Poesie di Terry Di Vetta


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Il mio tempo
Il tempo è passato ...
il presente è ora e già non è più
il futuro è l’avvenire che spalanca le braccia
e del passato resta una traccia.
Il tempo, mutevole e soggettivo
inafferrabile scorre veloce
quando il cuore palpita felice.
Un ora, un eternità sconfinata
se in attesa trepidante e agognata
dell’amato o della amata.
Questo mio tempo è passato
un ciclo si chiude
all’orizzonte una luce nuova
per un tempo che si rinnova.
Questo tempo, senza confine
dice addio alle rime
emozioni vissute
odiate o tanto amate
nelle diverse tappe dell’età.
Non è più tempo nel mio tempo
Il cuore mio, contento
affida il mio saluto al vento
a tutti i poetanti
vicini e distanti … ciao!
 

 

Il palazzo reale
Nel cortile del palazzo reale
piante secche e imputridite
uno stagno artificiale
che impedisce nuove vite.
Dalle acque malsane
all’improvviso emerge
un giovane alberello
quel verde clorofilla
di quel goliardico spiritello
accende una scintilla:
“revisione di ogni legge
e pulizia del giardino”.
Pensiero divino!
Il giardiniere pota
ma la cesoia non taglia
non sradica
le radici dello sciame
intrecciate con filo sottile
tessono continue trame
tattica dolce e modica
un far falso e gentile.
Se la cesoia non basta
a eliminar tutta la casta
“un trattore”
trainato da molte persone
animate da forte passione
ecco quel che ci vuole!
Un altro anno sta per finire
e le promesse è di là da venire...
Nel cortile del palazzo reale
un gioioso Natale
fuori da quel cortile
il verde muore
un Natale senza colore!

 

Nell’anima da sempre
Un palpito nell’anima
un pensiero remoto
mai addomesticato
un eco che nel vuoto
grida…
Sogno di un amore sublime
trascendentale
un incontro fatale
che placa la fame.
Un amore ambito
agognato
per anni inseguito.
Fantasticavo l’incontro
tra distese di verdi prati
in riva al mare al tramonto
o lungo viali alberati.
Scorgevo il suo volto
mi guardava, mi sorrideva
non parlavo, lui taceva
tumulto dell’anima
smarrimento
poi la quiete...
il sipario si apre a nuove mete.
Ti ho incontrato
mi hai guardato
mi hai sorriso
ti ho riconosciuto
e il sogno è diventato realtà.
linfa di vita, ossigeno puro
con te il mio cielo
non sarà mai più buio!
 

 

Una befana con la scopa
Pensieri colorati
riflessi di una vita
malinconica e assopita
e di una befana con la scopa
che attraversando il cielo
tra mille e mille stelle
lascia cadere un dono.
Missiva di quel volo:
“un brivido sulla pelle”
e non è più mistero
tu eri...io ero...
Viaggio di un anno in treno
attesa trepidante
che appaga in un baleno
quell’attimo abbagliante.
Un bacio che suggella
avvolge e ammantella
connubio di due anime
In perfetta sintonia:
sorrisi e lacrime
dolori e paradisi
fiori che sbocciano e fiori recisi...
alla prossima befana?!!
Non sarà speranza vana!
 

 

Vite spezzate
Il vento scuote le foglie
ormai orfane e ingiallite
appena uno spiraglio per vite finite.
Acqua e fango e frammenti di respiri
un vortice improvviso
che svela il tuo bel viso
Piccolo bagliore di luna
un colpo di fortuna.
Tra i rami, segreti violati
amori creati, mai nati
Rimbalza qua e là palla
su quei voli di farfalla.
Un calabrone ronza e sparla…
Un altro fiore annebbiato, sparito
ennesimo rito
e l’assenza dell' ape "regina"
manda tutto in berlina!
L’istrionico mago tace
e i frammenti non trovano pace
tranquillo la fa franca
l’essenza….manca...

 

Pensiero folle
Si perde lo sguardo
nel cielo tempestoso
alla ricerca di qualcosa
che non è più.
Risacche di pensieri
di oggi e di ieri
levigati dal fiotto del mare
si lasciano galleggiare.
I piedi affondano sulla sabbia molle
cercando di trascinar nel fondo
un pensiero folle.
Tenace non affonda
come un cavalluccio marino
fiero, cavalca l’onda.
Folle...e perché mai?
Se scritto nel libro del destino
è un pensiero divino.
ah...quel rametto di bouganville!
s’è moltiplicato per mille…
 

 

Gocce di limone
Acre goccioline di limone
si alternano e si rincorrono
tra gocce di cioccolata
nell’arco di tutta la giornata.
Assenza di uno scritto
speranze vinte dall’orgoglio
unico sol contatto
in un voglio o non voglio?!!
E si respira
non si inquina
l’aria di questo tempo
a cui non appartengo.
Il timore prende il sopravvento
imbrigliato in una campagna statica
nasconde il malcontento
con ironia e satira.
Per una ferita aperta
una carezza è balsamo
soffice coperta
che quieta e chiude quella porta.
È solo un attimo ma che importa
al dopo ci pensiamo un'altra volta!

https://www.youtube.com/watch?v=PRI-aZP8c38
 


Rinascita
Quella colomba bianca…
credevo fosse morta
immobile, là sotto la panca
...era solo molto stanca.
Un improvviso sussulto
cadono le ali come foglie secche
spuntano nuove alette
piccole, ancora senza piume
...e riprende lo scorrere del fiume!
Non cede la bianca colomba
mai darsi per vinta
e lasciarsi travolgere dall’onda
in prima linea come sempre
con la sua solita grinta
grida alla vita: “presente!”

https://www.youtube.com/watch?v=wJMtS60yF9s

 

Un seme, una vita
Se mai quel seme avesse schiuso le ali
voglioso di conoscere la vita
quanti dolori avrebbe risparmiato
ai fragili germogli appena nati.
Volgendo le sue braccia verso il cielo
credeva fosse facile quel volo
favole con fate e gnomi, senza lupi.
Solo tempeste fu quel suo cammino
nuvole bianche e nuvole scure
e il perdersi in stupide paure.
Diversi orizzonti, diverse le mète
senza complicità e condivisione
l’albero soffre la sete!
Parole mute, gettate al vento
che arrivano lassù fino alla luna
che accoglie e placa quel tormento
illuminando quella notte buia.
Se quel seme si fosse addormentato
lascandosi cullare dalla madre terra
non ci sarebbe stata tanta guerra
inerme nella culla,
nell’oasi del nulla.

https://www.youtube.com/watch?v=57Q1qU8nS_U

 

Pasqua di resurrezione
Ogni notte un sogno, un avventura
senza pesi, leggera
me ne volo oltre le mura
lasciando cadere ogni pena.
Tanti personaggi mi fanno compagnia
misteriosi volti che mi sorridono
mi infondono serenità e allegria.
Con l’alba si allontanano
lentamente svaniscono
ed io saluto il nuovo giorno
guardo, osservo tutto intorno
carica di energia positiva
insieme alla natura, sono viva
non vado alla deriva.
Spiegare ai molti non credenti
che i volti sconosciuti e sorridenti
sono angeli che portano luce
è cosa vana
un cuore chiuso è sordo
non sente il suono della campana
colui che è morto, non è mai risorto.
Il dono della fede è un grande dono
un inestimabile tesoro
è il getto continuo di una fontana
che disseta e l’anima risana.
Pasqua di resurrezione:
una canzone
Padre nostro che sei nei cieli….

https://www.youtube.com/watch?v=Al_q-I3840w

 

Domenica delle Palme
con papà Francesco

Un ondeggiare verde
proteso verso il cielo
tante le mani alzate
preghiere alate
che sollevano un velo
per esser più leggero.
Lassù un puntino bianco
una finestra aperta al mondo
un volto sempre sorridente
anche con chi non è credente.
Lui accoglie ogni canto
un coro multicolore
di ogni credo e religione.
Palme e rametti di ulivo
simbolo di pace
per cuore aperto e ricettivo
al richiamo di una voce.
Timida una nuvola
attraversa la maestosa cupola
un volo di colombe
intorno a tutto il colonnato...
è quadro che lascia senza fiato!
Nell’immensa piazza
gremita di gente festosa
un grido impazza:
“w papà Francesco!”
Si aprono le porte dell’universo
il cielo è terso
si alza una leggera brezza...
è Gesù che ci accarezza!

https://www.youtube.com/watch?v=p1aSUvsB5Hk
 


Rosa del deserto
Se passeggiar volessi
in altro loco
e immortalar quell’attimo
con una foto
davanti agli occhi miei
gli occhi tuoi
e poi?
Siamo altri non più noi
la candela si consuma
ultimo quarto di luna
a ritrovar l’amato
lascio che sia il fato.
Quinto mese dell’anno
“maggio”
volo di un messaggio:
la rosa del deserto
in un libro ancora aperto
tra le tante rime
non trova la parola fine
un confine, oltre il quale
serve il lasciapassare.

https://www.youtube.com/watch?v=R6JW8b64suo

 

La goccia che goccia
Goccia dopo goccia...
dove non c’è drenaggio
affoga il messaggio
e il bocciolo non sboccia.
Goccia dopo goccia...
senza un attimo di sosta
tumultuosa sommossa
che scalfisce la roccia.
Goccia,
il tuo continuo plin plin
indebolisce la mente
il corpo è qui
ma l’anima è distante
me ne volo leggera leggera
abbracciando la primavera.
Il plin plin ora si confonde
col tubar delle colombe!
Goccia, hai ragione
la vita non è un mare calmo
nemmeno una prigione
tra un gioco e un salmo
si recita il copione.
Una commedia, tanti attori
amore, gioia,
sempre di più i dolori.
Goccia,
tu che con ferrea costanza
ti lasci lentamente cadere
un po’ di tregua per piacere
riposati, vai in vacanza...
Un eco nella stanza
una forte risonanza
poi silenzio vellutato
il plin plin se n’è andato!

https://www.youtube.com/watch?v=vvhoOtFQoNc
 


Noi gente di primavera
Ho perso al gioco delle carte
ma la partita non è ancor finita
sfido la sorte
e vivo la vita.
Ho perso il punto di riferimento
ma l’ho trovato nel firmamento
un quotidiano appuntamento
dove sogno e desiderio
svelano il mistero.
Le malsane regole
come un tetto di tegole
appesantisce il cammino
nega il passo al sole
che vorrei a me vicino
per riscaldare il cuore.
Cosa mi manca,
cos’è che allora c’èra?
L’anima canta:
“era la primavera!”
Insieme a stormi di uccelli
lo sciacquio dell’acqua dei ruscelli
primavera tu torni
ancora pochi giorni
ricordo di un passo prolungato
il cuore rimasto senza fiato
in un respiro solo...
noi, gente di primavera!

https://www.youtube.com/watch?v=u09Y6rl3E-g
 


19 marzo “Caro papà”
Non ti ho mai scritto papà
le letterine di tanti anni fa
iniziavano con “Cari genitori”
e promesse di essere più buoni
oggi voglio iniziare con “Caro papà”
dimmi, in cielo come si sta?
Qui la mia vita è sempre in salita
sembra, pare, si dice
che inconsapevolmente
sei stato tu l’artefice
che ha bloccato la mia mente.
Ho cercato, l’ho sempre cercato
in ogni persona che ho incontrato
ma quell’amore non l’ho mai trovato
o forse meglio dir “recuperato”
al confronto eri sempre vincente:
tarlo della mia mente!
Complesso di Elettra?
Appena un pochino
capace però di cambiare il destino.
Chiudo gli occhi ora papà,
torno indietro, ti vedo
là in quell’orticello
che ormai era il tuo credo...
Prima che l’argine si sgretola
è buona regola
stringere il nodo della fune
e oltrepassare il fiume
niente lacrime, solo allegria
per un giorno di festa, la festa tua!
Auguri papà Giuseppe
per tutti noi “Peppino”
brindo con te
versami il tuo buon vino!

https://www.youtube.com/watch?v=__hsgTlM9qA



Specchio delle mie brame
Ti guardi riflessa nella vetrina
ti chiedi: chi è quella signora?!
Ti senti ragazzina
la tua “reception” la ignora
l’immagine non la riconosce
non corrisponde
la mente si confonde
e le emozioni sono tante...
Lo sguardo …
no, non è più quello di allora
non c’è la primavera
flash di tante visioni
hanno offuscato il cristallino
un tempo limpido e trasparente
in sintonia, corpo e mente.
Il corpo invecchia
l’anima non ha età
tempo di una saetta
e del cammino sei già a metà.
Riflessa nel vetro
anima, non ti vedo
ma ti sento palpitare
come il riflusso del mare.
Lo specchio brama?
La cambio codesta trama
il sole tramonta?
Io resto gioconda
non mi guardo in vetrina
e resto ragazzina!

https://www.youtube.com/watch?v=JJ6S5xnk1dc
 


Sigfrido
Se piango, se rido
se ancora c’è emozione
è perché confido
in quell’unico amore
che nell’infuriar della tempesta
mi ha aiutato a risollevar la testa.
Un piccolo acerbo volo
per un cuore sofferente e solo
l’abisso, scongiurato
da chi l’ha tanto amato.
È entrato nelle vene
quel mutuo soccorso
ogni istante mi sostiene
e segue il mio percorso.
Se piango, se rido
se ancora c’è emozione
lo devo a te caro “ Sigfrido”
con te la mia canzone:
parole mute, prive di note
al buio e senza luce
ha preso voce!

http://youtu.be/EEwyJlB5K_0

 

Un ricordo e un sogno
Custodito nella mente
un ricordo,
un sogno ricorrente
onnipresente.
Passano le stagioni
cambiano i colori
ma il sogno non si altera
non muta,
alimenta la mia vita.
Ossigeno puro
abbatte ogni muro
spezza ogni catena
e addolcisce la pena.
Nell’oscuro labirinto
fra tanti pensieri
vola in alto col vento
nell’azzurro dei cieli.
Un ricordo vestito di sogno
affinchè il cuore resti sveglio
una dose di adrenalina
quando leggo, “in copertina”
frasi scherzose, ironiche
a volte malinconiche
ritratto ben nascosto
nel buio e fitto bosco
nitida solo ad un anima
che in perfetta sintonia
sa leggere e ascoltare
le note di quella sinfonia.

http://youtu.be/8lRjdg-s-FA

 

Meravigliosamente donna
Fin dai tempi delle nonne
storie di tante donne
troppo spesso defraudate
della dignità private
pronte a comprendere
a coprire, soffrire
senza mai reagire.
Silenzi voluti
per uomini mal cresciuti
salvare la famiglia, i figli …

Oggi il rosso dilaga
si allarga sempre più la piaga
un gioco perverso:
“schiaffi e carezze
minacce e tenerezze
custodite nella fortezza
costruita con destrezza.
Si oscura l’universo
addio donna, il paradiso
perde il tuo sorriso!
Fragilità e disistima
crescono a dismisura
aumenta la paura
e sei sola…”

Per te meravigliosa creatura
che hai trovato la forza di reagire
di vivere e non di morire
difendi il trionfar della natura
combatti il seme marcio che distrugge
se alzi il tono il vigliacco fugge...
Senza timore alcuno donna
come nell’immagine della Madonna
schiaccia la testa del serpente
ormai è chiaro “lui” non si pente
mente e mentirà per sempre.

Azzurro e mai più rosso
per te donna il futuro percorso
sola o in compagnia
dividi la tua allegria
con chi con amore e affetto
sa coniugare onore e rispetto.

http://youtu.be/l9dX2jDTtcA
Terry Di Vetta

 

Adolescenti
Ieri, accanto alla culla
con amore cantava la mamma
la ninna nanna.
“Si guarda intorno il pargoletto
abbracciando un pupazzetto
guarda il muro che è di fronte
che produce strane forme:
il lume posto sulla scrivania
crea una zona d’ombra
sulla parete bianca
magia che accende la fantasia
basta muovere le mani
e sembra di veder i sette nani
un mondo surreale
che impara a sognare.
Fuori un ramo di ginestra
fa capolino dentro la finestra
saluta quel bimbetto
che sgambetta nel suo letto.
Nella stanza si sprigionano
odori, sensazioni, emozioni ...
un input importante
per quando sarà grande.”

Oggi, accanto al lettino
c’è un bel libricino
suona e canta
e al posto della mamma
racconta.
Per ogni giocattolo c’è un “play
è il giocattolo che gioca
ah la “tecnologia”… fa tutto lei
ma è il giocattolo più in voga!
Non importa se poi la fantasia
si spegne e vola via
è lo status symbol che conta
che da preziosa impronta.
E ci si meraviglia
se un figlio o una figlia
cresciuti coi pulsanti
con genitori assenti
con demotivati insegnanti
con una società
che li imbottisce di pubblicità
di compromessi e falsità
diventano aggressivi e violenti?
Cresciuti in balia dei venti
senza esempi convincenti
l’anima è atrofizzata
annichilita, malata
va curata
ma soprattutto
amata!

http://youtu.be/Fkoon8HZ4Hg


Una volta … tanto tempo fa..
si scriveva:
il racconto di una storia vera
il ritratto di una realtà
una lettera rosa all’amato
con un fiore profumato
spedita “fermo posta”
con l’attesa trepidante di risposta.
Una bella calligrafia con l’inchiostro blu
maiuscole adornate col ricciolo all’insù
frasi d’amore … promesse
piccole trasgressioni concesse.
Oggi le parole son mozzate
rapidi sms senza colore
frasi mortificate
con l’assenza del cuore.
Anche il libro va in cantina
il progresso lo accantona
con l’iPod sei più servito
basta sfiorarlo con un dito.
L’odore del libro svanisce
la voce dell’anima
di chi ha donato al mondo
la sua opera, il suo racconto
che emerge in ogni pagina
patisce.
Ora una serie di suoni “rumori”
sostituiscono la delicatezza
di quel fruscio di pagine
nuova era, nuova immagine
priva di tenerezza …
che tristezza!

Una volta … tanto tempo fa...
il progresso non è = felicità!

http://youtu.be/D4gNX0MWaO0
 


La forza dell'amore
Il fluire di una vita normale
poi ad un tratto un ciclone mi assale
non capisco come e perché
tutto brilla ora che ho te!

Il grigio piano si scolora
per divenir un tenue color viola
nel cielo limpido e sereno
l'arcobaleno!

Tu hai acceso il mio cuore
fiamma d'amore!
Senza la tua "essenza"
tutto muta, tutto cambia.

