L' imperfezione del prescelto
Stamane flertando col sole ho approfittato della sua
onoratissima altezza per ingranare la mia energia dal
potere celeste, illuminato come un prescelto a cui è
concessa l' imperfezione...
La tramite è stata la poesia con la quale entrambi ci
rapportiamo nei momenti in cui l' emotività inonda il
circondario ed esonda in un fiume da cui nascono laghi
d' intimità...
Lacrime ciccatrizzate in 18 carati d' essenza , il
bagliore talmente intenso d' accecare una luna troppo
spesso ingombrante per chi adora viversi la notte,
senza doversi preoccupare delle note buie..
Io e il sole in un tragitto controcorrente alla poca
chiarezza, troppo pressante per chi ha voglia di
splendere..
L'essenza
dell' artista
In cielo con le trombe a suonar festa, con le prime ballerine a danzare nelle
nuvole più bianche, macchie d' oro a rivestire pareti dalle dimensioni
mastodontiche per riparare gli artisti dalle pene disumane....
Silenzi piacevoli limati dagli esteti che provocano reazioni al sapore di mare,
quello calmo, piatto e azzurro come i cieli su cui viviamo...
Campiamo di cene emotive, respiriamo brunch di vita vissuta e scriviamo con i
cuori da cui escono gli angeli mai caduti a terra, siamo aria da cantare alle
folle più esigenti, siamo le note delle notti insonne, siamo tristi dentro ma
con la benzina in tasca da lanciare su fuochi troppo candidi per scaldare...
Siamo I baci dati intensamente, le lacrime leggere su visi puliti con spugne
ruvide e maldestre, siamo le guance arrossite dall' energie prorompenti dalle
quali fuoriescono melodie poetiche, profumate, delicate ed incantate , proprio
come i paesaggi fatati da destini, al di sopra delle realtà private da lealtà a
cui dedico il tempo perso...
Siamo noi, noi con le insicurezze, noi coi sorrisi trasparenti da cui si vede l'
oltre mondo, noi vivi, noi veri , noi che perseguiamo le comete come fosse un
gioco, noi che preferiamo il cielo a sta maledetta terra...
Siamo un noi grande come l' immensità dei miei pensieri, siamo i miei pensieri
lunghi come le feste date dentro ai templi, sono io a scrivere di noi, noi poeti
inconsapevoli di vivere ai piani alti di palazzi costruiti al dì sopra dei
firmamenti più romantici... |