Poesie di Rossella Maria Luisa Bartolucci


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In attesa dell'anno che verrà
Siamo tutti pronti
come soldatini sull'attenti
in attesa dell'anno che verrà.
Adesso siamo tutti, ma un altr'anno
chi sa quanti di noi ci rimarranno
perché la verità
è che siamo un po' come birilli
che stanno in piedi ad aspettare un lancio
che puntuale arriva.
C'è chi tentenna un po' e poi si rialza
e c'è chi invece cade
lungo disteso giù sopra il sentiero
della propria esistenza.
Ma l'importante è partecipare,
darsi tanto da fare
per migliorare il mondo per chi resta.

Versi
Sgorga l'acqua dei versi da una fonte
che i Romantici stimano divina,
che i Classicisti appellano armonia
e più preziosa dell'oro mi appare.

Sgorga l'acqua dei versi dal profondo
del suo pensiero per l'Illuminista,
delle sue sensazioni per l'arcade
e dei suoi sensi per il marinista.

Sgorga dall'io secondo il Novecento,
dritta da Dio secondo i medievali,
ed invece secondo il pensier mio
diretta giù dal cuore di ciascuno

e manifesta ciò che è bello e brutto
con fiume di parole a volte fluide,
a volte smozzicate ed interrotte
quando il pianto o l'emozione è forte.

E quando è forte ciò che ditta dentro
e più intenso si espande il sentimento
è allora che di un Dio la forza ha un verso
e ti fa intravedere l'universo.

Ancora una speranza
Una lamina d'avorio
il mare
sotto un cielo plumbeo
in quest'aria soffocante
di pensieri cupi,
aridi,
senza più liquidi
vitali,
mentre tutto sembra solido
attorno,
tutto appare grezzo
e materiale,
senza respiro,
senza nulla di aereo.
Eppure
fa capolino
lontano
nella foschia
l'ala di un gabbiano.

Volare
Volare
sulle ali del sogno
da realizzare
per concretizzare
una realtà migliore,
volare
nell'immenso infinito
per poi ridiscendere
portandosi dietro
un pezzo di cielo
fin sulla terra.
A questo volo
c'è un ostacolo solo,
ma più grande di quanto
possiamo immaginare:
è la nostra paura
di volare.

Notte d'inverno
Notte d'inverno.
Alto silenzio scende
sui rami brulli.

Fa rumore soltanto
il ricordo di te.

Brividi fanciulli
Allo stormir del vento fra le piante
si unisce un pigolìo dolce e lontano,
una musica arcana che riporta
a serate fanciulle in mezzo ai campi,
a tremori improvvisi e insospettati,
a palpiti del cuore intimorito
davanti alla grandezza e alla bellezza
dell`immenso scenario naturale.

Mattino
L'ultimo barlume di sogno
è svanito sul far del giorno,
scivolato
pian piano

dalle ante
accostate
appena appena
della finestra.

Giunto è ormai un mattino
foriero di realtà,
complice del destino.

Volata è la beltà
del manto oscuro
che ricopre la notte.

Senescenza
Il mondo
va perdendo
i suoi occhi colorati
di fantasia

va perdendo
le sue bianche ali libranti
di sogno,

va perdendo
il suo profumo intenso
di allegria,
di gaiezza,

va scivolando
impercettibilmente
nella malinconia,
nel rimpianto,

nella durezza
di una realtà
senza più via di scampo.  

La pioggia di marzo
Marzo. E'pomeriggio.
Lieve e dolce la pioggia
in fili d'argento
orna come un manto
scintillante
le piante.

E' una pioggia ritmata,
cadenzata,
dai rintocchi incalzanti,
rintocchi di pioggia
leggeri
sul mio cuore pulsante
in un battito doppio.

E pulsa il mio cuore
a contatto
con la dolce natura
che piange.

Luci
Nella muta notte
son sorte milioni di stelle
che mi hanno indicato il cammino
lungo il corso dell'esistenza,

ho udito milioni di voci
narrarmi la fiaba
o cantarmi la ninnananna
che tende a far chiudere gli occhi

davanti agli scogli
numerosi di questa vita
col rischio di far naufragare
milioni di splendidi sogni.

Ma le palpebre semichiuse
del miope mio sguardo
hanno visto ancor più brillanti
quegli astri indicanti il percorso

e navigo ancora
con occhi ormai quasi dischiusi
tenendo ben saldo il timone

che orienta la rotta
diretta a quei lidi sicuri
che ci ha preparato il Signore.

Calabria
Limoni su uno sfondo bianco e azzurro
dove il cielo con il mare si confonde:
è questa la mia terra
acre e dolce ad un tempo,
dove le donne vanno fiere e calme,
quasi sottomesse,
ma in verità regine
del loro mondo sfumato di emozioni
e denso di realtà gioiose e tristi.


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