A te, amore mio sublime
queste note e queste rime
l'amore è eterno finchè dura…
avanti tutta...mettiamoci alla prova!

http://www.youtube.com/watch?v=qyS8NMqXsCw
 

Amami
Amami per come sono
chiudi gli occhi e ascolta
un eco prende il volo
e bussa alla tua porta.

Ti amo per come sei
chiudo gli occhi
e quel che sogno e che vorrei
non son balocchi sono i baci tuoi.

Amami per ciò che vedi
leggendo tra le righe
nei pochi spazi vuoti
bianche margherite.

Ti amo per ciò che vedo
passione di un colore
e un sentimento muto
che mi riscalda il cuore.

Amami per il tacere
complicità d’amore
rinunciare al piacere
rispettando un valore.

Ti amo per … non so perché
non c’è risposta
forse parte di me
da sempre in te è riposta.

http://youtu.be/D-A2trEIINE
 


Al nuovo anno
Vola via tempo d’ affanno
lascia il passo al nuovo anno
giovane e immacolato
senza macchia ne peccato.
Nasce una nuova aurora
si spera,si crede ancora.
L’Italia che risorge
dopo sbornie e orge
risveglio della coscienza
dopo anni di latitanza…
beata vacanza!
Benvenuto anno 2014
non ci deludere...
non ci deludiamo
se lo vogliamo
prendendoci per mano
possiamo andar lontano.

http://youtu.be/YM2owz9Jj-Q
 


Luci accese
salite e discese
cielo stellato...
quanto t'ho amato!

Buon Natale amore mio!

Alberi imbiancati
sogni sognati
musica natalizia
gioia e letizia.

Distanti e pur vicino
fuoco di un camino
e cammino cammino
nel viale del destino.

Stella che si accende
illumina la mente
un filo di corrente
unico, convergente.

Buon Natale amore mio
lo sai tu e lo so io
muti, senza parole
a parlare è solo il cuore!

http://youtu.be/rZ954v9Iecc
 


Un cuore aperto
C’è una via d’uscita
per ogni nebbia oscura
una porta e una strada sicura
che accompagna la tua vita.

Finchè la luce crea
l’aurora ed il tramonto
tu come una dea
puoi dominare il mondo.

La furia dei venti
l’oppressione di tanti momenti
non scalfiscono bellezza e gioia
attimi di felicità e gloria.

Sorge sempre un nuovo sole
una nuova primavera
una gemma,un nuovo fiore
e la luna quando è sera.

Ma chiusa quella porta
la vita ha preso un'altra svolta
tutti insieme e soli
senza più anima e valori.

Di nuovo è Natale …
un pensiero fisso: cosa regalare.
Dio l’abbiamo dimenticato
che del Natale è il vero significato.

Ghirlande e luci colorate
addobbano le strade
attraente scenografia
che offusca la poesia.

Poesia del semplice presepe
che richiama la quiete
riflessione e introspezione
pura e semplice emozione.

Paura...rimozione...
abbiamo chiuso il nostro cuore.
Il Natale...quello vero…
alza gli occhi al cielo!
 


Tempo di Natale
In questi tempi così tristi
di valori veri, persi
di empietà trionfante
e di cronaca aberrante,
il Natale che si avvicina
è prodigiosa medicina
antidoto del male
che sempre più ci assale.
Così come rami e foglie
nati dallo stesso albero
che s’intrecciano
che si abbracciano
così uomini e donne
nati sotto lo stesso cielo
semi di un unico stelo
abbracciano nuove culture
senza timori, senza paure.
Madre terra che tutti accoglie
che nutre e protegge
il prezioso variegato gregge.

Per un mondo migliore
abbassiamo i toni:
grazie, prego, scusa,
non è un consiglio da “matusa”
è voce di colui che sa ...
è voce di verità.

Ma se il male è al potere
come fare?!!
Non basta aprire il cuore
e predicare …
Si avvicina il Natale
cosa fare?!!
Non lasciarsi influenzare
combattere con forza il male
tutti insieme
ce la possiamo fare!
 


Uno sguardo
Guardo... e mi perdo
l’età non la sento
passi incerti
l’eco di tanti concerti.

Il fumo si dissolve
nell’aria grigia e scura
età matura
che si consuma.

La nuvola si trasforma
nasce una nuova forma
mistero e fantasia
un volo di magia.

Il volto accoglie
il bagliore di luna
tra mille foglie
di madre natura...

Mistero di uno sguardo
di quel che sento
quando mi perdo
mentre ti guardo.

http://youtu.be/SvVMGALrcHY
 

Da me per me
Mia cara te che sei me,
anni e anni di attesa…
che bella sorpresa!
Avvilita e delusa
ti sei arresa.

Ha i chiesto la luna
hai chiesto le stelle
un raggio di sole
sulla tua pelle.

Hai chiesto troppo
ti dovevi accontentare
ma un cuore “zoppo”
ha bisogno di calore.

Dai, ci sono io
che non ti ha mai lasciata sola
che da sempre ti consola
che ti stringe forte al petto
quando dormi nel tuo letto.

Mia cara te che sei me
stringi i denti e vai avanti
i problemi sono tanti
ma a proteggere il tuo cuore
ci sarà sempre il mio amore!
 


Il piano inclinato
Un ambito progetto
un idea luminosa
vincerò... scommetto
diventerò sua sposa.

Il piano è perfetto:
la complicità di cupido
un sorriso imbastito
e il gioco è fatto!

Ma qualcosa va storto
devo aver esagerato
l’incanto si è rotto
tutto vanificato...

Troppa acqua sotto i ponti
son saltati tutti i conti
il piano ormai è inclinato...
addio... sogno agognato!
 


Voce di una margherita
M’ama, non m’ama...
tra l’erba strappata
e una canzone stonata
una margherita spogliata

Gocce di rugiada...
ci voleva una cascata
per una sete mai dissetata
solo nel sogno appagata.

Ogni petalo un idea...
un idea mai sviluppata
creatività bloccata
capacità negata.

Destino o fatalità
alibi o fragilità
m’ama o non m’ama
una voce chiama
è tempo di mutar la trama.

http://www.youtube.com/watch?v=Lm077bFQBWQ

 

Una gita su due ruote
Difficile capire
decifrare quel parlare
e il dubbio ti assale.
Chi è costei..
sono io o è lei?
Giorni attesi
sguardi protesi
nuvole negli occhi
indelebili solchi.
Segreti violati
mai biasimati..
Ricordi…
come non ricordare:
parte di me
riflessa in te..
Quella voglia muta
e la mente confusa
richiamo al dovere
abbandonando il piacere.
è quasi il tramonto
salto sulla bicicletta
un immenso girotondo
lentamente...senza fretta
il sogno ci aspetta…
 

Una coperta verde
Colori e odori si miscelano con la realtà
con la ragione che vince sul cuore
un ripiegamento verso un età che se ne va
lasciando una storia a metà…

Il racconto... come una fiction
non ha fine...
puntate a non finire
finchè stanchi si va a dormire

Il nome...il nome del protagonista
nel sogno è il primo della lista
forse colpa del bicchier di vino?
O della foto nascosta sotto il cuscino?

Ora mi lascio avvolgere dal verde
di una coperta soffice e trasparente
cos’è che non riusciamo a dire?
Meglio non proferire…

è scritto nel libro della vita
sta a noi vincere o no la partita
restare in curva a guardare
o scendere in campo e giocare…

http://www.youtube.com/watch?v=09-OY8KRbWs

 

Il dolce poetare
I due volti della vita
gioia, allegria
freddo,apatia
tramonti,nostalgia

Silenzi pieni d’ amore
o parole senza colore
un fuoco che accende
o acqua che spegne.

Parole soffocate
ancor prima d’esser nate
un cuore sofferente..muto
paura di un dolore già vissuto

Non lasciare che la barca affondi
un sol remo non ferma la corrente
ne può saldare i conti
del passato e presente.

Un volo di gabbiano
nel burrascoso mare
è come tendere la mano
a chi non sa nuotare.

Basta poco..qualche frase appena
e più dolce sarà la pena.
Curiosa ora mi appresto
a leggere quel verso...

Poetare... magica energia
anime in perfetta sintonia
nascoste tra le righe…
i nostri sogni..le nostre vite...

http://youtu.be/WWI0OLU3mRI
 

Un disegno un messaggio
Quel disegno
su quell’albero dal ramo ricurvo
forse un incauto impegno
per metterlo in salvo.

Stelle ferite...rinate
fronde perse...ritrovate
fili d’erba ancor verdi
gioia e tormenti

E gli occhi...
quelli si, parlano ancora
in copertina..come allora
vi si legge un fiume di parole
linguaggio dell’amore…

Non era maggio
non era sera
il primo messaggio...
era primavera

Ora aspetto l’aurora
so di non esser sola
la notte non so più dormire
la mente non smette di vagare

Se ancor ci fosse quel tepore
nella sperduta e ostile foresta
più facile.. affrontare la tempesta
senza il sole..si muore...

http://youtu.be/wtH_eYuVM4A
 

 

Le stagioni della vita
Sedia sediola
era il tempo della scuola
l’anno in corso lo suggella
la romantica “pagella”

Sboccia il tempo dell’amore
con il primo batticuore
m’ama... non m’ama...
ti ho scoperto e ho fatto “tana”

Stella stellina
or non sei più bambina
una nuova sensazione
...e fu amore e fu passione!

Un lieve solco sul volto
è il tempo del raccolto
un'altra stagione
ultima stazione...

Fiorin fiorello
la vita è un mulinello
la passione ha vita breve
come un fiocco di neve

l’amore eterno
è solo quello materno
ciò torto o ciò ragione?!!
a voi la conclusione…
 

 

Nostalgia di ieri
Musica assordante..
quella più in voga
che più l’ascolti
e più il cervello inchioda

La tecnologia ci prende
le novità sono tante
disorientati ci si arrende
senza pensare al danno della mente.

Quel sentimento..puro e semplice
un tempo nostro complice
allontanato..ripudiato
quasi fosse un peccato…

Per essere alla moda
anche la fede..va cancellata:
“qui e ora..tutto e adesso
niente amore..solo sesso”

Tutti per uno..uno per tutti
tanti i fiori..tanti i frutti
un paradiso ormai perduto
in un mondo sordomuto.

Senza concime l’albero perisce
il frutto non matura..marcisce
la terra arida e fredda
soccombe sgomenta.

Cronaca d’oggi:
“colpito in mezzo a tanta gente..
nessuno ha fatto niente”
sentimento assente
coscienza indifferente.

Felici.. con l’ultimo iPad
simili a tanti robot
tirati a lucido..fosforescenti
convinti di essere onnipotenti.

...E il malessere avanza..dilaga
la tecnologia non paga
la felicità tanto agognata
sta in tutt’altra strada!

 

Un nuovo “Francesco”
Un uomo vestito di bianco
s’è allontanato...stanco..
Difficile abbattere quel muro..
caste..intrighi..ipocrisie
“lui” fragile e insicuro
ha scelto altre vie.
Tu Karol ce lo avevi consigliato
ma s’è ammalato...
Preoccupato, ci hai dato una altra mano..
ed ecco venir da lontano
colui che del potere
ha un altro bel vedere.
Lui riprende il tuo cavalcar sull’onda
Il tuo carisma,la tua impronta...
Semplice eppur forte
sta spalancando tutte le porte
scardina dorati cancelli
propone nuovi modelli.
Il suo parlare fresco e gioioso
in questo tempo cupo e teso
è una boccata d’aria pura
porta speranza e attutisce la paura.
Mi piaci “Francesco” piaci a tutti
con te raccoglieremo buoni frutti!
Grazie.. Karol Wojtyla..
stavamo messi male caro mio
tu hai parlato a Dio e...
per aiutare il papa novello
ha mandato giù un noto fraticello
per affiancarlo al Gesuita Bergoglio
e far si che al suo già ricco bagaglio
si aggiungesse il suo:
“Amore.. Perdono.. Fede.. Verità
Speranza.. Luce.. Carità.. Gioia!”
Col tuo permesso, San Francesco d’Assisi..
ne aggiungo uno io “tanti tanti sorrisi!”

http://youtu.be/pxQEwY63aUs
 


Nei sogni tuoi
Fammi entrare nei tuoi sogni
nel tuo mare d’acqua cheta
me ne sto lì.. quieta quieta
ranicchiata tra gli scogli.
Fammi entrare nei tuoi pensieri
in quei verdi sentieri
nel tuo cielo tra le stelle
per respirare la tua pelle.
Dischiudi la tua soglia
ad ali di farfalla
intrisa del tuo sorriso
prelude il paradiso
Ogni notte..mentre dormi
fammi entrare nei tuoi sogni
me ne sto lì..senza far rumore
ascolto il battito del tuo cuore...

http://www.youtube.com/watch?v=SsZRViyeh14
 


Tra sogno e realtà
Non è così che l’immaginavo...
nei sogni della mia fanciullezza
era te che cercavo
“la tenerezza”.
è passata un treno... avevo fretta
l’ho preso...chissà dove mi porta!
Il cuore titubante mi avvertiva
c’è nebbia, non si vede l’orizzonte
il rischio è di andare alla deriva.
Ma no...laggiù io vedo un ponte..
la nebbia al sole si discioglie
come nei sogni anch’io sarò moglie!
La famiglia del mulino bianco
dove “lui” non è mai stanco
lei sempre dolce e sorridente
e bimbetti che saltellano allegramente…
Un nuovo capitolo..una nuova vita..
e così la favola è finita.
Quei mondi surreali,fiabeschi
tra mille forme colorate di arabeschi
li ho perduti
mondi oscurati...muti
Avvolta in una ragnatela
imprigionata in un groviglio di fili
tutto il tempo passa
a cercar il capo della matassa.
Tra sogno e realtà
una connessione a metà
legata all’età.
Addio fanciullezza gnomi e fate
bianca luna e stelline dorate..
maturità, tu che ora hai lo scettro
chiudi i miei sogni in un cassetto
e se dovessi avere un'altra vita
hai visto mai...in differita
revisionando il filmato:
un ritocco..qualche taglio..
messo di nuovo al vaglio
supererà l’esame con alto voto
e quel proverbio noto:
“chi ha avuto ha avuto
e chi ha dato ha dato”
può essere cambiato..
Ahimè..non c’è speranza alcuna
nonostante l’età sto ancora sulla luna!
 

 

Il tempo dell’uomo
Il tempo scorre veloce
una volta era lento
ora un ora è un momento
Il tempo…
voce che affida al vento
un debole lamento
di un cuore scontento
Il vento soffia e cancella
dissolve nel nulla
la preziosa perla
inarrestabile guerra
per quell’anima bella
Sempre più in superficie
si parla...si dice..
è nato un nuovo “duce”
un nuovo divenire
non più essere ma apparire
bellezza ..giovinezza
via ogni debolezza
Svuotati..senz’anima..
manichini...
ossessionati dall’aspetto esteriore
non hanno più espressione
in quel vuoto interiore
si è insinuato il dolore
mancanza di vero amore...
Suvvia ci vuol coraggio
è tempo di invertire questo viaggio
un tuffo tra le onde del mare e...
giù in profondità... ascoltare
là..vicino al cuore
un entità interiore
ti ama come sei..ama il tuo “essere”
unico e non omologato
è con te da quando sei nato..
L’anima finalmente libera
vibra beata!

http://youtu.be/ND26yiaASis
 


Come il vetro di Murano
Un pesante fardello da portare
camminare camminare
le spalle fanno male.
Fragile come il vetro soffiato
col respiro affannato
chiedo aiuto
rivolgo il mio pensiero
al cielo.
Una scia luminosa mi attraversa
ogni notte dimora nella mia testa
mi fa svegliare felice e gioiosa:
la notte non sono mai in casa
forse il mio corpo giace lì nel letto
ma la mia anima è sopra il tetto.
Un battito d’ali e mi trovo a volare
e salgo su,sempre più in alto
oltre un luminoso e fantastico arco.
Leggera come un fiocco di neve
mi lascio dolcemente trasportare
e quando sono ancora più su
il pesante fardello cade giù!
Magica spugnetta che cancella
spazza via e sigilla
ogni tormento e dolore
rimarginando le ferite del cuore.
è così passano i mesi... anni
di giorno la pesante croce
di notte il richiamo di una voce..
Allegra e sorridente
cammino come sempre tra la gente
il dolore è sotto anestesia
ma è li, lavora, inquina
sto perdendo la mia stima
la speranza sta cedendo il passo
troppo lungo e senza fine il percorso
credo fermamente nella vita
ma sono stanca.. vorrei fosse finita...
 


Tecnologia a riposo
Il computer sempre acceso...
per chattare
Il cellulare perennemente tra le dita...
per giocare
e poi lei.. la regina della casa:
intrigante, affascinante
spesso anche deludente
dei bambini è la passione
degli adulti un ossessione...
cos’è? E’la televisione!
Di canale in canale
saltellando qua e la
non ti accorgi che fa male
allontanandoti dalla realtà.
Persa ogni speranza
ognuno nella sua stanza
i gusti son diversi
non c’è problema...basta isolarsi!
Forse era meglio quando si stava peggio..
un solo canale, senza colore
ma tanto più calore...
tutti insieme come al cinema
si commentava l’opera
si rideva.. si comunicava!
SMS coi telefonini,
chat, giochi e giochini
spot, film, programmi in TV
di tutto e di più
non sono dannosi
se gestiti a piccole dosi
solo così e scegliendo i programmi
la tecnologia non procura danni
come se fosse di un pasto il contorno
poche ore e non tutto il giorno.
E ora dopo tanto dire viene il fare
con coerenza mi devo comportare:
spengo il computer, il cellulare..
mia cara TV a nanna pure tu
Rai 1,2,3..canale 5 rete 4 italia 1…
basta..non ne voglio vedere più nessuno
spegniamo questo maliardo scatolone
giochiamo a carte….magari a scopone!!!
E come dolce...per ben finire
felice e contenta me ne vò a dormire!
 


