Poesie di Antonia Scaligine


Home page  Lettura   Poeti del sito  Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche


e-mail
antoniscal@libero.it 

Chi sono? Cosa faccio? Factus sum mihi magna questio, disse S. Agostino l'uomo stesso è una domanda. Sono Antonia Scaligine , ho 66 anni, abito a Taranto. Il poeta Carlo Chionne ha scritto che la mia poesia è: LA MELODIA DELLA SPERANZA- è un gomitolo che sembra voler sfidare il lettore a ritrovarne il capo. La poesia per me è legata sempre alle emozioni,al sentimento, ma è anche invenzione che diventa storia, memoria, nostalgia, oppure un discorso su me stessa e con Dio. Credo sia questo il messaggio, senza pretese e molto candidamente sta al fondo delle mie modeste composizioni e nei vademecum che ho pubblicato per uso privato .

Leggi altre poesie di Antonia
Leggi i racconti di Antonia
 

Ma come dare alla vita
una giusta regolata ?
Io non dico
cosa è la vita
se pur si sa che è tempo
che non possiamo sottrarla al tempo
Ma come dare alla vita
una giusta regolata ?
Se vissuta tra cose sane
può dare gioia
e ci tiene lontani
dalle troppe voglie effervescenti
scintillanti
spesso ci sorprende il dolore
che ci colpisce come una dura pietra
quel dolore non può essere pensato
ma solo sofferto e curato
e se il corpo non si stacca
dalle cose materiali
l’anima viene ferita
allora …
con stupore cerchiamo l’anima
per dare una giusta regolata
alla vita reale
tra repentini balzi di gioia e dolore
tra voli e inabissamenti
percosse e carezze
quella vita che spesso smentisce
le cose che sogniamo
“noi siamo i naviganti della vita”
timidamente o sfacciatamente
la palpiamo, la esploriamo
se passa veloce dà angoscia
se non passa dà noia
Pace è la vita
e se c’è all’esterno
la sentiamo dentro
la vita rafforza
al domani dà forza
e il presente non smorza
quel che conta è vivere con il cuore
perché ogni attimo ci sorprende
e si rivela nel battito del cuore
 

 

Parole
con il cielo e il mare dentro .

Quando i colori
si confondono in un regno
in cui mi dileguo volentieri con loro
vorrei avere un pennello una tavolozza
una spatola per fissarli sulla tela
Come vorrei essere una pittrice?
purtroppo non lo sono
Cosa mi resta , allora?
Avere fra le mani una penna
e i colori diventano parole
che hanno dentro
l’ azzurro del cielo
il verde del mare
il rosso di un tramonto
il brillante delle stelle
l’argento della luna
non saranno di certo
affascinanti
come quelli di un dipinto
ma agli occhi di chi sa spingersi
in un oltre avvolto di bellezza e di mistero
rivelano una luce inaspettata
che si accende tutti i giorni
nell’azzurro del cielo
tra nuvole bianche
cullate dal vento
nel verde del mare
con una vela che si dondola sull’onda
il tutto se pur non è una grande poesia
diventa una tela di parole
con il cielo , il mare e il divino dentro .
 

Ho raccolto una conchiglia...
Ho sentito il mare
ondulato
increspato
tra promontori rocciosi
sereno ,argentato
come nelle notti di plenilunio
cangiante è il suo vestito
mutevole è il suo canto
come quello di serene
ammaliatrici
È un cielo capovolto
vorrei confondermi
con la sua risacca
ma preferisco la riva
è più sicura
Ma dove portano le acque del mare ?
Per Ulisse verso casa
per Colombo lontano
dalla terra desiderata
Ogni goccia di mare
è una goccia di vita
non muore
s’apre ad un’ altra vita
diventa oceano
ci travolge come il vento della speranza
S’impenna onda su onda
e si avvinghia ad un terra migliore
unisce i paesi che divide
e si fa
cammino sull'onda a
lascia l'impronta
di passi pesanti
a riva trova
il suo riposo
spesso però la luce affonda
in una confusa marea di confini
e l’orizzonte diventa
un miraggio
 

 

Cosa ci resta dell'autunno?
Seduta sul greto dei miei pensieri
libero la nostalgia
le dolci emozioni di un tempo che stanno sparendo
quando le lacrime del cielo
s' intrappolavano in un cielo vermiglio
ricamato con caldi colori
quando schiacciavamo
le foglie accartocciate
dal pianto dentro
e fuori la tristezza
Cosa resta di quel tempo
solo il tempo che passa
e in silenzio dobbiamo frugare negli odori del vento
sperando di sentire il profumo dell' autunno
di vedere i fiammanti tramonti
di sentire il rumore delle caldarroste che scoppiettano per strada
sul carbone ardente
Ora tutto è diventato ricordo
che ritorna nel passo andato del tempo
Era il tempo ...
vale a dire
era l' autunno
che ora non c' è più
Ora si abbattono gli alberi
si distruggono i nidi
e l' aria che si respira sa di rapina, di guerra e di morte
Intanto si va
in settembre
in ottobre
in novembre
a disfare o aumentare le nostre inquietudini
e chino il capo
perché so che non indosserò più
quel tailleur
per vestire i miei giorni autunnali
 

Il ricordo
un ideale desiderabile o da cancellare ?

Tristezza di cose perdute
straziante fatica
come il sole tra la nebbia d’autunno
Ricordo
vieni da me
come un vento remoto
tra uno sfarfallio di petali di rosa
o di foglie ingiallite
vieni sempre
a portarmi briciole di un passato
a battere forte alle mie tempie
vieni a risvegliarmi le emozioni
i pensieri d’altro tempo
che mi raccontano
mi parlano
si posano nei miei silenzi
sul mio giorno incolore
o luminoso
a volte ,se potessi
ricordo
ti rimanderei nell’oblio
ma vieni
perché se tu non ci fossi
o non sarei più io
Ma cosa sarebbe la vita
senza il ricordo ?
Bella o brutta che sia
quando una cosa viene
ricordata
entra nell’eternità
anche se
non possiamo cambiare ciò che è già accaduto.
Come disse Stephen King
il passato può essere vissuto in due modi: come una prigione o come una fonte di saggezza.
 

 

Che meravigliosa bellezza è il Creato !
Bianche , nere
a pecorella
draghi ,a stella
ecco le nuvole come pensieri cambiano
umori
disegni e colori
anche se dietro
il cielo rimane sempre quieto , impenetrabile
Lo sguardo si perde
tra quei giochi di luce
tra i loro spiragli
la fantasia a qualche immagine conduce
Che meravigliosa bellezza è il Creato !
Sono messaggi del cielo che scivolano
nel nostro tempo quotidiano
Otello diceva :E che so’ le nuvole?
Boh!
Però sono belle!
Si !Quanto so’ belle!
Vanno vengono
si fermano
e quando si fermano
sono nere come rapaci
sbuffano come tori inferociti, ma son fugaci
vaporose come batuffoli di lana
fili di seta
e di bambagia vanno senza una meta
A volte ti avvisano con tuoni e fulmini
Disciolte in pioggia sulla terra scendono
e le loro gocce su ogni fronda scrosciano
Son gocce di rugiada
son gocce di ghiaccio
che spesso fanno
guerra
alla terra
 

 

L’estate se ne va …
Avevi sul capo
il cappello a larghe falde
occhiali oscuri
venivi dal mare
dal monte cantando
camminavi
con i tuoi infradito
sontuosa
sulla sabbia rovente
ambrata di sole
e il mare negli occhi .
Con i capelli sciolti dorati
con abiti succinti
andavi
sbarazzina
sempre più bella
in armonia con il tempo
in sintonia con lo spazio
Vengo a spiarti estate infuocata
mentre te ne vai
remando nel mistero del tempo
Senza irridere il tempo
ora la luna è in fuga
le stelle non precipitano più sui sogni
la vite ancora acerba d’agosto
maturerà in un vino
che sferzerà la testa
e alzando il calice
si festeggerà l’autunno , l’inverno
Settembre non sei meno noioso
di quel ragionar d’amore
sotto la luna
ma i sogni cadranno
insieme alle stelle
come castelli di sabbia
e tutto finirà tra banchi e cartelle .
Eppure l’estate
se pur rovente
si ama
per le voglie e cotte maree
che finiranno tra tremule foglie
 

La paura
Cresce nel rito banale dei giorni
evento ordinario
che tra insonnia e dolore
si sfila pian piano
dal filo del sorriso
s’attorciglia in una smorfia delusa
in un pianto silenzioso
tra brividi e sudore
felpata sussurra
alla fine arriva
nel mondo insicuro
che corre
insieme al tempo
La sua voce è
guerra
dolore, morte,
futuro
Il suo nome è paura
compromesso facile
triste
aumenta nel buio
di una notte nera
nel silenzio di una stanza
tra ombre, fantasmi
voci passate
Son punti neri
che lacerano i pensieri
e la vita diventa
un incubo ad occhi aperti
 

 

Spesso diciamo :
non perdere mai la Speranza
Quella corda invisibile che unisce
l 'oggi al domani
Ti vengo a cercare
Speranza
per trovarti nei miei pensieri
nascosti tra i segni dei ricordi
se pur mi porti sospiri
e vivi nei miei respiri
con un segno di Croce
a te m’inchino
ai sogni svaniti nel nulla
e ogni mio sguardo su di te si posa
Ti cerco
sui fili d’attesa
al di là dell’infinito
oltre i confini dell’ eternità
Ti cerco nelle nuvole
in quella bianca e paziente luna
nella luce del sole
in questo mio sordo e buio silenzio
So che ti troverò
e tu speranza
mentre ti cerco
dammi la mano
proteggi il mio cammino
A volte ti perdo
proprio là dove tanto ti ho cercata
mi appari celata
dietro il velo di una nera notte
che teme la luce dell' alba
 

 

Vieni luna blu
Vieni , luna
mistico lume solingo
vieni su con le stelle
ad una ad una
su con la sera
che mette in fuga il giorno
Sei una bianca, sottile toppa
sull’uscio della notte
stasera
sei piena
nella crespa sera
dai luce al cielo
alle stelle
la tua doppia rotondità
spettacolare
rende felpata e romantica
la notte
che illumini
con la tua luce blu
nel cielo di agosto
vorrei che un pezzetto di quel cielo
lumini il mio silenzio
Mentre scendi sempre più giù
nel mare ti gonfi
tra le onde ti dondoli
lunisolare incanto
in voi io m’incanto
prodigio che resterà a noi ignoto
si scioglie solo
ai margini fedeli con Dio
 

 

Ecco agosto
l’ ultima sinfonia dell’estate
dove le calde sere
sanno di vento
di brace e di arrosto
già la mente echeggia
canti ,balli
ore di spensieratezza
con richiami di brezza
il mare bacia la sua sponda
e il respiro si avvolge con l’onda
Il cielo
fa cadere le stelle
sulle voglie delle pulzelle
e su donne dai folli pensieri
che strusciano tra riccioli biondi e neri
scalpitanti d’allegria , di colori
tra conchiglia di onde
sgombre da ombre fonde
Su uno sfondo di vele
che oscillano come candele
l’ estate nel suo calore abbacinato
dalle avventure viene animato
chimere e desideri
sfidano il sole
e prendendosi per mano cercano fole
la luna dalla luce limone argenta il mare
e il cielo sfoggia come seta la luce stellare

Per tutti i poeti del sito
per i bravi commentatori
felice agosto
Per te Lorenzo ,in primis auguri per il tuo onomastico, San Lorenzo
 che ogni stella illumini i tuoi desideri
un caloroso abbraccio e un gioioso ,festoso agosto
 

Vorrei dire NO
Non voglio più cercare
altri motivi
che avvelenano la mia anima
per sventolarli nel mio silenzio
tra i miei perché…
vorrei dire no
al mio improvviso impeto di collera
se pur motivato e necessario
che rovina la mia vita
vorrei dire no
a chi crede di aver sempre ragione
far capire i loro sbagli
“di certo li faccio anche io"
Vorrei dire di no
a tutti gli inganni
a sogni e desideri ormai inutili
a chi ti toglie l’energia per sentirti libera
ma c’è solo un senso di rassegnazione
Vorrei dire no
a chi è assetato di potere e denaro
di morte al nostro cuore già distrutto
a quella freccia di fuoco scoccata in cielo
caduta sulla terra
che si fa voce , si fa rabbia
ti fa gridare NO
a questo sciame di politici corrotti
a quel rifiuto dei poveri del mondo
Come vorrei dire di si
ai miei giorni di quiete
alla terra pieni d’ulivi
e mandorli in fiore
Per tutti i miei no
chiedo perdono
ma continuo a gridare
la mia rabbia ad un cielo
che sta rendendo triste anche Dio
ma dov’è l’uomo
senza parole di superbia , di immodestia
io vedo più uomini di fuoco e cenere
Si odono solo passi di gente senza volto
tra nebbia ed aria infetta
e tra loro c’è sempre un nemico
 

Gocce d' infinito
Come il giorno che si accascia sul letto della sera
così mi accascio nell’ombra della notte
mi aggrappo a quel sipario di emozioni che non mi danno più sensazioni
li cullo per tenerli in vita
ma non lasciano più il brivido
son tutto , son niente
son gocce d’infinito
in quel cielo
ricamato da nuvole
sospeso sui fili dell‘attesa
di un sogno
frattanto
sospingo la mia mente
a ciò ch’è stato
ma non provo più
le emozioni di un tempo
son ormai irraggiungibili
si celano
dietro il ritmo incalzante
di anni ,giorni , ore
che mi sembrano apparentemente
attimi spariti
momenti svaniti
e poi
li ritrovo nei ricordi
sul viso scolpito dalle rughe
e faccio fatica
a ridere
ad amare
a correre
lascio che si fermano tra i pensieri
di affanno, di paura , di rabbia .
L’amore
il metro della felicità
della vita
lo cerco sempre
tra le memorie del mio tempo invecchiato
confuso negli angoli oscuri della mia mente
della mia fede
che se pur tra dubbi e chissà
non mi abbandona mai
Se solo potessi rispecchiarmi in te
vedrei cadere nella mia stanza vuota
gocce d' infinito
 

 

Vieni con me , speranza
Quando avrò smesso di cercare
quando non mi farò più domande
quanto tutto mi apparirà oscuro
vestiti di luce e vieni con me
speranza
là dove il mare è aperto ad ogni onda
là raccoglierò i sospiri
senza curarmi di come sarà il domani
vieni con me a vedere il mare
anche quando abbandona l’ onda sugli scogli
Vieni con me quando il tramonto
scivolerà sull’acqua e ferirà l’orizzonte
con le sue lame rosse
delle ultime luci del giorno
vieni con me
cammineremo a piedi nudi liberi sulla battigia
là dove i miei passi s'incrociano con le onde
per legarmi a quella onda invisibile
che unisce le mie attese
e quando mi attanaglia l’ansia del domani
quando il video del mio giorno sarà spento
quando la preghiera spiegata ai margini della sera
non sa più darmi pace
portami nel tuo posto , speranza
sul mare azzurro ai confini con l ‘orizzonte
e in quell’oscurità della mia notte
chissà se riuscirò a vedere più chiaro
 

Emozioni su onde smeraldo
sfidano sogni e caldo

Ecco Luglio tra notti vivaci
di sogni e di baci
si adagia su fantasie
e follie
chimere che sfidano il sole
cercando fole
la luna argenta il mare
il cielo sfoggia la luce stellare
Luglio appare meraviglioso
gioioso
una voce sussurra sensazioni
dando colore alle
.. . emozioni su onde smeraldo
che sfidano sogni e caldo
la sabbia dal sole rovente
diventa bollente
l’acqua con il suo azzurro velo
diventa cielo .
Sei come una donna
in minigonna
che struscia passione
e balla al suono di una bella canzone
con il seno che lievita la maglia
con la sua abbronzata caviglia
tra brividi sulla pelle
balla a piedi nudi sotto le stelle
Che son “ nu canestre de cerase
che a sera Dio l’esse e a matina u’trase”.
 

 

Nelle pause d’attesa
nel frattempo …penso

Si affaccia lunatica
nel cielo sfocato
la mia luna stasera
per spiare la notte
per catturare i pensieri
e nel frattempo penso
ma il mio pensiero pensato
sottrae solo il tempo
dal tempo ormai andato
Nelle pause d’attesa
nel frattempo …penso
a quei sussurri a ritmi lenti
a quella luna su una lama di scogliera
dove l’amore migrava
oltre gli orizzonti splendenti
un tempo lasciava l’ebbrezza
ora la freddezza
Perché non ho mai scritto una poesia d’amore?
Come dire…un amore …alla lettera
Sono sempre in apprendistato
esule d’amore
A volte è la mano a scrivere
ma non il cuore
versi , germogli mai fioriti
se pur accarezzati dal sole
sono qui ad appendere da sola
quei fogli scritti
sul mio calendario quotidiano
ma le parole d’amore che cerco
ora le trovo solo nelle preghiere per parlare con Dio
In riscontro all’amore sprecato
lascio i ricordi
calmano la ragione
ma non rinforzano il cuore
 

 

Avanza l’estate ma…
L’ estate tanto agognata
anche a Taranto
è arrivata
tra afa e calura
purtroppo…
Nel mare
s’infila il pensiero
in quel mare d’amare
che bacia la sponda
e il cuore batte con l’onda
ma …
il sole è infuocato
toglie il fiato
il cielo è giallo
perché ?
riscaldamento globale
magnetismo
o sabbia del Sahara ?
Intanto il suo raggio rosso
addosso
non fa respirare
ma solo sospirare
infuoca la terra
e il fresco vento
non vuole soffiare
Un caldo un po’ strano direi
anche i girasoli incurvano le spalle
l'aria è opprimente
come niente
si incendiano foreste
e si scatenano tempeste
mugolanti a mare
mentre il cielo chiude il suo azzurro
e spegne
dai nostri occhi
sogni e stelle
sotto il bianco e giallo
sorriso stampato a fuoco del sole
tra sospiri
tra il broncio della luna nascosta
vuota di stelle è la notte
 

Gira e rigira
Gira e rigira
la sera
s’infila stasera
in una gibbosa luna
la sua? ombra
in una cuna
dove le stelle
"che stasera non brillano"
si dondolano
spariscono
si perdono
si nascondono tra
il gioco delle luci artificiali
alla ricerca di un sogno o incubo
In quella toppa nera della notte
che si oscura
tra nere nubi segrete
come disegni sul muro
tracciati ad inchiostro di china
il capo al sonno si china

La notte è matura
in un sogno propizio
gira e rigira
sul tetto sonnambulo
alla ricerca di un letto
dove sonno e veglia
s’intrecciano tra riposo ed attesa
della luce del giorno
 

 

Pensosa mi interrogo e mi dico
non sprecare…

Non sprecare parole
con chi non ti ascolta
non sprecare la vita
con chi non se lo merita
non inviare poesie
a chi non le apprezzerà mai
L’uomo è vittima
di chi non rispetta la tua anima
parla con te l’anima tua
spreca il tuo tempo con chi ti ama
ascolta il battito della solitudine
che ti accoglie sotto un cielo di ansie
Parla con lei dei tuoi anni più vecchi
il cui ricordo gorgoglia nelle vene
come sangue di resurrezione
Pensosa mi interrogo e mi dico
non sarò più sola
se mi raccomanderò alla mia vita
se le mie parole
si poseranno sui miei silenzi
l’aria si profumerà di viole e sole
aprirò una parentesi al mio silenzio
per potermi ancora
specchiare in un mare di luna
alle speranze del domani
alle carezze e parole cullate dal tempo
e non annegherò …
in uno stato di bramosa quiete oscillero'
e tutto saprà di bello
i fiori , il mare , l’amore , l’amica
l’aria che respiro
 

Giugno
Ecco Giugno
dai giorni rullanti
d’ incanti e rimpianti
dai dolci respiri
dell’estate i sospiri
dalle ali azzurre vestito
dai campi di fiori fiorito
Riconosco la via che mi porta da te
e come Maggio ,Luglio amo anche te
la fine della scuola , le vacanze
il Santo, i gigli, le sue fragranze
Seguo il volo di mille pensieri
tra campi e silenti sentieri
il sole accarezza
tra refoli di brezza
mare e monti
a raggiungervi siamo pronti
Accarezzati dal caldo sole
nel giro di un girasole
assaporiamo il profumo della felicità
che si espande verso la libertà .
 

 

E poi arrivate... ricordi
ombre e bagliori di un passato
canti , baci ammaliati di luna
tramonti tra foulard di colori
gioco d’onde che dona il vento
illusioni d’immenso
delusioni che chiudono
a chiave la mente
E poi ... arrivi tu ricordo
per depredare il mio sogno
per fermare il mio respiro in gola
Allora, dimmi ricordo ?
Sei il pianto del cuore
che fingi di darmi sollievo
invece scruti il mio silenzio
capovolgi gioie e dolori
inseminati negli oblii del tempo
germogli che non fioriranno più
palpiti in lontane e tortuose chimere
dal retrogusto dolce /amaro
che spinge la memoria
oltre
Oltre, ciò che
mi fa pensare
oltre il silenzio
oltre la mia paura
mi fai camminare
in spazi remoti ,ignoti
in quella casa che il tempo
ha chiuso la porta
ma spinto da un vento di ritorno
rientri da una finestra
che ho lasciato aperta
 

 

Ascolta bambino
Scaccia ciò che ti nuoce
non avvolgere i tuoi occhi sinceri
nei cupi pensieri
fa che l’aurora accolga la tua voce

lasciala fremere nella tua innocenza
spezza la recita delle liturgie inutili
vaghezze ingiuste e futili
scaccia la guerra e ogni violenza

che infrange la tua infanzia innocente
lascia che i sogni
t ‘inebrino il cuore
e con il tuo grande stupore
esponi i tuoi perché tranquillamente

Perché c’è la luna perché c’è il sole?
perché di notte ci son le stelle
che nel cielo si accendono come fiammelle ?
perché c’è la guerra che tanto duole?

Difenditi dalla pioggia e dal vento
gioca se puoi con trenini di latta
fa che la tua infanzia sia sempre intatta
alza lo sguardo e il tuo mento

se pur vedrai gabbiani che fuggono
alle mitraglie e cercano un riparo
potenti e demoni che per il denaro
la tua speranza e sogni uccidono

Via la violenza, via la guerra
tu bambino sarai capace
con la tua onestà di portare pace
e giustizia su tutta la terra

e poi…ti fermerai a rileggere
il tuo quaderno a quadretti di ricordi
fatto di note e di accordi
con i tuoi bambini nelle tranquille sere
 

Sera
stasera
sosti perplessa
pungente
gremita di erosi pensieri
veleni al sapore di miele
Tremante sera
fermi il moto delle cose
e nel gioco delle tue luci artificiali
allunghi la mia ansia
di scappare , fermarmi
abbandonare il giorno
che si addormenta
cullato da un cielo vermiglio
mentre il buio della notte
frantuma i miei sogni ed incubi
che vibrano e tremano tra coltri e guanciali
Frattanto
sera stellata
avanzi decisa
tra sagome di ombre
e poi …cerco un raggio di luna
perché il mio pensiero
possa passare dalla tua cruna
e poi…arrivi tu , nostalgia
sì, perché è di sera che ti incontro
insieme a tante voci lontane
e sì, perché è di sera
che arrivano i ricordi
in un riassunto di anni ormai andati
in un concerto di note malinconiche
 

 

A volte si è poeta !
Se ti leggo
tu mi parli
se mi cerchi
io ti sento
se ci sei
io ti verso
in versi se pur diversi
per placare per poco la mia ansia
Spesso sei lontana , poesia
quando con carica di giustizia
vorrei salvare il mondo
ma fermo la penna sul foglio bianco
e non aspetto che tu ci sia
e mi domando sono un poeta?
Sarei poeta
se riuscissi a vedere
una luce dorata
in riva ad uno stagno
quando attraverso le mie emozioni
troverei sfumature rassicuranti
se pur contrastanti
pennellate sulla tela della mia anima
e la poesia diventerebbe la sua cornice
Così tu vieni poesia
sì, proprio come un quadro !
su /con la luna
ad una ad una
su/con le stelle di sera
con il mare franto
sugli scogli a spruzzo
Solo allora la poesia diventerebbe malia .
 

 

Sei nuda ... libertà
Libertà se pur
dai anima alla vita
sei nuda
come la neve senza fiocchi
sei nuda
come il sole senza calore
sei nuda
come un pensiero che illude
sei coperta dalla responsabilità
non puoi fare
ciò che ti pare
Non so dove sei
ti cerco
ma mi volti le spalle
sei come un libero pensiero
in uno spazio frenato
una catena invisibile
che non mi stringe
né mani, né piedi
ma mi lega alla coscienza
Sono libera ,sì
di camminare verso un castello
ma di saper sostare dietro ad chiuso cancello
sono libera, sì
di annullarmi in quel nulla che mi opprime
e di abbracciare quel tutto che mi dà amore
Per me sei come quel cucù
se pur canti
e suoni l’ ora
e fai cucù
non puoi volare
perché hai le ali legate
Al grido
viva la libertà
qualcuno a qualcuno
fa male
uccide
resti inchiodata a guerre
alla ferocia, al sangue
ma anche al fascino della vita
Amore ,verità , libertà
non esisterebbero mai
mai e poi mai
l’uno senza l’altro
 

 

Ben tornato Maggio
Voli fino al limite estremo
di ogni dire “mamma”
tieni acceso
il sacro nome di ” Maria”
mentre vesti frusciano
di raso rosa e bianco
tra i banchi delle chiese
I tuoi giorni si espandono
come farfalle
su tastiere di organi
diventano respiri
sospiri piumati
con ali materne
Maggio ,sai guardare il mare
afferrare il canto
sai ammirare la terra
per accogliere raggi di sole
dischiuse dai petali d'anima
Nella conca floreale dei tuoi giorni
canti, canti Maggio
solitario ed aspetti
il profumo della rosa
mutata in gemma di luce
per la Festa di Santa Rita
a Fátima ai pastorelli
sotto un verde manto apparisti
unisci i cuori come fiammelle accese
di canti ,rosari con mani giunte
Il tempo arcana natura
con passaggi di trasformazioni
cattura vibrazioni
emozioni e sensazioni
si dissolve , ritorna
ma niente rimane immutabile.
 

Qual è la via per l’orizzonte ?
L’orizzonte raccoglie il nostro guardare
il passo del nostro vivere
del nostro pensare
delle nostre preghiere

il baricentro dell’ago magnetico è oscillante
tra forse/sarà non sempre è rassicurante
negli intervalli e cambiamenti dei suoi colori
la luce si ferma e noi restiamo soli sotto i riflettori

Ma qual è la via per l’orizzonte?
nessuno saprà indicarla
oltre il mare , terra e monte
spesso ci perdiamo per cercarla

là dove la terra tocca il cielo in lontananza
là dove c’ è libertà e speranza
inchiodo sogni e pensieri
in quella linea di mistero e bagliori veri

Come l’orizzonte esce dall’oscurità
per diventare bagliore di visibilità
mi tolgo la vestaglia della notte fonda
per indossare la camicia dell’alba feconda
 

Cosa è vita ?
che domanda difficile
Si è detto di tutto
un insieme di tutto
come un pozzo
che si svuota al mattino
per riempirsi di speranza
e di notte di delusioni ed affranti
è come …
a dire il vero
non so più a cosa paragonarla
perché appena ? inizia
approda nella curva misteriosa
che unisce terra e cielo
Si dice perfino che è una barzelletta
perché c' è chi ride
e c'è chi piange
ma qualcuno l' ha davvero capita ?
È tempo
dove si perde
nei suoi cangianti colori
umori
con lei si entra
in un altro giorno
in un altro oggi
che chissà se diventerà
un domani
se ancora ci dondoleremo
come quella foglia tremula
che non sa se cadere
o restare appesa al ramo
In fondo , sia la vita venendo
che nelle mani a pugno stringiamo
sia la vita andando
che con le mani al cielo eleviamo
è un dolce e triste canto Bella è la vita?
o la vita bella ?
Una cosa so di certo
che la mia vita,
la mia giornata,
finisce sempre con
"grazie Signore"
 

...per poter meglio...
Fin quando potrò
pieghettare le ore insonni
tra i cuscini della notte silente
spegnerò la luce
e seguirò l’orma della mia ombra
là dove tutto prende ritmi più lenti.
e pregherò che presto
il mio volto giri alla luce
e aspetterò quel passaggio
dalla notte all' alba
per ringraziare Dio
... per poter meglio liberare l’anima dalla paura
per poter meglio strozzare
ogni incubo prima ancora che inizi il sogno
per poter meglio abbandonarlo in un dolce pensiero
avvolgerlo con un lenzuolo di seta
e cuscini celestiali
Come sarebbe bello
di notte
abbandonarsi in un sogno liberatorio
per poter meglio
catturare un fulgido palpito di stella
che mi conduce ai viali
di un radioso giorno
 

Cosa è un bacio ?
Sarà uno sguardo
Sarà un pensiero
Un gesto inviato da lontano
Sarà un smiley faces
ma rappezza
una giornata storta
schiocca sulla guancia
sulla bocca ,sulla pelle
sulla fronte ,sulla mano
ti fa sentire il battito del cuore
agrodolce sa il respiro
d’ambrosia il sospiro
che il vento rapisce
invia nel cielo
e si fa stella
o dentro la rete d’amore
si fa lucchetto
Ma poi cosa è un bacio ?
Se bastasse questo
l' affrancatura del mio messaggio
sarebbe sempre un bacio
ma a contatto con chi amo
resta nascosto nel cuore
dice tanto , tutto più di quello ostentato , dato in pubblico
ma è sempre la mia più bella emozione
un senso cullato dal vento dell’amore
che invio a chi voglio bene
ma non si vede,
non si sente
così come quel ti voglio bene
che ancora oggi non so dire
se pur amo con tutta la mia anima i miei nipoti
i miei figli e gli amici veri
Resterà sempre un bacio pieno di disagio
ma sempre pieno del mio amore
un bacio
un punto e basta
 

Chissà forse ...
Forse mi manca
l’amore dell’amore
per questo ti tengo in me
solitudine
In te mi perdo
e spesso mi abbandono
in uno stato di silenzio
in un vuoto contro un vuoto
mi ritrovo
Vorrei passare
oltre quel muro di mutismo
ma m’infrango e resto muta
Vorrei dar voce a quel silenzio
ricordare quelle parole non dette
dette male
non ricevute
ma so che con le parole
io non sono brava
allora mi abbandono alla poesia
anzi alla solitudine
Chissà forse dovrei cambiare la mia voce?
Chissà forse dovrei imparare ad amare ?
Le mie parole non dicono
si uniscono ai pensieri
che se pur leggeri
c’è sempre uno pesante
che diventa opprimente
un circolo vizioso
che crea sofferenza
dove si aggrappano
gli impulsi della mia vita
 

Cosa è il tempo ?
Vita
nello spazio di un giorno
di un anno
di un corpo
che accoglie illusioni
delusioni , gioie ,speranze
è attesa
per completare
ieri , oggi nel domani
che fiorisce o sfiorisce
gioca a cambiarsi
in una stagione
e placidamente si approda
o si affonda.
Il tempo sono io
Il mio correre
tra passi incerti
il mio veloce cammino
tra passi confusi
il lento andare
con passo corto
il tempo è scritto
sulla corteccia della mia vita
nell'incessante ritmo senza tregua
e vive nel mio edificio d'anni
migra in fuga
tra età e ruga
A volte lo perdo di vista
e lui ha il sopravvento
sui miei desideri , sui sogni
ché non ho fatto in tempo a viverli
e sì perché , tempo
ti ho perso di vista tante volte.
Chissà se ti trasformerai in attimi d’eterno
 

Pasqua
all’amore ci guida
nella Fede confida
e la morte sfida
Dio entra nella nostra vita
si rende familiare a noi
ma una lama affilata
lo uccide
ferma il respiro
e a tutti il sospiro
un grido di dolore
sparpaglia i sussurri
e una luce si accende
nel doloroso buio
Gesù alza la mano dolente
e quel buio diventa lucente
se pur moribondo
Lui benedice sempre tutto il mondo
Spettacolo senza applausi
sublimazione di anime
protagonista una Croce
un volto umano
palcoscenico terra / cielo
dove il tutto con nostro stupore
è diventato splendore
Non si può passare oltre
senza che salga il pianto
a liberarci di quel dolore
Perché piangi ? dice il Signore
C’è l’amore che lega
la morte alla vita
c’è solo un volto umano su quella Croce
e in quello puoi vedere Dio
che si congiunge al nostro .
Rallegriamoci apriamo il cuore
Alleluia!
Gesù è vivo
trionfa l’amore
Lui versa luce anche nei punti
più bui del nostro cuore
Una Luce che splende
alla gloria si accende
Maria, la madre
ha visto il figlio morire
Maria Maddalena
ha visto il Signore al cielo salire
Alleluia!
 

Vai in pace ci dice Gesù
Ramo d’ulivo
se pur nodoso
non appassire ,cresci sicuro
anche nell’oggi che spegne il futuro
porgilo sempre con amore
Ma un ramo d' ulivo
può diventare messaggio di pace
e sfidare il dolore e la morte?
Di certo , No
se nel cuore c'è voglia di guerra
Agita pure giulivo
il ramoscello d’ulivo
insieme all’inno che glorificò il Signore
“Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli”
Inno che va gridato per la nostra salvezza
ramo di ulivo che va offerto
al Padre ,al Figlio e allo Spirito Santo
Buone Palme a tutto il sito
che sia la domenica
da trasformare la rabbia in forza
la forza in pace ed unione
 

 

Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:
Vorrei che la mia voce
(che vibra nel silenzio )
non colpisse l' orecchio
di chi mi ascolta
ma diventasse eco
e ritornasse
tra le mie labbra
per risentirla senza astio e rabbia
e se mai cambiarla
con parole di pace e d’ amore
Vorrei che dalle mie labbra
uscissero solo parole
capaci di abbracciare
di chiacchierare con i fiori
odorosi di freschi giardini
per parlare con te ,Dio
ringraziarti di quest’alba
che ho visto stamattina
se pur ancora priva del
garrire delle rondini
e di caldi nidi sopra i tetti
perché si ode ancora
il fresco canto del vento
di questo metà Marzo
Vorrei che quell’arco lucente di luna
che vedo dondolarsi nel cielo
stasera
che ogni notte ti porto nel mio letto
raccogliesse tutte quelle frecce infuocate
inviate dall’uomo sulla terra.
 

Io sono in perenne attesa
Sotto una coltre di silenzio
ondeggia la mia attesa
che come una lenza pesca
la speranza
impiglia momenti
sotto la sabbia del tempo
Io sono in perenne attesa ...
Di cosa ? non lo so
non so cosa voglio
a volte mi fa compagnia
mi permette di stare meglio
spesso però attanaglia
la mia ansia
del come sarà domani
se quel treno che aspetto
è già partito
è fermo , oppure ritarda
di appena un’ora
e mi sembra un’eternità
Ma quanto è lunga l’attesa ?
oltre quel giorno , ora , attimo
e poi …ad aspettare
il risultato di un referto
buio e luce che si affrontano
nella gioia
perché appartiene
ad un bambino che sorride alla vita
nel dolore
perché è croce
emozioni che ondeggiano
tra pazienza
rabbia , insofferenza
E poi…ad aspettare
tra le trappole del tempo
che la speranza
mi conforta
e la pazienza
mi aiuta ad attendere
perché prima poi raggiungerò l' obiettivo
Intanto vivo
con la paura di andare indietro
di correre avanti
e il cervello diventa
la mia blindata
"zona rossa "
 

 

Un nom ! la femme
ti rispecchi in ogni dove
dans un espace d’un jour
e d’une soiree

Instancabil-mente
lavoratrice
nella tua casa triste o felice
intensa-mente
nel tuo silenzio
può nascere un grido di dolore
quando l’uomo a bestia si tramuta
e fa spregio del tuo nome .
Impetuosa-mente
amorevol-mente
afferma i tuoi si
grida i tuoi no
non sei sasso
non sei sesso
non sei dell’uomo possesso
non farti mettere al muro
Sei sempre preziosa come il corallo
se pur a volte debole come il cristallo
la tua fragilità
è solidità
mai e poi mai inferiorità
Mi piace rivolgermi all’uomo
e chiedergli cosa è per te , la donna ?
se da te sarà assolta
non solo per quello che c'è sotto la gonna
una vagina e delle belle gambe
Al tuo giudizio sarò maldisposta
se penserai solo alla curva rotonda
e la domanda si chiude sempre
nella quadrata testa dell’uomo .
Se pur mimetica di giorno ,velata di sera
felpata di notte, falsa ,frivola, sincera e saggia
magra alla Chagall, grassa alla Botero
con la « syndrome de la reine des abeilles »
sotto il tuo velo,donna , nascondi sempre un “mystère”la vita
 

L’ultimo uomo di qualità
Se c’è un uomo che si toglie il cappello
quando passa una donna
e offre il suo mantello
per coprire un povero o una nonna

senza sapere lui è l’ultimo uomo di qualità
un poeta vero , ve lo assicuro
negli occhi ha segni di onestà
e circola tra divieti con passo sicuro

di certo quello è un uomo di gran valore
l’unico rimasto sulla strada dell’onestà
con le sue idee strette nel cuore
cammina con le sue scarpe rotte con nobiltà

Si cerca sempre l’onestà
in se stessi , fuori e nella gente
ma la nostra falsità umilia la libertà
in questa società di dignità carente
 

Marzo arriva nudo
dal colle non ancora fiorito
anche se vento e pioggia
rimescoleranno ancora
le loro carte sulla terra
mentre si aspetta
una nota di primavera
che soffi via l’aria cupa
e apra le nuvole all’arcobaleno
al sole poco incandescente
ma più superbo perché all’imbrunire
riprenderà il suo posto

Marzo è come quella rosa
immatura nel suo boccio
che aspetta la primavera
ma il fruscio dei venti
impiglia tra i rami
petali e stami
il dolore della guerra
gli spiragli di sole
e tra ombre ed ansia
sul davanzale della speranza
saremo ogni giorno
a ragionar di guerra o d’amore.
 

Sono credente
non sempre clemente
ma prego ...

La poesia mi induce a riflettere
la preghiera in Quaresima mi fa credere
e prego
prego
Te , Signore
con il Tuo passaggio magico d’amore
con quel passaggio tragico di dolore
infiocchetti di rosa e celeste la vita
e a Te ritorna contrita
Prego
ma se la mia ragione si rafforza
la mia fede perde la forza
e i miei dubbi ritornano
le domande mi assillano
Perché si spezzano le ali ai giovani e bambini
distruggendo loro speranze e cammini ?
Perché c’è nel mondo tanto dolore ?
lo so , quel trapasso sconfitto
è stato per Te il nostro ingiusto delitto
per i nostri peccati sei morto
al cielo risorto
Tu che vedi il mondo
colorarsi di rosso profondo
e l’uomo vivere tra paura
dolore , il suo cuore cura
fermaTi sul nostro cammino
guida sereno il nostro destino
fa che il nostro piede mai vacilli
e nei cuori lasciaci i tuoi sigilli .
La tua famiglia chinerà la fronte
e la preghiera sarà tra Te e me l’unico ponte
Ogni segno di pace
soprusi e potere di ridurre è capace
Allora prego il Signore
che possa alleviare ogni dolore
umano , voluto dalla ferocia
dell’uomo che alla violenza si associa
 

 

Io so
cosa tu sei
cosa sono io
siamo tempo
frammenti degli stessi giorni
nel silenzio del primo mattino
nella luce che s’alza
e cala nella notte
che si accende nel lume eterno
e si spegne
nel sussurro d’angoscia
pronto a frantumarsi nel quotidiano rituale
che cammina
con passo scalpito
con i suoi arti
artigli agguerriti
Allontana le voci
fa nascere i sorrisi
e davanti a lui
aspettiamo
con pazienza
con speranza
un segno di pace
un sortilegio d’ ‘amore
Io so cosa è il tempo
un andirivieni di andata e ritorno
e noi siamo dentro con il fiato sospeso
aspettando di viaggiare con lui
 

Le parole
(Le parole sono finestre,
oppure muri
ci imprigionano
o ci danno libertà. Bebermeyer
)

Da principio il Verbo…
e poi la parola Divina
Magari se la parola
fosse rimasta divina
se ne dicono troppe
a frotte , a sproposito
amare , sagge
folli ,sane
banali, strane
che lasciano segni e cicatrici
tendenziose
prolisse
di fuoco fulminanti
Quante parole vorrei dire
ma non trovo mai la parola giusta
e ritrovarle dopo che si sono perdute
sarebbe impossibile
dalla bocca escono e volano
a raccontare un mondo di cose
ciascuno a modo suo
vanno ronzando, vibrano
diventano poesie
colori ,note , emozioni .
Se tutte le parole avessero un senso
uscirebbero dal falso riSerbo

(Una parola è morta quando è detta,
c’è chi dice così. Io dico invece
ch’essa comincia a vivere proprio quel giorno
Emily Dickinson
)
 

Pronto? sei tu …
Ho solo dieci secondi per dirti
che stasera non esco
resto a casa
anche se non ho niente da fare
e la noia di certo
mi poggerà il capo sul cuscino
mi coprirò con il plaid giallo
per darmi il sole
se dentro di me ci sono le nuvole
e poi…
attenderò che il sonno le spazzi via
Voglio restare a casa
sbadigliare su un libro
raccogliere i pensieri
vagliare sulle piccole cose
di questo mondo intorno a cui gira
non più l’amore , verità e onestà
ma solo rabbia
che sulla pelle e sugli umori
circola come un orologio senza sfere
e fa calare il sipario sulla vita
Guardare fuori dalla mia finestra
se c’è ancora quella luna piena ad attendermi
che all’orizzonte ancora
non muta nel giorno
Non ci sarò. No
non vengo amica
scusami
ma voglio restare a casa
lo scopo non è quello
di non voler uscire con te
ma desidero restare sola
per riparare i danni della mia vita
intorno cui gira il mondo della mia esperienza.
 

Quando
Quando stendo le mie mani
per abbracciare il nulla
il silenzio
per accarezzare il tutto
quel Tutto che è Dio
quando le voci volano
sui silenti sentieri
come un serpeggiante
ondulato pensiero
allora quella mano
solinga si china
su un foglio bianco
e tra l' inchiostro di china
si fa haiku
si fa poesia
filigrana di versi
Sento il suo profumo
inafferrabile
che emerge dal tempo andato
dove c’è solo un ricordo
un’ immagine , un volto
che consegno al mio presente
e se pur non del tutto svezzato
non del tutto speciale
perché non ho
la vera forza di un poeta
riesco appena a descrivere
i battiti di quel sentimento
che si chiama amore
sopra ogni sillaba di una poesia
 

Per non dimenticare
l’ orrore della guerra

Bambini
vi racconto una storia
non è una fiaba a lieto fine
è una storia che leggerete
sui libri di scuola
Così come c’era una volta un re buono
che voleva il bene per il suo popolo
c’era e ci sono ancora dei pazzi tiranni
che uccidono perché son cattivi
Auschwitz il crudele sterminio
di esseri umani da parte
di un pazzo di nome Hitler
la violenza di un dio politico
con quei roghi di carne umana
E’ storia che resta sempre fresca
se pur sospinta con fatica e dolore
ritorna indietro , ce l’abbiamo alle spalle
ma va sempre avanti
perché di conflitti e di guerre ce son tante
tante se pur lontane
ma mai da dimenticare
Ci sono guerre a noi vicine
tra arabi , ebrei , bianchi e neri
roghi di idee ,di voglie di carne umana
l’ egemonia nel Medio Oriente
della Federazione Russa
conflitti che son sempre troppi
in questo mondo senza mai pace
Ecco perché ogni vita spezzata
va rimpianta con la nostra memoria
va lucidata ogni giorno
smaltata nel domani
rivendicata nelle pagine di storia
Lo so bambini che ancora gridate
cessate il fuoco
ma i potenti continuano
e continueranno
a lanciare lingue di fuoco
sui vostri visi
che spengono i sorrisi
perché per qualcuno comandare
è di certo meglio di obbedire
 

Ritorna in me anima
La poesia mi ha dato il coraggio
di dire alla mia anima , grazie
messaggio e passaggio
per aggrapparmi alla speranza
e nell’ immortale Amore
per ringraziare
quel Mistero che tutto porta a Dio
anche quell’egoistico mio io
Ritorna in me anima , grazie
a chi mi ha dato il sorriso nel cuore
a quell’ Ave che ogni giorno invoco sul grano
per chi amo è rivolto con amore
Ritorna in me anima
allontana quel pensiero compagno , alleato
nemico , veleno che mi toglie il fiato
E se nel buio riuscirò a trovare
il sole e il mio Dio
la luce della misericordia
non c’è bisogno di un raggio lucente
anche uno ombreggiato sarà sufficiente
per potermi a lui aggrappare
e poter sempre in Lui sperare
Perché ?
perché io credo nell’ immortale Amore
e in quel mistero che tutto porta a Te Signore
 

“Se ti valutano per quello che appari
pochi comprendono quel che tu sei.”
NICCOLÒ MACHIAVELLI

Siamo tutti un po’ narcisisti
vogliamo essere benvisti
sempre far apparire
la bella forma del nostro agire
Ma apparire non è altro che mostrare
il tuo gesto , il tuo fare e dare
condividerlo umilmente
sarebbe di certo sommessamente.
Spesso pur di apparire ci illudiamo
e ci costruiamo
una maschera in cui crediamo
di essere migliori anche se non lo siamo
Così facendo però si rischia di perdere
un valore prezioso le cose più vere
la propria modestia e individualità
per non parlare dell’umiltà
Cerchiamo di apparire ciò che siamo
e cessiamo di essere quel che non siamo
la purezza dell’essere
è la forma più bella del vivere
esprimiamo la nostra identità
la nostra unicità
non sfoggiando facce sempre sorridenti
per sembrare buoni alle genti
fatti apprezzare per come sei
se pur senza bravura ,soldi e trofei
Se l’apparenza diventa importanza
per credere della vita la vera sostanza
per essere degno della tua presenza
bisogna capire che apparire non è l’essenza
ma è il farsi notare proprio nella tua assenza
non credere mai di essere altro
ciò che potrebbe sembrare all’altro
pensiamo sempre di essere protagonisti
senza pensare che siamo tutti dei poveri Cristi
 

Le emozioni
palpitano insieme
vagano nella solitudine
a volte appaiono fredde
a volte calde
strisciano nella luce e nel buio
Si fermano tra i pensieri
di affanno, di paura, di avventura
si riempiono di parole
di gesti
che senza sosta
arrivano al cuore
e lui fa la sua scelta
stupore ,indifferenza
odio , amore
Si avvertono con un brivido
si annunciano con un frullio d’ali
fuggono con un alito di vento
son tutto e son niente
sensi cullati
ansie alitate
doni d’incanto
insomma
come quei segnali stradali del mondo che segui
per trovare la giusta strada
le emozioni sono
i giusti segnali per il cuore
riaffiorano nelle luci dell'alba
nella speranza del tremulo giorno
e nella preghiera che disseta la sera
La strada è bella per chi prova emozioni
son come ponti che uniscono i burroni
 

Mi sento sempre priva di qualcosa
assenza, ma di cosa?

Ti dondoli e ti posi ovunque
dentro il mio mattino
dentro la sera
e diventi la mia ospite ingrata
spinosa
ansiosa
turbi la mia vita
che s’inchina alla malinconia
ai miei pensieri
oberati di dubbi
che sprofondano in affanni
Urlano contro le mie paure
di non sapere
di non volere
di soffrire
e così le mie emozioni
le lascio vagare nella solitudine
I pensieri sorgono senza sosta
vanno, vengono
silenziosi
prepotenti
critici
ossessivi
nascono dalla mente
arrivano al cuore
che fa la sua scelta
e mi dice:
perché farnetichi come una folle
alla ricerca di una ragione di vita ?
Fatti una bella risata
forse apparirebbe più sereno il viso
senza più un sorriso
e smettila di pensare
Frattanto
vivo in mezzo , dentro , fuori
alla gioia e al dolore
per raggiunge l’essenza
della mia assenza
 

Oggi la mia mano si ferma
sulla parola” amore”
del Natale la cornice
Spesso mi fermo a pensare all’amore
Cosa sei ?Mi chiedo
una vampa di paglia
che divampa quasi all'improvviso?
No , un bambino divino sulla paglia
che apparve all’improvviso
Un’emozione reversibile nel cuore
l’Amore cos’è ?
La bocca vermiglia ?
Il bacio che ristora ?
L’abbraccio che consola ?
Io divento preda della tua magia
per me è più che far poesia
Ma non so se davvero so amare
Ma l ‘amore cosa è?
L’amore non è
Lo cerchi ma
non sai dov’ è
è lui che scopre te
e dove c’è lui approdo io
con le mani giunte parlo con Dio
col cuore che esulta
abbraccio figli , nipoti e amici
Natale è amore
una forza incredibile
una storia infinita
intorno ad una tavola di pace imbandita
di una famiglia riunita
L’amore nasce , muore e risuscita
ogni giorno perché è vita
dà vita e fa respirare il cuore
Ma che sapore ha l’amore?
Il sapore del domani
di Dio e di casa mia.
Fin quando l’amore mi presterà le parole
per parlare con te , di te , di me con Te
sarà sempre Natale e sarà eterno

Ecco, io vengo con voi e come voi
Alleluia , alleluia
Dio dal cielo raggiunse un bambinello
e per amore diventò nostro fratello
Buon Natale a tutti
 

 

Quest’anno a Natale…
I robot faranno dei miracoli
canteranno Merry Christmas
e due mani meccaniche
faranno Cin Cin all’anno nuovo
Oggi si è in grado di fare questo miracolo
con la funzione Avatar AI dell'app…
quindi è vero che a Natale
basta il pensiero o un app
per auguraci il Buon Natale
“Se ci diamo la mano , quella vera
“I miracoli si fanno tutti i giorni
non solo a Natale
diceva Rodari “
Da tutto questo emerge la nostalgia
del Natale del tempo che c’ero io
quando davvero nel cuore c’era Dio
non quel vecchio rosso e barbuto
perché non si beveva Coca Cola
solo acqua idrolitina
Se mio nipote mi chiedesse
ma Babbo Natale esiste davvero?
Cosa gli risponderei , lo spero ancora
anche se Babbo Natale ha chiesto aiuto ad Amazon
Se dovessimo chiedere ai grandi
artisti , pittori , poeti
che ci hanno lasciato i loro capolavori
cosa ci direbbero ?
Di certo Leonardo direbbe
ho usato solo la mia favolosa mente umana !
Oggi se pur con l’intelligenza artificiale
troveremmo al massimo
una copia ben
programmata
di Leonardo e di tanti altri
Se dovessi chiedere ancora a mio nipote
Credi nello spirito natalizio ?
Lui mi risponderebbe
aspetta nonna faccio il mio algoritmo e te lo dico
Quel riverbero cielo del Natale
viene fulminato da elettroni artificiali
e tra una banda ,non di zampognari
ma di energie confuse che rispecchiano luci
e …le chiamano emozioni , pensieri in parole
mi sembra di sentire cantare Lucio Battisti
Ma si sa che all’infinito
nasce e muore il limite
e la freccia del pensiero artificiale
si perde, oscilla insegue radiazioni
Ma ci uniscono o ci dividono ?
Son troppo vecchia
eppure mi sento un elettrone senza tempo
di certo nessuno sarà in grado
di far tornare il passato nel presente
tra le fasce di un bambino in una grotta
oppure sapere come sarà il futuro
perché solo Cristo ce lo potrà dire
Lui è nato ,morto, ma è risorto
Anche se ci innamoriamo di questa vita fatta di app…
l’amore io credo non può essere computerizzato
L’emozione non può essere artificiale
Il sentimento è quello sguardo
che abbiamo nel cuore
all’ “ AI ACT “manca l’amore dell’Amore
 

Oh !che serata è questa?
Sull’uscio di una capanna malandata
ritornano le statuine del presepe
quest’anno ho aggiunto dei soldati
con in mano dei fiori per il bambinello
Li sposto , li avvicino e penso
al pastore che ritorna da chissà dove
forse con la sua pecora smarrita
alla magia dei tre Re
che avevano errato di qua e di là
finchè una stella il loro cammino illuminò

Tutto questo avvenne in una terra
che mai e poi mai ha trovato pace
Quest’anno si festeggerà il Natale ?
Carri di guerra avanzano
e salgano al cielo i pianti disperati
il sangue scorre dilaga
l’ambizione, il potere
ahimè ,uccide ancora
si spezzano le luci luminose
dagli alberi addobbati per il Natale
perché la guerra non si ferma mai
Oh !che serata è questa?
qualcuno a qualcuno sussurra , ma è Natale
è nato Gesù , rendiamo il mondo più leale
invece la terra Santa brucia
serpenti velenosi guizzano
nel sangue degli innocenti
Dio, fai in modo che il nostro sguardo non si perda
e il Tuo amore non si disperda
quell’amore mancato dall’inaridito nostro cuore

Quella pietra a stella dove brilla
la tua umana scintilla
noi l’abbiamo resa pietra di morte

Per colpa di un solo uomo ,Adamo
siamo destinati a morire
per mezzo di un solo uomo, Gesù , siamo rinati
e la morte è diventata un canto per l’eternità

Intorno a quella capanna
ho appeso luci led e finte
ma che la speranza e l’amore siano ancora
le vere ed uniche luci sempre accese
 

I respiri
Ora che la rubente stagione
sta per andare via
i respiri
si nascondono
tra rimpianti e nostalgie
tra le caviglie delle donzelle
che a piedi nudi senza pestare
le profumate uve
emanano fragranze d’ambrosia
le loro rosse gote
sanno di uva , di vino
che l’ autunno a loro donò
nella vecchia vigna
dei padri , dei nonni
La vendemmia
la mesta stagione d’autunno
con suo ciclo e lavoro
tra stornelli e canti in coro
è finita
le piante iniziano
la fase del riposo invernale
nei profumi mielati di dicembre
illuminati da luci d’amore
con le artificiali in controluce
scintilleranno come gocce di stelle
sugli alberi del Natale
 

Alba che s’ in/ciglia
negli occhi della luce

Con i colori dell’alba
disegno la mia gioia
che allieta il risveglio
del misterioso incontro
di luci
di spazio
di musica
di suoni
di voci
dove vibra il mio giorno
Allontano il lamento di paura
sgomento della notte
e aspetto
che passino le ore
frattanto
mi costruisco il mio giorno
sfidando quelle ore
che non conosco
i minuti gioiosi o crudeli
frattanto
intreccio dialoghi con la gente
e cammino in quel tempo
un normale andare
a sbriciolare il tempo
a scheggiare il presente
E poi… pregare Dio
che tessa un ‘altra alba di speranza
sugli incendi e orrori profani
 

“Questo non è amore”
Una ragazza è scomparsa
si ode un fruscio di speranza
poi di forza
ed infine di disperazione
E l’arresto ci sarà?
l’assassino dov’è?
Poverino ha un disturbo ossessivo
compulsivo
non può stare in prigione
quindi agli arresti domiciliari
La giustizia punirà?
Le solite scene di vita
intanto tante donne
come aquiloni a rincorrere sogni
a cercare l’amore
che spesso si tramuta in dolore
ogni giorno muoiono
Uccide la moglie!
Uccide la compagna !
Uccide la fidanzata !
Eppure le amava!
Gocce di pianto stillano
dal cielo trafitto dal grido
di quelle donne
“Questo non è amore”
L’amore non uccide
dona
non è un rogo di gelosia nel cuore
è l’essenza della vita
è l’onda tranquilla di un fiume
e non un corpo che muore
tra le sue acque
come quel gabbiano
che ha sfidato tante tempeste
e poi viene ucciso
da chi ti possiede
da chi non ti rispetta
da chi dice di amarti
da chi ti sorride
con un coltello in tasca
Questo non è amore !
è l’ inaccettabile senso del possesso
della gelosia ,dell’ egotico e sempre “io “
che invade , distrugge
come dire …
lasciarsi ? è come morire …
 

Sarà un urlo senza eco
che nascerà dalle radici della mia vita?

Fra dissolvenze
assonanze
in disarmonia
in sintonia
con i pensieri
che nella mia stanca mente
negli occhi ,nel corpo
di colpo
frullano
girano e raggirano umori, ansie
come se io non valessi nulla
tutto mi sfugge
perfino l’amore
e non so in quale posto
del mio cuore se ne va
Sarà un urlo senza eco
che nascerà dalle radici della mia vita?
Come quel fiore che sbattuto dal vento
seppur s’aggrappa al ramo
prima o poi cadrà
così io, che ho visto sole, vento
pioggia , grandine , tuoni
resto attaccata a quell’agrodolce
albero della vita
cupo labirinto di ricordi
e aspetto che i cupi pensieri
se li porti via il vento
 

 

Come farò a far gioire il cuore ?
Il vento si leva
sconvolge la terra
nuvole bianche
rotolano nel cielo
piove, piove
straripano i fiumi
piange la gente
Come farò a far gioire il cuore ?
Lo tengo stretto
non riesco a parlare
La guerra non accenna a finire
senza vinti e vincitori
è diventata una tragica bomba
pronta a far scoppiare
la paura
il disgusto
la rabbia
che cerco di controllare
ma la tristezza
non riesco a nasconderla
Lontano , lontano
contemplo le nuvole bianche
ne indosserei una per gonna
una per camicia
e senza scarpe camminerei
tra loro alla ricerca
di una spuma di arcobaleno
per poter sventolare la bandiera della pace
Accettare il pianto di un bambino non è confortante
aspettare che passi non è consolante
 

Novembre
Si pregano i Santi
appiglio con Dio
intanto requiem e pianti
per l’ultimo addio

tra stoppini e fiammelle
accese nei cimiteri
fiori e ceri
su tombe e cappelle

la' dove morte
diventa sorte
si trasforma in tremo
per quel viaggio che faremo

grigio Novembre
dal clima mutabile
si aspetta dicembre
dalla festa amabile

alberi e siepi spogli
cuci tappeti di foglie
il triste tempo sfogli
che il vento raccoglie

Novembre estivo
con scirocco e caldura
tempo non giulivo
dall’ aria impura

L’uva stura il vino
se pur non c’è il freschetto
ma è già pronto il tino
e il vino è nel suo fiaschetto
 

 

Enigmatica luna
ti ammanti nel tuo scialle di mistero

La luce lunare
stasera si piega alla terra
l' ora ritorna solare
e il cielo lo sguardo afferra
La sera che si rivela
in favole , rimorsi ,ricordi
stasera
tra fenomeni si vela
nel silenzio della notte si cela
e di puntini luminosi s’inciela
28 Ottobre lascia
il suo foulard di calore
di luce legale
e si avvolge un uno scialle
di luce solare
Il cielo ci riserva una luna luminosa e piena
che socchiude la sua porta alla terra
non sarà rossa
ma parzialmente oscurata
Un cielo trafitto di eventi
portatori di energia
può destabilizzare
squilibrare
il nostro spirito
cambiare umore
e chissà forse anche le emozioni
La notte transita
più lentamente
nell’alba più lucente
il cielo riprende
il ciclo lunare
solare
e noi il ciclo temporale .
 

Senza spiccare il volo…
È un mattino di sabato
guardo il cielo
è coperto da un velo bianco
due uccelli
non spiccano il volo
restano immobili
sul cornicione della mia finestra
uno accanto all’altro
nel loro canto della paura
con le penne arruffate
e poi
la pioggia scende ronzando
senza spiccare il volo
lentamente volano via
e non li vedo più
Chissà dove andranno
forse ancora insieme si incontreranno
in quel cielo misterioso a morire
l’unica cosa vera
in questo assurdo mondo
o ad aspettare
che ritorni il sereno
Continuo a guardare il cielo
e aspetto che la pioggia si quieta
che il vento si assiepa in cumuli di foglie
intanto , il tempo
inesorabilmente è andato
l’autunno è tornato
il colore si fonde con la terra
e mi perdo nei pensieri
di vita , di morte
Il mio muto testimone della vita
il silenzio
mi è sempre vicino a spiarmi
intanto la mia nostalgia si riempie di rimpianti
 

Cosa sono gli scrupoli ?
Sensi di colpa per non aver fatto , detto
per non aver adempito ai propri ruoli

mi dico spesso sono colpevole
questa è la mia punizione
e con me stessa non sono benevole

Sono i sensi di colpa
i peggiori incubi della vita
rendono l’ anima affranta e ferita

Seneca le chiamava macchie del cuore
per me sono macchie dell’anima
che diventano rabbia e dolore

Scrupoli e rimorsi
nascono da quelle colpe
che nello stomaco diventano morsi

c’è sempre qualcosa di sbagliato in me
qualcosa che dovrei fare e che non faccio
e mi sento sempre colpevole, ahimè

il mio errore o colpa vorrei cambiare
come San Ambrogio “O felix culpa!”
di tanto in tanto poter esclamare

per quelle volte che non ho detto t’amo
o averlo detto alla persona sbagliata
al mio errore è sempre un richiamo
 

 

Ogni stagione ti dice : taci e ascolta
Quando il ramo,
con dentro il pianto
e fuori la tristezza,
sfratta le foglie
sulla strada
in quale stagione siamo ?
In quella stagione che ci dice
“ taci “
ascolta i rumori della natura
osserva i colori del cielo
guarda le colline generose
son pronte a partorire
i frutti di un’ estate
disciolta tra filari
macchiati di voglie,
di ansie
di parole confuse
e nella saggezza degli ulivi
s’accordano i momenti
belli , brutti
Canticchiando
sotto i pampini fruscianti
e botti allineate
si assapora il ricercato nettare
frizzante , dolce
che scandaglia il tempo
tra una danza
un canto , un tressette
mentre nei cuori gocciola
la mesta stagione dell’autunno
la festa dell’uva
del nonno e della nonna
calmi e pazienti come l’autunno
hanno i colori della saggezza
e della tenerezza
Tra salici
e in mano i calici
del sapere e del vino
si è pronti per il propino
della nuova annata
dai contadini amata
 

Eppure una cosa faccio spesso
Scrivo …ma scrivere per chi ?

