Poesie di Antonia Scaligine
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Chi sono? Cosa faccio? Factus sum mihi magna questio, disse S. Agostino l'uomo stesso è una domanda. Sono Antonia Scaligine , ho 66 anni, abito a Taranto. Il poeta Carlo Chionne ha scritto che la mia poesia è: LA MELODIA DELLA SPERANZA- è un gomitolo che sembra voler sfidare il lettore a ritrovarne il capo. La poesia per me è legata sempre alle emozioni,al sentimento, ma è anche invenzione che diventa storia, memoria, nostalgia, oppure un discorso su me stessa e con Dio. Credo sia questo il messaggio, senza pretese e molto candidamente sta al fondo delle mie modeste composizioni e nei vademecum che ho pubblicato per uso privato . |
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Ma come dare alla vita
una giusta regolata ?
Io non dico
cosa è la vita
se pur si sa che è tempo
che non possiamo sottrarla al tempo
Ma come dare alla vita
una giusta regolata ?
Se vissuta tra cose sane
può dare gioia
e ci tiene lontani
dalle troppe voglie effervescenti
scintillanti
spesso ci sorprende il dolore
che ci colpisce come una dura pietra
quel dolore non può essere pensato
ma solo sofferto e curato
e se il corpo non si stacca
dalle cose materiali
l’anima viene ferita
allora …
con stupore cerchiamo l’anima
per dare una giusta regolata
alla vita reale
tra repentini balzi di gioia e dolore
tra voli e inabissamenti
percosse e carezze
quella vita che spesso smentisce
le cose che sogniamo
“noi siamo i naviganti della vita”
timidamente o sfacciatamente
la palpiamo, la esploriamo
se passa veloce dà angoscia
se non passa dà noia
Pace è la vita
e se c’è all’esterno
la sentiamo dentro
la vita rafforza
al domani dà forza
e il presente non smorza
quel che conta è vivere con il cuore
perché ogni attimo ci sorprende
e si rivela nel battito del cuore
Parole
con il cielo e il mare dentro .
Quando i colori
si confondono in un regno
in cui mi dileguo volentieri con loro
vorrei avere un pennello una tavolozza
una spatola per fissarli sulla tela
Come vorrei essere una pittrice?
purtroppo non lo sono
Cosa mi resta , allora?
Avere fra le mani una penna
e i colori diventano parole
che hanno dentro
l’ azzurro del cielo
il verde del mare
il rosso di un tramonto
il brillante delle stelle
l’argento della luna
non saranno di certo
affascinanti
come quelli di un dipinto
ma agli occhi di chi sa spingersi
in un oltre avvolto di bellezza e di mistero
rivelano una luce inaspettata
che si accende tutti i giorni
nell’azzurro del cielo
tra nuvole bianche
cullate dal vento
nel verde del mare
con una vela che si dondola sull’onda
il tutto se pur non è una grande poesia
diventa una tela di parole
con il cielo , il mare e il divino dentro .
Ho raccolto una conchiglia...
Ho sentito il mare
ondulato
increspato
tra promontori rocciosi
sereno ,argentato
come nelle notti di plenilunio
cangiante è il suo vestito
mutevole è il suo canto
come quello di serene
ammaliatrici
È un cielo capovolto
vorrei confondermi
con la sua risacca
ma preferisco la riva
è più sicura
Ma dove portano le acque del mare ?
Per Ulisse verso casa
per Colombo lontano
dalla terra desiderata
Ogni goccia di mare
è una goccia di vita
non muore
s’apre ad un’ altra vita
diventa oceano
ci travolge come il vento della speranza
S’impenna onda su onda
e si avvinghia ad un terra migliore
unisce i paesi che divide
e si fa
cammino sull'onda a
lascia l'impronta
di passi pesanti
a riva trova
il suo riposo
spesso però la luce affonda
in una confusa marea di confini
e l’orizzonte diventa
un miraggio
Cosa ci resta dell'autunno?
Seduta sul greto dei miei pensieri
libero la nostalgia
le dolci emozioni di un tempo che stanno sparendo
quando le lacrime del cielo
s' intrappolavano in un cielo vermiglio
ricamato con caldi colori
quando schiacciavamo
le foglie accartocciate
dal pianto dentro
e fuori la tristezza
Cosa resta di quel tempo
solo il tempo che passa
e in silenzio dobbiamo frugare negli odori del vento
sperando di sentire il profumo dell' autunno
di vedere i fiammanti tramonti
di sentire il rumore delle caldarroste che scoppiettano per strada
sul carbone ardente
Ora tutto è diventato ricordo
che ritorna nel passo andato del tempo
Era il tempo ...
vale a dire
era l' autunno
che ora non c' è più
Ora si abbattono gli alberi
si distruggono i nidi
e l' aria che si respira sa di rapina, di guerra e di morte
Intanto si va
in settembre
in ottobre
in novembre
a disfare o aumentare le nostre inquietudini
e chino il capo
perché so che non indosserò più
quel tailleur
per vestire i miei giorni autunnali
Il ricordo
un ideale desiderabile o da cancellare ?
Tristezza di cose perdute
straziante fatica
come il sole tra la nebbia d’autunno
Ricordo
vieni da me
come un vento remoto
tra uno sfarfallio di petali di rosa
o di foglie ingiallite
vieni sempre
a portarmi briciole di un passato
a battere forte alle mie tempie
vieni a risvegliarmi le emozioni
i pensieri d’altro tempo
che mi raccontano
mi parlano
si posano nei miei silenzi
sul mio giorno incolore
o luminoso
a volte ,se potessi
ricordo
ti rimanderei nell’oblio
ma vieni
perché se tu non ci fossi
o non sarei più io
Ma cosa sarebbe la vita
senza il ricordo ?
Bella o brutta che sia
quando una cosa viene
ricordata
entra nell’eternità
anche se
non possiamo cambiare ciò che è già accaduto.
Come disse Stephen King
il passato può essere vissuto in due modi: come una prigione o come una fonte di
saggezza.
Che meravigliosa bellezza è il Creato !
Bianche , nere
a pecorella
draghi ,a stella
ecco le nuvole come pensieri cambiano
umori
disegni e colori
anche se dietro
il cielo rimane sempre quieto , impenetrabile
Lo sguardo si perde
tra quei giochi di luce
tra i loro spiragli
la fantasia a qualche immagine conduce
Che meravigliosa bellezza è il Creato !
Sono messaggi del cielo che scivolano
nel nostro tempo quotidiano
Otello diceva :E che so’ le nuvole?
Boh!
Però sono belle!
Si !Quanto so’ belle!
Vanno vengono
si fermano
e quando si fermano
sono nere come rapaci
sbuffano come tori inferociti, ma son fugaci
vaporose come batuffoli di lana
fili di seta
e di bambagia vanno senza una meta
A volte ti avvisano con tuoni e fulmini
Disciolte in pioggia sulla terra scendono
e le loro gocce su ogni fronda scrosciano
Son gocce di rugiada
son gocce di ghiaccio
che spesso fanno
guerra
alla terra
L’estate se ne va …
Avevi sul capo
il cappello a larghe falde
occhiali oscuri
venivi dal mare
dal monte cantando
camminavi
con i tuoi infradito
sontuosa
sulla sabbia rovente
ambrata di sole
e il mare negli occhi .
Con i capelli sciolti dorati
con abiti succinti
andavi
sbarazzina
sempre più bella
in armonia con il tempo
in sintonia con lo spazio
Vengo a spiarti estate infuocata
mentre te ne vai
remando nel mistero del tempo
Senza irridere il tempo
ora la luna è in fuga
le stelle non precipitano più sui sogni
la vite ancora acerba d’agosto
maturerà in un vino
che sferzerà la testa
e alzando il calice
si festeggerà l’autunno , l’inverno
Settembre non sei meno noioso
di quel ragionar d’amore
sotto la luna
ma i sogni cadranno
insieme alle stelle
come castelli di sabbia
e tutto finirà tra banchi e cartelle .
Eppure l’estate
se pur rovente
si ama
per le voglie e cotte maree
che finiranno tra tremule foglie
La paura
Cresce nel rito banale dei giorni
evento ordinario
che tra insonnia e dolore
si sfila pian piano
dal filo del sorriso
s’attorciglia in una smorfia delusa
in un pianto silenzioso
tra brividi e sudore
felpata sussurra
alla fine arriva
nel mondo insicuro
che corre
insieme al tempo
La sua voce è
guerra
dolore, morte,
futuro
Il suo nome è paura
compromesso facile
triste
aumenta nel buio
di una notte nera
nel silenzio di una stanza
tra ombre, fantasmi
voci passate
Son punti neri
che lacerano i pensieri
e la vita diventa
un incubo ad occhi aperti
Spesso diciamo :
non perdere mai la Speranza
Quella corda invisibile che unisce
l 'oggi al domani
Ti vengo a cercare
Speranza
per trovarti nei miei pensieri
nascosti tra i segni dei ricordi
se pur mi porti sospiri
e vivi nei miei respiri
con un segno di Croce
a te m’inchino
ai sogni svaniti nel nulla
e ogni mio sguardo su di te si posa
Ti cerco
sui fili d’attesa
al di là dell’infinito
oltre i confini dell’ eternità
Ti cerco nelle nuvole
in quella bianca e paziente luna
nella luce del sole
in questo mio sordo e buio silenzio
So che ti troverò
e tu speranza
mentre ti cerco
dammi la mano
proteggi il mio cammino
A volte ti perdo
proprio là dove tanto ti ho cercata
mi appari celata
dietro il velo di una nera notte
che teme la luce dell' alba
Vieni luna blu
Vieni , luna
mistico lume solingo
vieni su con le stelle
ad una ad una
su con la sera
che mette in fuga il giorno
Sei una bianca, sottile toppa
sull’uscio della notte
stasera
sei piena
nella crespa sera
dai luce al cielo
alle stelle
la tua doppia rotondità
spettacolare
rende felpata e romantica
la notte
che illumini
con la tua luce blu
nel cielo di agosto
vorrei che un pezzetto di quel cielo
lumini il mio silenzio
Mentre scendi sempre più giù
nel mare ti gonfi
tra le onde ti dondoli
lunisolare incanto
in voi io m’incanto
prodigio che resterà a noi ignoto
si scioglie solo
ai margini fedeli con Dio
Ecco agosto
l’ ultima sinfonia dell’estate
dove le calde sere
sanno di vento
di brace e di arrosto
già la mente echeggia
canti ,balli
ore di spensieratezza
con richiami di brezza
il mare bacia la sua sponda
e il respiro si avvolge con l’onda
Il cielo
fa cadere le stelle
sulle voglie delle pulzelle
e su donne dai folli pensieri
che strusciano tra riccioli biondi e neri
scalpitanti d’allegria , di colori
tra conchiglia di onde
sgombre da ombre fonde
Su uno sfondo di vele
che oscillano come candele
l’ estate nel suo calore abbacinato
dalle avventure viene animato
chimere e desideri
sfidano il sole
e prendendosi per mano cercano fole
la luna dalla luce limone argenta il mare
e il cielo sfoggia come seta la luce stellare
Per tutti i poeti del sito
per i bravi commentatori
felice agosto
Per te Lorenzo ,in primis auguri per il tuo onomastico, San Lorenzo
che ogni stella illumini i tuoi desideri
un caloroso abbraccio e un gioioso ,festoso agosto
Vorrei dire NO
Non voglio più cercare
altri motivi
che avvelenano la mia anima
per sventolarli nel mio silenzio
tra i miei perché…
vorrei dire no
al mio improvviso impeto di collera
se pur motivato e necessario
che rovina la mia vita
vorrei dire no
a chi crede di aver sempre ragione
far capire i loro sbagli
“di certo li faccio anche io"
Vorrei dire di no
a tutti gli inganni
a sogni e desideri ormai inutili
a chi ti toglie l’energia per sentirti libera
ma c’è solo un senso di rassegnazione
Vorrei dire no
a chi è assetato di potere e denaro
di morte al nostro cuore già distrutto
a quella freccia di fuoco scoccata in cielo
caduta sulla terra
che si fa voce , si fa rabbia
ti fa gridare NO
a questo sciame di politici corrotti
a quel rifiuto dei poveri del mondo
Come vorrei dire di si
ai miei giorni di quiete
alla terra pieni d’ulivi
e mandorli in fiore
Per tutti i miei no
chiedo perdono
ma continuo a gridare
la mia rabbia ad un cielo
che sta rendendo triste anche Dio
ma dov’è l’uomo
senza parole di superbia , di immodestia
io vedo più uomini di fuoco e cenere
Si odono solo passi di gente senza volto
tra nebbia ed aria infetta
e tra loro c’è sempre un nemico
Gocce d' infinito
Come il giorno che si accascia sul letto della sera
così mi accascio nell’ombra della notte
mi aggrappo a quel sipario di emozioni che non mi danno più sensazioni
li cullo per tenerli in vita
ma non lasciano più il brivido
son tutto , son niente
son gocce d’infinito
in quel cielo
ricamato da nuvole
sospeso sui fili dell‘attesa
di un sogno
frattanto
sospingo la mia mente
a ciò ch’è stato
ma non provo più
le emozioni di un tempo
son ormai irraggiungibili
si celano
dietro il ritmo incalzante
di anni ,giorni , ore
che mi sembrano apparentemente
attimi spariti
momenti svaniti
e poi
li ritrovo nei ricordi
sul viso scolpito dalle rughe
e faccio fatica
a ridere
ad amare
a correre
lascio che si fermano tra i pensieri
di affanno, di paura , di rabbia .
L’amore
il metro della felicità
della vita
lo cerco sempre
tra le memorie del mio tempo invecchiato
confuso negli angoli oscuri della mia mente
della mia fede
che se pur tra dubbi e chissà
non mi abbandona mai
Se solo potessi rispecchiarmi in te
vedrei cadere nella mia stanza vuota
gocce d' infinito
Vieni con me , speranza
Quando avrò smesso di cercare
quando non mi farò più domande
quanto tutto mi apparirà oscuro
vestiti di luce e vieni con me
speranza
là dove il mare è aperto ad ogni onda
là raccoglierò i sospiri
senza curarmi di come sarà il domani
vieni con me a vedere il mare
anche quando abbandona l’ onda sugli scogli
Vieni con me quando il tramonto
scivolerà sull’acqua e ferirà l’orizzonte
con le sue lame rosse
delle ultime luci del giorno
vieni con me
cammineremo a piedi nudi liberi sulla battigia
là dove i miei passi s'incrociano con le onde
per legarmi a quella onda invisibile
che unisce le mie attese
e quando mi attanaglia l’ansia del domani
quando il video del mio giorno sarà spento
quando la preghiera spiegata ai margini della sera
non sa più darmi pace
portami nel tuo posto , speranza
sul mare azzurro ai confini con l ‘orizzonte
e in quell’oscurità della mia notte
chissà se riuscirò a vedere più chiaro
Emozioni su onde smeraldo
sfidano sogni e caldo
Ecco Luglio tra notti vivaci
di sogni e di baci
si adagia su fantasie
e follie
chimere che sfidano il sole
cercando fole
la luna argenta il mare
il cielo sfoggia la luce stellare
Luglio appare meraviglioso
gioioso
una voce sussurra sensazioni
dando colore alle
.. . emozioni su onde smeraldo
che sfidano sogni e caldo
la sabbia dal sole rovente
diventa bollente
l’acqua con il suo azzurro velo
diventa cielo .
Sei come una donna
in minigonna
che struscia passione
e balla al suono di una bella canzone
con il seno che lievita la maglia
con la sua abbronzata caviglia
tra brividi sulla pelle
balla a piedi nudi sotto le stelle
Che son “ nu canestre de cerase
che a sera Dio l’esse e a matina u’trase”.
Nelle pause d’attesa
nel frattempo …penso
Si affaccia lunatica
nel cielo sfocato
la mia luna stasera
per spiare la notte
per catturare i pensieri
e nel frattempo penso
ma il mio pensiero pensato
sottrae solo il tempo
dal tempo ormai andato
Nelle pause d’attesa
nel frattempo …penso
a quei sussurri a ritmi lenti
a quella luna su una lama di scogliera
dove l’amore migrava
oltre gli orizzonti splendenti
un tempo lasciava l’ebbrezza
ora la freddezza
Perché non ho mai scritto una poesia d’amore?
Come dire…un amore …alla lettera
Sono sempre in apprendistato
esule d’amore
A volte è la mano a scrivere
ma non il cuore
versi , germogli mai fioriti
se pur accarezzati dal sole
sono qui ad appendere da sola
quei fogli scritti
sul mio calendario quotidiano
ma le parole d’amore che cerco
ora le trovo solo nelle preghiere per parlare con Dio
In riscontro all’amore sprecato
lascio i ricordi
calmano la ragione
ma non rinforzano il cuore
Avanza l’estate ma…
L’ estate tanto agognata
anche a Taranto
è arrivata
tra afa e calura
purtroppo…
Nel mare
s’infila il pensiero
in quel mare d’amare
che bacia la sponda
e il cuore batte con l’onda
ma …
il sole è infuocato
toglie il fiato
il cielo è giallo
perché ?
riscaldamento globale
magnetismo
o sabbia del Sahara ?
Intanto il suo raggio rosso
addosso
non fa respirare
ma solo sospirare
infuoca la terra
e il fresco vento
non vuole soffiare
Un caldo un po’ strano direi
anche i girasoli incurvano le spalle
l'aria è opprimente
come niente
si incendiano foreste
e si scatenano tempeste
mugolanti a mare
mentre il cielo chiude il suo azzurro
e spegne
dai nostri occhi
sogni e stelle
sotto il bianco e giallo
sorriso stampato a fuoco del sole
tra sospiri
tra il broncio della luna nascosta
vuota di stelle è la notte
Gira e rigira
Gira e rigira
la sera
s’infila stasera
in una gibbosa luna
la sua? ombra
in una cuna
dove le stelle
"che stasera non brillano"
si dondolano
spariscono
si perdono
si nascondono tra
il gioco delle luci artificiali
alla ricerca di un sogno o incubo
In quella toppa nera della notte
che si oscura
tra nere nubi segrete
come disegni sul muro
tracciati ad inchiostro di china
il capo al sonno si china
La notte è matura
in un sogno propizio
gira e rigira
sul tetto sonnambulo
alla ricerca di un letto
dove sonno e veglia
s’intrecciano tra riposo ed attesa
della luce del giorno
Pensosa mi interrogo e mi dico
non sprecare…
Non sprecare parole
con chi non ti ascolta
non sprecare la vita
con chi non se lo merita
non inviare poesie
a chi non le apprezzerà mai
L’uomo è vittima
di chi non rispetta la tua anima
parla con te l’anima tua
spreca il tuo tempo con chi ti ama
ascolta il battito della solitudine
che ti accoglie sotto un cielo di ansie
Parla con lei dei tuoi anni più vecchi
il cui ricordo gorgoglia nelle vene
come sangue di resurrezione
Pensosa mi interrogo e mi dico
non sarò più sola
se mi raccomanderò alla mia vita
se le mie parole
si poseranno sui miei silenzi
l’aria si profumerà di viole e sole
aprirò una parentesi al mio silenzio
per potermi ancora
specchiare in un mare di luna
alle speranze del domani
alle carezze e parole cullate dal tempo
e non annegherò …
in uno stato di bramosa quiete oscillero'
e tutto saprà di bello
i fiori , il mare , l’amore , l’amica
l’aria che respiro
Giugno
Ecco Giugno
dai giorni rullanti
d’ incanti e rimpianti
dai dolci respiri
dell’estate i sospiri
dalle ali azzurre vestito
dai campi di fiori fiorito
Riconosco la via che mi porta da te
e come Maggio ,Luglio amo anche te
la fine della scuola , le vacanze
il Santo, i gigli, le sue fragranze
Seguo il volo di mille pensieri
tra campi e silenti sentieri
il sole accarezza
tra refoli di brezza
mare e monti
a raggiungervi siamo pronti
Accarezzati dal caldo sole
nel giro di un girasole
assaporiamo il profumo della felicità
che si espande verso la libertà .
E poi arrivate... ricordi
ombre e bagliori di un passato
canti , baci ammaliati di luna
tramonti tra foulard di colori
gioco d’onde che dona il vento
illusioni d’immenso
delusioni che chiudono
a chiave la mente
E poi ... arrivi tu ricordo
per depredare il mio sogno
per fermare il mio respiro in gola
Allora, dimmi ricordo ?
Sei il pianto del cuore
che fingi di darmi sollievo
invece scruti il mio silenzio
capovolgi gioie e dolori
inseminati negli oblii del tempo
germogli che non fioriranno più
palpiti in lontane e tortuose chimere
dal retrogusto dolce /amaro
che spinge la memoria
oltre
Oltre, ciò che
mi fa pensare
oltre il silenzio
oltre la mia paura
mi fai camminare
in spazi remoti ,ignoti
in quella casa che il tempo
ha chiuso la porta
ma spinto da un vento di ritorno
rientri da una finestra
che ho lasciato aperta
Ascolta bambino
Scaccia ciò che ti nuoce
non avvolgere i tuoi occhi sinceri
nei cupi pensieri
fa che l’aurora accolga la tua voce
lasciala fremere nella tua innocenza
spezza la recita delle liturgie inutili
vaghezze ingiuste e futili
scaccia la guerra e ogni violenza
che infrange la tua infanzia innocente
lascia che i sogni
t ‘inebrino il cuore
e con il tuo grande stupore
esponi i tuoi perché tranquillamente
Perché c’è la luna perché c’è il sole?
perché di notte ci son le stelle
che nel cielo si accendono come fiammelle ?
perché c’è la guerra che tanto duole?
Difenditi dalla pioggia e dal vento
gioca se puoi con trenini di latta
fa che la tua infanzia sia sempre intatta
alza lo sguardo e il tuo mento
se pur vedrai gabbiani che fuggono
alle mitraglie e cercano un riparo
potenti e demoni che per il denaro
la tua speranza e sogni uccidono
Via la violenza, via la guerra
tu bambino sarai capace
con la tua onestà di portare pace
e giustizia su tutta la terra
e poi…ti fermerai a rileggere
il tuo quaderno a quadretti di ricordi
fatto di note e di accordi
con i tuoi bambini nelle tranquille sere
Sera
stasera
sosti perplessa
pungente
gremita di erosi pensieri
veleni al sapore di miele
Tremante sera
fermi il moto delle cose
e nel gioco delle tue luci artificiali
allunghi la mia ansia
di scappare , fermarmi
abbandonare il giorno
che si addormenta
cullato da un cielo vermiglio
mentre il buio della notte
frantuma i miei sogni ed incubi
che vibrano e tremano tra coltri e guanciali
Frattanto
sera stellata
avanzi decisa
tra sagome di ombre
e poi …cerco un raggio di luna
perché il mio pensiero
possa passare dalla tua cruna
e poi…arrivi tu , nostalgia
sì, perché è di sera che ti incontro
insieme a tante voci lontane
e sì, perché è di sera
che arrivano i ricordi
in un riassunto di anni ormai andati
in un concerto di note malinconiche
A volte si è poeta !
Se ti leggo
tu mi parli
se mi cerchi
io ti sento
se ci sei
io ti verso
in versi se pur diversi
per placare per poco la mia ansia
Spesso sei lontana , poesia
quando con carica di giustizia
vorrei salvare il mondo
ma fermo la penna sul foglio bianco
e non aspetto che tu ci sia
e mi domando sono un poeta?
Sarei poeta
se riuscissi a vedere
una luce dorata
in riva ad uno stagno
quando attraverso le mie emozioni
troverei sfumature rassicuranti
se pur contrastanti
pennellate sulla tela della mia anima
e la poesia diventerebbe la sua cornice
Così tu vieni poesia
sì, proprio come un quadro !
su /con la luna
ad una ad una
su/con le stelle di sera
con il mare franto
sugli scogli a spruzzo
Solo allora la poesia diventerebbe malia .
Sei nuda ... libertà
Libertà se pur
dai anima alla vita
sei nuda
come la neve senza fiocchi
sei nuda
come il sole senza calore
sei nuda
come un pensiero che illude
sei coperta dalla responsabilità
non puoi fare
ciò che ti pare
Non so dove sei
ti cerco
ma mi volti le spalle
sei come un libero pensiero
in uno spazio frenato
una catena invisibile
che non mi stringe
né mani, né piedi
ma mi lega alla coscienza
Sono libera ,sì
di camminare verso un castello
ma di saper sostare dietro ad chiuso cancello
sono libera, sì
di annullarmi in quel nulla che mi opprime
e di abbracciare quel tutto che mi dà amore
Per me sei come quel cucù
se pur canti
e suoni l’ ora
e fai cucù
non puoi volare
perché hai le ali legate
Al grido
viva la libertà
qualcuno a qualcuno
fa male
uccide
resti inchiodata a guerre
alla ferocia, al sangue
ma anche al fascino della vita
Amore ,verità , libertà
non esisterebbero mai
mai e poi mai
l’uno senza l’altro
Ben tornato Maggio
Voli fino al limite estremo
di ogni dire “mamma”
tieni acceso
il sacro nome di ” Maria”
mentre vesti frusciano
di raso rosa e bianco
tra i banchi delle chiese
I tuoi giorni si espandono
come farfalle
su tastiere di organi
diventano respiri
sospiri piumati
con ali materne
Maggio ,sai guardare il mare
afferrare il canto
sai ammirare la terra
per accogliere raggi di sole
dischiuse dai petali d'anima
Nella conca floreale dei tuoi giorni
canti, canti Maggio
solitario ed aspetti
il profumo della rosa
mutata in gemma di luce
per la Festa di Santa Rita
a Fátima ai pastorelli
sotto un verde manto apparisti
unisci i cuori come fiammelle accese
di canti ,rosari con mani giunte
Il tempo arcana natura
con passaggi di trasformazioni
cattura vibrazioni
emozioni e sensazioni
si dissolve , ritorna
ma niente rimane immutabile.
Qual è la via per l’orizzonte ?
L’orizzonte raccoglie il nostro guardare
il passo del nostro vivere
del nostro pensare
delle nostre preghiere
il baricentro dell’ago magnetico è oscillante
tra forse/sarà non sempre è rassicurante
negli intervalli e cambiamenti dei suoi colori
la luce si ferma e noi restiamo soli sotto i riflettori
Ma qual è la via per l’orizzonte?
nessuno saprà indicarla
oltre il mare , terra e monte
spesso ci perdiamo per cercarla
là dove la terra tocca il cielo in lontananza
là dove c’ è libertà e speranza
inchiodo sogni e pensieri
in quella linea di mistero e bagliori veri
Come l’orizzonte esce dall’oscurità
per diventare bagliore di visibilità
mi tolgo la vestaglia della notte fonda
per indossare la camicia dell’alba feconda
Cosa è vita ?
che domanda difficile
Si è detto di tutto
un insieme di tutto
come un pozzo
che si svuota al mattino
per riempirsi di speranza
e di notte di delusioni ed affranti
è come …
a dire il vero
non so più a cosa paragonarla
perché appena ? inizia
approda nella curva misteriosa
che unisce terra e cielo
Si dice perfino che è una barzelletta
perché c' è chi ride
e c'è chi piange
ma qualcuno l' ha davvero capita ?
È tempo
dove si perde
nei suoi cangianti colori
umori
con lei si entra
in un altro giorno
in un altro oggi
che chissà se diventerà
un domani
se ancora ci dondoleremo
come quella foglia tremula
che non sa se cadere
o restare appesa al ramo
In fondo , sia la vita venendo
che nelle mani a pugno stringiamo
sia la vita andando
che con le mani al cielo eleviamo
è un dolce e triste canto Bella è la vita?
o la vita bella ?
Una cosa so di certo
che la mia vita,
la mia giornata,
finisce sempre con
"grazie Signore"
...per poter meglio...
Fin quando potrò
pieghettare le ore insonni
tra i cuscini della notte silente
spegnerò la luce
e seguirò l’orma della mia ombra
là dove tutto prende ritmi più lenti.
e pregherò che presto
il mio volto giri alla luce
e aspetterò quel passaggio
dalla notte all' alba
per ringraziare Dio
... per poter meglio liberare l’anima dalla paura
per poter meglio strozzare
ogni incubo prima ancora che inizi il sogno
per poter meglio abbandonarlo in un dolce pensiero
avvolgerlo con un lenzuolo di seta
e cuscini celestiali
Come sarebbe bello
di notte
abbandonarsi in un sogno liberatorio
per poter meglio
catturare un fulgido palpito di stella
che mi conduce ai viali
di un radioso giorno
Cosa è un bacio ?
Sarà uno sguardo
Sarà un pensiero
Un gesto inviato da lontano
Sarà un smiley faces
ma rappezza
una giornata storta
schiocca sulla guancia
sulla bocca ,sulla pelle
sulla fronte ,sulla mano
ti fa sentire il battito del cuore
agrodolce sa il respiro
d’ambrosia il sospiro
che il vento rapisce
invia nel cielo
e si fa stella
o dentro la rete d’amore
si fa lucchetto
Ma poi cosa è un bacio ?
Se bastasse questo
l' affrancatura del mio messaggio
sarebbe sempre un bacio
ma a contatto con chi amo
resta nascosto nel cuore
dice tanto , tutto più di quello ostentato , dato in pubblico
ma è sempre la mia più bella emozione
un senso cullato dal vento dell’amore
che invio a chi voglio bene
ma non si vede,
non si sente
così come quel ti voglio bene
che ancora oggi non so dire
se pur amo con tutta la mia anima i miei nipoti
i miei figli e gli amici veri
Resterà sempre un bacio pieno di disagio
ma sempre pieno del mio amore
un bacio
un punto e basta
Chissà forse ...
Forse mi manca
l’amore dell’amore
per questo ti tengo in me
solitudine
In te mi perdo
e spesso mi abbandono
in uno stato di silenzio
in un vuoto contro un vuoto
mi ritrovo
Vorrei passare
oltre quel muro di mutismo
ma m’infrango e resto muta
Vorrei dar voce a quel silenzio
ricordare quelle parole non dette
dette male
non ricevute
ma so che con le parole
io non sono brava
allora mi abbandono alla poesia
anzi alla solitudine
Chissà forse dovrei cambiare la mia voce?
Chissà forse dovrei imparare ad amare ?
Le mie parole non dicono
si uniscono ai pensieri
che se pur leggeri
c’è sempre uno pesante
che diventa opprimente
un circolo vizioso
che crea sofferenza
dove si aggrappano
gli impulsi della mia vita
Cosa è il tempo ?
Vita
nello spazio di un giorno
di un anno
di un corpo
che accoglie illusioni
delusioni , gioie ,speranze
è attesa
per completare
ieri , oggi nel domani
che fiorisce o sfiorisce
gioca a cambiarsi
in una stagione
e placidamente si approda
o si affonda.
Il tempo sono io
Il mio correre
tra passi incerti
il mio veloce cammino
tra passi confusi
il lento andare
con passo corto
il tempo è scritto
sulla corteccia della mia vita
nell'incessante ritmo senza tregua
e vive nel mio edificio d'anni
migra in fuga
tra età e ruga
A volte lo perdo di vista
e lui ha il sopravvento
sui miei desideri , sui sogni
ché non ho fatto in tempo a viverli
e sì perché , tempo
ti ho perso di vista tante volte.
Chissà se ti trasformerai in attimi d’eterno
Pasqua
all’amore ci guida
nella Fede confida
e la morte sfida
Dio entra nella nostra vita
si rende familiare a noi
ma una lama affilata
lo uccide
ferma il respiro
e a tutti il sospiro
un grido di dolore
sparpaglia i sussurri
e una luce si accende
nel doloroso buio
Gesù alza la mano dolente
e quel buio diventa lucente
se pur moribondo
Lui benedice sempre tutto il mondo
Spettacolo senza applausi
sublimazione di anime
protagonista una Croce
un volto umano
palcoscenico terra / cielo
dove il tutto con nostro stupore
è diventato splendore
Non si può passare oltre
senza che salga il pianto
a liberarci di quel dolore
Perché piangi ? dice il Signore
C’è l’amore che lega
la morte alla vita
c’è solo un volto umano su quella Croce
e in quello puoi vedere Dio
che si congiunge al nostro .
Rallegriamoci apriamo il cuore
Alleluia!
Gesù è vivo
trionfa l’amore
Lui versa luce anche nei punti
più bui del nostro cuore
Una Luce che splende
alla gloria si accende
Maria, la madre
ha visto il figlio morire
Maria Maddalena
ha visto il Signore al cielo salire
Alleluia!
Vai in pace ci dice Gesù
Ramo d’ulivo
se pur nodoso
non appassire ,cresci sicuro
anche nell’oggi che spegne il futuro
porgilo sempre con amore
Ma un ramo d' ulivo
può diventare messaggio di pace
e sfidare il dolore e la morte?
Di certo , No
se nel cuore c'è voglia di guerra
Agita pure giulivo
il ramoscello d’ulivo
insieme all’inno che glorificò il Signore
“Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli”
Inno che va gridato per la nostra salvezza
ramo di ulivo che va offerto
al Padre ,al Figlio e allo Spirito Santo
Buone Palme a tutto il sito
che sia la domenica
da trasformare la rabbia in forza
la forza in pace ed unione
Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole:
Vorrei che la mia voce
(che vibra nel silenzio )
non colpisse l' orecchio
di chi mi ascolta
ma diventasse eco
e ritornasse
tra le mie labbra
per risentirla senza astio e rabbia
e se mai cambiarla
con parole di pace e d’ amore
Vorrei che dalle mie labbra
uscissero solo parole
capaci di abbracciare
di chiacchierare con i fiori
odorosi di freschi giardini
per parlare con te ,Dio
ringraziarti di quest’alba
che ho visto stamattina
se pur ancora priva del
garrire delle rondini
e di caldi nidi sopra i tetti
perché si ode ancora
il fresco canto del vento
di questo metà Marzo
Vorrei che quell’arco lucente di luna
che vedo dondolarsi nel cielo
stasera
che ogni notte ti porto nel mio letto
raccogliesse tutte quelle frecce infuocate
inviate dall’uomo sulla terra.
Io sono in perenne attesa
Sotto una coltre di silenzio
ondeggia la mia attesa
che come una lenza pesca
la speranza
impiglia momenti
sotto la sabbia del tempo
Io sono in perenne attesa ...
Di cosa ? non lo so
non so cosa voglio
a volte mi fa compagnia
mi permette di stare meglio
spesso però attanaglia
la mia ansia
del come sarà domani
se quel treno che aspetto
è già partito
è fermo , oppure ritarda
di appena un’ora
e mi sembra un’eternità
Ma quanto è lunga l’attesa ?
oltre quel giorno , ora , attimo
e poi …ad aspettare
il risultato di un referto
buio e luce che si affrontano
nella gioia
perché appartiene
ad un bambino che sorride alla vita
nel dolore
perché è croce
emozioni che ondeggiano
tra pazienza
rabbia , insofferenza
E poi…ad aspettare
tra le trappole del tempo
che la speranza
mi conforta
e la pazienza
mi aiuta ad attendere
perché prima poi raggiungerò l' obiettivo
Intanto vivo
con la paura di andare indietro
di correre avanti
e il cervello diventa
la mia blindata
"zona rossa "
Un nom ! la femme
ti rispecchi in ogni dove
dans un espace d’un jour
e d’une soiree
Instancabil-mente
lavoratrice
nella tua casa triste o felice
intensa-mente
nel tuo silenzio
può nascere un grido di dolore
quando l’uomo a bestia si tramuta
e fa spregio del tuo nome .
Impetuosa-mente
amorevol-mente
afferma i tuoi si
grida i tuoi no
non sei sasso
non sei sesso
non sei dell’uomo possesso
non farti mettere al muro
Sei sempre preziosa come il corallo
se pur a volte debole come il cristallo
la tua fragilità
è solidità
mai e poi mai inferiorità
Mi piace rivolgermi all’uomo
e chiedergli cosa è per te , la donna ?
se da te sarà assolta
non solo per quello che c'è sotto la gonna
una vagina e delle belle gambe
Al tuo giudizio sarò maldisposta
se penserai solo alla curva rotonda
e la domanda si chiude sempre
nella quadrata testa dell’uomo .
Se pur mimetica di giorno ,velata di sera
felpata di notte, falsa ,frivola, sincera e saggia
magra alla Chagall, grassa alla Botero
con la « syndrome de la reine des abeilles »
sotto il tuo velo,donna , nascondi sempre un “mystère”la vita
L’ultimo uomo di qualità
Se c’è un uomo che si toglie il cappello
quando passa una donna
e offre il suo mantello
per coprire un povero o una nonna
senza sapere lui è l’ultimo uomo di qualità
un poeta vero , ve lo assicuro
negli occhi ha segni di onestà
e circola tra divieti con passo sicuro
di certo quello è un uomo di gran valore
l’unico rimasto sulla strada dell’onestà
con le sue idee strette nel cuore
cammina con le sue scarpe rotte con nobiltà
Si cerca sempre l’onestà
in se stessi , fuori e nella gente
ma la nostra falsità umilia la libertà
in questa società di dignità carente
Marzo arriva nudo
dal colle non ancora fiorito
anche se vento e pioggia
rimescoleranno ancora
le loro carte sulla terra
mentre si aspetta
una nota di primavera
che soffi via l’aria cupa
e apra le nuvole all’arcobaleno
al sole poco incandescente
ma più superbo perché all’imbrunire
riprenderà il suo posto
Marzo è come quella rosa
immatura nel suo boccio
che aspetta la primavera
ma il fruscio dei venti
impiglia tra i rami
petali e stami
il dolore della guerra
gli spiragli di sole
e tra ombre ed ansia
sul davanzale della speranza
saremo ogni giorno
a ragionar di guerra o d’amore.
Sono credente
non sempre clemente
ma prego ...
La poesia mi induce a riflettere
la preghiera in Quaresima mi fa credere
e prego
prego
Te , Signore
con il Tuo passaggio magico d’amore
con quel passaggio tragico di dolore
infiocchetti di rosa e celeste la vita
e a Te ritorna contrita
Prego
ma se la mia ragione si rafforza
la mia fede perde la forza
e i miei dubbi ritornano
le domande mi assillano
Perché si spezzano le ali ai giovani e bambini
distruggendo loro speranze e cammini ?
Perché c’è nel mondo tanto dolore ?
lo so , quel trapasso sconfitto
è stato per Te il nostro ingiusto delitto
per i nostri peccati sei morto
al cielo risorto
Tu che vedi il mondo
colorarsi di rosso profondo
e l’uomo vivere tra paura
dolore , il suo cuore cura
fermaTi sul nostro cammino
guida sereno il nostro destino
fa che il nostro piede mai vacilli
e nei cuori lasciaci i tuoi sigilli .
La tua famiglia chinerà la fronte
e la preghiera sarà tra Te e me l’unico ponte
Ogni segno di pace
soprusi e potere di ridurre è capace
Allora prego il Signore
che possa alleviare ogni dolore
umano , voluto dalla ferocia
dell’uomo che alla violenza si associa
Io so
cosa tu sei
cosa sono io
siamo tempo
frammenti degli stessi giorni
nel silenzio del primo mattino
nella luce che s’alza
e cala nella notte
che si accende nel lume eterno
e si spegne
nel sussurro d’angoscia
pronto a frantumarsi nel quotidiano rituale
che cammina
con passo scalpito
con i suoi arti
artigli agguerriti
Allontana le voci
fa nascere i sorrisi
e davanti a lui
aspettiamo
con pazienza
con speranza
un segno di pace
un sortilegio d’ ‘amore
Io so cosa è il tempo
un andirivieni di andata e ritorno
e noi siamo dentro con il fiato sospeso
aspettando di viaggiare con lui
Le parole
(Le parole sono finestre,
oppure muri
ci imprigionano
o ci danno libertà. Bebermeyer)
Da principio il Verbo…
e poi la parola Divina
Magari se la parola
fosse rimasta divina
se ne dicono troppe
a frotte , a sproposito
amare , sagge
folli ,sane
banali, strane
che lasciano segni e cicatrici
tendenziose
prolisse
di fuoco fulminanti
Quante parole vorrei dire
ma non trovo mai la parola giusta
e ritrovarle dopo che si sono perdute
sarebbe impossibile
dalla bocca escono e volano
a raccontare un mondo di cose
ciascuno a modo suo
vanno ronzando, vibrano
diventano poesie
colori ,note , emozioni .
Se tutte le parole avessero un senso
uscirebbero dal falso riSerbo
(Una parola è morta quando è detta,
c’è chi dice così. Io dico invece
ch’essa comincia a vivere proprio quel giorno
Emily Dickinson)
Pronto? sei tu …
Ho solo dieci secondi per dirti
che stasera non esco
resto a casa
anche se non ho niente da fare
e la noia di certo
mi poggerà il capo sul cuscino
mi coprirò con il plaid giallo
per darmi il sole
se dentro di me ci sono le nuvole
e poi…
attenderò che il sonno le spazzi via
Voglio restare a casa
sbadigliare su un libro
raccogliere i pensieri
vagliare sulle piccole cose
di questo mondo intorno a cui gira
non più l’amore , verità e onestà
ma solo rabbia
che sulla pelle e sugli umori
circola come un orologio senza sfere
e fa calare il sipario sulla vita
Guardare fuori dalla mia finestra
se c’è ancora quella luna piena ad attendermi
che all’orizzonte ancora
non muta nel giorno
Non ci sarò. No
non vengo amica
scusami
ma voglio restare a casa
lo scopo non è quello
di non voler uscire con te
ma desidero restare sola
per riparare i danni della mia vita
intorno cui gira il mondo della mia esperienza.
Quando
Quando stendo le mie mani
per abbracciare il nulla
il silenzio
per accarezzare il tutto
quel Tutto che è Dio
quando le voci volano
sui silenti sentieri
come un serpeggiante
ondulato pensiero
allora quella mano
solinga si china
su un foglio bianco
e tra l' inchiostro di china
si fa haiku
si fa poesia
filigrana di versi
Sento il suo profumo
inafferrabile
che emerge dal tempo andato
dove c’è solo un ricordo
un’ immagine , un volto
che consegno al mio presente
e se pur non del tutto svezzato
non del tutto speciale
perché non ho
la vera forza di un poeta
riesco appena a descrivere
i battiti di quel sentimento
che si chiama amore
sopra ogni sillaba di una poesia
Per non dimenticare
l’ orrore della guerra
Bambini
vi racconto una storia
non è una fiaba a lieto fine
è una storia che leggerete
sui libri di scuola
Così come c’era una volta un re buono
che voleva il bene per il suo popolo
c’era e ci sono ancora dei pazzi tiranni
che uccidono perché son cattivi
Auschwitz il crudele sterminio
di esseri umani da parte
di un pazzo di nome Hitler
la violenza di un dio politico
con quei roghi di carne umana
E’ storia che resta sempre fresca
se pur sospinta con fatica e dolore
ritorna indietro , ce l’abbiamo alle spalle
ma va sempre avanti
perché di conflitti e di guerre ce son tante
tante se pur lontane
ma mai da dimenticare
Ci sono guerre a noi vicine
tra arabi , ebrei , bianchi e neri
roghi di idee ,di voglie di carne umana
l’ egemonia nel Medio Oriente
della Federazione Russa
conflitti che son sempre troppi
in questo mondo senza mai pace
Ecco perché ogni vita spezzata
va rimpianta con la nostra memoria
va lucidata ogni giorno
smaltata nel domani
rivendicata nelle pagine di storia
Lo so bambini che ancora gridate
cessate il fuoco
ma i potenti continuano
e continueranno
a lanciare lingue di fuoco
sui vostri visi
che spengono i sorrisi
perché per qualcuno comandare
è di certo meglio di obbedire
Ritorna in me anima
La poesia mi ha dato il coraggio
di dire alla mia anima , grazie
messaggio e passaggio
per aggrapparmi alla speranza
e nell’ immortale Amore
per ringraziare
quel Mistero che tutto porta a Dio
anche quell’egoistico mio io
Ritorna in me anima , grazie
a chi mi ha dato il sorriso nel cuore
a quell’ Ave che ogni giorno invoco sul grano
per chi amo è rivolto con amore
Ritorna in me anima
allontana quel pensiero compagno , alleato
nemico , veleno che mi toglie il fiato
E se nel buio riuscirò a trovare
il sole e il mio Dio
la luce della misericordia
non c’è bisogno di un raggio lucente
anche uno ombreggiato sarà sufficiente
per potermi a lui aggrappare
e poter sempre in Lui sperare
Perché ?
perché io credo nell’ immortale Amore
e in quel mistero che tutto porta a Te Signore
“Se ti valutano per quello che appari
pochi comprendono quel che tu sei.”
NICCOLÒ MACHIAVELLI
Siamo tutti un po’ narcisisti
vogliamo essere benvisti
sempre far apparire
la bella forma del nostro agire
Ma apparire non è altro che mostrare
il tuo gesto , il tuo fare e dare
condividerlo umilmente
sarebbe di certo sommessamente.
Spesso pur di apparire ci illudiamo
e ci costruiamo
una maschera in cui crediamo
di essere migliori anche se non lo siamo
Così facendo però si rischia di perdere
un valore prezioso le cose più vere
la propria modestia e individualità
per non parlare dell’umiltà
Cerchiamo di apparire ciò che siamo
e cessiamo di essere quel che non siamo
la purezza dell’essere
è la forma più bella del vivere
esprimiamo la nostra identità
la nostra unicità
non sfoggiando facce sempre sorridenti
per sembrare buoni alle genti
fatti apprezzare per come sei
se pur senza bravura ,soldi e trofei
Se l’apparenza diventa importanza
per credere della vita la vera sostanza
per essere degno della tua presenza
bisogna capire che apparire non è l’essenza
ma è il farsi notare proprio nella tua assenza
non credere mai di essere altro
ciò che potrebbe sembrare all’altro
pensiamo sempre di essere protagonisti
senza pensare che siamo tutti dei poveri Cristi
Le emozioni
palpitano insieme
vagano nella solitudine
a volte appaiono fredde
a volte calde
strisciano nella luce e nel buio
Si fermano tra i pensieri
di affanno, di paura, di avventura
si riempiono di parole
di gesti
che senza sosta
arrivano al cuore
e lui fa la sua scelta
stupore ,indifferenza
odio , amore
Si avvertono con un brivido
si annunciano con un frullio d’ali
fuggono con un alito di vento
son tutto e son niente
sensi cullati
ansie alitate
doni d’incanto
insomma
come quei segnali stradali del mondo che segui
per trovare la giusta strada
le emozioni sono
i giusti segnali per il cuore
riaffiorano nelle luci dell'alba
nella speranza del tremulo giorno
e nella preghiera che disseta la sera
La strada è bella per chi prova emozioni
son come ponti che uniscono i burroni
Mi sento sempre priva di qualcosa
assenza, ma di cosa?
Ti dondoli e ti posi ovunque
dentro il mio mattino
dentro la sera
e diventi la mia ospite ingrata
spinosa
ansiosa
turbi la mia vita
che s’inchina alla malinconia
ai miei pensieri
oberati di dubbi
che sprofondano in affanni
Urlano contro le mie paure
di non sapere
di non volere
di soffrire
e così le mie emozioni
le lascio vagare nella solitudine
I pensieri sorgono senza sosta
vanno, vengono
silenziosi
prepotenti
critici
ossessivi
nascono dalla mente
arrivano al cuore
che fa la sua scelta
e mi dice:
perché farnetichi come una folle
alla ricerca di una ragione di vita ?
Fatti una bella risata
forse apparirebbe più sereno il viso
senza più un sorriso
e smettila di pensare
Frattanto
vivo in mezzo , dentro , fuori
alla gioia e al dolore
per raggiunge l’essenza
della mia assenza
Oggi la mia mano si ferma
sulla parola” amore”
del Natale la cornice
Spesso mi fermo a pensare all’amore
Cosa sei ?Mi chiedo
una vampa di paglia
che divampa quasi all'improvviso?
No , un bambino divino sulla paglia
che apparve all’improvviso
Un’emozione reversibile nel cuore
l’Amore cos’è ?
La bocca vermiglia ?
Il bacio che ristora ?
L’abbraccio che consola ?
Io divento preda della tua magia
per me è più che far poesia
Ma non so se davvero so amare
Ma l ‘amore cosa è?
L’amore non è
Lo cerchi ma
non sai dov’ è
è lui che scopre te
e dove c’è lui approdo io
con le mani giunte parlo con Dio
col cuore che esulta
abbraccio figli , nipoti e amici
Natale è amore
una forza incredibile
una storia infinita
intorno ad una tavola di pace imbandita
di una famiglia riunita
L’amore nasce , muore e risuscita
ogni giorno perché è vita
dà vita e fa respirare il cuore
Ma che sapore ha l’amore?
Il sapore del domani
di Dio e di casa mia.
Fin quando l’amore mi presterà le parole
per parlare con te , di te , di me con Te
sarà sempre Natale e sarà eterno
Ecco, io vengo con voi e come voi
Alleluia , alleluia
Dio dal cielo raggiunse un bambinello
e per amore diventò nostro fratello
Buon Natale a tutti
Quest’anno a Natale…
I robot faranno dei miracoli
canteranno Merry Christmas
e due mani meccaniche
faranno Cin Cin all’anno nuovo
Oggi si è in grado di fare questo miracolo
con la funzione Avatar AI dell'app…
quindi è vero che a Natale
basta il pensiero o un app
per auguraci il Buon Natale
“Se ci diamo la mano , quella vera
“I miracoli si fanno tutti i giorni
non solo a Natale
diceva Rodari “
Da tutto questo emerge la nostalgia
del Natale del tempo che c’ero io
quando davvero nel cuore c’era Dio
non quel vecchio rosso e barbuto
perché non si beveva Coca Cola
solo acqua idrolitina
Se mio nipote mi chiedesse
ma Babbo Natale esiste davvero?
Cosa gli risponderei , lo spero ancora
anche se Babbo Natale ha chiesto aiuto ad Amazon
Se dovessimo chiedere ai grandi
artisti , pittori , poeti
che ci hanno lasciato i loro capolavori
cosa ci direbbero ?
Di certo Leonardo direbbe
ho usato solo la mia favolosa mente umana !
Oggi se pur con l’intelligenza artificiale
troveremmo al massimo
una copia ben
programmata
di Leonardo e di tanti altri
Se dovessi chiedere ancora a mio nipote
Credi nello spirito natalizio ?
Lui mi risponderebbe
aspetta nonna faccio il mio algoritmo e te lo dico
Quel riverbero cielo del Natale
viene fulminato da elettroni artificiali
e tra una banda ,non di zampognari
ma di energie confuse che rispecchiano luci
e …le chiamano emozioni , pensieri in parole
mi sembra di sentire cantare Lucio Battisti
Ma si sa che all’infinito
nasce e muore il limite
e la freccia del pensiero artificiale
si perde, oscilla insegue radiazioni
Ma ci uniscono o ci dividono ?
Son troppo vecchia
eppure mi sento un elettrone senza tempo
di certo nessuno sarà in grado
di far tornare il passato nel presente
tra le fasce di un bambino in una grotta
oppure sapere come sarà il futuro
perché solo Cristo ce lo potrà dire
Lui è nato ,morto, ma è risorto
Anche se ci innamoriamo di questa vita fatta di app…
l’amore io credo non può essere computerizzato
L’emozione non può essere artificiale
Il sentimento è quello sguardo
che abbiamo nel cuore
all’ “ AI ACT “manca l’amore dell’Amore
Oh !che serata è questa?
Sull’uscio di una capanna malandata
ritornano le statuine del presepe
quest’anno ho aggiunto dei soldati
con in mano dei fiori per il bambinello
Li sposto , li avvicino e penso
al pastore che ritorna da chissà dove
forse con la sua pecora smarrita
alla magia dei tre Re
che avevano errato di qua e di là
finchè una stella il loro cammino illuminò
Tutto questo avvenne in una terra
che mai e poi mai ha trovato pace
Quest’anno si festeggerà il Natale ?
Carri di guerra avanzano
e salgano al cielo i pianti disperati
il sangue scorre dilaga
l’ambizione, il potere
ahimè ,uccide ancora
si spezzano le luci luminose
dagli alberi addobbati per il Natale
perché la guerra non si ferma mai
Oh !che serata è questa?
qualcuno a qualcuno sussurra , ma è Natale
è nato Gesù , rendiamo il mondo più leale
invece la terra Santa brucia
serpenti velenosi guizzano
nel sangue degli innocenti
Dio, fai in modo che il nostro sguardo non si perda
e il Tuo amore non si disperda
quell’amore mancato dall’inaridito nostro cuore
Quella pietra a stella dove brilla
la tua umana scintilla
noi l’abbiamo resa pietra di morte
Per colpa di un solo uomo ,Adamo
siamo destinati a morire
per mezzo di un solo uomo, Gesù , siamo rinati
e la morte è diventata un canto per l’eternità
Intorno a quella capanna
ho appeso luci led e finte
ma che la speranza e l’amore siano ancora
le vere ed uniche luci sempre accese
I respiri
Ora che la rubente stagione
sta per andare via
i respiri
si nascondono
tra rimpianti e nostalgie
tra le caviglie delle donzelle
che a piedi nudi senza pestare
le profumate uve
emanano fragranze d’ambrosia
le loro rosse gote
sanno di uva , di vino
che l’ autunno a loro donò
nella vecchia vigna
dei padri , dei nonni
La vendemmia
la mesta stagione d’autunno
con suo ciclo e lavoro
tra stornelli e canti in coro
è finita
le piante iniziano
la fase del riposo invernale
nei profumi mielati di dicembre
illuminati da luci d’amore
con le artificiali in controluce
scintilleranno come gocce di stelle
sugli alberi del Natale
Alba che s’ in/ciglia
negli occhi della luce
Con i colori dell’alba
disegno la mia gioia
che allieta il risveglio
del misterioso incontro
di luci
di spazio
di musica
di suoni
di voci
dove vibra il mio giorno
Allontano il lamento di paura
sgomento della notte
e aspetto
che passino le ore
frattanto
mi costruisco il mio giorno
sfidando quelle ore
che non conosco
i minuti gioiosi o crudeli
frattanto
intreccio dialoghi con la gente
e cammino in quel tempo
un normale andare
a sbriciolare il tempo
a scheggiare il presente
E poi… pregare Dio
che tessa un ‘altra alba di speranza
sugli incendi e orrori profani
“Questo non è amore”
Una ragazza è scomparsa
si ode un fruscio di speranza
poi di forza
ed infine di disperazione
E l’arresto ci sarà?
l’assassino dov’è?
Poverino ha un disturbo ossessivo
compulsivo
non può stare in prigione
quindi agli arresti domiciliari
La giustizia punirà?
Le solite scene di vita
intanto tante donne
come aquiloni a rincorrere sogni
a cercare l’amore
che spesso si tramuta in dolore
ogni giorno muoiono
Uccide la moglie!
Uccide la compagna !
Uccide la fidanzata !
Eppure le amava!
Gocce di pianto stillano
dal cielo trafitto dal grido
di quelle donne
“Questo non è amore”
L’amore non uccide
dona
non è un rogo di gelosia nel cuore
è l’essenza della vita
è l’onda tranquilla di un fiume
e non un corpo che muore
tra le sue acque
come quel gabbiano
che ha sfidato tante tempeste
e poi viene ucciso
da chi ti possiede
da chi non ti rispetta
da chi dice di amarti
da chi ti sorride
con un coltello in tasca
Questo non è amore !
è l’ inaccettabile senso del possesso
della gelosia ,dell’ egotico e sempre “io “
che invade , distrugge
come dire …
lasciarsi ? è come morire …
Sarà un urlo senza eco
che nascerà dalle radici della mia vita?
Fra dissolvenze
assonanze
in disarmonia
in sintonia
con i pensieri
che nella mia stanca mente
negli occhi ,nel corpo
di colpo
frullano
girano e raggirano umori, ansie
come se io non valessi nulla
tutto mi sfugge
perfino l’amore
e non so in quale posto
del mio cuore se ne va
Sarà un urlo senza eco
che nascerà dalle radici della mia vita?
Come quel fiore che sbattuto dal vento
seppur s’aggrappa al ramo
prima o poi cadrà
così io, che ho visto sole, vento
pioggia , grandine , tuoni
resto attaccata a quell’agrodolce
albero della vita
cupo labirinto di ricordi
e aspetto che i cupi pensieri
se li porti via il vento
Come farò a far gioire il cuore ?
Il vento si leva
sconvolge la terra
nuvole bianche
rotolano nel cielo
piove, piove
straripano i fiumi
piange la gente
Come farò a far gioire il cuore ?
Lo tengo stretto
non riesco a parlare
La guerra non accenna a finire
senza vinti e vincitori
è diventata una tragica bomba
pronta a far scoppiare
la paura
il disgusto
la rabbia
che cerco di controllare
ma la tristezza
non riesco a nasconderla
Lontano , lontano
contemplo le nuvole bianche
ne indosserei una per gonna
una per camicia
e senza scarpe camminerei
tra loro alla ricerca
di una spuma di arcobaleno
per poter sventolare la bandiera della pace
Accettare il pianto di un bambino non è confortante
aspettare che passi non è consolante
Novembre
Si pregano i Santi
appiglio con Dio
intanto requiem e pianti
per l’ultimo addio
tra stoppini e fiammelle
accese nei cimiteri
fiori e ceri
su tombe e cappelle
la' dove morte
diventa sorte
si trasforma in tremo
per quel viaggio che faremo
grigio Novembre
dal clima mutabile
si aspetta dicembre
dalla festa amabile
alberi e siepi spogli
cuci tappeti di foglie
il triste tempo sfogli
che il vento raccoglie
Novembre estivo
con scirocco e caldura
tempo non giulivo
dall’ aria impura
L’uva stura il vino
se pur non c’è il freschetto
ma è già pronto il tino
e il vino è nel suo fiaschetto
Enigmatica luna
ti ammanti nel tuo scialle di mistero
La luce lunare
stasera si piega alla terra
l' ora ritorna solare
e il cielo lo sguardo afferra
La sera che si rivela
in favole , rimorsi ,ricordi
stasera
tra fenomeni si vela
nel silenzio della notte si cela
e di puntini luminosi s’inciela
28 Ottobre lascia
il suo foulard di calore
di luce legale
e si avvolge un uno scialle
di luce solare
Il cielo ci riserva una luna luminosa e piena
che socchiude la sua porta alla terra
non sarà rossa
ma parzialmente oscurata
Un cielo trafitto di eventi
portatori di energia
può destabilizzare
squilibrare
il nostro spirito
cambiare umore
e chissà forse anche le emozioni
La notte transita
più lentamente
nell’alba più lucente
il cielo riprende
il ciclo lunare
solare
e noi il ciclo temporale .
Senza spiccare il volo…
È un mattino di sabato
guardo il cielo
è coperto da un velo bianco
due uccelli
non spiccano il volo
restano immobili
sul cornicione della mia finestra
uno accanto all’altro
nel loro canto della paura
con le penne arruffate
e poi
la pioggia scende ronzando
senza spiccare il volo
lentamente volano via
e non li vedo più
Chissà dove andranno
forse ancora insieme si incontreranno
in quel cielo misterioso a morire
l’unica cosa vera
in questo assurdo mondo
o ad aspettare
che ritorni il sereno
Continuo a guardare il cielo
e aspetto che la pioggia si quieta
che il vento si assiepa in cumuli di foglie
intanto , il tempo
inesorabilmente è andato
l’autunno è tornato
il colore si fonde con la terra
e mi perdo nei pensieri
di vita , di morte
Il mio muto testimone della vita
il silenzio
mi è sempre vicino a spiarmi
intanto la mia nostalgia si riempie di rimpianti
Cosa sono gli scrupoli ?
Sensi di colpa per non aver fatto , detto
per non aver adempito ai propri ruoli
mi dico spesso sono colpevole
questa è la mia punizione
e con me stessa non sono benevole
Sono i sensi di colpa
i peggiori incubi della vita
rendono l’ anima affranta e ferita
Seneca le chiamava macchie del cuore
per me sono macchie dell’anima
che diventano rabbia e dolore
Scrupoli e rimorsi
nascono da quelle colpe
che nello stomaco diventano morsi
c’è sempre qualcosa di sbagliato in me
qualcosa che dovrei fare e che non faccio
e mi sento sempre colpevole, ahimè
il mio errore o colpa vorrei cambiare
come San Ambrogio “O felix culpa!”
di tanto in tanto poter esclamare
per quelle volte che non ho detto t’amo
o averlo detto alla persona sbagliata
al mio errore è sempre un richiamo
Ogni stagione ti dice : taci e ascolta
Quando il ramo,
con dentro il pianto
e fuori la tristezza,
sfratta le foglie
sulla strada
in quale stagione siamo ?
In quella stagione che ci dice
“ taci “
ascolta i rumori della natura
osserva i colori del cielo
guarda le colline generose
son pronte a partorire
i frutti di un’ estate
disciolta tra filari
macchiati di voglie,
di ansie
di parole confuse
e nella saggezza degli ulivi
s’accordano i momenti
belli , brutti
Canticchiando
sotto i pampini fruscianti
e botti allineate
si assapora il ricercato nettare
frizzante , dolce
che scandaglia il tempo
tra una danza
un canto , un tressette
mentre nei cuori gocciola
la mesta stagione dell’autunno
la festa dell’uva
del nonno e della nonna
calmi e pazienti come l’autunno
hanno i colori della saggezza
e della tenerezza
Tra salici
e in mano i calici
del sapere e del vino
si è pronti per il propino
della nuova annata
dai contadini amata
Eppure una cosa faccio spesso
Scrivo …ma scrivere per chi ?
Scrivo per …
liberare la mia mente
da tutto ciò che mi acceca
per quello che ha già tanto
e non gli è mai abbastanza
Per penetrare nella luce della luna
che si accende quando il sole
ci dà la buona notte
per liberarmi dal ronzio di un insetto
che mi ronza nell’orecchio
Scrivo per cercare il cielo
perché temo l’inferno
Scrivo sulle foglie bagnate dalla pioggia
disseminate dal vento
quando gli alberi si spogliano
Scrivo se una nuvola nera
passa nel mio cielo sereno
allora che il mio scritto si riflette
nell’acqua del mare
nelle onde che baciano le sponde
e si disciolgono nei ricordi e nei sogni
come castelli sulla sabbia
Son solo parole …parole infinite
che diventano niente
così come la luna nello stagno
C’è bisogno di scrivere per …dire al mondo
che noi non siamo niente
Il monte si sbriciola
l’oceano si prosciuga
c’è bisogno di un cuore e di una penna
per scrivere ,là dove volteggia il male ,
la parola pace e amore
per scrivere che
in autunno
si raccolgono tristemente le foglie
ma in primavera
ritornano sull’ albero e passano le doglie
Qualcuno mi chiese cos’ è l’amore ?
Dov’è l’amore ?
Gli risposi:
l ‘amore non è
e non sai dov’ è
Ha un nome
un volto
e non siamo noi a scoprirlo
è lui che scopre noi
E’ fede
un miracolo che si rivela
in Gesù
dentro gli occhi
nelle parole
di un figlio , di un nipotino
di un bambino
e se ti accarezza il viso
vibra in un sorriso
Sei nell’iride dei sensi
e dell’anima
un cielo che ci sorride
e quando c’è l’amore
s’impone e domina
come la luce d’alba
la chiara brezza
che a volte increspa l’onda
o l’accarezza
Sei l’ultima zattera
all’approdo delle emozioni
impeto
impulso
e se a me ti doni
ti stringo forte tra le braccia
ed io divento preda della tua magia
l’amore è più che fare poesia
Speranza
Come la luce dell'alba
nasce dal buio
non abbaglia
illumina il giorno
il cammino
la vita
Di sera la sua luce
ammalia
acceca
erige ombre profonde
tra un inventario di umori
ritorna languida
come un punto di luce
che salva il buio
di questa strana vita
pulsa nel cuore
filtra il domani
nel presente dei nostri piani
ti asciuga gli occhi tristi e neri
punti che lacerano i nostri pensieri
di notte diventa preghiera
Speranza
irridi il tempo
come quel sorriso che nasce
da una smorfia del dolore
e diventi unica emozione di vita
Cosa mi dice Settembre ?
Mi dice che il vento
punge il mio silenzio
i miei pensieri
soffiati dalla brezza del suo richiamo
sono appesi
come” le foglie in autunno sui rami “
dolenti e incompresi
su di un display senza cineprese
perché anche nel silenzio
titoli e scene di una vita si terranno
sempre attaccati all’albero dei ricordi
e se pur culla la fine delle foglie
il mistero della vita colora
di rosso ,bianco, nero
e riempie calici di sogni
che si nascondono
negli anfratti del cuore
Frattanto gioie e dolori
picchiano sui vetri della finestra
con le sue belle e brutte notizie
insieme all' estate l' onda se ne va
Intanto si va
La vita va …
nello spazio luce del sole
nell’ombra della luna
mano nella mano ai teneri
e suoi feroci esercizi
Si va
nell’ inimitabile stupore del cielo
nell' immenso mistero della vita
per cercare sempre la chiave
per aprire la porta alla speranza
che spesso per me diventa preghiera
poesia solitaria
senza vanto e brillio
perché della fragile vita
faccio parte anche io
Vorrei
Vorrei prendermi
una vacanza da me stessa
che a volte mi sembra
di non essere me stessa
spegnere questo mio cervello
che erutta sempre come un vulcano
pensieri, ansia e paure
e vorrei volare tra soffi di chimere
utopie leggiadre che danzano sinuose
e si rincorrono tra vortici d’aria
in un abbandono senza tempo
in un piacere senza senso.
Vorrei prendermi una vacanza
dalle dicerie, dalle ingiustizie
sofferenze dell’esistenza
da chi gracida senza motivo
e abbandonarmi
in uno spazio senza spazio
in un vuoto quieto se pur irreale
e colorare i miei punti neri
che mi lacerano i pensieri
Vorrei che questo mio desiderio
potesse calmare
il mio respiro affannoso
invece , l’unica certezza
è il mio battito del cuore
Marte, Mercurio e tu, falcetta di Luna
La raggiera d’agosto
che chiuderà la porta all’estate
si accenderà pian piano
nel cielo privo di spugne di nuvole
Così tu vieni,falcetta di luna,
“nel confine tra giorno e notte “
dea romantica e più amata
insieme ai tuoi amori danzanti
Marte, Mercurio e Venere
stasera ci regalerai uno spettacolo gratuito
uno show celeste
visibile ad occhio nudo
bellissimo triangolo celeste
Penultimo valzer celeste
circondato dalle note di stelle cadenti
e tu luna ormai dalla faccia piena
con il tuo signore degli anelli, Saturno
darai inizio al grande evento della luna blu
prodigio tra terra cielo e amore divino
Agosto tra stelle e sogni
Tra i cri cri dei grilli
il frinire delle ormai stanche cicali
lo zillare di zanzare e cavallette
si aspetta Agosto
e un venticello di serenità
possa sventolare
su quella assolata spiaggia
sui monti imbiancati
su quelle città alluvionate .
Sotto un cielo che affonda
in una notte fonda
i desideri d’amore delle pulzelle
diventeranno un telo intimo
sotto quell’abito nero del cielo
e …mireranno le stelle
quelle che a San Lorenzo
tra il fruscio della luna
di magia piena
con ansia attendono
e sperano
che i loro sogni diventino realtà
…. Frattanto
Mi inchino al Divino mistero
Un applauso al teatro della notte
che chiude lo spettacolo del giorno
per replicarlo domani e tutti i giorni
invio un saluto a tutti i poeti e commentatori
e a te Lorenzo un abbraccio
tanti auguri per il tuo onomastico
e che possa sempre brillare la tua stella poetica
la tua salute e la tua amorevole accoglienza per noi
grazie a tutti buon ferragosto
Oggi
se pur non ci sono nuvole che salpano il cielo
un ‘ aria torrida mi toglie il respiro
e sul mio umore aleggia un fiocco di nebbia
un ‘ ombra che oscura il mio sole
e nel mezzo del mio mare, sempre agitato
spume bianche si levano
ad accompagnare un altro anno ai miei anni
Per essere felice si dice che
bisogna andare oltre , avanti , all’ avventura
Cosa dovrei fare? spesso mi dico
Sospiro e penso
sarà per “un’altra volta”
Vorrei restare sempre allegra
ma ansiosa sosto
dietro quel muro del mio tempo
a volte sprecato
ad aspettare del tempo
quel giorno contento
quell’altro dolente .
A volte mi arrampico
fino alla cima del monte della mia fantasia
e guardo in giù non vedo mai la via diritta
si perde tra un dubbio, un ma
e non so mai riconoscere la strada giusta
Oppure
mi sento come se fossi sulla riva del mare
ad aspettare l’onda che mi butti giù
ma quando arriva
se pur traballo come una palla
mi allontano
ciò che mi resta è la paura
la paura di insabbiarmi
e non più rialzarmi
Vorrei
levarmi in alto guardare l’immenso
guardare la terra che accoglie sentieri scoscesi
boschi profondi, fiumi impetuosi
città ,paesi dove imperversano angeli e demoni
vorrei
dondolarmi sulla spuma di un arcobaleno
ma sento sempre una voce che mi chiama dal nulla
e il mio nulla rispondere
Ma che sera è questa ?
