di vento che stamattina ho avvertito come una carezza..! Complimenti a tutti i grandi cantori del sito e non me ne vogliate se non riesco a commentare tutti, non sono all'altezza!Saluto Massimo R. Il tuo Drago mi ha commosso..Quanta poesia nelle vs parole..è bello scoprire che esiste un mondo di uomini che sa parlare con gli occhi del cuore..
Ciao Tinti,sempre grande,le tue mi piacciono tutte!
Abbraccio tutti, oggi è un giorno buono per me...
MarBe

Commento sulle poesie del 06/02/2008
Ciao stasera in poesia.
Preghiera quasi, alla gente indifferente,giudicante,ingannatrice che "ti succhia la linfa..":piena di passione ,Marbe.
Bel quadretto ironico,calzante ..mi par di vederli,Gianfranco.
Forse siamo ridondanti e velleitari..ma che goduria ! Scritta come fiume in piena,Arcangela.
Efficacissimo e condiviso il messaggio di Mazzimo.R: " non compro mercanti d'effimera schiuma.."
Mi piace molto n.0001 di Serena ma non so spiegarne il perchè.
"...Ho sparato al tramomto.." chiusa da schianto,Massimo Pastore,bravo.
Cri,fluire caldo d'immagini e pensieri in amore ,quasi in punta di piedi.Grazie
Bruno :bellissima lacrima seccata al vento su volto che diventa icona del dolore universale.
Gabriele, sempre piu' sferzante il tuo colpo di frusta!
Pietas struggente in Salvatore A. e quiete dopo o prima della tempesta ,tregua ..in Irene che ci placa.
Su tutte stasera "Esiste per noi che guardiamo lo spazio tra le stelle.." di Glò che entra dentro,Bisengambi e visione di sofferenza pura il Gesù,"povero figlio di Dio..che chiede agli angeli il motivo vero della sua venuta?"
Daliborka e le parole che "pendono in aria come ghigliottina"(come meglio esprimere il pensiero di parola che uccide più di una lama?
Grazie e notte a tutti e al Laurentius .
Tinti

Buon compleanno, Aurelio Zucchi, per tutta la bellissima poesia, e per la chiusa che trovo eccezionale.
Ottimi gli endecasillabi di Gianfranco Stivaletti, godibilissimi nel contesto di una bella poesia pervasa di liriche immagini.
"Corpo" di Tinti Baldini, mi ci ritrovo, sai, amica mia?
"Quando" di Bruno Amore, riflesso di un sentire che non si arrende alle stagioni, che si attesta impavido e non cede che alla ineluttabilità del fato.
Tenerissima "In memoria di Marco" di Maria Beatrice Zanini e intensa e struggente.Pura commozione.
Cristina Bove

Commento
Oggi, pagina gialla di velluto, grazie a Cristina, che avvolge di dolcezza ed inoltra in noi il suo pensiero di mimosa. Polline di stelle, profumo di neve e di mimosa donate anche da un Gabbiano, sempre pronto a volare sulla bellezza della vita. Profonda l'anima delle stelle di Alessandra e l'impatto del raggio del sole che genera frantumi giallo oro di Daniela. Le stagioni ormai lontane avvolte dal vento nel canneto di Gianfranco e gli aromi di zagare e limoni, tra la burrasca dei lampi di Bruno, danno quel tocco d'attesa di una prossima primavera.
Tiziana Cocolo

Ancora oggi , on a stage, nell'immenso cielo blu
La musica arcana dell' endecasillabo che soffia sul canneto del vento. Mirabile davvero, l'endecasillabo sciolto di ,,,,,Gianfranco Stivaletti....scorrevole e musicale... sobrio e pregno di presenze misteriose al tempo stesso..... che dire: mi è piaciuto......
Così Silvano Conti

Poesie del 7 febbraio
Tre su tutte:
7 febbraio 2008, di Aurelio Zucchi
Nel formulare gli auguri all’autore non posso che apprezzare la vena autoironica che pervade il testo e che onora un compleanno in modo del tutto particolare.

Corpo, di Tinti Baldini
Stranamente si riallaccia alla bella poesia di Zucchi ed esprime sensazioni che mi sono proprie. Che sia tipico di una certa età?

Oggi per te, di Cristina Bove
Grazie alla poesia e al sogno si può barare sull’età ed è quello che fa Cristina, con un garbo e una delizia di tutto rilievo, un’aria di primavera ricreata con straordinaria abilità.
Renzo Montagnoli

06/02/2008

Massimo R. bellissimo il tuo drago. Per molto tempo ho creduto di essere una principessa e che il mio drago fosse stato ucciso dal mio principe azzurro, ma, proprio lui l'ha resuscitato, più spaventoso di prima.
Ora il drago dorme nella stanza accanto, con la porta ben chiusa a chiave, e ho imparato ad accettare la sua presenza.
Buonanotte
Maria Cristina Latronico

Oggi sono protagoniste le donne, e molte sembrano lamentare la mancanza, l'incompiutezza o l'infelicità dell'amore. La colpa è senza dubbio di noi uomini: come facciamo a rimanere così insensibili di fronte a tanta poesia, dimostrandoci traditori, persecutori o semplicemente distratti, comunque immeritevoli di tanto amore? Esplicita Maria Beatrice Zanini (la gente non sa immedesimarsi negli altri), molto chiara anche Daniela (bellissima l'immagine delle carezze che si incamminano), mentre sconsolata appare Serena Maschiella, con i suoi fili elettrici strappati. Tiziana Cocolo invece scopre tepore di cenere capace ancora di sciogliere la neve, forse è la via giusta... Alessandra Piacentino fotografa la condizione (ben nota) della schiavitù volontaria d'amore. Più complesse forse le motivazioni del lamento di Tinti, travolta dal galoppo di sentimenti contrastanti. Altri scenari: Bella la riflessione lunare di Glò; Arcangela Cammalleri mette spietatamente a nudo le velleità dei poeti, ma è un'autocritica che sottende grande amore per la poesia vera. Sempre pieno di verve Massimo Pastore, "poeta maledetto" dalle immagini forti: il finale ha un forte impatto, quasi una frustata. Il vento d'amore e poesia di Cristina soffia sempre caldo e intenso e riscalda l'anima del lettore. Le sonorità e la secca metrica della poesia di Bruno rendono benissimo il ritratto della sofferenza. Gabriele Piretti e il suo grande Occidente: stavolta mi identifico non solo nello stile ma anche nel contenuto (diciamo che condivido il giudizio sugli effetti, probabilmente non siamo in sintonia sulle cause). I "corvi infami pettinati a dovere" sono da applauso. Applausi anche agli amici poeti di origine straniera (presumo) Daliborka e Bisengambi, una vera ventata fresca di genuina poesia. Splendidi. Il perdono di Salvatore (che altrove si definisce miscredente) è quanto di più cristiano ci possa essere. Mi inchino. Molto bella la dedica di Enrico Tartagni, la semplice descrizione di un'estasi, quella che meriterebbe anche Carlo Festa come impossibile premio alla sua invocazione d'amore. Non posso non concludere con Fabio Rocca, pellegrino del Cammino, che indica la vera meta: reggersi al bastone della fede per arrivare al conforto eterno. E naturalmente bravi anche tutti gli altri! Buona serata
Massimo Reggiani

Bella, Tinti, profonda e meditata l'immagine dei cavalli impazziti di
"Dentro polvere", poesia che sento vicina al mio vissuto e che ritengo
appartenga un pò ad ognuno di noi.
"Lezione di morte lontana", di Glò, è una poesia suggestiva, che mi
affascina molto.
Massimo Pastore mi colpisce, con la sua "Felice come una donna", poesia
forte, che scuote l'anima.
Vorrei commentare anche le altre, tutte molto belle, ma ancora non sono
pronta.
Serena Maschiella

Oggi splendenti sul nostro cielo mobile e immenso:
Massimo Pastore.... Cristina Bove.... e, nonostante gli errori perdonabili per la diversa madre lingua, la rediviva Daliborka per la quale, da sempre, ho sempre avuto un debole... a tutti ... a presto
Silvano Conti

commento
"Eremi del cuore" di Tiziana Cocolo, per la musicalità dei versi e la delicatezza delle immagini.
"Sotto la neve canta - la cenere del sole - che scioglie e si ritrova - sugli eremi del cuore." Non pare di essere lì, cumulo di neve candida a sciogliersi sotto il sole? Che benefico illumina anche i reecessi del cuore. Bella.
Fulmineo Silvano Conti, in questo "Addio" ungarettiano.
Bella "Non compro" di Massimo Reggiani, ed ai mercanti di effimera schiuma  non resterà che riempirsi la vasca da bagno.
"L'ultimo incontro" di Gianni Langmann, perchè ne intravedo le sensazioni profonde che l'hanno ispirata, e mi commuove questa sua lucida rassegnazione.
"Il Grande occidente" di Gabriele Piretti, e qui ci vorrebbe un'analisi di parola per parola, perchè ciascuna fa da soglia all'altra. dico solo che mi piace.
Bellissima fra tutte "Olocausto" di Salvatore A. Santoro, in un crescendo di pathos, che sfocia in quegli ultimi versi di dignitosa pietà "Non ho alzato la mia mano per colpire - ma per fare una carezza ai suoi figli, - figli d'un mastino rimasto senza denti, che non riusciva più neppure ad abbaiare."
Grazie a tutti i poeti e al nostro impagabile Magnifico Lorenzo.
Cristina Bove

Nella poesia che apre la pagina di oggi Marbe ci offre una riflessione efficace sull' ipocrisia del mondo ; la tanta gente " convenzionale , " indifferente " , che " ti passa accanto senza salutare " , " sa solo giudicare "  ( e , aggiungo io , quando ti dice buongiorno o buonasera c'é sempre un perché ) . Cara Marbe , la nostra speranza é sempre quella di trovare un luogo dove " buon giorno " voglia dire veramente " buon giorno " ( ricordi il finale di " Miracolo a Milano " , film di quel regista-poeta che era Cesare Zavattini ? ) . " Il gabbiano " di Maurizio Battistoni siamo noi tutti , che viviamo per " volare alto " anche se dobbiamo abbassarci sulla superficie del mare per procacciarci il cibo quotidiano . Ma guai se non volassimo alto , anche ritenendoci immortali ! Non esisterebbero più Arte, Scienza , Poesia e tutte le altre opere dell' Uomo . Massimo Reggiani , tu che " non compri la cresta dell' onda " , cioé , se ti ho ben capito , non ci tieni ad apparire a tutti i costi , forse potrai apprezzare quanto scrisseun poeta a me caro , Gaetano Arcangeli ( 1910-1970 ) , che amava definirsi " appartato " :
                                              " ...l'onda su cui navigo
                                              ( ci sto così nel mondo )
                                               non s' innalza ebbra e lieta
                                                ma sciacqua insidiosa e tira a fondo . "
Gianfranco Stivaletti

05/02/2008

Commento del 05/02/2008
Molto bene oggi i due Maurizio: Battistoni e il nuovo arrivato Spagna.
Maria Cristina, come si fa a non definirti dolcissima? Grazie per il tuo coniglietto. Ne ho avuto un'intera famiglia ( e quando si dice famiglia a proposito i conigli, non so se mi spiego!) anch'io molti anni fa. Oggi sono la felicissima mamma di tre figli e di sei gatti.
E la tua di oggi? Parole di una leggerezza aerea che dicono tanto senza pesare.
Ida: come dire la differenza tra il dire e il fare, volere e potere. Eterno, amletico dissidio che spesso si conclude e si dà, da sé, una risposta, più spesso strazia.
Magnifica Tinti: mi piacerebbe vedere le cose, e la tua luna, con i tuoi occhi. C'è qualcosa che fa vibrare in quei "mari indomabili".
Ida, Daniela, Bruno, Jacqueline, Glò, Fabio R., Irene, Silvano, Massimo R., Massimo P., Carlo T.: una rassegna d'alta classe, oggi. Poeti, poeti, benedetti i poeti!
Elia: sempre più bravo, intenso, coinvolgente. Grazie per tanta emozione! Entri nell'anima e non ne esci più. Non temere di osare, hai ali forti per qualsiasi volo tu voglia tentare.
Quasi un haiku A.Piacentino.
Cristina, sorella dell'anima: una malinconia dolce, intessuta di sogni e fiori. Sono lieta che la mia immagine di te, novella fenice, sia oggi da te condivisa in questo "abitare il paradiso", luogo dell'anima e dell'eterno fiorire. Amo recitare a voce alta le tue poesie; mi chiedo come sarebbero lette da te…
E ora si va a festeggiare il Carnevale. Buona giornata a tutti…
Rosa

Martedì di vera poesia: non può non commuovere la mozione di affetti di Alberto Borgia (specialmente se letta alla luce dei suoi precedenti "messaggi" in versi). Armando Bettozzi usando la lingua di Pasquino dice più di qualsiasi saggio di politologia! Sottoscritto con firma autenticata. Maria Beatrice Zanini riprende il tema della sua precedente poesia esplicitando con sincerità ed efficacia il suo attuale momento. Maurizio Battistoni mi evoca tutti i significati primordiali e simbolici dell'acqua legati al flusso vitale. C'è qualcosa di primordiale anche nella luna di Tinti? La poesia di Daniela è tutto fuorchè inconsistente e impalpabile. Bella la risacca di Anna Maria Guerrieri, ed anche la nuova puntata del viaggio nel Bruzio di Francesco Caporale. Jacqueline esprime vertici di grande eros (da inaspettata angolazione, ma la Poesia non richiede spiegazioni). Glò contempla l'inespresso e l'incompiuto e Paolo Santangelo descrive un momento di trasformazione e rinnovamento con sapiente uso di anastrofi. Pietro Gandetto mette curiosità: sta parlando per caso della villa della Dama Bianca? Pezzo di alta cucina... dei sentimenti di Antonia Scaligine. Fotogramma di quotidianità urbana di Pierluigi Ciolini (bella l'indifferenza che investe). Il solito grande Elia non ha bisogno di tanti commenti: siamo semi sparsi ma che frutti eccezionali possiamo dare, basta guardare quelle figure di missionari! Serena Maschiella termina la sua riflessione con una immagine positiva e consolatoria. Poi abbiamo una bella misteriosa dedica di Gianni Langmann, un ritorno ai temi di lacerato realismo cari a Massimo Pastore e l'invito d'amore di Cristina, irresistibile. Ma quante sono oggi le poesie! Alessandra Piacentino, Carlo Tella, Bruno (tutti molto in forma, ma non posso sforare...) e poi Enrico Tartagni e il suo "insulto originale", e tutti gli altri... Un ultimo encomio per lo stile e l'espressività di Gabriele Piretti, ha veramente detto tutto quello che ci si può aspettare da un "ateista": e in questa temperie di finti chierichetti e untuosi miscredenti travestiti da teologi non posso che apprezzare la genuinità del suo pensiero. Onore delle armi. Saluti e buona poesia a tutti!
Massimo Reggiani

le poesie di oggi mi offrono molti spunti di riflessione . Comincio da Gabriele Piretti , che dice di " stare in pace senza Dio " ; ma in quel suo " sentirsi straniero " vi leggo un' ansia verso l' alto . Caro Gabriele , hai mai letto la " Lettera a Diogneto " dell' Anonimo del II sec. d.C. ? " I cristiani si sentono stranieri - cito il senso perché non ricordo le esatte parole- in qualsiasi luogo della terra, perché la loro patria é il Cielo ." Massimo Reggiani ne " Il drago " fa capire che spesso i sogni di cui " ci bardiamo " sono conforto ai beni perduti , a cui ripensiamo guardando una " gabbietta vuota " . Ne " Il fiume " Maurizio Battistoni ci dimostra che si può ritrovare la bellezza della Natura anche in città , osservando il lento scorrere del fiume che l' attraversa ( nel fiume mi par di riconoscere il Tevere con i momenti di vita che gli fanno da contorno , come i pescatori, i canottieri, ecc... Sei romano anche tu, Maurizio ? I fiumi hanno anche fatto riflettere leonardo da Vinci : " L' acqua che tu vedi dei fiumi é la prima di quella che va e l'ultima di quella che viene... " L' intensa, breve lirica di Tinti alla Luna si riallaccia alla " notte " di Maria Beatrice Zanini di qualche giorno fa ; e mi conferma che la " casta diva " é da sempre la compagna cercata da tutti i poeti . Gianfranco Stivaletti.

Stasera invece di commentare (è un'impresa perchè tutte le poesie sono godibili e meritevoli) vi mando i pensieri in versi che piu' m'hanno colpita,presa ,avvolta..come sguardi sull'azzurro che si incrociano,ammiccano:
"..E lacrime saranno pensieri" (Silvanissimo)...Ecco"quello che posso ma non quello che voglio.."(Ida).."..vado e vengo..aspettami..ma un passo più avanti del punto di ieri."(Anna Maria)..."..Graffia un angolo d'amore non espresso"(GLò)..."...Parlami d'Africa, lì ti chiamano per nome.."(Elia)"..la via è breve e sono di fretta.."(Serena).."..ma l'uomo eretto...........(.Massimo.P) ed infine Gabriele,giovane ardente con "..state attenti uomini,il vostro lume è spento...la morte è l'ultima prova , siatene degni!" .
Grazie amici impagabili,grazie e notte .
Tinti

04/02/2008

E' lunedì e troviamo subito una impressionante visione apocalittica descritta da Enrico Tartagni, in cui si preannuncia peraltro una "rigenerazione". Alberto Borgia denuncia il lato ipocrita del Natale con un una ritmata filastrocca. Bella riflessione allo specchio di Maria Beatrice Zanini (ma che razza di persone hai incontrato? Abbi fiducia, non sono tutti così...). Panorama invernale dell'anima, quello di Silvano, di grande effetto. Confesso che stavolta, forse per l'orario mattiniero, stento a capire appieno sia l'immagine del burattino di Maurizio Battistoni che quella del passante di Tinti (anche se è vero che siamo tutti passanti disgustati in questa vita, di motivi ce ne sono fin troppi). Attendo lumi. Anche Daniela oggi è più criptica: forse stigmatizza le costruzioni astratte (teorie filosofiche, psicologiche, religiose) o le elucubrazioni che impediscono di cogliere il vero senso della realtà? Le quartine di Jacqueline Miu dimostrano che amore e sogni sono possibili anche all'interno di un panorama urbano "senza il verde in corpo". Dolcissimo il coniglietto di Maria Cristina Latronico: è proprio vero, gli animali danno sensazioni impagabili...gratuitamente! Le sedute di psicoterapia invece costano, in tutti i sensi: auguro anche a Serena Maschiella migliori incontri. Stupenda (e si sente che è vissuta nell'intimo) la lirica di Maudits sull'amore che non c'è più, e bellissima quella sull'amore atteso di Massimo Pastore, un cambiamento improvviso di stile, il suo, che denota versatilità e ampiezza di registro. Gianfranco ci regala la sua fervida epigrafe da Assisi (qui non ho bisogno di fare molta strada..in tutti i sensi). Aria di leggenda con finale di saggezza "orientale" in Michael Santhers, (efficace l'immagine della povertà che ipoteca i sogni). Poi c'è Cristina, la consueta melodiosa danza di parole che fanno bene al cuore. Dulcis in fundo Gabriele Piretti, vincitore di tappa: gli "artefatti oggetti d'usura" è una immagine poundiana che non posso non sposare con entusiasmo. Contro tutti gli inganni di questa epoca rivendichiamo tutti un grande bisogno di dignità! Applauso.
Complimenti a tutti gli altri, come al solito il tempo non ci è amico..
Massimo Reggiani

Brevissimo oggi cito:
Cristina Bove e Daniela Procida.....
E faccio i complimenti a Gianfranco Stivaletti... per l'armonica costruzione, scorrevole e musicale, di sapore trecentesca, delle sue due terzine in rima alterna, ben costruiti in endecasillabi fluidi e solenni, a celebrare un “Ascesi” che, come umbro doc ( Fractenses ut rusticanas ... vedi Dante Alighieri “De vulgari eloquentia” libro primo - cap. 11° ) non potevo non apprezzare e fare mio....
Silvano Conti

Veramemte suggestivo il paragone di Maurizio Battistoni del Poeta che " taglia i fili " del burattino-uomo per mettere in luce la sua vera essenza . la Poesia ,come arte della parola , é appunto ricerca meditata della Verità che altri , presi come sono dalle cose del mondo , non sanno o non vogliono scorgere. Gianfranco Stivaletti.

Poesia delle vostre poesie.
Cieli d’indaco
in un vuoto immenso
passeranno il nodo scorsoio di miliardi di
anni
in un’atmosfera
pregna di mistica soavità
speranza in spalla, schiuderò silenzi…
…e scoprirò di nuovo la mia voce
.
Illusione breve
di una sconcertante verità
poca e misera
riluce
infagottata
quando il poeta scrive
taglia i fili
lasciando dietro
tracce di stordimento
per ingannare tralci
e non saperli scalare.
Sbocciano le luci ad una ad una
Son fiori di stelle, fiori di luna…
Luci sulla città e nei parchi speranze
a pochi passi da un orizzonte stanco…
Di un buio costellato di luce
quella pace m’appartiene.
Figlio di me stesso e delle mie agonie
respiro profumo di inebrianti energie
talvolta invece cerca carezze
nella mia mano
o dall’efficace movimento oculare,
scorto dietro l’occhiale.
Più di una roccia desolata di una
basilica sconsacrata
.
con le finestre eternamente chiuse
e le persiane tristemente spente
quello che posso dirti è poco
ma invitami a ballare al chiaro di luna
dono ai futuri, garanzia di Cielo
live e sereno segno dell’Amore
-io seppi la storia e mi venne da dire
siamo tutti dei libri già scritti e il destino è il
lettore…
Potrà questo continuo abbaiare
di fedeli guardiani
veder gli alberi fiorire tutto l’anno
che l’obiettivo non si fosse spostato da sé…
A contrastare il prossimo mio inverno
Tracce di foglie caduche
Riempiono quest’animo appena sfiorito…
Al freddo sono rimasti solo i cani
e un trascinare veloce i passi.
Mi siedo qui su questa barricata di foglie
secche
Sul binario morto
di lontananze vere e altre
lasciandoti vuoto
senz’anima e cuore
e il tempo si ferma…
Cristina Bove

Carico di peso è l'incipit del neofita Cristiano.M , benvenuto, come inesorabile ci raggiunge corteo di "anime nere e bianche .." in Enrico sempre parco di parole ma efficacissimo..
Aurelio caro, in speranza autentica di "rifiatare ..e regalarsi qualche minuto in piu'.." in respiro etico d'amore.Grazie
Simpaticamente ironica Serena in "Psicoterapia", dolcissimo il coniglietto che non sa "avere senza dare "..s'ha da imparare..Maria Cristina.
Mutamento è bellissimo ritratto d'ambiente a pennellate sapienti e delicate, Marbe.
Riecheggia dentro "tracce di foglie " di Alessandra.P.
Vieni nel mio castello,nel mio mondo e vivi "un attimo di me prima ch'io vada "sublime.Un abbraccio, Cri
Dani, "Precario disegno" mi pare si leghi al già detto nei commenti: issare muri e ponti per non salire in cima, non voler vedere il vero...fa male! Saetta arrivata! Brava poetessa.
"Correre ,saltare,tenendosi per mano.." rimpianto in vita di rimpianti? succede poi..passa oppure si parte !Ciao consorte.
Gabriele,di gandhiana memoria, in viaggio mentale di stordimento, evidenzia quanto siamo lontani dal giusto e compriamo ,vogliamo ,aneliamo a ciò che non abbiamo ed hanno altri...ed allora anche il tempo, Irene, si ferma in attesa di un mondo migliore ed aspetta ...in silenzio.
Su tutte stasera mi sta a cuore e mi si confà la scena livida, alla Goya, che emerge dai pochi ma embelmatici e forti versi di Peter.P ..volti d'animali che abbaiano,urlano,si dimenano impazziti,biliosi di rabbia o statue di cera in liquefazione.Ammiro il tuo spirito sagace e provo un pizzico d' invidia perchè non ne son capace.
Tutte belle stasera ma è tardi e domani ho la sveglia all'alba.
Ciao e notte notte in particolare al nostro vate maximus .
Tinti

03/02/2008

Daniela oggi si lascia entrare. Mi ci vedo riflessa.
Breve intensità portata nello scorrere delle mie ore.
L'illusione di Maria Cristina Latronico mi ha colpita. Un breve-piccolissimo tratto di pensieri pensati, quell'attimo che ti sembrano ore e poi... i respiri presenti.
Grazie anche a tutti gli altri poeti.
Buon inizio settimana a tutti!
Glò

Profondi , nell’ invettiva di Angelo Taraschi , gli aggettivi con cui definisce il suo Bel Paese ideale : “ onesto e fantasioso / e di speranze pieno “ . Brama di dolcezza leggo nella “ Notte “ di Tinti , “ spumeggiante “ ( di sogni ? Di fantasie lasciate libere di volare ? ) ; specialmente nell’ invito a spezzare “ quell’ ombra blanda “ . Bruno Amore con “ In vena “ ci descrive il modo di riscoprire noi stessi in un silenzio dove “ parlano “ solo i dolci rumori spesso dimenticati della Natura , come “ la risacca “ : mi richiama le scene del film “ Il grande silenzio “ . Gianfranco Stivaletti .

Stasera ci si domanda, quasi in sincronia, se , perchè e come valga ancora la pena di vivere in questo mondo sempre piu' alieno.
Enrico.T, in stile sobrio e toccante, domani saprà se ne vale la pena. Immagine superba(pare il racconto di un nuovo mito)
Gli risponde Bruno magistralmente:se piu' non reggi la fatica ...spegniti un poco in languore per "tramutare i sogni in rade realtà".
Angelo vede parole al vento e fatti pochi ed un paese che non c'è più e... gli risponde garbata e dolce Marbe "Ricongiungi speranze ed immaginazione" e dobbiamo crederci!
Irene poi,clou del pensiero corale e condiviso, raccoglie lacrime nostre, vostre come pioggia salvifica,purificante...?
Mi piacciono molto poi "Illusioni" di Maria Cristina in abbandono assoluto "di solitudine perfetta" in cui ti senti immersa nei penseri e vorresti che nulla e nessuno ti sfiorasse, rompesse l'incanto.Bella la sensazione ,unica e tu la trasmetti con tocchi lirici.
Poi Daniela cara, Vulcanella, come cattura "mi lascio ,vivendo.." e la chiusa di pasoliniana memoria. Brave brava.
Cristina stasera, a mio parere,ha dato il meglio "lasciami qui ...." non c'è commento che tenga perchè le parole entrano dentro e rimangono ,per fortuna.
Ciao amici tutti bravissimi e Lorenzo.Ciao Fausto
Tinti.

La domenica si apre con una bella lirica di Gabriele Piretti, (decadente forse anche come stile?). L'immagine finale degli albatri è veramente ispirata. Sentita e condivisa l'invettiva di Angelo Taraschi. Il mondo fantastico di Maria Beatrice non può essere altro che il mondo della poesia (e lei ci abita a buon diritto) ! La chiusa di Maurizio Battistoni vale un epigramma: "Il gusto di vivere ha un sapore amaro". Tinti conferma la mia tesi: nessuno sa parlare d'amore come le donne. E chi potrebbe mai dormire sentendo queste parole? Daniela si dissocia da se stessa (ma è una efficace immagine). Bello il naturalismo simbolico di Francesco Caporale. Anche Jacqueline Miu si "separa da se stessa", con la consueta ritmica fluida e ricchezza lessicale. Bella anche l'illusione di Maria Cristina Latronico (capita di frequente anche a me) e la sincerità di Gianni A.Pia (purtroppo è vero, essere come un libro aperto a volte è controproducente). Tocco internazionale per Francesco Sinibaldi (la musicalità si avverte anche in castigliano) e Roberta Carbone (..adorable), mentre Gianni Langmann affida ai poeti il compito di tener viva la speranza.
Non voglio intuire le motivazioni che ci sono dietro l'ennesima grande poesia di Cristina, mi basta cercare di guizzare all'unisono con i suoi versi. Bruno fotografa molto bene il bisogno di quiete per rigenerare lo slancio vitale. Questa volta la cartolina dalla Sicilia la manda Antonio Alvaro, un rapimento che è tutto negli occhi di chi guarda l'Etna, terribile ma fascinoso gigante di fuoco.
Buona giornata a tutti (anche ai non citati, poeti sempre bravissimi)
Massimo Reggiani

02/02/2008

Maudit, la tua poesia è bellissima ed è bellissimo soffrire per amore.Ho provato anch'io la lacerazione, l'ansia per una voce che non chiama..... ma salvati finchè sei in tempo!!!!
Consiglio da chi non vuole
mai più soffrire per amore
Maria Cristina Latronico

"Il tempo corre" di Renzo Montagnoli, perchè è riuscito ad esprimere poeticamente ciò che capita spesso anche a me, questa sorta di smarrimento del tempo, di non sapersi più collocare in esso...coraggio, amico mio, ci accade così, e dobbiamo avere forza per continuare, almeno a goderci gli attimi fuggenti.
"Quartieri subliminali" di Luigi Panzardi, perchè è una poesia che si affaccia sui deserti dell'anima, benchè affollati di luci e lacrime.
"Solo un pò di tristezza" nella bella poesia di Gabriele Piretti, rasentando muri e stracci, con l'ultimo impossibile desiderio di tornare alla natura, che ormai è un miraggio, nient'altro.
"Io amo" di Maudits, prima per il senso che emana d'amore irrealizzabile, e poi per questa sua musicalità che mi affascina.
Bella, molto bella, "Kadika di Tinti Baldini, e commovente, un abbraccio.
Lasciatemelo dire, ma forse la più bella è "Eros" di Gus....è perfetta. Non posso aggiungere altro, solo che vorrei averla scritta io.
"Amore geologico" di Elio De Luca...non la so commentare, ma mi piace, davvero tanto...bentornato Elio.
Maria Cristina Latronico, la fulminante, il pensiero che spiazza le parole, le rende significanti al di là del significabile...brava!
Bravissimi tutti gli altri, ma ho davvero poco tempo stasera e poco ne ho avuto oggi, sto preparando la cena per tutti i miei figlioli,
Cristina Bove

Maria Beatrice Zanini con poche efficacissime parole ha saputo rendere l’ idea dell’ emozione che ci coglie nel rimirare lo spettecolo della Luna di notte : una visione capace di sciogliere i cuori più induriti ( di cemento , appunto ) . La Luna è uno dei “ grandi temi “ della Poesia di tutti i tempi : i poeti la cercano come compagna , come consolatrice , talora ispiratrice di sogni . Complimenti , Maria Beatrice , ti sei messa sulla scia dei Classici . Gianfranco Stivaletti .

Cosparso di clessidra il "tempo" di oggi... che
passa; un ieri guardato aggrappato alla coscienza del "non succederà più nemmeno l'istante che vivo adesso". Poesie che mi colpiscono, è come se cercassi di provvedere ad un qualcosa che ho lasciato in sospeso. Parlo d'affetti. Grazie Renzo, grazie Armando.
L'amare di Maudits sostenuto da un soffio fragile del suo guardare anche la fine; amore-morte profondamente congiunti: l'uno non sa esistere senza l'altro.
Un dolcissimo ri-evocare la bella poesia di Gianfranco Stivaletti: semplice, accarezzata dal sorriso...
Condivisione di Tinti: il suo volto esteso alla comprensione cosmica di un dolore...
Il non lasciare impronta sulla sponda della nostra Crì: lei rappresenta in questa assenza d'impronte la continua ricerca di assolutezza divina intesa come abbraccio comprensivo del "tutto intorno". Non è fantastico? I poeti non arrivano mai alla fine della propria espressione; Cristina a me lo insegna ogni giorno...
Per ora mi fermo qua. Grazie al Sommo Lorenzone che ci accarezza ogni giorno con la sua attenzione...
Glò

Per Stefano Ripamonti, la poesia è bellissima, sento mio il tuo desiderio, e tanto più mi avvincono le tue parole perchè desidero anch'io una solitudine fatta di nulla.
Forse ritroverai qualcosa di qello che scrivi in una mia poesia sul piacere della solitudine, chimera inseguita, che dovrebbe apparire sul sito forse domani
Maria Cristina Latronico

le mie poesie?troppo sdolcinate per alcuni,troppo fantasiose,troppo infantili...
infatti le mie non sono poesie,non do' loro un nome importante come"poesia"...le poesie vanno scritte da grandi poeti,io sono solo un ragazza di 25 anni che ama scrivere i propri sogni,ama scrivere quei sogni realizzati per meta' e cio' che mi hanno lasciato dentro,raccontando la mia vita...
racconto storie fantastiche,avvolte troppo fantastiche,ma che per meta' mi sono appartenute nella vita reale...
parlo di amori ed amicizie che sono andate e venute,parlo di passioni...
spero solo di entrare nel cuore di tanti ragazzi/e,invogliando coloro che hanno paura ad affrontare la vita ad affrontarla ed assaporarla,scrivedone poi su un foglio le proprie emozioni...perche' le emozioni tutti cel'abbiamo,e sarebbe bello fermarle in un semplice foglio,rendere partecipi altre persone delle proprie emozioni senza paure...
nelle mie tante storie parlo di tutto cio' che vorrei vivere,rivivere,faccio si che coloro che leggono le mie frasi,si emozionino perche' si rispecchiano in qualcosa...
spero che coloro che leggono le mie storie siano felici o tristi insieme a me...
spero di poter donare quella sensibilita' che mi appartiene,con essa posso riuscire a trarre sfaccettature nella vita di tutti i giorni,anche di un semplice giorno grigio come oggi,senza un fil di sole...non e' detto che il sole non lo si possa desiderare a tal punto di poterlo anche vedere...
osserva il cielo e le sue ombre,osserva e cerca di vederne la parte piu' chiara del cielo,dove le nuvole non sono accumulate,dove il cielo e' piu' azzurro...
la fantasia fa parte della vita,tutti l'abbiamo...e' bello averla...
il mio messaggio e' solo per coloro che sanno capire,interpretare...
coloro che si buttano senza paura,coloro che hanno tanto dentro da poter donare,invito coloro a non aver paura di farlo...
si soffre nell'amare,ma non per sempre,non tutte le volte,non necessariamente...l'amore non e' solo sofferenza solo perche' lo e' stato svariate volte,lo stesso vale per tutto,anche l'amicizia...
a me l'amicizia mi ha scottato tanto,forse cosi' tanto che dovrei non parlarne,dovrei non volere mai piu' un amico,dovrei solo parlare male dell'amicizia,non crederci...ma io ci credero',non puo' essere sempre cosi',non puo' sempre farti soffrire...
un bacio a tutti!!!antonellad.

Vediamo che cosa ci regalano i poeti di oggi: significativa la riflessione astronomica di Antonio Alvaro (ma l'infinito potrebbe essere più a portata di mano…). Il tempo è il protagonista di giornata, lento o veloce, inesorabile: più stilisticamente asciutto quello di Renzo Montagnoli, più ritmato e riflessivo quello di Armando Bettozzi. Visione metropolitana allucinata ed allucinante di Luigi Panzardi (bello quel messia..disoccupato). Resa in modo tangibile da Gabriele Piretti la sensazione della solitudine, bella l'immagine del soffio della ragione che fa crollare i calcinacci. Una vaga eco catulliana nell'"eros e thanatos" di Maudits. Geniale l'apologo sul denaro di Michael Santhers, con quel diavolo tangentista (quanto al finale non ti preoccupare: per quel tipo di reato, aggravato dalla qualità di "pubblico ufficiale del clero" esiste una giustizia senza indulti…). Musicale e positiva la luna di Maria Beatrice Zanini, così come positiva e pervasa di amore della vita la bellissima lirica di Jacqueline Miu. Deliziosa la metafora di Serena Maschiella, (qui l'eco forse è pascoliana) con finale che dispiace. Chi si tuffa a ripescare la sua speranza? Molto bella la cartolina dalla Sicilia di Gianni Langmann, vivida e profumata. Cristina ci lascia ancora una delle sue perle rare: c'è tutto, immagini, ritmo, densità di significato, atmosfera: hors catégorie! Sempre arduo ma affascinante il viaggio nelle metafore di Alessandra Piacentino, mentre ti accompagnano cullandoti quelle di Doriana Puglisi. Più tangibile la similitudine di Bruno, condotta con perfezione di stile e coerenza di significato: mi sbaglierò ma su quest'ultimo aleggia qualcosa di leopardiano… E poi Irene Pizzimenti, con quell'amore che solo le donne sanno descrivere così bene. Una menzione speciale oggi però la merita Tinti: se la tua fosse una fotografia, Tinti, sarebbe da premio Robert Capa, ma poi penso a quante volte l'informazione sfrutta le tragedie umane, e allora dico invece che la tua è una vera preghiera. Grande.
Saluti anche a tutti gli altri, bravi come sempre
Massimo Reggiani

Notte di pagina azzurra bellissima : mi pare che ci sia una rigenerazione ,una rinascita di stimoli incredibile!Grazie a tutti i sitani nuovi e "vecchi" e lontani!
Mi soffermo quindi su alcune poesie ma dovrei fermarmi su tutte perchè riflettono anche mie sensazioni e riflessioni.
Renzo, il tempo corre così svelto che vorresti fermare il calendario....annaspi ed "é già domani" Grazie poeta di chiara limpidezza.
E quel tempo riappare e scende,scende e "..chi non crede teme di non svegliarsi più". Grande Armando.
Gabriele ,in tre strofe riesce ,in pensiero poetante,a raccontare ,facendocelo vivere,orizzonte complesso ,sfaccettato di dubbi,inerzia e sofferenza per concludere in chiusa che ..fa male.Grazie ,vai sempre meglio.
Amore e morte:che dire di un amore che diventa passione quasi letale..vorrei sentirmelo addosso io ..Bella,Maudits.
Jaqueline accende il cuore in dolce musica ovattata e,come già è stato detto,mi porta alla mente le atmosfere di Prevert (Barbara in particolare)Belle anche "Cuore di marmo",Fabio.R e il suo immmenso,il tesoro amato di Serena dolcissima,In morte di Michele di Maria Grazia .
Cristina,porgi in assonanze mirabili un canto d'amore alla luna,ardente,quasi preghiera con un' apertura perfetta.Grazie
Grazie anche a Carlo.T :l'incipit di suoni colori è eco fluido che prende.
Infine ,dulcis in fundo,Bruno e la mela (quella di Eva?) appesa ad un ramo in metafora di vita quasi in attesa d'esser morsa o di morderla?Ciao amico.
La poesia che piu' mi piace stasera è ,per sintesi poetica, "..aspetterò due giorni il tuo arrivo.."in barba alla morte:sprizza voglia d'amore ed è sensualissima .BRAVO.
Un abbraccio a tutti e un continuo Grazie a Lorenzo.
Tinti

01/02/2008

01/02/2008 - Commento -
Antonio Alvaro: Steve Mc Queen testimone di libertà. Se ricordo bene ne fa un simbolo anche Vasco Rossi in una sua canzone. Bella la poesia, un cult la canzone.
Dà un'anima alle cose Armando Bettozzi. Perché no? Sensazioni notturne, pensieri e oggetti che interagiscono attraverso il rumore-suono.
Molto bella "Effetto notte" di Silvano. A chi di noi non è mai capitato di nascondersi dentro "un cappotto" avendo come unico compagno se stesso? Salvo poi uscire dal rifugio e ritrovare il cielo.
Come dopo un temporale. Lo descrive in modo sublime Salvatore Armando nella sua di oggi:
"Ma, dopo, il sereno rispunta nuovamente, come il bene ed il male si compone…"
Apri le finestre, dolce Maria Cristina! Lascia che il vento entri e porti via la polvere. Breve e bella la tua poesia.
Magica Tinti: ogni giorni ti doni, con una generosità che trascende ogni tua stanchezza, ogni dubbio, ogni tuo faticoso cercare. Ed è solo amore ciò che resta in chi ha la fortuna di leggerti.
Un'ombra Cristina, ma che ombra! Eterea, intoccabile, si disincarna per offrirsi ( o per negarsi?) al ricordo. L'immagine che mi esplode nella mente è quella di una novella fenice che " si ciba non di frutta o di fiori, ma di incenso e resine odorose (Ovidio)".Così ti vivo, Cristina. Così vivo la tua poesia. Preleva pure ciò che vuoi che mi appartenga. Ne sono onorata.
Familiari, antiche voci , le "voci lontane" di Carlo T. Peccato a volte essere distratti e non saper ascoltare.
Elia, ti seguo con attenzione in questo tua ricerca di senso. Quella terra nella gola che costringe al silenzio, insieme ai sorci e ad altra terra, ci catapultano nell'orrore di una tragedia immensa. Esseri umani che resistono perché sia messaggio di fratellanza la loro parola, la sofferenza . Al di là del filo spinato ancora tragedia, se non c'è ascolto, se non matura il rosso frutto del melograno, frutto difficile che va consumato con calma, poiché richiede pazienza e impegno. Tiene il filo del coraggio un cielo antico, il cielo dei padri, segno di un'appartenenza forte, indistruttibile, che fa accettare anche "l'esodo senza fine" .
Gran bella pagine quella di oggi, non me ne vogliano quelli che non ho menzionato, ma solo perché il tempo bussa e mi richiama a compiti doverosi. Un abbraccio a tutti.
Rosa

Molto belle le poesie di Tinti Baldini, "Ancora" di Pierluigi Ciolini "Legami" e di Cristina Bove"Un'ombra" che ringrazio per il premio speciale che assegna alla mia poesia "la mia casa".
Sono commossa e ringrazio ancora tutti per il solo fatto di esistere.
Questo tempo che dedico a me sola, nell'arco della giornata e che ha trovato persone e poesie per riempirlo è un tempo che aspetto come un appuntamento d'amore.
Maria Cristina Latronico

Nella giornata di oggi, pur densa di bellissimi versi ed emozioni provenienti da tutti gli amici del sito che spero mi scuseranno, ritengo di dover fare un commento monografico al pamphlet di Bruno Amore, confezionato con la consueta padronanza tecnica in quello stile che qualche tempo fa ho definito "manierismo anticlericale". Raccolgo il tema della ricerca del "cosa dice" il poeta (30/1) , parafrasando: ".......pesca a piene mani da luoghi comuni........, volgare esibizione di caratteri ideologicamente legati........etc.." (giusto BR1?). Leggendo "Custodi della vita" mi sono proprio ricordato di questo. Ora io penso che il tema della vita e della libertà procreativa siano un tantino più complessi per poterli banalizzare con una critica alla gerarchia ecclesiastica, le cui raccomandazioni tra l'altro ognuno è perfettamente libero di ignorare, sintonizzandosi su qualsiasi altra trasmissione di contenuti. Lasciamo ai chierici il loro mestiere (non discuto, c'è chi lo fa bene, chi male, chi in maniera indegna, poi i conti si fanno alla fine) e pensiamo invece al nocciolo della questione. Se la vita non è un valore in sè da difendere e tutelare comunque ed appartiene esclusivamente all'uomo che ne decide i limiti, nulla quaestio. Se però si conferisce ad essa un significato che trascende la mera sopravvivenza biologica, e quindi una dignità che va salvaguardata, io non mi sento di subire il ricatto di un altro dio, che si chiama mercato, da cui dipendono tutte le scelte etiche e le campagne di ispirazione eugenetica ed abortista spacciate per battaglie di libertà. Se a decidere se e come deve nascere un figlio sono i tecnici di un laboratorio oppure i governanti di una dittatura capital-marxista (in questo ossimoro risiede il vero miracolo cinese), oppure se sono le condizioni economiche e sociali a costringere le donne a scelte etiche che in piena libertà non farebbero mai, io non ci sto: ed è contro questo dio che rivolgo la mia delusione, il mio sdegno, la mia furia e la mia lotta, non contro quello cristiano che ha detto "crescete e moltiplicatevi"! Termino sposando in pieno il verso di Maurizio Battistoni "Tecnologia che oscura la mente": è fresca di oggi la notizia della scoperta della possibilità di produrre cellule spermatiche dal midollo osseo. Non domandatevi che cosa può succedere, ma chiedetevi chi paga e perchè......Tutto il resto è...poesia!
Scusate per la divagazione e sogni d'oro a tutti
Massimo Reggiani

commento
Maudits (è un cognome o "maledetti"?) fra tutte, con "Il tuo silenzio" perchè ha assonanze e cadenze che mi prendono e che, forse, un pò somigliano alle mie. E per il senso, ovviamente.
"La mia casa" di Maria Cristina Latronico, un premio speciale, me lo invento io, per quei mobili abusati coperti di polvere.
cristina bove

Tinti,oggi con " Ancora " pare che tu parli con te stessa e del tuo bisogno di donare :
" Fai dello sguardo
rosa dischiusa... "
( ... )
" M' immergo
nell' amore
che m' insegni . "

Non so perché ( io non sono un critico letterario , nè un professore , ma nelle poesie colgo l' eco di altri autori che ho letto ) ; ma nelle tue liriche colgo l' essenzialità dei Lirici Greci . Ho letto una tua " poesia consigliata " di Saffo e ciò rafforza in me l' idea che mi sono fatto della tua arte . Gianfranco Stivaletti .

Stasera Armando evoca in modo sottile,insinuante il mistero dei rumori della notte:tra le sue piu' belle come Silvano in "Effetto notte" di stile "scattante (come era bello il film di Trouffeau!) e poi bella bella ,Angelo,l'immagine dipinta di fiume che avvolge come ventre(le ripetizioni danno un ritmo suggestivo..)
La chiusa perfetta di Salvatore.A è l'atteso epilogo di una narrazione in immmagini della pioggia e non solo.
Amor che abbraccia al seno,in grembo dando energia e quindi eliminando paure e sconfitte:inviadiabile e dolce,Gianni caro.
Stile sempre originale ,non confondibile di Arcangela.
Tra le poesie d'amore,Dani,questa mi piace assai:quel colore che manca e non tinge parole,lasciando l'altro in algido silenzio:perfetta !
"Fratello" è parola che suona e risuona in Elia :grazie poeta .Belle anche "Legame"di Pierluigi, la casa chiusa ,abusata,coperta di polvere :arriva forte la metafora ..., il segnale di Maria Cristina.
Mettiamoci nei panni dell'altro togliendoci almeno un po' di scorza ..qui sta il segreto e lo dici benissimo,caro e saggio Giannilang.
Sei ombra che ..non ha piu' respiro ma dà calore con versi ed amore:ciao Cri ,a presto.
Anche rileggo" le voci" di Carlo.T ,Almina,Silvia.T e tutti.
Dulcis in fundo mi hanno colpito ,attratto,ho condiviso,avrei voluto scriverle io e.......
Bruno "..che Dio sarà mai ...che affida .....a stabilire come e quando la donna...madre,moglie ,amante..debba procreare figli":non necessita di commento ..chi ha figli ben sa quanto sia importante la consapevolezza di volerli,amarli e renderli,per quanto è possibile,contenti della viita che è stata loro offetta.
Gus"Ambizione":attraverso immagini arrivi al vero ,a quell'innarrestabile ascesa che diventa discesa agli inferi (esser meschini anche se il porto è angusto mi par terribile ma vero)
"Litania" di Aurelia,bentornata e con che stile :sembra un canto primitivo scritto con il sudore del cuore.Grazie a tutti ed al Magnifico.
Non vi esorto a sognare perchè devo riuscirci di nuovo prima io !
Ciao sitani
Tinti

31/01/2008

Una bellissima entrata quella di Carlo Tella: il mito del focolare sostiene il ritmo di tutta la poesia e la chiusa è ancora fortificata da quel lume, anche se spento. Veramente bella.
Doriana Puglisi invece "balla" con le parole adattate a suon di.... Rap... (?) correggetemi se sbaglio, ma mi è quasi venuta spontanea canticchiarla. Musicalità moderna.
E poi... Alessandra Visco tiepidamente accosta una regia naturale ad una immobilità che viaggia soffusa tra cuori bisognosi di conforto nella propria volontà.
La crudezza di una verità senza scampo quella di Silvano... descritta veramente... da dio!
Una naturale descrizione di un attimo di Jacqueline Miu: ..."Non un sospiro a crocefigger il banale ma/ una corsa d'impronte verso un muro." Molto bella.
Tutte le poesie mi hanno colpita. Ma quelle che mi hanno messo al muro sono: Io mi trasformo di Cristina, Ragazze di frontiera di Gabriele e Stuprata di Ida Guarracino; a quest'ultime non aggiungo parola, parlano da sole.
Un abbraccio, poi a Bruno, Tinti, Daniela e... al ragazzone Lorenzone!
Glò

Sarò breve breve…..
Cristina che si trasforma per poter rinascere: ero certa del tuo risveglio, dolce guerriera. E' ciò che farei anch'io, per amare ancora. Se avessi la tua voce.
Bellissima Irene: mi sembra di sentire il tintinnio dei tuoi cristalli. Evochi emozioni a catena; freddo liquido che si scioglie nel caldo e nel colore, nella luce, nella sensazione tattile dei "corpi scalzi". Con pochi versi hai coinvolto l'interezza dei sensi.
Fanno pensare Michael e il suo "Cicino".
Benvenuto Carlo! Ne conosco bene anch'io di "fragili sere" davanti ad un fuoco che arde e fa volare lontano i pensieri. Sento che leggeremo di te belle cose.
Massimo R. : semplicemente grande. La tua città trasuda d'amore. E' una delle tue più belle poesie.
Inequivocabile e possente il messaggio di Bruno. Poi Peter, Alessandra, Ida, Marco e tutti quelli che ho mancato di citare.…..siete tutti bravissimi. Vorrei avere più tempo per ognuno di voi, ma sono costretta a fermarmi qui. Vi saluto tutti….
Rosa

Commento del 31.01.2008
Azzurri in cielo blu/ profondità ci danno/ e le
intenzioni vanno/ dove non sono più ...
Su di noi incombe, mobile il cielo di oggi:
Su tutti : Massimo Pastore..... con "Sapere
dove sono finite le mie parole".... che lascia
con un groppo in gola... Preziosa la costruzione,
asciutta e ricca al tempo stesso di sensazioni evocate
ed alluse dai ricordi... E si resta attoniti ed
inerti, senza parola alcuna, come occhio muto ad
annusare l'odore del vuoto, della sofferenza o,
peggio dell'ignoto... Belle parole, appunto,
inutili perchè inespresse.... con una chiusura che
lacia senza fiato... Non vi è dubbio alcuno, è,
questa di Massimo, altissima sonante poesia.... grazie
per avercela regalata......
Poi, ma non ho tempo per commentare, mi sono piaciute:
Peter pepato .... "Il congegno" .... al
solito sottile e raffinato
Massimo Reggiani .... "Città" ....
Altamente descrittiva
Pierluigi Ciolini.... "Senza parole"...
Chiara similitudine tra sguardi silenziosi e gli
ombrelli rotti in una fitta pioggia di in
comunicabilità.....
Jaqueline Miu ..... "8,59" ......
Eccezionale poesia, stile Prevert ( con qualche
troncatura di troppo che, suppongo, dipenda dalla
diversa lingua madre di Miu ) coltissima raffinata
immagine metropolitana.... che si brucia fra il
traffico e la pioggia.... meriterebbe più
approfondimento...
Silvano Conti

Un' altra giornata poetica: alla violenza descritta con tanta drammaticità da Ida Guarracino si contrappone l'amore pieno e rigoglioso cantato da Marco Cabassi. Con "La mia solitudine" Maria Beatrice Zanini ha anticipato in modo impressionante, fino alla letteralità del verso (Siamo in tanti e destinati a moltiplicarci) il tema di una mia poesia scritta una decina di giorni fa, che ho intenzione di proporre al sito prossimamente. Io scrivo "Siamo in tanti, siamo sempre di più" riferendomi più specificamente al mobbing, ma la morale è la stessa: questo mondo crea emarginazione e solitudine, il sottoprodotto di scarto dell'opulenta ed illusoria società del benessere. Grazie Maria Beatrice, questa è solidarietà... telepatica, sono pienamente d'accordo con te.
Malinconica visione dell'estinguersi della vita, quella di Silvano, ma quanto è bella quell'espressione "plana sul giorno l'abitudine col suo paracadute"! Molto efficace anche Gabriele Piretti e la sua dolente denuncia sociale (numeri sacrificali, azzeccata definizione). Maurizio Battistoni è molto chiaro ed efficace in quello che vuole esprimere, ma perchè non ci dice nome e cognome di quel "cattivo maestro" (forse possiamo azzardare ipotesi)? Tinti, anche tu hai avuto doni scartati e aperti come i miei pacchetti? Scherzo, la tua immagine è tutta diversa, all'interno di un quadro di serena e positiva intimità. "Loro che vanno" sono i figli, o sbaglio? Bello anche il rarefatto "big bang" di Daniela, e ben fotografato il paesaggio urbano di Jacqueline Miu (8:59). Coraggiosa l'esortazione di Gianni Langmann a sfidare il destino, forse è la stessa sfida che Cristina porta alla giovinezza che se ne vorrebbe andare. Scuote senza dubbio il linguaggio di Massimo Pastore (Sapere dove..), personalissimo e di raro impatto visivo. E poi naturalmente Bruno Amore, Peter Pepato, Alberto Borgia, Serena Maschiella, Pierluigi Ciolini. Elio Ria, Alessandra Piacentino, Irene Pizzimenti, Michael Santhers, e ancora tutti gli altri....ma non c'è proprio tempo! Complimenti a tutti
Massimo Reggiani

Commento alla poesia di Carlo Tella:
benvenuto! Inizia un viaggio nuovo per te, caro amico. Un viaggio fatto di persone con le quali condividere il cammino; non sarà facile. Fragili sere davanti a un focolare, ci scaldiamo tutti con il fuoco delle tue parole. Elia e Alessio Belculfinè

"Il congegno" di Peter Pepato, ci leggo dentro qualcosa che mi parla e mi scuote...qualcosa che mi fa star bene, qualcosa che mi fa star male...pura emozione.
Ida Guarracino, mi ha fatto venire i brividi, per antiche memorie.
Bellissima "Città" di Massimo Reggiani, forse una delle sue più belle, a mio parere, s'intende.Pervasa di musicalità e suggestione. Notevole la chiusa.
Silvano Conti che in questa sua sulla morte intesse di versi plastici e calibrati un concetto universalmente temuto.
"Ragazze di frontiera" di Gabriele Piretti, mi lascia a bocca aperta. quello che questo ragazzo riesce a evocare con la sua splendida penna ha del magico, qualsiasi argomento, per tragico che sia, emerge dai suoi versi e si assesta nell'anima.
Molto bella anche "Di madre". Qui Tinti Baldini ci offre una scena delicata, fatta di ricordi e di sentimenti intensi rimasti immutati nel tempo e nel cuore.
Elio Ria "Di te sogno" una passione in versi, un bellissimo sogno.
Saluti affettuosi a tutti i sitani, grazie per la loro offerta d'amore, ché d'amore si tratta, questo esporsi di anime, checchè se ne possa pensare.
Mi siete cari tutti, in primis il magnifico Prof.
cristina bove

Stasera amici non posso commentare nè voglio imitare Massimo ma .....elenco solo quelle poesie , pur essendo tutte meritevoli,che piu' m'hanno acchiappato il cuore.
-Il "Congegno" di Peter Pepato,"Stuprata "di Ida,le due poesie di gioia contagiosa ,quasi un continuum,di Giorgio ed Enrico, Alberto sempre,MichelS,la canzone d'amore sotto al pioggia di Jaqueline,Pierluigi, Giannilang,Bruno,Beatrice.
In particolare poi la traformazione di Cri che si plasma in giovinezza per amare ancora e Silvano,grande, su cui,in atmosfera da "porto delle nebbie" planano indifferenza ,solitudine,incertezza e poi..forse uno spiraglio?
Ciao a tutti e al nostro tutor GRAZIE.
Tinti

30/01/2008

E’ un tentativo questo mio di oggi, di penetrare l’animo del poeta e cercarvi un riscontro realistico, pragmatico con quello che esprime. Non la “poesia” in tutti i sensi possibili della tecnica di composizione, ma “cosa dice”.
E scelgo questa “Vedo” di Maurizio B., perché mi porge più facilmente il destro a ciò che più in generale voglio stigmatizzare:”Questo non è il mio mondo”. La sensibilità del poeta percepisce anzitempo i venti che percorrono la società in cui vive, la realtà verrà poi, non necessariamente ed esattamente come l’aveva subdorate, ma certamente anticipata a larghe linee ed il poeta è di questo mondo, oppure è un menestrello che canta arie e fantasie romantiche ingenue. Maurizio, spero non me ne vorrà comunque, per quello che dico, pesca a piene mai da “luoghi comuni”, situazioni di quotidianità banale, commerciale, volgare esibizione di caratteri ideologicamente legati al consumismo globale. Ma non è questo il mondo del quale resterà eco o traccia e nel quale un intellettuale possa riconoscersi; come in passato sono le “alte” realizzazioni che fanno un’epoca, come i grandi ingegni che sono volati alti, sopra le miserie umane di sempre. Un poeta dovrebbe esserci, lì, come può.
E “Condizionamento” di Tinti e direi imprinting Che se ci avessero allevati a fare l’oca, starnazzeremmo ancora in tutti i cortili del mondo. (forse qualcosa di simile si vede, comunque) Ma, per nostra fortuna, abbiamo inventato lo specchio e chi vuole può vedercisi e se dovesse scoprire che i lati del corpo sono, appunto speculari, (invertiti rispetto alla percezione culturale che ne abbiamo) può cominciarci a ragionare e cercare cosa è meglio per lui, nella solitudine intellettuale, non dell’anima: ho visto il film “Into the Wild”, più o meno sul tema, finisce con lui che dice, solissimo nella tundra, “la felicità non esiste se non c’è con chi dividerla”.
Per l'amore:
"Pace sulle fiamme" di Jacqueline M. sensuale e dolcissima, benissimo composta, musicale.
"Sentirci" di Irene P. appassionatamente bella. (se ne hai voglia mi dici come si leggono le sospensioni?)
Modestamente.
BR1

Incombe mobile sotto questo cielo....
Irene Pizzimenti.... “ Sentirci”.... e ti ho sentito Irene, estrema.... estremo senso.... estrema sensualità... accentuata in dolci e intense sospensioni....( anche le righe.....................finemente allusive, ne sottendono l'eros ) Grande e brava.....
Gabriele Piretti.... “Quello che siamo” ... esaltazione mirabile dell'impotenza dell'essere che non significa rassegnazione.... Trionfa il tragico nel nostro contemporaneo... la non rassegnata morte...
La faccio propria condividendola.... /abbracciati al nulla/ mai arresi all'evidenza......
Tinti Baldini... “Condizionamento”.... chiudo con Tinti, condizionato da Tinti e dalla sua ineluttabile interrogazione introspettiva finale dove l'inquietudine, ancora calda, morde ancora il collo all'esistenza.... Me ne approprio: sì, le nostre briciole di libertà, cara, sono soltanto immensa solitudine..... ( rompe una stella, in tintinnio di gelo, il canto solitario agli sciacalli )
Approfitto per un “double smach!” a Wilma e Carmen, per un grazie a Bruno e Gianfranco, per un abbracccio a Anileda, a Cristina ed a Glo..... a presto, a tutti
Silvano Conti

Oggi vorrei provare a fare commenti telegrafici per descrivere in due parole le mie impressioni sulle poesie, a costo di correre il rischio di mancare il bersaglio o di essere più ermetico dei poeti: si comincia con l'ermetismo (a proposito) musicale di Alessandra Piacentino con "Ho dimenticato la benzina". Fluire malinconico di Doriana Puglisi (Invano). Maestria scenografica di Bruno Amore (Metropolis). Amicale omaggio di Aurelio Zucchi (Nino Emme) con una citazione per il verso "succhiati dall'oblio del tempo" che mi colpisce particolarmente. Sapida strofa di Angelo Taraschi (Il ritorno). Denuncia amara di Alberto Borgia (Robertino emblema). Potente invettiva di Giorgio Medda (La nostra tragedia). Coralità paesaggistica di Debora Chiti (Alle Ville). Sensibilità medianica in Maria Beatrice Zanini (Fantasma inquieto). Lampo poetico di Silvano Conti (Dallo spiraglio). Nichilismo furente di Gabriele Piretti (Quello che siamo). Intimo dissidio di Maudits (Risveglio). Anaforico disgusto in "Vedo" di Maurizio Battistoni (...che probabilmente condivido). Domanda retorica di Tinti (Condizionamento). Interrogativo radicale di Daniela Procida (Non resta). Pànico incanto di Silvia Trabanelli (Profumi di verde). Carnalità ardente di Jacqueline Miu (Pace sulle fiamme). Oscura presenza di Serena Maschiella (Secco l'occhio..). Accorata orazione di Gianni Langmann (In Loro memoria). Emozioni strumentistiche di Cristina (Armonica a vetri). Invocazione esplicita di Massimo Pastore (Si forse be si). Dichiarato amore di Maria Cristina Latronico (Il mistero della tua giovinezza). Scusate, è stato solo un gioco, ovviamente, non me ne vogliano sia i citati che gli esclusi. Grazie a tutti per le emozioni regalate.
Massimo Reggiani

Di nuovo quel filo che accomuna ...come il titolo di un bellissimo film degli anni settanta"Gioventù, amore e rabbia".
Leggendovi mi è venuta alla mente una battuta di Allen "I buoni dormono meglio la notte,i cattivi se la spassano meglio di giorno"
e noi auspichiamo tempi migliori....
La denuncia di Raffaele .D (...ti bucano dentro..), la satira di Angelo che avrei titolato "trapianto" e quella terribile " mancanza di destino " che entra nello sguardo di Enrico.T o la notevole e pregnante strofa di chiusa di Gabriele che morde disperata e Dani che si domanda che può germogliare dove non c'è terra fertile nè mani callose che la lavorano e GianniLang in poesia raggelante perfettamente espressa e Maurizio(questo non è il mio mondo..che dire?) sono legate e paiono quasi un unico pensiero ,un coro greco che accompagna la tragedia ..ma ..poi arriva ed invade il campo l'amore per cui si muore un poco (Jaqueline) in stile raffinato , passione con occhi che sono "due fiammiferi uniti" In Massimo.P, corpo con "ventre piatto colpito da un neo" di Maria.C. e poi,clou, Aurelio ,poeta di speranza che immagina "cuori che continuano a battere perchè il mondo sia migliore.
Mi piacciono anche Silvano,Bruno,Cri ,Giorgio e Gianfranco e tutti..proprio tutti .E' un diletto e siamo fortunati "
Notte a Lorenzo e agli amici vicini e lontani (Ciao Gianni caro) Grazie ad Anileda per esser tornata e per le care e dolci parole che accarezzano e scaldano ..un poco.Ciao
Tinti

29/01/2008

Che bella poesia anche oggi, Gianfranco Stivaletti! Ho il dovere di ringraziarti per la tua gentile dedica, graditissima, tanto più se la mia "web" di qualche giorno fa fosse stata di stimolo a questa tua (Lo schermo di notte), che mi è piaciuta molto: ed è proprio vero che a volte troviamo da rilassarci navigando, ma poi la realtà si riprende la nostra anima e la nostra mente. (Se vai sulla mia pagina ne trovi una un po' scherzosa sulla tecnologia, "Prove tecniche", dedicata ai poeti del sito, "amici blu iridati").
Già che ci sono mi piace evidenziare la poesia Cancel, di Silvia Ovis, che ha reso l'aspetto dei sentimenti e dei ricordi in modo tecnologicamente efficace... mi è piaciuta molto. Molte altre poesie oggi, sono da apprezzare: Epigrafe, di Silvano Conti, efficacissima, così anche Uomini di Maurizio Battistoni, La vita ai femori duri di Elia Belculfinè, Non vedo di Tinti, Oltre l'apparennza di Daniela Procida (molto belle le tue ultime, straordinariamente bella Sull'arenile, avrei voluta scriverla io!), Sentimenti di Gianni Langmann (è bellissima anche la tua Non ha titolo: Come posso offrirtelo se / non può essere offerto? / E se potessi offrirlo, / sarebbe oggetto limitato / perchè l'oggetto offerto / ha un senso finito. / Ma quello che non / posso offrirti, non ha / termine. / Ed è l'infinito.). Ancora belle, Dai miei deserti, di Cristina Bove; Non più, di Giorgio Medda; molto tenera e intima e delicata (così la trovo io) Versi di Salvatore Armando Santoro; e ancora, L'atmofera dei versi di Alessandra Piacentino; Quando mi sposi di Glò (e quell'urlo che volevi fare in un'altra tua recente, vorrei farlo anch'io... da troppo tempo!); e brave anche le due nuove poetesse Antonella Pratali con Elicriso e M. Cristina Latronico con Guardo la tua foto. Un caro saluto a tutti, Wilma.

Bellissima,stupenda, " Cancel " di Silvia Osis. Avrei voluto scriverla io!
Brava,brava e grazie. Enrico Tartagni, Ravenna,29/1/08

"I segreti del cuore non hanno mercato". Grande Salvatore Armando Santoro, è l'essenza della passione per la poesia, il titolo migliore per la rassegna odierna. Noi che condividiamo tutti quella "voglia d'azzurro" così ben descritta da Gianfranco Stivaletti (Lo schermo di notte) sappiamo quali sono le vere motivazioni che ci portano a scrivere e a leggere versi.
E' un paesaggio umano molto vivace quello di Antonio Alvaro (San Gimignano). Ma è un paesaggio dei sentimenti quello di Cristina, con le sue dune e rose del deserto, nostalgia di emozioni lontane che ti prende il cuore e l'immaginazione. E' l'alba della vita quella descritta con toni delicati da Jacqueline Miu nella sua dedica genitoriale ad Elisa, molto bella. Gianni Langmann descrive con la solita densità poetica la volatilità dei sentimenti. Tinti sembra parlare di un distacco, ma lo fa con gusto e giusta cadenza (Non vedo). Riflessione forte quella di Daniela Procida (Oltre l'apparenza), introspezione e poesia. Molto carina la metafora tecnologica di Silvia Ovis (Cancel), è proprio vero che di fronte a certi ricordi il nostro sistema si "pianta".
Omaggio doveroso per il tema affrontato da Elia Belculfinè (La vita ai femori duri), poeta che non commento spesso solamente per mancanza di tempo e non certo di stima, tanto complesso e raffinato è il suo scrivere, pieno di rimandi e significati, uno stile che non ha confronti.
Grazie e buona serata a tutti
Massimo Reggiani

Commento del 29/01/2008
Salve a tutti,
bellissima avventura oggi, da vivere pienamente e con uno sguardo anche alle pagine dei giorni scorsi che ho intensamente apprezzato ma, per mancanza di tempo, non ho commentato. Il tempo è il mio tiranno, direi sempre, ma particolarmente in questo periodo.
Cristina: la nostalgia, il sapore dei ricordi, la testimonianza di una solitudine di cui è insieme protagonista e testimone, sullo sfondo - metafora di un deserto su cui più " mai più fiorisce il sole". Sento mie le tue briciole, frammenti di pelle e pensieri che si sgretolano in mille granelli finissimi. Vorrei poterti accompagnare, alleggerire il peso del tuo scudo per consentirti, ancora, di danzare ( è l'immagine poetica di te che amo di più) ardente tra le "faville ardenti". So che infine ti leverai, alta e leggera, su ogni tristezza, su ogni rimpianto. Perché sai, anima eletta, che non c'é solo il grigio oltre il buio e il silenzio e il dolore. Ognuno di noi ha una fiammella, anche fioca, che guida verso l'uscita. La tua fiammella è la poesia ed è luce piena, devi solo sgombrare la mente da ogni pensiero e lasciarti inondare. Perdonami se oso tanto.
Tinti che "pavoneggia" e mimetizza " il vero", in un'insolita rappresentazione di sé, alla ricerca forse di nuove strade da percorrere.
Grande Bruno, dolce e dolente; ammaliante Irene, sempre più brava.
Salvatore Armando: con quella semplicissima "lacrima" hai reso tutto il tormento del poeta nel momento in cui crea.
Daniela, Gianni, Glò, Maria Cristina ( benvenuta!), Gianfranco…….. Ci sarebbe da scrivere per ore e mi riservo di tornare quanto prima sulle loro poesie.
Dulcis in fundo ( ma non ultimo), Elia: una testimonianza altissima di dolore, e di riscatto forse, attraverso il silenzio. Tacere su quelle vite attaccate " ai femori duri", tentare in qualche modo una fuga dall'iterazione perpetua del soffio di gas che uccide, dei respiri spezzati, del dolore che fa ancora, di nuovo, per sempre sanguinare, dei cancelli di mille Auschwitz che ingabbiano le voci e la carne, Un'iterazione dolorosa, cocente che si consuma anche attraverso i versi interrotti, ritmati, quasi sincopati. Dimenticare per non dimenticare, infine. Dimenticare per avere la forza di guardare avanti. Leggo in Elia, anche nella sua di ieri - Più alto dell'Oreb - , un'evoluzione incessante, che attraverso la sua sofferenza poetica, che è poi sofferenza universale, ci offre l'occasione di un incontro tra fede (fede-sentimento, diversa dalla fede-religione come dal misticismo inteso in senso classico, pur con l'inevitabile contaminazione dottrinale che in Elia mi pare funga soltanto da fonte) e letteratura da tener presente e su cui forse intessere un dibattito che potrebbe avere risvolti interessanti. A tutti voi, poeti, a Lorenzo e a tutti i lettori del sito azzurro lancio il dardo di una comune riflessione.
Vi lascio, a malincuore, amici cari e, come sempre, grazie a tutti...
Rosa

Buon giorno poesia, non sono particolarmente sveglio, ho preso la pasticca e le palpebre si accucciano sugli occhi, tuttavia
Glò, tutta senza parentesi, ha scritto un incipit stupendo per la sua "Quando mi sposi" dando un senso alla frase più che d'amore, di compenetrazione di senso.
e invece "Malinconia d'amore" di Marco C., struggente quel sentimento che non passa.
Salvatore A.S. con la chiuda alla sua "Versi" centra il senso dello scrivere dei dilettanti. Il proprio sentire. Altri scrivono per l'editoria, vorremmo farlo tutti. Gratificazione maxima, ma mestiere petrarchesco. (...chino la fronte...)
Introverso il senso dell'acrostico "Senza vergogna" di Renato L., mi ci ritrovo, ma non è un valore.
Debora C. "Morte" un tema suggestivo, se non la temi. Quando la cerchi non viene da te, se non violentemente: così non è bella morte.
Silvano C. ha scritto una "...epigrafe" che faccio mia, neppure questo è un valore:col permesso dell'autore.
"Non vedo" ...negandomi...sensualità...dice Tinti, ...mentre mi spoglio...dei fermenti cerebro-vitali. voglia di un'altra occasione di vita, forse ?
Daniela P. "Oltre l'apparenza" in bello scrivere, rimugina esperienze dell'anima che in una vita, raramente, sono tutte facilmente sopportabili.
...e briciole di me / come cristalli / sono sfaccettature del mio viso / frantumi di carezze ormai smarrite... di Cristina B. "Dai miei deserti" rubo.
"Non urinare sotto la finestra del boia" titolo di Massimo P. m'ha incuriosito, non ho capito le due prime strofe, dopo piaciuta assai. (avrtei preferito: piscia sotto....)
"Sensuale" Irene P. ci avverte che le rose hanno spine, benissimo, il gusto di coglierle sta nel timore di pungersi, di sanguinare.
Modestamente
BR1

Oggi mi hanno colpito " quando mi sposi " di Giò e " Epigrafe " di Silvano Contii . Giò ci presenta l' amore coniugale in modo direi quasi " immaginifico ". Belli , in modo particolare , i versi
                       " ...particelle d'eco
                        da sfamare solo
                         con la sicurezza
                         del tuo esserci "
in cui vi leggo quel bisogno dell' altro con i suoi pregi e con i suoi difetti , di cui non si può fare a meno ( é il catulliano " odi et amo " ? ) .Nella chiusa :
                          " Non morendo mai
                           in assilli ventosi
                           di inutili guerre di parole "
c'é forse l' auspicio ( correggimi , se sbaglio , cara Giò ) che nel rapporto d'amore la " magia " dei momenti d' intimità faccia dimenticare tutto il resto : incomprensioni , battibecchi ecc...  
l' " EPIGRAFE " di Silvano Conti rientra nella migliore tradizione dell' Epigramma Italiano . Mi richiama alla mente lo stile lapidario di Marcello Marchesi , anche lui creatore di immaginari epitaffi , come :
                 " Uomo retto
                 dopo una vita lineare
                  morto in curva " .
Gianfranco Stivaletti .

S'apre la notte con "Elicriso" di Antonella.P di ritmo morbido in ricerca lessicale che incanta(pelle..gialle..follie...farfalle..miele..fiele..)Complimenti a te ed anche a Maria Cristina ( mio nome anagrafico) per l'intenso flash !
"Quando mi sposi" ,Glò:come non rimanere coinvolti da tanta energia vitale ("::smembrare la solitudine in particelle..) Ciao amica.
Mi piace assai lo sfogo sincero, pulito ,senza fronzoli nè veli in autentica poesia di Salvatore Armando:mi ci trovo dentro ..cammino tra le tue parole perchè tu sai traghettarmi a riva.. e così vera e stilisticamente perfetta in sofferenza "Oltre l'apparenza " di Dani..e bastano questi versi intensi per commentarla"..ho pagato il prezzo senza sconto di mali inflitti ad altri per amore di me stessa.." consapevolezza fiera!
L'immagine di Giorgio.M in cui vede la sua vita quasi una recita di due film in cui spera sempre,almeno per uno ,un lieto fine e ..poi più non accetta è carica di peso e profondità; si avverte quasi un senso di perdizione ..affascinante.Bravo.
Grazie a te Beatrice,dolcissima persona.
Di Massimo.P non tutto comprendo ma d'istinto la respiro e respiro il suo no all'accettazione di tutto!
Stasera faccio mie "Esserci" del mio consorte per quel dolore sopito,quel bisogno sempre piu' forte d'esserci sempre ,soprattutto nei momenti di dolore "cereo d'emozioni". L'hai scritta benissimo e sento emozione. Profondamente condivido quella rappresentazione della nostalgia -rimpianto che ci accompagna a braccetto per la vita ,quasi una tana a volte,altre dolore ed il segreto è rifugiarsi nel grigio che tutto ottunde e attendere..sono con te nel tuo , nel mio deserto,Cristina (spero d'aver inteso...) Ciao amica.
Buona notte a tutti ,a Lorenzo il Magnifico e sognate ..sognate
Tinti

28/01/2008

Buona sera poesia.
Quella di Glò, perchè mi sembra di capirla: "Confusione" quando scopri che non c'è, sei solo e te la devi cavare, così. Benissimo reso il disagio intimo.
Tempo cannibale - di Silvano C., apprezzabilissima.
Più alto dell'Oreb - di Elia B. - una poesia così mi fà sorvolare sulla considerazione fideistica. Chi crede fermamente si esalta, in modo ammirevole, così!
L'amore ripara - Massimo R., bellissimo auspicio e come tale lo accetto. Mi pare poco realistico, ma in poesia pare sia comune.
Violenza inutile - di Tinti, quanto veridica, al limite scontata, ma è stato detto che sarebbe "la levatrice della storia". Così vedo relazione tra Massimo R. e Tinti, perchè l'amore - di parte - ha fatto danni enermi, sempre. L'altro quello tutto maiuscolo, lo enunciò UNO che, pare, sia stato crocefisso.
Procida, nel senso aulico della storia romantica, ti è di sigillo in questa bellissima poesia - Dliin! - dolce e suadente come una canzone.
Anileda X. - Solitudine - vieni da noi, stracceremo i lembi di questa sottane nera che ti apprime.
Il racconto - di Irene P. dolcissima poesia.
Modestamente.
BR1

E' bello cominciare la mattinata con l'armoniosa musica di Cristina, alla ricerca del "suono dell'origine". Adesso però, visto che sicuramente un brano l'ha ispirata, ci deve svelare qual è...... Non sembra invece esserci musica capace di rasserenare la solitudine esistenziale espressa a chiare parole da Glò (Confusione). Mi auguro sia lo sfogo di un momento. Delizioso omaggio canino di Tiziana Cocolo (Il tempo di Martino), che non può non intenerirmi, da cinofilo praticante. Poi un'altra visione di pioggia, sempre cara a tutti i poeti: stavolta è Bruno ad illustrare con onomatopeica maestria (Sinfonia). Aurelio Zucchi stila il suo bilancio consuntivo dei sentimenti con la consueta espressività (Quel che resta). Curiosa analogia tematica con la bellissima poesia di Salvatore (Peccati), che immagina l'incontro con il...Revisore dei conti. Apprezzo molto la risposta ottenuta, e lui sa perchè. Bella anche la riflessione di Giorgio Medda sul tema, sempre molto vivo, del tempo che si porta via la giovinezza (Solitario pensiero). Malinconia ma senza rimpianti. Melodiosa e tenera l'invocazione di Debora Chiti perchè un'amicizia si trasformi in amore (Caro amico mio). Definizione del tempo in stile di lapidaria efficacia per Silvano (Tempo cannibale), ed ancora più lapidaria, di fulminea presa, la Solitudine di Anileda Xeka. Molto belle anche le poesie di Pierluigi Ciolini (Contrappeso) e Jacqueline Miu (Il senso dell'alba) per equilibrio e scelte lessicali, la seconda anche venata di un certo mistero. E poi la sensualità di Daniela che pervade e trasforma anche il freddo e asettico mondo della tecnologia... Termino con l'esortazione di Tinti "Affiniamo i sensi in lucido pensiero", brava Tinti, non c'è bisogno di commenti. Oggi non c'è spazio per tutti ma tutti indistintamente hanno regalato emozioni. Grazie
Massimo Reggiani

Oggi su tutte: Anileda.
Ed un grazie a tutti gli altri poeti del sito che ringrazio, ogni giorno, di cuore.
Un abbraccio
Glò

Prima di tutto ringrazio tutti gli amici poeti che mi leggono e che lasciano i loro commenti, mi siete cari tutti.
Adesso cercherò di commentare questa bellissima pagina da antologia.,dovrò putroppo soffermarmi solo su alcuni, ma sappiano gli altri che li stimo ed apprezzo altrettanto.
Glò, perchè conosco da quale sentimento nasce questa poesia, per dirle che lo ha espresso benissimo.
Aurelio Zucchi, "Quel che resta" è una poesia che ti incalza, che scorre nella sua cadenza inappuntabile e nel suo significativo esistenziale. Anche elegante, direi, ma col significato che ha così bene spiegato per me Massimo Reggiani.
Bellissima, "Peccati" di Salvatore A. Santoro, un 'emozione senza fine, un canto d'amore dolente e appassionato...Chapeau, Salvatore.
Bella anche "Solitario pensiero" di Giorgio Medda.
"Tempo cannibale" di Silvano Conti, e il Tempo lo vedo anch'io così.
Tinti, "Violenza inutile", forte e chiara, per non dimenticare.
"Dliin" di DAniela Procida...conosco quel dliin...hai espresso con ardore e calore quello che si prova, il contrastato sentire delll'attesa e il centellinare delle parole. Brava!
"Solitudine" di Anileda Xeka, una zoomata nel mistero dell'esistenza, una sintesi perfetta. Uno splendido flash.
Grazie a tutti per la piacevolissima lettura.
Prof. un abbraccio!
Cristina Bove

Commento ad Elia Belculfinè
Incuriosito del commento di Carmen Lama ho voluto dare un'occhiata alle poesie di Elia Belculfinè e, da perfetto miscredente, ho cercato anch'io di leggere queste liriche non solo in chiave poetica ma ricercando anche i contenuti morali che in esse sono sottesi.
Senza nulla togliere all'architettura del suo modo di comporre le proprie liriche, che definirei tecnicamente perfette e ben aderenti alla struttura del verso libero (più che del verso liberato), Elia è un mistico che riesce, però, a coinvolgere con il suo poetare anche coloro che hanno un misticità di tipo laico.
Il riferimento biblico racchiuso nelle sue composizioni, soprattutto nella sua prima poesia "Più alto dell'Oreb ho udito", evidenzia in maniera lucida un messaggio di tipo evangelico e, soprattutto, il passo "il Giordano è viaggio senza fine" sottolinea questa indispensabile necessità di ricerca di una fratellanza e di un amore tra gli uomini che va molto al di là del semplice misticismo di tipo religioso, ed assume, quindi, una valenza universale.
Ed appunto perché questo messaggio è di tipo universale sicuramente non può che essere condiviso sia dai credenti che dai non credenti.
Salvatore Armando Santoro

Graditissima sorpresa mi ha fatto Elia quest'oggi! Non me ne vogliano gli altri poeti, ma non posso fare a meno di approfondire oggi questa bellissima poesia "Più alto dell'Oreb ho udito… Vorrei essere più presente e commentare molte altre belle poesie che ogni giorno leggo, ma ho pochissimo tempo in questo periodo. Sono affascinata da molte poesie di Daniela Procida, ad es., di Tinti, di Glò, di Maurizio Battistoni, di Gianfranco Stivaletti, di Cristina Bove, di Silvia Trabanelli, e oggi anche da quelle di Alberto Borgia, di Massimo Reggiani, di Anileda Xeka, di Silvano Conti, di Debora Chiti, di Antonio Alvaro, di Aurelio Zucchi, di Alessandra Piacentino, di Bruno Amore, del toccante Paolo Gherardini, di Salvatore Armando Santoro, di Gianni Langmann, di Michele Cristiano Aulicino. Ma ora mi concentro su Elia… che ringrazio di cuore per il suo gentile pensiero.

Più alto dell'Oreb ho udito
Elia Belculfinè

Più alto dell'Oreb ho udito..
Commento.Carmen, 28.1.’08

Più alto dell'Oreb ho udito
il gemito celeste come foglia
        sincera discendere
        sopra la nudità dell'anima mia.
        Ed era acqua. Io, ultima
        creatura, filo d'erba, ho visto:
        il Giordano è viaggio senza
        fine.
                             Più alto dell'Oreb
ho camminato.  
                               E tu, fratello che
   levi l'opera eccelsa,
   chiedi meriti, talenti: vana, ahimé
   la tua fatica! Più grave è portare
   negli occhi il silenzio
   di Zaccaria. Più degno alle mani il
   dono dell'incenso;
   migliore il compenso dei giorni.
   Così lascia gli arnesi diletti!  
Tu, filo d'erba sublime, avrai nome
   altissimo innanzi al Signore.

L’OREB biblico:     è il monte di Mosé e di Elia (sic!) sul quale essi hanno potuto incontrare e contemplare il Volto di Dio; è il  luogo del “roveto ardente”, dell’Alleanza; luogo dell’intimità e del silenzio che, da sempre, offre al pellegrino il senso misterioso di una Presenza: così trovo che questa apertura della poesia ci trasporti immediatamente in un’atmosfera mistica, in cui il senso delle cose nasce da sé, dal silenzio e da tutto quello che sta intorno; e da questo silenzio emerge in modo potente e prepotente anche la nudità dell’anima che contempla! La piccolezza, la fragilità anche, della creatura (“ultima”) che è l’uomo, fragile come filo d’erba. E questo “gemito celeste” udito “era acqua”: era “il Giordano, viaggio senza fine”. Credo di intravedere qui una bellissima metafora tanto dell’esistenza umana, quanto della vita in generale; della prima, singolarmente, individualmente, intesa come lo scorrere di un fiume che inesorabilmente si perde nell’ampio mare, dove ha termine; della seconda, perché il fluire della vita è eterno, al di là di ogni esistenza singola, individuale.

E la poesia continua, con un richiamo del poeta ad ogni “fratello”: ognuno di noi presenta a Dio il frutto “eccelso” (quando lo è!) della propria opera, del proprio fare, chiedendo meriti, mostrando i propri talenti. Ma non è questo ciò che importa veramente. Più profonda gioia ognuno acquisisce dalla propria esperienza se ne gode interiormente, in silenzio, per il solo scopo di aver agito in funzione del bene, senza di ciò vantarsi; più profonda considerazione si acquisisce agli occhi di Dio, se a Lui si rivolge l’animo con le proprie opere o, meglio, se quanto si fa è semplicemente dettato da un atteggiamento di amore verso gli altri, che significa aver interiorizzato fortemente l’insegnamento cristiano. Se si affronta la vita con questa disponibilità interiore verso gli altri, è un omaggio a Dio che si offre, agendo, come dire…, in Suo nome! Così, al termine del viaggio che ognuno compie su questa terra, si lascino “gli arnesi diletti”, tutto ciò che è servito per operare bene, e ci si presenti al cospetto di Dio con l’umiltà di un filo d’erba, sublime nella sua fragilità, perché creatura di Dio, che adempie alle funzioni di cui è investito in modo naturale. E questo semplice stare nel mondo secondo il fine assegnato sarà ricompensato con meriti altissimi “innanzi al Signore”!

Credo che la bellezza di questa poesia stia soprattutto nel messaggio d'amore verso gli altri e la natura che trasmette, soprattutto in un mondo che sta gradualmente perdendo il senso vero dell'esistenza. E credo che questo messaggio possa essere anche sganciato dall'aspetto biblico-mistico-cristiano, in quanto, secondo il mio punto di vista, l'uomo può dirsi veramente Uomo se e solo se sta e vive in comunione con gli altri, perché insieme si realizza meglio l'umanità di ciascuno e si dà valore alla propria e altrui esistenza e persona. Al di là dell'essere credenti o no, sarebbe sufficiente la fede nell'amore come motore della vita. Proprio per questo aspetto universale del messaggio, la poesia acquista un suo profondo significato e valore.
A me sembra straordinariamente bella questa tua nuova poesia, Elia! E, visto che me l'hai dedicata, la prendo come un augurio anche per me, che mi sento in questi giorni più fragile di un filo d'erba. Continua comunque a scrivere anche altre poesie di questo tipo… questa sembra scritta da una persona che ha una fede piena e convinta e sembra voglia essere come un testimone di questa sua fede. Che poi è il compito che ogni buon cristiano dovrebbe avere. Mi fa molto piacere scoprire in te questo aspetto che ti rende ancora più ricco interiormente. Complimenti, Elia. E grazie ancora per la dedica. Carmen Lama.

Massimo Reggiani , nella sua poesia sull' Amore di oggi , ha " parafrasato " il noto " elogio della carità " di S.Paolo ( " la carità é paziente , la carità si adatta , é benigna , tutto copre , tutto sopporta ... " ) , con il linguaggio di oggi . Il riferimento al " cucire " , nei versi finali , dà proprio l'idea dell' opera paziente di chi ama ; sia che si tratti del missionario , del filantropo impegnato " nel sociale " , sia che si tratti dell' attenzione verso la persona amata , oggetto a volte di un amore incompreso . L' amore va " ricucito " ogni giorno ! gianfranco Stivaletti .

Oggi, flash su quella di ANILEDA :
solitudine settima... stupenda... disperata...
disperante... : mi vedo ombra nelle sue mani,
cieche....
Così Silvano Conti

Poesia in notte incantevole.
Bella l'entrata del nuovo poeta Paolo.G "Ho sentito tutto":racconto stupito in crescendo fino a scoprire "un mondo così nobile e così ignobile"
Stile originale di Massimo.P , neofita:mi piace la chiusa ,d'effetto.
"Non c'è posto" Glò per chiedere aiuto, per darlo, c'è vuoto ed indifferenza intorno ma noi continuiamo ad urlare e qualcuno ci sentirà..Ciao
Brunocaro,l'avrei titolata"Armonia" perchè così è,dolce ed ammaliante.
Bilancio di errori e di "carezze omesse" in slancio di voglia di vivere che permea ogni tuo verso,Aurelio e si trasmette..come un virus sulla pagina azzurra..Evocativa l'immagine di Narciso in Giorgio.M come la splendida metafora :le parole" echeggiano lontano...come richiamo delle balene..." di Antonio.A.
Beatrice, solo con L'AMORE saremo più forti e "padrone della vita!" si ,è così.
"..tempo cannibale che mangia le ore..." amico ,precedi il mio pensiero !Bravissimo Silvano
Pierluigi,mi piace per stile e pensiero "Contrappeso" poesia avvolta in atmosfera di nebbia,inquietudine,incertezza "Porta che cigola..malinconia come ruggine" che faccio un po' miei,stasera.Grazie
L'amore ricuce,ripara, risalda....messaggio positivo di Massimo. così come quello,aperto alla natura e all'universo tutto,di Maria Graziea: si scalda un poco il cuore.
Due su tutte :la sensualità lenta ,molle,sopita di Michele.A " ..Cappello che si addomestica ai capelli...occhi che baciano.." e Anileda,bentornata cara amica di pensiero,con la tua freccia ,tre versi che dicon tutto e danno emozioni forti !L'immagine di orme che "precedono "lascia basiti.Brava
Grazie a tutti , al magister Laurentius ,ciao Fausto, RobertoB.,Antonio.F..e notte a tutti di cuore.
Tinti
Ps.Ho notato che ,se spesso si"chiamano" i nostri poeti nomadi e viandanti, sollecitati e un poco inorgogliti ,riappaiono ..allora ci provo.

26/01/2008

Grande giornata di poesia quella odierna.
Fuggire di Gianni Langmann, vero, sarebbe bello poter fuggire da questo "marcitoio"
Cristina Bove con "Possono le parole", esplorativa e indagatrice
Gianni Medda con di "Pensiero e sofferenza", molto amletico e profondo
Armando Bettozzi con "La tigna", sublime ed esilarante
Angelo Taraschi con Senatore Tale dei Tali", un' ode davvero tragicomica.
Un caro saluto al Magnifico
Patrizio Spinelli

Senso di solitudine,di non appartenenza,di ricerca e di fuga permeano la pagina stamane e..anch'io un poco mi sento così e faccio mie "vivere nella fantasia ,per la scrittura ..." di Giannilag, mi sento "tartaruga che tiene visioni e desideri finchè qualcuno.."di Cri, bellissima, il desiderio di cambiamento in Beatrice,Sebastiano che "scappa..", solitudine struggente in Giorgio.M.Sempre quella sintonia e comunione si legge e si sente.
Belle anche le poesie di Gabriele e Br1(condivido) e soprattutto l'invettiva sanguigna di Angelo: come meglio esprimere la sconcia volgarità di un parlamento (ahimè il nostro) esempio lampante di squallore che nulla tiene al bene del paese ma alla propria ingessata poltrona.
Infine poesia e poesia in Michele .A: è un dardo di sintesi lirica molto bello .Grazie
Grazie a tutti amici e buona domenica.
Tinti.

Oggi non ho tempo... per essere breve (Oscar Wilde?), ma ci proverò: protagoniste le parole, quelle di Gianni Langmann, fuggiasco in una desiderabile oasi, con la loro "bellezza irripetibile", e quelle di Cristina, con il loro inconfondibile stile: non so se ne interpreto bene il senso, ma secondo la mia visione della vita a volte bisognerebbe correre il rischio di vedere scardinate le proprie convinzioni e i propri sogni, che forse ci proteggono ma che costituiscono il nostro limite (e mi fermo qui perchè il discorso ci porterebbe molto lontano dalla bellissima metafora della tartaruga). Incanto in tutti i sensi l'istante descritto da Glò. Mi unisco poi all'ovazione per la natura dopo la pioggia di Gabriele Piretti, e concordo sulla ricompensa preziosa alle cure genitoriali cui accenna Alberto Borgia. Mi piacerebbe seguire la rotta della vita come Antonio Alvaro, con spirito di sognatore e di marinaio senza paura
(che sa fare il punto da navigante esperto del ritmo e della concisione poetica), mentre non ha fortuna in senso nautico l'altrettanto esperto comandante Maudits, imbarcatosi per raggiungere un amore impossibile (non è il solo..). Anche qui le metafore galleggiano però molto bene, come anche la vela di pelle e ossa di Michele Cristiano Aulicino.
Una citazione la merita il sonetto di Armando Bettozzi con il suo immediato e vivace ritratto: tenacia, fermezza, ostinazione, spirito di contraddizione...insomma, tigna.
Naturalmente tutti bravissimi gli altri, non ci si annoia mai qui...
Saluti a tutti e buona domenica
Massimo Reggiani

25/01/2008

Nella vetrina di oggi, due o tre bellissime, a parer mio.
- Il filo - di Tinti, bellissima costruzione, con una sua aria che conduce come un racconto. L'esistenza tutta percorsa da questo cordone ombelicale: fratelli (uguali?).
- Ancora salirò - Cristina B. da un luogo alto, come sacerdotessa, declama l'amore etereo come la traccia nell'aria dell'ala d'un gabbiano.
- Esserci - di Glò, la sento intimistica e apprezzandola per lo svolgersi musicale, tuttavia, mi sfugge.
Modestamente.
BR1

La giornata si apre con la bellissima allegoria mitologica di Tinti (Filo): gli uomini affratellati dalla condizione umana, il filo dell'esistenza che ci accomuna tutti. Gianni Langmann, un fremito che attraversa il tempo e si fa rimpianto (su questo tema con me avrai sempre gioco facile e partita vinta). Cristina (Ancora salirò) . Semplicemente poesia e amore. Straordinario. Michael Santhers, divertente acrostico di attualità: ma per caso i versi sono anagrammi? Bruno Amore (Eppure) con le lusinghe di una speranza illusoria, ben tratteggiate. Bella l'allegoria della vita di Enrico Tartagni (Tobruk), con un pensiero per chi rimane indietro. Joseph65 novello Bergman mette in scena la "madre di tutte le partite" (finisce patta ma è un arguto e poetico scacco matto). Gianfranco Stivaletti: sonetto dialettale da antologia, con bellissima morale finale. Silvano Conti (Ah quei giorni!) si riconcilia con se stesso grazie alla natura. Maurizio Battistoni (Sofia) confeziona un tenero dipinto di bimba che sembra uscire viva dal quadro. Molto bello.
Serena Maschiella (Colore) imprime un'immagine che esalta i sensi e il movimento, molto efficace (sulle motivazioni non azzardo pronunciarmi, ho pochi elementi). Bellissime immagini le Riflessioni di Silvia Trabanelli: quel "malessere che penetra toccando le radici nel disgelo dei pensieri" è da premio letterario.
Scusate se ho dimenticato qualcuno tra i poeti, ce ne sono molti che meritano altrettanta attenzione.
Alla prossima volta
Massimo Reggiani

Suggestivo é il tuo paragone , o Tinti , tra il " filo " Di Arianna , di Aracne , delle Parche ( e i " fili " della tela di Penelope, aggiungo io ) , quasi un " archetipo " dell' Umanità , e il " filo " della Vita , invisibile legame che dovrebbe tenere uniti tutti gli uomini e farli " germani " , cioè fratelli . Mi colpisce anche l' immagine , nella poesia di Massimo Reggiani " Notte dell'Epifania " , della " matta " che occhieggia beffarda sotto il mazzo delle carte crollate sul piano del tavolo dopo aver tentato di costruirci un castello : c'é sempre un aspetto amaro e ironico nelle nostre sventure ; ma ciò può essere anche un invito a cogliere l' aspetto umoristico della Vita che ci aiuta ad andare avanti . Gianfranco Stivaletti .

"Esserci", nell'eterna primavera di Glò, a me che amo le colline e il vento, e fuggo dall'assideramento dell'anima....bella.
"Eppure" di Bruno Amore, che mi coglie sorpresa tra i profumi di un impossibile amore...e la discesa ormai...non si può mai dire, amico mio, a volte ritornano...
A"Tobruk", come a Kerouan o a Tozeur...luoghi della mia giovinezza...quando il deserto era profumo di notti stellate e la vita pulsava spensierata...Eh, sì, la traversata non è lunga uguale...Grazie, Enrico Tartagni, per avermi acceso dei bei ricordi con la tua poesia.
"Intorno a te" di Giorgio Medda, poesia malinconica, del tempo che apporta esperienza ma sottrae giovinezza..."...arduo ritrovare la regola nelle cose..."le rose sfinite, talvolta, fioriscono ancora.
"Notte di Epifania" di Massimo Reggiani, "Notteinsonne, - notte di cuori e di picche, - notte di rovine. - Nulla è rimasto in piedi - del mio castello di carte. - Da sotto il mazzo riverso sul tavolo - occhieggia beffarda la Matta". Commento migliore non ho trovato, è bellissima.
"Ah, quei giorni!" di Silvano Conti, "Ah, quei giorni! - cui perdonandomi dono il respiro." Chiusa ineffabile.
"Anche oggi" di Pierluigi Ciolini, mi ha emozionata. "...dove gli invisibili sguardi - delle tue distanze incatenate - le spezzo con i battiti di cuore..." Intensa poesia.
Cristina Bove

Un filo sottile,di seta ma resistente e quasi visibile ,stasera,unisce il sito azzurro ...
"..Ti chiamerò coi nomi dell'amore...e sarai ovunque mare del mio mare.." in abbandono ed estasi ,Cri,in un certo senso si collega a quell'"esserci " di Glò in emozioni e natura ,sempre( bellissima la chiusa) e all'inno alla vita di Aurelio,amico,che corre "facendo l'andatura" trovando la quadra ..per insegnare al figlio come trovare "domani bellezze antiche" e poi la scia continua con Alessandra
che,in ritmo d'abbraccio,"sveglia la culla del mio cuore.." e poi Livia ,in stile inconfondibile,rasserenante, che racconta ...al cielo,agli stormi,.. a tutti.
Legate da un senso di nostalgia ed amarezza mi paiono "..Questo inverno è un po' me pauroso d'esser come natura.." di Golan.T( se s'invecchia in mitezza e mai scomposti,"senza sfregar le mani...ma solo i denti.." va bene a tutti ,non crea disagio? questo intendi?)Essenziale in poesia ....come quel"..mi dileggi alludendo al ritorno.."..eppur si sogna egualmenta,irriducibile Brunaccio!
Immagini che colpiscono ,come colori spruzzati contro una parete,quelle evocate da Enrico.T, da Massimo (efficace metafora il tuo "colpevole castello di carta") e l'onirica ,chagalliana "Colore" di Serena ,nel suo esprimersi in modo sobrio e pungente ("...Spingi l'anima fuori.."che dire se non complimenti!) e Pierluigi ,macchia di color avorio e ocra,in "..Ho attaccato un pezzo d'anima.."
Dolce racconto di un ricordo ,un fotogramma che arriva "la partita" di Antonio.A mentre nel mio caro bosco Silvano diventa forte,pesante ripianto (molto bella)
Infine W Michel.S:OK e grazie ad Alberto per quelle fotografie che non si possono nè si devono dimenticare..(Serafina cappuccino..tricotomia e bere vino...)
Non so dire altro per concludere se non che ringrazio tutti,veramente tutti voi per le emozioni che mi date ,sempre di piu'
Grazie al Maximus Princeps e a Letterio .
Ciao e notte sonnolenta.
Tinti

24/01/2008

Il percorso poetico di oggi, che per motivi di tempo non si può soffermare su tutti gli autori comunque bravissimi, inizia con il naufragio di Pieruligi Ciolini, metafora condotta ..in porto con coerenza e stile, molto bella. Originale il modo che ha scelto Tinti per descrivere il contrasto tra stato d'animo e realtà circostante (Là). Molto bello il "volo di falena" di Cristina con sottofondo barocco (là dove l'aggettivo, sia detto a chiare lettere, riguarda solo l'autore della musica). L'insistenza di un pensiero ed una presenza che tornano viene tratteggiata con drammatico vigore da Bruno Amore (Sei di nuovo qui). Che si può dire della dolente ed esplicita storia raccontata da Alberto Borgia (Risvegli)? I versi in certi casi possono servire fino ad un certo punto. Complimenti ad Alberto come poeta e auguri come padre, e se ho capito bene, anche come nonno. Enrico Tartagni torna al pessimismo esistenziale e lo fa con immagini vivide e tangibili (Esame autoptico). Sulla stessa scia troviamo Giorgio Medda e la sua Notte, concetti pesanti trattati con belle e ritmiche cadenze. Però io voglio sperare che tutte le anime intrappolate o rubate presto tornino a librarsi libere e serene. Chi sarà il misterioso Ladro di Antonio Alvaro, un bellissimo incedere di significanti metafore? Non azzardo ipotesi, che tengo per me (quello del commentatore è diventato un... lavoro rischioso). Bello e positivo il programma di vita di Gianfranco Stivaletti, stupirsi sempre ed essere curiosi della vita. Una visione azzeccata. Silvano stupisce sempre per concisione e concentrato di significati, anche se vorrei capire meglio che intende esattamente per "intenti ciechi". Molto apprezzabile anche Debora Chiti (Non dirmi che te ne vai) con la sua scelta di una bugia amorevole preferita ad una verità dolorosa, un esempio di grande sensibilità femminile. A Silvia Trabanelli, la cui poesia è un Respiro di nome e di fatto, auguro di non smettere di cercare.
Oggi la mia preferenza va al Miracolo di Daniela Procida, ed alla sua descrizione dell'espressività del pensiero che si fa parola, davvero ammirevole per efficacia di immagini ("fine transitabile intreccio di fili" ..."porose trasparenze a filtrare randagi pensieri") . Aggiungo che a volte per sintonizzarsi con gli altri ci vuole un miracolo anche da parte di chi legge o ascolta.... Complimenti anche a tutti gli altri poeti e saluti a tutti
Massimo Reggiani

Tinti Baldini, Gianni Langmann, Glò, in queste poesie mi siete entrati dentro.
Daniela Procida, sintesi miracolosa per un ottimo risultato poetico.
"Esame autoptico" di Enrico Tartagni si è miscelata con i miei pensieri, ha portato a galla le paure connesse alla nostra condizione umana...
Silvano Conti, non v'è peggior cieco di chi non vuol vedere...lo hai espresso molto bene!
Bella "La voce di Gianni Pia, per la delicatezza delle immagini e il senso malinconico che la ispira.
"Respiro" di Silvia Trabanelli, alle domande senza una risposta, offriremo tutta e sempre la nosra poesia...Qualcuno si commuoverà?
Grazie a tutti , e grazie al Magnifico con un grande abbraccio.
cristina bove.

Difficile scegliere oggi...
soprattutto se leggendole e rileggendole spuntano sempre gli stessi nomi:
Pierluigi Ciolini, Tinti e Gianni Langmann.
"MA POI"? Nessuna evasione da nessuna poesia se essa mi segna graffiandomi in righe sparse. Un abbraccio a tutti. Al Lorenzone in primis.
Glò

Commento del 24/01/2008
- Ma poi che male c'è nel denudarsi il cuore? - Mio Dio, Cristina,anima bella!
In due versi hai condensato il senso di un'intera vita. E' bellissimo denudarsi il cuore per esporlo,con sincerità e slancio generoso a chi sappia raccogliere questa " nudità". Mi sembra di vederti , di vedere proprio te, Cristina, danzare d'amore, ribelle e liberata. Grazie per la gioia e l'intima condivisione che sempre mi regali.
Poi c'è Tinti che gira scalza e, nel suo cercare, trova come silenziosa interlocutrice una mensola. Sapessi quante volte ho pensato che ci sia una stanchezza anche nelle cose e mute domande sul vagare umano, ma non avrei mai saputo metterlo in versi. Tutti noi dovremmo essere grati ai poeti per come riescono a permetterci di volare pur non avendo ali.
Un piccolo, efficace miracolo, il "miracolo" di Daniela.
E Silvano Conti? Un' assenza degli intenti che è solo una pausa o, piuttosto, un'attesa densa di echi, come si conviene ad un poeta sensibile e profondamente introspettivo quale egli è.
Sempre molto bene i sonetti shakespeariani di Letterio.
Ariosa e dolente Irene.
Mi manca Elia e la sua poesia che prima avvolge, cattura e poi, docile, si lascia assaporare. Dove sei, giovane amico?
Bruno, non è mai vuota l'anima che partorisce simili pensieri e li regala al vento. Continua sicuro il tuo volo, poeta!
Ancora grazie a tutti per l'idea di felicità che, semplicemente, quietamente, ogni giorno mi donate…
Rosa

Subito mi pesca in emozioni "..schiavo d'amore" del neofita Sebastiano.S e.. più non mi fermo presa ,trasportata dal fascino sensuale ,che quasi divora in "Scompiglio" di Cristina, grido in profumi di "silfide in abito da sposa": si rimane quasi confusi....GRAZIE.
Ed ecco Glò che dona altre emozioni di donne che vanno, vengono dal "suo corpo"con libertà riconquistate con coraggio;faccio mio il pensiero.Ciao.
Bruno,"Sei di nuovo qui?"( Si fa per dire) è donna che figlia "paure" o è quell'ansia che prende al petto quando anche solo "s'immagina una nuova vita"?..
Belle "Miracolo" di Dani , quella voce "che in amor seduce" di Gianni caro,Serena, morbida madre che "sfiora " e non afferra .. e l'incipit della poesia-racconto di Beatrice.Ad Armando dico che non tutto condivido ma ringrazio per gli stimoli .
Su tutte stanotte "Il ladro" di Antonio.A: suoni ,ritmo ,pensieri danno quasi ebrezza e ti portano ad interpretare cio' che vuoi e senti,libera
e"Attratto dalla luce "di Gianfranco.S, scarna ma piena come piace a me .Grazie.
Notte notte a tutti ,a Lorenzo e a chi vorrei leggere ancora..
Tinti

le poesie più ... di oggi
Ritorno al faro - delicata e raffinata, grazie Massimo, ben arrivato!
La mia vita è il tuo respiro- chi ti ama può gioire di tanta dolcezza.
Avvenne- l'amore arriva così, come tu l'hai poeticamente descritto.
Un fiore per la strada- è un fiore reciso già prima calpestato ,descritta con la sofferenza nel cuore. Molto toccante.
Amore dalle ali di pietra- carissima Cristina le tue poesie sono sempre tanto belle che ogni commento mio è piccola cosa.
La parola nella mente- Aurelia tu le parole le trasformi squisita poesia.
Nebulosa- di Renzo Montagnoli- grazie alla fantasia si riesce ad evadere da una realtà che a volte non accettiamo. Mi piace molto la chiusa, bella tutta.
quelli che.. di A Borgia,- poesia anaforica , quasi una denuncia.
Solo una traccia- di S A Santoro, una traccia di luce che spero illumini il pensiero di chi vive nel buio senza poesia.
Dio ha sbagliato.. di Joseph 65 sono d'accordo, paghiamolo sto conto!
grazie a tutti i poeti per la bella lettura.
Corradi Livia.

23/01/2008

Ero passato oltre la pagina dei commenti, pigrizia mentale, così ho letto - Avvenne - quella di Tinti la dolce : una cannonata ! bellissima, fluida, sensuale ti scivola addosso come quando ti slacciano (le donne) i bottoni della camicia. Goduria.
e allora vieniii:
- L'amore dalle ali di pietra - di Cristina B., oggi c'è una corazzata alla rada ed ecco un'altra cannonata. Non vola quell'amore o non più, o non può. Anche se cerca di "...tingere di rosso il suo giorno griogio...cerca il suo succo...il suo riso...allodola muta...il segreto...ingabbia la vita." Cappello !
Che dicevo ? Livia C. - Sono spenti... - lirica bellissima dell'intimismo, musicale.
- ...una traccia - lasceremo di noi sul web, dice Salvatore A.S., cose che denuncioamo scrivere solo per noi, voleranno autonomamente. Credo che anche inconsciamente vogliamo lasciare traccia di noi.
Modestamente.
BR1

Giornata di sole oggi finalmente, irradiata di poesia.
Il primo incontro, consueto, è quello con Tinti: una passione improvvisa descritta con passione (non indagherò se avvenne proprio così...). E com-passione, nel senso etimologico del termine, suscita il Fiore di strada di Gianni Langmann, al di là della riflessione morale e sociale. Non sarebbe male come plot per un cortometraggio...
Grandi immagini di poesia La parola nella mente di Aurelia Tieghi (quel galoppo di amazzone è proprio irresistibile) e le Malinconie di Aurelio Zucchi, ritmo, senso e qualità (vogliamo davvero arrivare all'eccelso?). Poi naturalmente c'è Bruno con la sua Gocce di pioggia, metafora della vita, stile e tratto invidiabili. Della Nebulosa di Renzo Montagnoli mi piace soprattutto il concetto espresso (peraltro al suo solito livello): il mistero rende le cose più desiderabili e migliori di quanto non siano in realtà. Salvatore mi ha sorpreso terminando il suo pezzo bello e originale sulla sorte delle poesie in rete con una chiusa che sottende un giudizio negativo sulla capacità di apprezzare i versi da parte del pubblico: i propri figli si amano indipendentemente da tutto, e poi si sa, vanno per la loro strada... Enrico Tartagni, finalmente un bel sogno dopo tanti incubi in quell'ufficio (simile al mio). Un sogno bello in tutti i sensi, anche stilisticamente. L'ironia di Josep65 (Dio è sbagliato) è ben confezionata, ma di certo non risolve il problema filosofico del male nella storia. Serena Maschiella: (Entrare nel cerchio: detenuti) evoca in modo veramente toccante una esperienza di cui non colgo la reale soggettività (vista, raccontata, vissuta?).
Oggi però la palma non può che andare a Cristina. Non c'è bisogno di parole per commentare il suo Amore dalle ali di pietra. Basta leggerla. E' vero, "il segreto è una povera cosa che ingabbia la vita", ma a me piacerebbe comunque possedere il segreto per scrivere così.
Belle comunque tutte le altre, ma lo spazio è tiranno... Sogni poetici a tutti
Massimo Reggiani

"Avvenne" di Tinti Baldini, mi ha letteralmente incantata, è un flusso di sentimenti e pensieri che conducono al bellissimo abbraccio finale...
"La parola nella mente", di Aurelia Tieghi, ne ho apprezzato l'intensificarsi del senso man mano che dalla bocca procede, fino a diventare galoppo dell'anima.
Anche bella di Livia Corradi "Sono spenti assenti" mi sono piaciuti molto questi versi:"il silenzio dal passo felino - ruba maschere di cuore" e "un affresco di parole - dipinto sulla tua bocca". Bella.
Aurelio Zucchi ci offre una delle sue poesie cadenzate dagli endecasillabi sciolti, e dalla sua abilità nel trasformare immagini in parole...Piacevolissima.
"Nebulosa" di Renzo Montagnoli, il poeta qui si trasforma in abile osservatore della Realtà fra apparenza e substrato dell'essere. Analisi della condizione umana soggiacente all'infinito. mistero di cui non conosciamo che un'infinitesima parte. Bella davvero.
"Dentro" di Gabriele Piretti, è quasi uno specchio riflettente il pensiero, è un modo armonioso di descrivere la sensazione ineffabile che produce la musica in un' anima sensibile e poetica, e ci riesce veramente bene.
"Solo una traccia" di Salvatore A. Santoro, comunica in maniera limpida la sua certezza che le parole di un poeta mai andranno perse...e "Le tue opere non saranno più tue, saranno come un gioiello - che un artista costruisce per gli altri." mi sembra una immagine così rispondente a quello che un creatore di suggestioni ed immagini, tramite la parola, riesca a trasmettersi per essere fonte di godimento alle anime dotate di altrettanta sensibilità! Profondamente vera e bella.
Joseph65, con "Dio ha sbagliato" ha fatto un ritratto chiarissimo di tutto quello che l'umanità percepisce come sbagliato e funesto, e dio qui è metafora dell'Assoluto, così io comprendo.
Mi ha divertito molto la chiusa...magari facciamo una colletta, eh? Simpaticissima.
"Verità sola" di Silvano Conti, fra il detto e il non detto, versi di rarefatta delicatezza, "Crebbi ricordi - :ritornerò partenze."...
Bello il racconto di Diego Cocolo. Saluti a "Il Gabbiano".
Grazie per la bella pagina a tutti e all'impagabile Prof.
Cristina Bove

Mi soffermo su due poesie di oggi che hanno per tema l' amore . Ne " La mia vita é nel tuo respiro " Gianni A.Pia canta un amore totalizzante che prende tutto l'essere , anche nel distacco dalla persona amata :
" Senza di te é vuoto !
E io brancolo nel buio . "
In " Avvenne " bello é il " crescendo " del sentimento d' amore che da " un poco opaco " prende consistenza fino a " trascinarla con sè " . Gianfranco Stivaletti .

Serata di pagina azzurra indimenticabile tutta ..mi ero prefissa : commento accurato e preciso di due o tre poesie al massimo.Non è possibile
perchè una porta dentro e con sè l'altra (merito anche del nostro esperto di puzzle, Lorenzo il Magnifico).
Suggestiva partenza in sintesi lirica del neofita Massimo.B,benvenuto, con "ritorno al faro (perfetti l'incipit e la chiusa) e poi la dolce e sincera dedica all'amore di Gianni caro..e sempre amore è "vicino all'orecchio usava mettere una rosa" amore per l'altro ,chiunque esso sia,in Giannilang e ancora amore "dalle ali di pietra " di spine ,di ferite,quell'"attimo d'aria" che lascia muta "l'allodola" che voleva volare ma invece è in gabbia. (Bellissima) e da quella prigione esce come onda ,Aurelia ,cavallo in galoppo "Amazzone sulla folgore" la vita da acchiappare , l'attimo fuggente .Grazie care amiche.
Livia ,anche tu porti il sogno in poesia, in atmosfera di malinconia attutita,d'attesa (Ciao) e nostalgia arriva a passo di danza,dolcemente con Aurelio,caro,bentornato, tu che vorresti esser gran poeta per raccontarti..e poi altro pensiero un poco triste di Br1:la pioggerella estiva, lieve e senza peso è la nostra vita ora ..mentre tanto ci piacevano( e ci piacciono ancora )le burrasche!Comprendo appieno,caro amico..e ..la "saudade" molle e avvolgente ci porta anche Renzo con la bellissima "nebulosa"in cui il bello in assoluto è il mistero..altrove ,in" pulviscoli d'eternità" fino a quel senso di impotenza "non ho mani nel cogliere il senso.." di Gabriele che ci fa ascoltare il suono del silenzio ..il tutto Bravo.
Messaggio forte in Alberto che raggiunge il clou "quelli che dipingono il mondo col sangue e quelli il cui sangue è usato per dipinger"Che dire? Una saetta a bomba!
Bravo Joseph ,tornato con molto da dirci.Grazie
Versi,gioiello consegnato al mondo: bella immagine Salvatore,come sempre.
Mi pare perfetta la chiusa di Antonio.A.;vai così e Cosi Silvano conclude la sua silloge d'incanto.
Atmosfera tra gli Intillimani e Paolo Conte in Cettina Calò.
Concludo anche se vorrei continuare con tutti , nessuno escluso,con Serena.M che ringrazio per aver toccato un terreno difficile con estrema chiarezza e essenzialità poetica.
Notte onirica.
Tinti

Son dura-dura di sonno ma il benvenuto a Massimo Botturi lo devo dare. L'ho conosciuto per caso, e devo dire che le sue poesie hanno quell'aria eterea corposa. Le sue parole son culle. Un poeta delicatissimo.
Mi tocca dentro Gianni Langmann con "Un fiore da strada": struggente l'aver capito...
Quell' "attimo d'aria" di Cristina mi percuote: il cuore della poesia, la colonna portante con la sinuosità dell'essere così morbida e attaccante allo stesso tempo... da brivido.
Renzo Montagnoli con la sua "Nebulosa" coltiva la meditazione "da grammo" dell'essere umano inesistente di fronte a tanta eternità... "Nulla è più bello/ di ciò che s'ignora.../ ...tutto purchè/ non sia dove stiamo."
Gabriele Piretti... Note d'evanescenza.
E poi: Silvano, Bruno, considerevole attenzione Alberto Borgia e Antonio Alvaro, senza dimenticare Aurelio Zucchi e Livia Corradi.
Tinti: un abbraccione. Ed al grande Lorenzone: un bacione.
'Notte, Glò

22/01/2008

Grande bella compagnia in questa pagina, da giorni, si vede che il Prof ha aumentato il soldo pro die.
Adelante Pedro...
Ben trovata Jaqueline Miu, un po' d'esotico intriga, ancor più con questa - ...lenta ultima ora - struggente nel testo, elegante nella stesura.
Go Pistorius - go! Che razza di mondo: plaude al bombardamento tecnologico intelligente, allo scudo tecnologico spaziale per distruggere all'altro capo del mondo "lo stato canaglia" di turno, e un "menomato" fisico, tecnologicamente restituito al movimento, non può gareggiare, per questioni etico-sportive ? Ma "V". Grazie Elio Ria, benvenuto.
Ora voglio - anch'io scriverne una così. Bellissima, armoniosissima; fosse una Prof nascosta, Daniela P., brava, molto.
Terra - ora madre, sposa, amante e tutto quando ci sfami i sentimenti. Diventa tua anche se ci sei caduto. Sentito molto il sentimento, Tinti.
Indiscreto - di Gianni L. poesia che va via liscia, elegante, "dabbene" come invita a fare in generale. A meno che non abbia frainteso, non mi sento di condividere il contenuto della medesima, quasi un invito a poersia da intrattenimento.
Si va - con Cristina B. nel percorso della vita, tra ricordi, esperienze e ricordi di esperienze. Il passato dilegua, il presente lo cancella, il futuro...(non lo dice)
Viaggio...amaro - di Raffaele M. nel viaggio, anche senza andare via, c'è sempre qualcosa che si perde o che si teme di non ritrovare, al ritorno.
Addio - Massimo R. bella quella di "distillando lentamente l'amaro suco dell'addio".
Modestamente.
BR1

Commento del 22/01/2008
Amici cari, amici tutti,
da tempo vi leggo, vi ammiro, vi rubo emozioni, linfa vitale dell'esistere, sottilmente vi invidio. Io che non sono poeta, mi avvicino ogni giorno con timore e speranza al vostro mondo. Apro la pagina e incomincio il mio viaggio. Vi amo tutti, ma oggi il mio cuore batte con Cristina, Tinti, Elia. Cristina, meravigliosa creatura, letteralmente vola , troppo grande per essere commentata; Tinti "la dolce" l'accompagna e insieme tengono per mano Elia che oggi, con la sua "Tra le mani ho preso due pezzi" ha superato se stesso, regalandomi sensazioni intense, fatte di un comune sentire, un sentire espresso con quel suo stile pieno e inconfondibile (credo che ne riconoscerei le poesie se anche non fossero firmate), sicuramente frutto di una appassionata ricerca estetica oltre che interiore.
- L'ispirazione, qualunque cosa sia, nasce da un incessante "non so".- Questo scriveva Wislawa Szymborska nel discorso tenuto in occasione del conferimento del premio Nobel. Ed è proprio questo "non sapere" , la tensione costante che spinge a cercare risposte e poi nuove domande e ancora risposte, incessantemente,che fa di ogni poeta un uomo in cammino, verso quella fonte che calmerà infine la sete, sua e di chi ne condivide la fatica e insieme la gioia . Ma esiste quella fonte? Chissà! Ancora Wislawa che in chiusura scrive ed è un augurio: - A quanto pare i poeti avranno sempre molto da fare.-
Vi confesso che oggi l'impareggiabile trio mi ha fatto piangere. Croce e delizia, dunque. Se non è poesia questa! Grazie, infinitamente grazie a tutti…
Rosa

Poesia di pregio e sostanza.
Il nuovo ingresso di Jacqueline Miu (Una lenta ultima ora d'amore) introduce con efficacia una passione descritta senza reticenze, tema non frequentemente declinato al femminile. La "danza terapia" di Daniela Procida mette voglia di imitarla, e dato l'effetto le sue musiche interiori devono essere davvero belle. Giocando a leggere solo il testo per cercare di indovinare la firma non ho avuto esitazione a riconoscere Tinti: esprime sempre chiarezza di concetti senza cadere mai nella banalità espressiva. E' vero, le emozioni ti legano ai luoghi e probabilmente è per questo che chi non è capace di provarne si sente straniero ovunque. Grande ritorno a temi dell'intimo per Cristina (Si va), eleganza e contenuto. Anche qui mi sorprende l'analogia lessicale "lascio che sia il passato a dileguare" con il mio più modesto "l'età si dilegua". Non trattandosi di plagio nè di telepatia devo dedurre che forse qualche affinità di sentire ci accomuna, e ciò mi lusinga.
Non potendo citarle tutte, ricorderò solo il Time out di Silvano, che come al solito lavora di merletto ma lascia immagini solidamente scolpite, e l'Uomo di Doriana Puglisi con il suo gioco di eco contrapposte e l'effetto "tutto d'un fiato" che si addice al contenuto malinconico del brano.
Notte poetica a tutti
Massimo Reggiani

Bravo il nuovo arrivato Elia Ria con "Go Pistorius", un vero inno alla tenacia di questo atleta che ha trovato il modo di correre, di volare direi, anche senza gambe...Go, Pistorius!
Daniela Procida "Ora voglio!" quasi tutti endecasillabi a cadenza fluente, il tema della rivincita della mente sulla depressione, la voglia di danzare al ritmo della vita...
Bella di Tinti Baldini "Terra" come luogo dell'essere, patria del pensiero e delle emozioni, paese della propria conoscenza.
"Tra le mani ho..." di Elia Belculfinè, parole diamantine per susseguirsi di immagini archetipe, linguaggio poetico che si svolge tra metafore suggestive e significanze che vanno ben oltre il comune sentire...Spero che Carmen la tenga pesente.
"Amore e Psiche" di Joseph65, una garbatissima rispolverata al mito, con delicata esposizione poetica.
Trovo tenerissima "Degli alberi le foglie" di Antonio Alvaro, una dichiarazione d'amore costante nel tempo, al di là di ogni umana domanda, ancora l'amore.
Ida Guarracino, con la sua sulla monnezza campana, mi coinvolge, mi rappresenta, posso scandire con lei i versi incisivi di questa sua bella, lucida, inconfutabile poesia
cristina bove.

-Terra - Tinti Baldini ha trasformato un sogno in una poesia e una poesia in un sogno.
-Si va- Cristina, questa poeisa fa bene al cuore, aiuta ad accettare questo tempo che vola via veloce come se fosse un fiume che arrivato quasi alla foce non ricorda più la sua sorgente.
-Quattro soldi- Alberto Borgia scrive un inno da ricordare ogni giorno per sentirsi meglio con se stessi e con Dio
-Elena_ Enrico Tartagni- in uno sguardo , riparo e amore. semplice e molto carina.
-Amore e psiche-molto poetica e vera , si potrebbe fare un a commedia tipo W. Shakespeare.
-Sempre monnezza- di Ida .G.mi piace questa voce di Napoli, non è mai perdente e riesce a fare acuti formidabili!
grazie anche a tutti gli altri poeti del sito della bella lettura.
Corradi Livia.

Jacqueline Miu
bella poesia melanconica
Gianni Langmann

Ringraziamento e commento alla poesia di Massimo Reggiani
Devo ringraziare Massimo Reggiani per il favorevole commento alla mia poesia "Fiori di Pesco" (che è nata grazie ad una foto pubblicata in rete da una giovane poetessa che stimo moltissimo per la sua sensibilità).
A dire il vero la particolare attenzione che ha riservato alla mia poesia e le sue esplicite dichiarazioni di parzialità e "sensibilità al tema" che ho trattato mi ha spinto anche di andare a verificare queste affinità che ci accomunano nel nostro modo di comporre.
E così ho letto alcune delle poesie on line di Massimo e, sorpresa delle sorprese, ho notato che pur essendo abbastanza diversi su alcune tematiche (ad esempio lui è molto credente io, invece, molto miscredente) risponde al vero che ci rassomigliamo abbastanza interiormente ed abbiamo anche una identica "fede" nell’amore e nella poesia.
Infatti, sono rimasto favorevolmente colpito da Fiore di Luce (pervasa di una intensa fede), Io ti conosco, Ballata, Sera, Partire (brevissima ma molto significativa ed intensa), Uccellino (impegnata e riflessiva), L’era dell’Acquario (che da ateo apprezzo ugualmente) e Pesce Spada (breve, significativa, stupenda e commovente).
Pertanto, non solo merita i miei complimenti per il suo modo di scrivere, ma penso meriti anche una maggiore attenzione da parte degli amici che navigano su Poetare.
Salvatore Armando Santoro

Molto belle le poesie del 22 01
"Si va" di Cristina Bove bellissima, lo scorrere del tempo, una vita
raccontata nell'essenza,inginocchiata l'anima
e sorpresa dai nubifragi, c'è tutto in questa poesia di come la vita ci
riserva le sorprese e i fiori che escono da un corpo già provato ti
permettono di volare ,è una delle tue poesie più belle complimenti Cristina.
Il maestro di Santoro una poesia per riflettere
Amore e Psiche di Joseph65 vince chi fugge ma chi resta se ne fa una
ragione ,molto carina la descrizione.
Metafore d'amore di Shanters spiritosa ma lui sorprende sempre nelle sue
poesie.
Ora voglio di Daniela Procida una magnifica danza con la determinazione
tutta femminile.
Siete tutti bravi sitani Tinti, Silvano Glò, Aurelia , Renzo non riesco a
commentare tutti ma leggo le vostre poesie tutte.
L'amicizia virtuale di Antonio Turbian un tema attuale la realtà delle
nuove comunicazioni ,di relazionare senza frequentarsi ,fidarsi ed
emozionarsi virtualmente
Sempre con voi nel sito
Ida Guarracino

Mi piace stasera l'apertura della pagina azzurra di Jaqueline .M, nuova poetessa, "Una lenta ultima ora d'amore", mollemente fluida,quasi musica di"..tuoi passi nella mia testa.." e così il ritmo continua in armonia latina con Daniela e porta lontano Che emozioni!
Simpatia comunica Michel e senso di immensa profondità la nostra Cristina , amore amor in Joseph,ben tornato,viaggio e nostalgia in Raffaele.
Come sempre è poesia ,anzi direi un'ode ,quasi una preghiera la poesia d'Elia.
Su tutte ho apprezzato molto "Indiscreto " di Giannilang.che mi par poter così intendere..la parola detta o scritta arriva inopportuna quando l'altro
è lontano mille miglia e non ci tiene ad esser "disturbato" oppure si difende da nuove ferite inferte sulle vecchie ?Sbaglio o sento una punta d'ironia?Bravo e ciao.
Brava Ida! Così si fa!
Notte notte a tutti,un saluto a Gianni caro, Angelo,Fausto,Silvano lontano e ,come sempre ,grazie a Letterio e al NOSTRO.
Tinti

21/01/2008

Stasera mi hanno colpito la scorrevole e ironica filastrocca della new entry Maria Beatrice Zanini e, per contrasto, l'attonito e glaciale paesaggio sentimentale descritto dall'altra nuova poetessa Serena Maschiella a cui va tutto il mio augurio di trovare più sintonia con il proprio nome di battesimo.
Mi impressiona la somiglianza di alcuni versi e temi di Silvano Conti con quelli di mie recenti poesie (il bilancio, il posarsi stanco). Giuro Silvano che non li avevo mai letti! Per il resto il tuo è un pregevole "Train de vie": conosco gli stati d'animo di quella "linea"...che non assomiglia certo alla Ferrovia Centrale Umbra.
Sono tutte belle oggi le poesie, mi viene da commentarle tutte:chi non ha mai sostato all'ombra di se stesso (Daniela Procida), e chi non ha mai desiderato di evadere dal tetro vivere (Maurizio Battistoni)? E la delusione di Tinti nel non trovare più la luce di un tempo (spero di aver capito male)? Tutte emozioni espresse in modo vivido ed efficace, come l'urlo trattenuto di Glò (grande vigore espressivo). Un discorso a parte merita Cristina con il suo ennesimo robusto canto civile. A prescindere dalla forma poetica indiscutibile devo dire che se da una parte condivido praticamente tutto, l'orgia del potere, le mosche cocchiere, gli editti e gli appalti, non sono in sintonia con l'idea di un Dio superbo, perchè la superbia è tutta degli uomini, e mi sembra che lo abbiano dimostrato ampiamente in ogni tempo. Ritorno al concetto già altrove espresso, non è questo il luogo del confronto di idee e concezioni del mondo e della storia, del resto io continuerò ad ammirare il Carducci dell'Inno a Satana e il Leopardi della Ginestra, mentre mi immagino che Cristina non abbia nulla da eccepire sulla poesia di quel guelfo bianco di Dante…
Chiudo con la mia preferita di oggi, i Fiori di pesco di Salvatore Armando Santoro. Pur ammettendo di essere molto parziale perchè sensibile al tema, devo dire che il rimpianto per la giovinezza in fuga è reso oggettivamente con uno stile ed una fluidità impeccabili.
Buona poesia a tutti
Massimo Reggiani

21 gennaio 2008
Tra le poesie del giorno spicca particolarmente "Si possono contare" di Cristina Bove. E' proprio vero, sono rimaste ben poche le persone che hanno il coraggio di difendere le loro opinioni anche a costo di andare controcorrente, e generalmente queste persone pagano cara la loro ribellione al sistema, perché non accettano di asservirsi ai politici di turno. Gli ultimi avvenimenti relativi alla più recente cronaca ci indicano quanto attualmente sia in pericolo la libertà di opinione. E buia resta la prospettiva sul futuro. Importante e impegnato il contenuto, convincente ed efficace la forma. Brava Cristina!
Rossella Maria Luisa Bartolucci

volevo complimentarmi per i bellissimi racconti di antonellad..
mi rivedo in ciò che scrive...
alcune volte mi immedesimo nei suoi racconti sembra stia parlando
di me.
Brava!Anzi ti capisco..
Pina D'Ulisse

Poesie del 21 gennaio
Non me ne vogliano gli altri, ma questa volta mi soffermo su una sola poesia.
Il motivo è da ricondurre essenzialmente alla tematica in cui trovo la drammaticità di una situazione quale quella attuale che può muovere solo al riso unicamente per non versare amare lacrime.
Purtroppo è una verità dolente quella di Si possono contare, di Cristina Bove, un monito di chi ancora sa analizzare il fenomeno a prescindere da ideologie o da parassite convenienze.
Cristina riesce a rendere con la capacità che da sempre le riconosco sensazioni che non sono elucubrazioni mentali, ma corrispondono a reali stati dell’individuo. Il suo è un canto di libertà, una parola spesso usata a sproposito, ma che nella sua essenza, nel suo autentico significato finiremo fra non molto con il rimpiangere.
E’ la poesia di una donna dignitosa, è il dramma di chi vede e nulla può fare se non rimanere sempre se stesso e questo per un ideale di democrazia e di libertà contro cui l’orgia del potere (non c’è un termine migliore per definire il comportamento di una casta ) si accanisce per depredare l’uomo del suo diritto naturale a essere soggetto e non oggetto.
Renzo Montagnoli

Complimenti , Maria Beatrice Zanini , per il sottile humour della tua poesia e per lo spirito di osservazione . E benvenuta ! Gianfranco Stivaletti .

E' notte tarda ,sono sveglia ed il freddo di Serena.M, nuova poetessa entra nelle ossa e nel cuore...."..mai una culla.." qui ,sull'azzurro ,sentirai calore,e tanto.Ciao
Anche Silvano in " bilancio" porta dentro dolore ma anche amore,contiene messaggi variegati, natura, bisogno dell'altro ,ironia in fotogrammi che passano veloci su treno (quello del vivere) che comunque scorre.. ( mi pare di ricordare un averso della Spaziani" fatemi scendere ...") Glò che sente arrivare quell'oppressione di cui non comprende l'origine ,pesante d'angoscia :solo l'urlo sano ci può salvare.
Appieno condivisi il messaggio in versi di Giannilang, pelle biana e pelle nera in amore non hanno confini e non solo in amore..e quello di Cri ,forte e chiaro:chi dice il vero e ne ha il coraggio rischia grosso..corruzione e nepotismo sono nella norma e chi si scandalizza è "un po' strano!" Dove andremo ..non so rispondere se non esortare tutti ad esprimere il dissenso senza paura.
Passa inesorabile il tempo e Salvatore lo descrive in poesia in modo mirabile :bellissimo" ricordi lieve la carezza che sui seni scorreva e deliziava il tatto..". Emozione grande!
Su tutte molto pregevoli, stasera, m'affascina "non riposa l'età" di Dani,in sentire orme sul corpo che avanzano "adagio ma non troppo" :mite ,dolce accettazione in freschezza poetica e la forza autentica ,chiara e toccante di Gabriele, poeta coerente e mai banale:"molte rese e pianto..poche verità.. scivolose.." : ecco quello strato d'ambiguità ,di chiaroscuri che ci si porta addosso ( vedo tema comune alla bellissima poesia di Gus ) .L'uso della similutudine attraverso la natura è veramente pura,genuina.
Ciao a tutti ,ciao a Br1 e ..Anfra dove sei? Ciao Fata e Wilma e tutti
Notte serena,potendo
Tinti

Livia Corradi descrive bene in “ Parole “ l’ Arte Poetica intesa proprio come “ Arte della Parola “ , in quanto dimostra come l’ opera del Poeta sia impegno e sofferenza . Nel verso finale “ Parole , solo parole “ io credo ch’ella voglia dire questo : Il Poeta spesso è cosciente di non essere capito e la sua parola , dove ha messo tutto il suo impegno , “ vola lontano “ col vento . Gianfranco Stivaletti .

20/01/2008

Stasera sarò telegrafico. Oggi mi sono piaciuti la ricetta del Rispetto di Danela Procida, le Immagini di Gabriella Brancaleone, il volo del Pettirosso di Maurizio Battistoni e la tenorile ammissione di errore di Gianni Langmann. Mi ha poi intenerito e commosso il ricordo filiale di Nadia Borean. Quanto all'indigesta sovraesposizione gastronomica che televisione ed editoria ci ammanniscono, credo che Tinti abbia sollevato giustamente la questione: è di cibo per l'anima che abbiamo bisogno, ma purtroppo quello scarseggia.
Un'ultima annotazione: scrivere bene non esime dal leggere con più attenzione, se proprio non si può fare a meno di criticarli, i discorsi e le encicliche papali. L'anticlericalismo di maniera a volte è più noioso di una brutta poesia.
Non me ne voglia nessuno, per carità, siamo su un sito di poesia, non di teologia....
Buona notte a tutti!
Massimo Reggiani

Ad Aurelia un dolcissimo bacio... solo per aver menzionato il paese della regione mia! Quanti riflessi nei miei ricordi!
Le "Parole" di Livia Corradi appesi tra i sogni che si vivono solo vivendoli tra i loro suoni (scusate il gioco di parole)
"Nel cemento" di Gabriele... così presente, troppo, tanto... persino nel cielo.
L'"Indigesto" di Tinti: il malessere forzato attraverso i bocconi spinti a forza... per non vedere!
Nadia Borean con il suo 16 settembre a cui non aggiungo parola...
Un grande abbraccio a tutti. Buona domenica.
Glò

"Alba Adriatica", di Aurelia Tieghi è un delizioso quadretto, dipinto più che descritto, pare di vederne i particolari e starsene così, a rimirare palme e oleandri e mare e sole...
Daniela Procida, buono il ritmo, anche il tema, un tantino polemica ma anche un pò generica, come se non avessi voluto affrontare fino in fondo l'argomento. E' la mia impressione, beninteso, mi scuso se mi sono sbagliata.
"Evasioni" di Pierluigi Ciolini, per quei delicati "muri di vetro" che lo fanno comunque sentire prigioniero, annodando parole e sospiri, chissà, si potrebbe conquistare la libertà...
"L'evoluzione" di Salvatore A.Santoro, divertente metafora molto più profonda però di quell'apparenza ologochetica appetibile al merlo...in divenire, anellide passibile di trasformazione, come l'umano vivere.
"Monnezza è ricchezza" di Renzo Montagnoli, mai tanta lucidità e sarcasmo furono meglio impiegati, riletto con inalterato piacere e condivisione. Quando l'ironia produce questi effetti, bisogna fare tanto di cappello alla mente che l'ha espressa.
cristina bove

Poesie del 20 gennaio
C’è un po’ di tutto in questa giornata e così si va dal ricordo del focolare domestico con Casa di ieri, di Glò (le idee ci sono, anche se non molto ordinate) al ritratto realistico di un borgo marino con Alba Adriatica, di Aurelia Tieghi.
Non mancano anche le riflessioni di Livia Corradi che con Parole affida al verbo il compito di esprimere le sue emozioni..
Sempre presente, quasi ossessivo, ma indispensabile è poi il commento feroce di Michael Santhers che, con Presagio, lancia un monito che avremmo voluto sentire dalla bocca del pontefice, parte invece di questo insano meccanismo che rovina l’umanità.
Il pessimismo di Nel cemento, di Gabriele Piretti, riflette quel senso di distacco dell’uomo dalla natura che lo allontana sempre di più da una vita serena. E questo ritorno a un’esistenza in armonia con il mondo che ci circonda è ripreso da Maurizio Battistoni con la deliziosa Pettirosso (Il volo la tua sete di libertà/ La natura la tua filosofia). La tematica del rifiuto di una realtà e di un modo di vita alienante è poi propria di Indigesto, di Tinti Baldini, e un invito a fermarsi, a riprendere un antico filo che sembra ormai perduto è presente anche in Nebbia, di Gianni Langmann.
E’ talmente diffuso questo senso di impotenza e di infelicità che si arriva a esprimerlo anche in vernacolo, come in Mala tempora currunt, di Gianfranco Stivaletti. Si unisce al coro pure Alberto Borgia con Proporzione, mentre tenta di staccarsene Salvatore Armando Santoro, con un più generico destino della vita, che pur tuttavia è sintomatico della generale inquietitudine.
E laddove non è esplicitamente espresso questo male profondo dell’umanità si manifesta attraverso la metafora, come in Pioggia, di Antonio Alvaro.
Renzo Montagnoli

“Occhi sprigionati...” , “ Innocenza di voli,,, “ , “ Sogno immerso in frantumi ... “ : tutte bellissime immagini che colgo in “ E’ propizio “ , o Tnti . Ti confesso che nel trovare queste immagini liriche io ho molto da imparare da te ; e lo dico sinceramente , non per vana adulazione . Sono quegli “ accostamenti di immagini “ che si trovano nella Poesia , ingiustamente definita “ Ermetica “, Di un Quasimodo o di un Alfonso Gatto . Gianfranco Stivaletti .

Serata no ,amici e scarsa attenzione..percio' mi fermo su alcune poesie che sono entrate in sintonia con il mio stato d'animo.
"Parole" di Livia,vis poetica che sento in ogni verso e piu' non dico per non togliere nulla.
"Evasioni" di Pierluigi.C : senso d'appartenenza a quell' annodar lenzuola, ciocche di capelli per evadere da"sbarre di burro".
"Ti ho vestita,pettinata..." mi porta alla memoria gli stessi gesti e lo vivo con te, Nadia, il 16 Settembre.
Mi piacciono anche "Evoluzione" di Salvatore e quelle braccia che avvolgono Irene dormiente .
Grazie e notte ,se potete,serena.
Ciao
Tinti

Commento
Da lettore ( nulla di pregiudiziale ) : per la pagina di oggi non ho particolari parole per qualcuno. Mi riesce difficile esprimere “preferenze”. Di fatto non ne ho: è una pagina splendida, sana, limpida...”serena”. Complimenti a tutti. Ma per davvero!...Degnissima apertura  con Gloria D’Alessandro – Casa di ieri – e altrettanto limpida ultima pagina ( si fa per dire ) di Renzo Montagnoli – La monnezza è ricchezza – ( è riuscito a tenermi incollato al testo sino alla fine, gentile Autore. Non mi capita spesso...). Ammetto però, a me stesso, che Rispetto di Daniela Procida mi ha letteralmente ipnotizzato. Per interi, interminabili, minuti sono rimasto fisso su questo testo...ammetto pure di non comprenderne il perché. È molto particolare ‘sto testo. A me “sconvolge” qualcosa ( in positivo, in positivo...). Infine, sperando di non esser tacciato di incoerenza, permettetemi di citare il Pettirosso di Maurizio Battistoni...è volato via dalle parole, dallo schermo e si è fatto accogliere – teneramente – posandosi sul mio cuore – rimasto piacevolmente - interdetto...Grazie. A proposito la nebulosa del suo Orione è quella della Testa di cavallo o M42 ( anche se quest’ultima è un po’ più a sud della cintura propriamente detta )? Bravi tutti.
Serena vita, per quanto possibile, a tutti.
Giuliano da Rocca del Santo

19/01/2008

Oggi, per non dilungarmi, tra le molte belle composizioni ne citerò solo alcune:
Il resto è solo silenzio di Renzo Montagnoli. Un accorato requiem che esprime tutto l'indicibile smarrimento di fronte all'insensatezza della guerra.
Utopia di Gabriele Piretti. La pessimistica costatazione del prevalere del male sul bene, articolata con efficacia d'immagine e fluidità di testo.
L'uomo perduto di Gus. Il rimpianto per la morte dell'innocenza e del sogno condensato in poche righe di grande presa. Il "congegno inutile e nocivo" è una perla.
L'amico libro di Gianfranco Stivaletti è all'altezza dei suoi migliori quadretti dialettali.
Chiudi gli occhi di Nadia Borean. Bellissimo questo "mantra" che unisce la delicatezza del testo alla capacità di centrare il concetto del desiderio di oblio.
Ovviamente belle tutte quelle non citate, ma oggi scelgo Enrico Tartagni ed il suo beffardo futuro, perchè sono troppo in sintonia con la sua perfetta e lucida descrizione di una situazione a me nota. Sei il mio vicino di stanza Enrico?
A proposito, devo fare ammenda per il mio commento di ieri, perchè ad una attenta rilettura della poesia Sono sorpreso (le poesie andrebbero sempre rilette) forse lo stupore di scoprirsi diversi prendendo le distanze da chi è "ottenebrato dal desiderio di eternità" sottintende un'anelito che non ha nulla di pessimista.
Complimenti sempre a tutti i poeti del sito
Massimo Reggiani

Commento:
Cristina Bove… nulla potrà mai costringerti alla rassegnazione! Tu, non crisalide ma già sua metamorfosi. Gus che usa un linguaggio di corte e chiude con "Se manca il sogno, vedi, tutto manca
né altrove trovi la consolazione"… fa riflettere. L'uomo perduto ritrova la via? Bruno Amore con " Nuda come la luna è nuda…": ricorda un po' Neruda questo incipit… bel ricordo per me. Una bella lettura davvero. Elia Belculfinè

commento
"Il resto è solo silenzio" di Renzo Montagnoli, su tutte, perchè è una poesia lineare, senza aggettivazioni
tortuose o posposizioni di verbi (come fanno taluni pensando che basti questo a fare poesia). Renzo scrive con una musicalità intrinseca, senza dover ricorrere a tropi incomprensibili o metafore tirate per i piedi. Mi piace per questo e per il suo incisivo modo di denunciare tutti gli scompensi di questa assurda società in cui viviamo e... moriamo.
Gilbert Paraschiva, al contrario, pensa di detenere tutta la verità, che la sua religione possa essere imposta anche a chi non la condivide, che le donne tornino a fare la calzetta, come si diceva una volta, l'angelo del focolare a custodia dei diritti degli uomini, di violentarle, renderle arrendevoli, schiave e contente...mi ritengo profondamente offesa, come donna e come spirito libero e laico. Avevo deciso di ignorarlo, e lo farò da adesso, dovesse pure scrivere la prossima divina commedia.
E non posso che essere d'accordo con la bella poesia di Gus, per come è scritta e per quello che esprime, che condivido.
Un suggerimento: non mettete l'accento su qui e qua, su sto e sta, e su tante altre parole e voci verbali dove non occorre, fanno scadere l'eventuale bellezza di una poesia. Un buon sito da consultare per fugare i propri dubbi: " Scrivere " .
Scusatemi se mi sono permessa di esprimere quanto sopra, ma a me capita spesso che, quando leggo qualcosa di buono ma con evidenti errori, ne distolgo l'attenzione, forse questo può capitare anche ad altri lettori, con evidente danno per il poeta.
Vi saluto tutti con stima ed affetto.
Un saluto speciale al Magnifico.
cristina bove
 

Poesie del 19 gennaio

 Eccellenza, sempre a un livello di eccellenza sono le giornate di questo sito e con poesie di argomenti quanto mai vari.

Si passa così dalla riflessione sullo sfruttamento, chiusa dall’indifferenza, quasi un momentaneo excursus mentale di Le grandi firme, di Antonio Alvaro, alla sensuale Nuda di Bruno Amore, per approdare al disincanto di Utopia, di Gabriele Piretti. Non mancano ispirazioni di fantasia astronomica, come in Orione, di Maurizio Battistoni, né le ricerche introspettive di Tinti Baldini con E’ propizio?, e nemmeno la ricerca di una visione della vita più istintiva (L’uomo perduto, di Gus). Immancabile è poi la presenza di una Cristina Bove tornata a temi esistenziali (Svolgersi), così come noto il ritorno del Gabbiano con una sognante lirica d’amore (Sognando lungo la battigia), un invito al ritorno a una vita più equilibrata, in sintonia con la natura.

Insomma, direi che il lettore ha quanto gli serve per appagare gli occhi e il cuore.

Renzo Montagnoli

Commento alla poesia Con abile mano guardate, di Elia Belculfinè:

Con abile mano guardate
Elia Belculfinè

Con abile mano guardate
Commento. Carmen. 19/1/’08

Con abile mano guardate, maestri.

Facile è la forma della vita: di

celesti altezze poco

mi interesso. Ammirate! Per ogni

strada la mia firma. Inferriate

battute con il muscolo della fame.

Quel balcone, lì, la fontana

muta, grate alle finestre.

Colombaie ardite, cancelli; alla

maniera di mio padre e da buon

cristiano, lavorati con occhio

raro e fuoco buono di forgia. Ahi,

vita, scienza mia! Sono il

mastro ferraio e dico – niente c’è

di meglio sotto il sole

che un filo di limatura rilucente. E

quando, infine, banderuola al

fumaiolo, dall’alto, vivo

e nudo innanzi al Signore! Così

lasciatemi. Non son degno di

blasone né porterà il mio nome il

viale aperto fra i tigli. Non so

che il metallo audace

del crogiolo, eppure che

ridere per bocche di

taverna! Venite, artisti. Toccate la

mia barba, essa è la lunghezza

intera dell’anima mia. Non

mi unisco al canto unanime, no.

Sono il mastro ferraio. Di me

pagherà il tempo il sogno antico in

grani di ruggine e silenzio. Basti

alle mie mani per l’ultima canzone.

 

E se tutto questo bel discorso sul fabbro ferraio (anzi, mastro ferraio!) fosse una bella metafora del poeta che “forgia le sue opere d’arte” con abile mano, con il muscolo della fame, con occhio raro e fuoco buono, utilizzando al suo scopo le cose più semplici?

Sì, perché le cose più facili da descrivere o su cui comporre versi poetici sono proprio le forme della vita…e non tanto, invece, le altezze celesti.

E il poeta invita ad ammirare ciò che ha saputo produrre e che, minuziosamente, elenca: tutte opere che sono ben visibili perché di ottima qualità.

Ed è la stessa vita la scienza che ispira il poeta nel suo lavoro: “niente c’è / di meglio sotto il sole / che un filo di limatura rilucente”; il poeta migliora sempre più le sue espressioni poetiche, con attento e delicato lavoro di limatura, utilizzando termini appropriati, immagini evocative di situazioni, metafore e quanto di meglio riesce a dare il senso di ciò che egli vuole trasmettere. E quando infine, mostra agli altri l’esito del proprio lavoro, è come mostrare viva e nuda, autentica, la propria anima al Signore! C’è tutto se stesso in ogni sua opera. Ma ciò non dì significa che il poeta si attenda di ricevere onori, né che sia reso importante dall’intitolazione di qualche viale col proprio nome. No. Il poeta si interessa solo della propria arte (“Non so / che il metallo audace / del crogiolo”), forse irrisa da buontemponi (“eppure che / ridere per bocche di / taverna!”). Ma i veri artisti, gl’intenditori, coloro che condividono la stessa arte, s’accorgono immediatamente che il poeta con la propria opera mette in mostra tutta intera la sua anima! Il mastro ferraio non ama confondersi e unirsi con quanti trattano allo stesso modo le stesse cose (“Non / mi unisco al canto unanime, no.”). Il sogno che il poeta ha alimentato fin da bambino (“il sogno antico”), sarà il tempo a farlo apprezzare. E tanto basterà al poeta per riuscire a comporre fino all’ultima canzone…

Intelligente metafora utilizzata da Elia per dimostrare come sia difficile e lungo il lavoro del poeta perché possa dirsi vera arte. Se ho interpretato correttamente il suo pensiero (io ho azzardato…!) devo dire, in tutta sincerità, che lo condivido pienamente, e lo dimostra il fatto che mi piace molto analizzare le sue poesie, proprio perché alla prima lettura sento stimolanti le immagini e la loro combinazione, e ciò m’induce ad andare più a fondo per scoprire anche quello che non è subito evidente. Se Elia desse un piccolo riferimento rispetto a quanto intendeva esprimere con questi suoi versi, ne sarei contenta… serve anche a me capire fino a che punto abbia colto almeno il messaggio complessivo…! Ciao Elia, resto in attesa del tuo riscontro. Carmen Lama.

Notte veramente da sogno:non si smetterebbe di leggervi mai tutti ,tutti, siete splendidi cantori nel buio della sera.GRAZIE.
Sempre piu' condivido pensiero in poesia di Antonio.A. e pertecipo "in sensi" a "Nuda" dell'amor di Bruno.
Intensa , penetrante, profonda Glò che fonde ed amalgama mente e cuore "é lacerante sposarsi con il dolore..." e dolorosamente faticoso esser se stessi, dopo aver messo e tolto e rimesso maschere..Grazie amica.
Incanto d'incantamento, Daniela il tuo canto negli occhi,eco di Prevert e Neruda e summa in te che ancora canti per noi.
Non trovo parole per dirlo e Renzo lo fa benissimo,come sempre e "..il resto è solo silenzio" .
Attesa di risveglio,Gabriele oppure è solo illusione , utopia, fantasia? Bravo ancora.
Nadia,Sirio bianca e lucente appari ,soffia e soffio in uso di parole che viaggiano alla velocità della luce.
Rapisci ,come sempre, Aurelio caro, mago di sogni , accendi la notte ..e si sente..Ciao
Toccante Elia "..toccate la mia barba ,essa è la lunghezza intera dell'anima mia.."Grazie
Cometa in metafora della giovinezza che fugge tuttavia (rimebri ancor..)..eco lonatana, meteora...Bella,Massimo e grazie per il commento.
Gianfranco.,simpaticamente descrivi il Pc e il sito amico che"risponde solo se richiesto.." che si vuole di piu' ...beh mancano le carezze e gli sguardi.Ciao
Mi piacciono anche "Promessa "di Alberto, "Beffardo futuro" di Enrico, gioie e sorrisi generati da Paola.T,la dolcissima chiusa del Gabbiano.
Cristina , amica, sei grande in sofferenza , sfarfallata crisalide ....
Stasera su tutte, perchè avrei voluto scriverla io, oggi, proprio oggi, "L'uomo perduto" di Gus :di chiara verità che agghiaccia e riporta alla memoria com'eri e come sei. Si sente un lungo, ampio e meditato sconvolgimento sincero d'anima ,quando innocenza, sogno,semplicità sembrano "miti"lontani ormai,inafferabili , quando le sovrastrutture quasi non ti lasciano piu' capire,piu' ritovarti....é sensazione terribile .Molto bella.Grazie
Grazie a tutti, a Letterio e al nostro .
Notte notte.
Tinti

18/01/2008

Leggendo alcune poesie di Gus dopo aver risposto alla sua critica : non tutte per ora. Molte mi piacciono, ha il dono della delicatezza dosata al punto giusto. E quell'atmosfera mistica che tanto mi affascina ultimamente. Sto leggendo la Bibbia. Per ora Qoelhet e Cantico dei Cantici e altre cose prese alla rinfusa. Li ho sentiti e compresi i suoi versi. Approfondirò, perché è una cosa bella. Sa che trovo addirittura delle somiglianze tra i nostri linguaggi poetici? Quindi posso osare dire che parlando a me parlava anche a se stesso? Ora capisco! Elia Belculfinè

Due parole a proposito della mia poesia " Con abile mano guardate, maestri….". Non che ci sia molto da spiegare, in verità. Volevo tuttavia ampliare il discorso e raccontare alcune cose.

Con abile mano guardate, maestri.
Facile è la forma della vita: di
celesti altezze poco
mi interesso. Ammirate! Per ogni
strada la mia firma. Inferriate
battute con il muscolo della fame.
Quel balcone, lì, la fontana
muta, grate alle finestre.
Colombaie ardite, cancelli; alla
maniera di mio padre e da buon
cristiano, lavorati con occhio
raro e fuoco buono di forgia. Ahi,
vita, scienza mia! Sono il
mastro ferraio e dico - niente c'è
di meglio sotto il sole
che un filo di limatura rilucente. E
quando, infine, banderuola al
fumaiolo, dall'alto, vivo
e nudo innanzi al Signore! Così
lasciatemi. Non son degno di
blasone né porterà il mio nome il
viale aperto fra i tigli. Non so
che il metallo audace
del crogiolo, eppure che
ridere per bocche di
taverna! Venite, artisti. Toccate la
mia barba, essa è la lunghezza
intera dell'anima mia. Non
mi unisco al canto unanime, no.
Sono il mastro ferraio. Di me
pagherà il tempo il sogno antico in
grani di ruggine e silenzio. Basti
alle mie mani per l'ultima canzone.

Dicono che l'artista debba essere anche un buon artigiano. E' da chiarire: per l'artigiano il discorso è diverso. Non intendo però dare il via adesso ad un largo dibattito che si allontanerebbe dall'abito puramente poetico né voglio in alcun modo definire cosa è arte e cosa non lo è.
Quante volte siamo passati davanti a botteghe e laboratori, stupiti che fra tanto fermento si evidenzi, più alto, il canto di chi sta lavorando? - Non c'è assolutamente, in questa poesia, identificazione tra poeta e io narrante -. Il personaggio è però figura a me familiare: il mastro ferraio. "Facile è la forma della vita". La vita è la forma del suo metallo lavorato. Poco attento o addirittura indifferente a ciò che sospinge i grandi artisti a farsi un passaporto per l'immortalità. Il mastro ferraio per altri motivi costruisce, non per la notorietà. Per il pane! Nessun museo per i suoi cancelli e colombaie ardite - di certo non di quelli convenzionali -, nessuna strada porterà il suo nome. E' assente il segno di quella nobiltà inflazionata tipica dell'arte come abbiamo imparato a conoscerla, bensì diversa nobiltà si intravede e non ha bisogno di blasoni che la testimonino. Che soddisfazione camminare alla sera e vedere la propria firma liberamente esposta quasi dappertutto! Figlio di una scienza antica tramandata da padre a figlio - quella della vita. E' naturale che sia la limatura del ferro ciò che considera più bello e di valore, nonostante del ferro ne sia in effetti lo scarto. Attento al proprio mestiere, si fa quasi beffa dei grandi maestri e li invita a venire, ad ammirare, ad infilare le mani tra la sua barba. Declina un implicito invito, non si unisce al "canto unanime". Quando ogni quadro sarà esposto ed ogni libro venduto e terminate le sculture, il mastro sarà vivo e nudo davanti a Dio, montato il suo lavoro ed intascata la paga. Di tutti gli altri, i grandi, resterà qualcosa. Il mastro ferraio sa che il ferro è affare difficile, fragile " di me pagherà il tempo il sogno antico in grani di ruggine e silenzio" ma non c'è tristezza alcuna, anzi. Il mastro ferraio sente che è giunta l'ora di "andare" c'è però ancora spazio nel suo cuore per un'ultima canzone scandita magari dal ritmo cadenzato dell'incudine battuta. Mentre, come per anni ed anni, forgia con occhio raro un'altra meraviglia per dar forma alla vita, così, semplicemente e "da buon cristiano".
Questo mastro ferraio, personaggio preso dalla realtà viva della mia dimensione di appartenenza, pare venuto alla luce da un romanzo di Marquez. Un anziano signore che lavora il ferro quasi totalmente alla vecchia maniera, in un piccolo laboratorio annerito di fumo e polveri che si affaccia su una strada. Io mi faccio suo portavoce, non certo di esserne veramente degno. Probabilmente lui non leggerà questi trentatre versi, per naturale coerenza. Sta di fatto che quest'uomo c'è. Ha data di nascita, indirizzo, pensieri, amori, fatica, fame ma, soprattutto, lavoro, lavoro, lavoro. E se io mi faccio suo portavoce, lui diviene portavoce della propria categoria e di tutti gli artigiani. Una delle cose che ricordo è che quando, una decina di anni fa o poco più, era in ristrutturazione la casa dove oggi abito, fu proprio di lui che ci servimmo per le grate alle finestre, i pergolati, i cancelli e di quanto altro si necessita in simili circostanze. Quando però gli si chiedeva il prezzo della commissione volgeva il capo all'indietro, con uno strano, inspiegabile senso del pudore, quasi si vergognasse. E tentennava per interi minuti e minuti prima di dar voce ad una somma, in effetti irrisoria. Questo credo, secondo la linea della mia poesia: soldi, pochi: quelli sufficienti per una vita onesta e dignitosa. Il vero compenso? Il lavoro. Forse quello che nobilita l'uomo. L'ho già detto. E non c'è altro lignaggio che tenga.
Elia Belculfinè

Angelo Taraschi: Palle da biliardo. Interessante poetica allegoria. Chi è il Grande Giocatore che ci manovra? un Dio, Un Gene, il Destino, il Caso...certo è che intanto noi "schizziamo verso la nostra buca / con forza o levità / direttamente / o con traiettorie d'effetto / e là finiamo". Dunque la nostra vita è un gioco d'altri?
Gus

Stasera vedo molte poesie ...a pari merito.
Per me tutte superiori alla media. Vediamo, non sorprende più l'alba di Cristina, è la solita conferma. Anche il bacio di Aurelia Tieghi (sembra di sentirne il profumo).
L'altro me di Antonio Alvaro (bella autoanalisi) e Cuore di Michael Santhers, che smaschera con cinismo allegro (ma non troppo) l'ipocrisia delle metafore romantiche.
Poi il Cosmo di Tinti e il fiume di Silvia Trabanelli, la cui corrente perfetta e misurata (non c'è una parola nè una virgola in più nè in meno) sfocia nel modo migliore.
Ci sono tre bellissime poesie che hanno secondo me un tratto comune: Palle da biliardo di Angelo Taraschi con il suo tirannico destino, Nero di Maurizio Battistoni con la sua chiusa che lascia poco spazio ad una definizione ottimistica del senso dell'esistenza, e Sono sorpreso di Enrico Tartagni, grande sintesi per una visione tra il metaforico e l'onirico, però apparentemente, anche qui, con poca speranza di eternità. Osservazione meramente statistica: sembra che gli uomini si lascino andare di più al pessimismo-nichilismo mentre le donne invece comunicano visioni più solari e sognanti.
Oggi però "quoto" (come si dice nei blog) Bruno Amore con la sua Sincerità: bello lo stile, l'effetto ed il concetto espresso.
Sincerità per sincerità sciolgo anche l'enigma del fiore di luce: nulla di arcano, è un appellativo di donna.
Saluti e complimenti a tutti i poeti
Massimo Reggiani

Per me oggi, sono nate due albe rigeneranti:
" L'alba sorprende " di Cristina Bove
versi che mi trasportano con fragile trasparenza
nel sogno della vita, grazie, è bella!
" All'alba " di Ida Guarracino
un'alba del sentire, nei gesti d'amore, complimenti.
"Palle da bigliardo " di Angelo Taraschi
fantasioso il destino nel mistero della vita...
" Sincerità " di Bruno Amore
mi rispecchia molto il tema della sincerità verso sé stessi, grazie
" Cosmo " di Tinti Baldini
questa poesia mi trasmette amore solo con il titolo
è come entrare nella natura delle cose e percepire...
Bellissime anche
" Nero " di Maurizio Battistoni
" Fiore di luce" di Massimo Reggiani
" Cuore" di Michael Santhers
" Genesi " di Gianfranco Stivaletti
" Ancora una speranza " di Rossella M. L. Bartolucci
grazie anche a tutti gli altri poeti, a leggervi ancora ciao.
Aurelia Tieghi

Commento
Da lettore ( e nulla di pregiudiziale ) : oggi mi sento coinvolto particolarmente dal Bacio di Aurelia Tieghi; Cuore di Michael Santhers: [...] – Lasciatelo in pace/ questo devoto operaio di fabbrica/ in solo umile mira di pensione/ invece eletto con violenza/ in metamorfosi/ di infinite farse. E sia, lasciamolo andare gentile “poeta”...Fiore di luce ( titolo bellissimo ) di Massimo Reggiani. Sono sorpreso di Enrico Tartagni ( oggi il testo da me preferito ): sorprendesi sempre al dono della vita. Vero?...Verdi note di Doriana Puglisi : vivere al tempo di Natura – Creato ché [...] a dismisura il faggio fratello...a far crescere foglia sua...nonostante e comunque: sempre?...Ancora: Sincerità di Bruno Amore. Cosmo di Tinti Baldini : coinvolgersi nel Tutto con animo bimbo e sorridere al sole (?!...). M’intriga Nero di Maurizio Battistoni. Infine: Il tuo dolore...di antonellad. Se può servire a qualcosa: che tu possa essere felice, gentile “poetessa”, nonostante e comunque. Nonostante... e...comunque...
Serena vita, per quanto possibile, a tutti.
Giuliano da Rocca del Santo

E' mezzogiorno, calo la pasta e...poesia.
L'alba sorprende Cristina B. al rientro dal ballo, a palazzo reale. L'ha afferrato subito Asia, quando ho insistito su carrozza, zucca, cristallo. Hai cellule intatte da ...anni-
Bacio - di Aurelia T., sensuale come il racconto e film sulla cioccolata. Godibile.
Ora - All'alba - di Ida S. si spande questo rosato che sa d'amore, questa volta gratificante, da testimoniare il vissuto.
Come - Palle da bilirado - vede le nostre esistenze, Angelo T., in balia di un Gran Giocatore, che immagina saggio (?)
Antonio A. - L'altro me - la facciata e la psiche, come essere e come sentire, sembrano scelte e si accettano come regali per se stessi, per vivere.
Michael S. in difesa del - Cuore - muscolo/pompa, fatto sede di tutto il bene e male umano possibile, per restituirgli la sua semplice ma fondamentale funzione biologica.
Con Maurizio B. azzardo una sommessa domanda critica: uno che scrive in questo eccellente modo, preferisce allungare in varie metafore, anche se bellissime, la poesia nel concetto che vuole esprimere, piuttosto che sintetizzare, contrarre e fulminare chi legge ?
Tinti Baldini come plasma dell'universo tutto in - Cosmo - vive partecipando così alla vita in generale, altrimenti sente di non essere.
Fiore di luce - di Massimo R. sospetto di non aver capito cosa voglia dire, nel bel contesto.
Splendide letture quelle di Arcangela C. che utilizza i titoli per farne poesia. Piacevole.
Alberto B. ha un "cuore" romantico e ricorda - Profumi perduti - nostalgie di tutti quelli che hanno amato.
Rosso Trevi-remake di Gianni L. riferito al bizzarro di Roma. Ho pensato a quei luoghi degli asili dove i bambini si tuffano nelle palline. Trinità dei Monti: il passato importante il nuovo dissacrante.
Bella - perchè amo il fiume - di Silvia T. il corso d'acqua, da sempre veicolo di desideri, sogni, voglia di andare.
Enrico T. - Sono sorpreso - dal suo - elitario - sentirsi vivo in un mondo di morti, che sogna l'eternità.
Modestamente.
BR1

"All'alba" di Ida Guarracino, è una dolcissima riflessione sull'amore, quello che a volte non si riconosce subito, ma che ci lascia tracce nell'anima e ci da la certezza che senza non possiamo esistere.
"Palle da biliardo" di Angelo Taraschi,mi piace questo suo giocare con le parole, bilie che finiscono, con effetti o senza, sempre comunque in buca...Il Gran Giocatore è un concetto che si presenta spesso alla mia mente. A proposito, Angelo, se non lo hai ancora letto ti consiglio "L'io della mente" di Hofstadter e Dennett, sono sicura che ti piacerà. Mi farai sapere.
Bella nella sua pacata rassegnazione al ruolo che, in fondo in fondo, è anche quello in cui meglio si esprime, "L'altro me" di Antonio Alvaro.
"Nero" di Maurizio Battistoni, trovo i sentieri interessanti del pensiero scientifico in antitesi con quello metafisico, molto simili ai percorsi della mia mente. Rassegnazione anche qui, mi pare, o forse ancora una grande disponibilità all'abbandonarsi al fluire degli eventi...insondabili, magici.
In questa stessa ottica colloco " Cosmo"di Tinti Baldini in cui si trasporta lei stessa in questa dimensione
akashica, particella partecipe e autoconsapevole del Tutto.
"Ancora una speranza" di Rossella M. L.Bartolucci, un'ala di speranza che affiora, che emerge dal grigio di un mare lontano e da rive pietrose da cui solo con un volo ci si può sollevare.
Cristina Bove

Alcune poesie del 18 gennaio
L’alba sorprende, di Cristina Bove
E io mi illumino d’immenso.

Bacio, di Aurelia Tieghi
Dolce poesia, in tutti i sensi.

All’alba, di Ida Guarracino
Giornata di albe radiose, dove rifulge l’amore.

Palle da biliardo, di Angelo Taraschi
Originale metafora dell’umanità, in cui mi vedo più pallino che palla.

L’altro me, di Antonio Alvaro
Abbandonate le visioni agresti, questo autore dipinge il suo io con la stessa soffusa dolcezza.

Sincerità, di Bruno Amore
C’è un innato timore a essere sinceri con se stessi.

Cuore, di Michael Santhers
Un’anatomica lezione di poesia.

Cosmo, di Tinti Baldini
Con piacere vedo a un ritorno alle metafore figurative, terreno in cui Tinti mi sembra si destreggi con pregevole abilità.

Profumi perduti, di Alberto Borgia
Il miracolo della natura risveglia ricordi, che fan piangere il cuore.

Perché amo il fiume? , di Silvia Trabanelli
Altra riuscita metafora dove si riscopre l’intimo afflato con la natura.

Ancora una speranza, di Rossella Maria Luisa Bartolucci
Anche in questa la natura è spunto di riflessione, con una vena malinconica stemperata dalla speranza rappresentata dal gabbiano che s’invola.
Renzo Montagnoli

Cristina Bove
L'alba sorprende...
e ha sorpreso anche
il mio cuore di cristallo...
giannilang

Cri, vedo affinità tra "l'alba sorprende" e "cosmo" ....quel sentire aria sul volto e guizzi d'aniama.Ciao
Visione forte ,direi quasi t'ammutolisce "esser palle da biliardo" manovrate da una stecca tiranna....ma esiste ancora il libero arbitrio? Siamo ondivaghi fantasmi in mano al fato..oppure,se non giriamo la faccia ad altri lidi(Dante), possiamo sperare d'esser ancora persone?Mandela scrive"...Se ci liberassimo di paure e pregiudizi la nostra presenza automaticamente libererebbe gli altri.." ...ciao caro amico ritrovato.
Onestà ,almeno con se stessi,senza dover "...studiar risposte.." Si Bruno,si.
Cuore "devoto operaio in fabbrica .."sottile ironia amara e gradevole ,Michel.
In "Genesi"(grazie )Gianfranco ,mi pare già di scorgere l'oltre, un mondo "rinnovato in un incanto" : molto bella soprattutto l'immagine"l'aria tersa è un acquario"in cui immergersi e guardare il fuori ... oppure purificarsi ....per sperare ancora ed ancora.Grazie per lo stimolo a riflettere.
Anche Silvia.T entra in atmosfera cosmica :esser fiume ,aria vento ,acqua. natura ....e ricorda Pavese nell'ultima strofa, quando vede il mare...
Mi piace molto Enrico.T, breve ,conciso,essenziale.Che dire Silvano,bella bella ,"umanità fragile" nuda e sempre piu' sola. Sensualità in ricerca di suoni e parole e pause ...Brava Irene .
Notte e sogno .
Tinti

17/01/2008

Son le 5 della sera e non va bene niente.
Così, benvenuto Daniele Barrese con - Contrario Umana-mente - il verso giusto è una ricerca infinita e impossibile, sembra dire.
e Silvano C. con - ...Principessa - incantata lirica poesia del sogno.
la disperazione di Pierluigi C. - Nella mia mente - alla ricerca indefessa di un equilibrio, che nulla garantisce venire.
la "pasionaria" Cristina B. dedica la sua - Desaparisidos - alle pietosamente note Madri di Piazza de Majo, chissà quanti "vamos" ancora bisognerà gridare per dar loro giustizia.
un - Fulmine - lungo una vita, questa di Glò. Bellissima poesia con squarci assolutamente lirici, come "...un ronzio del tempo che scorre / tra le nostre occhiate..." e "...altezzosa e candida...rivelatrice...La punta spinata delle mie dita." Bella.
il - Blocco formulato - di Aurelia T., ruggine della psiche che soltanto lavorando da dentro si scioglie e la porta si apre.
uno -Stillicidio - Daniela P. la speranza di realizzare "...le ambizioni calcificate nello scolo dell'anima / che ancora spera." La vita che ti tocca, imperversa sull'anima che anela l'oltre, C'è sempre un vulcano, in qualche parte del mondo, che aspetta di poter dare sfogo alla sua potenza costretta, nell'uomo l'anima. Forte.
il - Web - ci dice Wilma M.C. porta voci silenziose, le più diverse, irrompono nelle nostre vite da uno schermo che noi, accendiamo.
la - neve - di Daniele L. in un bell'incipit tutto poetico.
oh si Tinti - Pavlov - ogni esperienza della vita richiama - per riflesso condizionato - amore.
avvilente la qualità dei miei versi al confronto di quelli che Letterio C. traduce da William Shachespeare, leggere allora e ammirare. Grazie.
non sottovalutarmi - Mai - chiede, Doriana P. quasi avesse letto il commento precedente, a chi t'ama odice di farlo.
- Parole per una emozione - come fosse una canzone ti corre dentro, tra ricordi, pensieri mentre ...il tempo, sorridendo ti passeggia accanto. Molto bella.
Modestamente.
BR1

Permettetemelo, amici... su tutte oggi: il grido d'ultrasuono di Cristina nel "Desaparecidos": l' atavico grido che non smette mai di vibrare.
Glò

Commento alla poesia Pavlov di Tinti Baldini
Questa volta penso che la Tinti abbia stordito tanti con la sua poesia "psicologica".
Chiamare in causa "Pavlov" ed i suoi riflessi condizionati per parlarci d'amore non è da tutti.
Ma al sottoscritto certe "finezze" non sfuggono.
Brava tinti e grazie per l'emozione che mi hai dato oggi.
Salvatore Armando Santoro

Molto belle le poesie di oggi.
Come al solito di grande spessore Cristina con la sua dolente dedica alle vittime dell'oppressione, poi ho apprezzato Fulmine di Glò e Stillicidio di Daniela Procida (lo "scafandro dei ruoli" è perfetto) e naturalmente Laetitia di Gianni Langmann, che ha un ritmo che mi si confà particolarmente, Pavlov di Tinti (siamo tutti in "affanno di eternità"...) e la commovente Mia madre di Enrico Tartagni. Voglio menzionarne però altre tre: La Voce lassù di Gianfranco Stivaletti che con pochissimi tratti, e senza usare il suo efficace vernacolo, ha fotografato l'animo dei fedeli sgomenti per la perdita di Papa Wojtyla. Poi Maudits con Un affetto al tramonto, che sembra descrivere vicende che assomigliano in modo sconcertante anche al mio vissuto. Infine la Principessa di Silvano, mio corregionale: ultimamente mi rendo conto di aver riempito forse troppo di lacrime le mie poesie, ma a lui ne è bastata una per creare un effetto veramente delicato, con misura e stile, e secondo me neanche troppo ermetico. Chapeau!
Massimo Reggiani

Desaparecidos di Cristina Bove è semplicemente un canto struggente. Più che un canto, forse, ha più il tono della bestemmia urlata contro un sordo e via... meravigliosa. Una luce che brucia gli occhi e ne stilla sangue come stigmate. Molto simpatica Web di W.M. Certhan. E ancora, fra le altre, ho apprezzato molto Principessa di Silvano Conti e Pensare di Bruno Amore che pone interrogativi antichi come l'uomo ma sempre di forte attualità. Ciao a tutti!
Elia Belculfinè

Cari amici sitani, ieri ho letto delle cose bellissime, ma per un forte mal di testa ho mancato di commentare, riproponendomi di farlo in serata, ma poi sono subentrati altri impegni e non ho potuto farlo, così sono rimasta con il desiderio di esprimere ammirazione per molte delle poesie di ieri, Tinti, Wilma, Glò, Gabriele e molti altri che adesso non riesco a ricordare. E Gianni Langmann che addirittura me l'ha dedicata, e che ringrazio dal profondo del cuore. Spero vogliate scusarmi .
Oggi li faccio subito i commenti e comincio con Gloria D'Alessandro che con "Fulmine" ha praticamente inondato la pagina di luce e di significato. Bella.
Anche Aurelia Tieghi con "Blocco formulato" mi ha piacevolmente intrigata, per quell'apparente antinomia del non potersi aprire dall'esterno se non con la fatica dello spirito e e nello stesso tempo chiusa dall'interno...dove sarà mai Chi deve entrare?...Molto interessante.
"Pensare" di Bruno Amore mi ha fatto pensare...è una bella e sintetica poesia, un solo dubbio, sei proprio sicuro, Br1, che l'uomo non catturi prede?
"Web" di Wilma è una poesia mormorata, quasi sussurrata fra sé e sé...ma infinitamente vera. Felice di rileggerti, aspetto le altre.
"Neve" di Daniele Locchi è un delizioso quadretto, sento la neve sulla punta della lingua, il vento che sfiocca nel grigio, e il sole su una scacchiera...
"Pavlov" di Tinti Baldini, in chiusa quell' "...affanno d'eternità." che è l'epilogo di ogni ricerca scientifica di ogni indagine filosofica...trovo che sia espressa con grande poetica e profonda saggezza.
Su tutte, trovo bellissima "Mia madre" di Enrico Tartagni, a parte la musicalità dei versi, il fluire delle sillabe, la felice scelta lessicale, è una delle più intense espressioni di amore filiale che io abbia letto, così carica di emozione, così intessuta di sentimenti dolci e contrastanti, di ricordo e di rimpianto..."...ha vetri di cielo la tua stanza" "...reclinato i tuoi capelli bianchi - sul davanzale del sole." la chiusa che è un commovente addio... Ripeto, bellissima!
Cari saluti e ringraziamenti a tutti.
Al nostro Magnifico Lorenzo, un saluto e un GRAZIE super.
cristina bove

Alcune poesie del 17 gennaio
…Principessa, di Silvano Conti
Molto armonica e resa in modo pregevole questa metafora quasi sognante.

Desasparecidos (per le madri di Plaza de Majo)
Drammaticamente espressa l’impotenza di queste madri, un turbine di sensazioni che si affievolisce nella rassegnazione.

Fulmine, di Goria D’Alessandro
Noto con piacere che Glò ha iniziato un percorso di ricerca interiore partendo dall’osservazione della realtà che ci circonda.

Chi è libero?, di Antonio Alvaro
Da una poesia elegiaca a una poesia di impegno sociale, una riflessione tuttavia dai toni soffusi propri di questo autore.

Web, di Wilma Marian Certhan
Il mondo di Internet quale strumento per aprire il proprio animo, per partecipare virtualmente ad una società che nella realtà è sempre più chiusa.

Neve, di Daniele Locchi
Immagini e sensazioni espresse con toni soffusi, quasi una carezza lieve come una piuma.

Laetitia, di Gianni Langmann
Un elegiaco madrigale espresso con un linguaggio consono a un’epoca ormai da troppo tempo andata.
Renzo Montagnoli

Serata melanconica...
"Principessa" "..impigliata ad uno stelo di giunco.." un poco ermetica ,per me ovviamente,da interpretare :ritratto estremamente coinvolgente.Sempre piu' versatile il nostro Silvano.
Pierluigi, senza via d'uscita, in attesa di "sperduta carezza" in mondo di sordi ed algidi fantasmi..
Non ho parole per il tema scelto e per il senso profondo sotteso nei versi di Cristina ,versi che narrano dolenti una tragedia "una cordata di vestiti vuoti" che molti voglion scordare...Lorca insegna ..Grazie amica.
Un po' criptica Glò in chiusa esemplare.Ciao
La chiave magica occorre, Aurelia, per aprir porte e finestre del dolore e del degrado.
Mi piace assai l'incalzare di pensieri al galoppo fino alla chiusa che quasi riporta a respiro calmo e dà pace al tormento del giorno,Antonio.A
Domanda di Bruno:Homo si distingue per il pensiero, l'amore, la compassione, la solidarietà , la speranza .....spero..
Bellissima, Danieluzza,in forma e tema la tua "Stillicidio":lo scafandro dei ruoli inamidati ,dell'apparire che ferisce passioni in anima che "ancor spera"ecco l'uomo di Bruno?
Immagine viva,sonora,luminosa ,.Wilma ..sei con noi !
Faccio mia stasera "Neve"di Daniele.L sempre percorso da vena lirica dolce,tenera, persuasiva.
Attenzione evocativa, ansia di comunicare la lotta contro il male,l'ignot che assale "..Fa scender la notte su volti amati..sbarra la strada ai viandanti.." Enfasi espressiva notevole in Massimo.R
Belle anche "Mia madre "di Enrico e "Mai " di Doriana e tutte tutte .Ciao e..tenera è la notte.Ciao amici
Tinti

Nel tuo “ anno che verrà “ , finissima Tinti , tu vedi un mondo rinnovato , popolato di uomini che all’ alba di un nuovo giorno sono pronti a far crescere “ nuovi germogli “ . Ma questo mondo nuovo , “ immaginario “ , come tu ammetti , si può scorgere come illuminato da un provvido “ raggio sottile “ nella delicata e rassicurante entrata in scena di “ un bimbo col suo aquilone “ , simbolo di un’ umanità che deve riscoprirsi fiduciosa e capace di meraviglia . Vi ho trovato una consonanza con il mio sentire : perciò ti ho dedicato la poesia “ Genesi “ che or ora ho inviato al nostro Sito . Gianfranco Stivaletti .

16/01/2008

Alle 5 della sera, signori : poesia.
Brutta me la vedo stasera
. c'è una ragazza di gran - Temperamento - Anna Maria Guerrieri, come no con quel cognome, e allora ragazza BRUCIA, per la miseria, una battaglia vale certo una messa. Grazie per l'incitamento.
. in un - Giorno qualunque - di Cristina B. si annida la morte civile di popoli succubi, comprati, col famoso piatto di lenticchie. Bella.
. in un - Grido di lontano - afono messaggio mnemonico di esperienze passate che ancora chiedono lettura. Non è il tempo che passa, sono i neuroni che si consumano.
. Aurelia T. - Inquinamento - mai visto chi, dovendo indossare una mascherina antipolveri sottili, va ad uno specchio o vetro, per verificare quanto e se le dona?
. Aurelio Z. - Lascia cantare... - molto bella. Sensualmente consapevole; quella lì ha fascino da vendere.
. Daniela P. ha nell'anima la dimora dell'amore, con una porta, socchiusa, per accoglierlo quando verrà, salutarlo quando se ne andrà (flusso e deflusso). Metafora di maturità sentimentale.
. Gabriele P. - Gnosi (?) irrangiungibile - il fiume - metafora nota - della vita che scorre. E perplessità nel suo corso, per scelte - forse - per accadimenti, anche, però ci sono le "...poche intuizioni..." in cui la gioia ha cullato il pensiero.
- L'anno che verrà - con la chiusa del bambino che fà volare l'aquilone è visione ottimistica del futuro. Bella, Tinti, la poesia :-)
. Alberto B. - Primo Maggio - dalle periferie della nostra esistenza quotidiano un bellissimo "sputo" a tutte le ipocrisie.
. non ho la minima idea di come un poeta possa essere tradotto, indispensabile che lo sia - alla grande - chi si accinge a farlo. Letterio C., potrei leggere una cosa, soltanto tua ?
. Irene P. tengo per me, in mente, la piramide principale di - Pensiero libero - che a me pare esaustiva così.
Modestamente.
BR1

C'è tanta contemporaneità nei versi quest'oggi, ossia c'è il filone di chi afferra il senso del poetare tradizionale e chi abbraccia le grida di un mondo che cammina male, zoppicando e inciampando nelle ingiustizie....
Ultimamente mi "sento" anch'io di colpevolizzare alcune fonti che parlano o, meglio ancora, predicano bene e razzolano male, malissimo.
Grida d'accusa che vengono assimilati da persone non solo sensibili o attente, ma anche da chi si ferma in questo sito, solo di passaggio, rimanendone colpiti. (l'ho scoperto da chi legge saltellando qua e la in rete, senza scrivere).
Oggi elenco soltanto:
Versi "tradizionali":
Un volo di rondine di Doriana Puglisi.
Pace di lontano di Bruno Amore.
Lascia cantare la mia speranza di Aurelio Zucchi.
L'anno che verrà di Tinti Baldini.
Gianni Langmann con la sua bellissima dedica alla nostra grande Cristina!
La panchina di Maria Concetta Durante.
Dulcis in fundo il meraviglioso Gabbiano con l'arpeggio delle sue parole nel Paesaggio innevato.
Cogliendo ora le poesie tutt'altro che stridule e lamentose, ma di grande determinazione nell'elegante fraseggiare cito:
Primo maggio di Alberto Borgia.
La stanza nova di Gianfranco Stivaletti (grandioso!).
La perfezione di Maurizio Battistoni.
Gabriele Piretti con la sua Gnosi irraggiungibile.
Inquinamento di Aurelia Tieghi.
Un giorno qualunque di Cristina.
Temperamento di Anna Maria Guerrieri.
Tutto in una notte di Pierluigi Ciolini.
Grazie davvero a tutti: riuscite a mettere a tappeto i miei nervi...
Un caloroso abbraccio.
Glò

Ciao ,che bella pagina stamane!
La chiusa di Cri è perfetta sintesi del tutto.Grazie
Atmosfera rarefatta di luci ed ombre,suoni, respiri in Glò..e l'uso del condizionale rende quel bisogno trattenuto di perdizione e straniamento.
Aurelia sempre piu' spesso ci porti a riflettere con i tuoi bei versi sulle piccole e grandi cose.Grazie
"..Il letto del fiume....culla al mio pensiero" verso che esperisce la tua realtà cognitiva ,perfettamente,Gabriele.Complimenti!
Metafora del dover essere e dell'essere in sintesi efficace,Silvano.
Quanto m'identifico nella donna che "nonostante gli anni.." si butta in "giuste o in utili tenzoni"..!Ciao Maria Grazia.
"Lascia cantare le mie speranze" struggente e bella preghiera alla morte di Aurelio a me caro.Piena di vità!
Quella pace dentro che arriva da lontano in sguardo "caricato di verità" entra , t'avvolge ed i ricordi fluttuano tra le ninfee di Monet.
Ciao Bruno
Bella "ela sua porta " di Danielina e la poesia di Giannilang dedicata a Cri e grazie sempre ad Alberto che mai "molla" e c'insegna...
Dulcis in fundo,onde di libertà al vento...futuro, andare ...in spazi immensi di Irene.Bella
Buona giornata a tutti e a Lorenzo in primis.
Tinti

Bellissime poesie anche oggi, vorrei avere la concentrazione di altri bravi commentatori per approfondirle come meriterebbero, ma il mio stato d'animo è esattamente quello descritto da Massimo Anzil ne' L'istante (solo cambiando l'ultima parola in "tristezza"). Comunque, bellissima E la sua porta, di Daniela Procida, delicata L'anno che verrà, di Tinti Baldini, profonda Gnosi irraggiungibile, di Gabriele Piretti, forte, libera, possente, Un giorno qualunque di Cristina Bove, mia anche Grido lontano di Glò, elegante ...In pompa magna, di Silvano Conti (grande!), al femminile, come dev'essere, Temperamento, di Anna Maria Guerrieri, ritrovata pace "Pace di lontano, di Bruno Amore, intelligente Lascia cantare la mia speranza, di Aurelio Zucchi, illusione La stanza nova, di Gianfranco Stivaletti, malinconica La panchina, di M. Concetta Durante, gentile Componimento infantile, di Gianni Lagmann, "nerudiana" Paesaggio incantato, de' Il Gabbiano, aperta all'immenso Pensiero libero, di Irene Pizzimenti, vera, troppo vera, La perfezione, di Maurizio Battistoni. Grazie a tutti voi. Wilma M. Certhan

15/01/2008

Bella la “ Notte “ di Livia Corradi ( ecco un’ altra poetessa attratta dal tema della Sera e della Notte ! Gianfranco Stivaletti .

Cara Cristina,
La tua "Glitter" è un sequenza musicale molto attraente.
Versi gradevoli,incoronati da un titolo efficace.
Gianni Langmann

ho smesso di seminare
di Enrico Tartagni
Toccante e reale l'immagine e stringe il cuore la resa.
Corradi Livia.

"Notte " di Livia Corradi, suggestione di immagini, alchimia delle parole..."in ascolto del tuo passo di luna:" e "Notte, con i tuoi soffitti bassi - mi limiti il respiro - e per difendermi - raccolgo in questa stanza - le mie ali di luce." Bella davvero.
"Credibilità istantanea" di Glò-ria D'Alessandro, un'anima che si espone con pudore alla passione e non consente alla paura l'affondo alle ferite...
"Il bucaneve" di Fata Morgana, è come un allegro battimani di bambino, uno scorgere di elfo in controluce che muove alla tenerezza ed al sorriso. Brava!
Aurelia Tieghi, con "Aorta" mi ha dato i brividi, provare queste sensazioni è come restare in balia delle onde del proprio pensiero, come annaspare per non esserne sommersi...
"Fuori da me" di Giorgio Medda, è difficile aggiungere commenti a questi versi, così intrisi di sgomento per la realtà della vita, per gli svariati aspetti in cui un essere umano può trovarsi a vivere...e a morire...Si sente il cuore che ha cercato nei meandri della poesia un modo per esprimerli.
Per Elia Belculfinè, non bisogna far altro che andare a leggere la sua stessa spiegazione a questa bellissima poesia.
"Nebbia" di Tinti Baldini, che pare ti entri perfino nei pensieri, che ti stinga di grigio ogni cosa e ti faccia precipitare in un vuoto dal quale, forse, soltanto mani affettuose ti possono salvare, cavando via i sassi che ancora ti pesano nel cuore...
"Io sono scintille" di Palma Civiello, in questo zigzagare a ritroso, in questo prendersi e lasciarsi andare, consapevole però che l'unica cosa che conta davvero è quell' essere "scintille che ancora potranno bruciare - la pelle dei miei giorni."
Grazie per la piacevole lettura a tutti.
Cristina Bove

Buon giorno e buona poesia.
Ben arrivato Enrico Tartagni, con una malinconica ma bella "Ho smesso di seminare", però se scrive ha pronta la nuova semina.
. Cavolo Guglielmo (WS), " Due amori..." anche tu eri della partita antifemminista! Grazie Letterio C.
. Livia C. - Notte - come mi piace questa "Fra sospiri casldi di lenzuola / e fredde solitudini / avanzi nelle piccole ore / e ogni rumore si spegne / in ascolto del tuo passo di luna."
. "Credibilità istantanea" di Glò, si è presi d'incantamento da certi visi, espressioni.
. Aurelia T. - Aorta - come il fiume impetuoso, essenziale della vita.
. "Cirillo l'orologio" di Micheal S. brillantissima poesia di popolaresca memoria, divertente.
. Elia B. - Saranno i giorni... - grazie della dissertazione esplicativa data ieri di questa intensa poesia.
. Tinti dalla "Nebbia" aspettiamo sempre che - ...diradi ...e mani svettan carezze... -
. Palma C. - Io sono scintille - mai sopita la voglia di essere, in qualche modo.
. Silvia T. - Infanzia... - romantica, nostalgica di un paesaggio, anche intimo, che è cambiato.
. Applauso a Donna Irene Pizzimenti per la consapevolezza di se.
Modestamente.
BR1

Ciao notte e poesia.
Bello l'incipit di Enrico .T , neofita. e la chiusa del viaggio dentro di Palma. C.
Grazie Bruno per la dedica ad una donna di coraggio!
Che dire del POETA Elia che è"rondine impaurita e ritorna aria": null'altro che"GRAZIE".
E poi bentornate Lidia e Fata!
Lidia arriva e porta nel sito con la sua lente magica (da Elia) una folata lirica di una notte ancor differente "a passo di luna"da cui quasi si difende
con le sue "ali di luce".Bellissima .Ciao
Fata, che ventata fresca , cristallina , delicata di natura che "bussa lieve" evviva!
Grazie a tutti ed al nostro Magnifico !
Sognate sempre ,mi raccomando ,sempre.
Tinti

Commento alla poesia Saranno i giorni della rosa ardente, di Elia Belculfinè:

Saranno i giorni della rosa ardente
Elia Belculfinè

Saranno i giorni della rosa ardente
Commento. Carmen, 15.1.’08

Saranno i giorni della rosa ardente,

oltre il cortile antico dei limoni.

Saranno i giorni che alzeremo il

nostro vessillo; diremo a tutti –

siamo poeti e funamboli e briganti.

Certo, potrebbero bandirci,

ma se vita, infine,

iperbole sublime, ne sarà  

valsa la pena. Ce ne

staremo, così, a farci meraviglia

di un fiore di melo, come

fosse uguale a Dio.

Ogni affare più valente sul piatto

della sorte. Saranno i giorni

delle bambole e un giro di sogno

nei quadri della campana. Ci

vorrà pane per essere

uomini! Ma parte il viaggio

oltre la finestra. Senti il pugno del

tamburo? Fugge sopra i tetti

come un canto la rondine impaurita

e ritorna aria. Lì segue la strada.

 

Il poeta, ormai adulto, rievoca i giorni della sua infanzia felice, ma è come se immaginasse, da bambino, ciò che l’aspetta nel suo futuro: è, diciamo così, un suo sguardo retrospettivo sul proprio passato, sguardo che illumina quel tempo “antico” alla luce della consapevolezza del percorso da lì a qui, da allora ad ora. E dunque il bambino immaginava che sarebbero arrivati giorni di passione (“la rosa ardente”, simbolo dell’amore), oltre il cortile di casa, uscendo fuori nel mondo. E i giorni futuri sarebbero stati pieni di soddisfazioni, tanto da poter esserne fieri (“alzeremo il nostro vessillo”), da poter dimostrare al mondo, agli altri, (“a tutti”) di essere una personalità poliedrica: seria e creativa (poeti), allegra e divertita/divertente, (funamboli), ma anche severa e arguta (briganti). Immagina quel bambino-futuro poeta, che potrebbero esserci anche dei contraccolpi nel futuro, dei momenti negativi, come il non sentirsi accettati (“potrebbero bandirci”), ma finché si avrà la propria vita, iperbole sublime, la cosa più importante in assoluto il cui valore è all’apice di tutto, sarà comunque valsa la pena essere stati personaggi ricchi di interiorità oltre che di intelligenza e creatività. E da vero poeta, immagina quel bambino, di essere in grado di stupirsi, di provare meraviglia per le cose semplici, come per un fiore di melo, come fosse uguale a Dio. E sarà comunque il destino a guidare i giorni futuri, i giorni migliori (“ogni affare più valente”). Intanto, si vive la fanciullezza con i giochi delle bambole e della campana. Ci vorrà tempo, tanto tempo e alimento, non solo del corpo, ma soprattutto dell’intelletto, per poter diventare dei veri uomini!

E la fantasia, ormai liberata, vola oltre la finestra di casa, il bambino poeta si proietta nel proprio futuro. E sente già musiche e suoni di tamburo, immagine che prefigura l’allegria dei giorni che verranno. Ma forse la fantasia è stata troppo ardita e il bambino che s’immagina di volare alto come rondine sopra i tetti, si ferma quasi impaurito della propria ambizione e ritorna a respirare sereno. Da lì in avanti, segue la propria strada ed ecco che il poeta si ritrova quello che avrebbe voluto essere.

 È un bel rievocare speranze, sogni, aspettative, ed è una bella soddisfazione il potersi ritrovare nel proprio mondo sognato. C’è la visione intro- e retro-spettiva del percorso di crescita. È la scoperta piacevole del realizzarsi di un sogno.
Mi ha affascinato anche quel parlare al plurale, come un plurale maiestatis(?) o forse meglio, come un dare ali alla fantasia anche di altri (e in realtà io stessa mi ci sono ritrovata dentro questo itinerario di vita… - anche se non sono poeta…!)
Bella poesia, belle espressioni, come sempre. E alcune di queste forse potrebbero significare altro da quello che a me hanno suggerito: ma solo il poeta può dirlo…
Complimenti e grazie ad Elia e alle sue capacità di fare vera poesia con poche ma suggestive immagini. Carmen Lama

14/01/2008

Scrivo qualche rigo a commento della mia poesia " Saranno i giorni della rosa ardente…" per offrire una chiave di lettura del mio modo di scrivere agli amici del sito che spesso ritengono criptiche, o addirittura incomprensibili, le mie poesie. Senza dimenticare che ogni poesia è aperta a innumerevoli interpretazioni, dando giusto merito a chi, pur non conoscendo il poeta e le mille sfumature di un testo, ne scopre il cuore e ne condivide il messaggio secondo il proprio insindacabile sentire.

Saranno i giorni della rosa ardente,
oltre il cortile antico dei limoni.
Saranno i giorni che alzeremo il
nostro vessillo; diremo a tutti -
siamo poeti e funamboli e briganti.
Certo, potrebbero bandirci,
ma se vita, infine,
iperbole sublime, ne sarà
valsa la pena. Ce ne
staremo, così, a farci meraviglia
di un fiore di melo, come
fosse uguale a Dio.
Ogni affare più valente sul piatto
della sorte. Saranno i giorni
delle bambole e un giro di sogno
nei quadri della campana. Ci
vorrà pane per essere
uomini! Ma parte il viaggio
oltre la finestra. Senti il pugno del
tamburo? Fugge sopra i tetti
come un canto la rondine impaurita
e ritorna aria. Lì segue la strada.

"Non è mai troppo tardi per rifarsi un'infanzia felice" mi scrisse su un foglietto, anni fa, il mio insegnate di filosofia…. Ed eccomi oggi a vivere questa meravigliosa seconda adolescenza! La poesia tratta infatti del crescere e diventare uomini. Discorso che potrebbe valere per un qualunque ragazzo, la poesia ha però forti tratti autobiografici, nulla di pedagogico strettamente inteso. Giorni meravigliosi come una rosa che arda di bellezza (richiamo ad una psichedelica o addirittura a un surrealismo, parti della mia cultura musicale o visionaria) aspettano oltre il cortile dell'infanzia, quando avremo il coraggio di gridare al vento le nostre identità "briganti", "funamboli" - ovvero, poeti -. Certo, c'è chi vorrebbe metterci al bando. Essere poeta è per la maggior parte della gente attività spiacevole, sfortunata, ad ogni modo, di poco conto e che, come minimo, provoca invidia e qualche risatina di scherno. "Chi sarà mai quell'uomo che se ne sta seduto lì a guardare e scribacchiare? Chi è, a che pensa? Che sfrontato! Dovremmo avvertire la polizia" Ma quel grido, quel vessillo o blasone che è la nostra condanna e, insieme, la nostra nobiltà, varrà la pena di tenderlo al vento se renderà la vita una esperienza sublime, condivisa iperbole di grandezza - sii la miglior scopa della valle - vita esaltazione della vita stessa. Noi, nel frattempo, aspettiamo e a nostra personale maniera: ci meravigliamo di un piccolo fiore di melo come fosse un miracolo o addirittura Dio stesso manifesto - forse come bambini? - Oh, visto da dietro questa magica lente, tutto assume un valore ben più importante; questa lente non deforma né rimpicciolisce, in realtà. Rende in vero le cose per quel che sono: grandi, enormemente grandi! - Il poeta marca un netto vantaggio ché questa lente speciale fa parte della sua genesi naturale -. "Saranno i giorni delle bambole e un giro di sogno nei quadri della campana" è futuro perché e memoria portata verso un futuro possibile. Memoria storica che appartiene a me per i racconti famigliari; il fuoco amico che scricchiola nel camino, un vecchio che parla… Ce ne vorrà per diventare grandi! Ma se ben vedi il viaggio inizia. Oltre la finestra, questa volta. Mentre passa la fanfara della festa e batte il tamburo che impaurisce la rondine già in fuga sopra i tetti a farsi aria nell'aria. Questa è la strada da percorrere. Crescere quindi, trasformarsi e allo stesso tempo semplificarsi. Ma non il crescere sterile, la rinuncia al sogno, bensì seguire un tragitto che non esclude a priori il volo, il sogno: il cammino indicato dalla rondine che svetta dietro il vetro della finestra. Non è una totale rievocazione, quindi. Forse non lo è affatto. Il tempo usato non è il passato, il modo non è il condizionale, bensì futuro indicativo "saranno, saranno, saranno…" non c'è incertezza. Sarà così e lo sarà ad ogni modo, contro ogni ostacolo. Il plurale, il "tu"
della poesia è un espediente fortunato. Vuole far in modo che siano compresi in questo cammino tutti quelli che guardano al proprio presente con occhio sempre nuovo, inusuale, una lente magica. Ma che non smettono di vivere l'istante che passa in tutta la sua forza, con tutta la propria forza; chi l'infanzia o l'adolescenza se l'è vista portare via da qualche "serpentello" interiore o per cause diverse. Tutti sono coinvolti infatti. L'età poco importa! Non è mai troppo tardi per rifarsi un'infanzia felice, lo ripeto.
Elia Belculfinè

Alle 5 della sera, poesia.
- Anche le stelle si amano - felice di sapere che questo sentimento, assolutamente ed eclusivamente umano (quello trascendente, intendo), ha raggiunto le stelle, notoriamente piuttosto fisico-chimiche, Gianni L.
- Silvano C. "Falsa partenza", bello l'incipit, poi troppo esplicito.
- Cristina B. in "Viene col freddo" dice dell'esperienza drammatica della depressione, che ti prende come un morbo, quasi ad indicare una sola uscita, quella dalla vita.
- Tortuoso anche l'andare dei "Sensi" di Glò, quasi fosse possibile eliminare l'ingiusto.
- La notte - di Tinti, come l'angoscia di sopportare un tempo infinito, senza la consolazione del riposo fisico.
- Bellissima questa di Patrizia P. - Lenzuola di noia - già dal titolo. Un amore a due (uno) corpi e nessuna anima.
- Irene P. - Titolo architettonico letterario - col compleanno, risorge la fenice (?)
- Silvia T. - Quanto - piove sul bagnato ? e la vita va.
Modestamente.
BR1

commento
Di ieri, fra le pur tante poesie degne di elogio, mi è rimasto dentro il grido silenzioso di Wilma M. Certhan, mi sono sentita in parte anche colpevole di averla trascurata. Cara amica, oggi ti vorrei infondere la speranza e la forza necessaria per affrontare qualunque evenienza difficile, ma posso solo offrirti tutta la mia comprensione, e incoraggiarti, perchè a volte le vicende anche quelle più sofferte, ci fanno scoprire migliori. Un abbraccio.
Oggi sono attratta da "Sensi" di Gloria D'Alessandro, per la limpida sintesi poetica e il profondo significato che è riuscita ad esprimere in pochi, intensissimi versi.
Saluto tutti i poeti amici del sito e li ringrazio per la piacevole lettura e per i loro commenti favorevoli.
Un saluto speciale al Magnifico Prof.
Cristina Bove

Manto di maliconia avvolge e copre e , come osserva Glò, molti pensieri e versi, magari non citati restano nei casstti della memoria e del cuore.Grazie a tutti i sitani quindi.
Caro Giannilang, quanto guardo le stelle perchè ho la fortuna di aver per compagno un astronomo immerso tra telescopi,nane e galassie e il riferimento alle stelle"binarie" m'ha commosso.Sublime amore , "non privilegio di nostra natura".Graziiiiie.
Grande Silvano, amico di pensiero, che ci racconti in un lampo cicatrici e ferite ..perchè noi viviamo sempre di più ai bordi del mondo.Ciao
Non si può non gioire alla lettura del sonetto di W.S tradotto dal nostro Letterio: infante chiede coccole e ninne a madre presa d'altro....
E' un crescendo adamantino di scoppiettii, rumori, suoni, calore e fuga in un aggrapparsi alla parola "fuoco" in Doriana.P.Bella
Amo l'urlo di Glò :il valore che ognuno di noi dà ad una sillaba, un gesto, una pausa, una virgola non sempre è inteso e quale sofferenza....Spesso i giusti non vengono compresi e poi ..è tardi. Ciao amica .
Stordisce e riecheggia la voce straziata di Maurizio in "la madre" quasi una natura leopardiana che crea e poi abbandona e tradisce( un po'l'altra faccia di ciò che stiamo facendo noi a nostra madre terra che distruggiamo e corrompiamo a poco a poco)Bravo
Mi piace ..mi prende e m'attira l'atmosfera di Patrizia.P, il ritmo, la chiusa.."lampi di sangue....gli anni della mia vita.." in cui la notte "gira tra vivi e morti" neghittosa...
Infine ,dulcis in fundo ,quella piu' amata stasera ,Cristina che dà voce ,e che voce, a quell'istante che t'attanaglia, tagliando l'aria ,sconquassa in attimo di sperdimento,terribile demone da cui guarisci,in parte,(è sempre in agguato!) solo in "nido caldo" Grazie ,perfetta .
Notte di sogni e di chimere .....ma una chitarra suona ....
Tinti

13/01/2008

Wilma, struggente corsa quella della lepre che si riversa nel mutismo assoluto. Non c'è che dire... colpita.
Quell'"Altrimenti" di Amore che si riversa nel vorticoso spaziare tra le due realtà giorno-notte e si vuol vivere "viceversando".
Gianni Langmann mi fa perdere la bussola della perdizione... per pura immersione nel suo Verseggiare Maiuscolo degli aliti che s'icontrano... Sempre un Grande Sei!
L'uomo, dal mio punto di vista, forse sbagliato, diventa il fine per una pura continuazione al "non sentire, non ascoltare, non pensare, non amare" delle macchine... per lasciare alla vita stessa quel senso del Due che Maurizio Battistoni sa maestosamente far risorgere con la sua chiusa.
Tinti: non son quelle... difficili, e non son nemmeno tanto sudati quei giochetti che dan forma alla nostra sostanza interiore. (Se ho sbagliato qualcosa, ti prego dimmelo!!!) Ti abbraccio con grosso affetto.
E cosa dire di te... Gabriele Piretti? Così sostanziale nell'esprimere col diaframma la tua oasi interiore?
Dimestichezza in Loris Pesce: quel J'accuse che io amo tanto perchè spiattella la verità tale e quale a quella che è... vista da noi comuni mortali...
Giorgio Medda... con l'occhio e il cuore che sanno esprimere d'altre esperienze. Altro Grande...
...Come grandioso si rivela il senso delle parole di Pierluigi Zorzi: proiettili rinforzati che forano lastre d'acciaio!
Sapete? Facilmente si cade nei piccoli sensi di colpa in queste letture quotidiane d'azzurro... non si vorrebbe mai tralasciare nessuno; ma di una cosa son certa e me ne faccio forza: ci sono frasi o versi che adotto ogni giorno facendoli "miei", e non solo di coloro che menziono...
Un grande bacio a tutti, indistintamente.
Glò

Efficace e sintetica la poesia di Wilma Marian Certhan “ Corri “ : invita a riflettere sulla condizione umana . Gianfranco Stivaletti .

