Poesie di Mario Ius


Home page  Lettura   Poeti del sito   Racconti   Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche

 
Tutta una vita
Or che sei giunto all'apice dei tuoi giorni
tramonto naturale di un dì durato anni,
vedo intorno a me le ombre della sera
ce vanno preclùdendo il corso della vita.
E strano,ed ad altre menti forse mostruoso,
che di esso io non provi ne pianto ne tristezza.
Non porgermi domande in merito e al riguardo
se prima non rispondi a ciò che chiederò.
Per te,in vita stà la morte o in morte stà la vita?.

Ho chiesto
Ho chiesto alla brezza
di dove viene il tuo profumo
affinchè mi svelasse il luogo
ove ti tiene nasconta,
gelosa dei tuoi sospiri.
Ho chiesto ai fiori,
invidiosi della tua bellezza
Celata ti tengono le sirene
per l'armonia del tuo corpo.
Quale prato più felice vi fu
di quello che tu calpestasti,
ne fonte più pura
di quella ove tu ti bagnavi.

Prima
Prima che la luna lasci il cielo
lascia che io torni a baciare te
Prima che il sole sorga sulla terra
lascia che io ti riscaldi
Prima che il vento soffi nell'aria
lascia che un mio sospiro ti sfiori
Prima che le rose sboccino nei giardini
lascia che io risenta il tuo profumo
Prima che il mio corpo sia frustato
lascia che le tue mani lo accarezzino
Prima che io muoia da te dimenticato
lascia che i miei occhi rivedano il tuo volto
Prima che dimentichi lei
fa o mio Dio che io sia rinnegato

Il giorno del giudizio
Oscure nubi coprivano il cielo
di lutto solare portaron presagio,
disgrazie,vendette e vecchi rancori.
Suppremo gastitigo al suol si abbatteva
querce secolari a Lui si piegaron,
quali esili giunchi alla prima brezza
venian sdradicate dal suolo natio.
Terrore nei volti di chi era reo,
sgomento nei visi di chi non sapeva,
passo in un baleno quel segno Divino
e poi tornò quiete sia in terra che in cielo.
Crescevan gramigne nei corpi sbagliati
e fiori sbocciaron su quelli dei giusti,
sui primi fu fuoco e cenere poi,
su gli altri fu acqua e la vita seguì

Dedicata a...
Come sei cambiata,come sei diversa
da quella fanciulla allegra e gioiosa.

Sei come un diamante che è stato incrinato,
sei come una perla che è stata scalfita.

Accenni un sorriso e poi torni severa,
un bacio vorresti per poi rifiutarlo.

Ma in fondo io credo che un poco d'affetto
è ciò che tu cerchi e invano non trovi,
in quella persona che a detto di amarti.

Questo amore
Questo amore,a volte violento
come in mare in tempesta,
violento;come un cavallo imbizzarrito,
dolce ed amaro allo stesso tempo
ma meravigliosamente gradevole.

Gradevole come quando ci abbracciavamo,
sussurrandoci parole d'amore ed io;
accarezzando i tuoi capelli fra le mie mani,
sentivo dolcemente vibrare
come le corda di un arpa.

A che serve dirti che non ti amo
e non voglio più vederti,
se poi domani dovrei confessare
il mio peccato di menzogne.

Di quel amor che fu...
Non vi fu sguardo più cauterio
che quello dei tuoi occhi
ne vi fu calore più ardente
di quello dei tuoi baci.

Sguardo che ovunque mi perseguita,
e mi ricorda i giorni del tuo amore;
calore che ancora mi riscalda,
quando penso alle tue labbra.

Ora tutto tace, e una apparente calma
ricopre ciò che fu di quel violento amore;
le acque in superficie ristagnano serene,
e la tua barca vaga in cerca di altre sponde.

Vogli un dì che possa
ad un molo essa ammarare,
e resti a lui ancarata
anche nella tempesta.

Tra un ponte e un rio
Porta il mio corpo tra un ponte e un rio
affinchè io riposi in pace,
nel luogo ove io ebbi per prima volta
la gioia di un amore puro.

Lascia che il sole scaldi le mie spoglia
e la luna rinfreschi le mie piaghe,
senza che una goccia di lacrima tu versi

Lascia che sorridano le labbra del tuo viso,
coma quando vivemmo un breve amor.

Tornerai a camminare per quei luoghi,
volgendo il volto mi cercherai ancora;
mentre io potrò continuare a stringerti
dolcemente fra le mie braccia
e baciarti come allora
senza che tu te ne accorga.

Accarezzare con mano tremante i tuoi capelli
e tornare a stringerti dolcemente dolcemente.

Amo te
Amo la luce per la sua purezza
Amo i fiori per la loro bellezza
Amo un bimbo perchè é sincero
Amo un santo perchè é casto
Amo il tramonto perchè cancella
Amo l'aurora perchè rinnova
Amo un passero perchè é gracile
Amo un agnellino perchè é indifeso
Amo te perchè sei tutto questo

Non meriti
nemmeno uno sguardo,
eppure vorrei contemplarti.
Non meriti
nemmeno un ricordo,
eppure vorrei sognarti.
Non meriti
nemmeno una carezza,
eppure vorrei plasmarti.
Non meriti
nemmeno un pensiero,
eppure non posso scordarti.
Non meriti
nemmeno un sorriso,
eppure per te io sono felice.
Non meriti
nemmeno una poesia,
eppure per te io la scrivo.

Ad un amico
La crepuscolare vita
si spense nei suoi occhi,
ed io con mano tremante
calando le sue palpebre,
la avvolsi nelle tenebre
di quella che era stata
la sua luce terrena.

Ma la luce torna alla luce,
l'aria torna all'aria,
la forza torna all'energia
e di tutto ciò;
nulla si crea e nulla si distrugge,
tutto nella vita si trasforma.

Si trasforma come te,
che ora vaghi in ogni raggio
che mi illumina,
in ogni alito che respiro,
in ogni gesto che io faccia.

Quieta è la laguna nel crepuscolar tramonto,
mentre ancor nell'aria vibrano dolcemente
le note di quell'arpa;
una bianca colomba emersa dalla feconda terra,
volge all'infinito,là,
oltre il confine dell'immaginazione.

Tacito scorre il tempo,
tacito come quel giunco
che in silenzio cela le fasce di un neonato,
melodia e pianto vagano nel contorno.

Come non si ricordano
gli anni dell'adolescenza,
così dimenticati
son quelli dell'infanzia.

Ma i pochi e brevi istanti
trascorsi al tuo fianco,
rimangono perenni
nell'albo dei ricordi.

Strana creatura
Stava la luna a diradar le ombre
quando trà di esse scorsi una figura
di gracil formato e delicata linea,
rossi i capelli scendean su le sue spalle
come la lava che viene alle pendici,
essi splendean sulla sua pelle nuda.

Occhi color del cielo anche se in piena notte
innanzi a me venian
senza che un solo battito di palpebre oscurasse,
non pronunciò parole la sua carminea bocca
che tremolante vidi quando l'ebbi vicina.

Senza poter spostarmi lei proseguì il percorso
della breve distanza che separava entrambi,
attrversò il mio corpo dall'una all'altra parte.

Un vuoto mi rimase dentro la mia persona
perchè col suo passaggio ella s'era portata
con sè tutto il mio amore

A tutti quei bimbi...
Un fiore reciso ho visto in terra
con una farfalla che le moriva accanto.

Un passero cader dal nido
senza più rialsarsi in volo.

Il sole oscurarsi
per un eclisse rara.

Chiedendomi perchè?.

Fù propio in quell' istante
che volgendo il capo altrove,
vidi passar un carro
con una piccola bara bianca.

Non piangere madre.
Non piangere madre e tanto meno non pretendere,
che l'Altissimo intervenga ad evitare la strage
di tutti quei ricordi che in cuore serbi tu
la vita Lui la data la vita Lui la toglie
noi siamo solo il calco di ciò che egli è.

Come puoi tu pretendere di porti al Suo cospetto
se non riesci nemmeno con il tuo sguardo a filtrare
attraverso i raggi del sole che hai dinnanzi a te.

Piccola,cara,fragile dolce madre,
solo quando si è difronte alla morte
si può capire la Sua potenza,
non credere che io mi aggrappi disperatamente
agli ultimi e fragili appigli della vita.

Accetta il Suo verdetto, e con sguardo benevolo
ringrazzialo dei giorni che ci ha lasciato insieme,
un di ci riuniremo e allora vedrai che facile,
ti sembrerà il traghetto dall'una all'altra sponda.

Mia piccola madre ti prego,non piangere più;
ora posso nuovamente baciare
i tuoi dolci ed a me cari occhi
anche se tu non te ne accorgi,
ed io;
non posso sentire il sapore delle tue lacrime.

Distesa sopra la calda roccia
su nuda scogliera,nuda la sua pelle
che col fragor dell'onde ancor più bella appare.

Qual mitica sirena emersa dagli abissi
di bronzea doratura il corpo era venuto
e gli occhi che ella aveva parean due perle rare.

Capelli rosso corallo tolto al profondo mare
splendean lungo quei fianchi,
che salmastra acqua aveva
con grazzia modellato.

E nella superficie della dolce figura
l'enigma degli abissi in essa affiorava.

Ho visto il tuo sguardo
incrociarsi con il mio,
penso che tu mi ami.

Ho sentito la tua voce
tremare mentre mi parli,
forse la mia presenza ti turba.

I tuoi occhi color notte,
vagano solitari e meravigliosi
sotto i raggi del sole,
che al guardarli non distinguo nulla,
e quando mi sfuggono
mi abbaglia la luce.

Perchè
stanco tramonto
ti sei innamorato
di una fresca aurora?.
Perchè
grigio autunno
ti sei invaghito
della splendente primavera?.
Perchè
vecchio lupo di mare
sogni di prender nella rete
la mitica sirena?.
Perchè
tu che scrivi
di lor queste parole
osi posar lo sguardo
su chi non t'appartiene?.

Ti prego non farlo,
ti prego perdona,
ti prego ricorda
gli istanti d'amore
fugaci evasioni
di amanti proibiti.
Il cielo su oscura
insieme al pensiero,
che tu possa offrire
ad altri il tuo amore
Non credo non voglio
che l'esil tua vita
sia cinta da braccia
profane alle mie.
Ritorna con l'alba
la quiete nel cuore,
ti sento vicina
di nuovo sei mia,
ma resta l'angoscia
di un nuovo tramonto.

Convolgean le onde l'esile capanna
mentre la veccia madre varcava l'uscio fragile.
Di lutto era vestita e nella notte cupa
.si confodeva tra il nero mare volto a tempesta,
sfamar doveva il piccolo che,nel giaciglio rigido
dal vento era cullato.
Vagò lungo la spiaggia chissà a quale distanza,
l'alba schiarì le tenebre e il volto della donna
i suoi capelli grigi lucian d'argento vivo.
Distesa sulla riva raccolta fù da braccia
che calde percepiron il freddo della morte.
Nelle sue mani rigide,serrato conservava
un tozzo di pan roscido che forse non lontano
quacuno aveva gettato quale rifiuto in mare.

Ho visto una farfalla posarsi su un fiore,
ho ricordato i tuoi baci

Ho visto la brezza sfiorare le messi,
ho risentito le tue carezze

Ho visto la rugiada su di una rosa,
mi ha ricordato il tuo pianto

Ho visto un giunco resistere al vento,
ho ricordato la tua forza di vivere

Ho visto un vulcano esplodere nella notte ,
era il calore dei tuoi baci

Solo due stelle vedo nella notte,
è il ricordo del tuo sguardo

Fù l'alba quando ti ho vista,
il tramonto quando voltasti le spalle
e te ne andasti.

Ti prego non sorridere
mi ricordi
gli allegri giorni della primavera
Ti prego non cantare
mi ricordi
la felicita dell'estate
ti prego non serbare il broncio
mi ricordi
i temporali dell'autunno
Ti prego non fremere
mi ricordi
iu geli dell'inverno
Ti prego continua
mi ricordi
un anno trascorso accanto a te.


Home page  Lettura   Poeti del sito   Racconti   Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche