Poesie di Iallonardo


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Gli occhi
E le guardai gli occhi,
prima distrattamente,
poi colpito, sempre più insistentemente.
Ma come, invece che guardare i soliti attributi, che fanno girare il mondo,
osservo degli occhi...
e non puoi neanche nasconderlo,
come invece fanno gli estimatori,
in incognito.
Cosa cerco lì dentro?
Un colore e dei particolari che raccontano chi si è e cosa si ha e da dove si proviene. Condividere, emozioni ballerine, tali da non saperne dare un nome....
Sento la fantasia volteggiare in pochi attimi alla ricerca della lampada di Aladino...
Ma ad essere troppo insistenti si è presi per il solito pappagallo, guardante....
E chi potrà mai spiegare, in parole povere,
di essere rimasto letteralmente rapito, inconsapevolmente da un "semplice" sguardo... chi mai potrà aiutare quest'avvistamento pregno di significato?
La paura del rifiuto suggerisce di darsela a gambe levate; che credi, che parlar di emozioni sia semplice ed accessibile a tutti? Allontanarsi ha un pregio, non rimanere delusi, ma anche l'idealizzazione che tanto amo e che non può farmi del male...
Ma sotto sotto vorrei tanto scoprire
cosa si cela lì, dietro quegli occhi....

Scusa
Ho bisogno di chiedere scusa;
Per le attenzioni mancate
Per le carezze disattese
Per le parole accoglienti sostituite da silenzi
Per i musi al posto dei sorrisi
Per il rifiuto al posto degli abbracci
Conosco la sofferenza e la solitudine
Prego che la mia persona mai ne provochi ma anzi ne allevi il peso
Mando questo messaggio nel mare del web per alleviare, se posso, la vostra e l'anima mia ...

... Se ...
... e guardando negli occhi un po' velati,
trovo inaspettata una umanità spesso celata,
fatta di pensieri distanti,
angosce incipienti,
strade mentali tortuose...
Si, i sorrisi spesso forzati e di circostanza,
sembrano restituire al mondo ed al prossimo,
una versione di se "trendy" , ammiccante,
un po' rampante ...
eppure dentro quel mondo c'è altro che si agita e che
per pudore e riservatezza tieni chiuso per te...
Io lo vedo, lo sento, spesso mi riconosco;
condividere un po' di sé, forse contempla anche
carpire tenere debolezze, che fanno di una persona
un completo mosaico di emozioni attraenti ...

Scricciolo
... ho un anima pelosa che prima di osare e chiedere mi guarda...
chiede permesso con gli occhi,
china il mento per indicare dove è la sua intenzione...
ha un modo retro' di grazia, timidezza e gentilezza inusitata ...
un colpo al cuore mi dice che sensibilità e cortesia non sono appannaggio solo dei bipedi;
in verità lo osservo e cerco ancora una volta d'imparare...

fil rouge
... mettere d'accordo due anime ...
... riuscire a "sentire" nel petto senza parlare ...
... osservare dei particolari e trasalire di gioia ...
... vedere ombre negli occhi ed incupirsi ...
... scorgere un sorriso ed illuminarsi ......
è un fil rouge d'intrecci ed incroci ...
che nessuna parola può render vera ...

Stasera
Stasera ho visto il tramonto...
non con gli occhi, con l'Anima ...
Raccontava di mondi fatati,
di dolcezze inesprimibili,
di paesaggi persi nel tempo ...
A casa sotto l'uscio lampeggiava occhieggiando una stella quasi impertinente,
mentre la luna traslucida traspariva tra nuvole sottili sottili ...
L'ho osservata,
cercando di decifrare il lampeggìo,
mi parlava di vita ed amore,
di sentimenti specchiatisi dal cuore mio agli astri infiniti......
Forse era Sirio, non so;
ma la sua sfrontatezza ha avuto l'effetto desiderato:
ha ancora una volta,
semmai non lo ricordassi,
suggeritomi che il cielo, l'infinito, il creato,
sono "solamente" il riflesso dell'anima mia ...

Ho Amato
Ho amato
Abbracciando
Stringendo
Baciando occhi
Sbirciandoli......
Ammirando energia effusa
Facendone parte quasi inconsapevole
Ascoltando silenzi
Pregni di ogni bisogno
Le parole spesso uccidono
Le sensibilità sono piume al vento
Un flebile non so che, detto male devasta
Meglio il silenzio che mille chiarimenti
Le anime s'incontrano senza proferir parola ...

Sconforto
.... e pensi di affidarti, di confidare l' inconfessabile ...
.... e quando i tuoi interiori sono alla luce,
pasto per i rapaci diventano...
... uomo mangia uomo ...
è l'eterna litania dell'esistenza ......

Chiaroscuri
... e sorrisi, sguardi, risate...
emergono da luoghi antichi,
coi calzoncini corti,
le ginocchia spesso sbucciate...
salgono su dei sapori,
emozioni dimenticate,
infarcite di suoni ed umori indescrivibili...
tenere come l'età ...
osservo una nuvola nascondere il sole...
chiaroscuri simili e modulati
con l'anima mia ...

Non è lì
No, non è lì,
dietro quel ritratto immobile,
dietro quei simboli cristiani...
Lo vedo raccogliere cicorie in mezzo ai campi,
facendone mazzetti coi fili d'erba...
rincorrere con lo sguardo i cani sciolti,
spariti nella boscaglia...
no, non è lì,
non potrebbe;
è tra la gente sorridente,
raccontando un aneddoto spassoso,
carpendo gli sguardi ed anche l'anima...
è dentro di me, coi suoi silenzi,
le sue risate fragranti,
la sua meraviglia quasi adolescenziale,
nello scoprire cose nuove e misteri da svelare...
non è li,
è dentro tutti noi,
che lo abbiamo conosciuto,
per quello che era veramente...
mi fermo qui,
perché non posso fare a meno di piangere...
ma lui mi sorriderà e mi consolerà ancora...

Ti amo, Ti odio
Mi ami, mi odi;
Ti amo ti odio;
Ti cerco, mi aspetti,
Ci troviamo,
stiamo vicini...
Ci guardiamo e ci perdiamo.... negli sguardi...
Che inestimabile incontrollabile
inimbrigliabile sinfonia
di emozioni....

Ho amato
Ho amato sorrisi,
voci delicate,
modi gentili e rassicuranti;
ho amato sguardi sinceri,
mani affusolate,
parole amorevoli...
Ho amato ed amo ancora,
trovare nel prossimo,
risonanze alle mie energie,
affinità ai miei pensieri,
al mio sentire...
Ho amato la differenza fatta esperienza,
e se mai avrò potuto,
ricambiare con un po' di me altrimenti nascosto bene...
Ho amato e forse amerò di nuovo ancora;
in questo fervido intricato scintillante scenario chiamato vita...

Specchio
Ci si innamora a volte di un viso,
altre di una luce;
qualche volta di una femminilità stregata ed indecifrabile,
di un modo di porsi ed interagire disarmante;
sovente ne ignori la provenienza...
Lo attribuisci agli occhi, alle fattezze,
alla sensualità magnetica ed intrigante...
Ma un vocina dentro ti sussurra
che li, forse,
c'è riparo alle tue solite malinconie,
forse c'è condivisione di cose mai confessate ad alcuno...
e che con naturalezza estrema
vengono alle labbra senza filtri o mediazione...
Forse c'è lo specchio agognato,
in cui finalmente poter essere realmente se stessi ...

Nistagmo
...a volte osservo degli occhi irrequieti,
frenetici, instancabili ...
mi specchio e provo un vuoto nel petto;
continuano a vagare qui e là tra l'ambiente, il mio viso, a volte il cellulare...
mi evita, mi incontra, si distoglie ma s'illumina ... senza darlo a vedere ...
un gioco senza parole, di energie profuse,
trasmesse, confondersi senza aver fatto nulla perché s' incontrassero ...
quasi sapessero dove darsi appuntamento...

Nomi e Cognomi
In un convegno si parlava di sicurezza e di persone.
Siamo abituati a parlare delle persone usando i nomi ed i cognomi.
E' piu' facile, immediato.
Come al militare e forse anche a scuola.
In una puntata un pò macabra di Voyager c'erano sagome umane di cera,
modelli anatomici come quelli di Cappella S.Severo.
Dettagli minuziosi di muscoli, arterie, vasi linfatici.
Terribilmente complessi, meravigliosi nella stupefacente funzionalità.
Anche visto senza nome e cognome il corpo umano ha una meraviglia indecifrabile.
Degno di un mistero, di una origine infinitamente armonica ed intelligente.
Ma tra noi siamo nomi e cognomi..
Quando tutto va bene, perchè ci si conosce di vista o da anni,
nei luoghi di lavoro o nei ritrovi abituali.
Negli altri casi si è anonimi, quasi oggetti.
Non c'è identità,
tantomeno quella meraviglia che tiene insieme questo mondo alchemico chiamato "Uomo"..
Da questo il considerare oggetto, merce, intralcio un corpo, una persona il passaggio è breve.
Esiste anche ciò che anima un corpo, una persona.
L'insieme di emozioni, di esperienze, di sentimenti, che dal grembo materno,
vengono modellate, dipinte, colorate in ogni singola persona.
Ed è un modello unico.
Un corpo infinitamente sinfonico,con un motore individuale irripetibile.
Basterebbe aver dentro di se questo concetto per omaggiare chiunque con un inchino per l'opera maestra
che ognuno di noi rappresenta.
Ma siamo nomi e cognomi.
E quando mancano anche questi, ci prendiamo il diritto di decidere, offendere, avvilire,
quella creatura così complessa, ma così sensibile, maledettamente simile a noi ...

