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Questa pagina è dedicata a chi vuole cimentarsi nella poesia ironica e satirica o dissacrante con battute e critiche; in essa sono pubblicati componimenti e commenti in rima, in versi sciolti, in prosa soltanto con il reciproco consenso dei partecipanti. |
Bibbia
Ma se
pensi
La Morte
Rime bustrofediche
Rime bustrofediche i
ci sono persone che vedono |
Indecisione
Golosità
La vita
La nuova pizza
Rime stonate
Ci sono persone che vedono |
Fatiche utili (In vista di un invito) O Guarracina, o mia celeste Ida, fida collega a me tanto vicina, cucina ed arte unisci nella sfida. Guida la mente, in mezzo alla farina, margarina, aglio ed olio oppure grida: (corrida culinaria sopraffina) "Regina mozzarella!", onde s´elida la troppa forza del peperoncino. L'invito accetto: io porterò il vino. (Antonio Fabi) Scherzo Sonetto caudato |
a Controscherzo
l |
... E Fabi non ribatte Al sonetto prolungato, la risposta non t'esorto per timor che sia infangato; ma il niente non sopporto, allor decido per rischio di beccarmi qualche fischio, e ti lancio un bel guantone per vedere se il pavone si risente della sfida e s'accolla la fatica d'un'intrepida lezione di pragmatica. Dato che sei alquanto avvezzo a sbandierar dei moniti che spesso puzzano di lezzo a quelli che bistratti da impuniti. (Liliana Lorenzi) → → →
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La disfida da Burletta Mia sempre amabile amica Liliana, ti leggo sempre con grande attenzione; ed era mia fermissima intenzione rispondere entro questa settimana. Ora, la sfida a singolar tenzone ti rende ancor più somigliante a Diana benché la reputi una scelta insana, come vedrai dalla prima lezione. Constato infatti che hai scelto uno stile per il confronto; voglio dire un modo che impone d'adoprare lo staffile. Tu scrivi bene, ma non sciogli il nodo: troppe rime son fatte col badile e il metro lo riduci un colabrodo. Io, certo, non ne godo; e lealmente provo a dar contegno a quei tuoi versi che paion di legno. (Antonio Fabi) |
Al sonetto prolungato Al “sonetto
prolungato” che spesso puzzano di lezzo che
lasciano (è notorio) orrendo lezzo |
La burletta nella sfida
Ahi ahi gran brutta batosta rifilata nella costa! Tu m'hai preso le misure col tuo metro sguainato senza rispettar neppure un passo del mio rimato. In verità m'aspettavo il tuo attacco metricida, ma Diana senza le frecce rimasta non è davvero! Essa cerca nuove brecce nel difficile sentiero pur se di badili, legno e di nodi appar foriero. La mia poesia è smetrata, del forbir fabiesco indegno celebra la libertà da versi sciolti mostrata. E' di poca utilità questo è poco ma sicuro… ma son dura, tengo duro. Il badile che adopro io soddisfa il palato mio; forse qualche burlettone affrontar vorrà tenzone ricevendo la lezione dal gran dotto metraiolo, il qual gli farà il paiolo; e ribatterà, lo sento con arcaiche correzioni inventate dai collioni per non perder sopravvento. Fabi sommo, a te m'inchino, molto attenta e con giudizio per timor del palanchino che brandisci per lo sfizio d'infilzarmi il sonettino. (Liliana Lorenzi) |
Continuità Ecco che pure la bella Liliana vuole giocare, ma presto s'arrabbia: vuole uscir dalla gabbia d'una sua accordatura più che strana. Ci prova sempre, ma sempre s'insabbia: sempre fatica vana. Di "lezzo" tu parlasti, damigella; la tua finezza - vedo - è sempre quella. (Antonio Fabi) |