Poesie di Antonio Martino


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Dopo l' Urlo
È più facile
Che un cammello
Passi per la cruna
Di un ago
Piuttosto
Che togliersi
Tacce e nomea.
Le persone
Vogliono sentirsi dire
Ciò che già sanno
Come se le conferme
Fossero un affare.
Essere saldi
È solo
Merce in liquidazione.
Se la stupidità
Si comprasse
Forse saremmo
Un po' tutti
Più intelligenti.
Ci sarà un motivo
Per cui
Non abbiamo mai scritto
Né detto
"io riò".
Che sia
Perché non ci spetti?
La
Nuca
Non
Ha
Occhi.
Mi sento attivo.
Però mi sa di
Imperfetto.
Ci sono mondi
Che raccontati
Sono più fantastici
Che immaginati.
Più ti sforzi
A definire i contorni
Più li sfumi.
Penso di essere
Un genio.
E più non lo pensi
E più è probabile
Che lo sia.

IndiPerCui
Le parole
Sono lettere
Spesso destinate
Ad un ignaro mittente

La poesia
Oggi
Solo la vostra assenza
Non m'è mancata.
Voi
Miraggio d'artigiani
Che si scorgono artisti.

Posti
Un percorso
Si dimezza
Quando
Ci ci si viene incontro
Ma
La meta
Non è più la stessa.

SentiMenti
+
6
-
ahi.

Il cielo sopra il bar Lino
Il Tempo?
Non so.
Ma come terapia,
O patologia?

Per Meine
D'ironia s'è vittime
E pure artefici.
I pesi e le misure
Il dire e il fare
Il gioco e la candela:
E Godot che non arriva.
Si ride d'altri
E meno di sé stessi.
I rospi come principi
I cani come miglior amici
Il leone che si fa da parte:
E Godot che non arriva.
Di pensiero è la virtù
Altro vizio è supporre.
Il potere è voluto
Il piacere non sia mai primo
Il troppo buono come testicolo:
E Godot che non arriva.
S'accontenti tutti
Ché l'uno invano c'ha già provato.
Il passato prossimo troppo presente anche se ormai
remoto
Il rimorso scelto al rimpianto
Il fine che non sarà giustificato dall'intero:
E Godot che ancora non arriva.
La vita un batter ciglia
Ché uno scherzo dura poco.
Fortunato come schiavo
La speranza un'illusione certa
Cieco di seconda mano e muto
E Godot se n'è venuto.

A te
"C'è che la ragione umana ha il destino particolare di
essere tormentata da problemi che non può evitare [.]
perché oltrepassano ogni potere della ragione umana".
È Kant è la sua Critica a "parlare", ed è solo
l'inizio.; e non so se anche lui volesse sparare sulla
Croce Rossa, o se avesse un'alternativa valida che non
cadesse nel verbo semplicistico.
Rullo e il mancato placet da parte di alcuni per
quella tua scelta coraggiosa, giusta, ed inevitabile,
è tuttora, appena e a fatica, latente: non è strano,
vero?
Viene da pensare che è più la presenza del passato,
piuttosto che la paura del futuro, che ti spaventi.
Davanti a te sembra ci sia la tua nuca, e gli occhi
rivolti e mai ortogonali alla fronte.
Io non ho soluzioni, né lampade di Aladino che mi
avanzano. Già la luce delle tenebre m'acceca con la
mia ombra che mi fa da guida, e lo Stige non m'è
torbido come per Narciso, ma chiare le sue acque come
di fresca sorgiva, ché si è soli (soprattutto per
dovere).
Non bisogna necessariamente sposare una causa per poi
separarsene, non è sempre la strage l'argomento di un
articolo di fondo, non è sempre ciò che ci meraviglia
che poi va a sorprenderci, non è la direzione che fa
il verso, ma è la consapevolezza di appartenere a
quella stirpe di "uomini nella sua grande maggioranza
smisuratamente egoistica, ingiusta, mancante di
equità, disonesta, invidiosa, malvagia, e inoltre
assai limitata e bislacca [.]" (A.Schopenhauer) che
può venirci miseramente utile.

Il mostro
Mi mostro così con un amico.
Ma chi sono?
Mi mostro così con un estraneo.
Ma chi sono?
Mi mostro così con un cliente.
Ma chi sono?
Mi mostro così con un fornitore.
Ma chi sono?
Mi mostro così con i miei genitori.
Ma chi sono?
Mi mostro così con chi dico d'amare.
Ma chi sono?
Mi mostro così quando gioco.
Ma chi sono?
Mi mostro così in vacanza.
Ma chi sono?
Mi mostro così in compagnia.
Ma chi sono?
Mi mostro così da solo.
Ma chi sono?
Un fenomeno.
Bleah!

Indolor
Fra ricordi
E dimentichi
L'ego della bilancia
Pondera
A mo' di metronomo
Fra un tic ed un tic
La stessa diversamente

Postscriptum
Siccome
Sono pessimista
Oggi
Sono contento
Perché
Ci saranno
Sicuramente
Giorni peggiori
P.S. Non è vero.

L'addizione
sottratta


Una coppia
Ti fa metà
E mezzi
Per un altro
Intero
A cui manca
Soprattutto
L'altro mezzo
Vero

Sebbene
Ti amo
Senza quei perché
Che un giorno
Non andrebbero a giustificare
Un addio.

Full
Conto
Degl'altri
Gl'io.
E più sono
E meno ci sarò.
Ché loro
Son già fin troppi.

Viavà
Tre macchie.
Due da una parte
E una dall'altra.
Una un po' più grande
E le altre due più piccoline.
"Potrebbe essere tutto e niente.
Non si preoccupi. Buonasera".
Grazie. Buonasera anche a lei.

L'animale
Ho visto un merlo
Un merlino a dire il vero
Solo immobile abbandonato.
Ho visto 'sto merlino
Vicino al mio motorino
Solo immobile abbandonato.
Era un bel merlino
Di quelli ancora non neri
Perché era piccolino
Era solo immobile abbandonato.
Una volta l'avrei preso per salvarlo
Oggi l'ho lasciato lì a morire
Per non ucciderlo io.
Non sono mai riuscito a salvare un merlino
Solo immobile abbandonato.
Per una volta oggi
Avrei voluto fosse ieri.

SMS
Mi capita di pensare
Che le parole
Siano affascinanti.
Le mescoli
Nella scatola della mente
E poi
Le ricombini all'infinito.
E sebbene ciascuna abbia un senso
Ciascuno le dà il suo.
E si ricomincia.
Dall'equivoco.
Ma non so
Se questo che penso ha senso
O è figlio del profumo dei tigli
Che entra dalla finestra
E accarezza
I sensi di questo corpo nudo.

Un altro. Io.
Un tale: "Fa' di necessità virtù".
Un altro tale: "Il necessario è la variabile
Degli insoddisfatti.
Una tortura dinamica
Vestita a carnevale tutto l'anno
Come fabbisogno.
Ci si concorre
Gli uni con gli altri
Per arrivare primi
E paghi
Vincere la coppa del lamento.
Il concetto d'infinito
È sì stimolo
Ma altrettanto limite.
Esso ci può dare
Solo la gratificazione
Del viaggio
Ma mai della meta.
L'inevitabile quindi
Ci porta a dover godere
Della rassegnazione
Che poi è motivo
Di patologiche frustrazioni.
La cultura del "Volere è Potere"
È stata batterio
Del delirio di onnipotenza
Di cui l'Uomo
N'è malato e primario.
Questa illusione
Ridurrebbe di molto
La possibilità d'essere infelici
Ma così sarebbe
Come la volpe
Davanti all'uva.
La felicità
È quindi conoscenza:
Sapere l'impossibile".

L' *
Ti odio!
Sei forte con i deboli
Sei ricco con i poveri
Sei intelligente con gli stolti.
Ti odio!
Sei nell'anima del commercio
Sei nelle verità poi smentite
Sei sopra e poi in fondo diversamente.
Ti odio, e ti vorrei bandito
Anche se lo sei sempre stato.

Lo stagno reale
Mi piacerebbe sapere
Quante donne
Abbiano mai baciato veramente
Un rospo.
Forse nessuna.
Non vorrei fosse solo
Per una questione di principio.

Dammi la mano
A volte
Spinto da non so cosa
Mi ritrovo a disegnar parole
E dipinger frasi.
A volte
Urtato da non so cosa
Mi sposto, e lascio passare.
Avvolte.
E ci si gira intorno
In questo mondo caduto
Dove beoti
Siam già tutti giù per terra.

Tanto per essere chiari
Io sono Socrate.
Altro che Napoleone!

HB2Y
Nacque dal silenzio
Quel grido di rabbia
Che del più forte
Ne fece l'ascolto.
Party non fu
Ma solo ritorno.

Oscar
Che la nostra vita
Non sia il più bel film
Di tutti i tempi
Con noi come attori.

Importante!
Per gli altri
gli altri siamo noi.
E non sempre
Gli altri sbagliano.

Consiglio
Fate come faccio io
Fate finta che io non ci sia.

Magra consolazione
Siccome sono pessimista
Oggi sono contento
Perché ci saranno sicuramente
Giorni peggiori.

Percorsi
Ci si butta via
Perché non c'è più
Una strada maestra.

Portraits
Piangono O Ridono
Tra Remoti Amori
I Tuoi Sogni.

