Lapislazzuli blu pieni di baci
Dove le nubi incontrano costellazioni
S’Avvertono Voci confuse di stelle
tra giorni finiti e notti risvegliate dal loro eco
..partono e scendono anche giù nel cuore
ritorno audace di lapislazzuli blu pieni di baci e carezze
Tavolozza di intensi e misteriosi colori
Dove smarrirmi sembra una cosa naturale ancestrale passionale
Piume al vento fondersi in materassi
trasformarsi in sigarette fumate finite in emozioni infinite
Raccolta Da “travolti in un insolito destino”
Il mare dentro
Mamma stai nel letto con me
Fino a quando non divento grande
come te
Foglie secche
Foglie sbriciolarsi tra le mani, tra le dita
Foglie secche
Bruciate dal sole o dal tempo
Smosse dal vento
Se ne vanno, come non fossero mai state
Hai deciso.
e ti sei dato domanda e risposta da solo.
Tanto erano solo foglie secche
Che un tempo erano alberi.
E semi colti tra le mani intrecciate di amori veri.
A mio padre
Papà
sento che cresce nelle mie vene la tua debolezza
E quella forza di uomo che denotava il tuo essere
sottovoce si affievolisce
e scompare tra le tante rughe
e le pieghe come piaghe
Ma come fa male vederti già vecchio
Quanto male sapere che poi te ne vai
E non sapere con quanto dolore
Ma sperare nulla solo un sospiro
Sei forte dentro e la tua voce risuona forte e mi dice sto bene
ma ti vedo tanto debole
E la tua voce giace come un’eco immortale dentro di me e l’emozione di poco mi
pare un mondo
Domani verrò da te e voglio un abbraccio forte con le tue mani attorno che mi
dicono tutto mentre io taccio coperta di lacrime e sole
A te papà che non mi dici nulla ma sai di tutto
Narcisista del mio vecchio cuore
Neanche parlo
E lui
Sei tu
Sei tu
Non voglio ascoltare
Non voglio la tua voce
..
Neanche parlo.
Sorrido e mi spengo.
La lontananza sai
Accende vuoti colmi di solitudine
Spoglia delle stesse parole il viaggio dell’essenza
Tradizione emotiva e
Vulnerabilità dignitosa
Tutto giace incompreso
Nel manto della sera che cade tra comete e stelle cadenti
Neanche parlo
Mi spengo
Celebrando quest’io che muore un poco mentre s’accende una stella ancora
Emozioni negli scontrini
Dovunque scendono gocce
A fiocchi ed a fiotti dentro me
Sofferenza coscienza dell’amore
Che crea la vita e con essa si sente
Passare quel treno sui binari ai margini del tempo
Deragliano bottiglie di vino
A testa in giù
Gridano rauchi gabbiani sul cielo dipinto su
Attesa forzata di mani scontrate
Dovunque crea la vita
Cuore congelato ma sostenibile
Identità autentica alle sbarre
Sabbia di luna e segmenti di stelle
Maschere di desideri
Emozioni in vendita come scontrini
Naufraghi e sirene
Nei pacchetti come sardine
Cantano storie di pirati e tempeste
Noi avvinghiati ci attorcigliamo con le nostre canzoni
A testa in giù con il cielo dipinto su
Specchi e porte chiusaperte
Eredità evocata persa in una pietra
Lanciata per sbaglio
Buttata nel fiume
Saltata oltre il ponte
Viaggi deragliati mentre
Il dolore chiaccherone
Ricorda ancora dell’ ultimo amore ..
Sfiorando il mare
Impasto il silenzio
Desiderio inappagato
Quello che distrugge i pensieri
E sana i corpi con la sua assenza e presenza impalpabile
Grida soffocate
Sofferenze invisibili nella pelle
Dignità di memorie e resistenze emotive
Mentre fuori piove e l’ombra trabocca
Ma potrebbe anche fiatare il vento
E cantare la canzone che fa baciami e torna alle origini
Eco rianimato che non ha più pace
Ma tace fresco ed intatto
Catturando rimpianti e
sfiorando il mare…
In un istante di luce a catinelle sopra e dentro di me
Affreschi e cardinali in vesti
Clessidra di rughe e specchi portami fuori dal tempo
Fiori secchi a girotondo nel vento ed io
Chiusa in un amore inesistente
Mi confondo nel nulla
Mi nascondo mi inganno e poi finisco per crederci anch’io
Se mi sveglio poi scappo
Ed inizio a vivere
Attendo e attendo tra le fiamme
Un amore impossibile disilluso e profondo
Mentre affreschi nell’alte stanze mi fanno capolino
E chiese abbandonate dai cardinali tornano
Agli uomini e a Dio
Compagni di viaggi simili spiegatemi il perché
Son qui ancora e spero
Ma la morte nel cuore sempre mi sorprende
E la canzone non muta
E Con gli occhi spenti recita l’ultimo rosario
Come sabbia da masticare le mie mani legate che cercano il vento
Guardo anche da distante altri Legami con la toga in processione
Il richiamo della vita incalza tra le sconfitte del cuore
Metto la cipria sul viso e un po’ di borotalco addosso e via
Soffia primavera su di me tra gli affreschi di questa natura impazzita che piove
aria canzoni e coppe di tea.
Cosa resta di noi due
Una battaglia di emozioni
Per ricordarsi senza dire
Per suonare senza sapere
E poi Dimenticare senza ricordare più
Cosa resta di noi due
Un te e un me
Con in mezzo canzoni scordate
Rattoppate
Corse in bicicletta sotto al tramonto del mare
Abbracci per riniziare
E loro che ci vengono incontro sudati e belli come il tempo di un’eternità
Gira l’universo con il capo riverso
Sognare notti magiche
Di stelle luci e canzoni
Bandiere bendate scambiano i confini
Auto sbandano ricamando nei corridoi gallerie improvvise e scavalcano montagne e
volano sulle nuvole
Qui dove il tempo non ha senso
Gira l’universo con il capo riverso
Qui dove la luce ti trascina nei desideri di miliardi di bambini nascosti in
bolle di sapone evanescenti
Tutto tace e c’è pace
Sognare con il capo all’ingiù
Rovesciare i fulmini e colorare la luna piena
Infilarsi bigodini e giù nel letto ripiegato
Trottole di stelle nella testa ed un altro amore sulla terra
Lacrime oggi
Che queste lacrime capricciose guariscano la nostra distanza e curino il mio
essere esausto
Cara nonna
Dolce nonno
Mancate come tutto l’amore di mille fedi
Un sorso a labbra chiuse
Mi sovrasta il pensiero
Una pacca sulle spalle
Abbiate cura sempre da lassù
Ballando Come facevate qui
Mentre tutto fugge tra corse e lentezza
Osservo loro che crescono tra rossi papaveri
Sventolando giovinezza ed inconsce paure
E saranno uomini per bene
Cresciuti bene
E prego chiedo spero
che per loro patimento non ci sia
Ma giostra di fiato e sorrisi leggeri
Atti amorevoli e rettitudine
Il mio grido s’eleva illuso
e s’assopisce nel nulla rimasto
divagando ancor un poco
Sorridetemi sempre, anche con i denti cavati
- tratto da “raccolta i giri delle bambole”
Ultimo bacio sotto la pioggia
Bolle d sapone soffiate da piccole mani incerte
Mentre fragili vortici di luce sconfiggono le paure
Odori di ombre di rugiada e pistilli colorati
Affreschi sulle acque del ruscello che narrano vite di passaggio
Risate fughe tuffi
rovi sbadigli grilli
Angoli di vita a pennellate scalze
Gli anni passano veloci carichi di nostalgia
cicli ripetersi sbiaditi sulla pelle ormai Rugosa
Gelido cuore di un amore divenuto aria e poi battaglia
Oblio del destino come unico scampo
Mentre l’ultimo bacio secco e distratto si compie
Grido ancora Libertà
Risvegli di Legami invisibili e potenti
Un tavolo
Per due
Come un quadro per due
Dall’ oblò una sola direzione
Me contro te
Passa e mi abbraccia un soffio d’aria mentre si va alla deriva noi
Aria stanca di passaggi inutili
Paesaggi rivisti
I colori della pelle le domande senza risposta
I sogni di notte e di giorno
Ho bendato una lacrima
Rinchiuso in un pugno la sabbia della clessidra senza tempo
Gira e rigira la pioggia
Un ombrello per due
Dall’oblo temporale in arrivo
Me contro te
Sonno e veglia intrecciati in una prigionia di sentimenti
Stesso tavolo per due
Con Assenti per mano
Gira e rigira la luna
Con la sua lettera di dimissioni sotto il braccio
Cadono i versi stanchi
E fanno capolino
S’affidano alle stelle stasera
Intrecciano storie e onirici paesaggi
Polvere sulle
Labbra silenti
Mentre si va alla deriva noi
Vorrei tanto abbracciarti e dirti che siamo ancora vivi
Siamo un dono noi
Custodi di anime ribelli e tumultuose
di labirinti segreti
Di rifugi che sanno di casa
Siamo come le cose semplici che non vanno spiegate
siamo e ci apparteniamo in questa prigionia di menti
Quelle mie emozioni decapitate sventolano un senso alla vita
Smarrite in un bicchiere di vino
Ed in una tazzina di caffè
Son svanite le mie emozioni
Perse nel vortice del cucchiaino
A parlare di me e di te
Tra le
Ginestre ed i rovi
E le cicale impaurite di noi
Mentre gatti randagi cercano rifugio tra i sassi
Ingialliscono le stelle sopra le nostre teste
Ed infuria l’universo in pulviscolo rami musica e sentimenti
Come un caleidoscopio che gira impazzito
Smarrita la mia anima multiforme
Svanita nell’orrore della bellezza persa
E tu
Tutto di muscoli e parole
Pare che hai dimenticato il cuore e la ragione
In quella stanza ripulita e profumata
Soffi di parole e silenzi
Un ricordo tira l’altro
Ma quelli di ora non sembrano quel noi
Son svanite le emozioni di quelle contraddizioni
Sibila il dubbio
Che quel me e te mai siano stati invero il noi
Dualità di superstiti emozioni
Così è la vita: bugia e redenzione
Angoli di cielo
Angoli di cielo stretto stretto
Mentre Noi non ci facciamo compagnia
Non ci interpretiamo
Ognuno si chiude nella sua solitudine
Incomprensione
Il mio è un sopportare continuo
Guardando avanti quella lucina piccola piccola
Infondo al tunnel credendo che tutto si trasformi passi e torni aria pulita
Quella lucina piccola Che si fa stella e poi cometa
e mi fa sperare
Che ci sia un mare oltre questo cielo stretto stretto
E ci siano barche e stelle e rugiada e venti
E ci possa esser un’altra vita che mi faccia dinuovo sorridere un po’
Non chiedo tanto
Solo un sorriso
sincero che si fa Barca a vela e mi porti via
per sempre incompresi
Parliamo parole che non capiamo
E quasi nemmeno sentiamo
Convinti del noi
dell’ego supremo
Che a guardarlo diviene un intero
Che tutto travolge
E si è prevenuti
Cocciuti
Convinti
E restano solo briciole senza senso
Per loro si resta e si muore anche un poco
Ma infine sfiniti ci si trova a braccetto
La vita è strana ti prende e ti disfa
E resta un falò di errori e sbadigli
E due mani che protese non si incontreranno mai
Un quadro senza tempo di un piccolo gelsomino abbandonato
Il vento giace
Spoglio sulla tomba
E prima era passato sul mio corpo assonnato
Come x salutare
Come x respirare
L’ultimo addio
O forse solo arrivederci
Lasci il vuoto
Come i tanti vuoti che ho digerito
O forse vomitato
Resti un pensiero felice e triste
O forse solo tanto malinconico e profondo
Ciao. Ti dico solo ciao.
Raccolta da “I gelsi spenti sul comodino”
Gabbie di sentieri sulla pelle sulle spalle
Affondo radici e battiti
Giù oltre il cuore
Orologio battente
Amore fragile e smarrito
Mondo di confini e gabbie sulla pelle
Alle spalle tutto
Briciole di me
Raccolta Da “come fossero rondini”
Guariscimi come fa una carezza
Accarezzami l’anima con un solo pensiero
Non farmi male
Cammina colmo di lacrime
con un solo ricordo sottobraccio
come fosse un vecchio giornale sgualcito
Perdi quelle ali di Creta
ed il tuo orizzonte lontano avvicinalo
Vento e rugiada e sale e ombre
sulla pelle
Salite che danno un senso alla vita
Notti che dipingono perdoni
Ti bendo l’anima con i miei cerotti
Le parole girano come rondini e tornano finalmente a casa..
Imparerò a tornare dove diedi un senso
All’amore
Raccolta Da “come fossero rondini”
E poi tuona e risuona
Velieri dissolti all’orizzonte
Tra gli sbadigli delle nuvole e le rughe del mare
E poi tuona e risuonano lampi
E colorano di luce il tuo volto
Mormorio di bellezza interiore inebriante
Un angolo controcorrente dove appassire inebriati
Antologia di luci e colori
Tra albe e tramonti il desiderio risorge
E poi tuona e risuona questo amore
Salici piangenti di lacrime amare
Lacrime che asciugano il cuore
Lacrime meste che sbucano come ladri di sensazioni con la palla al piede
Abbracci invisibili come madri che asciugano lacrime e lacrime
Che scovano posti sepolti nel tempo
Salici e laghetti e desideri riflessi e penombre nascoste
Polvere di una vita intera sulle spalle
pesante come il tempo
cemento di rimpianti rinchiusi in uno scrigno
incubi e paure sotterrate nella parte più profonda del cuore
Abbi cura tesoro appartieni al bello che rimane
Alle braccia del Vento che si aprono come un mantello benefico al tepore del
sole e allo sguardo infinito di Dio
Silenzi stretti allo specchio
due stelle dipinte sul cuore
Ho una canzone che mi porta lontano
Vorrei vedere quel filo sottile che mi lega a voi
Parenti miei
E capire perché non lo volete non lo vedete lo nascondete
Vorrei cucire quel filo sottile lontano da me per non sentire malinconia dolore
e ferite vive
Vorrei allacciarlo sulle nuvole per nasconderlo
In modo che il sole lo sciolga
Vorrei ci cascasse sopra pioggia e fulmini e lampi
Che lo dissolvano
Ma questo resta in ogni mio pensiero
Perché le radici valgono
Il cuore conta
Lo specchio non mente
Ed il mio volto sa di silenzi traditi confusi opachi celati sempre presenti
Chiedo perdono a me e a loro
Per non saper esser la pecora nera che sa guarire la stirpe
Lo volli a denti stretti
Fortissimamente
Ma nelle mani mi restarono fiori secchi e funerali di passaggio impressi nelle
rughe della pelle
Chimera di battaglie interiori e silenzi stretti allo specchio
La chiamano famiglia ma son Lacrime precarie di donne simili
Vivo come
Altre donne
Con il fazzoletto in tasca
Perché tra poco pioveranno parole
E ci si sente brutte ed incapaci
E lo stare insieme diventa un gioco al massacro di sentimenti e morale
Tutto capovolto ed ha ragione solo lo spirito di esser madri devote
Quante madri nel mondo con quel fazzoletto in tasca e nel cuore
A rimirar il passato e presente fatto solo del futuro dei propri pargoli
Sono madri dannate reiette appiattite dai muscoli del cervello di uomini stolti
che si credono saggi e onniscienti
So che in fondo sai anche tu.
Ed il tuo nome è nel mio cuore
Come Un palloncino libero nel cielo
Dormo nel vento degli alberi
A braccia aperte accolgo quella quiete del mare laggiù
Prima che arrivi tempesta e bagliori
Dormo nel raggio di sole che con le sue radici s’aggrappa alla terra e c dondolo
dentro
Una ragnatela inquieta discende un ragno che fa capolino ai miei occhi esausti
Camminano le ore come note di un pentagramma suonare nei respiri
Panorama di viso e rughe s'accende
Come corolla e fiore
Arcobaleno di inizi e di fine
Dormo a pancia In giù
Ma Doveva esser solo
Un pisolino perché poi scappa una goccia
E scende la pioggia
Cose belle che scalpitano dentro
Corolle di petali rosa che scalpitano come
Cavalli in quest’aria rarefatta di primavera
Colori negli occhi come quadri dipinti sul cielo
Angoli di natura addormentata che fa l’occhiolino alla luce
Steli di stelle a milioni cadere
Evaporare nel cuore sopito
Spighe che bruciano di sole
Che parlano di campi arsi
Con labbra intrecciate di amori passeggeri
Cose belle che restano dentro e chiudono
Il forziere in attesa che qualcuno riporti di nuovo la chiave
Fusa mature di un girasole inchinato in un campo infinito
Notti di tramonti e panorami profondi
Invecchia il tempo e noi con esso
Ma le nostre cose belle scalpiteranno sempre dentro e risuoneranno in arcobaleni
infiniti di pugnali ed abbracci
Cuore palpitante con il suo carico di amore e di affetto
Quelle parole nonno di te in guerra
militare d’oltremare
Quella lettera che ora mi scivola tra le mani e mi avvolge tutta ..
E dice
Sandra mia
dall’alto del Velez cercavo di scoprire infondo la tua cascina
Illusione della vista
La vidi si
La vide il mio cuore
Palpitante con il suo carico di amore e di affetto
Per sempre tuo per sempre mia
E tu nonna poi mi raccontasti
.. vedi io posso morire ora. Ho conosciuto l’amore della mia vita
tuo nonno un angelo, ho avuto due figli e tre nipoti ho vissuto come ho sempre
desiderato, viaggiato sorriso temuto ma sempre sperato e ora che lui se ne è
andato e lo ho accompagnato, Posso andarmene in pace
Questa vita la loro
Ha un valore troppo forte
Troppo potente
Un confronto troppo ineguagliabile
Ed il mio cuore è palpitante anch’esso di amore ed affetto
Perché buio?
Quando sorridi buio
Quando Sei triste ancor più buio
Nella notte più buio del buio
Piedi sotto le lenzuola
Mani sulle mani
Amori svaniti in gocce di rugiada
Quando ti svegli
Buio annegato nelle serrature delle porte
Nel fondo del mare di relitti e sogni traditi
Vorrei tu sapessi perché c’è ancora buio
Fuoco interiore di uccelli evasi
Il vento s’inebria di bui ricordi
Come una lumaca sputare schiuma e bava
Come respirare in una pozzanghera nera
Buio tra cielo e terra
Buio calato sotto le nostre ombre e dentro le palpebre
Perché buio?
Come Arare montagne russe
Ho cercato sere incantate magiche di profumi e ricordi nei fiumi estivi arsi dal
sole e dal vento
Invano ho cercato nel vuoto di fiori ed insulti
Concerto nei cieli e tremiti per terra
Come cicale spazzate dal vento e scarafaggi schiacciati da scarpe fetenti
Ho trovato solo perdita e fallimenti
E quei sorrisi digrignati celando cattiveria e sgarbo
E non potevo rispondere
Ma solo ascoltare e poi morire dentro
Facendo finta di niente e quel niente ha nutrito
Di vendetta il mio cuore
Oggi cerco me lontano da voi
Da voi Cicatrici imbrunite
Cerco quella me felice che ancora residua infondo a quelle sere nere che sanno
invece di the ed angeli luccicanti
Di notte lontana dalla folla e dal loro avido saccente rumore
Versi fioriti nel vino amaro
Siepi di ombre riverse e piatte
Ombrelli di ciglia e ciocche di capelli nel vento
Scintille di sole s’annidano tra i rami
Mentre tu passeggi lentamente
Con il viso all’insù in cerca di lampi di passaggio
Tramontano le parole sbocciate nel vino
Sembra tutto aver perso colore e significato
Il tempo dell’amore è ito.
Son rimaste ceneri e veneri
Cattedrale di ghiaccio
Cattedrale di ghiaccio
di preghiere che sbuffano scrostando ave maria
Si sciolgono sconfinati i nodi dei capelli e si calcano cappelli
Silenzio amaro celato in gola
Ognuno con il suo specchio sul mondo
dalle vetrate alte e colorate appare solo un puntino che brilla lontano ed
annega nel suo mormorio ascendente
Stanchi cocciuti traditori
Volti senza nome
Misericordia di amore e potere
Perdono lontano che palpita
Qualcosa è mutato
Qualcosa sfugge
Ti vorrei felice
Accarezzo il tuo volto mentre il camino fuma
Tra luce ed ombra chiedo a Dio di renderti felice
Perché solo così sarò per sempre grata
In ginocchio
Mentre la vita sconquassa le carte
Risillaba albe e tramonti
Solo ora farfalle nelle piaghe del cuore
E resto a rimirare quel lungo mare che acceca gli occhi e penso a come t vorrei
felice
Lo
Vorrei
X sempre
Fuori le strade come giostre
Ore minuti giorni a girandola
Con la musichetta che ripete la filastrocca
Fuori le strade come giostre
E noi piccoletti ad intonar canzoni
E far sorrisi agli gnomi e folletti che comparivano e magicamente poi svanivano
Ore minuti giorni a girandola
E poi da adulti notti di rinascita e redenzione
Dubbi sconforto e dolore ineludibile
Sospesi
Canta poi il silenzio con il suo sudore
E nella pelle gomitoli di spigoli
E ricordi a far capolino
Siamo sempre noi
Solo noi
A catturare gocce di amore con i retini
Mentre la ninnananna fa ancora battere il cuore
Mi parli di noi con gli occhiali scuri
Mi parli di noi con gli occhiali scuri
Ricordi di lenzuola sgualcite dopo che noi le usammo
Ritornammo ad amare e per paura poi ad odiare
Passanti esperti di panchine di amori di passaggio
E tu parli e io ascolto
Mentre quegli occhi si fanno più scuri
E forse mesti
E muoio un po’ per non aver colto allora
la compagnia di quel giovane amore
E tiri fuori quel sogno rinchiuso in soffitta
Che ancora grida ulula nella notte del tempo
Mi parli ancora di noi
Come se non fosse passato il sapore di una vita quasi intera
E mi parli di vuoti e proiettili incastrati nella pelle
È banale ma amore è immortale
T’afferro e t’amo
Il volto radioso di arneis
Che pulsa di un coro di voci angeliche
Gote rosse di serenità
Occhi celesti e gonfi di vigneti ed orizzonti
Piove fuoco e tempesta e lampi e grida
E stelle infiammano la notte
Sussurri di noi per le contrade e fino infondo al fiume
Luccicano lacrime e graffiano dentro
Emozioni al tuo fianco
Abbracci sospesi nell’aria che ruotano tutto
Gira la vita dentro la vita
Si perdono i fiori la terra l’erba nell’aria
E nel tutto di noi
T’afferro e t’amo
Da ”luccica quel pezzo di me in te “
Ed in mano note musicali e fulmini autunnali
Ti cerco nel destino
Della sera prima di conoscerti
Nella stanza tra onde e memorie
Tra i mille quadri appesi e le note sospese di canzoni innocue
C’eri tu
O forse solo io con in mano il tuo destino in un amaro sorseggiato forte
Ascolta
Faccio il giro del
Mondo con un pensiero
E ti cerco in questo tempo acuto con un passo pesante
E ti sento dentro
Sotterrando il nulla nelle foglie d’autunno
Quel senso di amore o forse solo di vuoto
Nella stanza appannata dove tutto inizió e forse ripartì
Ti cerco impotente tra i tanti sguardi
Una giornata con addosso polvere di luce
E pensierini in un vasetto di fiori potati
Sento addosso tempo perso
Mentre l’orizzonte del mattino si incontra con il caffè tra le labbra esauste
Stasera tra le tante notti che sanno di te
Son tornata alle mie cose
Routine elementari che portano il sole
I locali con i camerieri dai sorrisi grandi e familiari
Una pacca sulla spalla
I soliti piatti curati come un tempo
E ritorni anche tu
Con il tuo nome sgualcito sul telefono
Che m ricorda quando c’eri
Ed avverto nel buio del ritorno
Che ci sei ancora e mi attendi
E forse tra poco mi superi e metti la freccia
Freni e mi abbracci
E ritorno ai vent’anni
Di te. Di noi.
So che non ti voglio ora
Infondo
ma resti il mio pensiero felice
Di sempre
So che infondo sai
Tutto scorre ma tu no
Ci sei
Nel tempo nei ricordi nel profumo
E mi riporti indietro all’amore
Negli occhi non più caos e routine
Sbadigli e passaggi informi
Ti cerco nel fruscio di quelle canzoni
Ho uno specchio a pezzi nel cuore
Non toccarmi
So che infondo sai
E lo hai sempre saputo
Appartengo alle tue risposte
E resto Dove le mie strade conducono al tuo silenzioso dire: ci sei ancora?
X sempre, forse
Buongiorno alla finestra
Sinfonia di visi e voci
Che sbocciano e si rarefanno la sera nei bicchieri di grappa esausta
Emozioni che non trovano più corpi
Facce che non scoprono più volti
Pareti all’orizzonte senza più ombre
Voci lontane ed eco nascoste
Dal mare una nuvola grigia intreccia cose e confonde labirintiche strade
Meteore di luci urbane
A dipanare le vie
Solo noi nei nostri corpi
Davanti ai velieri che solcano il mare
Dentro le conchiglie che riportano l’eco
Accese solo tre stelle
E la notte buia batte nel cuore
Solo noi e i nostri corpi
Lenti verso l’incantesimo del tramonto
Cosa resterà
..chissà
Sensi e sbadigli
Antica luce di versi remoti scolpiti nel cuore di un foglio smarrito
Mentre ti leggo poesia profumi colori sorrisi
Riaccendi quelle stelle che si erano sopite
Infuocale tutte
Che dire un eco dell’ eternità
scavata in questo ardore sconosciuto
quando ti leggo sento bauli scolpiti nell’anima come ombre di passaggio
Mentre ti muovi e ti osservo
Cantano le lucciole sul mare
E I vecchi pescatori nudi a rimirar l’alba
Ed il Vento Muto e solitario circonda tutto
attimi di oscurità passeggera tra inchini e balletti
Antico cuore di passione e desolazione
Come Una pennellata fugace si presenta
E Mentre ti leggo ancora
Ancora
Si apre una pagina nuova
Di vetrate appannate custodi del mondo e del tempo.
Muri di lampade riflesse
Lampioni tra le nuvole e giù tra le gocce ed in fondo nelle pozzanghere
calpestate da crepitio di passi senza meta
Macello di tramonti di storie senza fine
Conflitti nascosti tra chiaroscuri di passioni
istinto e passione abbracciare lo stesso segreto
Mentre la luna si compiace che a far compagnia non è più sola
Luci in ogni casina
Chiaroscuri di ombre in controluce
Storie da raccontare
Ripetute per ore
E poi schiuma nelle docce rasoi sui lavandini
Bidet consumati
Libri impilati
Nella noia dei giorni comuni ripetersi
E Si trascina un ultimo sguardo vagabondo
Su questo mondo così banale
Legami
Questa luce
con il suo vapore
Dialogo con un desiderio passeggero
Ancora di una routine consolidata
racconto di un marinaio appoggiato alla sua barca che rimira l’ultimo raggio di
sole ed infondo il mare che tace
Questa luce
Con il suo mare
Viaggio di incontri
E monetine gettate nelle fontane del mondo
Risorgono stelle e luna
Mentre l’ultimo sole si spegne
Quella luce accende legami per sempre
Castelletti di sabbia ed aria ed acqua
Quadri sotto il sole
Aridi e gracili
Di bimbi nudi che incontrano le onde
E scappano indietro gridando e ridendo
C’è un incanto
Nel granchio incerto che indietreggia tra gli schizzi
Nelle meduse che danzano leggiadre sotto la
Spuma del mare
Nei gabbiani che solcano l’orizzonte
Magia di fili invisibili che tessono estati qualunque di destini incrociati ed
inaccessibili
Mare di un’estate
Come
Tante a ricordare quelle prima
Quando il vociare dei bimbi era più forte
E le mani intrecciavano mani
Con un sol cuore ad abbracciare tutto
Perde il contrasto nella luce il ricordo
Perde la speranza nel ricordo
Fiori d’asfalto essenza del dolore
Mentre nuvole palpitano
Uccelli sussultano
Ulula la natura
E poi torna sereno e risuona nel cuore
Grazia senza tempo
Tricolore pieno desiderio e realtà
Nel cuore di chi non ha perso la speranza
Un germoglio rinasce a primavera
La nebbia si fonde nel manto del vento e tutto cuce
Tutto tace
E poi ancora quello spicchio di luce si apre nel cielo
Quel velo dal Passo lento a poco a poco se ne va
Ricordi?
Mi girerò ogni anno ad ogni stagione
Per sempre stringerò al petto questo pugno
Sempre lo
Farò.
Per te.
È una storia che racconta struggente di bellezza quel luogo in cui nascesti
sospesa
Strofa incauta di fascino profondo
Amanti poi
Perché tu ci sei sempre
Nel tempo trovi il mio tempo
Ti sento in ogni passo
Nonostante il vento ed il distacco
Perché tu resti ti sento
Nonostante il silenzio
Gli anni i capricci
Forse sei andato
Partito solo per sbaglio
Poi Tornato
Chissà
Siamo anime compagne di viaggi diversi
O forse appoggiati allo stesso finestrino
Tu mi vuoi accanto un poco ogni tanto
Io forse solo agganciata all’idea del per sempre
Come un’immortale che attende la sua fine
Onde e memorie, custodi di istanti
Pianto che accarezza il sonno
Con il suo canto ancestrale
Orchestra solenne di rime incrociate
Mentre Canta il mare e canto anch’io
Ululando come un gufo
Nella notte di luna nuda
E di nuda me
Cade il mistero nel silenzio degli abissi
Tra coperte ingrassate e specchi nascosti
Mentre il lupo giace come incantato
stordito tra gli intrecci di foreste
Pianto di nuovo
Fino alla morte
Fino alla sorte
Bevuta in un istante
Catturare pesciolini con l’amo in tasca
Ritratto di giochi nascosti nei prati
Tra le ombre allungate ed i cespugli ispidi
Due baci unirsi nel sottobosco di fragole e lamponi
Capolino di luci tese e sottili
Tempesta d’alba nel tramonto
Ed io
Buia di te
A lanciare l’amo nel fiume
Cascate di schizzi e balzi di piccoli pesci
Mare di parole uscire dai libri consumati
Di specchi di volti riflessi sull’acqua
Ed io
Li ancora
Monumento di cenere volata via
Ed il cuore cerca sempre quella Grazia perduta
Amore profondo come l’abisso
Immortale
Vagabondo
Amore perso.
Un tappeto di girasoli attorno
Il sapore di un uragano nella sera.
Ancora lí a gettare l’amo
Come un’acrobata che ha perso l’equilibrio
Quando piangi accogli l’emozione
E fanne un’arcobaleno di stelle
Una rete di pesciolini impigliata da gettare ancora nel fiume
Liberi come l’aere
Liberi come te
Palcoscenico di ricordi mete legami
Dal balcone di rughe lá infondo
Ecco si vede ancora tra la nebbia quel palo maesto con le direzioni del cuore
..
Come una cometa d’un tempo
Parole a mille addosso
Natura intrecciami con la tua onda inarrestabile
Oceano custode di conchiglie
Contrasto di note e stelle
Mistero di magici rituali persi nel tempo
Plana il gabbiano solitario
Cerca dolore nel dolore
Sguardi lunghi a seguire l’ombre
Strada di campagna compagna di scuola
E quel palo con mille direzioni del cuore
Lava via le nuvole e spegne il vento
Concerto di forme d’arte albeggiare d’un tratto
Come fosse mai stata primavera fin d’ora
Rabbia è solitudine
La rabbia è della solitudine
E Grida forte senza voce
Mentre piume Pellegrine svolazzano d’intorno
Mentre il vento riporta abbracci e risposte
Al di là delle finestre e delle porte e delle case
I vecchi stanno stanchi ad aspettare la sorte
E sussurrano fammi entrare e poi tacciono e poi stanno
La rabbia è della solitudine come un dardo improvviso
Come una barca con le vele sgualcite
Ed ha la voce rauca in chiaroscuro
Rughe incise con una forza sconosciuta
Che gridano libertà
Da “libri vecchi spenti”
Cigli e sbadigli
Notte insonne che sboccia d’amore
Mentre tu fumi
Ed io ardo dell’amore che suona il violino
Di un amore di un tempo passato che permane
Intimo come La Guerra
arso come il destino
La padrona di casa è tornata
Brucia la Terra
Scotta la testa
Mille coriandoli in volo
Con le braccia piene di ali a dipingere farfalle
Si torna a potare le vigne
Tra ferite e germogli
Tra sbadigli e riflessi
Ed il crepuscolo del mare all’orizzonte
Ed il silenzio poi tra i monti alti e le colline tonde
La natura -forziere del tempo- giace e riposa
Abbandona i suoi tentacoli e libera sogni
Mentre gli angeli catturano i tramonti d’autunno di chi se ne va..
Nobili frammenti della vita com’è. Assaggi di luna e stelle, voragini di cielo
al contrario.
Tutto qui
Da ”cigli e sbadigli”
Quel soffice pensiero
Quel soffice pensiero tra aiuole di stelle
E paesaggi ingombri di sorrisi ed abbracci
Voce d’eterno amore rimbomba come un pesante passo nel cuore spoglio
E tutto diviene un per sempre
Gesti e tramonti
Svelata la natura si ricela
Presenza inanimata che sembra un tutto nell’uno
Quel soffice pensiero che mi riconduce a te
E poi scende la sera nera e tutto rivela come passato che è più
Da ”cigli e sbadigli”
Fato senza tregua
Fato rivale senza confine
Placa la tua tempesta
Volgi il tuo sguardo muto
Al loro supplicar pace
Sibilla protesta
Tra urla e contemplazione
Ubriaca la morte procede nascosta
Ingoia immagini e vite
Passeggia immortale e non lascia nemmeno
Eco alle canzoni di terra ed identità.
Dolore redentore come abisso e protezione
Sciabole cariche di tensione ondeggiano sul cielo memore
Armi brandite come mazzolini di spine
Ubriaca la morte confonde la sorte nel fato rivale
Riposa il tuo viaggio tra le cuspidi dei monti e le onde aguzze del vento sul
mare
Ubriaca la morte giace
.,
Più pace
I gabbiani che soffiano coriandoli d’amore
Stamattina il cielo vibra di pura luce
Le gocce scendono e gravitano di abbracci
Nell’estasi dei petali e dei ciuffi d’erba
Una coccinella giace
Nel suo fragile splendore
La pelle s’accende di colori
Tutto qui
Un arcobaleno.
