Walter Poggiali


Home page  Lettura   Poeti del sito   Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche



La mia casa
Tra i lillà e la staccionata,
scorre giù la bianca strada,
porta flessa al nostro maso,
un complesso assai grazioso.
È dominante su una valle
che ha per perle tre castelli,
sullo sfondo il Caré Alto,
campi, boschi, cime e selle.

All’occorrenza hai uova fresche,
speck, salumi e vino buono;
more e lamponi produciamo
la terra è onesta e porge il dono.

Seicento metri è qui l’altura,
cent’anni addietro era la prassi,
la nostra casa ha spesse mura,
son stati usati antichi sassi.
Dentro, in estate, il fresco regna
se presto apri e chiudi in breve;
scaldi in inverno usando legna
e oltre i vetri tanta neve.

Ti muovi bene ad occhi chiusi,
o rivedrai affascinato
raggi di un sol entrar diffusi,
tutte le cose che hai lasciato:
luci, piante, odori buoni,
colori, legni o...
la poltrona...
dove ogni giorno ti abbandoni
e che al tuo spirito ridona
la bella tempra, il buon riavvio
per proseguir nella tua via,
con quel tranquillo ciangottio,
che culla e muta in melodia.

La mia casa è proprio questa,
tutte stanze familiari,
dove vivo, o faccio festa,
o ancora studio o tratto affari,
dove dormo, mangio o amo,
a volte piango oppure rido,
e se si parte e ci mettiamo
in viaggio al monte o verso il lido,
nel tempo su dal petto sale,
una mancanza... la frenesia...
in mente il maso alfin riappare
e il ritornar mette allegria.

11/9/2019


In ricordo della pesca 2019

La mia pesca al Lazzaretto di Muggia
È ancor notte quando si accende il cuore,
la mente tentenna ancora,
nel petto torna un battito a fare rumore.
Dal primitivo silenzio che avvolgeva i tuoi sogni una lattiginosa nebbia si apre al pensiero:
il mare, il suo respiro e le luci, su un palcoscenico vero...

La dolce atmosfera dei preparativi
mentre ancora barcolli e a stento ti muovi
la febbre di pesca nella mente la covi
e in breve i movimenti si fan più sicuri.

Il ghiaccio, gli occhiali e l'esca dal frigo
in fretta, veloce che questo tempo è sprecato
due noci nel sacco e l'acqua è di rito,
chissà quante orate avrebbero abboccato
e io ancora qui... è un vero peccato!

Finalmente sul molo, il natante che aspetta
lo scopri, lo gonfi sembra un po' macchinetta
ti par che sorrida, festeggi, si atteggia
ma mentre la luna ti osserva dal cielo
è già sceso in acqua e galleggia leggero.

Le ruote scompaion dal tocco dell'acqua
ed in poco tempo il motore scoppietta
ti infili la giacca anche se c'è bonaccia
e scivoli dentro una notte che aspetta.

Il lampo del faro sulla scia si distanzia
fessuri i tuoi occhi a cercar le collane
e mentre ti par che a prua il buio t'inghiotta
ti abbaglia il brillio delle navi lontane.

Riflesse sull'acqua che rimanda il bagliore
della luna, delle stelle e delle luci accostate,
di colpo ti appaion sul chiaror di Trieste,
come delle perle alle corde infilzate,
le boe galleggianti che sostengon le cozze
e che sotto, lo sai, fanno il bagno le orate.

Fai il punto, ti accosti e ancorato rimani
e molteplici canne fioriscon di lato
tra fili-piombi-esche e molteplici ami
qualche cima si muove, sembra abbia abboccato!

Dalla forza di quel silenzioso contorno
l'alba ti coglie un po' ancora assonnato
ma mentre il cestin pian pianin si riempie
il sole dal fondo ti lascia abbagliato.

Il rientro poi arriva, caldo, assolato
e al porto c’è già qualcuno che aspetta
per chieder misura del tuo catturato
e mentre diam via a rimessar la barchetta
vuole il confronto del pesce pescato;
poi raccontar di quello enorme scappato
spezzando il filo, la canna e non ricordo cos'altro
e che già un gran peso ha sicuro sfiorato,
un pesce serra, un tonno, comunque un bel mostro...

Si, certo, sicuro! Il credere è d'obbligo
anche se col sorriso corrughi la fronte
e ricordi anche te la gran preda sfuggita
saltata fuor d'acqua che poi la nasconde
e la canna piegata poi il filo che schiocca
spalancando i tuoi occhi al par della bocca.

Si, certo, sicuro! Chissà poi domani...

E tornando dai sogni,
si dividon le strade,
tutto ripiglia e vedrem cosa accade.

Lazzaretto, 18/08/19



Home page  Lettura   Poeti del sito  Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche