Poesie di Filippo Pistore


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Per sempre ….
Luci e ombre alla fiamma del caminetto.
Fuori piove e io sono alla finestra.
Dal lato caldo del vetro
osservo il mondo che si muove.
Radi passanti illuminati dai lampioni,
auto ferme agli incroci della vita.
Rumori felpati mi destano dall’orizzonte.
Mi volto a guardarti sul divano.
Occhi socchiusi di chi si sta destando.
Il fuoco riscalda i nostri corpi,
il tuo sorriso mi scalda il cuore.
Allungo una mano per coprirti,
dolcemente accarezzo i tuoi riccioli.
Le nostre labbra si sfiorano
in un tenero bacio.
Ora mi specchio nei tuoi occhi,
profondi come il mare.
Non dire nulla, amore mio.
Le parole non servono.
Tutto è già stato detto,
tutto è già stato scritto....
Due anime, un unico destino.
Solo noi.
Per sempre...

Malinconia.
Oggi piove
e i miei pensieri vanno al passato.
Mi manca il profumo dell'erba appena tagliata,
mi manca il colore dei prati fioriti,
l'oro dei campi di grano,
il rosso delle ciliegie sul ramo.
Ma più di tutto mi manchi tu
che come leggiadra farfalla
sei volata sulla mia vita
e mi hai rapito il cuore.
Vedere il tuo volo
non miè più di conforto.
Vorrei essere il fiore
su cui ti vai a posare,
prima che il tempo
lo faccia appassire.

Ciò che gli occhi dicono
Ci sono parole che spesso ci muoiono sulla lingua,
perché troppo hanno vissuto tra la testa e il cuore.
Sono le parole che un animo timoroso
non si lascia scappare,
che si accontenta di un sorriso
potendo avere la felicità.
Che attende un cenno
nascosto nell'ombra,
sperando di uscirne per un solo istante.
Quell'unico momento in cui due sguardi si incontrano
e le parole non sono necessarie.
Gli occhi dicono ciò che la bocca nasconde,
gli occhi non mentono come la mente,
gli occhi non soffrono come il cuore.
Anche le lacrime sono diamanti preziosi,
non vanno sprecate per vane parole,
ma per essere asciugate da chi siè perso
nel profondo del tuo sguardo.

Ombra
Un amore non ancora atteso,
come fenice dalle ceneri può nascere.
Da lontano aspetto,
per avere in dono il tuo sorriso.
Sposterei le nuvole
per aiutare il sole
a cancellare una lacrima
e userei il vento
per spazzare lontano i tuoi problemi.
Ma io non esisto nella tua realtà.
Sono solo un’ombra alle tue spalle,
che si vede solo se tu guardi il sole.

Senza te
Occhi verdi del profondo del mare,
illuminati dalla fiamma del
caminetto.
Ceppi accesi a scaldare il cuore
nel freddo inverno della vita.

Pensieri fuggenti in questa sera senza luna,
parole che non riesco a
pronunciare
e che mai più riuscirò a dirti.
Solo in questa fredda stanza
a
pensare al domani,
senza sapere se ci sarà.
Se tu sarai vicino a me.
Sento
la tua voce nei miei pensieri
che brucia come il fuoco che ho nel cuore.

Mentre il gelo che ho nell’animo
comincia a sciogliersi.

Amore eterno
Sei tu Giulietta mia,
il mio eterno amore.
Il mio presente e il futuro che desidero.
Nulla potrà mai staccarmi da te,
nemmeno l’invidia degli amici ci separerà.
Scendi dalla torre dei tuoi problemi
o lascia che io la scali
per essere il tuo unico pensiero,
come tu lo sei nei miei sogni.
Vestita di stelle sei ai miei occhi,
a rischiarare le notti,
quando solo con i miei incubi,
ti sento vicino.
Ti vedo affacciata a quel balcone fiorito,
mentre osservi all’orizzonte un pallido sole serale,
felice che un altro giorno sia finito,
mentre io triste nel cuore,
me ne rammarico,
perché neè finito un altro senza averti vicino.
Presto gli incubi torneranno,
e io mi aggrappo alla luce dell’ultima stella
che brilla nel mio cielo.

Ma che filmè la vita
Due mondi paralleli
visti nei riflessi di uno specchio.
Due immagini dello stesso io
che non si riconoscono.
Un unico cuore
che batte per le stesse emozioni.
Sogni da tempo dimenticati,
persi nelle delusioni del passato,
come una goccia di pioggia
che cade in uno stagno,
come una lacrima
che scende rigando il viso.
Ricordi del passato,
come scene di un film in bianco e nero.

Sto riscrivendo il copione
già scritto della mia vita,
ma tante scene sono già state girate
e non possono essere tagliate.

Sotto la maschera
Dieci passi verso l’infinito,
per toccare il cielo con un
dito.
Per chiudere un’esistenza fallita,
per dare un senso alla vita.
Più
dolori che piaceri,
ma comunque ricordi di ieri.
Poco salvo del passato,

nessun segno ho lasciato,
solo ombre di parvenza,
in cui non si sentirà la mia
assenza.

Calice di vita
Riflessi di sole nel rosso vermiglio,
come cuore racchiuso
tra le mani di un’amante.
Sorsi che scaldano il palato,
come i baci da tempo desiati.
Profumi nuovi si sperdono nell’aria,
riempiendo l’anima di spirito.
Sguardi persi nell’infinito
dove il sole tramonta tra i filari.
Due calici sul tavolo,
a suggellare una promessa fatta.
L’unione di due vite in una.

Sogni e desideri
È l’alba di un nuovo giorno,
luci e ombre si rincorrono all’
orizzonte.
Apro gli occhi e mi rivedo nei tuoi,
tu sveglia a guardarmi chissà
da quanto tempo.
Un dolce sorriso si apre tra le tue labbra,
il desiderio di
baciarleè forte,
ma nonè il momento di rompere l’incanto.
Riccioli d’oro
sono sparsi sul cuscino,
tra di essi una rosa bianca,
ricordo della serata.

Il calore del sole riempie la stanza,
chiudo gli occhi ad un raggio
impenitente
e tu non ci sei più.
Peccato che i sogni finiscano all’alba
e
luci e ombre diventino l’incubo del mio presente.

Io
Nuvole nere al mio orizzonte,
passioni gelate in questa torrida estate.

Solo in mezzo a tanti,
a due passi dal nulla.
Incubi e deliri
di un
ferragosto dimenticato.
Solo le stelle mi stanno a sentire,
mentre galleggio
nel mare mosso
del mio essere.

Luci e ombre
Sono sul bordo del precipizio
a guardare l’orizzonte infinito.

Il sole morente mi ristora,
immergendomi in colori rosso fuoco.
Lunghe ombre
nere
mi danzano attorno,
sono foglie mosse dal vento,
come i dubbi che mi
prendono l’anima.
Immagini sfocate mi tornano in mente,
ricordi di un passato
dimenticato,
scene di un film già vissuto.
Le ombre si allungano nei miei
problemi.
Ormai sono stanco di combattere.
È più semplice fare un passo verso
l’infinito.

Sulla spiaggia
Sogno di una notte d’estate
mai dimenticato.
Baci e carezze in riva al mare,
di due corpi abbracciati in uno,
nell’ombra lunga del tramonto.
Onde che si infrangono sugli scogli vicini,
coprono il battito del mio cuore.
Guardandoci negli occhi
scopriamo nuovi mondi,
in cui l’amore
è l’unico sentimento possibile.
Così abbracciati
attendiamo che l’onda arrivi a bagnarci,
mentre le tue labbra
al sapore di sale
sono sulle mie posate,
a suggellare una promessa.
Anche se lontani
i nostri cuori saranno sempre vicini.

Sonno
Silenzio in città.
Tutti dormono.
Sogni o incubi.
Destini o verità.
Io solo, sono sveglio.
Aspetto un sonno che non viene,
non mi abbraccia e mi porta via con sé.
Le ore passano,
L’albaè sempre più vicina.
Io son desto e aspetto.
Solo silenzio intorno a me.
I pensieri avanzano,
passano attraverso la notte,
e arrivano a me che li aspetto.
Sento le loro voci,
come sussurri nel vento,
mi chiamano, mi vogliono.
Aspettano…
Sonno che non arrivi,
prendimi e portami via,
lontano dalle verità,
in un mondo di sogno
in cui tu mi sei vicina.

Isola deserta
Solo sull’isola deserta del mio io interiore.
Naufrago di una battaglia persa.
Con me solo un album di ricordi.
è triste sfogliarlo,
ripensare al passato.
Nessun albero mi da ristoro dal sole
e nessuno scoglio mi protegge dal mare.
Le piogge mi bagnano
coprendo le mie lacrime.
Solo la sabbia miè amica
che portata dal vento
copre i problemi irrisolti.
Il mare mi impedisce di lasciare quest’isola,
ma il mio animoè forte
e sopravviverò,
in attesa di colei
che salverà la mia anima.

Scala di cuori
Attendo la notte che si avvicina,
aspetto una speranza che si allontana.
Chiedo risposte alle mie domande.
Miro al cuore, punto in alto, o tutto o niente,
rischio grosso,è vero, ma ne vale la pena,
il premioè alto in caso di vittoria,
altrimenti non mi resta nulla da puntare.
Ho una scala tra le mani, una scala di cuori.
Non vedo le sue carte, ma di certoè servito.
La fortunaè dalla sua, non gli servirebbe barare.
Non gli serve l’asso che nasconde.
Lo vedo ma non parlo, aspetto il suo falso gioco.
Rilancia.
Copro il piatto con ciò che mi resta.
Vedo.
Cinque sono gli assi dalla sua, due sono di cuori.
La mia scala non arriva a tanto.
Ho perso anche l’ultima speranza di gioco,
anche se per me non loè mai stato.
Ho perso con onore, non contesto la partita.
Ho perso!!!
Ma mischio le carte e riprendo a giocare …
non mi arrendo,
gioco tutto me stesso
per avere vicino quei cuori che mi hanno battuto.

Promesse
Promesse fatte e mantenute fin d’ora,
diventano ricordi su cui
scrivere il passato.
Mantenereè difficile,
fuggireè più facile.
Io non
fuggo se tu non vuoi,
ma devo avere un motivo per restare.
Il motivo c’è,

celato nel mio cuore,
in un luogo che nessuno prima ha aperto.
Racchiuso in
una sfera di luce,
perché non possa scappare
e rivelarsi ai tuoi occhi.

Motivo per rompere promesse,
motivo per unire per sempre,
causa di felicità e
di dolore.
Il futuro non sa decidere,
strade divise tornano ad incontrarsi,

ma il camminoè lungo.
Presto o tardi qualcuno cambierà strada.

Le promesse
sono un gioco di parti,
durano un istante e vincolano per sempre,
ma spesso
tradiscono le illusioni.

Con gli occhi di un bambino
Cammino con passo stanco
alla ricerca di me stesso.
Vago nel buio del mio ego,
senza trovare il mio sosia.
Riscopro angoli nascosti del mio passato,
in cui le ragnatele hanno nascosto i ricordi felici.
Ho gli occhi di un bambino
che scopre il mondo,
un mondo già vissuto
da qualcuno che se neè andato.
Il tempo passa e io vedo sempre cose nuove
che non sono il mio passato,
i miei ricordi sono sempre più coperti di nebbia.
Ma la primaveraè in arrivo,
toglierà la foschia
ma scioglierà anche il ghiaccio
che avrebbe potuto farmi incontrare il mio sosia.

S. Valentino
Gioia di un tempo passato,
che il cuore ha riscaldato.
Dolce sogno a lungo desiderato,
che il risveglio non ha cancellato.
Il tuo viso nella mia mente,
la tua voce sempre presente.
Un augurio che viene dal cuore
per un S. Valentino pieno d’amore.

Fiocchi di neve
Due cuori lontani,
uniti da un sentimento d’amore.
Dolci parole portate dal vento,
un sussurro di labbra rosse
come petali di rosa.
Una foto di te tra le mani,
un ricordo di dolci momenti,
in cui eravamo assieme.
Fiocchi di neve cadono dal cielo,
si sciolgono tra le mie mani,
ed ogn’uno mi porta la tua voce lontana.
I brividi che sento non sono di freddo,
è il desiderio di averti vicino.

