Poesie di Stefano Ripamonti


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Inermi le mie mani
rimangono.
Insensibili i miei occhi
restano.
Freddo il mio cuore
è.
Applausi,lacrime,
commozione, non
meritano.
Solo compassione, rabbia,delusione
per questa nostra
irresponsabile sudditanza.

Lardo salato
sul tuo palato.

Venti dell'Est dimenticato
soffiano contro corrente.

La barca indomabile viaggia
verso la fine del sogno.

Ma Lui sembra quasi
soddisfatto.

Addio piccolo uomo
capriccioso, irascibile
e testardo.

Luciano, Lucignolo
colpevole, la favola
è finita, e di lieto fine
non bisogna parlare
però.
Troppe ombre corrotte
son tornate ed altre
ignobilmente perdonate.
La faccia pulita è rimasta
infangata dalla melma
ferraginosa del conformismo
fatto business.
La moralità è un optional
che nessun prodotto è
in grado di offrire, nemmeno
con pagamento a 60 mesi
tasso ZERO.

Accendi Tu,
questo legname secco
dai fuoco Tu, alla fantasia
sprigiona Tu il calore che ci manca
No, non gettare Tu, altra legna sul focolare
Lascia Tu, che siano altri ad alimentare il fuoco
della Tua passione......

Ombre
di "piccoli uomini"
vedo negli occhi di chi con
aria superba parla.
Ombre, sulla via, trasparenti e
buie, facili da individuare, per
chi dietro alla tela accorto giace.

Briciole sul davanzale
divorate dai passeri,
in questo mite mattino.

Nella mia mente il tuo ricordo
pian piano svanisce, così, come
le briciole sul davanzale, lasciandolo
spoglio e pulito.

Fuga nella notte
bianca.
Colori rumorosi
sfoggiano.
Ansiosi, aspettano
di essere dipinti da
mani sapienti, sulla
tela ancora spoglia.
Capolavori, daranno
il primo vagito.
L'alba li troverà
addormentati sui
gradini nella
grande piazza.

Seduti
nei banchi di scuola
uno sguardo fuori dalla
finestra, pensieri tristi
invadono l'aula gremita,
il silenzio prende la parola
ma il professore lo zittisce
leggendo una poesia.

"Scuola dolce scuola
ora non sei più sola"

Cenni di risveglio
nella camera dorata,
appena pitturata.
Azzurro come i tuoi occhi,
che si perdono nel muro,
è il mattino.
Mi guardi, mi sorridi,
presto mi chiamerai
papà.

Miraggi
assillano il deserto.
Menti supreme scorrono
fiumi in piena.
alla ricerca dell'oasi che
non c'è.
....................Vivere..........................

Orti bianchi
laggiù nella valle fredda, immensamente
lunga.
Senza via d'uscita è la sorte del
botanico assorto nel rimirar l'ombra resa chiara dal bianco
colore valleggiano.
Forse domani pioverà!.

Silenti le campane giacciono,
dimenticate dal tempo, inesorabile e
tinto da colori ormai sbiaditi.
Le corde ormai marce, sono inutilizzabili
e le campane suonano a morto spinte dal vento
che stamane ci accompagna.

Balene al largo, affiorano sull'acqua marina
sembran montagne grigio verdi, rocciose e
liscie come l'olio.

Le scruto col mio cannocchiale, che quasi le tocco,
occhi grandi, bocca larga, coda enorme.

Belle., meravigliose, imponenti, eppure così impotenti
che mi lasciano triste e pensieroso....

Che ne sarà di noi!?

Quando anche l'ultima Balena
se ne andrà, portandosi via con se la verità.

Lasciandoci soli, sempre più soli,

Sabbie mobili
sotto i miei piedi,riesco a muovermi a stento
cautamente appoggio rapidamente prima il piede destro poi il piede sinistro.
Che fatica tirare aventi, mi sento la forza di un toro, ma non riesco a
darle la giusta concretezza.
Non devo fermarmi, devo continuare andando avanti, dosando le forze
centellinando ogni energia.
Il tempo passa e sono ancora lontano dal traguardo, io ,maratoneta del mio tempo
in cerca di quella gloria ,che si chiama serenità.
La felicità può ancora aspettare.
Utopia, figlia di puttana.

Addio
Addio luogo di grande
approfondimento ma anche di notevole
divertimento.