Alle 5 della sera...
Leggo una cosa di Wilma M.C. - Corri - quante paure inculcate hanno fatto fuggire, verso il recinto, sicuro (?) della solitudine.
William S. "ne sapeva più di Cacco" una logica stringata, sebbene in sentimenti; ce la porge l'ottimo Letterio C.
Evviva, Salvatore A.S. - Resurrezione - e, vai rondione, vaiiiiiiiiiiiiiiii
Arcangela C. - La seonda metà della vita - schematica e profonda, assolutamente condivisa nel contenuto.
Gabriele P. è - Stanco - di essere, della sofferenza che comporta esistere senziente e ragionante: sltanto pura energia ? a che pro, senza cervello non ci sono sensazioni.
- Il volo - di Daniela P., brevi immagini di sentimento.
Irene P. - in - Diversi gli occhi - racconta benissimo la veridicità del detto "gli occhi specchio dell'anima" e quando hanno fatto all'amore, veramente, danno lo splendore di tutto il vissuto con l'amato.
Modestamente.
BR1

Caro Antonio Alvaro , che vedi nella Poesia l’ arte che “ prepotente vince / la grettezza della vita “ , vorrei dirti che i tuoi versi mi richiamano alla mente quanto disse Luciano Lucarini , editore di “ Pagine “ , nel presentare il Festival della Poesia Romanesca il 24-9-2007 . “ La Poesia è come una stretta di mano : in una società dove tutti sono aggressivi ; e tanti , come aprono bocca , cominciano il discorso con una parolaccia , uno che ti porge la mano è come un balsamo ! E la Poesia è , appunto , una stretta di mano , perché il Poeta apre il proprio cuore agli altri , creando un occasione di dialogo . Gianfranco Stivaletti .

Mai pago , mio cumsorte, che sogni "di vivere o vivere per sognare": che bello leggerti e sentire quel bisogno d'uscire ..vivendo.Ciao Bruno.
Rapisce, di soppiatto, "nell'oscurità", caro Giannilag, per la ricchezza di suggestioni ...
Quella virgola, pausa, riposo da una vita "senza fiato e volontà ad insegure il nulla" ..par di sentir l'affano e poi il silenzio.Bravo Antonio.A
Pierluigi.C, struggente ed amaro"...tormento l'anima..."
Cri, hai ragione e la similitidine con l'astice e perfetta!
Gabriele, grande..anch'io vorrei esser "vento e neve ..albero vecchio" per non dover sempre capire,distinguere,giudicare, perchè sarei "essenza "pura.Grazie.
Grazie ad Alberto poeta intriso d'amore e a Dani per "il volo"
Di lirica efficacia , essenziale Pieluigi.Z in "Parole..proiettili ..." Un altro dardo che colpisce nel segno come gli occhi "Diversi "dopo l'amore di Irene.Belle.
Direi stasera che si fa fatica a non elencarle tutte sempre piu' sottili,raffinate..
Stasera però trovo bellissima, Wilma che è lepre che corre ,corre e poi..rimane sola davanti all'indifferenza del mondo ..oggi per me vera e toccante ,cara amica..ma domani è un altro giorno e potrebbero seguirci nella corsa" maestosi cavalli dai mille volti"..Chissa'e bentornata!Ciao
Un saluto a tutti,Letterio e Lorenzone.
Notte di sogni
Tinti

12/01/2008

Alle 5 della sera, c'è poesia.
Non è che voglia pavoneggiarmi, ma se una mia copertina e relativa raccolta di poesie, muovono cotanti versi - All'arenile - della Emerita Daniela Procida, qualche merito l'avrò. Scherzo ! Trovo il lessico di Daniela, specialmente in questo pezzo, eccellente, liscio, essenziale, fraseggio armonioso, il sentimento contenuto, commovente (in questo commento mi gioco la carriera, Bho?)
- Aurelio Z. - chiede - Quand'è - che ci sveglieremo dal torpore dell'insensibilità: mai! temo, e scrivendone lo ammette egli stesso.
- Bella questa della - Creatività - furtiva, quasi irrazionale, che scaturisce inconsciamente e dice. Benissimo Gianni L.
- Guglielmo (William S.) per mano di Letterio C., colpisce ancora "...Non t'amo con gli occhi; E' il cuore che ama...e a dispetto della vista, delira in te perduto." Giù il cappello, signori e signore.
- Splendida - Pane nero - di Michael S. "...ove impiccata scende bassa la storia / invisibile a quelli che furono / d'umani /...gli occhi". Complimentio vivissimi.
- più che - Il disorientamento - Cristina B. "...siamo solo concime / compostaggio / di alimenti azotati a largo raggio..." è chimica dell'universo, altro che creazione.
- Non so se Maurizio B. in - La formula - ha trovato o si è dato una risposta, la mia sarebbe : vivere, oppure morire.
- Conosco poco Salvatore A.S.e quel poco me lo mostrava lontanissimo da quei pensieri che da qualche tempo esterna : benvunuto nella città di Malynconia. " Il Natale passato " mi pare più l'anno, non passano, non vanno da nessuna parte, sono le nostre particelle, che si consumano: carbonio docet.
- Tinti - ha una - Visione - allettante, un sogno che dolcemente ha fatto tanta strada, "...domani sarà un'altra cosa ?".
Mdestamente.
BR1

Bruno Amore "Vincere", novello Radames, e l'alba è già arrivata, e ti immagino con la voce di Pavarotti alzare al cielo il tuo grido. Ma tu hai già vinto, e non avrai bisogno di sacrificare la vita per ottenere la vittoria...Tu hai la tua poesia.
"La formula" di Maurizio Battistoni, criptica ma non tanto da non poterne cogliere l'essenzialità..."...tra noi solo una virgola - ma è una distanza immensa." un verso bellissimo.
"Il Natale passato" di S.A. Santoro, un pò leopardiana, con quella sospensione di immagini e sentimenti che ti segnano dentro , che ti portano la consapevolezza del tempo che segna mentre la giovinezza intorno non la coglie. Una poesia tenera, lucida e sofferta.
Suggestiva la "Visione" di Tinti Baldini, il maniero abitato dai nostri sogni, dai nostri sentimenti soavi.
Cristina Bove

Occhi cisposi,naso chiuso e ossa a pezzi... per cui mi limito ad un elenco di quelle piu' mie..
"All'arenile"-Dani
"Sole notturno"Massimo
"Vincere"-Br1
"IL disorientamento"-Cri
"Quand'è che"-Aurelio
"Il natale passato"-Salvatore Armando(molto)
e poi Giannilag, Irene e Michel.S.
Bravi tutti cari amici e serena notte.
Tinti
Ciao Gianni caro.

11/01/2008

E' vero, Daniela, i profumi dei colori che la poesia emana non ha paragoni: breve, tinteggiante di pastelli delicati.
Il "Senza titolo" silenzioso di Vincenzo Del Core: lascia messaggi urlanti dentro chi lo legge. C'è verità, senza sfumature ombreggianti e non fa che parlare con la ricezione dei nostri occhi.
Profondità assoluta in "Pane quotidiano" di Pierluigi Ciolini con una chiusa d'incanto...
E poi... un mio vecchio amore: Silvano Conti; le sue "...Effimere parole" si snodano tra i "...crudi contorni/della torta del giorno/Affettata in parti uguali/dagli orologi..."
E poi... mi son piaciute anche, mooolto, altre, tante, forse è meglio se li elenco soltanto:
Daniele Locchi: Il cielo aveva un suono appiccicoso.
Tinti Baldini: Bologna.
Vito Bologna: Pianto notturno.
Salvatore Cutrupi: Uomini saggi.
Salvatore Armando Santoro: Tramonto.
Pina D'Ulisse: Sole e tempesta.
Grazie a tutti, amici azzurri!!!
BRuno, non mi son dimenticata di te... un bacio anche a te.
Glò

Gloria D’Alessandro , in “ Giorni Lontani “ mi fa capire che la nostalgia , pure se tinta di “ colori di seta “ è un sentimento evanescente che genera solo incomprensioni : il rinchiudersi nel proprio mondo può essere dolce , costituire un referente di sicurezza ; ma alla lunga può rivelarsi un sentimento sterile. Ecco perché noi sentiamo qualcosa che “ urla dentro di noi “ : è il nostro animo che vuole donarsi agli altri , parlare, scrivere, cantare , dipingere...tutto, fuorché starsene “ al calduccio “ in “ un modo di essere che non c’è più . Complimenti per la tua analisi introspettiva , Gloria ! Gianfranco Stivaletti .

Oggi ,a febbre scesa,mi trovo a rileggere un passo del"mito ritrovato"della fortissima Gloriosa:quel "nuotare sulla vita dei nostri gradini è solo conquista di libertà..." che mi ha intrigata significa vivere assaporando tutto ,nel bene e nel male,senza sempre seguire strade o guide d'altri in attesa di conferme ma ..capendo sè e l'altro in abbraccio?A me piace l'idea .....non facile in pratica ma..è un mito che parte da un fatto reale ma poi ...vive di fantasia e creatività....Ciao cara.
Tinti

"Icaro 2008" di Aurelio Zucchi, mi ha dato il brivido del volo, mi ha comunicato quell'insopprimibile desiderio di spazio e di cielo...senza per questo dimenticare la terra...anzi.
"Altrove" di Gabriele Piretti, che non finisce più di sorprendermi..." abbiamo rincorso la notte - per mille anni - ma il sole ancora non spariva - impedendoci l'eternità..." versi davvero incantevoli.
"Un dono" di Anna Maria Guerrieri, in cui la solitudine reclama spazi di ricordi, almeno, da riempirne cassetti e cuore.
"...Effimere parole" di Silvano Conti...la torta del giorno - affettata in parti uguali - dagli orologi - e dalle cicale...e la chiusa "ciliegina"...
"Tramonto" di Salvatore A. Santoro, ha un che di aulico ma in sincrono con il moderno sentire di un poeta che legge la vita e ne riporta le sofferte note a margine.
In questa "Il mito ritrovato" di Gloria D'Alessandro c'è qualcosa che mi lascia un pò perplessa, forse sono io che non riesco a collegare il senso delle parole, Questo non mi impedisce di esserne travolta piacevolmente. C'è poi la chiusa "...i nostri aver amato - amando ancora.." che mi piace molto.
"Il cielo aveva un suono appiccicoso" di Daniele Locchi, un poeta che non delude mai, che ha delle metafore a dir poco stupefacenti...per me un piacere immenso leggerlo, sempre. "...Il mondo alle caviglie - e nelle scarpe il cielo." Che ci posso fare se mi piace farli risuonare dentro di me? Li trovo meravigliosi.
Cristina Bove

Buon giorno poesia.
Benvenuto Giuseppe Cicozzetti, con questo bell'omaggio alla lingua che usiamo, forse inconsapevoli della storia che ha scritto lo spartito.
Alberto B. - Perchè tu - niente è più opinabile della bellezza umana (ogni scarrafone.....) e certamente la TU della poesia, sarà felice d'essere la prediletta.
Daniela P. di arte in arte, similitudini alte, poesia, pittura e altro possibile, in - Com'acquarello.
Armando B.belle immagini di innamoramento in - Colpo di fulmine.
Menagramo il riferimento a - Icaro 2008 - Aurelio Z. perchè neppure lui riuscì, il "...tempo brezza..." non spira.
Massimo R. - Partire - porta con se un bisogno, sempre.
Anna M.G. un piccolo - Dono - per una grande, malinconica solitudine.
Cristina B. - Sono come folate - voglia irresistibile di volare, l'amore figlio della rete, fuori dal solito, nel blu del sito o del cielo, la durata ? un sospiro - una vita.
Maurizio B. del quale non so l'età, ma la desumo, ci dà l'immagine dell'Italia prevalente del passato - Campagna - appunto, quasi tutta, che le città, anche grandi erano più che altro borghi, piene di borghesi. Nostalgia, in fondo, di semplicità, sopravalutata a posteriori. Bella la poesia, ad ogni buon conto.
Brava Tinti, io non ricordo più l'Osteria dove cantava Guccini a - Bologna - città tassello della storia di questa nostra povera Italia.
Modestamente.
BR1

Bellissima pagina ma la febbre incipiente m'impedisce una buona concentrazione.Vado quindi a volo d'uccello su chi m'ha piu' "acchiappata".
Incipit evocativo e gradevole il testo di Giuseppe.C,nuovo poeta.
Poesia di colori in emozione,sì ,Dani,è così.
Aurelio ,mi porti con te alato a veder "le teste dei potenti della terra " e saprei io quale liquido far cader loro addosso!Scusami ma quando cè vo' cè vo'.Ciao
Bellissima soprattutto la prima strofa di Gabriele ,quasi esaustiva nella sua lirica essenzialità.
Stuggente "Il dono, per pathos :l'acqua"che scolara anche l'anima" Bella bella ,Anna Maria.
Arcano,remoto senso dell'ieri in Giannilag.
Elogio della solitudine, musicale quasi profumato ..di Massimo.A
Su tutte" partire" di Massimo:ecco quel dardo che arriva al cuore come il vagabondo di Bruno,col volto incollato alle vetrine in festa,cacciato e alieno.. e cosi' Angelica,senza vezzi ma intensa in sintesi poetica e la grande Cri che ,con soffi leggeri e fluttuanti riesce a parlar del filo d'amore nel sito che va e viene come onda ..Grazie
Per concludere mi ficco dentro perchè appien non entro ma m'intriga "il suono appiccicoso del cielo..e il mondo alle cavilglie"
Grazie a Lorenzo sempre e a Letterio.
Tinti

Alcune poesie dell’11 gennaio
Com’è acquarello, di Daniela Procida
Riuscita idealizzazione della poesia dai toni e colori policromi.

Colpo di fulmine, di Armando Bettozzi
Proprio così, una sensazione che non è facile a descriversi, perché spesso non si riesce a dare una spiegazione logica.

E’ Natale…non badare, di Bruno Amore
Delicati versi di impegno sociale.

Sbanda il gregge, di Gianni Langmann
Indovinata metafora che riesce ad avvincere per la bellezza delle immagini.

Sono come folate, di Cristina Bove
Cuori on line.

Il mito ritrovato, di Gloria D’Alessandro
Glò, un mito.

Bologna, di Tinti Baldini
Sul filo del ricordo, immaginato e che emerge dal passato, l’incontro con la realtà di ogni giorno.
Renzo Montagnoli

Commento alle poesie di Salvatore Cutrupi
Forse perché Cutrupi si chiama come me ha delle assonanze e delle somiglianze (anche interiori) nel suo modo di comporre i suoi versi.
Nostalgia, rimpianti, affetti incompiuti, sentimenti fioriti in cuore con spontaneità e non realizzati a pieno.
Su tanti punti ci incontriamo e la sua poesia è leggiadra, dolce, piacevole a leggerla e suscita comprensione e partecipazione.
La suggerisco ai navigatori che si affacciano la sera su poetare. Leggete qualcuna delle poesie di Cutrupi prima di addormentarvi la sera: sono indicate per "cuori delicati".
Salvatore Armando Santoro

10/01/2008

E' sera e ti leggo ora, poesia, solo un po'.
Mi assale Tinti e dice - Sputa - il marcio che c'è intorno, "...mastica..." soffertenza e amore e diventerai libero.
Conturbante Daniela P.in - Amorosa creatura - invita l'amato a berla presto prima che svapori la sua passione.
La vena pessimista tortura la poesia di Salvatore A.S. ne - Impotenza - del corpo che segue le leggi naturali del nascere, crescere, naturare e perire.
La nostalgia per - I giorni lontani - di Glò quando la freschezza faceva trascendere le incomprensioni.
Modestamente.
BR1

Seguo ormai da tempo i versi di Tinti Baldini, che maturano come frutti sugli alberi e per lei mi sconvolge "Amore che da solo/ contiene e possiede/il vero, vergine e puro/in altra dimensione"
Gus

Oggi mi soffermo su alcuni poeti che hanno la forza di trasmettere anche in poesia il loro impegno civile e morale.
Gabriele Piretti che in "Napoli e dintorni" traccia la mappatura di un sistema sociale e politico stantio, quando non criminale, ed auspica un risveglio del vulcano, forse ultima risorsa per un rinnovamento...Come lo capisco...
"Sette" di Renzo Montagnoli, perchè la memoria non si inceppi. Perchè ci si distrae con la stessa rapidità con cui si consuma ogni cosa, lasciandoci sfuggire che il seme dell'ingiustizia rimane fra di noi anche per il nostro ignavo silenzio...
"Buona fortuna" di Silvano Conti che esplora le soffitte della vita ed augura un risveglio portatore di nuova coscienza...
Divertenti gli accostamenti dei titoli con cui la brava Arcangela Cammalleri, riesce a far poesia...
E divertente pure l "Internet" visto da Gianfranco Stivaletti, con quel finale "..Parlo co' tutti, ma so' sempre solo." che è una vera chicca.
Cristina Bove

Renzo Montagnoli
"Sette": bella!
Mi piace pensare che
ad ognuno sia stato
regalato uno dei sette
colori dell'Arcobaleno...
giannilangmann

Alcune poesie del 10 gennaio
Sputa, di Tinti Baldini
Uno sfogo liberatorio espresso in versi.

Per te sorrido, di Alberto Borgia
Tutta la freschezza e l’ardore proprie dell’innamoramento, un susseguirsi di emozioni esposte con trepidanti versi.

Napoli e dintorni, di Gabriele Piretti
Prosegue l’impegno civile di questo autore, cogliendo i risvolti di una vicenda che sta destando, giustamente, tanto clamore.

Una semplice preghiera, di Gianni Langmann
Ecco questa è la preghiera che dovrebbero recitare sempre i religiosi, a cominciare dal pontefice.

I miei confini, di Cristina Bove
Se questi son confini, ben vengano.

Impotenza, di Salvatore Armando Santoro
Quanta amarezza, quasi una consapevole desolazione sottendono questi versi.
Renzo Montagnoli

Commento alla poesia "Sette" di Renzo Montagnoli
"Abbiamo fatto male a non farci capire" aveva detto Mario Luzi a proposito della scelta maturata dagli Ermetisti di parlare un linguaggio incomprensibile ai più durante il ventennio fascista.
E bene ha fatto Renzo Montagnoli a chiarire bene il suo punto di vista elevando forte la sua denuncia contro l'aumento degli incidenti sul lavoro che ci stanno riportando paurosamente indietro, all'inizio degli anni '60, quando per lavorare si moriva per assenza di sicurezza nei posti di lavoro.
E l'ha fatto utilizzando lo strumento della poesia e dimostrando, ancora una volta, il ruolo che può svolgere il poeta nel far prendere coscienza ai popoli sulla necessità che si ponga fine allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo perché di lavoro non si debba più morire.
Bravo Renzo. Mi unisco volentieri al coro.
Salvatore Armando Santoro

Che forza e vigore emanate tutti! Grazie per la gioia che mi date nel leggervi!
Stasera su tutte prorompe il messaggio forte,dolente di "tanti, troppi stuprati da uomini senz' anima" quasi preghiera d'anima sofferente che sente pesi d'altri sulle spalle .GRAZIE Renzo ! Grande!
Poi ,subito dopo, Gabriele e il "vedi Napoli e poi muori" che diventa realtà .Cominciano ad aumentare sul sito versi riferiti al sociale e a cio' che ci investe ogni giorno e sono molto apprezzabili. Grazie altrimenti ci facciamo scivolare tutto sull'impermeabile comprato in saldo.
Auguri alla tua "nascita "Massimo.A e a Davide che ci porta lontano in notte fatale .....
"Filari d'anima mirano stupite la vita..."è bella immagine di Antonio .A come quegli"occhi azzurri come il cielo" di Vito.B che mi immergono in atmosfera alla Faber (la canzone di Marinella)
Amaro lascia in bocca "il nano" di Paolo.S e folgora la metafora partenopea "Chi mi ama a sangue pianti..le sue arterie.."Splendida, Dani.
Gioisco con te Alberto e la tua leggiadra gazzella che inzia a emettr versi delicati dalle labbra.
Belle anche "Siamo così" di Angelica di proustiana memoria, Medda, Cri, Glò, Silvia .T, Irene, Pier Vittorio....
Dulcis in fundo ,piu' intimiste ma altrettanto mie "Impotenza" di Savatore .A nell'eterna illusione di fermare il tempo(?) ,le rughe,lo sfiorire ma poi lo specchio tutto scopre e rivela ..amara e vera così come Bruno,caro amico,a cui par d'esser arrivato a conoscere l'essensa,a mangiare il frutto o almeno a sentirne il profumo, anela, spera e poi...tutto sfugge "una volta ancora" (pensiero a me vicinissimissimo).
Infine ringrazio Silvano che con "Buona fortuna "(mi pareva così lunga da non riuscire a leggerla e poi è volata..mi ha preso e toccato tutte le corde ) è stato illuminante.Ciao amico.
Grazie a tutti gli altri bravissimi ma non citati per non fare un mero e freddo elenco.
Notte notte e ciao a Lorenzo esimio.
Tinti

Belle , cara Gloria D’ Alessandro , le tue “ Stelle “ : sembra di scorgere in esse la sintesi di una vita ! La tua breve lirica mi piace per due motivi : primo , per perché “ ritmata “ e , quindi , “ musicale “ ; poi perché si ricorda facilmente , può essere “ memorabile “ ; e se un poeta è “ memorabile “ , nel senso che la s sua poesia può essere mandata facilmente a memoria , diventa - come scrisse Gaetano Arcangeli ( 1910 -1970 ) – facilmente famoso . Gianfranco Stivaletti .

09/01/2008

Buona sera poesia.
- ben arrivata Carla Cavalli, con "Ho composto qualcosa per te" della quale ho apprezzato molto la strofa di chiusura.
- Glò in "Stelle", parafrasando "...per me si va..." tutto scorre, trascorre e per fortuna discorre, nel frattempo.
- Aurelia T. ne il "Platano marginato" come baluardo naturale, turris potente, contro gli attacchi di insensati nulla.
- Tinti in questa "Tg" denuncia il suo (nostro) limite rispetto a quello strumento che circola il mondo.
- Daniela P. irrefrenabile ha "Sulla mia pelle" il "...romantico desiderio / d'abboccamento..." e i giorni bruciano le distanze, nell'impazienza.
- Gus ci fà una "Rivelazione" terrificante: bianco o nero, tutta la conoscenza? No!
- Silvano C. invidiatissimo in questa esperienza nel "...Bungalow" anche soltanto mentale. Bellissima.
- Aurelio Z. non da meno in questi "Cieli" duranti un'esistenza piena.
- Michael S. ha la sciabola sempre pronta e il "Mobbing" affetta, senza pietà.
- Gianna F. dolcissimamente mantiene il "Contatto" con la persona amata e ripercorre sentieri - ...nel bene e nel male... - tuttavia vissuti.
- Turbian A. solo una strofa per dirci delle "Emozioni" negative, ma - Emozione è....vita.
- Loris P. poesia di denuncia la sua "Bisogna fare alla svelta" - io non so di forma, ma i temi sociali mi intrigano.
- Arcangela C. ha deliziosamente ordinato un gruppo di bei titoli letterari in "Si sta facendo sempre più tardi", forse lo sarà anche questo. Augu
Modestamente.
BR1

Aurelia e Tinti oggi su tutti... per la forza della voce esterna dei rumori mortali da una parte, per un sentirsi infinitamente piccola di fronte ai disastri del mondo (di cui ce ne viene messa a conoscenza solo in minima parte, altrimenti vivremmo in un continuo incubo di non ritorno...-già così...-) di Tinti. Parlano tutt'e due le poesia lasciandone l'eco della riflessione.
Antonio Alvaro si tuffa tra la voglia di vedere i suoi figli, placidi, tra le coperte... in istanti in cui il sonno sembra di non voler prendere il sopravvento per questo dolcissimo motivo.
Vi saluto tutti affettuosamente dando anche il BENTORNATO alla Tinti presenza meravigliosa di questo immenso azzurro.
(Ciao Aurelio, Daniela, Gianni il bello, Gianni L., Cristina, Gerardo... )
Glò

Nelle poesie del sito noto spesso un'eccessiva indulgenza verso espressioni incomprensibili che mi ricordano un fine poetico non condivisibile. Se il Marino, molto ingenuamente diceva "E' del poeta il fin la meraviglia/io dico dell'eccelso e non del goffo/chi non sa far stupir vada alla striglia", io alla striglia manderei tutti coloro che, quando leggo i loro brani, mi impegnano fino infondo per cercare,spesso inutilmente, di capirli.La poesia non è enigma e riterrò tale solo quella che ti trasmette con immediatezza l'intuizione poetica.
Molto bene oggi Irene Pizzimenti "Come una sveglia antica". Il suo desiderio di germogliare come seme da lungo assopito, di affrontare la vita per goderla in modo rinnovato è espresso molto felicemente in questa ode cristallina come il desiderio di ballare scalza sull'erba verde e di aspergere il corpo nell'acqua di mare.
Gus

Benvenuta, Carla Cavalli, "Ho composto qualcosa per te" è una delicata visione sapientemente evocata, di qualcosa di perduto e qualcosa che permane malgrado la vita umana e i suoi ricordi. E' bello il torrente che scorre pur avendo fissato per sempre immagini vive di fanciullezza ed amore.
"Platano marginato" di Auelia Tieghi, ti fa sentire dentro lo sconcerto per la velocità con cui stupidamente l'uomo perde il senso della sua vita, mentre il secolare vivere dell'albero, è testimone della sua corsa inutile.
Tinti Baldini, mia cara, mi hai fatto venire i brividi...anche io ho spesso questa sensazione di impotenza...non aggiungo altro perchè i tuoi versi sono la summa di questo sentire.
Gus, la "Rivelazione" nel concetto che la conoscenza sembra un fiume con due foci ha tratteggiato il perenne defluire delle pulsioni umane, nell'una o nell'altra direzione...un continuo inganno, mi viene da pensare, perchè è solo apparenza che si sia divisi, l'amore e l'odio sono due rami di una stessa foce...Profondamente bella.
Mi è piaciuta molto "Bungalow" di Silvano Conti, perchè con rara maestria è riuscito a pervadere di sensualità ogni verso, con leggiadria, con immagini intense e delicate insieme, con la lievità di un pittore che, pur dipingendo un nudo, ne rappesenta l'anima.
I "Cieli" di Aurelio Zucchi, diventano titani in un giocoso rincorrersi di giorni, mutevoli e cangianti, cieli che il poeta descrive come testimoni della vita sulla terra e della propria vita.
Grazie a tutti per il piacevole tempo trascorso a leggervi.
Cristina Bove

Che pagina azzurra stanotte!GRAZIE!
Carla.C, ben arrivata per una chiusa di joyciana memoria ,di viandante del cuore in approdi senza barca nè vela .Grazie
Glò cara,intimo abbandono all'avventura della vita nel godere anche dell'"ultimo sospiro dell'età che si spegne" verso che faccio un poco mio.Ciao
Bellissimo e magistralmente pennellato il tuo"platano marginato",Aurelia cara,ciao.
Sensuale eros e poesia, bruciante ,acchiappa ed accende ..il nostro Vulcano attivissimo!
Giannilag," come in volo di gabbiani t'insegnerei a volare .." mi basta e mi offre emozioni impagabili.Grazie.
Condivisa "Rivelazione " di Gus, così vera e sentita .Grazie anche a Letterio sempre.
Mi piace assai, di Antonio A, quell'atmosfera ovattata d'attesa, sospesa, in incubazione, lontano dallo stordimento del fuori...
Eros e sensi e torpore ..in Silvano che ci trasporta "d'abbrivio..".Bella,bella.
Aurelio, acrobata con le parole (non solo in poesia e tu sai vero...), apri la tua immensa casa ai cieli per noi ,cieli che "pelano le stelle e ..scippano la luna.."Grande.
Teribilmente concreto,quasi un appello che balza fuori dal foglio" a casa indosserai l'anima stipata ...." di Michel.S
Viaggio d'Ulisse di Pina.D, di noi passeggeri del mondo in ricerca di noi stessi,di un senso, di riscatto ..Mi piace come una mareggiata di Marzo.
Poesia ..e basta "A Martina "di Salvatore.A
Gianna.F, "Contatto" dona a chi legge emozione dolce come Anna Maria e delicatamente dedica con "grandi occhi" Massimo.R:che piacere !
Grazie Gabbiano e sempre a Laurentius, artifex abilis et probus.
Ciao e notte .
Tinti

08/01/2008

Buon pomeriggio poesia.
Massimo R. - Colui che mantiene - mi fà astenere da qualsiasi commento.
Glò - Libertà - finalmente conquistata, che lotta ragazzi.
Elia B. - Erano i giorni... - sempre aria di "boeme" e lessico da "bei tempi passati" nelle poesie romantiche del nostro Maximo.
Tinti - Verità - bellissimo "...sul labbro umido sta poggiata da tempo domanda..." Un Dio s'è suicidato per mostrare amore, che possiamo noi ?
Paolo S. - All'aslba dei vent'anni - godibile e fresca come l'età che vuole ricordare, una canzone.
Daniela P. - In bilico - lessico elegante per dire di un'incertezza o il timore di una certezza.
Maurizio B. - Io sono... - memoria storica del tempo vissuto, rimpianto per esser stati solo una lacrima su un foglio.
Gabriele P. - Viaggio solo irreale - "...partire è un pò morire..." quindi andiamo con la mente, chi verso l'aurora chi verso la notte. Ognuno secondo bisogno.
Salvatore A.S. - La statua - un lamento per l'indifferenza a valori importanti perchè presi dal merro contingente.
Modestamente.
BR1

Tinti ritorna e subito ci fa scoprire con la sua poesia la verità su questo nostro mondo, svelandoci il segreto per avere tutti giustizia. Solo l'amore può eliminare le disuguaglianze.
Notevole "Viaggio solo irreale" di Gabriele Piretti: illusione, speranza, tenacia si snodano con ritmo malinconico fino alla visione eterna delle stelle.
Quante volte, voltandoci indietro, soffriamo per qualcosa che avevamo ed ora ci è indifferente. Maudits ce lo fa ricordare con la sua "Indifferenza".
Interessanti e apprezzabili i temi sociali e civili trattati da Loris Pesce. Peccato che la forma, alquanto trasandata, non sia adeguata ai contenuti espressi.
Angelo Taraschi

commento
Nella "Libertà" di Glòria D'Alessandro, le sfumature di una sofferta rivincita sul condizionamento di assurdi schemi sociali che giudicano aprioristicamente, senza senso. Uscirne vincenti, conquistando il diritto alla libertà dell'essere, è opera grande, di un'anima grande.
"Erano i giorni di pioggia..." di Elia Belculfinè..sgomento, rimpianto, residua speranza di un miracoloso sogno, di un desiderio ch epossa essere esaudito...ma la consapevolezza di una perdita, che sia luce od argento od amore, ne intesse di nero la percezione. Molto bella.
"Verità" di Tinti Baldini, sembra quasi una rispresa del filo di Elia, anche se in maniera diretta, qui la domanda, è ancora speranza di una risposta da altre dimensioni.
Grazie del "...fascio di rose" a Gianni Langmann. dal cuore delicato.
Nel viaggio procrastinato di Gabriele Piretti il senso della diffile scelta dei poeti, che si attardano quando altri vanno via, che sono capaci di ciaggiare intorno ad una stanza...
Mi piace molto "Affinità" di Bruno Amore, ha un che di suadente, di volteggiare di profumo e di petali...
Buona poesia a tutti.
Cristina Bove

“ Fetido lezzo putrido e inquinato “ di Armando Bettozzi : Complimenti per il sapiente uso della terzina dantesca . Non è da tutti usare la rima alternata con linguaggio moderno e comprensibile a tutti . Gianfranco Stivaletti

Commento alla poesia Erano i giorni di pioggia, di Elia Belculfinè:
 

Erano i giorni di pioggia
Elia Belculfinè

Erano i giorni di pioggia
Commento Carmen, 7.1.’08

Erano i giorni di pioggia o il

tempo antico in cui il vetro

dei sogni feriva il fiato come

rosa gli occhi di sole spine.