Ma pare un mondo intero
Nidi di passeri e cieli svolazzanti
Strabica luna di aironi con gli occhiali calcati
Mentre il cielo
Di schiaffi giace
Sorti su fogli bianchi
Anni rattoppati sfogliano cuori vagabondi
Ai confini di una qualsiasi preghiera
Immobili a trattenere lacrime
Pioggia senza confini
Nudi sul davanzale della vita
Eccoci
Attanagliati dalle nostre paure
Scovati dal solitario delirio del mattino
Quando tutto riparte
E pare non essere mai stato
Bellezza in controluce
Alba tingi il tempo che non torna
Il cuore replica immagini in solitudine
Bimbi in cerca di stampini a forma di cuore
Torte magiche con il vento nelle ali
Occhi in fiamme veder scorrere ieri oggi e domani
E poi scender in fondo al sentiero e far di un abisso un orizzonte in controluce
Tramonto colora il tempo delle storie e delle canzoni ricordate
pesca le stelle su in alto e conficcale nel cuscino dei bimbi come reti
intrappolano pesci giganti
Luce sui libri come medaglie d’onore appese trionfanti
Ora un due tre: trattieni immobile il fiato
Pesca un petalo dal solitario petto
E lascia il mondo un po’ più lontano…
Alle spalle dolore e amore vanno a passeggio
all’ombra dell’ultima Luna
Si stringono in un’unica rotta
Al nome libertà
Come fosse domani ancora l’oggi
Come fai a vedere confine
dove io vedo libertà? Sento Incontri di Luci e nascondigli perdersi tra le
Nuvole
paesaggi a passeggio tra sirene e ninfee
Brucia la fiamma sul papiro antico
Come fai a fermarti qui quando tutto scorre via
Come fai Ancora a crederti innamorato?
Affronto insonne un altro volo nella stanza chiusa
Tra illusioni ed ombre
Ma Viaggio follemente
tra i tempi che annusano i regali
Scheletri di foglie cadute nel tempo
E tu già scoperto immobile e mi aspetti
Come fosse domani ancora l’oggi
Manicomio di teste esaurite
Incroci di piedi su letti esausti
Ripetersi l’eco di orgasmi trascinati e ripresi
Soffitti dove le stelle son già tutte cadute
E non s’avverte neppure l’eco della luna
Son sfumati i sogni e pure le sfumature
Una tazzina sopravvissuta sbeccata di caffè amaro sorseggiato a fatica
Tu o forse io dopo una qualsiasi tempesta di luce
Ho pregato inginocchiata che finisse il giorno
La notte e poi il giorno
E poi cancellato tutto
Sogni e realtà
Confusa dai violini della mente a primavera
..
Incroci di piedi piccoli piedi a far capolino da un letto disfatto desiderio di
vita
Gli occhi dei piccoli hanno un cuore grande
Come può il tuo piccolo cuore esser diventato un mare?
Scolpire il colore del vento ed il sapore della seta
Mondo di risvegli davanti al Sole
Impressioni regalate e raccontate
Storie divenute mute
Orme di mare e impronte di acqua salata conchiglie raccolte e sbriciolate al
vento
Odoravano di buono e di te che ti tuffavi nel blu e dentro me
Ora non resta che Scolpire il colore del vento ed il sapore della seta
Storie ritoccate dentro un romanzo fai da te
per far sì
Che loro sì
Diventino immortali
I vecchi sognano ancora
I vecchi sognano ancora
In prospettiva dalle finestre
La Luna assonnata pascola i loro sogni vagabondi
Muoversi ancora nell’ignoto
Luceombra
Una stella canuta a far capolino
Mentre scorrono le pagine di un libro qualunque letto con il grandangolo
Parla il cielo ripete piano e forte
Sussurra la sorte e arriva poi d’un fiato la morte
Sboccia poi il sole distruggendo ogni resistenza
E dei sogni dimenticati più l’ombra----
Tappeti di Stelle addormentate
Lune e mezze lune girare attorno
dopo troppe bevute
Abbracci di notti nascoste tra le note di pianoforti obsoleti
Chiavi arrugginite dal tempo e dal vento
Che porta e disfa
Riviene e rivela
Notti di nudi e coperte attorno
Fluire di silenzi ed acuti ingombranti
Scorre nei tuoi stessi occhi
Il ricordo di queste tante notti insieme come
Bollicine di rugiada
Dimmi
Cosa senti?
Il silenzio all’improvviso
Sotto un mare di stelle in pioggia cadente
Tutto per noi
Catapulta di emozioni che parevano perse
Cosa senti?
Dentro tutto.
Bottiglia di redini intrecciate e finalmente sconfitte
Memoria indelebile dell’eternità dell’amore perduto
Perciò resta puro ed immortale
E puoi chiamarlo ancora e sentirne l’eco
Giusto il tempo di un caffè
I lampioni stasera camminano tra le nubi
Gli animi gentili dormono sopra materassi imbottiti di piume ed emozioni e
morbide trapunte di sogni e sussurri
Ti chiesi un caffè per ingannare la memoria
E profumare ettari di solitudine
Ancora una volta una carezza increspata
Un abbraccio di primavera
Un passo sofferto di una poesia
Ed è subito compagnia.
Non conosco più Amore di questo
Una manciata di belle parole ed emozioni dentro un vero fallimento
Questo è l’amore tra uomo e donna
Non conosco più vero amore se non
compassione ed empatia
Metterci il Cuore
Questo l’amore che respira in tutte le sue forme
Amore per la natura
per i silenzi delle persone ed i troppo pieni
Amore per i gesti e per i non detti
Amore per gli sbagli e gli sbadigli
Amore è
Permea tutto
Ama ed attira
Perdona e non respinge
Semplicemente ama
Una manciata di polvere di cielo e luce di stelle
Son solo lacrime incomprese
Dolce terra che di luce ti spalmi come fosse crema
E di pioggia inebriante come lacrime soavi rinfreschi l’aria
Ombra sbiadita di fronde verdeggianti vegetare d’intorno
È luce or sera
E nell’’incompreso rimirar giace la
Pace del restar lieve
Sommersa di natura nella sua profonda essenza
Lievita la musica su di me sopra e sotto
Svelando e rivelando
Solo brina a ricordare lacrime
Incomprese
gironzolar di fatine ed elfi di passaggio
Nella magica foresta di lucciole crisalidi
Rive ruscelli e campanelli
Ninfee e persi desideri
Nella notte che cade sul tempo
Innamorati
È finito nel campo tra mille fiori e cartacce mosse dal vento
Erano lettere scritte da chi non aveva pace
Era un uomo come tanti senza più voce
Ma solo preghiere come arcobaleni nel cuore
E speranza mista ad inchiostro passeggero
Era un viaggio verso tutto o forse solo in lui
Lievita il pane antico cotto nel forno di consunti mattoni
Gira l’aroma
Semina l’aratro
Perché quella lei tarda a venire?
attende proprio quel cuore
Per riempirlo di petali di luce e note magiche
Che solo loro infondo
Sapranno vedere e capire
Risvegli di albe Post guerra
Un bacio lungo come
La guerra
La terra si desta di cenere mesta
E tutto tace riparte la voce
Risveglia corpi ed azioni
Emozioni come rugiada mattutina
È ripartenza da terra
Navi in disparte a far dell’alba cornice
E del tramonto rotta di pace
D’un tratto le ali del vento come polvere di stelle
Stasera
con un cuore di stelle
Assaporo la luce di un giorno qualsiasi
Come se tutto fosse arrivato
Anche se in realtà nulla d’essenziale è mutato
Io e loro
Visti come
Un noi
Dalla raccolta “a voi dedico la nuova me”
Alla fine la fine. Filastrocca incapace. Dove è finito quel principe azzurro di
cui si parla?
Son Rimasta nell’aria senz’aria
E nel vuoto Senza più voce
In un turbine di immagini e suoni
Rapita in un temporale nero di pece
Arido d luce
Sono rimasta senza l’immagine che avevo di te
Conta le pecorelle voltati di là
Guarda giù
Viso su
Ecco il bacio non c’è più.
Una nota in fiamme cadere da uno spartito qualunque
Solo ieri eri spartito e musica
Ti confondevi nella grande sala Del concerto
Nelle braccia piene di fiori dell’innamorato
Nei progetti di due amori appena nati
Nella stanza senza pareti e dal soffitto di stelle
Oggi si è spento quel sogno
Lasciando un’Orbita sbiadita
Del desiderio è restato ricordo e deserto
Siamo
Rimasti nella stanza senz’aria
Con note silenziose di quel concerto remoto
Con un tamburo che risuona all’orecchio
Ripetendo senza sosta
Amen
Pallido bacio lasciato al volo del tramonto
Rum alla goccia
Tornano i profumi degli oleandri
delle ginocchia sbucciate
del fumo della pizza nel forno
Le corse sui campi
e dentro di essi
E fuori nel Vento
Il teatrino delle marionette che malinconia
Le merende all’aria seduti nell’erba
fresca di rugiada
Il senso di possedere tutto con in mano nulla
Cerchi di abbracci attraverso i brividi dell’anima
Ricordi di quel rum Alla goccia
anni dopo
Quando tutto prese un senso
Il
Senso
Nei tuoi occhi la mia ombra è rimasta
Si legge di una voce che sa ascoltare in questo mare che ritrae l’onde..
Schizzi d sale sulla pelle
Nei tuoi lucidi occhi la mia ombra è rimasta
Strilli degli usci che si chiudono
E tutto disappare attorno
Viaggiatore nella polvere
Volo d’uccelli solca il cielo come
Corone in cerca di re
Campane camminare nel tempo e scandire i silenzi ingombranti di minuti ore
giorni ad attendere
La tua voce ancora a render terso questo cielo
A ricamare tragitti Tra nuvole di mille forme
Figlie del cielo e del mare
Sono la tua donna
Ora
Prendi il mio cuore portalo a terra e dagli un’altra ragione
Da ”sogni di pecorelle nel cielo”
Le colline che cantano la vita
Vaporiera di grappoli morti
Caduti sepolti per terra nel fango
Tra foglie secche
Si fa autunno
In collina
Tra i vigneti
Si fa anche sera
Eh già
Ho rivisto la luce nel tuo passarmi a fianco
Frattanto tra gli abissi avviene un passare di spiriti di zucchero e giochi di
pane e marmellata
Ho rivisto quel giardino
Ormai abbandonato
E nei palmi delle mani restano solo gocce di pioggia
E non più L’intreccio delle mie nelle tue
Restano i grovigli delle viti attorno al voler restare ma
Si fa sera
Eh già
Si va a casa senza canzoni
Si va con il coraggio di una pietra di fiume
Che profuma di patria e dignità persa
Ho rivisto la vita passarmi accanto in limousine
Con i capelli canuti ed il piumino addosso
Resta terrore dolore pena
Che un’emozione mi tocchi ancora
Prima di partire
Nei palmi della mano cenere e vento.
Ma resta la mia canzone a te.
Alba e tramonto sul mare d’estate
Vagheggiar d’un lume sul mare
Mente come membra assopite
Mosche da circo fuggite dalla tirannia
sorvolare come condor
In fondo giù più lontano
all’incontro tra terra e cielo un suono d’avverte
Violino di note fugaci che tremano al vento
Nido di rondini fuggite altrove
Perdono
Era una lucina
Ora s’è tinto il giorno
Primo vecchio bacio
quel fazzoletto scritto sopra
ruvido come le pietre
Umido come lacrime perse
Ci ritorno sopra e ci casco dentro
Tutto e poi più
Caramelle sbucciate
Coordinate d’onde e cemento
Son rughe e pianti
Corrosi dal tempo
È mare che sussurra vento
Come foglie rincorrere il destino
Conquista di sirene nella notte di prima luna
Fuoco di Stille grida e poi Brace tace
E poi cenere sfuma
amore amaro del tempo che va e poi torna
E mi dice che pace non ha
Pace non sa di pugnali e frecce
Carne predice del tempo la forma
La mia ombra ê stanca
Il mio corpo giace come conchiglia di un’altro mare
Come giaciglio di un’altra anima
Ruggente feroce scalpitante
Ero così un tempo
Oggi
.. tutto quello che son sopravvissuta
Dammi solo una parola o almeno un’emozione
Dimmi
Un ti amo messo a fuoco da vicino
Dammi
Un fiore raccolto da un qualunque giardino
Scrivi desidera Entra
nel mio “se forse..”
Capelli eretici
Catturano nidi di rondini
Dimmi
Restiamo o partiamo
Ma Facciamolo insieme
Dammi la mano che svela anima di sensi e pelle di Onde controcorrente
Scrivi desidera entra
Ode appassionata che bacia il mare la terra e li rende un tutt’uno con l’attorno
Annienta la memoria
Placa la fiamma ormai esaurita dalla luce
La notte è impronta per i nostri animi inquieti
Restiamo o partiamo
Dimmi
dammi
La mente passeggia inquieta a cercare la metà
Sei tu la metà lo sai?
E poi noi sotto sopra fuori dentro
Fuoco vinto dal
Cammino percorso
Risuona il
Pescatore nell’alba mattutina
Sul cielo nel mare
Nella barca di sole tra le
Ombre delle corde secche di sale
dense d piccoli pesci arsi
L’orologio dona perdoni passeggeri
Orchestra di silenzi ed illusioni
Poi tutto s’abbuia
Il palcoscenico sfiorisce
Nella sera lampeggiare di nuvole e spuma di mare
E poi noi sotto dentro sopra
tutto
Fuori sotto dannatamente dentro
Barche abbracciarsi in un incontro privo d’ identità
Noi come voi
E dinuovo poi
noi sotto sopra fuori dentro
L’ultimo ballo come giravolta di nuvole e colori
Cerco di ballare
Ancora
Nelle ossa
Nella pelle
Sbuffi di fiori di colori e profumi
Il tuo vecchio calore come ricordo ed emozione
Al di la dell’ordinario
Ero una donna
Libera da sbadigli e pregiudizi sbadati
Ingenuamente sorte di una famiglia protettiva
Mi avete ferita fuori molestato l’anima
Appiattito l’orgoglio
Deriso di nascosto
Costretta a rifugiarmi nella bugia come nascondiglio dal pensar comune
Ma andatevene tra i vostri cocci d vite deglutite da calunnie e malvagità
costruite sul nulla
Riparto sempre da me
Ancora. Ancora stavolta
Continuando. Ancora un poco.
Ballando sola. da sola.
Forse,
nemmeno io più mi credo
ora.
Dialogò con il tempo svanito. Dopo questo te lungo una vita. E mai finito.
Confine e condanna.
Anima bella di Brina e ricordi
Ti chiamo
E lo sai
Malinconico amore
Danza e parla
Rannicchiato nel vento al di là delle scale della memoria
Al crepuscolo di un nuovo giorno che nasce e tace
Ti chiamo ancora
E sei
Amore che parte e ritorna
Tutti corpi e singulti
Come canzoni nella brina
Compagna di notti folli
Specchiarsi nel
Ventre adulto
Sorpresa dall’inverno ancora questa primavera
Chiamo
Non ricordo nomi
Ma sempre sei
Accompagnami ancora all’inizio anima
Di carne senza pace
Brindisi
Brindo al tuo mai mai mai
Al tuo mi accontento detto mentre stai stretto in un angolo della vita
Quell’angolo Che fa male
Freddo
Privo di me noi
Ma sto zitta zitta
Rannicchiata nel pacchetto di cioccolatini
cerco comunque ma se forse
invano..
Brindo Al mio mai arrendermi
nonostante
Brindo Al vostro cuore
grande come il mondo
Grande come il mio sperare
Grande come il mio restare
Ancora
Brindo alle cose mai dette che fanno male
Ed a quelle sussurrate e nascoste che
Farebbero così bene.
Brindo a me.
Momenti dipinti sul giardino delle illusioni
Fa capolino una pancia grassa o forse incinta
Momento di un passaggio in silenzio nella vita tra le vite
La psiche passeggia nel tempo delle memorie
Balletti di parole disperse
Aria che cerca il proprio cuscino
Tra le pieghe del vento
Ferite belle e verità colpite
Quadri incantati riposti in strette soffitte
Luce magica di donne disperate con occhi senza tende
Passati trapassati
Rinneghiamo la nostra storia
Per questa illusione che placa la tempesta
Abbiamo mille volti
Riflessi nell’animo di chi ci vive
Abbiamo momenti dipinti dentro
Passaggi silenziosi nelle vite di altri che poi divengono anche un po’ nostre
Notti di ferite e verità
Batticuori di vuoti passati
Siamo noi
Nella nostra umanità
Preghiere ostinate ricongiunte all’origine
Momenti dipinti sul giardino delle illusioni
Soffi che cercano il mare d’inverno
Quando tu ed io e poi anche altri di fronte
Guardavamo l’inizio di quel futuro che diventò poi noi e poi d’altri
Capitoli e prospettive
Cammini stanchi che portano dentro
E poi attese croci ed incroci di mani
Vita vissuta e respinta
Era grassa la tua pancia
Solo questo
Fine dell’amore di un amore
Mi hai gridato addosso con ferocia
Hai spento un’anima
Perde dei petali La Rosa
Come fosse un fiato rapito dall’amore che c’era
..
Era ed ora più.
Amore che va non torna
ma esausto si copre di cenere e pioggia
E giace nell’immenso
Non sanno amare
Guerra
Loro non sanno amare
Incapaci di volare
Lasciano solo lapidi appese ai muri muti
Che parlano di echi lontani
Perché non vanno ad imparare ad amare?
Scioglierebbero il mondo dai nodi dei destini
Non vogliono amare
Non provano. Culle santificate e reiette
Fiumi di pianti tra le note esauste dei vìolini
Congelano il sole ed oscurano la luna
Con quei botti assordanti e insensati
Morte attorno
Nulla dentro
Gemiti e sogni infranti
Palpiti di lacrime armoniose in questo volo imperfetto
Ferite come graffi profondi incisi nell’infanzia del tempo
Non sanno amare, non ci provano nemmeno
Liberi di morire per non saper amare
Vestiti di nulla nella morsa della guerra.
Mai più. Quel silenzio assordante di morti ingiuste
Mai più.
Dico a voi…
ei tu sono io
Sai quale è il problema
Sei tu sono io
E gli altri attorno
Non ci sono più nuvole e sole
Ma solo gallerie e silenzi
Non ci sono più confidenze e piacere
Ma solitudine ed ombre distanti
E parole scombussolate senza una direzione
E ripetere parole di altri come fossero recite e rosari
Ma noi dove siamo finiti?
Sai quale è il problema?
Forse non ci siamo mai stati
Noi
..
Sai quale è il problema?
Che ti sei sposato per me
Hai fatto figli per stare con me
Dici
Ma la verità che volevi solo te
E gli altri attorno forse
Avevi nuvole e sole
Ed ora dove siamo finiti?
Solitudine ed ombre distanti ripetersi all’infinito..
Aspetto la nostra canzone
Che forse non arriverà mai.
Perché tu ti sbagli non sai che ti sbagli
Non vuoi che ti sbagli
Sbadigli goffi starnuti di nuvole vento e parole distratte
Non sono io
Non siamo noi
Più.
Sei tu non sono più io
Qual è quell’amore che dà senso alle tenebre
Ho capito
Quel tuo sguardo strano
Rigido ed isolato
Fermo e freddo
Ho capito.
Mi allontani ma mi dici che resti
Mi respingi ma mi chiedi presenza
Voglio farti conoscere l’affetto
quello di essere famiglia
L’amore che ti stringe le vene
Lo Sguardo che ti illumina il Viso
Ho capito
non conosci l’empatia di uno sguardo
La carezza di un abbraccio
Il sorriso di uno sguardo
Il calore di una carezza
Per te vale il
Mondo
E L’essere fermi e giusti
E l’esser corretti e staccati
La giustizia senza amore
La fermezza senza amore
Ma quale l’amore che ti gonfia le vene
Qual è quell’amore che da senso alle tenebre?
Ecco famiglia
Amore senza paga
Amore scalzo e puro
Vero
Che non chiede ma ama
E dell’essenza si nutre e moltiplica
Amore che vieni
Amore che vai
Vieni vicino ed ascolta nel silenzio
Quel pieno che dà pace e completezza
È amore
Il senso delle cose
Amore che ama e non toglie
Amore che ama e completa
Amore che abbraccia bacia e moltiplica
Qual è quell’amore che da senso alle tenebre?
Amore
13 ottobre
Nonno.
Non ricordo di te un sol momento
Senza il mio pensar te.
Grazie.
Anche per ciò che non saprò mai essere
anche se tu ripetevi come una ninna nanna
“Non preoccuparti di nulla bambin Il tuo nonno ci ha pensato”
Quelle parole pesano assai
Come la morte che ci divide ed il tempo ancora ed il silenzio ora
Ti dedico ciò che non sarò mai capace di essere anche se tu credevi fosse
possibile e tu so che lo
Avevi raggiunto. Per tutti.
Nonno. Questa parola per me sa di te. Solo di te.
A te. Sempre
E al noi che saremo grazie a te
Soffrire
È una sera triste. Come una stella senza cielo un paesaggio Marino che ha
perso l’acqua. Come una foglia che cade nel vuoto. È una sera triste.
Come me. Restare e dire: tristezza ti sento. E lui esausto di se. E forse di me.
Di noi di loro di tutto.
Triste di tristezza.
Ognuno nel suo soffrire celato dalla sera.
2 anime come le onde
Due anime
aperte al mondo
Un sorriso che le unisce
Vorrei un po’ di felicità al guardarle
Come quando si morde un labbro dolce salato
Come il mare e l’infinito sapore di buono
L’aroma di un ricordo che riecheggia nella schiuma dell’onde vedersi dai rami
spogli del Tempo
Due anime.
Voi. Bimbi miei.
Raccolta da il giardino dei fiori belli
Quando il talento non incontra la fortuna
Le verità impossibili come comete improvvise
È tutto spazio tra di noi
Infinito come l’orizzonte che dissipa l’oceano
E’ tutto spazio che tace voci confuse
Tutto spazio denso di noi
Incontrarsi e girarsi
Voltarsi e riprendere spazio
Due talenti senza fortuna
Come noi
Ripartire come un po’ anche morire
Da “foglie caduche”
Un sempre nel Mai
Quante sono le stelle
C’è una notte fuori -ma mai buia come quella che tengo tra le lacrime dentro-
Mai buia così da non vedere il silenzio di chi piange.
Un fiato sottile che smuove le stelle dal loro brillio..
Sei tu -così prorompente di luce- E mi chiedi: quante sono le stelle stasera?
Dalla raccolta “sembri l’angelo Di un demone”
A te Brando, piccolo del mio branco
Dedico a te
Secondo cuore pallido
Giaciglio di cenere di stelle
Tutta me
A te che sfuggi con grandi ali
Geli di indipendenza
E sulla pelle salsicce
Pare che tutto attorno taccia
ed ascolti il tuo fare elegante ed il procedere incerto
Cucciolo di Uomo che cresci accanto a questo mio mondo di pianti e ghirlande
Sei tu
Una mano piccola e ferma, calcata sul mio cuore
Mentre dormi sicuro nel respiro della mia ombra sfinita senza più confine
A te Brando, piccolo del mio branco.
Da « giacigli di cenere e stelle »
‘Il primo distacco, piccolo uomo che cresce’ A te Piccolo cuore nel mio cuore Che piangi così forte da rubarmi il silenzio E farmi tornare Ti sento e ti vedo Un attimo x te, x noi.. così come siamo Stringimi che sento i tuoi battiti alterati, Mentre fuori il resto .. Per sempre noi Una lacrima e un amore Madre e figlio, noi. Da’Leonida, legami di cuore’ Leonida si nasce Di notte. I tuoi sussurri parlano voci lontane e familiari. Ascolto il tuo crescere bambino. E il mio cuore s’intenerisce di note eterne. Leonida ti parlo dentro l’anima immersa nel mio silenzio. E tu giaci di fianco. E parli parole che mutano il tempo. Di notte. Di giorno. Sei. Tenerezza di uno sbadiglio.E tu dici di noi. Quando il tempo si tace tu ridi, rotola la luna sui miei occhi e t'avvolge tutto, l'attimo rotto nella vuota clessidra sul vento eccheggia. E rimembri di noi. Dicesti tu non credi ma combatto x noi.che resta del tempo lasciato indietro? Il pianto nudo Avrà fine questo pianto , che scivola come un fiume , Ritorna ogni tanto. Fruga nelle pieghe , porta una ruga in più. Una Fine. come un dolore che penetra e chiede tregua. Lo so risponde. E poi ripreme. Negli occhi di una madre l'amore fermo. Avrà fine. Giaciglio d'amore eterno soffrire. Sono nuda con l'amore di una madre e quello di un uomo contro. Pianto. Pelle. Bianca. E il tempo scorre su me, cartolina imbrunita.= Noi lontani in un abbraccio - ora taci, apri le mani Ho cercato a lungo un segno ed un significato, un pretesto per l'istinto o la ragione. È passato il tempo e rimasto un soffio sottile.. A cancellare l'eco di un respiro trattenuto dagli sbadigli del silenzio. Sei rimasto tu. Lontano. Con le tue promesse dimenticate, consunto dal desiderio di non avermi appieno. Ed io, come un etereo rimembrare il risveglio al tuo fianco sempre. Un sorriso. Ed il mondo scoppiare dentro. Apri le mani ed accogli le mie, Amore= Finalmente Notte lascia che i silenzi respirino in noi .. i nostri corpi sono anime e le anime anch'esse nude respirano silenzi tutto tace e la notte vibra in noi come 1 eremita scalza .. Notte lasciaci liberi di amare così nascosti dagli sguardi altrui questo Amore è tutto nostro nudo il corpo ed il desiderio Respiri da Graffiare per incidere nell'Eterno Silenzio Fragile ricordo che sei amore Scende l'anima e s'affaccia a questo mondo che sbatte il mio nudo corpo incontro al tuo l'argine del mare sconfina nel tramonto del cielo la luce desta cenere bianca e pioggia sul mio viso ora più vesti x il mio cuore Resta solo aria rarefatta e l'eco ululante del tuo nome amore che va ricordo che resta ricordo che va amore che torna sbadiglio furfante riporti l'amore lui torna tu fuggi nel tremulo ricordo male nelle ossa solo più mi sovvieni sfumato fra le ciglia del tempo ricordo sei solo rimasto nelle pieghe del mio cercar perdono. Tu mi chiedi io ti dico rispondo che tra noi non È stato un attimo ma un divenire di forme e colori metastasi di profumi e debolezze raccolto e semina mietitura e attesa......... Ricordo che siamo stati esenti dall'attimo vivevamo nell'eternità ora scende l'anima nel tramonto alla sera e declina con il sole nell'ombra della luna. Resta solo un ricordo amaro dell'è stato. del futuro tracce lontane e declivi nel cielo solo ombre stasera ed il mio cuore dentro. Ricordo ricordi di te lanciando sassetti nel fiume che ci vide fanciulli alle sponde resta solo aria e nell'aria noi Da" Fuliggine e Ricordi" Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio Sono. come il desiderio di un'anima mossa dal vento. come pensiero e nuda sintonia. armonia dai piedi santi.regno sommerso. pensiero di un se. aria e poi respiro. poi un tempo. Del silenzio. dell'è stato. Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore" Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio Sono l'arpa del tuo risveglio che congiunge il tramonto al sorriso del tempo. come un'ombra della sera che avvolge il divenir della notte. come l'alfabeto. dall'inizio all'incompiuto. come il vento.che libra scalzo tra le canzoni. sono l'aria. e poi carta. arrotolata in un'emozione di fuoco. e poi più. Ancora a nuovo. Poi Più. Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore" Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio Sotto un albero di rami e di foglie. nemmeno un'illusione a farmi capolino. qualche fiato sottile di vento nasconde il richiamo del sole. Lo sento. nell'ombra più forte della sera. Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore" Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini divenuto un campo di passaggio Quanto fa male pensare a te e credere di morire. o forse credere solo di morire ma vivere e continuare senza l'idea di te. spero che qualcuno lanci un occhio giù a guarire il tuo vuoto in me o forse ad aprire il mio vuoto in te. cre
sce dentro. fiorisce come un giglio d'autunno. tornerà prima della nuova primavera. Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore" ...ho sfilato i contorni delle barche in lontananza nel ritratto dell'estate la mia barca a vela si è ancorata in una foresta di passaggio, ha trascinato con sè le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore ha sventrato il mio umido sorriso sbocciando nel tempo di una fiaba di fedro ..ho sfiorato i contorni di questo mondo mai avvicinandomi troppo e cadendo infine in questo dolce precipizio.. ..nella morte dei passi.. nel sonno delle cime dei rami. Da " I vecchi tempi passano come le nubi dense di pioggia di pioppi in fiore" È tornata la luce, che prima piangeva Luce di raffinati sipari che s’aprono a nuovo Disegni per giardini malconci Labirintici specchi in metamorfosi Riderci dentro Come piccole macchiette in risalita Costruire parole senza fiato In leggerezza so per certezza che forse prima era pianto nell’aria mia ora è tornata la luce che prima non c’era sono scaturiti dall’oblio dell’ anima non linguaggi o frasi ma corpi nudi Figli dell’incenso .. scrutiamo in due il cielo vivo di MonteLuce eppure il cuore ignora questo presente che immane entro e fuori c’è solo libera emozione che centuplica il suo riflesso che siamo Noi Uomini? Brividi rattrappiti da stimoli. Stimoli in erezione. Brividi in eruzione. Luce chiara e scura che avvolge la morte. -da “ I riflessi del vento nelle foglie”- L'aquila smarrita porta il nome ”Amore” In cima al monte alto un nido d’aquila stanca. Sosta breve e poi di nuovo dipartita. Porta il messaggio vagabondo nei cassetti del vento Stipati come intimi pensieri Come un rifugio per la mente fumosa che pipa.. Attendendo di decifrare quelle lettere sparse scese come pioggia bizzarra dall’ali sue lunghe.. respiro.. A ria M istero O mbra R aggi E mozione -da “ Le lettere fumose”- L’intarsio del tempo e il suo senso. Domanda tu a questo mare cielo e terra, impaginati da poeti scrittori artisti, come possano aver catturato l’intarsio di questo tempo mascalzone..? In alcuni loro passi sta dritta la via in altri piscia storta come brutta influenza Son pagliacci o desideri. Come la sorte tocca. Chi abbraccia e chi morde. Domanda tu. Se il futuro conosce compassione. oppure se la sua penna fluttua esangue..e poi culla come il suono di un’arpa. A volte con orecchie orgogliose a volte con desiderio incappucciato… Domanda e poi lascia. Che il tempo d’intarsi a te risponda.. -da „ L’inchiostro dell’Anima“- Perché qui sta il segreto Prova a metterci l’Amore dentro Promessa con il dono di una primula La mano tua Resta come traccia piantata in me. -da “ I pungiglioni delle selve”- Da dove viene il vento Scoperta la sua fuga in un flash d’inverno Sbiancato dal tempo di neve Questo vento Porta messaggi come onda di mare che allunga il suo corso Siamo pallidi panni stesi all’ombra di un sole che tarda a venire .. Con le mani di ghiaccio nelle mani del vento che come tentacoli rincorrono via.. Da dove viene il vento assoluto che solleva le bollicine?? -da “ I pungiglioni delle selve”- Leggerai il tocco della mia Anima Nelle parole mie in libertà Sono come meteora smarrita Come un Verso che rovista tra ricordi consunti .. L’anima mia come cattedrale d’emozioni irriverenti. Il Dolore di un pensiero graffia Come il viaggio di una lacrima spoglia In me.. Resta solo tempo per aver freddo. - Da" I fondali dell'Amore"- Mi porto dietro il profondo Acqua piccola libera e scalza Scende dal vetro spoglio e liscio. Il mio volto riflesso Chimera al tempo. - Da" I fondali dell'Amore"- Siamo corpi e anime La distanza se ne va stasera. Tra me - te è unione. Le coperte pesano come ciò ch’è perso il tempo sottrae noi al destino avverso. L’armonia del segreto nostro coinvolge l’essenza. Siamo Amanti innamorati. Grandi e piccoli insieme. In un attimo che attrae l’infinito..forse lo abbiamo anche inghiottito. - Da" I fondali dell'Amore"- Il cesto delle medaglie Scorrono le immagini come finestre aperte sul mondo I miei occhi son dentro Ed il cuore anch’esso. Prospettiva di baratri continui Singhiozzano le liriche dai toni incomunicabili Correnti d’occasioni perdonate infondo..Anch’io come te sbadiglio. Resta senza tempo, questo inizio settimana. - Da" I fondali dell'Amore"- La perla di mia madre Nel silenzio s’asconde ‘na pietra bella Sta’l nome suo dietro l’imago sì bella Madre mia amata, quel giorno sì dolce s’accende: dicesti a me Non ho nulla da darte se non ‘a noce con su’l guscio il nome mio nel tuo. Pegno immortale. Ch’ora a te cedo. Anima mea bella… -da “ Angioli scalzi”- Luna su tutti S’inchina la bella lumière Dall’occhio rattrappito S’effonde nell’aere lieta La notte di specchi Tutte stelle e tutto cielo tutto attorno Luna su tutti Negli occhi miei neri. -da “Luna su tutti”- L’ultima ispirazione Passa l’immagine mia bella In un dì d’estate placida Rinnovo lo specchio dei dolci sentieri Riflessi d’onde acri Dolore coraggioso nel dire “io son quella ch’era sì bella..” Verità fa spiccare il volo interiore In arrivo da ultimo Il testamento ..Ci sono fiori variopinti e fiori senza petali Chiamasi anch’essi fiori. -da " I fiori dell'Anima"- Razze Solo foglie secche e intirizzite Nella pelle fuori e dentro Giace il sole entro .. contatto avvolgente . Siamo contrasti di tante specie. -da “ i contrasti delle specie”- Abbiamo fatto male alla morte. ..E poi subito, entro la notte impermeabile Restiamo e miriamo Illuminati dal freddo mare Quei filari di stelle lontani riflessi …. La vita pare tutta entro il cielo E poi anche dentro noi. -da “I viaggi del corpo”- I dintorni rimasti di noi …rimane fra di noi questo consunto Silenzio. solo. "Buona fortuna" Mi piace pensare di te così. Più. Ora tutta freschezza. Entro i miei confini. -da “I viaggi del corpo”- Il cuore in una folata di vento Febbre d’ emozioni profumi colori musica angelica,leggera come l’onde dal cielo al mondo scende in acquarelli di toni policromi un Colpo di fulmine, il tuo nome è … come una folata di vento inaspettata, sul filo del ricordo. che smuove lacrime e capelli sottili. Nostalgia somiglia a te. Ne mastico i vapori.. Forse perché Son cuore delicato. -da "Sfiorirsi"- Brividi dentro Lacrime spente E notte dentro Passanti stigmatizzati Dalle ferite della vita passi passi passi rotti e immortali Rievoco una voce ………. E di nuovo luce sulla pelle Dalle spalle una carezza di brividi Nel mentre la primavera nasce. -da "Sfiorirsi"- Se fosse solo una parola Compagno mio, stasera L’attimo che spiove e fa capolino Dal muro del tuo silenzio, mi sovrasta. -da "Sfiorirsi"- Ed è vita.. Riallaccio l’anima alle stelle, aspettando che sia pioggia, di nuovo. -da "Sfiorirsi"- Medita che passa Siamo evasi in cerca di una dolce prigione per l’anima… dicono si chiami ’Amore -da "Sfiorirsi"- Istanti freddi e appassiti Scendono i passi come alberi spogli Dentro questo cuore ingombro -da “Sfiorirsi”- Tracce di foglie caduche Tracce di foglie caduche Riempiono quest’animo appena sfiorito… -da “Sfiorirsi”- Riposo senza vita? Sensazione come Cavallo maestoso Galoppa nella copertina di un contatto di pelle … Sentirsi -da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”- Sensi di