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             Ombre peregrine ... attendonoOmbre di luna
 ammantate di stelle
 mentre silenzioso
 il giorno attende
 
 nascere o morire
 morire nel rinascere
 entro a un tempo
 che tempo non ne ha
 
 ombre penetranti
 s'attorcigliano e osservano
 dell'antico sole il pianto
 
 ombre dense,
 ombre riflesse s'aggirano
 su selciati addormentati
 e paventate ridono,
 ridono silenti
 al cospetto di allucinati
 sogni suadenti
 
 ombre d' incaute ispirazioni
 attendono
 al trasudar d'emozioni
 tra le pieghe
 nei tessuti della gente
 
 Ombre, ombre, ombre
 peregrine vagano
 in attesa di coloro
 che le potranno
 un giorno liberare
 dall'inquieto giogo
 della lor stessa vita in gioco ...
 
 Sarà mai finita
 questa illusoria
 orizzontale
 corsa alla vita?
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            … fretta d'amareSapore, odore, fretta d'amore
 volare, saltare, tornare a cantare
 essenze s' incontrano e si riscontrano
 maree illuminate da illimitate lune nascoste
 scoscese discese e voli in picchiata
 dolore, sapore, odore di fretta
 torpore, ricatto e riscatto d'amore ...
 
 Dentro lo scoglio profonde le acque
 ricerca dell'essere entro quell'essere
 di voce in voce, una voce sottile
 sapore, odore, ricerca d'amore
 inebriati volti
 all'infinita ricerca di pace ...
 mentre lei, immobile tace!
 
 (Dedicato a coloro che rincorrono la vita)
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Chi sono …Sono lembo di luce
 Sono quel corpo che tace
 seppure sempre chiama ...
 
 Sono tessuto terroso
 sono foglia e sono pioggia
 sono un mare in tempesta
 sotto un cielo fiorito
 
 Sono raggio di luna
 e carezza di sole
 Sono radice
 e albero in fiore
 
 Son fatta di terra
 e palpito di vita
 terra alla terra
 che pensiero suo
 non nuoce
 
 Sono il ricordo
 della neve che scotta
 fragile tessuto
 in attesa della posa ...
 
 chi son io
 e tu, chi sei …
 nel sereno abbraccio
 di un giorno che muore
 batte in cuor tuo parola,
 eterno abbraccio
 d'infinite realtà l'attesa ...
 
 (Dedicata a Lorella, carissima amica nonché ... Musa ispiratrice )
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Elogia di un CantoNella stretta intesa
 di parole già dette
 nel risvegliar
 pensiero solenne
 di colui che un giorno
 fu poeta
 giace qui poesia.
 
 Eretta voce
 ancor viva vibra
 nel Tempio di un tempo che fu
 
 Canto d'incanto
 d'un canto
 che muore
 nel divenir presenza
 entro un coro d'Autore
 
 Vita alla vita
 è ciò che rimane
 di colui che scrivendo
 su corde d'argento
 lasciò traccia
 nel divenir
 Presenza Sua in terra ...
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Nei giardini di Storia ...come fiore di campo
 osservo
 inosservato
 l'attimo fuggente
 del divenir poesia ...
 
 accolgo nel sinuoso
 ansimar di venti
 voci lontane
 da sembrar silenti
 
 come fiore di campo
 nei giardini di Storia
 m'inchino e accolgo
 nel carezzarne il canto
 
 fugge
 da un petalo bianco.
 un grido di dolore
 
 bianco come neve,
 rosso come il fuoco
 azzurro come il cielo
 verde come un mare disteso
 nel donar volto suo al nemico
 
 brucia la pelle
 quel tocco ferito
 richiamo profondo
 di un fraterno amico
 
 sono fiore di campo,
 
 non posso raccontare
 ma ondeggiando al vento
 posso ancor rilasciare l'eco
 di quel canto antico
 nel donar ricordo suo
 al cuore di colui
 ch'è pronto a perdonare ...
 
 Da: I giardini segreti di Storia
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Improvviso fantasia su realtà inattese ...Come musica su tastiera improvvisata
 parole scivolano da sole
 dalla penna alla carta
 dall'essere all'essenza
 
 Scrivo su strade asfaltate d'inchiostro
 ma non v'è più inchiostro
 e svanita è quell'immagine
 nello scrivere in diretta
 troppa luce su un display riadattato
 
 Poesia di un attimo
 testimone di un tempo
 ove l'atto poetico
 su antiche note
 ancor respira
 all'ansimante ricerca
 del proprio sé smarrito.
 
 Ma io ti ho trovato.
 Ti trovai ancor prima
 di quella luce all'alba;
 ancor prima
 che quel sole fittizio
 sfiorasse i miei piedi
 
 Ancor prima del divenir
 cenere alla cenere
 nella luce tua riflessa
 di quelle voci tanto attese.
 Ti trovai nell'abbandono
 ancor prima di quell'alba di fuoco
 ancor prima che mi dessero fuoco
 
 Bruciarono le mie vesti
 ma la mia anima fu salva
 pronta è quella voce
 a parlare ancora e ancora ...
 non su gentili tasti d'avorio
 non su tele bianche
 dai colori sgargianti rosso fuoco
 è il passato che ritorna
 e sua è quella voce.
 
 Fantasia, sogno o realtà?
 Sono solo parole
 ma quel sogno è già realtà,
 una realtà in-attesa ...
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            … Non sono nessunoSilenzio nella notte
 silenzio nelle case
 Silenzio sulla pelle
 e nelle strade del Natale
 Silenzio su rocce scalfite dal tempo
 sfiora ricordo un essenza lontana
 
 … Non sono nessuno
 Cellule ascoltano e danzano
 nel donar sorriso loro alla vita
 qualcuno ride nel torpore
 qualcun' altro nel silenzio muore
 C'è chi piange, c'è chi sorride
 nel vuoto di un pieno che tace
 nel pieno di un grido che canta
 un secondo e tutto cambia
 
 … Non sono nessuno
 canto e ballo;
 piango un ascolto lontano
 
 … Non sono nessuno
 ma brindo alla vita,
 divento la vita!
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Profumo di rosmarinoVolteggia come foglia ingiallita
 tristezza d'autunno sul mare
 chi son io per raccontare
 d' impenetrabili voci l'antico canto …
 Chi son io
 persa tra le remote onde
 di quei lontani tramonti rosso fuoco
 sgualcite immagine di gabbiani in volo
 che piego e ripiego in segreto amore
 Chi son io, dimmi
 or che il volto tuo odora
 di viole e di rose
 parla ora
 perché possa io, non smarrir la strada
 Amore perso tra le pieghe di tanto colore
 Chi son io per raccontare
 quell'intreccio destino dal profumo di rosmarino
 Chi son io e tu,
 umana storia d'un passato surreale
 dimmi chi sei e se ti potrò mai ritrovare ...
 
 Da: Artista per passione
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            … Piano forteAgili dita cantano, parlano, gridano,
 aspirano alla vita nel goder del tocco
 sfiorano l'essenza di quel suono
 perpetrati da un soave incauto bacio
 brillano i tasti bianchi per l'attesa
 
 Si fa forte il tocco nell'ardito incontro ...
 dolce e struggente come il canto della sera
 come un canto di stelle che m'avvolge
 Mai dono fu più prezioso
 mai, mai dialogo più vero
 sacro confine
 tra l'essere e Dio
 tra Dio e l'Essere
 nell'Esser il di Lui suono
 Forte e piano
 piano, piano
 forte batte il cuore
 nel lento scivolar di pause infinite
 e ancora forte e piano
 ...
 piano, piano
 fino all'ultimo respiro
 fino all'ultimo sospiro
 finché suono, pace non trovi al suo desio ...
 
 Da: Artista per passione
 
                                                                     
                                                                          
     
            Vecchio uomo stringe …
 le stagioni sue nel cuore
 albero dalle larghe tese protese
 al riparo d'ardori umani proibiti
 solido come quercia,
 flebile come foglia
 getta al vento segnali di un prospiciente inverno
 siglato dall'infinito numero di serie
 vicissitudini d'autunno in abito perlato
 rugiada di pensieri come lucciole di sole
 unico e speciale, unico e solare
 uomo solo e sempre solo s'incammina
 nel tessuto sostanziale del percorso suo in vita …
 
 Da Essenze dal profumo di vita
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Vecchia donna ama ...l'origine del mondo,
 del giorno, del vento e delle cose ...
 l'inquietudine del mare
 nelle onde vive il suo tormento
 passata giovinezza, sfinita
 nel donar suo luccicanti gemme
 come spuma bianca
 capelli espande al rumoreggiar del vento
 spoglia quasi d'ogni sua ricchezza in terra
 terra alla terra ricordo al ricordo
 piangono gli occhi suoi come fari di luce eterna
 non è ancor l'alba, non è il tramonto
 canta l'usignolo in cuor suo ferito
 tace la notte nella silente attesa
 d'eterno riposo
 solida pace in terra ...
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Sublime amor che danzi ...Ardor di corpi in discesa libera il tocco.
 Inebriante attimo immorale
 s'accarezza al suo ultimo ansimar
 d'immortali battiti il respiro.
 Vita e morte, morte e vita
 nel suo contendere pensiero;
 divino amor di pelle,
 di stelle ruvido il cammino.
 Tace, di candidi passi l'attesa
 che l'assenza al rumor di voci si confonde.
 Nasce e rinasce a nuova vita,
 nel risvegliar quell' ultimo richiamo.
 Sempre e per sempre vivo
 intessuto amor che amor non temi ...
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Se fossi fiore …sospesa nell'aria d'autunno
 come danza sfinita di petali in fiore
 spargerei profumi d'orgasmica visione,
 mille braccia avrei per pistilli
 e come perle
 seminerei i miei sottili intenti;
 nelle strade e sulla gente
 danzerei sul colore dei miei anni
 se fossi fiore,
 un solo fiore tra i mille già fioriti
 sapresti d'esser tu l'attesa
 sole di un sole che nasce
 nel donar se stesso all'antico canto ...
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Eppur c'è di più ...in principio fu la fine
 poi un traguardo,
 poi una luce in trasparenza
 profumo di neve lo stupore
 e fiocchi, fiocchi bianchi
 come il colore dei capelli
 E ancora giorni e giorni
 tornano a ricamare vite
 tra inquiete dita fuggono
 le immagini di un sogno
 sorella, madre, amante
 fratello esemplare
 figlio unico e speciale
 
 ... eppur c'è di più
 
 Ologrammi giocano, s'incontrano
 si stringono, s'accarezzano e piangono ...
 Ologrammi di Natale
 ogni nascita è speciale
 Odor di fiocchi e di balocchi
 rendono facile il cammino
 ... eppur c'è di più!
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Mentre altrove batte il cuores’arrestan nel sussulto le parole
 mi butto a tuffo e lascio correre
 ciò che verrà non è affar mio
 parole buttate lungo margini emarginati
 parole libere senza vincoli di pensiero
 parole orfane di mente
 mentre un cuore al centro batte
 parole profanate da un vuoto esistenziale
 cecità voluta, pura l’espressione
 ai margini l’attesa trascende un sentimento
 d’improvviso prende quota
 ma non vuole intervenire
 parole vuote eppur piene d’astinenza
 mentre il cuore batte altrove
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Eppur respira …Risento dal profondo mio salire il canto
 antico mutar meco di speranze
 nell’ inverso verso profondo l’estro
 che la mente scolpisce nel catturar ricordo
 palpita e batte sincero il cuore
 che di fragile pelle ha strette mani intorno ai sogni
 trasuda pallido il sapor di notte in bocca
 si toccano gli estremi di me esule nel corpo
 ricurva sognatrice di un creato stanco
 inventario di una vita in esso partorita
 di sentimenti e muschio odorano i pensieri
 che s’aprono all’ amoroso abbraccio
 nasce bocciolo che di nocciolo ha forma
 bella debolezza di precaria vita
 che s’arresta al desio suo sul nascer vivo
 su impervie vie cresce il bello
 resiste in vitro virtuosa la speranza
 di tanto bella umana figura
 che tutta riaffiora nella sua natura.
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            La città sul marevoglia di poesia nell’accedere alla sua porta di buon mattino
 con l’odore di caffè nel corso e la gente ancor addormentata che 
            s’appresta
 osservo il mare mentre lui non sa cosi di buon mattino
 e mi chiedo e prego senza volgere parola
 solo il suono di un pensiero
 gratitudine
 Nord, Sud , Est, Ovest,
 da dove viene il vento, questo vento che mi spinge?
 Cosa importa, dinnanzi ho il mare …
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            … entro quel cielo d’azzurro vestitaterra madre, madre di una madre di un cielo sopito
 Madre che già più non sei
 Propaga il silenzio le tue gemme
 Parole di ieri, di tanto silenzio oggi
 
 respiri s’inchinano e s’ inchiodano allo prostrarsi della tua vita 
            in gioco
 ora non più entro un campo fiorito
 ma fuori campo, fuori corso,
 fuori dall’onda del tuo rimbalzar qui in vita
 
 come vivi madre quell’immenso cielo
 quell’intenso azzurro d’universo fiorito
 lontana dal tuo accorato ricorso alla vita
 
 come vivi ora il suo calore e il mio rimpianto
 il suo umore e il mio piangere entro il ricordo
 morbido seno t’ abbraccio madre
 ora che non sei più
 son io che t’attendo
 e non più tu!
 
 (profondamente dedicata)
 
                                                                     
                                                                          
     
            oltre l’altrove …c’è silenzio in questa notte di grilli e di stelle
 terra di pace, di gioia e stupore
 oltre l’altrove … l’incognito bussa
 oltre l’altrove … l’alba di nuovo scolpita
 s’attende
 
                                                                     
                                                                          
     
            … come morte separapartire, tornare, ammainare, aprire
 poi
 senza alcun dir sé sparire
 
 senza parole
 
 e poi ancora,
 essere, essere, essere …
 senza ferite applauso
 
 incontaminato, inabissato, ammaestrato
 addormentato
 alla vita incollato
 
 poi d’un tratto
 nel silenzio
 
 senza colpe né interagire,
 nello spazio di un sentire
 ancora e ancora morire
 
 per tornar con l’oro vivo in bocca
 in un comune giorno senza ritorno
 senza brina né cemento
 senza colpe
 
 per aver vissuto
 come morte separa
 un eterno giorno d’amore !
 
                                                                     
                                                                          
     
            Lettera alata … per non morire dentro!Ho bisogno di volare per creare
 e di te … di te … e di te per capire
 per comprendere il mio agire
 
 ho bisogno di sognare per volare
 e di te, di te e di te come acqua di sorgente nella mente
 miraggio estivo nel cosciente
 
 ho bisogno della terra per danzare
 e di te … di te … di te … di lui per continuare a muovermi e sperare
 per quel silenzio che non c’è eppur si sente
 
 ho bisogno di te sulla mia pelle
 e di te … di te … di te e di quell’ultimo respiro il vagito
 di quel pianto d’abbandono mio, tuo, suo, che nostro non può esser patito
 
 ho bisogno di te per imparar la vita
 ho bisogno di voi per crescere e giocare la partita
 e di te, di te, di te
 
 di Te … come manto, come guanto
 carezza e palpito per gli infiniti miei perché
 
 c’è bisogno
 più che mai
 di Te
 …
 … per non morire dentro …
 
 Giochi d’autore in un crescendo armonico
 Spazi illimitati
 infiniti audibili silenzi
 e valli di quiete
 
 di valli incantate inebrianti profumi
 
 e ancora giorni
 e notti ancora
 
 in un crescendo armonico
 dall’infinito sapor antico
 
 il perdersi
 
 nel ritrovarsi
 uomo
 
 Dedicata …
 A tutti i miei sé nascosti che tanto amo
 a voi che gli somigliate
 a me così diversa
 eppur a mia volta specchio
 che infinito esser di sconosciuto volto
 senza alcun dire di sé
 parla
 
 Riflessi di un volto in lontananza
 Somiglianza
 o
 similitudine
 poi
 l’attesa
 e
 ancora
 il nulla
 su riflessi
 ormai
 dimenticati
 
 Questa notte il silenzio ha un nome
 … poesia …
 
 Se solo potessi …
 volgendomi al passato
 ascoltar quel soffio ch’è la vita
 in ogni contrada, in ogni angolo di strada
 
 se solo potessi
 ascoltar quell’ intimo soffio
 
 nell’abbracciar silenzi di tanto destino
 
 se solo potessi
 sulla pelle mia sentir
 Colui che n’è il creatore
 
 se solo potessi prolungar quell’attimo
 
 quel breve attimo
 del saper chinare eternamente il capo
 
 la vita
 scriverebbe per me canzoni …
 
                                                                     
                                                                          
     
            C’è pace entro questo cuore tuo … tuo per 
            sempreuna domanda alberga
 per sempre vorrei
 eppur per sempre non è vita
 
 che riflesso sia
 quel desiderio
 di toccarti, ammaestrarti
 nel sempre trattenerti vita mia non so
 e stringerti con mano in petto
 sino a strapparti un lamento
 per non confondermi con te nel non trovarti
 
 che sia paura quel rifiuto d’ avventura
 
 quell’avventura ch’ entro domande in piena
 cresce in quel domani che per ora in me non c’è
 che forse l’oggi è già domani eppur ancor non so
 
 alberga una risposta in quel per sempre
 oltre questa mia di sogno
 che per sempre porterò con me
 
 “c’è pace entro questo cuore tuo”
 Tuo … per sempre
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Nel freddo specchio della vita … brucia il 
            sorrisoSu turgide labbra bagnate dalla misericordia
 brucia nel freddo specchio della vita un sorriso
 nell’emisfero della pace
 passaporto è per la pace …
 
                                                                     
                                                                          
     
            Complessa solitudine d’eterno abbraccio …Senza ombre piango
 per divina comprensione
 non ho colpe
 
 eppur
 nell’intimo gioioso mio sentir la vita
 per l’altrui vita piango
 
 quel pianto non mio
 d’eterna incomprensione
 
 complessa solitudine
 d’eterno abbraccio … in terra
 
                                                                     
                                                                          
     
             Non cambio sognoCome libero animale
 sparuto, essenziale, confidenziale
 
 in un afoso giorno
 che non vuol morire
 
 tra plastica, sogni e rifiuti d’asfalto
 accelerando
 annuso l’aria
 
 Non cambio sogno
 per quel sogno
 che dentro me
 ovunque
 chiama
 “VITA”
 
 
                                                                     
                                                                          
     
            Impalpabile dono l’attesaProtesa
 verso il volto suo
 
 avvolto
 nel corpo del silenzio
 
 ascolta
 all’alitar dei venti
 
 respiro suo
 che
 
 in dorate ceneri
 sparso
 
 per sempre
 vivo
 
 t’attende …
 
 a Silvia Fontana e … Claudio !
 
                                                                     
                                                                          
     
            Alba sul mareUna
 vela
 solitaria
 scivola
 silenziosa
 sullo
 sciacquio
 rosato
 d’acque
 mentre
 il mondo
 ancora
 tace.
 
                                                                     
                                                                          
     
            Nella notte … qualcuno piange nella notte, qualcuno soffre
 nella notte, qualcuno veglia
 nella notte, qualcuno spera
 nella notte … qualcuno ascolta
 e prega !
 
 A Gianni Pia, a Tinti … Pia e al sito azzurro tutto, ancora 
            grazie per la sensibilità e l’accoglienza!
 
                                                                     
                                                                          
     
            Essere o non essere ?Sono un maestro
 o forse un signore
 un avvocato
 oppure un dottore …
 o Dio … che ne è stato del mio sapere?
 L’hai avuto in prestito, oppur’ l’hai sognato?
 Ora sei desto, semplicemente “ Sei “ !!!
 Sei ciò che hai imparato.
 
                                                                     
                                                                          
     
            Fa-r-fa-l-l-a-a-a-a-a-a-a … sogno di un fioreNell’esaltazione
 del sogno
 di
 un fiore
 in divenire,
 
 la vidi,
 estasiata
 lo volli!!!!!
 
 Morì,
 nel respiro
 di una notte …
 
 … non tutti i sogni muoiono all’alba, ma … ad ognuno il suo!
 
                                                                     
                                                                          
     
            Martiri, eroi con il sorriso …Intorno a noi
 ovunque loro
 martiri,
 eroi con il sorriso!
 Osservano
 noi corrucciati
 di loro parlare.
 Potessero
 Comunicare
 dovremmo
 rettificare
 Il nostro modo d’Amare!
 
                                                                     
                                                                          
     
            Magica notteNel silenzioso
 volteggiar
 della sera
 sfiora la notte
 ammutolita
 Il giorno
 che l’aera tutta
 allo stupor s’arresta …
 
                                                                     
                                                                          
     
            Se fossi un angeloVorrei provare …
 
                                                                     
                                                                          
     
            www.paceattende.com
             La pace siamo noi
 nel potere del silenzio
 del nostro essere in pace con il mondo
 
                                                                     
                                                                          
     
            
            www.pace-cercasi.it Passa il vento del ricordo
 passa lieve come ortica
 quel passato assai dolente
 s’intrattiene, tu lo nutri
 soffi forte su quel fuoco
 puoi studiarlo, analizzarlo
 ma non puoi rettificarlo
 Tu non vuoi lasciarlo andare
 non vuoi proprio perdonare
 si risveglian delle genti le ferite
 che memoria lor non tace
 C’è un richiamo per la pace
 una pace che non c’è
 dentro, dentro, ognuno ahimè …
 Pace, Pace, Pace sia!!!!!!!!!
 La voce è un eco …
 poi un coro … poi un frastuono
 poi la guerra … è per la pace!
 … ma perché lei ancora tace?
 
                                                                     
                                                                          
     
            Senza età l’eternità si sposerà in te in vita 
            ( Dedicata)Affascinano i ricordi del passato
 che sottili danzano in punta di pensiero
 non mentono al volteggiar dei tuoi silenti anni
 che di te si nutrono nel ricrear riflessa vita
 
 In piccoli fiocchi si sposano le ore
 come candidi petali si spogliano sull’emozione
 profondo sentire il lor rimpianto in gola
 rilascia rugiada il rimembrarle in volto
 
 Così vive da sentirle batter forte in petto
 così belle mentre chiedono per te riposo
 amate e ritoccate, sognate e immaginate
 sgorgano sincere come flutti dal passato impaginate
 
 T’osserva il ricordo or commosso
 che il sorriso dei tuoi anni porta in bocca
 pochi ancora dinnanzi all’Eterno
 troppi davanti al tuo cospetto austero
 
 Palpita sincero e fiero col tuo sentire il cuore
 che per migrar la mente altrove trascende ogn’ora il suo minuto
 cade lieve una lacrima che di rosa tinge l’orizzonte astrale
 pulsa l’animo or folle or stanco in vita
 
 S’accende nuova linfa in volto
 c’oltre il sereno nello scrivere t’illumina
 pallida e lieve t’accarezza come neve
 e tu, or vecchio ora insaziabile bambino che l’osservi
 
 Ingordo d’infinito e di vita pieno a sazietà
 eterea poesia sarà domani il tuo ricordo
 che nel per-dono tramuterà in te la vita tutta
 nel più bel dono d’infinità beltà che più età non avrà.
 (Al cordialissimo Bruno Amore per tutte le sue più 
            belle e sofferte poesie d’amore che mai son riuscita a commentare)
 
                                                                     
                                                                          
     
            Dedicata al giorno e a chi con me vuol brindare!Sole, sole, sole
 
 aria, aria, aria
 limpida
 d'azzurro
 pulita
 respira, respira, respira
 
 Profonda
 tu
 
 cammini
 in terra
 
 su di te
 l'azzurro
 terso
 cielo
 veglia
 d'immenso
 pulito
 t'attende...
 
                                                                     
                                                                          
     
            Questa è la notte...poi giorno verràTace il verso nel silenzioso viver abbandonato all'estro
 su aperte finestre di luna piena all'illuminato torpore chino
 infinito quietar d'ombre che madre natura sedotta in esse s'abbandona
 
 Per similitudine screziate rose rosse impallidiscono al lunare confronto
 Odorano d'erba le di lei lacrime in pelle di luna d'ombra rivestite
 che nuvole d'azzurro di bianco splendore per vestirla a giorno l'attendono
 
 Lucciole leggere s'aleggiano sullo sfondo di calde estive notti acerbe
 pullulano come lanterne sulle anziane strade polverose della vita...
 s'incontrano al calar della notte insubordinati destini
 
 Con immense bocche l'incrocia l'alitar dei venti
 tersa persa ogni traccia attende vana la speranza in agitato senso
 l'insegue l'ignaro perverso verso acuto notturno che di notti è pieno
 
 ... son sogni in abito di luna o nude realtà di sogno rivestite?
 Questa è la notte, il sole or vige altrove!
 
                                                                     
                                                                          
     
            ....più bell'oraE' quella che s'erge dalla sera al tramonto
 sull'infinito esser cielo che senza assenze muore
 permangono silenzi su traboccanti firme d'autore
 che con testa china s'aprono al respirar della di loro luna
 
 è quella l'ora più bella che di brina sparge al desio sapor antico
 dimentico chiaror di tetti su silenti mondi al lampeggiare
 d'oppresse stelle in allarmate percezioni su perplesse afflizioni
 s'erge il di lui pensiero carezza amica dell'esser figlio
 
 Risplendon sospensioni che di creativi vuoti secolari son le pienezze
 l'ora più bella è quella che di incontrollabili verità ha l'erezione
 e senz'offese di lacerar sofferto ventre in vita non ha pretese
 parto di stelle per gioco accese e di fiammiferi in fiammelle l'attese
 
 Non v'è certezza alcuna tra scomposti pensieri in pieghe ricomposti
 che sul ricordo del creato abbian donato quell'ora ch'è la più magica del
 sognato
 creato di un creatore di pressanti assenze in stupefacenti sorprese le
 presenze
 e mentre del di lui pensiero sfumata n'è l'esigenza...
 
 ...non v'è più bella ora per l'esistenza che l'integrata sua essenza.
 
                                                                     
                                                                          
     
            Uomo chiama!L'io bambino sepolto tace.
 Piange l'uomo ammesso all'ascoltar il di sé vagito
 al pianto suo accorato accorre ma non sa d' esser lui la di lui creatura
 padre che di sconosciuta ombelicale madre al parto assisti
 piccola grandezza l'esser l'uomo in fasce sconosciuto
 grande magia quella della riconoscente immagine di sé riconosciuta
 madre, tu, che in cuor tuo quel vago vagito senti dentro
 nel tuo esser padre di te stesso c'ora soccorri;
 orfano d'orecchi vaghi, in cuor tuo dall'essere all'aver dell'essere,
 pel sentimento d'un delicato battito in te di tenerezza
 che d'eterno palpita neonato in vita or Uomo chiama!
 
                                                                     
                                                                          
     
            Sempre per sempreDall'essere all'essere entro certezze si muove
 ansima in complesse percezioni l'immobile anima
 assiste aperta secreta al languido lambire tra pieghe
 che piaghe di pensieri su visioni ancestrali viscerali sentimenti fendono in
 vita dolore.
 Acutizzata in acque di sole e sale fra pioggia e vento m'addentro e
 m'addenso
 in sottili mani danzo e sfioro sfiorata lembi di nuvole in sospiri.
 In esse mi bagno mi lavo e m'asciugo in esse mi penetro, mi perdo e mi
 perdono;
 scivolo entro il seme caldo del mio candido intuire
 fragile donna ignuda mi ritrovo che vuota m'apro al mio pieno sentire.
 Con pelle di creta in esuberante esile figura, come luna mi vesto mi svesto
 mi somiglio e mi scompiglio
 di labbra bagnate turgido il canto s'accorda su antiche corde di chitarra la
 legenda
 che abbracciato il tempo dell'andatura lenta, sul ritorno
 nuovamente mi riporta su sponde seduta nel silenzio altrove.
 Fiumi di pietra sciamano su ricordi in ciottoli tra flutti di schegge che
 somigliano a parole.
 Rifletto s'un passato che a due passi da qui nell'oggi s'erge eretto
 m'addentro e m'inchino al levar della grande luna soave madre
 del tradito padre sole che in me da me perpetrato penetrato è il raggio;
 ansima piena di luce feconda fusione l'insieme d'umano sfondo equiparata
 in audace pienezza partorita torna a me la vita, che in me su me, sempre
 per sempre, or da dentro palpita e regala vita alla vita.
 
                                                                     
                                                                          
     
            Nascerò domaniNascerò domani,
 le mani stanche e il colore in viso
 nascerò domani,
 con seni nudi e pelle nuova
 nascerò domani
 con mani aperte e tasche vuote
 e incontrerò il tuo viso
 solitario e amico
 nascerò domani,
 là dove sorge il fiume
 e troverò risposte
 ad ogni tuo sorriso
 Nascerò domani
 se troverò il tuo viso...
 
                                                                     
                                                                          
     
            "Tempo d'estate" ...forse non c'entra ma mi 
            piace!Finestre aperte sulla via
 agli odorosi fumi di città
 
 Il lampione acceso nella sera
 la nebbia scende e avvolge ogni contorno
 
 Discende lentamente sull'asfalto
 bagnato e lucido il riflesso
 
 L'odore dell'inverno che s'impregna
 col buio che fa sì presto sera
 
 Osserva il mio più sé nascosto
 le dinnanzi case or già in ombra
 
 Le grandi succedute alle piccine
 presenze su ricordi in calcinacci
 
 Riecheggian le canzoni del passato
 da finestre aperte in su la via
 
 In sovraffollate immagini l'estate
 lontana si pur vicina, all'imminente inverno
 
 Passa la vecchina con l'ombrello,
 son io che dal futuro mio m'osservo
 
 Son io che forte della mia gioventù
 non vedo ch'è ormai finita,
 
 che non son, già più, quaggiù...
 
                                                                     
                                                                          
     
            C'è uno strano silenzio...uguali i bagliori di sempre,
 onde d'infiniti cieli inespressi,
 su specchi riflessi d'azzurree speranze.
 
 Caldo e silente il meriggio di sempre;
 batte la prua su spumiglie a strisce con
 spruzzi che d'azzurro più non lasciano traccia.
 
 Si rimarginan le ferite per la stanchezza.
 C'è uno strano languire nell'aera tutta
 che un'altra estate ancor ha da subire.
 
 Uguali i bagliori e i bisbigli dell'onde
 distese le immagini in controluce per
 riflesse speranze in questo azzurro l'attesa.
 
 Uno strano silenzio s'ode nell'aria;
 spumiglie grigie, stelle a strisce
 e come setole di mare le conchiglie.
 
 E' strano il silenzio che s'ode nell'aria,
 ansima lento quel sospiro sottile
 stanca, la natura, svernerà forse altrove...
 
                                                                     
                                                                          
     
            ...e s'incantò il mareBianche lunari spumiglie il mattino
 turgide e rosate ombre nel tramonto
 
 Tra morbide superfici d'onde e graffi d'aria
 s'incrociano un gabbiano e una vela solitaria
 
 Rasentano con l'ali ravvicinati voli
 su incrociate scie in trasparenza l'uomo
 
 Scenari immaginari si stagliano in controluce
 come vivide presenze sul finir dell'orizzonte
 
 In crepuscolari silenzi li ascolta il mare
 nel ribollir di maree che sogni infrange
 
 Osserva nell'onde il di lui riflesso
 che sul finire della sera di lor s'incanta.
 
                                                                     
                                                                          
     
            Orsù venite...Or su voi, che solenni andate
 sparvieri aprirsi meco nell'onta
 voi che in su' la veste bianca
 non state al desio inchinarvi desti.
 
 Profetiche parole in alabastro rosa
 di venature rosse cucite avean la bocca
 ebbri e aderenti purpuree le speranze
 di lor signori in odorose bacche...
 
 A sé protratta fu la di lui parcella
 che di grappoli fulgidi n'avea novella.
 
                                                                     
                                                                          
     
            Essere o non essere "poeta"?Regole o non regole
 pianti o canti ne mai preghiere?
 dormi, dormi mio sentire
 dormi sogni senza sonno...
 
 Dormi, dormi nel mattino
 fatti uomo oppur bambino
 angioletto oppur signore
 fatti luna oppur suo amante...
 
 Fatti stella del mattino
 senza dipingere fatti pittore
 del nulla o del tutto
 o del tutto che muore...
 
 Che sia la pioggia o sia l'amplesso
 non mostrarti mai perplesso
 non proferire parola alcuna
 che il tuo sentire non faccia capire...
 
 Tutti uguali oppur diversi
 senza suoni o senza vesti
 fai un assolo senza cantare
 che il tuo sentire non abbia a gridare...
 
 Perché dal sogno suo qualcuno
 tu non debba mai risvegliare!
 
                                                                     
                                                                          
     
            ...seppur mai ti conobbiCantava la strada le canzoni del tempo
 "Chanson d'Amour" suonavano alla radio
 borse da spiaggia su spalle arroventate
 zoccoli ticchettanti al ritorno dal mare
 rumori di vacanza e di dimenticanza
 pel refrigerio il pranzo ci attendeva
 in posti assegnati per numero di stanza.
 
 Calda e assolata, aperta era la strada
 tra i fiori l'asfalto e i cespugli in fiore
 velocità limitata era la scritta
 fu la fretta ad impedirne la frenata
 improvviso e tragico l'impatto
 riccioli biondi, piedini scalzi
 accasciata ti vidi come fiore...
 
 e mentre rapido ti coglieva il gelo
 tra goccioloni di sudore inverso
 ad impastar le urla tra i rumori
 risonanza " fu " quel pianto a te lontana
 che forse vittima più non eri se non
 per che la vita t'avea donata.
 
 Prego allontanarsi, fate largo!!!!!!
 
 Riaperto il traffico, chiuso lo stomaco
 pronti tutti, a tavola si gira...
 premere il tasto, riavvolgere il nastro
 per ricominciare, per dimenticare
 NON VOGLIO credere che questa si chiami vita
 NON VOGLIO dimenticare e neppure aspettare
 VOGLIO RISPOSTE e qualcuno me le dovrà dare!!!!!!
 Riccione 1977
 
                                                                     
                                                                          
     
            La luna il mare e qualcosa di più...Sepolta è l'ascia della virtù
 piccina mi vedo e mi rivesto
 nella luce della luna
 tra spicchi in mille specchi
 frammentarie iridescenti immagini il mare
 
 riaffiora l'anima
 dal volto suo irrigato
 nascosto il seno
 è luce che s'inonda sul profilo
 La luna il mare e tu
 
 qualcosa sa di non esser più
 qualcosa che è stato
 fuori l'assoluto
 dentro l'oscura notte ansima
 senza luna sul mare
 
 senza inquietudine
 palpita il retro dell'universale essere
 per sostanziali inettitudini vissute
 La luna il mare e qualcosa di più...
 Ma non ci sei più tu!
 
                                                                     
                                                                          
     
            Sotto lo stesso cielo...Siam tutti eroi o burattini
 di luce o di stoffa angeli siamo
 questa è realtà
 fuori è buio ma dentro è luce
 soli o uniti
 nulla c'è che ci divida
 tu da me
 il tuo dal suo
 l'io da tutti
 tutti o nessuno
 comunque e per sempre
 saremo l'UNO!
 
                                                                     
                                                                          
     
            E m'illumino di te...Sono un'anima felice
 che mai parola proferisce,
 sol la penna sa dettare
 quel silenzio da ascoltare...
 
 Sono un'anima che sogna...
 un mondo nuovo di sorrisi, ma
 ci son giorni in cui non dormo,
 in cui il sole non fa capolino
 
 ci sono giorni in cui la pioggia
 rende cenere il mio viso,
 ma non c'è un giorno solo
 in cui non volga il viso al cielo
 
 e illuminandomi di te allora chiedo
 che sia pace sulla terra
 e ancor si più...
 s'illumina di te il mio viso!
 Silvia Pia Favaretto (con silenzioso amore...)
 
                                                                     
                                                                          
     
            L'odore della neveMi piace il ricordo dell'odore della neve
 delle cioccolate calde e del latte e miele
 del rumore degli spalatori in strada
 e di mio fratello piccolino ch'è di me più grande
 di me che guardo il cielo coi puntini
 della sera ch'è già tutto bianco
 e di me che sogno nel lettino
 di giocare il giorno dopo nel giardino
 del rumore delle suole sul bagnato
 e della mano calda di mia madre
 delle passeggiate lungo il viale
 e delle foglie rosse sul selciato
 del profumo dell'alloro sulle siepi
 e dell'ombrello aperto perché piove
 e gli stivali nuovi e intanto salto
 nelle pozze d'acqua andando a scuola
 è bello il ricordo dell'odore della neve
 mentre oggi piove!
 
                                                                     
                                                                          
     
            Amore surrealeTrovai, visibilmente nascosta
 tra le pagine d'un libro,
 un'anima che aleggiava
 tra spazi di sillabe appena rimosse;
 ammaliava... per l'incomparabile splendore.
 M'inoltrai fondendomi in essa...
 fu così,
 che nacque,
 nell'alba di un giorno senza ritorno,
 un angelico amore surreale...
 
                                                                     
                                                                          
     
      Parentesi introspettivaOggi
 il
 silenzio
 è
 mio
 sovrano
 e
 non
 v'è
 parola
 alcuna
 che
 di
 lui
 non
 parli...
 
                                                                     
                                                                          
     
      E non v'è nulla più da direCome ritornelli
 capovolti e ribaltati,
 parole
 ripetute e avvoltolate
 in lubrificanti fascinose immagini,
 scivolano per armoniche architetture
 su bianche pagine non lette.
 Con pensiero coniugato
 nel loro divenire,
 le rincorre l'autore,
 e nel farsi artefice
 ne perde la traccia.
 Sprofondano nel buio
 parole non dette
 ma non v'è nulla più da dire,
 che nell'ombra della sera,
 non sia, già stato detto.
 
                                                                     
                                                                          
     
      Voglio gridare...Voglio gridare!
 Silenzio è notte.
 
 Voglio gridare!
 Sia pace in terra e in ogni uomo.
 
 Voglio gridare!
 ...non ho più voce.
 
                                                                     
                                                                          
     
      Canzone antica Cresceranno tra le dita
 i fiori dell'inverno
 e spargeranno i semi
 di una canzone antica
 
 cresceranno tra le dita
 come i frutti del tuo seme
 e spargeranno vita
 se non canteranno invano...
 
 la voce il silenzio
 la voce la paura
 la voce quel respiro
 la voce la natura
 la voce che ti prende
 e ti respira nella mente...
 
 Ostacoli noi,
 argilla e semi di una vecchia civiltà
 sepolti vivi da false identità
 uniti per celar la voglia di fuggire via,
 queste immagini non son poesia...
 queste immagini non son poesia...
 
 Facili effusioni
 tragiche illusioni
 stan cambiando il volto
 d'ogni suono intorno,
 senza più ragioni
 false emozioni
 stringeranno in pugno l'ultimo respiro...
 
 la voce il silenzio
 la voce la paura
 la voce quel respiro
 la voce la natura
 e la voce che ti prende
 e ti respira nella mente...
 
 ostacoli noi,
 sbiadite immagini di sogno e di irrealtà,
 sepolti vivi da false verità,
 uniti per celar la voglia di nascondersi
 
 sangue e povertà...
 amore e libertà...
 
 e la voce che ti prende
 e la voce oltre la mente
 e la voce che ti dice
 questo è l'ultimo respiro!
 -da Trasparenza d'uomo-
 
                                                                     
                                                                          
     
      I fiori dell'ioQuando i fiori appassiranno...
 apri ragazzo la mano ferita,
 quando i fiori appassiranno
 non calpestare quell'involucro stanco
 
 Quando i fiori appassiranno...
 non temere ragazzo per ciò che sarà,
 un'età vale per ciò che sa
 e tu sai cosa vale...
 
 Quando i fiori appassiranno
 rimani desto ragazzo
 non trattenere il profumo tra le dita,
 solo allora, non si dissolveranno invano.
 
 Quando i fiori appassiranno...
 sorridi ragazzo e rispecchiati in quel viso,
 quando i fiori appassiranno, solo allora,
 saprai di poter dire d'esser vivo!
 
                                                                     
                                                                          
     
      In punta di piedi...in punta di piedi mi accingo ad entrare
 quant'enfasi trovo nel comunicare
 mi avvince e mi tocca questa forza suadente
 la voce è silente ma i suoni assai forti
 è bello sentirsi di casa nel mondo
 è bello sentire che nell'essere sola
 non sarà mai quella la tua ultima ora !
 Il nuovo giornoUn giorno nuovo nasce
 un giorno nuovo muore
 un'ora segue l'altra con distanza misurata
 un uomo segue ciò per cui fu l'inizio
 un uomo segue ciò per cui iniziò il cammino
 il giorno l'ora l'uomo non furono mai
 se non ciò che nacque e ciò che morì
 ma soprattutto ciò che fiorì
 nel medesimo istante di una carezza infinita
 in un tempo inesauribilmente eterno.
 Occhi bassiInfiniti cieli repressi
 o profonda preghiera?!
 Amante tempoTi sento dentro ma non ti ricordo
 mi spoglio di te ma sei sempre al mio fianco
 sussurri parole che non voglio sentire
 sei bello intrigante ma per nulla importante
 ho un amore sincero dentro al mio cuore
 è il silenzio del mio eterno signore...
 Candida notteToccati dentro, emana il sapore,
 tocca e mordi i tuoi istanti di vita
 vibra sicura nel tuo incedere lento
 i tuoi giorni finiscono all'albeggiare
 candida e bianca come vela ti muovi
 mano immortale dell'etere amico...
 tu indica a tutti ciò che egli vuol dire
 rugiada infinita diverrai per la vita.
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