Poesie di Max Vermeer


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Vorrei parlar di
sesso esplicito
ma come
il cavalier
la sua dama
così ti rimiro
e t'adoro
e bevo dai tuoi baci
il mio ristoro
ti prego
non dirmi
con tono ironico
occhio severo
falla finita
che mi scopi
è ora.
- da Fiori di Pietra-

Nel sonno
la strada del tempo
a ritroso
passato che diventa presente
e futuro
oltre la scintilla vitale
nel buio senza polare
cerco te
che ho già incontrato
mille volte
nella storia del mondo
ti cerco
per rispondere
alla domanda
la prima volta di noi
chi eravamo
- da Fiori di Pietra-

Quando delle tue carni
sarò sazio
ti dirò amore
se la mia
era solo
un'illusione,
- da Fiori di Pietra-

Non urlarmi
lo so
sei una donna indaffarata
non sgridarmi
lo so
sei una donna maritata
ma che ci posso
fare
se per te ho preso una sbandata
ti vuoi liberare
dimmi solo
non mi scocciare
- da Fiori di Pietra-

Pazienza amore
all'onda
resistere
non puoi
rilassa il tuo pensiero
e le tue membra
con il tuo respiro svanisci
l'ansia e la paura
e
lasciati trasportare
la malattia
così potrai evitare
e
ad una spiaggia
sicura
approdare.
- da Fiori di Pietra-

Canta
l'Alessandro
del Longobardo
il dramma
principio
scolpito
indelebile
nella memoria
la libertà
nessuno te la può donare
la devi conquistare
vorrai potrai
se per amico
il destino
avrai
- da Fiori di Pietra-

Capiscimi
potente è il desiderio di
partecipare al tuo banchetto
ma ancor di più
il capo sul tuo seno
nel tuo caldo abbraccio
dimentico di affanni
ho solo una preghiera
lasciami essere
               il bimbo
che non hai avuto.
- da Fiori di Pietra-

Ho vissuto in solitudine
senza mai sentirmi solo
Or che ti conosco
e mi sei lontana
un pensiero
le viscere mi
attorciglia
diavolo
sono solo
- da Fiori di Pietra-

Ho sfidato gli dei
insolentiti
derisi
                 si sono vendicati
hanno colpito
spietati
l'ultimo orgoglio
                 mai più donna
                 nella mia vita
il baluardo
hanno divelto
intorno solo rovine
ma non sono vinto
penso
       t'ho conosciuto.
- da Fiori di Pietra-

Mi lamento
guaisco
come un cucciolo
senza la titta
boccheggio
come un pesce fuor d'acqua
annaspo
sul ciglio
del vuoto
sono in mezzo al deserto
non so dove andare
sono pianta rimasta
senz'acqua
che palle
ma c'era bisogno che tu
andassi
tanto lontano.
- da Fiori di Pietra-

Pensarti
         sconvolgente
la tua lontananza
         tormento
la mancanza della tua voce
         dolore
dei tuoi baci delle tue carezze
         sofferenza
fra le tue braccia
il fremito della tua carne
         piacere
i tuoi occhi
il tuo sorriso
         felicità
- da Fiori di Pietra-

Quando farem
l'amore
se avessi
del poetare
metà
l'ardore
non rimarrebbe
di te
neppur l'umore
- da Fiori di Pietra-

Stanco di vivere
il passo incerto
liberarmi dalla memoria
come il mulo dalla  soma
tornare
          ragazzo
                    riscoprire
affanni
          entusiasmi
                         estasi
del primo incontro
vorrei
che fossi tu
il mio primo dolce amore
la mia prima  intensa emozione
ti prego assecondami
mia vestale
non squarciare il velo
che mi separa dallo
specchio brutale
ti prego
custodisci
il castello
in aria
ti prego
aiutami ch'io
non veda quel che sono.
-da  Fiori di Pietra-

Il tuo ventre
come piccola sorgente
genera il suo fiume
divento
il tuo greto
la tua foce
il tuo mare
Tu sola mi riempi
Tu sola
-da  Fiori di Pietra-

Se potessi
per una sola volta
riavvolgere il film
della mia vita
scegliere un
fotogramma
e da li ricominciare
quale sceglierei
i giochi da ragazzo
la prima donna
il matrimonio
il figlio che nasce
il primo lavoro
no
il tuo primo bacio
le tue carezze
il tuo primo abbraccio
da li ricomincerei
-da  Fiori di Pietra-

Non so da dove
son partito
non so dove andare
orfano è la condizione
veli di menzogne
e oceani di illusioni
mi separano
dalla Verità
insostenibile scoperta
d'essere sospeso
nel nulla
ma allora tu
che faro
mi apparivi
chi sei?
-da  Fiori di Pietra-

La mia mano sul
tuo ventre
la mia mano
sul tuo seno
le mie labbra
nelle tue
il calore del tuo respiro
il fremito del tuo corpo
che emozione!
-da  Fiori di Pietra-

Ti adoro
invece di finire
incomincio
vivo sospeso
come la particella
di sodio
non mi ascolta nessuno
sapere non basta
sentirselo dire
neppure
- tu non parli
pudore o paura -
ma allora
cosa voglio?
voglio te
-da  Fiori di Pietra-

Occhi di pantera
severi
lucidi d'emozione
indagatori
desiderosi
misteriosi
neri luminosi
occhi di dea
i tuoi
occhi
amore.
-da  Fiori di Pietra-

Padrona dei miei pensieri
assillo
ossessione
no
dolce torpore
ogni cellula
ti cerca
strepita
urla assordanti
assillo
ossessione
no
solo
bisogno
di te
-da  Fiori di Pietra-

Quando mi guardi
quando mi baci
quando mi mangi
i tuoi piccoli morsi
mi riempio di te
splendida creatura
perdo la memoria del mondo
un brivido mi attraversa
mi ritrovo a correre
insieme a migliaia a milioni
con forza selvaggia
con determinazione ferina
sono dentro di te
il tuo utero è la mia casa
torno a nascere
tra le tue braccia
suggo il latte
della mia nuova vita
-da  Fiori di Pietra-

Quando ti sento ridere

si aprono
le mie buie prigioni
quando ti vedo ridere
si riempiono
dei raggi del sole
fuggono i tristi fantasmi
della mia memoria.
Innesco vitale
ti riconosco
e contemplo
la tua forza nascosta
come faro
al tuo porto
errabondo
bramo l'attracco.
-da  Fiori di Pietra-

Impatto cosmico
materia incandescente
forgiata dalla mano
di un gigante
fiori di pietra
sparsi nel giardino
della
terribile matrigna
gli Dei
                          con il sangue
                          degli adamu*
                          lor sudore
al suo possesso                             
l´hanno sottratti
                           agli adapa**
                           mostrati
                           insegnato
                           come renderli
                           visibili
                           lapislazzuli
                           diamanti
                           smeraldi
                           rubini
                           zaffiri
pietre bianche e colorate
preziose
              semipreziose
                           agate
                           tormaline
                           topazi
                           acqua marine
passano tra le
tue mani
dolce signora
                           le  valuti
                           le compri
                           le incarti
                           le vendi
mia padrona
tu che di loro
ormai sai tutto
ti sei mai chiesta
se hanno
un cuore?

 *Adamu – Il primo Lavoratore primitivo, frutto riuscito di manipolazione
            genetica. (Homo Sapiens)
** Adapa – Uomo modello: figlio del Dio Enki(EA), nato da una femmina
            terrestre, primo uomo civilizzato; l´Adamo della Bibbia
            (Homo Sapiens Sapiens)
-da  Fiori di Pietra-

Nei tuoi occhi
si perdono intere galassie
sprofondano gli universi
nei tuoi occhi dimentico di me
divento infinito.
Come il fuoco l'ossigeno
così ti anelo.

Mi porgevi
la tua guancia
ai primi baci
e li bevevi
in silenzio
senza ritrarti
poi fattomi più ardito
il primo bacio sulle
tue labbra
frizzanti
          momento irripetibile
la tua voglia
di me
potente
repressa
le tue carezze
il tuo odore
di femmina
sasso gettato
nell'acqua stagnante
bisogno di baciare
bruciante
di baciare te
come mai non
conobbi
spossato
al ritorno
vibro
diapason
impazzito

C'eravamo già incontrati
pianeti con orbite lontane
avevi di capelli  un casco biondo
per due volte
una dopo l'altra
fresco di coiffeur
                              strano
                              allora pensai
                              ma non mi soffermai
sembrava una prigione
poi un giorno sei arrivata
t'ho guardata
                              gli occhi sgranati
i capelli alla maschietta
t'avevano acconciato
                              eri davvero un'altra
la porta
della tua cella
era spalancata
dei tuoi gemiti e desii
il mio cuore
                              repentinamente allerta
si appropriò
in quel momento
                              rammenti
ti chiesi
gli occhi  fammi vedere
                              erano paludati
                              di lenti nere
tu mi venisti incontro
                              che foga
toccando
il tuo ventre con il mio
                              ci siamo uniti indissolubilmente
                              l´un dentro l´altro
                              la memoria di noi eterna
                              qualunque sia il nostro fato
                              i nostri fili ormai intrecciati

sono stato proiettato
in un altra dimensione
non so davvero quale
la strada del ritorno
non l´intravedo
ma debbo dire
ad onor del vero
non m´importa niente.

 

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