Poesie di Marino Spadavecchia


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*```Danzar solo
en el cuarto de paredes plisadas
por la angustia
de no saber a quien creer.
Ratoncitos blancos
jugando ajedrez en la mesa
de las migajas olvidadas,
dulce tibieza
de la cafetera cansada
de soñar imposibles.
Animas desubicadas
que no saben adónde sentarse,
marionetas paralíticas
que miran sin ver
y laten sin vivir.
Encontrar la magica Narnia
incrustada en el olvido
para matar
esta nostalgica soledad.*

16 12 2023
Marino Spadavecchia

_-traduzione dallo spagnolo a cura di
Ben Tartamo-_

Ballare da soli
nella stanza dalle pareti plissettate
per l'angoscia
di non sapere a chi credere.
Topolini bianchi
giocano a scacchi al tavolo
di briciole dimenticate,
il dolce calore
della caffettiera stanca
di sognare sogni impossibili.
Anime fuori posto
che non sanno dove sedersi,
marionette paralizzate
che guardano senza vedere
e pulsano senza vita.
Trovare la magica Narnia
incastonata nell'oblio
per uccidere
questa nostalgica solitudine.```
 

Sombras chinescas
en las paredes
de la sindéresis perdida
por los trueques a perder
en ese tren a control remoto
de amaneceres y ocasos,
aciertos y fracasos nunca develados.

Vasos agrietados
en la cristalera
de las certezas vapuliantes y necias,
caracoles disfrazados de señores
en la resaca del mito y la melancolía,
consciente que toda torpeza
es un hito
mientras busco la verdad a gritos.
Marino Spadavecchia-dic23

-traduzione a cura di Ben Tartamo-

Ombre cinesi
sulle pareti
della sinderesi perduta
barattando a perdere
in quel treno telecomandato
di albe e tramonti,
successi e fallimenti mai svelati.

Bicchieri incrinati
nella cristalliera
delle certezze schiaccianti e insensate,
lumache travestite da signore
nella risacca del mito e della malinconia,
consapevoli che ogni goffaggine
è una pietra miliare
mentre, disperatamente,
cerco la verità urlando.
Ben Tartamo
 

Tener que teñir mis paredes con tus colores
mientras te busco en los recovecos
de mi río en calma,
cerca de mi ultimo mar,
acalambra mi mente.
Te quiero, te extraño, te deseo,
sin conocerte, sin un beso
ni una noche de pasión,
sin haber tomado nunca de tu boca
el néctar de tu frenesí.
Te extraño sin haber caminado
con tu mano en la mía
entre los frondosos arboles de un bosque encantado.
Te extraño también en lo inextrañable,
en lo nunca ocurrido,
en lo nunca pronunciado.
Te extraño aún más, cuando te extraño.
Te deseo en el lienzo blanco de mi cama,
en el desasosiego de mis noches
frías y mudas,
en el livor de mi pasión atardecida,
en las cumbres y los valles de mi fantasía,
en la ausencia cuando la distancia
se hace tan inaccesible
y el corazón tan chiquito.
Te deseo integra y total
en cada poro de mi piel,
en cada destello de tus ojos,
en las fotos amarillentas de un pasado
que nunca existió,
en el ir y venir de mi sangre,
en aquel beso invisible
guardado en la ultima galaxia
al limite de la nada,
dulcemente y perdidamente
te quiero, te extraño, te deseo.

30.11.23
Marino Spadavecchia

Traduzione a cura di Ben Tartamo

Dover colorare le pareti con i tuoi colori
mentre ti cerco nei meandri
del mio fiume immobile,
vicino al mio ultimo mare,
mi si affolla la mente.
Ti amo, mi manchi, ti desidero,
senza conoscerti, senza un bacio
o una notte di passione,
senza aver mai preso dalla tua bocca
il nettare della tua frenesia.
Mi manchi, senza aver camminato
con la tua mano nella mia,
tra gli alberi frondosi di una foresta incantata.
Mi manchi anche nell'imperdibile,
in ciò che non è mai accaduto,
in ciò che non è mai stato detto.
Mi manchi ancora di più, quando mi manchi.
Ti desidero sulla tela bianca del mio letto,
nell'inquietudine delle mie notti
fredde e silenziose,
nella vivacità della mia passione tardiva,
nei picchi e nelle valli della mia fantasia,
nell'assenza, quando la distanza
diventa così inaccessibile
e il cuore così piccolo.
Ti voglio internamente e totalmente
in ogni poro della mia pelle,
in ogni scintilla dei tuoi occhi,
nelle foto ingiallite di un passato
che non è mai esistito,
nell'andare e venire del mio sangue,
in quel bacio invisibile
custodito nell'ultima galassia
ai confini del nulla,
dolcemente e follemente
ti amo, mi manchi, ti desidero.
Ben Tartamo
 

Chiudere la fontana
del piangere a dirotto,
quando il sudore bolle
sui cuscini
dei sentimenti roventi.
Schiacciare tra le mani
le gocce della pioggia
-una ad una-
prima che cadano
sul selciato affilato
dei perché.
Avviluppare
chiaroveggenti chiavi di violino,
tra le coperte aperte
dell' ultimo amplesso,
e ritrovarsi
tra le voglie consumate.
Lacerare parole acerbe
e zittire, con gemiti acuti,
il brontolio degli angeli caduti.
Sono morto
e non me ne sono nemmeno accorto.

22 settembre 23
Marino Spadavecchia

-versione spagnola
a cura di Ben Tartamo-

Cerrando la fuente
de llorar a gritos,
cuando el sudor hierve
sobre las almohadas
de los sentimientos ardientes.
Aplastar entre manos
las gotas de lluvia
una por una,
antes de que caigan
en el afilado pavimento
de los porqués.
Envolver
teclas de violín clarividentes,
entre las mantas abiertas
del último abrazo,
y encontrarse
entre antojos consumidos.
Desgarrar palabras inmaduras
y acallar, con gemidos agudos,
el retumbar de los ángeles caídos.
He muerto y ni siquiera
me he dado cuenta.

22.11.23
Ben Tartamo
 

"Incapaz de amar"
Incapaz de amar,
si la sinuosidad de la decepción
golpea los últimos vástagos
de los versos enchinados
por la púrpura evocación.
Incapaz de amar,
por los grilletes de los recuerdos
que arden en el reverbero de la inutilidad,
por las gringolas de la ceguera
atada al último exaltar.
Incapaz de amar,
porqué no quiero recorrer
mis asfixiantes viajes
en los abismos de la incertidumbre,
los clavados
en los cielos tormentosos
ni los vuelos en los mares dolorosos.
Incapaz de amar,
porqué en una noche de versos,
buscando una rima perdida,
boté mi amor en los desechos de la vida .
Marino Spadavecchia -2023

-traduzione dallo spagnolo di Ben Tartamo-

"Incapace di amare"
Incapace di amare,
se la sinuosità della delusione
colpisce gli ultimi germogli
dei versi incantati
dall'evocazione purpurea.
Incapace di amare,
a causa delle catene dei ricordi
che bruciano nel riverbero dell'inutilità,
dai paraocchi della cecità
legati all'ultima esaltazione.
Incapace di amare,
perché non voglio più gestire
i miei viaggi soffocanti
negli abissi dell'incertezza,
le immersioni nei cieli tempestosi
né i voli nei mari dolorosi.
Incapace di amare,
perché in una notte di versi
- alla ricerca di una rima perduta -,
gettai il mio amore nei detriti della vita.
Ben Tartamo


Vuelos pindaricos
con motores apagados
en las enredaderas
de los engendros bipolares
de los tontos útiles.
Diagramas nefastos
para quién busca la verdad
en una nevada con sol.
Rocío que no moja
pero empapa la realidad
en coma profundo
de cada amanecer.
Tal vez, una hirviente infusión,
aliviará la eterna delusión.

Marino Spadavecchia - 2023

_traduzione dallo spagnolo a cura di
Ben Tartamo_

Voli pindarici
a motori spenti
sui rampicanti
della progenie bipolare
degli utili idioti.
Diagrammi nefasti
per chi cerca la verità
in una nevicata con sole.
Rugiada che non bagna
ma inzuppa la realtà
nel coma profondo
di ogni alba.
Forse, un infuso bollente
allevierà l'eterna illusione.
Ben Tartamo
 

Estaciones clavadas en la pared
de los tormentos caducados
por las cosas perdidas por casualidad.
Duraznos dulces en remojo
detrás de espejos opacos,
siembra de nada en el conuco
de los claveles amaranto.
Un espantapájaros traumado
esperando que se ponga el sol
para tapar su pena ajena.
Quien quiere anotarse ?
Marino Spadavecchia - 2023

-traduzione dallo spagnolo-

Stazioni inchiodate nel muro
di tormenti scaduti
per le cose perse per caso.
Pesche dolci inzuppate
dietro specchi opachi,
semina di nulla nel campo
di garofani amaranto.
Uno spaventapasseri traumatizzato
che aspetta che il sole tramonti
per coprire il suo dolore.
Chi vuole iscriversi?
Marino Spadavecchia 2023
 

Y terminará así,
no sé cuándo,
entre un gris neblina
y un rojo llanto,
enjambre de pensamientos
al ritmo de un pesar,
buscando el circunflejo
de aquella colina y prado
que nos dejó
el último amplexo.

03.11.2023


-traduzione dallo spagnolo-

E finirà così,
non so quando,
tra una grigia nebbia
e un rosso pianto.
Sciame di pensieri
al ritmo di un rimpianto,
cercando il circonflesso
di quella collina
- e di quel prato -,
che ci lasciò
l'ultimo amplesso.