Scrivo per …
liberare la mia mente
da tutto ciò che mi acceca
per quello che ha già tanto
e non gli è mai abbastanza

Per penetrare nella luce della luna
che si accende quando il sole
ci dà la buona notte
per liberarmi dal ronzio di un insetto
che mi ronza nell’orecchio

Scrivo per cercare il cielo
perché temo l’inferno

Scrivo sulle foglie bagnate dalla pioggia
disseminate dal vento
quando gli alberi si spogliano

Scrivo se una nuvola nera
passa nel mio cielo sereno
allora che il mio scritto si riflette
nell’acqua del mare
nelle onde che baciano le sponde
e si disciolgono nei ricordi e nei sogni
come castelli sulla sabbia

Son solo parole …parole infinite
che diventano niente
così come la luna nello stagno

C’è bisogno di scrivere per …dire al mondo
che noi non siamo niente
Il monte si sbriciola
l’oceano si prosciuga
c’è bisogno di un cuore e di una penna
per scrivere ,là dove volteggia il male ,
la parola pace e amore
per scrivere che
in autunno
si raccolgono tristemente le foglie
ma in primavera
ritornano sull’ albero e passano le doglie
 

Qualcuno mi chiese cos’ è l’amore ?
Dov’è l’amore ?
Gli risposi:
l ‘amore non è
e non sai dov’ è
Ha un nome
un volto
e non siamo noi a scoprirlo
è lui che scopre noi
E’ fede
un miracolo che si rivela
in Gesù
dentro gli occhi
nelle parole
di un figlio , di un nipotino
di un bambino
e se ti accarezza il viso
vibra in un sorriso
Sei nell’iride dei sensi
e dell’anima
un cielo che ci sorride
e quando c’è l’amore
s’impone e domina
come la luce d’alba
la chiara brezza
che a volte increspa l’onda
o l’accarezza
Sei l’ultima zattera
all’approdo delle emozioni
impeto
impulso
e se a me ti doni
ti stringo forte tra le braccia
ed io divento preda della tua magia
l’amore è più che fare poesia
 

Speranza
Come la luce dell'alba
nasce dal buio
non abbaglia
illumina il giorno
il cammino
la vita
Di sera la sua luce
ammalia
acceca
erige ombre profonde
tra un inventario di umori
ritorna languida
come un punto di luce
che salva il buio
di questa strana vita
pulsa nel cuore
filtra il domani
nel presente dei nostri piani
ti asciuga gli occhi tristi e neri
punti che lacerano i nostri pensieri
di notte diventa preghiera

Speranza
irridi il tempo
come quel sorriso che nasce
da una smorfia del dolore
e diventi unica emozione di vita
 

Cosa mi dice Settembre ?
Mi dice che il vento
punge il mio silenzio
i miei pensieri
soffiati dalla brezza del suo richiamo
sono appesi
come” le foglie in autunno sui rami “
dolenti e incompresi
su di un display senza cineprese
perché anche nel silenzio
titoli e scene di una vita si terranno
sempre attaccati all’albero dei ricordi
e se pur culla la fine delle foglie
il mistero della vita colora
di rosso ,bianco, nero
e riempie calici di sogni
che si nascondono
negli anfratti del cuore
Frattanto gioie e dolori
picchiano sui vetri della finestra
con le sue belle e brutte notizie
insieme all' estate l' onda se ne va
Intanto si va
La vita va …
nello spazio luce del sole
nell’ombra della luna
mano nella mano ai teneri
e suoi feroci esercizi
Si va
nell’ inimitabile stupore del cielo
nell' immenso mistero della vita
per cercare sempre la chiave
per aprire la porta alla speranza
che spesso per me diventa preghiera
poesia solitaria
senza vanto e brillio
perché della fragile vita
faccio parte anche io
 

Vorrei
Vorrei prendermi
una vacanza da me stessa
che a volte mi sembra
di non essere me stessa
spegnere questo mio cervello
che erutta sempre come un vulcano
pensieri, ansia e paure
e vorrei volare tra soffi di chimere
utopie leggiadre che danzano sinuose
e si rincorrono tra vortici d’aria
in un abbandono senza tempo
in un piacere senza senso.
Vorrei prendermi una vacanza
dalle dicerie, dalle ingiustizie
sofferenze dell’esistenza
da chi gracida senza motivo
e abbandonarmi
in uno spazio senza spazio
in un vuoto quieto se pur irreale
e colorare i miei punti neri
che mi lacerano i pensieri
Vorrei che questo mio desiderio
potesse calmare
il mio respiro affannoso
invece , l’unica certezza
è il mio battito del cuore
 

 

Marte, Mercurio e tu, falcetta di Luna
La raggiera d’agosto
che chiuderà la porta all’estate
si accenderà pian piano
nel cielo privo di spugne di nuvole
Così tu vieni,falcetta di luna,
“nel confine tra giorno e notte “
dea romantica e più amata
insieme ai tuoi amori danzanti
Marte, Mercurio e Venere
stasera ci regalerai uno spettacolo gratuito
uno show celeste
visibile ad occhio nudo
bellissimo triangolo celeste
Penultimo valzer celeste
circondato dalle note di stelle cadenti
e tu luna ormai dalla faccia piena
con il tuo signore degli anelli, Saturno
darai inizio al grande evento della luna blu
prodigio tra terra cielo e amore divino
 

Agosto tra stelle e sogni
Tra i cri cri dei grilli
il frinire delle ormai stanche cicali
lo zillare di zanzare e cavallette
si aspetta Agosto
e un venticello di serenità
possa sventolare
su quella assolata spiaggia
sui monti imbiancati
su quelle città alluvionate .

Sotto un cielo che affonda
in una notte fonda
i desideri d’amore delle pulzelle
diventeranno un telo intimo
sotto quell’abito nero del cielo
e …mireranno le stelle
quelle che a San Lorenzo
tra il fruscio della luna
di magia piena
con ansia attendono
e sperano
che i loro sogni diventino realtà

…. Frattanto

Mi inchino al Divino mistero
Un applauso al teatro della notte
che chiude lo spettacolo del giorno
per replicarlo domani e tutti i giorni
invio un saluto a tutti i poeti e commentatori
e a te Lorenzo un abbraccio
tanti auguri per il tuo onomastico
e che possa sempre brillare la tua stella poetica
la tua salute e la tua amorevole accoglienza per noi

grazie a tutti buon ferragosto
 

Oggi
se pur non ci sono nuvole che salpano il cielo
un ‘ aria torrida mi toglie il respiro
e sul mio umore aleggia un fiocco di nebbia
un ‘ ombra che oscura il mio sole
e nel mezzo del mio mare, sempre agitato
spume bianche si levano
ad accompagnare un altro anno ai miei anni
Per essere felice si dice che
bisogna andare oltre , avanti , all’ avventura
Cosa dovrei fare? spesso mi dico
Sospiro e penso
sarà per “un’altra volta”
Vorrei restare sempre allegra
ma ansiosa sosto
dietro quel muro del mio tempo
a volte sprecato
ad aspettare del tempo
quel giorno contento
quell’altro dolente .
A volte mi arrampico
fino alla cima del monte della mia fantasia
e guardo in giù non vedo mai la via diritta
si perde tra un dubbio, un ma
e non so mai riconoscere la strada giusta
Oppure
mi sento come se fossi sulla riva del mare
ad aspettare l’onda che mi butti giù
ma quando arriva
se pur traballo come una palla
mi allontano
ciò che mi resta è la paura
la paura di insabbiarmi
e non più rialzarmi
Vorrei
levarmi in alto guardare l’immenso
guardare la terra che accoglie sentieri scoscesi
boschi profondi, fiumi impetuosi
città ,paesi dove imperversano angeli e demoni
vorrei
dondolarmi sulla spuma di un arcobaleno
ma sento sempre una voce che mi chiama dal nulla
e il mio nulla rispondere
 

 

Ma che sera è questa ?
Sono dinanzi alla mia finestra
apro la tenda
oscurata sia a destra che a sinistra
da nuvole nere
in mezzo… mi appare
un cielo turchino

Vagano gli occhi
i pensieri vanno lontano
ondeggiano sulla riva
là dove ormai la voce dei bagnati
non più si spande nell’aria
e come un ventaglio spezzato
l’ombra della luna avanza
tra un filo dorato di stelle
sull ‘acqua del mare

Volteggia nel buio una lucciola
con fragili ali
piccola scintilla tra le tenebre
di questa mia …strana sera !
forse come me
ha paura di farsi notare
Come vorrei che il mio cuore
ritrovasse la serenità
ma lunga, lunga è la strada
nel cielo ci sono solo nuvole erranti
ma che sera
è per me questa sera !

la luna è sbiadita
le stelle son rade
accendo la lampada della speranza
 

Luglio , Agosto
ma sarà quest’anno un’ estate rovente? Mah!

Luglio è il mese in cui
donando sole avvita
nel dolce gioco di mare di allegria, la vita

Andiamo a scandire
fantasie negli occhi del mare
sotto le stelle
Intanto temo il tempo
che per me s’accorcia
tra le pagine del mio calendario
sulla mia pelle graffiata dagli anni

Agosto dovrebbe
porgerci brace e frutti acerbi
sfogliare incontri su frenesia di corpi
sotto lo sguardo dell’amante amato
o in un declino di incontri andati

intanto in una stanza senza specchi
avvolgerò con un foulard
chimere e rimpianti
sfiderò ancora il sole
a prendermi per mano
e a cercare l’amore
solo quello che mi dà serenità
calma al cuore e all'anima
ai miei giorni , forse alle mature stagioni
a me concesse
ma sarà sempre estate
se resterò ad ammirarti vita
nell'universo immenso
 

Tramonto dipinto da Dio
Stasera non ho fretta
nessuno mi aspetta
vado alla finestra ad ammirarti
tramonto
Una sfera rossa illumina la sera
fra spugne di nuvole nere
i suoi raggi si trasferiscono a strisce
dietro i palazzi
mentre la notte sfila
i colori del cielo
e l’azzurro diventa nero.
provocando ombre più fonde
tra il gioco di luci artificiali
La luna che su/con la sera viene
colora voglie e cotte maree
aspetta all’ombra del crepuscolo
come un amore riflesso
mentre il sole accenna un sorriso
Sulla linea dell’orizzonte
il filo oscilla tra il cosmico silenzio
e le stelle
sulla pelle
raggi di/amanti
versano pallidi incanti
 

[Prima che sorga l'alba,
vegliamo nell'attesa:
tace il creato e canta
nel silenzio il mistero.»
]

L’alba è per tutti, oggi è mia
ti vengo a spiare nel tuo mistero divino
quando esci dal guscio del buio
e la notte diventa una nera toppa
che si oscura di più
per slabbrarsi appena tu appari
e sciogliersi nella prima carezza d’azzurro
Aspetto che il sole spunti dal mare
ad illuminare il cielo
e poter remare
nel dolce o amaro mistero della vita
La luna intanto
ha messo in fuga le stelle
che svaniscono
sui cornicioni della mia città
E poi…un normale andare
a sbriciolare il tempo
a scheggiare il presente
tra strade , case e gente
e poi…tra l’aroma del caffè
e un leggero vociare
il passo lieve s’involerà
tra riverberi di sole
che svelano il segreto del giorno
tracciano la strada
schiacciata dai piedi in cammino
riportando alla luce
anfratti sospiri
fotogrammi di sogni
frantumati inganni
Tutto si sveglia
anche il vento rende
visibile il silenzio
e si raggruma in sussurri
nell’aria che sa di mistero
la luce s’impiglia nei vestiti del giorno
con i raggi del sole ricamati a punta a giorno .
 

Filastrocca dell’estate
Quando il mare bacia la sponda
siamo pronti a giocare con l’onda
a raccoglierla con il secchiello
per fare il nostro castello
e …quando il sole infuocato
toglie il fiato
siamo pronti ad abbracciare l’estate
sulle spiagge assolate
sotto ombrelloni colorati
sui lettini sdraiati

Riconosco la via
del mare e seguo la scia
dei profumi e sapori
che danno emozioni e amori
e …tra notti vivaci
di sogni e di baci
tra lune e raggi di sole
cicale e viole
i giorni sfoglia
pieni di voglia

sotto le stelle
e brividi sulla pelle
tu , luna dai fondali del cielo sorridi
e i nostri desideri e sogni sfidi
 

L’antidoto alla violenza
Qualcuno cantava in senso banale
“se mi lasci non vale “
oggi , invece si sente dire :
“se mi lasci ti ammazzo”
Sono solo parole?
spesso diventano atti violenti
mai da sottovalutare
perché c’è sempre qualcosa
nella mente che non è regolare
Da quando l’uomo esiste
più o meno la violenza esiste
Ma perché si diventa violenti fino ad uccidere ?
Dentro di noi , sin da piccoli
è necessario accogliere
gli eventi del mondo
sia positivi che negativi
e fin quando genitori , scuola , società
non saranno in grado di farlo
non si potrà mai esprimere
in modo regolato il proprio stato emotivo.
Aggressività ,orgoglio , demolizione
presunzione , narcisismo , violenza
saranno le uniche emozioni con cui convivere
Condividiamo l’ emo/zione
azione del cuore che fa nascere un sentimento
sia di dolore che di gioia
Chissà forse anche i giovani adolescenti
riconosceranno le proprie emozioni e dar loro un nome
E allora? Parliamo , sentiamo, accogliamo le sensazioni
e condividiamo con gli altri le nostre emozioni
che non sono un problema,
un fardello o un ostacolo
sono il motore della nostra esistenza.
 

Perché non scrivi una poesia d’amore ?
Se ti regalo dei colori e dei fiori
mi glissi dei versi sull’amore ?
Mi dicesti …ricordi ?
Su ogni verso che il colore verserò
sopra ogni sillaba che andrai a rileggere
non troverai più parole
di poesia d’amore
perché quel poeta
è ora
in quel silenzio riflesso di pensieri
con il fiato sospeso nel passato
Ora vado solo per ricordi
percorsi di sapori e di suoni
come una canzone
che resta il ritornello
ma non ricordi più le parole
Non c’è più la rima
di amore con cuore
e questo non fa poesia
e tra poche rose e molte spine
recito preghiere che possano
riaccendere
un sortilegio d’amore .
C’ è una rima
che fa sempre poesia
infinito , custodito
profondo , stupendo
candore e cuore
ed è l’ amore
per figli , nipoti e Dio
L’ amore è un sentimento universale
l’unico vero prezzo della vita
che quando c’è ,non badi a spese
 

È sera
Vuoto di luna e di stelle
senza lame dorate
il cielo è in pena
stasera
non partecipa
allo spettacolo del tramonto
e ogni luce , colore
si confondono
per la pioggia
che bagna i sogni
e il vento allontana il sonno

In anticipo
hanno tagliano l’ ora di luce

Notte di primavera
che sa d’ autunno
e ogni cosa si contrae e si spegne
nei miei occhi ancora aperti
piangono
ridono
parlano
ma non sanno cosa dire
corrono
dietro ai miei pensieri
nel mio cielo ansioso e polveroso
 

 

Mamma
là dove la vita comincia
l’amore inizia

Madre, se pur ti fa o non ti fa
ti accoglie
con il pensiero o con le doglie
amarti lei sa
Per quell’ attimo tuo d’amore
di sensi e di cuore
i figli possano di lode farti omaggio
perche di quel sole noi siamo il tuo raggio

Essere delle buone madri o delle madri buone ?

Madre è accoglienza con o senza il cordone
educa i figli alla verità e all’onestà
lasciandoli che vivano con libertà
Si è madre non perché ti bacia in continuità
ma anche in silenzio lei dona amore in quantità
è sempre presente
se pur lontana, è paziente
nasconde ai figli il suo dolore
non si lamenta il suo sorriso è nel cuore
 

10 Maggio San Cataldo
il detto dice che “porterà il caldo “

Taranto è poesia
con o senza versi in rima
è un‘ isola sul mare
con due ponti ai suoi estremi
come sipari di emozioni
diventano ponti di ricordi

Accanto a passi stanchi
a voci rumorose
a cuori onorati
a sguardi sfiduciati
c’è San Cataldo
quel pellegrino che consumò
le scarpe per attraversare tutta la città
c’è la Santa devozione
tradizione di quella processione
per mare e per terra
con barche e navi
che scivolano veloci
sul ribollio delle acque
verso tramonti calanti
verso il richiamo dei pescatori
Il volto s’incaglia nel vuoto
là, dove spunterà la statua
la fila ritrova la strada
con plausi e polvere pirica
preghiamo che un lapillo di onestà
possa cadere su questa città
 

Chissà se c’è ancora…
Tutti gli uomini sono dei ribelli ?
Allora anche io lo sono ?
No , non è un teorema
della derivabilità e continuità
Ci sono ancora uomini veri
che piangono
e si ribellano alla disonestà
Chissà , forse tra questi
c’è ancora un uomo di qualità
che corazza le mani
non per violenza
che incrocia le dita
come segno di speranza
e va, va
a pieni nudi ,senza lavoro
con qualche spicciolo di onestà in tasca .
Chissà se c’è ancora
un uomo che si trascina
sulla strada dell’onestà
con le sue idee di libertà
ve lo assicuro
forse ancora c’è
chi cammina senza ingrassare la fila
di chi imbriglia imbrogli
e tra tanta falsità
cerca la verità
Chissà se c’è ancora
perché la maggior parte
combatte
a suon di divieti
per il suo potere
e l' immoralità
ed è finita all’indice
 

 

Magia di questa sera di Aprile
Nell’ora più prossima a sera
un pennello invisibile
dipingerà il cielo di rosso
i due giganti divini
apriranno le danze
e incanteranno gli umani
Alziamo gli occhi
a una romantica effusione visibile
in cielo brillerà il “bacio” Luna-Marte
Così come in film romantico
quel tuo bacio Luna
possa far fiorire
tanti baci rimasti germogli
possano schiarire l’esilio notturno
e rendere visibili
tanti sogni di innamorati nascosti
In ciel
tu spunti ,luna
vibri d’amore
e sul tuo bianco
metà volto
Marte al tuo fianco
ti manderà un bacio
fa che nasca
da questa notte
lunga e fosca
un dì
lucido e brillante.
 

Non sto mai comoda
Non trovo mai una posizione
in cui le mie membra
siano a loro agio
C’è sempre qualcosa che mi dà fastidio
quella cosa di scomodo
che mi provoca ansia e malessere

Una posizione a me comoda
non la trovo mai
neppure nel mio letto
Su un fianco , sull’altro
a faccia in giù
mi fa male il collo
mi rigiro
butto via il cuscino
quella mano addormentata
non so proprio dove metterla
e i piedi?
fuori dalle lenzuola
mi sento troppo avvolta e prigioniera
Mi metto a pancia in su
subito mi muovo
perché sembro morta
A questo punto mi direte
Ma che poesia è questa ?
a noi poco importa ?
a dire il vero , lo so
Ma cosa ha la poesia
di diverso dalla non poesia ?
Quel nonsochè che in questi versi non c’è
Quel nonsochè inutile che faccia bene a me
Non troverò mai
un posto comodo per me
non avrò mai quella penna magica
che mi riempirà di rime il foglio bianco
perché ?
apparentemente tutto mi disturba
forse perché quel tutto
è sempre da scoprire
e una volta scoperto mi delude

Il mondo gira ed io con lui
ma non è una giostra
perchè se si ferma
nella posizione di partenza
così come è partita
dovrò fermarmi
perché in quel momento
sia la vita che la morte
non esisteranno più
 

 

Aprile, freschezze di brezze
annunciano Pasqua
il silenzio della resurrezione

Aprile richiama la stagione più vera
come era una volta la primavera
a volte prorompente in ali ventose
a volte profumata come le rose
A piccoli passi
come una fanciulla paziente
la verde natura
ci dona le sue prime carezze
freschezze di brezze.
L'ulivo gioioso
se pur nodoso
diventa una Croce
e il ramo ha voce
di pace e perdono
per tutti il più bel dono.
Dopo l’orrore di un esecutore potente
per un uomo innocente
voli di rondini tra ricami del cielo
annunciano Pasqua :
il silenzio della resurrezione
La campana risuona
il Gloria nell'alto dei cieli
e pace in terra
All’amore ci guida
nella speranza confida
ma il tuo cielo Signore
sa ancora di zolfo
e pianti di anime a Te si rivolgono
Alleluia , la morte
diventa vita
e sfida qualunque sorte
Il Tutto con nostro stupore
è diventato luce e splendore.

Buona Pasqua a tutti del sito
 

La vita puntuale
arriva al punto finale

La vita è breve
se pur pare lunga
come un treno
che ritarda appena un’ora
o deraglia su altri binari .

Con lei viaggiano gli acerbi
v/enti che volano via
i maturi ed equi/librati anni

Cammina su un binario
trapunto di spilli
cavilli alla ricerca della felicità
di un bi/sogno
co/ordinato

S’inarca
s’incurva
scende
ridiscende
e si espande nell’attesa
di giungere in quella stazione
per tornare nell’affannosa casa-Itaca
raccogliendo fatiche e malanni
La vita è una odissea
pittorica ed umana
ansiosa di vedere quel riflesso di luce
dalle tante sfaccettature
che sfidano il buio
per estendersi su tanti punti
in sos/pensione
Puntuale arriva al punto finale .
 

Cosa si può dire
ad una bambina fragile e triste
per la festa del papà
ieri Lucia ha scritto…
Ma quale papà?
strana domanda
di certo a volte anche giusta.

Mi hai dato la vita ,papà
ma non l’amore che ora cerco
sei andato lassù molto presto
e son diventata una triste bambina
mi chiedo, papà ,se tu fossi vivo
ora che ho dieci anni mi ameresti di più?
L’amore che avrei voluto da te , papà
non lo trovo neppure nel nuovo papà
non gioco con lui
come non ho mai giocato con te
L’unica cosa bella che mamma mi ha dato
insieme a questo suo nuovo compagno
è la mia piccola e tenera sorellina
Ora non sono più sola .
Il mio papà ora non c’è
è vero , non giocava con me
ma di certo a suo modo mi amava
chissà se da lassù
mi pensa un tantino di più

[Se basta questo per giustificare
la festa del papà
“ossia la festa di San Giuseppe “
io non saprei come spiegarlo
neppure a quella bambina
guardo, non giudico, ma penso…
Arriva il momento che i bambini
incominciano a capire
che fuori della loro fiaba c’è un’altra fiaba
diversa da quella che le nonne
hanno sempre raccontato]
 

...credetemi anche io ne faccio parte
Qual è il fine ultimo del poeti e scrittori
è stupirsi senza la sorpresa di successo
la loro poesia vive di valori senza allori
e il verso con umiltà viene espresso

la bellezza è nella fragilità
non ha padrone, niente la regge
la sua ricchezza sta nella gratuità
dona serenità a chi l’ ascolta o legge

tra l’infinito e il finito
la loro poesia è sospesa
è musica e il foglio uno spartito
è uno stupirsi senza la sorpresa

il verso rimato o alternato
della poesia al cuore arriva
se pur si rifà al passato
nel futuro sarà sempre viva

e se pur oggi non si sposa con la rima
ed è anche piena di inutili parole
c’è ancora chi la stima
e come le mie son solo poesiole
 

...il ritmo del mio percorso
In quelle giornate più buie
confuse
perse in quel cespo di pensieri
che mi mordono il cervello
ho bisogno di un navigatore
che mi indichi
il ritmo del mio percorso
Uno lo vorrei ai piedi
per camminare sicura
l’altro come sensore
nella mia testa
per indicarmi la strada
per raggiungere
( non una meta fissata
perché quella non l’ ho mai stabilita )
che mi indichi la giusta strada
per arrivare …
Dove? Non lo so !
Qualcuno diceva
“dove mi porta il cuore “
Dove mi porta Lui
senza fermarmi agli incroci
bivi ed ostacoli
superando campi assolati
freddi e deserti
per riconoscere
quella strada assurda
che ripercorro da tanto tempo
e che spesso mi fermo a pensare
che faccio
mi fermo , torno indietro
faccio ancora in tempo a ripartire
se pur da quelle strade sbagliate
deluse , andate , riprese
Vorrei poter ancora seguire
una via che possa diventare
motore del mio stupore
riprendere
il ritmo del mio percorso
per accordare i miei passi al cuore .
 

“ ei fu …”
…siccome
non c’è più
ciò che vedo,
tocco
è il presente
meraviglioso
squallido
istante
dove mi ritrovo
cosciente
consapevole
di come sono
come mi comporto
ma fugge
fugge troppo in fretta
per poi nascondersi
nell’eterno del domani
in quel sarà
mistero !
Sarà forse un mondo già visto
che toglie dal tempo il passato
il ricordo tormentato
e l’ oblio desolato?
oppure quel chissà come sarà
con tutti i se e i ma ...

Nel frattempo viviamo nell' oggi
se pur
del passato e del futuro siamo i veri testimoni .
In una clessidra
il tempo è sabbia
sfugge e cade
per la vita è semenza
l’insieme dei tempi
e modi per “ essere “
 

Sul barcone del calvario
tra il vento a loro contrario

Quanto è lunga la speranza?
Lunga più della vita vissuta
dell’ attesa della meta
che ondeggia
tra pazienza
rabbia , insofferenza
E poi… aspettare
aspettare quell’alba
alba che si tinge di rosso
Ci rivedremo in quel porto
dove zampilla il verde della speranza
e sventola la bandiera della libertà
si dissero
mentre si abbracciavano
e si abbandonavano
alle attrazioni di gente senza scrupoli
pur di allontanarsi
da un cielo spietato
senza spazio e libertà
in cerca solo di un riparo
E vanno , vengono
sfidano la sorte
che cela la morte
su quel braccio di mare,
breve se misurato in miglia,
lungo un'eternità
se attraversato con ansia.
Vite che alla fine non vedono
più ondeggiare le stelle sognanti
ma solo i segni della tragedia,
la paura vibra tra echi di aiuto
e riccioli di respiri e sospiri
mentre affonda il gommone
l’ultima culla per dei bambini
e tra quelli che restano
la speranza muore nelle loro mani

La vita è bella ma anche esasperante
a volte ti sorride a volte è devastante
fra il ciò che c’è e quello che non c’è
e cosa succederà
ovviamente nessuno lo sa.
 


Tramonto di fine febbraio
Ne ho visti tanti
ma questo tramonto
stasera
mi sembra diverso
l’azzurro si chiude lentamente
cede al nero
che nel cielo diventa
miracolo di luna e di stelle
S’impenna dal sole
che muore sul mare
sulle facciate delle case
sulla mia chiesa bianca
che alza l’ostia al cielo
macchiato di fumo
tra colori magnetici
Complesso sapore
voglie confuse
ricordi di infanzia
carezze deluse
ricordi e rimorsi
non romperanno l’incanto
di questo dono divino
che non posso rifiutare
solo ammirare e ringraziare
 

Domani
Un altro oggi di vita
un presente che mi regala il tempo
domani…
aperta la mia tenda oscura
cercherò i contorni dell’alba
dove la vita si perde
nei suoi cangianti colori
vestita di pioggia
calda di sole
profumata di fiori
alitata dal vento
domani …
manderò un messaggio a te , futuro ,
per chiederti di rivelarti
nel mio presente
per inviarti la mia speranza
Ma cosa mi attende , domani ?
Sarò sempre paziente
ad accettare , rifiutare la giornata
e ciò che accadrà
domani ?
Ti proietti in un'altra data
nel fatidico attendere
e con la complicità dei numeri
con te entrerò
in un altro giorno
un altro oggi
che diventerà un chissà
se domani ci sarò
chissà se mi dondolerò
come quella foglia tremula
che non sa se cadere
o restare appesa al ramo
Domani …
finale dell’ oggi
che si proietta nel poi
sensazione foriera
di qualcosa di nuovo
nel girotondo del tempo.
 

Amore
Amore “, al cor ratto s'apprende”
dove sei tu approdo io
giunte le mani parlo con Dio
Profumi di madre, di bambino
di donna ,di cielo , di poesia
di una stagione calda e nuda
fasci di rosa , celeste e verde
le sorgenti dell’ amor puro .
Con l’allegria, con la tristezza
ti invio con un bacio alla luna
Cadrai quando la mano tua
mi spezzerà il cuore
Il tuo percorso viene da noi cucito
nodo dopo nodo sulla pelle e nel cuore
sei un miracolo sotto le macerie
tra tanti ultimi respiri
schiari il respiro di una nascitura
Capitalizzato dal progresso
non sempre spezzi venti di odio e di guerra
ma suoni sempre dixielands di pace
Colori le mie tenebre
trasformi il mio luogo
di solitudine in villeggiatura
A volte non sei più amabile e dolce
diventi petali tra pagine ingiallite
in riscontro lasci i ricordi
Ed io taciturna per solitudine
avvolta dall’ansia e dalla paura
ti chiedo di prestarmi
le parole per parlare con Dio
da dove sprigiona la luce della speranza
Non sprechiamo
non condanniamo l’amore
quando pensiamo
all’ingiustizia divina, terrena
forse avremo calmato la ragione
ma non avremo mai dato
una giusta risposta alla domanda
perché c'è anche il male
forse basta un segno di croce
fra tante croci per andare avanti
 

Scrivo per te, di te "mamma"
Se pur … di pancia o di cuore
prima in grembo
poi mano nella mano
sei una carezza d’ali di un angelo
la tua bellezza è scolpita
nella pietà di Michelangelo
Se pur…
non sempre tutte le mamme son belle
e nè brillano nel cielo come stelle
quando un bambino chiama “mamma”
diventa la chiave di un pentagramma
Mamma , per un attimo
del tuo amore , del tuo esserci
io sono quel frammento di te
di quel mistero che nulla ci è svelato
perché noi stessi siamo un mistero
E se pur …
quel vento ti ha portata via
a te ritorno con la voce del cuore
come un dondolio di emozioni
segni senza tempo del tuo amore .
Scrivo per te e di te , mamma
quando il sogno di te si raccoglie
nelle mie vuote federe d’insonnia
arrivi ,un attimo per stare insieme
Il tempo di un respiro
e poi ognuno
se ne va con il suo mistero .
Ora la tua immagine
s’intaglia nei miei ricordi
tra efflorescenze di incertezze e rimorsi
quando dolevano le tue membra
pesava la tua malattia
sui miei giorni spensierati
che si versavano nel nero tuo dolore
scrivo e parlo di te , mamma
non più a pelle a pelle
ma cuore a cuore
Le tue mani
odoravano di farina
di sacchi arrotolati
leste a servire
Di quel tempo smarrito
conservo il tuo viso
che trasuda di umiltà
di quelle poche gioie
e tante rinunce
segni visibili nel tuo vecchio
vestito bordeaux,
nel tuo andare felpato
come per scusarti per aver osato .
Tempo ridammi il cuore dell’infanzia
lo scudo di un ombrello
per ripararmi dalla pioggia dei rimorsi
che sono diventati un’ addizione
di tutti quegli anni che conservo
nell’edificio del mio andare
mutevole tra dubbi , stupori
amori e indifferenze .
 

Come vorrei vivere
l ’amore !

Non Ti vedo
ma Ti prego
Ti ringrazio
perdono cerco
Questa è la mia fede?
Reversibile
in quella emozione
ch’è l’amore ?

Sulla mia anima pesa
l’ombra del dubbio
che se passa mi resta l’angoscia
se non passa mi dà malessere
Credo di non fare del male
ma qualcuno mi può chiedere
è proprio vero ?
Tu che la vita spendi incerta ?
Una esistenza cheta
lontana dai vizi e cose vane
nasconde sempre pretese e sbagli
un timore vago
quel chi lo sa
se Dio mi perdonerà
La fede nasce anche
quando tra amici veri
ci raccontiamo le cose di ogni giorno
anche se c’è sempre
chi ti delude e rompe l’incanto
di “quell’’attimo che fugge “
rompe quel patto
di amicizia e amore
che ha vinto il tempo
Là si nasconde l’eterno
in quell’ attimo
nel cielo luminoso
che mi sorride ,
mi incanta
in una mano amica
nel sorriso di chi ti ama e ami
Come vorrei vivere l ’amore !
 

Libera in volo
in /verso il vento
il mio verso nell’aria si disperde

Io scrivo
a quelli che amano la poesia
perché sono in pace con se stessi
in sintonia con il fuori /dentro
a quelli che sposano la poesia
perché sono in pace con l’amore
io scrivo
versi liberatori
per rasserenare
il mio stato d’animo
sordo alla rima
e alla poetica
come un bules/feeling
descrivo le emozioni
che affiorano di tanto in tanto
da ogni scavo del mio cuore
io le raccolgo con la penna
se pur mai con vanagloria
ed è allora che la mia poesia
diventa un parlare con me stessa
ma se le emozioni
diventano vibranti
vezzi di silenzio
di rabbia e di tristezza
da attivare sussulti
sulla pelle e nel cuore
allora nella foga
di cui son preda
anche le parole
diventano pungenti
Questa sono io
altro io vorrei essere !
 

Dalla mia finestra guardo
e poi…

La mia finestra non ha imposte
come una cerniera la apro
per raccogliere
il silenzio , il mare
il fuori –esterno
nel mio dentro- interno
e poi…un mondo scopro
non è facebook
e neppure internet
non mi affaccio
poggio solo la fronte sui vetri
che mai potrebbero nascondermi
il cielo e la verità
Per me e’ un quadro di gran valore
con cornice di alluminio
e tra uno scorcio
di cielo rosso/verde
e uno squarcio di luce azzurra
il mio sguardo coglie l’incanto
il divino
e poi… viene la sera
come vorrei che i ganci di questa zip
fossero fatte di stelle
se pur chiuse risplendere
e lasciar entrare la luna
e poi …chiudo la cerniera
a quel curvo raggio di sole
che muore in un piccolo squarcio d’azzurro
e poi … libera da ogni zavorra
mi abbandono felice nella stanza
 

La medusa
Sono stanca diceva la medusa
di questo galleggiare sull’acqua
di questo mio scivolare alla deriva
di muovermi non per mia volontà
ma trasportata da un moto ondoso
Vorrei fermare quell’onda
che mi travolge
e riposare su uno scoglio dove batte il sole
lo so che a volte sono orticante
dal corpo gelatinoso e trasparente,
ma son fatta d’acqua
son fragile e debole
vorrei che il sole mi asciugasse
quelle lacrime che gocciolano
dai miei tentacoli
e che si trasformassero in cuore

Medusa , come te
sono stanca confusa e delusa
ogni gioia prima o poi intorbidisce
in quella rete di alghe vischiose
e non bastano parole per far capire
come dice lo slogan, che tu ed io
“siamo fatti della stessa pasta”
 

Gli oggetti del contendere
con il mio tempo
sono il corpo e il cuore

Cosa mi rimarrà
quando il mio corpo
senza più tempo
non avrà più fiato
per dire addio alla luna
che nella mia sera
sfoca nell’ultimo suo bagliore
alla musica che si ritrae
prende forza
e poi sfuma in quella nota
senza più valore
nella poesia che si enuclea
diventa vita e poi scolora

Che fatica vivere !
Cosa rimarrà
su quelle orme del tempo
che il vento sfrangia
sul deserto che avanza
e copre il corpo
paese in espansione
di segni e di ricordi

e inizi a parlare al cuore
a far la guerra al tempo
se pur continui ad amare
perché solo ciò che si ama rimane
e come diceva
Pound,
“Quel che sai amare rimane
il resto è scoria“
 

Che fatica essere cuore !
Che fatica essere cuore
con tanta voglia
di battere ancora
inerme ,vacuo,
vago, latente
a volte palese e presente
Oggi lo sento pulsare
domani chi sa
come sarà
Quando barcolliamo tra il forse
Il se mai e il mai
è come se fossimo sospesi
a mezz’aria tra il nulla sotto
e il niente sopra
Non devi mai tacere
mi dicevo
intanto tacevo
non devi mai temere
intanto temevo
che senza più emozioni
senza più sensazioni
il mio cuore si fermasse

Che fatica essere cuore !
Il mio l’ ho diviso in tanti pezzi
che camminano in segreto
con i miei amori
e per non perdermi
traccio un sentiero
lascio uno scritto
un pensiero
per verificare
che dentro ci sono anche io .
 

Buon Natale
Avanti Dio , Ti stiamo aspettando
se pur la cena si sta raffreddando
sotto l’albero ci sono ancora i regali
e chiusi sono i biglietti augurali
nel nostro grande smarrimento
continuo affaticamento
il nostro sguardo si perde
e il Tuo amore si disperde
Dio singhiozza per guerre e tradimenti
Resta inchiodato dai nostri eventi
rammarico intorno ma Lui ci dice
perdono , singhiozza e ci benedice
nella nudità del nostro amore
mancato e tradito dall’inaridito cuore
quella pietra a stella dove brilla
la tua umana scintilla
noi l’abbiamo resa pietra di morte
ma amore e gloria con Te son risorte
e qualcuno a qualcuno sussurra è Natale
è nato Gesù , rendiamo il mondo più leale

Buon Natale e buon anno a tutti
 


Comincia così il nostro cammino
con l’attesa

L’anticamera delle emozioni
buio e luce si affrontano
per raggiungere la speranza.
In spagnolo aspettare
si dice “esperar”
perché aspettare è anche sperare

L’attesa è tempo della nostra vita
Dio che mendica il nostro amore
è gioia perché appartiene
ad un bambino che sorride alla vita
dolore , una croce
che ridona speranza
vince la morte

Ma l’attesa del Natale
che senso ha per noi ?

C’è chi non crede
eppure il Natale l’attende
Perchè lo fa?

Perché facciamo il presepe
con montagne , astri,
casette , pecore ,lupi ,
anche ladri ,ubriachi ?
perché là c’è la vita
il bene e il male
l’umiltà dell’attesa
da parte di tutti
poveri e ricchi

in quel presepe
c’è in nostro cammino
che sfidando ,facendo
ci apre la porta a qualcosa di vero
credendo o non credendo
ci porta in questo spazio /tempo
alla ricerca di un punto
Un punto e basta.
Natale è il passato che Dio
manifesta nel presente
nel Dio delle fasce
nel Dio delle piaghe
il futuro è la speranza
che l’uomo possa salvarsi
amando Lui

Sarà Dio
per chi non crede
sarà qualcos’ altro
ma sarà di certo
“come diceva Kant “
un cielo stellato sopra di me
e la legge morale in me
 

Il vento
"odo stormir tra queste fronde “

Nel suo vortice tutto trascina
sbuffa dal monte e dalla collina
sembra impazzito
di forza munito
gioca con le onde
spingendole sulle sponde
con le nuvole si diverte
in pioggia le converte
diventa violento
in un momento

Frulla come un monello
ti porta via il cappello
è il simbolo della libertà
senza regole e rigorosità
cala sul letto della sera
si calma nella notte nera
se c’è il sole diventa brezza
e ci fa una carezza
allontana la polvere secca
e di nuovo il passero il fiore becca

Un giorno il sole e il vento
uno caldo e l’altro violento
si sfidarono chi fosse più forte
a strappar il mantello da donne coperte
Morale della filastrocca
a chi il premio tocca ?
Al sole ! le donne accaldate
dal mantello furono spogliate
mentre per il vento mattarello
si avvolsero di più nel mantello

(da filastrocche )
 

Novembre tra foglie è finito
dicembre di festa è abbellito

Novembre sta per andare via
tra moti astrali e la loro armonia
mese brutto o bello
con il sole o con l’ombrello
il tempo muta per un buon motivo
e la terra diventa il suo obbiettivo

Gli alberi spogli per lo sciroccato vento
aspettano di essere addobbati per l’Avvento
tra attese , culle , morte e fragranza
c’è sempre quel richiamo alla speranza

Novembre è passato,tra beni e guai
domani è dicembre , se mai
sarà il tempo che mai o poi mai
bisogna perderlo di vista casomai
preghiamo, perché è Natale , oramai
 

Donna fai cantare la tua voce
non oggi , 25 Novembre , sempre

Son fatte così le donne
aspettano che un uomo le ami
invece… e spesso
ricevono pugni orrendi
e lividi
sulla pelle e nel cuore

Donna, da un uomo soffiata
tormentata
vessata
violentata
il pianto ti sale in gola?

Abbi il coraggio di difenderti
non può durare a lungo un amore così

Donna ,in un paese che ti calpesta
in una famiglia che ti maltratta
ascolta bene : fai cantare la tua voce

Provi ancora a non credere
che quella voce che grida
non verrà ascoltata ?

Sei tu che devi sapere
devi vedere
devi dire
che la tua fragilità , dignità
non può essere infranta
dalla follia di un bruto
che ti lascia
ti prende
ti riprende
ti sconcerta
e poi ricordati
che ti attacca d’improvviso

Donna ascolta bene:
fai cantare la tua voce.
Se pur la tua vita ti soffoca
ti stringe , ti ritorce contro
respira , il silenzio non si addice
 

Autoironia
Se ho ancora un po’ d’ intelligenza
e non mi chiedessi più
cosa pensano gli altri di me

accetterei la vita nella sua pienezza
e l’autoironia sarebbe l’essenza

cercar di ridere di me
con chi crede che la sua presenza
possa cambiare la mia esistenza

farli tacere prima che possano
criticarmi con parole che vessano

quella critica me la sento addosso
potrei decidere di reagire
ma resto in silenzio
tesa ,accaldata
quasi disperata

i vantaggio del saper ridere di sé
è una strategia che funziona
con chi ti spinge nel baratro

ma al di là del dire e del fare
bisogna saper sdrammatizzare

Ridere è bello, c’è poco da fare
c’è chi pensa che è anche salutare
ma la mia autoironia

diventa per gli altri caricatura
una presa in giro , addirittura

ma come diceva Trilussa
…Sta da vent'anni sopra un credenzone
quela Maschera buffa, ch'è restata
sempre co' la medesima espressione,
sempre co' la medesima risata …


la mia maschera la lascio lì
son quella che sono e mi va bene così
 

Giochi di ombre e di ricordi
A volte i pensieri consunti
me li ritrovo gioviali
oppure mi lasciano
nella tristezza di un passato
che non vorrei ricordare
tra giochi d’ombra
il passato lo rimetto in circolo
nei sogni e nei ricordi
Finzioni tra le quinte della mia mente
La trama non è mai uguale
alla sequenza dei fatti
perché se pur la situazione è la stessa
il tempo e lo spazio son diversi
e…
quando ritorno indietro
in quel passo “ d’ombra “
vedo la mia vecchia , piccola casa
i miei cari che ingialliscono
insieme alla mia infanzia

Tutto invecchia
anche il pensiero
diventa gonfio di venti
che soffiano
tra ombrose memoriali
di gioia, delirio
ebbrezza e tristezza
 

Ci deve pur essere ancora…
Andiamo a ritrovare
la terra che ha il colore dell’argilla
i prati dal profumo di erbamenta
le farfalle che accarezzano i fiori
mentre gli uccelli beccano i loro semi
Andiamo ad ammirare
i ragni che ancora tessano le tele
il cielo che disegna meraviglie
sulle bellezze del cosmo
sul mistero che incanta la luna
che accende le stelle
sui sogni dei bambini , degli amanti
su raggi di nuove albe
nell 'abbraccio felice
tra terra e cielo
Ma ci deve pur essere ancora
uno di questi posti
dove la sapienza umana
li ha lasciati nel silenzio
nella pace tra flabelli e favole
recitando rosari per la pace
esangue di una guerra
che auspica la pazienza dell’attesa
 

Appunto! ma siamo in autunno?
Siamo alla fine d’ottobre
appunto!
ma i suoi giorni
non hanno ancora
nubi d’autunno
il sole sfida ancora
l’ebbrezza dell’estate
e le rose rifioriscono
con le loro corolle colorate
Tardivo sarà l’inverno ?
il mare è una tavola blu
mi chiedo :
chissà se domani sarà in tempesta ?
L’astro ramingo
lascia che le foglie cadano
lentamente
nel piccolo stepposo giaciglio di strada
E il tramonto com’è ?
odoroso di legno , di foglie ?
Non ancora !
Si apre e si chiude
nel cerchio prezioso di una stagione
che lentamente avanza
tra voglie confuse
di mare , di viaggi ,
di carezze estive deluse
tra malinconia e nostalgia .
Ma non abbiamo fretta
perché la vita trascorre sempre
sotto il manto delle sue stagioni
sia belle che brutte
 

Là, nel cuore cercavo il La
Per intonare una sinfonia a due
anima e corpo
Come un musicista
coglievo le note
come un poeta
le facevo vibrare
sotto la mia penna
e mi sembrò
che ogni cosa fosse una visione
Musica , poesia ,melodia
si vestivano di sublime
l’abbraccio di note
di luce
dei sensi
del cuore
Tango e ascesi
dove il Divino, l’amore
segnava il movimento dolce
scandito dal ritmo oscillante
dell’anima e del corpo
Come quando il vento
come un ciclope
galleggiando nel cielo
allontana le nuvole nere
all’ apparir del sole .
 


Col tempo riporterò
l’amore alla sorgente?
Ritorno al primo amore
dell’età bella
quando ,catturata dai sensi,
L' Amor, ch'al cor gentile ratto s'apprende
diceva Dante
e nel frattempo penso
col tempo riporterò
l’amore alla sorgente?
Quando strizzava
e tagliuzzava il cuore?
Da ragazza dissi all’amore
dammi un bacio
e nel prato del mio cuore
pianterò le tue radici
insieme cavalcheremo la luna
che nel silenzio del buio
diventerà piena
spezzerà fiati e respiri
ma , l' amore è come la luna..
se non cresce.. cala!"
e diventa mutevole
Col tempo ho raccolto
le sue briciole
ora dimorano nella mia nostalgia
e prego che il vento dissennato
non me lo porti via
e che possa brillare ancora
nei miei momenti di oscurità
 

Va in scena il pensiero
Quando la mia testa
affonda sul cuscino
dei ricordi
dei sogni
dei desideri
apro il sipario
e il mio pensiero va
alla ricerca di quel punto
nella mente sospeso
tra pensieri pensati
incantamenti fuggenti
e vanno in scena
Esultano senza emozioni
senza entusiasmare il pubblico
volteggiano
sul palcoscenico
del mio presente
diventano
dialogo
parola tra labbra chiuse
gesti , sguardi , versi
Spesso offuscano la mente
e quando diventano effimeri , finti
non c’è più l’ascolto
e allora cala il sipario
e si perdono
tra le quinte della mia memoria .
 

Andiamo dentro l'autunno
Andiamo
ad ascoltare i respiri
tra i vitigni
a ritrovar la luce ottobrina
tra grappoli che si piegano al sole
mentre il vento entra
nei filari in fila per la vendemmia
Andiamo
a risentir ancora la risacca del mare
tra lo scricchiolio dei rami senza foglie
senza più grilli o cicale
ma ragni che tessono le loro tele
appesi alle travi di qualche vigna
Andiamo
Là dove ora la terra
ha il profumo dell’uva
l ’allegria del vino
e il mistero dei colori
che si riflettono nel cielo di sera

Intanto io vado
dentro l'autunno
a contemplare
il foliage delle foglie
protagoniste dell’autunno
tra piume di dubbi pensosa
ansiosa di assistere
allo spettacolo
della rubente stagione
che un po’ ritarda
 

Due ottobre festa dei nonni
L’autunno è arrivato
le castagne scoppiettano
tutto più triste è diventato
le foglie si calpestano
il vento sbuffa
eppure oggi è la festa dei nonni
Perché in autunno ?
perché è il giorno dedicato agli angeli
perché in ciascuna stagione
i giorni varcano la linea del tempo
e i nonni sono senza tempo
vivono nel frattempo
aspettando il sole lucente
una stella splendente
un fiore sbocciante
se pur in cielo ci sono le nuvole
Le loro rughe
svelano le parole
di un vissuto
e i nipotini
leggono nonna ,nonno
perché quando un nipote
chiama nonna
non è necessario la festività
se c’è qualcuno che ti ama
ogni momento di festa è amore
per i nonni diventa felicità
Se i genitori profumano di primavera
i nonni, come l’autunno hanno i colori
di saggezza e tenerezza
 

Vangelo (Lc 16, 19-31)
Sembra una favola
ma è una parabola
di Luca l’evangelista
dal tema dantista
inferno e paradiso
tema in due parti diviso

Morì il povero Lazzaro
morì il ricco con il suo denaro

Nelle sofferenze dell’inferno
il ricco malcontento
vede Abramo con Lazzaro
come un figlio a lui caro

il ricco soffre I privilegi sono finiti
il povero è felice e i dolori leniti

Verso Abramo il ricco si fa mendicante
con la sua richiesta di aiuto supplicante
Abbi pietà di me gli grida ,cura
la mia arsura
perché ardo in questo inferno
forse in eterno
se non per me per i miei fratelli
le mie stesse pene da loro cancelli
"Manda Lazzaro!
Il povero Lazzaro!
l'unico vero intermediario
tra Dio e i ricchi vicario

La sua preghiera non è assolta
anche se parla , Abramo non l’ascolta
Ora da morto , vuoi un miracolo?
ma il tuo egoismo ti fa da ostacolo
l’unica resurrezione è quella di Gesù
che si fece povero e venne quaggiù

Nella sua risposta finale, Abramo
è breve e deciso:
"Se non ascoltano Mosè e i Profeti,
neanche se risuscitasse dai morti
potrà essere salvato
La vita giusta ,se pur nella ricchezza
sta alla vita giusta e nella resurrezione .
Questa parabola scuote
noi che viviamo nell’abbondanza
di una società opulenta
viviamo in superficie
non vedendo gli altri
i poveri e i marginati
Nell’uscire da me stesso
posso aiutare gli altri e me stesso
 

Ma …l’amore che cos’è?
L’amore
è come un elastico tra le dita
si allunga , si accorcia
s’intreccia
se lo tiri troppo
ti scappa
raramente si spezza
ritorna indietro
con un colpo violento
colpisce la faccia
ma …l’amore
ha una voce
delle emozioni
soprattutto è sentimento
che nelle dita invisibili del cuore
va nutrito e coltivato
Può mutare , è vero ,
da passione ad affetto
e se il legame viene costretto
a tendersi per poi ritirarsi.
Perché allora si uccide l’amore ?
Fin quando l’amore sarà sprecato
in giorni perduti e materiali ,
fin quando l’amore ti presterà le parole
per parlare di te , di me con Dio sarà eterno
 

La mia vecchia e prima carta d'identità
Giunge il tempo in cui una foto
un documento, come foglia
di un tempo usata
caduta
ma non perduta
diventa come eco
di una grotta lontana
per farmi rivivere insieme
la brezza di giovinezza
che attizza il rogo dei miei affanni
e dalla corsa degli anni
prende forma
il passato , il quotidiano
testimoni
di quello che cerco
che più non c’è
di quello che cercavo
che forse non è mai esistito
Vorrei trovare da qualche parte
quella esistenza cercata ,persa
una ragione purchè io viva
aspettare l’alba, il tramonto
programmare ancora i giorni
le cose da fare
anche se la cifra del tempo
che avanza e mi aggredisce
aumenta sempre di più
 

Il cosiddetto “bullismo ”
può portare la vittima al suicidio

Se per farti rispettare,
la violenza devi usare
be’, allora, povero bullo
sei stupido più di un grullo
sei soltanto un ignorante
se ti credi forte ed arrogante
e c’è di certo da sospettare
che un tuo genitore non ti sa educare
Quel coetaneo che tu distruggi
bullo , dalla tua dignità fuggi
e se lo insulti e lo maltratti
appartieni alla banda dei mentecatti
Tu da solo non vali niente
e sei anche un prepotente
ogni persona va rispettata
ogni violenza è sbagliata
la tua aggressività va curata
il bullismo è sempre in aumento
quindi è arrivato il momento
per un genitore
ed un educatore
ora che inizia la scuola
di mettere ai bulli la museruola
e alle mani le manette
perché son persone reiette
Non è segno di disprezzo
essere diverso e neanche il mezzo
per essere presi di mira da un bullo
arrogante e fasullo
 

Nostalgia
Risuoni come una canzone
tornerai, tornerò
là dove il mare fratto alla scogliera
silenzioso e placido sulla spiaggia
si gonfia al vento dell’autunno
e la sua onda affonda
in una confusa marea di confini
Nostalgia
ti ho trasformata in malattia
laceri il velo dei ricordi
migranti nella valle della mia memoria
Al ritmo delle emozioni
vieni come la sera
senza chiedere permesso
entri nel tramonto
sconfinato della mia tristezza
di cose perdute
e scendi silenziosa senza bussare
con il tuo vestito colorato di umori
ti accolgo come sinfonia
ma poi diventi malinconia
Eppure il tuo sapore sa
di desiderio di un ritorno
Come una tuta di stelle
ti indosso
quando il sole reclina
e imbruna nella pallida luna
 

Ritorna Settembre
Sulla battigia si raccolgono secchielli
e sulla sabbia son caduti i castelli
gabbiani che sostano
sul bagnasciuga dei pensieri
lasciandoci alle spalle
se pur tristemente
fotogrammi dell’estate seducente
che si smorza pian piano
sul silenzio del mare

Accarezziamo la vita e le sue stagioni
con le loro continue mutazioni
dal tempo traghettata
dall'alba al tramonto orientata

L’unico modo per non pensare
è lasciarsi portare dal braccio del tempo
e nel frattempo
all ’ alternanza delle stagioni ci abbiniamo
e nell’andirivieni le loro vesti indossiamo
spumosi di sogni , di luci ,di stelle
spumeggianti di vino , di libri e cartelle

Ci sarà un nuovo incontro
ci sarà un nuovo giorno
e sarà di nuovo autunno
i tralci vestiti a festa
con ghirlande di acini
ancora asprigni
cadranno dai vitigni
con la foglia sull’albero
che trema

Dall’alto domina sempre la luce
che domina il cuore
cratere di emozioni
 

Notte di San Lorenzo
Cielo
quando apri la porta alle stelle
diventi divino
perché il tuo nome è Amore
un paradiso dove si acquietano i dubbi
e sulla cruna della luna
siamo un po’ tutti con il cuore sospeso
ogni respiro della nostra vita
dal tuo luccichio viene lambita
ogni sospiro è rivolto a te cielo
che viene accolto come un vangelo.

Stasera
ti raccoglierei in una conchiglia
come un messaggio dentro una bottiglia
ti incaglierei in una secca sottacqua
mentre il mare s’incaglia su scogli freddi
con onde a spruzzo senza ritorno

Stanotte
con le stelle a flotte
che intrecciano le vesti di San Lorenzo
mi induci a sfidarti
e con te, luna
a dialogare e sognare
tra un minuetto di stelle
ad aspettare che una
possa cadere sui nostri sogni
sulla speranza che il mondo
possa ritrovare la stella guida della pace
lungo il faticoso cammino dei suoi giorni

(e con la zattera della mia tastiera
tra le stelle pronte a cadere
accompagnati da una preghiera a San Lorenzo
oggi approdo in questa stanza azzurra
firmata Lorenzo a cui faccio
i miei più brillanti auguri )
 

 

Uno scatto all'estate
Il mare oggi mi chiama
mi lascio rimbalzare
tra la sua spuma
tra le sue onde
che s 'inseguono
l’ una sull’ altra
sembrano giocare a rimpiattino
Una ruota panoramica gira e gira
riempiendo di gioia grandi e bambini
e se la ride al sole cocente
sotto un cielo capovolto
che s’avvita
al dolce giogo della vita
Il mare
il mare è d' amare
Il suggestivo molo presta il proprio dialetto maruggese
ad una pittura murale
“Lu mari cucchia li paìsi ca sparti”
(il mare
unisce i paesi che divide )
si gonfia di tempeste ,
culla il pianto
e ci travolge con il vento delle illusioni
e della speranza
e l’orizzonte diventa il nostro miraggio
Sempre bello è il mare di Campomarino
mi avvince quel suono delle onde spinte dalle brezze sul bagnasciuga
 

Un alito caldo
affonda nel febbrile Agosto

Brilla il raggio di sole
che brucia le viole
nudo coperto di caldo
arriva dal mare smeraldo
con in una mano un gelato
nell’altra un ventaglio ondeggiato
sotto un cielo che affonda
in una notte fonda
L’ estate nel suo calore abbacinato
dalle avventure viene animato
sotto lo sguardo dell’amante amato
o in un declino di incontri andati
che sulla sabbia saranno lasciati
Desideri di fuoco delle pulzelle
tra cadenti stelle
sfidano il sole
cercano fole
Color limone
o arancione
la luce lunare
argenta il mare
si sperano buoni eventi
tra le stelle cadenti
 

Siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto

Quando la sera sanguina
alla fine di un giorno morente
l’addio del sole
scolora il cielo dormiente
il caldo rovente
affonda sulla pelle
che allucina come fuoco
Avverto il sapore amaro della notte
e Il cuore sbatte come una frusta
fluttuante nell’effetto finale
dormirò o resterò sveglia ?

Per il caldo soffocante
quella piccola farfalla
che svolazzava sui miei gerani
è sparita nell’ alveo della notte
La formica che aveva previsto
il caldo rovente
lascia che il grillo e la cicala
siano convinti
che possono ballare e cantare
su un ramo arido senza più acqua
Chissà forse siamo tutte cicali
cantiamo e balliamo
senza più renderci conto
che siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto
e sulla terra
si suona il requiem in re minore
 

Ma come si può uccidere un bambino?
Aveva solo sedici mesi
Aveva solo cinque anni
per non dimenticare
troppi bambini , bambine
vittime innocenti della guerra
uccisi da genitori giustizieri
forse bisogna iniziare a fare qualcosa
per salvare i figli da questi genitori
capaci di torture inenarrabili

Il mondo è bello
se un bambino lo può colorare

Tu piccolina
cosa pensavi quando
ti sei ritrovata da sola
senza l’aiuto di quella madre
di alto livello di puttanità?
La tua sofferenza potrebbe
aver soffocato il grido di disperazione
negli ansiolitici lasciati
nel tuo lettino
per evitare che tu piangessi

tu ,bambina cosa pensavi
quando tua madre ti pugnalava
non per pazzia
solo per malvagità
ti sei forse chiesta
perché mia madre mi odia ?


Siamo tornati al mito di Medea
si uccidono bambini e figli
senza pietà , senza alcuna ragione

Spesso abbiamo detto ai nostri figli
che i mostri non esistono
ci sbagliavamo
I mostri esistono, sì
e possono indossare una divisa
e i panni di madre e di padre
 


17 luglio
dall’alba al tramonto
ti guardo sole
mentre stemperi i tuoi colori

Quando nel cielo
una luce di prima stella
taglia il traguardo
dell’incipiente sera
tra lame rosse
tu , sole
illumini il mio viso
con quel chiaro ingiallire
Impallidire
del tuo serrato andare
nel cambio di anni e stagioni
che vanno per ricordi ed affanni
questo è il tramonto
ne ho visto tanti
in questi miei tanti anni
dei miei compleanni
ora cerco il silenzio
per coprire
le voci ridondanti
risonanti di immodestia
di chi mi sta intorno
che feriscono l’animo
di chi per natura
è di poche parole
e le poche rimaste
spesso fraintese
Ora sul viso che reclina la luna
sulla luce che cala e scolora
avverto il sapore della terra
di Dio per giustificare la vita
che respinge con forza
chi ti vuole posteggiare
 

Dèjà vu
sensazione sfuggente di un momento

Come una lavatrice
con il rondò del cestello
che gira sempre con stesso ritmo
la mattina è sempre uguale
e fingo che tutto sia normale
lavare , cucinare , mangiare
con quella sensazione
del déjà vu
perfino un libro
mi sembra di averlo già letto
o una poesia di averla già scritta .

Poi un giorno mi sento
come se tutto
mi si rivoltasse contro
una voce diventa eco
fastidioso rimbombo
che si avvicina
e poi si allontana
(Perenne scia,
una piaga velata
diceva Ungaretti )

per tutto il giorno penso
e la nostalgia non si separa più da me
non a un passato
<credendo di averlo già vissuto >
non come un’‘anomalia della memoria
ma per quello che non c’è mai stato
rimpianti ,desideri depositati
in qualche angolo della mia memoria
e così cresce la grande voglia di libertà
di abbandonare tutto e volare via
 

L’uomo
Sta oscurando
il sole e lo sta rendendo
una bomba pronto ad esplodere
quando la luce cala
nel pianto della sera
avverti il sapore amaro della terra
e nell’attesa che si accende una luce
nessuno sa la parte che gli tocca

se dimentichiamo l’amore
oltre le fenditure del cielo
ci sarà solo il turbinio di fuochi

Quelle poche gocce di acqua
che il sole sta prosciugando
scolorano la speranza
sanguina la terra
non c’è più ascolto
ma solo un sentito dire
parole balbettanti
increduli
e se cerchi la ragione
di come è potuto accadere
la porta si chiude
con un tonfo secco

 

Sai quando scrivono i poeti ?
In una notte d’amore
strappando dal cielo una stella
per regalarla alla luna
e nella sua luce poter dire :
vieni con me
dove l’onda del mare è un abbraccio

Sai quando scrivono i poeti ?
all’apparir del sole
di un mattino che si fa sussurro
carezza
dove dietro la sua vita c’è la vita
per cogliere la rosa più bella
una foglia brunita e cadente
per cogliere la bellezza
che sul foglio si fa verso

e poi…
la mano si ferma
sulla parola amore
per raccogliere in ogni dove
una piccola emozione
che trasportata dal cuore
si trasforma
in attimo d’eterno
sulla pagina del tempo
e tutto diventa poesia
 

Un giorno qualcuno mi disse …
Leggere le tue mani
m’invitano a leggere le tue ansie
Le cancellerei risposi
se fossi più egoista
se pensassi solo a me stessa
vivo tenendomele per mano
come segnali di un pericolo imminente

Quando la vita diventa
un ciondolare di menzogne
che non lasciano intravedere un domani
un futuro per figli e nipoti
l’emozione è tradita
si gioca alla guerra
si gioca con un virus
ti attaccano
distruggono i deboli
niente da fare
la paura nasce dal cuore
e vivi nel peggiore degli affanni
inaridita , intimorita ,avvilita
tra la paura, a smentire le cose sognate
e l’ansia ,a smentire la vita reale
… vissi d’amore … vissi d’arte
qualcuno disse …
Io vissi e vivo solamente d’ ansia
ferma a rimuginare preoccupazioni
costanti ed eccessive
anche là dove non ce ne sono
Mi chiedo , me li porterò sempre con me ?
o ci sarà qualche fermata di mezzo
sciogliere la stretta della mia mano
per lasciar libere paure ed ansie ?
Potrò un giorno
chiedere perdono
per aver rovinato la vita
a causa del mio mancato coraggio
e della troppa paura ?
 