Non bastava la vita a

fare da contrappeso. Eppure

vita, ancora. Sopra ogni

cosa – dicevi. Quali

foglie il vento! E te ne andavi

per strade e strade,

passeggero di visioni. Tu,

di che celeste alchimia! Di te

niente ora che l’argento

nero. Né mi intendi ché nel

petto hai altra venatura di

delizia. Oh, se solo

chiedessi, saremmo noi

colombe gemelle, a una

balza del mattino. Due di uno,

fieri. Ignari, quel tanto per

un po’d’amore, del dardo agli

occhi audaci dell’arciere.

Malinconia! Quanta malinconia si riversa nell’animo nei giorni di pioggia, come se il “pianto” del cielo volesse estendersi anche dentro di noi. I giorni piovosi hanno questo effetto: ci inducono a rinchiuderci in noi stessi lasciando che i  pensieri affollino la mente e sono spesso pensieri nostalgici, che vorrebbero rendere presenti dei ricordi di un tempo ormai lontano, come per farli ri-vivere. Ma anche il rievocare un passato felice, sapendo che non può ritornare, ferisce l’anima, più ancora della malinconia che ci assale nei giorni di pioggia. Ferisce ricordare dei sogni, infranti come fossero schegge di vetro, così come una rosa che si presenta con il solo stelo pieno di spine fa male agli occhi.

Ma c’è una pienezza di vita che comunque soddisfa, che potrebbe ben compensare i momenti tristi. Ma non sempre è così, non sempre questo avviene. E la vita, comunque, prosegue. E deve essere tenuta in massimo conto (“sopra ogni cosa”): Così diceva “lei” al poeta. Ma libera, come le foglie quando si lasciano trasportare lontano dal vento, e come un viaggiatore che ha voglia di conoscere e vedere sempre nuovi luoghi e persone, lei andava via… Mostrava tutta la sua ricchezza d’animo, la sua bellezza, bontà e chissà quante e quali altre qualità, che attiravano il poeta!

Ma mentre il poeta rievoca, prende consapevolezza del cambiamento che è avvenuto in  lei, almeno nei suoi confronti: è come quando l’argento si ossida e cambia colore, diventa scuro, non è più brillante, come se non avesse più valore. È così che gli appare lei, o meglio, che gli si mostra e che non riesce neppure più a comprendere quanto il poeta la ami, poiché i suoi (di lei)  pensieri sono per altre delizie, per altri piaceri (si potrebbe trattare dei viaggi, ma anche di nuovi amori…).

Tuttavia, il poeta le offre ancora un’altra possibilità: se solo lei chiedesse di tornare, sarebbero insieme come due anime gemelle, e fieri di essere due come se fossero “uno”: qui si sente il trasporto della passione amorosa, il desiderio di fondersi con l’amata, senza neppure rendersi conto che sia stato l’audace Cupido (l’arciere) a scagliare la sua freccia! Come se tutto fosse già stato scritto nel libro del destino!

La poesia è un cantico d'amore:
-     nella prima parte, prevale l'aspetto nostalgico, il ricordo di un tempo antico che il poeta vorrebbe far tornare, pur consapevole che
       non  tornerà;
-     nella seconda parte, dopo un breve passaggio in cui il poeta evidenzia il cambiamento dell'amata, si avverte l'alta marea della passione
      che fa "aprire le braccia" al poeta per accoglierla e realizzare quel sogno, interrotto, di quel "tempo antico" che gli torna alla mente
       con  tanta insistenza.

Il tema di questa poesia può dirsi "universale", e per questo è tanto più bella, perché si può farla propria e immedesimarsi, vivendo gli stessi sentimenti e le stesse emozioni che il poeta ha così bene espresso. Io l'ho intesa così. Grazie, Elia!
Carmen Lama

volevo fare i complimenti a tutti ,
belle poesie...
Ma oggi in modo particolare a antonellad e a Marchesi Raffaele.
Pina D'Ulisse

Fra tutte le bellissime di oggi. mi colpiscono due fiori...
" Un fascio di rose " di Gianni Langmann
non servono le parole quando il pensiero è nel gesto dolce e amabile...
grande dedica, grazie.
"Anniversario" di Silvano Conti
un fiore d'amore vero, per rinascere e ricominciare, molto bella, grazie.
Aurelia Tieghi

Benritrovati Cri,Fata,Dani,Gianni caro e tutti..ma ora adelante ..
LIBERA ,Glo',evviva,sono con te e con una punta d'invidia ,cara.Mi pare così difficile ..e poi libera di ..o libera da..? Ci sarebbe da scrivere un poema...
Non trovo nè voglio trovar parole ,Elia,se non che mi par di leggere Blake .GRAZIE,ispiratore di danze mentali!
Ciao amica di cuore e testa, Aurelia,che bello leggerti e vederti dipingere "inguine di sposa fedele a se stessa"..traguardo non da poco.Intrigante e gradevole.
Che maraviglia ,Giorgio Medda, poter leggere in versi una rinascita esemplare già prigioniera di catene dorate ,quando si è"finalmente spogli d'ogni costrutto fasullo.."e il teatro è spento....per un millesimo di secondo ,in quel liquido fetale si prova ebbrezza d'immenso..credo.Ciao
Dolcissimo e tenero padre di Teresa,Alberto,adorabile!
Maraviglia ancora ed ancora ,Giannilag, quel fascio di rose porto al grembo di madre che lo accoglie come pargolo in fasce!GRAZIE
Magistrale l'immagine di chi si sporge dal"dirupo del tempo.."in sospesa attesa.Bella vulcanella mia.
Armando,governo centrale, amministrazione locale, aziende colluse, criminalità, indifferenza, ignoranza,interessi ...ecc..ecc...responsabilità di tutti e quindi di nessuno....come al solito...basta ripulire un metro quadrato dinnanzi alle scuole e tutto è risolto.Siamo ridicoli!Ma qualcuno s'azzarda anche a dire pubblicamente che Napoli non ci riguarda , non è Italia...Che dire?
Salvatore.A come non sentire aghi di spillo morderti dentro nel veder fumo ,liquami e puzzo sommergere la nostra storia!
E...poi poeta in punta di piedi,di tocco , Bruno ,ed i petali leggeri in sintonia, affinità, sinfonia ...Sun ..insieme ..piccole cose insieme ...forse è un mondo ,un modo possibile?
Sera,vocio sommesso,nostalgia,in cui le parole sono"Farfalle d'emozione":quanto mi piaci Irene , mi dai gioia e stimoli positivi.
Gabriele, i tuoi"viaggi non partono"ma guardano sogni"volando controcorrente"molto stimolante :bravo ,buon 2008!
Bella e struggente nella chiusa d'artista" anniversario" del mio amico Silvano.Auguri
Una buona notte a tutti amici vivini e lontani...
Tinti

07/01/2008

Buon pomeriggio poesia.
. Cristina B. sarà anche - Esausta - ma che musica maestro!
. Massimo R. - Piazza vuota - "...alla donna che ti ha scoperto / mentri eri uno specchio...", roba buona, roba buona.
. Glò - La luna - eterea creatura che consente momenti indicibili di intimità, riservati unici spazi fuori dal mondo.
. Giorgio M. - Il bacio - una tempesta di emozioni, alle bocche "di Bonifacio" ?
. Silvia T. - Macerie - molto bella, dolorosamente bella.
. Daniela P. - Nello scrigno - posto per cose preziose avute e spazio per quella della speranza di avere. Dolce e languida.
. Gianni L. - Ad un'amica sconosciuta - canta il grande Jannacci "...non farti mai mancare / qualcosa da aspettare..."
. Armando B. - Napoli! Napoli! - come non condividere ma, fa dire un regista a Emiliano Zapata " Un popolo forte e consapevole non ha bisogno di uomini forti che lo guidino". In Democrazia il popolo ha un potere fondam,entale, quando abdica, per il fatidico piatto di lenticchie...
. Maurizio B. - Il parto - "...tra felicità e morte / in un mondo / senza la cultura / degli indifesi" realismo o provocaziopne ?
. Alessandra P. - Osservo - l'ombra, quella parte di noi che esiste e non puoi controllare.
. Silvano C. - Il Sud - immagini nostalgiche e queste, anche se non nuovissime "...Le onde arrampicate sugli scogli / litigano col vento...spuma che ricade sugli occhi / e li consuma" molto belle.
. Salvatore A.S. - Tedio - titolo poetico per eccellenza, nobilità la noia, anche mentale, che descrive.
. Aurelio Z. - Silenzio! si gira - La vita è un film. Hanno sempre detto una commedia, in tempi classici-borghesi. E noi attori, spesso inconsapevoli, o consapevolmente irrilevanti, perchè solo spettatori - i più.
Modestamente.
BR1.

Cristina, ogni giorno abbagli di raggio ultrapotente gli occhi di chi ti legge come donna, poeta, e... sfera d'emozioni... non aggiungo altro. un bacio.
Massimo Reggiani con il suo grido mi fa avvertire un gran bisogno di comunicabilità d'amore da cui ancora bisogna imparare. Intensa!
Incantevole passione di un bacio che Giorgio Medda rappresenta tra le sue strofe... non ci si distacca mai... e nemmeno se ne vorrebbe...
Semplice e riflessivo Paolo Santangelo tra le "reti" del destino....
Ogni "maceria" decanta una sua condizione... c'è molta poesia in Silvia Trabanelli... soprattutto nella splendida chiusa...
GRANDISSIMO Aurelio Zucchi... tra il girar dei film esterni se ne torna alla pace delle sue mille foto... e come lo capisco, ma questo non vuol dire essere malinconici....
Concludo abbracciando anche e soprattutto Silvano, Bruno, Daniela, Gianni L., Gianni il bello, e... Tinti assente... che manca.
Un bacione infinito...
Lu prime jè sembre alù prufessore...
Glò

Seppur in ritardo,mi trovo presa ed avvolta in fiaba e verità dalla mia amica Daniela ed il suo "Scrigno"socchiuso.Ciao e ben ritrovata.!
Tinti

La luna, attraverso gli occhi e la poesia di Glò, ci osserva, imperturbabile, da tempi remoti di galassie , dai primi balbettii dell'uomo...non chiede altro, la poeta, che riceverne ancora luce e magia nei momenti di buio dell'anima. Veramente bella.
"Tra discese e salite" di Pierluigi Ciolini, nel dipanarsi della vita, nel biforcarsi delle strade e delle anime...
"Macerie" di Silvia Trabanelli, dalla musicalità accattivante, in ondate di metafore forti ma anche di lessico quanto mai appropriato ed originale. Brava, si fa leggere con grande piacere.
"Il sud" di Silvano Conti..."...sbadigli e canzoni tra i denti..." e "...bianchissima spuma - ricade sugli occhi - e li consuma."
"Tedio" di S.A.Santoro, tutta bella, ma "Le braccia - stese al sole ad asciugare..." è una immagine talmente efficace che riesco a vederla: il terrazzo del mondo, e noi esseri umani, pinzati sui fili dei nostri destini, esposti ad ogni intemperia, ad asciugarci delle nostre lacrime...
Con questa immagine chiudo. Ringrazio tutti, della piacevole lettura.
Cristina Bove

Cristina Bove :
"Esausta"
La tua bravura poetica e la tua esperienza
femminile ne hanno fatto un piccolo capolavoro.
Mi auguro sia chiara.
gianni langmann

06/01/2008

Commento alla poesia "Lanterne" di Cristina Bove
Chiaramente non potevo restare indifferente alla bellissima poesia di Cristina Bove "Lanterne".
Che dire?
Per un ateo ricorrere ai salmi del profeta Sofonia è il massimo della libidine. Ma quando ci vuole ci vuole, almeno per dare un'idea a credenti e non sulla inderogabilità di cominciare ad aprire gli occhi sui drammi dell'integralismo religioso, che sta sconvolgendo una parte del mondo tra l'indifferenza degli stati, e fare udire anche noi la nostra voce indispensabile per la conversione dei popoli alla logica della ragione più che a quella dell'astrattismo di una religione di parte strumentalizzata ancora una volta in chiave di potere.
"IV. PROMESSE
Conversione dei popoli
[9]Allora io darò ai popoli un labbro puro
perchè invochino tutti il nome del Signore
e lo servano tutti sotto lo stesso giogo."
E a quel punto non avrà più importanza la perdita della capacità di percepire gli odori perché sicuramente è stata soppiantata da un aumento della percezione sulla necessità di donare l'amore vero al nostro prossimo.
Salvatore Armando Santoro

Buon giorno poesia.
La pagina blu mi intimidisce, oggi, cose eccelse ma lontane come galassie.
Queste però sono nella stessa orchestra nella quale modestamente suono.
- Fiori di vetro - di Renzo M., eclettica, essenziale nell'espressione di un disagio che vivo anch'io.
- Con in mano... - di Pil Martire, struggente momento esistenziale, che conosco, ben descritto con poesia.
Ciao,
BR1

Carissimi poeti, ho letto ieri le vostre poesie, le ho trovate tutte davvero degne di nota, perciò perdonatemi se non ho commentato. Oggi, belle altrettanto, mi sembra.
Massimo Reggiani con "Sera" mi ha trasportata in atmosfere che conosco "...nell'ora battuta dagli orologi, coro di lancette e soprabiti da sera..." Suggestiva metafora.
"Profumi di poesia" di Glò-ria D'Alessandro, un bel sentore di poesia aleggiante, sospesa a barlumi di suoni, fra la "...vicinanza - col vissuto - o per il - sarà..." Bella chiusa.
Gabriele Piretti in "Fiori caduti", bella e intensa tutta, ma della quale mi ha particolarmente colpita l'immagine del poeta che parla di sè come "...d'un latitante ormai certo - l'io che vi parla come un me..." che trovo di una pregnanza struggente.
"Fiori di vetro" di Renzo Montagnoli...i nostri ideali sbriciolati come fiori di vetro...Già, ma talvolta quei fiori hanno anime di diamante...
Scusatemi se mi limito a pochi commenti, se ieri ho trascurato Gus, Fata, Santoro, Aurelio, ed altri che avrebbero meritato certamente lodi.
Vi saluto tutti caramente. Un saluto speciale al Magnifico. Grazie.
Cristina Bove

05/01/2008

Commento quelle con le quali ho sentito più affinità senza nulla togliere alle altre che pure sono validissime e belle.
Futuro nichilista di BR1: l'umanità dovrebbe imparare dal passato a non ripetere gli stessi errori al fine di salvaguardare quello di cui essa ha principalmente bisogno: la pace e l'amore. Quei canti celtici sono splendidi.
Infine di Daniela Procida: una pratolina tenerissima. Un gioiellino.
In punto di me di Cristina Bove: una musica di parole che avvolge e coinvolge.
Paura d'essere di Alberto Borgia: quanti sono rimasti vittime di quella paura! Molto bella bella.
Anche Gianni Langmann ha descritto magistralmente la Tristezza!
Solitudine di Gus: sono incantata!
Aurelio Zucchi: musica di emozioni e..il mare che sorride sornione!
Interessante la Filosofia di Maurizio Battistoni!
Sussulto di Francesca Bergonzini: "di quanto stupore parleranno ancora".e la vita continua..!
Bella anche "se mi ami" di Pina d'Ulisse.
"E mi vesto" di Pil Martire. Mi è piaciuta.
Simpatico anche il racconto di Gianna Faraon.
ANCORA UN FELICE ANNO A TUTTI VOI
Fata Morgana

Buon giorno poesia.
- Infine - Daniela P. in atmosfera minimale si sente una pratolina, figurarsi, questa orchidea carnosa dell'Avana - ma ci sono periodi della vita che si sente il bisogno di volarte basso e piano. La poesia è bella.
- Fata Morgana - Neve - dolce quadretto forse intimistico, anche.
- In un punto di me - Cristina B. sa che c'è l'altra lei, spesso in apparente opposizione, ma assolutamente vera, più di quella che vorrebbe essere "...sopravanza a scuotere cassetti...". Chi è bravo è bravo!
- Solitudine - di Gus, suadente ascolto d'un silenzio surreale dove un tromba dal suono flebile, raccoglie l'attenzione del pensiero.
- Un'emozione in più - della premiata Ditta Zucchi A. che non si smentisce e non delude "...la buffa pioggià a pois...al suolo spiegherà il foulard".
- Letterio Cassata, il sonetto di Giacomo S. di oggi, è stupefacente, sembra post Froid.
- Tommaso P. - Gocce di tempo - ti rubo "...il cuore versa pagine di vita...", bellissima.
- Alessandra P. - Pirata d'albe - come pirata a te rubo questa "...scogli sgomitare / per esser i primi / ad essere varcati..."
- Mai sentito tanto in sintonia con una persona - per quello che mi fa leggere - come Salvatore Armando Santore. Ultimamente dice cose che mi sembrano mie.
- " A sera / avvolta nelle tuer stesse braccia /vagabondi tra sessualità desiderate / ...nel ripetersi muto.../ di nomi mai dimenticati..." sempre bravissima Irene P.
Modestamente
BR1

04/01/2008

Oggi, o meglio, stasera:
Gabriele Piretti...
Cristina Bove...
Rosa Maria Armentano,
Michelangelo Marchingiglio,
E non può mancare un grande grazie agli altri amici sitani.
Da lunedì 7 gennaio torno alla normalità.
La mia ultimamente è una sosta breve... ma intensa.
Un bacio a tutti!
Glò

Premetto, come spesso faccio, che ho trovate belle tutte le poesie di oggi, quindi commento solo alcune, per affinità e non altro. E anche perchè non ce la faccio a stare a lungo davanti al pc.
Ho colto il grido di dolore di Ida Guarracino che in "Anima stanca" pare faccia confluire tutta la condizione femminile, di pesanti virtù, di rinunce e mancanza di spazio.. La pazienza, cara Ida...so anch'io quanta ce ne vuole! Per la speranza non so, forse quella è da riporla negli uomini migliori, quelli veri, che per fortuna esistono ancora.
E mi ha colpito quel "condurre due malinconie - a inventare una sintonia." di Bruno Amore, dalle chiuse magistrali.
"Macchie d'inchiostro" di Gabriele Piretti, il poeta della denuncia accorata, che in questa, oltre alla eccezionale esposizione delle idee, ha dato una cadenza veramente piacevole, liscia che si fa leggere tutta d'un fiato.
Bella sintetica e incisiva "Nel mio ieri di Daniela Procida.
"Solo" di Gianni Langmann...e se quella eco fosse finalmente portatrice di Amore?...
"L'aquila" di Antonio Alvaro, per un senso di smarrimento nel vuoto e nel tempo...e in se stesso.
Vi saluto e ringrazio tutti.
Cristina Bove

Buon giorno poesia, ma Tinti non c'è.
A Salvatore Q. benearrivato lui, il suo - Natale - da poco, anche per uno che non crede.
e Palma C. con gli - Amici - chiude in speranza una giornata qualsiais.
. Ida G. - Anima stanca - quasi la descrizione della donna (ruolo tradizionalista), che sia Lei, la donna, l'anima?
. Vincenzo D.C. - una paura di esserci incombente, totalizzante e , tuttavia, affascianante e...inevitabile.
. Gabriele P. - Macchie d'inchiostro - bellissima esortazione dichiarazioni di intenti. E ci saranno tanti varchi di verifica.
. Daniela P. - Nel mio ieri - languido e larvato rimpianto per vènti che l'hanno appena sfiorata e sempre un pensiero sensuale.
. Cristina P. - Reclino - specialmente la chiusa, malinconica e dolcissima.
. Alberto B. - Pattumiera - un lasciarsi vivere anche nelle peggiori condizioni materiali, voltati dall'altra parte come se nulla avesse veramente senso.
. Gianni L. - Solo - si, anche la solitudine ha fascino.
. Alessandra P. - Come pula... - molto intensa e bella. Sono rimasto spiazzato da "...l'eco suo..." in rapporto alla "prima persona" di quanto precede e segue (?)
. Salvatore A.S. - Pulcinella - una triste constatazione della incapacità dell'altra di essere adeguata.
. Turbian - Corpi infuocati - turbinio di sensi nella scoperta di se - intimamente e sessualmente - il vissuto di Lei.
. Pil Martire - Se c'è una storia - bello scriverla così spumeggiante, godibilissima.
Modestamente.
BR1

Commento alla poesia "Padre" di Armentano Rosa Maria
Bella la poesia "Padre" di Rosa Maria Armentano.
E' una storia che si ripete all'infinito con i padri che danno consigli e con i figli che si tappano le orecchie e non vogliono ascoltare.
Orgoglio, voglia di apparire maturi e di sapere fare le nostre scelte senza il consiglio dei "grandi", situazioni già viste altre volte, che si rinnovano e che, poi, la lezione della vita (il senno del poi) ci presenterà il conto dei nostri errori per non aver neppure tentato una volta di seguire i consigli di chi ci voleva veramente bene.
Servirà tutto questo ad altri? Io spero di si, perché intanto la poesia di Armentano ci dimostra che a lei la lezione é sicuramente servita anche se rimane in lei la consapevolezza che tutto ciò non cambierà più il corso della sua vita poiché ha tardivamente capito che a certi errori non si potrà più porre rimedio.
Salvatore Armando Santoro

Cristina Bove,
hai sfiorato con le dita le corde
di un'arpa e il suono lo sento
nell'intimo imponderabile. Grande.
Gianni Langmann

03/01/2008

Un esploit intenso di Willy Bruschi: ci si appoggia, ci si lascia cullare dalle "poesie della tradizione"; son il nostro input, il nostro sentire profondo che poi tramandiamo attraverso la nostra scrittura in versi...
La monotonia di Angelo Taraschi corre dietro la coda di cometa: un'immagine fotografata in un istante dell'anno, ogni anno un pò più "rosicchiata". Bella.
Lo sbracciare intenso di Wilma mi affascina e m'intenerisce...
Il fermarsi di Daniela Procida di fronte alle cose che fino ad "ora" avrebbe voluto... mi rivedo molto nella sua di oggi...
Uno stile impeccabile, quello di Gianni Langmann così descrittivo tra l'improvviso "temporale" che dalla penna sua sa solo accarezzare... fresca e non violenta tra le "violenze naturali" che si lasciano prendere... (scusate il gioco di parole)
Un bellissimo "fluttuare" di parole quello di Maurizio Battistoni, la modernità qui non fa perdere il senso musicale dei versi appropriamente uniti dalla modernità.
E mi fermo qui abbracciando anche Gianni Pia, Silvano Conti, Bruno Amore, LORENZONE... e un dolcissimo bacio a Cristina che non sta bene in lotta con l'influenza...
Glò

Buon giorno (prestissimo) poesia.
Ben arrivati Willy e Lucrezia.
- Maria A. - Comandamenti - come aforismi.
Scia di desideri confessati, celati, pensati da Ciolini, Taraschi, Gabrieli riuniti in cometa caduta nel lago di Wilma, ancora appresso nella pagina, espressi in bella forma.
Silvano C. - Filastrocca - sciorina vocaboli musicali.
Periodo scuro da profondità magmatiche - Ora - di Daniela P. sommovimrnto di sentimenti in attesa della stura "...dispersa tra desideri incompiuti".
- Il pagliaccio - di Aurelia T. il tuo amore che si libera di se per divertirti e farsi amare.
- Solo - di Giorgio M. bella e in alcuni passi contraddittoria. (il cieco vero o di sentimenti è solo per antonimasia; il vuoto che hai dentro è sinonimo di solitudine).
Letterio Cassata ci regala un'altro splendido sonetto di Giacomo S. - grazie.
- Le occasioni perdute - Massimo R., il termine "rimpianti" è come onomatopeico rispetto al sentimento che piangi per le "occasioni perdute".
- Il tè berbero - di Antonio A. presumo un detto tribale, reso benissimo anche nel suono.
Alessandra P. - Sono istanti... - "...me entro me...battaglia di falsi rimorsi..." e "...nell'orma mia sta racchiuso il tempo" come vissuto. Molto bella.
Salvatore A.S. - Un treno - "...a scartamento ridotto..." da o verso casa, porta via o riporta, col suo accompagnamento "musicale" tutto quello che oggi è impaginato.
Gianni A.P. - La notte senza te - tormentato l'incipit, delusione nella chiusa, comunque attesa e desiderio.
La chiude, giustamente, - Il tempo si ferma - di Irene P., chiedendosi/ci perchè domande, domande e attesa, attesa.
Perfettamente riuscito l'intarsio, Prof, una goduta.
Modestamente.
Bruno Amore

02/01/2008

Buon giorno poesia.
. "Torno su" dall'estenuante lettura della "bolla" Marchingiglio (cognome assolutamente papale, secondo me), sfinito anche per la fatica di capire come un comune mortale (sbaglio?) possa farsi carico di tali e tanti insegnamenti. Mi perdoni la sincerità e l'ironia.
. Quanta lampante verità in - Siamo pecore di Gianni A.P., ma non sento poesia, denuncia si!
. Maria A. - La poesia dei panni stesi - svolazzano come lievi anime, ci si legge una vita, in un bucato steso al sole. Bella.
. Armando B. - E' nata una poesia - propriò così nascono queste seducenti ragazze in lettere.
. "Big poet" , Elia B. ha figliato un'altra perla - Si identifica... - che stavolta acchiappo nel senso. Grazie.
. Silvano C. - Gialli sollevatori - inventarsi poeia in un lavoro, nenche tanto esaltante. Ben fatta.
. Aurelio Z. - Nessun rumore ferma il mare - neppure lo sferragliare del treno che ti porta via (?)
. Glò - Generazioni - il fluire del sangue da una all'altra giù giù per il divenire, porta messaggi, a volte riconoscibili.
. Alberto B. - Passaggio - riflessivo percorso di spazi di vita, costruttivo o meno, verso il traguardo, maturo?
. Bella la riflessione di Gianni L. - autocritica e autoassolutaria.
. Sogno d'inverno - di Massimo R. un bel flash.
. Antonio A. - Burattino - se trovi il posto dove fuggire, vengo anch'io, che trovo invincibile ..."dover seguire" con qualche rantolo di ribellione.
. Tiziana C. - 2008 - ammalia l'icipiente anno con possibili Ns aspettative che dovrà incaricarsi di esaudire.
. Alessandra P. - Esser donna - e...la perfezione è li dietro il famoso angolo. Bel lampo.
. Salvatore A.S. - L'albero di natale - (il minuscolo è volutamente mio) quando ci si immedesima - in una pianta, come qui - mi viene in mente un romanzo triller e un film, dove viene scoperto l'assassino, sottoponenendo a esame tipo encefalografico, una pianta da appartamento, presente suo luogo del delitto. Dal tracciato, in corrispondenza del momento dello sparo, c'era un picco da schok, nel tracciato nervoso della pianta. Bellissimo.
In molti hanno evidenziato la banalità dei festeggiamenti mercantili delle "nataliadi" ne sono contento e ringrazio covenendo con loro.
Modestamente.
Bruno Amore

E' - Non è - di Maurizio Battistoni: Prova a pungerti, se di ahi!, certamente esisti.
Siamo Pecore - di Gianni A. Pia:Bé, se la metti così, non siamo neanche pecore
La poesia dei panni stesi - di Maria Attanasio: L'importante è che siano panni puliti in modo che io possa specchiarmici dentro
E' nata una poesia - di Armando Bettozzi - Bello il pensiero leggiadro e gentile adagiato lievemente su di un foglio e trasformato in poesia.
Avvolti nella luce - di Felice Serino: Non legati ad una promessa di sangue, ma ad una promessa d'amore
Generations - di Glò D'alessandro:Bella.... E questo lo sai perché ci succede? Perché è lo spirito che muove tutte le cose. Si dice, infatti: la carne invecchia, ma lo spirito è sempre giovane e guai se non fosse così, perché saremmo dei morti viventi.
Passaggio - di Alberto Borgia: Tutto vero, anche il titolo mi piace perché racchiude una grande verità, delicata la chiusa
Riflessioni - di Gianni Langman: Tra fantasia e realtà c'è nei fanciulli un filo sottile assolutamente incompresibile ed è quello che per noi adulti rappresenta un rifugio che imprigiona l'anima. Tutta la letteratura dei bambini è imperneata sulla fantasia e sul fantastico; tu prova a metterci anche un pizzico d'amore, perché qui sta il segreto di diventare gioiosi come bambini.
Il Burattino - di Antonio Alvaro: Bella! Mi ha dato delle forti emozioni, io, pero' la chiusa l'avrei fatta più forte, più convincente.
Essere donna - di Alessandra Piacentino: Che la mente colta possa dare sublimazione, io, sarei un po' cauto a enunciarlo, perché sono tanti i diavoletti che ci girerebbero attorno. Ti rammento, infatti l'introduzione del FAUST di Goet: Ed ho studiato ahimé filosofia, giurispudenza, nonché medicina, a lungo vò menando per il naso i miei scolari, ma mi accorgo che nulla sò e nulla è dato di sapere agli uomini, nulla di nulla.
Pastore di un piccolo gregge - di Gianfranco Stivaletti: Piccola ma avvincente, mi ha dato emozioni di gioia
Mi fermo qui. - Mi scuso, ma mi stanno chiamando da un po'. Rinnovo a tutti i sitani sereno e felice anno.
Michelangelo Marchingiglio

Commento 1/01/2008
Mi scuso per non aver inviato prima a tempo debito il mio commento, purtroppo ieri sera mi ha colto di sorpresa un forte mal di pancia e vomito che mi hanno tenuto fuoiri combattimento, ora eccomi qui, allora:
Diserzione - di Salvatore Armando Santoro: Mi viene in mente il popolo d'Israele ribelle che chiede al profeta Samuele, intermediario tra l'uomo e Dio, di volere un re, così dicendo: Noi vogliamo un re! Un re che sia la nostra forza, il nostro vanto, il nostro orgoglio. Un re che ci conduca alla vittoria di mille battaglie e che tutti temeranno. E Samuele: A che vi serve un re? Non è forse Dio il vostro re? Non è forse, Egli, colui che via ha fatto uscire dalla schiavitù d'egitto e vi ha sfamati nel deserto e vi ha dato una terra per far crescere in virtù i vostri figli? Ascolta Israele al re tuo fratello, perché Io non faccio nessuna distinzione tra il più misero di voi e lui, dovrai inginocchiarti, dare i tuoi servigi, obbedire alle sue leggi, pagare i tributi, dare i tuoi figli i cui cuori al ritorno saranno induriti dal sangue di tanti innocenti versato per una vana gloriae priva di buon senso. Molti di essi, non faranno ritorno e la vedova e madre piangerà i suoi figli, il suo compagno. Caro Salvatore, l'uomo non si è mai evoluto. Sì, certo siamo andati sulla luna, in cerca di babbaluci (ossia lumache), l'America si è costruito lo scudo spaziale per difendersi al suo stesso obbrobio con il quale sta piano piano inquinando il mondo senza curarsi dell'uomo creatura ricca di sentimenti. E' da osservare, infatti che ogni anno la natura si rinnova e sfocia in mille colori; l'uomo, invece rimane sempre un enigma. A chi dare la colpa di tutto questo se non a noi stessi? E' da osservare anche che se lei ricorda tutto questo, penso che qualcosa di buono suo padre lo ha lasciato nel suo cuore seppur velato di tristezza e di incomprensione che è anche anelito.
La Perla - di Giancarlo Stivaletti: Non tutte le ciambelle riescono col buco. A chi dare la colpa? In ogni prato ci sono fiori e fiori. Ci sono fiori dall'aspetto rigoglioso e variopinto, ma che non emanano nessun profumo. Ci sono fiori, invece sottili, striminziti che emanano un profumo forte, paradisiaco. Quale di questi butteresti via? Non si butta via niente in natura. Ti consiglio di aspirare ad un'altro cuscio, che non abiti in acque inquinate e che ti dia grande gioia interiore. Comunque, è provocatoria ed invita al dialogo; ben ritrovato in questo sito, fai vedere il meglio.
Dalla polvere - di Luigi Ciolini: E' vero le esperienze sono luce per aggiustare il passo che conduce alla verità e fanno spiccare il volo.
Poesia - di Silvano Conti: Bella. Ma la poesia è questa, fatta di emozioni e di grande sensibilità.
Stella - di Tinti Baldini: Seguila la tua stella è ad oriente, quindi è sul nascere ed è tutta da scoprire.
Io sono quella - di Daniela Procida: La poesia è scritta bene e intende benissimo la tua condizione, ma con che coraggio posso dire che è bello un sentimento di dolore e di scarsa considerazione di sé? Concediti alla vita con in un rapporto di grande lealtà, frequenta persone che ti stimano. Vedo in te delle qualità che sono meravigliose e abbi fiducia: Tutto arriva a chi sa aspettare.
Ci sarò per te - di Pina D'ulisse: Un Augurio! Una dolcezza che solo le mamme sanno dare. Cosa rara di questi tempi. Se tutte le mamme del mondo non fossero state dolcezza infinita, seppur la vita è ricca di bui sentieri, chissà che fine avrebbe fatto il mondo.
En passant - di Gloria D'alessandro: La cura neticolosa dell'immagine e.... gli anni passando. Bella, fa da specchio.
Rinnovo a tutti tanti auguri. Che qest'anno appena iniziato sia un anno diverso, ricco di buone sementi che danno buon frutto - Buon anno.
Michelangelo Marchingiglio



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