Poesie di Giovanna Giordani


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Leggi i racconti di Giovanna

Dicembre
Dicembre sopraggiunge all'improvviso
accarezzando i campi infreddoliti
con le sue lunghe dita affusolate
lasciando freschi baci sopra il viso

Ha camminato tanto ed è un po' stanco
si sdraia in un giardino che l'attende
e osserva quieto il lento nevicare
sui rami nudi protesi verso il cielo

Nel mondo gli regalan tante luci
per dargli un po' di gioia e di calore
ma lui aspetta fiducioso e tace
finché non sente gli angeli cantare

da una lontana grotta illuminata
dove l'accoglie una famiglia buona
con un bimbo gioioso appena nato
a cui s'inchina compiaciuto e grato

e unendosi alle voci dei cantori
intona i più bei cantici d'amore
 

L'albero
Guarda l'albero
com'è nobile e dignitoso
Osserva come dal suo tronco orgoglioso
si protendono in mille guise i rami
levati al cielo come braccia e mani
per la meraviglia nostra
e la gioia dei pittori

Guarda l'albero
con quale fierezza lascia passare
l'impeto del vento
riconoscente se non gli fa del male

Guarda l'albero
e la gioia silenziosa
che sprigiona
accogliente
con i nidi d'ogni razza
dal picchio alla gazza

Guarda l'albero
com'è felice
anche se non lo dice
e com'è grato
d'essere nato.
 

Oggi non posso
(per l'Ucraina e tutte le guerre che insanguinano questo povero pianeta)

Brutte notizie arrivano dal mondo
mentre sto scrivendo una poesia
un mostro senza amore
ha iniziato la guerra
e nella guerra si muore
bambini donne uomini e soldati
falciati, trucidati
No
oggi non posso scrivere una poesia
la guerra ha sconfitto la parola
e la bellezza è in lutto
 

Le mie poesie non fermeranno la guerra
Le mie poesie non fermeranno la guerra
piccole ingenue poesiole
che non sopportano le guerre
e che lo vogliono urlare a tutto il mondo

Le mie poesie non fermeranno la guerra
e vorrei leggerne tante poesie contro la guerra
perché anche se non serviranno a niente
essere contro la guerra è sempre intelligente
 

Kirill
Kirill,
piccolo bambino
appena affacciato alla vita
ucciso dalle bombe
Kirill
ti immagino
tenero angioletto
che osserva stupito dal cielo
quanto male possano compiere
i grandi quaggiù sulla terra
Kirill
ti porteremo sempre nel cuore
assieme a tutti gli innocenti
uccisi dagli uomini stolti
che amano le guerre
Kirill
c'è un altro uomo di chiesa
che porta il tuo nome
indossa ricchi paramenti
che lo proteggono
dai bombardamenti
 

Quel ragazzo
(Le guerre sono assassinii legalizzati ed impuniti, ahimè)

Quel ragazzo
ucciso nella guerra
non vedrà più il sole
né il cielo azzurro
né quello illuminato dalla luna
e dalle stelle
Non vedrà più gli amati volti
e non avrà più sogni
da realizzare
Lascerà solo dolore
in chi lo amava
ma questo
non importa
a quelli che amano
la guerra
 

Vergognosa guerra
Sconfitta la parola
e la ragione
rimane il grido silenzioso
e doloroso delle croci
assieme alla pietà
di coloro che ancora comprendono
il significato della parola
Umanità.
 

A Papa Francesco
Sei venuto
dall’altra parte del mondo
fratello fra i deboli
gli emarginati
fra gli assetati e affamati
di giustizia
Hai voluto il nome del Fraticello
e dimostri che ne sei degno

Dal tuo sguardo traspare la bontà
perché conosci le fatiche del vivere
e gli umani perché degli abitanti
di questa valle di lacrime
E vorresti condividere gioie
ma lasci carezze d’amore
sul dolore del mondo
Grazie di esistere
Papa Francesco
 

Le voci del bosco d'inverno
Le voci del bosco d'inverno
le senti frusciare
fra i rami svestiti
e le foglie rimaste
a vegliare
si attorcigliano ai sassi
ai tuoi passi
poi salgono su
sulle cime
fino all'orlo del cielo
un po' bigio
e ricadono bianche
in fondo alla mente
sorpresa
dal canto di gioia
alla vita
del pettirosso

Un tempo, Natale
C’era l’attesa
di Gesù Bambino
ma nessuno riusciva
mai a vederlo
mentre entrava
nelle case di notte
a portare i doni.

L’albero vestito a festa
sorrideva
e il piccolo presepe
dal muschio profumato
meravigliosamente
in silenzio
parlava

BUON NATALE A TUTTI!

L'ombra

Il grande platano
appoggia la sua ombra
sul muro ocra dell’antica villa

Fra gli scampoli di luce
il sole gioca e sfavilla

Lontana pare
a quell’ora
la sera

Primavera
Mani di nuvola
mi premono il respiro
e il passo ardito ora si fa lento

E’ interrotto l’andare
da un incanto
improvviso
che mi avvinghia
e frantuma la ragione

L’aria dai tetti semina germogli
che infiorano giardini dentro al cuore
assorto
nell’ascolto
della voce che sale dalla terra

E sono un mandorlo in fiore
che canta il prodigio rinnovato
e un mare verde
mi naufraga negli occhi
mentre beato
mi sorride
il prato.

Questo inverno
Questo inverno
dal cuore folle di gelo
e dal fuoco assassino
finirà un giorno?
Potessero
queste lacrime bianche
versate dal cielo
soffocare per sempre
l’umano seme
del male.

Questa musica triste
Si leva
dai fiori appassiti
dalle crepe dei muri
e dai passi sfiniti

Inonda i pensieri
e singhiozza
l'oltraggio
dei voli stroncati
dai maghi cattivi

E' il dono
di un angelo buono
questa musica triste
che bacia
e accarezza
il dolore del mondo.