Dono
saranno gli occhi,
forse i capelli
oppure la pelle...
la presenza,
il portamento
la fierezza...
la femminilità;
ma non trovo nulla di preciso...
so che l'animo mio sorride a lei,
trova luce insperata...
è un dono;
e come tale lo tengo al caldo nel petto mio ...

L'Origine dell'Amore
Lo intravedi in un petalo in fiore,
nello scorrere fragoroso di un ruscello;
appresso ad uccelli ordinati in fila, alti nel cielo...
nel crepitìo di cicale d'estate,
in un campo fluttuante, di grano dorato...
nello spiare all'abbeverarsi di curiosi animali;
e lo scopri negli occhi dell'amata,
che ogni dubbio dissipano,
semmai ne avevi ancora,
che l'amore è l'anima del mondo

12 Febbraio 2015
L’anima come un oscillogramma…
lieve, leggera, tumultuosa,
in balia di venti ancestrali,
spaziali, temporali..
la mente vaga, l’animo segue …
afferra luce, gioie, ironie …
teme …
ripiomba in anfratti angusti e dolorosi …
senza uscita, sembrano …
un odore, un ricordo …
e ti ritrovi tra volti sorridenti senza più sbarre …
leggero leviti sull’onda …
di nuovo un pensiero cupo …
buio, dolore …
un viso inaspettato ed una richiesta garbata mi riportano fuori …
calore, gioviale, contento …
ritorno su, a casa …
con l’anima in braccio, bisognosa di coccole …

anima
effluvio etereo...
valica confini
distanze
pensieri
parole
arriva dove non arrivano gesti ma sguardi
occhi
fuggenti
ridenti
curiosi
vorrebbero immergersi e scoprire
i prati rigogliosi
i profumi dell'infanzia
in un paio d'occhi
c'è una scintilla ammaliante
attrae
magneticamente penetra
e vorresti saperne di piu'...
ma la mente non arriva
dove le sensazioni portano
c'è qualcosa di sconosciuto
terribilmente familiare
nei gesti, nei sorrisi
prende dentro al petto
e non sai cos'è
è vita .......

Cercatori
... e mi chiedo in quale angolo di mondo si nasconde la serenità,
l'armonia,
talvolta la felicità...
Tra le fronde al vento in una giornata tersa d'estate,
in un sole che ormai stanco si inebria all'orizzonte,
irraggiando di effluvi colorati il mondo intorno...
Oppure negli occhi lucenti di chi incontri,
accogliendo un altro mondo nel mondo tuo...
Rifletto,
annuisco,
forse è in ogni dove...
a noi rimane scoprirlo e farlo nostro...

Dejavu
In un vento che soffia,
sento l'anima vibrare,
sento il sapore e l'odore di momenti impressi riemergere...
È un filo sottile che porta in altri luoghi, altre ere, forse altre vite...
Vengon su come un guizzo,
vedi campi,
luci,
emozioni intense ed indecifrabili,
di situazioni misteriose difficili a ricordare...
Sono frutto della mente, della psiche, del mondo...???
Poi così come son venute,
rituffan nell'oblio, e rimani interdetto...
La mente riprende il sopravvento
e quel che è vero sino ad un attimo fa,
diventa fantasia da dimenticare....

Alchimia
... e mentre guardo i tuoi occhi distratti,
mi chiedo come possano suscitare lampi di gioia dentro me..
È solo bellezza,
femminilità,
voglia di possesso...
Oppure in quegli specchi lucenti,
vedo me,
incantato dai miei stessi sentimenti,
e da te che riesci con naturalezza,
in quei movimenti involontari,
a suscitare l'amore per te,
l'amore per la vita...

Amore
Ho visto acqua grondare ticchettante
Tra arbusti inumiditi
Alberi silenti
Erba cangiante...
Ho visto il silenzio degli elementi
Parlare di sensibilità
di sincronia
di eternità
Ho visto ed ho intuito
lontani dal fragore della mente
il mondo suggerisce semplicità
piccole perle sempre presenti
in attesa di creature risonanti

Ancora ... Lei

...e ti ritrovi a guardare degli occhi...
vedere ancora una volta il mare, l'infinito.
Esplorare con il te, il mondo nascosto ma aperto di lei...
E' sempre una prima volta;
rimanere affascinati, magneticamente attratti,
tra il trasporto, il desiderio,
la voglia di tuffarsi e perdere i propri confini
in un nuovo "se" ...

Lei
Amore, passione, infatuazione, attrazione...
da qualche parte dentro me,
brama ancora di "conoscere"
per ampliare con naturalezza e mano tesa,
il proprio mondo interiore, le proprie limitazioni.
Con lo sguardo amorevole di chi ti è accanto
e ti accompagna in silenzio tenendo a te ...

Contadino di quartiere
Bellissimo incontro con uno degli ultimi contadini della zona.
Si è parlato di piante che sentono,
di natura in ascolto,
di persona che si ritrova con la natura...
Confrontarsi con persone semplici,
che non hanno velleità mondane,
di prestigio.
Coi calli alle mani e i denti mancanti...
Senza "sembrare" ma essere e sentire il prossimo.
Raccontando il privato, anche "fantasioso"...
Ad un perfetto sconosciuto in giro col cane ...

Settembre
Nella campagna,
tanti steli si muovono al vento carezzevole,
ognuno adorno di gemme.
Verdi, colorate, profumate.
Altre rigogliose e fastose,
come quei fuochi nelle serate estive all’aperto.
Cicale qua e là crepitano,
tra una radura verde cangiante e spighe ormai appassite.
L’estate è all’imbrunire.
Finito il clamore,
ritrovo gli umori della natura.
Serena, materna, accogliente …

Insieme
L'anima... un effluvio colorato,
tanti lacciuoli in perenne contatto col mondo intorno,
con i colori, i dolori, le musiche, il cielo....
và e impazza nel mondo…
ascolto dentro…
sinfonie, fruscii, crepitii,
mani, sorrisi
occhi
pelle
abbracci
un valzer di filamenti setosi
tra la mia e l'anima tua…

Cielo e Terra
Le nuvole scorrono leggere,
come un manto di gregge silenzioso…
Danno il senso del tempo,
lento,
dolce…
Uno strano brivido percorre dentro,
il senso della vita,
il cielo e la terra…
L’anima vola eterea,
s’immerge tra foglie al vento,
fruscii di canne,
odori campestri…
Ne diventa parte,
e l’emozione sale ancora…
I passi sul terreno sconnesso,
mi ricordano dove sono,
mi riportano giù…
Cielo e terra,
anima e mondo…
una consapevolezza affiora…
il mondo è il Paradiso;
la parte divina di noi emerge,
e ne è consapevole…
Porte quasi sempre chiuse,
aprendosi,
mostrano il volto vero di quaggiù…
Ne faccio tesoro,
lo terrò per me,
e chi ama ascoltarmi…

Ci Siamo Amati
Ci siamo amati
Come due adolescenti
d’altri tempi;
come due energie paghe d’esser uno…
E non col sesso,
che complica e preoccupa…
del giudizio divino e di pericoli latenti…
Ma lo stare ore e minuti
In muto silenzio,
perdendo la realtà,
accedendo alla pace…
senza fronzoli,
senza clamore…
Accanto,
abbracciati,
oppure incrociati;
ogni bisogno era pago…
Sguardi,
luce,
calore;
effuso dalle mani,
dai corpi…
Una magia…
Ora ci evitiamo,
l’incantesimo è rotto,
ogni tentativo un fallimento…
Le beghe umane,
sovrastare ed annientare il dono d’amore…
Che Dio ci perdoni…
Tanta cecità…

Bellezza
Il mare,
un foglio di carta increspata in movimento..
Luccicante,
con degli sprazzi di luce all'orizzonte..
rumoreggia ed assume sulle creste,
ora colline, poi monti;
infine pace..
Ha qualcosa di mistico,
di religioso.
Porta a quei mari sotterranei
dei film di Verne,
a quelli immaginari di pianeti lontani..
La mente segue l'anima..
non distingue più il reale ed il sogno..
Perchè ognuna ha i suoi bisogni per esistere..
E mentre lo sguardo segue dei gabbiani rincorrersi,
un filo d'energia sale nel petto;
c'è una consapevolezza nascosta,
una sensazione certa di legami oltre il materiale,
di ruoli oltre il conosciuto...
Una bellezza eterea va al di là della consuetudine...
Risuona con me,
e mi ricorda di essere parte finita di un tutto infinito...

Sentimenti
Vorrei avere
Sempre il cuore in mano,
per poterti donare le attenzioni,
la voce calda,
il desiderio irrinunciabile
di esserti accanto.
Poterti scrutare con tenerezza,
anche fierezza,
nell’aver tanta fortuna …
Ma son umano,
e di questi sentimenti
son donati un po’ “incapricciati” …
Non mi resta
che sperare,
di tenerne ancora,
per te …

Bagno d’Ottobre 2
Di ritorno dall’acqua…
cerco…
Per terra,
nei luoghi,
nei posti nascosti,
un tesoro…
L’abitudine porta a cercare
cose di valore,
danaro,
cose da mostrare
ed essere ammirati…
Ma sono parti effimere,
destinate,
in un giro di boa,
a svanire e cercarne ancora…
Qual’ è il vero tesoro che cerco?
E’ il mio posto al mondo,
lo star bene così come sono,
con il mio essere,
con quel che sono e quel che faccio;
col vero tesoro che riempie il cuore,
che riempie l’anima..
Scoprire d’essere amore,
e nati per goderne e per donarlo…

La Piscina
Acqua azzurro cielo,
maiolicata,
dall’odore pungente.
Vibra,
e s’ingobbisce all’unisono,
al passaggio dei nuotatori.
Circondata da siepi multiformi,
la piscina,
laghetto blu nel verde.
Bimbi in spalla ai genitori,
sonori e gioiosi …
sdraio stese qua e la
in attesa …
E’ quasi inverno,
ultimi scampoli di sole e sereno.
Me ne sto seduto a rimembrare …
Cerco tra i flutti argentei,
il filo dei miei sentimenti …

Tramonto
Massa traslucida,
omogenea,
compatta.
Si rigonfia a gobbe regolari,
frastagliate..
Il mare al tramonto
come un tappeto animato,
con una riga rosso porpora
che va all'orizzonte..
Il sole,
a guardarlo intensamente,
ha un bordo roteante,
colorato e misterioso...
Cala,
e si nasconde con pudore
dietro un monte..
veloce, indeciso..
Dopo un pò,
il suo globo è sostituito
da una aurora gradata,
dalle mille tonalità..
Lasciando in chi vede,
visioni lontane,
di Eden già vissuti..