gloria Lampi di astri Sillabe…distrutte Mi perdo In un vento di chimera … Corri sciabola di stanchezza negli occhi del corpo.. È vissuto. Il festival della vita. ..infine Disse: il dialogo rapisce, il silenzio rivela. -da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”- Atto di …? Cammino chimico di due corpi Tra lenzuola di pioggia trascurate. ..Mi sento parte di un abbraccio incompiuto. -da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”- Carezze a girotondo La carezza ripete il senso profondo E Domanda alla notte almeno un’ammissione Riporta ora a nuovo corpo e voce E Lascia cantare... che spifferi escono dalla porta socchiusa Zoppica il ricordo Come Un volo di passerotto Dall’arpeggio tenue.. ombra come sintesi di speranza ita ..pensiero in controluce dentro la pelle. Ho smesso di aspettare Sarà un fiore, sarà un giorno Sarà.eterno. -da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”- Ho dimenticato la benzina Ancora una nuvola, il suo nome è malinconica cuore di smeraldo dal volto devoto in cui immergersi e divenir fiume aria terra Mi piace molto il suono che ne esce… Occhiata calcificata Rivela estasi neve richiama leggi le parole dentro di me nascoste ti corro dentro emozione stigmatizzata nello stesso tempo in cui mi vedi mentre colgo l’infinito ………………. -da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”- ..l'atmosfera dei versi conosce il profondo Sarà la forma della strada che porterà il suo nome. annerito di fumo e polveri è l’amore . come una biglia che la solca. Cercando il volto tuo riflesso. Emozione. Enigma onirico. Che l’alba sorprende.. Il ricordo Vive perché la mente sua l’amerà Mi farai sapere. magico fiore Che l’alba ti prende In un Bacio e rifulge - da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”- Quando si resta chiusi in un angolo. Ed è uno spigolo. Rincorro scompensi e li violento. Mi ignorano. Ora Li condivido. Consulto un dubbio che capita all’aria. Commento per dimostrare che ha i suoi limiti, ma l’animo mio no. maschere.. alla velocità della luce. rapite e trasportate su Comete adoro la loro luce…nella sofferenza. - da “ Il palazzo di vetro rinchiuso nel cuore”- Nebulose Quella lancia riflette il distacco perduto, l’impotenza infelice che arriva fino al ricordo della vita. Immagini che vibrano nel mazzo ansimante.. Come carte sparpagliate. Sintonia di ciocche di capelli ..abbiamo tutto. Nella morte Simile nel simile. -da “Perdersi per nulla”- .. e poi sveglio la culla del cuore fotogrammi che passano veloci e pesanti. Restano da digerire ancora. Carezze deliziose delle nuvole nel cielo. Passa il fascino dell’età. stasera, m'affascina a nuovo l'essenza senza riposo del corpo "adagio ma non troppo" scivolano similitudini nella similutudine attraverso la natura Notte a voi, angeli miei legati. …………………. versi di sole parole sole che volano lontano .. col vento Il mio malessere aggiunge altre parole... Un grande abbraccio disperde attimi Oleandri dal ritmo celere. Fanno polemica con le nuvole. mi scuso se mi sono sbagliata. ma son prigioniera legata a sta terra annodata di Brividi e paure. -da “Perdersi in nulla”- Pensaci un attimo Solo una rammento. Il motivo è ricordare. La Lacrima ridimensiona il pianto. Muove la goccia fino a terra. Conto la somiglianza alla rugiada delle foglie. Le mie gote sono rami secchi. Da molti anni. Parole come un canto. Verso la pioggia. Un rimpianto. Una. Di molti. -da “Perdersi per nulla”- Crescere senza aghi nel cappello ..Quando si diventa grandi. Forse non lo si diventa mai. E‘ tutta apparenza o forse carenza. Un’errore che ha allungato il tempo, la nostra vita. ed è inciampato nelle pietre scalze delle emozioni vissute. Siamo chi è stato.già. -da „Piccole meditazioni all’ombra di un giardino di gelsomini“- Quello che resta e che ancora c’è. Di te. Sono attimi persi questi brandelli di sabbia tra le mie dita Sono attimi spenti di una luce accesa per sbaglio Un fiato dimenticato. Che ha perso il sapore. Sei tu. Fuggito via. -da “controluci in contrasto”- La luce ruggente infiamma l’anima mia che s’accende d’istanti di te. Noi divisi. Uniti ora. dalla stessa direzione dei raggi. -da “Angelo fert lucem”- Il cielo e la neve .. Adesso tutto. -da “Istanti freddi e vicini”- Osservo L’ombra che si dissolve Senza lasciar traccia E non è più ritorno.. -da „scacchi in cerca di matti“- Le Confessioni a chi innamorato si veste di cappelli per non vedere il cielo ..dedico l’inizio. per riflettersi nella fine di una notte d'inizio estate …dedico la fine. Sconosciuta malattia dal suono semplice che fai da grancassa, nata nel nulla.Sei. acrobazia per non vederti mentre un’altra notte se ne va come l’altra passata. una ferita e un aquilone restano.. puzza di pietra marcia diffondere olezzo nel cuore. Somiglia a ghiaia bianca in cima alla montagna fragile la mia voce. Nell’eco.. piovosa anima gemente tra Gente che cammina nei ricordi di un età appassita non voglio restare stanotte senza giochi. Senza occhi. ..mille volte interminabili a pensare. Quanti tutti insieme.. pensieri striduli. solo orme attorno a me. Ora. Sotto il cielo d’estate. ..ho piedi zuppi e bianchi. Perché sono innamorata. Ma mi hai lasciata. Appena. Annaffio col secchiello i ricordi. Forse crescendo torneranno realtà.. Un po' di guerra ancora attorno. ... i brividi e il dolore spezzano il cuore in tante ansie dimenticate. Un libro dice: parlami d’amore. Ancora…? l’ essenza è un occhio solitario che si confonde nel palmo di una mano Navigatore del tempo assoluto. Prendimi! tocca il confine della mia bocca ansimante Sto venendo per piangere con te e portarti alla finestra…siamo ancora in tempo per l’alba… -da “confessioni di chi si è salvato”- Pirati d’albe Il Pirata cammina sul mare increspato Con l’uncino taglia la stoffa del cielo emorragico Nel letargo del suo cuore sta riposto l’inverno un’Amore eterno sussiste ancorato nel battito Libertà a tentacoli vergini Voragini di scogli sgomitare per esser i primi ad esser varcati Tra spiriti logori passare in processioni Pirati morti pirati vivi Scoppierà l’alba ancora avvolta dal tuo uncino arrugginito esplosa da un tuo proiettile di carabina sparato nei secoli addormentati.. -da “Alba e tramonto in un attimo”- Come pula dal vento mossa Viaggia l’emozione nelle notti dei tramonti I tuoi capelli tra luce e cielo pongono profondi limiti al mio desio Sei donna mortale debordata dallo spiraglio del mio oblò Rivoli di luci straniere sibilano nella mente mia Non ti conosco Ma t’avverto a me simile Come pula dispersa al vento Come orma d’un naufrago Oceano a cascate Guizzi in me come onda bavosa Nel letto mio eccheggiante di regole banali …stilla il tempo come una stiva Gioca dentro di me l’eco suo Mentre il foulard tuo che ha scostato prima i capelli Se ne va per l’alba ferita E s’addormenta a tratti nei piani alti dell’etere …è iride sulla mia pelle Ritratto sul tuo corpo Mormorio d’odore in dissolvenza Corpo a corpo -da “Alba e tramonto in un attimo”- Sono istanti le briciole di rugiada che scandiscono l’alba Appare dal vetro un’immagine Rifletto me stessa entro me stessa Battaglia di falsi rimorsi Figli di rimpianti d’amanti Promesse cattive Ancora domani sarà nei miei occhi Rudere senza identità Litigano i colori nei miei sguardi Tra lampi di rugiada e abbagli di luce E ombra camaleontica s’accende al mio passo ..Nell’orma mia sta rinchiuso il tempo. -Da “Dissolvenze”- Esser donna ..incateno il mistero del corpo nella sublimazione di una mente colta -Da “Dissolvenze”- Le signorine di oggi intruffolate nelle notti di altri Tonfi di una notte inghiottita e rimasta sullo stomaco Intensità annullata da una risposta sospesa Mah.. Lacrime come ricami dipingono il volto -da “le signorine di oggi tra ricordi di polvere dissolti”- Quando si dice nostalgia Quando si dice nostalgia Questa brucia .. Davvero. E suggerisce le lettere Che decifrano il nostro silenzio. ..È un’incontro d’attimi. -da “Dissolvenze”- Storie di un padre mai conosciuto Sono la fiammiferaia Della fiaba del tempo Con i piedi inzuppati di neve E il cuore di cenere anni come foglie cadere piano .. piano soffochi di profumi lontani per l’aria ..respiro disperso nel gorgoglio d’acqua. Carezze invecchiate buone come il vino.. Mi portano a te, Amico. -da “Dissolvenze”- Pesca di anime vergini Stracci da contorcere Le tue mani nei miei sogni In dissolvenza accarezzate ……………………. udire il segreto del Tempo attanagliato in uno spigolo sentirlo appassito dalla brezza di mare che prima consumava le rocce dell’Amore -da ”sono altri tempi”- I Passi Inzuppati di Freddo Inzuppo questo freddo Muovendo veloce i passi Nella mente spifferi. Nell’animo si miete il grano generoso E perline di rugiada sono come desideri. Miniature da collezionare sono i ricordi smemorati Che lasciano specchi confusi Come passaggi oltre e nel tempo condurrò il mio cammino verso il sonno supremo per scaldare questo mistero che ci circonda. passi.. nella strada dell’Amore. -da “Gli sbadigli delle lacrime perse”- In morte di un Amore Puro Unico Eterno dono La tua preghiera raccolta nelle mie mani Soffre il cuore moribondo Nell’animo assolto Rimbalzi di estasi ed ossa Equilibrio di orme chiamate passi Ritornerà quel verso tuo stonato Sceso dagli occhi in una lacrima e un grido Alta marea e bassa Confuse in un tutt’uno Ti dirò ho pensato Un pensiero sfumato Dalla notte scura e l’inverno freddo Il mio corpo senza voglia. Più Come il tuo, spirato in una notte di questo solo dicembre sopravvissuto. Non andare ancora.. ho stretto le mani consunte e di ghiaccio. Non…andare. Resta. -da “Gli attimi che costringono a stare senza spifferi” Le salite e le discese della vita: sono attimi in concerto Sale in brividi La scansione di questo istante Che mi perseguita accanto al tuo lasciarmi in sospeso ..basterebbe un bacio profondo per ripartire dall‘inizio -Da “Le salite e le discese della vita come attimi in concerto“ Migra la notte tra le porte del mondo Immagini fragili reclamano Il Ritorno Per nascondersi in essa Notte, scarna portatrice maldestra di resoconti di viaggi impuri dal balcone ricerchi stimoli persi che s’effondono lungo la veste lunga del mare scalzo.. nessun’orma, nessun dorma. -da “quella notte scura che tutto copre”- Le rovine dell’amore migrante Le rovine dell’amore lasciano dietro sé spazi infiniti Come quelli che ci separano, mente mia e corpo tuo. -da “le distanze raccontano”- Scivolarci dentro a poco a poco Aperta è la sera sul balcone mio Scivola sulle strade e si spegne negli alberi come un fantasma suicida S’avvicina con il suo respiro perso E m’assomiglia Capitombola dentro E RISUONA Assorbe ed imprime il senso del traguardo Racchiude il tutto come un fotogramma E veste la sofferenza di questa vita Dolore di ieri oggi dimenticato In questa sera che scivola via.. Mentre vomito sbadigli e sonnolenza Questa nostalgia che si compone d’infiniti spazi M’avvolge tutta. E grido. All’infinito perché.. -da “scivolare dentro sé stessi”- Cos’è questo che tutti chiamano amore? Mi spoglio del supefluo E m’abbandono allo spazio lontano di miliardi di anni luce Trascorsi nell’attimo di un’occhiata complice Mentre messaggi di fumo sulla terra formano le parole dell’ A M O R E -da “ Ci sono strade e strade, preferisco quelle che portano dritto al cuore”- Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini Raffiguro l’alfabeto inesorabile di un sentimento, con gli occhi tuoi aperti nei miei.. Il respiro dal sapore di tiglio Vorrei esserci quando Il mio sguardo velato compierà i primi passi Salirà fino al volo dei gabbiani il pensiero scioglierà lo spirito imprigionato come una trottola.. il Nulla in movimento Cielo sulla pelle Anima nella neve E respiro dentro .. Avvertiremo sapore di tigli Sopra e dentro di noi -da “Le foglie caduche dei pensieri”- Gli argini delle querce Sono piccoli frammenti d’essenza Diventati miei e bevuti d’un respiro Perversione toccata espressiva e presa Rinchiusa in un cerchio finito Immersa in una suggestione senza fiato Spazi che mi consentono attimi d’aria e brevi fughe Tutto sovrasta Versi rarefatti composti in frammenti agganciarsi via via .. Ma .. Dov’è finita la poesia? ... -da “allusioni”- Infilare il dito dentro fino a toccare le viscere in fondo Scoprire Capire Tastare col polpastrello fino in fondo Fiotti di parole senza naso Troppi limiti esausti Il linguaggio di un sentimento m’istruisce.. S’esilia il tempo Scoprire Sentire Infilare il dito dentro fino a toccare le viscere in fondo. Aurora raddoppiarsi sognante Scavo nella voce smarrita.. nemmeno un’anima dentro. ..Nelle ali della vita giace raccolta la poesia Sono in sintonia con la mia solitudine, quanto lei conosce me ed io lei.. sono un suo riflesso o forse lei il mio? Le parole sono l’anteprima delle notti insonni capolavori di espressioni incompiute Scoprire Sapere Sono una metà di un dialogo autentico Un’immagine di cielo svanita in un’ombra Brividi irosi che impattano sul suolo, scoppiettano come tizzoni ardenti, articolano l’amore confuso ricongiunto alla terra.. Tavolozze ripiene di versi lontani.. Anonimi, come me. -da “Nessuno mi chiama, mi chiede, mi conosce” Atmosfere Evocazione Atmosfera Sintesi d’acqua Fragilità attraverso il tempo preludio d’autunno Pioggerella sottile entro di me -da “attimi gozzovigliare nei secoli”- Brevi passaggi Ha un senso questo rimirare dallo stesso lato, le angolazioni del cielo? Guardo il sospeso che si crea dalla mia assenza di voce Ascolto diradarsi i rami del tempo traggo ispirazioni e le intreccio come trame filamentose che rinchiudono il mio io in una matassa ..come si sgarbuglia? Il cilindro del mago è il cervello esausto Sono verità le illusioni superstiti A parole è più semplice, a fatti impossibile Ho scelto un fatto. -Da „Ho dimenticato l’inizio e sono alla fine“- Quello che resta ..siamo scritte in caratteri tradotti Mi porto dietro un libro in mano, non si sa mai. -da “Tempo senza attimi ed ore”- Tempo in corso di completamento gli occhi complicano il mio guardarti sempre che moltiplica all’infinito il senso tuo in me.. l'altra metà dei pensieri sei di nuovo tu .. con un calcio svanirai come La neve nei tombini dei bauli di memorie.. -da “Tempo senza attimi ed ore”- Quiz della vita e qui domanda.. e ogni dove sprofondo piano. -da “Tempo senza attimi ed ore”- Quei piccoli momenti Queste carezze d’estatico sonno Mi affascinano… m’abbandono .. Quanto camminare per niente. -da “Tempo senza attimi ed ore”- Arriva come un’avvolgente melodia questo ritratto di noi Le mie labbra a lenire questa pazza voglia di noi non si spegne pian piano il desiderio … e s’agita FORTE dentro Stritolato da rovi PULSA ..fluttuano le foglie di continuo .. il letto d’autunno ci scivola sopra a coprire le nudità tutte Liberi corpi in libera natura Mentre dorme la notte sotto pesanti cuscini -da “Tendenze”- Croci d'oro ortodosse zampillano decenni furtivi in tortuosi pensieri di tritolo Stillano le goccie Giù e sù scorrono in autostrade a quattro corsie senza chiedersi dove corra la vita -da “Tendenze”- Esistere, in un momento. Esistere un momento Salire in groppa alla sera cavalcare verso i fiori della prossima pioggia volgere lo sguardo e rinchiudere questo ritratto in uno schizzo mentre l’alba si fa negli occhi tuoi accesi trasparenze come lampi ..dove i pensieri nascono ci sono ancora spifferi In ogni dove mi volga .. Esistere .. In un momento tutto. -da “Ubriacarsi di sere spente”- Ho vissuto già Tace la mattina con il suo cappotto invernale stretto ai fianchi Con la miseria impressa nell’anima alzo lo sguardo Nel bacio bianco del ricamo del sole Stringo le mani nelle sue Ho vissuto .. già -Da “Un giorno per caso”- Dipinti scavati Un giorno catturai l’alba d’ermellino indiano E la impressi nel vento del ricordo Eccolo qui, sortito da una tua parola.. -Da “Un giorno per caso”- Mosaici intricati che gridano: chi sei tu? Sei tu? Tu?...tu? Traccia d’amore Nei tarli impalliditi tra briciole di silenzio calpestate Flamenco grido Ho smarrito la tua via, musica .. cammino nel soffio leggero tra le logiche dello spazio illogico mi muovo senza ragione ..questa polvere appetitosa che gira insonne.. Si ricrea Moltiplica .. ha nascosto la via del ritorno restano solo riflessi.. calpesto specchi rotti che chiedono “ Chi sei? E tu? E tu? E tu?..” -da “ Le 7 illusioni”- Facciamo conoscenza io e te come un segnaposto questo godimento mi perseguita mi persuade .. lassù nel cielo inizierà a nevicare prima o poi e finirà nel tramonto dimenticato di fiori appassiti il cui profilo si rigenera in noi .. saremo vecchio uomo e vecchia donna vecchi uniti un tempo dall’amore staremo insieme. Dall’inizio alla fine. -Da “Un giorno per caso”- Quando si vorrebbe piangere ed invece si grida PERCHE’?? questo gelo sfoca il mio sguardo che a malapena ti sente ti accompagna ti vive.. vorrei toccarti ma fa freddo, e gli occhi appannati diradano le distanze.. gridano dove sei? immergo il polpastrello dentro questa sensazione ne traggo ispirazioni si districano in mandrie MACULATE certi giorni senza psiche mi esplorano internamente non ho digerito stanotte sarò vittima di un movimento distratto verso te in questo tempo ebbro d’oceani inaspettati neanche una cicala o un grillo verde scorticato.. m’inchino. Comunque. Al tuo mare inesplorato. Spero tanto un giorno di passarci per caso..dentro. -Da “Un giorno per caso”- Mente scalza nascosta nel campo di papaveri rossi Progetto nella follia di questa notte scalza Mentre Forte l’odore del caffè mi perseguita Non ho regole Solo tegole sul tetto che m’assistono… Seguo il suono della sveglia fino al soffitto Progetto un vuoto di pensieri e opinioni Nel rombo incessante del silenzio Ho un fazzoletto di illusioni insoddisfatte Nei capelli Che scuotono le spalle Indugiano e assaggiano le ore Tutte.. Immergo la pelle in un campo di grano e luce Scorre tutto incessante …Ma il bagaglio dov’è finito? -da “papaveri scalzi nella spazzatura”- Nel fosso di questo cielo è nato il mio pensiero È un’Ispirazione rumorosa Il respiro di questa città che tace Tra Aironi rosa e ninfe scanzonate Gracidio di stagni ruminanti Nei campi lungo l’erba Si disegnano sottili sagome ed ombre Altalenanti Pioppi miti e filari chiacchieroni Gargarismi eterici Anonimi artisti in mezzo alla strada Salutiamo la memoria salubre Correndo liberi tra fogli sparpagliati sprofondati nel fosso di questo cielo.. -da “papaveri scalzi nella spazzatura”- La pipa fumosa Scivola l’occhio millimetrico sugli spigoli del cielo Quanta distanza percorsa nelle braccia di Morfeo.. soffocano ora le ombre della sera Risvegli dimenticati colori suggestionati Paesaggi Energia dentro il mistero rincorro luce e buio che s’evaporano in questa nebbiolina d’autunno che si confonde col fumo di questa pipa nera.. -da “papaveri scalzi nella spazzatura”- L’eco sciolto di un amore finito Le scene si spengono fioche di luce Senza nome né aggettivo E riposano con i loro piedi piccoli Sconosciute Resta solo l’eco a fare capolino L’eco di una stella scoppiata in un lento pianto.. -da” Gli attimi veloci che incendiano”- Rossi mirtilli Cammino nell’infanzia Resta traccia nell’aria a decantare Campanelli di polvere nelle scatole Portici oziosi Lettere abbandonate solitarie Sorsi di parole dettate Corse di stanchi papiri ..Un pensiero rubato al tempo ito Gallerie di orme ribellarsi.. respiri ancorati. M’abbaglio ora .. granello minuscolo che al cielo muore spargendosi nel nulla “..quanto abbiamo camminato insieme..” -da “ Gallerie di orme”- E poi trascinarsi fino al fiume in piena ed attendere la stagione nuova passeggia l’anima.. annegata di sguardi che cambiano colore giri sul carillon fatato tra magiche illusioni che sfumano contorni calpesto orme nella sabbia .. Qualcuno è passato Già .. fumo di legna dal gran cuore uscire a nudo sotto questo cielo coperto ..Regina di un bacio tu o luna, oltre la torre ed il tempo scintilli un applauso scrosciante a ricordare il chiarore di questo giorno scolorito dalle fughe grigie del tempo con la lanterna in mano comporrò un pentagramma di note vetuste desterò l’anima mia verso un viaggio attraverso la bellezza lasciata alla terra scaverò varchi navigherò nel vento morirò in un attimo -da “Melodie e Sintonie”- Melodie di un sassofono Ombra singhiozzante Melodia stanca Vortice intirizzito Scivola la luce dentro Incandescenti emozioni Oltre il mare striato sentieri di musica in frammenti di sole trascinano.. burrasche ghiotte di stimoli inquieta la pelle scintilla il freddo sul corpo nemmeno una nuvola nel cielo salire addestrati fino al limite del profumo abbandonarsi e rinascere mentre l’acqua di colonia sul ventre scivola e scorre e si raccoglie nella primavera tutta in fiore rubata dagli occhi di un folletto triste ..tiro con la lenza una carezza affinché divenga un abbraccio e la musica ci avvolga tutti.. ode di un sassofono -da “Melodie e Sintonie”- Pasce l’anima mia, come un giovane amante esausto buttatosi nel letto Nella strada umida di tristezza L’inverno procede candido con il suo bastone.. Come un vecchio brizzolato che conduce il corpo suo, intirizzito dagli anni E la mente sua, ubriaca di saggezza.. Porta un fiore in bocca come corrente in una presa Riporta fertile possanza nel pensiero usato Ricordi generano stimoli Illusioni generano canzoni nell’eco di una nota..che si perde nell’abbaglio di sole spezzato dalle nuvole la morte come una pausa, tra tante parentesi. - da „Paesaggi come brividi sulla pelle del cielo“- Inconsapevole pianto che possiedi l’infinito Vita tra le dita di un arpeggio esausto Riporta echi pronunciati a distanza da cuori gemellati Inciampano parole in grumi presi a prestito ..come fuochi d’artificio inesplosi Giostre di pensieri rubati all’amore ..tu, inconsapevole pianto che possiedi l’infinito Prestami quest’attimo immortale, come una goccia dolcissima Che allievi cristallina questo schietto dolore con il gusto di mosto vecchio - da “Alba e tramonto in un attimo”- Albeggia la vela di scirocco Nuvola di primavera riempi di luce immergi nell’alba tua, questa vela di poppa Che sbianca gli sguardi arrossiti del cielo ..svanirà nel nulla come il pensiero che l’ha portata fino a qui - da “Alba e tramonto in un attimo”- Grattacieli Grattacieli dalle ombre lunghe Intrecciano le rotte di stormi d’uccelli Disegnano opere ludiche sul tessuto aereo del mio sguardo profondo E come onde rarefatte di sabbie mobili Sprofondano nell’abisso della terra Strappano occhiate dalla nebbia all’orizzonte che s’infiamma E dileguano vite a rimbalzo, intime tane, voci di corridoio, pensieri al vento .. Svanisce qui il respiro della città in guerra e s’eleva fino al cielo come scia increspata Finchè pioggia scende fitta come acqua salvifica Sul paese d’oro. che gioca rotola scherza, con i grilletti alla mano. - da “Studi di Immagini in movimento” Un sorriso come Vento sul mare Il sorriso tuo è un labirinto Sensazione in orgasmo Soffitta di ricordi Vergogna sulla pelle Iperbole sublime Suono urlo eco e fruscio Cuscino di piume Radice profonda Pioggia distillata Corona all’eternità Desiderio ubriaco di possesso Vento sul mare E più non saprei Tu sei. -da “Vento sul mare e nei capelli”- Quando il pensiero consuma Spezzo il tabacco fine per dissetare i miei pensieri All’ombra del fumo intenso di un respiro Inghiotto e mastico deglutisco Tossisco Nel blues che scorre in questa stanza come un fuggitivo ..Il pensiero consuma. -Da “Vuoti senza fine fatti di vuoti senza luce”- Malinconia È arsura.il vuoto sulla pelle. L’assenza del tuo sguardo su di me. È vita. Il volo di una carezza inattesa. Un’alba impigliata in un pensiero. Il bacio caduto da una buonanotte qualsiasi. Senza titolo. Il gomitolo di un raggio di sole rinchiuso in un retino. Che sfiora l’iride come l’ombra di un desiderio rubato. Sono attimi. Da gustare e trattenere.Armonia. -da “Vuota di te, con il desiderio dentro”- Cattive bambine e piccole vendette Le passioni invidiose hanno occhi nascosti Grandi schiavi della terra Le grandi passioni Ricamano cuori solitari Stretti Intrecciati nei loro lisi stracci Bambine cattive che le catturate allucinate da sembianze ammiccanti e poi strappate giochetti ai casti pensieri sollevate i vestiti e sotto al cuore nulla, nessuna bianca emozione solo un po’ di vetril per lucidarne l’aspetto. Voi che Ascoltate i sogni e date giudizi Tenute a galla solo dall’eco del brontolio della vostra voce E dallo stomaco vuoto Voi che Sciogliete uomini come caramelle E voi stesse che calcate con gli zoccoli il rispetto e Svaporate parole vane e vuote Non andrete in paradiso. questa notte resterete insonni. La mia religione non perdona se non si confessa. La miseria non lega all’impotenza, la saccenza è un grido stonato ed imperfetto. Le grandi passioni invidiose restano solo strascichi di ricordi……………..sono come mele rosse ancora per sempre acerbe -da “Sibili nell’aria”- Questa è notte per me Come perle i tuoi occhi, chiamano luce come sogni i pensieri tuoi chiamano echi lontani la culla del tuo cuore è spazio e tempo insieme le dita tue come petali donano armonia al mio corpo accarezzo lo sguardo del buio che ci nasconde, ma so che ci sei, Amore -da “Attimi e sbadigli”- Crisalidi sbocciate in corsa verso la verità Ho fermato le corse nella costanza della routine E Cercato un piccolo dettaglio tra tante parole.. Corro e Con ali di seta volo altrove Per cercare un rifugio alla Verità Sfioro il vento della vanità In una calda notte di colori mentre Scatta l’orologio malato che perde a poco i battiti Il tempo diviene un bruco impiccato asciuga gli anni ed i corpi fino all’essenza E sporca le lacrime di pioggia e fango I brandelli di vita lasciati scivolare come gomitoli Lasciano storia ed arte Rivoluzioni abbandonate Divinità sommerse Ipnosi di ricordi e sogni che confondono il limite Urla dei capricci del dolore Salti in alto ed in basso Orgasmi bruciati da un desiderio Rimorsi di coscienza Voglia di rime nel cuore Note stonate di “chissà..” lontani… Sulla strada La buccia del silenzio scartata È voce rapita consolazione che pace conduce all’estasi sublime Nel soffio del risveglio della vita Anche quando il bicchiere è mezzo vuoto.. -da “Attimi e sbadigli”- Il limbo sibila come un dolce bersaglio Le campane come pali piantati nel cuore sorridono come fantasmi pungenti Le ossa chiudono i muscoli come antiche porte serrate A doppia mandata Cimiteri imbalsamati marciscono su strisce di asfalto avvinghiate nell’anima Illusioni ipocrite che disfano le orme dei pensieri… L’insonnia degli occhi violati vola senza meta Fiordi insinuanti senza luce mi aprono L’immortalità mi chiama Ha la nostra voce Le onde pascolano sulle nuvole Lo spazio della sorte ci è addosso.. È come un chiostro sempre pieno che vende caramelle scadute.. quando attorno c’è solo deserto senza consolazione.. Il limbo della mente m’illumina E sibila dritto.. Come un dolce bersaglio -da “Attimi e sbadigli”- Gli occhi vergognosi precipitano addosso Ritornano ricordi come attimi d’oblio Con le ginocchia logore di sacrifici Me ne vado per l’etere di un pensiero svogliato ..solcando invece la sua distruzione Il folle mio senno conduce .. Vittoria vendetta l’assiste Come l’ape un fiore schiuso -da “Attimi e sbadigli”- Terra mia in lode tutta Liguria fanciulla voragine di onde Colori cosmici agghindati per il giorno che nasce Scogliere verdi e blu in grappoli da cogliere agli sguardi Cornici al cielo e all’orizzonte Liguria mia terra inghiotti questo spirito lontano Nulla si move Quando il mio cuor tocca il tuo manto Scena divina di un teatro che torna E vien voglia di partir da questo chiarore con sguardo malinconico.. per fermarsi ad appassire qui sotto l’ombre di un pensier, fra i calli della vita Rovescio i fumi tutti dei tetti dei camini In un verso lasciato a questa sera straniera Su di te Liguria scorrono mare cielo e terra divini Candida incantatrice avvolgi me tutta -da ”Sbadigliarsi addosso”- Lettere sparse tra le foglie dopo la tempesta sono caduta come un sacco floscio sul tappeto di foglie Il tuo passo ossessivo entra ed esce dalla mente mia Le fronde degli alberi accompagnano il giorno come uno slogan che mi dice: “hai scelto il fustino giusto?” Luci scorrere verso le frontiere Mentre la pioggia scarica lettere e tonfi Diluvia fuori Giace qui il respiro della terra urla di fiati mentre la moneta della sorte gira e capovolge il destino le fotografie si tingono di rughe per rassomigliarti, amore sgualcito dall’eco di tante vuote parole e sconfitte ho messo via tra le illusioni il senso tuo che non so buttare giù ancora che come uno specchio si riconosce nel suo riflesso. C’è da morire in silenzio Fingere di esser stati felici Mai ribelli Solo un po’ ingessati A fatica camminare nei nostri piccoli sguardi Mai volti al cielo Mai al vecchio povero zoppicante per la strada della vita Che già ha amato -forse- e non serve più nessuna pietà Né compassione Nulla per lui E solo Tristezza per noi. Perché non c’è pace. Senza carità. -da ”Piccoli pensieri da portare nel taschino con le caramelle”- Le passeggiate seduti a tavolino Sono seduta sull’inutilità dei pensieri miei sfuggiti -da “Gocce d’acqua poi”- Le rincorse delle goccioline sui vetri Strappa dalla tappezzeria del cielo Questo raggio che m’acceca Piccola Goccia di pioggia E rifletti gli arcobaleni della poesia dritti dentro di me ..rincorro questi attimi e li abbraccio Come fosse musica. Come fosse lirica. E ne pianto il seme dell’immortalità Come radice profonda. -da” Le radici profonde della vita”- Sssh Sussurrano piatti I silenzi della natura Sssh non disturbare la loro voce Tace il sonno letargico del vento E natura osserva.. .. Siamo alberi spogli Ricurvi alla luce Desideri impazziti Privi di zavorre più Tutti simili Concepiti nel movimento dell’occhio divino In questo piccolo romanzo di vita quotidiana Tutti artisti implosi …………………………………… Lettere girovagano appese con il guinzaglio nell’orbita di stelle ..solo ricordi -da “Le radici profonde”- Ticchettio di pioggia ha acceso i fari l’auto ferma, di fronte al tram. Centra il pino e segna la sagoma dell’albero, posiziona e calibra la luce E come una bomba schiva punta. Attacca. Troppi. Troppo anziani. Troppo giovani Matite sbeccate da rifare con chirurgia plastica In ospedale. Se resisteranno. A tutto c’è una giustificazione Piove. Ancora. -Da “I silenzi del mondo”- Strategia e tattica Interrompi un ricordo semplice Non lasciare che racconti di te. La ricerca del sorriso è una filosofia Prendi la mia mano tesa. È realtà. -da ”Battiti d’atomi come ore scalze”- Silenzio stonato Gorgheggia il cielo in trasferta E il mio silenzio roco lo ascolta Onde fiacche e petali incurvati delle nuvole Gobbe le colline Vispi i fiotti d’acqua dei ruscelli Il pennello traduce ciò che il richiamo racconta Con il suo fiato creatore impercettibile Memoria lontana oscurata di suoni e volti ..Tonalità di inchiostro e luce in chiaroscuro, sulla tela restano. -da ”Battiti d’atomi come ore scalze”- Fulmini incisi nella notte del mondo Questo mio mattino riposa a gambe aperte Ho dimenticato i salvagenti per sopravvivere al tempo perso Cadono dal cielo punti interrogativi Mi chiedo.. Questa notte ho affidato al mio risveglio le scie di luce degli aerei che aprivano squarci d’arcobaleni il cielo è incinta! casta l’eternità che sbadiglia nell’abbraccio nascosto dell’infinito.. -“Gli interrogativi nascosti in uno sbadiglio”- Le ali stanche I respiri delle foglie agitano il mio rimirar esausto.. fuori. Il sordo tuo sonno smarrisce tutte le bianche pecorelle E mi lascia sola agitata e convulsa nel desiderio di te. dentro.. -da “Vuota di te, con il desiderio dentro”- Gli Occhi del tempo Notte alata riporta nel cuore almeno uno sbadiglio Ferma la mia fine nella tua pace Mentre il tempo lascialo osservare goduto i passi dei suoi misteri .. -da ““Vuota di te, con il desiderio dentro”- Gli attimi sospesi È chimera il capriccio di te, nel mio animo Che passeggia nel ventre lurido del mondo. -da ““Vuota di te, con il desiderio dentro”- Altre Armonie ..Pezzo nostalgico di mare che rientri in me come l’onde brividi di sabbia e luce riflessa da conservare rinchiusi in un vasetto per l’intera vita .. legame salmastro che ci unisce spargendoci di sé la spuma imbianca l’estate che con noi seducente rinasce e risucchia i battiti convulsi del nostro silenzio siderale .. Corpi accoppiati confini mischiati nella tempesta dell’onde gorgoglio che corre oltre l’orizzonte dei naviganti e poi s’infrange sulla riva questo sì. è amore. incapace di tornare a morire per riscattare i persi istinti che chiamano a sè Libertà -Da ”Secoli dipinti dal pennello di un autore”- Notte tempo si posa la notte a tavolino ……………… amara complice sensuale notte ladra che sbadigli, legittimi e poi fai le spallucce trascini i bisbigli e poi sveli.. guardiana rapace di mani giunte di lavanda Notte ubriaca che ossessiona Strega di incantesimi lasci l’orme tue effimere sul mare.. Il tempo decifra Il mio corpo s’abbandona .. -Da”Secoli dipinti dal pennello di un autore”- Pronuncierò il tuo nome Marinaio Distrazioni come filtri di sigarette L’orgoglio dell’amore ignorato è in guerra Vendetta dei sensi tutti Sacro rituale Il tempo è sacerdote e risponde come il testo antico Lo ripeto Consacra attimi tutti uguali Pesci alati oltre l’orbita Occhi scavano incavi e fischiano come arbitri Abbandonano il volto e s’affacciano in nome di un ramo d’ulivo profumato dolce guerra pronuncierò il tuo nome nel suo nome. -Da ”Secoli dipinti dal pennello di un autore”- Rivoli d’acqua consumano l’eco del respiro del tempo Apro gli occhi del tempo come Radice secolare E confesso lampi e scintille Dialoghi zoppicanti Al di là della diga Mastico l’assurdo Inganno il dolore gonfio la polvere ed il sudore nel cuore .. compongo sonetti striduli s’infiammano le sillabe monche collezionate insieme .. eco di un volo sconosciuto finito in un tuffo risalgono le ore e macinano il tempo vertigini ghirlande di schizzi risucchiano la sordità degli spruzzi ..sgomitano ignari su di me la spuma dell’alba insonne consuma i pensieri tutti Immagine annusata e già consunta con le mani ubriache accarezzo ciò che resta in me ricordo solo il velo della natura.. effluvio trascendente plana la rugiada vorace sull’erba mai sazia pianto di fiori cenere di luce in cambio di un sorriso mio profondo come l’abisso .. l’essenza risuona. Ci appartiene tutta. Rivoli d’acqua consumano il respiro del tempo ..Emozione addosso senz’argini -Da ”Secoli dipinti dal pennello di un autore”- IL canto delle ciglia tue su di me Culla l’onda del tuo silenzio il mio incedere a passi stretti verso .. Saluto la melodia che in me emerge con un ultimo cenno del viso I remi incatramati dei pensieri vanno sfacendosi Il cuore ammiraglio estenuato penzola dentro come un’esca Lampeggia nel vento il respiro del linguaggio perso E s’avventura sullo specchio delle nubi sognanti ………………………………. Donna dai vini forti E dalle lunghe ciglia Sull’orlo della sera greve e cupa Vergine dei monti Paladina del mio viaggio Che cavalchi querce fangose e rupi lucenti Canta a questo soldato finalmente L’odore sardo di questa tua terra -Da “Giochi di studi e lavori di lingue”- IL grande vento nella luce aperta Ulivi scrosciano Mimose e corolle fiorite Nel bianco sagrato di pietre fruscii al vento grande foglie sospese sopra l’acque spossate riposa la stradetta nei borghi ed è pianura poi dopo i ruscelli briosi e l’aria sassosa malinconico mattino che attendi ------------lungo, dietro la porta tonfo di un battito d’ala sull’erba di maggio sbocciata van discorrendo i pettirossi luci in salita crepuscolo nel mosaico di torri all’orizzonte solo una chiave arrugginita nell’animo.. -da “Mosaici in libertà”- Amore troppo grande per terminare in un muricciolo Ho una ginestra intrappolata in questo cuore inaridito Non so dov’abbia casa, forse in questo mio pensiero in fuga che respira di libeccio .. bussola riporta in terra il pudore gronda il torrente dalle rupi diritte e piatte e vaga fin qui, incastrato in questo duro scalino.. eppure era un grand’Amore .. o forse era la ripresa al grand’angolo.. -Da “Flash”- Sul mare fisso l’orizzonte degli occhi Rammento il corso del dolore Fors’è meglio fissare un traguardo più in là .. vorrei solo sorrisi sulle tue labbra incontro alle mie -da “Baci d’angelo”- Volti imbronciati l’aria si ribella ai capricci dei tuoi capelli, bambina mentre le tue mani disegnano miraggi nel mio cuore quanto mi piace il tuo volto imbronciato, te l’ho mai confidato? -Da “Ti ho detto mai, quanto lo vorrei..”