Poesie di Simone Maranesi


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Simone Maranesi ( Cesena 04/04/1984) residente a San Mauro Pascoli.
Fin da piccolo appassionato di calcio e giocatore.
Sto scoprendo una nuova passione, la poesia.

Nel labirinto della vita
Sperduto sradico
passi a fatica
nel labirinto della vita,
l'eco dei silenzi
si mischia nelle vene,
le violacee palpebre stremate
sono immerse in estasi di solitudine.
Rassegnato nell'abisso
dell'eterno vuoto
sussurro pietà
al suono incalzante
del copione dei giorni.
Provando ad immaginare
acque limpide
dai riflessi smeraldo
assimilo ogni sfumatura
da ogni lacrima di sangue.
Il volto sfregiato
da gocce taglienti
e il vento impetuoso
a spazzare le pagine del tempo.
Rimango fermo,immobile,
rotolando nella sofferenza,
proiettato nel nulla,
ignorato dal destino.
E...rimango fermo...immobile,
la pioggia...a impregnarmi l'anima.

Un attimo d'immortalità
Segue l'onda il pensiero
in balìa del vento,
effusioni d'incanto
proiettate all'assalto.
Pavoni s'aprono a ventaglio
docili fiori sbocciano
aromatizzando lo sguardo.
Tra un battito di ciglia
e un attimo d'immortalità,
si schiude nell'ombra
spumeggiante bagliore
offuscato in un lampo.

Quadri d'autore
Smorte figure s'illuminano
d'improvviso attirate,
occhi affogati
filtrano sguardi,
s'aggirano come nubi ammassate
nella silente vallata
sperperando lacrime d'infanzia.
Gelido alitar di cielo
a traboccare consumata nostalgia,
a dipingere emozioni
di quadri d'autore.

Vuoto presente
Osservo impietrito
macerie in orgasmo
muti sospiri imprecare
inzuppati marcire
in paesaggi d'abbandono.
S'affoga lo sguardo
s'annida il pensiero
la mente deraglia
in fumante apnea
vacilla imbrattata
raffioran spettrali
ronzii di morte.
Esausto marchiato
sollevo macigni
di vuoto presente.

Logorante oscurità
Accecato intravedo
linee azzurre
infiniti orizzonti
di lontani mari.
Vorticosi miraggi
sgretolano crepe
imprimono traiettorie
d'impalpabili letture.
D'improvviso
un tonfo.
Lo sguardo carezza
devastata natura
lacrime saline
urla silenti
intriso sommerso
da logorante oscurità.

Solitudine compagna
Intrecci d'ombre in fuga
immagini ricordi
risuonano stridenti
sgorgando nelle vene.
Castelli decaduti
sentieri ardui oscuri
echi struggenti
macchie indelebili
tortuose vie mentali
bisbigliano assiepate
in vicoli esanimi.
Soffocato dal grido
impallidisco sprofondo
ferite aperte
sanguinanti ricordi
tentazioni eccessi
dannati bordelli
sogni infranti
il tempo volato
il treno passato.
Plasmato dal vagare dei sensi
annodo ibride memorie
invaghito scruto
tra le pieghe dell'anima.
Arpeggiando risuona
amara armonia
rabbrividisco in silenzio
tra bivi annebbiati
frastuoni sconnessi
solitudine compagna.

Vita interiore
Incupita notte
tra melma fanghiglia
nel geronto canneto
lancinante cadenzare
di passi districati.
Minuziosi echi
lacerante cornice
d'eloquenti richiami
d'orripilanti fremori.
Incrinato esanime
pavoneggio terrore
mirabile palesare
palpitante grigiore.
D'improvviso m'irradio
lampante bagliore
lucciole infuocate
ignare emanano
vita interiore.

Annegato nella mente
Striscio tra cocci
di specchi frantumati
ruderi spinosi
siderali nebbie
spruzzi di memorie
nel vortice snervante
dissipato del passato.
M'impregno squarciato
da mente annegata
a stento sto a galla
esausto nutrito d'abbandono
naufragata speranza
intravedo luci soffuse
miraggi di clessidre
inabissate dal tempo.

Gocce di luce
Petali imperlati di rugiada
molteplici forme
tra adombrate gocce di luce
coagulano il mio sguardo.
Flebili suoni in sottofondo
tutto il resto in miniatura.

Lungo il viale
Spiragli di luce
rintocchi di vita
bagliori lunari
come d'aroma assuefatto
liete note assaporo
lungo il viale
inseguo briciole
di sogni sparpagliate.

Lacerante vita
Pallida luce
angoscianti silenzi
tremolanti ricordi
attanagliano la mente.
Impetuosi turbinii
pungenti roventi
assonanti rumori
raggomitolo implosioni
imprimo rabbia
insabbiato indigesto
antichi rancori
tracce scolpite
vibranti tuonanti
offuscati pensieri
cicatrici struggenti
dileguato vago
imprigionato scavo
annientato disorientato
lacerante vita.

Ceneri del tempo
Sagome d'ombre intorpidite
nubi grigie ammassate
serpeggiare di lampi
scalpitanti fermenti.
Sordi cigolii
nello scrigno dei ricordi
mosaico d'immagini
lieve fruscio
effimeri sorrisi
torbido mare
sbigottito scandisco
soffocato dalle ceneri
il tempo.

Alla deriva del mare
Irrequieto riposo
sciami di spettri
avvinghiano silenzi
strappano armonie
cancellano quieti
riemergono cadaveri
trascinati e cullati
alla deriva del mare.

Equilibrio instabile
Scivolando nell'oscurità
planando sul dolore
calibrati gesti
sospiri affannosi ansiosi
nervi isterici
tenebre glaciali
ornate da filo spinato.
Cadono petali
di sogni trapassati
ambizione sotterrata
sofferenza indicibile
equilibrio instabile.

Meccanismo distruttivo
Soffice neve
libera sensazione
effetto anestetizzante
insensibilità al dolore
mania di persecuzione.
Annullamento di volontà
in cerca di fuga dalla realtà.
Occhi sbarrati
dipendenza fisica e mentale.
Scompare l'effetto
sensazione di vuoto
inquietudine insoddisfazione
dal paradiso all'inferno
una nuova pista
meccanismo distruttivo.

Mare inquinato
Esiliato nell'abisso della disperazione
tra nebbie fitte
intravedo luci di navi distorte
stramazzando nella gabbia del remoto
appannato e sfibrato
m'aggrappo in pasto al destino
inghiottito da un mare inquinato.

Armoniche tenebre
Impronte sbiadite
folate rabbiose
follie contagiose
apparizioni disperse
ritirato isolato
richiamo imploro
collera ira
angoscia scrosciante
affamato assaporo
armoniche tenebre.

Inevitabile depressione
Ti posavo curatamente
formando righe perfette
su pianali lucidi
che ora non mi rispecchiano più.
Aumento cardiaco
reattività fisica e mentale
alterazioni d'umore
istantaneo benessere
ansia paranoia insonnia.
Polvere sottile
isolamento sociale
disfunzione sessuale
formicolii ridotto appetito
provocatoria dipendenza
petrolio bianco
inevitabile depressione.

Inconscio demolitore
Vagando in labirinti infiniti
sconcertato e tramortito
acerbi ricordi spolpati
nel vortice del profondo vuoto.
Sangue pulsante
inquieto remoto
anima stanca
nell'ombra offuscata
dall'impalpabile destino.
Argini straripati
gelo penetrante
singhiozzante apprensione
inconscio demolitore.

Bianca Amante
Rintanato nel frastuono del silenzio
m'irraggio nel ricordo
tra luci e ombre del passato.
Richiamo d'echi
sangue avvelenato
risucchiato catturato
d'abile ammaliatrice
onnipresente fissazione
iniezione di forza
retrogusto amaro
nella gola secca
caduto nella morsa
trappola infedele
cristallina bianca amante.


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