Poesie di Doriana Puglisi


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Nata a Milazzo nel '58, vive attualmente a Forno di Zoldo, provincia di Belluno.
"Pensieri" è la prima raccolta di poesie che la vede nascere col nome di "Celestina editrice" editrice di se stessa, dal nome di una gnoma, protagonista del romanzo-favola che sta scrivendo.
"Frammenti d'universo e favole" il secondo libro, raccolta a quattro mani di racconti, favole, poesie, ricette, foto.
"A voi tre" il terzo, ancora poesie.

Leggi i racconti di Doriana

Tre figli, tre vite
(Pensando ai miei figli)

La scoperta di nuovi mondi
la velocità del tempo che cambia
rendersi conto che è un piacere viverlo
a gioirne e soffrirne insieme
rivelazioni che neppure immagini
quanti misteri ancora nel tuo essere!
Volti mai visti che sorridono con stupore
prendono per mano il silenzio tra le parole
una leggera pioggia bagna l'aria di Pieve di Cadore
i piedi han voglia di leggeri sandali
denudarli velocemente e camminare
nella calda sabbia del pensiero
esserne con essa tutt'uno spirito
hai creato radici e lasciato libere le colombe
nello spazio della pace spirituale
m'insegna il bosco pezzo di natura
che continua a crescere nonostante tutto
belano le pecore dal limite del recinto
se non sono all'altezza della libertà
ti prego mettimi paletti ben piantati
cerco di non scalfir la tua
lieve acero

Stagioni
Come nella vita le stagioni
primavera di colori vestita
guardi il mondo le sue cose
cominci a seminare il grano
ciò che sarà
mentre l'estate imperiosa appare
col suo volto
approfitti di lunghe giornate
per affrettarti dove non sai bene
autunno cominci a godere appieno
dei colori dell'esistenza
ari le tue zolle per il posto
che lascerai
mentre le foglie già segnano
il percorso
l'inverno prende posto a tutto
godi il tuo raccolto sotto la neve bianca
bruci la legna che hai accatastato durante il cammino del tuo cuore
ogni stagione il suo colore
come ogni vita sua ragione
quattro stagioni musica sempre accesa

Diletto in parole
Tra le scritture la ruota sacra
tra le figure la nota amata
resta di maggio quel venticello
s'alza pel cielo uno strano anello
vista la nuta visto l'arcano
in questo regno il cielo regna sovrano
perenne filastrocca che giri a tutte l'ore
resta insieme a noi come ad un fiore
vista la luce fioca visto la sua sovrana
ti porgo una guancia tu dammi la mano
gentile filastrocca non mi abbandonare
resta sempre dentro ad espandere calore

Il caldo inonda le vesti
Il caldo inonda le vesti
respiri sommersi e profondi
l'anima leggera
viaggiatrice di percorsi
che inerpicandosi
raggiungono la vetta
solitarie barche d'altri luoghi
restano all'ancora
di reconditi porti
che ormai più nulla
hanno da scoprire
alte maree portano lontano i pesci
mentre sopraggiunge il pescatore

Serenate d’anima
Di nuovo belle le serenate d'anima
scorrono le bugie sono di carta
tornano al mittente in involucro di stagno
come respiri assenti come lampadine
ormai bruciate
che il solco dell'esistenza
bagna negli addomi stinti
di piccoli cereali bismunti
dalla cattiva stagione
lacrime di cristallo sulla bocca dei più
canne al vento
che finalmente di nuovo urlano
canzone di pace
secoli sulla pelle abbronzata
dal sole
niente più soave di una serenata all'anima
di nuovo

Notte
Son venuta anche oggi come ieri
come sempre non ti porto dolore
ti do la luna mia amica e le stelle
alte nell’aria piene di pioggia
ti do i miei sogni i miei mondi lontani
ti regalo un fiore ti mostrale mie mani
perché tu possa gioire con me
i prati sono immensi è buio sembra
mio fratello sole è lì pronto
siamo insieme ti guardiamo
plutone vede lontano
dammi la tua mano non tremare
porto riposo agli arsi porto gioia
porto amore…ho la luna
te la dono non rischiare
guarda vedi oltre rimira
segui la strada ramifica i tuoi sensi
sciogli i muscoli vola alto in cielo
vedi non porto dolore sembro buia
ma ho con me il sole

