Poesie di Claudio Tedeschi


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Nel vento
Nel vento
gl'alberi
s'inginocchiano,
ed io
sono qui
nel vento
come
una
foglia,
e la tua
voce
è qui
nel vento
come
un respiro.
E mi
disperdo
nel vento
come
una
foglia,
e
svanisce
come
un
respiro
la tua
voce
nel
vento.

poesia infinita
Per la mano misteriosa che disegnò l'universo e dispose gl'astri
con divina sapienza.
Per la cieca volontà che pervade tutte le cose
nello spazio e nel tempo senza fine… senza un fine.
Per la natura ch'è l'abito della divinità.
Per il ritmo perfetto degl'orologi
che scandiscono il tempo senza conoscerlo.
Per l'attimo presente ch'è racchiuso nel grano di sabbia
che silenzioso cade nella clessidra.
Per gl'immensi attimi di libertà
che ci dona la solitudine.
Per le morte ore sepolte nella memoria.
Per gli spazi sconfinati delle preghiere.
Per il dolore ch'è un percorso di conoscenza.
Per la conoscenza ch'è un percorso di dolore.
Per i vuoti di senso e per il senso di vuoto
che coi sensi colmiamo.
Per il cielo che nasconde qualcosa che non so dire.
Per il sole che al mattino apre le sue dighe di splendore.
Oh sole, sole… sei un brivido di luce che mi separa dalla notte…
Per l'alchimia dei colori al tramonto.
Per il mistico chiarore di aurore inconcepibili.
Per l'equilibrio dei fiori sospesi nella bellezza.
Per la misura breve di ombra e di luce nell'armonia delle foreste.
Per la folle notte dei segni e dei simboli.
Per i sogni che esalano nell'indecifrabile codice
dell'universo inverso.
Per tutte le filosofie a caccia di verità.
Per tutte le menzogne che ci scaldano il cuore.
Per noi scettici che prudenti restiamo in silenzio.
Per l'accattivante illusione della realtà.
Per tutte le strade che alla fine si congiungono
e s'annullano nel mistero.
Un viaggio senza mèta, non esiste una mèta,
esiste solo il viaggio!
Per l'Amore, perché solo l'Amore può salvarci dal guardare
troppo a lungo l'infinito.
Per la morte che indossa un vestito di lacrime
ed ha in bocca un respiro d'incenso.
Per il morente disteso sull'ultimo letto
e con gl'occhi socchiusi intravede l'eternità.
Per i ciechi viandanti in processione
negl'angosciosi rosari a supplicare l'assenza.
Per tutti i bambini morti ammazzati.
Epitaffio inutile:"non piangeteli ora,è troppo tardi!"
Per tutte le poesie che amiamo da impazzire.
Per l'inarrivabile Emily e i suoi bottom d'oro
che ora fioriscono nel mio giardino invisibile.
Per Charles e i suoi fiori malaticci che curo con delicatezza.
Per Saffo che splende come l'argento della luna.
Per te che t'ho perduta e mi rimprovero.
Per me che sono anche il contrario di me stesso,
un'enigma in cerca della sua soluzione.
Per questa poesia ch'è infinita…
nel mio cuore,
e nel vostro.

Un pungolo infuocato
Un pungolo infuocato
incide fogli di ghiaccio,
sangue di nero inchiostro
sgorga
dalle pagine ferite,
le parole si sciolgono
nel pianto dei quaderni.
Scrivo i significati
e li nascondo
e spero
nel futuro
della carta.
Disegno le piaghe mie
in stampatello,
interrogo i punti,
un accento di gioia
e un sorriso di virgola
mi bastano
per sognare
ancora.

Mistica luna
Mistica luna
notturna
e sensuale,
m'appari radiosa
e vestita di luce
sfolgorante,
splende
il tuo viso
nell'estasi
del mio sguardo,
respiro
il profumo
del tuo respiro,
e annego
dolcemente
nel mare calmo
dei tuoi occhi.

Gioia mia
Dove sei finita
fragile e ingenua
gioia mia.
Nelle limpide
acque del cielo
tra nuvole di tempesta
e gocce d'arcobaleno.
E non c'è quiete in me
oh gioia mia nel vento
e nelle disperse ore
sfuggite ai quadranti.
Sole e splendore
atroce calore
vacilla il mio cuore.
Oh gioia mia di neve
che l'anima mia teme
come tutto
svanir
nel sogno.

se ci fosse...
Se ci fosse
solo una mente
nell'universo
e meravigliata di se stessa
pensasse
che l'infinito
fosse solo una creazione
della mente?
E se ci fossero
solo due occhi
nell'universo
e ammirati
credessero
che la sublime bellezza
della realtà
fosse solo un dono
per il loro sguardo?
Se ci fosse
una sola voce
nell'universo
e prudente
restasse in silenzio?

Se ci fosse
solo Dio
nell' universo
egli non capirebbe!

Visioni primaverili
Il mio giardino
è sprofondato nel verde,
gocce di fiori
evaporano nella bellezza.
Spicchi di sole,
semi di luce,
fecondano la terra,
e la linfa
come sangue
sale su steli fragili
e profuma i petali
di colore.
Una gioia d'insetti
che si rincorrono
ebbri di nettare,
una gioia
per i miei occhi
meravigliati
e increduli,
un tenero dono
per l'anima mia
malata
che canta sommessamente.
Intense note
che disegno
su trasparenze
del cuore,
emozioni misteriose
che muoiono dolcemente
nel silenzio
di una pagina
nascosta.

Quietami
Quietami l'anima
azzurra luce
dei giorni
risorti.
Scava
l'aratro
le vergini terre
di domani
che mai
calpesterò.
Le umili
preghiere mie
s'avventurano
verso future memorie.
Dispiacerebbe al cielo
donare
una goccia
d'eternità
a un suo figlio
capriccioso?

L'aurora
L'aurora
mi supera,
venti di luce
come onde
si rincorrono
sui campi,
e s'annulla
il mio sguardo
nelle sfumature
del verde.
Un volo rapido
d'uccelli
nel vortice
dei colori.
Gl'insetti laboriosi
distillano
preziose essenze.
Finissime rugiade
cadono leggere
sui fiori
sospesi
nella bellezza.
Emozioni assopite
si risvegliano
e rivivono
nelle antiche armonie
dei paesaggi.

La mia poesia
Oh mia poesia
che ti contorci nel dolore
e cerchi varchi
tra pareti di carne,
non posso più contenerti
nella piccola dolente anima mia.
Sei una diga che cede,
sei un fiume in piena che straripa
e m'inonda la pelle di brividi,
sei urgente necessità,
come posso scriverti?
Tutte le parole
non bastano a descrivere
il sublime e misterioso
dispiegarsi della realtà.
Dovrei inventarne di nuove,
parole poderose,
potenti,
parole sconosciute
per sensazioni sconosciute,
parole taglienti
per penetrare le forme
e raggiungere
i significati.

Volontà
Oh potente volontà
che mi facesti corpo
fra i corpi
per divenire
conoscenza
nell'unico modo possibile
e nell'unico mondo possibile.
Ti nascondi dietro le leggi
che governano le cose,
oh volontà
senz'occhi e senz'orecchi
è solo attraverso me
che conosci ciò che vuoi.
Sei motivo delle forme
che vanno e vengono
e che mutano
e parlano di te
eternamente immutabile.
Oh volontà
sei il confine del mio spazio
della mia prigione
sei essenza del mondo
senza tempo
senza fine
senza un fine.

Notti di sangue
Notti di sangue
schizzato
sul ruvido asfalto
di strade crudeli.
Speranze
cadono
dalle livide bocche
mai sazie.
I fantasmi del sabato
sfilano
in processione
verso i giardini
domenicali,
e la campana
piange
un battito
lento.
Un tormento
di fiori
si distende
sui freddi letti
di granito,
e una vertigine
di occhi
piantati
nel muschio
fissano tristi
l'eternità.

Fragile amore
Fragile amore
tenero e tardivo
come un frutto
maturo
che rosseggia
sui rami
d'agosto
e non ancora
còlto,
presto
che il verme
è in agguato
e l'autunno
è dietro
la montagna.

Noi…
Noi sconosciuti a noi stessi,
un lampo di luce
che squarcia
il buio profondo,
un istante perduto
nell'eterna linea
del tempo.
Noi che sappiamo
di non sapere
e che sospettiamo
della verità,
perché la verità
è oltre il velo
dell'illusione,
al di là
del muro
della mente,
prigione
che ci rinchiude
disperati
e soli.

Le infinite prospettive
Le infinite prospettive
della mia stanza,
e i colori
intrisi
di una dolce solitudine,
si alternano
nella mia mente
ormai vuota di speranze.
Mentre i ricordi
sono fiamme spente,
spente da un gelido vento
che spira
nei labirinti della mia memoria.
E intanto l'orologio,
inesorabile,
scandisce i ritmi
di questo tempo
che lentamente
si consuma
e mi consuma.

Mio Dio sono ancora bambino
Notte sono pronto
la fine inizia quì
portami con te
demone del sì,
accendi il motore
e fammi tremare
dammi il tuo calore
ho voglia di rischiare,
notte notte non finire
sono ancora bambino
e la mia carne grida
e la mia voglia cresce
e la mia sete brucia.
Danza insieme a me
demone del sì
spara la tua luce
ai miei occhi spenti,
nuotiamo nei colori
gustiamoci i sapori
nella notte dei misteri
in mezzo a facce deliranti
e a medicine fulminanti
a confessioni e tradimenti.

Questa strada senz'uscita
è proprio come la mia vita
una coppa di veleno
un motore a tutto pieno
quarta-terza e frenoooo…

Sangue denso sull'asfalto
il motore ancora acceso
e le luci son svanite
eh eh,
il mio demone che ride.
Notte notte sei finita
proprio come la mia vita.
Mio Dio sono ancora bambino

L'ombra spalmata
come l'asfalto
sopra le rughe
di nostra sorella
e nascosti nelle grotte
dormono i graffiti
graffiati alle pietre.

Il sangue è un liscio velluto
che ricopre gli scheletri
gli stupri
la chimica delle notti
i fari spenti
l'equazione della follia
l'armonia dispersa.

Memento di fumi
acido e cloro
equinozio del bene e del male
solstizio della ragione
abominio di cenere

salviamo nostra sorella...

Sorrido…
Sorrido ai canti miei
di gioventù,
di spensierate odi,
d'ingenui ardori,
ormai sepolti in me,
e ai mille chiodi
d'acciaio puro
che offesero
le mie vene
per l' amor tradito.
Sorrido alla tua voce
che scivolò
sulle mie labbra
e mi trafisse il cuore,
sorrido al dolore
e all'inquietudine
quell'alchimia dei sentimenti
ch'è poesia,
sorrido al mondo
che non m'appartiene
e che non gl'appartengo,
sorrido a te,a me,
sorrido al sole,
e alla primavera,
che di sicuro
mi donerà un'erba
per coprire
il mio nome.

Al tuo cospetto
Al tuo cospetto
edifico un tempio,
ogni mattone
è una preghiera,
ogni preghiera
è un dono d'amore.
Sono scintilla di luce,
luce del tuo sguardo
che attraversa
le tenebre
e infonde coraggio.
Fondamenta del mio
essere ,
sorgente dell'anima,
sei respiro
nei miei polmoni
e battito
nel mio cuore,
svelami il segreto dei nomi
affinchè io possa
dartene uno.

Sangue
e scorre…


sangue dolce su labbra golose
sangue denso sull'asfalto ruvido
sangue schizzato su bianchi soffitti
e scorre…

sangue fluido per occhi di marmo
sangue infetto e maleodorante
sangue voluto dal più alto dei cieli
e scorre…

sangue bevuto nei riti pagani
sangue trasformato nei riti cristiani
sangue versato nei fiumi africani
e scorre…

sangue succhiato e donato
sangue ricordato e da ricordare
sangue avverato e che verrà
e scorre

Il gioco
La mia anima è
ad occidente,
sospesa
su un tale abisso.
Forze sconosciute
giocano e seguono
disegni
a me ignoti,
se solo l'aurora potesse
tendermi la sua mano,
forse esiterei dinnanzi
a tanta bontà,
temerei che il gioco
fosse solo per me.
"Colui che è"
l'ignoto manovratore
fino a che punto si spingerà?
"elì, elì, lamà sabachthani"
solo una variante del gioco.

Visioni primaverili
Il mio giardino
è sprofondato nel verde,
gocce di fiori
evaporano nella bellezza.
Spicchi di sole,
semi di luce,
fecondano la terra,
e la linfa
come sangue
sale su steli fragili
e profuma i petali
di colore.
Una gioia d'insetti
che si rincorrono
ebbri di nettare,
una gioia
per i miei occhi
meravigliati
e increduli,
un tenero dono
per l'anima mia
malata
che canta sommessamente.
Intense note
che disegno
su trasparenze
del cuore,
emozioni misteriose
che muoiono dolcemente
nel silenzio
di una pagina
nascosta.

Contemplando un fiore
Un fiore sbocciò
e presto riempì
lo spazio
del mio sguardo
con la forza del colore.
Non bastò la visione
a convincermi del miracolo
e pensai
dubbioso
che l'evento
fosse
una creazione
della mente,
ma il profumo intenso
mi destò
dal sogno momentaneo
gettandomi
nella confusione dei sensi.
Pensai al fiore
come ad uno scherzo
di un demone birichino,
oppure al caso
che dava forma
a questa stranezza.
Ma era evidente
che la ragione
si era persa davanti
ad un semplice fiore.
Oramai senza speranza
per un istante credetti
che il fiore
fosse un dono di Dio
ma non avendo io
alcun merito
scartai l'idea.
Rassegnato
contemplai l'ineffabile
bellezza del fiore
e non pensai
più nulla.

Attimi immensi
La mia ignoranza
mi concede
attimi immensi
di libertà
che sfuggono
agl'orologi.
Ma la clessidra
m'avverte
che ogni grano di sabbia
è registrato nel libro
dell'eternità.
Non posso confondere
il destino
con un gioco imperfetto,
che tutte le strade
alla fine si congiungono
e s'annullano
nel mistero.
Indagare
il blu del cielo
è cosa ardua,
come l'alchimia
dei colori
al tramonto,
come il mistico chiarore
di aurore inconcepibili.
Osservare
l'equilibrio dei fiori
nella misura breve
di ombra e di luce
delle remote foreste
nel tormento del vento
e nello scorrere lento
del fiume sulla pianura
e che paura
ritornare nel mare
e annullarsi
per sempre
nell'oblio delle onde
che si rincorrono
all'infinito.


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