Sono dinanzi alla mia finestra
apro la tenda
oscurata sia a destra che a sinistra
da nuvole nere
in mezzo… mi appare
un cielo turchino
Vagano gli occhi
i pensieri vanno lontano
ondeggiano sulla riva
là dove ormai la voce dei bagnati
non più si spande nell’aria
e come un ventaglio spezzato
l’ombra della luna avanza
tra un filo dorato di stelle
sull ‘acqua del mare
Volteggia nel buio una lucciola
con fragili ali
piccola scintilla tra le tenebre
di questa mia …strana sera !
forse come me
ha paura di farsi notare
Come vorrei che il mio cuore
ritrovasse la serenità
ma lunga, lunga è la strada
nel cielo ci sono solo nuvole erranti
ma che sera
è per me questa sera !
la luna è sbiadita
le stelle son rade
accendo la lampada della speranza
Luglio , Agosto
ma sarà quest’anno un’ estate rovente? Mah!
Luglio è il mese in cui
donando sole avvita
nel dolce gioco di mare di allegria, la vita
Andiamo a scandire
fantasie negli occhi del mare
sotto le stelle
Intanto temo il tempo
che per me s’accorcia
tra le pagine del mio calendario
sulla mia pelle graffiata dagli anni
Agosto dovrebbe
porgerci brace e frutti acerbi
sfogliare incontri su frenesia di corpi
sotto lo sguardo dell’amante amato
o in un declino di incontri andati
intanto in una stanza senza specchi
avvolgerò con un foulard
chimere e rimpianti
sfiderò ancora il sole
a prendermi per mano
e a cercare l’amore
solo quello che mi dà serenità
calma al cuore e all'anima
ai miei giorni , forse alle mature stagioni
a me concesse
ma sarà sempre estate
se resterò ad ammirarti vita
nell'universo immenso
Tramonto dipinto da Dio
Stasera non ho fretta
nessuno mi aspetta
vado alla finestra ad ammirarti
tramonto
Una sfera rossa illumina la sera
fra spugne di nuvole nere
i suoi raggi si trasferiscono a strisce
dietro i palazzi
mentre la notte sfila
i colori del cielo
e l’azzurro diventa nero.
provocando ombre più fonde
tra il gioco di luci artificiali
La luna che su/con la sera viene
colora voglie e cotte maree
aspetta all’ombra del crepuscolo
come un amore riflesso
mentre il sole accenna un sorriso
Sulla linea dell’orizzonte
il filo oscilla tra il cosmico silenzio
e le stelle
sulla pelle
raggi di/amanti
versano pallidi incanti
[Prima che sorga l'alba,
vegliamo nell'attesa:
tace il creato e canta
nel silenzio il mistero.»]
L’alba è per tutti, oggi è mia
ti vengo a spiare nel tuo mistero divino
quando esci dal guscio del buio
e la notte diventa una nera toppa
che si oscura di più
per slabbrarsi appena tu appari
e sciogliersi nella prima carezza d’azzurro
Aspetto che il sole spunti dal mare
ad illuminare il cielo
e poter remare
nel dolce o amaro mistero della vita
La luna intanto
ha messo in fuga le stelle
che svaniscono
sui cornicioni della mia città
E poi…un normale andare
a sbriciolare il tempo
a scheggiare il presente
tra strade , case e gente
e poi…tra l’aroma del caffè
e un leggero vociare
il passo lieve s’involerà
tra riverberi di sole
che svelano il segreto del giorno
tracciano la strada
schiacciata dai piedi in cammino
riportando alla luce
anfratti sospiri
fotogrammi di sogni
frantumati inganni
Tutto si sveglia
anche il vento rende
visibile il silenzio
e si raggruma in sussurri
nell’aria che sa di mistero
la luce s’impiglia nei vestiti del giorno
con i raggi del sole ricamati a punta a giorno .
Filastrocca dell’estate
Quando il mare bacia la sponda
siamo pronti a giocare con l’onda
a raccoglierla con il secchiello
per fare il nostro castello
e …quando il sole infuocato
toglie il fiato
siamo pronti ad abbracciare l’estate
sulle spiagge assolate
sotto ombrelloni colorati
sui lettini sdraiati
Riconosco la via
del mare e seguo la scia
dei profumi e sapori
che danno emozioni e amori
e …tra notti vivaci
di sogni e di baci
tra lune e raggi di sole
cicale e viole
i giorni sfoglia
pieni di voglia
sotto le stelle
e brividi sulla pelle
tu , luna dai fondali del cielo sorridi
e i nostri desideri e sogni sfidi
L’antidoto alla violenza
Qualcuno cantava in senso banale
“se mi lasci non vale “
oggi , invece si sente dire :
“se mi lasci ti ammazzo”
Sono solo parole?
spesso diventano atti violenti
mai da sottovalutare
perché c’è sempre qualcosa
nella mente che non è regolare
Da quando l’uomo esiste
più o meno la violenza esiste
Ma perché si diventa violenti fino ad uccidere ?
Dentro di noi , sin da piccoli
è necessario accogliere
gli eventi del mondo
sia positivi che negativi
e fin quando genitori , scuola , società
non saranno in grado di farlo
non si potrà mai esprimere
in modo regolato il proprio stato emotivo.
Aggressività ,orgoglio , demolizione
presunzione , narcisismo , violenza
saranno le uniche emozioni con cui convivere
Condividiamo l’ emo/zione
azione del cuore che fa nascere un sentimento
sia di dolore che di gioia
Chissà forse anche i giovani adolescenti
riconosceranno le proprie emozioni e dar loro un nome
E allora? Parliamo , sentiamo, accogliamo le sensazioni
e condividiamo con gli altri le nostre emozioni
che non sono un problema,
un fardello o un ostacolo
sono il motore della nostra esistenza.
Perché non scrivi una poesia d’amore ?
Se ti regalo dei colori e dei fiori
mi glissi dei versi sull’amore ?
Mi dicesti …ricordi ?
Su ogni verso che il colore verserò
sopra ogni sillaba che andrai a rileggere
non troverai più parole
di poesia d’amore
perché quel poeta
è ora
in quel silenzio riflesso di pensieri
con il fiato sospeso nel passato
Ora vado solo per ricordi
percorsi di sapori e di suoni
come una canzone
che resta il ritornello
ma non ricordi più le parole
Non c’è più la rima
di amore con cuore
e questo non fa poesia
e tra poche rose e molte spine
recito preghiere che possano
riaccendere
un sortilegio d’amore .
C’ è una rima
che fa sempre poesia
infinito , custodito
profondo , stupendo
candore e cuore
ed è l’ amore
per figli , nipoti e Dio
L’ amore è un sentimento universale
l’unico vero prezzo della vita
che quando c’è ,non badi a spese
È sera
Vuoto di luna e di stelle
senza lame dorate
il cielo è in pena
stasera
non partecipa
allo spettacolo del tramonto
e ogni luce , colore
si confondono
per la pioggia
che bagna i sogni
e il vento allontana il sonno
In anticipo
hanno tagliano l’ ora di luce
Notte di primavera
che sa d’ autunno
e ogni cosa si contrae e si spegne
nei miei occhi ancora aperti
piangono
ridono
parlano
ma non sanno cosa dire
corrono
dietro ai miei pensieri
nel mio cielo ansioso e polveroso
Mamma
là dove la vita comincia
l’amore inizia
Madre, se pur ti fa o non ti fa
ti accoglie
con il pensiero o con le doglie
amarti lei sa
Per quell’ attimo tuo d’amore
di sensi e di cuore
i figli possano di lode farti omaggio
perche di quel sole noi siamo il tuo raggio
Essere delle buone madri o delle madri buone ?
Madre è accoglienza con o senza il cordone
educa i figli alla verità e all’onestà
lasciandoli che vivano con libertà
Si è madre non perché ti bacia in continuità
ma anche in silenzio lei dona amore in quantità
è sempre presente
se pur lontana, è paziente
nasconde ai figli il suo dolore
non si lamenta il suo sorriso è nel cuore
10 Maggio San Cataldo
il detto dice che “porterà il caldo “
Taranto è poesia
con o senza versi in rima
è un‘ isola sul mare
con due ponti ai suoi estremi
come sipari di emozioni
diventano ponti di ricordi
Accanto a passi stanchi
a voci rumorose
a cuori onorati
a sguardi sfiduciati
c’è San Cataldo
quel pellegrino che consumò
le scarpe per attraversare tutta la città
c’è la Santa devozione
tradizione di quella processione
per mare e per terra
con barche e navi
che scivolano veloci
sul ribollio delle acque
verso tramonti calanti
verso il richiamo dei pescatori
Il volto s’incaglia nel vuoto
là, dove spunterà la statua
la fila ritrova la strada
con plausi e polvere pirica
preghiamo che un lapillo di onestà
possa cadere su questa città
Chissà se c’è ancora…
Tutti gli uomini sono dei ribelli ?
Allora anche io lo sono ?
No , non è un teorema
della derivabilità e continuità
Ci sono ancora uomini veri
che piangono
e si ribellano alla disonestà
Chissà , forse tra questi
c’è ancora un uomo di qualità
che corazza le mani
non per violenza
che incrocia le dita
come segno di speranza
e va, va
a pieni nudi ,senza lavoro
con qualche spicciolo di onestà in tasca .
Chissà se c’è ancora
un uomo che si trascina
sulla strada dell’onestà
con le sue idee di libertà
ve lo assicuro
forse ancora c’è
chi cammina senza ingrassare la fila
di chi imbriglia imbrogli
e tra tanta falsità
cerca la verità
Chissà se c’è ancora
perché la maggior parte
combatte
a suon di divieti
per il suo potere
e l' immoralità
ed è finita all’indice
Magia di questa sera di Aprile
Nell’ora più prossima a sera
un pennello invisibile
dipingerà il cielo di rosso
i due giganti divini
apriranno le danze
e incanteranno gli umani
Alziamo gli occhi
a una romantica effusione visibile
in cielo brillerà il “bacio” Luna-Marte
Così come in film romantico
quel tuo bacio Luna
possa far fiorire
tanti baci rimasti germogli
possano schiarire l’esilio notturno
e rendere visibili
tanti sogni di innamorati nascosti
In ciel
tu spunti ,luna
vibri d’amore
e sul tuo bianco
metà volto
Marte al tuo fianco
ti manderà un bacio
fa che nasca
da questa notte
lunga e fosca
un dì
lucido e brillante.
Non sto mai comoda
Non trovo mai una posizione
in cui le mie membra
siano a loro agio
C’è sempre qualcosa che mi dà fastidio
quella cosa di scomodo
che mi provoca ansia e malessere
Una posizione a me comoda
non la trovo mai
neppure nel mio letto
Su un fianco , sull’altro
a faccia in giù
mi fa male il collo
mi rigiro
butto via il cuscino
quella mano addormentata
non so proprio dove metterla
e i piedi?
fuori dalle lenzuola
mi sento troppo avvolta e prigioniera
Mi metto a pancia in su
subito mi muovo
perché sembro morta
A questo punto mi direte
Ma che poesia è questa ?
a noi poco importa ?
a dire il vero , lo so
Ma cosa ha la poesia
di diverso dalla non poesia ?
Quel nonsochè che in questi versi non c’è
Quel nonsochè inutile che faccia bene a me
Non troverò mai
un posto comodo per me
non avrò mai quella penna magica
che mi riempirà di rime il foglio bianco
perché ?
apparentemente tutto mi disturba
forse perché quel tutto
è sempre da scoprire
e una volta scoperto mi delude
Il mondo gira ed io con lui
ma non è una giostra
perchè se si ferma
nella posizione di partenza
così come è partita
dovrò fermarmi
perché in quel momento
sia la vita che la morte
non esisteranno più
Aprile, freschezze di
brezze
annunciano Pasqua
il silenzio della resurrezione
Aprile richiama la stagione più vera
come era una volta la primavera
a volte prorompente in ali ventose
a volte profumata come le rose
A piccoli passi
come una fanciulla paziente
la verde natura
ci dona le sue prime carezze
freschezze di brezze.
L'ulivo gioioso
se pur nodoso
diventa una Croce
e il ramo ha voce
di pace e perdono
per tutti il più bel dono.
Dopo l’orrore di un esecutore potente
per un uomo innocente
voli di rondini tra ricami del cielo
annunciano Pasqua :
il silenzio della resurrezione
La campana risuona
il Gloria nell'alto dei cieli
e pace in terra
All’amore ci guida
nella speranza confida
ma il tuo cielo Signore
sa ancora di zolfo
e pianti di anime a Te si rivolgono
Alleluia , la morte
diventa vita
e sfida qualunque sorte
Il Tutto con nostro stupore
è diventato luce e splendore.
Buona Pasqua a tutti del sito
La vita puntuale
arriva al punto finale
La vita è breve
se pur pare lunga
come un treno
che ritarda appena un’ora
o deraglia su altri binari .
Con lei viaggiano gli acerbi
v/enti che volano via
i maturi ed equi/librati anni
Cammina su un binario
trapunto di spilli
cavilli alla ricerca della felicità
di un bi/sogno
co/ordinato
S’inarca
s’incurva
scende
ridiscende
e si espande nell’attesa
di giungere in quella stazione
per tornare nell’affannosa casa-Itaca
raccogliendo fatiche e malanni
La vita è una odissea
pittorica ed umana
ansiosa di vedere quel riflesso di luce
dalle tante sfaccettature
che sfidano il buio
per estendersi su tanti punti
in sos/pensione
Puntuale arriva al punto finale .
Cosa si può dire
ad una bambina fragile e triste
per la festa del papà
ieri Lucia ha scritto…
Ma quale papà?
strana domanda
di certo a volte anche giusta.
Mi hai dato la vita ,papà
ma non l’amore che ora cerco
sei andato lassù molto presto
e son diventata una triste bambina
mi chiedo, papà ,se tu fossi vivo
ora che ho dieci anni mi ameresti di più?
L’amore che avrei voluto da te , papà
non lo trovo neppure nel nuovo papà
non gioco con lui
come non ho mai giocato con te
L’unica cosa bella che mamma mi ha dato
insieme a questo suo nuovo compagno
è la mia piccola e tenera sorellina
Ora non sono più sola .
Il mio papà ora non c’è
è vero , non giocava con me
ma di certo a suo modo mi amava
chissà se da lassù
mi pensa un tantino di più
[Se basta questo per giustificare
la festa del papà
“ossia la festa di San Giuseppe “
io non saprei come spiegarlo
neppure a quella bambina
guardo, non giudico, ma penso…
Arriva il momento che i bambini
incominciano a capire
che fuori della loro fiaba c’è un’altra fiaba
diversa da quella che le nonne
hanno sempre raccontato]
...credetemi anche io ne
faccio parte
Qual è il fine ultimo del poeti e scrittori
è stupirsi senza la sorpresa di successo
la loro poesia vive di valori senza allori
e il verso con umiltà viene espresso
la bellezza è nella fragilità
non ha padrone, niente la regge
la sua ricchezza sta nella gratuità
dona serenità a chi l’ ascolta o legge
tra l’infinito e il finito
la loro poesia è sospesa
è musica e il foglio uno spartito
è uno stupirsi senza la sorpresa
il verso rimato o alternato
della poesia al cuore arriva
se pur si rifà al passato
nel futuro sarà sempre viva
e se pur oggi non si sposa con la rima
ed è anche piena di inutili parole
c’è ancora chi la stima
e come le mie son solo poesiole
...il ritmo del mio
percorso
In quelle giornate più buie
confuse
perse in quel cespo di pensieri
che mi mordono il cervello
ho bisogno di un navigatore
che mi indichi
il ritmo del mio percorso
Uno lo vorrei ai piedi
per camminare sicura
l’altro come sensore
nella mia testa
per indicarmi la strada
per raggiungere
( non una meta fissata
perché quella non l’ ho mai stabilita )
che mi indichi la giusta strada
per arrivare …
Dove? Non lo so !
Qualcuno diceva
“dove mi porta il cuore “
Dove mi porta Lui
senza fermarmi agli incroci
bivi ed ostacoli
superando campi assolati
freddi e deserti
per riconoscere
quella strada assurda
che ripercorro da tanto tempo
e che spesso mi fermo a pensare
che faccio
mi fermo , torno indietro
faccio ancora in tempo a ripartire
se pur da quelle strade sbagliate
deluse , andate , riprese
Vorrei poter ancora seguire
una via che possa diventare
motore del mio stupore
riprendere
il ritmo del mio percorso
per accordare i miei passi al cuore .
“ ei fu …”
…siccome
non c’è più
ciò che vedo,
tocco
è il presente
meraviglioso
squallido
istante
dove mi ritrovo
cosciente
consapevole
di come sono
come mi comporto
ma fugge
fugge troppo in fretta
per poi nascondersi
nell’eterno del domani
in quel sarà
mistero !
Sarà forse un mondo già visto
che toglie dal tempo il passato
il ricordo tormentato
e l’ oblio desolato?
oppure quel chissà come sarà
con tutti i se e i ma ...
Nel frattempo viviamo nell' oggi
se pur
del passato e del futuro siamo i veri testimoni .
In una clessidra
il tempo è sabbia
sfugge e cade
per la vita è semenza
l’insieme dei tempi
e modi per “ essere “
Sul barcone del calvario
tra il vento a loro contrario
Quanto è lunga la speranza?
Lunga più della vita vissuta
dell’ attesa della meta
che ondeggia
tra pazienza
rabbia , insofferenza
E poi… aspettare
aspettare quell’alba
alba che si tinge di rosso
Ci rivedremo in quel porto
dove zampilla il verde della speranza
e sventola la bandiera della libertà
si dissero
mentre si abbracciavano
e si abbandonavano
alle attrazioni di gente senza scrupoli
pur di allontanarsi
da un cielo spietato
senza spazio e libertà
in cerca solo di un riparo
E vanno , vengono
sfidano la sorte
che cela la morte
su quel braccio di mare,
breve se misurato in miglia,
lungo un'eternità
se attraversato con ansia.
Vite che alla fine non vedono
più ondeggiare le stelle sognanti
ma solo i segni della tragedia,
la paura vibra tra echi di aiuto
e riccioli di respiri e sospiri
mentre affonda il gommone
l’ultima culla per dei bambini
e tra quelli che restano
la speranza muore nelle loro mani
La vita è bella ma anche esasperante
a volte ti sorride a volte è devastante
fra il ciò che c’è e quello che non c’è
e cosa succederà
ovviamente nessuno lo sa.
Tramonto di fine febbraio
Ne ho visti tanti
ma questo tramonto
stasera
mi sembra diverso
l’azzurro si chiude lentamente
cede al nero
che nel cielo diventa
miracolo di luna e di stelle
S’impenna dal sole
che muore sul mare
sulle facciate delle case
sulla mia chiesa bianca
che alza l’ostia al cielo
macchiato di fumo
tra colori magnetici
Complesso sapore
voglie confuse
ricordi di infanzia
carezze deluse
ricordi e rimorsi
non romperanno l’incanto
di questo dono divino
che non posso rifiutare
solo ammirare e ringraziare
Domani
Un altro oggi di vita
un presente che mi regala il tempo
domani…
aperta la mia tenda oscura
cercherò i contorni dell’alba
dove la vita si perde
nei suoi cangianti colori
vestita di pioggia
calda di sole
profumata di fiori
alitata dal vento
domani …
manderò un messaggio a te , futuro ,
per chiederti di rivelarti
nel mio presente
per inviarti la mia speranza
Ma cosa mi attende , domani ?
Sarò sempre paziente
ad accettare , rifiutare la giornata
e ciò che accadrà
domani ?
Ti proietti in un'altra data
nel fatidico attendere
e con la complicità dei numeri
con te entrerò
in un altro giorno
un altro oggi
che diventerà un chissà
se domani ci sarò
chissà se mi dondolerò
come quella foglia tremula
che non sa se cadere
o restare appesa al ramo
Domani …
finale dell’ oggi
che si proietta nel poi
sensazione foriera
di qualcosa di nuovo
nel girotondo del tempo.
Amore
Amore “, al cor ratto s'apprende”
dove sei tu approdo io
giunte le mani parlo con Dio
Profumi di madre, di bambino
di donna ,di cielo , di poesia
di una stagione calda e nuda
fasci di rosa , celeste e verde
le sorgenti dell’ amor puro .
Con l’allegria, con la tristezza
ti invio con un bacio alla luna
Cadrai quando la mano tua
mi spezzerà il cuore
Il tuo percorso viene da noi cucito
nodo dopo nodo sulla pelle e nel cuore
sei un miracolo sotto le macerie
tra tanti ultimi respiri
schiari il respiro di una nascitura
Capitalizzato dal progresso
non sempre spezzi venti di odio e di guerra
ma suoni sempre dixielands di pace
Colori le mie tenebre
trasformi il mio luogo
di solitudine in villeggiatura
A volte non sei più amabile e dolce
diventi petali tra pagine ingiallite
in riscontro lasci i ricordi
Ed io taciturna per solitudine
avvolta dall’ansia e dalla paura
ti chiedo di prestarmi
le parole per parlare con Dio
da dove sprigiona la luce della speranza
Non sprechiamo
non condanniamo l’amore
quando pensiamo
all’ingiustizia divina, terrena
forse avremo calmato la ragione
ma non avremo mai dato
una giusta risposta alla domanda
perché c'è anche il male
forse basta un segno di croce
fra tante croci per andare avanti
Scrivo per te, di te "mamma"
Se pur … di pancia o di cuore
prima in grembo
poi mano nella mano
sei una carezza d’ali di un angelo
la tua bellezza è scolpita
nella pietà di Michelangelo
Se pur…
non sempre tutte le mamme son belle
e nè brillano nel cielo come stelle
quando un bambino chiama “mamma”
diventa la chiave di un pentagramma
Mamma , per un attimo
del tuo amore , del tuo esserci
io sono quel frammento di te
di quel mistero che nulla ci è svelato
perché noi stessi siamo un mistero
E se pur …
quel vento ti ha portata via
a te ritorno con la voce del cuore
come un dondolio di emozioni
segni senza tempo del tuo amore .
Scrivo per te e di te , mamma
quando il sogno di te si raccoglie
nelle mie vuote federe d’insonnia
arrivi ,un attimo per stare insieme
Il tempo di un respiro
e poi ognuno
se ne va con il suo mistero .
Ora la tua immagine
s’intaglia nei miei ricordi
tra efflorescenze di incertezze e rimorsi
quando dolevano le tue membra
pesava la tua malattia
sui miei giorni spensierati
che si versavano nel nero tuo dolore
scrivo e parlo di te , mamma
non più a pelle a pelle
ma cuore a cuore
Le tue mani
odoravano di farina
di sacchi arrotolati
leste a servire
Di quel tempo smarrito
conservo il tuo viso
che trasuda di umiltà
di quelle poche gioie
e tante rinunce
segni visibili nel tuo vecchio
vestito bordeaux,
nel tuo andare felpato
come per scusarti per aver osato .
Tempo ridammi il cuore dell’infanzia
lo scudo di un ombrello
per ripararmi dalla pioggia dei rimorsi
che sono diventati un’ addizione
di tutti quegli anni che conservo
nell’edificio del mio andare
mutevole tra dubbi , stupori
amori e indifferenze .
Come vorrei vivere
l ’amore !
Non Ti vedo
ma Ti prego
Ti ringrazio
perdono cerco
Questa è la mia fede?
Reversibile
in quella emozione
ch’è l’amore ?
Sulla mia anima pesa
l’ombra del dubbio
che se passa mi resta l’angoscia
se non passa mi dà malessere
Credo di non fare del male
ma qualcuno mi può chiedere
è proprio vero ?
Tu che la vita spendi incerta ?
Una esistenza cheta
lontana dai vizi e cose vane
nasconde sempre pretese e sbagli
un timore vago
quel chi lo sa
se Dio mi perdonerà
La fede nasce anche
quando tra amici veri
ci raccontiamo le cose di ogni giorno
anche se c’è sempre
chi ti delude e rompe l’incanto
di “quell’’attimo che fugge “
rompe quel patto
di amicizia e amore
che ha vinto il tempo
Là si nasconde l’eterno
in quell’ attimo
nel cielo luminoso
che mi sorride ,
mi incanta
in una mano amica
nel sorriso di chi ti ama e ami
Come vorrei vivere l ’amore !
Libera in volo
in /verso il vento
il mio verso nell’aria si disperde
Io scrivo
a quelli che amano la poesia
perché sono in pace con se stessi
in sintonia con il fuori /dentro
a quelli che sposano la poesia
perché sono in pace con l’amore
io scrivo
versi liberatori
per rasserenare
il mio stato d’animo
sordo alla rima
e alla poetica
come un bules/feeling
descrivo le emozioni
che affiorano di tanto in tanto
da ogni scavo del mio cuore
io le raccolgo con la penna
se pur mai con vanagloria
ed è allora che la mia poesia
diventa un parlare con me stessa
ma se le emozioni
diventano vibranti
vezzi di silenzio
di rabbia e di tristezza
da attivare sussulti
sulla pelle e nel cuore
allora nella foga
di cui son preda
anche le parole
diventano pungenti
Questa sono io
altro io vorrei essere !
Dalla mia finestra guardo
e poi…
La mia finestra non ha imposte
come una cerniera la apro
per raccogliere
il silenzio , il mare
il fuori –esterno
nel mio dentro- interno
e poi…un mondo scopro
non è facebook
e neppure internet
non mi affaccio
poggio solo la fronte sui vetri
che mai potrebbero nascondermi
il cielo e la verità
Per me e’ un quadro di gran valore
con cornice di alluminio
e tra uno scorcio
di cielo rosso/verde
e uno squarcio di luce azzurra
il mio sguardo coglie l’incanto
il divino
e poi… viene la sera
come vorrei che i ganci di questa zip
fossero fatte di stelle
se pur chiuse risplendere
e lasciar entrare la luna
e poi …chiudo la cerniera
a quel curvo raggio di sole
che muore in un piccolo squarcio d’azzurro
e poi … libera da ogni zavorra
mi abbandono felice nella stanza
La medusa
Sono stanca diceva la medusa
di questo galleggiare sull’acqua
di questo mio scivolare alla deriva
di muovermi non per mia volontà
ma trasportata da un moto ondoso
Vorrei fermare quell’onda
che mi travolge
e riposare su uno scoglio dove batte il sole
lo so che a volte sono orticante
dal corpo gelatinoso e trasparente,
ma son fatta d’acqua
son fragile e debole
vorrei che il sole mi asciugasse
quelle lacrime che gocciolano
dai miei tentacoli
e che si trasformassero in cuore
Medusa , come te
sono stanca confusa e delusa
ogni gioia prima o poi intorbidisce
in quella rete di alghe vischiose
e non bastano parole per far capire
come dice lo slogan, che tu ed io
“siamo fatti della stessa pasta”
Gli oggetti del contendere
con il mio tempo
sono il corpo e il cuore
Cosa mi rimarrà
quando il mio corpo
senza più tempo
non avrà più fiato
per dire addio alla luna
che nella mia sera
sfoca nell’ultimo suo bagliore
alla musica che si ritrae
prende forza
e poi sfuma in quella nota
senza più valore
nella poesia che si enuclea
diventa vita e poi scolora
Che fatica vivere !
Cosa rimarrà
su quelle orme del tempo
che il vento sfrangia
sul deserto che avanza
e copre il corpo
paese in espansione
di segni e di ricordi
e inizi a parlare al cuore
a far la guerra al tempo
se pur continui ad amare
perché solo ciò che si ama rimane
e come diceva
Pound,
“Quel che sai amare rimane
il resto è scoria“
Che fatica essere cuore !
Che fatica essere cuore
con tanta voglia
di battere ancora
inerme ,vacuo,
vago, latente
a volte palese e presente
Oggi lo sento pulsare
domani chi sa
come sarà
Quando barcolliamo tra il forse
Il se mai e il mai
è come se fossimo sospesi
a mezz’aria tra il nulla sotto
e il niente sopra
Non devi mai tacere
mi dicevo
intanto tacevo
non devi mai temere
intanto temevo
che senza più emozioni
senza più sensazioni
il mio cuore si fermasse
Che fatica essere cuore !
Il mio l’ ho diviso in tanti pezzi
che camminano in segreto
con i miei amori
e per non perdermi
traccio un sentiero
lascio uno scritto
un pensiero
per verificare
che dentro ci sono anche io .
Buon Natale
Avanti Dio , Ti stiamo aspettando
se pur la cena si sta raffreddando
sotto l’albero ci sono ancora i regali
e chiusi sono i biglietti augurali
nel nostro grande smarrimento
continuo affaticamento
il nostro sguardo si perde
e il Tuo amore si disperde
Dio singhiozza per guerre e tradimenti
Resta inchiodato dai nostri eventi
rammarico intorno ma Lui ci dice
perdono , singhiozza e ci benedice
nella nudità del nostro amore
mancato e tradito dall’inaridito cuore
quella pietra a stella dove brilla
la tua umana scintilla
noi l’abbiamo resa pietra di morte
ma amore e gloria con Te son risorte
e qualcuno a qualcuno sussurra è Natale
è nato Gesù , rendiamo il mondo più leale
Buon Natale e buon anno a tutti
Comincia così il nostro cammino
con l’attesa
L’anticamera delle emozioni
buio e luce si affrontano
per raggiungere la speranza.
In spagnolo aspettare
si dice “esperar”
perché aspettare è anche sperare
L’attesa è tempo della nostra vita
Dio che mendica il nostro amore
è gioia perché appartiene
ad un bambino che sorride alla vita
dolore , una croce
che ridona speranza
vince la morte
Ma l’attesa del Natale
che senso ha per noi ?
C’è chi non crede
eppure il Natale l’attende
Perchè lo fa?
Perché facciamo il presepe
con montagne , astri,
casette , pecore ,lupi ,
anche ladri ,ubriachi ?
perché là c’è la vita
il bene e il male
l’umiltà dell’attesa
da parte di tutti
poveri e ricchi
in quel presepe
c’è in nostro cammino
che sfidando ,facendo
ci apre la porta a qualcosa di vero
credendo o non credendo
ci porta in questo spazio /tempo
alla ricerca di un punto
Un punto e basta.
Natale è il passato che Dio
manifesta nel presente
nel Dio delle fasce
nel Dio delle piaghe
il futuro è la speranza
che l’uomo possa salvarsi
amando Lui
Sarà Dio
per chi non crede
sarà qualcos’ altro
ma sarà di certo
“come diceva Kant “
un cielo stellato sopra di me
e la legge morale in me
Il vento
"odo stormir tra queste fronde “
Nel suo vortice tutto trascina
sbuffa dal monte e dalla collina
sembra impazzito
di forza munito
gioca con le onde
spingendole sulle sponde
con le nuvole si diverte
in pioggia le converte
diventa violento
in un momento
Frulla come un monello
ti porta via il cappello
è il simbolo della libertà
senza regole e rigorosità
cala sul letto della sera
si calma nella notte nera
se c’è il sole diventa brezza
e ci fa una carezza
allontana la polvere secca
e di nuovo il passero il fiore becca
Un giorno il sole e il vento
uno caldo e l’altro violento
si sfidarono chi fosse più forte
a strappar il mantello da donne coperte
Morale della filastrocca
a chi il premio tocca ?
Al sole ! le donne accaldate
dal mantello furono spogliate
mentre per il vento mattarello
si avvolsero di più nel mantello
(da filastrocche )
Novembre tra foglie è finito
dicembre di festa è abbellito
Novembre sta per andare via
tra moti astrali e la loro armonia
mese brutto o bello
con il sole o con l’ombrello
il tempo muta per un buon motivo
e la terra diventa il suo obbiettivo
Gli alberi spogli per lo sciroccato vento
aspettano di essere addobbati per l’Avvento
tra attese , culle , morte e fragranza
c’è sempre quel richiamo alla speranza
Novembre è passato,tra beni e guai
domani è dicembre , se mai
sarà il tempo che mai o poi mai
bisogna perderlo di vista casomai
preghiamo, perché è Natale , oramai
Donna fai cantare la tua voce
non oggi , 25 Novembre , sempre
Son fatte così le donne
aspettano che un uomo le ami
invece… e spesso
ricevono pugni orrendi
e lividi
sulla pelle e nel cuore
Donna, da un uomo soffiata
tormentata
vessata
violentata
il pianto ti sale in gola?
Abbi il coraggio di difenderti
non può durare a lungo un amore così
Donna ,in un paese che ti calpesta
in una famiglia che ti maltratta
ascolta bene : fai cantare la tua voce
Provi ancora a non credere
che quella voce che grida
non verrà ascoltata ?
Sei tu che devi sapere
devi vedere
devi dire
che la tua fragilità , dignità
non può essere infranta
dalla follia di un bruto
che ti lascia
ti prende
ti riprende
ti sconcerta
e poi ricordati
che ti attacca d’improvviso
Donna ascolta bene:
fai cantare la tua voce.
Se pur la tua vita ti soffoca
ti stringe , ti ritorce contro
respira , il silenzio non si addice
Autoironia
Se ho ancora un po’ d’ intelligenza
e non mi chiedessi più
cosa pensano gli altri di me
accetterei la vita nella sua pienezza
e l’autoironia sarebbe l’essenza
cercar di ridere di me
con chi crede che la sua presenza
possa cambiare la mia esistenza
farli tacere prima che possano
criticarmi con parole che vessano
quella critica me la sento addosso
potrei decidere di reagire
ma resto in silenzio
tesa ,accaldata
quasi disperata
i vantaggio del saper ridere di sé
è una strategia che funziona
con chi ti spinge nel baratro
ma al di là del dire e del fare
bisogna saper sdrammatizzare
Ridere è bello, c’è poco da fare
c’è chi pensa che è anche salutare
ma la mia autoironia
diventa per gli altri caricatura
una presa in giro , addirittura
ma come diceva Trilussa
…Sta da vent'anni sopra un credenzone
quela Maschera buffa, ch'è restata
sempre co' la medesima espressione,
sempre co' la medesima risata …
la mia maschera la lascio lì
son quella che sono e mi va bene così
Giochi di ombre e di ricordi
A volte i pensieri consunti
me li ritrovo gioviali
oppure mi lasciano
nella tristezza di un passato
che non vorrei ricordare
tra giochi d’ombra
il passato lo rimetto in circolo
nei sogni e nei ricordi
Finzioni tra le quinte della mia mente
La trama non è mai uguale
alla sequenza dei fatti
perché se pur la situazione è la stessa
il tempo e lo spazio son diversi
e…
quando ritorno indietro
in quel passo “ d’ombra “
vedo la mia vecchia , piccola casa
i miei cari che ingialliscono
insieme alla mia infanzia
Tutto invecchia
anche il pensiero
diventa gonfio di venti
che soffiano
tra ombrose memoriali
di gioia, delirio
ebbrezza e tristezza
Ci deve pur essere ancora…
Andiamo a ritrovare
la terra che ha il colore dell’argilla
i prati dal profumo di erbamenta
le farfalle che accarezzano i fiori
mentre gli uccelli beccano i loro semi
Andiamo ad ammirare
i ragni che ancora tessano le tele
il cielo che disegna meraviglie
sulle bellezze del cosmo
sul mistero che incanta la luna
che accende le stelle
sui sogni dei bambini , degli amanti
su raggi di nuove albe
nell 'abbraccio felice
tra terra e cielo
Ma ci deve pur essere ancora
uno di questi posti
dove la sapienza umana
li ha lasciati nel silenzio
nella pace tra flabelli e favole
recitando rosari per la pace
esangue di una guerra
che auspica la pazienza dell’attesa
Appunto! ma siamo in autunno?