Dio
Chiedeva l’uomo:
- Che Dio sei
ma che Dio sei
se non riesci a fermare
la mano degli assassini? –

Dio non rispondeva

Si trascinava
ferito a morte
per le strade del mondo
fra le sue creature

A volte
qualche anima buona
lo riconosceva
e cercava di aiutarlo
come poteva
Allora Lui
con un filo di voce
diceva:
- Un giorno tu sarai con me in Paradiso –

Buon Natale a tutti

Gli angeli
Quando il giorno muore
gli angeli dispiegano le ali
e volano sul mondo
rastrellando i pensieri
abbandonati nell'aria
dagli umani

Li lasciano cadere
dentro ceste leggere
e li consegnano alle stelle
che attendono impazienti
di sapere

Così
a volte
può accadere
che non lontano
da una stella che sorride
ci sia un angelo che piange
per una stella che implode
di dolore

Preghiera per Greta e Alessia
rapite in Siria


Greta e Alessia
voi siete i frutti più belli
dell’albero del bene
Davanti a voi
dovrebbero piegare le ginocchia
e chiedervi perdono
i fabbricanti d’armi
gli assetati di sangue umano
per un fantomatico potere
o peggio ancora
in nome di un fantomatico dio
Per voi giovani generose
che possedete la vera Umanità
e il vero Coraggio
preghiamo
che il dio del bene
vi riconduca incolumi
ai vostri cari
a noi
e alla vostra vita sublime.

Maggio
Mentre la rosa
insegna la bellezza,
fissando il cielo,
la sua preghiera
dice
il non-ti-scordar-di-me

Aprile
Aprile ama ascoltare le campane
che destano la gioia dentro ai cuori
s’inebria alla felicità dei fiori
risorti dai giardini e le campagne

Cavalca fra le nuvole sovrane
e il suo mantello ondeggia nell’azzurro
verso l’aureo castello di re sole
sognando principesse da baciare

serbando per ognuna rose rare

Marzo
Marzo è un fanciullo scanzonato
ha capelli di sole e guance rosa
corre lieto nei prati a perdifiato
sedotto da farfalle innamorate

Insegue tra corolle appena nate
i volteggi di Zefiro fecondo
e assieme alla leggiadra Primavera
fra il canto degli dei e degli uccelli

lo volle dentro un quadro Botticelli.

Febbraio
Febbraio si risveglia infreddolito
tremolante nell’aria celestina
si rifugia furtivo tra i camini
cercando tepore dentro ai fumi

E quando il sole all’alba lo sorprende
gioisce nel vederlo luccicare
sopra il mantello candido di brina
che al suo tepore lascerà cadere

togliendosi la maschera dal viso

Il peso della neve
Sotto il peso della neve
il calicantus appena sbocciato
s’è spezzato
Sulla inguaribile ferita
grida un raggio di sole
gabbato.

Sogno
Riappare il giorno
trionfante
di luce

Le nuvole cupe
il vento
ha portato lontano

Vincitrice la Pace
festeggia col sole
la gioia
ritrovata

Piccola filastrocca di Natale
Si preannuncia un po’ in sordina
mentre osservi una vetrina
e nel giorno che si spegne
nuove luci han le insegne

C’è nell’aria un gran fermento
per l’attesa dell’evento
che si compie puntuale
ogni notte di Natale

Campanili illuminati
tanti alberi addobbati
che sarà questa magia
che si espande per la via?

Non si vede, ma si sente
dentro i cuori della gente
è l’arcana sinfonia
di una grande Nostalgia

Alba d’inverno
Pennellate di sole
indorano le montagne innevate
svaporandone i sogni
che il cielo nasconde nell’azzurro
Le nuvole sono tutte fuggite
chissà dove
e l’aria leggera
pullula
di vaghe
promesse

Ottobre
Ottobre ha in sè una dolcezza schiva
che ama celiare fra i pampini d'oro
e i rubini dei filari spossati
lasciati ai baci dell'ultimo sole

Ha il passo lento sospinto da un vento
che ancora non sa far rabbrividire
e gonfia le lenzuola della nebbia
fina fina indugiante sopra i cuori

come il tepore di una mantellina

Oggi non posso
Non posso
scrivere una poesia
mentre mi raggiungono le notizie
di bambini sgozzati come agnelli
e di uomini e donne
vittime di violenze fratricide

Non posso
scrivere una poesia
mentre mi raggiungono le notizie
che uno strano “amore” (?)
può ferire a morte
la libertà e la vita

Non posso
scrivere una poesia
mentre la parola
diletta figlia della ragione
piange la sconfitta
dell’umanità che uccide
se stessa

Oggi non posso
scrivere una poesia
la sorgente è muta
perché la bellezza
è in lutto.

Assenza
Inutilmente
si accende
e si spegne il sole
Amore
se tu non ci sei
 
dalla  silloge "Sulla riva del fiume"

La Pietà (Michelangelo)
Forte e immacolata
era la mia esistenza
di marmorea pietra
indifferente ai venti
e alle tempeste
Ma fui straziata
un giorno
da ignoti artigli
che mi strapparono
il cuore
per condurlo intatto
nelle grandi mani di un artista
che mi diede forma di madre
adagiando sul mio grembo
la morte
del mio unico figlio
affinchè lo vegliassi
in eterno
Ed io
il capo
chinai.

BUONA PASQUA A TUTTI!

Bastaaa
Voglio un mondo senza guerre
senza fame ed assassini
voglio un mondo dove
non muoiano i bambini
Voglio un mondo
senza invidie e prepotenze
Voglio un mondo ricco
di amorevoli intelligenze
Voglio un mondo senza crudeltà
dove non regni l'avidità
Voglio un mondo senza la follia
meglio se privo di ogni malattia
...
Voglio forse la luna?

solamente se lì
la gente è più Umana di qui

Cammino
Cammino
dove il vento mi sospinge
Afferro un refolo
di poesia
e la strada impervia
si va mutando
in un tappeto di velluto
rosso
sul quale avanzo ammaliata
cantando

BUON NATALE E BUON ANNO
DI PACE A TUTTI VOI E AL MONDO INTERO

Il canto dei poeti
“Per me leggere e scrivere sono fatiche assai lievi, son dolce ristoro che conforta dalle fatiche piu’ gravi e ne produce l’oblio. …” (F. Petrarca)

Quando il clamore del mondo
si spegne
riecheggia amico
il canto dei poeti

Sguscia
dai coriacei silenzi
e splendente e fecondo
zampilla
dall’ineffabile sorgente

E’ il canto
delle anime inquiete
amorevoli schiave
delle alchimie delle parole
con le quali sole
hanno imparato a camminare
sui cigli del paradiso.