Il sogno terapia
Ti vedo...ti avvicini..mi sorridi
quel sorriso colmo di tenerezza
mi avvolge e mi accarezza.
Mi stringo forte al tuo petto
cerco coccole e tanto affetto.
Un rumore improvviso...
svanisce il tuo bel viso.
Stavo sognando, la mente mia
era immersa nella fantasia
colmavo il mio cuore malato
quel vuoto mai riempito, mai appagato...
Nelle mie notti insonni
a cavallo delle note a me ritorni:
Radio dimensione suono 2
musica soft
successi di oggi e di ieri
le mie poesie..i miei pensieri...
Canzoni lasciate in segreteria
un codice tutto speciale
da interpretare...
ma questo è passato
domanda alla Sfinge
il tempo corre, fugge
tempo che fu che non torna più!
Complimenti, cara mente mia,
hai adottato un efficace strategia,
quello che non ho nella realtà,
me lo regala il sogno,
e giorno dopo giorno, mentre dormo,
faccio il pieno d’amore e di felicità!

http://youtu.be/2KLSIcPrLM0
 


Il tuo consiglio
Seguo il consiglio di reagire
invece di annichilire
di fronte a questo sfacelo
che si consuma sotto questo cielo.
Ok faccio come dici tu
spengo la TV e non leggo giornali.
Un energico scossone
e giù il dolore nel burrone!
Seduta dinnanzi a un verde prato
un idea: dipingo un quadro!
Se è difficile trovar le parole
per una poesia d’amore
con i colori sarà più facile...
più facile tracciare un volto
un fiore, una collina
ci provo...fantasia stammi vicina!
Colori...mancano i colori
non ho tempera e acquarelli
solo vecchi spuntati pastelli.
Ci vuole un foglio,via la tela
qualche piccolo tratto...la mano trema
i tuoi occhi, quel tenero sorriso...
un brivido mi coglie d’improvviso
il tempo scorre ma la ferita resta
ti affacci alla finestra,è già il tramonto
la vita sta preparando il conto.
Si allontana il ricordo di quella tenerezza
ormai per sempre persa.
Quella volta era meglio sorridere
anziché camminare all’indietro?
No...non credo
quell’arca tra le onde del mare
è il mio salvavita non mi fa annegare…
mi aiuta a dominare la corrente
e ad essere più forte
nel corpo e nella mente.
Sfuggita dal dolore?…Mica tanto
è cambiato il soggetto soltanto!
Piaccia o no cosìè la vita!
Riaccendo la TV
non vivo sulla luna vivo quaggiù
una piccola parte la devo fare anch’io
mica mi posso crociolare nell’oblio!
 

 

Crisi della fantasia
C’è crisi in ogni paese,
e c’è chi di più ne paga le spese.
C’è crisi pure nella mente mia,
che ha perso la fantasia.
Giro giro tondo…
stiamo toccando il fondo:
“violenza, suicidi, omicidi”,
siamo entrati in guerra,
non c’è più pace nella madre terra.
Come scrivere qualcosa di bello
se ti violentano il cervello?
Isolarsi su una montagna?
Forse la salute ci guadagna,
ma il problema resta…
e si va fuori di testa…
Come poter parlar d’amore,
se ogni giorno un disperato muore!
Sembra una frivolezza,
pensando a chi del domani non ha certezza.
Loro, avranno finalmente capito
che il tempo della cuccagna è finito?
Che devono correre ai ripari
e risanare i piani?
Non riesco a pensare alla poesia…
mi assento per un po’,
mi mancherà la vostra compagnia,
tornerò...appena tornerà la fantasia!
 

 

Relax
Un tuffo nell’acqua, una bella nuotata,
e poi un bel gelato crema e cioccolata;
in mezzo a tanti ombrelloni colorati,
tutti in fila, ben allineati.
Sdraiata al sole accarezzo la sabbia,
mentre un sogno si fa largo nella nebbia,
è un attimo, subito svanisce,
la mente lo rincorre e lo ricostruisce.
Arrivano le note di una bella canzone,
mi portano indietro procurandomi emozione:
“rimpianto per il tempo che fu,
cose e persone che non ci sono più”.
Fresca e profumata una leggera brezza,
mi sfiora, mi circonda, mi accarezza;
un’imbarcazione se ne va per altre sponde,
un relitto emerge tra le onde;
un gabbiano scende piano piano,
stringo forte la sabbia nella mia mano;
e mentre il sole mi regala il suo calore,
mi lascio andare come un aquilone,
libera, felice e spensierata,
assaporando ogni attimo di questa giornata.
Con questa fresca brezza marina,
finalmente...ho staccato la spina!

 

Festa della mamma
Per te che mi hai dato tanto amore,
per te mamma ho colto questo fiore,
è un semplice fiore di prato,
ma saprà dirti quanto ti sono grato.
Il tuo è l’amore più grande,
che arriva al cuore anche se sei distante.
Sempre pronta ad accogliere e a perdonare,
a comprendere e a consolare.
Della casa sei la regina,
in ogni stanza, non solo in cucina.
Il tuo “tocco” come per magia
dona luce, calore e armonia.
Mamma,
bella con ogni espressione,
la sua bellezza dimora nel cuore,
sia nella gioia che nel dolore.

 

Pensando a te mamma
Mamma,
per tanto tempo non ti ho amato,
ti ho condannato,
ora non ci sei più,
ti ho perdonato,
forse perché ho capito.
Nella stessa situazione...
quanta fatica, quanto dolore,
si, io sono più forte,
ho aperto tutte le porte,
e non ho più la mia vita,
ma ce l’ho mai avuta?
Gli interrogativi sono tanti,
i dubbi ancor di più,
avevi ragione tu?!
La tenerezza che dimorava in me
dov’è?
quella gioia e quell’amore, non c’è,
si è spento il fuoco dentro me.
fragile si è lasciato morire,
e non so più reagire.
Mamma,
quel che agognavo da te,
non so più darlo neanch’ io
e non capisco il perché...

 

La mia “Italia”
Amo l’Italia,
amo il suo mare,
le montagne, le colline,
le sue bellezze artistiche, divine;
L’amo per la sua lingua
che si legge come si scrive,
e come si scrive si legge.
Per la sua forma a “stivale”…
per lei non ci sarà mai un rivale!
Amo il popolo italiano
che combatte per un ideale;
dignità e libertà, prime tra tante qualità,
che ci hanno sempre unito e mai diviso.
Un fremito percorre le mie membra,
al sol pensiero d’esser così privilegiata,
perché in questa sacra terra sono nata.
Terra di Michelangelo e di Dante,
a nominarle tutte, le bellezze sono tante,
è stato illuminato il mondo intero,
noi, italiani, con il nostro genio.
Dimora terrena di Dio:
San Pietro, il grande cupolone,
punto centrale della religione,
che ogni pellegrino ammira con stupore.
Ma qualcosa sta oscurando questa bella terra,
l’ombra di chi il paese governa,
i tanti ometti legati alle poltrone,
non importa quale sia la loro posizione,
mai d’accordo, su niente,
neanche per eleggere il presidente,
son li solo a distrugger questa Italia mia…
per favore...mandateli via!

 

Emozione = vita
Seduto là sulla poltrona …
baciami ancora.
In quella stanza viola,
le ginocchia a terra:
“fiori in una serra”.
Fuori il caos, il rumore
dentro solo il battito del cuore
...e fu amore e fu passione,
magica esplosione
che fa perder la ragione.
Polvere di stelle,
nel cielo e sulla pelle,
tatuaggio immortale
...e la temperatura sale
sei quasi onnipotente,
poi piano piano si discende,
e torna il controllo della mente.
Guai a non perdere mai il capire,
il bello della vita è l’emozione,
in ogni forma aspetto e colore,
è sentire dentro il sangue fluire,
e tutto il tuo essere gioire...

 

Remember
Un tuffo nei tuoi occhi verdi,
piccoli vulcani mai spenti,
la mente vola nella fantasia…
ricordi velati di malinconia.
Flash, luci colorate,
scene vissute, mai dimenticate.
Fotografie sparse, immagini sbiadite,
gelosamente custodite.
Un nastro ormai esaurito,
di canzoni ascoltate all’infinito;
un libro riposto in un cassetto;
l’astuccio di un vecchio braccialetto;
un bigliettino:
tenero involucro di un cioccolatino,
frasi d’amore
per addolcire il cuore.
Ricordi intatti, inalterati,
prodigio della mente che li ha immortalati!

 

Una scelta non scelta
Una realtà non prevista
e una vita diversa,
scelta obbligata
per una scelta sbagliata,
così questa vita
è sempre in salita.

Non mi colpisce la dolce rassegnazione,
in agguato ancora e sempre l’illusione
che passi la stagione.

Sensi di colpa minano la mente
e una presenza fissa, costante,
disturba, la vorrei distante.

Non pensare a ciò che dico e penso
è quel che voglio e sento,
vivere momento per momento
e gettare le ombre al vento.

è stata una tua scelta non la mia
un aiuto si, e come non potrei
ma senza rinunciare ai sogni miei,
ho già dato e dato tanto
quest’ultimo atto, ultima sinfonia
voglio dar sfogo alla fantasia
e poi sia quel che sia
e fatta la volontà “Sua”.

 

Pasqua
Suona suona campana,
sveglia la gente vicina e lontana,
col tuo suono squillante e festoso,
in questo giorno solenne e maestoso.
Gesùè risorto e lassù dal cielo,
ci guarda, stende il suo velo;
un velo che accarezza l’anima e il cuore,
donandoci tutto il suo grande amore.
Suona campana, suona più forte,
aprite genti tutte le porte,
venite uomini, donne e bambini,
uniamoci al coro dei cherubini.
Portiamo a casa un raggio di sole,
amiamoci l’un l’altro come Lui vuole.
Sulla tavola ornata a festa,
tanti fiori e frutta fresca;
un bell’uovo di cioccolata,
la colomba con la crema variegata;
un regalo, un bigliettino,
e al centro il vino rosso frizzantino.
Intorno a questa tavola imbandita,
Ti ringraziamo per il dono della vita,
alziamo il calice, festeggiamo,
è Pasqua, per Te Gesù brindiamo!

http://www.youtube.com/watch?v=WeL7KBV6qdE

 

Primavera vestita di Pasqua
Violette profumate,
rose appena sbocciate;
è primavera, festa della natura,
porta gioia in ogni vita,
e ne porta ancor di più,
perchéè Pasqua e risorge Gesù.
Possa il nuovo Papa Francesco,
far si che ogni popolo,
di ogni razza e religione,
impari a dialogare:
siamo gocce di un unico mare.
Ogni bambino
ha diritto a un caldo lettino;
ogni cittadino,
ha diritto a un lavoro sicuro
per garantire il suo futuro.
Ogni paese ricco deve provvedere,
ogni singola persona può e deve contribuire.
Apriamo il nostro cuore,
ognuno doni un fiore,
così che ogni bambino,
abbia in mano un fiorellino.

http://www.youtube.com/watch?v=d8ZecZQbCWQ

 

L’ulivo
Rametti di ulivo,
baciati dal sole,
accarezzati dal vento
e da un dolce canto,
sprigionano nell’aria,
una atmosfera serena.
Rametti che hanno voce,
che parlano di pace,
di speranza e nuova luce.
Porta in casa
la palma benedetta,
accanto al letto
della tua cameretta,
balsamo per il cuore,
cancellerà ogni dolore...
nel nome del Signore!

http://www.youtube.com/watch?v=xOdvSzhwAKw

 

Evviva,è primavera
Evviva,è primavera!
Canta felice la capinera;
il mandorlo è fiorito,
vola il passero dal nido.
Laggiù nel vecchio casolare,
si sente l’abbaiar del cane,
accanto a lui dorme beato,
il suo cagnolino appena nato.
Là tra i cespugli c’è una fragolina,
la coglie ridendo una bella bambina,
sulla sua testa svolazza un aquilone,
rincorso da un rumoroso calabrone.
La coccinella riposa sulla foglia,
il nonno sta seduto sulla soglia,
si scalda al sole fumando la pipa,
accarezzandosi la barba con le dita.
Tutta la natura si è risvegliata,
dopo essere stata a lungo addormentata:
“a primavera canta allegro ogni cuore,
fioriscono gli alberi, fiorisce l’amore!”

http://youtu.be/s-qm7Hxyi1w

 

Al mio papà
...Se non ci fossi tu…
di tutti sei di più!
Sempre pronto a intervenire,
a proteggere e a capire;
t’informi su i miei studi, mi fai compagnia,
ti siedi accanto alla mia scrivania,
anche quando sei stanco e stressato,
e non hai per niente riposato.
A volte sei dispotico e severo,
ma so che di me sei fiero:
papà ti voglio tanto bene,
vorrei tanto confidarti le mie pene,
ma da te mi faccio vedere forte e sicura,
spavalda e con la testa dura.
Per te sono sempre bambina,
ma ormai sono una signorina,
edè difficile farti capire
che l’ora del rientro è da aggiornare,
per fortuna che c’è la mamma,
che ti distrae col suo dolce alla panna,
così ammaliato e ben addolcito,
che lei mi è complice non l’hai capito!!!
Siete troppo forti, cari papà,
nessuno mai vi eguaglierà!

http://www.youtube.com/watch?v=tV4xPKR08B4

 

Mi manchi papà...
Guardo le nuvole che il vento porta via,
la natura che piano piano si risveglia,
affiora un pensiero di nostalgia:
Dopolavoro, Smissamento
treni fuori collogamento,
locomotive a carbone…
quante risate dentro quel vagone!
Una divisa, un berretto, una paletta…
e quante corse con la bicicletta!
è passato tanto tempo, ma mi manchi,
brillavano i tuoi occhi stanchi,
quando nell’orticello tuo venivo,
e tu seduto là sotto l’ulivo,
contento mi venivi incontro,
orgoglioso mi mostravi il tuo mondo:
“un po’ di insalatina,fresca e genuina,
fichi appena colti nel cestino,
insistevi affinchè assaggiassi il tuo vino…”
Quanti ricordi papà,
quante cose non ti ho detto,
quanto mi è mancato il tuo affetto,
quanto ho sofferto!
Ancor oggi se volgo a te il pensiero,
piangono gli occhi miei senza pudore,
tu ti fingevi distaccato e severo,
ma il tuo cuore emanava calore,
proprio come la stufa a carbone,
in cucina, appena mattina,
per riscaldare tutti noi,
i figli tuoi.

 

Il cuore del clown
Come un clown esterno buon umore,
pur se nel cuore nascondo un dolore.
La tela più intima ha diversi colori:
“dipinta con tempera e pastelli,
i tratti vivi e gioiosi,
dipinta con delicati acquerelli,
i tratti cupi e dolorosi.”
La tela della nostra vita,
bella, comunque essa sia,
è una variegata poesia,
miscela di gradazioni e toni,
accordi e suoni.
Ma se sei in un vortice di vento,
che dice: “non è più tempo!”
Difficile è risalir la china,
tutto dentro di te declina.
Il cielo grigio e piangente,
guarda, non dice niente,
sembra assente,
ma in silenzio solidale comprende,
e ti aiuta a risalire la corrente.
Lacrime profuse, confuse,
irrorano in sintonia le tante poesie,
un connubio di sinfonie,
per una ricarica di nuove energie.
Come un clown sorrido elargendo allegria,
pur se avvilita è l’anima mia.

 

8 marzo
Questo è per te,
uomo moderno,
prendi appunti su un quaderno:
“prima cosa”
l’8 marzo, NO alla mimosa!
La donna,
ogni giorno merita una rosa!”

Questo è per te,
donna odierna,
donna del 2000,
non stare più in fila,
la tua festa è tutto l’anno,
l’8 marzo è solo un inganno.
Non festeggiare,
non lasciarti intrappolare,
violenze e stupri
aumentano di anno in anno,
il rametto di mimosa,
non risarcisce la sposa,
non cancella dalla mente
il trauma che subisce
un ingenua adolescente.

Auguri donna,
auguri per ogni giorno
del mese, dell’anno,
per ogni ora,
per ogni minuto,
per ogni secondo,
perché sei tu e solo tu
che illumini il mondo!

http://www.youtube.com/watch?v=KNVT6p4vnuo

 

Donna
Bambina,
sposa,
amica preziosa;
sorella,
mamma,
poi dolce nonna.
Donna,
brilli come una stella;
profumata rosa
leggiadra e armoniosa;
Unica
nella tua capacità d’amare,
per il tuo coraggio
e per la tua intelligenza,
vogliamo dirlo?!
Senza la tua “essenza”,
l’uomo perde
la sua illusoria potenza !

http://www.youtube.com/watch?v=6etQjDG9N5s

 

Una speranza per una rinascita
Ora che è in calo, il risultato,
ogni leaderè preoccupato,
e si accorge solo ora,
che oramai è passata l’ora.
Grandi promesse, grandi proposte,
ma è finito il tempo delle “caste”.
Quello che prima era demonizzato,
ora è ambito come alleato:
bambini che seguitano a giocare,
viziati, non vogliono mollare.
Un uomo “bianco” oggi va via,
stanco di tanta ipocrisia,
di un mondo che soddisfa la sua sete,
solo con il potere e ha perso la fede.
Una rivoluzione,
una rivoluzione gentile,
è quello che ci vuole,
ripulire ogni piazza, ogni cortile,
via nella spazzatura,
tutto ciò che nuoce alla natura,
al popolo e ad ogni creatura.
Largo ai giovani, più puri e onesti,
per riparare i tanti disastri,
e far si che questa Italia nostra,
come la primavera rinasca,
rigogliosa, forte e gagliarda,
unica, seducente, maliarda!

 

Ragazzina
Ragazzina, vacci piano,
non lasciarti prendere la mano,
ascolta sempre la tua voce interna,
e qualche volta anche quella materna.
Se a tutti piace volare,
tu invece prova a sognare,
e a cercare la compagnia,
di che ha nel cuore la poesia,
senza doversela inventare,
con qualcosa che poi fa male.
Si lo so, non è facile,
ma credi, neanche così difficile.
Rassicurati, la predica è finita,
ognuno è padrone della propria vita,
bisogna provare per poter capire,
e forse non è giusto giudicare e dire,
fai dunque la tua esperienza,
ma resta con i tuoi in confidenza.
Ora ti prego non me ne volere,
non mandarmi “a quel paese” per piacere,
e se proprio ti ho rotto i “cosiddetti”
per farmi perdonare, tanti tanti bacetti!

http://youtu.be/WLLvALtSAXk

 

Il prodigio dei sogni
Ad ogni alba mi desto gioiosa,
ogni cosa è tinta di rosa,
ma l’umore scende e sale,
come il perpetuo flusso del mare.
Si presenta una giornata dura,
l’anima patisce e si rabbuia,
finisce il dolce canto,
e quella che era gioia sembra un pianto.
Tutto stride alla mia “essenza”
ogni cosa, ogni presenza.
Cerco il silenzio, la quiete,
colmare la sete,
abbeverare l’anima alla fonte,
e al cuore gettare un ponte.
Puntuale come ogni notte,
i sogni spalancano le porte,
con un lavoro certosino,
rammendano e ricuciono il centrino;
poi mi prendono per mano,
mi affidano a un gabbiano,
che mi fa volare in alto, lontano,
fin sopra le stelle,
nostre alleate, care sorelle,
infine sulla luna, bianca e lucente,
per acquietare la mente.
Per l’anima e il cuore,
mi basta il loro tepore,
mite, rassicurante,
materno e confortante.
Il buio sparisce, il giorno avanza,
l’aurora illumina la stanza.
Grazie notte per i sogni sognati,
per i problemi abilmente allontanati.
Scendi e sali, sali e scendi,
tante frasi, tanti commenti,
canto ancora e canto di gioia,
di sicuro con me non ci si annoia!

http://youtu.be/n-j1eqwQzNE

 

La nostra storia domani
Giorni e giorni di agonia,
in TV, nelle piazze e per la via.
Volantini, discorsi, promesse,
le parole son sempre le stesse:

“E’ colpa vostra, e puntano il dito,
noi volevamo ma voi lo avete impedito”.