- Il corso dello spazio che s’annulla il riflesso del mare giganteggia sulla luna fremiti indugiano gigli sugli altari vuoti morte tra chitarre dimenticate violini scapestrati prigione di sguardi allineati tutti uguali galera di cloni verranno senza una meta con l’ansia di mosche gravide messaggeri del nuovo tempo solo sortilegi per noi ..rivivi respiro d’artista scavato nell’anima.. dov’è Dio? qui il ghiaccio del dolore scende e cristallizza cade il vestito da un travestito è finto anch’esso la dignità dichiarata e richiesta resta solo umiliata qui. sulla nuova terra. -Da “dove son finiti gli uomini veri? Tutti cloni gli altri?”- L’amore disprezzato e ferito ..correre per afferrare almeno un sogno mentre si va come treni.. sulle vette l’aria volteggia attorno e fa girotondo chi salta più in alto? stanotte ti porterò dentro. Ingabbiato da un’Emozione. sul mare fresco che scivola via in un brivido immobile tra dune lontane e flutti che portano alle stelle e valichi che sprofondano nelle tenebre .. schioccherò le dita al rospo senza parole Per risvegliarti dal buio, Amore Mio -Da “Il canto dell’amore”- Sfiorare i pensieri dei filosofi, malandati d’amore Angeli trasformano scene ROCHE in sorrisi gentili Scuotono campanelli d’argento nel viale d’autunno vestito Le folgori chinano il capo Angeli vicini e invisibili trasformano scene ROCHE in sorrisi gentili Inchini ed applausi in fondo al viale vanno scrosciando ----------- Sono finiti i fuochi d’artificio Di battaglie giornaliere che non sanno più amare Né sanno perdere Non desiderano più son finiti i litigi fermi agli stop gli anni sopravvissuti nello smog inghiottiti tutti in un sorriso gentile. come quello degli angeli come quello dipinto sul tuo volto, bambina -da “Nascere e morire, chiudendo solo gli spifferi”- Faville Chiudi gli occhi pallidi che strillano Dolci balocchi stretti al petto paiono illusioni Il filo del gomitolo fugge e prende il vento S’innalza la cometa nel cielo Tra le siepi stormi in lontananza Tra i respiri del cielo Il vento nitrisce e bruca nell’animo mio fosco Ansima la pioggia tra gli alti cipressi Cantano le grida amare e s’appoggiano logorate e consunte all’ultima storia è sepolta l’armonia solinga raccontata dai guizzi di pensieri e di corpi cadranno gli dei dai sospiri degli uomini .. la mia ombra si siede dove soffia il maestrale e mormora il tempo cupo balza e bisbiglia il profumo disfatto amanti rimorsi che non s’acquietano mai ami tu? Amo io? Chiudi gli occhi pallidi che strillano Ora sono qui -Da “Gli attimi eterni dei corpi simili nell’anima”- Disegnami l’anima Palpita il nascere del giorno Pianura intorno Malessere di un tempo scalzo e arrugginito Schegge di cielo sotto l’arco di trionfo Noi sotto ancora ad esso Palpita il ricordo in spicchi .. Disegnami l’anima ora tramutata in uccello -Da “ Sussurri nel silenzio”- Discorsi Scintilla una nota stridula Rievoco oblio e disincanto Rapiti dall’ultimo sorriso tuo Resta nulla ora Nulla più Solo brace Si ritorna al giorno tra le sbarre Rabbrividisce Venere la stella Curva sul dorso del fiume Ancora migrante il sogno mio la perseguita Appare in ritardo col volto disfatto Tra il buio di un eucalipto e la secchezza di una rosa abbandonata Ti rifarò pura D’ indomita beltade Cattiva signorina il tuo sorriso ravviverò ..Baciami perdutamente Mentre la luce tua ruggisce avvolta dall’eco del mio risveglio.. cade la selva dagli occhi e coglie i frastuoni del giorno infante passano i compagni camminando in questo lungo viaggio fatto di rami spinosi e tenere foglie .. mi perdo nella notte dei vespri per quel bacio -da “Selvaggi spettri chiamano luce”- I fiori sparpagliati Riconosco le lettere dei segreti delle donne Conservati in sacchetti sottovuoto Esse Indagano il tempo già morto Scrutano la parola fine in ogni suo aspetto Girano l’ultima pagina zitta del libro chiamato vita E mascherano gli occhi Indossano guanti svogliati Per non lasciar macchie né traccie Annebbiate tossiscono vuoti E solitudine senza etica né morale resta Le risposte scrivono da sole Fedeli spose dell’ultima volta E crollano canzoni marce di guerre perse Le matite segnano promesse e poi le cancellano Dentro girano fazzoletti crocifissi e bandierine Vescovi sindaci e soldati Signore vestite solo di traduzioni .. Dov’è finita la semplicità..? -da ”Giochi di pelle con i corpi che tossiscono vuoti senza fine”- La soffitta delle allusioni stipate Brilla il vino in testa Ed il buio del freddo nel nostro corpo vuoti infiniti raddoppiare.. Bussare alla porta delle risposte .. Invano .. Gelo feroce nelle ossa Nemmeno l’amore esiste C’è un confine tra rinuncia e desiderio forse La strada con la voce grossa minaccia e ci divora Inghiotte questo silenzio Pagine tutte strappate a distanza Restano solo contorni a questa vita Il destino ha abbassato gli occhi .. Accompagno uno sguardo usato fino al cuore Si è messo il vestito da festa per il ballo Ha sbagliato ancora Passioni e rimorsi riempiti Stretti nella pelle Vertigini racchiudono il corpo Lapide al dolore Le lingue del buio orgoglioso Scorrono nella coscienza Spezzate dal rumore della sveglia insonne .. È già giorno Le montagne indirizzano gli sguardi dello spirito verso il risveglio dei sensi “Chiama l’azzurro del cielo” E ogni parola dell’eco ripete: .. “Al pensiero vola libertà rapita” scorre il treno dei baci dell’anima ritrovata sui binari inconsistenti dell’unità .. -da “Anime e sbadigli”- Spicchi di luna nuova Brilla l’eco del riflesso del silenzio tuo Luna Cerco il cielo tuonante in un brivido tuo sul mare Poi me ne andrò immemore Con un pezzo del tuo abisso nel cuore I graffi tuoi sulla mia pelle incalzano Parlami con sospiri ancora ancora .. Il coma di questa pace mi frastuona Il pianto del dolore non ha più voce Resta spezzato da questa notte Dal tuo incantesimo che recita il rosario Brilla luna nell’eterno contrasto del mondo da “Sentirsi stretti nei sensi” Scavare nel profondo del cielo per trovare il vuoto della luce Baciami gloria A piccoli gesti Mentre luce torna al tramonto Cadendo sotto i passi miei Mentire a brevi istanti al cuor domandando “Per ingannar la sorte ancora come far sì che la luce passeggi a nuovo sui colori impazziti del mondo?” ogni pietra dice: anche la foglia sfiorata da un raggio s’innamora di queste sventurate membra .. Angoli del cuore torturati mentre l’ore schioccano sulla fronte ed il mattino fugge desolato tra le vette sovrane scalpita la rotta fuggente che amore sovrasta e confonde l’essenza sua nei versi .. Poeta cogli le parole tutte! -da “Essenze e versi”- Voli di gabbiani nell’orlo dell’orizzonte Voli di gabbiani nell’orlo dell’orizzonte Brezza del domani che scivola inconsistente fermarsi Osservare le ombre delle nubi alla lente d’ingrandimento E vederle intarsiate di campanili e pianure sentire il volo che conduce alle rondini avvertire che c’inghiotte tutti Andiamo via da questo cielo Voltiamo pagina a questo libro Rinunciamo alle stelle Dal fiume trascinati via i fiotti e sfogliata la luce Pronuncio l’ore vecchie morte come un incantesimo Resuscitano a capitomboli istanti in me Pensiero rotondo Bevuto in uno sguardo Eden ancorato al vento che passa.. Selvaggio amore che vai e che torni -da “Incantesimi dell’amore che si perde all’orizzonte”- La chiave della serratura Ruotano come battiti I pallidi sogni Di ninfe e boschi silenti d’amore Racchiusi nell’eco di qualche conchiglia persa dal mare Dal fiorire dell’onde Siamo numeri incantatori Che si susseguono sulla scia dell’eternità E moltiplicano sempre l’amore e la guerra Abbracciami ancora Togliti il cappello amore Affinchè capisca l’origine del mio sentire! Oscuro l’animo scandisce i battiti del cuore E le lacrime e la luce scorrono nelle sue vene Infinitamente forte Infinitamente immenso Togliti ora il cappello affinché veda il tuo volto amore ancora Dorme lieve il mio pianto nell’attesa Poi Toccami la fronte Affichè non dimentichi Più La mia corazza palpita come una fiammella I vizi tutti accorrono in me Germogli come ghirlande al mio bianco vestire Mentre l’arpa chiama Dei Toccami la fronte Affichè non dimentichi Amore Il volto s’appanna sullo specchio della vita Tengo chiuso il mio cuore da cui nacque Amore E ne chiedo ancora il nome Sussurro: “Quale è il tuo nome?..” -Da “Facciamo conoscenza”- Attimi dalle stelle in controluce al mattino Abbraccio dell’armonia il silenzio Del limite il pensiero Come se i miei sensi avvolgessero l’universo intero E fecondassero ogni umana creatura I raggi soavi m’innamorano.. Nascosta come un ladro Tra le freccie di eros.. Meraviglia celeste ammaliare di fascino tutto Il desiderio mosso da un bacio semplice sospirato nell’incanto del mattino Da “Attimi Fino alle stelle..” Averti luce, possederti per un momento Cammina la tua lingua gentile dentro di me È un attimo infinito Durerà per sempre questa luce È arrivata fino al cielo impressa nel firmamento di stelle -da “Averti luce, possederti anche solo per un attimo”- Il giardino delle piccole costellazioni come opera d’arte Antichi maestri di tecniche e colori Spolverati da un panno umido di luce Pittori di cornici dipinte dal cielo Con pennelli ad olio invecchiati Nostalgici giorni portano a spasso i ricordi Il monumento dimenticato dalla scultore Trasforma la storia in continuazione ..come l’integra fonte d’acqua Avvolta da impronte consumate Di chi per sete o arte ha scommesso la sua sorte nelle gocce sue ammassate Con monete o schizzi Per consumare parte del suo silenzioso specchio.. Regole indisciplinate scivolano complici Ancora sul disegno d’artista Nel suo rimembrar “nessun dorma” e guazzar ancora nell’incanto Del culmine d’onda.. sentieri di nuvole riflessi in turbolenza Con la lenza riuscirà mai a catturarle? I confini del cielo incombono a forza.. -Da “Matasse e specchi”- La dissolvenza del cielo La lampada del genio antico aleggia ancora Quant’anima nella mente E nel mosaico d’emozioni ancora in ebbrezza? Beltà trascorsa non invecchia Incubo di un arcobaleno catturato nell’iride dischiuso Di uno sguardo finito Bagliore perlato del tramonto dissolversi nel cielo come una gomma che cancella piano I riflessi dell’universo a oggetti senza più rumore.. solo anima resta e anima richiama a sé equilibrio perfetto in questo tempo inedito cresce un pensiero come l’edera attesa di un albergo per riporre il proprio cuore .. -Da “Ripostiglio cercasi per le proprie emozioni”- L’altro tempo catturato in un verso Il tempo partorisce sguardi e tentazioni Pulsano le donne incinte E scendono lacrime barcollanti di mezzogiorno Fari rovesciati su una vecchia quercia Quanti avi quanti soldi quanti versi …sprecati.. I sogni camminano a passi lenti E poi Esplodono Profumo di una lontana melodia L’arpa bacia il mio risveglio.. Le barche dipingono l’alba E riscopro l’amore -da “Polipi in manette”- I resti dell’oblio antico spezzato come fosse l’ultima cena Oblio accolto nel ventre del giorno Al passo di un passante curvo nell’estate spoglia Zampilla la fontana di gocce senza meta tra alberi e giochi affrettati di luci ombre in corsa bianchi cavalli verso il vento gira la giostra dei bimbi siamo tutti straccivendoli e spaventapasseri sacrestani e monaci sotto le coperte del nostro io nascosti a noi stessi in cerca di gloria straniera .. abbiamo perso le impronte dorate mangiate dai bruchi del tempo camminiamo su fredde lastre che hanno perso l’eco lirico della loro natia libertà rimasti a sbirciare dai tetti le tegole dei pentagrammi come fosse musica come fosse lirica .. resta solo oblio accolto come se nulla fosse più -Da “I resti dell’oblio antico spezzato come fosse l’ultima cena”- Voci di corridoio e sensazioni a tavolino Raccolgo la penombra delle tue spalle E tutte le illusioni dallo scrigno del tuo cuore Cade la tua voce profonda fino alle viscere della terra E avverto che penetra in me come sassi di mare Vibra l’anima mia nel retino E fuma densa come la pipa d’uno scrittore Sarà forse amore? Aeroplani di carta I respiri del legno sfuggono impercettibili dalla foresta dei miei sbadigli Singhiozzano i miei sogni E incidono giardini di pentagrammi Le rughe della fuliggine dimenticano i ricordi come alianti silenti Il paesaggio annebbiato par straniero E con esso anch’io Mentre incido il testamento sulla corteccia del tempo Che s’oscura, come farfalla notturna -da “ Scommesse di paglia bruciata”- Dare forma allo stucco Scriverò mentre L’ali mie arrugginite come lucciole infiammano e Sgocciola la bufera nell’arcobaleno .. Scriverò quel che penso Siamo Giostre di pagliacci dalle note forzate Mille volti E compromessi Malinconica voce incarnarsi in parole trafiggere l’intimo risuonando nella pelle breve viaggio ancora con la cravatta sfatta e le valigie sfiancate spolvero i tarli del tempo di anni mormora il portone: nessuno l’apre la voce mia desidera parole alla memoria strappate sfiorisce l’alba nel sigillo del libro ancora chiuso Una vita per sbaglio Inutile mondo e modo di dirsi vivi in questo paesaggio moderno passaggi fatti di insulti mascherati e finti stimoli compromessi ed abiti da sera rapine e borse alla moda taglie 40 indossate da 46 vite per sbaglio suicidi sul serio amori folli e morti d’amore quanto vale esser al passo col tempo oggi? Meglio accarezzare l’infinito compiersi del risveglio dell’aurora .. -Da” Siamo tutti demoni moderni”- Il risveglio dell’aurora frecce solitarie contro le bandiere delle nazioni i satelliti trasvolano da un paese all’altro muovono frontiere sulla scia del tempo quando ti fermerai attimo? Per quanto? Porgimi la maniglia invisibile .. -Da “ Emozioni e ricordi”- Sensazione impazzita Nebbia straniera diffondersi al vento S’inchinano parole all’eco del mio grido: eternità volgi a me il tuo guardare.. un attimo solo per provare l’infinito .. brilla l’acqua e ogni foglia che cade sussurra alla terra ..“dove sono?” -Da “ Emozioni e ricordi”- Parole scrostate dall’acque e dalle stelle stretta la vita si perde in piaghe e impronte mistero e noia la linea all’orizzonte muta il confine lontananza leggera perdersi nelle mani mie corpi che s’assomigliano negli sguardi avvinghiati per una attimo e poi più mentre il cuore è sfogliato da altri letto da altri nascosto a noi stessi stretta la vita rimbalzare all’eccesso svolte contrarie e silenzi nudi nessun parli trafiggi il mio destino a nuovo sofferenza trascorri le mie pene passate ritorno penetra in me sapore di sangue commosso che a vita nuova mi condusse .. veglia di luna nella solitudine della superficie lenta del mare annulla il pensare scivola nell’immortalità dei sensi la notte mia ora. La lingua parla e le vocali fanno l’eco La notte suona Vivaldi Corpo adorno che trema di vita Vieni a me desiderio d’amare -Da “ Emozioni e ricordi”- Divenire. Nel tempo di fare 4 sbadigli Questi matti moscerini rimbalzano come pensieri Volano via le storie tutte Come acqua piovana sulle strade Guarda i piedi affogati dalle pozze Pioggia e lacrime Respira anima Come alla fine di un lungo viaggio Felicità di una meta qualunque Purchè sia tale Allevano coccole come caldi uragani Tra ortiche le tempie mie E le ossa seppellite In un rifugio qualunque .. Sia un uomo sia una cosa o un pensiero Sono vivo Come astri rifioriscono i fiori battuti a terra dall’inverno Tra farfalle sbriciolate come biscotti nell’etere Realtà soffiate da fatine qualunque Sipario d’attimi Intrecciati come tele d’autore Questi matti moscerini tra le note di un ballo immaginario ..cadono attorno.. perché non li capisco? Non ne odo nemmeno la loro musica ..confondo forse la vita mia con la loro? .. Trofeo di lacrime mortali .. Esisto senza vocazione Le risposte tradotte non portano che sillabe nella voce del vento immobile e un po’ stonato il muro della noia passeggia.. .. Incanto sceso dal viso per dire ancora: “Tutto è per te” E poi tace ..Pace -da “E’ tempo di fare 4 sbadigli”- Conto alla rovescia Giro a vuoto la testa Nella promessa di un giorno .. Rivendico la rabbia ignara Nel boato di fumo che avanza Ho sospeso gli occhi dalla vista Sono uscite fuori le vittime Attimo d’aria Corteggio la fortuna nella notte chiaroscura Piovono delitti Danzano sussulti Attimi in controluce S’annuvola il riposo calibrato Profezia Riabbraccerò le stelle Crescerò nella carne e vi riabbraccerò Cuscino stretto da ambo i lati .. Asciuga ora gli occhi via Distruggi il dolore Danzatrice la memoria effonde fascino pagano Come un libro aperto Aurora nelle pupille E giù nell’intimo dell’essere uomo Illusione rende suo quest’Attimo eterno -Da “Anime e sbadigli”- In ginocchio, ai piedi della foresta dei salici un inchino piangente davanti al salice opaco che sfiora muro e giardino ricongiungerà un nuovo abbraccio tra cielo e terra tra una lacrima di pioggia ed un abbaglio di luce in ginocchio anime svestite in ginocchio anime tutte contemplate i miracoli che ancora la natura offre .. L’usignolo con il suo fischio a trombetta D’armonia ricopre l’aere Ed il fico appiccica promesse sulla corteccia dell’amore Inchinatevi anime tutte È tempo di baci -Da “Anime e sbadigli”- Come Sacchi di cera morta Le fiammelle ardono sull’abside funereo Nessun canto intonato stasera È morte e devastazione Mentre passa la notte con il suo sordo rimbombo Le nuvole si tremano addosso mentre anime si scontrano per caso Tra echi ed acuti Di ambulanze e grida il palcoscenico si veste O si sveste direi Mentre il passo si fa forte Tra la folla d’ignoti che calcano le vie ..medito.. M’avvicino alla madre di tutti i sogni: l’immortalità Ma a che serve? Davanti a tutto questo… Da “piccole meditazioni in un misero giardino di gelsomini” La nuova vita La nuova vita Mi ha colto in uno sbadiglio Ho dimenticato il cane fuori dalla porta Devo correre indietro a prenderlo Ma come si fa La finestra è rimasta aperta e piove nel cuore Quanti matti accecano le strade di questo giorno senza sole.. Menomale che gli ombrelli costano poco.. Ci sono ancora i poveretti che li vendono sulle strade, in mezzo ai vicoli, nella sorte di una roulette qualsiasi La nuova vita riflette la vecchia È solo più opaca, fa meno male Tutto è già vissuto Forse hai scambiato le carte con le mie, Hai tu il fante di picche? Da„Tutto come se fosse già passato“ Le istantanee che danno il senso alla vita È durata il tempo di un bacio La nostra corsa verso l’amore.. Ma quel bacio è perdurato Resta ora impresso nel cuore. da „Le istantanee che danno il senso alla vita" Ed è Amore, il suo nome, giogo imbattibile La cattedrale dalla cupola blu Nella rete stradale traccia schizzi sul taccuino di viaggio Per un momento il paesaggio ribattezzato a via lastricata Noi alpinisti tra gabbiani grigi passeggeri di mondo Gerani e begonie intrecciati nel cielo Profilo di odori di erbe e vicoli Inchini del mare spettacolo e simbiosi Turisti di bassa quota ora noi Ripercorrere Bagliori d’aurora Litorali indomiti Trattenerne una goccia fra le mani nel tempo dell’amore Capelli sbiancati dal cammino di un bacio Emozioni dischiuse e svelate Inchinate e rideste La cattedrale dalla cupola blu Abbraccio vaporoso tra le scogliere chiassose Liquido divenuto il sole e raccolto a nuovo nelle conche delle mani terse.. Leghiamo il momento in gomitoli di lana Che riscalderanno le nostre sere fredde Dolce l’aspetto dell’anima mia Mentre trascorre con il desio La devozione del corpo nostro unito allo specchio Girasole non vedo l’ombra tua Nel profumo del vento ma ne ascolto forte il fraseggio.. Danza di vibrazioni Pietre gemelle incastonate in uno sguardo Luna e coscienza combattere nel mio sonno Crolla come un tonfo la corsa all’amore Nell’assaggio del paesaggio di lancette Che ogni giorno fa passare le nuvole sopra.. E come petali secchi di profumo Siamo esausti di questo tutto Soltanto stelle a terra Schiave di elogi ed inganni Visi da copertina Pieni di rughe nel cuore.. Un prete dice “la pelle ruota il collo O forse siamo noi rattrappiti o forse volontà di guardar indietro.. L’orizzonte immerge i ricordi vecchi in una patina luminescente Estasi confusa ovunque tu ti muova È arrivata nell’aria L’immortalità Sfingi purosangue Nelle note di un fiume che riporta passi antichi Torrenti esausti e sfiniti Dai pigmenti delle stelle Stessa rotta a rubare le ore Abbandonate da altri .. Intrappolata da questa camicia troppo stretta Profanatrice di silenzi incombenti Reclamo il galoppo della vita Cammino cammino Forse un incontro mi rapirà da te.. È Amore il suo nome Schiavi dell’imperfezione noi Scopri il mio amore ingannato mentre Trionfa il miracolo di un nuovo giorno Tra gli spigoli dei monti all’orizzonte Mentre parlo seriamente Scivolano parole e gesti spogli Nascondo il senso Di questo inverno In uno sbadiglio nello spazio di un atto Atto primo Se avessi riconosciuto il giorno sbagliato Avrei permesso una lacrima in più Atto secondo Verità torna indietro perchè ciò che è perso sopravvive ancora finale Ho diritto all’amore -Anch’io- Da „poesie di alessandra p.“ Sarà notte un giorno finalmente, e nel nero ci nasconderemo tutti dagli sguardi della solitudine Quanto tempo e ancora Piccola danza avvelenata Di un fiore tra gli urli della tempesta Tintinna la musica Fra tubi di voci in lontananza santi inchinati sotto la pioggia di mille stelle alle spalle Allungo il broncio Affacciata alla finestra Della solitudine Avvolta ancora nelle coperte del passato Quanto tempo e ancora.. da „Sarà notte un giorno finalmente, e nel nero ci nasconderemo tutti dagli sguardi della solitudine“ Libero amore in libera mente. In nome degli sbadigli delle stelle: il destino sembra essersi dimenticato di noi Amore perso sofferto ferito. Stracciato fumato. Deluso.illuso. vendicato. Vincitore. Ho creduto e credo Senza dubbi più Perdo il tempo che ti vuole bene E Ti aspetto Nella vita e nell’amore Libertà. Il tuo nome. Ed Il mio compromesso. Da „In nome degli sbadigli delle stelle: il destino sembra essersi dimenticato di noi“ L’inverno ha preso piede nel silenzio scalzo del tuo partire Vorrei Parlarti Negli occhi dentro l’anima ––––––––––––– Raccogliere l’eco di conghiglie rinchiuse in un barattolo –––- ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––-–- Solo silenzi che si scambiano la mano E non riconoscono Il nome che ci ha uniti AMORE da „L’inverno ha preso piede nel silenzio scalzo del tuo partire“ Il cilindro del mago è svuotato Arrotolo le bucce del thè. Disperdono l’acre aroma etereo.. Vorrei fumarlo il mio credo E divenire un fachiro bendato Come la dea della sorte Che punta le carte dei giocatori alla roulette Piovono i dadi su di me Scommetto L’attesa Svesto il tempo. Cos’altro è la vita se non la scoperta dell’effimertà? da „Le magie dei giocolieri di scope“ Lo tengo nelle mani Credo di aver trovato il senso a questa mia vita. Tu non sai ancora Il tuo tempo procede nella Parigi di turno I botti rimbalzano dalle pistole a salve Omicidi attentati Resto spenta davanti alla tv Penso a te A quanto sentirai uscire dalla mia voce Ricordo quando piangevi e pregavi Dio per me e per il nostro calice E pensavo che mai ti avrebbe ascoltato Lui nemmeno io le tue lacrime si trascinavano al mare da sole, come sporche ancore Ed ora eccomi qui Con tutti i cocci fra le mani Ed il desiderio di dirti Ritorna Ancora. Da “amare sensazioni che trasformano rospi in principi” Cerchi Ovaleggia lo sguardo perso Di chi annaspa Affogato dall’estremo avere La pochezza divampa come un fiato pesante Alitosi d’agosto -da „piccole meditazioni in un giardino di gelsomini“- Ho bisogno di vivere ancora tra le sfaccettature di questa vita A passi di tango cadono i petali morti Del fiore reciso Che è vita Giovani muoiono per le strade Madri gridano, con la voce, ferite impossibili Inghiottono sangue E cumuli di sangue ancora sono Ancore Diventano sbadigli Funesti Normalità diventa tutto Sensazione raccolta a mazzolino Scomparsa da Da un tg qualunque E poi Una primavera pescata da un risveglio Della vita di qualcuno Una soap Che per sbaglio ha incrociato Il mio destino .. Minuti come atomi, inscindibili come noi. Da “Evaporare come l’umidità, sbadigliare come i neonati…e solo silenzi sono…” Esiste il giusto amore? Esiste il giusto amore? Per me amore amore ingiusto che sgrida e vieta calunnia e martirizza lo amo il mio amore perchè è vero supera tutto nonostante il niente che è DA „PICCOLE MEDITAZIONI IN UN misero GIARDINO DI GELSOMINI“ Messaggio e Metamorfosi Ti confesso Non ho dimenticato Sbadigli e scommesse Non ho perso i ricordi delle notti rannicchiati sotto il cielo di Venere non rinnego i litigi e le brutture uniti e divisi noi forse per sempre io Piango Perché sei tornato in me nell’attimo di un bip Inviato per sbaglio E credo ora più forte Più forte dello scoppio di una nova Più forte di un atroce nubifragio Più forte ancora in questo gelido vento dantesco Che scosta i capelli dalle orecchie non ti lascerò più fuggire sei nei miei sensi sempre di nuovo Senza vederti Trasalirò Senza toccarti Sarai per me È il mio testamento. A te. dal nome semplice.. Da “Le parole di un cuore solo e i battiti delle sue metamorfosi” Dove Con chi? Per me? E non con me? Non ho un senso senza te. Lo ammetto Quanto costa Il desiderio inaccettabile di averti ma la tua vita sembra uguale stesso ritmo stesse parole e forse sensazioni Deserto sulla pelle negli occhi nell’anima sulle spalle Nemmeno un’ombra Non voglio qualcuno Solo uno Il ricordo Che sei tu Solo per me ti regalo l’amore il mio -Da “Un’anima bruciata per quell’uomo”- Lettera di un amore impossibile fatto di tanto male e tanto bene Come hai potuto Bruciare di nuovo il mio cuore Rientrando in me Canzone d’amore? Ti ho allontanato per salvare la mia pace Ora quell’errore mi trascina al ricordo Spazzo le foglie, e ritorni. Tu. Con il mio malessere che m’accompagna per averti Detto „chiamami ancora“ e aver riposto insieme tutte le speranze. Ritrovo l’immortale Amore Lo spolvero E penso „sempre mi unirà a te“ Ho spolverato la mia morte. Dinuovo. „Lettera di una storia immortale ad un uomo“ Il cimitero delle sagome bianche Urla il sagrato della chiesa al passaggio di bianche salme Altro che chicci di riso nano dal cielo „Tutti in paradiso“ gridano i preti soffiandosi il naso ..chissà se l’auto nera dei demoni avrà già raccolto qualcun‘altro per le strade Mentre si legge il giornale Cimitero in vita Cimitero in morte .. la bibbia fa scivolare tra le sue sacre pagine i grandi risvegli dei piccoli L’abbraccio di una mano, come la carezza del sole su scorci di cielo di mare di monti.. Da „Tentazioni e brividi sulla pelle“ Il senso di una sola piccola preghiera la pace riposa nello spirito di Dio nel mio io nulla resta passano carezze e menzogne come parte di un nulla raccontato per sbaglio come voce di un muto colta in uno sguardo come luce fioca di una persiana rotta che diviene tutto impresso nell’anima immortale come il regno dei cieli che vive nei secoli del mondo comune vissuto per caso ..quale senso a questi giorni? Forse una preghiera e un pensiero .. A sollievo di chi voce non ha più da “Le grida di luce con i santi a corolla” Cerco spicchi di felicità in uno spigolo di cemento. Il tuo cuore. dove mi sono impigliata. Cerco anche uno schiaffo. Che mi riporti alla realtà. “meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini” Quando 2 ombre si incrociano. illuminate dall’aria, in una nuvola d’estate Scorci mattutini ad albe boreali Vibrano passi di libri epocali Stelle sfogliano svogliate Incisioni distese sul mare Scorre il tempo « nous avons vecu dans le souvenir de l'èternitè que nous a embrassè » L'infinito rivive nel doppio sguardo che Dio unì E passato e presente e futuro Ombra di due passi che incrociano il destino. Negli anelli. Nell’anima. Per la vita. chaque jour que le soleil se reveille.. il loro sguardo si apre all’eternità E ogni voce Cela il mistero del loro primo Abbraccio ..quando due ombre si incrociano nell’UNO, Illuminate dall’aria, in una nuvola d’estate da "Attimi immortali che uniscono" Alberi raccontano i passi sudati Di chi si nasconde d’estate nell’amore E cielo e terra verde vede E Scintillano di luce riflessa i raggi Mentre come passeri i pensieri fluttuano Alberi raccontano di chi come me E Come te Ha invecchiato il suo tempo Nell’ombra di un solo amore Sigillo imprime Alberi nella corteccia sgretolata Raccontano di chi È invecchiato come noi. -Da „Passi che raccontano“- Nell’aroma dei fiori Cerco uno sbadiglio Da quanto mi hanno abbandonato? I cani urlano per le strade E gli animi sgomenti non danno pace Il cimitero ha perso il suo alito pesante E ci troviamo coni tacchi di prada sgonfi Che hanno perso il loro incedere dorato. Cerco uno sbadiglio Potrà forse regalarmelo questo mio Dio per il mio compleanno?.. -Da „Cercami nell’aroma dei fiori“- Prese il pane e lo spezzò Nelle sue sante e venerabilissime mani Prese il pane Spezzò la morte Rigenerò la vita Diede pace al tempo E nel silenzio delle mani giunte Fede e spirito Parlarono ai posteri Ascolta la voce Che brividi porta Tregua all’esausto dolore Che spira da ogni monte da ogni fiume Dove spiriti attanagliati attendono Malessere e risorgono all’oscuro inganno Da ogni quale Che per caso Incorre sulla loro via .. A qualcosa servirà il pane ancora nelle mani.. Da“Sacrifici sacrilegi” Ed E’ desiderio Impotenza Vanità Rassegnazione Un attimo compiersi Fra le pieghe del dulce far nulla Tutto ed il suo inverso È verità Eppure Anch’essa celata dall’aspetto Fermarsi Al bivio di una strada Alla fine di una vita all’inizio di un amore fermarsi pensare bruciare le carte malandate della sorte cospargendole di acqua e goccioline e poi cenere e sbadigli potere ed è desiderio .. il fine di un essere chiamato UOMO sta nell’eco del suo risveglio da“Gli echi della vita che svegliano ed addormentano” Meditazioni Nella luce rifugio ogni parola Protesa dall’animo trepido Ogni voce professa ora la mia fede Il corpo svezzato trema e vibra sfugge Aleggia Al cielo E Si apre Nell’innocenza del candore È Rivincita Ancora. -da “angeli con le gambe monche”- Sono solo corpi Poggiatesta analfabeti Accompagnano i passanti delle strisce d’attraversamento Sorpassano I pensieri In seconda fila Mentre cavalcano gonfie le nubi d’autore E scorrono sopra questo mondo fatto di tanti soli corpi Attendi anche tu anima in fuga Vagabonda come l’aria In attesa di un Dio che ti adotti … Da “Anime e spazzolini” Crisi nei crisantemi di ghiaccio Di un lungo viaggio aperto che morte porta e svela rubiconda Cela speranza la musica di un volto lontano E incastra i frammenti di cristallo e stelle brillanti Nella bottiglia che il mare ha riportato Com’è lo sguardo del tempo? Che colore ha il viso delle stagioni? Che armonia cela lo specchio del mare? Quando la notte sorge con il suo nero manto Nasconde la pace anoressica rannicchiata nelle coperte quanto freddo il mio corpo dovrà combattere ancora? da „ Anime a specchio“ ..come un bacio tenue che diviene profezia e verità Evapora dall’anima lo spirito d‘amore come onda profusa di luce casta bianca emana voce d’eburnea vanità il letto pellegrino invecchia i suoi giorni pugni esplosi d’impotenza dormono ora nelle anime morte gioco di sguardi vergognosi dietro ai vetri complotto di una fontana che schizza troppo sottoterra una menzogna il sipario diviene una valanga bandiera di bombe parassite strafogate di alcool e la carezza della morte.. come un bacio tenue che diviene profezia e verità Da “ ..come un bacio tenue che diviene profezia e verità“ Soffioni all‘ingiù Clown intrepidi scalpitano nel mio animo di bollicine di champagne e muffe attorcigliate.. Volo verso l’isola di Bound mentre il vento gira al contrario pieno di occhi capovolti Scivolo dall’amo del pescatore nella rete del destino scalzo.. Il cielo alchimista svuota la pozione e riprende a sobbollire Atterro nell’isola di Bound mentre eclettici fiori gironzolano sul capo e soffio per spingere ancora la mia vela „oltre“.. Da „Cornici di Efeso“ L’ombra volge al confine del buio Cinge il sole con il suo arco stellato L’ombra mia a corolla Strappo un fazzoletto per strizzare la luce della natura e berne il succo imprimerlo in questo mio corpo Ora che l’ombra volge al confine del buio Tutto tace Tutto ode E il fiato mio appassisce Morrò. Appesantita Nel limite dell’inaudito Nel baratro dell’incoerenza Nel sogno di una notte di mezzo Persa in un ulcera Mentre tutto continua E fa come se non ci fossi mai stata né io né l’ombra mia Da ”Le ombre che muoiono” La forma delle cose è aggrappata al tempo che le ha plasmate. Gli aironi rosa appartengono alla natura ed al paesaggio, il mio sorriso alla tua voce e al tuo corpo. Che mi sbattono nell’infinito.. Da ”Attimi gozzovigliare..” Appassisco come un vaso di rose monche dentro un altro vaso, basterebbe certo un po’ di acqua.. Da ”Attimi gozzovigliare..” Il tramonto al guinzaglio Cerco spicchi di cielo Rannicchiata in un angolo Di me resta fiato E confusione Solo essenza Mentre si compie fuori L’ira dei demoni Tra rosso rubino e giallo nettare Intreccio i fili Come leggenda insegna Gambero all’indietro Girano le ore Nell’illusione del tempo Cerco Il guinzaglio del tramonto Da “I guinzagli persi delle cose” Cadono dal cielo chicchi di pecorelle I chicchi cadono dalle pecorelle del cielo Sembra pioggia di chiodi Solo grandine all’aria Volti deformati attendere che i fachiri Si alzino Per cambiare posto Mentre cornacchie stridulano Quante vetrine accavallano le occhiate Siamo esseri storpi In cerca di perfezione Solo grandine all’aria Contro di noi e gli altri Il rosso del tramonto vibra nell’anima Da „I destini intrecciati“ Beltade del mese di maggio Assopita la natura stretta sta in questo mio sguardo Ribollisce come uno stracotto secco Piccioni cadono dal cielo Animelle nella foresta degli specchi Tutto come non è sembra Un rigurgito di fiori e liane ..Beltade di maggio Dicono passeggeri del treno .. Scorrere tra pensieri L’orco e l’angelo Come pioggia di stelle e spilli Spelo la mia pelle illuminata E che ne è .. Gomitolo di specchi Tutto rimbalza nulla resta Assopita la natura stretta sta nel loro sguardo Da „Quanto resta del bello“ Nessuno saprà del nostro incontro d’addio Le stelle attraccano Nell’occhio mio plagiato Che d’umido riversa umore Quante rotaie Fino.. L’ombra del mio pensiero Attanagliata al largo dell’ultimo ombrellone Stretto nella fila Mentre la notte diparte ..nessuno saprà Le canzoni fanno grandi sogni Sbucciano un’arancio con i polpastrelli Gridano i cani sulla strada Orecchini a forma di stella appesi ai lobi esausti Fischiettano un motivo fuggente Intingo sensazioni di Un giorno qualunque Negli scarti di una tazzina di caffè.. Il mio occhio stanco è una bussola al silicone E si dirige al sonno del corpo.. Restano ad osservare i sogni Dall’alto.. gli uomini cavalletta della gran Milano Vagabonda come la mia canzone Se ne va l’aria, sbiancando il cielo.. Da „E poi le nuvole dinuovo“ Oggi le emozioni sono come cartacce che si accumulano nel cestino della vita. Con il vento volano e portano il pensiero via dal mondo, se le accartocci e le comprimi ricadono a terra lasciando lividi. Sono stati d’animo altalenanti che frenano lo scorrere degli attimi, scandiscono le scene del vivere, rivivono nella malinconia.. e bruciano fino a svanire.. nei ricordi.. scarti nel cestino dei rifiuti. Avrei voluto Che le nostre strade confluissero in una sola Congiungessero il nostro sguardo lontano E consacrassero al mondo il nostro stare vicino Avrei voluto solo Stare bene Con te nel mio sempre presente Nell’ombra del mio passo Un’orma È la vita che porta risposte .. Da “Le cose che si sbagliano e sbadigliano” Si rifugge sempre da ciò che spaventa e inevitabilmente questo ci sommerge e ci contagia. Dovremmo forse preoccuparci di risolvere prima le nostre paure e far sì che queste ci rendano immortali. La forza è una condizione della debolezza. Il vero amore è il superamento di tutti i limiti e delle verità del mondo, è lo scoprirsi nudi ma felici. Da ”I brevi passaggi” NONNINA le cose si spengono Vorrei VEDERTI E CANCELLARE IL TUO ACCENNO DI VOCE CHE RUBA battiTI AL mio cuore triste Stringere forte ciò che di te è rimasto E mi dici capisco .solo. „Ci A o A L E“ E mi getti addosso PAROLE arruffate senza senso apparente e l’eco mi ricorda chi eri mi riporta a quando la voce Aveva corpo e mente Aspetto movimento e rotondità Calore e gioia Ora la morte ti tace accanto .. E non posso sorridere Solo attendere alla sua ombra Che la tua scompaia Rivivendo candida a nuovo in me Nonnina chi sei ora? Da „Quando le cose si spengono“ Le ombre del mio paese Le ombre dell’Italia Parlano Evocano mari e colline Leggende remote rideste E l’umido conosce il suo tempo Il mite il suo compimento Il limone fiorisce a nuovo L’arancio luccica tondo E il mio volto si nasconde Tra gli archi degli arcobaleni il lucchetto di questa visione apre all’infinito.. ed è Italia terra mia Da “Sapori di terra nostra” Salviamone uno Hanno messo il silenziatore Nel meccanismo d’acciaio che stringe la gola Hanno rubato il suono alla chitarra di elvis E la musica è scappata Restano solo note vagabonde che ululano L’eco perso.. Anime impazzite senza più dettagli Da “L’uomo moderno in crisi“ Cosa sono le emozioni se non la manifestazione in concreto di uno stato d’animo astratto? Sono contenitori dell’eternità che si manifesta. Evidenze dello squilibrio naturale continuo a cui tende l’uomo. Da ”I Brevi passaggi” I tempi moderni dell’amore Le persiane del cuore Schiudono le uova del piacere L’amore rimbomba nei conati di vomito Ci si accoppia mentre feti rimbalzano Nelle creme da viso La rivoluzione di un bacio diviene rifiuto all’abbraccio vestito di sentimento Dimmi cosa vuoi e il mondo lo produce Chi parla la stessa lingua ormai è nascosto Come imbrigliare la storia? Imbrogliamo noi stessi.. Da “Cono gelato di Attimi e secoli” Non piangere eugenino Ho raccolto il silenzio dei tuoi passi e meditato La follia della gente ai tuoi occhi è muto dolore Persone che girano gridano soffrono mentono Non trovano il senso alle cose Non si fermano né ascoltano Non piangere eugenino Le tue lacrime moriranno nel loro egoismo Lasceranno solo il segno Nel mio umido cuore di stralci di parole Arrugginite E sensazioni regalate Non piangere Nel fazzoletto resteranno solo lacrime Da “Il pianto degli angeli” Scrivere sulla scia di chi già è passato I quadretti della vita partono e volano sulla tela del tempo Li rincorro con spirito bambino inciampo guardiamo dal finestrino del treno come tutto scorre e cambia forma come figurine spezzate uniamo i nostri confini a quelli incerti fuori per ricomporre il puzzle dell’esistenza.. ho visto un uomo che moriva per il suo egoismo ed ho fumato per lui un’alberello di emozioni ho visto un uomo che viveva la libertà dell’amore e ho raccolto le spine ed i cocci sulla strada ho visto un uomo che pregava mi sono inginocchiata ed ho chiesto perdono. Forza Mi alzo lascio che il mio cuore si trascini fino al cielo Ed è Aldilà Da „Quando le mani si uniscono ed è preghiera“ Il pianto I passi umidi che l’estate trascina sono scivoli per il mio cuore ingombro che cade e si rialza, sbuffa, sorprendendo che c’è già chi più in là ha perso la forza di sollevarsi e nudo aspetta la mano dell’immortalità Da “I gironi danteschi sulle nuvole” Sempre qui trascorrerò le mie ore, in questo tempio che arrugginisce l’inverno..il mio corpo di perline e sensazioni. Da ”I brevi passaggi” Esistono specchi che riflettono le sembianze dell’infinito…i tuoi occhi. Da ”I brevi passaggi” Gridano vendetta Gridano vendetta a Dio Le anime piccole dai grandi cuori infranti Hanno preso le chiavi e li hanno costretti A consacrazioni immonde Svergognati dal non pudore, dal non rispetto Dal male gratuito, dalla non compassione Gridano vendetta Non solo all’uomo Ma al Creatore Che appoggiò di passaggio angioletti nel mondo Che cenere cosparga le loro fronti E sciolga i lacci che li stringono all’uomo maligno Che nulla può di fronte ad una Benedizione ed al sacrificio di una messa Siano benedette le piccole anime tratte in inganno E la luce li ricopra mille volte E scopra dal loro volto il bene eterno Nulla può l’uomo di fronte a DIO Siamo impuri per averlo abbandonato Marci ed appassiti E più lo dimentichiamo e più ci lascia Nella nostra libertà di catene e pesi .. Gridano vendetta Da „Le cose che la Luce Conosce“ L’orchestra suona, tutto parte verso La tenue orchestra Suona Il passaggio della vita Tra gradini di diverse intensità e timbri Ricostruiamo petali al vento Paesaggi nuovi mentre violini profumano Arpe volano Tempeste di fiori scatenano le stagioni come tasti di pianoforte composti da vivaldi Ondeggiano nella musica contrasti di storia e presente tutto parte verso.. Da „Tutto parte verso..“ Ed è sera La mente avvolta da un caldo pensiero Il silenzio mi premia Accendo un’anima Con un bacio lieve.. Da ”Sensazioni regalate” Le risposte che mancano L’albero di limoni Ha perso l’aroma acido e maturo Di frutta gonfia al sole Tre anni fa l’istantanea aveva scattato la sua foto su di noi E sotterrato i nostri sguardi nei semi e nei germogli della pianta che ora rivivono sensazioni passate dal fiore il frutto dall’aroma l’essenza dallo sguardo l’amore .. un petalo nell’eternità Da ”Quanti petali perderà la nostra eternità” Mano nelle mani Pulsano sulla pelle le tensioni dell’eco del cielo Si battono i demoni e le anime perse Nella confusione premiata dal male Imperversa nella divisione L’occhio malvagio che separa gli amori e le favole beate L’apocalisse ascolta compiersi la sua voce L’uomo attende e scivola via nella terra E il silenzio avvolto di melanconiche AVE Maria Ferma la Mano Forte E arde sulla pelle il fuoco vivo Spiriti tremano. Vita scorre. Mano nelle mani. Dio nel cuore. Da “Attimi scalzi, in cerca di autore“ Ditemi il senso delle cose Ditemi il senso delle cose Risponderò io Che mi sono trovata a rinascere Con 10 pillole in mano Una per l’amore di DIO.. L’ultima per i buoni desideri Ho scoperto il significato Dell’attimo dell’essere fratelli della condivisione dei grani del rosario della vittoria che parte dalla sofferenza dalla tribolazione dalla terra dall‘angoscia e risorge nella consapevolezza di esser protetti dalla mano infinita del cielo... Da „La mano infinita del cielo“ I messaggi nascosti Nessuno conosce il turbine di voci che sputano parole da dentro l’anima Ed il corpo soffre e s’attorciglia Nel peccato Si atrofizza e sussurra.. Al tempo che fugge “Popolo di tutti i tempi Da tutti i volti Nn dimenticare: Cenere tornerai” Mentre uomini sacrificano il loro corpo il loro tempo la loro anima Attentano a sé stessi per sé stessi agli altri per sé stessi vogliono il mondo nelle loro mani le loro mani nella sua ricchezza mentre popoli sbadigliano nel chiaro scuro della vita e c’è chi soffre e chi non sa di soffrire.. solo Dio può e un sorriso… Da “Toccare Il serpente del peccato” Canti notturni come ululati al cielo Quanti passi sversi ancora Mentre ulula il tempo E gli occhi ripiegati all’indietro ed attorcigliati E terrore Della pelle consumarsi Senza più voce Persa per il male ed i malefici . si sciolgono i lacci della tenebra mentre il pianto scivola nell’arcobaleno e le preghiere snocciolano dal crocifisso una sottile melodia.. Dio è risorto Alleluia .. Passi che portano alla verità .. Da “Passi di vita e di morte” Non è stato un gioco È stato come rinascere Dopo aver ingurgitato duri palloni gonfi per anni immemori Tanti come quelli impercettibili che librano verso il cielo che la morte sdrucciola separa dalla vita Ho letto pensieri demoniaci E cercato la mano di Dio Quanta fatica l’anima mia A staccarsi da te E fiorire a nuovo Con limiti aperti e silenziosi Sia la tua volontà su di me E sorridere Dopo e sofferenza e rancore e malinconia prima il cammino s’apre alle porte del tramonto è stato come.. Sembra uno specchio la vita Sembra che la vita ti scorra fra le mani e affoghi in essa i tuoi buoni propositi con briglie del destino strette davanti nei paraocchi due fette di bresaola e nel cuore un pomodorino marcio.. Da ”Meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini” Cos’è l’inconsistenza se non un fiato sottile che ci permette di sognare ogni mattina quando apriamo gli occhi? Da ”meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini” I passaggi che mancano per arrivare all’anima Mancano i sottotitoli per queste mie sensazioni Sento per te tutta me stessa Convivo con il senso d’inadeguatezza Vorrei più…più in là.. Ma l’anima è astrazione del pensiero superiore con riflessi dei nostri errori… E giace celata Senza note o sottotitoli anch’essa Sbuffando come un battito di cuore Quanto dista la strada verso Sfoglio le parole Come un fresco fiore A te dio mio La luce di questo giorno Ogni parola domanda: quanto dista ancora la strada verso te? Qui l’egoismo pesa sull’amore.. Ritratto di Fine estate da cui tutto riparte Sbadigliano le bianche stelle all’orizzonte passeggiano nell’eternità del tempo e nell’istante del nostro guardare al cielo Il falò s’accende sotto mentre chitarre accompagnano lo scrosciare del mare e della notte i miei occhi blu nei tuoi ed è luna sopra e dentro Da “Quando tutto resta uguale eppure lo avverti diverso” Il tramonto dell’anima Come il cielo coperto di pecorelle bianche Sfugge alla memoria del vento L’anima mia contempla il passeggero E si compiace del suo eterno sfiorire Nei paesaggi che la vita le offre Scioglie i messaggi celati nel cuore E sfoglia i panorami dell’infinito È riflesso l’anima mia Del colore che il cielo tinge stasera Sul suo palcoscenico sbiadito dal tempo.. L’anima mia si accartoccia Nell’ultima sublimazione del sentire Poi potrà dire “ho vissuto più in là..” Da “Le mie parole sono anime spoglie” Bocca di silenzi Bocca di silenzi Quanti ne ho masticati Per non morire Per amarti ancora Per sopravvivere L’eco della libertà avverto E plasmo nell’ombra mia Archeotipi di Ideali irriconoscibili Che la tua distanza Inevitabilmente Ha racchiuso Bocca di silenzi ora parla Da „..ll’eco delle parole“ Le querce morte Scolorite immagini opache del bosco Cinguettano di stati di incompletezza temporanea Ed io permanente anima alla deriva Ossequioso volgo l’inchino al tramonto Inganno l’obsolescenza del tempo Contando i passi Come in una danza del ventre Come un rito indigeno completarsi dei colori del cielo E come querce morte Resto volta verso l’alto ripiegando le secche radici ed incurvando la schiena al vento In attesa che l’ora mia si compia Da “Il tempo delle radici” Il giardino che germoglia d’assenzio Una passeggiata da respirare Mentre piove l’ombra sotto i platani E riluce il cielo sopra gli occhi E anima trova il suo compimento Nell’essere Quanto tempo vergine ancora prima di morire? Seduta ad un tavolino, di fronte alla morte Ortensie ed oleandri respirano profondi nel vapore del giorno appassito Dolore innocente che cammini sottobraccio alla morte Baratto nella luce scolorita un sorriso Per spegnere terra e guerra E mischiare a questo mio sentimento Vergini fughe verso l’ombra imperitura della memoria Da ”I tasselli che mancano ai puzzle da incorniciare”
Sensazioni dipinte Scoloro il dipinto dell’estate che trasudava immagini di fico e venere Mentre fuori l’alba prende possesso del tempo E dentro al mio animo si compie l’infinito Da ”immedesimazione e illusioni” La forma dell’equilibrio perfetto Anima mente corpo Nell’uno si specchia la perfezione dell’altro Mi volto ed è messaggio infinito Che pace trascina Linguaggio del cerchio che si completa Rigenerazione continua di cellule Forma dell’eterno compimento Del tutto unico contenitore per questo mio desiderio.. l’uomo Da “Le forme delle cose perfette non hanno parole” I passaggi che mancano per arrivare all’ultima fermata Scorrazzo come un pollo Schiamazzo nell’animo Respiro cos’altro se non fiato libero di altri Eco di Parole vuote solo esistenze prive di senso proprio .. Etichetta al vento Di un comune stato di sopravvivenza Richiamo qualcuno almeno risponderà della sua ombra qualcun altro ne farà a meno .. Urlo nell’aria Seccata dal sole inumidita dal mio sudore Urlo affinché Buchi il mio suono Il confine del tempo dell’uomo E tracci una nuova linea sottile Un treno diretto al cielo Sui binari volanti Dell’alfabeto del cuore Sono un bimbo che si copre di illusioni E prende una ad una le lettere del tragitto Le mastica un po’ e le sputa a terra Affinché qualcuno vi presti attenzione.. Scorazzo come un pollo Priva di senso anch’io Da “I passaggi che mancano per arrivare all’ultima fermata” Colonne d’Ercole Foce stretta delle colonne d’Ercole In prospettiva sul mio orizzonte Doriche ioniche e corinzie le foglie d’acanto Aureola al mio capo Tutti si aspettano che non ci sia una vera fine e un vero compimento della perfezione Scrosto l’anima dal cervello Facendone tanti californiamaki Alcuni stanno scoprendo il giapponese Va di moda Esce gioia libera dai pori Spengo il buio dai miei sguardi Bisogna spazzare la cenere dei morti E Come se l’atmosfera di 20km sprofondasse in un cirrocumulo.. quanti frammenti da ricomporre In una sola occhiata mentre scorrono sul cielo Ombre imbizzarrite Fenomeni da circo Sprofondo sotto terra Ingoiata dal mare E Inabisso come i templi d’Atlantide Mi rifugio da tutto ciò che è esterno Ho sempre odiato la modernità. E con essa me stessa. Sono un essere strano che inghiottisce i cervelli.. Da “Gli spazi monchi”
Fra le mie dita un libro da sfogliare Potessero rubare i sospiri agli amanti sposi LE mie mani E cavalcare l’ombra dei desideri miei LA vita Fra le mie dita si potessero celare scrigni di incontri pregiati come vini francesi di barrique Mentre fuori pioggia scrosciante a cornice del quadro che è la vita viandanti con la pelle arricciata spazzini con le scope bruciate dai fumi e dal tempo mendicanti rattrappiti dalle ferite del passato .. angeli scendono e si calano piano per soffiare più veloci le pagine lente rimaste ancora incerte fra le mie dita un libro che è da sfogliare ancora.. Carosello di campagna e calici di champagne Arte dello scavo anticonformista Ripulisco il fango dagli ortaggi E penso a come armonia insita in natura stia comunque riposta è fragilità evocatrice CON LE MANI MODELLO FORME PLASMO L’ARTE è Poesia fatta di versi liberi snodati d’immagini duttili RIAPRO il testo sacro conflitti spazi ed illusioni classiche Ecco un musicista che suona le melodie di piccole cose quotidiane brillano in questa vetrina giovani significati e antichi segni emozioni verso il cielo come il volo di un gabbiano che s’apre alla vita pensiero irriverente sensazione corporea spaziale spirituale filmica che si snoda nell’insaziabilità del desiderio naturale che tende all’infinito….. Da ”Grappoli di eternità” Ripartire dal c di “C’era una volta” Chicchi di cenere La bella cenerentola appassita nella carrozza di zucca getta petali rosa e gocce di cristallo di rocca che intrappolano lacrime e amore mentre torna indietro nel tempo al c’era una volta in un carosello medievale a ricordare chi fu c’era una volta …qual inganno vita sfugge.. con questa frase… Chiudi gli occhi e la realtà e vivi… Da “Siamo sognatori di perle di fiume” I nuovi moderni riflessi in un quadro antico Stregata dalla follia di un quadro Conto i tanti piccoli ometti arrotolati In una cava scura Alcuni grandi uomini li pinzano con tridenti Mentre fuori ira brucia la carne sorda E il mio sonno precipita nell’Ade Con capriole infinite fra fumi e bracieri Voglio mordere la carne di quel vecchio ubriaco che si consola con l’ultimo rum e ucciderà Rubare al bimbo insonne le sue mani di velluto Che da grande toccheranno il corpo di una donna e la ucciderà Leccare la terra con il suo umido sapore di sangue imputridito Dai mille suicidi omicidi del mondo Che qualcosa si rintani ora nel cuore e fermi l’onda assassina.. ..forse amore?.. Da “ I moderni del tempo triste” L’eco delle conchiglie Ssssss Ascolta Nel mare Riflesso Il Silenzio scuro degli abissi Che si schiude nell’eterno rigenerarsi dell’onde mature Sssssssssss Flussi e riflussi Incoronano il rincorrersi dei pesci Mentre l’eco fa conchiglie vetuste come un pentagramma che ha perso l’armonia.. ssss ecco la chiave arrugginita leggi le note della storia che rimbombano al contrario.. Da “Camminando tra i resti del tempo sulle conchiglie dell’Isla Margarita” Ho trovato scritte.. parole sul foglio dei resti del tempo Un foglio intriso di bacche di ibisco Sigla l’incontro di 2 labbra Che un giorno avevano il nome nostro E riconoscevano le reciproche parole Salivano i giorni umidi scivolando sugli arcobaleni di brina Gustavano il sapore del mosto selvatico scambiandosi l’aroma infinito.. Ora labbra sono umide di lacrime e nostalgia e dicono alla morte “vai più in là” Sperando che il sole le asciughi e rifletta un nuovo arcobaleno.. perchè il mondo ricordi… Amore è uno schiaffo e una carezza.. Da “Camminando tra i resti del tempo sulle conchiglie dell’Isla Margarita” Ascolta spirito evoca Almeno Scrivimi poi Getta calamaio e salsedine Porgi una mela matura Da morder e far tornare acerba Fino all’eterno compiersi del giorno al tuo sguardo e della notte ai miei sensi Scrivimi almeno Un’ultima volta Poi Getta sul mare le scritte antiche Amore che torna amore che va Scrivi ancora In un tocco è sole.. E senso è .. Da “Magiche ombre della luna” In ginocchio sul cielo E’ soffrire Soffrire Altro che sorridere Perché sto male? Sono un petalo marcio Che sa della sua stessa incoerenza Sentirti scivolare Lontano in fondo Io Con tutto in mano Getto scorze di limone Canta cuore scalzo Sotto le nostre parole Sopra i desideri Cuore a brandelli A terra sotto le tue orme Canta stanotte Nella mia solitudine Che la tua voce mi imprigioni nel tuo tornare Sono un pagliaccio che mi gioco te.. Di nuovo In ginocchio sul cielo Intero INTERO Da “Noi ai fachiri facciamo una pernacchia, siamo i soliti pagliacci” Il cercatore Naviga e scava Sonnolenza d’onde CAPIRE Mentre il cercatore rem* Buca e sprofonda Nel sogno tuo Come sabbie mobili E impasta il tuo respiro di silenzio roteante Cavallette ti balzano attorno alla testa DELUDERE Non dormirai domani notte La tempesta scemerà nell’aria di primavera e tu resterai fermo ad aspettare prigioniero delle tue parole sospese al vento Cercatore esausto Ad aspettare un ombra nel cielo RINASCERE Viene e va l’onda..va Carcere fra le stelle Combatto alla deriva Tra delirio e onnipotenza In fondo Solo polvere attraversata da bene male mediocrità Doppi contorni Troppi per il mio fegato esausto Ma l’universo è qui Appisolato fra i resti di tutto, di nulla, di qualcosa Combatto evado dall’arca di Noè sbadiglio chewingum e bollicine quanto dista ancora il pianeta… magari catturarlo nel retino Da “gozzovigli fra le stelle e gite sul carro di fuoco” Rami di bamboo Corrono sulla sete del fiume le ortensie rapite dal vento E il mio grido nell’eco si perde tra culmini e vette rattrappite Che rombano all’infinito.. e ripetono..fino al mare.. ricongiungi Aci alla ninfa affinchè amore giaccia in eterno.. sotto l’onde, nascosto ancora all’uomo ..è leggenda che negli occhi riflessi del mare svela ad oggi parole e parole… Da ”Polifemo e le sue leggende” [Spiegazione: Aci, nella mitologia, era un pastore siciliano, un ragazzo bellissimo, di cui si era innamorata Galatea, una Nereide, una ninfa del mare, che per lui aveva rifiutato l’amore di un altro pastore: il ciclope Polifemo. Polifemo non riuscì nel suo intento. Accecato, non ancora da Ulisse ma da un sentimento di gelosia, egli uccise Aci, scagliandogli contro una rupe dell’Etna. Il dio Nettuno, commosso da quanto accaduto, trasformò il giovane pastore in un monte, da cui sgorgò una fonte di nome Acilia, che diede origine al fiume Aci, permettendo così allo sfortunato giovane di ricongiungersi con l’amata fanciulla.] CRISI epilettiche Schizzo furente Tempesta di spilli Onde di suoni Tubi di voci Urla lo spirito ancestrale Mi dica Quali sintomi sente? Ma non vede che sono distrutta Illusioni si INGRANDISCONO IN ME attorciGLIANO Sospiro vuoti Vedo ALTRI++++++++ Mi dica mi ascolta? ZERO UNO DUE TRE aspetto prima di parlare prima che sia tardi prima che finisca L’IRA che sale I gradini AD uno ad UNO Aspetti lo vedE? Venire piano e LENTO Il Corno ROSSO ConTORto È malattia contagio insaziabile + +++++++++++++++++ ZERO UNO DUE TRE riparto riparte Esplode il mio corpo NELL’INGombro Dello stesso Onde di suoni tubi di voci Elettrico diVIENE il corpo Trasforma bATTIti impazziti In SPILLI del fachiro Scema nell’uomo o donna che sia Consapevolezza D’esistenza Aspetti lo vede? +++++++++++++ Da “Sentirsi è essere” Battelli in fuga Siamo materiale umano intriso di una sensazione infinita di impotenza e possanza insieme Il vento è come un battito dell’orologio all’indietro Mi sono impigliata in uno spigolo E questa è la mia vita mi soffermo a guardare la mia unghia rotta come se fosse la sola al mondo corre il desiderio tra le vette delle 7 verità strette nel sacco di DIo attimi che sfuggono e si perdono nei secondi del tempo intuizione è parte del tutto una sigla di conformità apposta su ciò che appare le mie ali sanno di stanchezza e di sacro odore di vecchiaia mente vetusta in corpo giovanilmente appassito ..quanti astri altri sono accecati dalla medesima malattia? Le immagini che compongono il cielo sembrano Ossi di seppia appiattiti da cui cade nero d’inchiostro Scrivi tu Passi sulla mia tela Da “Quando le cose si perdono dalle mani e girano i carillon del destino” Angelo nero Poesia è ora morte Sento dentro avvolgerla un’angelo e dipartirla da me Addio poeti S’è fatta l’ora mia Da “Dalla fine sempre riparte l’inizio”