Ombrellone
Accanto a me,
sulla spiaggia,
l’ombrellone.
Svolazza come una manta marina,
sincronico,
insieme agli altri.
Aperto al cielo,
col suo carico di pendenti aggrappati.
Oggi accoglie un tris di famiglia romana,
intonati e sonori..
Ieri una coppia di fidanzatini orientali.
Spesso vuoto,
spoglio,
in attesa di ornare d’ombra
bagnanti accaldati..
In quel poco spazio,
si avvicendano vite,
sguardi,
parole..
Come fili sottili,
da varie direzioni,
culture, città,
convergon lì,
a ritagliarsi un po’ di vita al sole.
Ogni volto una storia,
ogni vita una trama..
S’intreccian qui per un po’,
lasciando negli altri assolati,
un po’ di se..

La Comunità.... i sogni oltre la terrazza
Oggetti in disuso qua e là sulla terrazza...
Avizziti, arruginiti,
ora reclinati e morenti..
Un tempo parte di feste e serate all'aria...
Strigliati e lucidati,
spesso maledetti per il sudore versato...
Ora amorfi,
senz'anima...
Essi hanno vissuto insieme ai ragazzi,
hanno ascoltato ed assorbito ansie,
paure...
hanno accompagnato intere generazioni,
a ritrovare se stessi.
Ora non più usati,
non più partecipi,
rivelano il vero senso della loro esistenza...
Non valore fino a se stesso,
materiale e mondano,
ma capace di far da tramite,
tra chi cerca una via,
ed il sogno di raggiungerla...

Momenti lenti
Due turisti prendono un gelato seduti al bar…
Lei radiosa e dai modi gentili,
lui amorevole ed attento.
Seduta in carrozzella,
vive la vita con garbo e gratitudine …
Mentre assaggia un cappuccino abilmente accostato …
E’ un quadro naif …
Gentilezza,
complicità,
amore …
Momenti lenti,
in armonia,
tra il luogo,
il tramonto
e la brezza della sera …..

Estasi
In viaggio verso il mare …
Parole di pace suonan dalla radio;
Il tramonto è vicino …
Una luce leggera e magnetica
pervade intorno
e dentro di me
Il sole tra le nuvole,
sembra testimoniare,
e tutt’intorno riluce
gaia,
attraente,
energia..
Scendono due lacrime..
Ogni dove parla d’amore,
le creste degli alberi,
i campi imbruniti,
il cielo rigato..
Due lacrime ancora..
Penso ai cari che non sono più,
e che forse mi osservano tra tanta luce …
In un negozio compro della merce;
la voce è dolce,
gli occhi caritatevoli;
l’acquisto un tramite tra me e chi mi serve …
Al mare,
suoni e colori fatati …
Se potevo aver dimenticato, ora ricordo …
Il mondo è frutto dell’amore,
e quando s’intona col proprio,
il Paradiso è qui …

Mare e Anima
Sbuffa,
spumeggia,
quasi grida.
Imbronciato,
instancabile.
Scava in fondo,
schiaffeggia e poi si calma.
Il mare si confonde al cielo.
Energia perpetua,
in movimento,
instancabile.
Come i flussi della vita.
A volte quieti e gioiosi,
col sole in viso,
altri in fermento,
senza pace in vista.
Ulula di notte,
nel silenzio,
tra le tenebre.
Pare entrarti in camera tanto preme.
Al mattino può esser quieto
o scapricciare ancora ….
Ma è certo,
dopo la bufera,
tra i flutti dell’ignoto,
mare e anima,
tornano insieme a passeggiar sereni.
Alla prossima sfuriata …..

Perduto
Prego,
piango.
La mia anima è lacerata, inconsolabile.
Ogni luce è spenta, flebile, lontana.
Non c'è distrazione che la distolga,
non c'è consolazione se non effimera.
Piango,
prego..
Che il buon Dio mi scaldi,
mi faccia figlio, come figlio suo nato;
mi carezzi i capelli, come padre affettuoso;
mi racconti novelle per il quieto dormir..
Prego
Che il Suo Amore pervada il mio essere,
che traspaia agli occhi di chi incontro domani
e che bisognoso ne faccia di se proprio;
che la speranza, tenero fiore,
germogli impavido nell'arido deserto.
Per mano tenuto nell'incerto,
sicuro proceda deciso.
Ho chiesto ed ho ricevuto.
L'inconsolabile è ora pacato,
calmo;
ascolto leggera la pioggia ticchettare,
confonde le sue con le lacrime mie…

Sofia
Intrigante,
irriverente
disarmante.
Chi pensa ad un viso angelico
contornato da occhi blu,
non può non rimanere colpito
dalla sua verve.
Impietosa,
canzonatoria,
anche un pò faccia da schiaffi...
Il suo volto da damina dell'ottocento,
stona col puntiglio irrefrenabile.
Ma anche vista da lontano,
emana una luce,
che non mente sulla sua essenza.
E nulla può,
per celarla
ai pochi che la vedono.
Agli altri rimane solo,
una ragazza carina,
in mezzo a tante,
nella folla anonima.

Occhi
Ci si puo’ perdere in un paio di occhi;
finestre cristalline spalancate sulla propria sensibilità.
Affacciati ad esse si scrutano monti,
ruscelli,
ali levitare leggere nel cielo….
È il proprio infinito riflesso in un altro volto…
Senza ombre, senza timori.
E’ Amore
Quello di cui è fatto il mondo e che di rado sveliamo;
quello di cui siamo noi e che stentiamo a riconoscere.
Ma nel volto del prossimo,
nei suoi occhi,
appare d’incanto.
Colorati, trasparenti, timorosi.
Negli occhi del mondo traspare la nostra essenza,
il nostro scopo.
Liberarci dai legacci e amare…
Senza calcolo né tornaconto…
L’Amore non sa di matematica…
E più di tutti
gli occhi dei senza famiglia, dei senza casa.
Umani e non … ;
perché ogni essere vive e chiede Amore..
e negli occhi dei più bisognosi ogni reticenza svanisce…

Ritorno al Padre
Siamo bimbi smarriti su una spiaggia affollata d'estate;
persi nella folla cerchiamo negli occhi degli altri lo sguardo accogliente dei genitori perduti.
Nelle mani protese degli estranei, cerchiamo l'aiuto per ricongiungerci col padre.
Voci dolci ed affettuose ci chiedono chi siamo e chi sono i nostri cari perduti.
Senza grosse pretese ci affiancano per cercare insieme a noi,
ed alle nostre possibilità,
la strada per tornare a casa.
Tra queste anche voci grosse e rimproveranti;
provano in buona fede e non ,
a trovare il perchè ci si è perduti,
e strigliano chi già è spaventato,
sperando di "insegnare" cosa bisogna fare per non perdersi più.
Mani, occhi, labbra; uomini, donne, natura.
Tutto è intorno a te e non vedi l'ora di ritrovare l'Amore dei tuoi.
Hai paura, temi di esser solo,
di tanto in tanto sembra di ricordare nei luoghi e nei particolari la strada di casa.
Ed è gioia!
Poi questa sicurezza svanisce portandoti angoscia e solitudine.
Momenti lunghi che durano una vita, un'eternità...
Un solo desiderio, un solo pensiero.
Il sogno dell'Amore ritrovato,
dell'Amore agognato delle braccia del Padre.

Essenza
E’ sera,
di ritorno da giri tra la gente,
medito.
Il portatile mi apre
il mondo,
virtuale,
distante,
pulsante.
Accoccolato sulle mie gambe,
il mio
cane riposa, attento.
La tv racconta di strage, di terremoti,
di sofferenza.
C’
è un vuoto da colmare,
una via gratificante da seguire.
Fatta di beni?
Effimeri
e statici,
come fuoco di paglia.
Il cibo che ci procuriamo ogni giorno,
per l’
anima,
sfama o poco più.
Non è facile capire cosa ci illumina,
cosa ci riempie
e ci fa sentire bene.
A volte basta una chiacchierata,
col cuore aperto e gli
occhi tersi;
altre
vedendo il mondo oltre l’apparente e lo “scontato”.
Ma la
fame è sempre lì,
mai placa, domita.
Un po’ come i naufraghi cerchiamo,
giorno
dopo giorno,
di che vivere, di come sostentarci.
E con la nostra rete
personale,
raccattiamo ciò che di solito siamo avezzi a raccogliere.
Un fatto è
chiaro:
il cibo per l’anima non è sugli scaffali,
non credo neanche costi
danaro.
Costa fatica,
nel metter da parte le credenze,
e trovare nascosta la
vera natura di sé.

Amare
E’ una qualità,
un pregio,
una conquista?
Si ottiene perseverando,
con la volontà,
la tenacia?
C’è da vantarsene,
di che esser fieri,
compiacersene?
O son solo gioie dell’ego?
Credere di esser nel giusto,
illuminati,
a posto.
Forse quando si ama,
non ce se ne accorge,
impegnati a curare,
lenire con il sorriso,
col viso aperto.
Non è l’amore sentimentale,
fatto di sobbalzi di cuore,
dove si dà,
ma senza crederlo,
si chiede molto.
E mi chiedo,
l’amore è un dono?
Non c’è scuola,
ne dottrina,
così potente da sprigionarlo.
Si hanno dei meriti
se lo si ha e lo si dona?
E penso….
Il mistero che lo fa sgorgare da noi,
rimane tale,
perché l’unico merito che l’individuo ha,
è la Verità che l’Amore porta.
Il motore del mondo….

In nome dell'amore.
Il viso al cielo,
unto da raggi di pace;
il cuore in alto,
proteso ad accogliere Luce.
In cerca di Verità,
verità di tepore,
verità di essenza.
Le oscurità dell'anima
rischiarate dal saggio Sapere dell'esistenza.
Gli occhi indagano,
la mente ferma,
il cuore proietta lontano.
E' un'altra
dimensione.
Non pensieri,
non razionalità,
non calcolo.
In nome dell'amore
non c'è sintassi,
non c'è logica.
Si è e si appartiene
come l'acqua nel fiume in piena,
come rugiada su foglie assetate.
In nome dell'amore ogni dove
è lì dove dev'essere,
ogni persona esiste
ed è nota tra le note.
E' una melodia naturale
ed innata in noi;
ma come ogni canto,
bisogna di prove ed allenamento costante.
Per far si che la musica si oda in sè,
risuonando con gli altri strumenti
d'Amore..

Chiaroscuri
Prime foglie ingiallite
qua e là sulla strada.
Cielo grigio,
trafitto da saette di luce
e nuvole minacciose.
Un silenzio assordante.
Qualche fruscio di vento
annuncia la pioggia che verrà.
Come è lontano il sole d’estate,
accecante ed estroverso.
I chiaroscuri d’autunno
aprono porte socchiuse,
fatte di ritrovi in casa,
uniti nel tepore domestico.
Fatte di scene mai dimentiche,
di brulle campagne immerse nella brina,
di valli ingiallite a perdita d’occhio.
Figure misteriose son nascoste nei boschi.
Uomini a cavallo,
in affreschi di caccia,
rivelano ere di passati lontani,
di epoche scritte indelebilmente
dentro di me.

A Lei
Bella signora,
di forme e di essenza.
Vola il tuo spirito a cercar il Divino che appaga,
nel mondo, e nelle anime compagne di viaggio.
Io viaggiatore, t' ho incontrato
e divido e risuono della tua luce.
Il sorriso tuo candido allieta chiunque,
e per me d'incanto trasformi l'umore…
Ogni penombra un vago ricordo …
Irraggiata da te e dalla tua essenza immortale..

Visioni
Contrasti di nuvole e cielo,
di terre ed alberi,
di suoni e silenzio.
Quando il mondo tocca dentro,
l’anima è colpita
e sei certo della sua presenza.
Assapori colori,
i movimenti delicati delle foglie;
brezze delicate sfiorano la pelle.
E’ il mondo che si fa vedere
o è l’anima che si presenta ad assaporarlo?
Son fatti l’uno per l’altro
E quando s’incontrano
son danze d’amor …

La bambina
Di luce irradia
la vita intorno
La pelle candida
Il sorriso giocondo
Attira carezze ed anche dolcezze
Difficili sempre a bada a tenere.
La chiaman bambina,
per il dolce sentir
ma guardandola bene
è donna fatta,
ci puoi giurar ;
Ne godo nei modi e nel fare gioioso,
ma che fatica ..!!
frenar le passioni per quieto restar ..
Il cuore leggero con lei vola via,
per un nuovo incontro,
l’attendo domani in fondo alla via..

Occhi d’amore
Con gli occhi dell’amore
il mondo ha un volto nuovo.
La natura è amica,
gli animali compagni meravigliosi.
Le persone belle e curiose.
Sia vecchi che giovani accendono
tenerezza o ammirazione,
vicinanza e fraternità.
E sei notato per quella luce gaia
in mezzo alla folla.
Scrutato a più riprese
per carpirne la bellezza ,
l’indecifrabile attrazione.
Le donne son belle al di là di ogni fisicità,
completamento naturale di sapiente alchimia.
E non c’è fretta né frenesia.
Ogni momento ha una sua magia,
nell’assaporare beati,
infusi d’amor ..

Anima affine
Anima affine,
non ci perderemo mai….
Se non tra questi rivoli di mondo,
ci rivedremo,
dove gli occhi non hanno importanza,
dove il possesso è antichità terrena,
e la gelosia farsa dei bambini capricciosi.
Mentre dormi,
mi piace vederti su,
tra quei soffitti sghembi,
sognare dell’infinito avvolgerti come seta,
e nella sua fragranza,
portarti in quei luoghi tanto agognati di giorno,
ma solo sfiorati dalla mente.
Queste parole d’amor puro,
ti carezzino i capelli dorati,
come solo un padre al mondo riesce a fare.
Perché “sei un essere speciale, ed io avrò cura di te”….
IAllonardo e “” La cura di F. Battiato

E mentre torno
E mentre torno,
bagliori di luce
circondano il visibile.
Foglie e piante,
case e pietre luccicano.
Ogni pur banale oggetto
splende,
vive..
Ed è “solo” materia,
inanimata,
lì quasi per caso.
Ma luccica…
E nello sterno salgono saette d’energia,
effluvi di silente gioia
portano su;
è un concerto,
una meraviglia,
un incanto.
Quale semplice materia può tutto ciò,
se non creata della stessa sostanza umana.
Quale mistero lega l’uomo al Creato,
e quanta natura suscita emozioni
nell’intimo dell’Essenza.
Ed Essa,
per risuonare,
la contiene tutta.

Casa
Il mondo degli uomini pulsa,
palpita di emozioni,
di sentimenti,
di desiderio di Casa.
In questo fiume in piena,
denso di su e giù,
di catarsi e amenità,
di stupore e oscenità,
cerchiamo Casa.
Dove riposare dagli odi,
dagli amori struggenti,
dalle disperazioni e dalle speranze;
dai sogni e dalla cruda realtà.
Cerchiamo Casa.
Dove tutto ha origine,
dove tutto ha senso e compimento.
Ed in fondo lo sappiamo,
anche se travolti, spesso lo scordiamo.
Abbiamo un compito,
verso di noi ed il prossimo,
intimamente legati.
E ci ritroviamo a leggerci nelle poesie
di molti vissuti e viventi.
Testimonianza vera
che insieme percorriamo cammini affini,
paralleli.
Eterni.
Verso Casa.

Non siamo soli
Notte insonne.
Notte d’amor .
Nessuna donna.
Nessuna passion .
Vedo chiaramente nelle anime del mondo,
lo sforzo congiunto,
teso verso l’alto.
Ed è amore.
Come un padre
vede il suo figliolo avanzare con difficoltà
nella crescita della vita,
vedo tutti noi soffrire nei nostri sentieri tortuosi.
E come bimbi agli occhi del Padre,
meritiamo Amore,
lo stesso infuso da sguardi di luce.
Come è curiosa questa notte:
insonne come nelle angosce,
ma baciata da lucida visione,
da voglia profonda di lenire,
d’accompagnare chi si sente solo.
E gioire.
Non siamo soli.
In questo buio che tra un po’ imbrunirà,
mi arriva questo messaggio.
E non è rivolto a me solo,
ma a tutti i “cercatori” che scoraggiati
vagano perduti.
Non siamo soli….

Perdono
Quando allo stomaco c’è un peso di piombo,
e la mente rutila in un circolo vizioso,
sempre con gli stessi pensieri,
con le stesse emozioni,
che meditano rabbia e vendetta,
non v’è dubbio…
Si è subiti un torto,
o si crede tale,
e non si transige,
non si passa sopra.
Una morsa che più tenti di allentare,
più fa male;
più ragioni, e meno ragione trovi per esser sereno,
per vedere luce in mezzo al nero.
E preghi.
Di non finire nell’abisso del rancore,
dell’astio senza fine.
Aiuta, vedere in sé, le stesse mancanze,
che con onestà assolvono quelle altrui.
Ma se non ne trovi sei perduto.
Tutto ti autorizza a giudicare,
a condannare, e se hai il coraggio,
a passare alle vie di fatto.
Un solo desiderio:
la luce del Perdono, verso sé,
e di riflesso verso chi come me perfetto non è .
E’ un gran dono,
forse il maggiore insieme alla misericordia.
Ma non è merce da banco.
Chi l’ha, lo mostra a chi lo brama,
e che immagina anelante di farlo suo.
Non è una spugna che tutto lava,
ma l’umana possibilità di ritornare in pace,
colpito dalle avversità.

Burrasca
Il mare scroscia impetuoso.
Ritmato,
energico.
Le onde frangono scintillanti.
Traslucide.
Ogni scintillìo,
una vita.
Un oceano di esperienze,
testimoniano chi siamo stati e chi siamo,
imbrigliati mano nella mano,
in queste lucciole d’acqua.
Brillanti al sole,
vaghiamo in questo immenso elemento.
Brodo primordiale,
in cui fondersi,
ascoltando di se e dell’universo...

Il Mare e Se
Il mare è una tavola leggermente increspata.
Barche di pescatori,
bianche e azzurre,
sbuffano ancorate.
Qualcuno ara il mare con fare lento.
Cielo tappezzato di nuvole ovattate.
Come scorre timido e lento il tempo.
Affresco ideale
per guardare in silenzio
in fondo a Se.

Inno alla vita
Solchi arati in fertile attesa.
Alberi curati,
di frutto promesse.
Fori di talpa sparsi sul sentiero;
farfalle colorate svolazzano timide.
Anatre rumorose sguazzano nel canale.
Uccelli volteggiano rincorrendosi giocosi.
Tra le fronde, fruscii nascosti,
mentre lente formiche discendon nella terra.
Trattori lontani sciamano tra i campi.
Ovunque è vita.
Colore.
Odori.
Suoni.
Ti portano nel profondo,
e sai che da sempre sono lì con te.
E non c’è studio né nozioni.
E’ vita vera,
E’ la radice dell’uomo.

Ovvio
Siamo fortunati.
La mattina facciamo colazione vedendo l’alba,
o ascoltando gli uccelli cinguettare.
Al caldo della casa,
tra gesti e cose confortevoli.
Siamo fortunati.
Indossiamo abiti lindi e fragranti,
scegliendo toni e colori.
Siamo fortunati.
Viaggiamo da soli o in compagnia,
riparati dalle intemperie.
Abbiamo un lavoro che se va bene ci piace,
se no ci consente di vivere.
E ci dà spesso un’identità spesso mal considerata.
Siamo fortunati.
Abbiamo uno o più amici con cui parlare delle angosce,
e sentirci parte di qualcuno a cui voler bene.
Siamo fortunati.
Ma nell’ovvio e nello scontato,
tutto ciò scompare.
Occorre altro, di più, sempre di più.
Dimenticando che forse si è felici,
scoprendolo spesso quando non lo si è più,
e ricerchiamo di nuovo quell’ “ovvio” perduto,
che non tornerà.
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Trovatello
Due occhi imploranti mi guardano,
silenziosi,
fermi.
Nel mio fare distratto,
cercano,
fendono l’anima.
L’ignoro,
affaccendato a trascorrere il tempo.
Ma sono sempre lì,
e penetrano,
umili.
Si legge l’angoscia,
il perdono,
la dignità.
Tra quei peli aggrovigliati,
un tempo lindi e curati,
c’è un esserino silenzioso,
bisognoso di tutto.
Ferito,
tremolante,
morente.
Mi avvicino.
Non c’è pietà e tenerezza che lo contenga.
L’animo in subbuglio teme, ma vuole agire.
Le prime cure, la vicinanza,
illuminano gli occhi di un lampo,
mentre la coda rivela la viva presenza.
E’ un turbinio.
Lavato, pulito, amato, temuto.
Non si sa con certezza se vivrà a lungo,
o , Dio non voglia, perirà.
Ma quegli occhi muti un forte sobbalzo l’han dato.
Come è difficile vivere a questo mondo,
come è facile vedere il compito vero assegnatoci da lassù.

La Roba

Quando torni a casa
e il tuo caro non c’è più,
ogni angolo respira di lui.
Ogni dettaglio è inciso nei muri,
nelle luci, nelle penombre.
Egli non è più,
ma la casa,
gli oggetti,
restano,
parlano.
E li metti da parte con cura,
o con rozzezza in anonime scatole.
Quasi amorfi, senza vita,
in attesa di esser ripresi
e testimoniare ancora.
Le persone svaniscono come fantasmi.
Muoiono,
e ad un tratto non ci puoi parlare più.
Non puoi sentire il tocco delle mani,
il calore della pelle.
Vedere il colore degli occhi
e quei sorrisi abbozzati
che tanto ti rinfrancavano
durante lente serate a casa.
Rimane solo roba.
Inanimata.
E’ raccapricciante.
Quella roba per cui tanto ci affanniamo,
sopravvive a noi,
resta anche per secoli,
mentre ciò di cui abbiamo bisogno,
l’essenza,
vola via inalienabile.
Quanto siamo miopi,
quanto invece a volte,
percepiamo la realtà vera della vita.
Ma a distrarsi,
rimane solo un piccolo plico di “roba”
in cui cercare un’anima,
che ormai non c’è più.

Infinito
Dolce aria permea la sera.
E’ marzo.
Confine tra umori invernali
e gioie di primavera.
C’è uno strano fermento,
fatto di canzoni con le finestre aperte,
vestiti dai colori chiari,
moto impazzite nel loro frenetico scorazzare.
Alzo lo sguardo un po’ più su,
scopro che il cielo è terso,
brillante.
Un manto di stelle testimoniano l’infinito.
E’ un altro mondo nel mondo.
Come gli abissi degli oceani.
Ma qui,
l’anima,
dopo un primo istante di incanto,
sfreccia nell’universo.
Cerca di se, si fonde col Tutto.
Intimo legame tra questo mondo
e quello che non c’è ….
se guardi solo ad un palmo dal tuo naso.

Giardino d’inverno
Una fontanina mormora silenziosa.
Uccellini volteggiano
nel loro fragore mattutino
Lastre di ghiaccio crepitano
al passaggio nei viali.
Silenzio e messaggi.
Alberi spogli tra erba lucente.
Paesaggio quasi cristallizzato
Immortalato.
La quiete d’inverno,
prepara ai clamori dei mesi a venire.
L’introspezione e l’esternazione.
Le stagioni metafora dei cicli interiori.
Un tempo per capire,
uno per gioire.
Quanto è lungo quest’inverno.
Quanta poca luce riscalda l’anima mia…

Focolare
Lingue di fuoco danzano intrepide.
Scricchiolii crepitano,
mentre fiamme mormorano.
Braci rossastre,
come scene di presepe.
Ipnotico,
antico,
eterno.
Il fuoco ammalia,
inquieta,
riscalda.
E’ metafora del vivere.
E’ necessario,
ma tenuto in debito rispetto.
Vissuto con cautela,
per goderne senza bruciarsi.
La vita,
dono divino,
da prendere in bilico tra calore e scottature.
Tra attrazione e timore.
Fra conoscenza e umiltà.

Materia
La materia senza amore è inerte,
morta.
Dalla materia morta non è possibile la vita.
Noi siamo in vita in virtù dell’amore divino,
che ci permea e ci nutre.
Nulla potremmo se non morire
se l’amore di Dio venisse a mancare.
Da qui la visione che siamo perennemente immersi nell’amore.
Non siamo in grado di generarlo da noi,
abbiamo il compito,
il dovere,
di entrare in contatto col divino creatore
ed attingerne diffondendolo.

Amare
E’ un esercizio narcisistico,
riflesso in un altro essere.
Voler bene a chi corrisponde ai propri gusti,
alle proprie aspettative.
Un tornaconto emotivo,
che se disatteso scoppia in faida.
Quando lo si riferisce ad un cane,
ci si indigna,
per pretendere da una bestiola,
prestazioni in cambio d’attenzioni.
Tra umani, invece,
pretenziosi.
Arroganti.
Inquisitori.
Quasi che amarsi sia sinonimo
di scambiarsi virtù,
soppesandole.
Amare è accogliere così come si è ,
scaldando l’anima anche se umile,
anche se grezza.
Non conta la qualità da mercato,
ma quella invisibile del cuor donato.

Amico
L’amico è quello che se passi la notte con una donna,
al massimo ti chiede com’era,
e poi ti dice beato te.
Un’amica no.
Un amico non antepone mai i propri interessi ai tuoi,
specie se psicologici o di prestigio,
anche se a volte è tentato.
Un’amica non so.
Se con un amico dormi nello stesso letto,
l’indomani c’è un motivo in più per ironizzare.
Con un’amica è nato un rapporto indissolubile e non lo sai.
Con un amico parli di fattezze mozzafiato,
condividendole col buon Dio che le ha create.
Con un’amica crei impulsi omicidi,
verso te e la “rivale”.
Un amico non accusa mai di tradirlo,
un’amica lo fa appena volgi lo sguardo altrove.
Un’amica la porti a letto ed un amico no.
Ma quanto costa poi questa finta amicizia.

Autostrada
Fiori di campo
affacciati alla strada.
Ornati di bianco,
gioite il sorger del sole.
Tra lingue d’asfalto,
teneri e tenaci,
mostrate agli uomini,
il volto vero del mondo.
In auto di latta,
s’inseguon frenetici,
arroganti;
la mente rivolta in fondo alla via.
Ma li giù c’è uno spettacolo,
tra la brina sottile,
ed un velo di nebbia.
Mille coroncine chiamano flebili,
ad orecchi distratti tentano il cuor .
Dall’alto un globo purpureo
trafigge le nubi.
E’ un nuovo giorno .
Tra tutti gli automi,
ringrazio il buon Dio,
per avermi concesso,
ancor oggi,
un poco di Se .

I giardini dell’infanzia
I giardini dell’infanzia sono mutati,
diversi.
Un tempo brulli, fangosi.
Rinverditi e gioiosi,
a seconda della stagione.
Ora spenti,
intrisi d’immondizie usa e getta.
Ritornano suoni e sapori del passato.
Visi presenti ma non più tra noi,
ospiti ormai di realtà non più terrene.
Ora ci si ritrova nei panni di chi non c’è più.
Maturi, imbiancati, pensierosi.
C’è stato un giro di boa,
un passaggio di testimone.
Quegli affetti scomparsi impastano il cuore,
sono in noi, ma di un reale passato.
Oggi c’è da costruirne di nuovi,
sperando di esser bravi,
temendo di sbagliare.
Sino al prossimo giro…..