“Con noi la rinascita è sicura,
sappiamo bene quale deve essere la “cura”.

“Se vi illudete che basti una semplice puntura,
la vedo veramente molto dura!”.

“Via tutti, ci vuole un cambiamento radicale,
urla qualcuno...e la classifica sale!”.

Parlano parlano e a sentirli parlare,
sembra che giocano a “Battaglia Navale”.
Soldatini senz’anima e cervello,
che non vogliono più togliersi il cappello,
pronti solo a difendere i loro interessi,
con annessi e connessi.
“Italiani, popolo di navigatori,
di santi, eroi, martiri e lavoratori,
pagine e pagine di gloria...
Cosa dirà di noi domani la storia!

 

Pausa e ripresa
Bevo con gli occhi il tramonto,
l’incanto dell’infinito firmamento,
il sorriso di un bambino,
i colori dei fiori del giardino;
lo scintillio della luna che sale,
mentre illumina l’azzurro mare.
Ascolto il respiro calmo e lento,
immobile, senza alcun movimento...
libero la mente,
da passato e presente.
Gioisco delle tante primavere,
condivise da amicizie sincere,
difficile connubio,
se a dominare è il dubbio,
completa alleanza,
se a unire è amore e fratellanza.
La vita non è un soffice prato,
ma un difficile percorso
che va conquistato;
il cammino è pieno di difficoltà,
quando si sceglie la strada degli ideali
e della libertà.
In prima linea senza timore,
per difendere la voce del cuore,
e non lasciare agire solo la“ragione”.
Pronta all’attacco, rigenerata,
mi dico...vai...buona giornata!

http://www.youtube.com/watch?v=FMn7ijF5QYk

 

Festa degli innamorati
Un “bacio”dolce cioccolatino,
nel suo involucro un bigliettino,
un classico per San Valentino.
Ah l’amore!
Nelle vecchie cartoline,
coppiette innamorate,
riempivano le panchine.
Un lampioncino discreto,
tenue luce,vedo non vedo,
complicità, per un po’ di intimità.
Foto di un tempo passato,
un clichè ormai superato,
scene di un tempo che fu,
che oggi non si vedono più.
Resta una scatola,
sempre più amata,
di azzurro e celeste vestita:
“lei e il suo amato,
sotto un cielo stellato”.
Perugina,
il cioccolatino dell’amore,
di tutti ha conquistato il cuore,
senza il quale,
San Valentino perde sapore!

http://youtu.be/bT4C5HGK6zw

 

Io e te
Amore e tenerezza:
un bacio e una carezza.
Amore e passione:
cuore in fibrillazione.
Amore a tuttotondo:
ti guardo e mi confondo.
Amore a fior di pelle:
una miriade di stelle.
Amore e luna piena:
brividi sulla schiena.
Amore, amore mio,
io e te, tu ed io.
Ti amoòòòòòòò!

http://youtu.be/3QnaqRnyum4

 

Il “Pastore tedesco”
“Il Pastore tedesco” si dimette,
notizia che raggiunge le vette,
suscitando sorpresa e stupore,
dispiacere, dolore.
“Lui” semplice e pacato,
sembrava freddo e distante
perché umile e poco eclatante.
Da Teologo intelligente,
ha conquistato oltre il cuore,
anche la mente
Fortemente spirituale,
solitario e intellettuale,
ha saputo affrontare con coraggio,
i peccati della chiesa,
condannando senza disagio,
facendo luce su ogni piccola cosa.
Discepolo di Sant’Agostino,
che seppe cambiare il suo destino,
ha sempre lottato per la conversione:
“l’essenzialità della fede cattolica,
che è in Gesù Cristo e la sua passione”.
Ciao Benedetto XVI ti vogliamo bene!

 

Casa mia
Mobili pregiati,
quadri famosi,
abiti griffati,
gioielli costosi.
Casa e padrone
in perfetta “comunione”.
Ma denaro e onori,
non riempiono i cuori.
In un nido d’amore,
indispensabile è il “sole”
un tavolo molto capiente,
pronto ad accogliere tanta gente;
il calore di un camino,
un buon vino frizzantino,
un pianoforte, una libreria:
“questa è casa mia!”

http://youtu.be/wIH66wFfg4g

 

Il ricordo di uno tsunami
Il mare è una tavola spumeggiante;
il sole accarezza ogni villeggiante;
nel paese delle meraviglie,
dove ancora si trovano conchiglie.
E’ un attimo ….è una frazione di secondo,
e lì succede il finimondo.
Villaggi interi spazzati via,
senza avere il tempo di capire cosa sia.
Là dove prima c’era il paradiso,
lo tsunami ha spento ogni sorriso.
               **********
Ma c’è un altro tsunami ben diverso,
visto il proliferare di viaggi scopo “sesso”.
Dietro un apparente vacanza innocente,
viene sfruttata tanta gente,
soprattutto, edè terrificante, bambini,
e allora come chiamarli se non assassini?!!
Fiori appena sbocciati,
strappati dalla terra... violentati,
calpestati, maltrattati …
Chi protegge i più deboli?
Non c’è più nessuno,
gli uomini di potere,
nascosti dietro un alto muro,
fingono di non vedere,
forse, implicati anche loro,
in un equivoco ruolo.
Il mondo è allo sfascio,è inquinato,
va depurato, restaurato…
Il tempo è vicino,
se veramente lo vogliamo,
ce la possiamo fare,
pensiamo bene a chi votare…
c’è veramente tutto da cambiare.

 

Tchaikovsky e l’amore
Tra tanti sogni,
tu sei il sogno mio più bello,
io e te in un bianco castello.
Dai tasti di un vecchio pianoforte,
vibrano le note, sempre più forte:
Tchaikovsky e un po’ di fantasia,
e volo in alto in un mondo di poesia.
La sorgente negli occhi tuoi,
disseta la sete degli occhi miei;
il tuo viso... il tuo sorriso…
è forse questo il Paradiso?

http://youtu.be/L1L_Rp6YKiM

 

La formica e l’agnello
La formichina con rigore lavora,
mentre l’agnello l’erba divora.
Perché tu non fai provviste?
Chiede la formichina curiosa.
Non posso, sono molto triste,
e continuando a ruminare senza posa:
sai, mi hanno messo nella lista,
domani qui si fa gran festa,
con la mia carne tenera e gustosa,
per il banchetto in onore della sposa.
Povero te, io non ho questi problemi,
però ho sempre paura che la terra tremi,
per la mia piccola casetta,
scavata qui, sotto l’erbetta;
basta il piede di un bambino,
a far crollare casa e bottino.
Però, risponde l’agnello,
tu non finisci tra forchetta e coltello,
ti puoi sempre salvare,
mentre io non ho scelta,
alla vita devo rinunciare!
è vero, ognuno ha il suo destino,
ognuno percorre il suo cammino,
chi ha la vita più lunga, chi più breve….
l’importante allora,è volersi bene!

 

Un incontro
Pioggia, lampi e tuoni,
e l’incontro di due cuori.
Chiusi gli ombrelli,
sciolti i capelli,
immobili, muti,
silenzi voluti.
Una rampa di scale,
mille cicale,
un sole cocente,
delirante è la mente.
Passione, tormento,
un soffio di vento,
il tempo vola,
è passata l’ora,
ancora un minuto...
straziante saluto.
Strade divise, strade diverse,
poesie sparse o forse sperse,
ora il raggio di sole,
è una lancia nel cuore,
che lentamente muore.

http://youtu.be/LY3mq5rfMHM

 

L’orologio
È appena l’alba e già non vedo l’ora,
di saltar via da coperte e lenzuola.
Un cielo azzurro mi aspetta,
ed io mi avvio in tutta fretta.
È bello passeggiar di buon mattino,
e illudermi di averti a me vicino.
Ti cerco tra mille volti sconosciuti,
ricordi di momenti vissuti.
Assorta nei pensieri,
ritorno nei lontani ieri:
“Finalmente un orologio che mi piace,
il mio continuo cercar trova pace,
tanta fatica ma ne è valsa la pena,
la mia anima vola leggera e serena;
immersa nel calendario solare,
con le lancette che seguono il ritmo del mare,
mi lascio dolcemente trasportare.”
Una svista e giù di sotto,
l’orologio ha il bilanciere rotto,
un pezzo unico, particolare,
non si può riparare...
ed io continuo a sperare,
che si possa restaurare.
e torno ogni giorno... in riva al mare.

http://youtu.be/Hg-W6wUre9Q

 

A te sole
Sei lì, su in alto radioso,
potente giallo-rosso e generoso;
abbracci tutti con amore,
donando tutto il tuo calore.
Quando ci sei tutto risplende,
accendi il cuore e la mente;
forse chissà, rappresenti il Dio Padre,
colui che da la vita più della Madre.
Sei un grande incentivo,
che da la carica e fa sentire vivo;
coi tuoi raggi svegli il creato,
una tua carezza rende beato.
Al tramonto te ne vai in un altro lido,
su questo stralcio di terra
il tuo compito è finito,
forse tornerai domani ancora,
ad affacciarti dopo l’aurora.

http://youtu.be/FWrPuLMq8RE

 

Felicità
Ho preso una manciata di felicità,
una dose di fantasia,
una cascata di serenità,
e tanta tanta allegria.
Ho aggiunto un pizzico di follia,
un po’ di fiocchi di ironia,
ho avvolto tutto con la carta dell’emozione,
e con le note di una canzone.
Ne ho fatto un bel pacchettino,
con un abbraccio al posto del nastrino,
ornato infine da un fiorellino.
Poi con le ali dell’empatia la invio
a tutti coloro che amano la poesia!

http://www.youtube.com/watch?v=_vOjh48UB4A

 

27 gennaio
27 gennaio,
ricorrenza che suscita orrore,
terrificante conclusione
di un popolo colpevole.
Colpevole e da eliminare,
per non contagiare, inficiare.
Chi ha vissuto quella follia,
edè riuscito a fuggir via,
ha avuto costantemente,
flash indelebili nella mente.
Immagini di terrore,
che hanno devastato il cuore.
Nuova generazione,
voi, tra web,siti e www.
dove si trova tutto e di più,
voi, giovani di talento,
in piena tecnologia,
attenzione ad ogni ideologia,
imparate la lezione,
un simile sterminio,
non deve più avvenire.
Ricordare, commemorare,
con la consapevolezza,
che “mai più” sia certezza!

http://youtu.be/l3U6cAl602g

 

Un’ amara realtà
Rabbia che mi assale,
ogni volta che ascolto
un telegiornale.
Femminicidio,
senza tregua e soluzione,
e un continuo incalzare:
non aspettare,
andare a denunciare!

Ma dopo tante denunce,
non c’è nessuno che protegge,
nessuno crede veramente
che il pericolo è imminente.
Tranquillizzate, ma lasciate sole,
vanno avanti senza saper come...
Angoscia, paura che l’aguzzino,
è nei dintorni,è li vicino.
Un malessere che avanza,
senza nessuna speranza.
E la rabbia vuole una risposta,
è troppo alta la posta,
e sempre più aumenta la lista.
Donne che hanno denunciato,
ma chi “doveva” ha abbandonato.

http://youtu.be/XaHTKymGGQE

 

Sulla nuvoletta
Mia dolce e cara creatura,
scendi dalla nuvoletta,
sei una donna matura,
non sei più una bimbetta!
Lo so,è molto dura,
il tuo cuore non l’accetta.
Nelle favole c’è sempre il lieto fine,
tra bene e male c’è un confine,
ammonizione per il lettore:
“impara bene la lezione”.
Nella realtà, regna il caos.
Conquistati dal mouse,
e tutte le nuove tecnologie,
ci raccontiamo un sacco di bugie.
Chi più inganna edè furbetto,
è osannato e viene eletto!
Cara e dolce creatura,
tranquilla, non aver paura,
segui la strada di un grande maestro,
il suo nome? Gesù Cristo …
Non vergognarti, sii fiera,
chi non capisce e deride,
nasconde le proprie ferite,
convinto di essere superiore,
dà, a chi crede, poco valore.
Sta a noi non lasciarsi intimorire,
ma nemmeno infierire:
“c’è un seme nell’anima di ognuno,
non ne è esente nessuno”.
Se il terreno è fertile attecchisce,
se è arido appassisce.
Ci vuole tanto amore,
affinchè sbocci un fiore,
ma chi non l’ha mai avuto,
quel seme l’ha dimenticato,
non è mai sbocciato,
capir non può, se non l’ha mai provato.

http://www.youtube.com/watch?v=0lnZ-bxwNFo

 

Carnevale
Ben tornato Carnevale!
C’è bisogno di un po’ d’allegria,
che spazi via la malinconia,
di questa lunga carestia.
Coriandoli e palline colorate,
tappezzano le strade,
manciate che arrivano all’improvviso,
e ti colpiscono in pieno viso.
Carnevale,festa dei colori,
tutti possono improvvisarsi attori:
“ballare,cantare,suonare la trombetta,
fare un inchino a mo’ di piroetta”.
C’è Pulcinella, c’è Colombina,
c’è Pierino che guai combina.
La fata Turchina col suo bel vestito,
là nel teatrino da poco allestito.
C’è il pagliaccio coi suoi palloncini,
Pinocchio e i suoi amici burattini.
C’è Arlecchino che saltella,
mentre offre panini alla nutella.
Cappello in testa,occhialetti e naso rosso,
attenti a non cadere giù nel fosso,
stelle filanti,parrucche e mascherine,
correte bambini e bambine!

http://youtu.be/tY1w24QlRtU

 

T’avessi dato retta
T’avessi dato retta…
non avrei sbagliato un'altra volta!
Testarda: “io lo cambierò”...
illusione...cambiare non si può.
Un percorso tra fiori e sassi,
raggi di sole e improvvise nuvole,
mille e mille passi,
con l’amica solitudine.
T’avessi dato retta…
tu me lo avevi detto cuore,
là, non troverai amore.
E cammina cammina,
con l’hobby della crocerossina...

http://youtu.be/biPHKGizgb8

 

Roma moderna
Traffico caotico, cortei, manifestazioni,
gente che aspetta speranzosa nelle stazioni,
chissà, forse qualche vettura: metro, bus o treno,
allo sciopero ha messo un freno.
Il cielo impietoso,
è sempre più minaccioso:
“ci mancava pure il temporale
a questo sciopero nazionale!”
C’è un signore che protesta,
un altro rassegnato scuote la testa;
chi se la prende col governo,
chi impreca il Padreterno.
Ma ecco che finalmente arriva una vettura,
mentre tra le nuvole fa capolino la luna;
lo sciopero è finito,è terminata l’ora,
ne arriva un’altra e un’altra ancora.
Cara mia città, Roma odierna,
ogni giorno diventi più moderna,
ma io rimpiango la Roma di qualche anno fa,
quando c’era meno traffico e più umanità!

 

Il libro della vita
Era scritto nel libro della vita
“colui che verrà
lascerà una ferita”
Lo amerai, ti amerà.
Un battito d’ali..
il tempo è finito,
un'altra storia,
un altro vestito.
Non suona più l’armonica
ne il pianoforte o violino,
finita l’annata del buon vino.
Vibravano le note sino in cielo,
là, nel soffitto viola,
che più non era.
Alberi infiniti...
coi minuti scanditi.
Là, un giorno è entrata
prorompente la primavera…
ora s’è fatto buio...
s’è fatta sera..

http://youtu.be/fDj8yTPx0lk

 

Cronaca
Shoc, sgomento,
che succede in questo mondo?!!
Non c’è più etica,
non c’è più morale,
piano piano ci assale:
“IL MALE”
Subdolo avanza lentamente,
minando corpo e mente.
Eterna giovinezza!
Non più una ruga,
niente più tristezza.
Bambini senza una carezza,
mamme esaurite,
figli senza salde guide,
cugine ammazzate,
salme trafugate,
papà presi dalla follia
solo perché la moglie se ne va via.
e ancora e ancora...
Fermiamoci un istante,
le cause sono tante,
tutti però siamo responsabili,
perfettamente consapevoli,
che se ognuno pensa per se,
è inutile chiedersi tanti perché!
Il mondo non può migliorare,
stando fermi a guardare,
bisogna agire, intervenire,
aiutare, si ma i politici?
Anche li si può migliorare,
se lo vogliamo veramente
ce la possiamo fare...

 

Magica terapia
Chiusa dentro una bolla di sapone,
lontano da ogni rumore,
il mondo cambia colore.
Con la spugnetta magica
tutto è cancellato,
presente e passato.
In questo mondo surreale,
stacco la spina e mi lascio andare.
I problemi sono tanti,
difficile affrontarli tutti quanti,
lo sconforto è lì in agguato,
guai a dargli spago!
Scrivere, scrivere racconti, poesie,
emozioni che prendono il via:
“meravigliosa magia!”
Non importa cosa o come viene scritta,
è importante raggiungere la vetta.
Emozioni gettate lì, su un foglio bianco,
ricarica per chi è affranto e stanco,
per chi pensa di mollare,
e invece è pronto per ricominciare.

