"Sicilia: Pennellate di Poesia”
Introduzione
Questa raccolta nasce da un sogno: trasformare la Sicilia in poesia. Ogni città,
borgo o angolo di quest’isola incanta l’anima con i suoi colori, le sue storie,
le sue ferite e la sua bellezza eterna.
Ho scelto di guardarla con gli occhi dell’arte, come se ogni pietra, panorama o
strada fosse un dipinto, una scultura o una sinfonia. Ogni poesia è un piccolo
viaggio, un omaggio alla luce, al silenzio, ai profumi, ai ricordi e al tempo
che qui sembra fermarsi.
Questo libro non è solo mio: è della Sicilia che respira bellezza in ogni sua
forma, ed è per chi ha occhi per vedere, cuore per sentire, e voce per sognare.
…È un percorso emotivo, un abbraccio tra parola e paesaggio. In queste pagine ho
cercato di dare voce alle pietre antiche, ai silenzi carichi di storie, agli
odori che si fanno ricordo.
La Sicilia qui non è solo un luogo, ma uno stato dell’anima, un rifugio di
bellezza e malinconia, di orgoglio e dolcezza.
Ogni poesia è una carezza o una ferita, una fotografia scattata con il cuore.
Non ho cercato di raccontare la Sicilia com’è, ma come la si può sentire: viva,
intensa, inafferrabile.
È un’isola che sa amare con forza e lascia il segno, come fa l’arte autentica,
quella che non ha bisogno di spiegazioni.
A chi si immergerà in queste parole, auguro di lasciarsi andare, di leggere con
lentezza e con il cuore aperto. Perché la Sicilia, quando la si ascolta davvero,
non smette mai di parlare. E ogni volta, ha qualcosa di nuovo da insegnare.
"Palermo è arte che respira"
Palermo è un quadro vivo,
pennellate di luce e ombra,
un’opera d’arte che non posa mai,
che si muove, respira, canta.
Ogni muro è un affresco,
dipinto di storia e sudore,
ogni pietra è scultura antica
che racconta segreti di tempo.
Le strade sono gallerie aperte,
correnti di arte che attraversano il cuore,
tra i mercati che urlano colori
e le chiese vestite di oro e marmo.
Palermo è un mosaico infinito,
dove l’arte si scontra, si fonde, si accende,
tra arabeschi che sfidano il cielo
e statue che sfidano il silenzio.
Qui l’arte non è solo forma,
ma sangue, respiro, parola, vita.
È il canto di un mandolino stonato,
è il gesto di mani che creano il pane,
è la danza lenta delle ombre al tramonto.
Palermo è arte che ferisce,
che abbraccia e confonde,
che sorprende e non si lascia spiegare
perché Palermo è arte
che vive dentro ogni respiro,
e in ogni sguardo che osa guardarla davvero.
"Siracusa, quadro di tempo"
Siracusa è un’opera antica,
un dipinto sbiadito dal sole,
dove ogni pietra racconta storie
che solo l’arte sa ascoltare.
Le colonne sono pennelli spezzati,
che ancora sfiorano il cielo,
e il teatro greco è una sinfonia di pietra,
un palcoscenico dove il passato danza.
Il mare incornicia la tela,
con riflessi di blu e d’oro,
e la luce disegna ombre lente
su mura di storia e silenzio.
Siracusa è un mosaico di voci,
di volti scolpiti nel tempo,
un capolavoro che respira lento,
un’arte che non smette mai di vivere.
"Ragusa è un soffio di pietra"
Ragusa è un soffio di pietra,
un respiro barocco che si posa lieve,
tra le curve morbide delle sue chiese,
tra i balconi intagliati come sogni.
È un dipinto scolpito nel tempo,
dove l’arte danza tra vicoli silenziosi,
dove ogni angolo è un quadro nascosto,
e ogni luce è un tocco di pennello.
Le scale salgono come note suonate,
e le piazze si aprono come pagine di un libro,
dove l’arte si veste di sole e ombra,
e racconta storie che il vento sussurra.
Ragusa è un abbraccio antico,
un’opera viva che parla piano,
che ti prende per mano e ti mostra,
che l’arte è respiro, è vita, è casa.
"Trapani, tela di sale e vento"
Trapani è un quadro di sale e vento,
una pennellata salata sul mare quieto,
dove il tempo si ferma a dipingere
il riflesso dorato delle saline.
Le torri guardano, sculture antiche,
che raccontano storie di viaggi e mare,
e i vicoli intrecciano colori e ombre,
come un mosaico che sfida il cielo.
L’arte qui è il canto delle barche,
il ritmo lento delle reti stese,
è il sole che scolpisce pietre e cuori,
è il respiro profondo di una città viva.
Trapani è un dipinto che si muove,
tra sale, vento, luce e memoria,
un’arte che non resta appesa al muro,
ma vive nel cuore di chi la sa vedere.
"Catania, arte di lava e luce"
Catania è un fuoco che dipinge,
lava che scolpisce strade e sogni,
una tela viva di pietra nera
dove l’arte esplode in ogni angolo.
Il barocco si contorce tra le vie,
come una danza di luce e follia,
e il vulcano, pittore eterno,
versa colori di fuoco e storia.
Le piazze sono quadri affollati,
con volti scolpiti nel tempo e nel sale,
e il mare abbraccia la città,
come un pennello che sfiora la tela.
Catania è arte che brucia e canta,
che scuote il cuore e accende lo sguardo,
è un’opera viva, mai finita,
un capolavoro di forza e passione.
"Enna, il dipinto nascosto"
Enna è un quadro sopra le nuvole,
un’arte nascosta tra le pieghe del cielo,
dove il tempo si posa lento
su colline che sfidano l’infinito.
Le pietre raccontano silenzi antichi,
castelli che guardano lontano,
e il vento dipinge melodie leggere
su campi tinti di oro e di speranza.
Enna è un’opera segreta,
un mosaico di luci e ombre,
che sfiora l’anima con tocchi gentili,
come un dipinto che solo il cuore vede.
Qui l’arte è silenzio e respiro,
è l’attesa di un’alba che si fa luce,
è la bellezza che cresce piano,
tra cielo, terra e memoria.
"Messina, arte tra mare e cielo"
Messina è un quadro sospeso,
dove il mare abbraccia il cielo,
e l’arte si riflette nelle onde
che cantano storie di passaggio e attesa.
Le campane suonano come pennelli,
dipingendo l’aria di suoni antichi,
e le strade intrecciano colori vivi,
come un mosaico di vita e memoria.
Il porto è un dipinto che respira,
con barche che danzano al ritmo del vento,
e le piazze sono tele aperte,
dove il sole scolpisce ogni dettaglio.
Messina è arte che vive e resiste,
tra luce e ombra, terra e mare,
un’opera viva che non si ferma,
che sorprende e incanta chi la sa guardare.
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