Poesie di Matteo Telatin


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Il tradimento
Come un re convocato dai suoi
per essere tradito e ucciso
così, convocato a morte,
aspetto la fine.

Di spirito ambizioso,
di volontà superba,
di amore collettivo:
è la mia dannata corona.

Come barbari, distruttori di sogni,
saccheggiano e sperperano me;
impotente e vinto
medito la fine!

Come i bambini che per diletto e sfida
raccolgono sassi da Madre Terra,
così loro sradicano il mio animo:
fonte di sollazzo.

Li guardo, li medito e li odio,
mi distruggono e piango
deficienza di spirito, mi dicono;
freddo ,bianco ,notte ,nero.

È la morte dello spirito.


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