Casting
Provo a dirti delle cose che vorrei tu riuscissi a
capire ancor prima di ascoltarle.
Provo a immaginarti come mi piacerebbe tu fossi per
poi provare a cambiarti.
Provo a vedere se puoi essere quella che non è detto
che tu sia proprio perché è come se in fondo è ciò che
vorrei tu fossi.
Provo a cercarmi in te cercando in te più me di quanto
io non cerchi in me.
Provo ad ascoltarti più per quello che non dici
parlando che per quello che dici tacendo.
Provo a ritrovarmi in qualsivoglia tua accezione che
in quanto tale sia solo tua e non di altra.
Provo a contraddirti per dirti che contraddire non
sempre significa non essere d'accordo.
Provo a negarti l'evidenza perché evidentemente
essendo evidente non può non essere così come sembra
che sia.
Provo a farti cadere non perché io ami vederti caduta
ma solo perché cadendo potremo un giorno rialzarci
insieme.
Provo a volerti vedere come sei senza che tu sia come
t'hanno detto che sia giusto tu debba essere.
Provo a giocare seriamente con te più di quanto
seriamente io sia quando non gioco con te.
Provo a non desiderarti desiderandoti solo per
accentuare quel desiderio che verrebbe meno se così
non facessi.
Provo ad essere presente più con la mia assenza che
assente con la mia presenza.
Provo a trovare ciò che non so e non so se c'è in
quella parte di te che è un po' parte di me.
Provo a provarti e purtroppo ci riesco spesso.
Ma non fare confusione.

Elementare
Poco o tanto che sia
è il meno che fa la differenza.
I più potranno mai capire
per quanto divisi essi siano?

Argento
Fra un tic e un tac
un secondo
che né ora né sempre
sarà mai primo.

Pegaso
Quale vincitore mai oggi
di chissà quale inutile battaglia
sarebbe così delicato
come Perseo
nell'adagiare la testa della gorgone Medusa?

Didi e Gogo
Un incontro straordinario
è tale
quando t'aiuta a (ri)trovare
i tuoi soggetti smarriti.

18.05.06
La libertà
soprattutto la propria
è un privilegio che costa
più di quanto fa guadagnare.
il debito è il suo vestito
e rosso è il suo colore.

Congratulazioni
Buon Anno
Buona Epifania
Buona Giornata
Buon Pomeriggio
Buon Compleanno
Buon Appetito
Buon Lavoro
Buon Onomastico
Buona Sera
Buone Ferie
Buon Proseguimento
Buona Pasqua
Buona Notte
Buon Ferragosto
Buon Anniversario
Buon Natale
Buon Divertimento
Condoglianze

31.12.2005
Quante persone malate e passate a miglior vita avranno
mai visto questi pochi metri quadrati di stanza?
Sempre illuminate da squallidi neon e mai da un raggio
di sole? E camici bianchi come compagnia ove
aggrappare spesso vane speranze? E un Cristo su noce
che, anche Lui, dall'alto in basso non sa che
guardarti? E gli amici di letto che forse mai più
rivedrai? E i lamenti che d'altrove ti bucano i
timpani ma mai oserebbero disturbarti? E basta.

18.02.2005
La notte a volte dà cose che mai nessun dì potrebbe
regalare.
Una generosità data dal buio illuminato dalle
stelle:lo stesso buio che a volte angoscia.
Una macchia di solitudine che può essere lavata
dall'amore: lo stesso amore che spesso fa soffrire.
Ostinati a desistere non possiamo che chiudere gli
occhi per guardarci
e sperare che arrivi presto la notte.

Ti ho ignorato
come un battito di cuore
ti ho voluto
in quei giorni semmai avessi potuto
ti ho vissuto
come in un sogno reale
ti ho pensato
quando non c'eri ed eri presente
ti ho guardato
mentre distratta vedevi altrove
e ti ho amato
solo perché ti avevo inventato.

28.08.2004
Nel tuo mondo di farfalle e fiori
e anche di molti colori
c'è qualcuno
che davanti ti segue
cosciente di non aver tregue.
Nel tuo mondo
dove oggi è mai ieri
e anche di molti pensieri
c'è qualcosa
che vi' andando rimane
con le stelle che fan da guardiane.
Nel tuo mondo
di fughe presenti
e anche di giochi distanti
c'è la vita
che morte mai prende
né mai né sempre ne dipende.
E' il tuo mondo
che un giorno ho incontrato
ed è quel mondo
che di notte per sempre m'hai donato.

Oggi più che mai
ho bisogno di te.
Tu che sei presente
sempre nel mio cuore
dove ti sembra difficile entrare
dove le ombre ti incutono paure
dove i fantasmi riflettono su specchi
tu che sei sempre nel mio cuore
perché io che della tua vita ho fatto la mia
amo te e per sempre il tuo amore.

I ricordi
davvero importanti
come è tutto del resto
come una rosa
allora come adesso
tra una pagina e l'altra
segna quel posto
e lì rimarrà.

Re Ligione I
Non c'è giorno
Che Dio non voglia
Che lo voglia
Con dei morti
Per te Dio.
E se tu Dio
Non ci fossi
Quanti morti
Vivaddio
In meno pure.
Ma fra un po'
Un giorno o l'altro
Se non sta' attento
Mio buon Dio
Fanno fuori anche te.
Ed è un Peccato
Per noi tutti
Te compreso caro Dio
Non avere più al di qua
Quell'idea dell'Aldilà.
Ma ci sei o ci fai
Che da lassù mai guardi giù?
Diavolo di un dio!

L'antico strumento
Si seppelliscono l'un l'altro
cadendosi addosso
soffocati da quel destino
che per sempre li ha resi impotenti.
E vestiti dal tempo
che del ricordo è l'anima
anche loro come sogno non hanno
che una pacifica arena.


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