03.11.2023
 

```Risorgere dalle zolle
mai seminate e sempre in fiore,
mettere a mollo gli stinchi
avviliti dall'acredine
di un malinteso senza scampo.
Avvolgere l'essere coatto
che calpesta le meningi
e bere acqua per dissetare
la sabbia di quel deserto
che è equazione e passione
di un'alba fagocitata
dalle speranze inutili
e certezze assopite.
Amen. Così sia```

25 ottobre 23
 

 

Buscarte en el entrevero
de esta tarde amordazada
por las pifias
de un corazón desgastado.
Adivinar el color de tu alma
en las constipaciones emocionales
de un salto al vacío.
Correr dentro de ti
atado a un recuerdo
que nunca existió.
Más no puedo abrazarte,
los flequillos de luna tapan mis ojos.

-traduzione italiana-

Cercandoti nel bel mezzo
di questo caotico pomeriggio
imbavagliato dagli errori
di un cuore consumato.
Indovinare il colore della tua anima
nelle costipazioni emotive
di un salto nel vuoto.
Correre dentro di te
legato a un ricordo
che non è mai esistito.
Non riesco più a trattenerti,
frange di luna coprono i miei occhi.

13 ottobre 23
 

Escozor
que atormenta el alma
en el muelle sombrío
de la desgarradas memorias.
Trastes de tiempo
con hollín de café cargado
en las madrugadas repetidas
entre el rocío y el llanto.
Purpúreos trineo
deslizándose en la arena
de mis ojos cerrados,
añorar la claridad
en el vientre de una luciérnaga.
Mejor me callo y miro
las palmas de mis manos.

20 agosto 23

-versione italiana-

Pungiglione
che tormenta l'anima
nel molo d'ombra
di ricordi strappati.
Orologi consumati dal tempo
con fuliggine di caffè carico
nelle ripetute albe
tra la rugiada e il pianto.
Slitte viola
che scivolano sulla sabbia
dei miei occhi chiusi,
desiderio di chiarezza
nel ventre di una lucciola.
È meglio che stia zitto e guardi
il palmo delle mie mani.

20 agosto 23
 

Las peonías se fueron del jardín
con las enaguas colgadas
en las maletas de cartón marrón.
Silba el jilguero un adiós sin despedida,
panegírico inútil en la tarde sin ecos
hecha de manchas torpes en el pálido horizonte.
El silencio abruma y sacude
los ojos hinchado del viejo
acurrucado en la estera de esparto,
gastada como su vida :
ambos han visto de todo pero no todo.
Mañana,en el desayuno: desdicha a la plancha.

10 agosto 23

-traduzione dallo spagnolo-

Le peonie hanno lasciato il giardino
con le loro sottovesti
appese nelle valigie di cartone marrone.
Il cardellino fischia un addio senza saluto,
un inutile elogio pomeridiano senza eco
fatto di macchie sgraziate sull'orizzonte pallido.
Il silenzio travolge e scuote
gli occhi gonfi del vecchio
rannicchiato sulla stuoia di giunco,
consumato come la sua vita:
entrambi hanno visto tutto ma non tutto.
Domani, a colazione: disgrazia ai ferri.

10 agosto 2023

 

Cristianesimi adottati
sulle acque increspate
dei dogmi assopiti
dalla fede guercia,
aneurismi teologici
tra le bancarelle infiammate
dei mercatini popolari di contrabbando.
Riti e liturgie abiuse
che sgorgano dalla pelle rossa
dei vangeli letti al rovescio,
perdere l'indirizzo del santo spirito
quando piu' se ne ha di bisogno
e ritrovarsi soli, nel deserto,
ad aspettare una manna
che non arriva.

14 luglio 23

-traduzione spagnola-

Cristianismo de adopción
en aguas crespas
de dogmas adormecidos
en la fe perezosa,
aneurismas teológicos
entre los puestos inflamados
de mercados populares de contrabando.
Ritos y liturgias abyectas
que brotan de la piel roja
de los evangelios leídos al revés,
perder la dirección del espíritu santo
cuando más se necesita
y nos encontramos solos en el desierto
esperando un maná
que no llega.

14 julio 23
 

E dirti
che sempre c'è una luna
dietro il mío sguardo
di vendemmia appassita
che non lenisce il mío dolore.
Fermare
la tua imagine
nell' ultima stazione
del tempo innocuo,
quando la pioggia inonda
di appassionati coriandoli
i binari spenti.
Amarti
e non poterti afferrare
con i ganci piantati
su una strada di cemento
senza tormento
né rimpianto.
Arrotolo la mia vita diluita.

13 giugno 23

-versione spagnola-

Y decirte
que siempre hay una luna
detrás de mi mirada
de vendimia marchitada
que no calma mi dolor.
Dejar
tu imagen
en la última estación
del tiempo inofensivo
cuando la lluvia inunda
con papelillos apasionados
los rieles apagados.
Amarte
y no poder agarrarte
con los ganchos plantados
en un camino de cemento
sin tormento
ni arrepentimiento.
Enrollo mi vida diluida.

13 de junio de 23
 

Nascere
non è vivere,
e viva, è la farfalla zoppa
che non può impollinare
i pensieri toschi
delle note spente.
Richiama il vento
languidi chiaroscuri
di caffè bevuti
troppo in fretta
dopo una notte
di incubi gemelli.
Strafalcioni a iosa
nel divenire del nulla
quando, una goccia di pioggia, inonda le crepe
del mio incagliato veliero
ai bordi
dell' abisso dell'essere.
Incosciente
di non poter capire.

31 maggio 23

-traduzione spagnola-

Nacer
no es vivir,
y viva, es la mariposa coja
que no puede polinizar
los pensamientos leonados
de notas apagadas.
Llamada al viento
claroscuro lánguido
de café bebidos
demasiado rápido
tras una noche
de pesadillas gemelas.
Errores en abundancia
en el devenir de la nada
cuando, una gota de lluvia,
inunda las grietas
de mi velero encallado
al borde
del abismo del ser.
Inconsciente
de no poder comprender.

31 de mayo 23
 

Dispiaceri all' incanto
sulle tende socchiuse
tra un palpito e l' altro.
Vagiti dell'uomo bimbo
nel seno della pallida terra
dei grisácei lamenti.
Ingenue reti
pescando vento
nell' imo senno
delle riflessioni
di un filosofo da strapazzo.
Cucire cuori
con il fil di ferro,
duttile agli incantesimi
delle stelle filanti.
Scannare un miraggio
che non ha colpa
e sedersi ad aspettare.

1° maggio 23

_versione spagnola_

Penas de encantamiento
en las cortinas a medio cerrar
entre un latido y otro.
Andanzas del hombre-niño
en el vientre de la tierra pálida
de lamentos grisáceos.
Redes ingenuas
pescando viento
en el sentido imo
de las reflexiones
de un filósofo trillado.
Coser corazones
con alambre,
dúctil a los hechizos
de las serpentinas.
Degollando un espejismo
que no tiene culpa
y sentarse a esperar.

1 de mayo 23
 

Mezzemaniche al ragú
rimboccate
fino ai gomiti anneriti
di chi si appoggia
ai pensieri sfumati
di un libeccio
accartocciato su sé stesso.
Stantuffi stanchi
seduti su sedie a rotelle
ingrippate dall' astio
del tempo limitato.
Lenzuola stese al sole
per asciugare
le circoncise passioni
degli sguatteri affogati
nei lavapiatti delle colpe ereditate.
Acquamarine schizzate
da pennellate di follia
a basso costo
e senza compromessi.
Luce, brillantina e miele
nascoste tra le pietre e i sassi
del mio dolore,
vestito da gran signore.
Semi di speme
e di chi crede, perché ha fede,
felicità ipotecata
dagli sbirri dei dubbi...
Benedetta poesia
- che come il malocchio -,
non mi lascia chiudere occhio.

19 aprile 23

_versione spagnola_

Mangas cortas con ragout
metidas
hasta los codos ennegrecidos
de los que se apoyan
en los pensamientos
difusos de un lebeche
arrugado sobre sí mismo.
Jadeos cansados
sentados en sillas de ruedas
absortas en el rencor
del tiempo limitado.
Sábanas tendidas al sol
para secar
las pasiones circuncidadas
de los sculliones ahogados
en los lavaplatos
de las culpas heredadas.
Aguamarinas maníacas
por pinceladas de locura
a bajo coste
y sin compromisos.
Luz, brillo y miel
escondidas
entre las piedras y guijarros
de mi dolor,
vestido de gran señor.
Semillas de esperanza
y los que creen, porque tienen fe,
felicidad hipotecada
por los esbirros de las dudas...
Bendita poesía
- que, como el mal de ojo
no me deja pegar ojo.

19 abril 23
 

Microfono acceso
- se si ha la parola -
per gli allevatori
di sanguisughe e piattole che,
anche innestate,
son sempre letali.
Pausa caffe' fuori
- a quattro passi dallo scranno -
per rinforzare l'inganno.
Salami e salumieri
tagliati a punta di coltello
sbirciando il futuro
che è sempre quello.
Panini a go-go
sbranati davanti ai divieti di accesso
per i sogni dilaniati
di un ossesso.
Luna glitterata che, sola,
gioca a ramino
accanto al camino,
mentre il mondo,
noncurante, pasce e bruca.
Anche oggi,
il dramma è finito e...
tutti a nanna!

14 aprile 23

_versione spagnola_

Micrófono encendido
- si tiene la palabra -
para los criadores
de sanguijuelas y ladillas que,
incluso injertados,
son siempre letales.
Pausa café al aire libre
- a cuatro pasos de el escabel -
para reforzar el engaño.
Embutidos y charcuteros
cortados a punta de cuchillo
oteando el futuro
que siempre es el mismo.
Bocadillos a go-go
mutilados frente a prohibiciones
para los sueños desgarrados
de un obsesivo.
Luna de purpurina que, sola
juega a barajas
junto a la chimenea,
mientras el mundo,
despreocupado, pastorea y roza.
También hoy,
se acabó el drama y...
¡todos a la cama!

14 de abril de 23
 

Abiurare all'anima in sommossa
trafitta da un assioma
incollato da poco
e senza nessuno scopo.
Piripicchi e Ridolini
con il bastone rotto
che si appoggiano
alla gente di sotto.
Tiare, baculi e corone
che non sanno dove andare
e continuano a sbagliare,
pastorali di pietra, sabbia e cemento
nelle cambuse degli eredi
dei poeti storti.
Svastiche e falci del carnevale umano
che di nascosto si dan la mano,
illuminazione fievole, ombre grandi nelle camerate
dei pensieri acefali
di questo globo in via di estinzione.
Che sarà domani,
rosso di sera o rosso di mattina.

10 aprile 23

_versione spagnola_

Abjurar del alma en rebeldía
atravesada por un axioma
recién pegado
y sin ningún propósito.
Piripicchi y Ridolini