Al di là del vetro
Rossi bagliori all’orizzonte
nel calar della sera,
tra colline ormai spoglie e valli nebbiose.
Solo della natura i rumori si odono,
rumori che il freddo inverno presto cheterà.
Una foglia cade nel suo silenzio,
lasciando ora spoglio il suo ramo.
I rari lampioni cominciano ad illuminare
il lento passo del viandante tremante.
La nebbia pian piano si dissolve
per lasciar spazio ad una gelida stellata.
Le prime timide gemme di neve
lentamente scendono
a coprir i malanni delle passate stagioni,
con un velo bianco di seta.
E noi due,
distesi su questo morbido tappeto,
osserviamo il mondo
dal lato caldo del vetro.
Dietro al crepitar della legna nel camino,
noi assaporiamo i nostri sensi
e scopriamo,
con i nostri corpi abbracciati,
il calore di un cuore innamorato.

Come un pettirosso
Lunga strada asfaltata,
erba ai due lati brinata.
Nebbia avida di colori,
che nasconde al mondo i miei dolori.
Osservo uno spoglio nocciolo,
da cui un pettirosso ha preso il volo.
Uno sparo interrompe il suo volare
e la sua vita ha deciso di fermare.
Resto li ha guardarlo cadere,
a sbattere le ali fino a tacere.
Un nero gatto in bocca se lo prende
e per la riva del fosso se ne scende.
La sua vita tristemente ha donato
per saziare un gattino affamato.
Io guardo il tutto senza penare,
la natura il suo corso deve fare.
Torno sulla strada a camminare,
ai miei ricordi continuo a pensare.
Forse come il pettirosso devo poter volare
e con ciò che resta del mio io aiutare.
E se qualcuno cadere mi farà,
alzarsi subito senza chieder pietà.

Occhi blu
Seduto a guardare un pallido sole
che scende pian piano sull’orizzonte lontano.
Onde del mare che si infrangono sugli scogli.
E tu, vicino a me,
che guardi il cielo pensando al domani.
Mentre io sono perso nei tuoi occhi
che riflettono il blu del mare.
Il tuo cuoreè lontano,
ma ti sento vicino.
La mia mano sulla tua.
D’un tratto si rompe l’incanto
e ti stacchi da me
volgendo i pensieri al presente.
Un timido colpo di brezza
si insinua tra i tuoi riccioli d’oro.
Il mio cuore si ferma.
Nonè tempo per noi,
non ora …
non oggi …
forse mai ….
forse per sempre…

Castello di sabbia
Seduto sulla spiaggia a guardare il mare,
il sole all’orizzonte lentamente calare.
Rossa palla di fuoco,
a illuminare ciò che resta di un antico gioco.
Sabbia fine tra le mani,
che sfugge tra le dita come pensieri vani.
Ricordi di un tempo passato,
di un battito di ciglia, di un amore rubato.
Di una rosa rossa tra i capelli
a ornamento dei momenti più belli.
Sento brividi dal cuore salire
di emozioni che adesso stento a capire.
Penso a te ormai lontano
a quando dolcemente mi tenevi per mano.
Desideri di stelle cadute,
di promesse fatte e mai mantenute.
Tristemente guardo l’onda arrivare
e i miei piedi sulla spiaggia bagnare.
Il castello sulla riva costruito
lentamente dalle ondeè stato demolito,
come dei ricordi miei ciò che resta
cancellati dalla risacca nella mia testa.

Rondine d’autunno
Filo bagnato dalla bruma della notte.
Su di esso un uccello si copre con le ali,
per proteggersi dal freddo.
Sferzata dal vento del mattino,
attende fiduciosa i compagni con cui volerà lontano.
Non sa che per leiè troppo tardi
e che nessuno arriverà.
Un timido raggio di sole la scalda,
un battito d’ali
e poi di nuovo a tremare.
L’ultima rondine d’autunno.

Parole al vento
Airone cenerino
in volo nel cielo del mattino.
Fra la grigia nebbia
di una giornata di sabbia.
Nulla si vede oltre il muro
coperto da un velo scuro.
Alberi danzanti
come marionette erranti.
Danza di musica priva,
come il rumore dell’acqua sulla riva.
Nulla vedo oltre quel muro,
chiuso nel mio mondo oscuro.
Seguo il fiume a due passi da me
scoprendo quanto ho bisogno di te.
Mi siedo sulla riva e aspetto,
ascoltando il battito nel petto.
Ricordando parole dette al vento,
parole di cui adesso mi pento.
Resto li a guardare la corrente
con l’anima triste e la mente assente.

La scala
Due scalini con un passo,
uno dopo l’altro,
per salire la scala della vita.
Due passi avanti per non tornare indietro.
Scalino dopo scalino ci si allontana dal passato.
Un pianerottolo per riposare,
un avvenimento importante da ricordare.
Alcuni che salgono per arrivare in vetta,
altri che scendono perché troppo stanchi,
altri delusi si fermano a pensare.
Passo dopo passo salgo per vedere il futuro,
fino all’ultimo scalino
da cui spiccherò il volo verso l’infinito.

Vampiro
Voci nella notte,
suoni nel silenzio.
Rapita dal sonno
nella stanza dei sogni.
Oscure presenze ai piedi del letto.
Ombra non riflessa dallo specchio
bramosa di dissetarsi.
Vittima inerte dell’immortale venuto dall’est
per soddisfare le sue voglie.
Mantello rosso
come il sangue che cerca.
Ma di frassino
è la mano armata della vergine
che da vittima diventa carnefice.

Ultimo
Sono nell`ombra che aspetto,
nascosto alla vista del mondo,
alle spalle di coloro che guardano avanti.
Nessuno si cura se resto indietro,
nessuno aspetta se mi perdo,
nessuno sente la mia mancanza.
Eppure ci sono.
Lo specchio davanti a me riflette i miei pensieri,
mille motivi che mi hanno spinto a romperlo.
Sette anni bui, con un`unica luce
che si riflette nell`ultimo pezzo rimasto.
Quel pezzo bordato di rosso che ha reciso l`ultimo legame.
Quell`unico filo che ancora mi legava all`ultimo della fila.
Si va avanti finché il vaso sarà colmo
dell`ultima goccia di vita.
Finché l`ultimo raggio di sole colpirà la lama bianca
che fermerà il destino,
dando fine a questa vita mortale e
consegnando l`anima all`eternità.

Luna fredda
Luce della notte,
fredda nell’immenso,
giri senza sosta intorno al destino.
Cerco la verità nei tuoi occhi,
segreti nascosti e mai rivelati al mondo.
Parlo al cielo che ti ospita,
cercando quello che non trovo in terra.
Cerco il calore che si specchia in te,
cerco l’amore che non ti sfiora.
Tu sola nel cielo,
in mezzo a mille stelle silenziose.
Aspetto con ansia l’eclisse
che ti unirà a me,
nella falsa notte del destino.

Istanti
Una voce che sale dal cuore
che parla solo d’amore,
una vita passata ad amare
quel figlio che non sapeva aspettare.
Fermati un istante a pensare
a quello che ora non si può cambiare.
Fermati un istante a capire
il perché cosìè dovuto finire.
Ricordo quei giorni ormai lontani
in cui con amore mi stringevi le mani,
ricordo i tuoi grandi occhi chiari
che per gli altri sono diventati fari.
Adesso penso alle giornate che ho perso
a come tutto poteva essere diverso,
a quello che non ho fatto perché avevo paura,
a quello che non ho detto e inventavo una scusa.
Adesso ho capito il senso della vita
e accetto come sia finita,
penso a parole che spesso mi mancano,
cerco ricordi che sempre mi lasciano.
Solo una cosa ora posso dire,
anche seè tardi perché tu la possa sentire.
Grazie per l’amore che mi hai dato,
cercherò di non scordare il passato,
vivrò come posso il presente
anche se senza te non conta niente.

Sono fermo un istante a pensare
a ciò che ora non posso cambiare.
Sono fermo un istante a capire
e accettare quello che non posso più dire…

…ti voglio bene mamma…

Afrodite
Dolce brezza di passione
spira dal mare increspando le onde.
Spuma bianca sugli scogli
e su una conchiglia tu,
vestita di solo amore.
Lentamente ti stendi sulla calda sabbia
come la dea della mela del peccato,
nell’attesa che il tuo Paride
ti offra il suo cuore
come dono di vittoria.

Il pianoforte in soffitta
Suono di un pianoforte dimenticato,
suono melodioso e un po’ ritmato.
Accolto dall’aere silenziosa,
come una profumata essenza di rosa.
Sento il battito sui tasti bianchi e neri,
che cancellano d’un attimo tutti i pensieri.
Solo ricordi belli per il presente
e che l’amico che suonava non sia mai assente.



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