| Qui Adesso c'è il sole in alto nel cielo
 E due rondini si inseguono giocando
 Le nubi sembrano lontane
 E la voglia di restare qui non c'è
 
 Ti capisco sai, la vita è strana,
 non hai un attimo per pensare e quando
 ce l'hai
 non te ne rendi conto
 
 Ma qui c'è un universo fatto di pensieri e di parole
 Mai dette,
 dove sogno boschi incantati e fiori dai mille
 colori
 
 Ma qui nessuno ti condanna,
 nessuno ti giudica e la passione nel
 cuore per restare ancora un attimo qui.
 
                                                         A mio padreAnche stasera sei rientrato
 e ho visto i tuoi capelli neri luccicare
 sul tuo viso la gioia e la rabbia che
 hai represso in tutti questi anni
 e ricordo… da piccolo mi tenevi in spalla,
 anche se non ricordo il tuo
 sorriso sincero
 consumato dall'età…
 ti sedesti quella mattina accanto a me
 e cominciasti a scherzare, anche se io
 non ne avevo voglia
 e mi dicevi con gli occhi " Scusami,
 non riesco ad esprimere più di tanto…"
 e io stringendoti la mano
 ti dicevo con la pelle " Non preoccuparti, qui
 ci sono io, voleremo senza più corpi
 e senza più identità, senza i limiti
 della vita fino a fonderci
 in un unico istante di lacrime"…
 ricordo quando in macchina tu
 guidavi in silenzio
 e avresti voluto dirmi " Ti amo"
 ma quelle parole erano troppo dure per te
 e quell' infinito blocco
 che avevi ti impediva di parlare,
 tu sei la mia musica…
 così cercavo il volo di qualche uccello
 che ti sfuggiva dinanzi agli occhi
 e una lacrima silenziosa mi diceva
 " Amore mio sono qua…"
 E cercatola mia risposta in quei freddi
 pomeriggi d'autunno quando il cielo
 non parlava mai di te…
 ma il luccichio dei tuoi occhi e il tuo
 sorriso mi dicevano
 " Se solo vedessi l'amore che ho dentro saresti
 l'uomo più felice del mondo"…
 e ora che rivedo il tempo su di me
 le tue mani sono le mie, con la
 speranza di trovare il tuo sorriso
 sulle labbra di qualcuno
 e il mio silenzio sarà l'unico a parlarmi
 di te.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Sospiri e paroleNei sospiri del tempo
 una parola
 d'amore è azzurra 
                                                         speranza
 negli interminabili
 spazi dei miei 
                                                         pensieri, come se
 mi volesse dire
 che non è per le ali 
                                                         dell'infinito,
 ma la bellezza 
                                                         racchiusa
 nei gesti di un senso
 e di una ragione pura
 d'esistere, dove trovo 
                                                         le
 finestre
 del mio inconscio,
 dove un sospiro di 
                                                         parola
 è la porta che mi 
                                                         conduce ai sentieri
 dell'esistenza.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         
                                                         Atto d'amoreNon mi mentirai più,
 silenzio;
 nella terra e
 nell'aria ansimante
 sono me e me stesso;
 a nulla varranno i tuoi
 bianchi lividi.
 Già sento nella spada
 che trafigge le mie 
                                                         memorie
 le lacrime di
 qualche amico della 
                                                         sorte;
 non lo facesti per 
                                                         odio,
 solo per amore.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         PerdonamiNon avrai più nulla
 da sentire;
 a nulla è invano,
 viso.
 I tuoi ricordi sono
 solo spicchi di mare;
 il tempo è solo un 
                                                         abbraccio
 degli arcobaleni.
 I sensi dei tuoi 
                                                         sguardi
 Sono sulle estreme 
                                                         spiagge
 dell'infinito, dove i
 tuoi Occhi sono i 
                                                         granelli
 scintillanti di un 
                                                         ricordo
 mai esistito;
 sui tuoi passi si 
                                                         nasconde
 il recinto dei 
                                                         pensieri.
 Non ansimare più 
                                                         nessuna parola;
 non nasconderti nelle 
                                                         tue espressioni.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         
                                                         
                                                         Identità nascosteFuggi. Come l'ermellino
 Al richiamo della 
                                                         cicala,
 vane ombre di pensiero.
 Fuggi. Gli echi mortali
 Si ripresentano come 
                                                         bagliori
 In una notte d'estate.
 Ecco. Si ripresenta il 
                                                         falco
 Sulle sponde del fiume
 Aspettando una vittima 
                                                         ignara.
 Ecco. Un'altra strada 
                                                         si è mossa
 Sulle rive del mare.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         O 
                                                         infinito; AriannaO infinito, hai recato
 Nella tua amara carezza
 Un esile fruscio di 
                                                         foglie;
 voglio essere un tacito
 viandante della storia,
 così come persuaso 
                                                         dall'anima
 il corpo
 la mera via si apre
 attorno
 al mio capo; Arianna ti 
                                                         amo.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Stringimi forteC'è un mondo lì fuori,
 guarda,
 quando a vederti mi si 
                                                         intenerisce
 il cuore,
 quando a chiarire ogni 
                                                         dubbio
 e ogni pena della 
                                                         nostra vita
 saranno i tuoi occhi,
 guarda,
 quando da piccolo nel 
                                                         cuore della notte
 abbracciavo un cuscino,
 sognandoti,
 e cercavo nelle stelle
 il bagliore dei tuoi 
                                                         occhi,
 solo un'illusione,
 abbracciami,
 in questa notte senza 
                                                         fine,
 dove l'aria è il tepore 
                                                         della
 tua voce,
 prima che si faccia
 giorno, stringimi 
                                                         forte.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Dove c'è spazio per 
                                                         piangereOra sospirerai le 
                                                         lacrime
 sull'aria del tuo 
                                                         dolore,
 cuore mio;
 sento in me i battiti 
                                                         del mio pianto,
 dove le parole oscure e 
                                                         segnate
 dal tempo sono un 
                                                         leggero abbaglio
 di un fortissimo amore,
 dove i miei sensi
 sono luoghi già troppo 
                                                         esplorati
 negli anfratti della 
                                                         mia anima,
 dove l'uomo è assente
 nella sua
 sensibilità,
 dove
 ogni respiro è un canto
 fuori dal mondo.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         VorreiVorrei essere il vento,
 per sfiorarti in ogni 
                                                         luogo,
 vorrei essere la 
                                                         pioggia,
 per bagnare le tue 
                                                         labbra, vorrei essere
 nei tuoi pensieri,
 per mantenere il tuo 
                                                         fisso su di me, vorrei 
                                                         essere
 nelle tue mani
 per accarezzarti 
                                                         sempre.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Notti assentiNotti intrise di 
                                                         sospiri
 mancati, dolori amati
 nella loro pena,
 presenze assenti nel 
                                                         mio amore, dove ogni
 tentativo di 
                                                         giustificare il mio 
                                                         dolore
 diventa una nota densa 
                                                         di gioia,
 spazi immensi,
 dove il rumore dei miei 
                                                         passi si fonde con la 
                                                         strada.
 Già è presente in me 
                                                         una melodia sospirante 
                                                         nella sua memoria,
 una parola in più è un 
                                                         respiro della vita,
 cieli oscurati dal 
                                                         tempo,
 dove la mia esistenza è 
                                                         solo
 il pensiero di un 
                                                         istante,
 un attimo dove il tempo 
                                                         è un ricordo;
 pensieri sparsi per gli 
                                                         eterni anfratti
 di gocce d'acqua,
 quando le carezze di 
                                                         qualche amico
 saranno le sensazioni 
                                                         di un mondo ormai
 lontano,
 assorto
 nella sua essenza,
 foglie mischiate agli 
                                                         specchi della mia 
                                                         mente,
 quando le bianche 
                                                         pagine colmate dalle 
                                                         note di un uccello
 lontano
 saranno solo un 
                                                         abbaglio del mio 
                                                         dolore,
 riflessi penetrati 
                                                         nella loro vita, dove
 i sorrisi di mia 
                                                         sorella
 sono i fiori più belli,
 dove gli alberi nei 
                                                         giardini dell'età in 
                                                         fiore
 sono un'espressione 
                                                         delle mie note dense di
 malinconica
 gioia,
 quando un dolcissimo 
                                                         tramonto mi ricorderà 
                                                         il silenzio della mia 
                                                         sofferenza,
 dove gli infiniti cieli 
                                                         della mia anima sono le 
                                                         carezze dei miei 
                                                         sguardi.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Un titoloIl titolo di un canto 
                                                         espresso
 nella sua vita,
 portatore della sua 
                                                         essenza,
 come un mondo 
                                                         intrinseco di sé,
 dove le parole sono un 
                                                         ritorno
 alle estremità 
                                                         parallele, solo idee
 dense di una frase 
                                                         accompagnata
 da uno sguardo perso 
                                                         sui petali
 dell'amore, quando il 
                                                         tempo
 sarà un'affermazione di
 un battito d'ali,
 come questa frase 
                                                         intrisa di un sussurro
 del tempo
 dove cambiano le note,
 un ricordo,
 istante denso di 
                                                         freddo,
 l'acqua e l'amore,
 come questa inesattezza 
                                                         così sono
 gli anfratti di una 
                                                         luce nel silenzio
 delle atmosfere
 e del tutto.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         PercezioneA nulla ti servì 
                                                         l'estremo
 canto; a nulla, anima 
                                                         coraggiosa.
 Le parole del mio cuore 
                                                         sono
 le note di una vita 
                                                         assorta, concretamente 
                                                         vissuta, di memorie,
 di sguardi, di cieli 
                                                         immensamente esplorati,
 di sorti, di avventure, 
                                                         di volti portatori di 
                                                         speranza;
 già sento dentro di me 
                                                         un valore
 immenso, figlio della 
                                                         mia mente, estremi
 pianti e ritorni dal 
                                                         passato, dal futuro,
 dove un cuore ansimante 
                                                         è una lacrima
 in più
 nei miei istanti.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Si staCome d'autunno gli 
                                                         alberi le
 Foglie, si sta;
 si erge sulla collina 
                                                         dei miei
 malesseri un vulcano
 d'amore e di 
                                                         sentimenti,
 si erge e nulla più;
 sento in me vari echi,
 lontani,
 sospiranti amore
 e intrisi silenzi
 di una cortina di 
                                                         ghiaccio blu,
 lontano da me
 e da me stesso.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Vorrei dirtiVorrei dirti,
 quando t'aspetto,
 di non ascoltare
 solo l'emozione,
 impara a sentire anche
 i tuoi sentimenti,
 poiché è vita
 d'affetto e di 
                                                         speranza,
 coro impavido,
 che si fida
 delle sue note,
 poiché è uno sguardo
 sfuggente di pensiero.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Dall'altra parte del 
                                                         mondoNé più mai andrò sulle 
                                                         sponde dei miei 
                                                         pensieri,
 come fa l'alba di oggi 
                                                         e il tramonto di ieri;
 né più mai navigherò 
                                                         sul mare le onde
 dopo che la brezza dei 
                                                         sentimenti mi confonde.
 
 Dove c'è la figura di 
                                                         lei
 Là si poggiano gli 
                                                         occhi miei,
 dove dall'altra riva il 
                                                         ricordo annebbia la 
                                                         mente
 così feci della mia 
                                                         vita un arco 
                                                         inutilmente.
 
 "Perché- mi dice con 
                                                         pietà- piangi prima di 
                                                         me?
 perché dai tuoi occhi 
                                                         stenti
 un lamento dopo di te?
 
 Altro non è che 
                                                         l'aurora del domani,
 e con gesti spenti
 annunci il mormorio 
                                                         delle tue mani".
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Come il granoSi sta
 Come spighe di grano 
                                                         fra i lutti
 del vento
 come d'inverno la neve
 sui monti, così
 è il mio cuore.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         So che tu mi pensiQuella tua faccia da 
                                                         bimba,
 e quelle tue mani 
                                                         candide,
 che appena le guardavo
 desideravo stringerle 
                                                         al mio cuore.
 