Siamo alla fine d’ottobre
appunto!
ma i suoi giorni
non hanno ancora
nubi d’autunno
il sole sfida ancora
l’ebbrezza dell’estate
e le rose rifioriscono
con le loro corolle colorate
Tardivo sarà l’inverno ?
il mare è una tavola blu
mi chiedo :
chissà se domani sarà in tempesta ?
L’astro ramingo
lascia che le foglie cadano
lentamente
nel piccolo stepposo giaciglio di strada
E il tramonto com’è ?
odoroso di legno , di foglie ?
Non ancora !
Si apre e si chiude
nel cerchio prezioso di una stagione
che lentamente avanza
tra voglie confuse
di mare , di viaggi ,
di carezze estive deluse
tra malinconia e nostalgia .
Ma non abbiamo fretta
perché la vita trascorre sempre
sotto il manto delle sue stagioni
sia belle che brutte
Là, nel cuore cercavo il La
Per intonare una sinfonia a due
anima e corpo
Come un musicista
coglievo le note
come un poeta
le facevo vibrare
sotto la mia penna
e mi sembrò
che ogni cosa fosse una visione
Musica , poesia ,melodia
si vestivano di sublime
l’abbraccio di note
di luce
dei sensi
del cuore
Tango e ascesi
dove il Divino, l’amore
segnava il movimento dolce
scandito dal ritmo oscillante
dell’anima e del corpo
Come quando il vento
come un ciclope
galleggiando nel cielo
allontana le nuvole nere
all’ apparir del sole .
Col tempo riporterò
l’amore alla sorgente?
Ritorno al primo amore
dell’età bella
quando ,catturata dai sensi,
L' Amor, ch'al cor gentile ratto s'apprende
diceva Dante
e nel frattempo penso
col tempo riporterò
l’amore alla sorgente?
Quando strizzava
e tagliuzzava il cuore?
Da ragazza dissi all’amore
dammi un bacio
e nel prato del mio cuore
pianterò le tue radici
insieme cavalcheremo la luna
che nel silenzio del buio
diventerà piena
spezzerà fiati e respiri
ma , l' amore è come la luna..
se non cresce.. cala!"
e diventa mutevole
Col tempo ho raccolto
le sue briciole
ora dimorano nella mia nostalgia
e prego che il vento dissennato
non me lo porti via
e che possa brillare ancora
nei miei momenti di oscurità
Va in scena il pensiero
Quando la mia testa
affonda sul cuscino
dei ricordi
dei sogni
dei desideri
apro il sipario
e il mio pensiero va
alla ricerca di quel punto
nella mente sospeso
tra pensieri pensati
incantamenti fuggenti
e vanno in scena
Esultano senza emozioni
senza entusiasmare il pubblico
volteggiano
sul palcoscenico
del mio presente
diventano
dialogo
parola tra labbra chiuse
gesti , sguardi , versi
Spesso offuscano la mente
e quando diventano effimeri , finti
non c’è più l’ascolto
e allora cala il sipario
e si perdono
tra le quinte della mia memoria .
Andiamo dentro l'autunno
Andiamo
ad ascoltare i respiri
tra i vitigni
a ritrovar la luce ottobrina
tra grappoli che si piegano al sole
mentre il vento entra
nei filari in fila per la vendemmia
Andiamo
a risentir ancora la risacca del mare
tra lo scricchiolio dei rami senza foglie
senza più grilli o cicale
ma ragni che tessono le loro tele
appesi alle travi di qualche vigna
Andiamo
Là dove ora la terra
ha il profumo dell’uva
l ’allegria del vino
e il mistero dei colori
che si riflettono nel cielo di sera
Intanto io vado
dentro l'autunno
a contemplare
il foliage delle foglie
protagoniste dell’autunno
tra piume di dubbi pensosa
ansiosa di assistere
allo spettacolo
della rubente stagione
che un po’ ritarda
Due ottobre festa dei nonni
L’autunno è arrivato
le castagne scoppiettano
tutto più triste è diventato
le foglie si calpestano
il vento sbuffa
eppure oggi è la festa dei nonni
Perché in autunno ?
perché è il giorno dedicato agli angeli
perché in ciascuna stagione
i giorni varcano la linea del tempo
e i nonni sono senza tempo
vivono nel frattempo
aspettando il sole lucente
una stella splendente
un fiore sbocciante
se pur in cielo ci sono le nuvole
Le loro rughe
svelano le parole
di un vissuto
e i nipotini
leggono nonna ,nonno
perché quando un nipote
chiama nonna
non è necessario la festività
se c’è qualcuno che ti ama
ogni momento di festa è amore
per i nonni diventa felicità
Se i genitori profumano di primavera
i nonni, come l’autunno hanno i colori
di saggezza e tenerezza
Vangelo (Lc 16, 19-31)
Sembra una favola
ma è una parabola
di Luca l’evangelista
dal tema dantista
inferno e paradiso
tema in due parti diviso
Morì il povero Lazzaro
morì il ricco con il suo denaro
Nelle sofferenze dell’inferno
il ricco malcontento
vede Abramo con Lazzaro
come un figlio a lui caro
il ricco soffre I privilegi sono finiti
il povero è felice e i dolori leniti
Verso Abramo il ricco si fa mendicante
con la sua richiesta di aiuto supplicante
Abbi pietà di me gli grida ,cura
la mia arsura
perché ardo in questo inferno
forse in eterno
se non per me per i miei fratelli
le mie stesse pene da loro cancelli
"Manda Lazzaro!
Il povero Lazzaro!
l'unico vero intermediario
tra Dio e i ricchi vicario
La sua preghiera non è assolta
anche se parla , Abramo non l’ascolta
Ora da morto , vuoi un miracolo?
ma il tuo egoismo ti fa da ostacolo
l’unica resurrezione è quella di Gesù
che si fece povero e venne quaggiù
Nella sua risposta finale, Abramo
è breve e deciso:
"Se non ascoltano Mosè e i Profeti,
neanche se risuscitasse dai morti
potrà essere salvato
La vita giusta ,se pur nella ricchezza
sta alla vita giusta e nella resurrezione .
Questa parabola scuote
noi che viviamo nell’abbondanza
di una società opulenta
viviamo in superficie
non vedendo gli altri
i poveri e i marginati
Nell’uscire da me stesso
posso aiutare gli altri e me stesso
Ma …l’amore che cos’è?
L’amore
è come un elastico tra le dita
si allunga , si accorcia
s’intreccia
se lo tiri troppo
ti scappa
raramente si spezza
ritorna indietro
con un colpo violento
colpisce la faccia
ma …l’amore
ha una voce
delle emozioni
soprattutto è sentimento
che nelle dita invisibili del cuore
va nutrito e coltivato
Può mutare , è vero ,
da passione ad affetto
e se il legame viene costretto
a tendersi per poi ritirarsi.
Perché allora si uccide l’amore ?
Fin quando l’amore sarà sprecato
in giorni perduti e materiali ,
fin quando l’amore ti presterà le parole
per parlare di te , di me con Dio sarà eterno
La mia vecchia e prima carta
d'identità
Giunge il tempo in cui una foto
un documento, come foglia
di un tempo usata
caduta
ma non perduta
diventa come eco
di una grotta lontana
per farmi rivivere insieme
la brezza di giovinezza
che attizza il rogo dei miei affanni
e dalla corsa degli anni
prende forma
il passato , il quotidiano
testimoni
di quello che cerco
che più non c’è
di quello che cercavo
che forse non è mai esistito
Vorrei trovare da qualche parte
quella esistenza cercata ,persa
una ragione purchè io viva
aspettare l’alba, il tramonto
programmare ancora i giorni
le cose da fare
anche se la cifra del tempo
che avanza e mi aggredisce
aumenta sempre di più
Il cosiddetto “bullismo ”
può portare la vittima al suicidio
Se per farti rispettare,
la violenza devi usare
be’, allora, povero bullo
sei stupido più di un grullo
sei soltanto un ignorante
se ti credi forte ed arrogante
e c’è di certo da sospettare
che un tuo genitore non ti sa educare
Quel coetaneo che tu distruggi
bullo , dalla tua dignità fuggi
e se lo insulti e lo maltratti
appartieni alla banda dei mentecatti
Tu da solo non vali niente
e sei anche un prepotente
ogni persona va rispettata
ogni violenza è sbagliata
la tua aggressività va curata
il bullismo è sempre in aumento
quindi è arrivato il momento
per un genitore
ed un educatore
ora che inizia la scuola
di mettere ai bulli la museruola
e alle mani le manette
perché son persone reiette
Non è segno di disprezzo
essere diverso e neanche il mezzo
per essere presi di mira da un bullo
arrogante e fasullo
Nostalgia
Risuoni come una canzone
tornerai, tornerò
là dove il mare fratto alla scogliera
silenzioso e placido sulla spiaggia
si gonfia al vento dell’autunno
e la sua onda affonda
in una confusa marea di confini
Nostalgia
ti ho trasformata in malattia
laceri il velo dei ricordi
migranti nella valle della mia memoria
Al ritmo delle emozioni
vieni come la sera
senza chiedere permesso
entri nel tramonto
sconfinato della mia tristezza
di cose perdute
e scendi silenziosa senza bussare
con il tuo vestito colorato di umori
ti accolgo come sinfonia
ma poi diventi malinconia
Eppure il tuo sapore sa
di desiderio di un ritorno
Come una tuta di stelle
ti indosso
quando il sole reclina
e imbruna nella pallida luna
Ritorna Settembre
Sulla battigia si raccolgono secchielli
e sulla sabbia son caduti i castelli
gabbiani che sostano
sul bagnasciuga dei pensieri
lasciandoci alle spalle
se pur tristemente
fotogrammi dell’estate seducente
che si smorza pian piano
sul silenzio del mare
Accarezziamo la vita e le sue stagioni
con le loro continue mutazioni
dal tempo traghettata
dall'alba al tramonto orientata
L’unico modo per non pensare
è lasciarsi portare dal braccio del tempo
e nel frattempo
all ’ alternanza delle stagioni ci abbiniamo
e nell’andirivieni le loro vesti indossiamo
spumosi di sogni , di luci ,di stelle
spumeggianti di vino , di libri e cartelle
Ci sarà un nuovo incontro
ci sarà un nuovo giorno
e sarà di nuovo autunno
i tralci vestiti a festa
con ghirlande di acini
ancora asprigni
cadranno dai vitigni
con la foglia sull’albero
che trema
Dall’alto domina sempre la luce
che domina il cuore
cratere di emozioni
Notte di San Lorenzo
Cielo
quando apri la porta alle stelle
diventi divino
perché il tuo nome è Amore
un paradiso dove si acquietano i dubbi
e sulla cruna della luna
siamo un po’ tutti con il cuore sospeso
ogni respiro della nostra vita
dal tuo luccichio viene lambita
ogni sospiro è rivolto a te cielo
che viene accolto come un vangelo.
Stasera
ti raccoglierei in una conchiglia
come un messaggio dentro una bottiglia
ti incaglierei in una secca sottacqua
mentre il mare s’incaglia su scogli freddi
con onde a spruzzo senza ritorno
Stanotte
con le stelle a flotte
che intrecciano le vesti di San Lorenzo
mi induci a sfidarti
e con te, luna
a dialogare e sognare
tra un minuetto di stelle
ad aspettare che una
possa cadere sui nostri sogni
sulla speranza che il mondo
possa ritrovare la stella guida della pace
lungo il faticoso cammino dei suoi giorni
(e con la zattera della mia tastiera
tra le stelle pronte a cadere
accompagnati da una preghiera a San Lorenzo
oggi approdo in questa stanza azzurra
firmata Lorenzo a cui faccio
i miei più brillanti auguri )
Uno scatto all'estate
Il mare oggi mi chiama
mi lascio rimbalzare
tra la sua spuma
tra le sue onde
che s 'inseguono
l’ una sull’ altra
sembrano giocare a rimpiattino
Una ruota panoramica gira e gira
riempiendo di gioia grandi e bambini
e se la ride al sole cocente
sotto un cielo capovolto
che s’avvita
al dolce giogo della vita
Il mare
il mare è d' amare
Il suggestivo molo presta il proprio dialetto maruggese
ad una pittura murale
“Lu mari cucchia li paìsi ca sparti”
(il mare
unisce i paesi che divide )
si gonfia di tempeste ,
culla il pianto
e ci travolge con il vento delle illusioni
e della speranza
e l’orizzonte diventa il nostro miraggio
Sempre bello è il mare di Campomarino
mi avvince quel suono delle onde spinte dalle brezze sul bagnasciuga
Un alito caldo
affonda nel febbrile Agosto
Brilla il raggio di sole
che brucia le viole
nudo coperto di caldo
arriva dal mare smeraldo
con in una mano un gelato
nell’altra un ventaglio ondeggiato
sotto un cielo che affonda
in una notte fonda
L’ estate nel suo calore abbacinato
dalle avventure viene animato
sotto lo sguardo dell’amante amato
o in un declino di incontri andati
che sulla sabbia saranno lasciati
Desideri di fuoco delle pulzelle
tra cadenti stelle
sfidano il sole
cercano fole
Color limone
o arancione
la luce lunare
argenta il mare
si sperano buoni eventi
tra le stelle cadenti
Siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto
Quando la sera sanguina
alla fine di un giorno morente
l’addio del sole
scolora il cielo dormiente
il caldo rovente
affonda sulla pelle
che allucina come fuoco
Avverto il sapore amaro della notte
e Il cuore sbatte come una frusta
fluttuante nell’effetto finale
dormirò o resterò sveglia ?
Per il caldo soffocante
quella piccola farfalla
che svolazzava sui miei gerani
è sparita nell’ alveo della notte
La formica che aveva previsto
il caldo rovente
lascia che il grillo e la cicala
siano convinti
che possono ballare e cantare
su un ramo arido senza più acqua
Chissà forse siamo tutte cicali
cantiamo e balliamo
senza più renderci conto
che siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto
e sulla terra
si suona il requiem in re minore
Ma come si può uccidere un bambino?
Aveva solo sedici mesi
Aveva solo cinque anni
per non dimenticare
troppi bambini , bambine
vittime innocenti della guerra
uccisi da genitori giustizieri
forse bisogna iniziare a fare qualcosa
per salvare i figli da questi genitori
capaci di torture inenarrabili
Il mondo è bello
se un bambino lo può colorare
Tu piccolina
cosa pensavi quando
ti sei ritrovata da sola
senza l’aiuto di quella madre
di alto livello di puttanità?
La tua sofferenza potrebbe
aver soffocato il grido di disperazione
negli ansiolitici lasciati
nel tuo lettino
per evitare che tu piangessi
tu ,bambina cosa pensavi
quando tua madre ti pugnalava
non per pazzia
solo per malvagità
ti sei forse chiesta
perché mia madre mi odia ?
Siamo tornati al mito di Medea
si uccidono bambini e figli
senza pietà , senza alcuna ragione
Spesso abbiamo detto ai nostri figli
che i mostri non esistono
ci sbagliavamo
I mostri esistono, sì
e possono indossare una divisa
e i panni di madre e di padre
17 luglio
dall’alba al tramonto
ti guardo sole
mentre stemperi i tuoi colori
Quando nel cielo
una luce di prima stella
taglia il traguardo
dell’incipiente sera
tra lame rosse
tu , sole
illumini il mio viso
con quel chiaro ingiallire
Impallidire
del tuo serrato andare
nel cambio di anni e stagioni
che vanno per ricordi ed affanni
questo è il tramonto
ne ho visto tanti
in questi miei tanti anni
dei miei compleanni
ora cerco il silenzio
per coprire
le voci ridondanti
risonanti di immodestia
di chi mi sta intorno
che feriscono l’animo
di chi per natura
è di poche parole
e le poche rimaste
spesso fraintese
Ora sul viso che reclina la luna
sulla luce che cala e scolora
avverto il sapore della terra
di Dio per giustificare la vita
che respinge con forza
chi ti vuole posteggiare
Dèjà vu
sensazione sfuggente di un momento
Come una lavatrice
con il rondò del cestello
che gira sempre con stesso ritmo
la mattina è sempre uguale
e fingo che tutto sia normale
lavare , cucinare , mangiare
con quella sensazione
del déjà vu
perfino un libro
mi sembra di averlo già letto
o una poesia di averla già scritta .
Poi un giorno mi sento
come se tutto
mi si rivoltasse contro
una voce diventa eco
fastidioso rimbombo
che si avvicina
e poi si allontana
(Perenne scia,
una piaga velata
diceva Ungaretti )
per tutto il giorno penso
e la nostalgia non si separa più da me
non a un passato
<credendo di averlo già vissuto >
non come un’‘anomalia della memoria
ma per quello che non c’è mai stato
rimpianti ,desideri depositati
in qualche angolo della mia memoria
e così cresce la grande voglia di libertà
di abbandonare tutto e volare via
L’uomo
Sta oscurando
il sole e lo sta rendendo
una bomba pronto ad esplodere
quando la luce cala
nel pianto della sera
avverti il sapore amaro della terra
e nell’attesa che si accende una luce
nessuno sa la parte che gli tocca
se dimentichiamo l’amore
oltre le fenditure del cielo
ci sarà solo il turbinio di fuochi
Quelle poche gocce di acqua
che il sole sta prosciugando
scolorano la speranza
sanguina la terra
non c’è più ascolto
ma solo un sentito dire
parole balbettanti
increduli
e se cerchi la ragione
di come è potuto accadere
la porta si chiude
con un tonfo secco
Sai quando scrivono i poeti ?
In una notte d’amore
strappando dal cielo una stella
per regalarla alla luna
e nella sua luce poter dire :
vieni con me
dove l’onda del mare è un abbraccio
Sai quando scrivono i poeti ?
all’apparir del sole
di un mattino che si fa sussurro
carezza
dove dietro la sua vita c’è la vita
per cogliere la rosa più bella
una foglia brunita e cadente
per cogliere la bellezza
che sul foglio si fa verso
e poi…
la mano si ferma
sulla parola amore
per raccogliere in ogni dove
una piccola emozione
che trasportata dal cuore
si trasforma
in attimo d’eterno
sulla pagina del tempo
e tutto diventa poesia
Un giorno qualcuno mi disse …
Leggere le tue mani
m’invitano a leggere le tue ansie
Le cancellerei risposi
se fossi più egoista
se pensassi solo a me stessa
vivo tenendomele per mano
come segnali di un pericolo imminente
Quando la vita diventa
un ciondolare di menzogne
che non lasciano intravedere un domani
un futuro per figli e nipoti
l’emozione è tradita
si gioca alla guerra
si gioca con un virus
ti attaccano
distruggono i deboli
niente da fare
la paura nasce dal cuore
e vivi nel peggiore degli affanni
inaridita , intimorita ,avvilita
tra la paura, a smentire le cose sognate
e l’ansia ,a smentire la vita reale
… vissi d’amore … vissi d’arte
qualcuno disse …
Io vissi e vivo solamente d’ ansia
ferma a rimuginare preoccupazioni
costanti ed eccessive
anche là dove non ce ne sono
Mi chiedo , me li porterò sempre con me ?
o ci sarà qualche fermata di mezzo
sciogliere la stretta della mia mano
per lasciar libere paure ed ansie ?
Potrò un giorno
chiedere perdono
per aver rovinato la vita
a causa del mio mancato coraggio
e della troppa paura ?
La speranza
di avere una carta di credito
su un cospicuo conto corrente?
oppure una carta di credito
sul conto corrente del cuore ?
Cara speranza
messaggio di alleanza
dell'io col futuro
si smorza
se la vita non rafforza
come l’amore a prima vista
si avvicina
ti prende
ti travolge
e poi …
da non credere
quando la piena è nel cuore
ti attacca
ti lascia
all’improvviso
ma ascolta bene
quando nel cuore c’è
ti cambia la vita
se pur tra percorsi tortuosi
costruisce progetti
Speranza
sei un riflesso di luce
di alba o di tramonto
in te mi rifletto
Il 6 luglio è la Giornata mondiale del bacio
ma qual è il suo vero valore?
Il bacio
rappezza
una giornata storta
rassicurante
accattivante
galeotto
schiocca
sulla guancia
sulla bocca
sulla pelle
ti fa sentire
il battito del cuore
agrodolce sa il respiro
d’ambrosia il sospiro
che il vento rapisce
invia nei cieli
e si fa stella
o dentro la rete d’amore
e si fa lucchetto
Se basta questo
l' affrancatura
del mio messaggio
sarà un bacio
punto e basta
Fin quando, fin dove, finchè
Come la luna
che s’infila nelle ombre della notte
così il mio volto s’infila nei pensieri
tra un vago sbattere di ciglia
e uno sguardo fermo, attonito
sul greto oscillante del vuoto
fin quando , fin dove
finchè potrò uscire da quel buio
che lacera i miei pensieri
che si stendono tra le pieghe della notte
che allunga i miei brividi
senza un perché
e mi ritrovo sulla soglia del chissà
se tra poco appariranno le stelle
Spiano il filo del mio sguardo
dentro lo sguardo dei fragili fruscii
delle lenzuola e cuscini
tra ombre velate di luce
filtrate dalla finestra
sbircio una piccola luce
che scorre oltre la soglia
della mia veglia
e aspetto l’alba
Credetemi
non per modestia
paradossalmente
l’ umana umanità
è umiltà?
Dio mi ha fatta piccola
perché potessi entrare
vedere
verificare
senza essere notata
perché chi vola troppo in alto
non vede
non tocca
non sente.
Intingiamo i pennini
nella libertà
sì , di creare
di scrivere
di far poesia
senza sentirsi speciali
senza ostentarli al mondo
Qual è il fine ultimo dei poeti vate
stupirsi senza la sorpresa di successo
la loro poesia è sospesa
tra l’infinito e il finito
e hanno fatto un dono all'umanità
quello dell’umiltà
Son vissuti di valori senza allori
poco apprezzati in vita,
rivalutati dopo la morte.
Io ,che della poesia
sono e sarò la famosa ignota
le mie poesie resteranno
come quei germogli
che non diventeranno mai fiori
perché la mia poesia
non s’è truccata d’ombretto
per dar luce e bellezza al verso
Torna Luglio
tra mare e monti
s’infila il pensiero
Quando
il mare bacia la sponda
il mio cuore batte con l’onda
che se ne va alla deriva
ed io vado ad arenarmi alla sua riva
quando
il sole infuocato
toglie il fiato
Luglio , il sole avvita
nel dolce giogo della vita
quando
tra notti vivaci
di sogni e baci
raggi di sole
cicali e viole
il mare con i suoi gorgogli
finisce tra le pieghe degli scogli
quando
il vascello del mio pensiero
perderà il suo veliero
volgerò la mia prua
verso la luna
resterò sulla battigia
con la mia pesante valigia
non più piena di desideri
con un anno in più e più pensieri
Intanto l’estate lesta
in festa resta
Tanka
Pessimistico
è il mio pensiero
se non c’è sole
se spegni luce, sole
nero è il futuro
…….
Là, se pur nell’angolo
più tranquillo del mondo
c’è sempre chi sparge
briciole di malvagità
là , dove un bambino
impara a costruire
provando ad impastare
innocenza , fiducia
sogni e speranza
il mondo spegne
dai suoi infiniti occhi
sogni e stelle
Strepitante diventa il sospiro
se qualcuno gli ruba il respiro
in ogni angolo del mondo
siamo immersi in una guerra globale
che , purtroppo , rischiamo di perdere
Ieri una tortora è caduta
nell’erba dell’aiuola
subito intorno
le girano le formiche
E voi , passeri
non uscite dalle stanze degli alberi
perché sotto di voi ci sono sempre
gatti neri attenti a graffiare il cuore
Siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto
Quando la sera sanguina
alla fine di un giorno morente
l’addio del sole
scolora il cielo dormiente
il caldo rovente
affonda sulla pelle
che allucina come fuoco
Avverto il sapore amaro della notte
e Il cuore sbatte come una frusta
fluttuante nell’effetto finale
dormirò o resterò sveglia ?
Per il caldo soffocante
quella piccola farfalla
che svolazzava sui miei gerani
è sparita nell’ alveo della notte
La formica che aveva previsto
il caldo rovente
lascia che il grillo e la cicala
siano convinti
che possono ballare e cantare
su un ramo arido senza più acqua
Chissà forse siamo tutte cicali
cantiamo e balliamo
senza più renderci conto
che siamo sospesi tra il nulla sopra
e il niente sotto
e sulla terra
si suona il requiem in re minore
Ma ne vale la pena scavalcarlo…
Tu sai
o non vuoi saperlo
che c’è sempre un muro da scavalcare
subdolo che non si vede
dell’oblio, dell’indifferenza
della burocrazia , non di rado assurdo.
Barriera costruita dal nostro pensiero
dai nostri dubbi
dalle nostre paure.
Ma ne vale sempre la pena scavalcarlo ?
Tu sai
o non vuoi saperlo
che al di là di quel muro
ciò che troverai
può essere inutile, banale , fastidioso
a volte anche pericoloso
sì , va bene , lo so
ogni cosa da un’altra parte
è imprevedibile
ma prende vita
e vita dà
per respirare ancora l’aria feconda
e la voglia di fare
prima che venga l’ora di dormire
ma ne vale la pena ?
Mi siedo
mi riposo
aggiro l'ostacolo
o lo scavalco?
intanto penso
è più difficile abbatterlo che scavalcarlo
se nessuno mi spingerà a farlo
ebbene sì
lo scavalcherò
userò una scala
una corda
mi arrampicherò
ma ci riuscirò
Non è madre colei che non fa vivere i figli
No , non può sussistere alcuna motivazione
Se per un attimo
dell’amore di una madre
noi siamo
provo ancora a non credere
che in uno sguardo di una madre
ci sia demonio e odio
che per quell’ orribile gesto
freddo e calcolatore
una bambina, Elena
non c’è più
No , non può sussistere
alcuna motivazione
Donna sei un demonio
non senti il grido disperato
di tua figlia che ti chiede aiuto
mentre l’uccidi ?
Povero fagottino impaurito
che una madre ha negato il sorriso
I bambini sono angeli
basta poco per farli felice
ma ci sono demoni che uccidono
le loro speranze ,la loro innocenza
ma soprattutto un gesto simile
di quella madre assassina
toglie ai bambini anche la fiducia
Quale alternativa ci aspetta
di fronte a tanta malvagità
vaneggiamenti futili ,miraggi dell’odio
Mi rendo conto ogni giorno
di quanto sia difficile vivere
si sta avvelenando l’infanzia
il cuore dei giovani
caduti nell’intrigo dei media , dei social
nella geometria perversa degli adulti
La cattiveria ,è diventata
una insensibilità raffinata
indifferenza che reca sofferenza
puramente istintiva di chi vive
nella luce fredda
senza calore e colore
senza rendersi conto
che fa del male
e si riempie di invidia e gelosia
la cosa più crudele è il dolore di un bambino
che ferisce tutti e Dio
Il cielo stasera darà spettacolo
alla super luna delle fragole
Quando stasera si aprirà
la porta del creato
il cielo senza applausi alzerà
il sipario alla super luna
enigmatica , astuta
di mutevoli colori ed umori
splendente tra strass di stelle .
Come un ‘ape regina
ci donerai il tuo mistero
di cui ti vesti di bianco
d’argento ,di rosso
stasera il tuo vestito sarà rosa
come la luce che si sveglia all 'aurora
e si inchina al mattino
che animerà lo spettacolo della notte
Diafana luna insieme alle stelle
sei come diciamo a Taranto
“nu canestre de cerase a sere l'esse e a matine u trase…”
come un cestino di ciliegie
che la sera lo esco e la mattino lo entro
Nuda coperta ruoti e giri nella sera
tra fiati sospesi e occhi già chiusi
Vieni con me
Quando hai smesso di cercare
quando non ti fai più domande
quanto tutto ti appare oscuro
vestiti di luce e vieni
vieni con me
dove il mare è aperto ad ogni onda
che raccoglie i sospiri
senza curarti del mondo
vieni con me
a vedere il mare
quando abbandona l’ onda
quando abbraccia gli scogli
bacia la sabbia intrisa di sale
accaldata dai raggi del sole
vieni con me
cammineremo a piedi nudi
sulla battigia
là dove i passi tacciano
s’ode solo il respiro del mare
che rinfresca e bagna i pensieri
Vieni con me
quando il tramonto
scivolerà sull’acqua
e ferirà l’orizzonte
con lame rosse
delle ultime luci del giorno
torneremo a casa
in quell’oscurità della notte
chissà se vedremo più chiaro
Padre, Figlio, Spirito Santo
Uno per uno tutti e tre per noi
Qual è il senso
del Mistero della Trinità
che travolge
sconvolge
coinvolge?
“L’ amore espansivo “
Chi te lo rivela? L’amore.
Che cosa ti rivela? Amore.
Perché te lo rivela? Per amore
Quindi l’amore è la sola capacità
di donare e donarsi
Dio si rivela in Gesù, suo figlio
sulla Croce ci offre la sua amicizia
e si rivela in una storia di volti
quelli di tutti noi
un Dio, dunque, dentro ogni cosa
la sua finalità è l'amore
e il legame con cui avviene
è lo Spirito Santo
Spirito d'unità, di carità e di umiltà
che è in relazione con noi
in correlazione con Lui
e viviamo in una posizione
di derivazione
e di ascensione
“Chi ha tempo non aspetti tempo”
Vorrei chiedere al tempo
di darmi tempo
certo , lo so che tu fuggi
ti frantumi
vai sempre di fretta
Scivoli via
a volte senza alcuna ragione
ma, dammi tempo
per ritrovare quello che ho perso
quello migliore che mi è sfuggito
per sommarlo e poter dire:
ti aspetterò tempo
per catturare i pensieri
per sottrarre da te
( se dovesse esserci )
la parte migliore di me
per ripassare i giorni
i proponimenti
racchiusi tra silenzio e sogni
Dammi tempo, perché se ti perdo
è tempo perso
e ogni cosa che ora farò
sarà fuori tempo
Vieni , luna
su con le stelle ad una ad una
su con la sera
che mette in fuga il giorno
Sei una bianca sottile toppa
sull’uscio della notte
che si slabbra appena ritorna l’alba
come un gomitolo
fili di nuvole sfogli
discreta ti spogli
della tua bianca e tonda gonna
come faccia di donna
ti specchi tra onde
e ti abbandoni agli amplessi del mare
tra voglie e cotte maree
All’ombra tua
la mia ombra trasale
e mi sazi con il tuo respiro sereno
Vorrei essere oltre…
Oltre che?
Oltre questo tempo strano
che guarda , ma non vede
che parla, ma non pensa
oltre il silenzio
il rumore
oltre quel vuoto sazio ventre
degli altrui futilità
Si pensa che il meglio
della vita sia oltre
quel muro di cinta
quel suono di morte
quel tombino che miasma
quella rete metallica
che ne istruisce il passaggio
Oltre il confine dei sensi
fino al limite estremo
di ogni dire
di ogni fare
per andare oltre
gli incendi e orrori profani
oltre le paure
le apparenze degli altri
e poi… pregare per il meritato
applauso finale
del passaggio all’ Oltre
Voli di sogni ad occhi aperti e chiusi
Sogni e ricordi improvvisi
chissà dove dimorano
forse lassù
nell’armonia degli astri
nei colori del giorno
tra progetti intriganti
o nella oscurità della notte
tra ricami delle lenzuola
Nel silenzio della mia memoria
diventano manipolatori di ricordi
a volte sublimano le miserie della vita
a volte diventano giocolieri d’illusioni
Dal vento impetuoso del passato
dal mio enigmatico inconscio
sporcati di allegria o di amarezza
arrivano nel mio presente
vorrei agghindarli
e con loro far festa
ma si confondano
tra quel riso e pianto
e come frammenti di stelle
cadono tra le mie mani
come morte corde di chitarra
non vibrano più
Pensieri
effimeri piumaggi
di passi, di sguardi
di sorrisi e di pianti
Flussi del mio silenzio
sospesi tra brividi di cuore
turbamenti dell’anima
sussulti, rimorsi ,giudizi , critiche
che sommo ,moltiplico ,sottraggo
dai miei istanti di tempo
come niente fioriscono
nell’intelligenza finiscono
o nell’ idiozia distillano
A volte imbavagliati da dubbi
da progetti sprofondano in affanni.
E’ come mettere in scena
un gesto ,uno sguardo , una parola
che lasciati liberi ritornano nella mia mente
Come fumetti di notte
si trasformano in sogni
buoni o cattivi fantasmi
che cerco di sbarazzarmi
della loro parte oscura
Così il mio pensiero va
pronto ad uscire dalla tagliola
alla ricerca di quel punto
nella mente sospeso
tra pensieri pensati
e incantamenti fuggenti
Una buona madre
Si è madre non perché ti fa
e pretende che tu figlio/a faccia
ciò che fa solo piacere a lei
non perché ti bacia in continuità
Una madre nasconde ai figli il suo dolore
anche in silenzio sa accarezzarvi
quella che ad ogni vostra preoccupazione trema
quella che non sa mai quale sia il momento giusto
per telefonare o dirvi "vi voglio bene"
non si lamenta perché il vostro sorriso è nel suo cuore
Una buona madre non soffoca
non intralcia la vita dei figli
non vuole che siano sempre con lei
ma sa restare nell'ombra, nella solitudine
se pur nell’ansia , preoccupazione e paura
e tu ,figlio ,non permettere che tua madre
possa brillare come una super/madre
di sentire il bisogno di mollare qualsiasi cosa
per correre da lei se non è necessario
Si è madre quando educhi un figlio
alla verità , la qualità dell'onestà e dignità
alla costruzione del senso di identità
madre è colei che sa rendere i figli
liberi dal cordone ombelicale
perchè potrebbe rivelarsi un legame dannoso
madre è dunque accoglienza pura
e il suo pensiero è un pensiero d’ amore immenso .