Addio Presidente dall’alito fumoso

Addio Chief Accountant dal triste sorriso

Addio colleghi tutti, compartecipi di
grandi scoglionamenti

Addio me ne vado per sempre
ho finito di tormentarvi con le mie canzoni
e di scherzare col vostro buon e mal umore.


Addio, chissà che un giorno ci incontriamo

e………………………ti ricordi ?…………..

chiara e ganza
chiara come una danza
chiara dagli occhi marini
chiara dai proibiti giardini
chiara limpida, trasparente
fibrillante in seco porgi il tuo
segreto.
Bonjour Tristesse!

Uggiosa,
atmosfera.
Sull'asfalto bagnato
mi muovo con cautela
assaporando a poco a poco
il fatal momento.
Quando finalmente ti raggiungerò
"sogno di tanti anni fa".

abbandonarsi
sulle rive del fiume,
sentirlo scorrere verso il mare,
ove si frantumerà inesorabilmente.
Gli grido :<<fermati, non correre, il mare ti ucciderà:>>
Ma lui, fiume vuole esserlo fino in fondo, sa
che il suo destino è quello, mi saluta e se ne va.

Molle
come l'argilla mi sento
dopo una lunga attesa
ed invana.
Molle come il mio respiro a tratti
faticoso, sulla scala ripida e dura
della vita.
Mi fermo un attimo scruto l'orizzonte
e riprendo il mio cammino, molle,
come le mie gambe, da troppo tempo
poco allenate.

Illusioni,
speranze, si comprimono
e mi lasciano perplesso e
pensieroso, in questo uggioso
pomeriggio, davanti al focolare
che a volte sembra spegnersi , per l'umido
intrinso dall'evolversi dei fatti.
Io spero che me la cavo, con tutte le illusioni e
le speranze che giacciono in me.

Il Dio denaro
non mi avrà ed io non l'avro'.

Non siamo fatti uno per l'altro.

E' inutile proseguire la nostra storia
finora illibata e casta,.

Aspetto tempi migliori.

Quando non ci sei
vorrei ci fossi.
Quando ci sei vorrei che tu sparissi.
Voglio essere padrone del mio tempo
e lasciarmi andare a scorribande, pensierose e
bizzarre.
Cosi come adesso, in questo lungo pomeriggio
mite e inesorabilmente mio.

Conturbante è la tua poesia,
mi trascina verso l'ode amorevole
della sera.
Il piacere di leggerti è, come se tu fossi
qui accanto a me, mentre le tue labbra
mi sussurrano l'amore che è in Te.

Asfalto sulla mia pelle
cola sudaticcio, tinteggiando di nero
la mia strada.
Forse sono giunto al capolinea, non un grido,
non un lamento solo un grande silenzioso rimpianto
per non essere quello che mi sento dentro.

Non dimenticare
è la sola cosa che ogni essere umano
non deve dimenticare mai.

Solo così si evitano gli orrori , che una volta
commessi , aimè si dimenticano il giorno dopo,

Non credo più a niente, la gente non si ricorda mai
delle promesse fatte.

Delusione? Si,

Ma non importa , si va verso la distruzione
dei pochi ideali che ancora ci sono rimasti.

Ne sono rimasti?

Colpevoli sorvoliamo i cieli
del desiderio, ignorando che sotto
codesti cieli, si celano innocenti
orizzonti , accompagnati dalle nostre
promesse bugiarde.
Poveri noi, ritorniamo sui nostri passi
affinchè l'aurora del mattino ci svegli da questo
peccaminoso incubo.

Pianto sovrano
che regni là dove,trionfano le
ingiustizie,i soprusi, gli orrori
contro chi è più debole e
non trova la forza ed il coraggio
di dire "no basta".

Che le tue lacrime giungano sino in fondo alla
terra ancora bagnate e salate, come la medicina
affinchè guarisca il male criminale all'uopo deposto.

Illusione, lo so.

Illusione si , oggi mi voglio illudere
ancora più di ieri , domani ?

Tornerò al mio pianto...

Dolce e beata te ne stai
allegra Gioventù.
Il futuro non ti spaventa,
forte del tuo coraggio, spensierata,
porti allegria a chi giovine più non è,
celando nei suoi occhi il triste fato
disegnato sul loro volto.

