Poesie di Marilena Fabiani


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Seguitiamo il calvario delle ore,
ad ogni svolta poggiamo
la croce al suolo
arso dal vento:
il fango eterno di questa prigione.
Dura corteccia:
la forte pianta abbatte
il pianto infame,
che non cessa su noi di riversare
l'amaro sale dagli occhi del sole.
Bruciamo!
Siamo molti,
ma in pochi ritorniamo
a naufragare dal rosso mar di fiamme
al puro,
azzurro mare.

Giganti invisibili
Movimenti ancestrali
sopra l'abisso di divelte
sotterrate decenze;
sotto le mani zolle acri,
molli, fanghiglie dorate
fregi di conchiglie.
Movono alabastri, pietre dure,
forme come di neve
sotto la vana volta
rivolta; il cielo spremuto a sangue
e langue
la libagione del destino;
di un solo fardello fare
un fagotto d'umanità stracciata,
da buttare
e resti d'arpe armare
titaniche corde
accordano melodia di rovine



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