 E quelle tue dita 
                                                         affusolate,
 quei tuoi occhi color 
                                                         del mare,
 nei quali desideravo 
                                                         essere naufrago,
 quei tuoi sorrisi 
                                                         innocenti
 scaldati dal tuo viso.
 
 So che tu mi pensi,
 so per certo che in 
                                                         quei corridoi
 dove desideravo tenerti 
                                                         per mano
 i tuoi occhi cercano 
                                                         ancora me.
 
 So che tu mi pensi,
 quell'espressione da 
                                                         fatina
 mi accompagna
 in ogni mio sogno.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
         
                                      
                                     
          
                                                         
                                                         Con meCome una musica lontana 
                                                         si esprime
 Il mio sentimento verso 
                                                         le
 Arti, che non ha tempo.
 Oggi si sente odore di 
                                                         primavera, d'estate,
 olezzi d'autunno, versi 
                                                         d'inverno,
 come bocche pronte a 
                                                         baciare
 di rosso il mio viso.
 A rossa; riecheggia la 
                                                         litote dell'infinito
 Su orche lucide e 
                                                         boccheggianti.
 B gialla; braccia che 
                                                         mi stringono.
 C nera, D verde; resto 
                                                         incantato di fronte a 
                                                         loro,
 come labbra aventi
 trascendentali ciocche 
                                                         d'amore e
 vicoli azzurri.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Come le vesti di CristoCome le vesti di 
                                                         Cristo,
 impregnate di sangue
 e di dolore così è il 
                                                         mio canto
 che duole…
 Se avessi potuto fare 
                                                         le cose che non ho 
                                                         fatto,
 non sarei qui adesso,
 se avessi potuto 
                                                         esprimere la gioia
 nei giorni più bui 
                                                         della mia esistenza,
 non avrei tradito me 
                                                         stesso,
 se avessi ascoltato il 
                                                         cuore
 al posto della ragione
 non sarei diventato 
                                                         schiavo delle mie
 idee,
 non avrei commesso gli 
                                                         errori che ho
 compiuto,
 come la più alta stella 
                                                         in cielo
 brillerà ai miei sfoghi
 è la mia voce
 che non ha spazio
 nei miei ricordi.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
                                                         Il senso profondo della 
                                                         vitaCara veste dell'ingrata
 sindone della vita,
 del senso
 e delle eterne cose,
 io nel cercarti 
                                                         m'impetro,
 e nell'impetrar di tua 
                                                         gioia
 m'avvalgo;
 non cercarmi nelle sere 
                                                         d'Agosto,
 dove la gente si dà del 
                                                         divertirsi
 appago,
 ma cercami nelle notti 
                                                         di Dicembre,
 dove le note 
                                                         dell'Oriente
 s'avvalgono di mio 
                                                         coraggio;
 non cercarmi nel centro 
                                                         dell'infuriar
 dove si gode,
 ma trovami piuttosto 
                                                         fra le braccia
 di chi non s'aspetta di
 vantar
 che ha fatto il mondo.
 
                                     
                                              
                 
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                      
                                                
                              
           
   
                                                
           
   
                                                
           
                      
                                                         
      Tessuto di perlaIntessuto nella perla,
 nel camice del mestiere si trovano
 i glicini della pianura, e dopo
 l'impronta della vita da esso rinvenuta
 c'è l'inverno, fredda coltrice dei giorni
 ambigui e lesti
 nel tramontare.
 Odo nel tuo osservare una ginestra
 Appassita dai secoli,
 ed il mare,
 suo compagno, a nulla dimostrarsi
 nei suoi dialoghi
 più intimi.
 
                                     
                                              
      TenebreIn una corolla di 
                                                         tenebra
 al bianco sospirar 
                                                         della luna
 s'odono strade svuotate
 d'un'insana freddezza
 al bacio dell'estate.
 
                                     
                                              
      Petali d'amoreGrigia nella sera del tempo
 l'anima confusa
 nei declivi sparsi d'amore
 strade raggrinzite
 nel cuore della
 notte
 il rumore del mare
 come meta
 del giorno.
 
                                     
                                              
      DecliviUn declivio di fiumi e di lettere
 In un'imprescindibile vita,
 nel cuore le parole più dolci
 di un'allodola
 senza rifugio.
 
                                     
                                              
      Perso nell'universoNeanche un labile latrato
 perso nella notte
 ha pietà di te;
 ma di questo
 galoppa un bimbo sugli amuleti,
 nella terrena speranza
 nel tempo che s'incanti,
 teso l'orecchio a sorseggiare
 versi d'infinito.
 La bocca si contorse in una feroce
 lite; e si persero
 gli istanti.
 Posso cercarti
 nel fumo al breve commiato
 nelle onde sospiranti
 il tuo nudo mistero;
 e rapisci…
 Rapisci varcando scalzo
 Le luci lunari,
 nella coltre dei giorni
 un immane
 velo.
 
                                     
                                              
      In una stanzaC'è silenzio nell'improvviso
 suono monotono e senza
 squilli, fino ad ombrate
 ceneri abbagliate
 da un eremo velato
 d'un eco offeso e muto,
 ho già languito come una
 lucciola appassita
 dal fruscio del mare,
 un'onda che si modula
 come un viso dall'alto
 svanito in un tessuto,
 e la luce morta
 ormai ricordo
 di una
 vita.
 
                                     
                                              
      Imperituro spoglioL'imperituro spoglio
 ti risale in grembo
 un cielo stretto sulla
 salita, e sui vani
 cristalli torna un albereto
 imberbe che
 semina a vuote mani
 una tomba nuda e una
 snella sorgente, il nulla
 apparso al sole silenzioso
 il fiume urla d'invidia
 e lo strazio fugge attonito
 al calar
 delle anime.
 
