Poesie di Maristella Angeli


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Il mio sito:
http://word.technologeek.eu/maristella-angeli/

I miei dipinti:
 http://www.premioceleste.it/maristella..angeli
 http://www.wepresentart.it/index.php/es/community/1006-maristella-angeli/profile

 

Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Fantasia

Ricordi di marzapane
da assaporare
qualcosa di raro e prezioso
profumo d’infanzia
innocente.
Dolce proibito
osservato dalle vetrine
forme di animaletti
di frutta colorate
apparivano lucenti.
Con occhi di bambina
allungavo la mano
e la ritraevo.
Biscotti vivono
parlano di montagne zuccherate
di fiumi di anice e laghi di rosolio.

Da "Trottole di vento" Edizione Tracce

Attesa
Spruzzi di fontana
paesaggio
gocce frantumate
tra vie transitate
gente
le tante voci
parole s’intrecciano
occhi si rincorrono
ricerca di uno sguardo
mani si agitano
gesticolano
clemenza in una carezza
tramonto che rosso tinge i visi
riflessi rosacei
l’attesa

da “Trottole di vento” Edizioni Tracce

Le festività natalizie
Il pettirosso saltella
gonfie le piume
nel tentativo di scaldarsi
in questo rigido inverno

persone passeggiano serene
nel clima vacanziero
musica natalizia si diffonde
nel centro storico
accoglienti i negozianti sorridono

si colgono gli attimi
di tranquillità e spensieratezza
scacciando i ricordi
che tormentano

(Da "Trottole di vento" Edizioni Tracce)


Il giorno di Pasqua
Cade, scroscia
la pioggia dal cielo plumbeo
rende il paesaggio
lucidato a nuovo

nuvole basse si adagiano
coprendo le alte cime
come a nasconderle
ad occhi indiscreti

vociare frammisto al vento
acute voci di bambini
chiesa immota nel tempo
silenzio sommesso

uovo di cioccolato a ricordare
la Pasqua
il suono di campane
che si espande
come eco nella valle

(Da "Il mondo sottosopra" Rupe mutevole Edizioni)
 



(Natale di luce – dipinto di Maristella Angeli)

Il dono più bello
Tripudio di seta
tra le mani giunte
innalzo lodi
osanna in questo Natale
colori indistinti
miscelati con olio di lino
dipingono la Terra
riprendono a vivere
dei tanti sogni
finalmente esauditi
il regalo più atteso l’amore
che l’arte ritorni
ai colori di un tempo
che sia il futuro
il dono più bello

(da "Trottole di vento" Edizioni Tracce)

Africana
La tua gente
non sopravvive al mare
un barcone ripieno di vite
assetate
rassegnati al destino
speranze in un Paese straniero
nelle vene i suoni di un tempo
i colori e i sapori
quel legame simbiotico
uno sguardo nel vuoto
rifugio nei ricordi
un canto di dolore
che sale dal petto

(da "Trottole di vento" Edizione Tracce)

Il pensiero riposa
Soavemente
sofficemente
il pensiero si adagia
e riposa
attende il sonno
stanco e affannato
un caldo giaciglio
il conforto
in un abbraccio
passi felpati
dell’anima
che quietano

(Da “Trottole di vento” Tracce Edizioni)

Tam, tam
Apparso da chissà dove
amore incontaminato
con parole imbevute di sole
inondi la mente
e il mio fragile animo
provato da tempeste ed uragani
sopravvissuto al buio della notte
energia che fa battere il mio cuore
un tam tam che sa di giungla
di aromi speziati, di luci inebrianti
di sole e di luna

(Da “Profumo di tigli in fiore” Rupe Mutevole Editrice)

Placare le onde
L’orchidea così perfetta
vorrei donarti
con i colori incantati
vorrei abbagliarti
inebriarti di essenze orientali
dondolandoti nei pensieri
più dolci

vorrei accarezzare l’anima
con pulviscolo dorato
vorrei scaldarti
in un sogno
racchiuso tra le mani
in una stella inebriante di luce

vorrei nuotare insieme a te
donandoti la spiaggia
incantata, sconosciuta, remota
dove placare le onde
infrangendo il tempo

Da Profumo di tigli in fiore
Rupe Mutevole Edizioni

Festa della Repubblica
2 Giugno 2013


Ciò che all’uomo rende onore
Tempesta la mia anima
turbolenza di un cielo
ingiallito dal tempo
pergamena ritrovata
in uno scrigno dorato

la via scritta in sanscrito
destino dell’uomo
travagliato
dall’infinito andare
di dispute e offese
terra che ha assorbito sangue
di avi trafitti

madrigali e ugole urlanti
regole e condanne
giudici e giudizi
improrogabili morti
in ingiuste cause
o giuste clemenze

impregnato il tempo
nel baratro di persone perse
cadenzare di un presente
nel ritmo di pioggia
scrosciante

incenso asperso a purificare
e raggi di sole ad illuminare
sol quello che non duole
e che all’uomo rende onore

(Da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Edizioni)

Ti ritrovo
(a mia madre)

Ti ritrovo mamma
tra le pieghe dei pensieri
nelle parole sospese nel tempo
nei racconti di un tempo
nel ricordo riapparso
nella voce che ascolto
sospesa
di etere vestita
nei tanti versi
che risuonano come eco
nei dipinti immortali
tra le spatolate di densi colori
nella carezza che soave
accompagna la sera
nella foto che ritrae
il sorriso
di momenti felici
illuminati a festa

(Da "Trottole di vento" Tracce Edizioni)

1 maggio 2013
Festa dei lavoratori


La trebbiatura
Ampia aia
e la battitura
turbinare di chicchi
un vociare inquieto
al primo mattino

al vento frammenti di grano
il duro lavoro
alla terra legato
covone innalzato
bandiera di paglia

beccare frettoloso
galline ruspanti
affaccendate
tra tante granaglie

cori festosi
che al vino fanno onore
a brindare
senza timore

(Da "Il mondo sottosopra")

Essenze preziose
Fiori d’arancio
candide gemme
sbocciate
al calore del sole
radiosi sorrisi
che illuminano
i verdi rami
invitano i passanti
a gioire di un profumo
intenso e radioso
la soavità prende per mano
magico idillio
di suoni e armonie
di essenze preziose

(Da "Trottole di vento" Edizione Tracce)
Barcellona, Chiostro Monastero di Pedralles 2011

Il giorno di Pasqua
Cade, scroscia
la pioggia dal cielo plumbeo
rende il paesaggio
lucidato a nuovo

nuvole basse si adagiano
coprendo le alte cime
come a nasconderle
da occhi indiscreti

il vociare frammisto
ad acute voci di bambini
ed il silenzio sommesso
di chiesa immota nel tempo

un uovo di cioccolato a ricordare
la Pasqua e il suono di campane
che si espande come eco nella valle
a richiamar fedeli

(Da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Editrice)

Le fiabe di papà
Papà scherzava
nascondeva soldi, per magia, riapparivano
la tasca dell’Arlecchino di stoffa
li conteneva.
Le fiabe erano quelle del nonno
sempre quelle
ascoltavo incuriosita.
Dormivo tranquilla nella macchina
gli animaletti la mia passione.
Passeggiavamo nel bosco
osservavamo i fagiani.
Nella tenda di mio fratello
ascoltavamo
il ticchettio della pioggia.
Allegre risate
coronavano la giornata

(Da "Trottole di vento" Edizioni Tracce)

Il mio restare
Ombre nella mia mente
inaridita
da vane speranze

il sogno riprendo
nell’angolo restato
il desiderio nutro
nell’amore che dono

l’ingiustizia rinnego
la lealtà invoco

il tempo scorre
continuo ad inseguirlo

lo fermo sul foglio
testimone
del mio restare

(Da "Trottole di vento" Edizioni Tracce)

L’incanto
Bocca di luna
sfiora i tuoi baci
color del cielo
il limpido pensiero
e di te m’incanto
amor mio
centellino istanti
mi approprio del tempo
affinché eterno resti
l’incanto

(Da "Profumo di tigli in fiore"
Rupe Mutevole Edizioni)

Memoria
Pioggia di piombo
ad oscurare il cielo
buio nel silenzio di morte
mani tese a chiedere aiuto

fili di seta i sogni di ieri
filo spinato negli sguardi atterriti
campi di sterminio
e la luce che manca
la morte che spegne
la speranza

la memoria resta
che strazia
Maristella Angeli

(Da “Il mondo sottosopra
Rupe Mutevole Edizioni)

Quiete assordante
Luna ovattata
un’oscurità frammista
a bagliori
rallenta il pensiero
nel ritmo notturno

un sibilo nell’aria
un motore lontano

quiete assordante
nei sogni inquietanti

oblio nel sonno
un solo barlume
una fievole luce

(da “Trottole di vento” Edizioni Tracce)

Il dono più bello
Tripudio di seta
tra le mani giunte
innalzo lodi
osanna in questo Natale
colori indistinti
miscelati con olio di lino
dipingono la Terra
riprendono a vivere
dei tanti sogni
finalmente esauditi
il regalo più atteso l’amore
che l’arte ritorni
ai colori di un tempo
che sia il futuro
il dono più bello

(da "Trottole di vento" Edizioni Tracce)

Distillati dell’anima
Torrenti e fiumi
sulle mie guance innevate
surplus invadente
di soavi parole
suono arcano e misterioso
paradisiaci istanti
verso incantato
sguardo ammaliato
voce suadente
in distillati dell’anima

(Selezionata al Premio Villa Torlonia I Edizione
G. Perrone Editore Roma.
)

Spirali
Spingono sospese
tensioni in equilibrio
soavemente estese
intramontabili
roteano
come danza gitana
risuonano
come tamburi africani
scuriscono
come preoccupazioni
che assalgono
innalzano balze di gonna
che ondeggiano

(da “Trottole di vento” Edizione Tracce, Pescara,
letta in streaming internazionale: U.S.A. http://www.8-O-8.org).  

Ti ritrovo
(a mia madre)
Ti ritrovo mamma
tra le pieghe dei pensieri
nelle parole sospese nel tempo
nei racconti di un tempo
nel ricordo riapparso
nella voce che ascolto
sospesa
di etere vestita
nei tanti versi
che risuonano come eco
nei dipinti immortali
tra le spatolate di densi colori
nella carezza che soave
accompagna la sera
nella foto che ritrae
il sorriso
di momenti felici
illuminati a festa

(da "Trottole di vento" Edizione Tracce)

Occhi
Occhi che guardano
invano cercano
occhi che osservano
le menti scrutano
occhi che fissano
il vuoto trovano
occhi che accarezzano
il cuore baciano
occhi che fuggono
il dolore evitano
occhi che soffrono
i drammi rispecchiano
occhi di madre
come ali proteggono
occhi che invecchiano
il tempo rispecchiano
occhi truccati
fissando ammiccano
occhi di bambino
ridenti scherzano
occhi curiosi
sorpresi giocano
occhi splendenti
l’amore ritrovano

(Antologia "Le poesie che nascono dal cuore"
1° Concorso Internazionale di poesia "Quelli che a Monteverde"
)


Attesa
Spruzzi di fontana
paesaggio
gocce frantumate
tra vie transitate
gente
le tante voci
parole s’intrecciano
occhi si rincorrono
ricerca di uno sguardo
mani si agitano
gesticolano
clemenza in una carezza
tramonto che rosso
tinge i visi
riflessi rosacei
l’attesa

(Dall’antologia del Premio Letterario di Poesia e narrativa
“L’integrazione culturale attraverso la letteratura 2012”
Centro Ecuatoriano de Arte y Cultura, Milano
)
 

Un a solo
Primizia della mente
frutti tropicali
i pensieri arditi

idee cavalcano il tempo
domandolo
nell’immoto ricordo

quotidiano vivere
sospendo il sospiro
in quel sogno
rapito

un a solo
come aquilone
sfuggito

(da "Trottole di vento" Edizione Tracce, Pescara,
letta in streaming internazionale: U.S.A. http://www.8-O-8.org).

Riprendo il cammino
Cadenzati passi
calibrati giri
intorno a cerchi concentrici

ricerca di un’uscita
di un passaggio segreto
ove il tempo non giunga

labirinti percorro
cerco libertà
in assenza di peso

mi cospargo di lavanda
purifico il mio animo
da negative energie

riprendo il cammino
innalzo bandiere
le dipingo di rosso
come il sangue di ognuno

(Antologia del Premio "Il volo di Pègaso" AA.VV.)

Campi di sterminio
Olezzo di morte
nel campo di sterminio
docce interminabili
e tormentose morti
assiepati, accumulati
carne non più umana
e il fumo denso, grigio
forni crematori
e odore acre
di cenere viva
e la fame, la dignità perduta
gli occhi sbarrati
increduli a tanto
massacro

(Da "Il mondo sottosopra" Edizioni Rupe Mutevole)

Il manto della notte
Ammanta la notte
velato il pianto
ascoltano le stelle
accarezzano speranze
l’amaca eterna
culla
ristora i viandanti
e i sogni sospesi

(Menzione d'onore

al Premio Letterario "Mangiaparole" Roma)

Le parole che scrivo
Quando la parola
densa di essenza di vita
tuona nel petto e batte nel cuore
blocca il respiro

arriva a mani frementi
prende corpo e vita, vibrando

come tango appassionato
come rosa tenera colta a primavera
come brina mista alla rugiada
in un paesaggio nebbioso

come l’acqua ondulata
con un retrogusto di nuvola
dal sapore di menta
e un bagliore di luna

così compongo poesia

(da "In ascolto" MEF L'Autore Libri Firenze.
Finalista Premio Nazionale Accademia G. G. Belli (RM) 2009)

Monte dei pegni
Si lasciano i ricordi
l’oro che segnava momenti di vita

la tristezza nello sguardo
sul bilancino a pesare la vita
a contare il denaro

consunto dal pianto
di orgoglio ferito
la dignità perduta

una lama
a tagliare il pensiero

(Da "In ascolto" MEF L'Autore Libri Firenze)

Nevicata
Neve morbida
s’imbeve dell’impronta lasciata
ghiaccio fissa per poco la traccia
nuovi fiocchi candidi ricoprono i passi

un pettirosso si nasconde fra i rami
intirizzito dal gelido vento
si ricopre di foglie resistendo al gelo

si staglia fioco un raggio di sole
ragnatele ghiacciate brillano
rispecchiando riflessi arcobaleno

tutto sembra fermarsi silenziosamente
lo sguardo soppesa la purezza
di quel bianco manto

(Da "In ascolto" MEF L'Autore Libri Firenze)

In attesa dell’alba
Dimesso il giorno
che si attarda
conclude il fato

il destino accoglie
abbraccia il tempo
clemente
nelle rughe di vita

tra la rugiada
scova i pensieri remoti
ciò che sfugge allo sguardo
fissa l’essenza

sfugge l’apparenza
ingannevole vanità
sfuggevole verità

(Selezionata "In attesa dell'alba" AA. VV. G. Perrone",
da "Metropoli Edizioni Infiniti Sogni)

Splendidi pensieri
M’immergo nell’aria
m’avvolge il Maestrale
scompigliati capelli
un refluo denso
sollevo i pensieri
al peso del giorno
pongo i piedi all’insù
inverto il consueto andare
prendo all’amo
le buone intenzioni
pesco il buon senso
e la bontà
ne faccio pioggia
di splendidi pensieri

(Finalista al II Concorso Nazionale di Poesia

Festival dei due Parchi Ascoli Piceno (AP))

Sarò solo essenza
Apro i sospiri
scopro i misteri
esploro le angosce
attenuo i tremori
impavida affronto
la cresta dell’onda
assorbo energia
la dono al vento
esalando respiri
pensieri vaganti
ritorno nel libro
di versi composto
sarò solo essenza
impregnata nel tempo

(selezionata,"Incontri Poetici"
AA.VV. G.Perrone Editore)

Cuore di ambra
Pioggia di petali rosa
arricchisce i pensieri
di maghi un po’ buffi
di piume d’argento
decoro la vita

un pianto di bimba
soffiato nel vento
ora ascolto
e raccolgo

risata ora sento
socchiuso nel grembo
un cuore di ambra

(Quarta classificata ex aequo alla seconda edizione
del "Premio Letterario Streghe Vampiri & Co."
Giovane Holden Edizioni di Viareggio (Lu)
)

Amo in te…
Amo in te l’eterno
il sorriso nel buio
gli occhi splendenti
dipinti di giada
e il tuo sospiro velato
i pensieri arrovellati
i tanti silenzi
colmi d’amore
le tue mani
di tenero fiore
e la voce che armoniosa
si compone
il tuo infinito amore
cedro e limone aspersi
ad ogni incanto
quercia e leccio
a riparar dal vento
e l’assiolo accompagna
il lento andare
ricamati passi
in un telaio a tombolo
intessuto per noi
di solo amore

(Selezionata "Amore Passionale, proibito"
CD Penna d'Autore Torino)

Montecassiano
Ciottoli nelle strette viuzze
strade consunte
dagli infiniti passi

ciabattare nell’eco delle stanze
profumo di pane appena sfornato
vocio di donne nel viavai della vita

camini, segnali di fumo
rintocco di campane
nel ricordo del tempo

tradizioni protette
come scudi a difesa
battaglie vinte

musica, banda del paese
palio e sughitti a festeggiare
la memoria
di chi resta a ricordare

(da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Edizioni, Bedonia (PR);
"Montecassiano il nostro paese", Istituto Comprensivo
"G.Cingolani", Montecassiano (MC))

L’arpa
Si arresta l’arpa
per incantare
vibrando nuove corde
e l’accordo compone

versi e idilli
il tempo spettatore
il ritmo e l’accento
si ascolta in silenzio

stonato il vuoto
si riempie di pianto
lo zufolo accompagna
il delicato canto

una voce fa eco
è quella del tempo
raccoglie le note
per librarle nel vento

(Poesie in Libertà VII Edizione, Toffia (RI))

L’estate
Approssimarsi dell’alba
orizzonte si staglia definito
un’aurora rossastra dilegua
la notte

dorati campi di grano
spruzzati di rossi papaveri
e il cielo stupito sorride

l’aria calda avvolge il sole
illumina lo sguardo
di ieri, di oggi
stupito alla vita

(da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Edizioni)

Una nuova aurora

Lo stridio di freni
e il gracchiare di verdi rane
uno stagno di lacrime
e il peso del tempo

orologi di sabbia
centellinare di minuscoli
granelli nella clessidra dorata

una lacrima si sofferma incredula
atroci sofferenze
nei frammenti di vita
che scorrono lenti

grani di rosario
consumati tra le dita callose
nelle preghiere
dei giorni più neri

tambureggia il cuore
accelerati i battiti aritmici
nell’affanno di vita
che ha soffiato tempeste

sguardo all’attesa
una luce limpida e chiara
un lieve sorriso

un figlio che torna
occhi sollevati al cielo
e un abbraccio di madre

il braccio elevato
dito indica l’orizzonte
e la speranza riscuote
una nuova aurora

(da “Il mondo sottosopra” Rupe Mutevole Edizioni, Bedonia)


Quell’aria della sera
Perturbare del fato
ingenuo il rigirar dei giorni
attesa da una finestra chiusa
orizzonte lunare
si affaccia lontano
resto a rimirare i monti
a respirare
quell’aria della sera
che empie l’animo
di stelle

(da In questo margine di valigie estranee
AAVV, Giulio Perrone Editore)

Il percorso
Il bosco accoglie
abbracciando i sensi
essenze di resina e mugo
felci rigogliose
e muschio che ricopre le rocce
bassi licheni emergono
a cercare la luce
improvviso scrosciare di acque
imponente cascata
come pioggia impetuosa
si getta dall’alto
riemerge da rocce
spruzzando nell’aria
ricade, scivola
e ancora s’imbatte
nella ruvida roccia
risale, riscende
si getta, salta nel vuoto
colmando il silenzio
del mondo

(L'arte per la Terra, edito dall'Associazione "Infiniti Sogni")
(Cascate di Nardis, Val di Genova Trentino Italia)

Afferrando attimi
Ali di farfalla vibrano
pensieri frantumati
ricreati

senso della vita
l’astratto, l’irreale
sogno miscelato
ai colori del vento

nell’andare vago
afferrando
attimi di ieri

barlumi di futuro
nell’immediato
consumo angoli
fuggendo all’oscurità

(da Antologia-Autori Vari
Edizioni Estro-Verso)

La pittrice (a mia madre)
Bianco di una tela
restata ad attendere
odore di acquaragia
e olio di lino
la tavolozza imbrattata
con il colore incrostato
e la tua spatola
che destreggiava
spadaccina dell’arte
a sfidare il mondo
e l’oscurità
riemergi nei sogni
tocco d’artista
viva nel colore ocra
ardente nel rosso dei papaveri
limpida come il cielo tratteggiato
distesa al tiepido sole
in quelle spiagge solitarie
e ancora ad ergerti
in quei boschi misteriosi
tu quercia eterna
radiosa come il sole

(da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Edizione)

La Pasqua di un popolo
Rimbrotti
al calar della sera

uno strisciar di ricordi fatui
uno stormire in testa
nella primavera
di rondini in volo

un’assenza presenza
nel migrar del pensiero
lo sbocciar
dei teneri germogli

annuncio di vita
nel suo continuar
lo scandir di campane
rinascita
la Pasqua di un popolo

(da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Edizione)

Un etereo sogno (a mia madre)
Un fremito
come fragile foglia
una lama
come spada tagliente
a fendere l’aria
nel silenzio
e nel vuoto

l’assenza
la mano
non accarezza
la foto
e il volto caro

quell’aria
sospesa
in un soffio di vita

quel sorriso
ormai spento
il volto di cera
non rintocca quel battito
di cuore malato

un etereo sogno
riveste quel corpo
sospeso il tempo
in eterno

(da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Edizione
Finalista al Concorso Nazionale "Donne… sulle tracce di Eva" 2011)

Terremoto a Tokyo
Terribili scosse
uno tsunami
a distruggere Tokyo

restano detriti
urla, pianto
disperazione

il dramma
nei visi composti
devastazione

il silenzio straziante
dei petali di ciliegio
negata primavera

una preghiera
il pensiero vicino
soffoca il pianto

resta il ricordo
lacrime
che volano

La Pasqua di un popolo
Rimbrotti
al calar della sera

uno strisciar di ricordi fatui
uno stormire in testa
nella primavera
di rondini in volo

un’assenza presenza
nel migrar del pensiero
lo sbocciar
dei teneri germogli

annuncio di vita
nel suo continuar
lo scandir di campane
rinascita
la Pasqua di un popolo

(da "Il mondo sottosopra" Rupe Mutevole Edizione)

Donna
Rasa la testa per protesta
sui palchi
a disdegnare onori
umile
il miele ambrato
l’addolcisce
è nata per sbocciare
per trasportare un soffio
di sabbia bagnata
da bolle di sapone
che ancor sanno di gioco

(da "In ascolto" MEF L'Autore Libri Firenze 2010)

Cavalcami senza sella
Cavalli non più imbizzarriti
non più in fuga nelle praterie
galoppano su spiagge
osservano l’Oceano
cercano le terre e le loro origini
nitriscono guardando negli occhi
cavalcami senza sella
come indiano Navajo

(scelta da Maurizio Costanzo,
sarà letta su Radio Rai 1, "L'uomo della notte")

Un bacio
Pulsa e batte
sul polso il sangue
impaziente

un cuore, un senso
la vita di ognuno

occhi ripieni di pianto
le mani ricolme di speranze

dalle morbide labbra
un soffio di vita
un bacio tra il cielo sospeso

(da "In ascolto" MEF L'Autore Libri Firenze)

Guerre
Pulpito di un tempo
a dichiarare guerre fratricide
balconi aggiunti ad edilizia
come cuori gelati

crimini di guerra
stanze chiuse da muri
segnati da graffiti
prigioni, urla non ascoltate

libertà conquistata
e morti dimenticati
nella nebbia del tempo
croci sussurrate

(da In ascolto MEF L'Autore Libri Firenze 2010;
selezionata da Elio Pecora Poeti e poesia
Edizioni Pagine, Roma 2010)

Paesaggio invernale
Sommersa dalla nebbia
appare la catena montuosa
ingioiellata di neve

paesaggio irreale
corridoio di alberi
come ombrelli in attesa del sole

cielo ovattato, mistero
di un’eremita
in una grotta nascosta

una lepre corre libera
annusando l’aria
temprata dal rigido inverno

il mirto dai frutti immaturi
è stanco di notti buie

le tortore scandiscono il tempo
con il loro battito d’ali
in attesa di fronde
su cui riposare

(da "Specchi dell'anima" Edizioni Progetto Cultura)

Stella
Stelle luminose
costellazioni dipinte
da mani sapienti
che il cielo
decorano

polvere magica
ho gettato nell’aria
spruzzi di magia
regalo al vento

una cometa segreta
sul comodino accanto al letto
una sorpresa attesa
un sospiro
illumina la notte

(da "Il mondo sottosopra"
Rupe Mutevole Edizione 2010)

Alla luce delle stelle
Spicchio di luna
brillante
piccole briciole di cielo
miriadi di stelle
scendono nei pensieri
tintinnando ai vetri
conducono i desideri sopiti
riafferrati da mano di angelo
donati nella notte
a chi non ha speranze
illuminando il sorriso
dei sogni più belli

(da "Edi-Thon",
Edizioni Penna d'Autore 2010)

Il giorno
Una camicia da notte
indossa il giorno
in testa il sole
alle braccia stelle dipinte
come anelli polvere di cometa
al collo corolle di fiori
la cinta verde dei prati.

Una borsa ribolle di pensieri
spesa piena di idee
che escono volando.

Ai piedi calzari di nuvola
un cuscino di sogni
con piume d’oca
candidi e puri
come sempre.

(da “ Specchi dell’anima” Edizioni Progetto Cultura;
selezionata, EDI-THON Edizioni Penna d’Autore 2008)

Mimose
Le nuvole gialle di mimose in fiore
piumini soffici di talco intrisi

Piccoli fragili fiori ergono al sole
i loro rami dorati

profumo che inebria
vestendoti di seta che avvolge
in essenza profumata

adorno i riccioli scuri
con un ramo fiorito
piccola corona di un giallo dorato
regina ora sembro
di quel piccolo regno

(“Poesie in Libertà” VII Edizione, Toffia (RI))

L’arpa
Si arresta l’arpa
per incantare
vibrando nuove corde
e l’accordo compone

versi e idilli
il tempo spettatore
il ritmo e l’accento
si ascolta in silenzio

stonato il vuoto
si riempie di pianto
lo zufolo accompagna
il delicato canto

una voce fa eco
è quella del tempo
raccoglie le note
per librarle nel vento

(da “Poesie in Libertà” VII Edizione, Toffia)

Cara mamma
I ricordi a cui ti affidi
e gli occhi che invocano
il tempo
che s’arresti
ai momenti più belli
allo sfavillio di gioventù
allo sguardo indomito
alle sfide
ad una vita d’artista
e con le mani tremanti
afferri l’aria che ti manca
e la vita che sfugge

(Poesie in libertà, VII Edizione, Toffia)

Lo sguardo della sera
Sfuggire ai pensieri più bui
ai corsi e ai ricorsi storici
ai versi pesanti che
espandono il tempo
restare appese al momento
l’attesa riappare sorpresa
edè il giorno che si affaccia
l’aurora sfocata
è il sole che irradia
a scaldare l’animo mio
che soppesa lo sguardo
della sera

(da Antologia del Premio Letterario LOGOS V edizione A.A. V.V.
Giulio Perrone Editore 2010)

Gli occhi non invecchiano
Vagare con il pensiero
ad afferrare l’aria che fugge
il sole prima che tramonti
le tendine prima che si chiudano
la vita prima che si spenga

Ripercorrere a ritroso
i tempi e i luoghi
guardare avanti raccogliendo parole
sfuggite alla mente.

Il sentimento prevale
a far brillare gli occhi
che non invecchiano
nel guardare quelli dell’amato.

(da «Tocchi di pennello», MEF L’Autore Libri Firenze)

Montecassiano
Ciottoli nelle strette viuzze
strade consunte
dagli infiniti passi

ciabattare nell’eco delle stanze
profumo di pane appena sfornato
vocio di donne nel viavai della vita

camini, segnali di fumo
rintocco di campane
nel ricordo del tempo

tradizioni protette
come scudi a difesa
battaglie vinte

musica, banda del paese
palio e sughitti a festeggiare
la memoria
di chi resta a ricordare

(da “Montecassiano il nostro paese
Istituto Comprensivo “G.Cingolani”)

La danza del tempo
Calore del sole
la pelle abbronzata
l’aria che il volto accarezza

un dolce reflusso
il mare che inonda il pensiero

impronte scompaiono
avvolte dall’onda

il gabbiano sorvola
galleggiando nel vento

una danza del tempo
trascorso in attesa

(da Antologia Premio Internazionale
di poesia città di Torvaianica
2009: 4ª classificata)

Senza più pareti
Camelia candida
tra i capelli scuri
il pensiero di te
così candido e profumato

lieve accarezzo i petali
accosto il fiore
assaporo il profumo

essenza delicata
permea la stanza
che non ha più pareti

(da “Specchi dell’anima”, Edizioni Progetto Cultura, Roma)

Emigranti
Nel nero della notte
il giallo del sole
l’oro della spiga di grano

lavoro, l’aratro e i solchi
fumo di officina e ritmo
di passi affrettati

chi parte, chi arriva
treno che attende

valige gonfie di lacrime
ricordi a fare compagnia

(da “In ascolto” MEF L’Autore Libri Firenze 2010)

La voce che non ricordavi
Qualè la strada dove cammini
un vicolo buio o una strada maestra
accendi lucciole per poter osservare

la terra è ferita, l’acqua inquinata
l’uomo è confuso
guarda la tua mano

il tuo futuro
si specchia, ti abbaglia un faro
una radio trasmette Immagine (scritta da John Lennon)

il canto nasce spontaneo
riconosci la voce
che non ricordavi

(da “Specchi dell’anima” Edizioni Progetto Cultura 2003, Roma)

Le fiabe di papà
Papà scherzava
nascondeva soldi che, per magia, riapparivano
la tasca dell’arlecchino di stoffa li conteneva.

Le fiabe erano quelle del nonno
sempre quelle
ascoltavo incuriosita.

Dormivo tranquilla nella macchina
gli animaletti erano la mia passione.
Nel bosco passeggiavamo
osservavamo i fagiani.
Nella tenda di mio fratello
ascoltavamo ridendo
il ticchettio della pioggia.
Ci divertivamo in tanta semplicità.

(da “Gocce di vita” Albatros Il Filo 2008)

Provando ad esser donna
Colora le tue ali
poni petali al passaggio

un grammofono gracchiante
che suona per te
il ricordo ritorna

balli sulle punte
come allora
giravolte i pensieri
che s’annodano

il viso s’infiammava
al primo sguardo
interessato
e tu giocavi ancora
provando ad esser donna

(selezionata nell’Antologia regionale
Edizioni Cultura 2003
, Roma 2010)

La nuova alba
Come carta assorbente
m’imbevo dell’inchiostro della vita
che scorre
come fiume in piena
straripa
sommerge e deterge
purificando terre inquinate
da sentimenti scuri
persi nel fango
di pozzanghere dimenticate.

La pioggia bagna i visi
unendosi al pianto dell’anima
rigenerando sorrisi
che attendono
nuova alba.

(da “Tocchi di Pennello” MEF L’Autore Libri Firenze)

Gli attimi vissuti con te
Se il tempo fosse foglia
soffierei innalzandola
fino a toccare il cielo

se il tempo fosse clemente
nasconderei qualche nuvola
regalandole alla corteccia
dell’albero della vita

se il tempo annullasse le pene
dipingerei la mia casa di rosa
riempiendola di sogni

se il tempo esaudisse i desideri
apporrei dei post chiedendo
di afferrare gli attimi
vissuti con te
per stringerli nel mio cuore

Lo scricciolo
Vorrei essere scricciolo
così piccolo e minuto
incantevole allo sguardo

ultrasuono è il suo verso
impercettibile onda sonora
come tromba di araldo

annuncia note segrete
al mendicante di parole
che raccoglie il suono
ponendolo su di un’arpa

i fili della vita
sono le corde
dita sapienti
ne fanno melodia

Il viale
Mi tieni per mano
tornando bambini
per un po’
gli sguardi incantati
nel suono di voci
che inebriano.

Il viale ci attende
ripara dai pensieri ombrosi
le foglie autunnali
richiamano il colore dei cuori.

Gli uccelli si avvolgono d’aria
gioiosi nel percepire
che c’è pace
annunciano al cielo
che il volo propizio
permette di staccarsi
da ciò che opprime
solleva nell’aria
anime fluttuanti.

(da “Tocchi di pennello” MEF L’Autore Libri Firenze 2008)

Memoria
Pioggia di piombo
ad oscurare il cielo
buio nel silenzio di morte
mani tese a chiedere aiuto

fili di seta i sogni di ieri
filo spinato negli sguardi atterriti
campi di sterminio
e la luce che manca
la morte che spegne
la speranza

la memoria resta
che strazia

Il puzzle
Il puzzle si ricompone
parti di vita perdute
in vicoli bui
tornano ad avvicinarsi.
Quasi non li riconosco
loro mi appartengono.
Portati via da un vento gelido
impetuoso.

La luce ricompare
il buio sapeva di eterno.
Rugiada, ali di uccelli variopinti
musiche celtiche
etnie misteriose.
Mi ricompongo.

(da "Gocce di vita", Casa Editrice "Il Filo", Roma)

Il Figlio
Statue piccole, grandi
il Presepe
attratti da quella Sacra Famiglia

foto a San Pietro
che accoglie il Mondo
un bambino dice a sua madre:
“Ma tu tieni a tuo figlio?”
uno sguardo e un silenzio
una nuova preghiera

le statue s’interrogano sagge
la mamma poggia la mano
il pensiero ha ritrovato

una bocca aperta al riso
la speranza
in quelle mani giunte

Tieni stretto il pensiero
Natale che affascina gli animi
regali, cori, vetrine spumeggianti.

La felicità avvilita
di chi ha poco da festeggiare
lutti di sentimenti
distacchi di figli
separazioni di affetti.

Il panettone abbellisce la tavola
senza le risa dei bambini
occhi tristi di chi ha solo ricordi
cuori di speranza
consapevolezza di un susseguirsi
di scale più o meno alte
da salire senza cadere.

L’amore illumina gli occhi
tutto risplende
l’aroma di caffè
gli acquisti, gli sguardi intensi
la candela accesa
osservi la luna, la neve sul viale.

Ascolta il cuore che ti avvolge
in una calda coperta di baci
con soffici carezze che ti cullano
tieni stretto il pensiero
che scalda e ti prende per mano.

Neve
Neve immacolata
spruzzata come farina
da un cielo grigio
che sembra riempito
di problemi e affanni.

Su quelle cime
che si ergono coraggiose
ad affrontare tempi impervi
il vento soffia come un mantice
per trovare i raggi del sole
riscaldare l’aria
che avvolge il corpo
con una tenera brezza
che asciugando lacrime
deterga l’animo
immergendolo in infinite
note che risuonano
riempiendo il vuoto.

(da "Tocchi di pennello" MEF L'Autore Libri Firenze)

Rincorrere l’aria
Piccole bolle
da un’acqua saponata
con una cannuccia
plasticata
ed un soffio di bambina

piccole esplosioni
su di un naso all’insù

sapone alla pesca
la bocca aperta al riso
le mani a rincorrere l’aria

Volare
Quel maritozzo con la panna
che mangiavamo da ragazze
quasi fosse un premio prezioso
che assaporavamo lentamente.

Le risa come zucchero a velo
giovani come germogli
alla ricerca di luce.

Ricordi appannati
su di un vetro freddo
attraverso il quale
osservo il viale.

Alba che appare tra le nubi
indica la via
ove non vedo il traguardo.

Ali che crescono su spalle ricurve
dagli affanni
supremo segno di chi
sa ancora volare

(da "Tocchi di pennello" MEF L'Autore Libri Firenze)

L’ulivo e l’olio
Si erge verso il cielo
un ulivo maestoso
col tronco nodoso
estesi al cielo i suoi rami
a cercare la luce

verdi gioielli
pendenti appesi
ad ornare le fronde
olive nere e verdi

spremitura a pietra
e l’olio
dall’acre profumo
denso il colore
forte il sapore

un filo che scende
il colore dell’oro
un semplice pasto
di pane raffermo

la mensa del tempo
che tempo non ha

Autunno
Foglie accartocciate
cadute a terra dopo tante battaglie
contro venti e tempeste.

Autunno che giunge
castagne di ippocastani rotolano
uscite dai propri ricci.

Vento solleva la polvere
le foglie si muovono in una danza
si toccano, roteano, ricadono.

L’autunno della vita, del tempo inesorabile.

L’odore di caldarroste riscalda i pensieri
accanto ad un camino acceso
si schiude il cuore
affaticato dai tanti affanni.

Crepitio di legna che arde
fuoco dalle fiamme ondeggiante.

Un maglioncino caldo
la mano che ne stringe un’altra
il segreto della felicità.

(da "Gocce di vita" Il Filo, Roma)

Abbraccio la natura
Spighe di grano
nei capelli mossi dal vento
rosso tramonto nel timido viso
volto alla luna
sogni proibiti, quelli irreali
che incanto lo spazio infinito
l’acqua nell’incavo di un tronco
il muschio che soffice ricopre la roccia

roteo a braccia aperte
abbraccio la natura
la gonna a ruota

e il sorriso da bambina

(finalista, poesia singola, Premio Letterario "Solaris" 2009, Edizioni Montag)

L’albero osserva
Quell’albero si erge
ha immerso le sue radici in profondità
in una terra che sorprende.

Ci guarda
tante cose avrebbe da raccontare
lì fermo da secoli
ad osservare.

I rami si aprono in un intreccio armonioso
alla ricerca di luce
di aria pura.

Le foglie risuonano di dolci armonie
centillano rintocchi di cielo
brezze leggere accarezzano.

Attendono gli uccelli
che tornano al loro nido
rifugio di sempre

(da "Tocchi di pennello" MEF L'Autore Libri Firenze)

Pastelli
Pastelli dai tanti colori
su di un foglio bianco.
Ho scritto di me: ricordi,
sofferenze, gioie.
L’incanto della vita che afferro
perduta
nel labirinto dei pensieri.

Soffermo lo sguardo
torno a vedere
ciò che ero.

Guardo lo specchio
cercando gli occhi
di chi guardava
stupita la vita.

(da "Gocce di vita" Il Filo - Roma)

Lembo di nuvola
Percorri nel vento
le note della vita
il tempo che ti è dato
porta con te il ricordo
di un bacio eterno
il chiarore delle stelle.

Prendi tra le mani
il lembo di nuvola
riponilo nel baule dei ricordi.

Corri nei prati infiniti
bagnati di pioggia di lacrime
assapora l’aria tersa del mattino
che ti mostra un nuovo giorno.

(da "Tocchi di pennello" MEF L'Autore Libri Firenze)

Riposeremo
Chissà se il tempo
cambierà i nostri corpi
tra tanti, ci riconosceremo
sentiremo il profumo del vento
l’odore di lavanda nella brughiera.

Ci vedremo giovani
correre a perdifiato
per raggiungere il sogno
appeso ai fili di una mongolfiera
che ci porterà in cielo
per entrare nelle nuvole
morbide come petali di rose.

Appoggeremo il capo e lì
riposeremo.

(da "Gocce di vita", Casa Editrice "Il Filo", Roma)

Le farfalle albergano in me
Miriadi di farfalle colorate
albergano in me

tengono compagnia alla fantasia
sono immortali
regnano nel non tempo

rallegrano i giorni
alleggeriscono gli affanni
stupiscono alla vita

leggere librano in alto
si nutrono di nettare mieloso

s’incupiscono alla falsità
si colorano di un cupo grigio
ascoltando menzogne

splendono nei momenti d’amore
colorandosi di oro

proteggono come impermeabile colorato
emanando luccichii a raggiera

se l’animo è affannato
cullano dolcemente danzando
su di una arcana melodia

Fantasia
Ricordi di marzapane da assaporare
qualcosa di raro e prezioso
profumo d’infanzia
innocente.

Dolce proibito
osservato dalle vetrine
forme di animaletti o di frutta colorate
apparivano lucenti.
Con occhi di bambina
allungavo la mano
la ritraevo.

Biscotti vivono, parlano di montagne zuccherate
di fiumi di anice e laghi di rosolio.

Fantasia grata a chi ne ha
a chi non dimentica
l’io bambino che gioca con noi.

(da "Tocchi di pennello" L'Autore Libri Firenze)

Ho scaldato la pioggia
Ho scaldato la pioggia
con lacrime fiorite
dimorando
in un tempo immortale.

Pene sconfitte
abissi di vuoto
ho riempito di fiori.

Ho colmato le buche profonde
ripulito pozzanghere
fangose
per farne laghi di petali
su cui galleggiare assaporando il sole
che dà vita.

(da "Gocce di vita", Casa Editrice "Il Filo", Roma)

Chi sei?
Una fata curiosa chiede chi sei
sorpresa, rispondi qualcosa
imbastisci qua e là una storia.
Sono mente nata tra i rovi
cresciuta da rose, innestata da mani sapienti.
Le more nascono alla mia destra
alla mia sinistra fioriscono i narcisi
dal mio naso gigli in fiore.
Dalle orecchie una foglia di tiglio
dai piedi l’edera che aderisce alle piante.
Le lacrime diffondono odore di limoni
dai capelli nascono fiori vermigli
dalle mani cuori d’incenso che purificano l’aria.
La fata annuisce, grata esaudisce il sogno
un pensiero batte le ali.

(da "Tocchi di Pennello MEF L'Autore Libri Firenze 2008)

Le parole
Dove c’è pace
lì dimorerò
con le stanche membra
di chi ha visto muri innalzarsi
ha trovato un varco
una breccia creata dal fato
che osserva silenzioso
attendendo il tempo di vita
concesso
stendere un tappeto di polvere di sogni
mettere ali di fata
e, come Mercurio, sussurrare alle orecchie
parole di pan di zucchero
bagnate di mosto
accarezzando i capelli
intrecciati ai pensieri più belli
incantando gli occhi
di piume variopinte
create dalle parole che scrivo.

(da "Tocchi di Pennello MEF L'Autore Libri Firenze 2008)

Addio per sempre
Guardo il vuoto
invisibile filo
un contatto telegrafico
raggiunge il cuore

primavera nei pensieri
nei giorni di magica luna

uno scheletro lontano
il ricordo

perpetuo nel tempo
l’addio su mani in preghiera

un battito d’ali riscuote il pensiero
bagnato dal pianto
asciugato al sole d’oriente

rollio di un aereo
allontana i ricordi

ritorna quel fiore sbocciato
l’incanto d’amore
stupito dal fato

Notte
una dolce nenia
culla
la tua voce mi accarezza
suadente.

Il manto nero della notte
avvolge
mistero di un mondo onirico.

La tua mano stringe la mia
dà conforto.

Una leggera carezza mi sfiora il viso
affinché non mi perda
in quel buio.

(da "Gocce di vita" Il Filo - Roma 2008)

Amore e passione
Sensi risvegliati
da un abbraccio innamorato
risvegliato sentimento
nella notte respirata

i sogni riafferrati
le speranze ascoltate
gli sguardi inebriati
ammaliati sensi

il suono di armonie
l’essenza di limone
la mirra profumata
il bagno di rosolio
nell’ eterno bacio
appassionato

Mamma
Una rosa bianca
pura e candida
profumata essenza
del tuo animo ribelle

teneri petali e spine
a difesa del male
boccioli sono i tuoi figli
sbocciati al tiepido sole

corona floreale
poggiata sul tuo capo
eterno affetto
che ferma il tempo

Tempi passati
Una fisarmonica suona la canzone dei vecchi tempi
in allegria si festeggiava la vendemmia
si rideva insieme agli amici di sempre.
Racconta mia madre la gioventù
gli occhi illuminati dai ricordi
semplici avventure, episodi infantili.
Si credeva che i figli nascessero da chissà dove.
Fichi secchi e mandorle scomparivano dalle
credenze
nel letto, riscaldato dallo scaldino
si raccontavano segrete storie d’amore.
Il primo bacio, rubato lungo le scale
sguardi innamorati in presenza dei genitori.
Memoria di vita permea l’aria di echi, di risa
che vivono ancora.

(da "Tocchi di pennello" MEF L'Autore Libri Firenze 2008)

Addio per sempre
Guardo il vuoto
invisibile filo
un contatto telegrafico
raggiunge il cuore

primavera nei pensieri
nei giorni di magica luna

uno scheletro lontano
il ricordo

perpetuo nel tempo
l’addio su mani in preghiera

un battito d’ali riscuote il pensiero
bagnato dal pianto
asciugato al sole d’oriente

rollio di un aereo
allontana i ricordi

ritorna quel fiore sbocciato
l’incanto d’amore
stupito dal fato

Le parole che scrivo
Quando la parola
densa di essenza di vita
tuona nel petto e batte nel cuore
blocca il respiro

arriva a mani frementi
prende corpo e vita, vibrando

come tango appassionato
come rosa tenera colta a primavera
come brina mista alla rugiada
in un paesaggio nebbioso

come l’acqua ondulata
con un retrogusto di nuvola
dal sapore di menta
e un bagliore di luna

così compongo poesia

Il sacchettino di lavanda
Il sacchettino con racchiusi
fiori di lavanda
come un tesoro di brughiera
emana il profumo di pulito
di aria fresca
di campi azzurri mossi dal vento
come alta marea
le cui onde si succedono
in cerchi perfetti.

Nel profumo intenso
si fondono sentimenti candidi
che navigando
fanno ondeggiare la barca del cuore
che innalza vele bianche
per farsi trasportare
da un dolce vento
che accarezza l’anima.
(Da “Tocchi di pennello
MEF L’Autore Libri Firenze)

Frutti e fiori
Succo di arance
spremute
zuccherose
di aspri limoni
sapore di cedro
di lime succoso.

Energia di frutti dissetanti
rinfrancano il corpo
che s’adorna
di fiori
lasciando bucce essiccate
scorze amare.

Una gonna di viole
una maglia di magnolie
un cappellino di rose
orecchini di lillà
il glicine per cappotto
ai piedi piccole margherite di campo
fiordalisi risplendono negli occhi.
(da "Gocce di vita", "Il Filo" Roma)

Una stella speciale
Un unicorno bianco
scalpita giustizia.

Nel bosco di leggende antiche
suoni arcani si effondono
in un’aria uggiosa
che si diverte ad accarezzarti.

In un sogno ritrovo
una stella che brilla nel cielo buio
della notte
accanto una stella speciale
brilla di una luce diversa
che illumina il viso.

Negli occhi di luna
risplendono i pensieri
che abbracciano il tempo
che fugge.

(da "Tocchi di Pennello MEF L'Autore Libri Firenze 2008)

Padre
Il mondo delle ombre
ti ha portato via indifeso
inatteso il fato ha preso la tua mano
oscurità ti ha avvolto
là dove non c’è ritorno

le tue parole
echeggiano
nei ricordi di bimba

scherzoso era il tempo
in cui ridevi, ti commuovevi
di fronte ad un film

gelida tomba
ti avvolge
là dove volevi essere

anima immortale
senza più pene

Il silenzio che sorprende
In controluce appare
il paesaggio
dove il tramonto
sembra assente

sabbia grigia
conchiglie arenate
sorprese
dalla bassa marea

scarpe che affondano
in un salmastro di alghe
si sovrappongono ad altre
presto affogate dall’alta marea

edè il silenzio che sorprende
il solo suono indelebile
dell’Oceano che echeggia

Petali bianchi di neve
Il sospiro del tempo
la vita, scorrere di un fiume in piena
la solitudine, chimera nel deserto
la speranza
forte in chi ammira compiaciuto
l’eterno ritmo della vita
l’essenza, turbamento del polline
di un fiore soffiato

petali bianchi di neve
nella sera dei capelli

rughe sinuose
mani rattrappite
e occhi che sfavillano di ardore

(selezionata al Premio Letterario
"Donna ….sulle tracce di Eva", Roma 2009)

Sentimento d’amore
Come l’aria che ti avvolge
in un mattino di primavera
travolgente come l’inebriante
profumo di gelsomino
delicato come un soffio di mamma
maturo come le dolci ciliegie
inafferrabile come l’astro nel cielo
segreto come il mistero di fiaba
soleggiato come la radura in fiore
fresco come il trifoglio appena colto
tenero come il gattino appena nato
forte come la quercia secolare
il sentimento d’amore
(per San Valentino)

Guerre
Pulpito di un tempo
a dichiarare guerre fratricide
balconi aggiunti ad edilizia
come cuori gelati

crimini di guerra
stanze chiuse da muri
segnati da graffiti
prigioni, urla non ascoltate

libertà conquistata
e morti dimenticati
nella nebbia del tempo
croci sussurrate

(nel giorno della "Memoria")

La dolce carezza
Afferro un ramo
naufraga e afflitta
a fatica raggiungo l’argine

porto acqua con me
dalla terra di mezzo
che orologi ha fermato

fiordalisi azzurri
come occhi di cielo
riflettono lapilli

stelle, come punte di spillo
illuminate, colmano l’infinito

un sogno perduto
tra lucciole dormienti
la luna ha ritrovato

sulle note di un’armonia
serenata innamorata
la dolce carezza
che resta sospesa

(segnalata a Premio Editoria "Sanremo Arte 2000"
prima edizione -2009)

Clochard
La canzone che sento è sempre quella
la cantava un clochard nelle strade di Parigi
una melodia di organetto stonata
una voce roca, a volte silenziosa
dal tanto bere.

Con il suo carretto passeggiava
tendendo la mano
sperando nella generosità di qualche anima buona.

Continuo a sentire quella stessa canzone
il carillon avrà accompagnato le sue ultime ore.

Tendeva la mano
qualcuno la prese per fargli alzare lo sguardo
per fargli vedere che il cielo è azzurro
per tutti.

da "Tocchi di pennello" MEF L'Autore Libri Firenze

Il futuro
Mare autunnale
che sa di caldarroste
dipinge con oro, ocra
arancio e rosso
foglie irradiate di luce

Fumo di camini accesi
eco di passi frettolosi
di voci nascoste da sciarpe
negozi si apprestano
ad addobbarsi per il Natale.

Soffice la luce del cuore
che pulsa alternando
rintocchi d’amore
quelli di memorie
con desideri di futuro
che appare in un viale
adornato di gigli candidi.

da "Tocchi di pennello" L'Autore Libri Firenze

Il disgelo
Le radici del tempo
legami reali
di ciò che di noi
è origine e vita.

L’albero che è cresciuto
con corteccia spessa
si è difeso dal freddo.

Il ghiaccio eterno
ricopre le pene
che reclamano gioia.

Dai rami fiori di luna
boccioli sbocceranno
mani s’innalzeranno
toccando l’infinito.

da "Tocchi di pennello" (L'Autore Libri Firenze)

Portami con te
Fiumi di champagne
non basterebbero
a festeggiare questo amore
che rinnova l’anima.

M’immergo in un fiume
per essere acqua
avere energia
per superare monti
dalle cime elevate.

Affondo nella terra
per divenire fiore
affinchè tu mi colga
per portarmi con te.

da "Tocchi di pennello"
L'Autore Libri Firenze 2008

Un angolino di niente
Girovagando nella mente
affannata dai pensieri
cerco un riparo ai problemi che impellono.

Un ombrellone di raso lucente
una sdraio su cui riposare
i raggi del sole che riscaldano il cuore.

Un angolino di niente
dove cresce erba dai mille colori
i fiori non appassiscono mai
un fiume tranquillo
una sorgente da cui dissetarsi.

Una notte stellata
con amiche fatine
che con magiche melodie
accompagnano il dolce sonno.

Tu accanto a me mi tieni per mano
nella lunga strada del cielo.

da "Gocce di vita" Casa Editrice "Il Filo" Roma

Ti amo
I tuoi occhi fusi nei miei
brillano di piccoli frammenti
che il cielo ha donato
porgendo una composizione
di fiori di nuvole fresche
sfumate dal rosso tramonto

un brindisi con l’elisir
del non tempo
che la via lattea ha estratto

un coro di angeli e arcangeli
con note che il vento ha riposto

canne d’organo
di antico metallo forgiate
accolgono la purezza
con la quale l’amore
in unica armonica frase
scandisce: ti amo

Un mondo per noi
Un mondo per noi
con perline colorate
azzurre, verdi, arancioni.
Per tetto il cielo con stelle di meringa
una luna di formaggio per te.
Per coperta un manto di petali di petunia e rododendro
un cuscino di morbide piume candide.
La nostra casa dipinta in un quadro vivente
dolce come nettare in un’arnia segreta.
Profumo di confetto e di lavanda ai balconi
in terra un tappeto di liane intrecciate
un divano con stampe di papaveri rossi.
La cucina costruita da gnomi pazienti
odore di zenzero e canna da zucchero.
Alle finestre tendine cucite con raggi di sole.
Un giardino con un prato rigoglioso
gigli bianchi e fragole dolci.
Cani e gatti in quantità
musiche celtiche e pranzo nel patio.
Basta chiudere gli occhi.

da "Gocce di vita" Il Filo - Roma

Il desiderio più recondito
Sole che regali
il calore del giorno
illumina gli sguardi
che abbassandosi
non scorgono l’orizzonte.

Luna che riempi
i sogni degli uomini
regala fantasia
a chi restio
ha relegato l’anima
sbarrando la strada.

Stelle che costellate
il cielo illuminandolo
pulsate nei cuori
di chi vi osserva incredulo.

Cometa annuncia
soffia sulle candeline accese
esprimi il desiderio più recondito.

antologia “Poesia in libertà” Toffia (RI)

Si sale, si scende, si resta, si torna
L’ascensore attende
persone impregnano
lo stretto spazio
di tabacco, di profumi
stucchevoli
talco evanescente
si volatilizza in quell’aria
di polvere sospesa.

Breve tragitto
si sale, si scende
ci si specchia
si ha fretta
si sbatte la porta
si apre, si chiude.

Un rimbrotto di troppo
chi chiama
aspetta, ha fretta
attende paziente.

Si sale, si scende
si resta sospesi
si torna.

Il tempo
Il tempo batte le sue ore
e la vita passata
scandisce con il suo tic tac i minuti
implacabile.
Un dito batte impaziente
conta i minuti.
Squillo di sveglia riporta al reale
orologi ricordano il tempo che resta.
La notte porta la quiete
osservo le stelle là dove il tempo non c’è.
Osservo una ruga, il corpo che cambia
sarà ancora il sogno
che il tempo fermerà.
da "Gocce di vita" casa Editrice "Il Filo" Roma

Nell’acqua resta l’eco
Il riflesso dell’acqua
rispecchia occhi ridenti
di bambine

barchette di carta viaggiavano
navigando sull’acqua
della fontana
trasportando merce preziosa
nel luccichio di splendidi
diademi di vetro.

Continuava il gioco
tra risa argentine.

Nell’acqua resta l’eco
che il vento ha staccato.

antologia "Ricordo", Giulio Perrone Editore

Solo un gioco
La meridiana
segna le ore e l'ombra
stagliata
definisce il tempo

il sole scherza
con la luna
lole, suna
nasu lelu
un magico rito
ruota gli schemi
l'inverte
alambicchi esoterici

una bambina si chiede perchè
è solo un gioco
un sogno
per poco

Foglie cadute
Mare di foglie cadute
cammino tra di loro
che si aprono a farmi strada
come se mi attendessero.

Fruscio del vento
rimesta i colori ambrati
senza più vita le foglie
attendono.

In un libro racchiudo
la foglia raccolta
perché essiccata
resti a ricordare
la sua vita
per raccontarla.
Da: "Gocce di vita" Casa Editrice "Il Filo" Roma

Ricordi
Bambina ricordo
paure di mostri imperversavano
fiabe lontane.

Nenie, storie, bugie di mamma
mostri della notte abitavano la vita.

Ingenua, indifesa
sognavo, fantasticando
mondi lontani.

Donna ritrovo paure passate
cerco quel mondo lontano
afferro ciò che resta
consapevole di terre
fertili.
Da "Io Scrivo" terza edizione AA. VV.

Sole
Sole scalda il mio cuore
che ha freddo
scalda parole
che non riesco più a dire
scalda l’aria
che ha alzato nebbie grige
riempi di colori
sensazioni
che non riesco più ad afferrare
illumina il mio viso
rigato di lacrime
asciugale, soffia
un alito di primavera
sciogli le porte di ghiaccio
apri finestre frantumate
illumina la strada da percorrere.
(da "Gocce di vita" , Casa Editrice "Il Filo", Roma)

Abbracci
Turbinio di pensieri
che s’aggrovigliano
in un fiume di desideri
che s’infrangono
su vetri scorrevoli

speranze e sogni
a cui mi aggrappo

momenti d’incanto
smerigliati dai mille sguardi
d’amore

sangue che pulsa nell’incontrarci
desiderio che s’illumina
nell’intensità dei nostri
abbracci

Menzione d’onore “Concorso Penna D’autore”

Un nuovo canto
Rivoli d’acqua
scorrono dalla grondaia
arrugginita.

Un piccione tuba
ripetendo lo stesso suono.

Fango sporca scarpe pulite
piedi fanno fatica
a camminare
staccandosi dal terreno.

Nebbia invade l’aria
che umida si scontra
con il vetro di finestre
trasformandosi in gocce
lacrime che scivolano.

ritmo sinusale
di un cuore vivo
intona un nuovo canto
che cerca un titolo.

Notte taciturna
Appoggio il pensiero
sulla luna Comanches
lo appendo
dondolandosi nel buio cielo
trastulla il tempo.

Troppo freddo il buio
discendo sui prati
nella tenera erba
riposo lo sguardo.

Tiepido sole di primavera
segna il giorno
abbandonando la notte
che taciturna
si assopisce.
-da Antologia "Il tempo", Giulio Perrone
Editore, Roma-

Umanità
Senza confini
che segnano proprietà
staccionate abbattute
in onore della fratellanza.

Un unico popolo
di persone
con la propria dignità
guardano negli occhi
la diffidenza, l’incredulità.

La pelle maculata
come leopardo
che corre libero
affermando di esistere
razze si fondono
lingue s’incontrano
in un mondo
che s’illuminerà di coriandoli
di stelle che brinderanno
all’umanità.

Antologia "Pace" I grandi temi della poesia
(Perrone LAB)

Tra porte socchiuse
Corro da te annullando
il tempo
nascondendo le pene
in un anfratto profondo.

In un angolo di valigia
ripongo preoccupazioni
in una cappelliera
chiudo angosce.

Imperturbabile melodia
sulle scale di un pianoforte
che ha note d’amore.

Tintinnano antenne
captando parole d’incanto
cercando il dono d’amore
tra porte socchiuse.

Si apre la via spazzando
ciò che turba
offuscando la vista.

Vorrei essere pioggia che disseta
Vorrei avere l’energia
dell’acqua con la forza
che cresce nelle rapide
nei gorghi potenti

Vorrei avere la leggerezza dell’aria
che diventa impetuosa
nei vortici delle trombe e dei cicloni.

Vorrei avere la forza degli oceani
che alzano onde elevate
creano maree per poi
tornare silenziose

Vorrei essere rigogliosa
come isola hawaiana
esotica unirmi ai suoni
alle danze con collane di fiori

Vorrei essere pioggia che disseta
la terra, trasformandomi in grandine
per battere il tempo, poi silenziosa
quietarmi per far risplendere
l’arcobaleno

I nuovi pensieri
Racchiusa in una ninfa
resto protetta
tra il polline e il dolce profumo
fragile, difesa
da un sogno bambino.

Accovacciata tra i petali
così piccola divenuta
su di un letto d’acqua
galleggio
ascoltando gocce divenute fiume.

Il canto di uccelli
la sveglia del giorno
che schiude il fiore
protetto dal vento.

Ascolto nubi
dissolvo grandine
con mano riparo saette
arcobaleno accoglie i nuovi
pensieri.

Con un fiore in mano
La panchina solitaria osserva in attesa
di noi.

Nelle freddi notti
note d’amore
dalle finestre chiuse

raggi di sole
riscaldano
con le parole del mattino.

Nomi restano perenni
simbolo d’amore
su quel legno che ha osservato

Istanti di felicità
come carezze del vento.

Essenzialità di tempi passati
innamorati che d’amore
si sono inebriati.

Non di gemme preziose
hanno dipinto i cuori.

Con un fiore in mano
hanno racchiuso il mondo
per regalo.
(da Amore – I grandi temi della poesia A.A. V.V.
Giulio Perrone Editore – Roma 2008)

Nuove essenze da regalare
Piccoli fiori sbocciati
germogli teneri
su alberi inverditi.

Boccioli candidi
di ciliegio
scaldati dal sole.

Profumo leggero
inonda il vento
che aspettava
nuove essenze
da regalare.

Il giorno
Una camicia da notte
indossa il giorno
in testa il sole
alle braccia stelle dipinte
come anelli polvere di cometa
al collo corolle di fiori
la cinta verde dei prati.

Una borsa ribolle di pensieri
spesa piena di idee
che escono volando.

Ai piedi calzari di nuvola
un cuscino di sogni
con piume d’oca
candidi e puri
come sempre.

Mimose
Le nuvole gialle di mimose in fiore
piumini soffici
di talco intrisi.

Piccoli fragili fiori
piante forti ergono al sole
i loro rami dorati.

Profumo in cui vorresti entrare
inebriandoti
vestendoti di seta assorbente
che emani l’essenza
l’immagine fissata
nel tempo.

Adorno i riccioli scuri
con un ramo fiorito
piccola corona si disegna nell’aria
regina che osserva.

Risveglio dell’anima
Gente afflitta da se stessa
dal riscatto per la sconfitta di vita
insoddisfatta del giorno che dona luce
della notte che porta ristoro.

Arrampicandosi su vette sociali
scivola in strapiombi oscuri
si aggroviglia nei pensieri
perde la strada dei valori
navigando in un mare
di onde oceaniche
che inghiotte il rispetto
annienta la mente
impossibilitata a gioire del bene altrui.

Dissolvi nella nebbia
sentimenti malsani
prendi la fuliggine
del camino divertiti
a diventare nera
a rotolarti nel prato dell’amore
cogliendo papaveri di vento
assaporando cioccolatini di stelle
sognando luna d’oriente
in spaghetti di farfalle
che trasportano il buio degli occhi
accendono falò
annunciando il risveglio dell’anima
che sorride.

Nell'immaginario
Noi guerrieri di sempre
alziamo le nostre bandiere.

Cavalieri con lo stendardo
dell'arte che illumina gli occhi.

Valichiamo passi tra montagne
le trasformiamo in pan pepato
spruzzato di vino cotto.

Spade pesanti
gladioli arancioni
corazza rigida
maglia di lana cotta
sferruzzata a mano
con simboli di pace.

L'elmo ricopre il viso
una corona hawaiana
lo scudo un arazzo un po' tarlato.

Al cavallo bardato da guerra
un grembiule arabescato.

Nell'immaginario
da una porticina si può entrare.


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