Gli Anni
Oggi compie gli anni,
un numero che avanza,
un bagaglio che da’ esperienza.
Ogn’anno che s’accoda,
illumina di più quegli occhi radiosi,
quel sorriso che t’incanta.
Fa parte di quelle che l’incontri,
e ti gioisce il cuore.
E non è solo attrattiva fatta di forme e di mostre,
ma di qualcosa che dona e che riempie l’animo.
Certo avrà anch’ella le sue paturnie,
ma le lascia più in là,
forse condivise nell’intimità degli affetti sicuri.
A noi che l’osserviamo,
irradia luce e gentilezza
e perché no, anche un pò di sana attrazione.
Di lei ne gioiamo, e se manca,
un vuoto in più rimane da colmare.

Responsabilità
Dorme accanto a me,
si preme contro
per sentire il contatto,
il calore, la sicurezza.
E’ una sensazione terribile e meravigliosa insieme.
Essere responsabili di un essere vivente,
ma al tempo stesso,
godere della pienezza di essere importante,
di far da riferimento per chi si affida a te.
E’ intollerabile quando sei insicuro
e ti chiedi se sei capace di accudire,
di curare.
Se necessario di soccorrere.
Ma oramai è lì
e ti devi far forza,
la devi trovare ovunque questa sia.
E’ invece felicità
quando sicurezza e padronanza
ti fanno orgoglioso ed eretto nel camminargli accanto.
Nel sonno ogni tanto trema,
si dimena irrequieto.
I brutti sogni non risparmiano manco lui.
Potrebbe essere chiunque,
un partner.
Un bimbo.
Ma in fondo è “solamente” il mio cane.

Preghiera
Signore prega per le anime dei piloti caduti in guerra.
Lenisci la paura degli ultimi istanti vissuti,
prima del loro ricongiungimento a Te.
In solitudine,
pensando ai propri cari,
alla propria terra,
ai propri anni fatalmente spenti.
Accoglili tutti insieme,
coi loro giubbotti ed i loro occhiali,
col volto spesso annerito
per il lungo vagare nel cielo.
Perdona tutti noi,
che abbiamo contribuito a farli andare lassù,
e a non più far ritorno.
Sana,
se puoi,
la pazzia che manda uomini nel cielo per morire,
e non per ammirare,
come il vento,
il creato da Te donato.
Amen

Verità
Le angosce a tutte le latitudini,
hanno lo stesso nome,
la stessa intensità.
Il dolore,
la disperazione,
l’abbandono,
non hanno né lingua né idioma.
Occhi persi o sofferenti,
hanno lo stesso velo di lontananza
in un viso europeo, asiatico, americano.
E’ un’ambascia che ci accomuna,
che ci riconosce.
In mezzo a questo,
guerre, lotte, astii,
per primeggiare,
per riempirsi di “sano” egoismo dettato dal vuoto d’esistere.
Questo sappiamo:
emergere a scapito del prossimo,
in impeti d’onnipotenza.
Impareremo un dì ad essere autosufficienti,
ad avvicinare per integrare
e non per depredare.
La via della Verità aiuterà coloro
che vorranno provare ad essere Uomini.

Uomo
Cosa realizza pienamente un uomo al mondo?
Il successo?
Il danaro?
Il prestigio?
Il lavoro?
La famiglia?
Visti da vicino,
sono recinti in cui rinchiudere se stessi.
Per isolarsi dal mondo.
Sterile egoismo,
dettato da proiezioni che non superano se.
Cosa trasforma una vita degna in una vita speciale?
Estendere il se verso gli altri,
in un naturale abbraccio di simbiosi interiore.
Proiettare il proprio amore,
non solo verso se ed i propri cari,
ma verso il mondo e le creature che lo popolano.
Non come intenzione preordinata,
ma come desiderio profondo ed inconsapevole
che spinge verso l’altro,
verso il vero Se.

Forse non sa
Vedendola sorge tenerezza,
voglia d’accarezzarla,
di guardarla negli occhi scuri
e perdersi,
mentre accenna uno dei suoi sorrisi disarmanti.
Parla ed una certa ruvidezza delle parole,
non trovano riscontro nel viso,
nelle faville rapide dello sguardo.
E’ la donna d’un altro.
Forse irraggiungibile.
Sicuramente sognabile,
e come tale,
perfetto idillio da contemplare.
Mi chiedo se queste dolcezze,
sono puro desiderio o nascondono altre
enigmatiche condivisioni,
che solo il coraggio possono dar vita.
Ma è la donna d’un altro.
E non sa di esser luce per me che di rado l’incontro.
Non sa….forse.

Cellule
Cala il sole dietro un profilo di mondo.
Fatato,
iridescente,
silenzioso.
Proietta sensazioni di luoghi lontani,
pacati,
dove essere è gioia e quietudine.
Dove il senso di se,
ha collocazione e naturalezza.
Momenti magici,
in cui realtà,
immaginazione ,
visione,
si fondono omogenei,
creando consapevolezza di essere più di quel che si vede,
più di quel che si sente.
Si palpa il mistero,
l’immensità,
l’appartenenza.
Le cellule del proprio corpo si riflettono nel creato,
ed esso si specchia dentro di me.

Contatti
Un guizzo di luce negli occhi,
rischiara l’animo più di mille promesse d’amore.
Un viso luminoso attrae gioia e voglia d’immergervisi.
Una mano tesa stupisce per la semplice offerta di se,
e quasi si ha timore ad accettarla.
Un sorriso sincero illumina la mente e il corpo,
per un’intera giornata.
Semplici gesti che non costano denaro,
non necessitano tecnologia,
sono naturale possedimento umano.
Ma ci ubriachiamo di immagine,
di orpelli,
di inutilità.
In fondo al cuore sappiamo d’aver bisogno di quelle
Semplici
Complicate
Gratuite
Spontanee attenzioni d’amore.
Più sono inaspettate,
più si ringrazia il buon Dio che ce le concede.
E’ il segreto degli uomini;
ed il più grande sta nel saperle donare,
prima ancora di giovarsene.
La luce vien poi da sé.
Come in una magia….

Burattini
Ogni dì, parliamo,
ci muoviamo,
affanniamo.
E pensiamo,
sbraitiamo,
indigniamo,
credendo di aver tutto sotto controllo,
di veder le cose da un punto elevato,
spettatori dell’esistenza.
A qualcuno,
la consapevolezza di vedere con occhi deformati,
dalla propria personale esistenza,
dai propri geni ereditati ed arricchiti dalle personali esperienze.
Da lì l’illusione di poter vedersi nell’errare,
di poter meglio scrutare nelle proprie ambiguità,
e poter metter rimedio.
Ma non è altro che ulteriore farsa verso se e il mondo.
I dinapamenti sono rari,
le pulsioni solite, prendono il sopravvento.
Per poi rivederle a fatti avvenuti,
nella quiete della propria dimora,
e promettersi di non cascarci più,
di aver visto chiaro,
di aver imparato la lezione.
Imparato forse,
fatta propria,
del proprio essere,
dentro il Dna,
illusione.
Così il giorno dopo una nuova comparsata,
una nuova “consapevolezza”
nel teatro dell’illusione.
Burattini

Mio Padre
Sornione,
Pacifico,
Silenzioso.
Quando telefonavo da fuori,
in gita,
mi apostrofava con "figliolo".
Non l'ho mai più sentito dire.
Aveva degli occhi caldi,
nocciola, con un filo di luce brillante.
Come quei quadri rappresentanti Gesù.
Asessuato,
come nelle migliori e datate famiglie di una volta.
Davanti alle richieste di bambino,
rispondeva "vedremo" ,
preludio certo, d'impegno,
per il prima possibile.
Nessun elogio diretto;
solo le rughe degli occhi aggrovigliarsi,
come tanti "si" silenziosi.
Gioia nascosta dalle visite a scuola,
per timore di sfiorire quell'impegno così delicato.
Eppure roccia su cui contare,
faro da temere e osservare.
Sino ad una mattina di Febbraio,
In cui ci lasciammo per non vederci più.
Se non da spento, esanime.
Dopo il nulla.
Mi ritrovo ancor oggi a guardar le fermate,
cercando la tua sagoma,
deluso ma non vinto.
Quegli occhi li rivedrò e li vedo ancora nel mondo.
Sono di strada, tra le gente,
nel mio cane austero ed intrigante.
In tutti quelli che ,
oltre per se,
hanno un po’ di luce anche per noi.

Giugno
Spruzzi nebulosi,
arrivano portati dal vento,
inquieto e penetrante.
Il mare brilla al sole,
increspato e spumoso.
La pelle brucia e sollevata insieme.
Scricciolo,
il mio cane,
freme, per correre allegro tra le dune,
in attesa di attenzioni per il gioco.
Tempo spensierato,
tra una corsa ed un legno riportato.
Momenti d’intima innocenza,
ritagliati nel caotico fremere della quotidianità.
Si torna bambini,
ed un po’ felici.
Come quando coi genitori si giocava allegri,
tra formine e secchielli,
rientrando a sera un po’scottati,
ma stanchi ed eccitati.
Il mare, il sole,
mettono in contatto ciò che di se,
si pensa perduto,
e che ritorna,
se ci si lascia andare un po’,
dalle rigidità della vita.

Animali
Cos’è un cane nel palcoscenico della vita?
Oggetto animato con cui far ego nel dare o disfare vita…
Opportunità rara di esprimere e condividere sentimenti,
al riparo da occhi pregiudizievoli.
I propri.
Eppur è una via per tastare il fondo di se,
fra antipodi tra l’aberrante e l’amorevole.
Preda sacrificale su cui infierire o idolo trasfigurato
di amore umano inespresso.
Creature in balia di capricci.
Come d’altronde tutto ciò che è al mondo,
e che si lascia usare,
in attesa di benevoli evoluzioni,
delle nefandezze degli uomini.