La speranza
di avere una carta di credito
su un cospicuo conto corrente?
oppure una carta di credito
sul conto corrente del cuore ?
Cara speranza
messaggio di alleanza
dell'io col futuro
si smorza
se la vita non rafforza
come l’amore a prima vista
si avvicina
ti prende
ti travolge
e poi …
da non credere
quando la piena è nel cuore
ti attacca
ti lascia
all’improvviso
ma ascolta bene
quando nel cuore c’è
ti cambia la vita
se pur tra percorsi tortuosi
costruisce progetti

Speranza
sei un riflesso di luce
di alba o di tramonto
in te mi rifletto
 

Il 6 luglio è la Giornata mondiale del bacio
ma qual è il suo vero valore?

Il bacio
rappezza
una giornata storta
rassicurante
accattivante
galeotto
schiocca
sulla guancia
sulla bocca
sulla pelle
ti fa sentire
il battito del cuore

agrodolce sa il respiro
d’ambrosia il sospiro
che il vento rapisce
invia nei cieli
e si fa stella
o dentro la rete d’amore
e si fa lucchetto

Se basta questo
l' affrancatura
del mio messaggio
sarà un bacio
punto e basta
 

Fin quando, fin dove, finchè
Come la luna
che s’infila nelle ombre della notte
così il mio volto s’infila nei pensieri
tra un vago sbattere di ciglia
e uno sguardo fermo, attonito
sul greto oscillante del vuoto

fin quando , fin dove
finchè potrò uscire da quel buio
che lacera i miei pensieri
che si stendono tra le pieghe della notte
che allunga i miei brividi
senza un perché

e mi ritrovo sulla soglia del chissà
se tra poco appariranno le stelle

Spiano il filo del mio sguardo
dentro lo sguardo dei fragili fruscii
delle lenzuola e cuscini
tra ombre velate di luce
filtrate dalla finestra
sbircio una piccola luce
che scorre oltre la soglia
della mia veglia
e aspetto l’alba
 

Credetemi
non per modestia
paradossalmente
l’ umana umanità
è umiltà?
Dio mi ha fatta piccola
perché potessi entrare
vedere
verificare
senza essere notata
perché chi vola troppo in alto
non vede
non tocca
non sente.
Intingiamo i pennini
nella libertà
sì , di creare
di scrivere
di far poesia
senza sentirsi speciali
senza ostentarli al mondo
Qual è il fine ultimo dei poeti vate
stupirsi senza la sorpresa di successo
la loro poesia è sospesa
tra l’infinito e il finito
e hanno fatto un dono all'umanità
quello dell’umiltà
Son vissuti di valori senza allori
poco apprezzati in vita,
rivalutati dopo la morte.
Io ,che della poesia
sono e sarò la famosa ignota
le mie poesie resteranno
come quei germogli
che non diventeranno mai fiori
perché la mia poesia
non s’è truccata d’ombretto
per dar luce e bellezza al verso
 

Torna Luglio
tra mare e monti
s’infila il pensiero

Quando
il mare bacia la sponda
il mio cuore batte con l’onda
che se ne va alla deriva
ed io vado ad arenarmi alla sua riva

quando
il sole infuocato
toglie il fiato
Luglio , il sole avvita
nel dolce giogo della vita

quando
tra notti vivaci
di sogni e baci
raggi di sole
cicali e viole
il mare con i suoi gorgogli
finisce tra le pieghe degli scogli
quando
il vascello del mio pensiero
perderà il suo veliero
volgerò la mia prua
verso la luna
resterò sulla battigia
con la mia pesante valigia
non più piena di desideri
con un anno in più e più pensieri

Intanto l’estate lesta
in festa resta
 

Tanka
Pessimistico
è il mio pensiero
se non c’è sole
se spegni luce, sole
nero è il futuro

…….
Là, se pur nell’angolo
più tranquillo del mondo
c’è sempre chi sparge
briciole di malvagità

là , dove un bambino
impara a costruire
provando ad impastare
innocenza , fiducia
sogni e speranza
il mondo spegne
dai suoi infiniti occhi
sogni e stelle

Strepitante diventa il sospiro
se qualcuno gli ruba il respiro
in ogni angolo del mondo
siamo immersi in una guerra globale
che , purtroppo , rischiamo di perdere

Ieri una tortora è caduta
nell’erba dell’aiuola
subito intorno
le girano le formiche

E voi , passeri
non uscite dalle stanze degli alberi
perché sotto di voi ci sono sempre
gatti neri attenti a graffiare il cuore
 

Siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto

Quando la sera sanguina
alla fine di un giorno morente
l’addio del sole
scolora il cielo dormiente
il caldo rovente
affonda sulla pelle
che allucina come fuoco
Avverto il sapore amaro della notte
e Il cuore sbatte come una frusta
fluttuante nell’effetto finale
dormirò o resterò sveglia ?

Per il caldo soffocante
quella piccola farfalla
che svolazzava sui miei gerani
è sparita nell’ alveo della notte
La formica che aveva previsto
il caldo rovente
lascia che il grillo e la cicala
siano convinti
che possono ballare e cantare
su un ramo arido senza più acqua
Chissà forse siamo tutte cicali
cantiamo e balliamo
senza più renderci conto
che siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto
e sulla terra
si suona il requiem in re minore
 

Ma ne vale la pena scavalcarlo…
Tu sai
o non vuoi saperlo
che c’è sempre un muro da scavalcare
subdolo che non si vede
dell’oblio, dell’indifferenza
della burocrazia , non di rado assurdo.
Barriera costruita dal nostro pensiero
dai nostri dubbi
dalle nostre paure.
Ma ne vale sempre la pena scavalcarlo ?
Tu sai
o non vuoi saperlo
che al di là di quel muro
ciò che troverai
può essere inutile, banale , fastidioso
a volte anche pericoloso
sì , va bene , lo so
ogni cosa da un’altra parte
è imprevedibile
ma prende vita
e vita dà
per respirare ancora l’aria feconda
e la voglia di fare
prima che venga l’ora di dormire
ma ne vale la pena ?
Mi siedo
mi riposo
aggiro l'ostacolo
o lo scavalco?
intanto penso
è più difficile abbatterlo che scavalcarlo
se nessuno mi spingerà a farlo
ebbene sì
lo scavalcherò
userò una scala
una corda
mi arrampicherò
ma ci riuscirò
 

Non è madre colei che non fa vivere i figli
No , non può sussistere alcuna motivazione

Se per un attimo
dell’amore di una madre
noi siamo
provo ancora a non credere
che in uno sguardo di una madre
ci sia demonio e odio
che per quell’ orribile gesto
freddo e calcolatore
una bambina, Elena
non c’è più
No , non può sussistere
alcuna motivazione

Donna sei un demonio
non senti il grido disperato
di tua figlia che ti chiede aiuto
mentre l’uccidi ?

Povero fagottino impaurito
che una madre ha negato il sorriso
I bambini sono angeli
basta poco per farli felice
ma ci sono demoni che uccidono
le loro speranze ,la loro innocenza
ma soprattutto un gesto simile
di quella madre assassina
toglie ai bambini anche la fiducia

Quale alternativa ci aspetta
di fronte a tanta malvagità
vaneggiamenti futili ,miraggi dell’odio
Mi rendo conto ogni giorno
di quanto sia difficile vivere
si sta avvelenando l’infanzia
il cuore dei giovani
caduti nell’intrigo dei media , dei social
nella geometria perversa degli adulti
La cattiveria ,è diventata
una insensibilità raffinata
indifferenza che reca sofferenza
puramente istintiva di chi vive
nella luce fredda
senza calore e colore
senza rendersi conto
che fa del male
e si riempie di invidia e gelosia
la cosa più crudele è il dolore di un bambino
che ferisce tutti e Dio
 

Il cielo stasera darà spettacolo
alla super luna delle fragole

Quando stasera si aprirà
la porta del creato
il cielo senza applausi alzerà
il sipario alla super luna
enigmatica , astuta
di mutevoli colori ed umori
splendente tra strass di stelle .
Come un ‘ape regina
ci donerai il tuo mistero
di cui ti vesti di bianco
d’argento ,di rosso
stasera il tuo vestito sarà rosa
come la luce che si sveglia all 'aurora
e si inchina al mattino
che animerà lo spettacolo della notte
Diafana luna insieme alle stelle
sei come diciamo a Taranto
“nu canestre de cerase a sere l'esse e a matine u trase…”
come un cestino di ciliegie
che la sera lo esco e la mattino lo entro
Nuda coperta ruoti e giri nella sera
tra fiati sospesi e occhi già chiusi
 

Vieni con me
Quando hai smesso di cercare
quando non ti fai più domande
quanto tutto ti appare oscuro
vestiti di luce e vieni
vieni con me
dove il mare è aperto ad ogni onda
che raccoglie i sospiri
senza curarti del mondo
vieni con me
a vedere il mare
quando abbandona l’ onda
quando abbraccia gli scogli
bacia la sabbia intrisa di sale
accaldata dai raggi del sole
vieni con me
cammineremo a piedi nudi
sulla battigia
là dove i passi tacciano
s’ode solo il respiro del mare
che rinfresca e bagna i pensieri
Vieni con me
quando il tramonto
scivolerà sull’acqua
e ferirà l’orizzonte
con lame rosse
delle ultime luci del giorno
torneremo a casa
in quell’oscurità della notte
chissà se vedremo più chiaro
 

Padre, Figlio, Spirito Santo
Uno per uno tutti e tre per noi

Qual è il senso
del Mistero della Trinità
che travolge
sconvolge
coinvolge?

“L’ amore espansivo “
Chi te lo rivela? L’amore.
Che cosa ti rivela? Amore.
Perché te lo rivela? Per amore
Quindi l’amore è la sola capacità
di donare e donarsi

Dio si rivela in Gesù, suo figlio
sulla Croce ci offre la sua amicizia
e si rivela in una storia di volti
quelli di tutti noi
un Dio, dunque, dentro ogni cosa
la sua finalità è l'amore
e il legame con cui avviene
è lo Spirito Santo

Spirito d'unità, di carità e di umiltà
che è in relazione con noi
in correlazione con Lui
e viviamo in una posizione
di derivazione
e di ascensione
 

“Chi ha tempo non aspetti tempo”
Vorrei chiedere al tempo
di darmi tempo
certo , lo so che tu fuggi
ti frantumi
vai sempre di fretta
Scivoli via
a volte senza alcuna ragione
ma, dammi tempo
per ritrovare quello che ho perso
quello migliore che mi è sfuggito
per sommarlo e poter dire:
ti aspetterò tempo
per catturare i pensieri
per sottrarre da te
( se dovesse esserci )
la parte migliore di me
per ripassare i giorni
i proponimenti
racchiusi tra silenzio e sogni
Dammi tempo, perché se ti perdo
è tempo perso
e ogni cosa che ora farò
sarà fuori tempo
 

Vieni , luna
su con le stelle ad una ad una
su con la sera
che mette in fuga il giorno
Sei una bianca sottile toppa
sull’uscio della notte
che si slabbra appena ritorna l’alba
come un gomitolo
fili di nuvole sfogli
discreta ti spogli
della tua bianca e tonda gonna

come faccia di donna
ti specchi tra onde
e ti abbandoni agli amplessi del mare
tra voglie e cotte maree

All’ombra tua
la mia ombra trasale
e mi sazi con il tuo respiro sereno
 

Vorrei essere oltre…
Oltre che?
Oltre questo tempo strano
che guarda , ma non vede
che parla, ma non pensa
oltre il silenzio
il rumore
oltre quel vuoto sazio ventre
degli altrui futilità

Si pensa che il meglio
della vita sia oltre
quel muro di cinta
quel suono di morte
quel tombino che miasma
quella rete metallica
che ne istruisce il passaggio

Oltre il confine dei sensi
fino al limite estremo
di ogni dire
di ogni fare
per andare oltre
gli incendi e orrori profani
oltre le paure
le apparenze degli altri
e poi… pregare per il meritato
applauso finale
del passaggio all’ Oltre
 

Voli di sogni ad occhi aperti e chiusi
Sogni e ricordi improvvisi
chissà dove dimorano
forse lassù
nell’armonia degli astri
nei colori del giorno
tra progetti intriganti
o nella oscurità della notte
tra ricami delle lenzuola
Nel silenzio della mia memoria
diventano manipolatori di ricordi
a volte sublimano le miserie della vita
a volte diventano giocolieri d’illusioni
Dal vento impetuoso del passato
dal mio enigmatico inconscio
sporcati di allegria o di amarezza
arrivano nel mio presente
vorrei agghindarli
e con loro far festa
ma si confondano
tra quel riso e pianto
e come frammenti di stelle
cadono tra le mie mani
come morte corde di chitarra
non vibrano più
 

Pensieri
effimeri piumaggi
di passi, di sguardi
di sorrisi e di pianti
Flussi del mio silenzio
sospesi tra brividi di cuore
turbamenti dell’anima
sussulti, rimorsi ,giudizi , critiche
che sommo ,moltiplico ,sottraggo
dai miei istanti di tempo
come niente fioriscono
nell’intelligenza finiscono
o nell’ idiozia distillano
A volte imbavagliati da dubbi
da progetti sprofondano in affanni.
E’ come mettere in scena
un gesto ,uno sguardo , una parola
che lasciati liberi ritornano nella mia mente
Come fumetti di notte
si trasformano in sogni
buoni o cattivi fantasmi
che cerco di sbarazzarmi
della loro parte oscura
Così il mio pensiero va
pronto ad uscire dalla tagliola
alla ricerca di quel punto
nella mente sospeso
tra pensieri pensati
e incantamenti fuggenti
 

Una buona madre
Si è madre non perché ti fa
e pretende che tu figlio/a faccia
ciò che fa solo piacere a lei
non perché ti bacia in continuità
Una madre nasconde ai figli il suo dolore
anche in silenzio sa accarezzarvi
quella che ad ogni vostra preoccupazione trema
quella che non sa mai quale sia il momento giusto
per telefonare o dirvi "vi voglio bene"
non si lamenta perché il vostro sorriso è nel suo cuore
Una buona madre non soffoca
non intralcia la vita dei figli
non vuole che siano sempre con lei
ma sa restare nell'ombra, nella solitudine
se pur nell’ansia , preoccupazione e paura
e tu ,figlio ,non permettere che tua madre
possa brillare come una super/madre
di sentire il bisogno di mollare qualsiasi cosa
per correre da lei se non è necessario
Si è madre quando educhi un figlio
alla verità , la qualità dell'onestà e dignità
alla costruzione del senso di identità
madre è colei che sa rendere i figli
liberi dal cordone ombelicale
perchè potrebbe rivelarsi un legame dannoso
madre è dunque accoglienza pura
e il suo pensiero è un pensiero d’ amore immenso .
 

Se pur …
di pancia o di cuore una madre
è una carezza d’ali di un angelo
la sua bellezza è scolpita
nella pietà di Michelangelo
che tu figlio possa di lode farle
sempre omaggio

Se pur non sempre tutte le mamme son belle
e neppure brillano nel cielo come stelle
ma quando un bambino chiama “mamma”
diventano chiavi e note su un pentagramma
M agica diventa la parola
A ffettuosa nel cuore vola
M aggio l’accoglie , la festeggia come
M iracolo Divino , Maria è il suo nome
A ppare come una creatura bellissima
dolcissima
madre, per un attimo del tuo amore
noi… siamo
E…quando la rosa s’appresta a fiorire
la mamma indossa il suo profumo
e tra le fessure del muretto
s’aprono le prime viole
che sussurrano “auguri mamma “
oggi è la tua festa
Se pur… il tempo le voci allontana
e i figli crescono
quella voce che chiama mamma
resta piccina
perché nel cuore
della madre è sovrana
Il suo eco rimbalza
all'infinito, vince ogni tempo
è la dimora sicura per grandi e bambini .
E se pur …un vento ti ha portata via
a te ritorno con la voce del cuore
e se pur …sei lontana
in quella casa bianca
in cima al tuo silenzio
sei sempre quella rosa
che nel mio cuore
in ogni stagione si schiude
 

I bambini dell'Ucraina
I bambini sono angeli
basta poco per renderli felici
Volano a bassa quota sul mondo
ma dei diavoli spezzano le loro ali
Hanno occhi grandi pieni di sogni
una dittatura sta uccidendo le speranze
e infangando la loro innocenza
Hanno e avevano grandi sorrisi
se pur bocche di silenzio e di paura
qualcuno ha rubato la loro gioia
qualcuno ha barattato la loro vita
In cambio di cosa ?
In cambio di un passaporto per l’inferno ?
Rispondetemi assassini
uomini del potere
chi assolverà le vostre colpe
per aver lasciato cadere
quegli angeli che volavano
felici nel loro cielo di pace
e che ora si espandono come campanellini
nelle stanze del cielo e di Dio ?
E’ questa la cosa più crudele di una guerra
quel dolore di un bambino che ferisce tutti e Dio .
 

…è l’ora ineffabile
…è l’ora ineffabile dell’alba
tutto si sveglia
anche il vento che rende
visibile il silenzio
e si raggruma
in sussurri
nell’aria che sa di mistero
la luce s’ in/ciglia
nei fianchi fiorenti della terra
… è l’ora ineffabile
del tramonto
il cielo sanguina
fiammeggia
l’ultimo raggio del sole
prende di striscio i colori
del giorno che si fa sera
e dalle finestre aperte
le ombre invadono la casa
lentamente scolora la luce
e torna a danzare la malinconia
 

Pasqua mistero, dalla fede abbellita
Ecco Pasqua acceca , scuote
risveglia l'errore , l’orrore
di un esecutore potente
per un uomo innocente

Ieri diventa oggi
e poi oggi , domani
testimonianza di una morte
che ci rende martiri di quella Croce

Soffi di ombre sul Calvario
fuga del sole dietro le tenebre
lancia trafitta che ferma il respiro
mentre la madre guarda il Figlio che spira

Gemiti profondi ,urla ansimati
pietà , spiraglio di luce
che rigetta ogni pensiero di dubbio
dando il giusto valore all'amore

che rafforzi le nostre emozioni
e i nostri ma… chissà...forse
finiranno sul ramo verde di Gesù
tra rami di ulivi

grani di rosari e canti giulivi
nascondiamo affanno
e malanno

La guerra continua
e la pace
la parola resta in gola
tra il sempre forse
il no , il sì , chissà
frattanto sa di zolfo
ancora il tuo cielo ,Signore
e pianti di anime a Te si rivolgono
anagramma di morti tessono
voci di guerra che scoraggiano il cuore
Buona Pasqua a tutti
 

Il male è spesso con noi
Insensibilità raffinata
viene chiamata la cattiveria
di chi vive nella luce fredda
senza rendersi conto
che fa del male o lo riceve
e si nasconde dietro
una forma di buonismo
Spesso però ritorna al mittente.
Ma il vero male qual è ?
La crudeltà , ferocia bestiale dell’uomo
anzi , no , perché la bestialità degli animali
deriva da un istinto di sopravvivenza
quella degli uomini da una pura crudeltà
accompagnata dal piacere di fare del male.
La guerra in Ucraina è vera e pura crudeltà
da parte di uomini demoni
(Dobbiamo essere crudeli con la coscienza pulita
dobbiamo distruggere in maniera tecnico-scientifica.
diceva Hitler)
L'orribile e tragico gesto di Auschwitz
che non si non potrà mai cancellare
perché è realtà vissuta
lo ritroviamo in questo massacro di Bucha
vero , falso, chi lo sa
di certo è che in Ucraina c’è una guerra
spietata , selvaggia che uccide bambini
dove la voce del dolore
della criminalità è rimasta scolpita
di nuovo come in quei forni crematori
nelle fosse comuni dei prigionieri giustiziati
(quando lo strumento dell'intelligenza
si somma alla forza bruta e
alla malvagia volontà,
il genere umano è impotente
a difendere se stesso.” Dante Alighieri)
 

Noi
del tempo che scorre
e non ritorna
del sole che nasce
e tramonta
delle stelle che si spengono
e si accendono
dell’universo intero
noi … siamo un frammento
con i nostri limiti finiti
Noi , per noi stessi
siamo quel mistero
che si schiude in un vagito
e si chiude in un gemito
e ci perdiamo negli impercettibili
anfratti del mondo
dove i semafori della vita
ci spingono a correre
a rallentare
e infine a fermarci
perché la vita è breve
ma pare lunga come un treno
che ritarda appena un’ora
Noi
siamo gli apprendisti
del tempo padrone
che coglie l’ora
recide l’attimo fuggente
scivola senza ragioni
se lo perdi e vuoi cercarlo?
è solo tempo perso
 

Non vedo stormi di rondini
una sola rondine non fa primavera.

Siamo in primavera!
Rondini dove siete?
Sulla terra vi siete fermate
forse cadute sulla grondaia
della torre distrutta dal fuoco ?
Non trovate pace, le vostre strida
sembrano lamenti di bambini e donne
che fuggono per non morire
sotto un cielo di fuoco
La primavera è diventata fredda
nel nido gli uccelli hanno nuda la pelle
gli occhi chiusi aspettano la madre
a petto a petto
a cuore a cuore
per spiccare il volo
Stamattina ho visto sul balcone
un piccolo batuffolo di vita
con il becco rivolto al cielo
in quel momento
ho rivisto un bambino ucraino
con gli occhi di dolore , senza sorriso
in cerca di un posto per rifugiarsi
se pur da lontano e in disparte ,ho pianto
Nemici ! abbattete alberi
distruggete case
state rendendo l’aria di morte
Perché ?
Anche il sole piange lacrime asciutte
ma dal suo cuore gocciola dolore
La rosa si appresta a fiorire
ma il giardino di Kiev è bruciato
sulla terra dell’Ucraina
non cresce un fiore neppure
tra le fessure di un muretto .
Cosa importa a te, uomo
che tu sia dannato
se nel cielo non volano le rondini
se non fioriranno le rose ?
Sul viso di un bambino
non c’è più un sorriso
nel cuore non più la gioia
è dovuto partire
ha lasciato il paese
qualche caro al cimitero
e i giochi sotto il fuoco
tu , demonio
non senti il grido disperato
di quel bambino
di quella madre
il grido soffocato
del padre morente
Nessuno li sente
neppure i Santi del paradiso .

 

Da quale parte ignota
luna , creatura di Dio
vieni?
-Toglimi un dubbio -
Chi è nata prima
la terra ,oppure tu , luna ?
Ti guardo e la tua vaga risposta
è quella sorta di risata
in quel tuo grande faccione
Ti avvolgi
nella luce generosa
del tuo amato sole
danzi
appesa ad un filo invisibile
con i tuoi giochi circolari
“su con la sera vieni”
ad una ad una su con le stelle
a noi mostri la tua bellezza
le tue misteriose forme
affondi
tra gli amplessi del mare
a lume di tiepida notte
e spume di marea
Una sera sei piena
ti imperli di sorriso
gustosa come una fetta di melone
e con i tuoi compagni
giochi a nascondino
come in un teatrino
in scena di un notturno
si aspetta che il maestro
la musica attacchi
 

Papà sei la voce dell’amore e dignità
Quale papà ? Strana domanda
di certo a volte anche giusta
Il papà sia pure adottivo o biologico
non è un mammo
non è l’amico di mamma
non è un baby sitter,
né un bancomat
papà è solo chi risponde alla voce
di chi ti ama in quantità.
Bisogna quindi accontentarsi
di una nuova impostazione genitoriale ?
Ognuno vive la sua sessualità liberamente
anche l’amore è senza alcun dubbio libero
perchè “ nell’amore non c’è timore’"
anche se qualche volta viene mescolato
anche se non so se depura o contamina
ma so che tutto lo proviamo
Se basta questo per giustificare
la festa del papà
“ossia la festa di San Giuseppe “
io non saprei come spiegarlo
guardo, non giudico, ma penso
Penso alla corresponsabilità
di una famiglia omogenitoriale
anche se è un legame di diritto o di fatto
penso all’innocenza
ingenuità di bambini ignari
quando incominciano a capire
che fuori della loro fiaba c’è un’altra fiaba
diversa da quella che gli hanno sempre raccontato .
 

C’è un senso nel vivere!
Si vive senza sapere il perché
quello che si fa è un godimento personale
nulla ha veramente senso senza un perché
“chissenefrega” si sente dire da chi vive da criminale

Ancora non abbiamo maturato una coscienza
che ci permetta di fare esperienza
di una buona e leale convivenza
per dare alla vita un po’ di trasparenza

Il senso della vita è cambiato
ha disperso le immagini salde e chiare
sta cambiando perfino sogni e fato
rivela solo il senso dell’affare

Vorrei sentir la vita nel presente
abbandonare ombre in agguato
rinnovellare la mia mente
spargere semi di speranza nel prato

sulla terra arriva un disco affocato
s’abbassa lento dietro l’irta collina
e nella penombra di un tramonto ambrato
la testa della gente al dolor si china

la notte discente tra guerra immane
si ferma su volti pallidi e solinghi
su speranze tormentose e vane
e si corre per viali oscuri da raminghi

l’albero della vita ha lunghi brividi
i fiori sono al buio o poco ascosi
sulla pelle ci sono ferite e lividi
e i fiori non più odorosi

ma se colgo la bellezza , l’ amore
e di loro il divenire, l’eternità
quel che conterà sarà vivere con il cuore
per un briciolo di libertà e verità
 

Così la storia fa un altro passo …oltre
Che tempo strano
come la primavera che non arriva
e uccide i germogli
come chi
vive ma non vede,
parla ma non pensa
e si ferma sempre
nella stessa posizione
come se il meglio della vita
fosse oltre …
oltre …quel muro di cinta
oltre …quel suono di morte
oltre… la paura
che urla all’ alba e al tramonto
e la notte si consuma sotto un tetto di fuochi
come se la storia fosse oltre
Oltre … la ragione che vede
il disfare della speranza
come fossimo dietro ad una finestra
ad osservare un bel giardino di fiori
tra un tombino che miasma
e una rete metallica
che ne istruisce il passaggio .
E poi… pregare Dio
che tessa un ‘altra alba di speranza
sugli incendi e orrori profani
perché è impossibile che Dio
sia coinvolto in questo mondo strano
dove si corre da un oltre ad un altro
come se il meglio della vita fosse oltre
intanto la morte si finge che non ci sia .
 

Mimosa, primula o ginestra
non è un fiore a farti festa ,donna
dai capelli neri o biondi
con un cappello o un fazzoletto
dalla pelle scura o chiara
che lavori e sogni
di vestirti elegante
di andare a un ballo con il tuo cavaliere
armato di fucile solo per difenderti
e dalle tue ciglia scivolano
occhi di pianto e di tristezza
Sei tu , donna , oggi
che ansie di libertà stai soffrendo
oltre ogni sacrificio d’amore
Sei come la luna buia da una faccia
ti nascondi con il tuo bimbo stretto al petto
e luminosa dall’ altra quando vuoi apparire
con vezzo e profumo di Chanel
nuda come in un quadro di Chagall
non è la bellezza che grida il tuo nome
ma è l’amore per ogni tua situazione
 

guerra a sorpresa
pace attesa

Il presente è diventato
un copione indegno degli avi
la democrazia è imprigionata
la sinistra vuol conquistare
la zona indifesa alza il muro difensivo
si USA il pressing di guerra
un capovolgimento di euro
il tutto finisce in un campo di assedio serrato
per uno sgambetto di un portiere
che spiazza con una mossa inaspettata
la libertà di donne, bambini e ragazzi
La guerra non ha bandiera , nè padroni
persevera maligna su tutti i rampicanti
alla ricerca di spazio per allargarsi
La pace ha per bandiera
una jam-session di stelle e colori
una colomba bianca che mugola pietosa
che langue per l’inquieta vita
Lasciamo impressi sui finestrini di quei treni
che corrono sui binari della salvezza
sogni e sorrisi dei bambini
e doniamo loro un ombrello magico
per ripararsi dalla pioggia di bombe
per vedere l’acqua salata delle loro lacrime
diventare dolce , i castelli di sabbia
resistere al vento di guerra
e leggere la fine di questo libro di storia
senza vinti e vincitori
ma solo i nomi messi all’ indice e a morte .
Sentire suonare di nuovo il dixielands di pace
i sordi, i ladri e i pazzi all’inferno
senza garanzie celesti
mentre nei cieli gli eletti
possano riposare in pace
tra blues di musica, angeli e poesia
 

C’era una volta la luna …
Allacciare prego le cinture
si vola
grida chi vuol cambiare
la mappa del cielo , della terra
chi vuol volare alto nei cieli sereni
rendendoli neri di fumo
e dietro il loro parabrezza
del fare, volare, volere , potere
si nasconde sempre un po’ di pazzia
Intanto si va … si va …
ad uccidere la libertà altrui
si va sulla luna
sì , quella luna di Alì
che si specchiava in un pozzo
Poveri noi “ gridò Alì “
e salvò la luna
Ora diciamo “poveri noi “
ma non riusciamo a salvare
né luna e né terra
La luna si sta trasformando
in laboratorio di ricerca
un pozzo di rifiuti
un teatro di guerra
È fuoco di bombarda
siamo nella confusione totale
le coordinate di pace
si incrociano , si scontrano
il contesto è sempre quello
pagare lo scotto tra interessi personali
e capitalizzati progressi
 

Se pur in primavera
"Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie “Ungaretti”

Marzo arriva nudo
dal colle non ancora fiorito
deluso tra spiragli di sole
e venti di guerra
Nei giardini c’è pioggia di fuoco
che non dà spazio ai germogli
ed è duro per la mimosa fiorire
è triste dare baci al papà
che va a combattere
I bambini nei giardini di Marzo
non vedono più volare
i loro aeri giocattolo solo missili
e con gli zaini in spalla
scappano dalla guerra
Marzo ,tra rami spogli degli alberi
impiglia il grido degli uccelli
alla ricerca del nido perduto
e sosta dietro un muro cadente
aspetta di ricostruire
una casa all’ombra fresca
della primavera dove sassi e pietra
diventerebbero cuori e fiori
e le mille tristezze sorrisi
Difficile ri/disegnare due cuori trafitti
anche se la primavera fermerà la pioggia
anche se la luce arriverà prima
e se ne andrà dopo
sul davanzale della speranza
saremo ogni giorno
"a ragionar di guerra o d’amore ?"
 

Cos’ è la pace ?
Apro la prima pagina del quotidiano
vedo foto di armi ,gente che si dispera
il titolo grida il nome di chi non ama la pace
e così Pace diventa la parola del momento
Ma cosa è la pace?
è una pagina del Dio parlante
nella limpida Sua luce di purezza
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”
anima le pagine del libro della vita
rende verde la pagina della terra
che cerca amore
smarrito chissà dove
perduto chissà quando
Carpendo la gioia del nostro vivere
illumina
sollecita
non come sentimento
ma forza interiore
coraggio a sfidare le violenze
l’odio di chi ama distruggere
Felicità e pace
due emozioni
da conoscere e riconoscere
diversi l’una dall’ altra
una soddisfa, l’altra unisce
Non si possono chiamare signori
chi ama la guerra
ma criminali ,assassini
Tra il forse ci sarà
o il mai la troveremo
è sempre il ragazzino a pagare
l’efferato crimine della storia .
 

Ancora …ancora guerra
la penna di fuoco
che resta sul foglio
non vede ,non pensa
alla vita che ferma
Le due ERRE si uniscono in gueRRa
e si rafforzano in teRRoRe
Sa di nuovo di zolfo il tuo cielo ,Signore
che strazia il cuore
e pianti di anime a Te si rivolgono
che ci sia pace in parole e suono
note pizzicati sulla lira dell’accordo
o disaccordo
oscillano su acque in fermento
e al mondo danno sgomento
C’è una guerra tra Russia e Ucraina
che interessa America ,Europa e Cina
il conflitto è diventato realtà
la guerra ormai sembra che ci sarà
Cessate il fuoco dicono i paesi e in tanti
ma come sempre gli interessi son tanti
Tra Russia e Ucraina un conflitto è nato
Putin vuole che sia esclusa dall’ NATO
Vuol riconoscere le due repubbliche del Donbass
ma ci sono forse anche questioni di Gas
forse anche qui ci vorrebbe un green pass
La casa bianca intanto continua a tergiversare
tra il sì o no , non sa cosa fare
però alla fine lei è sempre pronta a partecipare
alla base c’ è sempre la domanda
per chi un paese comanda
ma cosa ci guadagno ?
da questa guerra se l’ accompagno ?
Si grida pace , ma si continua la guerra
piange come sempre la povera terra
il fuoco spegnerà ancora dal viso
di innocenti e bambini il sorriso
 

La Felicità
è un porto sicuro
mai un punto d’arrivo
camminare verso di lei
è un ideale
straziante fatica
come un raggio di luce che squarcia
di tanto in tanto le nubi
e per un attimo lo lasciano passare .
Come motore fa scorrere la vita
ma resta sempre un mistero
l’ immobile sogno che ci perseguita
Non sapremo mai
se l’abbiamo raggiunta
o continuare a desiderarla
e più la rincorriamo
più si allontana
come quando cerchi una persona che credi amica
ma non c’è mai per te
e si allontana sempre di più
infine ti ritorna amaro
il solo pensarla
È come la luna che appare
dopo un attimo scompare
sotto una nuvola che nel cielo vaga .
Ogni giorno la pensi , la cerchi ,forse non sai neppure
come vorresti che fosse
un nulla che si fa tutto
o tutto che diventa nulla
e del tuo pianto possa
asciugare le lacrime
 

Scrivo all’amore mistero eterno
che scroscia in un lungo canto

Ricordi …quando
a San Valentino
sfavillava la luna tonda
nella notte fonda
nella sua cruna infilavamo sogni e baci
in attesa della stella cadente ?
Quando pensi all’amore
pensi forse a San Valentino ?
No di certo !
Avremo solo sprecato amore
se pur addolcito da un mon cherì
L’amore ti apre la vita
da un vagito dispiega
in sorriso e sospiro
Si specchia ovunque
nell’occhio di luna
profuma , ri /flesso
dal talamo richiamo
dischiude le labbra
tra parole e gemiti di stupore
Danza appeso
disteso , proteso
dà colore profumo
senso all’esistenza
di un figlio , nipote ,
di tutto ciò di Divino
se ne sta tra noi e il cielo
e lo libera dal falso velo
Spiegazza
sogni come seta strazza
su trecce di nuvole e vento
si trastulla lento o violento.
Sboccia con le carezze
si dona in ogni stagione
ti bacia una mano
ti dona una rosa
tra sguardi
un flùte da sorseggiare
l’impulso lo senti titillare
Conforto sicuro
di bacio che affonda
in una notte
che il giorno non teme
E’ raggio di sole
se pur fuori
c’è vento che la vita
tormenta
Dal cielo vien giù
e noi ,apprendisti
ci mettiamo
“ Anema e core “
per non farci bocciare
Si offre , lo offriamo
se non si tocca fiorisce
se troppo si tocca appassisce
L’ amore è quel primo bacio , fiore
che hanno dato il via ai primi accordi
a musica a due mani ed un cuore
colonna sonora di lontani ricordi
nostalgia come le viole
tra pagine gialle
di un romanzo rosa
L’amore è
il sorriso di un bambino
tenero abbraccio
dolce legaccio
una mano amica
un dolce gesto
di chi ti sta vicino
Fin dove , fin quando
ci sarà amore?
finchè sguardo e cuore
firmeranno quel progetto
da vincere il tempo
 

Non è una critica
solo un mio commento

S’apre il sipario
trepidi passi vanno verso l’ascolto
là dove musica / poesia
dovrebbe vestirsi di sublime
stasera balugina soltanto
un luccicante , lucro
un infinito vago
di apparir di luci come stelle
Un battere di mani
e poi ,musica andante
che in me diventa
un andante pensieroso .
La poesia , la musica la cerco
non c’è quel nonsochè
che dà emozioni
siamo davanti alla soglia
del solito apparir di finte stelle
Non splendono di luce propria
e se pur c’è un tatuaggio la copre .
La domanda , quindi
sorge spontanea
perché c’è tanta aggressività
acidità nei giovani di oggi ?
eppure a modo loro cantano
e fanno musica
Ma dov’è finita la poesia ,
la creatività?
Stasera tra un volteggio di note
tra poesia , sole e mare
e qualche voce che ancora
in sinfonia s’ode
veleggia sovrano
solo il presentatore
con la sua finta
magia cerimoniale
Quando musica /poesia
non si spande
restano suoni e parole
a vanvera
esultano senza emozioni
e non entusiasmano l’animo
Il cielo resta muto
il mare senza suono
il vento senza sussurro
Di certo qualcuno mi direbbe
Non guardarlo !
Ebbene sì
Non ne vale la pena
ho girato canale
ho preferito Morfeo
ma come sempre
è arrivato Fobetore.
 

Il desiderio galoppava sollecito
un tempo …

I desideri galoppano
come cavalli che non saltano
oltre lo steccato del tempo
spolverano i piaceri
che nella mente sbuffano
come speranze perse
Mitici e brucianti desideri
mutano in pietra di ricordi
nel cuore s’ impigliano
in una griglia di tristezza
e quarzi di sogni s-velano
 

Chi meglio di Ulisse potrebbe guidarci
attraverso questo mare in tempesta

La vita, si dice è un viaggio
chi potrei scegliere come compagno?
Di certo Ulisse !
Per approdare ad un unico desiderio :
la salvezza
anche se Dante lo ritiene
“uno specchio negativo”
Orazio lo definisce
“modello di virtù e di sapienza”
Viaggiava senza rotta, senza soste
stringendosi al petto i suoi compagni
l’unico suo desiderio, il ritorno
verso Itaca ,la speranza
Anche se quella tela
non è poi mai stata tessuta e né disfatta
È tutta una illusione dunque ?
Era un uomo ,palpitava di paura
guidato dal suo magico flauto
dalle note dell’ astuzia, ragione, cuore
nelle acque tumultuose insicure
senza mai affondare
Quel giovane conobbe
il ribollir delle acque greche
forse perché lui sapeva
che alla foce si arriva sempre
Vivere come Ulisse
come un cespo di pensieri
che mordono la vita
Navigante io sono, disse
e non mi fermo
alle fiamme sulle isole
ai canti ammalianti
delle sirene adescanti
a mostri disumani
a raffiche di venti
a divinità contrarie
Prese le giuste distanze
dai diavoli e dai demoni
si avvicinò sempre
più al cielo blu
forse perché lui sapeva
che il mare , le tempeste
si combattono e li vince
chi li sfida .
 

Ormai e se mai , il tempo cos’è ?
Il passato è “ormai “
il futuro è “se mai “
non bisogna mai
perderli di vista
semmai
pensare alla valenza
che ha avuto quell’ ormai
che potrà avere il se mai
per viverli bene nel presente

Parmenide o Eraclito ?
Tutto è immobile?
Tutto scorre?

Sono immobile nel presente
ma sono un divenire costante
faccio tante cose insieme
non ho poi il tempo per finirle
e vivo con la paura di sprecare tempo

Devo prendere una decisione
se vivere l’oggi ,questa mia vecchiaia
senza più ormai e se mai
e occupare più tempo
a ringraziare Dio
ad elogiare con il pensiero
il valore che ha
l’ormai e il se nell’ oggi
e se potrà diventare un buon domani ,
se avrò fatto in tempo
Intanto l’importante è non perdere tempo
crescere sempre col tempo
 

La mia mente
ha tante stanze
vuote o male arredate
ogni giorno si riempiono
di parole, pensieri, speranze
amici anche di nemici
che vorrei mandare via
Sul muro di un grande salone
c’è un orologio di cristallo
se pur senza sfere
scandisce anni e segue la sorte
basterebbe un niente per frantumarlo
Non ha mai smesso di camminare
tra l’oblio e ricordi
rimorsi e rancori
A volte va indietro, a volte va avanti
tra le ombre di un andare vago .
Vorrei scagliare la testa
contro quell’orologio
ma mi arrendo
al suo movimento
là dove ogni moto
del mio pensiero
s’accampa nell’attimo
nell’istante per ritrovare
l’alfa e l’omega
 

Parole ...parole
Quante parole vengono
dette , scritte
senza mai interpellare
il cuore e l' amore?
Troppe ,a frotte , a sproposito
prolisse , amare, mielate
Parole che
come cavalli lasciamo correre
e i cavalieri facciamo cadere
Ogni parola se non ci appartiene
la rima non combacia con amore
ma sempre con dolore
lo chiamano “effetto Lucifero”.
Una parte buona e una parte cattiva
di noi fa emergere sempre
una versione buona
o cattiva di un'altra
e per sentirci migliori
dobbiamo sminuire l’altro
o fingere di usare il colore bianco
per dipingerla,
ma sotto predominano
ombre di grigio e di nero .
“Il paradiso e l’inferno non sono fuori
ma dentro di noi”
ci affanniamo a diventare colombe azzurre
ma restiamo colombe bianche o nere
e su di noi un cielo
che forse non meritiamo di toccare
 

Il mare con il mare ...
Si dice “va dove ti porta il cuore “
a volte si va anche dove ti porta il mare
Ma dove portano le acque del mare ?
Per Ulisse verso Itaca, a casa
ma quella tela non è stata
mai tessuta e né disfatta
perché la terra sospirata
è sempre a parecchie miglia da quella desiderata
Colombo approdò sull’isola dei Caraibi
ma non scoprì l’America
vi sbatté contro
nella convinzione di trovare
una nuova via per le Indie
riuscì a dimostrare solo
che la terra non era piatta
Ogni goccia di mare
non resterà mai nella tua mano
e né troverai mai un ponte
che unirà
il mare con il mare
su cui poter camminare
in mezzo ci sarà sempre
l' oceano
ti concederà
nuove speranze
desiderare altre isole
perché
Il mare con il mare...
si gonfia di tempeste ,culla il pianto
e ci travolge con il vento delle illusioni o della speranza
S’impenna su onda su onda
si avvinghia ad un terra migliore
spesso però la luce affonda
in una confusa marea di confini
e l’orizzonte diventa un miraggio
 

Quando il mio io
richiama l’eco del mio essere
le parole si ritirano indifese
nel silenzio dello mio spirito
del mio io ,del mio Dio
e mi nascondo
nel suo silenzio siderale
Allora scrivo
Ma cosa ?
Parole dette ,sentite , taciute
reliquie di uno spirito inquieto
ma non indifferente al mondo
Parole senza senso
Scrivo
su fogli bianchi
a penna o su Word
Parole parole e parole
senza alcun senso
senza ritmo e poesia
Poetare le accoglie
gli amici di Facebook
lasciano a volte un “mi piace
e come ho sempre detto
son solo parole senza senso
dopo seleziono il mio pubblico
“Solo IO “
Restano come quei germogli
che non diventeranno mai fiori
perché non accarezzati dal sole
 

Vorrei
Vorrei disfarmi di questa aria
pesante e stressante
e nel caos di questa vita
vorrei dare una risposta
a quel tanto detto
proclamato ,cercato
senso della vita
Scoprire in quel mio vorrei
la voglia di essere …
sì, di esserci ancora
Spalancare di nuovo la porta all’amico
non bere il caffè in piedi fuor dal bar
ma consumarlo con dolci e cappuccino
senza mascherina con te amico più da vicino
“Lavorare stanca” diceva Pavese
ora si dice “la pandemia stanca”
maledetto sia il virus e chi l’ha inventato
e forse ancora vuole che ci sia
Porta stanchezza all’umanità
alla nostra interiorità
alle relazioni, al lavoro
e per alcuni anche alla fede
perché c’è stanchezza anche
in quella grotta dove a Natale
abbiamo deposto il Bambinello
in quel brindisi fatto all’anno nuovo
in quei dolcetti della Befana
Ma ora cosa ci resta ?
Tutto è come prima
non è cambiato nulla
tranne che vivere nel buio più assoluto
La pandemia è diventata un incubo
anche per i bambini
Nella notte della Befana
nel suo sonno e sogno
più profondo
la mia nipotina si è svegliata
gridando , Mamma!mamma son positiva?
forse per questo siamo a rischio
Sì a rischio di cadere nella più assoluta depressione
 

La befana è depressa
come l’ anno che se ne va
per il nuovo che verrà
ora è anche perplessa
Con il viso brutto e vecchio
con la scopa grossolana
triste e stanca la Befana
rappresenta l’anno vecchio
cose brutte e belle
dolci e carbone
lei mette nel borsone
per far sorridere le stelle
Ma , alla vita non si è adeguata
non vede più l’arcobaleno
vola in un cielo non sereno
tutta sola abbacchiata
ad tratto si è fermata
è confusa
perché è molto delusa
sulla scopa si è bloccata
la sua ramazza
il marciume della terra
la sua scopa più non spazza
e così la sotterra
Tra il dubbio e la realtà
non sa se apparire o scomparire
e se ne va dalla città
perché non accetta la falsità
Di tamponi e vaccini
pieno è il sacco sulla spalla
per adulti e piccolini
che non giocano più a palla
per paura del contagio
Delta ed Omicron
per questo virus malvagio
i doni li spedisce con Amazon
 

Prima giornata di Giano
con un buon giorno al nuovo anno
perfetta proporzione tra il Creatore
noi, e quel grazie da dire al Signore
E poi cosa dice Gennaio ?
Chissà se i fianchi dei monti
sono imbiancati ?
Chissà se il sole al gelo si arrende ?
Chissà se gli abeti
si vogliono scrollare
di  luccichii e palle ?
Chissà se ci sono sugli alberi
ancora delle foglie morte
oppure solo gemme
imbevute di pioggia?
Son dubbi , timori
che sguizzano dai sorrisi
e dagli auguri dati a mezzanotte
E poi …che fa Gennaio
ritorna a danzare con i suoi giorni
tra sconforto e ​ consolazione
Leggero lui s’ alza e diventa tempo
e gioca a cambiarsi
in un campo di grano
reso sterile dagli uccelli rapaci
o fertile dal bacio dalle coccinelle
pronto a fornirci
sbuffi di voglie
o segni  sulla pelle
 

Sì/Amo Natale
Ma Natale cos’è?
Forse quella voce
che per alcuni tace
niente Messia
niente presepe
ma solo consumismo eccessivo
e un Babbo Natale esplosivo?
Gesù , se la tua nascita
è una stella che dal cielo cade sul mondo
l’attesa da noi vissuta diventa incontro
tra speranza e amore
Se pur in cielo c’è un velo di nuvole
tra le loro balze c’è sempre una cometa
che fa nascere in alcuni la ricerca di Te
che Ti cerca senza mai trovarTi
oppure Ti trova senza mai cercarTi
C’è anche chi non crede in Te
festeggia Natale , Pasqua ma perchè lo fa?
Un Natale annacquato che senso ha
per aprire i regali al posto di pregare Dio ?
Ogni luogo diventa Gerusalemme
e ogni tempo passato
diventa presente e ci riporta a Betlemme
alla sera dicembrina , a Gesù appena nato
che come una tenda a mezzanotte
chiude l’attesa tanto amata
e l’anima dalla pace è illuminata
Seduta davanti al mio presepe
mi sembra di tornare nel passato
tra quelle casette con balconi e crepe
e la lavandaia alla fontana che fa il bucato
il vecchietto seduto all’osteria
con il suo fiasco di vino
in una grotta
Giuseppe e Maria
dialogano felici con il bambinello divino.
Il Natale non è solo qualcosa legato al passato
non è una fiaba o leggenda per il bambino
non è un mito inventato
è vita, in quel presepe c’è in nostro cammino
che sfidando ,facendo ,
ci apre la porta a qualcosa di vero
credendo o non credendo
ci porta in questo spazio /tempo
alla ricerca di un punto
un punto e basta
sarà Dio , sarà di certo
“come diceva Kant “
Il cielo stellato sopra di me
e la legge morale in me”

Buon Natale a tutti del sito
 

Non sono un fiume , non sono mare
per toccare l’ acqua mi devo chinare
Se miro al poco lo posso ottenere
il troppo mi può deludere
Se cammino su un piedistallo
mi sento sicura ma anche in fallo
Io, Io, Io...
Io sono una persona speciale
Io sono geniale
io sono un poeta
Io sono un profeta
la monotona litania
dell’esaltazione del proprio io
spesso sentiamo da chi si crede Dio
Ma cos'è è la modestia ,cos’è l’umiltà
due nomi o due qualità
tra loro c’è competitività
Non sono sinonimi
Non sono omonimi
chissà forse delle virtù differenti
in noi presenti
L’umiltà è un cammino verso l’interiorità
verso la spiritualità
la modestia un cammino verso la consapevolezza
della nostra finitezza.
Modesto è colui che abbraccia l’umiltà
E l’umile s’inchina al modesto con nobiltà
gesti che abbiamo rimosso dalla quotidianità
 

Amare! ma chi?
L’amore porta
                               il  sigillo Divino ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
che apre la porta
all’amore per un figlio, nipote e  bambino
Per me è diventato una ​ ​ ​ ​ ​ ​
melodia a tre voci, i miei tre  nipoti
nati da due chiavi di Sol/a/mente
Sul pentagramma
il mio cuore accarezza
sia la loro musica
che la loro bellezza
e ritmo   il mio amore
ad ogni loro richiamo
Su quell’andante del mio tempo​
solfeggerò ogni nota
di una sinfonia in RE Maggiore
dolce ,alata ,allegra , divina ,
Qui aspetterò l’abbraccio di Lorenzo
ed è qui che aspetterò il bacio di Serena
ed è qui che aspetterò il sorriso di Thalia
ed è qui che il mio corpo si scalderà ,
qui dove nessuna distrazione turberà la mia quiete,
qui dove io creo la mia realtà ideale
una ricerca appagata ,ma tesa
Io qui esisto e mi riconosco
​ Non vi ho scelto
mi siete stati donati
perché un bambino appartiene al mondo
e diventa nostro se a lui doniamo amore
quell’amore che Si fece piccolo
e in una mangiatoia ci donò
Il Suo abbraccio , il Suo bacio e il Suo sorriso
e si fece chiamare Gesù
Il cuore
è sempre predisposto all’amore
 

Vedete , anche io a volte
ho qualcosa da fare ,da dare

In questo spazio tempo della vita
a  volte senza far niente
vado alla ricerca di un punto
sarà forse un perduto vagare così approdo sui sentieri del nulla ,del non essere
di questa società dove sul viso
c’ è sempre una maschera
non certo nobile da passare alla storia
non c’è traccia di onestà che induca alla speranza
​ La paura mi chiude in un angolo buio
ciò che mi sfiora
in questo dissipare dei pensieri
è il desiderio di distaccarmi dal nulla
e pensare (difficile a fare che a dire )
a qualcosa da poter guardare
                                                                                                             toccare​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
sentire
assaggiare
di certo anche ascoltare ​
scusate  non è una mia pretesa
mi sono stati donati questi sensi
se pur col tempo si sono indeboliti
o poco usati
devo verificare per potermi fidare
devo scoprire per  poter raccontare
che quel nulla che mi assale ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
non è altro che il mio voler non fare ,non dare
perché non c’è nulla che una volta capito
diventi inutile e banale
In quel nulla c’è sempre una voce
e se  all’improvviso scoppiasse ​
allora potrei  dire
sì , va bene,  devo ascoltarti ​
però dopo ascolta me.
Spalanco la finestra ed ecco il cielo
da cui proviene tutto e non il nulla .
Vedete , anche io a volte
ho qualcosa da fare ,da dare
 

Autunno un po’ stonato
Mi seggo in grembo all’autunno
a volte sotto uno specchio di pioggia
a volte nel sole che si nasconde
o si scosta dalla frangia di nuvole
Ma arriverà quel leggero freschetto
con il vino nel suo bel fiaschetto?
Un autunno dal colore stagionale
e non da uno scirocco anomalo
con inquinamento globale?
L’autunno non è come prima
con foglie che parlano al vento
odore di resina e di boschi
che avvolge il respiro tra uva e vino
Il nostro pianeta sta cambiando !
Si dice che “ l'estate di San Martino
dura tre giorni e un pochino. “
invece sta durando un tantino di più .
Per gas, serra nell’atmosfera
il calore si è accumulato
Oggi anche San Martino non sa più
se regalare il suo mantello al poverello
che se mai gira con una Ferrari
e vive nel suo rubato castello
Tra clima , disonestà e mutamenti
reddito di cittadinanza al dritto
pur non avendo nessun diritto
e niente a chi vive di stenti
è diventato difficile vivere
in questo assurdo mondo
ma , se si vuol andare avanti
bisogna rifiutare ogni cosa
così ogni mattina la speranza
sparge una nuova fragranza .
 

Novembre
L’albero si spoglia
sul ramo non c’è più una foglia
Cade la bruma
dietro i monti sfuma
si apre il tino
e  si assaggia il buon vino
Si pregano i Santi
appiglio con Dio
intanto requiem e pianti
per l’ultimo addio
tra stoppini e fiammelle
accese nei cimiteri
fiori e ceri
su tombe e cappelle
la'  dove “morte “
diventa  “metro” misura la sorte
si trasforma in “tremo”
                                          per il viaggio che faremo ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
​ da tutti temuto​
ma dal destino voluto
 

 

In quell'attimo che fugge
si nasconde il tempo

Lattiginosa come l’autunno
è la sera oscura
quando non fa più bene
restare fuori
Con una vaga stanchezza
il nonno ritorna a casa
schivando le foglie insecchite
ammucchiate per terra
dall’odore di stantio
e la donna talvolta
discorrendo con qualcuno,
a volte no
ritorna sulla strada
o presto a casa
con la voglia di fare
o di andare a dormire
Mentre il ragazzo
corre , corre ancora
per viali e strade
con passo deciso
e schiaccia quelle foglie
come un insolente
e poi si va a sedere
con gli amici in pizzeria
Com’è straordinaria
questa vita normale !
Circola , circola come il tempo
può quasi sembrare che tutto giri bene .
 

“Se tutto fosse un sogno
l’incubo sarebbe restare svegli “

È tornata la notte
si avvolge nelle stelle
nel mistico lume solingo
tra sogni gonfi di ombre
velati di orme
Scivolo sul letto
ma non prendo sonno
come si fa a dormire
dopo tanto discutere
tante parole false
che fanno da odioso ronzio
nella mia mente
e nel silenzio del buio
catturo i pensieri
entro in quella sbiadita cornice
vorrei afferrare un sogno
ad inchiostro di china per cambiarlo
ma non posso fermarlo
Mi sveglio e mi chiedo
perché ho sognato questo/ quello
neppure la mia preghiera
è riuscita a calmare la mia ansia
approdata agli argini
delle mie memorie inferme
In quella nera notte
vorrei essere in un luogo di luce
ma come una imbecille
mi perdo tra sogni ed incubi
e aspetto che quel disco bianco
diventi giallo
 

Libertà va cercando ch’è sì cara,
diceva Dante

Per alcuni la libertà
è diventata ansia
per certi incoscienza
Gaber diceva “libertà è partecipazione”
Quando chiusero le persone in casa
ci fu chi cantava dai balconi l'inno di Mameli
alla fine chiusero le attività
molti persero il lavoro ,altri l'amore
altri ancora l'equilibrio mentale.
Ora c’è chi ha dimenticato tutto questo
oggi c’è chi per non fare il vaccino
è capace di fare vandalismo
per alcuni la libertà la va narrando
non la va cercando ,la va solo gridando
tipica espressione del presuntuoso,
di chi non si interessa dell’altro .
Libertà è un mio diritto ,certo di amare
di curarti , di lavorare , di cercare
tenendo presente prima di tutto
il diritto dell’altro
La libertà è felicità
la puoi ottenere
senza toglierla agli altri
soprattutto riguardo la salute
in caso di pandemia
dalla tua dipende la mia salute
e l'economia
Se accendo una luce nel mio giardino
faccio luce anche al mio vicino
diventa un bene comune
certo non chiedo un rimborso spesa
perché anche la sua luce
illumina il mio giardino
così lo stato di salute del singolo
diventa un bene comune globale
Non basta che le cose
vadano bene per se stessi
devono andare bene per tutti
 

Non sempre è come sembra
Nel prato dove cammini
non ci sono solo fiori colorati
ci sono anche quelli ​ ​ piccolini
dal sole non baciati

se non ti chini e​ non ti avvicini
non potrai vedere i loro colori
la colpa​ spesso è tua, ​ non dei fiori
​ se in quel prato non sono rifioriti

ma, in  fondo troverei normale
se​ qualcuno mi dicesse ​
la vita  di certo è fatale
limitate​ sono le sorti a noi concesse

Non sempre la vita
gira per il verso giusto
a volte​ dagli altri  è mal condita
dall’amaro retrogusto

e fin quando il drago mangerà il fragile
nessuno forse e ne accorgerà
perché non c’è ​ San Giorgio​ vigile
che con la lancia ​ il drago ucciderà
 

L 'abbraccio  della speranza
Prima ci si incontra con lo sguardo
poi interpelliamo il cuore​
nell’incontro finale
c’è un bacio o un abbraccio
Il mondo a volte è incomprensibile
probabilmente anche non abbracciabile
ma abbracciare è​ un gesto amabile
e con la speranza il dolore è curabile
Un abbraccio di speranza ​ è attendibile​ ?
la​ speranza​ in​ un abbraccio è​ tangibile ?
C’è differenza?
se​ c’ è​ non​ ​ è percepibile
Un​ abbraccio​ per un amico
un fratello , sorella
perfino per un figlio
  a volte può mettere  disagio
se pur c’è voglia di donarlo
o di riceverlo
ma se è un bambino
che mi tende le braccia
se pur con un abbraccio alla cintura
in quel gesto io
“m’ illumino d’immenso
come Ungaretti​"
perché l’abbraccio
è “Un gesto magico,
diceva Neruda"
Prima lo guardo con​ gli occhi e con il cuore.
e poi me lo stringo forte​ al petto
Ma la speranza cos’è
un abbraccio che depotenzia
i tristi ricordi del passato
Ciò che desideri ti spaventa
ti lascia , ti prende , ti riprende
provi a credere a non credere
non è da vedere
non è da dire
non è da sapere
ma la speranza non è lontana
fiorisce​ dentro di te
seminata da sempre
Che fatica è aspettare quella luce
che nel buio​ ti illumina​ come il giorno​
 

Dilemma
<credo o non credo>
alla voce che mi ​ dice​ conosco la verità
non credo​ perché la sua sicurezza è ​ falsità
in poche parole ho la certezza ​ ​ di accettare
ma mi pone nella condizione di​ rifiutare
così come nel silenzio assoluto ​
se pur il mio cervello è muto
sento ​ frinire grilli anche in inverno
tra fischi dell’orecchio interno
in un certo senso come uno scatto ravvicinato
dove la foto sembra distolta​ e sfocata
Provo a credere
o a non credere
che nell’amore
non ci sia più calore
neppure per il nostro Signore
Che dell’uccello il cinguettio ​
per me sembra un ronzio
Di certo provo a non credere
che nel mondo ci sia solo male​ ​e la fiducia ​ possa tornare
dal fallimento
in un cambiamento sperare
In questo ​ inferno di terra
c’è sempre​ violenza e ​ guerra
ma …
bisogna pur credere
che si può cercare la pace
anche là ​ dove l’amore tace
 

Così , come
Il tempo
curva il giorno nella notte
nel cerchio di sole/ luna
così l’uomo l’accompagna
e curva la sua ​ schiena
sull’ultima canicola del sole
reclina il viso alla luna
e nel suo capo canuto
covano nidi di rimorsi
di rimpianti
annosi tarli
che tarmano il presente
e tra sguardi a veletta
traccia l’alea della vita
spingendo lontano
come fa ​ il vento con le foglie
sogni e desideri
E’ un fuori senso
voler ​ misurare ​ il tempo
o fermarlo con il pensiero
lui vive ​ addosso a noi
coglie l’ora
recide l’attimo fuggente
scivola senza ragioni
se lo perdi e vuoi cercarlo​
è solo tempo perso
 

Filastrocca tra nonni e nipoti

Nipoti :
< I nonni sono lo specchio di mamma e papà
corrono con noi di qua e di là
in silenzio stanno a guardare
sanno solamente ​ ​ ascoltare
non si intromettono tra i figli
esprimono solo dei​ consigli >
Nonni :
<Noi siamo come alberi maturi
se pur secchi ,ma sicuri
siamo senza tempo
viviamo ​ ​ nel frattempo
aspettando il sole lucente
la stella splendente,
il ​ fiore sbocciante>
Nipoti :
<La vostra casa per noi diventa un castello
di giochi a palla e ​ a​ nascondarello
C’è di tutto​ e senza lucchetti
si possono​ aprire ante e cassetti
La casa dei nonni la porta spalanca
e chi non l’ ha conosciuta di certo​ manca>
Nonni :
<Ma un giorno quella porta ​ si​ chiuderà
chissà se aperta nei vostri​ cuori​ resterà
il tempo allunga da​ noi la distanza
ma non l’amore , ​ resta ad oltranza
nel ricordo è bello frenare
Il tempo che non si​ può fermare >
Nipoti :
<Sarete​ sempre la nostra sorgente
se pur l’acqua non è più un torrente
della nostra crescita resteranno​ i segni
non solo incisi​ sul muro trai i nostri ​ disegni
La festa dei nonni in autunno si festeggia
no, perché​ il cielo piove e lampeggia
perché è la festa degli arcangeli
e​ voi siete i nostri angeli >
 

Nonna… frattanto
L’ Amore
reperto che affiora ​
ad ogni scavo del cuore
mi traccia il percorso
ricamato da mia madre
e ogni punto di quel ricamo a voi , figli , nipoti
mi conduce
Intanto …perché questa improvvisa nostalgia ?
forse perché non ho più niente da fare
vi penso e
rubo dalla stanza
​ della memoria
quel tempo ​ di ansie ​ ​ alla finestra in perenne attesa
​ ad aspettar ​ il vostro rientro,figli, ​ ​
e​ poi...
e poi rido
con gli occhi truccati
di gioioso pianto
e ​ mi rivedo
a giocare con i miei nipoti
a pallone con Lorenzo
con le Barbie di Serena e Thalia
Nel copione di quel tempo
ci sono solo scene d’amore
Ora , dal viso ​ percorso dagli anni
dal virus che ci ha negato l’abbraccio
e la pandemia che ha chiuso la porta
mi fermo ​ , indugio ​ pensosa tra ricordi
lasciando che il mio cuore ​ cammini nell' ombra con voi
Gli anni allungano le distanze
la casa dei nonni si chiude ai giochi , ma non all'amore nel ricordo è bello frenare
il tempo che fugge
 

Osservare il mare porta alla felicità
La felicità è
come stare su una nave
non c’è una strada da percorrere
ma solo una rotta da seguire
tra onde e maree
mare calmo o in tempesta
vorresti raggiungere l’orizzonte
ma quella meta è irraggiungibile
Tra spicchi di scogli
s’arresta la rotta
e se il mare s’ingolfa
la tua ​ nave affonda
quando l’onda s’acquieta
e la bonaccia sbroglia le vele
raggiungi la riva ,
ma non la meta
                                                   riprendi il viaggio ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
il percorso
                           come Ulisse alla ricerca di te stesso ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​
per ritrovare la felicità
in un sogno, in un soffio di serenità
per poter vagare tra emozioni e realtà
senza mai perdere la bussola
 

 

Bella è la sera...
con Venere e luna
nel bello si spera
"O falce di luna calante
che brilli su acque deserte
diceva D 'Annunzio"
rischiando ... io aggiungo
O Luna crescente
sei bella stasera , lucente
in sintonia con il cielo
sulle case ciondoli
come un morbido cuscino
ti mostri a Venere
coperta da un argentato velo
con te, luna
dialoga e sogna l' amore
Bella è questa sera
illumina voglie
e cotte maree
 

La vita è …come
una retta/via
tra due punti ​
inizio ​ e fine
Punti di sospensione ​ interrogativi,esclamativi
uniscono ​ spazi , pause
perplessità , dubbi
delusioni , soddisfazioni  ​
La vita è …come
un quadro
il pennello è il tempo
che fissa i colori
su uno sfondo chiaro
o tra ombre oscure
Noi siamo i pittori
dipingiamo​ come ci pare
e alla fine lasciamo​ una firma
che non ha alcun valore
Ciò che è importante
è la firma
del solo "Gran ​ Pittore "
la vita​ è come …
a dire il vero
non so più a cosa paragonarla
perché appena ​ inizia
approda nella curva misteriosa
che unisce terra e cielo
 

Tra ​ silenzio e rumore
Dietro un bagliore
saettò un lampo
contai fino a dieci
un tuono scosse
il mio silenzio
Tra gocce isolate
intermittenti
scrosciò la pioggia
diventò lamento
insieme al vento
tamburellò ​ l’aria
mi sentivo ​ parte integrante
di quella​ forza distruttiva
Come le ​ lacrime
che spezzano ​ i giorni
​ feriscono ​ ​ l’anima
la natura cambia sempre
lo sguardo sul mondo
e sul nostro umore
ogni cosa finisce
o ​ si trasforma in qualcos’altro
Anche se il sole
non filtra più ​ i suoi raggi
e non fa ​ brillare l’arcobaleno
ognuno cerca
tra tempesta e sereno
tra silenzio e rumore
la sua meta
la sua stanza segreta
 

Il frastuono di agosto
diventa pensiero e ogni flusso di quel tempo appagato
​ ​ è già “passato “
Siamo a Settembre
tempo di andare sui chicchi di affanni
che si preparano al brindisi finale
del congedo estivo
per poi
ritrovarsi in un tramonto vinato
nell’ ultima sinfonia dell’estate
dove  le calde note
sanno  di vento ,
di brace e frutti acerbi .
In questo declino ,
chimere e rimpianti
sfidano ancora il sole
minuti di spensieratezza
a noi concessi  che collidono
con richiami di brezza
e  già la mente echeggia
fruscii, voci , ricordi
e sfoglia libri e quaderni
Tu, sole,  compagno
del  nostro vagabondare
​ la tua luce zumerà
in nuvole di vento  e filtrerà
nella luce  della città
le serrande  resteranno chiuse
e  impediranno ai sogni
di cullarsi sulle onde del mare
 


Oggi 31 agosto 2021
Se pur
gli ombrelloni sono chiusi al sole
e non brilla più il girasole
appare sempre bella la spiaggia
e il vento non scoraggia
se pur
la luce di sera
si nasconde lungo la costiera
il mare tra risacche infrante sulle sponde
si riempie ancora di respiri sospesi sulle onde
la spiaggia dalle belle sensazioni non più affollata
dovrà abbandonare l’estate calda e stremata
 

Il senso della vita
ha perduto d’acume
anche se c’è il soffio del buono
tuttavia ha perso il colore
diluito il profumo
per un attimo riemerge
l’attimo dopo affoga
Che senso ha il vivere ?
A volte non trovo nessuna risposa
Tuttavia camminiamo su quella strada
dove è segnato il nostro destino
perché camminare è come dover scegliere
e in quel che avevamo previsto
a volte si vede ciò che era già scritto .
E si va … nel lampeggiare del giorno
a disfare o ad aumentare
le nostre inquietudini
Si va...tra nostalgia di dolci emozioni
che stanno sparendo
Si va ... nella notte oscura
dove si specchiano solo i sogni
Si va ...nell' eterna reiterazione
di un oltre verso
un altro oltre
tra voglie ansie
parole confuse
tra guerre e falsità
 

L’estate ormai affonda nel febbrile Agosto
tra brace e frenesia del ferragosto
con in mano un gelato
su una sdraio adagiato
ad ascoltar le onde
e il vento tra le fronde
mentre il mare bacia la sua sponda
e il respiro si avvolge con l’onda
La luna argenta il mare
e il cielo sfoggia una luce stellare
Brilla e riluce
il raggio di luce
coperto di caldo
sul mare smeraldo
Il sole
brucia le viole
fa cadere le stelle
sulle voglie delle pulzelle
e su donne dai folli pensieri
che strusciano tra riccioli biondi e neri
con il seno che lievita la maglia
mentre la loro ebbrezza come l' aria ventaglia
 

24 Luglio 2021
Luna piena stasera
magica sera
dove​ il disco lunare
vuole brillare
Luna piena delle ciliegie o dei Lamponi
illuminerà finestre e balconi
Luna del Cervo così chiamata
dalle tribù americane , ed è dedicata ​ ​
ai Cervi che  sfoggiano i palchi come fanali
per attirare le femmine con le loro armi frontali
Viene dedicata al plenilunio di luglio , apparirà tra la  costellazione
del Capricorno , Giove , Saturno , Sirio ed Orione
Stasera tutti con gli occhi in su
perché c’è qualcosa di divino lassù .
 

