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Parole 
come meteore irrompono nel cielo 
tolgono la luce,l'aria 
in un cratere profondo nascondono  
la luce dove nulla più si scorge  
solo il buio della disperazione 
nullità assoluta del pensiero 
il boato è stato l'ultimo suono  
percepito poi il nulla  
rimane solo il pensiero  
e la certezza  
che l'anima  
nessuno può rubarla 
e questa consola la solitudine 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Maestrale 
Soffia il vento scompiglia le parole 
le porta lontano 
a cavallo di un onda 
come frecce 
colpiscono il cuore 
lanciate da cupido inquieto  
e senza melodia 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Sospesi tra cielo e terra 
Sfidano il loro corpo 
Su distese di ghiacci 
scrigni di segreti 
di ere passate 
di vite sconosciute 
smarrite alla ricerca 
di vie nuove 
e della vittoria nel silenzio 
delle alte vette inviolate 
tra crepacci senza fine 
trappole mortali 
odono sibilare il vento 
tra silenzi assordanti 
spiriti avventurieri 
 
che affrontano la cima 
che affrontano la cima 
tra il bianco accecante della neve 
e l’azzurro del cielo limpido 
più vicini alle stelle 
alla ricerca dell’anima 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Potere 
Cancro che distrugge l’anima 
Sete implacabile 
D’acqua sporca 
Che lentamente soffoca 
Logora il pensiero 
Come gramigna si infiltra  
E trascina sempre più in basso  
Tra la melma  
La vita  
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Non cercarmi  
tra il castello fatato dell’eros  
rudere di ricordi lontani 
ormai sommerso  
dall’edera che cinge  
le sue mura antiche 
il mio nome non è lussuria  
ma sogno  
non fremono più le carni  
di passione  
non si immergono più  
nella fontana dell’eros  
ma in spazi aperti dove tutto è luce  
e soavi sono i suoni  
accompagnati da parole d’amore 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
passano e i giorni le ore  
e le albe tramonti 
mai uguali  
di colori radiosi  
infuocati  
o grigi e silenziosi 
malinconica osservo 
il loro andare 
e brucio il tempo  
tra il pensare e l'aspettare 
ormai logoro 
come brace  
nel camino 
consumo i giorni  
lentamente si spegne 
la fiamma alimentata  
dall'ultimo ceppo 
di un vecchio tronco 
che brucia  
e con lui 
si cancellano i cuori incisi  
le parole d'amore 
di un tempo passato 
promesse antiche 
tra il verde dei boschi 
e i suoni melodiosi di primavere 
la fiamma accarezza 
e infuoca quelle parole  
ancora una volta 
prima di svanire 
e io rimango ad osservare 
impotente il loro andare 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Attesa 
Nel silenzio aspetto  
non possono 
le mie parole turbare  
la pace 
penetrare in  
mondi sconosciuti 
violare spazi 
proibiti 
interrompere 
il flusso delle nubi. 
Dal prato verde  
dei miei pensieri 
ammiro il cielo  
e cerco te. 
Tu hai rubato le mie notti  
i giorni 
sei penetrato nel cuore 
tra dubbi e incertezze 
hai trovato lo spazio 
hai deposto il tuo amore 
fatto di parole  
necessarie per la vita. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Oltre le rose 
tra il turbinio del vento volano i tuoi pensieri 
intrecciati in nubi lontane 
oltre le rose del giardino 
tra le onde inquietanti del mare 
attraverso i vetri  
osservi il movimento delle onde 
che infrangono sui scogli 
per ritornare alle origini 
meta di tutte le cose 
il passato che si trasforma in futuro  
il dolore in speranza 
inconsapevolezza dell'ignoto 
la speranza nella luce 
per vedere oltre 
raggiungere la via lattea 
e sognare vite parallele 
momenti d'amore 
vissuti tra stelle  
stretti in un abbraccio 
nell'infinito spazio 
dei sogni 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Vomita la Terra violentata 
Essere in coma  
Tubi ,trivelle 
Conficcati 
nella profondità  
delle tue viscere  
dura crosta violata 
da forti braccia meccaniche 
ribellati per tanto scempio 
vomita ed erutta 
melma nera e cenere 
e fuoco minaccioso 
 
Zampillano alti 
i tuoi escrementi infuocati 
coprono i cieli di neri fumi  
di acri odori 
 
Nascondono le bellezze 
di cieli trapuntati di stelle 
di acque limpide 
 
Sottraggono  
la vita alla vita  
luce alla luce 
nulla più ritornerà  
nel passato 
 
Un manto nero e tenebroso 
ricopre le bianche onde 
che si innalzavano 
tra mille picchi d’acqua  
fontane di vita 
che popola i fondali. 
 
Creature ignare  
Come eserciti alla deriva 
Impotenti nella difesa 
Si avviano a morte certa 
 
Sinuosi esseri carichi 
Di fascino e bellezza 
Trasformati in neri mostri 
 
Sacrificati 
Dal manto nero  
che ricopre i mari 
 
Spietati e avari esseri  
seminatori di morte 
calpestano 
te terra 
generosa e bella 
amata e sfruttata 
dall’umano. 
 
Da esso violentata 
Deturpata  
della tua infinita bellezza 
è giunta l’ultima ora . 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Nello spazio invisibile 
Tra cielo e terra  
accovacciata sotto un melo  
attendo. 
Con il canto dell’allodola  
odi il richiamo 
La brezza mattutina 
trasporta i baci 
sulla tua bocca 
per assetare  
i tuoi pensieri 
Dalla siepe di gelsomino  
invio il mio profumo 
Tra i sassi della riva 
ti sogno 
avvolto nel silenzio 
dei pensieri tristi 
che ti fanno speciale  
inafferrabile 
come nube spostata dal vento. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Messaggio 
Emozioni passate tra il vento 
e parole e battiti del cuore 
 
Vago io dea e maga  
tua musa 
nell’infinito spazio dell’anima. 
Tra spettri e baratri 
nei deserti senza oasi 
in corsi d’acqua cristallina tra il verde fitto 
della foresta di mangrovie. 
Passo tra il sole, catturo la luce  
Nel buio con il bagliore delle stelle 
inebrio il tuo cuore di emozioni nuove 
Di sussulti desiderati e nascosti 
tra i segreti pensieri dell’anima  
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Parlami 
Parlami con il linguaggio semplice dell’amore  
Sussurrami parole solo mie 
tu sogno donato nel mezzo della notte 
Accendi le stelle che io possa vedere il tuo volto  
Metti in primo piano i tuoi occhi 
nei quali mi possa specchiare  
come in uno specchio magico 
si possa ammirare solo il mio pensiero 
la mia vita nascosta  
che mai apparirà ai più 
celata da veli trasparenti e  
spesso mossi dal vento lieve della malinconia. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Falene 
Sfuggente essere  
di evanescente bellezza 
Falena della notte 
Incontri nel tuo vagate 
Ombre erranti tra cielo e terra  
Anime inquiete 
desiderose d’amore 
Vite equivalenti  
a sogni svaniti 
che si rianimano  
nel buio della notte 
per poi nascondersi 
ai primi raggi del sole 
intimoriti da troppa luce 
quasi che il chiarore  
potesse derubare 
i loro desideri 
espressi tra luci e ombre 
di una lampada. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Barena 
Si innalzano stormi di uccelli  
tra pozze d’acqua e isolotti stagnanti 
spaventati da isoliti rumori  
Spunta qualche fiore lungo lingue di terra  
Territorio di nidificazione 
stridenti acuti si odono nell’aria  
e gracidare di rane nascoste tra l’erba  
ai margini di acque stagnanti 
dove qualche piccola barca galleggia 
sonnolenta tra i pali che indicano la via 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Ti vedo tra le righe  
Tra le lettere assemblate così ti immagino 
Surreale tra fiori e prati 
Nel silenzio della campagna a primavera 
Forte e fiero del tuo essere 
Ma fragile nel cuore 
Bisognoso di parole sentimenti sempre più vivi  
Che non tramontano mai 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Pensieri  
Ho cambiato penna oggi 
scrivo con il pennarello nero 
per imprimere più evidentemente  
le emozioni 
esse si aggirano tra il ronzio del silenzio  
della mia stanza 
sotto la luce di una vecchia lampada 
dove depongo i miei pensieri.  
Essi mi appartengono 
nessuno li può sottrarre all’anima 
cambiarli a volte si  
sottrarli mai. 
Se questo accadesse  
allora sarei spoglia  
e nuda sarebbe anche l’anima. 
I pensieri la vestono di colori gioiosi  
spesso come l’arcobaleno 
che appare dopo la pioggia. 
 
La mia anima in primavera si veste a festa  
con il colore rosso come le rose 
gode del primo tiepido sole 
del germogliare delle margherite nei prati 
dello scroscio dei ruscelli durante il primo disgelo 
e cambia con il colore delle stagioni. 
Diverso è l’estate si veste con il giallo oro 
dei campi di grano 
il suo calore mette frenesia scalda il cuore 
fa circolare linfa vitale per i pensieri 
mette in moto la fantasia di luoghi lontani. 
Passeggiare tra ruderi sotto il sole cocente  
è come tornare a ritroso nel tempo 
dove tutto era da scoprire 
da conquistare 
.Quando sulle spiagge ancora si poteva ascoltare 
Il rumore del mare  
E il canto degli uccelli migratori 
nascosti tra gli alberi 
accompagnato dal ronzio delle cicale. 
Non cambia l’emozione 
nel vedere l’autunno avanzare lentamente 
con il cambio di colori 
e l’avvio verso il letargo della natura 
godere di quei momenti quando  
essa muta i suoi colori è meraviglioso 
Osservare quei toni di rosso della vite selvatica  
che avvolge vecchi edifici logorati dal tempo 
L’autunno regala l’emozione di poter osservare 
il giallo delle betulle che con il loro spogliarsi 
creano tappeti d’oro lungo le vie. 
Tutto è emozione, il silenzio del lago  
abbandonato dagli uccelli che migrano il altri luoghi 
e solo i cigni, lentamente avanzano, creando una scia argentea 
a pelo d’acqua 
Anche il bianco della neve invernale ha la sua gioia 
 
amo sentire il rumore ovattato della neve che cade 
e camminare lentamente lasciandomi coprire dal suo manto 
mentre ascolto lo scricchiolio dei passi 
e il suono ovattato delle campane 
e osservo le impronte che si imprimono  
lungo la via  
e il sibilo del vento,che passando tra i rami  
degli alberi spogli crea le sue note 
Guardare quelle ragnatele che forma la bruma 
di primo mattino 
quando il tiepido sole invernale  
non le ha ancora sciolte 
Tutte queste emozioni vestono l’anima  
Ed essa non sarà mai spoglia  
se alimentata dai pensieri. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Buona Pasqua 
Strano umore oggi il mio 
Forse mi mancano 
i suoni fantasiosi delle campane 
le campanelle delle scuole 
le grida dei bimbi durante la ricreazione 
Non sento aria di festa ma di dolore 
sento quella gioia perduta dell’innocenza 
sento lo sgomento delle notizie infauste. 
 
Ma non voglio girare intorno alle parole 
sento palpabile la fine di un epoca di fede 
di rispetto, per chi dentro ad un confessionale 
ascoltava ancora il dolore altrui. 
Dove si è nascosto Gesù  
forse anche lui senza dimora 
vive nei giardini 
dorme nelle panchine del parco 
forse ora è al pronto soccorso di ospedale 
a tenere la mano a chi lo cerca  
nel silenzio dell’ultima ora 
alla mensa dei poveri che per oggi il pasto  
lo hanno assicurato anche con una fetta di colomba 
Lui padrone del mondo ma nella sua dimora non c’è pace 
Quante verità sulle sue parole  
logorare dal tempo, 
scolorite in quelle pagine racchiuse  
in librerie dimenticate 
Altre forme di preghiera sono sorte nel tempo 
altri ideali rappresentano la sua persona 
altre leggi ha dettato la sua chiesa 
Amore cambiata con potere  
Povertà con possesso 
Fede con dittatura 
Pace con guerra 
Riprendiamoci le sue parole  
Cerchiamolo 
Tra le strade dei pensieri 
nello sguardo dei bambini 
nelle tasche dei poveri 
nelle coscienze di chi ancora 
ne possiede una 
Non inviamo solo auguri di una buona pasqua 
Ma auguriamoci di saper cercare 
la pace nei cuori di tutti noi. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
A voi signori che vi dilettate in questa satira 
dissacrante 
chiedo il permesso di entrare  
con le rime a protestare 
sulle imposizioni musicali che sian soggetti ad ascoltare 
Se la speranza non si vuol smarrire (se son fiori fioriranno) 
si deve pronunciare. 
Ma a che fiori ci si deve appellare,per sentir note celestiali 
quando, nemmeno i fiori sono apparsi per farci sognare. 
Ditemi voi che ne pensate,di tante miserie dimostrate. 
Di soldi sì se ne son spesi tanti,ma non per l'arte del sentire, 
ma per quella dell'arraffare. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Poesie 
Leggo poesie 
dalle magiche parole 
Provo emozioni profonde 
come fosse rivolta a me la lode 
 
Mi illudo che il poeta  
dedichi a me quelle frasi  
d’amore appassionate 
come fossi tu amore  
a sussurrarmi quelle parole 
esse riempiono l’anima 
di sensazioni meravigliose 
 
Le assaporo fino in fondo 
Come nel respiro 
mi riempio i polmoni d’aria 
cosi riempio il cuore 
di parole magiche  
rubo frasi d’amore a donne sconosciute  
le faccio mie 
per poter continuare ad amare 
 
Con esse sogno un volto che 
Non posso vedere 
Due occhi che non mi guarderanno mai 
 
Una bocca che mai mi bacerà 
Assetata di quei baci  
che si possono avere 
poche volte nella vita 
io mi disseto 
sulla fonte della poesia 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Ritrovi 
Marmi ormai corrosi  
Su palazzi deserti 
Mura sgretolate dalla marea 
 
Stanze vuote e umide 
Ritrovo di fantasmi  
Di epoche lontane 
 
Rivivono timori e tremori  
Baldanze e ardimenti  
Falsi pudori ritegni e viltà 
Aleggiano sussurri 
Musiche melodiose 
Minuetti usciti da clavicembali 
un po’ stonati  
tra parole d’amore  
sussurrate da bocche celate  
dietro maschere ricamate 
Sfarzo di un epoca che non ritorna 
Di lei restano  
Le fantasie e i sogni 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Mi vestirò 
Mi vestirò di foglie morte una appresso all’altra  
Così cucite formeranno fiori e 
arcobaleni di colori sbiaditi d’autunno 
Mi farò un cappello con il muschio 
Che ricopre il sottobosco addormentato 
Così che mi protegga dal tiepido sole 
D’autunno inoltrato 
Mi farò un ombrello di nidi abbandonati 
Da uccelli migratori 
Così mi riparerò dalla leggera pioggia autunnale 
Così vestita abiterò nel bosco 
In attesa di vita nuova 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Macerie 
Restano macerie  
Della torre merlata 
Sassi su sassi 
Polvere e fango  
Piccole ombre di bimbi curiosi 
Si spengono tra le fessure  
Di mura scalfite 
Cumuli di ferraglia, Involucri 
portatori di morte e disperazione 
altro non si nota  
se non l’attesa della sera 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Silenzio 
Il ronzio del silenzio invade i miei pensieri 
si animano come marionette 
recitano il loro passato 
Il mio futuro incerto. 
Pensieri vani sulle ali della vita 
trasportati dal fato 
Insonnia inutile 
per ricordare eventi trascorsi 
di gioie ormai appassite 
Petali sparsi sopra un tavolo  
impolverato dal tempo 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Anima vuota 
Lo sperma che ha generato 
non aveva amore 
il ventre che lo ha accolto  
non lo ha amato 
era arido come un deserto senza oasi 
Come la roccia che si innalza 
impenetrabile è il cuore. 
Non ha assaporato l’essenza dell’amore 
ha ricevuto il sangue  
attraverso le vene come linfa vitale 
per il corpo ma non per l’anima 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Legame 
Perché questo filo d’acciaio non si stacca  
da questo ventre lacerato? 
ti trascino da troppo tempo  
ti possiedo da sempre. 
Infinite estati e inverni 
Albe e tramonti. 
fiumi di lacrime abbiamo attraversato 
Questo filo che ci lega inseparabilmente  
ci sorregge,ci aiuta a non affondare 
tra le cascate impervie della vita. 
La mia non volontà 
di spezzare questo legame 
che mi uccide un pò ogni giorno 
consapevole che ciò accade 
è fonte di vita  
la mia vita, e tua. 
Le tue viscere sono 
da sempre unite alle mie. 
Io capisco il tuo dolore 
ti guardo e già conosco 
il tuo pensiero. 
Non sono veggente ma 
La tua anima inquieta  
carica d’amore e di dolore 
non si può separare dalla mia 
Tutto è unito  
dal il DNA che porti nelle vene 
nella pelle ,nel cuore. 
Tutto ciò che ami io amo  
I tuoi errori sono i miei 
ciò che generi le mie paure 
Prima dell’evento io lo percepisco 
nel bene e nel male ciò che succederà. 
Cammino su quel filo mille volte  
dall’inizio della tua vita 
questo succederà fino alla fine della mia  
dammi tu la forza per rompere questo filo.  
Perché tu non debba portarlo come impiccio 
fino alla fine dei tuoi giorni. 
Perchè io non sia zavorra per te. 
Che almeno i miei occhi stanchi  
possano vederti volare 
senza i fili che ti legano a me 
che tu possa vivere senza la solitudine  
che ti accompagna da sempre. 
Che la consapevolezza e la forza che hai 
siano doni per vivere l’amore  
possa essa far superare gli errori e i rimpianti. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Tristezza di non sapere 
Tristezza del non sapere  
Che non ci sei 
Non era un sentimento d’amore  
il mio era pietà 
impossibilità di cambiare 
rassegnazione nell’accettare 
il destino perverso di un anima sola 
La consapevolezza dell’essere 
era tua  
Il non accettare la realtà era mia. 
Con passo lento tra la solitudine 
avanzavi a testa china 
nulla notavi ma tutto sapevi. 
Cosciente del mondo che ti circonda 
non uguale al tuo 
un mondo di superficialità 
di banali interessi 
fatto di cose terrene 
di ipocrisie. 
.Cosciente del tuo essere 
coerentemente lo hai vissuto  
dignitosamente hai percorso 
la tua vita di solitudine. 
Non permettevi a nessuno di entrare 
nel tuo cuore 
come esso fosse insensibile 
svigorito,non preparato 
Per questo mondo senza pietà. 
Nel silenzio sei andato  
come hai vissuto 
Solo con i colori della tua squadra 
che come un arcobaleno 
ti hanno condotto verso la luce.  
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Malinconia 
Il passare tra quelle, 
facce immobili che guardano il vuoto. 
Sentire il peso dell’angoscia 
Del nulla oltre quelle lapidi, 
date antiche cariche 
di ricordi calpestati, 
triturati dal tempo 
che inesorabilmente passa. 
Di te solo uno sguardo 
di una foto scolorita 
che grida il tuo dolore. 
La tristezza che ti accompagna 
Oltre la vita,la consapevolezza 
che hai creduto e hai fallito 
La scia che emani è, come.  
Una malattia contagiosa 
eredità crudele, 
attraverso ad essa 
Continui a vivere,senza corpo 
(solo) nel dolore dell’anima 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Il tempo 
Ladro di ombre,  
di cieli stellati  
e chiarori lunari 
con amori vissuti, 
amori mai nati 
Ladro di sogni infantili 
mutati in notti insonni 
tra vecchi pensieri ammuffiti 
tra cartoni strappati 
tra nastri scoloriti 
che raccolgono pensieri  
mai espressi  
Ladro di un passato 
frettoloso e inquieto 
alla ricerca di te 
tempo svanito. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Violenza  
Passi tra le case illuminate  
Solo la tua è al buio 
Inserisci la chiave nella toppa 
Due mani ti afferrano  
Altre ti tappano la bocca 
Altre ti posseggono 
Penetrano in te con violenza bestiale 
Ti strappano tutto  
Anche l’anima 
Stringono il tuo bianco collo 
La gola è chiusa dal dolore 
A nulla servono quelle luci 
loro non odono il tuo richiamo 
la tua disperazione. 
Giaci là con nulla di ciò che possedevi 
Ti hanno strappato la tua purezza 
Essa giace la sotto la tua gonna tra sangue e fango 
con essa ti hanno rubato la vita 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Vorrei trasmettere 
Vorrei trasmettere con le parole 
ciò che i miei occhi vedono 
Con un soffio mandarti il vento 
Che accarezza la mia pelle  
Farti sentire il rumore delle onde 
che si infrangono  
sulle scogliere della Brettagna 
oltre il mio sguardo il nulla dell’orizzonte 
sotto il nero degli abissi  
attorno a me il silenzio 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Il tuo nome ha fatto sussultare il mio cuore 
 
Come un lampo nella notte si illumina la mente 
Il passato riaffiora come l’olio nel mare 
Copre tutta la limpidezza dei miei pensieri 
Solo il tuo nome rimbomba nelle mie riflessioni 
Dolori antichi ferite ormai chiuse  
Non è morto il desiderio in me di vederti  
anche solo da lontano 
La spirale genetica ci lega 
come un filo invisibile nella spirale della vita 
Tu con la tua ignoranza del non conoscere 
io nella consapevolezza del silenzio. 
Tragico dilemma di verità nascoste 
di lontananze senza un perché 
di gelosie inutili. 
Io con il mio bagaglio di verità passate 
Di storia antica, di dolore che ancora arde 
come una brace coperta dalla cenere  
Tu con il tuo passel incompiuto della giovinezza 
Come una copia del quadro dipinto  
sopra l’opera originale per nascondere  
le brutture dell’esistenza la cattiveria della gelosia 
i strappi fatti nella tela per togliere 
ciò che la vita ha segnato indelebilmente con  
con altre vite con altri amori. 
Non so se mai potrai vedere lo splendore 
della verità  
poter godere dell’amore trasmesso 
attraverso il dono della vita. 
Questo è il mio sogno, 
perché tutto non muoia tra le menzogne 
di una vita rubata dai fumi dell’alcol 
che evanescenti affiorano 
tra le tante bugie e verità non dette 
ingigantite dalla solitudine della mente 
e del sapere 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Amante fedele 
Nel tuo bianco mondo mi perdo 
Tra le tue righe sogno 
A te dono tutti i miei pensieri  
Apro il mio cuore a volte distrutto  
a volte traboccante di felicità 
tu mio amante fedele  
accetti i miei dubbi le mie paure 
mai da te ci sarà giudizio 
mai negazione 
ma accettazione totale dei miei sentimenti 
ti si può amare o odiare secondo il momento 
tu dai serenità sicurezza che ciò  
che c’è tra noi mai rivelerai ad alcuno 
la tua memoria può ferire  
ma anche giovare nella riflessione 
con te nulla si dimentica 
anche i segreti più profondi  
li nascondi tra le tue righe 
segnate dal tempo 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Notizia 
Non voglio più udire nuove notizie 
bugie pensate per illudere 
false verità nascoste 
 
Non voglio sentire notizie di morte  
di violenze di omicidi 
di miseria e fame  
 
Voglio illudermi che tutto è bello 
ascoltando musiche melodiose 
canti gregoriani cori di bimbi gioiosi 
 
Vorrei sentire sinfonie espandersi nell’aria 
dissolvesi nel vento 
e con queste coricarmi con il calar del sole 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Sei donna  
Sei bionda o bruna o rossa 
canuta o pelata 
Sei donna magra o grassa 
Anoressica o bulimica 
Tu donna sorridi o piangi 
Sei timida o spavalda 
Forte o debole 
Sai essere madre e moglie 
Amante e amica 
Sei chioccia sei tigre 
Sei pantera o farfalla 
Sei formica sei cicala 
Sei rosa o sei ortica 
Sei quercia ,sei salice 
Sei roccia ,sei sabbia 
Sei calore sei ghiaccio 
Sei lacrime sei sorrisi  
Sei amore gioia,dolore 
Sei indispensabile per l’universo 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Antico borgo 
Arroccato sopra un colle 
Maestoso appari 
Cinto da massicce mura antiche 
Incorporate nella roccia 
Celato in parte tra sempreverdi 
E alberi in fiore 
Ti riveli al mondo 
Attraverso una stretta via  
come un serpente ti avvolge  
ti protegge dalle folle curiose 
bramosi di calpestare 
il tuo suolo senza tempo . 
Esplorare cunicoli  
assaporare il passato 
rivivere epoche lontane 
anch’io come loro ti voglio toccare 
accarezzare quelle pietre 
imprimere nella mente la storia 
respirare l’aria di saggezza che ti circonda 
vedere le bellezze più nascoste 
far si che il mio sguardo sia sazio 
così la mente e il cuore 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Parco 
Distese di prati verdi 
attorniati da aiuole variopinte 
cineprese che catturano la loro armonia. 
Scoiattoli che saltellano tra le fronde 
di alberi secolari 
Qualche ceppo sparso di marmo inciso 
a ricordare il passato tra mura coperte  
dalla pattina del tempo  
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Dono 
Ho scrutato il tuo volto 
Volevo il tuo sguardo incrociato al mio 
Ma chiusi sono rimasti i tuoi occhi 
Componenti di un volto stanco e rugoso 
Ho depositato un rosario tra le tue dita 
Questo è il mio dono 
che porterai con te per l’eternità. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Protezione 
Piccolo contenitore di vita 
Amato,rifiutato,proibito 
Strumento utile per amare serenamente 
speranza per un futuro migliore. 
Fonte di fiumi di parole,di dibattiti 
Strumento per guadagni facili 
Per traffici illeciti,condannato dalla chiesa 
Approvato dai più. 
Piccolo oggetto insignificante 
Indispensabile per sperare in un futuro  
Senza malattie,violenze e morte.  
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Mendicante di vita 
Sul marciapiede dell’universo chiedo l’elemosina. 
Non alzo lo sguardo,ringrazio e saluto. 
Chi getta sulla ciotola una moneta, 
chi un dolore,chi una violenza, 
chi l’indifferenza,chi il disprezzo. 
Alla fine del giorno raccolgo tutto 
Mi avvio alla tana,controllo 
nel mio giaciglio il contenuto. 
Domani ritornerò 
In un'altra via dell’universo 
accovacciata aspetterò accetterò  
ciò che mi viene gettato nella ciotola 
Ma sognerò che mi si offra 
amore serenità e fortuna 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
28 Febbraio 
Il tenue sole del mattino mi desta 
attraverso le fessure  
del balcone sempre socchiuso 
spiraglio di luce nella notte. 
Inizio il nuovo anno d’amore 
ricorrenza annuale  
di un primo assai lontano. 
Come un piccolo germoglio 
di una vecchia pianta 
spunta nella nostra vita. 
Consapevole di viverlo oggi 
nell’incertezza del domani 
Assaporo questo momento, 
godo della gioia di averti accanto. 
quasi ti avessi smarrito poi ritrovato. 
Come per incanto si annullano gli anni  
ritorniamo ragazzi 
Con le nostre fusa amorose 
con l’ultima parola non detta 
con l’ultimo bacio non dato. 
Tutto ci manca anche se tutto abbiamo avuto 
come da ragazzi progettiamo il futuro 
più corto nel tempo  
ma più intenso. 
Con l’esperienza dei anni, 
con la spensieratezza della giovinezza 
finchè durerà ci ameremo come il primo giorno. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Emozione 
Al tuo fianco,mano nella mano 
ascoltiamo il suo battito. 
Amplificato dalle macchine 
si sente affannoso  
come accelerato da una lunga corsa. 
Un bianco telo copre il tuo ventre 
che accarezzo 
percepisco il suo movimento 
quasi volesse toccare la mia mano 
Sentire un contatto nuovo 
Oltre il tuo. 
lui è la vita  
oltre la tua 
oltre la mia  
è la gioia che fa sorgere 
L’emozione di essere nonna  
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Preghiera 
Si scaglia alta in cielo questa tua dimora 
circondata da colonne senza tempo 
ornata da tesori inestimabili 
racchiude tutto il sapere del modo  
possiede tutto ciò che il mondo possiede 
tutto crea tutto distrugge. 
 
Tra le sue mura nasce il bene ,il male, 
il sogno di ogni uomo,calpestare il suo suolo 
almeno una volta nella vita,ammirare le sue bellezze 
inebriarsi tra i suoi tesori,sentirsi fra le tue braccia 
o mio Signore 
 
La tua dimora o Signore non è solo segno d’unione 
essa divide l’uomo e il suo pensiero. 
L’uomo? Strano essere, diviso 
tra sogno e realtà,fra il dare e l’avere 
essere e apparire,odio e amore 
tutto questo nel tuo nome. 
 
Sconvolge l’anima tale concetto 
fa pensare all’odio,al dolore,all’indifferenza 
e al poco amore che ci circonda,alla paura del futuro 
del dopo la vita,l’insicurezza della solitudine 
alla mancanza di certezze. 
 
Dal nulla hai creato questa terra martoriata 
plasmato la materia,manipolato aria, acqua, fuoco  
elementi di vita e di morte, 
dall’essenza di essi hai creato l’uomo 
perfetto nel fisico ma macchiato dal peccato. 
 
Con lui il mondo animale,quello vegetale 
Un tutt’uno con la terra, 
anche al più piccolo filo d’erba hai donato la sacralità. 
Nel profondo dei mari hai inserito una vita parallela 
Altrettanto indispensabile e bella. 
 
Tutto questo è meraviglioso 
solo all’uomo hai donato il potere dell’intelletto, 
con esso ha creato l’arte nel suo assieme, 
ma anche il male,questo è l’arma più potente 
per la distruzione della tua opera. 
 
Hai sacrificato il tuo unico figlio per la remissione del male 
Con quest’ atto, hai dimostrato quanto amore hai per noi. 
Gesù ci ha insegnato la fede in te,La speranza  
e l’amore verso il prossimo,quell’amore che lo ha portato alla morte, 
così che il mondo possa avere il tuo perdono,lui ha pagato con il sangue. 
 
Duemila anni sono trascorsi dalla sua venuta, 
già allora contestata da interpretazioni di pensiero. 
L’amore infinito per l’uomo è stato usato per il potere 
di chi vegliava sulla sua venuta.Tutto si è rivolto contro 
nel tuo nome lui ha dato la vita, ha predicato il perdono. 
 
Ascolta o mio signore i lamenti che salgono verso il cielo 
le voci delle madri che in tuo nome hanno dato la luce ai figli 
esse percorrono chilometri attraverso terre impervie 
per sfamarli e dare loro l’acqua necessaria per sopravvivere. 
Metti nei loro piedi la forza di continuare e credere in te. 
 
Fa che il vento trasporti al tuo udito, il lamento del dolore 
Su letti di fortuna tra macerie di case distrutte  
dagli stessi elementi della vita aria, acqua, fuoco, 
cancella dalla mente dell’uomo i mezzi perché questo accada. 
Dona il senso del perdono. 
 
Come un fantasma entra in quei luoghi dove tutto si decide 
in tuo nome,fai sentire la tua voce dai la forza per fermare male. 
Ascolta o mio Signore l’ appello tu che tutto vedi e tutto sai. 
Posa la tua mano e spegni il fuoco che infiamma l’animo  
libera il vento che con un soffio purifichi i cuori dall’odio. 
 
O mio Signore che non ci siano più bambini sfruttati, 
donne violentate,che quei piccoli esseri 
non debbano salire le montagne di rifiuti per sfamarsi. 
Che i vecchi conservino la loro dignità 
e sia dolce il loro viaggio oltre la vita. 
 
Non posso dimenticare i torturati in tuo nome 
possano loro alzare il capo e scorgere la luce del tuo amore 
non attraverso le sbarre di una cella, 
ma liberi nelle loro casa, 
vedere il cielo con tutta la sua maestosità. 
 
Aiuta i tuoi servi devoti che in nome tuo lavorano, 
sparsi nei posti più impervi della terra  
possano portare a termine le loro opere  
per il bene di chi li circonda. 
 
E’una preghiera la mia espressa nell’ignoranza  
del mio sapere,dettata dal cuore stanco, 
di chi vede un futuro incerto e con poco amore. 
Non sono io che devo dire a te di che cosa necessita l’uomo  
Tu percepisci tutto anche il nostro respiro. 
 
Esci dal tuo castello o mio Signore calpesta la nuda terra 
Bagnati nelle sue acque cammina sul deserto 
Percorri i sentieri di montagna 
Lava la nostra anima inquinata dalla cenere dell’odio 
Perdona i nostri peccati secondo la tua volontà 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Amicizia 
La coscienza di non essere soli nei momenti tristi 
una voce lontana ma presente. 
Questa è l’amicizia 
il trovarsi per dividere non solo le gioie 
ma le incertezze dello spirito 
Ascoltare per annullare la solitudine 
godere delle gioie altrui,condividere le emozioni. 
Non negare quel sentimento d’affetto 
linfa al motore della vita. 
Amicizia non ha età 
non ha il colore della pelle,non conta i cromosomi genetici 
non vede l’immagine riflessa nello specchio 
accetta ciò che esce dal pensiero dell’anima 
L’amicizia è una mano tesa nel tempo 
essa accarezza le ferite, cura le piaghe,anche le più infette, 
si contagia non abbandona. 
L’amicizia è eterna,supera la morte,usa la penna. 
Invia testimonianze ai posteri. 
lei è come la brezza nel deserto, 
la goccia d’acqua che aiuta a sopravivere 
la stella che illumina la via nascosta 
l’amicizia è la linfa dell’anima nell’universo 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Coma 
Immobile è lo sguardo  
Occhi fissi nel vuoto  
ravvisano ciò che il mondo 
non coglie,percepiscono  
l’infinito dello spazio. 
 
Tra le spire della mente 
In una lontana dimensione 
si è nascosta la ragione 
sospesa fra terra e cielo 
In un vortice di emozioni. 
Solo la macchina oscilla 
ininterrottamente in ugual misura 
segna sullo schermo linee 
che denotano la vita 
quale vita? 
Quella del dolore 
della completa empatia 
in quel essere inerme 
 
Un piccolo palloncino  
gonfia la sua membrana  
si riempie di parole non dette  
di pensieri non espressi 
di sospiri fatti di emozioni  
di vita piena, troncata all’improvviso 
da un alito di vento. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Il tempo 
Passa con il suo scorrere 
lento e sempre uguale. 
Le ore i giorni, segnati dal tramonto 
con il sorgere della luna 
variata nelle sue forme 
vestita di nubi o circondata di stelle 
a volte piena di luce, o nera come la notte. 
Si nasconde investita dalla luce, 
da spazio al nuovo giorno. 
 
Lascia che il tempo porti 
con sé la giovinezza , 
la maturità,l’incertezza dell’essere. 
Passa il tempo della forza, della gioia. 
Passa come l’acqua sotto i ponti  
senza fermarsi. 
                                                                     
                     
                                                                     
  
    
                                                                           
  
Cerco amore 
Cerco amore nella strada 
tra la folla frettolosa 
scopro solo solitudine 
 
Cerco amore  
nelle vetrine dei negozi 
vedo solo illusioni 
 
Cerco amore tra le pagine di un libro 
Trovo solo parole impresse nel foglio 
 
Cerco amore nei tuoi occhi 
tra la loro tristezza 
trovo tutto l’amore che desidero . 
                                                                     
                     
                                                                     
Ottobre 
Tutto è disuguale ,più silenzioso 
anche i raggi di sole si attenuano. 
Il tramonto non ha più il tono rosso dell’estate 
un rosa acceso si sposa con l’azzurro del mare, 
con il bianco delle nubi. 
superfici ampie di colori autunnali 
si scorgono nei pendii dei monti. 
I muretti a secco nei margini delle strade 
sono ricoperti di rampicante rosso acceso, 
distese di vigneti svigoriti si notano tra gli ulivi. 
Sulle spiagge ormai vuote giacciono  
piccoli fogli, messaggi d’amore portati dalle onde. 
I rintocchi delle campane 
rammentano ai fedeli il rosario della sera . 
E’ ottobre, la natura si prepara  
per il sonnacchioso riposo.  
                                                                     
                     
                                                                     
Fuoco 
Erta è la strada che si arranca su per la collina 
Le sponde della montagna sono tappezzate 
di foglie secche portate dal vento. 
A tratti il calore estivo ha alimentato il fuoco 
Che impetuoso brucia quei steli rinsecchiti  
che acqua non vedono da molto tempo. 
Qualche braciere acceso per cucinare le caldarroste 
Fa emanare un profumo invitante,bimbi gioiosi circondano le braci 
Un filo di fumo sale tra i rami 
Fili d’erba spuntano tra le folie, a testimoniare il verde lussureggiante 
di un tempo passato,i tronchi avvizziti resi neri dal fumo. 
Sembra un bosco di scheletri. 
Ai piedi esili fili d’erba timidamente spuntano, 
con loro i ciclamini dal profumo intenso, 
e la ginestra che con i suoi fiori gialli mette allegria, 
in natura nulla muore ma si rigenera più forte di prima 
                                                                     
                     
                                                                     
Riposo 
Mi abbandono in quel letto non mio, 
annuso il profumo del bucato steso nei prati, 
mi riscaldo con il tepore penetrato 
nelle lenzuola stese al sole, 
candide come le nubi estive. 
Sogno di farmi cullare dal vento, 
solcare i mari, 
sorvolare deserti scolpiti dal tempo. 
Scendere in un oasi  
dove il silenzio è l’indiscusso padrone, 
e perdermi nel tempo.  
                                                                     
                     
                                                                     
Stoffa ribelle 
Da metri di stoffa  
è spuntato timidamente 
un abito. 
Lo stile di esso è privo di fama, 
nascosta la sua bellezza. 
Una mano abile ha modellato  
quella stoffa ribelle, 
scivolosa ,impalpabile. 
 
Un taglio qua,una piega là, 
un lungo filo che unisce pezzi senza senso. 
Tutto si allinea, 
sopra un vecchio manichino compiacente. 
Inizia a prendere forma quella stoffa ribelle, 
si fa strada il sogno di essere indossata, 
diventa realtà, 
arriva il giorno speciale. 
Un grande specchio la riflette 
Le sue forme,il suo colore che riflette la luce,  
mentre copre un tenero corpo di donna. 
Essa fa avverare un sogno vecchio come il mondo 
Un sogno d’amore, 
quel pezzo di stoffa avvolge una sposa 
davanti ad un altare. 
                                                                     
                     
                                                                     
Fumo 
Un filo di fumo nasconde  
uno sguardo fisso nel vuoto, 
sguardo triste che scruta il nulla. 
La mente è assorta, 
essa è la cassaforte del cuore, 
Si espande il fumo forma anelli che salgono 
Verso il cielo.quasi volessero trasportare 
I sogni,liberarli tra le nubi, 
come palloncini colorati, 
ogni colore un desiderio. 
Una brace si spegne tra le dita, 
il fumo si disperde nell’aria  
e con lui i sogni.  
                                                                     
                     
                                                                     
Vorrei  
Vorrei altre vite da vivere, 
e poter realizzare i sogni, 
molte notti per sognare, 
per non svuotare il cuore. 
Vedere molte fattezze della luna, 
scorgere le stelle cadenti,nelle notti d’agosto, 
esprimere desideri impossibili. 
Sognare di sentirmi stringere tra le tue braccia, 
accostare la mia bocca alla tua,sentire il calore  
del tuo corpo che sfiora il mio. 
Vivere la passione della giovinezza, 
svanita tra i sogni 
                                                                     
                     
                                                                     
Al sorgere del sole 
E’ l’alba ,l’aria calda invade la via 
Alberi statici lungo i viali  
attendono il sorgere del sole, 
I suoi rami sono gremiti da piccoli esseri 
che trovano riparo tra le sue fronde. 
Piccoli uccellini tengono il capo sotto le ali, 
riposano, in attesa del primo raggio di sole, 
che si filtra tra le fronde. 
farciscono l’aria con il loro cinguettio,quasi volessero 
destare il mondo dal torpore della notte. 
Si associano le cicale,e il gallo che risveglia il pollaio, 
le campane con i loro rintocchi segnano l’ora. 
Musiche che si fondono in un concerto senza strumenti 
Le trebbiatrici iniziano il lavoro,falciano 
Imballano,quelle distese di grano maturo. 
I chicchi trasportati nei silos saranno il guadagno  
Di tanto lavoro nei campi. 
Spoglia resta la terra,solo stormi di uccelli affamati 
Si posano su essa,per cibarsi con ciò che rimane della mietitura 
Perché nulla va sprecato in natura tutto serve anche i sterpi  
Sono utili per preparare i campi per la prossima semina. 
Suonano ancora le campane il rintocco delle ore. 
                                                                     
                     
                                                                     
Nel silenzio 
Suona la campana 
I rintocchi delle ore, 
irrompe il silenzio della notte. 
Soffia il vento che increspa il mare, 
si infrange la schiuma sulle rocce. 
La luna si rispecchia sull’acqua , 
tutto è silenzio, 
si ode solo il canto dei grilli 
che fanno la serenata alla luna. 
 
mi hanno insegnato a seguire quelle piccole vie 
fatte di rime amorose e gioia,ho conosciuto  
la gioia di parlare e ascoltare 
mi hanno aiutato a non sentirmi sola  
                                                                     
                     
                                                                     
Rose  
Un mazzo di rose multicolori, 
creano l’arcobaleno, 
il loro profumo inebria la mente 
apre i pensieri alla fantasia. 
Sussurrano al cuore 
frasi d’amore mai dette, 
danno gioia a chi le riceve, 
speranza a chi le dona. 
                                                                     
                     
                                                                     
Compagni di viaggio 
Sono partita qualche mese fa 
Per andare nel paese della poesia. 
Volevo andare sola , 
lasciare tutto ciò che mi circondava, 
abbracciare ciò che trovavo. 
E’un mondo bello, sono stata fortunata, 
in quel paese così affascinante ho trovato 
amici ad aspettarmi,mi hanno preso per mano 
                                                                     
                     
                                                                     
Limiti 
Conoscere i propri limiti, 
fisici e intellettuali,  
aiuta sostenere meglio, 
con serenità 
il passare del tempo, 
lui pota via la giovinezza 
come il fiume porta l’acqua al mare, 
così la vita scivola via verso l’oblio. 
Con serenità guardi davanti a te 
ciò che ti aspetta domani. 
Con la consapevolezza che dovrai affrontare  
non sempre gioie,ma anche dolori, 
sai che non dureranno più  
della vita che hai già vissuto.  
                                                                     
                     
                                                                     
Vittoria 
Avanzi con passo lento lungo il sentiero, 
percorri quel piccolo viottolo di montagna, 
sale e sale,alti monti cingono quel passaggio. 
Alti pini nascondono il sentiero, 
in lontananza si sente il rumore dell’acqua  
che fuoriesce dalle rocce ,va a liquefare la neve  
che copre la roccia nuda. 
Nubi bianche avvolgono le alte cime  
quasi volessero giocare a nascondino. 
Come per incanto, verdi prati si estendono tra i monti, 
dove mucche assonnate brucano l’erba, 
il suono dei campanacci interrompe il silenzio, 
nel cielo volteggiano le aquile indisturbate. 
In lontananza un tenue filo di fumo esce dal camino 
di una piccola casa,  
sei arrivato,il rifugio ti aspetta, 
ti offre un pasto caldo 
,una fetta di torta e le cartoline per gli amici, 
un volto sereno ti da il benvenuto. 
Anche oggi hai vinto la tua battaglia con te stesso . 
                                                                     
                     
                                                                     
Caro angelo 
A volte sogno, 
che tu sia in grado di rispondere 
alle incertezze della vita. 
Non sento gli anni, che inesorabili passano. 
La mia fantasia galoppa tra le novità, 
sviluppa la mia creatività, 
risveglia i sogni di bambina, 
quelli realizzati e non,  
sogni impossibili  
che resteranno per sempre in fondo al cuore. 
                                                                     
                     
                                                                     
Oasi  
Tra cielo e mare isolotti di erbe palustri , 
spuntano tra le maree,sono piccole oasi per 
uccelli migratori dove costruiscono il loro nido, 
le rane nascoste tra l’erba alta delle rive 
lanciano il loro canto d’amore. 
Peccato non conoscere il loro linguaggio, 
si potrebbe imparare altre forme per dire ti amo 
dichiarazioni fatte solo con il canto,  
ascoltate da chi le sa capire, 
parole confuse tra lo stridere dei gabbiani  
il gracchiare delle cornacchie, 
lungo i ghebi di acqua salmastra nuotano silenziosi pesci. 
Regna la vita in quei luoghi, tutto si muove in armonia, 
sott’acqua e sulla terra, tutto ha un senso 
anche i moscerini che a nuvole volano a pelo d’acqua, 
nutrono quei pesci che guizzano per nutrirsi, 
oasi di vita indispensabili per l’universo 
                                                                     
                     
                                                                     
Telefono : 
lo guardo  
attendo che 
qualcuno pensi a me 
 
25 aprile: 
libertà di pensieri ,parole, 
libertà di credere nel futuro. 
 
Lampara: 
illumina le onde nella notte 
 
Filo d’erba: 
Vita tra mura antiche 
Senza tempo 
 
Lampada : 
Luce che si espande  
illuminando la notte 
 
Grotta: 
Umido calore di donna  
ti avvolge l’anima  
 
Treno nella notte: 
Filo d’acciaio teso 
tra due frammenti di vita  
 
Leggere: 
entrare in una vita non tua  
ed amarla 
 
Maestrale: 
scultore di rocce 
con l’aiuto del mare 
 
Fiori scoloriti dal tempo  
A memoria di vite perse 
tra lamiere contorte 
                                                                     
                     
                                                                     
Necessario dimenticare 
Dimenticare:liberare la soffitta dell’anima  
Spezzare le ragnatele dell’accaduto. 
Dare aria ai vecchi pensieri stantii, 
inutile legame con il passato. 
Arieggiare la mente,non lasciare che 
L’odore di muffa entri nei polmoni. 
Essa grava la mente logora il cuore, 
annulla i profumi freschi di novità. 
Lasciare spazio,separare il bene dal male, 
mettere ordine agli amori passati, 
fare spazio agli amori futuri. 
Gettare il male lontano,annientarlo, 
far sì che non possa più tornare. 
E’ facile a dirsi,quale ramazza ha questo potere, 
la scopa? 
No!alza la polvere impalpabile che copre i pensieri, 
l’acqua bagna,e come le lacrime asciugando, 
lascia il cuore arido e intirizzito. 
L’aspirapolvere,porta via tutto anche le cose belle , 
la memoria diventa come una stanza vuota, triste. 
Solo la ramazza dell’amore può mondare, 
la soffitta della mente, 
carica di anni di vita vissuta. 
                                                                     
                     
                                                                     
25 Aprile 
Giornata di parole, 
ricordi dolorosi 
risveglio della memoria. 
Davanti ad una lapide,  
ascolta il fruscio del vento, 
lui accarezza ghirlande di alloro 
annerite dal tempo. 
Sentirai le grida di dolore dei morti, 
la disperazione dei vivi, 
lo schianto dei corpi trafitti 
da mani spietate, 
assetate di vendetta e odio. 
Chiudi gli occhi,vedrai mura macchiate 
di sangue innocente, 
volti solcati da lacrime di dolore. 
Non farti sopraffare da tutto ciò, 
non dimenticare, fa sì che tutto sia ricordato 
per un futuro migliore. 
                                                                     
                     
                                                                     
Primo incontro 
Ci siamo trovati avvolti tra la nebbia, 
ci siamo amati attorniati nel suo manto 
tra finzione e cose non dette. 
Lasciavamo parlare il cuore 
Mai riscaldato dai raggi solari, 
solo gelato dal chiarore della luna. 
Passione consumata in un angolo di strada, 
dentro ad un auto con vetri appannati, 
amplesso durato un attimo con prezzo stabilito. 
                                                                     
                     
                                                                     
Città sconosciuta 
Specchi nel lago le tue torri merlate, 
come un castello incantato, 
tutto si è serbato nel tempo. 
Le spesse sbarre ai balconi, 
basse porte d’ingresso,  
Segnate da archi marmorei 
Scalinate ornate con vasi  
di fiori colorati, 
stradine strette rivestite da sassi  
consunti dal tempo. 
Sopra muretti a secco i gatti assonnati riposano 
si confondono con il paesaggio, 
Tra le tue mura il tempo si è fermato 
Solo le stagioni cambiano, 
con loro cambiano i colori , 
e i venti,si infiltrano tra le feritoie delle spesse mura, 
e rompono il silenzio,spostano le grosse nubi 
che coprono il cielo 
Ai tuoi piedi il lago,massa d’acqua silenziosa 
Che culla le barche a vela  
Le fa scorrere tra le onde immerse nel silenzio. 
                                                                     
                     
                                                                     
Fiori 
Fiori scoloriti dal tempo, 
legati ad un palo,coperti di smog. 
Ricordo di risa velocità e fumi dell’alcol 
Vite perse in un attimo, 
tra lamiere contorte. 
Madri in lacrime arrivate troppo tardi 
per cambiare il corso del destino, 
ora possono solo cambiare i fiori  
scoloriti dal tempo  
                                                                     
                     
                                                                     
Amica 
Cara amica ho bisogno di stringerti nella mia mano, 
percepire il tuo contatto,vederti scorrere nella carta. 
Mi piace guardare i solchi che lasci sul foglio bianco, 
con lentezza si uniscono, formano parole che scaturiscono dal cuore. 
Dal bisogno di raccontare ,di essere intesa, 
nello scrivere non c’è rumore,si sussurra in silenzio, 
questo codice parla solo con la mente e con il cuore. 
Non ti ho ancora narrato nulla,è difficile scrivere emozioni. 
Sentimenti d’amore che si può provare attraverso la poesia. 
Con essa si può amare la vita le stagioni apprezzare il lento scorrere del 
tempo. 
Si può godere la saggezza acquisita negli anni. 
Scorre la penna e i segni sulla carta si accrescono come non mai. 
Tu sei la soluzione per molti ,i più disperati ti devono la vita. 
Tu segni tutto su quel foglio branco lo copri di parole ,lo subentri con 
altri,fino a che ti resta linfa vitale,che rende visibile i tuoi segni. 
Aiuti a vuotare la mente di tutti i pensieri della giornata vissuta. 
Domani cose nuove seguiranno e sarai pronta ad imprimerle 
in altri fogli e altri ancora . 
                                                                     
                     
                                                                     
Memoria 
Dove vai memoria, vaghi lontano 
dai miei ricordi,non torni a me. 
Nuda resto senza passato, 
spoglia di futili ricordi , 
di cose vissute, 
di luoghi ormai cancellati. 
Più non rammento quei volti giovani, 
di un tempo lontano, legati a me 
dal ricordo di giochi infantili. 
Quei luoghi dove bambina  
ho visto il susseguire lento delle stagioni, 
il mutare dei colori, 
il manto argenteo della brina che 
ricopriva la nuda terra. 
Non più memoria, mi accompagni 
tra strade affollate e festose, 
a negozi ormai chiusi da grigie  
serrande scarabocchiate. 
Ti sei portata via con i ricordi 
Anche le gioie,e i dolori, 
più non sento rancore per il male, 
non sento calore che infiamma il cuore. 
Tutto ti sei presa, ma no l’amore, 
di lui mi resta una fiammella accesa, 
che brucia lentamente ma sempre costante. 
                                                                     
                     
                                                                     
Smarrita 
Mi sono smarrita tra lo smg, 
tra la nebbia fitta che avvolge la via. 
L’anima mia non trovo più, 
non colgo più i miei sorrisi allo specchio. 
Velato dalla nebbia nasconde il volto mio 
Lo specchio riflette L’ ombrosità dell’anima mia , 
non uno sguardo gioioso, 
non infonde, speranza e ottimismo. 
Alimenta solo tristezza velata dallo smog che copre la via. 
                                                                     
                     
                                                                     
Clonazione 
Si clona il cuore di una madre, 
in mille modi in mille amori, 
secondo il momento, 
il sentimento,il dolore,la gioia. 
Batte forte e rallenta,attraverso la vista il tatto, l’udito. 
Esso cambia ritmo fino ad annullarsi per amore 
                                                                     
                     
                                                                     
Contatto 
Accarezzo con mano leggera ,quasi a sfiorare, 
il tuo corpo disteso al mio fianco, 
Con occhi chiusi lasci scorrere il tempo,vorrei fermarlo, 
troppi sono gli anni che le mie mani ti sfiorano. 
Il tempo a me segnato si accorcia inesorabilmente. 
Mi restano i ricordi di notti meravigliose trascorse 
a sognare un futuro migliore,viaggi lontani , 
tramonti in riva al mare,scalate e rifugi tra i nostri monti. 
Ora ricordo il passato, 
quel passato diviso in due nel bene e nel male, 
sempre solo noi. 
Non voglio staccare questa mia mano dal tuo corpo assonnato, 
non voglio spegnere questo incanto, 
creato da un contatto innocente come una carezza. 
Inconsapevole tu dormi,un respiro profondo scuote le tue membra 
Quasi fosse una risposta ai miei pensieri. 
Un grazie dato attraverso il contatto di due corpi inseparabili da sempre. 
                                                                     
                     
                                                                     
Il tempo 
In quel volto nulla esiste più, 
cancellati sono i sorrisi dalla rosea bocca, 
due pieghe amare hanno inclinato la linea perfetta. 
L’azzurro degli occhi, non assomiglia più al mare d’estate 
dove si rispecchiava il sole, 
ora anche il tramonto si è spento,rispecchia solo  
il profondo oscuro di un anima triste e delusa. 
Il volto gioioso di un tempo ha cessato di esistere, 
ora fa mostra di se tutta la tristezza,di un anima spaventata  
da una vita dura come la roccia , 
dove i segni del tempo non si cancellano più 
                                                                     
                     
                                                                     
Ai Sirtani tutti 
Sono Giannetta la streghetta, e torno da voi con l’accetta, 
punir voglio chi tanto parla,e altro non fa. 
Si sente padron del mondo,e sentenze invia a destra e a manca, 
rompe amicizie e minaccia di morte gran compari di merende, 
Cambia gioco e bandiera ,non sfida più il suo avversario a duello 
ma l’agguato gli fa dietro al bordello. 
Per sto cavaglier ardito ma poco onesto ,i giudici in consiglio sono  
per dar giudizio certo. 
Saranno abili a smascherar le malefatte, e dar giustizia alla patria nostra, 
Poveri sudditi burlati e buggerati,avean creduto a quei sorrisi ,e speranzosi lo 
avean acclamato. 
Adesso che baiocchi più non ci sono nelle saccocce c’è chi si accorge,ma cosa 
fare non sa. 
Incrociano le braccia ,fermano i carrocci,strillano e imprecano,perché denari 
non ci 
sono e tanto meno biada per i cavalli . 
Si devon dar na mossa, non solo biada mancherà ma anche il latte per i marmocchi
 
non ci sarà e allora,se la merce che c’è nei carri non arriverà. 
Cara dama di picche dimmi se anche nel tuo castello subisce di sto fardello, 
La mia bacchetta non serve più e fuori uso e altre armi non ho se non la parola 
Illuminami tu che scaltra sei nel dialogar 
Adesso vado amescolar la mia pozione d’amor per la contessa che tanto triste è
 
Soffre del mal di solitudine e il cuor suo guarir non sa. 
                                                                     
                     
                                                                     
Cade la pioggia  
Fili argentei riflessi dalle luci. 
Schizzi d’acqua fangosa carica di smog. 
va a bagnare i passanti. 
Ombrelli aperti riparano volti cupi nascosti da essi. 
La gente frettolosa passa non smette la pioggia, 
si accumula nella strada si formano rigagnoli luccicanti 
che rispecchiano le ombre di chi passa e va  
                                                                     
                     
                                                                     
Il merlo 
C’è un merlo nel mio giardino,volteggia nell’aria 
Vira a destra, poi a sinistra,si abbassa poi all’improvviso  
Vola via,scompare e ricompare. 
Lo seguo con lo sguardo,va a posarsi sui rami spogli 
del tiglio malato. 
Non teme il freddo, scava con il suo becco aguzzo 
Cerca i vermiciattoli nascosti nella nuda terra, 
tra la corteccia sparsa sulle aiuole. 
Si appoggia sul davanzale raccoglie  
quelle briciole che ho posto per lui, 
mi guarda e con un batter d’ali vola via. 
Non sono sola ,c’è un merlo che mi tiene compagnia . 
                                                                     
                     
                                                                     
Solo una rosa 
Solo una rosa rossa  
come il fuoco che accendevi nei cuori. 
Rossa come il sangue che scorreva nelle tue vene 
Solo una rosa sopra la bara 
solo quella in segno di gratitudine 
per avermi donato la vita.  
                                                                     
                     
                                                                     
Schermo 
Guardo lo schermo azzurro 
scorro con gli occhi quelle frasi scritte con il cuore. 
sono come un dolce profumo, 
inebriano il cuore con parole dolci, 
con dolori struggenti 
di ricordi lontani. 
Amori vissuti il tempo di un sospiro, 
amori prigionieri del tempo che mai 
saranno dimenticati  
                                                                     
                     
                                                                     
1 Novembre  
Fanno eco le campane al camposanto 
Un appello alla preghiera per chi non c’è più. 
Sguardi assenti che non cambiano mai 
foto sbiadite dal tempo, 
incastonate sul marmo di una lapide, 
ricordano il passaggio di una vita  
vissuta con amore,in un epoca lontana. 
Parole sbiadite dal sole, 
tra macchie lasciate dai fiori ormai avvizziti, 
volti che si vedono appena, 
La gente passa va oltre,troppo tempo è trascorso 
nessuno più mette un fiore,su quel volto sbiadito  
sotto il quale sta scritto, 
medaglia d’oro morto per la patria a vent’anni. 
 
Altre tombe altri volti ,foto a colori marmi lucidi 
Vasi colmi di fiori multicolori. 
Altre scritte per ricordare, 
La tristezza non muta è sempre uguale  
Solo più intensa 
In quella sepoltura nuova, con scritte dorate, 
Un mazzo di rose rosse intinte 
nelle lacrime colmano il vaso, 
lacrime di una madre, che seduta 
in una piccola seggiola,sgrana un rosario. 
Come si può misurare il dolore, 
peso che curva le spalle, 
che rallenta il passo, 
che rende buio il precorso della vita. 
                                                                     
                     
                                                                     
Addio 
Una stazione grigia, noi silenziosi, 
come il tempo avesse rubato le parole. 
La passione, che ci ha coinvolto, si sta trasformando 
in dolore per l’abbandono. 
Si rompe il silenzio con le tue parole, 
le sussurri piano,quasi temessi che qualcuno te le portasse via. 
Ti lascio una parte della mia vita,per quanto poco sia , 
l’abbiamo vissuta assieme,ti appartiene. 
Quegli attimi rubati dalla vita quotidiana erano per noi importanti, 
intensi,non servivano le parole,i baci ,le carezze,parlavano il linguaggio 
dell’amore,un amore travolgente,il ricordo di esso mi fa arrossire, 
non mi pento,ho preso dalla vita ciò che essa mi ha offerto. 
Seduto sul treno,guardavi fuori dal finestrino, 
il tuo sguardo spaziava nel paesaggio,eri già lontano, 
tu per la tua strada io per la mia. 
                                                                     
                     
                                                                     
Nel buio 
Vorrei essere avvolta dal suo manto nero. 
Nascondermi,per non sentire ,non vedere. 
Trovare nel buio il silenzio,il dolce far nulla. 
Lasciare alla luce il dolore. 
Accovacciata su me stessa fluttuare nel nulla. 
Lasciare alla luce la ragione,l’essere l‘avere. 
Ritornare nel sacco placentare, 
dove tutto è iniziato dove nulla turba e nulla percepisci 
Restare là cullata da chi ti porta in grembo
                                                                     
  
                                                                     
                     
                                                                     
orologio 
Il ticchettio dell’orologio mi fa compagnia, 
interrompe il silenzio della notte. 
Ore rubate al sonno che non arriva,vago con la mente, 
vorrei ricordare cose belle,non sempre è cosi. 
Mi sforzo a non pensare al tempo che passa, 
mi illudo che nulla è cambiato, 
il ticchettio dell’orologio ha il sopravvento 
,i battiti sono sempre uguali, 
ma le lancette inesorabilmente si spostano. 
Passa il tempo e con lui anche la giovinezza, 
sul volto appaiono le rughe sempre più profonde. 
La mia vanità non le vorrebbe, 
non ci sono cure che nascondono gli anni. 
Anche il cuore si fa sentire,da troppo tempo batte, 
con maniacale precisione 
Adesso è stanco,lento,ad ogni emozione, 
sobbalza,si affatica 
si riprende con l’aiuto della medicina 
Anche lui ha bisogno di aiuto 
.Non per amare,quello lo sa fare molto bene 
,sa amare come durante la sua giovinezza, 
forse di più,senza pretese,ama anche quando non è ricambiato. 
Ama solo per poter battere e tener vivo questo mio corpo. 
Continua il ticchettio dell’orologio,unico rumore della notte 
                                                                     
                     
                                                                     
Parole 
Parole che prendono forma 
dalla penna che scorre veloce, 
Parole dette al vento e non pensate con il cuore 
Parole sussurrate sgranando un rosario 
Parole d’amore sussurrate tra intensi baci. 
Parole tra le lacrime dette 
a chi più non le può sentire. 
Parole sempre parole e ancora parole.  
                                                                     
                     
                                                                     
Passione 
Forte sentimento che ti travolge, 
ti prende  
Ti accoglie tra le sue braccia, 
per un attimo non esisti, 
solo il cuore che batte forte nel tuo petto 
ti dice che sei viva reale,ti riporta,alla realtà 
Scopri che è solo un attrazione fisica 
non si può definire amore. 
Desiderio sì ,sentimento che ti porta a non seguire la logica 
Solo, con il contatto dei nostri corpi, la mente viene esclusa, 
si dissolve la ragione. 
Il pudore viene annullato dal desiderio di possederti. 
I nostri corpi si attraggono come i poli di una calamita, 
le bocche si cercano ,i baci accendono una fiamma, 
che solo la ragione può spegnere. 
                      
                                                                     
                     
                                                                     
                     Sedicenne  
                     Sei come un fiore d’ ibisco non ancora sbocciato,
                      
                     che con i suoi petali socchiusi si affaccia alla vita. 
                     Con il tuo sguardo cupo mostri la tua incertezza, 
                     il tuo volto si copre di peluria,la tua pelle una volta 
                     liscia mostra i segni della giovinezza. 
                     Quante novità per il tuo corpo acerbo,stai cercando la 
                     sicurezza interiore,nei tuoi lunghi silenzi crescono parole 
                     che il mondo non dice. 
                     Ti nascondi dentro una maglia troppo corta ,pantaloni 
                     troppo larghi. 
                     Quel tuo passo lento,ti porta verso il futuro,non sai quale 
                     sarà”certo lo troverai” alla fine del tuo precorso incerto 
                     e sempre in salita. 
                     Quando avrai raggiunto la vetta della maturità,troverai nel 
                     tuo cuore anche l’amore e la felicità. 
                     Allora sarai un fiore sbocciato che tutti ammireranno con 
                     gioia 
                      
                     Compleanno  
                     Passano gli anni trasportati dal tempo in luoghi oscuri. 
Hanno depositato nei tuoi capelli il loro colore bianco come la neve. 
Si sono portati con se il tuo passo veloce e sicuro. 
Non ci sono più partite di pallone sulla spiaggia. 
Scampagnate nei boschi a raccogliere funghi,incontri alla fermata dell’autobus 
per scambiarsi un bacio. 
Tutto questo è svanito,il passato lo ha portato via con se,ricordi sereni che ci 
accompagnano durante la giornata. 
Ora con il mio zoppicare e con i tuoi capelli bianchi,ci incamminiamo verso 
nuove avventure.In luoghi a noi sconosciuti. 
Fino a che Dio vorrà li visiteremo assieme,mano nella mano fino alla fine dei 
giorni a noi assegnati. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     gioia 
                     sei imprigionata nel fondo di un vecchio cuore 
                     stanco,grosse catene arrugginite dal tempo ti tengono 
                     imprigionata, 
                     nascosta nella torre del tuo castello immaginario. 
                     Poche volte ti è stato concesso di riaffiorare,di vedere il 
                     sole,hai sempre visto il buio della notte,senza luna ,senza 
                     stelle. 
                     Tu esisti e con la speranza,speri sconfiggere chi ti ha 
                     imprigionata. 
                     Tu sei la gioia e puoi rinascere con l’aiuto della 
                     fantasia, dopo aver sconfitto la tristezza 
                      
                                                                     
                     
                                                                     
                     Raduno  
                     nel silenzio del bosco una tromba suona. 
                     Una bocca malinconica soffia in quel strumento malandato, 
                     emana suoni malinconici,antichi,canzoni di un tempo 
                     passato. 
                     Uomini forti, abitanti di quella valle incantata,  
                     si radunano intorno ad un tavolo, sono cuori nostalgici, 
                     ricordano glorie vissute. 
                     Guardano con gli occhi della giovinezza quei boschi, 
                     ritornano con la mente a percorrere i sentieri che portano 
                     alle vette. 
                     Le loro voci intonano canti d’amore e di morte canti 
                     antichi,senza tempo. 
                     Tra cibi fumanti e fiumi di vino e parole ,la tromba suona. 
                     Lei non porta allegria ,fa scivolare qualche lacrima su 
                     quei visi rugosi ,bruciati dal sole d’alta quota. 
                     Sembrano tanti bimbi alla festa di compleanno. 
                     Compleanno che non porta la data del tempo,ma la giovinezza 
                     dei cuori. 
                     Scende la sera,il bosco non ha più luce,la festa è 
                     finita,nei tavoli restano le bottiglie vuote a ricordare il 
                     loro passaggio. 
                     La tromba suona .si incamminano verso il punto di incontro 
                     per il ritorno a casa. 
                     Aspetteranno con ansia il prossimo anno,i loro racconti si 
                     allungheranno,la giornata appena trascorsa andrà ad 
                     aumentare il bagaglio dei ricordi. 
                     La tromba suona il silenzio della sera. 
                                                                     
                      
                     Pubblicità 
                     Fogli che svolazzano, spostati dal vento tra le 
                     foglie morte d’autunno, 
                     I loro colori sono sbiaditi dal calpestio dei passanti che 
                     frettolosi 
                     Percorrono le vie del centro. 
                     Quante offerte ,quante bugie,tutti reclamizzano la loro 
                     merce, 
                     Giornali dalle pagine colorate ,invitanti,appoggiate in 
                     bella vista .fuori dei negozi ,sulle panchine delle sale 
                     d’attesa degli ospedali. 
                     Alcuni dimenticati da pazienti,dopo lunghe attese. 
                     Hanno servito per ingannare il tempo,per non sentire il 
                     dolore, 
                     per non pensare ai loro problemi . 
                     Quei biglietti grandi e piccoli ,appoggiati in quelle sedie 
                     ,offrono occasioni inutili,scarpe scontate per chi piedi 
                     non ha più, 
                     offerte di lavoro a vecchi con mille acciacchi, 
                     prestiti a chi non possiede denaro,e non può dare garanzie. 
                     Svendite di abbigliamento taglie piccole, o grandi, nessuno 
                     trova la sua misura  
                     Case in vendita a prezzi folli per chi è sfrattato per 
                     morosità. 
                     Non tutto è negativo,quei foglietti a volte servono a far 
                     sognare viaggi in terre lontane,andare nei mari caldi,nel 
                     periodo invernale ,nei ghiacciai eterni all’estate. 
                     Scalare montagne e immergersi nelle profondità del mare. 
                     L’importante è sognare.
                                                                     
                      
                      
                     Parole 
                     Io parlo,parlo attraverso la penna,la mia bocca è 
                     chiusa ma il mio cuore nò. 
                     Forse sono vane le mie parole,ma altro modo non ho per far 
                     sentire la mia voce. 
                     Parlo d’amore con i gabbiani appoggio le parole sulle loro 
                     ali,loro le disperdono nell’aria,seguiranno le correnti 
                     ,andranno lontano. 
                     Qualcuno un giorno le troverà appoggiate in uno scoglio in 
                     riva al mare, 
                     nella terra ,in un prato appena falciato. 
                     Le pescherà con la rete un pescatore,le farà risalire dal 
                     fondo dell’oceano. 
                     Si uniranno ai ghiacci eterni delle alte montagne. 
                     Si infileranno nelle grotte e verranno ripetute dall’eco e 
                     sparse nella valle. 
                     Se qualcuno le raccoglierà,anche se bagnate dalla 
                     pioggia,le potrà leggere. 
                     Non gettate via le parole,esse parlano d’amore,quel’amore 
                     profondo che riscalda il cuore. 
                     Esse danno speranza a chi non ne ha,fiducia a chi non crede 
                     in se stesso. 
                     Con loro trovi una compagnia. 
                     Non gettare le parole ti serviranno domani 
                                                                     
                      
                     Maestrale 
                     Soffia il vento che viene dal mare,tutto piega 
                     ,maestosi alberi chinano la loro chioma al suo passaggio. 
                     Modella le siepi di fichi d’india,si plasmano in forme 
                     strane,ma i loro fiori non si piegano,non si staccano,sono 
                     radicati con forza alla pianta. 
                     Soffia il vento sul mare,va a formare alte onde schiumose 
                     che vanno a 
                     Infrangersi sulle rocce erose dal tempo. 
                     All’orizzonte bianche vele gonfiate da esso scivolano 
                     sull’acqua e scompaiono all’orizzonte. 
                                                                     
                      
                     Odio 
                     Male oscuro nel cuore di chi non sa frenare ne i 
                     gesti ne le parole 
                     Sei un cancro che divora il cuore dell’uomo,sei il male 
                     della terra. 
                     Tutti ti usano a proprio piacere,tutti ti giustificano ma 
                     non hai 
                     una ragione per esistere,senza te sicuramente la terra 
                     sarebbe migliore. 
                                                                     
                      
                     IL dolore 
                     Cos’è il dolore se non il tuo. 
                     Distesa su quel bianco letto,circondata da gente 
                     amica,rimani in silenzio. 
                     Tieni gli occhi chiusi,a cosa pensi?Nulla,perché nulla 
                     adesso è importante per te 
                     Se non la tua malattia sconosciuta. 
                     Non sei cosciente del tempo che passa,un ora o un giorno 
                     per te non cambia, 
                     non fa differenza. 
                     Ti lasci curare,non c’è esame che il tuo corpo non abbia 
                     subito. 
                     Nel tuo collo si notano i forellini degli aghi che ti hanno 
                     torturato per giorni,attraverso quei tubicini inseriti 
                     nella tua pelle bianca sei stata nutrita,curata ,hanno 
                     tenuto in vita quel tuo corpo di adolescente ancora acerbo. 
                     Svegliati amore,apri quegl’occhi,mostra quel colore azzurro 
                     come il cielo,fa che quel volto ritrovi il sorriso. 
                     Metti tutta la tua forza ,riprenditi la vita,la tua vita. 
                                                                     
                      
                     Barene 
                     In quell’oasi immersa nel silenzio: rotto 
                     solo dal grido dei gabbiani, 
                     lungo una striscia di terra 
                     che separa isolotti, ricoperti da erbe palustri 
                     mi inoltro silenziosamente ,quasi a non voler 
                     disturbare le forme di vita che crescono in quel luogo 
                     magico. 
                     Vecchie barche di legno logoro si specchiano nell’ 
                     acqua,legate a pali ancorati al fondale, 
                     aspettano i remi, che guidati da mani sicure le facciano 
                     scivolare silenziosamente lungo quei canali 
                                                                     
                      
                     Natali  
                     I natali lontani nel tempo, 
                     ricordi di un infanzia infelice e sola. 
                     Tu madre dove sei,mi mancano le tue carezze, 
                     le tradizioni ,alle quali tenevi tanto, 
                     ne andavi fiera di quei pochi momenti felici. 
                     Per non dimenticare,continuo portare avanti 
                     quei raduni di famiglia. 
                     Ho dato tutto ciò che potevo,giovinezza, 
                     purezza,denaro,ho insegnato quanto sia importante 
                     la famiglia. 
                     Adesso le mie gambe sentono la fatica,è ora di sedersi ad 
                     osservare 
                     il passare lento del tempo, 
                     assaporare gli eventi, 
                     non farsi coinvolgere dalle emozioni. 
                     Sono stanca di imitarti,ho superato te,e anche me stessa. 
                     E’ arrivata l’ora di incassare amore,tanto e per tanto 
                     tempo ancora 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Anima 
      Tu lasci quel corpo martoriato , 
      lo lasci alla terra da dove è giunto, 
      con lui hai amato ,con lui hai sofferto  
      con lui hai girato il mondo , 
      aiutato il prossimo , 
      hai visto l’atrocità delle guerre, 
      hai dato cibo a chi aveva fame. 
      Hi saputo anche odiare, 
      hai visto il potere,arma atroce 
      nelle mani dell’uomo. 
      Ora ritorni nello spazio infinito, 
      dove non c’è il dolore, fame o sete. 
      In quello spazio dove nulla ti può raggiungere 
      Finalmente troverai la pace. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Io vorrei 
                     Ti vorrei amare ma non ci sei, 
                     ti vorrei parlare ma sei sordo, 
                     Ti vorrei vedere ma sei lontano 
                     i vorrei darti amore, ma non lo vuoi, 
                     i tuoi occhi guardano lontano, 
                     oltre il mio cuore 
                     oltre la mia mente, oltre me. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Immagine 
    In quanti specchi ti rifletti 
    in quelli dorati, dei saloni , 
    dove si svolgono le grandi feste, 
    la dove dame ingioiellate si ammirano, 
    si compiacciono per la loro bellezza, 
    valorizzata dai raffinati gioielli. 
    Nei bagni pubblici, in quei specchi, 
    ricoperti di polvere mista ad acqua,che quasi non ti vedi. 
    Nelle acque cristalline di un laghetto di montagna, 
    dove, oltre la tua immagine,  
    si riflettono le nubi bianche spinte dal vento. 
    Nelle acque profonde del mare,quando , 
    seduta su uno scoglio guardi i fondali. 
    Nello specchietto retrovisore della tua auto in corsa, 
    mentre osservi chi sta dietro di te,non cambi la tua  
    immagine è sempre uguale,solo i tuoi occhi possono cambiare  
    quando incontrano l’amore. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     E’ sera  
                     Della mia pelle mi vorrei spogliare,mi va stretta, 
                     non posso respirare. 
                     La sento arida ,invecchiata,ha perso il suo splendore, 
                     nessuno la guarda più. 
                     Nemmeno tu che sei nel letto al mio fianco,tu riposi,ignaro 
                     dei miei desideri,delle mie insicurezze,delle mie paure. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Solitudine  
                     Amica di tanti,imposta ai più,figlia di una società 
                     insensibile 
                     e frettolosa, 
                     chi non ti conosce si sente al sicuro tra le tue braccia , 
                     mai pensa, che incontrandoti anche solo per poco, 
                     poi non ti lascia più,entra nel tuo labirinto, non trova 
                     più l’uscita. 
                     .Tu porti ricordi lontani di una giovinezza che spesso  
                     non c’è più,rivivi momenti a volte tristi , altri felici, 
                     chi ti è compagna,spesso, cerca compagnia,discreta  
                     senza pretese. 
                     Qualcuno ti parla; altri, ascoltano in silenzio il battito
                      
                     del loro cuore, 
                     Chi parla ti racconta il suo dolore,tu non puoi rispondere, 
                     sei la solitudine. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Violenza 
                     Immagini di fuochi,grida tutti fuggono, 
                     picchiano È il caos,nulla è razionale e logico, 
                     nulla ha senso nemmeno l’odio 
                     perché anche questo è un sentimento che fa pensare 
                     quella folla scalmanata non sa pensare,non sa amare,  
                     non sa odiare conosce violenza senza un perché 
                     sarebbe troppo illudersi che quella folla avesse  
                     un cervello,per fare ciò loro sono frutto di una società
                      
                     arida e ignorante ,si atteggiano a sportivi ma non lo sono 
                     con le loro gesta uccidono anche ciò che dicono di amare lo 
                     sport. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Vita 
                     Unione di due corpi, 
                     spinti dal desiderio, 
                     attratti dal loro profumo, 
                     dal sorriso di quelle labbra invitanti, 
                     dal movimento sensuale di quel corpo  
                     tanto desiderato, 
                     da quel celere battito del cuore. 
                     Tu nasci da questo come un fiore in un prato, 
                     in quel prato chiamato utero, 
                     tu trovi la tua linfa per crescere. 
                     Attraverso gli occhi di una donna tu vedi il sole, 
                     con il calore del suo corpo ti riscaldi, 
                     con i battiti del suo cuore impari le note musicali. 
                     Succhiando il suo sangue,cresci ed impari ad amarla, 
                     tu sei la vita, il futuro, sei l’amore. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Essere una principessa 
    Quale bimba non Ha mai sognato di essere una principessa,magari incontrare 
    il principe in sella a un cavallo bianco? 
     
    Questo che sto per scrivere non è un racconto inventato e di fantasia ma il 
    gioco che io facevo con una cara amica ormai non c’è più. 
     
    Nel gioco mi davo un nome diverso dal mio,,era “Rita”alla mia amica “Rita 
    Anna,”lei era la mia governante e io una donna d’affari,avevo un grande 
    ristorante e in questa attività mi consideravo una regina,gestivo tutto con 
    abilità. 
     
    Le clienti erano quelle poche bambole che possedevo;queste erano di pezza 
    costruite dalla nonna,i tavoli e le sedie erano oggetti di 
    fortuna,come,pezzi di legno che recuperavo dalla legnaia del nonno. 
     
    Il castello era sotto il tavolo della cucina che chiudevo con pezzi di 
    stoffa o anche coperte;questo si ingrandiva secondo il materiale che 
    riciclavo. 
     
    La sotto davo sfogo alla mia fantasia,preparavo pranzi sontuosi e 
    organizzavo feste ,gestivo tutto con una famiglia numerosa che mi immaginavo 
    composta da un marito al quale avevo messo il nome Mario e a quattro 
    figli,tutti al mio servizio. 
     
    D’estate quando il gioco si svolgeva all’aperto possedevo anche un grande 
    giardino con molti animali,che spesso erano i pulcini che prelevavo dal 
    pollaio della nonna ,la quale infuriandosi se li veniva a prendere.Questo 
    gioco mi portava a evadere dalla realtà,spesso cercavo una soluzione ai 
    problemi che percepivo all’interno della famiglia. 
     
    Con gli anni crescendo,questo gioco veniva sostituito da una triste 
    realtà,ma che non ho mai perso la speranza che il principe azzurro lo avrei 
    incontrato veramente. 
     
    Sono stata per anni investita nel ruolo di cenerentola,quando mancò mia 
    madre;i soprusi e le umiliazioni erano talmente tanti che se avessi perso la 
    fantasia di sognare ne sarei morta. 
     
    Avevo sedici anni quando incontrai il mio principe azzurro ad un ballo:una 
    di quelle feste che i giovani degli anni sessanta usavano organizzare la 
    domenica. 
     
    Nel giradischi era inserita una canzone di Mina,quando nello stesso momento 
    entrò lui:Io stavo ballando con un amico quando si avvicinò e scostandolo 
    gli disse :adesso ballo io .Non ebbi nemmeno la forza di oppormi tanto mi 
    aveva stregata. 
     
    Non ero una ragazza che accettava imposizioni dal primo che arrivava ,quel 
    ragazzo però mi lasciava senza parole. 
     
    Alla fine di quel ballo si presentò:sono Mario mi disse e tu chi sei?Gli 
    dissi il mio nome timidamente,ero vestita a lutto per la morte della mamma,e 
    inoltre mi si erano smagliate le calze ed essendo nere,si notava molto di 
    più,perciò mi sentivo proprio una cenerentola,ma non (vestita) con il 
    vestito della festa. 
     
    Dopo quattro anni di lotta senza pari,contro draghi e mulini a vento,il mio 
    principe mi portò con sé,non in groppa ad un cavallo bianco ma in sella ad 
    una bicicletta,non in un castello ma in un piccolo appartamento al quarto 
    piano senza ascensore,in un vecchio palazzo. 
     
    I quattro figli però si che li ho avuti! Sono più del tesoro e di un 
    castello:per ironia della sorte uno è un cuoco affermato e uno sommelier,con 
    gli altri fanno parte del grande giardino incantato dove ho vissuto la mia 
    esistenza non con agi ma con tanto amore.Penso proprio che Mario sia il mio 
    principe azzurro e io la principessa 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Curiosità 
                     Cosa so io di te 
                     Te ne stai seduta in un angolo di strada 
                     Il tuo volto nascosto,la tua testa china  
                     scacciano il mio sguardo. 
                     Porgi la tua mano scura,avvizzita dal tempo 
                     Che ne so io per poter solo guardarti negl’occhi 
                     Loro sono tristi,sono scuri e profondi 
                     come un abisso,come in un abisso 
                     non lasciano penetrare il mio sguardo indagatore. 
                     Vorrei parlarti chiederti molte cose, 
                     ma chi sono io perché tu possa aprirmi il tuo cuore, 
                     a te bastano pochi spiccioli  
                     gettati in fretta in quella ciotola che tieni accanto. 
                     La gente frettolosa passa oltre, pochi ti vedono 
                     Sei una cosa in più nella strada.  
                                                                     
                     
                                                                     
                     La mia città 
    Ti guardo o mia città tra le pagine ingiallite di un libro ricordi,ti vedo 
    viva,piena di storia,abitata da gente gloriosa. 
     
    Del tuo passato resta poco ,le ville,i parchi sono svaniti in un mare di 
    cemento. 
     
    Dove vanno adesso a giocare i bambini,non hai più luoghi sicuri,non si 
    vedono più i vecchi che seduti in una panchina a leggere il giornale. 
     
    Le massaie non trovano più il piccolo negozio del droghiere, dove, 
     
    situati in bella vista si vedevano i barattoli di spezie profumate. 
     
    Il negoziante con meticolosità pesava ciò che chiedevi, durante quel suo 
    gesto si informava della salute dei tuoi cari,da quel luogo uscivi inebriata 
    da quel profumo e appagata dalla sua gentilezza. 
     
    Al suo posto è sorto un centro commerciale,dove la gente corre ,riempie 
    carrelli di cose a volte inutili,nessuno più ti consiglia ,passi alla cassa 
    ed esci,ti trovi in quel mare di cemento,avvolta nello smog delle auto che 
    passano incuranti. 
     
    Sfogliando queste pagine chiudo gli occhi e ritorno bambina ,mi addormento e 
    sogno il passato. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Il mare 
                     Ti guardo seduta sugli scogli 
                     con il pensiero mi tuffo tra le tue onde 
                     sogno di andare lontano trasportata dalle correnti 
                     dentro di te non sarei sola 
                     un mondo sconosciuto mi aspetta. 
                     I colori che celi mi inebriano 
                     Vorrei conoscerti negli anfratti più nascosti 
                     Esplorare i tuoi fondali 
                     Scoprire tesori antichi che raccontano gloriose avventure. 
                     Tutto questo può succedere solo nella mia fantasia 
                     Non ho mai avuto il coraggio di immergermi nelle tue acque 
                     Anche se mi affascini,ti temo,tra noi non ci sarà mai un 
                     contatto. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Amare 
                     Suona il telefono,senti una voce di persona che soffre,non 
                     conosci il suo volto, hai solo un nome detto in fretta e a 
                     volte capito male. 
                      
                     Senti però il suo dolore profondo,non puoi non stenderle 
                     una mano,non puoi lasciarla affondare nelle acque scure 
                     della disperazione,ascolti con pazienza il suo problema, 
                     senza pregiudizio alcuno. 
                      
                     Dedichi il tuo tempo e cerchi di dare ciò che chiede”un 
                     consiglio,un filo di speranza,un aiuto morale”. 
                      
                     Non sai cosa può andare bene,una cosa è certa,che quando il 
                     telefono tace,sai di aver dato qualcosa,forse una speranza 
                     a chi non ne aveva,indicato la strada a chi non la 
                     trovava,una luce a chi era nel buio,una parola gentile a 
                     chi la cercava,di aver fatto la tua buona azione quotidiana 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Matilde 
    Matilde,un nome antico,ricorda piccole bambole dei tempi passati, 
    piccole bambole di pezza,costruite da vecchie nonne per bambine d’altri 
    tempi . 
    Così mi sembri tu ,amore mio,quando mi guardi con quell’espressione 
    curiosa,con il visino incorniciato dai bei riccioli biondi,i tuoi occhi 
    esprimono più di mille parole non dette.Camminare al tuo fianco con passi 
    lenti mi fai tornare bambina,giocare con te,sognare terre lontane mi fa 
    sentire leggera,mi porta lontano nel tempo passato quando per me sembrava 
    tutto possibile anche realizzare i sogni illudermi che si invecchia più 
    lentamente e si può essere ancora un po’ bambina.Solo lo specchio in cui mi 
    rifletto mi porta alla realtà:io sono la nonna e tu la nipotina,grazie 
    angelo mio 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Amore di madre 
                     L’amore ha tante facce,tanti modi per manifestarsi. 
                     Amore è il tuo quando sfuggi dal mio sguardo,vuoi 
                     nascondere 
                     quando sei triste,o troppo nervoso. 
                     Non sai che niente sfugge a una madre che ama suo figlio,le 
                     tue parole 
                     A volte mi possono far male ma ho il dovere di ascoltarti, 
                     ascoltandoti in silenzio posso dimostrarti il mio infinito 
                     amore. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Mio figlio 
    Quando sei nato mi hai guardato con due occhi grandi,sembrava ti 
    chiedessi ma è questa la mia mamma? 
    Non so se ti sono piaciuta,una cosa è certa ci siamo amati entrambi. 
    Eri uguale come nei sogni che facevo spesso,quando ancora eri 
    nel mio grembo,quando eri ancora mio e solamente mio quando ti sentivo 
    scalpitare,non mi ero ancora decisa di darti un nome,ma ti chiamavi amore. 
    Adesso sei un uomo,ti vedo in lontananza con orgoglio ti ammiro 
    assaporo quella gioia che provo nel guardati, mi nascondo per prolungare 
    quel momento,sono orgogliosa di essere quella donna che ti ha portato in 
    grembo dentro di sé,tu vai per la tua strada,con dignità e saggezza come 
    sempre hai fatto. 
    Anche se gli anni passano, l’amore per un figlio non passa mai, non 
    invecchia,non si sciupa con la pattina degli anni,ma si intensifica tanto da 
    essere indistruttibile 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Risveglio 
                     Caro foglio con il risveglio oggi,i miei occhi hanno visto 
                     un cielo 
                     grigio non triste. 
                     Rispecchia il freddo inverno,il fumo che esce dai comignoli 
                     scende basso, emana un odore acre di legna bruciata. 
                     Nubi hanno forme strane,facce buffe,se guardo più 
                     intensamente 
                     mi sembra di scorgere un angelo con le ali spiegate 
                     mi illudo che voli sopra di me per proteggermi 
                     sarà il mio angelo custode? 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Foglie 
                     Come amanti seguono il vento,si fanno trasportare lontano 
                     non importa dove. 
                     Staccate dai rami solo con il vento continuano a vivere 
                     volteggiando lontano,vanno a posarsi su terreni fertili 
                     la possono lasciare il loro seme. 
                     Tutto questo il vento lo sà,le culla come fossero amanti , 
                     le ripara, fa si che arrivino a terreni fertili dove la 
                     loro vita ricomincia. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Un bacio 
                     Vorrei, che, come una stella cadente, scendesse 
                     un bacio dal cielo 
                     Un bacio, che sa scaldare il cuore gelato 
                     come i ghiacciai eterni. 
                     Un bacio che fa vedere la luce nel fitto della foresta 
                     Un bacio che prosciuga lo stagno delle lacrime, 
                     nel profondo del mio cuore. 
                     Un bacio per sentirmi viva ,desiderata. 
                     Un bacio che mi restituisca l’amore dei vent’anni, 
                     caduti nello stagno e non riaffiorano più. 
                     Un bacio per non morire di solitudine. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Ricordi di una notte d’estate 
                     Il rumore dell’acqua,che si infrange 
                     sulle sponde dei canali,al passare delle gondole, 
                     il canto dei gondolieri, passando sotto i balconi 
                     crea un ‘atmosfera romantica,che fa sognare chi li ascolta. 
                     Il loro canto attutisce il rumore dei remi che con ritmo 
                     cadente,spinge le gondole verso la meta. 
                     Affacciata ad un balcone,ascolto i loro ultimi ritornelli, 
                     il loro,ultimo saluto alla laguna,tutto si spegne,come per 
                     incanto,la notte prende il sopravvento. 
                     Sola,affacciata a quel balcone,rimango a vegliare il 
                     sonno,di 
                     quei corpi distesi,che più non si alzeranno,da quel letto 
                     di 
                     dolore,per ascoltare le serenate,solo la morte sposterà il 
                     loro 
                     corpo, per portarli in un viaggio senza ritorno. 
                     Mi consola sapere che sono come bimbi nel grembo 
                     materno,protetti dal male del mondo. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Pallone 
                     Amico d’infanzia di ogni bambino,sei leggero e piccolino 
                     per attirare 
                     i primi sorrisi di un bimbo,che,con le sue manine paffute 
                     cerca di afferrarti. 
                     Sei nato per gioco nella notte dei tempi.Il tuo aspetto 
                     muta secondo le occasioni,il momento,le stagioni. 
                     In primavera,ti fai rincorrere dai bimbi sui prati,che con 
                     le loro grida riempiono l’aria di suoni gioiosi. 
                     Molto spesso gli scappi,ti fai rincorrere lungo le vie 
                     pericolose ,dove,incurante dei vostri giochi,sfrecciano le 
                     auto. 
                     Senti un stridore di freni,allora il cuore della mamma 
                     incomincia a battere forte,convulsamente,cerca il bimbo, 
                     lo vede con il pallone sottobraccio,tutto è andato bene; 
                     tu non sai, che con la tua rotondità, scivolando fuori dal 
                     prato puoi essere pericoloso. 
                     Spesso prendi il volo, attaccato ad un filo, sali in alto 
                     nel cielo, 
                     scompari tra le nuvole,porti con te le fantasie di chi ti 
                     sta guardando,provochi qualche lacrima innocente,che va a 
                     bagnare le gote di chi ti possedeva. 
                     La mamma consola quel visetto disperato:ne prenderemo un 
                     altro non piangere,tutto ricomincia daccapo. 
                     Crescono i bimbi,cambiano i giochi,ma tu, ci sei sempre,non 
                     puoi mancare nella grande cesta dove sono riposti gli 
                     oggetti più cari . 
                     Gli anni trascorrono inesorabilmente,tu cambi,di aspetto e 
                     di colore,cambia anche il tuo ruolo,diventa più importante, 
                     per quel bimbo;sia che ti prenda a calci in un prato,o ti 
                     getti in una piscina. 
                     A volte cambi forma,puoi essere rotondo, o ovale, ma sempre 
                     un pallone sei considerato. 
                     Tu sei l’amico più importante, non puoi deluderlo,devi 
                     andare dove lui vuole,devi entrare tra quei pali,quel 
                     bambino deve gridare gol, 
                     allora lo rendi veramente felice. 
                     Nei campi dove due squadre antagoniste ti rincorrono,tu 
                     continui ad essere protagonista,ma quale sarà la squadra 
                     vincente?a chi darai la gioia di alzarti in aria e sentirsi 
                     vittorioso? 
                     Per te nulla cambia,sei imparziale,è la maestria di chi sta 
                     giocando con te, che ti porta alla vittoria. 
                     La gente, seduta sulle gradinate ,non stacca gli occhi da 
                     te,quasi volesse guidarti con lo sguardo nei tuoi passaggi. 
                     A volte sei causa di risse e scontri violenti,tra i tuoi 
                     amatori,accusano te delle loro malefatte,tu però non sei 
                     libero di andare dove vuoi, 
                     sei legato a quei piedi che continuano a calciarti, avanti 
                     e indietro,non si curano dove tu vorresti andare . 
                     Sei causa di delusioni in gioco e in amore,per te,quel 
                     bambino”ormai diventato uomo”lascia la famiglia, ogni volta 
                     che allo stadio c’è la squadra del cuore. 
                     Sei anche portatore di gioia,quando,in un pezzo di 
                     carta,qualcuno riesce ad indovinare tutti i passaggi che 
                     fai tra i pali,:fare un tredici in schedina, 
                     per lui è segno di vittoria. 
                     Non è solo questa la gioia che tu puoi dare,sai rendere 
                     felice chi, davanti ad un televisore,alla domenica 
                     pomeriggio, vede la sua squadra vittoriosa. 
                     .Il lunedì poi, tutto ricomincia, come il moto perpetuo del 
                     mondo.Con te quel bambino che al quale hai donato il primo 
                     sorriso,invecchia, 
                     ma non smette di sognare. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Neve 
                     Guardo attraverso i vetri della finestra, 
                     vedo la neve scendere lenta,i fiocchi sono 
                     grandi come batuffoli di cotone,crea un 
                     silenzio che da pace. 
                     Gli alberi, lasciano coprire i suoi rami da 
                     un manto bianco,non si piegano sotto il peso 
                     della neve,quasi temessero di farla cadere. 
                     Sui prati, imbiancati si vedono le impronte 
                     lasciate dagli uccellini che cercano il cibo. 
                     I bimbi che tornano da scuola sono felici, 
                     sognano di costruire pupazzi di neve,per oggi 
                     , si accontentano di lanciare qualche palla, 
                     sotto gli occhi vigili dei genitori. 
                     Un vecchio, con il suo bastone, ritorna dalla spesa, 
                     a lui la neve fa tristezza,è come un vecchio orso che 
                     va in letargo,si chiude in casa, aspetta, che i raggi 
                     del sole la sciolgano con il suo calore, 
                     solo allora si sentirà sicuro di uscire a passeggiare, 
                     con il suo passo lento ricomincerà a vivere 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Amore 
                     Grazie amore per non averti fatto corrompere dal mio 
                     richiamo,dipendo da te ,lo so, ti rendo dei miei bisogni. 
                     Sono uscita con il tremore alle gambe la testa ovattata 
                     dalla paura,consapevole,che lo dovevo fare, 
                     Il cuore batte forte ma sono riuscita a vincere la paura, 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Solitudine 
                     Amica di tanti,imposta ai più,figlia di una società 
                     insensibile 
                     e frettolosa, 
                     chi non ti conosce si sente al sicuro tra le tue braccia , 
                     mai pensa, che incontrandoti anche solo per poco, 
                     poi non ti lascia più,entra nel tuo labirinto, non trova 
                     più l’uscita. 
                     .Tu porti ricordi lontani di una giovinezza che spesso 
                     non c’è più,rivivi momenti a volte tristi , altri felici, 
                     chi ti è compagna,spesso, cerca compagnia,discreta 
                     senza pretese. 
                     Qualcuno ti parla; altri, ascoltano in silenzio il battito 
                     del loro cuore, 
                     Chi parla ti racconta il suo dolore,tu non puoi rispondere, 
                     sei la solitudine. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Nipote 
                     Ciao amore,svegliandomi questa mattina ho pensato 
                     a quattordici anni fa,eri bello, più bello ancora era 
                     quel giorno per me, 
                     Ero diventata nonna per la prima volta, 
                     eri tu a darmi questa gioia. 
                     Sono impazzita,la gioia era talmente grande che toccavo 
                     il cielo con le dita 
                     .Adesso, quando ti guardo, sono un po’ più vecchia 
                     ma sempre felice di avere un nipote così. 
                     I tuoi occhi meravigliosi sanno dire mille parole con 
                     uno sguardo. 
                     Il tuo sorriso illumina lo spirito e mi fa sentire amata 
                     Resta così, per il resto della vita,limpido e trasparente 
                     come l’aria 
                     Il tuo sguardo sa infondere amore, a chi lo sa appezzare 
                     E dà serenità, a chi ti ama 
                                                                     
                     
                                                                     
                     A Marisa 
                     Se penso a te, posso immaginare un angelo che 
                     leggiadro vola in cielo Con la mente, ritorno bambina, 
                     mi ritrovo accanto, a te cara amica dei giochi infantili 
                     Quando; seduta nella tua poltrona di vimini, sotto il 
                     pesco del nostro giardino,mi guardavi ,con il desiderio 
                     di poter copiare i miei movimenti. Sognavamo di 
                     scappare assieme, andare in terre lontane, dove tu saresti 
                     guarita ,il tuo aspetto non avrebbe suscitato, compassione 
                     a nessuno,saresti stata bella come il tuo cuore. Avresti 
                     potuto correre veloce come la luce non avresti avuto più 
                     paura di uscire da quel giardino incantato,dove, la tua 
                     malattia ti teneva prigioniera .Eravamo sole tu ed 
                     io,questo 
                     però: non era un problema per me ,a creare i problemi era 
                     la curiosità del prossimo, non capivano come poteva stare 
                     bene una bambina sana, accanto ad una disabile,nessuno 
                     aveva capito quanto amore c’era tra noi.Tu per me, sei 
                     stata l’essenza dell’amicizia, sei stata la maestra 
                     dell’amore, 
                     mi hai insegnato: quanto amore sa dare una persona che ha 
                     bisogno del tuo aiuto.Tu Marisa, con il tuo insegnamento 
                     hai plasmato la mia vita ,i hai portato per mano, per le 
                     vie 
                     della sofferenza e del dolore, sia fisico, che morale. 
                     Con il tuo insegnamento d’amore hai fatto sì che, potessi 
                     capire e aiutare il mio prossimo come potevo: attraverso lo 
                     sguardo di chi mi chiedeva aiuto, io vedevo te. 
                     La strada che Dio ci fa percorrere, a volte sembra troppo 
                     in 
                     salita, sembra quasi inutile tanta fatica,la tua, è finita 
                     in un 
                     letto, dopo mesi di sofferenza per non poter dire ciò che 
                     volevi, per non sentire le mie parole d’amore per te, 
                     per non vedere che ero al tuo fianco.Ero troppo piccola per 
                     capire la ragione del tuo male,tu eri la sorella maggiore 
                     che 
                     non avevo, la mamma ,che mi ascoltava,che consolava nei 
                     momenti di tristezza.Io non ho mai cessato di amarti e tu 
                     non 
                     mi hai mai lasciato,anche nei momenti più bui della mia 
                     vita , 
                     quando, tutto sembrava andare a rotoli tu mi eri vicina , 
                     anche 
                     adesso ti sento accanto a me,perché nessuno muore mai 
                     finche 
                     resta nel cuore di chi ha amato. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Sessantanni 
                     Bagaglio di esperienze,di ricordi e tutto questo serve a 
                     chi? 
                     Come usare, questo bagaglio?dopo aver cancellato ciò che mi 
                     faceva male, ricordi tristi ,di un’infanzia malinconica 
                     senza 
                     giochi ma con tanti doveri,Sembra che tutto sia passato 
                     come le nuvole in cielo soffiate via dal vento, come le 
                     onde 
                     del mare che vanno ad infrangersi nei scogli per poi 
                     tornare al mare. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Notte d’estate 
                     La notte è inoltrata e ancora il sonno non mi ha avvolto 
                     nel suo manto, 
                     mi piace stare seduta all’aperto e ascoltare i silenzi 
                     della notte,sentire 
                     in primavera il profumo dei tigli, alzare lo sguardo al 
                     cièlo, vedere le 
                     stelle,ascoltare gli animali ,sentire il fruscio dell’acqua 
                     che scende,se 
                     potessi avere una bacchetta magica, cancellerei le luci 
                     delle strade 
                     spegnerei tutti i rumori delle auto. 
                     Vorrei vedere il cielo come Dio lo ha creato, ascoltare i 
                     suoni creati 
                     dal vento di primavera, senza tutti i rumori creati 
                     dall’uomo, il frastuono 
                     dell’autostrada che mi passa accanto. 
                     Chiudere gli occhi e sognare di essere il paradiso 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Preghiera 
                     Nel silenzio della sera è bello rivolgermi a te mio 
                     Signore, 
                     Molto spesso da te ricevo risposte ai miei pensieri, a 
                     volte però 
                     non capisco il tuo linguaggio,aiutami o Signore a non 
                     restare 
                     sorda o cieca fa che capisca il tuo messaggio 
                     fa che senta il tuo richiamo. 
                     Fa che sia degna dei tuoi doni. 
                     Fa che sia degna di venire al tuo cospetto dopo la morte 
                                                                     
                     
                                                                     
                     La vita 
                     Con il dono della vita, Dio, dona a tutti noi una parte di 
                     paradiso terrestre,spetta a noi trovarlo. 
                     A volte la vita è triste, cupa ,avara ,sembra ingiusta, 
                     molto spesso,non ci si guarda intorno, non si riesce a 
                     vedere oltre la nebbia che ci circonda. 
                     Si vorrebbe poter avere un cancellino per eliminare le 
                     parti della vita che ci fanno più soffrire,non ci 
                     soffermiamo mai 
                     a pensare,cosa si vuole veramente,e cosa sia veramente il 
                     dono che Dio ci ha dato. 
                     A me Dio ha donato un paradiso colmo d’amore, di gioie 
                     ,dove non sarò mai sola,dove ogni volta che ne ho bisogno 
                     c’è qualcuno pronto a porgermi una mano,mi ha insegnato 
                     ad amare il mio prossimo e questo mi da gioia. 
                     Il Signore,però, mi ha insegnato anche cosa è la sofferenza 
                     spirituale , nel mio grande paradiso ha messo un albero, 
                     verso 
                     il quale io volgo il mio sguardo, senza capire, farmene una 
                     ragione.Il mio albero proibito, si chiama amore di 
                     padre,nei tanti anni della mia vita non ho mai voluto 
                     rassegnarmi, vivere 
                     senza questo amore, per questo non ho goduto pienamente 
                     delle gioie che la vita mi ha dato. 
                     Non avevo capito che questo, era il prezzo che dovevo 
                     pagare 
                     per capire i suoi doni. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Lode 
    Sei grande donna, 
    quando ti sai mettere da parte, 
    quando, sai soffrire e non parlare, 
    quando,sai nascondere la stanchezza, per il lavoro svolto 
    dietro ad un sorriso, 
    quando, sai dare tutta te stessa anche se non lo vorresti 
    e sai che stai sbagliando. 
    Sei grande quando per amore vai contro il tuoi principi. 
    Sei grande quando il tuo cuore piange ma la bocca sa 
    sorridere e infondi serenità nella tua casa. 
    Sei grande quando riesci a superare la tentazione di vanità 
    e a rinunciare a qualche desiderio 
    Sei grande donna quando sai amare il tuo prossimo e 
    i tuoi cari sopra ogni cosa. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Ricordi 
                     Mi sono decisa di scrivere questi appunti, per poter 
                     rivivere ,anche a distanza di tempo le sensazioni che provo 
                     in questo momento,Sono piccoli viaggi fatti in camper, per 
                     una come me che di viaggiare aveva tanto sognato, ma che 
                     non lo aveva mai messo in pratica è una grande avventura, 
                     soprattutto, un sogno che si è realizzato anche se avanti 
                     con l’età ma non è mai troppo tardi. 
                     Oggi è il compleanno di Mario volevo festeggiarlo con una 
                     passeggiata in bosco come piace a lui, le mie gambe però, 
                     non me lo permettono,siamo andati allora a fare un giro in 
                     bici , siamo a S Candido, questo paese di montagna dove, 
                     tutto è magico, ci siamo inoltrati in una stradina verso il 
                     bosco,dopo qualche chilometro abbiamo raggiunto un piccolo 
                     paese, arroccato sulla montagna, le case erano, con 
                     giardini e i balconi tutti fioriti, salendo ancora siamo 
                     arrivati ad una chiesetta dove, stavano trasmettendo la 
                     santa messa della sera,con grande stupore ci accorgemmo che 
                     era trasmessa con gli altoparlanti, la cerimonia si sentiva 
                     in tutta la valle, quella musica soave creava un ‘atmosfera 
                     irreale d’altri tempi, era trasmessa in tedesco la lingua 
                     del posto. 
                     Io incuriosita entrai mi sembrava di assistere ad una 
                     cerimonia di qualche secolo passato,per la compostezza 
                     delle persone e l’atmosfera che regnava era mistica, non 
                     potevi non pregare, sembrava che in quel luogo ti 
                     leggessero in fondo al cuore. 
                     Fuori della chiesa c’era una cappella, tutta ricoperta 
                     d’edera, con ex voto molto vecchi, risalivano al tempo 
                     dell’impero austro ungarico, l’immagine della madonna era 
                     piccola, scolpita sul legno, accanto,c’erano delle crucce, 
                     dono di qualche grazia ricevuta.Ci sedemmo in una panchina 
                     a osservare il paesaggio , 
                     non ricordo quanto tempo abbiamo passato seduti in quel 
                     luogo,il sole pero stava per tramontare ,a malincuore 
                     facemmo ritorno ,ma con serenità quasi avessi ricevuto la 
                     grazia che avevo chiesto a quella madonnina,adesso a 
                     distanza di tempo mi rendo conto che mi ha esaudita. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Amica sicura 
                     Ciao carta e penna amiche mie inseparabili, 
                     a cui posso confidare i miei pensieri e le mie pene. 
                     Voi mi ascoltate in silenzio, accettate tutti i miei 
                     pensieri , 
                     le mie paure senza giudizio alcuno. 
                     Siete per me la miglior terapia di tutti i mali, 
                     A voi racconto i miei sogni , le mie speranze , 
                     a volte inutili o sbagliate . 
                     Molto spesso, sbaglio la sintassi, non metto virgole, 
                     punti al posto giusto, ma non per questo care amiche 
                     voi mi giudicate. 
                     Spesso con voi sfogo il mio dolore ,senza volgere anche 
                     lo sguardo attorno a me,per vedere che c’è chi soffre di 
                     più e ingiustamente. 
                     Molto spesso inizio con voi un dialogo,poi finisco che vi 
                     strappo, vi butto nel cestino per paura o timidezza, 
                     ma soprattutto per mancanza di fiducia in me stessa. 
                     Quante volte mi sono promessa a non farlo , 
                     forse, un giorno crescerò, allora tutto ciò sarà possibile 
                     e avrò vinto la mia battaglia con me stessa. 
                     Oggi però vorrei raccontare a te, caro amico foglio, 
                     le amarezze che nel corso della vita ho accumulato. 
                     Molte volte ho iniziato con te un dialogo, ma non ho avuto 
                     il coraggio esporre i miei problemi fino in fondo. 
                     E’ l’alba mentre ti scrivo tutti stanno dormendo ignari del 
                     mio 
                     stato d’animo,io sono contenta così loro non si preoccupano 
                     per me ,come vedi imbratto te di tante parole ma non riesco 
                     a dirti ciò che sento in fondo al mio cuore. 
                                                                     
                     
                                                                     
                     Primavera 
                     Primavera, una stagione in via di estinzione, 
                     il freddo inverno si è impossessato di una parte di lei. 
                     Con il suo gelido manto, ritarda il risveglio della 
                     natura,a  
                     il sbocciare dei primi fiori, 
                     le gemme degli alberi rallentano la loro crescita 
                     Gli animali, nel loro letargo, sonnecchiano un po’ 
                     più a lungo, le rondini, tardano ad arrivare nel nido 
                     lasciato.. 
                     Ci si risveglia però un mattino, con sorpresa, si scopre 
                     come per incanto è giunta la primavera, con tutta la sua 
                     bellezza, 
                     i suoi colori e con il sole che scalda la terra così tutto 
                     si risveglia anche l’amore.  
                     
                                                                     
                     Sogni 
    I sogni sono come farfalle fluttuanti nel cielo, 
    volteggiano leggeri nell’aria, a volte inafferrabili, 
    dai molti colori,a volte nere come la notte, 
    altre fosforescenti. 
    Nascono da bruco ,per poi diventare leggiadre, 
    si lasciano trasportare dal vento, 
    Anche i sogni volano nelle ali della fantasia,e 
    come le farfalle si posano nei fiori , 
    così i sogni si posano nel tuo cuore. 
    Salire sopra una farfalla,seguire il suo volo, 
    farsi portare lontano, 
    scoprire il mondo, che esiste solo nel cuore 
    delle persone che sanno sognare. 
                     
                                                                     
                     Amore  
                     Guardare te (trottolino biondo) sentire i tuoi passi, 
                     i tuoi giochi chiassosi 
                     Mi riempie il cuore. 
                     Guardarti,vedere quel bel visino paffuto, circondato 
                     da tanti riccioli biondi che  
                     gli fanno da corona, mi riempie 
                     il cuore di gioia. 
                     Mi fa toccare il cielo ,chiudo gli occhi ,ti stringo forte 
                     al mio cuore. 
                     Il Signore mi ha dato te che è la cosa più bella , 
                     non per possederti ma per amarti sopra ogni cosa al mondo 
                     Senza pregiudizi ,sempre nel bene e nel male. 
                     Amarti sopra ogni cosa,amarti perché ci sei. 
                     Amarti, per la gioia di vederti crescere e con te crescere 
                     la vita 
                     
                                                                     
                     Amicizia 
                     Grazie, o angelo biondo dagli occhi azzurri, per aver avuto 
                     fiducia in  
                     me, 
                     per avermi permesso di essere d’aiuto a tante persone, aver 
                     capito 
                     e  
                     Grazie per aver lasciato con il tuo batter d’ali, 
                     apprezzato il mio lavoro. 
                     che tante piume di saggezza scendessero nel mio cuore. 
                     Grazie, per la simpatia, l’affetto che mi hai dimostrato. 
                     Non credere che ti abbia dimenticato, 
                     la differenza che c’è tra noi non mi permette ad esserti 
                     vicina,ma 
                     non può impedire di portarti sempre nel mio cuore. 
                     
                                                                     
                     Alba  
                     Guardo fuori dalla finestra ,è da poco giunta l’alba, 
                     il cielo grigio fa molta malinconia. 
                     Un giorno nuovo è arrivato,un giorno atteso da anni. 
                     Mi trovo libera ,padrona del mio tempo, 
                     non rimpiango il passato,lo guardo con nostalgia, 
                     sono grata per il bagaglio di esperienze che ho potuto 
                     fare, 
                     a volte belle, a volte meno, ma non meno importanti per  
                     conoscere la vita. 
                     La gioia che sento mi fa vedere il sole, 
                     sentire il profumo dei prati e il vocio degli uccelli. 
                     Oggi è un nuovo giorno, incomincio a sognare, 
                     rispolvero sogni ingialliti dal tempo,deposti in fondo al 
                     cuore, 
                     ma mai dimenticati,li pongo nel cassetto delle speranze, 
                     adesso non mi resta che pregare il Signore che mi lasci  
                     la forza ,per poterli realizzare. 
                     Grazie o signore per il dono della vita. 
                     
                                                                     
                     Messaggio 
                     Sei forte mi dici,nessuno la tua forza può portarti via. 
                     Sei forte e sai superare le difficoltà. 
                     Sei forte e puoi dare la tua forza se vuoi a chi ti è 
                     accanto. 
                     Sei forte e puoi amare senza limiti e pregiudizi,senza 
                     essere turbata 
                     Sei forte,tieni stretto ciò che ti sto dando, 
                     ti servirà quando la fede per motivi oscuri vacillerà. 
                     Allora capirai che la tua forza viene da dal tuo cuore  
                     e dalla fede in Dio 
                     
                                                                     
                     Donna 
                     Tu che da bambina sognavi di crescere in fretta 
                     per conoscere la vita,come una colomba hai solcato 
                     i celi dei tuoi sogni, a volte limpidi, a volte ricoperti 
                     di nubi oscure. 
                     Mai però ti sei fermata per rimpiangere 
                     il nido lasciato. 
                     Il tuo batter d’ali ti ha portato a conoscere 
                     l’amore che ti ha fatto 
                     diventare donna. Con lui hai costruito il tuo nido con lui 
                     hai amato la vita e hai dato la luce ai tuoi figli, 
                     Con lui vedi crescere il frutto del tuo amore. 
                      
                     Ora che conosci, il significato di essere donna quando, 
                     qualche nube oscura passa sopra al tuo cielo non lasciarti 
                     prendere dallo sconforto domani ricomincerai a volare. 
                     Se passando tra le nubi, si sono bagnate le tue piume 
                     .Il tuo amore deve essere più forte dello sconforto, 
                     quando, 
                     ti prende quel brutto nodo alla gola pensa al tuo nido, 
                     senza te non può stare, con il tuo cuore pieno d’amore 
                     saprai illuminare la vita di chi ti sta accanto. 
                     
                                                                     
                     Città dormiente 
                     Città dormiente che ti specchi nel mare d’inverno,con i 
                     tuoi palazzi 
                     dai balconi chiusi,dai viali spogli,dove gli alberi sono in 
                     letargo. 
                     Spogli della loro chioma adornano viali deserti e aiuole 
                     brulle davanti 
                     a negozi vuoti e bui. 
                     Con vetrine ricoperte da vecchi giornali con stampate 
                     notizie già 
                     dimenticate che non interessano più. Anche il mare 
                     dorme,liscio e  
                     piatto di un azzurro pallido quasi non volesse rompere 
                     l’incanto. 
                     Si sente il rumore delle onde che giungono a riva.  
                     Nella sabbia umida spoglia dagli ombrelloni, si appoggiano
                      
                     i gabbiani alla ricerca di cibo,il loro stridere si perde 
                     nell’aria. 
 In lontananza si sentono i rumori dei cantieri dove, gli operai  
                     lavorano freneticamente. 
                     Con l’arrivo della primavera tutto si risveglierà come per 
                     incanto 
                     i viali riprenderanno il loro colore,si abbelliscono le 
                     chiome  
                     degli alberi e le aiuole si ricoprono di fiori multicolori. 
                     Come per incanto anche i negozi si illumineranno tutto 
                     diventerà  
                     frenetico e gioioso.Ricominceranno a nascere  
                     i primi amori dichiarati sotto le stelle in riva al 
                     mare,quel mare 
                     azzurro sempre uguale.Amori brevi e amori eterni,ricordi di 
                     un 
                     estate che si vive a vent’anni in un luogo di 
                     Villeggiatura. 
                     Un' atmosfera che si ripete nel tempo come il ciclo della 
                     vita. 
                     
                                                                     
                     Il mare 
                     Il mare d'inverno,un posto per trovare pace e serenità 
                     sederti in riva ad esso e scrutare lontano, 
                     si può viaggiare con la fantasia,andare in luoghi 
                     tranquilli 
                     dove puoi ritrovare quella parte di te che si è perduta 
                     tra il caos della città ,i rumori delle strade. 
                     Dove non importa ciò che appari,ma ciò che porti dentro di 
                     tè. 
                     Un luogo dove,il dolore si annulla e ti fa sentire leggera 
                     come l'aria 
                     dove puoi parlare con gli uccelli e loro ti ascoltano 
                     puoi dire loro i tuoi sogni ,le tue speranze,il tuo dolore 
                     ,senza sentirti dire,è successo anche a me(non ti 
                     lamentare) 
                     Un luogo dove puoi piangere se ti va,non nasconderti 
                     per non far soffrire chi ti è vicino. 
                     Un luogo dove puoi sorridere se vedi una nuvola buffa in 
                     cielo 
                     senza che nessun ti debba considerare diverso per la tua 
                     spontaneità 
                     Un luogo dove le onde vanno a sbattere contro gli scogli e 
                     portano via 
                     tutta la tua malinconia,tutto questo può dartelo il mare 
                     d'inverno 
                     se ti siedi nella sua sponda e guardi all'orizzonte. 
                     
                                                                     
                     Anniversario 
                     L’anniversario ,una data da ricordare,un momento felice che 
                     ti porti dentro , che fa parte di te un momento di 
                     riflessione per ringraziare 
                      
                     Dio di ciò che ti ha concesso.Il ricordo a volte 
                     ingigantisce le cose 
                      
                     ma non può far dimenticare Ciò che si ha vissuto,Ricordare 
                     il nostro anniversario,percorrere la lunga strada a ritroso 
                     nel tempo  
                      
                     porta molta gioia per i giorni vissuti e dolore per i torti 
                     subiti, 
                      
                     chiudo gli occhi e penso a quel giorno, al tuo fianco al 
                     cospetto di Dio,il mio cuore si gonfia dell’amore che ho 
                     ricevuto, tutto il resto svanisce come per incanto.Sono 
                     passati quaranta anni 
                      
                     e l’amore che ricevo da te è sempre uguale Spero che sia lo 
                     stesso anche quello che io ti so dare, che tu lo possa 
                     percepire in uguale misura. 
                      
                     Da domani un altro anno: spero, si aggiungerà,lo 
                     percorreremo mano nella mano nel bene e nel male vicini e 
                     assieme come sempre. 
                     
                                                                     
                     A Elsa 
                     La tua lunga vita è stata per noi rifugio 
                     per trovare un tetto. 
                     Da te ricorrevamo per trovare la speranza 
                     Sul tuo cuore si adagiavamo per avere affetto 
                     Al tuo intelletto per avere sapienza 
                     Alle tue abili mani per avere aiuto 
                     Tu sei stata per noi l’essenziale della famiglia 
                     Il ponte che univa i cuori persi nei meandri della vita. 
                     Addio Elsa che nel tuo sonno ti accompagni  
                     il nostro amore per l’eternità 
                     
                                                                     
                     Davide 
                     Hai fatto capolino timidamente in questo mondo  
                     quasi temessi di aver sbagliato luogo. 
                     Sei arrivato a colpire il cuore di chi ti sta accanto, 
                     è bello leggere con te ,giocare, ammirare ciò che ci 
                     circonda 
                     Se vedi passare un treno tu ci sali con la fantasia ,e io 
                     con te  
                     ci facciamo trasportare in luoghi lontani  
                     dove solo la fantasia di un bambino può arrivare  
                     quando sfogli i tuoi libri vorresti leggere ,hai fretta di 
                     crescere 
                     e scoprire cose nuove del mondo che ti circonda,tanti sono 
                     i tuoi perché 
                     Tu sei piccolo sei un pulcino ,un batuffolo giallo che non 
                     ha ancora messo le ali. 
                     
                                                                     
                     Fabio 
                     Da un seme donato in una notte d’inverno 
                     Sei nato tu. 
                     I tuoi occhi sanno parlare, sanno dire ciò che vuole il tuo 
                     cuore, 
                     sanno comunicare l’amore che la bocca non sa dire. 
                     Per me sei un fiore sul prato del mio cuore, 
                     un fiore bello che con il suo profumo mi riempie di gioia 
                     con il suo colore mi da serenità 
                     vederti crescere è percepire il futuro  
                     
                                                                     
                     Pensiero 
    Lascio lo sguardo vagare lontano all'orizzonte, 
    dove i pini sfiorano le nubi. 
    Le ore passano scivolano via 
    come l'acqua limpida della sorgente,a volte lenta  
    a volte impetuosa ma sempre costante, 
    nel suo percorso verso il mare. 
    Lascio che il vento mi accarezzi la pelle, 
    lascio la mente vagare nel tempo. 
    In questa valle silenziosa,dove, 
    tutto sembra essersi fermato. 
                     
                                                                     
                     Vorrei 
    Come un'aquila in volo senza confini vorrei essere, 
    Come l'aria che tutto accarezza vorrei con le mie mani  
    sfiorare il mondo. 
    Come il sole che tutto riscalda, vorrei avere il mio cuore, 
    vorrei dare energia a chi manca,speranza a chi non ne ha 
    ,far sognare chi vive con il buio nel cuore. 
    Amore a chi è solo,vecchio,a volte, non è l'età che fa  
    invecchiare ma la solitudine.  
                     
                                                                     
                     Val Visdende 
                     In questa valle dove, le cime rocciose fanno da 
    corona  
    ai fitti boschi di pini che si alzano verso il cielo,regna la pace. 
    I rumori vengono attutiti dal vento, spesso soffia tra i rami  
    facendoli ondeggiare. 
    In lontananza si sentono i campanacci delle mucche al pascolo 
    ,qualche cornacchia lancia il suo richiamo volando alta in cielo. 
    Un' aquila spunta nel cielo,si vede volteggiare in alto , 
    cerca il cibo per la prole,scende con destrezza ,ha individuato la sua preda 
    ,riprende a salire e svanisce all'orizzonte. 
    Passeggiando tra i boschi puoi scorgere qualche scoiattolo che spaventato 
    si rifugia tra i rami di un vecchio pino,aspetta che passi il pericolo, 
    scende furtivo a raccogliere i semi che serviranno per l'inverno. 
    In questo luogo si trova la pace dello spirito,si perde la frenesia della 
    città 
    dove,il tempo scorre con un altra dimensione. 
    Molte cose perdono il valore e spesso la loro utilità,ci si rende conto che 
    molte sono superflue,a volte inutili,servono solo a dimostrare al prossimo
     
    ciò che si possiede. 
    Il vero valore è dentro di noi,quando l'animo è sereno e in sintonia con la 
    natura  
    e in pace con il prossimo .  |