con un palo roto
que se inclinan
a la gente de abajo.
Tiaras, báculos y coronas
que no saben adónde ir
y siguen equivocándose,
pastorales de piedra, arena y hormigón
en las galeras de los herederos
de poetas torcidos.
Esvásticas y hoces del carnaval humano
que se dan la mano en secreto,
luz tenue, sombras grandes
en los dormitorios
de los pensamientos acéfalos
de este globo moribundo.
¿Qué será mañana,
rojo por la tarde o rojo por la mañana.

10 abril 23
 

Fasci di luce
dietro le pallottole cecchine
che riposano nei granai
delle crociate infami, e mal fatte.
Giavellotti accoccolati
sul posatoio delle galline guerriere
con pensione di vecchiaia aggiudicata.
Dittatore obeso e baffone
che balla come un pavone
sui corpi sfilettati e senza corone.
Ingiustizia intrisa di pece ardente,
povertà che batte i marciapiedi
delle strade chiuse
per lavori in corso.
Me ne vorrei andare
da questo rione spaccacuore,
ma rimango a dipingere
libertà perdute e illusioni coltivate.
E monto su un girasole
per scandire le ore.

1 aprile 23

_versione spagnola_

Rayos de luz
tras las balas de los francotiradores
descansando en graneros
de las infames y mal hechas cruzadas.
Jabalinas agazapadas
en la percha de las gallinas guerreras
con pensión de vejez concedida.
Dictador obeso y bigotudo
bailando como un pavo real
en cuerpos roscados y sin corona.
Injusticia impregnada de brea ardiente,
la pobreza mendicando trucos
en las calles cerradas
para trabajos en curso.
Me gustaría irme
de este distrito desgarrador,
pero me quedo para pintar
libertades perdidas y cultivadas ilusiones.
Y monto un girasol
para marcar las horas.

1 abril 23


Ballo liscio
di pseudo pachidermi
tra nuvole procaci di cemento
armato, ma senza percussore.
Venditori di solstizi d'estate
sotto gli ombrelloni inzuppati
dalla pioggia acida,
propalando canicole
suggestive e false
alla gente che non sente
e strascica sorridendo,
voglie incatenate.
Coleotteri fuori stagione
aggrappati al salvagente
dimenticato da un indigente
assolto, felice e spensierato
cavalcando il destriero della morte.
Ritorno a casa in fretta,
forse un Martini,
mi farà ringiovanire.

21 marzo 23

_versione spagnola_

Bailes de salón
de pseudo paquidermos
entre nubes procaces de hormigón
armado, mas no percutado.
Vendedores de solsticios de verano
bajo sombrillas empapadas
de la lluvia ácida,
proponiendo canículas
sugestivas y falsas
a las personas que no oyen
y arrastran sonriendo
antojos encadenados.
Escarabajos fuera de temporada
aferrados al salvavidas
olvidado por un indigente
absuelto, feliz y despreocupado
cabalgando el corcel de la muerte.
Vuelvo rápidamente a casa,
tal vez un Martini
me hará rejuvenecer.

21 marzo 23
 

Passione attorcigliata
alla quinta essenza
dell'astice rampante
delle carezze sussurrate
a mala pena.
Timbrare tutta la tua pelle
con i sigilli
dell'eburnea fedeltà
alle tue labbra,
pesche fresche
coltivate nel battistero dell'innocenza.
Sentire, sotto i piedi scalzi,
il fruscio delle foglie secche
nel bosco incantato
di una fata di cioccolata bianca
che geme come la neve.
Scolpire a sangue,
nelle linee delle tue mani,
le promesse
del mio inebetito Amore
che, come una farfalla pazza,
mai muore.

15 marzo 23

-versione spagnola-

Pasión retorcida
a la quinta esencia
de la langosta rampante
de las caricias susurradas apenas.
Tallar toda tu piel
con los precintos
de la ebúrnea fidelidad
a tus labios,
duraznos frescos
cultivados en el baptisterio
de la inocencia,
sentir bajo los pies descalzos
el susurro de las hojas secas
en el bosque encantado
por una hada de chocolate blanco
qué gime como la nieve.
Esculpir con sangre la línea de tus manos,
con las promesas
de mi Amor ebrio
qué, como una mariposa loca,
nunca muere.

15 marzo 23
 

Soporifere parole
degli incantatori di cervelli
suonando i pifferi glitterati
delle menzogne al miele
e le promesse farcite di crema acida.
Pesci disabilitati
pescando vendette
dal fondo del mare alla superficie
per risarcire le ataviche sentenze
delle toghe sozze.
Tazze di ferro fuso
nei tascapane dei nani d'intelletto
che sognano,
prima di andare a letto,
dedicando una vita
ad un sogno interdetto.
Si possono chiudere gli occhi
e non vedere l'ingiustizia,
ma meglio uscire,
camminando in un vicolo,
per portare a spasso lo sconforto.

12 marzo 23

_versione spagnola_

Palabras soporíferas
de encantadores de cerebros
tocando las escarchadas flautas
de las mentiras melosas
y promesas rellenas de crema agria.
Peces discapacitados
pescando venganza
desde el fondo del mar hasta la superficie
para compensar las atávicas sentencias
de las asquerosas togas.
Copas de hierro fundido
en las mochilas de los enanos de intelecto
soñando antes de acostarse,
dedicando una vida
a un sueño interdicto.
Se pueden cerrar los ojos
a las injusticias,
pero mejor ir en un callejón
a caminar la decepción.

12 marzo 23
 

Apriscatole in formazione
sulla piazza scarlatta e caliginosa
dei diritti perduti,
divise mimetiche
degli assiomi imposti
tra mezzanotte
e il canto di un gallo insonne.
Poeti a zonzo
in cerca di briciole di glorie postume,
compassi zoppicanti
tra le grinfie dei patentati usurpatori.
Roulette personale incorporata
con troppi ríen ne va plus:
ho puntato forte
e molte, me ne sono uscite storte.

10 marzo 23

_versione spagnola_

Abrelatas en formación
en la escarlata y caliginosa plaza
de los derechos perdidos,
uniformes de camuflaje
de los axiomas impuestos
entre medianoche
y el canto de un gallo insomne.
Poetas errantes
en busca de migajas de glorias póstumas,
brújulas cojas
en las garras de usurpadores patentados.
Ruleta personal incorporada
con demasiados ríen ne va plus:
He apostado fuerte
y no he tenido suerte.

10 marzo 23
 

Crepuscoli di sangue rutilante
sulla mappa delle dolcezze sfinite,
scansionare il mondo che vorresti
dal viso di un bimbo in fasce.
Sillogi di carezze furtive
e orgasmi frettolosi sul muretto
del lungomare cristallino del paese.
Ricordi pietrificati
nelle figurine acciaccate
di un album grigio e senza senso.
Volare senza ali e senza timone
nello scasso dei cieli
scaduti e trifolati
dalle scosse telluriche
del cuore che duole.
Fato vestito da pagliaccio
che allieta i cadaveri viventi:
entrata gratis,
si riserva il diritto di ammissione.

5 marzo 23

_versione spagnola_

Cortinas de sangre crepuscular
en el mapa de las dulzuras agotadas,
escanear el mundo que deseas
de la cara de un niño en pañales.
Silogos de caricias furtivas
y orgasmos apresurados
en el pequeño muro
del cristalino paseo maritimo de la ciudad.
Memorias petrificadas
en las maltrechas figurillas
de un álbum gris y sin sentido.
Volando sin alas ni timón
en la demolición de los cielos
caducados y trufados
por los temblores de tierra
del corazón dolorido.
Destino vestido de payaso
que alegra a los cadáveres vivientes:
entrada libre,
se reserva el derecho de admisión.

5 marzo 23
 

Caldo afoso
negli occhi a tempera
di uno spaventapasseri bipolare,
cascate di messi bruciacchiate
nelle frastornate cervella
censurate da Atena
e il suo sconforto.
Dicotomíe antagoniste
nelle tasche
dei pagliacci in carica,
flutti e riflutti
sempre senza frutti.
Dabbenaggine premiata
da chi pensa di essere immortale
e il mondo gira lo stesso
anche se va male.
Un espresso, e dimentico
tutto quello che è successo.

1 marzo 2023

-versione spagnola-

Calor sofocante
en ojos de témpera
de un espantapájaros bipolar,
cascadas de cosechas quemadas
en el cerebro aturdido
censurado por Athena
y su abatimiento.
Dicotomías antagónicas
en los bolsillos
de los payasos en funciones,
flujos y reflujos
siempre infructuosos.
Credulidad galardonada
por los que se creen inmortales
y el mundo gira de todos modos
aunque salga mal.
Un expreso, y me olvido
todo lo que pasó.

1 marzo 2023
 

Fettine di palpiti statici
sotto il porticato
degli amori annacquati,
spiedini di carne
martoriata a singhiozzo
tra un doppio senso
e una scemenza
che fa buio notte.
Cacofonía infida
portata a spasso dalla mente
di un pipistrello albino,
nuvole di tubi vuoti
e tondini massicci.
E si muore con il rammarico
di non aver mai saputo scegliere
tra testa e croce.

24 febbraio 23

_versione spagnola_

Rebanadas de palpitaciones estáticas
bajo la arcada
de amores aguados,
pinchos de carne
golpeada hasta detenerse
entre un doble sentido
y un sinsentido
que hace noche oscura.
Cacofonía traicionera
paseada por la mente
de un murciélago albino,
nubes de tubos vacíos
y varillas sólidas.
Y se muere con el remordimiento
de no haber sabido nunca elegir
entre cara y cruz.

24 de febrero de 23
 

Squattrinati somari
in cerca di un posteggio
per i ragliati guai
di mezza stagione.
Cannuoli pieni
del lardo della noncurata abbondanza,
spicchi d'aglio
che pendono dalle nari
di un androide innamorato
e senza ruggine d'animo.
Frivolezze che pascolano
nei bordi ingrossati
delle labbra delle analfabete consuetudini.
Talchi e asbesti
sorteggiati alla rinfusa
per sapere domani,
la vita di chi
sarà conclusa.

17 febbraio 23

_versione spagnola_

Burros sin dinero
buscando aparcamiento
por los rebuznantes problemas
de media estación.
Cannuolis pequeños
de la manteca de la no abundancia,
dientes de ajo
colgando de las narices
de un androide enamorado
y sin alma oxidada.
Frivolidades que pastan
en los bordes hinchados
de los labios de costumbres analfabetas.
Talcos y amiantos
extraídos a granel
por saber la vita
de quien mañana,
se apagará.

17 febrero 23
 

Scimitarre e chitarre appese
