Poesie di Giuseppe Aloè


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Il tempo dei pensieri
Quando l'anima si ritrova sola,
anche il volo di una rondine isolata,
ti apre il cuore.

Il mistero di parole al vento,
si infrange su scogli di cristallo,
dove riflettono i pensieri .

Ogni giorno si ritorna in vita,
dopo sentieri di paura e speranza di ritorno,
dove il deserto dell'indifferenza
raggela lo scorrere del tempo,
impressionato dall'incrocio di lancette,
che ballano sul quadrante dell'imperfezione.

Basterebbe togliere le pile,
per fermare il tempo
e la sua emorragia.

Gli amici della pittura
Il vero miracolo della pittura
e' svoltare dietro un angolo,
grigio ed isolato,
e colorare il mondo con un sorriso.
Quando l'anima entra in sintonia
con la pace interiore,
la musica si fonde con il pennello,
e i pensieri volano leggeri,
su pezzi di tela sagomata.
I profumi dell'autunno,
lo spirito libero di correre su spiagge asfaltate,
armonia di un soffio di deserto,
occhi attenti al movimento di un petalo di rosa;
sono creature che nascono
dentro il cuore di un dipinto
per abbracciare
il calore dell'esistenza.

Il silenzio e' un respiro della terra
strozzato,
dove pensieri e nidi di rondini
si ritrovano sospesi,
e poi via.

Facile e' restare sordi nel frastuono
dell'incertezza,
ma il silenzio fa' paura.

Vorrei poter volare,
sopra aquiloni distanti dal vento,
e scegliere un modo migliore,
per la condanna eterna.

Io non mi aspetto mai niente,
se non tracce di respiri leggeri,
e piccole gocce di umana sintonia.

Io non mi aspetto mai niente,
e cammino lungo la strada
del sentimento,
dove il calore alimenta l'essenza.

Io mi aspetto tanto,
dal nulla,
dove i silenzi captati
si riversano nel vuoto di un pensiero,
che distilla gli aromi
di una piccola anima felice,
solo per il fatto di esistere.

In un silenzio
di riflesso
ascolto il mio stato
irreale
dove il corpo e' solo involucro
di carne rosa
lento il suo colore pallido
bagnato dal tempo
ed aspetto
paia di abbracci
teneri e isolati
per crescere ancora
in un attimo
perenne.

Aspetto il momento
per regolare linee rette o piccoli segmenti
basta un lapis
con la punta rivolta al cuore
e tanta voglia di cercarsi
dentro la nostra scatola magica
fatta di emozioni
anima pura e meravigliata
da tanta bellezza
di essere nati.

Sparire per non lasciare
e' il profondo respiro
della saggezza
ma segni evidenti
si trovano
quando la gabbia libera
frammenta
il tuo incerto.  

Il tempo
di un interminabile
per sparire dal frutto
di una eterna giovinezza
per poi
chissà.  

Una parete ti osserva
raccoglie odori
immobile
ma non giudica
crepe nascono nel tuo animo logoro
per raccogliere sciocche verita' indelebili
che restano incollate
sulla cornice del tempo
che scorre
sullo stesso muro
che ha perso il sorriso
che lo manifesta
prossima crepa  

Povera e' la gente
che aspetta di comprare
un sorriso
smarrito nel nulla
ed ancor piu' povera e' l'anima materiale
che si irrigidisce solamente
davanti
alla purezza
acqua corrente  

Il tempo
siamo noi
con le nostre debolezze
nascoste in un quadrante
correre verso sentieri di cartapesta
sbriciolati da un pesante passo allungato
e privo di equilibrio
avere fretta
respirare piu' velocemente
per non assaporare
il nostro adesso.  

Forse un giorno ti potresti meravigliare
di trovarmi sotto il portone di casa
io, senza residenza
padre e frutto al tempo stesso
libero di confondermi
spedito come un pacco dalle lente radici
sfiorate dall'acqua
Forse un giorno
potrei indossare una veste purpurea e benedire
vecchi orti coltivati da vecchie anime
che non mollano la presa
Forse un giorno qualcuno si degnera'
di lasciar andare qualche fiore
io preferisco ascoltare oggi il suo profumo
che maledire domani la sua essenza
l'eterno fiore risveglia.  

Le emozioni sono ceppi di castagno
invecchiati
ingialliti
che bruciano e restano sospese
nell'eterno presente
ma riescono a capovolgere
una nave investita da tormenta.
Non e' facile restare in piedi
quando il tuo egoismo galleggia
tra virtu' e voglia di stupire
io cerco sempre di meravigliarmi
sapendo che il vento cambia la
sua traettoria non a caso,
ma sventolando la sua innocenza.   

Passo molto del mio tempo
ad aspettarmi
a cercare di capire perché anime sorridenti
non riescono a trascinare il buio della sera
e trasformare vecchie sedie impagliate in
comode poltrone di passaggio
il frutto del quotidiano
sull'albero della vita.  

L'ignoto e' solo la paura di conoscere
la data, il momento, l'attimo
forza e speranza interiore lasciano
definitivamente il palcoscenico
teatro di certezza
il volo e' certo
il saluto ultimo a questa benedetta terra
riempira' otri di passione
e lascera' qualche cuore triste
e malinconico.  

Se dovessi coniugare il mio amore
al tuo passato
mi rivedo giovane e sognatore
uscire alla rugiada del mattino
per porre un biglietto
col cuore in evidenza
sul parabrezza
Ricordo e' nettare di gioia
cambia la forma
non cambia quel verde prato
dove ortica e gioventù
miscela il nostro essere
che bello morire su quel prato verde
Davanti a Dio, davanti a noi
davanti ad una lacrima.  

Perdersi in un tunnel
di vetro soffiato
separarsi da oggetti che
la storia ha sfilato
circondarsi e ricordi di velluto
sono attimi
io respiro e loro scorrono
non resiste niente
solo odori, cesti di parole
tutto è stato
Oggi è.  

Vita è rosa colorata con petali di seta
fragili come un soffio di cristallo
ma unici per la profonda vocazione che suscitano
quando al tramonto si schiudono in preghiera
quasi a ringraziare occhi lontani del creato
meravigliati da cotanta bellezza.  

Il pensiero si interpone
come una calamita che attrae
gioie e tensioni
Ogni volto ha un suo schema
morbido e variopinto
simili e diversi
entrare nell'anima come uno specchio
per riflettere e poi meditare
sereno o nuvoloso e' solo il tuo sguardo
che brilla di luce o di ombra
Mille strade per poi arrivare
scalzo
a piedi nudi
alla nuda verità.  

Basta un soffio di sole che entra
per ritornare innocenti
speranza di non chiudere questa
finestra aperta
anima libera che trasuda eterna giovinezza
si può essere bambini anche con
rughe e piaghe di dolore
il giovin respiro riflette su una
carcassa invecchiata ma viva
clorofilla distillata dal sudore acre
Dio ci aspetta vestiti
di pelle umana.  

Vorrei parlare con un gabbiano
per ascoltare il suo volo leggero
sorvolare i grigi pensieri e
l'umana inquietudine
amare la musica del creato divino
do-re-mi-fa star bene
urlare la gioia di una vita intensa e
piena di energia
basta solamente alzarsi e camminare
senza voltarsi piu' di tanto
il resto e' segnato dal cuore.   

Un gesto scortese interrompe una nuvola magica
fantasticare nel futuro con l'adesso
liberi versi di poeta
generati da una rotta interrotta
la nave del destino poggia
su acque torbide e innocenti
fino ad inalberarsi di timori
la meta e' il vento che spinge
l'obbiettivo e' il sorriso di un
bimbo innocente.   

Vorrei poter parlare del vento di una carezza
fragile e frastornato
parole deboli
come castelli issati a muro di cartapesta
correre senza sosta
e' il pericolo dell'adesso
immaginarsi oltre l'ostacolo
e' il sapore dell'immediato.


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