L'albero del male
L’albero del male
non accoglie nidi
ha rami neri
e sterili
non si piega ai tornadi
ben saldo sui ghigni
delle sue radici
immonde

L’albero del male
non teme il fuoco
né il gelo nè l’accetta
e si fa beffe
dei fiati della vita

E sempre dorme
il genio
custode del segreto
per farlo scomparire

Vergogna
(in 15 gg. si è massacrato il popolo medio basso di tasse e gabelle e in 6 mesi non si è riusciti a calare gli stipendi,
i più alti d'Europa, dei ns politici !
)

E’ iniziato il nuovo anno
la speranza è già in affanno
al sentire le notizie
tutte piene di ingiustizie
La politica ha il pancione
come quel di Balanzone
ed il popol medio basso
si subisca un bel salasso
per salvare il proprio “S”tato
tanto povero e malato
che così risorgerà
e gli introiti dei più ricchi
salverà.

E tu sorridi
E tu sorridi
vestito d’innocenza
nella tua culla di paglia
le manine levate
a cercare gli abbracci
sorridi
ignaro
della tremenda profezia
(quante, come te
le vittime innocenti
troppe)
Sorridi nelle chiese
nelle case
dagli scaffali dei megastores
dalle vetrine
dai mille angoli del mondo
sorridi
perché sia rinnovata
nella Notte chiara
la fulgida speranza
e si apra lo spiraglio
della tua luce di diamante
nel buio pesto
dei cuori

Nonostante le brutte notizie che ci rattristano
BUON NATALE A TUTTI

Il poeta
Il poeta aveva gli occhi chiari
e nel cuore aurore boreali
di notte cavalcava gli ippogrifi
e di giorno sognava di volare

Il poeta parlava con il vento
per sapere il segreto delle cose
ma il vento non stava ad ascoltare
e gli lasciava polvere sul viso

Il poeta cercava sempre un canto
anche dentro lo spegnersi del sole
e quando una pena l’opprimeva
piantava fiori dentro i suoi pensieri.

Nella trincea
Nella trincea
sul monte
crescono l’erba e i fiori
a consolare
la ferita della terra

e nel prato
dalle mine martoriato
risplendono
i cardi come stelle

Sbucano le marmotte
dalle tane
squillando i loro inni
alla vita

Conduce il vento
invocazioni di PACE
come eco smarrite
in cerca di dimora
dentro i cuori.

Il mio paese
Mi accoglie a braccia spalancate
il mio paese quando io ritorno
adagiato in mezzo alle vallate
mi saluta assieme al nuovo giorno

Le vecchie case sono rinnovate
Ogni balcone è di fiori adorno
in festa con il sole dell’estate
è un canto la vita a me dintorno

Si erge fedele il campanile
dai tetti delle case affratellate
e un’eco risuona nel cortile

di antiche canzoni e di risate
Ma le preghiere intinte nel bacile
forse non tutte furon ascoltate.

Ritrovate visioni
(alla mia tenera mamma)

Mi appare nella mente
all’improvviso
l’ abitino leggero
rosa antico
ondeggiante
sulle gambe veloci
di me stessa bambina

Era domenica mattina
ed alla Messa
accorrevamo tutti
come ad una festa

Dalle vetrate
il sole sfavillava
in fasci di polveri dorate
e osannanti canzoni
salivano gli altari
ancor più in alto
oltre ogni confine

Di quei giorni felici
un viso risplende
sopra tutti
e adesso
più mi strugge
dal suo cielo distante
quello sguardo adorabile
e pensoso
della mia dolce seria
mamma trepidante.

Il tuo grido
E il cielo si oscurò
al Tuo grido
per l'inspiegabile abbandono

Ma nuova luce
Ti fece
vivo
nella Tua parola
che conduce lievi
nel cammino della vita
come volo di rondine
a primavera.

Il pianto delle rose nere
Anche il silenzio
racchiude talvolta una gioia
sottile ed arcana
che fluttua incostante
dal cuore alla mente
edè bello ascoltare
e tacere
ma
un po’ più distante
fra canti e risate
odo il pianto incessante
delle rose nere
Fuggo allora
a ritroso nei giorni lontani
dove Hansel e Gretel
mi tendono mani
invitanti
Così li raggiungo
e con passi esitanti
ancora una volta
nel tempo gabbato
varchiamo la soglia
ed entriamo
nel bosco stregato

Bambinello
Osannavano
il piccolo Dio
povero
le antiche stelle
e nel corrusco cielo
e fra i pastori
grande
era la festa
che divideva il Tempo

Ancora oggi
infiniti presepi
si sparpagliano nel mondo
e Lui rinasce
puntuale
e perdona.

AUGURI A TUTTI VOI!!

Sera
Lei avanza solenne
e fatale
nel cielo ubriacato di sole
scivolando
fra nuvole rosa
come fate leggiadre
e incostanti

Ogni ombra raduna
e la indossa
qual velato mantello
che al suo incedere lento
si fa sempre più scuro
più scuro…

sarà infine la notte
a mutarlo
in tripudio di stelle.

Le parole dei poeti
(dedicata a tutti i poeti del sito compreso il gentilissimo padrone di casa prof. Lorenzo,
con tanti auguri di Buona Pasqua
)

Le parole dei poeti
si muovono leggere
fra stupori e fiati
frugando negli abissi
della mente

Le parole dei poeti
vestono tristezze
coi raggi della luna
e per le gioie
rare
hanno in serbo collane
di zaffìri

Le parole dei poeti
si accendono e si smorzano
pian piano
nel buio fitto fitto
della vita
sognando
di lasciare
granelli di sole
dentro ai cuori.

Uno stormo di uccelli migratori
In gerarchie di forza
fende l’aria
uno stormo di uccelli migratori
puntando verso sud
sicuro di trovare
una vita migliore

Originano danze
le prove generali
del viaggio
che all’unisono s’appresta
sorvolando
il paese infreddolito

Un passante
un po’ meno distratto
alzando gli occhi al cielo
si sofferma a guardare
stupefatto
come rapito da un incantamento
Poi
con passo lento
riprende a camminare.

Natale risorto
Edè inverno di nuovo
nel freddo respiro dell’aria
nel bianco silenzio che scende
e si adagia
sui prati e le case
sul pino silvestre
i bulbi interrati
e sui rami
ormai denudati
levati a pregare.

Dai comignoli
il fumo
racconta danzando
le storie di quando
era un fuoco giocondo
che scaldava gli umani

L’infanzia è lontana
e dagli antri del tempo
risale una voce
argentina
a intonare il suo canto
dinanzi al bambino divino
nella capanna
“…luce dona alle menti, pace infondi nei cuor….”

Ed il cuore sorride
all’ascolto
della voce risorta
della mia mamma.

