Poesie di alcambi


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Al Capo Ispettore Raciti
Routine giornaliera
e solita missione
e giusto
quotidiano
riposo familiare
Ritorno atteso
dal servizio amato
mai più vedrà sorriso
d'occhi radiosi
dell'amor paterno
e coniugale
occhi dipinti
di color profondo
Mediterranei
solari
volti gentili
tra capelli bruni
rigati di dolore
e dignità
Dolor composto
e più sofferto
infinito
a prematura
immeritata sorte
d'ignobile violenza
e disumano gesto
Spremuti i cuori
da crudele
pressa
non versano
rancore
ma parole affrante
diffuse lievi
nell'odor d'incenso
Tergono i visi
mute lacrime
umane
salate
aspre
come
il mare
imminente
della magna grecia
E silente
braccia cadenti
sta incredulo il gigante
trattenendo il fumo
dal cratere acceso
per capire
come
sia ancora violenta
la civile terra
dei padri

Tempi moderni
Al lume della tele
il porno film
lentamente scorre
a tutte l'ore
Discinta
in pose ardite
d'armoniose forme
sul pavimento
stesa
rotolando piano
sopra
il fulvo tappeto colorato in cerchi
e vagheggiando
or nuda
estroso accorpamento
Giacendo ed ansimando
prona
sotto il sublime giogo
o rivolti chiusi
gli occhi neri al cielo
soltanto
concentrata
in un felice spasmo
e mordersi
di labbra
Fuor di sentimento
libero
il volo
in fantasia morbosa
e atteso sfinimento
privo di parole
e non lamenti
Il tele dipendente in erba
crede
solo in questa fede
in onda
a nuova religione
Nessuno al collo
per gettarsi in mare
ha la macina antica che diceva Lui

Politica estera
Per battere in aprile Berlusconi
lui disse tutti i voti sono buoni
e Prodi si alleò coi movimenti
che ora invece parlano scontenti
l'odiata base USA di Vicenza
ci ispirerebbe nobile violenza
per la missione italia molto strana
la nostra idea è la pace talebana

Ma Prodi ed i partiti moderati
senza tenere in conto gli alleati
hanno varato due provvedimenti
scandalizzando tutti i movimenti
la scusa è per il bene nazionale
idea molto indigesta da star male
non sia rivisto il patto sottoscritto
ha sentenziato il capo democristo

A questo punto restan le poltrone
e i pacifisti ingoiano il magone
votare ancora uniti la missione
essendo pur diversa l'opinione
e insieme voteranno sulla base
si troverà la scusa in questa fase
per scusa basterà la conferenza
in cambio di gradita desistenza

La votazione è stato un incidente
per l'alleanza è come fosse niente
e sempre è risaputo il Bertinotti
che certo resta il figo dei salotti
cosi inforcando nobili occhialetti
spallucce fa ai pacifici agnoletti

Illusione
Attesa
soneria
giammai
potrà vibrare
in dolce melodia
d'occhi lucenti
Sussulta il cuore
punto
da cornacchie
e l'anima dipinta
d'informale
a bianche stoppie
fitte
nel mistero
d'improbabile inizio
e ignota fine
Ancora vive assurda
un'illusione
da troppo tempo
è una chimera vana
Al grido
muta
e sempre disconnessa
ingrata rete
a minima frequenza
Clikkare ancora
sopra la ragione
non dona luce ne speranza alcuna
alfine per gioire
in salti lunghi come sulla luna

Ei fu
Sta con il cappio al collo
scic il cappuccio nero
a ricoprire il capo
gli viene risparmiato
forti manette ai polsi
dure catene ai piedi

Cinque metri sul mondo
alto sopra il patibolo
in seria confidenza
ha scelto anche l'imam
vuol confessare crimini
chiedere venia al mondo
oppure un pentimento
e si rivolge a Dio
o raccomanda l'anima
che cosa si diranno
non lo sapremo mai
pubblica confessione
ma con volume a zero
è scena silenziosa
il boia volontario
assiste muto all'angolo
le braccia sovrapposte
in fiduciosa attesa
per il voluto impegno

Tutti i capi del mondo
amici di caino
negano esecuzioni
eppure l'hanno fatte
quando si doveva
per magnanimità
vorrebbero la grazia
senso umanitario
o per ipocrisia
si da salvar la faccia
e non sia consentito
ad ogni società
pur giuste esecuzioni
vendette popolari
fila il ragionamento
più liscio del petrolio
nessuno ha mai diritto
di togliere la vita
è legge universale
politica corretta
quella che ha inventato
caino non si tocca
Abele è l'indifeso
a lui non va pensiero
né a vittime innocenti
che chiedono giustizia

E tutto il mondo tace
votato alla speranza
chissà che non succeda
evento inaspettato
bel colpo di scena
all'ultimo momento
i media silenziosi
cercano indiscrezioni
per vanto di notizia
spasmodica l'attesa
aspettano la grazia
la pena sia sospesa
ancora si confessa
il boia imperturbabile
in fiduciosa attesa
ha mani in guanti neri
nero cappuccio in testa
ed orgoglioso e fiero
è un volontario scelto

Col bacio dell'addio
in dono al confessore
finisce anche la prassi

Stretta la corda al collo
per un dovere storico
dovere di sentenza
e silenzioso e serio
non si scompone il boia
il boia fa giustizia

Questa era la scena
alla vigilia attesa
scena dignitosa
forse un po' mielosa
mentre sul patibolo
i boia erano tanti
tutti senza guanti
ed anche sghignazzanti
la scena fu pietosa

Feroce dittatore
che dio ti salvi l'anima
ma non ci conterei
amici di caino
siete insopportabili
la vita non si toglie
perché lo dite voi
e solo se vi pare
a vostra discrezione
o vostra ideologia
la vita non si toglie
può farlo solo Dio

Il treno per roma
Il treno che porta a roma
è un intercity stanco
il treno che porta a roma
rispetta le stazioni
nel treno che porta a roma
l'umanità italiana
Ci sono bianchi e neri
cinesi e marocchini
di gitane
occhi marroni
e gonne larghe ai fianchi
e lunghe
lunghe fino i piedi
Nel treno che porta a roma
ci trovi anche l'amore
a chi non c'è mai stato
l'hanno raccontato
c'è un padre cinquantenne
e figlia diplomata
famiglia senza madre
famiglia divorziata
la madre l'ha lasciata
Dentro le gonne lunghe
alle stazioni medie
dove c'è mercato
scendono le gitane
vanno a lavorare
rubare
è lavorare
Alla stazione termini
scende l'umanità
e scende pure il padre
la figlia accarezzata
identica intenzione
vanno a far l'amore
già baciano impazienti
donna separata
per lei
c'è il fidanzato
Un cenno della mano
ritorneranno insieme
a fine
del weekend
sul treno del tramonto
sempre puntuale
sempre
intercity stanco
sussultano i binari
ciao bella matrona
nei secoli
dei secoli
chiamata Roma

Fu bella
Un dir comune al dignitoso approdo
ho pensato tu avessi stipulato un atto
e pur la cambiale già firmata
l'ultima in bianco senza data
puntualmente onorata alla scadenza ignota

Tramonto discreto d'operosa vita
fu misterioso viatico di fede
celato nel pensiero
eppur temuto
inatteso
l'emozione a reclamare il cuore
di credente
in voto alla Madonna

Santuario gremito di speranze
nei pirenei dalle assolate gobbe
strade in salita che non hanno fine
lunghe diritte per toccare il cielo
umili ciclisti ogni anno
un voler giungere alla meta sol per dissetarsi
al dolce infinito lungo sonno

Sulla linea del traguardo
tu hai vinto la gara della vita
mentre
in acqua benedetta pura
immergevi trepidante il cuore
mistica penombra della grotta sacra
da cui silente
l'Immacolata infonde
nuovo atto di fede

Incoscienti lontani
insensibili
i figli e tutta la progenie
sei ritornato in un vagone merci

Vorrei chiederti ancora senza dir parola
se fu sì bella come è raccontata
se fu lieve quel passo che spaura
se nel dopo c'è posto per la gioia eterna

Commentare
Oltre il vento e l'atmosfera
c'è una rete a maglia sciolta
che non vedi a tarda sera
ma che immagini talvolta

Molti nodi ed una piazza
è sghimbescia o regolare
fatta tonda od angolare
ma gremita da una razza

E' una razza di credenti
che si vuole confrontare
o da vivi o da perdenti
con umano argomentare

Essi vogliono parlare
e spartire i sentimenti
se si è pronti ad ascoltare
sia di sogni che lamenti

Nuovo foro od agorà
dove libero è il pensiero
dove ognuno può gridare
le pulsioni in libertà

Facoltà di esaminare
di poeti e di scrittori
la corteccia cerebrale
se si vuole commentare

Sui risvolti dell'amore
ci vorrebbe un confessore
per la metrica ed il verso
forse un critico estroverso

Desideri appassionati
ed amori profanati
delusioni dell'amare
solo Sgarbi può bastare

Qui la satira finisce
perché solo i sentimenti
non dobbiamo dileggiare
se si è privi di argomenti

Trovi gridi di dolore
o felici invocazioni
malinconiche emozioni
come lacrime e rimpianti
che ti graffiano sul cuore

Trovi amori viscerali
femminile perdizione
ed il sesso esplicitato
pur se intriso di tormento
che di solito è bramato

Trovi pure in bella prosa
tante storie della vita
o polemici argomenti
di politica infinita
oltre a saggi convincenti

Pur volendo commentare
tutto ciò che viene scritto
da poeti o da scrittori
si dovrebbero arruolare
volontari ed amatori.

La rotta delle comete
Un fine ottobre che non vuol morire
e il dolce clima delle tarde ore
e il caldo sole illumina l'occaso
cielo in blu cobalto tinto da stupire

colline controluce fatte di carbone
e piante in fila segnano crinali
e fitte nere sagome di antenne
in varie forme ed ogni dimensione

piane le terre in macchie variegate
alcune arate attendono sementi
altre imbrunite per i secchi steli
sulla scala dei verdi molte colorate

sotto il terrazzo oltre la ringhiera
or la vallata espone altre visioni
bracci forti di gru tutti a riposo
in guardia dei cantieri per la sera

ed alta ciminiera è poco futurista
mai stanca di soffiar fumovapore
oltre le case s'erge lungo il fiume
che cedui boschi negano alla vista

contro il bagliore avanza silenzioso
elicottero in volo è un calabrone
vi fa ritorno l'impresario in sede
per un travaglio ancora più gravoso

ma deltaplano non ne vuol sapere
impegna l'ala con l'evoluzione
indugia largo prima di planare
e scende lieve e mira il belvedere

sembra visione oppure è surreale
se d'improvviso a correre silenti
candide lunghe trame inaspettate
sparate or dense sopra l'orizzonte

scie d'aviogetti espulse dalla coda
vaporcompresso flusso di turbine
che liberato svanisce lentamente
ad alta quota dove muore il vento

contro il profondo blu della serata
rubato al buio solo più imminente
fuggendo via salutano il rimpianto
di pallide comete incerte o vaghe

poi nero burca come interruttore
a spegnere i pensieri della mente
ricopre il mondo e tutta la natura
e accende di tivù le case ovunque

I corvi
Con il senno di poi
era già scritto

Raduno al granducato
sito delle terme
nella terra di giotto
e sommo dante
nel regno dei toscani
rossi imperatori
padroni delle banche
e dei mercati
che amano moschee
coi minareti
in barba dell'Oriana
già scordata
dove il pallone stanco
fiorentino
per meriti opportuni
è marchigiano
che il fiorentino triste
ancor reclama
insieme alla tivù
sol controllata
da un alto milanese
e la compagna

Tra cuori palpitanti
e candide speranze
amici sconosciuti
e giovani baldanze
esercito impegnato
pensieri ed entusiasmo
ragioni liberali
un circolo vissuto
da giovani promesse
e trepide emozioni
sorrisi disinvolti
e calde invocazioni
applausi convincenti
spontanee aspirazioni
ed anime credenti
diverse umanità
ma tutti appassionati
e per la libertà

Si stringono d'istinto
per una idealità
non sono allineati
è individualità
non sono indottrinati
è la normalità
non sono partigiani
per credibilità
non vendono il cervello
hanno scolarità
e voglia di contare
con responsabilità
e credono al futuro
con sincerità
ma da protagonisti
e per la libertà

Un dire appassionato
e tutto coinvolgente
votato alla ragione
ad infiammare i cuori
ma con la verità
lo spinge una missione
ed è la libertà
è disinteressata
è per la società
non lesina energie
con tanta umanità

Malore inaspettato
che provoca spavento
tra volti sbigottiti
respiri trattenuti
ed occhi inumiditi
poi nasce la speranza
è tutto superato
malore già passato

Ai corvi appollaiati
che scrutano l'evento
non resta che scappare
nel mondo arroventato
riprendono a gracchiare
le turpi invocazioni
non possono rubare
le nostre aspirazioni
non possono impedire
la fede ai nostri cuori
non possono scippare
la nostra libertà.

Gite via!
A scomparsa d'un amico
della vita in gioventù
il ricordo è rinverdito
la memoria e ogni virtù

Il destino il più crudele
agli affetti l'ha rapito
ed amaro come fiele
su di lui troppo accanito

Era sempre tutto cuore
altruista eppure forte
ancor oggi gran dolore
ci sconvolge per la sorte

Lui sapeva sorvolare
era amico per davvero
generoso da imitare
intristisce sol pensiero

Di fanciullo la sua storia
commovente ed infinita
d'un orrore la memoria
ha inseguito la sua vita

Una volta ha rivissuto
con amici quelli veri
e la pena confidato
agli amici i più sinceri

In quaranta tra rovine
ed i mitra caricati
già sapevano la fine
di morire trucidati

Tra divise grigio scuro
e l'idioma sconosciuto
trascinavano il futuro
nel sentiero risaputo


Gite via, gite via!

Era un martire a gridare
con amore a due bambini
che volevano guardare
incoscienti gli aguzzini

Gite via, gite via!

Implorava a voce rotta
gli voleva risparmiare
una scena maledetta
dolorosa a sopportare

Gite via, gite via!

Se piangeva forte il cuore
non aveva altra risorsa
prese sassi con dolore
dal selciato con la forza

Gite via, gite via!

Tira un sasso consumato
verso i figli giovincelli
ed un altro arrotondato
a volar biondi i capelli

Gite via, gite via!

I bambini son fermati
da un soldato intenerito
e da questi allontanati
dallo strazio inorridito

Gite via, gite via!


In quaranta ed or lontani
a nascondere le ossa
per comandi disumani
già si scavano la fossa

Spara adesso per favore
la mitraglia non s'incanta
ancor oggi è gran dolore
su faccenda dei quaranta

Ha la colpa un partigiano
mise in atto la sparata
uccidendo di sua mano
un tedesco in ritirata

non fu atto d'ardimento
ma piuttosto di viltà
consumato a tradimento
su persona dentro al bar

Sulla guerra più mondiale
mai sopita discussione
qui divenne criminale
per quel gesto da fellone

I tedeschi in ritorsione
ne fucilano quaranta
fortunata guarigione
non servirono gli ottanta

Tutto è stato ricordato
con un senso di pudore
ed il cuore rattristato
ripensando al genitore

Questi versi senza effetti
non risolvono sgomento
a un amico son diretti
ha lasciato smarrimento


Gite via, gite via!
Per favore spara adesso!

Ottobrata
Ho perso un anno polemicamente
a scrivere versetti interamente
sugli uomini di stato per stanare
le molte ambiguità del governare

un anno perso chi te lo ripaga
un anno della vita per la saga
d'impavidi altruisti e ciarlatani
ma dalla verità sempre lontani

Espongono impettiti l'orazione
ad impartire sempre la lezione
al volgo d'ignoranti e di cretini
per la felicità dei cittadini

Si ergono in tivù col loro verbo
sfoggiando la virtù tenuta in serbo
e promettendo a tutti i benefici
che si otterranno con i sacrifici

Un bel progetto solo più avanzato
che serve alle finanze dello stato
volto a ridurre l'indebitamento
vorrei vedere chi non è contento

Mille trovate e varie amenità
dette a vantaggio della società
non merita neppure ricordare
per non guastarsi il liquido biliare

ma in fondo sono poco convincenti
e non si vede affatto queste menti
esser capaci esprimere un pensiero
che corrisponde al bene quello vero


A loro importa solo del potere
che si conserva in nome del sapere
potere che proviene dal consenso
per tutte le ambizioni senza senso

La loro scuola vien dalla frattocchie
per vecchi sagrestani da parrocchie
ogni sberleffo tendono a ignorare
giammai gli è detto devi replicare


Quasi trascorso l'anno son finito
a meditare stanco ed avvilito
se val la pena ancora dileggiare
i bravi ometti forti a governare

La nebbia guardo fisso alla vetrata
Che non sale sfumata agli irti colli
e nasconde la palude con gli atolli
e scolora in autunno l'ottobrata

Le fonti alogenate ha pur sopito
nel mare senza luce a resettare
vasti silenzi attesi a respirare
e la siepe che esclude l'infinito

La quiete è sol farcita di lamenti
camionale che non vedi eppure senti
lamenti di autotreni son fuggenti
ad inseguir bagliori quasi spenti

Oh scorcio di natura e d'emozioni
con indolenti avvisi di tensioni
infondi ognor pacate sensazioni
amate per fugar le indignazioni !

La stella di Oriana
Eurabia sorda alzati in piedi !
ad un soldato e al suo valore
ti ha dato l'anima e non lo vedi
Oriana grida sia reso onore

Sei stata bella ed invincibile
sotto i bengala tra le mitraglie
in mezzo alla guerra era terribile
hai visto orrori e rappresaglie

Sfidi la morte ed ami la vita
ti serve solo pel tuo mestiere
giovane donna d'Italia avvilita
per i tuoi libri le storie vere

Dolore e pianto hai raccontato
fatti di scontri e di inciviltà
vere le vite nel mondo malato
massacri ovunque senza pietà

Con interviste d'ogni memoria
uomini miti o dittatori di stati
calata a forza dentro la storia
i grandi del mondo interrogati

Tenevi dritta sempre la vista
ciò che conviene per il decoro
non ti piegavi nell'intervista
verso il potere nel tuo lavoro

Sei stata odiata dai perbenisti
sempre disposti a giustificare
giocando a palla coi terroristi
qualsiasi atto da condannare

Parli con rabbia dei camicazzi
solo immolati per la bandiera
odiano il mondo sono pupazzi
ogni attentato una strage vera


Alzi l'orgoglio d'appartenenza
di storia e d'arte la civiltà
sui terroristi la tua sentenza
sono vigliacchi non sia pietà

Anche l'alieno hai combattuto
crudele stato d'ogni vivente
pur le minacce non hai temuto
del fanatismo più intransigente

L'eurabia sorda alla tua chiama
sappia fugare nel suo futuro
già minacciata da chi non l'ama
tutti i risvolti del male oscuro

Ci rappresenti nel mondo intero
fiera italiana a nostra gloria
segni la strada con il pensiero
di appartenenza e di memoria

Nell'occidente inconsapevole
non si smarrisca la tua passione
è sotto attacco ed è colpevole
sappia ascoltare la tua ragione

Nel soffio estremo ora sopito
forse hai provato grande sollievo
il Santo Padre ha già rinverdito
tutti i timori del tuo rilievo

Ci lasci un vuoto nella ragione
colma d'angoscia e di dolore
sia di conforto la religione
porta nell'uomo solo l'amore.

Prove di governo
Il pansa giornalista e non un giornalaio
avea bollato bertinotti a rosso parolaio
ed un ministro amico in una fase estiva
banda di bassotti è frase inoffensiva

ma al tempo in cui regnava bertinotti
con la sua rossa banda di bassotti
tenea il governo prodi in soggezione
e reclamava a manca ogni ragione
onde nessuno osava contraddire
il verbo comunista per capire
se l'italietta e il dopo berlusconi
fosse avviata alle requisizioni
oppure ad ogni esproprio proletario
vera delizia e vero armamentario

i giorni di lavoro in parlamento
avea modificato in un momento
siano soltanto dieci per un mese
senza badare a costi ed altre spese
pure al senato si sono adeguati
così che gli italiani son gabbati
con la fiducia e legge delegata
così la maggioranza è già salvata
non serviranno più le discussioni
ci penserà chi ha vinto le elezioni

Il loro verbo è ora zapatero
cambiare il mondo non gli pare vero
più la famiglia arcaica distruggiamo
se la coppia di fatto incoraggiamo
le nozze per i gay la gran trovata
sia la famiglia nuova rispettata
i democristi sono in sofferenza
pure incapaci ad ogni resistenza
alzan le mani alla sinistra unita
addio sacri principi ed alla vita

un'incalzante azione sulla chiesa
dato ch' ha alzato ormai ogni difesa
va messa ginocchioni ad implorare
ciò che il governo non farà mancare
e l'embrione va sperimentato
ancora prima d'essere impiantato
una tecnica nuova da provare
per cui dobbiamo allor manipolare
manipolare tutto a piacimento
senza patirne affatto lo sgomento
una tecnica nuova sulla vita
che nel creato non si è mai sentita
diventeremo dei e non è male
contro la legge eterna universale
diventeremo forse padreterni
e lasceremo il segno nei governi
sarà con noi l'intera umanità
riconoscendo nostra santità

legge quaranta a noi non interessa
la nostra volontà non è la stessa
mettiamo al bando le disposizioni
del popolo sovrano le intenzioni
sia ritirata in tutta autorità
la firma fatta fu un'assurdità
così che mussi colse l'occasione
e ritirò la firma nell'unione
per non opporsi allo sperimentare
in tutta europa ora si può fare
dato oramai che regnano i laicisti
uniti ai verdi e tanti comunisti
e la romana chiesa sia pentita
d'aver lottato invano per la vita
sicuramente avendo già appoggiato
e molto spesso ancora richiamato
i suoi fedeli al voto da donare
per la sinistra unita a governare
contro l'odiato e ricco berlusconi
quasi dovere imposto dai santoni
sappia vedere almeno nel futuro
chi difende la vita di sicuro

tale rampogna è al clero progressista
a cadinali e preti a fede comunista
vescovi e monachelle vocati pacifisti
vari intellettuali vestiti da statisti
per cui il vangelo credono che sia
solo miglior trattato della sociologia

il Santo Padre invece ti guida con passione
dentro il mistero sacro e vera religione
che crede nella fede e nella verità
l'amore nel Divino ch'è detta carità

Ministro di estrazione comunista
ha una pensata che non è una svista
la stanza della droga s'è inventato
e chi si buca è stato accontentato
ma non sapea che oggi ci droghiamo
con le pasticche nuove che troviamo
molto potenti ed anche a buon mercato
più confacenti all'uso del drogato
così successe che il governo prodi
da tutti un pò osannato con gran lodi
fosse appellato a banda d'ogni buco
ad omaggiar l'idea io ne deduco
l'idea che venne fuori da una mente
pur libertaria alquanto deficiente
così che la coscienza del governo
si proclami pulita per l'eterno
si lavi le mani con ponzio pilato
affare nostro e mai sarà cambiato
come pilato ponzio si lavi le mani
perché quelli drogati tutti sono sani

La grazia ai terroristi è cosa fatta
e per la legge è stata una disfatta
bompressi liberato in tutta fretta
se non graziato prima fu disdetta
il nostro presidente ha già firmato
senza che i calabresi abbia avvisato
l'alto sigillo ha posto prontamente
senza spiegare prima ad un parente
che il calabresi allora commissario
fu assassinato in modo volontario
e rispettiamo almeno la memoria
d'un alto servitore e la sua storia
pure se oggi diamo più attenzione
ai rossi terroristi con ammirazione
forte collante ad uso del governo
intera coalizione variata nell'interno

a sofri sarà data entro quest'anno
pensiamo sia giustizia senza danno
dato che oggi è un padre pensatore
per noi sinistri un vero plusvalore
già lo vediamo in vita senatore
a dispensar consigli a tutte l'ore
potrà in futuro fare il presidente
degli italiani tutti brava gente
non precludiamo nulla ai terroristi
ci è consentito già dai democristi
vanno compresi in fondo nella storia
vegliano sui valori a nostra gloria

Un altro terrorista è fatto segretario
nessuno in parlamento fu contrario
la pena ha già scontato d'assassino
nessuno è il motto tocchi più caino
come pentito ha molto confessato
pur se di un morto s'è dimenticato
è questa una quisquiglia solamente
che il magistrato ignora certamente
se vuol riaprire il caso ha da patire
tutte le furie nostre da impazzire
al consiglio superiore interveniamo
ed ogni ordine e grado controlliamo
e i giudici son pronti ad ubbidire
per la sinistra estrema senza dire
son sacerdoti sommi di filosofia
gramsciana funzionale ideologia
magistratura rossa ha per destino
di non perseguitare il botteghino
un solo personaggio ha nel mirino
se tralasciamo il nome è più carino
ormai lo si sostiene apertamente
per il bene dell'italia certamente
se questo poi comporta la galera
è chiaro che vogliamo quella vera

antagonista noto è vice presidente
eletto alla giustizia come niente
presiederà talvolta in commissione
sarà d'esempio a tutti con ragione
disobbediente oppure antagonista
non fu la sua elezione da una svista
carriera di conflitto nel sociale
da trasferire in aula per morale
disobbediente fiero nel civile
teneva la violenza nel suo stile
varie rivolte e manifestazioni
ed applaudite sacre occupazioni
giammai van ricordate con oltraggio
bensì piuttosto atti di coraggio
essendo che la spesa proletaria
anziché furto è degna e paritaria
di cui vantarsi ché non c'è reato
esulti allora l'esercente usato
per la fortuna d'avere subiti
i veri proletari e i più accaniti
e non pagare mai il bene consumato
fa l'azione pura del buon proletariato

In questo guazzabuglio di governo
un meccanismo provoca l'inferno
che all'impresario nega scaricare
l'iva pagata senza più fiatare
lui che vendeva case solamente
perché richieste dalla brava gente
il verbo usato è liberalizzare
un nuovo modo di significare
tutto il contrario per chi vuol capire
della verità che non si può mai dire
conflitto d'interessi è già stato scordato
cooperative rosse han solo agevolato
erano tutte pronte con i medicinali
posti in bella vista pieni gli scaffali
già prima che il decreto fosse licenziato
da quel ministro amico un pò stempiato
presto diventeranno grandi produttori
di stato esclusivisti e degni servitori

una ministra ossuta quella tutta dentiera
sotto la bionda chioma fatta a tintura vera
con un maschile taglio e mento prominente
a digrignare i denti su che gli viene in mente
difende a spada tratta in tutte le occasioni
senza sentire almeno anche le altrui ragioni
ha licenziato in tronco oncologo scienziato
ché incaricato prima dal solito infamato
subìto ha la rampogna anche dal suo partito
e da compagni amici per l'atto scimunito

in questo guazzabuglio di governo
appena eletto fuori dall'inverno
avvenne quasi un fatto madornale
e si scoprì per nulla eccezionale
fu chiaro a tutti i poveri italiani
d'esser tenuti a sudditi un pò strani
ora che quasi tutti sono intercettati
sul cellulare amico di cui sono dotati
dal giudice penale più che negligente
che s'è inventato un metodo eccellente
senza badare ai costi ed altre spese
pone in ginocchio pure le difese
al grande orecchio sa rivelazioni
e mette a nudo allora le passioni
fu tutto ciò disposto sul principe italiano
in carcere tradotto dal giudice sovrano
su fatti personali ed azioni amorose
costretto per uscire ad implorare scuse
e chieder venia per storie sue piccanti
che il popolo deduca i re non sono santi

persino i giornalisti vengono intercettati
appena hanno una storia sono incarcerati
e l'atto è motivato sessuale concussione
onde se fai l'amore tu rischi la prigione
mentre va incoraggiata se la coppia di fatto
vive a suo piacimento senza nessun contratto
vengono intercettati anche gli esperti agenti
dei servizi segreti e loro confidenti
diviene ormai superflua pubblica sicurezza
agli italiani idioti negata è la certezza
e non si apponga infine segreto dello stato
ai giudici imparziali potere smisurato
e il popolo si chiede da chi ci difendiamo
brutale terrorismo o dall'americano
e non si scandalizza come non è stupito
che un torvo terrorista sia stato poi rapito

Prima di questi eventi calciopoli è scoppiato
dato che un direttore fu molto intercettato
nel suo parlare amico con il designatore
degli arbitri di calcio come suggeritore
il direttore moggi lo affligge una mania
voleva saper tutto di quello che ci sia
subito censurato tale comportamento
a noi la palla al balzo cogliamone l'evento
fatta terra bruciata sulle sportive sorti
pronte le mani in pasta a riparare i torti
ed il governo prodi del calcio s'è appropriato
grazie al dottore moggi e scandalo scoppiato
presto è commissariata pur la federazione
con commissario amico vestito di stolone
sempre la bianca stola anche col solleone
sorriso da pagliaccio copiato ad un buffone
sorriso inebetìto per maglia da regista
lui solo ci credeva neppure la sinistra
e certo fu pensata dal solito burlone
dovendo divertire non perde l'occasione
parola inebetìto è scritta con l'accento
soltanto ad evitare il solito tormento
se legge un deputato ancora ai primi passi
alla serale scuola che insegna la sintassi

pure un arzillo giudice è capo indagatore
quello dei tre resisto prima della pensione
è posto nella funzione per meriti pregressi
capo procuratore attiguo negli interessi
della sinistra unita contro l'opposizione
e il solito nemico capo d'ogni stagione
verrà commissariata persino milanello
somma soddisfazione a pregustare il bello
verrà commissariata persino mediasette
solo per le partite si dica che trasmette
così che alzi le mani alfine berlusconi
troppo resistente ognora alle elezioni

ma lo scandalo vero son le intercettazioni
su tutti gli italiani con poche distinzioni
dato che le partite son vinte dal più forte
sempre con i campioni senza tirare a sorte
a meno che nel futuro non vengano corrette
tramite l'alternanza o simili pastette
oppure un nuovo modo è pronto da varare
son tutti a pari merito basta partecipare
forse han dimenticato che la legge veltroni
fu quella che introdusse con tutte le ragioni
di lucro anche lo scopo a società sportive
di mezzi finanziari giammai ne siano prive
entro cotanta legge ognuno può gestire
proprio le sue risorse date per investire
i dirigenti accorti sapranno amministrare
e presidenti ignari soltanto dissipare
e chi non vinse mai che non avanzi scuse
se non gratificato per l'energie profuse
di colpe risapute rimane responsabile
chi nella sua gestione è risultato inabile

ma ciò che ancor più ci indigna
è che i ministri soliti entrano nella vigna
tutti a staccare i frutti pronti per il boccone
di facile consenso legato alla passione
intendon rifare l'arci casa degli amatori
sopra i professionisti e loro direttori
un movimento amico e facili argomenti
a spese delle squadre e loro presidenti
vogliono vendicare tutta la mala sorte
e le intercettazioni subite da consorte
vogliono vendicare lo sgarbo al botteghino
e le intercettazioni subite da fassino
vogliono vendicarsi d'aver perso il controllo
della banca nostra come per un tracollo
serva ad ammonire la fiat e dellavalle
già vecchi compagni e queste non son balle
a non pestare i piedi perché non sono degni
su tutti i nostri affari ed i nostri disegni
vogliono castigare infine anche lotito
dato che disconosce la fede nel partito
è interessante il voto che viene dai tifosi
pure se d'opinione sarebbero ritrosi

Stando così le cose succede in nazionale
che i calciatori nostri conquistano il mondiale
merito del governo e intera compagnia
ci vogliono far credere con somma ipocrisia
mentre i giocatori già punti nell'orgoglio
si battono sul campo come per dire voglio
se l'azzurra squadra ora la più compatta
spinta dall'entusiasmo evita la disfatta
dopo i supplementari ai calci di rigore
vincendo la finale esalta il suo valore
campione solitaria sopra l'intero mondo
scatena caroselli di gente in girotondo
accolta nel palazzo a lustro del governo
bravo a magnificare il calcio sempiterno
a prodi è riservata la solita orazione
sempre così banale non solo la dizione
tutti schierati e ritti i membri di sinistra
la garrula melandri di sport la ministra
sorride e pavoneggia ma quanto sono brava
a capo del pallone la cosa è la più rara
ma quanto sono buona solo per ringraziare
chi mi procura gloria giusta per osannare
ma quanto son gentile solo a non disdegnare
chi mi dichiara bella fatta per ammirare
ma quanto sono bella sopra questi ragazzi
ed io sono la stella e tutti sono pazzi
fino alla tarda notte si vada a festeggiare
solo nel circo massimo come a manifestare
quando vi raduniamo milioni di persone
ai quali dispensiamo quasi in ogni stagione
vari programmi nostri di rara umanità
siamo i migliori sempre questa la verità

ora che meritiamo l'amore della gente
un gioco da ragazzi varare immantinente
il piano già studiato per controllare il calcio
a legge delegata un immediato stralcio

Si spengono le luci ma resta alla ribalta
solo il teorema moggi sui pezzi da novanta
si attende la sentenza verbo di probi viri
a lacrimare in molti di rabbia con sospiri
la iuventute sola è stata condannata
a tarallucci e vino la furia scatenata
finisce come sempre in bolla di sapone
e il magistrato addetto non certo si scompone
a rosicchiare il cardo come fa l'asin bigio
lui seguita a brucare le carte del prestigio
-Da Rime verità-

Brutti
Per non patire lagni da invecchiare
ogni anno siamo al mare per oziare
contro la noia assurda che lamenti
sotto gli occhiali a specchio rilucenti
si vede il mondo vario d'ogni tempo
umani ognora intenti al passatempo
come chi pensa solo al suo lavoro
nei giorni del dovere a casa loro
adulti in giochi quasi deficienti
tornando bimbi sembrano contenti
ma chi te la fa fare questa vita
inconcludente alquanto inaridita

ma come sono fessi gli italiani

Voci di donne con materno amore
a richiamare i bimbi con clamore
neonati in pianto tutti a reclamare
quello che donne sanno indovinare
pianti diversi ognuno da sentire
che senza cuore non si può capire

ma come sono buoni gli italiani

Donne bassotte e uomini panciuti
che credon sempre d'essere piaciuti
donne anzianotte al capo colorate
che ancora credon d'essere agognate
donne rugose al petto un pò poppute
che ancora credon d'essere volute
donne formose al pelo già canute
che non s'aspettan d'essere cornute
donne moresche ed anche un pò baffute
che pure han fama d'essere piaciute
in un baleno sono già abbronzate
scura la pelle e poco profumate
giovani donne in carne già formose
golose al cibo son le più paciose
dormono al sole senza batter ciglio
sopra la sabbia nuda per giaciglio

ma come sono brutti gli italiani

Vecchie matrone tonde sulla faccia
polpute ai fianchi come nelle braccia
degne comparse in film di memoria
girato a roma sull'antica storia
vecchie donnone stanno sulle loro
più che alla tinta pensano al decoro
dei forti glutei forse un pò adiposi
acide occhiate e risi velenosi
vecchie befane secche quasi ossute
pelle cadente e lingue biforcute
un chiacchierare alquanto fastidioso
quasi frastuono ostile al dì tedioso
languide mogli stese sotto il sole
libero il corpo da sottane e stole
dimenticando i giorni ormai sbiaditi
pretendono i massaggi dai mariti

ma come sono brutti gli italiani

Donne in carriera snelle ma bruttotte
dormono al sole fino a che son cotte
professioniste serie ed anzianotte
leggono il sole dato che son dotte
colte zitelle sole e un pò sdegnose
alzano il dito ad implorar le scuse
o a chieder venia quasi solamente
se vogliono il conforto della gente
uomini irsuti dalla testa ai piedi
che ti spaventan sol che tu li vedi
bimbetti ignari delle specie umane
a rifugiarsi in braccia non lontane
uomini calvi in capo eppur rasati
quasi credendo d'essere ammirati
restano in pose degne d'un attore
che scruta l'orizzonte a tutte l'ore
uomini obesi dalla testa grigia
corsa pesante lungo la battigia
ognuno crede d'essere un atleta
sono penosi pensino alla dieta

ma come sono brutti gli italiani

da questo elenco esclusi i giovincelli
femmine e maschi sono sempre belli
la stessa cosa vale pei monelli
pur dispettosi assai fin sui capelli
hanno in comune la miglior virtù
che appena adulti non ti segue più
insieme a loro gioca gran beltà
la giovinezza è quasi un'ovvietà

su loro che puntiamo noi italiani

Se all'improvviso appare per magia
una bellezza credi che non sia
possibile tra il volgo vacanziero
pensi a un miraggio estivo poco vero
sazia la vista del comun mortale
bellezza ultraterrena e celestiale
solca la folla quasi a intimidire
figura eterea che ti fa arrossire
forme svelate tutte tondeggianti
sotto il bichini sono affascinanti
turgidi seni li accarezza il vento
rosate labbra a definire il mento
in candido sorriso pur fuggente
più misterioso ancora nella mente
occhi profondi a tinta verde mare
degni d'un viso fatto per sognare
la chioma bionda splende come il sole
sembra dipinta ad olio una visione
solo l'idioma sembra un poco strano
e senti che non parla l'italiano
è una vichinga e viene da lontano
e un fidanzato a stringere la mano
addio venere bionda dea del botticelli
fugaci lampi e fotogrammi belli

ma come sono brutti gli italiani

quirinale 2006
Con le tre alte cariche sicure
ancora una ne vogliamo pure
ci manca il quirinale per dimora
abbiamo i voti io non vedo l'ora
stupendo è il quirinale se ci vivi
io voto una persona purché arrivi
se la persona è massimo d'alema
la voto in ogni caso senza tema

Quando oramai pareva cosa fatta
un moto unì la destra insoddisfatta
udimmo un coro di contestazione
che interessava tutta la nazione
a chi voleva ancora l'insistenza
si rispondeva con la desistenza
perché si sa il d'alema dell'unione
non rappresenta intera la nazione
così la sua rinuncia è meno dura
se serve ad evitar brutta figura

Coda astuta fra le gambe
si ritira ed è già grande
gran bel gesto da statista
è pensato per la lista
dei ministri intelligenti
nell'italia dei lamenti
più nessuno a mormorare
guai chi osa dubitare

Entri allor napolitano
comunista non lontano
del partito sempre quello
che diciamo sia il più bello
or che il muro non c'è più
già caduto a testa in giù
noi restiamo sempre in piedi
sui nemici che non vedi
da alleati dell'unione
non prendiamo una lezione
che si voti il migliorista
ora primo della lista

Egli è un grande senatore
ed ha gesto da oratore
senatore per la vita
e carriera poco ardita
pensatore di lignaggio
e carente di coraggio
poi si veste da signore
impettito a tutte l'ore
si considera un inglese
non conosce la maggese
è vegliardo ed elegante
e fedele non distante
ha una dotta professione
e non pensa alla pensione

La sua fama è migliorista
sopra il mondo comunista
non disdegna riverenza
per la sacra conoscenza
ch'egli vanta sulla storia
più di tutti senza boria
una storia criminale
già vissuta per normale
che non venne contrastata
ma piuttosto incoraggiata
se dei crimini compiuti
non si sono mai saputi
libro nero ancor recente
e la scuola reticente

Per i morti d'ungheria
la condanna mai non sia
e si sa che ai carriarmati
non resistono i sbandati
popolari ed anche inermi
annientati come vermi
la rivolta già sopita
in italia fu smentita
giusta pace riportata
così fu giustificata
ed a praga in primavera
c'è chi disse non fu vera
per i missili europei
li proposero i plebei
noi siam soci dell'unione
con sovietica intenzione
in corea fino alla cina
e con l'africa vicina
non badiamo ai dittatori
perché son lavoratori

Così avvenne che polpotte
li ridusse a suon di botte
in cadaveri sepolti
sotterrati non li ascolti
in cadaveri nascosti
fino al dì che i non deposti
ne scoprirono le ossa
in cambogia ancora rossa
messi in fila son milioni
che ancor gridano ragioni
altri crimini mondiali
non esistono di uguali
altri crimini nel mondo
quasi fosse un girotondo
tralasciamo per pietà
pur essendo verità

Noi restiamo inorriditi
al sapere che i partiti
soprattutto occidentali
sopravvivono ai rivali
senza avere rinnegata
la dottrina più infamata
il partito comunista
in italia è l'apripista
dentro la democrazia
è il migliore che ci sia
noi l'abbiam rinominato
in diesse ch'è scontato
democratico a sinistra
non sia detto comunista
e al gran capo dello stato
non gli sia rimproverato
la passata appartenenza
e l'orgoglio di partenza

E così napolitano
sia nel palmo della mano
lo eleggiamo con l'unione
e non serve opposizione
presidente appena eletto
con suffragio pur ristretto
salga presto al quirinale
per l'incarico formale
faccia prodi il suo governo
e provveda per l'eterno
in italia a governare
non occorre più alternare
siamo ormai padroni ovuque
grazie ai voti di chiunque
come alle regioni rosse
governiamo con più tasse
ma i servizi promettiamo
chi ci vota ringraziamo
siamo bravi a mantenere
da politici il potere
per il voto che scambiamo
il consenso intercettiamo

Un applauso al presidente
ch'ha giurato sulla gente
presidente non di parte
lo vedremo in un istante
se per essere neutrale
fa la cosa più normale
sa restare indipendente
e di tutti il presidente
è l'augurio più sincero
ch'esprimiamo per davvero.

1° maggio 2006
Proseguendo la ballata
riconosco con vergata
che i compagni comunisti
ora uniti ai democristi
mai nessuno avrebbe detto
che sarebbero a braccetto
per elegger bertinotti
il più figo nei salotti

Ora è eletto presidente
mentre il volgo non sa niente
che la paga che guadagna
di sicuro è una cuccagna
mentre poi il lavoratore
ha la paga da coglione
a lui importa solamente
di far credere alla gente
che difende ogni lavoro
e si cura del decoro

Lui puntava all'elezione
era questa l'intenzione
i compagni siano in piazza
si festeggi che la razza
di sinistra nel governo
abbia posti per l'eterno
ogni posto è dirimente
per il bene della gente

Ora che tre presidenti
sono tutti indipendenti
noi puntiamo al quirinale
come posto non è male

Per fregar la minoranza
la teniamo alla distanza
cosicché già nel futuro
vinceremo di sicuro
le elezioni tra cinqu'anni
senza pari e senza danni
e nessuno sia stupito
se pei brogli ha già subito
noi restiamo i professori
sugl'imbrogli siam migliori

Al più presto caro ciampi
senza attese per inciampi
rispettando le elezioni
senza le consultazioni
investiamo il dottor prodi
presidente con gran lodi
ed il primo nel consiglio
tra i ministri con cipiglio

Grande festa il primo maggio
indiciamo con coraggio
sempre uniti ai sindacati
e ai cantanti inebriati
canti e lodi dei giullari
che ci servon senza pari
con solerte vocazione
e sinistra convinzione
sono utili anche loro
per la festa del lavoro

Cosicché il lavoratore
sia felice nelle ore
che risuona la gran cassa
e festeggi a testa bassa
e non metta a paragone
lo stipendio e la pensione
che guadagna un presidente
nei confronti della gente
se non bastano centanni
per spartire i suoi guadagni

Che festeggino le masse
e non pensino alle tasse
che imporremo solamente
quanto prima certamente  

I cigni morti
Come scende la notte polare
quale lunga e infinita agonia
vasta foiba che ingoia la vita
e sopisce i già miti rimpianti
o la fine d'un'anima in coma
che trascina legata la morte
nell'umano fatale mistero
e sgomenta il momento sublime

Per i cigni è memoria infinita
sospinti a vela dal vento polare
la natura li chiama alla vita
contro il cielo in un lungo filare

Tra nubi e un barlume di sole
con l'istinto da sempre sognato
per raggiungere il caldo dorato
che svapora in un limbo d'amore

Una sosta è un ristoro bramato
terramare li guida la riva
destinata per prendere il fiato
sempre quella con acqua sorgiva

Riprendendo la via dell'amore
li gelava da dentro un tremore
sopra il mare le onde più nere
si sbiancavano in alte scogliere

Deltaplano sembrava planare
era un cigno con ali sfinite
cenerino il color delle piume
era un cigno dal collo regale

Era in coma ed aveva cantato
solo a riva voleva morire
non raggiunse l'amore agognato
nel sacco nero è chiuso il patire  

Appello per un forumista
a Niccolò Vergata

Mi dispiace che Vergata
non sia più della covata
forse ha fatto sta pensata
altra urgenza ha preparata
Forse a via d'una donzella
gl'interessa solo quella
non resiste a tentazioni
non ascolta altre ragioni
ed il cuore palpitante
non si cura dell'astante
Non convincon le ragioni
nè le giustificazioni
S'egli dice che la vista
si frappone al giornalista
gli ricordo che qualcuno
già non vede più nessuno
Se la vista ti va stretta
un sol occhio che disdetta
e per l'anima una sola
chi la perde lui non vola
Ma se fosse verità
un augurio mando già
che veloce sia la cura
e visione più sicura
Dice sia rincoglionito
ma non credo sia finito
pensa a tutti quei coglioni
sempre contro Berlusconi
che volevano la festa
poi finita in cartapesta
Ora sì che viene il bello
reclamando lo sgabello
sono pronti a litigare
e noi tutti a coglionare
Nel frattempo alle sezioni
controlliamo le elezioni
e speriamo la frittata
sia ben presto rigirata
Con il voto confermato
un prodino già stremato
sarà capo del governo
fino al giorno dell'inverno
Non lasciare i forumisti
soprattutto i comunisti
che vorrebbero gettare
la zizzania ed intralciare
ogni pio ragionamento
con sarcasmi di commento
La scrittura di Vergata
non vogliamo sia mancata
Lascia perder la donzella
ti rovina pur se bella
non ci devi abbandonare
questo foro non lasciare
Pur banale questa rima
è sincera nella stima
che serbiamo verso te
degno alfiere quasi re.  

Retorica per un eroe politicamente scorretto
Muta agenzia inchiodò la tastiera
Fabrì Quattrocchi eseguita sentenza
era terribile ed era vera
morì da eroe ma fu reticenza

Lontano da casa per un lavoro
non c'era il mare ma solo terrore
era emigrante e non era solo
fu prigioniero e non per amore

Tra sabbia e polvere era legato
fiero in ginocchio dentro una buca
fu scelto solo ed era bendato
era destino un colpo alla nuca

Atroce sentenza di terrorista
aveva intuito senza la vista
chiese in favore libero il viso
pur già sapendo d'esser deriso

Con l'aguzzino che non rispose
comprese la fine e alzando la voce
vi faccio vedere pur se lontano
se sa morire un italiano

Onore al gesto ne siamo fieri
a quest'eroe noi ci inchiniamo
siam sull'attenti ben volentieri
seppe morire lo celebriamo

Per i distinguo della gentaglia
ritardò in patria la sepoltura
al suo valore una medaglia
da vero eroe senza paura

Se troppo tempo era passato
fulgido esempio d'ogni valore
giammai il ricordo venne fugato
medaglia d'oro contro il dolore.   

Mister tozze
Mister tozze il marchigiano
nel salotto da villano
divenuto il fiorentino
associato al salottino
La sua scarpa che passione
non va messa in discussione
risuolata con la gomma
ne ricava grande somma
dalla cina proveniente
è inadatta sul pezzente
Mister tozze senza collo
si risiede obtorto collo
contestando di mestiere
la sortita al cavaliere
Gli industriali inorriditi
a fischiare son finiti
dimostravano avversione
per il mister con ragione
Non permisero da allora
che prendesse la parola
la parola avvelenata
nella gola ricacciata
Dalla sedia con veemenza
riversava maldicenza
insultava il presidente
ch'esortava la sua gente
Mister tozze pel salotto
è disposto a far complotto
stà benone dentro il patto
e difende il suo contratto
non intende rinunciare
ai diritti da incassare
Con la stampa c'è un discorso
sostenere un bel percorso
che la stampa ed il corriere
servirà con gran piacere
Se la base dell'industria
è associata a confindusria
orgogliosa appartenenza
si riserva presidenza
non importa se la base
si ribella in questa fase
Con la stampa ed i giornali
dirigenti son leali
e non pensano alla massa
d'industriali senza cassa
Essi pensano agli aiuti
che vorrebbero piovuti
poco dopo le elezioni
non sentendo altre ragioni
Il governo del futuro
non si pone dietro un muro
prodi ha fatto una promessa
rivolgiamogli una messa
Fu così che il senza collo
pien di bile da tracollo
dentro la televisione
richiedeva una tenzone
per zittire nel confronto
il colpevole d'affronto
Ma la colpa è della base
che fischiando la sua frase
impedì la replicata
e richiesta fu archiviata   

Deontologia
Dì di festa l'annunziata
preparò la carognata
Vendicando l'indecenza
d'aver perso presidenza
Della rai e del consiglio
che reggeva con cipiglio
Contra lege adoperata
trasmissione inadeguata
Par condicio non fà niente
se riguarda il presidente
Noi la legge rispettiamo
quella nostra conosciamo
Le domande sian rivolte
a mitraglia e disinvolte
Alla voce non badiamo
cosicché sovrapponiamo
Non importa la risposta
incalziamo a faccia tosta
L'annunziata è sempre quella
parla come una zitella
Lei non ha un'educazione
e la butta in discussione
Lei ritiene l'intervista
uno scontro in autopista
Berlusconi vuol parlare
lei gli nega argomentare
Se interrompe lei lo sà
berlusconi se ne andrà
Ma continua impertinente
e interrompe solamente
Se parlare non si può
la saluto e me ne vò
Lei mi nega la parola
la saluto e lascio sola
Lei non è professionale
è faziosa da star male
E' faziosa e di sinistra
interrompo l'intervista
In carriera con la macchia
indelebile si invecchia
Questo stile di rai tre
si rispecchia su di sé   

Melosus
Or che mieli del corriere
ha sancito il suo potere
non sarà più tanto magno
da zittire ogni compagno
con parola velenosa
e dizione un pò mielosa
Resta forte in ogni calle
con la fiat e della valle
e non pensa a intimidire
chi gli serve a non finire
Dirigente d'opinione
a sinistra con ragione
Non gl'importa dei pezzenti
ché lo sa sono perdenti
essi pensino a votare
senza tanto reclamare
di giustizia e di diritti
diano il voto e stiano zitti
A lui serve il botteghino
sotto scacco ma vicino
Così pensa a mantenere
il controllo del corriere
di rizzoli e bienneelle
non viviamo senza quelle
Dalla banca e da rizzoli
i furbetti sono fuori
i furbetti son lontani
del salotto son profani
Preserviamoci il salotto
non diciamo ch'è un complotto
Il salotto resti buono
senza fare gran frastuono
Se la banca del lavoro
nacondeva un gran tesoro
per le coop un tornaconto
ne verrà senza confronto
Dichiarata appartenenza
serve proprio all'occorrenza
sosteniamo le ragioni
di sinistra alle elezioni
Liberale l'opinione
non mettiamo in discussione
ma teniamo in pompa magna
democratica campagna
Con il sito cancellato
annulliamo il risultato
Ci sarà una ricompensa
e sicura convenienza   

Prodissepop
Mezza voce ed inflessione
è una gran disperazione
Da bologna fino a reggio
l'ascoltiamo con dileggio
Assomiglia a balanzone
ed è ghiotto di erbazzone

Andreotti non l'ha visto
ma lo chiama da ministro
La sua legge è molto dotta
se l'azienda è già decotta.

Poi demita lo propone
per un posto da solone
Capo forte sopra l'iri
sono guai per i crumiri
Che l'azienda sia sanata
e ridotta a marmellata
Ogni ramo và ceduto
chi l'acquista ha già venduto
Non importa il pagamento
serve solo da strumento
Fisso il prezzo con cipiglio
faccio a meno del consiglio
Tanto penso sia lo stesso
stipulare un compromesso
Se due pagine è fatale
bastan pel monolocale
che fortuna per la sme
ne scriviamo almeno tre

Quando i patti son perfetti
pel dottor debenedetti
esce fuori un gran casino
che rovina il bel giochino
Tutto torna in discussione
e si annulla l'occasione
Per l'affare che peccato
che sia stato rimandato

A distanza di ventanni
c'è chi chiede ancora i danni
e reclama ancora il grano
in procura di milano
A pagar sia berlusconi
non cerchiamo le ragioni

Dopo l'orgia incontinente
a unilever consulente
serve solo di riserva
per affari di conserva
Non perdiamo le occasioni
per le partecipazioni
Con la cirio e con derica
è dismessa ogni partita
Ogni ditta la cediamo
ch'è del popolo sovrano

Fatte queste esibizioni
non gli mancan le ambizioni
La sinistra immantinente
lo rivolle presidente
Durò poco pei cazzotti
che subì da bertinotti
Nel frattempo tuttavia
teleserbia gli servia
A belgrado la finanza
risanò senza speranza
di milose dittatore
che ringrazia con ardore
Pagamento con biglietti
entro sacchi siano stretti
Non guardiamo alla tangente
ché nessuno ne sà niente
Ma del prezzo è risaputo
non sarebbe il convenuto

Dopo il tonfo a votazione
il ritorno si propone
Presidente in commissione
a brusselle va in pensione
Tutti i capi di governo
lo vorrebbero in eterno
peché serve una persona
che li approva e non ragiona
Le gazzette non per niente
lo zittiscono sovente
per le gaffes rimediate
con ragioni disparate
Se voleva metter becco
sul lavoro ancora secco
Valery con gran pazienza
gli negava competenza
Il lavoro in commissione
copre la legislazione
ma se chiedi i risultati
essi son considerati
negativi ad ogni effetto
che producono rigetto
e la gran contestazione
alla sua costituzione

Per non perder l'occasione
colse al volo dall'unione
la proposta di portare
la sinistra a governare
Condizioni necessarie
che si voti alle primarie
non avendo reperito
gran sostegno di partito

Con il caso di consorte
sa che rischia la sua sorte
e riserva al botteghino
un pur pallido aiutino
Fu parisi l'animale
ch'avanzò question morale
grande gatta da pelare
tutti zitti e non parlare
ricordar finanza rossa
ci procura grande scossa
e rutelli faccia presto
a smentire l'indigesto

Or che mieli del corriere
ha sancito il suo potere
non sarà più tanto magno
da zittire ogni compagno
Alleati in ogni calle
con la fiat e della valle
non possiamo indispettire
chi ci serve a non finire
Se la banca del lavoro
ci pareva un gran tesoro
val la pena rinuciare
pel governo nazionale

Se t'angoscia la giustizia
che riserva ogni nequizia
sui nemici maledetti
sul governo e sugl'inetti
rimandiamo la tenzone
cavaliere gran cafone
A noi serve viceversa
per bloccare ogni sentenza
archiviando senza dire
i misfatti da coprire

Pel confronto stabilito
un consiglio l'ho capito
ci rinuncio per vedere
se gabello il cavaliere
Senza dati da sfatare
a noi basta dispensare
le promesse dell'unione
senza far televisione
La vittoria è già scontata
figuraccia sia scampata
ci vedremo a mezz'aprile
col bottino da spartire
Spartiremo lo so già
tante belle autorità
La TV non va difesa
berlusconi a mano tesa
Mantenuta è la promessa
la gran cassa sia la stessa
sull'attenti senza mossa
sventoliam bandiera rossa
(continua) 

Di Cossiga l'intuizione
decretata è l'assunzione
General governatore
aumentata è linflazione
Letterato di poesia
servirebbe economia
Con la dotta professione
pensò sia svalutazione

Svalutata la liretta
fù chiamato in tutta fretta
tra favori e due litigi
trasferì a palazzo ghigi
Giù applausi di sinistra
non appena entrato in pista
A Cossiga lo indispone
ripensando alla pensione
L'adorata mogliettinna
per Cossiga era Franchinna

Fù più tardi gran ministro
grato a prodi già sinistro
Berlusconi il criminale
lo insediò sul quirinale
preparandogli un futuro
di sorrisi e muso duro
Ogni giorno tra la gente
si ritrova incontinente
E' sicuro che non mente
con la predica indecente
Sempre pronto a rimandare
ogni legge da rifare

Per finire con giudicio
tira sù la par condicio
Ringraziando berlusconi
lo vorrebbe a pecoroni
contra lege ed obiezioni
fino al dì delle elezioni

Cadreghino d'eccellenza
servirà per l'occorrenza
Già pregusto e riconfermo
la sinistra non la fermo
Si stà bene al quirinale
quando ceno col caviale
Sarò degno successore
sono azelio gran signore

Se farò brutta figura
con il freddo e coll'arsura
saran presto ritirate
la parole incontrollate
Par condicio ad ogni costo
fustighiamo chi s'è opposto
Consentir l'apparizione
notte e dì televisione
ci danneggia enormemente
il sondaggio della gente

I progetti son già fatti
guai finire insoddisfatti
Con la macchina gioiosa
speravamo in ogni cosa
Senonché da berlusconi
ricevemmo sganassoni
Orsù dunque da sinistra
raccomando buona vista
pregustiamo la gran festa
senza perdere la testa
Tutti contro berlusconi
che sia tolto dai maroni!  

Commemorazioni
Come sordi a solerti orazioni
ignoriamo lontane sanzioni
Chi ricorda la storia feroce
si raccolga e non alzi la voce
Non usiamo le vittime ancora
sanno lasciamole ognora
alla pace che chiedono mute
Il silenzio accompagni le note
d'un pensiero che sale sopito
all'udire dell'uomo smarrito.  

Tecnos
La neve che scende
scolora orizzonti
La neve che scende
ci fà prigionieri
Un vetro appannato
è un velo d'angoscia
fino a l'okei del cellulare
Parole d'amore non bastano mai
sfiorano il cuore come tepore
che lieve sale dal pavimento
Esclusi dal mondo
ma c'è una tastiera
Si accende lo schermo
non siamo isolati
Nodi di rete
ma internettiamo


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