Ridi, divertiti, non fermarti a pensare
troppo
fai di questa tue gesta un'icona
gioiosa alla faccia dell'ipocrisia
che Ti circonda.

Ah , dolce e beata Gioventude....

Sono con Te, sono con Te...

Io
Invece sono Solo
anche quando
non sono Solo.
Mi manchi, maledetta gioventù,
spensierata e ribelle.
Mi manchi
a volte ti ritrovo ma,
immediatamente mi sfuggi
e mi lasci Solo.

Fulmini e saette,
uccelli migrano,
cosi migra il tuo cuore,
ragazzo dal sorriso triste e pensieroso.
La notte si sveglia, nel mattino dei tuoi
occhi, dopo un lungo ed insonne tentativo
di dormita.
Cosi , con le lacrime che ti rigano il viso
ti chini verso il destino a te avverso, in questa
storia che null'altro ha, che il respiro affannato
e catarroso di chi sa di essere una vittima predestinata.
Accettalo, si accettalo e non chiedere altro.
Chissà come finirà, chissà....

Stasera voglio essere loquace.
Stasera voglio parlare, anche se non mi piace.
Stasera voglio dirvi tutto quello che penso.
Stasera voglio dirvi tutto ciò che sento.
E penso , ripenso e sento.
E sento, risento e penso.
Alla falsità che ormeggia, ormai da tropo tempo
li davanti ai nostri passi, che a stento riusciamo
ad evitare, se non poi a rimanerci immischiati .
Soggiogati dai giochi di chi, non ha altro fine che
se stesso, per aver una parvenza di potere.
- Alla ignoranza che serpeggia, soprattutto in voi
politici da quattro soldi, comprati dal miglior
offerente,
- A voi figli miei, che ancora ignari, sognate
un futuro ricco di cose buone e belle.
- Al tanto discusso,consumismo, ormai
autoconsumatosi.
-Al futuro prossimo a venire," che ci riserva", gli Dei solo
sanno cosa ci preserverà.
- A chi come me, sente, pensa e risente
che l'unica via d'uscita sta nella porta che ancora non
riusciamo ad aprire, che si chiama Umiltà, Onestà
ma soprattutto Dignità, verso chi ormai abbiamo dimenticato o
facciamo finta di non vedere , verso i quali continuiamo, complici
a soprassedere.
Ed allora Vi dico e sottolineo Vi confermo, smettiamola di piangersi
addosso , voltiamo pagina.
Ribellione dura, ribellione nuda e cruda,
non buttiamo via quello che i nostri padri, hanno ottenuto dopo una dura
e lunga stagione di lotta e sacrifici, in nome della Dignità umana.
La Vita è ora,, vogliamo cominciare a viverla con Dignità, Onestà e
con l'Umiltà che fa di ogni uomo , l'uomo che vogliamo essere....???

Fumo negli occhi.
Fummo cosi ingenui a crederci.
Saremo più furbi, nella prossima vita?
La risposta me la dico da solo, ora che
non ho più nulla da perdere.
Ho, abbiamo sbagliato, e la colpa è solo nostra.
.......Che l'inizio, inizi dalla fine...........
"la nostra"

Rametti secchi in de la strada
umidiccia ed appicicosa
Li schiaccio volentieri, e sento
il rumore afono che trasmettono,
E corro, continuo a correre, il sudore mi
lava la testa, pelata ed arrossata.
Che fatica sentirsi liberi in quest'ora
spensierata, in cui mille idee mi circondano ad ogni
bivio del sentiero.
Riuscirò a scieglire quello giusto?
All'improvviso appare innanzi a me, una lepre,
magra, bianca di fame biafrana, mi fermo,
mi avvicino lento, lento e con mi stupore riesco
a prenderla.
Poveretta, è malconcia, non so se riuscirò a
salvarla.
Vuoi vedere che ho scelto il bivio giusto?sbagliato?
Boh!!!!!

Democrazia?, ma di quale Democrazia
parli Tu, essere indegno
Il tuo sorriso mi irrita , cosi' come
a gran parte di noi stessi.
Guardati allo specchio, togliti quei peli
da quarantenne , di anni ne hai molti,molti di più
e si vede benissimo...
Sei un insulto alla qualità umana,Si perchè  di
qualirtà si parla, poichè alla specie ne
fai ugualmente parte,cosi' come quelli che ti
difendono...
Vergogna, Vergogna.......
                        Vergognati....
                                 Vergognatevi....