Le ali del tempo
Il tempo corre
insieme agli anni
come ali di farfalle
si aprono al bambino
s 'involano tra i capricci dei giovani
e si chiudono a sera
insieme ai sogni
Tra le mani ci resta
qualche fotografia
di bambina , di ragazza
tra le rughe,
anzi segni di esperienza,
di … “diversamente giovane “posso sfogliare
il libro degli appunti
scritti tra rimorsi, rimpianti
ricordi belli e brutti
tra passi da re , regina e fante
sulla scacchiera della mia memoria.
 

Gridiamolo sempre
quel “Viva l’ Italia “
non solo ai campionati di calcio
anche dal balcone del Quirinale
per le strade ,nel cuore
per un primato
di giustizia , onestà e dignità
Amarla sempre
senza chissà , senza ma
ma perché
sono radicate
le nostre radici
la nostra bandiera
la nostra arte e cultura
la bellezza ha solo un nome” Italia “
sei la mia terra
la nostra terra
dove abbiamo piantato
il nostro tempo
 

Il sogno
rimbalza tra le lenzuola
viene ripiegato sotto il cuscino
scivola nel sonno
nel labirinto del silenzio
dalla notte
Tra spazio senza spazio
il sogno
veglia le nostre voglie
senza tempo
senza colore
senza senso
certo non ha senso
accendere
il lampo della mente
senza le emozioni
perché ogni giorno
si svela in un sorriso
o in un’alba amara
della vita
 

Chi ha tempo
non aspetti tempo

La vita è come un pozzo
si svuota al mattino
per riempirsi di speranza
e si riempie di notte
di delusioni ed affranti
Laggiù nel profondo
sole e luna di tanto in tanto
scivolano in quel pozzo
qualcuno scruta la loro luce
altri restano nel buio
dei loro pensieri folli
intanto noi giriamo
intorno a quel pozzo
a fare niente
a far del male
o far del bene
Al cambio delle stagioni
indossiamo l’abito adatto
cucito a modo nostro
nodo su nodo sulla nostra pelle
o lasciando cicatrici sulla pelle degli altri
e nelle pause d’attesa
chi ha tempo
non aspetti tempo
perché lui fugge , tutto frantuma
e scivola nel pozzo senza una ragione
 

Filastrocca di Luglio …
Giugno ci lascia con il suo caldo rovente
speriamo che Luglio sia meno bollente
Quando il mare bacia la sponda
il cuore batte con l’onda
quando il sole infuocato
toglie il fiato
quando profumi e sapori
danno emozioni e amori
siamo a Luglio che col suo sole avvita
nel dolce giogo la vita
Luglio tra notti vivaci
di sogni e di baci
tra lune e raggi di sole
cicale e viole
i giorni sfoglia
pieni di voglia
sotto le stelle
e brividi sulla pelle
 

Chissà se poi davvero c’è …
Spesso guardo il cielo
lo vedo profondo
blu , celeste , nero
vedo correre una nuvola
volare un uccello,
passare un aereo
vedo la luna ,le stelle
ma non vedo mai il fondo
Chissà se poi davvero c’è
Quel cielo sopra di me
lo scopro se mai nel’alto mare
profondo , misterioso
se pur non vedo il fondo
però so che c’è
perché ogni mare ha una riva
dove poter approdare
Al primo variare del vento
del mio pensiero
quando quell’ azzurro
si mescola al nero della notte
e non vedo più stelle, luna
mi chiedo
Chissà se poi davvero c’è
un abisso misterioso nel cielo dove si decolla
appena l’anima si scuce dal suo vestito
e si disfa dalla sua trama
su cui ha ,bene o male, tanto lavorato .
 

Quando …
Quando ci si stufa della vita?
Quando
la fantasia è distratta
quando
la musica non ha più note
quando
non hai più novità
per lasciarti andare
più rime per poetare
e ti svegli già stanca
ti ritrovi da sola
tra parole mancate
amicizie sbagliate
con l’ansia di raccogliere
o fare più cose
per non lasciarti andare
Solo allora …
cerchi quella parte che ti è sfuggita
quel pezzo di mondo
che hai lasciato fuori di te
Solo allora
ti accorgi che hai bisogno di raccogliere più tasselli possibili per ricomporre" il puzzle della vita "
 

La notte
s’infila nella cruna
della luna
la sua ombra
in una cuna
dove le stelle
come scintille
si dondolano
e si addormentano
e poi spariscono
si perdono
tra sogni ed incubi
e nere nubi
Tutto diventa oscuro
come disegni sul muro
tracciati ad inchiostro di china
mentre il capo al sonno si china
La notte è un antro e soglia
di sogni, sonno e veglia


L’amicizia
fu dal nulla creata
e non si sa neppure
il suo nome
Se fosse bella , onesta
maschio o femmina
se è davvero esistita
Viene dipinta col volto
girato verso l'alto
come una scalinata
per raggiungere quella porta
ogni passo sui gradini diventa uno sforzo
una fatica
come la speranza
che quando sembra
che sia andata via
appare di nuovo
come quel qualcosa
di quel tutto
che è la vita
Se riesci a trovare quella porta fermati
se pur chiusa per te si aprirà
non ci vorranno chiavi
perché non ci sono serrature
sarà una porta girevole
 

Spazi ignoti
Ogni tanto la mia mente
cammina in spazi remoti
ignoti
in quella casa che il tempo
ha chiuso la porta
ma spinta da un vento di ritorno
rientro da una finestra
che ho lasciato aperta
ma non è facile ricordare i dettagli
solo i segni sottili
sui vetri appannati della memoria
Mi catturano emozioni
spinose
profumate di rose
e se mi fermo a riflettere troppo
mi smarrisco in stanze senza luce
 

Benvenuto Giugno
Sui giorni rullanti
tra incanti e rimpianti
l'estate è alla porta
e Giugno il sole ci porta
La pandemia il mondo ha stravolto
ci ha messo maschera e dolore sul volto
ma, quest’anno ci siam vaccinati
dalla speranza siamo animati
Arde il sole , ci chiama il mare , monti e campagna
fine della scuola a distanza scriveremo sulla lavagna
Di luce s’inebria il cielo di Giugno
e il sorriso, caccerà dal viso il brutto grugno
Coraggio , sembra sussurrarci Il Santo e il sole
e preghiamo che non più il cuore ci duole
 

 

Cosa è l’amore?
se inizio a ragionare diventa un problema
anche se è il cervello a identificare le emozioni
ma se unisco i suoi effetti
affetti e difetti
diventa una reazione chimica
se interpello la psiche
diventa comportamento nervoso
egoismo, dipendenza ansia ,paura
L’amore non nasce come sentimento
ma da una molteplicità di emozioni che danno origine a quel sentimento vitale
Einstein Albert diceva che
l ’amore è Luce,
Gravità
Potenza
Dove la ragione non vede,
il cuore vede, riconosce e svela
 

Gaza ancora piange!
Se una sola erre
cambia amarsi
nell’ armarsi
le due erre
fanno spesso ,gueRRa diventa fRagoRe
e se il fine non è veRitieRo
si RaffoRza nel teRRore
il sangue scoRRe ancora
tra Israele e Palestinesi.
obiettivo Striscia di Gaza.
La guerra , simile ad una rossa falena
volteggia ,rutta solo fiamme
e vaneggia la pace
Eppure siamo in una terra santa !
Gaza ancora piange !
La terra è ferita dall’ odio
sanguinante dove tensioni
con artigli si trasformano in schioppi
e l’odio , ago magnetico
gira impazzito su mattoni
e mattoni , su bambini
e ciò che resta è solo disperazione .
Terra che illanguidisce il cuore
e schiude l’anima all’impossibile
dolore che si ripete come un uccello
che cade , si alza e ricade ignaro
dell’altezza naturale
e dove non si fa niente
per cambiare le note
della tragica ouverture crescente."
 

Se...
Se un‘emozione vibra nel cuore
l’accoglierà sia il musico che il pittore
oppure sarà un verso di un poeta
o una preghiera dell’asceta
Se dono tu mi fai di un sorriso
l’amore si accenderà sul viso
e più che fare una poesia
perché nel cuore diventerà melodia .
Superfluo dire se è un miracolo o magia
di certo è un impeto inafferrabile
ma c’è chi riesce a renderlo tangibile
come quel sogno destinato a sparire
che speranza può anche divenire
Un‘onda musicale
Un’ onda poetica e vitale
Un’onda che nel mar s’inonda
alla fine cercherà sempre la sua sponda
tra ritmi di maree e di vento
di corsa o a rilento
 

Nessuno
Non sono un gabbiano
che disegna con le ali ricami nel cielo
Non sono un cigno
dall’ atteggiamento elegante
che una volta librato in aria
esprime la sua libertà
Lo so , non somiglio neppure
ad un’ oca in uno piccolo stagno
Prima ancora di essere … sono
sono muta , ma che non tace
come un piccione impiccione
che gruga dall’alto del torrione
Le mie parole somigliano
ad urla confuse che nella mia poesia
nella mia testa si annullano
e si fanno memoria
facilmente , perennemente
in disaccordo con me stessa
La fine è un inizio
e l’inizio già fine
Mi piace la luce
ma vivo nel buio
mi piace creare
nello stesso tempo demolire
“lavori sempre in corso “
In poche parole io
tra squilibri di sentimenti
recito sempre dietro le quinte
mentre i titoli di coda scivolano
sulle mie illusioni , sogni e progetti
e il plauso va sempre a chi è più forte
La mia forza è diventata debolezza
non sfida la forza degli altri
perché un toro vince sempre
su chi non sa difendersi
perchè è nessuno
e mi ha reso nessuno .
Diceva Emily Dickinson
Io non sono nessuno!
E tu chi sei?
Nessuno pure tu?
Allora siamo in due, ma non lo dire!
Perché chi crede di essere centopiùuno
per lui/ lei tu sei “nessuno “
 

 

Cosa è la libertà?
non saprei definirla
non ci sono aggettivi
è un mistero
" Libertà da"
da forme di dipendenza
"libertà per"
per chi la sceglie
"libertà di"
di fare ciò che gli pare
A chi potrei paragonarti?
ad un eterno cammino
da percorrere
ma non sarà mai una libera scelta
perché se pur in uno spazio frenato
passi incerti o troppo sicuri
diventano pericolosi
La libertà comporta dignità
e se dopo ciò che si fa
resta il piacere di rifarlo,
rispettando l’ altrui libertà,
allora posso camminare
come un vero italiano
rimasto sulla strada
dell'onestà
stringendo sul petto
un mantello verde, bianco ,rosso
senza ingrassare la fila
di chi imbriglia imbrogli
“ La libertà è ricerca della verità
e solo la verità ci rende liberi “
 

La casa dei nonni
Una musica inquietante
si leva tra note andante
sia per ragazzi che per bambini
sia soprattutto per i nonnini
accompagnato da un mesto
suono di tromba “ io a casa resto “
Solitudine , sei come quel campanello
che non suona più a porta e cancello
e dietro la soglia i respiri
son diventati dei sospiri .
Si spolverano ricordi in allegria
tra giochi dei nipoti in armonia
ed io , taciturna per abitudine,
rientro nella cornice della mia solitudine
Guardo quel quadretto a me regalato
dai miei nipoti e al muro fissato
che parla con mille voci
che su whatsApp son messaggi veloci
La casa dei nonni nella mente ritorna
casa di giochi e di nipoti si adorna
quella porta ai nipoti si spalanca
e chi non l’ ha conosciuta di certo manca
Qui per loro c’è tutto, senza lucchetto
si può aprire ante e cassetto
scatole , armadi , buste curiose
di figli e nipoti le loro vecchie cose .
Mi sento una nonna senza tempo
per loro vivo il mio tempo
per un sole lucente
per una stella splendente
per un fiore sbocciante
la saracinesca sulla casa un giorno calerà
spero che nel loro cuore il ricordo resterà .
 

La parabola del bruco
Un bruco , verme di scienza
cercava “virtute e conoscenza “
guardò l’erba piena di insetti
e i suoi oscuri effetti
scavò , scavò, con cautela
una bella e gialla mela
Sinistra , destra , centro
fuori e dentro
e quando finì di spolpare
e la mela da esplorare
disse : ma il mondo è tutto qui ?
e in un laboratorio lui finì.
Alla gente fece saltar il cervello
e nel mondo ci fu un flagello
virus , morti , pandemia
vaccini non sicuri e agonia
Diventò davvero triste la situazione
e tragica per la gente la condizione
Ciò che si sentiva era ciarliero
falso o veritiero ?
Chissà se si potrà capire qualcosa
di quel bruco e la sua metamorfosi curiosa
Chissà se il tempo, ora lacrimabile ,
dalla falsità , morte , fame sarà curabile
Per ora il soffio della terra non muove la verità
il bruco che si è mangiata la mela gialla
senza dignità non diventerà mai una farfalla .
 

Un fatto annunciò Pasqua
all’amore ci guida
nella Fede confida
e la morte sfida

Uno strano e bellissimo giorno
nell’aria
           di una notte nera
                            vera
gioiosa
dolorosa
si nascondeva
                       un fatto
                       una storia
per noi una testimonianza :
< Dio entra nella nostra vita
si rende familiare a noi
ma una lama affilata
lo uccide … >

La storia non ha una fine
la Sua morte ha rovesciato la vita
se pur fondata sulla natività , passione
dolore , perdono , resurrezione

Ci racconta che il dolore
è sempre più forte al buio
ma una luce si accende all’orizzonte
per diventare polvere d’azzurro
e quando quel sole si accenderà
la vita continuerà
                    Strano e bellissimo
                    spettacolo senza applausi
                     sublimazione di anime
                     palcoscenico, terra / cielo
                     dove il tutto con nostro stupore
                      è diventato splendore

Non c’è un volto su quella Croce
volto da tanti cercato
anche Mosè chiese a Dio
di mostrarglielo
ma c’è solo un volto umano
e in quello puoi vedere Dio
che si congiunge al nostro .

Buona Pasqua a tutti del sito
 

La pace è speranza che vince il male
Cosa può diventare messaggio di pace
un rametto di ulivo
o la verità, la giustizia, l' onestà ?
Il solo messaggio di pace
è quel passaggio dalla morte alla vita
quell' "Osanna nell' alto dei cieli "
inno gioioso e caloroso
L' uomo ha abbandonato Dio
o forse Dio ha abbandonato
l 'uomo?
Quel grido di Gesù "Dio perché mi hai abbandonato"
deve diventare forza sulla nostra debolezza
in questa tragedia e pandemia
deve diventare giustizia
per chi indossa i panni di Ponzio Pilato
per non sprofondare
nell' isolamento globale
o tra i dimenticati di Dio
Tu , Dio,che hai voce di pace
di amore e di Croce
non morire ,ma cresci sicuro
nel nostro cuore
anche in questo oggi
che fa ombra al futuro
per riscoprire la pace
in questa domenica delle Palme
 

Gli angeli e i diavoli
chi li ha mai visti?
Non serve il telescopio
il loro spettacolo si apre ogni giorno per noi
Gli angeli non hanno bisogno
di applausi
perché
Li dirige Dio
e intorno
ci stiamo noi
"i poveri diavoli "
Quello infernale lo dirige l' uomo desideroso di applausi
e intorno
quel gruppo "di zombi e vampiri "
Nel bene e nel male
li abbiamo visti quasi tutti
Confusi tra potenti
e tra santi
del nostro quotidiano balordo
dove per alcuni
tutto è buono
tutto è cattivo
tutto è il contrario di tutto.
 

Papà
risponde alla voce di chi
ti ama in quantità
perché si diventa papà,
non solo perché ti fa
ma con te lui sempre sta
Con treni di latta e calci alla palla
canta e felice e con te balla
è il tuo eroe e cavaliere
pronto a difenderti dalle bufere
a crederti
e a sostenerti
Solo del tuo vero e buono papà ti puoi fidare
perché la sua mano tutto ti può dare .
auguri a tutti i papà
quelli che questo nome portano con amore e dignità
Una preghiera per San Giuseppe
che come padre lui
Gesù amare seppe
maestro del silenzio e dell’ascolto uomo pio
giusto e saggio, pellegrino di Dio


E poi.. .
L' angoscia è già un pianto che sale in gola
e poi
quando arriva agli occhi
iniziano a bagnarsi
ma ciò che fa male
è che gocciola anche il tuo cuore
Resti da solo con voci lontane
e poi
non ti importa
più dell' indifferenza degli altri
perché il silenzio diventa il tuo solo compagno
e quella lacrima
se pur furtiva, tardiva
vorresti che si dispiegasse in un sorriso
in una voce amica
Vorresti che il vento portasse via ogni ansia e inquietudine
e tutti i no confusi
tra riso e pianto
diventassero dei si'
e poi ... vorresti
che quell'angoscia con il suo mistero se ne andasse via
 

Il pensiero è diventato una strada
che conduce sempre al Covid

Il flusso del tempo
ritorna circolare
tra stessi scenari
e muti pensieri
tra pause di attese
che tracciano speranze
delusioni ed ansie
Su questa triste strada
che percorriamo da un anno
non c’è una svolta
neppure un bivio
solamente una lunga strada
con un inizio ma senza una fine
Su questa strada cammina
chi rispetta la libertà dell’altro
e chi invece la calpesta
con il suo passo
arrogante e vandalico
Una guerra la cui arma
è contro tutti
anche contro i bambini
la cui bandiera sventola
ogni giorno all’ attacco
Fischiano le sirene
e la città al tramonto
non vuole arrendersi
al coprifuoco
Le speranze si dileguano
tra sogni e notte
cosa ci resta
se non pregare
deve pur cessare
questo tempo ingrato.
Andiamo avanti
tra colori e fermate
vaccini anche da star male
i nostri giorni sono diventati
senza più senso
vuoti di abbracci e baci
e il tempo che passa
dà sfogo alla rabbia
ma non risolve
anzi il dramma ripassa.
 

8 Marzo
Quante parole
in questo giorno
si rivendica la donna
A che vale festeggiare ?
forse solo per lasciare cadere
su di lei un fiore giallo
simbolo della rivolta dei suoi diritti
della sua forza e femminilità ?
Mentre i titoli di coda
scivolano sempre uguali
sulla vita e su di lei
Pongono l’uomo a testimone
di padre e compagno amoroso
o come un toro
che vuol vincere sempre
A volte sono bravi amanti
anche capaci di amare
ma a volte solo
di amarsi ed armarsi
Dal processo del tempo,
dalla creazione di Adamo ed Eva,
al riscatto della donna con la venuta di Cristo
il cerchio si chiude sempre
e ancora nel quadrato della testa dell’uomo .
Questa mutilazione della donna
come gli angeli con una sola ala
che per volare devono stare abbracciati,
ci fanno pensare di essere incomplete
Di ali ognuno di noi ne ha due
ma si è finito per atrofizzare quello della donna
quindi di volare insieme si può sempre fare .
La donna è come la terra
vive e viaggia nel cielo
cerca la luce del forte sole
ma lei non è sotto di lui
è nel cielo con lui
anche se lui spesso la eclissa .
 

Vorrei / non vorrei
Se mille voci dentro di me mi dicono “vorrei “
altre mille mi dicono “ non vorrei “
allora mi fermo e penso
Non vorrei essere il sole
il vento o chi sa chi
una principessa salvata da un drago
o un eroe che uccide il drago
ma , non vorrei essere una pecora
nell’ ovile della paura
della mia poca autostima
senza la forza di poter combattere
se pur senza pistola e fucile
Vorrei essere forte
ma sono fragile ed emotiva
vorrei essere coraggiosa
ma sono spaventata
vorrei aver coraggio
ma non l’ imprudenza
di superare le mie capacità
senza violare la mia sicurezza .
Non vorrei mai scappare
dalle mie emozioni
tristezza , solitudine
dalla paura , la mia emozione più sentita,
dalla rabbia, la più repressa
non sempre si può ubbidire
a chi infrange la libertà degli altri
vorrei regalarmi un po’ di pace
là dove dimora la mia angoscia
 

Giusto in tempo per chiederti: Cosa sei ...tempo?
Un tic tac del minuto ,secondo
una rincorsa tra passaggi
di età diversa
impressi nei giorni, anni, nei favolosi o fragili compleanni
Una stazione di posta per nostri viaggi
su treni che non si fermano troppo veloci ,lenti
che non passano mai
o non riesci a prenderli in tempo
Ti impigli in un raggio di sole
nella penombra delle fasi lunari
in un bacio veloce
in un sogno finito
Sopravvento sulle luci della giovinezza
curiosa di tante domande imprigionato nei giochi
nei tanti progetti
ricordi , illusioni di cose andate
per non aver fatto in tempo di dire ,di fare
prima che quel tic tac si fermasse
nell 'ampolla magica della vita .
 

Il mio scorcio di Marzo
Le nuvole,
nodo dentro nodo,
cuciono nel cielo
una splendida veste di colori
se pur ancora tra ombre
e sfumature di attesa
e nel loro festone
scivola il mio umore
colmo di respiri nascosti
da una mascherina sul naso nonostante però
sento il tuo profumo,
“Primavera ”
Marzo punteggerà di giallo le mimose,
di rosso le testoline
chine in giù dei papaveri
di rosa ,di bianco le rose
che fioriranno tra brine e nebbie e i girasoli con il loro girotondo cercheranno
il tiepido, ma superbo sole perché sa che all’ imbrunire
brillerà di più sulla terra
Il vento ,la pioggia e il Covid rimescoleranno
ancora le loro carte sulla terra ,ma l' arcobaleno
sosta sempre anche dietro un muro buio e cadente ,
e se pur stanco,
si adagia e brilla
sull’ultima ombra di quel...
ma ... chissà ...
 

La poesia senza ombretto
"Baudelaire diceva che la poesia è la più difficile delle arti ...
eppur c'è chi pensa che sia solo una missiva truccata per metterla in vista
o di ricevere un premio
La poesia non si trucca solo di rima come amore con cuore
o di perle moi d'amour
ma picchia ,tocca ,brucia e diventa anche ironia
parole che creano e anche distruggono
nascono da una società, da una vita che delude che fa rabbia
trainate dal tempo,dai ricordi ,
ammanettate ,lasciate libere non dalla presunzione
ma dalla sensibilità, emotività
Per farlo bisogna guardare pur restando piccoli come Dio ci ha fatti , perché chi vola nelle altezze ha ben altro da fare che vederLo
La poesia ha qualcosa di nonsoche' di diverso
il poeta è un investigatore
acuto riesce a vedere cose non visibili agli altri e quando risolve il caso,
et voilà te lo mette in versi .
 

Desiderio
vorresti salire
come il re dello spazio
au clair de la lune
ma voli sin alas .
Con liberi passi
senza sosta
ti arrampichi tra ripidi versanti
pur di arrivare in cima
Prima devi ammanettare i sogni
perché quando incontrano
i pesanti pensieri
piegano le ginocchia
alla tua scalata
e cadi sui pendii rocciosi
di questa malferma terra
Quel passo ,impalpabile gioire
si ferma sulla porta del sole
resta solo il sommesso
brontolio del sogno
 

17 febbraio 2021
Stasera o falce di luna crescente
raccogli le ansie della gente
sola ti dondoli
sopra le case ciondoli
Sembri una mascherina bianca
stanca
Come un cuscino a due punte
su nere coperte trapunte raccogli sogni e speranza
se pur da miliardi e miliardi di distanza
Stasera per metà fai luce
sulla verità
nell' altra tua metà nascondi la falsità
Tra i tuoi cilindri e archi in sintonia
sei con lo spazio sempre in armonia
Dal tuo bianco curviciglia scivolano
occhi di tristezza che con i nostri s' incontrano
 

Prego, prego e prego
Quello che mi bolle dentro l’anima
ha sempre a che vedere
con la mia voce interiore
ha a che vedere con l’ incredibilità
di questa corrotta società
ma prego, prego e prego
perché ti sento dentro di me , Signore
A volte sei avvolto dall’ombra del dubbio
tremori , brividi annebbiano la mente
e la paura si nasconde nella rabbia
così barcollo insieme alla mia fede
Perché ?
Perché la mia ragione si converge
sugli ammalati , sui poveri
sui bambini che soffrono e muoiono
ma prego, prego e prego
che Tu dal cielo possa alleviare tutto
poi mi chiedo ,chissà se Dio mi ascolta
dal momento che barcollo nel dubbio
nell’ira, depositando in fondo al cuore
la memoria di chi mi ha fatto del torto
Mi chiedi di perdonare?
ma in cambio mi ostino a ricordare
mi chiedi di migliorare ?
ma l’ostinata volontà
mi fa ricade nell’errore
e tra una marea di ansie
nel mistero del silenzio infinito
facciamo tutti il possibile
sì, realmente l’impossibile
per dividere la giustizia
la pace
il pane
la sofferenza
ma difficilmente poi dividiamo
lo stesso amore , lo stesso cielo tra tutti
Però credo , altrimenti
come potrei continuare a pregarTi
a parlarTi , ad arrabbiarmi con Te
anche forse non riuscendo a trasmetterTi
ciò che voglio dirTi
perché dubbio e fede si tengono per mano
e non abbandonano mai la mia paura
 

L' amore
non è Cupido
che strizza
e tagliuzza i cuori
non è San Valentino
che emette messaggi
d' amore
dove l' affrancatura è un bacio
al posto del francobollo
È luce nell'oscurità
brividi sulla schiena di felicità
la chioma radiante
del sole sull'uscio del giorno
un fruscio di ali di angeli
che ti frullano intorno
La libertà di un sacrificio
per una raccolta di sorrisi
di fiati ,dolori e sospiri
E poi...
ogni giorno è un ragionar
d' amore
che ripete il ritmo continuo
dei battiti del cuore
E poi...
Spicca il volo
come una colomba bianca
 

La paura è la cosa di cui ho più paura (Montaigne)
Se la paura è naturale
l' ansia mi fa vivere male
Sono sempre su di un dirupo
grido "al lupo al lupo"
Mi sento una fallita
da questa falsa realtà aggredita
Quando la paura mi assale
e mi fa sentire male
mi ritorna la filastrocca
che cantavo
quando da sola io giocavo
"C' è un castello nella notte oscura, oscura
che ai bambin fa tanta paura
forse un mostro da lì uscirà
ma se accendo quella luce presto lui scomparirà
Via via brutto drago
presto arriverà il mio mago
la mia paura scomparirà
e la luce brillerà
La paura è sempre in me
costante
e mi rende ansimante
Penso troppo al futuro
per i giovani insicuro
Non per me che sono anziana
ma per questa società malsana
Per la troppa falsità
che difficile è cacciarla con
l' onestà
Vivo con i miei eterni se...
e se sbaglio ...e se
mi manca la pazienza
dell' attesa la sua essenza
e se... la testa mi fa male
la paura subito mi assale
e se ... il Covid ho contratto
non per me ma per gli altri ho paura del contatto
Per il timore del contagio
vivo nel totale disagio .
E se.. mi rivolgo alla mia Fede
chissà ,forse più speranza mi concede
 

Freddi pensieri
A volte temo
che il mio pensiero
sia troppo freddo
e malpensante
e lo vedo sciare
su una lastra di ghiaccio.
Il suo vento
raggela le mie giornate
che diventano
sempre più buie
Allora scavo in un foglio bianco
uno spazio per la mia esistenza
In quel freddo vuoto
combatto la mia battaglia
e sconfitta mi abbandono al rimorso
di aver lasciato morire il sole
Quei pensieri congelati
dalla mia mente forse malata
senza far rumore scivolano nel cuore
Oso per un attimo a non pensare
ma dentro di me si raggela
anche il respiro dell’amore
Davanti a Te , Signore
mi prostro e prego
riscaldami i pensieri
che annichiliscono
le mie emozioni
concedimi un sorriso
e non uno scatto di ira
 

 

Tramonto, stasera
dal mio balcone
mi appari finto,
e tu Luna su/con la sera vieni
all’ombra del crepuscolo
ti leghi
e danzi
appesa ad una nuvola rosa
Minuetti un sorriso
sfili i colori del cielo
mentre l’azzurro diventa nero
Sfera lucente della sera
da super luna illuminerai la notte
e il mare e la terra ti ammirerà
perché sei più che mai bella
Dal silenzio della mia chiesa
su fin da te
sale l' Ave Maria
che disseta la nostra speranza
 


Titoli e pagine di notiziari
Una donna giovane muore
un bambino piange
la curva dei contagi sempre più in salita
Assassini vestiti con abiti blu
e vittime sempre più nude di verità
Dentro di me c' è tanta stanchezza
che emana un odore quasi di stantio
Vivo tra solitudine , malinconia e tristezza
sentimenti che possano sembrare uguali
ma tanto diversi
La solitudine è una condizione del momento , è come avere un vuoto nel cuore
La malinconia è dolcezza
nasce
quando vedo una rosa sbocciare
la tristezza è dolore perché so che fresca non può durare
A noi è lecito scegliere.
Intanto sulla mia anima greve mi fa ombra un ramo
che non ha più stagioni
secche sono le foglie
insipidi i suoi frutti
Cosa cerchiamo :la felicità?
Ma lei non è lo scopo della nostra vita
è solo un effetto secondario che apprezziamo solo quando non
c' è più ...
come l' amore.
 

Morire a dieci anni per una sfida su Tik Tok ...
Quando si calzava scalzi
l’infanzia e l’ adolescenza
quando tra le mani
avevamo una bambola di pezza fatta da noi
la vita non ci spogliava l’innocenza
se pur dovevamo sempre fiutare i suoi pericoli
Oggi la dipendenza da tablet e smartphone
è diventata vittima o carnefice del cyberbullismo .
Il bulletto ha il telefono pronto a scattare foto
ogni scena bella o brutta che sia
con programmi distruttivi “Tik Tok” e simili
la foto viene ridicolizzata e taggata sui social
Che bello quando sotto alla foto
c’è un like o qualche bel commento
ma quella foto diventa virale
e messa in giro da migliaia di persone
con effetto spesso distruttivo
I bambini e gli adolescenti sono lo specchio
degli adulti e genitori con una differenza
che loro hanno un cervello ancora in formazione
certi genitori son fuori di cervello
se una madre o padre posta una foto
del figlio solamente per metterlo in mostra
Una mamma guarda con orgoglio il suo bambino
ma quella bellezza, il sorriso , il viso
resta nel suo cuore
e non di certo alla vista di tutti .
Diamo nelle mani dei bambini bambole e trenini
lasciamo che sia la loro fantasia a creare
un vestitino , una casa per la loro bambola
o bel libro da sfogliare da soli o in compagnia
che possano vivere in allegria
con musica e poesia in sintonia
con genitore o nonno in armonia .
 

Il tempo attizza ricordi e affanni
Cammino nel viale della mia memoria
alla ricerca di un fiore
chissà forse fiorito di botto
e poi appassito tra le pagine ingiallite
Ma una mano fredda ha spogliato i suoi petali
accartocciati dal tempo
Non vorrei che quei ricordi
fossero reliquie di calendari ingrati così li
aggancio agli argini di quella memoria inferma .
 

 

               

                                            Era... è
Era il tempo
di amici e risate
            oggi sognate
Era il tempo di carezze
               oggi negate
Era il tempo delle matite colorate
nelle mani dei felici bambini
                             ora vietate
Era il tempo che tra nubi sparse
s’intravedevano stralci di verità
                             oggi sperate
Ora è il tempo
che tra frammenti di cielo
stelle lontane
lune perdute
passa solo il silenzio
e una verità insopportabile
All’improvviso ali di uccelli
frustano le nubi del cielo
mi rubano lo sguardo
che cercava uno spazio
per poter con loro volare.
Ma , approccio solo il volo di quell’uccello
e scudo l’abbraccio di chi mi sta vicino
senza chiedere nulla
chiudo l’imposta della mia finestra .

 

Le emozioni che diventano
ombre del desiderio e del piacere

I desideri , le calde emozioni
si riempiono di sospiri, di dolore
se non spolverano i piaceri
A volte, per piacere a se stessi
a volte, a svantaggio degli altri .
Non sono un male
il male è il mezzo che usiamo
per il loro raggiungimento .
Se non si vivono con consapevolezza
se non si osservano con naturalezza
griglie di tristezza s-fiorano
e quarzi di freddi sogni s-velano
Non si devono negare
e né abbandonarli alla nostalgia
con la possibilità di ferire il cuore.
Se pur per due diverse vie
lasciano sempre un segno
sulla corteccia della vita
La tensione , l’ attesa del desiderio
per un ritorno alla normalità
e un abbraccio e una stretta di mano
per il rilassamento del piacere.
 

 

Foto /Specchio
Il duemilaventi ha suonato per noi
una musica grave tra note di solitudine
un andante lento e lontano da amici e parenti
Ciò che ci restava era parlarsi e guardarsi in uno specchio
Vedersi come siamo
e come saremo per sentirsi meno soli .
Io in compagnia di lui ,
a faccia a faccia con lo specchio
tra vanità e realtà e i suoi cambiamenti
Mi specchio
non come narcisista
ma è la mia immagine che guarda me
e mette a nudo
anima , pensiero, coscienza
poi ,mi faccio un self
e mi chiedo chi ha più valore
la foto o lo specchio ?
Lo spazio luce
dell’immagine che muta
mentre appare , sparisce e riappare ?
O la mia foto
che sarà fissata nel tempo
ma col tempo sbiadirà ?
 

Ho trovato un'amica ...
tempo ritrovato o perso

Ci sono due tipi di amicizia
quella che ti illumina
e quella che ti oscura
solo un poeta o pittore
può truccarla con ombre di luce
Come il tempo
scorre ,passa , muore
tra un accordo
e un disaccordo
tra fiducia e delusione
Non è amicizia
se non matura col tempo
perché diventa come un frutto marcio che cade improvvisamente
dal suo ramo
E se su quel ramo
non ci sono più frutti
spezzalo
perché sia la radice
che l' albero sono ormai secchi
Non litigare ,ma resta nel tuo silenzio
che diventa il tuo piano di ascolto o di speranza
per poter dire , poi
che l' amicizia ha fatto un patto col tempo
e senza mai perderla di vista
vivere con lei nel tempo
 

La Befana
Fra nuvole vaganti
venti frizzanti
la befana stasera
nell’oscurità della sera
non sa se apparire
o scomparire
Si è fermata
sulla scopa si è bloccata
Vede cassonetti ribaltati
su fontane strade e prati
frigoriferi dal balcone lanciati
immondizia dappertutto
ciò che è bello vien distrutto.
La sua magica ramazza
il marciume più non spazza
vola con il sacco vuoto sulla spalla
e con la mascherina sulla faccia gialla
Lei vorrebbe seguire il cammino
ma non sa se calarsi dal camino
per paura del contagio
per questo virus tanto malvagio
Gira e rigira su un sonnambulo tetto
per poi finire in un letto
Perché non sa se apparire in città
o se in streaming sui social approderà
Poverina è confusa
e va via delusa
e alla fine che farà?
Un messaggio su WhatsApp ci lascerà
 

Tempo/anno
Il 31 dicembre duemilaventi
sei uscito dal tuo calendario invecchiato e stanco
penso anche preoccupato
Quest' anno non hai dato tempo alla nostra vita
di viverla con serenità
perche è rimasta intrappolata tra la paura e la pandemia
Ora fai scorrere la tua arida sabbia nella clessidra
delle voci andate,
se pur galoppi ancora all’ombra del nostro inquieto cammino
Ti apri sempre con un sorriso
o con una lacrima
e noi non possiamo sottrarre tempo al tempo ,
solo sommarlo
e non perderlo mai di vista
Il tuo percorso verrà cucito
sulla nostra pelle
a modo nostro
nodo su nodo
ricamo su ricamo
Noi siamo come
segni colorati
sui righi del tuo calendario
e i giorni diventano appuntamenti e
strade da percorrere
un percorso fatto di se, di ma , di come sarà domani
che inizia sempre
alla fine del nostro oggi
Non è importante accendere tanti fuochi di artificio per augurare il buon anno
basta anche una sola stella filante con delle scintille di luce
e il sorriso di un bambino diventerà speranza e amore per un futuro migliore

 

So this is Christmas
Questo è il
Natale del duemilaventi
con molti brutti eventi
quest' anno si rinnova
come una festa nuova
Gesù arriva con musica e canti
ma per il Covid un po' prima per tutti quanti
In chiesa suoneranno sempre le campane
arriveranno i babbi e le befane
ma il suono delle renne è diventato timore
e le luci sugli abeti hanno cambiato colore
Sul presepe la luce della cometa è un po' ridotta
ma i Re Magi sapranno seguirla fino alla grotta
Natale è sempre attesa
senza abbracci ,ma in mano una candela accesa
Si libererà il cielo
dal nero velo
sfidando la fede
di chi non crede
Come era azzurra la speranza di note vere
ora son stonate ,ma si riempirà di parole sincere
Buon Natale sito
il migliore da anni esistito
Buon anno speriamo che sia migliore
un po' più con amore e calore
Let's Hope it's a good one
 

Flashback confusi
È sempre disordinata
la valigia della mia mente
raccolgo i frammenti dei pensieri dalla clessidra del mio tempo
anche se la sabbia scotta
come in un deserto
Qualche
flashback di memoria
tra soffi di vento
mi trasportano
dal deserto alla realtà
nella luce del sole dove
vedo il volto sincero di un figlio,figlia , nipote,
mentre
all' ombra della luna nascondo quelli non veri
E così cerco un nuovo spazio in quella valigia disordinata
per il silenzio incolore dei ricordi che si agganciano ai sogni per poi disperderli
nelle notti insonni
Scribacchia la memoria un papocchio di appunti rattoppati nella rete da dove sono scappati desideri , sogni e rimorsi
ma , il grosso dei ricordi è rimasto intrappolato nel tessuto della vita .
 

Il Natale
ci viene incontro
come attesa, prima
e incanto, dopo
Come un parto materno
stellato d' infanzia
da cui nasce una vita
A Natale è nato
un Mistero Divino
diventato umano
che sfida l 'incredulo
e nasce con lui la voglia di cercare ,capire ,
provare ,credere
che c' è sempre una grotta e
intorno pupazzi di terracotta
Quest' anno sono terrorizzati!
C' è chi lavora, chi si ferma
chi si approfitta e si arricchisce
c' è chi muore anche di fame
È sempre un mistero Divino e umano .
A volte sveglia le pecore addormentate
ma restano sempre con il loro boh, beh!!!
Gli angeli in cielo cantano alleluia
speranza si grida
ma chissà se somiglia ad un alba
o ad un tramonto
entrambi però son doni di Dio che dal cielo vengono giù sulla terra.
 


In fondo Natale cos’è …
L’avvento perenne, arcano mistero
di pace e d’amore messaggero
ritorna tra luci e rami di abeti
pastori ed angeli lieti
Scintilla divina sulla terra inviata
e in una grotta adagiata
Disegno Divino
ogni anno diventi Bambino
da lassù venisti quaggiù
e ti facesti chiamare Gesù
Abbiamo smarrito la retta via
viviamo come nemici per l’epidemia
Ci siamo chiusi nella nostra bolla
e il mondo pian piano crolla
se pur in cielo gli uccelli volano
gli uomini non si danno neppure la mano
abbiamo trasformato in silenzio il rumore
e il suono dell'ambulanza è diventato timore
Il mondo sembra un videogioco di guerra
Gesù siediti in grembo alla tua terra
Allontana il virus e la falsità
Perché non c’è più credibilità
e nell’attesa di un tempo migliore
Ti preghiamo dacci un nuovo cuore
Natale in fondo cos’è... la festa che mai stanca
e la porta al mondo e all 'amore spalanca

Buon Natale a tutti del sito
 

 

Filastrocca deleteria del Natale
con il presepe sempre uguale

Sulla terra la paura ci tormenta
per il male che sempre aumenta
Natale , Mistero dell’incredibile
possa renderci sereni il più possibile

Prega il ricco per essere milionario
mentre il povero recita il Rosario
prega per un tozzo di pane
perché le speranze sono lontane

No , non può cambiare la sorte
neppure per chi reca morte
situazione aberrante
insieme alla diossina vagante

hanno rotto i marroni
tutti quei cialtroni
i bambini per un mal di gola
non potranno tornare a scuola

il Covid deprime spirito e Natale
ma resta sempre una festa speciale
perché c’è sempre un tempo per fare
e un altro per sognare

Questo è il tempo per essere saggio
ma soprattutto di avere coraggio
non è tempo per festeggiare
ma è tempo per pregare e pensare

che se pur sarà un Natale solitario
sempre uguale è lo scenario
lieve, lieve , la neve scende
su un presepe la cometa risplende

se pur stanca la terra non s’addormenta
per il mal che su di lei fomenta
Sarà senza dubbio un Natale di nostalgia
Senza baci , canti di bimbi in allegria

Scivola il Natale tra denaro e pagnotta
ma migra sempre nella umile grotta
perché l’amore non si ferma mai
se pur tra spine e tralci allontana i guai
 

Quante parole
vengono
con la bocca dette
e con le mani scritte
senza mai interpellare il cuore
e l' amore?
Così come quei germogli del mandorlo che non diventeranno mai fiori
perché non accarezzati dal sole e dai suoi bagliori
 

Spesso sto anche con Facebook
La solitudine è l’isola della nostra volontà
facebook è la barca per non affondare
Regina del nostro clandestino ritrovo
che ha tarpato le ali al libero volo
e , come amanti disillusi
restiamo con te , contusi e confusi
Più crescono le condivisioni
e più ci sentiamo meno soli
Soprattutto in questo momento
di chiusura al mondo e forzata solitudine
ci spinge a condividere commenti
frasi , foto e chi come me, pensieri
Però facebook non è la vita reale
è una finestra aperta su una realtà spesso falsa
dove spesso mi avvolgo come gomitolo
nella tua matassa nera
facendo sì che a te mi abbandono
anche se subito dopo mi pento
quando leggo cose da rabbrividire
Mi dico , basta, abbandono facebook
poi con le mie emozioni
con i miei pensieri
finisco per affacciarmi di nuovo
là , sì , dove la realtà spesso è falsificata
ma le mie emozioni diventano poesia
e passano anche da questa cruna
che spesso seleziono la privacy
solo per me stessa
 

A cosa serve la sera?
Forse a finire quella partita iniziata durante il giorno?
Stasera ombre oscure
palpitano la mia sera
forse anche piena di rabbia che
graffia i vetri della mia finestra
lasciando incollati coriandoli di acqua .
Sì, è la sera che incontro la tristezza,
lacrime cadenti come la pioggia ,
si , è la sera che incontro la nostalgia ,
stille di pianto tra nuvole in sospensione che asciugo con il lume dei ricordi
e si confondono in quel punto nero dove il cielo si unisce al mare azzurro



20 Novembre 2020
Sentite bambini di tutto il mondo
parlare , scherzare , fare chiasso
sono qualità della vostra età
e con le vocali sul rigo
le note sul pentagramma
prendetevi per mano
e fate un girotondo
intorno a quel mondo
fatto di stelle , di lune , disegni
di mamme, papà,desideri
sogni e sveglie trillanti .
Bambini , oggi in tutto il mondo
si celebra la vostra giornata
i vostri diritti sono per me adulto doveri
Oggi ho sentito una voce piccina
che mi diceva perché a scuola
non posso andare?
Ma ,per sentirsi vicina , se pur lontana,
come la maestra si è messa la mascherina.
Essere bambini al tempo di questa epidemia
minaccia l’ebbrezza della loro vita
gli aquiloni son diventati bandiere
e la loro terra pezzi da colorare .
 

Grigio Novembre
ti rispecchi
nella solitudine del cuore
nella tristezza
iridata di pioggia
dove i passi
ai margini della sera
si avviano verso casa
Là, dove nel silenzio
ingoiamo
parole dette
parole lette
che risuonano come zanzare malariche
parole accartocciate
come le tue foglie che nascondono
il verde dei prati
e, quando infine la notte tace
l' inganno del giorno cade
nei sogni
mostri e giganti
del buio.
 

 

Fotogrammi di sogno
Di certo sarà stato un sogno
alle porte del giorno
ho sentito di nuovo il campanello
e dei passi sull’ uscio di casa
poi , le voci felici e ridenti
dei miei nipotini con il loro
calore di baci ed abbracci
Il cielo dal buio diventava giorno
dirupava il grigio dal cuore
e si inzuppava in un arcobaleno
Tra le mani avevano raggi di sole
ed emanavano aromi di gioia
nella mia tazzina ,finalmente ,
inebriava l’ odore del caffè .
A fasci di luce schiamazzano i sogni
che fumano spesso ricordi felici
Era un sogno a perdersi
o un dolce ritorno alla vita ?
E’ come vedere le rondini
volare all’improvviso
e i nostri passi non più vacillanti
camminare uniti , l’uno all’altro vicini
Un bel sogno, se pur non si avvera,
di/sferra l’ansia che di promesse
e speranze s’acquieta.
 

Cosa potrei volere ?
Se non quel poco di chiarore
per togliere l’orrore delle tenebre
che squarcia l’oscurità del cuore
e allontanare l’uomo da questo male
dall’ aridità del quotidiano .

Cosa potrei volere ?
Un buon motivo per riprendere coraggio
e ricolorare di verde la speranza
là dove oggi regna solo ansia
Chi l’avrebbe mai detto
che una corona di spine e di segreti
avrebbe reso il mondo impotente
da offuscare la libertà e la verità
al punto tale forse da perdere la Fede ?
Ma Dio, a cui noi quella corona di spine
gliela abbiamo messa sul capo
non ha mai costretto l’uomo a riconoscerlo
preferisce che sia l’uomo ad avvertire
gli effetti , i dubbi e suoi perché
Perché nel mondo c’è tanto dolore
tanta disuguaglianza ?
Qual è la fonte?
Noi , sempre e dappertutto ,
abbiamo reso la vita impoverita
nonostante si protende e si dispiega
a volte senza far rumore
tra rigagnoli e dirupi
a volte con clamore e violenza
 

La voce della Divina e del Divino
Oggi il cielo gonfio
si curva
sugli oscuri rimorsi
sui tristi lamenti
sui mali del mondo
e l 'angoscia lo rende più oscuro
La malvagità ,la nostra falsità
lo rende più sommesso e profondo
di echi che reclamano giustizia e di preghiere a Dio
Sotto quel
turgore segreto che porta sul suolo la morte
l' animo si riempie di sgomento per quelli che (nei momenti di crisi mantengono la falsità )
Oggi l' uomo
con una smorfia il capo reclina
sull' angoscia
il bambino (che il viso mostra lo color del core e che vuol vedere il meglio , alla speranza, innocenza
s' appiglia il suo futuro
(Povera Italia ridotta ad un bordello , chissà se riusciremo a rivedere le stelle)
E intanto
(Ambi le mani per lo dolor mi morsi
Dio è uno e voi
n' onorate cento )
Così disse il grande nostro profeta Dante .
 

La guerra del Covid si arma di colori e solitudine
L’esperienza bellica del passato,” la grande guerra”
la si sta paragonando al Covid-19 , definita “guerra “
Tutto evoca una lotta di vita , di morte senza esclusione
che lascia sul terreno malati , morte e delusione
Se prima veniva combattuta con armi, ma abbracciati in cantina
oggi la si combatte da soli , in ospedale e con mascherina
entrambe hanno trasformato il rapporto tra individui e nazione
con il coprifuoco, divieti di spostamento,isolamento delle persone.
Dalla profonda Cina l’epidemia inizia ad espandersi
arrivare a patti con l’America di Trump e nel tempo a prolungarsi
perché quella fra le due potenze se pur arrivata ad una concordia
è solo tregua per prolungare l’attesa del vaccino ,della Misericordia.
Così il virus travolge ed esaspera tutto il mondo
in bilico tra sirene delle ambulanze e il vacillare del governo
Non è la prima e forse non sarà l’ultima guerra per noi
non ci saranno vinti e vincitori solo colpevoli ,e siamo noi
La paura è la solitudine d’affrontare e di non essere preparati
la paura è di sapere che da soli non possiamo essere salvati
Passerà alla storia come la guerra della pandemia con o senza eroi
con foto, non in bianco e nero , ma dell’Italia a colori
La guerra al virus non è riuscita ad unirci
anzi, solamente sempre più a dividerci
C’erano guerre per conquistare una Corona
la pandemia si combatte pregando sui grani della corona
 

Il giorno del passaggio
La vita è un repentino passaggio
dalle ultime ore della notte
alle prime dell' alba
e viceversa
Oggi due novembre
ci accompagna il sommesso ricordo di chi ha superato l'esame del passaggio
da un soliloquio personale a volte egoistico di un " io finito "
ad un mistico colloquio con il Tu Infinito
La vita è " Grazia Divina"
e solo chi sa dire "grazie "può ricevere il voto finale non dato da Dio ma meritato da noi.
 

Si va..
nel lampeggiare del giorno
che avanza tra albe,
tra raggi di sole
che addolciscono il cielo
Si va ...nel rutilare dei tramonti
che armano il cielo
di fiammanti colori
a disfare o ad aumentare le nostre inquietudini
Si va...tra vento e luce
che si piegano alla sera
che pende sui nostri pensieri, sulla nostalgia di dolci emozioni che stanno sparendo
Si va ... nel buio scevro di luna e di stelle
nella notte oscura dove si specchiano solo i sogni
Si va ...nell' eterna reiterazione di un oltre verso
un altro oltre questo tramonto
di fine ottobre
macchiato di voglie di ansie ,
di parole confuse
Stasera non ho fretta
nessuno mi aspetta
e vado alla finestra ad ammirare questo tramonto dipinto da Dio
 

Se pur …
Se pur…una preghiera alimenta la speranza
ci chiediamo : ma quale futuro ci attende?
Se pur… c’è la luce raccogliamo il buio
se pur… c’è la notizia raccogliamo confusione
Siamo circondati da trasformisti
un po’ leoni , un po’ camaleonti
Siamo in una scuola di solitudine
chiassoso è diventato solo il silenzio
Tra noi solo distanza di pareti e muri
nei taciti accordi di squilibri e smarrimento
La zizzania politica cresce
non ci consolano le notizie
e noi spettatori restiamo immobili
tra movimenti di ansia e paura
e restiamo obesi solo di sconfitte
Sotto la maschera ci strizzano occhi falsi
e le nostre emozioni sono paralizzate
Che squallida “avventura “ stiamo vivendo !
Per volere di chi e per che cosa ?
Dentro svuotiamo paura e rabbia
dovremmo farci pecore o leoni ?
Affermare i nostri Sì e i nostri No
gridarli all’infinito del nostro essere
inglobato e prigioniero nella tela del ragno
di questo Covid 19 che di certo esiste
e sta distruggendo il mondo intero
Se pur … gli affetti e le amicizie
si nutrono di distanza e di lontananza
non ci poniamo più il problema
perché quello slogan, , sintetico e di impatto
forse un belvedere per l’umanità dolente
“tutto andrà bene” ha rotto …
sì , proprio quello, dove non batte il cuore .
 

La sento ogni giorno la solitudine
se pur mi invento qualcosa da fare
minuetta solo un sorriso nel cuore
che vorrebbe fermare questo tempo che non muta e resta nella struggente indifferenza
La sento appena mi sveglio all' alba
in quella piccola luce che scruta il buio della notte
La sento nel giorno che intreccia lunghi silenzi
che ci parlano con mille voci .
Sincere o false ?
E la poesia resta tra rime di una aleatoria verità
che ci tiene a giusta distanza da cari e da amici
Cosa ci resta dunque ?
La paura ,dove vorrebbe approdare la speranza
che i bambini possano scambiarsi la penna, il bacio,
l' abbraccio che è diventato
l' arma velenosa del contagio
di questo maledetto virus
che sta distruggendo il mondo e la vita
 

C’è molta stanca confusione
Se basta dire
che la vita è gioia
io spiegarlo non saprei
Forse nei dettagli
nelle emozioni dell’attesa
nella fine di chi soffre
e implora la morte
chissà, forse
in una vita morigerata
vissuta in cose pure e sane
può certo dare gioia
delle troppe voglie e pretese
Nel frattempo
diamoci una regolata
se pur ancor con ansia
attendiamo il domani
con il cuore sospeso
perché tutto ciò che accade
sembra avere un valore.
E così finiamo per credere
nell’ insolente che con passo deciso
schiaccia le foglie ancora verdi
ammucchiate sulla via della verità
oppure , in quella stella
anzi, scheggia d’un Dio buono .
 

 

Ottobre
Se pur… le stagioni
non sono più come prima
e alla conta del meteo
spesso non tornano i conti,
se pur… l’aria singhiozza ansia
e ci ebbra di malumore la pandemia
tuttavia Ottobre è arrivato
con quei silenzi pallidi di brume
con quelle foglie accartocciate
intrecciate da fili di vento
dietro le vigne vicino all’albero
che fu ombra di pause d’estate.
Ottobre lo vedo nel sole
mentre prende di striscio
i colori del tramonto
che sanno di agrumi, di caldarroste
se pur non fumano il calore di una volta .
Lo assaporo nella vendemmia
che come un sipario rosso
cala tra fiotti di vapore
e si fa festa con un bicchiere di vino
sotto le mascherine ci sono sempre i sorrisi
 

Viva la scuola
Si ritorna di nuovo a scuola
con la gioia dentro i cuori
non solo con lo zaino ed i colori
ma con mascherina e distanziamento
e la paura che ogni momento
un raffreddore possa arrivare
ed il tampone si deve fare
Non sarà una scuola dell'abbraccio ed accoglienza
ma di una nuova esperienza
e tanta buona pazienza
I bambini con prudenza ed innocenza
sapranno di certo superare
l' emergenza
Viva la scuola,ragazzi e bambini
siate felici perché voi sarete i futuri e migliori cittadini
 

Vorrei...
Vorrei sentire quel soffio
di vento fresco
tanto quanto
mi basta per lodare
ancora di più Dio
Vorrei incontrare
da buona amica
dei veri amici
per poter con loro
parlare ed ascoltare
il groviglio di ansie
di gioie dell' essere umano
per riempire il vuoto dell'anima
Vorrei poter dire , sentire
usciamo a prendere
un gelato insieme?
Vorrei poter credere
almeno la metà di ciò
che si dice o si sente
perché la falsità
è diventata la nostra sola credibilità
Vorrei che il governo non sventolasse più bandiere
senza dignità ed onore,
ma quella vera dell' amore,
non esistono facili amori
ma solo uomini facili
che parlano di amori e di Dio e
dei quali per natura non sanno nulla
 

È già autunno
Quando la luce di sera
prima si oscurerà
e il sole sarà meno superbo,
perché sa che prima
l' imbrunite prenderà il suo posto
È già autunno !
Con una spruzzata di pioggia sgombrerà i prati
da rose e viole
e fili di vento intrecceranno
i raggi del sole
coprendo la sera
con un vestito di caldi colori
Al primo brivido di vento
il ramo
con dentro il pianto
e fuori la tristezza
sfratterà le sue foglie
e il contadino ci offrirà un brindisi con il suo buon vino .
 

Vita...tempo
Finché avrò
una penna in mano potrò
dire che la vita è tempo
si apre con la certezza che inizia
Dispiega sempre in un sorriso
o in una lacrima
Noi non possiamo sottrarre tempo al tempo
possiamo sommarlo
e non perderlo mai di vista
Il suo percorso viene cucito
a modo nostro
nodo su nodo
ricamo su ricamo
sulla nostra pelle
Diventa trame di film di drammi
e noi dietro le quinte
li riportiamo in circolo
Ma, quando si chiude
bruscamente
dolcemente
consapevolmente
così come si è aperto
quel tempo diventa
come un treno che torna
nel tunnel
come...
a dire il vero non so più
definirlo con qualche metafora
perché quella penna si sarà fermata sul foglio.
 

[Virus: terrorismo = Pandemia: angoscia]
La gente è confusa
Sono positiva?
Sono malata?
Sono asintomatica?
Sono contagiosa?
Domande , dubbi che ci tormentano
La vita è diventata un inferno
per l’ epidemia dell’insicurezza
amplificata dalla falsa notizia
Viviamo senza quel tutto che l’uomo
l’ha fatto diventare troppo ,purtroppo.
Così come i semafori ci obbligano ad una sosta
il Covid19 ci ha obbligati a chiuderci dentro casa
andando però fuori di testa
Poi , l’estate , l’economia
e via…vai di nuovo con quel tutto
e a quella malattia mentale
è ritornata quella fisica
e squilibrio psichico
Viviamo come quelle lucertole
squallide e sole al sole
che ad ogni fruscio
corrono a nascondersi
Diceva Vico : ad ogni progresso
segue sempre un regresso
ed un ricorso …
Ora viviamo tra l’ipocondria , ansia
e la possibilità di essere untori .
 

Settembre
La spiaggia si è adagiata tra cune del vento
e l' onda se ne va lesta
insieme all' estate
È settembre ,il tempo
di andare sui chicchi di affanni che si preparano al brindisi finale del congedo estivo per poi
ritrovarsi in un tramonto vinato
Il mare diventa schiuma
le ombre del solleone
si impigliano
nei carri delle ormai mute cicali
e il sole si accorcia
sul giorno
per morire prima tra le balze del tramonto
e ,quando l 'acino
si avviterà alla vite
sarà il momento di fare il vino
e il tempo si assieperà in cumuli di foglie
 

La speranza
non è da vedere
non è da dire
non è da sapere
è come una musica
tra suoni di credi o non credi
ma se vuoi ascoltarla
basta sentire la tua voce
che dentro canta
inquietante , calmante
e se lei permette
ti regala le note
La cara speranza
è un anello intermedio
del prima con il poi
ti lascia , ti prende
sconcerta, attacca
ti spaventa
ma continui a credere
a non credere
perché è una dolce o amara
voce fuggitiva
non lasciartela scappare
acchiappala
 

La luna nera
Il buio scopre sempre
una ragione di luce
che s' adagia sul mare
nell' anima
colora le tenebre
e in quella oscurità
puoi immaginarti tutti i colori
La luna se pur è nera,
stasera
e si nasconde
in quel buio della notte
il suo silenzio
rumoreggia tra le onde del mare
come musica magica
e, in quella discoteca del firmamento...
in quel distanziamento infinito di stelle in coppia
ballano e risplendono
Che notte stanotte!
 

Avete presente i ricordi
quelli incisi nella trasparenza del tempo?
Quelli che quando ritornano
creano una realtà un po' diversa tra buio e luce
e se risali con il pensiero
i gradini della nostalgia
ti sembreranno scoloriti
dai rimorsi ,dai rimpianti
Sarà forse memoria ?
ma quel vento del passato
cullerà le carezze non date
non ricevute
l' infanzia vagabonda
spensierata
triste e solitaria
Il ricordo può essere finzione
tra le quinte della memoria
o funzione di immagini rimesse
un circolo per la vita.
 


Quando…
non ti giunge più
la voce di un amico
neppure quella di una sorella
diventano amari i giorni
quando…
si vive in un mondo ostile e falso
tra persone infastidite
le une dalle altre
è come voler vedere
il sole nella notte buia
I giorni diventano sterili
e non ti parlano più
ti giunge all' orecchio
solo l’eco del silenzio
e la tua vita diventa arida
senza più colore e profumo
come una rosa
senza sole ed acqua
Basterà un soffio di vento
un dolce volo di farfalla
e il polline della solitudine
diventerà il seme
della tua speranza
e solo allora capirai
che non sarai mai sola
perchè sei in compagnia di te stessa
 

Il compleanno
Gli anni, dai settanta in su
corrono sempre di più
nella stazione del tempo mi fermo
a raccogliere una valigia smarrita
con dentro anni di appunti
scritti tra rimorsi, rimpianti
e tra ricordi belli e brutti
a rifare passi da re, fanti, cavalli
sulla scacchiera della memoria
Ripenso alle carezze non date
ai sogni prigionieri tra inquietanti sonni
ma i passi diventano stanchi
lo sguardo sfiduciato
e il compleanno diventa attesa
tra una vanità appena sussurrata
e un‘euforia del tutto velata
 

 

Libertà
Che nome potrei dare
al tuo cuore acerbo
alle tue mani armate
ai tuoi illusi paradisi o inferni
alle tue gambe incerte
alle tue ali da colomba
o da gabbiano ?
A chi potrei paragonarti
Ad un eterno cammino da percorrere
o già percorso tra ciuffi d'erba
o duri sassi?
Cambi colore ,sei nuda di sole,
vestita di pioggia
uccidi,violenti,unisci gli animi
come una colomba dall' alto di un Duomo
o come un rapace in cerca di una preda
 

Perché?
Perché ogni giorno si muore un po'?
Perché la vita dà gioia e noia ?
Forse perché è già nel fiore il frutto marcio?
Quando nell'anima pesa l' ombra
di quella muta cupa tristezza
amica della "Signora in nero "
scriverai sul volto la parola" lacrima"
ogni sua goccia sarà una sensazione amara
Più la cacci e più ti sta accanto
alla fine l' accetti ,ma ti fa stare male.
Così come all'improvviso uno spazio di luce
viene circondato da un muro nero
anche se sai che al di là c' è un giardino
non riesci a scavalcarlo e aspetti
che qualcuno ti dia una mano
Ma nessuno sarà in grado di farlo
perché la psiche appartiene a noi,
come la Fede, ad una energia
che la ragione non può avvicinare .
 

Luglio nel mare del Sud
Luglio è il mese dove il caldo
è al suo meriggio
e donando sole avvita
nel dolce giogo la vita
Dio pettina le salate schiume
e li spinge a largo
dove si placano le dolenze
e la vita rifiorisce fra le maree
e i suoi giorni sfoglia
fra notti vivaci , gioia
che al divertimento invoglia
Con gorghi e gorgogli
la risacca conchiglie raccoglie
e poi sfuma sulla battigia
lasciando l’impronta di passi scalzi

 

L’estate astronomica 2020 è iniziata
Il 20 e non il 21 Giugno è la sua data
davvero una diversa e particolare annata

Il sovrano sole un po’ rinfrescato
quest’anno è apparso un po’ stonato
il clima, la pandemia
ha messo in subbuglio
albe e tramonti di Giugno
tra spire di vento, onde giganti
la paura del contagio
imbratta ancora cuore ed umore
Ma …poi… il mare ci chiamerà ancora
perché ogni onda con gorgogli
muore sempre tra le pieghe degli scogli .
Così l’oggi sarà più bello di ieri
sentiremo il suono stridulo delle cicali
e le stelle brilleranno nel cielo
La luna si è fatta più piccola
per dar spazio all’ anello di fuoco
del sole che imbiondirà
le teste delle fanciulle
e insieme al vento
dialogherà con sabbia e conchiglie
perché l’estate lesta per noi in festa resta


Felicità
Sei come un giochino
di illusioni ottiche
per vedere la tua luce
devo guardare altrove
una gemma ritrovata
quando ho smesso di cercarti
Felicità
sei una necessità
per gustare la vita
un connubio con la tranquillità
Ti cerco dentro di me
fuori , in una mano amica
in una carezza , in Dio
ma come una farfalla
ad ogni tocco vibri e voli via
 

Cosa sei... tempo ?
il rituale suono
del secondo ,del minuto
il tic e tac
che batte tra due lancette
i segni rossi e neri del calendario ?
Cosa sei... tempo?
uno spessore d'ombra tra fasi lunari
nella fuliggine della nera notte
o un luccicare di luce
nella stanza del giorno ?
Esci dalla parte buia della luna
ti impigli in un raggio di sole
ti confondi in noi e noi in te
Sei un manto che ci copri
per nascondere i segni dell'età grigia
sei un abito succinto
per mostrare i frutti dell 'età verde
Cosa sei ...tempo ?
Il silenzio del primo mattino
il mormorio del giorno
il buio della notte che impaglia i sogni
un ricordo ,una ruga crescente
E ...con un tanto al giorno ,tu ,tempo ,
ti muovi nell' ampolla magica della vita
Fino a quando ?
Finché ci farai la cortesia di esistere .


Giugno ...e la sua scia di allegria
L'estate è alla porta
e Giugno il sole ci porta
seguire il volo di mille pensieri
andare per campi e silenti sentieri

ma, la pandemia il mondo ha stravolto
e ci ha messo una mascherina sul volto
Affrontiamo l' estate con coraggio
e andremo al mare anche con il bendaggio

Giugno è il mese dei gigli, del Santo, della libertà
se pur ancora con qualche brezza di perplessità
Senza gioia, abbracci, feste e saluti
per gli alunni, insegnanti che quest'anno sono dispiaciuti

Ma tornerà il buonumore
con l' aiuto del sole e del calore
Dopo la tragica pandemia
Giugno ci regalerà qualche magia

e... una scia d 'allegria
 

Purtroppo il mondo va così ...
ma così male
che sulla riva del fiume tra le brume
soppiatto c'è chi aspetta
che passi il cadavere
della nostra distruzione
Dalla sponda di quel fiume
per le ombre fonde di marcio gonfie
non si distingue più l 'orizzonte
e delle terre, i loro confini
Vorrei essere ...Odisseo
sfidare questo mondo così ,
ma così male
per tornare sull'isola
dove è rimasto ancora
un balsamo di erba verde
per ritrovare me stessa
senza mai perdere la bussola
e con una inversione di rotta
giungere sulla sponda
di una nuova rinascita
Purtroppo, il mondo va così...
così male che la vita
batte forte inaridita
 

L' attesa
è curiosa,faticosa
sboccia tra stami
di dolcezza o di amarezza
Svirgola in un sorriso
a ridosso di un biancore
o rossore di un viso
Si dispiega in una lacrima
in una smorfia dolorosa
e segna un' emozione
di gioia o disperazione
La leggi negli occhi
nelle ginocchia che si piegano
con il cuore che aspetta
e la speranza che accetta
 

 

Proprio là...
spazio e tempo approdano
nella curva misteriosa
che unisce terra mare e cielo
Proprio là ...
tra venti gelidi di solitudine
corpi e anime inviano
sussurri , respiri, lamenti
che ritornano tra gli echi
della confidente luna
Proprio là .. all'orizzonte
tra cicli di ombre ,penombre ,luci
i sospiri si mutano in canti ,preghiere
e cercano ...proprio là
arpeggi che suonino melodie
vibranti nell'unico accordo di note
dell' Amore
 

 

Speranza, toppa di luce
Una toppa di seta azzurra
tra scampoli di nero velo
viene cucita nel cielo
da nubi stracciato
Tra un tuono e un lampo
soffia il tuo nome "speranza"
E se pur quelle nubi
oscureranno di nuovo la tua azzurrità
sotto ci sarà sempre un gomitolo di seta
pronto a disfarsi in nuove toppe di luce.

 

Maggio ben tornato
se pur senza le vesti di raso bianco
che frusciano tra i banchi della chiesa
i giorni si espandono come farfalle
tra fiori e raggi di sole
volano fino a te "mamma"
e tiene acceso il sacro nome di "Maria"
Maggio guarda il mare
ma tiene a freno
la voglia di abbracciare le sue onde
Canta ,canta le sue bellezze
ma solitario aspetta
che una gemma di luce di speranza
rischiara il giorno che abbuia
ancora incerto nei cuori della gente
Il virus ha messo in subbuglio la vita
come un lampo a ciel sereno
un fulmine in un baleno
ha reso l' estate lesta
che in quarantena resta
I giorni , i mesi si trasformano
cambiano ,si dissolvono
niente resta immutabile
torneremo ad ammirare la natura
per accogliere i suoi raggi di rose in boccio
ancora chiuse nei petali delle nostre anime

 

25 Aprile, viva l 'Italia
Abbiamo chiuso le porte
al virus che causa morte
chiudiamola alle menti distorte
I sentimenti si sono affievoliti
gli animi della gente avviliti
per certi uomini impazziti
C' è chi canta " l 'Inno d 'Italia in coro
c 'è chi è 'fuori dal coro '
Inferiorità antropologica
disparità economica
tema di chi fa polemica
Basta con questo odio razziale
basta con gente demenziale
Viva l 'Italia siamo tutti italiani
come ci chiamavano gli americani
Il verde dei prati
Il bianco dei beati
Il rosso dei fucilati
sono gli obiettivi e i colori
che hanno segnato dignità , onore nei cuori
Viva l 'Italia libera, uguale e unita
la gente che non la vuole che sia bandita
E noi del sud 'parcheggiatori '
Vi diciamo che siamo tutti dell'Italia nativi
 

La voce del vento
S’alza il vento del mattino
nell’infinito costellato di silenzio
dà voce alle foglie che
“ odo stormir tra queste piante “
ai cigolii dei rami
ai canti degli uccelli
giocando disegni di nubi
e il silenzio diventa visibile
Poi, continua il suo viaggio
alza il sipario al giorno
frustando l’azzurro
nei diversi colori
e il suono del silenzio
diventa euforico rumore
piano , piano cala sul letto della sera
nei toni calanti del rosso ,blu, grigio
sempre meno distinti nel nero della notte
tra il silenzio incolore dei sogni.
 

Giornate confuse,ore deluse
Sono le sette,mi alzo
anche oggi ,stanca
Guardo dalla finestra
una striscia bianca
si stende al sole nascente
Cosa faccio ? resto qui, mi dico
come se questa mattina
gli spigoli dei muri potessero
abbattere la voglia di uscire
La tristezza arpeggia una musica
senza melodia su queste giornate
confuse ,tra ore deluse
ma,il cuore batte sull'ultima nota
Là ...fuori non c' è nessuno che aspetta
non ho nessuna fretta
quindi ,come diceva Victor Hugo
sarà la malinconia la gioia di questa tristezza ...
che speranza darà
a questa realtà
tutta arginata in un solo cerchio
...obiettivo benessere...
 

Il sole di mezzanotte
Pasqua, quest 'anno
entra da una finestra che si apre
nel silenzio delle nostre case
tra il lamento della terra
su una città che osa sfidare
tradizioni e processioni
ma, che estrae dal cuore
più preghiere necessarie
per fare entrare il raggio divino
Il sole di mezzanotte
annuncerà la Santa Pasqua
Rafforziamo le nostre emozioni
e i nostri ma...forse...chissà...
finiranno sul ramo verde di Gesù
Il sole di mezzanotte all'orizzonte
uscirà dal suo denso profondo
per diventare polvere d' azzurro
e, noi riprenderemo il viaggio
alle novità dei venti
senza mai perdere la stella guida
e tra rosari in mano
e labbra socchiuse
racconteremo al mondo
che la morte è un canto dell'eternità
 

 

Domenica delle Palme
Se pur il cielo invia una luce smorta
e la notte trema nel luccichio delle stelle
anche un ramo d' ulivo fatto di carta
può diventare messaggio di pace
e sfidare il dolore e la morte
Gesù da Betlemme
Arrivò a Gerusalemme
Su un puledro d 'asino
umile pur essendo Divino
Quel Suo passaggio
è un messaggio di pace
a noi sacro
come quel ramo
a lui consacrato .
Dio, rendici giusti
per rispettare la giustizia
Rendici la fede
per non perdere la speranza
dacci i colori
per rinnovare arcobaleni
Che questa domenica delle Palme
possa trasformare la rabbia in forza
la forza in amore
per poter di nuovo rialzarsi
e ricominciare a vivere


Frattanto...aspettiamo la primavera
Esitante è la rosa nel suo sboccio
sul suo petalo non svolazzano le farfalle
incerto è il volo della rondine
non sa se annunciare la sua stagione
Frattanto...
si attende che un raggio di sole
tolga la benda dal nostro viso
mostrando un sorriso
Frattanto ...
consapevoli della paura
avanziamo con coraggio inconscio
contro il nemico invisibile per affrontarlo
senza armi, ma con le mani giunte
Frattanto ...
il capo dal dolore sulla mano si china
vede solo immagini ad inchiostro di china
si spera che domani il nero schiarirà
e il capo sulla mano non più peserà
 

 

Preghiera
Quando penso a chi soffre
al dolore del momento
alla solitudine della morte
che questo misterioso virus
sta causando nel mondo ,
le lacrime scendono
insieme ai miei sentimenti
a rigare di più le rughe del mio viso
dal dolore scarno senza più sorriso
Prego e prego ancora
preghiamo ,chissà se Dio ci ascolta
Ci ha donato la vita e noi l 'amiamo
Signore ora proteggila dal corona virus
Quando la mia ragione si rafforza
la mia fede barcolla ,ma prego
e prego ancora che Dio dal cielo
possa alleviare questo dolore
voluto dall'uomo e dalla sua
bramosia di potere
Tra paura e dubbi
sta il mio cuore
non sulle cime della fantasia
ma tra gli ospedali e gli ammalati
Forse dovevamo avere
verso l 'altro un cortese sorriso
e dare al nostro vivere una regolata
prima di mettere guanti e mascherine
 

Aria di guerra
Poesia, pillola che ci allontana
o alla realtà ci avvicina
mi devi perdonare
monotono, triste
è diventato il mio verso
perché fuori si combatte
una guerra contro uno spike
che graffia i polmoni
dei combattenti
Una voce in noi grida:
Come è dura la vita !
Ma senza di lei :
sarà vuota la via!
Ignari che all'orizzonte
possa esserci il sereno
speriamo e attendiamo
"La quiete dopo la tempesta"
 

Freddo silenzio nelle città
Desiderare la solitudine
allontanarci dal rumore della città
senza paura ed inquietudine
è una nostra scelta di libertà

quando il silenzio è iniziato a respirare
nelle strade e nelle città
l' emergenza virus mi ha fatto rincasare
non come mia scelta ma come necessità

La paura di quel brivido addosso
corpo e anima mi fa tremare
sembra un paradosso
ma la pandemia dobbiamo fermare

Se pur fuori c'è il sole ,dentro troverò la pace
se penso che tutto possa passare
per risentire quel suono loquace
e camminare sotto la luce lunare

Costretta a restare in casa ,isolata
ha un effetto di mesta letizia
quando la crisi sarà passata
ripenserò a tutto con allegria

Di certo anche questo momento finirà
ci sarà sempre qualcuno per raccontarlo
ai posteri possiamo inviarlo
ma per avverarsi serve responsabilità
 

Io resto a casa
Non per cambiare il mondo,
ma per salvarlo
Basta con la scatenata voglia di correre
di arrivare in cima al grattacielo y
perché più si sale e più diventa alta la cima
e spesso ci si perde tra le nuvole
e non riesci più a raggiungerla
Per farlo è necessario guardarsi dentro
No, oggi non vengo
No, oggi non esco
Per riparare ai danni che io, uomo,
con il mio sapere o ignoranza
ho provocato, cosi quella bomba
che gira nel mondo
smetterà il suo tic tac
e non esploderà
Così come un campo di grano
è circondato da un filo che lo sostiene
e allontana gli uccelli rapaci
così io resto in casa per salvare
quel campo di grano che è il mondo
quel mondo a cui gira sempre l 'amore
 

SMS al futuro
allegato il giorno dopo
che raccoglie nel presente
i fremiti dell'attesa
le pulsazioni di panico
la fobia del contatto
la mania della notizia
e il cervello diventa
la blindata" zona rossa "
dove spesso si approda
o si affonda
nella informazione
vera o falsa
 

La parola non detta
resta tra labbra stretta
la scriviamo su quaderni
a spazi alterni
tra istanze
e movenze
su un foglio bianco
vola nel cielo in branco
risuona di stasi
di amori e di odi persuasi
come offesa foglia si accartoccia
e alla fine a goccia a goccia
esplode con rabbia
o resta in gola come in una gabbia
 

Il mito della caverna
Ciò che è stato
lo mando nella caverna del passato
non mi piaccio, mi ribello con me stessa
e come Platone sono prigioniera di me stessa

ciò che è stato diventa la mia orma
come rimorso nel presente si riforma
Quel pensiero, proiezione interna
sente il bisogno di uscire dalla caverna

In principio ciò che vedrò, non mi piacerà
ma l 'incontro con la realtà
mi farà trovare forza e coraggio
di liberarmi dal mio nero bendaggio
 

A carnevale
ogni scherzo vale
per la vivace compagnia
che sfoggia maschere in allegria
Stendardi ondeggia
vip su carri beffeggia
politici con facce da ceffo
sfilano con smorfie e sberleffo
La loro maschera è uguale
alla loro faccia reale
dall' aspetto lillipuziano
danni e guai forgiano
Tra giri e bagordi
di esibiscono i balordi
con dame sotto false visiere
e uomini con il loro arciere
Corteo di pagliacci avanza
con arroganza
il carnevale da festa folcloristica
con le Ceneri diventa mistica
 

La vie doit être vécue avec amour
(La vita deve essere vissuta con amore)

L'amore
Mistero che mai muore
se fa vibrare il cuore
sgambetta Eros nel suo sospiro
svela il divino con il suo respiro,
tra carezze, sensazioni
stalattiti di emozioni
baci sensuali e teneri abbracci
diventa spesso dolci legacci
È luce nell'oscurità
brividi sulla schiena di felicità
viole nelle pagine di un quaderno
perché l 'amore è nostalgia ed eterno
Per festeggiarlo aspetti forse San Valentino?
La vie doit être vécue avec amour,
al suono romantico di un violino
 

Il treno del tempo
Viaggia sempre tra sorgenti e declivi
ebbro alle partenze sobrio agli arrivi

Fischia come vagito all'ingresso
nell'infanzia sosta
continua perplesso
nell'adolescenza si sposta

Diventa impazzito
ribelle tra strade scoscese
e poi appesantito
si ferma nel paese

Noi siamo i binari, le sue stazioni
stelle guida
orme tra pianure e burroni
che spesso lui sfida
 

Febbraio con i suoi squarci di colore
ci dona parole e baci d' amore
tra Venere e Giove e falce di luna
stelle ,coriandoli passano dalla sua cruna

Amore spiegazza
sogni come seta strazza
su trecce di nuvole il vento
si trastulla lento e violento

La luce si allaccia più alla sera
con raggi di sole ,bel tempo si spera
tra spazi di freddo, la pioggia
su mascherine e amanti si poggia
 

La memoria di loro sempre nel cuore
Perché sarà eterno quel grande dolore

Dietro un muro recintato
un cancello sprangato
respiri di morte fremevano
lamenti e sospiri si udivano
La memoria di loro sempre nel cuore
Perché sarà eterno quel grande dolore
Anime innocenti coperte da ferite
sorrisi di bambini, donne denutrite
da un campo di sterminio
in un forno crematorio
Grumi di sangue sui capi rasati
gocce di lacrime su visi braccati
gente uccisa senza motivo, la loro memoria
resterà per sempre come la più dolorosa storia
 

La giostra della vita
Per un fanciullo un giro in giostra è allegria
felice sorride con il suo gettone in mano
Per un ragazzo è ebbrezza tra amici in compagnia
volando in bilico su un aeroplano
Ma il tempo scivola via e quella giostra
mal si accorda con il movimento vorticoso
che nella testa gira come una giostra quando invecchi e diventi ansioso
 

Impercettibili sogni
Così come
con gli occhi cerco la luce
intreccio i suoi raggi
che a volte finiscono
in un fuoco sbagliato
e si spalmano confusi
sulla mia retina;
così impercettibili pensieri
cercano di catturare i sogni sospesi
in qualche stanza della mia testa
oscillano tra due contigui istanti
ma ,poi , come le stelle fuggono via
appena appare l'implacabile lume
 

Ma cosa siamo...
Osservo l 'aria
i suoi cambiamenti
freddo,caldo
solare, nuvoloso
e attraverso loro
percorro
trascorro il mio tempo
Noi siamo la loro
incomprensibile
impenetrabile
misteriosa frequenza
 

Spesso la vita ti chiede di....
La vita non ti chiede di essere migliore
ma che il tuo essere sia migliore
per poter pianificare
quel poco di buono che puoi dimostrare
Perché la mancanza di energia
col tempo diventa patologia
ti fanno sentire una nullità
e qualcuno è pronto a tarparti la libertà
Cerchi il dialogo ,la solidarietà
se li trovi a senso unico diventano
in sfiducia e rabbia si trasformano
verso te stesso e l 'altro senza sensibilità
Non è depressione , forse esaurimento
rabbia per chi non ti capisce in quel momento
Col tempo vuoi tutto cancellare
vai avanti ma non si può perdonare
Non riesci più la realtà ad accettare
e neppure chi te l' ha voluto organizzare
e dall'ansia ti senti vacillare
perché hai lasciato te stessa
nelle mani di chi forse ha voluto comandare
Se non c' è quella volontà di migliorare te stessa
allora sì, che ti sentirai depressa
perché la tua insicurezza
diventerà per l 'altro baldezza
 

Stazione di ricordi
Ritorno spesso nella stazione
della mia memoria
a raccogliere qualche valigia
perduta strada facendo
o abbandonata su binari morti
in vecchi treni
pieni di sogni
rimorsi e rimpianti
Con occhi truccati dal pianto
vorrei disfarle da ogni ricordo
bello , brutto di quel tempo
in cui credevo che mi fosse amico
 

Noi ...che usiamo le vocali
Noi...che concludiamo
quasi sempre con una vocale
Cosa vuol dire?
Che non ci piace un discorso troncare
Noi...che dopo l 'accento
usiamo una vocale
Perché ?
Perché chiudiamo in bellezza
Noi...è vero , siamo prolissi
perché ci piace gustare
piano piano sillaba e vocale
Noi ...che usiamo termini stranieri
ricordiamoci che una parola italiana
vale molto più di quella americana
Noi...a volte tra parole e parole
restiamo fermi a naufragare
in mezzo ad onde troppo alte
per poterle sillabare
Noi ...che dopo l 'accento
usiamo una vocale
Perché con due vocali
iniziamo e finiamo la parola
AmarE
Perché come "A q U I l O n E "
usiamo tutte le vocali
per poter volare liberi nel cielo
 

Aspettando la befana
ma verrà?

La befana si è fermata
sulla scopa si è bloccata
perché non c'è più civiltà
In città e società
Cassonetti ribaltati
su fontane strade e prati
immondizia dappertutto
ciò di bello viene distrutto
La sua magica ramazza
Il marciume più non spazza
Vuoto è il sacco sulla spalla
e la faccia è tutta gialla
Lei vorrebbe venire in città
ma ci sono tante difficoltà
vorrebbe che il calzino sul tetto
fosse solo di chi è schietto
per riempirlo di buoni respiri
e cacciare i brutti sospiri
Poverina è confusa
pensa di essere un' intrusa
e va via molto delusa
 

Il pensiero gira in un momento...
Guardo la mia
disordinata scrivania
libri non letti
fogli non scritti
e mi fermo un momento
a pensare :cosa faccio?
Accartoccio le idee
e le butto nel cestino
Se pur cerco di adattare
il pensare al fare
di certo non sarà
mai come quello di prima
perché non sempre
pensiero ,tempo e testa
girano per il verso giusto.
 

Capodanno
Il duemila diciannove dice al duemila e venti :
soffia nel mondo salutari venti
Noi due ci salutiamo a mezzanotte
come il giorno che si dissolve nella notte
Io vado via
per lasciare lo spazio a chi arriva
Cio' che ho fatto finirà nell 'almanacco
oppure tra stracci di un vecchio sacco
Io ho fatto quello che Dio ha voluto
il male ,quello ,solo l'uomo l'ha compiuto
Quindi mantieni la promessa e caccia la malvagità
Fa che ci sia pace e serenità
Vedi quella scia rossa di quel bengala
che non diventi una bomba, ma di una colomba l'ala
Fa che illanguidiscono i conflitti
e che ci siano nel mondo meno delitti
Buon anno amico mio
che ti accompagni sempre Dio
Buon anno a tutti
 

Buon Natale
Dio sulla soglia del cielo trionfante
Guarda la terra zoppicante
e dal silenzio delle stelle
Squarciò un suo raggio ribelle
E pensò:
"ci vorrebbe un bambino per impastare
farina bianca e pane d 'amore far lievitare "
Si fece piccolo e in una mangiatoia ci donò
Il Suo abbraccio ,il sorriso e si fece chiamare Gesù
rivelazione del mistero divino
di quel bambino dicembrino
La sua umanità dà a noi l 'opportunità
di cercare la salvezza e felicità
Buon Natale a tutti


Filastrocca deleteria del Natale
Scende lieve, lieve la neve
e la terra diventa spazzaneve
fredda e bianca s’addormenta
per il mal che su di lei fomenta

prega il ricco per restare milionario
mentre il povero fa il rosario
per le speranze sempre lontane
prega per un tozzo di pane

ricchi , ladri e truffatori
per lo Stato sono i migliori
la giustizia non esiste
e la vita diventa triste

chi governa del mal non si accorge
perché loro vivono di orge
quasi, quasi daranno a loro
una gran corona d’oro

Per una fabbrica che reca morte
non si può cambiare la sorte
per ogni “terrone”
danno solo un panettone

il fumo dell’Ilva vagante
situazione aberrante
ha colorito solo il pianto
e la grama vita per l’amianto

tra politici cialtroni
vivono i poveri ed i buoni
per questo Natale ,caro Gesù
cancella il marcio che c’è quaggiù

che quel Mistero dell’incredibile
onestà e bontà renda possibile
anche se il dubbio chiude la porta
con la fede e ragione a Dio ci porta

ci sono troppe violenze e tanti cialtroni
perfino ai bambini hanno rotto i marroni
non si può più far finta che tutto va bene
perché abbiamo davvero le tasche piene
 

Primo Dicembre
Il tempo se pur ci bacia e se ne va
come un ramo altre gemme di baci ci darà
come germoglio tenero ritornerà
e si aprirà
in foglie di carezze
in brividi di fiori
in frutti da mangiare
e se pur la sera arriva come una tenda
che chiude ogni finestra
resta sempre una giovane donna
che per strada cammina con l’abito da festa
Sono le cinque della sera ed è già scuro
Dicembre non sarà mai al buio
perché se vedi una stella in cima alla foschia
tra scheletrati alberi finti e grigi
sopra brillerà sempre una luce
“la luce del Natale “
Se il cielo è il grembo di Gesù
la terra diventa la sua culla
Godiamoci di ogni mese la loro dolcezza
sapendo che ogni stagione porta in grembo la bellezza
perché ciò che non ritorna è la giovinezza .
 

Il tempo si rispecchia in un sogno
Si dice che: la vita è vera
se si squarcia il velo
alle soffici chimere
Non ha senso accendere
il lampo della mente
in un sogno senza emozioni
spazio senza spazio
abbandono senza tempo
piacere senza senso.
Il sogno rimbalza tra le lenzuola
viene ripiegato sotto il cuscino
si svela in un sorriso
o in un’alba amara
Ma…per non dimenticare
per non invecchiare
la vita ogni giorno si rispecchia in un sogno
e il tempo ritorna all’ombra degli ulivi verdi
 

 

Sanda Cecilija
inizio del periodo natalizio

Musiciste e musecande
zampognari con le bande
Ijosce ijé Sanda Cécilia
di Natal quasi vigilia
Péttle bbélle e génuìne,
e un buon bicchier di vìne
folclore popolare, nostrano
tra sacro e profano
che riscalda il cuore
per la festa dell’Amore
N'u meracule fa tu Sanda Cècilia
per sta Taranto che vacilla
noi preghiamo il Bambinello
che allontani questo fardello
che rottami l'Ilva ,il vecchio impianto
con uno nuovo senza amianto
sia con scudo penale ed ambientale
ma con un nuovo progetto industriale
Viviamo tra tumori e povertà
questa è la nostra realtà
noi vogliamo un segnale di speranza
per la bella Taranto ,città senza curanza
 

Novembre
Giunge con un raggio di sole
oppure con vento e pioggia
si pregano i Santi
alla ricerca di un appiglio con Dio
Singhiozza requiem
negli stoppini di candele
accese nei cimiteri
all'ombra di cipressi
la' dove morte
con un giro di sillabe
diventa metro
che misura ogni vita
e si trasforma in tremo
per quell'ultimo viaggio
che la vita rifiuta
 

A Taranto il sole ci dona ancora caldi colori
L’autunno non è come prima
con foglie che parlano al vento
odore di resina e di boschi
che avvolge il respiro tra uva e vino .
Il sole quaggiù
si scosta dalla frangia di nuvole
e alla conta del meteo non tornano i conti
Si dice che “ l'estate di San Martino
dura tre giorni e un pochino. “
Invece sta durando un tantino di più .
Anche se l’estate è tanto amata
fino a quando durerà l’ ottobrata?
Arriverà quel leggero freschetto
con il vino nel suo bel fiaschetto?
Meglio un autunno dal colore stagionale
che un caldo anomalo con inquinamento globale
 

A poco a poco il giorno si fa sera
Oltre le fenditure del cielo
oltre case mare e grattacielo
la luce zuma nel feeling nostalgico della sera
mentre la luna tra nodi di nuvole si nasconde stasera
Lame di colore dorato tagliano l’ ora di luce
al sonno e ai sogni la notte ci conduce
Nel loro festone scivola il mio umore
mentre l’incanto coglie il mio cuore
E’ triste la sera che urla al tramonto
con una preghiera il buio affronto
 

 

Il primo Ottobre
Ho aperto un vecchio scrigno della memoria
che conteneva una foto un po’ sbiadita
grigi colori che si sono rifugiati
negli anfratti del mio cuore.
Ma cosa ricordo della mia infanzia
di quella scuola “XXV Luglio
quando iniziava il primo ottobre?
Se pur il ricordo rifiuta le ombre
di quei momenti di scuola elementare
che mi hanno rattristato il cuore
tuttavia si dice che il ricordo
affascina il pensiero
Tutti gli scolari con grembiulini neri
colletto bianco con un grande fiocco
una cartella di cartone con dentro
solo due quaderni senza colore
rivestiti con copertine nere
Cosa c’era in quel grigio colore?
povertà , timore e tanto rispetto.
 

 

È il tempo in cui…
È il tempo di nenia di mare
che si ode nella conchiglia
raccolta sul bagnasciuga
È il tempo in cui il sole
che ha imbiondato
le teste delle fanciulle
filtra tra le bionde vendemmie
nei cesti colmi di uva
delle giovani contadine
e si dilegua tra le frange dell’autunno
mentre l’eco del mare si allontana
E’il tempo in cui sole e vento
dialogano con pampini e chicchi
una sinfonia di rosso o bianco
che arriva all’olfatto e riempirà calici di sogni
Vendemmiato tempo come un sipario rosso
cali tra fiotti di vapore tra ali di moscerini
messaggi del cielo che scivolano
nel caleidoscopio di questa stagione


Non si può morire dentro
Quando tutto diventa
memoria di cose riprese
ore e follie passate
non chiudere il tempo dei sogni
ritorna all’ombra degli ulivi verdi
e risali dai rami ,se pur rugosi ,
perché , non si può morire dentro
Il cuore come un cavallo
galoppa all’ombra del futuro
anche se indugia o si ferma
davanti allo steccato
 

Secondo un mio punto di vista
la vita, bi/sogno co/ordinato
cerca tra spilli e cavilli
due punti sulla retta (via )
per unire up/punti
di sos/spensione
spazi , pause , perplessità , dubbi
prima di arrivare al punto finale .
 

 

31 Agosto 2019     Campomarino
Occhi di nostalgia scivolano
sulla raggiera di Agosto
che piano piano si smorza
nel silenzio dell’alba
di una estate dal caldo abbondante
dove la sua acqua brillante
luccica al sole del mattino
tra dune di sabbia
a precipizio sul mare
Il sole ,il suo rosso accende
e nel mio mare piano piano scende
Di fronte a tanta bellezza
c’è l’amarezza di un’estate
che , piano piano , se ne va .
 

 

Il tempo allontana le voci
ma avvicina i ricordi

Gli anni, dai settanta in su
non so se valgono di più
o vorresti non contarli più
ma il calendario mi prescrive una sosta
un ritorno nella stazione del tempo
a raccogliere qualche valigia smarrita
con dentro anni di appunti
di ore passate a progettare desideri
e a rispondere agli inviti del cuore
e nella scacchiera della memoria
rifare i passi dei re, regine, fanti e cavalli
le carezze non date ,il quotidiano, il banale
sogni prigionieri tra inquietanti sonni
Accanto a passi stanchi ,bianchi capelli
a sguardi sfiduciati ,curiosi e furtivi
c’è ora una vanità appena sussurrata
un ‘euforia del tutto velata
che mi ricorda la mia età , il mio nome
mese, giorno e anno dei miei 73 anni
 

L’acqua è la sostanza della vita.
Ma la vita è come l’acqua ?

Che la vita sia come l’acqua
senza limiti ho i miei dubbi
ma che la vita sia
libera come un ruscello
precipitosa come un torrente
grande come il mare
prigioniera in un bicchiere
in una bottiglia
questo mi sembra probabile
Se basta questo per paragonare
la vita all’acqua
io non saprei più cosa aggiungere
solo che se c’è un pertugio nel tetto
o un buco in fondo al recipiente
l’acqua scivolerà via
ma troverà sempre una strada
mentre la vita spesso frana , condensa
e non segue più la sua onda.
Poi, tutto torna come prima
ma non sarà più la stessa cosa .

[Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume,
perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo.
Eraclito]
 

 

Tramonto
Quando i colori
si trasferiscono a strisce
dietro i palazzi , sulla terra
una luce di prima stella
taglia il traguardo dell’incipiente sera
e la luna torna puntuale
come un amore riflesso
che si sdoppia nella notte .
Il sole rosso se ne va
verso ignote contrade
da dove ritorna ogni mattina
ridente d’azzurro
o forse triste di pioggia
con quel sussurro d’angoscia o di gioia
per il nuovo, prossimo giorno
a consumarsi nel rituale
Il sogno è di aggiungere
sempre qualcosa a ciò che manca
 

Luglio
adagiato su rive
tracci disegni ai sogni
scandisci fantasie del sole
che picchia sulla pelle
sui fianchi delle colline
negli occhi del mare.
La notte ti soffermi
a dialogare con le stelle
e come ardente amante
doni brividi ai sensi
e una carezza all’anima.
Meraviglioso Luglio
il tuo blu cammina sull'onda
e ti stendi come un ‘ala nel cielo
dove una voce sussurra
colori alle emozioni
lasciando una scia sul mare
Guarda bene il cielo
ha il colore del disegno dei tuoi sogni .
 

 …e vanno gli uomini
ad ammirare le vette dei monti
i grandi flutti del mare
e il volgere degli astri (San Agostino)

filastrocca , strada facendo

Per chi va , per chi va contento
per chi cammina e corre come il vento
per chi sa che prima o poi il cammino da fare
è sempre una strada da ricominciare
Tra casette basse e colorate
specchi d’acqua che sembrano fate
spruzzi di neve su alte montagne
tra erba e fiori delle campagne
la strada è bella per chi prova emozioni
per superare ponti che uniscono burroni
Le emozioni sono infinite
belle , brutte e fiorite.
colorate, profumate
come le parole Illuminate
Sono un respiro profondo
veri segnali stradali di tutto il mondo
il giusto segnale per il cuore
è sempre quello che porta all’amore
E’ bella la strada
qualunque strada
se hai la coscienza di camminare
tra sassi e pietra miliare
fermarsi per ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare
capire i propri limiti e potenzialità
ridurre all’essenziale le proprie necessità
uno zaino leggero
e un percorso vero
 


L’ incantesimo del principiare dell’estate
Tutto s’ illumina all’alternanza del sole
con una carezza d’azzurro leggero
come un velo che diventa cielo .
Le silenziose onde attendono
l’estate scalpitante d’allegria , di colori
dove il giallo si accederà sulla sabbia
e l’acqua nel luminoso verde-azzurro
I bambini come farfalle gialle
svolazzano nel quieto cullare dell’acqua
e le ragazze con costumi provocanti
sorvegliate da maschietti malpensanti
esibiranno le fantasie del sole sulla pelle
L’ estate è come una donna
al turbinio dei pensieri folli
che strusciano di passione
con il seno che lievita la maglia
e la bella caviglia abbronzata
che a piedi nudi balla sotto le stelle
che son “ nu canestre de cerase
che a sera Dio l’esse e a matina u’trase
”.
 

Preghiera a Santo Antonio
I Tuoi gigli spinti dalla Tua purezza
per la mia anima sono come una carezza
Riaccendi in me la grande fiammella
di speranza che oscilla come una stella
Sei pieno di meriti davanti al Signore
Donaci bontà e semplicità di cuore
Ogni cosa tra le tue braccia sa di Santità
come quel Bambino Divino che ci donò l’umiltà
sei il taumaturgo per eccellenza e dell' amore
non della porta accanto, ma della porta del mio cuore
 

L’amore
spazia in gemiti di stupore
si specchia
nella chioma radiante
di Afrodite
ha per padrone Cupido
che strizza
tagliuzza i cuori
spezza fiati e respiri
Voglioso d’intese
di ansie di amanti
e come Dante diceva
“al cor gentile ratto s’apprende”
con sospiri infelici
con slanci di sensi
bisbigli e incanti divini
poi …spicca il volo
come una bianca colomba
Amore
e non dare tregua al cuore
perché nulla è più importante di te .
 

Giugno
Giugno è bello star con te
riconosco la via che mi porta a te
la fine della scuola, le vacanze
il Santo i gigli e le sue fragranze
Seguire il volo di mille pensieri
andare per campi e silenti sentieri
e come Maggio amo anche te .
Un ciuffo di gigli spinti dalle brezze
oscillano come tremule stelle
il sole riaccende le esili fiammelle
con i suoi raggi e le sue ebbrezze
La pioggia fitta
schiaffeggia la gronda
e giù sul terriccio slitta
il mare si culla nell’ onda
il cielo ancora piange a dirotto
di sotto
pozzanghere e fanghiglia
il vento bisbiglia
e penso
se tutto abbia un senso
questo cielo temporalesco
con il suo clima ancora fresco .
 

Quale sogno ?
Quello che batte forte nel cuore
che viene spezzato appena diventa realtà ?
Quello di avere un’amica per sempre
e poi ti senti tradita e non hai più fiducia
Quale sogno?
quello che ti illumina la solitudine
che ti dà luce , calore ,speranza
che ci sarà un ‘alba non più violentata
per dare inizio ad un nuovo giorno ?
Quale sogno?
quello che vorresti che ti ascoltassero
mentre le tue parole restano incomprese
Quale sogno?
Quello di un bimbo che con la sua fantasia
lo fa diventare magia
o frammenti di incaute emozioni
raccolte dalla realtà che mente
Quale sogno ?
quello che a volte ci consola
quando a noi nasconde
l’essenza della realtà amara
e ci invita a credere e sperare?
Il sogno è come la nostalgia
che quando passa ti fa chinare la testa
e una lacrima , un sorriso sul viso resta
 

Una maglia speciale
Sui ferri del presente
tra punto diritto
a rovescio
a treccia , a legaccio
lavoro la mia maglia
Non è un passatempo
neppure un lavoro con le mani
uso solo la mente
Sgomitolo ricordi
rimpianti e rimorsi
senza scalare di punti
lavoro senza fine
come la tela di Penelope
perché il filo della memoria
s’intreccia con il passato
Se pur a grana di riso
non abbellirò la tela
uso il punto a gettata
per farli passare
tra punti traforati dai miei sbagli
I punti dei ricordi
si accavallano a doppio
con rimpianti e rimorsi
a questo punto la maglia estratta
la chiamerò
“la maglia dell' affanno “
 

L’adozione: unione di amore e dolore
Evento di gran valore
bambini e genitori uniti dal dolore
del senza famiglia e senza figli
che cercano amore
non certo la somiglianza
o della pelle il colore .
Si diventa madre
quando un bambino
ti guarda e dice grazie
per avermi scelto come figlio
ed una madre che il figlio stringe al cuore
e dice grazie di avermi scelto come madre
Entrambi un giorno potranno ritrovarsi
abbracciati nel cuore e lì ritrovarsi sempre .
Fac ramum ramus adoptet”
“ fa che un ramo ne adotti un altro” diceva Ovidio
Un figlio adottivo cresce (non nella pancia)
ma nel cuore di una madre che lo ha cercato
 

L’ amore ci guida e all’amicizia si affida
Là ,dove l’amore non ha termine
Là, dove non c’è amicizia a termine
proprio là, l’ amore e l’ amicizia
hanno fatto il patto di vincere il tempo
quel legame amore –amicizia sfida
vita e morte e nella verità confida
Adesso troverei normale
se qualcuno mi chiedesse :
hai mai provato quel legame ?
Niente di speciale, insomma …
solo un’amica che ancora aspetto
alla quale poter dire non posso fare a meno di te.
No ,le amiche non brillano come stelle
ma al buio diventano guide e fiammelle.
 

Che la vita possa ancora sfidare la morte
Reclina il viso la luna
a falce mensile
trattiene la luce nella cruna
e tra gli spigoli dei suoi raggi
infilo il filo del mio desiderio
piccolo spiraglio che schiarisca
il respiro del giorno pieno di brezze
disperse sull’ inquieto mare
e slabbrando le onde amare
possa illuminare il male
sui giovani impazziti e confusi
dall’oltraggio del progresso .
Il mio dubbio è… se sotto
quelle fronde del mio desiderio
[di ritornare alle immemori cose
al furore dei mandorli rosa ]
non ci sia più niente , ma aspetto
come l’amica di Nonna Speranza
di provare ancora quel sapore antico
come quando si aspettava Pasqua
al tocco di campane ed il Creato in festa
profumava di erba novella
Che la vita possa ancora sfidare la morte
 

Desiderio, fantasia o fuga

Mi fermo sul ciglio della tua porta
          Primavera
sul volo della rondine che spicca il volo
e m’infilo nel tuo alone
che sa di profumi e di colori
un desiderio ridondante s’embrica
sulle mie brune scogliere ormai sbiadite
e, mentre inseguo il tuo stupore
come piccola fata dei boschi
strizzo l’occhio al mistero
e inseguo le lucciole vere
Sapere che a mezzogiorno splenderà il sole
e la luce entrerà nel cuore della gente
per cercare dentro la verità
Desidero allontanare
da me i sospiri indolenti
spaziare nelle mie vaghezze
che frullano in testa
per ritrovarmi nell’abisso
del tuo raggio di sole
Sarà salita, fantasia o fuga?
 


Ma c’è ancora chi vuole la morte!
Come le rose immature
strette nel loro boccio
aspettano la primavera per sbocciare
così noi aspettiamo che la speranza
caldeggi il verde dei prati
dia luce agli sguardi sfiduciati
tolga dagli occhi dei bambini
quella paura del mostro
che li mangia in un baleno
e che il sole renda l’aria un incanto
nel profumo della pesca
nel suo antico mito e canto
per Taranto un vanto
Ma quel pungente fumo
illividisce il cielo che dietro la fabbrica
al tramonto si accende di rosso
e il gabbiano con ali di fumo
scocca ubriaco il suo volo
perché non può più sfidare la polvere nera .
Ma c’è ancora chi vuole la morte !
S’intrecciano dialoghi ,si fanno promesse
ma restiamo sempre nell’ostinata attesa.
La nostra speranza , la pazienza
è diventata rabbia , insofferenza
Grida il cielo per le varie alchimie
pesano i respiri di tante litanie
Da sempre la falsità dei politicanti
umilia la verità e la libertà
a quell’aria fresca che sempre si spera
segue sempre un ‘aria latra e nera.
Lo so sei la mia terra
dove ho piantato il mio tempo
malgrado tutto …”ti amo”
 

Chiudo gli occhi perché voglio sognare
cosa che nessuno mi può mai levare

Di sogni ne ho fatti tanti
macchiati di ombre
d’aromi pesanti
di voglie confuse
carezze deluse
a vivaci o sbiaditi colori
ad occhi aperti o chiusi .
Li ho sfogliati come libri cercando il finale
che tardava ad arrivare nella vita reale
Vorrei trasformarli in favola da raccontare
con lo sguardo incantato tra palpebre chiuse
Ma non sono fate dal passo leggero
che ti seducono con i loro incantesimi
Son solo fumetti dentro il pensiero
che di notte il guardiano dei sogni
ti apre o ti chiude l’uscio alla realtà
il mio guardiano spesso si è addormentato
e il sogno via è sgusciato

Si muore tutte le sere, si rinasce tutte le mattine
è così tra le due cose c’è il mondo dei sogni. (Henri Cartier-Bresson)
 

La speranza è vita
Il sole, che col primo bacio
terge le lacrime
agli occhi dell'aurora
riaffiorati dalle luci dell'alba
invia i suoi raggi
sull'aureo manto della sera
così l'occhio assiste al giorno andato
e culla i sensi sotto le stelle
con preghiere che calmerà la notte .
Quando nel cielo scomparirà la luna
e la notte alzerà la testa dal suo cuscino
riaffioreranno le luci dell'alba
e la speranza apparirà di nuovo
sul davanzale del giorno
come quel qualcosa di quel tutto
che è la vita
 

Il pullman chiamato pensiero
La mia mente è un pullman
che viaggia a tempo pieno
sempre con il suo percorso
pieno di pensieri e di bagagli
sussulti , respiri ,rimorsi
ansie e rimpianti
tutti seduti al loro posto
Alcuni restano in piedi
perché vorrebbero scendere
In certi giorni sono tutti accalcati
e confusi nel pullman strapieno
Parte di corsa e se pur si ferma
nessun di loro scende
anzi qualche altro di certo sale
e ad ogni fermata diventa
sempre più pieno .
Nasce così la mia logica preoccupazione :
chissà se me li porterò fino al capolinea
fin dove so già che non vorrei andare .
 

San Valentino
ha per padrone Febbraio
e Cupido in ogni situazione
che con un cilindro di fiati sospesi
di labbra senza parole
emette messaggi d’amore
dove l’ affrancatura è un bacio
al posto del francobollo
Rafforza una giornata storta
come lo zucchero nell’amaro del caffè
e, come uno spezzatino di felicità
conquista cuori , spezza fiati
e va alla ricerca di una sensazione in comune
una panchina , il mare , la luna , l’amore .
Ma, senza irridere il tempo
è necessario aspettare Febbraio
per dire… ti amo ?
 

La fanciullezza
La fanciullezza è il tempo dell’inizio della vita
quando è imbevuta d’oblio diventa nostalgia
Come quel mare sereno o in tempesta
che non sai se si può più valicare
perché l’onda spesso è troppo lontana
e cancella la memoria di cose belle
brutte successe sull’altra sponda .
La fanciullezza rimane come
quella luce di un faro lontano
che al buio moltiplica le ombre
 

L’ Amo /re
Come un pescatore
che fa scivolare l’amo/re
a fari spenti giù nei fondali del mare
gonfi di onde ,di sussurri e di sospiri
così noi abbocchiamo s/finiti all’amo/re
facendo scivolare il bacio tremante
sul filo dell’ansia
catturato dai sensi
 

Febbraio
tra il rutilare dei suoi brevi giorni
sfila per strada carri allegorici
volti nascosti da crine e mascherine
tra baci d’amore e frecce di cupido
La luce ci preserva spazi di cristallo
ancora tra ali di freddo
e si allaccia un po’ di più alla sera
Il cuore poetizza , l’ amore spiegazza
sogni strizza , si trastulla nel vento
e aspetta che fantasmi di raggi
spazzino le ultime briciole
di pioggia e di neve
 

Sarà, chissà, ma continuo a sperare
Prendimi la mano, speranza ,
perché ho paura
di quella donna vestita d’oscuro
il suo nome è "futuro"
Se questo può bastare ,con pazienza
attendo che tu , speranza
mi aiuti a togliere la sua veletta
Ciò che troverei
son di certo cose strane
perché alcune brillano come il sorriso
altre luccicano come le lacrime
Il sorriso aleggia , gioisce
ma trema quando pensa al domani.
Così io non sono mai né triste e né felice
ma sempre tesa ed angosciata
per quel sarà …chissà come sarà.
 

Buon Natale
Il Natale ha bisogno
di un pensiero
di un ricordo
di essere nel credo
di chi ancora crede
che nulla si dissolve nel nulla
Cogliamo quel segno
che dà luce alla vita
la magica linfa vitale
che cura il fantasma del male
Quel miracolo che colorò l’oscurità
e tra soffi di vento d ‘ amore
si trasformò in speranza e verità
e diventò luce invitta per ogni cuore
 

Tra un bagliore
ed un antico stupore
nacque l’Amore
sapore da sentire nel cuore
-----
Tra stelle e fulgore
c’è sempre nel cuore
la festa speciale
del Santo Natale
che torna sfidando la fede
di chi a quel Dio più non crede
e vuole sloggiare dalla grotta Gesù
che per salvarci è venuto quaggiù
Chi lavorava si è fermato
chi dormiva si è svegliato
c’è chi a Natale vuol lavorare
perché non sa quale dio amare
Dalla scuola via il presepio
sia il Crocifisso che il nostro Dio
Il Natale è speranza che si colora
nel tempo , ora , domani, ancora
festa che si rinnova
ogni anno come fosse nuova
E’ forse favola o leggenda ?
E’ solo storia di vita stupenda.


Natale, racconto, memoria, speranza
Nel mio “c’era una volta “
sì ….c’era il Natale
palline di vetro su abeti veri
nudi di luci e di addobbi
Non c’era il vecchio barbuto
con il sacco di doni
ma solo povertà e tanta commozione
Non poteva mancare il presepe
la letterina sotto il piatto
con la promessa a Gesù Bambino
di essere bravi e sempre più buoni
Oggi nel mio c’è…
sì …c’è ancora il Natale
forse, forzatamente gioioso
di luci, colori e regali
però stiamo per sloggiare
dalla grotta il Bambino Gesù .
Il Natale che verrà chissà come sarà ?
Sarà una festa , un rito che si ripeterà ?
Perché il passato è racconto ,memoria
e uno sguardo al cielo può rinnovare
speranza per un futuro Natale
per poter unire il Divino all’umano
Gianni Rodari diceva :
[Spiegatemi voi dunque,
in prosa o in versetti,
perché il cielo è uno solo
e la Terra è tutta a pezzetti.
]
Se ieri è nell’oggi
l’ oggi sarà domani…
quindi tra vent’anni
ci sarà il Santo Natale .
 

Salutiamo Novembre
Novembre sta per andare via
tra moti astrali e la loro armonia
le nuvole mutano per buon motivo
e la terra diventa il loro obbiettivo
messaggi dal cielo scivolano
nel nostro tempo quotidiano
Gli alberi spogli per lo sciroccato vento
aspettano di essere addobbati per l’Avvento
Le arance hanno preso il loro colore
i mandarini hanno un buon sapore
Dicembre e la cometa si accenderà
e qualcosa di buono , di nuovo si aspetterà
tra attese , culle , morte e fragranza
con quel richiamo sempre alla speranza
 

[Mc 12,38-44 - State attenti di non imitare gli scribi...
ma il gesto umile della povera vedova
]

L’accoglienza è un gesto
L’ amore è un dono
la pace è perdono
disseminandoli qua e là
regaleremo sorrisi e vitalità
Due cose insieme
il dire col fare
ti porta sempre a donare
fosse anche un solo centesimo .
Dio osserva la folla
che getta monete
dai ricchi molte
dagli ipocriti niente
ma, una povera vedova
dona due monetine
che fanno appena un soldo.
Gesù apprezza la fatica
rimprovera l'ipocrisia
Guarda senza essere visto
il gesto che ti porta a donare
due cose insieme
che non si possono slegare
 

Novembre
Giunge con la luce dell’autunno
la stagione del non saper scegliere
vento , pioggia si inseguono
nel caldo , freddo raggio di sole
che singhiozza requiem
negli stoppini di candele
accese di un cimitero
all’ombra dei cipressi
là dove “morte “
con un giro di parole diventa “metro “
parametro costante fra due vite
che misura tutti e si trasforma in “tremo “
per quell’ultimo viaggio irrepetibile
che la vita rifiuta
ma lui matura con noi ,è dentro di noi
Si pregano i Santi alla ricerca di un appiglio
al Dio della Misericordia ,se pur da noi inascoltato
ascolta e taglia il cordone che lega la terra al cielo
e ci guida verso quel nascondiglio
introvabile , invisibile e tanto discusso
dove senza applausi s’apre il sipario al divino aspirato
 

Intervista all’infanzia
L’onda del tempo della mia infanzia
stasera si è agitata nella mia mente
con una piccola intervista di mia nipote
che nel pensiero se pur accartocciato
si nasconde , ma non muore mai
Chiara/mente diventa un ricordo
anche se rifiuta le ombre di momenti
che hanno attanagliato il cuore
e che vive in nicchie diverse tra loro
a scandire amore e tempo
con il ritmo condiviso dagli affanni
E... sono tornata là
in quei moti contrari
del mare dell’infanzia
tra baci , amori , gesti incompiuti
che ora raccolgo in parentesi di anni
passi sfaldati dal vento del momento
cadono in frammenti in quella vecchia casa
che rivedendola ora con gli occhi della agiatezza
sanno di muffa e di ristrettezza
con finestre affacciate su un cortile
No ,non era un carcere
era una vecchia casa
Parlavo al muro, al vento
alla mia amica bambola di pezza
e mi dicevo : non guardare giù
il cielo non crolla mai sui sogni
il desiderio come un uccello
non resterà fermo sul ramo del tempo
Ora chiudo gli occhi,
e dico a me stessa:
come era triste la vita
per una bimba degli anni 50
privi di colori , di emozioni
ma solo di attese di momenti
per sentire l’odore del pane fresco
di agrumi , di caldarroste
che riscaldavano le tasche del cappotto .
 

Ieri , adesso, quando …poi
Forbice di memoria è il tempo
taglia rami inermi del nostro essere
segue i ticchettii dell’ora
lento si consuma nel giorno
quando
stanco di luce e di gesti
incurva come i girasoli le spalle
fugge sul piano/forte del domani
tra guizzi di lancette soffia venti
scandisce anni e segue la sua sorte
Lascia sempre una traccia -noi-
ieri , adesso… sempre
disseminati qua e là
a scheggiare il presente
ad allontanare la paura del domani
Frattanto s’inclina il capo come diniego
ad accettare i segni lasciati dal cuscino
sulla corteccia della vita
vaganti sugli adolescenti
fissi tra le rughe crescenti
E’ Il tempo o l’età che cammina ?
La verità è che “chi ha tempo non aspetti tempo “
ti lascia all’ultimo respiro con rimorsi , nostalgie
e poi… e poi ti ritroverai
con i pensieri accartocciati
nei silenzi di mattini di brine
dentro ricci di castagne
tra gli abeti illuminati a festa
in ogni palpito d’alba
ripiegato sull’orlo di un tramonto .
 

 

Stasera
Chiaroscuro popolato
di ombre smarrite
spiragli di luce
schiarano la sera
che prima s’era
vestita di pioggia
lasciando sui vetri
coriandoli d' acqua
E’ triste la sera
che urla al tramonto
Tra le nuvole in sospensione
un curvo raggio di sole
fende un piccolo squarcio d’azzurro
vuoto di luna e di stelle
contaminato da indecifrabili tinte
lame di colore dorato
che tagliano l’ ora di luce
tra il tramonto e la notte
Il mio sguardo , intanto
coglie l’incanto
 

Difficile è …
non farsi sedurre
dal passaggio delle stagioni
che dall‘ alba ci conducono al tramonto
protagonisti sempre di quel mistero divino
che è la natura , la vita
mentre viene traghettata dal tempo
ripercorrendo momenti, spazi
sensazioni , emozioni
L’infanzia in riva al mare
la vendemmia con i nonni
momenti trascorsi felici , tristi
allora sì che dentro senti
tutte le assenze e le distanze
ma se guardi al di là delle colline
le sue splendide sfumature
si riaccende un paesaggio di meraviglie
stupore che esplode nell’animo
e placa belli e brutti ricordi del cuore
Corone di foglie , sia verdi che gialle
che importanza ha ..ammorbidiscono
sempre la soglia di casa tua
 

L’ equinozio d’autunno
dice al sole di riempire la sua bisaccia
di nuovi colori , aroma e profumi
di nuovi frutti e di essenze allegre di vino
frammentati in clessidre di speranza
I rami si flettono per rendere docile
la caduta e l’addio delle foglie
con il pianto dentro e la nostalgia fuori
L’ulivo si contorce in preda a verdi crampi
mentre il respiro della luna si fa poesia
tra gli spartiti del tempo
sotto le frange di albe e tramonti
Ogni stagione ti dice , taci ,
ascolta i rumori della natura e della vita
 

Settembre
non ha ancora nubi d’autunno
ma spinge le onde del mare
ad arricciarsi al largo
Il vento e la pioggia
riprendono a respirare
su quella strada alberata
che faceva ombra al sole rovente
che ora svolta dietro le vigne
nella ricaduta delle sue foglie
sull’ erba secca che diventerà spiga
Mutevole è il tempo
cangiante come un vestito
che indossiamo in ogni stagione
pieni di sogni, di fiori nascenti
privi di colori , di speranze morenti
ma …un batuffolo di pensiero
asciugherà le nuvole
afferrerà un raggio di sole
e lo invierà all’Amore
della nostra Sorgente
 

È vero si cerca sempre un’ emozione
in ogni scorcio di stagione

Mentre le ombre del solleone
s’impigliano tra mute cicali
e conchiglie abbandonate alle onde
avvolgiamo ormai con un foulard
i capi incendiati dai colpi di sole
Una nuova sottile melodia si sente nell’aria
note tra l’ultima sinfonia dell’estate
e l’inizio di pallidi silenzi di brune
accartocciate in ricci di castagne
e… quando l’acino s’avviterà alla vite
sarà il momento di fare il vino
sospinti dall’odore e dall’amore
si brinderà al dio Bacco
si alzeranno gonne
e i baci si faranno stelle
anzi più che stelle
schegge d’un Dio buono
 


Vicina la sua luce dominava il mio sguardo
mentre coglievo l’incanto

Quando i pali della luce si accendono
e gli alberi diventano nudi contro il cielo
l’azzurro diventa nero
chiara e tonda appare la luna
tra i bianchi muri di calce
della casetta al mare
un giardino
piccole finestre
e la brezza della notte
infilo il pensiero nel lume dei ricordi
e aspetto ancora , chissà ,
cosa , forse un’allodola cantare tra ramo e ramo
o lembi di luci da pieghettare nella notte ?
Tra sogno e paura e disegni sul muro
ombre nere tracciate ad inchiostro di china
scendono sul mio giorno incolore
e il capo al sonno si china
 

Il grillo e la formica
Diceva il grillo
convinto
di notte ballo e trillo
su un ramo variopinto
... la formica
aveva previsto
che quel citrullo
al primo frullo
sprovvisto
un posto caldo
senza più spavaldo
le avrebbe chiesto
di certo lei avrebbe risposto
non aver grilli in testa
la prudenza
è la sapienza del saggio
e il trucco
è l’anticamera del peggio .
 