sul pentagramma delle idee scoscese
nate sbilenche, e poi cucite su misura.
Pitecantropi eleganti
in seduta plenaria dibattendo
per le laute e truffaldine loro prebende
dalla cima delle teste grandi ma vuote.
Paesani che brucano l' erba avanzata,
respirano il letame e si danno pace.
Le rondini sono arrivate,
ma dov'è la primavera ?

21 febbraio 23

-versione spagnola-

Cimitarras y guitarras colgantes
sobre el pentagrama de ideas escarpadas
nacidas desequilibradas,
y luego hechas a medida.
Elegantes pitecántropos
en sesión plenaria debatiendo
por sus lujosas y fraudulentas prebendas
desde lo alto de las cabezas grandes pero vacías.
Campesinos que pastan la hierba sobrante,
respiran el estiércol y se dan paz.
Las golondrinas ya han llegado,
¿pero dónde está la primavera?

21 febrero 23
 

Astri filanti
perduti nell' io dissonante,
asciugati come cingoli sacerdotali
sulla staccionata delle antifone inutili.
Sigarette bagnate nel miele
della distruzione e dei laconici genocidi,
genuini e fatti in casa.
Straripare di acque matte
dagli argini di un sole scotto,
credere di vedere il cielo
e sapere che sotto sotto,
l'azzurro, è solo un sussurro.

15 febbraio 23

_versione spagnola_

Estrellas fugaces
perdidas en el yo disonante,
secadas como orugas sacerdotales
en la valla de las antífonas inútiles.
Cigarrillos mojados en la miel
de la destrucción y de los lacónicos genocidios,
genuinos y caseros.
Desbordar de aguas locas
desde las orillas de un sol blanqueado,
creer ver el cielo
y saber que por debajo,
el azul, sólo es un susurro.

15 febrero 23
 

Aghi rotti
che cuciono a zig-zag
vite arlecchinate
lungo i sentieri incipriati
del Parnaso adulatore.
Vaporose essenze
che emanano
stornelli pungenti
e servili coccole.
Lampeggiano
i suoni delle armi colate
nel crogiolo della pace simulata,
summit di anguille e capitoni
nei viscidi emicicli
delle intenzioni camuffate.
Generazione di idioti artigliati
che non sanno come fare,
drappelli di veterani abbandonati,
perché il tempo li ha scartati.
Meglio bere vino
per assopirmi e non avvilirmi,
anche il sonno è cultura.

11 febbraio 23

_versione spagnola_

Agujas quebradas
qué cosen zigzagueando
vidas arlequines
a lo largo de los caminos polvorientos
del halagador Parnaso.
Esencias vaporosas
qué emanan
coros punzantes
y mimos serviles.
Parpadean
los sonidos de las armas arrojadizas
en el crisol de la paz simulada,
cumbre de anguilas y capitóns
en los viscosos hemiciclos
de intenciones camufladas.
Generación de idiotas con garras
que no saben cómo hacer,
pañeros de veteranos abandonados,
porque el tiempo los descartó.
Más vale beber vino
para dormitar y no desanimarse,
el sueño también es cultura.

11 febrero 23
 

Stupidi stupiti
dal medesimo incantesimo
dei ciarlatani batraci
vestiti di seta
e profumati a melma.
Coraggi a zonzo
tra le ruote di una giostra antica,
disabile e striminzita
come il tempo che non ritorna.
Acque chiare
che non conoscono sé stesse
e lo stesso continuano a correre
tra le ripide scoscese
di una saggezza incolta e sciatta.
Parapendii vuoti
nel cielo delle nuvole perse
come proiettili a salva
giustiziando la verità
a pochi centimetri dall' alba.
Se vuoi, rimani a guardare,
mentre io sogno.

6 febbraio 23

_versione spagnola_

Tontos asombrados
del mismo hechizo
de los charlatanes batracios
vestidos de seda
y perfumados con baba.
Valor itinerante
entre las ruedas de un antiguo carrusel,
minusválido y escaso
como el tiempo que no vuelve.
Aguas claras
que no se conocen a sí mismas
y siguen corriendo
entre las empinadas laderas
de una sabiduría inculta y descuidada.
Parapentes vacíos
en el cielo de nubes perdidas
como balas de salva
ejecutando la verdad
a centímetros del amanecer.
Si quieres, quédate a mirar,
mientras yo sueño.

6 febrero 23
 

Percorso ad ostacoli
in questo corpo
che guarda le proprio ferite
e paupula come un pavone in calore.
Mari di luna
stipati da senni perduti
e rubinetti aperti,
la siccita' del cuore che e' squallore.
Cupole di cattedrali
infiltrate da assiomi sacrileghi
e nuovi di zecca,
gioia di vivere
costipata e accartocciata
sul comignolo
dei miei pensieri assurdi.
Ancora vivo....e me ne vanto.

30 gennaio 23

_versione spagnola_

Carrera de obstáculos
en este cuerpo
que mira sus propias heridas
y grazna como un pavo real en celo.
Mares de luna
atiborrados de sentidos perdidos
y grifos abiertos,
la sequía del corazón que es escualidez.
Cúpulas de catedrales
infiltradas por axiomas sacrílegos
y completamente nuevos,
alegría de vivir
constipada y arrugada
en la chimenea
de mis pensamientos absurdos.
Sigo vivo.....y me jacto de ello.

30 de enero de 23
 

Secchiello di sabbia lunare
nel ripostiglio delle magie abbandonate,
esoterismo spulciato e invasato
sotto buio spinto,
miracoli a spasso
con gli ex-voto attorcigliati
al cordone ombelicale
della fede che si crede,
quando c'è bisogno.
Tacchi a spillo in piedi artigliati
e segugi addormentati,
sgattaiolando sotto i portici
delle mie inenarrabili avventure.
Secreto un: "ce la farò" ?!

23 gennaio 23

_versione spagnola_

Cubo de arena lunar
en el armario de la magia abandonada,
esoterismo esponjado y enlatado
al vacio de la oscuridad,
milagros andantes
con ex-votos retorcidos
al cordón umbilical
de la fe qué se cree,
cuando hay necesidad.
Tacones de aguja en pies con garra
y sabuesos dormidos,
arrastrándose bajo las arcadas
de mis inconfesables aventuras.
Secretando un:¡¿Lo lograré?!

23 enero 23
 

Zucche
trastullandosi con le disgrazie
di un bruscolinaro saccente,
crisantemi sediziosi
danzando con l'allegria
della morta tristezza.
Frutti di mare
sugli alberi
dell'ortolano spurio,
fronzoli di cuore alla deriva
in un gommone bucato dal tormento
di chi, dell'amore,
non conosce il sapore.
Mi lavo le mani
e mi siedo a stare sveglio:
gli incubi penetrano
solo occhi chiusi.

21 gennaio 23

_versione spagnola_

Calabazas
divirtiéndose con las desgracias
de un sabelotodo vendedor
de semillas saladas,
crisantemos sediciosos
bailando con la alegría
de tristeza muerta.
Mariscos
en los árboles
del hortelano espurio,
volantes de un corazón a la deriva
en un bote atravesado por el tormento
de los que, de amor,
no conoce el sabor.
Me lavo las manos
y me siento despierto:
las pesadillas penetran
sólo ojos cerrados.

21 enero 23
 

Sbatter d'onde e d'ali
sulle scogliere
battute dal vento
delle nostalgie profonde
e mai soddisfatte.
Arpeggio contrito
nell'attico illuminato
e sempre vuoto,
pallottole scariche
nella santa barbara che bolle
per un ideale spento
e un amore scontento.
Catene sciolte e ricamate
nell'ultimo squarcio di sole
sul calendario
delle effemeridi scarabocchiate
sul tovagliolo di carta da buttar vía.
Passeri stonati e rauchi
in cerca di autore,
gambe che tremano
perché non sanno volare.
Le candele spente
non luccicano nel firmamento...
E si continua a vivere,
per dispetto.

19 gennaio 23

_versione spagnola_

Golpe de olas y alas
en acantilados
azotados por el viento
de anhelos profundos
y nunca satisfechos.
Arpegio contrito
en el ático iluminado
y siempre vacío,
balas descargadas
en la hirviente santa bárbara
por un ideal extinguido
y un amor descontento.
Cadenas sueltas y bordadas
en el último destello del sol
en el calendario
de efemérides garabateadas
en la toalla de papel para tirarla.
Gorriones desafinados y estridentes
en busca de un autor,
piernas que tiemblan
porque no saben volar.
Las velas apagadas
no brillan en el firmamento...
Y sigues viviendo,
por despecho.

19 enero 23
 

Tocchetti di anima affumicati
e gettati fuoribordo
come inutile zavorra,
pani neri affissi nella bacheca
delle solitudini censite e accantonate,
convoglio di un cordoglio
ripescato nell' ultimo minuto,
serrature dilaniate
nella bottega del fabbro,
morto per orgoglio.
Rimuovere i profumi viscosi
degli ideali spossati,
sedersi a riprendere fiato
per poi morire illusi.

14 gennaio 23

_versione spagnola_

Trozos de corazón ahumados
y tirados por la borda
como lastre inútil,
panes negros expuestos
en el tablón de anuncios
de soledades encuestadas y archivadas,
convoy de dolientes
pescado en el último minuto,
cerraduras rotas
en el taller del herrero,
muerto de orgullo.
Eliminar los perfumes viscosos
de ideales desplazados,
sentarse para recuperar el aliento
y luego morir engañados.

14 de enero de 23
 

Rigattieri
raccogliendo pensieri
usati e ammanettati
nella città deserta della fantasia,
cripta e tomba della poesia
abortita e mai scritta,
baci e abbracci presi a calci
dall'uomo nessuno sempre a digiuno,
ottovolanti
che non sanno volare
e strisciano come serpenti,
quatti quatti,
per avvelenare i sentimenti
e sentire il sapore
del loro dolore.
Escursione termica nel cuore
quand'è domenica
e tutto si dimentica.

22 gennaio 23

_versione spagnola_

Chatarreros
cosechando pensamientos
utilizados y esposados
en la ciudad desierta de la fantasía,
cripta y tumba de la poesía
abortada y nunca escrita,
besos y abrazos pateados
por el hombre ninguno siempre en ayunas,
montañas rusas
que no saben volar
y se deslizan como serpientes,
arrastrandose,
para envenenar los sentimientos
y sentir el sabor
de sus dolores.
Excursión termica al corazón
cuando es domingo
y todo se olvida.

12 enero 23
 

Tra l'apice e l'indice
c'è sempre
un'illusione che perde
e un'amarezza che vince:
falce che morte indica
e falce che per la vita miete.
Ambigui simbolismi
per i ciechi di mestiere
e quelli condannati
a giammai vedere.
Scotennare cervelli,
disossare percezioni,
triturare estasi,
e chi potrà dire mai
che, la luna sotto il mare,
non ha nulla da fare.

11 gennaio 23

-versione spagnola-

Entre el vértice y el índice
siempre hay
una ilusión que pierde
y una amargura que vence:
guadaña que apunta a la muerte
y guadaña que para la vida cosecha.
Simbolismos ambiguos
para ciegos profesionales
y los condenados
para nunca ver.
Desollar cerebros,
deshuesar percepciones,
triturar éxtasis,
y quién puede decir
que, la luna bajo el mar,
no tiene nada que buscar.

11 de enero de 23
 

Distratto e miope cielo
che guarda immemore
i solchi desolati
dell'anima in subbuglio.
Mare cianótico e aprassico
che gia' non ha piu' niente
da raccontare
ai timpani sordi e sfrattati.
Terra scaduta da tempo
e senza ricambi,
aria che nitrisce
davanti alle lattine di ossigeno
accaparrate dai potenti.
Sepoltura di me stesso
senza dolenti,
tra sconosciuti che ghignano
e la morte che ride e si sbellica mascherata da prèfica.

2 gennaio 23

_versione spagnola_

Cielo distraído y miope
que parece haber olvidado
los surcos desolados
del alma en agitación.
Mar cianótico y apráxico
que no tiene nada más que
contar
a tímpanos sordos y desahuciados.
Terrenos caducados desde hace tiempo
y sin reposición,
aire que nitra
frente a las latas de oxígeno
acaparadas por los poderosos.
Entierro de mí mismo
sin dolientes,
entre extraños que se burlan
y la muerte que ríe y se babea
disfrazada de prèfica.

2 enero 23
 

Abbaiare di ricordi passeggeri,
deglutire un sorso
di amarezza candita,
trastullarsi con sorrisi opachi
tra i balocchi mai avuti,
scansare la felicità,
perché acceca la realtà,
svuotarsi dentro per riempire
il vuoto di fuori,
nuotare a secco sulla sabbia,
perché il mare fa paura,
incrociare le braccia
e abbracciare sé stesso
per far battere,
ancora una volta il cuore,
cannonare i traumi
con ogive di pianto
e chiedere un armistizio alla vita
quando la luce si appiatta.

1 gennaio 2023

_versione spagnola_

Ladridos de recuerdos pasajeros ,
tragando un sorbo
de amargura confitada,
burlándose con sonrisas opacas
entre los juguetes que nunca tuvieron,
rehuyendo la felicidad,
porque ciega la realidad,
vaciarse por dentro para llenarse
el vacío exterior,
nadando en seco sobre la arena,
porque el mar da miedo,
cruzar los brazos
y abrazarse a uno mismo
para hacer latir
una vez más, el corazón,
cañonear los traumas
con ojivas de llanto
y pedir un armisticio a la vida
cuando la luz se aplana.

1 de enero de 2023
 

Coraggio a due mani
per prendere la rincorsa
nello spiccare il volo
in questo nócciolo
che è il mio mondo minato.
Cripte superficiali
e gelatinose cattedrali
sorreggono anoressici spiriti profani
e spengono, senza fiatare,
gli ultimi grani dell' iconoclasta rosario.
Calvario, di fronte alla villa degli amori,
a tentoni e fuoricorso.

1 gennaio 2023

_versione spagnola_

Valor a dos manos
por tomar carrerilla
al alzar el vuelo
en este núcleo
que es mi mundo de minas.
Criptas superficiales
y gelatinosas catedrales
sostienen espíritus profanos anoréxicos
y apagan, sin decir nada,
los últimos granos del rosario iconoclasta.
Calvario, frente a la villa de amores,
a tientas y atardecidos.

1 de enero de 2023
 

Selvaggio ritorno alla realtà
in punta di piedi
e con il naso in su
aspettando valanghe
di piume divelte e disorientate.
Affumicare gli attimi insípidi
di un pendolo guasto
quando è sonnolenta primavera. Spogliare i petali
alla mendace e falsa margherita,
stanca dei saccheggi degli allocchi
in cerca di risposte
per trovare ció che non esiste.
Graffiare la vita ad un arcobaleno
dopo una pioggia di incongruenze
e scrivere a stampatello:
me ne vado!

29 dicembre 22

_versione spagnola_

Salvaje vuelta a la realidad
de puntillas
y con la nariz levantada
esperando avalanchas
de plumas desorientadas.
Ahumar los momentos insípidos
de un péndulo roto
cuando es primavera soñolienta.
Deshojar los pétalos
a la margarita mendaz y falsa,
cansada del saqueo de los necios
en busca de respuestas
por encontrar lo que no existe.
Arañando la vida de un arco iris
tras una lluvia de incoherencias
y escribir en mayúsculas:
¡Me voy!

29 diciembre 22
 

Paccheri imbottiti
di sapori scaduti
nella ciotola di cristallo
di un diminuito rancore,
dita intrecciate dietro la nuca guardandosi, una all' altra,
per capire e non soffrire,
spina rossa che punge l'inguine
di un rammarico carico,
raffiche di cielo grigio
in questo latitante pomeriggio
di sole bigio.
Apro le lattine vuote
in offerta nel bazar
delle illusioni citrine
e senza soggetto.

28 dicembre 22

-versione spagnola-

Paccheri rellenos
de sabores caducados
en el cuenco de cristal
de un resentimiento disminuido,
los dedos entrelazados
detrás de la nuca mirándose,
por comprender y no sufrir,
espina roja que pica en la ingle
de un arrepentimiento cargado,
ráfagas de cielo gris
en esta tarde fugitiva
de sol lúgubre.
Abro las latas vacías
en oferta en el bazar
de ilusiones cetrinas
y sin sujeto.

28 diciembre 22
 

Brontolio di una caffettiera
che gira su sé stessa
allucinando raspi e pampini
dei giorni tracotanti
delle alte maree.
Luna che si tuffa
nella macchia di caffe'
lasciata dalla tazzina incrinata
dall'uggia tiranna.
Maniscalco scalzo
inseguendo un millepiedi a cavallo.
Esequie di un morto in vita
tra palloncini colorati
e preghiere a rate.
Inciampo nei miei dubbi,
ancora una volta
senza scampo.

27 dicembre 22

-versione spagnola-

Refunfuño de una cafetera
dando vueltas
tallos y enredaderas alucinantes
de los días de barrido
de las mareas altas.
Luna que se hunde
en la mancha de café
dejada por la taza agrietada
desde el tedio tiránico.
Herrador descalzo
persiguiendo un ciempiés a caballo.
Funeral de un muerto en vida
entre globos de colores
y oraciones a plazos.
Tropiezo con mis dudas
una vez más
sin escapatoria.

27 diciembre 22
 

Pan asciutto, coltello e tasche vuote
al poco cielo e alle striminzite stelle,
parole sdrucciole, accenti atoni,
bisbigli urlati al sole
quando ritorna al suo astuccio
per sognare sul velluto a coste
delle rime nascoste.

21 dicembre 22

-versione spagnola-

Pan seco, cuchillo y bolsillos vacíos
al pequeño cielo y a las ceñidas estrellas,
palabras escurridizas, acentos atonales,
susurros gritados al sol
cuando vuelve a su bolsa
soñar en la pana
de rimas ocultas.

21 de diciembre de 22


Seppie essiccate al sole
custodite da venti inesistenti,
grappoli di boati piatti,
sagomate ammaccature
nello scalo della redenzione coatta,
bollicine di vetro ossigenate
da soldatini di piombo
di un bambino che non sa piangere,
terra battuta e mai avuta.
Ore che sono
solo follie da asporto
quando la vita scricchiola.

-dicembre 2022-
Marino Spadavecchia

#versione spagnola#

Sepias secadas al sol
custodiadas por vientos inexistentes,
mechones de flequillo plano,
abolladuras con forma
en la grada de la redención forzosa,
burbujas de vidrio oxigenadas
por soldados de plomo de juguete
de un niño que no sabe llorar,
tierra batida y nunca poseida.
Horas que son
sólo locuras para llevar
cuando la vida cruje.

-Diciembre 2022-
Marino Spadavecchia
 

Cicalio di cardini impauriti
tra chiaroscuri indecisi
di una notte di luna calante.
Sole che traspira rugiade furtive
sui venditori di sogni, in agguato,
nell' angolo ottuso dello smarrimento.
Anime gemellate dal dolore
saltando a piedi giunti
verso la voragine celata dall' incoscienza,
corvi in paltò aspettando il banchetto.
Emozioni a mozzafiato
mi faranno morire, supino.

-dicembre 2022-
Marino Spadavecchia

*versione spagnola*

Zumbido de bisagras asustadas
entre claroscuros indecisos
de una noche de luna menguante.
Sol transpirando furtivos rocíos
en los vendedores de sueños, acechando
en el rincón obtuso del desconcierto.
Almas hermanadas por el dolor
saltando con los pies juntos
hacia el abismo que oculta la inconsciencia,
cuervos en paltó esperando el banquete.
Emociones extremas
que me harán morir, boca arriva.

-Diciembre 2022-
Marino Spadavecchia
 

Fragilità capillare
delle anche stanche di rifare
una vita a brandelli,
sedie capovolte e tavoli tarlati
sospesi nel vuoto.
Solitudine appiccicosa e viscida, stranezza che accarezza,
buffi assiomi sfornati dalla follia
di quell' azzurro lontano.
Guerra di azalee
sui balconi dei rimpianti:
dopo giochero' anch' io.

- dicembre 2022 -
Marino Spadavecchia

versione spagnola

Fragilidad capilar
de las caderas cansadas de rehacer
una vida hecha jirones,
sillas volcadas y mesas apolilladas suspendidas en el vacío.
Soledad pegajosa, viscosa,
extrañeza que acaricia,
divertidos axiomas
horneados por la locura
de ese azul lejano.
Guerra de azaleas
en los balcones de las lamentaciones:
Jugaré después.

- diciembre 2022 -
Marino Spadavecchia
 

Luminiscenza
dell'impossibile vestito a festa
lungo gli archi stolti
delle sorgenti impallidite.
Raffiche di strali pungenti
sotto la lingua infiammata e livida
dai miraggi invisibili di un avvento
che e' solo spavento.
Aquile stanche che, volando all'indietro
-per non cadere trafitte dalla noia-,
sconfitte saranno dall' Io,
come il Tempo, tiranno.

-dicembre 2022-
Marino Spadavecchia

Luminiscencia
de lo imposible disfrazado de asueto
a lo largo de los tontos arcos
de los manantiales pálidos.
Ráfagas de flechas urticantes
bajo la lengua inflamada y lívida
por los espejismos invisibles de un adviento
que sólo es espanto.
Águilas cansadas que, volando hacia atrás
-para no caer atravesadas por el aburrimiento-,
derrotadas serán desde el Ego,
como el Tiempo, tirano.

-diciembre 2022-
Marino Spadavecchia
 

Petricore di pioggia smaltata
sui selciati amorfi di luna piena.
Un truciolo di pane e quattro farfalle
su una fotografia consumata
da sguardi impenitenti,
aromi guizzanti a ferro battuto
e mandorle appena raccolte.
Silloge non finita
dei miei antenati,
colorata dal rosso fuoco
di un inutile tramonto
dipinto tra gli interstizi
di una dolce fitta al cuore.

Marino Spadavecchia
-dicembre 2022-

-Versione spagnola-

Petricor de lluvia glaseada
sobre los pavimentos amorfos de una luna llena.
Un trozo de pan y cuatro mariposas
en una fotografía consumida
por miradas impenitentes,
aromas de hierro forjado
y almendras recién recogidas.
Sílaba inacabada
de mis antepasados
coloreada por el rojo fuego
de un atardecer inútil
pintado entre los intersticios
de una dulce punzada en el corazón.

Marino Spadavecchia
-Diciembre 2022-
 

Turacciolo perduto
tra le onde sconosciute
di un oceano tormentoso,
pane azzimo fermentato
-nel cassetto della cucina-,
dimenticato e cancellato
dal tic tac del pendolo.
Addii a squarciagola,
abiti sgualciti dagli ematomi
dei ricordi affettati,
domande storte
cavalcando incubi sereni,
crampi acerbi
nel cervello del mio cuore.
Sempre lo stesso chiodo
in cerca di un martello.
Cattedrale arsa dalla nostalgia:
datti pace vecchio emigrato!

Marino Spadavecchia
dicembre 2022

- traduzione in spagnolo-

Corcho perdido
entre las olas desconocidas
de un océano atormentado,
pan ácimo fermentado
-en el cajón de la cocina-,
olvidado y borrado
por el tic tac del péndulo.
Adiós a voz en cuello,
ropa arrugada por las magulladuras
de los recuerdos rebanados,
preguntas torcidas
montando pesadillas serenas,
calambres inmaduros
en el cerebro de mi corazón.
Siempre el mismo clavo
en busca de un martillo.
Catedral abrasada por la nostalgia:
¡déjalo ya, viejo emigrante!

Marino Spadavecchia
-Diciembre 2022-


Bubbolío magico,
- dal tuo cuore al mio -
sulla strada degli arrotini ciechi
che affilano
i nostri desideri incantati.
Scarpe bucate dal tedio
dei sentimenti smunti,
giocolieri ruspanti
nel semaforo spento della passione
che arde ancora
dietro la persiana schiusa
di un non so chi amare .

Marino Spadavecchia
-dicembre 2022-

Sonajero mágico,
- de tu corazón al mío -
en el camino de los molinillos ciegos
que afilan
nuestros deseos encantados.
Zapatos atravesados por el tedio
de los sentimientos sosos,
malabaristas libres
en la luz apagada de la pasión
que aún arde
tras la persiana entreabierta
de un no sé a quien amar.

Marino Spadavecchia
-Diciembre 2022-
 

Stampa la vita
con mille colori
sulla copertina nera
di un libro di terrore
mentre giú, nel pianerottolo,
fantasmi in frac
cantano alla luna
- per non morire di nuovo -,
atmosfere surreali
di fisarmoniche.
Note strimpellate,
tra un litigio fugace
ed un addio per sempre.

Marino Spadavecchia
- Novembre 2022 -

-versione spagnola-

Imprimir la vida
en mil colores
en la portada negra
de un libro de terror,
mientras que, en el pasillo,
fantasmas con frac
cantan a la luna
- para no volver a morir -,
atmósferas surrealistas
de acordeones.
Notas rasgueadas,
entre una pelea fugaz
y un adiós para siempre.

Marino Spadavecchia
- Noviembre de 2022
 

El amor maduro, el que no tiene futuro
que se estanca entre latidos cansados
y los deseos blancos.
El amor que ni se va ni llega,
la de los pensamientos a la deriva,
puro y pueril como una noche de abril.
Amor maduro sin pretensiones,
buscando lo que nadie te puede dar ya.
Coartada que no condena,
excusa que no acusa,
prueba que no se puede encontrar,
todo en un susurro en este río
que no tiene voz.
El amor maduro sin quién lo ame,
triste monólogo de este último acto
de una comedia aún más triste.

novembre 2022

-traduzione dallo spagnolo-

Amore maturo, quello senza futuro
che ristagna tra battiti stanchi
e desideri bianchi.
Amore che non parte e né arriva,
quello dei pensieri alla deriva,
puro e puerile come una notte d'aprile.
Amore maturo senza pretese,
cercando ció che gia' nessuno ti può dare.
Alibi che non condanna,
scusa che non accusa,
prova che non si trova,
tutto sottovoce in questo fiume
che non ha voce.
Amore maturo senza chi amare,
monologo triste di questo ultimo atto
di una commedia ancora piu' triste .

-Novembre 2022-
 

Por una amiga
que llora,
para ella que sufre
en atavío
de cara demacrada
y sollozos saltarines.
Para una amiga
con lágrimas secas
por un desconcertado
mistral,
por una mueca
subyugada
en un instante
del todo.
Para ella
voy cosechando
las rosas negras
en el lodo
de la noche oscura
y he bordado
en sus senos,
los besos del olvido.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

                     #
                 #      #

Per un' amica
che piange,
per lei che soffre
abbigliata
di viso smunto
e sussultanti singhiozzi.
Per un' amica
con lacrime secche
da uno sconcertato
maestrale,
per una smorfia
sottomessa
all'istante
del tutto.
Per lei
vado raccogliendo
rose nere
nel fango
della notte oscura
e ho ricamato
sul suo seno,
i baci dell'oblio.

traduzione ed adattamento dallo spagnolo
a cura di Ben Tartamo
 

Esta tristeza insondable,
se estruja
como animal en calor
en las estenosis
inflamadas
de mi cerebro.
Lejana,como el mecerse
de las lanchas
en la orilla,
gris como un recuerdo azabache
que perdió su brillo,
voluptuosa,
como amante
insatisfecha después de mil orgasmos.
Esta tristeza
que dibuja grafiti
en la bascula
del tiempo
cuando ya no hay tiempo,
que vuela
a la inversa
en las películas
rebobinadas del pasado,
añoranza sin esperanza,
que se nutre de las migajas
de un corazón
borracho de amor,
que lanza
dardos almidonados,
contra blancos
invisibles,
que lame los dolores,
cuando son
más amargos,
que se viste
de popelina blanca
en un dia de asueto,
que lucha contra
lo imponderablemente
cierto y se sacia
a la sombra
de su sombra.
Ésta tristeza
no tiene
piernas ni alas,
se arrastra,
entre
los surcos de la vida,
buscando paz.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


Questa insondabile tristezza
stringe
come animale in estro
la stenosi
infiammata
del mio cervello.
Lontana, come il dondolio
delle barche
sulla spiaggia,
grigia come un ricordo fulmineo
che ha perso il suo splendore,
voluttuosa,
come amante
insoddisfatta dopo mille orgasmi.
Questa tristezza
che disegna graffiti
sulla scala
del tempo
quando non c'è tempo
che vola
all'indietro
nelle pellicole
riavvolte del passato,
desiderio senza speranza,
che si nutre delle briciole
di un cuore
ubriaco d'amore,
che lancia
dardi inamidati,
contro bersagli
invisibili,
che lecca i dolori,
quando sono
più amari,
che indossa
popeline bianco
in un giorno libero,
che combatte
l'imponderabile vero
e sazia sé stessa
nell'ombra
della sua ombra.
Questa tristezza
non ha
gambe o ali,
si trascina,
nei solchi della vita,
cercando pace.

traduzione ed adattamento dallo spagnolo
a cura di Ben Tartamo
 

 

Emmarcada en un passepartout
de livida pana,
mi vidas es como la de
un equilibrista
que camina en la cuerda floja
tendida entre dos rascacielos
en demolicion.
Los recuerdos brotan desde el surtidero
mas lejano
de la plaza
como vertiginosos papellillos
y me siento a esperar
que mi corazón
se olvide de mi.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

                       *
                     * *

Incorniciata in un passepartout
di lividi velluti,
la mia vita è quella
di un funambolo
che percorre la corda tesa
tra due grattacieli
in demolizione.
I ricordi zampillano
dalla fontana
più lontana
della piazza
come coriandoli
vertiginosi
e mi siedo
ad aspettare
che il mio cuore
si dimentichi di me.

-traduzione a cura dell'autore-


La vida que contar
es la mia, la tuya
las de todos,
lo que estamos
recorriendo
esta autopista
sin salida
y sin marcha atrás.
Luces intermitentes,
verdes, amarillas
y rojas,
pautan nuestros limites de velocidad.
Arriba el cielo,
abajo un carril
de asfalto
y un jilguero de trapo,
colgando de la solapa,
Virutas de nada,
serrín del tiempo,
que nunca se apaga.
Peajes solitarios,
bandadas
de latidos presos
en las palabras mudas,
en las imágenes
difuminadas y crudas de un pasado,
que es el espejo
del hoy,
alucinación del mañana,
martirio de siempre.
Mis lágrimas
son el bebedero
de los torpes cuervos que,
braman mi,ya,
desabrida carne.
Tengo que poner
mi alma a salvo,
no debo fallar.
Detrás del
"Yo puedo",
está la Luz.

18/02/2021
Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione ed adattamento dallo spagnolo a cura di Ben Tartamo-

La vita da raccontare
è mia, tua, di tutti,
cosa siamo
in viaggio
su questa autostrada
con Uscita Vietata
e nessuna retromarcia.
Luci intermittenti,
verdi, gialle e rosse
fissano i nostri limiti di velocità.
Paradiso in alto,
lungo una corsia di asfalto
e un cardellino di pezza,
appeso al bavero,
trucioli di niente,
segatura del tempo,
che non si spegne mai.
Pedaggi solitari
stormi di battiti serrati
in parole mute,
nelle immagini sfocate e crude
di un passato,
qual è lo specchio
di oggi,
allucinazione di domani,
martirio di sempre.
Le mie lacrime
sono il trogolo
dei goffi corvi che,
bramano già ora
la mia carne insipida.
Devo mettere
la mia anima al sicuro,
non posso fallire.
Dietro lo "Io posso",
c'è la Luce.
 

Eres la incompatibilidad
hecha realidad,
el oleo gris y ferruginoso
sobre un lienzo primaveral,
el hacha del verdugo
que divide,
en mil muñones
el corazón bravío.
Somos el fuego
y el agua
de las comparaciones absurdas,
cuando el canto
ya es llanto.
Te encerré,entonces,