                                     
                                              
      Catene d'ossaQueste mie catene d'ossa
 mi sussurrano coralli d'amore,
 il colore dell'aria
 mi trasmigra una pelle
 dorata,
 gli occhi parchi di rancore
 m'assottigliano il sangue
 che ho d'amarezza impresso
 in un quadro
 di solitudine.
 
 
                                     
                                              
      SilenzioLieve al sospirar
 Dell'ala alabastrina;
 ancora succube si bagna.
 Nelle urne la mitezza
 Si propaga invano
 Nelle parole
 L'immensità dello stupore
 Il limpido sull'acqua
 Si rinviene il fato,
 e a poco a poco
 il fruscio delle onde si
 estenua rilucente
 uno specchio d'avorio,
 nell'acqua lontana
 un vano gemito
 gremito.
 
                                     
                                              
      Amore d'animaSono già un deserto.
 Nell'antica via del rustico eterno
 negli attimi spenti
 involontaria nascita
 su di un mosto essiccato
 all'estremità del tempo,
 sento codardi i declivi
 e coraggiosi gli occhi
 sulla riva adunca trave
 all'universo ferma.
 
                                     
                                              
      Il leggero confineLa tenebra oppose il suo
 manto
 sui declini di rovo
 il sanguinoso bisbiglio
 posto sulla riva
 il gelido plenilunio
 avvolto nel leggero
 confine tra la mente ed
 il corpo,
 un silenzioso sussulto
 morendo il tempo
 un insidioso
 amore e la sua
 polvere.
 
                   
                   
                              
   
                                     
                              
   
          OceaniEro nel mio feretro
 un sole manchevole,
 e nei miraggi
 nomadi
 d'amore
 mi sono ricoperto
 di una sete
 senza età.
 
                                     
                                              
      
                              
   
                                              RisorgereRisorgi.
 Dipingi immagini
 d'un esule spettro
 rinvigorito d'una silice
 flebile
 e cosparsa d'inverno,
 nelle pianure screziate
 me ne distacco come
 un superstite impassibile
 nel buio
 di una valle
 ignota
 e mi addormento nel
 seno
 di una nutrice
 solitaria.
 
                                     
                                              In un' 
                                              immagineMi riconosco esule
 salice di uno spettrale giro
 autunnale
 oscillando al sonno di
 questo paese sereno e morto,
 le iridi librate dagli
 astri
 e d'improvviso giganti
 erranti, il mistero morbido
 d'amore e supplichevole la
 luna,
 mi lascio appassire da un
 canto in penombra e come
 un pendio d'ossa m'affanno
 in una gemma
 deserta.
 
                                     
                                              I gigli 
                                              dell'amoreVita; finite estremità di morte.
 Ombra di luce; non appartenenza.
 Oggetto di atroce sonno
 di sentimento.
 Sangue sulle dita dell'acqua;
 morte di ritratti,
 di un futuro,
 di un amore,
 di secreti spazi, di sentiti 
                                              sensi,
 di stelle silenziose, di passi 
                                              amaranto,
 di azzurre urla;
 musica di gesti.
 Sentenza.
 Fine.
 Pagine.
 Bagnate e muscolose urla di
 silenzi.
 Riflessi.
 Espressioni di respiri.
 Amore.
 
                                     
                                              Anche se 
                                              sapessiNon dovrei essere qui, sospeso fra 
                                              i mondi della mia
 coscienza… vorrei tanto dire a 
                                              qualcuno come il dolore 
                                              dell'umanità
 si scioglie in un tuo sorriso, 
                                              vorrei che tu fossi
 come una foglia d'autunno
 che si lascia andare al suo amato 
                                              vento… ascoltando in silenzio le 
                                              onde
 che si infrangono sulla riva, e 
                                              paragonarle alle dolcissime
 gocce e alle parole
 del tuo respiro… quanta 
                                              malinconia, quanto amore… ho 
                                              cercato
 di dire al vento il motivo del mio 
                                              dolore… sogno un luogo dove
 il tempo non ha età, un luogo dove 
                                              lo
 spazio si confonde con la mia 
                                              vita, un posto dove le lacrime non 
                                              avranno
 il tempo di scivolare sul viso, 
                                              come se non sapessi quanto cielo 
                                              c'è,
 come se il tuo viso fosse l'unica 
                                              mia meta
 di questa vita… anche se
 il tuo viso sarà solo un 
                                              bellissimo ricordo luccicante,
 che accompagnerà i miei ricordi 
                                              per sempre,
 nella luce
 di un sospiro di ricordo e 
                                              d'amore… e ti direi che
 non è l'ombra delle rose, ma il 
                                              calore delle spighe di grano
 e il fiorire dei miei pensieri a 
                                              cullarti nei tuoi sogni, il tuo 
                                              respiro
 che mi parla di te... e nei miei 
                                              occhi l'infinito è
 con tutti i miei sospiri, dentro 
                                              di lui
 c'è la mia vita, e la mia vita ha 
                                              ogni suo respiro
 nell'amore, che è tutto ciò che 
                                              esiste e qualcosa
 di più…il mio dolore trova un 
                                              senso nei tuoi
 sguardi, e ad ogni brivido la mia 
                                              vita si fonde
 con gli interminabili fiumi delle 
                                              mie speranze…
 ed ogni mio attimo è con i tuoi 
                                              occhi,
 cullato per l'infinità che è 
                                              troppo piccola per i miei
 pensieri… non basterebbe tutto
 l'universo e qualcosa in più per 
                                              contenerli…
 
                                     
                                              Per sempreOra poserai i tuoi eterni
 Istanti
 e le tue lacrime di dolore,
 silenzio; nei tuoi sguardi
 un sussurro di gioia in un
 pianto senza fine è un cervo
 sulle colline dei miei sogni,
 dove non c'è spazio per morire,
 dove non c'è un attimo di 
                                              spensieratezza,
 dove solo la mia vita
 è prosciugata in me
 come un profondo baratro di luce
 incerto ed offuscato
 dinanzi a me.
 
                                     
                                              La veste del 
                                              doloreInsinuante in me come
 Un sospiro di dolore
 Posato sulle sopracciglia
 Della tregua del mio essere,
 una frase piena d'illusione
 è una sentenza d'espressione
 di limpida
 e ialina
 cortina di ghiaccio,
 l'elidere elitario, e nulla
 più nei miei ricordi.
 
                                     
                                              Il mio 
                                              dolcissimo cantoBellissime nuvole che scavalcano
 i miei ricordi del sereno…
 in un pomeriggio d'estate,
 quando la mia mente sarà lontana 
                                              dai miei pensieri
 la brezza marina mi porterà verso 
                                              la spiaggia…
 e l'azzurro dell'acqua
 diventerà il tuo viso
 fra i miei eterni spazi,
 dove la sofferenza sarà solo il 
                                              battito delle tue palpebre,
 e i cieli della mia vita le mani 
                                              di
 mia madre sul mio viso,
 nelle notti senza stelle
 i miei respiri si sposeranno
 con il vento,
 fino ad unirsi alla musica della
 mia terra,
 dove la malinconia è solo 
                                              un'incertezza,
 dove le tue mani sono i battiti 
                                              del mio cuore,
 dove le mie lacrime saranno negli 
                                              occhi di Cristo,
 dove tutto il mio amore oscillerà
 con i peschi in primavera,
 dove il mio cuore respirerà 
                                              insieme
 agli alberi in fiore,
 dove i tuoi occhi saranno la
 cornice del mio mare,
 dove la mia vita negli azzurri 
                                              cieli
 sarà solo un istante 
                                              dell'eternità.
 
                                     
                                              C'è luce 
                                              davanti a meAbbaglio offuscato;
 arrivano frammenti di ricordi
 come musica lenta,
 qualche parola ha la velleità
 di cambiare i
 vessatori dolori; come
 questi occhi
 intensi,
 scuri,
 tetri,
 luccicanti,
 sono gocce d'infinito
 aromatiche,
 colorate d'estremità,
 di gioiosa rabbia,
 di luoghi non visitati,
 di persone
 troppo musicali,
 scevri,
 intimi,
 offuscati,
 temporali,
 pieni,
 sguardi,
 liberi.
 
                                     
                                              Nessuno 
                                              ascolta il nostro doloreNessuna dolorante sentenza
 Ascolterà la pietra
 dei miei piangenti passi;
 dietro alle lacrime del mio
 essere…
 cervi, colline,
 sentimenti, pietre d'amore,
 lembi di neri mantelli, neri 
                                              riflessi,
 urla d'argento, lacrime mai 
                                              sospirate,
 parole logiche,
 duri mutamenti…
 null'altro
 nei miei
 attimi.
 
                                     
                                  Alla vitaA nulla occorse l'aria
 di uno specchio
 Malinconico e preservante;
 a nulla ti servì.
 E' solo contingente nei miei
 Occhi la vita;
 profondi,
 sofferenti,
 intrisi della storia;
 il ricordo è solo un sospiro
 di bellezza.
 Già limpido è in me il sepolto
 naufragio; senza dolore è una
 parola in me come la morte
 antecedente alla vita.
 Nulla.
 Nei specchi del mio dolore
 trovo l'involontaria rivolta;
 nulla.
 Il lancio estremo della mia anima
 È teso
 negli imperscrutabili spazi che
 richiamano i miei voli;
 nessuna
 sentenza.
 
                                     
                                  ProfondamentePer sempre al placido
 E umanamente vano mondo
 Degli infiniti sguardi io e
 La mia dolenza appartenemmo;
 degni e nudi oblii,
 celeste e desiderata,
 sospirando al mormorare
 di immaginarie figure,
 in precedenza, dove furono,
 sono e saranno
 solo
 sabbia
 di
 sabbia
 e cielo
 di
 cielo.
 
                                     
                                  Al mio cuoreOra non piangerai mai più,
 cuore mio;
 non piangerai più.
 Un sospiro di sole
 Nella tua sofferente espressione
 È solo una rondine di passaggio;
 null'altro più.
 E' solo un ricordo ormai.
 Nel trincerarti dietro al congedo
 Dalla vita si rispecchia
 La vanità del mondo.
 La sofferenza
 È là
 Figlia
 Illegittima dell'esperienza.
 Non serve l'acqua dei tuoi
 Tenebrosi e sospiranti
 Idilli di pensiero
 A penetrare nella tua morte.
 Null'altro ancora
 Nei ghiacci riflessi sullo sfavillio
 Dei tuoi ricordi.
 Null'altro fu, è e sempre sarà.
 
                                     
                                  Senso e sentimentoAscolta la tua sofferenza per sempre,
 vagito degli echi, anelito distante;
 la tua dolenza è assolta in me
 mentre
 la sentenza
 dei sospiri di luce secreti
 nella loro memoria permette all'estinto buio
 di annunciare il silenzio
 dei miei gesti
 propri
 di un frammento di vita lontana
 nell'accettazione di sé
 e del suo essere.
 
                                     
                                  Nell'infinitoFrammenti d'essere; luce
 turchese; estremi spicchi
 di ore urlate azzurre;
 bordi, sguardi,
 note atroci, acqua rosa;
 fiumi ventosi
 nello sveglio sonno
 di orche lustrate,
 silenziosissimi, muscolosissimi;
 dedali capovolti, rigurgitati
 dalle mie lacrime;
 i quadri merlati e le iridi
 del passato si mescolano
 a specchi mai specchiati;
 rispecchiate in me le Parole
 scabre, scevre;
 notti;
 nulla
 è
 mai
 esistito.
 