Quando... rabbia e dolore
squassano il cuore

Quando…
occhi sorridenti diventano tetri
quando…
le parole ti restano in gola per la rabbia
e non riesci più a parlare
ma vorresti solamente urlare
l’unico grido che sale
da quei macigni di cemento
è : “crolla il ponte OH! Mio Dio “
Impossibile è accettare tale morte
vite votate ad un orrendo destino
perché voluto dall’uomo
Eppur si diceva , il ponte non regge più!
Siamo stufi , arcistufi delle chiacchiere
di chi offende , di chi si difende
di chi promette e non fa niente
e pensa solo a fare soldi
Si dice che il paradiso è vuoto
ma quante anime uccise dall’uomo
non hanno bisogno di preghiere
perché sono già nella luce di Dio
 


L’ estate nel suo calore abbacinato
dalle avventure viene animato
Chimere e rimpianti sfidano il sole
a prendersi per mano cercando fole
la luna dalla luce limone argenta il mare
mentre il cielo sfoggia la luce stellare
s’incaglia sulla sabbia
e frecce roventi lancia
L’estate ormai affonda nel febbrile Agosto
che porge brace e frenesia del ferragosto
sotto lo sguardo dell’amante amato
o in un declino di un amore andato
Brilla e riluce
il raggio di luce
coperto di caldo
sul mare smeraldo
con in mano un gelato
su una sdraio adagiato
ad ascoltar le onde
e il vento tra le fronde
 

i sogni son desideri
le passioni son piaceri

son calde emozioni
che nascondono il bollente
dal versante freddo
La passione è soffice
calda ,selvaggia
fluttua dolcemente
… e poi
al primo appunto
diventa ghiaccio secco
finisce in sogni fatui e freddi
unisce gli amanti
capaci di portare il cuore
lontano dalla quotidianità
tra slanci carichi di vitalità
di paura e di fuga
di rabbia e di attacco
dà una scarica di adrenalina
e rimane appiccicata addosso.
Sui cuscini della calda duna
s’incaglia e diventa rovente
Ciò che conta è non farsi travolgere
dalle passioni bisogna
viverle con consapevolezza
osservarle con naturalezza
 

La libertà sfuggente
Credevo di averti seminata
e al primo profumo d’amore
ti avrei raccolta , invece
mi sei sfuggita
Sei riapparsa in una poesia
in un sorriso di un bambino
in un dondolar di stelle
ma , mi sei sfuggita ancora
Libertà sei un cammino
percorso o da percorrere
tra pietre e ciuffi d’erba
su questa terra inferno /paradiso
dalla prima bruma dell’alba
all’ultimo fuoco della sera
cangiante di colori
nuda di sole
vestita di pioggia
uccidi , violenti
unisci gli animi
come una colomba
dall’alto di un Duomo
o come un rapace che spicca il volo.
 

È il mese in cui…
donando sole avvita
nel dolce giogo la vita
Luglio su andiamo …
a scandire fantasie del sole sui picchi della pelle
sulle colline ,negli occhi del mare sotto le stelle
tra le onde che finiscono con i loro gorgogli
sulle spiagge e pieghe di scogli
La risacca accoglie i fiotti schiumosi
che schiumano sulla battigia tra bimbi gioiosi .
La vita fiorisce tra notti vivaci
di sogni e di baci
tra lune e balconi di sole
di cicale e di viole
la sua mano i giorni sfoglia
pieni di luce e di voglia
 

Passione
Come un cavallo infervorato
lo cavalca l’estate
galoppa a briglia sciolta
con una farfalla in groppa
Si apre come un fiore
come l’ibisco muore
rifiorisce ogni giorno
con i suoi petali intorno
è una tempesta senza requie
che con l’amore si quieta
Singhiozza
speranze e delusioni
spiegazza
e sogni strizza
Effimero sentimento
di passi ,di sguardi
sorrisi e rimpianti
diademi di diamanti
che uniscono gli amanti .
 

 

L'estate crepita in un fischio di fiamma
che fa gonfiare un incendio

Se l’amore non ha stagioni
la passione nasce con l’estate
quando il mare bacia la sua sponda
e il respiro si avvolge con l’onda
che fa battere il cuore a ritmi inauditi
e i baci nel silenzio del buio
diventano luce di luna piena
tra le onde che stanche o deluse
vanno a riposare nella sabbia
L’ estate è come una donna
al turbinio dei pensieri folli
che strusciano di passione
con il seno che lievita la maglia
e la bella caviglia abbronzata
che a piedi nudi balla sotto le stelle
tra voglie confuse e carezze deluse
con quella voglia matta di stare
sotto il sole violento e leale
ad agire nei limiti del possibile
e la possibilità di essere se stessa .
 

Il cielo di Giugno
La faccia della luna , stasera
è tagliata a metà da una nube
che tutto intorno si estende
come una ragnatela bagnata di pioggia
Dietro ai vetri appannati
osservo stupita o perplessa
il cielo di fine Giugno
e cerco la luna che si avvicina a Saturno
non trovo ancora il solstizio d’estate
il Sole che raggiunge la sua positività
perché c’è un freno alla stagione estiva
che fatica a declinare
 

Tra dieci minuti sarò a mare
Trovo amabile l’acqua verde
confidenziale e fresca
poco profonda per poter
fare il primo bagno
con i bambini che come farfalle gialle
svolazzano nel quieto cullare di quell’acqua
spruzzandosi sul viso qualche goccia di mare
Ragazze con costumi provocanti
sorvegliate da maschietti malpensanti
la loro nudità non è né casta e né impura
è solo nudità della calda estate
Un gruppo di sub s’immerge a va giù
nel mare un poco sporco e un poco blu
ed è lì che cerco qualche sfumatura di colore.
Tra dieci minuti sarò a mare
Cercherò un posto comodo sotto l’ombrellone
su un fianco , sull’altro , a faccia in giù
con una mano che non so dove appoggiare
e un piede sollevato dalla sabbia rovente
Questo abbracciare con lo sguardo
tutto ciò che intorno mi circonda
dura poco ovvio, il tempo di una estate .
 


 

Eccomi
ad appendere
senza mollette
pagine ingiallite di versi
sui fili della memoria
Quante pagine ho scritto
non con la mano
ma con il cuore
come se fossero
ricamate lenzuola
mai sciorinate al sole
bagnate solo da emozioni,
sensazioni , sentimenti
trasportati dal tempo
e dal vento
rimaste sempre caldi
nel mare della mia poesia
Alcune di loro sono diventate
barchette che ho lasciato andare
su quell’onda lunga
della mia speranza .
 

 

Il mare cambia…
Acqua leggera
cangiante di colori
di questo mio mare
dove le onde sono
come criniere di capelli al vento
che la brezza odorosa
la spiaggia inanimata raccoglie
Quando l’acqua diventerà azzurra
e si unirà all’azzurro del cielo
il castello di sabbia del bimbo
non verrà più spazzato dal vento
e raccolto il mare nel suo secchiello
lascerà cadere le sue conchiglie
Il mare cambia onda e colore
ma resta sempre mare come l’amore
 

Le ragioni del tempo
Sai com’ è il tempo ?
Come quel grosso segno
lasciato dal cuscino
sulla nostra corteccia della vita
rimane lì e dura nel tempo
sparisce subito tra
una risata ed un canto
E’ Il tempo o l’età che cammina ?
La verità è che a volte lo perdi
e ti lascia all’ultimo respiro
Odora in una rosa a primavera
dove un tempo eri regina
matura come l’uva regina in autunno
Le ragioni del tempo danno angoscia
ma l’importante è : vivere nel tempo.
 

Mare del mio mare
Così come la luce
affonda nel buio
e diventa notte
così il mare in estate
affonda in una marea di colori
che s’agitano all’orizzonte
e diventa cielo
Mare del mio mare
incantesimo al principiare dell’estate
tutto s’ illumina all’alternanza del sole
come una carezza d’azzurro
che piano piano mi sfiora
e mette ai sogni le ali
e le stelle: son “nu canestre de cerase
che a sera Dio l’esse e a matina u’trase”
Dove c’è il mare ci sono bambini
gambe di donne bianche
scure , sode, magre
gente con mani dietro la schiena
o sui fianchi sul bagnasciuga
ad ascoltar lo sciabordio dell’acqua
a lasciar che le ansie con le onde affondino
 

 

C’è sempre chi vive solo dei suoi imbrogli
e che si nasconde dietro alti scogli

Ricordi quando a scrivere sui muri
eravamo in pochi, lo so, ma i più puri
Pensavamo : Chissà cambierà qualcosa ?
Tutti ne dubitavamo e nella notte ansiosa
sul campanile suonava sempre la solita campana
Si gridava ,si piangeva , si rideva, ma la cosa strana
che alla fine restava un so che d’incerto
di timore , niente di niente il solito concerto
Si scagliavano ingiurie sui politici d’allora
cadevano uomini giusti come ora
sotto i colpi di un reo di vari imbrogli
che si nasconde dietro alti scogli
Si pensava ad un infiltrato fascista
o ad un capellone comunista
disordini di massa tra lacrimogeni e botte
vedevamo le speranze andar via a flotte;
si entrava a far parte della legalità
all’insegna sempre della democrazia e della libertà
Son tornati i tempi duri e buie ore
e nell’aria c’è uno strano odore
di sfiducia , rivolta , ripresa
o di lasciar la presa
Quando il capo non china il suo scettro
si ritorna nelle tenebre a quello spettro
reo , che vive solo dei suoi imbrogli
e che si nasconde dietro alti scogli
Intanto si bruciano albe in lividi colori
e si vogliono cancellare dal governo i colori
gialloverde ,pieni di luce e di rinnovamento
per una nuova Italia dal nuovo avvento
ebbene sì, votiamoli ancora e ancora
facciamoci sentire come quei baldi ragazzi d’ allora
 

 

Se…
Se le parole avessero un senso
uscirebbero dal falso riSerbo
a volte arrivano
come uccelli tristi
alla ricerca del nido perduto
e il canto diventa un grido d’angoscia
che s’impiglia tra rami nudi degli alberi
Secondo il mio parere
alcune parole sono come spilli
cavilli , che imbrigliano imbrogli
 

I ricordi
I ricordi son come pagine gialle
a righe , a quadretti
che si conservano
nel libro della memoria
Ogni tanto si sfogliano
come se fossero fumetti di sogni
senza lasciare segni duraturi
pensare anche che un giorno
se ne andranno via
come quei cavalli senza cavalieri
muti e delusi dopo la disfatta .
 

Allora... tempo
Inesorabile tempo
esci dal giorno quotidiano invecchiato
e dalla nostalgia
emerge la tua impronta passata .
Come un soffio di sabbia
scorri nella clessidra delle voci andate
galoppi all’ombra del presente
per poter saltare lo steccato del futuro .
E poi , indugi nella memoria
tra cose riprese a volo dai folli sogni .
Allora… tempo
pronuncia il mio nome
per verificare se esisto
il tuo lo sento ogni momento
tra le rughe crescenti delle mie mani
 

L’eloquenza dei politici
Con vocali e consonanti
di parole se ne fanno tante
battute poco galanti
altre di volgarità risonante
Sulle parole si stendono fili
sciorinando tanti panni
aizzati come fucili
che fanno solo danni
Sono causa di dolore
spezzano anima e cuore
C’è chi le usa per svalutare
anzi forse per invalidare
dei politici , l’eloquenza
distorta e volgare
è diventata un’ indecenza
così come il loro parlare
senza “ cose e come “
e non faccio nome
son lo specchio del bullismo
del loro arrivismo , egoismo
Lo sfottò, arte del giullare
è diventato un insulto
l' arte e culto
del loro losco affare
Chiarezza, onesta, sincerità
tra quella gente non “ci sta “
cosa resta or che tutto è ribaltato
il “Vaffanculo day” a gran fiato
 

Tanka -come il giorno arrendersi a quel che si prova-

Gioia, tristezza
si schiudono all’alba
e al tramonto
                               cambiano emozioni
                                  nel solco di un raggio
 

Partita doppia
Per mutazione incrociata
la tristezza si trasforma in gioia
una partita doppia
da giocare fino alla fine
per non uccidere la felicità.
Quell’ incontro casuale , voluto
come il bianco con il nero
gioca con la ruota della vita.
Noi ci dondoliamo tra mille tristezze
per cercare un solo sorriso di gioia
emozione provata , aspirata , persa
chiusa nell’edificio del tempo .
 

 

E poi …
Le cinque del mattino
l’alba sfida i sogni
che svaniscono
sui cornicioni della città
Incollata sui vetri aspetto
di alzare la serranda
aprire le ciglia ai teneri raggi
che sulla mia retina
non accecano come quelli
delle cinque della sera
E poi…
un normale andare
a sbriciolare il tempo
a scheggiare il presente
tra strade , case e gente
e poi…
tra l’aroma del caffè
e un leggero vociare
il passo lieve s’involerà
tra riverberi di sole
o sotto ombrelli
mano nella mano o da soli
avanzeremo anelando
ansimando nell’ombra del giorno .
 

La vita tra gioia e tristezza
Ogni vita si apre come un libro
lo so, tante volte detto e ridetto
un libro pieno di emozioni
di gioie e di tristezze .
A rendere “quel libro” interessante
è ogni singolo segno ,anche un errore
se il tutto corrisponde
alla effettiva esperienza
e alla logica umana e morale .
Il libro si conclude con una fine
mentre la vita ,no, non finisce
continua la sua stampa nell’infinito
e ogni pagina di quel libro
viene letta nel cielo
ogni segno dello scrittore
si ricolora di quella Luce
dettaglio dell’Immenso
che non dà più tristezza , ma solo gioia .
Perché se il libro fosse solo divertente
di che cosa si riempirebbero le pagine
chi lo confronterebbe con la vita ?
Se sei uno scrittore di talento
non significa che vinci qualcosa
ma che possiedi qualcosa di grande
amore, gioia , tristezza
per poter scrivere il tuo libro .
 

L’aria soffia il nostro tempo
Il tempo è l’aria
che soffia venti tra le mani
sulla pelle e nell’anima
scandisce gli anni
stabilisce la sorte della gente
circola nell’orologio con lancette
dona stagioni lunghe , brevi
e finisce in quel quadrante senza sfere
del calendario perpetuo
Del tempo, l’unica traccia siamo noi
una nuvola bianca o nera
che al cielo ritorna perché tutto
è scritto nel nostro destino
 

Solitudine
un giorno ti sento spinosa
ed io divento ansiosa
ti presenti per turbare il mio viso
che s’inchina alla malinconia
Nasci da un rigurgito di noia
e prepotenti pensieri
prendono vita nella mente
urlando contro la mia volontà
avvolta nel dubbio, nella paura
di non sapere cosa mi fa soffrire
Per un eccesso di frastuono
mi sorprende lo stupore del silenzio
un sorriso da colore
che sempre stupisce l'anima
e le mie emozioni
le lascio vagare nella solitudine
che diventa la mia luce
 

 

Spesso mi sorprende il passato
nello sguardo dell’oggi tra pioggia e vento
in sinfonia con la nostalgia
lieve battito di ala sfatata
fissata sull’affannato mio respiro
quando bambina restavo incantata
ad osservare i piedi nudi dei Perdoni
incappucciati della via Crucis di Taranto
Se pur per un attimo
vorrei fermare il tempo
celato in qualche voce nostalgica
come in quell’ invitante richiamo
che graffiò tra tuoni e vento
quella notte sprezzante di dolore e di morte ,
la festa della speranza Pasqua ,
il silenzio della resurrezione un amore reciso ,
che non lasciò il nulla , ma l’essenza divina
per poter respirare in eterno
La morte è l’unica cosa giusta
anche se appare ingiusta
se è un bambino ad andar via
prima di un vecchio o malvagio che sia
Se Dio non avesse sacrificato Gesù
non avremmo accettato la morte quaggiù
Rallegriamoci apriamo il cuore Alleluia!
Ora è Vivo, trionfa la vita e l’amore ! Alleluia

Buona Pasqua a tutti .
 

Poter sempre dire
Ti ho cercato e Ti ho trovato
Vorrei poter sempre dire
Ti ho cercato e Ti ho trovato
in quell’ incantevole miracolo
che lieve si adagiò su una culla
passaggio repentino
di un battito d’ali
che illuminò la notte di luce
Memoria indelebile d’amore
che nessuno può dimostrare
Vorrei poter sempre dire
Ti ho cercato e Ti ho trovato
in quello stupendo mistero
di dolore che raggelò il cuore
sulla via del sangue e della Croce
segno di disperazione
di speranza
dove la morte diventa
un canto dell’eternità
e cura il fantasma del male
Che non si dica che la vita
è un grumo di cellule
in uno strappo di tempo
ma poter sempre dire …
Ti ho cercato e Ti ho trovato
nell’Amore
cosa straordinaria
ma tanto normale
esce da Lui e viene a noi.
Se questo basta per giustificare
Natale e Pasqua , la vita e la morte
io non saprei cosa dire
se non attendere tenendo nel cuore
il mio Amore
 

 

Anche se …amo la primavera
Anche se… nella notte fonda
cade ancora la pioggia fitta
che schiaffeggia la gronda
e giù sul terriccio slitta
tra pozzanghere e fanghiglia
e il vento freddo ancora bisbiglia
la primavera aprirà la cerniera
al sole e di speranza sarà foriera
Anche se ….amo la primavera
perché coprirà il gelo
con la sua veste rosa leggera
aprirà il fiore sullo stelo
e una folata di vento dolce sul viso
donerà sempre un bel sorriso
 

Ti amo, a prescindere…
Tanto tempo fa lui disse: “ ti amo “
l’amore che io sento
è forte come la roccia del mare
ardente come la sabbia in agosto
come un qualcosa di sacro
sei la mia ...... “essenza “
Che persona fortunata
si sentiva dire
ma con il tempo
i baci si persero nell’onda
che in preda alla marea
da tanti diventarono rari
la sabbia si raffreddò
e il sacro si annuvolò
per una nuvola fedifraga
che nascose il sole
Da quel giorno di diverso
ovviamente, restò il loro amore
perché rimase solo
.......................... “ l’assenza”
 

Tre in un solo pensiero
L’amore
Come un anello … un tatuaggio
lo portiamo nel cuore …. sulla pelle
grande brillante dell’anima… del corpo
se lo provi è immortale….. per un mortale
annuvola….. cambia l’onda
la sua limpidezza ….. e il colore
L’amore resta…. se pur muta col tempo
come il mare … ma resta
 

L’umanità è imprevedibile
Un fatto di cronaca nera
come quella di Cisterna
fa notizia per i giornali , telegiornali
ma poi tutto finisce
tranne il dolore
Il cielo di quel paese
due piccole bare l’ hanno rannuvolato
perfino il sole ha urlato per il misfatto
e le preghiere sono ancora piene di dolore
L’aria che si respira sa di rabbia
perché due angeli son volati in cielo
ci sarà sempre un velo bianco
e sotto una terra bagnata dal sangue .
Là dove prima giocavano
due bambine in fiore
son rimaste due colombe bianche
con piume rosse sul petto
che il vento maligno del padre
nell’affannosa ricerca di se stesso
ha tolto loro il dolce respiro
Lentamente si continua a vivere
Magari per quella madre
non ha più senso respirare.
 

S’apre il sipario all’amore
Nel suo nascere l’amore è istintivo
può diventare anche diabolico
pudico
impulsivo
divino
L’amore si esprime nelle sue forme cangianti
con dolci rime o versi abbaglianti
nei giochi di contatto
è stupefatto
a raccogliere aspetti arcani
incanti
stupori
profani ed adulatori
 

Da uno sguardo profondo
capirai l’amore profano o sacro
Quando uno si accende l’altro si spegne
Difficile è il confine che separa
il puro dall’impuro
Puro è lo sguardo di una fanciulla
se pur balla il tango argentino .
Impuro e chi con il suo sguardo
vede solo le sue sinuose forme
e se lei offre il suo corpo
al pubblico attentissimo
si butta in braccio a cento con allegria
facendo scivolare il suo velluto nero
la sua sacralità scivola nel nulla
Se sulla sua bocca un solo bacio
resta per sempre
sguizza nell’ amore opposto
si fa stella, anzi scheggia di un Dio buono .
L’amore nasce dal puro
poi s’incaglia tra seni profani
sgambetta Eros nel suo sospiro
e il divino nel suo respiro
l’amore ha Dio come padrone
e Cupido per ogni situazione


Il conflitto in Siria si è riacceso
accordi negoziali non reggono più
dolore e malcontento si è esteso
sulla terra ormai non c’è più tranquillità
L’ uomo pensa di parlar d’amore
ma non è in grado di parlar di pace
no, non è capace
il piombo non lo colpisce al cuore
non sa che è proprio lui
a produrre morte
con il suo senso di potere , lui
arriva, fa , distrugge e si sente forte
ancora oggi si scopre un cielo in croce
chiuso al volo della speranza
aiuto si grida a gran voce
intanto si muore a poca distanza
Il pianeta è minacciato
i missili puntati
la morte in agguato
e si sentono ancora boati
Se una sola R cambia
l’ amaRsi nell’ aRmaRsi
due eRR insieme
fanno la gueRRa
In Siria il popolo continua a colpire
a subire lingue di fuoco rosso
spengono il sorriso di tanti bambini
ed i loro sogni svaniscono
come palloncini nel cielo rosso
 

Nel frattempo aspetto che ….
Il profumo del ricordo
di un amore finito
lascia sempre una carezza
perché amare
essere amati
sono percorsi di sapori , di suoni
di dubbi , di ostacoli
che lasciano orme di dolcezza ,di amarezza
sul dorso morbido della memoria
Penso e nel frattempo
mi arriva uno schiaffo
o un bacio da quel tempo d’amore
che non ho saputo dare
che non mi è stato dato
e senza irridere il tempo
nel frattempo aspetto che qualcuno
ancora mi parli d’amore
 

poesia e politica : pensiero
Il nostro male sociale
culturale ha solo un nome
politico
parossismo dilatante
che si avvale di mezzi, di parole
da far sprofondare l’animo umano
nel prosaicismo oscurante
Si dice che la politica è sporca
perché manca di poesia
di passione, di tecnica
niente affatto la politica
è viva , sana , necessaria
le sue idee sono in movimento
ma cammina sulla cattiva strada
perché non è l’obbiettivo sbagliato
ma il fine con cui si fa politica
Ci sono sempre quelli che la sporcano
con il loro spiccato senso dell’arraffo
 

 

Una poesia in tre
Sì, proprio come un quadro … con o senza ombre

Le emozioni ………. pennellate

dalle sfumature……… cromatiche

rassicuranti ………… contrastanti

tinte sensibili…….. aggressive

sulla tela dell’anima…….. diventano

immagini………….. soggetti

di gioia/tristezza……. del io profondo

fungono da cornice………. sciamano intorno ai sensi

l’animo diventa …………. un campo di battaglia

spazio e tempo ………… pulsione e reazione

ascolta in silenzio…….. osserva da solo

trasforma in batticuore…… albe , tramonti , sogni

stimoli diversi ………. amore / paura

disagio/vergogna ………….. piacere /dispiacere

Sì, proprio come un quadro …. con o senza ombre

 

poeta & politico
Per i poeti vivere in Italia
è il piacere della emozionalità
Per i politici è diventato
il piacere della disonestà.
"Il politico vuole che l’uomo
sappia morire con coraggio,
il poeta vuole che l’uomo
viva con coraggio."
C'è chi ha detto che la politica
dovrebbe essere come un reggiseno
reggere ,sostenere, riunire destra e sinistra
per poi sollevar la massa
invece attacca , divide , separa
chiudendo la lampo al bene comune.
Ognuno di noi può essere poeta
se parla d’amore senza retorica
come un innesto di un piccolo fiore
su uno stelo di un ciglio
Osserva l’alba nascente
e ci vede tutto un pulito mondo.
Tutti i cittadini possono fare i politici
basta essere disonesti
affetti dalla corruzione
Guardano il loro orizzonte
per vedere solo il loro mondo
ricavando frutti solo per se stessi
e per gli amici di cordata.
Il poeta è solo , nasce e cresce da solo
la sua solitudine è già poesia
appende su pareti screpolate fogli
o fa barchette con le sue poesie
lasciate libere su un’onda di speranze.
 

Verbo amare
Il verbo amare
se non vissuto
come vero sentimento
diventa azione
difficile da coniugare
il suo presente non è indicativo
non certo unico e né irripetibile
Difetta del passato
che cambia nell’infinito ricordare
Al congiuntivo diventa irreale
non rilevante
all’imperativo non può sussistere
al futuro diventa condizionale .
 

 

Il desiderio
Vorrei essere come Ulisse
su una nave sballottata dai venti
avventurarmi nel taglio dell’onda
spinto dal mare che promette tempesta
mentre l’onda s’acqueta raggiungere la meta
Come lui non rinunciare alla mia terra
anche se il cammino è diventato periglioso
ma ciò che mi resta è l’affannosa ricerca
del giusto colore per colorare il mio sogno
e poter ridipingere con il pennello dell’anima
gli affreschi scoloriti dal tempo
 

Il futuro è un sarà
Sarà un mondo già visto
che toglie dal tempo il passato
il ricordo tormentato
l’ oblio desolato
il rimpianto che solo all’oggi appartiene ?
Oppure, un filo leggero di verde
che ti cuce nella mano la speranza
Come essere in una sala d’attesa
tra sconosciuti che mai più rivedremo
e quando stiamo per andar via
ci limitiamo a dire arrivederci
a presto , a forse mai .
E poi… aspettare , aspettare
aspettare quell’alba
per fare dei giorni i programmi
e fermi a pensare come sarà il domani
pieno di gioia , di vita o di morte
siamo noi del futuro i veri testimoni .
 

 

La Superluna ha dato il benvenuto al 2018
La sfera lucente della sera
dopo spento il sole , stasera
a lume di tiepida notte
da super luna vibra stanotte .
Gira e rigira su un sonnambulo tetto
per poi finire tra sogni in un letto
ad una piazza , due piazze , viaggio
dal morbido allunaggio
In un cielo grigio sempre più nero
si sdoppia attraverso il suo velo leggero
raccoglie
frantuma i sogni notturni
e rappezza i tremanti sogni diurni
 

 

Allora a cosa brindiamo ? Al nuovo anno 2018
E’ mezzanotte! nunc est bibendum!
all'ora incauta che slaccia il tempo galeotto
che apre il calendario al duemiladiciotto
e ci invita anche quest'anno al riscontro
dei mesi , giorni e di ogni cosa i pro e i contro
IL mio capodanno ,una cena veloce in due
compagnia sopportabile per ambedue
un buon film da vedere
come tutte le sere
sperando che in TV non ci siano solo canzoni
balli , spettacoli ed assordanti suoni
altrimenti me ne andrò a letto
con un libro che non ho ancora letto
o scriverò una poesia su un foglio disperso
tra un verso ed un capoverso
Non cambia poi molto il mio capodanno
è uguale ad un qualunque giorno dell’anno
e se non ci fossero botti e un brindisi speciale
sarebbe come sempre una sera normale
speciale per me sapere felici
figli e nipoti d’amore portatrici
non chiedo altro se non dire : grazie mio Dio
per questo anno che se ne è andato , ed io
cosa ho fatto , dato , lo sai solo Tu
per quello che verrà dacci pace ancora di più .

 


Buon Anno
Vino, spumante versiamo
nei bicchieri per un brindisi
all'ora incauta che slaccia il tempo
al nuovo anno che apre il calendario
Spesso mi chiedo cosa c'è da festeggiare
nel rito di tempo , nei rintocchi, nei conti
alla rovescia 3… 2 ..1 …0 tra botti e baci ?
Se crediamo che qualcosa non ci soddisfa
sbraitiamo e se è possibile cambiamo !!!
Allacciati , disgiunti nel riverbero destino
con in mano il bicchiere
brilli, sobri brindiamo
con il pensiero
con il cuore
cin cin
anno
due
mila
diciotto
stelle filanti
stanotte
cieli stellanti
per tutto il sito
e per Lorenzo
 

La ruota del tempo
Nel tuo quadrante , tempo
scagliamo la nostra vita
tra un accordo e un disaccordo viaggi
fuggi sul piano/forte dell’oggi
del domani , tra note , punti
segni il tuo cammino
il tuo itinerario resta scritto
sui solchi delle nutrite rughe
tra i giorni, attimi e anni
che fanno girare la ruota del calendario
per ritrovarci felici , tristi ,
delusi segnati come santi,
eroi martiri, dannati o ignoti
Vorrei fermarlo un po’ ma lui mi sfida
mi sfugge e frantuma tutto
e se lo perdo è tempo perso
A fianco a fianco me lo ritrovo
diventa speranza , attesa
tra guizzi di lancette soffia venti
scandisce anni e segue la sorte
Nell’ orologio senza più sfere
vorrei scagliare la testa
ma mi arrendo al suo cammino
nel passaggio di un capodanno
invio la speranza per un lieto nuovo anno
 

Buon Natale a tutti
La Trinità è apparsa sulla paglia
tra un bue , un asino che raglia
Il Suo abbraccio invisibile
con la fede è visibile
Natale , festa che mai stanca
all’ amore la porta spalanca
e a noi tutti del grande sito
che di versi e parole si è arricchito
Buon Natale e felice nuovo anno
di gioia e senza affanno
Incrociamo le braccia sul petto
l’amore tenero teniamoci stretto
Auguri Piero che con i tuoi commenti
ci fai felici e più contenti
auguri Lorenzo , ti vedo con il cuore
perché non solo del sito sei il fautore
ma perché sei pieno di ogni valore
sempre presente ma senza far rumore
che Dio ti benedica sempre con amore
 

u’ Natale de na vote “
Nel mio c’ era una volta
di un' infanzia vissuta
e nel dopoguerra cresciuta

c’era e tuttora c’è, Il Natale
ma senza luci Led accese
ma solo palline di vetro appese

senza Babbo Natale con doni
che Jingle Bells per strada cantava
ma uno zampognaro con strani suoni
che la sua cornamusa nei portoni suonava

anguille come serpenti strisciavano
nel pentolone si cucinavano
come piatto augurale
per la Vigilia del Natale

contorno di baccalà fritto in pastella
niente mangiavo per me c’era la ciambella
e di buono solo pane e mortadella

a noi bambini non interessava il cenone
ma aspettavamo lo “zio di Torino “
che ci portava il tipico Panettone

e gli occhi sempre rivolti alla pendola
per vedere segnata la mezzanotte
per mettere i bambinelli nelle grotte

c’era una volta tanta commozione
e quella tradizione
oggi per me è diventata emozione .
 

Natale cos’è?
Amore! che nasce da una voce
da un Credo , un Sentire , un Donare
Natale è quella voce
che per alcuni tace
niente Messia
niente presepe
solo consumismo eccessivo
e un Babbo Natale esplosivo
Per altri esplode nell’anima
in quell’amore spezzato in due
tra le fasce di un Bambino
su un palo di una Croce
Cristo ne è testimone
e addensa radici di speranza
nel grembo della vita
La Sua voce anche se tace
esplode nel cuore
e senti dentro tutte le promesse
le distanze , le assenze , le mancanze
Un giorno per pranzare insieme
e un albero di luci per contorno
questo sarebbe la magia della festa ?
No , di certo !
In una mano panettone e liquore
e nell’altra , ovviamente, pace e amore .
 

Io mi addormento …
Quando le palpebre
si abbassano all’alba
prima che il buio
della notte prenda
la luce del giorno
io mi addormento
sull’orlo del sole che spunta
Il silenzio chiuso nel cuore
mi dice che forse
risentirò le voci
tra bisbigli amari , dolci , lontani
Ricondurrò a me il suono del mare
dello sbatter d’ali dei gabbiani
della danza di un passero sul ramo
e tra le mani ruvide o setose del vento
toccherò le nuvole dei miei desideri
le ansie , palpiti e li cucirò con l’ago
dell’apatia dei giorni sempre uguali
o li ricamerò tra carezze, preghiere
per ringraziare Dio
 

L’ adolescente
Infante anarchico
con ghiribizzi

in eterno trasloco
e sosta fuori casa

Guizza
dalla favola all’ebbrezza

tra sogni turbati
delle astruse vaghezze
Spezza
le liturgie sagge
degli adulti
e chiuso in una stanza

solo con i suoi desideri
stringe tra le mani

il cuscino segreto
compagno del suo sonno

e in quella luce
un po’ confusa

scopre

le prime forme
di uomo o di donna.
 


L'abbraccio di luce
L’ ora di luce
che segue o precede il buio
è la più bella
all’ aurora e al tramonto
il sole dona colori cromatici
che si raccolgono
tra le braccia della terra
 

Salutiamo Novembre
Novembre sta per andare via
l’ultima notte che muterà il paesaggio
tra l’armonia dei moti astrali
e le stelle luminose che sbirceranno nelle case
Si respira già Dicembre che sa di rinascita
il vento maestrale scuote gli alberi
tra cielo e terra cresciuti
in fila ,in festa , in preghiera per il Natale
Le arance hanno preso il loro colore
i mandarini d’oro pronti per essere gustati
e ognuno di noi con una storia
un segreto o un amore da rivelare
davanti alla grotta di Betlemme
In silenzio aspetteremo l’antico rito
mentre nel cielo chissà se si accenderà
quella cometa che annunciò
su una culla quell’ incantevole miracolo


L'aptonomia o l’ eutanasia ?
Grande punto interrogativo
della vita, buono o cattivo
nasce sempre dal grande dolore
che porta a scegliere la morte del cuore
È un addio senza pace
o di rassegnazione capace?
Il giorno che nella notte s’ecclissa
e la speranza viene crocifissa
sussurri e lamenti si raggrumano nel cuore
che duole e lentamente muore.
L’ esperienza finale alla vita dolosa
è la Speranza anelante alla cima gloriosa
il dolore non può essere pensato
ma solo sofferto e a volte curato
Il corpo non si stanca della vita
ma è l’anima che viene ferita
 


Dalla mia finestra
Il mio sguardo oggi si fa verso
verso quel cielo d’argento
gonfio di nuvole bianche
che mugolano vento
pioggia
intensa , intrisa
che scivola
picchia
schiocca
danzando su pozzanghere fonde
della strada d’ acqua inondata
sdrucciolata
e la gente stretta
protetta
dall’ombrello che l’ assolve dalla pioggia
attende la “quiete dopo la tempesta “
e lo sguardo si perde
tra quei giochi di luce
cercando tra spiragli di nuvole
un raggio frizzante di rosa
 

Chi soffre aspetta sempre
quella parola che lo salvi .

Il dolore, come una spruzzata di pioggia
arriva in una giornata di sole
e tutto intorno diventa nebbia
che toglie il respiro
passa e dà angoscia
non passa ti tormenta
passa per chi se ne va .
Il dolore appartiene solo a te
batte , soffoca , torce
il corpo e l’anima
Seduto da solo
ad un tavolo nascosto
in un angolo di un bar
senza più luce
voce , musica
speri ,attendi
che qualcuno si segga al tuo tavolo
perché chi soffre aspetta sempre
quella parola che lo salvi .
 

Non perdere tempo
La vita è un repentino passaggio
dalle ultime ore della notte
alle prime dell’alba
si adatta al cambio delle stagioni
lentamente
velocemente
andiamo
ci fermiamo
sull’erta ripida
di quella strada
che s’incurva
sale , ridiscende
tante volte percorsa
ritorna uguale , diversa
finchè arriviamo in quella stazione
in attesa di quel treno già partito
ormai fermo , oppure che ritarda
di appena un’ora , ma quel tempo
sembra eternamente lungo o breve
e ogni giorno dall’alba al tramonto
apriamo , chiudiamo le imposte alla vita
l’importante però è “non perdere mai tempo “
 

Novembre
Giunge con la luce dell’autunno
la stagione del non saper scegliere
vento , pioggia si inseguono
nel caldo e freddo raggio di sole
che si ferma sugli stoppini
di candele accese di un cimitero
per ricordare coloro che sono esistiti
e che vivono in noi
Non sai cosa indossare
non sai se confonderti con la nebbia
se rispondere al vento che si rotola
nel cupo fogliame del cipresso
sempreverde come la speranza
che allevia il dolore per il fiore morto quaggiù
e tra dubbi si spera che rifiorisca lassù
Si pregano i Santi alla ricerca
di un appiglio al Dio della Misericordia ,
inascoltato che ascolta
e taglia il cordone che lega la terra al cielo
e ci guida verso il nascondiglio
introvabile , invisibile e tanto discusso .
 

Rain man
Quando scroscia
la pioggia
a foggia di cascata
riempie il fiume
scivola e pigia
l’acqua dolce
che grigia s’imbriglia
con terra e poltiglia
così l’uomo di pioggia,
il diavolo ,vestito da paggio
caduto dal cielo
imbriglia imbrogli
sugli infedeli scogli
stinge l’acqua
e spinge la sua preda
come un tronco di faggio
sfregiato dalla sua ascia
 

D'un tratto mi appare
Un bel tramonto d’autunno a Taranto
l’avrei descritto con versi da far poesia
con una brezza che separa le foglie dall’albero
e le fa crocchiare sul selciato come carta crespa
dove il sole arso di giallo a gocce a gocce diventa notte
fetta di luna nel mare mentre una cozza nera la inghiotte
No, invece no , il cielo stasera non è eccezionale
ha un colore , diciamo , color polvere
non brillano le fiammelle della sopravvivenza
e la fetta di luna ,cerniera aperta sul nulla ,
si avvolge ad una nuvola macchiata di fumo
d’aromi pesanti che palpita in cielo
e pensare che stavo aspettando
di coprirmi stasera con uno scialle
dal profumo di anice stellato
trapunto con scorze di arancio .
 

Mettere in scena il pensiero
Quando l’onda dell’oblio mi fa girare
vorticosamente le cose nella testa
oberata da dubbi e perché
nasce la logica preoccupazione
che il mio pensiero sia ammalato
ed affonda in cunicoli informi
Allora approdo sul morbido o duro
cuscino dei ricordi , sogni, desideri
scavo dentro la memoria
e metto in scena un gesto
uno sguardo , una parola
che lasciati liberi ritornano
riflessi nel greto oscillante della mia mente
Ma il ricordo a volte può essere finzione
e perdersi tra le quinte della memoria .
 

 

La luna tra nuvole sospesa
Logiche nuvole
sul tuo volto luna , stasera,
la tua bellezza offuscata
ti lasciano delusa e piangente
mentre singhiozza il vento
e la pioggia bagna
le foglie brunite e cadenti
Nell’autunno da poco inoltrato
il profumo del mosto in fermento
entra nella mansarda
della mia memoria
nicchia di striati ricordi
che mi parlano con voci lontane
e rimettono in circolo immagini
tra giochi di dolore e di ombre.
 

Il bello della vita è la vita stessa
Se cogli la bellezza , l’ amore
e di loro il divenire, l’eternità
non c'è bisogno di dirlo
qui fermi la vita
e ogni desiderio dice “Kant”
sarà bello perché piace
senza alcun interesse
e soddisfa il senso della vita stessa
La vita è l’incessante tempo
che è trascorso , si sta svolgendo
che verrà , inafferrabili insieme
quel che conta è vivere con il cuore
non negli intervalli , ma nell’adesso.
 

 

Perché è la sera…
E’ triste la sera che urla al tramonto
senza la saffica luna che i sogni accarezza
che più non sorride dai fondali del cielo
sulla terra scabra senza più luce

Perché è la sera che incontro la malinconia
quasi lacrime cadenti sulle foglie ancora verdi

tra sogno e paura e disegni sul muro
ombre nere tracciati ad inchiostro di china
scendono sul mio giorno incolore
quando il capo al sonno si china

Perché è la sera che incontro la nostalgia
in compa

gnia di poche note musicali

infilo il pensiero nel lume dei ricordi
aspetto ancora , chissà , ma cosa
un’allodola cantare tra ramo e ramo
o lembi di luci da pieghettare nella notte
Perché è la sera che mi portano mille voci da lontano
come un riassunto del tempo ormai andato
Cosa ci resta ?
Cosa ci resta
al cambio della stagione
quando foglie
a mucchi sulla strada
hanno il pianto dentro
e fuori la tristezza
Cosa ci resta
quando il giorno si accorcia
mutano gli umori
e le lacrime del cielo
s’intrappolano in un cielo vermiglio
ricamato di colori e di nuvole.
Cosa ci resta?
se non frugare in silenzio
nel cespo d’incanto
dei profumi della nuova stagione
riemersi sugli odori del vento
e se pur il ricordo dell’estate
sospira ancora tra gli scogli
torna l’autunno
lo sento dal passo del tempo
 

Politici e governanti ravvedetevi
Vogliamo capire cosa accade sul nostro territorio
che con il tempo diventerà sempre più migratorio
Potremmo ancora parlare in italiano e chiamarla Italia?
No, non possiamo far finta che tutta vada bene siamo in balia
attualmente di immigrati, e quale lingua useremo
e per quando tempo ancora furti e violenze subiremo ?
Soldi , casa , lavoro, medicine , pretese
che spesso da loro sono anche contese
Di certo loro sono persone e voi politici siate cristiani
le case non ce l’hanno nemmeno tutti gli italiani
Non sono razzista , amo il prossimo e lo straniero
senza distinzioni di razze, sia bianco che nero
ma se la politica girasse per il verso giusto
le cose andrebbero bene e accettate a gran gusto ,
purtroppo c’è sempre tra voi chi specula su di loro
senza distinzioni al bianco o nero ma solo al giallo dell’oro
che non darà vita al fenomeno di socializzazione
ma solo di sottomissione e sovrappopolazione
Non siamo forti come quei popoli che ci accoglievano a malincuore
noi abbiamo un gran cuore e capiamo degli immigrati il loro dolore
ma la nostra bella Italia che fine farà
allora sì che perderemo speranza e libertà
Quindi politici onesti stilate programmi mirati alla trasparenza
in poche parole senza arricchire la vostra e sola vivenza
ma cercando di dare benessere e una buona convivenza .
 

 

Dalla gioia alla tristezza -dall’estate all’autunno-
Vai a vederlo ancora il mare
prima che scompaia settembre
gioia e tristezza profumati di salsedine.
Settembre non ha ancora nubi d’autunno
ma spinge le onde ad arricciarsi all’orizzonte
Fermati ancora su quella spiaggia
dove qualche giorno prima
era tutta un inno alla vita
davanti all’onda
che il vento (tra moderato e forte )
sconsiglia di fare il bagno
ma invoglia a camminare sulla sua spuma
Seduta accanto all’ombrellone chiuso
sento ancora lo scalpitare nel risucchio della battigia
l’acqua verde spruzzata negli occhi
felici dell’unica cosa in comune il mare
Il sole lentamente calerà in un rosso infuocato
e sarà sera , sarà autunno
un incontro che alcuni chiamano tristezza
pausa alla nostalgia sull’ultimo crepuscolo d’estate.
 

 

Ma la gioia, per diventare felicità,
ha bisogno di tristezza?
[ Inside Out l'ultimo film della Pixar]

Come la fatica del sole
fra la nebbia d’inverno
che alla fine si dissolve
in un cielo bianco di latte
il riso e la lacrima, coppia
inseparabile delle emozioni ,
si mescolano nel nostro cuore
e la lacrima cerca sempre
il sorriso della gioia
Quando ritorna amaro il mio ridere
mentre intorno a me c’è gioia
mi aggrappo alla speranza
che allevia la vacua tristezza
e la gioia come un bacio sguizza
si alza e si fa stella
 

 

Napoli e Costa Amalfitana
Invio una cartolina Campana
con vista Napoli e costa Amalfitana
tutta Vesuvio ,sole, mare, bellezze fatali
piena di versi , colori e note musicali
Disegnata certamente da mani divine
con paesi a picco sul mare con onde azzurrine
scalinate ed angoli da paradiso
un sogno da tutti condiviso
La sua bellezza è dal turismo difesa
ma dalla violenza della camorra offesa
valorizzata dal giallo dei limoni
dal verde degli ulivi , da canti e rumori
terrazze ,scalinate de zagare n’fiore
nell’aria si sente il profumo dell’ammore
e la sera le stelle son nu canestre de cerase
che a sera Dio l’esse e a matina u’trase.
Penso ancora al colore del mare
a Capri, alla grotta Smeraldo, a Vietri dall’acque chiare
Salerno sull' omonimo golfo dalle bianche vele
tra la costiera amalfitana e la piana del Sele
a Praiano , Positano , Amalfi porto divino
a bordo di un tipico gozzo sorrentino
Un’eruzione del Vesuvio seppellì Pompei
ciò che resta sono i reperti e musei
dopo il Santuario alla Vergine si ricostruì il paese
Santuario eretto con le offerte di un soldo al mese
La costa Amalfitana regala gioielli
che la gente fiera indossa come anelli
Come souvenir mi porto queste gemme d’amore
come una cerniera che l’apro e chiudo nel cuore .
 

 

Luci di un’estate ormai andata
Seduta sul greto del mio autunno
abbarbico i pensieri
che libero dalle rughe della memoria
tra ritmi e fruscii di ricordi
in cui la penombra ha il sopravvento
sulle luci di un’estate ormai andata
Quelle luci ,come coriandoli di tempo,
oscillano tra un frinire di cicale
e un tremolare di stelle
in silente armonia con l’amore, con il cielo
e con una conchiglia schiusa al lume della luna
Luminescente era la sera
fulgido il giorno incendiato dal sole
e le emozioni le pieghettavo
come fazzoletti umettati di promesse
Sbircio ancora un po’ curiosa su quell’estate
e volo ubriaca cercando quella calda carezza
che indosso ancora come uno scampolo di seta
trapunto di lucciole di desideri .
 

 

Il leone che si abbandona …
Non fare come quel vecchio leone
che ormai stanco aspetta la sua distruzione
Il tempo antico è variato
ma il tuo colore e l’amore non è mutato
Taranto, se pur la vita rifiuta la realtà
perché ormai non esiste più l’ onestà,
resisti ancora a quel balsamo d’ antichità
e spera sempre nella tua prosperità
che gioiscano le anime affrante
per il fumo dell’Ilva vagante
che ha colorito solo il pianto
e la grama esistenza per l’amianto
Oggi dal mio balcone
fermo un angolo di mare e rinforzo il leone
dove Taranto ha un’aria leggera
e il mare , il ponte tutto mi rende fiera
mi scopro viandante del cielo e del mare
dei colori , degli amici , di ombre chiare
che spesso non ritrovo più nel mio cuore
ma sempre scritti sulla mia pelle con amore
 

Sul calendario luglio 2017
aggiungo i miei 71 anni

Se sfoglio il calendario
vedo volare in fretta
le mie stagioni
assemblate in fotogrammi
ora, però , temo il tempo
che s’accorcia
sotto il manto dell’infinito
Più ruvidi diventano i pensieri
e la mia memoria
si spoglia di fragranti idee
a corpo stanco vado avanti
tra sbuffi di sogni
e desideri che non si accendono
restano cenere sotto la mia pelle
inaridita dai miei anni
Ma tutto questo non conta
vorrei accogliere il bacio di speranza
che come un baco da seta
tesse ancora la sua tela
e leggera s’ alza e si fa stella
tra quelle schegge di luce del buon Dio
che mi lasci libera e pura la fantasia
per far scivolare tutti i giorni afflitti
in una vita per niente avvilita
 

 

È necessario dell’oratorio la sua sinergia
per collaborare con amore ed energia

Quante volte ci siamo chiesti
ma dove sono ?
Dove camminiamo ?
Oggi siamo all’oratorio
della parrocchia vicino casa
piccola o grande zona dalla gioia invasa
per unire vita e vangelo
la terra con il cielo
Luogo dove si può trovare di tutto
complicità , comunicabilità ,amore soprattutto
e offre ai bambini la possibilità di vivere la cristianità
nel gioco , nello sport e nella manualità
Una sfida audace, coraggiosa
che dà vita ,una bella missione gioiosa
L’ oratorio accoglie anche chi non ha fede
diventa la casa di tutti i bambini
uno spazio per agire , esprimere
per educare e per attraversala
è necessario essere insieme
 

 

Quando le tue gambe sono stanche,
cammina con il cuore. (Paulo Coelho)

Il primo passo è sempre il più difficile
come il bambino che tende a cadere
e per paura cammina carponi
Se sa che l’attende un abbraccio
pur barcollando continuerà a camminare.
Con il tempo comincerà a correre
anche troppo su strade con curve
dove l’incrocio spesso ha la forma di croce
Ormai vecchio rallenterà sul selciato
di quella strada diritta in piazza
dove l’attende la sua panchina .
Se son tortuose ed ardue
si accartocciano le vie della vita
e per noi camminare diventa fatica
così come dal ramo dell’albero stanco
cade la foglia e vale poco il frutto
allo stesso modo l’anima greve
non saprà camminare sulla strada
con fiori e frutti che nasceranno
dalle orme dei suoi passi.


Salita in discesa , la strada della vita
Mi sveglio , mi alzo
e poi, via su quella strada
del banale o saggio quotidiano.
Camminare è come dover scegliere
in quel che non avevo previsto
a volte vedo quel che c’era già scritto .
Su ogni strada c’è una freccia
del destino la traccia
e in quello spazio di tempo
avanti , indietro ,sinistra , destra
in discesa ,in salita ad un bivio mi fermo .
Mi dico ,che faccio ?
Mille voci mi dicono vai
altre mille mi dicono fermati
Chissà dove troverò l’approdo
sui monti , o nella verde pianura.
Intanto le curve del mio pensiero
non mi lasciano vedere l’arrivo .
La smania di salire se pur con fatica
o di scendere perché è più facile il percorso
non vuol dire che ho trovato la strada spianata
perché spesso mi ritrovo
su quella strada in "salita in discesa"
strada maledetta del mio bel paese
“Martina Franca” la strada che inganna .
 


Il cielo di Giugno
Cosa resta dopo una notte
da sballo e di ballo
quando la musica più non suona
i tavoli ormai sono vuoti
e il tuo vestito nero di pizzo
è un po’ sgualcito ?
Una tuta di stelle
tra ricami di luna
un nero velluto di cielo
ti rivestiranno donna in poesia
per la più bella sfilata notturna
su un carro trainato da sette stelle
con Saturno, il signore degli anelli
protagonista del cielo di Giugno

 

                               Silenzio
mi chiami…… mi giungi
mi possiedi ….mi sfuggi
ti cerco…… nel buio della notte
nella luce incerta….. nell'agonia del giorno
cerco la parola……che incalza la tua bellezza
che si perde ….nel cielo ridente d'azzurro
in questo inferno di terra …alla ricerca di pace
sono testimone ......di un muto amore
persa, ritrovata ……… nel quotidiano
nel turbamento …..e nella confusione
" ti vo sempre cercando" mio probo verbo
 

 

Provi a non credere …
che di un uccello il suo cinguettio
è silenzioso , diventa per te un ronzio
quando non percepisci più l’amore
e neppure un segno del Signore .
Quando intorno a te c’è tanto rumore
se pur ti tappi le orecchie per il fragore
il suono rimbomba e se pur non vuoi sentire
quel rumore ti fa solo impazzire
Provi a non credere
che può esserci il silenzio anche in un concerto
a Manchester in risposta a quello tanto sofferto
Solo il silenzio fragile diventa potente
quando riesce a parlare con te di tanto o di niente
nessuno sa che quello è il momento
del fallimento o del cambiamento
che presagisce la lotta o la pace
e lo spirito silenzioso, ma loquace
diventa un pennello di pittori
e le lacrime e sorrisi i suoi colori
 


 

Campomarino
Mare del mio mare
un incantesimo
al principiare dell’estate
dove tutto si illumina
all’alternanza del sole
con una carezza d’azzurro
leggero come un velo
che arriva al cielo
Mare , conchiglia di onde
sgombre da ombre fonde
e da voci assenti
di più incalza la sua bellezza
Qualcos’altro è nell’aria
il silenzio ,lo stupore
che lambisce la sabbia
senza impronte di orme .
S’ode soltanto
la melodia delle silenziose onde
che attendono
l’estate scalpitante d’allegria , di colori
dove il giallo si accederà sulla sabbia
e l’acqua nel luminoso verde-azzurro
 

Ci sono momenti
che solo il silenzio riesce a descrivere

*quando il mio rimbombante io
richiama l’eco del mio essere
e le parole si ritirano indifese
ne silenzio dello spirito
del mio io ,del mio Dio
e mi riparo nel suo silenzio siderale
alla ricerca di una nicchia nel cielo
C’è il silenzio verbale
del muto , sordo e cieco
al riparo dal vento che s-vela
Nel silenzio tutto è un tacere
Un pensare
Un pregare
Un capire
Un soffrire
Superato questo momento
dopo mi sento più sola
 

Ho visto qualcosa di triste stasera
strage a Manchester

Sullo schermo del televisore
si alternano immagini massacranti
(mentre si continua a mangiare )
Il bambino osserva , si confonde
Ah ! meno male
era solo un film, mamma !
Troppo si parla
troppe parole
fanno solo un ronzio odioso
il pianeta è minacciato
i missili puntati
e ancora si discute di pace
Purtroppo la notizia è vera
un’ombra con un drappo nero
ancora una volta ha sparso morte.
Vivere la vita sotto un tetto di fuoco
toglie il respiro al nuovo giorno
si scopre un cielo in croce
chiuso al volo della speranza
e , se pur la vita non è una tragedia
viverla oggi diventa tragica
il riso è diventato pianto
il cuore di tutti è affranto.
 

Basta una parola
Le parole sono pillole
per il nostro mal di vivere
dentro c’è la giusta sostanza
per la cura dell’esistenza
In poche parole
in una parola
vorrei trovare
il mio verso
e non la cercherò
su alte vette
dove l’aria non è mia
perché troppo pura
neppure nei fondali oscuri
sconosciuti
ma , per le vie del cielo
per le strade
dove si mescola con altre voci
in quei miei fogli non scritti
in quell’idee sempre accartocciate
che spesso butto nel cestino
idee balzane
colte dall’attimo di un sorriso
che si sofferma
a dialogare sulle mie labbra
Potrebbe essere
in quella parola
che vive dentro
la fonte della quiete
della pace
che spesso sfugge
e non so
in quale cuore impera
Una parola viva
essenza del nostro movimento
che precipita dalla bocca
in fondo al cuore
“Amore “
 

Tanka
Volersi bene
a se stessi fa bene
Un tornaconto?

Il sano mio egoismo
è umano altruismo
--------------------
Dai agli altri quello che vuoi sia dato a te
Quando mi accorgo
che nel mondo c’è ancora
chi crede nell’amore
lo accosto al mio cuore
e le dita come piume
emozioni sfiorano


Di madre in madre
Dal mio annebbiato oblio
sollevo la veletta
e vedo sempre
la tua immagine
madre
mentre cammini
triste e silenziosa
su quell’unica strada
di casa tua
Seguendo la tua via
il tuo amore di madre
è maturato in me
sono madre
e cammino
con passo felpato
all’ombra dei miei figli
con la tua accanto
Testimone del tuo tempo
la mia memoria
forbice che taglia i ricordi
in tante schegge
cattura
solo ora
qualche tua gemma
di saggezza
e discretezza
per farla mia
Colgo il profumo del giglio
fiore che tu, madre
portavi al tuo Santo
e resto ancora
nel tuo innesto
stupita come una bambina
 

 

I vestiti della luce
La luce si veste all’orizzonte
cambia colore come il camaleonte
al tramonto indossa scialli
con i bordi rossi e gialli
s’infila nel nero pigiama della notte
nella luna tra bianche canotte
coperta dal velo dell’aurora
piano piano brilla ed indora
S’impiglia tra gonne e pantaloni del giorno
con raggi ricamati con i punta giorno
tra merletti del cielo asciutti o bagnati
la luce si svela e da lei siam baciati .
 


«Ti amo» – disse il Piccolo Principe.
«Anche io ti voglio bene» – rispose la rosa.

Volersi bene un mistero che mai muore
dà vita al fiore, fa vibrare il cuore
timido a volte si posa
come una farfalla sulla rosa

Ciò che ci è concesso di amare
non c’è permesso di disprezzare

Volersi bene , parole vestite
di carezze colorite
dimorano nel cuore son sensazioni
fra stalattiti di emozioni

Miracolo che si rivela in un abbraccio
e che diventa un dolce legaccio

Mentirei, però, se dicessi a tutti
“ti voglio bene a “belli e brutti “
perché il bene , come l’amore
giorno per giorno cambia valore

è un sorriso , una luce
dolce sul viso che alla gioia conduce

trasforma il nostro esilio
tetro domicilio
in un luogo di villeggiatura
e allontana ansia e paura

Parla di te, di me , di Lui l’anima mia
quando il canto d’amore si fa poesia

Sarebbe bello inserire
alla fine di un messaggio
oltre al grazie e all’abbraccio
l’affrancatura con una scritta “ TVB “
Adesso ho capito» – rispose la rosa dopo una lunga pausa
Il meglio è viverlo» – le consigliò il Piccolo Principe .
 

Sfiorano sempre le grigie nostalgie …
Dalle vetrate del tempio
del mio tempo , oggi,
un arcobaleno di luce
produce in me un ritorno
un desiderio che mi indica
la fuga dal quotidiano
Guardo più a fondo
e vedo un'immagine
che mi sorride e frantuma
ogni singulto dal mio cuore.
Parigi, è il cuore dell’amore
il bacio della panchina,
l’artista di strada
i nostri visi specchiati nella Senna
il velato sogno di andare , ritornare
d'un tratto riappare
Come un film , scene nostalgiche
proietto sul grigio muro del ricordo
pellicole in bianco e nero
che srotolo dal rullo della mia memoria .
Cerco sempre un ricordo , un amore
che abbia il respiro annodato in gola
e il soffio caldo di cose perdute
nostalgie che mi sfiorano ancora .
Poi , non vedo più niente
forse il tutto non è stato altro
che un lavoro di scenografia
della mia mente .
 

Ricoloriamo
l’Italia
che la pace irradia

I bei colori sono ormai sbiaditi
i sentimenti affievoliti
gli animi sono avviliti
e gli uomini sembrano impazziti
nulla più dura
la felicità abiura
Gridiamolo forte quell’ inno avvinto
ai “Fratelli d’Italia “ con il capo cinto
di speranza , amore e pace
che spesso tra gli uomini tace
Sconfiggiamo la morte
cambiamo la nostra sorte
da quelle menti distorte
e stringiamo forte
chiudiamo le porte
alle anime malaccorte

25 Aprile 2017
Ricoloriamo l’Italia
che alla pace ci avvia

Ma resisteremo ?
Oggi , domani , sempre…?
 

Vediamo ciò che crediamo
Gesù guida la mano di Tommaso
nella ferita con il sangue versato
con l'indice la piaga ha toccato

Quel gran mistero dell’incredibile
che a volte il dubbio chiude la porta
con la fede e ragione a Dio ci porta

Dio non chiude la porta alla Misericordia
Gesù non rimprovera Tommaso per non credere
Lui ha detto, che se vuoi vedere devi credere

Sì, perché basta cercare per trovare
chiedere per ricevere
dare per avere

la nostra fede possiede una forza infinita
come diceva Pascal: quando c'è da arrischiare il finito
c'è sempre da guadagnare l’Infinito
 

Così è la vita
La vita è movimento
se corre dà angoscia
se è lenta dà noia
nessuno è contento

con pazienza
dal suo mistero carpiti
osserviamo stupiti
il ritmo e la frequenza

è dimenticanza
memoria , conoscenza
per la sopravvivenza
lei è speranza

Se pur il cielo è d’argento
il sole è sempre all’orizzonte
nascosto dietro al monte
aspetta il caldo vento

così la vita scroscia
così come la pioggia
su qualcosa si poggia
e del suo destino è conscia

ognuno fa della sua vita
ciò che gli pare e l’avvita
al bene , al male
al saggio e al banale
 

 

Spesso vado per ricordi
Spesso vado per ricordi
dove io sono un’isola
nel mare della mia memoria
tra onde di dolcezza , di amarezza
al ritmo di voci antiche
che mi sussurrano
di non cancellare il vissuto
il tempo che svettava tra dolore
tradizioni che ognuno si porta dentro
Spesso mi sorprende il passato
nello sguardo dell’oggi
tra pioggia e vento
in sinfonia con la nostalgia
lieve battito di ala sfatata
fissata sull’affannato mio respiro
Se pur per un attimo
vorrei fermare il tempo celato
in qualche voce nostalgica
come in quell’ invitante richiamo
che graffiò tra tuoni e vento
quella notte sprezzante di dolore
la morte ,il canto della speranza ,
Pasqua , il silenzio della resurrezione
un amore reciso , che non lasciò
il nulla , ma l’essenza divina
per poter respirare in eterno

Buona Pasqua a tutti .


Quando i ricordi
a guizzi di lancette
scivolano in occhi di nostalgia
diventano foglie di tempo
sulla corteccia dell’albero della vita
Non foglie morte
cadute
mai perdute
che sfavillano alla luce della luna
all’ ombra di gelsomini
tra voci ormai silenziose .
Chissà dove si raccolgono
quei momenti nostalgici
canti di poeti , petali di fiori
tra quaderni sorridenti , piangenti
che vorresti restassero sempre
come un riassunto di ricordi
scritti sui righi del tempo
 

Taci, sera
E’ triste la sera
che urla al tramonto
senza la saffica luna
che i sogni accarezza
e che più non sorride
dai fondali del cielo
Forse terrò una lampada accesa
meno lunga sarebbe la mia attesa ?
La sua ombra cala spessa
nella notte a frugare
i miei pensieri rimasti
su ali imbrattati di errori
tra la voce della TV
che diventa assordante rumore .
Non so darmi pace
non so da che lato dormire
vorrei allontanare quell’ansia
approdata nella mia memoria malata
come cicoria amara e versi da masticare
e inchiodo quel triste pensiero
in una favola con lieto finale
che attizza il rogo dei miei affanni
Mi rannicchio su un lato
a sfidare l’ansia , il pianto del cuore
 

In groppa all’infanzia
Se provi ad osservare un bambino
inciampi nei suoi passi
in un ritorno d’infanzia
in un mare di perché
scritti su un quaderno
di graffiti , emozioni
profumate e spinose .
Mentre lo sfogli
la mano si riallaccia
a quel girotondo
oro e argento
che pesa più del vento,
al nasconderello
con il suo bel castello
e la tua mente vola
in un bambino giulivo
in una bambina solitaria
e tutto si rispecchia
come in un ritorno
nel tuo presente
in groppa a quell’infanzia .
 

 

Il tempo galoppa con le stagioni
La nuova stagione è arrivata
che bello , è primavera,
ma è solo l’ombra del tempo
che rincorre il percorso
dell’uomo sulla terra
quando nuda
danza su foglie sospese
con mani giunte
nel tempo dell’amore
nel dolore di Cristo
Ruota e gira con ali di farfalla
e il sole scioglie il colore
e diventa profumo
come una crema
sulla pelle di fata
Tutto si disperde
nell’aria che respiriamo
ma se qualcuno da quell’azzurrità
ruba i nostri spazi , i nostri respiri
il dolce fiorire diventa
un lento morire.
Dopo ogni tempesta
il sole ritorna a splendere
ad addolcire i nostri brividi
a disperdere i rimasugli
della stagione andata
per le vie della terra
 

Filastrocca del papà
scritta insieme ai miei nipotini

Si dice che il papà non è importante
basta che dia il nome all’infante
non è vero, si diventa papà
non solo perché ti fa
ma perché lui con te sta
e ti ama in quantità
quando ti stringe e ti è vicino
gioca con te come un bambino
con treni di latta e calci alla palla
canta e felice con te balla
Sempre pronto ad ascoltare
desideri ad accontentare
Lui per te è un cavaliere
pronto a difenderti dalle bufere
Solo di lui ti puoi fidare
la sua mano tutto ti può dare .
Sempre vicino a te starà
perchè lui è il tuo papà

auguri a tutti i papà
 

La carrozza dei ricordi e dei profumi
Sono tanti gli spazi ignoti della mente
ogni tanto però qualcosa riluce
a rammendare tracce di noi
fra i seni addormentati della memoria
Se pur su strade diverse
il tempo gira sempre
tondo, tondo all’ infanzia
e viaggia con la giovinezza
e la vecchiaia
tra fragranze fuggevoli
profumi indelebili
come quel camice bianco
dall’odor di ospedale di mio padre
o di sapone di bucato di mia madre
’A nazzicata de Pasche giù fino a valle
e le Perdúne , con cappucci bianchi
dietro due occhi di pentiti e stanchi .
Magia conservata nel cuore custode
del tempo passato che nel presente si sente .
La cucina dei nonni del paese
profumava di legna, di canditi
di “ scarceddhe “
con la carrozza noleggiata
con nocchiere e frustino
era l’attesa più gioiosa
per me bambina
con le lunghe trecce di capelli ricci
silenziosa, senza capricci
con quei sogni che scacciava la miseria
quella che nel dopoguerra
ha infranto l' infanzia .
 

 

Luna , la tua luce zuma sul mare
a Dio ci conduce

Luna , ti chiedo stupita
cosa vedi da lassù
forse una strada in salita
una curva che nasconde l’arrivo
una donna sola con le sue lacrime sorde
un uomo ancora immerso nell’odio più antico?

E tu mi rispondi , stupita
la luce che filtra dai lumi
torbidi della tua città
nascondono la verità
quel ribollio della terra
mi soffoca e ogni suono
che mi arriva è un impreco

Luna , e se ti dicessi
che alcuni di quei suoni sono umani
suoni di fatica , di disperazione
che logora l’attesa
su quella zattera che non approda
per le tempeste di morte ed emozioni

che l’amore fa fatica ad attecchire
nei cuori dei giovani
confusi tra miriadi di spettri
avvolti da fumi e follia
e da chi vuole tenere
al guinzaglio il mondo

Se tu potessi parlare, luna
ogni sera con le stelle ad una ad una
diventeresti la voce della mia città
che più non parla e si lascia andare
nel lento gioco di ombre e veleno .
Luna ,mentre la tua luce zuma sul mare
leva l’onda e spingi la zattera all’approdo
là dove la terra si unisce al cielo
 

Ebbene sì “ la vita è come un quadro”
In tanti modi
è stata paragonata la vita
ad una bicicletta
ad una fotografia
ebbene sì
anche ad un quadro
Il pennello del mio tempo
fissa i colori , ombre e luci
su uno sfondo di vetri colorati
dai riflessi azzurro/verdi
o su muro tra ombre bianco /nero
Io sono l’autrice
a volte non so cosa dipingere
ogni immagine se pur copiata
da un’altra prende vita e vita dà
Commetto alcuni errori
quando intingo troppo
il pennello nel colore
o nella sabbia della mia terra
che del quadro è la mia impronta .
Dipingo come mi pare
chiaramente
mai liberamente
so quando inizio
ma non quando finirò
mi illudo e lascio qualche firma
senza alcun valore
intanto aspetto
la firma del Gran Pittore
 

due tanka - infanzia -

*Chi sei infanzia ?
fata di bambina che
in me rinasce
popolata di orchi
profumata di fiori

*Infanzia vieni
a rammendar ricordi
del c'era una……
riassunti , appunti su
blocchi a quadri neri


Ascolta donna
chiediti sempre chi vive con te
se colui che ami è l’uomo per te
non cedere mai al suo falso amore
con una lama ti spezzerà il cuore
Se pur mimetica di giorno ,velata di sera
felpata di notte, falsa e sincera
magra alla Chagall, grassa alla Botero
sotto il tuo velo nascondi un mistero
sei sempre preziosa come il corallo
debole come il cristallo
la tua fragilità
è solidità
mai inferiorità
instancabilmente lavoratrice
nella tua casa triste e felice
determinata donna in carriera
del tuo lavoro altera e fiera
Ricorda donna
non c’è solo vezzo sotto la gonna
dall’uomo non farti pagare
per un gioiello non farti comprare
sei compagna per ogni stagione
sei per la famiglia una benedizione .
 

Ritorno alla mia infanzia
Ritorno a volte a ricamare
con il punto a croce
la mia infanzia
i ricordi belli di quel tempo
che appartengono solo a me
il sorriso a volte spento di mia madre
il mio dolce cantuccio tra bambole di pezza
Ritorna amaro però anche il ricordo
di ciò che dal tessuto vorrei sfilare
paure , incertezze , solitudine
della maestra le sue parole ingrate
occhi torvi , tristi richiami
quindi brutti ricami
così il filo dei ricordi io lo spezzo.
Oggi non sono meno di ciò che ero
penso di aver mai vissuto la mia infanzia
poi mi dico ,la vivo ancora ogni giorno
perché non so ancora chi sono
chi ero , cosa voglio
chissà , forse mi illudo di essere!
 


Semplice/mente un nom” la femme”
Un nom ! la femme
intensa-mente sola
nei momenti sofferti
implodenti nel silenzio
dove nasce un grido di dolore
all’ombra delle insidie della casa
quando l’uomo a bestia si tramuta
e fa spregio del nome .
Ascolta donna ! mentre ripassi
la sintassi dei tuoi passi
se pur le tue curve smaglianti,
smagliate non danno più brivido
nella tua gonna c’è grazia ,vezzo
non solo l’utero in mezzo
se pur dalle tua ciglia scivolano
occhi di tristezza
afferma i tuoi si
grida i tuoi no
impetuosa-mente
instancabil-mente
amorevol-mente
non sei sasso
non sei sesso
non sei suo possesso .
Non è la perla
a far scoprire l’ostrica
e né il diamante la roccia
e la pioggia non farebbe i suoi concerti
se non ci fossero grondaie e tetti

ricorda uomo che solo
un sommesso generoso
attimo d’amore di una donna
ti darà vita, instancabil-mente
scoprirai la sua anima
non solo gli aromi della sua pelle
allora , solo allora
nella luce della tua saggezza
puoi continuare insieme
una partita a due
 

Marzo
Marzo si punteggerà di giallo
con quel sole poco incandescente
ma più superbo come se avesse capito
che all’imbrunire riprenderà il suo posto
Sgombrerà i prati
con quell’aria leggera
che farà rinverdire le foglie
e renderà le ali degli uccelli più forti
anche se il vento e l’acqua
rimescoleranno ancora
le loro carte sulla terra .
Come le rose immature e superbe
strette nel loro boccio
aspetteremo
quella stagione
tardiva
primaticcia
primavera
che coprirà l’inverno
annullerà il gelo
con il suo scialle rosa ,d’oro
di pesco e mimose.
 

Tanka
Notte, tu dormi
io sveglia tra guanciali
sonno non porti
dannato mio sbadiglio
mi lasci senza sogni
 

So che…
domani mi dondolerò
tra punti e virgole del mio io
so che…
cercherò la giusta terapia
nel tempo imperfetto
so anche che il tempo vive
nelle noti dell’oggi
se pur ritorna sempre
nel prima e nel poi
nell’ istante
che porta in grembo
la libertà inerente
al suo flusso eterno
ma vivo ora
nell’istante dell’oggi
tra ansie e sogni
che nel cuore si quietano
e nel cielo si completano
 

 

Februarius
Tra carri
simulatori del reale
giri di volti nascosti
da crine e mascherine
febbraio scorre
il suo breve tempo
percorre
tra cupido e baci d’amore
Intanto la luce ci preserva
spazi di cristallo tra ali di freddo
e si allaccia un po’ di più alla sera
Il cuore poetizza
l’ amore spiegazza
sogni strizza
e si trastulla nel vento
che soffia tra piume di Venere
e ghironde di Giove
L’anima rincantucciata
nell’angolo più caldo
del suo sonno
imperla il silenzio e aspetta
le fantasie del sole
del lunario Marzo
che batte ciglia sui cigli
di pioggia e vento
 

La vita ha un solo nome “Amore”
Accarezziamo la vita
e lei si abbandonerà
alle tenerezze dell’amore
che frantuma gli umori casuali
tagliuzza i cuori
nelle emozioni
nelle vibrazioni
che si rincorrono
nelle braccia sicure dei nostri sensi
nel clamore del mondo che corre
senza calendario
Approcci di baci
scudi di abbracci
preludi divini
si svelano
si sperano
si soffiano
si gridano
con un solo nome
Amore
 

Giudica un uomo dalle sue domande
e non dalle sue risposte.”Voltaire”

Per poter trovare delle giuste risposte
ricerca di un significato della nostra esperienza
sono necessarie delle domande dentro cui sono nascoste
dubbi ed incertezze sulla nostra esistenza
senza domanda , che diventa certezza,
perché amarsi
perché io ti credo mio Dio
perché odiarsi
chi sono io
di ogni cosa scopriremmo l’infondatezza.
Se non ci fossero i punti interrogativi
noi non saremmo più vivi
Se non mi ponessi più dei perché
sarei un essere senza più tempo , ahimè
e se perdessi la certezza della mia esistenza
non ci sarebbero più domande sulla mia esperienza .
Tutto ciò che esiste, esiste per uno scopo ed un fine
in ogni cosa che esiste c’è un legame affine

 


 

Se questa sono io
altra migliore vorrei essere

Siamo brandelli di nulla nell’essere
e questa sono io ,altra migliore vorrei essere
sempre più disponibile al bisogno
di bambini , ragazzi per offrire loro un luogo
con le caratteristiche di una casa
Per loro mi libero non in /verso
ma in aiuto e volo verso loro
e i loro nomi diventano le mie parole
quelle che forse se ne dicono troppe
a frotte e a sproposito che mordono la lingua
e crescono nelle piantagioni delle stupidaggini
Ogni parola però richiede un perché
e ogni azione un cos’è
per farle uscire dalla mia vita piatta
mi sono affidata al mio cuore
che è diventato un occhio profondo
che ha visto e ha dato ascolto all’altro
insieme agli amici di Marcellino.

[nell'anniversario dell'Ass. Amici di Marcellino Taranto ]
 

Qui e ora
Non voglio guardarmi con gli occhi
pensando a come ero
l’ombra del passato è come
una bolla gelata nella memoria
Non voglio accarezzarmi con un sorriso
pensando a come sarò
minuto dopo minuto la vita si rinnova
di quello che sarà senza dubbio
sarà vita , sarà morte , chi lo sa
non voglio cadere nelle solitudini passate
e neppure nei desideri e dettagli imprecisi
Qui ed ora
come il mare che ogni giorno bacia la sponda
così nel lento , veloce scivolare del mio tempo
vorrei afferrarmi con tutta la mia forza al
Qui ed ora.
 

I miei nipotini (tre  poesie in una sola )

       Serena                                                    Lorenzo
Dono di bellezza --------------------- entusiasmo  che cresce
di ogni cosa  c’ è un perché -------nella parola e verità   
che minuetta in un sorriso  --------nebacio che dissipa
scaccia da me il corso degli anni --il fastidioso tempo di questa nonna
libellula dal ronzio spensierato----
raggi  di  sole
riccioli e capricci   al pettine --------ogni giorno ritornano
sorgente che scroscia  gioia ---------segnale d’amor  puro
nel mio cuore, cratere d’emozioni -scopre  sempre una ragione di vita


Se non ora, quando?
Adesso!

Vago è il tempo
che soffia tra le mani
tra guizzi di lancette
lascia sempre una traccia “Noi “.
Chiediti: Chi sono io?
Solo allora avrai la
sensazione di essere
sentire il gusto di vivere
il gusto di incontrare
l’io e Dio nel “ Hic et Nunc “
Ma se io sono qui , ora
sono nel presente ,nell’ adesso
e allora , che senso ha attendere l’alba
sognare, innamorarsi se è solo apparenza ?
Il tempo aggrada il ricordo
di gioia e di dolore
e tutte le sensazioni
imprimono la somma
e lo registra sulla pelle e nell’anima .
Se il tempo è presente
la mente e il tempo non si incontrano mai
però la mente è sempre rivolta
al passato o al futuro
più facile a dirsi che a farsi
si vive spesso progettando il futuro
e affliggendosi per il passato
Che paradosso vero!
Si cerca la felicità nel futuro
senza vedere quello che sta accedendo oggi.
 

Un canto scordato
Anche se a volte non intingo
la penna nella poesia
il mio verso non resta
prigioniero del mio silenzio
si fa luna
è lei che canta la mia poesia
è lei che mi sorride
perché ho la fortuna
di ammirarla ogni sera
e aspetto la notte per incrociare
quei granelli d’eterno
che scivolano nella clessidra
delle mie mani
Questa è l’ora giusta per comporre d’amore
e il tempo m’aiuta , l’anima ascolta.
È come aver scritto una canzone
prima le noti e poi il ritmo
intonato , scordato , che importa
è il pianoforte del mio cuore che suona
 

La vita
Umana incoerenza
eterna intermittenza
divina appartenenza
incredula indifferenza
dono accettato
rifiutato
se pur appare ordinaria
questa nostra vita
è una cosa straordinaria
diffida
del tempo che la vuole fermare
spazio e tempo sfida
si fida
e si lascia abbracciare
dagli uomini e da Dio
Che importa
se ad alcuni dona
più gioia e felicità
ad altri invece avversità?
Che importa
se viene la morte a smentire la vita?
L’unica cosa che è riuscita
a tenere sotto scacco l’umanità.
 

O dolce meraviglia fuggitiva!
Stupore
frammento d’eterno
mistero che ti sorprende
ti sconcerta
riempie il cuore
e si rovescia
come un fiume negli occhi
Lieve s’adagia
al confine tra cielo e terra
e diventa serena meraviglia
ricerca di ciò che è bello
Come l’amore prima visto da lontano
e quando si avvicina
ti travolge e ti avvolge ,
come la magia delle stelle
quando nella mezza luce del crepuscolo
si affacciano al balcone della notte
e con uno sguardo cogli l’incanto.
O dolce meraviglia fuggitiva.
 

Così come
Come il sole
che si arrende
al tempo dell'inverno
così la mia poesia
senza trucco lessicale
si scrolla di luccichii e fregi
abbandona la penna
e si arrende al silenzio
Ma è anche vero
che si cerca
sempre una ragione
in ogni scorcio di stagione
così io aspetto che dal nulla
qualcosa possa di nuovo rifiorire
in quel vaso fragile del mio poetare
dove di certo non può
ogni giorno contenere una poesia
spero solo d’agganciare qualche rima
perché io abito in te
ovunque tu sia , poesia.
 

Grazie, siete grandi !
Eroi del quotidiano
dall’aiuto umano
eroi di vite salvate
alle famiglie donate
tra fiamme e gelo
come angeli del cielo
date speranza di salvezza
con la vostra prontezza
siete i veri uomini di qualità
con tanta umanità
Senza armi, salvate
confortate
donate emozioni
forza per accettare politici e spacconi
quando da bravi ladroni
si presentano sul luogo del dolore
per un abbraccio senza calore .
Grazie eroi del quotidiano
l’onesta e vera mano
che bambini ha salvato
e felicità ha donato
Grazie Signore
Grazie vigili dell’amore

Non è una poesia , ma solo un ringraziamento per l’operosità
di quegli eroi che aiutano gli altri , con amore e umanità
 

L’incertezza è insicurezza
dubbio fra due possibilità di scelta.
Parliamone, mi dici
Ma di chi vuoi parlare?
Di noi, di come siamo, di come saremo?
Adesso!
Adesso è tardi,
il mio sguardo ormai si perde lontano
Sono molte le cose
che non riesco più ad accettare .
M’affatica il parlare
di discutere col mondo,
perfino di ragionare con me stessa
in fondo ,il silenzio mi appare come ambra
a trattenere il mio desiderio .
Rifiuto di parlare
ma tu vuoi discutere
di ecosfera ,di ecosistema
di immigrazione ,di tragedie
terremoto, di relazioni
qualitativamente
quantitativamente
politically correct
per far durare la vita?
No , la mia risposta è no ,non ci sto
come sempre resto in attesa
di chi potrebbe andare
oltre l’evidenza immediata
e cambiare la realtà
arginata in un unico cerchio
povertà ed ingiustizia
 

Amo la primavera
Nella notte fonda
la pioggia fitta
schiaffeggia la gronda
e giù sul terriccio slitta
il cielo piange a dirotto
di sotto
pozzanghere e fanghiglia
e il vento gelido bisbiglia

Amo la primavera
quando ti sfiora leggera
con un fiore e un sorriso
e dolcezza sul viso .
 

Notte bianca
Fra nuvole vaganti
slabbrate
la pallida luna
illuminava
la sera gelida
un manto soffice di neve
scioglieva i colori del tramonto
che si trasferivano a strisce
bianche sulla parete della mia stanza
Una piccola stella
in cima alla foschia
riusciva a far ombra
a scheletri di alberi
giù nella strada
E’ notte
la prima notte bianca
con cielo ovattato
raffiche di vento
e filamenti di cristalli sui vetri
Già,
ma io non ho sonno
ho la febbre
mi rigiro su un fianco
non guardo più il cielo
pazienza , cerco di dormire,
ma tutte le ansie le raccolgo
nelle vuote federe dell’insonnia
e la notte
allunga i miei brividi.
 

Spingendo lo sguardo alle stelle
accetto lo scorrere del tempo

Quando il respiro del tempo
lo senti pulsare diverso
mutevole e cangiante diventa il suono
e cede ai colori del tenero grigio
vorresti che ogni ricordo non diventasse
mai reliquia di calendari ingrati
e non lo accetti , ma cent’anni
e ancora cent’anni
non basterebbero mai per accettare
il tempo che galoppa sollecito
tra inquiete nostalgie
ombre nascoste dai tramonti
tra il vento insidioso che spira la solitudine
S’inclina il capo come per diniego
e pesa sul palmo della mia mano
poi, guardo dalla finestra il cielo
e quasi con stizza mi ritrovo a dire :
Le stelle che vedo questa sera
sono più belle di quelle di ieri
oppure meno luminose ?
Solo allora mi volto al rettilineo
lungo il quale ho camminato
devo scegliere
e lentamente continuo a respirare
a mani congiunte e un nuovo mattino si schiara
e dal niente una dolce voce m’incoraggia
ad accettare felice tutto quello che Dio mi ha donato
e quel gabbiano fermo sulla spiaggia riprende il suo volo.
 

Primo giorno di Gennaio
Dalla notte frizzante
un’ ombra risorge
a sedare sia gioie che lamenti
il primo giorno di Gennaio
si fa largo in un raggio freddo di sole
pronto a fornirci
sbuffi di voglie sulla pelle
Un po’ di timore c’è ancora
che sguizza dai sorrisi
e dai baci dati a mezzanotte
invadono i cuori di ombre
e ritorna a danzare lo sconforto
Leggero lui si alza e diventa tempo
e si forgia nel laboratorio di Dio
Il tempo gioca sempre a cambiarsi
in un campo di grano
reso sterile dagli uccelli rapaci
o fertile dalle belle coccinelle
 

Cosa facciamo a Capodanno?
Domanda che ognuno fa ogni anno
Ogni giorno si dovrebbe festeggiare il Natale
e il capodanno dovrebbe essere un giorno normale .
Spesso mi chiedo, ma cosa c’è da festeggiare
in quel rito di tempo avanti ed indietro?
Petardi, spumanti , lenticchie da mangiare
auguri e tradizioni da una vita ci portiamo dietro
Forse l’ amore che riusciremo ad avere o a dare
la felicità che riusciremo a darci e a donare
la fortuna che ad alcuni bacia, il dolore da superare
la solita crisi , disastri , e chi ci vuole ingannare?
Bisogna andare avanti sempre in attesa
scegliendo, vincendo ,lavorando o scialacquando
seguendo l’ago della bussola senza mai perderlo
A capodanno si finisce per credere
che tra anno e anno c’è un cambiamento.
In fondo non costa niente farci gli auguri
cosa costa prendere parte al rituale
ci permette solo e sempre più di sperare
Il 2016 e il 2017 s’incontrano a mezzanotte
e noi possiamo dire alla gente
“ auguri e buon anno semplicemente “
 

 

 


Capodanno
Il 2016 poggiato al bastone del passato
curvo si avvicina al nuovo anno 2017
con voce afona gli dice:
nell'eco di ricordi belli e brutti vado via
è finito il tempo e il mio spazio
resto solo segnato sull’almanacco
con qualche evento che farà la storia
Tutto ciò che accade appartiene a noi
anche il nulla è un nostro complemento
tra alba, crepuscolo e notte
come sempre la gente stasera ci festeggia
ricordati però, 2017,che tra quelli
c’è anche chi vuole arraffar per primo
la chiave dell’ accesso per trovarci soldi e successo .
Noi due ci salutiamo a mezzanotte
il punto d’incontro ne indica la certezza
di ciò che ho fatto ,non certo di quello che farai
mantieni le promesse , caccia via il marcio
e che prevalga pace e amore , non fare come me .
Guarda nel cielo ,una scintilla rossa
lasciata da un bengala o da una bomba
è rimasto tra gli orli di una nube bianca
a dispiumar pensieri, ad illanguidir conflitti
a regolarizzare denari ,doveri e diritti
e con in mano il flutè ,brindiamo fratello
con il pensiero che non rimpiange
con il cuore che piange e che il male respinge
Felice duemiladiciasette , stanotte stelle filanti
domani dona a tutti cieli stellanti.
Buon Anno
 

Luci intermittenti
hanno trascinato l’attesa

In fondo non sei cambiato
ogni anno diventi Bambino
un corpicino scoperto
avvolto da un panno
nato in una grotta
da un puro grembo
dove il freddo che lacera
è debole forza
di quel disegno divino
di speranza, bellezza,
stupore che incanta.
Una stella calata
che gioia
che incanto
è nato Gesù
piccolo, debole
in mezzo alla paglia
ascolta ,
l’amore ti chiama
e il tempo ti aiuta a capire
che c’è qualcuno
che non dorme
sorride
ti ascolta
ti ama .
Questo momento
non è un riflesso
né il vento che passa
è il grande messaggio
di un grande passaggio
raggio di congiunzione
tra terra e cielo
destinazione , Amore .
Ora ha un senso la vita
non è apparenza
ma grande stupore
in un mondo che oscilla
tra dubbi nubi e vapori .
 

 

 

 

Il vecchio saggio
C’era una volta un vecchio saggio
che vendeva parole alla festa del villaggio
nessuno l’ascoltava e si rivolse ai bambini
che correvano con in mano i palloncini
Dite la vostra , disse, la mia l’ho già detta
forse la vostra al cuore sarà diretta
La festa non è ancora finita
i vostri palloncini sbuffano in salita
e si avvicinano all’idea celeste
e ai grandi fate le vostre richieste
C’è una grande festa che mai stanca
e all’amore la sua porta spalanca
dietro quella porta senza far rumore
un bimbo è nato per riscaldare il cuore
anche l’amore nasce senza rumore
ma solamente con tanto stupore
incrociamo le braccia sul petto
e quel bambinello teniamoci stretto
 

 

 

 

La voce dei bambini di Taranto arriva a “ le Iene “
Ho visto qualcosa di triste stasera
sulla mia città , la notizia era vera
accucciata nel fumo c’è un’ombra nera
qualcuno vicino senza capelli ancora spera
In quel presagio senza risposta
una speranza di certo era nascosta
le Iene un messaggio ci hanno inviato
con una macchia nera firmato
La speranza finirà come quell’amica
che per tenertela vicina fai tanta fatica
e piano piano ti scade dal cuore
e perdi la stima e l’ amore
Chissà se qualcuno il messaggio l’ ha capito
era struggente , ma come tutto nel silenzio è finito
 

Senti bambino, lascia che…
Senti bambino, sì proprio tu
che hai gli occhi di cielo
sorrisi di luce tra palpebre chiuse
perché volgi il tuo sguardo
all‘ombra dei pensieri?
Lascia che il sogno t’inebri la pelle
lascia che l’aurora disseti la tua speranza
lasciala fremere nella tua innocenza
solleva il mento, guarda su
il futuro ti aspetta
ai miei occhi oramai svapora
Aspetto che tu mi racconti
il tuo sogno più bello
Sai qual era il posto del mio sogno ?
Davanti ad un braciere nelle veglie serali
tra canti , favole e cenere della casa avita.
Ritrova ancora le sere di favole
insegui le lucciole vere e treni di carta
tra i tuoi passi brevi ed incerti
ricama ancora i tuoi perché
di ogni cosa sbirciata
con il tuo stupore sfuggente .
 

Silentium laus
Interiorizzerei tutto per farlo mio
se la parola provenisse dal mio io
dal silenzio del mio cuore
e alla mia voce poter dare più valore
Ma cosa ho da raccontare a me stessa?
la risposta al cuore viene trasmessa :
<libera la tua parte interiore dal nulla gestita
e accogli nel silenzio vere parole per la tua vita >
Silentium laus
 

La filastrocca della tenerezza
Il tuo nome è tenerezza
tra le dita sei dolcezza
il soffio di una carezza
del vento la sua brezza
sei del torrente il fruscio
della foglia lo struscio
del sole il brillio
della farfalla lo sfarfallio

sei profumo dell’erba gradito
sia di bosco deserto o fiorito
poesia di bei versi forbito
sei come di un bimbo il vagito

sei come fregio del ricamatore
sia in panno che in oro nel cuore
lasci sempre e solo amore
e una preghiera per il nostro Signore .

Sei desiderio degli amanti
come rosari e canti
vieni come un miracolo di Santi
sostegno per gli animi affranti

sei come i bambini e i miei nipoti
se non li vedo i giorni son vuoti
tenerezza tu gli animi scuoti
alla purezza ci rendi devoti

Dedicata a tutti i bambini
e a tutti i nostri nipotini
loro sono la vera tenerezza
per noi adulti la vera carezza.
 

 

 

 

“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora”
Il sole si dissolve ogni giorno
nella parte buia della luna
se pur pensieri senza forza
spengono la sua luce
vestito di bianco
di giallo , di azzurro
si impaglia puntuale
nel silenzio dell’alba
nel passi del giorno
nel brulichio del crepuscolo
per sbiadire di nuovo nella notte
perché il tempo matura
nel ventre del sole e della luna
di lui bisogna accettare
affanni , timori
[ricordando e che questo affanno
timore non ci è stato imposto,
è dentro di noi e l’abbiamo scelto
Khalil Gibran]
Pensare che domani
si può ricominciare
a frugare in silenzio
nel cespo delle emozioni
per poi lasciarle cullare
dal sole , dalla luna
con le note di quel ritornello
“Tornerai” speranza
rattoppata nella rete
da dove eri scappata ?


 Quando il capo si china…
Che strana sera, stasera
se non ti amassi luna
direi che sei sole appena levato
che accende il buio delle mie ore pigre
quando il capo alla noia si china
No! sei luna che schiarisci
il mio esilio notturno
sdoppi la mia notte
tra sogno e paura
e disegni sul muro
rami sottili , ombre nere
tracciati ad inchiostro di china
su carte di luce che si disfano
quando il capo al sonno si china
 

 

 


L’amicizia può vincere il tempo
Tutto può accadere
che si può trovare l’amico
anche nel silenzio estremo .
Spesso però succede
e il passo è breve
che sotto le fronde profonde
di quell’albero amico
s’impiglia l’artiglio
che fa morire la foglia
e ti ritrovi ad atterrare sul nulla .
L’amico si contempla
come in uno specchio
ascoltalo quando ti guarda
non quando ti parla .
Solo quando ci sarà tra i due
una specie di partita doppia
con un più + e un uguale =
l’amicizia stringerà il suo patto
quello di vincere il tempo.
 


Parlo, ma arrendevole ad obbedir sarò?
Quando mi sento effimera
chiudo gli occhi
non vedo il buio ,anzi
percepisco di più l’Immenso
Cerco un posto dentro di me
dove io possa raggiungere
le parole che non amano restare
sostare agli angoli del cuore
come un blando sussurro, muto
Dicono di cose
che non ho mai avuto
che io non ho mai dato
e le immagini che ho dentro
ricordi , ombre , ansie
mi fanno capire che io esisto
e apro la cerniera della mia coscienza .
Nel rimpianto più grande
nel rimorso più grave
ritrovo i respiri rapiti
i danni della mia vita
intorno cui gira
il mondo della mia esperienza.
 

 

novembre      tra   preghiera     e   vino

 

Fiato di scirocco     ……….. gocce di pioggia

                                       

nostalgia e tristezza   ………intrecciano le vesti  di novembre

                                          

un nome per tutti i Santiun fiore sulla tomba

 

con una preghiera  ……….. all’  ombra di luna

             

che svelle   ansie  ………… con  voci guaite dalla notte buia

 

e come un sexy tango  ……tra sforzo e fango

 

sbriciolano le ebbrezze dionisiache  …canta l’uva  nei tini

 

nella cantina solitaria  ………………. vermigli profumi di vini   

 

carezze  dell’olfatto  ……………. riempiono  calici di sogni.


Io parlo con me stessa
ma non mi ascolto mai

Il silenzio è il mio compagno
la mia voce, il piano d’ascolto
il cuore l’Isola della memoria
dove getto la rete
e raccolgo parole
che non ho mai sentito
dette sola/mente da me
l’eco scroscia
come plauso o biasimo di vita
Parla con me ,Antonia
mi dico in punta di sera
nei silenzi intatti
sfiorati da suoni leggeri
Il sorriso o una lacrima
ne esce da quel silenzio
sento la mia voce
piena di stonature
Meno male oggi è venerdì
posso farcela
non ce la faccio
ma cosa ho fatto ?
Io parlo con me stessa
ma non mi ascolto mai
di certo è meglio
che parlare solo di se stessi
Riconosco le parole
le ho detto anche ieri
ho il coraggio di dirle ogni sera
diventa una preghiera
come quando parlo di me con Dio
 

Umbria
Terra dove anche le cose
hanno acquistato la semplicità
paese dove ogni riso sfuma in mestizia
ogni lacrima per non dar noia a chi è felice
si nasconde dietro un sorriso.
Un viaggio nella nostra terra Santa
è diventato
tessuto della mia vita
dove ho ricamato
il ricordo di quelle case
ammantati da boschi
tra paesaggi brulli
con monti dai profili sinuosi
e dove uno scintillio verdastro
orna Visso , Ussita , Norcia
e tutti quei paesi
che un tempo mi avevano procurato
un dolce brivido di seta
Oggi , da quella terra
che non smette di tremare
si alza un urlo senza grido
un boato che distrugge
l’intimo di quella gente
che vive nel buio dell’incerto
e dagli spigoli del cielo
cerca uno spiraglio
che schiari il respiro
di un nuovo giorno
che freme e trema
e lascia a tutti
un brivido di dolore.
 

 

Inafferrabile tempo
Come il giorno che si curva
nel cerchio sole –luna
così l’uomo l’accompagna
con una sonde real-time di una ecografia
dalla culla alla tomba
con un velo di vento
caldo , freddo
Camminiamo con lui
non c’ è possibilità di fuga
Inafferrabile tempo
con le sue stagioni sulla pelle
sulla corteccia della vita
Sa di mentolo
di dolciastro
di stantio
e preghiamo
che non si fermi.
Sulla via dell’andare
non c’è mai
il nulla ,il buio
ma sempre una luce
che stupisce
lo sguardo del cuore
Sintetizzando :
tutto può accedere nel tempo
l’unica sua traccia siamo noi.

["La brutta notizia è che il tempo vola.
La buona è che il pilota sei tu. Michael Altshuler"
]
 

 

Ho visto la luna stasera…era
Ho visto la luna
stasera
in un labirinto di specchi
tracciata dai riflessi dei fari
si era fatta larga nel cielo nero
Si specchiava timida
come in una bolla tumida
dove spesso s’annida
una nuvola di gas
che fiacca
la voce dei nostri figli
e oscura la nostra vita
L'ho fotografata
la sua luce velata
dominava il mio sguardo
avrei voluto lanciare una corda
legarmi a quel palloncino
Mentre il mio flash
coglieva l’incanto
o il disastro
come in un notturno
teatro in scena
aspettavo un sogno
che un soffio di vento
portasse via quel velo di veleno
che annulla la bellezza della terra mia
 

Il mal di vivere oggi
si chiama appunto …
Referendum
Piano di fuga
trappola del topo
un “prendere per i fondelli”
come sempre per far vivere
di stenti chi ha poco o niente?
Chi riesce a far dire un si o un no
è capace anche di altre cattiverie.
Le più brevi parole
oggi son diventate
pensieri quotidiani
Andare o non andare
a dire sì o no …che dilemma
nuovi giochetti di strategia
dei politici per prendere soldi
e impoverire sempre di più l’ Italia

 

Fermarsi tanto quanto basta per…
Sull’orlo dell’astro che spunta ad oriente
vagando nei cerchi di luce dell'alba
il mattino svela il suo sillabario
il sogno vaga ancora nel sonno
e il giorno si scopre così
nel sole che come un ciclope
galleggia nell’azzurro
e slaccia la notte dalla nostra faccia .
Allora sì, ogni nostro passo è visione agli occhi
che come zirconi attenti , attendono il giorno
anche se non sanno come sarà
cosa farà il vento
quando sbufferà sulle ore , sui minuti
dei nostri respiri .
Il camminare diventa più difficile
sulla strada incerta dell’ignoto
e poi…
fermarsi tanto quanto basta
per ringraziare il Signore.
 

Tre poesie  in una poesia “qualcosa m’assilla”

A volte  mi sento …....           sballottata

in un  mare in tempesta…. tra  l’agonia del mondo

travolta da  venti  di guerra …… e quotidiane delusioni

Vado alla ricerca  di qualcosa …. mi ritrovo a fare ciò che non voglio

e attendo  ……………          vorrei   uscire dalla mia parte buia

per non morire ……………………del mio mal di vivere

Il  mio sperare ……….. richiamo languido

 non risponde ……    agli inviti del  mio cuore

  paure , dubbi ……………  ansie ,  emozioni

mi coinvolgono ……..    nell’anima bisbigliano

 

Ottobre

Ottobre, sento di più

il  sapore dell’autunno

lo sento nel brivido del ramo

che sfratta le foglie morte

nell’ aria più fresca

che consola le foglie

a mucchi sull’asfalto

con il pianto dentro

e la tristezza fuori

Lo sento nelle sere

intrecciate da fili di vento

dietro le vigne  vicino all’albero

che fu ombra di pause

Lo vedo nel sole

mentre   prende di striscio

i colori del tramonto

che sanno  di agrumi,  di  caldarroste

che fumano il calore di una volta .

Lo assaporo nella vendemmia  
che come un sipario rosso
cala tra fiotti di vapore

e si fa festa con un bicchiere

doppio di sorrisi di vigne


Il mal di vivere ...come diceva Montale
schiude la divina Indifferenza

Sarà così la vita
che a volte sull’anima greve pesa
o siamo noi a vederla così
così come fossimo dietro ad una finestra
ad osservare un bel giardino di fiori
tra un tombino che miasma
e una rete metallica
che ne istruisce il passaggio .
Così come i gradini bagnati
che il sole non asciuga mai tutti
ne resta sempre qualcuno umido
con la gran paura di scivolare
nel nulla insostenibile
o come …non so , no
non conosco altre metafore
per descrive il mal di vivere
lotta tra il bene e il male
tra l’attimo della fine
o quello successivo
dove la ragione vede il disfarsi
anche della speranza
come chi vive , ma non vede
parla ,ma non pensa
e si ferma sempre
nella stessa posizione
“come diceva Montale
nell’ impassibilità e isolamento”
 

 

Il perché del mio nipotino
Nonna , l’autunno è arrivato
le castagne scoppiettano
tutto triste è diventato
e le foglie si calpestano.

Nonna , dimmi , perché la tua festa
è in autunno quando il cielo lampeggia,
della mamma del papà , la loro festa
in primavera si festeggia ?

Come tutte le stagioni , in ciascuna
i giorni varcano la linea del tempo
in primavera sorridono sia sole che luna
in autunno si spera che va via il maltempo

che il cielo si riempia di turchino
e pur se tutto è un po’ appassito
e l'inverno all’autunno è vicino,
lui risplende e dal tuo amore è abbellito

la nonna è l’orma silenziosa
che in punta di piedi segue il tuo passo
ansiosa sì, ma tanto affettuosa
nel cuore sempre ti porterà a spasso

è come un albero maturo
con un frutto dolce tenero per te
i suoi rami se pur secchi, ti assicuro
ti abbracciano sempre ,tu sei il suo re

e per finire, mio caro nipote, i genitori
hanno il profumo della freschezza
i nonni, come l’autunno, hanno i colori
accoglienti ,pieni di saggezza e tenerezza
 

Tra le sue acque rivoltose e calme
Come il mare col mare s’infrange sulle sponde
e la sabbia scivola nella clessidra del domani
così i respiri con i respiri ondeggiano sulle onde
e volano lontano come flotte di gabbiani

Appare ancora calda la spiaggia
se pur con ombrelloni chiusi al sole
e in cielo tra le nuvole il vento viaggia

la battigia dalle belle sensazioni affollata
dalla voglia di camminarci a piedi nudi
dovrà abbandonare l’estate calda e stremata

reclina il viso la luna ,non sa darsi pace
sulla spiaggia non ci sono più i suoi amanti
della profumata età la voce tace
la sua ombra ritorna ai grappoli cascanti

Tra le sue acque calme e rivoltose
scie di pescherecci ritornano al porto
al riparo da nuvole sospettose
 

 

Nulla in verità
per sempre ci abbandona
se pur…

Come il sole
che non sa se abbandonare
l’estate calda e stremata
come le foglie che non sanno
se abbandonare l’albero
e alcune restano legate all’alto dei rami
così io ,in sinfonia con il sole e le foglie
non so se abbandonare il tempo delle follie
i canti ammaliati di luna
e vivere solo
come se tutto dovesse avere una fine.
Se pur la mente è un po’ stanca
la mia memoria labile
i ricordi , come le foglie
restano attaccati alla speranza
e, se pur accartocciati
che importa?
so di certo che il sole
ritornerà a splendere
nell’aria acre
dall’odor di /vino .
Nulla in verità
per sempre ci abbandona
se pur…
 

“Deja vu “della mia poesia
Vi è capitato mai di rivivere sensazioni
tali e quali a vecchie percezioni ?
Se pur sfavilla tonda in ciel la luna
dove la penna ho infilato nella cruna
l’ispirazione sembra andata via
e la penna dal foglio svia
nei luoghi più oscuri della mia mente
dove c’è confusione solamente
Se pur ripenso al mare fratto alla scogliera
ad un tramonto di una dolce sera
allo scompiglio delle foglie morte,
che l’ autunno le rende contorte ,
et voilà con la penna scrivo versi
con la sensazione che dal passato son reimmersi .
 

Tutto è ormai passato
La realtà è diventata ladra dei miei sogni
degli abbracci all’ombra della luna
che sembra correre , fermarsi e ancora affacciarsi
in un cielo a volte sereno o che brontola
che non promette più desideri sulla mia pelle
Tutto è ormai passato , forse anche l’amore ?
Anche se lo cullo ancora nel mio cuore
Nella mia piena e ferma convinzione
più dell’ amore, mi manca
“ il dolce mio naufragar in questo mare”
Eppure quando ritorno in questo mio mare
ascolto in silenzio lo scorrere delle sue onde
su rive se pur con scogli e crepacci
sfidando tempeste , tempo
dove tutto rifioriva con i sogni.
Aleatoria è diventata la parola amore
la verità è che ancora è qui con me , vera .
 

 

Tutto ricomincia
Vedo l’estate andar via
si adagia alla nostalgia
che impiglia i miei ricordi ancora caldi
tra nuvole bianche nel cielo .
Settembre non ha ancora nubi d’autunno
ma spinge le onde del mare al largo
sulla battigia non ci sono più
secchielli e castelli di sabbia
Mi rattrista sapere che domani
il mare sarà sempre bello
ma resterà chiuso il mio ombrellone.
Imbuco un pò triste la strada della città
ad un tratto scroscia il sorriso
una fetta di luna mi sta sulla testa
nella mia muta gioia
ecco un nuovo segno d’amore
qualche ragazzino mi attende
per finire insieme i suoi compiti estivi
Anche io ho il mio da fare
non è la scuola ,ma l’aiuto con il cuore
con uno stipendio in monete d’amore.
Tutto ricomincia .
 

L’addio, è solitario.
L’abbandono è come essere in esilio
per un po’ riapri le frontiere
e trasformi quel luogo
come un luogo di villeggiatura
per poi ritrovarsi su di un’ isola
soli e tristi
tra sentimenti traditi
che riemergono come vecchi ricordi
racimolati ogni giorno
immagini
abbandonate come vele
tra onde slabbrate e vaganti

Non è mai dolce l’addio
È solitario.
 

Un abbandono lascia uno spaurito silenzio
Si accetta più la morte che l’abbandono
perchè ci si sente nudi, fragili naufragi
in un mare senza confini e senza sponde,
stringi al cuore come fagotto i ricordi
per sentir meno la mancanza
quando vedi le cose andare via
e tutto intorno cader la malinconia ,
così come quando finisce una vacanza.
Dalla morte un ‘altra luce sorge
il dolore di certo la frantuma
sì, ma la ricolora di mistero
che basta per togliere
la paura delle tenebre.
L’abbandono è come uno scheggiato muro
che vedi venire giù tra le macerie
là dove poco resta della vita
e lascia uno spaurito silenzio
o qualche raggio di attesa .
Però come per stizza ti ritrovi a dire
stupida perché non ho temuto
che tutto potesse anche finire con un addio
ogni cosa da un’altra prende vita
così come ogni cosa prima o poi perde la vita .
 

È il tempo in cui l’onda …
Al calar del sole
dell’estate
sommo tutte le onde dei giorni
e penso
se tutto abbia avuto un senso .
Alzo il dito verso il cielo
vorrei toccarlo
so che non potrò raggiungerlo
frattanto m’illudo di speranza ” d’immenso “
verso l’acqua del mare
su di una conchiglia chiusa
abbandonata sul greto della spiaggia,
quel gioco riempie solo un vuoto,
e tanta pochezza nella mia testa .
 

 

La terra si piega
come una gronda che cede
e ogni cosa venir giù vede
il suo sussulto
si è tramutato in tumulto
non sento quel fremito
ma vivo quel gemito
il mio riso è diventato pianto
il mio cuore è affranto
Ai terremoti non c’è riparo
si lascia ogni cosa e denaro
si cerca solo la salvezza
con la speranza e la certezza
di sentire qualcuno ancora respirare
sotto le macerie del casolare
dove ancora dondola il quadro sul muro
e ogni porta non più aperta al futuro
Il tempo e il cuore si è fermato ad Amatrice
il 24 agosto con una scossa devastatrice
E’ pur vero che le mie sono solo parole
che vorrebbero risanare ogni loro cicatrice
 

Non aspetto che cambino
l’ormai e il se mai
L’ormai è passato
il futuro , se mai verrà,
bisogna solo accettarlo
Se mai penso al valore che hanno
ieri e il domani nel mio oggi
Come vivo il mio presente
con dentro un lento passato
o con la fretta che presto arrivi il domani
dimenticando così che il mio cervello è lento
e nel tentativo di spingerlo a correre
vado incontro all’ansia ed affanni.
Parmenide o Eraclito ?
come San Agostino non ci voglio pensare….
Però aspetto sempre l’alba del giorno dopo .
Sono immobile nel presente
sono un divenire costante
o vivo con la paura di sprecare tempo ?
Devo prendere una decisione
se gustarmi solo il presente
e vivere la mia vecchiaia come un’ attesa lenta
Sono io che penso al tempo , lui non pensa a me
Il tempo passa velocemente , dovremmo essere noi
ad elogiare la lentezza ,fermare con il pensiero
un istante per dedicarlo all’amore , all’altro , a noi stessi


Precipito giù senza desideri ,stanotte
Libertà ti ho vista stanotte
in un infinito dondolar di stelle
nella cruna della luna
in un piccolo spazio di tempo
del mio vivere, del mio sentire
ti ho vista là dove il mare
s ‘ increspa a sera e bacia la terra
in una bianca luce quando chiudo le pupille
e dà anima al mio pensiero
Mi sento libera quando dispongo
della cosa più importante del mondo
senza mai possederla
in quella cosa posso trovare niente
oppure più di quanto riesco ad accettare
perché in me c ‘è amore per la sua bellezza
e un cell phone per annotare le sensazioni
 

Cosa è l ‘amore
Amore, parola senza retorica
scritta a mano libera nel cuore
con tanti spazi e sfumature necessarie
per il saliscendi delle emozioni
Cosa sarà mai l ‘amore?
L'abbraccio che consola
Il bacio che ristora
Una vampa di fuoco
Una bocca vermiglia
L' amore è l' acqua di casa mia
che disseta la mia sete
Il rosario che sazia la mia anima
 

S’annuvola ogni giorno il sole
Una farfalla stordita
ho trovata nel giardino
l’ho poggiata sul petalo di una rosa
con uno stelo di erba
le ho inumidito le ali
e ho pregato perchè volasse .
Era così debole e bella
ma non c’era più nulla da fare
le sue ali erano spezzate
da quel drago appostato
in agguato sul mondo
Dio può risuscitare una farfalla?
Quanti innocenti come farfalle
dovranno ancora morire
perdere la vita , la libertà
perché si possa trovare la pace ?
Il sole si spegne anche oggi
con la morte nel cuore
 

 

Alla luna rossa somigli
Ambrata di luce
negli occhi le stelle
stasera
alla luna somigli , fanciulla
con il tuo cappello rosso
sul capo , a larghe falde
che il vento fa vibrare
Discreta cammini
sulla schiuma delle onde
richiamo all’amplesso del mare
Ti guardo
e ritorno
al mio primo passaggio “saggio “
della età bella.
 

Il mio compleanno
Il tempo galoppa, galoppa negli anni
con un cavallo che lo insegue “il compleanno “
per settant’anni lo seguo e lo cavalco
con trotto tradizionale, a volte montato
con corse in piano o ad ostacoli
spero che posso cavalcarlo ancora
se pur con un cavallo azzoppato
anche se vedrò sempre più diminuire
i palii a causa delle mie delusioni .
Ai margini della mia sera
ci sarà sempre un grazie e una preghiera
perché mi dia l’ umiltà , la saggezza
per vivere con onestà e grandezza
se pur nell’anfratto delle mie rughe .
L’amore, come un mantello
voglio ancora indossarlo
voglio ancora su di me sentirlo
se pur tra rialzi , cadute e fughe
vedere le mie ansie in semiluce
sentire Dio che per mano mi conduce.

E poi…c’è sempre il grande Lorenzo con il suo ippodromo
dove galoppano le nostre ansie ed emozioni
e il grande Piero ,il commentatore
che senza scommesse riesce a captarle a volo
buone vacanze a tutti
 

Forse …forse si poteva evitare.
Forse quel massacro..
forse quella strage …
forse quella disgrazia ...
forse si poteva evitare.
Parole di pace ,provocano solo ronzio di morte .
Parole , parole , niente altro che parole
Solo un attimo prima
ridevano sui binari della morte
solo un attimo prima
avevano occhi luminosi
per i fuochi d’artificio
e un attimo dopo
corpi volare come birilli
corpi sul selciato come manichini
No, non si possono dimenticare queste atrocità
Nel mio petto c’è ogni giorno più dolore
rabbia e voglia di piangere
non uscirà dalla mia bocca una preghiera
per chi sparge solo terrore perché non c’è Dio
che possa cambiare la loro bestialità.
Non so più scrivere una poesia
non so neppure trovare metafore
o versi per descrivere la morte
scempio di un errore o orrore umano.
 

il vento dagli sbuffi annoiati
Quando non culli più la tua mente
e dentro non trovi più niente
il caldo nemico
diventa tuo amico
questo è il momento della noia
una penna che non vuol fare più poesia
il vento dagli sbuffi annoiati
spazza i fogli da te abbandonati
La noia è come l’ora del fare ,del dire
mentre tu te ne vai a dormire
la vedi sfumare in quiete lontananze
o in ammanti di nebbie senza più speranze .
 

Giugno
Qualcosa di bello di nuovo è nell’aria
i paesaggi si mutano in pietre di ricordi
come una marea avanza la memoria
riconosco la via che mi porta a te, Giugno
sotto i pini , agli spiragli del sole
ai mei amori ,alla fine della scuola
alle vacanze ,al mio Santo
sentinelle sempre del mio stupore
sei luce che avanza sempre più sul tramonto .
L’attesa del tuo arrivo
diventa per me il girotondo degli anni
nel campo vacanza dei miei affanni
riemersi dall’odore dei tuoi fiori
che spargo in mezzo al tuo prato
e insieme a te Giugno
ritorno ragazza con l’ebrezza delle cose proibite
dove il desiderio ora assomiglia
alle vaghezze del tempo .
 

Quando ad un progresso
segue un regresso
non c’è da preoccuparsi
è solamente un ricorso
<diceva Vico >
Intanto il tempo galoppa
a sfidare tutto
rendendo l’uomo
rimbombante ,chiassoso
sopra ogni regola e controllo
a fargli dire che va bene tutto
Fine glorioso
è accettare tutto ?
no, è solo misera fine .
 


magari se le parole …
Come cavalli che vanno via
senza cavalieri muti per la disfatta
così le mie parole son diventate , mute
Magari i cavalli tornassero indietro
alla ricerca dei cavalieri
magari , le parole che vorrei dire
saltassero oltre lo steccato della mente
dopo che si erano perdute
nei canali del tempo?
Magari di parole se ne dicono troppe
a frotte anche a sproposito
prolisse , amare, mielate
io, purtroppo , non le trovo ancora.
Sulla ringhiera dell’attesa sosto solitaria
tra un vezzo di tristezza
e un’ esigenza di tenerezza
Di preciso non so dove mi porteranno le parole
forse ancora ad una vampata di rime ?
Allora! posso pronunciare
ancora il tuo nome ………poesia?
 

Mutazione
La nostra sorte è una partita doppia
se c’è un creditore ,c’è un debitore
se c’è una nascita , c’è un concedo
con mutazioni incrociate
Tutto si muta nell’uno e nell’altro
Luce su onde sgombre
ombre su onde fonde
Dalle brume la nostra immagine
scivola sul fiume della vita
alla foce a volte si arriva
senza conoscere , senza sapere …

[Il grande dilemma della vita
la discordanza tra il proposito iniziale
e risultato finale
Wolfgang von Goethe
]
 

 

Progresso …no …regresso con possesso .
Qualcuno cantava in senso banale
“se mi lasci non vale “
oggi , invece si sente dire ,
da chi si erge giudice ad agire
“se mi lasci ti ammazzo”
ma sì, sono solo parole ,ma di un pazzo
mai da sottovalutare
qualcosa nella mente non è regolare
Da quando l’uomo esiste
più o meno la violenza esiste
eccesso di reazione e provocazione
con una scarsa capacità di comprensione
che non deve essere accettazione
però mai violenza ,morte e rivoluzione
La verità è che il maschio è veramente
strano nel senso che è straniero totalmente
ad accettare un fallimento
l’omicidio , lo stalkingn è il loro completamento
Bene, picchiava le donne l’uomo primitivo?
Ancora oggi il maschio ha uno spirito primitivo
mi piacerebbe trovare fra l'ipotesi evoluzionistica
e l'ipotesi statistica prove a favore della natura egoistica
in fondo in fondo, l’uomo pensa di meritarci tutto ciò
chi ama se stesso, pretende di essere solo amato, sennò
calci, pugni , mani addosso, all’ospedale inferma
come del resto facevano gli uomini della caverna .
Progresso …no …regresso con possesso
per l’infallibile uomo che crede solo in se stesso
 

L'una segue l'altra e resta una cosa sola …
la speranza nel progresso

C'è chi lo chiama progresso … C'è chi lo chiama regresso
costruire centrali nucleari ….. l'umano desiderio del benessere
troppa tecnologia ………………..distrugge l'umanità
coinvolge l'uomo senza lavoro… senza più anima
esalta la modernità ……… ferma tra veleni di ciminiere
diventa più longeva ……. la vita dei bambini
Per lo stupore di giovani …… senza più sorpresa
nella calza solo l'HUD …. troveranno oggetti cinesi
dai media solo parole di fuoco… non più cartoni animati
Un sì , di certo ,al progresso …..date loro anche speranza, fantasia
per riscoprire il piacere ……… per essere felici
per stare meglio …………. pur avendo meno.
 

 

 

Chiara/mente
Come in un oscuro asfodèlo,
che vive in nicchie diverse tra loro,
là , è ormeggiato il mio pensiero
a battere spiccioli di memorie
a scandire amore e tempo
con il ritmo condiviso dagli affanni
Lo sfiderò nella caduta libera delle idee
e distaccandomi da loro
sentirò chiara/mente
quel senso di sollievo e libertà .
Lui spazia tra spiazzi di buio e di luce
in una risacca d’emozioni
a soddisfar voglie e gioie
e chissà , forse a ricercare
tra ricordi e parvenze
idee prive di fraseggi
piene di volteggi
per renderle più organizzate
e gestibili
 

 

Maggio
La luce di Maggio
appartiene al sorriso di Maria
speranza del domani
che si ravviva dinanzi all’amore,
segnale puro del cuore,
nelle processioni di folla festante
nel gioioso grido o Santa Rita
perla dell'Umbria da Dio largita
Unisce i cuori come fiammelle accese
l’ inno dell’Ave Maria
dei tre pastorelli di Cova da Iria
Maggio
splende nel rigoglio dei fiori
nell’ l’erba tenera
nei bambini e nelle bianche loro vesti
Ciò che si ama e si crede
è più importante di ciò
che si tocca e si vede
l’ amore che non parla ci dice
che compie passi vogliosi di Fede
tra rose , rosari e canti mariani
chi crede
nella Vergine Santa d’ogni “gratia piena”

 

Nel deserto del cuore
C’è una tristezza noiosa
che ha come ellisse d’ombra
una tristezza dolorosa
dove i sogni si frantumano
nel deserto del mio cuore
S’infila dalla porta dell’emarginazione
e si dibatte in un vuoto senza luce
simile ai battiti di una passione
Rimorsi e pene si piegano come fragili steli
difficile diventa riconoscermi
mi ritrovo soltanto in te ,solitudine
aspettando che una voce rompa il silenzio.
 

Ama se vuoi essere amato
Amo così tanto l’amore
che finisco per odiare chi non sa amare
ed è allora che emozioni contrastanti
entrano in gioco nelle sensazioni
come la gioia e il dolore
che cambiano il nostro umore
L’amore è una scintilla di luce
dell’anima inquieta
una lettera scritta con il cuore
germoglio che se non è
accarezzato dal sole
non diventerà mai un fiore
Come un’ alba non attesa
per una notte nera una vera sorpresa
Amore , mettimi buone parole nel cuore
con le quali poter parlare con il mio Signore .
 

 

Solitudine , il mio in...cubo
Quante facce nel mio in/cubo ?
Troppo larghe o troppo strette ?
Sei facce in proiezione
che s’ incontrano sempre negli spigoli
punti assordanti della mia solitudine
la diagonale , invece ,unisce i vertici
del cuore e batticuore.
Mi sento come un cerchio
circoscritto nel mio in-cubo
Forse se riesco a risolvere il problema
saprò da dove vengo e come sono fatta
qual è l’angolo che alla mia faccia compete.
Sola/mente concentrata a moltiplicare
tutte le mie facce per ritrovare
l’apertura totale per poi dileguarmi
in un prisma di luce con la tangente
che mi porta all’infinito
 

 

Madre
Nel sommesso
generoso
attimo del tuo amore
ci sei tu, mamma
Non si può immaginare
niente di più aberrante
di una madre senza amore
Sei mistero di ansie
dai tuoi infiniti silenzi
nascono mille voci
teneri germogli
che diventano frutti
Non sei fotografia
scivolata nel ricordo
sei petalo profumato
penetrato nel cuore
Nel tuo grembo c’è la vita
nel grembo delle tue mani
c’è l’ abbraccio nascosto
desiderato
ricevuto
negato
timoroso
che infilo in questa poesia
insieme alla tua immagine , madre
dal cuore a spicchi per ogni tuo figlio.
 

Così come cerco l’altro
così cerco il mio alter ego

Dio mi ha fatto piccola perché
più facilmente potessi entrare
in quell’attimo che fugge
e che si sposta dall’oggi
nel ieri e nel domani
per nascondermi dentro
e allontanarmi dall’acqua che romba
per cercarmi, non in un grido nel deserto,
e neppure in un mare di gente ,
sola in un labirinto di specchi
sorpresa e scorgere il mio viso
tra una smorfia delusa
o un pago sorriso
a riavvolgere il filo di Arianna .
 


Quando e quanto brilla la luce?
La luce è un ribollir creativo
distruttivo
intreccio di raggi
di riverberi dipanati sui vetri
rimbalzano nei nostri lampi dell’anima
limpidi e sorridenti
contrastanti e scuri
Si spalma diffusa
in un riflesso d’un barbaglio
nella luna piena che tonda
s’alza a rispecchiarsi nell’onda
in un raggio di sole all’alba
che di striscio prende spigoli e muri
e attende di essere ricamato dal crepuscolo
La luce vera incominciamo ad afferrarla,
come la felicità, solo quando va via
come le stelle che sfuggono via
e non si lasciano mai catturare.
Come quei giochini ottici
che per vederli bisogna guardare
altrove , nelle indecifrabili luci
che osserviamo , viviamo
sfioriamo e dentro ci nascondiamo
In quella luce che non muore mai
da sempre , per sempre
che diventa miracolo di stelle
e luce dell’eternità
 

Musica –poesia.
A ritmo di jazz love
tipo sentimental song
con qualche aria stonata
volevo scrivere una poesia
in sintonia con la musica
muovendo mano e testa
battendo il tempo
al riff dei miei versi
Da questa confusa unione
musica –poesia.
pretendevo di ottenere un conto separato
ma ho perso il ritmo e il conto
e i fogli sono rimasti carta straccia.
Il vento che di tanto in tanto soffia
è l’ unica mia traccia
che ogni tanto torna
dal cielo, dal mio silenzio
ridente d’azzurro o triste di pioggia
 

Domani tutto può ricominciare
Il calar del sole
prelude il mio silenzio
denso
penso
al giorno melenso
trascorso senza alcun senso
o forse no, basta un segno
per rendere diversa una giornata .
E’ tornata la notte
chiudo gli occhi
e quel silenzio diventa
un piano di speranza
il sogno un piano d’ascolto.
Cosa dunque mi resta
se non ricadere nel silenzio della notte
per frugare un altro sogno mendicante
pensare che domani tutto può ricominciare.
 


Earth Day – April 22
Una scia bianca misteriosa ,a croce
questa sera mi dice che
Dio alle soglie di questo cielo
rimbocca nuvole , piange
sugli incendi profani
e tesse un arcobaleno di speranza
una coscienza a difesa della terra
Una voce grida nello spazio
come lo schianto che fa l’albero cadendo giù
ci invita a riflettere sulla fragilità della terra
minacciato dall’inquinamento a livello globale
perché l’unica salvezza siamo noi adulti ,
noi gli altri ,che dicono solo sciocchezze
e non ci curiamo di questo grande dramma.

 


Vanno , vengono , muoiono
Con il vento che soffia
contrario alle loro speranze
salgono su una barcone
che oscilla sul mare
vanno
vengono
muoiono
la loro paura di soffrire nella loro terra
li porta nelle braccia del dolore
sotto un cielo senza più colore
su un mare sordo al loro richiamo.
Ma ancora vanno , vengono
sfidano la sorte che cela la morte
Su una sponda e l’altra
la scialuppa si abbandona
alla sua avventura tragica
all’ onda che culla stelle di sogni
che lacrime della notte spengono
La tragedia vibra tra echi di aiuto
mentre l’onda inghiotte la loro speranza
che si trasforma in attimo d’eterno.
 

 

Il mare è d’amare
Il mare , le sue spumeggianti onde
gli intrecci d' ali di gabbiani
che s’alzano ,ballano sotto le stelle
a formare una culla di luna,
oggi mi hanno svegliata ,
chiamata
e sono andata
a riguadagnare la sua acqua
dall’incuria dell’uomo
che già hanno occultato il cielo.
Amo il mio mare
dalla spuma candida
dalla sabbia calda
dal canto dell’amore
Come sarebbe amaro il sale del mare
sotto una trivella arrugginita , il mare è d’amare
 

 

Il poeta è colui che sa leggere .
I poeti innamorati soffiano
su sincopati ritmi
al turbinio dei pensieri folli
tra viole pudiche
e parole d’amore
sperando di ritrovare
la poesia , quella vera
Mescolando versi
aprono l’incerta strada
verso l’incontro fatale
con quell’ <essere piumato
che si posa sull’anima,
canta melodie senza parole
e non finisce mai
>
e nel frattempo,
<noi, lottiamo
e speriamo vicino al mare
>
Quelli che non sanno
o non vogliono leggere
il tuo pensiero pensato
non sono poeti
Il poeta è colui
che sa leggere la poesia
razionale espressione
che va oltre ogni spiegazione
curiosamente con tante lune
all’ennesima potenza.
 

Stanca della mia esagerata ansietà !
Sto ritagliando spessori d’ombra
per poter uscirne con una luce
che illuminasse il mio crepuscolo,
ma i miei occhi neri
< due infinite notti tra alterne lune >
sono prigionieri della paura.
Vivo nell’ ansia per il futuro
in un presente insicuro
vedo insieme vita e morte
sento il rantolo nel vagito
e nel rantolo il vagito

Gli spazi grandi mi spaventano
quelli piccoli mi soffocano
pensieri negativi mi separano dagli altri
nello stesso tempo cerco gli altri
Solo al pensiero di brutti avvenimenti
presento gli accorgimenti
spiegazioni che non risolvono niente
anzi gli scongiuri sicuramente

Sono stanca di questa mia esagerata ansietà !

Vorrei fare una rivoluzione alla mia vita
o forse è la mia vita una rivoluzione sprecata.
 

Haiku
Echi di tempo
si perdono lontano
come i tuoni
***
Il tempo è come un temporale
fulmina , lampeggia e rintrona
si avvicina , ti sfugge , si allontana
retrocede al limitar tremante della memoria.
Singhiozza sotto una pioggia di tristezza
tra occhi neri increduli e piangenti
diventa non più amabile
non più delicato e fievole
come il vento di primavera
ma solitario e triste
come un letto di foglie in autunno .
Dopo tanto attendere l’arcobaleno
sosta dietro un muro cadente
stanco si adagia sull’ultima ombra della casa .


Io non ho mai pensato di …
Credetemi
io non ho mai pensato
di essere una poetessa
che cesella virgole e parole
per vincere un premio di poesia
il premio io lo darei solo a Lorenzo , al suo sito
perché …io non ho mai pensato
di essere un astro che brilla di luce propria.
Mi rattrista scoprire che alcuni versi
schizzi di vita sillabati
dopo averli letti , li ho perfino stracciati
Chi è poeta ?
Il testimone delle eterne lune, di cieli di stelle
di cose non corrotte , riflessi nello stupore
del divino , del tempo all’ombra del futuro .
Colui che glissa dei versi sopra la parola
e non vuole perdere tutto ciò che è bello
sano , per prolungare il suo attimo fuggente
verifica , ascolta ,respira
et voilà versa in versi , se pur diversi
ciò che c'è dentro e fuori sempre in sintonia .
 


L’ orizzonte
L’orizzonte ha in sé il senso del nostro guardare
il passo del nostro vivere e del nostro pensare
il baricentro dell’ago magnetico è oscillante
di «forse» e di «sarà» non sempre è rassicurante
negli intervalli e cambiamenti dei suoi colori
la luce si ferma e noi restiamo soli sotto i riflettori
quel confine s’infila nella vestaglia della notte fonda
nella camicia dell’alba che il giorno imbionda
e s’ impiglia sul volto degli uomini , delle donne
nel sole che nasce e tramonta sui fanciulli e nonne
sugli incessanti loro dubbi che distruggono la credibilità
che là dove la terra tocca il cielo c’ è speranza e libertà.
 

 

Haiku
*Amore guida
nella fede confida
la morte sfida *

Sotto il pallore della luna nascente
un raggio di sole ,misteriosamente
all’improvviso il mondo illuminò
e una colomba di pace nel cielo volò
Gesù , aveva sconfitto la morte
l’amore sfidò qualunque sorte
e tutto con nostro stupore
è diventato splendore.

Buona Pasqua a tutti
 

 

Uno e trino
Ramo d’ulivo benedetto ………… ramo glorioso di questo giorno
se pur nodoso……………….. ……… sei messaggio di pace

scosso dal vento ………………………accarezzato dal sole
sei voce d’ amore e di croce …….. sei lode a Gesù
non appassire ,cresci sicuro ……… anche nell’oggi che spegne il futuro

porgilo sempre con amore ………… agita giulivo il ramoscello d’ulivo

-- al Padre , Figlio e allo Spirito Santo --

Buone Palme

Aspetto ancora…
Infilo il pensiero nel lume dei ricordi
e aspetto ancora , chissà , ma cosa ,
forse una lucciola lumare
un’allodola cantare tra ramo e ramo
lembi di luci da pieghettare nella notte?
Talvolta i miei passi vanno
su solchi argillosi
dove l’orditura smemora l’orma .
Vago diventa il cammino
sulla terra scabra senza più ombra
nel vuoto da me disegnato,
sono davanti a questa soglia ,aspetto,
so che tra poco apparirà una stella.
 

Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più
Dio incarna la legge nella nostra fragilità

Dio si china per tirarci su
perché l’uomo non pecchi più
con il dito indica la forza della verità
incarna la legge nella nostra fragilità
Non ci ha resi giudici gli uni degli altri
ma ad accogliere la diversità degli altri
da una parte , riconosce il peccato
dall’altra ci salva dal nostro peccato.
Una donna è messa in mezzo alla piazza per tentare Gesù
ma Gesù disfa la condanna in libertà di non peccare più
Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più
per quanto male possa aver compiuto nessuno può giudicare
solo chi vede nel profondo dei cuori (Dio ) può giudicare.
condanna invece chi si fa giudice e scaglia il sasso
perché non sa che al cuore può far male quel sasso
Dal cuore puro di Dio
nasce la misericordia
Lui vuole che dal mio fragile io
nasca forza , pace e concordia
 

Ciglia umidi di tristezza.
Scivola la mia vita
come una nube bianco -nera
su fili trasparenti e fragili
stendo sogni e desideri
umidi di rimpianti e rimorsi
pronti a sciogliersi in pioggia
Sfilo dalla cruna un raggio di luna
con cui lego stelle incoronate di tristezza
che occhieggiano nei miei buchi neri
e sulla ringhiera dell’attesa
sosto solitaria , mi libero in volo
di preciso non so dove
dove mi porta la mente
Frammenti di tempo del passato
volano nel presente
per diventare meta futura .
Intanto s’increspa la sera
nel mio lume solingo
invio su ali di sguardo lunisolare
squarci di tristezza che chiudono
le mie ciglia umidi di tristezza
e rido con gli occhi truccati di pianto.
 

Due Tanka
la fragilità
non è inferiorità
ma solidità

***si crede forte
chi ignora l’aiuto
senza umiltà
                                     vive senza dignità
                                           nel suo io , senza Dio

***chi sa entrare
nel cuore dell’altro
non è un eroe
                                    ma un'anima forte
                                sa offrire amore

[“dall’ Uomo di vetro” solo l’uomo fragile sa entrare nell’uomo spezzato,
prova amore e entra nel dolore perché lo ha conosciuto
chi vive bagnato d’Amore in umiltà… conosce l’Eternita’]

 

 

Energia magica dell’aurora
Gli occhi sola/mente
tra ciglia balbettanti di sonno
attendono di vedere l’aurora
che all’orizzonte tarda
non riluce d’ azzurro
e non muta ancora nel giorno
C’ è ancora un ciglio di luna
a non dischiudere la notte
e la sua pallida luce non zuma
in un raggio di sole
Vorrei aprire la porta ai colori
alla purezza dell’aria
alla leggera brezza
che mi accarezza la pelle
gettar via le chiavi delle mie ombre
per trattenere quella luce
calda
unica
indelebile
che accende l’occhio della notte
di energia magica, il mito dell’aurora
domani si replica … lenta/mente ancora
 


 Un viaggio con Ulisse  con tre …poesie
Vorrei  essere come Ulisse                     su una nave sballottata  dal furore dei venti
avventurarmi nel  taglio dell’onda
        spinta nel mare che promette tempesta
come lui non rinunciare alla mia terra      per andare alla ricerca del  primo amore
ma il cammino su questo mio   mare       ormai  dimenticato ed  incerto 
è diventato sempre più periglioso             difficile   da imbattersi   , perché      
come Ulisse mi resta solo la nostalgia
          non può più affrontare difficoltà  
le mie vedute  di pensieri
                                sono diventate   rilassanti e sicure
non me lo permettono                                    e mi conducono  su  acque tranquille
 Quando inizio il restauro della mia memoria         sugli affreschi  scoloriti dal tempo
non c’è più nulla a colorare il mio sogno              dipingo con il pennello della mia anima

 

Solo parole enigmatiche all’orecchio dell’altro !
Detestavo le inutili parole
quel giorno in quella sala
di incontri di comunità
dove mi ritrovai chissà come e perché .
All’improvviso mi sembrò tutto irrilevante
testimonianze , domande e risposte
non ci capivo proprio niente .
Chissà poi se gli altri poco, o come me, niente .
Avevo solo voglia di uscire dalla sala .
Solo parole enigmatiche all’orecchio dell’altro !
Più dell’orecchio si ha bisogno
di uno sguardo del cuore
che interroga lo scettico stupore
di chi non sa come chiederti amore
Non sempre c’è risoluzione
non sempre tutto si risana
ma speri ,come se per davvero
tu possa fare all’altro qualcosa di vero.
Speranza esile , vero , come la vita
che cammina con grande o poco sforzo
Ecco , l’ho detto perché mi sembrava fosse vero
 

 

Quanto costa il vero amore ?
Gesù stanco veniva dal deserto
le tentazioni di Satana aveva sofferto
senza mai colpire il suo cuore
Quanto costa il vero amore ?
Gesù crede così tanto nell’amore
che è pronto anche a morire
e con fatica a salire
il Calvario nell’ora da Dio stabilita
che cambierà la Sua e la nostra vita .
Sul Tabor trasfigurato con veste candida
Dio a Gesù si manifestò come nube fulgida
Il Dio-uomo mostra l’uomo divinizzato
e il suo volto appare illuminato
Fatti anche in tre per amore per Lui
per sostare nelle tre tende con Lui
nel Padre ,Figlio e Spirito Santo
uno per uno per uno accanto
per pregare come pregava Gesù
e camminare con lui per arrivare lassù
Parliamo di pace di quel gran” dono “
che viene dall’alto e vuol dire “ perdono “
E’ forse favola o leggenda ?
è solo storia di vita dolorosa , stupenda.

[LA TRASFIGURAZIONE Luca 9, 28-36 ]
 

Alienazione genitoriale
Sarà un ' ansia da interpretare
una malattia da comprendere
una pazzia da curare
lo sterile crudo tormento
che porta una mamma ad uccidere
Male della vita
che porta alla morte
al pianto dell’ anima
Trattieni il respiro
non vivere da pazzo
con la rabbia che provi nei confronti dell’altro
attaccamento/separazione = perversione /alienazione
paura, diffidenza e odio
distruggono ogni tipo di legame
 

mi chiamo amore…haiku

*Mio amore
tra mani giunte vibra
anima , cuore *

“perchè “

*l’amore è
il richiamo fremente
di emozioni *

*con l’amore
scorgi fuggire sogni
brame struggenti*

*forte palpita
nel cuore l’ amore
inaspettato. *

*Con l’ amore
condividi sul viso
baci , abbracci *

*L’amore va
protetto con abbracci
chiusi in baci *

*L’amore è
un diamante in mano
a una donna*

*La forte roccia
dove erge la chiesa
dei cristiani *

*uno smeraldo
dentro cui nascondere
il tradimento *

*come cristallo
facilmente si rompe
in mille pezzi *

*tra i sussulti
e frecce di Cupido
ferisce cuori*

a tutti voi

*dentro i baci …
Perugina per un buon
San Valentino *
 

Tanto dolce ed amabile era…
Ricordi …quando
a San Valentino sfavillava tonda
la luna nella notte fonda
nella sua cruna infilavamo allegramente
sogni e baci in attesa di una stella cadente ?
Quei fruscii teneri di venti , coloriti
di sorrisi e carezze , dove sono finiti?
La memoria schiaffeggia i ricordi
tra accordi e discordi
il tetto sospeso sul ciglio d’amore
è caduto affievolito in un debole cuore
È diventato un tramonto
un tornaconto
di un sogno mendicante
di un progetto calante
Siamo ancora insieme, però, sia pur con rimpianti
con l’amore silente ed umori alternanti
a stringerci la mano , senza inversioni di rotte
a sperare che le stelle possano cadere a flotte .
 

La vita è un sorriso o un ghigno ?
Qualcuno pensa che la vita è un gioco
che non vale neppure una candela
ma ciò che il pittore dipinge
è il raggio di sole sulla parete,
l’ emozione di un verso , di una nota
ti fanno capire che la vita è un mistero .
In una città dove c’è solo caos ,
nulla sopravvive ,
diciamocelo , ditelo ai giovani fatui
a chi dice non me ne sono accorto
al vicino che recita la parte del buonino,
agli indifferenti , volti solo a se stessi
a chi non sa mostrare i rimorsi
di cose non fatte , non dette
e se chiedi , sei felice?
ti risponderà , certo lo sono
perché sto bene solo con me stesso .
L’indifferenza accentua solo la banalità
della quotidianità
ma davanti ad una scelta
di accogliere o respingere la scomoda verità
ci copriamo col velo dell'alienazione che nulla s/vela .
i miei ,i tuoi sbagli li inchiodiamo sempre di più
sulla alienata Croce di Gesù.
 

Tre poesie , un solo tramonto

Il tramonto                     momento di luce

incerto e lieve                 che si fa notte

nel cielo  vermiglio         tra raggi di luna

cattura sogni                     foulard  di colori

come fossero reti           che si disfano

stasera                               nell’universo

cullato da ali di gabbiani           nel sogno sospeso su fili d’attesa

stretto nell’abbraccio del vento       che lieve s’adagia tra terra e cielo

muore esaltante  d’amore             fluttuante di bramosa quiete


 

Camminiamo senza vederci ,
rapiti solo dall’apparente sovrumana gioia .

Quasi quasi è una provocazione
anzi direi un’alienazione
immagini massacranti
notizie aberranti
di politica , di notizia
di critica , d’ingiustizia
vengono propagandate dai mass media
come film dell’orrore e di tragedia
ti lasciano , ti sconcertano
e all’improvviso ti attaccano
Provi ancora a non credere ,che a tutte le ore
la piena del fiume è già nel tuo cuore ?
L'uomo non può alienarsi dall’umanità
esiste perché esiste l’altro con la sua finalità
la solitudine, l’impossibilità
di comunicare in famiglia e in società
lo farebbe sentire una nullità
tutto finirebbe nell’incomunicabilità
nell’ apparire , nel potere e nell’avere
il mondo finirà per cadere.
Come salvarci da questa alienità
dove anche il nulla non è nullità
ciò che accade con noi ha attinenza
perché finisce sempre nella nostra coscienza

(Sono un uomo, non ritengo a me estraneo nulla di umano- Karl Marx)
 

 

Stasera
Come un riccio di seta
e fregi d’oro ,le nuvole
nodo dentro nodo
cuciono il cielo
e una splendida veste di bisso
copre il mare… stasera.
Nel loro festone
scivola il mio umore
colmo di respiri sospesi
in quel colorato fulgore
mentre il sole
senza la sua radiante chioma
si è fatto luce di luna
e il silenzio diventa mio compagno
che accompagna quel precipitare di stelle.
Imbuco tristemente la via del sonno
anzi , della mia insonnia.
 

 

Stop al bullo citrullo
Fragilità contro fragilità
lede la libertà
di vittime innocenti
Come una pietra dura
la paura li sorprende
e colpisce la loro sensibilità
Non c’è ragione per questa crudeltà
sorretta solo dalla follia
di ragazzini dal muso duro
e sguardo truce
che senza neppure un perché
si credono dei combattenti
E voi…resistete
corazzatevi la mano
(non per violenza )
ma per difesa
dal vento del bullismo
anzi direi del teppismo
Il loro è solo gioco
di folli adolescenti
senza vincitori o vinti
Stop al bullo citrullo
 

Che senso ha la vita?
Il senso della vita
ha perduto d’acume
anche se c’è il soffio del buono
che ogni giorno c’ incanta
tuttavia ha perso il colore
diluito il profumo
per un attimo riemerge
l’attimo dopo affoga
Che senso ha la vita?
Una rosa dal colore sbiadito
dal profumo svanito
resta sempre una rosa
deliziosa
per chi la sfiora
preziosa
per chi la dona
e la riceve
Non sarà come prima
ma cercando il germoglio
rifiorirà sia tra l’erba che lo sterrato

 

Quale sarà l’umanità nuova
che nascerà dall’attuale tempo ?

Siamo ormai nella completa confusione
quella che un tempo fu chiamata Babilonia
che si sviluppa nell’ intrigo di voci inutili
e se le parole avessero un senso
uscirebbero dal falso ri-serbo

Quale sarà l’umanità nuova
che nascerà dall’attuale tempo ?

Gradirei , se mi permettete ,
che dopo la tempesta
le coordinate che tracciano
la storia del nostro cammino
non restassero nel prologo
ma raggiungessero l’epilogo

Il contesto è questo , purtroppo ,
chi paga lo scotto degli interessi
sono sempre quelli che in una festa
restano con i palloncini scoppiati in mano .

Dio tesse sempre per noi albe di speranza


Non vorrei che …i ricordi
diventassero reperti ingrati
dei calendari andati
e miei anni solo rumori sordi
Vorrei che la brezza della memoria
spegnesse il rogo degli affanni
tra quelle pezze rattoppate dagli anni
e la memoria non avesse amnesia
Nel tessuto trapunto di spilli e fili confusi
cambiando il colore con intrecci sfusi
toppa su toppa ho rammendato il vestito mio
modificando quello di luce che mi ha dato Dio .

 

Il cielo sopra il mare
Ondeggia di morte il mare anche oggi
quella morte che lascia nel cuore
l’impronta umida e gocce di tristezza.
Affonda silenzioso il gommone
come vita che non dà più vita
l’ultima culla per dei bambini
che sull’onda basculla
nel punto dove il cielo cade
nel mare blu
per sollevare l’anima e portarla su
La vita è facile , difficile
a volte ti sorride se la prendi bene
fra il ciò che c’è e quello che non c’è
riusciamo a comprenderla solo quando va via
quando s’ interrompe il filo del tempo .
 

Guardo l’alba…
Guardo l’alba stamani …è lucente
la sua scia nel cielo …è splendente
per paura che possa sparire
o qualcuno possa disturbare l’ incanto
di questo giorno rosato di speranza
aggiungo piano ,come un sussurro,
Dio , fa che quest’alba scivoli nella vita
viverla a condizione che non sia già finita
e noi che ci stiamo in mezzo
rendiamola ancora più lucente.
La vera meraviglia
sta nell’occhio che pensa
nell’ anima che guarda
nel cuore che domanda
T’importa del mondo ?
Volendo o non volendo
rispondiamo di sì
il raggiungimento sarà, non la felicità ,
ma la gioia nel sapersi ritrovare felice.
 

Capodanno
Stasera nel curviciglia
tra un bicchiere ed una bottiglia
se pur gli occhi sono asciutti di lacrime
i cuori son diventati strappalacrime
di tristezza o di allegria
per l’anno che va via
per quello che verrà
gioia, tristezza ci darà
cin cin e buon anno
felice capodanno
si registra sulla pelle ,sull’anima
tra vari umori e stima
si strappa dal calendario
un nome , un anniversario
un foglio di carta straccia
che solo il giorno scaccia
non certo il ricordo brutto o bello
l’unico foglio che non va nel cestello
quel bambino ad un uomo ad una donna ha ridato l’amore
un reperto che affiora in ogni scavo del cuore
vogliamoci bene così il duemilasedici
ci farà diventare tutti amici
certo si sa , questo è impossibile
ma a chi ti sta vicino si può essere gentile
un ti voglio bene
allontana sempre le pene
buon anno

 

Vivere o perdersi nel domani
Ho lavorato ,ho dato ,ho ricevuto
ho oziato per giorni
ho sognato tra serene e insonni notti
e tante volte mi sono chiesta
riposerò ,che farò domani
sarò gabbiano o rondine
o semplicemente un uccello in gabbia
Si è dischiuso il mistero del Natale
ma non si sono dissolte le ansie
per un lavoro , per chi soffre
per chi non crede più in niente .
Nel perdurare dei giorni e degli anni
bisogna girare la ruota del calendario
per ritrovarci , felici , tristi , delusi
segnati come santi, eroi
martiri, dannati o ignoti
La vera molla che aziona
il movimento dell’orologio del tempo
sta nel saper ben dirigere le lancette
perché basta un niente per fermarle
o ritrovarle in ogni evento
per poter dire c’ero o non c’ero.
Frattanto la meridiana del tempo
ci dice
Buon anno 2016 a tutti
 

Il Natale dei poeti del sito
Giocolieri di parole
manipolatori di emozioni
vanno con i ricordi
con parole scritte
senza voce
magari agli angoli delle strade
nei grandi parchi
sotto un cielo stellato
nel tempo che si è fermato
in quella piccola Betlemme
senza pace, ma che pace cercava
dove si schiuse il mistero
che sa di rinascita .
Di un universo che si spande,
i poeti , sono un frammento
fissano l’orizzonte
per dipanare il loro pensiero
frattanto, aspettano il Natale
sotto la grande stella
nell’incanto di un verso nascente
nell’azzurrità di questo meraviglioso sito
Il Natale quest’anno
entra sì , dalla porta
aperta sul mondo

Auguri Lorenzo , Piero , Santi…
Buon Natale a tutti i poeti

 

 

Il sapore del Natale
Torna il Natale
antico stupore
magari somiglia ad un’alba
rinascita
a un tramonto
discesa
Sia l’una che l’altro
ritornano puntuali
in quel giaciglio di paglia
dove una donna svelò il Mistero
e lo rese umano e a noi vicino
L’astro ramingo annunciò la vita
tra forzieri ,re e preziosi tesori
si aprì la porta all’amor puro.
Venuta la notte
il buio scoprì per sempre
pensieri di speranza
e una ragione di luce.
Il sapore del Natale ….
magari dobbiamo sentirlo nel cuore.
 

 

Con un passaggio divino…
Maria Immacolata
di speranze rinnovellata
nel suo cuore, un raggio divino
donò a Lei il divino bambino
e divenne la dimora di Gesù
quaggiù
la sua gioia feconda
illuminò la notte profonda

passaggio magico d’amore
passaggio tragico di dolore
passaggio dell’anima al Signore

Buona Immacolata a tutti
 

Il Natale ,una speranza che si colora col tempo
L’attesa prima
l’ incanto dopo
il cielo si liberò
dal nero velo
e nacque …l’Amore
Succede ogni anno nel cuore
e la memoria ci viene incontro
stellata d’infanzia .
Nel fulgore di stelle
c’è sempre il Natale
che torna sfidando
increduli e folli
perché c’è ancora voglia
di fare, cercare , trovare
vincere ed amare
percepire un segno
per rendere il futuro più degno
Nella grotta del presepe
tutti i pupazzi son terrorizzati
chi lavorava si è fermato
chi dormiva si è svegliato
le pecore non belano più
e gli angeli non cantano più
c’è chi parla da solo, con Dio
chissà forse con un altro dio
per convincerci della sua esistenza
Non posso , non posso
credere che sia così
Nello scrigno delle cose buone
ho sigillato quel momento …Il Natale
una speranza che si colora col tempo
 

 

Vieni poesia , ti scriverò
Poesia ,edificio dei miei veri pensieri,
ti scriverò nei ritagli di tempo
di un lunedì forse venerdì
di domenica davanti a Dio
sotto un cielo sereno
chissà forse in tempesta
ma, ti scriverò poesia
tra il pianto dentro
e il sorriso fuori
di sera quando mi sopravviene
l’agonia dei progetti perduti
al di là di quel muro
della mia fanciullezza
odoroso d’erba fresca
alle luci e colori delle stagioni
che ogni anno ci aiutano ad andare avanti
Ti ritroverò di notte
a frugare un sogno mendicante
tra la paura e la speranza
Vieni poesia con un vestito di sorriso
a cancellarmi la mia tristezza
non ti avrò perduta se ogni giorno
ricamerai i miei sentimenti.
 

La gioia è vitale , cura il fantasma del male
Vivere la gioia nella pace
capace
di aprire i sentieri nascosti
riposti
nel cuore e negli spazi del mondo
nel sogno profondo
che tutto è bene
che spariscano le pene
che si apra la strada alla vita
spianando una dolce salita.
Due sensazioni :gioia e speranza
un’ alleanza
che si realizza nell’ attesa
dall’oggi e domani contesa
La gioia è vitale
cura il fantasma del male
una logica follia tra riso e pianto
preghiera e canto.
 

Portami nel tuo posto , speranza.
Quando
mi attanaglia l’ansia del domani
quando
il video del mio giorno è spento
quando
la preghiera spiegata ai margini della sera
non sa darmi pace
portami nel tuo posto , speranza
su quel ponte che lega
l’oggi al domani
al di là della tua porta
che se pur di tanto in tanto stride
illumina di luce la mia attesa.
 

Una guerra a pezzi
Bisognerebbe pur fare qualcosa
per questa guerra a pezzi
sparsa in tutto il mondo
che è un urto nel cuore
Legittima difesa ?
No, chiediamo la pace.
Terroristi scendono in campo
come in una partita a scacchi
ben preparata , ben coordinata
con mitra puntati
e intanto l’uomo cade
senza sapere il perchè
il dove e il quando
e il pianto gli resta in gola
Lasciare che il tempo trascorra ?
Non è detto che poi sia meglio!
Il tempo che passa non risolve
ma assolve, come sempre ,
ogni diavoleria dell’uomo
 

Avete presente i ricordi ?
Avete presente i ricordi ?
Sì , proprio quelli
penombre della realtà
che nascondono la verità
e sembrano frammenti incisi
dalla trasparenza del tempo
All’ ombra del silenzio
ti ritrovi a cullare
le carezze non ricevute
i baci trattenuti
il pianto a dirotto
le luci della giovinezza
e tra un sorriso interrotto
e una smorfia delusa
il ricordo appare diverso
come un ago
che cuce la memoria
delle cose dell’altra sponda
che ibernate ritornano
dopo lustri di oblio.
 

vivere la gioia…
è gioia di vivere

*Tanka
Solo tu ,gioia
puoi togliere chiodi
chi è in croce

luccichii di sorrisi
illuminano visi
 

Stagioni, modellati dal tempo.
Il sole si dissolve
al crocevia delle nuvole
nei giorni di Novembre
Fiato di scirocco
gocce di pioggia
nostalgia e tristezza
intrecciano le sue vesti .
Un nome per ognissanti
un fiore sulla tomba
l’ultima foglia sull’asfalto
il parco infiammato di giallo
punteggiato di viola
si gelerà per il freddo dell’inverno
E i boschi , se pur del tutto inospitali
spogli di pioppi e d’abeti
per il taglio del Natale,
diventeranno i solo capaci
di spiccare tra la coltre nevosa.
 

Privata proprietà
Saliva la nebbia con il suo velario
la pioggia le faceva da scenario
nubi biancastre dietro al casolare
s’ammassavano con il loro evaporare
Il giorno ormai pallido
si scioglieva sotto un cielo squallido
io , con passo attutito,
mi affrettavo sotto il manto dell’infinito
lasciando l'impronta umida
sulla terra di pioggia tumida
Come all 'orizzonte che non si vede il fondo
del mare ,del cielo perché è profondo
così il mio sguardo s’incrociava proprio là
dove nulla si vede , privata proprietà
 

Il filo lungo del pianto
Il dolore è un grido intimidito in gola
un sudario avviluppante al silenzio
al lungo filo del pianto
tra il tramonto e la notte
lo senti scorrere a precipizio
Se ne sta tra noi e il cielo
se pur nessun dolore
vien giù dal cielo
se non l’amore .
Per la paura di perdersi
nel suo labirinto e confrontarsi
infin col Minotauro
rimane in lista ,
forse per una svista
nell’angolo della nostra mente
L’unico modo per non disperarsi
e affrontare l’attesa e combattere
con un sentire , amare , rapportarsi
abbarbicati al braccio del tempo
il cuore se pur senza pace sempre vince .
 


Quando brilla la luce dell’autunno
Autunno, voce fascinosa
si mescola alla rugiada
che bagna il passero dalla voce dolosa
caduto nelle foglie secche della strada
Sul balcone una brunetta
prepara le castagne da arrostire
con il giovanotto dal fiasco da riempire
appieno con il sapore del suo vino.
Ma , quella che più di tutto colpisce
è la biondina piena come la luna
che si asciuga le mani al suo vestito
e intreccia i suoi capelli e la vite
il suo sorriso segue i suoi piaceri
di certo i suoi pensieri e doveri .
Il giorno dal profumo dell’uva matura
dai moscerini all’odor di clorofilla
apre la porta alla notte ormai stremata
che al buio ripercorre le ombre della giornata
nelle stanze dell’anima dove però
brilla ancora nel bicchiere
la luce dell’autunno con la sua ebbrezza
e , come chi disse nel suo infinito
“è così dolce il naufragare”
nel risveglio del mattino
che cancella le asprezze affrante
inciampando con il piede ancor sognante
 

Fino a quando? Fin dove?
Haiku
*Colgo il tempo
dal vivere intenso
a me propenso
***
Fin dove?
Là ,dove l’amore non ha termine
Là, dove non c’è amicizia a termine
Fino a quando?
Finchè il tempo che non vedo
fermerà lo sguardo
nell’estremo segno del mio spazio
dove l’ amore e l’ amicizia
hanno fatto un progetto ,
quello di vincere il tempo.
 


Una giornata da sogno
All ’improvviso si apre il cielo
il suo colore appartiene al mio sogno
metto le scarpe sulla mia testa
anzi, meglio ancora a piedi nudi
cammino tra le sue vie
in compagnia delle mie fantasie
Vado incontro al sole che sorride
alla luna, ai suoi grappoli di stelle
leggo alle nuvole il mio libro del giorno
e respiro una boccata d’aria fresca
Una giornata da sogno
E’ come vedere da vicino
la luce accendersi
con il tramonto spegnersi
Da questo mio belvedere
rovescio sulla terra
quel che lei mi ha negato
o quel che io ho rifiutato
Nel buio della notte
apro le ali ai sogni inespressi
con il richiamo e il canto di fate
Il guardiano del mio sogno
non tiene chiuso l’uscio della terra
mi ha riempito Il sonno di colore blu,
mi ha fatto provare il respiro dell’immenso,
ma il mio respiro è legato quaggiù
sulla terra , sotto la luna
a cogliere raggi di sole
tra le fronde dei miei amori .
 

Vi sembra questo possibile ?
Faccina triste , faccina sorridente
cuore che batte affannosamente
son diventate le nostre emozioni
sono solo segni di animazioni
Una smile , sostituta della parola
di qua , di là sui telefoni vola
è capace di poter comprendere
un diverso idioma solo sulle tastiere .
Ma , l’odore del caffè prima di berlo,
o il profumo del pane prima di morderlo
si possono sostituire con una smile ?
Vi sembra questo possibile ?
La vita è diventata un silenzio parlante
un dialogo simbolico dilagante
Le emozioni sono i nostri momenti
ai nostri sensi appartenenti
alla vista ,al tatto , al gusto ,all’ odore,
ogni loro segnale lo portiamo al cuore
Un profumo , una parola ,un colore ,
può aprire la porta alla poesia e all’amore
ad un bambino , alla montagna
al verde di una campagna
al mare , al pranzo di natale
alla gioia , tristezza quando ci assale .
 

Il dolore è inflitto, inchioda e vince
Dante diceva riguardo l’amore
“ntender no la si può chi no la prova
a maggior ragione si deve dire per il dolore
perché il dolore è di chi veramente lo prova
La sofferenza toglie la felicità
corre il rischio di non accettare
il possibile dolore e cade in quello del patire
e fa fatica a relazionare
il soffrire con la vita e aspetta di morire.
Il dolore vincola , rovina l’esistenza
ma se è vero che nella poesia c’è sapienza
si può vincere prima ancora che ci colpisce
con la potenza dell’amore che il male aborrisce.
 


L’esame del passaggio
Non è fissato né anno, né giorno
né tesi da discutere intorno
il Maestro senza farsi vedere
esamina le doti false o sincere
il percorso della tua vita
dai compiti abbellita o abbrutita
compreso il programma in attinenza
alla gioia o alla tua sofferenza
Sparpaglia tutti gli appunti
dalla Santa Commissione aggiunti
qualche tema prende in considerazione
di certo senza alcuna raccomandazione
per assegnarti un possibile posto
dai tuoi compiti ben corrisposto
al buio o al sole
non perché Lui lo vuole
per tua libera scelta tra bene e male
con o senza il voto finale.
 


Siamo tutti poeti, perchè ...
la poesia è un coro di voci
musiche di luci
deve essere intonata
con le parole che
hanno visto
udito
toccato
inventato
un cuore che si apre
a raccontare ogni soffio
ogni bufera
per curare la ferita
perché non sanguina
è un’arte magica
che può curare
il dilemma del passato
o perderlo nell’oblio
E’ il battito che genera
o corrode
ogni amata cosa
che ci appartiene
e se la rima non combacia
con bacio
fa rima però con audacia
 

Cosa mi dice Settembre?
Si smorza pian piano
sul silenzio del mare
Settembre
la spiaggia ormai vuota
lascia morire anche
il ricordo d’acquamarina
Cosa mi dice Settembre ?
Mi dice
che il vento
fresco di murgia
picchia sui vetri
della finestra
ormai chiusa all’estate

… muta la stagione
tra spugne di nuvole
pregne d’autunnali segni
 

La maglia del rimpianto
Il rimpianto mai abbandona
la maglia dell’affanno
I ricordi s’intrecciano
sui ferri del presente
lavorandoli con i rimorsi
vengono un po’ sparsi
tra punti diritti ,rovesci
a legaccio
Lavoro senza fine
come la tela di Penelope
perché il filo della memoria
s’ intreccia sempre con il passato
Se pur con il ferretto a treccia
abbellirò il viso
con il punto a grana di riso
ci vorrebbero , chissà ,
ferri speciali dell’oblio
per far passare davanti a dietro
tutti i punti nefasti
 

La poesia …perché
La poesia è come una pillola, perché
della mia vita cura i perché
sono triste
la felicità esiste
perché tutto ha un inizio
una fine , se è vero o fittizio
un rantolo , un vagito
e nel rantolo c’è poi un vagito ?
Il mare ,perché piange sulla scogliera
il giorno ,perché sfuma nella sera?
Pensieri da velare
fantasie da svelare
tra flauto e lira
ad Euterpe e Erato spira
resta sempre poesia stentata
dubbiosa ,strappata
un prodotto non garantito
chissà se poi è gradito ,senza
data e né scadenza
per non rischiare di intossicarmi
illudermi ed ammalarmi .
 

Ma noi cosa possiamo fare?
Partono
vanno su una strada bagnata
per loro nulla è lontano
tutto è possibile
sul quel tratto di mare
verso il sole dei paesi del sud.
Vengono
affrontano
fughe sul mare
uguale dolore negli occhi
con mille palpiti risonanti
tra perdite e speranze
Abbandonati
battono la fame e la morte
toccano i nostri sentimenti
Ma noi cosa possiamo fare?
Troppo popolato
è diventato il nostro mare
in molti lo pensano
non c’è più posto
nella fila di chi aspetta un lavoro
Stanno rendendo la vita difficile
alle nostre future generazioni.
Meglio aprire le nostre porte e case
dare accoglienza a chi non si può più accogliere?
Nella nostra terra resterà un disperato estraneo
perché non aiutarli nel loro ambiente naturale?
Intanto brilla sull’onda il loro viaggio
insieme al loro lutto ,piangono in silenzio
il loro andare nella notte sanguinante
schiamazzano
dietro quel muro senza finestre
dove si barcamenano anime
senza più fiato né voce.
 

...è già tanto che diventi poesia
Con o senza rima
la poesia arriva
da una musica nascosta
nel silenzio fiorito da Dio
da un ritorno di sentimenti traditi
da raggi che brucano brume
e si fermano al tramonto
sfumando nei ricordi
nei sogni di lune
anche se ogni tanto
nel nulla finisce
E’ come un girotondo
tra percorsi del tempo
sentinella degli stupori
delusione che indugia
su giorni senza senso
La penna alle dita
arriva per caso
a volte mi svia
...è già tanto che diventi poesia
 


Il tempo…una lama alle spalle
Il tempo è vago
per chi lo registra sulla pelle
solido nell’anima
Tra guizzi di umori
e sorti tra le mani
la gente va
per anni e stagioni
poi viene registrata
nel calendario perpetuo
che non ha quadranti o lancette
L’esistere esiste,
ma non ci appartiene
Se prima cammini sicuro e veloce
poi stanco ti appoggi al braccio del tempo .
L’unica traccia che resta
siamo noi , nuvola che al ciel ritorna .
Chissà se arriva il momento
alla carogna che inquina la buona erba
pensare che il suo tempo è breve
se pur sembra lungo
come quel treno che alla stazione ritarda
 

Nessuno mi ha mai chiesto …
Perché ho bisogno di fare poesia?
neppure io , forse è solo una mania ?
Mi sento poeta
ma non sono un poeta
scrivo, se sono preda del vento
del momento
che intreccia i miei versi
qua e là dispersi
su di un display senza cineprese
e sotto le mie luci accese
mi sento come foglia caduta
ma non perduta
dove l’infinito nel mio finito avanza
con il sorriso , la tristezza , ma non è abbastanza
credetemi , il mio stile devo sempre lucidare
non mi basta guardare , ascoltare
ho ancora tanto da fare per imparare
a dipingere il quadro della mia quotidianità
con la mia modesta penna e creatività
il monte Parnaso devo ancora scalare
per dire ai grandi poeti
Perché ho bisogno di fare poesia ?

[palido si fece sotto l'ombra / sì di Parnaso,
o bevve in sua cisterna(Pg XXXI ]
 

Ed ora …
Ora siamo a cavallo , in groppa
all’ estate , che alla fine galoppa ,
e a settembre, che dice di disfar le valigie
di abbandonare le battigie
lasciandoci alle spalle assolutamente
i fotogrammi dell’estate seducente
All ’ alternanza di scambio ci abbiniamo
e nell’andirivieni le loro vesti indossiamo
spumosi di sogni , di luci di stelle
spumeggianti di vino , di libri e cartelle
 

Niente di speciale, insomma … solo un’amica
In un mare di gente
in un grido nel deserto
gli amici si raccontano
si aiutano all’inizio
e si consolano alla fine del giorno
Niente di speciale , insomma,
qualcuno che ogni tanto tace
per fare parlare te
questa è l’amicizia ?
Una virtù fondata sull’abitudine
come diceva Aristotele,
non se ne può fare a meno
Intanto è da tempo
che ancora aspetto
niente di speciale , insomma
l’amica a cui posso dire
non posso fare a meno di te.
Assaggia i suoi umori
cogli i suoi frutti
vieta il possesso
difendila e proteggila
se davvero credi di averla capita.
No , non brillano come stelle
ma al buio diventano delle fiammelle


Pazzia o speranza ?
Cosa fa la speranza ?
Mi fa pensare ad una positiva risultanza
e mi fa ripetere sempre la stessa cosa
perché spero in una fine luminosa
Di tanto in tanto , però ,un dubbio mi assale
Che sia la pazzia la principale concettuale ?
Fermarmi però è da codardi ,perché frattanto
ciò che mi resterà sarà il rimpianto
di aver respinto dalla speranza il suo sorriso
per nasconderlo nella pazzia del mio viso .
 

 

Colui che ama , lascia amare!
Dalla casuale intersezione
di un incontro fisico o spirituale
nasce un’ addizione di effetti
una sottrazione di difetti
una giusta divisione degli affetti .
In questa strana scuola della vita
bisogna sempre cercare
per trovare, forse , chissà
il posto possibile che l'amore occuperà
con uno ,con dieci e in qualsiasi modo
fin che la morte non li separerà
anzi meglio dire, fin che la morte li unirà .
Ciò nonostante quel che si pensa di Lui
quello è l’ Amore che ti indicherà
il risultato delicato del finale
 

Noi siamo i soli guardiani di quel faro !
Il tanto cercato senso della vita
c’è chi lo trova facilmente
chi non si crea il problema
sta bene così: beato lui !
C’è chi lo cerca disperatamente
dipinge , crea , studia , oppure
beve , si droga o vola dal balcone
lo respinge o lo posteggia piano , piano
Ma noi chi siamo ?
Siamo i soli guardiani di quel faro !
Grande mistero è la vita
è come la luce di un faro
moltiplica le ombre
ma resta sempre una luce misteriosa
per chi nel buio di una notte dell'anima
cerca uno scoglio che prende il sole
riflesso o di passaggio
Com’è straordinaria questa vita tanto normale.

Ci sono due tipi di luce – la luce che illumina
e il bagliore che oscura. (James Thurber)
 


È proprio vero, non siamo mai contenti!
Dopo giorni in apnea
nuvole logiche e vaganti
ora hanno il pianto dentro
e chiudono il volto al sole
Non è un miracolo , c’è chi ha pregato
che la pioggia a foggia di cascata scrosciasse
e il mare schiaffeggiasse.
E allora , decidiamoci !
Vogliamo il fresco o il caldo
per buttarci nel mare in bichini
o con l’ ombrello ?
E’ proprio vero, non siamo mai contenti!
Il vento sta spazzando i castelli di sabbia
e gli ombrelloni magari aspettano il caldo
Intanto il ferragosto si avvicina
e la gente dal lavoro si allontana
e spera che l’estate rimanga
e magari che ritorni l’afa.
 

Chissà cosa succede lassù .
La terra sarà il giaciglio delle stelle, stanotte ?
Chissà!
Una luce di una stella taglierà il traguardo, questa notte ?
Chissà !
se nel pozzo dei miei desideri, finirete
stelle delle notti liete.
Appuntamento per gli innamorati è salire
fino al tuo sorriso luna, con te gioire
come quei grandi re dello spazio che strizzarono
l’occhio al mistero e telemisurarono
ciò che solo solo Dio può misurare
e tessere tele di speranza dal suo altare.
In questa pagina azzurra vedo una stella
non di certo della speranza la sentinella
ma ringrazio quella stella che Lorenzo
ha saputo dare a noi tutti, auguroni Lorenzo.
 


La luna blu
La luna piena
culla la fine di Luglio
il suo passo riflesso
si raddoppia nella notte
la sua luce ”blu “
brilla di più
nel cielo blu
Nel mare con il mare si gonfia
sull’onda su onda s’impenna
s’avvinghia alla terra
all’ ombra nella sua ombra sparisce
nelle acque rivoltose o limpide affonda
in silenzio, senza bussare, in Agosto entra
lasciando libero il cielo alle stelle.
 

Ti sento lontana , poesia.
Ci sono giorni che nemmeno
un luccicare tra alterne fasi di lune
un miracolo d’amore
diventano esigenze di rime
e non riescono a trasmettere
una vampata d’emozione
Ho paura , perché in questi giorni
ti sento lontana, poesia.
Sosto dietro il tuo muro silenzioso
ti chiamo per aiutarmi a ricostruirlo
se pur da sempre ogni pietra
per me diventava verso
Averti per compagna chissà se guarirà
la mia lunga insonnia che ora soffoca
il mio grido d’ispirazione
Ti chiamo ,aiuta questo povero poeta
perché il suo cuore rotola
nel labirinto del silenzio
dentro c’è il pianto
fuori la tristezza
che soffoca ( all’uscita ) il grido di gioia
C’è sempre una fermata , una sosta da fare
ma anche delle mani forti per alzare una casa
di fresca ombra dove aspetterò un nuovo verso
da sostare su questa splendida pagina azzurra.
 

Luglio scalpita dentro di me
dal primo giorno che vidi la sua luce.

Il tempo cresce nel ventre del sole
e giocano le stagioni sulla scacchiera del cielo
tra facce di lune e luci di stelle
dal primo raggio dell’alba
fino all’ultimo della sera
Luglio ,tra mare e spiragli di sole
con il suo caldo fiato aprì i miei occhi
al segno zodiacale del Cancro .
Da una treccia bruna ai capelli sbiaditi
dall’ infanzia fino ai primi miei affanni
sfumano i ricordi e i fumetti di sogni.
Silenzi , tenerezze, vampate di poesia
nel mio cammino vado risalendo
e dove c’è angoscia porto un po’ d’ amore .
 

 

Un quadro di gran valore.
Ho in casa un quadro di gran valore
con cornice di alluminio al centro del muro
esiste solo un gran pittore
che possa aver dipinto uno scenario così puro
La sua lastra di vetro riflette la luce dell’aurora
della sera con i suoi toni calanti
che nel mio cielo polveroso di arancione si colora,
e quando si accendono i buchini scintillanti
il blu ,il nero , il disco bianco ,diventano diamanti
Lo sfondo di mare in quello scorcio spaziale
sembra racchiuso in un paesaggio normale
invece no, le stagioni si immischiano ai colori
ai gabbiani , ai profumi e agli odori
Ogni giorno il mio quadro ha più valore
la firma di quel pittore è scritta nel mio cuore
un dipinto mozzafiato , pardon , volevo dire
che dà forza al mio respiro e fa gioire.
 

Ti sto ancora aspettando , amico,
vieni , altrimenti la cena si raffredda.

Aleatoria è la parola amicizia
la verità è che se non c’è
se non ti interessa come sta
cosa fa quel tuo vecchio amico
è come morire
Dovrebbe sempre essere dentro di te
come quando una canzone
ossessiona la tua mente
e canta sempre con la tua voce
Amico, tu con la mia tristezza
io con la tua allegria e viceversa
cammineremo su sentieri diversi
con in tasca semi che semineremo
a modo nostro scivolando
dalla clessidra delle nostre mani
se pur non non fiorirà l’amicizia
può servire per ritrovarsi ad essere
non come quando prima
non eravamo niente.
Vai avanti amico che ti seguirò
se percorriamo la giusta strada
ci ritroveremo in una stretta di mano
in un abbraccio, se pur in un pugno
Ti sto ancora aspettando , amico,
vieni , altrimenti la cena si raffredda.
 

 

[Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te! Emily Dickinson,]


Il mare di Campomarino
Un cielo capovolto
in una conca accolto
dove l’onda batte nell’orecchio
dalla conchiglia raccolta.
Un manto marino
di orizzonti limpidi
dove una vela bianca
diventa un arcobaleno
Senza fianchi rotondi
ma solo dune di sabbia
una pittura che parla
ed esplode nell’urlo divino
Qui è Campomarino
nei colori e profumi
che s’alzano fumanti
dalle onde frangenti
precipizi di luci
che frusciano come raso
nel celeste sfumato
che si staglia e grandeggia
in scaglie di sole
La sua acqua :
cristallo senza ombra di falso


Anche se…
Se trattengo il respiro
libero l’amorosa rete
dei desideri della notte
anche se
al mattino la riempio
di sensazioni adulte
e di sospiri repressi
anche se...
mi rattrista sapere
che forse cadranno nella rete
dello spreco dei giorni perduti
Anche se
l’avrò rinforzata
con qualche filo di ragione
avrò forse calmato il cuore ?
 

Il regno dei cieli cos’è ?
I discepoli dissero a Gesù,
com'è il Regno dei Cieli?
Ve lo racconterò in parabole :rispose Gesù.
È un mistero coperto da veli
è come un forziere pieno d’oro
per chi lo trova sarà un vero tesoro
Una perla preziosa di un grande gioielliere
che vende tutto per poterla avere
è una rete che raccoglie pesci buoni e cattivi
per poi dividere i buoni dai cattivi
Il regno dei cielo è come un padrone
che ha una vigna , per i vignaioli un amicone
Un seminatore che sparge il seme
dove più e dove meno e poi teme
che non possa crescere il grano
ma il suo attendere non è invano
E’ come un granello di senape , piccolissimo
per poi diventare un ortaggio grandissimo
Il regno dei cieli si può paragonare al lievito
con farina impastato e con amore condito
Perciò ascoltate le mie parole
se siete saggi costruitevi la casa sulla roccia
al riparo dal vento e dal sole
e solo amore entrerà a goccia a goccia
 

 

Il tempio degli scogli
Pascolo i miei pensieri
tra i colori del cielo
i profumi del mare
già pronti ai ricchi frutti dell’estate
e, mi fermo a vegliare
le spume della risacca
come braccia aperte
accolgono il ritmo bio/logico
dei battiti del mio cuore
in cerca di un segno d’amore
per poi raggiungere i fondali
intrisi di verde ,di nero , turchese
e aspetto , tutto, nessuno, chi lo sa
su quel tempio degli scogli resto là
con il mio sguardo orlato di nebbia
sui binari immaginari dell’orizzonte
per sparire là dove il mare si tocca con il cielo


L'azzurro di poetare
Il tempio della poesia
[Con due Tanka ringrazio tutti ]

Spa/zio az /zur /ro
Do/ ve -ci - pa/ sco/ lia /mo
Ver /si di /ver /si

Un -ap/ pro/ do mor /bi /do
Ri/ tro/ vo -di -pen /sie/ ri

di –po/ e /si/ a
che -non- cam/ bia co/ lo/ re
col cam /bio cli / ma

pron/to ad ac /co /glier/ti
Lo/ ren/ zo, Pie/ ro , San /ti
 

 

Il gioco della ricchezza e povertà
Povertà e ricchezza
pochezza e pienezza
con loro giochiamo
e di vincere speriamo
Da che parte vuoi schierarti ?
A chi vuoi affidarti ?
Con chi arricchisce solo già chi è ricco ?
O con chi ha un grano e dona un chicco ?
Quale parte a loro spetta ?
Quale sorte li aspetta ?
Gli applausi ben condivisi
sono anche ben divisi
dalla misera parte che sta con Dio
o dalla gran parte che si crede Dio?
Nel silenzio estremo può capitare
che solo nella povertà si può ritrovare
la luce dell’aurora , la ricchezza di un tramonto
nella cruna insaziabile del giorno poi farne il resoconto.
 




Che non smorzi mai l’azzurro!
L’umiltà è saggezza
perno della nostra grandezza
io la ritrovo in questo sito
da Lorenzo ben accudito
con la più grande certezza
della sua modestia e chiarezza
Un cielo azzurro , con o senza stelle
che importa , è aperto a fanti e donzelle
con o senza talento, senza vento di guadagno
o di lucro per Lorenzo ,sincero compagno
Qui risuona il canto dell’amore
delle emozioni che nascono dal cuore
Si entra senza bussare
con correttezza lui fa posare
con le regole del bon ton
poeti e commentatori senza eccezion.
Sia per ritardi tecnici o di salute
sia per altre cause intervenute
a volte non ho tempo per sostare
o una vostra poesia da commentare
vi assicuro , però che il mio pensiero
è con Poetare , con il mio “MI piace “sincero.
 

Maggio /Mamma / Maria
Maggio ,tesse ali di speranza
Mamma, in lei ti ritrovi sempre bambino
Maria, piange sugli incendi profani
della terra giaciglio dei Suoi figli
Madre per amore , donna da amare
Sei l’emblema dell’abbraccio d’amore
Sei Madre, sei Una , sei tutte le Donne
impigli nel tuo nome i profumi , i colori
il grido degli uccelli ,dei disperati ,
dei respiri caduti nell’intrigo
di sussurri d’ angoscia.
“Rosa , fresca, aulentissima “ Vergine
ci nutri come l’ atteso bicchiere di acqua fresca
sul davanzale della nostra finestra assolata.
 

 

La Trinità coinvolgente /sconvolgente
Il concetto di persona, applicato alla Trinità
cambia di significato e diventa correlazione
in Dio esiste un io , un tu, un noi di relazione
della realtà ,di modalità e comprensibilità
Vivere in una posizione di derivazione
e in protensione
per il cristiano è vivere di verità , carità
alla luce della Trinità
In Cristo c'è un uomo
un Adamo nuovo
che si ritiene e si professa Dio
perché se Gesù non è Dio
allora Dio non è con noi
e lo Spirito Santo non è in noi.
 

Seguo…vago…sposto
Onde sgombre
da ombre fonde
……………..seguo
negli intervalli del tempo
………………vago
sui fogli dei giorni
nello sfarfallio del cielo
sulle rotaie del mio treno
sul filo degli occhi più lontani
……………..sposto
le luci alle mie stagioni
per sentire l’odore dell’erba fresca
La verità è che bisogna accettare
di ogni tempo qualcosa di bello
senza sapere il perché ritrovi la traccia
della foce e ci arrivi se incroci le braccia .
 

Due tanka – Ama il vero/Odia il falso
***
Odio/amore
gli interscambiabili
di un legame
dove Eros, Thanatos
palpitano insieme

***
Ama amico
solo ciò che è VERO
odia il FALSO
la pulsione di vita
la pulsione di morte
 

Un giorno diverso…
[Amore & Odio le due grandi forze
cosmiche generatrici.
]

Tanto tempo fa
lei disse: “ ti amo “
l’amore che io sento
è forte come la roccia del mare
ma nel tempo si consumò.
I baci si persero nell’onda
che in preda alla marea
da alta diventò bassa
come il loro amore burrascoso
celato da una nuvola fedifraga .
In quel giorno di diverso
ovviamente era solo l’amore
che fingeva ,credeva
pretendeva ,comandava
e non si lasciò andare al dolore
ma alla rabbia e all’odio,
chissà ,però, se il sentimento
rimase inconsciamente lo stesso...

Paulo Coelho: Il Signore ascolta le preghiere di coloro
che chiedono di dimenticare l'odio.
Ma è sordo a chi vuole sfuggire all'amore

 

Giocando con i miei ricordi
Andiamo amico americano
a riscoprir insieme l’essenza
del mito ,del bello della mia Taranto
insieme a quel tocco di scirocco Jonico

Beautiful ! Era il suo commento
ne fui orgogliosa , in una silloge di stupore
ne fece un sommario di bellezza
tanto che il mio cuore parve gioire
come per gioco
giocando con i miei ricordi

Cercavo di ricucire qualcosa
che riportasse il passato nel presente
senza tralasciar di far qualche battuta
sull’angosciosa e attuale situazione
e qualche rimpianto per i tempi andati
più sani e più tranquilli.

Vagavamo intorno a paesaggi di età diverse
oggetti e arte impressi sui muri del museo
zampilli di luce antica perché si sa
la Magna Grecia è diventa Puglia
e Taranto , la nave di Ulisse a lei legata
Ogni tanto fa bene tornare all’amore nativo
perché la mia terra , i miei cari
sono ciò che porto nel cuore e sulla pelle
 

Un tanka + haiku [ per credere ]
E’ necessario
rotolare verità
nelle falsità
Farne un gomitolo?
Cosa impossibile!

Paradossale
è raggomitolare
vere verità .
 


Nel suo quadrante scaglio la testa
Tra un accordo e un disaccordo
il tempo viaggia, è fuggiasco
sul piano/forte dell’oggi
traccia note
in un capo/verso segni
che ti faranno compagnia nel tempo
Assopisce pensieri
il suo itinerario resta scritto
sui solchi delle nutrite rughe

Vorrei fermarlo un po’
ma lui mi sfida
mi sfugge e frantuma tutto
e se lo perdo è tempo perso
A fianco a fianco me lo ritrovo
diventa speranza , attesa
tra guizzi di lancette
soffia venti
scandisce gli anni
e segue la sorte
Nell’ orologio senza più sfere
scaglio la testa
mi arrendo al suo cammino .
 


 

I colori del 25 aprile…
Se il verde aleggia
la speranza caldeggia

se il bianco è  candore
sarà   l’icona dell’onore

se  il rosso fa ancora paura
dobbiamo ancora portare l’armatura

Se  oggi , 25 aprile , festeggiamo  la libera  Italia 

ricordiamoci  di ricolorarla   di speranza, pace, allegria

Sconfiggeremo  la morte
cambieremo  la  sorte
se insieme ci stringiamo forte.
 

La loro avventura è diventata tristezza.
Barche giganti , di cartone , silenziose
scivolano su tratti di mare speranzose
strusciano allo spumeggiare delle onde

Viaggio breve se misurato in miglia
lungo un'eternità
se misurato in paura ed assurdità

Tremore di sussurri , avventura tragica
loschi scafisti che spariscono nel nulla
lasciando bambini all’ onda che culla

Quanto è lunga la loro speranza
più lunga della loro vita vissuta
o quel breve di tratto sul mare sbattuta

La loro vita ondeggia paurosamente,
sul mare che si gonfia , li avvolge
in un momento e poi più niente

Sospirato viaggio in quel secchio di mare
traccia speranze, ora solo bare
la loro avventura è diventa tristezza.

Accogliere è diventato un dovere dei cristiani
però non solo per gli italiani
la miseria abbraccia anche noi.
 

 

La Xylella in “terra dell’olio” , che ièlla !
Frutto sincero , generoso
non solo condimento saporoso
legna , luce , ristoro
per Omero “liquido d'oro” .

Sei olio santo sull’altare
ramo per la pace, culla per riposare
dai fiori bianchi delle mignole
spuntano olive che brillano al sole

Respiri tristi si nascondono
nel solenne uliveto senza olio
voci di dolore al cielo salgono
vuoto resta il dolio

Sei il mago di luce e di verde
per la mia terra che non perde
del suo olio il buon nome
e rifioriranno le folte chiome

Cantaci , ancora, ulivo
il tuo celebre brano rimasto vivo
nei nostri cuori ,quando i poeti a te
si rivolgevano e incoronavano i loro re.

Sospira l’ulivo per il malvagio destino
di questa terra rossa del Salento
che porta alla fine l’abbattimento
degli ulivi e del nostro” Olio di Oliva “ divino.

[sotto un ulivo si ritrova Odisseo
quando scampò ad una tempesta
Poi i due, seduti ai piedi del sacro ulivo,
meditavano la morte dei contendenti superbi*
]
 

Sarà memoria o rammento di sogni …il giorno
Il giorno si chiude
in un bacio della buonanotte
e il suo rintocco impetuoso
resta immobile nel sonno
Luci gialle dei lampioni
restate accesi ad illuminare
gli oscuri reticolati della notte
riflessi nel sogno che teme il buio
per paura di restare impigliato
e l’alba non diventare sguardo .
Tra mani giunte ritrovo il calore
che allieva il peso delle ombre nere
e solo così sono certa che il dì mi sveglierà
nelle tue braccia , Sole.
Sarà memoria o rammento di sogni
quel confine di buio e di luce?
Spasmo di paura o solo un passaggio
come un bruco che diventa farfalla?

 

Ti fermai in tempo , luna !
Te ne stavi sulla mia testa
a disfare momenti di tristezza
nel cielo vagavi lesta
mentre io navigavo sull’onda furibonda
che spesso fa da ponte all’amarezza .

Ma, ti fermai in tempo , luna
mentre ti aggiravi sperduta
nella mia anima perduta

Una piccola luce ,all’improvviso,
cambiò il mio umore
la sentii leggera sul mio viso
il cielo cambiò di colore

il suono minuettò un sorriso
con voce soprana
si sciolse in melodia beethoviana
e il mio silenzio sospeso
conteso
tra fine e speranza
cambiò in gioia la mia lagnanza .
 

Haiku [ momento fantastico ]
Il tuo riso
attimo condiviso
sul suo viso
 


Home page  Lettura   Poeti del sito   Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche