Poesie di Flavio Rapetti


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A Flavio Rapetti
Una preghiera
per guidare il tuo nuovo cammino,
un pianto
perché eri qui fino a ieri,
un ricordo
per farti ritornare,
un saluto
per lasciarti andare,

e quando le parole finiranno
useremo le tue,
per capire la vita.
Roberta Ranaldi

Dedicata a Flavio Rapetti
Vorrei trovare
parole e preghiere,
ma saperti nel cuore
di Chi ti ha creato
chiude lo strappo
di quel giorno sbagliato.

Ti chiedo una preghiera
per la donna che amavi,
i tuoi figli
che con lo sguardo educavi,
per un padre
che silenziosamente ammiravi,

Ti chiedo di guardarli
il giorno e la notte,
perché è nel buio,
che in lotta col passato
cadranno in ginocchio
cercandoti in cielo.
Roberta Ranaldi
 

I bambini di Beslan (2004)
Da ordigni circondati
scrutano gli occhi
della tempesta

tempesta di morte!

in piedi sulle finestre
fissano il vuoto
in balia del vento

vento di morte!

seduti sulle tombe
dei loro padri
guardano il domani

non vedono niente.

La luce dei miei occhi
spegnete le luci . . .
fermate gli orologi . . .
spegnete tutte le stelle . . .
tirate giù la luna . . .
oscurate pure il sole . . .

prosciugate il mare . . .
spianate le montagne . . .
nessuno mi và di vedere . . .
nessuno voglio sentire!

niente conta più . . .
niente ha più importanza . . .
perchè niente sarà più come prima . . .
perchè niente conterà domani!

e domani sarò stanco
come un vecchio ulivo bianco
consumato e spaccato
come legno già marcito

come un' anfora che riaffiora
millenaria dagli abissi
con i segni che da allora
giacciono in lei impressi

come un aratro che solca il terreno
sotto il sole cocente
in un mattino ameno
dietro la roccia rovente

così nel cuore di un papà
scava . . . il mondo
e la memoria scaverà
nel dolore più profondo.


e invece . . .
eccovi . . .
siete tornati ? . . .
siete voi ? . . .
ma davvero siete tornati ?!?

luce dei miei occhi !!!

perchè rischiare che
più non ci vedessi ?

perchè raddoppiare gli anni miei ?

e per fortuna che questa
è solo una mia invenzione
frutto forse di un'antica tradizione,
che domina generazioni
di padri e madri.

La paura di un giorno in cui noi
più non serviremo . . . chissà !!!
e se non serviremo poi
una cosa non morirà mai . . .
che cosa ?!?
ma . . .
l'amore che è in noi
l'amore che ci lega
l'amore che ci frena
l'amore che ci strega
l'amore che ci inchioda
l'amore che ci libera
l'amore che ci circonda
l'amore che ci inonda
in una piena strepitosa
è un amore che m' incatena
ma di esso io mi nutro
dove solo una cosa conta . . .

VOI . . .

LUCE DEGLI OCCHI MIEI !!!!

Pensieri astratti
Abita in me
mi stuzzica
mi sveglia
mi sonda
mi snerva
mi accudisce
mi inonda
mi avvolge
mi stordisce
ma mai ... mai
mi tradisce.
Curiositá ...
... amica mia.

dedicato ad Anna Politkovskaja
...
Occhi neri, occhi blu
io non sò più chi sei tu

se mi dici una parola
non ti lascerò mai sola,

occhi neri, occhi blu
tu che guardi da lassù

tu, che hai già perdonato
guardi a noi che qui hai lasciato

occhi neri, occhi blu
non guardare più quaggiù

tu che ormai se già felice
qui c'è chi ti benedice

occhi neri, occhi blu
il tuo corpo non c'è più

la tua anima davvero
ci accarezza già il pensiero

ed il tuo insegnamento
ci trasformi tutti in vento


che ci porti e ci allontani
dalle guerre e dai sultani

ciao Anna

Se tu fossi . . .
Lorenzo,
Se tu fossi fiume ____ mi farei letto di sassi
per farti scorrere felice verso il mare.

Se tu fossi mare ____ mi farei sabbia
affinchè sopra di me tu possa riposare.

Se tu fossi vento ____ mi farei montagna
in modo da farti urlare di gioia giocando con me.

Se tu fossi terra ____ mi farei sole
per riscaldarti in eterno.

Se tu fossi isola ____ sarei il mare . . .
e il mio abbraccio ti circonderebbe per sempre!

Ma sei mio figlio . . .
e io devo imparare a farmi padre
. . . per te . . . . . . Lorenzo.

Rientro da Genova
Tenero incedere verso casa
attraversando laghi bianchi del silenzio

un telefono squilla ...

il colore delle tue parole
scalda immense solitudini

in lontananza un riflesso

occhi sul lago mi seguono

Amore,
da te sto per tornare.

Vita
solo se riconoscerai
la sua gioventù
solo se riconoscerai
la sua giovinezza
in faccia a quella vecchia
dirai
. . . quanto sei bella!

Lacrima
una lacrima,
nascere dai tuoi occhi,
vivere sulle tue guance,
morire sulla tua bocca,
una lacrima ... saró.

Un altro giorno.
Palla di fuoco
che dai la vita
ora te ne vai
cosí é finita

rimani ancora un istante
di uno scatto il tempo
e cosí dolcemente
ringrazieró il momento

poi mentre te ne vai
dall'altra parte girando
saluta gli amici miei
che vai svegliando

addio palla di fuoco
ricordati poi
che se ti rivedró
sará un giorno in piú ... per noi

Futuro …
Dite al vento che l'ho amato
alla pioggia che mi ha cullato
dite grazie,
il cielo sia lodato!

Alle foglie
che dal sole mi han salvato
dite ... chi vi puó aver inventato?

Dite all'acqua mia sorella
che senza di lei
non mi sarei salvato.

Dite a chi distrugge la mia terra
che ho due figli
che avranno figli
che avranno figli
che avranno figli

A loro dite
che la via c'é
é stata inventata per essere usata
quando la terra si sará consumata

Tante volte uscita dalle nostre bocche
poche volte dal nostro cuore

é semplice ...

si chiama Amore!

A Francesco
Se avessi spazio
ti regalerei un cane

se avessi tempo
ti regalerei me stesso

se avessi l'infinito
non basterebbe

per contenere
l'amore mio per te.

A Rosalba
tu che sei il mio mattino
non parlarmi da lontano

tu che sei il mio giardino
non seccare in me il bambino

tu che cogli in me l'amore
non nascondere il tuo cuore

e se io ti fò arrabbiare
na carezza m'hai da dare

io ti penso mamma e moglie
e con tutte le tue voglie

anche se da un pò lontano
sò che arriva la mia mano

a curar le tue ferite
che da dentro son causate

io ti amo mia Rosalba

A Rosalba
ti ho amato,
semplice e immemore
ho amato la tua pazienza
ti ho amato
in quel momento d’ira

ti ho amato

ti ho amato
in quel preciso istante
in cui su te inveii
in quell’istante
io ti amai

il tuo silenzio
contro la mia ira
non sai … non sai
non sai quanto ti amai

Oh! dolce mia compagna
tieni caro chi
di te non degno
sgomento straparla

non ti curar delle parole
la verità leggila nel cuore
nel cuore ferito
di un uomo malato
di cosa egli non sà

ti ho amato
come sempre ti amerò
perché tu capisci . . .
quello ch’io non sò.

a Lorenzo
Amore mio
luce della mia anima
non ti ho portato in grembo
eppur mi sono fatto mamma
per te
che sei come sei
ma sei parte di me

I tuoi occhi seri sprizzano gioia e serenità
e non merito mio
ma fulgida espressione
di chissà quale magica emozione
che crea e distrugge
anime e cuori

Un giorno
che io più non sarò e tu bisogno avrai
un attimo basterà
chiudi gli occhi . . .
. . . io sarò là

Piegherò i confini del tempo
i confini dello spazio si inchineranno al mio amore
ed esso ti raggiungerà
ovunque tu sarai
ancora . . . e per sempre.


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