Poesie di Libera Mastropaolo


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Un anno senza te
Mille ricordi
vivo dentro casa,
è già passato un anno
che sei andata via;
neppure il tempo
di un saluto e un bacio
né una promessa
neanche una carezza
per alleviarti mentre t’inoltravi…
Piango e ti vedo
e sento chiare e nette
le tue parole, le ultime che hai dette:
“Ora vai via e qui mi lasci sola “
- Mai mamma cara, mai, - te lo prometto.
Sempre vicina a te sarò seppur lontana,
tendo la mano
e accanto a te cammino.

Sogni in valigia
Ricordi…
La valigia in una vecchia soffitta,
tristezza e malinconia si porta via.
Foto ingiallite,
abiti smessi e demodè,
la mente vaga ed attira a sé
film proiettati
sul muro di un pianto sordo
che neanche il tempo smorza;
nella forza di una vittoria
il coraggio di risalire,
la rivincita per la sconfitta,
nel baule in soffitta.
Ripongo, in un attimo,
i sogni e le avventure,
riassorbita dalle premure della vita.
Risveglio l’entusiasmo…

Conversione
Chino sull'altare, in preghiera,
rapito nell'estasi del cuore.
Invocato, lo Spirito scende
e il bianco pane E'...
corpo martoriato
e sangue versato.
Respiro Te e,
indegnamente, Ti accolgo.

L’abete speciale
Non le sfere
sull'abete di Natale,
per la festa dell'anno speciale:
c'è un sorriso per chi piange
e del cibo per chi ha fame;
per chi soffre tanta gioia,
per gli oziosi, niente noia;
per chi ruba, l'onestà,
pei malvagi, la bontà
e, per tutti,
umanità.
Se così adorno sarà,
senza luci,
quest'abete splenderà,
e sarà la vera via
che ci porterà al Messia.

Agosto torrido e assolato,
sembra un viaggio nel passato.
Stanche, le palpebre,
battendo, intravedono,
nella memoria,
distese verdi
di pascoli infiniti,
monti filettati all’orizzonte,
dove, lieti e spensierati,
si rincorrono
due cerbiatti innamorati.
Quadro di una favola montana
che racconta l’avventura di una donna sola,
in preda al suo destino.
L’accompagna la speranza,
sempre ultima a fuggire …
Se mai, certezza diventerà,
sola più non sarà,
avrà trovato l’amore,
la chiave del mondo…
e andrà lontano,
verso l’orizzonte,
là dove il confine dell’universo
cede il posto all’Infinito.

Un canto per noi
Se pensiamo a questo giorno
come al nostro ultimo risveglio,
avremo minor apprensione per il domani.
Se crediamo che Dioè misericordioso,
speriamo in un futuro più radioso.
Fidiamoci perché Lui sa
questa e quell’altra cosa:
ciò che accadrà e ciò che donerà;
ciò che vorremmo e ciò che meglio accetteremmo,
se dovesse darci due possibilità
di pari entità.
Non affanniamoci troppo,
il nostro domaniè già lì,
dietro la nostra porta che ci aspetta,
come un ladro in vedetta.
Possiamo lottare e dobbiamo,
ma non aspettiamoci che da soli ce la faremo:
chiediamoGli aiuto sincero
ce lo darà, vedremo,
ed allora,
davvero felici saremo.

Anima, sorgi!
Anima,
attardata
nei meandri oscuri del peccato,
disdegnante la verità per la menzogna,
sorgi all'opportunità;
strettaè la via,
immensa la ricompensa.
Il sacrificioè libertà
che dà la vita.

Il più bel dono
Ho scritto parole d’amore senza amare,
ho urlato senza voce,
ho creduto all’Uomo senza dare,
ignara che questa vita
fosse dono del Suo amore.
Poi,
quando l’ho incontrato,
l’Uomo mi ha parlato:
“Dai,
soffri anche,
ma dai:
umiliato,
percosso,
deriso,
continua a dare.
Dai,
ed avrai la Vita”.

Dio creò
Non chiedere al sole perché brilla,
alla luna perché illumina,
al mare perchéè infinito:
loro non sanno.
Dio fece il sole
perché brillasse,
la luna perché illuminasse
e fece il mare infinito.


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