Winter dreams
Candidi suoni
silenti
cullano il bosco
d’inverno
Solo un canto di cigno
svanisce lontano
fra il pallido manto
di soffici
stelle
cadenti.

Estate
Balugina l'oro
sulle fronde
nei giardini
mentre
al seguito del giorno
scivolano lente
nuvole gravide
di luce
stringo nelle mani
cristalli di sole.

Forza non vuol dire
Forza non vuol dire
uccidere altre vite
essere violenti
arroganti
o prepotenti
Ma forza vera
è stringere altre mani
e difendersi assieme
dai pericoli
che incombono
sul cammino umano
E certo solo allora
avrà un fremito d'invidia
la vigile signora
che sola sa di essere
incontrastata su tutti
vincitrice.

Canto povero
Non ascolto
il tremore del cuore
mentre mi allontano
su un battello malconcio

Non voglio pensare
che sia un lugubre canto
questo che odo
di sirene lontane

E se non approderà
al paradiso
questa fragile nave
vorrei che poteste
ascoltare
il mio povero canto
che grida
fra i flutti
del mare

Abruzzo
Pasqua 2009


L'amica terra ha tradito
Sordo è il dolore
al canto della vita
Geme il mistero
e accoglie
a sostegno
ancora
l'amore.

Moonlight
(ascoltando Beethoven)

Punteggia il buio
un tintinnare di monete d’oro
L’aria tremante
si rannicchia
nelle braccia del lago
Meditabonda
si muove insonne
la notte
frusciando fra respiri
trattenuti
ed alla vista della luna
le sovviene
un identico sorriso
di Gioconda.

Ah, se potessi
(Ispirata dal film di Roberto Benigni
"La tigre e la neve"
)

Ah se potessi con la poesia
l'orrore dal mondo spazzar via
tutte le ingiustizie cancellare
la guerra ed il male far cessare

assieme a tutta quanta la follia
che nasconde la luce sulla via
dell'uomo nell'eterno suo andare
alla comune meta da svelare.

Ma io sono un piccolo sospiro
un albatro che vaga nell'immenso
e con stupore ascolta il suo respiro

sono l'ansia di sillabe di assenso
che stringo fra le mani e poi rigiro
trovando nell'Amore il vero senso.

E' così che ritorni
E' così che ritorni
come il lamento muto
della luce nella sera
ad incendiare il cielo
che si adagia stanco
sullo specchio del lago
dove in gorghi d'argento
ti rivedo
svanire.

Auguri
Depongo
il mio paniere d'anni
nella madia del tempo.
Stringo la mano
ai nuovi giorni
e bollicine di pensieri
danzano
il ballo della speranza
intorno al cuore
Tutto è pronto
per un anno migliore!

BUON ANNO A TUTTI VOI!

Iniquità
Umiliavano le stelle
i fuochi d’artificio
di Dubai
per festeggiare
Il dio del lusso
e l’opulenza

Più lontano
fluttuava la nave malconcia
fra le onde
con il suo carico
di fame e di terrore

Stretto al petto il suo bimbo
la madre disperata
alzò al cielo lo sguardo.

Le stelle erano tutte spente.

Neve (Haiku)
Ineffabile
fugace melodia
di bianche note.

M'invita il cielo
M’invita il cielo
a cavalcare nuvole
in attesa
Ed oggi è il giorno giusto
per rivestire il cuore
d’un abito leggero
docile ai venti
e privo di pensieri
Galopperà veloce
(credo felice)
fra i vapori
fino ai confini estremi
della luce
inebriato d’azzurro
e di nonsenso
poi
tornerà placato
al porto quieto
a seminare il buio
di polvere di stelle.

L'aquila
Mentre tuffavo gli occhi
in un cielo
tremendamente azzurro
mi sorprese
l'improvviso arrivo
di un' aquila maestosa.
Alta ed elegante
ondeggiava con l'ali
in spirali sempre
più lontane
diventando alfine
alla vista
piccola
come una rondine.
Magnifico spettacolo
era quello
e ancor di più
pensai
sarebbe stato
se l'aquila sovrana
non avesse cercato
una preda.

Mattino d’autunno
S’insinua il sole
fra le brume
disvelando l’oro
delle fronde
mentre la nuvola
si acquatta
sul fianco del monte
in ascolto
della nuova
sinfonia d’autunno
che sale dalla valle
nel silenzio del mattino.

In ricordo
(dedicata a Daniela Procida)

E’ sera
e nel giardino dei poeti
cerco la luce
che stilla la rugiada
sulle voci dei fiori

Ed ecco
tu mi appari
fra i myosotis
che crescono perenni
in questo luogo
dove le radici
han suggellato un patto
d’intesa ed amicizia
oltre la vita

..E la notte
mai più dovrà esser
buia.

Festival
Come l’ape sul fiore
volai al festival
della letteratura
dove i pensieri
giacevano chiusi nei libri
pronti per esser gustati
come miele
per l’anima.

Dal finestrino del treno
più tardi, mi accorsi
che anche il paesaggio là fuori
mi stava narrando una storia

Fu così che mi colse
un’ improvvisa vaghezza
di ricevere in dono
una rosa.

Parsifal
Batte ancora
di terrore
o nobile Parsifal
il cuore delle volpi
inseguite
dagli aguzzini

E tu
tanto lontano sei
da troppo tempo

Nuovi mostri
atterriscono
gli abitanti indifesi
del regno di Camelot
e nessuno più sorride
da quando sei partito

Solo una volpe
dal manto scintillante
nell’oscura selva
va dicendo al vento
che un giorno tu
tornerai.

Libertà
In giubilo
di catene spezzate
io seduco
gli umani
e un’antica amicizia
mi lega
al loro destino.

Scrivo
E quando sopraggiunge
il silenzio
e tutto intorno è fermo
ed ogni cosa parla
la sua lingua
ed anche le nuvole
chiedono un cenno
perché non sia vanificato
il loro andare

allora qualcuno
che non vedo
mi prende per mano
e mi conduce in alto
dove dimora
l’immortale Mistero
che mi ammette all'ascolto
della sua inconfondibile voce

Ed io
scrivo.

Dolomiti
Più dolce e seducente
è il bacio del sole
nella sera
e anche le aquile
sazie di voli
sorridono
del vostro arrossire.

Myosotis
Danzano le ore
sul palcoscenico
del mondo
instancabili
danzano
smemorando gioie e dolori
e di nuovo fioriscono
i myosotis
inneggiando
al cielo.

Pallido rimane
Si compiace
il sole
dei nuovi colori
nati dalle sue carezze

Solo
il dolore dell'uomo
pallido
rimane

E disegna ghirlande
l'aquila
nell'unirsi al cielo.

Birmania
Per voi
vittime
del furore
di un dio sconosciuto
piange il mio cuore
fratelli della Birmania.

Ma un furore
più grande
mi prende
nell'udire
che il solidale aiuto
non trova aperta
la porta
dell'accoglienza.

E questa è tragedia
più grande.

E Tu
non parli
Dio?

Roma
Sorride anche stasera
la luna
al colosseo dei Cesari

e non sapremo mai
se di compiacimento
per quei drappi
di luce artificiale

o per i gatti

che dalla tribuna
dell'imperatore
al suo apparire
intonano
i loro canti d'amore.

Il cancello
Era un cancello aperto
era un invito
un richiamo
che mai avevo udito
Oltrepassai la soglia
incuriosita
A spingermi
in quel luogo
fu la vita
Si chiuse il cancello
alle mie spalle
il cuore in tumulto
naufragava
in vapori di nebbia
spessa e scura
dove un fantasma
con una lanterna
volle indicarmi
la strada più sicura
per imboccare
la nuova via d'uscita.

Lacrime
E' un richiamo per me
quel vociare insistente
fra i rami paterni
dell'abete, in giardino
Così mi avvicino
ed ascolto
lasciando lo sguardo
scrutare
quel magico mondo
selvaggio e giocondo
E invece di un nido
ora scorgo
due lacrime appese
ai bordi del foro
lasciato da un ramo
che ormai non c'è più

Due perle di luce
sospese
in ascolto
del vispo vociare
d'ignoti alfabeti
che san consolare.

"Limericchi"?
Nino Silenzi si sa che in primis
assieme a Lorenzo de Ninis
sa fare poesie
più belle delle mie
e sovente chi legge chiede il bis.

Antonio Fabi poeta d'Urbino
ha un gusto assai sopraffino
nel disporre le rime
in maniera sublime
che pare d'udir un bel concertino.

L'amore dei poeti
L'amore dei poeti
non è
come gli altri amori

L'amore dei poeti
è una falena
dissolta
nella luce

L'amore dei poeti
è un pipistrello
con ali d'angelo
dorate

L'amore dei poeti
è un urlo
sconfinato
accolto solo
dalla pietà
del mare.

Di musica sola
Indosserò
un vestito di note
inaudite
un vestito attillato
incollato
sull'anima bianca
che non si vede

E danzerò
graffiando la vita
sulle sue gote
d'aria sconfitta

Camminerò
sul sentiero segnato
con il cuore inzuppato
stordito e invaghito
E di nuovo berremo
io e lui
alla fontana del tempo
per dissetarci
e saziarci
ancora una volta
di musica sola.

La farfalla ballerina
(dedicata alle nipotine e ai nipotini dei nostri poeti/e)

Vola vola la farfalla
e nell’aria lieta balla
poi si posa su di un fiore
e lo bacia con amore

quindi torna a volteggiare
e vorrebbe anche cantare
la sua gioia d’esser viva
chè si sente un poco diva

lì nel prato variopinto
segue solo il proprio istinto
non si può certo fermare
tutti i fiori vuol baciare

è una festa dilagante
e senz’altro entusiasmante
ogni fiore è assai felice
di baciar la danzatrice

ride il sole su nel cielo
ma negli occhi suoi c’è un velo
di tristezza perché sa
che i suoi baci non avrà

poi la sera viene lenta
e la danza un po’ rallenta
la farfalla un poco stanca
si riposa su una panca

pian pianin la notte viene
e le man di stelle ha piene
se le cuce sul suo manto
che al vederlo è un incanto

addormenta i fiorellini
come fossero bambini
poi le lucciole raduna
ed accende anche la luna

quindi nota la farfalla
che è li ferma e più non balla
e con grande tenerezza
le da un bacio e una carezza.

La fata madrina
Dedicata a EVA la nipotina
della nostra amata Cristina Bove


C’era una volta una casina
che stava sopra una collina
era abitata da una bambina
che coccolava la sua gattina

Avvenne poi che una mattina
giunse in quei luoghi una fatina
e nel vedere quella casina
bussò più volte alla porticina

Venne ad aprire la padroncina
tenendo in braccio la sua gattina
che disse “miao” alla fatina
e lei le fece una carezzina

Mi sono persa in questa stradina
disse un po’ triste quella fatina
ti posso fare una preghierina?
Posso restar fino a domattina?

Allor si sedettero tutte in cucina
e si mangiaron la merendina
era felice quella bambina
di aver per ospite una fatina

Poi venne sera notte e mattina
brillò nel cielo una nuova stellina
era il ricordo alla cara bambina
che le lasciò la sua fata madrina.

Supplica
C'è un grande uomo
in catene
Signore
e vuole la pace
perchéè mite
e puro di cuore

E con lui tanti altri
Signore

E' giunto il momento
di farli regnare
Signore
gli uomini miti
e puri di cuore.

Al tempio di Atena
Verrò da te
con i miei passi d'aria
ai piedi del tuo trono
di nuvole
mia dea.
M'inchinerò
al tuo divino silenzio
pullulante di voci
lontane
ed echi di grida
umane.
Chiederemo ad Orfeo
ancora un canto
uno solo
perché duri l'incanto
di averti incontrata
fra i sospiri del tempio
che ti ha udito parlare
con Zeus e i Titani
gli dei concepiti
da sogni
ineffabili e umani.

Donna
(haiku)

Fragile tigre
dalla giungla del cuore
generi vite.

Mani
Mondate dal dolore
si disgiungono
le mani
dalla preghiera

Fragili e leggere
si inventano
nuovi arabeschi
per il cielo
in attesa.

Il bucaneve
Il suo bussare
fu lieve
e la terra comprese
e chiese al sole
un regalo speciale
per sconfiggere il gelo
che l'opprimeva

Ed il sole comprese
e con i raggi più caldi
incise la terra
affinchè il bucaneve
potesse tornare
a vedere la luce

Così esso sbocciò
intonando il suo canto

ed il bosco applaudiva
e la terra applaudiva
ed il sole applaudiva

perché il bucaneve
è il fiore
della felicità.

Neve (Tanka)
Infreddolite
briciole di nuvole
cercano pace
abbracciando la terra
sognando primavera.