Appiccicare al cuore di qualcuno un battito Segno la strada con un gessetto bianco che appiccica i passi degli altri… qualcuno prima o poi ne rimarrà impigliato o almeno incuriosito .. Siamo pirati senza occhi Muscoli senza nervi Come sorprendere oggi.. Alcune strade sono percorse da più di uno Ma siamo tutti soli nel percorso . Piccole ali piccoli battiti Un po’ del cielo Un po’ dell’inferno.. Da “Vele spiegate verso terra e anime al cielo” Meditazioni di un tempo di gelsomini I pini sciacquano la loro ombra composta Di dosso Dal manto mio cadono aghi Fitti cespugli nascondono il mio cuore E schiva lascio al tempo le mie foglie svolazzanti.. Ed i resti di caffè bevuto.. In un sorso la storia della vita Quella collina che mi ruba la visuale Ti porterò dove i monti incrociano il sole E rubano al cielo i suoi orizzonti E le colline seguono i sorrisi dei bimbi a girotondo Dipingerai il confine del mio mondo Rannicchiato in un angolo qualunque del mio dentro Cavalcherai crociato fino a portare la bianca bandiera anche qui E della terra non resterà che l’appoggio di Atlante.. Perché l’amore costringe all’amore Lo chiama lo riflette lo moltiplica lo imprigiona L’amore mi AMA E ti porterò da lui da "Le vie della vita che sbucano su autostrade" Ideologia è pensare allo stesso modo Ti devo un bacio Sei amore che consola, Abbraccia sorride soffoca Sei carezza e incontro Sei ebrezza Ti devo Proprio quel bacio che sfoglia le pagine della mia vita all’indietro.. Da ”Piccole grandi parole al rallentatore impresse tra i segni neri dell’inchiostro” Le albe del cuore Geroglifica traslucenza Dal mare diparte Per congiungere gli occhi miei All’aroma caldo del tuo profumo arabesco l’orizzonte quanto dista … Pare una tappezzeria persiana Il nostro intreccio impresso nel cielo barocco Brindiamo in calici di vini barricati E diamoci un bacio d’ebano e iris e pioggia selvatica Mentre l’alba del cuore rinasce In noi Fatti d’alfabeto cristiano e pagano Di foglie e muretti Di parole e silenzi Miele e caffè amaro Diamoci un bacio al sole caramello Che possa Mostrare com’è bello AMORE Geroglifica traslucenza Dal mare diparte E svanisce in noi fumo e cenere Cozzaglie sparse nel candore di un giorno Ito E diamoci un bacio al pensiero di allora Perché è morto ciò che non torna Vivo ciò che rivive Io so Geroglifica traslucenza Dal mare diparte svezzata Ancora .. Da ”Le belle cose non muoiono perché le albe del cuore le riportano a ondate” Le code che ti passano di fianco e ti sorprendono nella stessa fila C’è coda anche qui in cielo Ed i capelli s’arruffano per il vento C’è afa ancora poiché qui le stagioni seguono i desideri E le mollette si mettono sui panni puliti per far prender aria Alle canzoni che raccontano.. C’è coda nel mio cuore Anche..per le parole tue che m’hanno sospeso C’è coda dentro e fuori In questo mondo In questo modo di fare Di darsi all’amore eterna coda eterne attese almeno uscissero dai panni canzoni e potessimo udirle.. fra due corpi nudi ancora da congiungere da ”Sensazioni rubate all’incombere dell’estate in fila ad una coda” Cassiopea a testa in giù Scivolano le foglie stanche Sull’orsa maggiore del tempo L’eremo ospita del vento la forma nuda E del cuore l’essenza dell’anima morta Eustella hai abitato la speranza Calca ora pipistrello i passi della notte e arricciati fra i capelli della vita Ciò che muore è passato e sFugge via ciò che resta è pensiero e Sublimazione d’intenti Da „Passi e passeggiate raccolte in un pugno di sole e sabbia ed orme bagnate“ FALSI MITI denutriti Vive sensazioni A braccetto Corpi rattrappiti Gambe storte Denutrite da tv e false virtù Denti secchi E bruciati dal fumo E nasi minuti Schiacciati dalla cocaina Vive sensazioni di morti che camminano Sulle passerelle del mondo E occhi li guardano come fossero ombra di stelle.. E aspettano ai loro piedi una briciola per esser anch’essi nell’attimo immortali ma quanta vera sofferenza gratuita! Da “I nostri eroi che si accendono come sigarette” Sono Serpente e Giaccio dentro l’animo Sbircio dall’angolo dell’eden I calzini sporchi degli uomini del mondo Di virtù bruciate inganno falsa redenzione E scopro che in me già sta La condanna del perdono Sono provocatrice E rinasco nel melo tentatore Ogni volta che il mondo si volta Per aspettare la nuova era.. Da “Gli attimi che sbadigliano” Piccoli risvegli all’aria Stormi di spiriti neri fuggono dalla preghiera dell’anima e s’aprono cielo e terra in un lento sbadiglio il giorno cresce come gli aghi del pino che rubano spicchi di sole alle nuvole pioggia di anime dense s’appiattiscono nelle nubi e sussurrano al tempo: eternità colora a pastelli le tonalità della tua voce affinché il tuo riflesso in noi appaia come Arcobaleno Da “Acquazzoni e Arcobaleni” Inutile parlare al muro di erba che cresce su di noi Le cartacce fuoriescono dalla mia bocca In te splende l’oblio Giace la tomba Nostra Ai piedi Facciamone un falò E guardiamo la luna Aspettando che arrivi… Riviva in noi almeno uno sbadiglio condiviso.. da “Guardando la luna dalla serratura” L’eco profondo Ascolto la voce vibrat Vox Che scorre tra passato e presente imperitura Prego Ordine Stabat mater Corsie d’ospedale e parole ingessate In quest’atmosfera buia ruvida insana Lacrima ex vultibus fugit Piange mia madre Per sua madre Ascolto la voce facio loquentem Che giunge E scappa Dal suo destino incerto Voglio luce. Lux excidit E poi più. In silentio Maria raccogli chi t’ama Virtus in amore iacet e sfoglia le pagine dei giorni umidi mentre pioggia lava sangue consuma pelle fiato scivola via.. Maria a te sola Raccogli libero spirito Spirtum intra stillas celatum stabat E porta pace Ex secula seculorum fugit Ricominciare a smettere di fumare appena si ri-inizia Semplici piccole cose Raccontate e sfumate Seduti ad un tavolo qualunque della brutta Milano Che fuma anch'essa di nebbia e buio ..Bevendo acqua e gas E forse un pò di vino Che poi diviene anch'esso parte della vita, parte del tutto. Della nostra precarietà. Mi hai detto: ho scritto Come Te E le sillabe resteranno A imprimere Una passeggiata tra due quasi sconosciuti Che la vita ha fatto ri-incrociare Veri.fino in fondo. la vita lo sa bene, loro non ancora Quante parole.. Serviranno a farci uomini? Scrivi ancora. Sono stata una zingara Nell'altra vita Ed ho visto musica e parole VERE I gesti sono contorno alle emozioni Cos'altro serve? Caro amico... Mio. Da "Essenze e ritagli di vite precedenti" Amarsi d’amore Il senso del mio amore lascia il ricordo del suo ingresso a piedi nudi nell’anima tua.. affinchè non dimentichi. Sapori indissolubili Siamo ciò che noi sveliamo alla vita Viviamo ciò che la vita rivela Riveliamo ciò che muore perché effimero E precario è il vivere Da “Il tea. Qualcuno lo beve freddo” Fiati sospesi Oggi le mie parole sono anime spoglie Da “Il tea. Qualcuno lo beve freddo” Tutto ci appartiene del passato Le luci scomode Delle notti che ci oscillano dentro I riflessi saturi del nostro star vicini Il resto è residuo, superficie al valore di ciò che supera in noi l’orizzonte del pensiero Angeli senza passaporto nè diritti Oscenità del mio trovarmi nel letto di 2 pensieri dannati Stimoli rincorrere l’orgasmo Scivoli e nascondi la pelle Quella che mi hai ferito Che ho buttato Che ho sciupato È beffa nel mio ascoltarti Ridicolizzarmi Attese che rincorrono la vita Pensieri che la sollevano Voliamo nel cielo rosa Di schizzi di tele di Van Gogh E sublimi angeli tornano Accarezzano ciò che conta Il tuo viso nel mio Siamo di nuovo noi dolore nell’amore Odore nel sapore da “Angeli senza passaporto” Nonna ci sei ma è come se non fossi più Mi sorprese una stella venire adagio come la sera Dammi luce o glicine Regalatomi da nonna Dammi il sorriso che mi ha spento un giorno lontano Parla nonna mia Dell’amore mio negato Perdona l’ingiustizia di questo giusto mondo E ascolta il mio dirti Ti voglio bene, te ne ho voluto Ti sentirò dentro Chiederò perdono Volgendo gli occhi alla luna Mentre l’ultimo battello tornerà dall’orizzonte Per darmi la tua carezza La voglio! Cadono uccelli nel mio cuore Qualcuno gode ..Qualcuno solo sopravvive.. da “Le ingiustizie rubate” Camminare scalzo della notte Camminare Scalzo della notte .. Ci si lecca di ozio e merletti . Si svanisce nel nulla Scrostando ogni dettaglio del tempo Mentre anime Boccheggiano E spiriti Evacuano Strisciando i loro resti sulle spiagge del mondo Mancano due puntini alle storie L’intensità d’amore e la sua stessa realizzazione Paroles et paroles J’ai rattrapée le détail Des trucs qui vont nager sur la mer de mon souris Le soupir se dégage dans ca vide émotion qui reste caché a l’infinie dans mes paroles.. traduzione Ho condensato i dettagli delle cose che scivolano nella vastità di mari e sorrisi Il sospiro si apre in vuote emozioni che restano nascoste all’infinito nel mio parlare.. e parlare e parlare .. lascio cornici per i vostri posteri petali di fiori da gettare a mare per ritrovare parte di quelle emozioni nascoste A chi rigetta ..Non sono buonista, solo non lo chiamo Amore ma eccesso Pensiero di 2 uomini Che si coprono il volto Con un bacio Quello che prima univa l’amore Ed ora Aborrisce .Dico. Che un sogno di donna Svanisca per ogni nuovo nato? A chi accetta .. Siamo solo uomini di oggi, che credono all’amore Pensieri simili che uniscono simili Come negare ad una mano l’incrocio con la sua stessa metà? Non ci baciamo di fronte agli altri Abbiamo rispetto di loro e di noi. Che nessuno neghi però l’amore che dio unì nel nostro incontro. Siamo fedeli a noi stessi, stessa natura. Dico. Diciamo. Da “Altalene e specchi della modernità” I dolori della Vita Piedi muti ..-Orme a terra-… Mani inermi ..Dita al cielo.. Sensazione che il brutto pervada a lutto ……………..nero grigio tonalità cupe…………… Sparisco nella tua voce fioca -parlo- Nei tuoi passi lenti -corro- Nei tuoi gesti dimessi -scivolo- Nella tua non luce -mi nascondo- E ausculto il mio ritrovarmi Non più donna nel sorriso Resto. Non più donna nel pianto -Piove il cielo umido di me- BATTITO battito BATTITO Solo persa sagoma di un manto che fu .. pensiero sventolante di primavera abbaglio dorato di stelle calda coperta di piume svengo nell’immensa vita e attendo il bacio di un rospo CRA CRA CRA -da ”Le costole degli dei”- Sfogliare il tempo Ritorno in me E tu continui a parlare parlare sbadigli tempo perso nel mio infinito desiderio resto lacrime sparse e foglie al vento.. sai pensavo siamo ombre di dettagli di orme già scavate nel tempo da altri specchi di cemento .. Da “Piccole meditazioni nel solito giardino di gelsomini” Crescendo in la minore Sale armonia a gocce In quest’umida discesa dell’alba mattutina Che cade come il sole Abbagli Sbadigli sotto le coperte rattrappite Pace miracolo risveglio Compiersi in noi Unità da “Sinfonia di luci e riflessi di calde anime” Boscaglia di magici incantamenti Scende dall’alto monte Pioggia libera Gronda giù su terra e mare Flutti d’onde tra cunei e rocce Manto di luce umido ricopre le dita lanciate al cielo È uno sguardo Come alpini ammainati all’ermo colle Coprirsi il capo con falde e piume E osservare giù rupi e discese Scimmiette ammaestrate dirigere orchestre di suoni nella foresta ruvida di scivoli è un passo in natura vita è Da “Disegni nel suono” Dire AMore Quanto mi piace la parola amore fuoriuscire da te Quanto fa bene Prenditi cura di noi Dolce suono che dal lento valzer ci conduce A un’estasi melliflua Che incrocia l’infinita sensazione di averti Amore Anche solo nell’attimo della voce avvertita e già finita Nella percezione dell’eternità sbirciata Dal buco della serratura.. Da “I passi che ci conducono all’eterno sentire soffrire amare desiderare piangere rinascere” Ricorda sono .. Le cose della vita che ti scoprono bella Ti scorrono dentro e riflettono in mille specchi il tuo sorriso all’aer gentile resterà fiato libero nel pugno imprigionato come ombra d’un ebrezza saltellante l’eremo spoglio avrà il suo seguito la desolazione non potrà che condurre alla libertà assoluta gelido l’inverno porta spinosi germogli di primavera le cose della vita ti spingono a scoprire la bellezza dove ahimè il sorriso è celato e ti vedi a nuovo bella con la totalità per aura tutta Ricorda sono… solo piccoli dettagli dispersi all’aria . da “Ricorda sono…solo piccoli dettagli” Siamo uomini vivi Giace Sempre degli ossi di seppia nel mare il loro vagabondo nero e si consuma nell’immensità dell’orizzonte che scivola via.. appartiene all’acqua e poi all’aria e nella nuova trasparenza sopravvive come la mia carne al macero sotto il sole disperde stelle di sudore e scorre fra i riflessi dell’afa.. lasciandone il segno impresso .. Da “meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini” L’essenza delle perle di mare tenuta stretta in una conchiglia Attimi che fuggono Vociano di me In te Mi scopro nell’anima Lo spirito E lascio che il tuo tocco Giaccia in me Dentro Sotto Nella pelle nuda Nel volto umido Fra cinghie di lacci usati Vecchi ……….Olfatto…….. Impresso Sei tu E copro Tutto a manciate di sabbia affinché sentimento muoia lo sguardo invidioso di chi non ha .. Da ”Noi, piccoli ribelli di un tempo” Sentirsi Rimbomba Rimbomba Il mio riflesso a mare Urla tempesta Gelida voce aguzza Rimbomba aulico l’eco della morte Muoiono vane parole sbiancate Lanciate a queste vuote giornate Rimbomba la solitudine nel suo senso Mortale Di donna fori e dentro rimbomba Accende infiniti specchi e scivola nel tatto della clonazione di ogni sua parte di ogni suo gesto Proibito Rimbomba Il divieto Inarrestabile Di sentirsi due nell’uno. da “E Dio creò Eva”
Gli scritti gridano nel tempo Scripta Vociant In tempore I passi dei morti nel silenzio dei vivi ..il destino tramanda la sua linea sottile.. storia confonde l’orme con attimo che si compie d’essenze presenti.. “ La vita riflessa nelle sfaccettature di arcobaleni”
Arringhe e acciughe Desinar forme a mare Magnus celat parvum Mie funeste ombre Di tempeste e lampi d’onde A prua e poppa Par un cammino In cui maldestro Destino forgia Preludi a morte La vita sospende Passi suoi Mentre voce accende Terror negli occhi Assorti di chi La sveglia Ha perso Tra gocce di brina e vuoti all’orizzonte annaspa Fra i fondal e i coralli a monte A me pare Fiato sottil divelto Sussurro del mare aperto Nell’eco vorace Conchiglie al vento In morte canto Inno al pescato di vita In morte canto ciò che perso è ritrovato nell’ondeggiar di bottiglie e ricordi a mare ciò che diparte al cuor ritorna com’onde celano fondali e spirti di battelli sepolti tra ancore e pesci giù a mare da “Le cose che si scoprono belle ti svelano tale” Homo da beltade rapito Della forma homo nel cor rammenta Virtu grazia movenza stupenda Desir di donna imago divina BELTADE DESIR FA L’ECO ASSASSINa forgia del sole incastonar luce impressi in mente com‘aura immortal cinti gli occhi di specchi d’autunno cadon ferite dal petto e freccie paion steli di boschi e di vette desir di fortezza spirto fuerza corse a cercar nell’elmo la testa uomini d’oggi stessi di un tempo amare e darsi all’amore al vento che spira si gira si posa rapito dal fior sbocciato di un dì più svanito da „siamo homini d’oggi e di un tempo“ Foglie al vento mosse L’essenza sta nella morte pura Di fuoco offuscata e nebbia annidata Tempesta cade dal cielo come foresta Di giunchi e spie nascoste tra folti rami Essenza è arte diparte dal nulla E cresce di sfiati di cielo Riflessi di luci Vapore e canzoni Tutto riparte Come onde sulla sabbia Perché tutto è vita E vita ancora .. Unisce il diviso E separa l’unità Specchi delle stesse anime Spiriti di spicchi di vita . Mangiamo emmental Osservando i buchi nella luna … Fortuna gnoscit ipsum sensum Il destino si fa strada in sé stesso da “Immedesimarsi nelle foglie d’autunno” Quando i piedi calpestavano l’uve E noi Passi d’amor profano Tenuti stretti alla mano Di amor che umido colse Le nostre promesse e svolte All’alba del tempo Ci scorse quel vento Sospiro d’aurora Che di passione scosse paolo e francesca donna antica La speme appassita ridesta Degl’angel la sorte funesta Che da dio s’allontanaron per l’altro Che diede foco al lor impeto vano Lucignolo il nom dissacrato fu Che colse l’amo del gelido fior E noi Assassini del nostro fu amor. da “Storie di un tempo. Quando i piedi calpestavano l’uve” Il senso delle cose Il senso delle cose 7 Regala 3 profumi 3 e versi 3 denudato 4 Nell’eco sublime 6 del divenir donna 6 fiato allunga e 6 Desta in noi 5 un tono diverso 6 di parole e gesti 6 e sguardi profondi 6 Venire 3 Venire 3 Imprimersi noi 5 Anima e core 5 Il senso dell’amore 7 Lascia spine e dolor 7 Subrepta est prima spes 7 ab paupertatis oculo 8 La neonata speme nasce 8 dagli occhi della miseria 8 .. E tutto ricade in me e noi 10 Da „Passi di noi nel neonato mondo d‘Amore“ Studi di rime monche In vita s’accese libertà 9 Spirto divino chiamò il suo sguardo 10 Tese forte la sua mano verso il ciel 11 E sorprese fiorire una stella 11 Venere l’occhio pose su di lui 11 Grandi cose di te dirà il mondo 10 Hai steso la tua vita per gli altri 10 Valicato i sentieri della sofferenza 14 Conquistato l’amore e racchiuso il bene 14 Pregato e disperso frammenti del tuo cuore 14 Raccolto tristezza e scontento 10 Stretto anime nel divin profumo 11 Del manto di luce del dio infinito 12 Che si sveglia dal sonno di bimbi nudi 12 E giace nel fiato raccolto e solenne 12 Del tempo che fugge al tuo “ei fu” 11 Soave il mio grido si stende sul mondo 12 “A Pino aeternitate” Da “ Ringraziamenti per persone speciali” Le notti delle stelle Le notti delle stelle Ascoltano rumoreggiare e scrosciare i venti E l’infrangersi del mare sotto i castelli di sabbia Le notti parlano Di marinai e sirene Di tesori e tempeste Di carmina tristi e lenti Le notti raccontano sogni spersi di bottiglie lasciate alle onde del tempo iacta spes cogitat marem I moti dell’animo mio lasciano inconsistenze alle vibrazioni del mare che le plasma in sé nel suo infinito ondeggiare--- da ”Quando le parole scrosciano e le senti nell’anima come onde fuoriuscire da conchiglie..” Le ore delle stagioni Scivolan liete Le forme dell’estate Pei campi ruban fieno Nell’aura nova del mattino Al sole lo ridanno Pei fiumi scavan specchi E rifletton del ciel gli aspetti l’immagine è del mondo riflessa in uno sguardo scivolan nude le ore della notte e l’eco par stupore come fiato d’aprile vuoto del sogno della vita ahimè ora appassita .. Ipsum tempus ipsa spes Da “ gli specchi che riflettono vita e morte” Le campane suonan festa Passerotti arrossiti Dal tepor del primo sole Qual venuto par stridore Dalle spine dei rametti Piangon urli di tempesta Che ramazze portan via La parvenza si ridesta Del mio spirto allegria Da “Ramazzar il sole d’aprile e aspettar la forma della vera pioggia” Spirto libero d’amor tradito Amor libera forte Come d’aquila le ali Tra le pagine del destino nell’uscio chiuso del mattino lo spirto mio che genera sorte di incroci spersi e fatali .. della musica nota s’avverte mesciando al vin vestali scivola via al tenue sole di nottate al ciel aperte fra scivolosi mali gelsomino umido duole alle mura della sorte .. candor sospira a morte della notte assorta alle porte . nel lento sonno di veli assopiti digiuni steli su corpi umani spossati addossati l’un l’altro sotto cieli stellati di poesie del cinquecento amor libera forte vento passi audaci di cupe voci che dispersero nel tempo compassione e nudo sgomento da ”Tempo di sguardi e di cammini nel ventre stretto di una madre” Per la vita Il mio grido si eleva a te Grazie Angelo mio In morte vita inservit aeternitatis notas La vita si compiace nella morte dei segni lasciati dai gesti d’amore E l’infinito giace ai miei piedi Affinché nello spazio d’eternità Veda Amore e Amore viva in me da ”Onde sacre e passi infiniti” La lunghezza della forma inespressa prender forma d’attimi Si fondono le tracce della vita in me come piume d’edera cristalli si avvinghiano e danzano in coppia dilatando silenzio e pura riflessione trasforma e batte l’impulso al muro forte spira battaglia d’oblio novella vagar nella mente dell’ombre tra stelle e un fiume di luna erosa e riflessa il mio corpo scambia flussi di ricordi con l’oceano e imprigiona in passi di danza l’eterno di attimi muti ed evocativi confronta la valle alle dune dei seni per Combaciare le linee indivise che aerei Disegnano Desideri liberano meridiani muovono Sull'orbita aurora e pace Amplesso sbocciare negli ori del mattino da nasi sottili nascosti fra coperte, incipriati di neve Amo d'un pescatore Attanagliato Cerca di catturare l’ istante Invano Amore di amanti Addio ..bevo l'ultimo sorso di silenzio appigliato dietro ll’ultima roccia e dondolo fra passi ubriachi di pensieri complici e imbanditi a festa Preghiere promesse e brutti sogni passano e scorrono nel dolente specchio della vita l’ora si infarina nella clessidra di giochi di ombre, riflessi di luci e parole s’approssima il fumo del vuoto capriole espandono i giri di nuvole al cielo pensiero sfiorisce aprendosi come un proiettile spannato Sussultano cornacchie e la voce dipinta di mistero scorge musica e mandolini suonare la voce del mare. Buona notte VITA bellezza ora ti ghiaccia dentro freddo senso delle lacrime scendere .. Bellezza addio impressa in una stella fugace che brilla di destini intrecciati come maschere di un gioco È ..il mio addio. Da “Abbracci di paesaggi, simbiosi e palingenesi” Le ore dei giorni Strisciano sul tavolino del bar Ripassato da calici di vino e bicchieri di wisky Mi avevano detto Che la vita trapassa la morte Che i sogni sono vesti dei desideri Che i miei occhi sono riflessi del cielo Che Il tuo leggere ha il senso del mio scrivere Le ore dei giorni Scorrono In questo delitto Che è la mia esistenza Rapax fugit cogitare in fortunae sensum Mi libero tra frattaglie di orizzonti e cozzaglie di terre Calpestando l’animo del tempo E E E Il pensiero rapace sfugge al senso del destino . . Da “Quelle cose che sanno di infiniti attimi” A voi chiedo poeti luce per infrangere il limite della mia ispirazione… Testi senz’anima di cui rileggo prologo e fine passi senza calzari che denudano la terra e riportano la fine al suo inizio gioco di specchi spicchi di giorni ricomporre grappoli di luci tutto riparte dalla penna scrivere sul mondo La verità di un suicida Nel silenzio s’accendono le sue ultime parole Lette di fronte all’immagine della vita.. Scavo morte buio insofferenza Cumuli di macerie attorno a me Male non esiste Male solo emana la vacuità di manzi fustigati e lacerati Dalla vita Dalle pene Dall’essere mortali Cubando nel nulla desideri ed emozioni Effimertà ribelle Ci sono momenti tristi Vivo in uno di questi E spero nel lungo calmo sonno eterno. Che giace nella pace. Ammaliante o quasi dell’inconsistenza. Brividi sfumano Impigliati in catene passeggere E lenta la vita gusta il senso della morte Da „Così in un giorno si compie lo scontro tra vita bugiarda e morte assassina“ Le carezze dell’immortalità Estasi infinita Scivola nel tempo mio senso infrange limiti e persi demoni Tempesta audace di spilli e luci scorre nel silenzio Laggiù l’immagine mia sfuma in un divenire di contrasti lucidi pieni malinconici Il tuo viaggio parla di me che sento di te essenza ruggente pura Suono di velluto nell’ira che balza la danza di amore onore odio disonore Mi compiace. La tua mano di pace Scorri o voce in questo istante Passa straniera sul calar della sera Ruba le gioie dell’io e ruggisci fra l’erba profana Scorrono le foglie ed urlano piano E Violini spalancano aquile in cielo Sciroppo d’acero scende piacevole cresce nel mio cuore e si prende cura della mia solitudine.dei miei passi spenti. Ora che morte separa la mia vita. Ei fu.sospiro. solo fiato e speme. Un pugno di alberi di pesco. cozzaglia di vermi. Percuoti le lacrime, non potrà che scenderne brina e sputi. Pianoforte addolcisci a nuovo la notte di specchi neri E domeniche intristite da musica sacra Le onde tornano al mare, così farò io.appiattendo i confini dei castelli di sabbia. Da“Quello che le storie raccontano della felicità“ Auscultare l‘effimero pensare L’essenza del ritmo Bagnato di candore Sfuma emozioni in transito Dirette alla nudità del cuore Scivola degli scritti l’ombra nell’ora immortale del destino. Quisque mundus rapit prima lucem et occasum in repugnantia coloris Ogni mondo trascina con sè i contrasti l’aura delle sue albe e l’oscurità della fine dei suoi tramonti. Da „Quando dagli occhi scivola rugiada e la brina piange la luce del mattino“. Dimensione onirica e dimensione ascetica Nell’arte Nostra l’essenza si compiace E desta purezza offuscata Ed illusione celestiale Strisciano i pennelli Sull’ombra del tempo Che dipinge luci e sintonie Amore e perdizione Il riflesso dell’anima Acquista la consapevolezza del Suo scoprirsi nuda armoniosa E placa l’ira e l’opera sua Di sfinimento alla vita Nell’arte si compie desiderio infinito E pensiero sublime Tragitto e traguardo Confondono la loro origine In connubi di chiaro scuri E libertà imprigionate da istantanee E riflessi Si compie la vita Nell’istante passato ad osservarla -Da “Emozioni turbini e saette”-
L’uomo, speme di luce Gli angeli volano Come Sospiri nel tempo Tra sguardi di 2 innamorati E la vita si scopre nell’ attimo ad osservarli nella pace dei sensi totale assoluta eterna pare un bacio alla dolcezza una carezza alla morte Che dissolve catene e rospi E lascia il tempo per un altro ultimo addio .. mortali funesti credete dunque all’amore orsù suvvia . amore di 2 pare l’essere materializzato che conduce all’essenza dell’anima tutta pare l’ascia spezzata di Damocle l’ira funesta vagabonda divenuta impercettibile pare il fiato di un bimbo nato un atto che si compie in potenza e resta nel fato Homo spes lucis est Dalle tue parole nascono poesie È un contenitore la mia voce E riporta suoni Voci Parole Fiati È un contenitore che racchiude Nel sogno Un po’ di realtà .. E riporta briciole di cioccolata Per sporcarsi la faccia E capire Dell’infanzia il segreto Che non muore . Infantis Vultus lucem est paupertati vetusti juventutis Gli sguardi dei bimbi illuminano la povertà dei giovani vecchi Che muoiono nei passi del loro stesso cammino.. -Da “Ricordi nell’eco di un comune risveglio”- Le barche nell’oceano come anime in cammino Di sudore L’anima striscia Sapore di ventre umido di ferite ed alcool Gozzovigliano le anime dei morti In questa scogliera irta di rocce scoscese e dirupi blu Cerco nel silenzio la forma del male Medito di rutti e affogo di rimbombi Prosciugare lenti la memoria.. A mare volgete gli sguardi Assassini dell’amore Volgete il cuore Di sale e iodio Al tridente di plutone Dal mare un soffio di fulmini e lampi all’orizzonte Solo Dio può sperare ora Che sudore sia acqua Che vento spiri verso mare Che luce siano le stelle Rigonfie di brezza marina Rinascita chiami nel suo nome Alla morte la vita -Da "Luci miste di stelle e lampi affogate di silenzi scoscesi e blu cristallini: libri che scorrono di pagine già scritte..“- Sei passato come un ombra nella notte hai lasciato il tuo odore dentro me Istanti scalpitano Vociano di me attimi E tu Non Torni mi avvolgi in un turbine Schizzi il tuo tutto nel mio niente Sospendi in me il profumo vivo di te Che moltiplica il suo sapore E mi bacia In profondo Mi Scuoti nel ricordo tuo Che scompone in me attimi divisi in contrasto Vultus faciem existentiae celatae habet E tu non torni Ma il mio sonno Parla dei tuoi passi Vive nel tuo nulla Scrive il pensiero che lascia Attimi di amore perso.. scrivere pagine di carboncino con i riflessi del cielo il volto nasconde il riflesso dell’esistenza profonda -Da “I passi scomodi nella foresta di conifere”- Amanti nudi nella coltre di neve sciogliere veri baci e vive carezze E la neve muove Candida La sua ombra verso di me Scende tenue dall’alto monte E compone nell’unità i passi del mondo E il cuore in estasi attratto dal suo moto di aria e fiato (tale è natura e tale l’umanità) Contempla il tocco dell’infinito .. E la neve muore e Il cuore parla Di ciò che conobbe Quando in primis lo sfiorò . amanti nudi nella coltre di neve sciolgono baci e carezze e questa rinasce dentro di loro per non morire e quando tornerà porterà Kalos in noi … Profondi sguardi Che nessuno potrà reinterpretare -Da “E’ come parlare dell’infinito a chi lo conosce già.. infinito pensare, infiniti tocchi, infinite parole, infiniti noi”- Ave Madre mia Mea Mater Domina Dona me l’ispirazione Affinchè veda nella luce I miei passi et lux fuit E scorga nel silenzio la tua voce vox locutus est Il mio fiato emani respiri di pace pax facta erit E la mia vita sia un segno di amore amor superat amor vincit Madre mia dona desideri e sguardi Che colgano la bellezza delle cose Res pulchrae sunt et cogitant infinitum E allontanino il senso delle brutture Dammi una voce amoris fortis Vocem capace di sanare E uno sguardo potente per vincere la cattiveria una carezza blanditias stillas dissipant per combattere l’invidia e la gelosia l’amore vero per curare ferite e profondi vuoti nudus in silentio inferorum personat -i vuoti rimbombano nel silenzio dei morti- ed insegnare il suo inizio e fine ..Affinché il mondo porti il tuo nome al trionfo E si copra dell’amore di cui tu sei Regina Semper principium suum fatum habet -Da “Preghiere di Cose semplici ma buone”- Chiudere il cerchio Arrotolo caramelle È dolce il gusto Anche questo è amore? Dulcis donum est blanditias desiderio ad amare La dolcezza di un dono è carezza al desiderio di amare -Da “Alla ricerca continua del Vero Amore”- Riporre spiriti e deporre spiriti Siamo spiriti e uomini Uomini di spirito Ti lascio e guardo avanti Ti lascio e vivo Semel in silentio victoria subrepta est E negli spazi di eternità si avverte il suono della libertà.. Amoris spirtus iactum est in fortunae aleam A volte nel silenzio si cela la vittoria Lo spirito dell’amore è tratto nei dadi del destino -Da “Evocare il suono della libertà”- Male libero Male libero Di agire Di premere sul corpo Di schiacciare la dignità Libero di annullare il rispetto Placare la libertà Celare l’essenza recondita del silenzio di liberazione e della pace nei sensi male senza pietà senza onore che prende e getta speranze male libero schiacciato da Amore sconfitto dall’Uno ricongiunto dagli innamorati “Amor cubat mortis facies” “L’amore nasconde il volto della morte nell’immortalità” -Da “I mille volti dell’Amore ed i mille riflessi della Morte a confronto”- Scivoli di ombre sulla laguna Rammento nel tempo Ricordi di anfratti Cadenti verso sud dove Il sole cala la sera Nell’isola di fuoco di Peter Pan E scivoli di ombre sulla laguna Conquistano la terra E lavano le acerbità del giorno morente Nel cuore una stella che parla di notti dei tempi Che sfumano lievi di sottili passi antichi Ritorna ogni voce Sottile rimembro ogni gesto Fu il tempo Di noi Immersi nella pioggia sotto le onde nel mare esausto di barche e natanti Celati sguardi di 2 innamorati sotto le stelle Dentro la profondità del mare ---Intonare il moto dell’onde nell’oceano--- Liberi istinti sorprendere l’amore infinito - Da “L’amore si esprime così”-
Cercare del quadrifoglio l’essenza Corriamo noncuranti di ciò che lasciamo Ripetendo mi calmerò Quando avrò trovato ciò che cerco Senza la certezza ma solo con l’’immagine proiettata a braccetto Siamo pascoli di idee al guinzaglio Anime di silicone E sguardi di pietra E ci ammaliamo come prima Anche se ci nascondiamo dentro vestiti da sera e scappiamo su auto da corsa abbiamo pene riflesse E ferite aperte come Quando il sapore dell’estate rubava le more all’autunno -Da ”Attimi a goccia e parole riflesse”- Smettere di piangere Accartoccio pensieri primitivi Nell'alba di un mattino qualunque Gettato da Dio sulla terra Sembra l'aria usuale Il tempo comune Ma avverto Nell'essere donna un qualcosa di strano Sarà forse coscienza di senno? Laetitia juventutis moris consuetudinem est In morte sua continuus vetustus existere abditus est ..La gioia è consuetudine delle abitudini della giovinezza Che si perde in un continuo anziano divenire.. -Da "In moris latino stat virtus"- Signori la seduta è aperta Ho perso le parole Della forza il significato trascende le cose Sovrasta l'animo di pene profonde il cuore di Dio Accende attimi d'amore attorno ..E vivo palingenesi continue.. rinnovamenti nascondono l'io profano recondito Illumina Sole I prolungamenti argentei dei tuoi tentacoli Fino al mio limite tangibile Affinché possa catturarli e accecare il mio peccato che la condanna ricada sui fautori del male Vero . Hanno perso parole Uomini nudi raccolgono sillabe attorno… -Da "Eclettiche immagini al rallentatore"- Amicitia Il tempo ben speso è tempo in compagnia accomuna nel senso dell'amicizia appaga la consapevolezza di se stessi nella condivisione e nell'affiatamento Amicitia coniunctionis consilii et observantiae legem est "L'amicizia è legge di rispetto e unione di intenti" -Da "Piccole parole grandi intenti"- Attimi e secoli gozzovigliare nel tempo Vomito mozziconi di sigarette il mio sentirmi inadeguata mi perseguita La solitudine mi conosce E sa il rumore Del pensiero continuo Di briciole di sguardi su di te Che non parli ma getti matasse Sulle mie ombre Spogli certezze e debolezze Sbadigli gomitoli di cultura E spazzatura vivo di lontani spettri accecati e combatto con l'eco ed il rimbombo della memoria le ore del sonno perso . vivo il malessere quotidiano … Dormite uomini di tutti i tempi..e lasciate che il tempo Disperda le catene della solitudine e dell'insofferenza.. il tempo ben speso porta con sè la leggerezza dell'essere -Da "Attimi e secoli gozzovigliare nel tempo"- E Non mi vuoi più Ebbene Stringo I gomiti e Le spalle Riversa sul senso di effimero pianto Goccie liberano attimi di vita Attimi comuni Celati e dispersi E parlano di te fra le onde e le donne Il minimo indispensabile mi lasci Una parola per dire Il sufficiente A facciata Ed io in volto lumini e brina.. -Da "Le curiosità che non vorresti mai sapere"- Le ranocchie trasformate Imbrogliati dalla prosa di un giorno qualunque Gettiamo desideri e sconfitte A MARE Leggiamo poemi e leghiamo timidi errori camere d'arti comiche espressioni mute emozioni inespresse attorcigliano l'aria E ne esce il rumore sordo .. Parliamo soli davanti ad un pubblico immaginario Zoppichiamo e trasciniamo lentezze quotidiane E ogni sera che scende È un calmante per i bidoni che racchiudono dello spirito i morti rantoliamo come furie E fumiamo ad ogni passo Riflessi di attori dissimulare la propria esistenza.. -Da "L'ombra delle stelle"- Sbadigli nelle stelle .. Le parole sono vuote senza l’intensità della loro consapevolezza recondita nel significato celato Le farfalle nei retini La felicità va colta a grappoli gustata nella profondità delle sue immagini Impressa nell'intensità del respiro Sigillata nella memoria Rivista, svelata e catturata -Da "I retini della memoria"-
Pensiero d'effimero pianto ..Siamo attimi contagiati dal tempo -da "Piccole meditazioni nel solito giardino di gelsomini"- Lavori di spazi e di lingue Le ombre lunghe della sera ascoltano i muschi e le animelle Scovate negli anfratti dell'eremo scuro Quale ombre aruspici distruggeranno Per racchiudere nel silenzio Passi ed orme intatti di dio Nel cerchio Del continuo rinascere.. Siamo despoti e canne Irti scogli scesi nella rotondità del mare Anfratti di gole e golette A Sorseggiare del mare l'immensa sua forma aruspici dissacreranno i silenzi dei templi e le ombre celate nella profondità del nero calcheranno geroglifici sulla pelle neri saremo figli di bianchi e diremo sono nell'uno silenzi e parole del mondo -Da "Uniti da un unico destino: amore nel dolore"- Passi d'angeli Il cielo disegna i suoi archi nel vento E lascia i colori dell'autunno Impressi in uno scatto fotografico Che ritrae l'inizio del mio sorriso Che congiunge l'alba al tramonto.. -Da "Quello che raccontano le storie"- La malattia corrode l'anima e la morte trepida Come un angelo al fianco tremante cure e parole Hanno dimenticato le sillabe ed i gesti La solitudine dentro regna nel dolore E gli schizzi di morte contagiano Questi corpi inermi Soli con le paure strette a braccetto Mentre morte lacera i respiri dell'esistenza Sole ed inutili grida combattute da sorrisi spenti Perdere la forza perdere tutto A mani aperte sollevare occhiate su Forse tutto giunge per essere scritto e vissuto E rafforzare di sè la certezza credere che sofferenza dopo tutto unisca solo uomini veri e avvicini la bontà del mondo -Da "Il dolore avvicina le vere persone che simili conoscono il simile"- I piccoli passi spenti Di un cuore che appartiene alle catene di AMORE .. Cerco sbadigli e normalità È il mistero Di tutti Il segreto che osa Spegnere l'idillio di un bacio rubato scovato .,, un piccolo passo spento che dice Amavo In vero . ora sbadigli notturni scovano le stelle.. -Da "I numeri delle cose"-
Abbagli e sbadigli Le rondini dittongano La primavera E l'aria fine Separa le ombre sul campo Fra i semi piantati ed i germogli di riso E le alte spighe di grano Sdraiata ..un piccolo ritaglio alla mano.. Gli angoli dei fazzoletti a volte sono troppo piccoli e stretti per Contenere quanto si vorrebbe Trattenere E restano la potenza di un sospiro in atto L'illusione di un mancato pianto Il manto di un umido inverno Una coperta per i sogni Un ricettacolo di spigoli Sdraiata Nel pianto celato Avverto i tuoi passi bagnati di rugiada Venirmi incontro . Sboccia la primavera nel riflesso tuo in me -Da "Sbadigli pigri nei ritagli di tempo"- Vorrei sapere il profumo Come vorrei. farti luce. e Sapere il profumo della Bellezza. Che emana il tuo odore Imprimere l'aroma. in un istante del tempo Che resti gioia sacra e movimento puro nell'ondeggio tenue del ricordo umano.. -Da "Le belle cose dal sapore antico"-
Le Donne POI Le cose della vita ti dicono ti amo Parlano di cose che non sanno Profonde e cerebrali suscitano scie E liberano parole Ho voglia di rannicchiarmi E litigare Disprezzare l'espressionismo tedesco E fare l'amore all'infinito Ascolto battiti stranieri Vengo E busso alla tua porta Siamo anime in cerca di amore Cellule condannate alla violenza Ed a scontri incontri continui .. -Da "Storie misogine razziste e antisemite"- Amanti e sposi Ti prego chiamami sposami amami Rimetti in me la speranza che hai combattuto e distrutto Fa sbocciare ciò che hai perso e celato Non chiedermi più "amore muori con me del nostro stesso amore" Ma dimmi "Viviamo" uniti da un unico abbraccio immortale Che ci porti della vita l'intensità E dell'amore baci coccole ed estasi infinite ..ascoltiamo i passi che ci uniscono da secoli e gridano i nostri 2 nomi insieme per sempre -ciò che dio unisce nessuno divida- -Da "Questo voglio e nascondo"- Psicologi a confronto Siamo attimi di fuco imbrigliati in un carro di carte impilate Piccole canzonette estive racchiuse da trombe di fulmini Meditazioni distese su campi di farro Sotto cieli cumuliformi e costellazioni a girotondo Cavalli sguinzagliati nei capelli e fiori in testa Vestiti con pitture scivolose al silicone Girare sul fondo dell'oceano tra pesci ed autobus Siamo re e regine Batteristi ai fornelli Pulire i cofani delle auto con vestiti da sera Gettarsi sul letto con bimbi nati attorno a corolla Pozzanghere con auto riflesse e nudi a confronto in progressione Racchiudere della vasca l'acqua dentro al confine del corpo E ritrovarsi a girare attorno a se stessi ..Siamo l'essenza del tutto che si perde con un nulla.. -Da "Dipinti fatti con le parole"- I Punti che conducono alle cose Dipingo il cielo di arcobaleni Il mio amore rinnova ad Altri Attimi Suoi e muove i passi . .. -da “Piacersi”
Piccole parole, grandi cose Sono una barca ormeggiata nell'attracco di uno jot Un cioccolatino nel frigorifero d'estate Un silenzio nel silenzio Mentre piove la notte di emozioni E mi giro e rigiro in cerca del tuo odore La mattina quando mi svegli e parli parli Mi scuoti Non parlo Sento e sto bene Prepari il caffè Mi stringo i capelli ed il vestito sono Un tiramisù con i canditi Ma Amo le belle cose Mi nascondo dietro la vita E mi perdo per dimenticarti amore mio eterno vivo di errori e libertà imbrigliate sono un ladro imbavagliato dal destino amo le piccole cose aspetto grandi parole -Da "Ascoltare il respiro della vita"- I silenzi degli angoli dei fazzoletti Gettare i dadi Lasciarli rotolare tra le strade del destino Seguire i segreti del mistero I battelli alle soglie dell'autunno Versano ciò che il tempo ha lasciato nei ripostigli a mare Lo specchio d'ombra s'avvia al silenzio E porta della notte il cuore solitario Sotto di me l'onda suona nella mente Il mare abbraccia i tratti dell'infinito Morire d'amore mentre Alba assaporata al pianoforte Getta note ribelli a mare Mentre battono le ore nell'eco delle conchiglie ritrovare la sera negli occhi lucidi Del tramonto Odore di barche abusive ormeggiate sulla scogliera Aspettare del silenzio la voce scrosciante E dittongare il suo eterno eco MARE profondità Libertà Mistero Abbracci del tempo nell'infinito scorrere di poeti ed emozioni.. riflessi d'arte Capolavori eterni Sbadigli fra i cuscini.. -Da "L'eco lontano del silenzio"- Immagini in vendita Etichette che standardizzano categorizzano classificano tutto Scaffali ridondanti eccessi di riflessi Pubblicità e scaffali Prodotti e venditori Siamo bagagli di un aereo Imbottiti di presevativi cenere di sigarette ed illusioni Cartacce all'asta al miglior offerente Specchi di emozioni Ombre di luci artificiali Immagini in vendita che riempiono il cuore e l'anima.. -da "Anime in vendita, pacchi regalo"- Stesse meditazioni in un piccolo giardino di primule Relatività ed inutilità si accompagnano a braccetto Come i cani ed i loro padroni Quando ti rompi un tacco e stai entrando in ufficio È relativo sentirsi a disagio ed inutile cercare di sentirsi a posto Un tacco rotto è come il gusto insaziabile delle primule quando arriva l'inverno E la fretta quando si è già in ritardo Relatività ed inutilità si sfogliano le pagine a vicenda per trovare l'inizio della matassa.. Siamo noi, gusti relativi e conservanti dell'inutilità --Da "Giardini di dettagli e piccole meditazioni"-
Meditazioni ordinate a tavolino Le lezioni di vita fanno crescere in maniera esponenziale La temerarietà e la consapevolezza del timore Contraddizioni che spogliano la natura umana Del suo stesso candido splendore istintivo ed evocano Scontri epiteliali .. Sono contraria al dolore Mi oppongo alla morte ed alla sofferenza Diffido e ostento Mi sforzo di contemplare l'infinita bellezza Dell'essenza dell'essere uomo. Amare e farsi riconoscere nell'amore svelato La bellezza che si svela poi si rivela d'ebano e scorze di limone.. -da "Scorze di limone e scorze di vita"- Meditazioni da taschino…sempre le stesse Chiediamo e non capiamo. Non curanti cerchiamo il senso delle cose, anche quando ci scompaiono davanti e ricacciamo il senso del nulla nel tutto. ..domande e risposte alle stesse domande, conducono la vita all'essenza della sua rotondità. e tutto scorre e tutto torna. siamo sempre di fronte allo stesso specchio. Rincorriamo sempre gli stessi pensieri abbracciamo le ombre della verità Dove scorrono immagini al rallentatore e dicono chi siamo eravamo e saremo. -da "Ombre e deserti da taschino"- Scontrarsi e rincorrere il senso delle cose Vorrei incontrare i soffi del mare e I flutti di vento Vorrei scorrere le mani sulla rotondità infinita e fermarmi Sulla cima del faro in mezzo all'oceano Vorrei respirare il salino del sole Sorprendere nel mare una vela Assaporare della libertà il confine Ripercorrere la rotazione infinita della terra nell'universo E alla mano avere saldo il tridente di Plutone ..confondere lo sguardo Nel planisfero della vita Passato e presente a confronto Ho disperso le goccie Delle rose di brina Sul manto nevoso dell'inverno che torna Ricadere sulla terra d'emozioni e spiare nel cielo I ricordi esauditi e cancellati dalla memoria.. -da "Le memorie del tempo sopite nascondere i passi nei rami secchi"- Carboncino ed argentile Ho ritratto passi antichi Che si consumano nel vento E distraggono lo scrutare del tempo Emozioni giovani e inesperte accavallate Nelle combinazioni del silenzio Ho Sfumato i contorni nel dipinto della vita Che altri s'apprestano a variare e confondere Le correzioni rendono imperfetti i ritocchi Che la vita modella.. ma siamo noi Che rubiamo le matite senza punta alla sorte E pretendiamo di colorare gli occhi del tempo.. carboncini ed argentile Fra i fossili dell'universo Eravamo noi Ad annegare, Anime erranti con calzari alle mani e dipinti di carboncino.. bolle d'acqua e tanti ricordi. -Da "Matite senza punta e attimi spuntati ritrarre della vita inconsistenze..rubate"- Breve Trattato sull'Inconsistenza Dell'inconsistenza è pieno il mondo. Trattato su ciò che la vanità desta nelle inconsistenze quotidiane. Piccoli passi che conducono piccoli segni a grandi destini e piccole confidenze a grandi problemi. La vanità è l'evidenza della vacuità dell'essere grandi in un mondo poi così piccolo.. Parole sviate ed inconsistenti Pesanti come macigni, aguzze come lamine d'argento Bagnate come lacrime Trattato su ciò che l'inconsistenza conquista E dissocia Il mio cuore è perso. pieno di inconsistenze rubate e riflesse.. Parole di guarigione (la lettura ad alta voce alleggerisce le tensioni quotidiane) Orchidee selvatiche ed assaggi di mosto Fogli sventolare ai piedi della collina Cavalli e pecore all'aria liberi Trascorrere con le dita i passi della pioggia E bere dell'orizzonte attimi lenti Sventolare i silenzi delle bandiere Sospiri respiri tempo Luci nel vento Sensi aperti Amore eterno ..
Emilio Allegri. Commemorazione. Era un pittore Zio pittore. Ripongo e desto pensieri. Pittore di fama e fame modesta. Signorilità classe innata e percorsi imperfetti tracciati tra tv fiere e riflessi ..le sue mani nelle immagini scolpite di scivolose occhiate Racchiudevano l'ispirazione dell'artista Il pennello scorreva di tonalità d'improvvisazione E dipingeva del mondo la rotondità infinita.. Cortometraggi cadenzati da polvere ed illustri compagni di percorsi sviati Ispirazione e desolazione Cartelloni e grandi emozioni piccoli premi, grandi vie aperte Nel cuore immensi da trasmettere a piccoli passi di notti insonni Passeggiate solitarie Percorsi di ospedali e cenere di sigarette Amori ribelli famosi e passeggeri Vita di occhiate fuggenti Intensità di attimi e brevità di momenti Impressi nel sigillo del tuo" tornerò" il cancro stroncò l'illusione di successi ridondanti nei quadri appiattiti in soffitta della polvere l'essenza celata Ricordo sfiora i grandi percorsi di artisti dimenticati.. rivivere Emozioni MORBOSE in contrasto. Artisti nati. e dimenticati. tra i fogli di un giornale traspira il ricordo.. ancora Un istante per lui. 20 anni passati. Sogni infrangere il confine della vita. Lottare lottare fortissimamente lottare. non farsi passare.. è un angelo ora. Chiamatelo artisti. EMILIO. -Da "Piccoli ricordi per destare l'infinito"- Quando qualcuno dice di se. dell'inutilità. ECCESSI Furti alle spalle Siamo ladri e ASSASSINI di fiori ed amore ECCESSI ridondanti Errori alle spalle EMOZIONI in mezzo Raccogliamo i noccioli Della SPERANZA Seminiamo PENSIERI E illusioni Siamo foreste e jungle Sterpaglia e foglie Con cui copriamo la nostra essenza E intrichiamo i rami e le liane Combattiamo del vento la sua inutilità Gli abbracci ai capelli i baci trasportati oltre i confini ECCESSI di vite Gettiamo chicchi di riso E semi di girasole Aspettiamo che la morte ci rubi dalla vita.. Senza capi, senza tregue. ..ECCESSI di uomini di ferite di sconfitte. nella luce VIRTU' trionfa. BACIAMI E VIVIAMO. -Da "Poesie dell'infinito. Trattato: Dell'inutilità che riempie il modo e gli dà il Senso"- Le immagini che restano impresse nella memoria e creano uomini illustri e mezzi uomini con mezze misure Non credo che un uomo illustre possa non vedere l'inutilità del suo reputarsi tale.. è la differenza tra un uomo fasullo e un onesto fautore del proprio destino. Siamo riflessi delle immagini che altri ci proiettano, attimi di coscienza comune e contrasti. Composizioni ridondanti e somme di perdite di tempo. Uomini illustri e mezzi uomini, mezze taglie che riempiono gli armadi. Crisantemi sbocciare di fronte al cimitero Immagine Riflessa Al confine tra vita e vita Specchio il tuo sguardo immortale nonno Nel cielo che s'apre al ricordo Sbocciare di crisantemi all'aria Nel vento che spira verso ovest Nelle mani nei gesti Commemorazione Ei fu. panta rei. Buccie nelle mani Amore perso Disperso Terra diventa L'abbraccio immemore Che congiunge L'era all'eterno Fiato perso Disperso Al confine tra vita e vita Respiro Del senso Quanto senno racchiuso Dai buchi di ferite trasudate Avvolgere l'etere di passi d'autore Mani nelle mani Racchiuse per sempre Preghiera Immortale levata all'Eterno. Affinché il tuo sguardo giaccia nel riflesso del cielo nel mare al vento Nonno marinaio. E ricordi alle tempeste Che il mare spezza attimi di infinito.. Mentre crisantemi sbocciano a nuovo Di fronte al cimitero - da "Le immagini che restano impresse nella memoria e creano uomini illustri e mezzi uomini con mezze misure"- ..Nonno torna. Striscio la memoria Accavallata Al mio ricordo di te che non parli Guardi e non soffri del silenzio che emana l'ascoltarti Nudo mi avvolgi di pacata tristezza Strisci i tuoi passi nella mia memoria Lascio la vita dimenticata da te E stringo i ricordi tutti tuoi persi in un fazzoletto Che terrò per sempre Con il tuo profumo.a me stretto.perchè poi..il passato torna per non morire Il ricordo torna Per superare l'eternità. Nella morte racchiudo i tuoi passi striscianti di silenzio e compassione, dolore e debolezza Ricerca e attesa Nel nulla il tutto si compie Nelle tue mani tremule Si racchiude il senso del destino E si cela l'ignoto del tuo pensiero. Ed il mio grido ascolta il silenzio del tuo sospeso.. -Da "Passi di eternità"-
Marinai e tempeste, goccerelle sparse Echi comuni lungo la laguna vedo sul mare scemare strisce di eternità Stillare gocce di solitudine e passi antichi Vedo il tramonto aprirsi di luce e salsedine Schiarirsi il volto davanti ad un immagine dell’ infinito Ripartire da terra. Riesumare foglie appassite.. -Da “Marinai e tempeste”-
Risvegli di attimi e momenti, abbraccio di lacrime morenti Silenzio nascondi l'abbraccio della luna Che stringe i pensieri della notte e dei suoi lacci. Nel libro che la sera sfoglia agli occhi del mondo LACRIME CADONO dagli scontri delle stelle che piangono la brina del giorno che s'apre e silenzio dissolve passi di libertà e infonde nell'eco del rimbombo infinito di nove e luce I numeri dell'orologio chiamato VITA Ritornare a piccoli passi Ritornare a sentire La vita nelle vene Solcare I sentieri Morire liberi Sulla tomba del padre Sepolta nei secoli .. Sussurrare Silenzio chiama silenzi -Da "Risvegliarsi alla luce, addormentarsi al buio. Riscoprire le essenze profonde"- Cavalli scalpitanti e febbre d’asia ..l’acquazzone pomeridiano allenta i risvegli della natura che cerca a nuovo il senso da me perso. Ho imparato a volare. Senno nascondi il tepore di questo viaggio.. Da “ Edera e noci, stelle coccole e baci” Funghetti e fate Ho raccolto il profumo fatato della prima vera A piene mani E asperso la fragranza delle goccioline di brina Sui capelli delle fate del boschetto L'illusione di briciole di luce vendute a grappoli Da lucciole goduriose Luccica di spilli colorati sulle immagini di elfi e nani Che accavallano rami parlanti E ammucchiano il terriccio muffoso .. Ho raccolto i segreti Delle favole dei bimbi Per portarli Fra i fiori lasciando L'essenza di un ricordo magico A chi ne ascolta il profumo celato.. -Da "Non agli occhi di tutti appaiono le fate"-
Senso cachè Esitare ad esistere lascia sospeso il desiderio di essere e cela il senso della desolazione più disperata. "j'ai vecu e je suis morte dans le souvenir de l'èternitè." L'infinito rivive nel cuore della morte. Je retourne sur le sense de mon chemin. Profumo di barbabietola e ginestra variegare le sembianze della vittoria accecata. Troppi contrasti troppe vite. J'aime de ton coeur la musique infinie.. qui etonne le destin. chaque jour que le soleil se reveille.. sul mio sguardo che si apre.. -Da "Lavori di contrasti e di lingua"- I cipressi dell'alto monte Cadono le lacrime della nuova primavera Scorci mattutini ad albe boreali Vibrano passi di libri epocali Stelle sfogliano svogliate Incisioni distese sul mare Scorre il tempo Nel confuso cinguettio d'ottobre volgo l'anima altrove ..In ginocchio davanti al monte Respiro riflessi d'arcobaleni E ripeto: nel silenzio pace trova pace all'infinito E il corpo sente il tocco dell'immortalità.. -Da "Respiri d'arcobaleni e stelle di petali a cuore"-
Noi puntini a volte ci sentiamo così grandi.. Giorni umidi scivolare indietro Passi lenti avvicinare crepitii a sospensioni Ritmare nel silenzio il rimbombo dell'eco Notti scivolose scambiare i ruoli Siamo attimi nel tempo Luci rubate al silenzio Acquazzoni e temporali Fragole di stagione e meloni appassiti Ridere e volgere lo sguardo su Dove tutto si confonde nell'universo.. -Da "Candelabri accesi ed orme scure"-
Tempo di archi e lettere d'alfabeto Così scorrono improvvisazioni Tracciano parole ed archi di seta Planisfero argenteo ricoprirsi di scritte Che scoprono segni zodiacali e tendenze celate Poeta è chi sente ritrae e nasconde per se. -Da "Tempo di archi e lettere d'alfabeto"-
Le matite senza punta Corre lungo l'arco delle stelle Di note andate La Percezione che da qui riparta l'inizio Conto gli attimi impressi sulla pelle Come un contatore di pecore notturne Cantautore improvvisato ripongo Il destino a me caro Sotto l'ultimo cuscino. E dormo il sonno. -Da "Il destino tracciato da una matita senza punta"-
Meditazioni di un animo in cammino in un piccolo giardino di gelsomini E' il terzo tracciato che mi appresto a sorvolare. Della scia della vita, la terza che scorre sulla mano sinistra e ha ricalcato la precedente. Quante vite ancora dovrò passare prima di scoprire il senso della prima?
Non sempre servono tasche per raccogliere le briciole della vita Angeli nella terra Siamo noi spogli rami che degli alberi hanno perso la linfa Libere radici contorte attorno alla stessa terra Aria viziata dagli aromi di fiori inceneriti Angeli nella terra Con fiori all'occhiello e orologi da taschino Figli di canzonette e cerini Noi di sguardi bui e volti all'orizzonte oscurati dal tempo Noi di luci artificiali e monetine metalliche Di grandi case e grandi possessi Noi senza tasche Per raccogliere gli spiccioli della vita Senza tasche per contenere i ricordi fuggenti Senza cuore per incapacità di PAROLE SENSI ATTIMI SBAGLI d' A M O R E Da "SENSARE di note e parole crociate"
Quello che possono fare le belle cose, abbracci e carezze S'alzano nubi nel nettare del cielo Piove il mattino a cascata Riversa Su un muro Per un bacio Mi trasformo da confine svogliato Ad una tappa sulla scia del tempo.. -da "Quello che possono fare le belle cose, abbracci e carezze"-
Piccole meditazioni da taschino Quando mi dicono “Che vergogna lei fu”..penso al domani quando anch’io “lei fu“. Sospendere la vita di qualcuno ad un pensiero è come appendere la nostra esistenza allo stesso filo.. Da "Meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini" In Memoria della Vita Scorre nell'aria del profumo la primavera Appassita di luci calde e fioche Libera natura in libero sguardo Ed è già giorno Negli occhi di speme del vecchio claudicante Che pietà grida alla morte Nell'ultimo sospiro del ciclista all'arrivo Nel primo gemito del nuovo nato Nell' attimo di vivere rubato Al tuo silenzio Scorre nell'aria il dipinto della vita Che prende forme dalla folla Nella forma plasmata Dalle mani di Zeus Ed eleva attimi e ore E rompe i limiti Del Tempo Libera natura in libero sguardo Ed è già sonno Nelle pagine sfogliate Strappate dal libro "In Memoria della Vita" -Da "Voci di sguardi liberi al vento"-
Elegia per giovani amanti d'ARTE Scorre l'arte nei tripodi tessuti nel vento Corre la sorte fra le vene intarsiate d'alabastro Il mio cuore canuto fugge al monte maomettiano E l'arte pasce Nell'acqua che scorre corrono le tele nella mente del poeta come pecore del bimbo insonne su e giù dalla staccionata libera nel cielo di stelle vagabonde E pennelli disegnano e ritraggono PERFEZIONE Immagini tessute emozioni rubate E l'arte pasce nell'occhio di chi fermo la ritrae.,,, E gode in questi attimi Come scrofe gaudenti rotolare nel fango Da"..sono attimi che dipingono la vita di colore come le scrofe che godono nel fango"
Scritte nel vento come scie lasciate da voli di gabbiani" Prendo con le dita Del temporale i fulmini e le saette Brivido freddo accecare del silenzio la notte Nell'animo nel cuore Il volo di un gabbiano Coprirsi con piume di fenicotteri rosa Mentre le porte s'aprono alla sera E l'arco del tempo mostra le sue ferite aperte Ancora come storia Insegna alla vita .. Prendo con le dita gli attimi del funerale Che assassino Uccide gli ultimi ricordi .. Come il volo di un gabbiano Riporta scie nella velina del cielo Da "Scritte nel vento come scie lasciate da voli di gabbiani"
Piccole meditazioni in un piccolo giardino di gelsomini Splende La mia anima Sopra le nuvole Ed il mio spirito aleggia Anziano sull'ombra del tempo che scorre Tigre e dragone canuti Serpeggiare nei secoli Mentre passi d'acanto Sorseggiano le fatiche d'Ercole E grandi passi portano solchi nell'oceano della desolazione Di nuovo in cammino Verso l'essenza del tutto Da "Meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini" I giardini delle fate Sospese di petali e foglie verdeggianti Parole come note e melodie eteree Vasi e cornucopie di riso e caffè tostato Sposi di ebano e datteri Nella città di pesco vestita Il rumore è parte del silenzio E questo parte del cosmo Parte del tutto E silenzio nel nulla cela I veli dell'infinito vivere.. Da "Meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini" Quando il tempo di capriole di sguardi rotola dentro e gonfia le ore sbiadite Cancellare desideri dalla cornice di venere Regali sguardi d'amore scivolosi Mentre raggi di sole bruciano il mattino Arde il giorno di attimi e brividi Baci Rapaci strappare le poesie Degli angeli cinguettanti ai rami lasciati Degli aromi di fiori confusi nel terriccio orme sparse immemori Etichette appese con parole al vento Emozioni rubate nel candore del tempo Sabbia frantumare echi lontani di scogli e salsedine Cancellare del ricordo la memoria Ed appassire di sguardi che la rugiada porta con sé e in sé Moltiplica e Distrugge ..capriole incorniciare destini E incrociare le ombre del vento ito ad attendere.. Da "Quando il tempo di capriole di sguardi rotola dentro e gonfia le ore sbiadite"
Amarsi d'attimi Colori d'autore Su schizzi di tele Amarsi d'ore rubate Nei dipinti stranieri confondere limiti Tra terra e cieli Cancellare del fiato l' essenza d'amanti Nel the infinito del bersi l'un l'altro Da "Dipinti che portano al cuore l'essenza del tutto" Relegati come alberi nella foresta, alti alberi che guardano al cielo Relegata Nell'angolo di questa torbida finestra di voci Ascolto gemiti randagi Attanagliarsi nell'eremo Sorprendere istanti vociare d'infiniti passi dimenticati Mentre incisioni parlano di foreste battute da cacciatori armati Svolazzare di brividi ed ombre di uccelli caduti E soffochi di luce Immensano l'infinito guardare al futuro.. Da "Relegati come alberi nella foresta, alti alberi che guardano al cielo" Come il fiato sopraggiunge nonostante sia stato sospeso per anni E questa per te Dolce mamma Ho il cuore grosso di lacrime tristi Per non darti lo sguardo di sole Con cui ora vorrei riempire il tuo cuore Ho il tramonto nelle mani E una parentesi lontana.. Per te le piccole gioie nascoste a far capolino E le tristi facciate contro la mia insofferenza Non ho scuse davanti a dio e a te Chiedo la mano di un angelo d'acqua Che sorregga e sostenga il silenzio della tua vela spiegata E sappia sopire il mio mare in tempesta rasserenare le albe future.. Chiedo la tua mano anche Per sorreggerti un poco Così come tu sempre Hai saputo fare Senza parole Ora te lo chiedo Perdono mamma per non aver saputo Stringerti più forte Di quanto il respiro non possa fare E gridare più forte Più forte dello scoppio di una nova in cielo Più forte del tempo assonnato che ha cancellato i ricordi. Più forte del tuo abbraccio vagabondo E forte chiedo per amore del tuo amore Perdono a me stessa sei la vita in me stretta Da "Quando gli attimi scorrono e tu non li puoi fermare e tu scorri dentro insieme a loro." Grandangolo Luci equivoche Scorrono tra sole terra ed acqua Ho camminato a lungo per rincorrerle.. Splende la rugiada anziana Quante scritte parlano di emozioni sugli alberi Strofe di versi liberi Ammucchiate dalla sorte Muta ho riletto Muta ho celato Ero stata in quelle stanze una vita Negandolo una vita Ora nuda Di fronte Al mondo infinito.. Da "Si è vero lo ho vissuto, negandolo una vita. Attimo comune" Salgono fino al cuore le belle cose e lì restano impresse per la vita Ho ascoltato una notte nel vento La scia dell'infinito passarmi sotto gli occhi Ho creduto Da "Salgono fino al cuore le belle cose e lì restano impresse per la vita" End War sento dentro scorrere attimi infuocati che vedono angeli caduti senza ali e terre bruciate sopite di inferno quando il calore di soffoco brucerà se stesso e cenere deodorerà la terra arieti batteranno le teste di uomini e furie passeranno i colpi alle comete soffi di mare e urla di cemento nel contrasto demoni negli angeli cosa resta di un cuore impietrito ora non può piovere che cenere appiattita dal mio cuore umido di tempesta solo dio trova amore e perdono infonde attimi di luce solitaria ………………………………………………….. Da "Ricadere e sollevarsi non può che portare alla consapevolezza dell'infinito" Ha chiamato Josuè Quando sfogliare le parole traccia i percorsi di un cammino millenario libri polverosi intarsiati di passi d'antico sapore il poeta rinasce con il suo muovere d'animo ha chiamato josuè anche lui nuovo della setta degli spiriti che danzano di arte scritta di immemori autori dell'essere che scorre ha chiamato lui come un fiume di torrente e le sillabe singole che sfumano dal suo opaco e vago tragitto lasciano piombe impronte tra i fuggiaschi vagabondi della terra in ginocchio frasi vaporano e soffiano libere nella setta degli spiriti che danzano di arte scritta di immemori autori dell'essere che scorre Lo ho chiamato josuè ora arte libera plana negli attimi fuggenti del torrente Corfù sacro a noi poeti delle ultime canzoni solitarie.. -da "Gli ultimi che dei primi hanno il sapore sotto braccio"- Quando avevo i piedi a banana e mangiavo le pere Sensazioni brividi e parole Calpestavo le nuvole Quando avevo i piedi a banana e mangiavo le pere Negoziavo del tempo gli attimi Cancellavo i segni del sonno Con risate e ballate ora Raccolta nel silenzio sacro di un templio Ebraico Volgo al cielo Sensazioni brividi parole Di millenni trattenute in geroglifici muri D'alabastro sacrificio Calpestare delle nuvole gli sguardi Di quando avevo le pere nelle tasche e correvo nei campi di fieno -da "Confessioni: Silenzi offuscati nelle mani di un prete"- Scavarsi di addii Piove il cielo Piange il mio cuore Pietre indurite e lacrime mute Rinnovarsi nel bacio dell'alba acquosa E morire in un altro tramonto di pioggia Strappato al tuo guardare l'orizzonte Rubato al mio orgoglio Denudato della sua casta bellezza Mentre eros rimpiange Le sue ali al vento .. Da "Meditazioni di un animo in cammino" Mani nelle mani di un estate sdolcinata Del vento l'essenza mi conduce All'infinito pensare del mosto dell'uve bagnate pestate In giorni d'estate quando nei sospiri le mani portavano mani alle stelle E la notte di stalle avvolgeva abbracci rubati di fieno Tingere emozioni di un quadro di sguardi Che tu straniero hai portato in me Del vento l'essenza parla con la mia stessa voce E segue il tuo passarmi a fianco incurante All'infinito pensiero sboccia l'alba svestita In giorni d'estate quando mani portavano mani Nel cuore. Da-"Nei giorni d'estate quando il caldo copriva di umido le lacrime" Bacio caramellato Nostalgico specchio di ere lontane Cuore di cicatrici perse Ombra di peccati morsi Raccogliere briciole di sogni Segni di innocenza sopravvissuta e dipinta Grigi i giorni di avversità Nella pioggia aurora estiva abbassare il caldo degli occhi rigati evaporare Sulle dita parole di milioni di lettere Cornici chiuse con dipinti intrappolati ed eliche roteanti Con teste di sangue ricurve Parole che suggeriscono ti amo E conducono alle guerre Baci in controluce Voci maledette Vite di contrasti -Da "Nella pioggia rincorrere le gocciole d'arcobaleni e pulviscolo"- Ecouter la liaison que nous emporte aux etoiles.. Silenzi impilati Gocciare sull'opacità del vetro che S'apre ad infiniti scarti di visioni compresse confondere nuvolette e neri cirri inscatolati Immagini impacchettate di notti Comuni Comuni a molti ed anche a me Contorni di anime imbavagliate Che gridano luce di fronte all'immagine Mia e tua Io e te unirsi all'infinito nell'unità eterea Pilotare esili nubi bauli di pensieri vagabondi E scrutare dell'infinito la forma bagnata mentre cenere arde mentre anime cadono dai soffitti che s'aprono alla sera ecouter la liaison que nous emporte aux etoiles.. -da "Silenzi sconosciuti riconoscersi in un gesto"- Arcobaleni nascosti nel cuore del vento Ho sospirato d'istanti blu e gonfiato di aria I polmoni del tempo Affogato lo sguardo tra lenti affanni Chiesto a dio la mano di Pace Atteso le note cantate dagli avi Mentre il sonno della città ha sorpreso La voce della sibilla ardonne Che disse al mondo Pietà In morte di MARIA Nei fiori non si trovano canzoni Più Sfoglio le ginestre la morte contro la vita E la tua anima cammina Nei fiori rifletto Nostalgia celata Più rifuggo L'immagine tua luce E chiedo Pieta o dio Più Del soffio suo rubato avverto la forma Non si tocca mai il fondo Questo si cela in un altro fondo Hai ditto E cosi via Via dalla vita Ricordo lei fu. La notte ha digrignato I denti Come aculei Stretta la carne nella pelle Hanno morso la morte Di noi di lei Amica mia Credi.senza veli.Io credo. L'amore a gocce ricolma la Luce Bianca bagnata E lei SARA' Come un arcobaleno.. -Da "Come tanti arcobaleni che dipingono I momenti delle anime"- Giochi rubati D'istinti nascosti Seguo il significato dell'arte che scompare con la seduzione E annuso le foglie di adamo com'erba di fresco raccolta dal cuore. Emozioni sospese mentre l'eco riflette parole avvolte in papiri riseduzione riarde riparte arte.. avvolta in me attorno a noi rifulge il carro dal sole di fuoco accendere sogni di notti lontane Scavare arcobaleni e ritrovare cielo aperto Ripartire per un lungo viaggio Rinizio con te. Scovare del senso l'eco profondo -Da "Scovare del senso l'eco profondo"- È un quadro antico Il mio riflesso sul vetro Di malinconia Parole fatte e contorte Che gocciolano di salsedine Tempo di fiori Ginestre e oleandri Scie di Mare sul Vento Lambire un lungo bacio Della luna Nell’alto cielo In una notte di luci sciogliersi sulla collina Dall’alto respirare passi Solo un albero Come un ombra Troneggia l’anima Sul palco della vita -da "L'eco della mente"- Ti ho chiesto un attimo di donarmi un fiore Guarda nel cielo e Affido l'anima tenue ai tentacoli avvolgenti Del tuo stringermi in te Guarda nel mare E il riflesso del cielo Mentre stelle affondano nell'onde Per siglare questo istante Tatuato nel salino della mia pelle Sei nato piccolo bambino Che corri per le spiaggie Della mia solitudine. Amo della tristezza la voglia nascosta di amore e dietro una pietra Ho chiesto al cuore Dove la Dolce luna bianca Riponga il suo infinito sguardo.. Ondeggiare di smorfie al vento E mi ha detto un sogno.. Che il dove sa di te. -da "L'eco della mente"- Colei che danza di respiri Emozione Passata Trascorsa In rima Vestita Di PECCATO morsa di LUCE Emozione che danza nel VENTRE E mescola VISCERE DENSE ho riletto le ombre del libro Chiamato Di DIO respiro Nella voce Ho scoperto Il grido Dell'amore EMOZIONE pura assalirmi Danza di respiri Nell'etere di NUVOLE sbadigli IMMEMORI a passi di tango avvicinare ANIME nell'eco lento della mente.. -da "L'eco della Mente"- La sorgente della neve Striscie di cieli abbracciare della luna la rotondità Come noi tra le colline della notte e le roccie del mare Varchiamo la soglia dei sogni come stradine strette di montagna E avventure destano in noi Profondi baci Profondi sguardi E lucine distanti Fino a punta ala Ci nascondono di fiori e aromi Nelle tragedie di tante vite a braccetto Il nostro abbraccio ci collega alla parentesi lontana Da cui dio creò Amore Che orizzonte d'arcobaleno fa rinascere il giorno Davanti al tempo E allo sguardo fermo della morte. -da 'I silenzi parlano d'anime, parlano di noi aggrappati alle ultime conchiglie del mare'- Sorvolare sulle spiagge Del tempo Che visse L'aquila d'altura Vorrei un soffio blu per convergere nei tuoi occhi O Mare E respirare gli effluvi del tuo cuore Ma se non sorgi dalle tenebre della tua voce rauca E neanche una canzone intona d'amore l'amore Non ha senso Il nulla per noi. Divenuto canuto e stanco Di inseguire Sfogliate pagine della sera che del tramonto aspergono l'acre aroma Di una vendetta senza sconfitta Che giace. Alla sera. Nelle foglie bucate arse dal giorno smosse dal vento.in questo cuore di cenere Che sfuma nella memoria… -Da "Poeti e poeti chi siamo? Danzatori e filosofi, ladri e assassini, colti e laureati, operai e bambini, vecchi e disperati..Felici"- Ahimè Eustella Eclissi di fresco sapore di Luce riflessa E vento di spirito Ahimè Eustella DIO parlava nella tua voce DIO viveva nelle tue cure Il rosario sapeva di rose E la tua bocca parlava d'amore ORA Il cielo tinge la tua voce come un eco nei fiori e negli alti alberi E ascolto pregare Il silenzio dei vivi Avverti il mio grido confuso A Dio Ripongo Il mio animo in pena A te io rivolgo Il mio spirito in pace Che quiete avvolga di nubi Celesti I passi che feci per prenderti le mani E tu.. che mai! Il mio cuore presi Ed ora in te Avvolgo le nubi tutte Ahimè Eustella. di te resterà sempre il vuoto candore di uno spirito puro a DIO consacrato E per Dio combattuto E per il paradiso VITTORIA Gli angeli riscattano la tua presenza con l'amore che ora avvolge le cose a te care.. Stringo la maglia, unica di te che a me è restata E respiro umiltà amore conforto passione E vivo attimi dentro. Laetitia magna cum gratia -DA "Inni alla morte della vita terrena. Mentre Vivi di attimi dentro"- Flowers in the desert Silente il mio pregare In ginocchio di fronte alla luce Maria Ho atteso negli anni un segno l'Amore che non muore Amore vive verità E un angelo t'accompagna Alla sera Il mio sguardo si commuove e ritrova pace infinita rubata dagli occhi delle stelle in cielo rubata dalla neve che ricopre la terra celata nello sguardo di una madre con infante negli occhi di un bimbo osservare polline al vento di fiori che toccò e si aprirono alla luce -da "Flowers in the desert"- Tempo d'estati rubate Quando Sguardi tremolano come foglie d'autunni rubati E pensieri impazziscono come quadri epilettici Davanti a noi La vita perde il senso del limite vissuto E sguardi sommano sguardi All'amore Alle linee rette e ricurve Tutto ritorna Quando Senti il fiume dentro Che visse re e regine Sentire quando avverti la neve sul fiato ho scoperto ho aperto la foglia d'acacia che stringevi nelle mani sul cuore e dentro il nulla per me a farmi riflesso e dici mi dici facciamo e diamo un senso all'amore ma questo nasce rinasce cresce e ci trova inesperti piccoli dentro e incapaci di dare all'amore il senso del tutto che ruba dal nulla l'essenza sua immortale e tu che mi dici guardiamo aspettiamo ma questo rincorrere la nostra vita ci fa morire della nostra stessa intensità e apriamo la natura alla nostra solitudine come uccelli spenti dalle note ispide dell'inverno e apriamo gli occhi. SOLi. Cerchiamo noi in noi. E trovare nell'uno l'unità. ..ricomporre gli attimi di abbracci infiniti -da " Ricomporre gli attimi di abbracci infiniti"- Appendere cappelli negli ingressi della gente Stringo il cielo in un fazzoletto E raccolgo del silenzio Gli spazi afoni di Eternità Assaporo del nulla la nostalgia E del vento l'inconsistente essenza Regalare emozioni sospese E accartocciare doni funesti volgere luci agli sguardi aggraziati del tempo che porta canzoni..che parlano e passano Sentirsi stretti E stringere più del solito .E ascolto te. pioggia di cuscini di seta e merletti e noi sotto che ridevamo al destino.. Chissà se bussando ancora lascerò chiusi i pugni Contro il mondo o se forse la voce del silenzio Imbriglierà il fiato nel carro di marte.. E resto stretta con il mio cielo In un fazzoletto. -Da "Appendere silenzi negli ingressi della gente"- SE davvero riesci a capire quello che.. Se fuori Continua a Cadere la nebbia e Sfocare la pioggia davanti a me. Se Pesa sul cuore La voce del passato scorrere Nel soffoco del petto Se fuori Continua a camminare Il tempo Case cose correre Avanti e indietro Come verità abbia Voce Nel silenzio Abbandono parola suggerita dalle onde nel vento pugni chiusi aprire segreti dell'eternità -Da "Calde parole come caldarroste d'inverno"- AMORE aggrappato all'ombra del ciliegio Tendere la mano Aggrapparsi Ad una parola gettata in un tempo panteista Così calda e densa Così tutto.divenuto per me. Ritirare i sogni. Quest'estate dipingiamo il cielo Di corolle d'acacia e di fiori di gelso. Da "Calde parole come caldarroste d'inverno" Quando La notte tira le fila del mio cuore Che si apre come gomitoli E si avvolge di sensazioni regalate Quando Gli incontri incrociano altri sguardi D'ignoti Che urlano alla notte Quando Il tempo e il vento e i lampi Colorano nel cielo picchi d'eccessi ……… Noti In noi Che tutto può succedere. -da"Siamo noi negli sguardi di tutti"- Aspettando ad ogni orizzonte Mi pare del mare la malinconia prendere con le mani goccie di cioccolata immacolata essenza che s'APRE mentre onde ricoprono il mio scavare e fumo di sigaro appena tagliato sfumare nella lentezza del giorno che s'apre si confonde in me nel sapore di cronache d'oggi ascoltate alla radio immemore aspettando che un incrocio riporti in me istanti di te. Mi pare del mare la malinconia Stessa che avvertivo prolungando le onde fino a casa prendere con le mani goccie di nudità e immaginare la fine della linea all'orizzonte mi pare del mare l'infinita essenza. -da " Goccie di rugiada e goccie di memoria: mi pare del mare la malinconia"- Pianto dolce e un pò amaro Pianto pianto amaro che si riversa nella dolcezza del mattino e parla di sguardi.. incrociare il vento ed il silenzio ..attimi di istanti lenti e morti Guardare ancora.al cielo. mentre si aprono scorci e parole pianto dolce pianto. -da "Sguardi e silenzi soffocare nelle nubi del cielo gonfio di pioggia"- Una pioggia all'infinito Battere e solcare questo cuore inFRANTo Come un'ombrA fare occhiolinO al sole E lenti i tEntAcOLi della sera tingono le voci e le cose in terra e le anime e le stelle nel cielo Ho scavato Nell'inconsistenza del tuo sguardo pioggia. Ho pesato I miei passi Affondati nelle pozzanghere Ho bagnato di piedi umido sapore all'infinito dentro la pioggia -Da "Umidi pensieri in viaggio dai prati di fiori mattutini"- ..Come sintonizzarsi sul canale preferito Incorniciarsi come quadri d'autore.. Soffiare sui fiori che si aprono al vento.. E lasciare dei pistilli il dolce sapore del miele Cantare intonati la vita che ci crebbe incurvati E con il bastone muovere sotto le foglie le cappelle Più soffici di porcini maturi Scovarli E riempire dei cestini l'aroma Ingiallito Di acquolina alla bocca Incorniciarsi Di piccole soddisfazioni effimere E soffiare sul polline Per annusarne l'aroma e ritrovarsi a bere un caffè.al solito bar. tavolino in piazza. E sentirsi come unici.la prima volta. Gustare la vita. Sbocciare Nelle emozioni. eternoPensare. Da "Coccole e coccole" Coccolare la neve all'infinito M'abbandono a lacrime nascoste Parole ripetute Con il senso del nulla con il senso del tutto Approdano sulle onde Le barricate della nostra indifferenza Sbriciolo la fine dell'inizio. E sto. Con me. Nell'essere immutevole tale è il silenzio Che oscura Isola Ingombra Sgombra Incede e rimbomba Voglio coccolare la neve Ancora. A mani aperte. Da " coccole e coccole" Sorry mi dispiace.mi annullo nell'indifferenza.nel sordo silenzio muto. come tutti. preferiamo nasconderci.dietro l'immagine che gli altri hanno di noi.e ridiamo finti.di luce riflessa.e finiamo per bere ciò che diamo agli altri.buffoni di tutti i giorni.con vestiti diversi.e stesse solitudini affogate nei caffè... Da "..meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini" ..sentire qualcuno vicino.al cuore. Il senso dell'amicizia espresso così. ho trovato al mio posto un cioccolatino. e ho pensato. .. resteranno vuoti tenuti nel cuore. grazie. Da "..ai miei amici di quel paese che dissi un giorno" Quel giorno dissi parlando di me Resteranno ombre impresse a riflesso nell'anima scogli infiniti da solcare fino alla vista del limite all'orizzonte onde di onde scivolare al bagnoasciuga ho imparato di te.il sapore. mare. come una vela vago tra l'acque e i venti tra le note lontane di sibille svenute sirene sommerse come gli spiriti dei passati nell'acque. mare libero imprigionato d'essenze.. respiro. cercando di te.lo spirito.libertà. Da "..meditazioni di un animo in un piccolo giardino di gelsomini" Grido salvifico è incompreso questo mio grido sia fatta la tua volontà dio nello sguardo che si apre al mattino nella voce che conforta le ferite nell'animo perso votato al sacrificio nel silenzio di chi parla agli spiriti nel rumore di chi grida alla pace nell'amore di chi crede alle rose che sbocciano di rugiada al mattino sia fatta la tua volontà dio per chi spera ancora.che tutto sia possibile. grido di lacrime e luce nella dolcezza di un mattino qualsiasi.. Da "..Pianto che si riversa nella dolcezza del mattino" Quando le ferite entrano dentro e fa male saperle ancora aperte perloppiù se sei tu il motivo E mi ritrovo a parlare di te Leggero come un ombra Al freddo di questa sera Che ricopre I passaggi del cuore Mio Che grida pene Pane In questo mondo Diventato di me Lo spirito deserto Sacrificato al cerchio del tutto Inabissato fra coralli e sassetti Resto sola Stretti i pugni nelle mani E ritrovo Di te l'odore.tatuaggio nella pelle. Da "Come avrei potuto sapere che fa così male senza il pensiero di te in me" Sogno d'amare lacrime d'amore Che prima o poi Schiavi d'amore Noi Mentre ore battono il tempo E scorrono sulle parole Tra statue di pietra E metamorfosi a specchio Schegge s'abbandonano clandestine E lasciano al cammino Storie infantili E sarà Che prima o poi Sogno vestirà lacrime d'amare goccie amore perso Dio tienimi in un pugno chiuso E stringimi dentro Che nn perda il senno Mentre vivo Nell'ombre delle scelte il silenzio dell'universo panteista.. Da "Raccogliere i sassi bianchi e neri nel cammino della vita che si apre di fronte a noi" ..oggi piove una lacrima in più dal cielo ho bevuto ancora dal calice del destino desistere in me sogni di carta avvolti in sguardi opachi volare nudi nudi cadere di sguardi ferite ammutolite cenere di noi cercare il senso nel fumo sigarette sigarette noi fra il noi di fiaccole morenti sfumati i respiri e stretto nel cuore il senso del mio dirti A ..d dio piangendo una lacrima spegnendosi nella pioggia fuori al vento dantesco che par sventolare del passato l'Emozione che sorprende uno sguardo rubato da te impresso in me per sempre cosi.VERO.NUDO.SINCERO questo a dire non volevo.ma è fatto. desistere in me l'ultimo cerino.. Da "Assaggi di profumi di noi prima che tutto scomparisse nel mio sguardo" Dolci gocce e lacrime solcano a nuovo la mia pelle mentre grido il tuo nome nella notte e spero che l'angelo porga al tuo orecchio l'abbaglio del mio grido muto e parli solitario a nudo lo spirito mi hanno detto che non c'è perdono per chi piange per chi ride per chi muore e non ha fede io l'ho persa quando ho spogliato il mio corpo al silenzio muto della solitudine Da "Spicchi di grana nella Milano bene" Girotondo di viandanti Resta solo del senso il codice trascritto incodificato ritornare alle stelle.. al muso all'insù che scruta speranze come lische a forma di ciambelle gettarsi al mattino ... parole inforcate ed arrotolate per l'ingurgito ... e dice invecchiato ingiallito il sacrario del destino "così sia" e capovolge i resti fra i mari del mare di spiccioli ... cambio la traiettoria dei pensieri incolti come baruffe al cielo sparse di nubi eteree .. lo spirto eroico agli scogli appartiene natura gerente disgiunge attimi di me in viandanti di passaggio.. da "Siamo noi negli sguardi dei barboni che mirano al cielo" Uncini, appigli e boccagli ..del mare il sapore compresso nella carne sott'acqua nelle bolle che evaporano verso il sottile strato verde luce riflessa d'ombre immemori stati persi sversi ancorati alle conchiglie come i sogni all'ignoto tuo scrutare il senso dell'infinito in quest'isola amore isola volti comuni dietro agli sguardi di un nuovo scorcio viottoli di afa vaporare all'orizzonte.. Da "ho passato la luna nel tritacarne" Quando il cielo tinge di luce il volto di noi spenti, fazzoletti alle mani Ho offerto sguardi alle carezze Che il tempo ha donato Ma ora Il gusto pasce Lacrime e vuoti Nella sola tristezza al tramonto Che vela lo sguardo Pacato Mentre l'uscio si chiude E la notte si stiracchia Tra un lenzuolo e l'altro Ho offerto al silenzio Un lampo schiarito nel cielo E fatto una preghiera al vento Che portasse lontano il mio cuore umido umido Di noi. Infiniti passi Infiniti istanti Sotto pioggia battere. Sbattersi sotto. Marcati a vita. Da "Raccogliere i sassi bianchi e neri nel cammino della vita che si apre di fronte a noi" Gridare al nulla la Voce ho gridato il tuo nome nel silenzio la voce ha colpito ferite dure amare che mi porto a mazzetto nel cammino ispido e gonfio ho gridato al cielo il motivo ho perso nella voce il pianto ti amo e grido perdono con lo spirito dimesso e silenzio di morte Da "Quando vorresti tutto e ti ritrovi con niente" Stelle marine deragliare stelle marine di nudi riflessi dipinte nell'acque lascive solo parole smemorate restano buttate come flamenco nell'aria di mondi vaganti dall'acre sponde porgo sguardi ameni agli dei ostili che oggi ancora vestono di grigio questo cielo d'acanto .....come dire.. ..pogare attimi di trascendente evanescenza..e sopravvivere -Da "ho passato la luna nel tritacarne"- Ho dipinto passi nel cielo, passi di mille planisferi ho dipinto ad acquarello i colori all'estate che passa disegnato passi nel cielo, amore mio come le stelle che segnano il cammino ai miei occhiolini distanti millenni luce millenni fiato millenni voce ..... esistente SOspeso nei grani della notte .... nell'aria candore a cristalli evapora d'infiniti respiri luce riflettere colori di primavere si vedono impresse nel blu STELLEviventi può esser già scoppiate come nove all'orizzonte ma le vedi ancora tu le vedo nel cuore io come illusioni almeno per noi a colorare la terra dei nostri passi ... le vele solcano le dune degli occhi mentre il mio sbattere d'avorio contro le onde forgerà un vestito da sposa col velo tessuto da pesci corallini e tu cadrai dal cielo alla vita ho dipinto i passi di noi,amore. -Da "Casi di conversione sintomatica"- Restando nel mare con le vele spiegate .. dipingere di calore nelle labbra il respiro sorseggiando l'abbandono nel moscato già gustato prima c'era amore che bacia la pelle la memoria desidera passaggi d'armonia a fiori ..remare fino al limite della potenza fino al limite del mare fino alla voce delle sirene veleggiare liberi in mezzo al nulla dipinere di mare il calore del sole a goccie ..scruto l'immagine dell'infinito porgere emozioni al vento disperse -Da "Quando le aquile si fanno grandi e volgono grandi sguardi al sole ed al mare, dalla profondità del cielo.. e quando il mio guardare finisce, comunque, in te"- D'angel lo sguardo La notte tiranna di sguardi voglio riporre lo spirito mio nell'aere a rimirare il tuo volto appoggiato alle tenebre vivo di occhiate fuggitive al libro della vita che s'apre la notte nelle parole che riponi al mio cuore e nei palpiti del tuo corpo inerme accanto e schiude al giorno sguardi d'angeli fuggenti che rimembrano iti memorie presenti sguardi d'angel piovere a fiotti mentre il blu del cielo veste il mio sguardo e cade su di noi quanto fanno bene le piccole cose.. -Da "Quando d'angel lo sguardo tinge il buio e le piccole cose tanto fanno bene"- Danze tra ciel e terra Con lo sguardo annugolato ed il pede plumbeo il mio spirto s'appresta alla danza di luce riflessa allo sporger pesante del dì canuto a levante nei passi del mare lo spirto d'onde dell'onde il sapore del cielo il desìo di natura madre natìa della vista l'ombre appare nel cuore del mio dio che pare volare a mezz'aria dissi il sole incontra desìi sorge la vita di visi novizia illusioni cantare l'anima al mare .. intonare il candor del giorno che s'apre Alla sera. che sera. -Da "Inno alla creazione dei mondi nel mondo"- Italia vittorie e sconfitte ..mi picchiò quel vento gelido che di novembre portò il tuo nome e la brezza del mare or tinge di sale i capelli al vento e il cerino nelle mani rimembra la fiaccola olimpica a distanza vibrare negli sguardi Italia non muore si avverte nel tempo rimembro tricolore la bandiera di vittoria dei prati del nulla dell'amore mi annusò quel vento freddo che nonni vissero e mi lasciò al ricordo di quando di come il tuo nome nazione riflettè il suo senso nel cielo - Da "Le olimpiadi uno nessuno centomila"- considerare nella notte il senso del buio Considerando le spalle della gente riverse dal tuo lato amore spostati a destra sinistra di là grovigli di fumi e sigarette a lumini ecclesiali a penetrare questa notte di sguardi stranieri bufali rincorrere l'orizzonte del soffitto fino a riempire di orme il tragitto panoramico del mio io inebetito dal tuo essere presente dentro me. intingo biscotti immemori nell'ennesima tazzina di latte macchiato al caffè.. - Da " Considerare nella notte il senso del buio intingendo i biscotti nel latte freddo"- Nella semplicità di tante parole ho nascosto un silenzio In viaggio da te ho sfumato i contorni della mia vita sparpagliata come fogli nel vento di aquiloni e caffè caldi come cialde per la notte continua ad assopire i tonfi immemori del cuore in subbuglio che esita tremante a fianco a te che mi dici mio dio come sei bella e nella semplicità del tuo parlarmi a fianco scopro l'inutilità di tante parole artefatte e sospiri e dici il senso nascosto di te una parola è dio e l'altra son io celati nel silenzio semplice di poche parole -Raccolta da "Quando il silenzio nasconde i suoi lunghi tentacoli di parole"- Certe notti hanno il vizio di dirmi di si Infrangere i vetri del tempo come mani scivolare dalle pareti in cerca di appigli il mio cuore un battito dentro a scandire emozioni ad istanti il mio sonno letargico a sopire ogni velo che svela di rubini la città deserta il sole tracanna le luci della sera e lenta la voce a chiedere una birra davanti al bancone del bar del Liga che canta le notti certe notti che hanno il vizio di dirmi di si .. e la chitarra suona e il tempo ricorda ed io silenzio mi confondo con te quando parli parole che nascono in cielo e vibrano fino alla morte dell'ultima canzone sveli del senso la voce profonda e quelle notti con il loro vizio mi sussurrano si.. Raccolta da "..Sussurri di certe notti con note e bicchieri alla mano" Quando ti scontri nelle mani.. Ho preso Tentazioni Che allacciano vite Ai sedili di un viaggio Ho scritto di te Mi hai preso per mano. Abbiamo cantato solo d'un fiato. Sul volante dell'auto Ingombre note salire al cielo .. Dolce è il tramonto Che ha unito il nostro guardare Tu ora di fronte Mi insegni il silenzio Che spenge Il mio battere impaziente alla porta Del Tempo .. -Da "Quando manca qualcosa ma non tutto, illumina un lampo il cielo d'agosto"- A UN PASSO DA TE VIVO. E mi scontro con te, che odori di me E Questa per TE Scritta Nelle mani Che si aprono e svelano dimmi Oracolo che di me si aspetta il destino .. che AVVERTE nella pelle Un brivido Di me EMOzioni in corsa AL PIT STOP . PER te Un lungo silenzio immortale A parlare Di me Che taccio Di fronte allo splendore DI AUTO in corsa Incorniciate nella mia VITA che scorre E resterà PuRA emozione A parlare chiusa nelle stanze del ricordo Impressa in me Nell'attimo Sfiorito Una voce Che cresce .. A un passo da te Non importa. Ascolta lo sbocciare lento Senti il colore vivo che sfuma Di luce . Ha vissuto Impresso Il mio spirito Nel pensiero di te . Ho scritto E specchiato la mia vita Nel tuo volto riflesso di parole cadenti È per te L'amore che hai creato dal nulla E dalle mie indifferenze Diffidenze attende .. A un passo da te VIVOceneri e girini . Aspetto Sospesa attimi tuoi persi Che respirano in me , mi volto e sei nuvola che travolge nebbie e annega nel mio nulla le goccie di acqua tondeggianti pronte a dar luce al giorno.. Lucciole a istanti crescere in sensazioni di un animo mutevole -Da "Sensazioni di un animo mutevole che respira di parole"- Passi di pianoforte La clessidra del tempo E musica E voce Sintonia nell'anima Morte e Vita Insieme All'unisonO Aria e pAce Ritmo e sUoni Non ha voce questo SILENZIO E polvere E sabbia È un lento crescendo Dall'argine fino al mare Contemplo note Nel vento … Muoversi . -Da "Ho scritto passi di pianoforte mentre fuori piove" Ho portato della voce il FIATO Ho portato della voce il FIATO Che dice dell'essenza La FORMA . FORGIO anfore Con MaNi e mAnI Che si sovrappongono in Me Nella mEnte Nel ricOrdo Nella viTA . E scompare Illusione di lumini AcCEsI È il LIMITE al limite dell'ORizzonte Del Fiato Di chi SENTE Quella Voce Che mOdeLLa forme Sensuali All'aria PuRa .. Impresse Volare .. Sentire in NOI AccEnDERE ANIME di carne .. . -Da "Lumini appiattiti come del mare il soffio tremulo del vento"- Cadono fiocchi umidi come stelle arse di rugiada Ho messo stelle nel raccoglitore Per asciugare gli occhi di quelli che non ascoltano Per stregare le biscie Rattrappite in calici dormienti Centri centrini Ingrovigliati nello stomaco Aspergere olii profumati In atmosfere eteree sbiancate Dal mio volto ammutolito Rispetto grida in me Rispetto Che non danno i gesti di anime presuntuose Camminano nelle tele tessute d'infiniti passi Senza senso D'attese Inutili ho nudi fazzoletti stretti in mano e cadono fiocchi di carta a terra messaggi .. grande vita in città grande città parla e vita veli cadere sulla città di cristallo venato . Miscelo cenere sversa sul monte dell'Incenso - Da "Quando la sacralità del proibito si miscela di infiniti passi mortali tra fiori smossi ed io qui respiro di voi" - Aironi rosa in cerca di destini Cerco del cuscino un angolo La forma Del mio cuore appiattito Tra due lati stretti Ed il mio corpicino Aggomitolato Nei timori del mio saperti andato Come furia nel vento Mentre gabbiani bianchi tornano È vento sulla pelle È luce alle spalle Il mio vederti ancora Un attimo Nel cielo spento Cavolfiori E bimbi attanagliati sotto Cicogne bianche e azzurre nei cieli tersi .. Sventolare come bandiere dimenticate Da cuori tristi Mentre aironi rosa portano al vento Amori Amori Amori Di echi lontani Si narrano storie forse ESISTITE In noi anche solo per un attimo .. - Da "cuscini a forma di angoli appiattiti come del mare il soffio del vento" - Meditazioni di un animo inquieto in cammino Mi lasci sempre Sempre vuoti Ronzanti Rimbombano Ossi Nell'esofago ECHI Ed io raccolgo solo silenzi silenzi e li accosto insieme delusioni delusioni forgiare mazzolini VUOTI Felicità È Il paragone con questo dolore Non devo rispondere al tuo grido di presenza e rivendicazione Ti ascolto così per amore e questo cresce lo stesso e invece dovrebbe tacere e questo parla GRIDA di te l'odore mio forse questa è la chiave dell'armonia: lo squilibrio dell'anima nello spirito dell'altro.. - Da "Il silenzio ha voce quando lo ascolti parlare e gli rubi le parole" - Raccogliere i remi, ripartire, solcare i mari e gli oceani fino al suono delle sirene È passato il silenzio del dolore Che muto cela in gesti e in parole SoFFerEnZe si nutre di frantumi gettati sotterra sacrifici si schiaccia nelle spine gusta l'inutilità dà voce a stati ibernati di malessere congenito È passato come il vento di tempesta ammutolito e le rondini di primavera nell'aurea invernale senza frasi od iperboli silenzioso se ne è andato ed io qui resto SoSpEsA all'occasione che s'apre.. MeLoDiA pianoforte fotografare un senso muto al dolore passeggero del volto che rimembra l'essere vivo come stato d'effimero pianto .. - da "Raccolti invernali e bacche d'agrifoglio" - Camminare nelle risate dell'amore impresso nei rami della vita Abbracciarti nel TRAMONTO d'eteree immortalità E imprimere questa istantanea Negli OCCHI della morte Per corrodere Questa sibilla di sventura che Bussa Batte Sbatte Attende .. Abbracciarti OLTRE la vita Nella vita dei ricordi E sfumare l'ARCOBALENO Dei mille coloriVOLTI regalati Dai riflessi Dei sorrisi APERTI Al mondo È poesia Questo fiato sottile Che unisce le MANI Di genti di passaggio… Cammino nelle RISA DELL'AMORE .. Segui la SCIA .. .. Tu Fermati Vicino o Lontano e ROMPI il LIMITE -Da "Romeo e Giulietta rapiti in un soffio di persi demoni…"- FOGLI finiti nella brace del camino di un libro che fu testimone d'amore reincarnarsi nella vita di noi I rami del tempo Hanno il sapore di legna invecchiata Un po' come me Rincorro i graffiti nella corteccia Riportano passi antichi e M'INCHINO A questo vento dantesco INSISTENTE d'amore e passione SCONVOLTO Che OSA dentro me Raccontare Rumore e catene Costrizione e affanno Gelosia Pazzia MORTE vittoria VIVE tra i secoli Respira .. I rami del tempo ora sanno di .NOI. Impressi nella carne i loro nomi Hanno sapore di Presente Temporeggio tra persi demoni.. - Da "Romeo e Giulietta rapiti in un soffio di persi demoni…" - Quando le lenzuola tirano da un lato ed il vento le alza e ci sei solo tu La coperta si sposta Del mio animo in pena Ed il mio sguardo cerca un rifugio nella mano protesa di Adamo.. Inverno Di freddi e ghiacci Quando le lenzuola tirano solo più da un lato Mi aggrappo alla notte Non resta che uccidersi d'ebbrezza E annaspare nell'alcool di serate evanescenti gonfie canzoni oziose fino all'alba Mi regalo corolle di parole Come aureole all'inadeguatezza che mi cosparge il volto ..mascherarsi d'ignoto E tirare le lenzuola Al destino.. - Da "Maschere d'ignoti trasportare soffi di vento" - Senza parole Solco del silenzio lo SPIRITO Che giace ignudo All'ombre del mio sguardo A mio padre ripongo Silenzi Ho svuotato il tramonto del sole Attingo dal pozzo Metamorfosi sbiancate Cicatrici unite da immagini riflesse Gonfio di pioggia l'arcobaleno Natura vive Respiro di te giustizia e calma Rigore Bontà Pochi sorrisi pieni SILENZI Mi lasci così Senza parole Di te Il forte spirito VIVE Nell'immensità del mio Guardarti D'istanti d'amore nascosti - Da "Il tempo delle rondini e delle note di pentagrammi sul cielo"- Senza il silenzio di voci rubate In casa a piedi scalzi La notte RICUCE LE ORME dei pianti dei sogni annebbiati dei passi incauti nell'ombre la sera dipinge il natale negli OCCHI immemori del TEMPO e lascia i lustrini imbrigliati nei rami Cerco una foglia che rassomigli di me tristezza e fragilità ANIMA in questo momento in cui scende il buio .. E sale malinconiasoffice A tratti ondeggia Sale forte Forte sale nell'insonnia dell' attesa In casa A piedi scalzi Sentire Le voci Come pazzi Dare un senso All'inconsistenza Cerco una foglia accartocciatadentro Che parli di me .. Mentre l'aria trasporta lacrime Come goccie di rugiada Ed il mattino RESTA BRINA Testimone D'attese PENSANTI .. ONDEGGIA IL SILENZIO Impresso in me D'eternità -Da "Il silenzio ha voce quando lo ascolti parlare e gli rubi le parole"- Quando le voci raccolgono petali Ho cercato nel silenzio e nel fumo degli occhi Il frammento del noi agonizzante Frantumarsi.. Caduto dallo sguardo del dio mutilato Non ha piedi Il mio credo Noi ai piedi Calzari antichi disgiunti Contriti La tua morte in ginocchio Isola preghiere in me .. Converge la mano al cuore E mendica pace e sconfitta E mendico luce e pietà Mentre il sole vaga indenne Senza meta nel cielo Ed il mio sguardo lo segue insonne Ed il mio cuore ascolta i battiti del tempo E sana le ferite nascoste tra i petali Scorre l'alba il vento il tempo Porta arcobaleni d'emozioni transitorie e rondini viaggiatrici lasciano note solitarie come scie di aquiloni nel cielo.. si compone un immagine di me nello specchio di cristallo della vita Ho cercato nel silenzio e nel fumo degli occhi domande e risposte tengo al caldo le dolci parole che mi disse novembre ma il futuro ascolta la mia voce .. -Da "Il tempo delle rondini e delle note di pentagrammi sul cielo"- Calici di tempesta e fumo Conducevo vita un giorno Sorpendendo ali ed elefanti E schiamazzi di furfanti Nell'etere dispersa del mondo opaco In vesti terse di cieli sversi Raggomitolati all'ingiù Verso passanti assonnati Che rigettano fumo e tempesta di ogni giorno Colsi Calici d'albe Ed ascoltai schiudersi i fiori Da "Palingenesi schiudere morsi selvatici" Frastagliare le immagini nella luce del mare tra le rocce Ho perso Perchè credevo nel vento che bagna di mare i capelli Salsedine profumo di pelle salata Respirata Stretta in un forte abbraccio d'Argento Che un giorno mi avresti portata a guardare le onde ed il cielo Passato presente a confronto Riflettersi nel sole il mio nuovo fidarmi di te Che un giorno saresti scivolato tra le rocce ed il vento Quel vento Ito e tornato per Sfiorarmi i capelli dinuovo E ripetermi quel SENTO di te l'amore nel cuore Ho perso perché Ho sperato Di dipingere gocce di luce Ma ho trovato Vuote conchiglie E mare deserto .. Strofino il bianco fazzoletto Passato e futuro a confronto Voglia di vita partire da un trifoglio spennato.. -Da "Frastagliare le immagini nella luce del mare tra le rocce"- Quando il vento scompiglia i capelli del tempo Etereo tramontare d'albe L'alba dipinge nel vento le foglie E tu Mi lasci un cuore stravolto di pene e fuliggine E rechi per mano dolore ed egoismo Cade a terra l'aurora del cielo E infrange lo sguardo mio calato ed appiattito Dal tuo avermi lasciata Nuda terra bruciata Piange la mia ferita nel cielo riflessa .. rimbomba il silenzio della solitudine -Da "Piangi mio cuore mentre l'alba piove d'istanti"- Schizzi E finti fantocci Fili di memorie e corridoi dall'albero Pendere lische sottili tremulanti Diretti al cuore passato mente memoria Che fare gesticolare nel sonno pungente Ghigni e lumi spenti Accendere Passioni moti persi versi di babbinatale bucati Scoperti a mani aperte vuote finte Sogni spegnersi al tramonto cadere da Zucchecarrozze In perpetuo movimento all'orizzonte.. -Da "Sogni cupi spengersi"- |