Sentimento
Sentimento è come impalpabile volo di gabbiano
un sentimento lo prendi per mano quasi
ti fa sognare ti fa vivere e rivivere giochi
fanciulletti che sanno dove il loro porto appare
piccoli uomini fatti grandi dall'arduo pensiero
che sembrano vele al vento unica direzione
un sentimento ti prende ti da calore
ti regala la sottile forza di andare avanti
nonostante tutto nonostante il senso
potrebbe sembrare ciò che regala un momento
un sentimento non lo cancelli solo perchè pensi
un sentimento resta per intero o non c'è più
come colonna della vita ti dia gioia ti dia ciò che vuoi
ti regola la vita le tue azioni rimembranza d'esso
sempre erge in noi il sentimento questa nuvola
che senti nell'aria vagare questo regalo
che la vita porge in mano tutto puoi fare
questo soffio di vita non pensare di dominarlo
è lui che domina te è la vita che incalza
accarezzalo il tuo sogno e vivilo come mai
sei riuscito a fare è con te e guida
ogni singola azione della tua giornata
quando pensi a lui non è sogno
è realtà in te lo tocchi con mano
ti fa pensare tutto ti fa gioire come poco
nonostante pensi a tutto il resto
nonostante intorno il mondo
continui a recitare la sua parte
un sogno lo puoi afferrarre se vuoi
lo porti con te silente anche se non lo sai
tutto il piccolo creato che attorno ti circonda
perte di te parte di noi questo globo
che vive nel suo sogno

Dal dolore
Dal dolore impari la vita
dal dolore ne trai poi forza
nel dolore senti l'impatto
la differenza la gioia l'ami tutta
quando poi si spezza un fianco
il dolore non lo eviti se c'è
situazioni cerchi scampo ad esse
il dolore t'assale furioso
è un dolore che urla imperioso
impari presto nel dolore
la sua ara non porta pegno
il dolore ti sfibra ti prona
ti rialzi lo disarcioni
quando poi ti rivesti guerriero
la tua lancia riflette la gioia

Il tempo del templio
Ho visitato il templio del vento
portava schegge d'acuminati vetri
portava indistinte parole di passione
ho visitato l'anima nel templio del vento
passioni rumori fogli affidati al tempo
la dea bendata nel templio del vento
l'implorai mi sorrise guardandomi
da sotto il suo eterno velo
mescolai il mio essere ne feci pasta
rinacqui in me stessa imparai a vivere
ho visitato il templio del vento
presi l'ampolla mi bruciai le labbra
ma bevvi coraggio ne venne
fautore di vita
visito il templio del vento
giocando ci guardiamo
mentre un sorriso appare

Grazie a chi ogni giorno
Tengo conservati i miei ricordi
nè mai li perderò certuni
un manifesto per le vie di Milazzo
oggi un angelo suona lieto il suo fiato
riccioluto appare
ciao celestina dice il suono
mentre la barca ha passato
il suo mare sotto il monte ferma
e la luna sorridendo guarda.
E dietro il gioco dei petali di rose
il gioco del paradiso.
Grazie a chi ogni giorno mi dà
conferma d'essere!

Riguardandomi
Cosa m’offre lo specchio stasera
riguardandomi
due occhi silenziosi nel vento che si chiudono
cadenti dalla stanchezza
memori della felicità appena vissuta
ch’aiuterà la vita di adesso
apro un salvadanaio di gioia
m’aiuta nel nuovo giorno
e domani altri ne vivrò nel sogno
quelli tuoi quelli miei non li toglie nessuno i sogni
le nostre vesti sono integre ce le siamo scambiate
l’illusione di un’ora è ancora viva dentro di me
merletti che una ricamatrice porta con sé
verso onde remote antiche poesie
ramoscelli che vanno dritti all’anima
ho avuto un mio credito dalla vita
e l’ho pagato con tre soldi di risate e gioia
per tutto quello che ho dato ho ricevuto
ne porto ancora dentro un pezzetto
mi riempirà domani ancora
riguardandomi mi pettino tutti i nodi
ci sono tutti
vivo sto vivendo son viva
rivisito la memoria è stato bello
è stato un sogno delirio forse chissà
lo strascico è luccicante come lo siamo stati noi.

Come sommesso brontolio
Ora che questo mondo attorno è bianco
rumori assordanti di neve ormai ghiacciata
corrono lungo le lamiere dei tetti
lasciando il posto al bianco fiocco
che domani sarà
mentre il fuoco nel camino
continua a cantare
la sua dolce canzone
il suo calore di calda fiamma
che felice
sale dritta verso il suo cielo
passa un'auto col suo fracasso
di copertoni a lamelle
su strada ormai battuta da sale
e ghiaia
acque che col loro scorrere
allietano la vita
come sommesso brontolio
di vecchina che racconta

Somigliati
Somiglìati guarda dentro te
sei tu come sei
come petalo staccato da sua madre rosa
somìgliati
non c'è differenza tra te e te
nulla ti può mancare
se somigli a te stesso
se copia sei di te
nessuno all'infuori di te sa
somìgliati
essere te non è gioco
son migliore di me e questo
è il turno della vita
somìgliati
ad esser più bello
immergiti in te
sarai vincente
puro
come ciuffo di biancospino
al chiaro sole di primavera

Mi fermo un attimo
Assaporo un tè d'antiche erbe
il mirtillo mi disseta
rosa canina l'ascorbico mi da
poi il finocchio m'aiuta a digerire
bevo con piacere l'essenza profumata
col dolce zuccherino
che bello alfine il mondo
mi da ciò che domando
ma scusa tu non vivi?
che cosa mi racconti...
di Eschilo non far comico
ma quant'è grande il mondo
prendila con gaiezza
metti le tristezze in un cassonetto
ed assaporati il momento
quello vero
quello tuo
il sublime

Studia le catacombe
Studiale bene le catacombe
son l'io che non si vede
ama le catacombe
sotterranee si mostrano
in tutte le misure
scheletri qualcuno di bambino
brandelli di memoria
s'attaccano al suo tufo
ricorda le catacombe
esplora l'anima
ascoltale si mostreranno a te
d'un vestito nuovo
non limitare l'intelletto
catacomba appare all'orizzonte
sotto sotto dove sembra buio
luce esiste
più che ogni altro luogo

Se io non fossi
Se io non fossi
non esisterebbero queste parole
ce ne sarebbero altre
ma non queste

Stringi le mie mani
Continua a stringermi le mani
fratello sonno
come fino adesso
con le tue braccia
sempre pronte a coprire
le palpebre di quest'occhio
che riposo cerca
e con esso il sogno
sia foriero di novella nuova
di mari accesi a un'insegna
di solatia giornata
che tutto dica
nel suo silente moto

Porgere
Ecco ti porgo il cuore
trattalo con dovizia
il tuo mi dono
come rosa rara lo terrò
s'apre sempre nella gioia
il dolore recideva i suoi fiori
facciamo sia speranza
facciamo sia carezza
lo vuoi lo voglio
prezioso il suo profumo
d'antico sa il suo suono
nuovo il sapore
che s'erge dal suo seno

Sei
Ciò che sei è adesso ieri era solo base
persona nuova t'amo come sei
non per com'eri nè come sarai
passato è un rimembro storia della vita
oggi ti voglio vivere
ti sto scoprendo adesso
e oggi ti riscelgo
nuovo nei vecchi panni
o vecchio nei nuovi panni
colgo l'essenza d'oggi
e il tuo profumo aspiro a fondo

Scendono
Detriti lenti a valle vanno
con pergamene non aperte
con microscopici punti
che uniti formano un cielo a sé
difficile l'assioma repentini i movimenti spaziano
or quà or là da un punto all'altro
della mente umana
vige un ricorso
diniego non si sa bene come
piccole ordinarie oscurità
mentre le voci all'unisono
credono sia sbagliato il percorso
piccolo passo indiano
sapore di ranghi prestabiliti
di cernite disciolte
di piaceri occulti
sente ma non sa che fare
rifiuta la piccola morale quotidiana
questa mano
rende
il suo percorso
verso sconfinati spazi
discendenti a frotta
verso la loro
vetta
lucido il percorso
non comprende mutazioni
ma va
sopra le sue arpeggianti onde d'oceano

Pellegrini
Arrivati in pomeriggio assolato
pellegrini
a voi che un'ora avete allietato
a voi che ridendo un vostro fiore
avete portato
a voi che una mano amica avete sporto
sensazioni di corallo
festa felice
festa di fine estate
a voi che sempre sensazioni donate
o passanti
amici o conoscenti o solo sconosciuti
a voi
lode sorriso pensiero
mentre il fieno rotola giù dal pendio
osannando ringrazio voi
ringrazio il cielo

Che su un foglio compare
Ho galoppato sogni visto mondi nuovi parallele emozioni han toccato il verso
ho visto vita sciogliersi e poi ricomporsi ho visto mani bucate ed altre rattrappite
ho visto me stessa in un grande teatro ho visto i miei tesori spuntare dalla terra
ho visto sul vassoio tutte le mie parole ho visto una canzone cantata sottovoce
ho visto urla e pianti sorrisi baci e suoni ho visto l'ecocentro e sua periferia
ho visto la matassa dipanarsi per la via ho visto in me e adesso più che mai dico
prima la poesia e poi lo sguardo amico un pizzico magari una spruzzatina
fa bello il mondo guardare dentro d'essa la vita ogni suo appiglio ci sembran meraviglia
in questo angolo di mondo ho imparato tanto fatto disfatto riso di questo menestrello che sono
la mia poesia rimane cambiata un poco sì come una direzione alla fine la cosa più importante
mistero dentro noi che s'un foglio compare

Invano
Invano è passato il mio tempo
invano le speranze hanno attecchito al ramo
sverna la rondine
da dove il sole
lascia posto a fievole neve
s'allontana questa terra
diventa ogni giorno
sottile
pur m'invoglia la voce
quel sussurro che sento partire
meandri intelletti e risciacqui
si odono nel fresco mattino
ora gli occhi aperti
orecchie già pronte ad udire
campane nel vespro
vicine lontane ondeggianti
e questo fiore che guarda
sembra calice appresso
le voci che svelte captiamo
son rumori assordanti
il tempo purtroppo lui passa
mescendosi divora le attese
la gara di vita finisce
sensazioni rimangono dentro
verso un nuovo tramonto
mentre il giorno continua e riappare
la notte poi bella scintilla
con la sua luna nel pozzo
riascolta mia dolce fanciulla
questa nuova onda arrivare

Non a caso ha creato
Sentire un suono specchiarsi in esso
come la bruma del mare tocca la spiaggia
avvolgendo i granelli di sabbia
sparpagliando i suoi soffi
goccioline che fanno dei loro disegni
visioni che puoi immaginare
nell'azzurro che si proietta
visibile come fiore all'occhiello
madre natura non a caso ha creato

Uomo
Un uomo per strada un vecchio
il giornale sottobraccio
dove vai cara doriana dove vai
vado nel vento mio angelo vado nel vento
a risolvere un battito d’ali
vado nel vento a modificare la rotta
vado nel vento a cercare la vita
volo nel vento a trovare la libertà
mio angelo là vado dove tu non ci sei
ti sei perso angelo mio per strada
cosa fai doriana cosa fai
sfoglio la prima pagina angelo mio
sfoglio la prima pagina del tuo giornale
cosa dice il tuo giornale cosa dice di bello
niente doriana di bello niente solo cose vecchie
un camino che non fuma
una macchina che ha finito la sua corsa
un fiore sfiorito una fetta di torta rosicchiata male
mio angelo cosa devo fare mio angelo
dimmelo che non riesci a fare niente
cosa posso fare mio angelo cosa posso fare
segui il cuore doriana segui il cuore
il cuore mio angelo si scontra con la mente mio angelo
vedi di farcela doriana vedi di farcela
cosa posso darti mio angelo cosa posso darti
tutto è inutile mio angelo tutto è inutile
mi attacco al nulla mio angelo mi attacco al nulla
cosa devo dire mio angelo cosa devo dire
finisce tutto mio amore prima o poi finisce tutto
e siamo finiti anche noi
un bel giorno siamo finiti anche noi
dove siamo finiti mio angelo dove siamo finiti
nel nulla mio angelo nel nulla
dove doveva essere solo così poteva essere
è troppo tardi angelo mio è troppo tardi
son volata via angelo mio son volata via
cosa faremo mio angelo cosa faremo
non so dirti doriana non so dirti
pensa al presente doriana pensa al presente
non c’è presente angelo mio non c’è passato
il nulla è il tuo presente il nulla è il mio presente
due righe il presente due righe angelo mio.

Il sentiero degli alberi d’oro
Questo il sentiero questa la strada
questi alberi raggi verso il sole d’oro
fiori profumati visi noti questo il sasso
questa la vita un’oasi verde bianca di neve
fatta la traccia questa strada in salita vera
limpida trasparente prorompente prende
dentro un pensiero sale a te mia cara amica
mai conosciuta un pensiero fulgente
quanti errori in nome dell’amore si fanno
un solare pensiero proteggimi in questo
mio passo gentile signora fammi vivere
sono in strada adesso egoismo sconfitto
fiore che alza il suo capo verso te in una
preghiera faro acceso ti vedo anche lassù
come facesti con la cattiveria con l’astuzia
tra gli abeti il sole vedo mi vede ammicca
mia amica forse ti vedrò meglio un giorno
mi spiace avrei fatto per te di più
mani adunche me lo impedirono
il balzo la memoria la vita sei qui nel mio cuore
più te di lui sentiero degli alberi d’oro
è qui nel nostro essere ci siamo quasi ci siamo
dritti elevati incandescenti brizzolati sicuri
ed eterni come te come il mondo su carta
avrei voluto metterti su carta ti metterò
mia dolce amica quanto soffrire fa male
ma il sole lassù guarda e tu guardi con lui
ferocia violenta ed atroce
ma la strada è questa la mia strada
questo sentiero degli alberi d’oro qui
adesso tra cinciallegre violette e lillà.

Ch’io non venga mai cattiva prosa
Dopo che ho rivisto mille cose tra le più schifose
dopo ch'ho riudito bugie astruse ora che ho pace
resto come ieri sguardo limpido mia poesia
ho visto mi piace me la tengo il resto è poco
poesia si vive poesia si nasce si diventa
poesia è sono siamo ricalchiamo ridiamo
voliamo raschiamo con dolcezza atterriamo
poesia m'accompagna
che il mio sogno ci sia sempre ch'io scalza
ti rincorra e che sempre tu mi venga incontro
nell'urlo della sera nel boato che s'apre
nell'angolo del sentir dentro e che mai più
certa storia di vita mi faccia così pena l'ho provata
l'ho vissuta non c'è posto s'è perduto
grazie poesia davanti a te mi prono
guidami Saga ch'io non venga mai cattiva prosa

Grande
Nell'anima
piccola ruga nel profondo irrazionale farfalla
libera di vagare eppur segue sua via
segui il percorso tuo non lo deviare
solo tu conosci verità la tua il tuo oltre
la tua non è confusione sa che è
il verde si riempie di luminosità
piccoli di capriolo tra poco nasceranno
e la vita si perpetuerà come sempre
niente che valga la pena di non dire
sei grande

Verdi note
sento nei cieli verdi note campane che lente
aspettano il giorno per ricominciare il loro suono
residui di pioggia indicano la fine di lacrime amare
che dal balcone trasformati in gerani
tentano fioritura in bocciolo di smisurati saranno
la clessidra non risparmia anima non cede al suono
della sconsiderata misura che ne facciamo
sentimi e ti sentirò ancora una parola
e poi sarà giorno in quest'antica valle
dove a dismisura il faggio fratello
continua a far crescere foglia sua

Mai
Mai
non sottovalutarmi mai
sanguina l'anima
davanti al dolore
non è facile negarsi
il tempo muta le sue ragioni
lacrime amare sgorgano
dai cuori
non sottovalutare
mai
fa' in modo
che parola resti
ad alleggerire
quest'incanto

Un volo di rondine
Un volo di rondine è passato in cielo
m’ha detto ama queste mani che hai il tuo volere
un volo di rondini m’ha detto librati più in su più su
un’ala sua m’ha protetto trastullato
m’ha cullato in questa vita e anche nell’altre
un volo di rondine m’ha viziato m’ha trasmesso
il sapere suo il suo sentire la sua importanza
il fanciullo che c’è in me l’ha rimirato
questo volo il suo messaggio ha detto ancora sei nel vento
il tuo tempo è tuo di nessun altro rispettalo
vai ma torna indietro guardando avanti non scordare
un volo di rondine un volo d’amore un gesto
un gesto è ciò che conta un gesto ti riempie
ti porta al tuo nido ai tuoi pensieri
un volo di rondine è ciò che ti do
amalo rispettalo non scordarlo più.

Hora et labora
Un mausoleo questo fango che m’imprigiona le caviglie
una rapina a mano armata
mi sento di ridere di me per gli anni che verranno
per quello che riuscirò a darmi
a concedere a questa esistenza ma cosa dici
ma fallo tu
mi sento che ho vissuto una stonatura di latta
che continuerò a viverla ma và
ma fallo tu
mi vedo come una cattedrale un monumento
un valzer lento sempre quello ma và
ma fallo tu
ho vissuto tutti i miei giorni e tanti ancora li vivrò
in obbligo d’elemosina ma và
ma fallo tu
ho cercato e ricercato il nulla in ogni volto di donna
in ogni suo pensiero ma và
ma fallo tu
ho visto uomini scegliere la sofferenza per mestiere ma và
ma fallo tu
hora et labora ma và
ma fallo tu.

Il fuoco che fa?
Quali melodie strimpella stasera il fuoco?
Ha guardato? Ha visto un coro di scintille
ha visto una sorta di vita possibile
ha visto tutto ciò che occorreva al mondo
al nostro mondo ha visto te
correre involarsi verso pinete eterne
ha visto me lentamente avviarsi
il fuoco scoppietta ardente il suo tocco
magica la sua voce senti il suo verso
é tenero é dolce eppur terribile
rimira la sua forma é come tu lo vuoi
mescola la tua combustione vai in cima
riscaldati alla sua fiamma non é miraggio
invalida una favilla per sempre é vita
eccoti il fuoco prendilo é solare
é un incanto é momento magico questo
é fantasia é realtà
andiamo quella nuova rete quella voluta
ali di libertà tutto aspetta noi
guarda il fuoco, vedilo, vivilo.

Zeus apparve
Zeus apparve con la sua barba bianca
alla confluenza dei fiumi
guardando lontano verso l’orizzonte là
verso il mare dove l’arancio si
fonde con l’azzurro dove il cielo è più blu
dove il sogno diventa realtà
dove s’immerge una sirena stanca di urlare il
suo dolore
dove il mondo ha un suo senso pratico
dove l’infinito non è solo un punto lassù
poseidone gli rispose con la sua lancia a tre
il mare scompigliò senza guardarlo negli occhi
non ebbe il coraggio di
sapere il suo perché non lo volle vedere
sapeva solo che c’era era difficile
conoscersi fino in fondo non poteva
era una speranza che
illuminò il suo volto verità nuova gli
appariva adesso zeus chiamava come
ieri la sua corona non si vede adesso
possente appare come non mai vivido
sempre acceso il suo fuoco risplende
cosa sarà dell’olimpo adesso quando
farà accadere il sisma quando misurerà
il suo istante quando avrà la sua
ragione

Un filo d’erba
E’ piccolo piccolo
nel suo essere
m’insegna l’umiltà
m’insegna la grandezza della natura
il mistero della vita il suo nascere
il suo vivere il suo palpito
la sua essenza
la mia essenza
cos’è un piccolo filo d’erba
è magnifico
è grande la sua lezione
si mostra senza pudore
con tutti i suoi compagni
non si vergogna di quello è
è e ciò gli basta
è per vivere per lasciarsi andare
mi mostra il suo percorso
è a ostacoli c’è il vento che lo batte
spesso si piega
ma resiste fino alla fine

Guarda la luna
Hai visto ride tonda bianca ammicca
mondi lontani vede bimbi trastullano
macroscopiche verità muscoli meritati
addobbi misteriosi prepara il suo occhio
verace e misterioso accento ricco di
particolarità mai narrate e solo a pochi
svelate matrimonio di colori accesi arcobaleno
newton col suo disco ci fece dono
sappiamo di saturno e di nettuno o forse no
è dubbio il cosmo nostra madre terra
fuoco dentro mai eluso sempre presente
vanità di deliri stanchezza del corpo
freschezza di mente cosa ti do ali
per volare rimescolii di essenze volti
lavati e un sole d’oro parole mescolate
al sale e un’ebbrezza di neve col dito
puntato verso la cima imbarazzo
crollato adesso vicini al cosmo variegato
e mite coraggio frastagliato occhi
vedono di nuovo il ciclo vero sassi
si rompono e fratture si uniscono cadendo
dai numeri fatti da altri all’unisono senza
miserie usate e mitici unicorni che
portano in dono l’ebbrezza del momento
perso prendo questa coppa per brindare a te
vita un calice amaro a volte rosolio antico
sempre preferito e mai finito pensato
fatto riverito ringraziato guarda la luna
la vedi ti vede lei sa lei gioisce marte che dice
altri universi illumina altri fiori una stellina
le gira attorno due per mano o forse tre
cosa saranno cosa diranno danzano suonano
illuminano senza altro pretendere
se non la cetra che spande il suo suono
infinito nel breve tratto del nostro universo.
Guarda la luna…

Qui, in montagna
Verde valle un saliscendi fanciullezza regalata
rotolo di memoria trasmessa faggio piantato
marinaresco cappello appoggiato a una fonte
di supremo piacere fiore regalato all’eterno
perché acque turbolente mai domate
sentieri percorsi inerpicanti sul domani
varietà di giochi verso il cielo
vi vedo bimbi come siete un potere
che domani sarà oggi e la favola della vita
che continua imperterrita la sua via
senza mimi con rispetto come la neve
candida passaggio gentile dalla vita all’adulto
dibattito mai prostrato virgulto di ginestra
bimbo m’insegni la via quel che sarà
acciottolato di monte venne a vedere
e qui la sua memoria crebbe l’abete
nascose il suo volto e il larice lo protesse
il carpino lo scaldò e il mugo rincuorò
la notte della notte dei tempi avvenne
e l’uomo ricominciò il suo sogno
la sua striscia la sua progenie
e da padre nacque figlio e
da figlio altro figlio.

Tree of life
Lascio la traccia seguo la scia di luminosa galassia
riscopro il mare quest'onda potente che a sè lega
con colori vari col suo sole onda selvaggia
piccolo mondo prezioso vaso orientale senza peso
l'onda che seduce incalza rimbalza s'innalza scompare
ritorna fa male ti prende risale tu lì aspetti e sai c'è
che torna che va ritorna e si spegne riappare t'assale
cambia colore il mare suo cielo risplende e l'onda
continua a salire a vezzeggiare quest'anima lambire
il suo essere e innalzarsi e tornare verso il suo movimento
sempre eterno dei giochi d'acqua.
E' avverbio è amore quest'acqua sovrana rimirala
giocala preziosa s'inchina e tu rispettala che ti darà
la gioia che viene dal fondo del celeste impero
quella felice del profondo cuore fermati adesso
risuola pupilla s'è rotta quel sole che vedo
domani ambasciata sarà
albero di vita che contempla il suo giro

Ad Arthur Rimbaud
Scompaio riappaio t'innalzo mi vesto
mi contorco mi sdraio mi stiro arrossisco
mi lavo mi svesto avveleno addolcisco
rettifico spengo riaccendo frammento
Rimbaud salto m'induco radici m'indici
t'ammalio ti atterro mi lanci ti prendo
salute! etcciiiiii! chi sei tu costi?
m'appari riappari scompari m'innalzi
ti stiro m'involo impazzisco riemergo
cado ricado m'alzo trattengo benedico
fastidio labbra rosse di corallo occhi
che guardano il mare Rimbaud
sintassi velleità e dottrine
butto via
nutella Rimbaud a volontà pace
Prokofiew verità
paradiso inferno voluttà abbandono
sacralità fuoco dono
perchè questa è la vita, di più!

Lampi di memoria
Lampi di memoria s'accendono nel buio
son solo lampi parole vane fuochi vacui
fatalità sommesse solo lampi di memoria
inutili dicerie dorate lampi di mente splash
tengo un minuto rado al suolo un flash un movimento
sento un vagone passare non è il mio rido
un discorso inutile che noia
mille passeri arcobaleno ramoscelli
l'anima mia s'innalza abbraccia
cento papaveri un'emozione nuova sgorga
si fa strada frettolosamente pacata sazia
d'essere se stessa emozione pura lapilli
fiamma cenere sensazioni wagneriane accese
ciò che semini raccogli messi ingiallite riportano
a lampi di memoria a una pagina girata
in questo libro di vita.
E' già mattino, è qui
accogli il mio sorriso è il tuo

Virgulti
Verdi virgulti di pensieri rinascono nell’io
mai smessi in realtà mai sopiti solo in attesa
verdi declivi della mente si preparano al salto
mirabili opere di natura dicono che l’ora è giunta
sintomatiche realizzazioni di sangue che scorre
fluidamente nel suo alveo abituale e risate
incandescenti lasciano un sole d’oro appresso
ecco questo momento lo fisso leggerò un giorno
e ricorderò ciò che è ciò che sarà tra poco
e l’occhio brillerà al pensiero passato
un poco dimenticherò ma non tanto tutto
sarà fissato nei cervelli rivisitati
si cambia vesti sempre nuove col gusto antico
ma vere originali senza macchia puri
virgulti fuori è primavera verdi le valli
il sole scalda nebbia diradata e pensiero rosa
tempo velocità di pensiero e simultaneità
d’azione, un secondo solo un secondo e ti dirò
di questo mondo le mie mani il mio cammino
e tu dimmi di te le tue speranze il credo
tutti gl’idiomi falsi cancellati rinascenza e sole
rivisitati luoghi e demagogie non dirmi questo
nuvole diradate e membra stanche riposano
nei loro quando è fatta questa cosa ti ringrazio
mente limpida quasi e melodie nascoste
tornano in bocca mai dimenticate e sempre
usate rimirate realtà appaiono all’imbrunire.

Che mai la solitudine scenda nei nostri cuori
Si leva
porgerti un saluto è volo amico
sentimenti li dai ti danno te li regali
e poi raccogli le emozioni le fai tue
guarda cosa vedi in te in me
sorriso d'anima pensi un poco a tutto
t'accorgi di bei mondi sensi pieni
danno una visione la gioia
ti regalo un tramonto l'alba la giornata
fa' sia gioia fa' sia dolcezza
fa' che non si sciupi in vaghi rimescolii
sia dolce l'ardire di un pensiero in te
in questa tua giornata

Buon Natale
Ricorda anche quando
raccogli tempesta tu dona il sole
così vedrai quest'astro giallo la sua
capanna partorire una madre il suo bimbo
il padre felice con quiete vegliare
tutte le luci a pieni raggi saranno una folla che
gira il suo mondo sogno nel sogno che tu vedrai
quando irradierai calore la tua cometa scalderà
il cuore i mille passanti diranno che è nato il
bue e l'asinello diranno è natale natale di
fiori natale di cuori campane nell'aria
la neve poi scende sentite è natale
natale nell'aria circondati
dai suoi bianchi fiocchi
che liberi e felici
cadon giù
a fiotti

Sole rischiara
Sole rischiara la mattina
quando sente il cielo cantare
quando la poesia torna felice
quando il suo raggio
riesce a trafiggere qualsiasi nube
ritorna stornello vitale ritorna
quest'aere dolce e verso la sera
ti avvii con l'animo in pace sereno
ritorna o dolce canzone
dal tipico suono danzante
ritorna sui passi di sole
dove tutto è più dolce

Spuntò la luna tra i cespugli
Il rosso cerchio del tramonto abbraccio
nel cielo dorato d'oriente
velo che talismano rende vivibile
rosso fuoco
come visuale celeste vuole
crebbe la notte
smisurata creatura
a ricoprire tutto
tutte le incertezze
dell'umano essere
spuntò la luna tra i cespugli
ci raccontò dei suoi pozzi
ci narrò le sue novelle
spezzò l'incantesimo
della notte senza fondo
visse felice tra noi piccoli uomini

Grata a chi un fiore dona
Grata a chi un fiore dona
colorata rosa di novembre
può sollevare l'animo
trasmettere un sorriso
dona felicità senso di piene mani
trasmette arbori di evasioni
trasmette pensieri buoni
e quando ci guardi dentro
vedi che appare una soluzione
trovi una risposta leggi la tua mano
grata per questo dono
fiore dono sempre ben accetto
sorride il cuore trasmette emozioni
così questa rosa così il chiarore

Ascolto Brahms
Il mio sangue vibra un farfallio nello stomaco
un correre dentro il disco un’orchestra
un violino sussulta il mio essere
sensazione dolce languida spensierata
mi lascio andare vivo la musica
l’anima vuota si sta riempiendo
sta accartocciando il resto violino
risveglio adesso brusco un po’ stridente
la vita di tutti la vita mia
andante con brio vibrazione lanciarsi
volteggio di rondini in un cielo purpureo
che pace che armonia questo momento
quando entro nella musica o la musica
m’entra non saprei è tutt’uno
magico unico
come entrare in un quadro in un libro
come vedere un’aquila lassù in alto
e pensare che vede la cima
e tu sei qua ai piedi della montagna
piccini piccino
rendermi conto della mia nullità
ed esser contenta.

Pulvis es et in pulvere reverteris
Hai sentito cosa provi? hai seguito quell’onda?
hai visto il cielo aperto mille nudità favole
benessere rinascenza e recrudescenza
fattori determinanti e rami secchi oggi
un altro giorno un altro giorno appare
in questo attimo di stasi in questa vita
un singolare salto verso la crescita
verso lo spazio verso la consapevolezza
d’essere in ogni caso una creatura
tra tante un animale in terra un misero
piccolo uomo non mi disprezzo sono
consapevole del mio essere cenere.

Radici
Quali le mie radici se non l’amore che mi ferma
che mi vuole che mi ricrea che si sviluppa
immigrati globuli di sentire rispecchiano
verità note è questo è lo sappiamo è l’amore
la pulsazione che muove tutto che reca sole
l’amore che sviscera il sangue raffermo
di nuovo in circolo ridente nuovo riaffermando
la voglia di scorrere veloce e deciso verso
un mare nuovo una fonte ricca di fasci di luce
di rumori nuovi di risate rinascimentali
quelle del cuore delle sue pulsazioni ardite
delle sue gioie e delle sue paure medita
miracoli fatti acqua e sapone e ddt dove?
questa cosa riferiscimi questo detto
dove lo senti dove lo vedi
dove lo udisti? dove venne sussurrato?
dai miei olocausti nulla venne mai cosa c’è
cosa ridi che ti prende fammi sapere
si è l’amore quello che conta in tutto il suo
esser grande è l’amore questa cosa estesa
questo ritmo lento e veloce e che cade e che s’alza
e risponde e rifiata e ti chiama e ti sussurra
e mescola sangue e vene vene e sangue
scatta s’allenta ripercuote ondate sull’essere
fa si che il mondo allarghi il suo credo
il suo riso la sua faccia le mani il pianto
amore mio…dipende dalle mani.

Un volo di rondine
Un volo di rondine è passato in cielo
m’ha detto ama queste mani che hai il tuo volere
un volo di rondini m’ha detto librati più in su più su
un’ala sua m’ha protetto trastullato
m’ha cullato in questa vita e anche nell’altre
un volo di rondine m’ha viziato m’ha trasmesso
il sapere suo il suo sentire la sua importanza
il fanciullo che c’è in me l’ha rimirato
questo volo il suo messaggio ha detto ancora sei nel vento
il tuo tempo è tuo di nessun altro rispettalo
vai ma torna indietro guardando avanti non scordare
un volo di rondine un volo d’amore un gesto
un gesto è ciò che conta un gesto ti riempie
ti porta al tuo nido ai tuoi pensieri
un volo di rondine è ciò che ti do
amalo rispettalo non scordarlo più.

Buongiorno al nuovo giorno
Buttare all'aria tutto
rinascere
moltiplicare le proprie energie
raccogliendo le ultime forze
sventagliare l'anima al vento
esser moribondi e poi rialzarsi
aprire il proprio intelletto
a chi lo vuole ascoltare
a chi vuol vedere l'anima tua
esultare
a chi mostra la sua in tutta la pienezza
questo è l'uomo
questo sono io
essenza dell'essenza
e vagare
da un polo all'altro
fino a riscoprir me stessa
fino a trovare i miei desideri
il resto è pochezza
il resto ve lo lascio
illumina le tue giornate
di una luce che mai possedesti
e il tuo mattino luminoso
sorgerà a porgerti la mano

Tra...
Cerco tra le pieghe della giornata
il mio sorriso di sempre
è l'anima che parla anima che sorride
cerco tra le pieghe del tempo
un'emozione che mi faccia sorridere al giorno nuovo che nasce
cerco tra le mani che si tendono
quelle che più vere nascondono
il tesoro della giustizia
nasce così il nuovo giorno
tra gioia speranza tepor di vero immenso

Vento di foglie
Pioggia di foglie
fragili cadono ingiallite
ferme nel loro candore
sostenute dall'aria che veloce
corre verso un molo d'idee
restano le foglie nulla le distrugge
al suolo cadono rifrangono il loro mondo
foglie, a grappoli cadute
senza nessun pensare
che questa possa esser la fine
foglie, tappeto che cessa d'esser aereo
per tornar radice nutrimento nostro
gli occhi ingranditi nel turbinio di foglie
volteggio di grandiosa danzatrice
vita della vita che rinnova i suoi passi
foglie, piccole preziose foglie
scende lenta nebbia di larice
bosco dorato che nel crepuscolo
sparge il suo profumo
tutt'intorno luce di bosco
filtra tra i rami
cade la foglia volteggia atterra
sempre perenne il ciclo
sembran aria
aria di stelle
che scende a rischiarar il bosco

Devo andare
sorvolo il mondo
dolce planata
m'attende


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