Stelle
(Haiku)

Lontani specchi
di lucenti anime
innamorate

Novembre
Applaude il sole
alle danze sinuose
musicate dal vento
fra gli alberi seminudi.

Tutto a posto
Ancora mi guarda la montagna
e la strada si lascia camminare
Qualche volto è scomparso
e qualche altro è riapparso
Indifferente il cielo
regala i suoi spettacoli
d'incanti
per catturare
estasi innocenti
e imprigionare istanti
inconsistenti.
E mentre avanzo
impercettibilmente
nella sera silenziosa
sembra che sia
tutto a posto.

Le fate
Questo è il momento
dei loro convegni
vespertini
Stendono veli
rosa e d'argento
sull'azzurro
e il cielo è loro
Danzano
stringendosi le mani
in grandi cerchi
e intonano canzoni
che mai potremo udire
Ad una ad una poi
si staccano
e scivolano nei boschi
civettuole
a innamorare
folletti e gnomi
e ridono, ridono
ridono e cantano
mentre noi sognamo
le fate.

La betulla
Dipingi
il mio ritratto
prima che autunno
mi spogli
non vedi
come sono bella
mi sussurrò la betulla
dal maculato tronco
e dalle fronde dorate
risplendenti al sole.
Vorrei
risposi
ma non ho tela
nè pennelli.
Posso solo donarti
le carezze
dei miei sguardi estasiati
che conserverò anche
per i tuoi rami spogli
quando chiederanno al cielo
nuovi germogli.

Ofelia
Più non ti serve, Ofelia, il sole
a illuminare il tuo infelice amore
musica nuova avrà per te ogni fiore
amiche ti saranno ancor le viole.

Custode sarà l'acqua delle fole
che narrare potrai senza timore
allontanato ormai ogni rumore
dal cuore che ora più non duole.

Il fiume canterà le tue canzoni
che indifesa regalavi alla vita
come preziosi ed ingenui doni

Crudele destino ti ha carpita
annegando amore ed i suoi sogni
e non sai che lui mai t' avea tradita.

Autunno
Alberi incantati
ascoltano
le sinfonie turchesi
del cielo cristallino
e all'invito del vento
che pare divertito
offrono foglie
ansiose di volare.

Tu
che mi hai amato
come nessuno
avrebbe mai potuto
tu
che hai coperto di baci
il mio corpo
orrendamente ferito
spalmandolo
con oli pregiati
rubati agli dei
come il cibo
col quale mi nutristi
tu
sappi
che solo per te
io vivo
e
quando morirai
io
anche morirò
e finalmente liberi
dai nostri corpi pesanti
voleremo abbracciati
alti
fra le comete
dove le anime
danzano
liete.

Il cigno
Col capo chino
scivola lento
sull'acqua
il cigno

Nessun può vedere
il suo pianto che muore
nel lago

Lui solo ne sa
di quell'incantesimo
che su di lui fece
un mago.
 

Anima (Haiku)
Dal davanzale
degli occhi gridi piano
ansia di voli.

All'amore
Sei l'onda
che arriva improvvisa
e travolge

Sei il sole
che acceca
e riscalda

Sei l'acqua
che sgorga
e disseta

Sei la rosa
che profuma
e ferisce

Sei la neve
che copre
il dolore

Per te
si vive
e si muore.

Notte (Haiku)
Accendi stelle
mentre il sole riposa
il suo splendore.

Aria (Haiku)
Intoccabile
infinito respiro
greve di vita.

Bellezza (Haiku)
Alto vertice
di rara perfezione
dono d’incanto.

La meraviglia
La meraviglia
mi apparve all'improvviso
in una merla
mentre serrava in becco
un carico pesante
di pagliuzze
cercando attentamente
in un cespuglio
un luogo adatto
per il suo futuro...

Zio paperone
(Dedica per tutti quelli che sono
più uguali degli altri
)

Ho visto l'altr'ieri
in televisione
il reddito in "euri"
del zio paperone
italianissimo
e sorridente
elegantissimo
sempre vincente.
Che bello vedere
tanta ricchezza
mista a potere
e tanta destrezza.
Libera e bella
l'informazione
lei si che rispetta
la Costituzione:
"giustizia, equità"
per il popolo tutto
eccovi qua
un esempio.. un po' brutto.
Però.. non parliamone
più, per favore
ma.. che diamine
un po' di pudore!

Lucciole
Nascono,
le parole dei poeti,
come le fluorescenti
piccole lucciole
baluginanti
il sogno
in danze
luminescenti
recanti in dono
alle notti
balenii
luccicanti.

Rifiuto
Bussa la gioia,
bussa,
ma la porta
è sbarrata.
E lei non si arrende,
bussa bussa
bussa,
ma oggi
nessuno
risponde..

Farfalle nel cuore
Chi ha permesso
a codeste farfalle
di entrare
improvvise
in questo indifeso
mio cuore?

Chi vi ha portate
mie care?
Da dove
giungete?

Non sento
qui dentro
che il vostro volare
in quest'ora
stregata
da gioia
insensata
che ride
che sta
che io so
che non rimarrà.

A Nadia Anjuman
(vittima afgana della violenza e
del pregiudizio
)

Sgorgò alfine il tuo canto
tremante di coraggio
quel canto
che ti rendeva viva
nell'esistere
quel canto
che ti baciava l'anima
e la mente
quel canto
che sfidava
paura e oltraggio.

E ti costò la vita
tanto ardire.

Con tremore della mano
accarezziamo i tuoi versi
preziosa reliquia
di soffocati aneliti
monito
all'insipienza crudele
di chi non sa amare
e rispettare
la libertà e la vita.

Il Delitto
Come si fa
a non volerTi bene
guardandoTi
inchiodato a quella croce
ormai senza più sangue
nelle vene.

Non bastavano spine
fruste e chiodi
al tuo dolore
un ultimo insulto ci voleva
in quella lancia
che il petto martoriato
ti feriva.

Come si fa
a non volerTi bene
nel sapere il Tuo grido:
"perché Dio mi abbandoni?"

Ma Lui Ti abbandonò
solo tre giorni
alla Tua morte
poi del Sepolcro
spalancò le porte
affinchè tutti potessero vedere
che un Dio non si può far morire.

E il tempo
ancora adesso
porta via le ombre
di quanti
come Te han gridato
"perché Dio mi abbandoni?"

Dentro ai chiusi sepolcri
il silenzio è un'attesa.