Castagne
belle, marroni, come i tuoi occhi
da bambino felice, mentre le raccolgo
e nel sacco le depongo.
Nel tuo sorriso mi rivedo anch'io bambino
quando non vedevo l'ora di gustarmele
arrosto o lesse, mentre sul fuoco cuocevano
lente,lente ed il loro odore misto al sapore di bosco
inebriava tuttto intorno.
...Guarda come sono grosse. guarda quel riccio come è
perfetto, stai attento mettiti i guanti.
Ops dentro è tutto marcio... a volte il di fuori nasconde
cosi bene il di dentro che quando lo apri ti trovi ahime',
delle brutte sorprese....
E cosi il sorriso svanì dal volto del fanciullo, intristito
e un pensiero volò.... chissà dove......

Risveglio,
nelle tue braccia
calde ed accoglienti
cosi ogni mattino mi voglio trovare.
Riabbraciami, baciami, non smettere
mai di amarmi, ho bisogno
del tuo calore, immenso ed infinito
in questo freddo, freddo fondo
immerso nell'ipocrisia globale
che ci avvolge, senza un ideale
vero.................
Ah se non avessi Te che guaio, sarebbe,
sono un uomo nonostante tutto furtunato...
Grazie!!!!

Sincero ed orgoglioso
sto in questo mondo
sfacciatamente bugiardo
e pieno cacca fino all'inverosimile...

Stringo i denti
ormai caduli e gialli dal fumo
Marlboriano.

Ti bacio sulla guancia calda del mattino
e parto per il Viaggio che tutti i di' mi aspetta.

Mi accendo la prima sigaretta giornaliera
e rutto la grappa appena ingerita, per farmi coraggio
e rendermi più ottimista .

Benedetta prossima vecchiaia, che mi sento addosso
non riesco a immaginarti, poichè già ti vedo sul mio volto
e nel mio animo attonito e spento.

Un bacio.... a stasera...., forse !

Coi lacci alle scarpe
slacciati,
cosi come un ridicolo cagnolino dalle nobili vesti
stracciate dal popolo offeso,
ti trascini in questa vita senza meta ne
scopo.
Orsù risvegliati da questo brutto sogno. che
ti perseguita dall'alba delle albe ormai numerose
e fredde.
Tu sei grande, abbi fiducia in te e di chi ti sta attorno
e lascia che il fato si compia.
Il fato a volte è meno brutto da come lo si immagina
...........è ora di farti i cazzi Tuoi........
Laciati prendere dall'evolversi del fato e dal fato
senza fiato rimmarrai.
Bella è la vita se prenderla saprai
ed i lacci ti allaccerai.
Sbrindellone immenso, cosi come
immensa è la tua forza.

Ove mi stai portando
Ove mi stai trascinando
Ove è il tuo ridicolo cappello
senza d'esso non sembri Tu.
Ovunque mi porterai con o
senza cappello
sarà sempre più bello.
Moi et Toi , Toi et moi
in my life for ever!!!

Essenze, pudiche e
variopinte alenano nell'aria,

resa irrespirabile dal pudore, sudoriccio
che porti con Te.

O mistica immagine, nulla Ti potrà portare via da me
se non la voglia di non essere più parte di Te.

Arrogante e presuntuosa
povera bambina, non sai in quale
sventura ti stai inabissando.

Rispetto e intelligenza non sono
tue prerogative, sei un nulla
e nel nulla rimarrai, finchè
di merda sarai ricoperta.

Ed allora forse dal nulla uscirai
e come va la vita capirai.

Forse!

Te lo auguro di tutto cuore...

Bodo e giuggiole
Quando son con Te
mi sento bene,mi sento sempre
più innamorato,
Cara sorridi , quando sorridi
mi passa la tristezza che si genera in me
dopo una lunga giornata passata senza
di Te.
Per sempre Tuo, oltre l'infinito, infinito.

Lontano, lomtano
corrono i miei pensieri
Tiricordo giovane e bella mentre
sotto la doccia cantavi la nostra canzone.
Ora che giovane non sei più, sei sempre più bella
e ti amo ancora di più, o dolce o cara , anima mia.
Canta ancora,canta ancora, la nostra canzone SEI
Tu.

Guardati alle spalle
che giramento di Palle.
Girano in senso orario, ogni ora
e sei sempre più sola.
Girano anche di notte, mentre si riparano
quelle rotte.
Ma di tutto questo girare alla fine, non ti resta che
amare.
Amami allora, amami ogni ora, che il tempo passa
ed il corpo ci squancassa. lasciando una leggerissima
nuvola di fetore chiamato Amore.
Amore Grande, Amore mio, le mie Palle girano mentre le tue spalle
sopra di me scivolano.
Goduria, rossa d' anguria.

Ciao Zia,
addio cara Zia
Nulla ora di farà male.
Quel male che ti ha costretto a
desistere, a lasciarci.
Ora che l'imbrunire, avvolge
la tua camera, col cielo sereno
dipinto sul soffitto, dormi serena,
anche tu.
Memori delle tue risate ,
le lacrime che scendono dai nostro occhi
si trasformano in un sorriso, lo stesso sorriso
con cui verrai accolta da chi ti sta aspettando,
per continuare la vostra vita insieme, con l'amore
e la felicità che meritate.
Ciao G.

Sssst, Silenzio
a volte è proprio d'oro.
Dornìmi Tesoro, dormi
Domani ti racconto
Prendo un fazzoletto
e comincio ad asciugarmi le lacrime.

Prati lasciati incolti
presto nuove costruzioni
sorgeranno e le mie corse
non avranno più modo di esprimersi,
cosi come le mie idee non vengono più
coltivate da tempo.
Forse hanno ragione loro, sono troppo
arretrato, o forse troppo giovane per
capire.................

You belong to Jesus!?
I belong to the people that love
and is indifferent to ridicule and
approximate gesture.
You are only a drugged, without to know it,
it are it, from your society, which only think at the
business, to the moneies.
No! You belong not to Jesus, You belong
to criminal people.
The next time pray where nobody can see to you
Because is the better Way to pray and to be listened
Your it is only absolute hypocrisy
Go to kakà

Occhi,
puntati sulla preda.
Forse è giunto il momento.
Forse no.
Li chiudo un'istante, li riapro ed è
svanita.
Ogni lasciata è persa.

Moti carbonari
rivedo,riscopro,
oculatamente nascosti
in quei occhi, che sprizzano
simpatia e che mi fanno l'occhiolino.
Ora mi dovrò guardare avanti e dietro
per capire se è il caso di lanciare
il sasso e ritrarre le mani o lasciare
che gli eventi mi travolghino..........

Ciao
liberi come il sole
in una notte quasi primaverile
nel cielo dicembrinio.
Ciao l'urto è stato terribile
e le vostre giovani vite, allegre e
spensierate, ci hanno lasciato.
Ammutoliti e con gli occhi piene di lacrime.
Il nostro grido di dolore, trova eco
sulla strada. ancora una volta aimè
protagonista, arredata da nuove croci,
............................................................troppe.

Nullaltro da dirti
se non l'augurio
di un lungo cammino
verso il vero scopo
per cui sei stato messo al mondo

Io non ce l'ho fatta, per ora,
speriamo di incontrarci presto
davanti ed insieme lo scopo
raggiungere.

mai non bisogna mollare
mai.................................

Testamento
ti lascio la mia vita
annichilita dagli eventi
ormai incommensurabilmente
favoriti dagli astri probatori
dell'ingiustizia terrena, in questa
pallida sera d'autunno,

Affinchè, chiunque possa rendere
testimonianza, che il dubbio intrinseco
nella incertezza, mi renda giustizia,
avanti al caos pervadente ed insunioso.

Non avrò altro credo, che nell'onestà
di chi mi sta di fronte.

Compagni di scuola.
Attori ammaestrati
dall'orgoglio innocente,
dei bambini dispettosi.
Ma cari, tanto cari
che gli perdoni tutto.
Anche l'ultima marachella.
fresca di serata, poichè
gli vuoi troppo bene.

Stacca la spina
e lascia che la morte abbia
il suo trionfo.
Troppo tempo,
troppi pianti.
Troppo stanco
il suo corpo inanime,
reclama il sonno che anche tu
hai perduto.
Possano gli uomini smetterla di
giocare con la vita altrui,
nascondendosi
dentro ad ideali cazzuti.

Ora che la storia
è finita
lunghe strisce di fumo
annebbiano la vista di
chi, ci aveva creduto.

Un lungo turbinio
di notizie girano, sui volti
pallidi e sbronzati dall'estate
remota.
Un grido laggiù ne
lava le pene.

Incubo
all'alba di un nuovo
orizzonte ti poni.
Sterco secco sul mio cammino
mi indicano la tua natura.
Ottimismo, in primo luogo
necessita, il domani è alle
soglie del bizzoso passato.

Getta le tue vesti
lasciale al vento, che le
trasporterà, profumandole di
curiosità.
L'orizzonte si avvicina, una nuova
avventura ti aspetta,faticosa e
sudorosa.
Ma il vento amico ancora una volta
la profumerà ....

Ciao Cipe,Campione di altri
tempi, che riempiono di lacrime
il ricordo felice e spensierato, di
una grande Milano nerazzurra.

Onde bionde
sul tuo corpo unto di
miele in questa notte
sahariana,mi raccontano
favole prima di addormentarmi
tra le tue braccia.

Occhi verdi
sul tuo viso dorato,
L'acqua azzurra e le nuvole bianche
sospinte dal vento in cielo, colorano
l'arcobaleno sulla spiaggia,
spaparanzata al sole.
Je t'aime mon amour.

S'odon lontan le armate marciar.
Per una nuova guerra van.

Sta la vecchina in la
chiesa china a pregar.

Possa il figliol suo tornar e con
seco la vita ricominciar.

Nascosto dietro
al platano secolare,
spio ogni tua mossa e
memorizzo ogni tuo movimento.
Domani saremo avversari.
La partita non avrà storia.
Vincerò io!

Una Odissea
è la mia vita.
Un viaggio che meta non vede.
Solo passaggi effimeri , peccaminosi,
che innanzi al voler ingannevole
del fato, trovano la forza della
curiosa volontà, di proseguire.

Piove nel deserto
della malinconia.
Piove e senza parapioggia, assorto
nei miei pensieri , vago per la città
appena sveglia.
Un bar. mi da riparo e colazione,
la musica in sottofondo, copre appena
il brulichio dei clienti bagnati.
Prendo carta, penna e scivolo
nella ..."poesia"...

Luci nella rada,
un lungo abbraccio, stretto.
La nave salpa.
La solitudine resta.

Cibati di me,
scarnami, disossami,
succhia il mio sangue o
insaziabile Fiera.
Indomabile è la tua forza
ed io domatore non posso far altro
che cedere alle tue voglie.

Ricordi
custoditi in una vecchia foto.
Memore di un tempo lontano.
Ove, Amori,timori, gelosie,
ruppero l'amicizia, lasciando
residui polverosi nell'atmosfera.

Incomprensibili idee
mi passano vicino,
cerco di afferrarle e di decifrarle
ma, non riesco.
Pazienza, vuol dire
che non devo farle mie.

Din don dan
sunen i campan
Din don dan
ma che bel lè ul me Giuan.
A lè nasu stamatina,
A lè nasu in la stala,
La vaca la mugnava, ul caval al rugnava
ed ul purcel cui gaen han fa un bel cunceten
al me bagaen.
Viva, viva ul Guianen
Din don dan
sunen a mò i campan
sunen de stracc, ma la fatiga pusee granda
la fada la mia Ruseta, a laurà in la stala e
a diventà mama.
Din don dan
Batemegh i man.

Le tue pallide guance
illuminano il buio che c'è
in me, rendendolo
impercettibile ai nemici più
acerrimi.

I had a dream,
but this dream I cannot construct,
because You do not love me more
and I do not have more PEACE.
ALL THE WORLD IS WITNESS.

Seri una tusa de ringhiera
la matina sbatevi i tappee e stendevi i pogn
e i lenzoo a sugà.
Al mesdee ciamavi i me fredei gio in la curt,
chel magià l'era prunt.
De dopo mesdee setada gio sul cadreghen
cusivi i culzet e ricamavi la mia dota,
una ciciarada cui don e una bela cantadina.
A La sira davi l'acqua ai fiuu e una sbirciada
al curtil se tot l'era a post.
E la nocc..... ul murus al me basava umbrus.
Ringhera....
che gran vita ghera.

Riso
sul tuo nero viso.
Pianto, nel loro
multicolore canto.
Orrore, morte e macerie
stai seminando, ed il
tuo riso orripilando.
Non c'è scusa non c'è
fine al tuo disastro, incline.
Possa, il canto, restituirti
al pianto.

Arroscisci
ad ogni mio sguardo,
la trappola hai teso
e presto
catturata sarai.
Ma non temere
io ti libererò.

Solange,
robusta dimora
di me ragazzino, in cerca
di teneri abbracci e
silenziosi baci.
Solange,
maestra d'amore
gratuito,in quella umida e buia
soffitta, di tante
primavere lontane.

Pazza e bestiale è la notte del carnevale
il cavallo ulula alla luna, il cane miagola
alla gattina, ma il topo non vuol farsi
riconoscere.

Rumore d'amore
nella stanza.
Soffia l'aria fresca della sera,
talvolta interotta da brevi sospiri
che ci rendono ancor più vicini.

Or chel tuo diniego è certo,
sol me ne andrò di concerto.
Triste per un amor che nulla m'ha dato
se non il cuor bastonato.
Lascio, parto, per dove per quanto ?
non so.
Il cuor mi duole, ma nulla mi trattiene.
Addio, fanciulla dagli occhi verdi e dai
capelli fini, amarti non devo più , ma
dimenticarti ancor di più.

Sei nata in primavera,
di prima sera.
Oh luce degli occhi miei,quanto
vera sei.
Ti tocco, ti tasto, ogni cosa è al suo posto.
Oh gioia suprema. nulla ti da problema,respiri
calma senza affanno, tutti la mano mi danno.
Complimenti sinceri, complimenti veritieri.
Orgoglioso, non chiedo di più, sei bella sei sana,
ti chiamerò LIU'

Sembra vivo
questo amore,
anomalo, caldo sole
di un'estate climatizzata.
La paura di viverlo è grande,
e la voglia di scoprirlo non getta
le vesti.
Resto così, attonito e tremendamente
voglioso di esserlo.
Perla di mare, difficile e inabissata
dalle maree del mio orgoglio.

Rapaci
le tue mani afferrano le
mie.
Giganti del passato ritornano.
La tigre se ne sta sdraiata e le
gazzelle ubriache le passano vicine.
Enormi nuvole giungono minacciose.
Ma oggi niente da fare.
Domani, forse.
Rapaci le tue mani si staccano dalle mie
l'indifferenza fredda e maligna, corre
nel deserto dell'iprocrita appena
edotto al vento della malinconia.
La confusione dello stormo, attirano
i soliti curiosi incuriositi.

Solitario cammino per le strade di
questa città straniera.
All'improvviso odo una voce "amica", provenire
dal retro bottega di un negozio.
Mi rivolgo ad essa, ma ottengo una risposta
incomprensibile.
Poi torno sui miei passi, e mi arriva chiaro e netto
un insulto, com'è difficile essere Diversi, anche
qui.

Oggi mi sento strano
molto strano, ho appena finito di
svegliarmi, ma ho sempre la stessa sensazione.
Che strano, mi sento strano, apro la porta, ma ci
passo attraverso, entro in macchina, ma sono già in strada.
accendo una sigaretta ma e già finita.
Strano, proprio strano.
E il sogno continua..................

Randagi
percorrono i cuori
nell'infinita strada dell'amore.
Fino a quando stanchi e sfiniti
si fermano, ed il loro commino finisce.
Ma le loro indelebili orme, stanno lì
ad indicarci ,che la via da percorrere è
ancora lunga................

Ich bin sehr müde
ich bin sehr krank.
Aber Ich bin nur gestern geboren,
wenn Ich ihre Augen gesehen habe.
Ich genug des lebens hoffe,Sie glücklich
machen.
Sohngrube.

Vorrei essere un poeta
per decantarti all'infinito.
vorrei essere un pittore per ritrarti
continuamente.
vorrei essere uno scultore per scolpire
le tue gesta.
vorrei essere un cantautore per
dedicarti tante canzoni.
vorrei essere un musicista per
dare il tuo nome alla mia più grande
opera.
vorrei essere un eroe e vinirti a salvare
da una guerra ingiusta.
vorrei essere tuo marito, anche se lo sono gia'.

Correa la fanciulla bella
in quel dì di festa.

Correa in su per l' oscura via all'imbrunir,
e l'ostil presagio non seppe udir.

Ma poscia, la voce ferma e severa del vecchio l'arrestò,

e dal pericolo la preservò.

Natiche
quante natiche ci sono al mondo
ci sono quelle a mandolino, quelle ben tonde, quelle piatte
ed impercettibili.

Quelle bianche, quelle nere, quelle gialle, quelle viola
Si come quelle che mi facevi giustamente tu, cara mamma .
quando non ti ascoltavo o prendevo degli enormi impreparati a scuola.

Si le natiche,
sono millioni, miliardi e forse più.

Se non ci fossero loro, difficoltoso sarebbe stare seduti o
indossare un paio di pantaloni attillatissimi per comprimerlo
e farlo sembrare più bello e confortevole.

Nonostante tutto, anche tu hai delle belle natiche, fai attenzione però a non
abusarne troppo a volte il troppo stroppia e scoppia .

Orsù. togliele dalla mia vista, che c'e la partita, oggi in finale gioca l'Italia.
speriamo le sue natiche reggano fino alla fine e non si riompino.

Merde! Pardon monsieur mais la final c'est la final.

Vas Italie, vas, avec le cul que tu as, on peut gagner la victoire!

Suoni e grida in de la notte
si odon lontan per la via.
Sol m'ha lasciato l'amor.
Su le labbra il di lei sapor che
nessun mi potrà carpir.

Je suis un enfant prodige
j'ai, un cerveau
deux yeux, deux bras, deux jambes
avec leur, j'ai construit une grande
chose, Toi.
Mon petit aujourd'hui, bonjour matin
le soir passe apres toi.

tristezza
amara tristezza
nulla mi può consolar
se non il tuo pensier.
Lungo le rive del fiume
a rammentar le feste
e i bagordi dell'ormai passata
età.Che tanto mi ha dato e ancor
più mi manca, or che i giorni più
corti ed ostili son, suona nell'orrecchio
una vecchia canzon.
Va via tristezza, vattene via lasciami solo
a ricordar.

Veleggia la barca,
nel limpido mare di luglio
stesa sulla prua ti abbronzi tutta nuda, lontana
da sguardi pettegoli ed indiscreti.
Veleggia
la barca in questo meriggio caldo ed assolato
la tua ombra gioca coi riflessi dell'acqua
ed io al timone la dirigo verso chissà quali altri
sensazioni.

Buon compleanno!
anche se non ci ti posso più
vedere, poiché i tuoi occhi sono spenti.
Auguri !
Purtroppo è impossibile abbracciarti e stringerti
a me, per dirti quanto ti voglio bene, come facevo
ogni volta per chiederti scusa, perdono.
A Te, che
mi hai dato la vita, e che ogni giorno mi dai la forza di
continuare a combattere ed a resistere in sua difesa
Buon compleanno Mamma!

E' inutile che mi oscuri.
Io ci sarò sempre alla faccia tua.
E' inutile che usi il nostro nome come
se fosse solo il tuo.
Protagonista sarai si, ma di superbia e
di intolleranza.
Lo so non siamo sulla stessa lunghezza d'onda
ma io non ti cripto, ti lascio liberante esprimere
l'esatto opposto di ciò che io penso.
Grazie di esistere

Tartagli
quando parli e discuti
tartagli.
Caro amico
"Tartaglia". ma quando canti
no tartagli più.
Ed allora canta, canta,
a più non posso.
Ah peccato che sei pure stonato.
Senti scusa ma,per favore adesso taci,
taci non dire nulla.
Alla faccia della Libertà di parola.

Lasciatelo morire,
Lui ha deciso cosi'.
E' inutile che vi indaffarate tanto.
Era da tempo che lo meditava.
Lasciatelo in pace.
Non tormentatelo più, Lui non vuole
ritornare.
Lasciatelo cosi, non aggiungete altro.
Lui ve ne sarà grato.

E’ bello,
Guardarti di nascosto, mentre inconsapevole
attraversi la via e ti aggiusti i capelli spettinati
dal vento.
E’ bello,
sbirciare nella tua vita di cui non so più nulla
da tempo ora mai.
E’ bello,
vederti, di nascosto dai tuoi occhi e immaginare
la tua reazione se all’improvviso, per caso, i nostri
sguardi si incrociassero.
E’ bello,
passare la, dove pochi secondi fa, sei passata anche tu
E’ bello,
ogni cosa è bella se la fai tu.


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