Incontri (Maddalena)
I suoi occhi scuri,
tradiscono a volte,
un velo di tristezza,
quasi che non abbia chiaro in se,
cosa la possa far gioire.
Quando ride esplode senza remore,
segno dell’animo schietto,
di ragazza senza età.
Forse è in cerca,
come tutti,
del tassello che rende speciale una vita,
di per se già decorosa.
A noi che l’osserviamo,
non resta che gioirne nei pochi momenti,
tra un panino ed un gelato,
in cui si presenta in tutta la sua bellezza.
Chissà se sa di dar queste sensazioni,
a chi l’incontra,
chissà se ama così come merita.
Amore che rende ogni donna sensibile,
speciale agli occhi del mondo.

Baia Domizia
Silenzi odorosi
nei viali delle ville chiuse,
accompagnati dai ticchettii ovattati
degli irrigatori.
Qua e là,
sagome umane,
intente a cancellare i segni dell’inverno.
Da qualche finestra,
voci di tv sintonizzate sul mondo.
Quello frenetico, gridato, assordante.
Qui non sembra esista più,
in quest’Eden deserto d’uomini,
ma popolato da suoni millenari
che da sempre accompagnano la vita.
Quella vera.
Fatta di natura e silenzio,
finalmente in contatto
col profondo di se.

Parole
Quando finiscono le parole delle labbra,
iniziano le parole dell’anima.
Ci sarà un tempo in cui parlare sarà superfluo,
se non per perder tempo in futilità.
Le impressioni e gli stati d’animo,
saranno trasmessi immediati dal profondo,
dividendo e omaggiando di se,
a chi è sintonizzato.
Crescere sarà più semplice ed onesto.
Primo obiettivo di esser qui.
Nessuna maschera verrà proposta,
perché non necessiterà nascondersi.
Nessuna lotta per tirare a se
l’energia del confronto.
Sarà unisono di anime.
Proiettate verso il Creatore.

Solitudine
Quando si è soli e l’anima langue,
si pensa a se ed alla vita che sino ad allora è stata.
Si cercano pensieri luminosi,
rincuoranti,
passioni sopite,
gioie fuggevoli.
E’ facile cadere .
Commiserarsi.
Per quel che si vorrebbe
o essere,
e non si è.
Cosa c’è in me da non permettere di aver accanto,
una compagna di viaggio,
degna del cammino sul sentiero della verità?
Rimango in compagnia dei miei pensieri.
La notte qualche risposta,
forse,
mi donerà.

Lettera a chi non c'è
Ti scrivo quando forse dormi.
Lui è accanto a me sul letto.
Giornata di luci ed ombre.
Le prime,
inondano i sorrisi di persone che condividono una parte del giorno,
della propria vita,
godendo dei cani che si rincorrono nel bosco affollato.
Raccontando amenità sulle proprie bestiole,
in semplice armonia.
La seconda è fatta di rientri in solitudine,
con il pensiero di non aver dono di compagnia
con cui finire il giorno.
Notte lunga,
fatta di pensieri,
di ricerca.
Cosa cerco dalla vita,
cosa la rende degna,
evitando lo scontato ed i luoghi comuni?
Possibile che la serenità si nasconda dietro gesti,
consuetudini di cui spesso ci si lamenta,
ma delle quali non sappiamo rinunciare?
E’ utopia pensare alto,
senza poi realizzare l’indispensabile?

Mia Mamma
Oggi è la festa della mamma e la mamma non c’è.
Non è la prima e nemmeno sarà l’ultima.
Nella testa riecheggiano frasi e sorrisi accoglienti.
Altre,
moniti da temere,
regole da osservare.
Mi chiamava “guaglione” nei momenti d’intesa.
Quasi da ottenere simpatia e vicinanza.
Furia inespressa nelle sue manie di persecuzione.
Era la mia mamma,
e come tutte le mamme,
essere umano che fa del proprio meglio,
per crescere i figli e forse anche per se.
Costretta dai propri luoghi bui,
ad inavvicinabili paure,
posto sconsolato, proprio di ogni persona.
Crescere da modo di umanizzare
chi da bimbi ritenevamo Dio
e che invece è dolce da ricordare,
nelle piccole grandi semplici
gestualità d’amore.

Il senso della vita
Un rincorrersi di idee ed esperienze.
A volte l’hai a portata di mano,
come una parola in punta di lingua.
Altre lo perdi,
in fondo agli abissi di ferocissimi dolori.
Ed attendi che ti sia svelato il perché di tutto questo.
Vivi e ti distrai in questa bolgia di parole, immagini, amenità.
Ma nell’intimo del tuo letto, la sera,
la domanda rimane.
Mio Dio dove ci porta tutto questo?
Ed attendi nei recessi dell’anima una risposta.

Estate
Primi ombrelloni infissi nella sabbia.
Figure isolate,
attirate dai bagliori primaverili,
in uno scrosciare allegro delle onde.
Qualche bimbo seguito da giochi di plastica,
approda coi genitori.
Anziani stranieri al sole,
su sdraio di fortuna.
Si anima lentamente quello che tempo fa,
aveva un che di lunare.
Luce nuova da un assaggio dell’estate che verrà.

Per strada
Occhi mi guardano,
scrutano nell’anima.
Esprimono gioia e paura,
riconoscenza e bisogno..
Eppur l’ho trovato come si trova una roba vecchia.
Per strada, al freddo e pioggia.
E’ il mio cane.
Mi accoglie dal lavoro con gioia e riconoscenza,
sa, se son giù di corda e mi consola.
L’ho trovato in strada.
Come un libro vecchio che nessuno vuol legger più.
Ed ha sentimenti,
mi dona calore ed affetto, senza condizioni.
Ed era per strada…
Oggetto animato da ignorare,
insieme ad una parte della coscienza di se.

Speranza
La speranza è come un giorno di primavera
dopo settimane di pioggia.
Si odono cinguettii, odori e calore.
Si contattano le gioie dell’adolescenza,
nelle prime giornate verso il mare.
Nei primi sguardi d’intesa,
a desiderabili fanciulle.
La speranza,
motore di vita,
proiettata un balzo più in là.
Ti dà la forza di credere in una meta raggiungibile,
in una via possibile e alla portata.
A volte arriva grazie ad uno sguardo carico di comunanza,
altre per il carisma di chi è una spanna più in là e ti scalda il cuore.
Propellente umano in cui credere ed affidarsi.
I dolori sono alle spalle,
nell’indimenticato bagaglio della propria esistenza.

In Ospedale
Corpi tremolanti,
accolgono anime in pena.
Gli occhi rivelano paure inespresse,
come bambini al primo giorno di scuola.
Viavai di storie e sofferenze umane.
Si spera di non essere al capolinea,
di non vedere tormentati quei corpi già malconci.
Chi accompagna è pensieroso ma non lo dà a vedere.
Instilla fiducia e sorrisi forzati,
in attesa di notizie sollevanti.
Poche parole,
sguardi fuggenti,
occhi velati.
La speranza di andar via presto,
senza angosce al seguito.
Ospedale.
Crocevia di anime eteree,
contenute in precari e perfetti contenitori
dal volto e col nome di Uomo.

Piove
La pioggia emana un brusio sottile e continuo.
Il cielo grigio rimanda a sere lontane,
senza tempo.
Quasi che,
quest’atmosfera,
non abbia epoche né età.
Alberi scheletriti,
la accolgono immobili,
pazienti.
La mente vaga.
Si pensa a se e a quel che si è.
Nulla del quotidiano è importante.
Due aspetti della vita separati ma indissolubili.
Il senso di se in questo mondo,
gli affanni del momento,
da vivere e da gioire.
Cosa nasconde questo scenario?
Fili invisibili legano gli uomini,
più di quel che sembra.
Legano al mondo anche se ignorato.
Basta specchiarsi in occhi limpidi,
a volte umidi,
per sentire il legame che ci unisce,
al di là del formale.
Sentire la vicinanza,
anche se son vite diverse,
e mai unite prima.
Pensieri, sentimenti, realtà.
Quanti rivoli fluttuanti,
orchestrano una vita.
Quanto è denso e sconosciuto,
il senso di se nell’universo.

Mondo
Il vento parla grazie alle foglie.
Una serie di sensazioni lasciano intendere,
che il mondo,
anche senza gli uomini,
parla.
Nel silenzio.
Parla.
Parla agli occhi quando contempli il mare e le stelle.
Parla al cuore,
quando il verde cangiante dei prati e degli alberi,
illuminano nell’essenza.
Occorre silenzio,
e nulla da fare e da pensare.
Quando un fiore sboccia è per se o per chi lo osserva?
Il mondo vive per se o per chi vi abita?
Domande eterne,
per percorsi infiniti.

Domenica Pomeriggio
Foglie al vento,
riflettono giochi di luce al tramonto.
Un aereo romba verso il cielo.
Silenzi pomeridiani si rincorrono,
in questa Domenica di Febbraio.
Cinguettii s’intrecciano,
tra i balconi e le nuvole.
Quanti silenzi nella memoria,
in queste ore d’oblio.
In braccio il mio amico cane.
Gode del sole ed osserva.
Ogni finestra una vita,
una storia.
Delle gioie e dei dolori.
Sconosciute ai distratti della vita.
Ricordate dal lento scorrere dei sentimenti.
Come è difficile staccarsi dalle frenesie quotidiane..
E vedere il prossimo come se stessi.
O meglio, vedere nel prossimo un po’ di se….

L' Anno Nuovo
Giorno di luce.
Giorno di speranza.
Un atleta fa jogging sulla spiaggia.
Calici abbandonati,
di brindisi da poco andati.
Visitatori in cerca di luce e di gioia,
in questo primo giorno dell'anno.
Per me solo voci di dolore.
Cerco quelle care,
che acquietano l'anima in burrasca.
Le solite.
Poche.
Accorrono in soccorso,
senza che pensi aiutino a molto.
Ma le note di parole amiche,
ristorano più di acqua nel deserto torrido.
Accendono speranza e calore,
quando tutto è perduto.
Il buon Dio trova sempre un modo per venirci accanto.
Ed è talvolta col volto od il nome di Amico,
quasi anagramma di Angelo.

Natale
Colori, odori, immersioni.
Strenne da cogliere sul filo dell’imperdibile,
placebo di vuoti incolmabili.
Ogni tanto,
un po’ di rado,
finestre d’infanzia,
essudano scintille di felice delizia.
Fatte di preparativi,
e caotiche festose aspettative.
A quei tempi la gioia era semplice.
Come mettere un biglietto segreto,
conosciuto da tutti,
pegno dell’esser bimbo.
Un sogno vissuto coi sorrisi,
sui volti di animate compagnie,
di famiglie d’altri tempi.
Ahimè or da grandi,
sbiadito ciclostile
di ricordi coccolati.
Eppur una fiammella di puro sentire,
si fa spazio tra proclami di felicità.
Or vero: coccola e lasciati coccolare.
Concedi a te,
di donare un sorriso ed un abbraccio,
a chi lo teme.
E’ un grimaldello potente.
Una volta aperta,
la porta del cuore nuovo,
non vorrà più saperne di affetti sintetici.

Inverno
Orme saltellanti,
s’incrociano e s’affiancano
su dune color tramonto.
Melodia non scritta,
le onde sembrano cantare.
Alghe avvizzite qua e là,
memoria di maree flagellanti.
Sterpaglie in fumo,
di uomini all’opera.
Cala la sera ,
preludio di mani tese
intorno ai camini.
E’ di scena l’Inverno,
coi suoi riti millenari.
Freddo nel mondo,
tepore nei sorrisi degli uomini,
nelle case.

Perdita
Dolore, amore, disperazione.
Quando un caro se ne va,
una parte di fiaba svanisce.
L’irreparabile è avvenuto.
L’incredulità salva per poco ancora.
Immagini volano via,
emozioni tra la perdita e l’impotenza
s’impadroniscono dell’anima.
Può un Dio compassionevole,
lasciar che tutto ciò accada?
Che insegna a noi che sopravviviamo?
Rassegnazione e oblio attendono all’angolo.
Talvolta una sensazione di pace prende dentro.
E’ pazzia?
Una mano dall’alto rincuora gli inconsolabili.
Quasi a lenire,
chi da solo non potrà sopportare le conseguenze.
Uno spiraglio di pace trafigge la coltre impenetrabile.
Lassù,
qualcuno,
è certo,
veglia su di me.

L'Uomo e il Cane (trovatello)
Il primo,
davanti,
orgoglioso,
potente.
L'altro,
piccolo,
incerto del proprio destino.
L'uomo non sa,
che la sua potenza,
gli deriva dal piccolo esserino traballante.
Il cane invece,
forse sa del suo aiuto,
ad una persona in cerca di se.
Anime sole,
unite da un incontro.
L'uomo può vedere negli occhi tristi,
a volte vispi,
l'universale bisogno d'amore
che ogni creatura domanda.
Ed è anche il proprio,
che in quello sguardo
può finalmente far suo.

Voci di Mare d' Inverno
Sulla spiaggia il sole fa capolino dietro le nuvole.
Il mare racconta di vite vissute,
di ere lontane.
Sabbia lunare,
intrisa di grida di bambini
ed amori al sole.
Cammino ed ascolto.
Sembra che rida ed ammonisca.
Vuole dire che lui esiste se noi esistiamo.
Che lui ama se noi amiamo.
Che l'universo è lo specchio di se.

Bagno d’Ottobre
Mare di cristallo.
Sabbia immacolata da umani piedi.
L’acqua infonde riflessi di luce e di gioia.
Timoroso m’immergo.
Aghi di vita penetrano in me,
destano il torpore,
avvicinano il creato.
Prego.
Che il mondo mi accolga come suo figlio,
ed io lo accetti come padre affettuoso.
Che la vita mi prenda per mano
e mi conduca là,
dove sconforto non c’è.
Che in questo cammino,
gioie inaspettate ancora attendano me.

Compagna (di latta)
E’ cosi bella che un suo sorriso accende una giornata,
alla sua vista solo gli stolti rimangono insensibili.
Ma ha un cruccio,
un dolore.
No, non è il solito uomo qualsiasi,
è la sua compagna fedele,
che di tanto in tanto
quei begli occhi vela.
Un cuore non ha,
un’anima sarebbe troppo,
ma sempre insieme fan ritorno a casa.
Dopo quest’impasse il sodalizo più di prima
Indissolubile sarà.

Consapevolezza
Se mi tocco dentro,
fiumi di visioni inondano i miei occhi.
Realtà occulte diventano palesi.
Sentimenti inspiegabili trovano casa.
E’ il mondo che non c’è, agli occhi dei molti,
e che appare ai pochi solo per brevi momenti.
E quando tutto è chiaro,
risprofondi nell’oblio.
Ragione e sentimento,
paura e raziocinio,
lì sono tutt’uno.
Amalgama di un saggio processo evolutivo.
Tutto scorre.
Tutto va verso la luce.

Luce
Luce che filtra,
che dona anima.
Luce che scaldi il cuore,
quando calore non c'è.
Quando sogni ed illusioni
cedono vita ad angoscia e solitudine.
Scintilla divina, che scocchi fragorosa
alla ricerca di se.
Centra il mio essere, la mia natura
che è alla ricerca di te.

Autunno del mare
Il mare è tenebroso,
il cielo un gioco di luci,
colori e striature ambrate.
Tuoni lontani.
Uccelli che in picchiata
si guadagnan l'oggi.
Paradiso e inferno.
Il mondo racconta di fate e folletti,
di orchi e angeli.
Basta saperlo vedere,
basta saperlo ascoltare.

Notturno
Una lampara al buio va in cerca di fortuna,
lo spicchio di luna ricorda amori lontani.
Il treno corre sui binari di anime
alla ricerca di se.
E mentre il mare intona melodie notturne,
le luci nel buio ascoltan di te…
un suono di nave ricorda la via.

Risveglio
Dopo un mare di sale, freddo
Di vitreo colore
Un cielo plumbeo come il ferro di cannone
Ed un vento di arido deserto notturno;
D’un tratto una luce,
un caldo tepore
il buio ristorato dal vivo colore
Si accendono le immagini
Entran in scena gli attori
Tra questi sono io
Titubante, incredulo
Spaventato da un mondo sempre li
E che nessuno m’aveva indicato
Tra loro io
Da una lunga solitudine
Pieno io
Di un’ energia calda,
pulsante come il cuore
la mia anima vive la vita
vive l’amore

Nelle pieghe della mia anima sono in penombra tutte le mie paure ed angosce piccole e grandi;
la mia anima vive la vita spirituale secondo queste, mai secondo la realtà esterna.
Se l’anima è tersa da ombre e fantasmi, qualsiasi realtà esterna è bella ed affrontabile con il più
potente dei mezzi a disposizione.
Lo spirito positivo, entusiasta della gente, della vita, della luce, degli uccelli, del colore dei tramonti,
dello sguardo intenso della persona amata,
del suo sorriso, dei brividi che possono dare lo sfiorarsi delle mani.
La luce degli occhi, dalle mille tonalità, dai mille messaggi.
Dai lunghi silenzi coronati da mille parole,
da anime in perenne contatto con il desiderio di fondersi e di creare un unisono di vibrazioni
alle quali abbandonarsi dolcemente.
In un alone di energia invisibile, impalpabile
Ma che scuote e muove più degli oceani, più degli uragani senza foglia muovere.
La mia anima mi dice ciò e tante altre cose,
è da poco che riesco ad ascoltarla, che riesco a lasciarla andare per le vie dell’universo
che così grande non è

A sera
Il tuo sguardo, una luce
Il tremolio di una candela
Le parole senza voce
L’intimità di un’atmosfera
E il mondo tutt’attorno gira
Ma noi non ce n’accorgiamo
Tenendoci stretti per la mano

Ritorno
Il cielo si tinge roseo sulle nuvole,
la penombra scalza i gioiosi giochi di sole.
Dietro di me cala l’oblio di una giornata che volge al termine.
E mentre luci d’uomo allietan le vie,
il cor mio mesto va a cercar calore tra mura amiche.
Angosciato nel vagar errante in cerca d’amor

Il fiume scorre lento, inesorabile, con i suoi rami ciechi, le acque stagnanti,
giù tortuoso con discese irrefrenabili e quiete estrema.
Per valli, campagne città.
Sin li, la meta, il mare.
Il cammino è finito, ma un’altra pioggia ci sarà,
il corso sempre gonfio resterà,
nuove acque il letto (della vita) accoglierà.

Amore
Ho guardato occhi lucenti vedendo il creato e la bellezza;
ascoltato respiri,
sbirciato volti dormienti.
Contemplato membra come gemme ineguagliabili.
Eppur non pago,
tormentato,
vinto.
Può l’amata, l’amore vivere di se senza altro portare?
E’ gioia effimera o porta dell’ambìto?
Entrambe gocce dello stesso nettare.
Preludio dell’Altissimo.

Ombra
Ti cerco e non trovo.
Ti bramo e pur ti temo.
Sei dentro me e non appari,
celata dai miei misteri.
Meta e angoscia,
luce e dolore,
salvezza ed ossessione.
Eppur compagna,
scopo di vita.
Se alla luce un dì verrai,un nuovo mondo svelerai.
Divino e umano per sempre chiari dentro me.


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