Poesie di Marcello De Santis


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 Se ne sta per andare un altro anno
arriva di nuovo il natale
che dovrebbe essere di pace e serenità per tutti
ma la triste realtà di questo mondo impazzito
lascia pianti e lutti per ogni e dove

quell'amore che l'Uomo predicò
prima di essere ucciso dalla follia dell'uomo,
non c'è più

ma nella nostra ristretta cerchia
di persone per bene
rispettiamo la consuetudine di farci gli auguri
e lo voglio fare anch'io
 


 

Breve cometa amica
Io so che svanirai
breve cometa amica
in un sole appassito che si specchia
in un sipario bianco all'orizzonte
strappato alla scogliera
da un fragoroso volo di gabbiani

Io so che svanirai
breve cometa amica
nell'aria rarefatta di un mattino
come fa l'onda sulla sabbia antica
che ci vide parlare di poesia

           come lontano è il giorno
           e come lunga è l'ombra del ricordo

Il nostro cristo è morto
sulla brulla collina del dolore
insieme al tempo  tanto tempo fa

non ci sarà davanti alle tue mani
incrociate sul petto
a sgranare corone di illusioni

non ci sarà breve cometa amica
come accadde con lazzaro
a comandare alzati e cammina

vorrei gridarti  "svegliati e sorridi"
e darti le mie mani    rami secchi
giunte in preghiera estrema a reclamare
un miracolo vano
                              "la tua vita"…
……………

Io so che svanirai
breve cometa amica
e nel vento dolciastro di scirocco
voleranno i tuoi versi ad albeggiare
sul tuo mare   il mio mare   il nostro mare

                             un grumo di notturni
                             vertiginosamente spezza
                             la mia vecchia stagione

                             che presto non è più

Chimera
La palazzina rossa di cortina
pare un rosso fantasma nella nebbia
                           mentre rompe il sole

mi stringo la cravatta
cerco opaca allo specchio qualche ruga
il pettine il caffè le scale in fretta

e svanisco
come rosso fantasma nella nebbia
                               
                            il vento incide
il mio volto di sale alla marina
a quella torre che svettava azzurra
come quando fanciullo l'aquilone

        il vento come corda di violino     
modula il volo di gabbiani stanchi
 
io affido le illusioni
a un tocco di campana
basso alla sabbia da contrade vane

Profumo di castagne
Profumo di castagne per la strada
e passi frettolosi.
Davanti alle vetrine,
sosta di bimbi in festa.
Un frettoloso augurio a un amico,
un saluto improvviso, infreddolito,
e a casa, via…
… stende la mano invano il mendicante
in cerca del natale.

Rumorosa allegria
intorno ad un albero di plastica
tra discorsi di sport e di politica.
Per la fretta di vivere
si aspetta capodanno e la befana
e a casa, via…
      Ieri nasceva un Bimbo
      con neve per la via…
      noi con la sciarpa al collo
      e il bavero rialzato
      e tanta gioia in cuore.

Il tocco di campana
dava vera allegria…

Disamore
Ora che la mia vita segna il passo
ingolfando gli affanni,
in eterno perfetto vaniloquio
mi coglie un disamore
per le ore a venire…

Attendo che la femmina in gramaglie
che indossa, per celarsi, la mia ombra,
affondi dentro alle mie terga inermi
la sua falce brunita,
e mi confischi alla mia molta età
agra già di limoni e vanità.

Io sarò pronto,
senza rimpianto e senza molto orgoglio,
facile esca al suo taccuino ingrato,
quando con dita adunche,
ella cancelli come si conviene
e come detta il fato, il nome mio;

e resti poco più che un fuoco fatuo.


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