Ma Tu, o Dio,
ancora, agli innocenti,
concederai
risurrezioni?

Poesia
Poesia è
scendere
nel mondo puro
dell'anima.

Primavera
La viola sbuca ai piedi del muretto
e la primula risplende nel suo oro
il pirus si tinge di rossetto
e fra i rami si sta intonando un coro.

Lasciano i dormienti il loro letto
e un venticello scherza un po' sonoro
fra i capelli senza più berretto
e il sol ride giocondo su di loro.

Si fa intenso il profumo della vita
nel cuor che sente nascer la speranza
mentre l'inverno è sulla via d'uscita.

Si sente una presenza che c'invita
a muover passi come in una danza
e c'è nell'aria una musica già udita.

L'incantesimo di
Lady of Shalott


Lady of Shalottè uscita dalla torre,
rotto lo specchio, lanciato via il telaio,
capelli al vento, libera, ora corre
verso la barca, in attesa, nel vivaio.

Lancillotto, avea visto, all'improvviso
nel sole apparire in gran splendore,
ma il fiume lo teneva a lei diviso,
e un sortilegio le spezzava il cuore.

Lady of Shalott il proprio nome scrisse
sul fianco della barca preparata
perché, almeno quello, non morisse.

Così, sul fiume, iniziò la traversata
verso di lui che, al vederla, disse:
-è bella, par che dorma ed era, forse,
                                        innamorata -.

Ortografia
Vorrei comporre oggi una poesia
con qualche errore nell'ortografia.
Scusate, non leggete, per piacere
se orrori non vorrete qui vedere.

Cè nellaria un' chedi primaverile
che mentra nellanima al mattina
mi sento come 'l mosto nell barile
in ferment, un'po' pazerelina.

Escio di casa tuto baldanzosa
me recco al lavoro innalegria
si, l'avita e' propro unagran cosa.

Che belo cuesto senso di euforia
in liberta dall'codice noioso
che impòn il scriver con lortografia.
(per sdrammatizzare un po'!)

La cura
Cristina, sembra a te che non ci sia
una cura efficace e duratura
per un'anima nella malattia.

Nessuna vitamina le procura
la guarigione dai suoi gran tormenti
e oserei dir che è proprio una sventura.

Eppure tanti sono i nostri intenti
per farla stare bene in armonia
così da farci vivere contenti.

Ma forse un rimedio penso che ci sia:
farle capire di non esser schiava
e lasciarla in libertà volare via.

Le buone intenzioni
Ovunque si parla di buone intenzioni
Per esse si convocano mille riunioni
Si scrive, si legge, si fanno sermoni
C'è un'abbondanza di buone intenzioni.
Si accendono a sera le televisioni
Per chi vuol godersi le trasmissioni
Che son tutte piene di buone intenzioni
Qualcuno si becca perfino i milioni.
A sera si accendono pure i lampioni
La gente ripara dentro i portoni
A casa si sentono tutti più buoni
Per strada rimangono solo i barboni.
I giornali riportano gran paroloni
Le rosse brigate, le armi, le prostituzioni
Lontano si sente sparare i cannoni
Credo stiano uccidendo le buone intenzioni.

Alla vita
Sulle note
irresistibili
del tuo flauto magico,
noi ti seguiamo
ammaliati
stregati
inebriati
indifesi
fiduciosi
paurosi
coraggiosi
pur se stanchi
sconfitti
rinasciamo
e veniamo
lontano
con te
che ci conduci
chissà dove
chissà dove.

Alla finestra
A volte
amo stare così,
seduta alla finestra
da cui posso vedere
il cielo e i monti
e, per il mondo là fuori,
tale vista mi basta.

Qui nella stanza,
invece,
mi è sufficiente
un cibo leggero
ed un cesto
con dentro gomitoli
di parole
con cui intrecciare
variopinti maglioni
che mi riscaldino
il cuore.

Per Tamara
- l'amica dei delfini -

Ti ho vista danzare coi delfini
e felice, in armonia, ridevi
con lor nuotando in movenze lievi
incantando gli adulti ed i bambini.

Ed era il mondo tuo senza confini
mentre la vita con lor condividevi
perché tanto amore ricevevi
da quegli angeli acquatici sublimi.

Ingiusta la follia che ti ha colpita
strappandoti al tuo mondo d'armonia
fra creature gioiose della vita.

E grande è ora la malinconia
per la crudeltà con cui la vita
da noi e da loro ti ha portato via.

Ma voglio creder che tu sicuramente
un giorno di nuovo giocherai
coi tuoi delfini, lassù, amorevolmente.

Incontro
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il fiume inquinato nel suo letto
era il nido distrutto dal falcetto
e il giocattolo rotto abbandonato.

E mai non seppi il perché dell'angelo
distratto mentre un bambino moriva
violentato nel giorno che finiva
dentro una notte sapida di gelo.

Neve
Da un arcano cielo
d'innocenza
sprigionate
scendono lievi
in soffici danze
bianche farfalle
a baciare la
docile terra
che in silenzio
le accoglie
grata
nell'estasi bianca
di vellutata
pace.

Contro la guerra
Vorrei trovare parole tonanti
parole forti che sappiano colpire
cuore e mente di chi le vorrà udire
e divulgarle al mondo roboanti.

Come dei missili io le lancerei
verso quei luoghi dove c'è la guerra
- che sono ancora troppi sulla terra -
perché la facciano smettere, vorrei.

Che pena i civili ed i soldati
che perdono la vita inutilmente
per chi vuol comandare sugli Stati.

Tutti gli eserciti io recluterei
per fare alla guerra una gran guerra
e allora, sì, che li benedirei.

Assenza
Inutilmente
si accende
e si spegne il sole,
Amore,
se tu non ci sei.

Amicizia
Fu un tocco lieve
alla porta
dell'anima:
- avanti -
dissi.
E apparve lei,
mai vista prima.
- Ho udito le tue parole -
disse:
- sono belle -.
S'interpose un silenzio.
- Grazie, entra -
risposi.
E parlammo.
Poi,
fummo amiche
per sempre.

Natale
Nuove luci
sciamano
nelle città.
Si attende
il Natale,
si sa.
In regalo?
Vorrei
che sparisse
per sempre
dal mondo
la povertà
e vorrei,
sulla mia
e su tutte le tavole,
tante briciole
di felicità.

Incanto
E' azzurro
e limpido
il cielo
e m'incanta.
Lo so
che nasconde
i cirri
i venti
i tuoni
ed i lampi
e la pioggia
e la neve,
ma anche
le stelle
eterne vestali
di sogni
e misteri
infiniti.
E m'incanta
il pensiero.
Adesso
è azzurro
e limpido
il cielo
ed io
volo.

Non fuggire
Non fuggire,
ascoltala.
Lei
è nata
con te,
piccola luce,
là,
in fondo alla tua anima.
E' fragile,
timida,
ma la sua voce
è un canto
che accarezza
l'infinito.
Non fuggire,
ascoltala.
Magico
sarà quel momento
in cui udrai le sue parole
poiché esse
sono leggere
come ali di farfalla,
abbaglianti
come lampi nel cielo,
nuove
come un fiore che nasce,
stupefacenti
come il rosa dei tramonti,
dolci
come l'acqua del ruscelli,
tenere
come il sorriso di una madre,
forti
come le braccia di un padre,
struggenti
come il tremore di una mano,
innocenti
come gli occhi di un bambino.
Non fuggire,
ascoltala.
Sarà luce sulla tua via,
sarà la tua fedele compagnia,
il suo nome è Poesia.

Se
Se riuscirai a pensare con la tua testa
anziché lasciarti influenzare dai pensieri altrui,
Se ti saprai accettare e valorizzare
come sei e non come altri vorrebbero che fossi,
Se saprai accettare le mode
senza divenirne schiava rischiando la ridicolizzazione
e l'annullamento della tua personalità più profonda,
Se non ti spaventerà esporti per denunciare
le ingiustizie che ti colpiscono nella quotidianità
della tua vita e del tuo lavoro,
pur nell'incertezza dell'esito della tua battaglia,
pur nella certezza che non potresti avere alcun tornaconto,
se non quello della tua grande pace interiore
per aver lottato per una giusta causa,
Se saprai rispettare
e farti rispettare
a costo di rimanere senza amicizie influenti,
ma con un'unica amicizia sincera,
Se saprai offrire solidarietà
senza aspettarti riconoscimento,
ma solo perché capisci il valore di tale atteggiamento,
Se riuscirai a non affogare nell'onda travolgente dell'amore,
ma imparerai a districarti con ingegno
nelle maglie di questo sentimento
indossandolo come un mantello leggero
adatto a tutte le stagioni della vita,
Se il saluto, che rivolgerai ai tuoi simili,
sarà accompagnato da un sorriso,
anche se non ricambiato,
Se, di tutte le parole che udrai,
saprai distinguere le vere dalle fatue
e tenere in uno scrigno di vetro le più luminose
in modo da poter ammirare la loro luce
quando ne sentirai il bisogno,
Se saprai difendere il tuo privilegio di essere madre
mostrando artigli di ferro
a chi attenta alla vita dei tuoi e altrui figli,
Se, guardando il mare, la luna, la neve, i tramonti,
l'andirivieni delle stagioni con i loro colori,
sentirai sobbalzare il cuore di letizia lieve
come quella dell'usignolo che canta la sua gioia di vivere.
Allora,
saprai di non aver mai tradito te stessa,
e, soprattutto, ….sarai una DONNA,
figlia mia!

Sera
In dissolvenze di luce
un altro giorno svanisce.

Raccoglie il cielo
pensieri
in cerca di pace
agli affanni.

Desideri
s'innalzano
a sfiorare le stelle
che la notte
disvelerà,
in abbagli lontani.

Giungerà il sonno
ad accorciare
l'attesa
di nuova luce.

Destino
Finito l'incantesimo,
spento lo scintillio,
reclina il capo
il fiore,
indifeso,
in balia del suo mago
che ne imprigiona
il profumo
in un destino
mai chiesto.

Vita
E rivado
all'indietro
nel tempo
a cercare
frammenti
di vita vissuta.
E ritrovo,
racchiusi
in uno scrigno di legno,
i fogli ingialliti
di antiche poesie
che,
stupita,
distendo
sui fili
argentati
di questi miei giorni,
risorti.

Il mio dio
Il mio dio
è una piccola luce
che soltanto io
vedo.
Spesso
è insidiata dal buio,
questa piccola luce,
ma lo stesso
la vedo,
anche quando non credo.
Il mio dio
è una piccola luce
che mi rischiara la via,
si chiama poesia.

Poetare
Camminando per le vie della vita
Mi ritrovai in una selva incantata
Che mi attirò come una calamita
Con la sua luce quasi fatata.

Era una selva di "voci" fiorite
In un prato azzurro e assai ammiccante;
io le ascoltavo assai divertita
perché erano belle e poi tante e tante.

Così mi fermai in quel luogo incantato
Dove sentivo di stare assai bene
Perché voci vere avevo incontrato.

Se poi qualcun altro là vuole andare
Con gioia gli indico la direzione:
cliccare col mouse sul sito "poetare".

La notte
..Poi
venne la notte.
Accese il cielo
di stelle
e la terra
di sogni.
A spegnerli tutti
non ci riuscì mai,
il giorno.

Quando
Quando gli animali
e l'uomo
non avranno più bisogno
di mangiare altri animali
per vivere;
quando la natura
saprà essere
sempre magnifica e benigna
priva dei suoi mortali cataclismi;
quando spento
sarà
nell'uomo
il desiderio di predominio
sui suoi simili;
quando la paura,
l'egoismo,
l'invidia,
la malattia
e la follia
saranno sconosciute
alla sua esistenza;
allora
io credo
che un dio svelerà il suo volto
e riconoscerà le sue creature
e il suo volto sarà buono
e le sue creature
saranno felici.

Richiesta urgente
Ma quando
erediteranno la terra,
Signore,
i miti
e i puri di cuore?

La nuvola
Alta,
lenta
e lontana,
vaga
la nuvola
nel cielo
mirando,
timorosa,
la terra;
vivo
è ancora
il ricordo
del suo velo
strappato,
sulle cime degli alberi
mentre,
chinata dal vento,
sussurrava loro
una carezza.  

Nostalgie
Si accendono
la sera
le nostalgie,
come tremuli lumi,
che il cuore
non si stanca di vegliare.
Sarà
il lieve respiro
dell'aurora
a spegnerli,
ad uno ad uno,
lasciando nell'aria
esili fili di fumo.  

Illusioni
Mi hai regalato
parole di farfalla
e illusioni d'amore.
Ed ora,
avvolte
nel bianco mantello
del tuo silenzio,
le donerò
alle stelle
perché risuonino
splendenti
negli spazi infiniti
dell'universo.


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