 

Un viaggio in treno
Va’ treno va’…
attraversa paesi e città,
vagoni pieni di gente,
c’è chi sale c’è chi scende.
S’incrociano come in una lenta danza,
valige, ognuna con un sogno e una speranza .
C’è chi scende dopo qualche fermata…
l’hai appena conosciuta e se n’è andata;
chi prosegue fino alla fine il lungo viaggio,
ognuno lascia un impronta, un messaggio.
Su questo treno ci sono anch’io,
qualè la mia fermata lo sa solo Dio.
Il biglietto è di sola andata, non c’è ritorno,
il viaggio può durare cent’anni o solo un giorno;
in prima classe o in seconda,
quando sei sceso poco conta;
conta la traccia che hai lasciato,
se hai poco o tanto amato;
se hai acceso una stella nell’universo,
o se vagando senza meta ti sei perso.
Va’ treno va’,
la mezzanotte è passata di già,
il Natale è arrivato e se n’è andato,
per un nuovo anno il treno è ripartito.

http://www.youtube.com/watch?v=YuJpn2bbPE8

 

Festa di Capodanno
Un altro anno è passato,
ma non ti ho dimenticato.
Con la fantasia,
brindo in tua compagnia.
Nelle mille bollicine,
mille ricordi, mille tramonti…
Fuori, fuochi d’artificio,
esplosione di colori,
musica, canzoni,
...e con la mente voli!
Afferro una stella,
la più lucente,la più bella,
l’affido al vento…
prendila,non lasciarla andar via,
c’è dentro l’anima mia!

http://youtu.be/6aldAq6T4YQ

 

A chi sogna
A chi sogna un mondo migliore
e un nuovo anno baciato dal sole.
A chi sogna di poter volare come un aquilone,
felice e spensierato,
e poi atterrare su un verde prato.
A chi sogna i colori dell’arcobaleno
e un cielo sereno.
A chi sogna un allegro girotondo
con tanti bambini di ogni parte del mondo.
A chi sogna un bianco abito da sposa
e una pioggia di petali rosa.
A chi sogna le note di una ninna nanna
che un tempo lontano cantava la mamma.
A chi sogna di svegliarsi in mezzo a tanti regali e panettoni,
per donarli a tutti gli abbandonati e soli.
A chi sogna un Natale col presepe,
vissuto con meno sfarzo e più fede.
A chi sogna di cavalcare un cavallo bianco,
e poi si ferma per soccorrere un uomo malato e stanco.
A chi sogna e fa del suo sogno un inno alla vita,
che vince ogni ostacolo e vince ogni sfida.
A chi sogna….
ma anche a chi sogni non ne ha,
tanti auguri e felicità!

http://youtu.be/cTCiqJfi7X0

 

Buon Natale a te
Ehi tu!?
Tu che mi stai leggendo,
tu che sei felice, soddisfatto,
e tu, che invece ti va tutto storto,
il Natale si avvicina,
un Natale di crisi, di carestia,
ma non della fantasia.
Basta poco,
per regalo prezioso,
semplice e sincero,
a costo zero:
un abbraccio e tanto affetto,
sostituisce un bel “pacchetto”.
Un invito per chi è solo,
è ricevere un tesoro.
Per i bambini grandi e piccini,
giocare con mamma e papà,
vale più del giocattolo novità.
Forse sarà un Natale migliore,
rispettando il valore
della nostra tradizione,
mettendo al posto d’onore,
non l’albero infiocchettato,
ma il presepe col “Bambino”
appena nato!

http://www.youtube.com/watch?v=ld8FOBoSi_0

 

La domenica in famiglia
Dorme la bimba nel suo lettino,
accanto a lei sonnecchia il fratellino;
la mamma in cucina fa le ciambelle,
con l’aiuto delle sorelle.
Tutti a tavola, sveglia bambini!
Venite qui, zie e nipotini,
ci son ciambelle in quantità,
che profumo, che bontà!
Si lecca le dita la più piccolina,
poi chiede un'altra ciambellina.
Per i bambini c’è l’aranciata,
per gli adulti un buon vino d’annata.
Poi zio Peppino racconta una storiella,
mentre s’ingozza un'altra ciambella,
lo sanno tutti che è molto goloso,
ma guai a dirlo perchéè permaloso.
Così tra un boccone e un bicchiere di vino,
s’è bello e inciuccato lo zio Peppino,
zia Maria gli toglie il bicchiere,
e traballando lo mette a sedere.
La domenica è finita,
e anche la nonna si è divertita;
i bimbi son pronti per la nanna,
canta la ninna contenta la mamma.

http://www.youtube.com/watch?v=qboqTlIlV14

 

Un Natale di carestia
Le strade, gremite e festose,
emanano un profumo
di caldarroste gustose;
le vetrine addobbate e luccicanti,
catturano lo sguardo dei passanti,
che ammaliati vorrebbero comprare,
oggetti e dolci da regalare:
“anno di crisi, guardare ma non toccare!”
Per gli addobbi non c’è carestia,
gli abeti vestiti d’oro e d’argento,
dondolano accarezzati dal vento;
ghirlande verdi e candeline accese,
ornano gli altari delle chiese.
I presepi, costruiti con mesi di lavorazione,
antichi, moderni, tutti fatti con passione,
esposti nelle piazze , nelle cappelle,
rendono le città più belle:
“c’è il mulino che macina il grano,
muovendo le pale piano piano;
c’è una donna che esce dal portone,
di una casetta gialla fatta di cartone,
nel suo cestino c’è un dolcetto,
da portare in dono al Pargoletto.
Giù nella valle i pastori con le pecorelle;
fra le montagne i Re Magi che guardano le stelle.
C’è un angelo con la scritta “Osanna”,
e la stella cometa in cima alla capanna”.
È un emozione stare lì a guardare,
è una piccola scossa che ti fa pensare …
presi dal lavoro e dallo stress quotidiano,
ci siamo chiusi e non ci accorgiamo,
che la nostra vita terrena,
invece di essere gioiosa e serena,
è piena di rancori e di rivalità,
di continue guerre e di animosità.
Questo flash illumina la mente,
risvegliando le nostre coscienze.

Chissà se mai capiremo,
rileggendo le pagine del passato,
ciò che era buono e ciò che buono non è stato,
e, imparata la lezione
non ricadere nello stesso errore!

 

Un raggio di sole
Poesia d'amore o forse di dolore,
questa strana voglia di essere un raggio di sole.
Il sole muore?
Non muore resta vivo dentro
e dell'anima diventa il nutrimento.
Il tempo non ha tempo
un anno, un’ ora, un momento...
che importa
se lasci aperta la porta,
il treno della vita ha tante fermate,
basta un semplice biglietto
e sei di nuovo sotto il tetto.
Lascia che il raggio di sole
giunga a te con rinnovato amore,
non perdere quel treno
dai gas....e togli il freno!

 

Donna manager
Capelli biondi mesciati,
stivaletti, pantaloni e camicetta,
Marta si avvia con la sua macchinetta.
Che traffico, ho preso tutto?
L’agenda degli appuntamenti,
devo tornare indietro accidenti!
Marta dorme ancora,
pur se da un pezzo è spuntata l’aurora.
Ok, riparto e faccio benzina,
poi di corsa al negozio di Lina.
Le bolle son ventuno o ventitre?
Cara Lina mi ci vuole un bel caffè!
Il prossimo appuntamento è tra un ora,
poi un altro e un altro ancora.
A casa mi aspetta la lavatrice,
ci sono ancora i pennelli sporchi di vernice;
prepara la cena, controlla i biscotti,
cinque minuti ancora e sono cotti.
Si è fatta sera, Marta è sfinita,
suonano alla porta,è Federica:
“aggiungi tre posti a tavola mammina,
per il piccolo solo la minestrina”!
Un “NO!”resta soffocato in gola,
ma piano piano senza far rumore se ne vola…
Il marito, sempre attaccato alla televisione,
la figlia è stanca, ha bisogno di comprensione,
il nipotino c’ha il ballo di San Vito,
tutto è dovuto, nessuno che alza un dito.
Domani è un altro giorno, frase celebre,
mi sento svuotata, quasi un ebete,
da domani la musica cambia, lo giuro,
da domani alzerò un bel muro…
ma quel muro domani non c’è,
e volete sapere perché?
Perché la donna ha nel cuore,
un inesauribile getto d’amore!

 

Il pulcino Calimero
Crac….e dall’uovo esce il pulcinetto
svelta la chioccia lo porta sotto il tetto,
li lo aspettano i fratellini,
un po’ spennati, ma tutti carini.
Ma lui, ultimo nato,è tutto nero,
e subito lo chiamano Calimero.
Nessuno però si è accorto,
che si è sporcato giù nell’orto,
rotolando appena uscito tra le pansè,
concimante con i fondi di caffè.
Se ne accorge Beatrice,
e subito lo mette in lavatrice,
così ben pulito e profumato,
candito e giallo è ritornato.
I fratellini gli fanno gran festa,
mentre mamma chioccia ..
gli asciuga la testa!

http://www.youtube.com/watch?v=yhSzHW9FF4o

 

Un lupo vestito d’agnello
Un tenero sorriso
addolcisce il suo viso.
Gli occhi brillano,
lo sguardo è penetrante,
malizioso, accattivante.
È gentile e affettuoso,
sei convinta “ me lo sposo!”
Ora lo sguardo è cupo,
sembrava un cucciolo,
ma è un lupo.
Ti sbrana, ti graffia il cuore:
questo non è amore!
Di nuovo tenero, chiede scusa,
torni ad essere la sua fedele sposa.
La sua furia è sempre più minacciosa,
questa volta no, non torni a casa.
Era un amore malato,
e non l’avevi capito,
ti aveva ingannato
quel suo viso “pulito”.
Tante le ferite,
tante le violenze subite,
ma ora son finite…
Grazie al coraggio e la determinazione,
hai messo fine a questa situazione.
Con nuove ali ora puoi di nuovo volare…
vai avanti, non ti voltare...

 

Una luce per chi è solo
Anche per te che sei solo e triste,è Natale;
per te che non credi più a nulla,è Natale;
ti sei convinto che non c’è più nulla che vale,
che non ha senso ormai….cos’è il Natale?!!
Tra guerre, consumismo e ipocrisia,
è morto l’ultimo sprazzo di allegria.
Nel cuore tuo s’è fatto buio, non c’è più luce,
non c’è speranza, non c’è pace.
Da lontano ecco una voce che ti invoca,
non ha dubbi che tu l’ascolti, anche se è fioca fioca,
...è nato Gesù nel tuo cuore,
portandoti in dono il suo grande amore.
Tu ora sorridi, non ti senti più solo,
la tua anima vibra leggera in volo;
è Natale, alleluia alleluia,
la tua stanza non sarà mai più buia!

http://www.youtube.com/watch?v=kkrsnmuvlfY

 

Passa-parola
E’ quasi mezzanotte,
diffonde le sue note il pianoforte;
un coro s’innalza soave e beato,
per annunciare festoso che Gesùè nato.

“Accendi o Signore una scintilla,
nella mente di chi il popolo sobilla,
entra nel suo cuore, fai luce,
fa che senta il Tuo richiamo, la Tua voce.
Come onde di un infinito mare,
non stiamo fermi, diamoci da fare,
solo così ha un valore il Natale,
non è la festa e il regalo che vale,
vale molto molto di più,
l’amore che saprai trasmettere tu.
Forza dunque, passa-parola,
di cuore in cuore con gioia vola,
diventa anche tu un po’ poeta e profeta,
se tu lo vuoi puoi raggiungere la mèta,
affinchè tutte le genti di ogni paese e città,
possano trascorrere il Natale con serenità,
e che la fiamma scoppiettante di un camino,
possa scaldare il cuore di ogni mamma e bambino.
Auguri quindi ad ognuno di noi,
per un buon lavoro con tutti voi,
con la speranza che i “grandi del potere”
mettano a disposizione il loro sapere,
non per “giocare” a Monopoli o a Risico,
mantenendo sempre giovane il fisico,
ma per il bene dell’umanità,
e sconfiggere disuguaglianza e povertà.

 

Il fascino del Natale
Lassù un aereo a gran velocità,
squarcia il cielo attraversando mille città;
il pilota augura ad ogni passeggero,
un Natale felice e sereno, e
tuffandosi in quel cielo stellato,
manda un saluto al Dio del Creato.
Nelle case, tra computer e telefonini,
che hanno conquistato adulti e bambini,
tra le tante mail e messaggi,
si rivive coi pastori e i Re Magi,
la nascita del Redentore,
di colui che sarà il nostro Salvatore.
Nel presepe, magico e suggestivo,
tutto sembra reale, vivo:
“l’acqua che scorre nella fontanella,
si muove piano la pecorella;
l’oste travasa il vino giù in cantina,
una donna porta un sacco di farina;
e come ascoltando una vecchia canzone,
si prova un antica e dolce emozione”.
Auguri, abbracci, baci,
strette di mano in un brusio di voci,
in questo millennio in piena tecnologia,
ognuno ha un momento di nostalgia:
“chi pensa a una persona cara,
che vorrebbe vicina ma è lontana;
chi rimane a guardare incantato,
l’albero che brilla col nastro dorato.
chi spera con tutto il cuore,
di poter volare come un aquilone,
libero, sospinto da una brezza leggera,
nel cielo azzurro in un giorno di primavera,
e chi da quel cielo aspetta una risposta,
perché fiducioso ha spedito tanta posta”.
Il fascino del Natale, con la sua poesia,
nemmeno il progresso porterà mai via!

http://www.youtube.com/watch?v=lQuztZU_U1w

 

Una voce
Nuvole scure attraversano il cielo,
il vento lentamente le trascina via,
come il buio pensiero,
che dimora nell’anima mia.
Anche nel cielo più cupo,
arriva uno squarcio di luce,
che allontana l’ululato del lupo:
“potere di una voce”.
Quella voce spesso messa da parte,
non ascoltata,dimenticata.
Trovate chiuse tutte le porte,
ella, s’è allontanata.
Come un arcobaleno,
dopo un forte temporale,
tenace, ritorna, riappare.
Torna ad annunciare il sereno,
voce dell’anima,
voce del cuore,
vince sempre senza timore,
è la voce dell’amore!

http://youtu.be/gQVpte9oPD8

 

Aspettando il Natale
L’albero brilla di luci colorate,
nastri d’argento e palline dorate;
sotto tanti pacchi e pacchettini:
torroni e regali per adulti e piccini.
Al dolce suono della cornamusa,
i gattini giocano e si fanno le fusa.
Caldarroste, panettoni, zucchero filato!
Strilla il mercante con tutto il suo fiato;
corrono festosi i bambini,
a comprar dolci e cioccolatini.
Allora papà, facciamo il presepe:
qui le montagne, lì le casette e la siepe.
Con la carta argentata la finta fontanella,
attento Marco,è caduta una pecorella!
Nella mangiatoia il Santo Bambinello,
dietro mettiamo il bue e l’asinello.

E ora un attimo di attenzione,
per una piccola riflessione:
“se intorno alla terra facciamo un girotondo,
scopriamo che Dio è uno solo nel mondo,
e che si chiami Allak, Dio o Jawkè,
non ha importanza, il cielo un unico tetto è,
non dobbiamo più fare le guerre,
perché siamo tutti fratelli e sorelle.
Prendiamo esempio da Madre Teresa,
che ha amato tutti e perdonato ogni offesa,
e dal Papa, Giovanni Paolo ll°
che è andato in giro a parlar
d’amore in tutto il mondo,
senza guardare il colore della pelle:
in cielo brillano tutte le stelle,
e sono tutte dello stesso universo,
anche se brillano in modo diverso.”

La campana suona dodici rintocchi,
rivolgiamo a Te Gesù i nostri occhi;
innalziamoci tutti in un unico volo,
facciamo festa, cantiamo in coro,
e tenendoci per mano come tu ci hai insegnato,
recitiamo il Padre Nostro al Dio del Creato.

 

I mesi dell’anno
Questa è la storia di dodici fratelli,
alcuni docili, altri un po’ monelli;
sono i mesi, che in fila indiana,
settimana dopo settimana,
facendo un allegro girotondo,
formano l’anno in ogni parte del mondo.
Il primo è Gennaio, freddo e interminabile,
che ti fa uscire con l’impermeabile;
cappotto, sciarpa , cappello,
sicuramente servirà l’ombrello.
Allegri però,oggi si parte per la montagna,
pronti con scarponi e sci a spalla?!!
Pista nera, pista colorata,
oggi passeremo una bella giornata.
Febbraio invece è il più corto, il più piccino,
è l’unico mese “ballerino”,
ogni quattro anni di un gradino sale su,
allungandosi di un giorno in più;
poi da ventinove torna a vent’otto,
resta comunque il mese più corto.
Finite le feste di Natale,
con lui arriva il carnevale:
coriandoli che volano come aquiloni,
pagliacci che ballano e fanno i burloni.
Saluta facendo un nobile inchino,
l’intramontabile Pulcinella e Arlecchino.
Con Marzo arriva la primavera,
e il dolce canto della capinera.
Saluta riverente la mimosa;
si schiudono al sole i boccioli di rosa;
nel prato una miriade di fiori,
è un esplosioni di profumi e di colori.
Ecco che arriva il mese di Aprile,
e dice :” vi farò dolcemente dormire”,
con il profumo dei giardini,
e il cinguettio degli uccellini.
Verde smagliante son le colline,
spruzzate qua e la di margheritine,
e tra i cespugli di un bel giardino,
timide violette fan capolino.
Niente sta fermo, tutto si muove,
c’è una rinascita e c’è buon umore,
e ci si accorge con meraviglia e stupore,
che in ogni cosa c’è la mano del Signore.
Aprile se ne va lasciando un messaggio,
dopo di me, ecco fratello Maggio,
con tante rose, rosse e gialle,
sfiorate da variopinte farfalle.
Rose donate con diletto,
con amore e con affetto,
alla mamma, alla nonna, alla sorella,
alla Madonna nella cappella,
che ci invita a farLe omaggio,
del Rosario, in tutto il mese di maggio.
Anche la primavera ha fatto il suo percorso,
e lascia il passo a Giugno e al suo discorso.
Vi porto il caldo, con me l’estate avanza,
le scuole chiudono, si va in vacanza.
Schiamazzano festosi i bambini,
correndo a perdifiato nei giardini,
con i vestiti di cotone e di lino,
e in testa un grazioso cappellino.
La temperatura lentamente sale,
È giunto il tempo di andare al mare;
Luglio ci porta calura,
voglia di gelati e voglia di anguria.
Sulla spiaggia ben allineati,
tanti ombrelloni colorati.
Palette e secchielli,
per costruir montagne e castelli.
Agosto annuncia il suo arrivo,
mentre luglio ci saluta furtivo;
chi parte per il mare, chi per la montagna,
chi preferisce il lago o la campagna;
chi invece rimane in città,
per godersi un po’ di tranquillità:
senza traffico e senza smog,
va a passeggio col suo Dog.
Arriva una nuvola bianca e leggera,
è una nuvola messaggera,
ha attraversato mari e città,
per dirci che Settembre è arrivato già.
Chiama all’appello le nuvolette,
divide le bianche da quelle scurette,
per ognuna un percorso diverso:
la un po’ di pioggia e un po’ di sole,
in quell’altra zona un bell’acquazzone!
L’estate sen’è bella che andata,
la temperatura si è abbassata,
arriva l’autunno con l’odore di mosto,
e il traffico è sempre più tosto.
Ottobre ci regala un colore dorato:
giallo, arancione e rosso sfumato,
come il colore di un bel tramonto,
e le note di un dolce canto.
E’ Novembre, cadono le ultime foglie,
gli alberi spogli,in attesa dei nuovi germogli,
mormorano una lenta litania,
che assomiglia a un Ave Maria.
Le cime delle montagne sono imbiancate,
con le prime deboli nevicate;
I pini son pronti per essere addobbati,
con palline e nastri dorati.
Dicembre...il mese più festoso,
porta il Natale...il giorno più gioioso;
la festa del 31,con fuochi d’artificio,
e tanti cincin di buon auspicio.
Son così finiti i mesi dell’anno,
e vai! Si riparte…. per un nuovo anno!

http://www.youtube.com/watch?v=bzHjYqKd0LE

 

Fragile e tenace
Una pianta fragile,
ma tenace,
non ha più un fiore,
e lentamente muore.
Ha l’acqua per dissetarsi,
una dimora sicura,
ma è sola.
In assenza di un raggio di sole,
ci vorrebbe una stufa a “carbone”,
fiamma d’amore
che scalda il cuore.
Una pianta fragile,
ma tenace,
manda un messaggio
a chi legge.. sa.. e tace…

http://www.youtube.com/watch?v=k-mJyXtwwu4

 

Il grido di una bimba
Scegliere di piangere...
no, piuttosto morire.

Chi non sa leggere nel profondo
non può capire.
Una corteccia dura,
per salvare quel po’ di tenerezza,
rimasta…
E così, fiera e sicura,
nascondo la paura...

Paura di perdere quella bambina,
giocosa e sorridente,
e divenir cattiva,impietosa,
arrogante.

Scegliere di piangere...
non so morire,
ma neanche mentire,
..e quella bimba grida,
rivuole la sua vita!

 

L’albero e la fogliolina
Albero...maestoso,
robusto e rigoglioso;
son tese le tue braccia con costanza,
fluttuando in una infinita danza.
Tante foglie,
alleate compagne,
ti fanno compagnia,
poco alla volta poi vanno via.
Eccone una che scivola volteggiando,
si allontana triste, salutando,
si addormenta vicino a una panchina,
di li a poco la raccoglie una bambina,
e al suo risveglio scopre con emozione,
di far parte di una bella collezione:
“foglie diverse di forma e colore,
rosse,verdi,gialle e arancione,
tutte con tanto di descrizione,
etichetta e classificazione”.
Storia di una fogliolina,
che un dì raccolse una bella bambina,
e di un albero bello davvero,
soprattutto orgoglioso e fiero!

 

Poesia pasticciata
(filastrocca)

“Cuscinetto mio diletto,
tienimi stretto stretto!
Non svegliare i fratellini,
sono ancor troppo piccini!
Sveglia solo le sorelle,
che del paese son le più belle!
C’è la Susi,la biondina,
con la bella gonnellina:
m’ama o non m’ama,
chiede alla margherita,
lui è tutta la mia vita!
Questa è per te,mia giovane sposa,
insieme al mio cuore,ti offro una rosa!
Grazie, non sono più nella pelle,
vedo il sole la luna e le stelle!
Piove,sta arrivando un temporale,
abbiamo gli ombrelli,menomale!
Che scroscione fratelli!
Ora però siam freschi e belli!
...ed ecco due amici del circolo,
uno è Di Vieto l’altro è Pe Ricolo!
Due grandi fumatori,
per i polmoni son dolori!
Parlando e scherzando s’è fatta notte,
rincasa Susi,sennò so’ botte!

http://www.youtube.com/watch?v=smRJrYGdOwQ

 

L’amore
L’amore...
cresce nell’anima,
riscalda le vene,
procura gioia e tante pene!
L’amore...
un fuoco che brucia,
che arde, che brama,
che tutto sopporta,
e lascia sempre aperta la porta.
L’amore...
lucida incapacità visiva,
cancella ogni ragionamento,
ogni impossibilità,
trasformando ad “hoc” la realtà.
L’amore da gioia e mai annoia,
ti inebria, ti avvolge, ti comanda.
Sottomettiti a lui,
tutto il resto... non conta!

 

Ricordo
Ricordo come in sogno il dolce istante,
allorchè vidi per la prima volta,
lo sguardo pien di luce scintillante,
di te ridente sull’uscio della porta.
Di giorno mi appari sovente,
io lascio d’un lampo il lavoro…
ti ammiro,contemplo il volto ridente,
ma solo per poco.
Sparisci d’un tratto,
non vedo più il tuo bel volto,
nell’azzurro di un cielo infinito,
svanisce il mio sogno proibito...

 

Il coraggio
Per affrontare la vita ci vuole
coraggio,forza e tenacia.
La vita non ci è nemica,
ma neanche amica,
ci mette alla prova, ci sfida:
Il vento calmo, ti accarezza
quando è impetuoso ti trascina
dietro alte mura
in un vortice di paura,
minando ogni certezza.
Un cuore con radici salde e profonde,
non ha dubbi, non si confonde.
Il mare ti seduce, ti invita a nuotare,
è quieto, ti lasci galleggiare,
quando s’increspa, ti schiaffeggia, ti affonda,
ma tu hai imparato a cavalcare l’onda.
La tua barca non può naufragare,
se con forza continui a remare.

http://youtu.be/g-WpB8jMzM8

 

Il mondo degli “angioletti”
Il vento sventola la bandiera,
che ondeggia sinuosa, leggera.
Anche lui, incantato,
volteggia nel cielo stellato,
rapito in un mondo di fiabe,
con gnomi maghi e fate.
Tanti cartoni gli fanno compagnia,
in quel paese magico di fantasia.
Volare come Aladdin, il prediletto,
è il suo sogno nel cassetto,
così cavalca il cuscino
come fosse il tappetino.
A volte diventa un temerario spadaccino,
che sconfigge con un colpo Capitan Uncino;
poi attore che recita davanti allo specchio,
sornione, saltellando come un picchio;
quando dorme diventa un angioletto e,
approfittando delle ali,
se ne vola sopra al tetto,
per tornare felice nel suo lettino,
alle prime luci del mattino.
Lui, non sarà mai grande,
un eterno bambino, distante,
imprigionato in un mondo surreale
di un destino fatale.
A tutti i bambini “diversi”
dedico questi versi,
angeli scesi sulla terra,
fiori di una splendida serra,
curata e amata da inestimabili genitori,
insegnamento per noi ad essere migliori.

http://www.youtube.com/watch?v=e7gYryYMhNI

 

Foglie in viaggio
Foglie,
diverse per forma e colore,
raccontano le loro storie.
Cadute sull’asfalto bagnato,
vanno in cerca di un verde prato.
Lasciata la terra madre,
sono emigrate.
Tante foglie, un infinità,
per scoprire poi un amara realtà:
“quel prato sognato, esaurito,
il concime, finito”.
La terra che ora le ospita,
è terra di buon cuore,
mandarle indietro non vuole,
così per le foglie natie,
si chiudono ancora altre vie,
ma che importa …
loro, hanno la “scorta”,
padroni della terra,
con radici ben profonde,
non saranno mai travolti dalle onde.
I loro rami, spogli,
presto avranno nuovi germogli,
per loro non ci sarà mai carestia,
“sacra e potente dinastia!”
Un provvidenziale acquazzone,
potrebbe cambiare la situazione,
ma forse l’acquazzone non basta,
per sradicare tutta la “casta”.
Per concimare di nuovo il terreno,
bisogna radere bene il suolo,
per far si che i nuovi alberi,
crescono rigogliosi e liberi,
con le braccia tese al cielo,
per un avvenire leale e sincero.

http://youtu.be/Gl_mxCMNWKM

 

Piove
Piove sull’asfalto,
sui gradini,
nei giardini,
su di me.
Lassù in alto,
nuvole scure…
ore tristi e buie.
Piove sul mio corpo
stanco e infreddolito,
sui miei pensieri
dei miei lontani ieri.
Nel mio giardino incantato,
il sole è tramontato;
gli gnomi e le fate,
se ne sono andate.
Nella mia stanza
buia e silenziosa,
la mente riposa...
resta una speranza,
tornerà il sereno?!!

http://www.youtube.com/watch?v=8L3zuDskZoU

 

Oggi sposi
Che confusione!
C’è molta apprensione…
Chi va, chi viene…
Il vestito va bene?!!
Squilla il telefono, suonano alla porta,
come inizia una favola?: “C’era una volta!”
Questa è la favola tinta di rosa,
di una bella e giovane sposa,
che attorniata da amici e parenti,
si avvia in chiesa per i sacramenti.
Lungo il velo, sontuoso il vestito,
che sorpresa per il “quasi” marito!
L’organo inizia a suonare,
mentre la sposa sale le scale,
lentamente si avvicina al futuro consorte,
e...l’emozione è sempre più forte!
Una promessa sincera…
lo scambio della vèra…
le note dell’Ave Maria…
e una lacrima scivola via.
Eccoli fuori e all’improvviso,
manciate di fiori e manciate di riso;
vola in alto con un bel lancio,
il mazzolino di fiori d’arancio;
lo prende al volo una biondina,
lentigginosa e sbarazzina,
e tutta trionfante col suo trofeo,
si avvicina al suo dolce “Romeo”:
Così tra una foto e una chiacchierata,
volge al termine la bella giornata,
saluti, abbracci, bacini bacioni, e….
finalmente gli sposi son soli!

 

Il mio tesoro
Il blu del cielo si confonde col mare,
son qui in silenzio a meditare.
Il tramonto, il volo dei gabbiani,
fredde e tremanti sono le mie mani.
Mi perdo nell’orizzonte infinito,
cerco qualcosa...un cassetto smarrito,
o meglio un cassetto chiuso a chiave,
nel ripostiglio di una piccola nave.
Un tesoro ben custodito,
affinchè il tempo non lo renda sbiadito:
“Note musicali fuoriescono danzando,
una bimba corre felice, ridendo;
un’altalena, una corda, un bambolotto,
caramelle, cioccolata, un orsacchiotto.
Nel cassetto dei ricordi tutto è intatto,
non rimane che dire: “quel che è fatto è fatto!”

 

Emigrazione
Migliaia di sbarchi,
volti tristi e stanchi.
Speranza di una vita migliore,
in questa terra di buon cuore.
Emergenza,
affrontata con poca intelligenza,
priva di buon senso,
che offre rimpatrio
dietro compenso.
Per chi resta,
non c’è un bagno
ne un piatto di minestra.
Noi, popolo italiano,
sempre pronto a dare la mano,
pronto ad accogliere
con grande umanità,
chi soffre edè in difficoltà.
Ma senza un serio progetto,
si genera rivolta e rigetto.
Per i tanti senza tetto,
abbiamo il massimo rispetto,
ma per risolverlo
questo problema,
tutti devono collaborare
a questo tema.
Solo con una catena di tanti anelli,
quanti sono i paesi e i governi,
si può risolvere nel modo migliore,
questa difficile situazione.
Non possiamo più chiudere gli occhi,
fingere di non vedere,
c’è in gioco tutto l’avvenire,
il pericolo è imminente,
resettiamo la nostra mente.
Ogni uomo di ogni paese e cultura,
se è povero e sotto dittatura,
prima o poi si ribella o scappa via.
La storia è storia, non è fantasia!

http://youtu.be/U0iPIRNKNRA

 

Un sogno
Ti sognavo,
sapevo che ti avrei incontrato.
Fantasticavo l’incontro,
magico girotondo
di luci scintillanti
e infiniti firmamenti.
Ti ho incontrato,
mi hai guardato,
mi hai sorriso,
ti ho riconosciuto.
Senza parole
sei entrato nel mio cuore,
l’anima mia d’allora,
rinasce ad ogni aurora.
Forse in un'altra vita
ci siamo già amati,
e i ricordi nell’anima
non sono stati cancellati.
Tracce indelebili,
scorrono nelle vene,
magico potere,
nella mente che affonda,
lasciandosi travolgere dall’onda.
Un arcobaleno mi attraversa,
mi gira la testa,
è turbinio di sensazioni,
dolci, care emozioni:
“con te le mie giornate,
sono sempre colorate! “

http://www.youtube.com/watch?v=_fHO_8L63wk

 

C’era una volta
C’era una volta…
una fanciulla un po’ speciale,
dal portamento semplice,
eppur “regale”.
Ribelle a ogni imposizione,
e ogni tipo di costrizione.
Allegra e solare adorava il mare.
Al mattino cantava come un usignolo,
convinta di librarsi leggera in volo;
nessuno poteva raggiungerla
in quel volo…
era un concerto “assolo”.
Animata da gioia e allegria,
avvolta da un manto d’ironia,
non si sentiva mai ferita,
e amava tutto della vita.
Si nutriva di un tramonto,
di un fiore, di un bel canto.
Vedeva in ogni cosa del creato,
colui da cui tutto è nato.
C’era una volta…
sei ancora tu?
Ma gli anni son di più…
la gioia c’è ancora,
rifiorisce ad ogni aurora,
i valori son gli stessi,
nel cassetto ben riposti,
il mondo è cambiato,
ma in me nulla è mutato!

 

Senza Dio
Gente, stiamo toccando il fondo,
si sta spegnendo il grande faro
in ogni angolo del mondo!
Nell’oscurità l’anima patisce;
il corpo,ristrutturato, rifiorisce,
l’immagine esteriore,
è di ridente splendore;
ma Dio è assente…
e senza Dio patisce anche la mente.
Pulviscoli sottili ci annebbiano la vista,
sospesi nell’aria, cambiano l’atmosfera,
e non c’è più primavera…
Ognuno per se...
la solidarietà cos’è!?
La vita non ha più valore,
basta poco, e si muore,
burattini di un teatro
senz’anima...malato…
Bisogna reagire per non morire,
svegliarsi dal torpore,
uscire da un limbo senza colore,
e dare ascolto alla voce del cuore,
nel nome del Signore!

http://www.youtube.com/watch?v=OYHySReMkuM

 

Oasi
Tutto è silenzio, tutto tace,
in questa piccola oasi di pace.
Un bagliore, una luce,
un sospiro, una voce.
Flash, immagini sbiadite,
discese e ripide salite.
Si aprono pian piano tutte le porte.
Un abbraccio, una carezza,
occhi pieni di tenerezza;
l’orologio segna le ore, i minuti,
è giunto il tempo dei saluti.
Fuori è caos, rumore, confusione,
forte è l’impatto, quasi una collisione.
Il tram affollato preso di corsa,
nella testa e nello stomaco una morsa.
Una scintilla, un esplosione,
tutto riemerge dentro il “calderone”.
tutto riaffiora sulla pelle:
notti buie senza stelle!
Come un fiume in piena,
i brividi sulla schiena...
poi il calore del sole…
poi la calma del mare…
Tutto è silenzio, tutto tace,
in questa piccola oasi di pace,
dove torna ogni giorno l’anima mia,
con le ali del sogno...della fantasia!

 

Il tempo
Tutto pulsa,tutto si muove,
tutto si trasforma
dentro questa dimensione.
In questo nostro straordinario
e immenso lembo,
immerso nel flusso del tempo,
che inarrestabile onnipresente
vibra nel corpo e nella mente.
È come un raggio di luce
che attraversa un cristallo,
ti avvolge col suo mantello,
ti trascina, ti conduce,
si scompone e ricompone,
in una gamma infinita
dei ritmi della vita.
È una melodia che ti assale,
ti fa star bene o ti fa star male,
ti fa morire o ti fa gioire.
Il tempo: “adagio in gioventù,
veloce quando ne vorresti di più!”

 

Per te donna
Ehi tu,
donna del 2000,
dà ai tuoi pensieri
colori nuovi;
esci dalla fila,
prendi un po’ di “ieri”
: antichi sapori,
valori,
bellezza genuina,
innocenza di bambina,
guance senza oliva,
seni armoniosi,
vita senza psicosi.
Lascia andar via
quel fardello di ipocrisia,
vivere d’immagine
è morire un po’ alla volta,
chiudila quella porta!
Dentro di te c’è un verde prato,
apri quel cancello dorato,
lì dimora la bellezza vera,
sei tu la primavera!
Finalmente sul tuo viso,
un vero, autentico sorriso!