                                     
                                  Il mondo ed il suo cieloIntorno al mio cielo
 osservo la sua
 interezza;
 partecipe
 della mia vita, come l'uomo
 della sua esistenza,
 sfiorare ed accettare la morte,
 nella sua tristezza.
 Siamo qui per imparare
 da essa quello che
 è già noto, all'uomo,
 completare di sguardo le
 stelle, sospirare di bacio,
 disperare, gioire, nell'uomo incarnato
 della sua essenza stessa di
 vita e di limite
 umano, così come il
 cielo d'estate, che riflette
 sulla sua provenienza
 e sui suoi pensieri
 d'esistenza, in fondo,
 così come il cuore pieno
 di affetti.
 
                                     
                                  I miei ricordiGiace, come un ricordare
 afflitto, la speranza
 piena di
 cuori, combattendo
 la sua battaglia.
 Resta immane
 il suo desiderio,
 come urla
 ed ombre stanno al
 suo dolore,
 ricordi imperituri
 che trafiggono
 questo cuore.
 
                                     
                                  Parole dense dei miei 
                                  sogniNel silenzio della mia
 atmosfera,
 le ombre del mio inconscio
 mi accompagnano nei loro
 istanti,
 dove le anime delle gocce d'acqua
 sono le parole dei miei
 sogni,
 dove le note di una dolcissima voce
 sono assenti nelle mie memorie;
 sentimenti estremi
 nelle mie notti,
 parole estremamente presenti,
 fra il limite del mio inconscio;
 scandisce una parola densa dei miei sogni
 ciò che sono e cosa vorrei
 essere,
 dove l'infinità del tutto è un trincerarsi
 dietro alla musica
 dell'esistenza,
 dove le urla dei miei gesti sono estreme 
                                  parole
 nella
 loro
 voglia d'esistere.
 
                                     
                                  Fra me e la mia menteLimiti chiusi nella mia esistenza,
 dove pomeriggi lontani diventano gli echi
 delle mie memorie;
 sospiri nascosti
 dalla mia gioia,
 anfratti di oscurità
 intensa,
 dove il dolore è un anfratto di vita,
 dove il guado dei miei sguardi
 è solo
 una goccia di rugiada in più,
 le voci del mio amore
 e i rovi del mio essere.
 
                                     
                                  Parole e ricordiParole vane nel nascondersi
 dietro ad un ricordo; pensieri
 presenti nel mio dolore,
 respiri affranti nella
 luce di un istante.
 In uno sguardo denso dei
 miei stessi occhi cerco di incontrare
 qualcosa che non mi faccia male,
 sulle rive della mia mente sfuggo qualcosa
 che sia qualcuno, nelle mie
 memorie,
 versi di musica nascosta dalle lacrime
 di un albero cullato
 dal tempo, parole mai sussurrate
 nella malinconia di una luce spenta
 e vivida nella mia mente
 intrisa di gioia e dolore,
 così come queste mani
 sfuggenti,
 assorte,
 così come la causa di un'esistenza già fin
 troppo gioiosa nei suoi istanti,
 ogni battito di palpebra è un silenzio
 penetrato nella mia
 vita.
 
                                     
                                  Tutte le mani del mondo 
                                  nelle mieNella notte del mondo,
 il mio respiro accompagnerà
 ogni viaggiatore di
 questa vita…
 e so che, se solo
 si avesse più fiducia
 le montagne e gli orizzonti
 diventerebbero solo piccoli granelli
 di sabbia…
 stanotte il mondo è con me,
 ed io con Dio, e Lui con tutta
 l'umanità… fra le lacrime mi
 direbbe " Amore mio, ci sono Io
 qui con te", mentre ogni
 sguardo pieno di sofferenza
 si alza verso l'immensità…
 e non avrò neanche il tempo di sentire il mio
 pianto
 poiché arriveranno lunghissimi fiumi
 di sorrisi che affluiranno
 nel mare della mia vita, così
 da bagnarci dentro le mie mani
 e prendere tutto il mondo insieme
 a me…
 
                                     
                                  Le persone soleLe incontri dove la gente si riposa
 e va incontro ai sogni,
 con i vestiti malconci e
 gli occhi lucidi
 per la fatica di vivere…
 perdute dietro l'angolo di una strada
 oppure in una stanza buia e solitaria…
 perché la sera tarda a venire.
 A volte le persone sono sole
 perché non si unificano alla massa
 perché in un mondo meschino e
 bugiardo hanno detto sì alla vita
 per vivere le emozioni che hanno dentro
 perché la vita è stata crudele con loro
 Ma mio caro Gesù, Re dell'immensità,
 non essere sordo ai nostri gemiti
 e alle nostre malinconie
 la solitudine è amara
 e il futuro è ancora senza vita.
 Ci sono persone sole perché hanno paura di 
                                  accettarsi
 perché non vogliono leggere negli occhi altrui
 un altro rifiuto
 per genitori che non li hanno mai aiutati
 per ragazze che hanno mostrato loro
 l'altra faccia della medaglia
 o solo per incertezze
 Ma mio caro Gesù, Re dell'immensità,
 questa vita stende al tappeto
 e chi è in piedi è un falso traditore
 oppure un eroe
 vediamo se adesso si può amare
 senza più maschere nevrotiche
 vediamo se adesso si può parlare a persone 
                                  vere
 magari la vita è in questo
 istante e i problemi non ci sono
 neanche
 e se una persona è sola
 in realtà non lo è mai stata.
 
                                     
                                  Spazi immensiNon mi avventurerò più per quelle vie;
 non vedrò più chiare albe,
 e tramonti,
 spazi immensi,
 dove il cuore è penetrato in me come una sera di Maggio,
 dove i campi elisi
 si estendono a vista d'occhio,
 e dove il tempo non ha più
 limiti.
 Come d'inverno la neve
 Sui monti così è il mio cuore
 Il posto più logoro e dolorante,
 dove il silenzio non mi parla più di lei,
 dove la musica non ha note.
 Spazi immensi,
 così freddi,
 così colorati, così accorati,
 così tremanti,
 così totalmente vissuti
 come questa voce al mio silenzio vado
 urlando nella sua assente fragilità
 così è il mio stento
 che non ha
 confini.
 
                                     
                                  Il dolore dell'umanitàAnche stasera
 Il cielo
 Ti ha dato
 Il suo addio,
 anche stasera la terra è assente
 dal suo riposo.
 Forse non è troppo
 Chiederci di stare meglio
 Per un istante,
 dove le lacrime di un
 bambino nero sono un oceano
 di dolore,
 dove ad una donna seviziata
 per ragioni non ovvie a mamma e a papà,
 sono le lacrime di dolore più forti,
 stasera.
 Ti direi che stasera non c'è
 Abbastanza cielo
 Per riempire il mare
 E il dolore
 Non è abbastanza per riempire la terra e la 
                                  sua verginità; ti direi
 Che non c'è abbastanza gioia sulle labbra
 Del domani che verrà,
 pieno di malinconie e di avversità…
 
                                     
                                  IstantiGhiaccio: un eterno istante.
 Quel luogo già fu, nel tempo,
 questo luogo
 di
 echi lontani e non troppo
 reali.
 Così, come questa mano
 gelida,
 sofferente,
 così come questa
 pietra
 della torre di vedetta della vita,
 così aspra,
 così dura,
 così totalmente
 piena di sé
 è questo istante
 che non ha
 fine.
 
                                                                     
                                  Cristallino 
                                      ringiovanireCome il passero dalle belve
 Ignare alza il volo,
 sgorga acqua sudicia adagiata
 sulla gloria immutabile,
 cristallino ringiovanire del viso
 sono stato,
 nel tuo silenzio,
 un abete ammansito,
 il giorno e la notte,
 la neve ed il sole,
 il passero
 e il delfino.
 
                                                                     
                                     Le ali della nostra vitaAssente in me è un
 immane
 silenzio; e si volta
 dove uno spiraglio
 distillato di perla
 del giovanile ricordo
 si riflette adagio.
 Da lì l'immagine
 di me stesso,
 dove la neve è candida,
 livida la luna,
 colorata di blu la tenebra
 dove nel tuo pianto
 odo un raggio morire,
 e i fiori di quel campo
 lasciano posto a quel dolore
 imbevuti di me.
 
                                                                     
                                                                              
     
                                      
                                      
       
                   
                   PioggiaDopo la pioggia battente,
 le iridi dei buoi,
 il sole, i raggi;
 la neve nei suoi istanti
 perlati, dove piove
 un'incessante aroma di stelle
 e il ghiaccio si scioglie
 fra le rime blu
 danzanti.
 
    
               
      
                      
                          
       
                 Qui, dove batte il cuoreChe emozione
 vederti…
 quando il tuo sguardo
 si staglia sull'acqua
 cristallina che
 mi ricorda giorni lontani,
 i tuoi passi che mi risuonano
 dentro,
 come l'eco di
 voci distanti…
 il cuore suona
 all'unisono
 con il mio corpo,
 e se dovessi portare
 il mio sguardo
 altrove, per un istante,
 metti la mano
 qui, dove batte il cuore.
 
       
                          
       
                      
                          
       
                 SentieriTace ora l'acqua dei ricordi;
 si cheta lontano
 il pensiero.
 Come questa parola vana nei miei silenzi,
 un falco si alza in volo;
 come spasimante intreccio
 si lega agli oscuri fari
 della vita;
 come questa stessa vita
 così amara,
 così intrisa,
 così tranquillamente
 spoglia del peccato
 così è il mio cuore
 che trova pace nei suoi
 oscuri silenzi.
 
       
                          
       
                      
                          
       
                 TaceTace sul vano del silenzio
 Una melodia danzante,
 blu come il tutto
 perlaceo come il resto.
 
       
                          
       
                      
                          
       
                 LiberoVorrei essere libero di ricominciare
 Questa vita,
 ricordo il suo sorriso,
 mi domando perché
 vorrei sentirmi libero
 da questi ideali che ho,
 la libertà non viene da noi
 ma da Dio,
 semmai un figlio,
 una vita di questo lerciume
 non vale la pena buttarla,
 tanto meglio essere liberi
 da uomini liberi
 e da uomo libero ripartire
 in onda come le parole dell'est
 da quest'ansia e da questa paura
 che avrò forza un giorno
 per ricominciare,
 che avrò piena salute un giorno
 per ricominciare.
 
       
               
       
                          
                          
       
                 Alberi d'autunnoNon gemere più,
 linfa assisa
 all'ultimo canto;
 a nulla ti compì
 l'estrema stirpe
 della funesta ira;
 a nulla più.
 Già risento in me
 le disperate urla
 di un passato
 presente
 al nuovo fato,
 e di ricercate ombre
 sulla
 tua
 essenza
 e le note della
 tua
 culminante, promiscua,
 gelida
 ansante
 morte.
 
                                                                     
                                                                              
     
                                      
            
       
               
       
                          
                          
       
                 Bianca lunaAl sospirar del giorno
 Arriva la notte,
 bianca luna,
 che agiti spirito immane
 i glicini del vento;
 suono d'acqua
 in un soffio d'aria
 la prorompente forza,
 nel cuore cosa accade?
 Sospiri di vita.
 
       
                          
       
                 Salici d'argentoSalici d'argento
 nelle ali dalla curva falciata,
 si protendono ai segni
 oscuri girandole di colori,
 intorno a noi,
 pieni e vuoti di vetri aguzzi
 tagliati d'aria umida.
 
       
                          
       
                 
       
             
       
            MareFra i suoi echi d'amore
 innamorato
 si sente anche da qui
 il mortale fruscio delle onde.
 
       
             
       
                 
       
                          
       
                 
       
                          
       
                 Sentore d'infinitoVivido trasalire
 sento l'ora che muore,
 tremolio spasimante
 all'ombra dei gesti
 spenti,
 luccichio oscuro
 e nel buio un'estrema
 rivolta
 una trave adorata
 un punto morto altrove
 e il sentore d'infinito
 nel cielo
 freddo
 d'immortalità.
 
                                                                     
                                                                              
     
    SilenzioLieve al sospirar
 Dell'ala alabastrina;
 ancora succube si bagna.
 Nelle urne la mitezza
 Si propaga invano
 Nelle parole
 L'immensità dello stupore
 Il limpido sull'acqua
 Si rinviene il fato,
 e a poco a poco
 il fruscio delle onde si
 estenua rilucente
 uno specchio d'avorio,
 nell'acqua lontana
 un vano gemito
 gremito.
 
                                                                     
                                                                              
     
    A Maria PerrusiBellissima; ascoltando in silenzio le
 onde che si infrangono sulla riva,
 dall' angelo custode che ti fu affidato
 rivedo il mare nei tuoi occhi.
 Dalla bianca pelle e candida coltrice,
 vorrei dirle che il sussurrare dei
 campi di grano
 la sveglia al mattino,
 e la rosa dei venti
 le dice piano all'orecchio,
 la sera,
 che non sono i suoi
 pensieri a cullarla la notte,
 ma ogni mio respiro.
 Alza le braccia in cielo,
 per poi ritrovarmi naufrago
 fra i tuoi capelli,
 scivolando sul dolce pendio
 che hai sulla
 pelle.
 
                                                                     
                                                                              
     
    MareFra i suoi echi d'amore
 innamorato
 si sente anche da qui
 il mortale fruscio delle onde.
 
                                                                     
                                                                              
     
    Ti ricordo ancoraAncora ricordo il verde
 chiaro dei tuoi occhi,
 Alessia,
 dove nei giorni più belli
 della tua vita
 usavi passeggiar
 rimirando i miei sguardi,
 e tu,
 confusa e innamorata,
 facevi riflettere il colore delle tue
 iniziali sul mio cuore.
 Ricordo ancora
 la tua tenera voce da bambina
 e poi…
 quei capelli
 color nocciola che ti accarezzavano le spalle
 e quell'aria da bimba innamorata,
 dove la pioggia e le gocce
 calde e dense del mio
 amore
 ti baciavano le labbra,
 e quelle colline immense
 dove vedevo il tuo viso
 da ragazza.
 Ricordo ancora le tue mani,
 e quell'espressione in viso
 che avrebbe conquistato il cuore di
 ognuno di noi;
 Alessia, le cose che non hai
 mai detto
 sono nascoste
 in fondo
 al
 mio cuore.
 
                                                                     
                                                                              
     
    SuccedeSuccede a volte sai,
 che un ragazzo solitario di periferia come me
 si innamori di una come lei…
 Altolocata e con gli occhi verdi
 Fra lo scintillio dei bicchieri di champagne
 e il servizio di porcellana…
 Succede che un'anima viaggiatrice come me
 preghi Dio per avere più chiara la strada
 davanti a sé…
 e di incontrare un'altra volta una come te
 e da lì il dolore e il sentirsi soli insieme più
 che mai
 e la gioia di ritrovare il sorriso di mia madre
 fra i tramonti di una primavera
 Succede a volte sai,
 che l'amore non paga
 ma che si faccia sentire più che mai
 Gesù c'è bisogno di Te
 Fra la droga e i motorini
 Di ragazzi sempre più soli,
 emarginati, sfruttati, violentati
 come fumo e cenere nel vento
 come me…
 
                                                                     
                                                                              
     
    Vorrei dirtiVorrei dirti,
 quando t'aspetto,
 di non ascoltare
 solo l'emozione,
 impara a sentire anche
 i tuoi sentimenti,
 poiché è vita
 d'affetto e di speranza,
 coro impavido,
 che si fida
 delle sue note,
 poiché è uno sguardo
 sfuggente di pensiero.
 
                                                                     
    Stringimi forteC'è un mondo lì fuori,
 guarda,
 quando a vederti mi si intenerisce
 il cuore,
 quando a chiarire ogni dubbio
 e ogni pena della nostra vita
 saranno i tuoi occhi,
 guarda,
 quando da piccolo nel cuore della notte
 abbracciavo un cuscino,
 sognandoti,
 e cercavo nelle stelle
 il bagliore dei tuoi occhi,
 solo un'illusione,
 abbracciami,
 in questa notte senza fine,
 dove l'aria è il tepore della
 tua voce,
 prima che si faccia
 giorno, stringimi forte.
 
                                                                     
    Al mio cuoreOra non piangerai mai più,
 cuore mio;
 non piangerai più.
 Un sospiro di sole
 Nella tua sofferente espressione
 È solo una rondine di passaggio;
 null'altro più.
 E' solo un ricordo ormai.
 Nel trincerarti dietro al congedo
 Dalla vita si rispecchia
 La vanità del mondo.
 La sofferenza
 È là
 Figlia
 Illegittima dell'esperienza.
 Non serve l'acqua dei tuoi
 Tenebrosi e sospiranti
 Idilli di pensiero
 A penetrare nella tua morte.
 Null'altro ancora
 Nei ghiacci riflessi sullo sfavillio
 Dei tuoi ricordi.
 Null'altro fu, è e sempre sarà.
 Ancora tuAnche stamattina ti ho vista lì
 sempre su quel marciapiede
 e il freddo in silenzio mi accarezzava
 quella sera ti girasti in uno splendido sorriso,
 le labbra di un ragazzo innocente
 che ti porgeva le sue mani e sulle tue
 spalle le emozioni chiuse in un pianto,
 così, se tra le folle vedrò le tue mani
 capirò che sei passata tu
 cercando qualcosa che assomigli alla tua voce
 e ascoltarla insieme ai battiti del mio cuore,
 qualche passo ansioso ed incerto mi dirà
 se il silenzio dei tuoi gesti ha disegnato
 ancora una volta il mio
 viso, e
 non preoccuparti se
 qualcuno non ti dirà
 che anche stamattina sono passato
 dinanzi a quella porta, piangendo
 su di una foto
 fra il buio ad occhi chiusi
 toccando la mia scrivania, la pioggia
 sulle mie mani
 le tue lacrime di gioia, stringerle
 in un istante
 quando ti volterai verso di me,
 quando i nostri occhi non avranno più confini…
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