en un tonel de tropel
y te lancé
a lo más profundo de mi alma,
allí,bendito Amor,
solo serás céfiro
de un mar en calma.

Marino Spadavecchia
18/02/2021.
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

Sei l'incompatibilità
in questa realtà,
l'olio grigio e ferruginoso
su una tela primaverile,
l'ascia del boia
che divide,
in mille monconi
il cuore coraggioso.
Siamo il fuoco
e l'acqua
di assurdi paragoni,
quando la canzone
è ormai un pianto.
Allora, ti ho rinchiuso
in un barile di sentimenti
e ti ho buttato
nel profondo della mia anima,
lì, benedetto Amore,
sarai solo zefiro
su un mare calmo.

traduzione ed adattamento a cura
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


Incapaz de amar,
si la sinuosidad
de mi decepción,
golpea los ultimos vastagos de los
versos enchinados,
por la purpura evocación.
Incapaz de amar,
por los grilletes
de los recuerdos
que arden en el reverbero
de la inutilidad,
por las gringolas
de la ceguera atada
al último exhalar.
Incapaz de amar, porqué no quiero
recorrer mis asfixiados viajes,
en los abismos
de la incertidumbre,
los clavado en los
cielos tormentosos y los vuelos en los
océanos dolorosos.
Incapaz de amar
a la luz del sol porqué,una noche,
buscando una rima perdida en las tinieblas,
bote' mi amor
en los desechos
de la vida.

Marino Spadavecchia
14/02/2021
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

traduzione

Incapace di amare,
se la sinuosità della
mia delusione,
colpisce gli ultimi steli
dei versi rabbrividiti
dalla purpurea evocazione.
Incapace di amare,
per i ceppi dei ricordi
che bruciano
nel bagliore
della inutilità,
per i grimaldelli
dell'offuscamento
legato all'ultimo respiro.
Incapace di amare,
non voglio ripercorrere
i miei viaggi asfissianti
negli abissi dell'incertezza,
tuffarmi in cieli
tempestosi e volare
negli oceani dolorosi.
Incapace di amare quando il sole brilla,
perché, una notte,
cercando una rima smarrita
nell'oscurità,
buttai il mio amore,
nei rifiuti della vita.

Marino Spadavecchia
14/02/2021
 

Poesia anclada en la bahía
de las aritmia de mis deseos
por no poder
hacerte mia .
Dorados granos
de trigo hechos
pan azimo y salvado
en la abstinencia
por tu ausencia.
Bañarme en ese haz
de luz de luna llena.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

traduzione ed adattamento dal venezuelano
a cura di Ben Tartamo

Poesia ancorata
nella baia dell'aritmia
dei miei desideri
che non possono
farti mia.
Chicchi di grano
fatti pane azimo e crusca
in astinenza
per la tua assenza.
Bagnarmi
in quel fascio di luce
di luna piena.
 

......de su propia conciencia,
esa voz interior que,
no grita
pero ensordece,
que no juzga
pero condena,
que no tiene armas
pero mata.
Es el antioxidante
de la humana fallacia.
Es el otro yo fastidioso y odioso,
que nos persigue y aturde,
un zancudo que no nos deja dormir,
es el sonido de una alarma atascada.
Obcecadamente
ella nunca pacta o se transa,
ni sabe nada de
diplomacia.

Del libro
"El notario y yo"
Autor: Marino Spadavecchia
Derechos Reservados

traduzione ed adattamento
a cura Ben Tartamo
Poetry's Dream- Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

...della propria coscienza,
quella voce interiore che,
non urla, ma assorda,
che non giudica, ma condanna,
che non ha armi, ma uccide.
È l'antiossidante
del fallimento umano.
È l'altro sé fastidioso e odioso,
che ci perseguita e ci stordisce,
una zanzara che non ci fa dormire,
è il suono di un allarme inceppato.
Ostinatamente non fa mai patti o compromessi,
né ne sa niente di diplomazia.

Dal libro
"Io e il notaio"
Autore: Marino Spadavecchia.
Tutti i diritti riservati.
 

"Ya non son para ti"
Experimentar la
liberada dependencia
de un amor mezquino y tragico
es la epifania
que aquieta
mi sombría aquarela.
Ya mis versos
non son para ti, ahora son libres
y videntes.
Sin recordarte,
sin extrañarte,
sin la obsecacion
de los arrepentires.
Mis notas poeticas
van de estero en estero,cantando
tonadas
de emancipación,
como el trillar de las aves
ya no tienen
fronteras.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

traduzione ed adattamento
dal castigliano
a cura di Ben Tartamo

"Non sono più per te"
Sperimentare la dipendenza liberata
da un amore meschino e tragico
è l'epifania che estingue
il mio cupo acquerello.
Non sono più per te i miei versi,
ora sono liberi e preveggenti.
Senza ricordarsi di te,
senza sentire la tua mancanza,
senza l'ossessione dei rimpianti.
Le mie strofe
procedono da sorgente a sorgente,
cantando melodie di emancipazione,
come il cinguettio degli uccelli
non hanno più confini.
 

Vacuus
La nostalgica tristeza
es el apostema
del Amor.
Tierra, fuego,aire y agua,
los cuatro elementos
de filosofica memoria,
pilastres que sustentaban
las teorias
de Empedocle y Aristoteles,
en Vacuus,
estrella itinerante
de la octava galaxia
no existían;
solo habia
luz, color y musica.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia


-traduzione a cura del Team
Poetry's Dream-Amici di versi
Artisti Venezuela-Italia

Vacuus
La tristezza nostalgica
è l'apostema dell'amore.
Terra, fuoco, aria e acqua,
i quattro elementi
di memoria filosofica,
pilastri che sostenevano
le teorie di Empedocle e Aristotele,
in Vacuus,
stella itinerante
dell'ottava galassia
non esistevano;
c'era solo
luce, colore e musica.


"Descansa mujer"
Descansa mujer,
como las riberas
al anochecer,
como los pastizales
después de la lluvia,
como el corazón
después de una emoción.
Descansa como la nieve
después de la ventisca,
los ojos después del resplandor,
como tu alma
después de una oración.
Descansa en el sublime amor
que yo te ofresco.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream - Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione italiana a cura
Poetry's Dream - Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

"Riposa Donna"
Riposa Donna,
come le rive del fiume
al tramonto,
come le praterie
dopo la pioggia,
come il cuore
dopo un'emozione.
Riposa come la neve
dopo la tormenta,
gli occhi dopo il bagliore,
come la tua anima
dopo una preghiera.
Riposa nell'amore sublime
che ti offro.
 

"Anche noi poeti"
Anche noi poeti siamo dei codardi,
come quando, alla pari dello struzzo,
abbiamo sepolto la testa
nelle nostre rime e versi sciolti.
Quando ci si isola e non si esce,
per far valere i propri diritti
di uomini liberi,
pensando che sia
esclusivo compito degli eroi.
Quando non ci strappiamo la camicia
e non mostriamo il petto
sfidando una pallottola o una baionetta,
combattendo il tiranno,
il satrapo e l'usurpatore.
Quando giriamo per il Parnaso,
solo vedendo il mondo da lassù.
Anche noi poeti siamo dei codardi,
quando sublimiamo
amore e passione da una donna,
quando c'è un amore
molto più esaltante
che si chiama amore per il prossimo.
Quando soltanto,
noi apprezziamo e cantiamo per esso
agli odori colorati
dei fiori e degli uccelli,
e non abbiamo notato
il fetore della malvagità umana
e i fumi puzzolenti,
delle acque stagnanti,
di povertà, di miseria,
e le catene subliminali della schiavitù.
Quando ci perdiamo
nella sterilità e ancor più,
di diatribe odiose
di stili e armonia,
di sonorità ed eufonia,
sapendo che solo la pace dà pace.
Andiamo poeti,
combattiamo senza paura
o codardia per l'umanità.
Anche noi poeti,
siamo agnelli di Dio
che tolgono via
i peccati del mondo.
Marino Spadavecchia

Poetry's Dream- Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

"También nosotros los poetas"
También nosotros los poetas somos cobardes,
como cuando como el avestruz,
enterramos la cabeza
en nuestras rimas
y versos sueltos.
Cuando nos aislamos y no salimos a la calle,
para hacer valer nuestros derechos
de hombres libres,
pensando que es
ingrima tarea de los heroes .
Cuando no desgarramos nuestra camisa y mostramos nuestro pecho desafiando una bala o una bayoneta,luchando contra el tirano,el satrapa y el usurpador.
Cuando deambulamos por el Parnaso,
solo viendo el mundo desde allá arriba.
También nosotros los poetas somos cobardes,
cuando sublimamos ,
el amor y la pasión
por una mujer, cuando existe
un amor mucho más enaltecedor y se llama amor
hacia el projimo.
Cuando solo apreciamos y le cantamos
a los olores colores
de las flores y las aves,
y no nos percatamos del tufo de la humana ruindad
y los malholientes vapores,
de las aguas estancadas,
de la pobreza,de la miseria,
y de las subliminales cadenas de la esclavitud.
Cuando nos perdemos en esteriles y más aún
obrobriosas diatribas
de estilos y armonia,de sonoridad y eufonia,
a sabienda que solo la paz da la paz.
Vamos poetas,luchemos sin miedo ni cobardia por la humanidad.
También nosotros los poetas,
somos corderos de Dios que quitamos los pecados del mundo.
Marino Spadavecchia
 

"Cabalgando una estrella"
Cabalgando una estrella trás otra
voy buscando tu amor
que se me perdió
cuando la luna se encapotó.
Circumnavegando estoy,
las orbitas de satelites y planetas
con mi capsula espacial,
anhelandote, a ti mujer especial .
Te encontreré en un crater
o en un mar de lava?
Tal vez en una tormenta cosmica
o en los regazos de un lucero?
Estará tu aura oculta
en una galaxia desconocida
o te escudaras detrás de un eclipse?
Alternativas no hay,
seguiré mi viaje hacia el infinito
porqué, sabes,
la eternidad eres tu,
dulce amor mio.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia

"Cavalcando una stella"
Cavalcando una stella dopo l'altra
vado in cerca del tuo amore,
che persi,
quando la luna scivolò via.
E circumnavigo
tra le orbite dei satelliti e dei pianeti
con la mia capsula spaziale,
anelando per te, donna speciale.
Ti troverò in un cratere
o in un mare di lava?
Forse in una tempesta cosmica
o in grembo a una stella?
La tua aura sarà nascosta
in una galassia sconosciuta
o ti nasconderai dietro un'eclissi?
Non ci sono alternative,
continuerò il mio viaggio
verso l'infinito, perche', sai,
l'eternità sei tu,
dolce amore mio.

traduzione a cura
Benedetto Tartamo
Poetry's Dream
Team Artisti Venezuela-Italia


"Ese horizonte"
Ese horizonte azul pardo,
de parpadeos
nostalgicos y curiosos,encubierto
en una noche
de pia locura con el
brio de una jocosa
y libada zarzuela,
se incrusta en mi
labrego delirar
desde el muelle
de mi mar de olas
rebeldes y rocas tenaces.
Es un algoritmo inutil en la ciencia
perfecta de mi dolor,ahora que
me pregunto adonde fue a parar
ese sentimiento saturo de paroxismo ,
exasperación y frenesí,
mientras vivo la recta segmentada
del ser o no ser,
por tu amor.

Marino Spadavecchia
"Poetry's Dream - Amici di versi"
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione dal venezuelano-

Quell'orizzonte blu temporalesco
di lampeggi nostalgici e curiosi,
coperto da una notte di pia follia
con il brio di una divertente
e sensuale zarzuela,
si unisce a me, pazzo furioso,
dal molo del mio mare
di onde ribelli e rocce tenaci.
È un algoritmo inutile
nella scienza perfetta del mio dolore,
ora, che mi chiedo,
dove sia andata a finire
quella sensazione satura di parossismo,
esasperazione e frenesia,
mentre vivo la retta segmentata
dell' Essere o non Essere,
per il tuo amore.
Marino Spadavecchia


Me encantan tus horas eternas.
Amo tu luz
que es una oscuridad sin fin.
Me encantan los latidos
de tu corazón muerto.
Me encanta tu alma sorda.
Me encantan las palabras que no dices.
Me encanta tu aliento
que es el viento
al atardecer.
Me encanta tu blanco
y tu negro que nunca
se convierten en color.
Me encanta tu loca alegría de ser
loca.
Me encanta tu ternura
que es miedo.
Me encanta tu orgullo
que es la inseguridad.
Me encantan tus caderas
que son trampas
de placer.
Me encantan tus profundos besos que son
víboras venenosas.
Me encanta esa.
que no eres
y me gusta aún la
que
podrías ser.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Artisti Venezuela-Italia

-traduzione dal venezuelano-

Amo le tue ore senza tempo.
Amo la tua luce
che è buio infinito.
Amo i battiti
del tuo cuore morto.
Amo la tua anima sorda.
Amo le parole che non dici.
Amo il tuo fiato
che e' vento
di tramontana.
Amo il tuo bianco
e il tuo nero che mai
diventano colore.
Amo la tua pazza gioia di essere
pazza.
Amo la tua tenerezza
che e' paura.
Amo il tuo orgoglio
che e' insicurezza.
Amo le tue anche
che sono trappole
di piacere.
Amo i tuoi baci profondi che sono
vipere velenose.
Amo quella
che non sei
e amo ancora di piu'
quella che
potresti essere.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Artisti Venezuela-Italia
 

"Y todo vuelve a brillar"
Acuciosas saetas
taladran los ojos
de mi corazón
soplado,
por los inútiles versos de amor.
Abro los candados
del jardin
de mi perdida inocencia
y entre espinas
y zarzas encuentro
el candor
de mi sentimientos
atascados.
Más allá,
una alondra herida
canta las canciones
del olvido
apoyada al arbol
de la esperanza....
y todo vuelve a brillar.
Marino Spadavecchia

-versión italiana-

"E tutto ritorna a splendere "
Frecce affilate
bucano gli occhi
dal mio cuore
soffocato,
dagli inutili versi d'amore.
Apro le serrature
del giardino
della mia perduta innocenza
e tra le spine
e rovi trovo
il candore
dei miei sentimenti
impantanati.
Più in là,
un'allodola ferita
canta le canzoni
dell'oblio
appoggiata all'albero
della speranza ...
e tutto ritorna a splendere.
Marino Spadavecchia
 

Haiku
Café con leche
olvidemosnos todo
también los sueños.


Amo amarte
tiernamente mia
entre luceros.


Lluvia de marzo
petricor y aroma
consolandome.


"Momento mori"
melancolicamente
dibujo aros.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Artisti Venezuela-Italia

-traduzione dal venezuelano-

Caffèlatte
dimentichiamo tutto
anche i sogni.


Amo amarti
teneramente mia
tra le stelle.


Marzo pioggia
petricor e aroma
confortandomi.


"Memento mori"
malinconicamente
disegno cerchi.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Artisti Venezuela-Itali
 

A la humana posteridad
que develar querrá
con pingue curiosisad,
la Musa mia,
pregonar tendré
que de una Venus y una
arpia fruto engendrado fue.
Rostro angelical,
sensual caminar, canto de sirena
en alma de Hidra
y corazón de hiena.
Inutil faena y desesperanzada,
fue de mi pasion la cura,
de amor no conoce
ni de sus riberas
explorar la apena causa
de su promiscuo libido
la piel repleta y en las oquedades
de un mar de espanto,
incosciente,
su ser navega.

Marino Spadavecchia
Poetry's Dream-Amici di versi
Team Artisti Venezuela-Italia

-traduzione dal venezuelano
a cura dell'autore-

Alla umana posterita' che,
con pingue curiosita'
saper vorrà
della Musa mia la culla,
svelar dovro'
che di Venere e una Arpia obbrobio fu.
D'angel il viso, leggiadro il camminar ,
canto di sirena
in anima di Hidra
e cuor di iena.
Disperato e inutile lavoro
della mia passion la cura
Amor non conosce
né delle sue sponde
discerner vuole
causa sua promiscua libido
che copre la di lei pel tutta.
E nella vacuita'
di un tenebroso mar,
cieca e insensibil naufraga.
Marino Spadavecchia
 

Eres la dieresis de mi vergüenza espuria,
el hiperbaton que desordena mis pensamientos,
la elipsis de mi felicidad perdida,
la hiperbole de mi tristeza sin final
y la comparación que nunca encuentro
en los trastes de mi transida poesia.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Venezuela-Italia

-traduzione dal venezuelano-

Tu sei la dieresi della mia vergogna spuria,
l'iperbato che disordina i miei pensieri,
l'ellissi della mia perduta felicità,
l'iperbole della mia infinita tristezza
e la similitudine che non trovo mai
tra i fremiti della mia sofferta poesia.

traduzione a cura di
Ben Tartamo
Poetry's Dream-Amici di Versi
Team Artisti Venezuela-Italia


-68-
Dime amor a quien le pido mis poesías
y mis noches de desvelo.
A quien le arranco la dicha que perdí.
A quien susurro mis palabras de miel, entrecortadas y profundas.

A quien le entrego las llagas de mi corazón
y las largas esperas en tu pecho de afrodita.
A quien le regalo el amor que me queda,
cuando en mi vida ya anochece sin remedio.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Venezuela-Italia

-traduzione dal venezuelano-

Dimmi Amore a chi chiedo la mie poesie e le mie notti insonni.
A chi domando la felicità che ho perso.
A chi sussurro le mie parole di miele, frammentarie e profonde.

A chi do le ferite del mio cuore
e le lunghe attese nel tuo petto di Afrodite.
A chi do l'amore che mi è rimasto,
quando nella mia vita è già buio senza rimedio.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Venezuela-Italia


-66-
Revuelvo las barajas de mis sueños quebrados,
en la penumbra de un desván sin paredes,
me encuentro solo, ciego, completamente cubierto
del lodo de tus besos y de las miserias de tu amor.
Relanzo las apuestas en un torpe intento
de resucitar un juego ya perdido.

Estoy rodeado de los fantasmas del pasado,
pero los fantasmas no hablan,
solo aturden mis ya inútiles pensamientos.
Yo sigo esperando que salga
el sol radiante de mis mañanas sin ti.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Venezuela-Italia

-traduzione dal venezuelano-

Mescolo il groviglio dei miei sogni infranti,
al crepuscolo di una stanza senza pareti
mi ritrovo solo, cieco, completamente coperto
dal fango dei tuoi baci e dalle miserie del tuo amore.
Rilancio le scommesse in un maldestro tentativo
di far risorgere una partita già persa.

Sono circondato dai fantasmi del passato,
ma i fantasmi non parlano,
solo stordiscono i miei pensieri già inutili.
Sto ancora aspettando
che il sole splendente delle mie mattine
sorga senza di te.

Marino Spadavecchia
Team Poetry's Dream
Venezuela-Italia


"Questa pioggia"
Questa pioggia
non vuol proprio cessare,
sembra il pianto
di un angelo ferito.
Sul vapore umido
della finestra,
disegno un cuore trafitto da una freccia
e le nostre iniziali,
se e' troppo romantico e banale,non mi importa,
ame sta' bene cosi.
Chissaà, quando ti potro' rivedere,
anche tu come me,
sarai stranita e zittita
da un assurdo pezzo di stoffa
che ricopre il tuo volto
e i nostri sentimenti.
Allora, chiedo a Dio un favore,
che domani possa svegliarmi
con una coda,
sí, una uguale a quella che hanno i cani,
cosí quando ti incontrero'
e non potro'
né abbracciarti,
né baciarti,
scodinzolero'
come un matto
e capirai
quanto ti amo.
Marino Spadavecchia

traduzione dal venezuelano

"Esta lluvia"
Esta lluvia
no se detendrá,
parece como el llanto
de un ángel herido.
dibujo con el vapor húmedo
de la ventana,
un corazón atravesado por una flecha
y nuestras iniciales,
si es demasiado romántico y cursi,
no me importa,
Me parece bien.
Quién sabe cuándo te vuelva a ver, como yo,
Te sorprenderá y te silenciará un absurdo...
pedazo de tela
cubriendo tu cara
y nuestros sentimientos.
Entonces le pido a Dios un favor,
que mañana yo pueda
despertar con una cola,
sí, una como las que tienen los perros,
así que cuando te vuelva a ver
y no puedas
ni abrazarte,
...ni besarte,
menearé mi cola
como loco
y sabrás
cuánto te amo.
Marino Spadavecchia 



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