 

La vita che va…
Il vento scompiglia i capelli…
riccioli biondi ribelli;
gli occhi velati di pianto…
nel cuore un dolce rimpianto.
Il passo lento, lieve,
soffice come un fiocco di neve;
una canzone cantata col cuore,
pensando chissà a quale amore.
Anni di sogni, di fantasticherie,
di assalti nelle pasticcerie…
di crisi d’identità…
di tanta voglia di libertà.
Gli anni passano in fretta,
faticoso è raggiungere la vetta,
cercando di non perdere mai di vista,
la strada giusta, quella “maestra”.
Chi mai può dire se è stata quella giusta?
giusta o no, che vuoi che sia,
resta quella della fantasia,
che bene o male ti fa compagnia!

https://www.youtube.com/watch?v=rBexQI0Lt2c

 

Amo
Amo l’infinito cielo blu.
Amo l’alba chiara del mattino.
Amo l’impronta lasciata sul cuscino.
Amo lo sbadiglio della finestra
che saluta riverente un ramo di ginestra.
Amo il cigolio del portone che sbatte.
Il fruscio ovattato dello strisciar delle ciabatte.
Amo la notte che lentamente muore
per lasciare il passo ai primi raggi del sole.
Amo la vita in ogni forma e colore.
Amo anche il dolore,
altra dimensione
che fortifica e rende fertile il cuore
ad ogni sfaccettatura dell’amore.

https://www.youtube.com/watch?v=lsj_kwpRgOY

 

Girotondo in ospedale
Girotondo dei bambini che vengono e che vanno,
ogni quindici giorni, un mese, un anno.
Oggi per un controllo è tornata Maria,
e quando è qui non vuole più andare via.
Lei ormai è diventata un mito,
e questo ospedale è in fondo il suo nido.
Ma ecco che arriva Cristian strepitando,
corre dietro la mamma che se ne sta andando:
vieni qui, piccolo puffettino,
andiamo, ti porto a spasso col passeggino.
Vengo anch’io, grida Maria,
aspettatemi, non andate via.
Passiamo un attimo al negozietto?
Chissà, forse ci scappa un regaletto!
Questa è la strategia,
della simpatica e furbetta Maria.
Ora bambini andiamo in sala giochi,
non importa se siamo in pochi,
col computer possiamo giocare,
tante cose sperimentare e imparare.
Dalla dialisi vien su Ludwig, il vero artista,
lui nella classifica è in testa,
è il più grande, quindi il “capo”,
da tutti considerato un vero mago.
Intanto Pasquale fa un bel disegno,
poi lo colora con molto impegno,
sempre attento al piccolo Paolino,
che vorrebbe collaborare col suo pennellino.
Tania invece vuol farsi coccolare,
oggi non le va proprio di lavorare,
guarda Pasquale con ammirazione,
mentre con le cuffie ascolta una canzone.
Basta con le matite e i pennarelli!
Ho voglia di ballare, fare un po’ di saltelli:
Silvia si muove a suon di ma-carena,
e tutti gli altri la seguono a catena;
Cristian eccitato batte le manine,
Paolino vuole cantare le canzoncine,
Chiara balla, Francesco suona la trombetta,
e tutto felice fa una piroetta .
C’è confusione ma tanta allegria,
e si dimentica per un po’ la malattia,
che regredisce e scappa via velocemente,
se positiva e gioiosa è la mente.
Così tra un gioco e una canzone,
la terapia e il controllo della pressione,
la giornata è trascorsa serena,
siamo tutti un po’ stanchi, ma ne è valsa la pena!

 

Vicino a “TE”
Ti aspiro, ti fumo,
è bello respirare il tuo profumo:
un misto di lavanda e tabacco …
e tu cammini, e sbatti forte il tacco.
Ti seguo piano,
mi avvicino e ti sfioro la mano,
mi sorridi,
l’anima mia vola per altri lidi.
Una miriade di colori mi attraversa,
è come un vortice, mi gira la testa.
Sono stati i tuoi occhi? La tua voce?
La mente mia non ha più pace.
Chi sei tu che disturbi il mio sonno!?
Non conto più i giorni che non dormo,
solo vicino a te mi tranquillizzo,
e come un uccellino vocalizzo.
Mi lascio trasportare in questo oblio,
vicino a te, mi sento come un Dio!

http://www.youtube.com/watch?v=goST7sXG1oI

 

Una festa non festa
Halloween,
festa antichissima,
di origine tribale,
or divenuta popolare.
Zombi, streghe,
fantasmi e vampiri.
Zucche svuotate,
abilmente decorate.
Facce sogghignanti
e candele scintillanti,
Flotte di bambini
bussano alle porte
per esorcizzare la morte.
Dolcetto o scherzetto?
Urlano tutti in coro,
pronto è lo zainetto,
dove inserire il dono.
Guai a te,
se il dono non c’è!
Halloween,
festa macabra e tenebrosa,
per molti divertente e festosa,
per me, obbrobriosa!

 

Passione
Cos’è la vita senza una passione!?
L’anima avvizzisce, muore,
annichilisce nel dolore.
Passione per la poesia:
candore di un pensiero di fantasia.
Passione per la fotografia:
fermare l’attimo che fugge via.
Passione sportiva:
tifare la tua squadra in prima fila,
il tuo idolo, il tuo campione,
mentre ti batte forte forte il cuore.
Passione, un fuoco che arde,
che alimenta la mente,
a volte gioiosa, altre sofferente,
secondo dove porta la corrente.
Passione: groviglio di sentimenti,
fragili e potenti,
che rendono incoerenti e dipendenti.
Ma grazie a questa fiamma il cuore mio,
si nutre e si rifugia nell’oblio!

 

Una rosa per te
Guardo il tuo viso stanco,
un bagliore di luce
attraversa i tuoi occhi,
un piccolo varco
tra mille solchi.
Mi riconosci,
mi stringi la mano,
ti abbraccio forte
ma sei di nuovo lontano.
L’amara sorte
ha chiuso tutte le porte.
Ma la scienza avanza,
c’è ancora una speranza.
Ti ho portato una rosa,
una rosa per te,
negli occhi, tanta malinconia,
mamma...devo andar via...

http://www.youtube.com/watch?v=0gXuVlqE8eo

 

Il barbone
Si guarda intorno con stupore,
gli occhi malinconici e tristi,
guarda l’abito griffato addosso al manichino,
e giù, un altro sorso di vino.
C’è un correre veloce sul marciapiede,
lui, lì, in un angolo chiede.
Una donna è intenta a guardare la vetrina,
poi entra e acquista l’abito per la sua bambina.
Un passante frettoloso si accende una sigaretta,
pochi son quelli che metton mano alla borsetta.
Si è fatta sera, contiamo le monete…
Dio, non lasciarmi solo con la mia fede!
Una figura scura si avvicina piano,
poi con dolcezza gli afferra la mano,
vieni, c’è un pasto che ti aspetta,
un letto e una calda coperta.
Incredulo rivolto a Dio chiede:
“è un angelo vestito da prete?!!”

 

Un mondo sotterraneo
Nuvola bianca che sei lassù,
come ci vedi noi di quaggiù?
Tu sei creativa, assumi tante forme,
noi invece seguiamo le orme…
Non più capaci di idèe personali,
siamo omologati, tutti uguali;
non uno che esce dalla massa,
che si distingue, che contrasta.
Grande Fratello, Reality, Veline,
queste sono le nostre preferite vetrine..
Gli obbiettivi? Denaro e fama,
questo è quello che l’uomo brama.
Finiti gli ideali e i valori,
oggi ci sono ben altri “motori!”
Ma se guardiamo bene in fondo,
scopriamo che esiste un altro mondo,
che non si vede in TV e sui giornali,
e sono le migliaia di volontari,
che con amore e dedizione,
girano di padiglione in padiglione:
negli ospedali, portando allegria,
alleviando la sofferenza della malattia;
nelle strade, nelle carceri, nelle comunità,
per portare una speranza a chi più non ce l’ha.
C’è un mondo sotterraneo che non ha voce,
che tace,
silenzioso lavora senza pubblicità,
aiutando chiunque si trovi in difficoltà.
Se non impariamo ad usare il nostro cervello,
non riusciremo mai a toglierci il “cappello”,
facendo il gioco di chi ci vuole omologati,
tutti in fila ben allineati.
Condizionati fin da bambini,
strumentalizzati e diventati burattini,
non ci accorgiamo neanche per un momento,
che stiamo perdendo la dignità e il talento.

 

Pioggia e vento,
e umore spento,
in questo giorno ottobrino,
che esalta il profumo del vino
e caldarroste fumanti,
dell’osteria che sta qui davanti.
Gli alberi , spogli,
in attesa dei nuovi germogli,
mormorano in perfetta sintonia,
con lo scrosciar dell’acqua nella via.
Le nuvole si rincorrono,
uniformando aspetto e colore:
barriera potente per il fratello sole.
Giornata autunnale, malinconica e assonnata,
giornata pigra, giornata infreddolita,
con il computer per compagnia,
complice di questa neo-poesia!

 

Italia
Una canzone, un inno,
una bandiera.
Come un soffio di primavera,
si scatena nel mio cuore
una bufera.
Forte l’impatto con il tricolore,
forte l’emozione.
Emerge con tutta la sua forza,
quel sentimento mai sopito,
sempre più rinvigorito.
Italia, terra ricca di allegria,
di fantasia,
di magia.
Avvolta dal rosso della passione,
dal bianco del suo candore,
dal verde della speranza,
unica in quanto a forza e perseveranza.
Cultura, arte, musica, poesia:
sei il mio più grande amore
Italia mia!

 

La bellezza della natura
Un intreccio di grappoli lilla
ornano il pàtio della villa.
Cespugli di roselline gialle
accarezzate da variopinte farfalle,
diffondono nell’aria primaverile,
un profumo magico e gentile.
Il pino, alto e severo,
tende le sue braccia al cielo.
La lucertola timorosa,
pigra, al sole si riposa.
La cornacchia vigile,
è li che osserva,
il verme che striscia tra la terra.
Il merlo furbo scende veloce,
e afferra il verme gracchiando con la voce.
Il continuo cinguettio degli uccellini,
sembra un concerto di tanti violini.
Il libro è aperto,
ma fermo all’introduzione,
la natura rapisce la mia attenzione:
la vista, abbagliata da tanto splendore,
l’udito, ammaliato da un mix di suoni,
si inebria l’olfatto dai tanti profumi.
Colori, suoni, aromi...

 

Ai “Grandi” di ogni Nazione
Un foglio bianco,
una frase scritta a metà,
poi più nulla…
Là tra le tante avversità,
affiora un pianto:
“un bimbo senza culla
abbraccia il suo orsetto,
l’unico suo affetto.”
È difficile trovare le parole,
un mondo distante
entra dirompente
gridando tutto il suo dolore,
e ti si stringe il cuore.
Un bimbo, migliaia di volti,
disperati, sconvolti.
Cosa scrivere, ti senti impotente,
come aiutare così tanta gente!
La frase interrotta,
scotta,
la fiamma divampa a dismisura,
cresce la paura.
Ai “grandi di ogni Nazione,
attenzione,
Dio non perdona!

 

Papa Giovanni Paolo II
(Beato)

Un coro di voci s’innalza nel cielo,
nel cuore di tutti, un unico pensiero:
“Santo”.
Il Papa più amato,
sempre allegro pur se malato.
Anticonvenzionale,
schietto e sicuro,
per lui non esisteva nessun muro,
nessuna barriera fermava il suo ardore.
Per far conoscere la buona “novella”,
è andato in giro per tutta la terra,
esprimendo per ogni diversa religione,
rispetto e comprensione.
Affascinato dal mondo giovanile,
si è fatto capire e seguire.
Il suo sguardo dolce e penetrante,
accarezzava l’anima,
e si sentiva che Dio era lì, presente.
Amava la musica, sentir cantare,
dei giovani ha conquistato il cuore.
Coi bambini, tenero e affettuoso,
parlava in modo semplice,
ironico e scherzoso,
che l’hanno reso a noi ancora più prezioso.
Non ci sarà mai più al mondo,
un Papa più amato di Giovanni Paolo II
Un Papa, un uomo….

http://youtu.be/5j1Pfn79IGU

 

Il matrimonio
Oggi il matrimonio
non va più de moda,
è un valore che nella scala
è stato messo in coda.
Meglio convive e vedè
se i caratteri so’ compatibili,
come il rodaggio
per le automobili.
Na’volta la donna
non vedeva l’ora,
de infilarsi la fede al dito
e diventà signora,
de lavà camice e calzini,
e riempì la casa de ragazzini.
Mo’ la donna se vo’ divertì,
non è più disposta a di sempre de si,
al primo litigio,
alla prima discussione,
c’è pronto l’avvocato
pe’ la separazione.
Oggi, festeggià le nozze d’oro,
è n’ avvenimento sempre più raro,
e se c’arriva, sta coppia coraggiosa,
è soprattutto pe’merito della sposa,
sappiamo bene tutti qualè la verità:
“Il matrimonio dura a secondo
della pazienza che “LEI” c’ha!

 

Pensiero
Pensiero,
ti scaccio via
dalla mia mente.
Ricordi e nostalgia,
andate via!
Nel buio della notte,
porte e finestre aperte...
Ti sogno...
Il sogno non lo puoi gestire,
non chiede permesso,
entra prepotente,
pretende,
non vuol morire.
Allora come adesso,
tutto è concesso!
Pensiero,
mi hai rubato l’anima,
non posso più mandarti via,
fai parte della vita mia!

http://www.youtube.com/watch?v=GYb5Kr6sZXg

 

“Sogno” in ufficio
Lente e interminabili scorrono le ore,
con il corpo sono qui,
ma con la mente altrove;
chiudo gli occhi...mi concentro…
ed ecco che mi accarezza il vento!
I piedi affondati nella sabbia,
nella testa, confusione, tanta nebbia:
ansie opprimenti,
pensieri logoranti,
che per incanto volano via,
lasciando leggera l’anima mia!
Come una leggera pioggerellina,
mi arrivano spruzzi di acqua marina,
lasciando sulla pelle abbronzata,
il sapore dell’acqua salata.
Suona il citofono, mi sveglia,
torno nella realtà, ma rimane la voglia,
voglia di correre, di nuotare,
libera e felice tra le onde del mare,
di rotolare sulla sabbia dorata,
e poi di nuovo una bella nuotata!
Apro la porta, entra il cliente,
il sogno è finito, ripristino la mente.
L’ora di pausa è terminata,
appuntamento alla prossima puntata!

 

La violenza e la legge
E ancora violenze:
“salvare le apparenze,
proteggere i figli,
profumati gigli”.
Lo giuro,
non succederà mai più!
Ci credi pure tu.
E ancora botte,
e spesso la morte.
Famiglie distrutte
per aver perdonato,
troppe volte.
L’amore sano
non alza la mano,
l’amore malato,
va denunciato.
Una domanda,
un inquietudine,
una paura,
ma poi chi mi protegge?
La legge?

http://www.youtube.com/watch?v=DIXVLO-C9-s

 

Ascolta e osserva:
La scintilla del primo bagliore;
la sovranità del sole;
il canto di un passero che rallegra l’alba,
le impronte delle onde lasciate sulla sabbia;
il fruscio del vento tra i pini;
il profumo dei fiori nei giardini;
una nuvola che leggera veleggia;
una musica lontana che echeggia;
lo scricchiolio dei passi;
la voce del torrente che scorre
tra arbusti e sassi;
l’abbaiar del cane
laggiù nel vecchio casolare;
il cigolio di un vecchio trattore;
il fischiettare allegro di un pastore;
il sorriso di un bambino;
il chiacchiericcio del vicino…
c’è troppa fretta, sempre di corsa,
intrappolati come siamo nella morsa,
catturati da immagini e pubblicità,
abbiamo perso il contatto con la realtà,
e di tutto ciò che è vera felicità.
“Il corpo sempre giovane e scattante,
come vuole questa società onnipotente,
l’anima, triste e sofferente”.

 

Colori e sapori d’autunno
Una foglia scivola sfiorandomi il viso,
mi guardo intorno...è tutto un paradiso!
Spennellate di giallo e marrone,
di verde muschio e tanto arancione.
Grappoli d’uva, chicchi dorati,
per futuri vini pregiati;
e insieme al profumo di mosto,
profumo di vino,
la fragranza del fungo porcino.
C’è una particolare atmosfera,
lasciata dall’acquazzone di ieri sera.
Il profumo di terra bagnata,
l’aria pulita e frizzantina, il cielo terzo,
com’è bello andare a spasso!
L’autunno è come una poesia,
porta con se sempre un po’ di malinconia.

http://www.youtube.com/watch?v=RLWozqUeUDY

 

Un sorriso
Un sorriso ha molte sfaccettature,
può trasmettere malizia, gioia, amore;
non ha bisogno di parole per arrivare al cuore.
Ha una gamma infinita di sfumature:
è ammiccante,è accattivante,
è innocente,è trasparente.
Solleva il morale a chi è triste,
è un raggio di sole per chi è solo,
vince sul dolore e sulle avversità,
porta una speranza e uno sprazzo di felicità.
Un sorriso apre le porte,
accende una luce nel buio della notte,
indebolisce la rabbia, il rancore,
fa subito tornare il buonumore
Un sorriso: goccia di rugiada cristallina,
per te al risveglio ogni mattina!

 

In missione
Giovani, belli e arditi,
con ardore son partiti.
Negli occhi la fierezza,
nel cuore una certezza.
Missione di pace,
missione d’amore,
là, in quella terra ,
dove regna il terrore.
Erano giovani, belli e arditi,
un esplosione li ha finiti!
Parole di cordoglio, ammirazione,
bastano per chi resta a lenire il dolore?

 

L’avventura della vita
Non temere dello spazio
che c’è tra i tuoi sogni e la realtà,
il domani risposte ti darà,
se sai sognare, saprai anche realizzare;
ci sono fiori che appassiscono,
e altri che rifioriscono.
Giorno dopo giorno,
costruisci il tuo sogno.
Non chiederti troppi perché,
non indugiare sui ma e sui se,
la vita è una grande commedia,
chi recita in poltrona, chi su una sedia;
chi è amato e coccolato come un Re,
e chi l’amore non sa neppure cos’è.
L’unica cosa che possiamo fare,
è non rimanere fermi a guardare,
ma recitare con passione,
la nostra parte, il nostro copione.
La trama della vita a spazi vuoti,
al posto dei puntini ci son dei nodi,
a noi il compito di sbrogliare la matassa,
per far sì che dove c’era un muro poi si passa.
La vita è un avventura,
assaporala senza paura.

 

Dedica
Grazie a agli autori e collaboratori
di questo bel sito,
i vostri commenti
su ciò che esprimono
i miei sentimenti,
mi fanno sentire più sicura,
togliendomi la paura di essere
un po’ una “rottura”.
Già, visto che le mie composizioni
sono spesso sermoni.
Il guaio è che più che un poeta,
vorrei essere un profeta,
oppure che so’...un “Pasquino”
che tra una scarpa e un bicchier di vino,
scrive,
in questo caso scrivo a “Poetare”.
Quel che vorrei far arrivare
è una piccola, modesta riflessione,
sperando che l’essere umano,
si ravvedi e non calchi più la mano.
Fare un passo indietro,
riscoprire i veri valori,
gloria e onori non riempiono i cuori!

Scusate la presunzione …
sono uno “scorpione”!

 

La pecorella “monella”
C’era una volta una pecorella,
che più di tutte era monella;
non voleva mai seguire il gregge,
non rispettando così la legge.
Un giorno incontra un asinello,
molto cocciuto e anche lui monello,
e visto che erano simili in tutto,
decisero di dividere il bello e il brutto.
Nasce così un legame molto forte,
ma ahimè amara si presenta la sorte,
perché l’asinello aveva un padrone
che lo portò via in un'altra regione.
La pecorella tornò ad essere sola,
ma un pensiero le da forza e la consola:
“che il ricordo di quella favola bella,
brillerà sempre come una stella”.
Ora, raggiunta quella che era la sua mèta,
è più tranquilla, più mansueta,
felice perché ha provato e assaporato,
la gioia di aver quell’asinello amato.

 

Un mondo per i bambini
Questa è la storia di un bambino,
molto legato al suo cagnolino.
Paffutello e roseo in viso,
conquista tutti con un sorriso;
è sereno e spensierato,
e felice d’esser nato.
Poco distante, accanto al suo giardino,
c’è un'altra casa e un altro bambino,
sfortunato e mingherlino,
sempre affamato come un pulcino.
Le guance pallide, scavate,
le gambe sottili un po’ incurvate;
gli occhi malinconici e tristi:
“orizzonti sognati...mai visti!”

“Mischia bene il mazzo di carte”
perché lìè nascosta la sorte!
A chi esce un fante..a chi un asso..a chi un re..
ma quando nasci non sai che carta tocca a te!
La vita però non è una partita a carte,
e non si può lasciare il destino in mano alla sorte,
in un paese civile e moderno,
non si segnano i punti su un quaderno,
non si aprono le porte solo ai vincitori,
né si permette a fanti e re di essere padroni.,
ma da a tutti i numeri inferiori,
gli stessi diritti e gli stessi valori.
Un paese è civile quando tutti i cittadini,
salgono e scendono gli stessi scalini,
quando i bambini di ogni razza e colore
cantano insieme la stessa canzone.
Doniamo un “jolly” a chi ne ha bisogno,
affinchè per ognuno si avveri il suo sogno.

 

Storia storiella,
senti questa quanto è bella:


Na’ mattina, Roma s’era appena svejata,
quando all’interno 5 del vicolo stretto,
arriva na’ telefonata.
Era settembre, ancora mo’ricordo,
nacque m’pargoletto tondo tondo.
Le sorelle, contente, a tirasse li cuscini,
a chiamà parenti e vicini,
pe’ avvertilli ch’era nato…
era nato il fratellino, “Nino”.
Se misero a ballà e cantà stornelli,
l’hanno sentite fino alli castelli!
Quella casa, quel quartiere…
dentro quella chiesa quante preghiere!
Coi vicini parlavano sul pianerottolo,
bevevano er’ caffè come fossero nel salotto.
Pe’chi era andato a lavorà lontano,
i biglietti d’auguri li scrivevano a mano.
Mo’ tutto è cambiato,
ce’ sta internet e con rapidità,
te colleghi e te poi pure guardà.
Non se gioca più a campana giù nel cortile,
e co’ l’euro addio pure alle lire!
Noi oggi che c’avemo?
I vicini? Buongiorno e buonasera.
L’euro? Na’ fregatura.
La politica? Bè quello è un discorso a parte,
è come na’ partita a carte,
le carte so’ truccate,
chi c’ha il mazzo, de destra o de sinistra
con grande maestria studia ogni mossa.
Vabbè ma mica tutto è negativo…
anzi...la scienza avanza, la tecnologia impera,
il nostro cuore ama... e come sempre spera!

Storia storiella
è finita questa favola bella!

Il mio amore
Non trovo le parole
per esprimere il mio amore.
Posso paragonarlo al sole,
in quanto a luce e calore.
Posso paragonarlo al cielo
non ha limite edè sincero.
Posso paragonarlo al mare,
che fermo non sa stare,
oppure a un fiume in piena,
quando il cuore si scatena,
o alla dolcezza di un paesaggio mite
quando si placa la sete …..
Non trovo le parole...o forse le ho trovate,
sono dentro di me, gelosamente custodite!

http://www.youtube.com/watch?v=2pbW2ih4jII

Bouganville
Un esplosione, tante scintille,
ed ecco spuntar una
“bouganville”.
La ciotola di terra,
arida e fredda,
abbracciò quel tralcio,
nato un dì di maggio.
I rami si arrampicano,
si intrecciano,
le spine pungono,
i fiori nella loro bellezza,
sprigionano dolcezza,
che per la terra è una
sconosciuta carezza.
Nutrimento d’amore,
per ferite di cuore.
Ti ho perso “ bouganville”,
qui non germogli più,
dove mai sei tu?
Un giorno…
in un’altra vita o dimensione,
trovero la tua dimora,
e come allora, ti stringerò
al mio petto…

http://www.youtube.com/watch?v=C48hrq1grA0

 

Una società migliore
Che dire di questa nostra società
che vuole tutti senza carattere e senza personalità?!!
Pronta a lasciarsi abbagliare e abbindolare,
pur di apparire e diventare popolare?
Perso ogni valore , ogni rispetto,
senza rimorsi si corica nel letto:
“le scarpe fatte a quell’amico…
la fiducia di quell’altro che ha tradito…
Scene di morte, scene di violenza,
viste e vissute con indifferenza:
“dove andiamo per il week-end...al mare?
Poi la sera tutti a ballare”.
Intanto più in la, ma tanto lontano,
qualcuno soffre e tende la mano.
Non sentire, non vedere,
conta solo denaro e potere!
Sappiamo bene che nessuno di noi è perfetto,
ma basterebbe mettere in pratica questo concetto:
“fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”,
io ci sto provando e passo-parola...ora tocca a TE!

 

Per te...
Sei il freddo e sei il calore,
la mia gioia e il mio dolore;
sei amore, sei passione,
sei il nettare di un fiore.
Sei un alito di vento,
la mia calma e il mio tormento;
sei l’alba, il tramonto,
una melodia, un dolce canto.
Sei una notte senza stelle,
un brivido sulla pelle;
sei un amore celato,
un sogno sognato,
un sogno agognato…
avverato, proibito.
Sei le mie nuove ali,
la mia nuova vita,
che grazie a te,è rifiorita!

 

Dedicata ai maschietti
Oggi la vita de coppia è un avventura,
Di una’ cosa però sono sicura,
tutto è in mano alla donna,
sia che porti i pantaloni o c’ha la gonna.
È lei la ruota motrice,
l’uomo ha soltanto il ruolo di“vice”.
Essendo l’uomo un eterno adolescente,
la donna deve essere molto
ma molto paziente.
Poi girà il mondo intero,
ma ogni uomo c’ha il suo punto nero,
se ne salva qualcuno,
ma è proprio un eccezione,
forse l’1% della popolazione.
L’uomo rimane ragazzino,
Je piace giocà col suo giocattolino:
chi gioca co’ la moto,
chi je piace la partita,
chi va in cerca d’avventure
e fa il pischello a vita.
Mentre la donna spera...
chissà...cambierà?!!
Nell’attesa de’ sto’ miracolo,
tanto lontano che per vederlo
ce’ vo’ il binocolo,
mi scuso coi maschietti
e tutta la compagnia,
ho fatto solo un po’ d’ ironia…
realtà o fantasia?!!
Ok,
pure oggi me so guadagnata la giornata,
di sicuro da qualcuno m’arriverà un bel:
“mavammoriammazzata!”

 

La gioia di amare
Momenti di gioia e di felicità,
spesso ci colgono di sorpresa,
come la vispa Teresa,
afferrali al volo dicendo :”l’ho presa!”
Il sol fatto di vivere è gioia,
non ucciderla con la noia.
Per essere felice e contento,
basta un solo comandamento:
“AMARE”
Ama il sole che non è solo energia,
leggi in un tramonto la sua poesia.
Ama il vento, il suo frugar tra le foglie,
il profumo della terra che le accoglie.
Ama il mare, lasciati galleggiare,
assaporalo sulla tua pelle,
mentre rapita conti le stelle;
ascolta la sua voce, senti...
è un continuo battito d’ali,
l’ascolti e verso il cielo sali.
Ama tutti e tutto,
e ogni fiore darà il suo frutto.
Amare non è mai tempo perso,
se ami, tuo è tutto l’universo,
ma per poter amare
devi amar prima te stesso,
affinchè fluisca l’amore
tieni aperta la porta del cuore...

 

Emozioni
Mare agitato…
questa notte ti ho sognato
Mare in tempesta…
i pensieri s’intrecciano nella testa.
Mare increspato…
giorni e ore che non ho dimenticato.
Mare di notte, mare blù…
il tempo andato non torna più.
Mare trasparente…
parlo parlo ma nessuno mi sente.
Mare profondo…
l’amore è un girotondo.
Mare mare mare…
non sei dolce, sei pieno di sale.
Mare verde chiaro…
mi ci vuole un bel solitario.
Mare calmo…
finalmente dormo!


Doppia vita
Ho pianto, ho riso, ho gioito,
sotto le stelle ho spesso dormito;
ho attraversato fiumi e laghi,
ho letto libri, ascoltato maghi.
Nozioni, formule, profezie,
consigli della nonna e delle zie…
e dopo tutto questo che mi resta?
Ho sempre un chiodo fisso nella mia testa,
con tutta l’esperienza amica mia,
non posso fare a meno della fantasia,
e il sogno che tu ci creda o no,
è la seconda vita che io ho.
Di notte si accendono le luci,
di un teatro a più voci:
“Sono Cenerentola, sono Mirandolina,
una cameriera o una principessina.
Una volta seduco, altre son sedotta,
sono gentile o...sbatto la porta.
Posso diventare un gabbiano,
che vola in alto e se ne va lontano;
un cavallo senza briglia,
o una fanciulla con la veste di ciniglia”.
Come vedi con un po’ di fantasia,
do’ scacco matto alla monotonia!

 

Essere se stessi
Nascondersi dietro una maschera, perché?
Se scopri le tue carte che male c’è?
Se hai coraggi e sei onesto,
non tradire te stesso.
Oggi più che mai conta l’immagine:
“dinamici, in piena forma, senza ruggine;
la pelle abbronzata, il trucco perfetto,
nascosto bene ogni difetto”.
Ma è proprio quello che fa la differenza,
la diversità stimola la conoscenza;
un naso importante, un dente un po’ sporgente,
ti fa unico in mezzo a tanta gente,
mentre invece la bellezza omologata,
non emoziona, lascia indifferente.
La vera bellezza è quella interiore,
la leggi negli occhi e ti riscalda il cuore.
Se per emergere e raggiungere un traguardo,
devi abbassar lo sguardo,
prima o poi si paga il conto,
la vita non fa nessuno sconto.
Essere quel che sei davvero,
non ti assicura un futuro tranquillo e sereno,
quel che è certo però, e questo conta molto di più,
non sei una maschera, sei veramente tu!

 

Il senso della vita
A scuola senza tanta passione...
pomeriggio computer e televisione...
la sera un pasto fugace...
poche parole dette con un fil di voce.
La mia stanza è grande, troppo grande,
il mondo lo sento distante,
distratto non mi vede,
ed il mio “io” sempre più debole cede.
È sabato finalmente!
È giunta l’ora di liberare la mente,
basta poco e arriva un esplosione,
mi lascio trasportare abbandonando la ragione.
Musica e oblio,
mi sento quasi un Dio.
Cos’è che mi manca? Di cosa ho bisogno?
Forse di credere in un sogno,
crederci davvero,
invece di vedere tutto nero.
Credere e lottare con forza e volontà,
e non buttare via questa mia età.
Sabato venite tutti a casa mia?
Inauguriamo una nuova “compagnia”.
Sei bravo Claudio, hai talento,
solo ora me ne rendo conto.
Anche tu però sei stata una sorpresa,
reciti con passione cara Teresa,
in quella scena d’amore,
si sentiva il battito del tuo cuore.

È questa la giusta medicina,
lo sballo di una sera è come la morfina,
dormi e sogni ma poi si fa mattina,
e il morale è di nuovo giù in cantina.
Allora sabato prossimo da Lorena,
così proviamo la seconda scena,
poi Luigi con la sua chitarra,
ci canta le canzoni della sua terra
.
Con il teatro e le sue rappresentazioni,
escono fuori tutte le emozioni,
lasciando la mente fresca e serena,
come un giorno di primavera.
Ora, anche tu che mi hai letto,
inoltra ai tuoi amici questo discorsetto,
e muniti di coraggio e allegria,
formate anche voi una “compagnia”.

Il saltimbanco
Si apre il sipario
di un grande teatro,
un solo attore,
tanti personaggi.
Con un po’ di fantasia,
e una buona dose di empatia,
viaggio nell’anima della gente.
Scruto,osservo,ascolto,
non mi faccio sfuggire niente.
Come chi studia le stelle,
e poi sentirle sulla mia pelle.
Eccomi in un acerba adolescente,
entro nella sua mente:
“primi amori,dolci batticuori,
pianti,forti timori”.
Poi con disinvoltura,
volo a cavallo della luna
e vesto i panni di lei più matura.
Vivo i suoi sogni,le aspettative,
le sue giornate lavorative.
Poi come per magia,
una mamma prende il via:
“biberon,orsacchiotti,
pannolini,gianduiotti”.
Crisi esistenziali,separazioni,
à infinita la gamma delle emozioni!
Quel che racconto nella poesia,
non sempre è storia mia,
è la realtà che mi circonda,
io sono solo un onda.
Un onda di un immenso mare,
edè meraviglioso stare lì a guardare,
sentire,osservare,imparare.
Con la mia veste da saltimbanco,
mai mi annoio,mai mi stanco!

http://www.youtube.com/watch?v=czFGpADceX8
 

Scrivere
Il mio stile,
semplice ma gentile
e forse un po’ infantile,
non è artefatto:
scrivo di getto!
Vorrei trovare parole nuove
per esprimere ciò prova il mio cuore,
ma non vuole!
Dice che le emozioni,
sono simili ai colori:
il rosso è amore,
l’azzurro ti accarezza,
il grigio e il nero, un po’ di tristezza,
il verde stimola, porta speranza,
il giallo illumina la tua stanza.
È come ammirare un quadro,
uno, semplice e immediato,
l’altro, da interpretare,
ma tutti e due ti portano a pensare,
a riflettere o a sognare.

 

Evviva l'estate
Evviva l'estate!
Le strade infuocate …
le tapparelle abbassate …
30 gradi all'ombra …
ma in riva al mare si balla la samba!
Il corpo leggero vestito di sole,
i piedi liberi da gomma e da suole;
la pelle bagnata di umore marino,
che bello sognare sul bianco pattino!
Tante le emozioni, tanti gli eventi,
sensazioni, attimi fuggenti,
che vorresti fermare,
trattenerli, non lasciarli andare.
L'estate è calura,
è affondare il viso nell'anguria;
è un cono gelato,
è dormire all'aperto sotto un cielo stellato!
L'estate è un palco allestito in ogni villa,
che di fasci di luci scintilla:
"musica, teatro, poesia",
con la luna che fa da regia!
Amo l'estate e i suoi mille colori,
gli aromi intensi e i suoi mille sapori;
le ore languide del giorno,
e quelle della notte….che non dormo!

 

Nuvola bianca
Sono una nuvola bianca e leggera,
attraverso monti, mari e città,
quando mi arrabbio divento nera,
e dove mi fermo la pioggia cadrà.
Cammino, mi trasformo, cambio forma,
e accendo la fantasia a tua "norma";
chi vede un orsacchiotto, chi un uccello,
chi riesce a intravvedere un bel castello.
Cambiando e tramutandomi continuamente,
stimolo l'immaginazione della gente,
che si lascia dolcemente trasportare,
in un mondo affascinante, surreale.
Quando però divento cupa e nera,
certo non porto a voi la primavera,
ma la pioggia che a scrosci mando giù,
credetemi,è piena di virtù:
Per gli alberi, le piante e le coltivazioni,
ci vogliono anche gli acquazzoni,
e quindi devo dire "menomale"
se ogni tanto mi arrabbio
e mando un temporale!
Questa è la mia storia, la mia vita,
afferrala al volo con le dita,
coraggio...provaci anche tu,
guardami...e con la mente salta su!
Prima che svanisco e vado via,
gioca, inventa con la fantasia,
poi me ne andrò lontano dal tuo cielo,
per lasciartelo limpido, azzurro e sereno.

Week end a Farfa
Sola,in mezzo alla natura,
spazia lo sguardo mio
da questa altura.
Lassù trionfa austero,
un antico Monastero;
tanti paesi intorno,
come una corona
fanno da contorno.
Monti,colline,
viottoli,stradine.
Appollaiato sotto un pino,
un musicante suona il violino;
una coppietta poco distante,
giura di amarsi eternamente:
"luce di diamante,
che non mente!"
la campana con i suoi rintocchi,
attira l'attenzione dei miei occhi,
è la chiesetta dell'Abazia,
che suona l'Ave Maria!
In quella stradina
in mezzo al verde,
ecco che s'incammina
tanta gente:
"fedeli pronti al richiamo di Dio,
che non riesco a sentire io!
Il mio Dio è qui,
in questa oasi di pace,
qui sento la sua voce.
Di nuovo suona la campana,
la sento sempre più lontana,
la voce della natura è più forte,
dentro di me
si aprono tutte le porte:
"amore,gioia,riconoscenza,
gratitudine.
Le dono a "Te" Dio,
queste mie ore di solitudine!

In campagna
Papaveri rossi in un campo di grano,
spighe che ondeggiano e si danno la mano;
qua e la spruzzi di margherite,
e un aria profumata e mite.
Lo sciacquio dell'acqua del ruscello,
le pecore col tintinnio del campanello;
il verde diffuso del prato,
è come ammirare un bel quadro.
Nel cielo striato di bianco,
un aquilone volteggia stanco,
tira la corda il bambino,
e l'aquilone riprende il cammino.
il rombo di un aeroplano …
e affiora un ricordo lontano;
la cicala col suo incessante frinire,
ti fa dolcemente dormire.
Distesa la, sotto un salice piangente,
libera e felice vola la mente,
e l'ora del riposo, l'ora bella,
è l'ora in cui si fa "la pennichella!"

Il male del secolo
E' un male che abbrutisce,
un male che annichilisce:
      "la solitudine"
Soli, in mezzo a tanta gente
che di te sa poco o quasi niente.
Si ride, si balla,
rimbalza su e giù, la palla,
ma non c'è mai nessuno che l'afferra!
Nessuno che ascolta veramente
l'angoscia che attraversa la tua mente.
Palestre affollate,
ritrovi di aggregazione,
dove ognuno è in cerca di una dimensione.
Immagine sfogata
di una commedia recitata,
che non soddisfa
e non appaga.
Soli, in un labirinto di illusioni,
sempre più agguerriti,
e senza più valori!



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