Poesie di Alessandro Borghesi


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Lettera num. 322
Mi affaccio all’attesa,
cado sospeso tra vincere o perdere,
sogno di vivere o rinascere...
Un’ agopuntura consola quest’ansia
carica di domande senza certezza,
una ragione non c’è... Inutile pensare.
Una sirena cammina,
inquieta risuona in asettiche stanze
il lampeggio della vita,
esplode la corsa frenetica degli angeli bianchi,
struggente immagine della routine quotidiana.
I macellai son pronti a saldare
i miei imprevisti,
il cuore congela... L’anima è libera.
Tatuaggi a forma di cicatrice
incidono il buio della mia pelle,
dolcemente ricompone le urla mute.
Sofisticati giorni rallentano
i brividi della libertà,
il cambiamento serpeggia inesorabile...
La valigia è fatta,
il ritorno è vicino,
niente sarà come prima.

Oggi sono io
Egoista per la società
Sincero per la setta
Cretino per me.

Re per i saggi
Boia per i diavoli
Schiavo per me.

Schivo per la folla
Timido per l’acuto
Muto per me.

Detesto riempire righe
pieni di appellativi e aggettivi
quasi a rispondere del mio masochismo.

Non voglio applausi,
memoriali da incorniciare
regali da estrema corruzione,

voglio solo e soltanto essere…
Colui che sono e che sarò,
essenzialmente Io… Diversamente bambino.

Agonia
Si rinfresca il giorno
all’alba delle nuove metropoli,
così belle fuori,
così sole dentro,
così perfette per inghiottire
la storia moderna senza tempo,
così caotiche di quelle strade invisibili,
“la speranza è l’ultima a morire”
i compianti saggi profetizzavano
quando ancor il cambiamento era possibile.

Avanzano i zombie
del nuovo secolo,
privi della dritta schiena
ormai vagano senza razionalità,
lasciandosi prelevare l’aria
stando fermi…
come quei centri storici che rintoccano
il dolor di ogni secondo
e mestamente…

tutto crolla,
tutto tace.

Guerra
Scappa il codardo incapace,
i compagni smarriti
dormono sotto le montagne

Un fratello vive nella prigione
dove muore la dignità, il pudore
sotto la luce accecante di un sol levante

Lo straniero cede sotto il carro armato
per salvar dal pozzo della vergogna
umani, miei connazionali

Nella notte dell’equatore
risuona l’eco del fuoco capitalista,
adagio risucchia la voce dell’innocenza

Rimbombano in quelle radio
gli anni delle fonderie,
le missioni della “pace”

Senza armi e sangue
si va al fronte di una sedia
con un bit si comanda la democrazia

Sospiro lo schifo
l’utopia dei grandi capi
la contraddizione delle idee

Ai posteri del dimenticatoio
andranno le memorie
vagabonde come me.

“La guerra è bella per chi la produce,
la guerra è brutta per chi la vive.”

Esilio
Fiorisce l’alba,
il decalogo del mattino
infonde pienezza ai sognatori,
docce fredde ai pessimisti.

Quante stronzate si sentono…

La chioccola della stoicità
mi passa le parole da ricordare
nelle memorie di un pubblico diario
agli eccentrici discendenti.

Quante bugie leggeranno…

Insulse poesie
romantiche dichiarazioni
il galateo adolescenziale,
niente può far ricucire lo strappo.

Quanti pianti gratuiti…

L’alto intelletto impreca
il tormento di lasciarmi andare
verso pianeti liberi da ogni trasporto,
prossimi ad implodere come buchi neri.

Quanti periodi passeranno…

Per dimenticare il tuo falso perdono.

Perdono
Il mio ascolto dimenticato
nel tram di fine giornata,
spedito era il passo verso
la gola del ponte di sola andata,

Bastardi equivoci cacciavano
con brutale sadismo
il legame forgiato dal banco,
dalle evasioni memorabili,

Troppi quesiti giravano
nelle notti imbiancate,
la rabbia così indefinita
da far tremare di paura il terremoto,

T'imploro nei pensieri
di accendere quelle mani,
fammi sentire quei dolci abbracci
stringermi il cuore,

Fammi piangere l'anima
da far venir i brividi,
fammi gridare i sentimenti
soffocati nel mio corpo...

Come amante dei tuoi segreti,
vorrei tanto ritornare ad essere
il tuo problema più grande,
o semplicemente... il tuo Amico di sempre.

Campotosto
Scricchiola la porta
urlano i fili sporchi
ricamati di rosso
da una tela risorta
di nostalgia,
ingenue quei petali di neve
invano tentano di nasconder
le cicatrici della memoria… scossa.

Nessuna bara si adagia
nei campi del dolore,
un lago incastonato
da sua maestà Gran Sasso
stuprato da infamanti menzogne
elargite dagli avvoltoi
di larga pecunia.

Desolante il paesaggio,
tutto si sgretola
tutto finisce…

Niente potrà cancellare
le speranze, i ricordi,
nemmeno la voglia di ricominciare
a ricostruir con tenacia e vigore…

La terra dei nostri nonni,
dei nostri genitori,
dei nostri figli,
dei nostri nipoti.

Campotosto, il paese del mio cuore.

Natale
Strana sensazione
volteggia il freddo perpetuo,
aria malsana di bruciante
buonismo luccica negli occhi
dei falsi, degli ipocriti senza nome,
dei bestemmiatori senza carità,
del buon viso e cattivo gioco
dell'aristocrazia frignona.
Tanti sono i galli avari,
meschini di voler sempre tutto,
ottusi da non guardare oltre
quella collina piena di valorosi soldati
caduti con onore contro il boss distruttore di ogni loro sogno.
Voi, lamentosi e vomitevoli
materialisti dei miei stivali
andate e riempite il vostro ego
ai vostri adepti vuoti.

Buon Natale a chi rimane puro di essere se stesso.

1982
Canzoni sospinte dalla leggerezza
di quel jukebox mastodontico
accarezzar vanno nelle nostre tenere menti,

“Campioni del mondo”
per tre volte ricopriva le piazze
di ogni borgo in sibila festa

Tutto era semplice,
schietti ed innamorati
di quell’anno speciale,

Quanti ricordi ormai sgualciti
in disegni dal sapor antico
di una polaroid mai dismessa,

Tutto sembrava coeso,
forte da non scalfir l’Amore
nel dolore della sagace malinconia.

Oggi, presente…

La chitarra elettrica piangeva
nel deserto di un’anima desolata
la sposa eterna, la luce di quegli anni,

La luce di un’estate che non ritornerà più.
 

Necessità
Bisogno ho di riaccendere
i sentieri calpestati
in ingenua età,
far ritornare
i nefasti scolpiti
nei solchi contagiati
dal tempo dei rimorsi.
Bisogno ho di ricredere
in certe emozioni rinchiuse
dal sonno malvagio,
sensazioni così invincibili
da bruciar lo scrupolo degli idioti.
Bisogno ho di perdere
con chi sa farmi vincere,
per lottare nel campo della vita
nel nome dell'Amicizia e dell'Amor
di chi non m’abbandona.
 

Vergogna
Scende il flauto pavone
a risuonar l’acqua
nei graffiti della notte oscura

Fresca l’attesa
si accende la soffitta
di quei rimorsi polverosi

Parla la sigaretta mai fumata
nella penombra della caput mundi
avvolta nel cappello dell’assurdo

Tremendo essere idealisti
di un muro omertoso
valicante di ombre inquietanti

Acerbe le parole proibite
insinuar loro nella gola
salubre di tante bugie

Indossa maschere
lanciando anatemi
da professar generosità

Ripugnante, immondo,
umiliante stare
con un’estranea

Bastarda
Insonnia,
la calura sfascia equilibri
sentimenti crollati in scioltezza,
muri graffiati dalle mani
e bastarde toccano
lividi che urlano
raffiche di pianti imponenti.
Maledico il tuo esser golosa
di quel che non sai,
d'indirizzare innocenti
nell'erotica filosofia spiccia,
ladruncola di risate spensierate,
esperta a fonder anelli altrui,
goder ti piace a distruggere
le idi di ogni mia impresa.
Tu figlia di un' isola greca,
cancellino dei miei sogni,
cancro della mia esistenza,
codarda puritana
nel degrado di te stessa…
Sparisci.

Sognante lettore
S'infratta la collina
nell'alba tinta di foschia
colorar la terra di fango,
acre di nera polvere

Sguazza il giovane uomo
nella desolazione cittadina
intrisa di crudeltà e arresa
nei suoi occhi si riversa

Costui goffo assai
a non trovar la salvezza,
fatale fu quella paura...
uno schianto lo prese

Fanatica la sua morte
nel nome dell’estremismo,
una croce macchiata dall'infamia
porteranno gli invasori

Nei libri tanto credeva,
ora riposa nell'eco di un fiore
dalle tante parole trascinate
dal vento gonfio di speranza

Esistenza
Nel nido stesi i panni
di questa luna,
riservata manda giù
l’ipocondria nelle feritoie
di ogni afflato riluttante
del concetto banale,
schivo nel balzare
in questa agonia
delle nascenti generazioni,
ingenue al passar ridono…
del corpo flagellato
di miseria contornata
da falso ottimismo,
vagar andava intinto di risparmi e sudore,
quanta realtà sembrava buona e giusta…
Il tempo delle mele è finito
nel cestino dei benpensanti,
nessuno tocca la stanza dei bottoni,
nessuno batte ciglio,
nessuno si chiede… vivere o morire?

Tormento
Balla estraneo
al battito della folla
chiassosa, mai arrogante
a gran voce sudano
il vibrato, seducente
lecca ogni magone
di giorni mai invani,
genio incensurato
catturi, leghi
col grido delle corde
la farfalla amante
del solitario elefante,
note… troppe da soffocare
le mani dei mille traumi,
dei mille sogni infranti,
sale la nostalgia, il pianto inventa
l’equilibrio perfetto di una bugia,
senza ritorno affogo
nell’instabile follia
di quella melodia
che sa di carezze, baci, notti e
sentimenti mai sbocciati
nella crisalide dei rimpianti.

Al porto
Cielo, pieno sei d’ostacoli
disturbato dal delicato slalom
di un svolazzante gabbiano

Il vapore di una scogliera
copre le nere acque impregnato di prole
disperato il pescatore

Terra amata, guidata dalla torre lucente
salutar con estremo inchino
il gentile marinaio

Capitani chic irradiati
da leggiadra brezza con maestria
trainate le raggianti barche

Il tramonto colora
l’ode mia a quel mare
tanto desiderato…

Lacrime sudar fanno la notte,
dimenticar non posso,
Amore che vieni, amore che vai…

24 Agosto 2016
Perfido fa tacere
i dolci sonni delle voci trasversali,
all’oscuro brama il calcolatore

Il prezzo della felicità
squarciato, raso…
se ne va

Persa nei flashback
l’aquila volava,
nell’apocalisse gridava,

Sciacalli pronti
come fantini a sguazzar
si buttano fino a scoppiar

Nel pozzo rosso sangue
colmo d’innocenza,
colmo di radici in polvere,

Ipocriti tutti quei marinai
in giacca e cravatta
a prometter menzogne e lustrini,

Fratelli delle montagne
portar vanno agli eroi senza volto
onore, rispetto e gratitudine

292 candele
illuminano i borghi,
le vie di chi spera,

Di chi vive nella Rinascita.

Nostalgia
Un commando al trotto
strega la strada dell'accesa città
ungendosi la fantasia,
solitaria incendia la compagnia,
la quiete di ricordi funesti

La malinconia timida
guarda angeli dalle mute ali
cospargere cocci come brace arditi
nello specchio del silenzio

Il padrone sordo
amar non può i figli di nessuno,
sfregia le fresche rose
compiaciuto si trastulla
nel bigottismo, cieco e infelice

Il risveglio emana
calore di molti bastoni
un tempo prigionieri terreni
ora proteggono vibranti... il cuor mio.

Speranza
Leggera la cenere
inghiotte le dune
inebriate dal fascino
della signora morte
dimora di quel tunnel
introverso e sinistro,
troppe creature
affascinanti lasciano
aghi senza ritorno
in quei biglietti da visita,
troppi passanti
falciano il denaro
nel sudore di quella borsa,
troppi clown
ridono le lacrime
della padrona nostalgia,
troppi perbenisti
recitano opere di bene
nella società menefreghista,
non è mai troppo tardi...
per cambiare e diventare migliori.

Condannati
Cavalcavia incompiuto
evapora la salda certezza
di respingere fiori illusi
dagli pseudo samaritani dell’ultima ora,

Coraggio non manca
a spingere in addii innocenti
coltivati da tuttologi
ingrassati da cotanta pochezza,

In alto i calici
al brindisi del cancro
unico vincitore
di questo futuro senza onestà,

Rallegratevi sabotatori
avvelenati dal sistema
agonizzanti strisciate
in morte profonda,

Muto il popolo, avanza
nel viaggio senza speranza.

Cinema
Poltrone nel vigore
d'intense attività
or giacciono nella gloria

Pellicole fatiscenti
d'intoccabili cult
or emanar perduta memoria

Apparecchio fantascientifico
evocar nello schermo forti ricordi
custoditi con tanta maestria

Passione scalpita
nelle urla di una carezza voluta
in grembo con tanta leggiadria

Quanti occhi
ho stretto in quei baci
da far respirar l'aria

Quanta malinconia
veder il bianco
colorar la mente

Luogo del misfatto
avvolto nel fumo
s'accese la realtà...

La Vita non è un film.

Amarezza
Vellutato tabù
scodinzola nell'immagine
di un volo meschino,
illuminato il costume
bugiardo vende felicità
al denigrato simile
nudo di tante stelle,
acre sia la malinconia
ai mendicanti della falce,
la lama schiocca il rimorso
dei giusti mai vinti,
mute le domande
ai laboriosi vacanzieri
pieni di spot, bella vita
e del denaro di un mercenario anarchico,
prode giustiziere sembravi
or sei solo uno schiavo del sistema
più venduto del pane.

Sfortunato destino
La ruota fischia
alle armi bianche,
calpestate decadono
in sordina mischia

Fratello di leva
angelo della patria
succube di marci idoli,
con tradimento cadeva

I dadi coprono
le sporche medaglie
al vento sbandierate
dal rombo di un tuono

Fuggi disertore
ad incontrar salvezza
da chi vuol tagliar l’innocenza
a macchiarsi di tanto orrore

Io tramontato con altri cento…

Insicura
Lungomare adagio
fai dormire la quiete
delle onde frastagliate
in un miraggio

Lascia parlare
il peso tumultoso
di quel gracchiare dispettoso
verso a chi s'ascoltare

Increspa lo sguardo
nel fondo di un chiarore
splendido rossore
meritevole di tanto riguardo

Timida crisalide
imprigionata stai
nelle scale dei pregiudizi
stanchi di ambizione

Sfascia la paura,
strappa la barriera,
sciogli la passione,
senti l'aroma... del mio Amore.

Ingrati
Fiato date
alle dita leste
a commentar ingegno altrui

Fuliggine siete
di un ciel sereno
intossicar voi anni di sudore

Fecce suonate
nel fragante anonimato
la saccenza del gravido pensiero

Fenomeni gioite
dei mal di pancia indifesi
voi privi di arte messa da parte

Finti scappate
dal lavoro pronto
a tagliar le viscide lingue

Finiti soffrite
nella gelida ignoranza
sprofondar andate nel pozzo...

Invidioso come voi,
Indifferente come me.

Tiranno
Il rancore si palesa,
muove i suoi passi
con astuzia si plasma
in una fune distesa,

Poveri cristi
incoscienti tirar vanno
un capo, avviata fu
la trappola dei moralisti

Bianco tentatore
con fameliche mani
resistenza all’altro capo oppose,
tesa da crear calore

Suda la corda,
respira pensieri autocrati,
il limite raggiunse
in un botto si scorda

Risuona l’innocenza,
spezzata dalla mentalità
bastarda, dai troppi silenzi
e urlanti invocano coscienza

Decade l’animo buono,
inesistente la redenzione
alla belva egoista nei valori,
egoista nel perdono.

Sara
Nulla ottiene
l'acqua disegnar artefatti
dal sapor consolatorio
ingannar il mio dolore,

Nulla torna
indietro quando
il tiro dell'equivoco
segna senza difesa,

Nulla posso
a questo destino
anche se rivederti
è un disio mai rimosso

Nulla servono
le carezze delle mie parole
or che offuscato è
il tuo pensiero senza perdono

La poesia tanto gentil
vorrei soffocar...
ma nulla ferma
quel che voglio in tanto stil,

L'abbraccio, così stretto
da far sgorgar lacrime,
laboriose spogliano
il tuo vestito di malinconia

Indifesa, nuda
ti rivesto di felicità
di affetto... di Bene,
sentimenti che battono forte

e mai cesseranno di Vivere.

Ò Primavera
Alza il tappeto
ripugnante di grigio,
frenetico cambia identità
per non gettarsi via
altri interminabili giorni,
s’immola il canto e livoroso
bussa ai respiri in letargo,
tace il vento,
il corpo spoglio rinasce,
occhi della vita addormentano
la gloria del buio e birbante
sfiora il profumo…
di ogni sorriso,
di ogni organismo,
di ogni suono,
di ogni allegria
della Natura, nobile regala
per noi innocenti viandanti
l’incanto del suo risveglio.

Paese mio
Assopita la volpe
nella rupe gongola
di uve e cimeli
assai brillanti di colpe,

Sporchi i trucchi
della bestia avida
delle tre carte,
gioco dai mille specchi,

Pentiti i pesci
a mangiar marmellata pregiata,
nella forca dei benefici
zampillano nel mare lesti,

Codarde iene
rider voi del re
con le ali spezzate
dal vostro umile bene,

Troppi sbruffoni
nel libro paga
della corruzione,
onnipotenti servi cafoni,

Addio celle piene.
Addio futuro vigoroso.
Benvenuti stupratori della memoria.
Benvenute maschere coerenti.

Viva l’Italia.

Confidenza
Falsità da pulire
con la busta dell'ipocrisia
e gettarla nella coda bassa
delle vostre ire,

Finestre da riparare
con le doti sopraffine
e veder nel vetro dei sospiri
vecchi aloni danzare,

Libri da insegnare
con il dito della luna
ai lettori curiosi
d'immaginare,

Attimi da condividere
con spensieratezza
ai puri benefattori vergognosi
di ridere,

Amici... no,
non serve trovarli,
non esiste il vento della lontananza,
pulsano trepidanti qui...

nella primavera... mia,
a posar nel grembo
di un bocciolo
il sigillo della nostra Amicizia.

Emarginazione
Zotico
incapace di mettere
razzi di parole
nella lingua,
rozza la speranza
di approcci innocenti,
permaloso, suscita
rumori sgarbati
di amplessi pregiudizi
e come sconfitti vanno ritirati,
immolata fu la melina
rapida protegge l’omelia,
sacra argina le bugie,
nessuna replica,
nessun risvolto,
quanto egoismo suscita l’apparenza
quanta indifferenza regna la mente
quanta cattiva è l’ignoranza
quanto… Sono isolato.

Sgomento
Ritmo domina
lo squarcio del paradiso
imprecante si volge al cielo nero
carico come il cannone a salve
di fatiscenti bestemmie,
fermar la sviolinata impossibile è,
agli atti delle bestie umane
che dirigono il sipario della morte,
tanto cruenta, tanto innocente.
Spiccioli da trenta denari
i lord potenti di superbia
si accalcano a sparar l'ecosistema
difeso... da nessuno,
fottono l'arte divina di quella Natura
paziente come la Madre,
continuamente violentata dall'ego cieco
di convinzioni idiote,
ò razza di elevata intelligenza...
Quando te ne vai?

Dalla finestra
Esile fronda
dipanata dal buio
gridi al rumore
affranto di un onda

Gocce di foglie
coricate su rami
alla penombra scivolate
in un tabù spoglie

Ò candela
accendi il vento
a quel sole oscuro
che non si rivela

Porgi nei cuori
l’alito della fiamma
intrisa di ragione
ai sognatori…

in attesa d’invaghirsi dell’Amore.

Ignorati
Barriere,
stupide ve ne state
a spezzare armonia
ai liberi profumi
concepiti d'aquiloni,
cresciuti diversi agli sguardi altrui,
orrende ombre,
il non sapere rende sorde le masse...
atroce il sangue della censura
agire va nelle pacifiche parole
acclamate dai brividi della vostra coscienza,
da chi lotta contro i bastardi boia,
da chi in silenzio alza la polvere,
da chi minacciato reprime la giusta rabbia,
da noi,
più che mai... Invisibili.

Marilena
Non sono bravo a tingere
l’inchiostro nel calamaio
a verseggiar frasi
di estimata fattura,
quanti giri, quanti fogli
da riempir una biblioteca,
copiar è il mio mestiere
marchiato nel fato.

Non sono capace a dipingere
nella tela seppiata
la mia natura,
il mio essere,
dimenticato soffoca
l’essenza dell’arte bohemiana.

Non sono spavaldo a parlare
col petto gonfio di bluff
la quotidianità spicciola,
balbetto gesti riservati,
chiudo la frontiera
ai curiosi sconosciuti.

Davanti a te,
diamante supremo
che rapito hai i colori,
imprigionato l’alfabeto,
rintoccato l’emozioni,
la mia voce trema
al sol pronunziare
il tuo nome.

Me ne frego del mondo
pettegolo della mia vita,
di una cosa sono certo,
voglio averti accanto,
catturarti, condurti…
nelle viscere del mio cassetto
da far nascere così
il regalo

di Amare i miei sentimenti…
di Amare Te.

Moulin Rouge
Sempreverde mulino
rifatto di abbosciati borghesi
grasso eri come suino,
sensuali cortigiane
di povera arte
ammaliano cavalli solitari
imbizzarriti da sinuosi can-can,
sfrenate serate al chiaro di lussuria,
gelosia, pazzia... Quante opere prime!
Eh, pregevole decadenza
uccideva la nobile società,
sciapa di pensiero razionale,
logorata ormai vagava errante
nell'eccitazione della pochezza
e debole carne da macello.

Crisi esistenziale
Strozza incantato
l'assordante richiamo
di mozzicare disincantato
ogni singola fibra di me stesso

Romba il motore
spaurito si fregia
effimero di molto folklore
la scalata della spensieratezza

Fritta come l'aria
il nepotista paonazzo
amicone persino di Maria
in picchiata si piega la meritocrazia

Leggiadri fazzoletti
asciugar voi lo strappo
del cuore torchiato da salotti
fottuti di nauseante buonismo

Basta essere trasparenti,
finiamola di pensar gentile
per i fenomeni di soli lamenti,
non mi sopporto più!

Chi sono io?

Perché non sono nato cattivo,
egoista di tanta insensibilità
stronzo come un divo
e leccapiedi... come tutti gli altri?

Inascoltati
Esultano gli sgarbi
colmi d'ingiuria
tuonati dai titoli nobiliari
alla vasta platea "ignorante"

Divertiti da grasse risate
salivano slogan
un pó snob, un pó fetenti
agli straccioni zoticoni

Creduloni increspano
compassione ai guitti
per nulla sapienti
biechi e sfarzosi

Piacer era nostro
mostrar a lor signori
il mordere della Vita

Disegnar insieme il ponte
del bene comune,
della fratellanza,
del dialogo...

Schietto fu il rifiuto,
schifate le illusioni,
sbagliato fu il fiuto,

Pazienza...

Noi figli afoni plebei,
padri idealisti consumati,
madri mute migranti
c'è ne faremo una ragione.

Abbraccio
Scolpiti i passi
dal silenzio di quella cascata
vergine, impavida mescola
il moto perpetuo di gitane
misteriose, incoscienti
si dissetano di luoghi,
di nastri ammuffiti,
di romanzi apocrifi,
di nobili ricordi…
la pioggia ricama
i giorni di ogni attimo fuggente,
spessa... candeggia inebriante
la metodica trama.
Trasuda nelle vene
il fiume in piena
carico di buona intenzione
e cullar si fa la tristezza
in gioviale risacca,
la bellezza seduta
nelle rive si concede
di emozioni enunziate
in quel gesto immortale...
la bocca si cuce,
si ferma il cuore,
l’anima ignuda i brividi
nell’asciugar l’iride
vibrante di sentimenti…

Tutto questo è… l’abbraccio.

Sensibili
Scompigliate
al solco di manufatti
scesi onnipotenti
le primule dei ricordi van posate

Mormorano
quei profumi di silenzi
nelle vaste foreste
miraggi si consumano

Corrono
viandanti le certezze
attonite si strappano
nella periferia del non perdono

Mutano
le persone sole
si mordono i pianti
nel corpo vetro di Murano

Sposano
i destini indegni
si calano nell'orizzonte
a tenersi per mano...

"Scusa"
bastava questo
a voltar la iella
di tanta accusa

Offendono
i manigoldi di marmo
le creature rosa
dall'eccellente dono

Capiscono
i pochi angeli
la marea interiore
sussurra intrepida un frastuono

Entrano
senza le chiavi della Vita
nelle orecchie, nei battiti,
in ogni segreto invano

Codesti
sono i passanti,
gli antagonisti,
i migliori amanti...

Chiamateli sensibili.

Unione Libera
Incolta acqua,
agitata nuota nelle due anime
avvinghiate di piacere,
rinfresca il supremo desio
placa ardor di piazza,
quante recite… troppe
davanti alle ottuse comari
con in testa il prete
petulante di omelia,
puttaniere di morale,
a distoglier chiacchiere di paese,
noi imperfetti compagni di scuola…
noi Paolo e Francesca dei tempi moderni.

Orribile mostro,
incline distruggi
la macchina perfetta
a suon di genetiche mutazioni
incurante condanni alla stesura
del capitolo conclusivo senza lieto fine
del mio amante…
del mio Uomo…

Fluidi amari,
terapie forzate,
quante energie sprecate
quanto dolore risuonava
nella tua stanza,
quanta burocrazia medica
ignorava il silenzio di morire,
quanti maledetti dì,
ridotto sei come ombra vegetale
mio cucciolo…

Antieroe sfortunato
posato di nascosto
il bacio della buonanotte,
ricco più che mai
il sorriso in quel sereno volto
e lentamente…
raggiunto hai il mio cuore.

Indignato di questo paese
dove a men d’illegali azioni “criminali”
scegliere il miglior finale non si può,
dove amare lo stesso sesso…
si viene menati,
si viene derisi,
si viene bollati come malati,
si viene discriminati,

Siam sicuri di essere veramente liberi?

Ai posteri l’ardua sentenza…

Stupido
Rapito il vento si fa
dal vortice malsano
della città, oleosa
serpeggia, si dilunga
desolata nei tetti
a cercar riparo
dalla gente fatta d’asfalto.

Prestano il caos
armoniosi gruccioni
al stridente silenzio,
un suono così poetico,
così diverso dal fuggi fuggi
generale… Immagine di rara bellezza.

Cicerone le fiaccole
guidano la retta via
al tram della malinconia,
angelici fasci sospesi nello spazio
solleticano quasi ad accarezzare
elevati e sospesi binari
stanchi d’inseguire

Quesiti infilati come lettere
nella cassetta del tempo che vola,
demoralizzati da cotanta attesa
si disintegrano… come noi.

La pancia lacera
urlante di ermetismo,
si prefigge l’anima
a coglier il figliol prodigo pessimismo…
“ottimismo, felicità… vi saluto!”

Ingenuo aprirti la fiducia,
lo schermo dei miei sentimenti,
l’imbroglio in me nasce,
imprecare dovrei il tuo nome
a maledirti di fantasie e tribali malocchi,

Eppur nonostante tutto
smarrito come una gondola in laguna
ancora ti respiro mia dogaressa
ed ogni volta sanguina
quell’emozione di Volerti Bene… nel profondo di Me.

Speb
Muta bomba
deposita risparmi,
al fragor del gallo
levriero.. estinti

Eretici menzogneri
galanti truffatori
ideatori dello spazio
democratico… crepate

Pulitzer scomodi
umilianti zerbini
i nuovi Biagi, Fallaci, Montanelli
partoriti… bestemmia

Guaisci giullare
grande in patria
grullo in straniero circo,
statista… barzelletta

Pochi arrabbiati
recitano requiem
al coro di tanti miserere,
combattono… resa

Senza bandiere
il capezzale divorato
da omaggi e riflettori,
omuncoli… lerci

Rintocca memoria
d’ideali pronunciati
da veri uomini senza padrone,
Sandro, Enrico… piango.

Ho perso
Costipato nel vascello
della solitudine giaccio
inerme come anfora preziosa
longeva ardita riposa,

Curiosa esploratrice
dei fondali senza segreti
fervida mano mi prese
a toccar il mare del cielo

Gustoso bere
l’aria della Madre Terra
soave respirare
la luce dell’infinito universo,

Studiarmi a rispolverar
maestosi contenuti
con impegno svelta andavi…
come la spensierata gioventù

Sentirmi coccolato,
ascoltato, amato
di tanto affetto…
appagante sensazione.

Troppo bello per essere vero!

Dolore, ti esplose
in tanta ira da oscurar
il giorno… infelice
come l’Etna

A poco servon
le formule della ragione,
giunto era l’addio…
come il caffè amaro

Insolute domande,
inespressivi motivi,
quanta confusione,

Eri il mio petto…

Risplende il buio
nei tesori inviolabili
ove nessun essere umano
potrà soffiar gocce d’Amicizia…

Tu, Fossa delle Marianne!

Incomprensioni
Non so se sia cupo
il sonno galoppante
o l’astratta scia
di vederti…

Stilisti di una danza
malnutrita… fallita,
ingurgitano nella testa
falsi miti di lontane ere

Parallele infinite,
sudano sangue le scarpette,
sguardo triste…
spento.

O’quanto bramo
confessarmi nella tua schiena
così imperfetta
nella perfezione

Raggiungere l’odio
nato negli occhi, nei tuoi pensieri
e stuprarlo con i sentimenti,
fino a riempirlo di gioia… mi solletica.

Perché nasconder
l’anima gemella
nel rosso sipario
intriso d’ossessione?

Perché rimani
muta all’Amor
che sospirando vado
in gemme di parole?

Spogliami…
Violentami…

Sii assassina
del cuore mio,
della notte nostra,
dei sorrisi adulti…

Fammi sentire ancora…

Quell’autografo scritto
nelle pagine
che non ti ho mai detto…

Nell’anima tua.

F.G
Tre anni… sembran secoli
in quell’Osteria fuori porta,
brindar al tuo ritiro si prodigano
i cinici ubriachi… di natura falsi,
lecchini come bicchieri.
Noi mozzi,
la storia di tanti mari abbiam
circumnavigato con il comandante cantastorie
nelle acque ottuse ed indifferenti…
Or che abitiamo in quell’isola non trovata,
come brutti anatroccoli divenir
scudieri e cavalieri erranti siam…
Anarchici della Vita,
delusi dai pagliacci del potere,
incazzati contro le ingiustizie,
le spade sguainiamo verso le signore dell’ipocrisia
a mostrar le tue canzoni…
Tramutate in stelle, tante quanti
i nuovi giorni declamati sul nostro Bel Paese
accompagnati dal vento di quel… mostro metallico
trionfante di giustizia.
Non ci sentiamo Artisti della notte
od eruditi professori di quart’ordine
ma dei sinceri e semplici… Romantici rottami…

Fieri del loro sognare.

Grazie Maestrone.

Al parco
Fragranza si veste
di mandorle, esalarla…
veder fa solo lucenti noci

Precipita nella pupilla
di un bambino
la poesia del nonno

Catene di crudeltà
imprigionano un cane
abbandonato… disumano padrone

Lanterne si adagiano
come foglie d’autunno
in quella panchina…

Arse supreme
sono le tenere fiamme
dal calor speciale

Potenti recano
il sonno al calante giorno
sogna ardito sole…

Allo specchio della notte
mi addormento consapevole
di sapere che…

Gli amici son come lacrime,
quando sono solo
corrono… scendono e…

Toccano il cuore,
toccano l’anima,
toccano… la mia felicità.

Sfogo
Schiocca nell’anima
sublimi parole enunziate
sovente da illustri personaggi

Trombe gioiose alimentano
il vento delle fanfare
a dispiegar il tappeto rosso

Encomi e flash
quanto sfarzo elegante
quante attenzioni per me…

Stronzate… molte…
Troppe mi hanno riempito
il corpo… lo spirito

Rotti gli occhi ciechi…
come le talpe andavo vagar
come un coglione

Sofferenti aguzzano
un passaparola profano
infelice… infami bastardi!

Farmi morir di rabbia
incontinente volevate…
un sonoro vaffanculo incassate!

Bella la pace,
bella la coscienza pulita,
bello… essere se stessi.

Degrado
Santi da prestazioni
fuori orario imbevuti
a suon di rabbia
maledetti come l’intolleranza
nati in sepoltura
paonazzi e cretini.
Cowboy a colpi di crociate
saccheggiar col fuoco
l’estimata cultura
alle postere generazioni…
senza origini… figli di nessuno.
Perché all’arte del metallo attratti
come le mosche del degrado siamo?
Perché nel nome dei nostri idoli immaginari
diveniamo carnivori col sangue urlante
nel culto della credenza?
Nessun libro insegna a condannare
l’umanità alle guerre per torti o sberleffi
Nessun vecchio razionale dirà mai…
“Le battaglie sono belle da ballare”,
ultimo baluardo di una sana società
il sorridente bambino… estinto
dal nostro individualismo.
Inutili saranno i mea culpa
o menarci di scaricabarili…
Ormai Dio è morto!

Inverno
Fatemi continuare
a ricamare la giovinezza
spiccia di calore,
ove in tutta la sua interezza
si priva di sfavillanti astratti,
comandar mai una parola
davanti a stalagmiti,
prepotenti increspano
col ghiaccio del cielo cobalto,
ondeggiano strane creature
nel lago pieno di pensieri…
troppi da non poterli rubare
e far miei i sonetti intrisi d’introspettiva,
affascinante il volo di una valle rigorosa…
come anima sussurra in lingue lontane
il canto di tante razze vicine.
Rumore mattutino
incespica nella neve
morbida da far spogliare
la nebbia tenebrosa,
aria coraggiosa
pazza sconfina
felicità ai peregrini
incamminati nel trapasso.
Tutto sembra bello
come il sole bussa
al letargo degli amori
ma niente può contro di te…

Tu sei il mio inverno… Dolce Compagno.

Ricco
Figlio d’interessi
cresciuto di materialismo
sfrenato… guarnito di menefreghismo

Pozzanghere calpestavi,
fottevi vent’anni
di malaffare e malcostume

Periferie malsane
riecheggiavi con le galline
di tacchi a spillo e biancaneve

Sponsor di te stesso
traghettar il futuro economico
in quattro parole studiate a memoria

Voyeur masochista
il quarto stato schiacciavi
con affare protagonista

Atleta infingardo
tasse come ostacoli saltavi
con facilità… che gagliardo!

Bello fu quel giorno
tinto di giallo
vederti avvolto dalle fiamme

Finita per te
la pacchia… il fallito impero
crollar come le carte del castello

Popolare sarai
nella nuova dimora
vissuta d’incazzati…

Fiero d’esser cresciuto
di pane e principi,
di onestà e altruismo,
di valori e sacrificio…

Con tanta umiltà vado
a dir in modo giovale
e senza maldicenza…

“Sono il ricco dei poveri”.

Semplicemente
Quanta lacerazione si professa,
si delinea, si consuma…
volteggia intorno ad essa,
il buio s’accarezza indefinito
e compiaciuto i possenti muscoli
sfilar con ghigno a sudati
cuor di leone s’appresta,
incubi indomiti di paura,
di leggiadre assenze, di tonfi…
diffidar preghiere… difficile è
dominar chi pulsa d’aura,
scatto matto ai villantatori
accorsi a stuprare verità…
deviati come mass media
di nera psicosi odorano,
il mantra dei disgraziati è servito!
Non chiamatemi poeta,
Non pensatemi spia,
Non sono il Messia,
Semplicemente… il Vostro Sogno.

Fotogrammi
Sono quel bicchiere
baciata dal tuo sonno,
vibra potente…
in tanti pezzi mi ritrovo…
illusa di aver trovato un re

Sono quel quadrifoglio
lucente inebriata
di seduzione…
quanto sono fortunata…
peccato vuol esser solo un trifoglio

Sono quella foto
perscrutata s’accese
al volto del pittore
mosso d’ispirazione
cesellarmi di bianco e nero gradito

Sono quella Donna
al mare nuda mi tingo…
scivola la brezza,
granelli di sabbia assaporano
le codeste cicatrici d’Amore

Sono… l’essenza della mia Vita,
ogni giorno avrò luce di poesia
ogni giorno avrò brividi… che mi portano via.

Io sono qui…
Ascolto una canzone… mai passata di moda
ove ricordi e parole segrete
non dormono mai
e catturar si lasciano
dalle cuffie del cuor…

Come giganti infrangono
sterili paragoni
buttati via come oggetti
di seconda mano,

Mendaci sono quei profumi
lontani e riposti
come il pensier mio,
eh ma quante…

Retoriche… scontate
possono sembrar questi versi,
nessun pupillo dell’intelletto
avrà dote d’eguagliar…

Il capolavoro più inarrivabile e commovente creato dal vate Mondo…

Voi… Amici Miei.

Pensieri sparsi
Pareti secche,
scalze s’affacciano
da troppi secoli
su idee in cantiere…

Utili a massacrar
memoria d’avi
che di piedi e sudor
difesero la Patria

Sgomento… di spessore
fu versato nella valigia
dei prolificanti valorosi
urlanti ignorati

Artigiani imbelli
di penna improvvisano
narrazioni vissute
in parole d’ali

Buttate come polvere
in rivoluzionari soprammobili
offuscati da predatore
senz’apparente futuro

Terrore…
nei divorati rottami d’imbecillità
il tuo epilogo è scritto già…
scattate sono le contate ore…


D’esser Leggenda d’Icaro!

Riflessione
Servir copiosa
la pioggia infiamma
rimorsi della ragione
che ansiosa non riposa

Scusar il tempo
di soffrire isolato
nel pianger tanti muri
spessi di stupidità

Scevra la stanza
osservar mobili
vintage adibiti
come museo d’armi

Sembrar giubilo
rammentar cocci
d’infausta serata
come non sò mentir…

Sciocca l’intelligenza
nulla può contro…
l’apparenza di Vivere
entrambi i lati della storia.

Non importa
Non importa
di quanto la tempesta
facile inghiotte
speranze

Non importa
di quanto il ponte
inganna genuina
gioventù

Non importa
di quanta acqua
implode genuflessa
povertà

Non importa
di quanta morte
osserva ordinaria
mania

Non importa
di quanto diverso
ottuso pregiudizio
omofilo

Non importa
di quanto ammazzare
indolente vereconda
amistà

Non importa…

Valeria
L’onda
arde d’oltralpe
sospira
fanatismo

Crisalide
si tinse
rosso
sera

Vittime
pone loro
salubre
sacrificio

Destino
si prese
limpida
benefattrice

Messaggera
si leva
luce
clochard

Squali
callidi van di
audience
pecunia

Riposa
e non curarti di
loro
Valeria.

Siam Noi
Martello
distruggi la timida corazza
lentamente spogliata al freddo,
indifeso nudo mostrar…

Il cuor
ove fibre di poesia
passano insaziabili
in su toccanti tue mani

Labbra silenziose
posan pungenti baci
al sincer abbraccio…
brividi percepir nei gentil ricordi

Occhi di rossor
miei impregnati…
con lacrime di sole
truccar i tuoi diademi

Lingue maligne
a tanger illazioni
l’acutezza non è il loro forte…
tanta pietà l’animo avverte

Noi siam
aquila e lupo
invisibili figure
forgiate al volger…

D’esser una sola cosa,
platonico e casto
si disegna in eterni sguardi…

Questo Amor Struggente.

La Signora
Lampioni come aforismi…
saggi e pien di vita
riscaldano la movida
d’intercalate vie scoscese,
sandali… erranti viaggiatori
nei ciottoli lascian
testimoni di sagaci adulatori
Tu, Signora…
quante volte respirar di locali
ti son tanto cari
per ozio o noia fugace hai
diletto la notte…
Col pizzo da soprano
in vocali cantar le odi
al giovine amoroso
morso da cotanto furore…
Ogni dì era baldoria,
mai tanto sordi furon
i poveri santi vicini!
Quante stagioni son circolate…
Grandi come trincee
tastavi le rughe profumate
di souvenir mai regalati…
Un leggero afflato velato
di pesante malinconia
uscì negli occhi lucidi,
consapevole indicò col viso
la sintesi della sua esistenza…

La Sagrada Familia… Magnifica fuori… Incompleta dentro.

Riccardo III°
Striscia il sanguinario
ove platee si prese
zampillar il violino
delicato suona
le noti grevi del massacro

Ingrassa virtuoso
schietto non distoglie
grazia al servir ligio
la maestà falsità

Cotanto duro fu mai
la carne basilisca,
al veleno si compone
le vene… arrese loro
perverse al sovrano

Impuri delitti
rallegra la sua sete,
spasimato congeda
l’alba sbocciar in declino

Giovar patibolo
ripagar il disonore
peccar presunzione
il potere in bucata mano
battaglia lui galoppa… il Sir Fato incrociò!

Il mio regno per un cavallo…

Delusa…
Piega si fa
la soffice tela
al calor del vento
issata nel sicur maestro
traghettar fai la barca
al largo delle riflessioni
s’avanza al volar delle stelle,
Io Donna illusa d’Amor assorto
nel mare specchia il viso mio
di tante lacrime profonde,
rimembrar il suo esser verme
di rispetto… Casanova nel sospirar sentimenti.
Dimenticar… ardua è la sfida,
rimpianti non ho… aver donato
l’alta sfera di me,
Cresce il tormento
d’affogar questo fisso dolor…
La paura mi cattura,
insano sporcar la purezza
dei miei anni…
Scandir il tempo…
curar di pazienza e dolcezza
le nascoste ferite…
Testa alta avanti andrò,
punti cardinali… fedeli miei amici
smarrir lo sguardo mai…
Tu tempesta arrogante,
narcisista sognante
crepar d’incessante godimento…
s’avveri!

Utopia?
Legger tanto vorrei
le sacre tavole di Eros
incise nel cosmo
per recitar gloria…

Silenti colombe
suona la ragione,
vibra l’aria nei calci
dell’egoismo

Ribatton monete,
eroiche furono negli anni
di finte rivoluzioni…
vittime vere

Incognita son le lancette,
girano senza scopo
a scandir il valzer
delle manette

Buffoni politici
lavorate fritte parole,
furbi ignorar nei fatti
il popolo affamato…

Timor avete del risveglio
di pacifici anarchici
coscienti delle malefatte…
Ridete finché potete…

Un vento di Libertà vi seppellirà!

Io…
Senza regole…
Riscoprir quanto pazzo
sia il nostro puzzle

Senza pregiudizi…
Parlar i nostri difetti
al calar degli amanti

Senza freni…
Viverti ogni attimo,
Affogarmi di Te.

Prigioniero
Incastonato a mo’ di preziosa pietra
nella leggiadra morbosità
asfissiante e schiavo di Te,
bisogno mio è voler uscir

Tenermi nella calda gabbia
a ostentar facili sensazioni
rendon incauti e trasparenti
l’esagerato dei godimenti,

Fesso a non variar relazione
assai opprimente…
son troppo drudo a ferir
l’amabile sua attenzione

Eppur ferve in me
mostrarti nella lume
della tua passione
il baccano dell’animo…

Anarchico… seducente,
tanto vuol provar insieme
a sorseggiar l’alte corde
del desio

Possa Tu
far sparir le manie
e render il cuore
sano… libero…

Pazzo… Profondo sarà…

Amarti.

Lascia che…
Tua sia
l’eleganza di cambiar
la mia storia
Tua sia
l’evocazione del mar
inghiottire la mia gelosia
Tuo sia
l’estremo astro
sorgere nella mia quiete
Tua sia
l’infante prodigio
origine della mia dolcezza
Tuo sia
l’infinito…
dire nella mia carezza
eterne parol d’Amor.

Sono Normale
Diverso
per destino o dolo
emargina la vita mia
la malvagia ed infantile
società… sadica si diverte
a scimmiottar per noia
la diversità mia.
Non avrò la velocità di Bolt,
l’acuta vista di un guardone,
l’udito di un pipistrello,
l’intelligenza di un elettricista,
la lesta parola di un avvocato,
eppur io capitano delle mie doti…
Combatto
con gli sconfitti,
con i deboli,
con gli onesti senza portafogli
contro… il marciapiede arrogante,
la barriera del pregiudizio,
lo scaricabarile quotidiano,
l’incurante menefreghismo…
Fiero
così d’esser… normale!

Solo
Mani solerti
i gesti andavan replicando,
le punte dita rapivan i spettatori
la maestria del recitar l’esistenza brechtiana
prezzo non aveva… beata sia l’ingenuità!

Ultima battuta lanciai
schioccando lo sguardo…
Sipario. Buio…
Scena, luci e fonia in punta di piedi
chiusero il teatro…

Incosciente sono stato,
la prigione mi son creato
strillar carità… atto inutile,
nessuno ode… l’oblio bussa,
l’anima decade…

Messer Odio
amante fu per me,
l’immenso suo repertorio
affollò la testa…
Aspettando Godot sembrò riviver

Anni in fretta filarono,
approdata fu la pazzia nel corpo
morente di dolor e sofferenza…
scritto è il mio finale?
Colpo di scena!

Luce e gloria
portò il custode… mio salvatore,
docile e paziente
mi conduci verso la rimonta,
grato ti sono.

Fatica mi dona
salir l’elevate e ripide scale,
venia riposa nel cuor di pelle,
sgomento facile riportar
i rimpianti strazianti…

Idiota IO
non invocar forte… i miei Saggi Amici,
laddove le labbra mie pendevan ai lor consigli
ormai questo importanza non ha più…
e come un collega di Firenze disse…

Insieme a loro…

E quindi uscimmo a riveder le stelle.

Il sogno di Antonella
Fedele notte
scruta con stelle
l’indifese lucciole,
casa di marciapiedi
accogliente la lussuria
per gli amanti dello sport.
Tu Antonella… turpe serata
prese il presente… Maiale lui,
violento e perverso fu il divertimento…
Istinto fatale… randagia fu l’evasione…
Il futuro ti fermò.
Del frutto criminale ti ricoprì il bastardo…
fantasma dei moderni giorni,
realtà dell’indifferenza.
Te sognatrice viandante
costretta dalla povertà partir eri,
trovar fortuna e realizzarti… Madre.
Desiderio infranto rimarrà,
di stringer la gioia,
di prender le speranze,
di sussurrar nei suoi occhi…
Questa è la tua Vita…
L’ombra tua sarò per sempre… Figlio Mio.

Libertà
Diario,
gialle parole,
vissute pagine
declama il tuo ricordo

Donna,
interesse sei sposa,
vestita di leggi stupide
soffre il tuo pensiero

Uomo,
rozzo sposo,
piena hai la pancia gonfia
avido il tuo affetto

Uscita,
caotica folla,
svago era il rionale mercato
folgorato l’incontro…

Moro,
seducente aspetto,
impietrito era lo sguardo
scappò con lei…

Soli,
eliminati ostacoli,
stupendi i loro corpi in fiore
travolgente il loro ardore

Spia,
delinquente voyeur,
colse l’eresia degli innamorati
“Corso farà la giustizia”… il marito tuonò!

50 frustate di perdono
all’uomo peccator
Lapidazione “celeste”
alla meretrice.


Piazza,
pubblica esecuzione,
sadico il popolo a lanciar sassi
rosso era il fiume del peccato

Anonima,
dimenticata sepoltura,
fiori del deserto circondano il riposo
nessun pianto bagnò la terra

Compagno,
giunse al cospetto,
col sangue dell’Amore incise
perpetue parole…

Qui giace colei
dal fato disgraziato
seppe risvegliare la coscienza critica
dell’assonnata gente
dal torpore di anacronistiche fedi.


Il suo nome… Libertà.

Mio desiderio
Graffi posati
sul vetro vecchio
lo stridio riaffiora
quei giorni ormai lontani
laddove la porta della saccenza varcai,
la verità pensai di avere nelle tasche,
quanta slealtà… quanta superbia!

Il tempo va
come un affacciarsi alla finestra…
il disprezzo per me stesso non trova freni.

Trovar la calma perduta…
un effimero sogno,
la diva timidezza non mi molla!

Il desiderio cresce,
impetuoso come un maremoto
al mio controllo sfuggì… il fardello,
quanta vergogna!

Avvicinarti…
Abbracciarti…
Intensamente vorrei…
così tanto da fermare
quel batticuore per vederne
le ferite di quel rimorso mai curato,
per farti toccare con mano
il pianto della mia anima,
per chiederti il perdono del precedente giudizio,
per cantarti che sei una creatura speciale,
per nutrirti della mia protezione ed essere meno sola,
per farti sentire vibrare le mie vere emozioni…

Non intendo… Perderti.

Tremo al sol pensier
di rincontrar la malinconia
e spegnermi lentamente…
come una candela al gelido vento dell’inverno…

Lunga attesa
Cinico il destino,
rimuove, aggiunge le pedine
a suo piacimento…

Quante volte… il tavolo
impregnato di perché
pace più non trova,

Caso più non faccio,
alle notti amare di lacrime,
copiose addormentano giorni felici

Distrutto il robusto corpo
dal tuo urlo di 100 Fender,
unico assolo… dolore unico.

Impotente…
svuotata e indifesa
i ladri han fatto festa

Puro era il cristallo,
buio atroce…
infiniti pezzi son smarriti

Legato a codeste catene
immobile son le azioni,
nulla può fermare la mia rabbia…

Le sofferenti parole
spontanee nascevano
nel solitario silenzio

Il faro guida costruirò
con l’aiuto delle fiamme amiche
allo scopo d’illuminarti…

La strada del ritorno,
dove abbracci e incitamenti
saranno la tua energia

Io con pazienza… il tuo rientro aspetterò…

Sola
Acqua brulicante
lunga le scie calde
riposavi serena…
fresca e settembrina

Prato rorido
strapazzato dal tempo
ospitavi il saccente…
Re dei cretini

Austero il suo ego
sorvolava sollazzato
mortificare la soave cortigiana…
“io sono il Re e me la rido!”

Lei un giglio gentile
credeva nell’apice profonda passione
la freccia dell’ingiuria là passò…
morte negli occhi

Il mistico fervore
voltar le spalle bramò
contro il cielo imprecò…
“Maledetto sia l’impostore!”

Il peso delle colpe
mordeva l’essere,
la tristezza sazia del sorriso…
Sola sarà il comandamento

Io solitario vate
farò nascere con fantasia e sentimento
i miei toccanti versi…
La cura dell’anima tua posarsi…

dolcemente nel gemito seno
ove possa crescer con affetto
quel fior di mughetto…
Sensibile come la bontà tua…

Semplice come Te.

Ultime parole...
Contento di aver vissuto
ogni briciolo di secondo con te,
come un acrobata ho provato
l’espressione massima dell’Amore
capendo col tempo il significato vero di Amare una persona…
non bastava dirti “Ti Amo” per renderti allegra,
ma coltivare come una rosa ogni giorno
il tuo rispetto, i tuoi sentimenti, la tua fiducia…
non importa se tutto questo è banale,
odora di uno scritto già espresso,
ipocrite le lingue malpensanti…
per la prima volta mi sono sentito un Uomo Completo,
Amarti profondamente è stata la gioia più bella
che questa esistenza giunta al termine mi ha concesso,
solo ora capisco cosa provo per te…
Quando dalla mia bocca emetterò l’ultimo concetto,
triste non esserlo… giacché io vivrò nell’animo tuo,
le mie lacrime asciugheranno il tuo cuore
le mie emozioni baceranno il tuo respiro
le mie poesie rivestiranno il tuo corpo
le mie mani guideranno le tue giornate
affinché possa goderti questa splendida Vita
e trovare nella sottile via il tuo principe che ti offrirà la felicità… per sempre.

Vile riflessione
Insonnia non passa
angoscia a riveder le immagini
del bambino boia a sgozzar come un agnello
un impotente soldato nel nome di Dio…
Non ha logica questo mondo,
alla rovescia gli ideali,
a puttane i segni della nostra civiltà…
nel luogo dove si leva il sol
nel cielo azzurro un bianco fungo nacque,
per amor della scienza… e del progresso,
nella patria della “democrazia” fondata sulle armi
le imponenti torri fecero crollar
come burro sciolto al sole
spargendo sangue innocente
lì dove la loro sporca coscienza è di casa
per amor della libertà… e dell’oro nero!
Questo è l’uomo,
pur di soddisfare i suoi interessi
disposto è di eliminare la sua stessa carne,
i suoi stessi simili, il sangue del suo sangue
portando caos e disperazione… in nome della guerra.
Disgustoso… siamo davvero capaci a tanto?
Un forte schifo colgo verso la razza umana… a quando al totale sterminio?
Cosicché l’intero globo la sua pace potrà finalmente fruir…

La decisione
Il fanciullo e l’ingenuo Amor
concepì nella scolastica carta
per la sua Dulcinea
poetiche lettere… sentimenti adulti

Tante epoche sfilarono d’allora,
il fanciullo in cavaliere fiorì,
compiaciuto delle erudite gesta
la ricerca della fantasia continuò

Un tormento scosse il suo pensiero,
il cavaliere meditò l’ epilogo della ricerca
conscio di buttar via il dono
che la Natura concesse dentro di sé.

Il nuovo Don Chisciotte arrivò all’orizzonte,
si privò di tutto… per lottare i fantasmi
dei rimorsi fino al giorno in cui il trapasso
falcerà la sua fragile armatura

Signora Paura deluderla non vorrei,
ma la sua missione rimarrà
una semplice chimera illusione…
il suo potere non avrai!

Alto fu il sole,
il bagliore bruciò il tormento,
con un inchino verso il cielo
il cavaliere ringraziò

Poderoso e fiero
il cammino proseguì
richiamando a sé
i saggi scudieri

Un continente inesplorato li aspetta,
laddove ignari passanti ascolteranno
le loro storie… spontanei come bimbi
commosse parol piangeranno

Avanti miei prodi…

Disperato…
Occhi miei stanchi
forza più non hanno di piangere
la malinconia copre la luce,
spenti…
Ingrato sia quel dì,
la mia cattedrale crolla…
sotto i segni del Male,
distrutta…
Non vedrò più il sorriso delle campane,
non vedrò più la lealtà delle statue,
non vedrò più la bellezza degli ornamenti,
non vedrò più…
Fato mio
perché sei così crudele?
strappato la sicurezza dal mio corpo,
pugnalato…
Sconfitto
non ho vegliato abbastanza
per tenerti lontano il diavolo,
fallito…
Solo in questa terra,
non ho pretesti per rimanerci
recarti da te è il mio desiderio,
nudo…
La tua memoria
viaggia nelle mie ossa per poi risalire
come sudore nella mia pelle… e ferirla…
cicatrice…
Tu intensa Amica mia
sarai la mia Esmeralda
ed io il tuo Quasimodo…
per sempre ti Amerà come una Sorella.

Falsa
Suggestione o pazzia,
si stenta a credere
eppure… tangibile il fatto è

L’immagine del gesto losco tuo
spazzato via un lustro mio
disumana sarà la conseguenza

Giullare o poeta,
a te spettava la scelta del giorno
brutta stronza…

L’animo inviperito
gremito di termini censurabili
alimenterei il veleno tuo

Deliziati dell’ipocrisia tua
la parabola di bugie tue goditi
assai prendere per il culo… ti piace!

Il Perdono mio non avrai,
rimossa con tanto piacere nel pensier
bruciare nell’indifferenza tu possa

La strada mia prenderò
conscio e sorridente
senza le frottole tue ascoltar

Alleati fedeli ritrovati ho
la sensibilità mia sostengono,
difetti inclusi…

Con loro ricco il cuore mio è
sani principi inondano per me
la figura mia in vigore lo è

Ultimi i versi per te saranno
tu ignobile piccola persona
convinta dell’egoismo sei

Addio… capito niente di me hai.

Sentimenti
Un sogno sembra di vivere
eppure tutto ciò è vero e lo percepisco
il cuore mi scoppia

Traboccano e fanno a botte
una medicina per la solitudine
brilla la mente

Prigionieri e poltroni
rimasti chiusi nella bicocca
ora pronti a sbocciare

La tua sensibilità vorrei
studiarla per risolvere
l’arcano di questo stato d’animo

Proteggerti dalla sofferenza potrei
anche a costo di ricadere nel passato
pur di vederti felice

Parole da esternare non ne ho
le più belle e profonde
le conservi nella tua sincerità

Il destino tanto ringrazio
per averti incontrato
nel tragitto della Vita

Fonderei quel che provo
per saldare il nostro legame
al fine di renderlo unico e straordinario

Io dico no
Sembrava una serata come tante
nell’estate romana dove una giovane ragazza
inconsapevole e gioiosa assaporava i piaceri spensierati
insieme alla sua combriccola

S’avvia verso casa
col passo ancora acerbo e… assonnata vien fermata,
da un suo coetaneo, in modo carino e gentile
chiese una fresca sigaretta, la giovane accenna ad un si
non capendo di aver fatto un irreversibile errore…

Arrivò alle sue spalle,
con l’aiuto del coetaneo la bloccarono…
trascinata via con forza in un angolo di Roma buia, corrotta e angusta
ove nessun viandante ha udito nulla

Tentò di lanciare dei disperati aiuti
il suo sforzo invano fu,
stava per iniziare il più brutto film
partorito da due menti sbandate…

Seviziata, minacciata, spogliata…
fu l’oggetto del loro desiderio, le sue lacrime di paura,
le urla senz’aria, l’invisibile sangue che ricopriva la pelle
l’umiliazione, schernita da gratuite offese
mentre l’altro garzone registrava la giubilare scena

Il film senza una durata prefissata finì
e per i due orchi l’ora di scappare è giunta,
soddisfatti improvvisarono una corsa…
svanirono senza lasciare rumore.

Inerme, violata nell’anima
non ha più forza, non ha più calore,
non ha più il sorriso, non ha più la giovinezza
rovinata per sempre… perse i sensi.

In un caldo letto d’ospedale
si risvegliò circondata dai genitori e qualche amico
tante domande gli furono fatte ma lei… era troppo fragile
e sconvolta per dargli peso, la sua mente era lontana
muta era… la sua miglior risposta.

Nel frattempo i talk-show
erano sul “pezzo” con ospiti di dubbio gusto,
sparlando con discorsi pieni di cliché santificando i due mascalzoni,
per la povera ragazza un terribile gioco al massacro gli fu riservato…

Il goloso filmato trasmesso fu,
disgraziatamente montato ad arte per snaturare la verità
e far passare la ragazza in una poco di buono,
coscienziosa della bravata fatta… colpo di grazia!

Le chiacchiere passavano di mano in mano
fino a giungere all’ospedale da lei… fu troppo il peso,
così nel mezzo della notte una finestra l’aspettava,
con coraggio prese il volo… in quell’istante provò la felicità…

Straziante il dolore dei propri cari fu,
la loro principessa morta due volte
riversa nel cortile con il viso sorridente volto verso l’immensità
e una lacrima mai scesa… quanti sogni potevi realizzare,
quante cose potevi fare…

Io dico… NO!

Non mi sento parte di questa società di merda
dove il popolo bue ha di avere la verità in tasca
ascoltata da quattro pezzenti che stanno in tv
a dare la caccia alle streghe e magari fare la morale altrui
quando sono loro stessi ad essere sporchi e cattivi

La vittima si trasforma nel condannato a morte,
i bastardi in eroi da celebrare a festa e… ciliegina sulla torta
farsi giustificare dal popolino il loro gesto
come tentazione portata a compimento dal capriccioso demonio

Malata la società è…
non esistono più i sani valori
non esiste più il rispetto
non esiste più un briciolo di ragione
non esiste…

Figli di buona donna,
non basterà il vostro perdono a farvi star bene con voi stessi
la vostra coscienza non sarà mai pulita,
sarete dannati di quel rimorso che accompagnerà la vostra esistenza…
non meritate il mio rispetto né ora né MAI!

Confessione
Travolgente afa
in solitaria cammini
in questa notte di luglio

Insonne è il pensiero
sommerso da piccole…
minuscole stille saline

Soffocante rumore di ricordi
diventano padroni
di un desiderio mai morto

Impaziente ragazzo…
attento ascoltatore
di musica immortale

Amare son le emozioni,
corrono in un battito
dell’incoscienza giovinezza

Covare nell’anima
lustri rimpianti
di un crescente ardore

Infame… timidezza
dove presi le mie parole
per rinchiuderle nello scrigno

Ora sono un uomo…
libero di raccontare…
una storia senza fine
dove nessuno potrà giudicare i sentimenti…
dove nessuno mi impedirà di gridare…
il Bene che provo per Te
saldo in quest’anima finché
il mio cuore non emetterà l’ultimo battito dell’Amicizia.

Solitudine

Essere ombroso,
lavoratore della terrena vita
tento sempre di licenziarti
ma riesci ad averla vinta

Dittatore impavido,
spogli e torturi le certezze...
distrutte al solo gesto
della tua codarda mano

Anime piangenti,
gioite che nel regno di Caronte
vi aspetta il bastardo senza volto
goloso delle vostre debolezze

L'odio e l'invidia,
solitarie amiche offron a te
il prezioso talento da far crescere
nel desolato e muto corpo

Orgoglio mio,
sembra invincibile e cattivo
anche davanti al puro cuore della clemenza
eppure…

Cara identità senza nome,
basta un compagno d'avventura
un bicchier di vino sincero
e l'allegria per sempre ti porta via!

Addio solitudine.

Pensieri di Madre
Foglie d'autunno,
l'imbrunire di un giorno,
la carezza di un soffione,
l'odore di un respiro materno…

Sensazioni uniche
chiuse in un cassetto
dell'infelice passato…

Piccolo mio,
l'anima del mio grembo
vagabonda insieme a te
ad inseguire il volgere del destino…

Principe d'intimi segreti
crescevi avvolto in un fascio di poesia,
le cui parole sprigionavano sogni di gioia…

Scrivo nella carta
con la penna della rabbia
queste lettere di dolore
bagnate da lacrime di stelle...

Non ho più fiato per urlare
Non ho più pensieri per ricordare
Non ho più te…

Noi piccoli poeti...
Abbandonato sotto un cumulo di polveri cosmiche
invoco il tuo aiuto per risorgere
in parole mai banali,
in discorsi coerenti,
in libri più sinceri.

Ogni singola lettera ricoperta da un' amaro inchiostro
si pronuncia innanzi alla vostra saggezza,
come portatore di amici fidati,
su cui poter custodir
l'amor sacro e profano.

Intere pagine di fantasie vintage
giacciono nel fondo di una cassaforte
segnata dal tempo di anni belli,
gelosamente aspettano la voce dell'anima tua
per sognare la sorte…

La penna senza padrone
scrive il nostro futuro,
scrive il malinconico presente,
e scrive… di quanto noi siamo cresciuti
nel mare della Poesia...

In Ricordo di Monica
Pervaso dalla luce dell'assenza
comparse dinanzi a me
colei che vive nel mio ricordo
colei che ogni giorno mi fa sentire meno solo
colei che parla con i sentimenti
colei… che avrebbe meritato una vita migliore…
percepivo il suo sguardo coccolare il mio cuore
la sua voce riscaldare sogni appisolati,
toccare il tuo viso sempre giovane
fecero calare lacrime in questi occhi gonfi,
lacrime di rabbia…
come accecato da un istinto di follia
gridavo il mio affetto che provo per te
che mi manchi da morire
e… che ti voglio un bene dell'anima… piccola Molly

308
Mite la notte
di quel vicino 6 aprile
che solo il ricordo sa

Quanta sofferenza
porta nel grembo
l'Aquila…

Il suo pianto
fa tremare i respiri
della solitudine

308 aquile
intrapresero il cammino
dell'Amore empireo

Costoro saranno
la rinascita della città
ferita e confusa

Al tuo fianco per sempre
ci saranno, con loro
nessuna catastrofe temerai

Nessun sciacallo comico riderà di te...

Davanti allo specchio...
Specchio,
nulla scappa al tuo cospetto,
niente può sfuggirti al tuo supremo potere…

Fratello,
guida delle nostre speranze,
volgi il tuo cuore verso il tramonto…

Inverno,
prepotente invadi il mio cammino,
con disinvoltura spezzi le deboli corde vocali…

Mani,
lentamente abbandonate i miei lamenti,
carne da macello sarà il vostro fato…

Guarda,
specchio egoista dall'immortale età
il lungo decadere della mia giovinezza…

Nutro,
il calore di un sentimento amico
dove resto sospeso nell'oasi di un amarcord…

Prova,
caro specchio a togliermi la forza di Amare
l' emozioni dinanzi al bello della Vita…

Potrai
togliermi tutto ciò che di materiale esiste,
ma non strapperai mai nella mia anima gli eterni sentimenti….. MAI!

La Donna Cannone
Mistero che circondi
un' indefinita figura,
getta via quel cupo velo…

In tutto il tuo splendore
ti vai mostrando
al curioso passante di turno,

La tua bellezza naturale gagliarda
non è, ma quella nascosta dentro
brilla intensamente nel tuo sguardo

Un' espressione del tuo viso
racconta un'avventura di baci delle nuvole,
le carezze della pioggia, i sospiri del sole,
i battiti del vento...

Purtroppo il cuor tuo
immensamente grande e gentile
rimase folgorato dall'umana ferocia
di animali senza controllo,

I quali istruiti con il Credo
dell'odio e del menefreghismo
distruggono le voci degli indifesi,
i sogni dei geni incompresi,
la libertà di un popolo...

La tua sensibilità piange dolore,
vorresti cambiare il mondo intorno a te
ma ciò non ti è possibile in quanto….

Donna Cannone tu sei e questo è il tuo destino…

La pittrice
Arte possente,
alta è la tua grandezza
nel predicare saggezza
ai nuovi prediletti,
curiosi di conoscere il proprio ego…

Umana è la scelta
d'infondere le tue doti
in una creatura bella
quanto rara: la pittrice.

Essa raffigura la bellezza del tempo
e la poesia della Vita che passano
come il lento scorrere di una sorgente
in mezzo ai tanti cipressi sfregiati dagli stolti annoiati

I suoi strumenti prendono forma
nelle mani laboriose
pronte per regalare emozioni
sulla terra dei sentimenti

Ogni quadro brilla
come l'argento delle stelle,
in modo toccante irradiano
lo splendore e la grazia dei sani valori…

Mia cara pittrice,
il devoto Amor per l'Arte
vado a declamare nella tua umile anima
così che tu possa continuare per sempre
ad elargire al giovane poeta il brivido del Bene…

Fermo immagine
Veloce il movimento
dei disegnatori digitali
nel creare i quadri
che mostran a noi curiosi
l'arte della vita selvaggia

Sveglio il genio delle carte
francesi che di gran classe
e molto onore sbaraglia
il Dio denaro

Superbo il comico parlante
di lingua politichese
dove tra barzellette e favole
divulgate al popolo censore
uccide l'aquila reale

Dolce il cantastorie
che di scrittura colpisce
la beata ipocrisia del bene
sporco di falsi valori

Eterno il ricordo
di uscire nel piccolo
paradiso fatto di bontà
laddove anime pie camminano
alla ricerca della calma smarrita

Nobile il pensiero
che trapela nei tuoi occhi d'amore
nel mostrare gocce di sentimento
le quali scivolando baciano
le mie labbra nude e provare un essenza di te...

Non fuggire...
Freddo...
l'autunno bussa alle porte
all'estate splendente,
il richiamo degli uccelli
annunciano il brunire della sera

Nelle viscere di un misterioso bosco
le spoglie di un giovane ragazzo
distese su di un lenzuolo di ginepro
che sapeva di abbandono...

Maledetto sia il giorno,
colpevole di aver dato alla luce
l'imprevisto incontro con la prostituta Biancaneve
che di amenità fu colpito il semplice ragazzo

La mortale squillo,
che di sensazioni afrodisiache ne è la nave maestra
abbindola l'illuso di parole grandiose
al fine di assaporare la sua carne

Ti sentivi Dio in terra,
un essere divino dove la sofferenza e la morte
erano vocaboli senza senso,
ti sentivi un grande...

Adesso grande lo sei per davvero
pertanto potrai raccontarmi
cosa si prova a non fuggire più...
Per te... Amico mio... 

Ammira la notte...
Ammira la notte
ragazzo solitario,
volgi il nudo intelletto
verso i viandanti persi
nella loro inesperienza
di trovare il fuggente disio

Ammira la notte
ragazza estroversa,
tendi l'onesto aiuto
verso i diligenti discepoli
che di gioia e serenità
fanno spiccare l'eterna salute

Ammirate la notte
giovani poeti,
riempite le nascoste perle
di sensazioni che superano la sensibilità dell'Uomo,
di sentimenti universali che colpiscano il genio dell'Amore,
per regalarle a chi la notte... la vive eternamente....

L'Amore delle Sorelle
Mia cara e indivisibile
compagna tendi la pace
nell'anima della sorella amata

Mostragli all'interno
dei suoi azzurri occhi
che non esiste solo la notte desolata

Conducila nel nostro luogo segreto
dove i ricordi non hanno tempo
e spazio per viverli tutti

Fagli sentire l'ebbrezza di sorvolare
questo cielo limpido come l'acqua
che avvolge i nostri corpi

Donagli il tuo luminoso sorriso,
abbracciala più forte che puoi...
il tempo si ferma colpito...

Colpito dall'emozione
nel vedere la Pura Poesia
che rende i nostri cuori meno fragili

Colpito da questo Amore
che vivrà per sempre in eterno....
laddove nessun dolore potrà scalfire.

Un leggero soffio...
Un fresco vento stempera
quest'afa e rianima il maestoso
canto delle cicale che imperioso
penetra nel sottile timpano
e sentirsi completamente nudi...

Nudi di assaporare la libertà,
di credere nelle nostre scelte,
di fuggire alle amicizie bugiarde,
di rompere il muro dell'indifferenza,
di ritornare a vivere l'Amore...

Claudia
Cade... raccoglie...
I segni del tempo che ritrosi
vagano nei segreti spazi del tuo imbrunire

Questo cielo allegro e splendente
mai riposa per donarti ogni giorno
il caldo sapore del tuo respiro

Senti cullare dentro al giovane cuore
un oceano impetuoso in cui nasconde
nelle sue viscere il tesoro della Vita

Vedo le mie spoglie solitarie
precipitare in questa solitudine
che solo il tuo riso saprà evitare

Guardo il tuo viso
che desta conforto e sincerità
per ricominciare a vivere il mio viaggio....

Non ci sarà nessuna barriera
che potrà fermarmi per sussurrare
vicino nei tuoi pensieri: Grazie di esistere!

Declino.
Un posto nel mio cuore troverò
alla quiete che uccide i passi
dell'eretica dottrina

Un antico fiore poserà
lungo le desolate macerie
della democrazia

Un rancore salirà
nella fragile corda
dell'infausto visionario

Un ombra malvagia busserà
alla porta degli innocenti
per assimilare gioia e amore....

Il caos regna.....
chi potrà mai riportare
stabilità e coerenza in questo Mondo?

Solo chi crede ancora
nei sogni potrà lottare
per un cambiamento

Solo chi ama......
saprà farsi Amare
nell'infinito......

Potrei...
Potrei fondermi in una canzone
che spazia dai nostri sogni infranti
da una beffa della sorte,
ai nostri sentimenti tramutati
in fragranze che diffondono
ricalchi del perfetto equilibrio,
tuttavia il mio intelletto perduto
nei meandri di un popolo egoista,
non permette che ciò avvenga......
perché non conosce il valore
di un abbraccio che riconcilia il perdono,
di una carezza che asciuga il dolore,
di un saluto che elimina la malinconia,
di un bacio che spoglia il peccato......
cosa non farei per sentire l'ebbrezza
di queste emozioni.... ormai il mio corpo
giace sereno a vivere la morte,
pertanto l'anima potrà incontrare
i codesti gesti riuniti in una sola persona
per condividerli insieme per sempre.....

Te...... sei la mia Vita.........

Perdutamente
Perdutamente il sonno
fa morire l'alchimia
del sentimento umano,
per quanto possa fuggire
dalla bellezza del Paradiso
all'oscurità dell'Inferno
il suo destino è segnato...

Perdutamente la vena creativa
non batte più sangue e lacrime
che ogni prediletto usa
per innamorarsi di creature mistiche,
per soffrire l'abbandono dei lumi maestri,
per mostrare ai terribili malpensanti la vera faccia

Perdutamente il cuore
si spegne lento e doloroso
colpito da tanta tristezza e solitudine
che pervadono il corpo
facendolo esalare il suo ultimo respiro
di radici e ricordi vissuti....

Senza tutto questo... cos'è la poesia?
Cos'è la vita? Una risposta tengo in riserbo...
Sei Te, candida Amica la chiave dei codesti quesiti,
finché vivrò ogni istante, ogni stagione, ogni era insieme a Te
quelle parole saranno solo frutto di una fantasia senza padrone...

Forte è...
Forte è afferrare con questi occhi
la signora Luglio che passa inosservata
dinanzi al chiarore di un' aurora

Forte è creare con la creta dell'utopia
una civiltà dove i folli non giocano
con la Natura e i Fati delle razze umane

Forte è chiudere la speranza
di chi fatalmente crede ancora
nell'ideologia del progresso politico

Forte è vivere.... come crescere
libero e senza repressione
il mio presente e futuro.....

Forte è provare in quest' animo emotivo
Te e il tuo diletto Amor che oltrepassa
questa barriera divina per afferrare.... il senso della nostra esistenza.

IO... morente
Non so che dire in questa notte afosa
che silenziosa avanza in punta di piedi
sento crescere il tuo ricordo che riaffiora
tra le pagine di un pregevole oleandro
ed occupi la mia mente senza difese...

Il tuo respiro che si arrampica
negli appigli di questo corpo immobile
e conquista senza nessuna ostruzione
la mia anima viandante di emozioni

L'atto è compiuto...
un profumo di viole mi ricopre
dalla testa ai piedi e nello specchio
pesante degli anni sofferenti
riflette la tua immagine.....

Io oramai nutro
l'idea di essere inutile
a questo Mondo codardo e ipocrita
e pertanto mia adorata Monica.... morirò....
morirò nel silenzio di questa notte
e rinascerò in segreto per rimanere
per sempre nel tuo Cuore.

Buon Compleanno Monica.
Una stella color arcobaleno
spunta dietro a nuvole complici
del suo gioco innocente
a dar caccia ai felici giorni

Nel tuo sentiero troverai
pianeti amici costellati
di giudizio dove sapranno
indirizzarti verso la fine dello svago

Un intoppo beffardo
non hai considerato
e così in modo disgraziato
esplodi illuminando l'ignoto cielo

Io, poeta solitario
non oso guardare quel bagliore
che sa di rancore....
un veleno micidiale per i ricordi....

Un' inatteso evento
è dietro l'angolo.....
un gran fragore si coglie
nella volta celeste....

Ventuno luci di molti colori
piombano sull' impaurita terra
tutto sembrava impotente....
l'apocalisse imminente.....

Questi raggi variegati hanno formato.... Te
splendevi come il mare d'Agosto
nei tuoi occhi d'arcobaleno
si leggeva la purezza di avere ventun' Anni

Ora che giaci nel solenne firmamento
a comporre le nobili Verità
questa dedica ti voglio decantare
per non perdere mai ogni tuo brivido d'Amore.

Buon Compleanno..... piccola Monica.....

Ai nonni
Lago, frutto dell'ingegno umano
coccolato dal respiro del Gran Sasso
sovente mostri la tua bellezza
davanti al timido Sole

Montagne imperiose
circondano il piccolo paese
natale dei miei nonni
contornato da colline verdi

Dalle alture si odono
le voci dei vigorosi pastori
che richiamano i loro greggi di pecore
a seguire la giusta via

Te nonna,
dall'infinita generosità,
trasmetti alle tue creature
saggezza e umiltà

Te nonno,
buono e sensibile
coltivi nel terreno del mio cuore
i semi dell'onestà e dell'Amore

Una vita fatta di sacrifici,
di lavoro dedicato ai campi
di continua transumanza
tra Campo Imperatore e l'altopiano laziale

Quattro anni son trascorsi
dall'inizio del vostro riposo eterno,
la mia mente ricolma di vuoto
e solitudine......

Non sento più
le risate e i sorrisi
con cui mi avete cresciuto
e amato fin da piccolo....

Non percepisco più
il calore e la gioia
che mi donavate
ogni giorno.....

Tutto questo non si è estinto....
Vive dentro me
più forte e immortale
dove nessuna lama potrà cancellare.....

Il Ballo
Vola gentil sogno
in questo teatro oscuro e tetro
per ridonare la luce
della cultura perduta

Risplenda vissuto palco
per offrire a questi talenti
la sensazione di toccare
l'essenza del sapere

Amica, in mezzo ai fenomeni
hai calato la tua dote
che ti raffigura maestosa e leggiadra
sotto lo sguardo di noi mortali: La Danza

Balli in un modo così toccante,
profondo e lesto come una gazzella
che il mio cuore sornione e introverso di leone
si inchina davanti a tanta bellezza

Tersicore, maestra attenta e generosa
con le tue gesta sopraffine
hai trasformato questo bocciolo di rosa
in uno splendido fiore pieno di tenerezza

Angelo mio..... continua a danzare
in questo palco della divina Vita
finché un giorno non ti troverò
nell'immenso palcoscenico del Signore....

Amore Platonico
Pioggia, gocce d'emozioni
che trapassano questa materia
e infondono nell'anima
il tuo triste pianto
dal sapore cupo

Costruirei le scale della fantasia
per raggiungere la confidente Luna
e divorare con un semplice gesto
delle mie mani le vivaci nuvole
che occultano la tua felicità

Prenderei una candida stella,
scrivere su di essa il tuo nome
respirare il suo profumo
e nutrire dentro me
un forte disio per te

La mente è turbata....
percepisce strani pensieri
nei tuoi confronti ma niente
paura amica mia... tutto questo
infondo è Amore platonico.

Alla stazione ferroviaria
Roventi sono i binari
che conducono i pendolari
nel loro viaggio diurno

Il vecchio tabellone degli orari
che segna in modo grottesco
i ritardi quotidiani dei treni super veloci

Il caldo della bella stagione inoltrata
rende l'attesa ancor più lunga
e sofferente più del normale

Io seduto nella panchina dell'illusione
zaino in spalla, la poesia nel cuore
ripenso agli anni passati allo studio

Porgo una leggera occhiata
alla banchina piena di bagagli
e desideri di ingenui ragazzi

In lontananza vedo Te
borsa sotto braccio, un libro di Prèvert in mano
cammini verso di me mentre assorta leggi

I tuoi diritti passi fanno vibrare
i battiti del mio petto che impetuosi
aumentano l'ansia del tuo arrivo

Il momento è giunto, le gesta delle labbra
stanno per salutarti ma ahimè
l'infausta timidezza prende il sopravvento

Mi sento sciocco e ottuso....
perché questo stato d'animo
blocca la mia mente?

L'assordante fischio della locomotiva
annuncia il suo venire, e Te
ormai ti sei dileguata tra i viaggiatori

Salgo dentro al vagone
e mentre sistemo le cose
mi chiedo quale fosse la mia destinazione.....

Chi può dirlo..... solo la guida celeste
che conservo nel portagioie dell'anima
mi condurrà....

Paese o città, poco importa...
finché sarai qui con me qualunque meta
proposta l'affronterò con gioia e felicità...

Quella gioia e felicità
che la Vita e Te....
mi avete donato.

Una giornata al mare
La brezza del mattino
che bacia il mio risveglio
di una notte insonne,
L' amico Sole
indica la via della Natura
da intraprendere durante il giorno,
La spiaggia semi-deserta
luogo di tante generazioni
passate, presenti e future
corteggiato dal mare e le sue perle,
Il bagnasciuga dorato
dai riflessi delle stelle marine
attraversa i miei piedi di salsedine....
Passeggio lungo la riva
alla ricerca della pace interiore
che la mia anima non conosce più significato,
Una sapiente scogliera si infila
durante il cammino per dar spazio
ad un meritato riposo....
Osservo l'Arte degli uccelli
che creano figure divine
per non dir eccelse,
La birichina Luna
mette a tacere il vivace Sole
e in un colpo solo... la Terra oscura diventò,
In quei secondi infiniti
si manifestò dinanzi a me
Te, dolce amica mia.....
Lo sguardo che consola la malinconia degli occhi,
il sorriso che incuti brio nel mio cuore,
le mani che accarezzano il mio viso spento,
le mie dita che sentono il tuo respiro,
la mente che vola nei nostri ricordi,
le nostre voci che odiano il silenzio....
Desideravo che tutto questo non finisse mai...
invece la Luna se ne andò e in un battito di ciglia
svanisti nel nulla.... In quel momento ho capito che d' ora
in poi non sarò più solo.......

Nessuno
Nessuno può toccare
la sofferenza che provo
ascoltando la "tua" canzone del poeta Vasco

Nessuno può capire
cosa sia la profonda emozione
di leggere una "tua" ode

Nessuno può criticare
il mio smisurato dolore
che provo per Te

Nessuno può dire
che queste parole
siano frutto della retorica

Nessuno può udire
questo urlo disperato
che grida la potente rabbia

Nessuno può sognare
il nostro Bene reciproco
illuminato nel firmamento

Nessuno.... può piangere....
ora che sei lassù insieme
agli angeli libera e immortale.....

Un mese...
Luce soffusa,
un libro di poesie ricoperto di malinconia
la solitudine che accompagna la lettura,
rimorsi....rimpianti si innalzano nella stanza
un sortilegio di bene mi lega al tuo cospetto
l'IO divelto dalla disperazione,
odi e canzoni si levano all'intelletto dell'Artista....

In mezzo alle tante memorie riverse,
un bagliore di una foto riecheggia,
in essa figura colei che ispira queste parole...
lo sguardo genuino che cattura l'iride degli occhi,
il sorriso che penetra nella mente,
le mani che scivolano nella pelle,
la tua voce che pronuncia gioia nell'animo
i tuoi capelli biondi sciolti che catturano le mie emozioni....

Tutto questo sei te a distanza di un mese.....
Un mese trascorso in modo beffardo
senza lasciar spazio alla riflessione,
ancora colmo di vuoto e rabbia
che hai lasciato dentro me.....
ho il dono di esprimere quello che sento per te
ma se potessi avere il privilegio di tornare indietro
lo userei per donarti la mia esistenza terrena
così che tu possa continuare a scrivere i versi più belli del tuo cuore
per recitarli davanti a noi.... sognatori dell'Amore.......

Iniziali
M... come il mondo
che vorrei visitare
nelle sue viscere
per trovare il tesoro della felicità

O... come l'ottava meraviglia
che Dio ha donato a me,
sognatore solitario
per guardarlo in tutta la sua grandezza

N... come la neve
che cade morbida... immacolata
senza far rumore gela l'anima
per difendere la mia sensibilità

I... come l'ispirazione
che sovente desti
nel mio pensiero fanciullesco
per dedicare a te la mia bravura

C... come il cuore
che ascolta il suono della gente
circondata dalla musa ispiratrice
infondi in me il ricordo più bello

A... come amore
amore che sento, amore che trasmetti...
amore... la quiete ora ti assisterà ma...
non fermerà mai lo spirito di Amarmi per sempre...

Noi....
Noi... essere viventi di questo astro
sconosciuto e infinito, siamo due stelle
che vagabonde vanno senza avere un fine...

Noi... servi di sua Maestà Vita
porgiamo il suo volere in cambio
di lauti piaceri e virtù.....

Noi... amanti del presente
scrutiamo il nostro avvenire
di questo Mondo infido....

Noi... animali della notte
cacciamo le nostre prede
fuggendo senza Rancore....

Noi.... ragazzi delle 20 primavere
desideriamo la felicità di vivere
il tempo della leggerezza....

Noi... uniti in un abbraccio,
stimolati dall'energia della musa Eràto,
creiamo il nostro Amore....

Noi... occhi chiusi...
odoriamo la nascita della creatura frutto
del nostro sentimento puro: Poesia....

Spegnimi...
Sento la marea,
sento l'ebbrezza di volare con te,
sento il risveglio dell'ispirazione.....

Porgo la realtà,
porgo carta e penna nel tuo scrigno,
porgo lo sguardo all'orizzonte....

Torna la passione,
torna il sogno che non muore mai,
torna la voce della musa.....

Scrivo la follia,
scrivo l'abbandono di questa esistenza,
scrivo l'albore del trapasso.....

Fammi tuo,
incidi in questo petto commosso,
la bellezza delle tue rime,
piene di sensibilità e calore......

Abbracciami....
cara amica immortale,
portami nel tuo paradiso d'Amore,
cullami tra le tue perle d'affetto....

Spegnimi.....
mite poetessa,
fammi rinascere nel tuo estro,
per essere la tua ispirazione.....

e non lasciarti mai.......

Il sogno
Lacrime..... gocce di sospiri...
che scendono nei vicoli della coscienza
e penetrano.... penetrano nella solitudine
del mio cuore.... scivolano,
come questa pioggia primaverile che cade
delicata, candida ed apre la porta dell'anima....

Nel cielo dell'Assoluto Amore trovo te......
Angelo speciale che sorvegli... ascolti.....
il mio disagio interiore, l'infelicità di averti perduta
nelle vie oscure della Vita.....

Cerco di dimenticare quelle mani....
sfiorare i miei sentimenti,
quello sguardo.....
immortalare le mie paure,
quelle labbra....
toccare la mia passione,
quel bacio.....
intenso e stupendo come Te.

Una settimana senza te...
L'orologio scorre infame
le sue ore... sette giorni
son passati dalla tua caduta terrena,
solo lacrime troverò nella terra desolata,
illuminata dal cupo orizzonte,
gocce di rugiada scioglieranno i tuoi capelli,
il vento donerà i tuoi occhi al cielo,
l'alito dell'Amicizia immolerà il tuo corpo
nell'alto dei miei pensieri... la solitudine primeggia,
una gabbia di dolore mi imprigiona,
il cuore divelto dal rimpianto... mi sento abbandonato,
lasciato in balia nella barca del dolore,
odio questa Vita senza te ma....
nelle vene percepisco la tua forza, la tua voce,
il tuo sorriso... il nostro affetto che corre
come un brivido e cancella nell'anima
di questo poeta la fragilità che oscura
il silenzio e l'inquietudine del tempo.

Un cielo di ricordi
Respiro ogni istante,
respiro ogni ricordo,
respiro il tuo viso
ignudo e freddo,

Ricordo ogni tuo gesto,
ricordo ogni tua frase,
ricordo le tue labbra
d'Amore scivolare nelle mie,

Dipingo ogni sguardo,
dipingo ogni carezza,
dipingo la tua ebbrezza
di passione possedere i miei segreti,

Scrivo ogni luogo,
scrivo ogni emozione,
scrivo la tua semplicità
di vivere racchiusa nel mio silenzio

Piango ogni caro,
piango ogni voce,
piango il tuo fato
distrutto dentro te...

Bacio ogni fiore,
bacio ogni speranza,
bacio il tuo corpo...
il tuo cuore... che batte dentro me

A Monica
Silenzio in questi fogli
silenzio in queste parole
dolore.... confusione....

Il male che corre nelle vene
la tristezza che oscura gli occhi
il pianto che bagna l'anima

Sale la rabbia, sale lo sconforto...
la notte si avvicina prepotente,
senza far rumore...

Codesti sono i sentimenti
del mio IO all'avvenire
della tua scomparsa

Senza un perchè
ti sei immolata lassù
come un' aquila dal carattere libero

Voli leggiadra, indisturbata
senza ostacoli che possano
farti cadere nel limbo.....

Ripensi a noi,
spiriti d'animo sincero
che fanno parte del tuo cammino

Ricordi i bei periodi
passati insieme tra libri e svago,
tra amori e delusioni

Vent'anni hai solcato,
ma.... sei caduta in modo inesorabile
sotto le fauci del mostro....

Ora gli angeli ti guideranno
nella nuova dimora
dove verrai accolta con tanto Amore

Lì troverai la "tua" facoltà....
quella di lettere che tanto
hai frequentato.....

Scriverai racconti, poesie
letterine e romanzi.....
che dedicherai a noi.....


Le leggerai con tutta la grinta,
contraddistinto dal tuo sorriso
solare e splendente

Le tue parole risuoneranno
come luce dell'Amicizia
che riempiranno i nostri cuori.....

Ti vogliamo un Mondo di Bene......

Ciao.......... Monica.

06/04/2009
Privilegio essere figli di Dio
e credere di essere immortali,
Privilegio essere piccoli e ipocriti
davanti a nostra signora Natura,
che urlando cancellano noi stessi
e le nostre certezze.

Siamo soli in questa notte stregata
dalle paure, dalla fragilità delle coscienze,
dal vuoto dei ricordi...

Vite spezzate sotto i colpi
del cannone invisibile,
la pazzia regna nel caos di case ballerine,
il cielo ritrae i sogni più cari... perduti.

Alessandra, angelo mio...
solo la Terra ti ha separato da me,
solo il richiamo del silenzio
ha tagliato la voce di ogni giorno, di ogni istante
di ogni mio pensiero.... speciale.

Piccola illusione nel sentirti calda e gioiosa,
sussurrarmi la tua anima, confidare i gemiti del nostro amore,
del nostro fato.... disgraziato.

Viso che raccontava la semplicità, l'ingenuità di ogni tuo gesto
attraverso il monitor del mondo, mostravi le candide
poesie per rilevarne i misteri dell'Uomo.

Sento le tue mani, il sorriso, le lacrime
stringersi nell'interiore del mio corpo
e dire che oggi solo non lo sono....

Per sempre tuo....

V° Bpr
Questo è dedicato a voi
inseparabile squadra
dalle tante emozioni...
Io, fiero di esserne stato parte,
vi ringrazio e ci vorrebbero
milioni di fogli
per lodarvi...
mi mancherete nell'arco
di questa vita incerta
piena di dubbi e insidie,
vi penserò e dirò che
siete stati il mio Mondo
di eroi valorosi
e nonostante litigi
e qualche screzio
vi scriverò nei libri
della mia anima con
inchiostro indelebile,
tenderò la mano
ai confini dei vostri cuori
per sentirne i palpiti,
muoverò le vostre coscienze
per capirne i segreti,
correrò per non lasciarvi
nei vicoli della tristezza
e riposerò... dentro i vostri occhi...

Simona
Giacevi lì nel letto
seduta con ansia
per la maturità alle porte
e pensavi al tuo futuro,
ai tuoi sogni... chiudi gli occhi
e senti una parte di te che batte
per un ragazzo dall'animo timido
come il sole nascosto tra le nuvole,
ti sei dichiarata più volte ma lui,
freddo d'amore rifiuta il tuo canto,
rendendoti delusa e triste...
All'apparenza sembra una bestia
ma dentro di sé pulsa un cuore umano
pieno di sentimenti che vorrebbero fuggire
da quel rifugio buio, forse si rende conto
troppo tardi della tua importanza,
nonostante tutto immagina di incontrarla
nella notte di San Lorenzo
lungo la spiaggia con il mare e la luna
amiche intime, vorrebbe incrociare
il suo sguardo, sfiorare le sue mani,
stringerla tra i fianchi, toccare i suoi capelli,
accarezzarle il suo viso come se fosse glicine,
dirle che l'ama mentre una stella cade all'orizzonte
e.... ti risvegli nel sogno e ti accorgi che tutto questo
è solo fantasia...

L'alba di Valerio
Mente, mente...
infausto silenzio
ne circonda i suoi limiti

Segreto è il tuo dubbio
che nascondi nelle mura
della coscienza turbata

Amico dei miei pensieri
hai toccato il filo della vita
spezzato come una sottile tela

Cancellato per sempre
nei nostri visi, increduli
dell' inaspettato gesto

Ricolto da stupore
e rabbia, lanciato verso
il dolore e al pianto

Credo il buon Signore
che ti perdonerà e ti accoglierà
nella sua immensa casa

Non ti dimenticherò
sarai nel mio cuore
nel cassetto dei ricordi

Vorrei volare con te
per scrutare insieme
le meraviglie della nostra gioventù

Ti ricorderò nel cielo
in una stella nascente
a forma di guerriero che brillerà
più dei nostri pensieri...

Ciao Valerio.........
(dedicato a Valerio)  

Amore impossibile (5^ classificata al premio "Calamandrei")
Ti sento e ti canto o mia divina musa
che dall'alto del mio pensier
mi ascolti in silenzio

Notti turbate dal pensiero
di una dolce fanciulla
dalle movenze divine

Figlia della sincerità
accarezzata dal tramonto del mare
illuminata dal candor delle stagioni

Soave si muove
dentro alle pupille
di questi occhi innamorati

Una gemma nata dal soffio
di una carezza e dalla spuma
di un astro nascente

Un tuo sguardo avvolge
dei brividi nei sentieri
che solo la tua fantasia può immaginare

Una mano di bambina
tocca i miei sogni
che bruciano di passione

Il tuo corpo candido
muove con un abbraccio
le ombre della tristezza

Vorrei solcare il tuo sorriso
per trovare la luce
dell'immenso amore

Forse l'amore sarà
una mistica pioggia
che bagna la tua anima

Ora che sto morendo
in questa stanza ricolma di rimorsi
sappi che ti amerò per sempre
fino alla fine di questa favola magica  

Piangere
Piango per avere
quella dolcezza
d'amore

Piango per non
essere distrutto
dal dispiacere

Piango per amarti
sempre più
nel mio pensiero solitario  

Rimpianto
Respiro l'aria del tuo cuore
che porta ossigeno
dentro alla tua anima

Parlo alle voci del mare
che muoiono dentro
ai tuoi occhi

Scruto in quei prati
dell'infanzia il verde
che ormai è grigio di cemento

Immagino nell' infinito
un' amore perduto
nel suo pensiero di amare  

L' essenza
Vorrei essere una stella
per splendere sul tuo viso

Vorrei essere una goccia d'amore
per scivolare sul tuo seno

Vorrei essere il tuo segreto
per non lasciarti mai

Vorrei essere la tua luce
per illuminare il tuo grande cuore

Vorrei essere il sentiero
per guidare le tue emozioni

Vorrei essere un bacio
per sentire la tua anima

Vorrei essere una parola
per dirti che ti amo       

Segreti
Mari deserti, cieli incantati dalla notte
sospiri velati dalle dolci passioni
azzurre ninfee dalla natura orfana di vita
questo sei nel mio pensier malinconico

Sono l'astratto assoluto che viaggia
nei sentieri dei tuoi occhi riflessi
in un raggio di luce e colori

Sono la parola di un bambino
che ferisce i vizi e l'egoismo
dei potenti signori dalle menti insolenti

Sono il grido del mare
che si lancia contro la tua indifferenza
e liberarne l'anima persa d'amore

Sono l'equilibrio del tuo cuore
che corre senza paura per raggiungere
le carezze del tuo ballo sublime

Ero quell'emozione segreta
che è svanita in te.......
ma è rinata in queste massime poetiche
vere e immortali: TI AMO    

Eroe.....
Mistico pensiero che accendi
gli apostrofi echi dello spazio
di questa gioventù riscopritrice
dei sentimenti

L'essenza della voce profonda
dal dolore incute su di me
la grande paura dell'essere la signora morte
che al cuor suo non si comanda

Lacrime di malinconia fuoriescono
in questi corpi dal nome e futuro
sconosciuti a noi, increduli ed emotivi,
che abbian chiesto a loro il perdono

Eroe della nostra amata patria
sei andato a quelle immense spiagge
dell' innocenza per esser ornato di parole orgogliose
e veder la spoglia volare nella coscienza dell'aria

Cercare in questa notte il canto del mare
che invoca l'amore nelle immagini di ballerine
che solcano il palco del cuore
per trasmettere l'emozione dell'anima....... dentro te     

Direzioni.....
Nel freddo nord dei sospiri,
la luce dilaga senza confini
nei pregiudizi di colei che sogno....

Nel caldo sud della superbia
il fiume divide le emozioni
nei pensieri di colui
che traccia la rotta verso l'alba...

Nell' ovest dei rimpianti
la follia raggiunge i passi
della vita di chi ride dell'amore....

Nell' est della paura
l'odio si nasconde nella ragione
e accendersi..... per poi spegnersi
al calar di dolci parole segnate
dentro al mio mesto cuore.   

Cerco pensieri per te
Come il vento accarezza
il silenzio dell' acqua
scivolare nelle terre
della mia città......

Vorrei chiamare i tuoi sogni
per non vivere nell'incubo
di essere fragile e solo
come i miei occhi.....

Scriverei mille lettere
sui pensieri del tuo cuore
per regalarti le mie emozioni
come il mio sguardo........

Non è facile esprimere
dolci parole in questa desolazione
della mia anima e amarti
come la mia solitudine.........

Sentirei mille canzoni
sull'amore ma nessuna
sarà mai sensibile e bella
come te.  

La Forza di Amare
Come piange il cuore
in questo oblio dei pensieri
che rende forte il sapore
della tristezza

Come corre la metà più dolce
in quella strada oscura
e sorta dove si diletta
la via della fragilità

Come splende il fiore
all'alba dello sguardo
che lascia la gioia
nel confine dell'immensità

Come sorride l'amore
racchiuso in una goccia di rugiada
che scivola nel corpo di una donna
e sentirne il suo profumo

Come vola il desiderio
nei cieli e raggiungere
la beatitudine di amare
l'angelo della vita

Come scrive il poeta
le parole dentro all'anima nobile
di sentimenti e descrivere
la sua forza di amare per tutta la vita  

Nel cammino del guerriero
Padre dei desideri
uccidi questo incantesimo
celato dentro al sofferente mio corpo
per liberare l'apoteosi dei pensieri

Madre onora il tuo prode
guerriero sconfitto
nel cammino delle virtù del bene

Fratello implora
questo re crudele
per farti essere un soldato
senza il fato di Amare

Sorella porgi lo sguardo a colui
che esprime i sentimenti
dentro all'anima vagante
in questa selva del peccato   

Vola amor mio.....
Corri fanciulla
dal tuo amato uomo
per abbracciarlo
nelle poesie degli occhi

Guardi quello sguardo
splendente per toccare
l'universo di stelle lontane dalle emozioni
che attraversano la solitudine......

Giochi a essere
la donna dell'incanto
che sfiora la mente
del gioioso pensiero

Voli angelo mio
negli orizzonti del cuore
e sentire il sospiro di una carezza
scivolare in questa voce del silenzio
che offusca il morire del mio sentimento di amare   

La meta del destino
Io, inesorabile cielo
che di tanta solitudine andava
a portare nelle desolate campagne dell'amicizia

Tu, fato senza nome
mostri le gesta solitarie
degli eroi senza canto
invocatore della patria pace

Noi, viandanti sognatori
scrivon le storie della vita
descritte nel tempo infinito

Voi, peccatori del pianto
che sovrasta il silenzio
di un sentimento colpito
nelle sue profondità dell'anima poetica
persa nell' oblio dell'amore  

L' Emozione di un Pensiero
Un'emozione trascorre
le sue incognite nelle città vagabonde
dei nostri sogni
leggiadri sentimenti toccano
pagine del cuore
che parlano dell'infinito....
laconiche sensazioni
camminano nelle desolate e nude
vie dei pensieri che si consumano
dentro alla tua anima
sere senza fine illuminano
questi petali di rose
che giocano con la bellezza
racchiusa in quella perfezione
del tuo corpo  

Il Sospiro del Cielo
Sospirare in questo viaggio
della solitudine, maree piangenti
di amarezza e scoprire bui sentimenti
prendere il volo della mia gioventù
disperarsi in quel vento peccatore
delle radici del silenzio sovrano
e bere parole fredde del tuo pensiero
per ferire quell'animo vecchio e sofferente
che muore nello spazio più eterno
dei tuoi occhi di cielo   

Amore D'Angelo
Io, mesto poeta che cavalca
l'onda della fantasia, guardo un paesaggio
dei miei sogni, colline in fior di giovinezza
montagne innevate di dolcezza,
prati dal profumo di miele e manchi tu,
amore, in quel paesaggio, senza te
è come un quadro senza colore
una poesia senza parole
un cielo senza stelle
un' amore senza sentimenti ma.....
tu non ci sei più in questo mondo
distratto dalla crudeltà e
dall' incomprensione di vivere......
tu esisti nei miei pensieri come angelo della vita
che è volato in cielo
e ogni volta che lo guarderò, sentirò una voce
dolce e divina dirmi in quell'astro splendente:
Ti Amo  

Francesca
Veder montagne sgorgare
acque cristalline riportare
vita e luce nei paesaggi
nel tuo cuore spasimante

Liocorni cantare quell'armonia
dell'amore che avvolge i sentimenti
dentro alla mia mente

Azzurre primavere contagiano
quel grigio della esistenza
oscurare quel chiarore del tuo viso

Un vento del pensiero scompiglia
quei capelli dai mille colori
e respirare quella fragranza
che sa di mare come le tue carezze

Scoprire le tue emozioni sciogliersi
in quelle pagine appassionevoli del tuo corpo
e renderlo soave davanti a me
mesto navigante trascorrere quell'immensità
chiamata solitudine    

Dedicato ad Irene
Irene non so se dirti ciao o ti amo,
non so neanche perché ti scrivo,
nei miei pensieri confusi e dolci
ti penso nel profondo del mio cuor
con la voce bella e soave che ricorda
il richiamo del mare che scorre nella mente
il tuo corpo meraviglioso che danza nell'infinito dei miei pensieri più nascosti
i tuoi occhi che risplendono dei primi raggi del sole che parla
della mia ingenuità, della mia solitudine dentro me e del bene che ti dò
 

Poesia
Le tue mani nude e fredde,
il tuo corpo vellutato,
il tuo sorriso innocente,
i tuoi occhi che hanno preso il color azzurro del cielo.

Sono troppo freddo per non capire i tuoi sentimenti,
quindi non mi cercare so che intanto non ti darei
l'affetto che ti dà un amico sincero.

Un amore perduto
Non so se dirti ti amo o ti odio,
il mio cuore batte per te,
le mie azioni per te,
i sentimenti per te,
ma tu non mi rivolgi la parola
fai finta di non conoscermi,
di non essere amica o compagna,
e sei andata via dai miei pensieri
e dal mio sguardo sentimentale,
nel letto ci sono solo io,
e tu non ci sei,
c'è solo un freddo e triste pensiero
che volevo condividere con te,
ma tu non ci sei,
le notti senza te sono solo
dei momenti di profonda solitudine
che non cancelli facilmente nell' anima,
spero che un giorno ritornerai e mi dirai:
TI AMO.

Sei tu....
Sei tu che con la tua bellezza,
mi hai colpito in questo volteggiar
di pensieri e sentimenti

Sei tu che con la tua felicità
mi hai fatto capire che avevo un'altro motivo
in più di vivere

Sei tu che con i tuoi occhi dolci
dai speranza ad un futuro
e mondo migliore

Sei tu che con il tuo sguardo da donna
mi hai fatto diventare un vero uomo
capace di amare

Sei tu che in quella tomba
nuda e fredda dove giace il tuo corpo
senza significato hai posto
la parola fine nella tua vita fatta
di sconfitte, sconforto e sopratutto
di profonda solitudine.

La tua speranza
Tu eri sulla spiaggia
a guardare il sole che tramontava,
e lo guardavi con uno sguardo
speranzoso e io,
folle del tuo Amore
guardavo il tuo cuore
molto triste
è come se qualcuno avesse
preso un diario e cominciato a sfogliare
nelle sue pagine più intime,
che parlavano della tua tristezza di vivere,
di un tuo mondo di favole
che raccontavano la speranza
che un giorno il mondo sarebbe
ritornato di nuovo in pace,
e che saresti stata capace di amare me
come uomo sensibile e speciale.

il mare
il mare degli innamorati
che culla con le sue onde
il loro grande sentimento

il mare dei poeti
che dà l' ispirazione
alle loro poesie

il mio mare di pensieri
che diventano favole
per te

il tuo mare di dolcezza
che aspetta solo
di essere provato

il mare della tristezza
che porta un grande
vuoto dentro me

il mare delle guerre
che porta nelle sue
acque solo sangue

il mare dei tuoi occhi
e quando lo guardo
ha dentro la nostra amicizia
che diventa sempre più vera

Io guardo
Io guardo il cielo stellato
e vedo il chiarore
dei tuoi occhi

Io guardo il mare all'alba
e vedo la rinascita
del mio grande affetto

Io guardo una ballerina
e vedo la bellezza
del tuo corpo

Io guardo la televisione
e vedo la mia ingenuità
di avere un mondo in pace

Io guardo te
e vedo nel tuo cuore
il nostro amore che diventa
sempre più lontano

Ti amerò
(dedicato a una compagna di scuola)

Ti amerò in questo infinito
spazio di pensieri

Ti amerò nel mio
cuore da bambino

Ti amerò nel mio
sguardo da bambino

Ti amerò per la tua
solitudine

Ti amerò nella speranza
di un tuo bacio

Ti amerò per quello
che sei

Ti amerò per essere
il tuo giocattolo

Ti amerò per la tua
felicità eterna

Amicizia
Oggi tu non ci sei,
e il mio cuore piange nel buio
e mentre piange scopro
di non essere un uomo
che parlava con te
ma di essere un bambino
che giocava con i sassi
per buttarli a fiume
mentre scrivo questa poesia
io penso a te e ti aspetterò là
in una panchina dove berremo
il dolce nettare dell' Amicizia

Annamaria
Annamaria, questo che scrivo
non sarà né dedica né poesia
ma sarà solo un immenso pensiero

Nelle notti di cielo stellato
tu sei la stella che emana
il chiarore del mio sentimento

Nei miei sogni fantastici
tu sei l' angelo custode
che protegge la mia anima

Nelle favole da bambino
tu sei la portatrice di speranza
di amore, di amicizia e di pace

Nel paesaggio di montagna
tu sei l' acqua che sgorga nel monte
e porti vita alle mie creature

Nei miei pensieri segreti
tu sei la fragile anima che si perde
nella emotività di quest' uomo solitario

Io e Te
Tu mi guardi con
quell'aria da ragazza sensibile
e sfiori il mio pensiero
con la tua sincerità

Io ti guardo con
questi occhi da ingenuo
che si riflettono sulla
bellezza del tuo amore

Io e te
due corpi che danzano
nell' universo di pace
che hanno una cosa in comune:
quella di amare

Le parole che non ti ho mai detto
Sai Irene
io mi sto rovinando
sto cominciando
a isolarmi da tutti
e sto cercando di uscire
in questa situazione
sto cominciando anche
a non essere capace di amare,
di volerti bene, di parlare, di ridere,
di piangere insomma per farla breve
mi sto distruggendo da solo
e non so per quanto tempo
ancora io riesco a sopportare tutto questo
la solitudine mi sta portando via te
e tutti quelli che ho conosciuto fino a adesso,
sta cercando di cancellare dalla mia mente
te, e io non ti voglio dimenticare
spero che questo sia solo un brutto momento
se non lo è,
allora è stato bello conoscerti
ti ricorderò sempre fino al giorno in cui darò
il mio ultimo respiro e gridarti:
Ti voglio bene

La Primavera
Io guardavo il sole,
le primule, le colline, il mare
e tutte quelle belle cose
esistenti in Natura
e pensavo se poteva esistere ancora
la primavera che conoscevo io
in un futuro lontano,
guardando la primavera della mia anima
che sta scomparendo,
mi rendo conto che bisogna cambiare,
cambiare in quello spazio vuoto e desolato
chiamato pensiero e riempirlo del mio non
sapere dell'amore, dell'uguaglianza e dell'amicizia,
guardando la primavera dei tuoi occhi
mi rendo conto che sto fantasticando
nella tua immaginazione che diventa
ogni giorno che passa sempre più profonda
forse un giorno quando vedrò due rondini in cielo
penserò al nostro amore che si perderà
nei nostri cuori semplici

Amare
Io guardavo quel essere soli dentro noi,
che ci rende tristi e perduti
e per la tua felicità farei di tutto

Irene volgi il tuo sguardo
a chi ti sa amare e capire
e non guardare indietro
al tuo passato triste

Io guardavo quell'albero di mele
situato nel tuo giardino di rose
che sanno di amore e comprensione

Irene prendi la mano e lasciati trasportare
nei miei pensieri fatti di ingenuità
e aiutami a farmi diventare un uomo vero
di ogni tuo segreto e fantasia nascosta

Io provavo a volare sul tuo corpo
meraviglioso in cerca della perfezione
di vivere ma sei troppo bella per me
che mi perdo e sogno nel tuo cuore

Sentimento confuso
Soave è il mio pianto
d' incomprensione
del tuo esserti amico di sincerità

Magiche le stelle
del loro bagliore d'incanto
stupende le loro fantasie di luci

Naviganti le nuvole
d' incenso leggiadro
che portano buon consiglio

Sognavo la libertà della ragione
dell' essere peccatore
dell'amore immaginario

Correvo nel mio spazio
infinito da astri celesti
e tu eri la stella del mio firmamento

Guardavo la realtà meschina
e mi chiedevo se il nostro amore
potrà essere tanto grande quanto
il mio esistere lontano
dalla tua tenerezza di amarmi

La prima volta
Passeggiavo lungo la strada di campagna
e mi soffermai a vedere quel prato verde
illuminato dal sole promettente
e ricordavo su quel prato la prima volta
che abbiamo fatto l'amore
quant' era bella quella sera noi due
da soli a guardare la città illuminata dalle luci
e parlavamo dei nostri problemi, dei nostri futuri
ma tutto questo non ti importava
ed ecco che tu mi detti un bacio
e io con il cuore a mille mi lasciai andare
dal tuo bacio e feci l'amore con te,
la luna e le stelle emanavano luce d'innocenza
e pensai in quel momento di pura passione
se tu eri la mia compagna giusta per me
invece mi illudevo e ti ritrovai in quello
stesso prato a fare l'amore con un' altro
e io pieno di rabbia e dolore pensai
se le donne possono crearti tutto questo
un senso di gelosia che percorre la mente
di un ragazzo ingenuo,
anche se mi hai fatto soffrire per il resto dei miei giorni
ricorderò quella notte passata con te
e da quella esperienza che mi hai fatto diventare
un uomo sognatore del mio senso di amare

Cuore solitario
ho sonno della comprensione
del mio essere uomo immaturo
che si fa fantasticare da ideologie
di vita alquanto sbagliate
che portano confusione
nella mia mente solitaria
di soli pensieri e parole
ma io cerco di non essere influenzato
da queste ideologie
e mi perdo nelle oscure vie del mio passato,
negli infiniti sentieri del mio cuore
sei entrata tu come l' adrenalina che scorre
nelle vene e hai colpito l' ignoranza
e l'egoismo che dominavano dentro
a questo corpo inutile e adesso sono diventato
un' uomo sensibile in grado di capire il senso di amare
del voler bene e della sincerità
e solo adesso capisco che uomo ero in passato
se in futuro tu non ci sarai, ti ricorderò sempre
nel mio cuore e scriverò nel cielo dipinto d'immenso
poesie d'amore che parlano di te, del mio amore lontano
e del bene che continuerò a darti
fino al giorno della mia morte solitaria

il sognatore
Ricordo il pensiero
perso nel tuo cuore
che sapeva d'amore

Ricordo quelle strade
illuminate dai tuoi occhi
che danno la magia di vivere

Cerco un attimo di pace
dentro l'anima fragile
perduta nell'infinito

Guardo il mare
tinto della mia ingenuità
e scoprire la mia stupidità

Trovo nella tua intimità
diari segreti della timidezza
colorati dell'arcobaleno dei tuoi occhi

Piango nel buio assoluto
e ti trovo a accendere
la mia mente folle di pazzia

So di scrivere inutilmente
queste parole ma questo è il pensiero
di chi sa sognare e sperare ancora
nei cieli della fantasia e dell'amore

Se io ero....
Se io ero canzone
risuonerei le mie parole
nel tuo cuore

Se io ero specchio
rifletterei la tua bellezza
nata dal mare d'agosto

Se io ero aquila
volerei nel cielo infinito
per trovarti le stelle innamorate
di sentimento

Se io ero poeta
scriverei nella tua anima
le meraviglie che vedo
nei tuoi occhi sinceri

Se io ero luce
illuminerei il tuo sentiero
di fantasie lontane

Se io ero uomo
ti avrei amato come figlia
dei desideri e donato
l'universo del mio dirti
Ti amo

Amore
Amore, il sentimento più bello
espresso dall'uomo che esalta
la sua sensibilità e fragilità dentro l'anima,
è quella persona che ogni mattina
ti sveglia per darti il buongiorno
con un bacio che sa di sentimento
è quella parola che ispira i poeti
sensibili alle poesie fatte con il cuore
immaginario di pensieri ingenui
è quella degli occhi di una madre
che ti vuole bene e ti sa capire
verso il figlio confuso e perso
nella solitudine che non c'è
è quella descrizione del mio essere
lontano dove nessuna immaginazione
ha osato pensare dentro me
è quella perfezione di pensare
nel cuore malinconico spazi
di assoluta espressione infinita
è quel fiore in mezzo a cespugli e roghi
che splende di una luce vera e pura
come gli astri della dolcezza che dipingono
il cielo della comprensione divina
Dei pensieri scrivo sull'amore
ma le cose più belle le scriverò nel mio cuore
per ricordarmi delle emozioni che mi hai dato
in quegli istanti di passione affettuosa

Oggi...
Oggi sento l'emozione
toccare le melodie
segrete dell'infausto cuore

Oggi vedo le immagini
sciuparsi nelle parole
del dolce pianto

Oggi nasco da un soffio
dell' eterna giovinezza
di una donna sensibile

Oggi sussurro nei miei pensieri
la fantasia del cielo
degli angeli custodi

Oggi canto le lodi
del mio amore
nei tuoi occhi

Oggi sogno nell' alba
del tuo corpo la giovinezza
che rinasce dentro alla mia anima

Oggi amo la vita e te
ragazza che vivi dell'immenso amore
dentro alla bontà del mio cuore

I miei pensieri
Sussurravo alle stelle
della notte d'agosto
la dolce poesia del pianto

Camminavo nella via della solitudine
che mi accompagna da tanto tempo
in questa vita senza certezze

Giocavo con la sincerità
della donna che amo
per dirgli ti amo

Guardavo lo specchio della mia immagine
che riflette la mia arroganza e stupidità
del mio animo freddo di sentimenti

Sognavo nel cuore
un' amore sconosciuto
perso nei suoi silenzi

Disegnavo su un foglio
i tuoi occhi splendenti
immersi nell'azzurro del cielo

Amavo le tue fantasie profonde
per riscoprire quelle sponde
della coscienza che non ci sono più

Per te
Per la tua dolcezza
riscoprirei quel mare
che accarezza il mio cuore

Per la tua sincerità
ascolterei quelle dolci parole
che improvvisano poesia

Per il tuo sorriso
invocherei le mie stelle
per renderlo ancora più bello

Per il tuo corpo
donerei la bellezza di una dea
per farti essere una principessa

Per amarti
morirei tra le tue braccia
per guardare quello splendore
del tuo viso d'angelo
che piange lacrime d'amore

Mi manchi.....
Mi manchi in quei paesaggi
del mio pensiero dove sento
la carezza della tua mano
sfiorare il mio viso

Mi manchi in quella pioggia primaverile
che bagna quei fiori della rinascita
per sentirne l'odore della tua bontà

Mi manchi in quella dolcezza
di miele, di mare che tocca
nel profondo dell'anima
quella melodia di tenerezza

Mi manchi in quel palco
dove ballavi la grazia dell'amore
che si scioglie come ghiaccio
nei miei occhi da sognatore

Mi manchi............
da quando hai preso quella giacca
e attraversato quella porta e dirmi addio,
un addio che solo il tempo della solitudine
saprà cancellare.............

Contatto.....
Giocare su per le montagne
e guardare un sole pallido
che si nasconde nel candore del cielo

Salire i sentieri della giovinezza
e sentirsi ormai vecchio e inutile
nelle radici dell' ignoranza

Toccare in quei silenzi profondi
la carezza della tua mano
che avvolge la solitudine

Provare nel tuo sguardo
le parole di un' amore grande
che si sciolgono nel mio cuore gelido

Sognare....
Lasciare in quel tempo della seduzione
le emozioni del passato
per dirti che sei bellissima

Mostrare in quello sguardo
quelle gioie di tuoi occhi
per dirti che sei unica

Sognare in quei paesaggi del paradiso
la dolce melodia del mio animo
per dirti che sei speciale

Dedicare in quel ricordo di sentimento
il mio amore dentro al tuo cuore
per dirti Ti Amo

Ossezia
Un sole del buon mattino splende nella cittadina
e scruto famiglie accompagnare
i loro bambini allegri e spensierati a scuola
ma dentro hanno visto la bestia assassina
accanirsi dentro ai loro occhi,
e veder sgomento di famiglie straziate
dal dolore che versano lacrime
che sciolgono la verità umana e meschina
Non so se piangere nel mio silenzio
e guardare quegli angeli candidi come l'innocenza
cadere in quel volo della vita sognata dalla felicità,
e dalla voglia di vivere per poi morire
davanti a quelle bestie senza orgoglio,
senza cuore e senza dignità umana,
penso che quando guarderò il cielo
vedrò quelle stelle infinite bianche
che splendono con tutta la loro brillantezza
dentro al mio cuore per non essere solo,
solo a morire in questa mia solitudine

Immaginazione
Nelle montagne color argento
vedo una ragazza dai capelli color miele
turbata dai pensieri della fantasia amore
che sente quel vento solitario toccare
la solitudine del suo cuore

Nelle colline color rugiada
vedo una ragazzo dai capelli color mare
camminare in quel sentiero e guardare
quel sole dei suoi occhi
che scompare dentro alla sua dolce anima solitaria

In quella spiaggia color rosso tramonto
vedo loro giovani innamorati
guardare quel mare dalle acque cristalline
per poi incontrarsi e sfiorare quelle labbra
di fragola e di amore per un bacio
che brucia di sentimento come la barca del mio cuore
che si perde nell'infinito mare dei tuoi occhi

11/09/04
Mattina, cielo azzurro, sole splendente
si mostrava Manhattan davanti al balcone di casa
città movimentata, laboriosa e tecnologica
camminavo in quei sobborghi della città
per ammirare la gente di ogni giorno
che si presta ad andare al lavoro
ma un rimbombo tuonò dentro alle mie orecchie
alzai la testa in cielo e vedere un' orrore del presente
uccelli naviganti schiantarsi in quei infiniti grattacieli
per poi crollare davanti ai miei occhi
e guardare quella gente piangere in quell'immenso spazio
e aver visto i loro cari morire in questo giorno,
increduli di una morte così orrenda.....
io penso se questo è il prezzo che l'umanità deve pagare
per un fanatismo assurdo e inutile come questa guerra
senza fine, senza pregiudizi e di vite umane spezzate......

Sentire nel sogno
Sentirsi solo tra queste montagne
che circondano la mia solitudine
e distendermi in quel prato verde
per chiudere gli occhi
e immaginarti in quella follia di baci
che riscaldano quel freddo cuor di tristezza,
in quelle dolci parole e stare ore ed ore ad ascoltarti
in quei pensieri da fanciulla visionaria del mondo,
in quelle pagine di poesie che odono
la mia anima toccare quella brezza d'amore,
in quella melodia del tuo pianto e sentire
la carezza del tuo sorriso ormai spento nei tuoi mesti occhi

Eleonora
Sognare in quest'anima confusa
un posto del cuore per vedere
la meraviglia del tuo viso di bambina

Inventare in quella notte del silenzio
lacrime nei tuoi occhi tristi e persi
che vorrei asciugarli per farli splendere
e dire che sono la mia luce di gioia

Sfiorare in quell'onda del pensiero
un sentimento scivolare
nei tuoi baci eterni
che riempiono il mio cuore

Stringere in queste mani delicate
una rosa rossa incantata
dal profumo di mare
che bagna quei petali di dolcezza

Scoprire in quell'immensità del cosmo
tu, ragazza dei miei sogni
che prendi la mia vita per giocarci
in quella poesia chiamata Amore


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