Poesie di Giovanni Colelli


Home page  Lettura   Poeti del sito   Racconti   Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche

 
Sono nato a Volturino (FG), l’8 aprile 1941, ove risiedo in Vico Ranzano, 37 Lucera (FG)
Titolo studio: Diplomato: Meccanico Specializzato. Scuola: Istituto Tecnico Industriale A Carattere Artigianale “A. Marrone” Lucera (FG).
Figlio di contadini, dopo le elementari, ho fatto il pastore di pecore e di cavalli e lavori di campagna. Dopo qualche anno, ho intrapreso gli studi. Finita la scuola, sono stato a Torino, Milano, in cerca di lavoro, poi ho trovato lavoro nella mia città; infine il militare. Dopo il congedo, sono stato assunto in una Industria, come Tecnico Specializzato nella mia provincia. Sposato con tre figli.
Un trasferimento in provincia di Parma, fino alla pensione, poi il ritorno nella mia città: Lucera, dove ho iniziato a buttare giù nero su bianco con brani, racconti e poesie.

Grande “ Papa “
Addio Karol Giovanni Paolo II.

Lungo la via in preghiera
Venuto da lontano
logorando bastoni per appoggiarsi,
e scarpe per camminare.

Arrivato a Roma in Vaticano
come seguace di Gesù Cristo.
Lungo il suo servizio Papale,
è stato il Padre dei Padri.

Uomo di fede, viveva per fede
predicando nel mondo,
fratellanza fra popoli
e invocando sempre la pace.

Il suo grande pensiero,
era rivolto ai giovani,
le sue preghiere agli infermi,
ai malati, ai disabili ai bambini.

Teneva la Croce fra le mani
a testimonianza dell’umanità.
Sentivo tanta fede e amore per Lui,
piangeva anche il mio cuore malato.

Piazza S. Pietro, gremita di fedeli
in preghiera, col pensiero stretto a Lui,
per amarlo e adorarlo, come amava i
fedeli nelle sue Benedizioni.

Le Campane, annunciavano
La scomparsa del Santo Padre.
La piazza illuminata a giorno,
emanava un fascio di luce

sul quale, viaggiava un carro di fiori
trainato da bianchi cavalli alati,
trasportando Sua Santità
dal Padre, nell’azzurro cielo.   

Maria S.S. Patrona di Lucera
Un organo suona la messa cantata,
dal cielo s'ode un coro d'Angeli,
ai tuoi piè tanti fedeli incantati
o Vergine, sei la madre dei tuoi figli.

Da secoli assisti questa Città,
hai difeso i tuoi fedeli da calamità.
grande è la fede in Tuo onore,
di noi tutti sei la protettrice.

I Papi due volte Ti hanno incoronato,
la Basilica, il settecentenario della vita.
O MARIA Venerata, ti siamo devoti
a Roma in trono t'abbiamo portato.

La commemorazione, grande festa,
puntuale, coglie nel mese di agosto.
Al paese natio torna l'emigrante
a starti vicino per pregarti ed onorarti.

Onorata da Messe e Processione
il tuo volto emana un'espressione
di fede e preghiera o MARIA,
sotto il manto porti i fedeli a Dio.

Come un alto fiore nel verde prato,
i fedeli in processione ti hanno voluto.
Con un raggio di sole illumini
i pensieri e la mente della gente.

Il tuo volto è un paradiso,
soave dalle labbra un sorriso
per i fedeli grande amabilità,
imperativa verso l'umanità.  

A Maria di Lourdes
24 ore ho impiegato,
a Lourdes sono arrivato;
subito mi hai voluto,
da te mi son recato.

Sotto la pioggia, mi hai accolto,
col Tuo manto
mi hai coperto,
ero felice, e asciutto.

Un raggio di luce hai emanato,
da questo so stato abbagliato;
immobile son rimasto,
dal Tuo sguardo attirato.

La Tua tetra grotta
da Te è illuminata;
a inginocchiarsi ai Tuoi piedi,
miriade di gente è venuta.

La messe, le processioni,
la grande fiaccolata;
tutti la grazia
hanno invocata.

Sotto il manto
Li hai raccolti,
a Gesù li hai presentati,
per essere miracolati.  

E' Carnevale
Sant'Antonio Abate.
Si aprono le feste,
maschere e suoni
per tanta gente buona.

Freddo, pioggia e gelo,
nello spirito è sempre carnevale.
La data, mai viene cambiata
e sono sempre belle giornate.

Festosa e tanta allegria,
truccati e carri allegorici,
tanti suoni e belli
fino al risveglio del gallo.

Notti nevori o stellati, da lassù
fa capolino la luna argentata,
divertimenti e fiaccolate
per tanti giovani innamorati.

Adulti vestiti da pulcinella,
i bimbi, da moschettieri e reginelle,
una festa per grandi e piccini
fra parenti, amici e vicini.

All'arrivare della festa con ardore,
la gente è contenta; ma, c'è chi
pensa però, nel mondo a far la guerra;
mentre sta chi cerca un po' di felicità.   

Mamma
Mamma, dolce amore,
sempre nel cuore,
gran sentimento
l'anima confonde.

Limpido e sereno
il suo viso
accoglie i figli
con un sorriso.

E' l'Angelo della casa,
della vita è una rosa;
su tutto veglia
per il bene della famiglia.

Pensierosa Ella sta,
qualche ruga sulla fronte
ma, di gioia e felicità,
è grande il cuore di mammà  

I colori
Gli occhi vedono tanti colori,
ognuno ha il suo tono e valore.
Un dono che la natura ha creato,
dai colori ogni cosa è distinta.

La luce del giorno sfolgorante,
il buio pesto della notte.
Al sorgere ad al tramonto,
una rossa palla di fuoco.=Il Sole=

I puntini che brillano nel cielo
immenso, è il luccichio delle stelle.
Nel cielo Blu, un astro d'argento:
=La Luna= dal sole illuminata.

L'impollinazione dei fiori,
i prati di mille colori.
Con tante misture, i pittori,
creano quadri di valore.

I colori dell'Iride: =L'arcobaleno=
il colore della pelle, differenzia
la gente, dei popoli la razza, ma,
la fratellanza, è la nostra ricchezza.   

La grande onda
L'onda assassina, là, dove la gente
sulle spiagge a prendere il sole,era intenta.
un boato, un frastuono, la grande onda
la sorte, in tanti la morte hanno trovato.

A mille a mille, la gente scappava,
l'onda non perdonava, tutto inghiottiva,
han provato a resistere all'impeto dell'acqua,
il tempo ha confermato l'ora della fine.

La mano di Dio, non c'e l'ha fatta
a fermare quell'onda maledetta.
Vivere che senso ha? basta niente ed è distrutto
il mondo, piangerà le sue vittime a lutto.

Isole da Paradiso, la sera piena di brezza,
sulle spiagge un venticello t'accarezza.
Tutt'intorno, di verde la natura s'era creata
a godere sulle spiagge il sapore salato.

L'onda oceanica, aveva una gran fame
di terre, animali e persone; infame
il ciclone, una catastrofe s'è abbattuta,
a miriade di gente, la vita a distrutto.

Là, dove c'erano le case, l'asfalto e spiagge
arse dal sole, in quell'attimo è venuta la fine.
Con sguardo all'orizzonte, solo fango qualche pianta
di palma tremante, sventola la sue foglie ingiallite.  

Anno Nuovo
L'ultimo giorno, San Silvestro,
felicitazioni; l'anno se ne va.
Mille luci addobbano la città
canti e balli al nuovo anno che verrà

Quanti anni sono passati,m
brutti o belli o fortunati.
fino ad oggi si è vissuti
coi compagni e amici, riuniti.

Tanto amore in famiglia
con la moglie e verso i figli.
nell'aria echeggia una musica celestiale,
Angeli di Dio con canti proverbiali.

Le guerre nel mondo, la povertà,
l'odio, l'invidia, la diversità,
nella vita:-il nuovo anno che ci porterà?
auspicando, prosperità e serenità.

Dopo la nascita di Gesù Bambino,
le festa per grandi e piccini;
doni, regali, brindisi e tanta bontà,
nuovo anno, dacci tanta felicità.   