Se pur …
di pancia o di cuore una madre
è una carezza d’ali di un angelo
la sua bellezza è scolpita
nella pietà di Michelangelo
che tu figlio possa di lode farle
sempre omaggio
Se pur non sempre tutte le mamme son belle
e neppure brillano nel cielo come stelle
ma quando un bambino chiama “mamma”
diventano chiavi e note su un pentagramma
M agica diventa la parola
A ffettuosa nel cuore vola
M aggio l’accoglie , la festeggia come
M iracolo Divino , Maria è il suo nome
A ppare come una creatura bellissima
dolcissima
madre, per un attimo del tuo amore
noi… siamo
E…quando la rosa s’appresta a fiorire
la mamma indossa il suo profumo
e tra le fessure del muretto
s’aprono le prime viole
che sussurrano “auguri mamma “
oggi è la tua festa
Se pur… il tempo le voci allontana
e i figli crescono
quella voce che chiama mamma
resta piccina
perché nel cuore
della madre è sovrana
Il suo eco rimbalza
all'infinito, vince ogni tempo
è la dimora sicura per grandi e bambini .
E se pur …un vento ti ha portata via
a te ritorno con la voce del cuore
e se pur …sei lontana
in quella casa bianca
in cima al tuo silenzio
sei sempre quella rosa
che nel mio cuore
in ogni stagione si schiude
I bambini dell'Ucraina
I bambini sono angeli
basta poco per renderli felici
Volano a bassa quota sul mondo
ma dei diavoli spezzano le loro ali
Hanno occhi grandi pieni di sogni
una dittatura sta uccidendo le speranze
e infangando la loro innocenza
Hanno e avevano grandi sorrisi
se pur bocche di silenzio e di paura
qualcuno ha rubato la loro gioia
qualcuno ha barattato la loro vita
In cambio di cosa ?
In cambio di un passaporto per l’inferno ?
Rispondetemi assassini
uomini del potere
chi assolverà le vostre colpe
per aver lasciato cadere
quegli angeli che volavano
felici nel loro cielo di pace
e che ora si espandono come campanellini
nelle stanze del cielo e di Dio ?
E’ questa la cosa più crudele di una guerra
quel dolore di un bambino che ferisce tutti e Dio .
…è l’ora ineffabile
…è l’ora ineffabile dell’alba
tutto si sveglia
anche il vento che rende
visibile il silenzio
e si raggruma
in sussurri
nell’aria che sa di mistero
la luce s’ in/ciglia
nei fianchi fiorenti della terra
… è l’ora ineffabile
del tramonto
il cielo sanguina
fiammeggia
l’ultimo raggio del sole
prende di striscio i colori
del giorno che si fa sera
e dalle finestre aperte
le ombre invadono la casa
lentamente scolora la luce
e torna a danzare la malinconia
Pasqua mistero, dalla fede abbellita
Ecco Pasqua acceca , scuote
risveglia l'errore , l’orrore
di un esecutore potente
per un uomo innocente
Ieri diventa oggi
e poi oggi , domani
testimonianza di una morte
che ci rende martiri di quella Croce
Soffi di ombre sul Calvario
fuga del sole dietro le tenebre
lancia trafitta che ferma il respiro
mentre la madre guarda il Figlio che spira
Gemiti profondi ,urla ansimati
pietà , spiraglio di luce
che rigetta ogni pensiero di dubbio
dando il giusto valore all'amore
che rafforzi le nostre emozioni
e i nostri ma… chissà...forse
finiranno sul ramo verde di Gesù
tra rami di ulivi
grani di rosari e canti giulivi
nascondiamo affanno
e malanno
La guerra continua
e la pace
la parola resta in gola
tra il sempre forse
il no , il sì , chissà
frattanto sa di zolfo
ancora il tuo cielo ,Signore
e pianti di anime a Te si rivolgono
anagramma di morti tessono
voci di guerra che scoraggiano il cuore
Buona Pasqua a tutti
Il male è spesso con noi
Insensibilità raffinata
viene chiamata la cattiveria
di chi vive nella luce fredda
senza rendersi conto
che fa del male o lo riceve
e si nasconde dietro
una forma di buonismo
Spesso però ritorna al mittente.
Ma il vero male qual è ?
La crudeltà , ferocia bestiale dell’uomo
anzi , no , perché la bestialità degli animali
deriva da un istinto di sopravvivenza
quella degli uomini da una pura crudeltà
accompagnata dal piacere di fare del male.
La guerra in Ucraina è vera e pura crudeltà
da parte di uomini demoni
(Dobbiamo essere crudeli con la coscienza pulita
dobbiamo distruggere in maniera tecnico-scientifica.
diceva Hitler)
L'orribile e tragico gesto di Auschwitz
che non si non potrà mai cancellare
perché è realtà vissuta
lo ritroviamo in questo massacro di Bucha
vero , falso, chi lo sa
di certo è che in Ucraina c’è una guerra
spietata , selvaggia che uccide bambini
dove la voce del dolore
della criminalità è rimasta scolpita
di nuovo come in quei forni crematori
nelle fosse comuni dei prigionieri giustiziati
(quando lo strumento dell'intelligenza
si somma alla forza bruta e
alla malvagia volontà,
il genere umano è impotente
a difendere se stesso.” Dante Alighieri)
Noi
del tempo che scorre
e non ritorna
del sole che nasce
e tramonta
delle stelle che si spengono
e si accendono
dell’universo intero
noi … siamo un frammento
con i nostri limiti finiti
Noi , per noi stessi
siamo quel mistero
che si schiude in un vagito
e si chiude in un gemito
e ci perdiamo negli impercettibili
anfratti del mondo
dove i semafori della vita
ci spingono a correre
a rallentare
e infine a fermarci
perché la vita è breve
ma pare lunga come un treno
che ritarda appena un’ora
Noi
siamo gli apprendisti
del tempo padrone
che coglie l’ora
recide l’attimo fuggente
scivola senza ragioni
se lo perdi e vuoi cercarlo?
è solo tempo perso
Non vedo stormi di rondini
una sola rondine non fa primavera.
Siamo in primavera!
Rondini dove siete?
Sulla terra vi siete fermate
forse cadute sulla grondaia
della torre distrutta dal fuoco ?
Non trovate pace, le vostre strida
sembrano lamenti di bambini e donne
che fuggono per non morire
sotto un cielo di fuoco
La primavera è diventata fredda
nel nido gli uccelli hanno nuda la pelle
gli occhi chiusi aspettano la madre
a petto a petto
a cuore a cuore
per spiccare il volo
Stamattina ho visto sul balcone
un piccolo batuffolo di vita
con il becco rivolto al cielo
in quel momento
ho rivisto un bambino ucraino
con gli occhi di dolore , senza sorriso
in cerca di un posto per rifugiarsi
se pur da lontano e in disparte ,ho pianto
Nemici ! abbattete alberi
distruggete case
state rendendo l’aria di morte
Perché ?
Anche il sole piange lacrime asciutte
ma dal suo cuore gocciola dolore
La rosa si appresta a fiorire
ma il giardino di Kiev è bruciato
sulla terra dell’Ucraina
non cresce un fiore neppure
tra le fessure di un muretto .
Cosa importa a te, uomo
che tu sia dannato
se nel cielo non volano le rondini
se non fioriranno le rose ?
Sul viso di un bambino
non c’è più un sorriso
nel cuore non più la gioia
è dovuto partire
ha lasciato il paese
qualche caro al cimitero
e i giochi sotto il fuoco
tu , demonio
non senti il grido disperato
di quel bambino
di quella madre
il grido soffocato
del padre morente
Nessuno li sente
neppure i Santi del paradiso .
Da quale parte ignota
luna , creatura di Dio
vieni?
-Toglimi un dubbio -
Chi è nata prima
la terra ,oppure tu , luna ?
Ti guardo e la tua vaga risposta
è quella sorta di risata
in quel tuo grande faccione
Ti avvolgi
nella luce generosa
del tuo amato sole
danzi
appesa ad un filo invisibile
con i tuoi giochi circolari
“su con la sera vieni”
ad una ad una su con le stelle
a noi mostri la tua bellezza
le tue misteriose forme
affondi
tra gli amplessi del mare
a lume di tiepida notte
e spume di marea
Una sera sei piena
ti imperli di sorriso
gustosa come una fetta di melone
e con i tuoi compagni
giochi a nascondino
come in un teatrino
in scena di un notturno
si aspetta che il maestro
la musica attacchi
Papà sei la voce dell’amore e dignità
Quale papà ? Strana domanda
di certo a volte anche giusta
Il papà sia pure adottivo o biologico
non è un mammo
non è l’amico di mamma
non è un baby sitter,
né un bancomat
papà è solo chi risponde alla voce
di chi ti ama in quantità.
Bisogna quindi accontentarsi
di una nuova impostazione genitoriale ?
Ognuno vive la sua sessualità liberamente
anche l’amore è senza alcun dubbio libero
perchè “ nell’amore non c’è timore’"
anche se qualche volta viene mescolato
anche se non so se depura o contamina
ma so che tutto lo proviamo
Se basta questo per giustificare
la festa del papà
“ossia la festa di San Giuseppe “
io non saprei come spiegarlo
guardo, non giudico, ma penso
Penso alla corresponsabilità
di una famiglia omogenitoriale
anche se è un legame di diritto o di fatto
penso all’innocenza
ingenuità di bambini ignari
quando incominciano a capire
che fuori della loro fiaba c’è un’altra fiaba
diversa da quella che gli hanno sempre raccontato .
C’è un senso nel vivere!
Si vive senza sapere il perché
quello che si fa è un godimento personale
nulla ha veramente senso senza un perché
“chissenefrega” si sente dire da chi vive da criminale
Ancora non abbiamo maturato una coscienza
che ci permetta di fare esperienza
di una buona e leale convivenza
per dare alla vita un po’ di trasparenza
Il senso della vita è cambiato
ha disperso le immagini salde e chiare
sta cambiando perfino sogni e fato
rivela solo il senso dell’affare
Vorrei sentir la vita nel presente
abbandonare ombre in agguato
rinnovellare la mia mente
spargere semi di speranza nel prato
sulla terra arriva un disco affocato
s’abbassa lento dietro l’irta collina
e nella penombra di un tramonto ambrato
la testa della gente al dolor si china
la notte discente tra guerra immane
si ferma su volti pallidi e solinghi
su speranze tormentose e vane
e si corre per viali oscuri da raminghi
l’albero della vita ha lunghi brividi
i fiori sono al buio o poco ascosi
sulla pelle ci sono ferite e lividi
e i fiori non più odorosi
ma se colgo la bellezza , l’ amore
e di loro il divenire, l’eternità
quel che conterà sarà vivere con il cuore
per un briciolo di libertà e verità
Così la storia fa un altro passo …oltre
Che tempo strano
come la primavera che non arriva
e uccide i germogli
come chi
vive ma non vede,
parla ma non pensa
e si ferma sempre
nella stessa posizione
come se il meglio della vita
fosse oltre …
oltre …quel muro di cinta
oltre …quel suono di morte
oltre… la paura
che urla all’ alba e al tramonto
e la notte si consuma sotto un tetto di fuochi
come se la storia fosse oltre
Oltre … la ragione che vede
il disfare della speranza
come fossimo dietro ad una finestra
ad osservare un bel giardino di fiori
tra un tombino che miasma
e una rete metallica
che ne istruisce il passaggio .
E poi… pregare Dio
che tessa un ‘altra alba di speranza
sugli incendi e orrori profani
perché è impossibile che Dio
sia coinvolto in questo mondo strano
dove si corre da un oltre ad un altro
come se il meglio della vita fosse oltre
intanto la morte si finge che non ci sia .
Mimosa, primula o ginestra
non è un fiore a farti festa ,donna
dai capelli neri o biondi
con un cappello o un fazzoletto
dalla pelle scura o chiara
che lavori e sogni
di vestirti elegante
di andare a un ballo con il tuo cavaliere
armato di fucile solo per difenderti
e dalle tue ciglia scivolano
occhi di pianto e di tristezza
Sei tu , donna , oggi
che ansie di libertà stai soffrendo
oltre ogni sacrificio d’amore
Sei come la luna buia da una faccia
ti nascondi con il tuo bimbo stretto al petto
e luminosa dall’ altra quando vuoi apparire
con vezzo e profumo di Chanel
nuda come in un quadro di Chagall
non è la bellezza che grida il tuo nome
ma è l’amore per ogni tua situazione
guerra a sorpresa
pace attesa
Il presente è diventato
un copione indegno degli avi
la democrazia è imprigionata
la sinistra vuol conquistare
la zona indifesa alza il muro difensivo
si USA il pressing di guerra
un capovolgimento di euro
il tutto finisce in un campo di assedio serrato
per uno sgambetto di un portiere
che spiazza con una mossa inaspettata
la libertà di donne, bambini e ragazzi
La guerra non ha bandiera , nè padroni
persevera maligna su tutti i rampicanti
alla ricerca di spazio per allargarsi
La pace ha per bandiera
una jam-session di stelle e colori
una colomba bianca che mugola pietosa
che langue per l’inquieta vita
Lasciamo impressi sui finestrini di quei treni
che corrono sui binari della salvezza
sogni e sorrisi dei bambini
e doniamo loro un ombrello magico
per ripararsi dalla pioggia di bombe
per vedere l’acqua salata delle loro lacrime
diventare dolce , i castelli di sabbia
resistere al vento di guerra
e leggere la fine di questo libro di storia
senza vinti e vincitori
ma solo i nomi messi all’ indice e a morte .
Sentire suonare di nuovo il dixielands di pace
i sordi, i ladri e i pazzi all’inferno
senza garanzie celesti
mentre nei cieli gli eletti
possano riposare in pace
tra blues di musica, angeli e poesia
C’era una volta la luna …
Allacciare prego le cinture
si vola
grida chi vuol cambiare
la mappa del cielo , della terra
chi vuol volare alto nei cieli sereni
rendendoli neri di fumo
e dietro il loro parabrezza
del fare, volare, volere , potere
si nasconde sempre un po’ di pazzia
Intanto si va … si va …
ad uccidere la libertà altrui
si va sulla luna
sì , quella luna di Alì
che si specchiava in un pozzo
Poveri noi “ gridò Alì “
e salvò la luna
Ora diciamo “poveri noi “
ma non riusciamo a salvare
né luna e né terra
La luna si sta trasformando
in laboratorio di ricerca
un pozzo di rifiuti
un teatro di guerra
È fuoco di bombarda
siamo nella confusione totale
le coordinate di pace
si incrociano , si scontrano
il contesto è sempre quello
pagare lo scotto tra interessi personali
e capitalizzati progressi
Se pur in primavera
"Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie “Ungaretti”
Marzo arriva nudo
dal colle non ancora fiorito
deluso tra spiragli di sole
e venti di guerra
Nei giardini c’è pioggia di fuoco
che non dà spazio ai germogli
ed è duro per la mimosa fiorire
è triste dare baci al papà
che va a combattere
I bambini nei giardini di Marzo
non vedono più volare
i loro aeri giocattolo solo missili
e con gli zaini in spalla
scappano dalla guerra
Marzo ,tra rami spogli degli alberi
impiglia il grido degli uccelli
alla ricerca del nido perduto
e sosta dietro un muro cadente
aspetta di ricostruire
una casa all’ombra fresca
della primavera dove sassi e pietra
diventerebbero cuori e fiori
e le mille tristezze sorrisi
Difficile ri/disegnare due cuori trafitti
anche se la primavera fermerà la pioggia
anche se la luce arriverà prima
e se ne andrà dopo
sul davanzale della speranza
saremo ogni giorno
"a ragionar di guerra o d’amore ?"
Cos’ è la pace ?
Apro la prima pagina del quotidiano
vedo foto di armi ,gente che si dispera
il titolo grida il nome di chi non ama la pace
e così Pace diventa la parola del momento
Ma cosa è la pace?
è una pagina del Dio parlante
nella limpida Sua luce di purezza
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”
anima le pagine del libro della vita
rende verde la pagina della terra
che cerca amore
smarrito chissà dove
perduto chissà quando
Carpendo la gioia del nostro vivere
illumina
sollecita
non come sentimento
ma forza interiore
coraggio a sfidare le violenze
l’odio di chi ama distruggere
Felicità e pace
due emozioni
da conoscere e riconoscere
diversi l’una dall’ altra
una soddisfa, l’altra unisce
Non si possono chiamare signori
chi ama la guerra
ma criminali ,assassini
Tra il forse ci sarà
o il mai la troveremo
è sempre il ragazzino a pagare
l’efferato crimine della storia .
Ancora …ancora guerra
la penna di fuoco
che resta sul foglio
non vede ,non pensa
alla vita che ferma
Le due ERRE si uniscono in gueRRa
e si rafforzano in teRRoRe
Sa di nuovo di zolfo il tuo cielo ,Signore
che strazia il cuore
e pianti di anime a Te si rivolgono
che ci sia pace in parole e suono
note pizzicati sulla lira dell’accordo
o disaccordo
oscillano su acque in fermento
e al mondo danno sgomento
C’è una guerra tra Russia e Ucraina
che interessa America ,Europa e Cina
il conflitto è diventato realtà
la guerra ormai sembra che ci sarà
Cessate il fuoco dicono i paesi e in tanti
ma come sempre gli interessi son tanti
Tra Russia e Ucraina un conflitto è nato
Putin vuole che sia esclusa dall’ NATO
Vuol riconoscere le due repubbliche del Donbass
ma ci sono forse anche questioni di Gas
forse anche qui ci vorrebbe un green pass
La casa bianca intanto continua a tergiversare
tra il sì o no , non sa cosa fare
però alla fine lei è sempre pronta a partecipare
alla base c’ è sempre la domanda
per chi un paese comanda
ma cosa ci guadagno ?
da questa guerra se l’ accompagno ?
Si grida pace , ma si continua la guerra
piange come sempre la povera terra
il fuoco spegnerà ancora dal viso
di innocenti e bambini il sorriso
La Felicità
è un porto sicuro
mai un punto d’arrivo
camminare verso di lei
è un ideale
straziante fatica
come un raggio di luce che squarcia
di tanto in tanto le nubi
e per un attimo lo lasciano passare .
Come motore fa scorrere la vita
ma resta sempre un mistero
l’ immobile sogno che ci perseguita
Non sapremo mai
se l’abbiamo raggiunta
o continuare a desiderarla
e più la rincorriamo
più si allontana
come quando cerchi una persona che credi amica
ma non c’è mai per te
e si allontana sempre di più
infine ti ritorna amaro
il solo pensarla
È come la luna che appare
dopo un attimo scompare
sotto una nuvola che nel cielo vaga .
Ogni giorno la pensi , la cerchi ,forse non sai neppure
come vorresti che fosse
un nulla che si fa tutto
o tutto che diventa nulla
e del tuo pianto possa
asciugare le lacrime
Scrivo all’amore mistero eterno
che scroscia in un lungo canto
Ricordi …quando
a San Valentino
sfavillava la luna tonda
nella notte fonda
nella sua cruna infilavamo sogni e baci
in attesa della stella cadente ?
Quando pensi all’amore
pensi forse a San Valentino ?
No di certo !
Avremo solo sprecato amore
se pur addolcito da un mon cherì
L’amore ti apre la vita
da un vagito dispiega
in sorriso e sospiro
Si specchia ovunque
nell’occhio di luna
profuma , ri /flesso
dal talamo richiamo
dischiude le labbra
tra parole e gemiti di stupore
Danza appeso
disteso , proteso
dà colore profumo
senso all’esistenza
di un figlio , nipote ,
di tutto ciò di Divino
se ne sta tra noi e il cielo
e lo libera dal falso velo
Spiegazza
sogni come seta strazza
su trecce di nuvole e vento
si trastulla lento o violento.
Sboccia con le carezze
si dona in ogni stagione
ti bacia una mano
ti dona una rosa
tra sguardi
un flùte da sorseggiare
l’impulso lo senti titillare
Conforto sicuro
di bacio che affonda
in una notte
che il giorno non teme
E’ raggio di sole
se pur fuori
c’è vento che la vita
tormenta
Dal cielo vien giù
e noi ,apprendisti
ci mettiamo
“ Anema e core “
per non farci bocciare
Si offre , lo offriamo
se non si tocca fiorisce
se troppo si tocca appassisce
L’ amore è quel primo bacio , fiore
che hanno dato il via ai primi accordi
a musica a due mani ed un cuore
colonna sonora di lontani ricordi
nostalgia come le viole
tra pagine gialle
di un romanzo rosa
L’amore è
il sorriso di un bambino
tenero abbraccio
dolce legaccio
una mano amica
un dolce gesto
di chi ti sta vicino
Fin dove , fin quando
ci sarà amore?
finchè sguardo e cuore
firmeranno quel progetto
da vincere il tempo
Non è una critica
solo un mio commento
S’apre il sipario
trepidi passi vanno verso l’ascolto
là dove musica / poesia
dovrebbe vestirsi di sublime
stasera balugina soltanto
un luccicante , lucro
un infinito vago
di apparir di luci come stelle
Un battere di mani
e poi ,musica andante
che in me diventa
un andante pensieroso .
La poesia , la musica la cerco
non c’è quel nonsochè
che dà emozioni
siamo davanti alla soglia
del solito apparir di finte stelle
Non splendono di luce propria
e se pur c’è un tatuaggio la copre .
La domanda , quindi
sorge spontanea
perché c’è tanta aggressività
acidità nei giovani di oggi ?
eppure a modo loro cantano
e fanno musica
Ma dov’è finita la poesia ,
la creatività?
Stasera tra un volteggio di note
tra poesia , sole e mare
e qualche voce che ancora
in sinfonia s’ode
veleggia sovrano
solo il presentatore
con la sua finta
magia cerimoniale
Quando musica /poesia
non si spande
restano suoni e parole
a vanvera
esultano senza emozioni
e non entusiasmano l’animo
Il cielo resta muto
il mare senza suono
il vento senza sussurro
Di certo qualcuno mi direbbe
Non guardarlo !
Ebbene sì
Non ne vale la pena
ho girato canale
ho preferito Morfeo
ma come sempre
è arrivato Fobetore.
Il desiderio galoppava sollecito
un tempo …
I desideri galoppano
come cavalli che non saltano
oltre lo steccato del tempo
spolverano i piaceri
che nella mente sbuffano
come speranze perse
Mitici e brucianti desideri
mutano in pietra di ricordi
nel cuore s’ impigliano
in una griglia di tristezza
e quarzi di sogni s-velano
Chi meglio di Ulisse potrebbe guidarci
attraverso questo mare in tempesta
La vita, si dice è un viaggio
chi potrei scegliere come compagno?
Di certo Ulisse !
Per approdare ad un unico desiderio :
la salvezza
anche se Dante lo ritiene
“uno specchio negativo”
Orazio lo definisce
“modello di virtù e di sapienza”
Viaggiava senza rotta, senza soste
stringendosi al petto i suoi compagni
l’unico suo desiderio, il ritorno
verso Itaca ,la speranza
Anche se quella tela
non è poi mai stata tessuta e né disfatta
È tutta una illusione dunque ?
Era un uomo ,palpitava di paura
guidato dal suo magico flauto
dalle note dell’ astuzia, ragione, cuore
nelle acque tumultuose insicure
senza mai affondare
Quel giovane conobbe
il ribollir delle acque greche
forse perché lui sapeva
che alla foce si arriva sempre
Vivere come Ulisse
come un cespo di pensieri
che mordono la vita
Navigante io sono, disse
e non mi fermo
alle fiamme sulle isole
ai canti ammalianti
delle sirene adescanti
a mostri disumani
a raffiche di venti
a divinità contrarie
Prese le giuste distanze
dai diavoli e dai demoni
si avvicinò sempre
più al cielo blu
forse perché lui sapeva
che il mare , le tempeste
si combattono e li vince
chi li sfida .
Ormai e se mai , il tempo cos’è ?
Il passato è “ormai “
il futuro è “se mai “
non bisogna mai
perderli di vista
semmai
pensare alla valenza
che ha avuto quell’ ormai
che potrà avere il se mai
per viverli bene nel presente
Parmenide o Eraclito ?
Tutto è immobile?
Tutto scorre?
Sono immobile nel presente
ma sono un divenire costante
faccio tante cose insieme
non ho poi il tempo per finirle
e vivo con la paura di sprecare tempo
Devo prendere una decisione
se vivere l’oggi ,questa mia vecchiaia
senza più ormai e se mai
e occupare più tempo
a ringraziare Dio
ad elogiare con il pensiero
il valore che ha
l’ormai e il se nell’ oggi
e se potrà diventare un buon domani ,
se avrò fatto in tempo
Intanto l’importante è non perdere tempo
crescere sempre col tempo
La mia mente
ha tante stanze
vuote o male arredate
ogni giorno si riempiono
di parole, pensieri, speranze
amici anche di nemici
che vorrei mandare via
Sul muro di un grande salone
c’è un orologio di cristallo
se pur senza sfere
scandisce anni e segue la sorte
basterebbe un niente per frantumarlo
Non ha mai smesso di camminare
tra l’oblio e ricordi
rimorsi e rancori
A volte va indietro, a volte va avanti
tra le ombre di un andare vago .
Vorrei scagliare la testa
contro quell’orologio
ma mi arrendo
al suo movimento
là dove ogni moto
del mio pensiero
s’accampa nell’attimo
nell’istante per ritrovare
l’alfa e l’omega
Parole ...parole
Quante parole vengono
dette , scritte
senza mai interpellare
il cuore e l' amore?
Troppe ,a frotte , a sproposito
prolisse , amare, mielate
Parole che
come cavalli lasciamo correre
e i cavalieri facciamo cadere
Ogni parola se non ci appartiene
la rima non combacia con amore
ma sempre con dolore
lo chiamano “effetto Lucifero”.
Una parte buona e una parte cattiva
di noi fa emergere sempre
una versione buona
o cattiva di un'altra
e per sentirci migliori
dobbiamo sminuire l’altro
o fingere di usare il colore bianco
per dipingerla,
ma sotto predominano
ombre di grigio e di nero .
“Il paradiso e l’inferno non sono fuori
ma dentro di noi”
ci affanniamo a diventare colombe azzurre
ma restiamo colombe bianche o nere
e su di noi un cielo
che forse non meritiamo di toccare
Il mare con il mare ...
Si dice “va dove ti porta il cuore “
a volte si va anche dove ti porta il mare
Ma dove portano le acque del mare ?
Per Ulisse verso Itaca, a casa
ma quella tela non è stata
mai tessuta e né disfatta
perché la terra sospirata
è sempre a parecchie miglia da quella desiderata
Colombo approdò sull’isola dei Caraibi
ma non scoprì l’America
vi sbatté contro
nella convinzione di trovare
una nuova via per le Indie
riuscì a dimostrare solo
che la terra non era piatta
Ogni goccia di mare
non resterà mai nella tua mano
e né troverai mai un ponte
che unirà
il mare con il mare
su cui poter camminare
in mezzo ci sarà sempre
l' oceano
ti concederà
nuove speranze
desiderare altre isole
perché
Il mare con il mare...
si gonfia di tempeste ,culla il pianto
e ci travolge con il vento delle illusioni o della speranza
S’impenna su onda su onda
si avvinghia ad un terra migliore
spesso però la luce affonda
in una confusa marea di confini
e l’orizzonte diventa un miraggio
Quando il mio io
richiama l’eco del mio essere
le parole si ritirano indifese
nel silenzio dello mio spirito
del mio io ,del mio Dio
e mi nascondo
nel suo silenzio siderale
Allora scrivo
Ma cosa ?
Parole dette ,sentite , taciute
reliquie di uno spirito inquieto
ma non indifferente al mondo
Parole senza senso
Scrivo
su fogli bianchi
a penna o su Word
Parole parole e parole
senza alcun senso
senza ritmo e poesia
Poetare le accoglie
gli amici di Facebook
lasciano a volte un “mi piace
e come ho sempre detto
son solo parole senza senso
dopo seleziono il mio pubblico
“Solo IO “
Restano come quei germogli
che non diventeranno mai fiori
perché non accarezzati dal sole
Vorrei
Vorrei disfarmi di questa aria
pesante e stressante
e nel caos di questa vita
vorrei dare una risposta
a quel tanto detto
proclamato ,cercato
senso della vita
Scoprire in quel mio vorrei
la voglia di essere …
sì, di esserci ancora
Spalancare di nuovo la porta all’amico
non bere il caffè in piedi fuor dal bar
ma consumarlo con dolci e cappuccino
senza mascherina con te amico più da vicino
“Lavorare stanca” diceva Pavese
ora si dice “la pandemia stanca”
maledetto sia il virus e chi l’ha inventato
e forse ancora vuole che ci sia
Porta stanchezza all’umanità
alla nostra interiorità
alle relazioni, al lavoro
e per alcuni anche alla fede
perché c’è stanchezza anche
in quella grotta dove a Natale
abbiamo deposto il Bambinello
in quel brindisi fatto all’anno nuovo
in quei dolcetti della Befana
Ma ora cosa ci resta ?
Tutto è come prima
non è cambiato nulla
tranne che vivere nel buio più assoluto
La pandemia è diventata un incubo
anche per i bambini
Nella notte della Befana
nel suo sonno e sogno
più profondo
la mia nipotina si è svegliata
gridando , Mamma!mamma son positiva?
forse per questo siamo a rischio
Sì a rischio di cadere nella più assoluta depressione
La befana è depressa
come l’ anno che se ne va
per il nuovo che verrà
ora è anche perplessa
Con il viso brutto e vecchio
con la scopa grossolana
triste e stanca la Befana
rappresenta l’anno vecchio
cose brutte e belle
dolci e carbone
lei mette nel borsone
per far sorridere le stelle
Ma , alla vita non si è adeguata
non vede più l’arcobaleno
vola in un cielo non sereno
tutta sola abbacchiata
ad tratto si è fermata
è confusa
perché è molto delusa
sulla scopa si è bloccata
la sua ramazza
il marciume della terra
la sua scopa più non spazza
e così la sotterra
Tra il dubbio e la realtà
non sa se apparire o scomparire
e se ne va dalla città
perché non accetta la falsità
Di tamponi e vaccini
pieno è il sacco sulla spalla
per adulti e piccolini
che non giocano più a palla
per paura del contagio
Delta ed Omicron
per questo virus malvagio
i doni li spedisce con Amazon
Prima giornata di Giano
con un buon giorno al nuovo anno
perfetta proporzione tra il Creatore
noi, e quel grazie da dire al Signore
E poi cosa dice Gennaio ?
Chissà se i fianchi dei monti
sono imbiancati ?
Chissà se il sole al gelo si arrende ?
Chissà se gli abeti
si vogliono scrollare
di luccichii e palle ?
Chissà se ci sono sugli alberi
ancora delle foglie morte
oppure solo gemme
imbevute di pioggia?
Son dubbi , timori
che sguizzano dai sorrisi
e dagli auguri dati a mezzanotte
E poi …che fa Gennaio
ritorna a danzare con i suoi giorni
tra sconforto e consolazione
Leggero lui s’ alza e diventa tempo
e gioca a cambiarsi
in un campo di grano
reso sterile dagli uccelli rapaci
o fertile dal bacio dalle coccinelle
pronto a fornirci
sbuffi di voglie
o segni sulla pelle
Sì/Amo Natale
Ma Natale cos’è?
Forse quella voce
che per alcuni tace
niente Messia
niente presepe
ma solo consumismo eccessivo
e un Babbo Natale esplosivo?
Gesù , se la tua nascita
è una stella che dal cielo cade sul mondo
l’attesa da noi vissuta diventa incontro
tra speranza e amore
Se pur in cielo c’è un velo di nuvole
tra le loro balze c’è sempre una cometa
che fa nascere in alcuni la ricerca di Te
che Ti cerca senza mai trovarTi
oppure Ti trova senza mai cercarTi
C’è anche chi non crede in Te
festeggia Natale , Pasqua ma perchè lo fa?
Un Natale annacquato che senso ha
per aprire i regali al posto di pregare Dio ?
Ogni luogo diventa Gerusalemme
e ogni tempo passato
diventa presente e ci riporta a Betlemme
alla sera dicembrina , a Gesù appena nato
che come una tenda a mezzanotte
chiude l’attesa tanto amata
e l’anima dalla pace è illuminata
Seduta davanti al mio presepe
mi sembra di tornare nel passato
tra quelle casette con balconi e crepe
e la lavandaia alla fontana che fa il bucato
il vecchietto seduto all’osteria
con il suo fiasco di vino
in una grotta
Giuseppe e Maria
dialogano felici con il bambinello divino.
Il Natale non è solo qualcosa legato al passato
non è una fiaba o leggenda per il bambino
non è un mito inventato
è vita, in quel presepe c’è in nostro cammino
che sfidando ,facendo ,
ci apre la porta a qualcosa di vero
credendo o non credendo
ci porta in questo spazio /tempo
alla ricerca di un punto
un punto e basta
sarà Dio , sarà di certo
“come diceva Kant “
Il cielo stellato sopra di me
e la legge morale in me”
Buon Natale a tutti del sito
Non sono un fiume , non sono mare
per toccare l’ acqua mi devo chinare
Se miro al poco lo posso ottenere
il troppo mi può deludere
Se cammino su un piedistallo
mi sento sicura ma anche in fallo
Io, Io, Io...
Io sono una persona speciale
Io sono geniale
io sono un poeta
Io sono un profeta
la monotona litania
dell’esaltazione del proprio io
spesso sentiamo da chi si crede Dio
Ma cos'è è la modestia ,cos’è l’umiltà
due nomi o due qualità
tra loro c’è competitività
Non sono sinonimi
Non sono omonimi
chissà forse delle virtù differenti
in noi presenti
L’umiltà è un cammino verso l’interiorità
verso la spiritualità
la modestia un cammino verso la consapevolezza
della nostra finitezza.
Modesto è colui che abbraccia l’umiltà
E l’umile s’inchina al modesto con nobiltà
gesti che abbiamo rimosso dalla quotidianità
Amare! ma chi?
L’amore porta
il sigillo Divino
che apre la porta
all’amore per un figlio, nipote e bambino
Per me è diventato una
melodia a tre voci, i miei tre nipoti
nati da due chiavi di Sol/a/mente
Sul pentagramma
il mio cuore accarezza
sia la loro musica
che la loro bellezza
e ritmo il mio amore
ad ogni loro richiamo
Su quell’andante del mio tempo
solfeggerò ogni nota
di una sinfonia in RE Maggiore
dolce ,alata ,allegra , divina ,
Qui aspetterò l’abbraccio di Lorenzo
ed è qui che aspetterò il bacio di Serena
ed è qui che aspetterò il sorriso di Thalia
ed è qui che il mio corpo si scalderà ,
qui dove nessuna distrazione turberà la mia quiete,
qui dove io creo la mia realtà ideale
una ricerca appagata ,ma tesa
Io qui esisto e mi riconosco
Non vi ho scelto
mi siete stati donati
perché un bambino appartiene al mondo
e diventa nostro se a lui doniamo amore
quell’amore che Si fece piccolo
e in una mangiatoia ci donò
Il Suo abbraccio , il Suo bacio e il Suo sorriso
e si fece chiamare Gesù
Il cuore
è sempre predisposto all’amore
Vedete , anche io a
volte
ho qualcosa da fare ,da dare
In questo spazio tempo della vita
a volte senza far niente
vado alla ricerca di un punto
sarà forse un perduto vagare così approdo sui sentieri del nulla ,del non
essere
di questa società dove sul viso
c’ è sempre una maschera
non certo nobile da passare alla storia
non c’è traccia di onestà che induca alla speranza
La paura mi chiude in un angolo buio
ciò che mi sfiora
in questo dissipare dei pensieri
è il desiderio di distaccarmi dal nulla
e pensare (difficile a fare che a dire )
a qualcosa da poter guardare
toccare
sentire
assaggiare
di certo anche ascoltare
scusate non è una mia pretesa
mi sono stati donati questi sensi
se pur col tempo si sono indeboliti
o poco usati
devo verificare per potermi fidare
devo scoprire per poter raccontare
che quel nulla che mi assale
non è altro che il mio voler non fare ,non dare
perché non c’è nulla che una volta capito
diventi inutile e banale
In quel nulla c’è sempre una voce
e se all’improvviso scoppiasse
allora potrei dire
sì , va bene, devo ascoltarti
però dopo ascolta me.
Spalanco la finestra ed ecco il cielo
da cui proviene tutto e non il nulla .
Vedete , anche io a volte
ho qualcosa da fare ,da dare
Autunno un po’ stonato
Mi seggo in grembo all’autunno
a volte sotto uno specchio di pioggia
a volte nel sole che si nasconde
o si scosta dalla frangia di nuvole
Ma arriverà quel leggero freschetto
con il vino nel suo bel fiaschetto?
Un autunno dal colore stagionale
e non da uno scirocco anomalo
con inquinamento globale?
L’autunno non è come prima
con foglie che parlano al vento
odore di resina e di boschi
che avvolge il respiro tra uva e vino
Il nostro pianeta sta cambiando !
Si dice che “ l'estate di San Martino
dura tre giorni e un pochino. “
invece sta durando un tantino di più .
Per gas, serra nell’atmosfera
il calore si è accumulato
Oggi anche San Martino non sa più
se regalare il suo mantello al poverello
che se mai gira con una Ferrari
e vive nel suo rubato castello
Tra clima , disonestà e mutamenti
reddito di cittadinanza al dritto
pur non avendo nessun diritto
e niente a chi vive di stenti
è diventato difficile vivere
in questo assurdo mondo
ma , se si vuol andare avanti
bisogna rifiutare ogni cosa
così ogni mattina la speranza
sparge una nuova fragranza .
Novembre
L’albero si spoglia
sul ramo non c’è più una foglia
Cade la bruma
dietro i monti sfuma
si apre il tino
e si assaggia il buon vino
Si pregano i Santi
appiglio con Dio
intanto requiem e pianti
per l’ultimo addio
tra stoppini e fiammelle
accese nei cimiteri
fiori e ceri
su tombe e cappelle
la' dove “morte “
diventa “metro” misura la sorte
si trasforma in “tremo”
per il viaggio che faremo
da tutti temuto
ma dal destino voluto
In quell'attimo che fugge
si nasconde il tempo
Lattiginosa come l’autunno
è la sera oscura
quando non fa più bene
restare fuori
Con una vaga stanchezza
il nonno ritorna a casa
schivando le foglie insecchite
ammucchiate per terra
dall’odore di stantio
e la donna talvolta
discorrendo con qualcuno,
a volte no
ritorna sulla strada
o presto a casa
con la voglia di fare
o di andare a dormire
Mentre il ragazzo
corre , corre ancora
per viali e strade
con passo deciso
e schiaccia quelle foglie
come un insolente
e poi si va a sedere
con gli amici in pizzeria
Com’è straordinaria
questa vita normale !
Circola , circola come il tempo
può quasi sembrare che tutto giri bene .
“Se tutto
fosse un sogno
l’incubo sarebbe restare svegli “
È tornata la notte
si avvolge nelle stelle
nel mistico lume solingo
tra sogni gonfi di ombre
velati di orme
Scivolo sul letto
ma non prendo sonno
come si fa a dormire
dopo tanto discutere
tante parole false
che fanno da odioso ronzio
nella mia mente
e nel silenzio del buio
catturo i pensieri
entro in quella sbiadita cornice
vorrei afferrare un sogno
ad inchiostro di china per cambiarlo
ma non posso fermarlo
Mi sveglio e mi chiedo
perché ho sognato questo/ quello
neppure la mia preghiera
è riuscita a calmare la mia ansia
approdata agli argini
delle mie memorie inferme
In quella nera notte
vorrei essere in un luogo di luce
ma come una imbecille
mi perdo tra sogni ed incubi
e aspetto che quel disco bianco
diventi giallo
Libertà
va cercando ch’è sì cara,
diceva Dante
Per alcuni la libertà
è diventata ansia
per certi incoscienza
Gaber diceva “libertà è partecipazione”
Quando chiusero le persone in casa
ci fu chi cantava dai balconi l'inno di Mameli
alla fine chiusero le attività
molti persero il lavoro ,altri l'amore
altri ancora l'equilibrio mentale.
Ora c’è chi ha dimenticato tutto questo
oggi c’è chi per non fare il vaccino
è capace di fare vandalismo
per alcuni la libertà la va narrando
non la va cercando ,la va solo gridando
tipica espressione del presuntuoso,
di chi non si interessa dell’altro .
Libertà è un mio diritto ,certo di amare
di curarti , di lavorare , di cercare
tenendo presente prima di tutto
il diritto dell’altro
La libertà è felicità
la puoi ottenere
senza toglierla agli altri
soprattutto riguardo la salute
in caso di pandemia
dalla tua dipende la mia salute
e l'economia
Se accendo una luce nel mio giardino
faccio luce anche al mio vicino
diventa un bene comune
certo non chiedo un rimborso spesa
perché anche la sua luce
illumina il mio giardino
così lo stato di salute del singolo
diventa un bene comune globale
Non basta che le cose
vadano bene per se stessi
devono andare bene per tutti
Non sempre è come sembra
Nel prato dove cammini
non ci sono solo fiori colorati
ci sono anche quelli piccolini
dal sole non baciati
se non ti chini e non ti avvicini
non potrai vedere i loro colori
la colpa spesso è tua, non dei fiori
se in quel prato non sono rifioriti
ma, in fondo troverei normale
se qualcuno mi dicesse
la vita di certo è fatale
limitate sono le sorti a noi concesse
Non sempre la vita
gira per il verso giusto
a volte dagli altri è mal condita
dall’amaro retrogusto
e fin quando il drago mangerà il fragile
nessuno forse e ne accorgerà
perché non c’è San Giorgio vigile
che con la lancia il drago ucciderà
L 'abbraccio della speranza
Prima ci si incontra con lo sguardo
poi interpelliamo il cuore
nell’incontro finale
c’è un bacio o un abbraccio
Il mondo a volte è incomprensibile
probabilmente anche non abbracciabile
ma abbracciare è un gesto amabile
e con la speranza il dolore è curabile
Un abbraccio di speranza è attendibile ?
la speranza in un abbraccio è tangibile ?
C’è differenza?
se c’ è non è percepibile
Un abbraccio per un amico
un fratello , sorella
perfino per un figlio
a volte può mettere disagio
se pur c’è voglia di donarlo
o di riceverlo
ma se è un bambino
che mi tende le braccia
se pur con un abbraccio alla cintura
in quel gesto io
“m’ illumino d’immenso
come Ungaretti"
perché l’abbraccio
è “Un gesto magico,
diceva Neruda"
Prima lo guardo con gli occhi e con il cuore.
e poi me lo stringo forte al petto
Ma la speranza cos’è
un abbraccio che depotenzia
i tristi ricordi del passato
Ciò che desideri ti spaventa
ti lascia , ti prende , ti riprende
provi a credere a non credere
non è da vedere
non è da dire
non è da sapere
ma la speranza non è lontana
fiorisce dentro di te
seminata da sempre
Che fatica è aspettare quella luce
che nel buio ti illumina come il giorno
Dilemma
<credo o non credo>
alla voce che mi dice conosco la verità
non credo perché la sua sicurezza è falsità
in poche parole ho la certezza di accettare
ma mi pone nella condizione di rifiutare
così come nel silenzio assoluto
se pur il mio cervello è muto
sento frinire grilli anche in inverno
tra fischi dell’orecchio interno
in un certo senso come uno scatto ravvicinato
dove la foto sembra distolta e sfocata
Provo a credere
o a non credere
che nell’amore
non ci sia più calore
neppure per il nostro Signore
Che dell’uccello il cinguettio
per me sembra un ronzio
Di certo provo a non credere
che nel mondo ci sia solo male e la fiducia possa tornare
dal fallimento
in un cambiamento sperare
In questo inferno di terra
c’è sempre violenza e guerra
ma …
bisogna pur credere
che si può cercare la pace
anche là dove l’amore tace
Così , come
Il tempo
curva il giorno nella notte
nel cerchio di sole/ luna
così l’uomo l’accompagna
e curva la sua schiena
sull’ultima canicola del sole
reclina il viso alla luna
e nel suo capo canuto
covano nidi di rimorsi
di rimpianti
annosi tarli
che tarmano il presente
e tra sguardi a veletta
traccia l’alea della vita
spingendo lontano
come fa il vento con le foglie
sogni e desideri
E’ un fuori senso
voler misurare il tempo
o fermarlo con il pensiero
lui vive addosso a noi
coglie l’ora
recide l’attimo fuggente
scivola senza ragioni
se lo perdi e vuoi cercarlo
è solo tempo perso
Filastrocca tra nonni e nipoti
Nipoti :
< I nonni sono lo specchio di mamma e papà
corrono con noi di qua e di là
in silenzio stanno a guardare
sanno solamente ascoltare
non si intromettono tra i figli
esprimono solo dei consigli >
Nonni :
<Noi siamo come alberi maturi
se pur secchi ,ma sicuri
siamo senza tempo
viviamo nel frattempo
aspettando il sole lucente
la stella splendente,
il fiore sbocciante>
Nipoti :
<La vostra casa per noi diventa un castello
di giochi a palla e a nascondarello
C’è di tutto e senza lucchetti
si possono aprire ante e cassetti
La casa dei nonni la porta spalanca
e chi non l’ ha conosciuta di certo manca>
Nonni :
<Ma un giorno quella porta si chiuderà
chissà se aperta nei vostri cuori resterà
il tempo allunga da noi la distanza
ma non l’amore , resta ad oltranza
nel ricordo è bello frenare
Il tempo che non si può fermare >
Nipoti :
<Sarete sempre la nostra sorgente
se pur l’acqua non è più un torrente
della nostra crescita resteranno i segni
non solo incisi sul muro trai i nostri disegni
La festa dei nonni in autunno si festeggia
no, perché il cielo piove e lampeggia
perché è la festa degli arcangeli
e voi siete i nostri angeli >
Nonna… frattanto
L’ Amore
reperto che affiora
ad ogni scavo del cuore
mi traccia il percorso
ricamato da mia madre
e ogni punto di quel ricamo a voi , figli , nipoti
mi conduce
Intanto …perché questa improvvisa nostalgia ?
forse perché non ho più niente da fare
vi penso e
rubo dalla stanza
della memoria
quel tempo di ansie alla finestra in perenne attesa
ad aspettar il vostro rientro,figli,
e poi...
e poi rido
con gli occhi truccati
di gioioso pianto
e mi rivedo
a giocare con i miei nipoti
a pallone con Lorenzo
con le Barbie di Serena e Thalia
Nel copione di quel tempo
ci sono solo scene d’amore
Ora , dal viso percorso dagli anni
dal virus che ci ha negato l’abbraccio
e la pandemia che ha chiuso la porta
mi fermo , indugio pensosa tra ricordi
lasciando che il mio cuore cammini nell' ombra con voi
Gli anni allungano le distanze
la casa dei nonni si chiude ai giochi , ma non all'amore nel ricordo è bello
frenare
il tempo che fugge
Osservare il mare porta alla felicità
La felicità è
come stare su una nave
non c’è una strada da percorrere
ma solo una rotta da seguire
tra onde e maree
mare calmo o in tempesta
vorresti raggiungere l’orizzonte
ma quella meta è irraggiungibile
Tra spicchi di scogli
s’arresta la rotta
e se il mare s’ingolfa
la tua nave affonda
quando l’onda s’acquieta
e la bonaccia sbroglia le vele
raggiungi la riva ,
ma non la meta
riprendi il viaggio
il percorso
come Ulisse alla ricerca di te stesso
per ritrovare la felicità
in un sogno, in un soffio di serenità
per poter vagare tra emozioni e realtà
senza mai perdere la bussola
Bella è la sera...
con Venere e luna
nel bello si spera
"O falce di luna calante
che brilli su acque deserte
diceva D 'Annunzio"
rischiando ... io aggiungo
O Luna crescente
sei bella stasera , lucente
in sintonia con il cielo
sulle case ciondoli
come un morbido cuscino
ti mostri a Venere
coperta da un argentato velo
con te, luna
dialoga e sogna l' amore
Bella è questa sera
illumina voglie
e cotte maree
La vita è …come
una retta/via
tra due punti
inizio e fine
Punti di sospensione interrogativi,esclamativi
uniscono spazi , pause
perplessità , dubbi
delusioni , soddisfazioni
La vita è …come
un quadro
il pennello è il tempo
che fissa i colori
su uno sfondo chiaro
o tra ombre oscure
Noi siamo i pittori
dipingiamo come ci pare
e alla fine lasciamo una firma
che non ha alcun valore
Ciò che è importante
è la firma
del solo "Gran Pittore "
la vita è come …
a dire il vero
non so più a cosa paragonarla
perché appena inizia
approda nella curva misteriosa
che unisce terra e cielo
Tra silenzio e rumore
Dietro un bagliore
saettò un lampo
contai fino a dieci
un tuono scosse
il mio silenzio
Tra gocce isolate
intermittenti
scrosciò la pioggia
diventò lamento
insieme al vento
tamburellò l’aria
mi sentivo parte integrante
di quella forza distruttiva
Come le lacrime
che spezzano i giorni
feriscono l’anima
la natura cambia sempre
lo sguardo sul mondo
e sul nostro umore
ogni cosa finisce
o si trasforma in qualcos’altro
Anche se il sole
non filtra più i suoi raggi
e non fa brillare l’arcobaleno
ognuno cerca
tra tempesta e sereno
tra silenzio e rumore
la sua meta
la sua stanza segreta
Il frastuono di agosto
diventa pensiero e ogni flusso di quel tempo appagato
è già “passato “
Siamo a Settembre
tempo di andare sui chicchi di affanni
che si preparano al brindisi finale
del congedo estivo
per poi
ritrovarsi in un tramonto vinato
nell’ ultima sinfonia dell’estate
dove le calde note
sanno di vento ,
di brace e frutti acerbi .
In questo declino ,
chimere e rimpianti
sfidano ancora il sole
minuti di spensieratezza
a noi concessi che collidono
con richiami di brezza
e già la mente echeggia
fruscii, voci , ricordi
e sfoglia libri e quaderni
Tu, sole, compagno
del nostro vagabondare
la tua luce zumerà
in nuvole di vento e filtrerà
nella luce della città
le serrande resteranno chiuse
e impediranno ai sogni
di cullarsi sulle onde del mare
Oggi 31 agosto 2021
Se pur
gli ombrelloni sono chiusi al sole
e non brilla più il girasole
appare sempre bella la spiaggia
e il vento non scoraggia
se pur
la luce di sera
si nasconde lungo la costiera
il mare tra risacche infrante sulle sponde
si riempie ancora di respiri sospesi sulle onde
la spiaggia dalle belle sensazioni non più affollata
dovrà abbandonare l’estate calda e stremata
Il senso della vita
ha perduto d’acume
anche se c’è il soffio del buono
tuttavia ha perso il colore
diluito il profumo
per un attimo riemerge
l’attimo dopo affoga
Che senso ha il vivere ?
A volte non trovo nessuna risposa
Tuttavia camminiamo su quella strada
dove è segnato il nostro destino
perché camminare è come dover scegliere
e in quel che avevamo previsto
a volte si vede ciò che era già scritto .
E si va … nel lampeggiare del giorno
a disfare o ad aumentare
le nostre inquietudini
Si va...tra nostalgia di dolci emozioni
che stanno sparendo
Si va ... nella notte oscura
dove si specchiano solo i sogni
Si va ...nell' eterna reiterazione
di un oltre verso
un altro oltre
tra voglie ansie
parole confuse
tra guerre e falsità
L’estate ormai affonda nel febbrile Agosto
tra brace e frenesia del ferragosto
con in mano un gelato
su una sdraio adagiato
ad ascoltar le onde
e il vento tra le fronde
mentre il mare bacia la sua sponda
e il respiro si avvolge con l’onda
La luna argenta il mare
e il cielo sfoggia una luce stellare
Brilla e riluce
il raggio di luce
coperto di caldo
sul mare smeraldo
Il sole
brucia le viole
fa cadere le stelle
sulle voglie delle pulzelle
e su donne dai folli pensieri
che strusciano tra riccioli biondi e neri
con il seno che lievita la maglia
mentre la loro ebbrezza come l' aria ventaglia
24 Luglio 2021
Luna piena stasera
magica sera
dove il disco lunare
vuole brillare
Luna piena delle ciliegie o dei Lamponi
illuminerà finestre e balconi
Luna del Cervo così chiamata
dalle tribù americane , ed è dedicata
ai Cervi che sfoggiano i palchi come fanali
per attirare le femmine con le loro armi frontali
Viene dedicata al plenilunio di luglio , apparirà tra la costellazione
del Capricorno , Giove , Saturno , Sirio ed Orione
Stasera tutti con gli occhi in su
perché c’è qualcosa di divino lassù .
Le ali del tempo
Il tempo corre
insieme agli anni
come ali di farfalle
si aprono al bambino
s 'involano tra i capricci dei giovani
e si chiudono a sera
insieme ai sogni
Tra le mani ci resta
qualche fotografia
di bambina , di ragazza
tra le rughe,
anzi segni di esperienza,
di … “diversamente giovane “posso sfogliare
il libro degli appunti
scritti tra rimorsi, rimpianti
ricordi belli e brutti
tra passi da re , regina e fante
sulla scacchiera della mia memoria.
Gridiamolo sempre
quel “Viva l’ Italia “
non solo ai campionati di calcio
anche dal balcone del Quirinale
per le strade ,nel cuore
per un primato
di giustizia , onestà e dignità
Amarla sempre
senza chissà , senza ma
ma perché
sono radicate
le nostre radici
la nostra bandiera
la nostra arte e cultura
la bellezza ha solo un nome” Italia “
sei la mia terra
la nostra terra
dove abbiamo piantato
il nostro tempo
Il sogno
rimbalza tra le lenzuola
viene ripiegato sotto il cuscino
scivola nel sonno
nel labirinto del silenzio
dalla notte
Tra spazio senza spazio
il sogno
veglia le nostre voglie
senza tempo
senza colore
senza senso
certo non ha senso
accendere
il lampo della mente
senza le emozioni
perché ogni giorno
si svela in un sorriso
o in un’alba amara
della vita
Chi ha tempo
non aspetti tempo
La vita è come un pozzo
si svuota al mattino
per riempirsi di speranza
e si riempie di notte
di delusioni ed affranti
Laggiù nel profondo
sole e luna di tanto in tanto
scivolano in quel pozzo
qualcuno scruta la loro luce
altri restano nel buio
dei loro pensieri folli
intanto noi giriamo
intorno a quel pozzo
a fare niente
a far del male
o far del bene
Al cambio delle stagioni
indossiamo l’abito adatto
cucito a modo nostro
nodo su nodo sulla nostra pelle
o lasciando cicatrici sulla pelle degli altri
e nelle pause d’attesa
chi ha tempo
non aspetti tempo
perché lui fugge , tutto frantuma
e scivola nel pozzo senza una ragione
Filastrocca di Luglio …
Giugno ci lascia con il suo caldo rovente
speriamo che Luglio sia meno bollente
Quando il mare bacia la sponda
il cuore batte con l’onda
quando il sole infuocato
toglie il fiato
quando profumi e sapori
danno emozioni e amori
siamo a Luglio che col suo sole avvita
nel dolce giogo la vita
Luglio tra notti vivaci
di sogni e di baci
tra lune e raggi di sole
cicale e viole
i giorni sfoglia
pieni di voglia
sotto le stelle
e brividi sulla pelle
Chissà se poi davvero c’è …
Spesso guardo il cielo
lo vedo profondo
blu , celeste , nero
vedo correre una nuvola
volare un uccello,
passare un aereo
vedo la luna ,le stelle
ma non vedo mai il fondo
Chissà se poi davvero c’è
Quel cielo sopra di me
lo scopro se mai nel’alto mare
profondo , misterioso
se pur non vedo il fondo
però so che c’è
perché ogni mare ha una riva
dove poter approdare
Al primo variare del vento
del mio pensiero
quando quell’ azzurro
si mescola al nero della notte
e non vedo più stelle, luna
mi chiedo
Chissà se poi davvero c’è
un abisso misterioso nel cielo dove si decolla
appena l’anima si scuce dal suo vestito
e si disfa dalla sua trama
su cui ha ,bene o male, tanto lavorato .
Quando …
Quando ci si stufa della vita?
Quando
la fantasia è distratta
quando
la musica non ha più note
quando
non hai più novità
per lasciarti andare
più rime per poetare
e ti svegli già stanca
ti ritrovi da sola
tra parole mancate
amicizie sbagliate
con l’ansia di raccogliere
o fare più cose
per non lasciarti andare
Solo allora …
cerchi quella parte che ti è sfuggita
quel pezzo di mondo
che hai lasciato fuori di te
Solo allora
ti accorgi che hai bisogno di raccogliere più tasselli possibili per ricomporre"
il puzzle della vita "
La notte
s’infila nella cruna
della luna
la sua ombra
in una cuna
dove le stelle
come scintille
si dondolano
e si addormentano
e poi spariscono
si perdono
tra sogni ed incubi
e nere nubi
Tutto diventa oscuro
come disegni sul muro
tracciati ad inchiostro di china
mentre il capo al sonno si china
La notte è un antro e soglia
di sogni, sonno e veglia
L’amicizia
fu dal nulla creata
e non si sa neppure
il suo nome
Se fosse bella , onesta
maschio o femmina
se è davvero esistita
Viene dipinta col volto
girato verso l'alto
come una scalinata
per raggiungere quella porta
ogni passo sui gradini diventa uno sforzo
una fatica
come la speranza
che quando sembra
che sia andata via
appare di nuovo
come quel qualcosa
di quel tutto
che è la vita
Se riesci a trovare quella porta fermati
se pur chiusa per te si aprirà
non ci vorranno chiavi
perché non ci sono serrature
sarà una porta girevole
Spazi ignoti
Ogni tanto la mia mente
cammina in spazi remoti
ignoti
in quella casa che il tempo
ha chiuso la porta
ma spinta da un vento di ritorno
rientro da una finestra
che ho lasciato aperta
ma non è facile ricordare i dettagli
solo i segni sottili
sui vetri appannati della memoria
Mi catturano emozioni
spinose
profumate di rose
e se mi fermo a riflettere troppo
mi smarrisco in stanze senza luce
Benvenuto Giugno
Sui giorni rullanti
tra incanti e rimpianti
l'estate è alla porta
e Giugno il sole ci porta
La pandemia il mondo ha stravolto
ci ha messo maschera e dolore sul volto
ma, quest’anno ci siam vaccinati
dalla speranza siamo animati
Arde il sole , ci chiama il mare , monti e campagna
fine della scuola a distanza scriveremo sulla lavagna
Di luce s’inebria il cielo di Giugno
e il sorriso, caccerà dal viso il brutto grugno
Coraggio , sembra sussurrarci Il Santo e il sole
e preghiamo che non più il cuore ci duole
Cosa è l’amore?
se inizio a ragionare diventa un problema
anche se è il cervello a identificare le emozioni
ma se unisco i suoi effetti
affetti e difetti
diventa una reazione chimica
se interpello la psiche
diventa comportamento nervoso
egoismo, dipendenza ansia ,paura
L’amore non nasce come sentimento
ma da una molteplicità di emozioni che danno origine a quel sentimento vitale
Einstein Albert diceva che
l ’amore è Luce,
Gravità
Potenza
Dove la ragione non vede,
il cuore vede, riconosce e svela
Gaza ancora piange!
Se una sola erre
cambia amarsi
nell’ armarsi
le due erre
fanno spesso ,gueRRa diventa fRagoRe
e se il fine non è veRitieRo
si RaffoRza nel teRRore
il sangue scoRRe ancora
tra Israele e Palestinesi.
obiettivo Striscia di Gaza.
La guerra , simile ad una rossa falena
volteggia ,rutta solo fiamme
e vaneggia la pace
Eppure siamo in una terra santa !
Gaza ancora piange !
La terra è ferita dall’ odio
sanguinante dove tensioni
con artigli si trasformano in schioppi
e l’odio , ago magnetico
gira impazzito su mattoni
e mattoni , su bambini
e ciò che resta è solo disperazione .
Terra che illanguidisce il cuore
e schiude l’anima all’impossibile
dolore che si ripete come un uccello
che cade , si alza e ricade ignaro
dell’altezza naturale
e dove non si fa niente
per cambiare le note
della tragica ouverture crescente."
Se...
Se un‘emozione vibra nel cuore
l’accoglierà sia il musico che il pittore
oppure sarà un verso di un poeta
o una preghiera dell’asceta
Se dono tu mi fai di un sorriso
l’amore si accenderà sul viso
e più che fare una poesia
perché nel cuore diventerà melodia .
Superfluo dire se è un miracolo o magia
di certo è un impeto inafferrabile
ma c’è chi riesce a renderlo tangibile
come quel sogno destinato a sparire
che speranza può anche divenire
Un‘onda musicale
Un’ onda poetica e vitale
Un’onda che nel mar s’inonda
alla fine cercherà sempre la sua sponda
tra ritmi di maree e di vento
di corsa o a rilento
Nessuno
Non sono un gabbiano
che disegna con le ali ricami nel cielo
Non sono un cigno
dall’ atteggiamento elegante
che una volta librato in aria
esprime la sua libertà
Lo so , non somiglio neppure
ad un’ oca in uno piccolo stagno
Prima ancora di essere … sono
sono muta , ma che non tace
come un piccione impiccione
che gruga dall’alto del torrione
Le mie parole somigliano
ad urla confuse che nella mia poesia
nella mia testa si annullano
e si fanno memoria
facilmente , perennemente
in disaccordo con me stessa
La fine è un inizio
e l’inizio già fine
Mi piace la luce
ma vivo nel buio
mi piace creare
nello stesso tempo demolire
“lavori sempre in corso “
In poche parole io
tra squilibri di sentimenti
recito sempre dietro le quinte
mentre i titoli di coda scivolano
sulle mie illusioni , sogni e progetti
e il plauso va sempre a chi è più forte
La mia forza è diventata debolezza
non sfida la forza degli altri
perché un toro vince sempre
su chi non sa difendersi
perchè è nessuno
e mi ha reso nessuno .
Diceva Emily Dickinson
Io non sono nessuno!
E tu chi sei?
Nessuno pure tu?
Allora siamo in due, ma non lo dire!
Perché chi crede di essere centopiùuno
per lui/ lei tu sei “nessuno “
Cosa è la libertà?
non saprei definirla
non ci sono aggettivi
è un mistero
" Libertà da"
da forme di dipendenza
"libertà per"
per chi la sceglie
"libertà di"
di fare ciò che gli pare
A chi potrei paragonarti?
ad un eterno cammino
da percorrere
ma non sarà mai una libera scelta
perché se pur in uno spazio frenato
passi incerti o troppo sicuri
diventano pericolosi
La libertà comporta dignità
e se dopo ciò che si fa
resta il piacere di rifarlo,
rispettando l’ altrui libertà,
allora posso camminare
come un vero italiano
rimasto sulla strada
dell'onestà
stringendo sul petto
un mantello verde, bianco ,rosso
senza ingrassare la fila
di chi imbriglia imbrogli
“ La libertà è ricerca della verità
e solo la verità ci rende liberi “
La casa dei nonni
Una musica inquietante
si leva tra note andante
sia per ragazzi che per bambini
sia soprattutto per i nonnini
accompagnato da un mesto
suono di tromba “ io a casa resto “
Solitudine , sei come quel campanello
che non suona più a porta e cancello
e dietro la soglia i respiri
son diventati dei sospiri .
Si spolverano ricordi in allegria
tra giochi dei nipoti in armonia
ed io , taciturna per abitudine,
rientro nella cornice della mia solitudine
Guardo quel quadretto a me regalato
dai miei nipoti e al muro fissato
che parla con mille voci
che su whatsApp son messaggi veloci
La casa dei nonni nella mente ritorna
casa di giochi e di nipoti si adorna
quella porta ai nipoti si spalanca
e chi non l’ ha conosciuta di certo manca
Qui per loro c’è tutto, senza lucchetto
si può aprire ante e cassetto
scatole , armadi , buste curiose
di figli e nipoti le loro vecchie cose .
Mi sento una nonna senza tempo
per loro vivo il mio tempo
per un sole lucente
per una stella splendente
per un fiore sbocciante
la saracinesca sulla casa un giorno calerà
spero che nel loro cuore il ricordo resterà .
La parabola del bruco
Un bruco , verme di scienza
cercava “virtute e conoscenza “
guardò l’erba piena di insetti
e i suoi oscuri effetti
scavò , scavò, con cautela
una bella e gialla mela
Sinistra , destra , centro
fuori e dentro
e quando finì di spolpare
e la mela da esplorare
disse : ma il mondo è tutto qui ?
e in un laboratorio lui finì.
Alla gente fece saltar il cervello
e nel mondo ci fu un flagello
virus , morti , pandemia
vaccini non sicuri e agonia
Diventò davvero triste la situazione
e tragica per la gente la condizione
Ciò che si sentiva era ciarliero
falso o veritiero ?
Chissà se si potrà capire qualcosa
di quel bruco e la sua metamorfosi curiosa
Chissà se il tempo, ora lacrimabile ,
dalla falsità , morte , fame sarà curabile
Per ora il soffio della terra non muove la verità
il bruco che si è mangiata la mela gialla
senza dignità non diventerà mai una farfalla .
Un fatto annunciò Pasqua
all’amore ci guida
nella Fede confida
e la morte sfida
Uno strano e bellissimo giorno
nell’aria
di una notte nera
vera
gioiosa
dolorosa
si nascondeva
un fatto
una storia
per noi una testimonianza :
< Dio entra nella nostra vita
si rende familiare a noi
ma una lama affilata
lo uccide … >
La storia non ha una fine
la Sua morte ha rovesciato la vita
se pur fondata sulla natività , passione
dolore , perdono , resurrezione
Ci racconta che il dolore
è sempre più forte al buio
ma una luce si accende all’orizzonte
per diventare polvere d’azzurro
e quando quel sole si accenderà
la vita continuerà
Strano e bellissimo
spettacolo senza applausi
sublimazione di anime
palcoscenico, terra / cielo
dove il tutto con nostro stupore
è diventato splendore
Non c’è un volto su quella Croce
volto da tanti cercato
anche Mosè chiese a Dio
di mostrarglielo
ma c’è solo un volto umano
e in quello puoi vedere Dio
che si congiunge al nostro .
Buona Pasqua a tutti del sito
La pace è speranza che vince il male
Cosa può diventare messaggio di pace
un rametto di ulivo
o la verità, la giustizia, l' onestà ?
Il solo messaggio di pace
è quel passaggio dalla morte alla vita
quell' "Osanna nell' alto dei cieli "
inno gioioso e caloroso
L' uomo ha abbandonato Dio
o forse Dio ha abbandonato
l 'uomo?
Quel grido di Gesù "Dio perché mi hai abbandonato"
deve diventare forza sulla nostra debolezza
in questa tragedia e pandemia
deve diventare giustizia
per chi indossa i panni di Ponzio Pilato
per non sprofondare
nell' isolamento globale
o tra i dimenticati di Dio
Tu , Dio,che hai voce di pace
di amore e di Croce
non morire ,ma cresci sicuro
nel nostro cuore
anche in questo oggi
che fa ombra al futuro
per riscoprire la pace
in questa domenica delle Palme
Gli angeli e i diavoli
chi li ha mai visti?
Non serve il telescopio
il loro spettacolo si apre ogni giorno per noi
Gli angeli non hanno bisogno
di applausi
perché
Li dirige Dio
e intorno
ci stiamo noi
"i poveri diavoli "
Quello infernale lo dirige l' uomo desideroso di applausi
e intorno
quel gruppo "di zombi e vampiri "
Nel bene e nel male
li abbiamo visti quasi tutti
Confusi tra potenti
e tra santi
del nostro quotidiano balordo
dove per alcuni
tutto è buono
tutto è cattivo
tutto è il contrario di tutto.
Papà
risponde alla voce di chi
ti ama in quantità
perché si diventa papà,
non solo perché ti fa
ma con te lui sempre sta
Con treni di latta e calci alla palla
canta e felice e con te balla
è il tuo eroe e cavaliere
pronto a difenderti dalle bufere
a crederti
e a sostenerti
Solo del tuo vero e buono papà ti puoi fidare
perché la sua mano tutto ti può dare .
auguri a tutti i papà
quelli che questo nome portano con amore e dignità
Una preghiera per San Giuseppe
che come padre lui
Gesù amare seppe
maestro del silenzio e dell’ascolto uomo pio
giusto e saggio, pellegrino di Dio
E poi.. .
L' angoscia è già un pianto che sale in gola
e poi
quando arriva agli occhi
iniziano a bagnarsi
ma ciò che fa male
è che gocciola anche il tuo cuore
Resti da solo con voci lontane
e poi
non ti importa
più dell' indifferenza degli altri
perché il silenzio diventa il tuo solo compagno
e quella lacrima
se pur furtiva, tardiva
vorresti che si dispiegasse in un sorriso
in una voce amica
Vorresti che il vento portasse via ogni ansia e inquietudine
e tutti i no confusi
tra riso e pianto
diventassero dei si'
e poi ... vorresti
che quell'angoscia con il suo mistero se ne andasse via
Il pensiero è diventato una strada
che conduce sempre al Covid
Il flusso del tempo
ritorna circolare
tra stessi scenari
e muti pensieri
tra pause di attese
che tracciano speranze
delusioni ed ansie
Su questa triste strada
che percorriamo da un anno
non c’è una svolta
neppure un bivio
solamente una lunga strada
con un inizio ma senza una fine
Su questa strada cammina
chi rispetta la libertà dell’altro
e chi invece la calpesta
con il suo passo
arrogante e vandalico
Una guerra la cui arma
è contro tutti
anche contro i bambini
la cui bandiera sventola
ogni giorno all’ attacco
Fischiano le sirene
e la città al tramonto
non vuole arrendersi
al coprifuoco
Le speranze si dileguano
tra sogni e notte
cosa ci resta
se non pregare
deve pur cessare
questo tempo ingrato.
Andiamo avanti
tra colori e fermate
vaccini anche da star male
i nostri giorni sono diventati
senza più senso
vuoti di abbracci e baci
e il tempo che passa
dà sfogo alla rabbia
ma non risolve
anzi il dramma ripassa.
8 Marzo
Quante parole
in questo giorno
si rivendica la donna
A che vale festeggiare ?
forse solo per lasciare cadere
su di lei un fiore giallo
simbolo della rivolta dei suoi diritti
della sua forza e femminilità ?
Mentre i titoli di coda
scivolano sempre uguali
sulla vita e su di lei
Pongono l’uomo a testimone
di padre e compagno amoroso
o come un toro
che vuol vincere sempre
A volte sono bravi amanti
anche capaci di amare
ma a volte solo
di amarsi ed armarsi
Dal processo del tempo,
dalla creazione di Adamo ed Eva,
al riscatto della donna con la venuta di Cristo
il cerchio si chiude sempre
e ancora nel quadrato della testa dell’uomo .
Questa mutilazione della donna
come gli angeli con una sola ala
che per volare devono stare abbracciati,
ci fanno pensare di essere incomplete
Di ali ognuno di noi ne ha due
ma si è finito per atrofizzare quello della donna
quindi di volare insieme si può sempre fare .
La donna è come la terra
vive e viaggia nel cielo
cerca la luce del forte sole
ma lei non è sotto di lui
è nel cielo con lui
anche se lui spesso la eclissa .
Vorrei / non vorrei
Se mille voci dentro di me mi dicono “vorrei “
altre mille mi dicono “ non vorrei “
allora mi fermo e penso
Non vorrei essere il sole
il vento o chi sa chi
una principessa salvata da un drago
o un eroe che uccide il drago
ma , non vorrei essere una pecora
nell’ ovile della paura
della mia poca autostima
senza la forza di poter combattere
se pur senza pistola e fucile
Vorrei essere forte
ma sono fragile ed emotiva
vorrei essere coraggiosa
ma sono spaventata
vorrei aver coraggio
ma non l’ imprudenza
di superare le mie capacità
senza violare la mia sicurezza .
Non vorrei mai scappare
dalle mie emozioni
tristezza , solitudine
dalla paura , la mia emozione più sentita,
dalla rabbia, la più repressa
non sempre si può ubbidire
a chi infrange la libertà degli altri
vorrei regalarmi un po’ di pace
là dove dimora la mia angoscia
Giusto in tempo per chiederti: Cosa sei ...tempo?
Un tic tac del minuto ,secondo
una rincorsa tra passaggi
di età diversa
impressi nei giorni, anni, nei favolosi o fragili compleanni
Una stazione di posta per nostri viaggi
su treni che non si fermano troppo veloci ,lenti
che non passano mai
o non riesci a prenderli in tempo
Ti impigli in un raggio di sole
nella penombra delle fasi lunari
in un bacio veloce
in un sogno finito
Sopravvento sulle luci della giovinezza
curiosa di tante domande imprigionato nei giochi
nei tanti progetti
ricordi , illusioni di cose andate
per non aver fatto in tempo di dire ,di fare
prima che quel tic tac si fermasse
nell 'ampolla magica della vita .
Il mio scorcio di Marzo
Le nuvole,
nodo dentro nodo,
cuciono nel cielo
una splendida veste di colori
se pur ancora tra ombre
e sfumature di attesa
e nel loro festone
scivola il mio umore
colmo di respiri nascosti
da una mascherina sul naso nonostante però
sento il tuo profumo,
“Primavera ”
Marzo punteggerà di giallo le mimose,
di rosso le testoline
chine in giù dei papaveri
di rosa ,di bianco le rose
che fioriranno tra brine e nebbie e i girasoli con il loro girotondo cercheranno
il tiepido, ma superbo sole perché sa che all’ imbrunire
brillerà di più sulla terra
Il vento ,la pioggia e il Covid rimescoleranno
ancora le loro carte sulla terra ,ma l' arcobaleno
sosta sempre anche dietro un muro buio e cadente ,
e se pur stanco,
si adagia e brilla
sull’ultima ombra di quel...
ma ... chissà ...
La poesia senza ombretto
"Baudelaire diceva che la poesia è la più difficile delle arti ...
eppur c'è chi pensa che sia solo una missiva truccata per metterla in vista
o di ricevere un premio
La poesia non si trucca solo di rima come amore con cuore
o di perle moi d'amour
ma picchia ,tocca ,brucia e diventa anche ironia
parole che creano e anche distruggono
nascono da una società, da una vita che delude che fa rabbia
trainate dal tempo,dai ricordi ,
ammanettate ,lasciate libere non dalla presunzione
ma dalla sensibilità, emotività
Per farlo bisogna guardare pur restando piccoli come Dio ci ha fatti , perché
chi vola nelle altezze ha ben altro da fare che vederLo
La poesia ha qualcosa di nonsoche' di diverso
il poeta è un investigatore
acuto riesce a vedere cose non visibili agli altri e quando risolve il caso,
et voilà te lo mette in versi .
Desiderio
vorresti salire
come il re dello spazio
au clair de la lune
ma voli sin alas .
Con liberi passi
senza sosta
ti arrampichi tra ripidi versanti
pur di arrivare in cima
Prima devi ammanettare i sogni
perché quando incontrano
i pesanti pensieri
piegano le ginocchia
alla tua scalata
e cadi sui pendii rocciosi
di questa malferma terra
Quel passo ,impalpabile gioire
si ferma sulla porta del sole
resta solo il sommesso
brontolio del sogno
17 febbraio 2021
Stasera o falce di luna crescente
raccogli le ansie della gente
sola ti dondoli
sopra le case ciondoli
Sembri una mascherina bianca
stanca
Come un cuscino a due punte
su nere coperte trapunte raccogli sogni e speranza
se pur da miliardi e miliardi di distanza
Stasera per metà fai luce
sulla verità
nell' altra tua metà nascondi la falsità
Tra i tuoi cilindri e archi in sintonia
sei con lo spazio sempre in armonia
Dal tuo bianco curviciglia scivolano
occhi di tristezza che con i nostri s' incontrano
Prego, prego e prego
Quello che mi bolle dentro l’anima
ha sempre a che vedere
con la mia voce interiore
ha a che vedere con l’ incredibilità
di questa corrotta società
ma prego, prego e prego
perché ti sento dentro di me , Signore
A volte sei avvolto dall’ombra del dubbio
tremori , brividi annebbiano la mente
e la paura si nasconde nella rabbia
così barcollo insieme alla mia fede
Perché ?
Perché la mia ragione si converge
sugli ammalati , sui poveri
sui bambini che soffrono e muoiono
ma prego, prego e prego
che Tu dal cielo possa alleviare tutto
poi mi chiedo ,chissà se Dio mi ascolta
dal momento che barcollo nel dubbio
nell’ira, depositando in fondo al cuore
la memoria di chi mi ha fatto del torto
Mi chiedi di perdonare?
ma in cambio mi ostino a ricordare
mi chiedi di migliorare ?
ma l’ostinata volontà
mi fa ricade nell’errore
e tra una marea di ansie
nel mistero del silenzio infinito
facciamo tutti il possibile
sì, realmente l’impossibile
per dividere la giustizia
la pace
il pane
la sofferenza
ma difficilmente poi dividiamo
lo stesso amore , lo stesso cielo tra tutti
Però credo , altrimenti
come potrei continuare a pregarTi
a parlarTi , ad arrabbiarmi con Te
anche forse non riuscendo a trasmetterTi
ciò che voglio dirTi
perché dubbio e fede si tengono per mano
e non abbandonano mai la mia paura
L' amore
non è Cupido
che strizza
e tagliuzza i cuori
non è San Valentino
che emette messaggi
d' amore
dove l' affrancatura è un bacio
al posto del francobollo
È luce nell'oscurità
brividi sulla schiena di felicità
la chioma radiante
del sole sull'uscio del giorno
un fruscio di ali di angeli
che ti frullano intorno
La libertà di un sacrificio
per una raccolta di sorrisi
di fiati ,dolori e sospiri
E poi...
ogni giorno è un ragionar
d' amore
che ripete il ritmo continuo
dei battiti del cuore
E poi...
Spicca il volo
come una colomba bianca
La paura è la cosa di cui ho più paura (Montaigne)
Se la paura è naturale
l' ansia mi fa vivere male
Sono sempre su di un dirupo
grido "al lupo al lupo"
Mi sento una fallita
da questa falsa realtà aggredita
Quando la paura mi assale
e mi fa sentire male
mi ritorna la filastrocca
che cantavo
quando da sola io giocavo
"C' è un castello nella notte oscura, oscura
che ai bambin fa tanta paura
forse un mostro da lì uscirà
ma se accendo quella luce presto lui scomparirà
Via via brutto drago
presto arriverà il mio mago
la mia paura scomparirà
e la luce brillerà
La paura è sempre in me
costante
e mi rende ansimante
Penso troppo al futuro
per i giovani insicuro
Non per me che sono anziana
ma per questa società malsana
Per la troppa falsità
che difficile è cacciarla con
l' onestà
Vivo con i miei eterni se...
e se sbaglio ...e se
mi manca la pazienza
dell' attesa la sua essenza
e se... la testa mi fa male
la paura subito mi assale
e se ... il Covid ho contratto
non per me ma per gli altri ho paura del contatto
Per il timore del contagio
vivo nel totale disagio .
E se.. mi rivolgo alla mia Fede
chissà ,forse più speranza mi concede
Freddi pensieri
A volte temo
che il mio pensiero
sia troppo freddo
e malpensante
e lo vedo sciare
su una lastra di ghiaccio.
Il suo vento
raggela le mie giornate
che diventano
sempre più buie
Allora scavo in un foglio bianco
uno spazio per la mia esistenza
In quel freddo vuoto
combatto la mia battaglia
e sconfitta mi abbandono al rimorso
di aver lasciato morire il sole
Quei pensieri congelati
dalla mia mente forse malata
senza far rumore scivolano nel cuore
Oso per un attimo a non pensare
ma dentro di me si raggela
anche il respiro dell’amore
Davanti a Te , Signore
mi prostro e prego
riscaldami i pensieri
che annichiliscono
le mie emozioni
concedimi un sorriso
e non uno scatto di ira
Tramonto, stasera
dal mio balcone
mi appari finto,
e tu Luna su/con la sera vieni
all’ombra del crepuscolo
ti leghi
e danzi
appesa ad una nuvola rosa
Minuetti un sorriso
sfili i colori del cielo
mentre l’azzurro diventa nero
Sfera lucente della sera
da super luna illuminerai la notte
e il mare e la terra ti ammirerà
perché sei più che mai bella
Dal silenzio della mia chiesa
su fin da te
sale l' Ave Maria
che disseta la nostra speranza
Titoli e pagine di notiziari
Una donna giovane muore
un bambino piange
la curva dei contagi sempre più in salita
Assassini vestiti con abiti blu
e vittime sempre più nude di verità
Dentro di me c' è tanta stanchezza
che emana un odore quasi di stantio
Vivo tra solitudine , malinconia e tristezza
sentimenti che possano sembrare uguali
ma tanto diversi
La solitudine è una condizione del momento , è come avere un vuoto nel cuore
La malinconia è dolcezza
nasce
quando vedo una rosa sbocciare
la tristezza è dolore perché so che fresca non può durare
A noi è lecito scegliere.
Intanto sulla mia anima greve mi fa ombra un ramo
che non ha più stagioni
secche sono le foglie
insipidi i suoi frutti
Cosa cerchiamo :la felicità?
Ma lei non è lo scopo della nostra vita
è solo un effetto secondario che apprezziamo solo quando non
c' è più ...
come l' amore.
Morire a dieci anni per una sfida su Tik
Tok ...
Quando si calzava scalzi
l’infanzia e l’ adolescenza
quando tra le mani
avevamo una bambola di pezza fatta da noi
la vita non ci spogliava l’innocenza
se pur dovevamo sempre fiutare i suoi pericoli
Oggi la dipendenza da tablet e smartphone
è diventata vittima o carnefice del cyberbullismo .
Il bulletto ha il telefono pronto a scattare foto
ogni scena bella o brutta che sia
con programmi distruttivi “Tik Tok” e simili
la foto viene ridicolizzata e taggata sui social
Che bello quando sotto alla foto
c’è un like o qualche bel commento
ma quella foto diventa virale
e messa in giro da migliaia di persone
con effetto spesso distruttivo
I bambini e gli adolescenti sono lo specchio
degli adulti e genitori con una differenza
che loro hanno un cervello ancora in formazione
certi genitori son fuori di cervello
se una madre o padre posta una foto
del figlio solamente per metterlo in mostra
Una mamma guarda con orgoglio il suo bambino
ma quella bellezza, il sorriso , il viso
resta nel suo cuore
e non di certo alla vista di tutti .
Diamo nelle mani dei bambini bambole e trenini
lasciamo che sia la loro fantasia a creare
un vestitino , una casa per la loro bambola
o bel libro da sfogliare da soli o in compagnia
che possano vivere in allegria
con musica e poesia in sintonia
con genitore o nonno in armonia .
Il tempo attizza ricordi e affanni
Cammino nel viale della mia memoria
alla ricerca di un fiore
chissà forse fiorito di botto
e poi appassito tra le pagine ingiallite
Ma una mano fredda ha spogliato i suoi petali
accartocciati dal tempo
Non vorrei che quei ricordi
fossero reliquie di calendari ingrati così li
aggancio agli argini di quella memoria inferma .
Era... è |
Le emozioni che diventano
Foto /Specchio
Ho trovato un'amica ...
La Befana
Tempo/anno
So this is Christmas
Flashback confusi
Il Natale
In fondo Natale cos’è …
Filastrocca deleteria del Natale
Quante parole
Spesso sto anche con Facebook
A cosa serve la sera?
20 Novembre 2020
Grigio Novembre
Fotogrammi di sogno
Cosa potrei volere ?
La voce della Divina e del Divino
La guerra del Covid si arma di colori e solitudine
Il giorno del passaggio
Si va..
Se pur …
La sento ogni giorno la solitudine
C’è molta stanca confusione
Ottobre
Viva la scuola
Vorrei...
È già autunno
Vita...tempo
[Virus: terrorismo = Pandemia: angoscia]
Settembre
La speranza
La luna nera
Avete presente i ricordi
Quando…
Il compleanno
Libertà
Perché?
Luglio nel mare del Sud
L’estate astronomica 2020 è iniziata
Cosa sei... tempo ?
Purtroppo il mondo va così ...
L' attesa
Proprio là...
Speranza, toppa di luce
Maggio ben tornato
25 Aprile, viva l 'Italia
La voce del vento
Giornate confuse,ore deluse
Il sole di mezzanotte
Domenica delle Palme
Preghiera
Aria di guerra
Freddo silenzio nelle città
Io resto a casa
SMS al futuro
La parola non detta
Il mito della caverna
A carnevale
♥La vie doit être vécue avec amour♥
Il treno del tempo
Febbraio con i suoi squarci di colore
La memoria di loro sempre nel cuore
La giostra della vita
Impercettibili sogni
Ma cosa siamo...
Spesso la vita ti chiede di....
Stazione di ricordi
Noi ...che usiamo le vocali
Aspettando la befana
Il pensiero gira in un momento...
Capodanno
Buon Natale
Primo Dicembre
Il tempo si rispecchia in un sogno
Sanda Cecilija
Novembre
A Taranto il sole ci dona ancora caldi colori
A poco a poco il giorno si fa sera
Il primo Ottobre
È il tempo in cui…
Secondo un mio punto di vista
31 Agosto 2019 Campomarino
Il tempo allontana le voci L’acqua è la sostanza della vita.
Tramonto
Luglio …e vanno gli uomini
L’ incantesimo del principiare dell’estate Preghiera a Santo Antonio L’amore Giugno Quale sogno ? Una maglia speciale L’adozione: unione di amore e dolore L’ amore ci guida e all’amicizia si affida Che la vita possa ancora sfidare la morte Desiderio, fantasia o fuga
Ma c’è ancora chi vuole la morte! Chiudo gli occhi perché voglio sognare La speranza è vita Il pullman chiamato pensiero San Valentino La fanciullezza L’ Amo /re Febbraio Sarà, chissà, ma continuo a sperare Buon Natale Tra un bagliore
Salutiamo Novembre [Mc 12,38-44 - State attenti di non imitare gli scribi... Novembre Intervista all’infanzia Ieri , adesso, quando …poi
Stasera Difficile è … L’ equinozio d’autunno Settembre È vero si cerca sempre un’ emozione
Vicina la sua luce dominava il mio sguardo Il grillo e la formica Quando... rabbia e dolore
L’ estate nel suo calore abbacinato i sogni son desideri La libertà sfuggente È il mese in cui… Passione
L'estate crepita in un fischio di fiamma Il cielo di Giugno Tra dieci minuti sarò a mare
Eccomi
Il mare cambia… Le ragioni del tempo Mare del mio mare
C’è sempre chi vive solo dei suoi imbrogli
Se… I ricordi Allora... tempo L’eloquenza dei politici Tanka -come il giorno arrendersi a quel che si prova- Partita doppia
E poi … La vita tra gioia e tristezza L’aria soffia il nostro tempo Solitudine
Spesso mi sorprende il passato Poter sempre dire
Anche se …amo la primavera Ti amo, a prescindere… Tre in un solo pensiero L’umanità è imprevedibile S’apre il sipario all’amore Da uno sguardo profondo
Nel frattempo aspetto che …. poesia e politica : pensiero
Una poesia in tre
poeta & politico Verbo amare
Il desiderio Il futuro è un sarà
La Superluna ha dato il benvenuto al 2018
Allora a cosa brindiamo ? Al nuovo anno 2018
Buon Anno La ruota del tempo Buon Natale a tutti u’ Natale de na vote “ Natale cos’è? Io mi addormento … L’ adolescente
L'abbraccio di luce Salutiamo Novembre
Dalla mia finestra Chi soffre aspetta sempre Non perdere tempo Novembre Rain man D'un tratto mi appare Mettere in scena il pensiero
La luna tra nuvole sospesa Il bello della vita è la vita stessa
Perché è la sera… gnia di poche note musicali Politici e governanti ravvedetevi
Dalla gioia alla tristezza -dall’estate all’autunno-
Ma la gioia, per diventare felicità,
Napoli e Costa Amalfitana
Luci di un’estate ormai andata
Il leone che si abbandona … Sul calendario luglio 2017
È necessario dell’oratorio la sua sinergia
Quando le tue gambe sono stanche,
Il cielo di Giugno |
Silenzio mi chiami…… mi giungi mi possiedi ….mi sfuggi ti cerco…… nel buio della notte nella luce incerta….. nell'agonia del giorno cerco la parola……che incalza la tua bellezza che si perde ….nel cielo ridente d'azzurro in questo inferno di terra …alla ricerca di pace sono testimone ......di un muto amore persa, ritrovata ……… nel quotidiano nel turbamento …..e nella confusione " ti vo sempre cercando" mio probo verbo |
Provi a non credere …
Campomarino
I vestiti della luce
«Ti amo» – disse il Piccolo Principe.
Spesso vado per ricordi
La carrozza dei ricordi e dei profumi
Luna , la tua luce zuma sul mare Ebbene sì “ la vita è come un quadro” due tanka - infanzia -
Ritorno alla mia infanzia
Semplice/mente un nom” la femme” Marzo Tanka So che…
Februarius La vita ha un solo nome “Amore” Giudica un uomo dalle sue domande
Se questa sono io Qui e ora I miei nipotini (tre poesie in una sola ) Serena Lorenzo
Un canto scordato La vita O dolce meraviglia fuggitiva! Così come Grazie, siete grandi ! L’incertezza è insicurezza Amo la primavera Notte bianca Spingendo lo sguardo alle stelle
Il vecchio saggio
La voce dei bambini di Taranto arriva a “ le Iene “ Senti bambino, lascia che… Silentium laus La filastrocca della tenerezza
“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora”
novembre tra preghiera e vino
Fiato di scirocco ……….. gocce di pioggia
nostalgia e tristezza ………intrecciano le vesti di novembre
un nome per tutti i Santi …un fiore sulla tomba
con una preghiera ……….. all’ ombra di luna
che svelle ansie ………… con voci guaite dalla notte buia
e come un sexy tango ……tra sforzo e fango
sbriciolano le ebbrezze dionisiache …canta l’uva nei tini
nella cantina solitaria ………………. vermigli profumi di vini
carezze dell’olfatto ……………. riempiono calici di sogni.
Il mal di vivere oggi
Fermarsi tanto quanto basta per… Tre poesie in una poesia “qualcosa m’assilla”A volte mi sento ….... sballottatain un mare in tempesta…. tra l’agonia del mondo travolta da venti di guerra …… e quotidiane delusioni Vado alla ricerca di qualcosa …. mi ritrovo a fare ciò che non voglio e attendo …………… vorrei uscire dalla mia parte buia per non morire ……………………del mio mal di vivere Il mio sperare ……….. richiamo languido non risponde …… agli inviti del mio cuore paure , dubbi …………… ansie , emozioni mi coinvolgono …….. nell’anima bisbigliano
Ottobre Ottobre, sento di più il sapore dell’autunno lo sento nel brivido del ramo che sfratta le foglie morte nell’ aria più fresca che consola le foglie a mucchi sull’asfalto con il pianto dentro e la tristezza fuori Lo sento nelle sere intrecciate da fili di vento dietro le vigne vicino all’albero che fu ombra di pause Lo vedo nel sole mentre prende di striscio i colori del tramonto che sanno di agrumi, di caldarroste che fumano il calore di una volta . Lo assaporo nella vendemmia e si fa festa con un bicchiere doppio di sorrisi di vigne
Il perché del mio nipotino Tra le sue acque rivoltose e calme
Nulla in verità “Deja vu “della mia poesia Tutto è ormai passato
L’addio, è solitario. Un abbandono lascia uno spaurito silenzio
il vento dagli sbuffi annoiati
Solitudine , il mio in...cubo
Così come cerco l’altro
Musica –poesia. Domani tutto può ricominciare
Earth Day – April 22
Vanno , vengono , muoiono
Il mare è d’amare
Il poeta è colui che sa leggere . Stanca della mia esagerata ansietà ! Haiku
L’ orizzonte
Haiku
Uno e trino scosso dal vento ………………………accarezzato dal sole porgilo sempre con amore ………… agita giulivo il ramoscello d’ulivo -- al Padre , Figlio e allo Spirito Santo -- Buone Palme Aspetto ancora… Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più Ciglia umidi di tristezza. Due Tanka ***si crede forte ***chi sa entrare
Energia magica dell’aurora
Un viaggio con Ulisse con tre …poesie
Solo parole enigmatiche all’orecchio dell’altro !
Quanto costa il vero amore ? Alienazione genitoriale mi chiamo amore…haiku Tanto dolce ed amabile era… La vita è un sorriso o un ghigno ? Tre poesie , un solo tramonto Il tramonto momento di luce incerto e lieve che si fa notte nel cielo vermiglio tra raggi di luna cattura sogni foulard di colori come fossero reti che si disfano stasera nell’universo cullato da ali di gabbiani nel sogno sospeso su fili d’attesa stretto nell’abbraccio del vento che lieve s’adagia tra terra e cielo muore esaltante d’amore fluttuante di bramosa quiete |
Camminiamo senza vederci ,
rapiti solo dall’apparente sovrumana gioia .
Quasi quasi è una provocazione
anzi direi un’alienazione
immagini massacranti
notizie aberranti
di politica , di notizia
di critica , d’ingiustizia
vengono propagandate dai mass media
come film dell’orrore e di tragedia
ti lasciano , ti sconcertano
e all’improvviso ti attaccano
Provi ancora a non credere ,che a tutte le ore
la piena del fiume è già nel tuo cuore ?
L'uomo non può alienarsi dall’umanità
esiste perché esiste l’altro con la sua finalità
la solitudine, l’impossibilità
di comunicare in famiglia e in società
lo farebbe sentire una nullità
tutto finirebbe nell’incomunicabilità
nell’ apparire , nel potere e nell’avere
il mondo finirà per cadere.
Come salvarci da questa alienità
dove anche il nulla non è nullità
ciò che accade con noi ha attinenza
perché finisce sempre nella nostra coscienza
(Sono un uomo, non ritengo a me estraneo nulla di umano- Karl Marx)
Stasera
Come un riccio di seta
e fregi d’oro ,le nuvole
nodo dentro nodo
cuciono il cielo
e una splendida veste di bisso
copre il mare… stasera.
Nel loro festone
scivola il mio umore
colmo di respiri sospesi
in quel colorato fulgore
mentre il sole
senza la sua radiante chioma
si è fatto luce di luna
e il silenzio diventa mio compagno
che accompagna quel precipitare di stelle.
Imbuco tristemente la via del sonno
anzi , della mia insonnia.
Stop al bullo citrullo
Fragilità contro fragilità
lede la libertà
di vittime innocenti
Come una pietra dura
la paura li sorprende
e colpisce la loro sensibilità
Non c’è ragione per questa crudeltà
sorretta solo dalla follia
di ragazzini dal muso duro
e sguardo truce
che senza neppure un perché
si credono dei combattenti
E voi…resistete
corazzatevi la mano
(non per violenza )
ma per difesa
dal vento del bullismo
anzi direi del teppismo
Il loro è solo gioco
di folli adolescenti
senza vincitori o vinti
Stop al bullo citrullo
Che senso ha la vita?
Il senso della vita
ha perduto d’acume
anche se c’è il soffio del buono
che ogni giorno c’ incanta
tuttavia ha perso il colore
diluito il profumo
per un attimo riemerge
l’attimo dopo affoga
Che senso ha la vita?
Una rosa dal colore sbiadito
dal profumo svanito
resta sempre una rosa
deliziosa
per chi la sfiora
preziosa
per chi la dona
e la riceve
Non sarà come prima
ma cercando il germoglio
rifiorirà sia tra l’erba che lo sterrato
Quale sarà l’umanità nuova
che nascerà dall’attuale tempo ?
Siamo ormai nella completa confusione
quella che un tempo fu chiamata Babilonia
che si sviluppa nell’ intrigo di voci inutili
e se le parole avessero un senso
uscirebbero dal falso ri-serbo
Quale sarà l’umanità nuova
che nascerà dall’attuale tempo ?
Gradirei , se mi permettete ,
che dopo la tempesta
le coordinate che tracciano
la storia del nostro cammino
non restassero nel prologo
ma raggiungessero l’epilogo
Il contesto è questo , purtroppo ,
chi paga lo scotto degli interessi
sono sempre quelli che in una festa
restano con i palloncini scoppiati in mano .
Dio tesse sempre per noi albe di speranza
Non vorrei che …i ricordi
diventassero reperti ingrati
dei calendari andati
e miei anni solo rumori sordi
Vorrei che la brezza della memoria
spegnesse il rogo degli affanni
tra quelle pezze rattoppate dagli anni
e la memoria non avesse amnesia
Nel tessuto trapunto di spilli e fili confusi
cambiando il colore con intrecci sfusi
toppa su toppa ho rammendato il vestito mio
modificando quello di luce che mi ha dato Dio .
Il cielo sopra il mare
Ondeggia di morte il mare anche oggi
quella morte che lascia nel cuore
l’impronta umida e gocce di tristezza.
Affonda silenzioso il gommone
come vita che non dà più vita
l’ultima culla per dei bambini
che sull’onda basculla
nel punto dove il cielo cade
nel mare blu
per sollevare l’anima e portarla su
La vita è facile , difficile
a volte ti sorride se la prendi bene
fra il ciò che c’è e quello che non c’è
riusciamo a comprenderla solo quando va via
quando s’ interrompe il filo del tempo .
Guardo l’alba…
Guardo l’alba stamani …è lucente
la sua scia nel cielo …è splendente
per paura che possa sparire
o qualcuno possa disturbare l’ incanto
di questo giorno rosato di speranza
aggiungo piano ,come un sussurro,
Dio , fa che quest’alba scivoli nella vita
viverla a condizione che non sia già finita
e noi che ci stiamo in mezzo
rendiamola ancora più lucente.
La vera meraviglia
sta nell’occhio che pensa
nell’ anima che guarda
nel cuore che domanda
T’importa del mondo ?
Volendo o non volendo
rispondiamo di sì
il raggiungimento sarà, non la felicità ,
ma la gioia nel sapersi ritrovare felice.
Capodanno
Stasera nel curviciglia
tra un bicchiere ed una bottiglia
se pur gli occhi sono asciutti di lacrime
i cuori son diventati strappalacrime
di tristezza o di allegria
per l’anno che va via
per quello che verrà
gioia, tristezza ci darà
cin cin e buon anno
felice capodanno
si registra sulla pelle ,sull’anima
tra vari umori e stima
si strappa dal calendario
un nome , un anniversario
un foglio di carta straccia
che solo il giorno scaccia
non certo il ricordo brutto o bello
l’unico foglio che non va nel cestello
quel bambino ad un uomo ad una donna ha ridato l’amore
un reperto che affiora in ogni scavo del cuore
vogliamoci bene così il duemilasedici
ci farà diventare tutti amici
certo si sa , questo è impossibile
ma a chi ti sta vicino si può essere gentile
un ti voglio bene
allontana sempre le pene
buon anno
Vivere o perdersi nel domani
Ho lavorato ,ho dato ,ho ricevuto
ho oziato per giorni
ho sognato tra serene e insonni notti
e tante volte mi sono chiesta
riposerò ,che farò domani
sarò gabbiano o rondine
o semplicemente un uccello in gabbia
Si è dischiuso il mistero del Natale
ma non si sono dissolte le ansie
per un lavoro , per chi soffre
per chi non crede più in niente .
Nel perdurare dei giorni e degli anni
bisogna girare la ruota del calendario
per ritrovarci , felici , tristi , delusi
segnati come santi, eroi
martiri, dannati o ignoti
La vera molla che aziona
il movimento dell’orologio del tempo
sta nel saper ben dirigere le lancette
perché basta un niente per fermarle
o ritrovarle in ogni evento
per poter dire c’ero o non c’ero.
Frattanto la meridiana del tempo
ci dice
Buon anno 2016 a tutti
Il Natale dei poeti del sito
Giocolieri di parole
manipolatori di emozioni
vanno con i ricordi
con parole scritte
senza voce
magari agli angoli delle strade
nei grandi parchi
sotto un cielo stellato
nel tempo che si è fermato
in quella piccola Betlemme
senza pace, ma che pace cercava
dove si schiuse il mistero
che sa di rinascita .
Di un universo che si spande,
i poeti , sono un frammento
fissano l’orizzonte
per dipanare il loro pensiero
frattanto, aspettano il Natale
sotto la grande stella
nell’incanto di un verso nascente
nell’azzurrità di questo meraviglioso sito
Il Natale quest’anno
entra sì , dalla porta
aperta sul mondo
Auguri Lorenzo , Piero , Santi…
Buon Natale a tutti i poeti
Il sapore del Natale
Torna il Natale
antico stupore
magari somiglia ad un’alba
rinascita
a un tramonto
discesa
Sia l’una che l’altro
ritornano puntuali
in quel giaciglio di paglia
dove una donna svelò il Mistero
e lo rese umano e a noi vicino
L’astro ramingo annunciò la vita
tra forzieri ,re e preziosi tesori
si aprì la porta all’amor puro.
Venuta la notte
il buio scoprì per sempre
pensieri di speranza
e una ragione di luce.
Il sapore del Natale ….
magari dobbiamo sentirlo nel cuore.
Con un passaggio divino…
Maria Immacolata
di speranze rinnovellata
nel suo cuore, un raggio divino
donò a Lei il divino bambino
e divenne la dimora di Gesù
quaggiù
la sua gioia feconda
illuminò la notte profonda
passaggio magico d’amore
passaggio tragico di dolore
passaggio dell’anima al Signore
Buona Immacolata a tutti
Il Natale ,una speranza che si colora col tempo
L’attesa prima
l’ incanto dopo
il cielo si liberò
dal nero velo
e nacque …l’Amore
Succede ogni anno nel cuore
e la memoria ci viene incontro
stellata d’infanzia .
Nel fulgore di stelle
c’è sempre il Natale
che torna sfidando
increduli e folli
perché c’è ancora voglia
di fare, cercare , trovare
vincere ed amare
percepire un segno
per rendere il futuro più degno
Nella grotta del presepe
tutti i pupazzi son terrorizzati
chi lavorava si è fermato
chi dormiva si è svegliato
le pecore non belano più
e gli angeli non cantano più
c’è chi parla da solo, con Dio
chissà forse con un altro dio
per convincerci della sua esistenza
Non posso , non posso
credere che sia così
Nello scrigno delle cose buone
ho sigillato quel momento …Il Natale
una speranza che si colora col tempo
Vieni poesia , ti scriverò
Poesia ,edificio dei miei veri pensieri,
ti scriverò nei ritagli di tempo
di un lunedì forse venerdì
di domenica davanti a Dio
sotto un cielo sereno
chissà forse in tempesta
ma, ti scriverò poesia
tra il pianto dentro
e il sorriso fuori
di sera quando mi sopravviene
l’agonia dei progetti perduti
al di là di quel muro
della mia fanciullezza
odoroso d’erba fresca
alle luci e colori delle stagioni
che ogni anno ci aiutano ad andare avanti
Ti ritroverò di notte
a frugare un sogno mendicante
tra la paura e la speranza
Vieni poesia con un vestito di sorriso
a cancellarmi la mia tristezza
non ti avrò perduta se ogni giorno
ricamerai i miei sentimenti.
La gioia è vitale , cura il fantasma del male
Vivere la gioia nella pace
capace
di aprire i sentieri nascosti
riposti
nel cuore e negli spazi del mondo
nel sogno profondo
che tutto è bene
che spariscano le pene
che si apra la strada alla vita
spianando una dolce salita.
Due sensazioni :gioia e speranza
un’ alleanza
che si realizza nell’ attesa
dall’oggi e domani contesa
La gioia è vitale
cura il fantasma del male
una logica follia tra riso e pianto
preghiera e canto.
Portami nel tuo posto , speranza.
Quando
mi attanaglia l’ansia del domani
quando
il video del mio giorno è spento
quando
la preghiera spiegata ai margini della sera
non sa darmi pace
portami nel tuo posto , speranza
su quel ponte che lega
l’oggi al domani
al di là della tua porta
che se pur di tanto in tanto stride
illumina di luce la mia attesa.
Una guerra a pezzi
Bisognerebbe pur fare qualcosa
per questa guerra a pezzi
sparsa in tutto il mondo
che è un urto nel cuore
Legittima difesa ?
No, chiediamo la pace.
Terroristi scendono in campo
come in una partita a scacchi
ben preparata , ben coordinata
con mitra puntati
e intanto l’uomo cade
senza sapere il perchè
il dove e il quando
e il pianto gli resta in gola
Lasciare che il tempo trascorra ?
Non è detto che poi sia meglio!
Il tempo che passa non risolve
ma assolve, come sempre ,
ogni diavoleria dell’uomo
Avete presente i ricordi ?
Avete presente i ricordi ?
Sì , proprio quelli
penombre della realtà
che nascondono la verità
e sembrano frammenti incisi
dalla trasparenza del tempo
All’ ombra del silenzio
ti ritrovi a cullare
le carezze non ricevute
i baci trattenuti
il pianto a dirotto
le luci della giovinezza
e tra un sorriso interrotto
e una smorfia delusa
il ricordo appare diverso
come un ago
che cuce la memoria
delle cose dell’altra sponda
che ibernate ritornano
dopo lustri di oblio.
vivere la gioia…
è gioia di vivere
*Tanka
Solo tu ,gioia
puoi togliere chiodi
chi è in croce
luccichii di sorrisi
illuminano visi
Stagioni, modellati dal tempo.
Il sole si dissolve
al crocevia delle nuvole
nei giorni di Novembre
Fiato di scirocco
gocce di pioggia
nostalgia e tristezza
intrecciano le sue vesti .
Un nome per ognissanti
un fiore sulla tomba
l’ultima foglia sull’asfalto
il parco infiammato di giallo
punteggiato di viola
si gelerà per il freddo dell’inverno
E i boschi , se pur del tutto inospitali
spogli di pioppi e d’abeti
per il taglio del Natale,
diventeranno i solo capaci
di spiccare tra la coltre nevosa.
Privata proprietà
Saliva la nebbia con il suo velario
la pioggia le faceva da scenario
nubi biancastre dietro al casolare
s’ammassavano con il loro evaporare
Il giorno ormai pallido
si scioglieva sotto un cielo squallido
io , con passo attutito,
mi affrettavo sotto il manto dell’infinito
lasciando l'impronta umida
sulla terra di pioggia tumida
Come all 'orizzonte che non si vede il fondo
del mare ,del cielo perché è profondo
così il mio sguardo s’incrociava proprio là
dove nulla si vede , privata proprietà
Il filo lungo del pianto
Il dolore è un grido intimidito in gola
un sudario avviluppante al silenzio
al lungo filo del pianto
tra il tramonto e la notte
lo senti scorrere a precipizio
Se ne sta tra noi e il cielo
se pur nessun dolore
vien giù dal cielo
se non l’amore .
Per la paura di perdersi
nel suo labirinto e confrontarsi
infin col Minotauro
rimane in lista ,
forse per una svista
nell’angolo della nostra mente
L’unico modo per non disperarsi
e affrontare l’attesa e combattere
con un sentire , amare , rapportarsi
abbarbicati al braccio del tempo
il cuore se pur senza pace sempre vince .
Quando brilla la luce dell’autunno
Autunno, voce fascinosa
si mescola alla rugiada
che bagna il passero dalla voce dolosa
caduto nelle foglie secche della strada
Sul balcone una brunetta
prepara le castagne da arrostire
con il giovanotto dal fiasco da riempire
appieno con il sapore del suo vino.
Ma , quella che più di tutto colpisce
è la biondina piena come la luna
che si asciuga le mani al suo vestito
e intreccia i suoi capelli e la vite
il suo sorriso segue i suoi piaceri
di certo i suoi pensieri e doveri .
Il giorno dal profumo dell’uva matura
dai moscerini all’odor di clorofilla
apre la porta alla notte ormai stremata
che al buio ripercorre le ombre della giornata
nelle stanze dell’anima dove però
brilla ancora nel bicchiere
la luce dell’autunno con la sua ebbrezza
e , come chi disse nel suo infinito
“è così dolce il naufragare”
nel risveglio del mattino
che cancella le asprezze affrante
inciampando con il piede ancor sognante
Fino a quando? Fin dove?
Haiku
*Colgo il tempo
dal vivere intenso
a me propenso
***
Fin dove?
Là ,dove l’amore non ha termine
Là, dove non c’è amicizia a termine
Fino a quando?
Finchè il tempo che non vedo
fermerà lo sguardo
nell’estremo segno del mio spazio
dove l’ amore e l’ amicizia
hanno fatto un progetto ,
quello di vincere il tempo.
Una giornata da sogno
All ’improvviso si apre il cielo
il suo colore appartiene al mio sogno
metto le scarpe sulla mia testa
anzi, meglio ancora a piedi nudi
cammino tra le sue vie
in compagnia delle mie fantasie
Vado incontro al sole che sorride
alla luna, ai suoi grappoli di stelle
leggo alle nuvole il mio libro del giorno
e respiro una boccata d’aria fresca
Una giornata da sogno
E’ come vedere da vicino
la luce accendersi
con il tramonto spegnersi
Da questo mio belvedere
rovescio sulla terra
quel che lei mi ha negato
o quel che io ho rifiutato
Nel buio della notte
apro le ali ai sogni inespressi
con il richiamo e il canto di fate
Il guardiano del mio sogno
non tiene chiuso l’uscio della terra
mi ha riempito Il sonno di colore blu,
mi ha fatto provare il respiro dell’immenso,
ma il mio respiro è legato quaggiù
sulla terra , sotto la luna
a cogliere raggi di sole
tra le fronde dei miei amori .
Vi sembra questo possibile ?
Faccina triste , faccina sorridente
cuore che batte affannosamente
son diventate le nostre emozioni
sono solo segni di animazioni
Una smile , sostituta della parola
di qua , di là sui telefoni vola
è capace di poter comprendere
un diverso idioma solo sulle tastiere .
Ma , l’odore del caffè prima di berlo,
o il profumo del pane prima di morderlo
si possono sostituire con una smile ?
Vi sembra questo possibile ?
La vita è diventata un silenzio parlante
un dialogo simbolico dilagante
Le emozioni sono i nostri momenti
ai nostri sensi appartenenti
alla vista ,al tatto , al gusto ,all’ odore,
ogni loro segnale lo portiamo al cuore
Un profumo , una parola ,un colore ,
può aprire la porta alla poesia e all’amore
ad un bambino , alla montagna
al verde di una campagna
al mare , al pranzo di natale
alla gioia , tristezza quando ci assale .
Il dolore è inflitto, inchioda e vince
Dante diceva riguardo l’amore
“ntender no la si può chi no la prova
a maggior ragione si deve dire per il dolore
perché il dolore è di chi veramente lo prova
La sofferenza toglie la felicità
corre il rischio di non accettare
il possibile dolore e cade in quello del patire
e fa fatica a relazionare
il soffrire con la vita e aspetta di morire.
Il dolore vincola , rovina l’esistenza
ma se è vero che nella poesia c’è sapienza
si può vincere prima ancora che ci colpisce
con la potenza dell’amore che il male aborrisce.
L’esame del passaggio
Non è fissato né anno, né giorno
né tesi da discutere intorno
il Maestro senza farsi vedere
esamina le doti false o sincere
il percorso della tua vita
dai compiti abbellita o abbrutita
compreso il programma in attinenza
alla gioia o alla tua sofferenza
Sparpaglia tutti gli appunti
dalla Santa Commissione aggiunti
qualche tema prende in considerazione
di certo senza alcuna raccomandazione
per assegnarti un possibile posto
dai tuoi compiti ben corrisposto
al buio o al sole
non perché Lui lo vuole
per tua libera scelta tra bene e male
con o senza il voto finale.
Siamo tutti poeti, perchè ...
la poesia è un coro di voci
musiche di luci
deve essere intonata
con le parole che
hanno visto
udito
toccato
inventato
un cuore che si apre
a raccontare ogni soffio
ogni bufera
per curare la ferita
perché non sanguina
è un’arte magica
che può curare
il dilemma del passato
o perderlo nell’oblio
E’ il battito che genera
o corrode
ogni amata cosa
che ci appartiene
e se la rima non combacia
con bacio
fa rima però con audacia
Cosa mi dice Settembre?
Si smorza pian piano
sul silenzio del mare
Settembre
la spiaggia ormai vuota
lascia morire anche
il ricordo d’acquamarina
Cosa mi dice Settembre ?
Mi dice
che il vento
fresco di murgia
picchia sui vetri
della finestra
ormai chiusa all’estate
… muta la stagione
tra spugne di nuvole
pregne d’autunnali segni
La maglia del rimpianto
Il rimpianto mai abbandona
la maglia dell’affanno
I ricordi s’intrecciano
sui ferri del presente
lavorandoli con i rimorsi
vengono un po’ sparsi
tra punti diritti ,rovesci
a legaccio
Lavoro senza fine
come la tela di Penelope
perché il filo della memoria
s’ intreccia sempre con il passato
Se pur con il ferretto a treccia
abbellirò il viso
con il punto a grana di riso
ci vorrebbero , chissà ,
ferri speciali dell’oblio
per far passare davanti a dietro
tutti i punti nefasti
La poesia …perché
La poesia è come una pillola, perché
della mia vita cura i perché
sono triste
la felicità esiste
perché tutto ha un inizio
una fine , se è vero o fittizio
un rantolo , un vagito
e nel rantolo c’è poi un vagito ?
Il mare ,perché piange sulla scogliera
il giorno ,perché sfuma nella sera?
Pensieri da velare
fantasie da svelare
tra flauto e lira
ad Euterpe e Erato spira
resta sempre poesia stentata
dubbiosa ,strappata
un prodotto non garantito
chissà se poi è gradito ,senza
data e né scadenza
per non rischiare di intossicarmi
illudermi ed ammalarmi .
Ma noi cosa possiamo fare?
Partono
vanno su una strada bagnata
per loro nulla è lontano
tutto è possibile
sul quel tratto di mare
verso il sole dei paesi del sud.
Vengono
affrontano
fughe sul mare
uguale dolore negli occhi
con mille palpiti risonanti
tra perdite e speranze
Abbandonati
battono la fame e la morte
toccano i nostri sentimenti
Ma noi cosa possiamo fare?
Troppo popolato
è diventato il nostro mare
in molti lo pensano
non c’è più posto
nella fila di chi aspetta un lavoro
Stanno rendendo la vita difficile
alle nostre future generazioni.
Meglio aprire le nostre porte e case
dare accoglienza a chi non si può più accogliere?
Nella nostra terra resterà un disperato estraneo
perché non aiutarli nel loro ambiente naturale?
Intanto brilla sull’onda il loro viaggio
insieme al loro lutto ,piangono in silenzio
il loro andare nella notte sanguinante
schiamazzano
dietro quel muro senza finestre
dove si barcamenano anime
senza più fiato né voce.
...è già tanto che diventi poesia
Con o senza rima
la poesia arriva
da una musica nascosta
nel silenzio fiorito da Dio
da un ritorno di sentimenti traditi
da raggi che brucano brume
e si fermano al tramonto
sfumando nei ricordi
nei sogni di lune
anche se ogni tanto
nel nulla finisce
E’ come un girotondo
tra percorsi del tempo
sentinella degli stupori
delusione che indugia
su giorni senza senso
La penna alle dita
arriva per caso
a volte mi svia
...è già tanto che diventi poesia
Il tempo…una lama alle spalle
Il tempo è vago
per chi lo registra sulla pelle
solido nell’anima
Tra guizzi di umori
e sorti tra le mani
la gente va
per anni e stagioni
poi viene registrata
nel calendario perpetuo
che non ha quadranti o lancette
L’esistere esiste,
ma non ci appartiene
Se prima cammini sicuro e veloce
poi stanco ti appoggi al braccio del tempo .
L’unica traccia che resta
siamo noi , nuvola che al ciel ritorna .
Chissà se arriva il momento
alla carogna che inquina la buona erba
pensare che il suo tempo è breve
se pur sembra lungo
come quel treno che alla stazione ritarda
Nessuno mi ha mai chiesto …
Perché ho bisogno di fare poesia?
neppure io , forse è solo una mania ?
Mi sento poeta
ma non sono un poeta
scrivo, se sono preda del vento
del momento
che intreccia i miei versi
qua e là dispersi
su di un display senza cineprese
e sotto le mie luci accese
mi sento come foglia caduta
ma non perduta
dove l’infinito nel mio finito avanza
con il sorriso , la tristezza , ma non è abbastanza
credetemi , il mio stile devo sempre lucidare
non mi basta guardare , ascoltare
ho ancora tanto da fare per imparare
a dipingere il quadro della mia quotidianità
con la mia modesta penna e creatività
il monte Parnaso devo ancora scalare
per dire ai grandi poeti
Perché ho bisogno di fare poesia ?
[palido si fece sotto l'ombra / sì di Parnaso,
o bevve in sua cisterna(Pg XXXI ]
Ed ora …
Ora siamo a cavallo , in groppa
all’ estate , che alla fine galoppa ,
e a settembre, che dice di disfar le valigie
di abbandonare le battigie
lasciandoci alle spalle assolutamente
i fotogrammi dell’estate seducente
All ’ alternanza di scambio ci abbiniamo
e nell’andirivieni le loro vesti indossiamo
spumosi di sogni , di luci di stelle
spumeggianti di vino , di libri e cartelle
Niente di speciale, insomma … solo un’amica
In un mare di gente
in un grido nel deserto
gli amici si raccontano
si aiutano all’inizio
e si consolano alla fine del giorno
Niente di speciale , insomma,
qualcuno che ogni tanto tace
per fare parlare te
questa è l’amicizia ?
Una virtù fondata sull’abitudine
come diceva Aristotele,
non se ne può fare a meno
Intanto è da tempo
che ancora aspetto
niente di speciale , insomma
l’amica a cui posso dire
non posso fare a meno di te.
Assaggia i suoi umori
cogli i suoi frutti
vieta il possesso
difendila e proteggila
se davvero credi di averla capita.
No , non brillano come stelle
ma al buio diventano delle fiammelle
Pazzia o speranza ?
Cosa fa la speranza ?
Mi fa pensare ad una positiva risultanza
e mi fa ripetere sempre la stessa cosa
perché spero in una fine luminosa
Di tanto in tanto , però ,un dubbio mi assale
Che sia la pazzia la principale concettuale ?
Fermarmi però è da codardi ,perché frattanto
ciò che mi resterà sarà il rimpianto
di aver respinto dalla speranza il suo sorriso
per nasconderlo nella pazzia del mio viso .
Colui che ama , lascia amare!
Dalla casuale intersezione
di un incontro fisico o spirituale
nasce un’ addizione di effetti
una sottrazione di difetti
una giusta divisione degli affetti .
In questa strana scuola della vita
bisogna sempre cercare
per trovare, forse , chissà
il posto possibile che l'amore occuperà
con uno ,con dieci e in qualsiasi modo
fin che la morte non li separerà
anzi meglio dire, fin che la morte li unirà .
Ciò nonostante quel che si pensa di Lui
quello è l’ Amore che ti indicherà
il risultato delicato del finale
Noi siamo i soli guardiani di quel faro !
Il tanto cercato senso della vita
c’è chi lo trova facilmente
chi non si crea il problema
sta bene così: beato lui !
C’è chi lo cerca disperatamente
dipinge , crea , studia , oppure
beve , si droga o vola dal balcone
lo respinge o lo posteggia piano , piano
Ma noi chi siamo ?
Siamo i soli guardiani di quel faro !
Grande mistero è la vita
è come la luce di un faro
moltiplica le ombre
ma resta sempre una luce misteriosa
per chi nel buio di una notte dell'anima
cerca uno scoglio che prende il sole
riflesso o di passaggio
Com’è straordinaria questa vita tanto normale.
Ci sono due tipi di luce – la luce che illumina
e il bagliore che oscura. (James Thurber)
È proprio vero, non siamo mai contenti!
Dopo giorni in apnea
nuvole logiche e vaganti
ora hanno il pianto dentro
e chiudono il volto al sole
Non è un miracolo , c’è chi ha pregato
che la pioggia a foggia di cascata scrosciasse
e il mare schiaffeggiasse.
E allora , decidiamoci !
Vogliamo il fresco o il caldo
per buttarci nel mare in bichini
o con l’ ombrello ?
E’ proprio vero, non siamo mai contenti!
Il vento sta spazzando i castelli di sabbia
e gli ombrelloni magari aspettano il caldo
Intanto il ferragosto si avvicina
e la gente dal lavoro si allontana
e spera che l’estate rimanga
e magari che ritorni l’afa.
Chissà cosa succede lassù .
La terra sarà il giaciglio delle stelle, stanotte ?
Chissà!
Una luce di una stella taglierà il traguardo, questa notte ?
Chissà !
se nel pozzo dei miei desideri, finirete
stelle delle notti liete.
Appuntamento per gli innamorati è salire
fino al tuo sorriso luna, con te gioire
come quei grandi re dello spazio che strizzarono
l’occhio al mistero e telemisurarono
ciò che solo solo Dio può misurare
e tessere tele di speranza dal suo altare.
In questa pagina azzurra vedo una stella
non di certo della speranza la sentinella
ma ringrazio quella stella che Lorenzo
ha saputo dare a noi tutti, auguroni Lorenzo.
La luna blu
La luna piena
culla la fine di Luglio
il suo passo riflesso
si raddoppia nella notte
la sua luce ”blu “
brilla di più
nel cielo blu
Nel mare con il mare si gonfia
sull’onda su onda s’impenna
s’avvinghia alla terra
all’ ombra nella sua ombra sparisce
nelle acque rivoltose o limpide affonda
in silenzio, senza bussare, in Agosto entra
lasciando libero il cielo alle stelle.
Ti sento lontana , poesia.
Ci sono giorni che nemmeno
un luccicare tra alterne fasi di lune
un miracolo d’amore
diventano esigenze di rime
e non riescono a trasmettere
una vampata d’emozione
Ho paura , perché in questi giorni
ti sento lontana, poesia.
Sosto dietro il tuo muro silenzioso
ti chiamo per aiutarmi a ricostruirlo
se pur da sempre ogni pietra
per me diventava verso
Averti per compagna chissà se guarirà
la mia lunga insonnia che ora soffoca
il mio grido d’ispirazione
Ti chiamo ,aiuta questo povero poeta
perché il suo cuore rotola
nel labirinto del silenzio
dentro c’è il pianto
fuori la tristezza
che soffoca ( all’uscita ) il grido di gioia
C’è sempre una fermata , una sosta da fare
ma anche delle mani forti per alzare una casa
di fresca ombra dove aspetterò un nuovo verso
da sostare su questa splendida pagina azzurra.
Luglio scalpita dentro di me
dal primo giorno che vidi la sua luce.
Il tempo cresce nel ventre del sole
e giocano le stagioni sulla scacchiera del cielo
tra facce di lune e luci di stelle
dal primo raggio dell’alba
fino all’ultimo della sera
Luglio ,tra mare e spiragli di sole
con il suo caldo fiato aprì i miei occhi
al segno zodiacale del Cancro .
Da una treccia bruna ai capelli sbiaditi
dall’ infanzia fino ai primi miei affanni
sfumano i ricordi e i fumetti di sogni.
Silenzi , tenerezze, vampate di poesia
nel mio cammino vado risalendo
e dove c’è angoscia porto un po’ d’ amore .
Un quadro di gran valore.
Ho in casa un quadro di gran valore
con cornice di alluminio al centro del muro
esiste solo un gran pittore
che possa aver dipinto uno scenario così puro
La sua lastra di vetro riflette la luce dell’aurora
della sera con i suoi toni calanti
che nel mio cielo polveroso di arancione si colora,
e quando si accendono i buchini scintillanti
il blu ,il nero , il disco bianco ,diventano diamanti
Lo sfondo di mare in quello scorcio spaziale
sembra racchiuso in un paesaggio normale
invece no, le stagioni si immischiano ai colori
ai gabbiani , ai profumi e agli odori
Ogni giorno il mio quadro ha più valore
la firma di quel pittore è scritta nel mio cuore
un dipinto mozzafiato , pardon , volevo dire
che dà forza al mio respiro e fa gioire.
Ti sto ancora aspettando , amico,
vieni , altrimenti la cena si raffredda.
Aleatoria è la parola amicizia
la verità è che se non c’è
se non ti interessa come sta
cosa fa quel tuo vecchio amico
è come morire
Dovrebbe sempre essere dentro di te
come quando una canzone
ossessiona la tua mente
e canta sempre con la tua voce
Amico, tu con la mia tristezza
io con la tua allegria e viceversa
cammineremo su sentieri diversi
con in tasca semi che semineremo
a modo nostro scivolando
dalla clessidra delle nostre mani
se pur non non fiorirà l’amicizia
può servire per ritrovarsi ad essere
non come quando prima
non eravamo niente.
Vai avanti amico che ti seguirò
se percorriamo la giusta strada
ci ritroveremo in una stretta di mano
in un abbraccio, se pur in un pugno
Ti sto ancora aspettando , amico,
vieni , altrimenti la cena si raffredda.
[Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te! Emily Dickinson,]
Il mare di Campomarino
Un cielo capovolto
in una conca accolto
dove l’onda batte nell’orecchio
dalla conchiglia raccolta.
Un manto marino
di orizzonti limpidi
dove una vela bianca
diventa un arcobaleno
Senza fianchi rotondi
ma solo dune di sabbia
una pittura che parla
ed esplode nell’urlo divino
Qui è Campomarino
nei colori e profumi
che s’alzano fumanti
dalle onde frangenti
precipizi di luci
che frusciano come raso
nel celeste sfumato
che si staglia e grandeggia
in scaglie di sole
La sua acqua :
cristallo senza ombra di falso
Anche se…
Se trattengo il respiro
libero l’amorosa rete
dei desideri della notte
anche se
al mattino la riempio
di sensazioni adulte
e di sospiri repressi
anche se...
mi rattrista sapere
che forse cadranno nella rete
dello spreco dei giorni perduti
Anche se
l’avrò rinforzata
con qualche filo di ragione
avrò forse calmato il cuore ?
Il regno dei cieli cos’è ?
I discepoli dissero a Gesù,
com'è il Regno dei Cieli?
Ve lo racconterò in parabole :rispose Gesù.
È un mistero coperto da veli
è come un forziere pieno d’oro
per chi lo trova sarà un vero tesoro
Una perla preziosa di un grande gioielliere
che vende tutto per poterla avere
è una rete che raccoglie pesci buoni e cattivi
per poi dividere i buoni dai cattivi
Il regno dei cielo è come un padrone
che ha una vigna , per i vignaioli un amicone
Un seminatore che sparge il seme
dove più e dove meno e poi teme
che non possa crescere il grano
ma il suo attendere non è invano
E’ come un granello di senape , piccolissimo
per poi diventare un ortaggio grandissimo
Il regno dei cieli si può paragonare al lievito
con farina impastato e con amore condito
Perciò ascoltate le mie parole
se siete saggi costruitevi la casa sulla roccia
al riparo dal vento e dal sole
e solo amore entrerà a goccia a goccia
Il tempio degli scogli
Pascolo i miei pensieri
tra i colori del cielo
i profumi del mare
già pronti ai ricchi frutti dell’estate
e, mi fermo a vegliare
le spume della risacca
come braccia aperte
accolgono il ritmo bio/logico
dei battiti del mio cuore
in cerca di un segno d’amore
per poi raggiungere i fondali
intrisi di verde ,di nero , turchese
e aspetto , tutto, nessuno, chi lo sa
su quel tempio degli scogli resto là
con il mio sguardo orlato di nebbia
sui binari immaginari dell’orizzonte
per sparire là dove il mare si tocca con il cielo
L'azzurro di poetare
Il tempio della poesia
[Con due Tanka ringrazio tutti ]
Spa/zio az /zur /ro
Do/ ve -ci - pa/ sco/ lia /mo
Ver /si di /ver /si
Un -ap/ pro/ do mor /bi /do
Ri/ tro/ vo -di -pen /sie/ ri
di –po/ e /si/ a
che -non- cam/ bia co/ lo/ re
col cam /bio cli / ma
pron/to ad ac /co /glier/ti
Lo/ ren/ zo, Pie/ ro , San /ti
Il gioco della ricchezza e povertà
Povertà e ricchezza
pochezza e pienezza
con loro giochiamo
e di vincere speriamo
Da che parte vuoi schierarti ?
A chi vuoi affidarti ?
Con chi arricchisce solo già chi è ricco ?
O con chi ha un grano e dona un chicco ?
Quale parte a loro spetta ?
Quale sorte li aspetta ?
Gli applausi ben condivisi
sono anche ben divisi
dalla misera parte che sta con Dio
o dalla gran parte che si crede Dio?
Nel silenzio estremo può capitare
che solo nella povertà si può ritrovare
la luce dell’aurora , la ricchezza di un tramonto
nella cruna insaziabile del giorno poi farne il resoconto.
Che non smorzi mai l’azzurro!
L’umiltà è saggezza
perno della nostra grandezza
io la ritrovo in questo sito
da Lorenzo ben accudito
con la più grande certezza
della sua modestia e chiarezza
Un cielo azzurro , con o senza stelle
che importa , è aperto a fanti e donzelle
con o senza talento, senza vento di guadagno
o di lucro per Lorenzo ,sincero compagno
Qui risuona il canto dell’amore
delle emozioni che nascono dal cuore
Si entra senza bussare
con correttezza lui fa posare
con le regole del bon ton
poeti e commentatori senza eccezion.
Sia per ritardi tecnici o di salute
sia per altre cause intervenute
a volte non ho tempo per sostare
o una vostra poesia da commentare
vi assicuro , però che il mio pensiero
è con Poetare , con il mio “MI piace “sincero.
Maggio /Mamma / Maria
Maggio ,tesse ali di speranza
Mamma, in lei ti ritrovi sempre bambino
Maria, piange sugli incendi profani
della terra giaciglio dei Suoi figli
Madre per amore , donna da amare
Sei l’emblema dell’abbraccio d’amore
Sei Madre, sei Una , sei tutte le Donne
impigli nel tuo nome i profumi , i colori
il grido degli uccelli ,dei disperati ,
dei respiri caduti nell’intrigo
di sussurri d’ angoscia.
“Rosa , fresca, aulentissima “ Vergine
ci nutri come l’ atteso bicchiere di acqua fresca
sul davanzale della nostra finestra assolata.
La Trinità coinvolgente /sconvolgente
Il concetto di persona, applicato alla Trinità
cambia di significato e diventa correlazione
in Dio esiste un io , un tu, un noi di relazione
della realtà ,di modalità e comprensibilità
Vivere in una posizione di derivazione
e in protensione
per il cristiano è vivere di verità , carità
alla luce della Trinità
In Cristo c'è un uomo
un Adamo nuovo
che si ritiene e si professa Dio
perché se Gesù non è Dio
allora Dio non è con noi
e lo Spirito Santo non è in noi.
Seguo…vago…sposto
Onde sgombre
da ombre fonde
……………..seguo
negli intervalli del tempo
………………vago
sui fogli dei giorni
nello sfarfallio del cielo
sulle rotaie del mio treno
sul filo degli occhi più lontani
……………..sposto
le luci alle mie stagioni
per sentire l’odore dell’erba fresca
La verità è che bisogna accettare
di ogni tempo qualcosa di bello
senza sapere il perché ritrovi la traccia
della foce e ci arrivi se incroci le braccia .
Due tanka – Ama il vero/Odia il falso
***
Odio/amore
gli interscambiabili
di un legame
dove Eros, Thanatos
palpitano insieme
***
Ama amico
solo ciò che è VERO
odia il FALSO
la pulsione di vita
la pulsione di morte
Un giorno diverso…
[Amore & Odio le due grandi forze
cosmiche generatrici.]
Tanto tempo fa
lei disse: “ ti amo “
l’amore che io sento
è forte come la roccia del mare
ma nel tempo si consumò.
I baci si persero nell’onda
che in preda alla marea
da alta diventò bassa
come il loro amore burrascoso
celato da una nuvola fedifraga .
In quel giorno di diverso
ovviamente era solo l’amore
che fingeva ,credeva
pretendeva ,comandava
e non si lasciò andare al dolore
ma alla rabbia e all’odio,
chissà ,però, se il sentimento
rimase inconsciamente lo stesso...
Paulo Coelho: Il Signore ascolta le preghiere di coloro
che chiedono di dimenticare l'odio.
Ma è sordo a chi vuole sfuggire all'amore
Giocando con i miei ricordi
Andiamo amico americano
a riscoprir insieme l’essenza
del mito ,del bello della mia Taranto
insieme a quel tocco di scirocco Jonico
Beautiful ! Era il suo commento
ne fui orgogliosa , in una silloge di stupore
ne fece un sommario di bellezza
tanto che il mio cuore parve gioire
come per gioco
giocando con i miei ricordi
Cercavo di ricucire qualcosa
che riportasse il passato nel presente
senza tralasciar di far qualche battuta
sull’angosciosa e attuale situazione
e qualche rimpianto per i tempi andati
più sani e più tranquilli.
Vagavamo intorno a paesaggi di età diverse
oggetti e arte impressi sui muri del museo
zampilli di luce antica perché si sa
la Magna Grecia è diventa Puglia
e Taranto , la nave di Ulisse a lei legata
Ogni tanto fa bene tornare all’amore nativo
perché la mia terra , i miei cari
sono ciò che porto nel cuore e sulla pelle
Un tanka + haiku [ per credere ]
E’ necessario
rotolare verità
nelle falsità
Farne un gomitolo?
Cosa impossibile!
Paradossale
è raggomitolare
vere verità .
Nel suo quadrante scaglio la testa
Tra un accordo e un disaccordo
il tempo viaggia, è fuggiasco
sul piano/forte dell’oggi
traccia note
in un capo/verso segni
che ti faranno compagnia nel tempo
Assopisce pensieri
il suo itinerario resta scritto
sui solchi delle nutrite rughe
Vorrei fermarlo un po’
ma lui mi sfida
mi sfugge e frantuma tutto
e se lo perdo è tempo perso
A fianco a fianco me lo ritrovo
diventa speranza , attesa
tra guizzi di lancette
soffia venti
scandisce gli anni
e segue la sorte
Nell’ orologio senza più sfere
scaglio la testa
mi arrendo al suo cammino .
I colori del 25 aprile…
Se il verde aleggia
la speranza caldeggia
se il bianco è candore
sarà l’icona dell’onore
se il rosso fa ancora paura
dobbiamo ancora portare l’armatura
Se oggi , 25 aprile , festeggiamo la libera Italia
ricordiamoci di ricolorarla di speranza, pace, allegria
Sconfiggeremo la morte
cambieremo la sorte
se insieme ci stringiamo forte.
La loro avventura è diventata tristezza.
Barche giganti , di cartone , silenziose
scivolano su tratti di mare speranzose
strusciano allo spumeggiare delle onde
Viaggio breve se misurato in miglia
lungo un'eternità
se misurato in paura ed assurdità
Tremore di sussurri , avventura tragica
loschi scafisti che spariscono nel nulla
lasciando bambini all’ onda che culla
Quanto è lunga la loro speranza
più lunga della loro vita vissuta
o quel breve di tratto sul mare sbattuta
La loro vita ondeggia paurosamente,
sul mare che si gonfia , li avvolge
in un momento e poi più niente
Sospirato viaggio in quel secchio di mare
traccia speranze, ora solo bare
la loro avventura è diventa tristezza.
Accogliere è diventato un dovere dei cristiani
però non solo per gli italiani
la miseria abbraccia anche noi.
La Xylella in “terra dell’olio” , che ièlla !
Frutto sincero , generoso
non solo condimento saporoso
legna , luce , ristoro
per Omero “liquido d'oro” .
Sei olio santo sull’altare
ramo per la pace, culla per riposare
dai fiori bianchi delle mignole
spuntano olive che brillano al sole
Respiri tristi si nascondono
nel solenne uliveto senza olio
voci di dolore al cielo salgono
vuoto resta il dolio
Sei il mago di luce e di verde
per la mia terra che non perde
del suo olio il buon nome
e rifioriranno le folte chiome
Cantaci , ancora, ulivo
il tuo celebre brano rimasto vivo
nei nostri cuori ,quando i poeti a te
si rivolgevano e incoronavano i loro re.
Sospira l’ulivo per il malvagio destino
di questa terra rossa del Salento
che porta alla fine l’abbattimento
degli ulivi e del nostro” Olio di Oliva “ divino.
[sotto un ulivo si ritrova Odisseo
quando scampò ad una tempesta
Poi i due, seduti ai piedi del sacro ulivo,
meditavano la morte dei contendenti superbi*]
Sarà memoria o rammento di sogni …il giorno
Il giorno si chiude
in un bacio della buonanotte
e il suo rintocco impetuoso
resta immobile nel sonno
Luci gialle dei lampioni
restate accesi ad illuminare
gli oscuri reticolati della notte
riflessi nel sogno che teme il buio
per paura di restare impigliato
e l’alba non diventare sguardo .
Tra mani giunte ritrovo il calore
che allieva il peso delle ombre nere
e solo così sono certa che il dì mi sveglierà
nelle tue braccia , Sole.
Sarà memoria o rammento di sogni
quel confine di buio e di luce?
Spasmo di paura o solo un passaggio
come un bruco che diventa farfalla?
Ti fermai in tempo , luna !
Te ne stavi sulla mia testa
a disfare momenti di tristezza
nel cielo vagavi lesta
mentre io navigavo sull’onda furibonda
che spesso fa da ponte all’amarezza .
Ma, ti fermai in tempo , luna
mentre ti aggiravi sperduta
nella mia anima perduta
Una piccola luce ,all’improvviso,
cambiò il mio umore
la sentii leggera sul mio viso
il cielo cambiò di colore
il suono minuettò un sorriso
con voce soprana
si sciolse in melodia beethoviana
e il mio silenzio sospeso
conteso
tra fine e speranza
cambiò in gioia la mia lagnanza .
Haiku [ momento fantastico ]
Il tuo riso
attimo condiviso
sul suo viso