Natale 2004
Imbiancata è la Città,
una stella luminosa
luccicante in cielo sta
ad indicare una giornata festosa.

Il presepe col Bambinello,
col bue e l'asinello;
da Giuseppe e Maria,
è nato il Messia.

La festa più sentita
da grandi e piccini,
la famiglia riunita
tutt'intorno ai camini.

I ceppi a sfavillar e schioppettar,
l'albero di Natale con mille luci,
il nonno, nell'angolo al calduccio,
i nipoti stanno ad ascoltare.

Lontan nel cielo s'intravede
una slitta da renne trainata,
nel cammin ad ogni casa s'è fermata
la barba bianca con la neve si confonde,

un vestito rosso lo distingue,
è Babbo Natale, come i felini,
saltellando scende dai camini
a portar sotto l'albero, regali ai Bambini.

Il presepe, l'albero di Natale,
nelle città mille luci variopinte;
ma nel mondo, la diversità,
c'è chi sogna un po' di felicità.

Melodia d'amore
Il tuo canto melodico
da sembrare un usignolo,
stupendamente bello,
frenetico ma dolce.

sei attraente, popolare,
una donna da baciare,
hai due occhi neri,
luccicano come stelle.

al chiarore della luna
sei sempre più bella,
il volto sorridente,
hai il cuore contento.

gioisci e vivi la natura,
dentro sei piena d'amore.
per valli e prati colorati
di fiori, fin in cima al monte,

a toccar il cielo con un dito,
pe' il core, l'amore è vita.
da lassù all'intero mondo,
s'intpna un a melodica canzone.

nell'aria si spande una voce
lontana, come l'eco,
una musica celestiale
sprigionata dal cuore: T'amo!!

La festa del papà
Giulivo e sincero
qualcuno sta guardare
a braccia aperte è là,
comprensivo, è papà.

In memoria la festa,
l’emblema: La Sacra Famiglia;
San Giuseppe, la Madonna
e il Bambinello.

Vestito di nuova cravatta argentata,
da paternità ai Creati,
della famiglia ha lo scettro
ligio nel lavoro, con modestia.

Sei l’Eroe; prendi
Per mano le avventure del Mondo,
per la donna, l’amore è grande,
per i piccini, è profondo.

Maestoso, onnipotente
fra tanta gente,
con in mano un Cuore
dell’umanità a simboleggiare.

La donna amata
Quando dorme è beata,
il suo dolce volto
semplice, è sereno,
affascinato sto vicino.

Sembra di vedermi
quando la guardo che dorme.
sente un alito sul viso
ha l’espressione al sorriso.

Il volto splende come la luna
come stelle gli occhi brillano,
la vedo lontana,
ma apro le braccia è vicina.

Un volto stanco , ma sempre aitante,
qualche ruga sulla fronte.
I giorni passano, il pensiero l’assilla
della casa è la reginella.

Con occhi profondi illumini
ogni giorno la famiglia,
dal cuor forte e giovane,
ad accudire casa e figli.

La mia donna tanta amata,
da innamorati ci siam baciati.
due cuori un’anima, nella vita
per restare sempre uniti.

Festa della donna
Donna; giornata festosa t'han dedicata
per essere ammirata ed amata.
Nobil Donna, del gentil sesso,
solo con te l'amore è permesso.

Madre natura t'ha creata
per essere sempre venerata.
Dal firmamento, scesa da una stella
un corpo incantevole, sei una reginella.

Della vita sei creatrice,
negli occhi hai tanta luce.
Bianca o di colore che tu sia,
dai sempre tanta allegria.

Frustata và = con ardore
ma, nemmeno con un fiore,
tu confondi e rubi i cuori,
dando affetto del tuo amore.

Obbligato, ai tuoi piedi
l'uomo vorresti avere,
per la vita ed il piacere,
il desiderio di:=Mamma= tu vedi.

Dalla luna, sei illuminata,
dai raggi del sole sei baciata,
in un prato di fiori e petali di rose,
ornata di panzè e mimose.

Il silenzio
Tutto tace nella notte fonda,
il silenzio che ci circonda
fa paura, e ci confonde;
ogni cosa si sta fermando.

Il crescere, ascoltiamo
il silenzio della vita.
Anche l'amore tace,
guardando negli occhi

sa cosa vuole l'amore,
chi parla è il cuore.
Un silenzio profondo
tutti vogliono nel mondo.

Solo. In una tetra grotta
alti alberi nella boscaglia;
silenziosa è la luna, il vento
non tace, tremano le foglie.

Fa silenzio il ciel stellato,
la terra fredda tremante
di gelo ha il manto;
anch'essa tace ansimante.

L'alba, quando nasce il sole,
puntando il dito indice verso Est;
gridando con ardore,
là,c'è silenzio o l'inizio del rumore.

A San Padre Pio
O frate buono,
frate miracoloso;
Beato nei Beati
fra tanti Santi.

Uomo carismatico,
sguardo sincero e profondo;
pensieroso, per leggere nella mente
e nei cuori della gente.

La preghiera
la sua passione,
il confessionale
le segregazione.

Da Cristo è stato scelto
con le stigma l'ha voluto.
La sofferenza nel suo = IO =
ma tanta forza verso Dio.

Colossal Hospital ha creato
per alleviare i mali dei creati.
Venerazioni, miracoli,
dai devoti è assai pregato.

Dalla valle in cima ai monti,
è conosciuto in tutto il mando.
Da Pietralcina lieto pastore,
a S. Giov. Rotondo, come guaritore.

San Valentino
Notte stellata
per innamorati,
Eros: Dio dell'amore
Cupido: La freccia nei cuori.

Su una panchina,
mano nella mano,
due cuori innamorati,
le labbra si sono sfiorati.

Si baciano indifferenti
al passare della gente,
senza scomodarsi
sono stretti ad amarsi.

La luna da lassù,
è felice sempre più,
senza liticarello
amarsi è bello.

Amore è amare,
s'intrecciano due cuori,
mentre nell'aria s'intona
festosa, d'amore una canzone.

La Befana
Viva viva la befana
con la scopa arriva di notte,
sulla cenere del camino
le orme delle scarpe rotte.

Un sacco in mano
pien di regali e carboni,
per tenti bambini
bravi, cattivi e buoni.

Pian, pianino,
scende giù dai camini
per tante calze riempire
a grandi e piccini.

Vola via con la scopa a cavalcar
per il mondo a girovagar,
fra la gente, guerre, odio, invidia: -La diversità
c'è chi cerca almeno un po' di felicità.

Pensiero
Spoglia, come un albero d'autunno,
accarezzata dai pallidi raggi del sole.
Sentivi i battiti del mio cuore,
restavi indifferente al tuo amore.

Il pensiero mi assilla,
t'immagino come una reginella.
Ti vedo come un'ombra,
vegiti, ti sento viva.

Tocco la tua pelle vellutata,
apro le braccia e sei sparita,
mi sfuggi; nel rincorrerti
mai ti raggiungo, resto abbandonato.

Corri per prati e per monti,
come una farfalla con ali variopinte.
Da lontano mi attira il tuo profumo,
forte, i miei sentimenti sprigioni.

Come due stelle i tuoi occhi mi guardano,
mormorando all'orecchio dici:= prendimi=
sento il tuo alito a me vicino,
resta un sogno al risveglio del mattino.

Donna
Dolce, amata e venerata,
nuda, in riva al mare appare
nel guscio di una conchiglia,
lunga, la chioma per mantello.

gli occhi danno tanta luce,
della vita la creatrice.
Ha il cuore aperto, pronta
a dare l'amore profondo.

con sguardo seducente,
rubi i cuori della gente.
Sensuale per amore; s'intona
nell'aria una dolce canzone.

Come un a farfalla con ali variopinti
in un prato verde e fiorito,
affiori come un bocciolo in un rosaio,
dal celeste cielo dell'Iride i coloro.

Ornata, da orchidee pansè e mimose,
vellutata fra petali di rose.
La donna è come una fortezza,
per amore non crolla mai.

Come stelle gli occhi brillano,
illuminata dall'argentea luna,
bronzea dal sole laccata,
per essere baciata ed ammirata.


Home page  Lettura   Poeti del sito   Racconti   Narratori del sito   Antologia   Autori   Biografie  Guida   Metrica   Figure retoriche